Settimanale di
02 agosto 2013
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti ANNO XIV N. 30
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a soli € 0.50 in edicola
estate a madera Alessandro Guagliumi, Giulia Manicardi e Romeo Girelli
il caffè madera compie dieci anni e per festeggiare, romeo girelli e alessandro guagliumi organizzano un Reggae party, il 2 agosto. dalle 18, fino a tarda notte, con la musica live di max po ed extras.
la redazione di tempo vi augura buona estate e vi dà appuntamento al 6 settembre! Aurelia Salis
“il sisma ha sgretolato anche la nostra famiglia”
Daniele Scagnetti
daniele scagnetti: un leone su due ruote
Don Claudio
don claudio pontiroli: un prete da ricordare
in prima linea contro le mafie
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Libri
da non perdere!
Tra le righe... Cortile d’Onore
Hello - Di Viviana Pavan
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iviana Pavan è un’autrice piemontese, al suo esordio con un romanzo fresco, che sa di amore e amicizia. Classe 1970, dopo aver collaborato per anni con una delle più importanti riviste cinofile italiane curando la rubrica Cose di cani e aver pubblicato un libro sulla razza che ha allevato per quasi quindici anni, si è rivolta a una scrittura più introspettiva e vicina alla sua personalità. Vincitrice di alcuni concorsi letterari, ha pubblicato lo scorso anno un racconto nell’antologia 365 storie d’amore della Delos Book e, nel gennaio scorso, il suo primo romanzo. Nelle stagioni 2011 e 2012 ha frequentato il laboratorio Zelig di Torino in qualità di cabarettista ed è autrice dei suoi testi comici. Attualmente lavora alla stesura di fiabe per bambini e di un nuovo romanzo di genere. Il suo primo romanzo, Hello, riporta alla mente immediatamente il brano di Lionel Richie, ed è proprio con questa melodia che la storia si apre e si conclude. Giulia e Alessandra: due amiche inseparabili eppur così diverse. L’una sognatrice e un po’ impacciata, l’altra dinamica e razionale. Finiranno per trovarsi invischiate in rocambolesche avventure che si srotoleranno tra l’Italia e la Corsica, alla ricerca di uno sconosciuto principe azzurro incontrato in chat. Non mancheranno colpi di scena e una serie di eventi tragi-comici che finiranno col rafforzare l’amicizia tra le due ragazze e chi lo sa, forse consacrare l’amore tra Giulia e il suo misterioso innamorato… Il romanzo è edito dalla DGS3 Editrice ed è solo in formato ebook. Lo potete trovare al seguente indirizzo www.bookrepublic.it/ book/9788896065327-hello oltre che sul sito di Mondadori, Feltrinelli e Amazon.
Il graffio
La Iena
Mentre la politica chiacchiera, a salvare i campi acquiferi di via Aristotele a Modena ci hanno pensato le imprese. Le cooperative edili hanno abbandonato il progetto. Foto della settimana Foto di Francesco Marinelli
Sacrari
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a tempo ci si interroga sulle strategie da mettere in campo per valorizzare il patrimonio artistico e culturale di Carpi, cittadina di provincia distante anni luce dai più importanti circuiti turistici del Belpaese. Così come da secoli si discute della possibilità di concepire il patrimonio artistico e culturale italiano come fonte di ricchezza per il Paese. Ma pare che i tempi non siano ancora maturi per superare l’antica concezione secondo la quale all’opera d’arte possa bastare il proprio valore intrinseco. E’ così che si concepisce anche Palazzo Pio: un sacrario all’interno del quale viene custodito il patrimonio del Museo della città. E nell’eventualità in cui ci fosse qualcuno che non ne intuisse l’importanza culturale o arrivasse ad avanzare critiche su una concezione così vetusta dell’edificio storico e del suo contenuto, verrebbe certamente additato in quanto zotico e ignorante. E’ così che contenitore e contenuto perpetuano la loro essenza, che resterà intatta nei secoli a venire. Non stupisce che l’idea di una cena all’interno del Cortile d’Onore abbia fatto inorridire chi aveva appena rigettato il concetto di merchandising. Stare al passo coi tempi non significa certo accettare in modo sconsiderato ogni proposta, ma l’idea di poter incassare (la tariffa giornaliera per il Cortile d’Onore è di 1.088 euro) dalla concessione di spazi pubblici risorse sempre più necessarie al bilancio comunale non è da buttare. Così come l’idea di vivere in modo diverso spazi che hanno una storia e un valore artistico. Un rivolo d’acqua di un frigo rotto e due scritte nei bagni pubblici non devono ricacciare nella paura che possa succedere l’irreparabile. E’ per questo che esistono i regolamenti comunali che a Carpi sono più di sessanta: c’è quello di igiene, quello per la gestione dei campi da calcio, quello delle tombe di famiglia, quello edilizio e anche quello per l’utilizzo e la concessione in uso di spazi del complesso monumentale di Palazzo Pio. Oggi concepiti per imbrigliare e complicare la vita dei cittadini, i regolamenti (da sfoltire e snellire) dovrebbero stabilire le ‘regole’ e il Comune dovrebbe verificarne il rispetto, configurando possibilità magari oggi inedite e senza scoraggiare i privati. L’evento Starlight - Festa a Palazzo Pio, la cena del 17 maggio scorso, con tutti i difetti della ‘prima volta’ ha rappresentato una modalità originale di concepire il Cortile d’Onore ed è stato apprezzato in città. Da tanti, inevitabilmente non da tutti. E’ successo anche a Firenze, quando Ponte Vecchio fu affittato (120mila euro) per la festa della Ferrari. Anche allora il Movimento 5 Stelle presentò un’interrogazione. Rispose Matteo Renzi. E’ il momento allora che intervenga Campedelli!
Sara Gelli
Ponte Vecchio - Firenze
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Francesca Zanni, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.
IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini
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STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713
REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 24/A CARPI Tel. 059 645566 - Fax 059 642110 tempo@radiobruno.it COOPERATIVA RADIO BRUNO arl Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 31 luglio 2013
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La novese Aurelia Salis, a più di un anno dal terremoto, dorme in un camper parcheggiato nel cortile di casa, in attesa di poter cominciare la ristrutturazione della propria abitazione in via Don Minzoni
“Questo terremoto ha sgretolato la nostra famiglia” “ Questo maledetto terremoto ha sgretolato non solo le nostre vite, ma anche la nostra famiglia, perché ora ognuno di noi si trova in un posto diverso: io in un camper, mio figlio Alex in una roulotte, gli altri due miei figli a casa di amici”. Aurelia Salis, 51 anni, la mattina del 29 maggio si è chiusa la porta di casa alle spalle per andare al lavoro e l’ha riaperta solo per fare la conta dei danni e per recuperare un po’ delle sue cose, scortata dai Vigili del Fuoco. In quella casa di via Don Minzoni, a Novi, Aurelia abitava con i suoi figli. “Il mio terrore più grande era pensare ai miei figli che avevo lasciato a casa e non riuscivo a chiamare, i telefoni non andavano. Il primo contatto che ho avuto con loro è stato grazie a mio fratello che si trovava in Sardegna. Lui riusciva a telefonare sia a me che a loro e così ha fatto da tramite e mi ha detto che stavano
Aurelia dorme ancora in cortile, in un camper regalatole da una famiglia dopo un appello su Facebook, mentre la roulotte di Alex gli è stata donata dalla Protezione Civile di Iesolo.
Aurelia Salis
“Vivere così è davvero difficile: ora si raggiungono i 45 gradi mentre quest’inverno arrivavo a casa dal lavoro e trovavo l’acqua delle bottiglie ghiacciata”.
bene”. E poi ha avuto inizio il calvario. Da Correggio dove lavora nel suo nego-
zio, Aurelia è riuscita ad arrivare a Novi solo verso mezzogiorno. Alex e i suoi amici si erano già coordinati con la Protezione Civile e avevano attivato il centro di raccolta nelle aree verdi del paese, in particolare nel campo sportivo dove poi è stata allestita la tendopoli. Ed è lì che è rimasta, a dormire, in auto, con il suo fidanzato, per più di una settimana. Non li sfiorava nemmeno l’idea di tornare in casa. “La prima cosa che mi hanno detto i miei figli è stata: stavolta l’abbiamo
persa la nostra casa. Dalla strada infatti avevano visto che, oltre alle crepe nelle pareti, la nostra abitazione aveva anche un buco nel tetto. Un disastro. I sopralluoghi successivi però, i tecnici hanno stabilito che si poteva riparare e non era da abbattere. Ora stiamo espletando le numerose pratiche burocratiche necessarie per avviare i lavori”. Proprio le verifiche dei danni si sono trasformate in un dramma nel dramma. “I primi a venire sono stati i Vigili del Fuoco che hanno appunto rilevato crepe su tutti i muri, un buco nel tetto, l’abbassamento del pavimento e
lesioni nel garage. Poi però i tecnici regionali, che avevano l’obbligo di redigere un elenco dettagliato, attraverso la compilazione della cosiddetta scheda Aedes, non hanno contemplato tutti i danni rilevati in precedenza. In pratica la relazione ufficiale non corrispondeva
alla situazione reale della mia casa, con tutte le conseguenze che ne derivavano. E di casi come il mio ce ne sono stati tanti a Novi. Per questo il sindaco ha disposto che i privati potessero rivolgersi direttamente a studi tecnici. Per quanto mi riguarda ciò non ha impedito che si verificasse comunque un grosso problema: nella prima relazione stilata dal mio tecnico erano compresi anche i danni al garage che però erano stati del tutto tralasciati nella scheda Aedes. A quel punto le strade erano due o si ripartiva daccapo richiamando i tecnici della Regione per un nuovo sopralluogo o si eliminava il garage dalla relazione. Ovviamente, per evitare un ulteriore allungamento dei tempi, ho optato per la seconda soluzione, rinunciando di fatto a un contributo che mi spettava”. Ora Aurelia è in attesa di una risposta dal Comune: se arriverà il via, partiranno i lavori. A più di un anno dal terremoto Aurelia dorme ancora nel cortile di casa, in un camper che le è stato regalato da una famiglia di Sondrio emigrata in Svizzera, dopo un appello lanciato su Facebook, mentre la roulotte di Alex è stata donata dalla Protezione Civile di Iesolo. “Vivere così è davvero difficile: ora si raggiungono i 45 gradi mentre quest’inverno arrivavo a casa dal lavoro e trovavo l’acqua delle bottiglie ghiacciata”. Anche nel suo caso il vero aiuto è arrivato dalle persone comuni, la solidarietà è stata la forza che le ha permesso di rialzarsi. “Mio figlio Alex con il suo gruppo di amici (I Contromano) è stato impegnato per due mesi con la Protezione Civile al Campo Angelina. Ci si è dati una mano reciprocamente e la gente si è unita in un abbraccio straordinario”. Federica Boccaletti
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sisma e ricostruzione
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a qualsiasi parte la si guardi, questa rimane proprio una gran brutta storia. Una di quelle senza capo nè coda. Insensata, mal gestita e, soprattutto, dal finale incerto. Dapprima il terremoto ha violentemente ridisegnato il nostro territorio, riconsegnandoci una terra ferita, poi è arrivato il tempo della burocrazia, quello che ha inferto il colpo di grazia non alle case, alle chiese o ai capannoni, bensì alle anime dei cittadini. Anziché favorire e snellire gli iter, la Regione ha affossato ogni speranza sotto montagne di scartoffie. Così, mentre il rientro nella propria abitazione per molti sfollati resta un lontano miraggio, l’unica cosa certa sono i conti da pagare. Numerosi i carpigiani che, a fronte dell’inagibilità della propria abitazione, hanno scelto di organizzarsi autonomamente ricorrendo allo strumento del Contributo di autonoma
“In questi giorni i Cas relativi al bimestre aprile/maggio sono in fase di pagamento da parte della Regione e dovrebbero quindi arrivare ai cittadini entro un paio di settimane al massimo”, assicura l’assessore Simone Tosi
Il Cas di Ferragosto
“L’ultimo bonifico che abbiamo ricevuto è relativo al periodo febbraio marzo. Poi più nulla, ma siamo già alla fine di luglio. Perchè le erogazioni arrivano con tanto ritardo? Noi l’affitto lo paghiamo puntualmente ogni mese”.
sistemazione, il “famigerato” Cas. Somme capaci di dare un po’ di respiro alle famiglie costrette a cercare nuove sistemazioni abitati-
ve. Siamo ormai giunti alla terza puntata della saga del contributo (con la proroga dello stato d’emergenza cambiano ancora, a partire
dal 1° agosto, le regole di erogazione) ma il Cas 3.0 presenta le medesime criticità del primo e continuano le segnalazioni dei
cittadini che lamentano ritardi. “L’ultimo bonifico che abbiamo ricevuto - ci racconta una famiglia - è relativo al periodo febbraio - marzo. Poi più nulla, ma siamo già alla fine di luglio. Perchè le erogazioni arrivano con tanto ritardo?
Noi l’affitto lo paghiamo puntualmente ogni mese”. “Il meccanismo - spiega l’assessore Simone Tosi - ha certamente qualche problema: la Regione elargisce la somma dei contributi al Comune, il quale a sua volta deve produrre tutti gli atti di assegnazione”. La pratica non è certo delle più snelle ma resta un mistero questa erogazione singhiozzante e irregolare: “in questi giorni - assicura Tosi - i Cas relativi al bimestre aprile/maggio sono in fase di pagamento da parte della Regione e dovrebbero quindi arrivare ai cittadini entro un paio di settimane al massimo”. Ergo, se tutto filerà liscio, i terremotati della nostra città potranno riscuotere i contributi di aprile e maggio poco prima di Ferragosto. Certo da festeggiare vi sarà ben poco... Jessica Bianchi
Aumentano le strutture per lo sport di base ma resta carente l’offerta di impianti per gli sport di alto livello. L’assessore D’Addese annuncia che “l’autunno sarà foriero di importanti novità: promuoveremo un’idea che speriamo possa incontrare l’interesse dei privati”.
Carenza di palestre, si muove il Comune stria, nell’area contigua a quella del Cinema Space City: si tratta di una struttura in acciaio rivestita di mattoni e con tetto in legno e sarà pronta per settembre. “Inizialmente la Protezione Civile aveva proposto una struttura temporanea ma spiega D’Addese - abbiamo
Palestra di via dell’Industria
poi, - aggiunge D’Addese - verrà ultimata la palestra della nuova Scuola media di Cibeno in via Canalvecchio”. Le palestre a disposizione delle attività delle società sportive aumentano ma in città resta carente l’offerta di impianti per gli sport di alto livello: l’asses-
Interno della tensostruttura presso le scuole Focherini
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a anni Carpi fa i conti con una cronica carenza di impianti a disposizione delle diverse società sportive cittadine e la situazione è addirittura peggiorata dopo il terremoto in conseguenza del quale, alcune palestre sono state dichiarate inagibili. “Grazie ai lavori di messa in sicurezza approvati dalla Giunta, riapriranno a settembre le palestre delle Scuole medie Fassi e Focherini chiuse dal maggio scorso” assicu-
ra l’assessore C. Alberto D’Addese. I lavori costeranno complessivamente 92mila euro. Alla disponibilità delle due palestre scolastiche, si aggiunge quella
della tensostruttura con cui è stato coperto il campo da basket delle Scuole Medie Focherini: l’inaugurazione di questo spazio a disposizione delle attività sportive,
Tensostruttura presso le scuole Focherini
intitolato allo scomparso Ciccio Guerrino Silingardi, avverrà a settembre e un ringraziamento particolare va agli ‘sponsor’ che hanno contribuito alla sua realizzazione: Virtus Bologna e Pallavolo Modena che hanno raccolto fondi attraverso l’iniziativa A canestro con il cuore, Sport Motoclub Uisp Carpi, Unione nazionale veterani dello sport Carpi e Opem spa Parma. Una nuova palestra sta sorgendo in via dell’Indu-
insistito per quella fissa che resterà per sempre alla città”. Ancora non ha un nome, ma è probabile che vi trovi posto la Società Nazareno basket, rimasta senza palestra. “Nel 2014,
sore D’Addese annuncia che “l’autunno sarà foriero di importanti novità: promuoveremo un’idea che speriamo possa incontrare l’interesse dei privati”. Sara Gelli
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rano tanti. E c’erano tutti ad ascoltarlo. Politici di primo e secondo pelo. I compagni del Partito democratico. Tra loro anche chi, si sa, lo ha sempre, più o meno velatamente, snobbato. Il rottamatore Matteo Renzi ha fatto breccia nel cuore di molti che, di capriola in capriola,
Matteo Renzi ha le carte in regola per diventare il nuovo leader del Partito democratico? Gli si concederà fiducia aldilà di ogni ragionevole dubbio? Lo abbiamo chiesto ai compagni del pd
Da ragazzo terribile a eroe ideologica naturalmente, hanno cambiato parere in merito al sindaco fiorentino o stanno seriamente meditando di farlo... Questo
Edoardo Patriarca, parlamentare
“Da Renzi mi aspetto di più” Renziano: si, no, forse... “In questi mesi, insieme a decine e decine di neo parlamentari, mi sono definito un apolide. O forse, meglio ancora, un “parlamentare del Pd”. La mia candidatura è in quota nazionale e fa parte di quel gruppo di persone che la segreteria nazionale ha scelto per competenza su alcuni settori, per stima e notorietà. Le persone che mi hanno cercato sono state Letta e Franceschini che conoscevo da tempo, ma che fanno capo a due correnti diverse. A conferma di quanto dicevo all’inizio”. Dopo le tante defezioni contate al Cinema Corso, in occasione della prima visita carpigiana da parte del sindaco di Firenze, questa volta il gotha della politica locale era tutto seduto sulla collina. Onori di casa o ripensamenti? “E’ un vezzo di molti dirigenti del Pd, soprattutto di coloro che non hanno mestiere e che, per ovvi motivi, sono preoccupatissimi del loro futuro. Penso alla candidatura di Veltroni, allora vincente, sulla quale salirono tutte le componenti ex Ds e Margherita, fatta eccezione di Bindi e Letta. E poi c’è un dato di realtà: la candidatura di Renzi è l’unica credibile allo stato attuale. Pensare segretario Civati o Cuperlo fa un po’ sorridere. Cuperlo è un ottimo intellettuale, lo stimo , ma come segretario proprio non ce lo vedo. Al di là del pizzico di ironia che ho usato in questi giorni, credo sia ovvio che coloro che lo hanno combattuto comunque si facciano attenti alla sua proposta. Spero lo facciano con spirito critico e senza alcuna piaggeria. Renzi se sarà segretario avrà bisogno di teste pensanti, anche critiche se necessario. Il Pd è un partito complesso”.
Condivide i temi lanciati da Renzi? “Condivido molti dei temi che propone, ma vorrei che questi temi uscissero dalle battute giornalistiche e assumessero la forma di un progetto strutturato, che offra una visione dell’Italia che vorremmo. E’ questo il salto che chiedo a Renzi. Per anni ho lavorato dentro al Cnel, ho avuto il piacere di frequentare i temi che Renzi propone, ma al Cnel per essere credibili occorre che la proposta abbia una fondatezza scientifica, una sostenibilità economica e sociale. Sul welfare, sul lavoro, sui temi della competitività si intrecciano un coacervo di tematiche che vanno possedute. Altrimenti anche la politica diventa slogan, e di slogan in questi anni ne abbiamo sentiti tanti, soprattutto quelli di Berlusconi”. E’ quella la direzione che deve prendere il Pd? “Il Pd ha un’identità irrisolta, un po’ come l’immagine cha ha Mafalda di se stessa. Nel Pd c’è ancora chi sogna il partito socialista o la socialdemocrazia tedesca. A me pare che la prospettiva sia un‘altra, ovvero quella di un partito riformista, con vocazione maggioritaria, che sa dialogare con tutti soggetti che hanno a cuore il bene comune del Paese, senza alcun pregiudizio ideologico. L’Italia del dopo crisi sarà diversa e forse migliore. Sussidiarietà e solidarietà, diritti ma anche doveri, libertà di intrapresa, protagonismo del terzo settore e delle famiglie, amministrazione pubblica efficiente, ridefinizione dello spazio pubblico. Mi pare che su questi temi Renzi appaia più avanti di altri”. Molti lo accusano di non essere di Sinistra, è così? “Mi sembra un dibattito di lana
Monica Brunetti, consigliere provinciale
“Sono molto vicina ai renziani” “Molti temi di cui parla Renzi non mi sono nuovi e sono gli stessi che ho - molto più in piccolo - cercato di portare avanti sin dall’inizio del mio percorso politico nato con l’Ulivo e proseguito attivamente con la nascita del Partito democratico. Purtroppo le aspettative che tanti elettori hanno riposto nel 2007 nel Pd non sono state realizzate e, questo, ha sicuramente portato alla perdita di fiducia non solo da parte dell’elettorato “stori-
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co” di Centrosinistra, ma anche da quella parte di elettori che avrebbe desiderato un’alternativa meno ideologica e classista in cui riconoscersi. Credo che la forza e il coraggio di Renzi stiano nell’aver detto tutto ciò fuori dalle sedi di partito, parlando in primo luogo agli elettori e riaccendendo quella scintilla di speranza che era andata persa dopo le Primarie costitutive e con le prime politiche
caprina. Cosa vuol dire oggi essere di Sinistra? Vendola è di Sinistra o più semplicemente un neo conservatore? Essere di Sinistra è proporre ancora un sindacalismo che vede nell’impresa una controparte? Essere di Sinistra è proporre un liberismo etico di stampo individualistico? Proporre solo la cultura dei diritti senza mai fare riferimento ai doveri è di Sinistra o di Destra? La competizione o il valore del merito siamo sicuri che siano valori di Destra? Il valore, non discutibile, della uguaglianza, uguaglianza delle opportunità è di Destra o di Sinistra?”. Cosa si aspetta dal congresso? “Intanto c’è da sperare che Epifani decida una data. Rimango allibito da questo infinito tormentone sulla data. Di chi si ha paura? Si ha paura di un dibattito franco e onesto? Ecco mi aspettò che il confronto inizi sui contenuti, sull’Italia che vorremmo, sul partito e sulla sua mission. A oggi il dibattito si è accartocciato sui nomi e sulle tattiche correntizie. Ma come è possibile con un Paese ancora dentro il tunnel della crisi? Come è possibile che il Pd, che giustamente ambisce a governare il Paese, comunichi divisione, confusione e ambiguità sulla linea da seguire?”. Pensa che Renzi sarà il successore di Bersani? “Se accetta di scendere in campo - e non lo darei per scontato - penso che a oggi non vi siano candidature altrettanto solide e capaci di competere con lui. Poi in politica davvero tutto può cambiare in un attimo. Vedremo con la ripresa autunnale, la stabilità del Governo e il ruolo che giocherà Letta, che non starà certo a guardare”. Come commenta l’entusiasmo della gente? “Renzi è un grande comunicatore e in politica saper comunicare non è una virtù da poco. Soprattutto quando ci si ritrova ad ascoltare, il più delle volte, un politichese da “allevamento in batteria” stanco e rituale. Ma non bastano la comunicazione o la battuta, occorre anche comunicare un progetto con freschezza e rigore intellettuale. E su questo da Renzi mi aspetto di più”. del 2008, perse - a mio avviso - perché non si è avuto allora il coraggio di affrontare un rinnovamento effettivo. Credo invece che il limite di Matteo Renzi sia stato quello di portare avanti in maniera “rivoluzionaria” e prorompente queste idee anche dentro al Pd, facendo alzare le barricate contro di lui. Sono molto vicina ai “renziani” per quanto concerne la visione del partito e le politiche economiche e del lavoro, trovo la definizione un po’ stretta per altri ambiti di interesse, come ad esempio le politiche di cambiamento culturale sui temi di genere e della discriminazione plurima di cui soffrono le donne immigrate, anche non extracomunitarie”.
“giovane” rampante - e i suoi guru, Giorgio Gori per la comunicazione e l’israeliano Yoram Gutgeld, senior partner e direttore
di McKinsey, una delle più famose società di consulenza al mondo, per l’economia - ha le carte in regola per diventare il nuovo leader del
Partito democratico? Anche questa settimana lo abbiamo chiesto ad amministratori ed esponenti del partito. Jessica Bianchi
Alberto Bellelli, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Carpi
“Meglio premier che segretario di partito” Dopo le tante defezioni contate al Cinema Corso, in occasione della prima visita carpigiana da parte del sindaco di Firenze, questa volta il gotha della politica locale era tutto seduto sulla collina. Onori di casa o ripensamenti? “Andare a vedere un dirigente nazionale del partito è sempre una buona occasione in più per capire qualcosa del dibattito che sta precedendo il nostro congresso. Non si tratta secondo me di ricredersi o montare sul carro del vincitore come qualcuno con insistenza vuole far passare. I congressi non sono come le scommesse ai cavalli, dove l’importante è indovinare chi vince... Nei congressi ciascuno esprime la propria opinione e sostiene chi meglio la rappresenta”. Condivide i temi lanciati da Renzi? “Molti dei temi posti da Renzi sono indiscutibilmente condivisibili: la lotta all’eccessiva burocrazia, l’idea della cultura come traino per la crescita del nostro Paese... Il tutto accompagnato da un forte riferimento alla speranza e alla fiducia nelle capacità degli italiani. Personalmente avrei desiderato anche un richiamo alla redistribuzione della ricchezza, che reputo sia la prima conseguenza della crisi e il più forte ostacolo alla ripresa
economica. Ora è importante capire “come” Renzi intenda realizzare questi punti, creando il consenso necessario per riformare il Paese. La sua esperienza di sindaco e amministratore locale è un patrimonio di concretezza che penso potrà essergli utile per i prossimi passaggi”. Molti lo accusano di non essere di Sinistra, è davvero così? “Renzi è una risorsa del Pd e quindi è di Centrosinistra. Il fatto che metta in discussione diverse sacche di conservatorismo che si trovano anche a Sinistra va vista come un’opportunità e non come qualcosa di ostile. Certo che, se a termini forti e provocatori come rottamazione si sostituiscono concetti come ricambio generazionale, il dibattito interno diventa più sereno e ci guadagna il partito”. Cosa si aspetta dal congresso? “Con tutti i problemi del caso il Pd rimane un partito grande, strutturato e senza padroni, dove il collettivo continua a prevalere sul singolo e dove la sintesi è la prerogativa dei gruppi dirigenti eletti e non di un “capo”. E’ per questo che l’appuntamento di quest’inverno diventa centrale. Ci avviciniamo a un congresso difficile che ci vedrà impegnati in un dibattito serio e,
probabilmente, anche aspro. D’altronde di cose ne sono successe, a partire dalla “non vittoria” elettorale per arrivare al Governo Letta, passando per la vicenda Prodi... Di elementi per una discussione franca ce ne sono in abbondanza. Il mio auspicio è che il congresso non si esaurisca nella semplice elezione del prossimo segretario: le primarie infatti sono uno strumento (fondamentale e identitario) ma non possono sostituire la discussione che un partito deve avere al proprio interno”. Pensa che Renzi sarà il successore di Bersani? “La mia opinione è che Renzi sia più spendibile come candidato premier che come segretario di partito, per far questo sarebbe necessario cambiare una volta per tutte lo statuto, ma qui saremo già a congresso”. Come commenta l’entusiasmo della gente di fronte a Renzi? Certo tutto si può dire tranne che non sia un comunicatore che, come lui stesso ha asserito, non è certamente una parolaccia... “Renzi è uno straordinario comunicatore ed è capace di parlare con elettori che non sono tradizionalmente di Sinistra o Centrosinistra. Questa è una cosa positiva e, devo ammettere che, durante l’iniziativa a Carpi, vedere la collina piena di facce nuove mi ha positivamente emozionato. Mi ha colpito anche la semplicità del messaggio che Renzi ha portato a tutti, in particolare ai non avvezzi ai comizi politici: la politica è una cosa bella e utile, a volte aldilà dei politici stessi”.
Manuela Ghizzoni, parlamentare
“Non mi interessano nomi e storie personali, quel che conta è il contenuto” Renzi: si, no, forse... “Diventa difficile fare una valutazione su un potenziale candidato che però candidato non è. Per coerenza, vaglierò ogni nome e il suo programma prima di accordare la mia fiducia all’uno o all’altro. Tra i programmi di Cuperlo e Civati, ad esempio, le differenze sono innegabili: dall’impostazione culturale all’idea di costruzione di un partito moderno. Non mi interessano nomi e storie personali, quel che conta è il contenuto: cosa dicono, cosa immaginano e, soprattutto, cosa propongono”. Renzi ha rimandato ogni decisione a settembre: pensa voglia puntare alla leadership del Paese anziché a quella del Pd? “Credo che questo resti il suo obiettivo prioritario. Del resto lo abbiamo conosciuto e ne abbiamo apprezzato le doti di
grande comunicatore proprio in occasione del testa a testa con Bersani per la candidatura a premier della coalizione di Centrosinistra”. Come commenta l’entusiasmo della gente di fronte a Renzi? “Renzi non è soltanto un comunicatore, lui riesce a entrare in empatia con la gente e questa è una dote innegabile”. Cosa si aspetta dal congresso? “Non vorrei diventasse un’occasione di plebiscito per esprimere il proprio assenso o dissenso al Governo Letta. Al contrario dovremo avere il coraggio di guardare con onestà al nostro interno per decidere che partito riformista vogliamo essere nel nuovo secolo. Il Pd deve decidere che senso dare al proprio riformismo e con quale passo di innovazione. Dovremo fare scelte nette per dire chiaramente agli elettori che
Italia vogliamo e quale ruolo vorremo avere in Europa. Dobbiamo smettere di rincorrere gli avversari su terreni che non sono i nostri. E’ un errore in cui siamo caduti già troppe volte in passato. Guardo all’America di Obama e penso che quando i Democratici hanno smesso di rincorrere l’elefante e hanno iniziato a raccontare l’America che volevano, hanno vinto! Fare politica non significa raccontare favole, bensì offrire una visione di futuro. E’ complicato ma è possibile. Aldilà dei nomi io vorrei parlare di contenuti. Il Pd deve fare una riflessione interna e capire quali strumenti utilizzare in questo particolare momento storico. E’ inutile continuare a fare norme sul lavoro: il lavoro dobbiamo costruirlo, generando nuovi posti per i giovani e per coloro che hanno perduto la propria occupazione a causa della crisi. Per fare ciò, ad esempio, occorre ricontrattare la flessibilità del nostro bilancio con l’Europa. Gran parte delle soluzioni ai nostri problemi è legata al nostro ruolo in Europa ed è anche là che dovremo essere”.
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La sezione di Carpi del Tribunale è stata soppressa: procedimenti, personale e archivio verranno trasferiti a Modena. Resta drammatica la carenza di risorse umane e materiali. “C’è stato in questi anni – spiega il giudice Roberto Cigarini - un aumento incontrollato del numero dei contenziosi a causa dell’incremento spropositato degli avvocati”.
Troppi avvocati, pochi magistrati L come disposto dal ministro Paola Severino nel decreto legge 155 del 2012. “Già dal mese di aprile alcuni procedimenti sono trattati a Modena – spiega Roberto Cigarini, magistrato presso la sede di Carpi – per favorire lo spostamento dell’attività in modo graduale. Poi c’è da affrontare l’impresa titanica di traslocare una mole imponente di fascicoli perché tutto l’arRoberto Cigarini chivio è destinato a essere trasferito a Modena”. La razionalizzazione della geografia giudiziaria voluta dal ministro Severino non produrrà, comunque, un terremoto nella giustizia locale. A Carpi erano rimasti i dibattimenti penali (ma non per tutti i reati e, recentemente,
a chiusura è ormai ufficiale: mercoledì 31 luglio è stata l’ultima giornata di udienze presso la sezione di Carpi del Tribunale. Dopo la sospensione ferragostana, l’attività riprenderà a Modena, che diventerà l’unica sede del Tribunale in provincia dopo la soppressione delle tre sezioni distaccate di Carpi, Sassuolo e Pavullo così
L’avvocato risponde... di Laura Vincenzi - laura.vincenzi@tiscalinet.it
“Si può chiedere un risarcimento”
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e vorrei esporre un problema. Nel 2007, ci siamo rivolti per una successione a un professionista che pensavamo fosse un geometra ma si è poi rivelato essere un agronomo forestale. Nella casa in cui vivo, abitava anche mia suocera, deceduta nel 2007. Quando il presunto agronomo è venuto a casa nostra ha deciso arbitrariamente che si trattava di due appartamenti (anche se non vi è alcuna separazione tra piano terra e zona notte) e da allora risulta che abbiamo una seconda casa ma, con l’introduzione dell’Imu, ciò comporta un esborso notevole. Successivamente siamo stati contattati dal Comune poiché risultava un’anomalia: casa nostra, accatastata come unica, improvvisamente era diventata doppia. Un abuso? Avevamo affittato o venduto in nero questo secondo appartamento ricavato da casa nostra? Insomma un caos. Nel frattempo pagavamo Imu come seconda casa. Abbiamo ricontattato l’agronomo, che ha ammesso di aver fatto la successione “di corsa”. Ora, dopo un anno di solleciti, ha chiuso la pratica facendo risultare la casa così com’era accatastata, una sola. Chiede 1.097 euro di onorario. Nel frattempo abbiamo dovuto pagare altri 200 euro di Imu seconda casa anche a maggio (nonostante questo agronomo ci avesse assicurato a dicembre che non avremmo più pagato nulla). Vorrei sapere se davvero anche questo nuovo onorario dev’essere tutto a carico nostro. Le dico solo che quando l’ho chiamato sollevando questo problema, dopo aver pagato anche la nuova Imu, mi ha risposto male e mi ha attaccato il telefono in faccia. G.
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Gli agronomi forestali sono figure che operano prevalentemente nell’ambiente rurale, agricolo e forestale, nonché in ambiti urbani; tra le loro competenze professionali rientrano i lavori catastali, topografici e cartografici sia per il catasto rustico che per quello urbano. Nel caso in esame se al professionista era stata richiesta una registrazione al Catasto, l’onorario della registrazione va riconosciuto, ovviamente non quello per la sistemazione della pratica a seguito di un errore. Per una verifica circa la congruità degli onorari ci si può rivolgere all’ordine professionale di categoria. Nel contempo, premesso che non si conosce il contenuto dei documenti firmati citati nella lettera e dato per assunto che l’agronomo ha riconosciuto l’errore, l’esponente potrà richiedere al professionista il rimborso dell’Imu non dovuta e ciò a titolo di risarcimento danni per l’errore professionale commesso”.
erano state ulteriormente selezionate le materie) e il processo civile ordinario, mentre divorzi e separazioni già si discutevano a Modena così come le questioni di diritto del lavoro, mentre il capoluogo regionale è l’unico competente per i procedimenti in materia di diritto societario. “Il vero dramma della giustizia è la carenza di risorse umane e
materiali – spiega il dottor Cigarini – e nessuno dei governi che finora si sono succeduti ha avuto veramente a cuore la questione”. Oggi le priorità sono altre, c’è la crisi economica e aumenta la disoccupazione ma la giustizia è al collasso perché “non ci sono i soldi per fare le fotocopie e lo Stato non assume funzionari da vent’anni”. Recentemente è
successo a due Cancellieri in servizio a Carpi, mandati in pensione dallo Stato e non rimpiazzati (loro avrebbero continuato il servizio): così una sentenza depositata oggi viene pubblicata anche dopo mesi. Il dottor Cigarini rincara la dose. “C’è stato in questi anni un aumento incontrollato del numero dei contenziosi a causa dell’incremento spropositato degli
avvocati. La macchina funziona male anche per questo: il numero enorme di pratiche è sproporzionato rispetto al numero dei giudici. Vent’anni fa c’erano 50mila avvocati e 8mila giudici in attività. Oggi gli avvocati sono 250mila e i giudici solo 9mila”. La situazione nel settore penale è disastrosa: i reati cadono in prescrizione e non serve mettere mano ai codici e cambiare le norme giuridiche, “qui serve una riforma radicale, soprattutto in termini di risorse umane”. Intanto il personale in servizio nella sezione distaccata di Carpi si prepara al trasloco: da settembre i due giudici, un cancelliere, due operatori di cancelleria e il centralinista lavoreranno a Modena, anche se ancora non sono pronti gli uffici e nemmeno lo spazio di archivio in cui collocare le migliaia di fascicoli. Sara Gelli
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Per quanto riguarda la scuola non registriamo nessun tipo di ritardo, anzi i lavori procedono regolarmente” ad affermarlo è l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Carpi, Carmelo Alberto D’Addese. Non slitterano dunque i tempi di consegna della nuova Scuola Media di Cibeno in via Canalvecchio: i lavori si concluderanno entro l’inizio dell’anno scolastico in modo da consentire l’ingresso degli studenti. Se a settembre sarà pronta l’ala che ospiterà le dodici classi, si dovrà invece attendere qualche mese per vedere terminate la palestra e l’ala in cui sono collocati i laboratori didattici. l Ministero dell’Istruzione ha assegnato 129 posti di personale docente aggiuntivo da destinare alle scuole delle zone terremotate emiliane, tra cui Carpi (che si sommano così ai 190 già pianificati). Soddisfatta Elena Malaguti, assessore all’Istruzione della Provincia di Modena: “tale dotazione ci permette di iniziare il prossimo anno scolastico con premesse positive e di dare continuità ai progetti e alle innovazioni didattiche nate dall’emergenza e che è bene proseguano. Ulteriore elemento di rassicurazione per le famiglie – conclude l’assessore – è poi che la disponibilità di un maggior numero di docenti dovrebbe permettere di non accorpare le classi”. Alla sola Provincia di Modena sono stati attribuiti 142 posti in più. Basteranno tali numeri a scongiurare i tagli e gli accorpamenti previsti negli istituti superiori carpigiani a partire dal prossimo anno scolastico? Certo cantar
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Nuova scuola media a Cibeno
Nessun ritardo: sarà pronta a settembre
Cantiere della Scuola Media di Cibeno
Il Ministero dell’Istruzione ha assegnato 129 posti di personale docente aggiuntivo da destinare alle scuole delle zone terremotate emiliane, tra cui Carp
E’ presto per cantar vittoria? Vinci. La situazione che si prospettava a settembre era a dir poco esplosiva: dalla creazione di una sola classe terza per l’indirizzo meccanico del Leonardo da Vinci alla formazione di solo due classi terze al Vallauri, malgrado vi siano tre seconde
Daniele Calanca
appartenenti ad altrettante specializzazioni che, il prossimo anno, dovranno prendere la qualifica, alle classi pollaio del Liceo... “Pare vi siano i numeri per realizzare la seconda terza di meccanica e quelli per una classe seconda del
serale ovvero quanto da noi richiesto nell’organico di diritto a giugno. Per scaramanzia non esulto - conclude Daniele Calanca - ma sono positivo al 90 percento anche per quanto riguarda gli altri istituti superiori”. J.B.
Cibeno
Arriva Il Pane del Fornaio
vittoria è ancora prematuro ma “un passo importante è stato fatto”, ha commentato
Daniele Calanca, membro del Consiglio di istituto del Liceo e del Leonardo da
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n via Roosevelt 52 dove c’era il forno di Strucchi Buono come il pane aprirà una nuova rivendita de Il Pane del
fornaio. L’inaugurazione del negozio rinnovato avverrà il 17 agosto con un buffet a base di prodotti realizzati dal forno
di Sandro Santolin. Il punto vendita si aggiunge a quelli già presenti in via Lenin, via Manzoni e via Remesina.
Sono 8mila gli euro raccolti, nel corso del 2013, dal Comitato Progetto Chernobyl di Carpi, Novi e Soliera. La somma è stata divisa equamente tra Progetto Rugiada e Istituto Comprensivo Gasparini di Novi
La solidarietà non deve avere confini I
l Comitato Progetto Chernobyl di Carpi, Novi e Soliera, in occasione delle varie iniziative di raccolta fondi effettuate nel 2013 ha raccolto, al netto delle spese sostenute, circa 8mila euro. Tale somma è stata suddivisa in parti uguali tra il Progetto Rugiada e l’Istituto Comprensivo Gasparini di Novi di Modena. “Il Progetto Rugiada - sottolinea il presidente del Comitato, Luciano Barbieri - vedrà nei prossimi giorni 25 bambini residenti nelle zone più contaminate della Bielorussia ospiti del Centro Nadiejda per un periodo di
La preside e la vice-preside dell’Istituto Comprensivo Gasparini di Novi insieme a Luciano Barbieri
risanamento sanitario di 24 giorni. Questo soggiorno avrà un costo complessivo di 10.750 euro coperto anche grazie ai 4mila euro derivanti dai fondi raccolti quest’anno. Con l’Istituto Comprensivo Gasparini di Novi di Modena invece, è stato finanziato l’acquisto di materiale didattico per un valore di 500 euro ed è stato siglato un protocollo per il finanziamento del progetto Vincere la paura del terremoto a scuola e a casa per un costo complessivo di 3.500 euro”. Il progetto vedrà coinvolti gli insegnanti, gli alunni e i genitori in un percor-
so rivolto ad affrontare il disagio psicologico che ha colpito grandi e piccini all’indomani del sisma dello scorso anno. Sono infatti previsti incontri con psicologi, sportelli di ascolto e momenti di formazione per indicare strategie da adottare nei confronti delle proprie paure. “Desideriamo ringraziare ancora una volta tutti coloro che, con il proprio lavoro e il proprio contributo, hanno permesso di concretizzare questi importanti interventi di solidarietà verso chi, lontano o vicino a noi, ha il diritto di non sentirsi abbandonato”, ha concluso Barbieri.
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on Claudio Pontiroli - Un prete da ricordare è questo il titolo del libro curato da Annalisa Bonaretti e Dante Colli in ricordo dell’amatissimo parroco della Madonna della Neve di Quartirolo. Un uomo - e un prete - tratteggiato con autentica e sentita passione: “pietra viva nella costruzione della Diocesi di Carpi. Don Claudio Pontiroli - sottolinea Colli - è uno di quei preti che ha cresciuto ed educato un’intera generazione di giovani”. E il ritratto che emerge dal libro, stampato in tiratura limitata, è quello di un uomo vero, dal temperamento forte e sanguigno e col cuore grande. “Ciò che colpisce - aggiunge Bonaretti - sono l’autenticità e la spontaneità delle tante testimonianze che abbiamo raccolto. La sincerità con cui tutti si sono messi a nudo, spogliandosi di ogni maschera o ruolo per ricordare don Claudio, mostra quanto affetto provassero per lui e quanto fosse vero il rapporto che li univa”. Un libro voluto dalla gente, nato dal desiderio di coloro che hanno conosciuto, amato e rispettato don Claudio, a partire dal suo fedele collaboratore e amico, Rino Meschiari, grazie al quale, prosegue Annalisa, “il testo ha preso corpo. Queste pagine incarnano perfettamente lo stile di Pontiroli e della “sua” parrocchia che fa di aper-
Don Claudio Pontiroli - Un prete da ricordare è questo il titolo del libro curato da Annalisa Bonaretti e Dante Colli in ricordo dell’amatissimo parroco della Madonna della Neve di Quartirolo
A m’arcord don Claudio... Don Claudio Pontiroli
tura e accoglienza i propri punti di forza”. Insomma una biografia “spontanea e leggera - si legge nel volume
“Ora il nostro compito, il più grande, è quello di continuare a far crescere e curare la nostra comunità”.
- eppure piena di affetto e ricca di consapevole umanità e amore”. Perchè la forza di Pontiroli era proprio l’umanità, il suo saper camminare “anche nella periferia della Diocesi”, per mostrare la sua vicinanza a chiunque. “Tutta la sua vita - ha ribadito il vescovo di Carpi, monsignor Francesco Cavina - è stata spesa al servizio di Dio e dei suoi fratelli. Col suo esempio ha trasmesso ai suoi parrocchiani e non solo, il dono
immenso della fede che illumina e dà un senso alle nostre vite”. Ma se, come disse Søren Kierkegaard, Il passato non è degno di essere ricordato se non può diventare presente, prosegue Cavina, “il ricordo di don Claudio si trasforma in riconoscenza, la quale spinge all’impegno personale affinché ciò che lui ha seminato continui a dare frutto”. Don Claudio non era un prete tra i preti, bensì un uomo tra la gente: capace di rimproverare, esortare, abbracciare e accompagnare chi aveva intorno. Un uomo testardo e intraprendente capace di offrire un sogno ai suoi parrocchiani che, uniti, sono riusciti in un’opera titanica, “la realizzazione della nuova aula liturgica di Quartirolo”, commenta il nuovo parroco, Don
Fabio Barbieri. “Ora il nostro compito, il più grande e il più complesso, è quello di continuare a far crescere e curare la nostra comunità”. Il libro contiene numerosi aneddoti, foto e testimonianze che molti hanno accettato di donare in memoria di don Claudio e come “segno evidente di come la vita di tante persone sia stata arricchita dall’incontro con lui”, conclude don Fabio. Un sacerdote che era veramente se stesso solo nell’attimo in cui saliva gli scalini che portavano all’altare. Jessica Bianchi
Da sinistra Rino Meschiari, Francesco Cavina, Dante Colli e Don Fabio Barbieri
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I lettori ci scrivono
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pettabile Redazione, Vi scrivo perchè ormai non sappiamo più a che santo rivolgerci. Da alcune settimane, nel Parco Sandro Pertini di via Bollitora Interna, i residenti sono
le loro esigenze fisiologiche tra le 24 e le 02 del mattino. Nonostante le varie telefonate fatte alle forze preposte per il rispetto
della quiete pubblica, questi prepotenti continuano le loro attività senza curarsi dell’orario. Per correttezza le Forze
dell’Ordine si sono fatte vive nella serata di mercoledì e noi del quartiere, con viva e vibrante soddisfazione, abbiamo riposato. Ma tra giovedì sera e venerdì i nostri eroi non si sono fatti vivi
Con la differenza che allora ci fu una sollevazione popolare dei residenti con tanto di assemblea in Sala Congressi contro tale ipotesi; ora i residenti stessi sono in buona parte a favore della desertificazione della via, rendendosi parte attiva di questo progetto che sta deturpando la strada più elegante di questo squallido quartiere nel quale iniziano tra l’altro a vedersi case e capannoni non occupati. Le piante sporcano, sollevano e rompono il marciapiede e, in alcuni casi, i muretti di cinta, richiedono un poco di tempo nella pulizia della strada in alcuni periodi dell’anno (durante i quali tra l’altro veniamo sostanzialmente dimenticati da Aimag
che non ha così tanta voglia di far passare le spazzatrici, tanto puliscono i residenti!); basta questo per desiderare la scomparsa di un gioiello prezioso e insostituibile. Non voglio portare gli innumerevoli esempi di patrimonio verde che viene fatto convivere con il cemento in altre parti d’Italia anche molto vicino a noi: occorrerebbe troppo tempo. Potrei forse dire che in questi giorni in cui la temperatura in Piazza Martiri sfiora i 40 gradi noi in casa (a meno di un chilometro di distanza) e senza condizionatore ne abbiamo 15 in meno, ma sarebbe una considerazione intempestiva perché non siamo ancora abituati a vedere il verde come
un condizionatore naturale come avviene da decenni in altri paesi europei, guarda caso nemmeno sfiorati dalla “crisi” che invece sta devastando noi. Pertanto, se proprio non riusciamo a guardare oltre il nostro naso, proviamo a toccarci il portafoglio così diventiamo più attenti. Il mercato immobiliare carpigiano sta perdendo gli ultimi barlumi di quell’arrogante e folle pudore finalizzato alla di-
Prepotenti al parco Pertini di via Bollitora Interna alla mercè di una ventina di prepotenti che pensano bene di svolgere le loro attività ludiche, di relazione e naturalmente di soddisfare
e di nuovo hanno prevalso i prepotenti. Cosa possiamo fare? Gentilmente chiedo l’anonimato non vorrei che i prepotenti suonassero al mio citofono. Lettera firmata
fesa delle proprie quotazioni stellari (ragazzi, non siamo a Milano, sveglia!), e sono partite le prime compravendite al 50% del valore desiderato dal venditore: che valore aggiunto pensate potrebbero ricevere le nostre case dopo la scomparsa dei tigli? Ma forse anche questo ragionamento richiede d’essere troppo “avanti”, quindi mi scuso per il monologo. E chiudo. Simone
Salviamo i tigli rimasti in via Polo
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utto iniziò circa una decina di anni fa, quando un costruttore edile chiese di poter eliminare alcuni esemplari di tigli per erigere in tutta fretta e comodità la solita palazzina faccia a vista. Permesso accordato: spariscono giganti verdi di 50 anni di età e, al loro posto, compaiono dei ridicoli alberelli che oggi, a distanza di dieci anni, sono praticamente uguali ad allora. La storia si è ripetuta qualche mese fa, quando un privato, evidentemente insofferente
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hi mi conosce sa che non sono una sportiva nè, tantomeno, una tifosa. L’umorismo però non mi difetta e la nota stampa dell’Italia dei Valori di Carpi (chi?) mi ha proprio risollevato il morale. Il fatto: nella seduta di Giunta del 23 luglio è stata discussa e votata una delibera avente a oggetto la stipula della convenzione per l’affidamento in gestione e l’utilizzo dello Stadio Cabassi di proprietà comunale a favore del Carpi FC 1909. A sorpresa, il nostro vicesindaco, Alessia Ferrari, ha votato contro. La convenzione prevede “un contributo economico pubblico a favore della società calcistica per sostenerne l’investimento e il progetto imprenditoriale. La società beneficia già dell’utilizzo gratuito delle strutture per la sua attività e i lavori sono esclusivamente destinati alla disputa del campionato di Serie B in quanto lo stadio è già stato ristrutturato e messo a norma lo scorso anno. In questo senso non si rileva un prevalente interesse pubblico e della collettività”. E brava la dipietrina Ferrari! Altro che strategia politica, qui siamo alla farsa. Carpi muore - culturalmente ed
agli alberi davanti a casa, ha approfittato della necessità di rifare il marciapiede per chiedere e ottenere il permesso di abbattere alcuni esemplari. Via anche questi e, così, via Marco Polo perde un altro pezzo del suo patrimonio. Del resto, al Comune va molto “grassa”, dal momento che ora sono i privati che, a loro spese e poco alla volta, stanno facendo quello che l’Amministrazione intendeva fare di sua iniziativa e a proprio carico tanti anni fa: eliminare tutti i tigli da via Marco Polo.
Il vicesindaco Alessia Ferrari ha votato contro la convenzione tra Comune e Carpi FC 1909. Altro che strategia politica, qui siamo alla farsa
Tradire i compagni non paga... Alessia Ferrari
economicamente - e ora, che il calcio potrebbe fare da volano per la nostra città, portando Carpi alla ribalta mediatica, direttamente su Sky, l’assessore alla Cultu-
ra fa lo sgambetto ai suoi colleghi. Giusto per non lasciarla sola del tutto, l’IdV è corso in suo aiuto esprimendo la propria contrarietà. Il contributo forfettario su base annua che il Comune sborserà al Carpi FC 1909 (89mila + iva) proprio non va giù al partito: “L’interesse sotteso all’esigenza di stipulare la convenzione è quello di trovare un soggetto che si occupi della gestione dello stadio o piuttosto assecondare l’interesse della neopromossa squadra di Serie B di avere a disposizione uno stadio ove disputare le proprie competizioni?... Ci pare significativo porre l’accento sul fatto che, in un momento di così grande difficoltà economiche sia per i cittadini che per gli enti locali “investire” una così importante cifra in questa direzione appare quantomeno stridente. Specie poi se si considera che a fronte di cittadini con le tasche sempre più vuote ed enti locali chiamati a tagliare servizi e ridurre prestazioni, il Carpi
FC 1909 potrà contare su ingenti risorse aggiuntive derivanti dai diritti televisivi per la trasmissione delle partite”. Qualcuno ha forse dimenticato di informarli che il Comune di Carpi, sino ad oggi, ha sganciato alla società biancorossa circa 200mila euro l’anno? “Lo Stadio - continua la nota dell’IdV - è stato interessato da ingenti lavori di ripristino e messa a norma e pertanto oggi in perfetta funzionalità (salvo ovviamente voler sostenere che i lavori fatti non siano stati compiuti a regola d’arte o si sapesse in partenza che erano insufficienti)”. I carpigiani, tifosi e non, volenti e nolenti, hanno pagato ben 1,5 milioni di euro per ridare dignità al “grande vecchio” affinché potesse ottemperare alle normative della Prima Divisione Lega Pro. Dov’era il nostro vicesindaco quando vennero decisi quei lavori “insufficienti”? La crisi non attanagliava già le famiglie? Il bilancio comunale
brillava forse di luce riflessa quando la Giunta dette il via libera ai lavori al Cabassi nell’estate del 2011? Le priorità allora erano diverse? Eppure, allora, nessun pollice verso fu alzato. Alle sollecitazioni degli altri assessori di “fornire valide alternative gestionali” (il documento è on line su carpidiem.it) la Ferrari non ha risposto, limitandosi a chiedere di “verbalizzare quanto emerso dal confronto”. Verba volant, scripta manent e, in tempo di campagna elettorale, magari questo presunto asso di briscola potrebbe essere estratto ad arte per creare un consenso tra i carpigiani sempre più impoveriti... A noi però, caro vicesindaco, pare una mossa decisamente fallace: “tradire” i compagni, si sa, non paga mai... Sì, no, forse... le polemiche sul Cabassi ci hanno letteralmente prostrati (mai quanto la nuova piscina) ma non è certamente la nostra salute mentale il problema. Ci sono famiglie che non ce
la fanno a pagare il mutuo. Che non possono permettersi una bistecca o un filetto di salmone. Ci sono questuanti sotto i portici che potrebbero essere i nostri vicini di casa. Potremmo essere noi. La nostra città sta mutando: non è più ricca come un tempo. I nostri amministratori devono rendere conto di ogni decisione, di ogni spesa che esce dalle casse comunali. Salvare i servizi primari è fondamentale ma se non si cercano altre strade per introitare, l’ente pubblico è destinato a implodere. La cultura può costituire la carta vincente per uscire da questa impasse. Ciò che esigiamo è che l’assessore alla Cultura faccia il proprio mestiere. Non limitandosi a chiedere la collaborazione dei privati per organizzare qualche concertino sul rialzato della Piazza, bensì facendo germogliare delle idee, offrendo così ai carpigiani la bellezza e la levità di una programmazione culturale vera. Jessica Bianchi
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Da un popolo che ha un camorrista e un morto di tumore in ogni famiglia non ci si aspetta la forza e la pazienza caparbia, la furbizia e la trasparenza di fare la rivoluzione tutti i giorni. E invece fare la rivoluzione tutti i giorni si può, per di più con il sorriso sulle labbra e avevo bisogno che gli abitanti del casertano me lo ricordassero”. Con queste parole la 21enne Rebecca Righi ha espresso il proprio entusiasmo per l’esperienza - alla quale ha partecipato insieme ad altre 13 persone di Carpi - del campo di volontariato (promosso da Comune di Carpi, Presidio Libera di Carpi, Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Fondazione Casa del Volontariato, Anpi Carpi, Rock No War e Centro Servizi per il Volontariato) a San Cipriano d’Aversa, presso un bene confiscato al clan dei casalesi. Dal 22 al 28 luglio infatti, il gruppo ha svolto attività di volontariato, partecipato a incontri di formazione, vissuto intense esperienze insieme ad altre centinaia di giovani provenienti da ogni parte d’Italia. Esperienze tanto più forti e significative poiché svoltesi su un territorio sconvolto e deturpato
quattordici i carpigiani che hanno partecipato a un campo di volontariato a San Cipriano d’Aversa, presso un bene confiscato al clan dei casalesi
In prima linea contro le mafie
cazione erano la regola fino a pochi anni fa, ma che ora stanno lentamente cambiando grazie allo sforzo di tante persone di buona volontà, soprattutto giovani, che non si rassegnano a considerare il loro territorio come un inferno, una zona franca rispetto al resto del Paese. Un territorio che, se ha sempre ricordato il potere di uno dei clan più pericolosi e potenti della camorra, da qualche anno viene associato anche alla figura di Don Peppe Diana, parroco di Casal di Principe ucciso perché aveva deciso di non chinare la testa di Continua a pagina 11
dalla mano della camorra, in cui i bambini nascono con malattie genetiche, tumori, autismo e altre gravi patologie in misura assolutamente anormale, a causa degli sversamenti illegali di rifiuti tossici che, provenienti dalle aziende del Nord, per anni gli uomini dei clan hanno effettuato sotto case, scuole e campi coltivati. Una terra dove l’abusivismo, l’illegalità e la prevari-
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“Son partito spaesato son tornato innamorato”
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on lo vedi né puoi pensare che qui vicino ci sia il mare. Non ci sono alberi o giardini, mancano gioia e chiasso di bambini. Se di passi ne fai cento, lì son tutti tra il cemento. Come si fa a restar muti con tutt’intorno quei rifiuti? Poi qualcuno fa racconti e tu ti accorgi che lo ascolti anche se non bastan belle parole per poter riavere il sole. E difatti già il domani i discorsi non son vani: campi, piazze e piano piano anche tu là dai una mano. Perché un bene confiscato è come un bimbo appena nato: cura, amore e impegno molto per un sorriso sul suo volto. Son cambiati udito e vista non c’è solo il camorrista. C’è talento a tuo piacere contadino, musicista e pasticciere. Come chi è un grande saggio o forse solo ha il gran coraggio di rendere i bambini un po’ più ‘vivi’ nella grande casa dei cattivi. O come chi ha visto la morte e ti vuole solo abbracciar forte per urlarti che la sua terra è bella non solo per la mozzarella. Ecco allora che si fa un patto noi e voi per il riscatto, perché tra uno scherzo e una bevuta da tutti è cosa assai voluta. La domanda ricorrente, quella che fa sempre la gente, è di saper dove sei stato e che cosa hai riportato. Amici vicini e anche lontani voglio stringervi le mani perché anche dalla mia stanza sento forte la speranza. E a chi davvero non ci crede a chi diffida se non vede: son partito spaesato son tornato innamorato! Marcello Sassi
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fronte al ricatto dell’illegalità. “Abbiamo incontrato il sorriso e la buona lena di chi sa che il lavoro da fare è ancora lungo e ce n’è per tutti i giorni a venire – continua Rebecca - di chi sa che i frutti li raccoglieranno altri, perché per ora si vedono solo i germogli. Che capacità inventiva, che creatività, che spirito imprenditoriale! Che abilità di vedere il seme e immaginare l’albero, di dare forma a cose che esistono solo in potenza. E che coinvolgimento, perché chi vive in quelle terre ha compreso che un viaggio da soli finisce presto e, quindi, la salvezza sta nel compagno che ti cammina al fianco”. Ascoltando, al loro ritorno, i racconti e
le impressioni dei partecipanti, sembra proprio di capire che l’esperienza sia valsa una crescita, oltre che di conoscenza, di consapevolezza, come risuona nelle parole di Camilla Lugli, 18 anni. “Quando siamo arrivati alla stazione e ci siamo incamminati verso il paese mi pareva di essere in un
film, perché si tratta di una realtà totalmente diversa da Carpi: strade piccole, case tutte attaccate, muri alti, i sacchi della spazzatura ai bordi delle vie e per questo mi sono sentita spaesata. Di giorno in giorno ho però conosciuto delle persone straordinarie, che mi hanno colpito perché ho visto in loro la voglia di cambiare la realtà, di prendere in mano la situazione e mostrare di non aver paura né di parlare, né di mettere in campo progetti di riscatto concreti. Penso che quest’esperienza
abbia dato tanta speranza a tutti, io qui a Carpi voglio continuare questo percorso e mi sono resa maggiormente conto di come la mafia esista dappertutto, anche qui, e quindi occorra mostrarla anche a chi non riesce a vederla”. Un viaggio intenso, ricco di contenuti, anche per Lisa Pavarotti: “la settimana è sembrata infinita, per lo spessore emotivo con il quale, giorno dopo giorno, dovevamo confrontarci. Un viaggio che ci ha costretti a rallentare, a sederci ogni sera sui gradini di una scalinata a riflettere sulle parole che, durante il giorno, abbiamo raccolto per le strade, dalla gente del posto, per poi poter riportare tutto con noi e raccontarlo a chi ci è vicino”. Una terra di contraddizioni, quella del casertano, che pare concepire soltanto gli antipodi: un’umanità autentica e un senso dell’ospitalità che ricorda l’Oriente, insieme a una violenza e una disumanità difficili da abbracciare nella loro portata globale; una bellezza spontanea, in-
consapevole quasi, accanto a uno scempio inconcepibile; allegria irrefrenabile e cupezza in fondo al cuore; saper ben vivere ma mal morire; impegno infaticabile a braccetto con una impenetrabile indifferenza; un luogo dove panorami unici al mondo fanno il paio con le discariche abusive, gli Appennini di spazzatura ai bordi delle strade. Una terra, in ogni caso, dove sono possibili grandi scoperte. “Ho trovato molto più di quanto credevo – racconta la 24enne Silvia Diana - ho respirato il profumo del cambiamento, che ho avvertito nel riutilizzo dei beni confiscati in attività socialmente utili come il centro per le donne vittime di violenza, la fattoria con i prodotti certificati che dà lavoro a persone svantaggiate, l’associazione per i bambini autistici nella casa confiscata al terribile boss Francesco Schiavone detto ‘Sandokan’, alla Nuova Cucina Organizzata”. Una settimana che, grazie alla sua intensità, ha creato legami forti, come sottolinea Martina Forghieri: “abbiamo toccato con mano un volontariato fatto sì di un senso etico e civile, ma anche di storie vere, di persone che mettono in gioco la loro vita in prima linea, con rinunce anche dolorose, con scelte controcorrente e magari anche senza il sostegno della famiglia. I ragazzi che abbiamo conosciuto ci hanno raccontato storie di cambiamento che hanno il potere di capovolgere la Storia, anche se si parla di gesti quotidiani, che a
noi potrebbero sembrare ‘facili’, come non abbassare la testa, non evitare un determinato luogo o denunciare un crimine. Sono ragazzi che ammettono che la paura fa parte della loro vita, ma che hanno deciso di non lasciare che sia questa a fare da timoniere nelle loro scelte. Ci hanno ripetuto più volte che per combattere il fenomeno mafioso non hanno bisogno di eroi ma di persone comuni che facciano il loro dovere, restando uniti, e questo è ciò che possiamo offrirgli”. Ma da Carpi non hanno partecipato soltanto giovanissimi. Al campo di Libera c’erano anche Paolo Lodi, ufficiale della Guardia di Finanza, e Maria Grazia Luppi, insegnante di Scuola d’Infanzia. “Siamo partiti con una valigia e tornati con un baule. E’ proprio l’insieme di cose viste e vissute, assolutamente diverse e, spesso, contrastanti tra loro, che si accalca nella nostra mente e vorrebbe uscire fuori, qui al Nord, per raccontare che, in un territorio soggiogato e violentato per decenni dalla bestia camorristica, nel quale, per ragioni di mero arricchimento, non ci si è fatti scrupolo di rovinare tutto, brillano persone di buona volontà e grande capacità che non si stancano di combattere per cambiare le cose e rendere queste terre ‘normali’. Allora condividiamo, da Sud a Nord, le nostre risorse ed energie, impegnandoci a far circolare le esperienze. Facciamo rete, perché nessuno è fuori pericolo”. Marcello Marchesini
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Sono rientrati in città entusiasti dell’esperienza vissuta, i vincitori del Premio di Eccellenza, istituito dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, dopo il soggiorno di studio a Malta
“Una straordinaria esperienza di vita” S ono rientrati in città entusiasti dell’esperienza vissuta, i vincitori del Premio di Eccellenza - istituito quest’anno dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi per riconoscere il merito degli studenti delle scuole superiori - dopo il soggiorno di studio, organizzato in collaborazione con il Victoria Language and Culture di Carpi, presso l’isola di Malta per approfondire la loro conoscenza dell’inglese. “Il viaggio appena concluso è stata una tra le esperienze più belle della mia vita - ha dichiarato Rebecca Stermieri dell’istituto Sacro Cuore - la compagnia, il campus che presto è diventato come una famiglia... Malta è un’isola meravigliosa, ricca di storia, arte, cultura e luoghi fantastici che ho avuto la fortuna di visitare grazie ad Anna e a Isa ma, soprattutto, ho avuto l’opportunità di apprendere e migliorare la mia conoscenza della lingua inglese. E’ stato bellissimo frequentare le lezioni e parlare inglese con tutti. E’ bello mettersi alla
la possibilità di misurarsi sul campo, approfondire la conoscenza di un’altra lingua ma, soprattutto, di “metterci a confronto con persone con usanze e costumi diversi. Amazing”, ha aggiunto Eleonora Pignatti dell’istituto Focherini. “Malta è un mosaico di culture: un’ottima meta per una
Da sinistra Pignatti, Stermieri, Lupsor, Cogliani, Capiluppi e Sikandar
vacanza studio. In queste due settimane, tra le visite e la scuola di inglese, ho imparato tantissimo. E’ stata anche una bella esperienza di vita; stare lontano da casa insieme a ragazzi di nazionalità diverse è un’esperienza da fare”, ha commentato Simona Lupsor dell’istituto Alberto Pio.
Il carpigiano Marco Fantini ha vinto il titolo di Mister Modena
Il più bello del reame
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prova! Vorrei ringraziare di cuore la Fondazione per avermi dato questa meravigliosa opportunità e per aver premiato l’impegno e i risultati ottenuti a scuola. Ringrazio anche il Victoria per avermi regalato momenti indimenticabili. Porterò questo viaggio nel cuore. It was a wonderful experience”. Anche Usama Sikandar dell’istituto Fassi non è da meno: “all’inizio ero un po’ disorientato e non sapevo cosa mi aspettasse, ma poi sono riuscito a strin-
gere amicizia e a socializzare con molti ragazzi tra cui anche alcuni provenienti da nazioni diverse. E’ stata un’esperienza meravigliosa! Anche il tempo passato a scuola é stato utile e formativo; il tutto in clima informale e diverso dalle lezioni tradizionali. Anche le attivitá extra scolastiche in questa terra piena di cultura sono state arricchenti: in particolar modo ho avuto modo di poter usare il mio inglese anche fuori dalla scuola”. Per Floriana Cogliani
dell’istituto Sassi di Soliera queste due settimane hanno costituito “un’esperienza nuova ma, allo stesso tempo, fantastica. Ci ho messo un po’ per ambientarmi ma ho conosciuto persone fantastiche. Spero di poter ripetere quest’esperienza”. “Se ne avrò la possibilità - assicura Alice Capiluppi dell’istituto Gasparini di Novi - parteciperò a un’altra vacanza studio l’anno prossimo”. Insomma un’esperienza formativa che ha dato a questi giovani
a discoteca Il Moro è stata teatro dell’elezione di Mister Modena 2013. 18 i concorrenti in gara che hanno sfilato in abiti eleganti e in costume da bagno davanti a una giuria femminile. La fascia di Mister Modena 2013 è stata conquistata dal 21enne carpigiano Marco Fantini. Fisico atletico e scolpito, alto 1,93, Marco è un barista con la passione dello sport. Grazie al titolo passa di diritto alla prefinale nazionale di Pescara che si terrà a settembre e dove giungeranno oltre 100 ragazzi da tutta Italia. Marco si dice determinato a superare le varie fasi del concorso che lo potrebbero portare alla conquista del titolo più importante di Mister Italia 2013.
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Amo il mio lavoro e forse è anche grazie a questo che oggi ci apprestiamo a tagliare un traguardo tanto importante”. Parola di Romeo Girelli, titolare, insieme al carpigiano Alessandro Guagliumi, del Caffè Madera. Aperto nel 2003, il locale - che ha voluto salvare dall’oblio un pezzo di storia e di vita carpigiane, recuperando il nome di una balera molto in voga negli Anni Sessanta - il 2 agosto, “compie dieci anni e noi vogliamo festeggiare questa data importante insieme agli amici, a coloro che nel corso del tempo hanno lavorato con noi e alla città”, spiega Romeo. Venerdì 2 agosto, a partire dalle 18, fino a tarda notte, il dj Max Po e gli Extras suoneranno la colonna sonora di questo compleanno, a ritmo di reggae. “Sarà una serata all’insegna della leggerezza e della spensieratezza per tutti. Noi compresi”, scherzano i due soci e la loro collaboratrice Giulia Manicardi. L’avventura del locale è iniziata in punta di piedi. A piccoli passi. Poi, nel 2007, con l’ingresso in società di Alessandro, il Madera si è allargato: “ho iniziato come dipendente - ricorda Alessandro al mio ritorno dall’Isola di Man in Inghilterra dove facevo il croupier in un casinò. Prima di incontrare Romeo per il colloquio di lavoro, mi sono presentato in incognito, ho fatto colazione e mi sono guardato intorno per capire se quello fosse il posto giusto per me. Non me ne sono più andato”. Il segreto? Romeo non ha dubbi: “la passione. L’entusiasmo e l’amore per il proprio lavoro sono contagiosi e contribuiscono a mettere a proprio agio le persone. Un sorriso aperto, una
Il 2 agosto il Caffè Madera compie dieci anni di vita e i due titolari, Romeo Girelli e Alessandro Guagliumi, vogliono festeggiare questa data importante insieme alla città. Siete tutti invitati al Reggae Party, a partire dalle 18, fino a tarda notte
Estate a Madera
Da sinistra Alessandro Guagliumi, Giulia Manicardi e Romeo Girelli
battuta... possono davvero fare la differenza, soprattutto oggi, in un momento così difficile
a causa della crisi”. E anche il Madera ha dovuto fare i conti con questa congiuntura
economica negativa: “il nostro anno nero è stato il 2009. Per non mollare e resistere ab-
biamo dovuto ridimensionare i nostri orari di apertura e puntare su aperitivi e serate.
Tagliando le spese e, purtroppo, due posti di lavoro, abbiamo lentamente risalito la china,
ma è stata dura”. Il 2011 è stato il banco di prova, il più faticoso: “ogni giorno facevamo i conti e guardavamo i bilanci per cercare di capire se avevamo intrapreso la strada giusta e se ce l’avremmo fatta. Fortunatamente, dallo scorso anno, registriamo dei rincuoranti segnali di ripresa. La crisi però non molla e la gente deve fare i conti ogni giorno con un portafogli sempre più scarno: non so quando le cose potranno tornare come un tempo”. Qualcosa di buono però è germogliato in città, complici anche la morsa della crisi economica e il sisma dello scorso anno: “oggi c’è uno spirito nuovo che unisce i vari esercizi. Tutti noi abbiamo voglia di collaborare per dar vita a nuove idee, iniziative e progetti, anche grazie al coordinamento e al sostegno dell’Amministrazione Comunale. La festa di Capodanno in Piazzale Re Astolfo è stata un’occasione straordinaria: dietro a quel bancone c’eravamo tutti. Ed è stato un successo. Credo sia quella l’unica direzione in cui andare per il bene dell’intera comunità. Accanto alle Notti bianche e ai Mercoledì d’estate che proseguiranno fino a settembre, abbiamo intenzione di continuare a offrire alla gente sempre più occasioni per restare - o venire - a Carpi. La nostra città potrà uscire dalla crisi soltanto se sarà capace di richiamare a sè la gente. E’ inutile avere un centro storico bellissimo se poi lo si lascia vuoto. Privo di attrazioni”, conclude Romeo. Eccolo qui l’irresistibile cocktail dell’estate al Madera: creatività, collaborazione, divertimento e, naturalmente, un sorriso contagioso. Buon compleanno ragazzi! Jessica Bianchi
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on era ancora successo ma ora è avvenuto. Anche il Consiglio Comunale carpigiano, dopo quelli dei comuni della Bassa, si è lamentato per i ritardi nella ricostruzione di case e capannoni legati alla delibera regionale che obbliga i terremotati ad adottare gli strumenti regionali Mude e Sfinge, i quali si sono dimostrati lenti, macchinosi e inutilmente burocratici. Meglio sarebbe tornare al decreto del Governo che assegnava ai Comuni il compito di controllo delle opere realizzate dai privati. Un meccanismo di verifica certamente più rapido che avrebbe conferito ai tecnici professionisti maggiori competenze e responsabilità attraverso lo strumento delle perizie giurate. Tirata d’orecchi dunque del Comune di Carpi (Giunta e Consiglio) al presidente della Regione Vasco Errani e all’assessore Gian Carlo Muzzarelli i quali, pur non essendo esplicitamente citati, devono comunque fare i conti con le proprie responsabilità. Una presa di posizione coraggiosamente polemica che ai aggiunge alle ultime proteste dei cittadini riuniti nei vari Comitati sorti nei territori colpiti dal terremoto. Come a Miran-
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L’Angolo di Cesare Pradella Il Comune di Carpi alza la voce in Regione
Ph Resto del Carlino Modena
dola per i topi che infestano l’area dove sono collocate le casette provvisorie che ospitano centinaia di sfollati. “Abbiamo scritto e telefonato in Regione – hanno detto alcuni residenti – dal momento che il Comune di Mirandola non si è mosso dopo le nostre denunce di due mesi fa. Ma ancora non si è visto nessuno e, oltre al
caldo, ora dobbiamo sopportare anche la presenza di bande di topi che scorazzano indisturbate senza che le autorità sanitarie facciano nulla”. E hanno per questo minacciato di andare, in segno di protesta, sotto le finestre della casa del sindaco Maino Benatti. Altre due clamorose proteste sono giunte sempre da Mirandola
Jungo e dintorni... by Luca “Locco” Severi - info@overflowstyle.com
Donare il sangue fa bene al cuore e alle tasche
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are e avere in modo gratuito dovrebbe essere parte della nostra indole e rientrare nel nostro quotidiano. Parlo di quelle azioni che potrebbero anche implicare uno sforzo, da parte nostra. E’ importante cercare di offrire il proprio contributo e un modo per farlo è sicuramente quello di donare il proprio sangue. Ti privi di una parte di te per dare una possibilità di sopravvivenza a un’altra persona di cui non saprai mai nulla e che non potrà mai ricambiare direttamente il favore. Sembra un’azione a perdere. Invece, se ci pensiamo, è un’attività in guadagno. Per tutto. Anche per le nostre tasche. Partiamo dal principio che, prima o poi, potremmo averne bisogno noi stessi. Quindi, se non ci fosse nessun donatore, rischieremmo di restare a bocca asciutta o, peggio, con le vene vuote. Importare il sangue necessario per il nostro fabbisogno regionale è molto più costoso che avere dei centri interni per la copertura. Quindi, donando, facciamo un’operazione di risparmio per noi e la nostra
comunità. Inoltre si creano alcuni posti di lavoro: medici, infermieri, segretari... Ci teniamo controllati. Donare, infatti, impone controlli annuali che ci obbligano a tenere sotto controllo i valori ematici con una evidente ricaduta positiva per la nostra salute. D’altro canto il benefit è importante, i controlli sono gratuiti per il donatore. Ci cambiamo il sangue. Non sono un esperto ma forzare il nostro fisico a produrre un po’ di sangue nuovo non fa certa-
mente male. Ci mettiamo alla prova. E’ indubbio che per molti la vista di sangue e aghi sia un problema, quindi quale occasione migliore per abbattere una paura se non impegnarsi in un dono gratuito? Non in ultimo per sostenere nel concreto tutti i ragazzi, più o meno giovani, che si adoperano per far funzionare l’Avis. Facciamoci coinvolgere dal loro entusiasmo e facciamo sì che gli sforzi della comunità convergano verso il bene comune.
e da Novi. Nel primo caso il consigliere comunale Alberto Bergamini ha definito sbagliata la ‘cambiale Errani’ perchè costringe i terremotati ad attese troppo lunghe e perchè contraddice la prima ordinanza dello stesso Errani. “Un iter complesso, farraginoso e dannoso che dimostra la sfiducia di Comune e Regione
nei confronti della serietà e della onestà dei nostri concittadini che vogliono ricostruire casa e capannoni. Una mancanza di fiducia che ingenera rassegnazione e svilimento”. Più o meno gli stessi, anche gli argomenti avanzati dai novesi organizzati nel gruppo Progetto Comune i quali denunciano i ritardi
nella ricostruzione delle loro case a 14 mesi dal terremoto. “La lentezza della ricostruzione a causa degli intoppi burocratici frapposti da Comune e Regione - affermano – alimenta sfiducia ed esasperazione aumentando la tensione verso la pubblica amministrazione, col risultato che a Novi si vedono più case distrutte e abbattute che ricostruite”. Ve lo immaginate voi cosa sarebbe successo se invece del diessino Errani a capo della Regione vi fosse stato un berlusconiano o un uomo del Pdl? Decine di proteste, di ordini del giorno, di marce, di delegazioni capeggiate dai sindaci con tanto di fascia tutti i giorni sotto il palazzo della Regione a Bologna per rivendicare quello che oggi chiedono i cittadini terremotati che non godono dell’appoggio e della solidarietà dei loro sindaci che, essendo dello stesso partito di Errani e di Muzzarelli, si guardano bene dal criticare la Regione.
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Dibattiti, politica nazionale e locale, spettacoli, buon cibo e musica: fino a lunedì 19 agosto torna Democratici in Festa a Bosco Albergati
Il lavoro prima di tutto
Giovanni Cuperlo
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na grande festa che mette in connessione due province, immersa nel verde, con un programma politico e di spettacoli di spessore nazionale: ha preso il via Democratici in Festa, la Festa organizzata dai Circoli Pd di Castelfranco Emilia insieme a quelli di San Cesario, Calcara e Anzola Emilia. Dalla Festa passeranno tutti i big nazionali del Partito democratico: venerdì 2 agosto alle 18.30 è atteso il segretario nazionale del Pd Guglielmo Epifani. Stesso giorno, ma la sera, dalle 21, dibattito con il governatore del Lazio Nicola Zingaretti insieme al senatore Pd Stefano Vaccari e al segretario regionale Pd Stefano Bonaccini. Domenica 4 agosto, dalle 21, tornerà a Bosco Albergati Pier Luigi Bersani. Mercoledì 7 agosto, alle 18.30, sarà la volta del sindaco di Firenze Matteo Renzi. Altri due potenziali candidati alla segreteria nazionale del Pd sono attesi nei giorni successivi: giovedì 8 agosto, dalle ore 21, interverrà Giuseppe Civati, mentre venerdì 9 agosto, alla stessa ora, è previsto l’incontro con Giovanni Cuperlo. Anche i temi più attinenti al territorio hanno grande spazio nel programma della festa: sabato 3 agosto si parlerà di elezioni amministrative con il segretario provinciale del Pd Paolo Negro, il sindaco di Vignola Daria Denti, il sindaco di Soliera Gem Boy
Giuseppe Schena e il sindaco di Castelfranco Emilia Stefano Reggianini. Martedì 6 agosto la lotta alle infiltrazioni della criminalità organizzata sarà affrontata con l’assessore alla cultura del Comune di Napoli, Nino Daniele, il sindaco di Bomporto Alberto Borghi e l’assessore del Comune di Castelfranco Emilia Maurizia Bonora. Infine lunedì 5 agosto lo spettacolo teatrale Lavoravo all’Omsa come occasione per parlare di occupazione con l’assessore provinciale Francesco Ori e il segretario di Cisl-Femca Romagna Lorenzo Zoli. Quanto alla pagina degli spettacoli, a Bosco Albergati sarà possibile seguire la musica dei Modena City Ramblers (2 agosto, ore 22), i Gem Boy (4 agosto, ore 22) e i Motel Connection (10 agosto, ore 22). Alla Festa Pd di Bosco Albergati saranno in funzione ben 22 punti ristoro tra bar e ristoranti. Ce n’è davvero per tutti i gusti: dalla pizza al pesce, dai piatti della tradizione nostrana a quelli delle cucine tipiche di altre regioni d’Italia, fino ai sapori più esotici dell’Africa, dell’America Latina e del Sudamerica. Il sabato, la domenica e nei festivi sono previsti specifici appuntamenti di intrattenimento e spettacolo pensati per i bambini e le famiglie. In programma anche appuntamenti sportivi, film, letture animate, presentazioni di libri e reading.
Aria condizionata: sì, ma con criterio
di Clarissa Martinelli
clarissa.martinelli@radiobruno.it
Cara Clarissa, io odio l’aria condizionata. Sono convinta che faccia malissimo e preferisco sudare che respirare quell’aria fredda artificiale. Peccato che non possa scegliere: se vado a fare la spesa al supermercato, se entro in qualsiasi negozio, se salgo su un treno o mezzo pubblico, se vado al ristorante o in pizzeria, mi ritrovo sempre questo getto addosso senza scelta e ho sempre paura di ammalarmi. Mi domando come faceva chi è vissuto prima dei condizionatori: non sopportiamo più niente, neanche il caldo d’estate. Solo al lavoro sono riuscita a dettare le mie condizioni e si aprono le finestre! Carla
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entile Carla, l’aria condizionata in sè credo sia una invenzione straordinaria; è vero, siamo sempre più viziati, ma non ritengo utile demonizzare quello che ci semplifica la vita. Il guaio è come viene gestita: in molti locali o mezzi viene abbassata al punto da dare una sensazione di freddo. L’esagerazione massima l’ho vissuta negli Stati Uniti, ma anche l’Italia sta ormai andando a ruota con sbalzi termici terribili tra la temperatura esterna e quella di molti ambienti chiusi e climatizzati. A Carpi, in effetti, ci sono supermercati dove è consigliabile entrare con un coprispalle a portata di mano. Usata correttamente, l’aria condizionata dovrebbe deumidificare gli ambienti prima di refrigerarli; abbassare di molti gradi la temperatura può causare
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’ in rotazione radiofonica Senti che Rombombom il nuovo singolo di Paolo Belli che, dopo tre anni di assenza dal mercato discografico, ritorna sulle scene con la Planet Records, etichetta napoletana radicata negli Stati Uniti e in tutto il mondo. Il singolo anticipa il prossimo album di Paolo Belli che uscirà a inizio ottobre in contemporanea con la nuova edizione di Ballando Con Le Stelle su Raiuno. Senti che Rombombom è la cover in italiano della superhit Hot Hot Hot, riempipista reso celebre negli Anni ‘80 da Buster Poindexter (aka Mr. David Johansen), ed è pieno di percussioni e fiati che fanno ballare al ritmo indiavolato della Soca. L’atmosfera creata nel brano dall’orchestra di Paolo Belli cattura l’ascoltatore e lo circonda di un umore solare e gioioso: la musica di Senti che Rombombom è già estate! Dall’uscita del suo primo album Ladri di Biciclette, alla fine degli Anni ’80, Paolo Belli si è conquistato i consensi di un pubblico sempre più vasto e variegato, fino all’esportazione del Belli Sound fuori dai confini italiani, in particolare Sud America, Canada, Svizzera, Austria, Inghilterra, Repubblica Ceca, Egitto e Spagna. Oltre a centinaia di concerti, tre partecipazioni a Sanremo e due vittorie al Festivalbar, Paolo ha anche la soddisfazione di aver collaborato con artisti prestigiosi quali Sam Moore, Dan Aykroyd, Billy Preston, Jon Hendricks, Jimmy Whiterspo-
infezioni delle prime vie aeree, del pericardio e disturbi all’apparato digerente, soprattutto nei bambini. I filtri andrebbero sempre puliti (insetti, batteri, microorganismi possono provocare la legionella e altre infezioni), mentre è un’operazione spesso trascurata. Le bocchette dell’aria fredda non dovrebbero essere direzionate sul corpo nemmeno in auto: il rischio è di procurarsi torcicollo, mal di testa e congiuntiviti. Se usata in modo responsabile, l’aria condizionata riduce i disagi del caldo
torrido, consente di dormire anche quando le temperature sono molto elevate e favorisce la produttività negli ambienti di lavoro. Dove non siamo noi a gestirla possiamo solo manifestare il nostro disagio e dotarci di qualcosa che consenta di proteggere gola e spalle. Recentemente la conduttrice Rita Dalla Chiesa ha minacciato un’azione legale per aver contratto un’infezione al pericardio generata, a suo dire, dall’aria condizionata tenuta troppo bassa durante alcuni spostamenti in nave e in treno.
Paolo Belli torna in radio. Il ritmo della Soca in lingua italiana
Senti che Rombombom
on, Vasco Rossi, Piero Chiambretti, Enzo Jannacci, Fabio Fazio, Litfiba, Red Ronnie, Paolo Rossi, Gialappa’s Band, Mogol, Avion Travel, P.F.M. e Mario Lavezzi. Negli ultimi anni, l’innata simpatia e la duttile personalità gli hanno permesso di affiancare nella duplice veste di musicista e showman televisivo e teatrale, noti personaggi della
televisione italiana come Giorgio Panariello, Carlo Conti e Milly Carlucci, negli show più riusciti del varietà targato Rai1. Nell’ottobre del 2012 Paolo Belli pubblica la sua autobiografia, scritta a quattro mani con Elisa Casseri, Sotto Questo Sole, come mi è successo tutto quello che mi è successo, edita da Aliberti editori.
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18 L’aforisma della settimana...
“Quando il gioco ti deprime e ti delude per la sconfitta più di quanto ti può dare gioia per una vittoria è ora di smettere di giocare”. Edolo Vincenzi appuntamenti
Mostre CARPI
Fino al 31 agosto L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Alessandro Prevosto (Palex) O&A Centro Affari Fino al 31 agosto Galvanize (group show) Collettiva con opere di Lucia Conversi, Massimo Lagrotteria, Federica Poletti ed Emiliano Zanichelli Dark Room Silmar
Eventi CARPI
Fino al 25 settembre - ore 18/24 Mercoledì d’estate Shopping, divertimento e relax nel cuore di Carpi Luci, spettacoli, concerti e giochi per i bimbi Centro Storico Fino al 5 agosto 38ª Sagra di Quartirolo Parrocchia della Madonna della Neve 1 - 12 agosto Sagra di San Luigi Gonzaga Parrocchia di Cortile 2 agosto - ore 22 Marco Parente in concerto Chiostro San Rocco 3 agosto - ore 17.30 Alberi di fili, alberi di storie A cura di Cristina Spallanzani Per bambini da 6 a 11 anni Giardini della Pretura 3 agosto - ore 22 Men in Black Trio Il progetto M.I.B. nasce dalla passione di tre artisti per il funk/soul puro e percorrere la storia del genere attraverso i grandi successi della musica nera Chiostro San Rocco
Il cinema all’Area Stadio Cabassi - Tenera è la notte... a cura di Cinema Ariston di San Marino, in collaborazione con Circolo Cinematografico Nickelodeon e FICE Regione Emilia Romagna. I film iniziano alle 21,30
I film della settimana
2 agosto Il lato positivo Di David Russel Pat esce dall’ospedale psichiatrico dopo otto mesi di trattamento con una sola idea in testa: rimettersi in forma e riconquistare la moglie Nikki. Un divieto di avvicinamento lo costringe, però, nel frattempo, in casa con la madre e il padre, che ha perso il lavoro e si è dato alle scommesse e gli impone degli incontri settimanali con il dottor Patel. A questo punto, la già precaria autodisciplina di Pat viene sconvolta dall’incontro con Tiffany, giovane vedova con una recente storia di dipendenza da sesso e psicofarmaci. In cambio della sua intercessione presso Nikki, Tiffany vuole infatti che Pat le faccia da partner per un bizzarro concorso. Da segnalare la presenza scenica di Jennifer Lawrence, che possiede una forza d’urto letterale, e l’impresa interpretativa di Bradley Cooper.
3 agosto Quartet Di Dustin Hoffman Un angolo felice della campagna inglese ospita Beecham House, casa di riposo per musicisti e cantanti. Ogni anno, in occasione dell’anniversario della nascita di Giuseppe Verdi, gli ospiti organizzano un galà e si esibiscono di fronte a un pubblico pagante per sostenere Beecham e scongiurarne lo smantellamento. Ma ecco che la routine di Reggie, Wilf e Cissy viene sconvolta dall’arrivo a pensione di Jean Horton, elemento mancante e artista di punta del loro leggendario quartetto, nonché ex moglie di un Reggie ancora ferito.
4 agosto - ore 21.30 Mundus presenta: Giovanni Guidi On the Brinks Trio Giovanni Guidi, pianoforte Francesco Ponticelli, basso Enrico Morello, batteria Piazzale Re Astolfo 6 agosto - ore 22 O.M.S.M. On minute silent man Zitto per un minuto Drammaturgia e regia: Saverio Bari Scene: Federico Baracchi Luci: Matteo Gozzi Chiostro San Rocco
4 agosto Treno di notte per Lisbona Di Bille August Ogni mattina, il professor Raimund Gregorius si reca nella scuola di Berna dove insegna. Ma una mattina riscrive per sempre il suo percorso: una ragazza disperata è in procinto di buttarsi da un ponte ed è proprio Raimund a fermarla prima che sia troppo tardi. La ragazza scappa, ma lascia dietro di sé un libro e un biglietto ferroviario per Lisbona. Raimund, spinto dal bisogno di cambiamento e da un’improvvisa sete di avventura, sale sul treno e, una volta in Portogallo, si mette sulle tracce dell’autore del libro, Amadeu de Prado, medico e membro della resistenza che si oppose al regime di Salazar.
6 agosto - ore 21.30 Corpo di bacco Reading musicale di racconti e
5 agosto La scelta di Barbara Di Christian Petzold Estate 1980. A causa di una richie-
sta di visto di uscita dalla Germania Est Barbara, una dottoressa, viene trasferita da Berlino in un ospedale di campagna. Il suo fidanzato Jörg, che vive all’Ovest sta pianificando la sua fuga. Barbara svolge con scrupolo il suo lavoro di chirurgo ma si tiene a distanza dai colleghi. Il primario Andre è però interessato a lei e non solo professionalmente. Man mano che il giorno della fuga si avvicina la situazione per Barbara, tenuta sotto stretto controllo dalla Stasi si complica. Il cinema tedesco ha ancora molto da raccontare sui decenni in cui la Germania era divisa in due e all’Est il controllo del Partito comunista era soffocante. Christian Petzold affronta il tema con un punto di vista estetico innovativo perché ritrae la vita sotto la dittatura con colori caldi rifuggendo dallo stereotipo abusato di una luce livida come la situazione psicologica dei personaggi.
6 agosto A Lady in Paris Di Ilmar Raag Anne Rand ha divorziato da un marito ubriacone e vive in Estonia con una madre malata. La morte improvvisa del genitore la convince ad accettare un’offerta di lavoro a Parigi, dove dovrà prendersi cura di un’anziana signora. Convinta a partire dall’entusiasmo della figlia, Anne precipita in un mondo profondamente diverso dal suo, di cui prende le misure passeggiando ogni notte sola. L’incontro con Frida, fiera parigina ostinata a dimenticare le sue origini estoniane, non è dei migliori ma a convincerla a restare è Stéphane, gestore di una brasserie e amante della donna molti anni prima. La convivenza e la reciproca curiosità invitano presto al dialogo e alla comprensione. Tra un tè caldo e un croissant di pasticceria, Anne e Frida troveranno un sentimento amicale, che le spingerà a fare il punto della loro vita e ad andare avanti. A Lady in Paris è una storia di incontri, di sguardi, di impasse. Con pudore e discrezione Ilmar Raag esplora il volto dei suoi personaggi rivelandone l’anima e definendone l’identità in funzione del loro rapporto col passato, coi sogni realizzati e quelli infranti. Guidato da un’irriducibile Jeanne Moreau, il regista estone passeggia per i boulevard chiarendoci il fascino esercitato da Parigi sugli stranieri e sui narratori come lui, che alla maniera di Anne impara a comprare un croissant in boulangerie e a snobbare il museo del Louvre, meta del turista e non di un vrai parisien. 7 agosto Quanto meno te lo aspetti Di Agnes Jaoui C’era una volta una ragazzina romantica di nome Laura, che una sera ballò a una festa con un principe azzurro di nome Sandro, il quale scappò a mezzanotte lasciando una scarpa sulle scale. E c’era una volta il padre di Sandro, Pierre, a cui tanti anni prima una donna aveva
predetto la data della morte, che ora si è fatta imminente. E poi Maxime, affascinante lupo solitario, affamato di giovinette, e la sua vicina di casa Marianne, aspirante attrice, impegnata nell’allestimento di una recita di bimbi, dentro la scenografia cartonata di un bosco incantato. La cornice ispirata al mondo fantasioso della fiaba, ci sposta nel dominio dell’assurdo. 8 agosto Love is all you need Di Susanne Bier Ida ha avuto un cancro al seno e, nonostante la chemioterapia sia terminata, le sue paure non sono finite. Alla vigilia del matrimonio di sua figlia Astrid in Italia, scopre che il marito, che credeva un sostegno sicuro e incrollabile, l’ha sostituita con una collega senza troppo cervello. Come se non bastasse, la sua auto si avventa in aeroporto contro l’auto del padre dello sposo, ammaccandola e scatenando la sua ira. Ma Philip è un uomo che ha represso la rabbia troppo a lungo e Ida è la donna che sta per cambiarlo per sempre. 9 agosto Passioni e desideri Di Fernando Meirelles A Vienna una giovane slovacca fa un provino per foto erotiche che la ‘promuove’ a prostituta da hotel ben pagata. Il primo a richiederne le prestazioni è un uomo d’affari che, scoperto da un possibile acquirente, viene ricattato. L’uomo ha una moglie che ama e che sta cercando di troncare una relazione con un fotografo brasiliano la cui compagna, venuta a conoscenza del tradimento, decide di tornare in Brasile... Questo non è che l’inizio delle vicende che in un raggio di 360° coinvolgono e intrecciano le vite di numerosi personaggi. 10 agosto Nella casa Di Francois Ozo Germain è professore di letteratura presso il Liceo di una cittadina francese. E’ un docente competente, ma è anche uno scrittore mancato perché carente di talento. Jeanne, sua moglie, gestisce una galleria di arte moderna. All’inizio dell’anno scolastico Germain viene impressionato dalla qualità dell’elaborato del sedicenne Claude, un bel ragazzo di umili
origini. Il testo, fluido e sottilmente sarcastico, racconta l’amicizia con Rapha, un compagno di classe che ha suscitato il suo interesse perché appartiene a una famiglia piccolo borghese, apparentemente “perfetta”. Ciò che intriga Germain e Jeanne è la chiosa finale del tema: ‘continua’. Affascinato dallo spirito di osservazione dello studente, Germain lo stimola a continuare a scrivere. Claude si insinua abilmente in seno alla famiglia del compagno, e diventa un habitué nella bella villetta. Quindi, settimanalmente, consegna a Germain le puntate di un’avvincente cronaca voyeuristica in cui descrive i dettagli “sorprendenti” di quel contesto. I racconti di quella intimità “normale” (e le imprevedibili svolte del plot) appassionano Germain che sviluppa una stretta relazione con l’allievo che, a sua volta, ne è lusingato. Il professore corregge la prosa dello studente, ma lo consiglia anche su come agire e ne diventa complice di intrighi, affinché la storia narrata continui. Una vicenda scandita da un ritmo teso e seducente fino al magnifico finale. 11 agosto Argo Di Ben Affleck
Nel 1979, in seguito alla fuga negli Stati Uniti dello Scià iraniano Mohammad Reza Pahlavi durante la rivoluzione, l’ambasciata americana di Teheran fu presa d’assalto dai rivoluzionari e i suoi impiegati sequestrati per più di 400 giorni. Sei cittadini statunitensi riuscirono a fuggire di nascosto e trovare rifugio nella residenza dell’ambasciatore canadese, il quale, a proprio rischio e pericolo, concesse clandestinamente ospitalità e supporto. Per riportare in patria i propri connazionali la CIA organizzò una missione di esfiltrazione particolarmente audace, ideata dall’esperto del campo Tony Mendez e coadiuvata da una vera produzione hollywoodiana. Basandosi su una sceneggiatura realmente acquistata dal sindacato sceneggiatori fu data l’illusione a tutti (soprattutto alla stampa, in modo che si producessero articoli in materia) che c’era l’intenzione di girare un film di fantascienza in Iran, così da poter ottenere dal Ministero della cultura iraniano il permesso di entrare e uscire dal Paese e, nel fare questo, poter portare via i sei ospiti dell’ambasciatore canadese spacciandoli per maestranze del film. Il titolo del finto film in questione era Argo. Sulle basi di questa vera storia Ben Affleck orchestra un film che forza la realtà dei fatti quanto serve per creare tensione e suspense ma non manca mai di rimarcare gli elementi di veridicità e di confinare in maniera netta le licenze cinematografiche.
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appuntamenti
poesie Con Maria Giulia Campioli ed Elisa Lolli Piazza Gasparini San Marino 6 agosto - ore 21.30 La bella addormentata Piazza Garibaldi
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Dieci spettacoli di prosa e cinque di teatro musicale, musica e danza cui si aggiungeranno quattro titoli per ragazzi e famiglie. Questi i numeri del prossimo cartellone del Teatro Asioli di Correggio
I protagonisti dell’Asioli
7 agosto - ore 21.30 Faith Gospel Choir in Concerto Cantone di Gargallo 7 agosto - ore 21.30 Rajasthan e dintorni Il bianco e nero Aspettando il Kumbah Mela Mod’na Di Paolo Ansaloni Piazza Garibaldi 8 agosto - ore 22 Massimo Giuntini e Luca Busatti in Concerto Chiostro San Rocco 8 agosto - ore 21.30 Il sogno di Tartaruga Spettacolo per bambini Cortile della Chiesa di Gargallo 9 agosto - ore 22 Petrina in Concerto Chiostro San Rocco 10 agosto - ore 21.30 Mundus presenta: Ola Onabulè in concerto Piazzale Re Astolfo 10 agosto - ore 17.30 Cip Cip, vola l’uccellino! A cura di Anita Rampon Per bambini da 3 a 6 anni Giardini della Pretura 12 agosto - ore 21.30 Riccardo Arrighini Trio in Concerto Piazza Garibaldi 12 agosto - ore 21.30 La notte delle stelle cadenti A cura di Giovanni Casali e Daniela Rustichelli Osservatorio Astronomico La Città delle stelle Oasi La Francesa 13 agosto - ore 21.30 Mundus presenta: Ambrogio Sparagna e l’Orchestra Popolare Italiana Taranta d’amore La notte del gran ballo
Grande festa-concerto di serenate e balli della tradizione popolare italiana Piazzale Re Astolfo 14 agosto - ore 21.30 Egitto: White desert Maldive in allegria Sri Lanka mistica Di Antonio Barretta Piazza Garibaldi
6 agosto - ore 21.30 Estate Doc - I confini della realtà Rassegna di film documentari God save the green Di Michele Mellara Conduce: Nico Guidetti, regista documentarista Organizzazione: Antonia Mascioli Cortile Biblioteca Loria 7 agosto - ore 22 Pierpaolo Capovilla legge Pier Paolo Pasolini Reading con il cantante de Il Teatro degli Orrori Chiostro San Rocco
appuntamenti
21 agosto - ore 21.30 Mongolian Di Stefano Anzola Piazza Garibaldi 23 agosto - ore 21.30 Sempre Verdi Evergreen Dramma e comicità nelle opere di Verdi Con Elisabetta Gurioli, soprano Conduce Mario Bizzoccoli Piazza Garibaldi
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ieci spettacoli di prosa e cinque di teatro musicale, musica e danza cui si aggiungeranno quattro titoli per ragazzi e famiglie. Questi i numeri del prossimo cartellone del Teatro Asioli - proposto da Comune di Correggio ed Emilia Romagna Teatro Fondazione - che si presenta con un programma denso di proposte di notevole interesse, ricco di autorevoli interpreti, testi importanti, attento alla drammaturgia dell’oggi e soprattutto alla qualità della messa in scena degli spettacoli ospitati. Nonostante i tagli agli Enti Locali e alla difficilissima situazione economica del teatro italiano, il Comune di Correggio ed Ert non rinunciano a mantenere l’alto profilo di un’attività che ha fatto dell’Asioli il secondo teatro della provincia. Tra i nomi di grande rilievo che saranno ospiti del teatro, tre attesi ritorni: Toni Servillo, regista e protagonista di Le voci di dentro di Eduardo De Filippo; Alessandro Gassmann, regista e protagonista di R III - Riccardoterzo di William Shakespeare; Alessandro Bergonzoni, che sarà a Correggio con la prima rappresentazione nazionale del suo nuovo spettacolo. Ivano Marescotti sarà il protagonista di La Fondazione (con la regia di
Valerio Binasco), ultimo testo scritto dal grande poeta romagnolo Raffaello Baldini, testo che prima di morire ha consegnato a Marescotti stesso, il suo ‘autentico interprete’. Vittorio Franceschi riscrive e interpreta Il cappotto di Gogol, ricomponendo con il regista Alessandro D’Alatri la sperimentata coppia che ha realizzato il precedente e bellissimo Il sorriso di Dafne. Franco Branciaroli dirige e interpreta Il teatrante di Thomas Bernhard, proseguendo, dopo Servo di scena, il suo personale percorso attraverso il ‘teatro nel teatro’. La splendida Laura Marinoni e Valter Malosti, anche regista, saranno gli interpreti di Quartett – Le relazioni pericolose di Heiner Müller, il più importante drammaturgo tedesco dopo Bertolt Brecht. Antonio Latella, regista pluripremiato per Un tram che si chiama desiderio, mette in scena Il servitore di due padroni, rilettura del celebre canovaccio goldoniano. Elio De Capitani e Ferdinando Bruni sono protagonisti e registi di Frost/Nixon, messa in scena (su testo di Peter Morgan) del celebre duello tra l’anchorman e il presidente che si conclude con la capitolazione di Nixon, davanti a tutta l’America, durante una cele-
berrima intervista tv. Infine Maria Paiato, diretta da Pierpaolo Sepe, interpreta superbamente l’Anna Cappelli di Annibale Ruccello, una piccola e crudele impiegata che, per soddisfare il suo bisogno di ‘possedere’ nella piccolo-borghese italietta degli Anni ’60, non esita a compiere atti atroci ma filtrati dalla pietas dell’autore. L’offerta si completerà con sei titoli musicali: oltre a un’opera lirica ancora da definire, sono in programma un recital pianistico del M.o Palmiro Simonini con musiche di Chopin, Schubert e Rachmaninov e Cantando sotto la pioggia – dal celeberrimo film - messo in scena da Corrado Abbati; infine, dopo gli ottimi riscontri di qualità e di gradimento del pubblico, si consolida la collaborazione con Agorà Coaching Project, corso di alta formazione alla danza diretto da Michele Merola ed Enrico Morelli, che porterà in scena tre spettacoli (di cui uno fuori abbonamento) con coreografie di JeanChristophe Maillot, Karl Schreiner, Yuki Mori, Michele Merola e altri. La campagna abbonamenti avrà inizio il 12 ottobre, con diritto di prelazione per gli abbonati della stagione precedente. I nuovi abbonamenti saranno messi in vendita dal 2 novembre.
23 agosto - 1 settembre Sagra della Madonna dei Ponticelli Parrocchia di San Marino 27 agosto - ore 21.30 Equipaggio Studio di Francesco Rossetti Tratto dalle opere di Joseph Conrad Musiche originali scritte e suonate da Glauco Zuppiroli Chiostro di San Rocco 28 agosto - ore 21.30 Turchia - Birmania e Cuba Di Ivan Zuliani Piazza Garibaldi 31 luglio - ore 21 Tributo a Michael Jackson Piazzale Re Astolfo Cose d’altri tempi Antiquariato, Oggettistica e Riuso Dalle 9 alle 20 1° settembre 6 ottobre 3 novembre Parcheggio Borgogioioso 1° settembre - ore 10/23 Cavalli e Medioevo in Piazza A cura del Circolo Ippico Tre Cerchi di Carpi Piazza Garibaldi 1° settembre - ore 21 Saggio di Arti Marziali e discipline Orientali Saggio di fine anno della scuola Aikido Piazzale Re Astolfo 30 agosto - 2 settembre Sagra di San Luigi Parrocchia di Budrione 30 agosto - 8 settembre Sagra della Natività della Beata Vergine Maria Parrocchia di Fossoli 3 settembre - ore 21.30 Presentazione del volume Ci vediamo in piazza A cura di Anna Maria Ori Cortile di levante
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Calcio – Prosegue fino a sabato il ritiro biancorosso
Diario da Brentonico
STADIO
Sensazioni, certezze e suggestioni di mercato: il punto sul Carpi a metà dell’estate più importante di sempre.
l parto è concluso. Dopo il rinvio di giovedì 25, la pronuncia favorevole della Commissione di Vigilanza sul progetto definitivo-esecutivo per il restyling dello stadio è arrivata nella mattinata di martedì 30. Al nullaosta sono seguite le firme della Giunta e il via ai lavori. Il Cabassi è già cantierizzato: il rifacimento del manto erboso dei due campi (principale e antistadio) verrà completato nel weekend; la tornellatura degli ingressi è prevista nella giornata di giovedì 8 agosto; nel frattempo cominceranno le opere di posa dei seggiolini nei settori scoperti, di maquillage degli spogliatoi, del tunnel e delle postazioni tv, di adeguamento ai protocolli di sicurezza (innalzamento della divisoria Distinti/Curva Ospiti, apertura di una nuova uscita di emergenza sul lato via Marx, implementazione dell’impianto di videosorveglianza). Consegna prevista entro 30-35 giorni. Intanto, si è aperta la campagna abbonamenti.
Progetto ok: via ai lavori
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ppunti dal Trentino. Sensazioni e considerazioni sparse dopo il weekend in visita nel buen ritiro Brentonico. All’intergiro dell’estate più bella e importante della storia biancorossa. PORTIERI L’incognita più pruriginosa della stagione. Tra i pali c’è grande esuberanza ma manca sicuramente un paracadute d’esperienza. Non è arrivato il veterano che Giuntoli sperava di firmare a cifre contenute (Bremec). La scelta è caduta su una batteria di giovani brillanti, che però andranno ben protetti. Il ballottaggio per la maglia da titolare è aperto. Nocchi parte avanti, ha più familiarità con la categoria (25 presenze lo scorso anno con la Juve Stabia). Fisicamente è strutturatissimo, grande abbondanza muscolare nelle braccia, nel torace e nelle gambe. Sta presumibilmente pagando i carichi di lavoro più di Kovacsic. Che fin qui, sul piano della sicurezza e della reattività ha dato risposte migliori. DIFESA E’ l’unico reparto completo. L’arrivo di Lapis Kiakis (’93 dal Verona, albanese, terzinostopper destrorso, grinta da vendere) riempie l’ultimo tassello. Tante le certezze già acquisite. La principale è Pesoli: elegantissimo e risoluto, mai una giocata banale. Parla e si muove da leader. Del reparto e del gruppo. E’ sempre il primo a tirare la corsa, e l’ultimo a rientrare in spogliatoio. In campo fa l’assaltatore e il regista basso. Ogni anticipo trasmette energia a tutta la squadra. E poi è sempre lui l’idea iniziale: comincia e pilota ogni azione, con ambo i piedi. Con Romagnoli forma
una buona coppia: eccellente controllo delle palle alte, discreta complementarietà di letture. Ma tenere fuori Poli e Gagliolo non sarà semplice. Soprattutto quest’ultimo continua a crescere in maniera esponenziale, per esplosività, tempismo e prospettiva di gioco. Vecchi lo ha provato a sinistra nell’ultimo test con il Como. E’ più di un esperimento, somiglia molto alla soluzione di partenza, più coperta sul lato. Liviero è piaciuto moltissimo per facilità di corsa e rapidità d’esecuzione palla al piede. Ma è un progetto da costruire con cura e tempo. Nasce esterno alto, sui rientri non ha diagonali immediate e automatiche: tende a concedere l’interno all’ala che lo prende in velocità. CENTROCAMPO Tre novità. La prima, abbastanza inattesa, cambia qualche scenario: è il maxi-sconto a Bianco in secondo grado, da tre anni e mezzo a sei mesi
ORGANIGRAMMA SOCIETARIO
CDA Presidente: Claudio Caliumi Amministratore delegato e socio di maggioranza: Stefano Bonacini Responsabile settore giovanile e socio di maggioranza: Roberto Marani AREA TECNICA Direttore sportivo: Cristiano Giuntoli Responsabile area tecnica: Roberto Canepa Segretario sportivo e team manager: Matteo Scala AMMINISTRAZIONE E SEGRETERIA Responsabile amministrativo: Ileana Raviola Responsabile biglietteria: Rosy Russo Segretario generale: Giuseppe Valentino Aiuto segretario: Mauro Bellentani
MARKETING E COMUNICAZIONE
Responsabile marketing: Simone Palmieri Ufficio marketing: Paolo Ferrari Responsabile comunicazione: Stefano Gozzi Ufficio stampa: Enrico Ronchetti Responsabile sito web: Davide Corradini Fotografo ufficiale: Carlo Foschi Delegato alla sicurezza: Riccardo Croce Delegato ai rapporti coi tifosi: Alessandro Flisi
di squalifica. L’illecito è stato declassato ad omessa denuncia. C’è ancora l’Arbitrato, che potrebbe ulteriormente assottigliarne la pena. Comunque vada, l’ex-Juve avrà un contratto e al più tardi sarà arruolabile per il girone di ritorno. Le altre due ufficialità sono i prestiti di De Vitis (dal Parma) e Memushaj (sventata in extremis l’intromissione del Modena, che aveva chiuso col Lecce scambiando Nardini). Aggiungono dinamismo e possibilità di gioco alla geometrie leggere di Bertoni. Di qualità e fosforo ce n’è già abbastanza. Manca tuttavia ancora molto per avere una mediana compiuta. Principalmente forza, personalità fisica, presa emotiva. Uno o due tuttocampisti d’impatto, tecnici e muscolari, che siano in grado di trasferire il carattere alla squadra. Abbandonato Buchel (va a Trapani), impercorribile la pista Casarini (ha scelto il Cesena). Cuoce inve-
ce a fuoco lento la trattativa con l’Udinese per Sissoko jr. E c’è un nome nuovo: Savvas Gentsoglou, Nazionale Under 21 greco, di proprietà Samp. Interessa anche al Modena. Intanto si è aperto un canale col Genoa che si è fatto avanti per Letizia. L’offerta, tra contanti e contropartita (Rodney Strasser), si avvicinerebbe al milione di euro. Per ora è giudicata troppo bassa. ESTERNI/FANTASISTI Sono i giocatori-bussola del calcio di Vecchi, quelli che determinano lo schema, le declinazioni della flessibilità. I garanti della possibilità di variare sistema anche a partita in corso (dalla base: 4-23-1; all’evoluzione: 4-3-3). Al momento di andare in stampa sono due di equilibrio (Pasciuti e Concas) e due di spunto (Di Gaudio e Kirilov). Giuntoli è deciso ad assicurarsene altri due, capaci di portare profondità e facilità di realizzazione. Uno è An-
ORGANIGRAMMA TECNICO
Allenatore: Stefano Vecchi Allenatore in seconda: Enrico Bortolas Allenatore portieri: Roberto Perrone Collaboratori tecnici: Giandomenico Costi, Andrea Nuti Preparatore atletico: Simone Lugli Aiuto preparatore atletico: Davide Zanasi Responsabile sanitario: Dott. Giampiero Patrizi Medici sociali: Dott. Vincenzo Tronci; Dott. Fabrizio Pinto; Dott. Christos Tsatsis; Dott. Claudio Montanari Fisioterapisti: Simone Stanzani, Andrea Bolognesi Magazzinieri: Claudio Sternieri, Gianni Lodi Responsabile campo: Mauro Barigazzi
ORGANIGRAMMA SETTORE GIOVANILE
Responsabile tecnico: Roberto Canepa Direttore sportivo: Gianluca Vecchi Segretaria: Francesca Mennino Allenatori: Maurizio Galantini e Gianluca Garzon (Primavera); Enrico Bortolas (Allievi Nazionali); Ferdinando La Manna (Giovanissimi Nazionali); Michele Borghi (Giovanissimi Regionali); Andrea Cavicchioli (Esordienti Regionali); Riccardo Soragni (Esordienti Provinciali); Manuele Ferrari (Pulcini); Allenatori portieri: Rosario Vitolo (Primavera e Allievi); Luca Malaguti (Giovanissimi); Nicolò Arata (Esordienti) Preparatori atletici: Marco Chiessi (Primavera e Allievi); Massimo Poli (Giovanissimi); Simone Lugli (Esordienti) Fisioterapista: Andrea Saccani
drea Catellani, ex Modena, in uscita dal Sassuolo, in esubero a Catania. L’altro è un babygenio paulista: Diego Farias, classe ’90, 15 gol negli ultimi due anni in B con Nocerina e Padova. Il cartellino appartiene al Chievo. L’operazione sta per entrare nel vivo, potrebbe essere questo il weekend decisivo. La chiave di riuscita è Roberto Inglese, con cui c’è già l’intesa di massima: Giuntoli dunque punta a strappare il doppio prestito con sconto sulle formule di riscatto. ATTACCANTI Difficile, quasi impossibile arrivare a Pavoletti. Enorme la distanza tra domanda e offerta. Agguerritissima la concorrenza, Varese in vantaggio sulle inseguitrici (oltre al Carpi: Modena, Bari, Avellino). Ma finché il Sassuolo non abbasserà le pretese sull’onere del prestito, il giocatore rimarrà prigioniero del proprio contratto. Tramontato Cocco (accordo saltato sui dettagli), sarà dunque molto probabilmente Inglese a completare il blocco dei centrattacchi di ruolo. Tra i quali brilla Ferretti, davvero rigenerato da una preparazione atletica che da diversi anni a questa parte non era stato in grado di sostenere. La scommessa più importante è naturalmente Edgar Cani. E’ nell’anno della svolta, ha molte missioni da compiere. La prima: battere lo scetticismo che lo accompagna. E’ lungo, sodo, durissimo, tutt’altro che meraviglioso da vedere. Una progressione travolgente ancorché scomposta; una tecnica quasi primordiale, elementare e istintiva. Ma dentro quei due metri di ossa e muscoli c’è una forza esagerata, non ancora esplorata del tutto. E soprattutto tanta fame. Si giocherà il Mondiale con l’Albania, è il primo giocatore che entra nella storia del Carpi
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PRECAMPIONATO
Sabato il Bologna. In TIM CUP c’è la Reggina Questo il riassunto delle amichevoli disputate finora dai biancorossi: 20/7: Carpi-Genova International 10-0 (Della Rocca, Di Gaudio, Letizia, Ferretti, Pasciuti, Romagnoli, Cortesi (2), Yao, Arma); 26/7: Napoli-Carpi 3-0 (Pandev, Behrami, Dzemaili) 28/7: Carpi-Como 2-0 (Cani, Romagnoli). Il ritiro a Brentonico prosegue fino a sabato 3 agosto, allorché la squadra si trasferirà a Sestola per il quarto test estivo contro il Bologna. A seguire il rientro a Carpi. Nel weekend 10-11 agosto scatta la TIM CUP di cui è già stato sorteggiato l’intero tabellone. Nel secondo turno, il Carpi è opposto alla Reggina (possibile l’anticipo al sabato). Gara secca, supplementari e rigori in caso di parità al termine dei regolamentari. Chi passa al terzo turno (17 agosto) affronta la vincente della sfida tra Crotone-Latina. Al quarto turno (4 dicembre) l’incrocio con una tra Empoli, Chievo, Sudtirol e Matera. Al quinto (9 gennaio 2014) entrano in gioco le teste di serie: se il Carpi avrà superato indenne il percorso, troverà la Fiorentina.
con la maglia di una Nazionale addosso: 12 presenze e 4 reti finora. A Modena avrebbe dovuto sbocciare, invece finì per appassire. Poi è rifiorito in Polonia, a Varsavia. Ci ha investito un grande presidente pescatore di talenti, Pulvirenti del Catania. Continua a puntarci sicuro il ct De Biasi. Ci crede fortissimamente Giuntoli. Non possono essersi sbagliati tutti e tre. Non c’è dubbio che dal suo impatto passerà molto del destino della storica stagione che sta per cominciare. Enrico Gualtieri
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ranquillo e posato nei modi di fare e dietro la scrivania quando è al lavoro, Daniele Scagnetti si trasforma in un leone non appena monta in sella alla sua fiammeggiante Aprilia 125. Ha 25 anni e durante la settimana è impiegato in banca, ma nei weekend abbandona giacca e cravatta per infilarsi tuta e casco e sfrecciare in pista. “E’ una passione che ho ereditato da mio padre (Vanni Scagnetti, campione in carica di Rally Aereo insieme al suo compagno di squadra Antonio Biraghi). Anche lui - racconta Daniele - ha sempre coltivato la passione per la moto, ma sono stato io a portare i primi trofei in famiglia. Invece lui, che in pista non ha mai vinto un granché, ha poi trionfato in volo, classificandosi lo scorso anno al primo posto del Campionato Italiano di Rally Aereo”, commenta sorridendo. “Avevo 16 anni quando iniziai a correre in 125. Nei fine settimana io e mio padre andavamo in montagna per divertirci in sella alle nostre moto. E’ stato lui a insegnarmi i principali trucchi e accorgimenti, finché nel 2006 mi sono iscritto alla prima gara. Poi, nel 2011 a Misano è arrivata la prima vittoria. Un’emozione bellissima. Indimenticabile. Avevo fatto una partenza sbagliata e non mi aspettavo di vincere, invece arrivai primo. E ora eccomi qui a “lottare” per il titolo della categoria 125, seguito a soli 5 punti di distanza dal mio rivale/amico Federico Drago. Io e lui finiamo spesso per essere coinvolti in sfide testa a testa. A volte ho la meglio io, altre volte lui. Per ora in testa alla classifica c’è il mio nome, ma le gare sono ancora tante prima che il campionato termini a ottobre. Spero di farcela, per me, i miei genitori e la mia ragazza Veronica che mi hanno sempre
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Da Rovereto alla conquista dell’Italia. E’ il pilota 25enne Daniele Scagnetti in testa alla classifica del Campionato italiano di motociclismo 125
Un leone su due ruote
Daniele Scagnetti in pista
“La competizione e la voglia di vincere ci sono, ma per me correre rimane un gioco. Se non dovessi più divertirmi, smetterei”. sostenuto e incoraggiato. La competizione e la voglia di vincere ci sono, ma per me correre, rimane sempre un gioco. Se non dovessi più divertirmi, smetterei”. Per correre in moto ci vogliono entusiasmo, tenacia, preparazione e astuzia, ma anche tanta prudenza e senso di responsabilità. “Quando ho visto in televisione le scene dell’incidente mortale di Andrea Antonelli sono rimasto perplesso”, ha commentato Daniele riferendosi alla drammatica caduta in pista che è costata la vita al venticinquenne pilota umbro nella gara
che si è svolta domenica 21 luglio, a Mosca. “Le condizioni meteorologiche erano pessime. La visibilità era scarsissima a causa della pioggia torrenziale e, inoltre, il manto stradale del circuito moscovita non era in perfetto stato, e soprattutto si correva senza asfalto drenante. L’asfalto drenante non è stato previsto nel circuito, perché con le infiltrazioni dell’acqua e l’abbassarsi delle temperature in Russia si creperebbe l’intero manto stradale. Sarà che io ho sempre un po’ di timore quando corro sul bagnato e infatti le mie prestazioni ne risentono, ma credo proprio che quel giorno la competizione sarebbe dovuta essere annullata. La morte di Antonelli si sarebbe potuta evitare se organizzatori e direttori di gara avessero considerato i rischi a cui stavano esponendo lui e gli altri piloti. Non basta dire che questo è uno sport
pericoloso e bisogna accettarne i rischi, per lavarsi la coscienza. Piuttosto occorre cercare di garantire sempre i
“La morte di Andrea Antonelli si sarebbe potuta evitare se organizzatori e direttori di gara avessero considerato i rischi a cui stavano esponendo lui e gli altri piloti. Non basta dire che questo è uno sport pericoloso e bisogna accettarne i rischi, per lavarsi la coscienza. Occorre cercare di garantire sempre i migliori standard di sicurezza”.
migliori standard di sicurezza. Il motociclismo è sport, passione, business, ma la vita viene prima di tutto e non può essere trattata con superficialità”. Daniele, a un passo dal sogno della vittoria del suo primo campionato, rimane però con i piedi per terra. Sa che questo sport rimarrà sempre e solo una passione: “non potrebbe essere altrimenti. A venticinque anni sono già ‘anziano’ per ambire a categorie più importanti che peraltro richiederebbero un grande investimento di tempo e denaro. Sono soddisfatto
e felice così. Non posso chiedere di più. Posso solo ringraziare oltre a genitori e fidanzata anche il mio meccanico Andrea Bergamaschini, Maurizio Setti, titolare del marchio Manila Grace nonché mio sponsor, il mio motoclub Carpi Racing e l’ex campione italiano di 125 senior Aldo Larcher che ogni tanto viene a vedermi correre in pista. Condividere con tutti loro questa passione e renderli orgogliosi di me a ogni vittoria, è il trofeo più prezioso che possa conquistare”. Chiara Sorrentino
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opo la presentazione in casa L•J Volley delle giocatrici di maggior esperienza e le giovani che già si sono messe in luce in Italia e all’estero, ora è il momento delle giovanissime e, in particolare, delle schiacciatrici Ilaria Maruotti ed Elena Perinelli. “Sono sempre contento di poter presentare atlete come Ilaria ed Elena - ha sottolineato il general manager Carmelo Borruto - che fanno parte della Nazionale Juniores e hanno recentemente disputato il Mondiale in Repubblica Ceca. Sono due atlete che avevamo puntato sin dall’inizio della nostra campagna acquisti: conosciamo il loro valore e sappiamo quanto potranno crescere nella nostra squadra. Siamo sicuri che il futuro della pallavolo italiana debba basarsi su queste giovani di ottime qualità tecniche e tattiche”. “Sono contentissima di venire a Modena - ha commentato Ilaria Maruotti - perché la squadra è molto giovane. Spero di poter imparare il più possibile e ‘rubare’ anche qualcosa alle compagne più esperte”. Pregi e difetti? “Un pregio è sicuramente l’attacco, in ricezione me la cavo abbastanza, ma spero di imparare da Francesca Piccinini il miglior attacco e
In casa L•J Volley arrivano anche le giovanissime schiacciatrici Ilaria Maruotti ed Elena Perinelli
“Siam pronte a dare il massimo” Ingaggiata l’opposta Danijela Andjelic
Completata la rosa della L•J Volley
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Ilaria Maruotti ed Elena Perinelli
da Paola Cardullo il suo bagher”. Dopo una stagione a Conegliano dove ha assaggiato il sapore della Serie A1, Ilaria è pronta a un’avventura importante e alla pressione della Città della Ghirlandina: “giocando al Pala Verde, un altro tempio della pallavolo, posso dire che non è facile giocare davanti a
tanto pubblico, ma alla fine è bello avere tutta questa gente che tifa per te ti fa sentire a casa. Spero succeda anche a Modena”. E’ poi la volta della classe ‘95 Elena Perinelli: “sono molto contenta di esser qui, dopo aver disputato il campionato di B1 a Villa Cortese nell’ultimo anno. Penso di poter
imparare molto da giocatrici che sono sempre state il mio punto di riferimento nonché degli idoli, come Piccinini e Cardullo. Sono una schiacciatrice più dotata in fase di ricezione ma farò del mio meglio e, quando avrò l’opportunità di giocare, cercherò di dare il mio contributo”.
L’asd F. Gallesi, in occasione della chiusura dell’estate Champions’ Camp, ha organizzato, una festa, presso la piscina di Pievepelago, in collaborazione con Radio Bruno
Chiude in bellezza l’estate Champions’ Camp
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erminano anche gli ultimi due turni settimanali nelle sedi appenniniche di Palagano e Pievepelago proposti dall’Asd. F. Gallesi, l’associazione che gestisce le vacanze per ragazzi dai 7 ai 17 anni targate Champions’ Camp. L’estate Champions’ Camp è stata davvero intensa: la stagione, infatti, si è conclusa con un bilancio di tre turni settimanali
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Essere tra i favoriti è un motivo d’orgoglio e punto alla finale sia negli 800 che nei 1.500 metri stile libero”. E’ così che il carpigiano Gregorio Paltrinieri, nuotatore dell’Elite Team Arena, in forza al Gruppo sportivo della Polizia di Stato e tesserato per la Coopernuoto, parla alla vigilia dell’esordio ai Mondiali di Barcellona. “Questo per me sarà il mio primo mondiale come membro dell’Elite team Arena – prosegue il campione - sono emozionato e motivato. Spero davvero di raggiungere i risultati che mi sono prefissato”. Paltrinieri è sceso in vasca il 30 luglio negli 800 metri per
opo alcune settimane di valutazioni, il general manager della L•J Volley, Carmelo Borruto, ha individuato l’obiettivo, affondato il colpo e concluso l’ingaggio del secondo opposto che va a completare la rosa per la stagione 2013/14. Ad affiancare in posto due Samanta Fabris, sarà una sua connazionale ed ex compagna di squadra: la classe ‘88 Danijela Andjelic. Opposto classico, che fa di centimetri e potenza il proprio punto di forza, Danijela approda in Italia per la sua prima esperienza lontano dal proprio Paese e completa una squadra che, a questo punto, farà anche delle qualità fisiche una delle proprie armi principali.
sport presenti durante la settimana: i partecipanti hanno infatti la possibilità di provare numerose discipline quali ad esempio canoa, golf, calcio, basket, volley, mountain bike, tiro con l’arco, rugby, scherma, danza, beach volley, nuoto, arrampicata e, da questa stagione, pallanuoto e atletica. Inoltre, gli iscritti durante questa stagione si sono divertiti grazie alla nuova gita settimanale che si è tenuta al parco avventura alle Piane di Mocogno, Adventure Park, per il camp in montagna e al parco acquatico Atlantica per il camp del mare. L’asd F. Gallesi, in occasione della chiusura dell’estate Champions’ Camp, ha organizzato, una festa, presso la piscina di Pievepelago, in collaborazione con Radio Bruno. L’appuntamento è per la prossima estate.
nella sede marittima di Bellaria, quattro a Palagano, cinque turni settimanali nella sede più grande di Pievepelago e due turni di specializzazione di volley sempre nella sede di Pievepelago, che portano il totale a 14 turni con quasi 900 persone tra iscritti, staff e ospiti. Il Champions’ Camp, che da otto anni fa divertire i ragazzi, si contraddistingue dalle altre realtà per la molteplicità di Mondiali di Barcellona - Tra i favoriti anche il carpigiano Paltrinieri dell’Elite Team Arena
Facci sognare ancora Greg disputare la finale - mentre noi andiamo in stampa - e il 3 agosto sarà impegnato nei 1.500 stile libero, dove l’oro del cinese Sun Yang potrebbe essere quasi scontato. “Sun Yang in questo momento sembra avere qualcosa di più di tutti gli altri: ridurre il gap che mi separa da lui e dall’oro è il mio principale obiettivo. Se ci troveremo a battagliare per il podio, credo che gli avversari più pericolosi siano Ryan Cochrane e Oussama Mellouli, con Connor Jaeger che potrebbe rivelarsi la sor-
presa; la seconda e la terza posizione se la guadagneranno comunque i due finalisti più in forma”. Se il 2012 è stata una stagione straordinaria (Oro agli Europei di Debrecen, l’Oro ai Mondiali in vasca corta di Istanbul, il 5° posto alle Olimpiadi ndr), l’inizio del 2013 ha visto Paltrinieri impegnato su molti fronti che lo hanno portato a dover diluire le forze, da una
parte l’attività agonistica e dall’altra gli impegni personali con l’esame di maturità. “Diciamo che agli Assoluti di Riccione ho messo in mostra
molti aspetti della mia nuotata che non mi sono piaciuti, quindi nei mesi successivi abbiamo lavorato su vari fronti per tornare al massimo. Nel frattempo mi sono dovuto concentrare sugli esami di maturità che ho superato con successo: ho strappato un 80”. Paltrinieri torna a Barcellona a distanza di 10 anni: “ci sono stato nel 2003 a vedere i Mondiali da spettatore, oggi spero di essere uno dei protagonisti”. Al suo a fianco per sostenerlo sono presenti “i miei genitori e la mia fidanzata che non mancano mai alle gare importanti, ma questa volta si è unito anche qualche amico”, conclude Gregorio.
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