Settimanale di
28 settembre 2012
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti ANNO XIII N. 34
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cento giorni senza un tetto claudio bonetti e la sua famiglia , di rovereto, costretti a dormire in furgone dal 29 maggio, hanno ricevuto in dono dal comune veneto di arzignano un modulo abitativo per far fronte all’inverno.
goldoni: i lavoratori non si rassegnano
aimag occupa l’ostello fino a data da destinarsi Adriana Borghi e Roberto Papotti
consegnati 10mila euro alla pediatria di carpi
Claudio Bonetti
il novese paolo roversi protagonista su canale 5
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Libri
da non perdere!
La vera storia del pirata Long John Silver Di Bjorn Larsson
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Quindici uomini sulla cassa del morto, yo-ho-ho! E una bottiglia di rum! Il vino e il diavolo hanno fatto il resto, yo-ho-ho! E una bottiglia di rum!”. A molti tra i lettori che abbiano superato i 20 anni d’età – oggi, le avventure sognate dai ragazzi cresciuti in piena epoca del web sono probabilmente altre – queste parole risulteranno assai familiari: sono quelle della canzone intonata dai pirati che, insieme al giovane Jim Hawkins e ai suoi compagni, si avventurano alla ricerca dell’isola in cui è nascosto il bottino del famigerato pirata Flint, accumulato in anni di scorrerie. Questa cantilena ha, per quanti abbiano avuto la fortuna di leggere L’isola del tesoro - il romanzo scritto a fine Ottocento da Robert Louis Stevenson e divenuto il libro d’avventura per antonomasia il sapore della libertà, della spensieratezza e della curiosità dei pomeriggi giovanili, nel corso dei quali quasi ogni giornata porta con sé nuove scoperte ed emozioni. Inizialmente intitolato Il cuoco del mare ovvero l’isola del tesoro, il libro uscito per la prima volta a puntate su una rivista per ragazzi si concludeva proprio con la fuga in extremis del quartiermastro della goletta Hispaniola Long John Silver, in realtà il più celebre pirata della letteratura mondiale, imbarcatosi sulla nave, sotto mentite spoglie, appunto cine cuoco di bordo – da cui il titolo primigenio dell’opera. Quale sia la sorte del pirata senza una gamba e del suo inseparabile pappagallo, Stevenson non lo dice. Lasciando, da grande autore quale egli è, la porta spalancata alle supposizioni e alla fantasia di intere generazioni di lettori. Non poteva immaginare, il nostro, che a fugare ogni dubbio ci avrebbe pensato, circa un secolo dopo, lo svedese Bjorn Larsson. La vera storia del pirata Long John Silver (Iperborea, 492 pp.) altro non è, infatti, che il diario del famoso bucaniere il quale, in età avanzata – almeno per gli standard di un pirata - e ormai a riposo in Madagascar, ripercorre le vicende più salienti della sua vita, dalla nascita in una famiglia di umili origini, agli studi in Scozia, passando per il prematuro incontro con l’ingiustizia, i soprusi e l’arroganza dei potenti - incontro che lo porta a maturare l’assoluta consapevolezza di preferire le incognite e i pericoli di una vita vagabonda ma senza padrone alcuno allo scialbo ed insignificante trascinarsi di un’esistenza grigia ma sicura - fino al suo ‘esilio dorato’ lontano dalla civiltà. Oltre ad uno splendido romanzo d’avventura, che riesce nell’impresa quasi impossibile di non tradire la complessa figura del pirata soprannominato ‘Barbecue’ così come era stata tratteggiata dalla penna di Stevenson, delineando una storia credibile e arricchendo la psicologia di un personaggio sfaccettato ed enigmatico, il libro che ha conferito a Larsson un fedele pubblico di lettori anche in Italia è un apologo sul coraggio della ricerca della libertà, sulle scelte e le rinunce che il suo ottenimento comporta e, insieme, una meditazione sul significato della vita di un Silver che: “Un giorno, forse, qualcuno avrà bisogno di sapere che è davvero esistito e che, dopo tutto, era una specie di essere umano. In tal caso, non sarà vissuto invano, come tanti altri, che non sono serviti a nulla. Questo è il mio ultimo desiderio”. La confessione non tanto di un pirata, quanto di un uomo che ha scelto e cercato di essere libero, qualsiasi cosa questo significhi. Un appello al corsaro presente infondo ad ognuno di noi, forse sepolto dalla vita di ogni giorno, dalle rate dell’auto e dal cartellino da timbrare. Larsson, docente di Letteratura francese all’Università di Lund, filologo ed appassionato velista – oltre che talentuoso scrittore – sarà presente alla Festa del Racconto di Carpi domenica 30 settembre, alle ore 17, nel cortile della biblioteca Loria, per ragionare di mare, avventura e libertà.
Il graffio
La Iena
Decretato, dopo lunghe e penose consultazioni, il tormentone della nostra estate terremotata. Il leit motiv vincitore è: A giorni... Qualsiasi domanda facciate, la riposta è sempre questa, ovviamente seguita da un verbo al futuro che di prossimo non ha certo i contorni.
Tra le righe...
Soldi e politica
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uello del Lazio è senza dubbio la scandalo più grande ma per le spese fuori controllo sono finite nell’occhio del ciclone anche altre realtà. Non potendo vantare un passato così glorioso, non hanno potuto organizzare toga party, ma partiti e consiglieri di altre regioni, non essendo tenuti a giustificare le spese sostenute con scontrini e fatture, si sono lasciati prendere la mano da spese folli. Per peculato è partita un’indagine anche in Emilia Romagna. Riguarda Paolo Nanni, ex capogruppo Idv in Regione per la gestione di circa 450mila euro amministrati in cinque anni (20052010). Soldi pubblici per l’attività politica dell’Idv: cene, trasferte, convegni finanziati, che non si sarebbero mai tenuti. L’esposto da cui è partita l’indagine solleva dubbi perfino su vacanze a Santa Margherita Ligure e sul ricevimento per il battesimo di una nipote di Nanni nel 2009. La politica corre ai ripari: il Governo prepara la riforma, Vasco Errani in qualità di presidente della Conferenza delle Regioni incontra i suoi colleghi governatori per presentare il ‘modello Emilia’ che ha messo a punto con Matteo Richetti, presidente dell’Assemblea regionale. Al di là delle dichiarazioni di principio, delle proposte di riforma e dei progetti di risanamento, coi tempi che corrono la cura dimagrante toccherà prima o poi anche alla politica perché in Italia non ci sono più soldi, per nessuno. E, per la prima volta, questo ci conforta.
S. G.
Frase della settimana...
“ Non c’è un euro, ma tutto va bene, ce la faremo perchè siamo una grande comunità coesa, e mentre continuiamo a sventolare la cartolina dei carpigiani “brava gente”intanto, il Governo decide come spendere i soldi altrimenti”. Dichiarazione di Lorenzo Paluan consigliere comunale di Carpi 5 Stelle e Prc.
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
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sisma e ricostruzione
Claudio Bonetti e la sua famiglia di Rovereto, costretti a dormire in furgone dal 29 maggio, hanno ricevuto in dono dal Comune di Arzignano - Vicenza - un modulo abitativo per far fronte all’inverno
Cento giorni senza un tetto I
l 29 maggio 2012 ha lasciato un solco profondo in ciascuno di noi. Ma molti sono gli amici, i parenti, i concittadini a cui alla paura si è sommato il dramma di aver perso la propria casa. Quella casa faticosamente sudata, frutto del sacrificio di una vita... tra loro c’è anche la famiglia di Claudio Bonetti che, insieme alla moglie Luciana D’Alessandro e ai due figli Wilson e Perla, dopo quel giorno maledetto, in casa non sono più potuti rientrare. Volto noto a Carpi, per la sua attività commerciale in via Remesina, il 55enne Claudio vive a Rovereto, in via Euro Lugli. “La situazione al momento - ci spiega - è molto difficile. Il nostro negozio Idea Pesca a Novi di Modena è inagibile dopo le scosse di maggio, mentre quello carpigiano ha risentito notevolmente sia della crisi economica che dell’introduzione del senso unico in via Remesina”. E a una situazione lavorativa precaria si aggiunge anche il disagio di non aver più un tetto sopra la testa: “la nostra casa ha subito numero-
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a palazzina di proprietà del Comune di Carpi in cui aveva sede Aimag è stata resa inagibile dal sisma del 29 maggio e, ad oggi, gli uffici della multiutility hanno trovato una nuova casa: i locali dell’ostello. La sistemazione provvisoria rischia però di protrarsi a lungo poiché l’Ente Pubblico non ha ancora provveduto al ripristino della struttura di via Alghisi. “Non esiste un progetto esecutivo per il recupero della sede carpigiana - spiega il presidente di Aimag, Mirco Arletti - e quindi è difficile prevedere quando saremo in grado di lasciare i locali dell’ostello che ci sono stati messi a disposizione”. La proposta avanzata dal Comune sarebbe quella di far pagare ad Aimag i lavori necessari per rimediare alle lesioni del sisma e scalarne
Asola, Gentilin, Bonetti, Bruttomesso e tre volontari veneti che hanno installato il modulo
si danni a tramezze e muri divisori ma, fortunatamente la struttura portante è ancora in piedi. Purtroppo, essendo attaccata a un’altra abitazione fortemente lesionata, il Comune ne ha dichiarato l’inagibilità indotta”. La porzione di caseggiato confinante con quella della famiglia Bonetti infatti, a causa di alcuni crolli, necessita di un intervento urgente di rimessa in sicurezza ma, al momento, i “proprietari stanno ancora valutando come muoversi, cercando di raccapezzarsi tra una buro-
crazia lentissima e ordinanze regionali che non escono”. E mentre i giorni passano, anche la rabbia scema lentamente: “non posso mica prendermela col Comune - continua Claudio - o col sindaco. Anche lei (ndr Luisa Turci, sindaco di Novi) ha le mani legate. Il problema qui è che non arrivano i soldi. Noi abbiamo fatto richiesta del Contributo di Autonoma Sistemazione ma purtroppo non si è visto ancora un centesimo”. E, al danno, teme Bonetti, probabilmente si sommerà anche
la beffa, poiché nonostante vi sia un documento che attesta l’inagibilità dello stabile in cui vive, sul “sito del Comune di Novi la mia casa risulta ancora agibile e questo creerà sicuramente dei problemi relativamente al nostro diritto di godere del Cas”. Claudio è uno dei tanti emiliani che ha deciso di non andare a vivere in tenda o in albergo ma di restare vicino alla propria casa, prendendosi cura dei suoi gatti e dei suoi cani, gestendo l’emergenza autonomamente, in attesa che la situazioni si
sblocchi e si possano avviare i cantieri di recupero anche sulle inagibilità più gravi. E nel frattempo? “Io e mia moglie - continua - abbiamo dormito per oltre 100 giorni in furgone, parcheggiato vicino al negozio di Carpi per poter usufruire dei servizi, mentre mio figlio si è trasferito a casa della fidanzata e mia figlia a casa di amiche a Sant’Antonio in Mercadello. Sono mesi che la mia famiglia si riunisce solo alla domenica ed è dura”. Ora però le cose cambieranno. Sabato 22 settembre infatti in via Lugli a Rovereto è stato consegnato un modulo abitativo comprensivo di due camere e un bagno, dotato di impianto di riscaldamento per far fronte all’imminente inverno. “Il proprietario del negozio di via Remesina, il signor Enzo Provasi, ha parlato della nostra situazione a Roberto Papotti, macellaio di Fossoli, che si è immediatamente attivato per darci una mano contattando alcuni amici di Arzignano, in provincia di Vicenza”. Amici che hanno fatto il loro piccolo miracolo, installando nel giardino di Claudio una nuo-
va “casa” in comodato d’uso gratuito fino a quando sarà necessario. “Non abbiamo voluto fare una donazione - ci raccontano il sindaco di Arzignano, Giorgio Gentilin, l’assessore allo sport Michele Bruttomesso e Stefano Asola, presidente dell’Associazione Tris Car club, nonché consigliere della Fondazione Città della Speranza, punto di riferimento importante per la ricerca pediatrica con particolare attenzione all’oncoematologia infantile in tutta Europa - poiché quando il modulo abitativo non servirà più alla famiglia Bonetti vorremmo metterlo nuovamente a disposizione per rispondere ai bisogni di altri. Papotti è un amico, sappiamo in quali mani abbiamo consegnato questo modulo e siamo felici di poter fare la nostra parte. La solidarietà non deve avere confini. Nè frontiere. Ognuno di noi può fare qualcosa: piccoli gesti, ma capaci di fare la differenza per qualcuno”. E grazie all’aiuto degli amici veneti, ora la famiglia Bonetti potrà finalmente riunirsi sotto lo stesso tetto. Jessica Bianchi
La sistemazione provvisoria di Aimag all’interno dell’ostello rischia di protrarsi a lungo poiché il Comune di Carpi non ha ancora provveduto al ripristino della struttura (di sua proprietà) di via Alghisi, per la quale non esiste nemmeno un progetto esecutivo di recupero
Non chiamatelo Ostello... Ostello
poi l’importo dal canone di locazione. Senza progetto però, le cose si complicano... e mentre a Mirandola, la sede - di proprietà del gruppo - a fine ottobre sarà nuovamente operativa e
adeguata sismicamente, nella nostra città il povero ostello continuerà a non ottemperare alla funzione per cui è stato costruito con fior di quattrini. Evidentemente nato sotto una cattiva stella,
l’edificio è destinato a languire ancora poichè, come ha sottolineato anche l’assessore Simone Morelli, “Aimag svolge un servizio fondamentale per la cittadinanza e, dal momento che
il Comune è un azionista, ci pareva giusto offrirgli una struttura per garantire la rapida ripresa delle sue funzioni e delle attività di front office”. Quindi, nonostante alcune associazioni abbiano manifestato il proprio interesse per gestire la struttura, rispondendo al bando indetto dall’Amministrazione, (impossibile conoscerne i nomi poiché, come aggiunge Morelli, “si sta espletando l’iter burocratico relativo all’apertura e alla convalida delle domande pervenute. Iter che ha subito ritardi a causa dell’impegno della macchina comunale nell’emergenza terremoto”) l’ostello
resta occupato sino a data da destinarsi. Dalla sua nascita, l’ostello ha avuto un’infanzia a dir poco travagliata, sempre al centro di diatribe e contestazioni. Qualcuno con la crisi che mordeva gridava allo scandalo, (“cosa se ne fa Carpi di un ostello? Sono altre le priorità”) altri auspicavano potesse diventare un centro di accoglienza per famiglie in difficoltà. Oggi, dopo il sisma, ci si augurava che l’edificio, seppur piccolo, potesse diventare dimora di alcuni sfollati. E invece no. Tra i due litiganti, ha vinto Aimag: chi l’avrebbe mai detto... Jessica Bianchi
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alle parole ai fatti: i macellai dell’associazione nazionale Butchers for Children, capitanati nella nostra città da Roberto Papotti, hanno raggiunto un traguardo importante. Il primo di molti altri, perché l’impegno di questa armata di macellai non ha alcuna intenzione di arrestarsi. Non dopo quanto accaduto al nostro territorio martoriato dal sisma. Giovedì 20 settembre, Roberto, insieme alla figlia Chiara, ha consegnato un assegno del valore di 10mila euro alla dottoressa Adriana Borghi, primario del Reparto di Pediatria dell’ospedale Ramazzini di Carpi. Quest’estate, a Fossoli, la Macelleria Papotti aveva lanciato un’iniziativa, ribattezzata Insieme per Ricostruire, per acquistare un macchinario destinato a migliorare la respirazione dei piccoli pazienti del reparto carpigiano di Pediatria danneggiato dagli eventi sismici. Raccolta arrivata a quota 10mila euro. “Noi però non ci accontentiamo - continua Roberto - perché la strada da fare per tornare alla normalità è ancora lunga e il nostro impegno non finirà qui. Grazie all’aiuto di numerosi colleghi sparsi per l’Italia e la vendita dei grembiuli ancora in corso nel nostro punto vendita di Fossoli continueremo a raccogliere fondi per sostenere nuovi progetti. A
Giovedì 20 settembre, Roberto Papotti, rappresentante dell’associazione nazionale Butchers for Children, insieme alla figlia Chiara, ha consegnato un assegno del valore di 10mila euro alla dottoressa Adriana Borghi, primario del Reparto di Pediatria dell’ospedale Ramazzini di Carpi
“Il nostro impegno per i più piccoli continuerà”
metà ottobre, ad esempio, su sollecitazione delle insegnanti, conse-
Islam e dintorni... Di Francesca Zanni Laureata in Storia, Culture e Civiltà Orientali, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna
Siria: cronaca di una guerra civile
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’ da più di un anno che in Siria ha luogo una sanguinosa e terribile guerra civile, risultato della repressione delle manifestazioni della primavera 2011, la famosa primavera araba. Questo importante movimento che ha fatto cadere grazie alle manifestazioni popolari i regimi dittatoriali di Tunisia, Egitto e Libia non è mancato nemmeno in Siria, dove però le repressioni del governo di Bashar al-Assad non paiono volersi fermare. Il giovane quanto spietato presidente della Siria è da mesi protagonista assoluto delle notizie di giornali e telegiornali a causa della sua dura repressione alle manifestazioni popolari. In virtù di una legge del 1963 che vieta le manifestazioni di piazza nel Paese, la violenza delle repressione verso i manifestanti è stata tale da aver trasformato gli scontri in una vera e propria guerra civile. Gli oltre 20mila morti e i feriti che si sono accumulati in questi mesi di repressione, erano come negli altri Paesi della primavera araba, scesi in piazza per ribellarsi alla difficile situazione politica ed economica in cui versava – e versa - il Paese. Le già precedenti difficoltà economiche, sommate a una mancanza di rappresentazione politica adeguata e all’assenza di democrazia, sono tra le cause fondamentali di questa rivolta, che sembra non concludersi mai. Alla fine di luglio, oltre 200mila profughi hanno lasciato la città di Aleppo e l’Onu ha dichiarato l’emergenza umanitaria per il Paese. La Francia di Hollande, dal 1° agosto presidente del consiglio di sicurezza dell’Onu, richiede l’immediato intervento affinché le violenze contro i civili cessino al più presto. PER APPROFONDIRE www.agi.it/in-primo-piano/notizie/201207301318-ipp-rt10112-siria_prosegue_assedio_di_aleppo_onu_e_emergenza_umanitaria /www.corriere.it/esteri/12_luglio_28/siria-ultima-battaglia-aleppo_7709a1b2d87e-11e1-8473-092e303a3cd5.shtml
foto della settimana... Il 19 settembre Vincenzo Spadafino, titolare del Caffè Teatro, Gianluciano Garagnani, direttore commerciale Italia Ducati e Moreno Cerchiari, della Concessionaria Ducati di Carpi hanno dato vita a una cena del tutto speciale per contribuire a rianimare il centro storico colpito dal sisma. Ducati ha messo a disposizione le ambite moto di Valentino e una bella esposizione di motociclette da strada. Ad allietare la serata Alle Cavriani.
gneremo alla Scuola Gasparotto di Fossoli materiale didattico per un
valore di mille euro”. La donazione fatta al Ramazzini servirà per
acquistare “un macchinario - spiega la Borghi - per trattare l’insufficienza respiratoria acuta dei lattantini (ovvero i piccoli al di sotto dei 6 mesi). Questa attrezzatura eroga ossigeno ad alto flusso riscaldato e umidificato, un prezioso supporto ventilatorio per i nostri pazienti. Purtroppo tutte le macchine mediche hanno costi elevatissimi e in questo momento di pesanti tagli alla sanità donazioni come questa sono a dir poco fondamentali”. Il Reparto di Pediatria riattivato il 27 agosto, dopo lo stop forzato dettato dalle violente scosse telluriche del 29 maggio, continua il primario, “ora è più bello e più sicuro di prima. La riapertura è stata estremamente emozionante per tutti noi”. Un reparto che vanta numeri a dir poco impressionanti: sono circa 1.000 i piccoli ricoverati ogni anno, 10mila gli accessi annuali al pronto soccorso pediatrico e 1.500 i neonati assistiti. Jessica Bianchi
Sabato 13 ottobre, l’associazione Gli Amici del Cuore donerà 25mila euro che saranno utilizzati per ripristinare le strutture cardiologiche lesionate dal sisma
Cuore protagonista
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os’è un soffio cardiaco? Perchè ho il cardiopalmo? Ho un dolore al petto... Com’è possibile morire così... improvvisamente? A queste e molte altre domande è stata data risposta, lo scorso 26 settembre al Cinema Teatro Eden di Carpi. Lo spettacolo del cuore, nato un anno fa da un’idea del dottor Davide Terranova, medico, specialista in Cardiologia, è stato realizzato dal regista emergente Giulio Businarolo che, col coordinamento tecnico di Daniele Ferrari, ha diretto uno staff di circa 30 persone. “Coniugare medicina e spettacolo è stata una sfida complessa - spiega Businarolo - ma il risultato è straordinario ed efficace”. Lo spettacolo consisteva nella proiezione sul grande schermo cinematografico di video animazioni HD spettacolari dell’apparato cardiovascolare, descritti dal conduttore-autore Terranova. Accanto alle proiezioni abbiamo assistito a delle rappresentazioni teatrali con degli attori in scena che hanno ripercorso gli eventi che hanno caratterizzato la comprensione del funzionamento del cuore, dalla scoperta dello stetoscopio a oggi. “Abbiamo cercato però di raccontare il cuore non solo dal punto di vista medico-scientifico - continua il regista - bensì il suo ruolo nell’arte, nella cultura, nella musica...”. Naturalmente, accanto alle nozioni più curiose legate alla funzione cardiaca, non sono mancati i messaggi sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari. Uno show nuovo ma, soprattutto, importante: basti pensare che ogni anno in Italia circa 200mila persone vengono colpite da infarto del miocardio. Quasi 550 ogni giorno. 1 persona ogni 6 minuti. Le malattie cardiovascolari infatti sono responsabili del 40% di tutte le morti facendo balzare questo genere di patologie al primo posto tra le cause di decesso in Italia.
Da sinistra Stefano Cappelli, Gianni Ronchetti e Gianni Spinella
E a Carpi? Al Ramazzini, ogni anno, ben 800/900 persone vengono ricoverate nel Reparto di Cardiologia mentre ammontano a un centinaio circa, i pazienti che, annualmente, subiscono interventi in regime di Day Hospital. “La prevenzione è fondamentale - ha spiegato il primario del Reparto di Cardiologia di Carpi, Stefano Cappelli - per cercare di ridurre l’insorgenza di queste patologie. La prevenzione infatti è il miglior passepartout per aprire le porte a una vita più sana e lunga; l’unico strumento efficace per ridurre i fattori di rischio. Lo spettacolo del cuore con la sua formula innovativa e accattivante ci ha permesso di raccontare l’importanza dell’apparato cardiovascolare a tutti, giovani compresi”. La Cardiologia di Carpi, insieme alle associazioni Gli Amici del Cuore e Alice sono più volte scese tra i banchi di scuola, poiché sono proprio i ragazzi “che, adottando corretti stili di vita (sana alimentazione, regolare attività fisica e una vita senza fumo) possono cambiare rotta, favorendo il cambiamento all’interno delle proprie famiglie e, nel lungo periodo, facendo abbassare l’incidenza delle patologie cardiovascolari”, ha aggiunto il direttore del Distretto Sanitario di Carpi, Claudio Vagnini. Il cuore tornerà protagonista durante la Giornata mondiale per
il cuore che sarà celebrata a Carpi sabato 13 ottobre. “In quell’occasione - ha spiegato Gianni Spinella, presidente provinciale de Gli Amici del Cuore - la nostra associazione donerà formalmente al direttore generale dell’Azienda Usl di Modena, Mariella Martini, 25mila euro che dovranno servire per ripristinare le strutture cardiologiche lesionate dal sisma di maggio”. Un impegno quello de Gli Amici del Cuore che non si arresta mai, come ha ribadito anche l’assessore alle Politiche Sociali, Alberto Bellelli: “accanto alla prevenzione non dimentichiamo che l’associazione ha contribuito a creare una vera e propria rete salvavita in tutta la città, contribuendo a dotare di defibrillatori i Circoli Guerzoni, Giliberti e Gorizia e a formare le persone sull’utilizzo di tali preziosi presidi. Ne saranno posti altri presso Palazzo Scacchetti, Teatro Comunale (quando sarà ripristinato), Biblioteca e Piscina Comunale”.
Ospedale di Carpi:
“Dal 1° ottobre il servizio di vigilanza fornito dalle guardie giurate sarà ripristinato 24 ore su 24”.
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rocedono celermente i lavori per montare i moduli destinati a ospitare gli alunni delle Scuole Sacro Cuore, Focherini, Fanti e Succursale delle Pio. “Dovranno essere consegnati - ribadisce l’assessore comunale all’Istruzione Maria Cleofe Filippi - entro il 15 ottobre quelli delle Focherini e quelli della Succursale delle Pio siti nell’area di viale Peruzzi, mentre quelli della Primaria Fanti siti in via Berengario hanno come termine di consegna il 20 ottobre. E’ la medesima ditta che si occupa del montaggio e sta lavorando alacremente per rispettare i termini di consegna. La strategia di montare le aule in magazzino e posizionarle già pronte serve proprio per evitare fermi causati da eventuali e avverse condizioni meteo”. Larghi 46mq, dotati di condizionamento e riscaldamento, i manufatti sono a disposizione della nostra città fino a giugno
Procedono i lavori per montare i moduli destinati a ospitare gli alunni delle scuole Sacro Cuore, Focherini, Fanti e Succursale delle Pio
Ecce container
2013. “Nonostante sia prevista per questa emergenza una deroga del Ministero sugli spazi, posso affermare che le progettazioni a me
sottoposte rispettano lo standard di 21,8 metri per alunno, il numero di bagni previsto compreso quello per le persone disabili e,
quando richiesta, la presenza del refettorio”. In foto i moduli provvisori che ospiteranno gli alunni delle Scuole Focherini
I lettori ci scrivono
“I lavori fatti alle scuole non mi convincono”
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uongiorno, mia figlia frequenta il secondo anno della Scuola d’infanzia Le Chiocciole a Carpi. Dal 29 maggio ha rimesso piede nel “suo” asilo il 10 settembre scorso. In questi mesi sappiamo bene cosa è successo, anche e soprattutto perchè abbiamo vissuto in prima persona molti disagi e difficoltà legati alle conseguenze dei terremoti che ci hanno colpito. Tutti sono stati coinvolti, anzi, travolti da questa catastrofe che ha cambiato la vita di interi territori, compromettendo seriamente il tessuto sociale delle popolazioni interessate. Le conseguenze, lo sappiamo, sono enormi e riportare la normalità è una fatica
quotidiana che si affronta con dignità e coraggio. Ognuno nel proprio piccolo fa quello che può, per dare spazio alla speranza e cercare di ricostruire un clima di fiducia nel futuro. Soprattutto per chi, come me, ha la fortuna e la responsabilità di essere genitore, è doveroso pensare e provvedere al futuro delle nuove generazioni. Un modo concreto per farlo è anche quello di interessarsi a quanto succede in ambito scolastico. E, naturalmente, è a questo proposito che ho qualcosa da dire. Come genitore non mi è affatto piaciuto riportare a scuola mia figlia così, come se nulla fosse accaduto: non bastano una comunicazione sul sito o una lettera accom-
pagnatoria delle rette per il nuovo anno scolastico! Non è così che meritano di essere considerati i bambini e le loro famiglie! Comprendo che siano tante le cose a cui pensare, ma la sicurezza dei bambini viene prima di tutto e non la si demanda a una semplice comunicazione! Soprattutto se nell’asilo sono ancora in corso dei lavori e non si sa neanche di che cosa si tratti! In questi giorni, accompagnando mia figlia, ho incontrato nel cortile dell’asilo dei muratori intenti a montare impalcature e a lavorare sui muri esterni della struttura. Parlando con il personale in servizio e con altri genitori sono venuta a sapere che sono in corso adesso le valutazioni sul
tetto dell’edificio e che sono state trovate delle crepe nei locali sotto le aule! Allora mi chiedo: è sicuro l’asilo dove va mia figlia insieme ad altri 150 bambini da 0 a 5 anni? E’ normale che ci sia un cantiere dentro a un asilo regolarmente frequentato? Lo consentono le normative (oltre che il comune buon senso) sulla salute e la sicurezza? Perchè il Comune (sempre preciso nel comunicare i doveri ai propri cittadini e puntuale nell’applicare i regolamenti...) non ha tempestivamente e dettagliatamente informato le famiglie sulla situazione? Saranno state fatte le verifiche del caso? Mi auguro fortemente (e voglio essere certa) che siano state eseguite, ma il dubbio nasce ed è incalzante, perchè supportato da com-
portamenti poco trasparenti che inducono il sospetto. Mi aspettavo una convocazione a un incontro prima dell’inizio dell’anno scolastico dove le famiglie avrebbero ricevuto notizie sulla situazione e dove ognuno avrebbe potuto contribuire con esperienze e/o suggerimenti, dato che mai come in questo momento ci è data l’occasione di metterci tutti in gioco per ricostruire sia i luoghi che le relazioni sociali (e non dovrebbe importare molto se le cose partono dall’alto o dal basso). Invece mi trovo a portare mia figlia in un luogo che forse non è sicuro, sperando che la terra non tremi più, perchè non so più nulla sulla sua solidità. Questa è una mancanza che ritengo molto grave, perchè completamente irrispettosa delle
famiglie, dei bambini e anche dei sentimenti che, avremmo dovuto re-imparare, sono alla base di ogni relazione, anche sociale, come stima, rispetto, fiducia, accoglienza... Ritengo che, ancora una volta, con il suo comportamento distante e distaccato l’Amministrazione Comunale abbia dimostrato un grande disinteresse per le persone, convocate a esprimersi sempre e solo con una scheda elettorale e poi basta, e per i bambini (anche se si fregia del “titolo” di città amica dei piccoli) perchè non è così che, dopo un terremoto, si riporta un clima di serenità e di normalità negli occhi e negli animi dei bimbi: si torna all’asilo, ma... con i muratori che aggiustano le crepe. Silvia Marani
Francesco Scaringella rassicura i genitori e rilancia: incontriamoci il 3 ottobre alle 18,30 all’Orso Biondo
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.a. signora Marani, l’edificio del nido Orso Biondo / Chiocciole, a seguito del sisma, delle numerose verifiche effettuate, dei lavori completati nelle aule e nei locali del nido e della scuola e in base alle competenze e alle conoscenze in materia, è definito dai tecnici competenti del tutto sicuro, come anche comunicato ai genitori dei bambini nuovi iscritti nell’assemblea svoltasi presso la scuola di infanzia Berengario giovedì 30 agosto alle 18.15, alla presenza dell’ingegner Morini, responsabile Lavori Pubblici del Comune di Carpi (che ha esplicitato gli interventi già effettuati e quelli allora da effettuare nel plesso). I lavori di miglioramento e manutenzione attualmente in atto al Centro di Documentazione Educativa e nel sottotetto, resi possibili anche grazie al finanziamento della Regione Emilia Romagna, non pregiudicano la sicurezza dei bambini e
degli adulti, l’organizzazione del servizio, sono temporanei e sono rispettosi delle norme vigenti. E’ evidente dalla sua lettera l’assoluto non riconoscimento dell’impegno recente e passato dell’Amministrazione, nonostante: l’attivazione di 37 cantieri (8 dei quali già conclusi e la quasi totalità in via di completamento entro il 15 ottobre) su 67 edifici del patrimonio educativo e scolastico dell’Unione Terre d’Argine; le informazioni con più strumenti (tra cui Internet e la comunicazione inviata a casa di tutte le famiglie iscritte ai servizi); l’attenzione a erogare comunque più servizi possibili da fine maggio a oggi grazie all’impegno di tutto il personale dell’Amministrazione sul territorio dell’Unione; ne prendo atto pur avendo diversa opinione. Ma ritengo certamente del tutto falso, ingiusto e ingiustificato affermare che l’Unione Terre d’Argine e il Comune, disinteressati e
distaccati, facciano entrare bambini e ragazzi in condizione di rischio, precarietà e mancata sicurezza in edifici non verificati e inadeguati! Certamente è stato impossibile, nei tempi dati e con le priorità esistenti, in relazione alle problematiche riscontrate, alle azioni fatte e da compiersi con i limiti di risorse e di personale, organizzare tempestivamente un incontro specifico con tutti gli oltre 10.000 utenti del servizio educativo e scolastico dell’Unione Terre d’Argine (ma le assicuro che di incontri ne sono stati fatti molti). Ad esempio le rispondo solo ora perchè, solo stamattina (24 settembre), è stato avviato l’anno scolastico nelle Scuole Primarie e Secondarie di Novi e Rovereto all’interno di tensostrutture e nei (pochi) edifici antisismici disponibili, in attesa della disponibilità degli edifici scolastici prefabbricati temporanei forniti dalla Regione Emilia Romagna. E questa è la priorità di
oggi e ho cercato di essere sul posto. Sulla base della richiesta pervenuta da alcuni genitori abbiamo comunque già organizzato per mercoledì 3 ottobre, alle 18.30, un incontro con il Comitato di gestione e i rappresentanti dei genitori di tutte le sezioni del Nido Orso Biondo e della scuola di infanzia Le Chiocciole, alla presenza oltre del sottoscritto (responsabile dei servizi educativi e scolastici ovvero dell’organizzazione di nidi e scuole di infanzia comunali, trasporti scolastici, mense, pulizie delle scuole, handicap a scuola, progetti educativi e didattici... ma non di tutto ciò che riguarda un plesso scolastico, dalla viabilità esterna al manutenzione ordinaria della struttura), dell’ingegner Morini (che per la seconda volta in poche settimane ha dato la disponibilità a illustrare i lavori in atto nel plesso di via Biondo), e l’ingegner Buccheri (responsabile della sicurezza dell’Unione Terre
d’Argine che ha già fatto diversi sopralluoghi nell’edificio incontrando tra l’altro il personale di nido e scuola di infanzia), oltre che delle pedagogiste Lorena Manicardi e Donatella Faccenda. In quella sede daremo ulteriori e più puntuali informazioni, tecniche e organizzative, anche alle questioni poste nella sua mail. Concludo con un passaggio personale, che avrei evitato volentieri come è successo negli altri cinque casi del recente passato. Nel corso degli ultimi 3 anni in cui i suoi figli sono stati accolti presso l’edificio di via Biondo, ha scritto diverse volte ai giornali lamentando l’inefficienza e l’incapacità dell’Amministrazione e dei suoi responsabili (mancanza di tende per l’esterno, inadeguatezza del comportamento dei vigili, multe subite da parte dei genitori che accompagnano il loro figli, chiarimenti e preoccupazioni per lavori di manutenzione ordinaria) credo ottenendo
sempre comunque ascolto e ritengo anche risposte (anche se non a mezzo stampa), anche da chi – come il sottoscritto – non ha direttamente competenza in materia, ma ha cercato di farsi carico di un disagio manifestato. Preferirei che le prossime osservazioni (se possibile puntuali e basate su fatti concreti) pervenissero direttamente al sottoscritto o al settore, senza l’utilizzo preventivo o contestuale della stampa locale. La collaborazione con le famiglie è ed è sempre stata una priorità improntata al confronto e al rispetto dei ruoli e delle competenze. Per questo la reciprocità e lo scambio di opinioni sui problemi, le criticità e le possibili soluzioni ci sembrano importanti, ma devono essere orientati alla corretezza e alla fiducia. Francesco Scaringella, Responsabile del Settore Politiche Educative e Scolastiche dell’Unione Terre d’Argine
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Nonostante la brillante chiusura d’esercizio di Aimag del 2011, quello che si prospetta è un futuro più complesso: “il terremoto segna uno spartiacque - spiega il presidente Mirco Arletti - che ci consegna un’azienda diversa e ci obbliga a rivedere completamente il nostro piano industriale”.
Aimag: il miglior bilancio di sempre (ma cosa riserva il futuro?) “
Questo è certamente il miglior bilancio della storia di Aimag”. Esordisce così il presidente della multiutility, Mirco Arletti. Il valore della produzione del Gruppo raggiunge il valore di 242 milioni con un incremento del 5% rispetto all’ esercizio precedente, mentre l’utile netto sfiora i 12 milioni, in diminuzione del 2% rispetto all’anno precedente, dovuto all’incremento del peso fiscale che grava sulle società del gruppo. “Tutti i dividendi sono stati distribuiti tra gli azionisti, non certo per un gesto di allegra finanza - continua il presidente - bensì su richiesta delle amministrazioni comunali per far fronte alle gravi difficoltà economiche in cui versavano, ancor prima che il terremoto le acuisse ulteriormente”. Una scelta del tutto eccezionale che, alla luce delle nuove difficoltà sorte in seguito al sisma, difficilmente potrà essere nuovamente praticata, per lo meno nel medio periodo. Nonostante la brillante chiusura d’esercizio del 2011, quello che si prospetta è un futuro certamente più complesso: “il terremoto segna uno spartiacque - prosegue Arletti - che ci consegna un’azienda diversa e ci obbliga a rivedere completamente il nostro piano industriale”. E se l’obiettivo primario resta la “difesa del gruppo e il mantenimento dei servizi erogati”, il presidente
L
a Scuola di Musica Maestro di Novi, sede della Società Filarmonica Novese era stata irrimediabilmente danneggiata dal sisma del maggio scorso e nessuno aveva più potuto mettervi piede. Ma da Novi arriva una buona notizia: la Filarmonica avrà presto una nuova scuola. I 240mila euro necessari alla realizzazione di un nuovo locale sono disponibili grazie alle iniziative lanciate dalle realtà del territorio: alla raccolta fondi promossa dal Comune di Novi e dalla Filarmonica si sono infatti aggiunti il progetto Teniamo Botta di Radio Bruno e la campagna di Cariparma Crédit Agricole che si è impegnata a raddoppiare le offerte dei sottoscrittori e che, grazie a questa iniziativa, ha potuto farsi carico di oltre la metà dell’importo. “Con la raccolta lanciata lo scorso maggio abbiamo ricevuto oltre 370mila euro che abbiamo raddoppiato e portato a 750mila – ha spiegato Franco Duc, direttore comunicazione di Cariparma Crédit Agricole - I progetti
Il quadro dirigenziale di Aimag. Al centro Mirco Arletti e Antonio Dondi
Ripresa della fatturazione
Scongiurata la crisi di liquidità
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causa della sospensione dei termini di pagamento delle bollette di acqua e gas (fino al 20 novembre), Aimag temeva un mancato introito di circa 57 milioni di euro, una crisi di liquidità che avrebbe potuto gettare il gruppo sul lastrico. Il pericolo pare essere stato scongiurato. Dalla ripresa della fatturazione ad agosto infatti, il gruppo “non ha ricevuto alcuna contestazione”, sottolinea il presidente Arletti e solo il 10% degli utenti a cui vengono bonificate le bollette sul conto corrente bancario hanno richiesto la sospensione. Esclusi dalla fatturazione gli inagibili e coloro che vivono o hanno attività all’interno delle zone rosse. Prima dell’inverno e della stangata del gas, Aimag procederà con “una valutazione puntuale delle situazioni dei nostri utenti per evitare approssimazioni di ogni sorta”, assicura il direttore Dondi. Ad alleviare la preoccupazione dell’azienda ci ha pensato anche l’Autority che ha previsto una compensazione del 40% (nel caso di Aimag) del mancato incasso relativo al consumo di gas. “Siamo in attesa di conoscere - conclude Dondi - se ci saranno ulteriori proroghe alla sospensione fissata a novembre e se sono previste forme di rateizzazione nel pagamento delle fatture (nel caso del terremoto dell’Aquila, fu di 24 mesi) per gli utenti”.
assicura che “Aimag vuole contribuire al riavvio dell’economia, continuando a investire nel nostro territorio per dare nuova linfa”.
Grande attenzione sarà comunque rivolta agli investimenti, (231 i milioni di euro di investimenti nel 2011) poiché, come spiega,
il direttore generale, Antonio Dondi, “Aimag presta una cura costante agli impianti e alla rete distributiva per dare continuità alle erogazioni e per mantenere alti standard qualitativi, nel pieno rispetto dell’ambiente. Basti pensare che produciamo molta più energia di quanta ne consumiamo”. Ma l’attenzione al territorio si esprime anche nella scelta dei propri fornitori: “il 42% di loro infatti, risiede nel bacino servito da Aimag”, aggiunge Dondi. Ma qual è il grado di soddisfazione dell’utenza? Per scoprirlo, a inizio 2012, Aimag ha attivato una collaborazione con l’Istituto Cattaneo di Bologna allo scopo di verificare su basi scientifiche quale contributo il gruppo fornisca. A partire da due temi come l’acqua e i rifiuti con cui i cittadini hanno a che fare
ogni giorno, si è voluto comprendere quanto l’azienda venga considerata un valore collettivo non solo di identità territoriale ma soprattutto come strumento affidabile di gestione dell’area in cui opera. Dalla ricerca affidata al professor Roberto Cartocci, docente di Metodologia della Scienza Politica presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna - svolta su un campione di 900 cittadini, residenti in 11 comuni - si evince che il 90% dei cittadini dà un giudizio ottimo sulla raccolta differenziata domiciliare, l’80% ha fiducia sull’acqua del rubinetto e il 50% la considera bevanda di qualità. Molto gradite anche le case dell’acqua, l’80% del campione le considera infatti un ottimo servizio. Jessica Bianchi
Una nuova Scuola di Musica per Novi grazie alla raccolta fondi promossa dal Comune e dalla Filarmonica a cui si sono aggiunti il progetto Teniamo Botta di Radio Bruno e la campagna di Cariparma Crédit Agricole
Che musica maestro! La scuola lesionata dal sisma
Il Coro delle Mondine
a cui devolvere il ricavato sono stati individuati insieme alle istituzioni locali perché il nostro intento era fare qualcosa di concreto. Per la ricostruzione della scuola andranno 160mila euro e siamo felici che, grazie al
nostro contributo e a quello di migliaia di sottoscrittori, i grandi e piccoli musicisti della banda possano tornare ad avere un luogo di ritrovo e di studio”. “Radio Bruno ha garantito alla scuola un contributo pari a 20mila euro
- spiega il presidente Gianni Prandi - grazie a una parte di fondi realizzati grazie alle magliette Teniamo Botta e al grande concerto del 3 luglio scorso al Parco Ferrari. La musica si è messa al servizio della musica”. La banda,
diretta dal Maestro Stefano Bergamini e presieduta da Massimo Sassi, conta 80 musicisti provenienti da Novi e dai paesi limitrofi e rappresenta una delle realtà musicali più importanti della provincia. La formazione di nuovi elementi resta l’obiettivo più importante: sono circa 70 gli allievi che usufruivano dell’attività formativa della scuola prima del sisma, un’affluenza significativa che è resa possibile grazie all’intensa collaborazione didattica che dura ormai da anni con le
scuole dell’infanzia, primaria e secondaria. Per far appassionare i più piccoli alla musica, gli strumenti vengono forniti dalla Società Filarmonica in comodato d’uso ai ragazzi delle primarie fino alla 5° elementare, senza sovraccaricare le famiglie. Un’attività che può poi proseguire negli anni successivi con lezioni individuali e con l’ingresso nella Banda degli allievi, la Young Wind Band, oggi composta da 35 ragazzi, tra i 9 e i 18 anni. La Filarmonica ha inoltre iniziato corsi di Propedeutica per i bambini, dai 3 ai 7 anni, per imparare la musica giocando. La scuola era inoltre sede delle prove del Coro delle mondine di Novi. “Il Comune – ha detto il sindaco Luisa Turci - sta provvedendo ad allestire un prefabbricato modulare antisismico che ospiterà sia la Filarmonica che il Coro delle mondine. L’area individuata e altre specifiche del progetto sono ancora in esame ma il Comune si impegnerà al massimo per portare avanti i lavori nel più breve tempo possibile”.
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sisma e ricostruzione
Magnitudo 5.9, l’opera in versi scritta da Luca Borghi, va in scena nelle città colpite dal sisma. Si rifà al mito e alla storia per cercare un senso al terremoto del maggio scorso. Il ricavato andrà a favore della ricostruzione di una scuola del mirandolese
“La città non sono i sassi o le pietre, siamo noi” Da sinistra: Luca Goldoni, Emanuela Giovanardi, Domenico Riva , Rosaria Romeo, Davia Bulgarelli, Deborah Muscaritolo, Vanni Fregni, Sandra De Petri e Arianna Agnoletto
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abato mattina il centro della città è pieno. Trovare parcheggio è impresa ardua e arrivo con qualche minuto di ritardo all’appuntamento con Luca Valerio Borghi, presso la sede della scuola di recupero che ha aperto a Carpi. Ci sediamo in una stanza dove predomina il bianco e dove entra il vociare di Corso Roma. Tiro fuori dalla borsa il mio taccuino, lui si siede davanti al suo computer. Sulla scrivania fatta a forma di mezza luna ci sono dei libri: qualche classico, la Metamorfosi di Kafka e la copia cartacea di Magnitudo 5.9, l’opera in versi che ha scritto subito dopo la scossa del 29 maggio, ritirandosi altrove, sotto un ulivo. Ed è questo il motivo del nostro incontro: Luca Borghi, 33 anni, carpigiano d’adozione, una laurea in Lettere e Filosofia, scrittore, insegnante di lingua inglese e di materie umanistiche racconta di aver “sentito l’esigenza di mettere in versi quello che abbiamo vissuto”. Magnitudo 5.9: di cosa si tratta? “Il 29 maggio ero a sedere in questa stanza, il terremoto ha fatto aprire una crepa sul muro (indica la parete e mi mostra la cicatrice che è rimasta). D’istinto, ho preso poche cose: qualche vestito e l’Eneide di Virgilio, e sono andato via per qualche giorno. Mi sono allontanato come i profughi troiani che lasciarono la loro città. Avevo bisogno
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i chiama Terra d’Emilia ed è una bella poesia scritta da Brunella Giovannini, poetessa autodidatta, che scrive per diletto e per passione, dipendente della ditta di abbigliamento Key Art di Carpi. Brunella Giovannini è una donna schiva per carattere, che non ama la notorietà. Siamo tuttavia riusciti a entrare in possesso di questa poesia scritta in occasione del recente terremoto, colma di sentimento, trasporto, emotività, paura, ma anche di speranza, che abbiamo ritenuto di proporre ai nostri lettori a testimonianza di come il sisma che ha sconvolto le nostre zone abbia toccato
Gli attori raccontano...
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anni Fregni, carpigiano, già abituato a calcare le scene (è stato il farmacista in Don Zeno, diretto da Gianluigi Calderone con Giulio Scarpati, e comparsa della fiction Dorando Pietri con Luigi Lo Cascio, oltre che interprete di vari spettacoli teatrali), legge la parte di Temistocle. “Nessuno di noi percepisce un compenso o rimborsi spesa, siamo mossi da motivazioni altruistiche. Il mio obiettivo? Leggere questo carme, farlo conoscere e far sì che la gente si interessi a quello che diciamo perché c’è attinenza con quanto è successo qui da noi qualche mese fa”.
Luca Borghi è scrittore, insegnante di inglese e di materie umanistiche
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eborah Muscaritolo, carpigiana, recita da 15 anni con Quelli del ’29 di Paolo Di Nita. “Sono contenta di fare qualcosa per aiutare i nostri Comuni a ricostruire dopo il terremoto. Condivido quanto dice Luca: aiutiamo chi ne ha bisogno facendo quello che sappiamo fare. Lui scrivendo e io recitando”.
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osaria Romeo, medollese di adozione, insegnante di storia. “I soldi saranno devoluti all’Istituto Luosi di Mirandola, che è la mia scuola. Sottolineo mia perché è la scuola dove insegno. Purtroppo, il sisma mi ha fatto perdere la casa ed ero disperata: non c’èra più niente, il mutuo da pagare… Ho deciso di partecipare a questa lettura, perché mi ha colpito un verso del testo, quando parla Temistocle e dice che la città non sono le mura, ma le persone stesse. E allora mi sono detta: ‘Rosaria, la tua casa sei tu, i tuoi affetti’. E questo mi ha aiutata a ricominciare”.
che mi dessero un passaggio sulle loro navi… In pochi giorni ho scritto i 580 versi che compongono Magnitudo 5.9: un carme, una sorta di coro lirico, come quello delle antiche tragedie”. Cos’hai voluto comunicare? “Il bisogno di cercare un senso a quello che era successo che, per me, è passato attraverso il mito. La ricerca di un senso, però, non poteva essere soddisfatta con la razionalità: non è
con la comprensione scientifica del fenomeno che possiamo fare i conti. Perché come noi viviamo le cose dipende da tutt’altro. Il sole che studia lo scienziato non è lo stesso sole che illumina una bella giornata quasi autunnale”. Che senso hai trovato? “L’unico senso che sono riuscito a trovare è quello di rivivere forse la più tragica delle cadute di una città: la città di Troia. Che dietro di sé non lascia il nulla ma un popolo
di profughi che, dopo lunghe peregrinazioni, fondano una nuova città: Roma. L’idea di perdere la propria casa, la propria Patria, ricostruire altrove una vita: erano temi su cui riflettevo. E che mi hanno dato la possibilità di provare a interpretare personaggi straordinariamente belli e dolorosi del mito dei troiani. Come Andromaca, moglie di Ettore, che da principessa si trova a essere schiava. Come suo figlio Astianatte che nel mito ha un epilogo tragico, perché viene ucciso dai greci per paura che diventi il nuovo Ettore, ma che nella mia reinterpretazione viene consolato dalla madre. Come Cassandra cui era stato donato da Apollo il dono di conoscere il futuro di Troia, ma che non era creduta da nessuno e che, quindi, non poteva fare nulla per evitare il
La toccante poesia di Brunella Giovannini sul terremoto che ci ha colpiti
Un inno alla nostra terra Brunella Giovannini
anche la coscienza dei semplici cittadini. Terra d’Emilia fertile e ospitale, in una notte stellata, all’improvviso, hai iniziato a tremare. Sonni interrotti da scosse violente, lesta, correva giù in strada, la gente. Tutto era mosso da una forza oscura e siamo stati spettatori impotenti, paralizzati da terrore e paura. Crolli di case, di chiese e di torri, in pochi attimi si è cancellato il nostro presente e il nostro passato. E ancora scosse nei giorni seguenti, mentre il
dovere richiamava al lavoro, nei capannoni ridotto in macerie, pur senza colpe, c’è chi ha perso la vita. Lacrime intrise di dolore e di rabbia, ma questa gente è tenace e caparbia, seppure in ginocchio e nell’orgoglio ferita, su questo suolo che ancora si muove, già si raccolgono pietre e detriti. Occorre coraggio e al futuro guardare e determinati ricominciare a ricostruire tutto ciò che è crollato e non solo i muri, ma anche i valori. Cesare Pradella
Le date
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abato 29 settembre, alle 18.30, al Teatro Arcadia di Ravarino. Mercoledì 3 ottobre, alle 21, presso l’Auditorium del Comune di Bastiglia. In via di definizione, le date di Nonantola, Carpi e Mirandola.
disastro che sarebbe successo. Scrivendo Magnitudo 5.9 mi è venuto spontaneo legare le nostre città così tragicamente colpite dal sisma al mito”. E quando sei tornato, che sensazione hai provato? “Sono andato via non perché volessi abbandonare questa città, che amo moltissimo, ma perché mi sentivo inutile e impotente. Ero in una situazione di stallo cui non sono abituato. Mi piace fare le cose, mi piace fare in modo che succedano, ma davanti a un fenomeno così difficile da comprendere e che esercitava una forza con cui era impossibile confrontarsi, sono andato altrove. Dove ho scritto Magnitudo 5.9, una specie di catarsi. E, se prima di partire pensavo a Carpi come un luogo di passaggio, adesso che sono rientrato sento che è il luogo dove voglio stare. Insomma, mi sono affezionato ancor di più a questa città”. Come nasce il bisogno di portare in scena la tua opera? “Mentre la scrivevo assume-
va, da sola, la forma di un coro. C’è un noi dentro Magnitudo 5.9, la prima parola del testo è ‘Siamo’. Il coro delle antiche tragedie greche, un rito che studio con passione da anni, genere meraviglioso che non si è mai più ripetuto nella storia, è una città che si raduna, tutta, nel suo teatro di marmo e riflette. Fa spettacolo, o show come diremmo oggi, ma allo stesso tempo riflette filosoficamente. E lo scambio egualitario tra intellettuali e il popolo, che si mettono sullo stesso livello, è una cosa sensazionale. Le tragedie greche nascevano per essere musicate e cantate davanti alla polis, cui a quel tempo appartenevano Sofocle, Eschilo e i grandi tragici dell’epoca. In Magnitudo 5.9 c’è il noi, delle città nostre, lo stesso di chi verrà a sentirci. I proventi dello spettacolo, letto da dieci attori e musicato da Stefano Muscaritolo, oltre che quelli dell’ebook scaricabile dal mio sito (www. lucavalerioborghi.it) e della versione cartacea acquistabile in libreria, andranno a favore della ricostruzione dell’Istituto Luosi di Mirandola, gravemente danneggiato”. Cosa pensi che ‘porteranno a casa’ i tuoi spettatori? “Oltre la parte mitologica, c’è quella storica che fa riferimento a Temistocle (generale e politico greco vissuto nel 500 a.C. che condusse una politica a favore del popolo, ndr) il quale trascinò, per sua decisione, tutta la città sulla flotta. E quando i persiani la distrussero, vedendo la disperazione dei suoi concittadini, disse loro: ‘Voi non dovete piangere, perché voi siete la polis. La polis non sono i legni o i sassi, quelli li possiamo ricostruire. La polis siamo noi”. La città sono le persone, siamo noi. L’intervista si conclude, Luca Valerio Borghi mi accompagna alla porta e mi saluta con una richiesta: “Non scrivere che sono un poeta, mi raccomando”. Antonella De Minico
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Lega Nord
Lasciano Taschini e Gasparini Casari
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abato 22 settembre il consigliere comunale della Lega Nord di Carpi Enrico Gasparini Casari, ha rassegnato le proprie dimissioni dall’incarico, pur rimanendo socio militante. Una decisione maturata a causa degli impegni di lavoro e per poter seguire la sua azienda Fashion Dog, firma tutta carpigiana nel campo degli abiti per cani, che si sta affacciando con successo su mercati importanti come quello austriaco, tedesco e inglese. Anche il segretario della sezione carpigiana del Carroccio, Andrea Taschini, lascia il suo incarico: “al termine di questo mio biennio da segretario cittadino commenta - non rinnoverò il mandato ma colgo l’occasione per ringraziare tutti gli elettori e le tante persone che hanno accompagnato me ed Enrico, durante il nostro cammino”.
Andrea Taschini
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Brand e monomarca i salvagente di Carpi” titola il Sole 24 Ore di mercoledì 19 settembre. L’articolo è di Luca Orlando che è tornato sul territorio per raccontare l’economia reale del distretto a distanza di vent’anni dall’ultima inchiesta attraverso le testimonianze di artigiani e imprenditori: Francesco Cremonini (Tessilmoda), Mario Ferrari, Andrea Carnevali (Cadicagroup), Gianni Romitti (Gold Par), Maurizio Setti (Antress), Daniela Bigarelli, Paolo Bulgarelli (Bt Fashion) e Marco Marchi (Liu Jo). Aziende e addetti dimezzati, soffrono i terzisti I dati non lasciano spazio ai dubbi: le aziende di Carpi specializzate in maglieria e confezione si sono dimezzate così come gli addetti, mentre il fatturato è sui livelli di allora; i ‘big’ sviluppano più della metà dei ricavi (quota raddoppiata rispetto a vent’anni fa) mentre i subfornitori, “pagano dazio per la progressiva delocalizzazione produttiva delle aziende”. Dal truciolo alla maglia
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sciopero Alla Goldoni contro la decisione di mettere in cassa integrazione a zero ore tutti e 323 lavoratori
Goldoni: i lavoratori non si rassegnano
24 settembre - Sciopero alla Goldoni
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Negli ultimi 4 anni la Goldoni ha utilizzato gli ammortizzatori sociali per far fronte alla crisi, nella speranza che, prima o poi, sarebbe finita. Invece la ripresa non c’è e la cassa integrazione e i contratti di solidarietà si esauriranno tra quattro mesi.
questa azienda possa essere ancora competitiva perché si rifà a una grande tradizione lavorativa. Noi siamo orgogliosi di fare i trattori Goldoni. Con gli investimenti adeguati possiamo tornare ai livelli produttivi di un tempo. Ritengo che ci voglia più coraggio sul fronte degli investimenti”. La peggiore delle prospettive questi lavoratori non la vogliono nemmeno prendere in considerazione, certi che ci sia spazio per recuperare se “l’azienda dirà con sincerità e chiarezza come stanno le cose”. “La mia preoccupazione - conclude Scaltriti - è tanta ma ho anche tanta fiducia e stiamo continuando a chiedere che questa fiducia non venga tradita”. S. G.
Il Sole 24 Ore fotografa il distretto così come fece nell’inchiesta condotta nel 1992 e individua punti di forza e di debolezza
localizzati fuori dall’Italia. “Qui resta un 25% di produzione locale - spiega Marchi al Sole 24 Ore - il resto è prodotto altrove in Europa, in Turchia, Cina o India. L’Italia resta per noi cruciale nella maglieria... sul resto siamo costretti a rifornirci altrove, anche perchè interi pezzi di filiera qui non ci sono più”. Naturalmente i terzisti imputano alle scelte delle ‘big’ l’impoverimento del territorio. “E’ un cane che si morde la coda - replica Marchi - certo il declino del tessile è iniziato con l’ingresso della Cina nel Wto, un intero settore è stato sacrificato dall’Europa per miopia politica”. Il rating Il Sole 24 Ore si spinge a individuare punti di forza e di debolezza. Un’alta capacità commerciale, una buona innovazione e una discreta dimensione d’impresa consentono al distretto di sopravvivere ma ancora si può fare molto per rimediare a una bassa internazionalizzazione, a una scarsa attrattività e a un’insufficiente occupazione del nostro territorio. S.G.
avanti ai cancelli della Goldoni sono in tanti. Nei loro occhi si legge la rassegnazione, la preoccupazione, l’ansia per il futuro dell’azienda in cui hanno lavorato per anni. “Me ne mancano tre e mezzo per andare in pensione. Il mio pensiero è che se finirò in mobilità, difficilmente riuscirò a trovare un lavoro”, ci spiega un signore che lavora in Goldoni da vent’anni. Hanno indetto lo sciopero per l’intera mattinata di lunedì 24 settembre ma c’è chi entrerà nel pomeriggio per garantire la produzione degli ultimi trattori, quelli per la New Holland. Dopodiché “non ci sono certezze che l’attività produttiva possa continuare” dicono a voce bassa.
Fino a cinque anni fa, prima della crisi, si producevano anche 5mila trattori all’anno, nel 2011 il crollo, con una produzione ridotta a millecinquecento trattori. Negli ultimi quattro anni la Goldoni ha utilizzato gli ammortizzatori sociali per far fronte alla crisi, nella speranza che, prima o poi, sarebbe finita. Invece la ripresa non c’è e la cassa integrazione e i contratti di solidarietà si esauriranno tra quattro mesi. “La situazione è di estrema preoccupazione perché ci ritroviamo con solamente alcune linee che producono mentre i lavoratori sono lasciati a casa. Dopo quattro anni di cassa integrazione ordinaria e solidarietà, non pensavamo di arrivare a questo punto”,
dicono sconfortati. E’ l’incertezza che esaspera gli animi. “Purtroppo - ci dice il delegato sindacale Daniele Scaltriti - questa situazione ci è stata comunicata ai primi di settembre: noi vogliamo sentire dall’azienda che cosa intende fare per uscire fuori da questa condizione. Noi abbiamo chiesto all’azienda che cosa succederà nei prossimi mesi ma non abbiamo avuto risposte”. Sono in 150 davanti ai cancelli dell’azienda di Migliarina ma alla Goldoni sono 323 i lavoratori che oggi rischiano la cassa integrazione a zero ore. “Piani industriali ne sono stati presentati - racconta Scaltriti, da trent’anni in Goldoni - ma poveri di risorse e di investimenti. Noi riteniamo che
Tessile, vent’anni dopo
Orlando ricostruisce poi la storia più recente della nostra economia dalla lavorazione del truciolo e dei cappelli di paglia al lavoro a domicilio e in conto terzi degli Anni ‘60, dal pronto moda alla fine dell’età dell’oro negli Anni ‘90 con l’avvento della concorrenza asiatica. Sono gli anni in cui “si assiste - scrive Orlando - a una progressiva migrazio-
ne produttiva delle aziende locali, soprattutto quelle di maggiori dimensioni: il made in Italy valeva il 74% nel 2008, dieci punti in meno nel 2010, le stime attuali lo danno attorno al 60% e ancora in discesa”. Chi sceglie il made in Italy per convenienza (“perché i ricchi russi non comprano certo il made in China”), si posiziona su una fascia alta di mercato, “oggi stimata
al 70% dei ricavi, dodici punti in più rispetto al 2000”. Brand e monomarca Export e sviluppo commerciale sono le armi individuate dalle aziende per crescere. Il fatturato estero di Carpi vale un terzo dei ricavi, in crescita rispetto a vent’anni fa ma ancora ridotto, a confronto con altri distretti. Ma l’export resta l’unica strada, sebbene imboccata in ritardo. “Strategia costruita - si legge nell’articolo attorno a marchi propri e in licenza, investimenti in tecnologia e rete commerciale, sviluppo di negozi monomarca”. Se il distretto resiste ancora lo deve soprattutto alla capacità di molte aziende di sviluppare direttamente propri brand arrivando a seguire la filiera fino al cliente finale: i gruppi più robusti creano intere reti di prodotti monomarca. Soffrono i terzisti “Per i terzisti il quadro è
diventato sempre più difficile” dichiara un imprenditore, perché le aziende minori sono ovviamente in difficoltà nel proporre e imporre sul mercato un proprio brand. “I gruppi più robusti - spiega la responsabile dell’Osservatorio del Tessile - Abbigliamento del distretto di Carpi, Daniela Bigarelli - puntano sul brand e sul controllo diretto delle vendite ma il problema è per le imprese minori: il tema è come aiutarle per andare sui mercati esteri, perché il trend di delocalizzazione produttiva non pare destinato a fermarsi”. Il cane che si morde la coda “Colosso” del territorio: è così che viene definita sul Sole 24 Ore l’azienda carpigiana Liu Jo, il cui amministratore delegato Marco Marchi non fa mistero di affidarsi per la parte produttiva a fornitori esterni, in gran parte
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ai una vendemmia così povera come quella del 2012. Il gelo dello scorso inverno, il caldo torrido e la persistente siccità dei mesi estivi, hanno infatti compromesso la coltivazione e la produzione dell’uva. E così anche il nostro lambrusco, nelle sue tre produzioni tipiche, il Salamino, il Sorbara e il Castelvetro, ne ha pesantemente risentito facendo prevedere a cantinieri e coltivatori una produzione inferiore del 10 per cento rispetto a quella abituale: insomma la vendemmia più scarsa degli ultimi 50 anni. Che, in termini assoluti, significa circa 6 milioni di ettolitri prodotti. Ma consoliamoci: l’Emilia e la Provincia di Modena, superando la Sicilia, sono le seconde produttrici di
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ossibilità dello spostamento dell’area di sedime, cambio di destinazione d’uso del bene strumentale, sempre con finalità agricole, possibilità di poter riutilizzare nell’azienda stessa, in futuro, la volumetria non utilizzata. Sono queste alcune richieste che la Cia di Modena, Confederazione italiana agricoltori, ha posto all’assessore regionale alle Attività produttive, Giancarlo Muzzarelli, nel corso di un incontro promosso a Carpi martedì 18 settembre, in Sala Congressi. “L’azione istituzionale svilup-
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L’Angolo di Cesare Pradella 2012: vendemmia scarsa a causa di gelo e siccità
Sisma e agricoltura: l’assessore regionale ha rassicurato i produttori affermando che “si sta consolidando il percorso per indennizzare fino all’80% i costi per la ricostruzione delle strutture”.
Muzzarelli a Carpi per la Cia
Da sinistra Giancarlo Muzzarelli e il direttore della Cia, Gianni Razzano
pata dal Commissario Errani sta completando l’iter con gli strumenti idonei per dare
ristoro alle aziende che hanno subito danni ai fabbricati agricoli produttivi e residen-
ziali - ha detto Muzzarelli - e che intendono riparare e costruire immobili, attrezzature e scorte agricole”. Muzzarelli ha poi rassicurato i produttori, circa 200, affermando che “si sta consolidando il percorso per indennizzare fino all’80% i costi per la ricostruzione e il ripristino delle strutture, a partire dall’ordinanza del 29 agosto che prevedeva la riparazione delle case
vino d’Italia, subito dopo il Veneto. Inoltre il Lambrusco si mantiene ad alti livelli di commercializzazione sia in fatto di consumo interno che di export, essendo divenuto un vino ‘moderno’, di largo consumo, che piace anche ai giovani. A conferma di questo, nelle ultime settimane è giunto anche il prestigioso riconoscimento della Guida ai Vini d’Italia per il 2013 della rivista specializzata Gambero Rosso, che ha riconfermato il livello di eccellenza dei tre lambruschi modenesi. Su qualità e grado alcolico invece è ancora presto
per pronunciarsi, essendo la raccolta dell’uva rossa ancora in svolgimento, ma la siccità, se da un lato ne ha limitato la produzione, dall’altro ha regalato uve sane e ad alta concentrazione di zucchero, con una maturazione anticipata di almeno una decina di giorni rispetto al calendario tradizionale. Anche se si temono le variazioni climatiche settembrine, con forti escursioni termiche giornonotte e forti temporali, tutto sommato, quello che andremo a bere nei prossimi mesi potrebbe essere comunque un ottimo vino.
in classe B e C abitate”. A giorni usciranno ordinanze relativamente alla riparazione e ricostruzione alle abitazioni in classe E, “oltre al provvedimento generale che interessa i fabbricati adibiti ad attività produttive - ha precisato Muzzarelli - ovvero capannoni agricoli, ripristino immobili produttivi, sostituzione di macchine, attrezzature e scorte danneggiate, attingendo alle nuova misura 126 del piano di sviluppo rurale”. L’assessore ha poi spiegato che verrà messo a fuoco il tema dei costi per la deloca-
lizzazione temporanea delle attività e per la perdita di prodotti Dop e Igp. Altro fronte di impegno della Regione, sarà quello di “prevedere deroghe specifiche per la ricostruzione degli immobili agricoli, cioè la possibilità di ricostruire superfici con cubature inferiori a quelle preesistenti e dello spostamento della cosiddetta ‘area di sedime’, consentendo una ricostruzione adeguata ai reali bisogni dell’agricoltore, in funzione delle nuove esigenze, pur nella ricerca di un’adeguata qualità della ricostruzione”.
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l libro dell’Apocalisse visto da Romano Pelloni è il titolo della mostra che il maestro carpigiano Romano Pelloni terrà alla galleria La Pigna di Roma, dal 4 al 13 ottobre, (vernissage previsto per giovedi 4 ottobre alle 18.30). La rassegna, a cura di Luca Verrini, comprende 70 opere grafiche, 7 oli su tela e 2 sculture, interamente ispirate al libro del veggente di Patmos. “L’autore - spiega il critico d’arte Verrini - ha scelto di illustrare alcuni passi dell’Apocalisse con il proposito di renderla più fruibile al pubblico, attraverso l’impiego della figura. Nell’intendimento di raggiungere il pubblico con un linguaggio ancor più comprensibile, si deve interpretare la complessa ricerca spaziale intrapresa da Pelloni, da più di quarant’anni e ampiamente evidente nelle scelte estetiche dei lavori esposti a Roma, presso La Pigna. Sollecitato dai forti cambiamenti nel campo delle arti visive, tra gli Anni Sessanta e Settanta, il maestro carpigiano concepisce e realizza un codice grafico per agevolare l’iterazione del pubblico con le proprie opere. La conquista dello spazio viene così affidata, Dopo L’uomo perfetto, La ruota della fortuna e Ciao Darwin, Paolo Roversi sarà ad Avanti un altro, venerdì 5 ottobre, dalle 18,50
Un carpigiano a Canale 5 Paolo Roversi
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opo aver partecipato a L’eredità, L’uomo perfetto, La ruota della fortuna e Ciao Darwin, Paolo Roversi, professione maitre della pizzeria Il Quadrifoglio di Novi, torna in televisione nel quiz preserale condotto da Paolo Bonolis e Luca Laurenti, Avanti un altro. “Il format mi piaceva già lo scorso anno racconta Paolo - e avevo mandato una mail alla produzione per poter partecipare ma senza risultati. Quest’anno ci ho provato un’altra volta e ce l’ho fatta”. Paolo si è così recato, lo scorso 17 settembre, a Bologna, per fare il provino canonico: “le faremo sapere, mi hanno risposto”. Il responso, fortunatamente, è stato positivo e, continua Roversi, da Roma mi hanno “contattato dopo due giorni, entusiasti della mia prova, invitandomi a registrare una puntata”. Paolo dopo una fugace puntatina nella città capitolina giovedì 20 settembre, sarà in onda su Canale 5, venerdì 5 ottobre, dalle 18,50 in poi. “L’esperienza è stata piacevole e bellissima: sarà una puntatona - sorride Paolo - e spero di non deludere il mio gruppetto di fan... Lascerò tutti a bocca aperta”. J.B.
Il maestro carpigiano Romano Pelloni espone alla galleria La Pigna di Roma dal 4 al 13 ottobre
L’Apocalisse secondo Pelloni Portico, dove figurano saggi di Monsignor Ermenegildo Manicardi, rettore del Collegio Capranica a Roma, Fiorella Capriati, presidente nazionale dell’Ucai, Dante Colli, presidente dell’Associazione culturale Il Portico e dello stesso Luca Verrini. “Dalla Bibbia - scrive il carpigiano Dante Colli nel catalogo - sappiamo che la lettura apocalittica nasce in tempi di crisi, sensibilmente avvertiti da Romano Pelloni, quando pare non resti che
Romano Pelloni
nei lavori dell’artista, alla forma sferica che, attraverso linee curve, avvolge i soggetti delle opere. E’ questo uno spazio figurativo ine-
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are che noi si abbia il privilegio di vivere in una strana epoca. Tempi nei quali: “… come al razzo s’arrivò dalla macchina a vapore, oggi mutò la bestia in cacciatore”. Si tratta niente meno del Coniglio sparatore, curioso personaggio che, probabilmente vittima di qualche esperimento di manipolazione genetica e stanco di essere la materia prima degli allevamenti intensivi, ha deciso di darsi alla caccia. “Tanto men radice o tubero m’assilla da quando fui padron di tecnica e di fuoco” spiega il nuovo quadrupede, risultato della zoologia postmoderna. Vi sembra mostruoso? E cos’è diventato allora l’uomo da quando, uscito dalle caverne, ha creato ordigni nucleari, armi batteriologiche e ogni altro genere di strumenti di sterminio per il solo gusto di saperli inventare? Il poco raccomandabile coniglio è uno dei tanti esseri nati dalla matita del ventisettenne artista carpigiano - ora residente nella campagna bolognese in una casa ‘atelier’ insieme ad altri colleghi - Leonardo Rinaldi, e confluiti in Bestiario. La struttura ibrida dell’invisibile, un’opera in divenire in cui, insieme alle immagini di Rinaldi, scorrono le glosse di Nicola Menga, artista con il quale il nostro ha intrapreso questo sodalizio creativo. E la sensazione, osservando le strane, ibride creature del Bestiario, è certamente quella di trovarsi di fronte a uno specchio deformante del nostro presente, strumento che tende a restituirci un’immagine della modernità ‘più vera del vero’. Il summenzionato Sparatore, per esempio, avendo dovuto rinunciare agli istinti e ai vantaggi che la sua condizione animale gli consentiva per ripiegare su una più sicura doppietta, si avvale, per le sue battute di caccia, di un Nano da punta. “Assunto tal percorso d’avanguardia il ferin senso m’abbandona mano a mano, e per stanar gustose belve, dunque, m’ausilio non di levrier, né bracco, ma di nano”. Se gli animali, in questa summa degli orrori della modernità,
dito, emblema delle prove di Pelloni in Italia e nel mondo”. L’esposizione è corredata da un ricco catalogo edito da Il
confidare in un cambiamento cosmico proveniente da Dio. E’ così possibile vedere l’Apocalisse avvicinarsi come mai in precedenza e renderla visibile perchè la storia altro non è che la realizzazione di questa profezia. E’ vero infatti che svelando il senso della salvezza, l’Apocalisse si configura come una speranza possibile in ogni momento perché non ha una connotazione storico-temporale ma religiosa”. Quella dell’artista però non è una denuncia catastrofica bensì, continua Colli, “una coerente asserzione di senso di fronte ai tanti disastri apparentemente inevitabili. La speranza nasce da chi sa guardare questi pericoli: il male, la disperazione, l’ingiustizia, con uno sguardo cristiano”. L’evento è stato realizzato con la collaborazione dell’Ucai, Unione Cattolica Artisti Italiani, della galleria La Pigna e dell’Associazione culturale carpigiana Il Portico. Una mostra importante. Un’opera di grande attualità. Un messaggio per l’uomo d’oggi.
Il carpigiano Leonardo Rinaldi e il suo bestiario
Fare arte non equivale a sfornare ciambelle
Leonardo Rinaldi
si trovano promossi al ruolo di vertice della catena alimentare, spetta agli uomini, resi ormai imbelli dalla Tecnica, quello tanto vituperato di serventi. Senza tuttavia sortire grandi risultati. Infatti: “Non tardo si rivela futile l’acquisto dell’umano puntator torpido e fiacco di leve corte a guisa d’inseguir manicaretti, immobili pietanze e cose morte. E quando fiuta cosa viva, meraviglia! Ma poi speranza vana e più maggior fastidio, punta una nana”. Come è nata l’idea di creare questo discendente dei Bestiari medievali che pare la fotografia del mondo, insieme allucinante e ironico, prospettato uscito dalla mente distorta del Dr. Stranamore? “Nicola Menga, uno dei miei più stretti collaboratori, discuteva spesso e mi interrogava sui disegni e i taccuini che riempivo di immagini. Prima di un suo ritorno a Reggio Calabria gli ho lasciato questo bestiario con un centinaio di fiere e lui ha comin-
ciato a restituire frammenti scritti di quell’immaginario. In ogni caso si tratta di un progetto in divenire, con più pelli e piani di lettura, che spero anzi si espanderà”. Leonardo è parte di VVVB, un collettivo variabile di artisti nato nel 2010 e dopo aver frequentato l’Istituto d’arte Venturi di Modena è approdato all’Accademia d’arte di Bologna. Ma come è nata la tua passione per il fare arte, che ti ha portato, negli anni, a creare dipinti, sculture e installazioni? “Il mio approccio con uno spazio ‘bianco’ da sconvolgere è iniziato nell’infanzia con il disegno e, da allora, si è consapevolizzato, ma in principio era pura necessità, la smania di vedere che cosa succedeva nel concretizzare un’idea. Diciamo che è il miglior medium per la mia curiosità”. Leonardo ha un’idea molto chiara in merito a cosa si debba intendere Il Coniglio sparatore
per arte, e bisogna ammettere che si resta stupiti della consapevolezza che esprime nonostante la sua giovane età. “L’arte è il lascito ai posteri, un testimone che indaga e sovverte i determinismi di ogni contesto storico, una necessità sociale. E, come ogni forma di ricerca, è legata alla morte e alla comunicazione”. E cosa pensi dell’arte contemporanea, da molti giudicata incomprensibile ? “L’arte contemporanea, come quella antica, richiede nella propria fruizione un intento, perciò fidatevi dei vostri occhi e non cercate i sottotitoli. D’altra parte, se vi aspettate una facilità di lettura allora lasciate perdere. Per esempio Il paradiso di Dante è un capolavoro, ma per essere fruito richiede tempo, e non i 45 secondi di jingle pubblicitario”. Qual è la creazione della quale sei più orgoglioso? “Sono un pessimo padre. Quando un lavoro mi dice che è finito, è giusto che vada per la sua strada, che sia un camino, una discarica, una casa o una galleria.Amo e litigo mentre il lavoro deve finire, ma una volta fatto me ne distacco e, sinceramente, a volte, non me ne importa più nulla”. E come sai che un’opera è terminata? “Quando mi dice: ‘Funziono’. C’è però da dire che quasi mai diventa ciò che mi ero immaginato. Nel nascere, un’opera vive di imprevisti, succedono cose anche minime che aprono porte immense per altri lavori. Se invece ottieni ciò che ti eri prefisso, senza problemi e nella facilità, quella smania allo stomaco sparisce e diventa tutto. Fare arte non equivale a sfornare ciambelle”. Marcello Marchesini
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Ho sempre amato la neve, il ghiaccio. Le temperature rigide. La neve ha qualcosa di magico - racconta il carpigiano Aldo Meschiari - e la sua capacità di ricoprire il mondo di bianco è straordinariamente affascinante. In un certo senso è capace di trasformarlo, mondarlo. E poi, dopo averlo trasmutato e purificato, lo blocca nel suo abbraccio gelato. Non vi è nulla di più bello”. Ed è proprio da questo amore per il freddo che nascono gli scatti della sua mostra fotografica Groenlandia - Terra di ghiaccio. Immergersi nella natura della Groenlandia, l’isola più selvaggia e straordinaria situata alla frontiera con l’Artico, significa esplorare un mondo nuovo, una delle ultime frontiere sconosciute del mondo moderno. Alla scoperta delle danze celesti dell’aurora boreale e il biancore accecante dei ghiacci, sullo sfondo di iceberg e fronti glaciali, in piena armonia con la natura e nel silenzio più assordante, un viaggio in Groenlandia regala un’esperienza unica e affascinante. Se non avete in programma una camminata su una delle superfici ghiacciate più antiche del pianeta, allora vi consiglia-
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Sabato 29 settembre, alle 17,30, vernissage della mostra fotografica del carpigiano Aldo Meschiari, dedicata alla Groenlandia, nei locali di Soho - Eliotecnica Stermieri in via San Bernardino da Siena
Terra di ghiaccio
Aldo Meschiari
mo di recarvi, sabato 29 settembre, alle 17,30, nei locali di Soho - Eliotecnica Stermieri, in via San Bernardino da Siena a Carpi, per assistere al vernissage della mostra di Meschiari e avere un assaggio di questo angolo di Artico. L’esposizione sarà visitabile durante gli orari di apertura del punto vendita, fino al prossimo 20 ottobre.
Africa Libera organizza, sabato 29 settembre, alle 21, presso il Ristorante Il Poggio, un concerto con SempreNoi, Tatanka Mani e G.P.L. Band
Concerto per l’Africa
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abato 29 settembre, a partire dalle 21, presso l’area esterna del Ristorante Il Poggio, di Budrione, appuntamento con un imperdibile concerto live. Protagonisti: SempreNoi, Tatanka Mani e G.P.L. Band. Il concerto, organizzato dall’associazione di volontariato Africa Libera - nata a Carpi nel maggio del 2004 da un’idea di Marino Malaguti, attuale presidente - col patrocinio del Comune di Carpi, sarà presentato da GianPaolo Lancellotti, batterista di alcuni brani - Io vagabondo, Un giorno insieme, Tutto a posto e molti altri successi - che hanno fatto la storia della musica italiana e reso Augusto Daolio una stella del firmamento del panorama musicale. La serata di intrattenimento omaggerà, oltre a Daolio, altri due straordinari cantautori purtroppo scomparsi: i Tatanka Mani e la voce di Vanni Cigarini ricorderanno Fabrizio De Andrè, mentre i G.P.L. Band e la special guest Marco Formentini regaleranno ai presenti alcuni dei brani più belli di Lucio Dalla. L’ingresso al concerto sarà a offerta libera, tutti i proventi infatti saranno devoluti al finanziamento dei numerosi progetti che la onlus sta portando avanti da anni in Ghana, per cercare di migliorare le condizioni di vita in una zona - come tante in Africa - dove la popolazione è pesantemente colpita da problemi quali malnutrizione, mancanza di lavoro e malattie. Info concerto: 333/5955695 - 331/3498224.
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14 Continua l’impegno del Csi di Carpi per accogliere i ragazzi costretti ai turni per andare a scuola
Un servizio alle famiglie
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urante il periodo estivo il Csi di Carpi si è particolarmente dedicato ai più piccoli, attuando l’attività dei Campi Gioco come da tradizione. Essendo inutilizzabili le sedi scolastiche, gli animatori del Csi si sono rifugiati sui campi da calcio di Cibeno, Due Ponti e Santa Croce e in una tensostruttura a Soliera per avere spazi sicuri e svolgere le consuete attività di giochi, laboratori, gite e sport, cercando di sostenere le tante famiglie in difficoltà a causa del sisma. Nel complesso sono stati oltre 200 i ragazzi che hanno frequentato i centri. Grazie alla solidarietà di associazioni ed enti, i partecipanti hanno potuto fare varie gite: dal Parco Zoo Safari di Pastrengo al Parco Esplorandia di Zocca, dal Pavarotti Day al Villaggio della Salute. L’attività per i ragazzi dai 6 ai 12 anni continua con i Centri aperti dalle 7,30 alle 14,30 negli ambienti della Parrocchia di Santa Croce e presso la Palestra Loschi di Soliera dalle 7,30 alle 17,30, per accogliere chi è costretto a fare i turni per andare a scuola o per chi non l’ha ancora iniziata. A Santa Croce è attivo anche il doposcuola dalle 13,45 alle 18,30.
Globe srl di Carpi
Corso per Ipad
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’iPad sta diventando uno strumento sempre più diffuso sia per lavoro sia per svago. Globe srl ha pensato di fare un piccolo regalo a tutte le aziende. Un breve corso di 2 ore tenuto da un docente certificato per conoscere meglio l’iPad e le sue funzionalità. La partecipazione è completamente gratuita. Il corso è riservato alle aziende. Date e orari saranno comunicati in seguito in base agli iscritti. Se siete interessati potete iscrivervi sul sito: www.globe.st/ipad
I due carpigiani Maura Casali e Lauro Veroni, da anni al fianco di Don Andrea Gallo, raccoglieranno fondi in favore della Comunità San Benedetto al Porto di Genova da lui fondata, domenica 7 ottobre, alle 15, al Circolo Loris Guerzoni
Una tombola per don Gallo D a anni, i due carpigiani Maura Casali e Lauro Veroni si stanno spendendo a favore della Comunità San Benedetto al Porto di Genova, fondata da Don Andrea Gallo. Scopo fondamentale della Comunità è offrire una proposta di emancipazione da ogni forma di dipendenza ed emarginazione. “Don Gallo cerca di offrire una speranza, allungando una mano a chiunque la tenda. Tra i suoi tanti progetti, ha fondato anche un servizio di assistenza direttamente sulla strada, tra tossicodipendenti e prostitute; per questo motivo, nonostante i suoi 84 anni, sta sveglio tutte le notti, pronto ad accogliere chiunque bussi alla sua porta in cerca di aiuto”. Maura e Lauro hanno conosciuto il Don, grazie a Liliana, cugina di Maura e direttrice della comunità genovese. “E’ bastato un incontro per sentir nascere nel cuore il desiderio di contribuire alla sua opera”, raccontano. Ma
Toma di&Massimo Tomi Loschi di Loanna Giroldi
Formaggi a latte crudo e saperi contadini
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osa lega il formaggio a latte crudo e i saperi del passato? Apparentemente nulla, ma in realtà il legame è fortissimo. Dal rispetto delle tradizioni casearie locali, le conoscenze e abilità tecniche che si tramandavano tra le generazioni delle famiglie contadine e di casari, nasce la produzione del formaggio a latte crudo. Il latte crudo viene raccolto nel territorio dove gli stessi animali, pecore, capre o vacche che siano, mangiano e vivono. Non subisce alcun trattamento termico, ma viene immediatamente portato alla temperatura richiesta per la produzione
del formaggio. Ciò significa che il latte utilizzato per fare il formaggio, mantiene e racchiude in sé i profumi del pascolo, dell’erba fresca con cui si sono alimentati gli animali e tutto ciò, unito alle abilità tecniche dei casari, influenza profondamente il sapore del prodotto. Ciò spiega perché uno stesso tipo di formaggio prodotto a febbraio è assolutamente diverso da quello prodotto in settembre. Gli animali al pascolo, magari in alta quota, hanno un’alimentazione diversa, vivono in un microclima differente e tutto ciò si trasferisce nel latte che se lasciato crudo conserva e
imprigiona gli odori e i sapori locali. Ecco perché è preferibile scegliere formaggio a latte crudo, per il sapore mai uguale a se stesso e perché in questo modo si continuano a preservare le conoscenze e gli usi antichi, allontanandoci non dalla modernità ma dalla standardizzazione! Per degustazioni e acquisti DAL 6 OTTOBRE Toma & Tomi Viale Carducci 19/A a Carpi Telefono: 059.698087.
Da sinistra Lauro Veroni, Don Gallo e Maura Casali
Don Gallo è un prete scomodo che, andando spesso contro la morale cattolica, di frequente si inimica i piani alti della Chiesa. “La Diocesi di Genova non è molto generosa nel sostenere la Comunità – continuano Lauro e Maura – e i soldi non bastano mai. Per tale motivo, con l’aiuto di vicini e amici, oltre a portare quattro-cinque carichi l’anno di abiti, biancheria
per adulti e bambini e stoviglie, organizziamo in città alcuni eventi per raccogliere fondi”. Tra i più attesi quello della tombola che torna anche quest’anno, al Circolo Loris Guerzoni, in via Genova, domenica 7 ottobre, a partire dalle ore 15. Un pomeriggio all’insegna della piacevolezza, del divertimento e, soprattutto della solidarietà. Con soli 10 euro si potrà giocare a
tombola, fare una merenda a base di dolci rigorosamente fatti in casa e, chi vorrà, potrà acquistare anche alcuni biglietti della lotteria - 2 euro l’uno - e, con un pizzico di fortuna, sperare di vincere i premi in palio, offerti da varie ditte del nostro territorio. “Tutto il ricavato - conclude Maura - andrà alla Comunità San Benedetto al Porto di Genova”. Non mancate!
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orgotaro chiama e Carpi risponde. Prontamente. Il 29 settembre infatti, nella cittadina in provincia di Parma, durante la prima edizione di Fashion day for fashion dogs - evento nato dalla partnership tra Ente Nazionale Protezione Animali Onlus, Sezione di Borgotaro e Archivio Mario Schifano - sfilerà per il bene dei nostri amici animali e non solo, anche la Corte dei Pio. Annalisa De Bei, presidente di Enpa Borgotaro e Monica Schifano, vedova del grande e indimenticato artista, condividono due grandi passioni: l’arte e gli animali. L’idea di Fashion day for fashion dogs è nata tra loro quasi per gioco. In punta di piedi. Per dar vita a un momento capace di coniugare l’innata vanità dei proprietari di cani (per i quali è indiscusso motivo di felicità raccogliere i complimenti fatti al loro animale) al desiderio di vestire i propri amici a quattro zampe secondo i dettami dell’ultima moda... Alla giornata di alta moda canina, all’insegna della solidarietà, potranno partecipare tutti: particolarmente graditi in passerella saranno però animali con storie di abbandono alle spalle, che hanno ritrovato la serenità grazie a un percorso rieducativo. I cani - modelli per un giorno - presenteranno cappottini creati da stilisti di grande fama, realizzati in cinque taglie. Tra gli stilisti che hanno generosamente accettato di cimentarsi in questa insolita avventura troviamo anche numerose griffe della nostra città, grazie all’amicizia che lega le organizzatrici alla carpigiana Brunel-
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’alta moda milanese si è mobilitata per sostenere la nostra città, provata dal sisma dello scorso maggio. Martedì 25 settembre, sulla passerella della Sala Sfilata del Castello Sforzesco, le collezioni Autunno - Inverno 2012-2013 delle maggiori griffe italiane hanno sfilato per sostenere le attività di Children in Crisis Italy Onlus. Il calendario di Milano Moda Donna, organizzato dalla Camera Nazionale della Moda Italiana e Vogue Bambini, si è concluso con le collezioni
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Numerose le aziende carpigiane che saranno protagoniste di Fashion day for fashion dogs a Borgotaro di Parma, il 29 settembre. Una giornata di alta moda canina per sostenere progetti di pet teraphy dedicati ai ragazzi disabili. Presenta la Strana Coppia di Radio Bruno
Modelli a 4 zampe! Enrico Gualdi e Sandro Damura
la Gherardi (il cui labrador, Micheal, sfilerà durante la kermesse di Borgotaro) che, con impegno, entusiasmo e dedizione, è riuscita a coinvolgere Liu Jo, TwinSet Simona Barbieri, Elisa Cavaletti, Toilette Trust, Madrilena, Cani che passione, Le Fate ed Essent’ial che vestirà coi suoi pouf di carta riciclata Piazza Verdi, cornice dell’evento. I 5 vincitori, decretati da una giuria d’eccezione (tra loro il Principe di Malta Peter Iossif di Lemessos), per disinvoltura ed eleganza, si guadagneranno il cappottino indossato, mentre gli altri capi saranno messi Miss Blumarine
all’asta su eBay e il ricavato sarà destinato alla realizzazione di un progetto di Pet Therapy Kennel dedicato ai ragazzi disabili del Centro Diurno Brunelli di Borgotaro, che consiste in un programma di incontri personalizzati con l’utilizzo degli ospiti del Canile, opportunamente rieducati, allo scopo di superare alcune problematiche individuali e favorire l’aggregazione. Il progetto, messo a punto da Enpa Borgotaro, grazie alla consulente di Psicologia Canina Applicata all’addestramento, Chiara Reduzzi, è già operativo con una bambina e sta dando importanti risultati. Fashion day for fashion dogs si svolgerà nella cornice del Cinema Teatro Farnese di Borgotaro, a partire dalle 15, quando
Consuelo Beber
i dog models faranno il loro ingresso da Piazza Verdi, sfilando sul red carpet. A condurre la manifestazione La Strana Coppia di Radio Bruno, Enrico Gualdi e Sandro Damura. Madrine d’eccezione saranno le
Micol Olivieri
Sara Mollaioli
L’alta moda milanese si è mobilitata per sostenere la nostra città, provata dal sisma di maggio
La moda per l’Eden di Carpi
bimbo di Bikkembergs Kids, Fay Junior, I Pinco Pallino, Laura Biagiotti Dolls, Miss Blumarine, Simonetta e Roberto Cavalli Junior, ed è stato l’occasione per contribuire alla raccolta fondi per
il ripristino dell’aula di informatica – attualmente inagibile – dell’Oratorio Eden di Carpi, utilizzato sia dall’Istituto Sacro Cuore, che conta quasi 400 alunni e vanta una presenza in città ormai più che centenaria, che del Centro Upprendo, che si occupa di bambini con disturbi specifici di apprendimento. Un evento che dimostra la solidarietà trasversale della quale continuano a essere oggetto i nostri territori.
due attrici emergenti Sara Mollaioli e Micol Olivieri, amatissimi volti della fiction I Cesaroni di Canale 5. A creare la colonna sonora dell’evento, Davide Corradi batterista e compositore, il cantante Marco Rancati, i chitarristi Jaime Dolce
Miss Blumarine
e Mirko Baistrocchi e la bassista Elisa Minari. Ad allietare l’evento anche una performance di dog dance con Consuelo Beber e il suo border collie del Centro cinofilo Happy Days. J.B.
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li artisti non si sono sprecati per l’Emilia: da quel 25 giugno a Bologna con il Concerto per l’Emilia si è passati da Modena il 3 luglio con Teniamo Botta! per poi arrivare a Reggio Emilia il 22 settembre, con Italia Loves Emilia. Tre eventi unici, ciascuno dei quali con peculiarità proprie. Commozione, allegria, energia, aggregazione, vicinanza, calore... quando uno spettacolo nasce dai moti dell’anima si sente il cuore battere, l’atmosfera è diversa rispetto a qualsiasi altra situazione. Quel palco immenso ha ospitato Ligabue, Jovanotti, Zucchero, Renato Zero, Claudio Baglioni, Tiziano Ferro, Elisa, Negramaro, Giorgia, Nomadi, Litfiba, Fiorella Mannoia, Biagio Antonacci tra sorrisi, complicità, duetti inediti come quello irresistibile tra Jovanotti e Zero (Amico rivista in chiave reggae) o vibranti, come il tributo a Lucio Dalla di Fiorella Mannoia e Negramaro (Anna e Marco). Perfino Ligabue, solitamente piuttosto ombroso, non smetteva di sorridere; esilarante
17 l’arrivo di Jovanotti e Ligabue nella postazione della radio prima delle loro esibizioni. Lorenzo era un po’ preoccupato perchè sarebbe dovuto salire e scendere di continuo da quel palco, tra la sua esibizione e quelle insieme ad altri in cui si era fatto coinvolgere aveva ben 12 uscite. E Luciano: “devi
Italia Loves Emilia: Radio Bruno c’era! di Clarissa Martinelli clarissa.martinelli@radiobruno.it
Marco Ligabue e Clarissa Martinelli
Jovanotti
Litfiba
Tiziano Ferro
Elisa
fare come me... io metto soggezione e mi invitano meno...”. Insieme hanno letto in diretta la scaletta su un foglietto che avevo abbandonato per caso su un tavolino e ne sono nate gag divertenti, sarebbe stato uno spasso ascoltarli per
tutta la serata. Magari insieme a Renato Zero: sembra fare la caricatura di se stesso col suo romanesco e la battuta sempre pronta, una rivelazione anche per Ligabue che ha detto “Renato Zero, che non conoscevo bene
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adio Loves Emilia. Così si è chiamata l’unione tra i principali network radiofonici nazionali che, abbandonando ogni concorrenza, al Campovolo si sono uniti per trasmettere la diretta del concerto Italia Loves Emilia di Reggio Emilia il 22 settembre. Radio Bruno era una delle 11 radio. Roberto Trapani ha trasmesso da Milano avvicendandosi agli altri speaker, Antonio Valli ha condotto il pre show dagli studi carpigiani dell’emittente per intrattenere e suggerire indicazioni stradali e parcheggi a chi era in movimento, Clarissa Martinelli si collegava dal backstage con anticipazioni sullo spettacolo e interviste ai protagonisti mentre Leonello e Mario Rybansky curavano postazione e regia. A fine spettacolo, Laura de Vitis e Marco Marini hanno accompagnato in diretta il rientro dei 150mila.
Giorgia e Jovanotti
Il potere della lettura
Vispo: una tre giorni da 3mila persone
Per capire realmente la portata di questo evento sportivo benefico organizzato dal Csi di Modena e di Carpi basti dire che oltre 3000 persone hanno partecipato alle iniziative del weekend scorso. Dopo Finale Emilia e San Felice, la chiusura è stata fatta a Carpi: in Piazza Martiri tutti, dai più grandi ai più piccoli, si sono cimentati
SCHEDA
Passa la Parola conquista Carpi
Successo di pubblico e solidarietà per la dodicesima edizione del Villaggio dello Sport
ono bastati tre giorni per dare una prova inconfutabile di quanto bene si possa fare attraverso lo sport. Sono bastati tre giorni di un Villaggio dello Sport itinerante che quest’anno, alla sua dodicesima edizione, ha abbandonato il centro storico del capoluogo, per portare un forte segno di solidarietà nell’Area Nord.
prima, è sicuramente una delle persone più simpatiche che abbia mai incontrato”. Più intimidito e ritroso l’affascinante Claudio Baglioni, molto preso nella parte del rocker tutto bicipiti e tatuaggi Piero Pelù, ruspante come sempre Zucchero (che ha portato con sé il chitarrista inglese Jeff Beck, uno di quei personaggi che negli Anni ‘60 e ‘70 con gli Yarbirds ha partecipato all’invenzione della musica così come la conosciamo oggi). Giorgia è rimasta più nascosta degli altri, un po’ più diva, mentre la Mannoia è una chiacchierona che ama sparare a zero sulla politica e ballava ovunque. Elisa è il trionfo della spontaneità e ha la risata facile, più cupo e pignolo Giuliano dei Negramaro che ha provato più di tutti il giorno prima. Per il nuovo cantante dei Nomadi è stata una bella prova: da pochi mesi nella formazione, si è ritrovato tra i protagonisti di un evento storico senza precedenti. Biagio, poco prima dell’inizio, si aggirava per il backstage alla guida di uno scooter su cui aveva caricato la bella fidanzata Paola. Tiziano Ferro continuava a essere incredulo per la portata dell’evento “Ho intorno gli artisti protagonisti dei poster che ho in camera, ancora non ci credo”. A Natale uscirà l’esclusivo Dvd.
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nei più diversi sport delle società affiliate Csi presenti. “Piazza Martiri ha ripreso vita dopo lunghi mesi di silenzio – ha commentato Guido Leporati, presidente del Csi di Carpi -. Rivedere la nostra piazza di nuovo gremita di persone, sentire il vocio di bambini e ragazzi che si stavano nuovamente divertendo nel nostro centro è stato davvero un risultato straordinario. Per non parlare del numero delle persone che hanno partecipato alle iniziative: un successo incredibile che ci ha senza dubbio aiutato a tenere alta l’attenzione su Carpi e sui comuni limitrofi in cui lo stato di emergenza non si può ancora dire esaurito”.
n successo programmato, non ci sono altre parole per descrivere l’esito della seconda edizione di Passa la Parola che quest’anno si è trasferito a Carpi in segno di solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma. Il Festival della Lettura per Ragazzi, a marchio Csi Modena e Castello di Carta di Vignola, ha portato in città non solo i più celebri autori della letteratura per l’infanzia del panorama nazionale, ma anche 5.000 tra bambini, ragazzi, insegnanti, famiglie e appassionati. “In Piazza Garibaldi davanti al palco di Passa la Parola si sono riversati migliaia di bambini e ragazzi entusiasti. Un risultato atteso – ha commentato Stefano Gobbi, presidente del Csi di Modena - vista la grande partecipazione che aveva caratterizzato il festival già dalla sua prima edizione dello scorso anno e considerando la forte solidarietà che i modenesi stanno continuando a dimostrare ai territori della Bassa. L’idea di spostare l’iniziativa a Carpi ci è venuta dopo il terremoto con l’obiettivo di portare a questi ragazzi una ventata di spensieratezza e svago, ma anche di cultura. Perchè, come si è detto più volte in questi giorni di grande festa, la ricostruzione parte prima di tutto dalla persone”. “La curiosità e l’attenzione da parte di tanti bambini e appassionati – hanno aggiunto Milena Minelli e Sara Tarabusi de Il Castello di Carta – ci hanno confermato l’importanza della nostra missione: diffondere e promuovere la lettura. Inevitabile dire che qui, nella terra così percossa dal sisma, tutto ciò acquista un valore ancora maggiore. Il sorriso di questi bambini ha un significato del tutto particolare e profondo”.
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18 L’aforisma della settimana...
“Quando si arriva al punto di imbrogliare per la bellezza, si è diventati artisti”. Max Jacob appuntamenti
Mostre CARPI
Fino al 30 settembre L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Lucio Trojano O&A Centro Affari
Il 29 settembre asta di tavole originali e uscita in edicola di un albo speciale del fumetto
Tex corre in aiuto del Comunale
29 settembre - ore 15/18 La mia vita è un romanzo Laboratorio di scrittura creativa ideato e condotto da Lello Gurrado Auditorium Loria
Fino al 13 ottobre Arte-fatti e readymade Galleria Alberto Pio
Fino al 21 ottobre Linea di demarcazione Ligne de démarcation Mostra personale di Francesco Pergolesi Curata da Francesca Pergreffi e Roberta Fiorito Galleria Spazio Meme
Eventi CARPI
27 - 30 settembre Festa del racconto PROGRAMMA 28 settembre - ore 21 Inaugurazione della Festa del racconto 2012 Saluto delle Autorità e del Direttore artistico Davide Bregola Racconti musicali Concerto spettacolo con Carlo Boccadoro, interventi critici e conduzione Carlo Guaitoli, pianoforte Sandro Lombardi, attore Piazzale Re Astolfo 28 settembre - ore 22,30 Desiderio e seduzione Reading di Barbara Alberti e Isabella Santacroce Cortile d’onore 28 settembre - ore 23,30 Il racconto muto. Omaggio a Buster Keaton Sonorizzazione Filippo Bergonzini Performance Irene Bucci Interventi live Enrico Pasini Ideato da Lara Zironi Auditorium Loria
29 settembre - ore 11 Calviniana Performance di teatro-danza dalle Cosmicomiche di Italo Calvino Con Paola Di Meglio e Lino Guanciale
Regia e drammaturgia di Antonella Panini Coreografie di Lara Daolio in collaborazione con Magda Sibillo e Cecilia Ligabue Ideato da Lara Zironi Giardini della Pretura 29 settembre - ore 11,30 Forme del desiderio Con Simona Vinci Introduce Alessandra Demonte Cortile di Levante
29 settembre - ore 17,30 Vernissage della mostra fotografica Groenlandia. Terra di ghiaccio Di Aldo Meschiari La mostra prosegue fino al 20 ottobre Eliotecnica via San Bernardino da Siena 35
Fino al 6 gennaio Cose di donne Sala Cervi
appuntamenti
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n aiuto al Teatro Comunale di Carpi arriva Tex Willer, indiscussa icona nella storia dei comics in Italia. Il 29 settembre alle 17, nell’ambito della Festa del Racconto, si terrà a Carpi un’asta di tavole originali del fumetto creato da Giovanni Luigi Bonelli, con lo scopo di destinare i fondi raccolti al restauro dello storico edificio cittadino, danneggiato dai terremoti di maggio. Verranno battute 90 tavole originali messe a disposizione gratuitamente da trentacinque disegnatori che dal 1948 a oggi si sono alternati a lavorare per Tex. Tra i nomi più conosciuti dei disegnatori le cui opere saranno presenti in asta quelli storici di Aurelio Galleppini (Galep), Guglielmo Letteri, Erio Nicolò, Giovanni Ticci, Fernando Fusco, Fabio Civitelli e Claudio Villa. Oltre a loro, un nutrito numero di giovani e meno giovani autori, molti dei quali esordienti, e alcuni autorevoli disegnatori stranieri. Solo grazie alla loro generosa disponibilità è stato possibile realizzare quest’asta. L’organizzazione logistica dell’iniziativa sarà a cura della Libreria antiquaria e Casa d’asta Little Nemo di Torino che opera da anni con serietà e continuità in questo settore. Il catalogo – vero e proprio regesto dei disegnatori bonelliani – è stato realizzato grazie al contributo del Comune di Trento e della Provincia Autonoma di Trento. In occasione dell’asta, la Sergio Bonelli Editore e il Gruppo editoriale L’Espresso hanno deciso di produrre un volume a colori che sarà in edicola da venerdì 28 settembre allegato al settimanale L’Espresso. Nell’albo, dal titolo Tex. Storie brevi, sono raccolti sei episodi della saga di Aquila della Notte a firma dei migliori autori e disegnatori di Tex (Gianluigi Bonelli, Sergio Bonelli, Claudio Nizzi, Mauro Boselli, Aurelio Galleppini, Giovanni Ticci e Fa-
bio Civitelli). Il volume si affianca idealmente alla lunga collana Collezione storica a colori che per cinque anni è stata presente in edicola con uno straordinario successo editoriale, confermando l’affetto che centinaia di migliaia di lettori riservano ancora oggi al più longevo eroe dei fumetti italiani. Anche il ricavato di questa iniziativa sarà destinato alla ricostruzione del Teatro di Carpi
che, come spiega Alessia Ferrari, assessore alla Cultura del Comune di Carpi, è stato pesantemente colpito dal sisma: “in particolare, risulta danneggiata in modo significativo la copertura esterna, che è parzialmente collassata e sono stati rilevati svariati cedimenti e lesioni agli stucchi e agli affreschi, che nei prossimi mesi richiederanno importanti lavori di restauro e consolidamento”.
Tutte le regole dell’asta!
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’asta si svolgerà nella tensostruttura presente in Piazzale Re Astolfo. Un’ora prima dell’asta, alle 16, verranno effettuati gli accrediti dei partecipanti. I materiali offerti in asta sono descritti e documentati al meglio nel catalogo che verrà consegnato gratuitamente a ogni partecipante. Vista l’eccezionalità dell’evento, l’acquirente non dovrà corrispondere nessun diritto d’asta che si svolge a titolo benefico. Il pagamento del prezzo di aggiudicazione non sarà gravato da nessun onere e potrà essere versato, alle condizioni sotto descritte, alla conclusione dell’asta o nei giorni successivi. Le vendite vengono effettuate al maggior offerente e si intendono per contanti. Gli offerenti vincenti che non paghino in contanti o con carta di credito, non sono autorizzati a ritirare gli oggetti acquistati fino a quando il pagamento non sarà andato a buon fine, a meno che non abbiano preso diversi accordi con la Casa d’Aste. Il prezzo di partenza è fissato indistintamente per tutti i lotti in 100 euro e sarà soggetto a rilanci basati sulla seguente regola: rilancio minimo 50 euro fino a 400; rilancio minimo 100 euro oltre i 400. E’ facoltà del banditore effettuare rilanci sul singolo lotto, o ritirarlo, se a suo insindacabile giudizio, lo stesso non abbia raggiunto un prezzo di vendita ritenuto adeguato. Le opere non aggiudicate verranno messe a disposizione a trattativa privata nei giorni successivi all’asta, eventualmente anche grazie alla collaborazione della Casa d’Aste che ne rende conto al mandante. Il pagamento in contanti dei singoli lotti può essere effettuato solo per importi inferiori a mille euro alla conclusione dell’asta stessa, il che da diritto all’acquirente al ritiro immediato dell’opera. Lo stesso avviene per i pagamenti effettuati con carta di credito, in questo caso anche per importi superiori. Sono possibili altre due forme di pagamento che richiedono un tempo tecnico per verificare il buon fine del pagamento: assegno circolare e bonifico bancario. Il ritiro dei lotti pagati in contanti o con carta di credito, avverrà alla conclusione dell’asta, ipotizzata per le ore 19. Per le altre due forme di pagamento (assegno circolare e bonifico bancario) i lotti verranno spediti all’aggiudicatario tramite corriere o con raccomandata postale.
29 settembre ore 15,30 La classe non è acqua Viaggio di un giornalista tra Olimpiadi e aristocratici Con Antonio Caprarica Conduce Pierluigi Senatore Cortile di Levante 29 settembre - ore 17 Storie di mare Incontro con Folco Quilici Conduce Davide Sapienza Giardini della Pretura 29 settembre - ore 18 I nuovi best-seller italiani Francesco Fioretti, Andrea Frediani, Davide Mosca Conduce Emanuele Ferrari Cortile di Levante 29 settembre - ore 18,30 Il Canzoniere del desiderio prologo Con Marco Na Isna Lodi, Enrico Pasini, Giuseppe Pirone e altri Piazza Martiri 29 settembre - ore 19 Educazione siberiana Con Nicolai Lilin Presenta Davide Bregola Giardini della Pretura 29 settembre ore 21 Calviniana Performance itinerante di teatro-danza da Se una notte d’inverno un viaggiatore di Italo Calvino Con Paola Di Meglio e Lino Guanciale Regia e drammaturgia di Antonella Panini Coreografie di Lara Daolio in collaborazione con Magda Sibillo e Cecilia Ligabue Ideato da Lara Zironi Pronao Teatro, Giardini Teatro e Cortile d’onore 29 settembre - ore 21.30 Is this desire? Concerto di Angela Baraldi, Dente, Alessandro Fiori,
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In Piazza Grande a Modena, il 29 settembre, Ruggeri, Tazenda, Carboni, Dik Dik e altri nel decennale della morte del cantautore Pierangelo Bertoli
Tutti in piazza per Bertoli E
nrico Ruggeri con la sua band, Luca Carboni, Marco Masini, Gerardina Trovato, i Tazenda, i Dik Dik. Hanno tutti confermato la loro presenza e tutti canteranno e suoneranno in piazza Grande a Modena, sabato 29 settembre dalle 20 alle 24, al concerto gratuito per Pierangelo Bertoli intitolato Canterò le mie canzoni per la strada. Modena 29 settembre, infatti, la giornata che ogni anno celebra l’incontro felice tra Modena e la musica, nel 2012 è dedicato, nel decennale della morte, a Bertoli. Un artista non sufficientemente ricordato che ha cantato contro la guerra, per l’ambiente e a favore dei più deboli. Il suo impegno sul piano civile e sociale si è espresso in canzoni sempre attuali con stile immediato ed echi poetici mai banali, basti ricordare Eppure soffia e A muso duro. A ricordarne il valore arti-
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abato 29 settembre alle 8.30 aprirà i battenti presso il quartiere fieristico di Gonzaga (Mantova) l’edizione autunnale della manifestazione nazionale denominata Fiera dell’Elettronica e del Radioamatore. La Fiera si sviluppa su 6 padiglioni per un totale di oltre 8.500 mq e vedrà la partecipazione di oltre 160 espositori provenienti da tutta Italia. I visitatori, in un percorso che si sviluppa per più di 1600 metri di banchi espositori, potranno trovare un vastissimo assortimento di novità e prodotti tra i quali spiccano: materiale elettronico, computers, software, cartucce, materiale radioimpiantistico, surplus, componentistica, telematica, decoder, parabole e telefonia con la partecipazione dell’editoria specializzata. Articoli che non è facile trovare nei negozi tradizionali e sicuramente non ai prezzi convenienti della fiera. Elettronica low cost, è questa la chiave del successo di un evento nazionale che attrae un pubblico del tutto eterogeneo:dall’operatore alla ricerca di video, inchiostri o com-
stico e umano, intervistata da Leo Turrini, giornalista conduttore dell’evento, salirà sul palco Caterina Caselli, ospite d’onore. Nello spettacolo di chiusura della giornata, che al pomeriggio vedrà esibirsi numerose band giovanili, ci sarà il figlio di Pierangelo: Alberto Bertoli, anche lui musicista e cantante, che ha collaborato all’iniziativa con la direzione artistica di Riccardo Benini. E non mancherà con la sua band Marco Dieci, che ha accompagnato Bertoli nella sua carriera ed è autore di diverse sue canzoni. Ci saranno Luca Bonaffini autore di Chiama piano, i musicisti modenesi Gappa e gli Ex presidenti, oltre alla band emergente veronese Le maschere di Clara. In programma anche le esibizioni di Ologramma, gruppo nato da una scuola di musicoterapia con allievi diversamente abili, e quella della banda John Lennon
con le sue decine di elementi, anche disabili, a rappresentare la Scuola di musica Carlo e Guglielmo Andreoli di Mirandola che accoglie gli allievi dei Comuni della Bassa terremotata. Proprio per aiutare quella scuola e i giovani si raccoglieranno fondi per offrire borse di studio a ragazzi e ragazze che vogliono imparare la musica e sono in gravi difficoltà perché vittime del sisma di maggio. Nello spettacolo in piazza Grande tutti gli artisti, oltre ai
la passione per la tecnologia, l’acquisto vantaggioso, la ricerca della novità o dell’affare… La rassegna fornirà anche una panoramica didattico-educativa con la presenza di numerosi editori di riviste e testi specializzati. Un ulteriore motivo d’interesse è la presenza dell’Associazione Culturale LUGMan (Linux Users
Group Mantova) che sarà presente con uno stand divulgativo per mostrare e far provare il sistema operativo Linux. Saranno presentati inoltre software gratuiti per le scuole e un progetto di lavagna multimediale realizzato dall’Itis di Mantova. La scorsa edizione di marzo è stata visitata, in sole due giornate di apertura, da circa 20mila persone, numero di presenze che ha consolidato la manifestazione mantovana come una delle più importanti del settore a livello nazionale. La Fiera dell’Elettronica è una rassegna completa capace di soddisfare le esigenze di un pubblico eterogeneo alla ricerca di un vastissimo assortimento di prodotti, offerte competitive sotto il profilo del prezzo e della qualità nonché di rari pezzi di ricambio e di occasioni per il fai da te. Orari d’apertura: dalle 8.30 alle 18.
partecipare a Pàn Còt et Cumpanàdegh, la festa della gastronomia locale a Sestola. Il mese di ottobre inizia all’insegna delle degustazioni di formaggi e patate. Dal 5 al 7 si tiene infatti la Festa del Parmigiano Reggiano a Lama Mocogno mentre il 6 e 7 quella della Patata a Montese e a Piandelagotti, frazione di Frassinoro. Nelle giornate
di sabato 13 e domenica 14 ottobre la patata torna a essere protagonista a Montese, a Riolunato si festeggia la Ricotta mentre a Pievepelago si tiene la Sagra delle 3 farine (solo sabato 13 ottobre). Negli ultimi due weekend di ottobre è senz’ombra di dubbio la castagna a farla da padrone. Si comincia con Serramazzoni che ne ospita la celebrazione in località Riccò dal 14 al 21. La Festa della Castagna si moltiplica sabato 20 e domenica 21, date in cui si svolge contemporaneamente a Pavullo, Frassinoro (Fontanaluccia) e Montefiorino (Rubbiano). A cavallo tra ottobre e novembre arriva anche il Tartufo. La sua Festa si tiene a Montefiorino il fine settimana del 27 e 28 ottobre e quello del 3 e 4 novembre. A chiudere i festeggiamenti gastronomici dell’autunno è però ancora una volta la Festa della castagna, in programma per il 27 e 28 ottobre a Montecreto, il 1° novembre a Pievepelago e l’11 novembre a Fanano. Per informazioni si può chiamare il Consorzio al numero 0536.325586, oppure visita il sito www.vallidelcimone.it.
Un autunno di sagre
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al cioccolato ai funghi, dalle castagne ai formaggi per arrivare a patate e tartufo. L’Appennino modenese propone un repertorio di sapori per riscoprire i piaceri della buona tavola. Un rito celebrato con diverse sagre e feste. E il Consorzio Valli del Cimone propone un pacchetto weekend, valido per tutte le sagre, che alla
loro successi, eseguiranno anche canzoni di Pierangelo Bertoli. In caso di maltempo l’evento si svolgerà nei padiglioni della Fiera di Modena in via Virgilio, capaci di ospitare le tante persone che vorranno partecipare. Il tributo a Bertoli prosegue a Sassuolo il 6 e il 7 ottobre con mostre, presentazioni di libri, incontri e due concerti.
Elettronica low cost
Cimone: tra tradizione e gastronomia
quota di 55 euro a persona include un pernottamento in camera doppia e una cena a base di prodotti tipici. Il 29 e 30 settembre, le strade del centro di Pavullo accoglieranno la Festa del cioccolato e del croccante, mentre a Fanano si terrà la Festa del fungo Porcino. L’ultimo fine settimana di settembre sarà anche l’occasione per
Guano Padano Piazza Garibaldi 30 settembre - ore 10,30 Il sogno di Grom. Storia di un’amicizia, qualche gelato e molti fiori Incontro con Federico Grom Conduce Siro Mantovani Cortile di Levante 30 settembre - ore 11,30 Patrizia Valduga legge I Grandi Maestri Giardini della Pretura
Elettronica, Radiantismo, Strumentazione e Componentistica, Informatica, Telefonia e Hi-Fi protagonisti a Gonzaga, il 29 e 30 settembre
puter alla famiglia alla ricerca del regalo per il figlio, al radioamatore a caccia del pezzo di ricambio. Pubblico eterogeneo anche per provenienza: non è infatti difficile trovare visitatori provenienti dalla Toscana, dal Piemonte e da tutto il Nord Est. Sono senz’altro tante le motivazioni che spingono i visitatori a partecipare a questo evento:
appuntamenti
30 settembre - ore 12 Il Canzoniere del desiderio epilogo Con Marco Na Isna Lodi, Enrico Pasini, Giuseppe Pirone e altri Corso Alberto Pio 30 settembre - ore 15,30 Facciamo insieme una storia Con Roberto Piumini Per bambini e famiglie Giardini della Pretura 30 settembre - ore 15,30 La vita autentica Vito Mancuso dialoga con Brunetto Salvarani Piazzale Re Astolfo 30 settembre - ore 17 Racconti di libertà, mare, avventura Incontro con Bjorn Larsson A cura di Marcello Marchesini Cortile di Levante 30 settembre - ore 18 Il desiderio di raccontare tra i Continenti: Asia-Africa Incontro con Hu Lanbo e Aminata Fofana Conduce Alessandra Burzacchini Giardini della Pretura 30 settembre - ore 19 Giochi di parole Incontro con Stefano Bartezzaghi e Beniamino Sidoti Domenica 30 settembre nella Galleria del centro commerciale dalle 16
Prendi la patente al Borgo
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l Borgogioioso ospita domenica 30 settembre dalle 16 alle 19 un evento di sensibilizzazione, rivolto a bambini e ragazzi, ma anche ai loro genitori, per imparare il giusto comportamento da tenere su strade ciclabili e in prossimità delle rotonde soprattutto in bici. L’iniziativa Guida in sicurezza, che si avvale del patrocinio del Comune di Carpi e della collaborazione della Polizia Municipale delle Terre d’Argine, si svolgerà in galleria e prevede un percorso ludico di educazione stradale per i bambini con una parte di teoria, tenuta da due educatrici stradali della Polizia Municipale, sui comportamenti da seguire, sul significato dei cartelli, e una parte di guida pratica, che consisterà in un percorso con biciclettine all’interno del centro commerciale. Al termine a tutti i bimbi verrà rilasciata la patente di guida come attestato di partecipazione.
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Calcio – Pari e patta tra Carpi e Cremonese, un match di altissimo livello: 1-1
classifica
Segnali dal futuro e dal passato
Lecce 12 Virtus Entella 9 Carpi 7 Reggiana 6 Trapani 6 Feralpisalò 6 Como* 5 Portogruaro* 5 Lumezzane 5 Sudtirol* 4 Cremonese (-1) 4 Pavia 4 Cuneo 4 San Marino 3 Tritium* 1 Treviso 0 Albinoleffe (-10) -4 * una gara in meno.
Due squadre antipodali, incomparabili, probabilmente il meglio tra le “terrestri”. In attesa di Bianco, tornano le grandi differenze di Perini e Di Gaudio. Domenica si torna a Bolzano, tappa di ricordi e risposte.
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arpi-Cremonese è stato un match di altissimo livello tra squadre che non potevano permettersi di perderlo e hanno fatto il possibile per vincerlo. Ciascuna a suo modo e col proprio mazzo. Si rivedranno sicuramente nel ritorno dello Zini, durante i giorni della merla. Ma hanno tutto quel che serve per progettare di ritrovarsi anche più avanti, a primavera inoltrata. Ne è uscita una patta che rilancia tutto. Dice in pratica a tutti gli altri chi sono i due migliori terrestri di un campionato che avrà un padrone alieno: il Lecce. APORIA - Il Carpi è stato più dentro la partita. Ha avuto controllo e ritmo superiore fino al rigore discusso. Ha costretto la Cremonese a stracciarsi in ampiezza. Solo il cambio tattico di Brevi (da 4-3-3 a 4-4-2) ha ricucito tutta la squadra. Poi, attorno alla fisicità di Marotta è uscita la qualità diversa di Buchel e Le Noci,
due fuori categoria. Triangoli rapidi, in controtempo, misure esatte, grande facilità d’esecuzione. L’unico grimaldello possibile per forzare i pochi spazi concessi. Questa è l’aporia: il Carpi è praticamente tutta corsa, claustrofobica e illuminata. Sa dove respirare per farne scorta, e dove andare a spenderla per portarti al limite. Se non gliela togli, ti sfinisce fino ai crampi. La Cremonese è solo cifra tecnica e ragionamento. Sa resistere col palleggio, aspettare l’errore, e capitalizzarlo subito. Se non la stendi, prima o poi apre una breccia e ti punisce. Da una parte il furor, dall’altra la techne: cioè le due sorgenti separate di ogni forma d’arte. Sono perciò due
Regionali – Correggese prima e sola Eccellenza. Da rivelazione annunciata a prima fuggitiva: la Correggese si diverte ad andare oltre se stessa e manda un altro grande segnale al campionato. Sull’ostico di Noceto, i ragazzi di Salmi vincono alla distanza, con pazienza e killer instinct. Soffrono un tempo, dominano nella ripresa, nel serrate finale pescano dal cilindro i jolly-partita dei due uomini migliori. Decidono Davoli e Napoli con prodezze dal limite dell’area (2-0). E alla fine è festa doppia: successo e primato. Dopo tre giornate sono soli in vetta, a punteggio pieno, col miglior attacco (8 reti) e la porta inviolata. Domenica al Borelli arriva la Sampolese. Promozione. Primo hurrà per la Solierese che conferma i progressi e batte di misura il Concordia, dopo 90’ tirati e molto nervosi (2-1). Apre Pattacini, in mischia. Chiude Azzouzi da grande opportunista, nonostante l’inferiorità numerica. 7 gli ammoniti, 2 gli espulsi (Modica e mister Nannini). Prossimo avversario: Val.sa Gold.
provinciali – Tutte al tappeto in Seconda Seconda. La domenica delle nostre è una Waterloo amarissima. Perdono tutte, e molto male. Ridotta in 10, la Virtus si distrae due volte e scivola inaspettatamente sul campo della Modenese (1-2). Elardino accorcia tardi. Due rigori discussi condannano la Fossolese a Villanova (0-2). La Cabassi frana in quel di Mirandola dopo la bella impresa al debutto (1-5). Ancora in gol Giannerini, stavolta solo per le statistiche. Pesante batosta anche per il San Marino che viene travolto in casa dal S.Prospero Correggio (0-5) e scopre definitivamente la consistenza del girone reggiano. Terza. Il Limidi bissa il successo d’apertura senza convincere granché. Serve un’autorete al 90’ per avere ragione del S.Anna (2-1). Primo punto per la Cortilese, raggiunta dal Villadoro (1-1). Segna un gol di pregevolissima fattura una delle probabili sorprese dell’anno: Pinheiro. L’impresa di giornata viene dal girone reggiano dove la Carpine riassapora il gusto dei tre punti battendo il Bagnolo di rimonta, grazie ai cambi di Bacchelli. Nella ripresa entrano Lombardo e Molesini e rovesciano la partita: 2-1. Altra esibizione pirotecnica dello zemaniano United, sconfitto dal Campogalliano al termine di una giostra di emozioni: 3-4.
squadre filosoficamente antipodali. Non meno che incomparabili. Non possono copiarsi, solo sfidarsi. Nessuna si metterà al livello dell’altra, non conviene. Ma si useranno come riferimento, in una corsa tra migliori seconde che durerà tutta la stagione. GRANDI RITORNI Dunque il primo round finisce meritocraticamente pari, e in parte inespresso. Molte le carte ingiocate. La Cremonese avrà più avanti l’esperienza di Minelli dietro, e di Baiocco in mezzo. E ritroverà Djuric, un ottimo alfiere di profondità. Il Carpi, tuttavia, non ha avuto il cavallo più importante, cioè Concas. Nei ribaltamenti dell’ultimo quarto d’ora sarebbe potuto essere decisivo. Si è visto però un grande ritorno all’antico. E’ stato il centrocampo il reparto migliore. Per tre quarti quello della C2, vinta due anni fa. L’estraneo al concerto è appunto la novità Bianco, in evidente ritardo di smalto. Pasciuti corregge e copre ogni spazio, è il solito microprocessore infallibile su 90 metri di
campo. Ma è soprattutto il vecchio dipolo Perini-Di Gaudio a ristabilire energia purissima. Sono stati i due magneti dell’ultima promozione, le idee primigenie di quel Carpi al suo meglio. Ora sono evoluti alla dimensione che la categoria richiede. Stanno finalmente bene, e sono tornati ad essere centrali nello sviluppo del piano gara. Perini ha smesso di litigare col ginocchio, rispolverato il righello dei tempi migliori, chiesto e ottenuto una squadra che passi più spesso da lui con palla a terra. Di più, ora ha davanti Arma che ricicla qualsiasi lancio sporco. E glielo restituisce pulito, per cominciare l’azione venti metri più avanti rispetto alla passata stagione. Di Gaudio sgasa a velocità superluminale, meglio di prima. E torna a essere un rebus per gli allenatori avversari. Li costringe ai raddoppi, al sacrificio di uomini dal mezzo. Spezza cioè le simmetrie di chi l’affronta. L’upgrade è biomeccanico: in buona sostanza ha fatto la convergenza alle ruote. Ha risolto i problemi alla caviglia correggendo la corsa con plantari appositamente disegnati per la sua postura delicatissima. Così, tra gli altri vantaggi, guadagna anche quell’equilibrio
prossimo avversario – Sudtirol
Suggestione Bolzano. Ma questa è un’altra storia
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ici Carpi a Bolzano, e inevitabilmente salti indietro di mezzo secolo. Per partecipazione, sofferenza, e contenuti, la stagione 63/64 resta la più vissuta di tutta la storia biancorossa. “Lo squadrone che non perde mai” di Ivano Corghi, l’avventura più bella di una stirpe d’oro: Pressich, Vellani, Melotto, Carpita, Silvestri, Vernizzi, Poletto. Cioè quasi duemila partite insieme. E una lunga, infinita battaglia contro un avversario dinastico. Lo 0-0 dell’andata al Cabassi, la fuga del Carpi, il successo dei padroni di casa in Trentino firmato dall’immenso “Meo” Benetti che completò la rimonta a 3 giornate dal traguardo. Finì a ex-aequo, ci vollero due spareggi in campo neutro per stabilire il vincitore. Che alla fine fu il Carpi, dominante nell’epilogo di Brescia (3-1). Ma con quel Bolzano, questo Sudtirol ha in comune solo la città. E nemmeno l’origine. E’ proprio tutta un’altra storia. Nasce ben più tardi e altrove: 1974, Bressanone. Si affilia tre anni dopo, e conquista i Pro solo a fine secolo. Per poi non retrocedere più. Sono 13 le partecipazioni consecutive tra C2 e C1, quest’ultima a rischio per ragioni strutturali. La rosa è giovanissima, sotto i 24 anni. L’allenatore è un pallino di Giuntoli: Stefano Vecchi, recente avversario sulle panchine di Tritium (Supercoppa 2011) e Spal (la stagione scorsa). Imposta il consueto 4-3-3, largo e frenetico. Davanti, mancherà l’ex Riccardo Bocalon, operato al perone. Da pivot, gioca perciò stabilmente Alessandro Campo, scuola Toro, alla quarta stagione in Alto Adige. Sui lati sfrecciano i due pericoli principali: Hannes Fink (classe ’89, prodotto della casa) e Mame Thiam (già eversore del Carpi lo scorso anno ad Avellino).
Calcio a Cinque - Virtus
Nuova Virtus: qualche incognita, un solo obiettivo
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i si avvicina al momento clou e il sipario che si leva sulla stagione virtussina è un sipario strano: i due anni addietro si sono consumati tra delusioni e incertezze, nel segno di serie inenarrabili di infortuni, scandite da crociati a orologeria (e quando a saltare non era il ginocchio, ecografie farlocche facevano devastanti infortuni altrimenti contenibili), e di mali tellurici non diagnosticabili e distruttivi ben oltre il lato sportivo. Archiviato il pur decisivo scherzo della maledetta bendata, qualcuno ha storto il naso al cospetto di un’amalgama a tratti apparsa incapace del colpo di reni, non individuale (chè la caratura tecnica del gruppo pare invidiabile), ma collettivo. Chi si attendeva un sussulto di ramazza dirigenziale, con il doloroso benservito concesso a parte dei veterani, rimane deluso, chi crede nel moto d’orgoglio di un gruppo capace di redimersi lo sarà di meno: sedotta e abbandonata (certo per ragioni logistiche piuttosto che tecniche) da un bomber di indiscusso valore quale Guidi, la Virtus non cambia radicalmente volto, ma puntella il quintetto con il nuovo arrivo Jhonny Thompson. Che non si tratti di suggestioni esotiche buone solo per i tifosi, è apparso chiaro da subito: il giovane italo-ghanese classe ‘88 ci sa fare, e non è da escludere si diverta a destabilizzare gerarchie che negli ultimi tempi son parse talvolta cristallizzate. Gli arrivi da Reggio dei giovani Lotti (‘91) e Davoli (‘91) muniscono di bocche da fuoco di qualità un settore giovanile che, nuovamente affidato alla spigolosa sapienza di Giorgio Montanari dopo parentesi più inclini ad anarchie e vuoti di potere, possa effettivamente ambire a farsi cantera. Quando non si tratta di professionismo, evocare slogan eroici può sembrare patetico, ma in casa gialloblu la frase del buon Boniperti pare d’attualità: quest’anno “vincere” sembra non essere “importante”, ma effettivamente “l’unica cosa che conta”. Federico Campedelli
26° Trofeo Città di Carpi
Forza Ushac!
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n silenzio concentrato, il respiro trattenuto mentre i muscoli si tendono, pronti allo scatto. Gli occhi bassi. Un fischio, e tutto quello che sino a un attimo prima era attesa e immobilità diventa ora rumore e concitazione, una corsa a perdifiato fino al traguardo. Le emozioni e i gesti che domenica scorsa hanno animato la pista del campo di atletica di Carpi non erano quelli dei grandi atleti. Ma non per questo al 26° Trofeo Città di Carpi, manifestazione di atletica leggera riservata al settore disabili organizzato dall’associazione Ushac e dal Comitato del Centro Sportivo Italiano di Carpi, sono mancate le emozioni, anzi. Divenuto un appuntamento tradizionale, il Trofeo ha visto la partecipazione di 10 società da diverse regioni, la presenza di oltre 160 atleti. Oltre alle gare di
corsa, anche salto in lungo, lancio del vortex e numerose staffette. Insieme ai saluti delle autorità, particolarmente apprezzato il toccante intervento di don Francesco Cavazzuti. Le premiazioni per tutti – perché ognuno, domenica, ha vinto - hanno chiuso una mattinata all’insegna di sport e solidarietà. Ma la giornata non è terminata sulla pista bensì a tavola, col consueto pranzo, preparato dai volontari Ushac all’Area Zanichelli e l’assegnazione del Trofeo alla squadra di Verona. L’appuntamento è al prossimo anno, senza dimenticare che le persone diversamente abili si trovano a gareggiare, loro malgrado, per tutta la vita. E se anche Dorando Pietri è stato aiutato a raggiungere il traguardo, chi siamo noi per non sostenere la corsa di questi ragazzi? M.M.
prossimo turno Domenica 30/9/2012, ore 15, 5a giornata. Sudtirol-Carpi; AlbinoleffeTreviso; Cremonese-Lumezzane; Lecce-Tritium; Pavia-Virtus Entella; Portogruaro-S.Marino; Reggiana-Como; Trapani-Cuneo.
nel tiro che non aveva mai avuto. Domenica il Carpi visita il Sudtirol per altre risposte. Con Trapani, Reggiana e Cremonese, cioè le tre taglie del vertice, ha corso alla pari. Anzi, oltre. A Portogruaro invece ha forato, ed è finito staccatissimo sul traguardo. Dovrà adesso trovare regolarità anche nelle tappe di trasferimento. Meno ripide, ma tutt’altro che semplici. Enrico Gualtieri FOCUS UN CAMPIONATO A 16+1
Grande equilibrio dietro il Lecce, già in fuga
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i fa presto a normalizzare la formula aritmetica di questo campionato a numero dispari: 16 squadre normali, vicine e imperfette, più una dominatrice già in fuga. Il Lecce prosegue a punteggio pieno e mette la prima distanza significativa tra sé il resto. A volerglielo proprio trovare, il punto debole è nell’impostazione generale della fase difensiva, più che nel reparto singolo. Concede sempre qualcosina, quasi per sfuggire alla noia di sé stesso. Ma alla distanza trova soluzioni ineguagliabili, ruotando tutte le risorse e mandando a segno un gran numero di uomini: già 10 gol con 6 marcatori differenti. Per qualità e profondità è semplicemente di un altro pianeta. Tra le terrestri, si instaura un equilibrio molto vasto. In 5 punti stanno 12 squadre, cioè quasi tutto il campionato. L’ultima del mucchio è il Pavia, rilanciato da Cesca. La prima è l’Entella, che però ha passo estremamente controverso: grande trazione anteriore, pochissima tenuta. Sta avendo molto da un tridente di rara forza: Vannucchi-Rosso-Guerra. Tuttavia, più che i 9 punti, fanno ragionare i gol presi: 8, cioè 2 a partita. Troppi per meritarsi tutta la credibilità che richiede il vertice. Ancora più instabili sono Trapani e Reggiana. Sembra più sicuro il Carpi. Sta arrivando la Cremonese. La sorpresa è il Feralpisalò trascinato da due ventenni prodigio. Uno ha già girato mezza Italia e gioca dappertutto: si chiama Francesco Finocchio. L’altro è nel radar di Giuntoli, viene dal Varese, e nel cognome porta un destino: Luca Miracoli. Quattro le imbattute. Oltre al Lecce, due giovani bande anche che hanno qualche ragione valida per studiare da pretendenti playoff. Sono il Como del capocannoniere Donnarumma (4) e il Portogruaro con la miglior difesa assoluta (2). L’altra è l’Albinoleffe che sta lentamente azzerando l’handicap, pareggio dopo pareggio. E ormai vede il Treviso, unico ancora senza punti. E.G.
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Pallavolo Maschile
Cec sconfitta a Ravenna 3 a 2
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roprio come un anno fa, inizia con una sconfitta in Coppa Italia la stagione ufficiale della Cec. I biancoblu sono usciti battuti 3-2 dal PalaCosta di Ravenna, dove dopo due ore di gioco l’hanno spuntata i padroni di casa della Donati Cmc di Marco Bonitta. Contro la grande favorita per la vittoria del campionato, la Cec è andata a un soffio dal colpaccio, portandosi avanti prima 1-0 e poi 2-1. Dopo i primi due set finiti uno per parte con un break di scarto, nel terzo Carpi ha accelerato imponendosi 19-25 spinta dalla regia di Astolfi, alla guida di un primo sestetto stagionale completato dal giovane Bigarelli nel ruolo di opposto, Lirutti e De Marco sulle bande, Rau e Lancellotti al centro e Trentin libero. Sul 2-1, con la partita che sembrava aver preso la piega favorevole alla Cec, le gambe dei biancoblu sono diventate di piombo sotto il peso della preparazione. Coach Molinari ha provato a dar spazio anche a Zanon per un capitan Lirutti affaticato a una coscia, ma Ravenna non ha abbassato il ritmo e ha chiuso 4° e 5° set.
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Continua la campagna abbonamenti dell’Universal Volley Modena. Fino al 10 ottobre sarà possibile sottoscrivere tutte le tipologie di tessere presso le filiali della Banca Popolare dell’Emilia Romagna poi per farlo bisognerà passare presso gli uffici della società, al PalaCasaModena
Scegli un posto in prima fila E ’ entrata nel vivo la pre-stagione dell’Universal Volley in vista di un campionato il cui esordio diventa sempre più vicino. Sabato 22 settembre è andato in scena il primo abbraccio con il pubblico del PalaCasaModena quando le Tigri Bianconere sono scese in campo per l’esibizione in allenamento congiunto contro la Duck Farm Chieri Torino di Francesca Piccinini, Martina Guiggi e compagne. Non fortunato l’esito finale, con la vittoria delle ospiti per 3-1, ma l’allenamento è stato estremamente positivo se si pensa che coach Cuello ha dato ampio spazio a tutte le atlete a disposizione e ha focalizzato la propria attenzione sulla fase di difesa non avendo ancora allenato quella di
S.G. La Patria 1879 - Atletica
Buoni i test ai Regionali
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ttimo stato di forma per gli atleti de La Patria che hanno ottenuto buoni risultati nelle prove dei Campionati Regionali che si sono svolti a Modena e Imola. Atleti che parteciperanno con importanti obiettivi, ai Campionati Italiani in programma a Firenze il 29 e 30 settembre. Da segnalare in ambito femminile, gli ottimi 2° e 3° posto rispettivamente nei 200 metri e 100 metri di Cecilia Artioli. Buonissimo 3° posto anche per Elena Venturi Degli Esposti nei 400 metri ostacoli. Passando al settore maschile, ottime prove per Simone Petteneti e Federico Saverino, rispettivamente 3° e 4° nei 100 metri e per Giacomo Vascotto che, nella categoria Promesse, ha concluso al !° posto i 200 metri e al 2° posto i 400. Altro risultato importante per Dario Saltini che nel settore lanci ha chiuso al 3° posto sia la prova del disco che del giavellotto.
attacco e di muro. Ottime le risposte, quindi, in questo fondamentale contro un avversario che, per la quasi totalità dell’esibizione, ha schierato il proprio sestetto titolare. Archiviato l’importante test, però, si guarda avanti a una settimana che si annuncia davvero intensa. Martedì 25, infatti, la squadra è partita per la Francia dove resterà fino a domenica per un paio di test a Cannes contro la fortissima formazione locale e, successivamente, per il Torneo di Istres dove parteciperanno le padrone di casa, lo stesso Cannes e le rumene del Tomis Constanta che, come Urbino, hanno chiuso al terzo posto l’ultima Cev Cup. Un parco di avversarie di assoluto prestigio quindi, per testare i pro-
Claudio Cesar Cuello
gressi di queste prime settimane, per valutare a che punto è la condizione fisica generale, ma anche per fare le prove generali in vista della partecipazione alla Challenge Cup 2012/13. CAMPAGNA ABBONAMENTI Continua la campagna abbonamenti dell’Universal Volley Modena. Fino al 10 ottobre sarà possibile sottoscrivere tutte le tipologie di tessere presso le filiali della Banca Popolare dell’Emilia Romagna poi per farlo bisognerà passare presso gli uffici della società, al primo piano del PalaCasaModena. Ancora attiva anche l’iniziativa Teniamo Botta che consente ai residenti dei comuni terremotati di usufruire della tessera di Gradinata gratis. Andrea Lolli
Pallamano
Tennis - Incoronato Alessandro Tombolini
Nuova Era Casalgrande - Handball Carpi: 17 a 23
i è conclusa la finale dell’Open dello Sporting Club Carpi che, per la terza volta, ha incoronato vincitore Alessandro Tombolini del Castellazzo Parma. Ottime prestazioni dei giovani Federico Ottolini (Albinea) e Daniele Capecchi (Terra rossa Vicchio) entrambi sedicenni, che in semifinale non sono riusciti a imporsi sui due giocatori più esperti. Molti i carpigiani iscritti tra cui Walter Marani, Carlo Alberto Bonaretti, Andrea Gualdi, Giovanni Setti, Andrea Giovannella, Riccardo Panzani, Alessio Tinti, in più Andre Rizzoli e Gianluca Marchiori appartenenti alla squadra di Serie B dello Sporting. Ad aprire l’incontro finale ci sono stati i due fratelli Martinelli, Leonardo e Lorenzo, appartenenti alle squadre Under 12 e Under 10 del club carpigiano che si sono sfidati in un tie break davanti al giudice internazionale Stefano Sacchi.
Carpi vola in alto
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arpi vola con un incontenibile Di Matteo, ben supportato da Giannetta e da un incisivo Zoboli, i biancorossi ottengono una vittoria importante in un derby davvero ostico. I ragazzi di coach Serafini hanno sempre mantenuto il vantaggio nel punteggio, ma solo all’inizio di ripresa hanno operato il break decisivo contro la compagine reggiana che, seppur rimaneggiata, è rimasta sempre in scia ai carpigiani. Gara conquistata dalla Handball Carpi quindi, che debutta nel massimo campionato con un successo davvero meritato. I derby però continuano e l’appuntamento è ora fissato a sabato29 settembre, a Sestola, a partire dalle 18, quando i ragazzi di Searfini scenderanno in campo contro il Bologna, vice campione d’Italia due anni fa.
Grande tennis allo Sporting
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icomincia la stagione per il Rugby Carpi nei campi dell’impianto di Santa Croce. Al suo quarto anno, la società organizza un calendario ricco di divertimenti e incontri agonistici per i suoi giovanissimi giocatori. In occasione dell’Open day domenica 23 settembre si sono affrontate le squadre di Carpi e quella di Modena e, come da tradizione, al momento dell’ingresso in campo, l’una ha fatto il tifo per l’altra. Perché il rugby, oltre a regalare grande spettacolo, è anche una lezione di vita. Nel rugby, prima di spiegarti come lanciare una palla o placcare un avversario, ti vengono insegnati lealtà e rispetto per la propria squadra e per l’avversario; dignità e agonismo, non
Ph Giulia Tambini
Al via la stagione 2012/2013 per i falchetti del Rugby Carpi
Cresce la famiglia del rugby carpigiano
“Perché nel rugby si gioca con le mani e con i piedi, ma soprattutto con la testa”
onore e trionfo; solidarietà nelle difficoltà e non gloria personale; socialità e non individualità. Le squadre vanno dall’Under 6 all’Under 14. Per i ragazzi d’età superiore invece mancano le attrezzature adatte, ma sono in progetto lavori che permetteranno la
partecipazione a campionati maggiori e per sportivi di ogni età. “Il campo e le nostre at-
trezzature non saranno solo per i ragazzi – ci spiega il presidente Matteo Casalgrandi – stiamo infatti organizzando allenamenti anche per i genitori che amano già questo sport o si appassionano guardando i propri figli giocare”. Va quindi crescendo questa famiglia del rugby carpigiano che, ad oggi, conta più di 50 bambini iscritti. “Gli impegni si suddividono tra allenamenti e un campionato Uisp per i più grandi. Ma
Domenica 7 ottobre si svolgerà a Carpi la tradizionale camminata non competitiva Trofeo Dorando Pietri, rinviata a causa del terremoto
Tutti di corsa
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Sono tre i motivi principali che ci spingono a dedicare tempo e risorse alla 31° edizione del Trofeo Dorando Pietri – spiega Carmelo Alberto D’Addese, assessore allo Sport e Benessere del Comune di Carpi - il primo senza dubbio, è il coinvolgimento che tale competizione riesce a trasmettere ai nostri concittadini, richiamando a sè migliaia di partecipanti (circa 8.000 nell’ultima edizione), tra singoli privati, società sportive e scuole. Le scuole sono appunto la seconda ragion d’essere di questo evento che, in proporzione al numero di partecipanti (minimo 20 per scuola), riceveranno un contributo in denaro. Infine in questa 31° edizione della Dorando Pietri, si festeggerà un compleanno particolare: Piazza Martiri compie 500 anni”. Quale modo migliore, dunque, per passare una giornata di sport, aggregazione e di festeggiare gli anni, portati egregiamente, della nostra
Piazza? La corsa, giunta alla 31° edizione, organizzata dalla Polisportiva Dorando Pietri e dalla Società La Patria 1879, in collaborazione con Unicredit Banca, Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Assessorato alle Politiche scolastiche ed educative e Assessorato allo Sport e Benessere del Comune di Carpi, è un appuntamento davvero imperdibile per giovani e meno giovani. Il ritrovo è alle 8,30 di domenica 7 ottobre in Piazza Martiri, la partenza sarà alle 9,30 e i tre
percorsi si divideranno per distanza, rispettivamente di 3, 6,2 e 11,1 chilometri. A metà del percorso lungo e all’arrivo, sarà garantito un punto di ristoro, per dare a tutti la possibilità di fare uno spuntino dopo la grande fatica. La quota d’ iscrizione è di 2 euro e, al termine della manifestazione, che si svolgerà con qualsiasi condizione meteo, a tutti i partecipanti verrà consegnata una maglietta ricordo, ulteriore omaggio di una giornata piena di divertimento e voglia di sport.
anche i più piccini potranno mettersi alla prova con tanti tornei, solitamente due al mese, senza contare quelli primaverili ed estivi resi possibili dalle tante società che organizzano e ospitano le nostre squadre”. La partita, intanto, è finita e inizia il Terzo Tempo fuori dal campo: c’è un panino con la salsiccia per ogni bambino e, dopo tanto sudore, è veramente meritato! Il rugby è l’unico sport di squadra che gioca il
Matteo Casalgrandi
Terzo Tempo: un momento aggregante che i giocatori delle squadre disputano in una ritrovata fratellanza e amicizia dopo che si sono affrontati a viso aperto con placcaggi, mischie e corse a perdifiato. Francesco Palumbo La segreteria del Rugby Carpi è aperta il martedì e il venerdì dalle 17,45 alle 19,30 presso il campo comunale a Santa Croce. Telefono: 059.664.684 cell. 328.9535835
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