Settimanale di
25 ottobre 2013
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti ANNO XIV N. 38
Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa
a soli € 0.50 in edicola
rivoluzione moda nasce altoitaliano: Imprese produttrici e rete commerciale si stringono la mano per combattere la crisi con l’obiettivo di ridurre i rischi e rilanciare le vendite.
Nino Grasso
nino grasso: una grottesca storia italiana Mario Poltronieri e Angelo Frascarolo
occorre realizzare una pista ciclabile all’anno
Paolo Galli
aumentano i numeri della violenza domestica
25.10.2013 n° 38
2
Libri
da non perdere!
Renziani, avanti il prossimo
L
Il bordo vertiginoso delle cose Di Gianrico Carofiglio
M
entre sorseggia il cappuccino come ogni mattina, seduto in un bar nel centro di Firenze, Enrico Vallesi legge una notizia sul giornale: in un conflitto a fuoco con i carabinieri, è rimasto ucciso un rapinatore, da poco uscito di galera. Il nome della vittima riporta Enrico alla fine degli Anni Settanta, al primo giorno di liceo, quando in una classe di quindicenni aveva fatto la sua comparsa Salvatore. Più volte bocciato, turbolento, il compagno che gli aveva insegnato come difendersi dalla violenza della strada e superare a testa alta quel territorio straniero che è l’adolescenza. Ai ricordi di Enrico si alterna il racconto del suo ritorno nella città dalla quale era partito, quando non aveva ancora conosciuto gioie e delusioni del matrimonio e del suo mestiere di scrittore. Un ritorno a casa in cerca di risposte ai propri tormenti, per scoprire quello che tanti anni prima si era lasciato alle spalle, ma anche per capire cosa è diventata nel frattempo la sua vita. Il nuovo atteso romanzo di Gianrico Carofiglio, Il bordo vertiginoso delle cose è appena uscito in libreria.
Il graffio
Tra le righe...
La Iena
Mica li metterete dietro casa mia vero? Chiede un lettore. Ma chi? Domando. I Nomadi naturalmente. Per un momento avevo sperato si stesse riferendo a un inceneritore o a un’autostrada. Beata ignoranza!
a frase che tutti ripetono è “sul carro non si sale ma si spinge”. E i ‘nuovi renziani’ sono sempre di più: la sala di Palazzo Europa di Modena era gremita, lunedì 21 ottobre, di sostenitori del sindaco di Firenze. Dopo la conversione rottamatrice di Stefano Bonaccini, altri ex Ds affrontano il grande salto e, fra quelli di ‘casa nostra’, si segnalano Demos Malavasi e l’onorevole Manuela Ghizzoni. Addirittura il presidente del Consiglio provinciale, ex sindaco di Carpi, è salito al timone entrando nel coordinamento provinciale renziano. Pochi mea culpa e nessuna autocritica da parte di chi, nemmeno un anno fa, si era allineato all’apparato che aveva scelto Pierluigi Bersani: a febbraio tutti bersaniani, oggi tutti renziani. Resta da capire quanto questi fans siano accettabili da chi c’era prima ma è naturale che il desiderio sia quello di compattare il più possibile il partito intorno alla candidatura del sindaco di Firenze: quanti però saranno compatibili col partito che ha in testa Matteo Renzi? Se farà davvero le cose che dice, molti dovranno trovarsi un altro mestiere e non sarà certo la fedeltà il criterio con cui verranno scelti i nuovi dirigenti. Se è vero che solo gli stolti non cambiano idea, di certo il riposizionamento di molti bersaniani doc conferma la convinzione che il Pd non abbia molte altre carte da giocare per vincere.
Sara Gelli
Foto della settimana Lavori a San Francesco
Frase della settimana...
“Probabilmente verrà dato incarico a un istituto di vigilanza privata affinché Ca.Re venga tenuto periodicamente sotto controllo quando i lavoratori non sono all’interno dell’area”. Dichiarazione del presidente Paolo Ganassi tratta da La Gazzetta di Carpi.
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Francesca Zanni, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.
IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini
PUBBLICITA’ Multiradio - 059698555
STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713
REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 24/A CARPI Tel. 059 645566 - Fax 059 642110 tempo@radiobruno.it COOPERATIVA RADIO BRUNO arl Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 23 ottobre 2013
25.10.2013 n°38
3 sisma e ricostruzione
“
Novi è un paese spettrale. Il terremoto è stato terribile e chissà se si riuscirà a tornare alla normalità”. E’ quanto afferma il dottor Giovanni Casari, farmacista di Novi. A 16 mesi dal sisma che ha cambiato per sempre le vite di tanti cittadini della Bassa modenese, a Novi lo smarrimento e lo spavento non sono ancora passati. “Per me la paura è iniziata ben prima della notte del 20 maggio scorso. Io infatti ho due sismografi, uno per i terremoti locali e uno per il resto del mondo, e dall’inizio dell’anno mi ero accorto che producevano continuamente dei tracciati particolari con una notevole intensificazione nel corso della primavera. Mi aspettavo pertanto un terremoto e ne parlavo spesso con i miei amici del Circolo Naturalistico Novese; certo non potevo immaginare si manifestasse con quell’intensità. Il terremoto non si può prevedere ma è possibile capire se ci sono situazioni a rischio”. Diversi i segnali che il dottor Casari rilevava in quei giorni e che erano evidentemente legati a quanto stava accadendo nel sottosuolo. “Aumentava anche la percentuale di gas radon nelle acque dei pozzi e delle falde acquifere, fenomeno tipico dei periodi che precedono le manifestazioni sismiche. Tra l’altro con il microfono e il termo-
L
’imprenditore dell’azienda Manifattura Modenese di Rovereto, Iorio Grulli, si è incatenato per cinque ore davanti alla sede della Regione a Bologna per denunciare i ritardi con cui l’ente gli liquida i danni subiti per il crollo del capannone industriale. L’episodio ha fatto il giro d’Italia grazie alle riprese televisive delle emittenti Rai e Mediaset. Il presidio di dieci famiglie davanti alla sede del Municipio di Cavezzo poiché ancora senza casa dopo il crollo delle loro abitazioni e in difficoltà a pagare l’affitto del nuovo alloggio. La rumorosa protesta del Comitato Sisma 12 a Cavezzo (400 le persone
“non ho mai ricevuto minacce né tantomeno sequestri di strumenti, anzi i miei sismografi hanno continuato a registrare”, spiega il farmacista di novi, Casari
“Sbloccate i fondi” Giovanni e Pietro Casari
metro che ho collocato nel terreno registravo rumori molto intensi e un notevole rialzo della temperatura dell’acqua nel sottosuolo, che in quei giorni era aumentata di ben 15 gradi. I contadini si lamentavano che quando innaffiavano il terreno, avevano l’impressione che le verdure si cuocessero. Un’altra strana manifestazione è stata l’eruzione di sabbia, vere e proprie fontane: ne ho raccolto dei campioni un po’ ovunque per osservarli al microscopio. In alcuni punti era fine, in altri più
grossolana. Poi, dopo il sisma del 20, ho notato che l’ipocentro si stava avvicinando a Novi, cosa che mi ha preoccupato molto e, infatti, i miei timori hanno trovato riscontro il 29”. Casari possiede una strumentazione privata per la rilevazione e nei giorni del terremoto è stato al centro dell’attenzione di cittadini e media, tanto che si era diffusa la voce, riportata anche da alcuni quotidiani, che qualcuno lo volesse mettere a tacere, poiché i suoi sismografi alle 13 del 29 maggio avevano registrato un sisma di 6.2, mentre i dati ufficiali parlavano di una scossa più lieve. “Una leggenda – assicura il farmacista – non ho mai ricevuto minacce o intimidazioni, né tantomeno sequestri di strumenti, anzi i miei sismografi hanno continuato a registrare. Le
valutazioni ufficiali erano più basse perché sono state prodotte elaborando dati registrati da sismografi posizionati in una zona molto ampia. Un dato infedele dunque rispetto all’intensità della scossa che abbiamo registrato a Novi”. A Novi si era in piena emergenza. Il dottor Casari ha perso in un colpo solo abitazione e negozio, che si trovavano in un unico edificio in Corso Marconi, di fianco a uno stabile parzialmente crollato e poi abbattuto con le ruspe. “Casa e farmacia hanno inizialmente resistito, ma poi le scosse del 29 maggio hanno reso inagibile la struttura. Io e la mia famiglia abbiamo montato le tende e abbiamo dormito nel cortile di casa. Sono rimasto lì circa dieci giorni ma poi sono andato nella tendopoli allestita al campo sportivo, dove ho vissuto circa due mesi. C’era un caos pazzesco, ma lì, tutti insieme, ci si faceva forza”. Ma il problema della casa non era il solo. Dovevamo riaprire in fretta la farmacia, l’unica in paese, soprattutto in una situazione simile. “Io e le mie colleghe, Rossana, Daniela, Antonella, Giulia e Sabrina, abbiamo deciso di riaprire spostandoci
in un container, donatoci dall’azienda Alphega, in viale Vittorio Veneto, dopo aver recuperato le medicine
Radioattività in aumento
I
l dottor Giovanni Casari possiede un osservatorio astronomico e geofisico che, in questi mesi, ha rilevato un fenomeno preoccupante. “I miei strumenti hanno registrato dei valori alti di radioattività nell’aria, quindi ho chiamato Arpa. Inizialmente mi hanno detto di non essere autorizzati a parlare coi privati, poi mi hanno riferito che a loro non risultavano anomalie. A quel punto ho pensato che le mie apparecchiature fossero impazzite o che l’unica zona in cui la radioattività raggiungeva alti livelli fosse vicino al mio punto di rilevazione, ipotesi questa che sarebbe dimostrata dal fatto che Arpa mi ha chiesto di estendere le rilevazioni in un’area più ampia. Ma chi sono io per accollarmi tale responsabilità? Io ho segnalato una situazione preoccupante e mi aspettavo che fossero loro a condurre verifiche per tutelare la salute pubblica”.
l’imprenditore Iorio Grulli è rimasto incatenato davanti al palazzo della Regione, per chiedere al premier letta maggiori garanzie per la ricostruzione
L’ora delle proteste
presenti) contro l’inerzia e i ritardi di Comune e Regione nell’opera di ricostruzione di abitazioni e capannoni industriali e artigianali. La denuncia di una cittadina di Rovereto che lamenta di stare ancora aspettando, dopo mesi, l’approvazione del Mude e l’atteggiamento freddo, burocratico e sordo alle sue lamentele con cui è stata accolta negli uffici comunali. La protesta dei senza casa e dei loro progettisti di Novi fatta propria dal Gruppo consiliare Progetto Comune il quale
Iorio Grulli
critica la Giunta Comunale di Luisa Turci “poiché blocca le pratiche facendo arrestare la ricostruzione di case e fabbriche, con una sola Cambiale Errani auto-
rizzata in un mese a fronte di 1.600 edifici inagibili nel territorio comunale, di cui 1.300 con danni gravissimi”. Infine il Gruppo consiliare I Mirandolesi
che sottolinea come, sinora, siano state evase a Mirandola solo 16 pratiche Mude a fronte di 2.600 edifici danneggiati, aggiungendo in maniera sconsolata: “di questo passo ci vorranno cinque anni per far fronte e risolvere l’emergenza abitativa”. Questa la situazione a fine ottobre nella Bassa modenese terremotata a fronte delle rassicurazioni, dei sorrisi, delle pacche sulle spalle e delle promesse di un anno fa (sinora clamorosamente disattese) del presidente Errani e dell’as-
rimaste in Corso Marconi. Loro sono state le mie eroine”. Una situazione drammatica: sull’asfalto il caldo era insopportabile e il container è stato preso più volte di mira dai ladri. “Abbiamo subito diversi tentativi di furto: esasperati abbiamo deciso che qualcuno di noi di notte vi dormisse dentro. Nel frattempo mio figlio Pietro si è dato da fare per cercare un altro locale e ci siamo spostati qui, in via Raffaello Sanzio 22/24, dove siamo in affitto. Il proprietario aveva anche a disposizione un appartamento che ho preso in affitto insieme alla mia convivente. Pensavo che gli aiuti per noi terremotati sarebbero arrivati subito. E invece no: sto ancora spettando. Ora provvederemo a nostre spese a mettere in sicurezza la parete rimasta scoperta dopo l’abbattimento dell’edificio accanto, dove c’era il forno. Ci hanno assicurato che i fondi verranno sbloccati quanto prima. Speriamo”. Stanchezza e avvilimento non hanno mai preso il sopravvento a Novi. Qui la gente ha la pelle dura. Non si può dire che sia ripartita perché in realtà non si è mai fermata. E non ha nessuna intenzione di farlo. Federica Boccaletti sessore Muzzarelli che si sforzano, tra un taglio di nastro e l’altro, di convincere i terremotati “che va tutto bene e che tutto procede secondo i piani”, inoltrandosi spericolatamente in un’altra demagogica promessa: “ricostruiremo i paesi danneggiati dal terremoto più belli di prima”. Parole vuote e inconcludenti, a fronte della triste realtà delle cose, delle sofferenze vere della gente senza casa e senza lavoro, assillata dalla crisi economica che l’ha messa definitivamente al tappeto. E con l’inquietante prospettiva di affrontare in queste condizioni un altro inverno. Che sarà durissimo, sotto tutti i punti di vista. Cesare Pradella
4
25.10.2013 n° 38
sisma e ricostruzione
“
Non c’è niente di più bello che aiutare gli altri” ha detto Bruno Villoresi della delegazione di Villa Cortese rivolto ai bambini. “Ricordatevelo quando gli altri avranno bisogno di voi”. Nel comune della provincia di Milano abitano poco più di seimila persone che hanno voluto dare un segno tangibile della loro vicinanza ai territori terremotati raccogliendo fondi per destinarli a un progetto ‘da toccare con mano’ seguendone l’iter e la realizzazione. E così è stato. Ogni anno la Consulta delle associazioni di Villa Cortese destina fondi a iniziative specifiche: volendo contribuire alla ricostruzione post terremoto, hanno stabilito un contatto con Flora Rogora, originaria di Villa Cortese e oggi residente a Carpi, impiegata presso la segreteria delle Scuole Collodi. Così, anche in considerazione delle necessità della scuola, si è sviluppato il progetto di restyling delle aule destinate agli alunni disabili inaugurate venerdì 18 ottobre. Era presente una delegazione
Il Comune di Villa Cortese ha voluto dare un segno tangibile della vicinanza ai territori terremotati raccogliendo fondi per la scuola primaria C. Collodi
“Non c’è niente di più bello che aiutare gli altri” Da sinistra Chiara Sgarbi, Elena Goldoni, Bruno Villoresi, Edmiro Toniolo, Tiziano Mantovani, Giovanna Barlocco, Ferdinando Provasi e Giuseppe Cheroni
di Villa Cortese composta da Bruno Villoresi ed Edmiro Toniolo, rappresentanti del Comune; Ferdinando Provasi della Protezione Civile; Giuseppe Cheroni e Giovanna Barlocco rappresentanti delle associa-
zioni. All’inaugurazione ha presenziato Elena Goldoni dell’Unione Terre d’Argine. “E’ una scuola più vicina a quei compagni che hanno qualche difficoltà”, ha detto il preside Tiziano Mantovani rivolto ai suoi alunni “ e per voi questa è un’esperienza significativa che vi permette di capire il valore e l’importanza della solidarietà”. Gli alunni si sono ritrovati nell’atrio per accogliere la delegazione di Villa Cortese e hanno intonato insieme alcune canzoni. Dopodiché l’insegnante Chiara Sgarbi ha condotto la visita illustrando gli interventi eseguiti nelle due aule: una più morbida “per rilassarsi e giocare in gruppi ristretti” con divanetti, materassini e giochi specifici, l’altra, ritinteggiata a titolo gratuito dalla ditta Vernice Fresca, dotata di Lim e materiale tecnologico “per attivare processi di apprendimento utilizzando strumenti e ausili a seconda delle difficoltà specifiche degli alunni”. Un vero fiore all’occhiello per la Scuola C. Collodi. Sara Gelli
25.10.2013 n°38
L
’idea è quella di creare un nuovo equilibrio tra distribuzione e produzione. Altoitaliano viene definita da Paolo Galli “la rete intelligente di produttori ed esercenti del fashion Made in Italy”. Dal 2011 a oggi sono stati chiusi 74.500 negozi in Italia: un’ecatombe che riguarda in particolare l’abbigliamento, il comparto più colpito dalla crisi. Chiusi per sempre, spariti nel nulla i negozi di moda, soprattutto nella fascia medio-alta. La riduzione drastica delle vendite ha indotto molti, moltissimi, ad alzare le braccia in segno di resa. Per fronteggiare questa emorragia e rilanciare il settore, Confesercenti Fismo ha accolto e fatto sua la proposta di cooperazione tra imprese produttrici e negozi di moda elaborata da Jolty studio associato, fondato dal carpigiano Paolo Galli, in collaborazione con il centro per l’innovazione Lugonextlab. Alla presentazione del progetto a Roma, il 14 ottobre scorso, al tavolo insieme a Galli che ha presentato Altoitaliano, c’erano il presidente della Fismo nazionale Roberto Man-
“
Quel che mi fa più male e mi amareggia maggiormente è dover procedere con sette licenziamenti”. Parla così il carpigiano Nino Grasso, figlio d’arte di una famiglia di tessitori, nonché titolare di Deco Maglierie a Limidi. La sua, è una storia dal sapore amaro, tutta italiana. Sotto accusa il rumore prodotto, secondo una vicina, dall’impresa: “d’un tratto, lo scorso 5 agosto - racconta - mi sono visto recapitare un’ordinanza firmata dal sindaco di Soliera, Giuseppe Schena, che ha disposto lo stop al lavoro notturno, dalle 22 alle 6. Mi è stato impossibile fermarmi immediatamente: avevo scadenze e consegne programmate. In un momento economico come questo e durante un mese di grande carico per noi tessitori, non potevo certo rischiare di perdere clienti e contatti e così ho deciso di evadere gli ordini. I Vigili Urbani ci hanno letteralmente massacrati: abbiamo infatti ricevuto sanzioni per 16mila euro di cui due multe in settembre, quando lo stabilimento produttivo non era in funzione”. Nino Grasso, dal 30 agosto, pur ottemperando al diktat dell’ordinanza, non è certo rimasto con le mani in mano: “ho fatto ricorso al Tar di Bologna per richiedere una sospensiva dell’ordinanza. Speravo mi dessero una deroga mentre procedevo con la bonifica dello stabile ma non c’è stato nulla da fare. Il tribunale ha respinto la mia
5
il progetto è stato presentato a roma: imprese produttrici e rete commerciale si stringono la mano per combattere la crisi
Nasce Altoitaliano Paolo Galli
zoni e Mauro Bussoni, segretario generale Confesercenti. “Oggi il negozio multibrand - spiega Galli - è
l’anello debole della catena del fashion: la clientela ha ridotto i propri acquisti, le aziende fornitrici non
si interessano al successo delle vendite, le giacenze di magazzino condizionano le scelte e l’acquisto della merce rappresenta un momento particolarmente delicato. Quando poi le difficoltà aumentano, il rischio è che il negozio non riesca a pagare l’azienda fornitrice. Al contrario i negozi diretti funzionano e rappresentano una concorrenza sempre maggiore”. Insomma, quello tra azienda e negozio oggi è un rapporto perverso. L’azienda si espone al minimo rischio d’impresa (perchè il negozio per avere il prodotto deve pagare) ma al massimo rischio di insoluto (il negozio in difficoltà rischia di non pagare) mentre il negozio si espone al massimo rischio d’ impresa (acquistando con grande anticipo affronta i rischi del mercato) e applica alti ricarichi per coprire i costi dell’invenduto. L’azienda, inoltre, non si sente libera di agire sul mercato perché condizionata dalle scelte del negozio. “Il tradizionale
“Altoitaliano permette ai negozianti di lavorare sul piano delle vendite, senza accollarsi il rischio della giacenza e dell’invenduto e alle imprese consente di sviluppare un sistema simile a quello delle catene di negozi diretti dei grandi marchi, senza la necessità di investimenti solitamente richiesti per allestire una rete capillare di punti vendita propri.
monomarca è una soluzione accessibile solo ai brand di alta gamma ma - spiega Galli - si stanno facendo avanti soluzioni diverse per le aziende di moda: i negozi multibrand”, all’interno dei quali le aziende gestiscono un proprio spazio vetrina. Il punto vendita di prestigio viene condiviso da diverse aziende di moda e il negoziante si fa pagare per
il servizio e la capacità di vendita. Altoitaliano è una rete che racchiude punti vendita e produttori. “Altoitaliano permette ai negozianti di lavorare unicamente sul piano delle vendite, senza doversi accollare il rischio della giacenza e dell’invenduto e alle imprese consente di sviluppare un sistema simile a quello delle catene di negozi diretti dei grandi marchi, senza la necessità di investimenti solitamente richiesti per allestire una rete capillare di punti vendita propri. Inoltre, si elimina la piaga dell’insoluto, unendo forze e risorse per ottenere risultati promozionali e organizzativi inediti”. Avere un ottimo occhio sul prodotto non basta più ai negozi d’abbigliamento di media e alta fascia, “quelli del lusso accessibile italiano, come li ha definiti Marzotto” e non è più nemmeno solo una questione di prezzo e di prodotto ma “di progetto” ribadisce Galli. “Solo con la condivisione tra diversi attori della filiera moda – ha concluso Paolo Galli – si può salvare il sistema produttivo e commerciale del made in Italy”. Sara Gelli
“Quel che mi fa più male è dover procedere con sette licenziamenti”. Parla così il carpigiano Nino Grasso, titolare di Deco Maglierie a Limidi. La sua, è una storia dal sapore amaro, tutta italiana. Sotto accusa il rumore prodotto, secondo una vicina, dall’impresa
Notti da incubo alla Deco Nino Grasso
richiesta poichè, a suo parere, la chiusura notturna non costituisce un danno irreparabile all’impresa”. In realtà le cose non sono così semplici: “ridurre le ore di produzione significa contrarre gli ordini. Ciò comporta un carico di lavoro inferiore e un calo degli introiti. In azienda siamo in 18 e sono 10 i preziosi contoterzisti che lavorano per noi. Persone altamente specializzate che oggi non riesco più a occupare come un tempo. Stoppare il lavoro notturno comporta un notevole danno: significa
tagliare posti di lavoro. Altro che irreparabile: è un disastro! Oggi galleggiamo sul mercato, chi mi dice che non ne sarò estromesso a furia di rifiutare del lavoro?”, prosegue Nino Grasso. La vicenda è complessa, tanto quanto la burocrazia e le lungaggini che l’imprenditore ha dovuto affrontare. Insediatosi in centro a Limidi nel 2004, Grasso nel 2009 sistema lo stabile affinché possa rispondere a tutte le norme di legge, dall’impiantistica alla sicurezza sul lavoro: “in tre anni abbiamo speso circa
200mila euro. Nessuno però mi aveva parlato di impatto acustico e, quindi, quando nel 2012, su sollecitazione di un residente, l’Ufficio Ambiente del Comune di Soliera ci ha chiesto di procedere con alcune misurazione del suono, abbiamo ricevuto una vera e propria doccia fredda. Ci siamo così rivolti a un’azienda certificata ed esperta in materia di rumore per fare il nostro dovere ma è iniziato un calvario”. Lo stabile - che è a ridosso della Carpi- Ravarino, arteria stradale dal traffico intenso - secondo la zonizzazione del Comune di Soliera doveva essere spezzato in due: una parte del capannone doveva rientrare in classe II e l’altra in classe III. Una situazione grottesca che nessuno pareva poter dirimere. I nostri tecnici poi, d’accordo con quelli del Comune, hanno optato per la classe III per tutto lo stabile. Da marzo a giugno 2013, dopo studi, misurazioni, prove e installazione di silenziatori davanti alle ventole, decido di tener duro e andare avanti”. Gli obiettivi richiesti dal Comune cioè quello di rientrare nella classe III, erano stati raggiunti dopo gli interventi costosissimi di bonifica acustica apportati allo stabilimento. Aspettavamo
solo il benestare dell’organo preposto al controllo. A luglio, arriva Arpa che “rileva un conflitto di classi e ci impone limiti ancor più riduttivi. Secondo loro sforavamo di 14 decibel”. Grasso si è così ritrovato a dover ricominciare tutto daccapo e, dal 5 agosto, pure con un’ordinanza che gli blocca la produzione notturna. Dopo aver speso 70mila euro in operazioni di bonifica di inquinamento acustico ed essersi dimostrato disponibile, Nino Grasso, lamenta la “scarsa propensione al dialogo dell’Amministrazione
Comunale solierese. Non sono il classico furbetto del quartierino, ho fatto quanto mi è stato chiesto eppure sono ancora in attesa di sapere il verdetto. A giorni i tecnici comunali verranno a controllare l’azienda. Poi sarà il turno di Arpa... Mentre attendo le loro tempistiche io devo continuare a rinunciare alla produzione notturna”. Qualcuno forse dormirà sonni più tranquilli, per altri invece, a partire dai sette dipendenti licenziati, si annunciano numerose notti insonni. Jessica Bianchi
Daniela Dallavalle è stata premiata dal sindaco della perla verde della riviera romagnola
Buon compleanno Riccione!
R
iccione ha festeggiato, il 19 ottobre, il 91esimo anniversario di autonomia comunale. Per l’occasione è stata intitolata al pioniere del marketing territoriale Bepi Savioli, la Galleria del Palazzo dei Congressi. I suoi locali furono frequentati da celebrità del calibro di Anna Magnani, Vittorio Da Sica e Gina Lollobrigida. Persino Totò transitò nel suo dancing su viale Dante! A queste star, immortalate insieme a Bepi, è stata dedicata una mostra. Anche l’imprenditrice carpigiana Daniela Dallavalle è stata premiata dal primo cittadino come persona meritevole poiché, durante i Concerti al Sorgere del Sole, ha dato lustro alla città facendola sognare con l’idea di appendere all’Albero Bianco da lei creato, posizionato davanti al suo store di Arte Pura, i propri desideri scritti su una pezzuola di lino. Daniela ha poi regalato al sindaco Massimo Pironi un quadro in cui ha raccolto alcuni dei biglietti dedicati alla città.
25.10.2013 n° 38
6
C
’è una domanda che continua a non trovare risposta. Inquietante. Perché in Italia ogni tre giorni una donna viene uccisa da un uomo che dice di amarla? Profanazione estrema della parola amore, la violenza domestica è fondata sulla costante e radicale pretesa di assimilazione e di possesso da parte dell’uomo sulla donna. Una violenza che uccide più degli incidenti stradali, più delle malattie e costituisce la prima causa di morte nel mondo per le donne tra i 16 e i 44 anni. La violenza di genere che, in alcuni casi, si spinge fino al gesto più estremo, ovvero il femminicidio, non è una collezione di fatti privati: è una tragedia che parla a tutti noi. Ma quali sono i numeri della violenza a Carpi? Quante sono le donne che finiscono all’ospedale in seguito alla furia dei “loro” uomini? Molte più di quante pensiamo, come ci spiega il dottor Carlo Tassi, primario dell’Unità operativa di Emergenza Urgenza dell’Ospedale Ramazzini di Carpi. “Sono 154 le donne che, dal 1° ottobre 2012 al 30 settembre 2013, si sono presentate al Pronto soc-
“Sono 154 le donne che, in un anno, si sono presentate al Pronto soccorso di carpi denunciando di aver subito una violenza fisica”, spiega il dottor Carlo Tassi, primario dell’Unità operativa di Emergenza Urgenza dell’Ospedale Ramazzini
Uomini che odiano le donne
Continua a pagina 7
“
Ho sempre sospettato che mia moglie mi tradisse. Me lo ha fatto pensare lei, perché era sempre più fredda con me. Si attardava a lavoro, un paio di volte è uscita con le amiche … Allora io la buttavo fuori casa col bambino e le dicevo che era una puttana. Che mi tradiva. Però lo dicevo in preda alla rabbia, non intenzionalmente. E quando usciva dalla porta, allora, le correvo dietro e le chiedevo scusa”. E, ancora, “In fondo non credo di essere una persona che possa essere definita violenta. In fondo quella sera, quando abbiamo litigato, lo schiaffo che le ho dato non era così forte”. Sono solo alcune delle frasi pronunciate dagli uomini che si sono rivolti al Centro Liberiamoci dalla Violenza inaugurato alla fine del 2011, presso il Consultorio Familiare di via Don Minzoni, 121 a Modena - unico esempio in Italia di struttura pubblica dedicata al trattamento di autori di maltrattamenti. Il centro è gestito dall’Azienda Usl di Modena e l’accesso è completamente gratuito. L’obiettivo della struttura è quello di intervenire sui comportamenti degli autori dei maltrattamenti, affiancando così i servizi già esistenti per la protezione delle vittime delle violenze domestiche. Per arginare il fenomeno è infatti fondamentale riuscire a entrare in contatto non solo con chi subisce maltrattamenti, ma anche con li attua, giorno dopo giorno. “Il nostro primo
A Modena vi è l’unica struttura pubblica in Italia per accompagnare al cambiamento gli uomini autori di violenze contro le donne. “Noi supportiamo le donne lavorando sugli uomini”, spiega la sociologa, nonché coordinatrice del progetto, Monica Dotti
Spezziamo il girotondo della violenza obiettivo - spiega la sociologa Monica Dotti, coordinatrice del progetto LDV - è quello di concorrere al supporto e alla protezione delle donne. Per farlo, siamo convinti che sia fondamentale lavorare su coloro che esercitano violenza. In fondo se non agiamo sugli uomini, questi continueranno a scegliere altre compagne e a perpetrare nuovi soprusi”. Ma un uomo violento può davvero cambiare? Come lo si può aiutare a controllare la propria aggressività? “Quando questi uomini vengono al centro, la prima a cessare è la violenza fisica. Per quella psicologica, invece, occorre
“I bambini? Sì, hanno assistito, qualche volta, a scene di violenze. Ma non penso che li influenzi molto”. più tempo”, aggiunge Monica Dotti. Il centro si avvale di tre psicologi Giorgio Penuti, Alessandro De Rosa e Paolo De Pascalis, formati da esperti di Alternative To Violence di Oslo, il più importante progetto europeo nel trattamento degli uomini autori di violenze, diretto dal professor Marius
“Mio figlio, non c’entra nulla” “E’ successa una cosa che mi ha fatto riflettere – racconta Francesco, 42enne artigiano modenese – l’insegnante di mio figlio di 9 anni mi ha chiesto se in casa ci fosse qualche problema perché il bambino stava andando male a scuola, era distratto e insolitamente aggressivo coi compagni. Allora ho provato a pensare a ciò che succede in casa nostra. Io lavoro un sacco di ore, mia moglie anche e tra noi le cose non funzionano più, a volte lei mi esaspera, litighiamo, e mentre urlo, le do una sberla o la spintono. Magari può essere che a volte cada in terra ma poi tutto finisce lì e facciamo la pace. A dire la verità qualche volta dice che se ne vuole andare, poi però rimane, perché in fondo mi vuole bene. Alla fine dei conti siamo pur sempre una famiglia. E poi il piccolo Matteo, mio figlio, non c’entra nelle nostre liti, magari sta nella sua camera, solo, e ci ascolta discutere”.
Rakil. “Non sono le donne che devono cambiare i “loro” uomini. Non spetta a loro farlo. C’è un servizio - prosegue la dottoressa Dotti - che può farsene carico. Gli uomini autori di violenza domestica devono imparare ad assumersi le proprie responsabilità e a capire che ogni loro gesto ha delle conseguenze. Non si cambia mai da soli, ma col giusto aiuto si può fare molto per migliorare”. Dottoressa chi sono gli uomini che si rivolgono a voi? “Il Centro, dal 2 dicembre 2011 a oggi, è stato contattato da 243 persone: 84 uomini per avere informazioni o richiedere un appuntamento, 40 donne che hanno chiesto delucidazioni per inviare il proprio partner e 119 persone interessate a vario titolo all’argomento. Attualmente sono in trattamento individuale 25 uomini (dall’8 marzo ha avuto inizio anche una sperimentazione di terapia di gruppo con 8 uomini) con un’età compresa tra i 27 e i 65 anni. Sono operai, artigiani, piccoli imprenditori, bancari, insegnanti dirigenti,
rappresentanti, impiegati, pensionati, disoccupati e professionisti sanitari. Il livello di studio medio è quello di Scuola media superiore ma abbiamo anche 6/7 laureati. La metà di questi uomini è separata e il 90% ha figli. Il 50% dei nostri utenti è stato denunciato dalle proprie compagne”. In cosa consiste il percorso di affiancamento? “Il trattamento dura circa un anno e il primo passo è l’assunzione di responsabilità. Gli uomini devono riflettere sulle proprie azioni, ripensando a un avvenimento violento eclatante o al più vicino nel tempo. Ripercorrere i movimenti fatti, risentire le emozioni e i sentimenti provati, ricordare dov’era la propria partner... insomma rivivere la scena. Attraverso tali ricostruzioni, seppure minimizzate o sminuite dagli uomini, si evince che non vi è da parte loro alcuna perdita di controllo, come co-
“In fondo non credo veramente di essere una persona che possa essere definita violenta. In fondo quella sera, quando abbiamo litigato, lo schiaffo che le ho dato non era così forte”. munemente si potrebbe pensare. Al contrario vi è consapevolezza: uno schiaffo o una spinta diventano strumenti per tacitare la partner, per zittirla. E’ un esercizio di potere sulla donna, per controllarla. Gli autori di gesti aggressivi devono quindi prendere coscienza dei segnali che anticipano la violenza e imparare le strategie necessarie per spezzare tali comportamenti distruttivi. Accettando la propria responsabilità e l’intenzionalità dei propri gesti, le sequenze della violenza possono essere scomposte. Questi uomini possono cambiare, mettendo in atto azioni riparative”. Vi sono uomini in cura che hanno alle spalle storie di violenza? Continua a pagina 7
Il centro
I
l centro opera all’interno del Consultorio Familiare di via Don Minzoni, 121 a Modena, è aperto tutti i venerdì pomeriggio, dalle 13.30 alle 17.30 ed è contattabile al 366-5711079 e alla mail ldv@ausl.mo.it. Per info: www.ausl.mo.it/ldv.
25.10.2013 n°38 Continua da pagina 6
corso di Carpi denunciando di aver subito una violenza fisica. Di queste, 54 sono state maltrattate da un componente della famiglia, mentre 100 hanno subito violenza da terzi ovvero al di fuori della cerchia famigliare”. I maltrattamenti si sono rivelati particolarmente gravi in due casi, tanto da far scattare il ricovero, mentre le altre donne sono state classificate come dei codici giallo e verde. “La maggior parte delle vittime è italiana - prosegue Tassi ma non è da escludere che le straniere non denuncino i propri mariti e quindi non rientrino nelle nostre casistiche”. Ma cosa accade quando una donna si presenta al triage con evidenti segni di violenza? Come si comportano medici e infermieri? “Noi non abbiamo l’obbligo di segnalare questi casi alle Forze dell’Ordine. Solo se la prognosi è superiore ai 21 giorni scatta la denuncia. Come Dipartimento di Emergenza e Urgenza però, abbiamo puntato molto sulla formazione e la sensibilizzazione del personale affinchè, soprattutto chi si occupa del triage, sia in
Ogni anno, in Provincia di Modena, oltre un migliaio di donne finisce all’ospedale a causa dei maltrattamenti subiti. Circa tre donne al giorno. grado di capire se dietro a un trauma vi siano casi di violenza o maltrattamento”. Come si può stabilire se una donna è stata realmente maltrattata? “Oggi, grazie all’informatizzazione delle cartelle, possiamo accedere allo storico dei pazienti e, qualora vi siano più accessi al Pronto Soccorso, per lesioni, allora il sospetto scatta immediatamente. Anche la presenza di ecchimosi in diverse fasi maturative è un segno di potenziale violenza subita. Così come racconti contraddittori da parte della vittima e del suo accompagnatore. Qualora il medico sospetti qualcosa, farà domande precise per cercare di chiarire la situazione e far emergere la verità”. Molte donne sono spaventate: quante denunciano?
7 Carlo Tassi
“Solitamente crollano dopo episodi di violenza reiterata nel tempo. Ci tengo però a sottolineare che le donne che giungono a noi rappresentano solo la punta dell’iceberg di un problema ben più ampio”. Ed è questo il vero dramma. Il silenzio e l’ombra nelle quali sono ingabbiate innumerevoli donne che convivono con la violenza di genere senza denunciare i propri aguzzini. Paralizzate dalla paura restano con
Quando cediamo ad essa dobbiamo riconoscerlo, non cercare giustificazioni. Dobbiamo assumerci la responsabilità dei nostri comportamenti, dichiarando ad alta voce che la violenza non deve trovare spazio nelle nostre relazioni”. Come si può favorire un cambiamento culturale? “L’intera società deve farsi carico di questi temi. Istituzioni, strutture sanitarie e privati devono fare rete e unirsi per sensibilizzare la cittadinanza, per educarla ai temi del rispetto dei generi e per sradicare modelli culturali che, purtroppo, fanno
Continua da pagina 6
“Fare un focus sulla storia personale di questi uomini è fondamentale per capire se la violenza ha in loro radici remote; se sono cresciuti in un ambiente famigliare - o culturale - dove la violenza era accettata o, quantomeno, tollerata. Circa la metà degli uomini che manifestano comportamenti violenti hanno avuto di fronte, durante l’infanzia, un modello genitoriale aggressivo. Ricordiamoci sempre che questi uomini conducono vite esemplari sul lavoro, nella sfera sociale. Apparentemente impeccabili, nella vita relazionale, agiscono con violenza”. La violenza genera violenza... “Esatto. Gli uomini devono comprendere che le loro azioni hanno delle conseguenze, lasciano segni e provocano effetti gravissimi e dolorosi su compagne e figli. L’uomo deve riconoscere che la violenza dipende da lui. Un uomo
loro, sperando che le botte che verranno non degenerino ulteriormente. Avete registrato un trend di crescita a Carpi? “Nel 2010 le donne che hanno subito violenza sono state 164, nel 2011 ne abbiamo registrate 169 e, nel 2012, malgrado il fermo di attività dovuto al sisma, da maggio a ottobre, abbiamo raggiunto quota 162”. Il quadro provinciale è allarmante e la violenza
che agisce in modo aggressivo deve essere conscio di arrecare un danno anche ai propri bambini, rischiando di generare un circolo vizioso nel quale la violenza si protrarrà nel tempo. I figli maschi introietteranno il modello relazionale distruttivo del genitore e le figlie, pensando che la violenza sia intrinse-
“L’unico modo per farla tacere era darle un paio di schiaffi” “Ci siamo sposati giovani, io e mia moglie Gianna – racconta Mario – e dopo un anno e mezzo è nato Sandro che oggi ha dodici anni. Abbiamo sempre discusso, ma penso capiti a molte coppie. A volte era già successo – confessa – l’unico modo per farla tacere, per fermare il suo fiume di parole e le sue recriminazioni era darle un paio di schiaffi, non per farle del male, ma perché la smettesse di provocarmi con il suo disprezzo. Però l’ultima volta ho un po’ esagerato, e lei si è dovuta far medicare al Pronto Soccorso. Nei giorni seguenti mi ha costretto a uscire di casa, minacciando di denunciarmi. E ora vuole separarsi”. Da allora sono passati tre mesi, i due si sono sentiti diverse volte per telefono e “Gianna dice che le manco, e forse si potrebbe riprovare, ma vuole che prima io cambi. Non so se ancora ho capito ma credo che debba cambiare anche lei, mentre io proverò a non alzare più le mani, perché vorrei riavere mia moglie ”.
ca alla coppia, sceglieranno a loro volta uomini violenti”. Qual è il tasso di recidiva? “Terminato il percorso, fissiamo dei momenti di follow up con questi uomini a 6 mesi, un anno e a due anni dalla fine del trattamento per vedere se c’è stata recidiva. Il tasso di reiterazione dell’agito violento si aggira intorno al 15/20% ma il monitoraggio dovrebbe protrarsi più a lungo nel tempo”. Definirebbe violenta la cultura italiana? “Certamente. Tutti noi, spesso, legittimiamo alcune forme di violenza, pensando siano tollerabili. Quando sculacciamo nostro figlio pensiamo di esercitare un’azione educativa e, pertanto, giusta. Anche un uomo che malmena la moglie pensa sia un gesto educativo. La violenza non va mai agita.
“Ho sempre sospettato che mia moglie mi tradisse. Me lo ha fatto pensare lei, perché era sempre più fredda con me. Si attardava a lavoro, un paio di volte è uscita con le amiche … Allora io la buttavo fuori casa col bambino e le dicevo che era una puttana. Che mi tradiva. Però lo dicevo in preda alla rabbia, non intenzionalmente. E quando usciva dalla porta, allora, le correvo dietro e le chiedevo scusa”.
continua a crescere: “i vari pronto soccorso dell’intera Provincia di Modena (Policlinico escluso) hanno registrato 770 casi di donne maltrattate nel 2010, 808 nel 2011, 839 nel 2012 e 786 nel 2013 (dato al 30 settembre)”, conclude il dottor Tassi. Tenendo conto che sono state 400 le donne che, nel corso del 2012, si sono presentate al Pronto soccorso del Policlinico di Modena denunciando di aver subito una violenza fisica, possiamo dire che oltre un migliaio di donne, ogni anno, nella nostra Provincia finisce all’ospedale a causa dei maltrattamenti subiti. Circa tre donne al giorno. Dati che fanno rabbrividire se pensiamo quanti, al contrario, restano nascosti. Taciuti. A questi numeri poi, dobbiamo sommarne altri, altrettanto inquietanti, quelli relativi agli abusi e alle violenze sessuali che giungono al Pronto soccorso ginecologico del Ramazzini. Numeri ai quali non possiamo però accedere in quanto secretati e segnalati alle Forze dell’Ordine. Nel nostro Paese è consistente la quota di donne che subisce forme di violenza sessuale come i rapporti non desiderati, concessi per
Delle 154 le donne giunte in Pronto soccorso a Carpi dicendo di aver subito violenza fisica, 54 sono state maltrattate da un famigliare, mentre 100 da terzi. I maltrattamenti si sono rivelati particolarmente gravi 2 due casi, tanto da far scattare il ricovero.
paura delle conseguenze. Secondo un’indagine Istat infatti, su un campione di 25mila donne, tra i 16 e i 70 anni, relativa al 2006, ben il 69,7% degli stupri è opera di partner e il 17,4% di un conoscente. Solo il 6,2% è opera di estranei. Il rischio di subire uno stupro, piuttosto che un tentativo di stupro, è tanto più elevato quanto più è stretta la relazione tra autore e vittima. E’ quindi evidente che nel buio della notte non si annida alcun mostro. Il vero carnefice potrebbe essere colui che dorme accanto a noi. Jessica Bianchi
Mi sentivo deluso e la mia mano non si è fermata “Quella mattina, dopo una notte che sembrava non finisse mai, mi sono sentito deluso e arrabbiato con la mia compagna, con il mio gatto, con i miei quadri e con tutto quello che girava intorno. Ancora una volta – spiega Mauro – dopo l’ennesimo litigio, la mia mano non si è fermata così come non si erano fermate le parole e le spinte. Poi le botte, le urla e il sangue. Già, il sangue. Quella mattina ho capito. Ho capito che me la stavo raccontando, cercando sempre delle giustificazioni. Così sono venuto da voi (i professionisti del centro Ldv ndr). Ho prima telefonato, ricordo. Quando ho sentito la voce del centralino, avevo il respiro corto e il cuore in subbuglio. Poi finalmente mi sono fatto coraggio. I lividi su Giovanna erano ancora lì, davanti ai miei occhi. Tornato a casa le ho detto che volevo cambiare. Una volta per tutte. Da solo non ci sarei mai riuscito. Per questo, le ho detto, ho preso un appuntamento da uno psicologo di questo nuovo centro. Esattamente quel pomeriggio gli psicologi mi hanno ascoltato. Non mi sono sentito giudicato, così ho deciso di rimettermi in discussione. Avevo sempre pensato di poter gestire e controllare tutto, ma ora sto cominciando a capire che cambiare è possibile. In questi mesi i lividi di Giovanna sono spariti. Il cammino è solo all’inizio, ma io ora sono qua”.
ancora parte del dna del nostro Paese. Un’azione che dovrebbe partire sin dalla scuola materna, laddove i più piccoli, attraverso il gioco, imparano ruoli stabiliti. Una bambina non dev’essere educata alla tolleranza, all’accettazione e alla pazienza solo perchè è femmina. Sono ancora troppe le donne vittima di violenze che si sentono in colpa, che credono di non aver fatto abbastanza, che provano vergogna nel recarsi in Pronto Soccorso per essere medicate e migrano da un ospedale all’altro, in giro per la Provincia”. Quanto ci costa la violenza di genere? “Alcuni studiosi di Oslo hanno recentemente fatto una ricerca: la violenza in Norvegia, coi suoi 5 milioni di abitanti, costa circa 650 milioni l’anno.
Tale cifra, in Italia, coi suoi 60 milioni di abitanti, potrebbe sfiorare i 7 miliardi e mezzo. La dimensione economica della violenza - in termini di mancate giornate lavorative, di spese mediche, legali e di accesso ai servizi - è uno dei tanti temi che il nostro Paese non affronta. Dovremmo essere più pragmatici nell’aiuto, decidendo cosa fare e con quali risorse. Il sistema pubblico non può farsi carico di tutto ciò: lo ripeto, è necessario che la società civile promuova un benessere collettivo. Tutte le forze devono chiamarsi a raccolta per supportare in modo allargato, adeguato e capillare le donne. E non dimentichiamo che in Emilia Romagna 1 donna su 4 subisce violenza (in Italia è 1 su 3)”. Jessica Bianchi
25.10.2013 n° 38
8 I lettori ci scrivono
Il presidente della Consulta Ambiente e territorio Mario Poltronieri e Angelo Frascarolo, presidente del Comitato Utenti Ferrovia Modena - Carpi - Mantova, lanciano alcuni suggerimenti per rimetter mano al Piano per la ciclabilità 2013 adottato dal Comune
Una ciclabile all’anno U
Via Grosoli: occhio alla buca!
S
ono una residente di via Grosoli a Carpi. Vorrei denunciare le condizioni del manto stradale. Nonostante abbiano riempito alcune buche, ve ne sono an-
cora di profonde e pericolose soprattutto per chi transita in bicicletta. Prima che qualcuno cada spero che il Comune di Carpi vi ponga rimedio! Lettera firmata
Aimag fa chiarezza sulla Casa dell’Acqua
G
entile signora Begel, dopo aver letto la sua lettera inviata a questo giornale, Aimag tiene a precisare alcuni punti. Innanzitutto va detto che la sua telefonata al call center non è si è svolta nelle modalità da lei descritte quanto piuttosto al contrario: l’operatrice non è stata in grado di rispondere ai suoi quesiti per i toni concitati e poco cortesi da lei assunti nella conversazione. L’operatrice ha anche valutato che la telefonata, per le modalità in cui si era svolta, dovesse essere segnalata alla responsabile aziendale dell’area clienti la quale poi, a sua volta, ne ha messo al corrente la direzione aziendale e l’ufficio comunicazione. Il giorno stesso e nei giorni successivi, abbiamo più volte tentato di contattarla all’unico recapito telefonico disponibile, per fornirle direttamente le informazioni richieste, purtroppo però senza ottenere risposta. Comunque le riconfermiamo la nostra disponibilità a rispondere ai suoi quesiti e anche a incontrarla. Quanto poi alla casa dell’acqua, collocata nel Parco Papa Giovanni Paolo II dal 2011, è stata da sempre descritta e illustrata (inaugurazione, giornali locali, giornale aziendale...) come una struttura che intende promuovere l’acqua del rubinetto come bevanda di qualità, da preferire all’acqua delle bottiglie. La struttura - come hanno cercato di spiegarle - eroga quindi acqua di rete che viene semplicemente refrigerata e si può scegliere nella modalità liscia o gassata. Non ci sono dispositivi che filtrano o alterano la qualità dell’acqua proveniente dall’acquedotto. Nei cartelli affissi alla casa del’acqua sono stati inseriti i principali parametri della composizione chimica e microbiologica previsti dalla legge (D.lgs 31/2001), a garanzia della qualità dell’acqua. Le ricordo, a questo proposito, che la ricerca delle fibre di amianto nell’acqua, non è prevista da nessuna normativa italiana o internazionale. Aimag ha condotto volontariamente questo tipo di analisi a partire dal 2008 e poi, nei campionamenti effettuati nei primi mesi del 2013, avendo riscontrato
dati positivi, ne ha dato comunicazione, con chiarezza e trasparenza, al Comune e agli enti di controllo che hanno svolto altre verifiche e altri campionamenti. A luglio Comune, Ausl e Aimag, con una conferenza stampa e alla presenza di tutti i media locali, hanno informato i cittadini dei dati positivi rilevati anche dall’Ausl – in linea con quelli di Aimag. E hanno anche ricordato che la normativa comunitaria e nazionale sulle acque destinate al consumo umano (Decreto Legislativo 31/2001) non fissa alcun limite di concentrazione, in quanto non vi sono evidenze di pericolosità dell’amianto a seguito della sua ingestione con acqua potabile. A livello internazionale, gli unici riferimenti a limiti di residui sono contenuti in indicazioni americane che prevedono di non superare il valore di 7 milioni di fibre/litro (fonte EPA, Environmental Protection Agency), quindi valori con ordini di grandezza decisamente superiori rispetto a quelli riscontrati nell’acquedotto di Carpi (in cui si va da 0 a 11/17mila fibre per litro). Teniamo infine a ribadire che le tutte analisi svolte da Aimag e Ausl sull’acqua di rete vengono gestite con propri piani di campionamento e vengono condotte con la massima serietà. Chiedendo “analisi serie e indipendenti” lei vuole insinuare che le nostre non lo siano. Si tratta di un giudizio per noi inaccettabile così come è immotivata e offensiva per le persone che lavorano in questo settore l’accusa di poca trasparenza e renitenza visto che sono state fatte analisi non previste dalla legge e prontamente sono state comunicate alla cittadinanza. Aimag si avvale, per le analisi sulla qualità dell’acqua, del proprio laboratorio, certificato e dotato di personale specializzato. Per quanto riguarda invece la ricerca di tracce di amianto nell’acqua, Aimag si rivolge a laboratori esterni certificati e dotati delle apparecchiature scientifiche necessarie (microscopio elettronico a scansione). Siamo a disposizione per ogni ulteriore chiarimento e approfondimento. Aimag – Relazioni Esterne
na pista ciclabile all’anno. E’ questo l’obiettivo che il Comune di Carpi deve porsi per il prossimo ventennio, secondo la Consulta Ambiente e territorio. “I percorsi ciclabili - sottolinea il presidente Mario Poltronieri - sono tasselli fondamentali per determinare la vivibilità di una città. Il Piano per la ciclabilità 2013 adottato dal Comune deve tradursi in interventi concreti. Malgrado il nostro giudizio sia sostanzialmente positivo, tale piano presenta alcune criticità che devono trovare una soluzione”. A partire dalla sottostima dei costi: “i 42 milioni di euro preventivati, in realtà sfioreranno i 60 dal momento che l’Amministrazione non ha tenuto conto di voci alquanto rilevanti, dall’Iva agli oneri di sicurezza, agli espropri. E’ poi necessario che ogni anno nel Piano degli Investimenti vengano previste le risorse necessarie per la realizzazione - o il completamento - di almeno una ciclabile, partendo, se possibile, da quella di viale Manzoni. Se non si monetizza in Bilancio, tutto è destinato a restare sulla carta”. Poltronieri lancia poi una stoccata a quella politica, “che si riempie la bocca di belle parole e poi investe nel trasporto su gomma. Realizzare un chilometro di autostrada
Da sinistra Mario Poltronieri e Angelo Frascarolo
costa circa come due treni o come 37 autobus urbani: è evidente che anche nella nostra Regione, le lobbies dell’asfalto abbiano un peso considerevole”. Per aumentare la sostenibilità urbana, la Consulta ribadisce l’importanza di ridurre il numero di veicoli circolanti, favorendo la mobilità alternativa di mezzi pubblici, pedoni e biciclette: “entro il 2020, vorremmo che un terzo dei carpigiani si muovesse a piedi o in sella alla due ruote, un terzo su mezzi pubblici e un terzo in auto”, prosegue Poltronieri. Per centrare tale traguardo, di certo non bisogna puntare alla realizzazione di nuovi parcheggi a ridosso del centro storico: “realizzare un parcheggio nel Piazzale della Meridiana (Poste) significa incentivare il traffico in centro. L’ottica deve essere ribaltata: le aree di pregio, quelle centrali, devono avere piazzole
a pagamento con tariffe progressivamente più alte in base al tempo di stazionamento. Più ci si allontana dal cuore cittadino invece, maggiore sarà la libertà di sosta. Vi sono aree (Piscina e Stazione delle Corriere) che possono essere potenziate, introducendo navette, car sharing, stipulando convenzioni con i tassisti... Occorre fare delle scelte coraggiose - conclude il presidente della Consulta a favore della salute di tutti e non importa se qualcuno - costruttori o commercianti - sarà scontento. In gioco c’è il benessere dell’intera città”. Per giungere alla definizione di uno strumento di pianificazione più rispettoso dei valori ambientali e, allo stesso tempo, più rispondente ai bisogni delle varie fasce di utenza della strada, occorrerebbe rilevare i flussi ciclistici “tenendo conto anche delle diverse fasce d’età e delle
diverse esigenze”, aggiunge Angelo Frascarolo, presidente del Comitato Utenti Ferrovia Modena - Carpi - Mantova. Per tentare poi di arginare l’annoso e ormai cronico fenomeno dei furti di biciclette, per cui la nostra città è tristemente nota, “occorre potenziare i sistemi per la sosta della bici - prosegue Frascarolo adottando sistemi di aggancio più moderni e funzionali e installando delle gabbie deposito presso la stazione ferroviaria, promesse da anni ma mai realizzate”. Un altro punto dolente del Piano è quello di non prevedere alcun tipo di manutenzione dei percorsi ciclabili esistenti: “dovrebbe essere introdotto un capitolo dedicato alla manutenzione per tentare così di limitare cadute e sinistri imputabili allo stato penoso in cui versano certi tratti di percorsi ciclo-pedonali”. Jessica Bianchi
Il presidente di Confindustria Modena ha rimarcato l’importanza dell’Europa e ha sottolineato l’importanza dell’export. “Fortunatamente il 53 per cento delle nostre aziende associate realizza un terzo del proprio fatturato all’estero; un dato che, nonostante le difficoltà date dalla dimensione media ancora troppo contenuta per essere davvero efficaci oggi, permette di avere un po’ di fiducia”.
Ferrari al Lions Club Carpi Host
“
Tra i tanti aspetti che caratterizzano l’attuale, difficile, contesto sociale ed economico, quello che più mi preoccupa è la distanza sempre più ampia tra le aziende che vanno bene e quelle che vanno sempre peggio. Quelle che stanno in mezzo sono da difendere con maggiore incisività favorendo l’applicazione di misure per la crescita e facendo ripartire i consumi”. E stato questo uno dei principali spunti dell’intervento di Pietro Ferrari, presidente di Confindustria Modena, lo scorso 16 ottobre, durante la serata a lui dedicata dal Lions Club Carpi Host. Ferrari ha ricordato che sia gli obiettivi commerciali e distributivi delle aziende sia le politiche economiche nazionali dovrebbero avere come riferimento l’Europa: “è il nostro mercato domestico e dalle sue istituzioni – ha rimarcato l’imprenditore – arrivano le principali regole su cui si basano le scelte delle aziende e dei governi locali.
Da sinistra Pietro Ferrari e Giovanni Arletti
Per questo il provincialismo è un limite. Fortunatamente il 53 per cento delle aziende associate a Confindustria Modena realizza un terzo del proprio fatturato all’estero; un dato che, nonostante le difficoltà date dalla dimensione media ancora troppo contenuta per essere davvero efficaci oggi, permette di avere un po’ di fiducia”. Durante la sua relazione il presidente degli industriali modenesi ha richiamato l’attenzione su ciò che dovrebbe fare lo Stato: “andare oltre il provincialismo, favorire la promozione
dei nostri territori, riportare stabilità e capacità di governare nella situazione politica ma, soprattutto, applicare misure che riducano il cuneo fiscale a favore della capacità di reddito dei lavoratori e permettano il contenimento dell’Irap per le aziende”. Nel confrontarsi con il numeroso pubblico che ha partecipato alla serata del Lions carpigiano, Ferrari ha parlato di banche (“hanno fatto degli errori formidabili ma se saltano le banche salta il sistema”) del proprio impegno associativo (“tanto
impegno unito a passione e cuore”) e di terremoto. Su quest’ultimo tema le certezze, al di là dell’incredibile forza dimostrata dalla gente e dalle imprese del nostro territorio, sono ancora poche. “Inizialmente non c’erano risorse disponibili oggi invece abbiamo i mezzi per ripartire anche se le complicazioni sono tante, dalle procedure alle diverse visioni urbanistiche della ricostruzione, dalla voglia di flessibilità decisionale alla necessità di un controllo e di una regia unica che coordini la ripartenza”. Nel concludere il suo intervento il presidente di Confindustria Modena non ha mancato di mandare un messaggio di fiducia: “abbiamo l’obbligo di adattarci al momento in cui viviamo. Le ‘non scelte’, infatti, portano al disastro mentre possiamo contare sulle nostre capacità e sui giovani i quali, benchè spaventati, sono preparati e forti. Siamo un Paese che ha grandi capacità e opportunità: dobbiamo crederci”.
25.10.2013 n°38
9
Istituzioni e genitori insieme per discutere opzioni alternative alla distribuzione di acqua del rubinetto nelle mense scolastiche. Schena promette una “soluzione condivisa a stretto giro”.
Stop all’acqua del sindaco? Forse! “ Noi dovremmo essere liberi di decidere se bere oppure no l’acqua del rubinetto, voi invece ci state obbligando! Viviamo o no in un regime democratico?”. E’ stata questa la ripetuta e diffusa obiezione lanciata dagli oltre 200 genitori intervenuti all’assemblea pubblica chiesta dal Comitato No Amianto, all’Auditorium Loria, lo scorso 16 ottobre. Un incontro dai toni decisamente caldi che si è concluso con un arrivederci a presto. Tra i relatori l’assessore alla Pubblica Istruzione delle Terre d’Argine Giuseppe Schena, la referente del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione di Carpi, Monica Selmi e la responsabile del laboratorio analisi di Aimag, Manuela Baraldi. Un confronto duro quello giocato tra i due fronti contrapposti: “il problema non c’è - ha attaccato Schena - dal momento che la comunità scientifica e gli esperti dicono che la presenza di fibre d’amianto nell’acqua non costituisce un pericolo per la salute umana. Cosa vi aspettate: che vi dica che ci
sono evidenze provate che tra vent’anni l’ingestione non provocherà danni? Sarei un irresponsabile a dirlo. Ma chi ci assicura che ciò che mangiamo e respiriamo, in futuro non ci farà ammalare?”. Qualcuno dalla platea si accende e chiede che le istituzioni adottino il “principio di precauzione”. Principio, ribadisce Schena,
“che viene applicato qualora esista un pericolo. Non è questo il caso”. L’acqua è potabile e sicura, aggiungono gli esperti, ma i genitori non ci stanno. “Dobbiamo poter scegliere per noi e i nostri figli. La salute dei bambini è affar nostro”, è il leit motiv della folta platea. Schena allora gioca la carta della fiducia: “se i cittadini
non si fidano delle istituzioni, dove andremo a finire?”. Ma il suo asso di briscola cade nel vuoto: i genitori vogliono la reintroduzione della bottiglia nelle mense scolastiche e poco importa se l’acqua imbottigliata non viene sottoposta ad alcuna analisi per rintracciare l’eventuale presenza di asbesto. “Anche se il problema non c’è - prosegue Schena - prendiamo atto della vostra preoccupazione e per recuperare un rapporto di fiducia reciproca, siamo disposti a venirvi incontro e a valutare soluzioni condivise”. Sostanzialmente le istituzioni “a stretto giro” dovrebbero incontrare una
piccola cerchia di rappresentanti dei genitori per procedere su un “doppio binario”, rispettando così la scelta di chi vuole venga dispensata acqua in bottiglia in mensa e chi, invece, non pone il veto su quella del sindaco. Il Comitato No Amianto, fondato
da Sara Rovatti, Emanuele La Manna ed Elena Chiriatti, ha proposto l’introduzione dei boccioni, scelta a basso impatto ambientale e rispettosa di tutte le norme igienico - sanitarie richieste. Il comitato che ha già raccolto un migliaio di firme per bandire l’acqua del rubinetto tra i banchi di scuola, si è dichiarato disposto a discutere in prima persona il contratto di appalto con i produttori di boccioni per strappare il prezzo migliore e farsi carico delle spese fino a quando il Comune non troverà soluzioni alternative. Anche tale opzione sarà presa in considerazione. Parola di Giuseppe Schena. Jessica Bianchi
La Fondazione Paltrinieri sceglie l’acqua in bottiglia
I
n attesa che le istituzioni fissino un incontro con i genitori per cercare una soluzione al problema amianto, la Fondazione Paltrinieri ha deciso di far consumare ai propri bimbi acqua in bottiglia (l’ente gestisce: Scuola d’Infanzia paritaria Matilde Cappello e il nido Primavera a Santa Croce, Scuola d’Infanzia paritaria Caduti in Guerra a Gargallo e Scuola paritaria dell’Infanzia Aida e Umberto Bassi di Budrione). Il bambino all’entrata dovrà avere con sè l’acqua sufficiente per il suo fabbisogno quotidiano e al ritiro del bambino, il genitore dovrà ritirare il contenitore. “Ciò è possibile - spiegano dal Comune - poiché il gestore essendo privato può apportare le modifiche che ritiene opportune al menù”.
25.10.2013 n° 38
10 Concerto di Matteo Macchioni
7mila euro per la Torre dell’Orologio
4
15 biglietti venduti per un ricavato che ha consentito agli organizzatori e sostenitori del concerto di solidarietà del tenore Matteo Macchioni - Anioc, Banca Generali Private Banking, Comune di Carpi, Radio Bruno, Tempo e Cefac – di donare 7.400 euro per il restauro di uno dei simboli per eccellenza della nostra città, nonché del dramma vissuto dal territorio in seguito alle scosse del sisma del maggio 2012: la Torre dell’Orologio di Palazzo Pio.
Un weekend per mantenere vivo l’impegno nella lotta alla criminalità organizzata
Fiorisci terra mia
I
l Presidio di Libera di Carpi e delle Terre d’Argine, in collaborazione con il Circolo Arci Kalinka, Mattatoio Culture Club e il patrocinio del Comune di Carpi, vuole restituire alla cittadinanza l’esperienza vissuta la scorsa estate al campo di volontariato di E!state Liberi!, effettuato sui beni confiscati alla camorra, a S. Cipriano d’Aversa. Il fine settimana all’insegna della legalità e dell’antimafia prenderà il via sabato 26 ottobre, a partire dalle 20, con una cena al Kalinka (prenotazioni al 334.3053913). Il menù prevede sapori tipicamente meridionali, per non arrendersi all’idea che le buone tradizioni di quelle terre siano state irrimediabilmente compromesse dalle nefandezze della criminalità. La serata proseguirà con le testimonianze dei partecipanti al campo. Domenica 27 ottobre l’azione si sposterà al Mattatoio: alle 17 i partecipanti potranno assistere a La lunga marcia della memoria, un incontro con tre persone impegnate in azioni di contrasto del fenomeno mafioso e di educazione alla legalità: Giovanni Tizian, Mara e Beatrice Fonti. Seguiranno concerti live fino alle 24.
I
l giornalista e scrittore Lionello Mancini e il procuratore aggiunto a Modena Lucia Musti, lo scrittore Paolo Nori, il magistrato antimafia calabrese Nicola Gratteri e il giornalista e scrittore Antonio Nicaso, il re dei romanzi d’avventura Marco Buticchi: questi i sei protagonisti di Ne vale la pena, la rassegna carpigiana promossa da Radio Bruno, Comune di Carpi, Fondazione CRC, Fondazione Casa del Volontariato, Libreria Mondadori, Cna e Rock No War! Onlus. Il pubblico avrà quattro occasioni
con un acquisto minimo nei negozi del centro storico, si ci potrà aggiudicare la consulenza di Personal Shopper, con budget da spendere fino a mille euro
Vinci lo shopping in centro N on si ferma la promozione del centro storico e delle sue attività: fino alla fine del 2013, infatti, ci sarà tempo per partecipare a Vinci lo shopping in centro, la nuova iniziativa per il rilancio dei negozi proposta da Carpi C’è, ConCarpi e Comune. Partecipare è semplice: è sufficiente effettuare un acquisto minimo – il cui importo sarà indicato all’interno degli esercizi aderenti - per ricevere un coupon attraverso il quale il cliente potrà scoprire, grattando i sei simboli presenti sul tagliando, se ha vinto la consulenza di un personal shopper con il relativo budget di spesa,
indicato nella casella Scopri il valore del tuo shopping. Ci si aggiudicherà l’ausilio del personal shopper - con il corrispondente portafoglio di spesa, da un minimo di 50 fino alla ragguardevole somma di 1000 euro - ottenendo
Dal 30 ottobre torna a Carpi la rassegna di incontri dal titolo, Ne vale la pena
E tu, da che parte stai? per ascoltare l’esperienza di chi alla rassegnazione non ha mai dato spago: come Mancini, autore de L’onere della toga (Rizzoli) saggio in cui, intervistando sei “magistrati di frontiera”, il giornalista lascia emergere un lato raramente esplorato, ovvero quello delle motivazioni, delle paure che genera una vita sotto scorta, nella quale i rapporti familiari si fanno difficili e il contatto col mondo si perde progressivamente. Il racconto delle
battaglie che hanno segnato la vita di sei magistrati: storie di caparbietà, lotta, disillusione e ideali forti. A dialogare con lui, il 30 ottobre, alle 21, presso l’Auditorium Loria, il procuratore Musti. Paolo Nori (in foto) martedì 12 novembre, sempre all’Auditorium Loria, presenta due testi: La banda del formaggio, romanzo tragicomico che narra, attraverso la storia di aspiranti editori, librai e banditi, dell’amore per la letteratura e le storie, e Mo mama. Da
un tris di uno dei seguenti simboli: i loghi di Carpi C’è o ConCarpi, le immagini stilizzate di Palazzo Pio, Palazzo Scacchetti, La Sagra e il Portico Lungo di Piazza Martiri. Il personal shopper ha il compito di accom-
pagnare i clienti per i vari negozi, consigliando loro l’acquisto migliore. A svolgere questo incarico saranno due persone che, per quanto riguarda stile ed eleganza, hanno più di un prezioso consiglio da fornire: il giovane Eita Nakamura e Lorena Incerti, entrambi stilisti di talento. L’importo della vincita sarà dilazionabile in più acquisti, così come in più negozi. I vincitori potranno prenotare il proprio consulente recandosi presso l’Ufficio Qui Città, depositando il coupon e fornendo le proprie generalità. Entro cinque giorni verranno contattati per fissare un appuntamento e darsi allo shopping.
Ha senso lottare per una Chiesa libera dalla corruzione? Sarà questo il tema della serata di martedì 19 novembre quando, alle 21, in la Sala Mori, il magistrato Gratteri, da anni impegnato a Reggio Calabria in un’importante attività di contrasto alla ‘ndrangheta, presenterà, insieme al giornalista tra i massimi esperti del fenomeno mafioso originario della Calabria, Antonio Nicaso, Acqua santissima. La Chiesa e la ‘ndrangheta: storie di potere, silenzi e assoluzioni, in una delle prime date previste sul territorio nazionale. A
concludere la prima parte del ciclo di incontri sarà, lunedì 2 dicembre, alle 21, Marco Buticchi che presenterà il suo La stella di pietra, thriller storico che spazia dalla Firenze di Michelangelo all’Italia degli Anni di Piombo, sulle tracce dei falsi nell’arte, per riflettere insieme sul senso e la possibilità di vivere avventure in un’epoca come la nostra, nella quale ogni mappa sembra stata tracciata, ogni angolo esplorato e ogni località cablata. Tutti gli incontri saranno condotti dal caporedattore di Radio Bruno Pierluigi Senatore.
Eita Nakamura e Lorena Incerti
chi vogliamo essere governati, saggio sull’Italia di oggi.
25.10.2013 n°38
11
NEL CUORE DI CARPI C’È UN LUOGO IN CUI CI SI PUÒ IMBATTERE NELL’ARTE DI TAMIDI’S. SI TRATTA DEL CAFFÈ MARTINI, CHE POTREBBE DIVENTARE IL PRIMO AMBIENTE DI RITROVO DEI PITTORI IN CITTÀ
Al Caffè Martini si incontra l’arte S i dice che l’ambiente che l’artista sceglie per realizzare le sue creazioni sia un prolungamento della sua cifra stilistica e della sua sensibilità artistica. Se si immagina che Tamidi’S, al secolo Oto Covotta, lavori in una soffitta, solo con i suoi colori e la sua fantasia, ci si sbaglia di grosso. Se pensate abbia bisogno di silenzio, tavolozze e tele per dare vita alle sue creazioni, ebbene sbagliate ancora. In realtà nulla di questo gli è necessario né tanto meno utile. Tamidi’S ha invece scelto un accogliente bar, il profumo del caffè, il rumore delle tazzine, il chiacchiericcio della gente per dare spazio alla sua incontenibile creatività di espressione, per realizzare le sue opere che gradualmente prendono forma a partire da un’intuizione, un lampo di immaginazione che emerge, in maniera inaspettata, da tutto ciò che lo circonda. E’ qui, nel centro storico della nostra città, seduto a un tavolino del Caffè Martini, che potrete incontrare
che animano la vita di ciascuno di noi. “L’arte è una bellezza che si può cogliere in ogni cosa che ci circonda, ma che spesso rimane nascosta ai più - racconta Tamidi’S - poiché occorrono occhi speciali per riconoscerla e onorarla. Solo chi ha dentro un’anima già colma di bellezza potrà entrare in un dialogo misterioso
Oto Covotta
Tamidi’S. Lo troverete intento a raffigurare la vita che scorre dentro e fuori di lui, con poveri pezzi di colore in mano, piccoli segni su modesti frammenti di cartoncino, immerso in un ambiente che è per lui continua fonte di ispirazione. E’ tutto ciò di cui ha bisogno quest’artista dallo spirito fanciullesco per esprimersi appieno, perché l’arte per lui si manifesta nella quotidianità, nelle persone e nelle loro storie, nei gesti, nelle parole e anche nei pensieri inespressi. Emozioni, sensazioni, timori
Alcuni collezionisti modenesi e la pittrice carpigiana Erika Marchi insieme nella prestigiosa piazza di Carpi per proporre due modi diversi ma altrettanto viscerali di vivere l’arte
Di impulso artistico
A
lcuni collezionisti e un artista insieme nella prestigiosa piazza di Carpi per proporre due modi diversi ma altrettanto viscerali di vivere l’arte. La pittrice carpigiana Erika Marchi affronta con sintesi le arti informali, ricevendo riscontri positivi già in giugno a Venezia presso la Galleria di Xante Battaglia e selezionata tra i partecipanti della prossima Biennale di Firenze che si terrà in dicembre. Si confronta con un gruppo di collezionisti modenesi che mette in mostra nomi noti del mondo della pittura quali Mattioli, De Gregorio, Borghi, Covili e Fiume. La mostra Di impulso artistico, patrocinata dal Comune di Carpi, in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e Bottega di Pittura (vernissage sabato 2 novembre alle 17,30) si terrà nella Saletta espositiva della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, in Corso Cabassi, 4 e sarà visitabile dal 31 ottobre al 10 novembre dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, sabato e domenica inclusi. L’ingresso è libero.
e profondo fra cuore e corpo, silenzio e parole, gioia intima e rumore, ed esternare tutto ciò”. Al Caffè Martini sono nate numerose delle sue opere, comprese quelle più recenti, in cui le figure antropomorfe sono sempre più eteree e, talvolta, quasi invisibili, all’insegna di una forma espressiva che ha intrapreso un nuovo percorso, teso a trascendere la realtà. Diventerà famoso il Caffè Martini per la presenza di Tamidi’s? Solo il futuro potrà dirlo. Chiara Sorrentino
Dettaglio di The Bridge di Erika Marchi
12
25.10.2013 n째 38
25.10.2013 n°38
U
n nome che promette scintille, e la cantante, con il suo linguaggio irriverente e spiritoso, ce lo conferma. Lei è Linda Tkiller, ha 20 anni e grinta da vendere, abita a Carpi e “urla” - come lei stessa afferma - con la band Karne Kattiva. Insieme a lei suonano alla chitarra il diciannovenne nonantolese Alex Linguarapida Zoboli, al basso il coetaneo Davide Manosvelta Barani di Solignano e alla batteria la diciottenne modenese Martina Picchiatrice Nobili. Le origini della band sono recenti, ma i quattro “cattivi” ne hanno già fatta di strada. “Nel novembre del 2012 - racconta Linda - io e la Picchiatrice ci siamo conosciute alla festa di compleanno di un amico. Entrambe cercavamo gente carica con cui suonare roba altrettanto carica, e lei mi ha detto che conosceva un chitarrista che faceva al caso nostro. Poco tempo dopo abbiamo provato Lucy Potato dei Teenage Head e ci siamo resi conto che suonava molto più cattiva dell’originale... E ci piaceva! A quel punto dovevamo trovare un bassista e saremmo stati al completo. Dopo un paio di prove è arrivato finalmente il nostro bassman preferito: Manosvelta David Barani”.
13
Sono in quattro e fanno scatenare il pubblico con la loro musica pungente. i Karne Kattiva: un nome che promette scintille, come spiega la cantante carpigiana Linda Tkiller
Un sound che lascia il segno In alto a sinistra: Alex Zoboli, Martina Nobili e Davide Barani. In basso Linda TKiller
Alla domanda sulla scelta estremamente originale del nome della band, Linda sorride: “Karne perchè è di questa che siamo fatti, Kattiva o, meglio pungente, perchè è così che deve essere la nostra musica. La prima volta che ci hanno
chiesto di suonare non avevamo un nome, ma avevamo tutti male al sedere e alle gambe. Karne Kattiva perchè avevamo corso troppo e perché dovevamo suonare in un ex macello. Non c’era nome migliore”. Per quanto riguarda il gene-
re, il gruppo è molto eclettico. “Suoniamo quel che ci piace e se mentre lo proviamo non ci convince, lo cambiamo. David Bowie, i Romantics, gli Adicts, i Damned, X Ray Spex, 999, Johnny Thunders, gli Stones, i Beatles, gli Stray
Catz, ma anche rock’n’roll come quello di Wanda Jackson, Johnny Cash e Pat Boone. Tra i nostri pezzi forti abbiamo anche un paio di colonne sonore: Rocky Horror Picture Show e Hedwig and the Angry Inch. Abbiamo cinque pezzi
nostri e una scaletta di 30 brani che eseguiamo sempre durante le nostre serate, a volte facendo anche il bis. I pezzi che entusiasmano di più il pubblico sono quelli che fanno ballare e fanno venire la carne cattiva anche il giorno dopo, perché noi vogliamo essere ricordati sempre, nel bene e nel male”. I Karne Kattiva, di cui tra non molto sarà pubblicato il primo album, si esibiscono in tutti i locali della zona che consentono loro di suonare ad alto volume. “Il 31 ottobre saremo al Teatro dei Tamburi a Novellara per una festa alla Rocky Horror imperdibile con tanto di compleanno della Picchiatrice, ed è quindi vietato mancare! Il 2 novembre, invece, saremo al Rock Cafè di Modena in versione acustica; il 9 novembre al Comix di Nonantola e il 30 al Sir Francis di Modena. E nei weekend liberi saremo in giro per qualche città a suonare in acustico. Per gli aggiornamenti scriveremo tutto sulla nostra pagina Facebook di Karne Kattiva, quindi restate connessi”. Chiara Sorrentino
25.10.2013 n° 38
14
E
’ sfogliando le pagine ingiallite di un vecchio ricettario della nonna che nella mente creativa della carpigiana Roberta Morini è nata l’idea di creare DolceAmor. Un negozio a lungo sognato che, sin nel nome, profuma di crema di burro, mandorle, cacao... e della dolcezza di uno dei classici della pasticceria emiliana. Il desiderio di dar forma alla sua passione per la cucina e la pasticceria, ha radici lontane: “sono cresciuta tra cuoche straordinarie, ma i fornelli erano il regno incontrastato di mia madre e mia nonna. L’unico ambito in cui potevo liberare la mia creatività erano i dolci, un mondo affascinante e tutto da scoprire. Dopo aver frequentato vari corsi di pasticceria, mi sono però resa conto che reperire tutta la strumentazione necessaria è una missione a dir poco impossibile. Il sogno di creare un luogo specializzato nel quale trovare tutte le “armi” del mestiere e spiegare trucchi e segreti della pasticceria è nato circa una decina di anni fa poi, però, la vita mi ha condotta su strade diverse”. Due bimbi dopo e con l’esplosione dirompente di quel coloratissimo e zuccheroso fenomeno chiamato cake design, Roberta ha ceduto alla tentazione e
passione, creatività e cultura del gusto. Nel negozio di Corso Cabassi 16 potete trovare tutto il necessario per la preparazione, la decorazione e la degustazione dei vostri dolci
Dolci peccati di gola
DolceAmor in corso Cabassi 16, ha già compiuto un anno di vita. “Qui - continua Roberta - si può trovare tutto l’occorrente per preparare, decorare e degustare i dolci”. Passione, creatività e cultura: sono questi gli ingredienti in cui Roberta crede e ha sapientemente unito per ottenere la ricetta perfetta. “Siamo riusciti a creare un luogo di incontro per gli appassionati di cucina. La nostra clientela infatti viene qui non solo per fare i propri acquisti ma anche per chiedere consigli e sug-
gerimenti su come realizzare le proprie ricette. Numerosi poi coloro che seguono i corsi che organizziamo: occasioni per imparare e, allo stesso tempo, incontrare persone nuove e fare amicizia. Sulla nostra pagina Facebook, ogni giorno, vengono pubblicate le creazioni realizzate dai nostri amici e, ogni mese, organizziamo un concorso per premiare il dolce più bello che si aggiudica un buono sconto da 50 euro in materiali da cucina”, prosegue Roberta. Da DolceA-
mor potrete trovare un’ampia gamma di articoli per conoscere e innamorarvi delle mille sfumature che la pasticceria serba. “All’interno del negozio sottolinea Roberta - c’è una selezione di libri di cucina, ingredienti e strumenti per la preparazione dei dolci e una selezionata gamma di vini dolci, passiti e distillati per degustare al meglio ogni dessert”. Consulenza, degustazioni e corsi base di
cake design e pasticceria casalinga completeranno l’offerta, perché, conclude Roberta Morini, “c’è un mondo intero da imparare per riassaporare i sapori autentici d’un tempo e non lasciare che la sapienza e le tradizioni della nostra terra vadano perdute. Saperi alla portata di tutti - sottolinea Roberta - perchè l’arte del cake design non è solo per pasticcieri e decoratori. Il mio desiderio è che la pasta di zucchero entri nelle dispense di tutti, come la farina o la vaniglia”. DolceAmor sarà, sabato 26 e domenica
Per un Halloween perfetto
H
alloween si avvicina. Per far felici grandi e piccini DolceAmor vi suggerisce alcuni piccoli trucchi per decorare la vostra tavola e la vostra casa con un tocco di dolcezza. Vi basterà munirvi di stampini a forma di ragnetti, zucche e fantasmini per scatenare la fantasia e realizzare biscotti di pasta frolla ricoperti di pasta di zucchero colorata. E per i dettagli qualche goccia di ghiaccia reale.
27, tra gli espositori della fiera Let’s Cake, il primo evento a Modena dedicato all’emergente e affascinante mondo del Cake Design & Sugar Art, della pasticceria e del cioccolato per cogliere e offrire novità e contaminazioni. “Una bella occasione per conoscere le eccellenze locali e rilanciare l’economia del nostro territorio”, conclude Roberta Morini. Insomma una due giorni per farvi divertire, nella cornice del Forum Monzani, in una vera e propria full immersion nella dolcezza. Non mancate! Per info: 059.681898 www.dolceamor.it - info@ dolceamor.it - www.facebook.com/dolceamorcarpi Aperto tutti i giorni dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 19,30. Tranne il lunedì mattina e il giovedì pomeriggio.
25.10.2013 n°38
Il 9 novembre, alle 17, presso le Ferrovie Creative
Biografie in cucina
I
l libro di ricette La 5ª stagione si inserisce nel progetto del Centro di PsicoOncologia dell’Ospedale Ramazzini di Carpi per la valorizzazione delle capacità dei pazienti oncologici, di intervento sulla qualità di vita, sul recupero dei significati e sulla capacità di riprogettarsi. “Per scegliere le ricette - spiegano le autrici - siamo partite dalla passione per la cucina. In questo libro vi sono le ricette che prepariamo, che ci accompagnano da sempre. Abbiamo voluto divertirci, scambiarci idee, ritrovarci e raccontarci, anche con le ricette. Questo è ciò che troverete nel libro: la storia di otto donne che hanno trascorso più di un anno a incontrarsi, passando attraverso terremoti e conservando la voglia di stare insieme”. Il libro è, però, anche un lavoro terapeutico, grazie alla presenza della sezione La 5ª stagione, che dà il titolo. “Qui ci sono ricette che non hanno una stagionalità specifica, se non quella dei sentimenti. Scelte - proseguono le autrici perché significano qualcosa per ciascuna di noi. Far riemergere le memorie del come e perché sono nate è una sorta di biografia in cucina, costruttiva per la rielaborazione della propria storia di malattia e di vita”. Il libro, per la cui collaborazione si ringraziano Angolo e Amo, verrà presentato il 9 novembre, alle 17, presso le Ferrovie Creative, in via due Ponti, 25.
15
L’Angolo di Cesare Pradella “Inopportuno spendere tanti soldi per una Casa della Cultura”
“
Non ci sembra proprio una spesa prioritaria quella decisa dalla Giunta Schena di spendere 3 milioni e 600mila euro per costruire una Casa della cultura a Soliera di fronte a una crisi economica come quella attuale, con tanti disoccupati e numerose aziende che chiudono”. E’ quanto sostengono i consiglieri comunali del Gruppo Rilanciamo Soliera, Guido Lodi e Giovanna Zironi, i quali affermano di avere dalla loro parte tanti cittadini e lavoratori in difficoltà. “E’ vero che questi soldi proverranno dalla Fondazione
A
nche questo anno Alice Carpi ha organizzato numerose iniziative con volontari, soci e personale sanitario di Neurologia e Medicina Riabilitativa per informare e prevenire l’ictus cerebrale. Azione che, nel 2013, si è concretizzata anche a Mirandola con l’inizio di un’attività di informazione che continuerà in futuro. Da quest’anno poi, per ribadire l’importanza degli stili di vita, è stata proposta anche una cena vegetariana, incoraggiamento al mangiare sano e ridurre così i fattori di rischio. Sempre attivi sono i servizi di informazione e di assisten-
Cassa di Risparmio di Carpi – aggiungono Lodi e Zironi – ma le associazioni culturali e del tempo libero di Soliera hanno già le loro sedi in Castello, al Mulino, al Cinema Italia, al Centro polivalente e nei Centri civici frazionali e, addirittura, l’affitto della sede dell’Arci di via Grandi viene pagato dal Comune. Di certo sarebbe meglio pensare a spese e a interventi più utili a beneficio dei cittadini che versano in gravi difficoltà economiche, per cercare di lenire difficoltà e disagi. Lo stesso Papa Francesco ci ha ricordato che prima di tutto viene la dignità
dell’uomo che presuppone il diritto di vivere del proprio lavoro”. La decisione
della Giunta è stata approvata in Consiglio coi soli voti del Pd, contrarie tutte
A Sergio Zini la quarta edizione del Premio Enzo Piccinini
Coop Nazareno: tra cura e bellezza
“
Una testimonianza di alto livello medico e scientifico che dimostra la volontà di realizzare ambiti in cui si raggiunga la massima efficacia possibile nell’assistenza e nella cura non solo del malato, ma anche delle persone svantaggiate. Nata per rispondere al loro bisogno di accoglienza e di assistenza, ha saputo sviluppare una realtà sanitaria capace di affrontare anche il livello terapeutico di ragazzi con gravi disabilità psichiche. E’ arrivata a essere così originale nel metodo, così capace di rinnovare e reinventare, fino al punto da far
diventare anche la bellezza un obiettivo primario”. E’ questa la motivazione del Premio Enzo Piccinini 2013 conferito al carpigiano Sergio Zini, (in foto) presidente della Cooperativa Nazareno, nel corso della cerimonia ufficiale che si è tenuta, il 21 ottobre, a Modena alla presenza del sottosegretario di Stato del Ministero dell’Istruzione, Gabriele Toccafondi. “Pensando al lavoro fatto in tutti questi anni, mi sono accorto che sono state le relazioni ad aver marcato questa esperienza: gli ospiti, le persone che mi hanno aiutato, chi ha contribu-
Alice propone un presidio al Borgogioioso e lo spettacolo di autofinanziamento con la Banda Osiris, martedì 29 ottobre, al Cinema Corso
Uniti per combattere l’ictus
Gabriele Greco e Maurizio Calestrini
za a malati e familiari con trasporti gratuiti verso i centri di riabilitazione e attività motoria, così come l’attività di
le minoranze, Rilanciamo Soliera, Pdl-Lega e Per Soliera.
sportello e una presenza fissa dei volontari di Alice durante le visite di controllo. Particolare l’impegno profuso nel
sostegno dell’attività motoria post ictus con fisioterapisti, logopedista e psicologo. Il 29 ottobre, in occasione della
ito alla mia formazione e chi ha permesso che si realizzasse tutto questo. Il premio lo hanno dato a me – ha detto Zini - ma avrebbero dovuto darlo a tutti loro. A tutti noi”. Oltre a rappresentare una realtà consolidata nel campo dell’assistenza, la Nazareno è promotrice di alcune iniziative di notevole rilievo, come il Festival Internazionale delle Abilità Differenti e l’Atelier Manolibera. Giornata mondiale dell’ictus cerebrale, Alice Carpi ripropone i suoi appuntamenti tradizionali. Sabato 26, medici, infermieri, fisioterapisti e volontari saranno al Borgogioioso, dalle 9 alle 20, per informare e fare i consueti esami per la misurazione di colesterolo, glicemia e controllo della pressione arteriosa. Martedì 29 ottobre, invece, al Cinema Corso, si terrà lo spettacolo di autofinanziamento con la Banda Osiris, dal titolo Fuori Tempo. L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio del Comune di Carpi. Prevendita presso Radio Bruno.
25.10.2013 n° 38
16
L
a dottoressa Ryan Stone, ingegnere biomedico, è alla sua prima missione spaziale, Matt Kowalsky invece è un veterano dello spazio. Si trovano entrambi a galleggiare nell’universo, lei intenta a una riparazione della stazione spaziale, lui dedito ad allegri volteggi accompagnati da musica country, in attesa di rientrare. Ma non hanno fatto i conti con il problema dei rifiuti, che anche nello spazio comincia a provocare danni preoccupanti. Infatti vengono investiti da un flusso di detriti, frutto dell’esplosione di una navicella ormai obsoleta che, ad altissima velocità, frantuma le loro certezze e i loro legami con il corpo della stazione. Scene bellissime, effetti stupefacenti, esaltati dal 3D, assolutamente indispensabile e funzionale all’impressione di realtà che il film vuol dare. Un vero godimento per lo spettatore che, difficilmente e, forse, fortunatamente, potrà immergersi in quel vuoto assoluto che è lo spazio oltre l’atmosfera, con la sicurezza di essere saldamente ancorato alla poltrona di un cinema. Così ritroviamo i nostri eroi, col cordone ombelicale spezzato, nel disperato tentativo di ritrovare un’ancora di salvezza al loro pericoloso fluttuare verso l’infinito. Meglio non raccontare oltre perché la sorpresa e la suspence sono componenti fondamentali in qualsiasi storia di fantascienza e qui in particolare, dove questi due unici personaggi interpretati da due divi molto cari al pubbli-
Scene bellissime, effetti stupefacenti esaltati dal 3D e una buona dose di ironia sono gli ingredienti fondamentali di Gravity. Ottima la prova degli attori George Clooney e Sandra Bullock
Salvate il dottor Ryan
co se la vedono davvero brutta. George Clooney non perde mai la sua irrefrenabile ironia e Sandra Bullock il proverbiale sangue freddo tipico di uno scienziato. Un confronto diretto tra razionalità e azzardo che non trascura la com-
ponente umoristica. Siamo infatti molto lontani dalle complessità anche filosofiche di 2001 Odissea nello spazio, che nel 1968 ci stupì e affascinò oltre ogni aspettativa, ma anche da Blade Runner che nel 1984 ci fece riflettere sul rapporto
dell’uomo con la divinità creatrice. Qui siamo in piena avventura, fantastica e realistica allo stesso tempo. Un’avventura tanto credibile quanto piacevole e inquietante. Una storia nella quale si può tranquillamente evitare di cercare
sottotesti o metafore sulla vita, che certamente possono essere trovati ma non sono indispensabili se si vuole affrontare l’avventura spaziale solo per il gusto di vedere l’effetto che fa. Ivan Andreoli
25.10.2013 n°38
17
Al via, per il quarto anno, i corsi di alfabetizzazione per immigrati adulti
Tornano i corsi di Ero Straniero
16enne violentata da un gruppo di amici
di Clarissa Martinelli
clarissa.martinelli@radiobruno.it
I
niziano a Carpi, a fine ottobre, i corsi di alfabetizzazione per immigrati adulti Ero Straniero, organizzati da Azione Cattolica Italiana, Unione Donne in Italia, Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani e dalla Cooperativa sociale Il Mantello, con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e Fondazione Casa del Volontariato. Le iscrizioni si raccolgono presso la Casa del Volontariato, in viale Peruzzi 22, il mercoledì dalle 15 alle 17 e il sabato dalle 10 alle 12. Quest’anno sono previsti corsi misti e per sole donne, oltre a un servizio di babysitteraggio per le madri che, desiderando partecipare, non sapessero a chi lasciare in custodia i propri bambini. I corsi si terranno nelle tre fasce della giornata – mattina, pomeriggio e sera – per andare incontro alle differenti necessità degli iscritti. Tra le novità di questa edizione, si vogliono organizzare corsi anche nella frazione di Fossoli, per incentivare la presenza degli stranieri residenti. Altra novità, la ricerca
di una più stretta collaborazione con le scuole d’infanzia, primarie e secondarie della città, al fine di una sempre più capillare pubblicizzazione e organizzazione dei corsi. Anche quest’anno non ci si limiterà a lezioni di lingua italiana: nel corso degli incontri saranno infatti trattati argomenti culturali legati alla storia di Carpi, come è stato fatto lo scorso anno in merito alla figura di Odoardo Focherini. Partito nel 2010, il progetto Ero Straniero ha coinvolto complessivamente 585 partecipanti, 338 dei quali donne e 247 uomini, per un totale di 25 corsi. Tra i partecipanti, la nazionalità principe si conferma quella pakistana con 228 iscritti, seguita da quella marocchina con 68 e dalla ghanese con 39.
Cara Clarissa, ho una figlia di 16 anni e leggere della ragazzina violentata a Modena, a una festa tra amici, mi mortifica e terrorizza. Come posso dare spazio a mia figlia Caterina sapendo che oggi la società porta a questi eccessi? Lei chiede più libertà e autonomia, ma resta poco più che una bambina e non so darmi pace. La lascio al sabato sera tra gli amici, ma come faccio a sapere che non venga condizionata da comportamenti sbagliati? Come faccio a sapere che quel gruppo di ragazzini non nasconda comportamenti violenti? Katia ara Katia, quel che sembra sia successo a quella festa modenese è l’eccezione, non la norma. Uno stupro, per ora presunto perché saranno i tribunali a emettere la sentenza e non le nostre valutazioni personali sulla base di informazioni di stampa frammentarie, è una aberrazione a qualsiasi età e in qualsiasi contesto. Ma, purtroppo, sembra sia invece la norma l’abuso di alcolici tra poco più che bambini. Ne abbiamo parlato a Brunomattina, su Radio Bruno, martedì scorso ed è impressionante il numero di testimonianze arrivate tra telefonate, mail, messaggi e social network.
C
Islam e dintorni... di Francesca Zanni, Laureata in Storia, Culture e Civiltà Orientali, e in Cooperazione internazionale, Sviluppo e Diritti Umani presso l’Università di Bologna
Malala e il mancato Nobel
“
Non mi importa di dovermi sedere sul pavimento a scuola. Voglio solo istruzione. E non ho paura di nessuno” ha affermato Malala Yousafzai, la giovane attivista pachistana di 16 anni, famosa per le sue campagne a favore dell’istruzione femminile. Il suo blog, Diary of a Pakistan schoolgirl ha raccontato la terribile situazione delle bambine e delle ragazze pachistane della regione dello Swat, zona controllata dai talebani, i quali hanno vietato l’istruzione femminile. Lo scorso febbraio il partito laburista norvegese la candidò al Premio Nobel per la Pace 2013, facendo di lei la più giovane candidata a questo riconoscimento. Quest’anno però, il premio, è stato assegnato all’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche, escludendo Malala dalla vittoria. Alcuni commenti in merito sono stati positivi, dal momento che la vittoria della ragazza avrebbe potuto comportare un altro attacco violento dei talebani nei suoi confronti. Malala, infatti, era stata vittima di un attenato nell’ottobre 2012, dal quale si è miracolosamente salvata. Sebbene non abbia vinto il Nobel, la coraggiosa attivista ha vinto un premio di straordinaria importanza: il Premio Sakharov per la libertà di pensiero. Istituito nel 1988 dal Parlamento Europeo per premiare chi dedica la propria vita ai diritti umani e alla libertà di pensiero, è stato assegnato a Malala il 10 ottobre scorso, ma la cerimonia ufficiale avrà luogo il 20 novembre a Strasburgo. I talebani hanno reagito duramente, affermando che la ragazza viene premiata perchè “lavora contro l’Islam”. Martin Schulz, presidente del Parlamento Europeo, ha definito Malala “una ragazza eroica”. PER APPROFONDIRE http://news.bbc.co.uk/2/hi/south_asia/7834402.stm http://www.internazionale.it/news/pakistan/2013/10/10/il-premio-sakharovassegnato-allattivista-pachistana-malala/ http://www.internazionale.it/news/pakistan/2013/10/10/talebani-malala-nonha-fatto-niente-per-meritarsi-premio/
Un’infermiera del Pronto Soccorso di Carpi, supportata poi da altre testimonianze analoghe da parte di operatori di soccorso e volontari, parlava di ragazzini di 13-14 anni che nei fine settimana arrivano da locali o feste in coma etilico, trasportati su autoambulanze a sirene spiegate. Ha raccontato di ragazzine incoscienti (le più vulnerabili) che, quando si risvegliano in ospedale, non ricordano nulla delle ore precedenti. Piangono impaurite, aspettano i genitori che le portano via e conserveranno l’episodio tra i segreti di famiglia. Molti puntano il dito sui genitori e sull’incapacità di educare i ragazzi e farsi rispettare. E’ riduttivo attribuire ogni colpa solo a qualcuno. Ci sono percentuali diverse di responsabilità, ma le concause sono molte. Il gruppo dei pari, ad esempio; chi sono i loro amici, vicini di casa, compagni di classe. Che
Camillo A cura di Clarissa Martinelli in collaborazione con il Gattile di Carpi
O
ggi vi parliamo di una micina dolcissima che vive all’aperto, abbandonata nel mese di agosto dietro a un ristorante a Soliera dove ancora vive insieme ad altri quattro mici senza famiglia. Le volontarie del Gattile di Carpi non si occupano solo dei mici presenti nella struttura, ma anche delle colonie feline in giro per il territorio ed è stata Vanna, volontaria solierese, a scorgere per prima questa piccola colonia e a portargli crocche, scatolette e acqua. Ora i mici hanno anche una casetta di legno come rifugio per l’inverno, un piccolo riparo dalle intemperie. Mentre quattro mici sono molto diffidenti e non si lasciano toccare, la gatta, che Vanna ha chiamato Camilla, fin dal primo giorno è andata incontro alla volontaria facendo le fusa e lasciandosi accarezzare. E’ dolce e buona e avrebbe bisogno di una famiglia che si occupasse di lei per toglierla dai pericoli e dai rigori di un inverno all’addiaccio: i mici randagi buoni, purtroppo, sono i più vulnerabili. Per mettersi in contatto con Vanna e avere informazioni su Camilla, potete scrivere a vannaz@tiscali.it o chiamare il 347/7348329.
Il Gattile chiede aiuto a tutti quelli che amano i gatti e possono avere qualche ora libera durante la settimana: c’è bisogno di chi dia una mano dentro la struttura e nella cura delle colonie sparse sul territorio. Per il 28 novembre, intanto, è prevista una cena di finanziamento del Gattile presso l’Istituto Nazareno in via Peruzzi, 44. Menu di carne o vegetariano, a scelta, 25 euro a testa. Chi volesse prenotarsi può contattare Piera: 320.4620803 o Aurelia 339.3851247.
personalità hanno: da leader o influenzabile, insicura. Se vogliono o meno vivere al di sopra delle loro possibilità. Se si appassionano agli animali e alle piante o al Geordie Shore di Mtv in cui ragazzine parlano di sesso e fanno sesso come si ordina un panino al bar. Se considerano lo sballo come unico antidoto alla noia o hanno altri interessi e passioni. Se a scuola vanno bene o si sentono emarginati, se ci sono insegnanti capaci di farsi ascoltare, rispettare. E ci aggiungo i locali che servono cocktail a bambini senza alcun controllo. I fattori in campo sono molti, non solo la mamma e il papà non all’altezza del ruolo. Certo è che un genitore, per quanto presente, non potrà mai trasformarsi in uno 007 capace di controllo 24 ore su 24. Può, però, mettercela tutta per far capire le differenze tra bene e male, giusto e sbagliato. Sulla genitorialità riporto una bellissima poesia di Kahlil Gibran: I vostri figli non sono figli vostri... sono i figli e le figlie della forza stessa della Vita. Nascono per mezzo di voi, ma non da voi. Dimorano con voi, tuttavia non vi appartengono. Potete dar loro il vostro amore, ma non le vostre idee. Potete dare una casa al loro corpo, ma non alla loro anima, perchè la loro anima abita la casa dell’avvenire che voi non potete visitare nemmeno nei vostri sogni. Potete sforzarvi di tenere il loro passo, ma non pretendere di renderli simili a voi, perchè la vita non torna indietro, né può fermarsi a ieri. Voi siete l’arco dal quale, come frecce vive, i vostri figli sono lanciati in avanti. L’Arciere mira al bersaglio sul sentiero dell’infinito e vi tiene tesi con tutto il suo vigore affinché le sue frecce possano andare veloci e lontane. Lasciatevi tendere con gioia nelle mani dell’Arciere, poiché egli ama in egual misura e le frecce che volano e l’arco che rimane saldo.
25.10.2013 n° 38
18 L’aforisma della settimana...
“Con l’amore tutto si riscatta, si salva tutto”. Fëdor Dostoevskij, I fratelli Karamàzov appuntamenti
Mostre CARPI
26 ottobre - 3 novembre Le sfumature dell’anima Espone il pittore carpigiano Enrico Davolio Sala Ex Poste di Palazzo dei Pio Fino al 27 ottobre Mostra fotografica del workshop con Aldo Soligno A cura del Gruppo Fotografico Grandangolo Orari d’apertura: 10.30-12.30/16.30-19.00 Sala espositiva Fondazione Cassa di Risparmio Fino al 27 ottobre L’arte per l’Ottobre Missionario 2013 “E venne ad abitare in mezzo a noi: Gesù nostro contemporaneo” Mostra collettiva dedicata alla figura di Gesù In collaborazione con gli studenti degli Istituti Superiori nella Diocesi di Carpi Galleria di Palazzo Foresti 31 ottobre - 10 novembre Di impulso artistico Erika Marchi e i Collezionisti Modenesi Sabato 2 novembre, ore 17.30, inaugurazione Saletta Fondazione C.R. Carpi Fino al 31 ottobre L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Paolo Del Vaglio O&A Centro Affari Fino al 10 novembre Scene da un salotto dell’Ottocento Arte a Modena dal Ducato all’Unità Opere pittoriche e strumenti musicali Palazzo Foresti
Fino al 17 novembre Guareschi e Laureni Segni dai lager In occasione del 70° anniversario dell’8 settembre 1943 Testimonianze di due internati militari Mostra a cura di Francesco Fait e Anna Krekic Sala Cervi Fino al 17 novembre Emanuele Luzzati. L’ebraismo in favola Ex-Sinagoga Fino al 23 novembre La Bellezza Silenziosa Mostra fotografica di Antonella Monzoni Biblioteca A. Loria Fino al 1° dicembre XVI Biennale della
A quattro anni dall’unificazione degli istituti di Modena e Carpi è completato il processo di integrazione attraverso la razionalizzazione delle risorse e l’apertura al territorio
Vecchi-Tonelli: la forza della musica Nel 2014 la componente modenese dell’Istituto festeggia il 150esimo anniversario: in programma spettacoli ed eventi culturali.
appuntamenti
Xilografia: Mimmo Paladino Xilografia 1983 - 2013... un elmo e 8 filosofi Musei di Palazzo Pio Fino al 6 gennaio Le stanze dell’Amore cieco Sale dei Trionfi e dell’Amore di Palazzo Pio
Eventi CARPI
R
isale agli inizi del diciannovesimo secolo la presenza di scuole civiche di musica a Modena e Carpi. Duecento anni dopo, la formazione musicale nelle due città è affidata all’Istituto superiore di Studi musicali O.Vecchi-A.Tonelli, frutto dell’unificazione, avvenuta nel 2009, del Liceo musicale modenese Orazio Vecchi con l’istituto di musica carpigiano Antonio Tonelli. L’istituto musicale pareggiato Vecchi-Tonelli offre formazione musicale di ogni livello e per tutte le fasce di età: attività propedeutica per gli alunni della scuola elementare, corsi ordinari di vecchio ordinamento, nuovi trienni e bienni di Alta Formazione Artistica e Musicale, Master di primo livello fino al Master di Canto del soprano Raina Kabaivanska. In questi primi quattro anni di gestione autonoma il VecchiTonelli ha completato il processo di integrazione, anche attraverso una riorganizzazione dei corsi e dell’orario dei docenti, che ha consentito di razionalizzare le Raina Kabaivanska risorse in funzione della diminuzione dei contributi da parte degli enti locali; ha intensificato la presenza a manifestazioni culturali e concertistiche; ha aperto le porte alla città promuovendo eventi e concerti e intensificando la collaborazione con realtà territoriali, continuando a valorizzare l’Alta Formazione di livello universitario. Nel nuovo anno accademico 2013/2014 gli iscritti ai corsi dell’Istituto musicale VecchiTonelli, al di là delle previsioni
e nonostante la crisi economica, hanno superato la soglia dei 500 allievi, attestandosi sui 530. In generale, gli iscritti sono aumentati di quasi il 30 per cento rispetto allo scorso anno e, in particolare, sono raddoppiati rispetto al 2010 gli allievi dei corsi preaccademici che si rivolgono alla fascia 8-18 anni e hanno sostituito i vecchi corsi ordinari ampliandone l’offerta formativa. “In un momento di estrema difficoltà per molti degli istituti musicali italiani – affermano gli assessori all’istruzione dei Comuni di Modena, Adriana Querzè, e di Carpi, Maria Cleofe Filippi – siamo soddisfatti del modo in cui il Vecchi-Tonelli ha recepito gli indirizzi delle amministrazioni comunali e si è confermato una vera eccellenza peril nostro territorio, un segmento importante della filiera della formazione musicale, oltre che un serbatoio di cultura”. Resta aperto il discorso sulla statalizzazione che dovrebbe portare gli istituti musicali pareggiati sotto la competenza dello Stato, un processo previsto dalla legge 508 del ’99 ma non ancora attuato, oltre che un obiettivo in funzione del quale è stata pensata la formazione musicale di livello universitario del VecchiTonelli. In agosto è arrivata in Commissione cultura del Senato una proposta di legge. “Il nostro istituto, come altri – continuano Querzè e Filippi – svolge da anni un’importante azione sul piano culturale e della promozione di giovani generazioni in ambito musicale, e non può continuare a dipendere completamente
dalle amministrazioni locali che versano in sempre più ristrette condizioni finanziarie. Stiamo lavorando perché la situazione si sblocchi, anche attraverso una soluzione graduale, come proposto dall’Anci”. Nel 2014 la componente modenese dell’Istituto festeggia il 150esimo anniversario: in programma in città spettacoli ed eventi culturali da febbraio a dicembre. I 1/2 concerti del giovedì per allietare la pausa pranzo dei modenesi e i concerti serali nel carpigiano Palazzo Pio, le Master class per specialisti e le manifestazioni che animano la città, da Il ratto d’Europa a Music Town passando per la Settimana della musica. Diverse le iniziative che vedono protagonisti gli allievi dell’Istituto musicale VecchiTonelli impegnati nel contempo a partecipare a concerti rassegne di altre città; a Mirandola i migliori allievi sono stati diretti con l’Orchestra Cherubini dal maestro Riccardo Muti nel Concerto dell’Amicizia. Da dicembre a Modena prendono invece il via le esibizioni dell’Ensemble AltreVoci, formato da studenti ed ex studenti del Vecchi-Tonelli, che precederanno i concerti della Gioventù Musicale Italiana nello Spazioquindici dedicato alla musica del ‘900. Inoltre, già fervono i preparativi per le celebrazioni che 150esimo anniversario della fondazione dell’Istituto Orazio Vecchi di Modena che coinvolgerà, oltre a tutte le forze artistiche e didattiche interne, anche ex-allievi ed ex-insegnanti. In programma una serie di spettacoli ed eventi culturali che si svolgeranno in città da febbraio a dicembre 2014. Nello stesso anno, alcuni allievi del Vecchi-Tonelli lavoreranno con artisti video di Dresda e danzatori di Modena e Praga per un progetto di cooperazione artistica dell’associazione ArtistiDrama, mentre i ragazzi dai 12 ai 14 anni della classe di composizione parteciperanno a Como all’iniziativa Musica al presente.
25 ottobre - ore 9/13 Per la rassegna Màt Settimana della salute mentale Dalla A alla V di voci Sentire per essere Cristina Contini Sentire le voci è un’esperienza reale, vera. Chi le sente fatica a distinguerle dalla realtà. Il lavoro nei gruppi di automutuoaiuto di uditori di voci apre la strada che consente di accettare la presenza delle voci e attraverso lo scambio di esperienze e di emozioni, permette di individuare strategie di fronteggiamento e controllo personali. Circolo Guerzoni 25 ottobre - ore 21 Padre nostro Proiezione del film di Carlo Lo Giudice Commento al film di Pietro Marmiroli Circolo Gorizia 25 ottobre - ore 22 Umberto Maria Giardini (Moltheni) Opening act: Ben Mustacho Dj Kalinka Arci Club 25 ottobre - ore 22 Avant-Garde Post punk/dark wave da Roma Grotesque night Mattatoio 26 ottobre Everyboy Cares, Everybody Understands Tributo ad Elliot Smith Mattatoio 26 e 27 ottobre Giornate Ramazziniane 2013 e Premio Ramazzini Convegno scientifico e assegnazione del premio internazionale a un medico o a uno scienziato PROGRAMMA 26 ottobre - ore 14 Sessione scientifica I Presentazione del lavoro dei borsisti del Collegium Ramazzini Presiedono: Melissa McDiarmid e Carol Rice 26 ottobre - ore 18.45 Conferimento Premio Ramazzini 2013
25.10.2013 n°38
appuntamenti
Su indicazione del Collegium Ramazzini, la Città di Carpi ha designato quest’anno il aottor John Froines per il suo contributo scientifico alla medicina del lavoro, in difesa della salute e dell’ambiente. Dopo il conferimento del Premio, Froines terrà la Lezione Ramazziniana su: Rischio e decisioni: una carriera per la scienza e la giustizia sociale 27 ottobre - ore 9 Speciale riconoscimento a Kathleen Ruff Fondatrice della RightOnCanada & Senior Advisor per l’Istituto di Rideau 27 ottobre - ore 9.30 Sessione scientifica II Conferenza Scientifica Internazionale su: Salute occupazionale, ambientale e sicurezza in un’economia globale che cambia Presiede: Ronald Dobbin 27 ottobre - ore 13 Cerimonia di chiusura delle Giornate Ramazziniane Presiede: Philip Landrigan Sala dei Mori di Palazzo Pio 26 ottobre - ore 10 Il sonno del bambino Cosa è importante sapere perché tutto vada per il meglio Con Annalisa Paini, mamma del GAAM ed educatrice Casa del Volontariato 26 ottobre - ore 9/19 Linux Day 2013 Saletta rossa Biblioteca Loria 26 ottobre - ore 9/20 Presidio di prevenzione in occasione della Giornata Mondiale contro l’ictus cerebrale A cura di Alice, Associazione per la Lotta all’Ictus Celebrale Galleria Centro commerciale Il Borgogioioso 29 ottobre - ore 15.30 Animatrici missionarie Incontro di conoscenza con una esperienza compiuta dai volontari presso una missione Centro Missionario 29 ottobre - ore 21 Banda Osiris in: Fuori Tempo A cura di Alice, Associazione per la Lotta all’Ictus Celebrale Cinema Corso I martedì 29 ottobre e martedì 19 novembre - ore 20 Cafè Philo Incontri per favorire la formazione di un pensiero filosofico libero e creativo Gli appuntamenti sono guidati dal dottor Luca Zanoli, studioso di pratiche filosofiche Bar 39 Garibaldi 30 ottobre - ore 22 Baths (USA) + Macweo (ITA) Mattatoio
19
Ritorna ViaEmiliaDocFest dal 7 al 10 novembre al Teatro dei Segni, con proiezioni, incontri con i registi e approfondimenti per le scuole. Sabato 9 omaggio a Lizzani
Il meglio del cinema a Modena C ’è chi racconta il lavoro che non c’è, chi si sofferma su una classe di adulti immigrati e chi parte da un fatto di cronaca per analizzare l’Italia. Storie e mondi che si incontrano nel cinema documentario, genere di cui la quarta edizione di ViaEmiliaDocFest porta una selezione autorevole al Teatro dei Segni di Modena (via san Giovanni Bosco, 150) dal 7 al 10 novembre. Tra gli ospiti, Luca Guadagnino che presenterà al pubblico Inconscio Italiano (7 novembre, ore 20.30); Daniele Gaglianone con La mia classe (8 novembre alle 20.30), nuova produzione 2013 con Valerio Mastandrea; Costanza Quatriglio, premiata con il nastro d’argento nel 2013 per Terramatta, che porterà Con il fiato sospeso (8 novembre alle 22.30) in cui recitano tra gli altri Alba Rohrwacher e Michele Riondino. Gaglianone e Quatriglio interverranno anche il 9 novembre alle 10.30 al convegno Il cinema del reale tra
N
onostante la sua posizione nell’alta borghesia rumena, Cornelia, 60enne architetto professionista, è profondamente infelice: il suo unico figlio, Barbu, 34 anni, sta combattendo con tutte le sue forze per rendersi indipendente da lei. Quando Cornelia scopre che Barbu ha causato un tragico incidente e rischia il carcere, il suo istinto materno la spinge a usare ogni sua competenza, conoscenza e denaro per salvarlo, convinta anche che questo porterà al riavvicinamento da parte del figlio… Ci sono più segreti che bugie in questo magni-
Carlo LIzzani
documentario e finzione insieme al professor Leonardo Gandini di Unimore e a Fabrizio Grosoli, direttore artistico del Festival insieme a Greta Barbolini. La giornata del 9 novembre si aprirà alle 10 con un ricordo del regista Carlo Lizzani. Appuntamento centrale del Festival sarà, sabato 9 novembre alle 20.30, la premiazione dei migliori documentari selezionati dalla giuria e votati on line dal pubblico. Il percorso è iniziato a luglio con
Al Cinema Ariston di San Marino, domenica 27 ottobre, alle 20,30, proiezione del film Il caso Kerenes - Pozitia copilului, per la regia di Calin Peter Netzer
Dramma romeno fico dramma borghese ad alta tensione emotiva, meritato Orso d’oro all’ultimo Festival di Berlino. Se il fuoco è ingrandito sulla vicenda privata di una donna e del suo contorno famigliare, lo sfondo non è privato di attenzione, ma al contrario si declina sul-
Domenica 27 ottobre, alle 15, al Cinema Ariston di San Marino, proiezione del film di animazione I Croods, di Chris Sanders
Il cinema per i più piccoli
S
eguiamo il viaggio avventuroso della prima famiglia moderna. Quando, a causa di un cataclisma, la loro caverna viene distrutta - così come tutto il circondario - i Croods sono costretti ad avventurarsi in luoghi a loro ignoti e a riorganizzare la propria vita. Lungo la strada incontrano Guy, le cui sorprendenti nuove scoperte - come il fuoco e... le
l’invito a sottoporre alla selezione le produzioni concluse dal 2011 in poi. Dopo le scelte della giuria, tra settembre e ottobre i venti documentari selezionati sono stati sottoposti alla votazione on line. Tra gli appuntamenti da segnalare anche la proiezione di una selezione di corti dell’Ozu Film Festival (10 novembre alle 16) e l’incontro con Kujtim Cashku (10 novembre alle 18), direttore del Festival di cinema sui diritti umani di Tirana. ViaEmiliaDocFest è promosso
scarpe! - scuotono la loro visione del mondo in modo del tutto inaspettato. La maggior parte della famiglia, e in particolare Hip (la figlia teenager), accoglie con entusiasmo ciò che Guy chiama “domani”, mentre Grug (il padre) intravede un’altra grande calamità all’orizzonte: quella di un affascinante ragazzo che insidia sua figlia! I Croods presto si rendono
le mutazioni della nuova società romena, ancora in bilico tra la modernità europea e l’alienazione precrollo del Muro. Potente racconto morale, capacità narrativa non comune e toni shakesperiani per uno dei film più belli di questi ultimi anni, scritto magnificamente e splendidamente recitato. conto che se non saranno in grado di evolversi entreranno presto a far parte del passato. Fra scontri generazionali e movimenti sismici, scopriranno un incredibile nuovo mondo popolato da creature fantastiche, e un futuro al di là di ogni loro più sfrenata immaginazione.
Al Circolo Gorizia, il 25 ottobre, alle 21, proiezione del film di Carlo Lo Giudice, Padre nostro. Commento al film di Pietro Marmiroli
Una storia d’amore
P
adre nostro è una storia d’amore, di ogni giorno tra un padre e un figlio, in un rapporto spontaneo e vero, fuori dai luoghi comuni, difficilmente visibile tra padre e figli maschi. Un rapporto che a tratti appare inquietante, a volte tenero. Salvatore e Vannino: 50 anni il primo, 90 il secondo e i capelli candidi come la neve. Loro due condividono tutto, persino il letto:
abbandonando i canoni della mascolinità, si addormentano abbracciati perché il padre non riesce a prender sonno se il figlio non gli fa sentire la sua presenza grattandolo un po’. Un ‘visual approch’ forte proprio perché i primi a esserlo sono i personaggi stessi. Impegnato da anni nella realizzazione di documentari Carlo Lo Giudice insegna, nella facoltà di Lingue a Catania, l’arte del cinema
del reale, perché questo è il genere che lo appassiona di più. Dal 1999 porta avanti vari progetti, in alcune città europee, come Catania, Lisbona e Atene, sulla percezione dello spazio urbano. Importanti per la sua formazione anche i documentari realizzati in Palestina, Bosnia, Egitto; gli incontri con Raul Ruiz e Jem Cohen e l’organizzazione dell’Esodoc (European Social Documentary). E’ un documentario, Padre nostro, la cui narrazione non è precostituita: quaranta minuti di vita reale le cui scene non sono mai state ripetute.
dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Modena, Arci Modena, Unione circoli cinematografici Arci, Pulsemedia, Kaleidoskope, Regione Emilia Romagna, Fondazione cassa di risparmio di Modena e Università di Modena e Reggio Emilia. Con la collaborazione di: Istituto storico di Modena, Documentaristi Emilia Romagna, Sequence, Voice off, Ozu Film Festival, MoXA, singoli videomakers attivi a Modena. appuntamenti
31 ottobre - ore 22 Allouin Balordo II Le Cagne pelose Dj Gennaro e Luis di RadioAmchegados feat. Dj “Paura” Carlos Kalinka 31 ottobre - ore 22 Per la rassegna: Narrativa - Incontriamo tre scrittrici carpigiane Non c’è pace tra i mattoni Di Dafne D’Angelo Presenta Elena Valentini, titolare Libreria Mondadori Libreria Mondadori Festeggiamenti del Sessantesimo anniversario di fondazione dell’Avis Comunale di Carpi 8 novembre Ore 20 - Circolo Graziosi La tradizionale Pasta e fagioli dell’Avis Serata conviviale in cui festeggeremo i donatori con più di cento donazioni 13 novembre Ore 20.45 - Auditorium Loria Stili di vita e prevenzione cardiovascolare Mantenimento del benessere e comportamenti alimentari corretti al fine della conservazione della salute del donatore Incontro di educazione sanitaria con la dottoressa Anna Ciardullo del Servizio di Diabetologia Area Nord
25.10.2013 n° 38
20
I
n un baleno il Carpi si sbriciola ad Avellino e torna indietro di un mese, ovvero alle angosce postCesena. Finisce fuori partita subito, e poi si scopre sprovvisto dei mezzi per rientrarvi. Per molti versi, somiglia alla sconfitta più pesante dell’era Bonacini. Più che lo scarto, allarma la pericolosità della ricaduta. E’ la seconda disfatta in fotocopia. Giunge in età matura, proprio quando la squadra è diventata definitiva, non più nell’epoca degli esperimenti. Quando i sintomi si ripresentano all’improvviso, senza diminuire d’intensità, significa che la malattia è importante. PSICHE - Anzitutto, le considerazioni di ordine psicologico. L’approccio non è spiegabile, se non invocando Freud. I primi tre gol nascono a difesa schierata, sono i commi di un armistizio incondizionato. Praterie immense, libertà enormi di pensiero ed esecuzione concesse a Castaldo, Galabinov e D’Angelo, i riferimenti più temuti. Inaccettabile che tutto questo sia avvenuto proprio al Partenio, contro un avversario che ben si sapeva in urgenza, sotto gli occhi di 8000 indemoniati che non vedevano l’ora di scatenarsi per prenderli per mano. Vecchi forse avrebbe dovuto preservare i più logori, fidarsi di qualche alternativa. Ma più che fisica, credo che la stanchezza sia mentale. E’ la piccola tassa che devono pagare i debuttanti. Ogni prima volta genera dei rischi collaterali appena viene consumata. La prima storica vittoria in casa ha tolto un peso a tutti. Quando raggiungi un traguardo, benché parziale, finisci inevitabilmente per scioglierti. Se poi lo conquisti con grande fatica, dopo troppi tentativi a vuoto, il senso di liberazione tira la volata all’appagamento. Da cui, indirettamente, derivano insicurezze sconosciute.
Calcio – Biancorossi sbriciolati ad Avellino (1-4): un crollo mentale e tattico.
Ricaduta pericolosa
Il Carpi sbaglia approccio e si conferma in difficoltà contro avversari schierati 3-5-2. E sabato ne arriva un altro: il Latina.
Cito la lezione di Niki Lauda in “Rush”, giusto perché è un film che sono andato a vedere convinto fosse semplicemente stupendo, e invece mi sbagliavo perché in effetti è un capolavoro: “La felicità è un nemico. Tutto a un tratto ti rendi conto che hai qualcosa da perdere”. TATTICA - Temo però ci sia anche dell’altro. E’ vero che 6 minuti sono bastati per cadere a terra. Ma ce n’erano altri 84 a disposizione per rialzarsi in piedi. Il Carpi incontra enormi difficoltà ad affrontare squadre impostate secondo 3-5-2. Vecchi ha raggiunto equilibrio trasformando il suo calcio. Abbassando 8-9 uomini dietro la linea della palla e appaltando a Cani la fabbricazione della fase offensiva. Che però risulta molto scheletrica, soprattutto quando occorre rimontare. Quattro indizi bastano e avanzano per formulare la prova: Avellino ricopia Cittadella, Cesena e Ternana. Momenti non comparabili, sconfitte diverse, ma imbarazzi simili. Due stopper si coalizzano agevolmente contro Cani, lo raddoppiano senza mai perdere copertura, che è assicurata dal terzo. I tre mediani scalano in superiorità, quindi accorciano con facilità sulle sponde, togliendo spazio ai percussori (a turno Memushaj, Sgrigna, Por-
cità per effetto degli scontri al vertice. L’Empoli batte netto il Varese; il Lanciano si consacra nel derby delle sorprese: espugna Crotone, campo difficilissimo, con un gran gol di Casarini.Accelera soprattutto il Palermo, vio-
lando Siena in dieci: adesso è definitivamente una squadra. Si muove anche la coda. Il Padova non è più ultimo, sorpassa la Juve Stabia ancora senza vittorie sul sintetico di casa. La Ternana evade dal lazzaretto delle grandi deluse. Non riescono a guarire invece Novara, Bari, Pescara e Reggina, che sostituisce Atzori con Castori. E questa forse è una buona notizia perché toglie un’ombra scomoda dalla panchina di Vecchi. Enrico Gualtieri
PROSSIMO AVVERSARIO:
LATINA
Con Breda è imbattuto
V
cari, Concas). Ovviamente, per il principio dei vasi comunicanti, se non c’è spazio in mezzo se ne deve trovare sui lati. Però agli esterni il pallone arriva con estrema lentezza. Manca l’uomo che cambi fronte con precisione e velocità. L’unico coi tempi e i piedi esatti per risolvere il problema sarebbe Bertoni. Ma con lui il centrocampo si alleggerisce troppo. L’altra soluzione si chiama Raffaele Bianco, tuttavia fino a Gennaio non è arruolabile. Ogni volta, dunque, bisogna chiedere a Memushaj di ricalibrare il gioco e improvvisarsi regista. Ovverosia, tocca allontanare dalla porta l’uomo che, più di tutti, detta il ritmo ai compagni e stabilisce quello della gara. E’ un compromesso che toglie moltissimo in termini di pericolosità. E che lui stesso gradisce pochissimo. In più, mancano i mancini. Liviero si è bruciato, Sperotto resta ai margini. Oltretutto soffre di fascite plantare, pessima compagna di strada. Perciò il
campo di stringe si una decina di metri. A sinistra stanno provando in molti, tutti destri naturali - Poli, Pasciuti, Di Gaudio, Lollo, Concas, Gagliolo, Sgrigna - ma quando invitati all’affondo, crossano solo in situazione dinamica. Cioè se serviti in corsa laddove c’è campo per correre. Viceversa, se ricevono sul posto, devono rientrare sul piede. Gli avversari non hanno molti dubbi sulla scelta da fare: sostanzialmente li aspettano lì. Temporeggiano, difendono esclusivamente quella porzione di campo. Fateci caso: contro il Carpi hanno fatto dei figuroni tutti i terzi difensori e i quinti centrocampisti di destra. Sono piccoli particolari, d’accordo. Ma sommati uno in fila all’altro determinano l’economia delle partite. E i limiti delle stagioni. Sabato capiremo un po’ meglio fino a che punto sono sormontabili: arriva il Latina, un’altra discreta squadra di 3-5-2. CAMPIONATO - Intanto il campionato acquista velo-
La classifica
a in scena la sfida tra i peggiori attacchi del campionato. Il branco dei “Leoni Neroblu” è avversario scorbutico, in evidente crescita dopo una netta trasformazione. Soprattutto molto attaccato al risultato. Pareggia spesso (6 volte finora, quante il Brescia e più di chiunque altro), concede pochissimo (8, seconda difesa del campionato). Segna col contagocce, poco quanto il Carpi ma con la metà dei giocatori (solo 3). Stando alle statistiche ufficiali è quintultima per supremazia territoriale e tiri totali, quartultima per possesso palla, ultima per indice di pericolosità. Tuttavia avanza con passo perfettamente bilanciato: 6 punti in casa e altrettanti in trasferta. Sarà il secondo incrocio tra neofite assolute di B. Il primo, quello tra lo stesso Latina e il Trapani disputato il 5 ottobre, si è concluso senza vincitori né vinti (1-1). Rimediò Jonathas allo svantaggio firmato Mancosu, che resta a tutt’oggi un evento ramingo, isolato: è infatti l’unico gol incassato dal portiere Iacobucci (ex Mantova, Siena e Spezia) nelle ultime 7 partite. Cioè da quando Breda si è insediato in panchina al posto di Auteri e ha cambiato il mondo. Con molto realismo è riuscito a trovare presto equilibrio, puntando tutto sulla fisicità, le motivazioni e l’esperienza dei più bravi. La retroguardia è un monumento granitico (Figliomeni-Cottafava-Esposito). Sulle fasce sgommano due giovani stranieri in crescita esponenziale (Ristovski e Alhassan, entrambi classe ‘92). A centrocampo, c’è forza e tecnica. Comandano due muscolari diversi, dal calcio verticale e dai compiti complementari che Giuntoli aveva sondato in estate: Morrone e Crimi. Davanti s’incrociano due atipici, Ghezzal (4 stagioni in A con Siena, Bari e Cesena) e Jonathas (ex Brescia, Torino e Pescara). Combinano impeto e fantasia. Sanno saltare l’uomo, occupare l’area ma anche ripiegare in aiuto. E.G.
I PRECEDENTI
In Supercoppa decise Cesca
S
abato torna una squadra laziale al Cabassi dopo quasi 14 anni. L’ultima in ordine di tempo fu il Sora (in C2), battuto 3-0 (De Simone 2, Benassi) nella prima Epifania del nuovo millennio (6 gennaio 2000). Carpi e Latina non si sono mai affrontate in campionato. C’è un solo precedente assoluto. Riferisce alla Supercoppa di Lega Pro: il triangolare che opponeva le tre vincitrici dei gironi di Seconda Divisione ’10-’11. Si giocò il 25 maggio 2011, allo stadio Giglio di Reggio Emilia (le denominazioni “Città del Tricolore” e “Mapei Stadium” erano ancora di là da venire). Vinsero i biancorossi 1-0. Decise una fiammata di Alessandro Cesca al quarto d’ora della ripresa. Solo 2 dei 28 effettivi che disputarono quella gara, vestono ancora la stessa maglia: sono Poli e Pasciuti. Nessuno tra le fila neroblu. E.G.
PROSSIMO TURNO
Babacar implacabile al Braglia
UNDICESIMA GIORNATA Sabato 26/10/2013, ore 15:
7 RETI: Babacar (Modena) Hernandez (Palermo) Pavoletti (Varese) Antenucci (Ternana)
BARI – TRAPANI BRESCIA – SIENA CARPI – LATINA J.STABIA – EMPOLI PALERMO – VARESE SPEZIA – MODENA TERNANA – CROTONE V.LANCIANO – PADOVA ANTICIPO Venerdì 25/10/2013 Ore 20.30: REGGINA – PESCARA
*CARPI-PADOVA, interrotta al 27’, è sub-judice
I MARCATORI
In programma due posticipi
POSTICIPI Lunedì 28/10/2013 Ore 20.30: NOVARA – CESENA Martedì 29/10/2013 Ore 20.30: CITTADELLA – AVELLINO
6 RETI: Mancosu (Trapani) 5 RETI: Caracciolo (Brescia) Torromino (Crotone) Tavano (Empoli) Giannetti (Siena) … 1 RETE: Cani Concas Inglese Memushaj Porcari e Sgrigna (Carpi)
25.10.2013 n°38
21
CALCIO – Carpi, settore giovanile: un weekend molto positivo
CALCIO - DILETTANTI
Conferme e riscatti
P
Buon punto per gli Allievi a Siena. Volano gli Esordienti e i Pulcini. Allievi Nazionali
rosegue la marcia della Correggese, sola in vetta nel girone D di Serie D col miglior attacco (24), la miglior difesa (5) e 7 vittorie su 8. Si ferma Luppi, ma ci pensano due ex-Carpi a sbrigare la pratica Riccione. La Solierese (Promozione) esce discretamente dalla settimana lunga raggranellando 4 punti in due trasferte insidiose. L’impresa della settimana è della Carpine (Terza) che stoppa la fuga della capolista. Continua a deludere la Fossolese: terzo ko in cinque gare. Fermate dal nubifragio Virtus (sullo 0-0) e Cabassi (avanti 2-0): comincia la telenovela dei recuperi.
REGIONALI
Luppi digiuna, la Correggese no Serie D. Luppi si concede una domenica di digiuno dopo le abbuffate pantagrueliche con Sancolombano e Imolese. Ma la Correggese continua comunque a divorare il campionato. Ci pensano due ex biancorossi a mangiarsi il Riccione (2-0): sono Alessandro Chiurato e Riccardo Paganelli, lussuosissimi bomber di scorta. Il primo sblocca il match in apertura di ripresa con pregevole azione personale. Il secondo chiude i conti in volata, poco prima del triplice, sotto un diluvio biblico. Domenica prossima, i ragazzi di mister Bagatti faranno visita a un Fidenza in difficoltà, nonostante il buon pari strappato alla Juve Fortis: segna meno di chiunque (appena 3 reti in 8 gare) e sinora ha vinto una sola volta. Somiglia molto a un turno favorevole, assolutamente da capitalizzare: ad Abano si sfideranno a singolar tenzone le due immediate inseguitrici (Thermal e Lucchese). Più sotto, la graduatoria è già abbastanza lunga. Si staccano Massese e Formigine. Dal limbo di centroclassifica, si risolleva il Mezzolara trascinato da un vecchio pirata dell’area di rigore: Fabio Bazzani. Promozione. La Solierese si conferma in ottima forma e sfiora l’en-plein nella settimana di doppio turno. Nell’infrasettimanale, i gialloblu sbancano Scandiano (2-0). Poi, a Savignano, dominano a lungo ma mancano il colpo del ko. E alla fine devono inseguire il risultato. Pareggia i conti il ritrovato Azzouzi (2-2), con un gran tiro in corsa. Al comando del campionato veleggia la coppia Casalgrande-Fiorano. I Nannini-boys scendono al quinto posto. Domenica ospiteranno l’ostico Colombaro.
I
sorrisi del vivaio rendono meno amaro il weekend di via Marx. Muovono la classifica gli Allievi, volano i più piccoli (Esordienti e Pulcini). Si riscattano in grande stile i Giovanissimi Regionali, mentre i Nazionali non riescono a trovare continuità. AMICHEVOLE - La Primavera intanto prosegue il rodaggio in vista della ripresa del campionato calendariata il 2 novembre (in casa con la Sampdoria). Nella sgambata amichevole
di Reggio Emilia, la truppa del duo Galantini-Garzon impatta 1-1 con i cugini granata. A segno Tairaj. ALLIEVI NAZIONALI. Tornano in campo dopo la sosta i ragazzi di mister Belloni, e strappano un punto importante sul difficile campo di Acquacalda, in terra toscana. La porta di Seveso regge fino al 90’ agli assalti del Siena. Saric e Natali rimandano l’appuntamento con la rete, che manca ormai da un mese. Ma la squadra dimostra progressi
interessanti, di condizione e tenuta del campo. Domenica prossima, al Sigonio sarà derby: arriva il Sassuolo, fanalino di coda. GIOVANISSIMI – Cadono di nuovo tra le mura amiche i Nazionali di Ferdinando La Manna, incapaci di confermare l’ottimo rendimento da trasferta tenuto sin qui. Il Sassuolo chiude i conti in meno di mezzora: 0-2. Reagiscono invece prontamente ai quattro schiaffi della settimana precedente i Regionali di Michele Borghi.
Torna a segnare Del Prete, lo imitano Calabretti e Gualdi: la Spal cade 3-1. BABY BOOM – Trionfano le categorie inferiori. Gli Esordienti stendono la Folgore Mirandola con i colpi di Lecce, Ianiro e Garzon (3-0). Dilagano a Correggio i Pulcini Provinciali di Manuele Ferrari, una vera e propria cooperativa del gol. 8-2 il finale. Sul tabellino: Sodano, Piccolo, Lugli, Cipolli (doppietta) e Borghi (tris). Enrico Gualtieri
IL PROGRAMMA DEL WEEKEND PRIMAVERA
Il campionato è fermo, ripartirà il 2 Novembre. Amichevole FORLI’ - CARPI Venerdì 25/10/2013 Forlì (FC) – Stadio Comunale “Tullio Morgagni” Via Campo di Marte Ore 17 Primavera
ALLIEVI NAZIONALI
M
BELLARIA IGEA MARINA - CARPI Domenica 27/10/2013 Bellaria I.M., Campo “Nanni” Via Rossini, 5 - Ore 10.30
GIOVANISSIMI REGIONALI
SASSUOLO - CARPI Sabato 26/10/2013 Sassuolo (MO) – loc. S.Michele dei Mucchetti, Campo “Zanti” Via del Cimitero Ore 17.45
Ben due le gare interrotte dal nubifragio abbattutosi in zona: quella di Seconda Categoria (girone H) tra Virtus Cibeno e Cavezzo (sospesa dopo un’ora, 0-0 il parziale) e quella di Terza categoria (girone C) tra Soccer Correggese e Cabassi sul punteggio di 2-0 in favore dei ragazzi di Di Nardo (reti di Bertani e Caruso). Altrove si è giocato regolarmente, nonostante le pozzanghere. L’impresa della settimana è della Carpine, che con orgoglio e qualità riesce a imporre il pari (1-1) alla prima della classe. Spacca il big-match Contini; il Villadoro si salva solo a 10’ dalla fine. Anche il San Marino coglie un punto importante sul terreno dell’ambizioso Madonnina (2-2). Assente Grandi, ne fanno le veci Suffritti e Cuttone che firma il 2-2 in zona Cesarini. Il derby di giornata finisce senza vincitori né vinti, e conferma il buon momento di entrambe. Il Limidi soffre, si scuote ma non riesce a chiudere: non basta la doppietta di Bertacchini, lo United rimedia con Jocic e Adisom allo scadere (2-2). Cresce la Cortilese, esce indenne da Campogalliano (1-1) guadagnando morale e continuità. Sprofonda in coma invece la Fossolese, battuta in casa dal Gaggio (2-3). Ora è ultima, ancora senza vittorie, col peggior attacco. E domenica prossima sfiderà la Cabassi. L’altro derby sarà United-Carpine. E.G.
Virtus sotto choc, passa il Bagnolo
GIOVANISSIMI NAZIONALI
ESORDIENTI REGIONALI
Orgoglio Carpine
CALCIO A 5
CARPI - SASSUOLO Domenica 27/10/2013 Carpi, Campo “Sigonio” Via Sigonio, 21 Ore 15
REGGIANA - CARPI Domenica 27/10/2013 Reggio Emilia (RE), Centro Sportivo “Tricolore” Via Mogadiscio, 2 Ore 10.30
PROVINCIALI
Allievi
ESORDIENTI PROVINCIALI
CAVEZZO - CARPI Sabato 26/10/2013 Cavezzo (MO), Campo “Borsari” – Via Cavour, 51/53 Ore 15.30
PULCINI PROVINCIALI
CARPI - SOLIERESE Sabato 26/10/2013 Carpi, Campo “D.Pietri” Via Nuova Ponente, 24/C Ore 16
atch di quelli da non crederci al Vallauri, dove la Virtus ospita il temibile Bagnolo capace di distruggere i gialloblù in Coppa (8-1) quando tuttavia i numi non avevano arriso agli uomini di Caleffi. Al Vallauri però tira un’aria diversa, ne son convinti atei e credenti, tra i padroni di casa. Ne è persuaso Pelusi, che al pronti via trafigge l’estremo ospite, ma il suo sussulto è neutralizzato immediatamente dal pari bagnolese (1-1). Il match si anima: gli ospiti sembrano il Barcellona degli ultimi tempi, maliardo ma non necessariamente temibile. Sassi e Casceglia che son due pragmatici, se la ridono sotto i baffi: il primo, in ripartenza fa il vuoto sulla sinistra e appoggia in mezzo, al secondo è sufficiente toccare in rete. Di lì a poco l’ariete virtussino si mette in proprio, finge di compiacersi della finissima trama dei palleggiatori ospiti, irrompe di forza nel tichi-taca bagnolese, e, impossessatosi del pallone, fa 3-1. I binari son quelli giusti, e la segnatura bagnolese in apertura di ripresa non impensierisce più di tanto: Bigarelli prima e Nosari poi assestano due colpi che paion letali (5-2), quasi di sfida a chi aveva propiziato il patibolo di coppa. Gli altri son però duri a morire e con un uno-due micidiale si riportan sotto: di qui l’incredibile. Un Ascari sino a quel momento impeccabile, si lascia sfuggire il pallone del pari (5-5), e un rigore forse palesatosi in sogno a uno dei due direttori di gara, dato che in campo ancora lo si cerca, consente agli ospiti di prender comodamente la mira e di assestare il colpo di un k.o amarissimo (5-6). Drammatico il finale, ma il match è stato da squadra con gli attributi, alla cui solidità converrebbe un celebre slogan leghista dei vecchi tempi. Le colpe son anche tue, Virtus, ti eri innamorata della vittoria, e sei stata colpita a freddo: poco male, comunque, come sanno Cesare e Cleopatra, da condottieri innamorati pugnalati alle spalle nascono gli imperi. Federico Campedelli
25.10.2013 n° 38
22
Esordio con vittoria, al tie-break, per Modena che inizia il campionato con il piede giusto, battendo Ornavasso 3 a 2
Liu•Jo, buona la prima A pproccia con il giusto spirito e la giusta cattiveria la Liu•Jo Modena il suo primo campionato. In quel di Ornavasso le ragazze di coach Chiappafreddo partono forte cercando di annullare l’entusiasmo delle padrone di casa per la storica promozione in A1. Rondon al palleggio inizia a distribuire al meglio il pallone trovando pronte le proprie bocche da fuoco ed è 1-5 il parziale iniziale. Questi quattro punti, di fatto, saranno il bottino su cui la squadra costruirà l’interno set. Il tecnico modenese completa la diagonale principale con Fabris opposta, mentre Piccinini e Rousseaux sono i posti quattro, Heyrman e Ruseva le centrali con Cardullo libero. Una battuta efficace e un attacco al 50% di positività non lasciano scampo alle piemontesi che provano in un paio di frangenti ad accorciare, ma senza successo. La pressione messa da Modena si riassume nell’ultima azione del parziale: servizio in rete di Loda e cambio campo con il definitivo 1925. Più combattuto il secondo parziale: le squadre si ripresentano con i medesimi sestetti in campo e Ornavasso parte mettendo la testa avanti e facendo il passo, ma Prima Squadra - Domenica 13 ottobre a Ferrara il Rugby Carpi ha vissuto il suo esordio nel Campionato Amatori Rugby Uisp. Una prima volta per i carpigiani che hanno affrontato il Cus Ferrara, uscendone sconfitti per 31 a 12. Prossimo appuntamento il 27 ottobre a Ferrara contro Orda Balorda. Under 14 - E’ cresciuta la compagine dell’Under 14, arrivando a toccare quasi 20 elementi: in ottica del progetto provinciale coordinato dal Modena Junior Rugby giocano con la maglia
V
errebbe da dire che meglio non poteva andare, anche se alle vittorie non ci si abitua mai! Ai Campionati Italiani di Volteggio Equestre che si sono svolti dal 18 al 20 ottobre, presso il Centro Ippico Equipolis di Portogruaro, hanno partecipato 230 atleti e 30 cavalli, provenienti da tutta Italia. L’ASD Equestre I Pioppi di Panzano ha vinto nella Categoria a squadre E con Eleonora Casali, Francesca Fanrtini, Letizia Bernardelli e Giorgia Gambini; Longeur Alice Sala e Giulia Borsari su Egeo, restituendo allo squadrone milanese de La Camilla il secondo posto delle Ponyadi, con un margine di soli 80/1000 di punteggio. Primo posto anche nell’Individuale a 1 Stella con Isabella Spillantini, Longeur Michela
le modenesi rimangono a contatto e poi pareggiano sul punteggio di 6-6 mettendo anche la freccia. Pronta la risposta piemontese con il 12-10 del time out tecnico e anche la contro risposta della Liu•Jo. E’ un testa a testa che conoscerà la sua fine solo al termine del parziale: l’ennesimo sorpasso di Ornavasso infatti è quello decisivo e si concretizza quando sul 24-23 Fabris prova il tutto per tutto in battuta centrando, però, la rete. Con la parità di nuovo ristabilita anche in campo l’equilibrio è totale. Liu•Jo è più fallosa in attacco e Chiappafreddo prova a inserire la giovanissima Perinelli. Dal canto suo le padrone di casa non sbagliano e per questo rimangono sempre a contatto. Si arriva al 19-19 quando Ornavasso Rugby Carpi
I risultati modenese ma hanno sangue biancorosso. Domenica 20 sconfitta a Colorno: la partita è stata giocata con impegno e determinazione dai Falchi che hanno realizzato 3 mete
trova lo scatto decisivo e lascia Liu•Jo al palo imponendosi 25-20. Nel quarto set c’è la riscossa delle bianconere che per opporsi al meglio alzano le percentuali di ricezione aiutando il lavoro di Rondon. Ne beneficia la fase d’attacco, ma è un continuo testa a testa anche in questo set fino a un finale al cardiopalma, con Modena avanti 22-23 salvo poi subire due Pallavolo Maschile
Parte male la Cec Sant’Anna Tomcar Cec Carpi: 3-0.
B
rutto esordio per la Cec che non entra mai in partita ed esce sconfitta nella bolgia di San Mauro (To). Prossima gara al PalaFerrari domenica 27 ottobre contro Segrate con inizio alle 17,30. con due trasformazioni, ma non sufficienti per vincere. Il Colorno, infatti, era molto veloce sul campo e dotato di una mischia forte. Minirugby - Domenica 20 in campo a Fiorenzuola anche i più piccoli: tanto divertimento per gli Under 6 e Under 8. Tra i risultati segnaliamo quello contro il Colorno (2-2) per l’Under 10 che si arrende al Parma A per 5-3. L’Under 12 vince contro i padroni di casa del Fiorenzuola (2-1) ma perde con Parma e Lyons.
punti consecutivi e ritrovarsi a dover annullare un primo match point. L’operazione riesce e da qui si innesca un incredibile punto a punto con Perinelli, la più giovane in campo, a fare le veci della veterana risultando decisiva. Ornavasso ha gli occhi puntati su Piccinini, individuata come probabile punto di riferimento della squadra in queste situazioni di volata, e allora la classe ‘95 ne approfitta annullando l’ultimo match point delle padrone di casa e trovando l’ace che porta la gara al tie-break. E’ tempo di serrare le fila: il minimo errore al tie-break può essere fatale e a sfruttare al meglio la scia psicologica è Modena che si porta subito a condurre mettendo in condizioni di difficoltà Ornavasso. Se nei set precedenti le padrone di casa si erano ben comportate a muro, così non è per il set decisivo in cui Modena riesce a passare con costanza. Il divario si amplia fino al 10-6 che sembra poter condurre la Liu•Jo al successo, ma Ornavasso reagisce e arriva fino al 9-10 prima di alzare bandiera bianca e a consegnare alle ragazze di coach Chiappafreddo i primi due punti della stagione. Prossimo appuntamento, il 3 novembre, alle 18, in trasferta, contro Banca di Forlì.
Pallavolo Femminile Serie C
Esordio vincente per Texcart
E
sordio vincente per Texcart Città di Carpi (3 - 0) nel campionato di Serie C, in una palestra Gallesi gremita. Le ragazze di Mister Pisa, hanno sofferto solo nel 2° set, recuperando fino a 7 punti. L’assenza di Bassoli, costringe Pisa a schierare Laura Garcia fin dall’inizio, altro ‘97 all’esordio in categoria. La partita parte in equilibrio, poi una serie di buoni servizi permette a Garuti e compagne di prendere il largo e chiudere 25-17. Nel 2° set però la musica cambia, partono forte le reggiane trovatesi anche sul 18-12, qui però la mossa vincente, il classico doppio cambio, permette alla squadra di avere sempre un attacco efficace. Buona regia di Guerzoni e gli attacchi di Bellentani riportano le squadre in parità. Il finale di set, giocato punto a punto, premia le carpigiane, grazie a due muri efficaci. Nel 3° set la squadra parte forte, le reggiane non hanno più la forza di reagire e il set scivola fino al 25-16 finale. Texcart ora prepara l’insidiosa trasferta di sabato prossimo contro il Moglia.
Sono 8 i partecipanti al Tripledecaironman Italy 2013 che sono riusciti a concludere la loro avventura. Fra loro anche il carpigiano Angelo Sorrentino
Impresa di Sorrentino
S
ono otto i partecipanti al Tripledecaironman Italy 2013, ospitato dal Parco La Quiete di Lonato del Garda, che sono riusciti a concludere la loro avventura. Fra loro c’è anche il carpigiano Angelo Sorrentino che, a detta di tutti gli altri, è stato il più coraggioso e il più forte a livello di volontà perché nonostante già al quarto giorno lamentasse problemi fisici importanti non ha mai mollato. Gli ungheresi Jozsef Rokob e Ferenc Szonyi occupano i primi due posti di una classifica che ha tenuto conto del tempo impiegato ogni giorno per affrontare un iron distance. Il trentacinquenne Rokob ci è riuscito in 356 ore, 33 minuti e 17 secondi, battendo il suo avversario numero uno, nonché connazionale, che aveva tenuto la testa della classifica per i primi quindici giorni; Szonyi ha ottenuto un crono complessivo di 358 ore, 35 minuti e 58 secondi. Alle loro spalle il piccolo ma fortissimo svedese Greger Sundin. Quarta posizione per l’inglese Steven Harvey e quinta per il maiorchino, Josè Manuel Lopez. Sesto l’americano Wayne Kurtz seguito dal più giovane del gruppo, Jaime Azuaje, 27 anni. Chiude la classifica Angelo Sorrentino con un conteggio globale di 500 ore, ma è lui senza ombra di dubbio il vincitore morale di questa sfida. Angelo, 42 anni, di Carpi, ha dimostrato come la mente abbia il totale controllo del corpo sfidando più volte la soglia del dolore e riuscendo in un’impresa che nessuno potrà mai dimenticare.
Trofeo Internazionale Romagna Judo
Tamaz sbaraglia tutti
S
abato 12 e domenica 13 ottobre si è svolto i 26esimo Trofeo Internazionale Romagna Judo, gara che da anni annovera tra i partecipanti i migliori judoka italiani e un’ampia rappresentanza europea. Il Judo Club Carpi ha schierato Federico Balestrazzi nei 90 kg e Tamaz Zurabishivili negli 81. Il primo a salire sul materassino è stato Balestrazzi che, in una giornata non al massimo, si è classificato al 3° posto. La gara di Zurabishivili invece è stata un crescendo straordinario: ha battuto tutti gli avversari per Hippon (punto della vittoria) prima del tempo limite.
Tamaz Zurabishivili sul podio più alto
Continua il periodo di grandi successi per la ASD Equestre I Pioppi di Panzano, anche ai Campionati Italiani di Volteggio Equestre
Due primi posti, un argento, due bronzi…
Callegari su Willy. Sul filo del rasoio, anzi meno, visto che il distacco dal primo posto è stato di un solo millesimo di punto dopo due manches, I Pioppi si sono classificati secondi nella Categoria a squadre F
con Mariasole Matteini, Alessia Cerchiari, Chiara Pallavezzati, Elia Baracca, Ginevra Marmiroli e Giada Derrico, con Longeur Alice Sala e Chiara Beneventi su Egeo. Nella Categoria D, quella degli
atleti più grandi, un ottimo terzo posto per Erika Sandri, Julia Sandri, Alice Pullin, Caterina Ancarani e Chiara Losi, con Longeur Alice Sala e Chiara Beneventi su Burberry’s Spot. Bene anche nel Pax
de Deux con il 3° posto di Caterina Ancarani e Julia Sandri. Buone prestazioni infine anche nell’individuale D con Asia Pannilunghi nona classificata e nell’individuale a 2 Stelle con Giulia Borsari sesta. Le gare
riprenderanno la prossima primavera e certamente Michela Callegari vorrà portare i suoi atleti sempre più in alto. Ragazzi: vi aspetta un inverno di tanti volteggi in palestra e sugli amati cavalli!
25.10.2013 n°38
Pallamano Serie A
Casalgrande ha venduto cara la pelle al Vallauri Terraquilia Carpi - Nuova Era Casalgrande: 29 - 21
C
asalgrande ha venduto cara la pelle al Vallauri contro una formazione biancorossa molto contratta e nervosa nella prima parte di gara che ha consentito agli ospiti di imbrigliare la manovra dei ragazzi di coach Serafini. La formazione carpigiana si è spesso trovata in inferiorità numerica ma, nonostante ciò, nel finale di tempo, Terraquilia, con un parziale di 4-0, è andata al riposo sul 12-7. Nel secondo parziale invece i ragazzi di Serafini hanno sfruttato il contropiede e la vena realizzativa di Sperti, uscito poi per infortunio, più concretezza messa in campo da Baschieri (ex di turno) e compagni e il divario fra le due compagini è risultato più netto. Terraquilia Carpi parte bene (3-1 al 7’), ma all’11° è parità (3-3). Terraquilia passa indenne una doppia inferiorità numerica, Piretti para un rigore e Terraquilia di nuovo avanti 5-3 al 13’. Gli ospiti recuperano subito (5-5 al 17’), partita in equilibrio (8-7 al 23’); qui Terraquilia ritrova il suo gioco, la difesa non subisce e i biancorossi che operano il break di 4-0 di fine parziale. A inizio ripresa Casalgrande prova ad accorciare le distanze (15-11 al 5’), ma in questa fase si decide la gara; Terraquilia Carpi con un parziale di 6-0 si porta sul 21-11 al 12’ con Sperti in evidenza (4 reti) e Bellotti lanciati alla perfezione in contropiede da Baschieri, di fatto i ragazzi di Serafini mettono in cassaforte il successo. Finale di gara che non riserva emozioni, gli ospiti non hanno più la forza di recuperare e Terraquilia porta a casa una vittoria che le consente di agguantare la vetta della classifica, approfittando del successo di Teramo su Ambra. Le tre formazioni si trovano così in testa la classifica, ma Terraquilia ha già osservato il suo turno di riposo. Buone fra le file biancorosse le prove di Baschieri e di Pieracci, sostituto naturale di Marrochi oggi assente per problemi familiari, ma anche Molina ha fatto vedere la sua vena realizzativa soprattutto nel finale di primo tempo. Sabato prossimo biancorossi impegnati, alle 19, al Palasavena contro il Bologna United ancora a zero punti; Terraquilia batti un altro colpo prima della sosta per gli impegni della Nazionale Maschile impegnata nelle qualificazioni Mondiali 2015 contro Romania e Cipro e per i quali è stato convocato dallo staff tecnico il biancorosso Marrochi.
23
Il 24enne di Rovereto ha centrato in pieno il target al termine di una gara fantastica
Scagnetti è campione italiano della Sp 2T
P
rotagonista assoluto della gara di motociclismo Sp 2T è stato Daniele Scagnetti (Yamaha): costretto da prove ufficiali sottotono a partire con l’obiettivo di una grande rimonta, il 24enne di Rovereto ha centrato in pieno il target al termine di una gara fantastica: risalito forte dalle retrovie dopo pochi giri ha battagliato fino alla fine festeggiando il titolo.
Bocce. Al via il 26 ottobre il campionato italiano: la Rinascita ospita Montecatini
La novità è Govoni
S
Daniele Scagnetti
Atletica - 14° Trofeo La Litografica
Buona prova di Turricelli
G
rande successo per il 14° Trofeo La Litografica. Nell’impianto di atletica Dorando Pietri sono stati circa 800 gli atleti impegnati nelle gare su strada e circa 90 i ragazzi partecipanti alle gare su pista (Trofeo E@scribo). La manifestazione dedicata dalla Sezione di Atletica della S.G. La Patria 1879 al ginnasta Andrea De Pietri, si è svolta regolarmente e ha visto grande agonismo nella gara competitiva di 9 chilometri, decisa a poche centinaia di metri dal traguardo sia in campo maschile che femminile. Alla fine i vincitori sono stati: Rocco Rizzello (Fratellanza Mo) e Antonella Benatti (Sintofarm Re). Ottime le prove degli atleti carpigiani Corrado Reggiani, giunto terzo uomo e Silvia Torricelli terza donna. Nelle prove giovanili, buone le prestazioni degli atleti della S.G. La Patria: Davide Ficarielli (Esordienti C) e Gianmarco Benatti (Esordienti B), ma soprattutto quella di Eric Turricelli (in foto) che, piazzandosi al secondo posto nei 2000 metri, ha vinto il Campionato Ragazzi in corsa 2013 nella categoria Allievi.
abato 26 ottobre inizia il Campionato italiano per società della Serie A di bocce (Raffa). La MP Filtri Rinascita di Budrione (comitato di Modena) partecipa con la squadra composta dal ct Riccardo Armani e dai giocatori Diego Paleari, Paolo Signorini, Marco Luraghi, Luca Viscusi, Paolo Luraghi, Felice Maione insieme al nuovo arrivato da Bologna Alberto Govoni che prende il posto di Daniele Alessi a cui vanno i ringraziamenti della società. La prima di campionato è in programma il 26 ottobre al bocciodromo di Budrione alle 14: l’avversario di turno è Montecatini Avis Pistoia. Le altre partite sono: Ancona 2000 - Monastier; Boville - Virtus L’Aquila; Montegranaro - La Pinetina; Montegridolfo - Coldorbolo. A riscaldare i motori ci ha pensato la coppia Luraghi - Viscusi partecipando il 20 ottobre a una gara nazionale nel mantovano, dove si è classificata al 1° posto. Classifica: Luraghi-Viscusi (Rinascita Mo), Casini-Manuelli (Ancona 2000), Lanzoni-Boni (Val d’Enza Reggio Emilia).