Settimanale di
14 settembre 2012
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti ANNO XIII N. 32
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“io sto con renzi”
Il ciclone Renzi scuote il Pd. Ha fatto le prove generali a Modena, alla festa del partito, in una delle federazioni più grandi. E ne è uscito con la consapevolezza che in queste primarie non parte certo battuto. C’è già chi ha deciso di sostenerlo, anche a Carpi. A parlare è Roberto Arletti.
Roberto Arletti e Matteo Renzi Maria Capone
Carlotta Paltrinieri
Rossella Po
una donna a capo del leonardo da vinci
angelo Po: aggrediamo la crisi, investendo
motus chiude ma gli ex lavoratori non ci stanno
negli states per insegnare l’italiano
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Libri
da non perdere!
Obbedienza e libertà - Di Vito Mancuso Sono i tanti secoli di storia della Chiesa dominati dalla logica del potere che presentano ora all’intelligenza cattolica un conto molto salato, accatastando, accanto ai più sublimi concetti e a un’interrotta sequenza di santità, un variegato miscuglio di dogmi, ipocrisie, precetti, tatticismi...
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Cos’è più importante nella vita di un essere umano, l’obbedienza o la libertà?”. Il nuovo saggio di Vito Mancuso, teologo ed editorialista de La Repubblica, parte da questo interrogativo. Obbedienza e libertà. Critica e rinnovamento della coscienza cristiana, edito da Fazi, è una riflessione lucida che tenta di far chiarezza su questo paradosso cristiano e, al contempo, ne cerca il superamento attraverso una teologia libera e rinnovata. Il messaggio lanciato da Mancuso è chiaro: libertà e religione non devono più essere viste come alternative. Obbedienza e libertà non sono due principi antitetici. Nel saggio l’autore sviluppa un vero e proprio “discorso sul metodo” fondato non più sul principio di autorità, bensì su quello di autenticità per cui la prima indispensabile condizione è la libertà della mente, la “nostra più grande ricchezza”, scrive il teologo. Il saggio affronta tutti i diversi argomenti della teologia, uniti da una stessa tensione della mente che si orienta verso la verità, senza aver paura di mettere in discussione dogmi consolidati. Ma possono convivere libertà e precetti incontrovertibili? Per Mancuso la risposta è sì: “occorre capire il senso dei dogmi, soppesarli, verificarli. Se tali precetti favoriscono l’incontro con l’altro, con la realtà... allora possiamo farli nostri e la coscienza diventa libera se, al contrario, costituiscono un ostacolo alla vita, allora vanno superati. Nella vita è importante avere regole e punti fermi - per la comprensione e il comportamento - ma questi non devono mortificare la libertà, bensì ossere orientativi alla costruzione del giudizio della coscienza”. L’obiettivo è alto - e arduo - una fede all’altezza dei tempi e una concezione evolutiva della verità: una verità esistenziale che, scrive l’autore, sta nell’incontro, nella relazione, “il respiro vero della vita vera”. Vito Mancuso invita a indagare, a interrogarsi. Porre l’eresia al centro della fede è fondamentale (“l’eresia è lo spirito inquieto dell’indagine”). Ma allora perchè la Chiesa si rinchiude in se stessa, sottraendosi alla propria missione evangelica? La risposta dell’autore è che si tratta del timore di confrontarsi con quella parte di sé, del suo passato ma anche del suo presente, che la trascina in basso, portandola a preferire alla parola di Cristo quella dei suoi persecutori a rinnegarlo e a rinchiuderlo in una cella come fa il Grande Inquisitore di Dostoevskij. Il Cristianesimo deve trovare il coraggio di affrancarsi dal suo passato, riformandosi nel profondo. Solo incorporando quell’esigenza assoluta di verità - “La verità è avanti tutte le cose, è con tutte le cose, è dopo tutte le cose”, affermava Giordano Bruno - scelta dagli eretici come propria ultima testimonianza, la chiesa potrà tornare a essere della gente e con la gente. Bellissima la meditazione che l’autore fa del motto episcopale del cardinal Martini, recentemente scomparso, Pro veritate adversa diligere. “Occorre essere contenti nelle contraddizioni: la vita è un impasto di contraddizioni. Amare la verità è amare la vita”, scrive l’autore. Vero manifesto della teologia di Mancuso, Obbedienza e libertà lancia un messaggio inequivocabile: da un lato la Chiesa deve liberarsi della superata visione del mondo insita nella sua dottrina, dall’altro il mondo laico deve tornare a interrogarsi sui grandi orizzonti della ricerca spirituale. E la strada che il teologo traccia per avvicinarsi a una condizione sempre più libera è quella di praticare il bene, poiché “chi fa il bene si libera, chi non lo fa, rimane servo”. Mancuso discuterà insieme al teologo carpigiano Brunetto Salvarani nella cornice della Festa del Racconto di Carpi, il prossimo 30 settembre. Jessica Bianchi
Frase della settimana...
“Alla fine sarà il popolo del Centrosinistra che deciderà democraticamente quali siano i contenuti più convincenti per riformare questo Paese e le spalle più solide a cui affidare la responsabilità di candidato alla guida del Governo”. Commento del segretario provinciale del Pd Davide Baruffi, su Matteo Renzi, sindaco di Firenze e ospite della Festa provinciale del Pd a Ponte Alto.
Tra le righe...
Prendetela con filosofia...
L
’ennesimo ministro si è recato nel nostro territorio senza nemmeno considerare quella che abbiamo ribattezzato la bella dimenticata del cratere... La povera Carpi infatti, non è stata considerata degna di una fugace visitina da parte del ministro all’Istruzione Francesco Profumo che, domenica 9 settembre, nonostante un’agenda fitta di impegni, ha trovato il tempo persino di inaugurare la nuova scuola materna di Soliera. Checché se ne dica, la Corte dei Pio, è certamente lungi dall’essere considerata città d’arte quindi, i casi son due, o ci si capita per sbaglio - Capri si sa ci ha regalato un pugno di turisti nel corso del tempo - oppure ci si giunge su invito. Per quanto nobile sia stato il taglio di un nastro in una scuola materna, un interrogativo giunge però spontaneo: la presenza di un membro del Governo nella nostra Carpi terremotata non avrebbe forse rappresentato un segno di vicinanza per quei poveri Cristi che non hanno più un tetto sulla testa? Consci che, difficilmente, il Ministro avrebbe potuto di sua iniziativa raggiungere la nostra amata città, voglioso di ammirare la Corte che fu di Alberto III Pio, allora non resta che una sola, amara, conclusione: nessuno lo ha invitato. E ci mancherebbe, cosa sarebbe dovuto venire a vedere d’altronde, qui non è mica successo niente. Vadano pure a Cavezzo, a Mirandola, a Finale... là sì che c’è stato il terremoto! Cari signori non preoccupatevi se a Carpi non sono venuti nè il Papa, nè il Dalai Lama. E nemmeno il presidente della Repubblica, il premier Monti, i ministri Cancellieri, Profumo e chi più ne ha più ne metta... anche noi avremo il nostro momento di gloria, quando a Carpi - dove nulla è accaduto, come a Modena e a Sassuolo - arriverà l’armata dei filosofi! Almeno Marc Augè & C. ci faranno prendere tutte queste “dimenticanze” con filosofia...
Jessica Bianchi
Foto della settimana
Luigi Conte e la moglie Giovannina, carpigiani d’azione, ma originari della Basilicata, in agosto, tornati nella loro terra, vestiti con le magliette di Radio Bruno, Teniamo Botta, hanno partecipato a una sagra organizzata dalla Pro Loco del paese. Il denaro raccolto servirà a sostenere la scuola materna di Rovereto.
Il graffio
La Iena
Prorogato l’accordo con gli albergatori per garantire la sistemazione degli sfollati fino al 31 ottobre. Di questo passo i terremotati resteran sì senza casa, ma almeno avranno la settimana bianca assicurata... attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Federico Campedelli, Francesco Palumbo, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.
IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini
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REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 24/A CARPI Tel. 059 645566 - Fax 059 642110 jessica@radiobruno.it, liliana@radiobruno.it COOPERATIVA RADIO BRUNO arl Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 12 settembre 2012
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l bilancio della Diocesi di Carpi a oltre 100 giorni dal sisma è a dir poco impietoso: soltanto 4 delle 49 chiese presenti sul territorio sono agibili (Quartirolo, Corpus Domini e San Giuseppe, insieme alla chiesa della Sagra, messa a disposizione dal Comune di Carpi per la comunità della Cattedrale e le celebrazioni diocesane) e solo per pochissimi edifici sarà possibile un recupero in tempi relativamente brevi. I danni ammontano a circa 460 milioni di euro: una cifra che allontana sensibilmente il momento in cui i fedeli potranno riappropriarsi dei “propri” luoghi di culto e di preghiera. A partire dalla Cattedrale cittadina. “Carpi respira con due polmoni, - ha dichiarato il vescovo, monsignor Francesco Cavina - l’ospedale e il Duomo; mentre rientravano sempre più reparti all’interno del Ramazzini, i lavori di messa in sicurezza della cattedrale (spesa stimata: 500mila euro) che, lo ricordiamo, hanno portato alla chiusura di un intero isolato del centro storico, stanno proseguendo, con nostra grande gioia”. Un’impresa ardua che prevede più fasi. Attualmente la Cmb sta provvedendo alla messa in sicurezza della cupola e della facciata per evitare ulteriori crolli e infiltrazioni di acqua piovana. Tali opere risultano particolarmente complesse per la difficoltà di raggiungere la cupola centrale che sarà sottoposta a una cerchiatura su più livelli, sia sull’esterno che sull’interno, con il ripristino delle murature distrutte. Si provvederà anche alla messa in sicurezza della facciata e delle zone di tetto lesionate dal crollo dei decori, attraverso la realizzazione di una copertura provvisoria delle porzioni mancanti. “Reperire una ditta non è stato facile - continua il vescovo - per la complessità dell’intervento e per la volontà di non mettere in pericolo gli operai. In caso di scosse importanti infatti, trovarsi all’interno di una chiesa mastodontica come il Duomo, potrebbe comportare conseguenze davvero disastrose”. In un contesto di grande precarietà, anche per il perdurare delle scosse, ha poi sottolineato Marco Soglia, coordinatore tecnico della Diocesi per la ricostruzione, la Curia non si è mai fermata. “Diocesi, Comuni e Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici continuano a operare in stretta collaborazione, al fine di trovare le soluzioni più efficaci e in tempi brevi per poter eliminare al più presto le situazioni di pubblico pericolo e affinché si ripristini una vita ordinaria nelle realtà territoriali colpite”. Al momento sono in corso di definizione progetti che consentano di ottenere l’agibilità per una decina di chiese non eccessivamente danneggiate che potrebbero entrare nelle tranches di finanziamento per la ricostruzione, previste nel biennio 2012-2014. Terminata la fase delle opere provvisionali - interne ed esterne - di messa in sicurezza si dovrà infatti passare a quella di riparazione e ricostruzione: un vero e proprio punto interrogativo. “Il nodo cruciale sono i fondi statali”, ammette amaramente l’economo diocesano, Stefano Battaglia. Impensabile che la Diocesi possa avere le forze per far fronte autonomamente a 460 milioni di euro
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Il bilancio della Diocesi di Carpi a oltre 100 giorni dal sisma è a dir poco impietoso: soltanto 4 delle 49 chiese presenti sul territorio sono agibili e solo per pochissimi edifici sarà possibile un recupero in tempi relativamente brevi. I danni ammontano a circa 460 milioni di euro: una cifra che allontana sensibilmente il momento in cui i fedeli potranno riappropriarsi dei “propri” luoghi di culto e di preghiera
Quando torneranno a suonare le campane?
In alto la Chiesa di Rovereto. In basso, da sinistra, Angela Castagno, don Carlo Malavasi, Francesco Cavina, Marco Soglia, Stefano Battaglia e Benedetta Rovatti
Muri feriti
A In arrivo 7 centri di comunità
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Novi l’emittente cattolica Telepace ha donato una chiesa prefabbricata in legno da 250 posti, inaugurata lo scorso 15 agosto. “Mai vista tanta gioia, dopo il sisma che ci ha colpiti. Credenti e non mi hanno avvicinato per condividere la loro felicità nel risentir suonare le campane”, ha sottolineato monsignor Cavina. “Questo terremoto ha demolito certezze e la ricostruzione deve essere anche interiore: morale e spirituale. La gente ha bisogno di sentire parole capaci di dare conforto, affinché le ferite dell’anima possano iniziare a guarire. Denari, potere, ricchezza... han perso valore. Un’unica domanda resta: perchè è accaduto? Oggi più che mai è necessario misurarsi con tali interrogativi” e, di conseguenza, ripensare la propria scala di valori. Altri progetti per la realizzazione di nuove chiese sono in corso di definizione a Concordia, Rovereto e Vallalta. “Caritas Italiana - ha poi aggiunto don Carlo Malavasi, vicario generale - mette a disposizione della Diocesi di Carpi 7 centri di comunità, strutture polivalenti - non solo per la liturgia - che possono accogliere da un minimo di 70 a un massimo di 500 persone, a seconda delle dimensioni, e che possono ospitare aule per incontri, una cappella e uno spazio da adibire ad abitazione provvisoria del parroco, nel caso non abbia dove risiedere. La suddivisione degli spazi verrà progettata per rispondere alle esigenze specifiche di ciascuna comunità. Tali strutture verranno collocate in prossimità delle parrocchie maggiormente danneggiate dal sisma. Siamo in attesa che i comuni diano permessi e autorizzazioni per le installazioni delle strutture che dovranno rimanervi presumibilmente per lungo periodo, dovendo sostituire chiese distrutte o fortemente lesionate”.
di danni e, a causa degli incerti stanziamenti statali, è partita la ricerca di sostenitori privati attraverso collaborazioni e “adozioni” dei singoli monumenti, affinché il patrimonio storico-artistico della Diocesi di Carpi possa essere restituito alla comunità e, per quanto sarà possibile, la vita di fede possa riprendere nei luoghi originari. E la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi giocherà un ruolo importante nel ridar vita al patrimonio lesiona-
to? Sosterrà il ripristino della cattedrale di cui, nel 2015, ricorrerà il cinquecentenario della fondazione? “L’ente presiediuto da Gian Fedele Ferrari - spiega monsignor Cavina - ci sta già aiutando nel recupero della Scuola Sacro Cuore. Considerata l’entità del danno subito però, la ricostruzione non è pensabile né, tanto meno, fattibile senza il sostegno degli enti pubblici”. In questo momento, rilanciano dalla Fondazione “le priorità sono ospe-
dale, sociale e scuole. Considerate le dimensioni dell’emergenza post sisma infatti, la tutela dei beni storici e artistici, per quanto importante, passa in secondo piano”. E questo, in soldoni, significa che, con una buona dose di ottimismo, dovrà passare almeno un decennio, per sentir nuovamente cantare le campane, molte delle quali ancora sotto le macerie dei campanili... Jessica Bianchi
essere stati lesionati , oltre alle chiese, a Carpi vi sono anche, il Palazzo Vescovile, sede dell’abitazione e dell’ufficio di monsignor Francesco Cavina e di tutta la Curia diocesana, il Seminario (nel secondo e terzo piano, con le stanze dei seminaristi, le biblioteche, la Casa del Clero che ospita i sacerdoti anziani), il complesso dell’Oratorio Eden, al cui interno vi è anche la Scuola paritaria Sacro Cuore e i locali che consentono lo svolgimento di diverse attività educative e di pastorale giovanile, il Museo diocesano collocato nella chiesa di Sant’Ignazio, il Monastero e la chiesa di Santa Chiara, le chiese di San Bernardino da Siena e del Crocifisso. Oltre alle chiese, nei complessi parrocchiali, sono pericolanti i campanili e inagibili diverse canoniche, danneggiate molte scuole d’infanzia. Innumerevoli i santuari lesionati e le tante cappelle e oratori esistenti in tutto il territorio, luoghi di preghiera e devozione popolare.
Caritas Diocesana
Don Massimo al posto di Stefano Facchini
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l vescovo, monsignor Francesco Cavina ha nominato don Massimo Dotti, già rettore del Seminario e presidente della Fondazione Aceg, direttore della Caritas Diocesana di Carpi. Don Massimo prende il posto di Stefano Facchini, che il vescovo ringrazia per “l’impegno profuso in questi anni nello svolgimento del suo incarico e per le molteplici iniziative che hanno fatto della Caritas un punto di riferimento per
Stefano Facchini
Don Massimo Dotti
gli interventi caritativi, grazie al quotidiano impegno per far fronte a ogni forma di povertà e di ingiustizia”. Per quanto riguarda gli impegni di Caritas sul fronte dell’emergenza terremoto il vescovo ha confermato don Carlo Malavasi responsabile dei rapporti con la Caritas Nazionale, coadiuvato da Benedetta Rovatti.
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Dopo 26 anni di insegnamento, la professoressa di Informatica dell’Itis Leonardo da Vinci, Maria Capone è pronta per una nuova esperienza. Sarà lei, infatti, il nuovo dirigente scolastico dell’istituto tecnico carpigiano
Una donna a capo del Leonardo da Vinci D opo 26 anni di insegnamento, la professoressa di Informatica dell’Itis Leonardo da Vinci, Maria Capone è pronta per una nuova esperienza. Sarà lei, infatti, il nuovo dirigente scolastico dell’istituto tecnico carpigiano. “Mi sento come un neo diplomato: non ho ancora realizzato che, a partire dal 17 settembre, non sarò tra i banchi, davanti ai miei ragazzi. L’insegnamento mi mancherà di sicuro, se ci sarà qualche ora di supplenza da coprire, mi sacrificherò volentieri...”, scherza la neo “preside”. Come ha maturato la scelta di affrontare questa nuova sfida? “Negli ultimi tre anni ho maturato una preziosa esperienza in vicepresidenza, grazie alla quale mi sono avvicinata ai problemi di natura gestionale, decisionale e organizzativa dell’istituto e, allo stesso tempo, mi ha permesso di stringere numerose relazioni con le istituzioni e gli enti locali. Ho deciso di partecipare al Concorso per dirigenti scolastici dell’Emilia Romagna (1.400 i partecipanti per 153 posti) animata dal desiderio di migliorare qualcosa. Di mettermi alla prova”. Come hanno reagito i colleghi al suo cambio di ruolo? “I colleghi mi conoscono. Tra noi esiste un rapporto fiducia-
rio costruito in anni di lavoro comune e tutti loro sanno che il nuovo dirigente è ben conscio del contesto nel quale dovrà operare e questo è senz’altro fonte di sicurezza”. Quali sono le condizioni dell’istituto dopo il sisma? L’anno scolastico riprenderà regolarmente? “La parte più moderna dell’istituto era stata dichiarata parzialmente inagibile da Protezione Civile e Provincia di Modena ma sono già state effettuate tutte le operazioni di consolidamento che si erano rese necessarie dopo il sisma. Fortunatamente la struttura è solida e non ha subito crolli, le lesioni infatti hanno interessato solo alcuni muri divisori che sono stati rafforzati con reti metalliche e poi nuovamente intonacati. L’anno inizierà quindi regolarmente”. Quando verrà tolta l’inagibilità dalla palestra? “Il tetto della palestra - che non ha riportato danni - deve essere fissato alle pareti laterali. Le operazioni di ancoraggio previste dalla Provincia dovrebbero terminare, presumibilmente, intorno al 15 ottobre”. Dopo le dirigenze lampo targate Cotroneo (2010/2011) e Spaggiari (reggente nel 2011/2012), l’istituto avrà un dirigente che conosce le complesse dinamiche del Leonardo da Vinci, interessato an-
Maria Capone
che, come gli altri istituti tecnici e professionali, dal riordino dei cicli scolastici. Quali sono gli obiettivi primari che si pone? “Un fronte sul quale non possiamo più procrastinare è l’ammodernamento dell’istituto, relativamente alla dotazione tecnologica, come supporto alla didattica. Occorre avere più aule dotate di computer, Lim (ad oggi l’Itis ha tre lavagne interattive multimediali), per offrire un approccio didattico moderno in tutte le discipline, anche quelle letterarie, per dare risposte concrete ai ragazzi af-
fetti da disturbi specifici di apprendimento e, più in generale, per mantenere alto il livello di attenzione e l’interesse degli studenti. Daremo poi continuità a tutti i progetti d’eccellenza del nostro istituto: da Escorpio alle gare di Matematica, Fisica e Statistica, ai seminari di fisica e ai percorsi didattici annessi che hanno visto in questi anni la collaborazione con l’Enea. Proseguirà anche il nostro impegno all’interno del progetto europeo nato due anni fa per sviluppare un profilo corsuale specialistico per tecnici trasfertisti, in collaborazione
con le imprese che operano sul mercato globale e con i paesi partner (Italia, Norvegia, Germania, Austria e Gran Bretagna). Il corso IST (acronimo di International Service Technician, ovvero tecnico trasfertista internazionale) rappresenterà la base per corsi di formazione sviluppati dai singoli Paesi per i rispettivi tecnici. Il nuovo profilo si inserirà nel tradizionale corso di Meccanica e Meccatronica, ampliandolo e dotandolo di una valenza internazionale. Un modulo pilota sarà attivato all’inizio di quest’anno accademico. L’Itis si conferma anche quest’anno Test Center autonomo, sede di esami per Ecdl Core ed Ecdl CAD; di entrambe le certificazioni la preparazione è fatta in modo curricolare. E, ancora, consolideremo la nostra collaborazione con le varie associazioni di categoria del territorio (in particolare Lapam, Cna e Associazione Maestri del Lavoro), grazie alle quali ai nostri studenti viene offerta la possibilità di misurarsi col mondo del lavoro, entrando direttamente in azienda, di fare orientamento in entrata e in uscita e, ai più meritevoli, di ricevere borse di studio e riconoscimenti. Un altro obiettivo è quello di rendere la gestione scolastica maggiormente efficiente ed efficace, malgrado il progressivo calo di personale in forze alla scuola e le risorse
Inaugurata la nuova Scuola materna di Soliera alla presenza del Ministro dell’Istruzione Profumo
Una scuola green E ’ green la nuova Scuola materna di Soliera, inaugurata domenica 9 settembre, alla presenza del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Francesco Profumo, del sindaco di Soliera, nonché assessore all’Istruzione dell’Unione Terre d’Argine, Giuseppe Schena e del dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Soliera, Marcello Miselli. Alla cerimonia hanno partecipato anche numerosi cittadini che hanno ascoltato con interesse gli interventi delle autorità, in un clima di
generale entusiasmo per una struttura costruita secondo le più avanzate tecnologie antisismiche e di risparmio energetico. L’atmosfera di festa si è diffusa in breve tempo grazie alle musiche del Corpo bandistico Bruno Lugli di Soliera. A dare il via alla cerimonia è stato il dirigente Miselli che ha paragonato la scuola a un libro prezioso, appena acquistato, dal quale ci si aspetta molto e che si inizia a leggere con entusiasmo: “con lo stesso piacere si comincerà a lavorare nella scuola, ancora ignari di tutte le belle esperienze che tra
queste mura potranno essere vissute”. Schena ha invece sottolineato come l’edificio rientri nel piano energetico del Comune di Soliera per la riduzione delle emissioni di CO2, all’interno del protocollo Patto dei Sindaci. L’edificio si sviluppa su un unico piano che comprende quattro aule didattiche, un atelier, uno spazio giochi e un’area verde di circa 8mila metri quadrati. La scuola, a partire da lunedì 17 settembre, ospiterà 81 bambini di età compresa fra i 3 e i 5 anni. “Le istituzioni locali - ha proseguito il primo cit-
Schena e il ministro Profumo al taglio del nastro
Il ministro Profumo
tadino - credono fortemente nel valore dell’istruzione e cercano con ogni mezzo di sostenerla”. Il ministro Profumo dal canto suo ha ribadito come la scuola sia una struttura all’avanguardia, attenta alle normative antisismiche e al risparmio energetico e ha auspicato che in futuro non solo le
sempre più risicate, per garantire standard di qualità sempre più alti nel servizio reso agli studenti e alle famiglie”. L’Itis Leonardo da Vinci, complice la richiesta di tecnici sempre più specializzati da parte del mercato del lavoro registra un trend nel numero di iscritti? “Da due anni a questa parte abbiamo ben 9 prime classi e l’istituto ha un totale di circa 710 studenti”. Confermato il corso serale? “Certo, poichè crediamo sia un’opportunità importante per tutti coloro che hanno interrotto il proprio percorso di studi e vogliono acquisire le competenze necessarie per riposizionarsi su un mercato del lavoro sempre più esigente. Il corso ha anche un ruolo di integrazione sociale non trascurabile e, per tale motivo, vorrei stringere un legame più forte con l’Ente Locale, per pianificare una progettazione sinergica e dar vita a un percorso di integrazione sempre più articolato. Lo scorso anno, avevamo messo a disposizione delle associazioni di volontario delle aule per fare corsi di alfabetizzazione serale alla lingua italiana: una strada che, con lo sforzo congiunto di tutti, potrebbe dare risposte a una fascia importante della cittadinanza”. Jessica Bianchi
scuole, ma anche l’edilizia in generale, possa dotarsi di sistemi per produrre energia alternativa. “Strutture come queste - ha concluso Francesco Profumo - contribuiscono a migliorare il livello dell’istruzione, fornendo alle nuove generazioni un futuro di qualità”. Domenica 9 settembre è stata inaugurata anche la nuova pista ciclabile (850 metri) che collega Soliera alla frazione Appalto. Per celebrare l’avvenimento è stata organizzata una biciclettata che si è conclusa a Sozzigalli con un piacevole rinfresco. Una giornata insomma all’insegna della tutela dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile. Francesca Desiderio
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artedì mattina, 70 studenti delle classi terze e quarte di quattro istituti superiori carpigiani – Fanti, Meucci, Cattaneo e Vallauri – hanno partecipato alla terza edizione della Caccia al tesoro in bicicletta, organizzata dalle psicologhe Federica Benatti e Simona Diana. I ragazzi sono stati suddivisi in piccoli gruppi eterogenei, composti da studenti appartenenti a diverse realtà scolastiche, al fine di promuovere la socializzazione. L’attività ha preso il via con la consegna a ciascun gruppo di un biglietto contenente una descrizione allusiva di uno specifico servizio o luogo di aggregazione giovanile verso il quale i ragazzi si sono recati dopo averlo identificato. Una volta arrivato, il gruppo è stato accolto dal personale
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all’inizio di quest’anno scolastico, Stefano Benatti, responsabile del Centro educativo ArServizi di Carpi, che da anni progetta e realizza laboratori espressivi nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria volti a integrare e ad arricchire l’attività didattica, invita alunni e studenti ad accostarsi in modo creativo all’ambiente in cui vivono attraverso l’esperienza dell’arte ceramica. Un percorso che, a partire dall’assunzione corretta
Il 17 settembre avvio regolare dell’anno scolastico. Numerosi però gli alunni che dovranno essere ricollocati a causa del perdurare dei cantieri
A Carpi si torna a scuola: sì, ma dove?
Scuola M. Fanti - Succursale A. Pio
L
’Unione delle Terre d’Argine in occasione dell’avvio dell’anno scolastico ha emesso una nota stampa per aggiornare le famiglie sulle condizioni degli edifici scolastici statali dopo gli interventi effettuati in seguito al sisma e per fare il punto sui plessi che invece non saranno disponibili a partire dal 17 settembre e che quindi implicano una ricollocazione degli alunni. Nel Comune di Carpi, per le Scuole d’Infanzia Andersen, Albertario, Arca di Noè, Berengario, Bollitora, Cibeno, Meloni, Pascoli e Sergio Neri, così come per le Scuole Primarie Colonnello Lugli, L. Gasparotto, Leonardo Da Vinci e Rodari sarà possibile un avvio regolare. Per quanto riguarda la Scuola d’infanzia Marchiona invece, il cantiere per ospitare i piccoli di 4 e 5 anni nel nuovo edificio scolastico di via Tonelli, in precedenza sede del Centro Giochi Scubidù, terminerà entro il 30 settembre quindi, per le famiglie che ne faranno richiesta, sarà organizzato un servizio alternativo presso il plesso della Scuola Primaria Rodari dal 17 settembre al 1° ottobre. La Scuola Primaria A. Frank ancora interessata da lavori nella sezione della palestra e delle aule ubicate sopra di essa, l’avvio sarà regolare ma con una organizzazione a doppio turno. Nelle Scuole Primarie C. Collodi, G. Verdi e G. Pascoli i cantieri termineranno entro il 17 settembre ma alle Pascoli il servizio verrà riorganizzato con la Scuola Primaria Fanti attraverso una diversa articolazione
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Il prezzo dell’Olimpo... oraria. All’interno della Scuola Primaria M. Saltini il cantiere è già terminato e l’istituto ospiterà temporaneamente anche i ragazzi della Scuola Primaria Martiri della Libertà di Budrione i cui lavori di risistemazione si protrarranno sino a gennaio 2013. Le opere di ripristino alla Scuola Primaria S. Pertini dovrebbero concludersi entro il 24 settembre - a eccezione della palestra e delle aule ubicate sopra - ma l’attività didattica inizierà il 17 settembre in orario pomeridiano presso la Scuola Secondaria di primo grado G. Fassi. Sulla Scuola Primaria Don Milani - ad oggi, mercoledì 12 settembre - non vi è ancora nulla di certo: il cantiere infatti terminerà entro la fine di settembre ma la scuola non ha ancora comunicato quale soluzione
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e l’ha fatta. Il governatore dell’Emilia Romagna Vasco Errani ha riaperto tutte le scuole del cratere dove l’anno scolastico inizierà regolarmente il 17 settembre. Su Tempo del 3 agosto avevamo definito l’impresa ‘titanica’. “Dovesse riuscirgli - si legge nell’articolo - avrebbe una risonanza senza precedenti dal punto di vista mediatico. La cosa avrebbe davvero dell’ incredibile, a poco più di tre mesi dal terremoto e, agli occhi dei più, Errani avrebbe diritto a un posto nell’Olimpo”. Occorre ricordare che su 429 edifici a uso scolastico nelle quattro province emiliane interessate dal sisma, 191 sono risultati agibili, 152 temporaneamente o parzialmente inagibili (esiti B e C), 9 temporaneamente inagibili e da riverificare in modo più approfondito (D), 65 inagibili (E) e 12 inagibili per rischio esterno (F). Per raggiungere l’obiettivo si sono attivate tutte le risorse possibili e non è escluso che le nostre comunità siano chiamate a rendere disponibili spazi alternativi. Centri sportivi, circoli anziani, palestre, pizzerie, così come a Mirandola, potrebbero diventare temporaneamente sede di lezioni in attesa dei container o dell’agibilità degli istituti. Nulla di strano che si cominci affrontando qualche situazione di precarietà: la scuola si appresta ad aprire superando i disagi ma con la consapevolezza che il futuro dei giovani è un obiettivo primario. Insomma, un lento ritorno alla normalità ma le criticità sono evidenti. Ci sono scuole in cui sono ancora in corso i lavori, ragazzi costretti alla frequenza pomeridiana, genitori che si collegheranno venerdì sera al computer per sapere se e dove ricominceranno le lezioni lunedì, famiglie costrette a riorganizzarsi perché i figli saranno a casa al mattino, attività pomeridiane (sport, musica, tempo libero) in tilt a causa di questo complicato inizio d’anno. Insomma il caos dilaga, che sia questo il prezzo dell’Olimpo? Sara Gelli
70 studenti delle classi terze e quarte dei quattro istituti superiori carpigiani hanno partecipato alla Caccia al tesoro in bicicletta, organizzata dalle psicologhe Federica Benatti e Simona Diana
competente che ha illustrato, in un lasso di tempo di dieci minuti, le caratteristiche, le funzioni e le attività offerte. Ciascun servizio ha poi regalato gadget e materiale informativo. Inoltre, in ogni sede, è stato consegnato un nuovo biglietto con riferimenti a un altro servizio verso cui gli studenti hanno proseguito la caccia. Sono stati complessivamente nove i luoghi di interesse giovanile coinvolti: Liceo, Casa del Volontariato, pista di atletica, Scazza, Consultorio, educatori di strada, Ventanni, Informa Giovani, Biblioteca Loria, Teatro e Mac’è. L’iniziativa si è svolta in collaborazione con il Servizio di Psicologia Area Nord dell’Ausl di Modena e l’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Carpi. M.M.
Da settembre, il centro educativo ArServizi di Carpi, luogo di idee per la scuola, utilizzerà l’arte per riavvicinare bambini e ragazzi all’ambiente sisma di maggio. Nato da richieste di alcuni docenti e genitori, il percorso mantiene le caratteristiche che da sempre contraddistinguono le proposte del centro: un’esperienza divertente ma strutturata in un contesto rassicurante all’interno del quale esprimere ed elaborare le difficoltà per sentirsi protetti e scoprire
di non essere soli. ArServizi utilizza da sempre l’arte quale elemento mediatore nella relazione educativa. Da quest’anno nuove idee si sono fatte strada in risposta a bisogni emersi nel territorio. Laboratori d’Arte, Artigianato, Musica, Teatro e Cinema permetteranno a bambini e ragazzi di riscoprire il presente attraverso il recupero dell’arte, della storia e degli antichi mestieri che hanno segnato la vita dell’uomo. Per informazioni: www.arservizi.org.
tecniche rieducative dell’equilibrio. Il modello di cure adottato a Carpi infatti, è utilizzato, a oggi, in tutto il mondo. L’equilibrio è una funzione fondamentale che, grazie al labirinto dell’orecchio (la struttura che lo regola), consente a ogni persona di imparare a reggersi in piedi, camminare e spostarsi al buio. I disturbi legati a questa
funzione (dall’insicurezza sino alle vertigini), di cui si parlerà durante la trasmissione Elisir, sono molto diffusi e, in casi particolari, possono essere fortemente debilitanti. L’Unità Operativa diretta dal dottor Guidetti è forse il centro con il maggior numero di persone visitate annualmente per disturbi legati all’equilibrio: si parla di circa 12mila prestazioni eseguite ogni anno (4mila pazienti provenienti da tutta Italia).
La sfida di crescere informati e consapevoli
La nostra terra tra le mani
delle regole del fare arte ceramica e delle infinite possibilità espressive dell’argilla, del gioco e della fantasia possa far riavvicinare alla nostra terra, quale ambiente di vita. Il laboratorio ha lo scopo di arginare, attraverso la modalità espressiva, le conseguenze dell’improvvisa interruzione delle lezioni causate dal
Domenica 16 settembre lo specialista di Vestibologia dell’Azienda Usl di Modena parlerà del problema delle vertigini insieme al conduttore Mirabella, durante la trasmissione Elisir
Il dottor Guidetti su Rai 3
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a sera di domenica 16 settembre il dottor Giorgio Guidetti (in foto) direttore del Servizio di Audio-Vestibologia e Rieducazione Vestibolare dell’Azienda Usl di Modena, che ha sede nell’Ospedale di Carpi, interverrà alla trasmissione televisiva Elisir in onda su Rai3
adotterà per assicurare il regolare ritorno sui banchi. Alla Scuola Primaria Giotto - il cantiere si chiuderà entro il 24 settembre a eccezione della palestra e delle aule ubicate sopra - l’attività didattica inizierà il 17 settembre in orario pomeridiano presso la Scuola Secondaria di primo grado G. Fassi e presso la Primaria L. Da Vinci. Per quanto riguarda la Scuola Primaria M. Fanti (i lavori che la interessano termineranno a dicembre) il servizio verrà svolto dal 17 settembre fino alla disponibilità definitiva dei moduli temporanei presso i locali della Scuola Primaria Pascoli, con modalità organizzative che verranno comunicate dal dirigente scolastico. Nella Scuola Secondaria di primo grado G. Fassi il cantiere si concluderà entro l’avvio dell’anno scolastico mentre nella Scuola Secondaria di primo grado O. Focherini, in attesa dell’arrivo dei moduli temporanei per 8 classi, il servizio verrà riorganizzato consentendo comunque l’avvio regolare. Gli studenti della Secondaria di primo grado A. Pio - sede centrale, dal 17 settembre al 1° ottobre saranno ricollocati presso i locali del Liceo Fanti in viale Peruzzi con orario pomeridiano, mentre per i ragazzi della Succursale (il cui cantiere terminerà a dicembre) sono previsti dei moduli temporanei ubicati in viale Peruzzi e disponibili a metà ottobre. Nel frattempo la scuola sarà ospitata prima presso i locali del Liceo con orario pomeridiano e poi presso la sede centrale delle Scuole Pio.
dalle ore 21. A volere Guidetti in studio è stato lo storico conduttore del programma sulla salute, Michele Mirabella, per parlare di vertigini e acufeni, materia in cui il professionista modenese è tra i maggiori esperti. L’ambulatorio di Vestibologia dell’Azienda Usl è stato
riaperto il 18 giugno, dopo i disagi causati dal sisma, recuperando progressivamente tutte le proprie attività. La scuola vestibologica modenese è una delle prime in Europa a sviluppare le
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6 Liu Jo
Marchi raddoppia a Milano
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iu Jo ha riaperto il flagship di corso Vittorio Emanuele, a due passi da Piazza Duomo a Milano, aumentando la superficie e trasformando questa boutique nel più grande punto vendita del brand. Inaugurazione ufficiale il 19 settembre. Il concept si basa su un mix di semplicità e raffinatezza, grazie agli arredi firmati da Tom Dixon, per dare il massimo risalto alle linee Liu Jo, Liu Jo Jeans Women e Men, Liu Jo Accessories, Liu Jo Shoes, Liu Jo Underwear e Beachwear e Liu Jo Junior. Calzature, borse e altri accessori sembrano fluttuare, appoggiati su espositori in rete metallica, mentre gli abiti si avvalgono di appenderie dorate, dalle linee geometriche che spiccano sulla carta da parati perlata. Dorata è inoltre un’imponente parete che, grazie a differenti livelli di profondità, può essere interpretata come una scultura moderna, con oggetti-accessori incastonati. Catturano l’attenzione i vetri colorati a gradazione sfumata, che fanno da contraltare a superfici scandite da elementi in metallo color champagne, lucidi o spazzolati, a sostegno dei modelli delle varie collezioni. Per i pavimenti la scelta è caduta sulla ceramica opaca chiara. I camerini diventano fitting lounge e un virtual stylist accoglie la clientela con suggerimenti di stile e altre curiosità. Forte di un fatturato di 265 milioni di euro nel 2011, l’azienda carpigiana ha avviato durante la primavera/estate 2011 ben 15 vetrine nel mondo “e sono previste altre importanti inaugurazioni nel secondo semestre”, anticipa una nota, indicando come prossime destinazioni, tra le altre, Barcellona, Rotterdam e Shanghai. La label può contare, a livello internazionale, su oltre 220 monomarca e quasi 70 corner, integrati dalla presenza in 4.500 tra multimarca e specialty store.
Cristina Parodi sceglie Blumarine
Angelo Po - il terremoto ha peggiorato la situazione. serviranno centinaia di migliaia di euro per la messa a norma dell’azienda
“Aggrediamo la crisi, investendo” “
In 90 anni di storia di Angelo Po Grandi Cucine non abbiamo mai assistito a una crisi tanto grave e prolungata”. Esordisce così, Rossella Po, presidente di Angelo Po, l’azienda nata nel 1922 dal genio e dall’intraprendenza del nonno. “Questa crisi - prosegue - è talmente complessa e coinvolge così tanti stati ed economie diversi che è quasi impossibile fare previsioni per il futuro. E’ sempre più difficile avere una visione a lungo termine perchè oggi tutto cambia rapidamente e quindi è quanto mai importante essere flessibili e reattivi per rispondere ai repentini cambiamenti del mercato. Dopo le scosse del 20 e del 29 maggio, fortunatamente, non abbiamo riportato ingenti danni, ma ci siamo immediatamente prodigati per garantire la sicurezza dei nostri dipendenti. InAngelo Po, il nuovo polo tecnologico è una struttura che risponde alle più recenti norme antisismiche in quanto costruito pochi anni fa, mentre il resto del complesso produttivo risale agli Anni ‘60 e, pertanto, ci siamo attivati per realizzare i miglioramenti e i rafforzamenti per ottenere la certificazione di agibilità sismica provvisoria. Ora stiamo proseguendo i lavori per raggiungere la soglia antisismica del 60%. In un momento di stringente difficoltà economica come quello che stiamo vivendo, il terremoto ha peggiorato la situazione. Noi, come tante altre aziende dovremo affrontare centinaia di migliaia di euro di spese per la messa a norma, sebbene per noi la sicurezza sia sempre stata una priorità, così come la solidarietà. Abbiamo infatti supportato con alcune cucine professionali i campi della Protezione Civile di 5 tra i comuni più colpiti dal sisma: Rovereto, Cavezzo, San Possidonio, San Prospero e Finale Emilia. Inoltre abbiamo aiutato i nostri dipendenti con l’abitazione inagibile e senza una sistemazione alternativa, offrendo a loro e alle loro fami-
Rossella Po
glie la pensione completa per due mesi. Abbiamo poi raccolto, insieme ai dipendenti, contributi a favore di progetti a sostegno delle popolazioni più danneggiate dal terremoto, come avevamo fatto anche per il sisma in Abruzzo”. Contro una crisi che affonda sempre più l’economia, molti imprenditori sono costretti a chiudere, mentre altri, tenacemente, cercano di trovare delle vie d’uscita. “Cerchiamo di reagire alla crisi agendo su tre fronti: organizzazione, prodotto e mercato. Per quanto riguarda la prima - spiega la presidente - abbiamo investito in un’importante consulenza di lean thinking per ottimizzare i processi aziendali, per migliorare la produttività e garantire l’efficienza a tutti i livelli. Malgrado il perdurare della crisi, abbiamo sinora salvaguardato le nostre professionalità, avvalendoci di contratti di solidarietà per non penalizzare troppo i dipendenti rispetto ad altri ammortizzatori sociali, ma questa situazione non può durare per
sempre e se la ripresa dovesse farsi ancora attendere, saremo costretti a prendere in considerazione soluzioni alternative per non compromettere la vitalità dell’azienda. Relativamente al prodotto, stiamo continuando a investire su ricerca, efficienza energetica e nuove tecnologie. Abbiamo investito anche recentemente in un importante centro di lavorazione automatico per la produzione. Usciremo con nuovi prodotti a fine 2012 e all’inizio del 2013. Per esempio, stiamo realizzando prodotti ad alta produttività per rispondere sempre più efficacemente alla clientela della grande collettività. E ancora, prodotti che rispondono a richieste più di nicchia, ad esempio per le catene alberghiere internazionali nel sud-est asiatico, o personalizzazioni per importanti clienti tedeschi, americani e australiani. Inoltre, in quanto azienda rappresentante del Made in Italy nel mondo, abbiamo deciso di puntare sul design di pregio, collaborando con la
famosa carrozzeria Zagato e, ultimamente, abbiamo vinto il premio internazionale sul design industriale: la Menzione d’onore del compasso d’oro per il nostro forno misto. Stiamo anche collaborando con l’Università di Modena relativamente al tema dell’efficienza energetica, tema per noi primario. Siamo stati infatti tra i primi a lanciare sul mercato i frigoriferi professionali con l’etichetta energetica che riducono l’impatto ambientale. Sul fronte del mercato, abbiamo costituito una filiale a Milano per gestire i grandi clienti della collettività, segmento di mercato su cui stiamo investendo e dove possiamo vantare clienti come Vodafone, gli Ospedali civili di Brescia e Lamborghini che abbiamo recentemente fornito. Inoltre, continuiamo a fare acquisizioni strategiche sulla nostra rete distributiva europea. Abbiamo infatti rilevato il nostro distributore francesce per entrare direttamente nel mercato che è il secondo più importante al mondo, dopo quello italiano. Nonostante la situazione critica in cui versa l’economia spagnola, stiamo acquisendo anche il nostro distributore in Spagna, Paese in cui il nostro brand è storicamente molto forte. Per crescere e fronteggiare il calo di fatturato in Europa, che rappresenta per noi circa il 75% del totale, stiamo investendo in base alle nostre forze e con investimenti locali, anche nei paesi Paesi extracee come India, Russia, Emirati Arabi e Singapore. In Cina abbiamo già sostenuto quattro anni fa un importante investimento per costituire una filiale commerciale a Shanghai che ci sta dando buone soddisfazioni, con importanti referenze come lo Swatch Art Hotel o catene internazionali come il Radisson Blu. Purtroppo, l’esigua incidenza del fatturato extracee, seppur in crescita, non compensa l’importante calo del mercato italiano ed europeo”. E’ un dato che accomuna le imprese di ogni
Il vicepresidente provinciale di Cna, Marco Gasparini, lancia un appello agli imprenditori
“Reagiamo: cedere allo sconforto non serve a nulla”
“ I
n occasione della conferenza stampa di presentazione del programma Cristina Parodi Live, Cristina Parodi (in foto) ha indossato un capo della collezione Blumarine Autunno/Inverno 2012/13. La giornalista e conduttrice ha scelto un abito arancione con inserti geometrici in raso ton sur ton.
Non dobbiamo rimanere vittime della disperazione, bensì reagire. Leggo sui giornali le dichiarazioni di numerosi imprenditori che si lamentano di essere stati lasciati soli, in balia di se stessi e non sarò certo io a sostenere che sia tutto risolto, anzi. Anche se la situazione è ancora in evoluzione e i soldi non sono arrivati, va tuttavia spiegato con forza che, se ci si impegna, qualche pesce lo si può pur pigliare”. E’ questo l’appello lanciato con forza dal vicepresidente provinciale di Cna, Marco Gasparini (in foto). A sua volta imprendito-
re, Gasparini non vuole perdere tempo prezioso versando lacrime. “Se ci si reca dalla propria associazione di categoria, qualche aiuto lo si può ottenere. Noi sul territorio ci siamo e lo posso garantire in prima persona”. Per le imprese ci sono ancora tante questioni in corso di definizione, ma la materia è complessa. “Capisco che occorra del tempo, ma intanto che si stabiliscono le procedure noi non possiamo perderci d’animo”. Relativamente poi allo slittamento dei pagamenti delle imposte e la creazione di una no tax area, Gasparini si asso-
cia a quanto chiesto a gran voce dal presidente della Regione, Vasco Errani. “Lui e tutti i sindaci chiedono a ogni ministro che incontrano che le tasse siano tutte rimandate al 2013, mentre sulla no tax area sono d’accordo con l’intenzione di agire caso per caso. Se la mia azienda non ha subito danni, è giusto che io paghi e che le agevolazioni siano
previste per chi ha il capannone crollato”. Ma il vicepresidente di Cna sottolinea un elemento che, a suo avviso, non va sottovalutato: “perché le aziende del cratere devono adeguare i propri stabili secondo le norme antisismiche, mentre quelle di Campogalliano, Comune appena al di fuori, non sono costrette a farlo? Non mi si dica che il rischio terre-
tipo e dimensione: i livelli di crescita che si registravano prima del 2008 sono ancora inarrivabili. “Non si sa - prosegue Rossella Po- se e quando si tornerà ai tassi di sviluppo che avevamo prima che questa crisi ci piombasse addosso. C’è poca visibilità e tanta incertezza; confrontandomi con altri colleghi imprenditori, la situazione si rivela analoga e appare evidente che nessuno di noi può prevedere quando ritorneremo a crescere. Annate così dure non si erano mai viste, ma quello che noi dobbiamo e possiamo fare è reagire, continuando a investire e conservando quanto più possibile uno spirito positivo. Tuttavia il nostro potere è limitato. Abbiamo subito una crisi globale causata da una finanza internazionale malata, da errate politiche e mancate riforme degli Stati (in primis il nostro) e da una politica europea miope. Per fortuna, in queste ultime settimane, qualcosa sembra cambiare a livello europeo. Speriamo in una maggiore integrazione economica e politica per il futuro. Credo che in Italia il Governo attuale abbia fatto molti sforzi, ma non ancora sufficienti per rilanciare l’economia.Amio parere si dovrebbe fare di più sulla spending review per liberare risorse da investire per il rilancio delle imprese, dell’occupazione e dell’economia, per esempio procedendo con la riduzione del cuneo fiscale, nonché con la detassazione degli utili reinvestiti dalle aziende, in quanto un’impresa può crescere solo se investe, ma se più della metà degli utili prodotti finiscono in tasse, poi che risorse rimangono? Come si creano nuovi posti di lavoro? Come si danno garanzie per il presente e il futuro dei lavoratori, soprattutto dei giovani? Se potessi rivolgere un appello alla classe politica, domanderei un maggior sforzo in questa direzione. E’ da qui che si deve ripartire per tornare a essere competitivi”. Chiara Sorrentino moto si ferma a Carpi. Occorrono regole uguali per tutti o si rischia di penalizzare chi, nell’area dove il terremoto ha colpito con maggiore violenza, ci vuole restare”. L’auspicio è insomma che il terremoto non generi una ‘concorrenza sleale’ tra imprese vicine geograficamente ma divise da un ‘muro burocratico’. Gasparini resta comunque speranzoso. “A tre mesi dal sisma, il 70% delle imprese sono ripartire, anche se, in molti casi, in situazioni precarie, dentro a tensostrutture o in altri stabili. Occorre tornare al più presto alla normalità ma non è sconfortandoci a vicenda che si risolveranno i problemi”. Marcello Marchesini
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“Vogliamo che a far tremare la terra siano i decibel della nostra musica e non le scosse di terremoto”: è questo l’auspicio degli organizzatori della prima edizione del Rock Shock Festival, la due giorni di musica e intrattenimento che si terrà sabato 15 e domenica 16 presso la Polisportiva di San Marino
La musica che fa bene
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Vogliamo che a far tremare la terra siano i decibel della nostra musica e non le scosse di terremoto”: è questo l’auspicio degli organizzatori della prima edizione del Rock Shock Festival, la due giorni di musica e intrattenimento - patrocinata dai Comuni di Carpi, Novi, Moglia e sponsorizzata da nove soggetti, tra cui Cna, Italcarni e Banca Mediolanum - che si terrà sabato 15 e domenica 16 presso la Polisportiva di San Marino, in via Traversa S. Lorenzo, con lo scopo di
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emplicemente fantastico. Non ci sono altre parole per descrivere Rosso di Sera, la serata di beneficenza organizzata dalla Macelleria Papotti di Fossoli, giovedì 6 settembre. Una festa tra amici - vicini e lontani - che, animati dalla voglia di fare qualcosa per il bene dei più piccini, hanno risposto presente all’appello lanciato dall’istrionico e inesauribile Roberto Papotti e sono accorsi numerosi all’evento. Un gustoso e profumato after dinner con degustazione di vini messi a disposizione da Stefano Pizzamiglio, produttore e grande studioso di vino insieme alla moglie, Augusta, dell’Azienda agricola La Tosa, per raccogliere fondi da devolvere all’associazione di macellai Butchers for Children, destinati all’acquisto di un macchinario per il Reparto di Pediatria dell’Ospedale Ramazzini di Carpi. “La partecipazione alla serata - sottolinea un’entusiasta Chiara Papotti - è andata ben oltre le nostre aspettative. Inizialmente avevamo posto un tetto massimo di 50 prenotazioni ma, alla fine, considerato il numero altissimo di adesioni, abbiamo raddoppiato le presenze tanto da esaurire letteralmente lo spazio a disposizione. Con i fondi raccolti durante Rosso di Sera abbiamo centrato l’obiettivo prefissatoci, ovvero raggiungere quota 8mila euro, somma necessaria per l’acquisto del macchi-
raccogliere quanti più fondi possibile da destinare al progetto Se non sai non 6, che si occuperà dell’acquisto di 40 lavagne interattive multimediali – Lim - per le scuole di Novi, che da sei sono passate, a causa dei gravi danni del sisma, a due. “Entreremo nelle nuove strutture, temporanee ma antisismiche, entro la fine di ottobre – spiega Maurizio De Chiana, uno degli insegnanti responsabili del progetto – ma già nel mese di settembre faremo attività didattica”. Oltre alle Lim, necessarie per permet-
tere di seguire le lezioni ai tanti studenti che non hanno potuto recuperare i loro testi, rimasti nelle classi evacuate durante le scosse, o che hanno perduto le abitazioni, il progetto punta a proseguire il laboratorio psicologico avviato col progetto Sbulloniamoci e condotto dall’educatore Stefano Contardi, legandolo al trauma del sisma e indirizzandolo a studenti e insegnanti. Sempre nell’ottica di superare quelle terribili giornate, si vorrebbe continuare anche il laboratorio teatrale, per aiutare i
bambini a esternare le proprie paure attraverso la parola e il corpo. Ultimo, ma non meno importante, Se non sai non 6 vorrebbe estendere alle classi quinte della scuola primaria i corsi di lingua inglese condotte in collaborazione con il prestigioso Trinity College di Londra. “A vigilare sul corretto utilizzo dei fondi che riceviamo - spiega ancora De Chiara – c’è un comitato del quale fanno parte il dirigente scolastico, quattro insegnanti e due genitori. Della ricostruzione degli edifici si occuperà lo Stato, noi vogliamo
riempire il contenitore con tanti progetti e strumenti che possano aiutarci a far ripartire le lezioni ancor meglio di prima”. Ma se il sostegno ai bambini è l’obiettivo della manifestazione ideata e voluta da due giovani musicisti di San Marino e S. Antonio in Mercadello, Maximilian Parolisi dei Mother’s Eye ed Elisa Rongo - in arte Kirayel – durante le due giornate si potrà anche ascoltare la musica di ben 22 band locali, molte delle quali provenienti dalle zone maggiormente colpite dal sisma. Tra i tanti
gruppi che si alterneranno sul palco, la parte del leone la faranno i Queenmania, sabato sera, e Michele Luppi con la sua band per la conclusione di domenica. Nel corso del festival si potrà anche acquistare al modico prezzo di 10 euro il doppio cd al quale hanno partecipato 45 gruppi musicali della zona, con un’adesione impressionante che lascia ben intendere quanto grande e sincera sia la voglia di darsi da fare di ciascuno. Oltre alla musica che, in entrambe le giornate, continuerà ininterrottamente dalle 15 a mezzanotte, nell’area della festa saranno presenti bancarelle di hobbistica, associazioni di volontariato, clown e intrattenimento per i più piccini, stand gastronomici e anche i banchi di Paola, una negoziante di articoli da regalo la cui sede, a Rovereto, è stata distrutta dalle scosse. Tra i partecipanti, anche Alle Tattoo. “Durante il festival proporrò un laboratorio didattico dove i bambini potranno disegnare il ‘loro’ terremoto”. Una volta ancora la musica ha dimostrato di essere uno strumento efficace, oltre che per divertirsi, anche per aiutare chi è più in difficoltà. Marcello Marchesini
Grande successo per l’after dinner organizzato dalla Macelleria Papotti di Fossoli, giovedì scorso. Con i fondi raccolti durante la serata è stata raggiunta quota 8mila euro, somma necessaria per l’acquisto del macchinario da destinare al Reparto di Pediatria dell’Ospedale di Carpi
La catena della solidarietà della serata, hanno messo a disposizione il loro tempo e il loro lavoro gratuitamente.
I camerieri
Dai camerieri ai cuochi, dall’azienda piacentina che ha offerto il vino ai cantinieri
Dottoressa Adriana Borghi
Roberto Papotti tra Stefano Pizzamiglio e la moglie Augusta Astanti
nario, pertanto abbiamo dato il via libera al Primario del Reparto di Pediatria, Adriana Borghi, di procedere con la prenotazione”. Ma la Macelleria Papotti non si ferma qui: “con la vendita dei grembiuli che continua in negozio - continua Chia-
ra - siamo d’accordo con la dottoressa Borghi di investire tutto il surplus in attrezzature e strumenti connessi al progetto”. Una serata resa possibile grazie al prezioso impegno volontario di tanti: “tutti coloro che hanno collaborato per la perfetta riuscita
Andrea Magnani e la sua band
Francesco e Massimo, ai musicisti Andrea Magnani e la sua band. A tutti loro va il nostro più sentito ringraziamento. Grazie anche a tutte le persone che hanno mostrato fiducia in noi e hanno partecipato all’evento organizzato per una buona causa, dando il loro generoso contributo. Tanti amici, tante facce nuove, giovani e meno giovani: ognuno ha voluto fare la propria parte”. Qualche esempio? Tra i tanti, ne abbiamo scelti due, particolarmente significativi: alcuni dipendenti del gruppo ENI Raffinerie di Venezia si sono recati personalmente presso la macelleria per donare, in collaborazione col Cral, Centro ricreativo aziendale lavoratori, ben 1.025 euro per contribuire al progetto Insieme per ricostruire, mentre un ragazzo che lavora per un’azienda di cancelleria ha chiesto alla famiglia Papotti di stilare una lista di materiale scolastico (per un valore complessivo di 700 euro) da donare poi a una scuola lesionata dal terremoto. La solidarietà è davvero contagiosa. E non ha confini. E’ una catena straordinaria che, una volta messa in moto, difficilmente si arresta. J.B.
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8 La fotografa Marzia Lodi ha realizzato gli scatti del calendario che racconta le emozioni di 53 donne
Io farò. Donne per la ricostruzione
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’è l’occhio di Marzia Lodi, 41enne carpigiana con studio fotografico a Novi di Modena, dietro gli scatti che corredano l’agenda e il calendario 2013 dello Spi/Cgil modenese. Fotografa e scrittrice, autrice di diversi volumi fotografici, cataloghi d’arte, volumi di gastronomia, Marzia Lodi insieme alla professoressa Adriana Barbolini ha dato vita al progetto Io farò. Donne per la ricostruzione per ricordare il dramma del terremoto del 20 e 29 maggio, ma anche per ripartire. Cinquantatre donne dei Comuni terremotati del modenese hanno prestato il loro volto e hanno accettato di esprimere le proprie emozioni, ricordando un loro gesto della vita quotidiana che più manca e dal quale vorrebbero riprendere una vita normale. Così ad esempio Diva di Finale Emilia dice: “non voglio più comprare oggetti, quelli che avevo si sono rotti, non ne voglio più. Le cose che mi sono rimaste bastano. Vorrei di nuovo portare i garofani per il 1° Maggio, per raccogliere soldi”. Marzia Lodi Oppure il sindaco di Novi, Luisa Turci: “bisogna ridare realtà al pensiero, perché oggi penso: Vado a casa, ma la mia casa non c’è più. Allora è davvero indispensabile non doverlo solo pensare, ma occorre che tutti tornino a casa al più presto”. Calendario e agenda sono in vendita al contributo di 5 euro l’uno, presso le sedi sindacali Cgil di tutta la Provincia e il ricavato sarà interamente destinato all’acquisto di materiali didattici per le scuole dei territori terremotati.
In centro a Carpi, Vanni Neri apre Peecker un nuovo negozio di dischi
Torna la musica nella via della catena N ell’era della velocità la Vanni Neri musica viene scaricata, ascoltata e dimenticata nel giro di qualche minuto. Eppure c’è ancora qualcuno che nella musica crede e decide di aprire un nuovo negozio di dischi in centro storico, in via Paolo Guaitoli. Vanni Neri, proprietario di Peecker, raccoglie così, seppure inconsapevolmente, l’eredità di Tosi Dischi, riportando la musica nella via della catena. “Sono rimasto molto soddisfatto dell’accoglienza che mi hanno riservato i carpigiani, nonostante il mio lavoro sia da museo, ho sentito come la gente avesse bisogno di un posto dove la musica potesse essere vista e toccata, diversamente ma. Le canzoni erano scomode, la dall’inconsistenza di un mp3”. Vanni musica aveva il potere di cambiare è forse uno degli ultimi fortunati che le persone”. Di certo nell’era del è riuscito a vivere solo di musica. Una Pulcino Pio, le cose non sono più vita da dj la sua, che gli ha permesso esattamente le stesse... Internet ha di passare attraverso tutti i movimenti rimescolato le carte in tavola: oggi musicali, in tempi in cui la trasgres- la musica si scarica, difficilmente si sione erano jeans e capelli lunghi; acquista ma, a far scomparire sempre quando i ragazzi, a ritmo di musica, più negozi di dischi, contribuiscotrovarono il coraggio di scuotere una no anche le case discografiche che, società rigida e retrograda. “Quando nonostante il potere dilagante della passavo i dischi nella mia radio libera Rete, invece di reinventarsi, hanno – ricorda Vanni - è capitato più di una aumentato i prezzi per mantenere volta che mi chiudessero il program- stabili i guadagni. In questo modo In 360 hanno partecipato a TiramiSu, la cena organizzata presso il campo dell’Oratorio cittadino, per raccogliere fondi
Raccolti oltre 4mila euro
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non solo non si sono aperte nuove strade per la musica e i musicisti, ma si è rimasti legati a un mondo antico che non esiste più. Chi mai spenderebbe fior di quattrini per un cd, quando Internet offre tutto gratis o quasi? Il passato non tornerà, le nuove generazioni forse non conosceranno mai la bellezza del vinile... ma nulla è perduto. In qualche garage del mondo c’è di sicuro un grande artista ancora da scoprire, perchè la musica, quella, non si ferma mai. Francesco Palumbo pezzo di gnocco fritto e una tigella, al ritmo di tanta buona musica, grazie alla loro presenza hanno contribuito a raccogliere oltre 4mila euro.
er riportare in sicurezza il complesso dell’Oratorio cittadino Eden, dopo il sisma del 29 maggio, si prevede un intervento di almeno 900mila euro. Oltre un centinaio di giovani, tra Scuot e aderenti alla Acr, si sono immediatamente mobilitati per dare il proprio contributo nel cercare di ridar vita, il prima possibile a questo luogo di aggregazione e inclusione sociale, attraverso l’organizzazione di una cena. L’evento, chiamato TiramiSu, si è svolto lo scorso 7 settembre nel campo dell’Oratorio. A rispondere all’invito circa 360 partecipanti che, in un clima festoso e conviviale, tra un
Curiosità - Vi siete mai chiesti come mai l’Italia abbia la bizzarra forma di uno stivale? E perché sono circa 1.500 i chilometri in linea d’aria da Roma a Londra, e quasi 6.000 quelli che separano Londra da New York?
Che Terra sarebbe senza terremoti? C
he Terra sarebbe senza terremoti? Vi siete mai chiesti come mai l’Italia abbia la bizzarra forma di uno stivale? E perché sono circa 1.500 i chilometri in linea d’aria da Roma a Londra e quasi 6.000 quelli che separano Londra da New York? La geografia è sempre stata un punto fermo per qualsiasi civiltà abbia colonizzato un angolo di mondo, influenzando i tratti somatici degli individui, le attitudini, la storia e la cultura. Ma, alla scala dei tempi geologici, l’attuale disposizione dei continenti non è che il singolo fotogramma di un film iniziato ben 4 miliardi e 700 milioni di anni fa. Si dice che paragonando l’età della Terra alle 12 ore che compongono un giro completo delle lancette di un orologio, considerando la sua
formazione allo scoccare della mezzanotte, la comparsa dell’uomo – genere Homo - non arriverebbe che meno di mezzo minuto prima di mezzogiorno. Quindi, sebbene non abbiamo potuto osservare direttamente la lenta metamorfosi del nostro pianeta al trascorrere delle ere geologiche, il suo perpetuo dinamismo, fatto di esplosioni vulcaniche, colate laviche, frane, alluvioni e, naturalmente, terremoti, ci permette comunque di decifrare i chiari segni di un’evoluzione tuttora in corso. Manifestazioni di una incontenibile vitalità che molte volte ci terrorizzano e di cui, possiamo essere purtroppo vittime. Ma la natura, dovremmo saperlo, segue il suo corso: il concatenarsi di questi straordinari fenomeni, apparentemente casuali e isolati, è
infatti scandito dall’ordine logico della tettonica delle placche. Secondo questa nota teoria, sotto la litosfera, che è il sottile guscio che avvolge esternamente il globo terrestre – 120 chilometri di spessore massimo su un raggio totale di 6.374 – è presente l’astenosfera, una zona del mantello che, pur trovandosi allo stato solido, ha la particolarità di assumere un comportamento plastico-viscoso in tempi geologici. Dunque, al di sopra dell’astenosfera, le placche che suddividono la litosfera sono del tutto assimilabili a elementi rigidi galleggianti che si muovono indipendentemente come zattere alla deriva. Circa 200 milioni di anni fa la penisola italiana ancora non esisteva e le terre emerse erano assemblate in un’unica grande massa continentale, detta
Pangea. Grazie al lento e inesorabile meccanismo di deriva dei continenti, Pangea si è progressivamente spaccato, poi smembrato e le varie placche hanno assunto la configurazione attuale. Il lungo viaggio alla deriva dell’India, per esempio, è iniziato poco più di 100 milioni di anni fa, quando questo enorme blocco di terra si è distaccato dall’Africa orientale ed è migrato verso Nord, fino allo scontro con il continente asiatico, dando origine al sollevamento, tutt’oggi in corso, della catena himalayana: la più elevata del mondo, 8000 metri in altezza di asperità e meraviglia mozzafiato, che ogni anno accresce la sua imponenza di circa 3-4 centimetri. Tornando al nostro caro stivale, dobbiamo la sua esistenza alla formazione della catena appenninica,
emersa dalle acque del Mediterraneo circa 30 milioni di anni fa. Ciò è stato possibile grazie alle spinte tettoniche del blocco sardo-corso, che si allontanava dalla placca europea accavallandosi verso Est su quella adriatica e, in seguito, della successiva - e ancora attiva - apertura del Mar Tirreno, il tutto naturalmente accompagnato da una inestimabile quantità di eventi sismici e vulcanici. Scongiurare la prossima scossa di terremoto potrebbe non portare ai risultati sperati. Molto più utile sarebbe, forse, guardarsi meglio dalle negligenze degli esseri umani. Letture consigliate: Storia geologica d’Italia – Gli ultimi 200 milioni di anni di Alfonso Bosellini, Zanichelli. Domitilla Santi
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l centro così non lo si era mai visto. Nemmeno la notte bianca più fortunata era stata in grado di richiamare tanta gente. Scommessa vinta quindi per i tanti commercianti che, sabato 8 settembre, hanno dato vita, autonomamente, a Carpi c’è - Chefestaincentro, una kermesse nata per rianimare il centro storico ferito dal sisma, per abbattere la paura che alberga ancora in tanti cuori e riempire ogni via e piazza di arte, musica, cultura e danze. Migliaia di persone hanno riempito ogni angolo, per assistere alle decine e decine di eventi che si sono susseguiti dalle 18 alle 2 del mattino. Emozionante vedere corso Fanti pullulare di astanti intenti a gustare prelibati borlenghi e ammirare corso Cabassi nella sua inconsueta veste
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Sabato 8 settembre: E’ questo il centro che vogliamo tutto l’anno
Carpi c’era: eccome!
Ph Luciano Arletti
beach, con tanto di sabbia e ombrelloni. Splendida anche la troppo spesso dimenticata via Rovighi, vera e propria
galleria d’arte sotto le stelle, nella quale si sono susseguiti spettacoli di bourlesque ed esibizioni di cheerleading.
Straordinario poi il colpo d’occhio di via San Francesco: un mare di gente seduto a tavola per mangiare e gustarsi il gioco a premi QuizzaMi. Insomma Carpi c’era. Tutta. Per festeggiare, insieme, in una calda notte di fine estate, la bellezza di riabitare il cuore della propria città. E mentre la musica riempiva l’aria e pareva quasi d’essere al mare, un pensiero ha sfiorato la mente di molti: questo è il centro che vorremmo. Tutto l’anno! J.B.
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’ ancora in attesa che il Partito Democratico assuma davvero le sembianze di un nuovo partito così come era nelle intenzioni di chi lo fondò nel 2007. Roberto Arletti, 52 anni, si definisce “animato da profondo senso civico e da un’etica della responsabilità”. Ha sempre avuto una passione ‘politica’ che ha tradotto nell’impegno scout e nella partecipazione alla vita della città, fino a quando non ha deciso di avvicinarsi alla politica attiva, “come servizio disinteressato, proteso al bene comune e non come prestigio o tornaconto personale”. E’ stato eletto in Consiglio Comunale nelle
Roberto Arletti
“E’ un politico completamente diverso da quelli che conosciamo - rivela Roberto Arletti, consigliere comunale di Carpi ha una concezione di politica intesa come servizio. E’ diverso dai politici predestinati, quelli che hanno un percorso già tracciato dalla nascita. Parla il linguaggio della gente, non il politichese e avvicina le persone semplici, sta tra la gente”.
“Io sto con Renzi”
fila del Partito Democratico nel 2009 facendo il pienone di preferenze (si è piazzato secondo dietro al segretario Pd Dalle Ave). Arletti è un rottamatore ante litteram perché ben prima di schierarsi con Matteo Renzi, scriveva post fortemente critici sul blog dei Ds criticandone le scelte. Arletti, quando ha iniziato a fare politica? “Ho accolto l’invito che ha fatto nel 2008 l’onorevole
Veltroni in televisione: cercava persone di buona volontà della società civile per fondare questo nuovo partito. Ho partecipato alla prima riunione indetta per scegliere i delegati all’assemblea a Bologna e sono intervenuto perché erano già stati individuati i soliti nomi. Il giorno dopo ho chiamato Veltroni segnalando che si continuava a utilizzare il solito metodo bulgaro di sempre. Sono stato nomina-
to segretario del Circolo Aldo Moro in via Tassoni nel 2008: qui ho trovato un desiderio di rinnovamento e di apertura anche da parte dello zoccolo duro dei vecchi Ds. Poi sono stato eletto in Consiglio Comunale”. Quando è iniziato il feeling con Renzi? “Esattamente un anno fa. Gli mandai una mail e lui dopo due giorni mi rispose. Ci fu uno scambio di opinioni. Poi
ho partecipato alla Leopolda come volontario, andando a fare manovalanza e ho conosciuto l’ambiente. Impossibile resistere all’entusiasmo che anima lo staff e tutti i sostenitori del 37enne sindaco di Firenze”. Cosa l’ha convinta di lui? “Sinceramente, già da diversi anni, anche prima di iniziare a far politica, non ritenevo giusto che l’impegno si dovesse
protrarre per tutta la vita. Come sono previsti al massimo due mandati per i sindaci, così deve essere anche per i parlamentari e i consiglieri regionali. Con l’andar del tempo viene a mancare l’entusiasmo iniziale: una volta che si è riusciti ad attuare ciò che si ritiene opportuno, si deve lasciare e non ci si deve accasare. La politica non può esser fatta in vista della pensione” Continua a pagina 11
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Che persona è Renzi? “E’un uomo molto intelligente, preparato e furbo. Ha fatto il classico poi si è laureato: è in grado di parlare di qualsiasi cosa a 360 gradi. Ha un fortissimo staff alle spalle che lo aiuta e questo, secondo me, è il motivo del suo successo”. Che tipo di politico è? “Completamente diverso da quelli che conosciamo: ha una concezione di politica intesa come servizio. Se non verrà eletto, tornerà a fare il lavoro di prima. E’diverso dai politici predestinati, quelli che hanno un percorso già tracciato dalla nascita. Parla il linguaggio della gente, non il politichese e avvicina le persone semplici, sta tra la gente. Anche lo zoccolo duro lo sente vicino e capisce quello che dice. Alcuni hanno commentato: “mi sta tornando quel patos che non avevo più dai tempi di Berlinguer”. Sentirlo dire da gente che ha fatto la guerra e le ha viste tutte, mi fa enormemente piacere”. Alla festa del Pd a Modena applausi per Renzi e fischi per Pighi. Che segnale è? “Renzi veniva da Ponte di Legno, la tana della Lega, da Cervia e da Cesenatico. Poi è stato a Reggio Emilia e a Ferrara dove è stato fischiato per il ritardo, ma è entrato subito in sintonia con il pubblico. E’ un grande comunicatore: un
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a questione Motus di Carpi è ben lontana dall’essersi risolta: fioccano infatti le vertenze degli ex lavoratori ed è allo studio dei legali di Federconsumatori l’eventualità di riunire anche tutti gli utenti truffati. Ma andiamo con ordine e ripercorriamo a ritroso gli eventi che si sono susseguiti dopo il 29 maggio scorso, quando, all’improvviso, davanti al centro fitness di via Eraclito, è comparso il famigerato cartello che ne siglava la chiusura a data da destinarsi... Dopo settimane di latitanza e a fronte di pressanti richieste di chiarimento, il legale rappresentante della Società Sportiva Dilettantistica Motus, Stefano Gambaccini, all’inizio di agosto, aveva finalmente sciolto il riserbo, giocandosi l’asso di briscola: il terremoto. “Le difficoltà che hanno investito la società sono il frutto dei noti eventi naturali che hanno interessato la zona e che hanno fatto sì che la struttura fosse resa inagibile per larga parte. Per non parlare poi della conseguente scarsissima propensione all’acquisto successiva a tale evento e delle numerosissime disdette di abbonamenti. Questo non per voler muovere nessuno a compassione, ma unicamente per offrire una reale,
simpatico fiorentino che rompe il ghiaccio subito. Non deve stupire il feeling che ha con la gente perché è proprio nel suo dna”. Il Pd cambierà le regole delle Primarie o Bersani confermerà l’idea di Primarie aperte di cui non aver paura perchè rappresentano un’occasione e non una minaccia? “Si era fatta strada l’ipotesi dell’elenco dei votanti come in America. C’è il timore che Primarie aperte a chi non è iscitto al partito possano portare a risultati imprevisti. Se rimarranno aperte, più gente potrà andare a votare”. La classe dirigente del Pd pare impaurita e reagisce stizzita. Renzi come reagirà? “A volte reagisce, a volte no. Mantiene un profilo alto. C’è chi si chiede come mai non ci sia nessun big che si schiera dalla sua parte. Ma la risposta è molto semplice: perché se vince li manda tutti a casa”. Le è stata fatta terra bruciata intorno quando ha fatto questa scelta? “Sono stato sempre un outsider. Sulle questioni del Parco Lama, della Lamiz, della ciclabile di via Focherini, della Remesina, dei tablet e del supermercato all’Appalto non mi sono allineato alle scelte del partito per coerenza con quello che sento e in cui credo”. Sara Gelli
11 Alberto Allegretti, Saverio Catellani, Stefano Garuti, Stefano Zanoli e Bruno Pompeo sono fra coloro che si sono già schierati a Carpi
La galassia Renzi Alberto Allegretti
Roberto Arletti e Matteo Renzi
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Saverio Catellani
atteo Renzi è stato in America a scuola d’emozioni da Obama. Non deve stupire il fatto che sia stato ricoperto di applausi alla festa del Pd di Modena dove, ad attenderlo, c’erano più di settecento persone, benchè l’orario scelto per il suo intervento prevedesse teoricamente una scarsa audience. Renzi arriva nella tana del lupo e si sente a suo agio mentre gira in lungo e in largo, salutando coloro che gli vanno incontro e stringendo le mani, anche a quelli che gli confessano di votare Bersani. Sale sul palco ed esordisce con una battuta (“avete cambiato tutte le piante possibili e immaginabili, dalle querce agli ulivi, ma le facce negli ultimi vent’anni sono rimaste uguali”) che basta per eclissare il malcapitato sindaco di Modena Giorgio Pighi, scelto come interlocutore. Renzi ha fatto le prove generali a Modena, alla festa del partito, in una delle federazioni più grandi del Pd. E ne è uscito con la consapevolezza che in queste Primarie non parte certo battuto. Con il suo camper girerà per raccontare “l’Italia che abbiamo in testa per oggi e per domani”, facendo campagna elettorale in vista delle Primarie del Centrosinistra a cui è candidato. “Le Primarie sono un’occasione - ha detto alla festa Pd di Modena - poi chi perde dà una mano a chi ha vinto. Noi partecipiamo con rispetto e umiltà, rinnovando a Bersani amicizia e affetto perché non è una gara gli uni contro gli altri, ma per il bene dell’Italia. Faremo questa gara senza litigare, ma raccontando idee diverse: noi siamo perché cambi il gruppo dirigente, vadano a casa quelli che da vent’anni sono in Parlamento e si rottamino le idee che hanno portato l’Italia a non funzionare”. Cercherà di convincere il popolo del Centrosinistra che lui è meglio di Pier Luigi Bersani: c’è chi già oggi ha deciso di sostenerlo, anche a Carpi. Alberto Allegretti, Saverio Catellani, Stefano Garuti, Stefano Zanoli e Bruno Pompeo sono fra coloro che si sono già schierati ufficialmente per Renzi.
Stefano Garuti
Motus deve a Fitness Place Italia Srl, proprietaria dei muri della struttura di via Eraclito, ben 200mila euro. E ora fioccano le vertenze degli ex lavoratori
Macché terremoto: Motus ha chiuso per i debiti! seppur tragica, panoramica di quanto accaduto e per scongiurare l’ingiustificato accanimento di alcuni soggetti contro la Motus e i suoi collaboratori”. Ma lo scenario paventato da Gambaccini corrisponde al vero? E, soprattutto, chi pagherà gli stipendi rimasti a tutt’oggi in sospeso degli operatori e chi risarcirà i mesi di abbonamento non goduti? Gambaccini se ne lava le mani e passa il testimone alla proprietaria dei muri della struttura di via Eraclito. “Sarà a Fitness Place Italia Srl che i clienti dovranno rivolgersi per ottenere quanto nei loro diritti”. Di ben altro parere però, l’avvocato Andrea Paoletti, legale di Fitness Place srl che districa il bandolo della matassa: il terremoto non c’entra nulla, il problema è l’insolvenza di Motus. “Il contratto di affitto è stato risolto da Fitness Place Italia, dal 2 luglio 2012, a causa del perdurante inadempimento di Motus che, dal mese di
febbraio 2012, aveva del tutto cessato il pagamento dei canoni di affitto, costringendo Fitness Place a diffidarla. Tale diffida è caduta nel nulla, ragione per la quale il contratto si è risolto e per questo (e non altro) motivo, Motus ha cessato la
propria attività e l’azienda è stata fisicamente riconsegnata, il 25 luglio, alla società da me assistita che, allo stato attuale, vanta nei confronti di Motus a r.l. un credito pari a circa 200mila euro”. Oltre a Fitness Place s.r.l. - che sta valutando le
azioni giudiziarie da intraprendere nei confronti di Motus - si sono mobilitati anche cittadini truffati e lavoratori, come ci spiega la funzionaria di Cgil, Veronica Marchesini. “Abbiamo avviato una decina di vertenze di ex lavoratori di Motus. Due i fronti della contestazione: le retribuzioni ancora da percepire e la tipologia di contratto. Motus infatti ha stipulato contratti di collaborazione sportiva, non solo con gli istruttori (unica categoria assumibile con tale formula contrattuale), ma anche con personale amministrativo e con quello adibito al front office, ovvero con mansioni di accoglienza del cliente e stipula degli abbonamenti. Ad oggi - conclude Marchesini - le nostre contestazioni non hanno ricevuto alcuna risposta da parte di Motus ma siamo solo all’inizio...”. Numerosi clienti rimasti a bocca asciutta invece, oltre ad aver creato una pagina Facebook dedicata alla vicenda, si sono recati
in Federconsumatori per chiedere quali carte giocare per poter essere risarciti dalla società truffaldina. A seguire il caso Motus all’interno dell’associazione è stata Francesca Salvaggio: “al momento - ci spiega stiamo procedendo con la spedizione di lettere per risolvere il contratto e per chiedere la restituzione di quanto pagato per un servizio di cui l’utente non potrà più usufruire. Ciò al fine di precostituire la sua posizione di creditore. Questo è il primo passo per le eventuali azioni giuridiche che si vorranno intraprendere successivamente. Speriamo di poter far convergere sia gli interessi dei lavoratori che dei singoli consumatori, in tal caso, se ci saranno i presupposti normativi, valuteremo se procedere al deposito di un’istanza per richiedere il fallimento. Ma sono ancora ipotesi. Sinora abbiamo ricevuto qualche decina di utenti ma il numero continua a crescere”. Jessica Bianchi
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I ragazzi del Circostrass cambian casa
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l 30 settembre, a partire dalle 16, appuntamento con l’inaugurazione della nuova sede di Circostrass, in via Ragazzi del 99, n° 1 a Carpi. I corsi dell’associazione inizieranno il 1° ottobre ma, il 17 e il 24 settembre, vi aspettano due lezioni gratuite. Per informazioni e iscrizioni: 347.1718894.
Domenica 16 settembre Il Borgogioioso festeggia sette anni
Grande party con torta e concerto al Borgo
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omenica 16 settembre il Centro Commerciale Il Borgogioioso festeggia il 7° anniversario dall’apertura, avvenuta nel settembre del 2005, come da tradizione con una grande festa. Le celebrazioni avranno inizio alle 16.30 col concerto dell’Orchestra degli allievi dell’Istituto Musicale O. Vecchi – A. Tonelli di Carpi, che si esibirà con una formazione composta da ben 60 elementi diretti dal Maestro Massimo Bergamini. Alle 17.30 il party culminerà nel momento più atteso di ogni compleanno del Borgo: il taglio e la distribuzione della famosa torta gigante realizzata dai pasticceri dell’Ipermercato Coop. Il personale di servizio della festa verrà fornito da un’altra istituzione cittadina, il Centro di Formazione Professionale Nazarenodi Carpi, che forma con il Borgogioioso una partnership consolidata che rinsalda ulteriormente il legame tra il centro commerciale e il territorio che lo circonda.
Il 20 e 21 ottobre, Alessandro Bonacorsi, meglio noto come Alle Tattoo, si cimenterà in un nuovo Guinness dei Primati. Il ricavato servirà per acquistare un autocarro da donare al Gruppo Comunale di Volontari della Protezione Civile di Soliera
L’impegno di Alle Tattoo per i terremotati A quanto pare non ne ha ancora abbastanza. Per Alessandro Bonacorsi, meglio noto come Alle Tattoo, il famoso ‘tatuatore delle star’, due Guinness World Record – uno dei quali conquistato nell’ottobre 2010 per la sessione di tatuaggi più lunga al mondo - non sono abbastanza. Il recordman, titolare di uno studio a Soliera, ha infatti deciso di cimentarsi in un nuovo Guinness. Sabato 20 e domenica 21 ottobre, cercherà di battere il suo precedente primato conseguito nella sessione di tatuaggi più lunga al mondo, prevedendo di continuare ininterrottamente per più di 36 ore. Essendo particolarmente sensibile alle azioni di solidarietà, e considerati gli ultimi terribili eventi accaduti in Emilia Romagna, Alle Tattoo ha deciso di utilizzare il ricavato dei tatuaggi, fatte salve le spese sostenute per il Guinness World Record, per donare un autocarro al Gruppo Comunale di Volontari della Protezione Civile di Soliera. Il mezzo, che servirà per le emergenze della nostra comunità terremotata, verrà ritirato dal locale responsabile della Protezione Civile. Durante la due giorni interverranno moltissimi vip, che “doneranno” la loro pelle ad Alle per essere tatuati, partecipando
Alle Tattoo
volontariamente, affinché gli obiettivi vengano raggiunti e l’incasso da devolvere in beneficenza sia il più alto possibile. Tra gli altri, lo showman Vittorio ‘100%’Brumotti, che si esibirà anche in uno spettacolo di evoluzioni sulla sua bike, il Dj Steve Mantovani, anch’egli pronto a intrattenere il pubblico con il suo mixer, direttamente dai salotti televisivi, Antonio Luce, psicologo e formatore, esperto del linguaggio della menzogna e dell’interpretazione psicologica di tattoo e piercing, che parlerà del suo nuovo libro e
il rocker di Colorado Cafè, Rocco n’ Rollo – alias Ivan Marorelli. Sarebbero già abbastanza i nomi fin qui annunciati, ma si mormora che, durante il weekend, gli spettatori potranno assistere all’arrivo di altri personaggi dello spettacolo e del piccolo schermo, anche se, per ora, Alle Tattoo ci invita a non scogliere il riserbo. Presente anche una mostra di quadri e oggetti d’arte salvati dalle macerie, tra cui una tela originale di Pablo Picasso e i dipinti dell’artista Edi Brancolini, originario di Rovereto. Dulcis in
fundo, un’asta benefica nel corso della quale sarà possibile, per i fan più accaniti, accaparrarsi gli oggetti donati da vari personaggi famosi. Quello che si preannuncia come uno degli eventi dell’anno è stato presentato, suscitando grandissimo interesse nella stampa made in Usa, a New York durante la notte degli Ink Awards, nel corso della quale Alle è stato premiato con l’ambitissima statuetta come miglior comunicatore nell’ambito del mondo del tatuaggio. Sempre negli Stati Uniti ha poi ricevuto un premio dai giornalisti americani per il suo impegno nel sociale e nella tutela dei bambini. Non ci resta che attendere la due giorni, congratulandosi in anticipo con Alle Tattoo per l’enorme l’impegno con cui si sta spendendo per portare tutto l’aiuto possibile alle popolazioni colpite dal sisma. Marcello Marchesini
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La 23enne carpigiana Carlotta Paltrinieri dopo aver studiato per 9 mesi all’Indiana University Negli Stati Uniti, ci ritorna per conseguire la laurea specialistica e per insegnare la lingua italiana agli studenti americani
Negli States a insegnare italiano N
on si finisce mai di imparare, ma si può iniziare presto a insegnare, soprattutto quando a farlo è una neolaureata in Lingue e Letterature Straniere che sta studiando per conseguire anche la Laurea specialistica in International Communication. Stiamo parlando della carpigiana Carlotta Paltrinieri, classe 1989, che, dopo aver studiato all’Indiana University nell’ambito del progetto Overseas, dall’agosto 2010 a maggio 2011, ed essersi laureata lo scorso marzo a Bologna, vi è tornata dopo aver ricevuto dal direttore del Dipartimento di Letteratura Italiana la proposta di un contratto come Associate Instructor, ovvero come studente di specialistica che insegna una materia a livello base agli allievi della triennale. “Una proposta - racconta Carlotta - che non ho potuto rifiutare. Nei 9 mesi di permanenza all’Indiana University prima della laurea triennale, mi ero trovata molto bene, avevo imparato molte cose nuove, migliorato la mia conoscenza della lingua e stretto una bella amicizia con la mia coinquilina americana. E quando, una volta ottenuta la laurea, ho avuto l’opportunità di ritornarvi per la specia-
lizzazione e lavorarvi come insegnante di grammatica e letteratura italiana, sono partita piena di entusiasmo. Come Associate Instructor percepisco un regolare stipendio di 1.800 dollari al mese e sono esentata dal pagare le tasse universitarie”. L’Italia oltre a non offrire opportunità del genere agli studenti più brillanti, ha purtroppo il primato di essere il Paese europeo con la più bassa percentuale di docenti universitari al di sotto dei 50 anni. Stando ai dati del 17 maggio 2012 forniti da Coldiretti, i professori universitari italiani sono tra i meno giovani del mondo industrializzato con un’età media pari a 63 anni. Nelle università del Belpaese i docenti che superano i 60 anni rappresentano oltre il 25% del totale contro poco più del 10% in Francia e Spagna, e l’8% in Gran Bretagna. Inoltre nel nostro Paese sono solo 3 su 16mila circa i professori ordinari con meno di 35 anni d’età, e appena 78 quelli che non superano i 40. Dal 20 agosto Carlotta ha iniziato a insegnare a ragazzi che hanno circa la sua età e, come lei stessa spiega, “fa uno strano effetto star dietro alla cattedra e spiegare la lezione ad allievi che sono
Carlotta Paltrinieri
praticamente miei coetanei. Cerco di farmi rispettare senza essere troppo rigida. Nel corso della riunione di orientamento all’insegnamento sono stati descritti gli atteggiamenti più consoni da adottare nei confronti dei propri allievi e quelli da evitare. Ad esempio è sconsigliato uscire nei bar alla sera con i propri studenti ed è assolutamente proibito intrattenere altri tipi di relazio-
ni. Insegnare è un’esperienza meravigliosa e già dai primi tre giorni di lavoro mi sento maturata. I miei studenti sono 22, tutti americani, e 3 di loro studiano alla scuola di musica. Quando ho chiesto loro di scrivere alcune parole italiane, questi mi hanno scritto Vivaldi, Traviata, Il Barbiere di Siviglia! Anche i miei corsi da studentessa sono interessanti. Uno dei miei professori è una
figura molto eminente nel panorama accademico: ha insegnato per vent’anni alla Columbia University di New York, ed è per me un onore essere riuscita a far parte della sua classe”. Carlotta, che è riuscita ad ambientarsi rapidamente nel nuovo ambiente, ha notato un notevole divario tra Italia e Stati Uniti soprattutto per quanto riguarda l’efficienza burocratica. “Dopo circa 3 anni di università a Bologna, avendo avuto a che fare con uffici fantasma, professori latitanti e appelli d’esame che sparivano e ricomparivano magicamente, qui mi sembra tutto perfettamente efficiente. L’organizzazione è impeccabile e i professori sono sempre reperibili, persino durante i weekend. Inoltre tutto può essere effettuato online: iscrizioni, registrazione dei voti, pagamenti...”. E, alla domanda sulla crisi, Carlotta risponde prontamente: “la crisi c’è e si sente, come ovunque nel mondo, ma questo Paese si fonda sulla
meritocrazia e sulla fiducia verso le nuove generazioni. Di conseguenza è molto raro che uno studente non trovi un lavoro per il quale ha studiato. Tutti i giovani che ho conosciuto l’anno scorso durante l’Overseas hanno subito trovato un impiego. Una ragazza laureata in Business, ancor prima di conseguire il titolo ha firmato un contratto da 50mila mila dollari all’anno con una compagnia di Chicago. Viene pagata 25 dollari l’ora e questo grazie ai suoi brillanti risultati accademici. Le università costano tanto, ma almeno gli studenti che si laureano con merito hanno la certezza di trovare una professione consona al loro percorso accademico”. E per quanto riguardo il futuro, Carlotta svela che negli Stati Uniti riesce a esprimere se stessa e a sfruttare le sue potenzialità. “Ora come ora mi risulta difficile pensare a una carriera in Italia e, quindi, credo cercherò di prolungare il più possibile il mio soggiorno qui. Ma se un giorno mi dovesse capitare un’interessante opportunità di lavoro dalla madrepatria non mi tirerei indietro perchè l’Italia, e soprattutto l’Emilia, sono sempre nel mio cuore”. Chiara Sorrentino
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Inaugurato domenica a Cortile il primo centro per la Ludo e Para-Agility in provincia di Modena
Gli animali che aiutano a guarire
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rande successo – circa 250 persone – per l’inaugurazione del primo centro in provincia di Modena dedicato a Ludo e Para-agility, due discipline dedicate rispettivamente a giovani e disabili, con cui, attraverso il gioco e il rapporto con i cani – e supportati da un addestratore – è possibile sviluppare numerose capacità. Il centro è stato inaugurato presso un fondo di 3.500 metri quadrati – messo gratuitamente a disposizione da Giuseppe
Paltrineri - situato a Cortile, presso il civico 107 della Strada Statale 468 Motta, grazie al progetto DiversaMente Uguale, promosso dalla Cooperativa sociale RipArte, in collaborazione con l’associazione Universo Cane di Reggio Emilia e col contributo della Fondazione Casa del Volontariato e il patrocinio di Comune di Carpi e Unione delle Terre d’Argine. Nata in Inghilterra nel 1977 come disciplina cinofila sportiva, l’Agility trae spunto dai classici concorsi ippici a ostacoli. Da essa discendono poi la Ludo e la ParaAgility, metodi terapeutici globali che, attraverso il gioco, lo sport e l’interazione uomo-animale, attivano l’individuo nel suo intero complesso motorio, psichico, intellettivo e sociale. Tali metodi riescono a stimolare la partecipazione del paziente al processo riabilitativo, vedendolo non come un’entità da assistere e curare, ma come un soggetto da recuperare nelle sue potenzialità. Se la Para-agility – di cui l’Italia ha ospitato, nel 2005, i cam-
pionati del mondo - è dedicata ai portatori di handicap, la Ludo-agility è invece principalmente rivolta a quei bambini e ragazzi che, in età pre-adolescenziale, vivono un particolare momento di difficoltà. Queste discipline, proponendo di affrontare e superare insieme al proprio animale un percorso a ostacoli sempre diverso, richiedono al conduttore coordinazione motoria, precisione e tempestività nell’apprendere e impartire comandi non soltanto verbali, ma anche gestuali e posturali. Risulterà perciò evidente come, in questo caso, i ‘limiti fisici’ non rappresentino altro che un incentivo ad affinare e creare nuovi modi di comunicare con il proprio animale. Compito e talento dell’educatore cinofilo è proprio quello di far emergere il potenziale esistente tra cane e conduttore. Presente alla giornata il vicepresidente della Fondazione Casa del Volontariato Marco Gasparini, l’assessore alle politiche sociali
Alberto Bellelli, il vicesindaco di Soliera Roberto Solomita, il presidente del Consorzio di Solidarietà Sociale di Modena, Maria Boldini e Rossella Fontanesi in rappresentanza dell’Unione Italiana Ciechi di Modena ma, soprattutto, tanti amanti degli animali che hanno portato con sè il proprio amico a quattro zampe per fare insieme a lui un percorso a ostacoli e partecipare ai vari concorsi (eletti tra gli altri il cane più peloso e quello più somigliante al proprio padrone). Tra i vari momenti di allegria e festa, la musica e l’animazione del duo Di Cle & Giacco, di Clemente e Giacco Salvatore, oltre alla grigliata serale. Da domenica, a Carpi, esiste un luogo in cui i nostri amici a quattro zampe possono, oltre che tenerci compagnia, anche aiutarci a guarire.
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a città di Modena, al momento, non pare in grado di realizzare un Museo della Pallavolo, dopo aver esportato il volley in tutto il mondo grazie alla famiglia Panini, quella delle mitiche figurine. Si tratta di reperire un luogo adatto e comodo per i visitatori che possa raccogliere migliaia di pezzi, dalle magliette dei campioni alle coppe, ai tanti trofei conquistati in Italia e all’estero dalla Panini, che dette molti giocatori alla Nazionale italiana. Un Museo che andrebbe ad affiancarsi agli altri simboli che hanno fatto grande la storia di Modena nel dopoguerra: la Ferrari, Pavarotti e Fini. La questione ci ha
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L’Angolo di Cesare Pradella Il Museo della Panini farà la fine di quello di Contini? fatto tornare alla mente che anche noi carpigiani non siamo riusciti a ‘trattenere’ il Museo delle Arti e delle Tradizioni contadine, un inestimabile patrimonio di oggetti e attrezzature agricole, fortunatamente salvato dalla distruzione, frutto del paziente lavoro di ricerca compiuto per decenni nelle campagne, nelle stalle e nelle case agricole del nostro territorio dal dottor Carlo Contini, un medico con la passione della storia locale,
Carlo Contini
legato alle tradizioni antiche della nostra terra, una insigne figura di carpigiano che il Comune avrebbe dovuto ricordare sia in vita sia ora che è scomparso. Invece il Comune di Carpi, come tutti ricorderanno, non seppe trovare locali idonei a ospitare l’ingente patrimonio di carri agricoli, strumenti e oggetti di lavoro utilizzati dai contadini nelle coltivazioni, nei trasporti e negli allevamenti del bestiame, cimeli e testimonianze di un passato
che fa parte integrante della nostra storia e della nostra cultura. Carpi perse così la collezione, a vantaggio del Comune di San Benedetto Po che si offrì di accogliere la preziosa raccolta, aprendole le porte del Museo Polirone. E così ora i carpigiani e i modenesi che vogliono ammirare le ricchezze del loro passato, debbono recarsi nel mantovano. C’è da augurarsi che ciò non avvenga anche per i cimeli della gloriosa società di pallavolo Panini.
Federico Berni e Nunzio Massari
Croci dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per due carpigiani
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ono rispettivamente funzionario commerciale di un’industria di forniture ospedaliere e sostituto commissario: si tratta di Federico Berni e Nunzio Massari. 42 anni l’uno e 54 l’altro, il primo nato nella città dei Pio e il secondo carpigiano d’adozione hanno entrambi ricevuto, martedì scorso, le croci dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dalle mani del prefetto Basile. “Un riconoscimento molto significativo – commenta Massari – che viene riservato a pochi - lo conferma il fatto che, a ricevere l’onorificenza,
fossero 12 persone in tutta la Provincia di Modena - nonché concesso direttamente dal Presidente della Repubblica dopo un’attenta analisi del curriculum lavorativo e personale del candidato segnalato all’ufficio centrale onorificenze e araldica del Consiglio dei Ministri”. I due sono stati ritenuti personalità degne di lode non solo per i meriti professionali ottenuti, ma anche e soprattutto per l’impegno rivolto al sociale. Berni, oltre a lavorare nel settore biomedicale da più di 20 anni, è attivo nel volontariato sin da quando compì la maggiore età. “Faccio
parte di Avis e dono il sangue ogni due mesi; sono iscritto al registro donatori di Aido e Admo e svolgo volontariato da oltre 10 anni in Croce Rossa e in Protezione Civile”. Già destinatario di alcuni riconoscimenti per la partecipazione attiva nel Terzo Settore, per lui la nomina di Cavaliere. “E’ una bella soddisfazione ricevere questa onorificenza – prosegue – ne sono orgoglioso e continuerò a impegnarmi nel lavoro, in famiglia e nel sociale per onorare questa medaglia”. Storia diversa quella di Massari: nominato Cavaliere nel dicembre 2002,
martedì è stato “promosso” Ufficiale. Massari, giovanissimo, ha fatto parte della Digos di Roma e, tra la fine degli Anni ’70 e l’inizio degli Anni ’80, ha partecipato a diverse operazioni, scortando personalità politiche e di spicco tra cui papa Wojtyla, tanto che sono stati proprio i meriti conseguiti sul piano professionale a fruttargli il titolo di Cavaliere. Nel 2006 l’idea di fondare l’Anioc, che raggruppa un centinaio di Cavalieri di Modena e provincia e che si occupa di promuovere iniziative socio-culturali, sul territorio e per la cittadinanza: tra le
Da sinistra Federico Berni e Nunzio Massari
manifestazioni organizzate, la prima giornata nazionale dedicata al terrorismo, un convegno sulla pedofilia, L’inno svelato, un’attività rivolta ai ragazzi delle scuole medie superiori. Dal
2011 l’associazione è intitolata a Guido Molinari, padre della stilista Anna nonché unico Cavaliere di Gran Croce - la carica più alta possibile - a Carpi. Marcello Marchesini
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a 69° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia si è svolta quest’anno con un nuovo direttore. Alberto Barbera è infatti ritornato al Lido dopo una lunga parentesi e ha organizzato una mostra più snella e adeguata alla risapute carenze strutturali a disposizione. Poche sale, meno film e più respiro per gli appassionati festivalieri. Ma la cura dimagrante non ha comportato una diminuzione della qualità: mediamente si sono visti buoni film con poche concessioni al mercato. E’ bastato a tutti Bat 3D che, il primo giorno, ci ha propinato voracissimi squali che, sull’onda di uno tsunami, finiscono in un grande magazzino che diviene così un enorme e pericolosissimo acquario. Tra le corsie e gli scaffali allagati, gli aspiranti consumatori si ritrovano consumati tra enormi macchie di sangue rese ancora più splatter dal 3D. Ma gli eroi di turno trovano il modo di sconfiggere il male come si conviene anche nel più catastrofico degli horrormovie. La Mostra, quella vera si è invece caratterizzata per l’alto numero di registe, ben 25, presenti nelle sezioni principali del festival e per l’alto numero di film con storie di donne. Quindi possiamo ben parlare di una Mostra al fem-
Si è conclusa la 69° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. L’unico riconoscimento al cinema italiano è andato a Fabrizio Falco, interprete di E’ stato il figlio di Daniele Ciprì e di Bella addormentata di Marco Bellocchio
Una signora Mostra Fabrizio Falco
minile, anche se, alla fine, il Leone d’Oro è andato a un uomo, il coreano Kim Ki Duk che con il suo Pietà ha davvero convinto tutti e meritato il premio. Partiamo quindi da quest’opera che uscirà nelle sale italiane il 14 settembre. L’autore mette in scena la vicenda di un giovane che di mestiere riscuote i crediti che spietati strozzini esigono da dei poveracci costretti a
chiedere prestiti per lavorare. E quando il debito non viene saldato il giovanotto spezza gli arti ai malcapitati. Che sia una metafora di quanto i mercati stanno facendo a paesi indebitati come la Grecia? Il film, pur nella sua estrema crudezza è bello. Dopo l’agghiacciante scena introduttiva che non è il caso di rivelare, la storia prende corpo con l’entrata in scena
di una misteriosa donna che afferma di essere la madre del ragazzo, tornata a lui per chiedergli scusa di averlo abbandonato da piccolo. Malgrado l’incredulità del giovane, i due personaggi si inseguono e, lentamente, il rapporto fra loro diventa molto intimo. Il tema, come suggerisce il titolo, rimanda inevitabilmente alla Pietà di Michelangelo citata esplicitamente anche nel manifesto pubblicitario, cioè a quel sentimento umano e religioso che suggerisce il perdono. La donna lo invoca, il giovane lo medita e lo spettatore resta avvinghiato a immagini angoscianti e struggenti a sottolineare i sentimenti dei personaggi. Kim Ki Duk, già premiato a Venezia nel 2004 per la miglior regia di Ferro 3 ci ha abituato a temi forti e
a immagini che non lasciano spazio alla fantasia: tutto è mostrato, sbattuto in faccia, ma ciò nonostante a prevalere è la dimensione pittorica e spirituale di un cinema di poesia. Pietà arriva dopo un lungo e volontario isolamento tra le montagne, dove l’autore ha fatto vita da eremita, in seguito a un grave incidente occorso a un’attrice sul set del suo film Dream. Indubbiamente questa vicenda ha lasciato un segno profondo nell’animo del regista, che sembra interrogare se stesso sulla possibilità di redenzione e muove i suoi personaggi alla ricerca di un perdono e di una pietà ancora tutte da elaborare. Il Leone d’argento è invece stato assegnato a The Master di Paul Thomas Anderson, americano, già autore de Il petroliere e di Magnolia. Il film segue la vita di un reduce della Marina che, al ritorno dalla seconda guerra mondiale, incontra uno strano personaggio: scrittore, dottore, fisico nucleare e filosofo teoretico. Anche se il film non lo esplicita, ufficiosamente la
storia è ispirata alla biografia di L.Ron Hubbard, il fondatore di Scientology, che qui diventa il capo-padrone del titolo, the Master appunto. I due attori protagonisti Philip Seymour Hoffman e Joaquin Phoenix si sono aggiudicati la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile e il successo dell’opera è soprattutto merito loro. La pellicola mette in scena la costruzione di una setta e poi di un movimento con precisione matematica, lasciando però trasparire il velo di follia che si cela sotto l’apparente razionalità di pensieri e parole, azioni e reazioni che agitano non solo i personaggi ma l’ambiente sociale e politico che li contiene. Il Premio speciale della Giuria è andato a Paradise: Faith (Paradiso: Fede), dell’austriaco Ulrich Seidl, Il film costituisce il secondo capitolo di una trilogia iniziata con Paradise: Love (Amore) già presentato a Cannes e ha come protagonista Annemarie, una donna, di professione tecnico-radiologo, che dedica tutto il suo tempo libero alla conversione del prossimo, soprattutto immigrati. La vediamo così gironzolare per le strade e bussare alle porte delle case con un sacco, dentro il quale trasporta una staContinua a pagina 17
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Islam e dintorni...
Raccolto mezzo milione di euro con le magliette
a cura di Clarissa Martinelli
Di Francesca Zanni Laureata in Storia, Culture e Civiltà Orientali, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna Cara Clarissa,
‘Ala al-Aswani
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o scrittore egiziano ‘Ala al-Aswani non è molto famoso in Italia: i suoi libri si possono trovare facilmente nelle librerie, ma non spiccano tra i best sellers in offerta speciale e la sua fotografia non compare martellante nei cartelloni pubblicitari. Nonostante ciò, è uno scrittore di fama internazionale; autore di romanzi avvincenti e di un testo di analisi della rivoluzione araba in Egitto, nonché di numerosi articoli. Le sue parole sono comparse infatti sul settimanale Internazionale qualche mese fa poiché ha avuto un ruolo importante nella Rivoluzione di Piazza Tahrir. Nato 55 anni fa al Cairo, laureato in Odontoiatria con una specializzazione oltreoceano all’Università dell’Illinois a Chicago, esercita tutt’ora la professione di dentista a Garden City, nella sua città natale. Il suo romanzo più famoso è sicuramente Palazzo Yacoubian, che narra le vicende di diversi personaggi che hanno tutti a che fare con un palazzo del Cairo. Ogni personaggio rappresenta una parte della società egiziana pre-rivoluzionaria: la ragazza divisa tra emancipazione e pudore, la difficoltà di un giovane senza raccomandazioni a farsi strada, le vicende di un uomo omosessuale e del suo amante sposato, la corruzione di un aspirante politico... Il realismo della società egiziana descritta è pungente e d’impatto. Dal libro è stato tratto un film purtroppo non uscito nelle sale italiane, ma che avrebbe rappresentato l’opportunità ideale per il pubblico del nostro Paese di farsi un’idea dei problemi della realtà egiziana. I mali che affliggevano la società allora, sono stati del tutto estirpati? Altrettanto d’impatto è il suo testo, di tutt’altro genere letterario, sulla rivoluzione egiziana. Le parole di Aswani, sia nei romanzi che nei saggi, descrivono sapientemente una parte di mondo che sta sempre più emergendo a livello internazionale e che conoscere da vicino attraverso le sue descrizioni, è un’esperienza affascinante. GLOSSARIO Piazza Tahrir: importante piazza del Cairo simbolo della primavera araba in Egitto. Garden City: quartiere del Cairo. La città è organizzata in grandissimi quartieri con caratteristiche diverse, anche in base alle attività che vi sono principalmente svolte. PER APPROFONDIRE ‘Ala al-Aswani, Palazzo Yacoubian, 2006, Feltrinelli ‘Ala al- Aswani, La rivoluzione Egiziana, 2011, Feltrinelli
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n grande umorista dalla lunga carriera: parliamo di Lucio Trojano, pluripremiato disegnatore noto a livello nazionale e internazionale. La sua firma ha attraversato più di una frontiera: ha lavorato infatti per CityBank, Ford, British Leyland e con varie testate straniere, ma ha anche presieduto alcune giurie in importanti concorsi umoristici all’estero, come a Istanbul, Skopije e Teheran. Continua da pagina 16
tuetta della Madonna da lasciare in dono alle persone che incontra e alle quali insegna a pregare. Apparentemente banale, il film è intrigante e la curiosità dello spettatore cresce insieme alla fede di questa indomita donna che non ha mai un attimo di sconforto. Nemmeno quando si abbandona a una scena di intimità con un crocifisso. Qualcuno ha gridato allo scandalo ma, fortunatamente, le polemiche sono durate un giorno solo e, forse, fanno parte del gossip festivaliero. Rimarcherei invece l’ottima prova di attrice, anche se la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile è andata a Hadas Yaron, protagonista di Fill the void. E’ la storia di Shira, giovane ragazza appartenente a una famiglia cassidica ortodossa di Tel Aviv. Lei vorrebbe sposare il ragazzo che ama, ma a causa della morte della sorella le viene proposto di sposare il cognato rimasto vedovo. Sembra una storia d’altri tempi ma le tradizioni religiose spesso, ancora oggi, condizionano la vita delle persone e, soprattutto, delle donne. Il Premio Mastroianni al miglior attore esordiente è andato
clarissa.martinelli@radiobruno.it
mi hanno detto che le scuole di mio figlio, le Da Vinci a Carpi, sono state rimesse a nuovo grazie alle magliette Teniamo Botta e mia sorella che vive a Cavezzo dal 10 ha potuto riportare la sua piccola Emma al nido comunale, anche quello rimesso a nuovo grazie alle magliette. Servono miliardi per ricostruire le nostre città, ma volevo dirvi grazie perchè sapere con precisione dove fate convogliare il denaro e vedere che quelle offerte non finiscono in qualche calderone rassicura. L’altro mio figlio è alle Alberto Pio e le informazioni a oggi non sono per niente chiare; prevedo mesi difficili e continuo ad avere le sensazione che ci siano responsabili ritardi. Debbie e magliette Teniamo Botta! prodotte da Radio Bruno sono diventate dai primi di giugno un simbolo di resistenza alle avversità del terremoto e migliaia di persone hanno versato un’offerta di 10 euro per averle: “Ci fidiamo di voi”, ha specificato qualcuno, a partire dai big della musica che il 3 luglio hanno trasformato il Parco Ferrari di Modena in una straordinaria piccola Woodstock benefica. Oggi,
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mentre la produzione di magliette resta in piena attività (si possono ancora ordinare su teniamobotta. com), con quei fondi sono già stati messi in campo diversi progetti. La cifra raccolta ha superato il mezzo milione di euro e non c’era tempo da perdere soprattutto sugli investimenti inerenti centri estivi e scuole. A Cavezzo abbiamo ripristinato l’asilo nido e la materna statale, cui è stato necessario sostituire anche tutta la controsoffittatura. Riparate, tinteggiate e sanificate anche le elementari e il nido di San Prospero e le elementari Da Vinci di Carpi, pronte per il 17 settembre, così come la scuola d’infanzia di Moglia che disporrà anche di una piccola palestra. A Quistello è stato finanziato il fissaggio delle travi del soffitto e l’asilo nido Arcobaleno è ora antisismico. A Rovereto si è costituita una onlus di cittadini, Insieme per Rovereto e Sant’Antonio, che sta mettendo in campo importanti progetti per la cittadinanza: Teniamo Botta! contribuisce al finanziamento del Centro Medico Polivalente che entro 6 mesi sorgerà nell’area del campo sportivo e ospiterà ambulatori medici, centro prelievi e ufficio anagrafe in una struttura che resterà alla cittadinanza in via definitiva. A Medolla, in collaborazione con Uisp e Provincia, si è optato per il Palasport, una grande e bella tenso-
esposta presso gli ambienti di viale Ariosto. L’Umorismo ai tuoi piedi è una rassegna umoristica con ingresso libero, nata nel 2007 da un’idea di Oscar Sacchi: realizzata con la collaborazione dei Locali del Sorriso, ha luogo presso gli spazi di O&A Centro Affari, viale L.Ariosto 14/B a Carpi. La mostra segue i seguenti orari: dal lunedì al venerdì 8.30/12.30 - 14.30/18.30.
Fino al 30 settembre, la personale di Lucio Trojano sarà esposta presso O&A Centro Affari di viale Ariosto
L’Umorismo ai tuoi piedi Digitando per esempio il suo nome nei motori di ricerca, il risultato sono pagine e pagine dedicate alle sue mostre, alle sue opere e ai suoi volumi pubblicati, ai suoi premi vinti in rassegne umoristiche. Una tal fama è dovuta alle sue vignette dal sapore genuino nelle quali uno stile sobrio e un
umorismo garbato hanno saputo conquistare tutti, anche i palati più esigenti. Una personale imperdibile sarà esposta presso O&A Centro Affari, firmata da un artista che ha contribuito a scrivere la storia dell’umorismo grafico italiano. Fino al 30 settembre, la personale di Lucio Trojano sarà
a Fabrizio Falco, interprete di E’ stato il figlio di Daniele Ciprì e di Bella addormentata di Marco Bellocchio. E questo è stato l’unico riconoscimento toccato al cinema italiano. Il nostro Paese vedeva in concorso oltre ai due citati anche Un giorno speciale di Francesca Comencini. Tre film di buona e ottima fattura. Solo Bellocchio però poteva, a mio parere, competere seriamente e trovo ingiusto un verdetto che lo ha pesantemente escluso. Il suo film, incentrato su tre storie che corrono parallele nei
giorni che vedono la fine di Eluana Englaro, è estremamente rispettoso delle posizioni in campo. Nessuna spettacolarizzazione, nessuna presa di posizione netta, ma la volonta di illustrare, attraverso una costante presenza della televisione accesa, il paese diviso, il tentativo di prevaricazione, l’ipocrisia di un’ideologia che inneggia alla vita solo per mantenere il potere. Nella drammaticità di quelle vicende, l’autore sfodera i suoi storici pugni dalle tasche e assesta micidiali ganci a una classe politica che, opportunisticamente,
Marco Bellocchio
struttura che sorgerà in una manciata di mesi sopra la pista di pattinaggio. A Carpi, su richiesta dell’Asl, è stato anche acquistato l’ecografo portatile per l’ospedale danneggiato. A Concordia, dopo aver noleggiato tensostrutture e condizionatori per consentire il centro estivo a 135 bimbi fin dallo scorso luglio, ora si ragiona su un forte intervento a favore delle materne lesionate, mentre a Finale i genitori richiedono una tensostruttura da adibire a palestra. A Novi la richiesta pervenuta è stata di finanziare parzialmente la scuola di musica, a Mirandola si sta ricostruendo la palestra di Mortizzuolo. A San Possidonio sono stati finanziati 8 gazebo che fungeranno da scuole provvisorie (elementari e medie) a partire dal 17 settembre fino alla data in cui si renderanno disponibili i prefabbricati previsti dalla Regione. A breve saranno finanziati nuovi progetti a Crevalcore, San Felice, Mirabello e sono al vaglio altre situazioni, purtroppo le esigenze continuano a essere moltissime. Il GRAZIE va a tutti coloro che hanno una T shirt Teniamo Botta!, a chi l’ha regalata, promossa, firmata e a chi l’ha indossata in giro per il mondo. Ciascuno di voi ha contribuito a ricostruire, rinascere e sperare.
promuove leggi che poi ritira perché ormai la battaglia è persa. Esemplare e spassosissima la scena dello psichiatra dei politici a colloquio con un senatore in una sauna. Nello spazio fumoso e grondante sudore, coperti di soli teli bianchi, la verità viene finalmente messa a nudo e allo spettatore non resta che esplodere in quella famosa risata che dovrebbe seppellire e che, invece, si scontra con la refrattarietà di un sistema che non cambia mai e sopravvive a se stesso. In sala ci sono stati due applausi a scena aperta, cosa che raramente accade alle proiezioni stampa. Bella addormentata è già nelle sale e sta riscuotendo un lusinghiero e meritatissimo successo. E’ stato il figlio è invece la storia siciliana di una famiglia che sopravvive alla miseria imperante e alla malasorte che colpisce la piccola Serenella. La pallottola vagante che la uccide sarà l’espediente per richiedere allo Stato l’ingente risarcimento dovuto alle vittime di mafia. Coi soldi che alla fine arrivano, il padre, Toni Servillo, si compra una lussuosa Mercedes che diventa la sua ossessione. La storia tragicomica, di origine letteraria ma ispirata a un fatto di cro-
naca, permette al regista di tornare su alcuni stereotipi del suo cinema precedente, quando con Maresco ha rivoluzionato il linguaggio televisivo e cinematografico. Spietate le inquadrature della gita al mare, coi personaggi schierati al sole sulle sdraio, coi rotoli di pelle e le pance rotonde come palloni. Buffi solo a guardarli. Un giorno speciale ruota intorno a due giovani, Marco e Gina, al loro primo giorno di lavoro. Il ragazzo è appena stato assunto come autista da un politico che ha promesso di aiutare Gina a diventare attrice. La ragazza, vestita di tutto punto, deve quindi incontrare l’onorevole per “ringraziarlo”. Ma l’incontro viene ritardato da improvvisi impegni del parlamentare, così i due giovani gironzolano per Roma l’intera giornata. Storia più che probabile nel mondo di precariato in cui si muovono i giovani d’oggi. Racconto di formazione interpretato con misura e pudore da Giulia Valentini e Filippo Scicchitano già visto proprio qui a Venezia, l’anno scorso, con Scialla. Ivan Andreoli, corrispondente di Tempo da Venezia
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“Io non amo la gente perfetta, quelli che non sono mai caduti o che non hanno mai inciampato. A loro non si è svelata la bellezza della vita”. Boris Pasternak appuntamenti
Mostre CARPI Fino al 30 settembre L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Lucio Trojano O&A Centro Affari 14 - 23 settembre Ognuno sa di casa sua Di Marco Lugli Sala Cabassi Ex Carceri 14 settembre - 13 ottobre Arte-fatti e readymade Esposizione di una serie di autori diversi per tipologie operative, qualità estetiche, materiche e concettuali, per un inedito dialogo tra Arte, Industria e Tecnologie Galleria Alberto Pio 14 settembre - 6 gennaio Cose di donne La mostra prende spunto da un nucleo patrimoniale del Centro di Ricerca etnografica dei Musei di Carpi Sala Cervi 15 e 16 settembre - ore 18, 19 e 21 Biografie di oggetti Storie di cose Performance teatrale Con Sara Gozzi Gabriele Zambelli alla chitarra I ragazzi di Fare Teatro Sala Cervi
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n concetto chiave della tradizione filosofica e una questione cruciale dell’esperienza contemporanea. E’ Cose il tema dell’edizione 2012 che si svolge a Modena, Carpi e Sassuolo dal 14 al 16 settembre in 40 luoghi diversi delle tre città. Lezioni magistrali, mostre, spettacoli, letture, giochi per bambini e cene filosofiche. Il festival, che lo scorso anno ha registrato oltre 176mila presenze, è promosso dal Consorzio per il festivalfilosofia, i cui fondatori sono i soci storici che hanno partecipato alla realizzazione del festival fin dalla prima edizione. Piazze, chiese e cortili ospitano le oltre 50 lezioni magistrali del festival. Il programma delle lezioni si svolge all’insegna della domanda filosofica sulle cose (suscitata dalla meraviglia che qualcosa ci sia e alla ricerca di “cosa” sia), riconoscendo che in questo tema si scorge il luogo materiale e teorico di alcune delle più caratteristiche trasformazioni della contemporaneità. I maestri del pensiero che il festivalfilosofia porterà nelle piazze e nei cortili delle tre città si confronteranno con il pubblico sulle varie declinazioni contemporanee delle cose, tracciando linee tematiche che affrontano, tra le altre, la questione della “cosa stessa”, lo statuto della produzione
FestivalFilosofia 2012 - Da venerdì 14 a domenica 16 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo quasi 200 appuntamenti fra lezioni magistrali, mostre, concerti, spettacoli e cene filosofiche
La parola alle cose
e i suoi processi, le implicazioni del consumo, il carattere di feticcio assunto dalle cose, nonché le passioni che esse suscitano. Il programma filosofico del festival propone anche la sezione La lezione dei classici: esperti commenteranno i testi che, nella storia del pensiero occidentale, hanno costituito modelli o svolte concettuali rilevanti
per il tema delle cose, da Platone ad Aristotele, da Adam Smith a Hegel e Marx, fino alle elaborazioni novecentesche di Husserl, Heidegger, Benjamin e Arendt , con in più un fuori pista comparativo sul pensiero confuciano. Se le lezioni magistrali sono il cuore della manifestazione, un vasto programma creativo coinvolge nar-
razioni e le performance, la musica i libri, le iniziative per bambini e ragazzi. Oltre 20 le mostre proposte in occasione del festival: tra cui una grande retrospettiva dedicata al fotografo americano Edward Weston, una personale di Andrea Chiesi, un’esposizione di figurine sul “fascino discreto degli oggetti”, una dedicata alla storia e al mito delle collezioni Panini. Si segnaleranno l’installazione Il dono della massa curata dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Cose #6 dei Masbedo.E, accanto a pranzi e cene filosofici ideati dall’Accademico dei Lincei, Tullio Gregory, per i circa sessanta ristoranti ed enoteche delle tre città, nella notte di sabato 15 settembre è previsto il Tiratardi, con iniziative e aperture di gallerie e musei fino alle ore piccole.
Nelle piazze e nei cortili del festivalfilosofia, a Carpi, si rifletterà su produzione e consumo, idoli e feticci, arte, artefatti e passioni per le cose, senza dimenticare il tema della ricostruzione
I filosofi scendono in piazza
14 settembre - 21 ottobre Linea di demarcazione/Ligne de démarcation Mostra personale di Francesco Pergolesi Curata da Francesca Pergreffi e Roberta Fiorito Linea di demarcazione/Ligne de dèmarcation è un progetto fotografico nato 10 anni fa da una riflessione e da un’analisi sul significato del viaggio nella nostra epoca Galleria Spazio Meme
Eventi CARPI 14 - 16 settembre Festival Filosofia Cose Centro Storico 15 e 16 settembre - ore 15/24 Rock Shock Festival Si esibiranno 20 Band Rock e Metal delle zone colpite dal sisma Programma Sabato 15 settembre Queenmania - Kardio + Kirayel - Kerion - Velut Luna - Pangea - Mono - Fuximile Nytrocure - To Shed Skin
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ungi dall’essere unicamente oggetti di dominio o di consumo, le cose costituiscono non solo il terreno per eccellenza della domanda filosofica ma anche il luogo materiale e teorico dove si offrono alla comprensione le trasformazioni più caratteristiche della contemporaneità. Il programma di lezioni magistrali del festivalfilosofia porterà nel-
le piazze e nei cortili di Carpi, celebri maestri del pensiero, che si confronteranno con il pubblico sulle varie declinazioni contemporanee del tema delle cose, misurandosi, tra le altre, con la questione della “cosa stessa”, lo statuto della produzione e i suoi processi, le implicazioni del consumo, il carattere di feticcio assunto dalle cose, nonché le passioni che esse
suscitano. Francesca Rigotti sottolineerà il ruolo delle “piccole cose” nello strutturarsi dell’esperienza ordinaria (Sabato 15, alle 10, in Piazzale Re Astolfo). Massimo Cacciari interrogherà la questione della cosa alle sue estremità, occupandosi rispettivamente delle “cose prime”, in cui si manifesta il carattere immutabile dell’Essere,
e delle “cose ultime”.dove emerge l’eccedenza di significato delle cose rispetto alle loro definizioni, (Sabato 15, alle 16,30, in Piazza Martiri). Del rapporto tra nomi e cose si occuperà Carlo Sini, ripercorrendo il passaggio dal sapere mitico, in cui nomi e cose si co-appartengono, alla scrittura alfabetica
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Tra i nomi di grande rilievo che saranno ospiti del Teatro Asioli di Correggio, due attesissimi ritorni sulle scena nazionale: Luca Zingaretti e Valerio Mastandrea
Tutti a teatro... a Correggio!
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odici spettacoli di prosa e cinque di teatro musicale, musica e danza cui si aggiungeranno quattro titoli per ragazzi e famiglie. Questi i numeri del prossimo cartellone del Teatro Asioli - proposto da Comune di Correggio ed Emilia Romagna Teatro Fondazione – che, da metà novembre a fine aprile, si presenta con un programma denso di proposte di notevole interesse, ricco di autorevoli interpreti, testi importanti e attento alla drammaturgia dell’oggi. Nonostante i tagli agli enti locali e alla difficilissima situazione economica del teatro italiano, il Comune di Correggio ed Ert non rinunciano a mantenere l’alto profilo di un’attività che ha fatto dell’Asioli il secondo teatro della provincia. Tra i nomi di grande rilievo che saranno ospiti dell’Asioli, due attesissimi ritorni Continua da pagina 18
fondata sul carattere artificiale del linguaggio (Sabato 15, alle 11,30, in Piazza Garibaldi). Saldamente insediata nella storia della filosofia, la questione ontologica della cosa verrà ripercorsa anche in alcune Lezioni dei classici, in serrato confronto con alcune delle opere in cui essa si è costituita: così Giovanni Reale commenterà la Settima lettera di Platone (Venerdì 14, alle 11,30, in Piazzale Re Astolfo). Tra le opere classiche Mario Vegetti si soffermerà su una peculiare analogia tra anatomia e scrittura nel pensiero greco (Venerdì 14, alle 10, in Piazzale Re Astolfo). Assunte dall’economia nel mero significato di “merci”, “prodotti” del lavoro umano pronti all’uso e allo scambio e, di qui, anche strumenti di dominio sociale, le cose del mondo produttivo si rivelano il terreno cruciale delle trasformazioni in atto a partire dalla globalizzazione dei mercati. Le trasformazioni del lavoro in senso sociale discusse da Ota de Leonardis (Domenica 16, alle 10, in Piazzale Re Astolfo) e i seg-
sulle scena nazionale: Luca Zingaretti sarà regista e protagonista di La torre d’avorio, di Ronald Harwood, un testo che indaga i rapporti tra arte e potere soffermandosi sullo scontro post-bellico tra il grande direttore d’orchestra Furtwangler, compromesso con il nazismo, e il suo inquisitore americano; Valerio Mastandrea sarà regista e protagonista di Qui e ora, testo scritto appositamente da Mattia Torre (già autore del precedente fortunatissimo spettacolo Migliore). Un altro grande ritorno a Correggio è quello di Mariangela Melato, interprete de Il dolore di Marguerite Duras. Massimo Castri è il regista di La cantatrice calva di Eugene Ionesco, messo in scena dallo Stabile di Toscana con la sua compagnia di affermati e bravissimi attori. Ritornerà a Correggio Franca Valeri, vero e
proprio monumento dello spettacolo italiano, con il suo testo Non tutto è risolto, in cui una vecchia immaginifica signora dal ricco e variopinto passato si scontra con l’ansia di chiarezza della sua segretaria, interpretata da Licia Maglietta. Giuseppe Battiston, tra i più ammirati attori della generazione dei quarantenni, sarà Macbeth diretto da Andrea De Rosa, già apprezzato a Correggio per le sue regie di Molly Sweeney e La tempesta. L’inossidabile coppia Ugo Pagliai – Paola Gassman sarà protagonista di Wordstar(s), del celebrato Vitaliano Trevisan. Carlo Cecchi e Angelica Ippolito, diretti da Mario Martone, saranno protagonisti di La serata a Colono, l’unico testo teatrale scritto da Elsa Morante. Federico Tiezzi torna a dirigere Sandro Lombardi, a fianco di Iaia Forte ed Elena Ghiaurov, in
Un amore di Swann, da Proust. Torna all’Asioli il Teatro delle Ariette con Teatro da mangiare?, il classico che ha aperto la strada ad una pletora di pallide imitazioni che fondono teatro e cibo, qui uniti da una necessità narrativa e poetica senza eguali. Ascanio Celestini porterà in scena il suo feroce Pro patria. Pascal Rambert, autore-regista francese ormai di culto in patria, dirige la versione italiana del suo Clôture de l’amour, rappresentato con enorme successo di critica e di pubblico al Festival di Avignone 2011, qui interpretato da Anna Della Rosa e Luca Lazzareschi. L’offerta si completa con cinque titoli musicali. La campagna abbonamenti avrà inizio il 6 ottobre, con diritto di prelazione per gli abbonati della stagione scorsa. I nuovi abbonamenti saranno messi in vendita dal 27 ottobre.
menti globali del “made in Italy” di alta gamma, studiati da Armando Branchini (Venerdì 14, alle 20,30, in Piazzale Re Astolfo) indicano, ciascuno in modo distintivo, le nuove frontiere del produrre. Mettendo a fuoco la categoria dello schiavo, Remo Bodei indicherà alcune perversioni di lungo periodo legate alla produzione di cose tramite persone trasformate in cose, insieme alle forme di interiorizzazione cui danno luogo (Domenica 16, alle 16,30, in Piazza Martiri). Richard Sennett si soffermerà invece sulle matrici comuni dei processi artigianali e di quelli artistici (Domenica 16, alle 11,30, in Piazza Martiri). Elena Esposito farà vedere i paradossi generati dalla moda, anche in ordine alla creazione di dimensioni temporali dove domina l’idea della contingenza (Venerdì 14, alle 16,30, in Piazza Garibaldi). Il paesaggio dell’epoca presente è d’altronde dominato da un regime simbolico in cui la merce, oltre che per il suo valore d’uso e di scambio, vale anche per la rappresentazione che se ne fa in una società sempre più spetta-
colarizzata: ne discuterà Vanni Codeluppi (Venerdì 14, alle 15, in Piazzale Re Astolfo). A questa lettura si aggiunge un tema di lunga durata come quella della reificazione di genere, della “donna oggetto”, presentato da Michela Marzano (Venerdì 14, alle 18, in Piazza Garibaldi). Alla traiettoria del consumo e della società “usa e getta” si contrappongono viceversa i princìpi di custodia e tutela di beni per loro natura esauribili, ma talmente indispensabili alla collettività da mettere in moto una diversa concezione dell’appartenenza: la prospettiva della sostenibilità e della tutela verrà declinata da Bruno Latour in un’originale drammaturgia dedicata a Gaia, la Madre Terra (Sabato 15, alle 20,30, in Piazzale Re Astolfo). Tra le categorie di “degradazione” degli oggetti, le più durevoli ed efficaci sembrerebbero quelle di idolo e feticcio, già espressione di dominio coloniale e religioso e presenti anche nella categoria di “feticismo delle merci” coniata da Karl Marx ne Il Capitale, (che sarà presentato al festival da Die-
go Fusaro, un giovane ricercatore non ancora trentenne, sabato 15, alle 15, in Piazzale Re Astolfo). Il programma ne mostrerà alcune riformulazioni in termini di critica all’antropocentrismo e al consumismo. Marc Augé, tra i massimi africanisti e membro del Comitato scientifico del Consorzio, ripercorrerà alcune religioni africane, per ritrovare nel “dio oggetto”, ossia nel feticcio propriamente detto, forme e sfide che appartengono al mondo contemporaneo (Sabato 15, alle 18, in Piazza Martiri). Salvatore Natoli si addentrerà poi nel complesso cantiere dello statuto dell’idolo, facendo i conti con il portato del divieto biblico in un’epoca in cui il regime dell’apparenza e dell’immagine lo mette alla prova estrema (Domenica 16, alle 15, in Piazza Martiri). Altre letture mostrano invece come il dono delle cose si inscriva in un’ottica di intrinseca gratuità che lo deve sottrarre al regime economico del dare e del restituire: sul debito d’amore che costituisce la vita umana se ne occuperà Enzo Bianchi (Domenica 16, alle 18, in Piazza Martiri).
appuntamenti
e Biomassa Domenica 16 settembre Michele Luppi Band- Coffee Overdrive- Disclose Karmian - Synthphonia Suprema - Dawn of Memories - Krysantemia - Wild Rose Krypton - Aspera e Ardens Nelle due giornate dalle 18 Buffet con aperitivo Saranno presenti stands e bancarelle, car wash con le rock girls e punti di ristoro con birra. Sarà in vendita anche la Compilation Rock Shock composta da 45 band in un doppio cd con 160 minuti di musica. Tutto il ricavato verrà donato in beneficenza per ricostruire e acquistare beni materiali delle scuole di Rovereto Polisportiva San Marinese 15 settembre - ore 15 Amica: per ricominciare insieme Tutti insieme per ricominciare Programma L’intero incasso della giornata sarà devoluto all’Asp Terre d’Argine per la ricostruzione della Casa Protetta Roberto Rossi di Novi Tenente Marchi 16 settembre - dalle 16.30 Party in galleria Il Borgogioioso festeggia il 7° compleanno Concerto dell’orchestra degli allievi dell’Istituto Musicale Pareggiato O. Vecchi - A. Tonelli Taglio e distribuzione della torta gigante, insieme al CFP Nazareno Borgogioioso 18 settembre - ore 21 Trops - Around the World 2.0 Saggio di inizio anno sportivo Che vedrà protagonisti gli atleti della La Patria dell’anno sportivo 2011-2012 Per l’occasione verranno presentati tutti i corsi per la stagione 2012-2013 Piazza Martiri 18 settembre - ore 18.30 La danza del pancione La danza del ventre da espressione della femminilità in movimento ad aiuto concreto per il parto. Movimenti di danza orientale per gestanti dal 5° mese in su con esercizi su piedi, gambe, bacino, braccia e respiro, perché tutto il corpo possa seguire la musica della vita che nasce Conduce Serena Maccaferri, operatrice olistica e ballerina de Le Luci del Deserto Centro Narayana 20 - 23 settembre 2° Festival della Letteratura per ragazzi Passa la parola: i bambini e i ragazzi leggono Incontri, letture, laboratori Piazza Garibaldi
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Calcio – Troppo Carpi per la Reggiana: 2-0. Biancorossi a punteggio pieno
classifica
L’uomo derby
La grande differenza è ancora Concas, a segno per la quarta volta in quattro sfide. Una squadra che va a comando e difende a memoria, finalmente nel suo stadio. Domenica tappa incognita a Portogruaro.
Carpi 6 Virtus Entella 6 Lecce 6 Sudtirol 4 Como* 3 Cuneo 3 FeralpiSalò 3 San Marino 3 Trapani 3 Reggiana 3 Portogruaro* 1 Lumezzane 1 Cremonese (-1) 0 Tritium 0 Pavia 0 Treviso 0 Albinoleffe (-10) -8 * una gara in meno
prossimo turno Domenica 16/9/2012 ore 15, 3a giornata Portogruaro-Carpi; Albinoleffe-Virtus Entella; Cremonese-Feralpisalo’; Lecce-San Marino; Pavia-Lumezzane; Reggiana-Cuneo; Trapani-Treviso; Tritium-Como.
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arpi C’è…il Carpi pure! E’ stato il weekend della rinascita, per tutta una città. La riscoperta del centro storico, la riapertura dello stadio, il ritorno del tifo sotto il cielo di casa. E poi il grande rientro della squadra, in un derby entusiasmante. Mai in discussione. E’ stata una partita di massima semplicità, dunque sincera. Giocata nella canicola dopo mezza settimana di autunno anticipato. Per non perderla bisognava rimanere in piedi. La Reggiana è un buon avversario lento. Ha idee, schemi, palleggio, ma va a una marcia sola. Vale dal quinto al nono posto di un campionato più qualititativo dello scorso. Il Carpi è molto oltre. L’ha lasciata sgonfiare, fingendo di soffrirla. Poi l’ha stesa con un doppio gancio da grande pugile. Una grammatica elementare, ma non meno che efficace. GENERALE E COMPAGNO - E’ già la squadra di Cioffi. Va a comando, modula a piacere il volume della radio. Difende a memoria. E’ l’unica del campionato a non aver ancora subito gol.
Sembra devota a un misticismo quasi religioso. Esce da un’estate di allenamenti durissimi, anche tre ore e mezza di sedute. Durante le quali, Cioffi gioca a sdoppiarsi. Fa generale di “Full Metal Jacket”, ma torna anche a essere il vecchio compagno di squadra quando raduna tutti in cerchio e ci si mette in mezzo. Lunghi monologhi sottovoce, puntando dritto agli occhi, per cercare gli uomini prima di trovarne i giocatori. Non dice cosa fare. Va oltre, comincia dal perché. Trasmette fluidi. Sa di sottoporli a fatica, quindi gli serve un disegno superiore per portarli oltre i limiti. Li sta convincendo di essere dentro a una congiuntura astrale, che ne indirizza la missione da compiere. Li sta catechizzando all’ineluttabilità di una Provvidenza celeste che ha già scritto il loro finale. E non può essere altro di quello che riscatti l’amarezza di una finale buttata via. CHICO - Non per caso è stato ancora una volta decisivo “Chico” Concas, uomo derby al quarto centro in quattro sfide consecutive. E’ partito a destra,
prossimo avversario – Portogruaro
L’ambizione di Specchia e la continuità di Cunico: due ex
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Non conosciamo la nostra dimensione, ma sappiamo di essere adatti a competere in questo campionato di alto profilo tecnico. Siamo giovani e di qualità”. Parole e musica di chi ricostruito la squadra dopo il decimo posto della passata stagione. E’ il ds Gianmario Specchia, un ex. Partecipò alla disastrosa C2 1999/2000, chiusa con una retrocessione tanto anticipata quanto annunciata: il preludio al primo fallimento della storia di via Marx. Alla guida di quella squadra c’era il padre Francesco Paolo, ora suo collaboratore. Il veterano di questo Portogruaro rinnovatissimo fu suo compagno di squadra in quella parentesi biancorossa: Marco Cunico, fantasista d’indole battagliera, alla decima stagione in maglia granata. Sorprendente il curriculum per senso d’appartenenza: 307 presenze e 96 gol lungo quattro categorie, dalla D alla B. Lo affianca in attacco l’altro totem di continuità, ancorché uomo-squadra e boa della manovra: Luigi Della Rocca, cinque stagioni in A con Atalanta e Bologna (dove è cresciuto). Il neo-allenatore giocò cursore nella miracolosa Atalanta di Mondonico, e poi da avversario del Carpi con l’Alzano Virescit: Armando Madonna. E’ alla prima esperienza in C1 dopo cinque anni e tre panchine di B: Albinoleffe, Piacenza e Livorno. Vuole possesso e coralità, schiera un 4-3-1-2 veloce. Tra i nuovi giovani più interessanti, due di scuola Samp: Simone Patacchiola (stopper, ‘91) e Alessandro Martinelli (centromediano, ’93). E.G.
si è spostato a sinistra, ha finito al centro. Bombardando cioè, una dopo l’altra, tutte le possibili crepe della Reggiana. Fino a disintegrarla. Ha ricominciato dalle lacrime del Braglia, piante sotto la sua curva. Un fertilizzante spirituale. Durante l’estate, Giuntoli l’ha venduto due o tre
regionali – Correggese, partenza turbo
volte. L’ultima al fotofinish, nelle frenetiche ore dell’Ata Hotel Exective prima della chiusura. Lo scambio con Melara della Reggina era già inchiostrato. L’ha fatto saltare lui. Sente di non aver finito il suo tempo. E’ forse il miglior acquisto dell’anno. Riporta una diversità assoluta. E stavolta
si noterà di più, perché andrà a normalizzarsi in una squadra che non ha gli eccessi della precedente. Se in C1 la cilindrata media è quella di una Golf, lui va in Lamborghini Murcielago. Nessuno ha il suo motore. I picchi di rendimento sono gli stessi dal 1’ al 90’. Perciò, quando la partita si siede, se ne impossessa e la piega in due. PERFETTO LETIZIA - L’altro protagonista di giornata è Gaetano Letizia, già devastante in Coppa e poi anche a Trapani. Viene da Scampia. Un posto in cui, se per sbaglio vi ci trovate, la cosa migliore che potete fare è andarvene. Un fringuello di vitalità impressionante, che ha del diavolo. Non lo spaventa nulla. Nemmeno l’eredità di Laurini. Vuole arrivare a tutti i costi. Strada ne farà. A vederlo c’era il Torino. In gennaio arriverà un’offerta a molti zeri. È l’ennesima intuizione dorata di Giuntoli. Lo ha preso con il solito raid da pirata di Mompracem. Ormai tutto il calcio lo insegue, il suo fiuto non è più un segreto. Così fa avere alla concorrenza mappe false, tiene nascosta quella vera, e arriva al tesoro solo quando smette di essere sorvegliato. All’improvviso, senza muovere troppe navi. Domenica il Carpi va a Portogruaro privo di capitan Lollini, squalificato. Tappa incognita, contro un avversario che parte dalle retrovie ma studia silenziosamente da sorpresa. Enrico Gualtieri
provinciali – Domenica 16 al via Seconda e Terza
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ccellenza. Stavolta il patron Lazzaretti può avere fiducia. La Correggese di Salmi non tradisce. Rispetta le promesse estive e parte col turbo, espugnando il proibitivo campo di Fiorenzuola con 90’ perfetti sotto ogni aspetto (2-0). Sboccia immediatamente Giovanni Tani, fiore all’occhiello del mercato di Dimes Righi, strappato alla Sampierana. Suo il rigore del vantaggio. Chiude i conti Filiberto Cacciari, mezzala classe ’88 eclettica e dai grandi tempi. Domenica il debutto al Borelli: arriva la novità piacentina Royale-Fiore. Promozione. Comincia invece malissimo la Solierese, travolta a Castelvetro dalla Visport in meno di mezzora (0-2). Tardiva la reazione gialloblu. Spuntato l’attacco, orfano di Pezzella. Per mister Nannini c’è ancora molto lavoro da fare. Domenica la prima allo Stefanini con il Monte San Pietro. E.G.
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omenica prossima la stagione calcistica va definitivamente a regime, con il via degli ultimi campionati: Prima, Seconda e Terza. Sarà una stagione complessa, particolare. Viene dopo un terremoto che ha sconvolto la vita del nostro intorno, e dunque anche l’attività di parecchie Polisportive. Si torna comunque in campo, con qualche defezione, le promesse di aiuto da parte della FIGC, e un’indubbia voglia di dimenticare. Il girone H di Seconda Categoria è molto carpigiano. Pieno dunque di derby attesissimi. Torna la Virtus Cibeno, per riscattare una retrocessione annunciata ma non meno che dolorosa. Si ripresentano Fossolese (che ha cambiato guida: da Villani a Recchia) e Cabassi (che invece ha confermato Di Nardo) per scalare un’altra salvezza sofferta. Insieme a loro, anche Ganaceto e Novese, con chiare ambizioni di vertice. Il neo promosso S.Marino è l’unica eccezione modenese del girone F, baricentrico su Reggio Emilia. Anche in Terza Categoria, le nostre si dividono. Limidi e Cortilese ci riprovano nel consueto mucchio della pianura modenese. Sono teste di serie, insieme al Campogalliano e alle solite Hera, Invicta, Rivara. Viceversa, la Carpine del neo-allenatore Bacchelli e la neonata Carpi United debutteranno nel difficilissimo raggruppamento reggiano.
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Bocce - Luca Viscusi, della Mp Filtri Rinascita di Budrione, si è aggiudicato il titolo di Campione italiano Under 23
La stella della Rinascita
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ltro prestigioso alloro per il boccista Luca Viscusi (in foto) che gareggia per i colori della Mp Filtri Rinascita di Budrione. Il giocatore lombardo tesserato per la Rinascita si è aggiudicato il titolo di Campione italiano della sua categoria, quella degli Under 23, dominando la competizione, dopo aver battuto i migliori giovani boccisti italiani. Luca Viscusi, che gareggia da alcuni anni per i colori della Rinascita pur residendo a Erba, ha già nel suo ricco palmares i titoli di Campione del mondo Under 21 e di Campione europeo Under 23. E ora la conferma arriva anche col titolo italiano che lo balza sempre più ai vertici di questa specialità sportiva. C.P.
Universal Maschile
Test positivo a Reggio Emilia Volley Tricolore: Luppi 8, Grassi ne, Grassano 6, Orduna 4, Goi (L), Tondo 8, Pellegrino 2, Barbareschi 8, Curti 6, Diachkov 7, Biribanti 14, Castellani (2° L), Groppi. All. Cantagalli Cec Carpi: Lancellotti 5, Astolfi 1, Bigarelli 6, De Marco 6, Lirutti 5, Trentin (L), Zaghi 4, Possega, Zanon 4, Di Primio, Raimondi 5. All. Molinari
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uattro set preziosi, giocati quasi alla pari con una sicura protagonista del prossimo campionato di Serie A2. E’ questo il bilancio positivo del primo test stagionale della Cec, uscita sconfitta 3-1 dall’allenamento congiunto del PalaBigi di Reggio con il Volley Tricolore, di coach Cantagalli. I ragazzi di Luciano Molinari hanno tenuto testa alla formazione reggiana, perdendo secondo e terzo set e aggiudicandosi il quarto. “E’ stato un allenamento più che positivo – ha commentato coach Molinari - la squadra ha già espresso un buon livello di gioco anche se abbiamo sulle spalle solo due settimane di allenamento e una seduta di pesi prima del test. La cosa che mi è piaciuta di più è stata la voglia di aiutarsi che hanno dimostrato i ragazzi in campo: su queste basi possiamo lavorare bene”.
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E’ entrata nel vivo la campagna abbonamenti dell’Universal Volley Modena
Un posto in prima fila E
’ entrata nel vivo la campagna abbonamenti dell’Universal Volley Modena. A quasi un mese dall’apertura delle sottoscrizioni e a poco più di trenta giorni dall’esordio ufficiale in campionato della squadra, l’interesse dei tifosi è già altissimo. Merito di un mercato estivo di primissimo livello che ha portato a vestire il bianconero giocatrici di primissima fascia come Alisha Glass, Anja Spasojevic, Dora Horvath, Natalia Brussa e Chiara Scarabelli. Le Tigri Bianconere si candidano a essere protagoniste di una stagione che è ai suoi albori e che ha visto la cancellazione della prima fase di Coppa Italia a causa dei problemi legati al transfer delle atlete dell’area extra europea. La società si aspetta un PalaCasaModena gremito e pieno di tifosi pronti a sostenere la propria squadra nel lungo e duro cammino che l’aspetta. Tante sono le possibilità offerte al pubblico, a partire dall’iniziativa rivolta ai residenti nei comuni terremotati che potranno usufruire di abbonamenti di Gradinata gratuiti. Per richiederli tre sono le modalità: inviare la richiesta all’indirizzo mail comunicazione@ volleymodena.com allegando copia del proprio documento d’identità;
inviare richiesta via fax al numero 059.3682442 allegando, copia del documento d’identità oltre a un recapito mail e/o cellulare al fine di poter ricevere a tempo debito
comunicazione relativa alle modalità di ritiro della tessera e, infine, presentarsi direttamente in sede in orario d’ufficio, presso i locali del PalaCasaModena.
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erminati, ai Pratoni del Vivaro, gli spettacolari Giochi della Gioventù dell’equitazione, meglio conosciuti come Ponyadi. Immancabile la presenza delle squadre della ASD Equestre I Pioppi di Panzano che, nel volteggio a cavallo, pur con formazioni completamente rinnovate, hanno ottenuto numerosi successi. Il volteggio a cavallo consiste nell’eseguire esercizi di ginnastica artistica, coreografata su di un cavallo in movimento, ovvero al passo, al trotto o al galoppo, a seconda dei livelli di difficoltà. Gli atleti devono eseguire dapprima una prova di figure obbligatorie, poi una seconda parte caratterizzata da un programma libero a ritmo di musica. Negli anni scorsi le squadre dei Pioppi che avevano partecipato ai Campionati Nazionali Under 14, nella sede della Fise, Federazione Italiana Sport Equestri, avevano vinto numerose volte. Pur essendo cambiato il volto degli atleti, il risultato però non è cambiato nemmeno nell’edizione 2012. Sotto la guida esperta e appassionata di Giovanna Feltri, lo scorso fine settimana, si sono classificate prime nella Categoria E, Eleonora Casali, Asia Pannilunghi, Federica Garuglieri
Ancora successi per l’ASD Equestre I Pioppi alle Ponyadi di Roma
Gli atleti cambiano, i risultati no! Domenica 16 settembre, a partire dalle 15, al Centro Ippico I Pioppi di via Canale Carpi, 41, a Panzano, appuntamento con un imperdibile Open Day. a partire dalle 15, al Centro Ippico I Pioppi di via Canale Carpi, 41, a Panzano ci sarà un Open Day con dimostrazioni delle atlete sia di equitazione che
e Letizia Bernardelli. Secondi classificati nella Categoria F: Alessia Cerchiari, Giorgia Gambini, Elia Baracca e Ginevra Marmiroli. Ottimo risultato anche negli individuali Categoria D con la seconda posizione di Isabella Spillantini. Il cavallo Egeo era diretto dalla langeur Alice Sala e da Chiara Beneventi. Domenica 16 settembre,
di volteggio. In particolare bimbi, ragazze e ragazzi sono attesi per vedere da vicino queste affascinanti ma spesso poco conosciute specialità ippiche.
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