Settimanale di
13 settembre 2013
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti ANNO XIV N. 32
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a soli € 0.50 in edicola
a cuore aperto illustratrice di fama internazionale, la carpigiana evelyn daviddi espone presso la Dark Room Silmar artgallery una personale, in occasione del festival filosofia.
Mauro Fabbri
Gemma Degli Esposti Isabella Bordone
gemma degli esposti: Il mio futuro? E’ all’estero
ciclabili a senso unico: come percorrerle?
via pezzana: il nuovo polo della salute
l’iter per essere pagati mette tutti in ginocchio
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Libri
da non perdere!
Campedelli, finale col botto
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Sua Santità Di Gianluigi Nuzzi
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on era mai successo. Nessuno era riuscito ad accedere alla stanza del papa e a leggere le sue carte riservate. Centinaia di documenti che svelano la quotidiana precarietà della Chiesa, tra affari poco trasparenti e congiure di palazzo. Gianluigi Nuzzi, dopo Vaticano S.p.a. sullo scandalo dello Ior, racconta, grazie alle carte fornite da una fonte segreta, le storie, i personaggi e i travagli che dividono oggi la Chiesa e che coinvolgono l’Italia e la sua politica. Anche quella del Governo Monti. Le lettere di Boffo, l’ex direttore bruciato da veline di palazzo, quelle di Viganò che, dopo aver fatto risparmiare milioni al Vaticano, è costretto alle dimissioni, le donazioni private (comprese quelle di Bruno Vespa), le raccomandazioni a Gianni Letta, il problema dell’Ici secondo i rapporti riservati del presidente dello Ior Gotti Tedeschi, il caso Ruby e Berlusconi (“vittima di una magistratura politicizzata”), gli incredibili pedinamenti degli 007 vaticani in territorio italiano, le verità sui Legionari di Cristo e la pedofilia in una testimonianza mai resa pubblica, le intemperanze di molti vescovi in ogni parte del mondo. Persino un incontro segreto tra Napolitano e il papa di cui nessuno è a conoscenza. E don Juliàn Carrón, leader di Cl che accusa la Diocesi di Milano di simpatie politiche...
Il graffio
Tra le righe...
La Iena
Avvistati più volte a cena il sindaco di Soliera e il presidente della Fondazione CRC, Ferrari. Che Schena abbia deciso di rinunciare alla poltrona di primo cittadino per sedere sullo scranno di Palazzo Brusati-Bonasi?
ancano pochi mesi da qui alla fine del mandato del sindaco Enrico Campedelli che, dopo dieci anni alla guida della città, a primavera scenderà per l’ultima volta le scale di Palazzo Scacchetti. Ogni sindaco che si rispetti lascia un segno, legando il suo nome a una grande opera realizzata, la cui inaugurazione viene programmata a ridosso dell’appuntamento elettorale: un’uscita di scena in pompa magna per il primo cittadino uscente e la carta giocata al momento giusto per rilanciare il partito in vista del voto. Sfumata l’idea della nuova piscina comunale di Carpi, i cui lavori inizieranno entro l’autunno ma non si concluderanno certamente in pochi mesi, sarà il nuovo palazzetto il colpo da novanta di Enrico Campedelli. E’ stato infatti rivisto il progetto iniziale della palestra annessa alla Scuola Media di Cibeno che aprirà a settembre in occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico: con qualche modifica, secondo le indiscrezioni che già circolano nel mondo sportivo, l’impianto, oltre a soddisfare le esigenze scolastiche, con una capienza di 600 posti e un’altezza regolamentare, potrà ospitare competizioni di secondo livello del campionato italiano di pallavolo di Serie A (A2). La fine dei lavori è prevista per la primavera del 2014. Non finiscono mai, invece, i guai della nuova piscina: Unieco, partner di Cmb nell’ATI (Associazione Temporanea di Imprese) che si è aggiudicata i lavori, in considerazione dei suoi guai (ha chiesto il concordato preventivo) potrebbe defilarsi. Visto che ci si sta apprestando alla sottoscrizione del contratto per far partire i lavori entro l’autunno, a breve si saprà se la grande cooperativa di costruzioni reggiana sarà della partita insieme a Cmb e Coopernuoto.
Sara Gelli
Frase della settimana...
“E’incredibile che per finanziare l’abolizione dell’Imu prima casa, si rinunci ad affrontare il disagio abitativo di chi è colpito da sfratto per morosità, in assenza di un mercato dell’affitto a prezzi sostenibili”. Da una nota del sindacato Inquilini Sunia di Modena.
Foto della settimana
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Francesca Zanni, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.
IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini
PUBBLICITA’ Multiradio - 059698555
STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713
REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 24/A CARPI Tel. 059 645566 - Fax 059 642110 tempo@radiobruno.it COOPERATIVA RADIO BRUNO arl Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione l’11 settembre 2013
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3 sisma e ricostruzione
Numerosi gli imprenditori edili costretti ad abbandonare i cantieri in attesa di procedure più snelle per scongiurare il rischio di fallimento. A far luce sulla gravità della situazione è il geometra novese Mauro Fabbri, amministratore delegato di Case & Costruzioni di Fossoli
La ricostruzione non è ancora partita C
amminare per le strade dei comuni terremotati è un’esperienza tanto desolante quanto sconfortante. Fa male al cuore infatti notare come la ricostruzione sia ancora un miraggio. Ovunque buchi. Spianate di cemento punteggiano i centri urbani laddove sorgevano case, bar, cinema, negozi... A rallentare il percorso di rinascita delle nostre città, una burocrazia elefantiaca e la difficoltà a incassare i fondi regionali per la ricostruzione. Sono numerose le imprese edili in sofferenza a causa della lentezza nell’ottenere i contributi dello “stato avanzamento lavori”. Tempistiche talmente dilatate da aver costretto molti imprenditori ad abbandonare i pochi cantieri partiti in attesa di procedure più snelle per scongiurare il temuto rischio di fallimento. A far luce sulla gravità della situazione è il geometra novese Mauro Fabbri, amministratore delegato di Case & Costruzioni di Fossoli. “Il 28 agosto 2012, è uscita l’ordinanza regionale sui danni classificati A e B. Da un anno abbiamo gli strumenti per intervenire; norme che i tecnici hanno dovuto imparare a utilizzare per poi tradurle nei progetti necessari per inviare i Mude. Il risultato? Al 27 agosto 2013, a Novi, su un totale di 1.662 edifici inagibili, sono state accettate 222 richieste di contributo, di cui 118 in corso di verifica e 85 per cui è stata riconosciuta la Cambiale Errani. Solo 9 cantieri hanno concluso l’iter, ricevendo il contributo al 100% di fine lavori”. Numeri esigui che hanno spinto
Mauro Fabbri
imprenditori e professionisti a esprimere la propria contrarietà alla Regione, “un mastodonte che fatica a cambiare rotta e, pur non dimostrandosi del tutto sorda alle sollecitazioni arrivate dai territori terremotati, ha tempi lunghissimi. Agosto è stato un mese all’insegna delle proteste, speriamo che le pressioni nostre e dei tecnici locali - si augura Fabbri - possano produrre dei frutti e dei cambiamenti sostanziali”. Tutti chiedono a gran voce lo snellimento dell’apparato burocratico, maggiore autonomia rispetto agli uffici tecnici comunali, più risorse umane agli enti pubblici per sbrigare la mole di lavoro legata alla ricostruzione e tempi più veloci per accedere ai contributi: “i piccoli comuni hanno a disposizione uno staff ridotto e l’alto numero di pratiche li strozza. Inoltre i ripristini progettati dai professionisti privati incontrano alcune
resistenze da parte dei tecnici comunali che, essendo responsabili di quanto lo Stato erogherà, alle volte, storcono il naso di fronte a numerosi fattori (soprattutto quelli legati all’impiantistica) reputati migliorativi. Interpretazioni che si rivelano determinanti per stabilire l’entità dei contributi e allungano i tempi”. E allora che fare? “Se un tecnico privato ha bisogno di dirimere una questione con un collega che lavora nel pubblico, ha inizio il dramma. Possono passare anche 40 giorni prima di ottenere un appuntamento. La situazione è insostenibile”. Il lavoro serio e certificato dei privati deve essere maggiormente valorizzato e il pubblico alleggerito: “chiediamo più controlli a campione sui cantieri e meno sulla carta, procedure semplificate e minori responsabilità personali per i funzionari pubblici che licenziano le pratiche”. A rallentare ulte-
riormente la ricostruzione e a penalizzare le imprese vi è poi il prezzario stabilito dalla Regione: “temendo infiltrazioni mafiose e occasioni di facile arricchimento, la Regione ha posto paletti che si sono rivelati in molte occasioni controproducenti. I prezzi che ha fissato sono astratti, poco flessibili e difficilmente applicabili. La ricostruzione non consente di fare business, non offre nuove possibilità di guadagno a un settore in fortissima crisi e, di conseguenza, non è allettante per le imprese. Molte ditte stanno prudentemente aspettando procedure semplificate e un accesso più veloce ai risarcimenti”. Ergo la tanto “temuta” corsa al cantiere non è mai iniziata: “nel capoluogo del mio Comune - spiega - oggi ho contato una decina di cantieri, di cui almeno quattro sono fermi da mesi”. Ma Case & Costruzioni, pur provata da cinque anni di crisi dell’edilizia, ha scelto un’altra strada: “io vivo a Novi, cammino tra i miei concittadini - prosegue Mauro Fabbri - e ho deciso
di rischiare e rispondere immediatamente alle richieste di aiuto che mi sono arrivate”. Vero e proprio apripista, Fabbri ha concluso quattro cantieri significativi (due E leggere e due B) di edilizia residenziale privata a Novi, per un totale di 19 appartamenti: “la cambiale più alta concessa a Novi finora (400mila euro) è su un condominio che abbiamo ristrutturato noi”. E i soldi pubblici promessi, sono arrivati? “In questi giorni dovrebbero iniziare ad arrivare i primi fondi. Nei 10 mesi necessari a terminare i cantieri, ho coperto l’80 percento delle spese, esponendomi con le banche. Non me la sono sentita di fermare il cantiere e lasciare tante famiglie fuori casa e, quindi, ho scelto di stringere i denti e chiedere prestiti alle banche per far fronte ai costi. Siamo tutti provati dalla crisi, se manca la liquidità e le banche chiudono i rubinetti il rischio di fallire esiste eccome”. Comprensibile che alcune imprese abbiano sospeso i cantieri in corso d’opera: “il nostro
settore è considerato pericoloso dalle banche e bastano una ricevuta non pagata o lo sforamento del fido perchè il sistema di accesso al credito si blocchi del tutto”. Un sistema assolutamente incompatibile con l’impianto di “risarcimento” voluto dalla Regione che concede l’erogazione del contributo solo dopo che il pubblico ha controllato che tutto sia filato liscio come l’olio e che, professionisti e imprese abbiano già, da tempo, concluso il proprio lavoro. Finalmente a Novi è arrivata una boccata d’ossigeno per le ditte e di recente hanno attivato delle procedure semplificate per l’erogazione dei pagamenti SAL in acconto. “Occorrerebbe comunque dare la precedenza alla chiusura e al pagamento dei Mude legati ai cantieri più vecchi ora conclusi. Sarebbe davvero un bel segnale da dare alle imprese che, per prime, si sono dedicate alla ricostruzione”, chiosa Fabbri. Anche perchè, d’aria, si sa, non vive nessuno... Jessica Bianchi
Una borsa di studio dal Circolo Merighi a un’allieva del Nazareno
Solidarietà a una studentessa sfollata
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l Circolo Medico Merighi di Mirandola ha assegnato una borsa di studio, anche per l’anno scolastico che sta per iniziare, a un’allieva meritevole del Centro di formazione professionale Nazareno di Carpi. Durante la Cena della Solidarietà, che si è svolta presso l’Hotel La Cantina di Mirandola, il maitre dell’Osteria La Francescana di Modena, Giuseppe Palmieri, ha consegnato la borsa di studio di 500 euro
a Merieme Sanhaji, al secondo anno, che ha vissuto alcuni mesi sfollata dalla sua casa ed è tuttora alloggiata in container. La giovane allieva, accompagnata dal papà, ha ringraziato commossa gli ospiti presenti per la loro generosità. Decisamente soddi-
sfatto il presidente del Circolo Medico Merighi, dottor Nunzio Borrelli e con lui il direttore del Nazareno, Luca Franchini. Palmieri, uomo di sala e di cantina dell’osteria La Francescana di Modena, si è soffermato sull’importanza del lavoro del cameriere, così sottovalutato, ma indispensabile per valorizzare il lavoro della cucina, illustrandolo con il motto: “basso profilo e altissime prestazioni”.
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Carpi riparte il doposcuola delle arti e dei mestieri promosso dall’ Associazione Art&Scuola: a differenza del classico doposcuola, permette ai bambini di partecipare a laboratori artistici e artigianali, di prendere parte a esperienze sensoriali di vario tipo e a momenti dedicati all’educazione motoria e alla salute. Ogni pomeriggio, dal lunedì al venerdì, a partire dalle 14,30 fino alle 18,30, due educatrici, Deborah Muscaritolo e Valeria Leporati, assistono i bambini nello svolgimento dei compiti con la preziosa collaborazione dei ragazzi del Liceo M. Fanti di Carpi, ai quali l’Associazione dà la possibilità di effettuare stage validi per il conseguimento di crediti formativi. “La nostra mission - spiega Deborah - è quella di renderli autonomi affinché riescano da soli” e, dopo la pausa per la merenda, dalle 17 seguono i laboratori creativi, artigianali e motori. Si comincia il lunedì con il laboratorio Impariamo i mestieri (un ago, del filo e...) a cura di ex artigiani che si alternano nell’introdurre i bambini nel mondo delle loro professioni; nella
Art&Scuola dà il via alla nuova edizione del doposcuola delle arti e dei mestieri presso la scuola elementare Collodi
Giocando si impara! Deborah Muscaritolo e Fabrizio Borghi
Il contributo è destinato al recupero del Teatro
La solidarietà di Art&Scuola
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’è tempo fino al 30 settembre per aderire all’iniziativa di Art&Scuola che distribuisce bottiglie di lambrusco salamino di S. Croce per raccogliere fondi e sostenere il recupero del Teatro Comunale di Carpi. Un gruppo di amici ha promosso l’iniziativa in giro per l’Italia (Venezia,Treviso, Verona, Milano, Mantova, Firenze, Livorno, Reggio Emilia Piacenza, Bologna e persino all’Aquila) “ovunque ci trovassimo per lavoro o altro - racconta Fabrizio Borghi - e così abbiamo distribuito 1.300 bottiglie e altre 300 sono in distribuzione in tutto il Belpaese. Raccoglieremo se riusciremo a distribuirle tutte, al netto delle spese, 4.000-4.500 euro. Non è granché, ma pur sempre un contributo utile al restauro del Teatro”.
giornata di martedì si prosegue con Pianta la pianta, attività di giardinaggio e di cura dell’orto; Mani in pasta, nella giornata di mercoledì, prevede attività di cucina e cultura dell’alimentazione; c’è educazione motoria al giovedì, in collaborazione
con società, gruppi sportivi e istruttori qualificati che operano in città e, infine, attività musicale con Nidi di note al venerdì. Ciascun laboratorio viene attivato grazie alla collaborazione di personale competente e qualificato e “non ripetiamo mai le stesse attività”. “L’idea di fondo - aggiunge Fabrizio Borghi di Art&Scuola - è quella di
proporre cose fatte seriamente, a misura di bambino”. “Durante lo scorso anno scolastico si erano instaurate relazioni particolarmente significative tra i bambini - ha aggiunto Deborah Muscaritolo - e questo ci ha permesso di realizzare con successo progetti e attività: il laboratorio teatrale li ha entusiasmati ma si sono divertiti anche a montare le tende con il Club Alpino Italiano, a cucire, a imparare le regole di diverse discipline sportive... L’aspetto più importante è che hanno imparato ad aiutarsi tra di loro”. Sono aperte le iscrizioni, ai ingoli giorni oppure anche ai soli laboratori, presso la sede di Art&Scuola in via Emilio Casoli 21, a Carpi: lunedì, mercoledì, venerdì dalle 17 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 12. Per info e contatti Carla Gibertoni 328.0535242 – Federica Neri 3282565874 , artescuola@hotmail.it Sara Gelli
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E’ la prima parrocchia fotovoltaica della Diocesi di Carpi. Anche sul tetto della scuola materna parrocchiale sono stati installati i pannelli per la produzione di energia elettrica: le rette non subiranno aumenti grazie al risparmio sulla bolletta
Limidi s’illumina d’immenso I
lavori si sono conclusi e manca solo la benedizione che verrà impartita nlla giornata di domenica 15 settembre dopo la Santa Messa delle 10 alla presenza dell’intera comunità parrocchiale e delle famiglie che frequentano la scuola materna. I pannelli fotovoltaici, due impianti da 12 kwh ciascuno, campeggiano sul tetto dei locali della Parrocchia di Limidi e sul tetto della scuola materna intitolata a Oriello Cavazzuti e già hanno iniziato a produrre energia elettrica. “L’idea è nata - racconta il parroco don Antonio Dotti - quando il Consiglio per gli affari economici ha considerato l’elevato costo della fattura per l’energia elettrica: 6mila euro la spesa annua per i consumi (24.000 kwh) di tutte le strutture e dell’esterno”. Così si è considerata la possibilità di produrre autonomamente energia e sono stati fatti montare, da Airone Service di Gargallo, sul tetto dell’asilo e sui locali della Parrocchia - la prima in Diocesi - due impianti fotovoltaici Don Dotti che permetteranno
la fornitura di circa 28.800 kwh. “Tra risparmio in bolletta, incentivi e contributi per l’energia immessa in rete, sono stati calcolati benefici economici complessivi per 4.426 euro annui e questo ci consentirà, tra le altre cose, di non aumentare le rette della scuola materna parrocchiale”. Per coprire i costi dell’investimento (23mila euro per ognuno dei due impianti) è stato venduto il camper dove il parroco ha trascorso i mesi dopo il terremoto,
la Parrocchia di Limidi e il Circolo Anspi hanno provveduto a coprire parte della spesa, ma hanno dato il loro contributo anche numerosi privati e titolari di aziende: Mauro Romitti (Gold Par), Paolo Cavazzuti (Azienda agricola Cavazzuti), famiglia Caiumi (Emmegi), Mario Brani, Tecnocasa Soliera, ingegner Gianluca Spaggiari, Farmacia Sant’Antonio di Limidi e Vito Bovoli. Oltre all’estrema convenienza, don Antonio sottolinea la scelta ecologica: parrocchie “amiche dell’ambiente” così vengono definite quelle realtà in cui si fa strada il tema della sostenibilità ambientale perchè promuovono l’attenzione alla tutela del creato.
Un richiamo in questo senso viene dal messaggio diffuso dalla Commissione Episcopale per i problemi sociali in occasione dell’ottava Giornata per la custodia del creato che si è tenuta il 1° settembre: il messaggio infatti si intitola La famiglia educa alla custodia del creato e richiama all’impegno in questo ambito della realtà famiScuola d’infanzia di Limidi
Ci sono ancora 5 posti
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ostruita nel 1999, la Scuola d’Infanzia parrocchiale O. Cavazzuti di Limidi ospita tre sezioni (piccoli, mezzani, grandi). La gestione è affidata alle Suore delle Poverelle che coadiuvano le insegnanti nell’attività didattica. Oggi i bambini che frequentano la scuola sono circa una novantina. Per quest’anno scolastico 2013/14 rimangono disponibili ancora cinque posti nella sezione dei piccoli
Addio al vecchio e caro quadernone con voti, assenze, note e giudizi dei professori. Scatta l’era del registro elettronico. La dotazione tecnologica delle scuole primarie e medie carpigiane è sufficiente o alle già impoverite tasche dei genitori sarà richiesto l’ennesimo sforzo?
Prove di tecnologia a scuola A “ ddio al vecchio e caro quadernone con voti, assenze, note e giudizi dei professori. A scattare, infatti, a partire da quest’anno scolastico, è l’era del registro elettronico. Al posto della carta, che smetterà di cantare, ci penserà insomma la memoria di un bel cervellone virtuale, attraverso il quale i docenti potranno elaborare una cartella personale per ogni alunno, incrociare i dati con quelli dei colleghi e creare grafici e statistiche sull’andamento dei ragazzi e delle classi. A preoccupare, considerati i risicati fondi delle scuole, sono la mancata formazione degli insegnanti e il timore di una soluzione tipicamente all’italiana ovvero la dotazione di un solo computer itinerante. Al posto di un pc per classe insomma, un portatile che passerà di docente in docente, per consentirgli il caricamento di voti e assenze a fine lezione, dopo aver preso appunti in aula. Per il cosiddetto processo di dematerializzazione lo Stato ha messo a disposizione nel dicembre 2012 circa 40 milioni di euro (una media di 111,15 euro a classe). Pochini se si pensa ai costi di un computer! E a Carpi com’è la situazione di Medie e Primarie? La dotazione tecnologica è sufficiente o alle già impoverite tasche dei genitori sarà richiesto l’ennesimo sforzo? Lo abbiamo chiesto ai dirigenti scolastici. di Jessica Bianchi
La sperimentazione sarà impegnativa - commenta Nicola Costa, vicepreside delle Medie Guido Fassi - poiché la gestione del cartaceo è tutt’altra cosa rispetto a quanto ci apprestiamo a iniziare quest’anno. Alla Media Guido Fassi la rete wi fi non copre l’intera struttura e abbiamo un solo laboratorio di informatica con una ventina di macchine. Stiamo riflettendo su come dotare ciascuna aula di un pc, ma dobbiamo fare i conti con le nostre limitate risorse. Abbiamo valutato varie opzioni, dal pc fisso al portatile al tablet e abbiamo convenuto sul fatto che, probabilmente, una postazione fissa sia la scelta migliore. In questo modo i docenti potranno lavorare in aula e si eviteranno passaggi di mano. Non sarà facile poiché i costi della tecnologia non sono certo trascurabili: confidiamo di ricevere qualche aiuto
liare. Proprio facendo riferimento al messaggio della giornata, don Antonio richiama i fedeli alla necessità di tradurre nella pratica, anche nel contesto parrocchiale, il dovere di “custodire il creato e la sua bellezza avendo rispetto per ogni creatura di Dio e per l’ambiente in cui viviamo”. Sara Gelli
Mantovani prende il posto della Rinadini
Nicola Costa, vicepreside delle Medie Guido Fassi
“C’è ancora tanto da fare”
Nicola Costa
da parte delle famiglie dei nostri ragazzi e di eventuali donatori”. Le macchine infatti non possono essere obsolete poiché il rischio sarebbe quello di non poter utilizzare il software del registro elettronico e i suoi vari aggiornamenti. Ma qual è la situazione dei plessi
del Comprensivo Carpi 2? “Nelle Primarie (eccezion fatta per le Da Vinci) la situazione è più problematica: sul fronte del collegamento della rete wifi c’è ancora molto da fare”. E sul versante della formazione degli insegnanti? “Abbiamo fatto un primo incontro con i docenti per presentare loro il registro elettronico ma contiamo di farne altri, dal momento che è generalizzata la paura di commettere errori. I primi tempi saranno un po’ complicati, speriamo nell’appoggio e nella comprensione delle famiglie”. Cari ragazzi non tirate un sospiro di sollievo: per le comunicazioni urgenti infatti, “c’è sempre il diario”, sorride il vicepreside.
Tiziano Mantovani
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l vuoto lasciato da Rossella Rinaldini, ex dirigente del Comprensivo Carpi Centro sarà riempito da Tiziano Mantovani, già dirigente del Carpi 3. Un doppio lavoro che si annuncia duro e impegnativo: “farò del mio meglio assicura il nuovo reggente - fortunatamente so di poter contare su validi collaboratori”.
Tiziano Mantovani, dirigente Comprensivo Carpi 3
Federico Giroldi, dirigente Comprensivo Carpi Nord
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Al via la sperimentazione di scuola 2.0 L’adozione del registro elettronico è obbligatoria e, di conseguenza, ci stiamo organizzando in tal senso. Non sono preoccupato - commenta Tiziano Mantovani, dirigente del Comprensivo Carpi 3 e reggente del Carpi Centro - in quanto la dotazione tecnologica c’è anche nelle Primarie”. IPad, Blog, Forum, app, iTunes: sono mezzi oramai sdoganati nella vita di ogni giorno, sempre più multimediale. E anche se è difficile immaginarli in classe, sono diverse le scuole che li hanno adottati nonostante la crisi. “Al via, quest’anno, anche una sperimentazione di scuola 2.0: in due classi di Primaria tutti gli alunni saranno dotati di tablet, d’altronde - prosegue Mantovani - l’orientamento didattico del futuro va proprio in quella direzione”. E sulla nuova scuola di Cibeno il dirigente è positivo: “in occasione della partenza dell’anno scolastico entreranno 12 classi su 18. Le altre 6 resteranno dislocate nei plessi di Alberto Pio e Focherini dove, probabilmente, completeranno il proprio percorso scolastico. I laboratori invece dovrebbero essere pronti entro il mese di novembre”.
Addio alla bandiera della scuola
Ogni cambiamento comporta qualche difficoltà - sottolinea Federico Giroldi, dirigente Comprensivo Carpi Nord - ma le premesse sono discrete. Alle Medie ogni classe sarà dotata di un tablet, mentre alle Primarie abbiamo attinto dal parco macchine esistente e acquistato alcuni tablet; manca ancora qualcosa per giungere all’obiettivo di un pc in ogni aula ma siamo sulla buona strada”. Discorso diverso per la Primaria di Budrione non ancora operativa dopo i danni del sisma: “una volta che Federico Giroldi ci verrà restituita la struttura dovremo accontentarci inizialmente dei tre computer fissi di cui è dotata ma ci organizzeremo”. Speriamo, prosegue Giroldi che “la rete wireless regga un traffico maggiore”. I docenti sono ancora un po’ disorientati ma, conclude il dirigente, è “solo una questione di tempo. Non dimentichiamo che il registro è sempre stato la bandiera della scuola, farlo sparire dalle cattedre è alquanto disorientante”.
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i sono svolte il 9 settembre scorso le elezioni per il rinnovo del Consiglio direttivo dell’Associazione Pazienti tiroidei per il prossimo triennio. Ai vertici della onlus carpigiana ci saranno tre donne: Giovanna Goldoni, presidente, Clarissa Lovat, vice presidente e Marica Mestieri, tesoriere. Il dottor Gianpaolo Papi, endocrinologo del Ramazzini, presidente onorario nonché fondatore di Apt, ha definito il risultato un “trionfo rosa che premia le volontarie più attive e rispecchia fedelmente la maggiore prevalenza delle patologie tiroidee nel
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n Provincia di Modena, 8 persone su 10, con una prevalenza di donne, hanno avuto almeno un attacco di mal di testa nella vita. Ma in cosa consiste esattamente questa patologia? Quanto incidono stress e ritmi incalzanti? Esistono delle terapie per far fronte alle invalidanti forme croniche? Lo abbiamo chiesto al professor Luigi Alberto Pini, direttore del Centro Cefalee dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena. Professor Pini, tutti, almeno una volta nella vita hanno asserito di avere avuto mal di testa. Ma cosa si cela dietro a questa espressione? “L’emicrania è una malattia sostanzialmente ereditaria che si manifesta con crisi importanti e invalidanti. L’Organizzazione mondiale della Sanità ha classificato l’emicrania, nelle sue forme più gravi, al nono posto tra la patologie più invalidanti, poiché fa perdere alle persone decine o, a volte, persino centinaia di giornate di vita normale ogni anno. Il mal di testa comprende oltre 100 diversi tipi di cefalee che possono essere suddivisi sostanzialmente in due gruppi: cefalee primarie che non hanno altre cause e
“Il dolore fa male al cervello e può avere, se cronico, conseguenze sulla sua stessa funzionalità”.
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e donne scendono in campo in difesa della salute delle altre donne e non solo. Il 7 agosto scorso infatti, alcune esponenti delle associazioni femminili Udi e Cif di Carpi hanno incontrato il direttore generale dell’Azienda Usl di Modena, Mariella Martini e il direttore sanitario Cristina Marchesi per conoscere l’organizzazione di alcuni servizi ospedalieri e territoriali, per sapere quale ruolo giocherà in futuro l’Ospedale Ramazzini di Carpi e farsi portavoce di alcuni disagi rilevati dagli utenti. Durante il confron-
Ai vertici della onlus carpigiana Giovanna Goldoni, Clarissa Lovat e Marica Mestieri
L’Associazione Pazienti tiroidei si tinge di rosa
sesso femminile”. Grande la soddisfazione espressa dal
presidente uscente, Orazio Mercurio: “sono orgoglio-
so di essere stato il primo presidente di un’associazio-
ne che, in soli tre anni, ha raccolto oltre 300 iscritti, è
stata riconosciuta come onlus e ha lavorato proficuamente nel territorio per promuovere la prevenzione delle patologie tiroidee”. A raccogliere la sua eredità sarà Giovanna Goldoni: “mi auguro che il prossimo triennio possa rappresentare il degno coronamento del lavoro svolto sinora”, ha commentato. Del Consiglio direttivo fanno parte Orazio Mercurio, Stefania Bellelli, Daniela Bergamini, Annalisa Bonaretti, Tiziano Cadioli, Deanna Cavallini, Aida Forghieri, Franco Ghidoni, Germana Guidetti, Carla Mai, Franco Mestieri e Romana Orsini.
In Provincia di Modena, 8 persone su 10, con una prevalenza di donne, hanno avuto almeno un attacco di mal di testa nella vita. Ma in cosa consiste esattamente questa patologia? quanto incide lo stress? Lo abbiamo chiesto al professor Luigi Alberto Pini, direttore del Centro cefalee del Policlinico di Modena
Le tante facce del mal di testa Luigi Alberto Pini
secondarie, derivanti da altre problematiche”. Quanto incide lo stress nell’insorgenza delle cefalee? “Mi dica quando non incide... Non vi è malattia che non venga influenza dallo stress. Questo però non significa che tale malattia sia un’invenzione del paziente”. Dal vostro osservatorio quante sono in Provincia di Modena le persone vittima di attacchi di cefalea? Vi è un target maggiormente colpito? “Nel modenese il 12% della
“Nel modenese il 12% della popolazione generale soffre di emicrania. Almeno 6mila persone soffrono di forme di cefalea importanti, spesso invalidanti in modo rilevante”.
popolazione generale soffre di emicrania. In provincia almeno 6mila persone soffrono di forme di cefalea importanti, spesso invali-
danti in modo rilevante. Il quadro statistico si completa con un 1% di persone che soffrono di forme di cefalee croniche e uno 0,5%, un individuo su duecento, che soffre di cefalea definita a grappolo. Le donne sono più colpite (2 a 1 rispetto agli uomini) perché l’emicrania è sensibile agli ormoni, soprattutto agli estrogeni, i quali modificano la sensibilità dei recettori del dolore. Il picco si manifesta intorno ai 30 anni ma il mal di testa colpisce persone dai 18 ai 60 anni anche se, con il progressivo allungamento
della vita media, assistiamo all’insorgenza tardiva di cefalee negli over 65”. Cosa sono i triptani? “Sono farmaci specifici, molto efficaci nel trattamento dell’emicrania e delle cefalee a grappolo. Sono estremamente potenti ed efficaci e, globalmente, molto sicuri. Malgrado le loro controindicazioni, se usati in modo corretto, sono più sicuri di altri farmaci”. Il Centro cefalee dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena è tra i primi centri a livello italiano e ha contribuito in modo significativo alla ricerca scientifica nel campo delle cefalee, mettendo a punto protocolli di studio innovativi come l’uso del nabilone e della tossina botulinica nel trattamento delle cefalee. In cosa consistono tali terapie? “Il nabilone è un farmaco sintetico, dall’azione antidolorifica simile a quella della cannabis, che viene utilizzato per trattare le cefalee croniche, mentre la tossina botulinica è impiegata per l’emicrania cronica”. Il Centro ha una particolare esperienza clinica e scientifica nel trattamento delle cefalee croniche e associate ad abuso di
“Sgomberiamo il campo da equivoci: chi soffre di mal di testa forte non è un drogato”. analgesici. Come l’eccessivo uso di farmaci può incidere sulla patologia? “Gli attacchi episodici di emicrania, se trattati con i farmaci giusti - triptani o analgesici - possono essere controllati. Il dolore fa male al cervello e può avere, se cronico, conseguenze sulla sua stessa funzionalità. L’obiettivo è quello di usare farmaci meno dannosi per l’organismo onde evitare che il dolore si cronicizzi poiché se ciò accade, aumenta la sensibilità al dolore. Sgomberiamo il campo da equivoci: chi soffre di mal di testa forte e deve assumere farmaci tutti i giorni, o quasi, non è un drogato. E’ una persona con un dolore cronico”. Pensa sia possibile l’apertura di un centro cefalee anche a Carpi? “Tra poche settimane sarà operativo il Piano di sviluppo dei Centri Cefalee in Regione nel quale è previsto un ambulatorio per l’Area Nord. Tanti pazienti che si recano da noi provengono da Carpi speriamo di potervi attivare un centro”. Jessica Bianchi
Alcune esponenti delle associazioni femminili Udi e Cif di Carpi hanno incontrato il direttore generale dell’Azienda Usl di Modena
La salute delle donne al centro dell’azione di Cif e Udi
to, la dottoressa Martini ha assicurato che “il Ramazzini manterrà il suo ruolo di ospedale referente per l’intera Area Nord”. Ha poi garantito
il completamento delle sale operatorie e il personale specializzato necessario affinché il comparto possa funzionare concretamente. Numerosi
poi i temi spinosi sollevati dalle volontarie di Udi e Cif, a partire dal depauperamento dell’Unità operativa di Neurologia alle criticità legate al Reparto di Lungodegenza, alla mancata realizzazione in città di una residenza psichiatrica. Le donne hanno poi sollecitato l’azienda sanitaria affinché si impegni a compiere ogni sforzo possibile per “far conoscere maggiormente alle donne sia l’importanza di sottoporsi allo screening mam-
mografico che la possibilità di scegliere gratuitamente l’epidurale, ovvero il parto in analgesia, coinvolgendo anche i ginecologi privati”. Un altro ambito sul quale Cif e Udi insistono è il “potenziamento del Consultorio e la promozione di un percorso strutturato con le scuole, medie e superiori, di prevenzione, educazione alla salute e ai sentimenti, che veda la collaborazione dei consultori familiari e degli assessorati
alle politiche scolastiche”. Le due associazioni hanno infine richiesto che venga riattivato il progetto Scegliere di scegliere, una rete di sostegno alle donne con gravidanze inattese, problematiche o indesiderate; di garantire l’applicazione della legge 194/78 relativa all’interruzione volontaria di gravidanza e di agire in modo che anche le farmacie rispondano in modo tempestivo alle richieste certificate.
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e in una pista ciclabile c’è una sola freccia a terra che indica un’unica direzione si deve intendere che la pista ciclabile è a senso unico? La segnaletica parrebbe incontrovertibile ma l’interpretazione di tutti coloro che percorrono la pista ciclabile di via Berengario, da Piazza Martiri verso via Fassi, ci induce ad approfondire per chiarire l’amletico dubbio. E quale interlocutore potrebbe meglio dirimere la questione se non un vigile urbano? Per trovarne uno a cui chiedere informazioni basta, naturalmente, dirigersi verso il cuore della città dove gli agenti a piedi sono impegnati a elevare contravvenzioni per divieto di sosta. In corso Alberto Pio incrociamo due giovani vigili urbani che, all’unanimità,
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La pista ciclabile di via Berengario continua a essere pericolosamente percorsa nei due sensi di marcia nonostante la segnaletica orizzontale sia chiara: una sola freccia a terra indica una sola direzione
Piste ciclabili a senso unico?
Il problema resta quello di decifrare la segnaletica orizzontale perché a terra ,sulle ciclabili, sono rimaste solo labili tracce, a volte nemmeno quelle.
“Se sulla pista ciclabile è disegnata una sola freccia a indicare una sola direzione, le biciclette sono autorizzate a percorrerla in quell’unico senso”.
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e non ci fosse stato vento, il fumo avrebbe comportato una maggiore ricaduta di inquinanti sul nostro territorio? Se l’impianto fosse stato più grande, l’incendio avrebbe potuto raggiungere le nostre case? Se fosse stato inverno come avrebbero reperito l’acqua i Vigili del Fuoco? E’ vero che ad andare in fiamme è stato anche un nastro trasportatore di gomma, la cui combustione produce diossina? Sul posto c’erano anche dei mezzi per il trasporto e la compressione dei rifiuti: quante gomme sono bruciate in tutto? Una litania di “se” e di “ma” quella cui abbiamo assistito, il 10 settembre, in occasione dell’assemblea pubblica indetta a Fossoli, dall’Amministrazione comunale per fare chiarezza sulle conseguenze del terribile rogo che, il 24 agosto, è divampato nell’impianto di separazione di rifiuti, Ca.Re, la partecipata dalla società pubblica Aimag. La numerosa platea accorsa al Circolo La Fontana ha ricordato l’ansia e la paura provate di fronte alle violente fiamme e alla densa colonna di fumo nero che si avvicinava alle case. “Stavolta l’abbiamo messa bene, i dati delle analisi sono positivi, ma cosa dobbiamo aspettarci per il futuro? Con quali rischi potenziali dobbiamo convivere?”, chiedono i residenti. “Il peg-
confermano la tesi del senso unico: “se sulla pista ciclabile è disegnata una sola freccia a indicare una sola direzione, le biciclette sono autorizzate a percorrerla in quell’unico senso”. E le altre biciclette? Secondo i due agenti devono percorrere la sede stradale convivendo col flusso automobilistico ma, se non ci si mettono i vigili a spiegare alla gente il giusto funzionamento della
pista, forse tocca a me informare i trasgressori? “Faccia attenzione, però, perché - avvertono i vigili - verrà ricoperta d’improperi e il linguaggio utilizzato non sarà sicuramente quello adatto ai bambini”. Davanti al Municipio staziona una giovane vigilessa la cui risposta è perfettamente in linea con quella dei colleghi e anche la telefonata al Comando di Polizia Municipale conferma la tesi della pista ciclabile a senso unico quando c’è una sola freccia indicata a terra, ma intanto le bici in via Berengario continuano pericolosamente a percorrere la pista nei due sensi di marcia. Fatta chiarezza sulle ciclabili a senso unico, il problema resta quello di decifrare con chiarezza la segnaletica orizzontale perché a terra sulle piste carpigiane sono rimaste solo labili tracce, a volte nemmeno quelle. Così a guidare i ciclisti resta il buon senso e, forse per questo, sempre più spesso li si vede percorrere le carreggiate delle strade invece delle piste ciclabili. Sara Gelli
assemblea a fossoli sulle conseguenze dell’Incendio alla Ca.Re - Arpa e Usl concordano: “Non vi è alcun pericolo. Il problema diossina non esiste”.
“Il peggio è già accaduto” gio - spiega William Maccagnani, direttore generale di Ca.Re - è già accaduto in quanto l’incendio è stato devastante e ha provocato enormi danni alla struttura muraria che dovrà essere in parte abbattuta, e all’impianto tecnologico in larga parte inutilizzabile. Grazie alle dotazioni antincendio e alla nostra riserva d’acqua che ha retto per due ore, dopodiché la Bonifica ce ne ha data altra (l’acqua impiegata è stata raccolta e conferita presso il depuratore di Carpi dove è stata campionata, analizzata e reputata non pericolosa) siamo riusciti a contenere i danni ma il vento maledetto di quella sera ha reso difficili le operazioni di spegnimento, continuando ad alimentare il rogo. Anche noi abbiamo avuto paura:
ci tremavano le gambe al pensiero che qualcuno dei nostri lavoratori fosse morto sotto al capannone. Siamo sbiancati a ogni scoppio temendo che porzioni dello stabile crollassero sui Vigili del Fuoco. Tutto ha funzionato: i pompieri sono arrivati in modo tempestivo, i carabinieri hanno bloccato la strada, i volontari della Festa dell’Aratura sono venuti a darci da mangiare. Tutti noi siamo rimasti lì, dipendenti e consiglio direttivo di Ca.Re: una notte insonne, passata a “tabaccarci” quel denso e acre fumo nero, aspettando che il peggio passasse, che le fiamme fossero finalmente sedate. Al termine delle loro indagini,Vigili del Fuoco e Magistratura ci diranno cosa è accaduto, quali cause
hanno scatenato l’inferno, (al momento i filmati della videosorveglianza sono al vaglio del magistrato) quel che sappiamo è che gli incidenti possono accadere e noi abbiamo fatto tutto il possibile per arginarne le conseguenze. Se riapriremo investiremo ulteriormente in prevenzione: in gioco ci sono il nostro posto di lavoro e la sicurezza nostra e dei nostri vicini”. Tra il pubblico una voce si leva: “sono andati in fumo milioni di soldi pubblici e ora cosa farete, socializzerete le perdite?”. A rispondere è nuovamente Maccagnani: “Ca.Re è assicurata per un patrimonio di oltre 5 milioni di euro. Confidiamo quindi di poter contare su un lauto risarcimento e qualora terzi abbiano avuto danni, la polizza copre anche loro”.
Durante l’assemblea - alla presenza del sindaco Enrico Campedelli e dell’assessore all’Ambiente del Comune di Carpi, Simone Tosi Vittorio Boraldi, dirigente della Sezione Provinciale di Arpa Modena e Stefano Galavotti del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Modena si sono invece soffermati a lungo sull’impatto ambientale e sulla salute provocato dall’incendio. “Non vi è alcun pericolo per la salute. Il problema diossina non esiste”, spiega Galavotti. “I risultati delle analisi sui campioni di particolato atmosferico prelevati nelle stazioni della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria di Carpi e Guastalla - spiega Boraldi - non hanno evidenziato differenze nelle concentrazioni di diossina
fra le giornate antecedenti l’incendio (22 e 23 agosto) e quelle successive (24 e 25 agosto). I livelli di diossina registrati sono ampiamente nel range stabilito dalla letteratura scientifica per i centri urbani”. Arpa ha effettuato inoltre campionamenti di terreno nelle aree in cui si poteva presumere una maggiore probabilità di ricaduta degli inquinanti prodotti nel corso dell’incendio. “Sono stati prelevati dieci campioni - prosegue Boraldi - che hanno interessato le principali direttrici di ricaduta, sia in vicinanza dell’area dell’incendio (300 metri) che a distanze maggiori (800 metri, 2 chilometri e oltre in Provincia di Reggio Emilia). Le analisi dei suoli hanno evidenziato concentrazioni ampiamente al di sotto dei valori limite”. Insomma nello stabile di Ca.Re giunge solo plastica nobile e non Pvc quindi, conclude Galavotti, “non essendo andati a fuoco materiali contenenti cloro, sin da subito era intuibile che non vi fosse rilascio di diossina. Tutte le analisi lo hanno confermato. Non vi è alcune allarme”. Jessica Bianchi
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e dichiarazioni del ministro dell’integrazione Cécile Kyenge che più hanno fatto discutere, suscitando un vasto dibattito e scatenando reazioni anche veementi, sono quelle riguardanti lo ius soli, ovvero la disciplina, già in vigore in altri Paesi europei e negli Stati Uniti, secondo la quale i bambini nati sul territorio di una nazione ne acquisiscono automaticamente la cittadinanza. Tra il timore che l’Italia possa diventare “la sala parto d’Africa” da un lato e l’irrazionale paura dall’altro, la discussione non accenna a spegnersi. Con 3,4 milioni di cittadini stranieri – pari al 5,8% della popolazione – l’Italia è al quinto posto, appena dopo la Francia, per numero di immigrati tra gli stati dell’Unione Europea, ed è quindi naturale che il dibattito su come gestire i flussi migratori e le politiche di cittadinanza sia di stringente attualità. Ma cosa ne pensano gli stranieri presenti sul nostro territorio? Gli immigrati che da diversi anni risiedono a Carpi concordano, seppur con toni e sfumature differenti, con le dichiarazioni della ministra. Abituati come sono a doversi confrontare con realtà quotidiane complesse, molti dei ‘nostri’ immigrati
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tudente in Economia, il 24enne Nello Gatti, è appena rientrato da un’esperienza di Erasmus a Vienna. Napoletano di origine, ma carpigiano d’azione, Nello è il proprietario di uno stabile, tra le cui mura, è passato un pezzo di storia dell’economia cittadina. “L’edificio che possiede la mia famiglia in via Lama - racconta - ha visto nascere l’impero di Guido Molinari, il noto imprenditore carpigiano che, nel dopoguerra, creò la ricchezza di Carpi con la costruzione della moderna industria della maglieria e della confezione, fondando, insieme alla moglie, Odette Gualdi, il maglificio Molly”. Negli Anni Ottanta, la zona racchiusa tra le vie Marx e Lama costituiva il cuore pulsante della produzione tessile/abbigliamento. L’essenza creativa della carpigianità. A ridar vita a quelle mura ormai abbandonate e a proseguirne la storia manifatturiera, ci pensò, nel 2001, Luigi Gatti con la sua Gatti group, fino a quando, nel 2009, la crisi iniziò a mordere duro, obbligando l’imprenditore a chiudere i battenti. Affittato poi alla ditta Aliz - Opere tessili, maglificio icona del Made in Italy, il fabbricato versa ora in completo stato di abbandono. “Gli incessanti colpi della crisi, accompagnati
Agli stranieri piacciono le dichiarazioni del ministro dell’integrazione Cécile Kyenge
La discriminazione nasce in culla Maria Danci
Alexandru Mihalas
Ousmane Cisse
Mohammad Iqbal Shah
hanno i piedi ben piantati a sufficienti e applicherei la terra. “Sarei per lo ius soli, stessa durata per quel che ma con un periodo di prova riguarda i bambini. Un pic– spiega Irena Jagiello – colo nato in Italia, dovrebbe perché se fosse automatico cominciare a frequentare la potrebbe comportare il scuola da cittadino italiarischio che le no”. A chiedere donne incinte tempi più rapidi siano porper l’ottenimento tate in Italia della cittadinanza apposta per è anche Mopartorire. Fahammad Iqbal rei aspettare Shah, di origini qualche anno, pakistane. “Oggi per avere la occorre davvero sicurezza che il Cecile Kyenge troppo tempo per neonato rimanottenerla e finché ga in Italia, come gli adulti, c’è soltanto il permesso di che devono aspettare la soggiorno occorre confroncittadinanza per alcuni tarsi con una burocrazia anni. I dieci che occorrono infernale, fare un’infinità di attualmente sono in ogni giri tra Questura, Comune caso assurdi. Penso che, e uffici per l’immigrazione, come i cittadini comunitari, oltre a spendere un sacco di quattro o cinque sarebbero soldi. La cittadinanza serve
per costruirsi un’esistenza serena, per partecipare attivamente alla vita della propria comunità. Non ci sono pace e integrazione autentiche senza passare per un’inclusione più veloce. Continuare ad aver paura delle differenze non aiuta a progredire, mentre tanti immigrati non aspettano altro che di potersi sentire italiani fino in fondo”. Concorda con la Kyenge anche il 21enne moldavo Alexandru Mihalas, da otto anni in Italia con la madre: spero che il ministro possa fare qualcosa di concreto, soprattutto per i giovani stranieri che studiano qui. Per me, per esempio, poter votare sarebbe un sogno; essere cittadini italiani significa avere un mezzo in
più per capire e rispettare i doveri presenti nella Costituzione, oltre che a goderne i diritti”. Dal canto suo Ousmane Cissé invita a non fermarsi al luogo di nascita del ministro. “E’ importante il contenuto, non la forma. E’ poco produttivo che quello per l’integrazione sia un ministero senza portafoglio, perché un dicastero così strategico dovrebbe avere i mezzi concreti per realizzare dei cambiamenti, altrimenti si rischia di assistere soltanto a un’operazione di facciata. In ogni caso le dichiarazioni della Kyenge rappresentano un segnale che aspettavamo da tempo. Tutti i bambini nascono nudi, uguali, e per questo dovrebbero essere vestiti degli stessi diritti.
Gli incessanti colpi della crisi, accompagnati dalla tragedia del terremoto, hanno svuotato lo stabile che ospitò il maglificio Molly di Guido Molinari, il quale versa ora in stato di abbandono
“La storia della maglieria è passata di qua”
dalla tragedia del terremoto, hanno costretto anche Aliz a lasciare il locale e oggi quella zona, una volta emblema dell’eccellenza carpigiana e del forte spirito imprenditoriale della nostra terra, è completamente abbandonata a se stessa”. La crisi incalza, è innega-
“Ci vorrebbe un’amministrazione sensibile alle istanze delle imprese, pronta a sostenere le idee creative dei più giovani e, al contempo, capace di creare le condizioni per attrarre nuovi stabilimenti in città”.
bile, e la culla del tessile si è trasformata, per molti, in una tomba. I giovani, con le loro idee innovative e la loro capacità di rinnovare, potrebbero rappresentare quel cambio di passo indispensabile per far decollare, ancora una volta, la nostra città. Ma le idee, da sole, non bastano. “Una volta terminato il Master in Economia che sto frequentando - prosegue Nello Gatti - il mio desiderio sarebbe quello di creare qualcosa di nuovo, magari all’insegna del riuso, della green economy, settori in cui intravedo grandi potenziali di crescita. Viviamo in una città dove servizi e infrastrutture reggono; una città posta su una direttrice fondamentale, nonché stra-
Nello Gatti
tegica, come l’autostrada del Brennero... vorrei che l’Amministrazione Comunale fosse più vicina agli imprenditori e a coloro che
desiderano rilanciare l’economia in modo concreto. Il nostro è un capannone a vocazione produttiva di 5mila mq: considerata la grave
Irena Jagiello
Non scelgono di nascere in Italia, ma qui vengono al mondo, e questa dovrebbero poterla chiamare casa. Se la discriminazione nasce dalla culla per poi trascinarsi e ingigantirsi nel tempo, porvi rimedio più avanti può essere davvero difficile”. Una considerazione concreta proviene da Maria Danci, 32 anni, di origini rumene, in Italia da anni col marito e i tre figli: “siamo qui da sei anni e mi piacerebbe che i miei bambini fossero italiani, ma ancor prima occorre far fronte alla vita di tutti i giorni, come il lavoro, che di questi tempi scarseggia, e i costi della scuola per tre bambini, che non sono affatto trascurabili”. Marcello Marchesini congiuntura economica è alquanto improbabile che qualcuno voglia acquistare o affittare uno spazio tanto grande. Mi domando perchè la pubblica amministrazione non snellisca la burocrazia nè si ammorbidisca sul fronte dei vincoli legati alle destinazioni d’uso. Oggi lo stabile è bloccato, vorrei frazionarlo, tenerne una parte per me e affittarne altre porzioni, da abidire a usi differenti, ma posso convertirlo solo al 30 per cento”. L’amarezza di Gatti è un sentimento diffuso, sono in molti, infatti, a lamentare la distanza della politica dalla vita vera. Uno scollamento che ferisce coloro che tengono botta malgrado tutto. “Ci vorrebbe un’amministrazione più sensibile alle istanze delle imprese, pronta a sostenere le idee creative dei più giovani e, al contempo, capace di creare le condizioni necessarie per attrarre nuovi stabilimenti produttivi”. Ma accanto a una Giunta lungimirante occorrono idee vincenti: “i giovani - conclude Nello - se ci metteranno mente, cuore e passione potranno diventare vere e proprie locomotive di questa nostra economia e segnare la rinascita della nostra città”. Solo in questo modo, da zona depressa, Carpi potrebbe ricominciare - forse - a brillare. Jessica Bianchi
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La fisioterapista Isabella Bordone ha aperto, in via Pezzana, al civico 62, Nubra Medica srl, un Poliambulatorio con annesso Centro Fisioterapico e Riabilitativo
Via Pezzana: il nuovo polo della salute L a fisioterapista Isabella Bordone, ex socia di Carpi 3000, ha deciso di rimettersi in gioco e intraprendere una nuova avventura. Ha infatti aperto, in via Pezzana al civico 62, Nubra Medica srl, un Poliambulatorio con annesso Centro Fisioterapico e Riabilitativo all’avanguardia. Isabella, spinta da una notevole dose di coraggio, considerato il periodo di forte crisi, innamoratasi della valle himalayana di Nubra, un piccolo pezzo di paradiso, ha deciso di utilizzarne il nome per il suo nuovo Centro di Fisioterapia: “fondare Nubra Medica è stata un’impresa impegnativa, qualcosa di simile al valico di un grande passo himalayano. La nostra speranza è che per la gente, Nubra possa rappresentare ciò che la valle era per gli antichi carovanieri sulla via della seta: un luogo sereno e tranquillo in cui curarsi al meglio e riprendere le forze per affrontare con più entusiasmo il cammino della vita”. L’investimento per aprire questo luogo è stato importante, prosegue Isabella Bordone, “ma credo in questa scommessa. Tanti miei pazienti e preziosi amici mi hanno
Isabella Bordone
incoraggiata a dar vita a un’attività soltanto mia e il loro sostegno mi hanno spinta a provarci. Lungo la strada poi ho incontrato l’entusiasmo e il calore di tutti coloro che hanno lavorato insieme a me, a partire dal titolare dell’impresa edile che ha svolto i lavori, il geometra Claudio Malavasi e dal proprietario dell’immobile, il signor Enzo Petruzziello. Sono stati tra i primi a credere in questo progetto e a ridar vita a questo vecchio magazzino, trasformandolo in un centro all’avanguardia
che oggi può fregiarsi del riconoscimento Top Quality Med”.Il centro, che sorge su oltre 200 metri quadrati, vanta il meglio dell’offerta terapeutica elettromedicale di ultima generazione, oltre a spazi collettivi e individuali dedicati anche alla ginnastica. Ma Nubra è soprattutto un luogo fatto di persone: stimati professionisti dalle differenti specializzazioni che interagiscono insieme in un clima di passione, rilassatezza e collaborazione. “Per me è fondamentale creare un clima sereno e accogliente: i pazienti qui devono sentirsi a proprio agio”. Il centro, il cui direttore sanitario è l’ortopedico dottor Antonio Laganà, mentre la responsabile della Fisiatria è la dottoressa Carla Zanichelli, è caratterizzato da un’equipe davvero completa: il poliambula-
torio conta, oltre all’ortopedico e alla fisiatra, anche numerosi e stimati medici di varie specializzazioni come reumatologia, neurochirurgia, otorino laringoiatria e medicina del lavoro. L’opera dei medici è inoltre supportata da altri professionisti: dalla naturopata alla psicologa, dall’operatrice olistica alla nutrizionista, oltre
a un maestro di discipline orientali e a un istruttore di difesa personale (“importante di questi tempi in cui le donne sono troppo spesso vittime di aggressioni”, aggiunge Isabella), senza dimenticare una logopedista e un osteopata. Accanto ai trattamenti di carattere medico, fisioterapico e riabilitativo (dalla ginnastica dolce a quella correttiva, dai massaggi ai trattamenti elettromedicali, quali laser ad alta energia, Tecar terapia e onde d’urto focali, magnetoterapia, ultrasuoni, infrarossi ed elettrostimolazioni) Nubra serberà un’attenzione particolare anche nei confronti
dei più piccini, incoraggiandoli “a muoversi in modo divertente, ad adot-
tare una corretta postura e scoraggiando, nel caso ve ne fosse bisogno, grazie all’aiuto di una nutrizionista e di una psicologa, cattive abitudini alimentari”. Per il benessere della mente poi, oltre a yoga, shiatsu, massaggi rilassanti e tecniche di rilassamento, si potranno apprendere preziose tecniche di ginnastica respiratoria, coadiuvate dalla musica, per cercare di vincere oltre ad alcune patologie dell’apparato respiratorio, anche ansia e attacchi di panico. Questo tratto di via Pezzana si sta trasformando in un vero e proprio polo della salute: nello stesso stabile di 500 metri quadri dove sorge Nubra, che inaugurerà ufficialmente a fine settembre, ha aperto le porte anche un Laboratorio tecnico di Podologia e la Sanitaria Agostini. E non dimentichiamo che, poco più avanti, sorgono la Farmacia Santa Caterina e un poliambulatorio di medici di base... di certo la salute, qui, è di casa. Jessica Bianchi
I lettori ci scrivono
“Nella torba di Fossoli ci buttano roba di ogni genere”
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entile Redazione, stamattina verso le 7 mi sono avvicinato ai bidoni del mio condominio per conferire due sacchetti con l’organico e uno con l’indifferenziato. Presso i bidoni c’era già un furgoncino Aimag; l’addetto, appena sceso, mi ha invitato a consegnargli i due sacchetti con l’organico e li ha buttati nel cassone del camioncino; subito dopo mi ha chiesto anche l’indifferenziato, che ha buttato nello stesso posto. Allora gli ho domandato come mai buttasse insieme organico e indifferenziato, e le sue parole - più o meno testuali sono state: “ma Lei non sa che nella torba di Fossoli ci buttano roba di ogni genere?”. E se ne è andato. Sono rimasto interdetto e ora vorrei una spiegazione. Ivano Giovanardi
Di seguito la risposta di Aimag.
Egregio signor Giovanardi ci scusiamo per l’increscioso episodio in cui è stato coinvolto venerdì scorso: l’operatore in servizio ha adottato una prassi contraria a ogni disposizione data e, ancor più grave, Le ha dato una risposta in merito alla destinazione dei rifiuti che non corrisponde al vero. Tutte le tipologie di rifiuti separati e conferiti dai cittadini (carta, plastica, vetro, metallo...) vengono portate presso impianti che si occupano del loro trattamento e recupero. In particolare i rifiuti organici vengono conferiti all’impianto di compostaggio a Fossoli di
Carpi dove vengono lavorati e trasformati in compost, mentre i rifiuti indifferenziati seguono invece un altro percorso per la loro destinazione finale, che è quello dello smaltimento in discarica. La risposta, assolutamente impropria, fornita dall’operatore è stata immediatamente oggetto di segnalazione al suo responsabile presso la società Rieco – che gestisce per conto di Aimag la raccolta della frazione organica - di cui l’operatore è dipendente da poche settimane. La società si è impegnata a mettere in atto provvedimenti correttivi. Siamo a disposizione per ulteriori chiarimenti. Aimag spa
“Scandalo al cimitero urbano di Carpi”
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l cimitero urbano di Carpi è impreziosito dalla presenza di un’intima cappella dotata, sul retro, di una bellissima vetrata. Nei giorni scorsi, il Comune di Carpi ha pensato bene di coprire - in parte la vetrata con dei moduli di plastica adibiti alla conservazione delle urne cinerarie. Il risultato è obbrobrioso: perchè proprio lì? Perchè turbare l’atmosfera e la spiritualità di quel luogo? Speriamo che i nostri amministratori cambino idea e collochino tali opere altrove. Un gruppo di cittadini Di seguito la risposta dell’assessore Carmelo Alberto D’Addese con delega alle Onoranze Funebri del Comune di Carpi.
La costante crescita delle richieste di cremazione ha determi-
nato da tempo l’esaurimento delle cellette disponibili nel nostro cimitero risalente all’ampliamento del 1998. Già nel corso del 2006 la concessionaria Seneca ha provveduto all’istallazione di blocchi di cellette di urne cinerarie all’interno delle gallerie del cimitero urbano. Viste le numerose richieste si è deciso di provvedere a nuove dotazioni. Si tratta di cellette per urne cinerarie con moduli armadio semifissi che saranno posizionati a ridosso della vetrata che delimita la galleria ovest in corrispondenza con il retro della chiesa e si inseriscono in modo armonico nel contesto. Carmelo Alberto D’Addese
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er chi ha la passione della moda, Londra è sicuramente una metropoli in grado di fornire numerosi stimoli di crescita e realizzazione. Lo sa bene la ventenne carpigiana Gemma Degli Esposti, attualmente impiegata commerciale estero presso l’azienda Le Fate, da poco rientrata da un’esperienza di un anno e mezzo a Londra. “Ho deciso di partire per la capitale inglese due anni fa dopo aver conseguito il diploma di ragioneria con indirizzo linguistico, perché volevo intraprendere un’esperienza all’estero da sola, sicura che mi avrebbe arricchita dal punto di vista culturale e personale e mi avrebbe consentito di perfezionare la lingua. Ho frequentato un corso di General English per sei mesi, alloggiando nel college della scuola, poi ho frequentato per cinque mesi un corso di Business & Marketing e, infine, ho lavorato come commessa in un negozio di abbigliamento. La moda è la mia più grande passione e in questo ambito Londra offre davvero tante opportunità: qui si mescolano in modo unico tanti stili diversi e si lanciano sempre nuove tendenze. Tutto questo mi ha fatto appassionare ancor di più a questa affascinante realtà. Vivevo un’esperienza diversa tutti giorni. Londra è cosi grande e piena di gente che, ogni giorno, anche solamente uscire per fare una passeggiata in centro diventa un’avventura. Non sai mai cosa potrebbe capi-
Si chiama Gemma Degli Esposti, ha 20 anni ed è da poco rientrata a Carpi dopo un’esperienza di oltre un anno a Londra
“Il mio futuro è all’estero”
Gemma Degli Esposti
tarti o chi potresti incontrare! Uno dei luoghi che mi è rimasto particolarmente impresso è l’area a Est del centro, chiamata Shoreditch/Bricklane, una zona
alternativa e underground popolata da giovani, dove si possono trovare negozi vintage, ristoranti, pub e locali notturni e, soprattutto, un potpourri di culture e
forme espressive”. Secondo le indagini di Eurofound, in Italia si registra il più basso livello di occupazione giovanile: il 23% contro il 72% del
Regno Unito, il 76% della Germania e dei Paesi Bassi, e l’85% della Finlandia, e Gemma conferma questi dati. “Per quanto riguarda l’istruzione e l’occupa-
zione giovanile vi sono grandi differenze rispetto all’Italia. Prima di tutto, le scuole, i corsi e le università inglesi sono molto qualificati e offrono una preparazione mirata e spendibile nel mercato del lavoro e poi Londra, essendo una metropoli, offre molte chances di lavoro. Tuttavia, al di là della situazione della capitale, la Gran Bretagna garantisce prospettive di carriera decisamente migliori di quelle che invece offre il nostro Paese ai suoi ragazzi”. Il resoconto che fornisce Gemma dopo un anno e mezzo di permanenza a Londra è decisamente positivo: “questa esperienza mi ha fatta affacciare al mondo del lavoro e alle sue regole. Mi ha arricchita culturalmente e mi ha permesso di conoscere e vivere con gente di differenti nazionalità. Consiglio vivamente ai miei coetanei un’esperienza del genere in quanto aiuta a maturare”. Tra i progetti futuri di Gemma c’è quello di continuare a lavorare nel settore della moda, ma non in Italia: “è la mia passione, nella vita così come nel lavoro, ma il mio futuro lo vedo all’estero. Ancora non ho le idee chiare, ma certamente una capitale come Londra ha tutto ciò che ho sempre desiderato e cercato”. Chiara Sorrentino
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ono gocce di vita all’insegna dell’amore quelle che scivolano accanto all’elegante figura femminile in raccoglimento raffigurata sulla locandina della mostra A Cuore Aperto, che inaugurerà ufficialmente sabato 14 settembre a partire dalle 18,30, all’interno della Dark Room SilmarArtGallery di viale Carducci. La personale rientra nel programma del Festival Filosofia 2013, il cui tema è “Amare” e le opere che la compongono raccontano il sentimento d’amore in tutte le sue sfaccettature, con la delicatezza che contraddistingue lo stile dell’illustratrice e pittrice carpigiana Evelyn Daviddi, la quale apre il suo cuore per condividere con gli altri il suo vissuto. Con tocco leggero, ma con sguardo profondo, Evelyn - le cui illustrazioni sono state pubblicate da prestigiosi editori nazionali e internazionali - accompagna il visitatore in un cammino lungo le tappe dell’amore, così come lo vive lei, e così come può riviverlo l’osservatore attraverso le sue opere. “L’amore per i bambini spiega Evelyn - è il punto di partenza di questa mostra. E’ la forma d’amore più pura e disinteressata quella che lega un padre e una madre ai propri figli e ho voluto rappresentarla attraverso immagini intense: mani che curano e fanno sbocciare, la casa che pulsa di vita, la foglia con le sue venature piene di linfa vitale. I colori, invece, si intrecciano con le textures per trasmettere visivamente
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l’illustratrice e pittrice carpigiana EVELYN DAVIDDI RACCONTA L’AMORE ATTRAVERSO LE SUE OPERE, IN MOSTRA DAl 13 SETTEMBRE ALL’INTERNO DELLA DARK ROOM SILMARARtGALLERY, NELL’AMBITO DEL FESTIVAL FILOSOFIA
Le tappe dell’amore
emozioni e sensazioni. Ogni mio lavoro è frutto della costante ricerca di materiali diversi come carta preziosa e decorata, mentre le tecniche che prediligo sono acrilico, matita e collage su cartone”. Ma quella nei confronti dei bambini non è l’unica forma di amore a essere rappresentata nelle opere di Evelyn che, oltre a dipingere, dal
2009, insegna Illustrazione avuto l’opportunità di esprialla Scuola Internazionale mersi in completa libertà e il di Comics di Reggio Emilia. risultato che ne deriva lascia “Curiosità, trepidazione trasparire tutta la passione e spontaneità sono parole per il suo lavoro. “Quando che caratterizzano l’amore Michelina Borsari, curatriadolescenziale nel quale ce del Festival Filosofia, ha amare è una scoperta conscelto Dark Room Silmar tinua. Dove si sperimenta ArtGallery come spazio colper la prima volta il dolore legato al festival - racconta il dell’abbandono, fino ad fotografo e gallerista Gianarrivare all’amore Evelyn adulto che diventa più Daviddi riflessivo, consapevole e, per questo, a volte, malinconico. Pertanto, spesso, abbracci e desideri cedono il posto a pensieri e lacrime, perché l’amore è anche dolore e tutti noi l’abbiamo provato nel corso della nostra vita. Tuttavia, anche le ferite dell’amore vengono raccontate con la leggerezza di chi le ha superate e accettate, fino a trarre da esse un insegnamento per il futuro”. Per Evelyn che, sin dagli anni dello IED a Milano, ha sempre sognato di realizzare illustrazioni per ragazzi, questa mostra rappresenta un traguardo importante, poiché, per la prima volta, ha
Dal 20 settembre, presso AZero Studio Architettura, in via Santa Chiara, 23, esposizione di lavori della serie Land Ends dell’artista Melissa Moore
In bilico con l’utopia
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enerdì 20 settembre a partire dalle 18.30 presso lo Studio AZero, in via Santa Chiara, al civico 23, sarà presentata una selezione di lavori della serie Land Ends dell’artista Melissa Moore. Land Ends è una serie di opere frutto di una ricerca durata oltre tredici anni, durante i quali Melissa Moore si è ripetutamente recata sull’isola di Hornby, in Canada, dove durante gli Anni ‘70 una comunità si è ritirata vivendo e costruendo le proprie case ispirandosi a principi di praticabile autosufficienza. Ispirati dal libro di culto Shelter
(letteralmente, rifugio), Moore esplora un legame tra l’uomo, la natura e l’architettura, in bilico con l’utopia. Durante la serata sarà presentato il libro Land Ends, che raccoglie la serie completa delle fotografie, edito dall’editore Skira nel 2013. Melissa Moore (1978) vive e lavora a Londra. Si è laureata in Fotografia all’Università
di Manchester nel 2002 e ha conseguito un Master in Fotografia al Royal College of Art di Londra.
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n elmo… e 8 filosofi. Nell’ambito di Festivalfilosofia, Mimmo Paladino, considerato tra i maggiori esponenti della Transavanguardia, esporrà le sue grafiche nella cornice di Palazzo Pio: gli affreschi rinascimentali del Palazzo e le xilografie cinquecentesche di Ugo da Carpi racconteranno un possibile dialogo tra antico e contemporaneo posti faccia a faccia con una quarantina di xilografie dell’artista campano. Sono le donne piangenti, Olympia, Le lacrimose, Elpodbomool, oltre a una serie di grafiche inedite realizzate appositamente dall’artista, a
luca Pergreffi - io e mio fratello Luciano abbiamo immediatamente pensato a Evelyn. Era stato Andrea Saltini a farcela conoscere qualche anno prima, ed ero rimasto piacevolmente colpito dal senso estetico e dalla raffinatezza delle sue creazioni così, quando siamo stati selezionati per il
Festival Filosofia, abbiamo pensato che lei avesse la personalità e la sensibilità per rappresentarlo al meglio. Evelyn ha creato delle opere fresche ma, al tempo stesso, profonde, in cui tutti noi ci possiamo rispecchiare. Il nostro desiderio è quello di riuscire a conquistare anche la critica positiva degli autorevoli filosofi e pensatori di fama internazionale che affluiranno a Carpi per partecipare alla manifestazione. Infine, senza svelare troppo, posso anticipare che il giorno di apertura della mostra, sabato 14, ospiteremo in concomitanza con il Tiratardi, la versione ‘filosofica’ della notte bianca, l’emozionante performance letteraria Leg-Ami a partire dalle 22, ma il nome dell’artista per il momento è top-secret”. La mostra a cura di Monica Monachesi, direttore Artistico della Mostra Internazionale di Illustrazione per l’infanzia di Sarmede, resterà aperta al pubblico fino al 13 ottobre. Chiara Sorrentino
Le xilografie di Paladino nei Musei di Carpi
Architetture del segno riconnettere le opere al tema del Festival. Donne che piangono per l’amore di un figlio partito, di un uomo perduto, per le difficoltà dell’amare. Temi così forti presuppongono in Paladino un’attenzione particolare alla tecnica. A partire dai primi Anni ’80, nella grafica soprattutto, l’artista ha recuperato un riutilizzo forte della manualità e di tecniche, come la xilografia, che accrescono la carica espressiva delle opere. Carica espressiva
ben caratterizzata dall’opera di Paladino che si staglia al centro del cinquecentesco Cortile d’Onore: un grande Elmo, opera di due metri d’altezza dell’artista campano, qui posta a simboleggiare il dialogo tra antico e contemporaneo alla base dell’intero progetto di mostra. L’esposizione, curata da Enzo di Martino e Manuela Rossi, e che si configura come la XVI edizione della Biennale di xilografia contemporanea, appuntamento ormai tradizionale per i Musei di Palazzo Pio, resterà visitabile dal 13 settembre fino al 1° dicembre: l’inaugurazione avrà luogo sabato 14 settembre alle 18.30.
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Donne e motori protagonisti
per il primo compleanno de La Carpi
Sabato 14 e domenica 15 settembre, la concessionaria La Carpi, in via Diesel 23, festeggia un anno di attività con un ricco programma di eventi: prove gratuite di guida sicura insieme a piloti professionisti, un incontro con le pallavoliste della Liu Jo modena e la presentazione della nuova Lancia Ypsilon S Momo Design.
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n anno è passato da quando, La Carpi s.r.l. inaugurò, con uno spettacolo dei comici Fichi d’India, il cambio dei vertici alla guida della storica concessionaria carpigiana. A distanza di dodici mesi, il primo anno di attività viene festeggiato insieme alla cittadinanza, sabato 14 e domenica 15 settembre, con un evento dedicato al fascinoso mondo dell’auto. I visitatori potranno mettersi al volante delle auto messe a disposizione e provare, nella massima sicurezza, in un’area dedicata, alcune manovre da mettere in atto durante le eventuali emergenze in cui ci si può imbattere ogni giorno sulle strade cittadine. Dal momento che l’esperienza è la base dell’apprendimento, provare a tenere sulla carreggiata un’auto che sbanda sul ghiaccio o frenare per evitare un ostacolo improvviso sarà senz’altro utile per sentirsi più sicuri nella gui-
Via Diesel, 23 - Carpi (MO) Tel. 059.620211 - www.lacarpi.it
da quotidiana. “Chi fa il nostro mestiere - commenta il direttore della concessionaria La Carpi, Francesco Campari - ha spesso la possibilità di guidare in pista, ad esempio in occasione della presentazione di un nuovo modello e di ricevere uno specifico addestramento. Le tecniche per guidare bene in pista sono le stesse che servono per essere sicuri sulla strada, ci sembra quindi importante dare gratuitamente la possibilità a tutti di migliorare le proprie capacità al volante. E poi ci si diverte proprio”. Le prove di guida sicura saranno curate dalla ditta bresciana Gass Performance: gli istruttori, tutti piloti professionisti certificati CSAI, affiancheranno chi vorrà cimentarsi in questa avventurosa sfida su quattro ruote. Gli esercizi previsti: una frenata su fondo scivoloso con e senza ABS, una d’emergenza con evitamento di un ostacolo, il controllo della perdita di aderenza e, infine, lo slalom. Inoltre si potrà provare una 500 L dotata di City Brake Control, un accessorio disponibile anche sulla diffusissima Panda, che frena automaticamente la vettura in caso di rischio tamponamento. Siccome la sicurezza deriva anche da un mezzo sempre efficien-
te, nella giornata di sabato l’officina della concessionaria La Carpi sarà a disposizione per un check up gratuito delle auto dei visitatori; chi ha una Fiat o una Lancia che supera i 14 controlli effettuati riceverà in omaggio l’ulteriore tranquillità data da una card che dà diritto a 6 mesi di soccorso stradale gratuito. Protagoniste dei festeggiamenti della concessionaria saranno anche le ragazze della
esercizi di guida sicura prima che Francesca Piccinini, capitano della squadra, ritiri le chiavi delle Lancia Ypsilon Elefantino messe a disposizione delle giocatrici. Sarà un’occasione per conoscere le atlete che saranno a disposizione degli appassionati di volley per foto e autografi, il tutto con il commento di Antoine, speaker ufficiale del Pa-
Liu Jo Modena: sabato 14 settembre, a partire dalle 10.30, sempre nella sede di via Diesel 23, a Carpi, squadra e società saranno ospiti de La Carpi, official sponsor Automotive. Alla prima uscita ufficiale, le ragazze si cimenteranno negli
lapanini. Insomma una due giorni di festeggiamenti durante la quale potrete ammirare e provare anche la nuova Ypsilon S Momo design, l’ultima versione della piccola di successo di casa Lancia, per l’occasione chiusa… in gabbia!
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n evento di portata internazionale ha visto recentemente coinvolta la Corale Giuseppe Savani di Carpi. A Marsiglia, capitale europea della cultura 2013, il coro ha partecipato a un progetto davvero straordinario. Si tratta di una produzione che tra i numerosi patrocini istituzionali francesi e italiani annovera anche quello del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Trois Agoras Marseille: L’arte del gesto nel Mediterraneo, è il titolo della rappresentazione ideata e diretta da Virgilio Sieni, danzatore e coreografo, nonché attuale direttore della Biennale di danza di Venezia. Quest’opera ha raccolto le varie esperienze dell’Accademia sull’arte del gesto, un’affascinante idea di Sieni tesa al recupero del gesto delle persone comuni, non danzatori professionisti ma comunque portatori di una gestualità densa di significato per il linguaggio coreografico contemporaneo anche dal punto di vista semantico e tecnico. Tre differenti spettacoli dislocati in tre luoghi di Marsiglia: nel nuovissimo MuCEM, Museo delle Civiltà
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inalmente un bellissimo film di un regista italiano è stato premiato a Venezia nella 70esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Non stiamo parlando del Leone d’oro assegnato a Gianfranco Rosi, bensì di Still life di Uberto Pasolini, vincitore nella sezione Orizzonti. Certamente uno dei titoli migliori di questo festival, unanimemente apprezzato da critica e pubblico. Peccato non figurasse nel concorso ufficiale. Si tratta di una storia semplice: un impiegato del servizio comunale si occupa della sepoltura di quelle persone, prive di famigliari, che vivono e muoiono sole. L’umanissimo John May si sforza di cercare eventuali congiuntie la sua dedizione lo porta a ricercare anche alcune informazioni sugli scomparsi al fine di allestire una cerimonia funebre dignitosa e personalizzata. Così sceglie musiche e compone testi di commiato che lui solo ascolterà, dentro chiese vuote. A causa della crisi economica il suo ufficio viene ridimensionato e il suo lavoro ritenuto insostenibile. Il funzionario si ritrova così senza un’occupazione. Ottiene però di poter completare l’ultimo servizio che gli riserverà un’inattesa e sorprendente conclusione. Grande interpretazione di Eddie Marsan e ottima direzione del regista romano, classe 1957, trapiantato a Londra, produttore del fortunato Full Monty (1997) e autore, nel 2008, della suo primo lungometraggio, Machan. Il concorso ufficiale invece
13 intenso lavoro artistico. La Corale aveva conosciuto Sieni a maggio, in occasione del festival Vie - Emilia Romagna Teatro nello spettacolo Home_quattro case, svoltosi nei locali della rimessa degli autobus di Carpi. Anche in quell’occasione il coro accompagnava musicalmente l’azione scenica di bambini, ragazzi e anziani che, tramite i loro gesti, mostravano i sentimenti e le emozioni vissute un anno prima, nei giorni terribili del sisma. “Quest’esperienza - prosegue Violi - ha permesso al coro di sperimentare nuove possibilità espressive in un contesto dove l’essere non professionisti è stato pienamente valorizzato, risultando un valore centrale della proposta artistica. Una situazione nella quale ci siamo trovati perfettamente a nostro agio, tanto da accettare con grande spontaneità di far parte persino del movimento coreografico, pur essendo un fuori programma per noi. Sieni ha contribuito, forse inconsapevolmente, a farci maturare anche dal punto di vista musicale”. Grande l’entusiasmo di tutti i coristi al ritorno e l’anno corale è appena agli inizi.
Un evento di portata internazionale ha visto recentemente coinvolta la Corale Giuseppe Savani di Carpi
La Corale Savani protagonista a Marsiglia
Europee del Mediterraneo è stato rappresentato Agora_mare, sulla Esplanade du Fort St. Jean Agora_cielo e nel Palais Carli, attuale sede del conservatorio musicale, Agora_terra. Complessivamente sono state coinvolte nelle rappresentazioni ben 170 persone, provenienti da diversi luoghi del Mediterraneo, dalla Puglia a Barcellona passando per la Toscana, la Provenza e… Carpi. Insieme alla corale erano presenti tre “danzatori” carpigiani: Crescenzio Luongo, Lo-
renza Sacchi e la loro nipote Anaïs, che hanno preso parte ad Agora_mare. La Savani invece ha interpretato la parte dedicata alla terra, unitamente a un duo di ultraottantenni di Pezze di Greco (BR), a una coppia di non vedenti di Barcellona e del danzatore non vedente Giuseppe Comuniello, il quale, da quattro anni, lavora stabilmente con Virgilio Sieni. L’intero gruppo è stato seguito e preparato dalla modenese Daina Pignatti, nel ruolo di assistente
coreografa. Il loro segmento di spettacolo, intitolato Ecoute, era incentrato sulla trasmissione delle vicende umane, attraverso “azioni simboliche costruite sul senso della poesia che modella le figure del corpo”. “Il coro non solo ha fornito la musica per le quattro coreografie dello spettacolo, ma ha partecipato anche attivamente all’azione, dimostrando capacità insolite e sorprendenti”, spiega il direttore Giampaolo Violi. Una di queste azioni, il Quintette
gouttière (quintetto della grondaia) è stata attuata da cinque coristi ed è terminata con una piccola cerimonia intorno a una grondaia proveniente da una casa crollata nel terremoto del maggio scorso. Gli applausi calorosi e la commozione visibile degli spettatori sono stati la testimonianza vera di un successo. Due giornate di messinscena e otto repliche in quattro giorni più una prova generale aperta al pubblico, applausi a non finire, per una settimana di
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica - il nostro inviato traccia il bilancio della kermesse
Storie estreme in Mostra Uberto Pasolini, Froggatt ed Eddie Marsan
proclama vincitore assoluto, l’italiano Sacro GRA. Un riconoscimento (attribuito al nostro Paese dopo un digiuno di 15 anni) sorprendente non tanto perché si tratta di un documentario, quanto perché non presenta caratteristiche di originalità che lo distinguano da tante altre opere analoghe. L’affresco che si snoda intorno al Grande Raccordo Anulare che circonda Roma è piuttosto ordinario e sostanzialmente già visto. Forse l’unico personaggio davvero originale è il botanico, addetto al controllo delle palme che crescono in prossimità della strada. Un altro mestiere che trascende la sua funzione per diventare un emblematico esempio di missione umanitaria, perché è dalle piccole cose, dalla presenza, o meno, di minuscoli insetti che si può misurare lo stato di salute dell’ambiente. Più condivisibile il Leone d’argento a Miss violence del regista
greco Alexandros Avranas. Opera tutt’altro che facilmente digeribile poiché il suo grado di violenza è davvero oltre ogni limite (a paragone Kim Ki-Dik può far sorridere). Siamo all’interno di una famiglia succube di un nonno orco che dispone con la massima indifferenza di figlie e nipoti, anche infanti. Il racconto è di una freddezza assoluta, il rigore è massimo, il crescendo della violenza incessante. Fino a quando… Giusta, quindi, la Coppa Volpi all’attore protagonista Themis Panou che esprime con naturalezza la feroce determinazione del suo personaggio. La Coppa Volpi come migliore attrice è andata all’ottantenne Elena Cotta, protagonista di Via Castellana Bandiera di Emma Dante, qui alla sua opera prima. La strada del titolo diventa la sede di uno strano duello tra due donne che si fronteggiano a bordo delle proprie auto, disposte
a resistere pur di non cedere il passo all’altra. Se all’inizio della sfida, la strada è visibilmente stretta, mentre il racconto procede, si allarga anche la strada ed è proprio lì, il senso della messa in scena: quando prevalgono ostinazione e chiusura mentale, la razionalità scompare. Film bello e originale, cui il volto di Elena Cotta contribuisce non poco a rendere credibile una situazione paradossale. L’inquadratura finale, interminabile, svela nel suo fuori campo il senso di un’operazione certamente metaforica ma godibile anche a una prima lettura. Il Gran premio della Giuria è andato a Stray dogs del regista taiwanese Tsai MingLiang, altro film alquanto controverso. Si tratta di un componimento originale, frutto di un percorso che dal cinema narrativo degli inizi, sfiorando le particolarità del cinema astratto, approda a un cinema figurativo, dove la trama è sottilissima, le azioni assenti e poche le parole. Siamo in piena ricerca di nuove strade narrative, molto vicine alla videoarte. 138 minuti suddivisi in una settantina di inquadrature, quasi tutte staticamente
immobili e alcune delle quali di una durata tale da consentire di osservare ogni minima e impercettibile progressione espressiva degli attori. La giuria ha assegnato un premio speciale al film tedesco La moglie del poliziotto di Philip Groning, già autore dell’apprezzato Il grande silenzio. Anche in questo film il silenzio la fa da padrone ma la novità più disarmante è la sua scansione in capitoli, 59, aperti e chiusi da titoli su fondo nero, come se fossero quadri a sè stanti. Invece la loro successione ci fa affondare in un incubo di violenza domestica estremamente attuale. Il premio per la miglior sceneggiatura è andato al film in testa a tutte le classifiche di gradimento, sia del pubblico che della critica. Philomena di Stephen Frears ci racconta di una madre alla ricerca del proprio figlio. Siamo in Irlanda e la situazione è quella già raccontata da Peter Mullan in Magdalene vincitore a Venezia nel 2002. Philomena è oggi un’anziana signora che nel 1952, ragazza-madre, viene rinchiusa nel convento di Rosecrea dove suore cattoliche assai poco caritatevoli si “prendono cura” di lei in quanto “donna caduta nel peccato”. Così, come da prassi, un giorno il suo bambino viene “venduto” a dei ricchi americani. La donna, uscita dal convento, passa i successivi 50 anni alla ricerca di quel figlio che
le suore dicono di aver dato in adozione. La storia trae ispirazione da un fatto reale, raccontato nel libro The lost child of Philomena Lee, scritto dal giornalista Martin Sixsmith, qui interpretato da Steve Coogan che, conosciuta la donna, si offre di aiutarla nella ricerca che lo porterà negli Stati Uniti alla scoperta della verità. Magistrale l’interpretazione di Judi Dench, perfetta nel suo equilibrio tra dolore e ironia. Infine due parole sul primo film arrivato in sala direttamente dal Lido: L’intrepido di Gianni Amelio con uno straordinario Antonio Albanese come protagonista. Il film immagina che esista un nuovo mestiere: il rimpiazzo. Cioè quello di una persona, un tuttofare, che si offre di sostituire chi, per un motivo o per un altro, deve momentaneamente assentarsi dal posto di lavoro. L’uomo ha un figlio musicista molto meno felice di quanto si possa pensare. Più sereno il padre, pur tra le mille avversità che incontra nel suo improvvisare mestieri tanto diversi quanto poco appaganti. Torna anche in questa pellicola uno degli elementi caratteristici della poetica del regista. Fin dagli esordi di Colpire al cuore (1982) e proseguendo con Il ladro di bambini, Così ridevano, fino al recente Il primo uomo (2011), dove il rapporto padre figlio o tra un fratello maggiore e uno minore è una vera costante. Ivan Andreoli
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usic Together è un programma di educazione alla musicalità diffuso in tutto il mondo, rivolto ai bambini della prima infanzia e dell’età prescolare e anche ai genitori che amano la musica! E’ un metodo per fare musica insieme ai propri figli e creare un ambiente musicale ricco anche a casa, incoraggiando il naturale processo di crescita musicale dei bambini e incentivandone il potenziale innato. In una classe di Music Together i piccoli (da 6 a 12), accompagnati da uno o entrambi i genitori o, ancora, da un adulto di riferimento, sperimenteranno e condivideranno melodie e ritmi provenienti da diverse culture musicali, canti e filastrocche (anche in lingua inglese) balli, strumenti musicali e momenti di improvvisazione collettiva ma, soprattutto, si divertiranno con la musica e accresceranno la loro musicalità seguendo un percorso del tutto spontaneo. Music Together non è una lezione di musica bensì un modo di fare musica, alla portata di tutti, il cui obiettivo primario è quello di permettere ai bambini di sviluppare la loro intelligenza, acquisendo le
Music Together non è una lezione di musica bensì un modo di fare musica, alla portata di tutti, il cui obiettivo primario è quello di permettere ai bambini di sviluppare la loro intelligenza, acquisendo le competenze musicali di base
Giocare con la musica
competenze musicali di base e non quello di creare musicisti prodigio in erba! L’insegnante di Music Together guida i partecipanti attraverso canzoni, figure ritmiche e canti che cambiano ogni trimestre. Le canzoni sono accompagnate da attività che comprendono: gioco e divertimento, ballo libero ed espressivo, uso di oggetti, focalizzazione sugli elementi ritmici e tonali della
musica, piccoli e grandi movimenti, accompagnamento con strumenti e opportunità di improvvisare. I genitori che partecipano a Music Together scoprono così che, giocando con la musica, possono diventare un modello prezioso per lo sviluppo dei loro figli. Inoltre potranno vedere la loro stessa musicalità venire allo scoperto! Insomma, un modo straordinario per riunire le famiglie e favorire un’interazione tra grandi e piccini in un’atmosfera rilassata e piacevole.
CORSI Ogni corso consiste in una lezione settimanale di 45 minuti circa, per 10 incontri consecutivi. Le classi saranno due e si terranno presso la Palestra Genesis di via Nicolò Biondo, 3E a Carpi, ogni mercoledì, alle 17 e alle 18, previa prenotazione (anche di una lezione gratuita). Music Together è anche a Modena e Sassuolo. Per info: 051.6347029 info@musictogether.it
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Festa del Racconto!
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L’Angolo di Cesare Pradella Tutti pazzi per Matteo Renzi?
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ra le sorprese dell’ottava edizione della Festa del Racconto, che quest’anno si terrà a Carpi, Campogalliano, Novi e Soliera dal 2 al 6 ottobre grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, c’è un nuovo sito internet – www.festadelracconto.it – rinnovato nella veste grafica e nei contenuti, realizzato da Stefano Corradini di Pixelstorming.com. Tra le possibilità offerte da festadelracconto.it, anche quella di scaricare il modulo per svolgere attività di volontariato nei giorni della Festa. Ogni anno sono decide e decine, infatti, le persone che prestano il loro aiuto svolgendo i compiti più disparati. Quest’anno il volontariato alla Festa, che dà diritto agli studenti delle scuole superiori di accedere ai crediti formativi, rientra nei progetti Carpi Culture Club - Volontari per la cultura e Volontar’Io (le cui modalità e agevolazioni sono indicate sul sito www.cartagiovani. carpidiem.it). Moduli cartacei per la richiesta di volontariato sono reperibili anche presso la Biblioteca Loria, le tre librerie cittadine (Fenice, Mondadori e Radice-Labirinto), l’ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica di via Berengario, la Casa del Volontariato di via Peruzzi, nei bar del centro storico e in altri luoghi di passaggio della città. Per presentare la propria candidatura c’è tempo fino a lunedì 23 settembre. Senza volontari non ci sarebbero racconti, perché non esistono storie senza protagonisti!
utti pazzi per Matteo? Pare proprio di sì a guardare l’afflusso e il tifo da stadio che hanno accompagnato le comparse di Matteo Renzi sulle piazze modenesi. Proprio nei luoghi, Carpi e Modena, da sempre tradizionalmente allineati alle direttive nazionali, sempre disciplinati e ossequienti nell’accogliere il segretario di turno, da Occhetto a Berlinguer, da Veltroni a D’Alema, da Bersani a Epifani. E allora chi sono i duemila di Carpi e gli ottomila di Modena accorsi ad ascoltare il sindaco di Firenze in occasione delle Feste del Pd? Non certamente i dirigenti, i funzionari, gli amministratori, i sindacalisti o i dirigenti delle associazioni di categoria da sempre al fianco di Pci, Pds, Ds e ora del Pd. Erano iscritti e simpatizzanti ma anche elettori del Centrodestra, curiosi di ascoltare un uomo del Pd che ha il coraggio di fare in pubblico le pulci al proprio partito e ai suoi dirigenti, “quelli che perdono sempre le elezioni, che non verrebbero eletti nemmeno nei loro condomini”, come ha detto lui. Persone attratte da un linguaggio comunicativo nuovo e diverso, libero da condizionamenti ideologici del passato. Persone stanche delle liturgie burocratiche dell’apparato del partitone, desiderose di sapere cosa sta succedendo all’interno del Pd con cui, volenti o dolenti, dovranno misurarsi alle prossime elezioni. “Chi vuole bene al partito sta con Renzi – taglia corto il leader dei renziani carpigiani Roberto Arletti – a volergli meno bene sono quelli dell’apparato
Matteo Renzi
burocratico, dello zoccolo duro pre e post-comunista. Gli irriducibili abituati da sempre ad aspettare le direttive da Roma prima di muoversi. Ma l’elettorato si è ribellato alla nomenclatura di partito e si è sentito libero di andare ad ascoltare Renzi, dando in questo modo un segnale forte di insofferenza nei confronti dei dirigenti”. Ma tutto l’apparato carpigiano è contro Renzi? “Quasi tutto – risponde Artioli – perché è legato a D’Alema o a Bersani e non ha ancora avuto il coraggio di rompere col passato e di contribuire alla necessaria svolta storica del partito. Quel coraggio che invece hanno avuto uomini di cultura e alcuni dirigenti nazionali come Stefano Bonaga o l’ex amministratore del Pci Ugo Sposetti che, ai giornali, hanno det-
to (Bonaga) “il partitone ha ucciso le idee, una volta l’Emilia era guardata come modello dal resto dell’Europa, mentre ora vivacchia e mostra segni di decadenza perché vittima del potere per il potere degli attuali dirigenti. Mentre Sposetti ha aggiunto che il Pd non è più un partito ma un insieme di persone che pensa ai propri interessi elettorali e di carriera, un requiem insomma da cui non si sa se ci riprenderemo”. Ma fuori dall’apparato, ci sarà pure qualcuno che ha avuto il coraggio di aderire pubblicamente alle tesi di Renzi. “Sì e mi fa piacere ricordare – risponde Artioli - le adesioni di Stefano Zanoli, Stefano Garuti, Saverio Catellani e di altri che, liberi da incarichi, non hanno sottostato alla disciplina di partito, così come
A tutta birra!
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hi di noi “birrofili” non si è mai posto questa domanda? Ora che sappiamo come nasce la nostra bevanda preferita, soffermiamoci sulla fase finale del processo: l’imbottigliamento. Cerchiamo di stilare una breve lista di pro e contro per entrambe le scelte, ricordando a chi, senza esitazione, avesse da subito risposto “bottiglia”, che il tanto disprezzato sapore metallico rilasciato dalle lattine è un falso mito. Tale difetto infatti può benissimo caratterizzare una birra in bottiglia. Bottiglia: Di sicuro preferibile da un punto di vista estetico e, di conseguenza, più facilmente commercializzabile. Gode di un certo
ho trovato interessanti le affermazioni pro-Renzi del presidente del consiglio comunale Giovanni Taurasi e della consigliera provinciale Monica Brunetti secondo i quali solo Renzi può risollevare le sorti del partito e infondere nuova fiducia”. Restano al momento sulle posizioni di Bersani, D’Alema, Cuperlo o Civati, il sindaco di Carpi Enrico Campedelli, il segretario del Pd Davide Dalle Ave, gli onorevoli Manuela Ghizzoni ed Edo Patriarca (quest’ultimo ‘imposto’ da Bersani in un collegio piemontese). “Insomma – è la conclusione di Roberto Arletti – Renzi convince sempre più perchè ha lanciato un messaggio semplice e chiaro, quello di occuparci di più dei problemi della gente, dei disoccupati, dei
giovani, delle tasse senza fare sempre e solo campagna elettorale o di tesseramento. Perché parla di problemi concreti che interessano e appassionano le persone e con questo indica una prospettiva al Paese che vive un momento di disperazione. Dopo che ha visto lo sfascio del partito a seguito della perdita delle elezioni, il fallimento del tentativo di Bersani di formare il Governo, i ridicoli corteggiamenti dei Grillini, lo smacco della bocciatura di Prodi, le spaccature interne. E la frantumazione in Bersaniani, Dalemiani, Veltroniani, Franceschiniani, Bindiani e seguaci di Epifani, di Cuperlo, di Civati. A meno che – dice con sarcasmo un renziano doc – piuttosto che far vincere Renzi l’apparato del Pd non preferisca perdere le elezioni un’altra volta”.
a cura di Erik Cantarelli
Confezionamento: bottiglia o lattina? margine di creatività sulla forma. Permette di farsi un’idea del prodotto osservandolo in trasparenza. Intrappola meno aria al momento della chiusura, aria che potrebbe contribuire al peggioramento delle qualità organolettiche della bevanda. Altresì, per quanto opaca, lascia passare la luce, dannosa tanto quanto l’aria. Ha un maggior peso a livello di ecosostenibilità. In caso di caduta può rompersi. Occorre un cavatappi per stapparla, sempre che non siate in grado
di usare i denti, pratica che sconsiglio comunque fortemente. Lattina: Non lascia passare la luce. E’ maggiormente ecosostenibile. Ha costi minori e cadendo non si rompe... Non serve l’ausilio di strumenti per aprirla. Non permette di osservare il prodotto contenuto ed è mediamente più scomoda e antiestetica. Al momento della chiusura rimane intrappolata più aria. Come orientare dunque la scelta? Premesso che nessuno dei suddetti imballaggi presenta
maggiori o minori rischi per la salute, l’unico modo di trovare risposta è provare e riprovare, in quanto alcune birre, più sensibili all’aria, si addicono maggiormente alla bottiglia, mentre altre, più danneggiabili dall’infiltrazione luminosa, preferiscono la lattina.
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Anche quest’anno a Carpi tornano, a partire dal 26 settembre, i corsi della Scuola di teatro Impropongo
Al via un corso d’improvvisazione teatrale
Feste e sagre: “abbiamo superato il limite”
di Clarissa Martinelli
clarissa.martinelli@radiobruno.it
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nche quest’anno la Scuola di Teatro Impropongo organizza un Corso di Improvvisazione Teatrale a Carpi Per il sesto anno sarà possibile frequentare questo percorso, divertente e formativo anche nella nostra città oltre che nelle sedi di Modena, Parma e Reggio. In particolare per questa stagione la scuola ha stretto una collaborazione con lo storico Circolo Arci Sandro Cabassi che ha deciso di rinnovare la propria proposta artistica - in ambito teatrale - offrendo ai suoi soci o a chiunque sia interessato questo percorso in collaborazione con Impropongo (www.impropongo.it). Il corso si rivolge a tutti coloro che vogliono scoprire o sviluppare le proprie capacità teatrali e comiche. Il laboratorio offre un percorso di formazione dell’allievo utilizzando le metodologie fondamentali dell’improvvisazione teatrale; lo stimolo e lo sviluppo dei meccanismi creativi; gli esercizi teatrali per l’attenzione e l’ascolto; la costruzione delle storie. Durante l’anno si affronteranno lo studio e la costruzione del personaggio, l’uso della voce e del movimento in scena ed altro. II corso è specifico come insegnamento del Match d’Improvvisazione Teatrale® e sarà concluso
con un saggio-spettacolo. Durante l’anno ci saranno raduni con le altre scuole d’improvvisazione italiane dove si terranno stage specifici per gli allievi. Il corso inizierà giovedi 26 settembre, alle 21 (con una lezione di presentazione gratuita) e durerà otto mesi nella vecchia sede del Circolo Cabassi in via Don Davide Albertario,41 con cadenza settimanale. Per informazioni: Ivan Cattini 338.3266054 - info@impropongo.it
A Carpi, a Palazzo Foresti, fino a domenica 15 settembre, personale di Massimo Brani
Altrove
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a mostra dei dipinti di Massimo Brani, che è ospitata a Palazzo Foresti a Carpi, fino a domenica 15 settembre, è nata da un’idea dei suoi più cari amici. L’esposizione antologica 2000 – 2013 è un modo, come spiegano i promotori, “per stare ancora insieme e condividere con la città l’opera e la passione di Massimo per la pittura”. Brani si è avvicinato alla pittura da autodidatta, ha frequentato corsi dal maestro di pittura Fontana e stretto relazioni con artisti locali dai quali ha accolto suggerimenti e critiche. Il suo percorso è stato in continua evoluzione, toccando ambiti molto diversi, dalla pop art alla mitologia greca. Tratto comune e protagonista è il colore, acceso e contrastato, rivelatore dell’animo, in grado di trasmettere tutto il piacere di
fare pittura. Massimo Brani ha esposto in collettive e personali a Carpi, Mirandola, Venezia, Reggio Emilia, Roma e Rovigo. La mostra è visitabile da martedì a venerdì dalle 18 alle 24, il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 24. L’iniziativa ha il patrocinio del Comune di Carpi.
Giovedì 19 settembre al Circolo Asso Soliera
La maratona di poker più lunga d’Europa
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n Europa non è mai stata tentata un’impresa di questo genere, lo scopo è quello di far sì che 2 (sino a 10) giocatori si sfidino in una partita lunga almeno 63 ore. Due saranno i partecipanti fissi che tenteranno il record (Luca Prospero, giocatore professionista e Alle Tattoo appassionato giocatore e famoso recordman mondiale di maratone no stop). Sei posti saranno coperti da giocatori che vorranno tentare il record e due saranno riservati a rotazione da professionisti. La partenza dell’evento è prevista per il 19 settembre alle 21, presso il Circolo Asso Soliera, e terminerà domenica 22 settembre alle 12 circa. Alle 18 sono previsti i festeggiamenti con un aperitivo e un torneo celebrativo. Parte del ricavato dell’evento sarà donato al Comune di Soliera.
Cara Clarissa, ho un ristorante e sento sempre più la concorrenza di sagre, feste di partito e di qualunque cosa venga autorizzata che consenta la somministrazione di cibo e bevande a pagamento. Se vale tutto, deve valere anche per me. Devo poter ospitare la gente nel giardino e nella taverna di casa mia (magari scrivo “falò” su un cartello e chiamo mio zio e mio padre pensionati a grigliare, che mi costano meno di uno chef), uso il barbecue comprato all’iper (che mi costa meno della cucina con tutte le certificazioni richieste da Asl e affini) e faccio servire a tavola i miei figli (cui posso sempre dare la mancia a fine settimana anzichè distruggermi con regolari assunzioni di personale). Non devo neanche pagare il suolo pubblico se metto i tavolini fuori: è casa mia. Farei solo quello che viene permesso a tutti gli altri! E’ ora di mettere un limite o chiuderemo tutti; e i nipoti dei pensionati che grigliano alle sagre e alle feste di partito, poi, continueranno a chiedere la paghetta al nonno perchè quando avrò chiuso anch’io
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l 14 e 15 settembre avrà luogo a Carpi, presso l’Area Zanichelli, la festa per celebrare i 100 anni di attività dell’Unitalsi nel territorio emiliano romagnolo. L’Associazione, nota per accompagnare pellegrini e ammalati a Lourdes e ai santuari internazionali, svolge la sua azione di vicinanza e prossimità alle persone che a essa si affidano ogni giorno dell’anno. A Carpi, inoltre, in occasione del terremoto del 2012, l’Unitalsi è stata, insieme ad altre associazioni, vicina alle persone in difficoltà. I festeggiamenti avranno inizio sabato 14 alle 9,30 con l’arrivo della Madonna di Lourdes Pellegrina, seguirà la Messa presieduta da S.E. Monsignor Rabitti. Al termine ci sarà il saluto dei presidenti di associazione e delle autorità locali. Al pomeriggio Parco in festa per i bambini dove si alterneranno giochi e angoli di cultura, spettacoli e l’animazione del laboratorio artistico espressivo Mani-in-Festa. Alle 21 concerto dedicato ai 100 anni Unitalsi con Roberto Bignoli, Tiziana Manenti, il tenore Matteo Tirabo-
caleranno un altro po’ le opportunità di lavoro per loro. Lettera firmata
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rgomentazioni interessanti. Le feste di partito vengono vissute da chi vi partecipa più come momenti conviviali che come motivato desiderio di regalare un altro po’ di denaro alla politica, ma è una tradizione molto legata al nostro territorio. Le sagre piacciono perché si possono gustare specialità a prezzi bassi, anche se in ambienti spartani. Se in tempi di “vacche grasse” c’era spazio per tutti, oggi il denaro in tasca è sempre meno e lo si spende in modo più oculato. Ecco dunque che il locale in cui tutto è a norma di legge, con personale in regola e qualificato, risulta
penalizzato perché non può permettersi di offrire gli stessi prezzi garantiti da volontari che servono le pietanze in piatti di carta su tavolacci. La media delle persone, però, è comprensibilmente più interessata al proprio risparmio immediato che agli effetti sul lungo periodo delle proprie scelte (tutti dicono di preoccuparsi del futuro, ma è col presente che si fanno i conti). Molti restano convinti che il lavoro nasca sulle piante e bastino due slogan per crearne un po’ dal nulla. La nipote architetto del pensionato volontario grigliatore, chissà, tra qualche anno avrebbe potuto rinnovare il suo locale o, forse, servirà salsiccia a qualche festa senza ricevere alcun compenso, sognando di trovare un lavoro.
La Madonna Pellegrina di Lourdes a Carpi
100 anni dell’Unitalsi in Regione Roberto Bignoli e Marina Murari
schi e la soprano Marina Murari. La serata sarà presentata da Max Azzolini. Domenica 15, la festa prosegue con il saluto di monsignor Francesco Cavina, vescovo di Carpi e la Messa alle 10. Alle 15 Parco in festa, animazione per bambini con il corso di cucina:
Piccoli chef per l’Unitalsi. Alle 18 saluteremo la Madonna Pellegrina di Lourdes. Alle 21 concerto e spettacolo del gruppo E Gioia Sia di Nuovi Orizzonti. Sia a mezzogiorno che alla sera i ristoranti e la pizzeria dell’Area Zanichelli saranno aperti.
I 10 finalisti della terza edizione si contenderanno la vittoria in uno scoppiettante concerto dal vivo presso la sagra di Rivara. Presente anche il talentuoso Matteo Macchioni
Happy Sound Music Contest: la finalissima
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e non bastassero gli ormai famosissimi fuochi d’artificio ad attirare un nutrito pubblico proveniente da tutta la provincia modenese, quest’anno alla Sagra di Rivara ci saranno anche i finalisti di Happy Sound a animare la serata di sabato 14. Pochi dubbi anche sul fatto che possa essere una finale davvero “coi botti” vista la grinta dei 10 gruppi che si contenderanno la vittoria, e in generale di tutti i concorrenti che hanno partecipato pubblicando il video sul portale dedicato www.sanfelicegiovani.
it. Giunto alla sua terza edizione, Happy Sound Music Contest è il concorso creato da Sanfelice 1893 Banca Popolare per premiare e dare visibilità ai giovani talenti musicali. E’ una manifestazione che ha raccolto un grande successo sia per la nutrita partecipazione degli artisti, sia per il coinvolgimento diretto del pubblico che ha seguito e votato i numerosi gruppi in competizione, soprattutto nella serata del concerto finale che vede la premiazione dei primi 3 classificati. Il concerto per la finale 2013 inizierà alle 20.30 sul palco
allestito presso la sagra di Rivara e, in caso di maltempo, la performance sarà ospitata dal Pala Round Table in piazza Italia a San Felice sul Panaro. A rendere ancora più speciale la serata della finale sarà la partecipazione di un nome di spicco della scena musicale attuale. Infatti, grazie alla collaborazione con Rock No War, sarà ospite il giovane talento sassolese Matteo Macchioni che ha accettato di far parte della giuria di qualità e di valutare le perfomance dei finalisti e poi di esibirsi in un emozionante live.
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18 L’aforisma della settimana...
“L’aforisma non coincide mai con la verità: o è una mezza verità o una verità e mezzo”. Karl Kraus appuntamenti
Mostre CARPI
Fino al 30 settembre L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Claudio Mellana O&A Centro Affari
Festivalfilosofia - Da venerdì 13 a domenica 15 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo quasi 200 appuntamenti fra lezioni magistrali, mostre, concerti, spettacoli e cene filosofiche
Lessico del discorso amoroso
13 settembre - 13 ottobre A cuore aperto Espone Evelyn Daviddi, illustratrice Mostra curata da Monica Monachesi 14 settembre - ore 18.30 Inaugurazione Ore 22.30 Special Event Leg - Ami Live Performance Dark Room Silmar Gallery 13 settembre - 6 gennaio Le stanze dell’Amore cieco Sale dei Trionfi e dell’Amore di Palazzo Pio 13 settembre - 20 ottobre Loveless Mostra di pittura di Michele Rotondi e Giulio Zanet A cura di Francesca Pergreffi 14 settembre - ore 19 Inaugurazione alla presenza degli artisti Spazio Meme 13 settembre - 1° dicembre XVI Biennale della Xilografia: Mimmo Paladino Xilografia 1983 - 2013... un elmo e 8 filosofi Musei di Palazzo Pio Fino al 15 settembre Altrove Mostra di Massimo Brani Palazzo Foresti Fino al 21 settembre Ci vediamo in piazza Incontri, negozi, divertimenti, personaggi a Carpi dal dopoguerra agli Anni ‘70 Immagini di Olivo Barbieri, Mario Cresci, Fratelli Gasparini, Mimmo Iodice, Beppe Lodi Biblioteca A. Loria
Eventi CARPI
13 - 15 settembre Festival Filosofia Tema: Amare Centro Storico 13 settembre - ore 23.40 Flash-Mob: Sveglia! Davanti al Municipio 14 e 15 settembre - ore 16/19 Cortile d’Onore di Palazzo dei Pio Le donne, i cavalier, l’arme e gli amori Narrazione - Spettacolo Ideazione e relalizzazione di
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n concetto chiave della tradizione filosofica e una questione cruciale dell’esperienza contemporanea. E’ Amare il tema dell’edizione 2013 che si svolge a Modena, Carpi e Sassuolo dal 13 al 15 settembre in 40 luoghi diversi delle tre città. Lezioni magistrali, mostre, spettacoli, letture, giochi per bambini e cene filosofiche. Gli appuntamenti sono quasi 200 e tutti gratuiti. Il festival, che lo scorso anno ha registrato oltre 184 mila presenze, è promosso dal Consorzio per il festivalfilosofia, i cui fondatori – ovvero i Comuni di Modena, Carpi e Sassuolo, la Provincia di Modena, la Fondazione Collegio San Carlo e la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena – sono i soci storici che hanno partecipato alla realizzazione del festival fin dalla prima edizione. Piazze, chiese e cortili ospitano le oltre 50 lezioni magistrali del festival, che vede quest’anno tra i protagonisti, tra gli altri, nella nostra città, Roberta de Monticelli (domenica 15 alle 11,30 in Piazza Martiri - Tema: Rinnovamento del cuore), Silvia Vegetti Finzi (domenica 15 alle 18, in Piazza Martiri - Tema: La separazione degli affetti), Remo Bodei, presidente del Comitato scientifico del Consorzio (domenica 15 alle 15,
in Piazzale Re Astolfo - Lezione dei classici sul tema: Confessioni di Agostino), Marco Santagata (venerdì 13 alle 16,30 in Piazza Martiri - Tema: Donna angelicata), Elena Pulcini (sabato 14 alle 10 in Piazzale Re Astolfo - Tema: Prendersi cura: per amore o per dovere?), Pier Paolo Portinaro (sabato 14 alle 11,30 in Piazzale Re Astolfo - Tema: Riconciliazione), Luigi Zoja (sabato 14 alle 15 in Piazzale Re Astolfo - Tema: Centauri e stupratori), Franco La Cecla (sabato 14 alle 20,30 in Piazzale Re Astolfo - Tema: Congedi), Piero Coda (domenica 15 alle 10 in Piazzale Re Astolfo - Tema: Trinità) e Chiara Saraceno (domenica 15 alle 16,30 in Piazza Martiri - Tema: Forme di famiglia). Molti anche i filosofi stranieri, a segnare un’edizione fortemente internazionale: tra loro il tedesco Christoph Wulf (sabato 14 alle 16,30 in Piazza Martiri - Tema: Emozioni e rituali), il polacco Zygmunt Bauman, da quarant’anni esule in Inghilterra, in duetto con Aleksandra Kania (sabato 14 alle 18 in Piazza Martiri - Tema: Legami fragili), il greco Stavros Katsanevas insieme a Fernando Ferroni (venerdì 13 alle 18 in Piazza Martiri - Tema: Il sentimento del Bosone). I maestri del pensiero che il festivalfilosofia Zygmunt Bauman
appuntamenti
Monica Morini, Bernardino Bonzani, Franco Tanzi del Teatro dell’Orsa con gli attori del Laboratorio Permanente La narrazione-spettacolo prevede un percorso interattivo in cui bambini e ragazzi ascolteranno storie di audaci cavalieri e di principi valorosi, saranno chiamati a combattere al loro fianco con spade e armature, dovranno superare prove di coraggio, aiutare principesse a liberare l’armato da incantesimi, scoprire il cuore delle cose, liberare i cuori prigionieri e ridarne uno a chi l’ha perduto non stop, da 6 anni Sala del Guerriero di Palazzo Pio Il guerriero racconta Installazione sonora A cura del Teatro dell’Orsa In una sala nascosta del Palazzo dei Pio, una silenziosa sentinella prende la parola e narra di gesta eroiche, di mitiche avventure, di amori possibili e impossibili, di Orlando, che perde il senno per amore di Angelica, in un poema in rima che di canto in canto si fa quasi musica non stop, per tutti
Christoph Wulf
porterà nelle piazze e nei cortili delle tre città si confronteranno con il pubblico sulle varie declinazioni contemporanee dell’amore. Le piste di lavoro che saranno battute nel programma delle lezioni includono le “potenze dell’anima” (con il rapporto tra emozioni, passioni ed empatia), l’amore “transitivo” o “intransitivo”, che sottolinea il riconoscimento nella relazione o viceversa il narcisismo affettivo, le “politiche dell’amore”, che mostrano la centralità della relazione agli altri nella sfera pubblica, e le “figure dell’amore”: miti, racconti e immagini sul carattere inesauribile e talvolta paradossale dell’esperienza amorosa. Senza dimenticare che la filosofia in quanto tale è essa stessa una forma d’amore. Il programma filosofico del festival propone anche la sezione “la lezione dei classici”: esperti eminenti commenteranno i testi che, nella storia del pensiero occidentale, hanno costituito modelli o svolte concettuali rilevanti per il tema dell’amore, da Platone ad Aristotele, dal Cantico dei cantici alle opere di Agostino, da Spinoza e Smith, passando per lo snodo ottocentesco con Kierkegaard e Schopenhauer, fino alle elaborazioni novecentesche di Lacan e Foucault, con in più un fuori pista comparativo sul pensiero cinese
Sala Estense di Palazzo Pio Piccole storie d’amore Letture a cura dei volontari del corso Donare Voci In una delle più antiche e suggestive sale del castello i lettori volontari doneranno le loro voci per animare le più belle storie d’amore, dove si narra di eroi che affrontano prove per conquistare La Bella addormentata o Raperonzolo, amati che si sacrificano come La Sirenetta di Andersen, giovani che amano tanto intensamente da sconfiggere incantesimi come La bella e la Bestia Saranno a disposizione del pubblico libri e fiabe sulle più belle storie d’amore e amicizia non stop, da 3 a 5 anni Piazza Garibaldi Ore 10/13 - 16/19 Dammi mille cuori, poi cento e altri mille Laboratorio artistico-creativo a cura dello staff del Castello dei Ragazzi In una bottega che ricorda quella di Mattia l’aggiustacuori, i bambini avranno a disposizione plastica, stoffa, legno, cartone, polistirolo, per creare cuori originali, colorati, pesanti, leggeri in cui rinchiudere un piccolo messaggio d’amore non stop, per tutti
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n vasto programma artistico arricchisce il cuore di lezioni magistrali del festivalfilosofia. Modena, Carpi e Sassuolo declinano il discorso amoroso attraverso le varie forme dell’espressione artistica e culturale, individuale e collettiva. Un viaggio ricco e sorprendente che mette in mostra, in musica e in scena i diversi volti dell’amore. Cantautore degli amori di generazioni di italiani, Roberto Vecchioni ripercorre la sua straordinaria carriera musicale e letteraria in Chiamalo ancora amore, un appuntamento di narrazioni e canzoni che culminerà con l’esecuzione dal vivo delle sue più celebri canzoni d’amore (Carpi, Piazza Martiri, venerdì 13, ore 21,30). Circolazione e condivisione d’amore sono il tema portante di Ama e fa’ciò che vuoi. L’agape nell’arte contemporanea, la mostra curata da Tiberio Cattelani, il carpigiano Adolfo Lugli e Idalba Valent in programma presso il Chiostro della Basilica di San Pietro di Modena (con il sostegno di Banca Interprovinciale). Saranno esposte 25 importanti opere dell’Archivio Cattelani accomunate dal segno contemporaneo e da una libera visionarietà che risignifica i simboli classici dell’amore cristiano: la croce, il cuore ardente, il sacrificio di sé fino alla morte. Tra gli artisti spiccano, Herman Nitsch, Wolf Vostell, Joseph Beuys, Mark Brusse, Philip Corner, Jiri Kolar, RaffaelVanegas, GuyHarloff, Dick Higgins. Sempre presso il complesso abbaziale di San Pietro, in fecondo confronto con le statue cinquecentesche di Antonio Begarelli, sono esposte Le addolorate di Cristina Roncati: due bianche figure muliebri della produzione plastica dell’artista che richiamano il fantasma dell’amor sacro. Sul sagrato della Chiesa l’installazione Candelabrum. Cerimonia dell’ardore, una scenografia in legno con 199 candele, esibisce il carattere fragile e temporaneo dell’amore. Al momento dell’accensione una performance di danza tra i suoi bracci illuminati ne metterà in risalto a un tempo l’ardore e l’incertezza (sabato 14, ore 21). Non sempre felice, la relazione d’amore è fatta anche di commiato, attesa, perdita, lacrime, come in molte delle Xilografie esposte da Mimmo Paladino in un dialogo tra antico e contemporaneo presso il Palazzo dei Pio, con la cura dei Musei di Palazzo Pio (Carpi, a cura di Enzo Di Martino e Manuela Rossi). Il repertorio di love songs di autori come Miles Davis e John Coltrane è al centro dell’omaggio che il Roberto Gatto Quintet dedica a un momento cruciale della storia della musica, quando la cultura afroamericana è stata rivoluzionata da queste grandi personalità del jazz: A love supreme (Carpi, Piazza Martiri,
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Un nutrito programma di eventi affianca le lezioni magistrali del festivalfilosofia. Gli appuntamenti, tutti gratuiti, parlano d’amore attraverso immagini, musica e narrazioni
Raccontare l’amore
appuntamenti
Ore 16/19 Cuore, zucchero e cannella Laboratorio di pasticceria A cura di Francesca Pilotti e Alessia Napolitano Biscotti da decorare, pasta di marzapane di mille colori, confetti e decorazioni: i bambini saranno accompagnati dalla cuoca Francesca nella realizzazione di piccole delizie per creare il cuore più dolce che c’è. Non stop, per tutti 14 settembre - ore 15.30 Festa del Centro Diurno Borgofortino Pomeriggio in festa Esibizione dei Polenta e Osei Gnocco fritto, polenta e bibite Gara di torte Mostra fotografica del Progetto Aromaterapia Borgofortino
sabato 14, ore 22). Tutte le forme dell’amore – da quello per i figli agli amori adulti – compaiono anche nelle illustrazioni di Evelyn Daviddi, che nella mostra A cuore aperto presenta opere inedite realizzate su diversi supporti, dalla carta al legno (Carpi, Galleria Darkroom, SilmarArtGallery, curatrice Monica Monachesi). Per scriversi non è peraltro necessario abitare a grandi distanze, poiché la corrispondenza d’amore intensifica il desiderio, corrobora i cuori, costituisce un piacere in sé. Due giovani fidanzati carpigiani di primo Novecento, Rosina ed Emilio, abitano lo stesso quartiere, ma per dieci anni si scambiano billets doux pieni di sospiri e promesse. Conservati come reliquie romantiche in una scatola di latta e solo ora ritrovati, sono esposti nella Torre del Palazzo dei Pio assieme ad una installazione che ne rielabora creativamente la sostanza sentimentale (Corrispondenza d’amorosi sensi, Carpi, Torre dell’Uccelliera, a cura degli Istituti culturali comunali). L’amore si dichiara e si scrive anche nel momento estremo, prima del congedo definitivo. Gli autori di Barabba-blog danno voce ad alcune delle Lettere di condannati a morte della Resistenza europea dove l’approssimarsi della morte rende più intense e preziose le testimonianze di amore imperituro (Il mio ultimo pensiero è per voi, a cura di Fondazione Ex Campo Fossoli, sabato 14 settembre, ore 14). Nel galateo amoroso, la dichiarazio-
ne poteva assumere anche la forma pubblica della serenata, complici la musica e il gruppo degli amici. Affacciati al balcone: serenate di strada propone all’imbrunire brevi scene musicate di strada che si alimentano nel grande archivio della letteratura europea e sono pronunciate con lo sguardo all’insù, verso finestre e veroni in ascolto (a cura di Sara Gozzi, Teatro Comunale e Istituto Musicale Vecchi-Tonelli, Carpi, sabato 14 e domenica 15 settembre, ore 19,30). Amori stralunati e improbabili, sempre sul filo tra il comico e il paradosso, sono quelli dei testi di Stefano Benni, con protagonisti spesso ragazzi e giovani, di cui l’autore leggerà una personale scelta in Prima o poi l’amore arriva (Carpi, Piazza Martiri, domenica 15, ore 21). Ugualmente fantasmatico, l’immaginario degli artisti Michael Rotondi e Giulio Zanet si alimenta di generi diversi: romantico l’uno – con le sue coppie che passeggiano nei prati – pornografico l’altro – tutto membra esposte e posture hard. L’accostamento sottolinea l’oscillazione tra carne e spirito, intimo e osceno in una ricomposizione ancora in fieri. (Loveless, Carpi, Galleria Spazio Meme, a cura di Pergreffi). Le derive dell’amore tra vizi e bassifondi sulla scena di una New York scabrosa e sperimentale sono il tema di Toxic Love, omaggio che Angela Baraldi, Corrado Nuccini e Ema-
nuele Reverberi faranno ai Velvet, Lou Reed e Nico (Carpi, Piazzale Re Astolfo, sabato 14, ore 23). Altrettanto tossici – tra eccessi, sregolatezze e liaisons dangereuses – sono gli amori cantati (e vissuti) da David Bowie nel suo periodo berlinese, in cui avviò il sodalizio artistico con Brian Eno e Iggy Pop, cui His Clancyness dedica la serata di Lust for life: Iggy&Ziggy in Berlin (Carpi, Circolo culturale Mattatoio, sabato 14, ore 00,30, a cura di Mattatoio Culture Club). L’iconografia di Cupido è al centro de Le stanze dell’Amore cieco, un percorso che si sviluppa nelle sale dei Trionfi e dell’Amore del Palazzo dei Pio di Carpi. Fulcro del percorso è costituito dall’Amore cieco affrescato intorno al 1460-70 nel Trionfo di Amore dell’omonima sala e da dipinti di Palma il Giovane e di scuola del Parmigianino. Attraverso quattro tappe si ripercorreranno le vicende di un motivo iconografico in cui si sono alternate cecità e veggenza, a simboleggiare dapprima l’incapacità di vedere che oppone la passione amorosa alla retta ragione e quindi, in un recupero della rappresentazione ellenistico-romana, l’elevazione propria dell’amore platonico (Carpi, Palazzo dei Pio, produzione Musei di Palazzo dei Pio, a cura di Tania Previdi con Manuela Rossi). Tra storie immaginate e riflessi di vita, narrazioni fantastiche ed epiche d’amore si snoda il percorso interattivo di Le donne, i cavalier, l’armi e gli amori, in cui bambini, ragazzi e famiglie potranno ascoltare storie di audaci cavalieri e principi valorosi (Carpi, Castello dei ragazzi, sabato 14 e domenica 15, ore 16-19).
14 e 15 settembre Festa Unitalsi Regionale 100 anni di Unitalsi Emilia Romagna Due giorni di festa con l’arrivo della Madonna Pellegrina di Lourdes a Carpi Stand gastronomici, testimonianze, concerti e varie iniziative per disabili e bambini Con la partecipazione di Sua Eccellenza Monsignor Francesco Cavina Area Zanichelli 15 settembre - ore 9/24 MercanFOSSOLIamoci... assieme Mercatino della Arti, Mestieri e del Riuso Spettacoli di intrattenimento, lotterie e pesche di beneficenza Stand gastronomico con gnocco e salumi vari Via Mar Ionio Fossoli 15 settembre - ore 13 25ª Sagra della Lasagna e del Lambrusco Durante il pranzo si raccoglieranno le adesioni al simpatico Miss Lasagna e Mister Lambrusco Costo: 20 euro Il ricavato al netto delle spese sarà devoluto all’Avis Carpi Parco Papa Giovanni Paolo II Ex Foro Boario Fino al 25 settembre - ore 18/24 Mercoledì d’estate Shopping, divertimento e relax nel cuore di Carpi Luci, spettacoli, concerti e giochi per i bimbi Centro Storico Cose d’altri tempi Antiquariato, Oggettistica e Riuso Dalle 9 alle 20 La mostra mercato sarà svolta nelle seguenti date: 6 ottobre 3 novembre Ingresso libero Parcheggio Borgogioioso
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Calcio – Un’altra pagina di storia: il Carpi domina lo Spezia (2-0) e conquista i primi 3 punti in serie B
…E luce fu!
Vecchi ridisegna l’impianto di gioco e conquista equilibri perfetti. Porcari già padrone della squadra: è lui la sintesi che serviva. Sabato arriva la capolista Empoli con un grande ex: Vincent Laurini.
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iat lux. E venne il giorno. La luminosissima vittoria di La Spezia rischiara la stagione del Carpi. Archivia il black-out del Braglia, spazza via le nubi d’Agosto. Con una severa lezione di gioco e umiltà, i biancorossi ammutoliscono il “Picco”, ridimensionano una delle grandi favorite del torneo e conquistano i primi gol, i primi punti e la prima vittoria in serie B. E’ un’altra pagina di storia. Ed è senz’altro una tappa piena di novità importantissime, che certifica una grande svolta nel percorso di crescita della squadra. Vediamo come Vecchi l’ha cambiata, a mercato finalmente chiuso. RETROGUARDIA – Innanzitutto ha stretto la difesa con altri due stopper (Poli e Gagliolo) ai lati di Pesoli e Romagnoli. È chiaramente un assetto da trasferta: meno spinta, in attesa che Letizia guadagni la miglior condizione e Liviero completi il rodaggio; ma anche molta più protezione. Diagonali sicure, elastici precisi, marcature più tenaci dentro l’area di rigore. Soprattutto 4 saltatori autentici a disposizione nei giochi di mischia. MEDIANA – Nascono le spaziature corrette di quel centrocampo a 3 che è il tratto distintivo del mister. Dà molte più possibilità di gestione del possesso e facilità di accorciare il pressing sugli esterni, dove Vecchi vuole che avvenga il recupero della palla, per sprigionare la superiorità con la sovrapposizione dei terzini. Credo che Lollo-Porcari-
Memushaj sia la soluzione finale. E’ un reparto compiuto, esatto, irrevocabile. Il vantaggio è averlo trovato subito. Il limite è che oltre a questo non si può andare, quindi ad ogni assenza corrisponderà un problema. Lollo mette quella corsa muscolare senza la quale non si avrebbe copertura piena della profondità. Memushaj toglie ogni piattezza dallo schema. Trova soprattutto la tutela per potersi avvicinare con efficacia all’area di rigore. Dove, essendo completamente ambidestro, smette di essere semplicemente eccezionale e diventa devastante. Porcari è il facilitatore del cambiamento. Porta i tempi in senso profondo. Non solo detta il ritmo dell’azione, ma ne stabilisce le variazioni con una singola giocata immediata. Picchia durissimo, trasmette carattere e coraggio. Alterna l’uso e la velocità dei passaggi laterali e verticali. Determina lui l’inizio e la fine delle fasi della partita da giocare, a seconda di cosa abbia bisogno la squadra. Se rifiatare, se abbassarsi. O
se sollevarsi per aggredire. E’ sostanzialmente uno switcher, un traslatore. Il catalizzatore delle sintesi tra il calcio totale di alti arrembaggi (che è nel DNA di Vecchi), e quello d’oltranzismo strategico, d’attese basse e ripartenze lunghe (che, viceversa, è nel DNA di Giuntoli, dunque anche del Carpi di quest’epoca). ATTACCO – I ruoli chiave sono i due estremi. Nell’Idea di Vecchi, il centrattacco è più spesso un secondo regista, mentre le due ali diventano a turno le prime punte. In un sistema di tagli e incroci, Concas è ideale come vertice tattico. L’esperimento più complesso è Sgrigna. E’ un fantasista centrale, predilige esplorare la profondità avendo la porta dritta davanti a sé. Sacrificarlo all’out significa demineralizzarne il talento. Spremergli 20 metri in più di fase difensiva. Ma se lui accetta il compromesso, con duttilità e sacrificio, il Carpi diventa equilibratissimo e molto sofisticato da affrontare. Resta da trovare il centravanti. Può dar-
si non ce ne sia uno definitivo. E’ probabile che Vecchi finirà per ragionare su una logica di competizione tra i 4 papabili. Scegliendo di volta in volta secondo convenienze e opportunità. Della Rocca alleggerisce molto il tridente, va bene quando serve più misura che impatto. E’ perfetto, invece, per cambiare in corsa perché è quello che capisce meglio il gioco e quindi può accoppiarsi con tutti senza elidere nessuno. Cani è da pantani e trincee chiuse, Mbakogu da praterie aperte. Sarà tuttavia molto difficile continuare a tener seduto Inglese, detto “Il Bimbo”. C’è una grazia fin quasi misteriosa nella sua corsa, un trotto leggiadro a bordo di quel metro e novanta di fibre esplosive che Madre Natura gli ha concesso. E c’è una genialità piena di bollicine nel suo modo di trattare la palla e sgusciarci via. Ha impiegato non più di 20’per segnare un gol elegante e fortunato. Sono tutti sintomi da predestinato. Forse, chissà, lo è per davvero. Enrico Gualtieri
La classifica
PROSSIMO AVVERSARIO: EMPOLI
L’eccellenza della provincia italiana
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’Empoli FC è un fenomeno di raro interesse. Un caso eccezionale, unico se consideriamo l’ultimo trentennio del nostro calcio: 9 partecipazioni in serie A, 13 in cadetteria. Nessun altra espressione di un comune non capoluogo (appena 48mila abitanti) può vantare una simile longevità nei primi due livelli del pallone italiano. E’ la miglior risultante possibile del triangolo-modello su cui s’appoggia lo sport fabbricato in provincia: competenze eccellenti a tutto campo, un settore giovanile costantemente all’avanguardia e l’intreccio virtuoso di passione e capitali messo a disposizione da una grande famiglia ricca e fidelizzata con la piazza. In questo caso è la dinastia Corsi (ramo abbigliamento), proprietaria della società fin dal 1991. La finale playoff persa amaramente con il Livorno nel Giugno scorso non ha spento il mondo azzurro. Anzi, se possibile lo ha rilanciato. A detta di molti, l’Empoli parte come testa di serie numero uno per il titolo. In un campionato di grandi sconvolgimenti e piccoli scarti, dispone di un vantaggio importante: è la big che ha cambiato meno, senza per questo rimodularsi al ribasso. Principalmente ha confermato mister Maurizio Sarri, la massima garanzia di continuità. Uomo navigato, di squisita intelligenza. E professionista meticoloso, notevole organizzatore di gioco che sa andare all’attacco con giudizio e inseguire il risultato attraverso i dettagli. Le altre due certezze assolute stanno in attacco. Si chiamano Massimo Maccarone e Francesco Tavano. Sono stati la miglior coppia-gol dell’ultima B (41 gol in combinato disposto), continuano a esserlo tuttora (5 reti nelle prime 3 gare). Sommano complessivamente 247 centri in carriera nelle prime due Serie. E sono spettacolosamente complementari: attaccano lo spazio a turno, in verticale e in ampiezza. Le novità principali sono due “under” di futuro assicurato: Simone Verdi (trequartista di scuola Milan, classe ‘92) e Daniele Rugani (’94: baby-progetto di ministro della difesa, rientrato alla base dopo un anno di Juve). Spetta a loro amministrare l’eredità dei partenti più illustri: Riccardo Saponara e Vasco Regini, volati al piano superiore. Il centrocampo di senatori è la chiave dell’impianto 4-3-1-2, fondato su palleggi veloci, scalate estreme, tempi esatti, pressing articolato sugli esterni, ripartenze corte e fulminee. A destra, Davide Moro è la forza; in mezzo, Mirko Valdifiori è l’equilibrio e il ragionamento; a sinistra, Daniele Croce è la creatività. Infine, il grande ex di turno: Vincent Laurini. 60 partite in biancorosso nelle due fantastiche stagioni della rinascita, da mvp inconcusso. L’indimenticato e indimenticabile TGV, Train à Gran Vitesse. Sarà molto straniante vederlo sfrecciare sul binario opposto. Ma sarà soprattutto speciale ritrovarlo e riabbracciarlo, nella nostra casa. Che è stata tante volte meravigliosamente sua. E.G.
I PRECEDENTI
Quel golaço di Armandino…
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orna dunque, dopo 17 anni abbondanti, una sfida che è stata un classico degli anni Novanta, ma ha avuto radici ben lontane. Il più antico dei 10 precedenti in campionato a Carpi risale infatti al 21 aprile 1940, 50 giorni prima della discesa dell’Italia nel secondo conflitto mondiale. I toscani portavano denominazione “Gambacciani”, estinta giusto un anno dopo. Il Carpi vinse 1-0: decise Felice Salvioli dal dischetto. Fu quello il primo dei 4 successi biancorossi complessivi. L’ultimo dei quali (2-0) è datato 19 novembre 1989, dieci giorni dopo il crollo del muro di Berlino, allorché la Tomeazzi-band (neo promossa in C1) stese la grande favorita dell’estate per la promozione in B (che fu poi di Modena e Lucchese). Sbloccò il risultato Andrea Ramponi; chiuse Armandino Aguzzoli, il più grande dell’epoca, con un meraviglioso destro al volo da oltre 30 metri. Uno dei gol più belli che siano mai stati visti e applauditi da queste parti. Cinque i pareggi, l’ultimo il 24 maggio 1996: finì 0-0, il risultato più ricorrente (4 volte). Solo una volta l’Empoli è riuscito ad espugnare il Cabassi: era il 19 gennaio 1992, stava per scoppiare Tangentopoli e nelle sale di tutto il mondo sarebbe uscito di lì a poco il film d’esordio di Quentin Tarantino: “Le Iene”. Segnò ancora una volta Aguzzoli, ma non bastò (1-2).
PROSSIMO TURNO
I MARCATORI
Quarta Giornata
In cinque al comando
Sabato 14/9/2013 ore 15: CARPI - EMPOLI BARI – MODENA CITTADELLA - LATINA CROTONE - SPEZIA JUVE STABIA - SIENA NOVARA - PADOVA TRAPANI – REGGINA VARESE – PESCARA V. LANCIANO - AVELLINO
3 RETI: Caracciolo (Brescia) Torromino (Crotone, 2 rigori) Maccarone (Empoli) Hernandez (Palermo, 1) Maniero (Pescara) 2 RETI: Castaldo (Avellino, 1) Matute (Crotone) Tavano (Empoli, 1) Gerardi (Reggina) Paolucci (Siena) Pulzetti (Siena) Antenucci (Ternana, 1) Mancosu (Trapani) 1 RETE: Concas (Carpi) Inglese (Carpi) …
ANTICIPO Venerdì 13/9/2013, ore 20.30: PALERMO-CESENA
*CARPI-PADOVA, interrotta al 27’, è sub-judice
POSTICIPO Lunedì 16/9/2013, ore 20.30: TERNANA-BRESCIA
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STADIO – Vigilanza e Lega danno l’ok: sabato il Carpi torna a casa
UN CABASSI CON LA B MAIUSCOLA Ultimati e valutati con successo tutti gli interventi di “Fascia A”.
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on era un film, non era un sogno, non erano promesse da marinaio. E’ tutto vero: la Serie B, adesso, abita qui. A due passi da tutti. Nella mattinata di lunedì, il Cabassi ha superato i vagli della Commissione Provinciale di Vigilanza e della Delegazione della Lega di Serie B. Poi, il Carpi ha ricevuto il nullaosta a disputare le gare interne nel proprio impianto da parte della Commissione Criteri Infrastrutturali della FIGC. Tutti gli specifici interventi strutturali, ottemperanti le cosiddette “misure di Fascia A” necessarie per l’agibilità sono stati effettuati e valutati con successo. In più, durante la cantierizzazione sono state ultimate anche alcune delle opere di “Fascia B”, non abilitanti, né richieste dal protocollo primario, ma sì inerenti al decoro e al restyling migliorativo dell’estetica. Altre verranno completate nelle prossime settimane. Queste le principali novità: SICUREZZA – E’ stato implementato il circuito di videosorveglianza, sono state poste le barriere di sbarramento visivo lungo tutto il perimetro esterno, è stata innalzata la doppia
separazione tra il settore “Curva Ospiti” e il settore “Distinti”. E’ stata completata la ristrutturazione delle uscite di sicurezza, ed è stata ultimata la predisposizione alle barriere mobili di prefiltraggio e la posa dei tornelli automatici fissi in tutti e 8 i varchi d’ingresso. Si entra uno alla volta in ogni punto dello stadio, vidimando l’abbonamento elettronico o il codice a barre del biglietto nominativo. CAMPI – E’ stato parzialmente rizollato il terreno antistadio, e riqualificato in modo da ottenere un campo di allenamento dalle dimensioni regolari (con porte nuove). E’ stato completamente riseminato e parzialmente rizollato anche il campo principale, nonchè esteso fino al raggiungimento dei 68 metri minimi di larghezza previsti da regolamento ufficiale della Serie B Eurobet. Il terreno del campo principale è stato parzialmente spianato (solo in prossimità delle aree di
rigore), in modo da ammorbidire il profilo “a schiena d’asino” secondo esigenze televisive (riprese al suolo). In arrivo le nuove panchine con sedute ergonomiche. SPOGLIATOI E TUNNEL – Sono in via di completamento le operazioni di ri-arredo degli spogliatoi e di ripristino della muratura e della verniciatura del tunnel d’ingresso al campo principale. CABLAGGIO – E’ stata ultimata l’opera di posa sotterranea del circuito di tubi corrugati per il cablaggio elettrico di tutto il perimetro del campo: è garantito l’allacciamento di rete alle postazioni telecamere e ai pannelli LED pubblicitari. TERRAZZE – Cambia la destinazione delle terrazze soppalcate. Quella centrale sarà messa a disposizione della regia Tv “Infront”, nonché della piattaforma “SKY” qualora deciderà di produrre la partita (generalmente in caso di anticipo o posticipo serale). Le due
laterali invece saranno occupate dal G.O.S. e dai tecnici della videosorveglianza. STAMPA – Sono state allocate 30 postazioni strumentate per giornali, radio, tv sul margine della tribuna “Centrale”. Sono stati posizionati nelle tribune “Biancorossa” e “Azzurra” due palchi per telecamere speciali (dette “dei 16 me-
tri”, ovvero in coincidenza dei limiti d’area di rigore). La sala stampa per i contributi post-partita, collocata nella pancia delle tribune, sarà suddivisa in tre aree: una conference room, una mix-zone per Tv e radio private, e una più ampia sala interviste per le tv esclusiviste eventualmente presenti. SPALTI – In arrivo i seggiolini per i settori scoperti che, insieme al velodromo, sono stati ripuliti e verniciati con uno smalto grigio che garantirà un miglior riverbero della luce durante le riprese notturne. Sarà distribuito gratuitamente
SETTORE GIOVANILE
La Primavera riparte a La Spezia
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uello trascorso è stato un weekend interlocutorio per il vivaio biancorosso, in attesa del decollo di tutti i campionati di categoria. L’unico match ufficiale è stato l’esordio amaro degli Allievi Nazionali di mister Stefano Belloni, sconfitti nettamente sul campo della corazzata Cesena (0-5), tra le superfavorite per il titolo. Solo gare amichevoli per le altre compagini. E c’è già una gioia da derby: spicca infatti il
2-1 rifilato in rimonta al Modena da parte dei Giovanissimi Nazionali di Ferdinando La Manna. In gol Galasso e Barletta nella ripresa. Decisamente meno buono
un opuscolo periodico di presentazione alla partita (“Il Biancorosso”), curato dall’ufficio stampa del Carpi FC 1909 e realizzato in collaborazione con Radio Bruno e con la nostra redazione. Insomma, si torna a casa. Tutto è davvero pronto per il battesimo. Il nostro odiamato Polisportivo si è fatto un bel lifting e ora può mettersi il vestito migliore per la prima di gala. 85 anni sono tanti. Ma mai troppi per cominciare una nuova vita. Caro vecchio Cabassi, stai per rinascere. Da sabato sarai uno stadio con la B maiuscola… Enrico Gualtieri il rodaggio dei Regionali di Michele Borghi, superati dal Chievo (0-3). A valanga, invece, gli Esordienti di Andrea Cavicchioli: 10-0 alla Quarantolese. In evidenza Meloni, autore di un poker. A riposo infine la sorprendente Primavera del duo GalantiniGarzon, che riprende sabato pomeriggio a La Spezia con l’intento di confermare il brillantissimo avvio e continuare a stupire. Al comando del torneo c’è già un padrone solitario: l’Empoli, unico a punteggio pieno dopo due gare, con ben 12 gol all’attivo. E.G.
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l carpigiano 19enne Francesco Malagola, studente in ingegneria informatica, è il presidente di Asd United Carpi, la realtà calcistica che ha debuttato lo scorso anno in città. “L’idea - racconta Malagola - è nata per offrire nuove possibilità di mettersi in mostra e giocare ai calciatori, dopo l’esperienza maturata nei settori giovanili. Nonostante i meriti infatti, spesso è difficile per questi giovani talentuosi guadagnarsi un posto nelle prime squadre”. La passione per il calcio, unitamente a una buona dose di entusiasmo e intraprendenza, ha spinto Francesco a fondare una squadra, rigorosamente Under 21, che milita in Terza Categoria - Modena Girone C e si allena sui campi di Budrione. “Quest’anno - prosegue il presidente - possiamo contare su una rosa di 25 atleti dalle indubbie capacità, alcuni di loro, credendo nel nostro progetto e nella serietà della società, sono persino stati disposti a scendere dalla Prima Categoria e dalla Promozione. Il nostro è davvero un bel gruppo”. Dopo il rodaggio dello scorso anno, sia i giocatori che i dirigenti (Nicolò Gilioli, vice presidente, Adisorn Namuangrak, direttore sportivo, Gian Marco Barbieri, segretario e Riccardo Arletti, addetto stampa) di United Carpi, sono pronti per dare battaglia, sul cam-
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na B1 da giocare a grandi livelli, un gruppo da scoprire, l’obiettivo personale di stare in testa alla classifica e la sfida agli ex compagni di Mirandola, che ora ritrova da avversari in categoria. Ecco il biglietto da visita di Andrea Dall’Olio (in foto) il nuovo palleggiatore alla corte di coach Molinari, arrivato a Carpi da Brescia, motivatissimo per la nuova stagione. Per il figlio del grande Pupo Dall’Olio, sarà un campionato pieno di sug-
Il carpigiano 19enne Francesco Malagola è il presidente di Asd United Carpi, la realtà calcistica che ha debuttato lo scorso anno in città
Un gruppo giovane che punta in alto
po da calcio ovviamente: “possiamo contare sull’allenatore Luigi Perrotta, uomo di grande esperienza che, sicuramente, ci aiuterà a disputare un campionato importante dal punto di vista tecnico e tattico. Inoltre questa stagione vedrà il debutto di nuovi e importanti giocatori che stanno dando il massimo già negli allenamenti, in termini di impegno, costanza e serietà: Federico Lugli, classe 1992, e Adisorn Namuangrak, classe 1993, entrambi provenienti dalla Riese; Milos Jocic, classe ‘94, dal Fabbrico, Federico Zanoli, classe ‘94, dalla Juniores del Soliera, Fran-
cis Opoku e Alessandro Pagliarulo entrambi del 1994”. Insomma un gruppo giovane, solido e affiatato, fatto di ragazzi che hanno voglia di mettersi in gioco, sentirsi protagonisti e puntare in alto. La prima partita del team, capitanato da Riccardo Stermieri, sarà disputata domenica 15 settembre, in trasferta, sul campo del Cittanova. “La nostra speranza - conclude Francesco Malagola - è che le lacune dettate dalla giovane età dei giocatori e, quindi, della loro limitata esperienza, vengano colmate dall’entusiasmo e dalla resistenza fisica. Guidati dalla disciplina
tattica del Mister, puntiamo a giocare ogni partita fino all’ultimo minuto, dando il
Pallavolo - Andrea Dall’Olio è il nuovo palleggiatore alla corte di coach Molinari
Dall’Olio lancia la sfida agli ex
gestioni. Le mani del padre hanno guidato sotto rete gli azzurri all’argento Mondiale nel 1978 e in ben tre edizioni dei Giochi Olimpici, ora quelle di Andrea proveranno a trascinare l’Universal in vetta a un campionato di transito su cui però non è vietato scommetere. “Mi trovo benissimo nel nuovo gruppo. Stiamo lavorando bene, la preparazione fisica procede
a grandi passi e ci stiamo amalgamando alla velocità della luce. Tra giovani e meno giovani c’è un bell’equilibrio”. 23enne, 185 centimetri di altezza, ad Andrea il cognome Dall’Olio non pesa: “mi confronto con mio padre molto spesso, gli chiedo consigli tecnici e tattici, lui però preferisce lasciarmi libero nel mio approccio al volley e alle partite, ormai sa che sono in
massimo, senza mai sottovalutare gli avversari. Il campionato è difficile e le
grado di tenere da solo le redini della situazione. Con lui c’è feeling, della Cec conosce solo qualche giocatore, Vito Insalata e Luca Porcellini soprattutto, ma quest’anno ci terrà d’occhio”. Pupo è stato protagonista sui campi per oltre 40 anni, sia da giocatore che da coach. E buon sangue, evidentemente, non mente. Andrea è già molto più di una promessa: nella sua breve carriera è già stato capace di portare Mirandola dalla B2 al quarto posto della
squadre temibili ma abbiamo voglia di impegnarci a fondo”. United Carpi - la cui carpigianità è ben sintetizzata nello stemma che il giovane gruppo dirigenziale ha scelto, in omaggio alla propria città, ovvero Palazzo Pio - desidera ringraziare tutti coloro che hanno appoggiato il progetto, facendolo decollare: Gelateria Cortina, Pizzeria Tre Corone, Ase e Centro fisioterapico Fkt. Chi volesse sostenere questa squadra nascente e i giovani talenti che vi militano può visitare la pagina Facebook della società: United Carpi. Jessica Bianchi B1 e ha lasciato il segno in ogni squadra in cui ha militato, Brescia compresa. “Sono molto carico – sorride il palleggiatore - mi fa piacere incontrare i miei ex compagni, li saluterò e ce la giocheremo sul campo. Se pensaremo a una partita alla volta, sono sicuro – ha concluso Dall’Olio – che ci toglieremo delle belle soddisfazioni”. Intanto in questi giorni continua la preparazione della Universal, tra allenamenti congiunti e amichevoli.
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Parte la nuova stagione per bambini e prima squadra
Rugby: tutti in campo!
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L’ASD Equestre i Pioppi di Panzano ha partecipato alle Ponyadi con ottimi risultati
Volando sul cavallo
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’ cominciata la nuova stagione sportiva 2013-14 del Rugby Carpi. Una stagione ricchissima piena di importanti novità: il Minirugby sarà ospitato presso la Polisportiva di San Marino, un contesto apprezzatissimo da bimbi e genitori. Anche quest’anno vi saranno quattro categorie giovanili: dalla Under 6 (5 anni) all’Under 12. In attesa di avere una “casa”, il Rugby Carpi si fa in due: presso il campo parrocchiale di Limidi si svolgeranno gli allenamenti dell’Under 14 (che continua nel percorso di crescita inserito nella franchigia provinciale di Modena) e quelli della prima squadra. Quest’ultima sta vivendo intense settimane di preparazione agli ordini del tecnico Stefano Bolognesi poiché si avvicina il momento del debutto ufficiale in una competizione come il Cam-
pionato Amatori Rugby. “E’ la prima volta che una compagine carpigiana di Rugby a 15 affronta un campionato – ha commentato il presidente Matteo Casalgrandi – e siamo orgogliosi del gruppo che stiamo costruendo. Per noi dirigenti è davvero una soddisfazione vedere bambini, ragazzi e adulti che giocano a rugby nella nostra città. L’obiettivo è quello di crescere nell’esperienza e nei numeri per diventare una realtà sempre più solida e apprezzata sia per l’aspetto sportivo che per quello socioeducativo”. Domenica 15 settembre, a San Marino, si svolgerà l’Open day 2013 che darà la possibilità di avvicinarsi gratuitamente a questo sport. Per informazioni: Matteo Casalgrandi 328/9535835 info@rugbycarpi.it.
uest’anno, dopo tante sfide e numerosi successi presso il Centro Fise di Rocca di Papa, le Ponyadi si sono disputate nello splendido scenario della Caserma del Battaglione dei Lancieri di Montebello, una struttura immersa nel verde e nel centro di Roma. La manifestazione, alla quale hanno partecipati anche gli atleti dell’ASD Equestre i Pioppi di Panzano diretti da Giovanna Feltri e Michela Callegari, ha visto impegnati oltre 1.300 giovani con 890 pony. Oltre alle discipline classiche quali il dressage e il salto a ostacoli, se ne sono disputate altre meno note ma molto spettacolari e di particolare difficoltà, tra le quali il volteggio a cavallo. Ottimi i risultati conquistati dagli atleti di casa nostra: Primi nella Categoria F con
Mariasole Matteini, Alessia Cerchiari, Chiara Pallavezzati, Elia Baracca e Ginevra Marmiroli. Secondi nella Categoria E con Eleonora Casali, Francesca Fantini, Letizia Bernardelli e Giorgia Gambini. Per quanto riguarda gli individuali, nella Categoria D, si sono classificate all’8° posto Asia Pannilunghi e al 10° posto Federica Garuglieri. Grande soddisfazione anche per le interviste che la Rai ha fatto con Mariasole Matteini, l’atleta più giovane della manifestazione che, a 5 anni non ancora compiuti, si è classificata prima con i suoi compagni di squadra. Il cavallo Egeo era diretto dalla langeur Alice Sala e da Chiara Beneventi.