Settimanale di
19 ottobre 2012
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti ANNO XIII N. 37
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schiatti triplica fermoimmagine e’ l’album di debutto degli ero
Le da vinci come nuove grazie a radio bruno Anna Allesina
DOPO LE CONCESSIONARIE DI CARPI E CORREGGIO, LA FAMIGLIA SCHIATTI APPRODA ANCHE A MODENA CON IL NUOVO AUDI ZENTRUM MODENA EST
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A pagina 13
le suore clarisse torneranno presto a casa
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Libri
da non perdere!
Tra le righe...
Forze dell’Ordine: non bastano mai...
Il Mister - Di Manlio Cancogni
M
ursia riporta in libreria Il Mister (pagg. 160, euro 12) di Manlio Cancogni, classe 1916, veterano del giornalismo nelle più prestigiose testate italiane e scrittore fra le voci più intense della narrativa contemporanea italiana. Protagonista di questo romanzo dai toni noir ambientato nella Roma degli anni Trenta è Vecto Zoran, scapolo 30enne, sloveno e, soprattutto, eroe straniero dentro e fuori dal campo di calcio proprio come Zdenek Zeman, l’allenatore boemo appena riaccolto come un profeta sulla panchina della Roma (ma al centro in questi giorni di dure polemiche da parte dei tifosi) al quale Cancogni dedica il libro. Proprio come Zeman anche Zoran (o Vito Soragni per l’anagrafe fascista), schivo e taciturno, anticonformista e carismatico, “della fantasia ha fatto arte e mestiere” tanto da portare a un passo dalla vittoria del campionato calcistico dilettanti la scalcagnata squadra del Malafronte di cui è diventato giocatore e allenatore. Uno straordinario successo conquistato grazie ai suoi tiri geniali, la precisione, la delicatezza con cui tratta la palla e il modo di tenere unita la squadra che attirano però su Zoran-Zeman l’invidia e le minacce dei gerarchetti del fascio del quartiere Savoia, sostenitori dell’Aquila Romana, fino a quel momento prima in classifica. Sarà un acceso tifoso del Malafronte - il giovane Ugo, un liceale malinconico e scontroso ma conquistato dalla capacità di questo allenatore venuto dall’Est - che testimonierà alla polizia la banditesca scomparsa di Zoran, fatto salire a forza su una macchina la mattina del 4 aprile 1933. Cancogni consegna ai lettori - sportivi e non sportivi - un romanzo che non parla di calcio ma della passione che il calcio è capace di suscitare in una narrazione che coglie il significato artistico di questo gioco e riconosce nel tocco della palla un po’ di poesia.
U
n’anziana signora è stata derubata. Mentre dormiva, in piena notte, dei malviventi sono entrati indisturbati nel suo appartamento, in una palazzina di via Pozzuoli, rubandole la pensione. Nessuno si è accorto di nulla. Due settimane fa invece, al mercato cittadino, sono stati scippati otto portafogli... qualcosa non torna. La Corte dei Pio da mesi è stata letteralmente presa d’assalto dalle Forze dell’Ordine. Accorse in nostro aiuto dopo il terremoto, polizie da ogni parte d’Italia alloggiano nella Polisportiva Dorando Pietri, coadiuvando la Polizia Municipale dell’Unione delle Terre d’Argine nel presidio del territorio. Ma allora perchè i furti continuano a moltiplicarsi? L’arcano è presto svelato: evidentemente, le Forze dell’Ordine non bastano mai... anche se, per amor del vero, è doveroso ammettere che i furtarelli nelle auto posteggiate nel parcheggio della polisportiva hanno finalmente avuto una battuta d’arresto. E vorrei anche vedere...
J.B.
Il graffio
Frase della settimana...
La Iena
Sherlock Holmes, Miss Marple, Hercule Poirot, il commissario Maigret, Nero Wolfe: tutti a scuola dalla nostra Polizia Municipale, che pochi giorni fa ha messo le mani, dopo lunghe indagini e un rocambolesco inseguimento, su di un pericoloso criminale, un graffitaro 16enne. Una lavata di capo? Macché: deferito nientemeno che al Tribunale dei Minori di Bologna. Intanto, i vandali che sfasciarono vetrine e vasi in pieno centro storico sono ancora a piede libero. Basettoni, aiutaci tu!
“In occasione della Maratona, ci sarà un convegno dal titolo“Lo sport nella nostra città”. Presenti Campedelli e D’Addese.... Praticamente come far parlare un vegetariano a un convegno sul manzo di Kobe...”. Dichiarazione del consigliere comunale Cristian Rostovi (Pdl).
Foto della settimana
In questi giorni i cieli di Carpi sono attraversati da grandi stormi di storni. Grazie a Marcello Oliva per questo bellissimo scatto.
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Federico Campedelli, Francesco Palumbo, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.
IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini
PUBBLICITA’ Multiradio - 059698555
STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713
REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 24/A CARPI Tel. 059 645566 - Fax 059 642110 tempo@radiobruno.it COOPERATIVA RADIO BRUNO arl Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 17 ottobre 2012
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Radio Bruno per le Scuole da Vinci
Attilio Desiderio
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anta emozione ha riempito il cortile della Scuola Primaria Leonardo Da Vinci, sabato 13 ottobre quando tutti i piccoli alunni hanno dato vita a un toccante spettacolo musicale di fronte agli occhi felici e orgogliosi dei propri genitori. Canzoni e filastrocche che avrebbero dovuto siglare la fine del progetto di musica dell’anno scolastico 2011-2012 ma che, a causa dello stop forzato causato dal terremoto, hanno allietato gli animi dei presenti soltanto ora, regalando a tutti una ventata di spensierata e colorata legge-
rezza, malgrado il pallido sole ottobrino. “Il sole - ha commentato il dirigente, Attilio Desiderio - ce lo abbiamo nel cuore e io vi auguro, cari bambini, di continuare a inseguire i vostri bei sogni e di realizzarli”. Dopo le esibizioni di tutte le classi, comprese quelle delle due quinte uscite lo scorso anno, bambini e insegnanti hanno ringraziato Radio Bruno per l’impegno profuso per le Leonardo da Vinci, sanificate e ridipinte dopo il sisma e per le quali l’emittente acquisterà anche dei banchi nuovi per un im-
Clarissa Martinelli
porto pari a 700 euro grazie ai fondi di Teniamo Botta.Aricevere il cartellone di ringraziamento realizzato dai bambini, Clarissa Martinelli che ha a sua volta ringraziato i piccoli
“per la loro bravura e il loro impegno”. I bambini hanno poi unito le loro voci, per lanciare al cielo un grande messaggio di speranza, intonando le parole di Noi cantiamo ancora (Com’è com’è) la canzone scritta da Paolo Belli per raccogliere fondi da destinare alla popolazione colpita dal sisma. Un’interpretazione che, ne siamo convinti, avrebbe commosso anche lui... J.B.
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sisma e ricostruzione
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’Associazione Gli Amici del Cuore provinciale e Conacuore (Coordinamento Nazionale Associazioni del Cuore) hanno consegnato a Mariella Martini, direttore generale dell’Usl di Modena 30mila euro per sostenere i reparti di Cardiologia degli Ospedali di Carpi e Mirandola, compromessi dal sisma di maggio. La consegna ufficiale è avvenuta sabato 13 ottobre nei locali del Circolo Loris Guerzoni di Carpi, alla presenza di numerose autorità. “L’ultima Finanziaria - ha sottolineato il sindaco di Carpi, Enrico Campedelli - ha apportato ulteriori tagli alla Sanità. A fronte di risorse pubbliche sempre più risicate, il sostegno della società civile diventa fondamentale per mantenere alti standard qualitativi delle nostre strutture ospedaliere. La donazione de Gli Amici del Cuore va proprio in questa direzione, soprattutto in un momento difficile e delicato come
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assato qualche mese dalle prime scosse, che ne è del loro riverbero dentro di noi? Fatta la conta dei danni materiali resta quella delle crepe interiori, dei traumi psicologici che il sisma ha causato. Ne abbiamo discusso con Enrico Piccinini, psicologo psicodrammatista e formatore professionale, socio della Cooperativa Sociale Scai che durante lo scorso mese di agosto e sino a metà settembre è stato l’asse portante del progetto Lo psicologo amico, la rassegna di incontri gratuiti presso la Casa del Volontariato di Carpi. Quante persone hanno usufruito del servizio? “Si sono presentate 10 persone, tutte di sesso femminile, con un’età media di 34 anni. Sono le donne a mettersi in discussione più facilmente, perché più predisposte al cambiamento. Gli uomini tendono invece a restare più chiusi, a covare dentro ansie e malesseri, con la ben nota conseguenza della somatizzazione. Per prepararmi a questi incontri mi sono documentato sulla letteratura scientifica, sopratutto sulla sindrome post traumatica da stress. Il trauma è il classico caso in cui ognuno
L’Associazione Gli Amici del Cuore e Conacuore hanno consegnato a Mariella Martini, direttore generale dell’Usl di Modena 30mila euro per sostenere i reparti di Cardiologia degli Ospedali di Carpi e Mirandola danneggiati dal sisma
Dal cuore con il cuore
Da sinistra Spinella, Martini e il vescovo Cavina
quello che stiamo vivendo a causa del terremoto che ha colpito il nostro territorio e a fronte del quale ciascuno di noi si è rimboccato le maniche per fare la propria parte”. Una donazione che, come ha voluto sottolineare il presidente dell’associazione, Giovanni Spinella, vorrebbe avere un “carattere
di esemplarità affinché anche altri facciano lo stesso, poiché la generosità della gente può davvero fare la differenza. Il nostro è solo un segno ma noi siamo felici di aver aiutato, poiché il direttore Martini ci ha assicurato che questi 30mila euro saranno spesi bene e subito per rendere le Car-
diologie di Carpi e Mirandola più moderne, efficienti e all’altezza dei tempi”. Gli Amici del Cuore, supporto culturale ed economico fondamentale per le Cardiologie della nostra provincia, si fonda su tre mission principali: “promuovere una cultura della prevenzione sin dall’età scolare, sollecitare l’impiego delle migliori cure per evitare recidive e, infine, sostenere la ricerca”, conclude Spinella. Una donazione che verrà impiegata per dotare l’azienda sanitaria di strumenti finalizzati “a garantire assistenza diretta
Enrico Piccinini, psicologo e socio della Cooperativa Sociale Scai, racconta lo stress post sisma
Psicologo amico
Enrico Piccinini
reagisce in base alla propria storia. Un esempio concreto: la Seconda Guerra Mondiale è stata uno dei momenti più belli della vita di mio padre che ha avuto l’avventura di fare il partigiano - parole sue - mentre si è rivelata un accadimento traumatico per mia madre, che tuttora piange se sente un aeroplano volare a bassa quota, una evidente vittima
psicologica delle incursioni del ‘Pippo’che molti anziani ricordano. Certo è che, per fortuna, la maggior parte delle persone non subisce alcun problema da eventi catastrofici, solo una minoranza predisposta ne sarà afflitta”. Si sente dire che il picco di stress relativo a eventi di questo tipo si raggiunge 5/6 mesi dopo l’evento: è vero? “Il fenomeno si spiega in questo modo: all’inizio la persona che ha subito il trauma cerca di reagire per sopravvivere. Soltanto quando avrà sistemato le cose al meglio, per esempio ristrutturato l’abitazione, ritrovato o ripreso il lavoro, messo la famiglia al sicuro, potrà ‘permettersi’ di stare male”. Davanti a quali problematiche si è trovato? “Le più disparate: dalla paura per l’incolumità fisica propria
e dei propri parenti, che portava a non dormire più serenamente per poi passare le giornate andando da un paese all’altro tra Modena, Reggio e Bologna, alla ricerca di un luogo ‘sicuro’; il lutto per il proprio lavoro e per la casa; sintomi più tipici della sindrome post traumatica da stress, come la continua percezione delle scosse (ipervigilità); attacchi di panico; difficoltà nelle relazioni familiari. Ho avuto modo di constatare come questa serie di scosse abbia esasperato e portato alla luce tutta una serie di situazioni psicologiche preesistenti. Con lo stress di perdere la casa alcune famiglie si sono definitivamente separate, altre sono tornate nella regione o nel Paese d’origine. In qualche caso, invece, la perdita della casa ha stretto famiglie che si stavano sfilacciando, rinsaldandone i legami. Sempre presente è stata, poi, l’idea che questa terra tremerà spesso e che le cose non saranno più come prims”.
laddove le persone vivono, presidi che saranno utilizzati sia in ambito ospedaliero che territoriale”, ha infine
aggiunto il direttore del Distretto Sanitario di Carpi, Claudio Vagnini. J.B.
Quali i soggetti più esposti al rischio stress da sisma? “Buona parte delle preoccupazioni erano rivolte verso gli anziani, i genitori, i nonni. Mentre nei confronti dei figli, dei bambini, le situazioni erano più tranquille e gestibili. I bambini, anche se apparentemente più fragili, si possono adattare più facilmente. Se dimostrano dei problemi è perché sono influenzati dagli adulti, facendo da ‘megafono’ alle ansie dei genitori”. Registra un picco di abuso di psicofarmaci? “Non sono emersi particolari abusi di farmaci che in precedenza non esistessero già, anche se in modo più nascosto. In qualche caso, anzi, lo stra-
volgimento di certe abitudini ha portato al termine di alcune routine farmacologiche”. Quale la situazione emotiva nei prossimi mesi? “Credo che da questa esperienza usciremo tutti più rafforzati, più motivati e tenaci e di sicuro con case e fabbriche più resistenti”. Alla luce delle problematiche emerse da questi incontri, Scai propone una serie di seminari gratuiti relativi alla gestione dello stress, le separazioni in famiglia, l’arte di fare i genitori. Gli incontri si terranno presso la Casa del Volontariato il venerdì sera dalle 20.30 alle 22.30 o il sabato delle 16 alle 18. Per aderire basta inviare una mail a psicologoamico@ scaionline.it.
Interrogazione del consigliere Lorenzo Paluan
Rilevati gravi difetti progettuali?
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orenzo Paluan del Gruppo Consiliare Lista Civica Carpi a 5 - Partito della Rifondazione Comunista ha presentato un’interrogazione al presidente del Consiglio Comunale, Giovanni Taurasi, dopo aver ricevuto segnalazioni preoccupanti da parte di alcuni genitori di alunni delle Scuole Anna Frank di Carpi. “Chiediamo - si legge nel testo dell’interrogazione - se corrisponde al vero che l’ala delle scuole elementari Anna Frank ora in ristrutturazione a causa dei danni provocati dal sisma, presenti gravi difetti nella realizzazione originaria dello stabile, ovvero l’assenza di due colonne portanti per l’ala che comprende palestra e primo piano. Chiediamo anche a quando risalga la realizzazione dell’ala danneggiata dell’edificio scolastico, se il Comune di Carpi sia in grado di presentare i disegni progettuali originari dell’edificio e se questi corrispondano a quanto effettivamente realizzato”.
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’esito del sopralluogo effettuato a luglio dall’Unità di Crisi Coordinamento regionale Sisma 2012 del Ministero per i Beni culturali e Ambientali non lascia spazio ai dubbi e conferma l’inagibilità E. Si tratta dell’inagibilità più grave. “L’edificio cinquecentesco che per secoli ha ospitato le suore clarisse ha subito un danno ingente – spiega l’architetto Anna Allesina dello Studio Arké di Modena – ma si sta prefigurando l’ipotesi di poter rendere agibile la parte della foresteria. La Soprintendenza, che ha seguito l’iter di valutazione del danno, ha condiviso il progetto e dovrebbe rilasciare il nullaosta a giorni. Dopodiché il Comune potrebbe procedere con la riduzione dell’inagibilità, consentendo alle suore di rientrare”. In quella porzione di edificio, al primo piano a ridosso della Chiesa, dove un tempo c’era la casa del sacerdote, era stato effettuato nel 2000 un intervento di restauro e consolidamento da parte dell’architetto Allesina per recuperare spazi in cui ospitare gruppi o Corridoio delle celle est
il monastero di santa chiara ha subito un daNNO INGENTE E L’INTERVENTO COMPLESSIVO PER IL RIPRISTINO PREVEDE LAVORI PER 1 milione e mezzo di euro. PER IL MOMENTO si sta prefigurando l’ipotesi di rendere agibile la foresteria”, spiega l’architetto Anna Allesina dello Studio Arké
L’esodo delle Clarisse I
l Monastero in corso Fanti a Carpi è abitato da una comunità di Clarisse: tre sorelle anziane, due giovani, una novizia ventottenne che farà la professione temporanea il 9 dicembre e una postulante 26enne. Intitolato a Santa Chiara il monastero custodisce nella chiesa l’urna con il corpo di Camilla Pio, nobile nata a Carpi nel 1440, spentasi a 64 anni. Decisa a fondare un monastero di clarisse nel 1492 ebbe in dono dal fratello Alberto III Pio il terreno dove costruirlo. Otto anni dopo Camilla Pio vi entrò insieme ad alcune sorelle, rinunciando alla vita di corte per vivere in povertà.
A fianco Anna Allesina
terremoto è quella in cui ha sede l’infermeria, ubicata al primo piano nell’angolo sud ovest , a cui sarà possibile accedere attraverso tunnel di protezione, realizzati con ponteggi e tavole lignee, che garantiscano l’incolumità delle persone e permettano
transiti veloci. Negli spazi, seppur ristretti, della foresteria le clarisse potranno rientrare già nei primi giorni di novembre assicurando così il presidio e la riapertura della chiesa di Santa Chiara, fra le poche agibili in centro storico. Il resto del monastero
Le sette suore sono ospitate presso il Convento delle Cappuccine a Correggio. Nella storia del monastero solo un’altra volta sono state costrette ad abbandonare la loro dimora
“Speriamo di poter rientrare presto”
L singole persone in occasione di ritiri spirituali. “Già allora era emersa una situazione di scarsa qualità del sistema murario e strutturale seicentesco (ricordiamoci che il monastero è in parte frutto di accorpamenti di edifici preesistenti), e il quadro fessurativo originato dal terremoto ha confermato la necessità di intervenire con un progetto complessivo di consolidamento e miglioramento antisismico. Nell’arco dei secoli – prosegue l’architetto, che può contare oggi su una conoscenza molto approfondita del complesso conventuale maturata nell’arco di questi dieci anni – la configurazione originaria del convento è stata in parte snaturata e il degrado a cui assistiamo oggi è anche purtroppo frutto dell’uso di tecniche e materiali impropri. L’ obiettivo è quello di riportare il Monastero di Santa Chiara ai caratteri storici originari risanando o eliminando situazioni incongrue, ma oggi , anche a seguito del sisma, non è più possibile procedere per singoli lotti di intervento come è stato fatto finora”. L’altra porzione risparmiata dal
Il monastero di Santa Chiara
e Clarisse sperano di poter tornare entro i primi giorni di novembre nel monastero gravemente danneggiato dal terremoto. La scossa delle ore 13 del 29 maggio ha costretto le Clarisse di Carpi ad abbandonare in tutta fretta il monastero di Santa Chiara, gravemente lesionato. Sono uscite immediatamente, Madre Maria Letizia davanti e le altre dietro, dirette a San Nicolò dove, ad attenderle, c’era il pulmino che le avrebbe poi condotte a Correggio dove sono tuttora ospiti delle suore Cappuccine. “Siamo partite senza poter recuperare nulla. In mano avevo solo la pisside col Santissimo perchè la paura c’è ma la fede ti fa andare oltre” ricorda la Badessa. Nella storia del monastero, fondato nel 1500, le Clarisse sono state costrette ad abbandonare la loro dimora solamente in un’altra occasione: quando, in conseguenza delle soppressioni dello Stato italiano, nel 1905 le Autorità municipali ne requisirono il convento, nel quale poterono rientrare solo nel 1931. Per questo, la silenziosa presenza delle Clarisse in città rappresenta per tanti un sicuro punto di riferimento, approdo sereno per l’anima. “Chi ci ha viste partire in tutta fretta è rimasto sgomento, ma speriamo di poter tornare presto a Carpi, ai primi di novembre”. Il convento è la loro casa e, benché a Correggio siano state accolte con tanta disponibilità, qui si adatteranno a stare in spazi più ristretti, all’interno della foresteria, pur di riprendere la dimensione di comunità che vive in fraternità, essenziale quanto il rapporto personale con il Signore nell’isola-
mento della propria cella. La clausura è una scelta spirituale interiore, è il superamento di tutto ciò che impedisce la vita di contemplazione. Il terremoto per queste sette sorelle è dunque una prova molto dura: al piccolo esodo seguiranno mesi di grandi sacrifici perchè la vita all’interno del monastero per molto tempo non sarà più la stessa. Per ripristinare le condizioni di sicurezza in questo edificio Chiostro, vista interna
storico saranno necessari almeno due anni di lavori con un via vai di operai e tecnici; il silenzio sarà spesso interrotto dal frastuono del cantiere; poi c’è la pesantezza della responsabilità dei pagamenti perché sono le suore che dovranno provvedere in quanto proprietarie del convento. “Al pensiero mi sono tremate le gambe ma dal Signore mi è arrivata la risposta: sei tu che fai i conti o la Provvidenza?” ci confida madre Letizia che continua: “abbiamo sempre iniziato i lavori e li abbiamo sempre pagati. Tanti si sono già interessati e sono arrivate piccole e grandi offerte” è la reazione della Badessa, convinta della necessità di procedere coi lavori, “se no, si sgretola tutto”. E, naturalmente, non si riferiva solo a realtà materiali. S.G.
Asta al Festival Francescano
Gli arazzi di Guerra per la ricostruzione
A
quattro mesi dal terremoto che ha duramente colpito l’Emilia, il Festival Francescano non poteva dimenticare i territori che hanno subito così gravi perdite. I francescani dell’Emilia Romagna, organizzatori dell’evento, che si è svolto a Rimini a fine settembre, hanno scelto di farlo attraverso l’arte ispirata del grande poeta Tonino Guerra, recentemente scomparso, a favore del Monastero delle Clarisse di Carpi. Con l’esposizione Le donne di Tonino in Corso Augusto a Rimini e la successiva asta, è stato possibile iniziare il percorso di sensibilizzazione volto alla ricostruzione di questo luogo sacro, dove le monache di clausura affidano a Dio le loro preghiere per tutta l’umanità e accolgono tutti coloro i quali si rivolgano loro. L’allestimento consiste in 14 arazzi di grandi dimensioni (160×200 cm) con disegni originali di Tonino Guerra. La mostra pone lo sguardo sulle figure femminili immaginarie di Guerra, in linea con il tema “Femminile, plurale” della quarta edizione del Festival Francescano. E’ ancora possibile aderire all’asta di beneficenza, inviando la propria proposta all’indirizzo: www.festivalfrancescano.it
che si affaccia su corso Fanti e ricopre complessivamente un’area di tremila metri quadri circa resta “un sistema strutturale ad alta vulnerabilità, anche a causa delle trasformazioni incongrue che dagli inizi del Novecento (soprattutto dal dopoguerra) hanno indebolito lo schema statico del complesso conventuale . Trattandosi di un edificio storico e soggetto a vincolo di tutela, il progetto di adeguamento sismico sarà senza dubbio complesso e dovrà assicurare, nel contempo, la piena tutela del bene”. L’intervento che si dovrà effettuare per poter restituire la piena agibilità al monastero sarà sicuramente oneroso. Da una prima stima sommaria l’importo potrebbe essere non inferiore al milione e mezzo di euro: per le suore clarisse un impegno particolarmente gravoso dal punto di vista economico ma è in gioco la conservazione di una parte di storia della città, che rischia di andare perduta. I volumi, recentemente editi dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, restituiscono, attraverso una precisa ricerca storico documentale basata su fonti storiche e materiale iconografico, l’importanza del Monastero di Santa Chiara. “Ogni traccia è importante, la storia del convento la ritrovi anche sulle murature” conclude l’architetto Allesina. Sara Gelli
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sisma e ricostruzione Sisma
1,4 milioni dalla Bper
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n milione e 400mila euro di interventi per la ricostruzione post sisma in Emilia è stato erogato dalla Banca popolare dell’Emilia-Romagna. Oltre la metà delle risorse è stata destinata a interventi strutturali e il resto dei fondi è stato distribuito in iniziative a sostegno del riavvio produttivo, a favore dei giovani e dei progetti di solidarietà. Tra i contributi il più significativo, 300mila euro, è andato alla Diocesi di Carpi per la ricostruzione delle chiese, ma fondi sono andati anche per asili, scuole, piscine e biblioteche.
La tendopoli sarà smantellata entro la fine di ottobre. 80 gli appartamenti reperiti sino a questo momento dall’Amministrazione Comunale
Campo tende verso la chiusura I
l Coc, Centro Operativo Comunale di Protezione Civile di Carpi ha fatto il punto della situazione in città dal punto di vista dell’assistenza agli sfollati: i fondi dei Contributi di Autonoma Sistemazione stanno iniziando a essere erogati a coloro che ne hanno fatto richie-
sta (oltre 1.200) e si conta di chiudere il Campo Tende del Piazzale delle Piscine (che ospita 162 persone) entro la fine di ottobre, con la sistemazione di tutti gli ospiti negli appartamenti resi disponibili. Negli alberghi della provincia vivono invece ancora 43 carpigiani (di 19 nuclei
familiari). Sono aumentate le disponibilità di appartamenti destinati alle famiglie che hanno richiesto un alloggio in affitto e reperiti sul mercato dall’Amministrazione Comunale in base a un apposito Bando: sono 80 a fronte di un centinaio di domande.
Crescono le difficoltà anche nel ceto medio. l’assessore alle Politiche sociali, Alberto Bellelli, commenta l’analisi della laureanda Lisa Pavarotti
Le famiglie stentano a reggere C
ambia la mappa del disagio sociale, e con lei devono mutare anche le risposte per affrontare le difficoltà crescenti e per molti versi inedita del ceto medio: l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Carpi, Alberto Bellelli, concorda con l’analisi di Lisa Pavarotti, la studentessa universitaria che ha indagato il tema della povertà nell’Unione delle Terre d’Argine (Tempo n° 36, nell’articolo Carpi si scopre più povera) fotografando un fenomeno emerso negli ultimi anni: la sofferenza non solo delle figure
Alberto Bellelli
classiche dell’emarginazione sociale, ma anche della spina dorsale delle società moderne: il ceto medio. “Innanzitutto troviamo conferma di ciò che si è detto nell’ultimo anno e mezzo – spiega Bellelli - cioè la necessità di riflettere sul mutamento della domanda sociale, che è quantitativo, perché sono di più le persone che si rivolgono ai servizi sociali, e qualitativo, per l’emergere della cosiddetta fascia grigia, composta da chi ha perso il lavoro a causa della crisi economica”. Per dare l’idea della vastità del fenomeno, l’assessore
richiama l’ultimo bando anticrisi che ha raccolto le domande di oltre 500 nuclei familiari. E anche la famiglia, da sempre primo ammortizzatore, stenta a reggere. Ma che risposte mettere in campo? “Ci sono due strumenti classici: le politiche del lavoro e quelle di sostegno alla famiglia, ma questo è possibile a livello nazionale. Qui stiamo aggiornando gli strumenti, che erano sino ad oggi disegnati su un target ‘classico’, legato alla marginalità. Da questo punto di vista credo molto nel bando anticrisi, nel microcredito e nel
progetto La casa nella rete, anche se il terremoto lo ha temporaneamente bloccato. Purtroppo una legge ci impedisce anche di continuare i tirocini formativi”. Nuova la domanda, nuovi strumenti, nuove le difficoltà. “Non ci orientiamo al puro assistenzialismo, ma si cerca di instaurare una progettualità che consenta alle persone di uscire dalla crisi sulle proprie gambe. Ma con individui abituati a cavarsela da soli questa operazione è, paradossalmente, più difficile”. Progettualità significa anche ridisegnare le priorità, e questo non sempre è
un lavoro semplice per le assistenti sociali. “Ci sono rinunce da condividere, o priorità da assegnare. Non è semplice spiegare, per esempio, come in un dato momento sia più importante pagare l’affitto che comprare i libri di scuola al bambino, dato che questi si possono reperire in altro modo». In ogni caso, senza una ripartenza dell’economia, non ci saranno strumenti in grado di rispondere a una società in crisi. “Avremmo un bisogno incredibile di nuovi assistenti sociali, ma il taglio delle risorse non ce lo consente. In ogni caso – chiosa Bellelli – riproporremo il bando anticrisi, anche se in forma semplificata, considerato il terremoto”. Marcello Marchesini
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Vittoria Neri trascorrerà l’inverno dentro a un container. “Noi emiliani ci sentiamo trattati dallo Stato come terremotati di serie B”, commenta.
“Il nostro autunno in container” S ono passati quasi 5 mesi dalla tragica scossa di terremoto del 29 maggio, ma ci sono ancora persone che ne stanno subendo duramente le conseguenze, come la 29enne Vittoria Neri e i suoi genitori Eva e Willer che, non potendo essere ospitati dai parenti carpigiani per non allontanarsi troppo dal lavoro, dovranno passare l’inverno all’interno di due container, con la speranza che la temperatura non scenda troppo al di sotto dello zero. “La nostra casa di due piani - ci racconta Vittoria, titolare di Acconciature Vicky Fashion a San Prospero - aveva già riportato gravi lesioni in seguito alla scossa del 20 maggio, al punto che era stata dichiarata inagibile, seppur recuperabile attraverso opportuni interventi. Inoltre, anche il nostro capannone agricolo, distante pochi metri dalla casa, era stato duramente compromesso dal violento terremoto, con conseguente attestato di inagibilità. Pertanto, la nostra vita già dopo quel giorno era cambiata radicalmente. Non potendo più entrare né in casa né nel capannone perchè entrambi pericolosi nell’eventualità di un’altra scossa, di notte dormivamo nei camion per lo spurgo di mio padre e in un piccolo container di nostra proprietà, mentre per il giorno avevamo allestito nel cortile una piccola cucina con tavolo e sedie, e una doccia
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apita spesso di assistere a raccolte fondi che nascono dal desiderio di fare del bene. Purtroppo non è altrettanto frequente riuscire ad apprezzare i risultati concreti di queste opere di beneficenza poiché la trasparenza, purtroppo, non è appannaggio di tutte le organizzazioni che gestiscono del denaro. Ma domenica 14 ottobre a Budrione si è svolta la consegna di due assegni. Il denaro è stato raccolto grazie agli sforzi di chi ha deciso di mettersi in gioco, per trovare fondi e
si affacciava sulla strada. E così, dopo pochi giorni, abbiamo dovuto far demolire il primo e il secondo piano della nostra casa, salvando per il momento solo il piano terra, ma anche quello, a breve, sarà da abbattere. Pensavamo che il Comune avrebbe contribuito all’intervento di messa in sicurezza, ma in realtà, come tutti abbiamo constatato in seguito, le spese sono state tutte a carico di noi privati cittadini. Invece, il capannone, fortunatamente, dopo le necessarie opere di adeguamento è tornato agibile”. In questi momenti di estrema difficoltà, dove non crollano solo le abitazioni ma anche le certezze e i sogni di tutta una vita, la speranza può arrivare da un gesto di solidarietà inatteso. “Nella disgrazia, abbiamo avuto la fortuna di poter ricevere un
Vittoria Neri
in mezzo a una siepe. Se già la situazione era per noi molto difficile, il colpo di grazia è arrivato con le due scosse del 29 maggio. Le crepe che si erano formate si sono notevolmente allargate fino a diventare larghe quanto un palmo di mano, le scale sono collassate e si sono create delle profonde crepe diagonali dagli angoli superiori delle pareti esterne fin quasi al suolo. Abbiamo quindi contattato un geometra che ha confermato i nostri timori: la casa non era più recuperabile e anzi occorreva intervenire con urgenza per metterla in
aiuto dai Fratelli Baraldi, specializzati in costruzioni e demolizioni, e che sono gli stessi che hanno operato per la messa in sicurezza
della nostra casa. Sono amici di famiglia di lunga data e dopo essersi prodigati con grande impegno e generosità, sono riusciti a procurarci due container in disuso provenienti dalla Tav. In un container abbiamo allestito la cucina, mentre nell’altro abbiamo creato il reparto notte. Non sarà come una casa, ma è sempre meglio che dormire in camion o in tenda”. “Ciò che ci preoccupa di più al momento - ha proseguito la signora Eva, mamma di Vittoria - è l’inverno imminente. Nei container abbiamo dei climatizzatori in pompa di calore ma temiamo che questi possano non essere sufficienti a riscaldare l’ambiente, se l’inverno dovesse rivelarsi rigido come quello dello scorso anno. Pertanto, ci stiamo già informando su forme supplementari di riscaldamento e, al momento, pensiamo che le stufe a luce possano rappresentare una soluzione abbastanza efficace e al contempo sicura. Non vorremmo che appena superata una tragedia, ce ne dovesse piombare addosso un’altra. In container abbiamo qualche timore anche relativamente a possibili episodi di micro-criminalità in continua crescita, complice anche la crisi. Un container infatti non potrà
mai dare la sicurezza di una casa. Tuttavia, se ci allontanassimo da qui per andare a vivere in un appartamento, il nostro capannone sarebbe ancora più esposto al pericolo di furti e vandalismi. Al suo interno sono custoditi trattori e altre macchine agricole che costituiscono i pochi beni che si sono salvati dal terremoto e inoltre abbiamo i nostri cani e le nostre anatre qui, per cui non possiamo andarcene”. Vittoria e la sua famiglia, che da due settimane hanno potuto finalmente riscuotere in banca il contributo per l’autonoma sistemazione, mostrano tante perplessità riguardo al futuro del nostro territorio. “Noi emiliani -ha concluso Eva - ci sentiamo trattati dallo Stato come terremotati di Serie B, pur manifestando ovviamente la massima solidarietà nei confronti dei terremotati dell’Aquila. E’ da poco stato deciso che la proroga di sospensione del pagamento delle tasse scadrà a fine dicembre, mentre i terremotati in Abruzzo sono stati esentati per tre anni e, inoltre, a parte il piccolissimo contributo che è arrivato in questi giorni, non abbiamo di fatto ricevuto nulla di concreto per la ricostruzione e il riavvio dell’economia. All’Aquila hanno costruito delle nuove abitazioni per i terremotati, a noi hanno fatto pagare persino lo smaltimento delle macerie delle nostre case”. Chiara Sorrentino
assistere nel migliore dei modi chi ha subito la furia del terremoto. Arrivati in moto a Carpi, i Vigili del Fuoco della sezione di Rovigo hanno consegnato la somma raccolta durante il motoraduno tenutosi a Ceregnano lo scorso 2 settembre. Mentre la seconda donazione è il risultato dell’impegno del gruppo di volontariato di Andrea Pezzuolo e Alessandro Baraldo che si sono attivati per far pervenire alle zone colpite dal sisma ogni sorta di materiale e rifornimento di cibo. Persone
stupende che legate da un’amicizia storica con il signor Carlo Zampollo dello Sport Motoclub Uisp Carpi, hanno fatto sentire il loro sostegno in questo periodo dove tutti noi siamo stati chiamati a dare il nostro contributo. “E’ un momento speciale – ci spiega Zampollo – è sicuramente più facile lavorare mentre si pensa che quello che stai facendo servirà ad aiutare tante persone, ma nel momento in cui realizzi i risultati di tanti sforzi l’emozione è innegabile”. E’ quindi il coronamento
dell’impegno di molti individui, che legati dalla convinzione di poter dare una mano, non solo sono intervenuti attivamente durante la ricerca degli aiuti post-sisma ma, coordinando il proprio lavoro, sono riusciti a raccogliere materiali e fondi per aiutarci a ricominciare. Se gli amici si vedono nel momento del bisogno, dopo i terribili momenti che hanno fatto tremare la nostra città, Carpi ha scoperto di essere circondata da tanti amici. Francesco Palumbo
Da sinsitra Vittoria e Willer Neri e Paolo Baraldi
sicurezza, al fine di garantire la nostra incolumità e quella degli altri abitanti della via e di tutti i passanti, dal momento che l’edificio
A Budrione la consegna di due assegni donati al Comune di Carpi per ricominciare dopo il terremoto
In moto per ripartire
Andrea Pezzuolo e Alessandro Baraldo
I lettori ci scrivono
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entile Redazione ho letto con interesse la lettera della signora che ha una figlia alla Scuola d’Infanzia Le Chiocciole perché ripercorre paure ed emozioni che abbiamo vissuto e difficoltà che tutti stiamo affrontando: garbata e mai offensiva, esprime dubbi e chiede conferme. Non ho trovato adeguato riscontro invece nella risposta del Responsabile del Settore, Scaringella che si dilunga nell’elenco delle sue mansioni, fa campagna elettorale con un’elencazione di numeri e provenienza dei finanziamenti e, invadendo inopportunamente il privato,
Meno chiacchiere e più documenti ben in vista ci fa sapere che la signora ha altri figli. Perché? La signora non afferma, come è stata accusata, che il Comune stia facendo entrare bambini in edifici dove manca la sicurezza o non verificati, semplicemente dice che è mancata un’adeguata informazione. Se è vero che l’edificio delle Chiocciole è stato chiuso in anticipo e riaperto in ritardo rispetto al normale calendario scolastico e rispetto a quanto annunciato il 10 agosto con comunicazione, significa che in quel periodo è stato inagibile. Se il 30 agosto, al Berengario e non
alle Chiocciole è stata indetta una riunione coi genitori dei nuovi iscritti alle Chiocciole per illustrare i lavori, come mai non è stato fatto per tutti gli iscritti, aggiungendo qualche sedia e con lo stesso dispendio di tempo? Se, su sollecitazione di altri genitori, il 3 ottobre, si è fatto un incontro per i nuovi lavori in corso, significa che mancano certezze quali forse un certificato di attuale agibilità ben visibile in bacheca. Se il responsabile della sicurezza ha fatto dei sopralluoghi, li certifichi; non è di alcun apporto
sapere che questi ha incontrato il personale e le pedagogiste, che non sono dei tecnici. Forse gli utenti delle scuole comunali chiedono meno chiacchiere e documenti scritti ben in vista in cui chi fa cosa si assuma delle responsabilità, piuttosto che generiche rassicurazioni.Se il 55% (37 su 67) degli edifici del patrimonio educativo e scolastico dell’Unione delle Terre d’Argine è stato danneggiato dal sisma se ne ricava che, forse, proprio tanto idoneo e rispondente non era... Dare i numeri dei cantieri attivati, quelli conclusi e
quelli in essere... non è pertinente alla richiesta fatta. Se poi siamo una comunità, perchè invitare a comunicare direttamente al dirigente problemi che riguardano tutti? Appare come un voler lavare i panni sporchi sottobanco per cose di pubblico interesse. Credo che, in generale, caratteristica di chi dirige debba essere la capacità di prevenire e non di creare problemi. Se si accetta l’incarico (e lo stipendio) si accettano responsabilità, mansioni e critiche, alle quali occorre rispondere con precisione, analisi e a tema. Un elettore anonimo (a scanso di invasioni nel privato).
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sisma e ricostruzione
Sabato 20 e domenica 21 ottobre a Limidi, Alle Tattoo tenterà di superare il record della sessione di tatuaggi più lunga al mondo
Alle Tattoo no stop for Emilia I
l telefono ha squillato, lunedì scorso intorno alle sette della mattina. Non è la prima volta che riceve telefonate così presto. Si può dire, anzi, che ci sia abituato. Così come ha accettato l’idea di dormire poco, dato che anche questa volta il suo weekend è terminato alle quattro del mattino a causa dei preparativi per il nuovo evento che sta organizzando. Questa volta però la voce all’altro capo del filo ha un accento difficile da collocare: “Sembrava bergamasco”, dice lui. Ma si sbagliava. A chiamarlo è niente di meno che Reinhold Messner, il leggendario alpinista ed esploratore: “Stamattina sono a Bologna, mi avevi promesso di regalarmi le bacchette con le quali sei andato sull’Everest”. E’ questo Alle Tattoo, un artista del tatuaggio poliedrico, la cui vita è una strana miscela di disponibilità, radicamento sul territorio dov’è nato e che ama molto e la conoscenza dei grandi personaggi dello spettacolo nazionale e non solo. “Mi ero scordato di avergli promesso le racchette che ho utilizzato per la mia impresa del tatuaggio più alto del mondo! Quando abbiamo finito qui andrò a portargliele”, commenta Alle, armato dell’immancabile sorriso con il quale affronta la vita frenetica che si è scelto. L’occasione è la conferenza stampa di presentazione della sua nuova, incredibile avventura: Alle Tattoo no stop for Emilia. Questo il nome dell’evento nato intorno alla maratona di due giorni nel corso della quale il tatuatore delle star tenterà, sabato 20 e dome-
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o scorso 9 ottobre, nell’elegante ed esclusiva cornice del ristorante La Bottiglieria di Carpi, si è ufficialmente aperto l’anno lionistico del Club Carpi Alberto Pio. Il sodalizio tutto al femminile sarà presieduto da Angela Facchini che prende il posto di Vanda Menon. Presenti alla serata numerose autorità cittadine e prestigiosi ospiti, dal sindaco Enrico Campedelli al capitano della Compagnia dei Carabinieri di Carpi, Massimiliano Grimaldi, dalla signora Anna Molinari, stimata stilista del nostra città, al governatore del Distretto 108tb, Antonio Bolognesi. La neo presidente durante la serata ha esposto il programma del club che, quest’anno, presterà una particolare attenzione al mondo
nica 21 ottobre, di superare il record – da lui detenuto – della sessione di tatuaggi più lunga al mondo. Per riuscire a battere se stesso, Alle dovrà tatuare per 48 ore filate senza pause, se non cinque minuti ogni 3 ore: “ma vorrei cercare di non utilizzare neppure quei momenti”, spiega. Il suo tentativo di entrare nuovamente nel Guinness dei primati – il suo quinto record – sarà in realtà l’occasione per raccogliere fondi a favore della Protezione Civile del Comune di Soliera, impegnata in questi mesi a risollevare le popolazioni del territorio dalla difficile situazione del post sisma. “Non so se ve ne siete accorti – continua Alle – ma già a Bologna si sono dimenticati del terremoto. E questo non deve accadere. La visibilità fornita a livello internazionale da un evento di questo tipo può essere un buon metodo perché di Emilia e terremoto si continui a parlare, perché l’attenzione non cali”. Il ‘tatuaggio d’inizio’ scatterà alla mezzanotte
di sabato presso il civico 1110 di via Limidi, a Limidi di Soliera, alla presenza dei giudici della Guinness World Record che seguiranno l’intero percorso della no stop per ufficializzare sino all’ultimo minuto la possibile riuscita del Record. Contemporaneamente inizierà anche l’ininterrotto Dj set con personaggio del calibro di Daryl Syx, Steve Mantovani, Giusy Consoli e Max Po. Tra le tante iniziative, anche un contest musicale con band provenienti da tutta Italia. “Premieremo il video migliore, che diventerà la colonna sonora del lungometraggio che l’organizzazione del Guinness farà. Documentario che girerà il mondo”. Oltre a Sky, saranno presenti anche emittenti televisive statunitensi, dal momento che, circa un mese fa, Alle ha ricevuto a New York l’ambito Ink Award, premio per la miglior immagine positiva del mondo del tatuaggio. Nel corso delle due giornate si avvicenderanno
anche gli amici ‘celebri’ di Alle Tattoo, dal Dj Ringo all’attore di Cento Vetrine e speaker di Radio Bruno, Roberto Trapani, da Matteo Macchioni di Amici ai comici di Colorado, Rocco ‘n Rollo e Max Guidetti, fino al sassofonista Andrea Poltronieri e alle esibizioni di hip hop, freestyle e video dance dei Dark Sight. Prevista anche la presentazione del libro sul mondo dei tatuaggi e piercing scritto dallo psicologo e volto noto di Canale 5, Antonio Luce. “Tutti gli artisti presenti non solo partecipano a titolo gratuito, ma anzi i gruppi musicali hanno pagato una piccola somma per suonare, perché tutto ciò che si incasserà deve contribuire ad aiutare le persone colpite dal terremoto”. All’esterno, in una tensostruttura di 400 mq, saranno esposti i prodotti tipici del made in Emilia, con un’area ristoro 48 ore no stop. Se c’è una dote che va riconosciuta ad Alle Tattoo, è quella di saper raccogliere intorno a sè tanti
‘modi’ diversi: dallo spettacolo allo sport, dalla musica al cinema. Non sorprenda dunque se, alle 10 di sabato mattina, i partecipanti potranno ammirare Le Ballerine, una tela di Pablo Picasso recuperata dalle macerie di un’abitazione insieme ad altre opere d’arte. Alle segue da sempre la moto GP, ed è per questo che alle stessa ora della domenica verrà osservato un minuto di silenzio in memoria di Marco Simoncelli, deceduto in un tragico incidente proprio nel gran premio della Malasya. “Ero molto legato a Sic e quindi ci tengo a omaggiarlo. Per questo esporremo anche qualche regalo che ci aveva fatto”. Se un momento di ricordo sarà dedicato al grande campione della due ruote, un altro ricorderà i terribili istanti che hanno cambiato per sempre la vita di tutti: domenica alle 4.03 del mattino, l’ora della prima scossa, si terrà un Flash Mob, sandito dai battiti sul rullante di Max Po. “Ho chiesto alle persone di uscire
vestite così com’erano quella notte” continua Alle, che aggiunge un’ulteriore opportunità: “Domenica alle 10 ci sarà un gemellaggio con il mercato straordinario di Carpi, con una navetta che farà spola tra il luogo del Guinness e Piazza Martiri. Stessa cosa con la festa che si terrà a Soliera”. Questi sono soltanto alcune delle iniziative che si terranno in cornice all’impresa di Alle, che racconta come, per prepararsi e trovare le energie necessarie, abbia un segreto molto casereccio: “Uno zabaione con tre uova e un vasetto di nutella, una sorta di Viagra dei poveri. Scherzi a parte, mi sono posto l’obiettivo pensando alla causa nobile che c’è dietro e sarà questo pensiero a sostenermi. Esigo questa prestazione dal mio corpo perché, al confronto di alcune situazioni che ho visto in giro per i campi, la mia impresa non è nulla”. Alle è così: generoso, spensierato, un po’ guascone, ma con un cuore grande. Anche se non è il solo: “Dolcitalia mi ha offerto 30mila pezzi di cioccolato per sostenere la mia iniziativa. Bene, quando ho chiesto su Facebook se ci fosse qualcuno disposto a prestarmi un furgone per andare a ritirare tutte queste leccornie, me ne sono arrivati 18. Ora quel che manca è soltanto un dentista”. La beneficenza di Alle ha già raccolto 9mila euro, serviti per acquistare un autocarro che verrà donato domenica alle 21 alla Protezione Civile solierese. Perché in fondo il vero record da battere, raccontano senza parlare gli occhi allegri di Alle, è quello della solidarietà. Marcello Marchesini
Lo scorso 9 ottobre, nell’elegante ed esclusiva cornice del ristorante La Bottiglieria di Carpi, si è ufficialmente aperto l’anno lionistico del Club Carpi Alberto Pio presieduto da Angela Facchini
Dalla parte delle famiglie Bolognesi e Facchini
Grimaldi e Molinari
Menon e Facchini
dei giovani, al loro futuro e alle loro possibilità di inserirsi nel mercato del lavoro. Naturalmente l’Alberto Pio sarà schierato al fianco delle famiglie piegate dal sisma di maggio e tutte le raccolte fondi organizzate dal Club saranno finalizzate al sostegno di progetti concreti in favore delle aree terremotate. Anche il sindaco di Carpi, nel ringraziare le socie per il loro impegno e il loro servizio a favore della città, ha ribadito come soltanto attraverso la collaborazione di tutti i soggetti, il nostro territorio potrà rinascere. J.B.
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quanto pare i commercianti del centro storico di Carpi ci han preso gusto a far festa! E dopo il goal segnato lo scorso 8 settembre con Carpi c’è, ora hanno deciso di bissare il successone, vestendo il cuore cittadino coi colori di Halloween, sabato 27 e mercoledì 31 ottobre. “Questa volta, insieme ad associazioni di categoria, ambulanti e ConCarpi, abbiamo pensato soprattutto ai bambini e alle loro famiglie - ci racconta Luca Semellini, tra i promotori dell’iniziativa - per offrir loro un’opportunità di divertirsi insieme in centro”. Il programma è ancora top secret ma per la festa più macabra dell’anno, “le vetrine del centro saranno allestite a tema e tutti i commercianti perlomeno i più temerari - sceglieranno un travestimento. Spaventoso, naturalmente... Vi sorprenderemo e non Luca Semellini ho alcuna intenzione
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Sabato 27 e mercoledì 31 ottobre i commercianti vestiranno il cuore cittadino coi colori di Halloween. Una grande festa a sorpresa per grandi e piccini, dalle 16 alle 20
Centro in maschera per Halloween
di aggiungere altro”, sorride Luca. Dalle 16 alle 20 delle due giornate, nelle vie e nelle piazze del centro storico si susseguiranno quindi numerose iniziative pensate per i più piccini e per tutti gli
amanti di Halloween. Ad attenderci streghe in quantità, il maghetto più amato del mondo, ovvero Harry Potter (che costituirà il tema dominante del sabato), fantasmi, mangiafuoco e tante altre sorprese... All’insegna della migliore tradizione d’oltremanica non potranno poi mancare dolcetto o scherzetto, le favole del terrore
e spaventose Jack-o’-Lantern, ovvero le suggestive zucche intagliate! “Sarà una festa a sorpresa - continua Luca Semellini - nei negozi potrà succedere davvero di tutto! Spero che le famiglie accorrano in centro insieme ai loro bambini, si divertiranno”. Tra uno spavento e l’altro... J.B.
Bianca Magnani, responsabile del Ceas, ha partecipato, lo scorso 2 ottobre, alla trasmissione televisiva L’Eredità e ha ricordato i bambini terremotati di Novi di Modena e rovereto sul secchia
Una carpigiana a Rai Uno L a carpigiana Bianca Magnani, responsabile del Ceas - Centro di Educazione all’Ambiente e alla Sostenibilità dell’Unione delle Terre d’Argine, ha partecipato alla trasmissione televisiva L’Eredità di Rai Uno. “Solitamente - ci racconta - dalle 19,30 alle 20 io sono a casa e, spesso, mi capita di guardare la trasmissione, una delle più amate e seguite del momento. Il gioco è accattivante e io e mia sorella ci sfidiamo nella parte finale de L’Eredità, la
Ghigliottina. L’idea di partecipare è nata per gioco, per dedicarmi a qualcosa di completamente diverso dal solito”. Detto fatto, Bianca ha contattato la produzione, ha partecipato al provino e, lo scorso 25 settembre, si è recata a Roma per registrare la puntata. “E’ stata una bellissima esperienza - ci dice Bianca - l’atmosfera è garbata e Carlo Conti è davvero una persona gradevole. Purtroppo però la fortuna non è stata dalla mia parte e sono inciampata su una domanda relativa agli
anni di prigionia di Silvio Pellico. E’ stato davvero un peccato non poter partecipare al duello finale della Ghigliottina perchè quando sei in gioco, la voglia di vincere cresce ma, il giorno dopo, mi sono consolata, facendo una bella passeggiata, insieme a mia sorella, fida compagna d’avventura, per le strade di Roma”. Durante la puntata, andata in onda il 2 ottobre, negli studi Rai del Nomentano, Bianca sfoggiava la medaglietta L’Emilia barcolla ma non molla, creata da Luca
Il 24 ottobre, alle 21, in Sala Congressi, l’Associazione Parco Lama organizza un’assemblea pubblica
Il parco che vogliamo
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l 24 ottobre, alle ore 21, presso la Sala Congressi di viale Peruzzi, l’Associazione di cittadini per la realizzazione del Parco Lama organizza un’assemblea pubblica per discutere circa il futuro del parco, dopo la presentazione del piano particolareggiato di Cmb che prevede la costruzione di 237 alloggi tra le vie Corbolani e Tre Ponti. “Un piano che non ci piace - ha affermato il presidente dell’Associazione Parco Lama, Maurizio Marinelli - che tradisce il percorso di condivisione che avevamo intrapreso con l’Amministrazione Comunale. Intendiamoci, la Cmb fa il suo mestiere: costruire immobili e proteggere i suoi investimenti finalizzati alla produzione di valore, per i suoi soci, attraverso l’attività edilizia. La nostra controparte non è la Cmb o le imprese che hanno diritti di edificabilità in quest’area della città. La nostra controparte è l’Amministrazione di Carpi e la sua Giunta che ha il potere di approvare questo piano, legittimamente autorizzato dal 2005, senza approvazione formale da parte del Consiglio Comunale a cui chiediamo di discutere e intervenire per dare il suo parere. Chiediamo di ripensare all’area del Parco Lama come un unico comparto della città, non di ragionare per comparti autonomi edificabili. Chiediamo, dopo 10 anni dal piano regolatore, di considerare l’oltreferrovia come bene comune della città. Chiediamo al Consiglio di valutare tutti gli strumenti praticabili per evitare che il progetto del parco cittàcampagna non venga cancellato. Chiediamo di definire un nuovo piano generale dell’area tra la ferrovia e la Lama che riunisca i comparti previsti come edificabili dal precedente PRG, compreso il PRU mai attuato, in un unico nuovo piano generale che, attraverso compensazioni di edificabilità in altre aree, protegga il progetto del parco città-campagna come l’associazione e l’assessorato Urbanistica e Ambiente aveva dettagliato in tutti i documenti precedenti. Le città che vogliono un futuro migliore trovano le strade per realizzarlo”.
Bianca Magnani
21 ottobre
Torna la Festa del consumatore
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omenica 21 ottobre torna la Festa del Consumatore. Palcoscenico principale, come sempre Piazza Martiri col suo mercato straordinario ma, protagonisti saranno anche i più piccoli. Per loro un intero spazio dedicato in Piazza Garibaldi con il Mercatino di Peter Pan: la mostrascambio di giochi e fumetti realizzata in collaborazione con la Croce Rossa. Ricca e dall’offerta variegata, sarà invece la proposta di FORUM 1344 per mamma e papà con il mercato straordinario in Piazza Martiri. Un’occasione per fare qualche acquisto, dall’abbigliamento agli alimentari, tra tanti prodotti diversi tra cui scegliere con tranquillità e grazie all’aiuto di operatori esperti e disponibili. Infine, tra le manifestazioni in programma in occasione della Festa della Consumatore, dalle 9 alle 18.30 presso il Portico del Grano sarà aperta la mostra micologica I funghi dal vero, allestita e curata della Casa del Volontariato di Carpi.
Magia in centro
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Simone Ramella, Alessia Messina e Francesco Gozzi, i nuovi coordinatori di ConCarpi, siamo riusciti a “scucire”qualche dettaglio del programma. Sabato 27 ottobre spazio alla festa Magia del centro: si parte al mattino con Maghi e streghe al mercato, mentre al pomeriggio largo agli artisti di strada, dai trampolieri ai mangiafuoco. Per le strade si potranno poi ammirare gli intagliatori di zucche, le cui opere verranno esposte durante la cena letteraria che si terrà mercoledì 31 al Cookies, in collaborazione con la Biblioteca Loria. Radio Bruno sarà presente con uno stand nel quale sarà possibile acquistare - e vincere - i biglietti per la partita della Nazionale Cantanti del 1° novembre. E, ancora, cartomanti, gonfiabili e giochi per bambini, il tutto innaffiato da quintali di caramelle. Alla sera invece, la festa proseguirà con concerti musicali e spettacoli di magia nei bar e nei ristoranti del centro storico. Halloween c’è sarà invece il tema che accompagnerà la giornata del 31 ottobre. In programma una caccia al tesoro a misura di bambino in collaborazione con la Biblioteca Il Falco Magico e una per adulti. E tra giochi, dolcetti e maschere, la festa proseguirà fino a tarda sera con concerti in tutti i locali. “E’ bellissimo - spiega Ramella - vedere come tutti abbiano fatto la propria parte per costruire questa due giorni. Grazie alla collaborazione di tutti gli inquilini del centro storico (dai Musei al Falco Magico, dalla Loria agli ambulanti) e alla propositività dei commercianti, attori principali insieme a ConCarpi, si può davvero far tanto per animare il cuore della nostra città”.
Semellini di Bao, dopo il terremoto che ha colpito il nostro territorio. “Un modo per far ricordare la nostra terra - conclude Bianca - e infatti Carlo Conti ci ha tenuto a sottolineare l’appuntamento - fortemente voluto da Paolo Belli - della partita che schiererà, proprio a Carpi, il 1° novembre, la Nazionale Cantanti e il Teniamo Botta Team. Ho anche salutato tutti i bambini e ragazzi che partecipano ai laboratori del Ceas, in particolare quelli di Novi di Modena e Rovereto purtroppo ancora in tenda, ma i tempi televisivi sono inclementi e non sono riuscita ad aggiungere altro”. J.B.
Murale commemorativo al Piazzale delle Poste
Giovanni Tizian torna a Carpi
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n occasione dell’anniversario dell’uccisione di Giuseppe Tizian avvenuta a Bovalino il 23 ottobre 1989, il Presidio Libera Peppe Tizian di Carpi ha organizzato una settimana di eventi per rinnovare l’impegno alla legalità e ricordare questa vittima innocente e quasi dimenticata di ‘ndrangheta. La settimana di iniziative comincerà con la realizzazione di un murales dedicato a Giuseppe Tizian, che sarà realizzato sui muri del Piazzale delle Poste. L’inaugurazione, che si terrà martedì 23, alle 21, vedrà la partecipazione del giornalista Giovanni Tizian (in foto) con la sua famiglia, nonché dei rappresentanti dell’associazione daSud, autori di un’analoga iniziativa a Locri, in Calabria. Il secondo appuntamento è un incontro pubblico sul tema della legalità e del rischio infiltrazioni mafiose nella ricostruzione post sisma, presso l’Auditorium Loria, il 26 ottobre. Ospiti della serata Franco Zavatti, coordinatore legalità e sicurezza regionale Cgil, Stefano Zanardi, professionista del Cup di Modena e Marco Imperato, magistrato di Bologna. Il programma si conclude con la presentazione del libro di Marcello Aventaggiato presso l’Istituto professionale Vallauri e rivolta agli studenti. “Il presidio intende così rendere omaggio alla memoria di un uomo e alla sua famiglia – spiega la coordinatrice di Libera Carpi, Francesca Notardonato - creando occasioni di incontro con la cittadinanza per riaffermare i valori che ‘Peppe’ ci ha insegnato a difendere senza essere eroi. Uniremo memoria arte e cultura, anche attraverso i nuovi linguaggi dell’antimafia, il murales ricorderà tutti i gironi a tutti i passanti che “il crimine non paga” e che Carpi e Locri insieme sono anti ‘ndrangheta”. M.M.
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La riapertura dei luoghi della cultura contribuisce al ritorno alla normalità dopo il terremoto e il ritrovarsi nei luoghi pubblici è un elemento importante che consente di vincere la paura e di trovare la forza d’animo necessaria ad andare avanti e ricostruire la città, la nostra quotidianità e la nostra identità”. Da queste considerazioni è partita Cinetea, l’associazione culturale modenese diretta da Berto Gavioli e Pietro Mazzotta, che gestisce i Cinema Corso, Eden e Capitol di Carpi, che ha proposto al Comune l’allestimento di una rassegna teatrale di 12 spettacoli, tra prosa e danza, che si svilupperà tra novembre e aprile nel rinnovato Cinema Teatro Eden. “Una proposta integrativa - precisa Gavioli per cercare di offrire alla città una stagione teatrale, seppure in luoghi diversi, considerata l’impraticabilità del Comunale. La struttura del palcosce-
L’Angolo di Cesare Pradella Il teatro si fa all’Eden. Chiusura definitiva invece per il Capitol Berto Gavioli
nico e la capienza della sala dell’Eden che ha 250 comode poltrone in pelle, permettono di allestire la proposta di un cartellone integrativo aumentando le offerte per gli amanti del teatro e di rilanciare l’Eden”. Qual è la situazione degli altri due locali gestiti da Cinetea, il Corso e il Capitol?
“Il terremoto – risponde Gavioli – ha danneggiato il Corso costringendo la proprietà - la Curia - e la gestione, ovvero Cinetea, a effettuare onerosi lavori di consolidamento e interventi estetico-funzionali per cui oggi il Corso, che ha riaperto la scorsa settimana, si presenta rinnovato, abbellito e pronto a ospitare concerti. Per il Capitol invece il discorso è diverso perchè la proprietà non ha accettato di accollarsi le spese per la messa a norma della sala come prescrive la legge e la gestione non se l’è sentita di accollarsi questi interventi. Il cinema dunque resta chiuso”. Come sarà la stagione
La Lega denuncia un furto con destrezza
Lega Nord
Roberto Terzi in Consiglio
Roberto Terzi
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vvicendamenti nel gruppo consiliare della Lega Nord di Carpi. A sostituire Enrico Gasparini Casari sarà Roberto Terzi, 67 anni, artigiano tessile in pensione, fondatore del movimento in città nel 1990. Il neoconsigliere Terzi farà parte della prima e seconda Commissione consiliare, subentrando anche in questo caso a Gasparini Casari.
Diamo a Cesare quel che è di Cesare
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La Lega Nord è stata vittima di un furto. Ma senza scasso, solo con incredibile destrezza. L’Arsenio Lupin della situazione ha il volto e le fattezze dei componenti della Giunta”, denunciano i componenti della Lega carpigiana. Ecco i fatti. Il 30 agosto scorso il Gruppo del Carroccio in Consiglio Comunale ha presentato un ordine del giorno affinché anche la Corte dei Pio aderisse alla campagna promossa dalla Fiab (Federazione Italiana Amanti della Bicicletta) a sostegno della proposta di legge che intende riconoscere la due ruote come mezzo di trasporto idoneo a essere coperto da assicurazione quando utilizzato per recarsi al lavoro. L’odg giace, da allora, in attesa di essere discusso in sede di civico consesso ma, evidentemente, non è caduto nel dimenticatoio, anzi... “Nei giorni scorsi infatti, la Giunta senza citare il nostro odg ma presentando l’iniziativa come il frutto di una decisione autonoma, ha deciso di appoggiare la petizione della Fiab”. Leggendo la dichiarazione dell’assessore D’Addese pare che i nostri amministratori abbiano fatto un copia-incolla del documento leghista.”Quindi di furto si tratta”, seppure pare non aver scatenato particolari mal di pancia nelle file della Lega a parte qualche prurito. “Dato che l’obiettivo è quello di far assumere a chi ci governa decisioni per il bene dei cittadini ci fa piacere aver potuto influenzare positivamente l’Amministrazione”. Un bon ton a cui non siamo abituati, ciò non toglie, cara amministrazione, che citare la paternità delle idee, quelle buone, è un atto di dovuta cortesia. Jessica Bianchi
Jungo e dintorni...
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entornati! Questa volta voglio parlarvi di casa, risparmio energetico e vivibilità. Partirei dal concetto di termoregolazione che sta alla base del risparmio energetico. Ancor prima di soffermarmi su muri, coibenti, finestre a triplo vetro e riscaldamenti a pavimento però, preferisco partire da una cosa che è gratis, ma che richiede un pizzico di accortezza. Temperatura e umidità sono due concetti base. Per garantire il giusto benessere in casa ci dev’essere meno umido che all’esterno e una temperatura di 4 - 5 gradi di differenza in estate quando le temperature esterne superano i 25 gradi e intorno ai 18 - 20 gradi di inverno. Tutto ciò dipende anche dalla classe energetica della vostra casa: più ci avviciniamo alla classe A e meno gradi avremo bisogno di avere in casa per star bene nel periodo invernale. Ma parleremo anche di questo. Se la vostra abitazione ha più di due anni invece vi dovrete
proposta dall’Eden? “Ad aprire la stagione il 9 novembre saranno gli attori Viviana Toniolo e Vittorio Viviani che presenteranno Oh Dio mio della drammaturga israeliana Anat Gov. Seguirà il 12 dicembre Niente più niente al mondo di Massimo Carlotto con l’interpretazione dell’attrice Crescenza Guarnieri. Si passerà poi al 9 gennaio con lo spettacolo di balli argentini Los hermanos Macana, interpretato da una talentuosa coppia di ballerini, i fratelli Enrique e Guillermo De Fazio. Il 16 gennaio sarà la volta di Rolando Ravello a portare in scena Agostino, tutti contro tutti di Massimiliano Bruno. Il 4 febbraio sarà la volta del duo Gabriele Pignotta e Fabio Avaro che
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’ nato il Comitato di Carpi per sostenere Pier Luigi Bersani alle Primarie del 25 novembre. A promuoverne la creazione sono state tre donne e tre uomini: Francesca Salvaggio (31 anni, laureata in legge, impegnata per i diritti dei consumatori), Francesco Lodi (33 anni, imprenditore nel settore dell’elettronica industriale), Marco Reggiani (36 anni, impiegato per un’azienda privata), Benedetta Pecchini (39 anni, commessa), Lorenzo Boni (41 anni, imprenditore nelle energie rinnovabili), Agnese Aldrovandi (55 anni, imprenditrice nel settore tessile). “La maggior parte di noi si è avvicinata alla politica dopo la nascita del Partito Democratico – sottolineano i promotori – a dimostrazione dell’impegno del PD nel favorire la creazione di una nuova generazione impegnata in politica. Per questa ragione nel nostro Statuto è fissato il limite di 3 mandati
presenteranno Ti sposo ma non troppo, un testo esilarante di Gabriele Pignotta. Ben Hur, presentato nei teatri più importanti, che narra di uno stuntman che, dopo un incidente sul lavoro, sbarca il lunario vestito da centurione romano davanti al Colosseo, verrà proposto il 27 febbraio da Paolo Triestino, Nicola Pistoia e Raffaella Di Vita. Il 19 marzo sarà la volta di Paola Gassman e Pietro Longhi che metteranno in scena Due dozzine di rose scarlatte , una commedia degli equivoci su testo di Aldo De Benedetti. Infine la chiusura della stagione di prosa il 4 aprile con gli attori Paola Tiziana Cruciani e Alessandra Costanzo che proporranno Sugo finto di Gianni Clementi, che narra
dell’esistenza triste, ma allo stesso tempo comica, di due sorelle con le quali la natura non è stata generosa. Accanto a questi otto spettacoli di prosa, ve ne saranno altri quattro musicali: Sister act - Un Convento tutto matto in programma il 28 novembre con la Compagnia Musical project, Mamma mia live show con la Compagnia Mo.Re, un concerto-tributo agli Abba, in cartellone il 19 dicembre, Jesus Christ superstar previsto il 23 gennaio, proposto dalla Compagnia Mo.Re, il quarto spettacolo, in programma il 6 marzo, sarà il musical Hairspray, sempre portato in scena dalla Compagnia Mo.Re”. Abbonamenti in vendita al Cinema Eden e presso la Biblioteca.
“Vogliamo costruire un comitato aperto, insieme a tutti coloro che ritengono che Pier Luigi Bersani sia il candidato migliore per la guida del Paese”.
E’ nato il comitato Carpi per Bersani
Da sinistra Agnese Aldrovandi, Marco Reggiani, Francesca Salvaggio, Benedetta Pecchini, Francesco Lodi, Lorenzo Boni
per tutte le cariche elettive. Vogliamo creare un Comitato aperto a chiunque voglia sentirsi protagonista, perché per noi le Primarie devono essere l’occasione per coinvolgere tutti coloro che vogliono un progetto di cambiamento del Paese. Le Primarie sono un’occasione di partecipa-
zione e confronto; proviamo rispetto, riconoscenza e stima per ognuno dei candidati, ma abbiamo individuato in Bersani la candidatura più adeguata perché ha dimostrato nei fatti serietà, competenza, coraggio e coerenza con i valori del Centrosinistra riformista necessari per guidare il Paese”.
by Luca “Locco” Severi
Risparmiare termoregolando la casa! Ecco qualche trucchetto!
amare di pazienza, perché l’unico modo per termoregolare la casa è quello di aprire e chiudere le finestre. Sì, già lo fate mi direte voi, ma io vi offro un metodo scientifico. Io mi sono dotato di un termoigrometro da interno con sonda da esterno. Questo
mi permette di conoscere sempre la differenza di temperatura e umidità che c’è. In un periodo come questo dove ci sono 15°C di notte e 24°C di giorno, la cosa da fare è aprire le finestre quando la temperatura esterna è maggiore di quella interna,
ossia nelle ore centrali del giorno, e chiuderle quando la situazione si inverte, più o meno alle 18. Questo è molto importante nelle case di classe C e oltre perché i muri non riusciranno a far passare il calore diurno. Questo vi permetterà di avere la casa calda molto più a lungo e procrastinare l’accensione del riscaldamento. Per quanto riguarda l’inverno invece, occorre aprire le finestre con tempi brevi e abbastanza frequenti. Per esempio 4 volte al giorno per 10 minuti. Meglio se nelle ore centrali del giorno, perché fuori c’è meno freddo. Abbassare tapparelle e chiudere le tende é un toccasana. A tutte le ore del giorno, salvo nelle giornate di sole. Fate entrare la luce solare, con le finestre chiuse. Scalda la casa ed è gratis. Se riuscite, date anche una controllata agli spifferi: sono micidiali! Probabilmente una piccola guarnizione sui battenti vi salverà dal torci-
collo. In estate l’errore più grave è far entrare la luce diretta del sole attraverso le finestre. Genera un effetto serra! Le tende interne non servono a nulla in questo caso. Le tende devono essere esterne. Evitare che il sole batta direttamente sulle superfici della casa si chiama ombreggiamento estivo delle superfici esterne. Durante la notte spalancate con un ventilatore acceso, se non avete corrente in casa. E quando la temperatura esterna sale, chiudete tutto. Anche le tapparelle. Ultimamente sto facendo esperienza. In attesa di installare la macchina con recuperatore di calore per cambiare l’aria in automatico. Partendo da una temperatura interna di 21.6 ° C ho raggiunto una temperatura di 22.8 ° C controllando i tempi di apertura e chiusura delle finestre in base alla tempe-
ratura esterna. Purtroppo tutto questo posso farlo solo nel weekend, dal momento che resto fuori dalla mattina alla sera e, sfortunatamente, la casa durante la settimana perde calore a causa delle aperture serali necessarie per abbattere l’umidità. E’ per tale motivo che attendo con ansia la ventilazione meccanica controllata. E’ il paese dei balocchi: fa tutto da sola! L’altra cosa fantastica è fare da mangiare! Finestre chiuse e aperture brevi scaldano la casa in modo fantastico! E’ possibile con questo metodo arrivare ad accendere il riscaldamento anche 15 - 20 giorni dopo! Pensate che risparmio!
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er chi sogna di diventare architetto, di università ve ne sono anche a Mantova, Ferrara e Parma, per citare solo le più vicine alla nostra città, ma la 21enne carpigiana Francesca Facchini, dopo aver partecipato all’open-day dell’Accademia di Architettura di Mendrisio, nel cantone italiano della Svizzera, è rimasta così impressionata dal carattere internazionale della facoltà, da decidere di iscriversi proprio lì. “Mi è subito piaciuta, non solo offre un’ottima preparazione scientifica - racconta ma presta molta attenzione ai lati umanistico e artistico del settore. Inoltre due giorni alla settimana sono interamente dedicati alla progettazione. Gli studenti lavorano ai modelli e al progetto negli ateliers veri e propri, ovvero grandi studi attrezzati dove ognuno ha il suo piano di lavoro e il suo computer, e dove è possibile andare a lavorare a ogni ora del giorno e della sera. Le mie aspettative rispetto a quest’esperienza sono state tutte confermate, anche se ammetto che, all’inizio, non è stato facile stare lontana da casa. Ho appena terminato il secondo anno, mi trovo molto bene e sto imparando tanto”. Per quanto riguarda gli aspetti culturali, Francesca spiega che: “qui si dà molta importanza all’internazionalità. Sento
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La 21enne carpigiana Francesca Facchini da due anni si è trasferita in SVizzera per studiare Architettura
Un architetto in Svizzera Francesca Facchini
bambini delle scuole elementari parlare correntemente due o più lingue, mentre in Italia questa formazione avviene molto più tardi e non sempre in maniera efficace. La burocrazia è snella e per noi giovani c’è la possibilità di vivere in un ambiente stimolante, a contatto con persone che arrivano da ogni angolo del mondo”. Sotto il profilo economico, la Svizzera, con la sua moneta, il
franco svizzero, è una piccola oasi. “La crisi non si avverte molto e nemmeno se ne parla. C’è stato un lieve aumento della disoccupazione, ma non è certamente paragonabile ai livelli registrati in Italia o in altri Paesi europei. Dal punto di vista lavorativo, parlo per l’ambito architettonico ovviamente, c’è molta richiesta non solo di stagisti e praticanti ma anche di figure professionali
specializzate poiché vengono aperti continuamente nuovi studi di architettura e design. Tanti giovani italiani che vivono vicino al confine, dopo aver studiato in Italia, spesso lavorano per almeno un paio d’anni in Svizzera”. Francesca sta facendo la sua esperienza di stage a Zurigo presso un importante studio di architettura dove lavorerà per 9 mesi a fianco di professionisti: “con i colleghi mi trovo bene, sono disponibili a insegnarmi e parlano lentamente in modo da agevolarmi la comprensione. Zurigo si trova infatti nel cantone tedesco e quindi sono incentivata a migliorare la mia conoscenza della lingua. Sto iniziando a capire come funziona il lavoro all’interno di uno studio, ci vorrà ancora un po’ di tempo ma sono fiduciosa. Sia superiori che colleghi tengono in grande considerazione la mia opinione. Oggi ho anche fatto da intermediaria con una ditta italiana che è venuta a presentare i suoi prodotti”. E per quanto riguarda la città, Francesca è entusiasta. “Zurigo è bellissima, grande e cosmopolita ma, allo stesso tempo, con alcune tradizioni da paese, come le numerose feste popolari. Tra gli aspetti
più inebrianti dell’università vi sono sicuramente le gite organizzate. In Finlandia abbiamo ammirato la maggior parte delle opere di AlvarAalto, famoso architetto finlandese. In particolare mi ha colpito molto la casa sperimentale che ha costruito sull’isola di Muuratsalo, totalmente immersa nella natura e costruita con materiali che non impattano col paesaggio. Dopo aver completato i suoi studi e aver conseguito la laurea, Francesca non ha dubbi in merito alle sue ambizioni: “ovviamente il mio sogno nel cassetto è quello di diventare architetto, ma, al contrario, di quello che pensano quasi tutte le persone che mi conoscono, io voglio tornare in Italia una volta terminati gli studi, perchè la mia vita è pur sempre lì. Vorrei arrivare a ottenere una buona conoscenza dell’architettura antisismica ed ecosostenibile, per poi aprire uno studio a Carpi e costruire all’insegna non solo del design e dell’estetica, ma prima di tutto della sicurezza delle persone. Non è stato facile per me vivere il dramma del terremoto lontano da casa, ho sofferto per la lontananza dai miei cari e per non aver potuto dare il mio contributo
“Sento bimbi delle scuole elementari parlare due o più lingue, mentre in Italia questa formazione avviene molto più tardi e non sempre in maniera efficace. La burocrazia è snella e per noi giovani c’è la possibilità di vivere in un ambiente stimolante, a contatto con persone che arrivano da ogni angolo del mondo”.
nei campi allestiti dalla Protezione Civile. Nel mio futuro vorrei potermi rendere utile concretamente con le conoscenze acquisite nel mio percorso di formazione”. Chiara Sorrentino
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12 Attilio Braglia ed Edi Brancolini espongono presso la Saletta della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, fino al 30 ottobre. Vernissage 20 ottobre alle 18
Poetiche dissonanti
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a Saletta Pubblica della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi ospita fino al 30 ottobre la mostra dei pittori Attilio Braglia ed Edi Brancolini, Contrappunto. L’evento (vernissage 20 ottobre alle 18 ) è stato organizzato dall’Associazione Culturale @rtstudio e curata dal suo direttore artistico Mauro Scardova. In mostra sarà disponibile il catalogo con l’introduzione critica di Giuliana Ghidoni che presenzierà all’inaugurazione presentando il lavoro degli artisti. “Scrivendo ognuno le proprie note su un diverso rigo del pentagramma, i due pittori hanno realizzato una mostra che, partendo dal solo dato oggettivo della pittura su tela, svela una sequenza di aritmie e dissonanze che sono in definitiva i caratteri propri della poetica dei due. Laddove Braglia esprime il movimento, Brancolini sospende in una stasi
atemporale; dove il primo fa esplodere colore e gesto, l’altro blocca la scena nella perfetta tensione dell’equilibrio e della simmetria; dove troviamo un tempo specifico e fermato ad un istante nelle scene di Braglia, il tempo di Brancolini appare eterno e sempre uguale, come la punizione di Prometeo; se Braglia è documentarista, Brancolini è visionario; se il primo è come un giornalista d’attualità, il secondo è un filosofo dell’eterno fluire della condizione umana; dove Braglia cerca conferme nell’hic et nunc, Brancolini sospende nell’infinito; se da un lato sentiamo il fragore dello scalpitio dei cavalli e dello sferragliare del treno, dall’altro solo il sussurro delle ali, il bisbiglio degli amanti e il silenzio dell’attesa; se l’immagine dipinta da Braglia è vibrante e mossa, quella di Brancolini è statica e imperturbata nella sua perfezione tecni-
ca, ma mai vuota; la paratassi nella costruzione spaziale di Braglia da una parte, l’ipotassi con il suo susseguirsi di piani in sequenza spaziale dall’altra; laicità per uno e tensione mistico-religiosa per l’altro; la narrazione e l’ermetismo; il caos contro l’ordine, il concreto e l’onirico, metafore contro allegorie … e il Contrappunto è esposto”.
Il 16 novembre al Palacasamodena arrivano Ale & Franz in Aria precaria
Ale & Franz a Modena
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ieci incontri, a volte scontri, altre volte attese. Dieci fasi della vita, su cui ridere, sorridere, ma anche riflettere. Incontri paradossali in cui l’ordinaria vita di ogni giorno è messa di fronte a uno specchio deformante che ne rivela tutte le contraddizioni. Due uomini – in alcuni casi amici, in altri nemici, ogni tanto sconosciuti - incrociano i loro destini sul ciglio di una strada, in un rumoroso nido d’ospedale, su una panchina al fresco di un parco, nell’asetticità di un call center, in una fiduciosa
sala d’aspetto, in una vitalissima bocciofila o sul cornicione di un palazzo. Luoghi sospesi a mezz’aria fra il serio e il faceto; luoghi in cui l’aria che si respira è a volte dolce, altre volte salata, molto spesso precaria. Attraverso dei meccanismi di surreale comicità, i due uomini si mostrano nei loro aspetti più ridicoli, nelle loro più assurde ostinazioni, semplici contraddizioni; ma anche nelle umane fragilità, in cui ogni spettatore potrà riconoscersi. Prevendite biglietti a Radio Bruno.
Malgrado le segnalazioni di Federico Berni e altri residenti, via Bonomi resta una strada fantasma
Promesse mantenute soltanto a metà C ome chiunque abbia avuto il piacere di leggere Il fantasma di Canterville sa, la macchia di sangue sul tappeto non c’è smacchiatore che riesca a cancellarla. La mattina dopo, puntuale come un orologio, ricompare. Mutatis mutandis, nonostante le segnalazioni di Federico Berni e di altri residenti, la targa che ne indica il nome stenta a comparire su via Bonomi, ad oggi ancora strada ‘fantasma’ del centro di Carpi. A nulla sono valse le ripetute richieste inoltrate, a partire dal lontano 2004, sia all’Ufficio Toponomastica del Comune che alla Polizia Municipale. All’ultimo grido d’aiuto di Berni dello scorso luglio, l’assessore alla viabilità Carmelo Alberto D’Addese si espose in prima persona. “Sul problema della targa va data un’immediata risposta ai cittadini e mi stupisco che non sia già stato fatto. Mi attiverò personalmente per una rapida soluzione”. Passati circa tre mesi, qualcosa è forse cambiato? Neanche per idea. “Non ce n’è neppure l’ombra”, spiega Berni che,
Federico Berni
essendo via Bonomi a senso unico e mancando il cartello proprio all’altezza dell’unico imbocco percorribile, segue la questione con comprensibile partecipazione. Una spiegazione arriva per bocca di D’Addese, “la targa è già pronta, ce la devono soltanto consegnare. Dobbiamo accumulare un po’ di acquisti per un’ovvia questione di costi, ma una promessa è una promessa, ed entro la prossima settimana garantisco che sarà installata”. Per un problema che dev’essere ancora risolto
un altro ha però trovato una conclusione positiva: lo scalino del dosso che in viale Carducci tanto aveva fatto tremare di paura i residenti da averli spinti a esporre un cartello con su scritto: ‘Piano per pietà!’ è stato finalmente sistemato. Lunedì scorso è stato ridotto il dislivello troppo pronunciato. “Abbiamo eliminato il dente in discesa e le buche che si erano formate – chiosa D’Addese – pur continuando a garantire il rallentamento, necessario per la vicinanza delle scuole”. Anche Vera, una delle residenti, si dichiara soddisfatta: “ora la situazione è decisamente migliorata – racconta sollevata – il rumore è minimo e si sente soltanto se transitano mezzi davvero pesanti. Prima, invece, ogni volta che passava un’auto pareva ci fosse un’altra scossa di terremoto! Questione psicologica o meno, ora stiamo meglio”. Per ora, dunque, l’eterna partita tra servizi e inefficienze è in parità. La prossima settimana si vedrà a chi spetta assegnare il goal della vittoria. Marcello Marchesini
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n goal per il futuro come tutte le cose belle è nato quasi per caso. In punta di piedi. “Durante il concertone Teniamo Botta Modena organizzato da Radio Bruno - spiega il cantante e show man Paolo Belli - è nata l’idea di fare qualcosa di concreto per la mia città e i miei concittadini e per l’inferno che avevo visto, visitando la Bassa modenese”. Dalle parole ai fatti, il passo è stato breve: “ho pensato che pianificare una partita sarebbe stato facile, grazie al coinvolgimento della Nazionale Cantanti e della rete di amici che sapevo mi avrebbe sostenuto e aiutato”. E così è stato, nessuno ha declinato l’invito: “la settimana scorsa ero a Faenza per un concerto - continua Belli - e Checco Zalone mi ha fermato per strada dicendomi di voler esser presente alla partita. E’ straordinario che tanti amici vogliano dare il proprio contributo per far rinascere questo territorio”. A rispondere presente all’appello di Paolo sono stati tanti. Qualche nome? A vestire i colori della Nazionale Cantanti e a correre sul campo del Cabassi, il prossimo 1° novembre, ci saranno Enrico Ruggeri, Kekko dei Modà, Luca Barbarossa, Alex Britti, i Sonohra, Alessandro Casillo, Neri Marcorè, Niccolò Fabi, i Nomadi con il loro storico leader Beppe Carletti. “Tra gli amici che non hanno esitato un attimo a dire di sì alla mia chiamata ci saranno anche Pippo Inzaghi, Salvatore Lanna, Alessio Tacchinardi, Hernan Crespo, Salvatore Bagni e
Il 1° novembre, allo Stadio Cabassi di Carpi, scenderanno in campo la Nazionale Cantanti e il Teniamo Botta Team
In goal per il futuro Paolo Belli
Giorgio Panariello. Sono orgoglioso dell’adesione altissima a questo evento di sport, spettacolo e solidarietà - che andrà in onda in diretta su Sky - poiché è necessario mantenere l’attenzione sul dramma che si è abbattuto sui nostri territori. Ora speriamo sia la gente a voler essere presente sugli spalti del Ca-
bassi a tifare per la ricostruzione nella nostra terra”. Il fischio d’inizio è atteso alle 14.30, quando scenderanno in campo le due formazioni, quella della Nazionale Cantanti e il Teniamo Botta Team, squadra composta da operatori attivi nell’emergenza e nella ricostruzione post terremoto. “Nel Teniamo Botta Team - conclude
Paolo - c’è l’Emilia solidale aiutata, ovviamente, da qualche campione dello sport”. Accanto a Belli, si sono poi schierati numerosi soggetti che, sin dal primo giorno dell’emergenza scatenata dal terremoto, sono in prima linea per sostenere la ricostruzione: dalla Nazionale Cantanti a Radio Bruno, dal Co-
mune di Carpi a quello di Finale Emilia. “Da più di trent’anni la Nazionale Italiana Cantanti, attraverso il gioco del calcio, concretizza il senso di solidarietà degli artisti. Da quando, nel 1987, Belli è entrato a far parte della squadra spiega Gianluca Pecchini, direttore generale della Nic - Carpi è diventata una delle nostre capitali, anche grazie al rapporto fiduciario e di amicizia che ci lega a Radio Bruno, nostra partner storica. Il team di lavoro, la famiglia per così dire, si è quindi immediatamente messo in moto per organizzare l’evento del 1° novembre. L’intero incasso, ci aspettiamo circa 50mila euro, sarà devoluto alla ricostruzione e al finanziamento di due progetti nei Comuni di Carpi e Finale Emilia”. Il ricavato, infatti, finanzierà, per la parte carpigiana, il progetto di ripristino e di miglioramento sismico del Centro socio riabilitativo residenziale e diurno L’Abbraccio e a Finale la Palestra polifunzionale del nuovo polo scolastico Elementari-Medie di Finale Emilia. La manifestazione è stata resa possibile grazie ad Antress (che ha permesso la realizzazione delle magliette del Teniamo Botta Team)Conad, UniCredit, Confindustria Modena, Radio Bruno, Carpi FC, Blumarine, Givova, Citrosodina, Volvo, Hotel Touring, Ushac e Sporting Club.
PREZZI BIGLIETTI Tribuna storica numerata 20 euro Tribune laterali 15 euro Curve e distinti non numerate -10 euro I bambini con età inferiore ai 10 anni avranno diritto all’ingresso nei settori non numerati acquistando il biglietto al prezzo “simbolico” di 1 euro. Sarà allestito uno spazio per i disabili: potranno essere accompagnati da una sola persona e avranno diritto all’ingresso acquistando un solo biglietto.
PROMOZIONE Grazie a Conad, partecipando a In Goal per il Futuro risparmi sulla spesa. Da segnalare l’importante iniziativa intrapresa dalla cooperativa Nordiconad operante sul territorio e aderente al consorzio nazionale Conad: acquistando il biglietto della partita entro il 27 ottobre 2012, si potrà usufruire del totale rimborso del biglietto acquistato, facendo la spesa da Conad. L’iniziativa sarà valida, dal 2 novembre al 31 dicembre 2012, su una spesa minima di 50 euro, presentando il biglietto presso tutti i supermercati Conad, Conad City, SuperstoreConad, Margherita delle province di Modena, Ferrara, Bologna, di Mantova città, Moglia, Levata di Curtatone, Porto Mantovano e presso gli ipermercati E.Leclerc-Conad di Modena e Bologna.
PREVENDITE I biglietti potranno essere acquistati (senza diritti di prevendita) presso: Radio Bruno info 059.641430 Agenzia UniCredit abilitate info 800.323285 Circuito Geticket
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Enrico Campedelli, sindaco di Carpi
Fernando Ferioli, sindaco di Finale Emilia
Filippo Avellino, Area Commerciale Carpi di Unicredit
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l titolo dell’evento la dice lunga su ciò che ci si attende il 1° novembre allo Stadio di Carpi. In goal per il futuro rappresenta la nostra voglia di ricominciare a costruire il domani, voltando pagina dopo i drammatici eventi di maggio. Non possiamo permetterci di attendere proprio ora che abbiamo superato la prima emergenza, non vogliamo fermarci di fronte alla delicatezza e alla precarietà del futuro. Siamo i primi ad aver messo in campo le nostre risorse e, anche in questa partita, vogliamo essere attori principali. Grazie alla Nazionale Cantanti ci mettiamo ancora una volta in gioco per ridare ai finalesi il loro paese, con tutti i propri servizi, da quelli scolastici a quelli sanitari e i patrimoni storico-culturali. In goal per il futuro è un’occasione di straordinaria importanza in grado di richiamare l’attenzione sul dramma vissuto e le difficoltà ancora attuali di condurre una vita serena ma, allo stesso tempo, di ricordare la bellezza di questa terra, di cui Finale è una piccola perla, la laboriosità dei suoi abitanti, la ricchezza dei suoi prodotti, perché noi non vogliamo essere ricordati solo per il terremoto ma essere apprezzati per i nostri tesori, amati per lo splendore della nostra umanità, cercati per i patrimoni industriali, agricoli, enogastronomici e artistici. Per realizzare questo sogno di normalità abbiamo bisogno della solidarietà di tutti attraverso la raccolta fondi, perchè purtroppo in questo mondo la fenice rinasce solo grazie alle risorse economiche. Con il 1° novembre, la disponibilità della Nazionale Cantanti, l’aiuto dei partner e di quanti metteranno in campo le proprie energie nel Teniamo Botta Team, Finale Emilia sarà più vicina a realizzare il goal di vittoria della vita.
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ldilà del sostegno economico mettendo a disposizione la nostra rete per promuovere e sostenere In goal per il futuro, Unicredit ha voluto sin da subito - è il caso di dirlo - essere della partita. Un evento sportivo e gioioso finalizzato a finanziare due importanti progetti per due comunità segnate dal sisma. Con questa e altre iniziative il nostro gruppo pur essendo internazionale - dimostra di saper agire localmente, sostenendo concretamente la propria terra, tenendo botta insieme.
a Nazionale Italiana Cantanti da decenni svolge una meritoria azione di solidarietà. La partita del 1° novembre allo Stadio Cabassi servirà a contribuire all’opera di ricostruzione dei nostri territori: certo, Carpi è stata colpita forse meno di altre zone vicine, ad esempio di Finale Emilia: tutto questo se si ragiona in senso relativo, visto che comunque nel territorio comunale sono stati oltre 4.000 gli sfollati, oltre 600 gli edifici inagibili e migliaia le persone assistite con diverse modalità. E stimiamo ci vogliano almeno 20 milioni di euro per intervenire sul patrimonio pubblico (scuole, monumenti, cimiteri, opere pubbliche, Teatro). L’Amministrazione Comunale, i volontari, i cittadini che hanno faticosamente cercato di rimettere in moto le cose con l’energia e la volontà tipica di queste terre, con l’ausilio della Protezione Civile e delle istituzioni centrali e regionali, ci consentiranno di rivedere presto una Carpi senza ferite. Non sarà una passeggiata tornare alla piena normalità ma so che ce la faremo: la nostra comunità ha la forza per superare questo momento molto difficile e iniziative come quella del primo novembre, che spero possa essere coronata da un grande successo, contribuiscono certamente allo scopo.
Adamo Neri, Confindustria Modena
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a solidarietà è nel mio dna per questo motivo ho immediatamente voluto garantire il sostegno a questa manifestazione. Inoltre, in questo momento, credo sia di fondamentale importanza lanciare un messaggio forte, di speranza, ai nostri associati, per andare oltre il terremoto, per guardare al futuro con maggiore positività.
Gianguido Tarabini, amministratore unico di Blufin spa
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uando mi è stato illustrato il progetto ho subito deciso di aderire con entusiasmo. Credo sia fondamentale per la nostre terre mantenere alta l’attenzione sui danni e sulle ferite profonde che l’Emilia si trova ad affrontare e sulle sfide che dovrà vincere nei prossimi anni.
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Gianni Prandi, presidente di Radio Bruno
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l nostro è stato un sì immediato ed entusiasta. Sì tre volte: perchè siamo la radio ufficiale della Nazionale Cantanti, perchè la partita si svolge a Carpi, la città che ci ha visti nascere e che abbiamo sempre nel cuore e, infine, perchè la formazione che scenderà in campo contro la Nic, il Teniamo Botta Team, richiama il grande progetto di solidarietà lanciato da Radio Bruno che, grazie alla T Shirt, Teniamo Botta, ha raccolto ben 600mila euro, fondi che serviranno per finanziare oltre 20 progetti. Sin da ora non possiamo far altro che ringraziare tutti coloro che si recheranno allo Stadio e che, con la loro presenza e il loro contributo, renderanno possibile la ricostruzione del nostro territorio.
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Carpi - Finanziato il Centro Socio riabilitativo, residenziale e diurno, L’Abbraccio
Tutti uniti per il bene dell’Abbraccio Un cantiere da 125mila euro della durata di circa quattro mesi.
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a partita finanzierà, per la parte carpigiana, il progetto di ripristino urgente e miglioramento sismico del Centro socio riabilitativo residenziale e diurno L’Abbraccio. L’edificio comunale, situato in viale Carducci-via Bellentanina, è di circa 1.450 metri quadri e si sviluppa su quattro piani fuori terra, ospitando un nucleo in riabilitazione di 15 persone residenti, più gli ospiti del centro diurno e i possibili ingressi in emergenza o temporaneità. L’Abbraccio, attualmente gestito dalla Cooperativa Gulliver di Modena, è inserito nella rete territoriale dei servizi sociali pubblici che integrano e danno una risposta importante al problema delle disabilità. Il Centro non ha subito crolli ma presenta lesioni diffuse, soprattutto nelle parti della struttura lignea dei coperti e nelle murature laddove vi è un cambio di rigidezze dovute alla forma dei corpi di fabbrica diversi, al tipo differente di tipologia
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n goal per il futuro contribuirà alla realizzazione della Palestra polifunzionale del nuovo polo scolastico Elementari-Medie di Finale Emilia. I fondi raccolti con la partita tra Nazionale Cantanti e Teniamo Botta Team e con le iniziative collaterali serviranno infatti alla realizzazione della struttura a servizio della Scuola Primaria Elvira Castelfranchi e della Scuola Secondaria di I grado Cesare Frassoni. L’area d’intervento si colloca a nord del centro storico di Finale, all’esterno del comparto urbanizzato. Si tratta di un lotto dalla conformazione trapezoidale, attualmente destinato a seminativo e con superficie catastale pari a 36.284 metri quadrati. L’area adibita alle infrastrutture (parcheggi, viabilità, piste ciclabili) copre una superficie
costruttiva, all’uso di materiali storici diversi... L’edificio è stato dichiarato parzialmente inagibile. Le opere progettate, redatte dai tecnici interni del Settore Restauro e Conservazione del Patrimonio Artistico e Storico, sono mirate al miglioramento della resistenza sismica dei corpi di fabbrica che lo compongono, salvaguardando il Centro dai rischi di danneggiamento e/o crollo dovuti a eventuali ulteriori scosse sismiche che potrebbero comprometterne irreversibilmente l’agibilità. Si tratta di intervenire per parti, rafforzando quelle zone con minore capacità di resistenza, facendo opere localizzate e altamente specialistiche, tenendo presente che il Centro dovrà continuare a funzionare durante i lavori. L’importo complessivo del progetto, comprensivo della manutenzione straordinaria, è stimato in circa 125mila euro e la realizzazione dei lavori comporterà una durata di circa quattro mesi.
Finale Emilia - Finanziata la nuova palestra polifunzionale
Aiutiamo i bambini di Finale Una superficie di oltre 1.000 metri quadrati, per un importo di 1.189.000 euro. La struttura servirà le scuole primaria e secondaria ma sarà anche a disposizione della comunità. di circa 7mila metri quadrati. L’intervento prevede la realizzazione di due edifici scolastici che ospiteranno le nuove scuole primarie e secondarie di primo grado di Finale Emilia. I plessi scolastici saranno dotati di una palestra polifunzionale di dimensioni tali da poter essere fruita anche dalla comunità extra-scolastica. La superficie a uso sportivo è di circa 1.034 metri quadrati, con un costo al metro quadrato di 1.150 euro circa, per un importo complessivo di 1.189.100 euro iva esclusa.
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Foto di repertorio della Nic
Il grande cuore della Nazionale Italiana Cantanti L
’Associazione Nazionale Italiana Cantanti è nata nel 1981 con lo scopo di promuovere e sostenere progetti di solidarietà, opere e interventi per la protezione e la tutela dei più deboli e bisognosi. E’ un’organizzazione formata da alcuni dei più prestigiosi protagonisti della musica italiana che, riunendosi spontaneamente, hanno deciso di impegnare la loro immagine di artisti e sportivi in un progetto di solidarietà a lunga scadenza. In 30 anni di attività, la formazione ha disputato oltre 500
partite di fronte a oltre 10 milioni di spettatori, in tutti gli stadi italiani e ha raccolto fondi per una cifra che supera i 70 milioni di euro. 21 degli incontri disputati si sono trasformati in veri e propri eventi televisivi noti come La Partita del Cuore. Le sole ultime tre edizioni di questo appuntamento, trasmesse da Rai International, sono state seguite da oltre 600 milioni di telespettatori in tutto il mondo. L’attività della Associazione non si limita tuttavia alla sola Partita del Cuore, ma è un vero e proprio
impegno quotidiano, una presenza anche nelle “piccole” realtà territoriali italiane, promuovendo e portando all’attenzione generale situazioni e problematiche che difficilmente avrebbero avuto risalto. Riuscire a contribuire all’acquisto di un pulmino attrezzato, all’installazione di un macchinario che esegue esami specifici, così come dotare un centro trasfusionale di una nuova poltrona sono solo alcuni esempi dell’aiuto concreto che la Nazionale Cantanti riesce a portare. La Nazionale Italiana Cantanti ha anche una dimensione in-
ternazionale: è scesa infatti in campo a Sarajevo in Bosnia nel 1998 quando i segni della guerra erano ancora ben visibili e nel 1999 a Varsavia, per una partita che ha avuto come spettatore d’onore Lech Walesa; nel 2000, a Roma, la Nazionale Italiana Cantanti ha incontrato una formazione di israeliani e palestinesi a favore di una iniziativa per la pace in Medio Oriente patrocinata da Yasser Arafat e Shimon Peres. I progetti di solidarietà sostenuti hanno portato alla realizzazione di iniziative e strutture sociali
– spesso inaugurate in presenza della stessa formazione e documentate dalla stampa internazionale - in Paesi quali Iraq, Israele, Palestina, Jugoslavia, Albania, Somalia, Kenya, Namibia, Romania, India, Russia, Guatemala e Congo. Innumerevoli, del resto sono i progetti e le cause sostenute a favore dell’AISM, di AIDO, ADMO, AIL, AGBALT, CESVI, CIAI, CEFA, del Comitato Croce Rossa Internazionale, di Emergency , dell’Unicef, della FAO, del WWF, AMREF solo per citarne alcune.
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Nazionale Cantanti Neri Marcorè
Kekko
la Formazione
Checco Zalone
Paolo Belli Checco Zalone Neri Marcorè Filippo Inzaghi Kekko dei Modà Alessandro Casillo Giorgio Panariello Nomadi Valentina Vezzali Enrico Ruggeri Sonhora Niccolò Fabi Matteo Becucci Luca Barbarossa Paolo Meneguzzi Paolo Vallesi
Sonhora
Filippo Inzaghi Enrico Ruggeri
Valentina Vezzali
Alessandro Casillo
Niccolò Fabi Giorgio Panariello
Beppe Carletti Paolo Meneguzzi
Paolo Vallesi
Matteo Becucci
Luca Barbarossa
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Teniamo Botta Team
Hernan Crespo
Salvatore Bagni
LA FORMAZIONE Vasco Errani, commissario per la ricostruzione nonchÊ presidente dell’Emilia Romagna - direttore tecnico Enrico Campedelli, sindaco di Carpi Fernando Ferioli, sindaco di Finale Emilia 2 giocatori di Radio Bruno Hernan Crespo Alessio Tacchinardi Salvatore Lanna Salvatore Bagni 2 giocatori di Unicredit Stefano Cappelli, primario di Cardiologia dell’Ospedale Ramazzini di Carpi Giorgio Amadessi, presidente dell’associazione Rock no War Francesco Ferrara, vigile di Carpi Matteo Capello, Protezione Civile di Finale Emilia Arturo Panzanini, Vigile del Fuoco di Finale Emilia Francesco Sangerardi, Vigile del Fuoco di Carpi Mohammed B. Mayate, terremotato di Finale Emilia Simone Ramella, Ushac Andres Gil, attore e vincitore di Ballando con le Stelle Massimo Roversi, poliziotto Luca Cappello, Carabiniere Focherini sport, 1 giocatore Raimondo Todaro, ballerino di Ballando con le Stelle Davide Stassi, Unitalsi Roberto Colarusso, Antenna 2000 Marco Fabiani, Croce Rossa nazionale 2 giocatori del Comune di Finale Marcelo Sapira, terremotato di Carpi
Salvatore Lanna
Alessio Tacchinardi
Andres Gil
Raimondo Todaro
I NOSTRI PARTNERS:
I SISTEMI x Rilevazione dell’intrusione e segnalazione rapina x Rilevazione dell’intrusione perimetrale x Videosorveglianza e videoregistrazione x Rilevazione dei principi di incendio, fughe acqua e gas x Spegnimento automatico x Antitaccheggio x Controllo degli accessi x Nebbiogeno
I SERVIZI x Analisi del rischio e delle possibilità con sopralluogo gratuito e senza impegno x Installazione realizzata da personale specializzato x Corsi di istruzione all’utente finale e consegna manuali x Certificazione dei sistemi ai sensi del DM 37/2008 x 6HUYL]LR GL DVVLVWHQ]D WHFQLFD H WHOHDVVLVWHQ]D RUH VX WXWWR O¡DQQR VX WXWWR LO WHUULWRULR QD]LRQDOH x Servizio di manutenzione preventiva programmata
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odici scatti. Dodici frammenti di vita, incastrati tra musica e parole. Fermoimmagine, l’album di debutto della band carpigiana Ero - Simone Magnani (voce), Enrico Pasini (tromba e piano), Enrico Gherli (chitarra), Marco Manfredini (basso), Mattia Crepaldi (batteria) e Luca Righi (chitarra) - è tutto questo e molto di più. Istantanee di vita da ascoltare e da immaginare, assaporando i testi, brillanti, e abbandonandosi ai colori della musica, dalle tinte rock, con morbide incursioni nel blues e nel funky. Un disco convincente sin dal primo ascolto, “onesto”, spiegano i musicisti. Dodici pezzi scritti da Simone Magnani rigorosamente in italiano, perché la “nostra lingua, con la sua ricchezza, mi consente di esprimere al meglio ogni sfumatura, di dare profon-
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Fermoimmagine è il titolo dell’album d’esordio della band carpigiana Ero, pubblicato da Zetafactory. Il disco sarà presentato ufficialmente live, venerdì 19 ottobre, al Circolo Kalinka di Carpi, a partire dalle 22
Istantanee in musica
davvero impressa nell’anima. Da ascoltare. Il disco è vario, mai uguale a se stesso poiché ogni brano porta la firma di un musicista diverso: “ognuno di noi - aggiunge Enrico Gherli - grazie al proprio background, ha dato il suo apporto, contribuendo a creare qualcosa di nuovo, di difficilmente schematizzabile. Un vero e proprio
dità ai testi”, racconta il cantante. Parole e musica che nascono separatamente, per poi fondersi grazie a un’operazione di cesello, “smussando gli angoli, alla ricerca della giusta metrica”, continua Magnani. Ogni brano è una storia, “un fermoimmagine appunto, come recita il titolo stesso dell’album. Dodici piccole storie di vita”. Parentesi aperte e chiuse sulle quali ciascuno di noi può ritrovarsi e fermarsi a riflettere. Tra le perle del disco vi è sicuramente Tina, un testo asciutto, evocativo, nel qua-
le riecheggia lo stesso mito che è insito nel nome di questa band: l’amore annegato di Ero e Leandro. Dalla pulsione di morte di Tina (Tina vuole fare il salto, laccio, sedia e pillola, Tina che presto sfiderà la gravità) si giunge al bisogno di cambiamento gridato ne La macchina del tempo, per ritrovare l’istinto, la passione e la curiosità del bambino che alberga in ognuno di noi, spezzando regole e convenzioni (Rimetterti a giocare con la parte di te che nasce da bambino e che da sempre ha un suono
istintivo, semplice... prendere distanza dalle regole), passando poi per l’ironia de L’epitaffio, inno alla vanità del nostro tempo e alla vacuità di certe relazioni (Voglio che un giorno il mio epitaffio scriva: visse senza chiedersi perchè. Traghettatore di ori falsi e bugie che voi chiamate amore). A conferire all’esordio degli Ero una preziosa impronta cantautorale è poi l’intensa ballata che dà il titolo all’album, una gemma struggente che, grazie alla voce suadente e leggermente graffiata di Simone, resta
I due carpigiani Maura Casali e Lauro Veroni hanno raccolto 2.625 euro da devolvere alla Comunità San Benedetto al Porto di Genova fondata da Don Andrea Gallo
“Grazie alla generosità dei carpigiani”
I
due carpigiani Maura Casali e Lauro Veroni si stanno spendendo a favore della Comunità San Benedetto al Porto di Genova, fondata da Don Andrea Gallo. Da tempo, con l’aiuto di vicini e amici, oltre a portare quattro-cinque carichi l’anno di abiti, biancheria per adulti e bambini e stoviglie, organizzano in città alcuni eventi per raccogliere fondi. Tra i più attesi quello della tombola che quest’anno, si è svolta lo scorso 7 ottobre, al Circolo Loris Guerzoni, alla presenza di ben 145 “giocatori”. Un pomeriggio all’inse-
Don Andrea Gallo
gna della piacevolezza che ha permesso di raccogliere ben 2.625 euro. Denari consegnati direttamente nelle mani di Don Gallo, domenica 14
ottobre a Genova. “Il Don è stato grato - ci racconta Maura - e ringrazia di cuore i carpigiani per la loro generosità grande come il mare”.
collage di generi. La band è insieme dal 2011 e, devo ammettere, che suonare con persone che si conoscono poco è estremamente stimolante. Ci si mette in gioco completamente, si cerca di dare il meglio di sè”. A colorare ulteriormente la struttura originale dei pezzi creando una miscela esplosiva che si beve in
poco meno di 50 minuti, la tromba e il pianoforte suonati da Enrico Pasini, musicista anche per Mariposa e Venditti. L’album degli Ero è pubblicato da Zetafactory, etichetta indipendente carpigiana, nata a Bologna nel 2004 e approdata due anni fa in via Cadore, ormai affermatasi nel territorio nazionale specialmente per le sue ultime collaborazioni, tra cui ricordiamo Rezophonic, Artemista, Bluestress, KlogR e Design. “Un’avventura - spiegano Gabriele Rustichelli e Stefania Zampa, titolari dello Zeta - che ci sta dando grandi soddisfazioni. Il nostro scopo primario è quello di creare un polo di aggregazione e di promozione musicale e, localmente, stiamo registrando una crescita fortissima. Il fermento discografico dei prossimi due mesi tutto “made in Carpi” infatti, è il chiaro segnale della vivacità della scena musicale della nostra città”. Zetafactory, nel mese di ottobre, oltre agli Ero, pubblicherà anche l’Ep dei Das Modell (ex Fata) e a novembre il nuovo disco dei KlogR. Fermoimmagine, distribuito da Venus, sarà presentato ufficialmente live, venerdì 19 ottobre, al Circolo Kalinka di Carpi, a partire dalle 22. Jessica Bianchi
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cavallo tra gliAnni 60’ e 70’, New York ha visto nascere diverse correnti musicali, nuove forme artistiche e importanti cambiamenti socio-culturali; ogni cosa sembra essere partita dalla Big Apple. In quegli anni, si tendeva a frequentare esclusivamente il proprio neighborhood, a partire dal Bronx, luogo in cui - grazie ad alcuni DJ pionieri - si assistette alla nascita dell’Hip Hop. Stessa sorte per il Midtwon, più a sud e cuore della città, in cui il sound prediletto fu la Disco Music. Il nuovo motto era “create an atmosphere, not play records” e si consolidò all’interno dello studio più famoso al mondo, quello sulla 54th. Sempre negli stessi anni, la città assistette ai moti di Stonewall, scontri violenti che servirono alla rivendicazione dei diritti degli omosessuali, assoluti detentori del ruolo di apripista della Club Culture. Contemporaneamente, nel profondo Downtown, Andy Warholl, con l’apertura della sua seconda Factory, continuava a dettar legge in fatto di avanguardia artistica, esigendo e proclamando un stile di vita spregiudicato e molto sopra le righe. Uno stile selvaggio, quello cantato da Lou Reed: “hey baby take a walk on the wild side”. East e West Village, the Bowery e il Lo-
Lady Marty in the City Quel che rimane degli Anni ‘70
wer East Side hanno fatto da sfondo al più intenso intreccio di personalità artistiche della musica e dell’arte in generale. Qui Patti Smith incontrò Robert Mapplethorpe, con cui visse al Chelsea Hotel. I New York Dolls e i Blondie ottennero successo, incoraggiando le band a seguire: Television, Talking Heads e, ovviamente, i re incontrastati del punk americano, i Ramones. I luoghi per eccellenza? CBGB e Max’s Kansas City. Purtroppo, passano gli anni e passano i luoghi… La sorte migliore è spettata al CBGB, adesso nuovo store di vestiti della griffe John Varvatos (“must have” per le star del rock). Nel suo interno tutto
sembrerebbe rimasto come all’epoca: foto alle pareti, divani, palco e persino il bagno! Non tutto è originale ma vale comunque la pena farvi un giro. Il Max’s Kansas City, lo Studio 54 e la Factory si sono amalgamati con gli attuali prospetti della città, diventando normali Market 24 Hours o ristoranti. Il Chelsea Hotel rimane attivo, anche se in ristrutturazione. Le vicende accadute all’interno di questo luogo sono pura leggenda ma non tutti sanno che alcuni suoi appartamenti sono in affitto. Vari artisti e creativi decidono di vivere proprio in queste abitazioni. Se la perdita di questi luoghi storici può sembrare triste, in realtà, per
i newyorkesi, non è così. New York non sembra affatto aver dimenticato quegli anni. Ben 4 realtà museali diverse dedicano, contemporaneamente, quattro mostre alla celebrazione di questo periodo storico. La prima si intitola Regarding Warhol: Sixty Artist, Fifty Years e si svolge al Metropolitan Museum. Durante l’inaugurazione della mostra, Patti Smith ha deciso di rendere omaggio all’amico e artista tramite una performance live, purtroppo sold out da tempo. La Rooster Gallery, piccola sala espositiva alle porte della Lower East Side, presenta Nico: New York, New York, una mostra fotografica dedicata all’artista e ambientata negli anni post Velvet
Underground. L’esposizione, in particolare, fa rivivere la performance allo Squat Theatre (di fianco al Chelsea Hotel), dove Nico si esibì cantando
New York, New York. Il Witney Museum dedica a Yayoi Kusama (“The Polka Dot Princess”, come l’avevano soprannominata i paparazzi del tempo) una meravigliosa personale. La Kusama è una delle poche artiste di quel tempo ancora vivente. Grazie alla collaborazione con il genio indiscusso Marc Jacobs, ha firmato una linea speciale per Luis Vitton. In quell’occasione ha “marchiato” molte parti della città con le sue meravigliose texture, specialmente le vetrine dei negozi del brand. Impossibile non rimanerne folgorati. Infine, il New Museum, dedica una mostra al tema fulcro di quegli anni: il rapporto tra musica e arte, visto attraverso artisti come Ramones e Keith Haring. La mostra si intitola Come closer: Art Around the Bowery 1969-1989. Inutile sottolineare quanto quel periodo di musica e novità artistiche diffuse, abbia condizionato la nostra vita sino a oggi. Cosa sono in fondo Lady Gaga e Lana Del Ray se non ereditiere della Pop Art di Warhol? “L’immagine come primo mezzo per esprimere se stessi”. Il cerchio continua, oggi le mostre sono sui Ramones, domani saranno su Lady Gaga & C. se meglio o se peggio lo lascio decidere a voi. Martina Guandalini
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DOPO LE CONCESSIONARIE DI CARPI E CORREGGIO, LA FAMIGLIA SCHIATTI APPRODA A MODENA CON IL NUOVO AUDI ZENTRUM MODENA EST, INAUGURATO GIOVEDÌ 11 OTTOBRE
Il mercato recede, Schiatti avanza L a crisi generale che ha inciso pesantemente anche sul mercato dell’auto, non ha fermato lo spirito imprenditoriale del gruppo Schiatti Motor che ha scelto di guardare oltre la crisi con coraggio e lungimiranza. E’ stato inaugurato nella serata di giovedì 11 ottobre il modernissimo Audi Zentrum Modena Est, il nuovo concessionario Audi per Modena e Provincia al civico 1044 di via Emilia Est. Un evento che profuma di ottimismo in uno dei periodi più bui della storia mondiale dal secondo dopoguerra a oggi. “Abbiamo voluto cogliere un’opportunità importante in questo momento - ha spiegato Andrea Schiatti, direttore commerciale e marketing di Audi Terminal Modena - per non trovarci impreparati quando il mercato tornerà a crescere. Attualmente il commercio dell’auto è in forte crisi. Basti pensare che quest’anno i livelli di vendita hanno sfiorato con difficoltà quota 1.370.000. Sono numeri che ci riportano indietro di almeno 30 anni, a fronte dei 2.300.000 che si raggiungevano prima della crisi. Importanti brand Premium hanno subito pesanti cali delle vendite che sono crollate di almeno il 16%. Tuttavia, dopo un 2013 che vedo ancora di transizione, credo che nel 2014 si avrà una nuova spinta sul mercato dell’auto, ed è per questo che abbiamo deciso di investire nel marchio più venduto del segmento Premium, e di farlo a Modena, uno dei poli industriali più importanti d’Italia, nonché città di motori per eccellenza. Quando il mercato dell’auto si riaprirà, avremo tutte le condizioni per far bene, grazie al nuovo piano industriale di Audi. Nell’era del downsizing, il fenomeno simbolo di questa crisi per cui il consumatore punta a modelli ridimensionati in termini di carrozzeria e cilindrata, Audi ci garantisce sicurezza lanciando in produzione vetture con motori più piccoli senza penalizzare le prestazioni e favorendo bassi consumi, come la nuovissima Audi A2, che debutterà nel 2013, dotata di propulsione elettrica e di un confortevole abitacolo per 4 persone in soli 3,80 metri”. Negli ultimi mesi, alla crisi, si è aggiunto anche il fattore sisma che ha inciso nella vendita di automobili. “In seguito al terremoto - ha proseguito Andrea che è entrato in azienda nel 2003 - abbiamo registrato una notevole contrazione delle vendite nell’intero bacino della Bassa modenese. Un fatto che, sebbene fosse prevedibile, ha avuto ripercussioni sulla nostra azienda che aveva sempre potuto fare affidamento su quei canali di vendita e che, con lo sbarco a Modena, conta non solo di recuperare ciò che si è perduto nelle zone più colpite dal sisma, ma anche di ampliare il proprio raggio d’azione”. E le premesse sembrano essere le migliori. L’innovativa struttura modenese si sviluppa su tre piani per un totale di 7.500 metri quadrati coperti. Al piano terra si trova l’avveneristico show-room, il
quale hanno realizzato, con la fusione dei loro corpi, 4 anelli umani, richiamando l’inconfondibile logo del brand Audi. Accompagnati dalle sonorità di Nicola Zucchi Dj, i visitatori hanno inoltre potuto ammirare 5 straordinarie vetture in anteprima speciale: la R18 e-tron che si avvale della tecnologia elettrica oltre che del motore diesel, mostrata per la prima volta in Italia insieme alla nuova A3 Sportback; due vetture storiche di rally e la R8 LMS. “Siamo molto orgogliosi della partenza di questo nuovo progetto. Nei giorni successivi all’evento - ha concluso Andrea - abbiamo ricevuto l’apprezzamento di tante persone che hanno partecipato alla nostra festa. Dagli inizi di Schiatti Motor, con la brillante intuizione di mio padre di
Da sinistra Andrea, Loretta, Livio e Stefania Schiatti
Da sinistra Marco Marchi, Andrea Schiatti, Alle Cavriani e Armando Perna
“Importanti brand Premium hanno subito cali delle vendite che sono crollate di almeno il 16%. Dopo un 2013 di transizione, credo che nel 2014 si avrà una nuova spinta sul mercato dell’auto, ed è per questo che abbiamo deciso di investire nel marchio più venduto del segmento Premium, e di farlo a Modena, città di motori per eccellenza”. Service di assistenza con attrezzature all’avanguardia, mentre al primo piano vi è l’esposizione dell’usato Audi Prima Scelta Plus. Un salone espositivo che è un concentrato di design all’avanguardia e di eleganza, caratterizzato dal consistente impiego di alluminio e altri materiali leggeri, dal dinamismo plastico delle linee curve, e dalla notevole rilevanza scenica della facciata esterna. L’evento inaugurale è stato un enorme spettacolo che ha coinvolto oltre 1.400 persone e un ricco parterre di personalità di spicco del mondo dell’imprenditoria e dell’automobile tra cui Vittorio Stanguellini, Giorgio Barbieri, l’ingegner Luigi Mazzola, nonché gli stessi vertici di Audi: il direttore di Audi Italia Michael Frisch e il direttore vendite Pierantonio Vianello, unitamente a rappresentanti delle istituzioni civili e religiose tra
cui l’assessore all’Urbanistica del Comune di Modena, Daniele Sitta e Don Arrigo Malavolti della Parrocchia di San Lazzaro, che hanno partecipato al taglio del nastro. Al simbolico gesto benaugurale, sono seguiti i discorsi del fondatore e amministratore unico di Schiatti Motor, Livio Schiatti, della responsabile amministrativa Loretta Schiatti, di Stefania, responsabile service e
qualità, e del fratello Andrea, che hanno ripercorso l’epopea della loro famiglia, dal 1969 un importante punto di riferimento per gli automobilisti emiliani. Dopo i riti inaugurali, si è dato il via alla festa con la sensazionale esibizione dei Sonics, gli artisti-ginnasti noti per aver aperto Sanremo 2012, che hanno incantato i presenti con la loro magica coreografia di suoni, luci e funi, nella
vendere, per primi, le automobili con garanzia, è stato un crescendo di successi, stima e fiducia da parte del consumatore, e ciò rappresenta per noi la migliore ricompensa per i nostri sforzi, nonché lo stimolo per continuare a lavorare e investire per offrire sempre il meglio ai nostri clienti e contribuire alla crescita del nostro territorio”. Chiara Sorrentino
Scuola: cosa dobbiamo aspettarci? di Clarissa Martinelli
clarissa.martinelli@radiobruno.it
Cara Clarissa, sono una mamma carpigiana: mio figlio frequenta la Scuola Media Alberto Pio e vorrei capire meglio come saremo organizzati nei prossimi giorni. Cosa dobbiamo aspettarci? E per le Fanti? Ci sono tempi certi e potremo stare tranquilli fino a giugno? Credo che servano a tutti rassicurazioni dopo questo periodo di doppi turni e scomodità sparse, i ragazzi devono recuperare tempo, serenità e istruzione. Patrizia
C
ara Patrizia, ho interpellato l’assessore alle Politiche scolastiche, Maria Cleofe Filippi e questa è la sua risposta: “Gentilissime Clarissa e Patrizia, per le Scuole medie Alberto Pio che, dal 1° ottobre, stanno ospitando le classi della succursale alternandosi settimanalmente nei doppi turni, avevamo previsto per questa settimana l’ingresso nei moduli, stiamo però aspettando il sopralluogo della Protezione
Civile regionale che ha gestito l’appalto e si è assunta la direzione dei lavori. Essendo la consegna prevista il 15 ottobre ci siamo tenuti due giorni per gli imprevisti e il trasloco. Siamo però condizionati all’espletamento di questa procedura che non governiamo noi e della quale non riusciamo neppure ad avere informazioni precise che ci consentano di programmare con certezza le fasi di lavoro. Pertanto io mi aspetto che tutto proceda come previsto (anche se non c’è stato ancora alcun sopralluogo e ho provveduto immediatamente a sollecitare), ma se ciò non avvenisse, posso solo garantire, come ho già detto in assemblea, che faremo tutto il possibile per ridurre al minimo il
disagio e tornare al più presto a una situazione stabile. Per le Fanti il ripristino della sede di Castelvecchio è previsto per Natale e contiamo di usare le vacanze per il trasloco degli arredi. Una volta risolta la sistemazione nei moduli, con più tempo e calma a disposizione, ho promesso ai genitori che verrà fatta un’assemblea coi tecnici per illustrare il tipo di intervento effettuato su Castelveccchio e i tempi e le modalità di rientro in sede, intendo mantener fede all’impegno assunto per consentire ai genitori di fare domande e fugare ogni dubbio, ma mi aspetto che ci venga dato il tempo necessario per coordinare e ultimare prima tutti i cantieri e i trasferimenti ancora in corso”.
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24 L’aforisma della settimana...
“Il miglior modo per far girare la testa a una donna è dirle che ha un bel profilo”. Sacha Guitry appuntamenti
Mostre CARPI
Fino al 20 ottobre Mostra fotografica Groenlandia. Terra di ghiaccio Di Aldo Meschiari Eliotecnica via San Bernardino da Siena, 35
Sabato 27 ottobre, alle 21,30 al Circolo Sandro Cabassi appuntamento con la compagnia di teatro comico d’improvvisazione 8mani
Umanidisumani
21 ottobre - ore 9/18.30 I Funghi dal vero Portico del grano
Fino al 31 ottobre L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Fulvio Fontana O&A Centro Affari
Eventi CARPI
19 ottobre - ore 22.30 Ero - Zeta Night Opening act: Barbara Gobbi A seguire Dj Max Po Kalinka Arci Club 19 ottobre, ore 20.45 I treni della felicità Centro di promozione sociale Gorizia 20 ottobre - ore 21 Carpe Ridens 5ª edizione del concorso di comicità Ospite: Carlo Bianchessi Centro Loris Guerzoni 20 ottobre - ore 22.30 OfflagaDiscoPax A seguire Dj Carlos Kalinka Arci Club 20 e 27 ottobre - ore 9.30/12.30 Ricominciare dopo il sisma Sabato 20 ottobre Genitorialità e adolescenza Le famiglie con i figli adolescenti oggi: i vissuti relativi all’evento sisimico e le strategie adattive per fronteggiare la situazione Dottoressa Simona Diana, psicologa I segni del terremoto: modificazioni cognitive, comportamentali e sociali in soggetti esposti al sisma del 6 aprile 2009 Professoressa Monica Mazza, Università degli Studi dell’Aquila
Sabato 27 ottobre I soggetti fragili Il trauma del sisma sui soggetti fragili Dottor Giorgio Magnani, Psichiatra La mappatura dei servizi esistenti nel post sisma Dottoressa Sabrina Tellini, Area Fragilità Adulti dell’Unione Terre d’Argine Casa del Volontariato 20 ottobre - ore 9 Allattamento dei Bimbi Grandi Perchè e quanto continuare? Quando e come smettere? Casa del Volontariato
Fino al 21 ottobre Linea di demarcazione Ligne de démarcation Mostra personale di Francesco Pergolesi Curata da Francesca Pergreffi e Roberta Fiorito Galleria Spazio Meme
Fino al 6 gennaio Cose di donne Sala Cervi
appuntamenti
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inalmente ritorna a Carpi lo spettacolo umanidisumani a cura della Compagnia di teatro comico d’improvvisazione 8mani, sabato 27 ottobre alle 21,30 presso il Circolo Sandro Cabassi in via Don Davide Albertario, 41. Un luogo storico dello spettacolo carpigiano che farà da cornice a una serata all’insegna della risata. Gli 8mani, al secolo
Gino Andreoli, Ivan Cattini, Antonio Esposito, Federica Cavalli e Patrizia Vescogni, insieme all’indispensabile aiuto del pubblico, metteranno in scena storie e gag esilaranti supportati magistralmente dal maestro Guido Pelati al pianoforte ed effetti sonori. Gli 8mani vantano più di 100 date, tra locali, castelli, piazze e palcoscenici, da segnala-
re l’apertura a uno spettacolo del comico Paolo Cevoli di Zelig. La loro comicità, al confine tra il cabaret e l’improvvisazione teatrale, si basa sul coinvolgimento diretto del pubblico, che a volte sale sul palco come comparsa delle performance, a volte dà agli attori spunti tratti dalla propria vita, trasformandosi nel regista dello sketch. Ingresso 7 euro.
Al Circolo Loris Guerzoni di via Genova, sabato 20 ottobre torna a essere protagonista la comicità di Carpe Ridens giunta quest’anno alla quinta edizione
Ridere, ridere, ridere ancora...
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abato 20 ottobre quattro sfidanti di altissimo livello si affronteranno sul palco del Circolo Loris Guerzoni di Carpi in una serata davvero effervescente. Riprendono infatti gli appuntamenti del concorso di cabaret all’insegna della risata grassa, Carpe Ridens, ideato dalla Miglio Comico Produzioni e giunto quest’anno alla quinta edizione. La sfilata di comici si susseguirà per sei appuntamenti, da ottobre a maggio 2013. Ospite d’eccezione e presidente di giuria del primo appuntamento sarà Carletto Bianchessi. Il comico debutta giovanissimo nel prestigioso Derby Club di Milano. E’ ospite fisso nel Raffaella Carrà Show e La fabbrica dei sogni.
Nel 1995, riceve il Premio speciale della critica a Cremona, nella Rassegna di Cabaret dedicata a Ugo Tognazzi. Lo spettacolo di Carlo Bianchessi, si articola e si sviluppa sin dalle prime battute sulle assurdità della vita e sul nonsense delle parole, ribaltando la quotidianità rendendola pazzìa positiva, portando al paradosso delle situazioni talmente banali, facendo in modo che il pubblico si ritrovi in esse. Esaspera il sesso, il rapporto di coppia, la politica, i sentimenti… insomma, divertimento assicurato. Come di consueto lo spettacolo sarà anticipato alle 21 da un piatto freddo e inizierà intorno alle 21.45. Tutte le serate sono a prenotazione obbligatoria. Info: 059.683336.
21 maggio Festa del Consumatore Piazza Martiri
21 ottobre - ore 16 e 17.30 La danza delle muse Lo studiolo di Alberto Pio Musica e danza A cura di Veronica Sassi ed Elena Luppi Palazzo Pio
Tempo di Profumo del Mosto Cotto
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20 ottobre - ore 21 Veglia Missionaria Testimonianza di Suor Angela Bertelli, missionaria in Thailandia Sul sagrato della Chiesa, mercatino organizzato dalla Patorale Giovanile Parrocchia di Quartirolo
21 ottobre - ore 9-18 Mercatino di Peter Pan Scambio di giochi, libri e fumetti Piazza Garibaldi
Soliera - Sabato 20 e domenica 21 ottobre, mercati, eventi e assaggi gastronomici abato 20 e domenica 21 ottobre si rinnova l’appuntamento con il Profumo del Mosto Cotto, insieme alla Fiera di San Giovanni a Soliera. La manifestazione prenderà avvio di sabato, alle 19.30, con una grande cena contadina sotto la tensostruttura allestita nell’area verde di via XXV Aprile e con la successiva proiezione gratuita del film I giorni della vendemmia di Marco Righi (21.30, Cinema Teatro Italia). Ma il cuore della festa resta la giornata di domenica con quegli appuntamenti che valorizzano le tradizioni enogastronomiche, la storia e la cultura più genuina del territorio
20 e 21 ottobre ore 9/12 – 15/19 Mercatino Missionario: ricami a mano, ago e cucito, lavori ai ferri e altro… Le animatrici missionarie espongono le loro creazioni per donare il ricavato ai fratelli più bisognosi, in particolare a quelli che sono stati colpiti dal terremoto Seminario Vescovile
solierese. Domenica 21, dalle prime ore del mattino, i volontari della Compagnia Balsamica inizieranno la cottura del mosto d’uva destinato all’acetaia comunale. Dalle ore 9 in piazza Sassi verranno inscenati antichi mestieri e rappresentazioni di artigianato artistico. Tra le degustazioni degli antichi sapori della tradizione contadina, a mezzogiorno gli assaggi di maltagliati con fagioli in piazza Lusvardi, mentre alle 15, sempre nella suggestiva cornice delle mura castellane, saranno serviti polenta, salsiccia, belsòun, tortelli dolci, saba e sughi. In programma anche la 3° Gara del Nocino fatto in casa.
23 ottobre - ore 15 I martedì del The Tombola Animato da Erna e Anna Maria Centro Gorizia Dal 19 al 31 ottobre Aspettando Halloween 19 ottobre - ore 16.30 Torre dell’Uccelliera Luci spettrali nella notte di Halloween Laboratorio di lanterne per illuminare la buia notte del 31 ottobre A cura di Cooperativa sociale Giravolta
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appuntamenti
Per ragazzi 7-11 anni 20 ottobre - ore 16 Biblioteca il falco magico Buffi mostri e streghe pasticcione Narrazioni a cura di Chiara Marinoni Per bambini 3-7 anni 26 ottobre - ore 16.30 Torre dell’Uccelliera Incontri di streghe e spaventapasseri Laboratorio di collage per creare spaventosi personaggi A cura di Cooperativa sociale Giravolta Per ragazzi 7-11 anni 27 ottobre - ore 16 Biblioteca il falco magico In bocca al lupo Narrazioni a cura di Alessandro Rivola Per ragazzi 6-8 anni 31 ottobre Torre dell’Ucceliera - ore 17 Brividi a fior di pagina Narrazioni con musica A cura di Alessandra Baschieri e Gianluca Magnani Per ragazzi 9-11 anni Piazza Martiri - ore 16 Buuh...che paura Realizziamo insieme trucchi, maschere e accessori da brivido per una sfilata in costume nelle vie della città A cura di Creativ, in collaborazione con ConCarpi Non stop, per tutti Le mani nella paura Ludoteca Laboratori condotti da Stefania Vezzani 24 ottobre - ore 15 Pomeriggi al cinema Paradiso amaro Di Alexander Payne Commento al film di Roberto Chiesi e Federico Baracchi Cinema Corso 24 ottobre - ore 20.30 Teatriamo. Parenti serpenti: istruzioni per l’uso dei legami familiari Campagna di promozione della cultura psicologica Conduttrici: Marcella Caria e Cecilia Pompei Via Fontana 4/a 24 ottobre - ore 15.30 Le inagibilità strutturali e i contributi Relatori: Avvocati Chiara Menozzi e Nicola Termanini Dottor Giordano Borghi Ingegner Fabio Ghelfi Gli incontri sono finalizzati a fare chiarezza sulle incertezze e i dubbi legati ai temi legali, fiscali e tecnico strutturali del post-terremoto Sala riunioni Confcommercio 25 ottobre In occasione della Settimana della Salute Mentale Auditorium Loria - ore 15/18.30 Tavola rotonda Inserimento lavorativo Circolo Loris Guerzoni
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Dal 20 ottobre al 14 novembre la letteratura è la protagonista nei cinque nuovi appuntamenti modenesi del Forum Eventi. A presentare le loro ultime pubblicazioni, i nomi noti della letteratura, del giornalismo, della cultura e della musica: da David Grossman a Lilli Gruber, da Marco Santagata e Alessandro Haber a Vito Mancuso e Ramin Bahrami. Tutti gli incontri sono a ingresso gratuito
Autunno letterario al Monzani R
omanzi, saggi, inchieste: sono i libri a fare da padrone nel nuovo calendario di Forum Eventi. E, naturalmente, i loro autori: da sabato 20 ottobre a mercoledì 14 novembre a Modena grandi scrittori, prestigiose firme del giornalismo, volti noti dello spettacolo sono protagonisti al Forum Guido Monzani in 5 date da segnare in agenda, tutte a ingresso gratuito. La rassegna è organizzata dalla Banca popolare dell’Emilia Romagna con il patrocinio del Comune di Modena. Si comincia con la giornalista Lilli Gruber, sabato 20 ottobre alle 18 che, sul palco con Marco Miana, presenta la sua ultima fatica editoriale intitolata Eredità (Rizzoli). Si tratta di una saga familiare che si intreccia a un capitolo poco conosciuto del nostro Novecento. Una vicenda tutta al femminile che emoziona e sorprende: inattesa, profonda, viva. “Non avevo mai pensato di scrivere della mia famiglia – confessa Lilli Gruber - Cosa c’era da raccontare? Finché non ho trovato il diario di Rosa, la mia bisnonna. E ho capito che tra quelle pagine c’era anche la storia di un popolo e di una regione, quella in cui sono nata. Una storia che in Italia conoscono in pochi e che potrebbe, invece, insegnarci molto. Rosa comincia il suo diario ai primi del Novecento, quando il Sudtirolo è territorio austriaco. E’ l’8 aprile 1902, il giorno del suo matrimonio con Jakob Rizzolli. Lungo la linea dei secoli e di due altre generazioni di donne - mia nonna Elsa, mia madre Herlinde - la sua eredità è arrivata fino a me”. Martedì 30 ottobre alle 21 tocca al grande David Grossman con la sua novità editoriale, Caduto fuori dal tempo (Mondadori), uno dei libri più attesi del 2012. L’autore viene intervistato da Daniele Bresciani e tradotto in simultanea da Paolo Noseda; segue un reading degli attori modenesi Andrea Ferrari e Ilaria Sita che danno voce ad alcuni passi del libro; Grossman concluderà l’incontro leggendo alcuni testi in ebraico antico. Tutta la serata ruota attorno al suo nuovo romanzo che comincia quando, in una città di un luogo immaginario, un padre si alza da tavola. Deve “an-
Lilli Gruber
dare laggiù”: ha perso un figlio, cinque anni prima, e “laggiù” è dove il mondo dei vivi confina con la terra dei morti. Durante il cammino si uniscono a lui altri personaggi che vivono ciascuno il dolore per la perdita del proprio figlio: il duca signore di quel luogo, un insegnante di matematica che riempie di problemi i muri di casa, un’ostetrica, un ciabattino. Con loro, idealmente perché costretto in una stanza, c’è anche una strana figura di Centauro, con la parte inferiore del corpo trasformata in scrivania. E’ uno scrittore che da quindici anni vive circondato dagli oggetti del figlio morto. Durante la marcia ognuno di quei genitori parla di sé, del proprio dolore, del desiderio di rivedere almeno una volta il proprio figlio. Si prosegue domenica 4 novembre alle 17 con Ramin Bahrami, pianista iraniano, che intervistato da Beppe Cottafavi presenta il suo libro Come Bach mi ha salvato la vita (Mondadori) e, naturalmente, esegue al pianoforte alcuni brani del compositore tedesco. Originario di Teheran, classe ‘76, Ramin Bahrami ha saputo trasformare la musica di Bach, interpretandola con un’oriRamin Bahrami
ginalità e una sensibilità che entusiasmano i critici più severi, pronti a paragonarlo al leggendario Glenn Gould. La storia di questo giovane talento è davvero unica: Ramin ha solo sette anni quando il padre Parviz, violinista per passione e ingegnere dello Scià da molti anni, viene incarcerato dal regime khomeinista con l’accusa di essere al servizio dell’Occidente. “Frequenta Bach, non ti lascerà mai solo” gli dice il padre prima di lasciarlo. Morirà nelle carceri degli ayatollah cinque anni dopo, nel ‘91. Una figura amatissima, da cui questo giovane talento apprende l’amore per la musica e il desiderio di lavorare infaticabilmente alla costruzione di un mondo migliore. Costretto a emigrare in Europa a undici anni a seguito della rivoluzione iraniana, Ramin si rifugia in Italia e grazie a una borsa di studio si diploma brillantemente in pianoforte al Conservatorio Verdi di Milano. Proprio in quegli anni ha inizio la ricerca interpretativa della produzione bachiana che lo renderà famoso in tutto il mondo e che Ramin Bahrami affronta con il rispetto e la sensibilità cosmopolita di cui è intrisa la sua formazione. La musica di Bach, dice in queste pagine, e il suo messaggio universale di libertà, armonia e bellezza “assomigliano al mondo che immagino ancora possibile”. Venerdì 9 novembre alle 21 è la volta di un reading che ha per protagonista lo scrittore Marco Santagata e il suo ultimo libro Dante. Romanzo della sua vita (Mondadori): l’attore Alessandro Haber dà voce al testo leggendone al pubblico alcuni passaggi. Al centro della scena la complicata vita dello scrittore fiorentino sempre “diverso e pre-
destinato”, fra vicende storiche e private, politica e poesia. Amori, lutti, sconfitte ed esilio, una vita difficile in cui però Dante scorge sempre “un segno del destino, l’ombra di una fatalità ineludibile, la traccia di una volontà superiore”. Santagata, professore di letteratura italiana all’Università di Pisa e grande esperto del poeta, offre una prospettiva nuova, e una nuova forma, agli studi danteschi, con un affresco intimo e storico della vita dell’autore italiano più famoso nel mondo. Per il quinto appuntamento della rassegna, in programma mercoledì 14 novembre, sale sul palco del Forum Monzani il teologo Vito Mancuso per parlarci del libro scritto insieme a Eugenio Scalfari e intitolato Conversazioni con Carlo Maria Martini (Fazi editore). Conversazioni sul destino del mondo, sui rapporti tra fede e scienza, su Gesù, sul male morale, sull’ingiustizia, sul peccato, sulla Chiesa e sulla Resurrezione. Scalfari mostra che la fede non è una condizione necessaria per essere giusti. Mancuso parte da qui per una profondissima e intima riflessione sul perché, tuttavia, lui e Martini credono in Dio. Conversazione (immaginaria ma non troppo) di Mancuso con il cardinale Martini al cospetto di Scalfari. appuntamenti
Ore 19.30 Cena di Beneficenza A sostegno dell’Associazione Al di là del muro (Si consiglia la prenotazione: 059.8754059 - 392.8885291) A seguire: testimonianze e spettacolo di intrattenimento 25 ottobre Le giornate della fisica Incontri di Fisica per Docenti, Studenti e Cittadinanza L’affascinante avventura della Fisica Moderna e Contemporanea: La radiazione A cura di Itis L. da Vinci Biblioteca Loria - Ore 8.30/10 Radiazione e materia Professor Alfonso Cornia Ore 10.15/11.45 Il paradosso di Olbers: perchè è buio di notte? Professor Giorgio Goldoni Ore 11.45/12.30 Gruppi di studio Itis L. Da Vinci - ore 14.00/15.15 Sviluppi armonici: le serie trigonometriche nella di J.B.J. Fourier Professor Alessandro Dallari Ore 15.15/16.15 Bosone di Higgs...e adesso? Professor Paolo Bussei Ore 16.15/16.45 Gruppi di studio
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26 Venerdì 19 ottobre, alle 20.45, al Centro di promozione sociale Gorizia
I treni della felicità
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ra il 1945 e il 1952 migliaia di famiglie di lavoratori del Centro-nord, perlopiù emiliane, aprirono le loro case ai bambini provenienti dalle zone del Meridione più colpite dalla guerra. L’iniziativa, promossa dall’Unione Donne Italiane, in poco tempo assunse dimensioni nazionali e coinvolge più di 70mila bambini. I protagonisti di questa storia, ormai nonni, ricordano coi loro occhi bambini questa inedita esperienza. Attraverso i loro racconti il film-documentario Pasta Nera dà corpo alla memoria storica di uno dei migliori esempi di solidarietà e slancio unitario nella storia del nostro Paese. L’iniziativa viene proposta per avviare un momento collettivo di riflessione sulla pratica solidale nella cultura emiliana e nella nostra provincia. Pratica che iniziava allora ed è continuata in diverso modo fino al recente evento sismico. Testimonianze sui ragazzi in affido temporaneo nelle provincie di Modena e Reggio Emilia nel 1946. Sul tema proiezione del filmdocumentario Pasta Nera di Alessandro Piva. A seguire conversazione tenuta da Anna Maria Ori dell’Istituto Storico di Modena con il contributo di Tiziana Mazzelli e Anna Righi-Bellotti. Conduce la serata Pietro Marmiroli.
Domenica 21 ottobre alle 15, al Cinema Ariston di San Marino, proiezione del film di animazione Pirati! - Briganti da strapazzo, per la regia di Peter Lord
Il cinema dei più piccoli
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l Capitano Pirata ha un sogno: vincere il premio “pirata dell’anno”, per farlo dovrà però battere rivali agguerriti e molto più “predoni” di lui. Non potendo vantare ricchi bottini o forzieri espugnati o ancora montagne di dobloni su cui surfare, riunisce la sua ciurma di disperati in una serie di arrembaggi che lo portano a contatto con un giovane Charles Darwin, che riconosce in quello che il capitano chiama pappagallo, l’ultimo esemplare di Dodo sulla Terra. Convinto che la presentazione del raro animale alla comunità scientifica gli frutterà i tesori necessari a diventare pirata dell’anno, il capitano si reca a Londra dove però troverà il più acerrimo nemico della pirateria, la regina Vittoria. Concepito cinque anni fa a partire dal libro The pirates! In an adventure with scientists di Gideon Defoe, la nuova fatica in stop motion della Aardman spinge più in là l’animazione con pupazzi di plastilina e latex, contaminandola pesantemente con la computer grafica. Mentre i personaggi principali sono rigorosamente animati a mano, fotogramma per fotogramma, il paesaggio è quasi sempre digitale, così sono anche i carrelli ed elementi quali l’acqua su cui la nave naviga spedita. E’ però ancora una volta nei dialoghi, nella struttura dei personaggi e nel modo in cui viene proposto un immaginario tra il comico e l’avventuriero, lontano dai modelli statunitensi dominanti che l’Inghilterra riesce a produrre intrattenimento che stupisce e affascina con il gusto della novità.
Mercoledì 24 ottobre, alle 15, al Cinema Corso proiezione del film Paradiso amaro, di Alexander Payne. Commento al film di Roberto Chiesi e Federico Baracchi
Pomeriggi al cinema
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e Hawaii non sono esattamente il paradiso in terra che tutti crediamo: almeno non lo sono più per uno dei suoi abitanti, Matt King. Sua moglie Elizabeth ha appena avuto un incidente che l’ha gettata in coma, e non si riprenderà più. Non resta che staccare le macchine che la tengono ancora in vita. Da anni troppo concentrato sul suo lavoro, l’uomo si ritrova con due figlie che ormai non conosce più, la più grande delle quali, Alexandra, è sulla via della ribellione più spinta. Il dolore di Matt per la tragedia subita si trasforma in frustrazione quando scopre che sua moglie aveva una relazione extraconiugale, e stava per chiedere il divorzio. Il marito tradito e disperato si lancia allora alla ricerca dell’amante della sua sfortunata consorte... George Clooney si dimostra, fin dalle primissime scene, perfetto nelle vesti comode ma sottilmente complicate di un uomo confuso come potrebbe essere chiunque in tali circostanze. Una prova d’attore tanto matura la sua quanto convincente proprio perché lavora in sottrazione, e non sfrutta l’appeal e il carisma ormai consolidati che la star di solito propone sul grande schermo. Alexander Payne costruisce Paradiso amaro secondo il suo stile di regia lineare, mai ostentato, che inquadra volti e ambienti lasciando che siano loro e i dialoghi di una sceneggiatura umanissima a creare la sostanza del film. Il risultato è una commedia toccante.
Domenica 21 ottobre, alle 20,30 per la Rassegna Prima all’Ariston, al Cinema di San Marino, proiezione del film Detachment, per la regia di Tony Kaye
Un universo disincantato
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enry Barthes è un insegnante delle scuole superiori introverso e solitario, con un’antica ferita difficile da sanare che lo porta a guardare il mondo intorno a sé con distacco. Chiamato per una supplenza in una degradata scuola pubblica di periferia, Henry entra in contatto con un universo fatto di giovani senza speranze per il futuro, con genitori disinteressati e assenti, seguiti da professori disillusi e demotivati. Si presenta come un film sulla scuola pubblica americana ma è molto di più. Incentrato su un personaggio quasi dostoevskijano, per come assume su di sé i mali del mondo, ma col contorno di bei character secondari (geniale James Caan), il film di Tony Kaye (American History X) non dà nulla per scontato e non carezza lo spettatore nel verso del pelo. Adrien Brody è perfetto e il suo esistenzialistico personaggio di rinunciatario della vita che scopre come alla vita sia impossibile sfuggire, è di assorbente forza emotiva.
Anche quest’anno La Mostra di Venezia non ha trascurato la musica sul grande schermo
Colonne sonore al Lido Spike Lee
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nche quest’anno la Mostra di Venezia non ha trascurato la musica sul grande schermo. Il primo titolo visto riguarda un musicista napoletano filmato dal grande Jonathan Demme. Si tratta di Enzo Avitabile Music Life. Il cineasta americano frequenta il documentario da una trentina d’anni, molti forse ricorderanno il suo appassionato The agronomist del 2003, sulla vicenda umana e politica del conduttore radiofonico e attivista dei diritti civili haitiano Jean Leopold Dominique che si è fortemente battuto contro la dittatura di Duvalier. Ma è certamente la musica che lo ispira e lo coinvolge in modo particolare, se dopo aver filmato i Talking Heads nel 1984, con Stop making sense, e dedicato addirittura un trittico a Neil Young (Heart of gold, Trunk show e Jurney) è rimasto folgorato dal nostro Enzo Avitabile. Il regista dice di essere stato profondamente colpito dall’ascolto casuale alla radio, mentre era in macchina a New York, del brano Salvamm ‘o munno, e da lì è nata la voglia di conoscere il musicista e di realizzarne un ritratto musicale. Desiderio che si è concretizzato solo cinque anni dopo quell’episodio, quando, trovandosi a Napoli, ha finalmente potuto incontrare Avitabile che ha accolto con entusiasmo la proposta. La lavorazione del film ha permesso al musicista di chiamare intorno a sè numerosi artisti della scena internazionale e la felicità che traspare dai loro volti mentre suonano insieme ci dà la misura della grandezza dell’operazione. Ne esce un formidabile ritratto, molto colorato e denso di trascinanti momenti concertistici, pieno di ritmi che sanno amalgamare le sonorità della tipica tradizione napoletana con il seducente calore del blues e le improvvise vivacità del jazz. Musica di contaminazione fra generi che trova la sua sintesi in uno stile molto originale ormai apprezzato a livello globale. Sullo sfondo, ma non tanto, troneggia Napoli coi suoi cronici problemi e le sue straordinarie ricchezze e potenzialità. Il secondo titolo riguarda invece un artista scomparso da tre anni e di cui si celebra quest’anno il 25° anniversario di uno dei suoi
dischi storici. Stiamo parlando di Michael Jackson e di BAD 25. Lo ha realizzato Spike Lee che ha collaborato con Michael diverse volte. Era infatti il 1996 quando, insieme, per le strade di Salvador de Bahia girarono il video di They don’t care about us. Il video fece scintille e fu censurato in Brasile e oscurato da Mtv. Oggi il regista afro-americano ha ripreso in mano parecchio materiale inedito, proveniente anche dall’archivio personale privato della pop-star e va a comporre un generoso back-stage del mitico album, di cui è uscita, lo scorso 18 settembre, una riedizione speciale con nuovi contenuti extra. In quell’occasione Jackson aveva preparato ben 60 brani, selezionandone poi solo 11 che entrarono nella compilation presente sul
disco. Il racconto è naturalmente impreziosito da numerosi interventi musicali, ma ciò che più sorprende è la scoperta di quanto Jackson fosse autore e regista di se stesso, nell’ideazione e nella realizzazione delle clips musicali. Particolare studio e attenzione erano dedicati alle coreografie, alle ambientazioni, alle singole inquadrature e ai fantasiosi movimenti di macchina. Spesso le fonti di ispirazione erano pittoriche o cinematografiche a dimostrare una competenza davvero straordinaria e un eclettismo insospettato. Penso che anche chi non è propriamente un fan di Michael possa apprezzare con interesse questo omaggio che vede interventi di Quincy Jones, Mariah Carey, Kany West, Sheryl Crow e tante altre testimonianze tra cui quella ineludibile di Martin Scorsese che diresse il video di Bad nel 1987. Fulminante e divertente la battuta di Thelma Schoonmaker: “Conoscevate il passo di Michael quando si afferra il pacco?” Risposta: “No, lo faceva sempre”. Riguardatevi i video e fateci caso. Ivan Andreoli
Al dimè dialètt... Massimo Loschi di Massimo Loschi
Un attimo solo e sfavillanti luci offuscano le stelle che, da sempre, ci illuminano. Da ammirare certamente, tenendo però presente che certe luci hanno vita breve. FÓGH D’ARTIFÌSÌ
FUOCHI D’ARTIFICIO
Nôt incantêda… e l’éra d’Agôst! A mìll e a mìll stràlušivn’al stèlì mìll grìll fêvèn sêrênêdi, mìll pisafógh fêvèn luš su l’êrba chiéta e più in là... ‘na fêsta, la gint, al luš e chi fógh… invidióš ch’andêvèn sfrùciènd cal ciél che d’incant s’fêva sèmpèr più cêr. I š’gh’arbêltevèn... funtani ed luš, caschêdi d’arcobaléno, šguasarôt ed falistri lušêinti ch’sè šdùndlêvèn e i calêvn’alšéri. Mai nôt psiva èsèr più cêra, e luš cêra éra sul cà, sul strêdi, luš cêra sul faci dla gint cun l’inlušiôun d’èsèr là, alšér e… vulêr, mêintr’al rêst a n’côuntêva gnint. Ecco... inlušiôun damand quèlà ch’impìà la córsa di an più bée, e lé pôch più d’un lamp, d’un batêr d’ôç; già è un magôun vultêrs’indrée trôp prêst švànisn’al luš, trôp prêst finis la fêsta rêstên sól fùm, in ciél, in têsta, rêstn’i grìll cun cla manfrêina i pisafógh? Chisà in du in andèe! Rêstn’al stèlì ch’stràlušn’indifêrêinti e… a gl’inlušiôun ch’s’in van in un fùm alšér… fèrmêri? Trôp têrd, ed cólp è già stèe iér.
Notte incantata… ed era d’Agosto! A mille e mille risplendevano le stelle mille grilli facevano serenate, mille lucciole illuminavano l’erba tranquilla e più lontano… una festa, la gente, le luci e quei fuochi… invidiosi che andavano infilando quel cielo che d’incanto si faceva sempre più chiaro. Gli si capovolgevano fontane di luci, cascate d’arcobaleno, scrosci di scintille lucenti che si dondolavano e calavano leggere. Mai notte poteva essere più chiara e luce chiara era sulle case, sulle strade, luce chiara sul viso delle persone con l’illusione di essere là, leggeri e volare, mentre tutto non aveva più importanza. Ecco… illusione come quella che accende la corsa degli anni più belli, ed è poco più di un baleno, di un battito d’occhio; già è turbamento guardare indietro troppo presto svaniscono le luci, troppo presto termina la festa rimangono solo fumi, in cielo, in testa, restano i grilli con quella tiritera le lucciole? Chissà dove sono andate! Rimangono le stelle a risplendere in cielo e… le illusioni che se ne vanno in un fumo leggero… fermarle? Troppo tardi all’istante è stato ieri.
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La vita è fatta di alti e bassi. Noi ci siamo in entrambi i casi.
Benvenuto in
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Calcio – A Pavia, solo un misero 0-0 per il Carpi
classifica
Si può osare di più Biancorossi pallidi e rinunciatari, non convince la gestione dei cambi. Lollini operato lunedì. Giuntoli sonda il mercato degli svincolati per sostituirlo. Dopo la Coppa Italia, Domenica arriva il Lumezzane.
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l settimo turno ha dato parecchie conferme. Semmai ci fosse rimasto un minimo dubbio sul padrone del campionato, il Lecce lo ha spazzato via in meno di mezzora, insieme all’Entella. Adesso il vantaggio è di 6 lunghezze. La capolista viaggia cioè un punto a giornata sopra il gruppone. Davvero un’enormità imbarazzante, che toglie quasi il senso alla stagione intera. Di più, per inquadrare bene la taglia mediocre di questo torneo, si ragioni sul fatto che la seconda forza incassi 2 gol a partita. Una media fuori dall’equilibrio. In qualunque altro campionato, significherebbe difesa da retrocessione. Allungano la striscia positiva Lumezzane e Trapani. Mantengono l’imbattibilità Como e Portogruaro, al momento le realtà di
gioco biancorosso è acuta. Per guarirla, Cioffi e Tacchini non hanno osato nulla più di quanto fosse terapia conservativa. Si sono privati di Arma dall’inizio, e di tutte le risorse in grado di saltare l’uomo (Di Gaudio e Potenza). Cercando equilibrio, si sono ritrovati senza intensità. In corsa, hanno rinunciato al tridente, rinviando ancora la sperimentazione di una squadra alternativa. Più profonda, più densa nel mezzo, più presente in area. Dunque, più vicina a quel compromesso tecnico che i giocatori migliori richiedono. Le condizioni e l’opportunità per provarci esistevano tutte. Così invece, soprattutto il centrocampo ha continuato a sfilacciarsi. Concas sembra perso. Bianco e Perini appassiscono come coniugi separati in casa.
provinciali – Notte fonda a Fossoli e S.Croce
Regionali – Correggese raggiunta in vetta
Seconda. Si riscatta abbastanza agevolmente la Virtus, rinforzata in settimana dalle firme di Malavolta e Martinelli. Basta un gol di Elardino (che sbaglia anche un rigore) per regolare il 4Ville: 1-0. Rimane fonda invece, la notte di Cabassi e Fossolese, sempre più sole in coda senza successi. Capitan Bonatti e compagni cedono alla Cdr in zona Cesarini (0-5), puniti da un rigore molto discusso e altre decisioni controverse: la dirigenza è imbufalita con gli arbitri e minaccia addirittura il ritiro dal campionato. Stanno addirittura peggio i “blues”, cui non giovano affatto le dimissioni di Recchia (torna al suo posto Villani). Con i 5 incassati dal S.Damaso ammontano a 19 i gol al passivo nelle ultime 4 giornate. Un record triste e molto difficile da correggere. Nel raggruppamento reggiano, perde anche il S.Marino, battuto in casa dal S.Prospero (0-1). Terza. Altra domenica in chiaroscuro per le nostre. Il Limidi cede di misura alla Madonnina, dopo 90’ piuttosto nervosi. Gualdi accorcia invano: 1-2. La Cortilese in 10 (espulso Panissidi) non va oltre lo 0-0 sul campo del modesto Hera. Nell’altro girone, lo United si compatta ed esce indenne da Novellara (0-0), mentre la Carpine crolla in casa con Primavera (1-5, Culzoni). E.G.
Eccellenza. Rallenta di nuovo la Correggese, e viene raggiunta in vetta da Crociati e Lentigione. Nel derby col Castellarano i ragazzi di Salmi soffrono, e rimediano allo svantaggio solo grazie a un provvido sganciamento di Covili: 1-1. La nota più positiva della giornata è il promettente esordio del nuovo acquisto Andrea Bertozzini, difensore classe ’85, sicuro portatore d’esperienza. Ha alle spalle molta D (a Senigallia, Ancona e Fossombrone) e una parentesi in C2 a Campobasso. Ulteriore riprova del fatto che il patron Lazzaretti voglia fare sul serio. Domenica, altro turno interno: al Borelli arriva il Real Panaro. Promozione. Seconda sconfitta consecutiva, terza in 7 gare, per una Solierese ancora zavorrata da problemi di personalità e tenuta. Pur ridotto in 10 per tutta la ripresa, il Faro espugna lo Steffanini: 1-2. A nulla vale il guizzo di Pattacini. Salgono a 9 i gol subiti, contro i soli 7 segnati: uno sbilancio che comincia a pesare. Prossima tappa: Montombraro.
vertice più regolari. Si conferma scomodo il Sudtirol, che in casa viaggia al passo delle migliori. Risale la Cremonese, tornata al successo dopo 3 domeniche. Il Carpi rimane pallidamente in questa mischia cortissima. Ma dimostra ancora molti complessi. Lo 0-0 del Fortunati è un punto misero. Dopo due sconfitte esterne, il passettino avanti sta solo in
classifica. CRISI DI GIOCO - Il resto è ampia delusione. Il Pavia ha cominciato senza 6 titolari, e chiuso con 3-4 debuttanti della Berretti. Senza una difesa che sembrasse logica, guidata da un ultratrentenne sfinito in mezzo a 4 terzini destri (uno dei quali piegato dai crampi). Eppure, ne è uscita senza soffrire granché. La crisi del
Calcio a Cinque - Virtus
Virtus di misura, s’arrende anche il Fabbrico
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a in scena in quel di Fabbrico la terza virtussina, con gli uomini di mister Caleffi costretti a una disputa di quelle che più ostiche non si può: assalto a un baluardo che, se anche poi s’espugna, sai bene dall’inizio che non lesinerà guerriglia. L’esordio gialloblù è convincente e la prevedibile supremazia territoriale ospite non tarda a concretizzarsi: “Bum - Bum” Casceglia (in foto) chiarisce il motivo del nome di battesimo gialloblù e inizia a bombardare: su azione d’angolo sgancia il siluro del vantaggio, con il fortino di casa che traballa, ma senza scomporsi eccessivamente. Il forcing ospite non s’attenua e, di nuovo su palla ferma, il 4 virtussino piazza il colpo del doppio vantaggio, infilandosi in area tra avversari quasi sbigottiti (se ti chiami Bum Bum, d’altra parte, vuol dire che di tritolo in tasca ne hai abbastanza almeno per due botti). La ripresa si apre nel segno di una morale nota: fare i corsari a Fabbrico è sempre dura per i colori gialloblù, anche quando la gatta reggiana pare ormai nel sacco. I padroni di casa fanno la voce grossa e in rapida successione assestano due punture che valgono un equilibrio ristabilito, benché ora siano le puntate sull’uno a impennarsi clamorosamente. A mandare in crisi i bookmakers è però Grazioli, lestissimo ad accarezzare di nascosto il pallone su potente conclusione di Bigarelli, svelando solo all’ultimo l’effettiva (e maledetta) traiettoria della sfera (2-3). Per i gialloblù tre punti determinanti, di forza, quando la corazzata Eagles continua a macinare risultati. E’ molto presto, ma paiono segnali importanti, questi, pare che qualcosa si muova; tu fa finta di niente, Virtus, ché a Galileo strillare alla scoperta non andò bene: se poi stai diventando grande davvero, bene così. Federico Campedelli
prossimo avversario – Lumezzane
Esperienza e gioventù: il mix di Festa
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l Lumezzane si è ripreso dal traumatico esordio di Reggio Emilia (1-2, unica sconfitta) puntando soprattutto sulla compattezza. Da allora: 4 pareggi e 2 vittorie (entrambe in casa), in ragione della miglior retroguardia del campionato. Punta decisa ai playoff la società del presidente Renzo Cavagna, titolare delle acciaierie Sipex, e fratello di quel Livio che si era avvicinato al Modena qualche tempo fa. Perso Davide Nicola (partito per Livorno, dove sta facendo benissimo), il nuovo allenatore è un’altra scommessa emergente: Gianluca Festa. Proviene dalla panchina “Primavera” del Cagliari, di cui fu buon difensore negli anni ’90 e poi a fine carriera, dopo un passaggio all’Inter e un paio di esperienze inglesi (Middlesbrough, Portsmouth). Mantiene il 4-3-1-2 del predecessore, rinforzato da novità di stoffa ed esperienza. Ne difende i pali proprio un giovane prodotto della Sardegna, raccomandato dal mister: Mauro Vigorito, alla prima esperienza da titolare in categoria. In difesa, governa una storica bandiera del Chievo: Davide Mandelli, classe ’77, terzino-stopper dai grandi stacchi ed oltre 200 gare in A. Nel rombo di centrocampo, si è aggiunto un vertice navigatissimo: Michele Marcolini, trentasettenne, ex Bari, Vicenza, Atalanta, Chievo e Padova (totale: 443 presenze e 48 gol nelle prime due serie). Davanti, accanto al baby brillante Roberto Inglese (esploso lo scorso anno: 5 reti, di cui una al Carpi) c’è un vecchio pallino di Giuntoli: Omar Torri, centravanti classico, d’area e profondità. Li ispira l’altro enfant prodige della truppa: Ives Baraye, franco-senegalese di 20 anni, fisico scolpito, grande acume tattico e notevoli capacità balistiche. E.G.
femminile carpi - campionato serie d
2 a 0 per le Biancorosse
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l 10° del primo tempo bella parata di Bianchi anche se è il Carpi ad avere in mano le redini del gioco e a costringere il New team spesso nella propria metà campo. Al 15° bella azione del Carpi con Rabacchi che conclude e colpisce il palo. E’ sempre il Carpi che spinge verso l’area avversaria ma al 25° da segnalare un’azione pericolosa del New team conclusa però con un fallo di mano che vanifica tutto. Al 37° Ruosi si libera di due avversarie e smarca Rubini che prende la mira e non sbaglia segnando l’1 a 0 con un bel pallonetto. Il tempo si conclude con il Carpi in vantaggio di un gol. Il secondo tempo di riapre sulla falsa riga del primo ovvero con il Carpi sempre in attacco che gestisce qualche exploit in avanti del Ferrara. Al 55° è Rubini a sfiorare il gol su punizione di poco sopra la traversa. Il gol era nell’aria e non tarda ad arrivare con Rabacchi dal limite dell’area al 70°. Sul finale tiro di poco a lato del num 10 del Ferrara che non riesce ad accorciare le distanze e, a pochi minuti dal termine, è Orlando per le ospiti a sfiorare il gol di testa su angolo.
Lecce 19 Virtus Entella 13 Como* (-1) 11 Carpi 11 Trapani* 10 Portogruaro* 10 Sudtirol* 10 Lumezzane 10 Cremonese (-1) 9 Pavia 7 San Marino 7 Feralpisalò* 6 Reggiana* 6 Cuneo 5 Tritium* 3 Treviso (-1) 1 Albinoleffe (-10) -2 * una gara in meno.
prossimo turno Domenica 21/10/2012 Ore 15, 8a giornata Carpi-Lumezzane; Como-Pavia; Cuneo-Portogruaro; Reggiana-Albinoleffe; Trapani-Lecce; Treviso-Sudtirol; Tritium-Feralpisalò; Virtus Entella-Cremonese.
Non riescono a passarsi il pallone quando invece dovrebbero, per alzare il livello di qualità. Battono a turno lanci lunghi, oppure scaricano passaggi laterali corti. Il risultato è la genesi di un canyon largo 20 metri che li divide. E li taglia fuori dal resto della squadra. CRACK LOLLINI - L’impressione è che i giocatori stiano perdendo fiducia in loro stessi. Non si sentono forti, metabolizzano in depressione i messaggi della panchina. Rinunciano al difficile, si concentrano esclusivamente sulle cose facili. Di grave c’è che quando le sbagliano vanno in confusione. In campo si parlano poco. Qui sta il vero limite. Tanto più che la miglior guida vocale starà fuori 5-6 mesi. Lollini è stato operato lunedì: secondo intervento al legamento crociato anteriore del ginocchio destro (già ricostruito un anno e mezzo fa). Inutile sottolineare che la gestione del rischio abbia lasciato non poche perplessità. PAPI? - Giuntoli cerca un sostituto sul mercato degli svincolati. Il nome più caldo è Mahamet Diagouraga, detto Papi, maliano di passaporto francese, ex Modena. Sarebbe un grande acquisto inesatto. Presenta un curriculum importante, oltre 100 presenze in B. Aggiungerebbe quindi valore e volume. Ma non correttamente quel che serve nell’immediato. E’ un supermassimo veloce, che copre molto spazio e cancella l’avversario se può giocargli addosso senza curare le distanze coi colleghi. Sa cioè giocare bene per sé quando viene messo di fianco a qualcuno che lo guidi. Non è adatto, invece, a coordinare il lavoro degli altri. Si sta allenando da solo a Formigine, probabilmente si aggregherà in prova. Nel caso, prima di tesserarlo verrà valutato attentamente, insieme ad altre piste al vaglio. Domenica, dopo il turno di Coppa (disputato a Pisa, mercoledì 17), una curva molto pericolosa: arriva il Lumezzane, imbattuto da 6 gare. Enrico Gualtieri
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L’Universal Volley torna in campo per l’esordio in campionato domenica 21 ottobre, alle ore 18, nella sfida del PalaCasaModena contro la formazione del Pesaro
Debutto della nuova Universal L a lunga attesa è finita. A sette mesi di distanza dall’ultimo impegno ufficiale, e a quasi due dall’inizio della preparazione estiva, l’Universal Volley torna in campo per l’esordio in campionato, domenica 21 ottobre, alle 18, nella sfida del PalaCasaModena contro Pesaro. Non c’è più tempo da perdere, ora si fa sul serio e le Tigri Bianconere si sono preparate con la massima cura, non tralasciando alcun dettaglio, per questo esordio. Sotto la guida del nuovo coach, Claudio Cuello, la squadra è nata e si è pian piano costruita, assumendo una sua identità, anche se il lavoro da fare è ancora molto e i margini di crescita importanti. Numerosi sono i volti nuovi per una rosa rafforzata che deve farsi trovare pronta anche sul fronte europeo della Challenge Cup. Ecco quindi che l’esordio è già un banco di prova importante nonché un primo momento per vedere all’opera tutti i nuovi acquisti. In particolare c’è grande attesa per il colpo da novanta del mercato estivo: Anja Spasojevic. La schiacciatrice serba è arrivata a Modena dopo un lungo corteggiamento, ma è Pallavolo Serie B2
Esordio amaro per la Texcart
E
sordio amaro per la Texcart Città di Carpi, contro Pro Patria Milano, un avversario coriaceo che ha cercato in tutti i modi di mettere in difficoltà le ragazze di Coach Amari. Dopo un inizio di 1° set equilibrato, qualche errore di troppo ha concesso alle milanesi di aggiudicarsi il parziale 25-23. Il set successivo parte con Bettini a compagne che prendono il largo, ma le avversarie non ci stanno e mettono in difficoltà il muro e la difesa delle carpigiane, vincendo anche il 2° set, 25-23. Inutili tutti i tentativi di riprendere il match e così anche il terzo set ha visto soccombere la formazione di Carpi, 25-21.
Scatti dell’amichevole con Bergamo
Pallavolo Maschile
Cec, buona la prima: Orte battuta 3-0
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a Cec impiega un’ora e 9 minuti per sbarazzarsi dell’Interporto Orte e iniziare con il piede giusto il campionato. Un 3-0 sudato solo nel primo set, chiuso 25-21, e poi tutto in discesa con secondo e terzo parziale senza storia, con Orte sempre a rincorrere invano e la Cec a scrivere numeri sempre più netti, fino al 53% finale in attacco e ai 10 muri punto. La Cec apre il suo campionato con il 6+1 atteso alla vigilia: Bigarelli opposto ad Astolfi, capitan Lirutti e De Marco sulle bande, Rau e Lancellotti al centro e Trentin libero. Orte risponde con l’ex Guerrieri opposto al regista Madonna, Di Muzio e Gemmi sulle bande, Bacciaglia e
Torre al centro con Giuliani libero. E’ “K” Lirutti a scandire le note dell’avvio che porta subito Carpi 6-2 con la pipe del capitano, terzo punto personale per lui. L’8-5 è una
rimasta in rodaggio per l’intero precampionato a causa di un problema fisico occorso durante il primo allenamento congiunto con Casalmaggiore che ha rallentato la sua preparazione. Il vero e proprio esordio davanti al pubblico, quindi, è avvenuto solo domenica scorsa nell’ultimo allenamento congiunto andato in scena al PalAnderlini con Foppapedretti Bergamo e conclusosi con il punteggio di 3-1 per le bergamasche. La Spasojevic ha disputato un set e mezzo, dando subito impressioni positive nel fondamentale dell’attacco, un versante in cui il tecnico bianconero ha dato spazio a tutte le dodici atlete a disposizione per averle nelle migliori condizioni possibili in vista della prima di campionato. Il risultato, insomma, era la cosa che meno interessava, ma in ogni caso la prova è stata positiva se si considera che dall’altra parte
della rete è rimasto in campo praticamente per l’intero incontro il sestetto base e non è arrivata la vittoria solo a causa di qualche sbavatura nei momenti decisivi di alcuni parziali. Nel primo impegno ufficiale, Modena si ritroverà di fronte una Pesaro profondamente cambiata e rinnovata rispetto al passato. Non ci sono più giocatrici affermate come la palleggiatrice Francesca Ferretti e, notizia degli ultimi giorni, è lo stop causa maternità, dell’opposta Serena Ortolani. In rampa di lancio, però, ci son giovani che hanno già dato prova del proprio valore come Signorile e Chirichella oltre a elementi dalle indubbie qualità ed esperienza come la nuova opposta Kenny Moreno. Servirà quindi la massima concentrazione per portare a casa i primi importantissimi tre punti. Andrea Lolli
“palletta” di De Marco, ma Orte - pur senza impressionare - resta incollata al match con l’ace di Gemmi (10-8) e il tocco morbido di Di Muzio (11-10). Un muro di Astolfi riscrive il break (13-10) che la Cec difende anche al secondo stop (1613), ma le distanze si riaccorciano sul 17-16, quando coach Molinari chiama tutti in panchina. Il mani e fuori di Di Muzio graffia il muro carpigiano per il 17 pari e serve l’errore al servizio di Gemmi per spezzare la rotazione. E’ allora il muro di Rau a rimettere Carpi in carreggiata (2017), quello di Bigarelli vale il set ball
(24-20) trasformato da un primo tempo di Lancellotti (25-21). Col primo set cadono anche molte certezze di Orte, che nel secondo subisce da subito il gioco carpigiano: 8-6 al primo stop, addirittura 16-11 al secondo con il primo tempo vincente di Rau. Il set si chiude praticamente qui, con la Cec che piazza un break di 9-4 volando fino al 25-15 che vale il 2-0. I laziali provano a ripartire forte nel terzo (0-3), ma la reazione biancoblu è una furia e sul servizio di Astolfi la Cec vola fino all’8-3. Il set e la partita si chiudono lì: Orte alza bandiera bianca, Carpi invece macina punti e chiude in gloria. Mvp di giornata è Matteo Lancellotti, autore di 12 punti con 10 su 11 in attacco e 2 muri. Top scorer assoluto è invece Luca Bigarelli con 13 palloni vincenti di cui 5 a muro.
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on la consegna delle maglie di campione italiano a Migidio Bourifa e Ivana Iozzia, la Maratona d’Italia ha festeggiato il traguardo della 25 edizione. La partenza è avvenuta alle 9 di domenica 14 ottobre in una ferita ma ritrovata Piazza Martiri, che ha visto sfilare gli oltre 2.600 partecipanti alle prove di mezza maratona (21,097 km), 30 km e 42,195 km. Sulla distanza classica la prova si è decisa tra il 12° e il 15° chilometro, quanfo Bourifa non ha risposto agli strappi d’andatura imposti al giovane etiope Sisay Lemma Kasaye e ha preferito lasciarsi sfilare dalla testa della corsa, rinunciare alla ricerca del tempo e puntare al titolo italiano. Kasaye ha così vinto agevolmente in 2:11’58”, mentre Bourifa ha raggiunto per secondo il traguardo posto in via Carlo Marx, davanti allo Stadio Cabassi, finendo la gara in 2:20’45”. Il quarantratreenne dell’Atletica Valle Brembana ha preceduto Massimiliano Brigo, terzo in 2:24’09”. “Questo è il quarto titolo italiano della mia carriera – ha commentato Bourifa – ma questo campionato italiano l’ho preparato da amatore, nelle pause del mio lavoro alla X-Bionic”. Tra le donne si è imposta Ivana Iozzia, portacolori della Corradini Calcestruzzi di Rubiera. La comasca ha condotto tutta la gara, con l’unica eccezione dei chilometri di metà gara, quando ha ceduto l’iniziativa all’etiope Megersa Megertu Tata. Il podio delle donne è stato completato da Martina Rocco, terza in 2:46’29”. “Chiudo in bellezza un anno trascorso tra molte difficoltà”, ha dichiarato la Iozzia, che in gennaio ha dovuto sottoporsi a un intervento al fegato. In totale sono risultati 1.006 gli atleti che hanno completato la Maratona d’Italia, che quest’anno assegnava anche i titoli nazionali master. Tutte combattute più del solito,
Maratona d’Italia - Bourifa e Iozzia campioni italiani a Carpi
Miglior prestazione mondiale per Antonino Caponetto Risultati maratona Uomini 1. Sysai Lemma Kasaye (Eth) 2:11’58” 2. Migidio Bourifa 2:20’45” 3. Massimiliano Brigo 2:24’09” 4. Massimo Mei 2:25’15” 5. Simone Wegher 2:29’51” 6. Daniele Palladino 2:32’25” 7. Gianni Scappucci 2:32’58” 8. Sergio Naglieri 2:34’27” 9. Franco Togni 2:34’53” 10. Alessandro Benerecetti 2:35’08”
Donne
pertanto, le gare degli age group. Tra le tante performance, spicca quella dell’ottantunenne carpigiano Antonino Caponetto che con 3:46’53”, oltre a vincere il titolo italiano di categoria, ha stabilito la miglior prestazione mondiale 2012 di un ultraottantenne. Il carpigiano, che nel 2011, a Reggio Emilia, ottenne il record europeo M80 con 3:46’01”, in aprile di quest’anno, a Seregno, aveva conquistato il titolo mondiale della sua categoria sui 100 km. “Da qui riparte la nostra rinascita – ha dichiarato Carmelo Alberto D’Addese, assessore a Sport e Benessere del Comune di Carpi – sia per il ruolo di simbolo che la maratona inventata da Ivano Barbolini ha sempre rappresentato
per la città, sia per le testimonianze di affetto e vicinanza che in questa occasione abbiamo ricevuto. Mi riferisco alla Turin Marathon che è scesa in forze per dare una mano nella gestione di queste due giornate, alla Maratona Barchi-Fano che ha promosso una raccolta fondi per la ricostruzione di una palestra e al Motoclub di Carpi che si è fatto portavoce di un’analoga iniziativa coinvolgendo tutti i motoclub del Nord Italia”.
1. Ivana Iozzia (Calcestruzzi Corradini Rubiera) 2:35’08” 2. Megersa Megertu Tafa (Eth) 2:38’41” 3. Martina Rocco 2:46’29” 4. Paola Garinei 2:52’39” 5. Tatiana Betta 2:56’02” 6. Martina Soliman 2:56’10” 7. Morena Alimonti 3:01’32” 8. Stefania Satini 3:01’38” 9. Cel“ne Veyrat (Fra) 3:03’11” 10. Alessandra Cozzi 3:05’23”
Risultati 30 km Uomini 1. Andrea Zambelli 2:03’58” 2. Pietro Carrara 2:08’34” 3. Annalisa Zannoni 2:33’17”
Donne
1. Elena Neri 2:30’46” 2. Annabella Baiocco 2:32’59” 3. Annalisa Zannoni 2:33’17”
Risultati 21,097 km Uomini 1. Michele Gioffrè 1:10’23” 2. Jon Koldo Gonzales 1:13’52” 3. Carlo Angelucci 1:16’32”
Donne
1. Sonia Mair 1:29’01” 2. Sabrina De Manincor 1:29’50” 3. Vittoria Mazzieri 1:31’54”
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Raffa - Domenica 14 ottobre Maria Losorbo della MP Filtri Rinascita ha vinto ad Arezzo
Campionati Italiani di volteggio
La squadra di Panzano ha dimostrato di essere ai vertici italiani
A
i Campionati Italiani di volteggio disputati venerdì, sabato e domenica scorsi a Portogruaro, hanno partecipato anche le squadre e gli atleti de I Pioppi che hanno confermato gli eccellenti risultati conquistati alle Ponyadi al centro Federale di Roma. La squadra della Categoria F, formata da Elia Baracca, Giorgia Gambini, Ginevra Marmiroli e Alessia Cerchiari, ossia i più piccini, con un’età tra i 5 e gli 8 anni, ha vinto il titolo italiano, sul cavallo Egeo. Bene anche la squadra della Categoria D, con Chiara Losi, Erika e Julia Sandri, Caterina Ancarani e Alice Pullin, su Burberrys Spot, che dopo una terza posizione dopo la prima manche è riuscita a rimontare di una posizione, classificandosi seconda, distaccata solo dal fortissimo squadrone milanese. Piazzamento strepitoso anche per l’individuale Categoria D dove il titolo italiano è andato a Isabella Spillantini. Completano le prestazioni del team i buoni piazzamenti della squadra Categoria E con Eleonora Casali, Asia Pannilunghi, Anna Rachele Bazzoni, Federica Garuglieri e Letizia Bernardelli classificatasi 5a e della squadra Categoria L con Matilda Osmati e Maila Candini al 6° posto. Davvero una bella soddisfazione per Michela Callegari della ASD I Pioppi, della longeur Alice Sala e dell’aiuto longeur Chiara Beneventi. La squadra di Panzano ha dimostrato ancora una volta di essere ai vertici italiani.
Chi comincia bene...
D
omenica 14 ottobre si è disputata ad Arezzo l’undicesima edizione del Trofeo Città di Cortona, gara nazionale del circuito FIB. La gara è iniziata alle 9 con il primo incontro in cui Maria Losorbo, atleta della MP Filtri Rinascita di Budrione ha sfidato Franca Mascagni (Parmeggiani Bo) vincendo 12-9. Trionfo 12-2 nel secondo incontro contro Giulia Pierozzi (Cortona bocce Arezzo). Poi la Losorbo nella terza partita trova la campionessa del mondo Sara Monzio (Ciserano Bg) che la costringe a una sfida durissima: giocano benissimo entrambe e la partita sembrava non finire più quando sul punteggio pari 11-11, la Losorbo riesce a fare la giocata del 12-11 aggiudicandosi l’incontro. Le semifinali iniziano alle 16 e l’atleta della Rinascita trova subito la tre volte campionessa del mondo e quattro volte campiones-
Maria Losorbo e Matteo Frigeri
sa italiana Loana Capelli (Canova Budrio Bo) contro la quale Losorbo gioca benissimo e vince 12-5. In finale è scontro di alto livello con la campionessa per eccellenza degli ultimi vent’anni Germana Cantarini (Canottieri Bissolati Cremona), sei titoli mondiali e sei italiani. Maria Losorbo parte alla grande mettendo in difficoltà l’avversaria e portandosi sul 10-1 ma poi la sfortuna permette alla Cantarini di rimontare e portarsi sul 10-9. A questo punto la Losorbo non sbaglia più nulla, si porta sul punteggio di 11-9 e con una bocciata spettacolare si aggiudica la gara.
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