Settimanale di
06 settembre 2013
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti ANNO XIV N. 31
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il pericolo corre sulle ciclabili il ciclista roberto solleva leciti dubbi sulla pista ciclabile di cibeno, documentandone lo stato e la pericolosità con numerose fotografie. se avete da segnalare altri casi simili scrivete alla redazione di tempo.
dopo motus arriva extrafit, palestra low price Luca Bignardi e Chiara Ganzerla
il design che fa rima col rispetto per l’ambiente Maria Cleofe Filippi
ancora acqua del rubinetto nelle mense scolastiche
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Libri
da non perdere!
La diossina e il dono della veggenza
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1Q84 Di Haruki Murakami Nel cielo splendevano due lune. Una piccola e una grande. Erano sospese in aria, l’una accanto all’altra. Quella grande era la solita luna di sempre. Quasi piena, gialla. Ma accanto ce n’era un’altra, diversa, con una forma inconsueta. Era un po’ deforme, e anche il colore era strano, verdastro, come se sulla superficie fosse cresciuto un leggero strato di muschio...
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984, Tokyo. Aomame è spietata e fragile. E’ un killer che, in minigonna e tacchi a spillo, con una tecnica micidiale e impalpabile, vendica tutte le donne che subiscono una violenza. Tengo è un ghost writer che deve riscrivere un libro inquietante e pericoloso come una profezia. Entrambi si giocano la vita in una storia che sembra destinata a farli incontrare. Ma quando Aomame, sollevando gli occhi al cielo, vede sorgere una seconda luna, capisce che non potranno condividere neppure la stessa realtà. Mai come in 1Q84 Murakami ha esplorato le nostre ossessioni per dar vita a un mondo così personale, onirico e malinconico. Il disagio della società contemporanea, che vive in balia delle sue incertezze; la letteratura come metafora della vita; l’amore che non si esaurisce e, anzi, si carica di pathos e di rassicurazione di cui l’uomo ha bisogno. Questi i temi portanti dell’ultima produzione letteraria di Haruki Murakami.
Frase della settimana...
“Save a plant. Knock down a vegan”. Slogan di una maglietta indossata da un partecipante a Butchers for Children.
Il graffio
Tra le righe...
i sono fatti attendere i risultati delle analisi di aria e suolo effettuati da Arpa dopo il terribile incendio che sabato 24 agosto è divampato nello stabilimento di Ca.Re, a Fossoli. La densa colonna di fumo nero che, per ore, si è sprigionata dal rogo aveva giustamente scatenato l’allarme di cittadini e residenti. Sono stati liberati diossina e altri inquinanti pericolosi per la salute umana? Siamo di fronte al disastro ambientale? E’ occorsa una settimana per allontanare ufficialmente il preoccupante spettro diossina: nel frattempo le forze politiche di opposizione, così come il Codacons, hanno chiesto la testa dell’assessore all’Ambiente Simone Tosi, tra i primi a precipitarsi sul luogo dell’incendio, per le incaute parole spese prima di avere in mano risultati concreti (ndr “Non sono state rilevate sostanze nocive: nè Arpa nè l’Usl hanno infatti ritenuto di dover attivare protocolli per la salvaguardia dei residenti. Non vi è alcun pericolo per la salute, il suolo e l’acqua”). Decapitazioni o meno, quel che conta è che i campioni di particolato atmosferico prelevati nelle stazioni della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria di Carpi e Guastalla non hanno evidenziato differenze qualitative e quantitative nelle concentrazioni di policloro dibenzo diossine (PCDD), policloro dibenzo furani (PCDF) e IPA (idrocarburi policiclici aromatici) fra le giornate antecedenti l’incendio e quelle successive. Arpa ha anche effettuato campionamenti di terreno: prelevati dieci campioni, che hanno interessato le principali direttrici di ricaduta, sia in vicinanza dell’area (300 metri) che a distanze maggiori (800 metri, 2 chilometri e oltre in provincia di Reggio Emilia). Le analisi, sia per diossine e furani che per gli IPA hanno evidenziato concentrazioni al di sotto dei valori limite per i suoli a destinazione residenziale e verde pubblico. E mentre il Comitato No Inceneritori mette mano al portafoglio per far compiere delle analisi su aria e acqua a un laboratorio privato, Demos Malavasi, dopo le accuse di incompatibilità per lo svolgimento del suo duplice incarico, in quanto presidente di Ca.Re e del Consiglio provinciale, ha comunicato la sua decisione di rassegnare le dimissioni da presidente e da componente del CdA del centro di selezione e trattamento rifiuti, “per evitare che questa strumentalizzazione arrechi danno all’azienda in questo delicato momento”. Malgrado Arpa abbia confermato la veggenza di Tosi, l’assessore pare aver imparato la lezione: “prima di indire un’assemblea pubblica (precedentemente fissata per sabato 7) coi cittadini, attendiamo il responso delle analisi dell’Ausl”.
J.B.
Foto della settimana
La Iena
Il nuovo volto di viale Manzoni
Ricostruzione post sisma: tra il progetto e la liquidazione della prima tranche di avanzamento lavori, professionisti e imprese edili fanno in tempo a fallire.
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Francesca Zanni, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.
IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini
PUBBLICITA’ Multiradio - 059698555
STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713
REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 24/A CARPI Tel. 059 645566 - Fax 059 642110 tempo@radiobruno.it COOPERATIVA RADIO BRUNO arl Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 4 settembre 2013
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3 sisma e ricostruzione
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n’atmosfera goliardica e festosa ha accompagnato, domenica scorsa, il Festival dei Macellai con i Butchers for Children. Oltre 200 maestri della ciccia sono giunti da tutta Italia in Piazza Martiri per manifestare, ancora una volta, la propria solidarietà alla nostra terra ferita dal sisma dello scorso anno. Sin dalle prime ore del mattino gli operatori delle macellerie hanno allestito i propri gazebo, preparando carni, salumi e gustosi piatti tutti da gustare, anche grazie al prezioso aiuto di 50 giovani volontari. Un vero e proprio villaggio, profumato di solidarietà. E tra deliziose tartare, aromatici stracotti di bufalo e succulente salsicce, innaffiati da un buon calice di lambrusco e non solo, una folla di estimatori si è riversata copiosamente nel cuore cittadino per fare la propria parte e sostenere la raccolta fondi a favore del Reparto di Pediatria dell’Ospedale Ramazzini e di progetti per l’infanzia nelle zone della ricostruzione. La risposta della città - e non - è stata straordinaria. I numeri sono da record: a fine giornata l’incasso ha raggiunto i 30.850 euro. Un popolo coloratissimo ha goduto della maestria degli artigiani della carne, capitanati, questi ultimi, dall’istrionico ideatore di Butchers for Children, la superstar Dario Cecchini. L’emozionato macellaio - poeta dell’Antica Macelleria Cecchini di Panzano in Chianti ha dato il via alle danze, tagliando dapprima il tradizionale nastro in stoffa e un secondo, nemmeno a dirlo, fatto di profumate salsicce, insieme all’infaticabile collega fossolese Roberto Papotti, anima della kermesse, all’onorevole Manuela Ghizzoni, a Palma Costi, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione, Matteo Tassi, Serial Griller di Gambero Rosso e al sindaco Enrico Campedelli. Jessica Bianchi
A15 mesi dal sisma che ci ha colpiti, rispondendo al motto Tutti Insieme per Ricostruire, i macellai hanno raccolto 30.850 euro per la Pediatria del Ramazzini
Maestri di solidarietà
Tassi, Cecchini, Costi, Papotti, Ghizzoni e Morelli Roberto Papotti e Matteo Tassi
Dario Cecchini
Perchè non organizzare un bel villaggio vegetariano all’ombra di Palazzo Pio per uno scopo benefico?
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anno atteso il momento di maggior affluenza per sferrare il colpo. Così, seppure per pochi momenti, hanno avuto il loro palcoscenico e qualche momento di notorietà. Sotto lo sguardo divertito del pubblico presente, quattro attivisti vegani, provenienti dal milanese, sin dal mattino, hanno sfilato tra gli stand armati di cartelli: “altro che profumo di solidarietà noi sentiamo solo odore di morte”. Intorno alle 13,30 però, la situazione si è complicata: i contestatori infatti han-
no iniziato a dare degli assassini ai macellai ed è scattato il tafferuglio. Immediato l’intervento
delle Forze dell’Ordine che hanno prontamente allontanato i quattro, cercando di placare gli
animi. Per sostenere, pacificamente, i quattro manifestanti, alcuni vegetariani hanno appeso
un cartello, a ridosso del Duomo: “il quinto comandamento dice di non uccidere”. Fortuna-
tamente ciascuno di noi ha il diritto di esprimere il proprio pensiero; quel che mi chiedo è come mai vi sia sempre qualcuno che si sente in diritto di additare gli altri. Di sentirsi superiore. Distruggere e gridare non è né educativo, né costruttivo. E allora perchè, invece di scomodare i dieci comandamenti, non organizzare un bel villaggio vegetariano all’ombra di Palazzo Pio per uno scopo benefico? Di certo nessun “carnivoro” boicotterà la manifestazione o protesterà. J.B.
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sisma e ricostruzione
Si sono quasi dimezzate a Carpi le richieste per ottenere il Contributo di Autonoma Sistemazione: le domande sono passate da 615 a 440
Cas: gli sfollati gettano la spugna S ono letteralmente crollati i numeri delle domande per ottenere il Contributo di Autonoma Sistemazione nei Comuni dell’Unione delle Terre d’Argine. Numerosi infatti gli sfollati che, anche nella nostra città, hanno rinunciato al sostegno economico e non si sono ripresentati entro il 31 luglio scorso per rinno-
Carpi è passata da 615 a 440; Novi crolla da 1.086 a 850 e Soliera da 141 a 64. Una spiegazione potrebbe essere ricercata tra quei nuovi vincoli che l’ultima ordinanza per il rinnovo del Cas ha sfoderato dal cilindro: discriminanti che hanno fatto perdere a molti sfollati i requisiti per accedere al contributo stesso.
rie abbiano già fatto rientro nelle proprie case. Ma la realtà è decisamente più amara. Una spiegazione di tale fenomeno potrebbe essere ricercata tra i nuovi vincoli che l’ultima ordinanza per il rinnovo del Cas ha sfoderato dal cilindro: discriminanti che hanno fatto perdere a molti sfollati i requisiti per accedere al contributo stesso. Sostanzialmente a mutare è stata l’introduzione di due categorie tra gli sfollati: proprietari di immobili e inquilini. L’ordinanza, infatti, stabilisce che,
vare la propria richiesta. “Le domande - confermano dall’Ufficio Rientro in abitazione carpigiano - si sono quasi dimezzate rispetto a quelle dell’ultimo bimestre pagato del Cas 2”. Per il territorio dell’Unione le domande ammontano a 1.362: Carpi è passata da 615 a 440; Novi crolla da 1.086 a 850 e Soliera da 141 a 64. Come spiegare un calo tanto consistente? Sarebbe bello pensare che tutte le famiglie rinunciata-
Siglata una convenzione tra Confesercenti e Sinergas per risparmiare sulle forniture energetiche di luce e gas
Un aiuto agli associati colpiti dal sisma
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Un’agevolazione a favore degli associati Confesercenti che vivono e lavorano nelle zone della provincia colpite dal sisma”. Le parole di Valerio Forghieri e Roberto Bernaroli, rispettivamente presidenti di Confesercenti Carpi e dell’Area Nord, commentano così la convenzione siglata con Sinergas il principale gestore per
l’erogazione di energia nella Bassa modenese. “Si tratta di una serie di vantaggi che possono tradursi in un risparmio reale rispetto al consumo energetico delle attività del commercio, dei servizi e del turismo”. L’accordo tra Confesercenti e Sinergas S.p.a in programma da oltre un anno, ma forzatamente ‘sospeso’ a causa del terremoto è
divenuto definitivo solo qualche giorno fa. Potranno beneficiarne imprenditori e aziende aderenti all’Associazione imprenditoriale che ne faranno richiesta operanti nei comuni della zona di Carpi come in quelli dell’Area Nord, indipendentemente delle dimensioni dell’attività d’impresa: piccola o media. Le condizioni riservate agli associati prevedono per le
qualora i padroni di casa non intendano ristrutturare i propri immobili danneggiati dal sisma non abbiano diritto alla riscossione del Cas, tanto meno i loro eventuali affittuari. Per esser certi d’aver centrato il punto, occorre aspettare ancora qualche settimana, concludono dall’Ufficio di San Rocco: “solo a chiusura dell’istruttoria sapremo se il calo delle domande è davvero legato alla mancata volontà dei proprietari carpigiani di ripristinare le proprie abitazioni”. Jessica Bianchi forniture di gas riduzioni che vanno dai 2 ai 3 centesimi di euro al metro cubo e tariffe vantaggiose per l’energia elettrica. L’accordo prevede inoltre la possibilità per i soci che ne faranno richiesta, di usufruire di consulenza energetica a livello individuale grazie a un tecnico Sinergas, presso la propria sede o gli uffici dell’associazione. Lo scopo è quello di fare esaminare gratuitamente le attuali situazioni di contratto e controllare se gli effettivi sconti sulle accise siano correttamente applicati.
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La scorsa settimana due bambini sono morti tra le mura dell’ospedale Ramazzini di Carpi. Due tragici eventi su cui abbiamo cercato di far luce insieme al primario del Reparto di Ostetricia e Ginecologia, Paolo Accorsi
La Procura ha aperto un’indagine L a scorsa settimana due piccoli sono morti tra le mura dell’ospedale Ramazzini di Carpi: a nulla sono valsi gli sforzi del personale sanitario. Due storie diverse, accomunate dal medesimo, terribile dolore: la morte di un figlio. Per conoscere meglio quanto accaduto, ci siamo rivolti al dottor Paolo Accorsi, primario del Reparto di Ostetricia e Ginecologia: “nel primo caso siamo di fronte a una morte bianca. Il piccolo è deceduto al fianco della madre, nella sua culla. Quando la puericultrice ha fatto il giro delle stanze per assicurarsi che mamme e bambini stessero bene, si è accorta che qualcosa non andava. E’ stato immediatamente compiuto un
Paolo Accorsi
tentativo di rianimazione e il trasporto del piccolo al Policlinico di Modena ma
non c’è stato nulla da fare. Era già morto: davvero una terribile fatalità”. Sul secon-
do tragico epilogo invece, i famigliari vogliono vederci chiaro e la Procura ha aperto un fascicolo: l’accusa da accertare è quella di omicidio colposo. Una 39enne carpigiana infatti, alla sua prima gravidanza, ha perso la propria bambina durante il travaglio, per poi finire in Rianimazione. Ma cosa è accaduto durate il travaglio? “Si è verificato un problema ostetrico - prosegue Accorsi - ma il segreto professionale mi impone di non aggiungere altro. Posso solo dire che tutti noi siamo vicini al dolore di questa mamma e a quello della sua famiglia. Fatti tanto tragici mettono a dura prova l’intero reparto: siamo tutti profondamente colpiti e addolorati”. Sugli
accertamenti che condurrà la Procura, Accorsi non si sbilancia e aggiunge: “ogni volta che qualcosa non
“Si è verificato un problema ostetrico ma il segreto professionale mi impone di non aggiungere altro. Posso solo dire che tutti noi siamo vicini al dolore di questa mamma e a quello della sua famiglia. Episodi tanto tragici mettono a dura prova l’intero reparto”.
va nella direzione sperata apriamo un percorso di valutazione per comprendere cosa sia accaduto e capire se lo staff si sia mosso nel modo più opportuno, avvalendoci della collaborazione di un professionista esterno. Il nostro obiettivo infatti è sempre quello di migliorare”. E infine, il primario, lancia una stoccata: “la sana pietà umana dovrebbe spingere la stampa a non strumentalizzare questi episodi, perché a pagarne lo scotto più alto sono le donne, le partorienti, le mamme, nelle quali si scatenano ansie e paure, inducendone alcune a migrare verso altri ospedali, come se lì, l’imprevisto non potesse accadere”. Jessica Bianchi
Quanto è pericolosa la West Nile Disease? Quali implicazioni neurologiche comporta? Come si evita la formazione di focolai endemici? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Laura Gardenghi, del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda Ausl di Modena
A Carpi nessun caso di febbre del Nilo I
l mondo non ha più confini. E nemmeno le malattie. A essere giunto sin qui, anche il virus del Nilo Occidentale, meglio conosciuto come West Nile Virus. A veicolarlo la comune zanzara culex, l’innocuo insettino nostrano che tanto rimpiangiamo, dopo l’approdo di massa in città delle agguerrite zanzare tigre. A fronte dei vari casi registrati in provincia di Modena e Reggio Emilia di West Nile Disease, infezione virale trasmessa attraverso la puntura di zanzara, anche l’Amministrazione Comunale di Carpi è corsa ai ripari mettendo in atto una massiccia azione di contrasto alla zanzara, attraverso la disinfestazione delle aree verdi. Ma quanto è perico-
“La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, manifestazioni cutanee. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana e possono variare molto a seconda dell’età della persona”.
losa tale infezione? Quali implicazioni neurologiche comporta? Come si evita la formazione di focolai endemici? Alla dottoressa Laura Gardenghi, del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda Ausl di Modena, chiediamo: In che cosa consiste la West Nile Disease? Come si differenzia da una semplice influenza? “Il virus del Nilo Occidentale (conosciuto con la denominazione inglese West Nile Virus) è un Arbovirus che solo accidentalmente può infettare l’uomo. La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, manifestazioni cutanee. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana e possono variare molto a seconda
dell’età della persona. I sintomi più gravi (malattia neuro invasiva di West Nile) si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette (1 persona su 150) e comprendono febbre alta, forti cefalee, debolezza muscolare e problemi neurologici. Nei casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare un’encefalite letale o esiti permanenti. La forma grave della malattia interessa principalmente le persone anziane o con ridotta efficienza del sistema immunitario”. Come si trasmette? “I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare, le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo. L’uomo infetto o malato non può invece trasmettere il virus ad altri né direttamente, né attraverso le zanzare”. A Carpi si sono verificati casi? “No. In tutta la nostra pro-
vincia, complessivamente, a oggi (ndr. 2 settembre), i casi certi che hanno comportato il ricovero presso il Reparto di Malattie Infettive del Policlinico di Modena sono quattro”. Cosa occorre fare per proteggersi dalle punture di zanzare? “Le misure per proteggersi vanno applicate, in consi-
derazione delle abitudini crepuscolari di questo insetto, nelle ore serali-notturne (da maggio a novembre). All’interno degli edifici il metodo più efficace è l’utilizzo di zanzariere a maglie strette, applicate a porte-finestre e finestre, ma anche direttamente sul letto; in alternativa, è possibile utilizzare, sempre con le finestre aperte, zampironi o apparecchi elettroemanatori di insetticidi liquidi o a piastrine. Nei luoghi all’aperto dovrebbero essere indossati indumenti di colore chiaro – quelli scuri o colorati sono più attrattivi per gli insetti che coprano il più possibile (con maniche lunghe e pantaloni lunghi). Vanno evitati i profumi, le creme e i dopobarba in quanto attraggono gli insetti. Un buon livello di protezione è assicurato dall’uso di repellenti cutanei per uso topico (di-
West Nile Disease
Al via trattamenti straordinari
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l via una serie di interventi straordinari da parte dell’Amministrazione Comunale di Carpi per ridurre il più possibile il rischio di diffusione della patologia denominata West Nile Disease, che si diffonde attraverso punture di zanzara del genere culex, quella, per intenderci, ‘nostrana’. Una rilevante circolazione del virus è stata riscontrata nelle scorse settimane nell’Area a nord della via Emilia delle province di Modena, Reggio Emilia, Parma, Ferrara e Bologna ed è stato evidenziato anche l’insorgere di almeno quattro casi umani di malattia neuroinvasiva (WND) nella nostra provincia. Questa situazione ha pertanto visto alzarsi il rischio di infezione, tipico dell’inizio di una possibile epidemia. La lotta alle zanzare prevede (mediante l’utilizzo di ditte specializzate) interventi con irrorazione di insetticidi per ridurre l’infestazione da zanzare nelle aree verdi. Gli interventi adulticidi, proprio per l’uso massiccio di insetticidi che comportano, debbono essere considerati di natura straordinaria e non il mezzo usuale per combattere le zanzare: in questo caso si sono resi necessari sia per l’emergenza sanitaria segnalata dalla Regione.
“ I sintomi più gravi si presentano in meno dell’1% degli infetti (1 su 150) e sono febbre alta, forti cefalee, debolezza muscolare e problemi neurologici. Nei casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare un’encefalite letale o esiti permanenti”.
rettamente sulla pelle). Le sostanze repellenti applicate sulla cute ostacolano, infatti, il raggiungimento della pelle da parte della zanzara, impedendo ai sensori delle zanzare di intercettare i vasi sanguigni. Questi prodotti vanno applicati sulla pelle scoperta, compreso il cuoio capelluto. Occorre ripetere il trattamento dal momento che i prodotti evaporano rapidamente e vengono eliminati con la sudorazione. Nell’uso di questi prodotti occorre seguire scrupolosamente le indicazioni riportate sulla confezione e va adottata particolare cautela con i bambini o su pelli sensibili. I repellenti non vanno invece applicati sulle mucose (labbra, bocca), sugli occhi e sulla cute abrasa; possono essere invece spruzzati sui vestiti per aumentarne l’effetto protettivo”. J.B.
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Spadafino gestore del Caffè Teatro da 15 anni dovrà lasciare i locali di Piazza Martiri il 4 ottobre per consentire a Brofferio di subentrargli per i prossimi sei. Ma la querelle è destinata a proseguire
La gestione del Caffè Teatro passa al Tar E ’ stato indubbiamente il tormentone dell’estate in città. Parliamo della diatriba, ora anche legale, che vede contrapposti lo ‘storico’ gestore del Caffè Teatro, Vincenzo Spadafino e Paolo Brofferio, titolare del Bar Romeo e del Paraky di Limidi. Brofferio è risultato vincitore della gara d’appalto del 5 agosto scorso, bandita dal Comune di Carpi, proprietario dello stabile, avendo presentato un’offerta maggiore rispetto a quella di Spadafino. E così, a rigor
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uasi che le scosse di terremoto siano state di stimolo – come a dire che non tutto il male vien per nuocere, anche se ne avremmo fatto volentieri a meno – il centro storico di Carpi e i suoi attori hanno dimostrato, da quel fatidico 20 maggio 2012, una vitalità e un entusiasmo insperati. Le Notti Bianche, La Carpi Estate, i Mercoledì d’Estate e i vari eventi organizzati da Comune, esercenti, ConCarpi e Terzo Settore hanno riempito le piazze e le vie del centro, hanno reso testimonianza non soltanto del desiderio delle persone di frequentare e vivere il cuore di Carpi, ri-appropriandosene, ma anche del ritrovato slancio del ‘sistema centro’. In questo processo di ritrovate energie, un’importanza non secondaria l’ha avuta il nuovo regolamento del centro, un segnale di un rinnovato patto di fiducia tra esercenti e politica. Se Carpi ha passato gli ultimi anni come fosse malata, reale e immaginaria al contempo, si iniziano, da un po’ di tempo, a intravedere i primi germi di quell’entusiasmo e quella fiducia nel futuro che possono essere
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Novellara da giovedì 19 a domenica 22 settembre sono in programma quattro giornate di dialogo e analisi sulla necessità di ritrovare le ragioni per credere ancora che la nostra Repubblica sia fondata sul lavoro per tutti. Il Festival Uguali Diversi si propone quest’anno di mettere in piedi ed elaborare un’attenta riflessione su uno dei più importanti temi degli ultimi tempi: il lavoro. La comunità novellarese e i protagonisti che parteciperanno al festival tenteranno di individuare nuove linee guida e opportunità, coinvolgendo le energie e le potenzialità dei giovani. Le giornate del festival offrono l’opportunità di incontrare, vedere e ascoltare chi, con slancio creativo e audacia, si è fatto spazio nel mondo del lavoro. Si potrà assistere a
i locali di Piazza Martiri il 4 ottobre per consentire a Brofferio di subentrargli per i prossimi sei anni. Ma Vincenzo Spadafino non ci sta e lo ha detto chiaramente: “i miei legali presenteranno ricorso al Tar poiché contesto le ragioni dell’ammissibilità al bando della ditta concorrente in quanto quest’ultima non ha gestito, negli ultimi cinque anni, locali
Vincenzo Spadafino
di leggi e regolamenti, Spadafino gestore del caffè da 15 anni dovrà lasciare
pubblici all’interno di strutture culturali come musei, biblioteche o teatri. Non mi si venga a dire che una Casa del Popolo, dove hanno gestito un bar, è un luogo culturale al pari di un museo...” . E intanto cosa farà? “Continuerò come ho fatto per tutta l’estate a tenere aperto il mio locale nella tenda che ho posto a fianco del palazzo comunale per consentire all’impresa edile di compiere i lavori di consolidamento del Teatro e attendo fiducioso la sentenza del Tar, convinto
di aver ragione poiché, pur avendo fatto un’offerta minore, il mio concorrente non possedeva i requisiti per concorrere alla gara d’asta. Tutto qui”. A dare man forte a Spadafino è giunta, inattesa, la richiesta del consigliere comunale del Pd, Roberto Arletti, di avere accesso agli atti del bando di concorso per approfondire il caso e avere così maggiori elementi di giudizio su questa delicata querelle. “Il requisito richiesto in precedenti bandi per la gestione di locali di natura
culturale - sottolinea Arletti - è una professionalità maturata lavorando accanto a un pubblico frequentatore abituale di musei, teatri, biblioteche, certamente diverso da quello che milita all’interno di una sede di partito, come nel caso della Casa del Popolo di Limidi. L’interpretazione del Comune, a mio parere, non è corretta – conclude il consigliere – e, in tal caso, altri avrebbero potuto partecipare alla gara ed essere ammessi al bando”. Cesare Pradella
Piazze, corsi, palazzi e bar zeppi di gente sono benedetti, ma se non si incardinano in una programmazione di lungo corso rischiano di diventare fini a se stessi
Centro: serve il salto di qualità
il propellente necessario a una ripartenza vera e duratura. Strutturale, per così dire. Se dunque il malato è uscito di casa per vivere la propria adolescenza, ora l’impresa si fa, se possibile, ancor più delicata: perché è nel momento dei salti di qualità che si riconoscono i veri fuoriclasse. E’ giunta
l’ora di diventare grandi: piazze, corsi, palazzi e bar zeppi di gente sono benedetti, ma se non si incardinano in una programmazione di lungo corso rischiano di diventare fini a se stessi. Eventi belli ma occasionali, partecipati ma sporadici. Serve invece far tesoro del ritrovato entusiasmo, senza
dargli il tempo di evaporare. Capitalizzare i successi ottenuti per spingersi più in là, per osare. Che futuro immagina la città per il suo centro? Verso che tipo di cittadinanza e partecipazione vogliamo che le iniziative proposte conducano? I tanti stranieri che vivono e vivranno qui,
contribuendo tra l’altro all’economia del territorio, possono avere un ruolo in tutto questo? Cosa devono attendersi i cittadini dalle proposte del calendario di iniziative? In sostanza: che tipo di città vogliamo immaginare e, di conseguenza, provare a realizzare? E che tipo di cittadinanza? Sono queste le domande alle quali una politica capace di guardare al mediolungo periodo, deve saper fornire le risposte. Magari sbagliando. Magari tendendo a una meta irraggiungibile. Ma, comunque, provandoci. Tentare l’impresa non sarà però possibile senza una condizione necessaria e preliminare, ovvero una sincera e totale collaborazione tra le forze in campo. Se si ama davvero la propria città occorre dire basta alle piccole rendite di posizione, a privilegi da quattro soldi, a rivalità, gelosie e meschini scontri di potere. Serve, in parole povere, che si rinunci, tutti quanti, al proprio, naturale,
Dal 19 al 22 settembre, a Novellara, torna l’appuntamento col Festival Uguali Diversi
Un Paese fondato sul lavoro
numerosi interventi di esperti nazionali e internazionali, tavole rotonde con imprenditori e giovani studenti, presentazioni di start up insieme a numerose
attività come mostre artistiche, laboratori dell’ottimismo, animazioni per bambini e ragazzi, work shop sul cibo, cene per la valorizzazione dei nostri pro-
dotti eno-gastronomici, visite guidate nelle realtà locali, anche alla scoperta di altre culture e religioni. Ci saranno inoltre spettacoli teatrali, cinema, danza musica e tanto altro… Un fitto programma con tanti personaggi: Giuseppe Alai, presidente Consorzio parmigiano reggiano; Andrea Allione, formatore/dreamer esperto di metodi attivi; Andrea Bezzecchi produttore di aceto balsamico tradizionale; Enrico Bini, presidente della Camera di Commercio di Reggio Emilia; Francesco Bombardi, creatore del FabLab a Reggio Emilia; Aldo Bonomi, direttore dell’istituto di ricerca Aster per lo sviluppo del territorio; Luigino Bruni, professore di
Economia Politica presso l’Università Bicocca di Milano; Enea Burani, amministratore della Coop La collina; Pierluigi Castagnetti, esponente Pd; Enrico Castellano, investitore in buone idee e imprese giovanili; Valeria Cometti, responsabile area educazione Slow Food Italia; Graziano Del Rio, ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie; Domenico de Masi, professore di Sociologia del Lavoro; Giuseppe Dossetti, presidente CeIS Reggio Emilia; Luciano Manicardi, vice priore della Comunità di Bose; Mirco Marconi, docente Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo; Mattia Mariani; Gino Mazzoli, psicosociologo praxis; Stefano Pescarmona, agrono-
egoismo. Iniziando davvero e sino in fondo a formulare strategie formulate alla prima persona plurale anziché singolare. ‘Noi’ al posto di ‘Io’. Divenendo adulti e, dunque, consapevoli che si lavora tutti per il medesimo risultato, facendo squadra non solo nel momento in cui si devono raccogliere gli applausi per un’impresa riuscita – a far questo sono bravi tutti - ma in quello successivo, quando è necessario il coraggio di osarne una nuova e più audace. Il Rinascimento del centro di Carpi – ma in fondo della città tutta – passa dalla presa di coscienza che la collaborazione paga più della divisione, l’unione più della rivalità. Perché per cambiare passo senza inciampare, tutti devono faticare, sentire le gambe molli e avere il fiato grosso. Carpi c’è, ha dimostrato di esserci. Ora deve provare ad avere la stoffa per diventare 2.0. Ma per farlo, deve prima di tutto volerlo. Marcello Marchesini mo specializzato in Agreocologia e Agricoltura biodinamica; Alberto Signori, esperto del mercato del lavoro; Nicoletta Spadoni, assistente sociale del Comune di Castellarano; Aimone Storchi, presidente di Reggio Emilia Innovazione; Fabio Storchi, presidente di Federmeccanica; Carlo Turco, giornalista/dreamer e molti altri… La rassegna si inserirà al centro del percorso culturale, Cultivar. Un percorso d’incontro, dialogo e formazione con la comunità per affrontare il più difficile e indispensabile dei temi: Incertezza_Giovani_Lavoro finalizzato a far emergere le energie nei giovani di diverse nazionalità, in tutti gli attori sociali, e farle interagire, per ricercare una nuova economia e un nuovo mondo. Per info: www.ugualidiversi.org
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La crisi e il terremoto determinano un calo di 125 domande di accesso al nido d’infanzia: dunque, niente più liste d’attesa. Gli amministratori studiano le soluzioni per tenere in piedi comunque il servizio evitando di “smantellare sezioni perché non sarà più possibile poi ripristinarle in futuro”.
Che fine han fatto le liste d’attesa? I D
l calo del numero di domande di accesso al nido d’infanzia è consistente e impone all’Unione dei Comuni di Carpi, Novi, Soliera e Campogalliano di ripensare il servizio e impostare nuove politiche. “A causa della crisi - precisa il presidente dell’Unione, Giuseppe Schena - registriamo una sensibile riduzione: erano 484 le domande al 31 maggio 2012 contro le 359 al 31 maggio 2013, 125 domande in meno”. La crisi azzera le liste d’attesa Per questo si è azzerata la lista d’attesa nella fascia ‘piccoli’, mentre permangono in lista d’attesa solo 7 bambini per la fascia d’età ‘medi’ e 9 per la fascia ‘grandi’. Niente a che vedere con le lunghe liste d’attesa con le quali le Amministrazioni Comunali hanno dovuto fare i conti per anni. “A pesare è sicuramente la crisi che ha determinato una maggiore difficoltà delle famiglie a far fronte al pagamento della retta, soprattutto nel caso in cui i genitori abbiano perso il lavoro o siano in cassa integrazione”. Per forza di cose, in questi casi il papà o la mamma si fanno carico del lavoro di cura evitando l’iscrizione al nido. Le tariffe non cambiano “Non toccheremo le tariffe” chiarisce subito Schena,
Francesco Scaringella
sottolineando il fatto che rimangono le più basse in Provincia e “forse anche in Regione”. La retta minima di quello che è senza dubbio uno dei servizi più costosi per i Comuni, resterà di 78 euro, quella massima di 470 euro: alle Amministrazioni Comunali l’asilo nido costa
almeno 900 euro a bambino e le rette versate dalle famiglie coprono il 27% circa del costo che, per la restante parte, è a carico delle casse comunali. Alla crisi si sono poi sommati gli effetti del terremoto: tante famiglie, soprattutto di Novi e Rovereto, sono ancora fuori casa, in affitto e in attesa di iniziare i lavori oppure perché hanno drasticamente cambiato vita allontanandosi dai comuni del cratere e lasciando 6 posti vuoti al nido Girotondo di Rovereto e 13 posti al nido Mattei di Novi. Non si chiude, proviamo a tenere! Cambiano gli scenari e, dunque, l’Unione Terre d’Argine è costretta a
Liste d’attesa al nido azzerate: a pesare è la crisi che ha determinato una maggiore difficoltà delle famiglie a far fronte al pagamento della retta.
trovare nuove soluzioni “per tenere in piedi pezzi di servizio che poi non potrebbero più essere ripristinati”. La speranza, che tutti attualmente coltivano, è che la crisi finisca presto e il trend negativo sia legato alla contingenza: l’Unione non vuole chiudere oggi sezioni di asilo nido per poi doversi mangiare le mani
Baby boom alla materna
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e rassicurazioni non mancano ma il rischio è quello di non trovare un posto per tutti alla scuola materna nell’anno scolastico 2013-2014. Nell’Unione Terre d’Argine si stanno approntando diverse soluzioni per far fronte a un problema che è contingente e potrebbe non riproporsi in futuro. I nati nel 2010 rappresentano un’anomalia rispetto alla media: sono 724, un vero e proprio baby boom se se considera che i nati nel 2009 sono stati 641, 681 nel 2011, 620 nel 2012. Essendo impraticabile l’idea di creare due nuove sezioni di scuola dell’infanzia comunali per questioni legate ai costi, agli spazi e alla dotazione di personale, gli amministratori stanno vagliando la disponibilità di posti nelle scuole paritarie e hanno ottenuto la disponibilità dello Stato a istituire una nuova sezione. Questa verrà istituita presso la Scuola d’Infanzia Marchiona la quale avrà sede temporaneamente presso la struttura di via Tonelli in attesa che vengano terminati i lavori di ristrutturazione che stanno interessando lo stabile.
Giuseppe Schena
Riapre lo Scubidù
opo la sospensione dell’attività a causa del terremoto, riapre a settembre il Centro Giochi Scubidù. Ospitato precedentemente presso la struttura di via Adamello, lo Scubidù era stato temporaneamente chiuso per lasciare quegli spazi alla Scuola d’infanzia I Girasoli, trasferita in conseguenza dei danni riportati dall’edificio di via Marchiona, oggi ancora in attesa di un intervento di ripristino. Il Centro Giochi Scubidù verrà ospitato presso il Centro per le famiglie di viale De Amicis a Carpi: qui i bambini, accompagnati da un familiare, potranno trascorrere qualche ora giocando con i propri coetanei, esplorando e utilizzando spazi adeguati alle loro abilità, ai loro interessi e alle loro esigenze. Contemporaneamente, gli adulti, mamme e papà, troveranno un supporto psicologico e formativo presso il Centro per famiglie a completamento dell’offerta.
quando si riproporrà il tema delle liste d’attesa. “Per il prossimo anno scolastico si adotteranno quindi provvedimenti sperimentali spiega il presidente Schena - nell’intento di mantenere invariato il numero delle sezioni”. Le novità A entrare nei dettagli è il dirigente Francesco Scaringella. “Così come già accade a Carpi, potranno essere iscritti anche a Novi e Soliera bambini di 4 mesi d’età (non a Campogalliano perché il nido comunale non è provvisto di cucina interna). Inoltre favoriremo la mobilità interna all’Unione Terre d’Argine (Carpi, Novi, Campogalliano, Soliera) in modo tale che i cittadini residenti possano accedere a struttu-
“Non toccheremo le tariffe che rimangono le più basse in Provincia“. re disponibili sull’intero territorio dell’Unione: per esempio, una famiglia residente a Limidi di Soliera potrà presentare domanda d’accesso in un nido di Carpi e viceversa. Infine, dopo l’esaurimento di ogni graduatoria dei residenti, potranno iscriversi alle strutture presenti nei quattro comuni, anche bambini non residenti nell’Unione Terre d’Argine”. “Non si chiude nulla, proviamo a tenere” afferma Schena alle prese con la riorganizzazione del personale portata a termine senza grossi scossoni. E continua: “emergono in questo caso i vantaggi dell’Unione, che finora non si riuscivano ad apprezzare”. Sara Gelli
L’acqua che sgorga dai rubinetti delle nostre case “è potabile e, di conseguenza, continuerà a essere dispensata nelle mense scolastiche carpigiane”. Parola dell’assessore del Comune di Carpi Maria Cleofe Filippi
“I bambini continueranno a bere l’acqua del rubinetto” L ’acqua che sgorga dai rubinetti delle nostre case “è potabile e, di conseguenza, continuerà a essere dispensata nelle mense scolastiche carpigiane”. L’assessore del Comune di Carpi, Maria Cleofe Filippi, non ha dubbi: “malgrado siano state rilevate tracce di amianto nell’acqua, l’azien-
”Come amministratore informato dei fatti posso assicurare che il fenomeno è in via di risoluzione e presto gli enti preposti renderanno pubblici i dati sinora emersi”.
da Ausl ci ha assicurato che non vi sono pericoli per la nostra salute e, pertanto, come Amministrazione Comunale non dobbiamo prendere alcuna contromisura. Garantire la salute dei cittadini e, in particolare, quella dei più piccoli, è al centro del nostro interesse e della nostra azione, quindi abbiamo chiesto ad Ausl e Aimag di alzare il livello di attenzione, tenendo costantemente monitorata la qualità della nostra acqua”. Dati ufficiali relativi alle ultime analisi ancora non ce ne sono ma, prosegue l’assessore, “come amministratore puntualmente informato dei fatti posso assicurare che il fenomeno è in via di risoluzione e presto gli enti
preposti renderanno pubblici i dati sinora emersi”. Malgrado le rassicurazioni, sono numerosi i genitori che hanno levato gli scudi chiedendo di interrompere
“Esasperare il principio di precauzione laddove non ce n’è bisogno creerebbe inesistenti allarmi”.
la somministrazione nelle mense dell’acqua del rubinetto, invocando il principio di precauzione. Filippi però non annuncia alcuna inversione di rotta: nelle mense non si tornerà alla bottiglia. “Una volta che l’Ausl ha chiarito che non vi è alcun motivo per smettere di bere l’acqua dell’acquedotto, l’Amministrazione non ha nessuna intenzione di cambiare linea. Esasperare
Cleofe Filippi
il principio di precauzione laddove non ce n’è bisogno, a mio parere, sarebbe diseducativo e creerebbe inesistenti allarmi e maggiore confusione. Se Aimag e Ausl dovessero darci indicazioni diverse ci muoveremo immediatamente e prenderemo le necessarie contromisure”. Sino ad allora, a scuola, i bambini continueranno a bere acqua e tracce di amianto. Jessica Bianchi
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A settembre Amministrazione Comunale e Aimag valuteranno come estendere ad altre zone della città il sistema di raccolta porta a porta dei rifiuti
La differenziata raggiunge quota 61,8% L P a raccolta differenziata nel territorio modenese nel 2012 ha raggiunto quota 56,6 per cento: su un totale di 441mila tonnellate di rifiuti prodotte, quasi 250mila sono state raccolte in modo differenziato (alla Corte dei Pio ne sono state prodotte 36.490 tonnellate, 22.563 delle quali conferite in modo differenziato). Ognuno di noi produce ogni anno circa 625 chili di spazzatura e ne avvia al riciclo 354. Secondo i dati dell’Os-
servatorio provinciale rifiuti, il Comune più riciclone dello scorso anno è Novi di Modena che svetta al primo posto con il 74,3 per cento. Secondo gradino del podio per S.Cesario sul Panaro con il 71,9 per cento mentre al terzo troviamo un altro comune delle Terre d’Argine, ovvero Campogalliano con il 70,7. Seguono Soliera al 70,2 per cento e numerosi Comuni oltre il 60 per cento tra cui Carpi che taglia il traguardo del 61,8%. Un
Spazzatura in via Lametta
er quanto riguarda gli effetti del sisma, non sembrano si siano verificate ripercussioni negative sulla raccolta differenziata; tuttavia tra le conseguenze più evidenti sulla raccolta dei rifiuti legati al terremoto spiccano le macerie degli edifici crollati o demoliti: nel 2012 oltre 200mila tonnellate sono state portate nelle apposite aree di stoccaggio provvisorio, per la selezione e la cernita in vista di un definitivo smaltimento.
Come vengono gestiti i rifiuti?
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Spazzatura in via Ariosto
elle oltre 191mila tonnellate raccolte in modo indifferenziato nel territorio provinciale, circa 127mila (pari al 28,8 per cento del totale dei rifiuti urbani prodotti) sono finite nel termovalorizzatore di Modena, 6mila all’impianto di selezione e biostabilizzazione di Carpi e il resto, circa 58mila tonnellate è finito nelle sei discariche attive nel modenese. Della raccolta differenziata solo lo 0,3 per cento (1.208 tonnellate) viene avviato a impianti di smaltimento poiché non riciclabile, il resto (oltre 248mila tonnellate) è avviato al recupero. Per quanto riguarda la composizione della differenziata il 22,4 per cento è costituita da carta e cartone, il 17,5 da sfalci e potature, il 16,9 per cento dalla frazione organica, oltre il 10 per cento da vetro e lattine, oltre il 9 per cento da legno, il 7,6 da plastica, il 6,5 per cento da inerti, poi ingombranti, pneumatici, metalli, abiti e prodotti tessili e rifiuti elettronici ed elettrici (Raee).
I lettori ci scrivono
Piste ciclabili a Cibeno e leciti dubbi...
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alve, sono Roberto, un utilizzatore di piste ciclabili. In questi mesi leggo sul vostro settimanale di numerosi progetti relativi alle ciclabili. Ottimo, ma ho da porVi un quesito: è più sicuro passare sulla deviazione della ciclabile di Cibeno Pile su via Marco Mazelli o tentare di ripassare sulla ciclabile originale transennata dopo il terremoto? Dalle foto che Vi mando, direi che siano pericolose entrambe le soluzioni. Da queste foto si può infatti notare come in via Mazelli vi siano numerosi tombini con addirittura 6 centimetri di bordo vivo, estremamente pericoloso per le ruote delle biciclette. Dal momento che si stanno riasfaltando le strade non è che rimane qualche badile di asfalto per livellare i tombini della pista ciclabile provvisoria, spero, di via Mazelli? Il ciclista Roberto
Roberto solleva leciti dubbi sulla pista di Cibeno, documentandone lo stato e la pericolosità con numerose foto. Se avete da segnalare altri casi simili scrivete alla redazione di Tempo.
Spazzatura e sisma
dato che continua a crescere e ci porta sempre più vicino all’obiettivo strategico del 65 per cento previsto dalle norme nazionali. “Raccogliere in modo differenziato è un gesto semplice, che consente di ridurre la quantità di rifiuti da smaltire in discarica e valorizzare i materiali recuperati con il loro reinserimento nel ciclo produttivo come materie prime. Avviata nel 2006 a Carpi con il sistema ‘porta
a porta’ vede la nostra città arrivare a fine 2012 al 61.8% sul totale dei rifiuti raccolti: si dimostra dunque un modo valido per contribuire a migliorare l’ambiente nel quale viviamo e che domani consegneremo ai nostri figli. A settembre - commenta l’assessore all’Ambiente del Comune di Carpi, Simone Tosi - con Aimag spa valuteremo come estendere ad altre zone della città la raccolta domiciliare”.
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’ possibile immaginare qualcosa di più contemporaneo del binomio bellezza e rispetto per l’ambiente? Probabilmente no, e infatti a Soliera c’è chi ha avuto la ‘luminosa’ idea di unire la passione per il design all’attenzione per il riciclo: si tratta di Luca Bignardi e Chiara Ganzerla, i due giovani carpigiani – rispettivamente architetto e interior designer – hanno creato Bigdesign, studio di design e architettura d’interni con una sensibilità e un’attenzione particolari all’aspetto dell’illuminazione. “Bigdesign – spiega Luca - nasce dalla voglia di offrire un design per tutti, semplice e ideato a partire dalla filosofia del riutilizzo. L’intento è quello di dare agli oggetti una seconda vita. Il più delle volte cerchiamo di prendere un oggetto ed estraniarlo dal suo utilizzo o contesto classici”. Il motto del duo è Think big, think outside the box (pensa in grande, pensa al di fuori degli schemi) e il loro più grande e, va detto, ambizioso desiderio, è quello di cambiare il punto di vista, nel design come nell’architettura. Ma pare proprio che non temano le sfide. Dopo una laurea in Architettura al Politecnico di Milano nel 2007, Luca si è indirizzato verso il light design. “Ho sempre amato moltissimo disegnare e, sin da piccolo, il mio unico obiettivo lavorativo era quello di diventare architetto. Una volta laureato, però, la mia passione si è indirizzata su un ramo ben preciso, il design, in ogni sua forma e rappresentazione. La passione per la luce e i cambiamenti che questa è in grado di produrre in ambienti neutri e amorfi mi ha spinto ad addentrarmi sempre più in questo mondo affascinante e complesso”. Bigdesign è nato nel 2012, con la realizzazione dei primi prototipi di lampade
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I due giovani carpigiani Luca Bignardi e Chiara Ganzerla, rispettivamente architetto e interior designer, hanno creato Bigdesign, coniugando bellezza e rispetto per l’ambiente
Una luminosa idea
ativa, per poi veder nascere progetti di interni, come ristrutturazioni di appartamenti, un centro estetico a Cavezzo e l’allestimento temporaneo del primo showroom, in occasione della fiera patronale a Soliera. Ma chi pensa che Luca sia monotematico si sbaglia di grosso: “un designer dev’essere curioso, interessato all’arte, all’architettura, alla scienza, alla musica, al cinema, alla moda, perché l’ispirazione è ovunque. Il design è l’unione perfetta
Luca Bignardi e Chiara Ganzerla
assemblate in casa: col tempo, la passione e la pratica si sono realizzati poi prodotti sempre migliori, esposti nell’ambito di MantovaCre-
di tutte queste discipline”. L’unico ostacolo è rappresentato, a volte, da ciò che il professionista esige da se stesso: “il problema del pro-
gettista è che vede in ogni cosa ciò che non funziona e vuole sempre fare meglio. E’ una caratteristica innata, ma è un processo infinito e molto frustrante”. Oggi il mondo del design affronta, come molti altri settori, una situazione generale economicamente molto difficile: “abbiamo tutto, non siamo più negli Anni ’60, quando si doveva inventare una società moderna. Ciononostante, il design non ha smesso di progettare per la società contemporanea, e si è adattato a un nuovo tipo di pubblico, che vive la crisi economica ma vuol essere ancora stimolato ed emozionato con oggetti nuovi, derivati da una reinterpretazione del vecchio. Emergere, per un giovane designer è difficile, ma vale la pena provarci. Occorre mettere tanta energia in quello che si fa, senza risparmiarsi e ma senza mai abbassare le antenne sul mondo circostante. Come disse il maestro Castiglioni, Se non siete curiosi, lasciate perdere”. Marcello Marchesini
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ue donne nell’arte. Due menti in perenne movimento, quelle delle carpigiane Teresa Cardarelli, pittrice, scultrice e arteterapeuta e Ivana Sica, scrittrice ed esperta in comunicazione d’azienda, che si sono unite per dar vita a un progetto creativo insolito. Originale. Cosa nasce lasciando che due amori si contaminino a vicenda? Quali suggestioni potrebbero sorgere da tale unione? E’ quello che vogliono scoprire Teresa e Ivana attraverso il laboratorio Script Art. Un’idea nata in punta di piedi. Durante un viaggio, del corpo e dell’anima, in Terra Santa, tra le antiche pietre di Gerusalemme. “Durante quel viaggio, io e Ivana abbiamo deciso di tentare qualcosa di nuovo, insieme. Di realizzare un progetto comune e dalla doppia anima, capace di coniugare espressione artistica e scrittura. La sfida è quella di far interagire i due emisferi del nostro cervello - prosegue Teresa - affinché logica e creatività possano comunicare. D’altronde la parola scritta, per nascere e ispirarsi, non può far altro che attingere dalla sfera emozionale, dalla creatività stessa”. Le due artiste
Script Art è un corso dedicato al tema del cambiamento come ricerca del benessere interiore. L’espressione artistico espressiva guidata da Teresa Cardarelli e quella scritta guidata da Ivana Sica, saranno gli strumenti per giungere a un approdo personale e a un manufatto finale
L’arte che fa bene
Da sinistra Teresa Cardarelli e Ivana Sica
hanno dato vita a un progetto pilota, partendo da delle suggestioni legate all’acqua e, da quelle, i partecipanti agli incontri hanno prodotto immagini, racconti e parole. “L’espressione artisticovisiva e quella narrativa si sono così rincorse e compenetrate, dando vita a differenti pitto-scritture. Opere che si sono letteralmente fecondate a vicenda. Più i
nostri due emisferi cerebrali entrano in contatto e interagiscono, maggiori saranno il benessere psicofisico e l’appagamento personale di cui godremo”, aggiunge Teresa. Stupefatte degli ottimi risultati conseguiti, le due donne hanno deciso di riproporre il laboratorio sviluppando l’affascinante tema del Cambiamento. Della metamorfosi.
“Domenica 22 settembre, a partire dalle 16, nella cornice della campagna di Budrione, organizziamo un incontro conoscitivo per spiegare a chiunque vorrà partecipare in che cosa consiste questo laboratorio artistico-espressivo e di scrittura creativa per adulti (per info e prenotazioni: 335.7887758)”. Immersi nella natura, ci si lascerà
contagiare dalle emozioni ispirate dalla terra e dai campi, nutriti dalle parole di Herman Hesse con la sua Le metamorfosi di Pictor - Una favola d’amore (ndr “Dov’è dunque la felicità?. La felicità? La felicità, amico, è ovunque, sui monti e nelle valli, nei fiori e nei cristalli”). “Da questo spunto letterario, unitamente a un percorso tra i campi
- spiegano Cardarelli e Sica - nasceranno un manufatto grafico e un incipit scritto”. Per partecipare non occorrono abilità pittoriche o narrative: “bastano curiosità e voglia di esprimersi in modo libero. Creatività e spontaneità sono il sale della vita”, sorride Teresa. “Vivere un’esperienza di questo tipo - le fa eco Ivana Continua a pagina 11
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Laboratori di prova a Budrione - Migliarina
Open Days artistici
Domenica 15 settembre - ore 16 /19 Rilassare il corpo e la mente Laboratorio artistico-espressivo e senso- motorio per adulti Martedì 17 settembre - ore 16.30/18.30 Punto, linea, superficie nelle arti, nella vita Laboratorio artistico-espressivo e senso- motorio per mamme e bimbi 3, 4 e 5 anni Con Teresa Cardarelli e Paola Saia Giovedì 19 settembre - ore 16.30/18.30 I quattro elementi Laboratorio artistico-espressivo e di didattica dell’arte per bambini 6-10 anni con Teresa Cardarelli e Bianca Verrini Sabato 21 settembre - ore 9/12 Strategie professionali creative in tempi di crisi Laboratorio espressivo-esperienziale per adulti Con Teresa Cardarelli e Giuliana Gibellini domenica 22 settembre - ore 16/19 Script-art Lboratorio artistico-espressivo e di scrittura creativa per adulti Con Teresa Cardarelli e Ivana Sica Mostra di pitto-scritture, le Poltrone eco. logiche di A. Lugli, Terrae Novae di Tau Per gli open prenotazione telefonica obbligatoria al 335.7887758 entro il 10 settembre. I posti sono limitati e le liste già aperte ci si può prenotare a un solo open a scelta. Al termine degli open, chi lo desidera potrà iscriversi ai laboratori relativi che avranno luogo a partire dalla settimana successiva. Continua da pagina 11
- significa regalarsi una vacanza dalla realtà. Concedere del tempo a se stessi. E offrirsi un’occasione di riflessione. Ricaricarsi di energia positiva ed entusiasmo”. Suggestioni oniriche, visualizzazioni, ascolto di se
stessi, il tutto riportato nella sperimentazione artistica. Questo vuol essere Script Art, un corso dedicato al tema del cambiamento come ricerca del benessere interiore. Due ore sospese, una sorta di dream time, in cui si cercherà d’intraprendere
un percorso personale di ricerca, attraverso la scoperta della propria creatività. L’espressione artistico espressiva guidata da Teresa Cardarelli e quella scritta guidata da Ivana Sica, saranno gli strumenti per elaborare le proprie sensazioni e scoprire i propri desideri, un primo passo per cercare di raggiungerli… “Esprimere se stessi in uno spazio libero, per il piacere di farlo, è fondamentale per il proprio benessere. Entrare nel flusso della natura, in continuo movimento, è salutare per ciascuno di noi. Evolversi e crescere, anche mediante un qualsiasi canale espressivo, fa bene a tutti - conclude Teresa - grandi e piccini. E persone che stanno bene creano società più felici e coese”. Attraverso la creatività, chiosa Ivana Sica, “si può migliorare la qualità della propria vita, riscoprire valori veri e realizzarsi nel profondo”. E anche se essere donne nell’arte oggi è certamente complicato, dal momento che “i vertici e le strutture decisionali del mondo delle arti sono fatti di uomini”, spiega Ivana, è pur vero che “la creatività non ha genere. L’arte va aldilà di maschile e femminile. La libera espressione - prose-
Evolversi e crescere mediante la scoperta di un canale espressivo fa bene a tutti: grandi e piccini. E persone che stanno bene creano società più felici e coese. Attraverso la creatività poi, si può migliorare la qualità della propria vita, riscoprire valori veri e realizzarsi nel profondo”. gue Teresa - prescinde dal sesso. Categorizzare l’arte significa ingabbiarla, rinchiudere il nostro estro creativo e, di conseguenza, la nostra dimensione spirituale. Stanca di dover difendere il mio spazio nell’arte, sono andata oltre e, accanto alla mia personale produzione pittorica e scultorea, da anni mi sono dedicata all’aspetto auto terapeutico dell’arte, organizzando corsi per adulti e bambini. Quel che mi interessa oggi è aiutare le persone a entrare in contatto con un linguaggio espressivo, aiutandole a esprimere loro stesse in libertà”. Jessica Bianchi
L’Angelino...
un carpigiano a Los Angeles
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erché scegliamo di essere artisti? Perché decidiamo di fare un tentativo in quella direzione? E’ chiaramente meno empirico dell’essere un chirurgo. E’ più difficile di quasi qualsiasi altro tipo di lavoro. E’ simile alla materia di cui la filosofia è composta. Poi, quando meno te lo aspetti, diventa l’unica sostanza alla quale ci attacchiamo, in molti casi più importante di un farmaco. Proprio come l’aria. Ho la sensazione che chi lavora o cerca di entrare nel mondo delle arti, cominci il proprio viaggio come se fosse stato colpito da un fulmine; come se si fosse perdutamente innamorato; come se un fiore dalle radici profonde fosse sbocciato nella sua anima; come se un incantesimo fosse stato lanciato su di lui dal più grande mago di tutti i tempi. E’ quasi una maledizione. Essere in grado di esercitare un certo tipo di influenza nei confronti degli altri - ispirando, trasportando, aiutando... - è straordinario. L’essenza dell’arte, la sua forza, sta proprio nel riuscire a connetterci l’uno all’altro. Col passare del tempo, a molti artisti capita di perdere di vista tale scopo originario: un bel giorno si comincia a pensare cosa possa piacere alla gente basandosi più su numeri e ricerche anziché focalizzarsi su esigenze o istinti. Ora non voglio dire che il ragionamento statistico non funzioni e non sia caro a molti ma, guardandomi
intorno, ho la sensazione che si stia abusando dell’arte, che la si stia snaturando. La storia ci mostra che, come la maggior parte delle cose, l’arte ha vissuto i suoi picchi periodicamente. La mia speranza è quella di vedere il mondo delle industrie, da cui le arti necessariamente dipendono, pronto a girare di nuovo verso l’alto e a rischiare di più in nome di ciò da cui trae le proprie ricchezze. Il mio desiderio è che gli artisti tornino a riconnettersi coi propri amori originali. Bruce Lee, filosofo sottovalutato, una volta disse: Il vero vivere è il vivere per gli altri. Concetto che tutti noi dovremmo mettere in atto e sul quale gli artisti dovrebbero concentrare i propri talenti. Siano benedetti i chirurghi, i medici, gli infermieri, gli scienziati e tutti coloro che applicano ogni giorno ciò che disse il buon vecchio Bruce. E che le arti ricomincino a meritarsi la propria benedizione, una volta ancora. Giacomo Giovanetti
ritornano presso la palestra Genesis, corsi di educazione alla musicalità per bambini da 0 a 5 anni
Torna a Carpi Music Together M usic Together® è un programma di educazione musicale per la prima infanzia diffuso in tutto il mondo, nato come progetto educativo del Center for Music and Young Children® a Princeton, negli States, nel 1987. Una classe di Music Together non è una “lezione di musica”. Non è rivolta alla formazione di piccoli concertisti (questo eventualmente avverrà dopo), né è un modello di perfezione musicale. E’ piuttosto un modo per fare musica coi propri figli! Le classi di Music Together sono infatti basate sull’idea che fare musica con i bambini, in famiglia e nella propria comunità, possa arricchire la vita di grandi e piccini e favorire al contempo la crescita musicale del bambino in un clima divertente e giocoso. E’ una esperienza rilassata, ludica e di esplorazione che permette ai bimbi di sviluppare la propria intelligenza musicale e porre le fondamenta per i loro futuri progressi in musica. Secondo i principi di Music Together, la musicalità è innata in tutti i piccoli, i quali possono raggiungere le competenze musicali di base, ovvero la capacità di memorizzare melodie e ritmi e riprodurli mediante movimenti ritmicamente accurati e il canto intonato. L’esempio e la partecipazione dei genitori o di chi si cura del bambino è essenziale per la crescita della musicalità di
quest’ultimo. Crescita favorita da un ambiente giocoso, stimolante e non orientato alla performance, che offre un’esperienza ricca ma, allo stesso tempo, incoraggia la partecipazione. In Music Together vi sono classi miste, momenti di educazione dei genitori, varietà di tonalità e ritmi nelle canzoni, apprendimento dei vari modi musicali (maggiore, minore, dorico...), improvvisazione guidata o libera e scoperta della lingua inglese. E, ancora, ogni bambino verrà spinto a partecipare secondo il proprio livello di sviluppo e gli adulti saranno guidati nelle attività musicali e di movimento. “I genitori sono di gran lunga il più importante modello per il loro bambino. Music Together - spiegano gli insegnanti
Michele e Sanja - si impegna a sostenere e facilitare i loro tentativi di creare un ambiente musicale ricco a casa, incoraggiando così il naturale processo di crescita dei figli e assicurando la realizzazione del loro potenziale innato. Comprendere lo sviluppo musicale dell’infanzia vi farà apprezzare il modo in cui vostro figlio risponde alle esperienze musicali e renderà l’interazione tra di voi più interessante e profonda. Ma quel che conta di più è che vi spingerà a fornire a vostro figlio una varietà di esperienze per coltivare e condividere il vostro stesso amore per la musica e per nutrire il suo emergente io musicale”. Le lezioni di Music Together espanderanno il vostro repertorio:
ogni trimestre riceverete un CD con canzoni nuove e il suo corrispondente libro illustrato. La musica include canzoni tradizionali, canzoni originali e filastrocche ritmiche. Le canzoni comprendono varie tonalità, tempi e stili culturali esponendo il bambino a un’ampia gamma di elementi musicali. Le classi (formate da 6 a 12 bambini accompagnati da uno o entrambi i genitori o da chi si prende cura di loro) saranno una fonte continua di idee su come portare la musica nella vostra vita in modo spontaneo, divertente e stimolante per il vostro bambino. L’insegnante di Music Together guida i partecipanti attraverso canzoni, figure ritmiche e canti
che cambiano ogni trimestre. Le canzoni sono accompagnate da attività che comprendono: gioco e divertimento, ballo libero ed espressivo, uso di oggetti, focalizzazione sugli elementi ritmici e tonali della musica, piccoli e grandi movimenti, accompagnamento con strumenti e opportunità di improvvisare. I genitori che partecipano a Music Together scoprono che giocando con la musica possono diventare un modello decisivo per lo sviluppo dei loro figli. Inoltre potranno vedere la loro stessa musicalità venire allo scoperto! CORSI Ogni corso consiste in una lezione settimanale di 45 minuti circa per 10 incontri consecutivi. I corsi si terranno presso la Palestra Genesis di via Nicolò Biondo 3E a Carpi, ogni mercoledì dalle 17 alle 18 previa prenotazione (anche di lezione gratuita di prova). Music Together è anche a Modena e Sassuolo. Per info: 051.6347029 - info@musictogether.it
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eterminato nel voler liberare la struttura dall’aura negativa lasciata dalla gestione precedente, l’imprenditore milanese Sergio Beccalli ridà nuova vita all’ex Motus di via Eraclito e crea Extrafit, una nuova sfida nel panorama del fitness. Certo assumersi la direzione dei locali che furono di Motus, la palestra che chiuse i battenti all’improvviso dopo il sisma del maggio 2012 lasciando a bocca asciutta e senza rimborso decine di abbonati, non è un compito semplice, ma l’ex co-titolare del brand di palestre Prime ce la sta mettendo tutta per conquistare la fiducia della piazza locale. “E’ assolutamente comprensibile - afferma Beccalli - che i carpigiani nutrano diffidenza verso questa nuova realtà. La cocente beffa che hanno subito da coloro che occupavano prima di me questa struttura è ancora ben viva nei loro ricordi. Tuttavia, noi siamo del tutto estranei alle tristi vicende del Motus. Vengo da un’esperienza pluriennale nel settore del fitness ad alto livello, prima con la direzione delle palestre GetFIT per le quali ho contribuito allo sviluppo nell’area di Milano e poi con quella di Prime la catena specializzata nel fitness & wellness, di cui sono stato l’ideatore e il fondatore, e che ha raccolto tantissime adesioni e riscontri positivi nel mercato bolognese. Ci sto
NUOVA VITA PER L’EDIFICIO CHE OSPITÒ IL MOTUS: ORA SI CHIAMA EXTRAFIT ED È IN MANO all’IMPRENDITORE MILANESE Sergio Beccalli
Dopo Motus nasce Extrafit
Extrafit, palestra low price, inaugurerà ufficialmente il prossimo 1° ottobre ma, già da un mese, ha aperto le porte ai clienti per sopralluoghi e prevendite. la preiscrizione regaliamo due mesi omaggio. E’ un modo per mostrare loro solidarietà, ripagandoli in parte per il disagio che Motus ha causato loro, anche se questo non dipende certo da noi. Proprio per garantire la massima chiarezza e affidabilità, dico sin da subito a tutti che, per il momento, gli alti costi di gestione mi impediscono di tenere aperto il Thermarium, e la piscina nel
mettendo faccia e denaro in questa nuova attività, perché sono sicuro che i carpigiani desiderino una palestra attrezzata come questa e, pertanto, premieranno il nostro impegno e la nostra serietà nel gestirla”. Extrafit inaugurerà ufficialmente il prossimo 1° ottobre ma, già da un mese, ha aperto le porte ai clienti per sopralluoghi e prevendite. Sarà una palestra low price ma, assicura Beccalli, “all’insegna della qualità e della trasparenza, grazie anche alla collaborazione di professionisti del settore, come il nostro responsabile tecnico Marco Fila e tutti
gli altri trainer qualificati e con anni di esperienza nel mestiere. Inoltre, siamo partner Technogym e, quindi, abbiamo alle spalle un co-brand importante che non concede certo a tutti la partnership. Al momento offriamo, oltre a un abbonamento trimestrale, un vantaggioso abbonamento annuale a 360 euro che comprende la zona cardio, isotonica e pesi liberi, la piscina da maggio a ottobre, il bagno turco e il solarium, e poi bastano 50 cent a lezione per frequentare i corsi che si desiderano. Inoltre, ai vecchi clienti Motus e a coloro che fanno
periodo invernale poiché riscaldata con pannelli solari. Infine, ho trasferito la sala corsi al piano terra, lasciando per ora libero il primo piano. Poi, in futuro, si vedrà. Molto ovviamente dipenderà dalla partecipazione dei carpigiani che, superate le perplessità iniziali, si stanno gradualmente avvicinando a Extrafit”. Insomma, l’edificio che ospitò il Motus, oltre ad aver cambiato in parte la facciata con la riverniciatura esterna di un candido bianco, in sostituzione del vecchio rosso sgargiante, e i nuovi maxi cartelli con logo Extrafit, pare proprio aver cambiato stile e metodo di lavoro grazie alla nuova direzione Beccalli. Chiara Sorrentino 14 settembre - ore 10,30
La Patria fa il bis
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Sergio Beccalli
ante novità per la palestra La Patria 1879. Considerati gli ottimi risultati sportivi e gestionali conseguiti sinora, la palestra inaugura una nuova sala. Nasce quindi La Patria 1879 Bis, in via Meloni 82 a Carpi, che verrà inaugurata il 14 settembre, alle 10,30. In questa giornata ci saranno esibizioni di varie discipline e si potranno provare nuove attività, dalla Pole dance alla Fit boxe. Siete tutti invitati a prenotare la vostra lezione gratuita! Per info: 059.644070.
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La Bottega del Sole sfida la crisi e riapre i battenti in via Matteotti 68
Oasi La Francesa
Alla scoperta dei migratori
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’oasi La Francesa di Fossoli riapre al pubblico fino alla prima domenica di novembre. Durante il riposo estivo, all’oasi, sono state apportate migliorie al Percorso Natura ed è stata incrementata l’accessibilità al capanno del Birdwatching. Nella zona umida sono stati ripristinati gli habitat per ospitare gli uccelli che hanno già cominciato il ripasso, ovvero la migrazione da Nord a Sud. Moltissime specie si fermeranno nel nostro territorio, come ogni anno, per riposarsi. Molti di questi uccelli, tra cui piro piro, pantane, pettegole, combattenti, cavalieri d’Italia, corrieri e cicogne, provengono dal Nord Europa o dalle lontane steppe, hanno sorvolato le Alpi e nell’oasi trovano il luogo ideale per rifocillarsi prima di proseguire verso mete lontane, alcuni oltre il deserto del Sahara. Gli orari di apertura al pubblico nei giorni festivi e nei fine settimana sono i seguenti: sabato pomeriggio dalle 14,30 alle 19 o al tramonto. La domenica e i festivi anche al mattino dalle 9,30 alle 12,30. Durante la settimana l’oasi è aperta per scuole e gruppi organizzati, prenotandosi al numero 333.6747849.
Il commercio equo e solidale riparte da qui L a Bottega del Sole se ne va da Corso Fanti e riapre i battenti nella nuova sede di via Matteotti 68. Questo angolo dedicato al commercio equo e solidale stringe i denti e non molla, malgrado la crisi imperversante e le tasche sempre più impoverite dei carpigiani. Il fair trade contribuisce a uno sviluppo sostenibile complessivo attraverso l’offerta di migliori condizioni economiche e assicurando i diritti per produttori marginalizzati dal mercato e dei lavoratori, specialmente nel Sud del mondo e da anni sostiene Libera, promuovendo i prodotti delle cooperative che operano, tra tante difficoltà, sulle terre confiscate alla mafia. L’Associazione Bottega del Sole Onlus, nata in città nel 2000 e ora Cooperativa sociale costituita dalle Botteghe di Carpi e Mirandola, spiega Katia Cavazzuti, volontaria e volto storico del negozio, “ha la finalità di promuovere la cultura della solidarietà internazionale, i valori della finanza etica, del consumo critico, della salvaguardia dell’ambiente e della salute, favorendo l’emancipazione e la valorizzazione delle persone e dei popoli più svantaggiati”. Valori che, oggi più che mai, devono diventare patrimonio di tutti, affinché, superata la crisi attuale, si adottino nuovi stili di vita e si rilanci un’economia più umana e meno tarata sull’interesse di pochi. Dietro a un manufatto o a un prodotto si celano mondi, spesso fatti di violenza e disuguaglianza: “raccontare cosa c’è dietro al semplice acquisto di un prodotto
alimentare o di artigianato è fondamentale - prosegue Katia - per diventare consumatori critici, attenti e consapevoli. In questo modo, un’azione piccola e quotidiana come il fare la spesa - o un regalo - può diventare un atto prezioso e importante per dire no allo sfruttamento delle persone
“
Abbiamo voluto rinnovare la Bottega nella sua essenza - spiega Loriana Bergianti, presidente della Coop Bottega del Sole che conta 123 soci, 32 volontari e 1 dipendente - oltre che nell’immagine. Abbiamo scelto un logo più essenziale e fresco per rilanciare una filosofia all’insegna del rigore e della sobrietà. Un sole fiammeggiante per il marchio e un colore per gli arredi che costituisce il fil rouge dell’intero negozio. Il cambio di sede non è stato dettato solo dalla necessità di contenere i costi, bensì dalla volontà di rinnovarci e presentare i nostri prodotti sotto una nuova luce”. L’obiettivo primario infatti è quello di raggiungere e con-
e della terra e favorire realtà virtuose e sostenibili”. Ciascuno di noi, con un piccolo gesto, può quindi diventare protagonista e promotore di un cambiamento. Un’inversione di rotta non più procrastinabile. Sposare la filosofia dell’equo e solidale - così come quella della filiera corta, laddove è pos-
sibile - significa scegliere di rafforzare le piccole realtà produttrici, di sostenere il loro reddito, di far crescere i territori dal basso, favorire la dignità e la giustizia sociale e, allo stesso tempo, di vivere meglio mangiando prodotti di grandissima qualità. Jessica Bianchi
Inaugurazione sabato 14 settembre alle 17,15
Nuovo look per la Bottega quistare il cuore di nuovi acquirenti: “stiamo lavorando per organizzare nei prossimi mesi attività promozionali per avvicinare quelle persone che ancora non ci conoscono. I nostri prodotti alimentari, spesso biologici, vantano standard qualitativi straordinari e sono ottimi”. Alla Bottega, ricordiamolo, non si fa beneficenza, si comprano alimenti o manufatti di qualità che,
allo stesso tempo, ripagano equamente chi li ha prodotti o realizzati. La Bottega del Sole inaugura i nuovi locali sabato 14 settembre. A dare il via alla festa sarà, alle 17,15, la Scuola di danza Surya con una performance di danza. A seguire il taglio del nastro, alle presenza delle autorità cittadine, e poi musica con dj Max e buffet con i prodotti della Bottega sino alle 19,30.
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l verbo “to stumble” in inglese significa inciampare e, oltre al sound accattivante, per i componenti della The Stumble Rockbluesband, questo nome indica il loro - e il nostro - “inciampare nella musica blues”, in quelle melodie avvolgenti e in grado di contagiare il pubblico, come quella del brano The Stumble di Gary Moore a cui si sono ispirati e che eseguono spesso nelle loro esibizioni live. “L’idea di formare la band racconta il batterista Alberto Davolio - è nata nel 2005 quando il Maestro Pierpaolo Pancaldi mi contattò per chiedermi se volevo far parte del suo progetto di una Band Rock Blues. Mi conosceva perché suonavo nell’unica tribute band degli U2 nel reggiano. Pierpaolo è una vera forza della natura: diplomato al Conservatorio in canto e pianoforte, suona anche tastiere, chitarra, armonica e ukulele, e rappresenta per noi un punto di riferimento, preparando i pezzi e aiutandoci a suonarli al meglio. In seguito, contattammo il bassista Fabio Fellina e così il progetto iniziò. Gli esordi sono stati belli e difficili allo stesso tempo, in quanto non eravamo conosciuti e stavamo ancora creando il nostro sound e il nostro groove, ma rimangono indimenticabili. Abbiamo suonato in varie realtà locali anche piccole, ma tutto questo è servito per
Sound Rock & Blues e una straordinaria presenza scenica: sono i The Stumble, la band che sarà protagonista, il 15 settembre, di un evento di beneficenza per la ricostruzione del Centro Polivalente per Anziani, della Chiesa e dell’Oratorio di Fossoli gravemente danneggiati dal sisma Da sinistra Giuseppe Di Bello, Alberto Davolio, Luca Azzarri, Betty Tagliati, Fabio Fellina e in basso Pierpaolo Pancaldi
Rock blues d’annata farci le ossa”. Fanno parte di The Stumble Rockbluesband anche il sassofonista Luca Azzarri, il trombettista Giuseppe Di Bello e il soprano roveretese Elisabetta (Betty) Tagliati. “Elisabetta è stata una vera sorpresa. Sin da quando ha fatto il primo provino nell’estate del 2012, ci ha impressionati con la sua estrema musicalità e la sua spiccata personalità nell’interpretare brani Blues e non solo. E’ una grandissima voce - spiega Alberto
“Oltre al nostro concerto già dal mattino ci saranno oltre 250 espositori del Mercatino del Riuso e stand gastronomici”.
- che merita di essere ascoltata, specialmente nelle interpretazioni come solista, ma anche per i suoi look di scena, davvero particolari”. Gli artisti ai quali si ispirano i The Stumble sono diversi, ma in ogni
caso, essendo una cover band Rock Blues, la matrice è quella derivante da Gary Moore, Chicago ed Eagles. “La nostra scaletta si compone di tanti pezzi - prosegue Alberto - ma probabilmente quelli più emozionanti sono Hotel California degli Eagles, che eseguiamo con un’introduzione di tromba da brivido, e Long Train Running che proponiamo in modo fedele alla versione originale live fatta dai Doobie Brothers. Il nostro sound si avvicina alle sonorità degli
Anni Settanta/Ottanta e i pezzi che proponiamo derivano dalla condivisione di idee. Sul palco poi, cerchiamo di stimolare il pubblico facendolo interagire con noi”. Ma a quando un album di brani originali? “Non abbiamo mai affrontato questo argomento, anche se abbiamo dei pezzi originali che abbiamo suonato qualche volta in alcune feste private. Potrebbe essere un progetto futuro, anche se, per ora, siamo felici di restare
Alle Tattoo è a caccia di un nuovo Guinness dei Primati. L’appuntamento è a Limidi il 26 ottobre, a partire dalle 10
Maratona di tatuaggi no stop
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lessandro Bonacorsi e Riccardo Rivieccio, titolari degli studi Alle Tattoo e Metamorfosi tattoo Studio di Agropoli, vi invitano il 26 ottobre, alle ore 10, a Limidi di Soliera (strada Limidi 1.110), alla maratona di tatuaggi per entrare per la sesta volta nella storia dei record. Nell’arco di 24 ore i due tenteranno di eseguire il maggior numero di tatuaggi possibile. Il Guinness attuale è di 1.600 tattoo in 24 ore. Il ricavato dell’evento verrà devoluto in beneficenza.
una cover band. Però un sogno nel cassetto l’abbiamo: una possibile collaborazione con un noto locale di Milano, ma per il momento non aggiungiamo altro per scaramanzia”. Per quanto riguarda le prossime date dei The Stumble, oltre all’appuntamento del 14 settembre alla Festa della Birra di Scandiano, del 22 al Public House Pub di Suzzara e del 19 ottobre al Circolo Jack di Reggio Emilia, c’è
“A questa iniziativa teniamo molto perché ci riempie di orgoglio poter dare un contributo con la nostra musica a chi ha avuto danni non solo materiali, dopo il terribile sisma del maggio scorso”.
anche un evento importante che si svolgerà domenica 15 settembre, a Fossoli, in via Mar Jonio. “Grazie al gruppo Fossoli Live & Friends e al Comune di Carpi - spiegano - ci esibiremo per un concerto di beneficenza il cui intero ricavato sarà devoluto per la ricostruzione del Centro Polivalente per Anziani, della Chiesa e dell’Oratorio di Fossoli, danneggiati gravemente dal sisma del maggio 2012 e tuttora inagibili. Oltre al nostro concerto delle 21,30, già dalla mattina ci saranno oltre 250 espositori del Mercatino del Riuso e stand gastronomici. A questa iniziativa teniamo particolarmente perché ci riempie di orgoglio poter dare un contributo con la nostra musica a chi ha avuto danni non solo materiali, dopo il terribile sisma del maggio scorso che è sempre vivo nella memoria di tutti”. Chiara Sorrentino
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a città si è raccolta intorno al feretro di don Lino Galavotti, l’amato parroco di San Giuseppe Artigiano, morto all’età di 73 anni, sconfitto da un male incurabile. Nativo della frazione di Santa Croce, Lino Galavotti era stato ordinato sacerdote nel 1966 dall’allora vescovo, monsignor Artemio Prati. In occasione delle esequie, in una gremita San Giuseppe, sono stati installati anche alcuni autoparlanti sul sagrato per consentire al migliaio di fedeli presenti di seguire il rito funebre. Ai funerali hanno partecipato due vescovi, monsignor Francesco Cavina e il suo predecessore monsignor Elio Tinti, quaranta tra parroci e diaconi, cinquanta boy scout della parrocchia, molti dei quali in lacrime e una vera e propria folla di persone. Una straordinaria dimostrazione d’affetto quella manifestata dalla cittadinanza per don Lino Galavotti, il sacerdote che reggeva la parrocchia più popolosa dell’intera Diocesi di Carpi. In prima fila i tre fratelli di don Lino, Romolo, Leo e Tiziano, i nipoti, i parenti, il suo coadiutore don Xavier e il vicario vescovile don Carlo Malavasi. “Ancora una volta l’angelo della morte è venuto a visitare la nostra Diocesi – ha detto nella sua omelia il vescovo Cavi-
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L’Angolo di Cesare Pradella Don Lino: un parroco vicino alla gente I funerali di Don Lino si sono tenuti presso la Parrocchia di San Giuseppe Artigiano, giovedì 29 agosto
Don Lino Galavotti
na alludendo ai due parroci scomparsi nell’ultimo anno, don Claudio Pontiroli di Quartirolo e don Ivan Martini di Rovereto – ma noi siamo uomini di Dio e ognuno di noi andrà nella Casa del Padre come ha fatto ora don Lino, perchè Gesù chiamò a
sè quelli che voleva perché stessero con lui”. Persino nelle sue ultime telefonate dal letto d’ospedale, don Lino manifestava il suo affetto. “Mi diceva: Eccellenza, le voglio bene e sono pronto a seguire la volontà di Dio. Don Lino è stato un uomo innamorato di Dio, un sacerdote fedele e ubbidiente e ora noi abbiamo l’obbligo di raccogliere la sua eredità spirituale affinché non vada
dispersa. E ora che ci guardi da lassù – ha aggiunto il presule – don Lino ti do l’ultimo ordine: devi essere una spina nel fianco di Gesù perché ci dia nuovi sacerdoti e tanti uomini e donne disposti a servirlo qui in terra, come tu hai servito la causa del Signore con impegno e zelo pastorale, ammonendo di continuo i tuoi giovani collaboratori e i fedeli a non essere cristiani timidi”. A seguire, la lettura da parte degli scout di una serie di messaggi che hanno ricordato, con affetto misto a commozione, le doti di umanità e l’impegno sociale del parroco verso i poveri, gli ammalati, gli umili e i bisognosi. Un uomo - hanno sottolineato i giovani - che ha insegnato loro “a crescere nella fede con umiltà, serietà e spirito di servizio”. Un prolungato e accorato applauso ha poi accompagnato l’uscita del feretro dalla chiesa, sempre accompagnato dai due vescovi, dai fratelli, dai sacerdoti e dalla folla commossa che non si è allontanata dal piazzale fino a quando il carro funebre delle Onoranze Salvioli non si è mosso in direzione del cimitero di Santa Croce.
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Al dimè dialètt... Massimo Loschi di Massimo Loschi
Parrucchieri e la concorrenza cinese
di Clarissa Martinelli
Avevamo un tesoro e l’abbiamo sprecato...
Al bêl paéš
Il bel Paese
Quand, da dè dlà dai môunt, per višitêr i gnivn’in carôsa tant furastér sa dgivni dê st’ paéš, sidi sincér? - Giardêin d’Eurôpa e... sêinsa êšagêrêr! -
Quando, da oltre i monti, per visitare venivano in carrozza tanti forestieri cosa dicevano di questo paese, siate sinceri? - Giardino d’Europa e … senza esagerare! -
L’era un rêgal tant grand ed la natura pin d’aria e sól, prôfùm e aqui cêri, damand nisun stracólm ed rôbi rêri che al mònd tùtt... s’invidiêva la furtuna.
Era un regalo grande della natura colmo d’aria e sole, profumi ed acque chiare, come nessuno traboccante di cose rare che il mondo intero… ci invidiava la fortuna.
E pinsêr ch’srèv bastèe dla cugnisiôun: tgnir tùtt pulìi, mètrègh un pôch ed vója per fêr al bêin ed tùtà la nasiôun e a n’truvêrès più… la “bisaca vóda”
Pensare che sarebbe bastato del giudizio: tenere ogni luogo pulito, usare della volontà per fare il bene di tutta la nazione e non trovarci più… a “tasche vuote”
Vêlêin, fógh ai bôsch, cêmêint e casóla, per a n’dir d’péš e n’aria ch’sa d’carbôun. Dal bêl paéš a s’rêsta sól la vója, ch’a strasinòm tùtt quant, da brêv minchiôun.
Veleno, fuoco ai boschi, cemento e cazzuola per non parlare peggio e un’aria che odora di carbone. Del bel paese rimane solo il desiderio perchè tutto distruggiamo, da bravi grulli.
Per andêr švélt... hòm fat strêdi e viadòtt pò, in fila, per catêr al sól ó l’ôra a gh’mitòm tri dè in dò gh’vliva n’óra, per catêr pò i stèss che tùtt l’an s’han ròtt.
Per andare veloci… abbiamo fatto strade e viadotti poi, in colonna, per trovare il sole o l’ombra impieghiamo tre giorni dove occorreva un’ora, per trovare gli stessi che sempre ci hanno scocciato.
Trànqùìll pêrò! Ch’a côunta… è la salùt: per nèrvós, côlêstêrôlo ó êtêr guai bastèn dó scàtlêini d’un quêlch bagaj e a s’n’andòm… dal bêl paéš, e tant salùt.
Tranquilli però! Ciò che importa è la salute: per arrabbiature, colesterolo ó altri guai bastano due scatoline di qualche intruglio e ce ne andiamo… dal bel paese, e tanti saluti.
Islam e dintorni... di Francesca Zanni Laureata in Storia, Culture e Civiltà Orientali, e in Cooperazione internazionale, Sviluppo e Diritti Umani presso l’Università di Bologna
La solidarietà secondo Islamic Relief
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ondata a Birmingham da Hany el-Banna nel 1984, l’Islamic Relief è un’organizzazione non governativa umanitaria che si occupa di emergenze legate alla malnutrizione, orfani e tutela dell’infanzia, istruzione e formazione, problemi sanitari e situazioni di povertà in oltre 20 paesi del mondo. L’associazione è “impegnata ad alleviare la sofferenza di ogni individuo, senza distinzione di religione, sesso, genere, etnia o convinzione politica”, ed è ispirata da valori islamici, come l’idea di donare una zakat, ovvero un’offerta per i bisognosi in base alle proprie possibilità economiche (sul sito dell’associazione è anche possibile calcolare a quanto corrisponderebbe la propria zakat). Organizzazione umanitaria indipendente, nata originariamente per sostenere le popolazioni vittime di conflitti e disastri naturali, ha vinto diversi premi, come il Charity Index nel 2009 e ha ricevuto riconoscimenti di merito da parte di organizzazioni come la Federazione Universale per la Pace e Charities Aid Foundation. Apolitica e aconfessionale, Islamic Relief è intervenuta anche in Italia fornendo prima assistenza in alcune zone colpite dal terremoto dell’Aquila nel 2009. Insieme a Christian Aid e World Jewish Relief è una delle tre Ong internazionali ispirate ai principi delle tre grandi religioni monoteiste: cristianesimo, ebraismo e, appunto, l’Islam. I progetti che ha attualmente attivato sono numerosi e si sviluppano anche grazie alla partnership con altre organizzazioni umanitarie come Save the Children o Oxfam. La sede italiana dell’organizzazione si trova a Milano. GLOSSARIO Zakat: è uno dei cinque pilastri della religione musulmana. Indica la donazione di una parte dei propri averi a favore dei più svantaggiati. Storicamente è stata anche una tassa, nei paesi di religione islamica. PER APPROFONDIRE www.islamic-relief.it www.facebook.com/pages/Islamic-Relief-Italia
clarissa.martinelli@radiobruno.it
Cara Clarissa, sono una parrucchiera e lavoro da vent’anni; due anni fa ho deciso di aprire un’attività e mi sono spostata in una frazione del reggiano non lontana da Carpi per cercare di ritagliarmi un mercato nuovo. Il commercialista, ad aprile di quest’anno, mi ha detto che i conti non tornavano e se non volevo affogare in un mare di debiti avrei dovuto chiudere l’attività. Così ho fatto in luglio, soffrendo moltissimo. Ho iniziato a guardarmi intorno e sono i cinesi adesso a dettare le regole: riescono a garantire prezzi bassi, a volte davvero stracciati. Prezzi che non so come riescano a farli vivere: tra l’affitto, le spese fisse delle
utenze, i corsi, i prodotti, le tasse, gli studi di settore, il commercialista e gli stipendi dei collaboratori, io proprio non ce l’ho fatta. Lavorare con le loro tariffe significa non realizzare un guadagno, considerando i soli costi fissi. Facendo colloqui, ho visto che non hanno licenze a loro nome esposte: usano quelle di parrucchiere italiane che in negozio non esistono. Ma non mi risulta si facciano controlli per capire cosa ci sia dietro, che abilitazioni professionali abbia quello che fa la piega a 8 euro che ha dato soldi a una parrucchiera per poter usare i suoi titoli. Sembra non importare a nessuno. Spostandomi di diversi chilometri, sono ora in prova in un
negozio dove mi propongono 30 ore settimanali a 600 euro: prendere o lasciare. Vent’anni di esperienza finiscono così per valere meno dello stipendio delle apprendiste che collaboravano nel mio negozio nei fine settimana. Io non so se questa mia esperienza sia isolata o se la direzione che sta prendendo il mondo del lavoro sia questa. Volevo solo raccontare a te e ai lettori del Tempo la mia storia affinché faccia riflettere chi fa sempre le cose troppo facili. Lettera firmata razie per la tua testimonianza; con l’auspicio che faccia drizzare qualche antenna...
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Il 6 settembre a Modena la vita del Maestro raccontata dalla voce di Michele Placido. Uno spettacolo che emoziona fondendo la forza della parola e la potenza della musica
Omaggio a Pavarotti in Piazza Grande
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a sua Piazza Grande per l’omaggio a Luciano Pavarotti. La Città di Modena ricorda la figura del Maestro il 6 settembre, a sei anni dalla scomparsa, con uno spettacolo gratuito rivolto a tutta la cittadinanza. L’evento torna nel sito “patrimonio dell’umanità” grazie all’impegno congiunto della Fondazione Luciano Pavarotti e del Comune di Modena, con il sostegno dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.Lo spettacolo, intitolato Vincerò, consiste in un intenso monologo, un emozionante racconto che ripercorre la vita dell’uomo e la carriera dell’artista Pavarotti, facendo rivivere con
ricordi personali e curiosi aneddoti la sua umanità, la sua arte, la sua gioia di vivere, quella eccezionalità vissuta in maniera semplice che lo ha reso uno dei personaggi più acclamati e amati del nostro tempo. La voce narrante sarà quella di Michele Placido, attore e regista icona del cinema e del teatro italiani, che ha aderito con grande entusiasmo all’iniziativa. La stesura del racconto è stata curata dalla scrittrice bolognese Grazia Verasani che ha voluto offrire il tributo al Maestro in una forma originale: l’autrice ha fatto sì che Pavarotti racconti se stesso e la sua vita rivolgendosi alla figlia ultimogenita, la piccola Alice. L’esposizione sembra trascendere il significato esclusivamente biografico per diventare una sorta di testamento spirituale,
uno spontaneo passaggio di consegne dal Maestro alla sua bambina e ai giovani tutti, trasmettendo e condividendo i valori a cui ha fatto riferimento nel corso dell’intera sua vita: l’amore per il teatro, per la musica, per gli altri. Ad accompagnare e intercalare la narrazione saranno le performance canore dei giovani cantanti lirici promossi dalla Fondazione Pavarotti, che si alterneranno sul palcoscenico esibendosi in alcune delle arie d’opera tante volte interpretate dal Maestro Luciano Pavarotti nel corso della sua lunga e straordinaria carriera.
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18 L’aforisma della settimana...
“Gli allievi mangiano ciò che i professori hanno ruminato e digerito”. Karl Kraus appuntamenti
Mostre CARPI
Torna a Mantova Festivaletteratura. Grande spazio alle voci nuove
Il Festival legge l’attualità
Fino al 30 settembre L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Claudio Mellana O&A Centro Affari Fino al 7 settembre La Corte Rossa Memorie di una Festa Mostra fotografica di Giorgio Pinelli Fotografie scattate nel 2009 nella Corte Santo Stefano a San Giovanni di Concordia, dove in passato veniva organizzata una delle più belle feste dell’Unità di campagna e di cui rimangono ancora delle tracce evidenti Libreria La Fenice
Eventi CARPI
7 settembre - ore 16.30 Festa dell’Università Libera Età Natalia Ginzburg Inaugurazione Anno Accademico 2013/2014 Intorno alla Danza Esibizione del Trio Accademia in Musica Flauto: Patrizia Vezzelli Clarinetto: Stefano Bergamini Pianoforte: Manuela Rossi Presenta: Liliana Forti Seguirà piccolo rinfresco Centro Sociale Guerzoni 7 settembre - ore 17/19.30 Tennis in piazza Prova a giocare a Tennis con noi A cura di Sporting Club Piazza Martiri 8 settembre - ore 17 La comicità: balsamo per l’ottimismo! Seminario di comicità e intrattenimento per tutte le età A cura della Bottega del Buonumore di Imola Diretta da Davide Dalfiume Piazza Garibaldi 8 settembre - dalle 20 Milonga a San Rocco Serata di Tango Con il musicalizador Morris Cortile del Chiostro di San Rocco Fino all’8 settembre Sagra della Natività della Beata Vergine Maria Parrocchia di Fossoli Fino all’8 settembre Sagra Madonna dell’Aiuto Parrocchia di Santa Croce 9 settembre 30° Festa dell’Aratura Gastronomia, serate di liscio e sfilata di trattori d’epoca Area Zanichelli
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a diciassettesima edizione di Festivaletteratura si tiene a Mantova fino a domenica 8 settembre. Riapre, per lettori e scrittori, il cantiere in piazza di idee, situazioni e progetti di cui oggi si sente un desiderio sempre più urgente a fronte di una progressiva virtualizzazione delle relazioni e del fare cultura. Saranno a Mantova l’argentino Andrés Neuman e il brasiliano Ronaldo Wrobel, il messicano Juan Villoro, oltre ad Ángeles Mastretta e Santiago Gamboa, graditi ritorni al Festival. Inoltre il festival dedica un focus alla letteratura cubana con Atilio Caballero Menéndez, Wendy Guerra, Francisco López Sacha, Leonardo Padura Fuentes, Karla Suarez che racconteranno che cosa significa scrivere (e leggere) oggi a Cuba, in un momento cruciale per il futuro dell’isola. E Latinoamericana sarà anche il nome dell’isola di postazioni informatiche allestita quest’anno dell’Archivio di Festivaletteratura nel mare aperto della Tenda dei Libri di Piazza Sordello. Per tutta la durata della manifestazione, il pubblico avrà l’opportunità di ascoltare le registrazioni e di vedere le immagini relative agli incontri che hanno visto protagonisti, dal 1997 a oggi, i maggiori esponenti della cultura e della narrativa di quei paesi. Per completare il quadro dei narratori stranieri, vanno segnalati l’indiana Jhumpa Lahiri (ospite anche - insieme a Taiye Selasi e Barry Miles - degli appuntamenti d’inizio mattina delle Pagine della Cultura condotti da Alberto Notarbartolo e Piero Zardo); il giallista scozzese Peter May; J.R. Moehringer,
autore, tra l’altro, con Andrè Agassi di Open; l’anglo-pakistano Mohsin Hamid, del cui primo romanzo è uscita nelle sale la riduzione cinematografica diretta da Mira Nair; e in particolare Kim Young-ha, uno dei pochi narratori in grado di offrirci uno sguardo ravvicinato sulla tesissima situazione tra le due Coree. Altro continente che sta conoscendo una stagione culturale straordinaria è senz’altro l’Africa, con l’affermazione di una generazione di intellettuali che si definisce afropolitan, a pieno titolo protagonista della scena globale. Festivaletteratura invita Taiye Selasi, scrittrice nigeriana-ghanese-americana, Binyavanga Wainaina, kenyota, narratore, tra i fondatori della rivista Kwani? Dal Mali vengono lo scrittore Moussa Konaté e Sékou Ogobara Dolo, uno dei portavoce più accreditati della cultura orale dei Dogon. Torneranno poi a Mantova i protagonisti di Scritture Giovani, insieme a Francesco Abate, Eraldo Affinati, Paolo Cognetti, Paolo Giordano, Carlo Lucarelli, Dacia Maraini, Paola Mastrocola, Melania Mazzucco, Hans Tuzzi, Andrea Vitali. La sezione della poesia si concentrerà sulla produzione italiana, accogliendo giovani autori come Azzurra D’Agostino e Giovanni Previdi, il poeta e critico letterario Renato Minore. Spazio anche al ritorno di Bianca Tarozzi e Antonio Prete e, come ospite internazionale, alla poetessa sudafricana Karen Press. Del tutto “fuori serie” la presenza di Alessandro Bergonzoni, che a Festivaletteratura esordirà come rimatore in un incontro impreve-
dibile. Jerusalem è poi una delle parole chiave di questa diciassettesima edizione: in particolare è il tema scelto per Scritture Giovani 2013. Tra gli autori israeliani al Festival, la giovane soldatessascrittrice Shani Boianjiu e David Grossman, a cui sarà dedicata la retrospettiva di quest’anno, che comprenderà uno spettacolo realizzato utilizzando i materiali fotografici e sonori relativi alle sue precedenti partecipazioni. Grossman sarà anche protagonista di Blurandevù, gli appuntamenti serali che vedono i giovani volontari del Festival nel ruolo di intervistatori e che avranno, come altri autori ospiti, Cristiano Cavina, Michela Marzano e Lilian Thuram. Una sezione animata quella dedicata quest’anno alla scrittura per immagini che vedrà la presenza di Cyril Pedrosa, il fumettista che nell’ultimo anno ha ricevuto riconoscimenti internazionali e che al Festival incontrerà Fabio Geda, e di alcuni autori che hanno raggiunto la popolarità grazie al web come Zerocalcare e Makkox, che al Festival terrà un Live sketch reporting commentando ogni sera a vignette quello che accadrà al Festival, o Marco Petrella, ricordato per le sue recensioni a fumetti dei libri dei grandi scrittori contemporanei. Da diverse edizioni Festivaletteratura riserva una speciale attenzione agli autori che hanno segnato la letteratura del 900. Nella ricorrenza del cinquantesimo anniversario della morte, Beppe Fenoglio verrà restituito agli scrittori. Quattro autori italiani - Eraldo Affinati, Marcello Fois, Paolo Giordano, Davide Longo – parleranno
ognuno di una delle qualità della scrittura di Fenoglio esemplificandola attraverso un suo racconto o un romanzo breve. Tra gli altri eventi-omaggio ricordiamo quelli su Carlo Emilio Gadda, Rocco Scotellaro, Ada Negri e Gianni Rodari; una nuova riflessione su Virginia Woolf a partire dalla riedizione dei Diari (con Bianca Tarozzi, Ginevra Bompiani e Liliana Rampello); e la prima esecuzione italiana dei melologhi Pittori olandesi scritti da Marcel Proust e musicati dal suo compagno Reynaldo Hahn nell’interpretazione di Luca Scarlini ed Emanuele Torquati. A questi si aggiunge un ricordo di Giuseppe Pontiggia nel decennale dalla scomparsa. Anche per un grande scrittore del territorio padano come Gianni Brera ci sarà lo spazio al Festival per un omaggio a più voci. Grande attenzione sarà dedicata ai temi caldi dell’attualità. Viktor Mayer-Schönberger, uno dei massimi esperti mondiali dell’utilizzo dell’informazione nei mercati e nella società, sarà al Festival per spiegare che cosa sono i Big Data, chi li controlla e come siamo controllati attraverso di essi. Le modalità di diffusione e di accesso all’informazione consentite dalle nuove tecnologie stanno portando anche a profondi rivolgimenti nel giornalismo: in questo senso il Festival proporrà due testimonianze su come è possibile fare inchiesta: una più tradizionale, del giornalismo sotto copertura (con Günter Wallraff e Fabrizio Gatti); una che viene da una nuova generazione di giornalisti free lance, che cercano in rete i finanziamenti per le proprie inchieste (con Andrea Marinelli e Jordi Pérez Colomé). Di come invece la grande informazione condizioni la percezione di alcuni fenomeni sociali - come la violenza sulle donne - parlerà Michela Murgia; mentre sulle trasformazioni in atto nella televisione a fronte dell’avvento di internet e delle nuove forme di narrazione transmediale si soffermerà Carlo Freccero. Con i temi di attualità torna la questione del precariato: negli incontri tra Beppe Severgnini e Ivano Fossati, tra Guy Standing e Andrea Fumagalli si cercherà di definire il quadro, e di individuare strategie personali e interventi di sistema per uscire da una condizione diventata strutturale. L’attenzione all’ambiente porterà invece a una serie di incontri per valutare le soluzioni praticabili in ambito climatico (Jørgen Randers e Luca Mercalli), energetico (Mario Tozzi e Valerio Rossi Albertini), urbanistico (Carlo Ratti) prima della data del 2050, considerata uno spartiacque per le sorti del pianeta.
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Francesco De Gregori, Apres La Classe e Giuseppe Giacobazzi, ma anche il rapper Nesli e il giornalista Federico Rampini. Sono questi alcuni dei nomi che animeranno gli appuntamenti in programma sul palco dell’Arena del Lago a Ponte Alto
I grandi nomi della musica R
icco cartellone quello degli spettacoli della Festa provinciale del Pd di Modena in programma fino al 22 settembre nell’area di Ponte Alto. Ritmi salentini venerdì 6 e sabato 7 settembre con le canzoni dei leccesi Apres la classe e la Taranta Night. Atmosfere di tutt’altro genere domenica 8 settembre con la Banda Rulli Frulli accompagnata da quattro band giovanili della bassa modenese: Mumble, Agostofobia, Topo Cicciamano ed Elephant above the crocodiles. Risate assicurate martedì 10 settembre con il recital di Giuseppe Giacobazzi. Grande attesa per il concerto di Francesco De Gregori, mercoledì 11 settembre, quando il cantautore romano porterà in scena, oltre ai grandi successi di sempre, anche i brani del suo ultimo album Sulla Strada. Giovedì 12 settembre a salire sul palco dell’Arena sul
lago saranno invece i Teatro degli Orrori. A vent’anni esatti dalla sua uscita, gli Africa Unite riportano in tour Babilonia e Poesia, a Ponte Alto venerdì 13 settembre. All’insegna della memoria anche l’appuntamento
di sabato 14 con l’esibizione Inti – Illimani Historico. Domenica sera, 15 settembre, spazio invece alla comicità al femminile con Lella Costa. In bilico fra teatro e giornalismo, visione del futuro e narrazione autobiografica, mer-
coledì 18 settembre, Federico Rampini porta in scena Occidente Estremo. Atmosfere intime e personali, giovedì 19, per il concerto acustico di Cristiano De Andrè (ingresso 10 euro) che torna a celebrare l’universo artistico del padre Fabrizio. Dopo il successo del loro ultimo lavoro, l’album Binago, fa tappa a Ponte Alto, venerdì 20 settembre, il tour di Elio e le Storie Tese (ingresso 13 euro). Sarà una sfida a colpi di battute quella che vedrà confrontarsi gli artisti di Zelig e Colorado, Bruce Ketta, Fabrizio Casalino, Giorgio Verduci e Gabri Gabra, sabato 21 settembre. Serata finale, domenica 22, affidata all’inedito duo Alberto Bertoli e Andrea Barbi. I biglietti del concerto di Cristiano De Andrè e quelli di Elio e le Storie Tese sono in vendita nel circuito Ticket One (www.ticketone.it) e Booking Show (www.bookingshow.it).
appuntamenti
13, 14 e 15 settembre Festival Filosofia E’ Amare il tema dell’edizione 2013 Lezioni magistrali, mostre, concerti, spettacoli e cene filosofiche. Tra i protagonisti Bauman, Augé, Illouz, Cacciari, Galimberti, Bianchi Centro storico Fino al 25 settembre - ore 18/24 Mercoledì d’estate Shopping, divertimento e relax nel cuore di Carpi Luci, spettacoli, concerti e giochi per i bimbi Centro Storico Cose d’altri tempi Antiquariato, Oggettistica e Riuso Dalle 9 alle 20 La mostra mercato sarà svolta nelle seguenti date: 6 ottobre 3 novembre Ingresso libero Parcheggio Borgogioioso Un’anteprima della Biennale di Xilografia che i Musei dedicheranno all’artista a settembre in occasione del Festivalfilosofia
L’Elmo di Mimmo Paladino nel Cortile d’Onore
E
Si parla di crisi e lavoro, giovani, immigrazione e politica durante gli appuntamenti dedicati alla presentazione di libri organizzati nell’ambito della sesta Festa provinciale del Pd modenese. Tutti gli incontri si tengono alle 18,30
Pensare democratico U
na rassegna omogenea, un ciclo di presentazione di libri che punta ad approfondire i grandi temi della discussione politica, economica e sociale del Paese: sono gli appuntamenti, ospitati nello spazio Pensare democratico. Si intitola Il capitalismo in-finito. Indagine sui territori della crisi il libro di Aldo Bonomi (Einaudi, 2013) al centro dell’appuntamento di mercoledì 11 settembre alle ore 18.30, cui prenderà parte anche Gianpiero Cavazza, presidente del Centro culturale F.L. Ferrari. Martedì 17 settembre alle 18.30 Albano Dugoni, portavoce del Forum Terzo Settore, e Gaetano De Vico, presidente Confcooperative di Modena, presenteranno con l’autore Stefano Zamagni il volume Impresa responsabile e mercato civile (Il Mulino, 2013). Venerdì 6 settembre alle 18.30 Samuele Mascarin introduce Il coraggio di essere giovani (Editori riuniti, 2013) insieme
Giovanni Taurasi
a Michele Grimaldi, coordinatore della Segreteria Nazionale Giovani Democratici e Raffaele Caterino della Segreteria provinciale Giovani Democratici di Modena. Si parlerà di scuola invece sabato 21 settembre alle 18.30 partendo dai libri Quale futuro per la scuola (pubblica)?
di Giovanni Manzini (Rosenberg & Sellier, 2013) e La scuola diversa. Manuale di sopravvivenza (in classe e fuori) fra Italia e Svizzera di Daniela Tazzioli (Infinito, 2013). Ospiti dell’incontro la vicepresidente della Commissione Istruzione della Camera dei deputati Manuela Ghizzoni e l’insegnante Elena Malaguti. Di stringente attualità anche l’appuntamento fissato per mercoledì 18 settembre quando sarà presentato Il berlusconismo nella storia d’Italia di Giovanni Orsina. A confrontarsi con l’autore sarà Lorenzo Bertucelli dell’Università di Modena e Reggio Emilio. Politica in primo piano anche giovedì 19 settembre con la presentazione del volume Forza senza legittimità. Il vicolo cieco dei partiti di Piero Ignazi (Laterza, 2012). Ne discuteranno con l’autore Paolo Negro, segretario provinciale Pd Modena e Giuliano Barbolini, senatore Pd. A quasi trent’anni dalla sua
scomparsa Enrico Berlinguer resta una delle figure chiave della sinistra italiana come testimonia il volume a cura di Miguel Gotor Enrico Berlinguer. La passione non è finita. Scritti, discorsi, interviste (1973-1983) (Einaudi, 2013), che sarà presentato venerdì 20 settembre ore 18.30 alla presenza del carpigiano Giovanni Taurasi, Presidente del consiglio comunale di Carpi e Ivano Miglioli, parlamentare PD. Immigrazione e diritti saranno infine i temi al centro dell’incontro di domenica 15 settembre alle 18.30 quando Luciano Guerzoni, presidente della Fondazione Gorrieri, e Massimo Baldini dell’Università di Modena e Reggio Emilia si confronteranno con Chiara Saraceno sul volume Stranieri e disuguali. Le disuguaglianze dei diritti nelle condizioni di vita degli immigrati (Mulino, 2013), curato dalla stessa Saraceno con Nicola Sartor e Giuseppe Sciortino.
’ presente in città una significativa anteprima della Biennale di Xilografia contemporanea dedicata a Mimmo Paladino, che aprirà ai Musei cittadini il prossimo 13 settembre in concomitanza col Festivalfilosofia sull’Amare. E’ stato collocato infatti al centro del Cortile d’onore del Palazzo il grande Elmo in bronzo dell’artista campano (2 metri di diametro), che rimarrà fino alla fine della mostra, il 1° dicembre. Questa potente “testa pensante” costituisce una delle numerose immagini plastiche archetipiche di Paladino, che svelano una duplice fascinazione, quella plastica della forma e l’altra storica, protettiva e misteriosamente simbolica dell’oggetto. Anche nell’Elmo, come nelle xilografie che saranno esposte ai Musei, la scultura è caratterizzata dal segno, un segno antico che viene da lontano e che connota l’opera, sia nella definizione delle forme che nell’identificazione delle cose e delle figure. E così, le tracce segniche, i graffi e le lacerazioni della materia che Mimmo Paladino dissemina nell’Elmo costituiscono segnali di forte riconoscibilità, ossia scritture di una caratterizzata e identificabile cifra formale, ma soprattutto di un segreto mondo interiore.
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Calcio – Il black-out di Carpi-Padova: una vicenda legale che durerà mesi
CLASSIFICA
La notte dei lampioni
Empoli 6 Cesena 6 Avellino 4 Ternana 4 Spezia 4 Pescara 4 Trapani 4 Novara 3 Brescia 2 Lanciano 2 Modena 2
Il Padova ha presentato reclamo: vuole il 3-0 a tavolino. Il Carpi dovrà smontare la responsabilità oggettiva. Sabato durissima trasferta al Picco di La Spezia.
C
on il black-out del Braglia si conclude l’agosto del Carpi, un mese davvero ad alta tensione. Tra problemi di mercato, questioni di cantiere, e difficoltà sul campo nell’impatto con la B. La gara interrotta al 27’ per mancanza dei requisiti di illuminazione è ufficialmente sub-judice da martedì. Il giudice sportivo ha formalizzato la non-omologazione del risultato e la presa d’atto della riserva presentata dal Padova. Sono i primi due passi dell’iter legale che presumibilmente durerà diversi mesi. Il prossimo è l’esame delle motivazioni del Padova e delle successive controdeduzioni del Carpi. Poi, arriverà il dispositivo della sentenza di primo grado. Che naturalmente potrà essere impugnata in Appello e poi anche in Arbitrato. Due le conclusioni possibili: o la ripresa della gara a decorrere dal momento in cui è stata interrotta; o lo 0-3 a tavolino in favore del Padova. Tertium non datur. Quanto rischia dunque il Carpi? La partita è aperta. Vediamo perché può perderla e come può vincerla. PERCHE’ PUO’ AVERE TORTO? – Perché la giustizia sportiva appoggia su principi opposti rispetto a quella ordinaria. Non è contemplata la presunzione d’innocenza, l’imputato è sostanzialmente colpevole fino a prova contraria. Dunque, l’onere della prova spetta al Carpi che dovrà smontare l’accusa di responsabilità oggettiva mossa dal Padova nel reclamo sporto. Nulla importa che il Carpi non abbia colpa dolosa
Cittadella 2 Reggina 2 Palermo 1 Siena (-2) 1 Varese 1 Latina 1 Carpi* 0 Padova* 0 Crotone 0 Juve Stabia 0 Bari (-3) -1
*Carpi-Padova, interrotta al 27’, è sub-judice
PROSSIMO TURNO TERZA GIORNATA Domenica 8/9/2013, ore 15: Empoli-Trapani; Modena-Cittadella; Reggina-Juve Stabia; Siena-Bari; Cesena-Virtus Lanciano; Pescara-Crotone; Latina-Varese.
ANTICIPI. Sabato 7/9/2013, ore 18: Spezia-Carpi; ore 20.30: Brescia-Novara; POSTICIPI. Domenica 9/9/2013, ore 18: Avellino-Ternana; ore 20.30: Padova-Palermo.
PROSSIMO AVVERSARIO: SPEZIA
Il porto dei sogni proibiti
P
in merito al blackout. E conta poco anche il fatto che fosse inquilino dell’impianto di gioco. Benchè pro tempore, ne era comunque pienamente responsabile per il corretto svolgimento della partita. Tecnicamente, il regolamento di gara dà ragione al Padova. A meno che il Carpi non riesca a far valere un’eccezione. O a smarcarsi vincendo la guerra di perizie e controperizie legali che caratterizzerà tutta l’istruttoria lungo i tre gradi di giudizio sportivo. PERCHE’ PUO’ SALVARSI? – Va detto che, negli ultimi anni, in vari ambiti sportivi il principio di responsabilità oggettiva è stato più interpretato che applicato. Molto dell’esito di questa vicenda,
LA ROSA Mercato chiuso, ecco il Carpi 2013/2014 In maiuscolo i nuovi. PORTIERI: ADAM KOVACSIC (’91, dal Pavia, via Reggina), Timothy Nocchi (’90, dalla Juve Stabia, via Juventus). DIFENSORI: Riccardo Gagliolo (’90), LAPIS CHARALAMPOS KIAKIS (’93, dal Varese), Gaetano Letizia (’90), MATTEO LIVIERO (’93, dal Perugia, via Juventus), Claudio Lollini, EMANUELE PESOLI (‘80, dal Verona), Fabrizio Poli (‘89), SIMONE ROMAGNOLI (’90, dal Pescara), Nicolò Sperotto (’92). CENTROCAMPISTI: LUCA BERTONI (’92, dal Sudtirol, via Milan), Fabio Concas (‘86), ALESSANDRO DE VITIS (’92, dalla Sampdoria), Antonio Di Gaudio (’89), RADOSLAV KIRILOV (’92, dal Lumezzane, via Chievo), LORENZO LOLLO (’90, dallo Spezia), LEDIAN MEMUSHAJ (’86, dal Lecce), Lorenzo Pasciuti (‘89), FILIPPO PORCARI (’84, dallo Spezia). ATTACCANTI: EDGAR CANI (’89, dal Catania), Luigi Della Rocca (‘84), ROBERTO INGLESE (’91, dal Lumezzane, via Chievo), JERRY UCHE MBAKOGU (’92, dalla Juve Stabia, via Padova), ALESSANDRO SGRIGNA (’80, dal Verona). AGGREGATO: Raffaele Bianco (’86, squalificato fino al 16/1/2014).
dipenderà dai margini di rigore dei collegi giudicanti. Da quanta voglia abbiano di emettere o meno un verdetto privo di analogie con altri verdetti. Il primo cardine della strategia difensiva del Carpi è infatti nell’assenza di storicità: non ci sono precedenti, dunque c’è spazio per crearne uno che faccia giurisprudenza. Non esiste un caso analogo di partita sospesa per guasto elettrico in uno stadio affittato dalla società ospitante. L’avvocato Grassani batterà perciò la strada della mozione di eccezionalità. Non essendo il Carpi né proprietario né manutentore dello stadio Braglia, cos’altro poteva fare per tutelarsi da ogni rischio oltre a collaudare i gruppi elettrogeni a due giorni dalla gara (come in effetti ha fatto)? Effettivamente nulla. La carta del collaudo c’è, ed è un buon punto a favore. Sicuramente sarà un argomento fortissimo in sede di risarcimento civile,
qualora ci si arrivi. Ma non è detto che sia sufficiente di fronte ai tribunali sportivi. La condizione richiesta non è quella di avere un impianto garantito dai controllori, ma sì un impianto che funzioni per tutta la partita. Se è stato controllato male, la responsabilità oggettiva si configura comunque. Diverso è se invece il Carpi riuscirà a dimostrare che il breakdown dei generatori è scaturito, o anche solo condizionato, da un’anomalia della rete elettrica esterna. In assenza di rilievi ad hoc, è comunque un’ipotesi che non si può escludere a priori. Determinanti, in questo senso, saranno i rapporti Enel. Se venisse accertata, allora sì che decadrebbe la responsabilità oggettiva. Esattamente come nel discusso caso PadovaTorino (2011-12), che alla fine venne rigiocata proprio perché fu viziata da un evento avulso dal contesto di gara. Enrico Gualtieri
er spiegare la corazzata Spezia, bisogna partire dal porto. O meglio, dall’uomo che può a buon diritto considerarsene il padrone. Si chiama Gabriele Volpi, ed è uno degli uomini più ricchi dello Stivale. Amministra Intels Nigeria Ltd, un colosso petrolifero: centinaia di milioni di euro di fatturato e oltre 8000 dipendenti impegnati nel trasporto e nello stoccaggio di greggio da e verso i depositi africani. Lo chiamano “l’Abramovich italiano”. Dopo i trionfi con la Pro Recco (pallanuoto), ha rilevato la squadra di calcio della sua città nel 2008, a seguito del fallimento. In 4 anni: 3 promozioni (dalla D), una Coppa Italia, una Supercoppa. Poi una salvezza in B, abbastanza inespressa e deludente. Quest’anno, al secondo tentativo, Volpi non contempla alternative: pretende la A. Ha alzato ulteriormente l’asticella degli investimenti. E scelto un timoniere giovane, forse il più coraggioso tra gli emergenti: Giovanni Stroppa. Da giocatore fu il talentino ruspante del Milan olandese di fine anni ‘80; da allenatore è fedele al mentore, sacchiano fino al midollo. Ha preceduto Vecchi sulla panchina del Sudtirol. Poi ha fatto il gran salto a Pescara, senza fortuna. Punta volentieri sui fantasisti, li mescola spesso. Gioca un 4-4-2 estremo e veloce, praticamente un 4-2-4. A disposizione ha probabilmente il potenziale offensivo più vasto di tutto il campionato. Si è assicurato buona parte dei sogni proibiti di Giuntoli: Ebagua, Rivas, Catellani, e in extremis anche il geometra Seymour (nazionale cileno, dal Genoa, detto “El Walala”) e il baby-genio Appelt (classe ’93, brasiliano, ex Pro Vercelli). Più il miglior portiere “under” tra quelli in circolazione a queste latitudini: Nicola Leali (ex Lanciano e Brescia, proprietà Juve), 20 anni e già 50 partite in categoria. Per tanti, il dopoBuffon è lui. E.G.
I PRECEDENTI
Quella volta con il “Tom”…
I
precedenti in campionato al Picco sono 11: 3 i pareggi, 3 i successi dei liguri, 4 quelli biancorossi. L’ultimo nel 1997: 1-0 firmato Masitto. Un altro, in particolare, è un ricordo dolcissimo: 9 giugno 1991, ultima giornata, “Tutti a La Spezia gratis”. Il gol di Andrea Bagnoli, e un’incredibile sequenza di risultati favorevoli maturati negli ultimi minuti sugli altri campi caldi, valsero l’insperata salvezza sul filo di lana. Quando in sala stampa glielo comunicarono, mister Ugo Tomeazzi, pensò di esser stato preso in giro. E.G.
La dorsale è top, mancano le ali di punta
I
l prestito di Guerci al Bellaria e la rescissione di Ferretti (rimarrà ad allenarsi in gruppo finchè non troverà sistemazione) abbassa a 25 il numero di effettivi arruolabili da Vecchi. Congelato Bianco (che verrà incluso in gennaio), sono appena 9 i reduci dall’impresa di Lecce, quasi tutti giocatori laterali. Significa che c’è stata una profonda trasformazione strutturale della rosa. Vedremo fino a che punto virtuosa. Certamente il salto di categoria non è stato sottovalutato. Giuntoli esce da un agosto molto difficile. Si è spesso dovuto arrendere alla ritrosia dei migliori nell’accettare di calarsi in una piazza senza appeal. Ed è stato rallentato
dall’assottigliamento del budget, via via depauperato dalle spese per la ristrutturazione del Cabassi. In questo senso, i numeri freddi della campagna abbonamenti non lo hanno certamente aiutato. Sono così sfumati uno dopo l’altro i sogni Pavoletti, Rivas, Farias, Catellani, Lazarevic. Manca perciò il centravanti di sicuro rendimento. Andrà scoperto in una delle tre cartucce su cui si scommette l’esplosione definitiva a questo livello (Cani, Mbakogu, Inglese). Mancano soprattutto le ali di punta richieste da Vecchi, che pertanto dovrà ripensare i flussi di gioco. Dispone adesso di solo quattro esterni alti di ruolo: due tattici (Concas e Pasciuti), due
contropiedisti (Di Gaudio e Kirilov), ma nessun vero realizzatore indispensabile in un calcio di triangoli e inserimenti. Manca infine anche un terzo portiere over, e potrebbe arrivare dal mercato degli svincolati. Il reparto più importante e compiuto è la difesa: ha già un assetto standard e un’alternativa affidabile per ogni posizione. Lo sforzo maggiore è stato fatto sulla colonna vertebrale. Pesoli-Romagnoli dietro, più i due supercolpi sul filo di lana: la sostanza muscolare di Filippo Porcari nel mezzo, e la creatività velenosa di Alessandro Sgrigna (in foto) davanti. Tutti e quattro hanno già vinto la B una volta. Nessun altra squadra di seconda
fascia poggia su una dorsale tanto attrezzata. Il Carpi dunque non è una squadra completa, ma ha molto per sopravvivere. E abbastanza di quel che serve per trovare la propria dimensione, una volta superato questo durissimo atterraggio dentro la realtà di un sogno realizzato dopo oltre un secolo. E.G.
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IL CALENDARIO BIANCOROSSO
Brividi all’inizio e alla fine
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l calendario del Carpi è durissimo in partenza e delicato all’arrivo. Dopo Ternana, Padova, e il tappone del Picco, i biancorossi affronteranno le uniche due squadre attualmente a punteggio pieno: Empoli (nel previsto esordio al Cabassi) e Cesena (al Manuzzi, dopo 16 anni). A seguire il Brescia (sesta giornata), nel primo di quattro turni infrasettimanali. L’autunno porta due celebri revival: quello di mister Stefano Sottili, che tornerà da avversario a Carpi col suo Varese (17esima); e prim’ancora, il derby col Modena, a quasi tre lustri dall’ultimo precedente in campionato. Cade alla 14esima, di domenica (in coincidenza della sosta di A). In aprile, il ritorno al Cabassi, a otto curve dal traguardo. Il circuito finale somiglia molto a una chicane stretta e decisiva: prevede la suggestiva prima volta a Palermo (terzultima) e tre probabili spareggi-salvezza (Bari, Lanciano e Juve Stabia). E.G.
I DETTAGLI DEL CAMPIONATO
L’ANALISI Una B indebolita e spaccata in due
Gli orari e le soste
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S
al mercato esce una Serie B eterogenea, complessivamente impoverita e approssimativamente divisa in due maxi-tronconi di squadre: una prima fascia di 8-10 big abbastanza vicine, da cui uscirà almeno una delusa; e una vastissima seconda fascia di imperfette e cenerentole, da cui uscirà almeno una sorpresa. In generale, rispetto alla scorsa stagione è scomparso un arsenale di gol, quasi l’intera classe di attaccanti che ha determinato le massime differenze in termini realizzativi. Sono saliti in A i migliori assistman (Missiroli, Berardi, Saponara, Bellomo, Belinghieri, Jorginho) e i principali cannonieri (Ardemagni, Cacia, Zaza, Paulinho, Siligardi, oltre a Caputo, appiedato da una lunga squalifica). I 6 superstiti top bomber di categoria (Maccarone e Tavano, Ebagua e Sansovini, Caracciolo e Corvia) sono patrimonio di tre sole squadre: Empoli, Spezia e Brescia. Basta questa ragione, almeno in partenza, per farne le teste di serie più credibili insieme alle tre retrocesse Palermo, Siena e Pescara. Che partono con grandi pressioni e molte novità da amalgamare alla svelta. Portano giocatori di caratura internazionale trattenuti a stento (Sorrentino, Dybala, Hernandez, Rosina, D’Agostino, Vukusic), ma anche le incognite legate al declassamento degli stessi. Completano il gruppo di vertice altre 3-4 squadre (Ternana e Novara, più Cesena e Varese) con struttura da playoff: buona esperienza in tutti i reparti, alto livello di fisicità, nessuna stella di primaria magnitudine ma tutti eccellenti giocatori con ricambi più o meno corretti. Il Carpi fa naturalmente parte del campionato delle altre, in lotta per i 50 benedetti punti salvezza. E.G.
“
The show must go on”, certo. Ma quando gli eroi del palcoscenico tramontano, bisogna trovare un attimo per fermarsi a riflettere. E tributare. Sono stati tanti gli addii dolorosi dell’estate biancorossa. Uno in particolare ha fatto più notizia degli altri: Marco Perini, il simbolo cartesiano di quest’irripetibile epoca di trionfi. E’ sceso a Bellaria, in C2, per ricominciare daccapo. Non c’è dubbio che a Carpi abbia lasciato almeno due tracce profonde. Prima di tutto quella dell’uomo: un professionista solare e serissimo. Che avremo il dovere di raccontare a chiunque verrà qui, dopo di lui, con l’ambizione di diventare il riferimento della squadra. Perché Marco ha saputo portare in giro per l’Italia i colori del pane e del vino in un modo unico, esemplare. Minimalista chic. Elegante, orgoglioso e mai sopra le righe. Poi, il giocato-
alvo eccezioni, gli orari di inizio delle gare del Campionato di Serie B Eurobet 2013/14 sono i seguenti: venerdì ore 20.30 (anticipo); sabato ore 15.00 (9 gare); lunedì ore 20.30 (posticipo). Non ci saranno turni serali fra novembre e febbraio “per evitare rischi e disagi per atleti e tifosi”. La sosta invernale, piuttosto lunga come nella passata stagione, comincerà il 30/12/2013 (dopo le ultime tre gare di andata che si disputeranno nel periodo natalizio: 21/12, 26/12 e 29/12) e si concluderà il 24/1/2014. I turni infrasettimanali non si incroceranno con gli impegni delle nazionali (in particolare Under 21) e saranno quattro: due nel girone di andata (24/9, 6° giornata; 26/12, 20°), due nel ritorno (25/3, 31°; 13/5, 39°). La stagione regolare si concluderà il 31/5/2014 (42°). La data prevista per il ritorno della finale degli eventuali playoff è il 14/6/2014, mentre le altre date di playoff e playout saranno ufficializzate a marzo. E.G.
IL SALUTO DI “ENCICLOPEDIA” PERINI
“Qui lascio un pezzo di cuore” re: uno splendido illuminato del gioco. Di quelli che, all’improvviso, compaiono dal nulla, salgono sul predellino, cominciano a fare delle lectio magistralis, e non smettono finché non finiscono di cambiare profondamente una grande storia di calcio lunga oltre un secolo. L’ultimo dei centenari (125 presenze tra campionato e Coppe). La nostra Treccani privata. Gli ho chiesto al telefono due parole per salutare tutti. Mi ha risposto a modo suo, con quella sensibilità superiore che appartiene a chi sa vivere in un modo solo: da perfezionista. “Sì, ok. Però te le mando per mail. Preferisco scriverle. Voglio avere tempo e modo di trovare quelle giuste”.
Eccole: “Dopo 4 anni sentivo di dover scrivere qualche parola verso chi mi ha conosciuto, mi ha visto giocare, mi ha incitato o criticato, verso chi ha gioito insieme a me o mi ha consolato, verso chi mi stima come persona o calciatore e anche verso chi magari non mi ha mai potuto vedere . Voglio ringraziare ognuno di voi perché avete fatto parte tutti quanti
Formula: le conferme
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onferme sulla formula delle promozioni in A e delle retrocessioni in Lega Pro: non cambiano le promozioni dirette, che restano due, ad appannaggio di prima e seconda classificata; resta identica la “forbice” che promuove direttamente la terza, facendo decadere i playoff se il distacco dalla quarta è superiore a 9 punti. restano invariati i criteri di retrocessione: le ultime tre scendono dirette in Lega Pro, la quartultima è condannata se il distacco dalla quintultima supera i 4 punti. Altrimenti si gioca fra le due la doppia sfida playout.
Formula: le novità
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ovità sugli eventuali playoff: se il margine fra terza e quarta è di 9 punti o inferiore, allora può estendersi fino a un massimo di 6 il numero di squadre che concorrono per centrare il terzo posto in Serie A. In questo caso, il numero delle squadre che partecipano ai playoff è stabilito dal cosiddetto “perimetro”, determinato da 14 punti di massimo distacco dalla terza classificata: Se nel “perimetro” entrano 6 squadre (dalla terza all’ottava comprese) si gioca un turno preliminare di sola andata (sul terreno della meglio piazzata, che in caso di parità passa senza rigori): 5a vs 8a e 6a vs 7a; nelle semifinali la vincente 6a-7a sfida la 3a e la vincente 5a-8a sfida la 4a (doppia sfida andata e ritorno; in caso di parità: niente supplementari, passa la meglio piazzata). Con lo stesso format delle semifinali si gioca anche la finale fra le due vincenti che mette in palio la Serie A. Se nel “perimetro” entrano 5 squadre (dalla terza alla settima), allora il turno preliminare in gara unica si gioca fra 6a e 7a; chi passa sfida la 3a nella prima semifinale, mentre l’altra è fra 4a e 5a; poi la finale tra le vincenti. Se nel “perimetro” entrano 4 squadre (dalla terza alla sesta), decade il turno preliminare e la formula è quella degli ultimi anni (semifinali andata e ritorno: 3a vs 6a e 4a vs 5a; finale andata e ritorno tra le vincenti). Se nel “perimetro” entrano 3 squadre (dalla terza alla quinta), la 3a attende direttamente in finale la vincente dell’unica semifinale fra 4a e 5a; Se nel “perimetro” entrano solo 2 squadre (3a e 4a), si disputa esclusivamente la finale. della mia vita a Carpi. Voglio ringraziare i tanti compagni che negli anni si sono succeduti e con i quali ho condiviso la fatica e il sacrificio per ottenere risultati straordinari, e tutte quelle persone che mi hanno aiutato a diventare un calciatore e una persona migliore. Grazie anche alla gente di Carpi che mi ha voluto bene e che ho avuto la fortuna di conoscere, alla gente di questa terra
che ho visto tremare ma mai mollare. Grazie a chi, sempre e comunque, ha creduto in me a prescindere da schemi, categoria o minutaggio. Grazie anche a chi, con il suo comportamento, ha fatto capire a me quanto sono Uomo. Purtroppo il calcio è una scienza strana, riesce a regalarti emozioni straordinarie dentro e fuori da un rettangolo verde ma al contempo sa essere cinico e brutale. Vado via da una città che è diventata la mia seconda casa e dove lascio un pezzo del mio cuore, da dove mai avrei voluto partire ma dove sicuro tornerò per ritrovare degli amici e sentirmi ancora un po’ a casa. Forza Carpi. Marco Perini”. Grazie di tutto, “Enciclopedia”. E in bocca al lupo, di cuore. Enrico Gualtieri
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he Girls Are Back, le ragazze sono tornate. Dopo una lunga estate di presentazioni si avvicina il momento dell’esordio sul campo e, con esso, l’apertura della campagna abbonamenti. Fino a venerdì 11 ottobre, infatti, si è aperta la prima fase di sottoscrizione delle tessere per la stagione 2013/14: è quindi possibile prenotare il proprio abbonamento presso tutte le filiali della Banca Popolare dell’Emilia Romagna. Successivamente, si aprirà una seconda fase in cui la sottoscrizione di abbonamenti potrà essere effettuata esclusivamente presso la segreteria della società L•J Volley, ubicata all’interno del palazzo dello sport PalaCasaModena G.Panini di Modena (Stefania Borri – telefono 059.7133930 oppure segreteria@ljvolley.it). E’ con grande gioia che il presidente di L•J Volley, Vannis Marchi, annuncia l’inizio della campagna: “siamo contenti di aver riportato la pallavolo femminile a Modena, è un progetto questo a cui io e mio fratello teniamo molto, quindi la campagna abbonamenti è sicuramente un passo importante nel percorso che ci porterà a scendere finalmente in campo nelle prossime settimane. Siamo convinti che staff tecnico e squadra possano fare molto bene sul campo, speriamo quindi che anche il pubblico ci segua con affetto e calore”. Dello stesso tenore anche il pensiero del general manager, Carmelo Borruto: “ringrazio i fratelli Marchi e la Liu Jo per aver dato vita al sogno di riportare la pallavolo femminile in città e per averci dato la possibilità di lavorare in modo professionale in questi mesi.
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uonano la carica i colpi grossi del mercato della Cec Universal Volley, alle prese da giorni con la preparazione pre campionato. Già leaders del gruppo che si sta allenando agli ordini di coach Molinari, sono i due nuovi arrivi di peso del mercato, Pier Vito Insalata e Luca Porcellini. Obiettivo stagionale per entrambi: diventare punti di riferimento importanti di una squadra molto giovane. “Sento la responsabilità di essere un esempio per tutti i ragazzi della squadra. Voglio trasferire a loro la mia mentalità, quella del lavoro duro e quotidiano, l’unica che paga davvero”. Per il centrale che ha tante Serie A all’attivo e ha vinto lo scudetto con Piacenza, “i risultati per l’Universal arriveranno sicuramente. Abbiamo la fortuna di lavorare in una società molto
L•J Volley - Al via la campagna abbonamenti
Le ragazze son tornate
Dopo tanto lavoro dietro le quinte ci avviciniamo al momento in cui inizierà la pallavolo giocata, la squadra ha iniziato da un paio di settimane a lavorare sul campo e abbiamo avuto il piacere di notare già un grande interesse del pubblico sempre presente a tutti gli allenamenti. Speriamo che questo si possa riflettere già dalla sottoscrizione degli abbonamenti per i quali pensiamo di aver attuato una giusta politica per quanto riguarda i prezzi
e la valorizzazione dello spettacolo che avverrà ogni domenica sul campo. Come detto più volte, il nostro obiettivo sarà quello di rientrare fra le prime quattro squadre del lotto e poi vedere cosa succederà. La pallavolo a Modena merita di più, merita uno spettacolo di alto livello sia per quanto riguarda il femminile che il maschile. Chiediamo quindi supporto e fiducia al nostro pubblico, consci che la squadra farà il massimo per portare, par-
tita dopo partita, settimana dopo settimana, sempre maggiore entusiasmo”. La responsabile marketing e comunicazione Simona Piccinini, invece, spiega le linee guida e gli aspetti tecnici della campagna: “la creatività della campagna abbonamenti Liu Jo Modena si basa su un concetto chiaro e diretto: le ragazze sono tornate! Il claim nasce dalla volontà di rassicurare il nostro pubblico che la squadra c’è, è pronta a lottare su ogni
Pallavolo Maschile - Cec Universal Volley
La carica dei Big! Luca Porcellini
Vito Insalata
pallone partita dopo partita e non vede l’ora di giocare. Sono certa che regaleremo emozioni, spettacolo e scenderemo in campo per dare sempre il massimo ma, allo stesso tempo, contiamo anche sul sostegno di tifosi e appassionati che invito da subito a sottoscrivere l’abbonamento per avere un PalaPanini caldo e pronto a entusiasmarsi insieme a noi. Ringrazio l’agenzia di comunicazione Tracce che ci ha supportato con tutta la propria esperienza
Abbonamenti e prezzi - Tribuna Liu Jo Sport (posti Pari - NUMERATI): euro 500 (intero) - Parterre (posti Pari e Dispari NUMERATI): euro 130 (intero) – euro 110 (ridotto) – euro 70 (ridottissimo) - Distinti (Primo anello - NUMERATI): euro 90 (intero) – euro 70 (ridotto) – euro 50 (ridottissimo) - Gradinata (NON numerata): euro 70 (intero) – euro 50 (ridotto) – euro 40 (ridottissimo) - Curva Ghirlandina (Curva tifosi di casa – NON numerata): euro 50 (intero) – euro 40 (ridotto) – euro 30 (ridottissimo). Gli abbonamenti a prezzo ridotto potranno essere sottoscritti esclusivamente da: giovani dai 15 ai 18 anni compiuti, universitari, residenti zone colpite dal sisma. Gli abbonamenti a prezzo ridottissimo potranno essere sottoscritti da: ragazzi dai 7 ai 14 anni compiuti e Over 65
e professionalità nell’ideazione della campagna la quale sarà veicolata su tutti i principali media locali. Stiamo offrendo al nostro pubblico un pacchetto all inclusive che darà diritto a tutti di assistere a ogni partita casalinga che la Liu Jo Modena disputerà al PalaPanini. Abbiamo mantenuto anche una forte attenzione verso le famiglie e i giovani. Soprattutto per quanto riguarda i ragazzi, ci siamo posti l’obiettivo di avvicinarli al mondo del volley e, quindi, abbiamo in progetto una serie di iniziative legate alle scuole con agevolazioni nell’ingresso alle nostre partite. In generale, però, puntiamo anche a un maggior coinvolgimento di tutti i nostri fan e, per questo, stiamo studiando varie opzioni. Essendo il primo anno di vita del nostro club, inoltre, non è prevista alcuna prelazione per i vecchi abbonati”. organizzata – ha commentato – per cui, diamoci un po’ di tempo e faremo grandi cose”. Anche a Luca Porcellini, la sfida del gruppo giovane piace: “i miei nuovi compagni hanno tutti dai 10 ai 15 anni in meno di me, lavorare bene per far venire a galla tutto il loro potenziale è importante. Con la squadra e l’allenatore mi trovo benissimo”, ha commentato il martello di Forlì arrivato dal Porto Ravenna. “Sono entusiasta di abbracciare il nuovo progetto della società in cui puntiamo ad arrivare in A in tre anni”. Luca Porcellini al Palazzetto Enzo Ferrari ha già vinto la Coppa Italia e, l’anno scorso, è stato il giocatore decisivo dello scontro diretto per il secondo posto. “E’ un palazzetto dove ho fatto sempre benee mi dà soddisfazioni. Qui continuerò a vincere”.
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Sabato 7 e domenica 8 settembre in zona Laghi Curiel a Campogalliano si terrà il 15° Motoraduno Campo dei Galli
I Galli in visita all’Accademia
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orna il tradizionale appuntamento con il motoraduno organizzato dal Campo dei Galli, motoclub nato nel 1994 in onore della casa costruttrice di motocicli Guzzi e dalla passione di un gruppo di amici. Il club - che annovera circa 80 soci ed è presieduto da Mario Bonaccini - anche quest’anno non ha voluto arrendersi di fronte alle difficoltà legate al complesso periodo di crisi e ha organizzato il suo 15° motoraduno, aperto a moto e scooter di tutte le marche, moderne e d’epoca. L’appuntamento si svolgerà sabato 7 e domenica 8 settembre in zona Laghi Curiel, a Campogalliano. Numerosi gli appuntamenti che si svolgeranno nel verde del parco Fluviale del Fiume Secchia, col patrocinio del Comune di Campogalliano. Si parte il 7 settembre, a partire dalle 9, con le iscrizioni, alle 12,30 pranzo libero, dopodiché, intorno alle 16, è previsto un giro turistico e la visita agli stabilimenti della Cooperativa Bilanciai di Campogalliano, alle 20 grigliata mista per tutti e musica dal vivo. Domenica 8 invece, alle 9 è prevista la partenza per una visita all’Accademia Militare di Modena, vera e propria chicca dell’edizione. All’interno del Motoraduno sarà ospitata anche la decima edizione de Il giorno delle dinamo: incontro ufficiale del Moto Guzzi V7 Club Italia - Cilindri Italiani.
Le offerte sono arrivate dagli attuali gestori dell’impianto, il Circolo Tennis Carpi, e da Uisp Modena insieme alla Pol. Saliceta San Giuliano
Circolo Tennis: due i concorrenti
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ei giorni scorsi si sono conclusi i termini per la presentazione delle offerte relative al Bando di gara per l’affidamento e la gestione del Circolo tennis comunale e i relativi interventi di manutenzione straordinaria e migliorie utili a migliorarne la funzionalità. Due le offerte pervenute agli uffici municipali di Carpi, entrambe valutate ammissibili sotto il profilo dei requisiti tecnici. Nei prossimi giorni la Commissione valutatrice aprirà le buste contenenti le proposte tecniche gestionali e fisserà la data per l’apertura in seduta pubblica delle offerte economiche da cui risulterà l’aggiudicatario della gara. Il canone di concessione annuo a base di gara e soggetto al rialzo ammonta a 1.000 euro più Iva mentre la durata è di 10 anni, aumentabile a 15 in sede di proposta tecnico gestionale. Le offerte sono arrivate dagli attuali gestori dell’impianto, il Circolo Tennis Carpi, e da Uisp Modena insieme alla Polisportiva Saliceta San Giuliano sempre di Modena.
La Sezione Atletica della Patria riprende l’anno sportivo alla grande
Atleti carpigiani protagonisti
In foto gli atleti carpigiani col campione olimpico Felis Sanchez
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tleti carpigiani impegnati nei raduni tecnici regionali e subito protagonisti in occasione del Meeting internazionale di Padova di domenica 1° settembre, con la rappresentativa regionale dell’Emilia Romagna. Nelle staffette 4x100 metri hanno dato il proprio contributo gli atleti in forza alla Patria, Simone Pettenati, Valentina Sanguedolce ed Elena Venturi Degli Esposti. La Staffetta Maschile termina al secondo posto, mentre quella Femminile chiude al quarto.
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