Settimanale di
18 ottobre 2013
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti ANNO XIV N. 37
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salviamo il torrione La 25enne modenese Eleonora Fogliani si è laureata in Architettura presentando una tesi sul recupero del Torrione degli Spagnoli di Carpi
dopo 20 anni il campo nomadi sarà sgomberato
il sangue che salva la vita
Eleonora Fogliani
un social per risolvere i problemi informatici
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Libri
da non perdere!
Il varietà. Storia, aneddoti, divagazioni Di Antonio Todde
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ntonio Todde è un vero italiano: triestino di nascita, genovese d’adozione, padre cagliaritano, madre napoletana, collegiale a Cuneo. Ha una moglie, due figli, diecimila libri e cinquemila dischi circa (il circa, precisa, è riferito ai libri e ai dischi: moglie e figli sono quantificati con maggiore approssimazione). Quanto ai numeri indicati, egli si raccomanda caldamente di non invertirli in alcun modo... Pur consapevole, con Marcello Marchesi, che “nella lingua italiana, umoristico è un aggettivo squalificativo”, è cultore dell’umorismo scritto, parlato, disegnato, dipinto, filmato, musicato, cantato e mimato. Ha pubblicato la biografia illustrata del pittore e disegnatore Giuseppe Novello, il signore di buona famiglia, che lo ha onorato di una lunga amicizia e di due lapidarie attestazioni: “Quando non ricordo qualcosa di me, lo chiedo a Todde”; “Todde è il mio storiografo: non posso uccidere nessuno, perché lui lo viene subito a sapere”. Ha pubblicato anche la biografia illustrata del pittore e caricaturista Umberto Calamida, che “dagli Anni Venti agli Anni Sessanta fu conosciuto più che l’erba betonica in tutta Genova” e fu poi dimenticato per oltre quarant’anni, cosicché, all’uscita del libro, si è sentito dire (e lo ha ritenuto il miglior complimento): “Todde, abbiamo capito: Calamida è una sua invenzione”. Ha curato mostre e cataloghi d’arte. Appassionato di storia del varietà, è petroliniano fervente. Oggi è in libreria con Il varietà. Storia, aneddoti, divagazioni. Nel testo Todde ha inserito anche due immagini satiriche dell’umorista carpigiano Oscar Sacchi.
Foto della settimana
Tra le righe...
I cinesi nell’ex Simply
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’ praticamente nuovo ed è chiuso dalla primavera del 2012 quando l’insegna del marchio Simply si spense a distanza di nemmeno due anni dalla sua apertura, nel dicembre del 2010. Erano14 i dipendenti che allora persero il posto di lavoro. La superficie di vendita, pari a 1.500 metri quadrati, era stata pensata particolarmente all’avanguardia sul fronte dell’ecologia: erano stati utilizzati materiali riciclati e adottati interventi tecnici per ridurre i consumi energetici. Oggi, nonostante il sovradimensionamento dell’offerta cioè un numero di ipermercati, supermercati, discount e negozi superiore alle reali esigenze della popolazione carpigiana che ha drasticamente ridotto i propri consumi, il punto vendita di via Carlo Marx riapre. Il taglio del nastro potrebbe avvenire già a novembre. Ad avere pregiudicato il successo della precedente iniziativa imprendiatoriale era stata la scelta dei tempi: era partito il servizio prima del quartiere. In quell’area era infatti previsto che sorgesse una vasta zona residenziale, ma la crisi ne ha rallentato la realizzazione. A sfidare la sorte questa volta sono i cinesi: aprirà infatti un market che ospiterà tantissime categorie merceologiche, incluso l’abbigliamento. E se l’emporio resterà aperto per più di due anni, ci si dovranno porre parecchi interrogativi a cui dare risposta.
Sara Gelli
Frase della settimana...
“Se si è arrivati a una svolta, il sospetto è che sia tutto merito dei gattini”. Dichiarazione del consigliere Andrea Losi (Movimento 5 Stelle) circa l’ordinanza urgente di sgombero del campo nomadi da parte del sindaco.
Il graffio
La Iena
“La democrazia è atea, imprescindibilmente”scrive Paolo Flores d’Arcais. Giusto. Ma dove è finita?
Parcheggi in libertà in via Ugo da Carpi
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Francesca Zanni, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.
IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini
PUBBLICITA’ Multiradio - 059698555
STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713
REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 24/A CARPI Tel. 059 645566 - Fax 059 642110 tempo@radiobruno.it COOPERATIVA RADIO BRUNO arl Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 16 ottobre 2013
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3 sisma e ricostruzione
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he gli imprenditori carpigiani si dovessero rassegnare alle contraddizioni delle mappe di scuotimento lo si sapeva, ma che dovessero pure rimettere mano agli interventi fatti durante la prima fase dell’emergenza, ecco questo ha provocato la reazione di parecchi di coloro che erano presenti all’incontro presso l’Auditorium Loria, lo scorso 10 settembre. L’unica consolazione è stata quella di sapere che Carpi è diventata “laboratorio d’Italia” come l’ha definita Giovanni Bartolotti di Confindustria Modena, l’uomo del terremoto che, dal maggio 2012, si occupa del sisma e delle conseguenze che ne sono derivate per le imprese. Da questa esperienza ci si sta muovendo per definire a livello nazionale le linee guida del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici. All’incontro organizzato da Confindustria Modena e da Unindustria Reggio Emilia è intervenuto, infatti, il pool di esperti al quale è stato commissionato il vademecum per le aziende alle prese con i danni del terremoto. Ne fanno parte Ivo Vanzi del Dipartimento di Ingegneria e Geologia dell’Università di Chieti, Walter
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e polemiche in tutto il Comune di Novi non si fermano. Sono in tanti a sostenere che qui la ricostruzione post sisma è troppo lenta. In uno dei comuni più colpiti dal terremoto che, dal maggio dello scorso anno, ha cambiato per sempre il volto di paesi e cittadini, le critiche sono rivolte a tutti, Stato, Regione ma, soprattutto, agli amministratori più vicini, sindaco, Giunta e tecnici comunali. Per questa ragione abbiamo fatto il punto con il primo cittadino: Luisa Turci ha il dente “avvelenato” con la stampa “perché di recente – racconta – alcuni quotidiani hanno riportato notizie parziali o errate. E nella ricostruzione anche l’informazione ha un ruolo centrale. Non si possono deprimere i cittadini, già fortemente provati, con notizie infondate”. Sindaco a che punto è la ricostruzione a Novi? “La ricostruzione è partita, questo non significa che siamo a regime, ma i contributi vengono erogati tutti i mesi. Il Comune ha fatto una scelta di trasparenza e, periodicamente, sul nostro sito internet, riportiamo i dati aggiornati sullo stato di avanzamento delle pratiche, per informare regolarmente e direttamente i cittadini sullo stato di emissione dei contributi regionali per la ricostruzione privata.
Non sono mancate le reazioni degli imprenditori alle prese con le contraddizioni della ricostruzione post terremoto. Finanziata da Confindustria una guida per valutare il livello di sicurezza degli stabilimenti e i progetti di miglioramento sismico. Coinvolti docenti universitari, liberi professionisti e ricercatori
Carpi laboratorio d’Italia
Salvatore del Dipartimento di Ingegneria civile e industriale dell’Università di Pisa e gli ingegneri Stefano Curli, Gianluca Loffredo e Francesco Ottaviano. Particolarmente folto il pubblico di imprenditori e ingegneri interessati a capire come procedere nella messa in sicurezza degli edifici adibiti ad attività produttive, con quali regole, principi e norme occorre muoversi nella delicata fase della ricostruzione post sisma. I tempi stringono se, come ha ricordato il
professor Ivo Vanzi “coloro che sono tenuti a fare le verifiche e il successivo progetto devono presentare la documentazione entro fine dicembre”. Coinvolti i capannoni di Carpi, Bomporto e Soliera: pur non avendo subito danni diretti, dovranno essere adeguati alle nuove norme antisismiche. Rimane il paradosso definito dalle mappe di scuotimento perché a poca distanza, a Fossoli, al di là della riga tracciata dall’Ingv, i proprietari non sono tenuti a intervenire perché i
capannoni si intendono collaudati dalla natura, essendo stato raggiunto e superato nella zona lo scuotimento sismico del 70%. “Abbiamo raccolto i dati sui vostri capannoni, che per la verità ha sottolineato Vanzi - sono molto simili a ciò che c’è nel resto della penisola, e li presentiamo da un punto di vista geometrico per capire i carichi che ci sono in gioco, quali sono i problemi più ricorrenti e gli interventi più efficaci”. Nella prima fase dell’emergenza sono stati disposti interventi di
messa in sicurezza che oggi vanno rivisti: legare travi e pilastri, così come imposto subito dopo le scosse del maggio 2012 dalla Regione Emilia Romagna, per evitare che potessero morire altri lavoratori sotto il crollo dei capannoni, è oggi superata dalla necessità di ridurre la vulnerabilità sismica introducendo un appoggio dissipativo, in grado di assorbire le oscillazioni e scaricarle alla base. Gli imprenditori per riaprire le attività subito dopo il terremoto hanno sostenuto i costi di un intervento che oggi va rivisto e si ritrovano
Per evitare di affrontare interventi onerosi a loro non resta altra possibilità che quella di trasferirsi fuori dalla zona del cratere”.
a dover rifare tutto mettendo mano nuovamente al portafogli per ottemperare alla legge sull’adeguamento sismico. “Si tratta , in genere, di interventi non particolarmente complessi dal punto di vista tecnico. Il principio che - conclude Ivo Vanzi - abbiamo cercato di rispettare è quello di non dar fastidio alla produzione perché il punto centrale è evitare che questa si fermi. Altrimenti è un disastro”. Amari i commenti degli imprenditori carpigiani presenti. Avrebbero voluto sentirsi dire che le mappe di scuotimento ricomprendevano anche i loro capannoni ma così non è stato. E per evitare di affrontare interventi particolarmente onerosi al fine di ottemperare alle legge di adeguamento sismico, a loro non resta altra possibilità che quella di trasferirsi fuori dalla zona del cratere, “anche solo a Campogalliano”. Sara Gelli
Le polemiche relativamente alla lentezza della ricostruzione a Novi non si placano e sono molti quelli che hanno lasciato il paese. Il punto con il primo cittadino, Luisa Turci
“Il terremoto non l’avrà vinta”
Abbiamo inoltre creato il progetto Il Comune mette la ricostruzione in Piazza: in ogni piazza (Novi, Rovereto e Sant’Antonio) abbiamo collocato dei pannelli informativi con il numero delle pratiche accettate e l’entità dei contributi erogati. Anche questi pannelli saranno aggiornati e sostituiti mensilmente. Al 27 settembre 2013 le pratiche Mude accettate erano 255, le Cambiali Errani emesse 86, per un totale di 6.788.155,38 euro. Le difficoltà non mancano, è vero, ma sono moderatamente ottimista”. Ci parli delle difficoltà. “Ci sono tante pratiche da evadere da parte del Comune e anche molti tecnici sono intasati dalla mole di lavo-
ro. Forse all’inizio hanno sottovalutato la pesantezza di queste pratiche e ora si è creato un imbuto”. Quanti anni ci vorranno per riavere i centri storici? “Ci vorrà tanto tempo, almeno 15 anni per poter rivedere le nostre piazze ricostruite interamente, anche se il tempo per il ridisegno complessivo sarà più breve”. Tanti pensano che la fatica della ricostruzione sia dovuta a scelte politiche sbagliate e a una burocrazia eccessiva. Anche per questo sono nati comitati piuttosto agguerriti. “Personalmente non amo i proclami. I comitati vanno rispettati perché uniscono i
cittadini: detto questo, penso siano rimasti un po’ indietro. Dopo 16 mesi dal terremoto è necessario fare un passo avanti, non ci si può fermare allo slogan o alla frase a effetto riportata sui volantini o sui cartelli. Se si vuole davvero aiutare il nostro territorio e la nostra gente, occorre evolvere. In Regione c’è un tavolo sempre aperto. Noi abbiamo dato vita al progetto Fatti il centro tuo e devo dire che sono molto soddisfatta. Sono tanti i cittadini che hanno partecipato a questo percorso coordinato dall’architetto, Monia Guarino le cui ore di lavoro sono state inizialmente regalate dal Comune di Bagnacavallo (RA). 120 i novesi accreditati che si sono impegnati a essere costantemente presenti nei gruppi e nei laboratori. E oltre 550 le persone ascoltate. Ora il progetto è giunto alla seconda fase, quella della sintesi, dopo un primo momento di confronto. Tali proposte costituiranno spunti utili all’Amministrazione per progettare la ricostruzione della parte pubblica”.
La lentezza della ricostruzione pare induca tanti ad abbandonare il Comune. E’ così? “Tanti hanno spostato la residenza temporaneamente per ristrutturare le proprie abitazioni danneggiate dal sisma. Può darsi che qualcuno, soprattutto chi era in affitto, non torni più perché magari si è avvicinato al posto di lavoro e ha deciso di rimanere lì. Sicuramente c’è ancora poca gente sul territorio comunale. Ma sui trasferimenti di residenze ha avuto un peso determinante anche la crisi economica: tanti gli stranieri che hanno lasciato Novi perché la nostra zona non offre più le opportunità occupazionali d’un tempo. Al 31 dicembre 2012
“Può darsi che qualcuno non torni più perché si è avvicinato al posto di lavoro. Sicuramente c’è poca gente sul territorio comunale. Ma sui trasferimenti di residenze ha avuto un peso determinante anche la crisi”.
la percentuale di stranieri era il 18%, al 30 settembre 2013 è scesa al 15,8%”. Durante l’intervista è sfuggita al sindaco qualche espressione in dialetto, che ha rimarcato la sua novesità, perché Luisa a Novi ci è nata e ci vive tuttora. Anche lei, oltre a gestire l’emergenza del sisma, le conseguenze del terremoto le vive ogni giorno sulla propria pelle. Tradisce una certa emozione quando si augura che siano davvero pochi coloro che decidono di andarsene per sempre da Novi, perché è “doloroso veder morire il proprio paese”. E perchè il terremoto non può averla vinta. Il malessere, inutile negarlo, a Novi come nel resto della Bassa modenese è tanto. E le manifestazioni di protesta di questi giorni lo dimostrano. Numerosi cittadini ritengono che si sarebbe dovuto fare di più e meglio, che alcuni sindaci non abbiamo sbattuto i pugni a sufficienza sui tavoli giusti. Perchè se è risaputo che l’emiliano è abituato a rimboccarsi le maniche, è anche vero che non ci sta a essere sempre il fanalino di coda, non in situazioni simili. Federica Boccaletti
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sisma e ricostruzione
La 25enne modenese Eleonora Fogliani si è laureata in Architettura presentando una tesi sul recupero del Torrione degli Spagnoli
Curate le ferite del sisma, il Torrione può tornare a brillare
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’ il simbolo della città ferita dal terremoto. Il Torrione degli Spagnoli di cicatrici ne ha subite tante a causa dello sciame sismico del maggio 2012, ma è pronto per tornare a nuova vita, più bello che mai. Una storia talmente affascinante, quella del Torrione, al punto da avere spinto la 25enne modenese Eleonora Fogliani a scrivere la propria tesi di Laurea Magistrale in Architettura proprio sul recupero di questo gioiello storico. “Il mio percorso di tesi - racconta Eleonora - ha avuto inizio subito dopo il sisma dello scorso anno. Come tutti sono rimasta molto scossa da quanto è accaduto, soprattutto al patrimonio storico di molte cittadine emiliane e, come futuro architetto, ho sentito il desiderio e, in parte, il dovere, di fare qualcosa. Non vivo a Carpi ma conosco bene questa città e dai primi sopralluoghi post-sisma ho avvertito un grande senso di vuoto nel vedere molti dei suoi bellissimi monumenti lesionati, tra cui il Torrione degli Spagnoli. Conoscevo in parte la storia di questo edificio, sapevo delle sue vicende e della sua voglia di riscatto e ho pensato che, superata l’emergenza post sisma, potesse presentarsi una grande occasione di recupero per questo suggestivo edificio. La sensazione che ho provato quando sono entrata nel Torrione, subito dopo il terremoto, è stata quella di entrare in un edificio pieno di storia, dove ogni parete e ogni stanza, riflettevano il suo glorioso passato a servizio della
famiglia Pio. Ma a fianco di tracce di meravigliosi affreschi ancora da scoprire, vi erano profonde lesioni che sottolineavano il suo passato travagliato e uno stato di abbandono che dura ormai da troppo tempo”. La tesi di Eleonora è partita dall’excursus storico del Torrione per giungere ad analizzare la situazione attuale: “si è basata su un complesso e profondo studio della storia del fabbricato e delle sue trasformazioni dall’Ottocento a oggi, attraverso ricerche in più archivi, da quello della Soprintendenza per i Beni architettonici a quello del Comune di Carpi. Ho eseguito numerosi rilievi all’interno dell’edificio, grazie al
Comune che mi ha concesso sua costruzione, ai numerosi l’ingresso e, in seguito, alla interventi di trasformazione stesura di numerosi elaboedilizia eseguiti durante il rati tecnici secolo scorso e, “Il recupero sui danni del alla dei prestigiosi soprattutto, fabbricato e scarsa manuspazi interni tenzione. sulle cause può costituire una Non sono stati determinati. grande risorsa Lo studio proposti interapprofondito culturale e venti di consorappresentare di questo lidamento strutun’opportunità complesso turale ma solo manufatto per il Torrione degli suggerimenti edilizio ha e verifiche per Spagnoli di essere fatto emerimpostare, in inserito nel più gere una modo consapeampio sistema situazione vole, un futuro museale del noto strutturale progetto di Palazzo dei Pio”. gravemente consolidamento compromessa, non tanto o miglioramento struttudall’ultimo evento sismico, rale, in modo da risultare che ha comunque causato efficace, oltre che idoneo e un peggioramento diffuso, coerente con le esigenze di ma da problemi legati alla conservazione del Torrione. Questo affascinante edificio del Quattrocento racchiude ancora tante ricchezze da scoprire e studiare. Il recupero dei grandi e prestigiosi spazi interni può costituire per Carpi e non solo una importante risorsa culturale e rappresentare un’opportunità per il Torrione di essere inserito nel più ampio sistema museale del noto Palazzo dei Pio”. Per quanto riguarda il suo prossimo futuro, Eleonora ha un unico obiettivo: l’abilitazione alla professione. “Poi - aggiunge - spero tanto di avere la possibilità di lavorare nel campo del restauro e di contribuire alla valorizzazione del meraviglioso patrimonio storico italiano che, mai come in questo momento di difficoltà, rappresenta una potenzialità. Sarei felice anche di collaborare al recupero dell’edilizia storica lesionata dal recente sisma”. Chiara Sorrentino Eleonora Fogliani
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opo oltre vent’anni trova soluzione il problema del campo nomadi di Carpi. Era il 1990 ed era sindaco Claudio Bergianti quando il Consiglio Comunale deliberò di adibire temporaneamente l’area di via Nuova Ponente alla sosta dei nomadi che lì sono rimasti, sebbene in numero ridotto attualmente a 72 unità. Oggi è il sindaco Enrico Campedelli che si sporca le mani a fine mandato per dare finalmente soluzione a una questione annosa con un’ordinanza dettata dalla necessità di intervenire urgentemente: è stato accertato il rischio di possibili focolai d’infezione con conseguente pericolo per la salute pubblica. “Il Servizio Igiene Pubblica dell’Ausl di Modena – si legge nell’ordinanza del sindaco Campedelli – in data 19 settembre ha effettuato un sopralluogo per verificarne le condizioni igieniche e la loro compatibilità con la tutela della salute e della sicurezza delle persone che vi risiedono”, dopodiché si è deciso di procedere, “in tempi congrui e brevi” alla bonifica dell’area di proprietà comunale in via Nuova Ponente per le pessime condizioni igienico-sanitarie che possono costituire potenziale fonte d’infezione per le persone che lì vivono. Si procederà dunque con lo sgombero entro il 31 dicembre 2013 per liberare l’area dagli insediamenti abitativi mobili e provvi-
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iuseppe Schena è candidato a diventare il nuovo segretario provinciale del Partito Democratico di Modena. Lo è anche Lucia Bursi e vincerà chi otterrà il maggior numero di voti. Schena è espressione del territorio di Carpi e dell’Area Nord mentre la sua avversaria è sostenuta dal distretto ceramico e dalle Terre dei castelli. Schena riunisce un mondo più complesso che va dai renziani agli ex Ds mentre con la Bursi sta gran parte del blocco ex Ds. Ora le assemblee di Circolo dovranno esprimersi sulle candidature provinciali. L’intervista che Giuseppe Schena ci ha concesso permette di conoscere meglio il candidato ‘di casa nostra’. Dati personali... “Ho 46 anni e da 15 sono un amministratore pubblico che ha deciso di mettere a disposizione capacità, passione e impegno per far stare meglio la propria comunità”. A che età ha iniziato a fare politica? “A 17 anni, nei vari movimenti giovanili. A 21 anni, nel 1990, sono stato anche consigliere comunale a Soliera ma dopo un paio
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Il grave degrado in cui versa il campo nomadi ha reso necessaria un’ordinanza del sindaco Campedelli per procedere in tempi brevi alla bonifica dell’area. Individuati due nuovi siti in piena campagna: in via dei Fuochi e a Cortile
I nomadi se ne vanno da via Nuova Ponente
a più della metà dei residenti) e la struttura comunale di prima accoglienza a Cortile. L’ex scuola della frazione è attualmente in fase di ristrutturazione a seguito dei danni subiti col terremoto ma sarà pronta per la fine del mese di novembre: è in grado di ospitare al proprio interno poco meno della metà degli attuali residenti al campo, “oltre che capace di ricoverare sulle aree esterne, le strutture abitative provvisorie, attualmente utilizzate”. Il sindaco Campedelli ha disposto nell’ordinanza che “sia applicata ai singoli nuclei familiari trasferiti nella struttura di Cortile una tariffa mensile per il contributo delle spese di funzionamento della struttura. Sul terreno agrico-
sori che verranno trasferiti in aree o strutture abitative adeguate per ospitare temporaneamente la popolazione nomade. Sono state individuate due soluzioni
in zone di campagna pressoché isolate: un terreno agricolo in via dei Fuochi di proprietà di alcune famiglie nomadi legate da relazioni di parentela (un nucleo pari
lo di via dei Fuochi sorgerà una microarea che ospiterà, dopo che saranno realizzate le opere di urbanizzazione e le infrastrutture minime, le strutture abitative mobili oggi in uso al campo di via Nuova Ponente: “i contratti di fornitura delle utenze (acqua, energia elettrica ed eventualmente gas metano) – scrive il sindaco nell’ordinanza – saranno intestati agli occupanti il terreno di via dei Fuochi che ne sosterranno i costi”. Per quel che riguarda le spese degli interventi saranno “quantificate come oneri finanziari per interventi e opere di somma urgenza, utilizzando prioritariamente anche eventuali stanziamenti ancora disponibili destinati all’assistenza e alla promozione dell’autonomia abitativa dei nomadi, compresi gli stanziamenti per progetti affidati alla cooperazione sociale, non ancora avviati e non assoggettati a impegni assunti”. Attigua al campo nomadi c’è una casa colonica diroccata, ora disabitata, dove vive una colonia felina di circa 40 unità: per procedere alla bonifica si provvederà al trasferimento dei gatti “in un’apposita struttura da installare e realizzare – si legge nell’ordinanza – presso l’area comunale denominata La Cappuccina (ndr. dietro la stazione delle Autocorriere) affidandone la gestione alle associazioni di volontariato che attualmente hanno in carico il Gattile intercomunale”. Sara Gelli
Il sindaco di Soliera Giuseppe Schena in corsa per la segreteria provinciale del Pd: l’avversario sarà il primo cittadino di Maranello Lucia Bursi. Sarà l’Assemblea provinciale del 9 novembre a proclamare il vincitore
Schena sfida la Bursi
d’anni ho pensato che quel tipo di politica e quel mondo non mi appartenessero: non ne condividevo il clima, il contesto e i riferimenti nazionali erano in piena crisi. Allora ho deciso di lasciar perdere la politica attiva. Mi sono dedicato all’associazionismo e ai movimenti fino al ‘99, quando Davide Baruffi bussò alla mia porta e mi disse che potevamo dar vita a qualcosa di nuovo e inedito. Avevo quasi trent’anni quando mi rimisi in gioco”. Se va male, ha un lavoro a cui tornare? “Ma guardate... quando io dico che ho dedicato quindici anni all’attività politica, lo dico davvero. Di solito, un uomo si costruisce un’identità professionale tra i 25 e i 40 anni: io ho dedicato questi anni esclusivamente all’amministrazione della mià città prima e dell’Unione Terre d’Argine dopo. Ma conto sul fatto di poter trovare qualcosa da fare, tirerò fuori la laurea dal cassetto, come
dice la mamma...”. A quale corrente politica appartiene? “Io credo di poter avere un solo valore aggiunto in questo congresso: appartenere alla corrente del Partito Democratico. Non ho mai preso a riferimento correnti o movimenti, ma mi sono sempre misurato e confrontato sulle idee e così vorrei riuscire a fare in futuro”. Hanno firmato per lei sia Campedelli che i renziani, ma non solo... “Io sono abituato a riconoscere l’albero dai frutti, come mi diceva la nonna. E’ innegabile che la mia candidatura mette insieme una serie di opzioni politiche diverse e credo che questo sia positivo perché vuol dire che c’è la possibilità di continuare questa mescolanza di culture. Quindi, mi fa molto
piacere che dietro la mia candidatura ci siano persone che rappresentano le più diverse istanze del partito, credo sia una ricchezza e non un limite”. Gli anni da sindaco cosa le hanno insegnato? “Gli anni da sindaco sono stati davvero importanti. Prima di tutto mi hanno insegnato che la cosa più difficile per un amministratore è quella di dire no alle tante istanze e ai tanti bisogni perché è così che si riesce davvero ad avere a cuore le priorità e a soddisfare le vere esigenze. Così come mi hanno insegnato che si è sempre responsabili quando si fa il sindaco: sempre. La resposabilità di tutto ciò che
accade: delle cose buone e di quelle meno buone che si fanno, delle mancanze e delle scelte che si compiono. C’è un esercizio di responsabilità piena e compiuta”. E’ sindaco anche la Bursi. Sente di avere qualcosa in più rispetto alla sua avversaria? “Lucia non è solo sindaco, è un ottimo sindaco. Un am-
ministratore tra i migliori in provincia. Io non ho nulla in più di Lucia ma ho qualcosa di diverso e mi auguro che i confronti delle prossime settimane possano far emergere le differenze. E’ evidente che abbiamo una lettura diversa di ciò che dev’essere il Partito e di come deve relazionarsi col territorio”. Sara Gelli
Roberto Arletti è il primo candidato sindaco
L’ala renziana esce allo scoperto
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’ il primo candidato sindaco che esce allo scoperto. Roberto Arletti, espressione dell’ala renziana del Partito Democratico di Carpi, correrà per la poltrona di primo cittadino di Carpi. Presto si presenterà alla città ma, a dissipare ogni dubbio circa la sua intenzione di partecipare alle Primarie, è il comunicato stampa del Comitato Carpi per Renzi che prende “una posizione chiara rispetto alle elezioni amministrative del 2014, nel nome della ferma volontà di reale cambiamento di cui la nostra città e i suoi cittadini sentono estremo bisogno”. Un passaggio del comunicato sottolinea che “la classe dirigente carpigiana ha necessità di cambiare, i nostri amministratori devono avere competenze e meriti acquisiti nel mondo del lavoro, delle professioni e del sociale; avere capacità, trasparenza, umiltà e coraggio; essere la nostra voce, la nostra forza e le nostre idee. Oggi non c’è più spazio per la mediocrità”.
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l nostro è un presente complesso. Problematico. Segnate dalla crisi economica e dal terremoto dello scorso anno, le nostre, sono anime stanche e sempre più fragili. Ognuno di noi ha cicatrici nuove con le quali convivere. Ferite che non tutti, da soli, sanno sanare. Sono infatti in aumento coloro che manifestano disturbi di adattamento di carattere depressivo e ansioso. Reazioni che devono trovare una risposta per non degenerare. La situazione non è da sottovalutare e i numeri del Centro di Salute Mentale di Carpi dovrebbero far riflettere ciascuno di noi sull’importanza di impostare la propria vita in modo diverso, di stringere relazioni significative e autentiche, di guardare all’altro come un possibile alleato. Un amico al quale tendere una mano per non cedere alla disperazione. “Il terremoto commenta il dottor Rubes Bonatti, direttore dell’Unità operativa di Salute Mentale Modena Nord - ci ha ricordato come in tempo di guerra non esistano malattie mentali. Ovviamente è un falso, poiché dopo pochi mesi dall’evento catastrofico assistiamo a picchi di recidive e a ondate di nuove richieste di aiuto. Nei primi momenti legati all’emergenza però è chiaro che la collettività è in grado di far fronte alla calamità mettendo in campo una forte rete di aiuto”. Una comunità che si stringe intorno ai più deboli è la chiave di volta affinché nessuno si senta solo e si abbandoni a gesti estremi. “Durante i sette mesi precedenti il sisma, nell’Area Nord, (Carpi e Mirandola) si sono registrati ben 23 suicidi. Nei successivi sette, tale numero si è dimezzato”, prosegue Bonatti.
I numeri del Centro di salute Mentale di carpi sono impressionanti: lo scorso anno, malgrado la frenata di attività legata al terremoto, sono state 1.625 le persone che si sono rivolte al servizio
La crisi che uccide la speranza
Via Due Ponti dove, lo scorso 9 ottobre, una donna si è tolta la vita gettandosi sotto il treno. In basso il dottor Rubes Bonatti
Un calo drastico che però non deve farci ben sperare sul lungo termine, basti pensare al tragico suicidio dello scorso 9 ottobre, quando una donna si è gettata sotto un treno in transito sul passaggio a livello di via Due Ponti. “Purtroppo non sono ottimista circa il mantenimento di tale dato nel futuro prossimo. Temo infatti, pur non volendo essere in alcun modo catastrofico, che la crisi, la quale
“Durante i sette mesi precedenti il sisma, nell’Area Nord, (Carpi e Mirandola) si sono registrati 23 suicidi. Nei successivi sette, tale numero si è dimezzato. Un calo che però non deve farci ben sperare sul lungo periodo”.
L’avvocato risponde... di Laura Vincenzi - laura.vincenzi@tiscalinet.it
Il recesso del conduttore nelle locazioni
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li inquilini che intendono recedere da un contratto di affitto a uso abitativo (locazioni abitative a canone libero, cosiddette 4 anni + 4 anni, disciplinate dall’art. 2, comma 1, Legge n. 431/1998 e locazioni a canone concordato 3 anni + 2 anni ex art. 2, comma 3, della medesima legge) devono sapere che, salvo diversa pattuizione riportata nel contratto, il recesso è regolato dall’art. 3, ultimo comma, della sopra citata Legge n. 431/1998. Tale norma stabilisce che il conduttore, se ricorrono gravi motivi, possa recedere in qualsiasi momento dal contratto, purchè ne dia comunicazione al locatore con un preavviso di sei mesi. E’ importante segnalare che per giurisprudenza consolidata la comunicazione di recesso, affinché possa avere efficacia, dev’ssere fatta in forma scritta (Corte d’Appello di Milano, 26.09.2012, n. 3077). Lo strumento è la raccomandata con ricevuta di ritorno. I gravi motivi poi devono essere indicati nella lettera di recesso (Tribunale di Napoli, 4.02.2005). Deve trattarsi di circostanze imprevedibili e sopravvenute dopo la sottoscrizione del contratto di affitto, tali da rendere gravosa la prosecuzione del rapporto di locazione. Possono configurarsi gravi motivi l’insufficienza dei locali a seguito della nascita di un figlio o il trasferimento della sede lavorativa da parte dell’impresa. Le parti possono tuttavia espressamente stabilire nel contratto di locazione un recesso “libero”, svincolato dalla sussistenza di gravi motivi e con un termine di preavviso più breve o addirittura inesistente. Nelle locazioni a uso non abitativo (locazioni commerciali) è sempre necessario che il conduttore comunichi al locatore, con preavviso di almeno sei mesi, la sua volontà di porre fine anticipatamente al rapporto; qualora poi il contratto di affitto non preveda la possibilità per il conduttore di recedere “in qualsiasi momento”, questi è tenuto, contestualmente alla dichiarazione di recesso, a specificare i gravi motivi che lo hanno indotto a quella determinazione. Tra i gravi motivi si possono annoverare la chiusura della società conduttrice, la cessazione dell’attività professionale, un’improvvisa crisi economica con calo del fatturato, tale da rendere i locali affittati eccessivi per dimensioni ed esorbitante il costo dell’affitto.
ha già prodotto effetti nefasti, continuerà a mietere vittime”. I numeri del CSM della nostra città sono impressionanti: lo scorso anno, malgrado la frenata iniziale di attività legata al terremoto, sono state 1.625 le persone che si sono rivolte al servizio. 1.350 sono i pazienti in carico, mentre ammontano a 493 le persone al primo contatto (di questi, 355 sono stati inviati dal medico di base e 292 presi in carico). “E’ però un altro
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a nostra città ospita, per il secondo anno consecutivo, gli eventi dedicati alla Settimana della Salute Mentale. Dal 19 al 25 ottobre la cittadinanza potrà partecipare a cinque iniziative per riflettere insieme, alla presenza di esperti, familiari e operatori sul tema del disagio mentale. Scopo della manifestazione: spezzare quella cappa di ignoranza, pregiudizi, paure e incomprensioni che, troppo spesso, diventano motivi di stigma e di emarginazione dei pazienti. La settimana sarà anche l’occasione per conoscere l’associazione Al di là del muro e le sue numerose attività, dai gruppi di mutuo aiuto ai laboratori di cucito, dai laboratori musicali a quelli dedicati all’attività motoria, allo sportello informativo. “Noi accogliamo tutti - commenta il neo presidente Giorgio Cova cerchiamo di ascoltare le voci che si levano dal territorio e poi tentiamo di accompagnare ciascuno nel suo percorso di vita. Ricordiamo: la salute mentale è affare di tutti, perchè senza di essa Edi Simonini non si va da nessuna parte”. A dare il la alla manifestazione sarà l’inaugurazione di Da cosa nasce cosa, sabato 19 ottobre, alle 16, presso la Torre dell’Uccelliera: in mostra opere e manufatti prodotti
dato a impressionarmi come psichiatra - prosegue il dottor Bonatti - ovvero il numero di interventi domiciliari fatti da medici e, in particolar modo, da infermieri. 15.149. Il dato più alto di sempre”. Carpi può vantare tassi bassissimi di trattamenti sanitari obbligatori (circa una ventina all’anno), ricoveri ospedalieri e contenzioni rispetto alla media regionale, proprio perchè da anni “esiste un’integrazione reale tra ospedale e territorio”, dichiara Bonatti. Naturalmente molto ancora si può - e si deve - fare sul fronte del trattamento e dell’assistenza delle patologie psichiatriche ma, soprattutto oggi, a fronte dei continui tagli apportati alla sanità pubblica, oc-
corre “restare coi piedi ben piantati a terra, usare al meglio le risorse disponibili e ragionare in termini di costi e benefici. Basti pensare che un ricovero grava sul servizio sanitario per 550 euro al giorno, mentre una terapia neurolettica, unitamente a un’assistenza al domicilio del paziente costa circa 10 euro”. Prevenzione, assistenza dei malati, vicinanza alle loro famiglie, mediazione per favorire inserimenti lavorativi, sinergia col tessuto associativo locale... sono questi gli ambiti centrali sui quali occorre continuare a scommettere e a credere per raccogliere risultati sempre più positivi. Tra l’ospedalizzazione in fase acuta e l’assistenza domiciliare vi è però un vuoto importante a Carpi. Lacuna che, probabilmente, sarà colmata a breve, con la creazione in città di una residenza psichiatrica. “Le risorse - spiega l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Carpi, Alberto Bellelli - sono state reperite dall’azienda sanitaria mentre l’Amministrazione ha da tempo individuato un’area comunale idonea a Fossoli sulla quale edificare la struttura”. Un percorso travagliato che, dopo anni di dibattito, speriamo possa concretizzarsi al più presto, per il bene dei malati e dei loro famigliari. Jessica Bianchi
Dal 19 al 25 ottobre, mostre, conferenze, mercatini, proiezioni e cene per una riflessione collettiva sul disagio mentale
Al via la settimana della salute mentale
Carpi”, commentano dal laboratorio Giorgio espressivo del Cova Emidia Dotti e Anna Pellicciari. La giornata Centro Diurno e culminerà poi, alle dal laboratorio 19.30 presso il Circolo creativo di cucito Loris Guerzoni di via e manualità di Al Genova, con una cena di là del Muro. di beneficenza in favoSarà invece La re di Al di là del muro, comunità di che festeggerà il suo fronte a un quinto compleanno. evento catraSeguirà uno spettacostofico, il tema lo d’intrattenimento della conferenza con karaoke e musica. che si terrà il “Speriamo in una gran22 ottobre, alle de partecipazione. Eventi come que9.30, presso la Casa della salute del sti sono fondamentali per spiegare Centro Polivalente di Rovereto, tealla cittadinanza in che cosa consiste nuta dalla psicologa dinamica Luisa la malattia mentale e che non se Brunori. Mercoledì 23, alle 15, gli ne deve avere paura. Col disagio spettatori potranno assistere, presso si può il Cinema Corso, alla proiezio“La salute mentale imparare a convine de Il lato positivo di David mentale vere”, aggiunge O’Russel, commedia agrodolce sul disturbo è affare di Edi Simonini, del psichiatrico che si tutti. Senza di essa infermiera CSM. Il gran è guadagnata otto non si va da finale sarà venomination agli nessuna parte”. nerdì 25 ottobre Oscar. L’evento, quando, presso il promosso in Circolo Guerzoni, dalle 9.30 alle 13, collaborazione con la si potrà prendere parte all’incontro rassegna Pomeriggio Dalla A alla V di Voci, condotto da al cinema dell’UniverCristina Contini dell’associazione sità Natalia Ginzburg, Noi e le voci insieme alla dottores“sarà introdotto dal sa Grazia Tondelli, responsabile critico Roberto Chiesi Diagnosi e Cura del Centro di Salute e da Giorgio Magnani, Mentale di Carpi. psichiatra del CSM di
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otrei risultare noioso, ma difendere la cultura birraria implica anche questo. Come se non bastasse l’aumento dell’Iva dal 21% al 22%, a partire dal 10 ottobre, è scattata l’entrata in vigore di un incremento delle accise sulla birra pari al 12,5%, provvedimento scarsamente - e malamente - discusso, ma alquanto opinabile e destinato a ulteriori inasprimenti, non ancora certi ma probabili, previsti per il 1° gennaio 2014 e il 1° gennaio 2015. “Una volta a regime - ha commentato Alberto Frausin, presidente di AssoBirra - l’aumento delle accise arriverà al 33%. Un balzo insostenibile: sulla birra si arriverà a pagare in totale il 47% di tasse. Mi pare un metodo sbagliato per reperire risorse; in questo modo, infatti, si accentua la caduta delle vendite e si mettono a rischio aziende e occupazione”. Il Governo ha fatto sapere che tali accise serviranno a finanziare istruzione, ricerca e università, come se, ammessa la veridicità di quanto dichiarato, non ci fossero altri modi che non comportino il rischio di fallimento di attività legate al settore. Chi lo volesse, per quanto possa contare l’opinione dei cittadini, può partecipare alla petizione on line sul sito www.salvala-
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on associate la parola “formazione” a banchi di scuola, esami, professori intransigenti e compiti in classe. Non solo, almeno. Perché la formazione, oggi, è molto di più. A spiegarci cosa significhi il termine formazione continua è Diletta Maselli, responsabile della sede di Modena di FORMart. “La formazione non finisce con la conclusione del percorso di studi, qualunque esso sia. Nella società attuale e nel mercato di oggi, ogni professione necessita di aggiornamenti, approfondimenti, specializzazioni, nuove strategie e strumenti innovativi. Non è più possibile improvvisare, il mercato cambia continuamente e richiede competenze di alto livello. Se non si tiene il passo, il rischio è quello di rimanerne fuori. Questo vale per l’imprenditore, il tecnico, il lavoratore e anche per chi è alla ricerca di un lavoro”. FORMart, ente regionale di emanazione Confartigianto, si occupa di formazione professionale
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L’inasprimento delle accise sulla birra previste dal Governo contribuirà a ridurre i consumi, a impoverire ulteriormente le tasche dei cittadini e a compromettere posti di lavoro
Un sorso su tre se lo beve il fisco
tuabirra. it. Il sito riassume gli svantaggi della manovra in vari punti chiave: “in Italia la birra è l’unica bevanda a bassa gradazione alcolica a pagare le accise e da noi le tasse sulla birra sono fra le più alte in Europa. Negli ultimi 10 anni le accise sulla birra nel nostro Paese sono cresciute del 70% e ora il Governo ha deciso di aumentarle ulteriormente. A pagare tale
incremento saranno i consumatori e aumenterà anche il costo di una serata in pizzeria, uno dei pochi piaceri che gli italiani possono ancora permettersi. I balzelli sulla birra non servono: cresce il prezzo della bevanda, si riducono i consumi e le entrate dello Stato non cambiano, ma si pagano nuove tasse e si perdono posti di lavoro. La birra in Italia è fatta da oltre 500 produttori, tra grandi marchi e microbirrifici artigianali, i quali danno lavoro a oltre 150mila persone, esportano lo stile di vita italiano nel mondo e aiutano l’agricoltura nazionale”. Erik Cantarelli
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un anno e mezzo dalla sottoscrizione tra Fondazione Casa del Volontariato di Carpi e Tribunale di Modena, della Convenzione quadro, della durata di due anni e rinnovabile, per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità, è giunto il momento di tracciare un primo bilancio. L’iniziativa ha permesso, sia alle associazioni ospitate nel condominio della solidarietà di via Peruzzi che a quelle esterne, di accogliere persone condannate allo svolgimento del lavoro di pubblica utilità, consistente cioè nella prestazione di attività non retribuita in favore della collettività. Questo tipo di sanzione trova applicazione pratica – principalmente ma
Lavoro di pubblica utilità - 27 le persone coinvolte per un totale di 2000 ore di attività
Tempo di bilanci non solo - per le più diffuse violazioni di due fattispecie di reato previste dal Codice della strada, ovvero la guida sotto l’influenza dell’alcol e quella in stato di alterazione per l’uso di sostanze stupefacenti. Se il progetto è iniziato con 3 lavoratori di pubblica utilità in forza agli enti operanti nella Casa inviati presso altrettante associazioni, a oggi sono 6 le esperienze concluse, altrettante quelle in corso di svolgimento, 7 persone sono già state assegnate e aspettano di cominciare, mentre 4 hanno presentato la richiesta e sono in attesa di assegnazione, per un to-
tale di 27 soggetti coinvolti. Il totale delle ore di lavoro di pubblica utilità già svolte ammonta a 2.000. Un aumento si registra anche tra gli enti ospitanti: se inizialmente erano 10 - Unione Sportiva Handicap Carpi, Alice, Gruppo Parkinson Carpi, Cooperativa sociale Il mantello, Uisp comitato provinciale, Università libera età Natalia Ginzburg, Ancescao, Cooperativa sociale Scai, Centro Sportivo Italiano Comitato di Carpi e Al di là del muro – hanno recentemente chiesto di aderire altre quattro associazioni con sede a Novi e Soliera.
Oggi ogni professione necessita di aggiornamenti, approfondimenti, specializzazioni e nuove strategie. Se non si tiene il passo, il rischio è di essere tagliati fuori. Ma cos’è la formazione continua? Lo spiega Diletta Maselli, responsabile della sede modenese di FORMart
Non si finisce mai di imparare Diletta Maselli
a trecentosessanta gradi. Progetta e organizza corsi in vari ambiti e settori, utilizzando quando possibile vari canali di finanziamento, rispondendo alle esigenze che i singoli, le
aziende o il mercato manifestano. “Seguiamo con una struttura ampia, capillare sul territorio, flessibile e specializzata la formazione obbligatoria dei giovani assunti con contratto di ap-
prendistato. Organizziamo inoltre corsi di informatica, lingue, amministrazione e grafica, solo per fare alcuni esempi. Affianchiamo le aziende, personalizzando insieme a loro i percorsi di
aggiornamento e di specializzazione per titolari e dipendenti. Siamo leader, con due laboratori nuovi e attrezzati, nella formazione per l’avvio e l’aggiornamento della professione di
acconciatore ed estetista”, conclude Maselli. Il vecchio adagio “non si finisce mai di imparare” è quanto mai attuale, quindi. “Assolutamente sì e, soprattutto nel contesto di oggi, è imprescindibile. E’ un concetto che in altri Paesi, come la Francia, è acquisito da tempo. Ma anche l’Italia ne sta finalmente prendendo consapevolezza e Modena è senz’altro all’avanguardia in questo ambito”. La formazione è anche sul web? “Abbiamo un sito internet in fase di restyling, il nuovo sarà online a breve all’indirizzo www.formart. it. Siamo inoltre presenti sui social network: Facebook, Linkedin e YouTube. Anche noi ci stiamo formando alla società del web”.
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e dopo trent’anni quattro musicisti si chiedono se sanno suonare a tempo allora stai guardando Fuori Tempo, il nuovo spettacolo della Banda Osiris. Fuori Tempo: il kamasutra della musica, l’orto primigenio delle semicrome, la sincope rigenerante. Lo stile dello spettacolo è miracolosamente sempre quello, da trent’anni a oggi. Una calibratissima, perfetta mescolanza ironica tra tecnica e improvvisazione dove i generi si confondono, s’incastrano, si evolvono l’uno nell’altro: dalla musica classica a quella pop, dal jazz alle sorprese musicali. La musica suonata è una continua deriva, un continuo slittamento tra fantasia e creatività. Grovigli di note generano continue esplosioni di significati e aperture di senso, libere associazioni collegano il più sconosciuto compositore alla sublimità di un evergreen, rivoltandolo subitaneamente in un soprendente sberleffo tipico della tradizione popolare. Anche gli strumenti musicali, oltre a svolgere diligentemente il loro ruolo, diventano oggetti di scena, voce caustica e dissacratoria, corrosiva della massificazione, trombe e
Alice, Associazione per la lotta all’Ictus cerebrale - Sezione di Carpi, in collaborazione con Radio Bruno, presenta il nuovo spettacolo della Banda Osiris, Fuori Tempo, che sarà a Carpi, martedì 29 ottobre, alle 21, al Cinema Corso
Portatori sani di musica! Banda Osiris
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fiati diventano la voce anarchica e ribelle della creatività contro una società che
Chi è Alice
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lice è un’associazione di volontariato a sviluppo nazionale, costituita da pazienti colpiti da ictus, familiari e amici, nonché operatori sanitari che vogliono alleviare le conseguenze della malattia e contribuire a prevenirla. Fondata nel 2009, Alice Carpi si occupa di prevenzione sul territorio attraverso campagne informative mirate a diffondere una cultura collettiva contro l’ictus e una conoscenza dei fattori di rischio modificabili. Si propone di dare un aiuto diretto agli ammalati nella fase acuta e sub-acuta, nella riabilitazione fisica e nel reinserimento sociale e collabora con il Reparto di Neurologia dell’Ospedale di Carpi. In collaborazione con Anziani in Rete e le associazioni Il Ponte, L’Ancora e Il Faro vengono assicurati trasporti gratuiti a malati e familiari per raggiungere gli ambulatori specialistici e le sedi riabilitative del territorio.
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renderà il via venerdì 18 ottobre, dalle 14.30 alle 16.30, presso la Casa del Volontariato di Carpi, un incontro formativo organizzato dalla Fondazione Abio, associazione nata per creare un’atmosfera serena per i bambini ricoverati e per offrire alle loro famiglie assistenza e sostegno durante le fasi del ricovero. Il corso punta a formare nuovi volontari per ampliare il servizio offerto presso il Reparto di Pediatria dell’Ospedale Ramazzini, in quanto l’ospedalizzazione del bambino, soprattutto se molto piccolo, rappresenta un’esperienza traumatica per il minore. Durante il corso, composto da 5 lezioni, saranno affrontate varie tematiche quali gli aspetti igienico-sanitari, comportamentali e l’importanza del gioco per il bimbo, insieme alla formazione pratica dei volontari, con 60 ore di tirocinio presso il reparto
I numeri dell’ictus
vorrebbe la musica sempre più ingabbiata in una lenta e inesorabile omologazione. Così la musica esplode in qualcosa d’altro, un corto circuito impossibile da mettere su di uno spartito, negando anche la più flessibile catalogazione. I quattro musicisti allestiscono una lezione sul ritmo che regola ogni espressione musicale sin dalla notte dei tempi. Se in natura il ritmo cardiaco genera la costanza del tempo, il ritmo binario in questo spettacolo non è al-
tro che un suono di fiati che materializza un treno, quello ternario le prime note di “ho giocato tre numeri al lotto” e da qui ad arrivare a uno jodel è uno scherzo. Gli strumenti ballano, si avvinghiano e si moltiplicano. Dalla misteriosa pancia di un pianoforte sgorgano senza sosta infiniti altri strumenti o, meglio, oggetti tra i più svariati che vengono usati come strumenti. L’arguzia si mescola al nonsense e, insieme, generano un fuoritempo che lancia
ctus. Una malattia temibile dall’impatto sociale importante, come sottolinea il dottor Gabriele Greco, primario dell’Unità Operativa di Neurologia dell’Ospedale Ramazzini di Carpi e consigliere di Alice. “Questa patologia rappresenta la prima causa di invalidità permanente, la seconda causa di demenza dopo l’Alzheimer e la terza di mortalità”. I dati epidemiologici nel nostro Paese sono a dir poco impressionanti: si parla di 150/190mila casi di ictus all’anno, la maggioranza di tipo ischemico, di cui circa il 30% è costituito da recidive. In Provincia di Modena i numeri si attestano sui 1.500/2.000 l’anno, mentre all’Ospedale di Carpi, presso l’Unità Operativa di Neurologia, si trattano mediamente 350/400 ricoveri. Una patologia spesso poco conosciuta, soprattutto tra i giovani, che deve invece entrare a far parte della loro educazione. I fattori di rischio che predispongono all’ictus e alle altre malattie vascolari (quali fumo, obesità, sedentarietà, errata alimentazione, ipertensione e diabete) possono manifestarsi e danneggiare le arterie sin dall’età giovanile, anche se tale patologia, in continuo aumento, resta una malattia tipica della terza età e la sua incidenza aumenta notevolmente dopo i 60 anni.
fuori da ogni tempo, espandendo i confini della musica e della sua esiguibilità. Ci sono anche composizioni ad personam, gregoriano, twist, sfilate di moda dei termini musicali. Mozart genera attraverso Madami-
na il catalogo è questo una creatura arcimboldesca alta più di tre metri costruita solo con strumenti musicali abbandonati in una cesta, al pari di Sinfonia Fantastica di disneyana memoria. Ligabue e John Lennon sono le chicche finali, comico l’uno e poeticissimo l’altro. L’interrogazione finale al pubblico è d’obbligo per verificare il grado di apprendimento ritmicomusicale. Anche in questo spettacolo la Banda Osiris si conferma un gruppo riconoscibile ma difficilmente definibile, i portatori sani di una musica animata, giocata e magicamente sfiatata, rivoluzionata e in perenne movimento, leggera e stupita, orgogliosamente indipendente, testardamente divertita, spiazzantemente dissacrante e atipicamente elegante. Dopo Giuseppe Giacobazzi, Paolo Cevoli e Sabina Guzzanti, Alice - Associazione per la lotta all’Ictus cerebrale - Sezione di Carpi, presieduta da Maurizio Calestrini, in collaborazione con Radio Bruno, per sensibilizzare la cittadinanza a questa invalidante patologia, propone, martedì 29 ottobre, alle 21, nella cornice del Cinema Corso di Carpi, una serata all’insegna della musica e del divertimento, insieme alla Banda Osiris. Tutto il ricavato sarà devoluto ad Alice. (Per la prevendita rivolgersi a Radio Bruno 059.641430). Jessica Bianchi
Il lavoro dei volontari de La casina dei bimbi nel Reparto di Pediatria sarà coadiuvato da quelli di Abio, associazione nazionale con 67 sedi in Italia. Ennesimo doppione o meritorio esempio di collaborazione?
Per il bene dei bambini
pediatrico. Da alcuni mesi infatti Abio Italia Onlus, associazione nazionale con base a Milano e 67 sedi in tutta Italia affianca, con cinque volontari, La casina dei bimbi, associazione nata nel 2001, che da anni opera nel Reparto di Pediatria del Ramazzini. Qualcuno potrebbe però domandarsi per quale ragione debba intervenire un altro sogget-
to, seppur assolutamente meritorio per i preziosi compiti che svolge, laddove ne opera già un altro svolgendo le medesime attività. In un momento economico difficile come quello che stiamo attraversando, non sarebbe infatti più opportuno convogliare le – poche – risorse disponibili, su un solo soggetto, senza duplicare strutture organizzative
e dividere così gli sforzi? In realtà non è così, assicura il primario di pediatria Adriana Borghi: “siamo molto grati ad Abio dell’aiuto che ci sta fornendo nel coprire alcuni turni della sala giochi del reparto che, altrimenti, per quanti sforzi facciano i volontari già presenti, rimarrebbero scoperti. Accettiamo volentieri tutto l’aiuto gratuito che ci viene offerto. Se si tiene conto che, anche con queste nuove forze, la sala giochi non è coperta completamente neppure ora, si può intuire l’entità del nostro bisogno”. Abio da parte sua, conferma di aver raccolto una chiamata da parte dell’Ospedale: “la prima esigenza era quella di costituire un servizio che andasse incontro all’esigenza principale della Pedia-
tria, ovvero assicurare la maggior presenza possibile in reparto. A oggi i 5 volontari presenti coprono il lunedì e il mercoledì pomeriggio. Obiettivo del corso che inizierà il 18 ottobre sarà quello di formare e reperire altre persone, potenziando il servizio”. Per quel che riguarda il tema dei ‘doppioni’, è ancora Abio a garantire la volontà di sviluppare progetti condivisi con La casina dei bimbi “ma, prima, è necessario che si costituisca un gruppo più numeroso”. Se gli intenti di collaborazione e l’importanza del contributo di Abio sono ribaditi sia dall’associazione che dai responsabili del reparto, paiono meno entusiasti i toni di Claudia Nasi, presidente de La casina dei bimbi.
“Ovviamente la collaborazione tra associazioni che operano nello stesso ambito e condividono i medesimi spazi è fondamentale – spiega – ed è proprio per questo che ci farebbe piacere essere maggiormente informati da Abio. Tenga conto che abbiamo scoperto dalle vostre domande dell’esistenza del corso che inizierà venerdì 18. Anche l’ingresso di Abio in reparto l’abbiamo saputo dal Centro Servizi per il Volontariato di Modena”. Di certo un po’ di comunicazione in più faciliterebbe i rapporti tra associazioni, che potrebbero così migliorare il servizio reso alla cittadinanza. Unendo le forze è possibile ottenere un risultato migliore che procedendo ognuno per la sua strada.
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Non avrei mai pensato di dover avere bisogno di sangue”, invece è toccato proprio a lei e, solo grazie alla trasfusione, oggi si è ripresa, ormai quasi completamente. Monica Manzini, 31 anni, ha partorito all’ospedale di Carpi il primo giorno di giugno ed è stata dimessa, come da prassi, dopo due giorni insieme al suo piccolo Leonardo. “I guai sono arrivati dopo sedici giorni: in piena notte ho avuto una grave emorragia a causa di un residuo di placenta”. Immediato il ricovero e l’intervento chirurgico effettuato d’urgenza, dopo solo mezz’ora. “Purtroppo però avevo perso tantissimo sangue ed ero debolissima. Pe questo è stata disposta una trasfusione”, due sacche per un totale di circa 900 grammi di sangue. Dal Centro trasfusionale di Modena il sangue è arrivato a tempo di record e le condizioni di Monica sono sensibilmente migliorate, giorno dopo giorno. “Il mio primo pensiero è andato ai possibili rischi a cui andavo incontro sottoponendomi alla trasfusione ma sono stata subito rassicurata da tutti”. La fortuna di Monica è anche quella di essere sposata con Luca Casalgrandi, donatore, consigliere e collaboratore
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Monica e Severino si sono sottoposti a una trasfusione e oggi ringraziano chi dona sangue. Fino a oggi il sangue donato dai volontari Avis ha permesso di soddisfare il fabbisogno dell’ospedale di Carpi ma c’è bisogno di nuovi donatori
L’Avis: serve sangue
dell’Avis: la persona giusta per spiegarle i rigorosi controlli a cui il sangue donato viene sottoposto e i parametri standard che vengono richiesti. “Può capitare a chiunque di aver bisogno di sangue - racconta Luca - ma mai avrei immaginato che sarebbe potuto servire proprio a mia moglie”. Anche per Severino Marchi è stata disposta
una trasfusione dopo una lunga degenza nel reparto di Medicina. “Dopo dieci giorni di febbre alta, probabilmente dovuta a un’infezione, l’emoglobina era scesa a 7.2, un livello troppo basso. I medici hanno allora disposto la trasfusione”. Severino non ha avuto altri pensieri che quello di guarire velocemente e oggi si sente in
debito con l’Avis. L’ospedale di Carpi ha un notevole fabbisogno annuo di sangue: per un intervento chirurgico si utilizzano, a seconda della complessità, da 2 a 10 sacche, in casi eccezionali anche venti. Per un trapianto di cuore da un minimo di dieci a quaranta sacche. Fino a oggi il sangue donato dai volontari Avis ha
permesso di soddisfare tale richiesta ma c’è bisogno di nuovi donatori prima di ritrovarsi a dover decidere di rimandare interventi chirurgici programmati. In altre Regioni è già allarme, mentre l’Emilia, che per anni ha sostenuto chi era in difficoltà grazie alla sua ottima organizzazione di raccolta, oggi soffre e non è più in grado di aiutare chi è senza sangue. “Anche a causa del terremoto - spiega Roberta Reggiani, consigliere dell’Avis di Carpi - il trend delle donazioni ha segnato un calo. Chiediamo ai cittadini di farsi avanti e diventare donatori di sangue: anche un piccolo aumento percentuale permetterebbe al sistema sanitario di non perdere qualche pezzo. E’ quindi indispensabile aumentare il numero di donazioni e donatori”. Sara Gelli
Sabato 19 ottobre, alle ore 20, tutti al Giliberti
Una cena in compagnia
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abato 19 ottobre, alle ore 20, l’Associazione Pazienti Tiroidei e il Circolo Giliberti di viale Tassoni, 6 organizzano Una cena in compagnia. Lo scopo della serata benefica, che si terrà nei locali del Giliberti, è quello di raccogliere fondi per progetti di prevenzione delle malattie nodulari della tiroide. Il menù prevede un aperitivo di benvenuto, garganelli con speck e rucola, risotto alle verdure, cosciotto di maialino al forno con patate al forno e insalata mista. E, per finire, dolce e caffè. Costo 20 euro a persona (bambini 10 euro). Prenotazioni al numero: 366.7092650, segreteria Apt.
La natura che cura
di Vitor Chiessi - Farmacista
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a sindrome premestruale colpisce fino al 25% della popolazione femminile italiana in età fertile: si tratta di un insieme di sintomi fisici e psicologici che si manifestano in modo sistematico nella seconda parte del ciclo mestruale. I sintomi principali sono: gonfiore e indolenzimento al seno, aumento di peso dovuto a ritenzione idrica, gonfiore addominale e agli arti, dolori muscolari, cambi di umore repentini e ansia. I sintomi di solito scompaiono con l’arrivo del ciclo mestruale. Il più conosciuto fra i fattori scatenanti è la carenza di magnesio. Dunque può risultare utile assumere integratori di magnesio. Lo squilibrio ormonale è l’altra causa principale ed è alla base dell’aumento di volume e del dolore al seno, della
Come combattere la sindrome premestruale con le erbe...
ritenzione idrica che causa stipsi e dell’aumento di peso. Per attenuare l’entità dei sintomi meno severi è consiglia-
bile porre molta attenzione all’alimentazione, all’attività fisica, al sonno e ricorrere a rimedi naturali. L’attività fisica
aiuta a combattere lo stress, mentre per quanto riguarda l’alimentazione occorrerebbe evitare nella seconda metà
del ciclo caffè, tè, superalcolici, alimenti ricchi di zuccheri, ridurre il sale e prediligere cibi freschi. Come rimedi naturali sono consigliati integratori a base di acido γ-linoleico che svolgono un’azione antinfiammatoria e antidolorifica. Questo acido grasso è presente nell’olio di Borragine e nell'olio di Enotera. L’Agnocasto è una pianta molto utilizzata i cui estratti vengono ricavati dai frutti ricchi di fitoestrogeni. I principi attivi di questa pianta aiutano a ridurre i sintomi della sindrome premestruale. Utili sono anche le piante che esercitano un’azione sul sistema nervoso come la Passiflora e la Griffonia. Infine, durante la seconda fase del ciclo mestruale, è utile aiutare l’organismo a
purificarsi stimolando la funzione dei reni con Pilosella, Orthosiphon, Betulla alba e Tarassaco solo per citarni alcuni che possiamo opportunamente preparare in infuso. I prodotti fitoterapici sono dei rimedi dolci che, se assunti secondo le modalità consigliate, raramente si rendono responsabili di effetti collaterali o interazioni: è comunque necessario valutare con il proprio medico o farmacista l’uso di qualsiasi rimedio erboristico in presenza di malattie croniche o in concomitanza con l’uso di altri farmaci.
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Sgomberiamo immediatamente il campo da ogni dubbio: la nostra non è una battaglia politica. Il nostro comitato non ha alcun colore. Noi siamo qui per il bene dei nostri bambini”. Parola di Sara Rovatti, fondatrice, insieme a Emanuele La Manna ed Elena Chiriatti, del Comitato No amianto. Sotto accusa la decisione del Comune di Carpi di non ridiscutere il regolamento che stabilisce, malgrado le tracce di amianto rilevate nella rete acquedottistica carpigiana, la somministrazione nelle mense scolastiche dell’acqua del sindaco. “L’acqua che sgorga dai rubinetti delle nostre case è potabile e, di conseguenza, continuerà a essere dispensata”, ha più volte sentenziato l’assessore alle Politiche Scolastiche del Comune di Carpi, Maria Cleofe Filippi. “L’azienda Ausl ci ha assicurato che non vi sono pericoli per la nostra salute e, pertanto, come Amministrazione Comunale non dobbiamo prendere alcuna contromisura. Esasperare il principio di precauzione laddove non ce n’è bisogno creerebbe soltanto allarmi inesistenti”. I genitori però non ci stanno e la levata di scudi è soltanto all’inizio: “le istituzioni ci stanno mancando di rispetto. Questo è un abuso di
Levata di scudi da parte dei genitori. Il Comitato No amianto invoca il principio di precauzione e chiede al Comune di Carpi di non somministrare più nelle mense scolastiche l’acqua del sindaco
“Abbiamo il diritto di decidere della salute dei nostri bambini” Da sinistra Sara Rovatti, Emanuele La Manna ed Elena Chiriatti
Il Consiglio comunale ha discusso alcuni ordini del giorno riguardanti la presenza di amianto nella rete idrica cittadina. Per i dettagli vi rimandiamo al link: http://www.temponews.it/news_4315_L%27Amianto_ nella_rete_idrica_scalda_il_Consiglio_Comunale.html
potere. Viviamo o no in un regime di democrazia? In quanto genitori dovremmo essere liberi di decidere cosa è bene per i nostri figli. Si sta giocando sulla salute dei bambini ed è inaccettabile. Chi ci dice che tra vent’anni l’amianto ingerito oggi dai bimbi non provochi lo sviluppo di neoplasie? Chi può assicurarcelo?”, domanda
La Manna. I nostri amministratori hanno l’obbligo di salvaguardare la salute dei cittadini e, in particolare, dei più piccini. E allora come mai, nel nome del principio di precauzione, l’Amministrazione si sta dimostrando sorda a ogni richiesta? “Il nostro dovere - conclude La Manna - è quello di proteggere i nostri figli, per questo
60 milioni di euro per sostituire la rete in eternit
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A Carpi - ha sottolineato il presidente di Aimag, Mirco Arletti - malgrado il graduale processo di sostituzione a cui abbiamo dato il via da anni, vi sono ancora 216 chilometri di rete idrica realizzata in cemento/amianto (eternit). Per sostituirle occorrono circa 60 milioni di euro. Nemmeno se vincessimo al Super Enalotto potremmo permettercelo e, inoltre, tale intervento prevede tempi lunghissimi e non risolutivi nell’immediato per dimensionare o azzerare la presenza di fibre di amianto nell’acqua”.
ci appelliamo al principio di cautela e confidiamo che l’ordine del giorno presentato dal consigliere Antonio Russo (Fratelli d’Italia) possa indurre il Consiglio Comunale a ridiscutere il regolamento e sospendere così la somministrazione dell’acqua del rubinetto”. Il Comitato no amianto non si accontenta delle rassicurazioni ricevute: “sia le analisi di giugno che quelle di settembre - aggiunge Chiriatti - evidenziano una presenza di fibre d’amianto nell’acqua, per un valore che va da 1.000 e 11mila fibre per litro. Secondo l’Ausl non esiste alcuna prova scientifica che l’ingestione costituisca un pericolo per la salute umana tant’è che non vi sono limitazioni normative che prescrivono l’assenza di fibre d’amianto nell’acqua sia ai fini della potabilità che della qualità. Nessun paese europeo ha assunto limitazioni specifiche per le particelle d’amianto nell’acqua, l’unica eccezione è rappresentata
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“L’unico amianto sicuro è quello uguale a zero”
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Il gioco è pesante e siamo ben oltre il principio di precauzione”. Ci ha spiegato in una recente intervista il dottor Vito Totire dell’Associazione esposti amianto (Aea) commentando la presenza di tracce di fibre di amianto nella rete idrica carpigiana. “L’acqua - prosegue - per essere dichiarata potabile dev’essere priva di qualsiasi traccia di amianto, perchè l’unico amianto sicuro e innocuo è quello uguale a zero”. Non fa sconti il dottor Totire che, pur lavorando presso l’Ausl di Bologna, precisa: “chi dice non esiste alcuna prova seria che l’ingestione di amianto sia pericolosa per la salute deve cambiare mestiere. Ogni alimento inquinato da amianto è pericoloso per la salute e non si può affermare il contrario”. Come può una sostanza definita cancerogena essere pericolosa soltanto se inalata? Corrisponde al vero che l’ingestione non comporta rischi? Parrebbe un assurdo: “non è vero che l’ingestione non arreca danni, vi sono studi che hanno dimostrato una maggiore incidenza di carcinomi del tratto gastrointestinale e delle vie biliari nei consumatori di acqua con tracce di amianto”, prosegue Totire. “Lo ripeto, non esiste alcun livello minimo di soglia al di sotto del quale vi sia sicurezza, quindi la massima concentrazione accettabile di fibre deve essere zero”.
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dagli Stati Uniti che stabiliscono un limite (7 milioni di F/L, per fibre con lunghezza > 10 µm) oltrepassato il quale, in caso di evaporazione dell’acqua, esiste il rischio di inalare fibre aerodisperse pericolose. Molti esperti però non la pensano così e sottolineano come, in questi casi, il principio di cautela sia d’obbligo. Permettere che i nostri bambini bevano acqua contaminata è impensabile. I nostri amministratori devono rispettare la nostra preoccupazione”. Il Comitato che sta raccogliendo firme per una petizione
da presentare in Comune, ha le idee chiare: “il sisma ha cambiato le carte in tavola. Se nel 2008 - prosegue Sara Rovatti - la decisione di dare ai nostri bimbi l’acqua del sindaco ci era parsa importante per la sua forte valenza ambientalista oggi siamo di fronte a uno scenario diverso. Non chiediamo la sostituzione immediata delle tubature in eternit perché sappiamo che questa è un’operazione
verà soluzioni alternative. Siamo consci che potremmo dover sostenere tale spesa per anni ma, questa, ci pare la proposta più funzionale e a impatto zero per l’Amministrazione”. Francesco Scaringella (ndr dirigente del settore scolatisco dell’Unione Terre d’Argine) sinora aveva bocciato tale idea ma si sa, l’Unione fa la forza e, mentre andiamo in stampa - mercoledì 16 ottobre - è in corso un’assemblea tra rappresentanti di classe dei vari istituti, l’assessore Filippi ed esponenti dell’Ausl per ridiscutere la questione. Vedremo cosa accadrà. Jessica Bianchi
lunga e onerosa, vogliamo però essere liberi di scegliere cosa è meglio per i nostri figli”. La proposta del Comitato è quella di portare nelle mense scolastiche l’acqua dei boccioni: “siamo disposti - spiega Rovatti - a discutere in prima persona il contratto di appalto con i produttori di boccioni per strappare il prezzo migliore e farci carico delle spese fino a quando il Comune non troI lettori ci scrivono
“Chiediamo analisi indipendenti”
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entile Redazione, ho cessato di bere l’acqua del rubinetto dopo le preoccupanti notizie sulla presenza di particelle di amianto nell’acquedotto cittadino e ho purtroppo dovuto riprendere ad acquistare acqua minerale in bottiglia. Mi era giunta voce che fosse possibile comprare per 2 centesimi al litro acqua dal distributore presso il mercato contadino. Recandomi là ho trovato una lunga fila di persone che aspettavano di prelevare l’acqua che ritenevano più sicura. Dal momento che sul posto mancavano completamente informazioni sulla provenienza dell’acqua stessa, ho chiamato il numero verde dell’Aimag, dove mi hanno risposto, prima seccati e poi sgarbati, che l’acqua era la stessa dell’acquedotto e che non c’era nessun pericolo derivante dall’amianto: che la smettessi di sollevare pro-
blemi per qualche particella evidenziata dalle analisi. A questo punto, per evitare inutili polemiche e attese, penso sarebbe opportuno procedere a serie analisi presso laboratori indipendenti che tranquillizzino la popolazione. E sarebbe il caso, vista la renitenza e la poca trasparenza degli enti pubblici, di costituire un comitato di cittadini che provveda a
muoversi in tal senso. Io da subito mi dichiaro disponibile a contribuire ai costi per l’effettuazione di queste analisi. Sarebbe inoltre corretto specificare chiaramente la provenienza dell’acqua acquistabile al distributore che, come dicevo, non è indicata, al contrario di quello che mi è stato detto dall’operatore Aimag al telefono. Karin Begel
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Debutta on line Rocket 71, il social network creato da Davide Riccardo Caliendo, Milroy Desiato, Giorgio Guaitoli ed Eugenio Nurrito per risolvere i vostri problemi informatici
La soluzione in un clic
Da sinistra Milroy Desiato, Davide Riccardo Caliendo, Giorgio Guaitoli ed Eugenio Nurrito
tempi brevi, senza spostamenti. Senza contare che poi, i problemi più “semplici”, possono essere risolti via chat, seguendo le indicazioni degli iscritti a Rocket71 senza bisogno che il tecnico o l’esperto, come preferiscono chiamare loro chi fornisce assistenza, acceda al computer per lavorarci. “Si tratta di persone esperte, non necessariamente tecnici”, dicono i quattro. “Il cliente - aggiunge Eugenio - alla fine dell’intervento può rilasciare un feedback, che consente di valutare il lavoro svolto o la
“Siamo un gruppo di studenti e lavoratori che ha avuto un’idea: mettere in contatto esperti di informatica con persone che non se la cavano col computer e, per questo, hanno problemi di varia natura, a volte risolvibili con pochi clic”.
consulenza offerta. Il rating è fondamentale perché per essere considerati esperti e avere diritto a pagamenti occorre guadagnarsi un “voto” medio minimo, altrimenti l’esperto lavorerà gratis fino al raggiungimento di tale obiettivo. Sono gli utenti che giudicano”. “Ci sono due figure - spiega Giorgio - utenti ed esperti. L’utente si registra e può chattare liberamente con un esperto online, esponendo il proprio problema. L’esperto risponde e, se lo ritiene necessario, propone al suo interlocutore di collegarsi
tramite il software Rocket71 in teleassistenza. Termi-
L’utente si registra e può chattare con un esperto online, esponendo il problema. L’esperto risponde e, se lo ritiene necessario, propone al suo interlocutore di collegarsi in teleassistenza”.
nato l’intervento avviene l’eventuale pagamento, direttamente all’esperto, dal momento che Rocket71 in questa transazione e nei rapporti tra le parti è estranea; l’utente rilascia poi un giudizio sulla consulenza: pollice alto se è soddisfatto, pollice verso se non lo è”. I quattro ideatori sono molto determinati a portare avanti il loro progetto e desiderano allargare la propria rete di esperti sul sito. Per info: www.rocket71.com e su Facebook www.facebook. com/Rocket71.italia. Francesca Zanni
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avide Riccardo Caliendo (26 anni, carpigiano, studente di Informatica presso l’Università di Bologna), Milroy Desiato (26 anni, carpigiano, studente dell’Alitraining e della Oxford Aviation Academy), Giorgio Guaitoli (24 anni, tecnico informatico presso Joen, Carpi) ed Eugenio Nurrito (23 anni, novese, studente di Fisica presso l’Università di Modena e Reggio Emilia) sono i quattro ideatori del progetto Rocket71. Dietro la loro idea, vi è un lavoro durato due anni per la realizzazione della piattaforma. Il progetto prevede che il portale diventi un punto di incontro per chi ha bisogno di assistenza e tutti coloro che sono in grado di fornirla, ma non sanno come fare. Insomma una sorta di “social network” composto da chi da e chi riceve assistenza. Uniti dalla passione per l’informatica, i quattro hanno deciso di mettere insieme le loro conoscenze per creare un servizio alla portata di tutti. “Siamo un gruppo eterogeneo, studenti e lavoratori che hanno avuto un’idea: mettere in contatto esperti di informatica con persone che non se la cavano col computer e, per questo, hanno problemi di varia natura, a volte risolvibili con pochi clic. Riflettevamo sulla scomodità per molti di dover portare il proprio computer in un centro di assistenza e magari non poterne usufruire per giorni”, afferma Giorgio. Inoltre, aggiunge Milroy, “c’è anche maggiore tutela della privacy”, infatti l’intervento del tecnico, nel caso vi sia necessità di lavorare direttamente sul computer, avviene sotto gli occhi di chi chiede il suo aiuto, via internet. Ciò prevede la soluzione del problema in
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Tempo Games! S
alve cari lettori! “Così ha inizio”. Prendiamo spunto da una delle frasi più celebri di una delle serie più belle di sempre per dare inizio a questa recensione quasi dovuta. Qualche giorno fa, infatti, la famosa compagnia statunitense RockStar Games, ha dato alla luce la sua ultima creatura, ampiamente candidata al ruolo di titolo dell’anno, ovvero Gran Thief Auto V. Meglio conosciuta come GTA, la serie americana ha registrato parecchi successi e milioni di copie vendute in tutto il mondo, a cominciare dal suo primo episodio, nell’ormai lontano 1997. Ma passiamo al presente: GTA V è, senza ombra di dubbio, un vero e proprio capolavoro. E’ la prima volta, in tanti anni di attività, che mi imbatto in valutazioni e recensioni così positive ma, provando il titolo dei ragazzi della RockStar, non si può far altro che inchinarsi al cospetto di cotanto lavoro. Ma andiamo per gradi: per chi non conoscesse la serie, Gran Thief Auto, rappresenta la libertà assoluta, la voglia di voler e poter fare ciò che più ci aggrada all’interno di un contesto urbano americano, ma come accade nella vita reale, a ogni azione corrisponde una reazione. Avete voglia di rubare un’auto e scorrazzare in giro per la città creando incidenti? Potete farlo. Avete voglia
Il Re è tornato!
di aggredire qualcuno per rubargli i soldi? Potete farlo. Avete voglia di affrontare i gruppi mafiosi che si contendono il dominio della città? Potete farlo. Avete voglia di accumulare denaro per finanziare una folle impresa? Potete farlo. Come dicevo prima però, a ogni azione corrispondono la galera o l’obitorio! Non
vi aspettate qundi di poter delinquere senza ritrovarvi alle calcagna l’accanita polizia di turno! Per non parlare della mafia. Quest’ultimo episodio poi, ambientato nella Los Santos così tanto simile a Los Angeles, rischia di raggiungere quasi la perfezione, per possibilità e sfaccettatura della trama. Il canovaccio principale è
di Giuseppe Attanzio incubomaker@live.it molto vario e, di certo, il più ispirato della serie, vista anche la presenza di ben tre protagonisti, i quali, incrociando i propri “affari”, daranno vita a un plot originale e sempre emozionante. La varietà delle situazioni e delle ambientazioni rendono le vicende principali e quelle secondarie del tutto uniche, coadiuvate da una serie di “avventure” di contorno che rendono il gioco longevo e variegato. Infatti, vi capiterà di guidare ogni tipo di vettura possibile, utilizzare decine di armi differenti o magari di incappare in personaggi loschi ma incredibilmente carismatici, capaci di rendervi impossibile utilizzare il tasto del “salta filmato”. Le sessioni di guida, seppur molto arcade, sono sempre adrenaliniche ed emozionanti come anche quelle subacquee, altra vera novità di questo quinto episodio. Ho deciso di non spoilerare nessun dettaglio relativo alla trama, limitandomi a dire che, tutte e tre le storie “principali” dei tre personaggi sono ben artico-
late e complesse, ma che una in particolare spicca per brillantezza, ovvero quella di Michael. Vedrete... Passando all’aspetto tecnico, il titolo si mostra al pubblico dopo anni di lavoro e di esperienza con delle console ormai al
top delle loro potenzialità e si vede! La grafica è magnifica e Los Santos è a dir poco ispirata! Ogni vicolo, ogni veicolo, ogni pedone, sembrano essere stati studiati singolarmente, generati per far parte di un’orchestra perfettamente melodica. Il doppiaggio inglese (ho testato la versione originale per scelta), è perfetto, realizzato da attori professionisti e mai atoni e la varietà delle
Voto Generale: 10 Grafica: 9.5 Sonoro: 9.5 Giocabilità: 10 Longevità: 10
“musiche” in game è a dir poco stupefacente. Il gameplay, appunto, dona possibilità quasi illimitate, se si considerano tutte le missioni principali e le attività extra attivabili nel corso dell’avventura. La longevità sfiora l’infinito e oltre, anche dopo aver ultimato la campagna principale di gioco. Ovviamente, non mancano delle sbavature qua e la, delle fasi meno riuscite o dei personaggi secondari meno convincenti o, ancora, qualche missioncina sotto tono, ma al cospetto di tanto splendore, scompaiono. Rispondendo a chi mi domandava, “Lo consigli?”, direi... ASSOLUTAMENTE Sì! GTA V, è l’apice di una generazione di console ormai pronte a passare la mano alle famigerate sorelle in dirittura d’arrivo. Meraviglia delle meraviglie.
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Il dialetto è uno strumento per riportare la tradizione nel presente. Per questo apprezzo le poesie tradizionali che si allontanano dalle solite sirudeli e dallo sciocco provincialismo”. Così Mauro D’Orazi, autore di alcuni libri sulle tradizioni dialettali carpigiane, ha commentato la 25° edizione del premio di poesia dialettale, Poetar padano, svoltasi domenica scorsa, nel Salone della Parrocchia di Cibeno. Tra le centinaia di opere presentate la giuria, composta da Dante Colli, Mauro D’Orazi, Pier Giuseppe Levoni, Ercole Gasparini e Antonio Martinelli, ha scelto tre poesie nella Sezione lirica e altrettante nella Sezione satirico-umoristica, segnalandone poi altre meritevoli
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o scorso 11 ottobre si è aperto l’anno lionistico del Club Alberto Pio, che ha visto presenti oltre alle socie del Club con la loro nuova presidente Cristina Ascari, anche il governatore del Distretto, Fernanda Paganelli. Motto del governatore è Comunicare per servire. Comunicazione intesa come forma di relazione sociale con cui le persone interagiscono, si scambiano informazioni e mettono in comune esperienze per raggiungere un obiettivo. Il governatore è molto orgogliosa per la creazione del
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L’Angolo di Cesare Pradella Poetar Padano - La rivincita delle lingue sconfitte di elogio e considerazione. Per la Sezione lirica sono state premiate le poesie di Bruno Zanoni di Ferrara, (Un suspir), Giacomo Cenacchi di Portomaggiore (Mediterraneo) e Savino Rabotti di Sassuolo (La mi maistra). Per la Sezione umoristica sono state scelte le poesie di Giacinto Bruschi di Carpi (La fin dal mond), Arturo Borciani di Scandiano (Turesta a Modna), Josè Peverati di Portomaggiore (Na letra). Nel suo testo, Bruschi scrive argutamente : “i Maya l’avevano detto, nel 2012 ci sarà la fine del mondo e ci siamo andati vicino”. E,
per confermarlo, ricorda il tragico incidente della Concordia all’isola del Giglio in gennaio, il devastante terremoto in maggio, la grave crisi economica che ha impoverito le famiglie schiacciate dalle tasse, le dimissioni di Papa Benedetto, le guerre civili in Africa, l’elezione di un
Si è aperto l’anno lionistico del Club Alberto Pio
Papa, Francesco, che ‘viene dalla fine del mondo’. Tra i brani segnalati, va ricordato anche quello scritto da Edmea Camurri di Reggio Emilia, chiamato Viver na stagioun nova che tratta dello strazio di una madre (lei stessa) per la perdita della figlia, anch’ella già madre. Nella presentazio-
Cristina Ascari è il nuovo presidente
Da sinistra Arletti, Pizzi, Paganelli, Rossi, Ascari e Belluzzi
ne della poesia, la collega Annalisa Bonaretti, scrive che “quando un figlio perde un genitore diventa orfano, ma non esiste un termine per descrivere quando un genitore perde un figlio. In questo caso la madre parla di sua figlia come di una ‘bella addormentata’ ed è subito magia”. Mauro D’Orazi ha aggiunto che “l’insicurezza dell’attuale società fa ricercare alla gente punti fermi nella tradizione e nei valori solidi, come la famiglia, con la volontà di trovare punti di appoggio da cui ripartire. Il dialetto e la cultura locali possono servire e favorire
anche questo”. Dal canto suo Dante Colli ha ribadito come “le persone che conoscono il dialetto vengano etichettate generalmente come anziane. Ma non è così: il dialetto non si è adeguato ai tempi ma mantiene la sua capacità ironica, la presa in giro e la critica bonaria ed è spesso legato alla nostalgia e al paesaggio. Il dialetto si presta poco a toccare temi tecnici come l’informatizzazione o la globalizzazione, ma ha il potere di richiamare legami forti e autentici, poichè ha alle spalle un passato ricco capace di infondere forza, coraggio e speranza”.
nuovo sito che sarà aggiornato dalla segreteria sulle attività e sugli impegni distrettuali e autoalimentato direttamente dai Club circa le iniziative, gli eventi e i services organizzati nel territorio. Un nuovo approccio comunicativo aiuterà il governatore e il distretto ad avviare un moderno sistema operativo adeguato alle nuove esigenze di relazioni sociali.
Uno dei service di rilevanza nazionale avviati è il Progetto Martina, rivolto alle ultime classi delle scuole superiori per parlare ai giovani di tumori e combattere il silenzio”. Il service operativo nazionale dell’anno è invece Abuso sui minori: per cercare di prevenire e aiutare attraverso l’informazione e la sensibilizzazione.
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’è stato un tempo in cui il disagio giovanile è stato rappresentato al cinema con intensi drammi esistenziali. Basti pensare a Gioventù bruciata di Nicholas Ray, anno 1955, che nel titolo originale rivelava l’impotenza e la solitudine di quei giovani: Rebels without a cause, cioè ribelli senza una causa. Poi c’è stata la vera ribellione, con molte cause, della fine degli Anni ’60, quando in più di mezzo mondo, la guerra in Vietnam e il desiderio di modificare scuola e società hanno mobilitato intere generazioni e il cinema ci ha fornito utili elementi di denuncia, riflessione e, perché no, anche di spettacolo. Stupendi titoli come Fragole e sangue, Easy rider, Blow up e Zabriskie point, tanto per citarne alcuni, ci hanno restituito il quadro di un’epoca, o meglio di un passaggio epocale, al di là degli effettivi risultati prodotti da quelle mobilitazioni giovanili. La storia è continuata con notevoli cambiamenti, i giovani
E’ in uscita al cinema Bling Ring, impietoso ritratto dei giovani di oggi firmato da Sofia Coppola
Alici nel paese delle meraviglie
sono diventati meno importanti e sempre più confinati nella precarietà non solo lavorativa, ma esistenziale. E il cinema ci ha mostrato ritratti impietosi di giovani in affanno, incapaci o senza possibilità di trovare un posto nel mondo. Penso a
Bowling a Columbine, lo stupendo documentario di Michael Moore sull’insensata strage nella scuola di quella città, episodio che ha ispirato anche Elephant di Gus Van Sant. Poi, con un salto notevole, si arriva all’oggi, a questo Bling
ring, decisamente meno drammatico ma pur sempre indice di una condizione giovanile tutt’altro che risolta. All’origine la vera storia di una banda di cinque ragazzini tra i diciotto e i vent’anni. Rebecca, la vera capobanda (Katie Chang),
Marc, il dominatore del computer (Israel Broussard) e le altre tre complici Nicky (Emma Watson), Sam (Taissa Farmiga) e Chloe (Claire Julien) scorrazzano indisturbati per circa due anni nelle ville di alcune star hollywoodiane,
approfittando della loro casa lasciata vuota, incustodita, spesso addirittura aperta, rubando di tutto, gioielli, vestiti, scarpe e, naturalmente, dollari. Ma tutto sommato rubando poco, così poco che le padrone di casa non se ne sono accorte per mesi. E questo ci dà la misura di cosa sia la ricchezza estrema, esagerata e smisurata di certa gente. La regista Sofia Coppola, qui al suo quinto film, è particolarmente abile nel mostrarci la fluidità delle intrusioni, la meraviglia dei giovani abbagliati da armadi stracolmi di ogni firma d’alta moda, scaffali straripanti di scarpe rigorosamente affiancate secondo ogni sfumatura di colore, quintali di gioielli e rotoloni di banconote, non di carta igienica! Lo sguardo della macchina da presa è divertito e ironico, ma la sensazione, almeno la mia, è di pietà per questi giovani infatuati di ricchezza
e privi di ogni altro valore o anche solo di un desiderio che non siano il lusso e il denaro. Esemplare la totale mancanza di amore, di sesso. A quell’età dovrebbe essere una delle molle più urgenti. Insomma una specie di pensiero fisso. Invece niente, non una sola carezza, nemmeno un cenno, in tutto il film. Bella prova sia registica che attoriale. Da sottolineare l’amara riflessione di Marc sul fascino perverso che Bonnie and Clyde esercitano sugli americani. Il finale è scontato, anche perché legato alla verità dei fatti. I cinque vengono scoperti e incarcerati. Ma anche in questo frangente stupisce il loro atteggiamento, pressochè impassibile. L’accettazione pura e semplice di “un destino” di un sogno di ricchezza svanito, perché si sa, tutti i sogni, soprattutto quelli più belli, finiscono all’alba. Ivan Andreoli
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Terremotati: quando si leverà una sola voce?
Al dimè dialètt... Massimo Loschi di Massimo Loschi
Fatiche e sacrifici vanificati da allusioni interessate. Recepite come verità, creano nei nostri giovani, non vorrei dire astio, ma certamente diffidenza verso chi…
di Clarissa Martinelli
clarissa.martinelli@radiobruno.it
Al veritèe
Le verità
I s’pinsêvèn… d’psér guardêr in di ôç i fióo, e i fióo di fióo. Cun orgòli psér cuntêr d’un paéš in ruvina ch’gniva da ‘na guêra, da tristi rêaltèe e lór, cun têl fagôt d’sóvr’a la schina lavurènd, anch per chi duiva gnir i n’ivèn fat un paéš nóv, un paéš dègn ed rìspèt cun spasi ed luš e traguêrd.
Pensavano… di poterli guardare negli occhi i figli, e i figli dei figli. Con orgoglio raccontare di un paese in rovina che veniva da una guerra, da tristi realtà e loro, con tale fardello sulla schiena lavorando, anche per chi doveva venire ne avevano fatto un paese nuovo, un paese degno di rispetto con spazi di luce e traguardi.
Adês, chi han mucièe… a n’so quant’an, côl griš ai cavìi e dôp tant tribulêr, i s’catn’ed frôunt a šóvèn sêins’ôrišôunt, sêinsa lavór. A pêr fìn… chi dévèn arbasêr l’ôç; vèrgugnêres d’na cólpa, d’avér sprèchèe lór, ch’han spéš la vità dend anch d’più d’quèl chi psivèn dêr lór, i avrèven stràsinèe al risôrsi e… a gh’éra ch’rubêva, invécì d’lavurêr.
Ora, che hanno raggiunto… non so quanti anni, col grigio ai capelli e dopo tanto lavoro si ritrovano di fronte a giovani senza orizzonti, senza lavoro. Sembra perfino… che debbano abbassare gli occhi; vergognarsi di una colpa, di avere sprecato loro, che hanno speso la vita offrendo anche più di ciò che potevano dare loro, avrebbero sciupato le risorse… e vi era chi rubava, in luogo di lavorare.
La vità lé bêla, recitava un dìtt: bastêva… ‘na famja, vlérès bêin, ‘na cà, al bêl d’ésèr… galantòm e lavurênd esèr un sustègn, n’êšeimpi per fióo e fióo di fióo. Chi mai pinsêva ed rubêr quand… a fadiga i scàvêvèn fundàmêint vanghêd, chi mai pinsêva d’stràsinêr l’avgnir di fióoquand al s’còstruiva ‘na cašlêina per a n’durmir in tant in ‘na camêr sóla?
La vita è bella, recitava un detto: bastava… una famiglia, volersi bene, una casa, la bellezza di essere… onesti e lavorando essere un sostegno, un esempio per figli e figli dei figli. Chi mai pensava di rubare quando… a fatica scavavano fondamenta vangando, chi mai pensava di rovinare l’avvenire dei figli quando si costruiva una casetta per non dormire in tanti in una camera sola?
Chi mai avrèv pinsèe a la vèrgògnà, ed duér arbàsêr la têsta per avér lavurèe? Lé facil, stêr a sédêr a dêr giùdisì, ancòr più facil dir: ch’a dvintòm trôp vêç che per la sôciêtèe... a dvintòm un péš grôs. A m’sa tant ch’a ch’sia… ch’và misçênd al cherti ch’và rubènd, sêinsa vêrgògnà, a man basa. Mò a gh’srà n’êlba ed veritèe primà ó dôp e lór, fiér d’quèl ch’han fat, cùmè giust sran ôrgòglióš d’guardêr… ôgni sóvèn in di ôç.
Chi mai avrebbe pensato alla vergogna, di dovere abbassare la testa per avere lavorato? È facile, restando seduti dare un giudizio, ancora più facile dire: che diventiamo troppo vecchi che per la società… diventiamo un grande peso. Mi sembra che vi sia… chi mischia le carte, e rubando, senza vergogna, a piene mani. Ma ci sarà un’alba di verità prima o poi e loro, fieri di ciò che hanno fatto, come è giusto potranno guardare ogni giovane… negli occhi.
Ciao Clarissa, domenica scorsa sono stata alla manifestazione organizzata dal Comitato Sisma 12 alla Cappelletta del Duca per far sapere che la ricostruzione continua a essere una parola vuota. Ho i genitori con una E2 a Rovereto ancora in alto mare e un fratello che ha una casa danneggiata in classe B, sempre a Rovereto. A fine giugno è stato accettato il Mude di mio fratello e stiamo ancora aspettando l’approvazione. I famosi 60 giorni previsti dalle ordinanze per il Comune per valutare le pratiche sono raddoppiate. E intanto spendono i soldi per il Cas, quando mio fratello sarebbe in casa da mesi. Tantissimi si lamentano, ma alla manifestazione di domenica 12, c’erano non più di 300 persone. Molti hanno paura di
metterci la faccia, qualcuno non si informa di niente, altri si lamentano e basta. Ma come si può fare per farci ascoltare dalle istituzioni se nemmeno tra noi riusciamo farlo? Lettera firmata
E
’ un problema che ho notato da tempo: i terremotati in difficoltà sono titubanti, si espongono poco, a partire dai sindaci stessi. Ma tu stessa mi chiedi di non scrivere il tuo nome. Non so se sia paura, rassegnazione, fiducia nelle
promesse; oppure la paura di disturbare pretendendo risposte. Anche i più ottimisti pongono oggi le stesse domande quando arrivano rassicurazioni dalla Regione sulla ricostruzione: “Ma quando comincia? Quando potrò tornare in casa mia?”. Di soldi si parla tanto, ma se ne vedono pochi. Ai privati come alle imprese. Al momento si vedono buchi dove c’erano case, puntellature dove c’erano monumenti, teloni dove han tagliato palazzi a metà e tanta brava gente che aspetta. Ma se non si trova una voce comune, se si borbotta solo in privato, è normale che già a pochi chilometri di distanza il messaggio che arriva sia che i problemi siano stati risolti. Qualche giorno fa l’assessore Muzzarelli ha dichiarato che quando va alle inaugurazioni di aziende danneggiate le trova più belle di prima e che “i soldi per le case ci sono”. Di cosa preoccuparsi, dunque? Anche Berlusconi all’Aquila ha promesso grandi cose. Tutto il resto lo raccontano e lo racconteranno i fatti.
Errata corrige
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a scorsa settimana nell’articolo Allattare al seno fa bene alla mamma e al bambino abbiamo riportato che ci sarebbero statistiche dimostranti che piccoli cresciuti con il latte artificiale siano sanissimi. Il senso della frase originale era invece, quando leggiamo le statistiche – le quali affermano che i bimbi alimentati artificialmente sono meno sani di quelli allattati al seno – dobbiamo tenere conto che sono statistiche, appunto: per cui esistono bambini allattati al seno che si ammalano spesso e bambini alimentati con latte in formula che non si ammalano quasi mai.
Camillo
Domenica 20 ottobre, alle ore 20,30, al Cinema Ariston di San Marino, proiezione del film Come pietra paziente, per la regia di Atiq Rahimi
Sotto il cielo afghano
A cura di Clarissa Martinelli in collaborazione con il Gattile di Carpi
U
A
i piedi delle montagne intorno a Kabul, una giovane moglie accudisce il marito, eroe di guerra, in coma. La guerra fratricida lacera la città, i combattenti sono alla loro porta. Costretta all’amore da un giovane soldato, contro ogni aspettativa la donna si apre, prende coscienza del suo corpo, libera la sua parola per confidare
al marito ricordi e segreti inconfessabili, come fosse la sua pietra paziente a cui sussurrare tutti i suoi segreti e sofferenze…Pur girato in gran parte nei luoghi veri, il film di Atiq Rahimi non è giocato su un registro realista: il soliloquio è imbastito con raffinatezza letteraria (la sceneggiatura porta anche la firma del grande Jean Claude Carrière) sulla linea
di un percorso di emancipazione che, partendo da un preciso contesto culturale (l’integralismo islamico), finisce per assumere un valore emblematico, allusivo di qualsiasi condizione di oppressione sotto ogni cielo. Film intimista e ricco di suggestioni ben recitato con mille sfaccettature dalla bellissima attrice iraniana Golshifteh Farahani.
na sera di maggio, Piera, volontaria “storica” e responsabile del Gattile, sente un forte miagolio. Arriva dalla zona del cancello di ingresso. Era una micia tigrata magrissima, stremata, evidentemente bisognosa di mangiare e riposare; docile, si lascia prendere e rifocillare. Il giorno dopo, durante i controlli di routine dal veterinario, partorisce 5 gattini. Quattro mici hanno trovato casa, ma lei e uno dei figli sono ancora in attesa di una casa che li ospiti. Il micino è cresciuto in gabbia; adesso ha sei mesi, è dolcissimo, affettuoso e ha una gran voglia di uscire di lì, farsi accarezzare e giocare.
La sua mamma si è ripresa ed è diventata una micia forte e sana, ma anche lei vorrebbe poter avere più spazio e un
comodo giaciglio. Entrambi sono già stati sterilizzati, vaccinati, sverminati. Aspettano solo affetto.
I mici che presentiamo in questa rubrica sono esseri viventi, non peluche. Non è banale specificarlo. Questa è la ragione per cui occorrerà recarsi al Gattile per conoscere il micio e ascoltare i suggerimenti delle volontarie, capaci di dare consigli efficaci in base alle vostre esigenze e al vostro stile di vita. e-mail: gattile@comune.carpi.mo.it
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18 L’aforisma della settimana...
“Ogni ghianda può pensare di diventare quercia, ma nella realtà il 999 per mille delle ghiande servono di pasto ai maiali”. Antonio Gramsci appuntamenti
Mostre CARPI
Fino al 18 ottobre Melissa Moore in AZero AZero Studio Fino al 20 ottobre Loveless Mostra di pittura di Michele Rotondi e Giulio Zanet A cura di Francesca Pergreffi Spazio Meme Fino al 20 ottobre Sguardi. Mostra fotografica di Paolo Mazzanti Cortile d’Onore Fino al 31 ottobre L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Paolo Del Vaglio O&A Centro Affari Fino al 10 novembre Scene da un salotto dell’Ottocento Arte a Modena dal Ducato all’Unità Opere pittoriche e strumenti musicali Palazzo Foresti
Fino al 17 novembre Guareschi e Laureni Segni dai lager In occasione del 70° anniversario dell’8 settembre 1943. Testimonianze di due internati militari Mostra a cura di Francesco Fait e Anna Krekic Sala Cervi Fino al 17 novembre Emanuele Luzzati. L’ebraismo in favola Ex-Sinagoga Fino al 23 novembre La Bellezza Silenziosa Mostra fotografica di Antonella Monzoni Biblioteca A. Loria Fino al 1° dicembre XVI Biennale della Xilografia: Mimmo Paladino Xilografia 1983 - 2013... un elmo e 8 filosofi Musei di Palazzo Pio
Torna la sfilata di comici ideata dalla Miglio Comico Produzioni, Carpe Ridens, al Circolo Loris Guerzoni di Carpi. Si parte sabato 19 ottobre, insieme al cabarettista Alfredo Minutoli
Si torna a ridere al Guerzoni Q uattro sfidanti di altissimo livello si affrontano sul palco del Circolo Loris Guerzoni di Carpi in una serata dal ritmo a dir poco frenetico. Dopo il grande successo delle precedenti cinque edizioni, torna a grande richiesta il concorso che anche quest’anno farà ridere la nostra città. Carpe Ridens, la sfilata di comici ideata dalla Miglio Comico Produzioni, prosegue fino al prossimo maggio per concludersi in una finalissima in estate con i sei vincitori delle serate di selezione. Gli spettacoli saranno anticipati alle 21 da un piatto freddo e avranno inizio alle 21.45. Inoltre a ogni serata saranno presenti ospiti diversi provenienti da Zelig, Colorado Cafè e altri programmi televisivi. Si parte sabato 19
ottobre, insieme al cabarettista Alfredo Minutoli, tra i protagonisti di Zelig Cult, tempio del
cabaret italiano. Tutte le serate sono a prenotazione obbligatoria: 059.683336.
Domenica 20 ottobre appuntamento in Piazza Martiri col Mercato straordinario e in Piazza Garibaldi spazio al Mercatino di Peter Pan
Festa del consumatore T
zione con la Croce Rossa, in cui, a partire dalle 9, i bambini potranno divertirsi scambiando, vendendo e comprando giocattoli, libri usati, figurine... Infine, tra le manifestazioni in programma in occasione della Festa della Consumatore, dalle 9 alle 18.30 presso il Portico del Grano sarà aperta la mostra micologica I funghi dal vero, allestita e curata della Casa del Volontariato di Carpi. I mercati settimanali e quelli straordinari di Carpi sono organizzati e coordinati da FORUM 1344, in collaborazione con Città di Carpi e il Consorzio Il Mercato di Modena.
orna anche quest’anno il tradizionale appuntamento con la Festa del consumatore. Mercato straordinario tutto il giorno in Piazza Martiri: un’occasione per fare qualche acquisto, dall’abbigliamento agli alimentari, tra tanti prodotti diversi tra cui scegliere con tranquillità e grazie all’aiuto di operatori esperti e disponibili. Nella città dei Pio protagonisti di questa domenica saranno anche i più piccoli. Per loro un intero spazio dedicato in Piazza Garibaldi con il Mercatino di Peter Pan: la mostra-scambio di giochi e fumetti realizzata in collabora-
E’ iniziata la campagna abbonamenti per la stagione 2013/2014 del Teatro Asioli di Correggio
Tutti a teatro
Fino al 6 gennaio Le stanze dell’Amore cieco Sale dei Trionfi e dell’Amore di Palazzo Pio
Eventi CARPI
18 ottobre - ore 21 L’ora blu Proiezione del film di Stefano Cattini Commento al film di Pietro Marmiroli Circolo Gorizia
E
’ iniziata la campagna abbonamenti per la stagione 2013/2014 del Teatro Asioli di Correggio. Tanti i nomi prestigiosi in cartellone, composto da dieci spettacoli di prosa e cinque di teatro musicale, musica e danza cui si aggiungono quattro titoli per ragazzi e famiglie: da Toni Servillo a Franco Branciaroli, da Alessandro Gassmann a Vittorio Franceschi, da Ivano Marescotti ad Alessandro Bergonzoni (con la prima nazionale del
suo nuovo spettacolo), da La Traviata a Cantando sotto la pioggia, in un programma denso di proposte di notevole interesse, ricco di autorevoli interpreti e testi importanti, attento alla drammaturgia dell’oggi e soprattutto alla qualità della messa in scena degli spettacoli ospitati. Fino al 31 ottobre possono confermare i loro abbonamenti gli abbonati della stagione precedente, con diritto di prelazione. Dal 2 novembre saranno in vendita i
nuovi abbonamenti, e dal 9 novembre i singoli biglietti per tutti gli spettacoli in cartellone. Sono a disposizione diverse formule d’abbonamento, dal Carnet 6+ (almeno 6 titoli a scelta) a Tutto (15 titoli). Durante la campagna abbonamenti, la biglietteria osserverà i seguenti orari: da lunedì a venerdì dalle 17 alle 19, sabato dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 17 alle 19 (festivi esclusi). Per info: 0522.637813 - info@teatroasioli.it - web: www.teatroasioli.it
appuntamenti
18 ottobre - ore 22 Versailles Opening act: Moscova Asfalto Dj-set Kalinka 18 ottobre - ore 20.30 Adozione internazionale Un anno in famiglia Serata di confronto tra le coppie che hanno adottato nel corso del 2012 e 2013 per condividere il primo anno vissuto insieme ai propri bambini Moderatrici: Valeria Lodi e Alessandra Piccioni Sede Nadia Festeggiamenti del 60° anniversario di fondazione dell’Avis di Carpi 18 ottobre Ore 21 - Circolo Graziosi Concerto per l’Avis Orchestra dei Fiati dell’Istituto Vecchi-Tonelli 20 ottobre Ore 9.30 - Piazza Martiri Distribuzione dolci Ore 9.45 - Parrocchia di Quartirolo Santa Messa Ore 10.30 - Circolo Graziosi Premiazione dei donatori benemeriti 8 novembre Ore 20 - Circolo Graziosi La tradizionale Pasta e fagioli dell’Avis 13 novembre Ore 20.45 - Auditorium Loria Stili di vita e prevenzione cardiovascolare Mantenimento del benessere e comportamenti alimentari corretti al fine della conservazione della salute del donatore Incontro di educazione sanitaria con la dottoressa Anna Ciardullo del Servizio di Diabetologia Area Nord 18 - 25 ottobre Màt - Settimana della salute mentale 19 ottobre - ore 17/19 Torre dell’Ucceliera Da cosa nasce cosa Opere dal laboratorio espressivo del CSM Carpi 22 ottobre - ore 15/17 Spazio Giovani Mac’è Laboratorio esperenziale Alimenta la speranza Prendendo spunto da un breve racconto e sfruttando la metafora del cibo, i visitatori saranno guidati in un breve percorso individuale, durante il quale avranno l’opportunità di liberarsi da una paura che li “divora” da tempo e scambiarla con “alimenti” adatti a nutrire e rinvigorire la propria speranza Evento promosso dal Servizio di Psicologia Clinica – Area Nord
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appuntamenti
23 ottobre - ore 15 Cinema Corso Proiezione del film Il lato positivo Di David O’Russell Introduzione del critico cinematografico Roberto Chiesi Ingresso: 4 euro Evento promosso da CSM Carpi e Associazione Al di là dal muro 25 ottobre - ore 9/13 Circolo Guerzoni Dalla A alla V di voci Sentire per essere Cristina Contini Sentire le voci è un’esperienza reale, vera. Chi le sente fatica a distinguerle dalla realtà. Il lavoro nei gruppi di automutuoaiuto di uditori di voci apre la strada che consente di accettare la presenza delle voci e attraverso lo scambio di esperienze e di emozioni, permette di individuare strategie di fronteggiamento e controllo personali.
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Fino al 7 dicembre la scrittura è protagonista nei nuovi appuntamenti modenesi del Forum Guido Monzani. A presentare le loro ultime pubblicazioni nomi noti del giornalismo, della cultura, dello spettacolo: Oscar Farinetti, Alessandro Bergonzoni, Gianluca Nicoletti, Walter Siti e Gianrico Carofiglio
Autunno letterario S aranno i libri e i loro autori i protagonisti nel nuovo calendario di Forum Eventi, che prende il via a Modena. Grandi scrittori, volti noti dello spettacolo e della cultura, prestigiose firme del giornalismo e imprenditori saranno protagonisti al Forum Guido Monzani. Si parla di autismo, con lo stile e il punto di vista personalissimo di Gianluca Nicoletti, venerdì 18 ottobre alle 21. Giornalista, conduttore radiofonico, editorialista de La Stampa, Nicoletti presenterà il libro Una notte ho sognato che parlavi, dedicato alla propria esperienza ricca, difficile, tenerissima, di genitore di un ragazzo autistico. L’appuntamento è organizzato in collaborazione con
19 ottobre - ore 21 Veglia Missionaria Sulle strade del mondo Testimonianza di Suor Attilia Grossi, missionaria in Albania e ora in Italia Parrocchia di San Giuseppe Artigiano 19 ottobre - ore 21.45 Carpe Ridens Ospite Alfredo Minutoli Circolo Guerzoni 19 ottobre - ore 9 Manovre di disostruzione delle vie aeree pediatriche Lezione interattiva a cura della Croce Rossa Italiana, comitato locale di Carpi Casa del Volontariato 19 e 20 ottobre - ore 9/12 15/19 Mercatino Missionario Ricami a mano, ago e cucito, lavori ai ferri, ed altro... Le animatrici missionarie espongono le loro creazioni per donare il ricavato ai missionari e ad altre realtà bisognose Seminario Vescovile 20 ottobre Giornata Missionaria Mondiale Ore 19 Don Francesco Cavazzuti celebra la Santa Messa di ringraziamento Ore 20 Cena Comunitaria Con testimonianze e proiezioni di filmati dei volontari che sono stati, nel 2013, a visitare le Missioni in Thailandia, Benin, Madagascar, Perù e Tanzania Quota di partecipazione: 15 euro E’ obbligatoria la prenotazione presso il Centro Missionario di carpi (059/689525) Parrocchia di Quartirolo
l’iniziativa Màt, la settimana della salute mentale curata dall’Asl di Modena. Sarà invece il nuovo romanzo di Gianrico Carofiglio, Il bordo vertiginoso delle cose, al centro della serata di giovedì 24 ottobre a partire dalle 21. Una vicenda che porta il protagonista indietro nel tempo, alla propria adolescenza nella città d’origine, alla riscoperta di se stesso e della propria vita passata e presente. Mercoledì 30 ottobre, sempre alle 21, entra in scena il vulcanico Alessandro Bergonzoni, che dopo essersi cimentato con il teatro, la letteratura, la pittura, presenta il suo primo libro di poesie intitolato L’Amorte,
in un torrenziale gioco di parole, trascinante e lirico. Il cibo, le tradizioni e le eccellenze italiane, la passione per il gusto unita al coraggio e alla capacità imprenditoriale sono i tratti distintivi di Oscar Farinetti, fondatore del marchio Eataly e autore del libro Storie di coraggio. L’appuntamento è per domenica 3 novembre alle 17. I primi incontri al Forum Monzani si chiudono sabato 9 novembre alle 17 con lo scrittore modenese Walter Siti e il suo ultimo romanzo Resistere non serve a niente, vincitore del Premio Strega 2013. Attraverso l’espediente della narrativa, Siti descrive l’ossessione moderna del denaro, il vuoto e la violenza di molte esistenze rese innaturali dall’ansia di arricchirsi, l’aridità dei rapporti e i confini sempre più labili tra bene e male.
Incontri a Modena sulla musica cinque e seicentesca e sul combattimento tra Tancredi e Clorinda nella Gerusalemme liberata
Dardi d’amore
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al tema del Cupido, il dio dell’amore della tradizione classica, a quello degli amori eroici e melanconici incarnati dai personaggi della Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso, attraverso autori come Guido Reni, Guercino, Tiarini, Pasinelli, Ludovico Lana e Salvator Rosa. La mostra Dardi d’amore: pittura e poesia nel Barocco emiliano, allestita al Museo civico d’arte in largo Porta Sant’Agostino 337, vede l’importante collaborazione tra Museo d’arte, Galleria Estense e Biblioteca Estense e ospita alcuni presti-
ti dalla collezione d’arte della Banca Popolare dell’Emilia Romagna. Allestita nella nuova sala espositiva dei Musei civici, la mostra consente di proporre al pubblico una selezione di opere in questo momento inaccessibili, data l’inagibilità della Biblioteca e della Galleria Estense dopo i terremoti del 2012. Prendono spunto dalla mostra gli incontri in programma al Museo per il ciclo Passioni d’amore: autunno al Palazzo dei Musei. Domenica 20 ottobre ci sarà ...Ch’io moro per tuo amor: Arte e musica fra Cinque e Seicento, con Lucia Peruzzi e le voci del gruppo
Tavolata armonica. Domenica 10 novembre il direttore della Galleria Estense Davide Gasparotto parlerà di Cupido. Il dio d’amore dagli antichi ai moderni. Domenica 24 novembre Sonia Cavicchioli dell’Università di Bologna presenterà Notturno a Gerusalemme. Il combattimento di Tancredi e Clorinda fra pittura, poesia e musica e domenica 1° dicembre Arnaldo Soldani dell’Università di Verona discuterà il tema Ut pictura pöesis. Tasso e le arti figurative. Accompagna l’esposizione una guida che illustra il tema scelto, quello della passione d’amore simboleggiata dai “dardi”, e descrive le opere esposte rendendone soprattutto comprensibile l’iconografia in relazione sia ai repertori di antichità classiche che ai testi poetici. Dardi d’amore è a cura di Davide Gasparotto (direttore della Galleria Estense), Lorenzo Lorenzini (conservatore del Museo civico d’arte), Lucia Peruzzi (curatrice delle raccolte della Banca popolare dell’Emilia Romagna) e Milena Luppi (responsabile dell’ufficio Catalogazione e Fondi antichi della Biblioteca Estense).
appuntamenti
20 ottobre - dalle 9 alle 20 Cose d’altri tempi Antiquariato, Oggettistica e Riuso Presso la mostra - mercato, tra gli altri, parteciperanno con un’esposizione di opere anche le quattro acquerelliste carpigiane Bona Bellintani, Lucia Bonatti, Carla Righi e Giovanna Manicardi. Sarà possibile acquistare le loro opere. Ingresso libero Parcheggio Borgogioioso 20 ottobre, ore 16 Invito all’Opera Concerto del Corpo Bandistico Città di Carpi Letture di Simone Maretti A cura di Liliana Forti Centro Sociale Graziosi 20 ottobre Festa del Consumatore Mercato straordinario tutto il giorno I Funghi dal vero - Mostra Micologica Mercatino di Peter Pan Scambio di giochi, libri e fumetti Centro storico Fino al 20 ottobre Amo - I weekend di Santa Croce Tre week-end per cenare insieme con raccolta fondi per costruire un luogo di accoglienza e ricovero nell’Area Nord della Provincia di Modena, per i pazienti in fase avanzata di malattia. Uno spazio adeguato di assitenza e accompagnamento nel rispetto della persona e della sua dignità (Progetto Hospice) Parrocchia di Santa Croce 24 ottobre, ore 21 Twenty one minute operas pastiche e altre sorprese Omaggio ad Achille Campanile A cura della Classe di composizione, allievi strumentisti dell’Istituto Vecchi-Tonelli In collaborazione con Altre Voci Ensemble Dirige: Maestro Antonio Giacometti Sala dei Mori 29 ottobre - ore 15.30 Animatrici missionarie Incontro di conoscenza con una esperienza compiuta dai volontari presso una missione Centro Missionario Fino al 31 ottobre - ore 21 Narrativa - Incontriamo tre scrittrici carpigiane 24 ottobre Rosa conosce il mare Di Ivana Sica 31 ottobre Non c’è pace tra i mattoni Di Dafne D’Angelo Presenta Elena Valentini, titolare Mondadori Libreria Mondadori
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Calcio – Sgrigna si sblocca e il Carpi riconquista il Cabassi: Novara steso 1-0!
L’uomo della notte
Serviva esattamente questo: una vittoria di spessore con un gran gol d’autore. Sabato si torna ad Avellino, a due anni dall’unico precedente.
I
l Carpi si toglie la scimmia dalla spalla e consuma finalmente le ultime prime volte. Segna e riconquista le proprie mura, cancella i residui zeri fastidiosissimi dalla propria tabella. Serviva esattamente questo per spazzare via il tabù e le nubi: un meraviglioso tiro da tre punti, pesanti e liberatori. E’ stata una vittoria da squadra definitiva, cosciente della propria compiutezza. Finalmente capace di legittimarsi fino in fondo come tale. E di mettere a nudo la confusione del Novara, che invece è ancora agli esperimenti. L’uomo della notte è stato Alessandro Sgrigna. Si è arrogato il privilegio di un piccolo pezzo della grande Storia biancorossa, entrandoci di forza. La prima rete nel Cabassi con la B maiuscola è un gesto sublime, una firma d’autore. Quasi un’incoronazione per autoaffermazione. E’ la pietra filosofale dei tiratori, una conclusione tranciante e piena d’effetto. Cioè la perfetta combinazione di potenza e misura. Lo aspettavano tutti, specialmente i compagni: ora hanno la certezza che il più bravo sa renderli più forti, risolvere con un’invenzione improvvisa il problema più complesso. Il resto è stato una lunga serie di conferme. Tra cui anche l’incapacità di chiudere il conto quando è raccomandabile farlo. E’ anche in quei frangenti che la mancanza di uno specialista del gol facile diventa evidentissima. Ma prima di tutto, la partita ha
raccontato una volta ancora la profondità del collettivo, lo spessore mentale e temperamentale. Si era già capito dopo la batosta di Cesena: questa non è una squadra incline alla depressione, sa reagire immediatamente alle sculacciate. Nell’urgenza, prende controllo del ritmo e del campo fin da subito, mette dubbi all’avversario senza mai strafare né smarrire equilibrio. Muove compatto, secondo distanze corrette, accelerazioni lucide. E si lascia trainare dai muscolari, in crescita continua, costante, esponenziale: Lollo, Porcari, Concas, Pesoli. Laddove c’è bisogno di energia per togliere piattezza, arriva sempre almeno uno di loro a portare l’input. E’ il massimo dell’utili-
tarismo: fare blocco tutti insieme per poi prendere il necessario dall’individuo. Ancor più degli altri è Cani che esemplifica questo concetto. Pur rimanendo scientemente, strategicamente isolato fabbrica gioco d’attacco con sortite di puro impeto. Fateci caso: nessuno stopper vuole accoppiarsi con lui. Riesce a incutere paura semplicemente mettendosi in moto. Diventa uno schema anche quando viene chiamato in causa per alleggerire la pressione. Ricicla palloni apparentemente ingiocabili, sequestra due difensori alla volta. Proprio letteralmente li toglie di peso dalla scacchiera del match, squarciando spazi che diventano velocemente disponibili per tutti. Sabato
comincia un mini-ciclo di partite sincere. Il Carpi affronterà in sequenza le altre tre neo-promosse: Avellino, Latina e Trapani. Saranno la misura certa del processo di maturazione, chiariranno fino in fondo la dimensione raggiunta. La nona giornata intanto ha ribadito lo status delle potenze del campionato. All’Empoli manca quella continuità in trasferta che invece ebbe l’anno scorso. E’ instabile, leggero dentro l’area, fragile sui ribaltamenti. Il Siena prosegue il proprio cammino a parte, spinto dalla fantasia agile di Rosina. Senza penalizzazione sarebbe quarto. E’ nettamente il miglior attacco, in casa travolge: per tornare indenne dal Franchi devi segnare tre volte. Il Palermo si è completamente trasformato. Gioca adesso a non prenderne, si lascia attaccare, tiene anche nove-dieci uomini dietro la linea della palla. E’ la cura Iachini, e funziona: 7 punti in tre partite. Il Pescara invece seguita a dare sterili lezioni di tenuta del campo. Conta più tiri e più possesso palla di chiunque. Ma ha vinto solo la gara d’esordio e da allora ha sempre subito gol. Così al Lanciano basta un piccolo punto sofferto per irrobustire la fuga. E’ l’unica squadra sopra media inglese. Un sintomo evidente della debolezza del campionato. Enrico Gualtieri
La classifica
PROSSIMO AVVERSARIO:
AVELLINO
Un entusiasmo da Lupi
C
omincia al Partenio il mini-ciclo della verità. Avellino e Carpi condividono un percorso esaltante, rapidissimo, epocale: nel 2009 gavazzavano in serie D, in quattro anni hanno centrato ben 3 promozioni. Entusiasmo è la parola esatta per definire il momento della società biancoverde. Delle quattro neo-promosse, è quella che è partita meglio. Ed è anche l’unica con tradizione in cadetteria: ben 15 partecipazioni. Più 10 in A, dove aspira a tornarvi presto (l’ultima volta nel 1987-88, ai tempi di mister Vinicio e di bomber Schachner). Non ha ancora vinto in trasferta (2 pareggi e 2 sconfitte, l’ultima da cui è reduce piena di recriminazioni: 0-3 al Franchi). Ma corre col miglior score interno del campionato: nel proprio catino bollente ha raccolto 13 punti su 15 (come il Siena), ed è spinta da un popolo vastissimo, il quarto del torneo (mediamente 8200 spettatori). In panchina c’è un ambizioso emergente, confermatissimo dopo il trionfo scorsa stagione: Massimo Rastelli. Fu attaccante generoso e universale, ottimo podista, buona predisposizione al gioco, discreto realizzatore (un centinaio di gol in quasi 500 gare tra A e B). E’ alla quarta esperienza da allenatore, la più importante (in precedenza Juve Stabia, Brindisi e Portogruaro, sempre in Lega Pro). Ha polso, fa correre le proprie squadre, sa scuoterle e farle ragionare. Predica coraggio, più spesso razzola realismo. E’ sostanzialmente un buon compromesso tra tradizione e modernità. Schiera un 3-5-2 abbastanza classico a protezione di un portiere affidabilissimo (Terraciano): difesa stretta attorno a un “libero” moderno (Fabbro) con due stopper fisici (Izzo e Pisacane) e due laterali veloci a tutto campo (Bittante e Zappacosta, o in alternativa De Vito). Il faro del centrocampo è Schiavon (classe ’83, ex Cittadella), regista basso di lotta e governo. La dinamo è capitan D’Angelo (quinta stagione coi “Lupi”), mezzala instancabile dai grandi tempi d’inserimento. L’uomo squadra è Luigi Castaldo: napoletano di Giugliano,totem del calcio campano (ex Puteolana, Benevento, Juve Stabia e Nocerina). Un centravanti completissimo, di movimento e d’area di rigore: duro, spigoloso, piedi eccellenti, grande visione di gioco, agonista spaventoso. E.G.
I PRECEDENTI
“Maminho”, la bestia nera
S
abato si torna al Partenio dopo due anni. L’unico precedente infatti è datato 12 ottobre 2011, Prima Divisione Lega Pro, settimo turno, infrasettimanale di sera. Una notte complicatissima. Cadde nel momento più critico della stagione che poi sarebbe terminata con l’amara finale playoff del Braglia. Il Carpi scese in Irpinia poche ore dopo l’esonero di Maddaloni, condannato dalla sconfitta interna col Taranto (0-2). Giuntoli rilevò la panchina ad interim, insieme a Costi. Nel mentre, cercava il sostituto: nel ritiro campano arrivò Galderisi a colloquio. Poi, venne scelto Notaristefano. La squadra era priva di serenità, tattica e ambientale. Ciononostante giocò benissimo. Fu una partita stregata, dominata e persa (0-1): pali, traverse, miracoli del portiere e un gol molto rocambolesco. Lo segnò (con la complicità di Cioffi) Mame Baba Thiam, detto “Maminho”: la più recente tra le bestie nere nella Storia biancorossa. Poco dopo il Carpi lo ha ritrovato con la maglia del Sudtirol, alle dipendenze di mister Vecchi. E ne ha subito di nuovo la furia in regular season (doppietta all’andata, gol e assist nel ritorno), salvo poi riuscire a esorcizzarlo in semifinale playoff. Lo rivedremo presto (precisamente il giorno di S.Stefano, alla 20esima): ora è un punto fermo del Lanciano, capolista e imbattuto. E.G.
PROSSIMO TURNO
I MARCATORI
Tanti incroci d’alta classifica
Antenucci torna in gol
DECIMA GIORNATA Sabato 20/10/2013, ore 15:
7 RETI: Pavoletti (Varese)
AVELLINO - CARPI BRESCIA - CITTADELLA CROTONE - V.LANCIANO EMPOLI - VARESE MODENA - REGGINA PADOVA - J.STABIA PESCARA - LATINA TERNANA - NOVARA TRAPANI - SPEZIA
5 RETI: Torromino (Crotone) Babacar (Modena) Hernandez (Palermo) Mancosu (Trapani) Antenucci (Ternana)
ANTICIPO Venerdì 18/10/2013 Ore 20.30: CESENA - BARI
4 RETI: Caracciolo (Brescia) Maccarone e Tavano (Empoli) Maniero (Pescara) Giannetti e Paolucci (Siena) …
POSTICIPO Lunedì 21/10/2013 Ore 20.30: SIENA - PALERMO *CARPI-PADOVA, interrotta al 27’, è sub-judice
1 RETE: Cani Concas Inglese Memushaj e Sgrigna (Carpi)
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CALCIO – Carpi, settore giovanile: i Giovanissimi Nazionali incantano a Rimini
Una rimonta da favola Svanisce invece la magia dei Regionali, ridimensionati dal Sassuolo.
I
l weekend del vivaio di via Marx ha due volti opposti. Stupiscono i Giovanissimi Nazionali, firmando l’impresa della giornata in Romagna. Viceversa, i Regionali cadono fragorosamente in casa. Ancora ferma la Primavera (riparte il 2 novembre, dopo il mondiale U17). In sosta anche gli Allievi di Belloni, che tornano in campo domenica 20 a Siena. GIOVANISSIMI NAZIONALI – Salgono a quota 6 i baby di Ferdinando La Manna, cogliendo la seconda vittoria stagionale a Rimini, dunque di nuovo lontano dalle mura amiche, in un modo tanto rocambolesco quanto esaltante. Passano subito a condurre (gol di Terranova), poi capitolano due volte a cavallo del riposo. Ma nel finale trovano l’orgoglio e i guizzi giusti per una rimonta da favola. Pareggia Cesar, decide
Il campionato è fermo, ripartirà il 2 Novembre. Amichevole REGGIANA - CARPI Sabato 19/10/2013 Reggio Emilia (RE) Campo “Don Bosco” Via Adua, 77 - Ore 15
L
a notizia più importante del weekend scorso è il triplo salto della Correggese, che grazie al meraviglioso tris di Davide Luppi espugna Sancolombano e torna al comando del campionato di Serie D. Soffrono in trasferta Solierese (Promozione) e Virtus Cibeno (Seconda). In Terza, i derby rilanciano Cortilese e United, mentre il Limidi scavalca il S.Marino ed è terzo alle spalle delle favorite.
REGIONALI Luppi e Correggese al comando
Gianluca Vecchi col bomber della Primavera Denis Lamberti, durante uno dei mille festeggiamenti in Berretti dello scorso anno, col Carpi vice campione d’Italia.
Campobasso (subentrato a Galasso). Domenica mattina (ore 11), l’attesissima prova di maturità: al campo “Dorando Pietri” arriva un Sassuolo in buona forma, reduce dal pareggio di Cesena. In classifica, svettano Modena e Parma a quota 13. Chiudono Spal e Bellaria, senza punti, con le peggiori difese del torneo. GIOVANISSIMI REGIONALI – Di tutt’altro colore
è l’altra sorpresa del fine settimana, ovvero il tonfo rumorosissimo dei Regionali di Michele Borghi, perfetti fino a domenica scorsa. E’ il Sassuolo a rompere la magia di Del Prete e soci, imponendosi al “Sigonio” di larga misura (0-4). Gara chiusa in meno di un quarto d’ora. Il calendario offre una ghiotta occasione di pronto riscatto concedendo un altro turno interno: sarà ospite la Spal.
GLI ALTRI – Dominano a Concordia gli Esordienti Regionali di Andrea Cavicchioli, dando continuità al trionfo di Santarcangelo della domenica precedente. 3-0 il finale. Sul tabellino: Mazzoli, Lecce e Ianiro. Si fermano invece i Pulcini Provinciali di Manuele Ferrari, bloccati in casa dalla Sammartinese. Non bastano i gol di Sodano e Di Clemente (2-2). Enrico Gualtieri
IL PROGRAMMA DEL WEEKEND PRIMAVERA
CALCIO - DILETTANTI
ALLIEVI NAZIONALI
ESORDIENTI REGIONALI
SIENA - CARPI Domenica 20/10/2013 Siena – Loc. Acquacalda, Campo “Massimo Bertoni” Via Fausto Coppi, 1 Ore 15
CESENA - CARPI Sabato 19/10/2013 Martorano di Cesena (FC), Centro Sportivo “Romagna Centro”– Via Calcinaro, 1165 Ore 16
GIOVANISSIMI NAZIONALI CARPI - SASSUOLO Domenica 20/10/2013 Carpi, Campo “Dorando Pietri” – Via Nuova Ponente, 24 Ore 11
GIOVANISSIMI REGIONALI CARPI - SPAL Domenica 20/10/2013 Carpi, Campo “Sigonio” Via Sigonio, 21 Ore 10.30
ESORDIENTI PROVINCIALI CARPI – FOLGORE MIRANDOLA Sabato 19/10/2013 Carpi, Campo “Sigonio” Via Sigonio, 21 Ore 15.30
PULCINI PROVINCIALI CORREGGESE - CARPI Sabato 19/10/2013 Correggio (RE), Campo Comunale “Borelli” Via Fazzano, 4 Ore 17
Serie D. Il torneo è instabile e sorprendente. C’è equilibrio a tutte le latitudini, la classifica è cortissima, soprattutto in testa: dopo 7 gare ci sono altrettante squadre in appena 4 punti. Non c’è n’è più una che sia imbattuta. E cambia ancora il padrone. Ma l’uomo copertina no, rimane lo stesso: Davide Luppi. E’ ancora lui a determinare la massima differenza e mandare il segnale di forza a tutte le avversarie. Segna tre reti, secondo manuale da perfetto centravanti. E’ capocannoniere assoluto (11) e leader del miglior attacco (22). Semplicemente non c’entra nulla con la categoria. Porta la Correggese oltre un campo difficilissimo, fino a quel punto inviolato (Sancolombano al Lambro, nel milanese, dove hanno mosso i primi passi tre bomber del calibro di Andrea Caracciolo, Alessandro Matri e Matteo Ardemagni). Finisce 3-2, ed è fuga: la squadra del patron Lazzaretti è meritatamente la lepre del campionato, prima e sola in vetta. Alle sue spalle: cresce la Lucchese e resta a metà del guado il Castelfranco, piuttosto impoverito in attacco. Perdono terreno invece Abano e Massese, battuta a Formigine dai tanti gagliardi ex biancorossi (capitan Sarnelli su tutti). Delude parecchio il Riccione, che sarà il prossimo ospite del Borelli. Promozione. La Solierese scopre un leader importante in Ahmed Guilouzi, visto e apprezzato nel Carpi che vinse la Seconda Divisione Lega Pro agli ordini di mister Stefano Sottili. Il suo primo gol stagionale però non basta. I gialloblu vengono raggiunti nella ripresa, e non riescono ad avere ragione del Faro (1-1), sebbene ridotto in inferiorità numerica. Nel convulso finale, Azzouzi sbaglia il rigore della vittoria. Domenica altra trasferta a Scandiano. E.G.
PROVINCIALI Rinasce la Cortilese In Seconda (girone H) la Virtus si ferma, ma comunque mantiene il primato e continua a mostrare molta solidità. A Medolla gli aquilotti vanno in bianco (0-0), incappano nella giornata storta: sparano a salve, restano in dieci presto (espulso Spinardi, doppio giallo). Tuttavia tengono bene il campo e rischiano qualcosa solo nel finale. In Terza (girone C), i due derby di giornata rilanciano le squadre più in difficoltà. Rinasce la Cortilese al termine di una battaglia durissima, risolta da Iannuzzo al quarto minuto di recupero (3-2). Gli uomini di Tramontano finalmente si sbloccano e interrompono la corsa del San Marino (altri due gol del pichichi Grandi, davvero immarcabile). Risale forte lo United, che si riscatta dal cappotto della domenica precedente rimontando la Fossolese (2-1). Decisiva l’ennesima intuizione di mister Perrotta: Opuku, sguinzagliato nella ripresa. Domenica prossima incrocerà il Limidi, che ora è terzo alle spalle delle due superfavorite, dopo il successo sulla Soccer Correggese (3-2; reti di Bertacchini, Bergianti e Pizzano). Resta solo in testa il Villadoro. La Madonnina invece si ferma a S.Croce, e divide il punto con la Cabassi che ritrova orgoglio, compattezza e il miglior Boldrini (1-1). E.G.
CALCIO A 5 Virtus di lotta, Young Line al palo
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on s’arresta la marcia della Virtus di Caleffi, protagonista del terzo successo consecutivo, nella tana imolese dell’ostico Young Line, a conclusione di un match di lotta, più che di governo. L’esordio virtussino, infatti, è quello di chi si appresta a resistere: le sfuriate casalinghe si infrangono sull’ovatta di un Ascari ispirato, e la convinzione di poter colpire di rimessa si fa strada. Profeta del cinismo virtussino è Nosari (in foto) che, al 15’ di prima frazione, in ripartenza, si appoggia su Grazioli e impallina l’estremo ospite (0-1). In apertura di ripresa, ai febbrili quanto sterili sussulti casalinghi fa seguito il raddoppio dello stesso laterale gialloblù; intuita la scarsa vena deduttiva della difesa ospite, il 9 carpigiano replica il copione del primo tempo. Casceglia si pianta nella metà campo nemica e Nosari gongola come un bambino invitato a giocare a muretto: la sponda riuscita vale il sigillo del raddoppio (0-2). Di lì a poco, con il catino imolese sempre più infuocato, Pelusi su calcio piazzato inchioda alle spalle dell’estremo di casa la rete dell’umiliazione, in parte mitigata dalla bandiera piantata sul finir di contesa (1-3). Forse ha capito, la Virtus di Caleffi: chi inizia mostrando i muscoli e ostenta flagelli deve poi bastonare più forte di tutti o rischia l’imbarcata. Forse più cauto, al momento, eccedere in modestia: i Nessuno, lo sa Omero, accecavano anche i ciclopi. Federico Campedelli
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abato 12 ottobre, nella cornice del Palazzetto dello Sport Enzo Ferrari, la Società Mondial Quartirolo di Carpi ha festeggiato i suoi primi cinquant’anni di attività (1963 2013). Anni all’insegna dello sport, della passione e delle emozioni. In occasione del 50° dalla fondazione della società, attiva dal 1963, sono state presentate le squadre e le attività della stagione sportiva 2013/2014. Alle 19 i festeggiamenti si sono poi spostati nella Parrocchia di Quartirolo, dove è stata celebrata una messa speciale proprio in occasione dell’importante compleanno. Un punto di riferimento importante per tante generazioni di ragazzi che, nel nome dello sport e dello spirito di squadra, sono cresciuti tra le braccia della Mondial.
S
i conclude con un secondo posto la nuova tappa di avvicinamento all’esordio in campionato per le ragazze della Liu Jo Modena. Nella finalissima del Memorial Scabari, in quel di Valeggio sul Mincio, le bianconere cedono il passo con il punteggio di 3-0 alla Openjobmetis Ornavasso, formazione che sarà proprio l’avversario a Castelletto Ticino. Non riesce, quindi, alla compagine modenese di bissare il risultato ottenuto con Montichiari che avrebbe consentito di raggiungere il primo piccolo successo stagionale. Coach Chiappafreddo, in ogni caso, conferma in avvio per cinque sesti la formazione scesa in campo nella gara precedente contro Montichiari. La novità è in posto due, con Andjelic
Festeggiamenti al Palazzetto dello Sport in occasione del 50° della fondazione Mondial Quartirolo
50 anni di sport ed emozioni
Pallavolo - Liu Jo Modena
Secondo gradino per le bianconere
che sostituisce Fabris e va così a comporre la diagonale principale insieme alla palleggiatrice Prandi. Per il resto Heyrman
e Crisanti sono confermate al centro, Rousseaux e Piccinini in posto quattro, Cardullo nel ruolo di libero. Sin da subito si
notano le difficoltà della Liu Jo a concludere le proprie azioni offensive con profitto. Ornavasso ha qualche problema in
ricezione e, al tempo stesso, ha ottime percentuali in attacco. Signorile distribuisce il gioco su tutte le proprie attaccanti, mentre Prandi è costretta a cavalcare prevalentemente Rousseaux. Un recupero nella fase finale del parziale non è sufficiente a rimettere in discussione il risultato del set. Nel secondo parziale Chiappafreddo dà fiducia al proprio sestetto e, almeno in ricezione, i numeri crescono in maniera esponenziale, ma è in attacco che la squadra non punge scontrandosi, spesso, con il muro di Ornavasso che conduce dall’inizio alla fine. Non serve per le bianconere nemmeno l’ingresso di Ilaria Maruotti: il divario si amplia sempre più, arrivando al 25-16 finale. Nel terzo parziale riposo per Francesca Piccinini,
sostituita da Perinelli. Liu Jo riesce a incidere in maniera più importante, anche se Ornavasso conduce le danze per buona parte della contesa. Nel finale Modena mette il naso avanti, ma non riesce a concretizzare e, ai vantaggi, la formazione piemontese chiude set e contesa. “Abbiamo disputato una partita sottotono - commenta il vice allenatore Cristiano Camardese - nei primi due set abbiamo incontrato molte difficoltà nella fase di difesa e di alzata di contrattacco. Abbiamo commesso diversi errori e non siamo stati quasi mai in lotta punto a punto con le avversarie. Abbiamo migliorato un po’ nel terzo set ma è mancata lucidità nelle scelte da fare in attacco per chiudere il parziale”.
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Judo Club Carpi - Qualificazione regionale alla Coppa Italia Junior Senior di Judo
Talenti di casa nostra In alto da sinistra: Tamaz Zurabishivili e Federico Balestrazzi. In basso da sinistra: Lorenzo Esculapio, Stefano Righi e Andrea Vellani.
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Al fondatore della Maratona, Ivano Barbolini, la Fidal ha conferito la Quercia al merito di secondo grado per la sua attività di organizzatore
Jamali e Savorana vincono a Carpi
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ue sono stati gli atleti in forze al Judo Club Carpi che hanno partecipato alla qualificazione: Lorenzo Esculapio e Tamaz Zurabishivili. Lorenzo Esculapio ha conquistato la qualificazione vincendo contro tutti i suoi avversari per Hippon (punto della vittoria) sia con tecniche di proiezione che di immobilizzazione dimostrando, anche se la sua preparazione non è ancora al top, di sapersi opporre ad avversari molto più pesanti di lui. Esculapio gareggia infatti nella categoria + 100 chili e grazie alla sua tecnica e volontà arriva alla vittoria. Tamaz Zurabishivili si è presentato in gara convalescente dall’influenza e nonostante ciò ha vinto, prima del limite, contro tutti gli avversari. Solo all’ultimo incontro, che si è protratto oltre il tempo regolamentare, vista la parità dei due atleti, ha perso, ormai privo di energia. Zurabishivili farà sicuramente parlare di sé considerati il suo impegno e le capacità dimostrate. La finale per Esculapio (alla sua decima partecipazione) si svolgerà a Roma il 26 ottobre al Pala F.I.J.L.K.A.M. di Castelfusano.
Pallamano Serie A
Terraquilia continua a vincere Terraquilia Carpi - Estense: 39 - 22
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erraquilia Carpi continua a vincere. La formazione ferrarese si è dovuta arrendere ai biancorossi, anche se nella prima parte di gara è riuscita a mantenere il passo dei ragazzi di Serafini, ma quando Marrochi e compagni hanno spinto sull’acceleratore il divario fra le due formazioni è risultato ampio e gli ospiti non hanno saputo reagire, soprattutto nel 2° tempo. Partita maschia, ma senza cattiveria, che ha appassionato il numeroso pubblico accorso alle palestra del Vallauri. Inizio equilibrato, Estense adotta una difesa aggressiva sugli esterni biancorossi, a farne le spese è soprattutto Tojcic che non trova spazi, ci pensa allora Basic (ottima la sua prova) a scaldare le mani del pubblico biancorosso. Terraquilia mantiene un vantaggio esiguo (4-2 al 7’), gli ospiti agguantano la parità (4-4 al 10’), ma non sfruttano una superiorità numerica, Malavasi si erge a difesa della sua porta e con Molina (devastante la sua prestazione) riportano avanti Terraquilia 6-4 al 14’. Gli ospiti non demordono (7-6 al 16’), ma in questo momento i carpigiani prendono in mano le redini della gara, break di 3-0 e 10-6 al 18’, Marrochi porta poi i suoi al + 5 (12-7 al 21’), Ferrara cerca di rimanere attaccata al match, recupera fino al 12-9 al 23’, ma i ragazzi di Serafini non si fanno sorprendere, ancora Basic e Molina per il nuovo +5 (14-9 al 25’), Pieracci a fil di sirena fissa il primo parziale sul 17-11. I biancorossi mantengono alto il ritmo anche nelle prime fasi della ripresa (20-12 al 6’), la partita è gia decisa, Tojcic, ritrova con continuità la via della rete, ma anche Piccinini si fa notare per la sua incisività e i biancorossi volano sul + 10 (30-20 al 18’). La partita non ha più niente da dire, il finale di gara è un monologo dei biancorossi. Terraquilia vince la prima gara interna di questa stagione, c’è molta euforia nel clan carpigiano per le prestazioni sin qui esibite, ma siamo solo all’inizio e la strada è ancora lunga e bisogna tenere i piedi per terra. Sabato prossimo i ragazzi di coach Serafini alla prova derby con Casalgrande, al Vallauri, alle 18. Partita da vincere ma da non sottovalutare.
Ph Luciano Arletti
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l marocchino Jilali Jamali ha vinto la 26ª edizione della Maratona d’Italia memorial Enzo Ferrari coprendo i 42,195 km da Maranello a Carpi in 2:25’00”. 33 anni, residente a Prato, l’atleta tesserato per il G.P. Parco Apuane ha cercato di migliorare il primato personale stabilito alla Pisa Marathon 2011 con 2:20’43” (2° alle spalle del bielorusso Oleg Our), ma all’altezza del 35° chilometro è entrato in crisi e ha preferito difendere la leadership amministrando il vantaggio accumulato nei confronti di Salvatore Ciconte (Laguna Running), giunto secondo in 2:31’22”. Terzo si è classificato Andrea Zambelli (Atl. Scandiano, 2:32’32”). Jamali ha sofferto, in parti-
colare, la seconda parte di gara, condotta in solitudine. Fino alla mezza maratona, raggiunta in 1:08’18, aveva beneficiato, invece, del confronto ravvicinato con i runner impegnati a tagliare il traguardo dei 21,097 km. Tra le donne si è imposta la romagnola Silvia Savorana (Atl. 85 Faenza), che con 2:51’27” ha migliorato di un minuto il primato personale (prec. 2:52’27”, Milano, 2007). Sul podio sono poi salite Ilaria Aicardi (Reggio Events, 2ª in 2:55’54”) e Barbara Cimmarusti (Atl. Futura, 2:57’31”). Con 5:58’44”, Vainer Blo (Club Supermarathon) è stato l’ultimo a raggiungere il traguardo posto in piazza Martiri, 788° classificato. In piazza, per le premiazioni, oltre ai sindaci
di Carpi e Maranello, Enrico Campedelli e Lucia Bursi, agli assessori allo sport di Carpi e Formigine, Carmelo Alberto D’Addese e Federico Zini, è intervenuto Ivano Barbolini. Al fondatore della Maratona d’Italia, la Fidal (Federazione Italiana di Atletica Leggera) ha di recente conferito la Quercia al merito di secondo grado per la sua attività di organizzatore. L’Amministrazione di Carpi ha poi voluto premiare
un altro protagonista della maratona d’Italia, Augusto Frasca, autore del libro Dorando Pietri, La corsa del secolo, che caratterizzò, nel 2008, le celebrazioni del centenario della maratona olimpica di Londra. A Frasca, scrittore e storico dello sport, Campedelli e D’Addese hanno consegnato una xilografia del maestro Riccardo Licata, protagonista dell’ultima Biennale di Xilografia di Carpi.