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a soli € 0,50 in edicola venerdì 19 settembre 2014 anno XV - n. 33
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
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Emanuele Davolio
emanuele davolio: un carpigiano a oxford Roberto Iseppato
porta modena partecipa alla festa in centro, carpi c’è
Il verde è salvo
Individuata la soluzione per evitare di costruire il nuovo polo residenziale per anziani sul prato all’interno dell’area della Cappuccina. L’ipotesi è quella di sfruttare la zona già urbanizzata di fronte alla torre dell’acquedotto dove oggi si trovano i magazzini del verde e una palazzina che ospita cinque alloggi di edilizia residenziale pubblica.
tra le righe: Radioterapia: piove sul bagnato...
di Sara Gelli
CULTURA
Speciale FESTIVAL FILOSOFIA Giorni di gloria a Carpi Franco Parmeggiani
il giardino delle meraviglie di Franco parmeggiani
EVENTI
VIA PEZZANA SOCIAL STREET lancia la festa di fine estate
Massimiliano Villa
dopo anni di contrazione, boom dei mutui casa unicredit
il ritmo della vita Marcello Davoli
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Tra le righe...
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nfiltrazioni d’acqua sono state rilevate nella Radioterapia dell’Ospedale Ramazzini di Carpi ed è per questo motivo che il reparto resterà chiuso almeno fino al 19 settembre, ma c’è già chi ipotizza oltre. I pazienti devono dunque recarsi a Modena per sottoporsi alle terapie presso il Policlinico. Il ‘bunker’, costato 5 milioni e mezzo di euro e destinato a diventare un centro di riferimento per le patologie oncologiche, era stato inaugurato nel settembre 2011 ed era entrato in funzione nel gennaio 2012 con l’avvio degli acceleratori lineari. Realizzata al piano interrato per ragioni di sicurezza, l’opera ha pareti in cemento pieno di 1,5-2 metri di spessore e la colata di calcestruzzo avrebbe dovuto impedire ogni rischio, non solo all’interno ma anche all’esterno della struttura. Apprendere dalla Gazzetta di Modena che la chiusura è stata disposta in seguito a infiltrazioni d’acqua, ad appena due anni dall’inaugurazione, è incomprensibile. “I tecnici - scrive l’Azienda Sanitaria confermando la notizia - sono
Piove sul bagnato...
al lavoro per individuare la causa del problema: vista però la delicatezza dell’attività svolta, per garantire la totale sicurezza dei pazienti e degli operatori, si stanno effettuando tutte le necessarie verifiche e solo al termine di queste ultime sarà deciso il giorno della riattivazione”. Purtroppo è il secondo grave episodio che si registra all’interno del Ramazzini. Per un difetto tecnico erano rimaste chiuse per tre mesi le sale operatorie riaperte solo il 19 agosto scorso: un blackout nel mese di maggio ne aveva provocato lo stop
Il graffio
con disagi per i pazienti costretti a lunghe file d’attesa e interventi effettuati nelle vecchie sale operatorie. All’origine del guasto “l’errata manipolazione di un collegamento elettrico, conseguente a un intervento tecnico di manutenzione che prevedeva la modifica di un percorso di una canalizzazione elettrica, effettuato dalla stessa impresa costruttrice” aveva specificato l’assessore regionale alla Salute, Carlo Lusenti. E’ una storia travagliata quella delle nuove sale: i primi interventi chirurgici all’interno del comparto operatorio dell’Ospedale Ramazzini di Carpi erano stati eseguiti a fine gennaio, esattamente il 29 gennaio del 2014, a distanza di mesi dall’inaugurazione in pompa magna avvenuta il 31 maggio del 2013. Se non sussistono responsabilità di tecnici e progettisti dell’Ausl o delle imprese che hanno vinto gli appalti, l’unica ipotesi plausibile è che un vecchio ospedale come quello di Carpi non sia più in grado di ammodernarsi ed evolversi. Sara Gelli
Frase della settimana...
La Iena
E l’undicesima piaga è: topi come se piovesse! Foto della settimana...
“Vedere il nostro lavoro riconosciuto come eccellenza a livello internazionale è un risultato che ci riempie di orgoglio e soddisfazione”. Dichiarazione di Federico Poletti, presidente Lapam Moda Carpi relativamente alla visita di 30 imprenditori brasiliani del settore moda in città per studiare il nostro distretto tessile.
L’automobile ricoperta di post dire per dire ti amo al marito in un modo del tutto speciale, in occasione dell’ottavo anniversario di matrimonio. In foto la coppia fotografata da Federico Massari.
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Francesca Zanni, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.
IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini
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Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 17 settembre 2014
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milia Romagna nella bufera, dopo che i due principali candidati alla corsa alla presidenza della Regione sono finiti nel mirino della Procura di Bologna nell’ambito dell’inchiesta sui rimborsi dei gruppi consiliari. Uno di loro, Matteo Richetti, si è ritirato. L’altro, Stefano Bonaccini, ha deciso di proseguire, convinto di poter dimostrare la propria estraneità ai magistrati. Restando in competizione solo col terzo sfidante (divenuto ormai secondo), Roberto Balzani, ex sindaco di Forlì. Magistratura a orologeria, come qualcuno ha suggerito, o legittime indagini? Due pesi e due misure, quando si tratta dei politici del proprio schieramento rispetto a quelli di parte avversa? Lo abbiamo chiesto ad alcuni elettori carpigiani di Centrosinistra. Carlo Alberto Fontanesi, pensa che la politica debba essere libera da sospetti: “trovo che le accuse siano imbarazzanti e penso che Bonaccini, come Richetti, dovrebbe ritirarsi dalla competizione per chiarire ogni dubbio, affinché ogni ombra venga dispersa. Non si tratta di un giudizio sulla persona in sé, quanto di una valutazione generale. Penso che non debbano esistere pendenze di sorta nei confronti di un politico, soprattutto se aspira a una carica così importante. Anche se la vicenda finirà in niente, non credo sia impossibile trovare, su oltre quattro milioni di abitanti della nostra Regione, dei candidati alla presidenza che non siano coinvolti in qualsivoglia indagine”. Gli fa eco Vanni Po, ugualmente convinto che la carriera politica sia incompatibile con l’essere indagati: “a questo punto manca un candidato forte, ma questi potrebbe essere
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Sull’inchiesta sui rimborsi dei gruppi consiliari che ha coinvolto i due principali candidati alla corsa alla presidenza della Regione, Richetti e Bonaccini, si sono espressi alcuni elettori del Centrosinistra
“Innocenti fino a prova contraria” Diletta Fornari
Emidia Dotti
Vanni Po
Rebecca Righi
individuato dalla direzione nazionale. Intravedo la possibilità di qualche deriva della Magistratura, la quale potrebbe in questo modo condizionare liste e candidati e questo mi inquieta. Occorre cautela e bisogna mandare avvisi di garanzia soltanto quando vi siano motivi fondati perché, una volta ricevuto, che sia innocente o colpevole, la vita politica di chi lo riceve viene stoppata. Una cosa è certa: con tutti i problemi che ci sono sul tavolo, dal terremoto alla crisi, l’Emilia Romagna ha bisogno di una guida forte, che sappia aggregare”. Di avviso differente Rebecca Righi: “occorre capire se l’esigenza di una politica trasparente e pulita giustifichi un rigore tale da richiedere che ci si ritiri dalla candidatura semplicemente perché indagati. Non c’è dubbio che uno si debba dimettere se viene condannato, ma se è solo indagato io non credo sia necessario, a meno che non vi siano ragioni
Carlo Alberto Fontanesi
di opportunità, cioè non si tratti di uno scandalo pubblico o addirittura internazionale”. Chiara Papotti si appella alla presunzione di innocenza: “rispetto la Magistratura e penso che la legge debba essere uguale per tutti; quindi un indagato, fino a prova contraria, non è un condannato. Pensando al caso di Ottaviano Del Turco, molti ricordano il caos che lo ha coinvol-
Chiara Papotti
to, pochi però sanno che poi è stato giudicato innocente. Personalmente non difendo nessuno, sono sicura che Richetti e Bonaccini dimostreranno la loro innocenza nelle sedi opportune. Penso tuttavia che nel dibattito per queste Primarie si sia parlato troppo poco di contenuti e progetti”. Sul fatto che si debba distinguere caso per caso interviene Diletta Fornari: “politicamente
non stimo nessuno dei due, ma Bonaccini fa bene a continuare, dal momento che l’indagine riguarda spese relativamente piccole, spalmate su molti mesi di servizio. Ovviamente dovrà chiarire la vicenda, ma ci sono indagini e indagini, non si può mettere tutto sullo stesso piano”. Tesi, questa, che convince anche Emidia Dotti: “la cifra che viene contestata mi pare piccola e per questo sono propensa a credere che Richetti abbia lasciato la corsa per altri motivi. Bonaccini fa bene ad andare avanti. Ciò non toglie che, soprattutto per dare l’esempio ai giovani, chi lavora nella pubblica amministrazione o ricopre un incarico istituzionale debba essere libero da qualsiasi carico pendente. Richetti e Bonaccini sono persone responsabili, su somme come quelle ci possono essere errori contabili o amministrativi anche non voluti e sono certa che chiariranno tutto”. Marcello Marchesini
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opo quattro anni di contrazione, il mercato dei mutui comincia a mostrare segnali di ripresa, in linea anche con una moderata ripartenza dell’economia. Malgrado dunque lo scenario ancora incerto, il 2014 potrebbe essere l’anno di un rilancio del settore. Il trend di segno positivo è confermato anche dai dati del Gruppo UniCredit i quali fotografano, sul 2014, uno scenario di chiara ripresa nell’erogazione dei mutui da parte dell’istituto di credito in Italia. Il trend si rileva anche in Emilia Romagna dove nei primi sei mesi del 2014 UniCredit ha registrato un incremento dell’erogato del 132% rispetto allo stesso periodo del 2013. Il dato diventa ancora più evidente se si analizzano gli ultimi due anni, nei quali si registra, semestre su semestre, una crescita del 227%. “Il mercato immobiliare spiega Massimiliano Villa, Area Manager Carpi di UniCredit - sta vivendo un periodo di crisi, ma resta un settore ad altissimo valore e con prospettive di ripresa e, seppur con cautela, continuiamo a guardare avanti con ottimismo. Di certo voglia-
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a P&B Servizi di Po&Bergamaschi lancia una sfida al territorio con un convegno che punta su una nuova idea di fare impresa, idea in cui, cambiare la prospettiva diventa fondamentale per rimettere in gioco la propria realtà professionale. Il 26 settembre Villa Teresa (via della Rosa 4/a), ospiterà Evolversi per non estinguersi, il convegno organizzato dalla P&B Servizi, in collaborazione con Apvd, dalle 9.30 alle 17. La giornata rappresenterà, per imprenditori, manager e professionisti, una preziosa occasione di aprire un dibattito e interrogarsi su cosa significhi evolversi e innovare, adottando uno sguardo nuovo, lontano dalla prassi, dimenticando l’assioma “si è sempre fatto così”. Citando Julian Lincoln Simon, docente
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Dopo quattro anni di contrazione, il mercato dei mutui comincia a mostrare segnali di ripresa, come sottolinea Massimiliano Villa, Area Manager Carpi di UniCredit
UniCredit: boom dei mutui casa Massimiliano Villa
di euro di mutui casa erogati ai carpigiani solo nel primo semestre del 2014) infine Piacenza con un +54%. Questa ripresa è il risultato di una strategia mirata che UniCredit ha messo in campo e si struttura in una serie di iniziative destinate proprio a rivitalizzare e rilanciare il mercato. Circa un anno fa UniCredit ha infatti presentato Mutuo Valore Italia, composita tipologia di mutui con un
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mo sostenere e rilanciare questa ripresa, dando risposte concrete a chi punta a soddisfare un bisogno reale come quello di acquistare casa e investire sul futuro”. Analizzando il dato per provincia, segnali più evidenti di una rivitalizzazione del mercato si registrano un po’ su tutte le aree della
regione Emilia Romagna. Comparando il periodo giugno 2013/giugno 2014 UniCredit registra a Ferrara un +284%; seguono Parma +178% e Rimini +175%; Forlì-Cesena +126%; Bologna +125%; Ravenna e Reggio Emilia +115%; Modena +109% (con il contributo di oltre 9milioni
a Commissione Pari Opportunità dell’Unione delle Terre d’Argine, in collaborazione con l’Assessorato alle Pari Opportunità dell’Unione, promuove un ciclo di incontri sul tema del lavoro. La crisi economica che perdura da anni sta modificando le condizioni dei lavoratori. La disoccupazione dal 2008 è in continua crescita. In questo panorama sono però prevalentemente le donne e i giovani a pagare il tributo più alto: vengono loro proposti lavori sottopagati e poco qualificanti, hanno contratti meno stabili, più orari atipici e sempre meno tutele. Il ruolo della don-
Il 26 settembre, presso Villa Teresa, si discute del futuro dell’imprenditoria
Evolversi per non estinguersi
l’intervento di numerosi professionisti, quali: Chiara Po e Margherita Po Quattrini dello studio Po&Bergamaschi, Stefano Serini, presidente Sinergon s.r.l., Giovanni Arletti, presidente Chimar s.r.l., Maurizio Boschini, HR Manager Gruppo IMA Bologna, Andrea Righetti della Q&O change&coach, Monica Selmi della Apvd s.r.l., Federica Tagliazucchi In foto in alto da sinistra: Gelsomina Spina, Cristina Toni, Francesca della Nuova Tesi srl, Pier Notardonato, Stefania Marastoni, Elisa Garuti. In basso da sinistra Chiara Po, Paolo Bedocchi di InClaudia Bergamaschi e Manuela Begnozzi formatica 80 Group s.r.l e in rappresentanza del settore il freno è la nostra mancanza ed economista americano: “il bancario Massimiliano Villa, di immaginazione”. Ad aprire miglior carburante per alimenarea commerciale Carpi Unila giornata sarà il sindaco Altare il progresso mondiale è la credit ed Ermanno Ruozzi, berto Bellelli che anticiperà nostra scorta di conoscenze e
servizio di Tagliando che offre un monitoraggio periodico dell’andamento del piano dei pagamenti e una relazione continuativa con gli esperti UniCredit. La recente offerta di spread al 2% è inoltre tra le più competitive del settore. C’è poi Sistema Mutuo Tuo, servizio che, approfondendo le esigenze personali e familiari di chi chiede il mutuo, riesce a indirizzarlo verso la scelta di quello più
adatto. UniCredit fornisce inoltre due servizi aggiuntivi: una Carta d’Identità del patrimonio immobiliare che permette al cliente di avere una valutazione precisa del proprio portafoglio immobiliare; e il Fascicolo Casa, che fornisce un quadro comprensivo di tutte le informazioni, certificate da un perito terzo, necessarie per una decisione importante come quella di acquistare o vendere casa.
La Commissione Pari Opportunità promuove un ciclo di incontri sul tema del lavoro
Quando il lavoro è donna na nel mondo lavorativo è stato messo ancora più in discussione: mobbing e ricatti sono all’ordine del giorno, la gravidanza addirittura punita quando invece dovrebbe essere uno dei momenti più importanti per una società. Ma forse qualcosa può cambiare. E allora si aprono nuove prospettive, nascono nuove opportunità, si colgono al volo interessanti occasioni. Venerdì 19 settembre, alle 20.30, la Sala dei Mori ospita l’incontro Impresa: singolare femminile or-
ganizzato in collaborazione con il Comitato per l’Imprenditoria Femminile presso la Camera di Commercio della Provincia di Modena. Partecipano tra le altre amministratrici locali, imprenditrici e la presidente della Commissione per le Pari Opportunità. Sabato 20 settembre, alle 9.30, all’Auditorium della Biblioteca Loria si terrà la conferenza intitolata Jobs Act: cambiano le regole alla quale prenderanno parte infine parlamentari, sindacalisti e amministratrici locali.
direttore area territoriale CarpiMantova-Brescia Bper. Numerosi saranno gli argomenti affrontati e gli spunti offerti per spaziare su ogni ambito vitale delle nostre realtà imprenditoriali senza nulla tralasciare. I relatori avranno la possibilità di confrontarsi con gli ospiti in vari momenti, da quello più conviviale offerto dal pranzo a momenti di confronto e dibattito. “Siamo nati come studio di consulenza del lavoro - spiegano Chiara Po e Claudia Bergamaschi, socie dello studio Po&Bergamaschi - ma, con l’avvento di una crisi che ha colpito duramente le aziende del nostro territorio, ci siamo immediatamente rese conto della necessità di evolvere. Abbiamo sperimentato in prima persona il cambiamento, ampliando i confini dei servizi da offrire:
dalla pura amministrazione del personale siamo approdate alla consulenza aziendale, con particolare riferimento all’ambito delle risorse umane. L’idea di diffondere la cultura del cambiamento è venuta di conseguenza, lavorando a stretto contatto con le aziende: cambiamento che non può essere limitato a singoli settori della realtà aziendale, ma che va coltivato come evoluzione della mentalità imprenditoriale. Quella del 26 settembre sarà un’occasione di confronto tra le imprese e i diversi settori, al fine di condividere nuove idee e buone pratiche, senza dimenticare anche un confronto più diretto con le istituzioni. Considereremo questo appuntamento riuscito se gli imprenditori usciranno dalla sala pieni non di risposte, ma di interrogativi”.
venerdì 19 settembre 2014 Presso La Casalinga martedì 23 settembre , alle 21, serata con Vitor Chiessi, farmacista
La salute dall’antico mortaio al moderno estrattore
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li antichi dicevano mens sana in corpore sano e per mantenere sano il corpo si affidavano a ricettari basati sulle proprietà delle erbe officinali, lavorate in antichi mortai secondo precise dosi che ne esaltavano le virtù curative. Una concreta dimostrazione verrà offerta, martedì 23 settembre, durante una serata organizzata dalla Casalinga, negozio di articoli per la casa e per la cucina di Carpi, che con la collaborazione del farmacista e fitoterapeuta Vitor Chiessi, della farmacia La Speranza, illustrerà l’utilizzo di frutta, verdure e piante per la preparazione di ricette per varie esigenze: antiossidante, disintossicante, drenante, rimineralizzante e detossificante. Il tutto sarà reso possibile dall’utilizzo dell’estrattore prodotto da Kuvings. Fermo restando che non ci sono dubbi sull’impiego di trattamenti di maggiore potenza in presenza di malattie rilevanti, viene sempre più messo in discussione il loro utilizzo
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i sarà anche Porta Modena a Carpi C’è, il cui programma di eventi animerà Carpi a partire dal pomeriggio di sabato 20 settembre: gli operatori del mercato coperto allestiranno gli stand in Piazzale Ramazzini proponendo assaggi e degustazioni. Per Porta Modena è la prima volta alla Notte Bianca, ma il Consorzio, che raggruppa tutti gli operatori, da anni organizza eventi all’interno della struttura completamente rinnovata nel 2002 e in grado di accogliere tredici esercenti in sede fissa: si tratta perlopiù di banchi di alimentari, ma ci sono anche un bar e una lavanderia - stireria. Oggi sono dieci gli spazi occupati da un’attività. Il presidente del Consorzio Mercato Coperto, Roberto Iseppato è chiaro: “il negoziante che sceglie di lavorare a Porta Modena si mette nell’ottica di offrire un certo tipo di servizio e merce di qualità, instaurando un rapporto di fiducia con la clientela. Il Consorzio garantisce che si segua tutti un’unica direzione e le iniziative siano condivise ”. Una decina di minuti in giro per il mercato è sufficiente per rilevarne le caratteristiche: c’è tanta cortesia nei modi e attenzione al cliente. Il Consorzio Mercato Coperto ha in locazione la struttura e la gestisce in modo completamente autonomo: chi avvia l’attività all’interno di Porta Modena “può contare sul passaggio di tante persone ed è come se entrassero in negozio,
quando il paziente è affetto da malanni di minore portata che sarebbero ben correggibili proprio con un ricorso oculato e consapevole ai fitocomplessi che da secoli hanno dimostrato la loro efficacia. E lo star bene, oltre che dal tradizionale sport, comincia anche dal cibo e dalla cucina che attraverso nuovi strumenti, come l’estrattore, può realizzare succhi che separano la parte fibrosa rendendo più assimilabili i preziosi micronutrienti contenuti in frutta e verdura. Per partecipare all’evento, che inizierà alle 21 presso la sede del negozio in via Roma, è richiesta la prenotazione, i posti disponibili sono 25. In caso di overbooking le sorelle Daniela e Paola Poletti (in foto), titolari del punto vendita carpigiano, potrebbero replicare la serata.
Sabato 20 settembre, dalle 16 alle 2, torna l’appuntamento più vissuto dell’anno, con centinaia di eventi in tutto il centro storico e decine di migliaia di partecipanti
Carpi C’è, ancora una volta S i svolgerà sabato 20 settembre, dalle 16 alle 2, la quinta edizione di Carpi C’è. La manifestazione - organizzata da Consorzio ConCarpi, Carpi C’è, Comune di Carpi ed esercenti - si è ormai affermata come una delle più partecipate dell’intero programma di eventi della città, con decine di migliaia di presenze. Ampissima la gamma di iniziative messe in campo: dalla musica, con concerti, Dj Set, karaoke, agli spettacoli di danza, dall’enogastronomia, con cene sotto le stelle, aperitivi e street food, alla moda, dalla cultura, con varie mostre e, per l’occasione, i Musei di Palazzo Pio, la Biblioteca Loria e l’Auditorium San Rocco aperti, allo spettacolo, fino al ballo, con i latino americani, agli spazi dedicati al gioco per i più piccoli. Il tutto, naturalmente, con i negozi del centro aperti sino alla fine
della manifestazione, per dar modo ai partecipanti, tra uno spettacolo e una sfilata, una cena e una mostra, di dedicarsi con tutta calma allo shopping. A essere animate non saranno soltanto le principali arterie del centro, bensì tutte le sue parti. Da viale Garagnani, con il Dj Set di Ben Mustacho, a via Aldrovandi, con il concerto dei Polaroid e il Dj Set di Max Po. O, ancora, il concerto dei Buscadero in via San Francesco, quello di Onirica in corso Roma e la serata all’insegna del Flamenco in via Rovighi. Il divertimento del karaoke, l’ironia delle Drag Queen e la bellezza del Mercato delle opere di Ingegno la faranno da padrone in via Petrarca. In Piazza Garibal-
di il pubblico potrà assistere all’esibizione di Karbonio 14 e Matteo Verrini, oltre che al Dj Set di Giulia Boscanini. Piazzale Re Astolfo ospiterà il concerto dei Blind Catfish, mentre corso Cabassi farà rivivere la storia della discomusic Anni ‘70 e ‘80 con Quelli del picchio verde. Piazza Martiri vedrà, tra le altre, l’esibizione degli
Gli operatori del mercato coperto allestiranno gli stand in piazzale Ramazzini in occasione della Notte Bianca sabato 20 settembre a Carpi
Porta Modena c’è Roberto Iseppato
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allievi delle palestre cittadine, una sfilata di moda, una dimostrazione di Soft Air e la partecipazione dei Formentera Boys oltre alle animazioni e ai gonfiabili per i bambini. In via San Francesco e corso Roma si svolgerà un torneo del gioco di carte Yughi-Oh e i più piccoli porranno partecipare a eventi legati a Cristal Ball, Lego ed Elasticolor.
“Non temiamo la concorrenza di nessuno: chi ci conosce difficilmente ci lascia. perché qui non ci sono vetrine”. Purtroppo viene visto come un posto d’elite, “ma semplicemente non si vende la roba a cassetta e garantiamo la qualità”. La crisi si è fatta sentire anche qui e l’intento del Consorzio è quello di mantenere l’equilibrio nella gestione ma ciò “è possibile solamente se i tredici box sono stabilmente occupati, altrimenti salgono le spese per ogni singolo operatore”, perché l’intera struttura deve essere comunque riscaldata, rinfrescata e sottoposta a manutenzione. La progressiva desertificazione del centro non ha inciso sulla flessione nelle vendite anzi, per Iseppato, “la posizione del mercato coperto in centro storico è strategica. Magari manca qualche parcheggio in più …”. Che cosa sarebbe Barcellona senza la Boqueria? E Firenze senza il mercato di San Lorenzo? Impossibile immaginare le città senza questi luoghi in cui immergersi, un mondo a parte, dove profumi, suoni e colori sembrano estraniarci dal resto della città. “Non temiamo la concorrenza di nessuno: chi ci conosce difficilmente ci lascia. Il problema resta la clientela di passaggio, quella che casualmente entra a Porta Modena e poi non ci abbandona più” conclude Iseppato. Sara Gelli
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Nel suo orto Franco Parmeggiani ha coltivato un pomodoro alto più di quattro metri e non è l’unica meraviglia del giardino in via Plinio, 8 a Carpi
Un pomodoro da Guinness E ’ un giardino delle meraviglie quello di Franco Parmeggiani, pensionato carpigiano di 72 anni con un passato da metalmeccanico e una grande passione: la semina e la coltivazione di piante particolari. E’ un lavoro lungo che inizia d’inverno quando Franco seleziona i semi e li interra, poi si prende cura delle piante che crescono e producono fiori e frutti. “Il mio orgoglio più grande è questa pianta di pomodoro di qualità San Marzano alta ormai più di quattro metri” racconta. Una crescita incredibile che Franco ha seguito passo passo dalla semina fino a oggi. Ma il pomodoro da Guinness non è l’unica attrazione nel giardino di via Plinio, 8. “Ho seminato anche il carrubo, la pianta che produce baccelli del colore del cacao, i cui semi erano utilizzati un tempo come unità di misura per via della loro sorprendente uniformità di peso (ognuno di loro pesa esattamente 0,2 grammi): il carrubo, infatti,
è anche detto carattolo, da cui deriva il termine carato. Le scorze del carrubo, invece, per la quantità di zucchero che contengono, vengono utilizzate nell’alimentazione dei cavalli”. Nel giardino di Parmeggiani , c’è un fiore che attira gli sguardi dei passanti: in questo angolo di Carpi cresce infatti una particolare varietà dell’acacia
Franco Parmeggiani
Acacia della Tasmania
La pianta di pomodoro alta oltre 4 metri
della Tasmania, il cui fiore giallo è impreziosito da lunghi filamenti rossi. Ci sono palme, ibiscus giganteschi, un nespolo giapponese e talee di piante diverse, tra cui un ibrido d’uva francese senza semi. “La mia è una tradizione di famiglia: mio nonno e poi mio padre si interessavano di semina e
mi hanno trasmesso questa passione” racconta Franco, che ci invita a entrare nel laboratorio al piano terra per ammirare le sue creazioni in legno, perché è anche un bravissimo artigiano, e le due collezioni di oggetti della civiltà contadina. Ma questa è tutta un’altra storia. Sara Gelli
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sembra essere stata Individuata la soluzione per evitare di costruire il nuovo polo residenziale per anziani sul prato verde all’interno dell’area della Cappuccina. L’ipotesi è quella di sfruttare l’area di fronte alla torre dell’acquedotto, già urbanizzata, e dove oggi si trovano i magazzini del verde e una palazzina che ospita cinque alloggi di edilizia residenziale pubblica
Il verde della Cappuccina è salvo
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l sindaco di Carpi Alberto Bellelli si è preso ancora un po’ di tempo per definire in modo più chiaro tutti i particolari e ha rinviato l’intervista che contiamo di inserire sul prossimo numero, ma non potevamo rimandare la pubblicazione della notizia: sarebbe stata individuata la soluzione per evitare di costruire sul prato verde all’interno dell’area della Cappuccina, delimitata da via Nuova Ponente, via dei
Cipressi e via Peruzzi. nella porzione di verde Il progetto del polo re- che fiancheggia il parsidenziale per anziani co per bambini. prevedeva, L’idea Un sito già infatti, che però di edificato ma i due centri consufortemente mare diurni e gli appartamen- compromesso dal ulteti protetti riore terremoto e, quindestinati alla di, da recuperare terreno popolazionon ha attraverso lavori ne anziana condi ristrutturazione carpigiana per ricavarne i due vinto fossero centri diurni, per la tutti in realizzati sul costruzione dei qua- Comuprato che si ne e si li c’è già un finanzia- erano affaccia su mento della Croce cercate via Nuova Rossa. Ponente, diver-
Lutto
In ricordo di Rachele Imperia Allegretti
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el giorno in cui i bambini sono tornati a scuola, si sono celebrati i funerali di Rachele Imperia Allegretti maestra che introdusse il tempo pieno alle scuole elementari di via Bollitora insieme ad altre insegnanti. Presidente Aimc, Associazione italiana maestri cattolici, e, negli ultimi dieci anni, presidente del Centro italiano femminile, lascia di sé un ricordo indelebile in chi l’ha conosciuta.
Rachele Imperia Allegretti
se alternative: tutte però finora impraticabili per i costi o per l’assenza delle caratteristiche richieste al contesto per potervi inserire una struttura per anziani. Nel corso di una recente riunione presieduta da Alberto Bellelli è stata avanzata però una proposta che pare sia stata accolta con favore, la quale prevede lo spostamento dell’iniziativa sebbene venga mantenuta all’interno
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l notaio Paolo Vincenzi è stato nominato quale vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. Il Consiglio di Amministrazione lo ha eletto all’unanimità, come da statuto tra i suoi componenti, nella seduta di martedì 16 settembre. Consigliere di indirizzo cooptato nel giugno 2009, il notaio Vincenzi era entrato a fare parte dell’organo amministrativo nel maggio scorso, allo scadere del mandato del Consiglio di Amministrazione in carica dal maggio 2010. Con la nomina di Vincenzi
dell’area della Cappuccina. L’ipotesi è, infatti, quella di sfruttare l’area di fronte alla torre dell’acquedotto, già urbanizzata, e dove oggi si trovano i magazzini del verde e una palazzina che ospita cinque alloggi di edilizia residenziale pubblica (Erp). Un sito già edificato ma
fortemente compromesso dal terremoto e, quindi, da recuperare attraverso lavori di ristrutturazione per ricavarne i due centri diurni, per la costruzione dei quali c’è già un finanziamento della Croce Rossa. Se così fosse, il sindaco Bellelli avrebbe trovato davvero la soluzione a quella che si
stava profilando come una questione spinosa: la volontà, infatti, di procedere col progetto aveva dovuto far i conti in questi mesi con la reazione di chi chiedeva di risparmiare il verde pubblico, così prezioso e importante per la nostra città. Pace fatta tra gli uni e gli altri? Sara Gelli
Fondazione CR Carpi
Il notaio Vincenzi è il nuovo vicepresidente
Paolo Vincenzi
si conclude la definizione del CdA della Fondazione CR Carpi, che risulta pertanto costituito dal presidente Giuseppe Schena, dal vicepresidente Paolo Vincenzi e dai consiglieri Eleno Dondi, Corrado Faglioni, Mirco Pedretti, Lella Rizzi e Cosimo Zaccaria.
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I lettori ci scrivono
Al via la European Mobility Week
Carpi su due ruote
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a Settimana Europea della Mobilità promossa dalla Commissione Europea con l’obiettivo di incoraggiare i cittadini all’uso di mezzi di trasporto alternativi all’auto, da quest’anno fa tappa a Carpi. A organizzarla, oltre all’Assessorato alla Mobilità, le associazioni Comitatissimo della Balorda e Asd Velodogma. Venerdì 19, Carpi prende parte alla manifestazione Giretto d’Italia voluta da Città in Bici, Fiab e Legambiente. Venerdì, tra le 7.30 e le 9.30, in corso Fanti e via Gobetti sono attivi due check-point per monitorare i ciclisti in transito. Carpi, che sarà in lizza assieme ad altre decine di centri urbani, guadagnerà punti ogni volta che passerà una bici davanti al punto di controllo. Il 21 settembre, alle 10, con ritrovo davanti al Municipio, partirà una biciclettata promossa dal Gruppo Assistenza Familiari Alzheimer; in Piazzale Re Astolfo si svolgeranno attività di spinning con Colli Cicli e si potrà visitare una mostra di bici d’epoca e di mestiere. Nel pomeriggio, alle 17, prenderà il via la Critical mass promossa dal Comitatissimo della Balorda che partirà da Piazza Martiri e si snoderà per le strade cittadine e terminerà al Mattatoyo dove in serata si esibiranno gruppi locali. Il 22 settembre la Mobility week si concluderà al Mattatoyo con la ripresentazione, alle 21, del Piano Piste ciclabili dell’ente locale.
Domenica 21 settembre
Torna il Giocafamiglie
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orna Giocafamiglie la grande festa che consentirà di passare un pomeriggio speciale a mamme, papà e bambini. L’appuntamento è fissato domenica 21 settembre dalle 15.30 al Centro per le Famiglie di viale De Amicis 59/61. Si potrà partecipare a laboratori, giochi, balli, attività creative e a un mercatino a cura della Banca del Tempo. Giocafamiglie, promossa da Centro per le Famiglie dell’Unione Terre d’Argine e Centro Scubidù, è resa possibile dalla collaborazione di tanti volontari, di Aimag, Banca del Tempo,Gaam, Incontrarti e Aliante.
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l Mantova Bike Festival è l’evento dedicato al mondo della bicicletta in programma sabato 27 e domenica 28 settembre nel centro storico e in provincia di Mantova. La bici consente di muoversi in modo ecologico e attivo, permettendo di apprezzare i tesori ambientali, architettonici, storico-artistici disseminati nel territorio. I dettagli, le atmosfere, gli odori e i giochi di luce emergono appieno durante i percorsi cicloturistici predisposti da guide naturalistiche esperte. Il mantovano, terra di colline e di pianura, è un luogo ideale per tutti gli appassionati di turismo su due ruote. Dalle dolci colline moreniche del lago di Garda si giunge nella splendida città di Mantova per poi passare al territorio pianeggiante dell’Oltrepò mantovano. Percorsi di grande pregio e a bassa intensità di traffico, tra cui gli argini dei fiumi Po, Mincio, Secchia e Oglio, offrono scorci di grande suggestione, tra isole fluviali, golene, pioppeti, riserve naturali, corti agricole e impianti idrovori. Il festival propone sei percorsi cicloturistici insieme a una guida esperta. Mantova e il maestoso Santuario delle Grazie Suggestivo percorso lungo il lago superiore di Mantova. Passando per Borgo Angeli e pedalando sulla nuova pista ciclabile intitolata a Learco Guerra, campione mantovano di ciclismo, si giunge al maestoso Santuario delle Grazie, dove una guida racconta le origini e
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he schifo. E’ dei giorni scorsi la notizia che Montezemolo lascerà in fretta e furia la Ferrari S.p.A. con una liquidazione di ben 27.000.000 (milioni) di euro! Avete capito bene: ventisette milioni, sono a spanne, 50.000.000.000 (miliardi) di vecchie lire! Nemmeno fosse stato il Padre Eterno. Io in verità penso, come intitolava pure Benigni in uno dei suoi film più famosi, che la Vita è bella, anzi è, a mio modo di vedere, talmente bella, talmente meravigliosa, da essere indefinibile in una sola parola, in una unica misera parola. Una sola parola può invece
essere sufficiente per definire il modello socioeconomico “obbligatorio” a cui tutti quanti noi accettiamo più o meno passivamente/attivamente di partecipare: merda! Questo genere di notizie sono insulto, ipocrisia, aberrazione allo stesso tempo: penso al mancato rinnovo del contratto nelle P.A. fermo da ben 6 anni, perché mancano i soldi; penso ai tanti giovani che cercano di fare del loro meglio e faticano a portare a casa 500 €/ mese; penso a quelle tre suore barbaramente uccise, dopo una vita intera al servizio degli
altri bisognosi; penso alle pubblicità “dona qui, dona là” sempre abili a insinuare un tua culpa ai cittadini comuni; penso a quegli imprenditori che continuano a sostenere che a muoverli è la passione, non il denaro; penso a Marchionne “italiano”, con casa in Svizzera, e sede legale/ fiscale tra Londra e Paesi Bassi; penso a John Elkann quando lo vedo in Tv, mi pare che stia prendendo in giro tutti quanti; penso ai sindacati da troppo “impegnati” in sterili battaglie ideologiche, che non portano a nulla; penso al TFR di un
Topi in città: perché nessuno fa nulla?
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Carpi sempre più spesso si verificano casi di avvistamento di topi che camminano per le vie della città a qualsiasi ora del giorno. Io abito in via Nova e pochi giorni fa ne ho avvistati due, mentre la settimana scorsa ne ho visto un altro morto. Ieri pomeriggio il top: davanti alla stazione delle corriere si aggira-
non c’è alcuna speranza, stante la natura selvatica e opportunista dell’essere umano, se andiamo avanti così, senza un cambio di passo radicale; Don Zeno accennava alla funzione sociale dell’azienda, ma veramente sono temi “estranei” a questo mondo di oggi. Penso tante altre cose ma, in generale, che stiamo andando molto male e pagheremo caro questo andazzo, questo essere funzionali e asserviti in maniera taciturna a un modello socio-economico abietto e che è ora che cominciamo a dircelo, perché iniziare a riconoscerlo è già il primo mattone per ricostruire un modello sociale (perso) più civile, equo e umano. E pure il bravo e meritevole Montezemolo, non è che una goccia in questo mare di iniquità. Che schifo e che rabbia: “…io non ho voglia più di fare finta che vada tutto bene solo perché… io sono qui e ve lo voglio urlare: io sto male” (V. Rossi). Davide Pollastri
Montezemolo: prendi i soldi e scappa
va un bel topone alle cinque del pomeriggio e da quelle parti ci sono scuole e attività di ristorazione. Perché non si predispone una disinfestazione? I topi portano malattie e l’amministrazione comunale che fa? La Tari da pagare è arrivata ma la pulizia dov’è? Per non parlare poi dello stato di degrado e abbandono in cui versa
la pista ciclabile costruita in zona Mondine dove la carreggiata si è ridotta a una sola corsia a causa della crescita dell’erba, la quale ha letteralmente invaso mezza carreggiata. E li ci sono anche una mensa e una fermata di autobus. Sero che il vostro giornale sia da aiuto a mettere in risalto queste problematiche. Un carpigiano
ingegnere che in 23 anni di lodevole servizio, porta a casa 120.000 euro al massimo; penso a un dipendente normale che se decide di dimettersi deve dare un preavviso di oltre 6 mesi; penso a tutta quella gente che non sentendosi del tutto appagata a fine giornata, avendo già fatto il proprio lavoro e il proprio dovere, decide di fare anche un po’ di volontariato gratis; penso al fornaio che si alza nel cuore della notte che non gliene frega nulla se lavori in Ferrari o se fai volontariato gratis, ergo, il pane va pagato; penso che se fai volontariato troppo spesso, forse stai togliendo posti di lavoro ad altri specializzati; penso a queste auto di lusso così belle e così effimere e guardo il mondo e resto senza parole; penso a quei tecnici in Ferrari, agli straordinari che fanno regolarmente, al plagio di massa in nome della Gloria, per poter permettere al Montezemolo una liquidazione così dignitosa! Penso che
Mantova Bike Festival: due giorni di appuntamenti per celebrare l’universo delle due ruote
Pedalando nella natura
gli aneddoti di questo luogo sacro. Il ritorno in battello con i Barcaioli del Mincio consente di ammirare il Santuario e il profilo della città di Mantova. Al termine della navigazione pranzo a buffet presso la Zanzara - Cultura e piaceri al lago di Mantova. Da Mantova a Sabbioneta per campagne, borghi e antiche dimore La ciclovia Mantova-Sabbioneta collega le due città Patrimonio Unesco consentendo di ammirare le zone umide del Parco Oglio Sud, vigneti, frutteti, boschi di latifoglie, distese di campi coltivati e piccoli tesori architettonici. L’Agriturismo Corte Pagliare Verdieri di Commessaggio allieta la sosta dei ciclisti con un buffet di prodotti tipici, per poi ripartire alla volta di Sabbioneta dove si tiene la visita guidata dei principali edifici storici del borgo. Ritorno a Mantova in pullman.
Mantova, i tre laghi e la Valletta di Belfiore Escursione in bici per famiglie lungo il Parco periurbano di Mantova fino a la Valletta di Belfiore, dove ha luogo una caccia al tesoro per imparare a conoscere la particolare biodiversità del territorio, un modo divertente per stare a contatto con la natura. Durante il pomeriggio merenda offerta dalla Strada dei Vini e Sapori Mantovani. Di lago in lago Tragitto in pullman con carrello porta bici da Mantova a Peschiera del Garda e rientro lungo una delle ciclabili più conosciute d’Italia. Dal lago di Garda, costeggiando il fiume Mincio, si giunge a Mantova in Piazza Sordello, cuore della manifestazione. Durante il tragitto visita a Borghetto e pranzo presso il Chiosco dei Mulini a Volta Mantovana. Lungo il fiume sull’acqua
da Mantova a San Benedetto Po Partendo da Mantova si percorrono gli argini del Mincio fino a Governolo, dove il fiume sfocia nel Po. L’Ostello dei Concari offre una gustosa sosta ai ciclisti, prima di visitare il Complesso Monastico Polironiano di San Benedetto Po. Mantova e le cicogne Divertente itinerario per famiglie immersi nel Parco Regionale del Mincio con
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uliamo il Mondo è l’edizione italiana di Clean up the World, il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo. Con questa iniziativa vengono liberate dai rifiuti e dall’incuria parchi, giardini, strade, piazze, fiumi e spiagge. Dal 1993, Legambiente ha assunto il ruolo di comitato organizzatore in Italia ed è presente su tutto il territorio nazionale grazie all’instancabile lavoro di oltre mille gruppi di “volontari dell’ambiente”, che orga-
arrivo al Parco delle Bertone, un piccolo gioiello verde di 7 ettari di estensione arricchito dalla presenza del Centro di reintroduzione della cicogna bianca. Laboratorio didattico per bambini e visita guidata al Parco per adulti. Pranzo al sacco. Per prenotazioni: 0376.224047. Il Mantova Bike Festival è anche l’occasione per tenersi aggiornati tramite convegni e workshop tema-
tici e conoscere le novità di stagione in ambito ciclistico, grazie alla fiera ospitata in Piazza Sordello. In programma spettacolo di Bici Trial Freestyle con Roberto Previtali e Luca Monaci, protagonisti di Italia’s got Talent e Lo Show dei Record, il 27 settembre alle 18 e alle 21 presso il Lungo Rio IV Novembre a Mantova. Sensazionali esibizioni di Bike Trial in compagnia dei top bikers Samuele Cogo e Davide Carretta, domenica 28 settembre, dalle 15.30 alle 19, presso la medesima area. Uno spazio sarà poi dedicato alla storia con esposizioni di bici e fotografie d’epoca e alla creatività di un giovane artista mantovano che, con il suo marchio Restauro Bici, regala una nuova vita a vecchi telai arrugginiti. Il Mantova Bike Festival, di cui Radio Bruno è media partner, offre due giorni di appuntamenti per celebrare l’universo delle due ruote.
L’appuntamento avrà luogo a Carpi, il 27 settembre, alle 15, davanti alla Scuola d’Infanzia Agorà
Puliamo il Mondo nizzano l’iniziativa a livello locale. L’appuntamento si terrà a Carpi, sabato 27 settembre, a partire dalle 15, grazie all’organizzazione di Legambiente Terre d’Argine e Progetto Chernobyl Carpi, Novi e Soliera, in collaborazione con Comune di Carpi, Aimag, Ceas Carpi, Circolo La Fontana e Scuola d’Infanzia Agorà. Al centro dell’intervento di
pulizia di tutti coloro che vorranno partecipare vi saranno l’area della Scuola Agorà, il Parco Pertini e via Bollitora. Alle 15 è previsto il ritrovo e la distribuzione dei materiali. Alle 16,30 prenderà il via un laboratorio condotto da Elisa, Giulia & Giulia e, alle 17,30, merenda per tutti con l’accompagnamento musicale di Anna e Stefano. Partecipiamo numerosi!
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ere all’aperitivo, bere a una cena, bere durante i pasti, bere dopo i pasti, bere al mattino appena svegli. Non pensare ad altro che a bere. Certi di poter smettere quando si desidera. Bere sempre. Fino a compromettere i propri giorni, gli affetti, il lavoro, perdendo completamente il controllo. Attorno a queste persone ci sono mogli, mariti, figli, genitori, amici. Vittime inconsapevoli spesso portate a sottovalutare il problema, minimizzandolo, disconoscendolo fino a quando la situazione appare disperata. L’associazione Gruppi Familiari Al-Anon - che garantisce l’anonimato di chi vi si rivolge - aiuta i familiari, gli amici e i conoscenti dei bevitori problematici a trovare aiuto, supporto e vicinanza. Da soli non si è in grado di affrontare i problemi derivanti dalla convivenza con un alcolista. Qual è la ragione per cui anche a Carpi avete sentito la necessità di aprire un Gruppo Al-Anon? “A Carpi il gruppo è aperto da 20 anni per dare una risposta alle tante persone che si trovavano a dover affrontare i problemi che sorgono quando in famiglia si manifesta l’alcolismo di uno dei membri”. Come riuscite a tutelare la segretezza dei fre-
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L’associazione Gruppi Familiari Al-Anon aiuta i familiari, gli amici e i conoscenti dei bevitori problematici a trovare aiuto, supporto e vicinanza
Uniti contro l’alcol
quentatori dei gruppi? “Frequentando le riunioni viene trasmesso il principio spirituale dell’anonimato. Per sentirci liberi di esprimere i nostri sentimenti tutti noi abbiamo bisogno di essere sicuri del fatto che niente di quello che è stato visto o sentito durante le riunioni sarà rivelato. Per tale motivo dobbiamo salvaguardare l’anonimato di tutti i membri delle fratellanze Al-Anon/ Alateen e A.A. Ciò significa non rivelare a nessuno, neanche a parenti, amici o altri membri, chi vediamo o cosa ascoltiamo. Nelle riunioni i membri parlano di se stessi e non del bevitore problematico”. Quante persone si riuniscono a Carpi? E con quale ciclicità? “Il Gruppo Al-Anon di Carpi si riunisce una sera alla settimana. La frequenza è libera, non ci sono registri, non è necessario iscriversi o pagare delle quote. Nei 9 Gruppi di Modena e Provincia indicativamente si può calcolare frequentino una media di circa 200 persone”. Tra le persone che si rivolgono a voi ci sono anche i figli degli alcoli-
sti, a volte adolescenti. Che tipo di supporto riuscite a garantire loro? “Gli adolescenti, figli di bevitori problematici, possono frequentare i Gruppi AlAnon. A Modena è presente un Gruppo Alateen per gli adolescenti la cui vita è stata condizionata dal bere problematico di un membro della famiglia o di un amico intimo. Nei Gruppi Alateen i giovani si riuniscono per condividere esperienze, forza e speranza. Discutendo sulle loro difficoltà, apprendono i mezzi efficaci per far fronte ai loro problemi e si
incoraggiano l’un l’altro”. Possiamo fare alcuni esempi di situazioni difficili risolte grazie al gruppo carpigiano? “Le situazioni sono tutte difficili quando si arriva in Al-Anon, ma frequentando le riunioni ritroviamo serenità e sufficiente equilibrio per affrontare meglio le difficoltà del vivere con il problema del bere compulsivo di una persona cara”. Chi può rivolgersi a voi? E come può farlo? “Chiunque si senta coinvolto dal bere problematico di un familiare o di un amico
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Al-Anon mi dà la capacità di risorgere
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intimo si può rivolgere a un Gruppo Al-Anon. Non occorre prendere appuntamento o iscriversi, basta presentarsi alla riunione. Telefonando al Numero Verde 800 087 897 è possibile parlare con un familiare e ricevere informazioni su indirizzi, giorni e orari dei Gruppi Al-Anon. E’ possibile anche consultare il sito www.al-anon.it”. Il 19, 20 e 21 settembre, al Palacongressi di Rimini, si terrà un raduno nazionale dei Gruppi Familiari AlAnon. Clarissa Martinelli
na moglie racconta: “quando andai alla mia prima riunione in Al-Anon ero piena di paure, senza speranza per il futuro e sul punto di separarmi. Quella sera rappresentò un punto di svolta nella mia vita matrimoniale e personale, anche se non mi resi conto in quale misura. Continuai ad andare alle riunioni e lentamente il mio punto di vista cambiò. Penso che la sfida più grande che io abbia affrontato sia quella di essere sposata con una persona che ha un problema con l’alcol. Lui soffre di una malattia che coinvolge emotivamente e spiritualmente l’intera famiglia. Frequentando le riunioni di Al-Anon ho imparato ad aiutare me stessa, ricostruendo la mia vita. Al-Anon mi dà la capacità di risorgere dallo squallore che un tempo mi teneva prigioniera, posso scendere dalle montagne russe e avviarmi sul mio solido cammino. Ora che mio marito è sobrio in AA abbiamo trovato un meraviglioso interesse in comune nel fare tutto il possibile nel donare ciò che abbiamo ricevuto. Ho scoperto un modo di vivere che si applica a qualsiasi situazione. Ho trovato conforto nel condividerlo con le persone che mi capiscono e gratificazione nell’aiutare gli altri”.
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Meno vuote dichiarazioni di intenti, meno frasi tranquillizzanti e meno retorica, ma più fatti concreti a vantaggio dei commercianti e degli esercenti sempre più nell’occhio del ciclone di malintenzionati, ladri, scippatori e rapinatori”. E’ la richiesta delle associazioni dei commercianti carpigiane le quali si fanno portavoce delle lamentele, delle preoccupazioni e delle richieste della categoria la quale avverte un senso di insicurezza e di disagio nell’espletamento del proprio lavoro dovuto al dilagante fenomeno della microcriminalità. “I commercianti - sottolinea Massimo Fontanarosa, segretario di Confcommercio - sono già alle prese con una grave recessione economica che si traduce in minori consumi e, di conseguenza, in minori vendite, per cui sarebbe bene che Massimo Fontanarosa fossero messi al riparo e maggiormente tutelati dai tentativi di furti, rapine, scippi e aggressioni di giorno e di sera nei loro negozi ma anche in strada o nelle loro abitazioni.
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a poche settimane ha aperto i battenti in via Berengario, a pochi passi dalla Scuola A. Pio e da San Nicolò, la nuova sala per scommesse sportive della catena GoldBet Sport: insieme alla sala slot di via Nicolò Biondo salgono i luoghi che, nel cuore di Carpi, sono dedicati al gioco d’azzardo. Secondo gli ultimi dati le sale scommesse sarebbero diciannove (di cui 10 fiorite negli ultimi 5 anni), 162 i bar al cui interno sono collocati videopoker (ma il dato risale al 2011, anno a partire dal quale questi pubblici esercizi non devono più comunicare tale dato all’ente locale) e due sale giochi senza vincite in denaro. Dal conteggio restano fuori le tabaccherie dove slot e lotterie istantanee proliferano. Certo, nel locale di via Berengario non trovano spazio slot e videopoker, e i minorenni non sono ammessi, come in tutti gli altri spazi dedicati al gioco d’azzardo. E resta naturalmente inteso che i locali che hanno avuto l’autorizzazione ad aprire rispettano la vigente normativa. Tuttavia, il dato che registra un proliferare di questo tipo di esercizi commerciali a fronte di una crisi economica che perdura da anni dovrebbe interrogare le istituzioni. Se è vero che gli enti locali, sul tema, hanno
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L’Angolo di Cesare Pradella Occorre ridare sicurezza ai commercianti
Le istituzioni, Comune e Forze dell’Ordine, dovrebbero reintrodurre la figura del Vigile o del Poliziotto di quartiere, come era stato sperimentato con successo
qualche anno fa e che ebbe il risultato di rallentare il fenomeno delle rapine e dei furti. Vedere in giro nelle strade e nelle piazze di giorno e di sera persone in divisa sarebbe indubbiamente un deterrente per i malintenzionati – conclude Fontanarosa – e motivo di tranquillità per tutti”. Aggiunge Massimiliano
paiono essere stati commissionati da bande organizzate. Va inoltre incrementato il fondo istituito dalla Camera di commercio per dotare i negozi e le imprese di impianti di videosorveglianza diurna e notturna. Infine chiederemo al sindaco Alberto Bellelli di convocare un tavolo sull’ordine pubblico perché in quella occasione le associazioni presenteranno queste e altre proposte volte a contrastare la malavita organizzata per un’inversione di tendenza che è necessaria anche a Carpi. Per ultiSiligardi, segretario “Sarebbe mo, ma di Confesercenti: bene che le non per “sono necessari una istituzioni serie di interventi reintroducessero la ordine di per evitare possibili figura del Vigile o del imporinfiltrazioni mafiose Poliziotto di quartanza – nel territorio e non tiere”. conclusolo nella industria de Siligardi - insisto sulla ma anche nel commercio necessità che si incentivino perché certi grossi furti le aperture di esercizi in aziende importanti del commerciali e artigianasettore dell’abbigliamento
Da poche settimane ha aperto i battenti in via Berengario, a pochi passi dalle scuole Pio e da San Nicolò, una nuova sala per scommesse
Cresce in città il fenomeno del gioco d’azzardo
scarsissimi poteri di intervento (essendo venuto meno anche l’obbligo di una distanza minima di queste sale dalle scuole e dagli edifici di culto) è altrettanto vero che, d’altra parte, sono sempre più numerosi i comuni che, in Italia, si stanno muovendo per tentare di porre un freno all’esplosione del gioco d’azzardo, chi attraverso gli orari di apertura chi, come avvenuto a Soliera, con incentivi ai bar che scelgono di togliere i videopoker,
o che si impegnano a non farli entrare. D’altra parte è pur vero che, in generale, il mondo dell’azzardo si trova spesso a contatto con ambienti legati alla criminalità organizzata. Prova regina, se mai qualcuno ancora non lo sapesse, è il processo Black Monkey, in corso a Bologna, dal quale sta emergendo un quadro a tinte fosche rispetto al tema del gioco e degli affari dei clan della Camorra. Spesso chi, come i membri di Non giocarti il futuro! - la
rete di contrasto al dilagare del gioco d’azzardo nata a Carpi la quale raccoglie, oltre a singoli cittadini, molte sigle del volontariato e dell’associazionismo come Libera, Federconsumatori e Fondazione Casa del Volontariato – invita a non prendere il fenomeno sottogamba, si sente rispondere che, se non si vogliono perdere soldi nelle scommesse o restare vittima del Gioco d’Azzardo Patologico è sufficiente non andare nei luoghi
deputati. Facile a dirsi per coloro che, in possesso di strumenti culturali e reti sociali adatte possono, del brivido dell’azzardo, fare tranquillamente a meno (pur dimostrando le statistiche che nessuna categoria è immune). Ma che dire degli anziani, spesso soli, degli over 50 magari disoccupati o con un lavoro precario e insoddisfacente, degli immigrati non ancora integrati, dei neo-maggiorenni cresciuti in ambienti che non li hanno dotati dei necessari anticorpi? Anche per tutte queste categorie ‘a rischio’ si tratta, veramente, di libera scelta? La risposta non può che essere, dal punto di vista formale, affermativa. Nella sostanza, però, laddove albergano prospettive di un futuro non proprio luminoso e, forse, una sotterranea disperazione, le cose sono un po’ più complesse di come qualcuno vorrebbe dipingerle. A tal proposito viene da chiedersi se basti rispondere, come qualcuno fa, che “serve una battaglia culturale”. Per le battaglie culturali occorrono anni, quando non decenni, e nel frattempo le
li in tutte le zone e quartieri cittadini onde evitare abbandono e degrado e, allo stesso tempo, per scoraggiare la pratica dei furti, degli scassi e delle rapine. Un quartiere dove esistono bar, ristoranti e pizzerie, è vivo e movimentato e allontana possibili malintenzionati”. Insomma, sostengono i commercianti, abbandonare sterili discussioni, enunciazione di piani, task force, ipotetici coordinamenti, che sinora non hanno portato a nessun risultato, ma passare a fatti concreti per ridare sicurezza a commercianti e cittadini, soprattutto nel centro storico cittadino, con misure e strumenti di contrasto efficaci contro criminalità semplice e organizzata e cercare di ridurre la presenza dei tanti accattoni, a volte molesti, davanti a negozi, chiese, supermercati e all’ospedale.
Massimiliano Siligardi
fasce fragili continuano a subire il fenomeno. Se di certo la soluzione non può - e non deve essere - quella del proibizionismo, non fosse altro per il fatto che, storicamente, non è mai servito a raggiungere gli obiettivi che si è di volta in volta prefisso, invocare dall’altro il libero arbitrio facendo finta che il problema non esista, significherebbe mettere la testa sotto la sabbia. Voltare la faccia dall’altra parte, per non vedere che, giocando d’azzardo, c’è chi ci perde, in un certo senso, tutta una vita. E’ di questi giorni la notizia dei controlli delle Forze dell’Ordine presso la Sala scommesse di via Berengario: sarebbe emerso che il gestore non aveva la licenza della Polizia, necessaria per gestire le scommesse. Tutto lecito per il titolare che ha fatto riferimento a quanto stabilito dai Tribunali italiani in precedenti, analoghi dibattimenti. In ogni caso, il gioco d’azzardo sembra ormai entrato a far parte della quotidianità degli italiani al punto tale che l’Istat ha deciso di inserirne i proventi, indicati come ‘consumo culturale’, nel proprio paniere per determinare il Pil. A riprova del fatto che, a un aumento del Prodotto Interno Lordo, non equivale un analogo incremento del Benessere Interno Netto. Marcello Marchesini
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ncestrale. Istintivo. Quello delle percussioni è il ritmo stesso della vita. Di un cuore che batte. “La musica accompagna la vita di ciascuno di noi. E fa bene. Ci aiuta a superare i momenti difficili, a ritrovare serenità e ad aprirci all’altro con maggiore fiducia. Il ritmo è insito in tutti noi, ci appartiene. Ci guida. Imparare a giocare con esso è solo una questione di tecnica”. A parlare è il musicista carpigiano Marcello Davoli. “Il mio amore per le percussioni viene da lontano. Alla fine degli Anni Sessanta ricevetti la mia prima batteria giocattolo: ero solo un bambino e non facevo altro che picchiarla, scuoterla… credo di essermi innamorato allora di quello strumento dal quale non sono più riuscito ad allontanarmi”. Marcello suona le percussioni da oltre trent’anni. Una vita, la sua, spesa nel nome della musica. Un amore tatuato nell’anima, che fiorisce anche sulla pelle: “mi sono fatto tatuare una delle mie congas cubane sul braccio”, sorride Marcello, il quale ha suonato con diverse formazioni in ogni angolo di mondo, dalla Russia alle isole Mauritius, passando per Inghilterra, Francia e Lussemburgo e indagando i generi più variegati, dal jazz al blues, alla dance. Da sempre, accanto alla sua carriera
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Da sempre, accanto alla sua carriera di musicista, il carpigiano Marcello Davoli affianca quella dell’insegnamento: “studiare uno strumento fa bene: si imparano regole precise, ci si forgia e, allo stesso tempo, ci si diverte in modo sano”.
La musica fa bene al cuore
al 19 settembre prende il via a Carpi uno speciale corso di musical, nato dalla collaborazione tra la Scuola di Musica Musikè e la Palestra Health Club, il quale proseguirà fino a giugno 2015. Un gruppo di professionisti del musical-theatre che vantano collaborazioni nazionali e internazionali ha deciso di realizzare questo progetto rivolto a persone di tutte le età e, in particolar modo, ai ragazzi, con l’intento di avvicinarli all’arte del teatro musicale e, al contempo, fornendo
late di colore o di essere le protagoniste assolute”, prosegue Marcello Davoli. Non solo, le percussioni fanno bene ai bambini anche quando questi hanno difficoltà relazionali: “ho lavorato a lungo con bimbi sordi e anche con piccoli chiusi in se stessi. Le percussioni li hanno aiutati a esprimersi, a fare gruppo, nel rispetto delle regole. L’educazione al ritmo è prima di tutto formativa. Educativa. Studiare uno strumento, qualunque esso sia, fa bene: si imparano regole precise, ci si forgia e, allo stesso tempo, ci si diverte in modo sano. Cosa c’è di più bello di un gruppo di ragazzini che, armati di due materassi per insonorizzare uno stanzino, si ritrovano ogni giorno a suonare insieme? Condividere la musica è l’emozione più grande”. Chi desiderasse avere maggiori informazioni può consultare il sito www.marcellodavoli.it o contattarlo al 335.7155577. Jessica Bianchi
Le percussioni hanno un’espressività“senza uguali. Sono dinamiche e consentono di dare pennellate di colore o di essere le protagoniste assolute”.
Marcello Davoli
Congas, bongos, djembe, cajon, batteria di musicista, “Tutti possoe percussioni Marcello no avvicinarsi minori rapaffianca quella alla musica. dell’insegna- Certo le prospettive presentano il strumento: “oltre professionali per un mondo mentale nel a suonare musicista sono quale Davoli col quartetto complesse ma può farvi imBossanova chi desidera mergere: “tutti forever e a promuovere il imparare a suonare possono avnostro album uno strumento lo fa vicinarsi alla musica. Certo di pezzi origi- per passione e non le prospettive nali in chiave perché animato da jazz, da sem- velleità di successo professionali per un mupre mi dedico immediato”. sicista sono alla didattica. complesse ma chi desidera Per anni ho condotto laboimparare a suonare uno ratori presso le scuole di Carpi e offro lezioni private strumento lo fa per passione e non perché animato da nel mio studio. Funzionale velleità di successo immee tecnologico, il mio studio diato”. Le percussioni hanmi consente di insegnare a bambini (a partire dagli otto no un’espressività “senza anni) e adulti in modo atten- uguali. Sono dinamiche e consentono di dare pennelto, flessibile e piacevole”. Prende il via a Carpi il primo corso di musical rivolto a persone di tutte le età, tenuto da professionisti del musical - theatre
Il musical sbarca a Carpi
loro un’opportunità di aggregazione sociale e crescita personale. “Il corso - spiega l’insegnante di canto Gianni D’Addese, tastierista e corista sul palco con Umberto Tozzi e prestigiose tribute band - proporrà un lavoro basato sui principi di base del teatro musicale, sulla recitazione e la messa in scena vera e propria, con lo studio di scene di repertorio Broadway”. Oltre a D’Addese, gli altri membri dello staff didattico sono: Barbara Corradini, docente di recitazione che ha collaborato con
L’Associazione Culturale Impropongo Les Gramelot presenta il 25 settembre i nuovi Corsi d’improvvisazione teatrale
L’arte di improvvisare
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l corso biennale si pone come obiettivo principale quello di mostrare agli allievi attori la possibilità di un uso della tecnica di improvvisazione teatrale concepita non come momento di studio per una migliore definizione del testo o del personaggio, ma come momento finale e immediato di
rappresentazione. Nel Match d’improvvisazione teatrale infatti l’attore viene preparato a mettere in moto i propri meccanismi creativi contemporaneamente alla loro rappresentazione in pubblico. Vengono cioè saltati tutti i passaggi classici del teatro tradizionale: scrittura-regiaprove-rappresentazione, e
molti nomi celebri tra i quali Loretta Goggi, Venturiello, Tosca e Lucio Dalla, e Greta Ferri insegnante di danza formatasi con André De La Roche, Steve La Chance, Pizzalis e Luciano di Natale. Le lezioni di canto si terranno indicativamente il martedì pomeriggio, mentre quelle di recitazione e danza il venerdì pomeriggio. Per ulteriori informazioni musikecarpi@gmail.com - healthclub2@tiscali.it - 059.692990 – 338 9320857 – 328 3524733. Chiara Sorrentino l’attore diviene al tempo stesso attore/autore/ regista di se stesso e del gruppo con il quale recita. Corso da ottobre a maggio con frequenza settimanale dalle 21 alle 23,30. Presso il Circolo Arci Sandro Cabassi in via Don Davide Albertario, 41 tutti i giovedì alle 21. La presentazione del corso si terrà giovedì 25 settembre. Per info 338.3266054 - info@ impropongo.it.
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he la situazione occupazionale dei giovani laureati in Italia risulti particolarmente compromessa dalla crisi non è certo una novità. Tuttavia, trovare un buon lavoro che permetta anche di acquisire ulteriori competenze e ampliare il proprio orizzonte è ancora possibile. E questa speranza non bisogna perderla, come dimostra il 29enne carpigiano Emanuele Davolio, che dopo la laurea in Analisi, Consulenza e Gestione finanziaria presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, ha iniziato a lavorare presso la prestigiosa azienda leader nel settore degli elettrodomestici Smeg ottenendo la possibilità di vivere un’importante esperienza lavorativa all’estero. “Ho iniziato a lavorare presso la Smeg di Reggio Emilia due anni e mezzo fa - racconta Emanuele - e a gennaio mi è stata offerta la possibilità di fare un’esperienza in Inghilterra presso una delle sue filiali più importanti, ossia Smeg UK, a Oxford”. Di cosa ti occupi lì? Hai incontrato difficoltà ad ambientarti? “Lavoro nel settore del Product Department occupandomi di tutto ciò che é legato al prodotto. Inoltre
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fatto che si possa passare una giornata in compagnia di amici seduti su prati a dir poco perfetti, a parlare e rilassarsi. Poi, conoscere nuove persone non é per niente difficile dal momenaffetti non é stato facile, to che Oxford é piena di anche se devo dire che ero piuttosto determinato quan- stranieri i quali, trovandosi nella tua stessa situazione, do ho deciso di intraprennon vedono l’ora di fare dere questa esperienza. La lontananza dai miei genitori conoscenze”. Cosa hai in mente per il mi ha fatto molto maturare e mi ha reso completamente tuo futuro? “Al momento non ho piani autonomo”. a lungo termine. Per quanto Quali sono le princiriguarda l’immediato futupali differenze che hai ro, la mia priorità é quella riscontrato tra il modo di lavorare in Italia e nel di crescere ancora dal punto di vista lavorativo. Nel Regno Unito? “Ce ne sono “In generale, frattempo mi godo appietante. Quella quello che no il periodo per me più sipercepisco positivo che gnificativa nelsto vivendo. la quotidianità dalla situazione é il rapporto più occupazionale è che Consiglio lavorare in Inghilter- vivamente informale che ra regala maggiori a tutte le si crea tra tutti soddisfazioni, dal persone i dipendenti a prescindere momento che il Pae- propositive di vivere per dal loro ruolo se é in ripresa”. un po’ a Oxall’interno ford, molto più a misura dell’azienda. In generale, d’uomo rispetto Londra, quello che percepisco dalla ma altrettanto interessante. situazione occupazionale è Lo dicono in tanti ma è la che lavorare in Inghilterra verità: confrontarsi con altre regala maggiori soddisfaculture apre la mente e ci zioni, dal momento che il fa guardare il nostro PaePaese é in ripresa”. se sotto punti di vista che Cosa ti piace maggiorprima non riuscivamo o non mente della tua vita a volevamo cogliere”. Oxford? Chiara Sorrentino “Amo i grandi parchi e il
Da quasi un anno il 29enne carpigiano Emanuele Davolio si è trasferito a Oxford dove lavora per conto della Smeg
La mia vita a Oxford
Emanuele Davolio
faccio da collante tra la casa madre italiana e la filiale nel reciproco scambio di informazioni. La posizione che ricopro attualmente non ha un orizzonte temporale definito, anche se la mia permanenza qui in Inghilterra sarà di almeno due anni. Inizialmente ambien-
tarsi non é stato semplice, anche perché ci si ritrova soli in un luogo sconosciuto e del tutto nuovo: mi ci sono voluti 3/4 mesi per trovarmi pienamente a mio agio, ma ora la mia vita procede perfettamente tra lavoro e svago. Nel weekend le possibilità sono molteplici
dal momento che Oxford é una città stupenda, piena di vita e di giovani come me. Inoltre, Londra dista soltanto un’ora di autobus e quindi per lo svago c’é solo l’imbarazzo della scelta”. E’ stato difficile separarti dai tuoi affetti? “Ovviamente lasciare i miei
CIAK MODA! Tutte le ultime tendenze per essere sempre al passo con la moda
TREND A/I 2014-15: IL CAPPOTTO È OVERSIZE Già presente l'anno scorso, la tendenza del cappotto oversize torna quest'anno più forte che mai. Il cappotto XXL è pratico da indossare e le sue linee imponenti rendono importante qualsiasi outfit grazie al contrasto di dimensioni. Il taglio oversize deve però essere calibrato in base al proprio fisico cercando il modello che esalti al meglio la silhouette. Dal taglio maschile e minimal il cappotto nero di Dior è elegante per la sera indossato sopra ad un abito e con tacchi alti. Con colletto ampio, il raffinato cappotto grigio di Hermes è perfetto per il look da giorno: caldo e avvolgente si abbina perfetta sia a completi con pantaloni che con gonna. In stile radical chic, il cappotto ricamato in shearling di Burberry Prorsum viene indossato con cintura a vita alta ed è subito atmosfera Seventies. Ermanno Scervino ha scelto il rosa salmone per il suo cappotto XXL dalla linea classica e bon ton. Morbido e seducente il lungo cappotto viola di Simonetta Ravizza dà un tocco di mistero ad ogni mise: perfetto all day long. Rosa confetto per il maxi cappotto con collo e maniche ampie di Carven. Dal fascino retrò, il colorato capispalla è perfetto abbinato ad un abito e ad occhiali a farfalla per un effetto da diva d'altri tempi. Rigorosamente per la sera e per le più alte, la pelliccia lunga di Fendi è nera con dettagli bianchi per un look sofisticato. Bianco candido per il cappotto di Mango: comodo, glamour ed adatto 24 ore su 24. Infine, è a doppio petto il soprabito di H&M: pratico e casual per il giorno.
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ono luoghi di parole, di incontri, di pensieri. Lo sono sempre stati, ma nei tre giorni di Festival Filosofia, Piazza Martiri e Piazzale Re Astolfo hanno accolto persone che arrivano da altre Regioni e Paesi. E’ tempo di gloria a Carpi. Riguarda tutti, nessuno escluso, anche quelli che la trasformano in vanagloria. Superbia. Si parla di un ideale che, nel corso tempo, si è evoluto (o involuto?) in celebrità. Quel quarto d’ora di visibilità globale che tutti cercano e solo pochi raggiungono. Ma se la gloria di alcuni è tale e conosce momenti alti, quella di altri ha un accento maldestro, negativo, perseverante: a molta di questa gloria, oggi, si arriva solo dopo essere stati nel chiacchiericcio di chi può far arrivare il nome di qualcuno all’orecchio di un altro per un merito che non sempre è tale. Carpi conosce momenti in cui si ascoltano i grandi pensatori e in cui, i più piccoli, senza essere piccoli uomini, non lasciano le parole al vento e le colgono. Dando loro un punto di vista, accordandole a quelle dei grandi, o sfiorando un altrove fatto di forse e possibilità. Succede anche questo, in quei tre giorni. Mentre si consumava l’ultimo pomeriggio di sole, due delle persone presenti, si sono chieste che senso ha e che cos’è la gloria oggi, qui, in questo momento storico, buio e incerto. -“Senso? Più che parlare di questo, forse, bisognerebbe iniziare a
il Festival Filosofia in pillole
Giorni di gloria a Carpi
bo della speranza. E sospesi come funamboli. Sembrano un teatrino pubblicitario”. -“Debolezza della politica, cui si accompagna un’incapacità da parte dei media di descrivere la durezza della realtà che ci circonda. E noi assistiamo, passivi, a questa opera di consolazione e distrazione. La realtà viene solo scalfita non viene messa in discussione o sviscerata davvero. Sembra che il pensiero non si faccia azione, non si concretizzi”. -“Resta da capire se ci sarà ancora gloria o se siamo destinati all’oblio. Sarà, forse, la nuova forma di celebrità? Ciò che ancora si cerca,
dire che non ci sono più gli eroi gloriosi di un tempo. La penso come Preterossi: le figure, a partire da quelle politiche, che raccolgono un senso omologato non sono altro che una sorta di miti pop. Personaggi che varcano la soglia di casa nostra, i quali ci raccontano, sono uno di voi”. -“Già, il ritratto della politica dei giorni nostri. I politici entrano in casa. Sono domestici. Addomesticabili. Ci fanno credere che ci daranno ciò di cui abbiamo bisogno. Senza mai farlo, lasciandoci nel lim-
NELLO PRETEROSSI
Consenso senza gloria
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pone la domanda”. Per il professore Questa è l’epoca del consenso senza gloria. Il “in democrazia dev’esserci spazio per il che ci dovrebbe perlomeno allarmare”. Inizia conflitto, il dissenso. I fini e i contenuti così la sua lezione Nello Preterossi, profesnon possono essere già precostituiti”. sore di Filosofia del diritto e Storia delle dottrine Le parole di Mario Draghi, “l’Italia funpolitiche presso l’Università di Salerno, il quale si è ziona col pilota automatico”, prosegue a lungo interrogato sul senso della parola consenPreterossi, sono emblematiche: “la politica dovrebbe so, “una scatola vuota dal significato ambivalente. essere il luogo della discussione e non quello della Se da un lato l’etimologia di questo termine ci mera applicazione. Garantire l’implementazione di rimanda al sentire insieme, al decidere di comupolitiche amministrative dettate dall’Europa e, in ne accordo, dall’altro, consenso, racchiude una generale, da un mondo finanziario globalizzato, non dimensione più oscura e inquietante, quella della è fare politica. Va di moda oggi parlare di governancongiura, del complotto”. E allora la domanda che ce: un inganno per tentare di nascondere il fatto che Preterossi avanza diventa pregnante: se la gloria è non esiste un governo. Che le decisioni vengono l’attributo maggiormente ricercato dal potere, un dettate dai poteri forti, i quali, in potere con consenso è sempre le“Una politica modo dissimulato, aggirano il gittimo? “Chi acconsente in realtà non fa altro che reagire alla solleciridotta a chiu- dibattito pubblico democratico”. La politica oggi non esercita alcuna tazioni dell’attore politico, quindi, dersi in un sulla direzione intrapresa anche gli strumenti di democrazia bunker per garantire incidenza dal Paese, si occupa semplicediretta, come i referendum ad l’applicazione di mente, “di fare scena, di distrarre, esempio, sono in realtà manegdi accaparrarsi il consenso dei giati con cura dal potere. I cittadini ricette che vengono In un contesto di crisi, la si sentono protagonisti ma il vero da fuori, avrà paura cittadini. gente è irritata, frustrata e, di concentro decisionale è altrove: del popolo”. seguenza, i politici diventano attori fondamentale è chi - e come -
UMBERTO Curi
di una commedia dell’arte tesa a intrattenere un popolo che diventa pubblico della scena mediatica”. In uno scenario così avvilente, esiste una alternativa? “La politica è fatta di possibilità di cambiamento ma è necessaria la formazione di soggetti credibili. Il populismo antagonista - che semplifica e indica un nemico, spesso immaginario non è la risposta alla crisi profonda delle democrazie occidentali, non riduce l’incidenza dell’economia sulla politica, ma non dev’essere stigmatizzato né, tantomeno, sottovalutato”. Nelle derive populiste, infatti, vi è anche il seme del cambiamento. “Chi si contrappone all’establishment deve collocarsi all’interno di un disegno organico, essere aperto alla società. Un tempo a incarnare questo ruolo erano i partiti: chi prenderà il loro posto? E’ necessario che nuovi soggetti fungano da mediatori, portando all’interno delle istituzioni, le istanze dei cittadini”. La sicurezza sociale, l’integrazione… sono alla base di un governo democratico. “Per quanto ancora la democrazia potrà reggere l’attuale tasso di disoccupazione?”, si domanda Preterossi. Il profondo senso di insicurezza e la mancanza di speranza nel futuro potrebbero far sì che i ceti popolari si consegnino a un capo autoritario. E’ quella la via d’uscita? “Certamente no, ma una politica che non vuole affrontare in modo autonomo e coraggioso
i nodi dell’oggi viene strumentalizzata da altri. Personaggi forti che indicano un nemico, un capro espiatorio e, in un contesto del tutto destrutturato, raccolgono consenso”. La rabbia sorda sfalda ulteriormente le condizioni della convivenza civile, l’antipolitica se non verrà “guidata, instradata all’interno di un soggetto collettivo capace di una visione, travolgerà tutto, al seguito di un capo manipolatore”. Il panorama è drammatico e desolante, il potere economico è egemonico e la politica è sempre più fragile. Inutile. I politici non sono altro che “icone, cantastorie. Piccoli miti pop che vanno e vengono”. Una debolezza intrinseca, quella politica, alla quale, secondo Preterossi, si somma l’incapacità dei media di raccontare “la durezza della realtà. I media dovrebbero svelare, far vedere cosa c’è dietro le cavolate di cui si occupa il sistema politico, il quale si è consegnato ad altre logiche. Non chiudiamo gli occhi: i padroni del vapore esistono. Il potere economico transnazionale è ciò che detta le regole. Una politica in crisi di consenso, ridotta a chiudersi in un bunker per garantire l’applicazione di ricette che vengono dal di fuori, avrà paura del popolo”. Essere consci di tali manovre è il primo passo per costruire un pensiero critico, unica arma per combattere il consenso omologato, del tutto inglorioso, “e per immaginare, forse, un modello alternativo a un sistema politico che sta tramontando”. Jessica Bianchi
estendere i meccanismi della decisione politica più la depotenziamo”. La nostra, è una polititesi di quello scenario: “nell’attuale ca paralizzata, e i veri sistema politico, le procedure del “centri di potere, più o potere sono svelate ai cittadini così meno occulti - prosegue il come la privacy di questi ultimi è professore - sono altrove, tutelata, inviolabile. La trasparenza al di fuori della sfera che fonda e regola la democrazia la politica”. Non fa sconti rende fragile. Se Umberto Curi “Quanto più quando afferla democrazia è il lavoriamo per ma, legittimagoverno pubblico in pubblico, allora mente, che “il estendere i essa è impotentempo delle meccanismi della te. Inefficace, democrazie è decisione politica poiché l’esercizio finito”. Non del potere, i miti è vero infatti più la depotenziace lo insegnano, mo. La nostra, è una che questo è il è connesso con della tecnica e che politica paralizzata e tempo l’invisibilità delle i veri centri decisionali si i veri centri di potere fondano su di essa? In un procedure”. Curi va oltre: “quanto mondo dominato dalla sono altrove, al di più lavoriamo per Rete, dove siamo tutti
Le democrazie sono finite
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o sguardo ha un carattere rapace. Potente. Solo colui che può guardare senza esser visto può detenere il vero potere. E’ da questa tesi che ha preso il via la lezione del professor Umberto Curi, ordinario di Storia della filosofia moderna e contemporanea e professore incaricato di Filosofia della scienza presso la Facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Padova. Ripercorrendo i miti del mondo antico, dal lupo, incarnazione della ferocia, il cui sguardo era in grado di togliere all’uomo l’unica cosa che lo contraddistingue dagli
animali, ovvero il logos (la parola), all’anello dell’invisibilità di Gige il quale gli permise di uccidere il re della Lidia e di prenderne il posto, passando per la Medusa, il cui sguardo era in grado di pietrificare ogni forma di vita, Curi approda ai giorni nostri, teorizzando la fine della democrazia. “Il mondo mostruoso, autarchico e dispotico descritto da Orwell nel suo 1984, era un luogo nel quale tutti erano costantemente sorvegliati da un’entità - il Big Brother - sconosciuta, il cui potere era totale”. La democrazia, secondo Curi, è l’anti-
fuori di essa”.
esposti, è certamente la tecnica, il moderno anello platoniano di Gige. Tesi alquanto perturbante, giusto per disturbare Freud. J.B.
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ne ha parlato la Carnevali, è il prestigio, il potere, il riconoscimento. Sembra che solo attraverso quest’ultimo esistiamo. Ci siamo dimenticati del sentimento, la considerazione che ognuno ha di sé e andiamo a cercarci attraverso gli altri. Galimberti ha
detto parole molto interessanti al riguardo”. -“Sì, nonostante la struttura culturale occidentale sia stata fondata sul cristianesimo, in realtà viviamo in un momento storico dove non c’è via di uscita. Perché come sostiene Galimberti appunto, non è vero che si uscirà dalla crisi. Nel profondo lo sappiamo, ma continuiamo a sperarlo. In modo cristiano. Dio ha dato agli uomini il mandato di dominare la Terra e noi non abbiamo costruito un’etica della sua tutela. La cultura occidentale non ha un’etica che regola il rapporto dell’uomo con la natura. Da questo sfruttamento non ci può essere via d’uscita dalla crisi”. -“Scusa se sorrido, ma anche quando un’etica esiste, alcuni se ne infischiano bellamente… Mah?! Chissà se sarà ancora tempo di gloria. Il desiderio di tanti, di essere visibili in una società, è indice di una personalità molto fragile, che ha bisogno di essere legittimata…”. -“Bodei dice che la democrazia è in pericolo. Si cerca l’uomo forte in grado di dare risposta a personalità fragili. O per dirla alla Nietzsche, ai piccoli uomini”. -“Finiremo tutti in rete, a cercare una web reputation, come diceva Doueihi…”. -“Ha anche detto: la macchina ha sempre fatto sognare, ma è sempre l’uomo che sogna”. -“Ah, sognare… Possibile farlo,
difficile trasformarlo in realtà. Secondo te cosa resterà di queste parole? Forse riecheggeranno nella piazza o nel piazzale per un po’, ma poi?”. -“Dovremmo ricordarci di Platone: l’unica cosa che ci resta da
REMO BODEI
La gloria ha ceduto il passo alla mediocrità
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In un tempo dominato dalla mediocrità, diceva Leopardi, non vi è più spazio per un ideale alto come quello della gloria”. A parlare è il filosofo Remo Bodei, docente di Storia della filosofia presso l’Università di Pisa. Gli eroi gloriosi del mondo antico, la cui memoria si tramanda da secoli, hanno ceduto il passo a uomini celebri: “la celebrità è qualcosa che nasce recentemente, con la nascita dei mezzi di comunicazione di massa. E’ una fama effimera, che passa velocemente”. La democrazia, per Bodei, ha rappresentato l’apertura di una falla: “in passato la gente si accontentava della propria posizione sociale, erano pochi coloro che emergevano. Oggi, al contrario si è aperta la possibilità di aspirare a qualcosa in più ma, la maggior parte della gente, non riesce a realizzare i propri sogni, le proprie ambizioni. Ciò genera una grande frustrazione sociale e la politica spesso si riduce a una sorta di arte consolatoria. Il famoso quarto d’ora di celebrità è un tentativo di soddisfare il bisogno di riconoscimento di molti”. Mentre Cesare, Napoleone, Cartesio o Giordano Bruno sono e resteranno eterni gloriosi, “gli eroi del nostro tempo, sono quelli del tempo libero, del gossip, dei social. Sono inflazionati e hanno una breve durata. Paiono vicini, famigliari e consentono ai più di vivere di luce riflessa. Sono celebri perché vi sono gruppi che li idolatrano, seppure temporaneamente”. Un fenomeno che, secondo il professore non deve essere irriso, bensì indagato e compreso: “la gente, per lo più composta da infami, ovvero da persone che non conosceranno mai alcuna fama e il cui nome sarà presto dimenticato, assume calciatori, attori ed ereditiere come propri ideali perché la società nel suo complesso non offre obiettivi più nobili”. Radio e televisione prima e Internet poi, hanno rotto la barriera tra “esterno e interno. Il mondo in forma di immagini e simulacri oltrepassa la soglia delle nostre case. Come la politica, che si è fatta domestica. Addomesticata. La casa è una serra in cui la politica drogata cresce veloce: i politici di oggi non valgono per i loro programmi ma perché sono di bell’aspetto, perché parlano bene…”. La crisi e il conseguente impoverimento priva i più dei mezzi necessari per elevarsi, occorre quindi “accontentarsi di vite immaginarie, proiettate su altri”. L’idea di maturare e innalzare se stessi è desueta, consumare è la parola chiave dell’oggi. “A essere mutato - prosegue Bodei - è il bisogno di riconoscimento. Non esiste più l’aspirazione all’immortalità che dominava gli antichi, bensì il desiderio di essere presenti, visibili, nella società. E ciò è indice di debolezza: chi ha una personalità forte, autonoma, non ha bisogno di legittimazione. Le nostre, sono pertanto società deboli. Viviamo vite precarie. Ci orientiamo male”. E allora qual è il pericolo che corriamo? “Uno dei pericoli più concreti che corre la democrazia, dove dovrebbe dominare la maturità dei cittadini, è che si cerchino uomini forti, in grado di dettare, con la suggestione o la violenza, valori stabili. Dio, o chi per lui, ce ne scampi”. Jessica Bianchi
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fare è quella di guardare per primi il lupo negli occhi, prima che lui ci privi dell’unica cosa che distingue l’uomo dall’animale. Cioè il logos. La parola”. -“Se avessimo consapevolezza di possedere questo potere, sarebbe
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davvero bello. Ma quante parole non diciamo e quante ne abbiamo per dire ciò che vorremmo dire? Hai sentito Galimberti? Ha detto che siamo diventati poveri di parole. Penso che sia vero e dovremmo di nuovo essere affamati di fame futura. Ora stiamo trascinandoci nel declino, rimanendo spettatori inerti”. -“L’ignoranza è la misura della nostra decadenza. L’Occidente muore per suicidio e con esso la democrazia. Il cui tempo è ormai finito. Un tempo, il nostro, nel quale tutto è visibile. Esposto. In rete”. -“Internet, come sostiene Curi, è il moderno anello di Gige. Ha il potere. Siamo tutti sorvegliati. Ma da chi poi?”. -“Se la potenza la esercita chi osserva, mantenendo l’invisibilità, allora cosa ci resta? Il mondo mostruoso immaginato da Orwell si è fatto realtà”. -“Un mondo come questo conoscerà ancora nuovi eroi, destinati, come diceva il dio Ade, a morire?” -“Resteranno solo i vivi, cioè chi ha il coraggio di vivere per vivere… Comunque, abbiamo un anno per rifletterci su. L’anno prossimo, in queste piazze, si parlerà di Eredità, di ciò che il presente lascerà al futuro. Hai visto l’ora? Si è fatto tardi. Come diceva Nietzsche, scusatemi se si è fatta sera”. di Jessica Bianchi e Antonella De Minico
Tra Filosofia ed Educazione
he il Festival Filosofia sarebbe finito in gloria era certo quanto che la terra sia tonda anziché piatta. Anche se ogni volta il colpo d’occhio lascia piacevolmente abbacinati, Carpi è ormai abituata alle migliaia di persone che, ogni anno, sono disposte a trascorrere ore sotto il sole, peraltro attentissime, per ricevere non tanto i colpi di calore causati dell’astro meridiano, quanto per essere illuminati dal sapere degli esimi relatori. Quel che invece non ci si aspetterebbe è lo scrupolo degli organizzatori della manifestazione nei confronti del pubblico. Attenzione, questa, che ha davvero dell’incredibile: a quanto pare, infatti, oltre alla traduzione in simultanea per gli ospiti stranieri che non parlano italiano, la pedanteria del Consorzio del Festival sembra sia arrivata al punto da assoldare alcuni ripetitori da piazzare tra il pubblico per far sì che neppure una delle preziose parole
distillate dalle lezioni magistrali vada sprecata. Come spiegare altrimenti le tante signore che, comprese in una fascia d’età oscillante tra i 50 e i 70 anni, non si stancano mai di ripetere, a voce alta, tutto ciò che il filosofo di turno espone dal palco, se non con la volontà di assicurarsi che chi siede loro accanto – o, dato il volume della voce, anche a due o tre file di distanza – non rischi di perdere il filo, magari perché non ha sentito bene l’ultima perla pronunciata durante la lectio alla quale sta assistendo? Pare anzi che Michelina Borsari, anima del Festival, forse ebbra della tanta gloria sì meritatamente raccolta, si sia spinta addirittura oltre: non si è limitata infatti a infiltrare in platea sì numerosa schiera di attente, pedisseque e soprattutto infaticabili ripetitrici. Preoccupata forse del fatto che, tra spiriti hegeliani, eterni ritorni, miti delle caverne, cieli stellati e leggi morali, qualcuno rischiasse di smarrirsi, la
Nostra ha probabilmente pensato di fare cosa gradita piazzando, a fianco delle suddette, anche alcune incaricate dell’esegesi, di spiegare agli altri ascoltatori – sempre, naturalmente, a ugola spiegata - il senso profondo di quanto illustrato dai filosofi. Dev’essere per forza così. Altrimenti, tra le signore urlanti, totalmente incuranti del fastidio che provocano agli altri ascoltatori (accorsi non certo per sentire i loro commenti), quelle che spintonano neanche si fosse in metro a Roma nell’ora di punta, quelle che siedono nei posti riservati (non a loro), e che per di più continuano a fare tutte queste cose anche dopo che viene loro chiesto di abbassare il volume/ tacere/non spintonare/alzarsi verrebbe da pensare che, a fianco del Festival Filosofia, ci sia davvero un gran bisogno di un Festival dell’Educazione. Ma sarebbe, di certo, una conclusione troppo ingloriosa.
Marcello Marchesini
UMBERTO GALIMBERTI
Piccoli uomini
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Alla nobiltà della vita, i piccoli uomini (come li chiamava Nietzsche), figli dell’uguaglianza, preferiscono la consacrazione della propria”. E’ duro Umberto Galimberti, docente di Filosofia della Storia all’Università Ca Foscari di Venezia, sin dalle prime parole della sua lezione, tra le più seguite a Carpi. Più volte il professore inneggia alla “giusta misura”, al riconoscimento e all’accoglimento dei “propri limiti” per non cedere alla vanagloria e “finire così in rovina”. Antidoto alla vanagloria è, secondo Galimberti, il pensiero della morte: “stiamo un poco con la morte, non allontaniamola, perché può aiutarci a non scivolare nella presunzione, in errori di valutazione. Sappiamo che la morte è un piatto che spetta a ciascuno di noi, esserne consapevoli aiuta ad avere misura. Coscienza del limite”. Il riconoscimento della propria mortalità implica però un’altra dolorosa consapevolezza: altro non siamo che meri funzionari della natura. “La
natura non ha nessun interesse per le vicende umane”, ammonisce Galimberti. “La tecnica è il tentativo dell’uomo di governare la natura, rinunciando di fatto al principio della giusta misura”. Il Cristianesimo ha fatto dell’ottimismo, della speranza nel futuro la struttura fondante dell’Occidente. “Tutti sono cristiani, anche gli atei e gli agnostici. Tutti ragionano secondo una logica ben precisa, secondo la quale il presente è redenzione e il futuro è salvezza”. Il Cristianesimo ha condannato l’uomo alla speranza. Al desiderio. Ma il dominio dell’uomo sulla terra, “reso legittimo da Dio stesso, dopo la cacciata dall’Eden, non è più sostenibile. Nell’era della tecnica, vero soggetto della storia, l’uomo che non sa tutelare e custodire la natura è destinato al fallimento (poiché la legge di natura è di gran lunga più potente della tecnica). Mantenere l’attuale tenore di vita è impossibile, pertanto è impensabile uscire dalla cri-
si”. L’uomo ha creduto di essere una creatura divina e padrone del proprio io ma queste considerazioni sono state gradatamente smontate. Occorre ridimensionarsi e, in fondo, conclude Umberto Galimberti, l’Occidente ha ben poco di cui gloriarsi: “la nostra cultura sta morendo per suicidio. L’ignoranza bestiale che ci circonda, così come la povertà linguistica e contenutistica del nostro tempo rappresentano la misura della nostra irrimediabile decadenza. C’è più filosofia nelle piazze che tra i banchi di scuola. Come possono nascere nuovi Einstein o Mozart se la scuola continua a essere depauperata, impoverita e trasformata in una scatola vuota?”. J.B.
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venerdì 19 settembre 2014 Domenica 21 settembre
Flash mob contro l’Alzheimer
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l 21 settembre si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale dell’Alzheimer, nata con l’obiettivo di non far dimenticare la malattia e la difficile assistenza di cui i malati necessitano per molti anni da parte delle loro famiglie. L’associazione di volontariato di Carpi, Gruppo Assistenza Familiari Alzheimer - Gafa, celebra la ricorrenza con due iniziative. Domenica 21 settembre - ritrovo in Piazza Martiri, di fronte a Palazzo Scachetti, alle 10, con un contributo di 5 euro - avrà luogo l’edizione 2014 di Pedalando... contro l’Alzheimer, la tradizionale biciclettata di 15 km in compagnia di nonni, nipoti, figli, mogli, mariti e amici, con una sosta ristoro a metà percorso al Centro polivalente di Limidi. L’arrivo al Sagrato della
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nuova Chiesa di Quartirolo è previsto per le ore 12,15 e per chi vorrà, alle 12.45, è stato organizzato un pranzo. Quest’anno però la manifestazione ciclo-amatoriale organizzata da Gafa - con il patrocinio dei Comuni di Carpi e Soliera, e il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Fondazione Casa del Volontariato e tanti altri soggetti, appartenenti sia al mondo del Terzo Settore che privati si arricchirà di una piacevole e divertente novità. Prima di inforcare la due ruote, alle 10, si svolgerà un flash mob al quale tutti i cittadini sono invitati a partecipare. Per info e prenotazioni, potete contattare Mariangela al 349.5928342. Ricordiamo che il ricavato della giornata sarà interamente devoluto a Gafa.
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Domenica 21 settembre, presso il Circolo di Cibeno, il gruppo Via Pezzana Social Street organizza una festa per raccogliere fondi da devolvere all’associazione Io vivrò onlus per la lotta alla Sla. In programma anche un flash mob
Festa di fine estate I
narrestabili. I fondatori di Via Pezzana Social Street non perdono l’entusiasmo e continuano a impegnarsi per dar vita a iniziative e manifestazioni in grado di aggregare grandi e piccini. Questa volta però, oltre alla compagnia e al buon cibo, a essere protagonista sarà la solidarietà. “Il cantautore Fabrizio Cremonese ci ha contattati chiedendoci di collaborare a un progetto di beneficenza in favore dell’associazione Io vivrò onlus per la lotta alla Sla. Abbiamo aderito immediatamente”, spiegano due delle anime di Via Pezzana Social Street, Alexia e Stefano. L’idea è quella di organizzare anche a Carpi un flash mob sulle note della canzone di Cremonese, dal titolo E’ la vita: “domenica 21 settembre, presso il Circolo di Cibeno, si terrà la Festa di fine estate durante la quale ognuno potrà cimentarsi nella coreografia. I passi sono semplici ma per essere pronti vi potete esercitare guardando la nostra pagina Facebook. Ovvia-
Alexia e Stefano
mente - sorride Alexia - più siamo meglio è, quindi l’invito che rivolgiamo a tutti è quello di lanciarsi in pista nel nome della solidarietà”. La festa avrà inizio con un pranzo conviviale a menù fisso (costo 18 euro pro capite): “durante il banchetto ci saranno esibizioni e performance a sorpresa grazie alla collaborazione di scuole di danza, attori e cantanti che coinvolgeranno il pubblico in un clima festoso e divertente. Poi, verso le 15,30, si terrà il flash mob nel parco e nella
pista da ballo del Cibeno Pile: chi vorrà improvvisare sarà comunque il benvenuto. Nella mischia nessuno farà caso ai passi…”, assicurano Alexia e Stefano. E dopo le danze, gli organizzatori offriranno una merenda a base delle dolci e cremose creazioni delle gelaterie Choco Blanco e l’Officina del gelato. Gli amici di Via Pezzana Social Street hanno coinvolto anche il gruppo sei di Carpi se: “abbiamo deciso di unire le forze per raccogliere più fondi possibile. Oltre
al ricavato dei proventi del pranzo infatti, due euro della vendita dei libri realizzati da “sei Carpi di se” saranno devoluti alla onlus Io vivrò. Tutto il denaro raccolto sarà poi consegnato direttamente tra le mani dei volontari dell’associazione. Speriamo che la cittadinanza accolga il nostro invito a partecipare alla festa e contribuisca così a questa buona causa”. Il gruppo Via Pezzana Social Street ha dato il la a una nuova forma di “associazionismo”. Un modo del tutto speciale per unire le persone e dare nuova linfa ai quartieri cittadini. Un’operazione, la loro, davvero contagiosa: “la nascita di Via Meloni social street ci ha davvero rallegrati - conclude Alexia - sarebbe bellissimo se ogni via diventasse social. Bastano un po’ di impegno ed entusiasmo per costruire eventi capaci di aggregare le persone e farle uscire di casa”. Di questi tempi ne abbiamo davvero bisogno. Jessica Bianchi
n viaggio verso una SUCCESSO PER IL CONTEST RYS A MODO MIO CHE HA RACCOLTO LE IMMAGINI PIÙ BELLE DELLA VITA DEI CARPIGIANI destinazione da sempre sognata, l’inizio di una nuova avventura o, ancora, il matrimonio con il coronamento di un amore e ’estate Simona Stefano la nascita di un figlio. Sono carpigiana L’isola dei miei sogni Mia figlia, la mia tanti e diversi i momenti è stata così vita della vita che ci scuotono animata dall’8 l’anima facendoci sentire agosto all’8 vivi. Ed è così che è nata l’i- settembre dal dea del contest Rys a modo contest fotogramio ideato dall’organizzafico che ha raczione promotrice di eventi colto l’adesione Rys rock your soul, come di tantissime ha spiegato la sua fondatripersone desice Simona Vilardo. “Rys derose di espri- rock your soul nasce come mere, attraverso un progetto volto a incentiuna foto, le mille vare le persone a coltivare i sfumature di ciò propri interessi e a scoprirne che le emoziona: di nuovi. In occasione del dalla pratica di lancio del nuovo sito www. uno sport a un ryseventi. Paola it abbiamo La magia della natura chiesto il coinvolgimento di tutti per dare un hobby, zione: il ristorante La Mistica-amor di cibo, Eleonora po’ di colore da un il locale della movida carpigiana Kahlua Emozioni ad alta quota al portale con paesaggio Cafè, la gelateria di Cibeno L’Officina del immagini rapnaturaGelato, la pasticceria di cake design Cake presentanti le le che Passion, lo studio olistico La via del benesesperienze, inspiegasere, il salone di parrucchieri Naturalmente gli interessi bilmente parrucchieri e l’agenzia di viaggi Bluvacane le passioni ti avvolge ze. E’ possibile vedere alcune delle numerose che scuotono trasmetfoto che hanno partecipato all’iniziativa l’anima di tendoti visitando la pagina facebook RYS rock your ciascuno di noi. Partecipan- energia e positività a tutte soul oppure il sito www.ryseventi.it. Ciascudo al contest intitolato Rys a le meravigliose tappe della na immagine è accompagnata da un commenmodo mio tutti i partecipan- vita. L’iniziativa è stata to lasciato dal partecipante: poche parole per ti sono diventati protagoni- realizzata grazie alla collaesprimere tutte le emozioni racchiuse dietro sti di un grande collage che borazione di sette esercizi quegli scatti, semplici ma preziose istantanee ha interpretato la filosofia commerciali della città che di vita. Rys rock your soul continuerà a stupirock your soul, ovvero hanno supportato il progetto re con tantissime altre iniziative. scuoti la tua anima”. con entusiasmo e partecipaChiara Sorrentino
Il contest che ha scosso Carpi L
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sisma. due anni dopo: cos’e’ cambiato? “Siamo al 25% dell’opera. A questo ritmo, tra la fine del 2016 e la metà del 2017, l’erogazione dei contributi sarà conclusa e il cammino della ricostruzione post sisma pressoché terminato”. A parlare è l’assessore all’Urbanistica Simone Tosi
“In 5 anni tutto tornerà alla normalità” “
Siamo al 25% dell’opera. A questo ritmo, tra la fine del 2016 e la metà del 2017, l’erogazione dei contributi sarà conclusa e il cammino della ricostruzione pressoché terminato. A cinque anni dal sisma tutto dovrebbe tornare alla normalità”. Un auspicio, quello dell’assessore all’Urbanistica Simone Tosi, che si potrà concretizzare solo attraverso la proroga dello stato di emergenza, attualmente previsto fino al 31 dicembre 2014. A Carpi su 480 domande di contributo presentate sinora in Comune, ne sono state chiuse solo 170. 31 i milioni di euro di contributi autorizzati di cui 14,5 erogati. I lunghi tempi di verifica dei progetti presso gli uffici comunali (molto distanti da quelli previsti dalle normative, ovvero due mesi e due giorni)
rischiano vocando in case inagibili perdeA Carpi su di alrebbero l’agevolazione 480 doman- ulteriori lungarsi rallendell’esenzione del ticket de di contri- tamenti. e tutti i proprietari di case ancora in ragio- buto presentate Personale inagibili non avrebbero più ne del sinora in Comune, prezioso diritto alla sospensione di fatto che, ne sono state che doTasi o Imu. Scenari, questi, mentre vrebbe, al inammissibili”. Tanto è chiuse solo 170. 31 il grosso contrario, già stato fatto, ma la strada i milioni di euro di essere della preverso la normalità è ancora sentazio- contributi autoriz- potenzia- lunga e irta di ostacoli. “Il zati di cui 14,5 ne delle to”. Leneo commissario Alfredo domande erogati. gati alla Bertelli ha vissuto accanto arriva scadenza all’ex governatore della ora, i contratti dei dello stato d’emergenza Regione, Vasco Errani, il tecnici assunti ad ci sono, poi, altri aspetti dramma del sisma. Conosce hoc tramite agen- non certo da vicino le con“Confido zia dalla Regione trascurabili: seguenze subite che il neo scadranno a fine “verrebbero nostri terricommissario dai anno. “L’emersospesi i tori e sa quanti Bertelli estenda al siano ancora i genza è tutt’altro contributi più presto lo stato problemi a cui che terminata per l’autoprosegue Tosi - è di emergenza. Noi è necessario far noma siindispensabile stemazione amministratori fronte. Confido che gli enti locali (sono 1.021 locali ci stiamo estenda al più colpiti dal teri Cas erogati presto lo stato di spendendo per remoto possano nel territorio emergenza. Noi continuare a far dell’Unione sollecitarlo in tal amministratori senso. Non ce ne affidamento sulle delle Terre locali ci stiamo staremo certo con risorse umane as- d’argine) spendendo per sunte per far fron- per quei le mani in mano”. sollecitarlo in tal te alla gestione cittadini senso. Non ce ne delle pratiche che, che, in attesa di ricostruire, staremo certo con le mani in in caso contrario, hanno provveduto a cercarsi mano”, assicura l’assessore intaserebbero gli una dimora temporanea, Simone Tosi. uffici tecnici pro- gli stessi cittadini residenti Jessica Bianchi
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ancava solo lui, Little Tony, prematuramente scomparso, tra gli artisti intervenuti a Carpi, ospiti di Vincenzo Nappa per festeggiare i suoi 70 anni. Per il resto, i mitici cantanti degli Anni ’60 e ’70, quelli che hanno lasciato un solco indelebile nella storia della musica leggera italiana del dopoguerra, c’erano proprio tutti. A festeggiare il compleanno di Nappa, noto imprenditore e cineamatore carpigiano, la moglie Giuliana, la figlia Rossella, i nipoti Martina e Andrea, tanti parenti, amici ed estimatori: circa 200 persone hanno gremito il salone del Circolo Giliberti di via Tassoni. E c’erano proprio tutti, cantanti e amici personali di Vincenzo, abituali frequentatori della sua abitazione carpigana, da Dino a Michele, da Wilma
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Tutti i mitici cantanti degli Anni ’60 e ’70 per festeggiare a Carpi il compleanno di Vincenzo Nappa
I miei primi settant’anni...
Goich a Edoardo Vianello, da Mal a Paky dei Nuovi Angeli. L’applaudito complesso Let it beat, quintetto improntato alla beatlemania il quale segue un repertorio esclusivamente incentrato su brani scritti ed eseguiti dal
famoso complesso inglese, si è cimentato in vari pezzi tra cui Love me do, Hey Jude e altri. E per manifestare il loro attaccamento agli indimenticabili Beatles, il loro abbigliamento era in tono, comprese parrucche, abiti e
occhialini rigorosamente di colore nero. Mattatore e conduttore della serata Massimo Boldi, dimagrito e in forma, che
ha avuto parole di affetto e stima per Vincenzo Nappa, di cui ha ricordato le doti e le qualità umane e ha presentato i vari artisti che si sono succeduti sul palco, tra cui, molto festeggiata, la figlia di Little Tony, Cristiana, la quale, insieme al cantante Angelo Petruccetti, ha intonato i brani più celebri del padre, con l’ausilio di un video che alle spalle diffondeva le immagini dei più importanti concerti tenuti in Italia e all’estero da Little Tony. I 200 ospiti hanno dimostrato di apprezzare l’esecuzione dei pezzi
più noti dei cantanti, come Se mi vuoi lasciare e Laura di Michele, Gli occhi miei e Ogni volta di Dino, Gente balorda e Se stasera sono qui del duo Goich - Vianello, con un applaudito medley finale dei brani più famosi dei due artisti romani per finire con Mal che ha eseguito, anche lui tra gli applausi, Pensiero d’amore e Furia del West. Visibilmente commosso dall’affetto dimostratogli, il festeggiato è salito sul palco circondato dai suoi amici artisti per ringraziarli della loro presenza e salutare gli invitati, in particolar modo Cristiana, la figlia di Little Tony, al cui ricordo è andato un toccante applauso finale da parte della platea. Cesare Pradella
L’agenzia di viaggi Bluvacanze di Carpi e il professor Aldo Meschiari vi aspettano sabato 27 settembre presso la Libreria la Fenice per trascorrere insieme una serata all’insegna della scoperta, del fascino e del racconto di un viaggio
Viaggio alla fine del mondo con Bluvacanze Carpi N ell’agenzia di viaggi Bluvacanze di Carpi la passione per i viaggi è una curiosità che non ha confini. Che si tratti di spiagge assolate, viaggi itineranti alla scoperta di luoghi affascinanti e misteriosi, gite fuori porta o vacanze a stretto contatto con la natura, ogni caso alimenta il nostro desiderio di conoscere e sorprenderci. E forse uno degli aspetti più interessanti è quello di poter condividere le nostre esperienze. Così, dopo l’avventurosa spedizione in Norvegia per osservare lo straordinario fenomeno dell’aurora boreale, le divertenti crociere nelle località più belle del Mediterraneo, la pausa dall’inverno nell’insolita e ammaliante isola di Fuerteventura, questa volta abbiamo fatto un “salto lungo un Oceano” e desideriamo accompagnarvi “alla fine del mondo”! Nella meravigliosa Patagonia del professor Aldo Meschiari, cliente e amico con la pas-
sione per la fotografia e per le “terre di ghiaccio”. Dopo diversi viaggi organizzati insieme, nel 2013 per la prima volta abbiamo
deciso di creare un evento per condividere, attraverso i suoi scatti, le emozioni della sua esplorazione dell’incredibile Groenlan-
dia. Quest’anno, forti del successo riscosso dall’iniziativa, abbiamo organizzato una nuova mostra fotografica per celebrare l’inverno di questa maestosa regione del Sud-America: durante l’incontro sarà possibile confrontarsi con noi, con l’operatore turistico Tour 2000 che ha gestito l’operatività del viaggio realizzando le nostre richieste, e con l’autore Aldo Meschiari, il quale racconta: “da ormai molti anni ho scelto di esplorare le bellissime terre del Nord del mondo. Ho così visitato l’Islanda, la Scandinavia, le Svalbard, la Scozia, l’Alaska, la Groenlandia, la Russia e il Canada. Finché una primavera, mentre mi accingevo a programmare un nuovo viaggio, mi sono reso conto che l’emisfero boreale era terminato! Allora mi è venuto in mente un mio vecchio sogno: la Patagonia. Tra l’Argentina e il Cile meridionali si trova la più grande calotta glaciale dopo l’Antartide
e la Groenlandia, sterminate steppe nella tundra patagonica, incredibili laghi di origine glaciale, selvagge foreste ai piedi delle Ande e poi montagne così belle da togliere il fiato”. Andare in Patagonia in estate significa affrontare il duro inverno australe, ma il viscerale amore del professore per la neve e i ghiacci gli ha fornito la spinta necessaria per affrontare l’esperienza e rivelarci che “la Patagonia in inverno non solo non è un problema, ma è soprattutto un’opportunità. Perché c’è meno caos turistico; i prezzi sono più abbordabili; il clima è freddo ma secco e molto meno ventoso che in estate; si vive meglio la vita vera di quelle zone; si percepisce il selvaggio di quelle terre”. Così, con le sue bellissime immagini e tutti i suoi racconti vi aspettiamo sa-
Deborah Breda e Anna Giocolano
bato 27 settembre presso la Libreria La Fenice, nel centro storico di Carpi: per trascorrere insieme una serata all’insegna della scoperta, del fascino, del racconto di un viaggio. Ad attendervi, anche una deliziosa sorpresa: Anna e io spesso creiamo con i nostri clienti un rapporto che va ben oltre la vendita di un pacchetto turistico. Sempre animate dalla nostra curiosità creativa, abbiamo scoperto la Sartoria dei Sapori di Mila Sacchi, e sabato, immersi negli eterei paesaggi della Patagonia, potrete scoprire come anche un semplice aperitivo può diventare l’armoniosa cornice di una serata speciale. Vi aspettiamo! Deborah Breda
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a sezione Orizzonti della Mostra del cinema di Venezia è riservata alle nuove tendenze, alle opere prime, al cinema di ricerca e a quello più giovane in generale, e anche in questa selezione, il cinema italiano ha ben figurato, se si esclude l’inguardabile La vita oscena di Renato De Maria. Per il resto segnalo due titoli davvero interessanti. Il primo è un noir e già questo è un segno di distinzione, in quanto il cinema di genere non è molto frequentato nel nostro Paese, molto più dedito alla commedia. Senza nessuna pietà è una storia molto piccola ma piuttosto interessante sul piano formale per i modi espressivi scelti per raccontarla: poche parole, musica quasi priva di melodie accattivanti eppure molto appropriata e discreta, come si addice a un’avventura che si srotola soprattutto a livello visivo. E qui entrano in campo un regista, gli attori e il fotografo. Michele Alhaique, al suo primo lungometraggio, dopo aver frequentato la Scuola Nazionale di Cinema di Roma tra il 1999 e il 2002, ha partecipato come attore a diversi film, tra i quali Fuoco su di me, Che bella giornata, Benvenuto Presidente e come autore, ha diretto alcuni corti, il più importante dei quali è forse Il torneo che nel 2008 vince il Nastro d’Argento e partecipa in concorso al Tribeca Film Festival. Questa storia senza pietà è quella
Sono in arrivo nelle sale cinematografiche molti dei film presentati a Venezia
Orizzonti in chiaro-scuro L’occasione violenta che li spingerà a decidere una fuga succede subito e il racconto prosegue secondo i migliori canoni del cinema noir, con gli inevitabili inseguimenti, i rifugi, le lotte, le separazioni, la ricerca di una via di scampo. E il gioco regge se gli attori sono bravi e donano ai personaggi credibilità e autenticità. Favino mette il suo corpo massiccio al centro della storia e lo sovrasta con un volto barbuto da cui spunta uno sguardo che sa essere tenerissimo e quasi infantile ma anche capace di occhiate fulminanti che sprizzano odio e ferocia. Tania, interpretata da Greta Scarano, non è la dark lady classica, ma la ragazza che sa badare a se stessa, scaltra e abile nel non lasciarsi coinvolgere. Un corpo magro, provocante e sfuggente, un volto acuminato dal sorriso largo e deciso, occhi spalancati e sguardo diffidente. Ottimi anche i personaggi di contorno dalla materna Pilar, una straordinaria Iris Peynado, la donna che gli offre un temporaneo riparo, al Roscio, forse il suo miglior amico, interpretato da Claudio Gioè, al cugino Manuel, fugace apparizione di Adriano Giannini e lo zio Santili, che Ninetto Davoli si sforza di rendere cattivo. Ma sarà che l’atScarano e Favino
di Mimmo, un muratore che lavora alla periferia di Roma, fa bene il suo mestiere e vorrebbe fare solo quello. Ma è cresciuto con lo zio, che ama come un padre, il quale lo arruola in un lavoro malavitoso, il recupero crediti, insieme ad altri scagnozzi. Tra questi il cugino Manuel, arrogante e viziatissimo. Poi arriva Tania una squillo ingaggiata per una festa, che però arriva troppo presto ed è costretta a passare la notte con Mimmo. Tra i due non nasce nulla ma è indubbio che si crea una certa solidarietà e dopo la notte altro tempo li costringe insieme. Due figure un po’ marginali, insoddisfatte e probabilmente desiderose di cambiar vita.
Al mè dialètt... di Massimo Loschi di Massimo Loschi
Inizia così la vita. Una lieve sculacciata, quasi una carezza ci porta ad affrontare l’ignoto. Uno strillo è naturale.
‘Nà vìtà
Una vita
Un sigh apêina dôp la scùlasêda, prìmà l’éra un gnint e già… l’éra ‘na vìtà côl so dèstin sgnèe e già tracièe la strêda. ‘Na vìtà! Cùmè un giardêin pin ed šèrmòj, ed culór ch’fan spèrêr a pròfùm sêinsa cunfrôunt. Al pêra d’un giardêin lé ‘na vìtà che pian pian la šbôcia, in un fiùrir ed culór, ed pròfùm, d’amór… e insèm… purtrôp a gh’srà un quêlch spêin. In cal sigh… sêinsa savérèl a gh’éra tùtt un mònd davanti e la cata al calór dla mama al lat dla sò mamêla, i sò manêin i s’pôgièn sul cal caldêin per gôdrèn, per iutèrès a tètêr; qúèl l’éra al sò mònd… quèl ch’a dév gnir e ch’il diš… ch’a n’sia sól miór.
Uno strillo appena dopo la sculacciata, prima era un nulla e già… era una vita con il suo destino segnato e già segnata la strada. Una vita! Come in giardino colmo di germogli di colori che fanno sperare a profumi senza confronti. Simile ad un giardino è una vita che lentamente sboccia, in un fiorire di colori, di profumi, d’amore… assieme… purtroppo ci sarà qualche spina. Nello strillo…senza saperlo vi era tutto un mondo dinanzi e ritrova il calore della mamma il latte del suo seno, le sue manine si appoggiano sul loro caldo per goderne, per aiutarsi a succhiare; quello era il suo mondo… ciò che deve venire e chi lo dice… che non sia solo migliore.
tore Davoli, nel mio immaginario è troppo legato ai ruoli pasoliniani per ritrovarlo efficace in posizioni così lontane. Infine un personaggio e un ruolo che il cinema lo fa, lo inquadra e lo illumina, il direttore della fotografia. Di solito di lui non si parla, è una figura tecnica che invece andrebbe citata sempre. Tanto più nel cinema noir, dove le atmosfere sono importanti, diventando quasi un personaggio del racconto. La cupezza, i tagli e la direzione della luce conferiscono all’immagine e alle figure in essa contenute quel giusto grado di visibilità che copre e scopre e lascia vedere solo l’essenziale all’intuizione. Ora lo facciamo perché l’autore della fotografia, Ivan Casalgrandi, era un ragazzo che, come me, amava il cinema e i Rolling Stones. All’Istituto Fermi di Modena, dove oltre all’elettronica ha imparato a lavorare col super8, si è innamorato del cinema e dopo il diploma è andato a Roma. Ha cominciato a proporsi come assistente operatore, poi come operatore, ha girato film con Brass, Luchetti e il bellissimo Io e te ultimo film di Bernardo Bertolucci. Oggi è un uomo maturo, un professionista affermato, e firma la fotografia di questo film cupo, notturno, dove prevalgono misure di inquadrature molto ravvicinate, dove i chiaroscuri sottolineano i mutamenti di carattere e le evoluzioni dei personaggi. Un grande modenese a Cinecittà. Il secondo film, lo firma Franco Maresco, autore insieme a Daniele Ciprì di quel Cinico Tv che tanto ha innovato il linguaggio televisivo e tanto
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ha scandalizzato con Totò che visse due volte. Belluscone, una storia siciliana è un’opera strana, in bilico tra fiction e inchiesta, e vuole indagare i rapporti fra Berlusconi e Cosa Nostra. L’azione parte a Palermo, quartiere Brancaccio, dove arriva il critico cinematografico Tatti Sanguineti per un’indagine: cercare e scoprire dove è finito proprio Maresco che ha interrotto la lavorazione del suo film senza lasciare spiegazioni. Nel doppio inseguimento e nella proposizione del materiale già girato, intervengono alcuni testimoni, l’impresario musicale Ciccio Mira e i cantanti neomelodici Vittorio Ricciardi e Toti De Castro, in arte Erik che ha composto una canzone dedicata a Berlusconi. Testimone illustre Marcello Dell’Utri che prima rifiuta poi accetta l’intervista, ma proprio sul più bello il microfono difettoso ci impedisce di comprendere le parole pronunciate. Solo un espediente cinematografico per sottolineare la reticenza dell’intervistato, o davvero l’intervista sfuma per un motivo così banale? E che rapporto c’è tra i cantanti neomelodici e i potentati politici o mafiosi se è vero che ogni concerto è occasione per comunicare frasi in codice e per salutare gli amici “ospiti dello Stato”, vale a dire quelli rinchiusi nelle patrie galere? Ne esce un quadro complesso e indicativo del successo elettorale di Forza Italia in Sicilia. Un film che fa sorridere e diverte, ma anche valutare con serietà un mondo apparentemente semplice, in realtà ricco di connessioni tra vita e malavita, che fanno della realtà siciliana e non solo, un labirintico intrigo nel quale è difficile individuare una via d’uscita. Ivan Andreoli
Libri da non perdere!
L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio Di Murakami Haruki
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Nagoya abitano cinque ragazzi, tre maschi e due femmine, che tra i sedici e i vent’anni vivono la più perfetta e pura delle amicizie. Almeno fino al secondo anno di università, quando uno di loro, Tazaki Tsukuru, riceve una telefonata dagli altri: non deve più cercarli. Da quel giorno, senza nessuna spiegazione, non li vedrà mai più: non ci saranno più ore e ore passate a parlare di tutto e a confidarsi ogni cosa, più pomeriggi ad ascoltare la splendida Shiro suonare Liszt, mai più Tsukuru avrà qualcuno di cui potersi fidare. Il dolore è così lacerante che nel cuore del ragazzo si spalanca un abisso che solo il desiderio di morire è in grado di colmare. Dopo sei mesi trascorsi praticamente senza mangiare né uscire di casa, nelle tenebre di un’infelicità senza
desideri, Tzukuru torna faticosamente alla vita ma scopre di essere cambiato. Non solo nel fisico - più magro, dai lineamenti più duri e taglienti - ma anche, e soprattutto, nell’animo. Ancora oggi, quando ormai ha trentasei anni, continua a vivere con l’ombra di quel rifiuto che lo accompagna sempre, come una musica che resta sospesa nell’aria anche quando non c’è più nessuno a suonarla. L’incontro con Sara, che intuisce l’inquietudine nascosta dietro l’apparente ordinarietà di Tsukuru, sarà l’occasione per rispondere a quelle domande che per sedici anni l’hanno ossessionato ma che non ha mai avuto il coraggio di affrontare.
Se con 1Q84 Murakami Haruki aveva allestito un intero universo, con L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio l’universo che costruisce è quello infinitamente piccolo, ma non per questo meno grandioso, del cuore di un uomo. Con L’incolore Tazaki Tsukuru, accolto in Giappone come un evento non solo letterario, Murakami regala al lettore quello che forse è il suo romanzo più complesso, profondo, eppure allo stesso tempo delicato, capace di illuminare i momenti bui della vita di ognuno. Non sono verità facili o consolanti, quelle che propone Murakami: ma forse proprio per questo sono ancor più preziose.
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L’aforisma della settimana...
“La gloria ha l’acqua in bocca”. Leo Longanesi, Miscellanea appuntamenti
Mostre CARPI
Fino al 21 settembre Personale di Alberto Rustichelli Palazzo Foresti Fino al 21 settembre Due secoli di moda femminile ‘700 e ‘800 Mostra di costumi storici dalla raccolta di Mara Bertoli Auditorium San Rocco Fino al 28 settembre Le coppie celebri. Tra mito e storia entro lo spazio curvo Mostra delle opere di Romano Pelloni Sala dei Cervi Fino al 30 settembre L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Pietro Ardito (1919-2005) O&A Centro Affari Fino all’11 ottobre Excelsis Homo di Massimo Lagrotteria Dark Room Silmar Art Gallery Fino al 2 novembre Il sole dei morti Spazio Meme Fino al 31 dicembre 100 oggetti per 100 anni Musei di Palazzo Pio Fino al 6 gennaio Trionfi. Il segno di Petrarca nella Corte dei Pio a Carpi Musei di Palazzo dei Pio
Eventi CARPI
19 settembre Gran Premio Nuvolari 2014 Manifestazione internazionale di regolarità riservata alle auto storiche Vie cittadine 19 settembre - ore 20,30 Impresa: Singolare Femminile Incontro organizzato in collaborazione col Comitato per l’Imprenditoria Femminile Sala dei Mori 19 settembre Ore 20.30 Ensemble Libervox Vecchi Tonelli Direttore Costanza Gallo Ore 21.30 Pitros Duo Anime Musicali Luigi Santo, tromba Daniela Gentile, pianoforte Auditorium San Rocco 20 settembre - ore 9,30 Jobs Act: cambiano le regole Auditorium Loria
Domenica 21 settembre, a Carpi, appuntamento col Villaggio dello Sport e Passa la parola, il festival della lettura dedicato ai ragazzi
Sport e cultura si incontrano in centro V
illaggio dello sport: questo il titolo dell’evento che si terrà domenica 21 settembre in Piazza Martiri, a Carpi, dalle 10 alle 12,30 e dalle 15 alle 19. Vispo è organizzato dal Comitato Csi di Carpi con il patrocinio del Comune di Carpi. Anche quest’anno l’iniziativa comprende diverse attività sportive, laboratori e animazione per bambini. In particolare, in Piazza Martiri si potranno scoprire discipline come arrampicata, badminton, basket, calcio, ciclismo, ginnastica ritmica, nuoto, pallavolo, tennis tavolo e tennis, insieme ai laboratori manuali e ai truccabimbi; il Cortile d’Onore di Palazzo Pio sarà invece dedicato alla danza nelle sue varianti moderna, hip hop e classica e ad attività di wellness, tai chi, arti marziali, yoga. La manifestazione sarà inaugurata alle 10 davanti al Teatro Comunale, da un flash mob e dalla partenza della biciclettata del Gruppo Assistenza Familiari Alzheimer (Gafa), per proseguire poi sino al tardo pomeriggio, regalando alla città un’ulteriore occasione per avvicinarsi allo sport, inteso nelle sue più varie discipline. L’animazione di Radio Bruno arricchirà l’evento per tutta la sua durata. Il 4° festival della lettura per ragazzi Passa la parola avrà invece luogo, oltre che a Modena, anche a Carpi dal 21 al 26 settembre e tutti gli eventi proposti, gratuiti, saranno rivolti a bambini, ragazzi,
appuntamenti
20 settembre Carpi c’è Che festa in centro! Centro storico 20 settembre - ore 20 Cena per raccolta fondi di Vivere Donna onlus Circolo Giliberti 20 settembre Ore 20.30 Orchestre di Chitarre Accordi Vecchi Tonelli Direttore Sheila Caporioni Ore 21.30 Trio Opera Viwa Le Chant du Rossigno Silvia Martinelli, soprano Fabio Taruschio, flauto Andrea Trovato, pianoforte Auditorium San Rocco 21 settembre - dalle 15 4 zampe in centro Tutto il ricavato sarà devoluto a Canile e Gattile Piazzale Re Astolfo 21 settembre, dalle 9.30 71° Anniversario della fucilazione da parte dei nazi fascisti di Salvo D’Acquisto Centro Storico
genitori, insegnanti e appassionati di letteratura per l’infanzia. Passa la parola è un progetto di promozione della lettura ideato da Milena Minelli e Sara Tarabusi della libreria per ragazzi Castello di Carta di Vignola, in collaborazione con i Comitati Csi di Modena e Carpi. In particolare a Carpi con la collaborazione di Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e Fondazione Casa del Volontariato, l’appuntamento è domenica 21 settembre in Piazza Garibaldi con tre incontri: il primo alle
17, Chi ci metto in questo libro? con Silvia Borando, il secondo alle 18 Cikibom con Paolo De Gaspari and Liberation Orchestra e il terzo, A Filo del cielo con Jorge Lujan e Teresa Porcella, alle 21. La settimana successiva le scuole potranno invece incontrare gli autori il giovedì 25 (Scuole Medie) e il venerdì 26 (4ª e 5ª elementare), presso l’Auditorium della Biblioteca Loria. Il Festival della lettura vede la collaborazione della Biblioteca per ragazzi Il Falco Magico. “Vispo e Passa la parola - ha sottolineato Lamberto Menozzi, presidente della Fondazione Casa del Volontariato e presidente regionale del Csi - rappresentano una grande opportunità per avvicinare i giovani a due pratiche importanti per la loro formazione: la lettura e lo sport. Interpretare il mondo e sviluppare spirito di gruppo e disciplina, questi i valori che cultura e sport, rispettivamente, trasmettono. La Casa del Volontariato non può far altro che sostenere questo tipo di iniziative, che auspico siano sempre più numerose e partecipate”.
21 settembre - ore 10 Pedalando contro l’Alzheimer Ritrovo fronte Municipio 21 settembre - ore10/12.30 15/19 Vispo 2014 Attività sportive, laboratori, animazione Piazza Martiri 21 settembre Ore 16.30 Concerto Allievi A.Pio Ore 17.30 Nuovo Trio Faurè Concerto dalla Magica Praga Flavia Brunetto, pianoforte Silvano Minella, violino Marco Perini, violoncello Auditorium San Rocc 21 settembre Passa la Parola - Festival della Lettura per Ragazzi Piazza Garibaldi 21 settembre - ore 15.30/19 Gioca Famiglie Un pomeriggio speciale per le bambine, i bambini e le loro famiglie Centro per le Famiglie 23 settembre - ore 21 Tra Arte & Fotografia Tre generazioni di Pergreffi a Carpi e nel mondo Auditorium Biblioteca Loria Fino al 28 settembre Skatepark in festival Skatepark di via Sigonio
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angiare bene, nutrire il corpo e la mente, passare un weekend nel verde, aprirsi alle nuove prospettive della green economy. Natura bio, il Festival degli Stili di Vita Sostenibili che si tiene come ogni anno nel cuore pulsante dell’Emilia, a Correggio, è un evento a ingresso gratuito che offre la possibilità di entrare a contatto con il mondo del naturale più autentico: agricoltura biologica, mobilità sostenibile, bioedilizia, ecocosmesi, consumo critico, filiera corta, altra economia, discipline bionaturali, si ritrovano anche quest’anno nell’ampio spazio del Salone delle Feste, con un programma di conferenze, e laboratori, gli espositori della Mostra Mercato, luoghi in cui incontrarsi, rilassarsi, degustare e fare nuove esperienze. Il Festival Natura Bio è frequentato ogni anno da migliaia di visitatori da tutta Italia, si svolge dalle ore 10 del mattino fino al dopocena, anche in caso di maltempo, con spazi al coperto per le conferenze e le attività olistiche. Un evento per tutte le età, a misura di famiglia, bambini, anziani, giovani di età o di spirito. Nell’area esterna del grande parco nel verde, ampio spazio per laboratori e attività per bambini e uno
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Sabato 20 e domenica 21 settembre a Correggio, appuntamento con Natura Bio, il Festival degli Stili di Vita Sostenibili
Il pianeta che vogliamo!
Spazio Bebé con Punto Allattamento e consulenze e informazioni su Nascita e Maternità. Il programma culturale del 2014 offre una selezione di argomenti utili per chi vuole cambiare o migliorare la qualità della propria vita e quella di chi ci circonda. Dall’educazione steineriana all’alimentazione sana ed ecologica,
Auditorium San Rocco
La musica dell’anima E ’ all’insegna della musica e della moda il settembre dell’Auditorium San Rocco di Carpi. Accanto alle esibizioni musicali si svolgerà, dalle 16.30 alle 19, la mostra di costumi storici dalla raccolta di Mara Bertoli, Due secoli di moda femminile ‘700 e ‘800. La rassegna è promossa da Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e San Rocco Arte e Cultura e organizzata dal Laboratorio Musicale del Frignano in collaborazione con l’Università Mario Gasparini Casari, l’Istituto Superiore di Studi Musicali Vecchi-Tonelli e l’associazione La Chitarra. Venerdì 19, alle 20.30 aprirà la serata l’esibizione dell’Ensemble Libervox Vecchi-Tonelli che, diretto da Costanza Gallo e composto da ex allievi e da talentuosi cantanti modenesi, reinterpreterà brani della tradizione africana avvalendosi della collaborazione dei percussionisti dell’Istituto superiore Vecchi–Tonelli, diretti da Lucio Caliendo. Alle 21.30 sarà poi la volta di Anime musicali, il concerto del Pitros Duo (Luigi Santo, tromba e Daniela Gentile pianoforte) che ripercorrerà la musica romantica, periodo d’oro dei due strumenti che compongono la formazione cameristica, per una serie di momenti nei quali, a farà
da padrone, sarà l’emozione. La formula del doppio concerto terrà banco anche sabato 20 settembre, con l’esibizione dell’Orchestra di chitarre dell’Istituto VecchiTonelli, alle 20.30 e, a seguire, alle 21.30, quella del Trio Opera Viwa (Silvia Martinelli, soprano; Fabio Taruschio, flauto; Andrea Trovato al pianoforte) che, con Le chant du Rossignol, condurrà gli spettatori in un viaggio nell’incanto dell’opera lirica. Saranno due esibizioni pomeridiane a chiudere la rassegna, domenica 21 settembre: alle 16.30 saliranno sul palco gli allievi delle Scuole Alberto Pio seguiti, alle 17.30, da Concerto dalla Magica Praga nel corso del quale, grazie al prestigioso Nuovo Trio Faurè (Flavia Brunetto, pianoforte; Silvano Minella, violino; Marco Perini, violoncello), si rivivranno le incomparabili atmosfere musicali della città boema, ricca di fascino, mistero e magia. Tra gli obiettivi de La musica dell’anima vi è anche quello di affiancare i giovani talenti locali a musicisti già affermati a livello nazionale e oltre, per permettere i primi di esibirsi davanti a un vasto pubblico e ricevere, al contempo, gli stimoli di esecutori di grande talento ed esperienza. Per il pubblico, invece, l’occasione è quella di scoprire l’offerta musicale del nostro territorio e insieme godere delle esecuzioni di grandi maestri.
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dall’economia solidale, a un nuovo approccio al mondo del lavoro, ai diversi modi per “essere felici” rispettando gli altri. Nello spazio denominato Pagoda una lunga serie di sessioni gratuite per sperimentare metodi e tecniche di guarigione, riequilibrio e benessere integrale, con operatori olistici qualificati. A colazione, pranzo e cena, ci si può dare appuntamento ai punti ristoro del Festival, con il bio-bar, un’area ristorante bio e vegan e la pizzeria rigorosamente biologica, con birre e vini a chilometri zero. Con spettacoli e proiezioni che coinvolgono direttamente l’interesse di chi vuole cambiare stile di vita per una società più sobria e serena. Natura Bio è un evento culturale alla portata di tutti, per chi vuole conoscere, assaggiare o immergersi nel mondo della sostenibilità. La scelta più naturale. Come sempre, a ingresso gratuito! Dalle 10 alle 23.30, con ampio parcheggio, servizio bio-bar sempre aperto.
Radium Artis presenta due mostre personali di Gianfranco Asveri
Memorie... il tesoro nascosto L
a galleria Radium Artis presenta due mostre personali di Gianfranco Asveri, Memorie - Il tesoro nascosto che avranno luogo rispettivamente nelle due sedi espositive di Pietrasanta (fino al 25 settembre) e di San Martino in Rio (11 ottobre – 28 dicembre). Memorie - Il tesoro nascosto presenta un ciclo inedito di dipinti, al quale l’artista ha lavorato negli ultimi due anni, su un motivo a lui caro: il ricordo della madre, rivisitato sviluppando e riprendendo, in ciascuna opera, il disegno a penna di un volto che la mamma, trentacinque anni fa, aveva tracciato su un foglio di carta, una sorta di “tesoro nascosto” che l’artista riscopre e gli fa avviare un dialogo, pittorico e sentimentale insieme, con le memorie, non ancora perdute, della vita e delle occupazioni quotidiane della madre. La pittura di Asveri è caratterizzata da un gesto istintivo e personale, e dal ruolo fondamentale assunto dal colore e dalla materia (che, talvolta, si rapprende in grumi sporgenti), con il segno che va a incidere e ferire la superficie del colore. Lo stile dell’artista esprime l’emozione che lui ancora prova osservando il reale e il mondo che lo circonda: i suoi amati cani, che cura e alleva
con profonda dedizione, e ai quali spesso dedica disegni, dipinti e poesie; le colline piacentine; le case sparse nella campagna in cui vive; gli uccelli (in particolare, i gufi); i girasoli. Anche in questo suo ultimo ciclo la pittura di Asveri è tutta all’insegna della gioia e della fantasia, brulicante di geometrie che racchiudono figure e momenti di un racconto misterioso, reso con colori vivacissimi. Ritroviamo, in questi dipinti, la stupefazione di fronte ai più semplici particolari che quotidianamente il mondo offre all’artista: macro e microcosmo s’incontrano e si fondono in una narrazione che procede per episodi che lui sovrappone e intreccia con il suo inconfondibile linguaggio espressivo. E’ in fondo un racconto senza fine, sempre mutevole, ma che in realtà si ripete per riaffermare i semplici valori in cui lui crede,
con uno stile che nel tempo è venuto evolvendosi, anche in relazione ai profondi cambiamenti interiori dell’artista stesso. Asveri, partito negli Anni Settanta da un linguaggio figurativo tradizionale, è giunto, già negli Anni Ottanta, a una pittura del tutto istintiva e primordiale, fortemente segnata dalle vicende personali. Diversi sono i nomi di artisti e movimenti che si potrebbero citare a proposito di Asveri: Paul Klee, Bacon, Chagall, Mattia Moreni, l’Art Brut, CoBrA, sicuramente ispiratori di un linguaggio che, nel tempo, ha trovato una sua precisa identità espressiva e una profonda urgenza di semplificazione. Particolarmente apprezzato all’estero, soprattutto nei paesi dell’Europa centrale, Asveri può essere considerato uno degli artisti cui guardare con maggiore attenzione nel mercato dell’arte italiana.
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venerdì 19 settembre 2014
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Calcio – Il Carpi riprende il Crotone in extremis e conserva l’imbattibilità (1-1)
Un punto d’orgoglio
TRAPANI E SPEZIA
La maturità della squadra è granitica: ha giocato sopra il caos-Kelava come se nulla fosse accaduto. Ora Trapani e Spezia: un doppio esame di competitività
I MARCATORI
Comanda l’ex Sassuolo Falcinelli Falcinelli (Perugia) 3 Mbakogu e Poli (Carpi) 2 Castaldo (Avellino) 2 Cacia (Bologna) 2 Martinho e Rosina (Catania) 2 Sgrigna (Cittadella) 2 Ciofani (Frosinone) 2 Gatto (Lanciano) 2 Avenatti (Ternana) 2 Neto Pereira (Varese) 2
PROSSIMO TURNO I biancorossi negli anticipi
QUARTA GIORNATA Sabato 20/9/2014, ore 15 BARI – LIVORNO BOLOGNA – CROTONE BRESCIA – TERNANA CATANIA – MODENA CITTADELLA – PESCARA LATINA – AVELLINO PERUGIA – VICENZA PRO VERCELLI – VARESE VIRTUS LANCIANO – FROSINONE ANTICIPI Venerdì 19/9/2014 Ore 19: CARPI – TRAPANI Ore 21: SPEZIA - VIRTUS ENTELLA QUINTA GIORNATA Martedì 23/9/2014, ore 20.30 BRESCIA - VIRTUS LANCIANO CITTADELLA - PRO VERCELLI CROTONE – CATANIA FROSINONE – AVELLINO LIVORNO – VARESE MODENA – PERUGIA PESCARA – LATINA TERNANA – BOLOGNA TRAPANI - VIRTUS ENTELLA VICENZA – BARI ANTICIPO Lunedì 22/9/2014 Ore 20.30: SPEZIA – CARPI
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l Carpi è un pezzo di granito: resiliente, impermeabile, durissimo a scalfirsi. Sopravvive ad una trasferta insidiosa, conserva l’imbattibilità in fondo ad una partita cosparsa di trappole. Riprende il Crotone, avversario indebolito ma compatto, ostile e ostinato, ricaricato dall’urgenza. Segna ancora Poli, con una precisione e un’esattezza tale da far pensare che davvero il Destino esista, e abbia scelto lui per ricompensarlo della sofferenza che ha patito, e per conferire al risultato un significato pieno: è un punto d’orgoglio. Che ispessisce il carattere e la coscienza di squadra. AUTONOMIA - E’ stata un’altra affermazione alla distanza. Tra le altre cose, la partita ha confermato
che in questo momento la corsa del Carpi sia troppo per qualsiasi avversario. Il Crotone era preparato ad una maratona agonistica. Ha messo subito la faccia cattiva sul campo, è partito aggredendo i centrocampisti e i difensori. Ma dopo venti minuti ha avvertito una controspinta esagerata per le sue possibilità, e ne è rimasto spiazzato. Ha cambiato profilo, si è praticamente snaturato: raramente, quando gioca in casa, accetta di abbassarsi fino al limite dell’area. Ma stavolta si è trovato costretto a rinunciare alla palla, al proprio gioco alla mano, di triangoli fitti. Così ha cercato di ridurre il resto dell’incontro ad una battaglia di logoramento lento, usando i gomiti, i tacchetti e ogni altro mezzo possibile
LA CLASSIFICA PT PERUGIA 9 TERNANA 7 TRAPANI 7 CARPI 5 VIRTUS LANCIANO 5 LATINA 5 LIVORNO 5 CITTADELLA 4 BARI 4 BOLOGNA 4 FROSINONE 4 SPEZIA 4 AVELLINO 4 MODENA 4 BRESCIA 3 PRO VERCELLI 3 VARESE (-1) 3 PESCARA 2 CATANIA 1 VICENZA 1 CROTONE 1 VIRTUS ENTELLA 1
IN GENERALE PARTITE RETI G V N P F S 3 3 0 0 5 1 3 2 1 0 4 1 3 2 1 0 4 2 3 1 2 0 6 4 3 1 2 0 6 4 3 1 2 0 2 1 3 1 2 0 3 2 3 1 1 1 5 4 3 1 1 1 3 3 3 1 1 1 5 5 3 1 1 1 3 3 3 1 1 1 3 3 3 1 1 1 2 3 3 1 1 1 2 3 3 1 0 2 1 2 3 1 0 2 3 4 3 1 1 1 5 6 3 0 2 1 3 4 3 0 1 2 5 7 3 0 1 2 1 3 3 0 1 2 1 4 3 0 1 2 1 4
MI +1 +1 0 0 0 0 -1 -1 -1 -1 -2 -1 -2 -2 -2 -2 -2 -3 -3 -4 -4 -4
CASA PARTITE V N P 2 0 0 0 1 0 2 0 0 1 0 0 1 0 0 1 0 0 0 2 0 1 0 0 0 0 1 0 1 0 1 1 0 1 0 0 1 1 0 1 1 0 0 0 1 1 0 0 1 1 0 0 1 1 0 1 0 0 1 1 0 1 1 0 0 2
RETI F S 3 1 1 1 4 2 4 2 2 0 1 0 2 2 3 1 0 2 1 1 2 1 2 1 1 0 2 1 0 1 3 2 3 2 2 3 3 3 0 1 1 3 0 3
FUORI PARTITE V N P 1 0 0 2 0 0 0 1 0 0 2 0 0 2 0 0 2 0 1 0 0 0 1 1 1 1 0 1 0 1 0 0 1 0 1 1 0 0 1 0 0 1 1 0 1 0 0 2 0 0 1 0 1 0 0 0 2 0 0 1 0 0 1 0 1 0
RETI F S 2 0 3 0 0 0 2 2 4 4 1 1 1 0 2 3 3 1 4 4 1 2 1 2 1 3 0 2 1 1 0 2 2 4 1 1 2 4 1 2 0 1 1 1
PROSSIMi AVVERSARI:
per rallentare il tempo. PIANO GARA - La maturità del Carpi, in questo caso, è stata nella fiducia. E nel coraggio lucido di Castori, che ha finito con tre attaccanti più un’ala altissima d’appoggio. Non ha perso la pazienza, la speranza, e meno che mai i nervi. E’ cresciuto per gradi, ha rischiato poco, e affondato con logica. Sono sintomi da grande squadra. Manca ancora qualcosa per esserlo. Per esempio in avvio: tre volte su tre ha preso gol al primo tiro nello specchio. Può darsi che siano gli effetti collaterali della strategia di gara. Quando si vuole arrivare fortissimo, spesso ci si riduce a preoccuparsi troppo di spendere poco in partenza. Finendo così per disperdere concentrazione e trascurare qualche dettaglio. NOVITA’ - Ma intanto il motore è aumentato di cilindrata. Si sono aggiunti altri cavalli: Di Gaudio, Embalo, e Lasagna che può davvero diventare la scoperta della stagione. Sarà utilissimo nei finali per portare improvvisazione. E’ molto più completo di quanto si sia disposti a immaginare, e sa giocare nel sistema e anche a soggetto. Non ha paura, ma sì tanta gamba, e due piedi buonissimi. Arriverà presto anche Concas, la cui assenza sta pesando. Solo Pasciuti ha le sue stesse sintesi tattiche, ma è meno verticale. Nessun altro è profondo quanto lui. Quando Mbakogu va in licenza andare ad esplo-
Approcci diversi, medesime ambizioni
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nalogie e differenze tra i prossimi avversari del Carpi, impegnato nel giro di 72 ore in un doppio esame di competitività che ha la pretesa di darci molte indicazioni significative. In comune, Trapani e Spezia hanno soprattutto le ambizioni, giustificate da proprietà importantissime e valori tecnici sopra la media del campionato. Puntano ad insediarsi stabilmente nel gruppo delle migliori. Tatticamente sono simili per impostazione, opposte per interpretazione. Giocano due declinazioni differenti di 4-4-2. Il Trapani è molto corto e orizzontale, tratta il pallone rasoterra con un’automaticità che è di poche squadre a queste latitudini del gioco. Sviluppa la manovra dai terzini alle ali, conquista la profondità con scambi brevi e inserimenti rapidi. La forza è nella continuità del collettivo, e nella centralità del suo ideologo: mister Roberto Boscaglia, promosso col massimo dei voti al supercorso di Coverciano. Ha cominciato col turbo dopo aver avuto quel che chiedeva dal mercato: rinforzi veloci sugli esterni (Falco, Nadarevic, soprattutto la grande promessa Lombardi, classe ’95 dalla Lazio, già decisivo sabato contro il Cittadella); qualità in mezzo al campo, dove predilige usare quasi sempre due interni di manovra (Barillà, Scozzarella), quasi mai mediani puri. E poi il consolidamento del suo blocco di caporali, compreso il capocannoniere uscente Mancosu. Che nonostante le sirene dalla A (Parma, Cagliari) ha inchiostrato il rinnovo di contratto per confermarsi uomo-alfa di ogni schema. Lo Spezia invece è più lungo e verticale, si lascia sollevare direttamente dagli attaccanti per poi muovere palla al limite dell’area di rigore con fraseggi fitti. Come e più che in passato, l’approccio alla stagione è stato di rottura. Patron Volpi ha rivoluzionato tutto: quadri dirigenziali, rosa, tecnico. E implicitamente anche impronta e linguaggio. Liquidato Devis Mangia, adesso si parla slavo con Nenad Bjelica (debuttante in B dopo oltre 200 panchine nei massimi campionati austriaci) e le sue scommesse: Datkovic, Brezovec, Situm, Milos, Culina, giovani croati di temperamento e di qualità, arruolati per trasferire vitalità e ferocia ad un gruppo strapieno d’individualità delicatissime da amalgamare. Servirà altro tempo, al momento il progetto è indecifrabile. La partenza non è stata entusiasmante. Troppi dubbi nei ruoli-chiave. Tra i pali, convince poco l’argentino Chichizola, preferito a Nocchi (di cui conosciamo benissimo i limiti). Dietro manca un leader. Davanti c’è abbondanza, non ancora un reparto. In attesa di Giannetti, Catellani è il più adatto ad accoppiarsi con Ebagua. Ma Ardemagni, il più atteso degli ex, reclama spazio. Fin qui, ne ha ottenuto poco, e lo ha sfruttato decisamente male.
I PRECEDENTI Carpi-Trapani è garanzia di spettacolo. Il Picco porta fortuna
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arpi-Trapani è ormai una Classica all’insegna dello spettacolo e dell’equilibrio sopra gli squilibri. Grande intensità, scorpacciate di gol (9 complessivi) e spremute di emozioni nei due precedenti al Cabassi. Il bilancio è in perfetta parità: una vittoria per parte. Cinque mesi fa (5 aprile), i biancorossi conquistarono il 3-2 all’ultimo assalto, con lo strappo in volata di Memushaj. Fu la prima vittoria della gestione Pillon, un rilancio liberatorio che diede il la al gran finale di stagione. I siciliani invece s’imposero nell’Epifania del 2013, l’alba dell’anno in cui è cambiata la Storia di entrambe le società, promosse in B per la prima volta. Finì 1-3 e fu decisivo Mancosu, imprendibile in contropiede dopo il provvisorio pareggio di Arma. Il Picco di La Spezia è tradizionalmente buon alleato del Carpi che vi ha vinto 5 delle 12 sfide contro i padroni di casa (3 le sconfitte, 4 i pareggi). L’ultima, datata 7 settembre 2013, rievoca ricordi meravigliosi per quanto unici e irripetibili: i primi gol (Concas e Inglese) e il primo successo assoluto in cadetteria (2-0).
rare gli spazi larghi, l’area rimane vuota. CAOS PORTIERI - Infine, qualche riga sull’inaudito caso-Kelava. Anzitutto, il lato positivo: è servito per darci un’ulteriore misura di quanto il gruppo-spogliatoio sia consistente e traspa-
rente alle contaminazioni. Ci ha giocato sopra come se nulla fosse accaduto. Invece aveva subito un grave sopruso, che sarebbe costato carissimo se solo Gabriel fosse finito fuori per qualsivoglia motivo. La società ha reagito nell’unico modo in
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cui si può reagire di fronte all’insubordinazione di un dipendente. Non credo di aver bisogno di ricordarvi che l’abbandono ingiustificato del posto di lavoro sia materia legale. Penso invece siano esagerate certe critiche sul mercato di Giuntoli. Ha aspettato Sportiello fino alla fine. E ha avuto ragione di farlo visto che, ad oggi, secondo tutte le classifiche di rendimento, è il miglior portiere della Serie A. Non tutte le trattative vanno come si vorrebbe e non tutti i piani B riescono. Che fosse un rischio mettersi in casa due portieri dal curriculum
superiore al target della categoria, lo sapeva benissimo. Ma valeva la pena correrlo, visto che sono costati zero, e venivano da mesi di attività senza giocare una partita con l’arbitro. La concorrenza stimola la competitività, era un’opportunità per entrambi. Uno dei due non l’ha pensata così. Ed è scaduto sul piano professionale. Non c’è dubbio che reagendo come ha reagito sia passato dalla parte del torto. Dunque, prim’ancora che un errore di gestione, c’è stato un errore sulla valutazione della persona. Enrico Gualtieri
CALCIO - DILETTANTI SERIE D Correggese di rimonta
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l patron Claudio Lazzaretti ritrova il sorriso e un po’ di serenità, dopo le amarezze psicodrammatiche di un’estate infinita, trascorsa inseguendo invano il sacrosanto ripescaggio in Lega Pro, usurpato dalle sue stesse istituzioni, ai minimi storici in fatto di consistenza e credibilità. Sul campo, finalmente, il vento cambia. La Correggese riscatta la partenza shock col Porto Tolle (2-3) strappando di rimonta il primo successo stagionale a Formigine, in fondo a 90’ vibranti e rocamboleschi (3-2). Due volte in svantaggio, Bagatti indovina i correttivi e riprende la partita grazie ai migliori, Lari e Grandolfo (due gol in due gare), artefici del ribaltone decisivo nell’ultima mezzora di gioco. Dopo la trasferta di Scandicci, sostenuta nell’infrasettimanale di mercoledì, si torna in campo domenica al Borelli contro l’Imolese. E.G.
PROMOZIONE Solierese in panne
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n Promozione, la nuova Solierese di mister Campedelli non decolla: solo un punto nelle prime due gare allo Stefanini. Dopo il mezzo passo falso all’esordio con la Riese (1-1), i gialloblu (privi di Lusvardi, Lugli e bomber Di Costanzo) steccano nel primo big-match della stagione, che promuove dritta in quota La Pieve (1-2), una delle pretendenti dichiarate al titolo. Si sblocca Montanari, ma non basta. E.G.
PROVINCIALI Carpine e Fossolese ok
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catta il semaforo verde anche per i campionati Provinciali. In Seconda, comincia col freno tirato la Virtus di De Laurentis, bloccata a Villanova dal 4Ville (1-1, Bonissone). La sorpresa della domenica è il neo-promosso United che un pari di personalità al più quotato Medolla (2-2) sfiorando addirittura il colpaccio nonostante l’inferiorità numerica. A rete Troncone e Azalea. In Terza, inizia bene l’avventura della nuovissima joint-venture FossoleseSanMarino, autorevole candidata ad un campionato di vertice. Il primo gol è del solito Grandi: basta e avanza per avere ragione del Campogalliano (1-0). Strappa applausi convinti la Carpine, battendo nettamente la Saliceta (3-0) davanti agli occhi di un portafortuna d’eccezione: Davide Luppi. L’uomo-partita è proprio il suo amico del cuore Pietro Turchi (doppietta). Delude invece la Cortilese, inchiodata in casa dal S.Anna (2-2). Va peggio, infine, a Cabassi (stesa dal Gaggio: 1-2) e Limidi (travolto dalla new-entry Fortitudo Mo: 0-3). E.G.
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’Ushac, Associazione Sportiva Handicap Carpi organizza il 28° Meeting di Atletica Leggera -Trofeo Città di Carpi per disabili H.M., ossia disabili intellettivi e relazionali, che si svolgerà domenica 21 settembre, presso la Pista di Atletica di Carpi. La manifestazione è patrocinata dal Comune di Carpi ed è organizzata con la collaborazione del Csi. Questo appuntamento è sempre molto atteso da parte degli “atleti disabili”, perché in queste occasioni percepiscono e apprezzano tutta l’attenzione e l’affetto che viene loro rivolto. Saranno presenti atleti provenienti da: Mira (Venezia), Faenza, Prato, Verona, Rosignano (Livorno), Modena e Reggio Emilia. Con inizio alle 9, si svolgeranno gare di salto in lungo, vortex, 60 e 100 metri, staffetta 4x50. Alle 12 verranno effettuate le premiazioni, alla presenza delle autorità cittadine. La cittadinanza è invitata per incoraggiare e a applaudire tutti i partecipanti.
MotoCinghialata: un successo sotto tutti i punti di vista, confermato dalle parole e dai sorrisi dei partecipanti
Cinghiali in pista
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onostante si stata una settimana difficile dal punto di vista climatico e le temperature serali già autunnali, l’undicesima edizione della MotoCinghialata è stata un vero e proprio successo.
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Tanta gente a spasso tra le bancarelle presenti, a cena sotto la grande copertura o in fila al bar, in attesa di una birra, un panino o una piadina. Le motociclette sono ovviamente state le protagoniste indiscusse con
le super-sportive accanto a quelle da enduro e alle luccicanti custom. Per quasi tutta la giornata di sabato scorso, lo Sport MotoClub Uisp di Carpi ha portato i partecipanti a divertirsi tra le curve e i tornanti del no-
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stro Appennino. Varie special di preparatori locali e alcune moto da pista hanno fatto bella mostra di sé sotto i gazebo nell’area del raduno, mentre i giochi hanno fatto divertire i partecipanti e alcuni di loro hanno cenato e bevuto gratuitamente, grazie ai numerosi premi. E poi la musica, con i due deejay durante il pomeriggio e le prime ore della sera e il concerto dei fenomenali The Lamps. Un tocco di malizia e di classe con il burlesque di Eva Morceau ha concluso la serata di sabato. La domenica, tradizionale giro di gruppo lungo le strade di pianura e pranzo finale per gli ultimi saluti. Un successo sotto tutti i punti di vista, confermato dalle parole e dai sorrisi dei partecipanti!
’ cominciata la nuova stagione sportiva 2014-15 del Rugby Carpi. A San Marino domenica 15 settembre si è svolto l’Open day. Numerose famiglie hanno accompagnato i loro figli (e figlie!) alle prove gratuite organizzate dallo staff degli allenatori. Un pomeriggio di gioco, conoscenza di nuovi amici e divertimento con la palla ovale. L’open day è il ponte tra l’estate e l’inizio della stagione: ricchissima di novità e assai ambiziosa. E’ arrivata l’iscrizione al Campionato di C2, il nuovo logo, le nuove divise per la prima squadra ed è arrivata un’ondata, sempre pronta ad allargarsi, di nuovi piccoli ruggers al campo di San Marino. In questi giorni i ragazzi di coach Bolognesi sono agli sgoccioli della preparazione (sabato 20 ultima amichevole a Guastalla) e il weekend del 4 e 5 ottobre finalmente tutti in campo, dove si farà sul serio. Non vediamo l’ora.
Rugby Carpi - Parte la nuova stagione per bambini e prima squadra
omenica 14 settembre si è svolta, presso il Mollificio BPS Colorificio Astrale di Brescia, la gara nazionale G.P. Elastomers Union. 123 le coppie di categoria A1 - A che si sono affrontate. A strappare una straordinaria vittoria i due campioni del mondo in forze alla MP Filtri Rinascita di Budrione, Paolo Luraghi e Luca Viscusi (punteggio della finale 12-7). Classifica finale: 1° Paolo Luraghi -Viscusi (MP
Bocce - Fib Raffa
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Tutti in campo!
Vittoria nel segno della Rinascita
Luraghi e Viscusi
Domenica 21 settembre, presso la Pista di Atletica si terrà il 28° Meeting di Atletica Leggera
Torna il Trofeo Città di Carpi per disabili
Filtri Rinascita,); 2° Sabattoli - Signorini (Mollificio BPS Colorificio Astrale, Brescia); 3° Molinari - Bertoli (Castelcovati, Brescia); 4° Benedetti - Saleri (Brescia Bocce, Brescia); 5° Ricci - Mussini (Brescia Bocce, Brescia); 6° Ceresoli - Bramati (Alto Verbano, Varese); 7° Losi - Droghetti (Sammartinese, Reggio Emilia); 8° De Carli - Bosio (Castelcovati, Brescia).
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opo un anno di lavori, lo scorso 13 settembre, a Carpi, la palestra La Patria 1879, ha mostrato il suo vestito più bello. Dopo aver acquistato una porzione di oltre mille metri quadri della Polisportiva Dorando Pietri, la società sportiva vi ha ora trasferito le attività agonistiche, dalla ginnastica ritmica a quella artistica, dalla boxe alle arti marziali, dall’autodifesa alla scherma, dal cheerleading all’acrobatica. E, ancora, corsi quali pole dance, danze latino americane, danze moderne e yoga. La nuova ala, dedicata alla giovane promessa della ginnastica Andrea Depietri, prematuramente scomparso, è stata inaugurata sabato scorso, in un clima di festa e alla presenza di numerosi e prestigiosi ospiti, come la ginnasta Marta Bagnacani e l’oro olimpico Igor Cassina. Durante la giornata si sono susseguite le esibizioni di alcuni degli atleti di hip hop, cheerleading, ginnastica artistica e ritmica e danza moderna della Patria e i numerosi intervenuti hanno avuto la possibilità di cimentarsi in alcune prove gratuite di autodifesa, raggaetton e disco dance. Dopo le parole del sindaco Alberto Bellelli, della presidente della Patria Cristina Luppi e della mamma di Andrea, Rossella Benetti, si è proceduto col tradizionale taglio del nastro il quale ha dato ufficialmente il via
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La nuova ala DELLA PATRIA dedicata ad Andrea Depietri, è stata inaugurata sabato scorso alla presenza di prestigiosi ospiti, come la ginnasta Marta Bagnacani e l’oro olimpico Igor Cassina
Patria in festa
Da sinistra Benetti, Bellelli e Luppi
Igor Cassina
alla festa: dopo un ricco buffet, l’intrattenimento e l’animazione di Max Po, una sfilata di moda - curata
da Estetista Alexia, con gli abiti Gaudì e accessori Le Gufette - ha concluso in bellezza la giornata.
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