Settimanale di
23 novembre 2012
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti ANNO XIII N. 42
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teniamo botta per tutti Enrico Gualdi, Paolo Belli e Sandro Damura durante il concerto Teniamo Botta. Ph Roberto Pagliani
oltre 600mila gli euro raccolti grazie all’iniziativa teniamo botta e numerosi i progetti sostenuti a carpi e nei comuni del cratere sismico. Da sinistra Erika Michelini, Lucia Cappuccio, Ormea Gemmi e Vilca Fantuzzi
Goretta Tassi e Marco Cattellani
Martini, Ferrari e Pesi
anche la gastronomia fantuzzi di carpi ha dovuto lasciare i locali della propria attività, dopo il sisma
sisma e imprenditori: sale la tensione
la fondazione dona 1,5 milioni all’ospedale
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2 Tra le righe...
Il ministro Ornaghi tra il sindaco e il vescovo di Carpi
Scelte dolorose
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er le chiese ci sono 7 milioni, ne servono 330: è la sintesi dell’intervento del ministro per i Beni Culturali Lorenzo Ornaghi intervenuto a Carpi nel corso di un convegno a Palazzo Pio. “La Direzione regionale per i Beni artistici dispone di 7 milioni, di cui quattro in base alla legge 112/2012 e il resto da fondi autonomi del Ministero, a fronte di un danno calcolato soltanto per le chiese di 330 milioni a causa del sisma”. Ornaghi ha ricordato che sono 550 le chiese colpite dalle scosse nel Modenese e nel Ferrarese, mentre sono 2.200 gli edifici di interesse artistico interessati da danni. “Servono quindi molti altri danari - ha detto il ministro - e ritengo sia utile attivare a questo scopo un momento cooperativo, pubblico e privato insieme. Il futuro dei beni culturali va ragionato, passo dopo passo”. A metà novembre sarà presentata dalla Regione la nuova legge quadro sulla pianificazione locale post terremoto “che consentirà agli Enti Locali di essere protagonisti della futura pianificazione, anche se la Regione sarà al fianco dei Comuni - ha detto l’assessore regionale al territorio Alfredo Peri - e non li abbandonerà nella individuazione dei beni da tutelare in futuro”. Arriveranno, dunque, tempi non semplici perché occorrerà fare delle scelte, soprattutto in Comuni gravemente colpiti nel patrimonio come Carpi e Mirandola. S.G.
Frase della settimana...
“Tra poco compirò 70 anni e se l’aria che tira è quella dei rottamatori...”. Dichiarazione di Argio Alboresi da La Gazzetta di Carpi del 15 novembre circa una sua eventuale candidatura a sindaco per le prossime Amministrative.
Il graffio
La Iena
Un carpigiano su tre sceglie d’esser cremato. Dopo tutte le tribolazioni per avere una casa da vivo, almeno da morto non vuole avere problemi di spazio... attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Federico Campedelli, Francesco Palumbo, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.
IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini
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oltre 600mila gli euro raccolti grazie all’iniziativa teniamo botta e numerosi i progetti sostenuti a carpi e nei comuni del cratere sismico
Radio Bruno tiene botta con tutti voi! a cura di Clarissa Martinelli Lo Stadio durante la partita tra Nazionale Cantanti e Teniamo Botta Team
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uel 29 maggio bisognava tenere botta, non ci si poteva abbandonare o la disperazione ci avrebbe sopraffatti; ci eravamo illusi che quel 20 maggio fosse già stato abbastanza, ma non era finita. “Teniamo botta”. L’ho ripetuto alla radio quando è ripresa la diretta, dopo gli attimi pietrificanti in cui tutto oscillava sempre più forte e sembrava che niente più potesse rimanere al proprio posto; le cose cadevano, si aprivano crepe. Le telefonate degli ascoltatori sono iniziate ad arrivare prima che qualsiasi agenzia battesse la notizia del terremoto, quando ancora non sapevamo l’epicentro e la magnitudo. Chiamate concitate di persone in lacrime davanti alle proprie case, a capannoni crollati, a negozi devastati; raccontavano di essere uscite appena in tempo dalla fabbrica, di essere scappate da casa mentre il primo piano cadeva sul piano terra alle loro spalle, di non riuscire a contattare telefonicamente i propri figli perché i telefonini erano in tilt. Le chiamate in
entrata al numero fisso della radio, invece, arrivavano e riuscivamo a metterle in diretta. Provvidenziale, soprattutto perché dalla voce rotta dei sindaci potevamo via via rassicurare i genitori, molti dei quali in auto, nel traffico convuslo e agitato di un giorno che ha sconvolto anime: tutte le scuole erano state evacuate, i bimbi e i ragazzi erano al sicuro. Davamo indicazioni sulla viabilità, sugli ospedali, sulla necessità di tenere libere importanti arterie come la Canaletto, utilizzata per trasferire a Modena i pazienti degli ospedali danneggiati. Si sentivano le sirene delle autoambulanze, dei vigili del fuoco, polizia, carabinieri. L’elicottero volava basso. La notizia dei primi morti. Poi altri. A pochi chilometri da noi c’erano cadaveri sotto le macerie e non avevano ancora un nome. “Ho paura!” dicevano ascoltatori da Carpi, Mirandola, San Felice, Cavezzo, Rovereto, Finale, Reggiolo, Novi, Quistello, Cento, Concordia, Medolla, Bomporto... uniti da quell’improvviso
terrore che nulla sarebbe mai più stato come prima. Ricordo la telefonata in diretta del parroco di Cortile di Carpi: “siamo in mezzo a un campo, non abbiamo niente, qualcuno ci aiuti, abbiamo sete...”. Mezz’ora dopo avevano un’autobotte d’acqua. Dopo le scosse delle tredici ci hanno fatto uscire a forza dalla sede della radio, dove le crepe diventavano più larghe e i pavimenti erano ricoperti di oggetti caduti. Ci siamo trasferiti su un furgoncino e di nuovo in diretta, di nuovo a tenere botta, insieme. Fin dalle prime ore abbiamo reperito cibo, abiti, camper, roulotte, tende, appartamenti in affitto, bagni chimici grazie ad ascoltatori generosi che ascoltavano gli appelli di chi aveva perso tutto e subito chiamavano per mettersi a disposizione. Nessuno nelle aree colpite aveva più il coraggio di fidarsi della propria casa, del proprio nido, erano atterriti. Il 1° giugno, abbiamo pensato alle magliette per raccogliere fondi: ho proposto di scriverci sopra Teniamo
Clarissa Martinelli tra gli alunni delle Leonardo da Vinci di Carpi
Botta, il grafico Vincenzo Vezzali ha ideato la grafica col cuore, il presidente di Radio Bruno, Gianni Prandi, ha approvato la spesa, ne abbiamo stampate 1.000. Sono andate esaurite in mezza mattinata. Stampate 4.000. Esaurite in un giorno. Al Concerto per l’Emilia, il 24 giugno, in un solo banchetto defilato ne sono state donate. Ai primi di novembre la raccolta era pari a 579.550 euro cui si sommano i 53.810 euro incassati grazie alle magliette al Concerto per l’Emilia
del 25 giugno a Bologna, lasciati interamente ai progetti concordati con la Regione da Beppe Carletti dei Nomadi a favore degli ospedali di Carpi e Mirandola. Dall’idea di una maglietta abbiamo potuto finanziare 633.360 euro di progetti... 3 LUGLIO, MODENA: IL CONCERTO La prima a scrivere unsms dopo i terremoti è stata Emma: “Mi fido di voi, se organizzate qualcosa io ci sono. Contate su di me”.
Poi i Modà, Marco Mengoni, Francesco Renga, Dolcenera; scrivevano più o meno la stessa cosa. “Se possiamo fare qualcosa, diteci cosa e ci saremo”. Abbiamo cercato una data che potesse andare incontro alle esigenze di tutti (Mengoni ha rinviato di un giorno le sue vacanze negli States per non mancare), invitato altri amici artisti, chiesto a Paolo Belli cosa ne pensasse di presentare (e il suo entusiasmo è stato immediato), trovato palco e Prosegue a pagina 4
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staff tecnico, partner (Wind su tutti) per sostenere le spese... in una manciata di giorni abbiamo messo in piedi lo spettacolo musicale Teniamo Botta al Parco Ferrari di Modena. Oltre 40mila persone, molte arrivate dai paesi più duramente colpiti, in un’atmosfera emozionante, vibrante. Modà, Francesco Renga, Emma, Dolcenera, Marco Mengoni, Stadio, Nomadi, Zero Assoluto, Sonohra, Gemelli Diversi, Andrea Mingardi, Povia, Matteo Becucci, Antonino, Virginio, Ridillo, Controtempo, Irene Fornaciari, Annalisa Scarrone, Matteo Macchioni, Maurizio Solieri con La Steve Rogers Band, Antonella Lo Coco, Simona Molinari, Cisco(Ex Modena City Ramblers). Mai un evento a Modena aveva radunato così tante persone. Insieme, uniti, abbiamo esorcizzato la paura per una notte. I PROGETTI FINANZIATI La cartellina gialla con i progetti arrivati dai vari comuni terremotati dal giugno scorso è rigonfia. Oggi su quasi tutti i documenti contenuti c’è sopra in diagonale una scritta col pennarello nero: FATTO. Uno alla volta, tra incontri, telefonate, burocrazia da superare, firme da recuperare e professionisti da arruolare, molti obiettivi sono stati raggiunti consentendo una boccata di ossigeno durante la prima emergenza e non solo. Abbiamo dato la precedenza alla scuola e alla sanità per abbracciare il maggior numero di persone possibile con servizi essenziali. A CARPI Il primo contatto è stato con l’ospedale di Carpi a giugno: medici e infermieri lavoravano in tende allestite nell’area esterna del nosocomio con una conta dei danni milionaria cui far fronte. I disagi erano molti, anche se la capacità di adattamento e lo spirito erano eroici. Il direttore Claudio Vagnini ci ha fatto arrivare la richiesta di un ecografo portatile e ci siamo immediatamente attivati per
l’acquisto (20.570 euro). All’apparecchiatura abbiamo aggiunto un ulteriore software portatile a inizio novembre per consentire anche l’ecografia vascolare (4.840 euro); abbiamo contribuito ad acquistare un apparecchio diagnostico per il fegato (insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi) e organizzeremo un primo screening gratuito per i malati di fegato delle zone terremotate in collaborazione con il gastroenterologo Stefano Bellentani (6.000 euro). Hanno contribuito a rimettere in sesto l’ospedale anche i 53.810 euro ottenuti grazie alle magliette al Concerto per l’Emilia di Bologna, utilizzati insieme al resto dell’incasso per reparti dei nosocomi di Carpi e Mirandola. La preside dell’Itis Leonardo Da Vinci, Maria Capone, era preoccupata per le attività di laboratorio ridotte al minimo e abbiamo fatto pervenire alla scuola una LIM (lavagna interattiva magnetica) che sostituirà in parte le attività precluse (2.200 euro). Le elementari Da Vinci, invece, erano state utilizzate come base operativa del Comune, dormitorio e rifugio per i servizi sociali: a fine agosto erano sporche,
Emma
con bagni da sistemare, pareti da tinteggiare e ambienti da sanificare. Il 17 settembre, all’inizio dell’anno scolastico, erano perfette (10.043 euro). A Fossoli la materna Mamma Nina aveva bisogno di lavori urgenti di messa in sicurezza per essere di nuovo agibile; lo segnalano alcune mamme, lo conferma Don Roberto, abbiamo proceduto a coprire le
Paolo Bonaccini titolare del Bar Galleria di Corso Pio sostiene le popolazioni terremotate utilizzando le bustine di zucchero dell’iniziativa Teniamo Botta.
prime spese (8000 euro). Alcuni ragazzi ci segnalano che la scuola di musica dell’Eden è inagibile, occorrerà trasferirsi in casette esterne completamente da allestire. Ora i ragazzi potranno tornare a suonare in un ambiente insonorizzato e ideale anche come sala prove (8.000 euro). Nei giorni scorsi abbiamo acquistato altri banchi e cattedre per le scuole elementari carpigiane su richiesta dell’Unione Terre d’Argine (1.062, 63 euro) e acquistato il colore per tinteggiare due classi delle elementari Collodi (182 euro). NOVI E ROVERETO SUL SECCHIA A Novi la richiesta del sindaco Luisa Turci è stata di investire per la scuola di musica, eccellenza della comunità e resa totalmente inagibile: grazie a Cariparma e Teniamo Botta, i lavori per la nuova scuola prenderanno il via la prossima primavera (20.000 euro). A Rovereto si è costituita un’associazione Onlus, Insieme per Rovereto e Sant’Antonio con importanti obiettivi: Teniamo Botta contribuisce alla realizzazione del Centro Servizi Polivalente che ospiterà gli ambulatori dei medici di base e le loro segreterie, il centro prelievi, l’Avis e l’ufficio anagrafe. Il cantiere aprirà entro
Simone Ghelfi
L’Eden dopo il terremoto
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Nelle prime settimane dopo il terremoto, uno dei problemi maggiori per l’Eden, una realtà che nasce e vive essenzialmente per essere al servizio di giovani e bambini, è stato riconnettersi con gli adolescenti: alcuni sono venuti subito, e con loro siamo andati in giro nei parchi a sostenere altri ragazzi e bambini in difficoltà, ma per la stragrande maggioranza non capivamo bene dove fossero finiti, come intercettarli, quanto fossero spaventati e di cosa avessero bisogno. La musica è stata uno degli elementi che ci ha permesso di riallacciare un filo con questi ragazzi, attraverso i concertini come possibile, la sala prove per i gruppi e le attività della scuola di musica, pur nella precarietà del caso. E’ chiaro forse allora quanto il contributo di “Teniamo Botta”, a sostegno della scuola di musica e più in generale delle attività musicali che si realizzano in Oratorio, sia per noi prezioso. E’ stato bello, confrontandosi con i responsabili di Teniamo botta”, percepire la chiarezza con la quale hanno compreso fin da subito l’importanza di sostenere, oltre ai grandi piani di ristrutturazione, i piccoli progetti che consentano di proseguire le attività, adeguandole, se necessario, alla nuova situazione e alle nuove esigenze in cui ci si trova a operare. Da noi allora un semplice ma sentitissimo grazie a tutti, con la responsabilità di mettercela tutta nel portare avanti nel migliore dei modi il nostro impegno a favore dei bambini e dei ragazzi della nostra città”.
Itis Leonardo da Vinci
Stucco e pennello
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uesto è il nome scelto per un progetto speciale dell’Itis Leonardo da Vinci, che coniuga creatività, ingegno ma soprattutto un forte senso di appartenenza alla scuola. Tra sabato 24 e domenica 25 novembre 20 docenti e circa 250 tra studenti e genitori, insieme, impiegheranno il proprio tempo per pitturare la scuola. Ovviamente i volontari saranno formati: Davide Galavotti, professionista del settore, a titolo gratuito, fornirà i necessari rudimenti al gruppo. La determinazione degli insegnanti del gruppo-orientamento (Covezzi, Bulgarelli, Vidoni, Bussei, Ferrari M.) ha permesso di trovare i fondi per il progetto dall’associazione CT9 di Novellara. Fondi che serviranno per acquistare le materie prime: tempera, smalto, stucco, pennelli dalla ditta Unicolor di Modena, disponibile a concedere prezzi contenuti. E poi… al lavoro! Nel frattempo, grazie al personale Ata della scuola, è già stata preparata l’aula che accoglierà la LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) donata da Radio Bruno con i fondi raccolti a favore delle zone terremotate.
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I PROGETTI NEGLI ALTRI COMUNI
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l primissimo progetto finanziato da Teniamo Botta risale a un mese dopo la stampa della prima maglietta, non avevamo nessuna intenzione di accumulare grandi cifre per mesi: l’emergenza implicava intervenire subito dove necessario. Abbiamo noleggiato tensostrutture e condizionatori per refrigerarle: il 3 luglio a Fossa di Concordia ha potuto prendere il via il centro estivo per 135 bimbi. Le tensostrutture sarebbero dovute restare un mese, in realtà sono state utilizzate per tutta l’estate e hanno funzionato anche per fare attività scolastica fino a metà ottobre in attesa dei moduli della Regione (11.244,12). Ancora, a Concordia abbiamo erogato 25.000 euro per la messa in sicurezza delle materne Muratori. A Cavezzo abbiamo ripristinato l’asilo nido comunale e la materna statale acquistando nuovissima controsoffittatura leggera, tinteggiando, sanificando, sistemando i bagni e incerando tutti i pavimenti. Grazie al Consorzio Imbianchini di Modena e a Idraulica Camellini abbiamo risparmiato circa 13.000 euro rispetto al pre-
ventivo iniziale del Comune (22.058 euro). Ancora a Cavezzo, abbiamo erogato 10mila euro per le materne De Paoli, in grossa difficoltà (servono 220mila euro complessivi). A Mirandola la richiesta del Comune è stata di investire sulla palestra di Mortizzuolo (20.000 euro), mentre all’ospedale abbiamo investito sul ripristino dell’oncologia attraverso “La nostra Mirandola” (40.000 euro). Ancora a Mirandola: 3000 euro serviranno alla società sportiva per disabili Atlantide; i ragazzi (tra cui campioni nazionali) hanno perso la piscina, inagibile, per fare fisioterapia e allenamenti. Con il contributo potranno permettersi i trasferimenti verso piscine distanti con mezzi collettivi. A Finale Emilia abbiamo affittato l’hotel Este per consentire a oltre 2000 studenti di elementari, medie e superiori di cominciare la scuola regolarmente in attesa dei prefabbricati e moduli della Regione (20.000 euro). A Medolla sorgerà il Palauisp Radio Bruno; il progetto è stato segnalato dalla Provincia di Modena (40.000 euro). A San Possidonio abbiamo
Società sportiva per disabili Atlantide
noleggiato le tensostrutture dove i ragazzi hanno fatto scuola fino a metà ottobre (4.174 euro) e ora stiamo vagliando preventivi per acquistare il tagliaerba per la manutenzione del verde scolastico e comunale. A San Prospero abbiamo ripristinato, tinteggiato e sanificato elementari e asilo nido (5.203, prezzo bassissimo grazie al tinteggiatore Zapparoli).
A Massa Finalese abbiamo acquistato l’impianto audio per il teatro delle materne parrocchiali, utilizzato anche per dire messa (5.583,54), mentre alle materne parrocchiali di San Felice abbiamo provveduto alla tinteggiatura e sanificazione dei locali (4.656,08). A Bomporto abbiamo contribuito alla rimessa in sicurezza della palestra scolastica (15.000 euro) e
acquistato un lettore Cd per le lezioni di inglese (83,49 euro). A Moglia e Quistello (Mn) abbiamo erogato rispettivamente 22.500 euro per il ripristino della scuola d’infanzia Rodari e 15.000 euro per la messa in sicurezza dell’asilo Arcobaleno. A Reggiolo siamo in attesa di erogare 20mila euro (il sindaco non è ancora riuscito a individuare il progetto, ad oggi), a Rolo 10mila
(palestra scolastica) LIM: le lavagne interattive sono un valore aggiunto importante per la scuola e sono arrivate numerose richieste per averle: ne abbiamo acquistate una decina per Crevalcore (Bo), 4 per le scuole medie di San Felice, 4 per le scuole medie di Mirabello (Fe), 1 per San Giacomo delle Segnate e 1 per Quingentole (Mn) (42.942,90 euro).
Teniamo Botta fa il giro del mondo M
olti di voi avranno trovato al bar le bustine di zucchero Teniamo Botta, scelte dai gestori che hanno voluto così contribuire a loro volta alla raccolta fondi. Si chiamava Teniamo Botta Team la squadra avversaria della Nazionale Italiana Cantanti il 1° novembre scorso a Carpi. Dal 25 dicembre il logo Teniamo Botta attraverserà l’Atlantico sullo spinnaker di 200 metri della barca a vela di Lungarotta. Partenza da Las Palmas (Canarie) e arrivo a Santa Lucia (Caraibi) e l’obiettivo è raccogliere fondi per ricostruire le piscine di Finale. Da giugno sono arrivate a Radio Bruno centinaia di immagini di ascoltatori con la maglietta Teniamo Botta indossata in tutto il mondo: Australia, Londra, Parigi, New York, Antigua, Shangai...qualcuno ha fatto amicizia proprio grazie al simbolo di quella maglietta che induceva le persone più sensibili a fare domande sul terremoto. Qualcuno, in Riviera come in Trentino, ha ricevuto attenzioni e gentilezze proprio perché indossava quella maglietta. Ora ci sono anche le palline
di Natale Teniamo Botta per addobbare l’albero di casa e fare un regalo che abbia il valore simbolico di aiutare qualcuno in difficoltà. Due palline di vetro ben confezionate, rosse, lucenti, di provenienza europea fanno subito Natale; l’offerta minima è 10 euro, proprio come per le T shirt. Si trovano presso la sede centrale di Radio Bruno a Carpi e si possono prenotare scrivendo a teniamobotta@
radiobruno.it Per chi volesse contribuire: Intestatario: Radio Bruno soc. coop. Codice IBAN: IT75
U 05387 23300 000002061701 Causale: “teniamo botta donazione per il terremoto in Emilia”
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a anni impegnata a tutelare e innalzare la qualificazione tecnologica dell’ospedale di Carpi, la Fondazione Cassa di Risparmio stanzia per il Ramazzini 1 milione e mezzo di euro, di cui 900mila per dar corso alla ristrutturazione del Pronto Soccorso e risolvere le criticità che da tempo affliggono questa unità operativa, 400mila euro per attivare 4 nuove sale operatorie e 214mila per fornire dotazioni di ultima generazione ai Reparti di Medicina, Cardiologia, Oculistica e Centro del fegato. “Voglio ringraziare la Fondazione - ha esordito Mariella Martini, direttore generale dell’Azienda dell’Usl di Modena - per l’impegno, la sollecitudine e il ruolo propositivo con cui da sempre sostiene l’ospedale di Carpi, per qualificare i servizi e mantenere alto il livello di assistenza. Gli investimenti relativi alla ristrutturazione del Pronto Soccorso e alle nuove sale operatorie confermano il ruolo svolto dell’Ospedale di Carpi nell’ambito della rete ospedaliera provinciale, in particolar modo quale punto di riferimento per l’Area Nord. L’aiuto della Fondazione, a fronte di conferimenti statali sempre minori per superare l’obsolescenza dei nosocomi
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abato 17 novembre nei locali della Polisportiva di San Marino si è svolta una cena organizzata dal Comitato genitori della Scuola Sacro Cuore di Carpi e resa possibile grazie all’impegno dei volontari Amici per la vita e a molteplici benefattori che, con molta generosità, hanno offerto i propri prodotti e il loro aiuto per la realizzazione della serata. 430 i partecipanti che, con un gesto prezioso e importante, hanno consentito la raccolta di circa 7.500 euro che saran-
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omenica 18 novembre lo staff della Macelleria Papotti di Fossoli e alcuni amici di Butchers for Children sono partiti alla volta di Arzignano in Provincia di Vicenza. Ad attenderli un carismatico Stefano Asola, presidente dell’Associazione Tris Car CIub che ha organizzato un pranzo solidale a favore del progetto Insieme per ricostruire.“In occasione della consegna di un modulo abitativo a una famiglia colpita dal sisma a Rovereto sul Secchia, attraversando il centro storico della cittadina - ha spiegato Asola - ci siamo imbattuti in uno
La Fondazione CRC ha stanziato 1,5 milioni di euro per l’ospedale di Carpi
“Nel 2014 Carpi avrà un Pronto Soccorso degno” Progetto del Pronto Soccorso
e della dotazione tecnologica, è oggi più che mai strategico ed essenziale”. Dopo tre anni di tira e molla infatti, Fondazione e azienda sanitaria hanno finalmente trovato la quadra per dare il via alla ristrutturazione del Pronto Soccorso, complice, precisa immediatamente il presidente dell’ente, Gian Fedele Ferrari, “il cambio di dirigenza dell’azienda”. L’erogazione dei 900mila euro è stata resa possibile dalle garanzie fornite dai vertici dell’azienda sanitaria sulla velocità nei tempi di realizzazione dei la-
vori, requisito imprescindibile richiesto dagli organi della Fondazione per rendere disponibili le risorse. “Entro l’anno - promette Martini - completeremo l’iter di affidamento dei lavori (costo complessivo dell’opera 1.224.0000 euro), affinché il cantiere possa partire a gennaio 2013. E’ nostra intenzione infatti, salvo imprevisti, inaugurare il nuovo Pronto Soccorso nel gennaio
del 2014. Una struttura maggiormente accogliente, con spazi dedicati al triage, adeguati ai flussi di utenza - circa 45mila l’anno, con una media di 90-120 richieste giornaliere - stanze più consone e confortevoli per le degenze di Medicina d’Urgenza”. “Finalmente - prosegue Ferrari - avremo un Pronto Soccorso degno di questo nome, una struttura capace di rispondere in modo efficiente al proprio territorio”. L’Ente di Palazzo Brusati ha inoltre deliberato 400mila euro per l’equipaggiamento del nuovo comparto operatorio del Ramazzini. Lo stanziamento consentirà non solo di ripristinare l’eccellenza del servizio chirurgico a seguito degli eventi sismici, ma anche di elevarne le prestazioni dotando di tecnologie di ultima generazione le quattro sale operatorie, in corso di realiz-
Il punto sul Ramazzini
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A sei mesi dal sisma continua il nostro lavoro per riportare alla normalità l’Ospedale di Carpi. Si tratta di un’attività corale che ha coinvolto e continua a coinvolgere numerosi soggetti e tantissime persone che, con ruoli e professionalità differenti, operano su vari fronti. Sono normalmente in funzione importanti reparti e servizi come il Pronto Soccorso, la Radiologia, il Day Hospital Oncologico, la Pediatria, l’Ostetricia, la Cardiologia, la Radioterapia. E’ ripresa l’attività anche della Medicina Interna e della Neurologia. A oggi, sono state riconsegnate quattro delle sei sale operatorie del vecchio comparto. Per la fine di novembre sarà possibile far rientrare l’Ortopedia. Entro la fine dell’anno è previsto il completamento delle altre due sale operatorie, saranno inoltre disponibili i locali che andranno a ospitare la Rianimazione, la Chirurgia, l’Urologia, l’Otorinolaringoiatria e l’Oculistica. Anche le quattro nuove sale operatorie, collocate sopra il Pronto Soccorso, sono in avanzato stato di realizzazione e la fine lavori è prevista per fine anno. Grazie alla Fondazione CRC potremo porre rimedio alle criticità maggiori del nostro ospedale, ovvero la carenza di spazi del Pronto Soccorso e l’inadeguatezza del comparto operatorio. Non posso far altro che dire grazie”.
7.500 euro per la Scuola Sacro Cuore di Carpi
Domenica 18 novembre lo staff della Macelleria Papotti di Fossoli e alcuni amici di Butchers for Children sono partiti alla volta di Arzignano in Provincia di Vicenza dove hanno ricevuto una donazione di oltre 3mila euro
Insieme si può!
Macellai di Butchers for Children. Al centro Roberto Papotti e, ultimo a destra, Stefano Asola
striscione che diceva: L’Emilia è ancora scossa, diamoci una mossa! L’irreale silenzio che ci circondava, urlava la necessità di questo nostro segno - e di tanti altri - di solidarietà per alleviare, almeno in parte, il grande disagio di non poter avviare subito la ricostruzione”. Con questo spirito, insieme a un gruppo di persone di buona
Immagini per ricostruire
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Teresa Pesi, direttore dell’Ospedale di Carpi
Cena di finanziamento grazie agli Amici per la vita
La mostra - mercato nata da un’idea del fotografo carpigiano Luciano Arletti ha permesso di raccogliere 900 euro che saranno devoluti per il ripristino del Teatro Comunale
a mostra - mercato Immagini per ricostruire, nata da un’idea del fotografo carpigiano Luciano Arletti e allestita nei locali dell’ex Sinagoga di via Rovighi, ha fruttato 900 euro, che verranno
zazione, progettate per una piena polivalenza specialistica. Una sala operatoria verrà accessoriata per l’esecuzione di interventi di traumatologia e protesica ortopedica, mentre le rimanenti tre sono state configurate per permettere qualsiasi intervento chirurgico, anche video assistito, e la possibilità di usare laser chirurgici. “Le sale operatorie passeranno da 6 a 10 -
sottolinea Martini - ciò consentirà di avere a disposizione spazi maggiori e, soprattutto, di sfruttare appieno le competenze dei professionisti che lavorano al Ramazzini anche in quelle discipline chirurgiche che, ad oggi, non erano sufficientemente valorizzate. Il cantiere delle 4 sale è già in fase avanzata, a gennaio dovremmo poter procedere con i collaudi e l’allestimento tecnologico, anche grazie al prezioso supporto della Fondazione, necessari per la messa in funzione”. Jessica Bianchi
devoluti per il ripristino del Teatro Comunale reso inagibile dal sisma di maggio. Un contributo seppure piccolo nato dal grande cuore di fotografi professionisti e amatoriali (Francesco Cocco, Luigi Ottani, Roberto
Pagliani, Gianluca Verrini, Marco Lugli, Tiziano Battini, Norberto Magnani, Luca Covezzi, Melissa Iannace Claudia Cavazzuti, Mattia Medici, Antonio Barretta, Giuliana Goldoni, Davide Dodo
Righi, Giovanna Bortoli, Marcella Menozzi, Francesca Bellelli ed Elena Canevazzi) che hanno messo in vendita una cinquantina di scatti. Un piccolo passo in più verso la ricostruzione del nostro patrimonio ferito.
no interamente destinati alla ricostruzione del Sacro Cuore,
gravemente danneggiato dal sisma di maggio.
volontà, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Arzignano e della Fondazione Città della Speranza è stato organizzato un pranzo di solidarietà: crostini di marmellata di maiale battuta a coltello, ciccioli montanari, tris di minestre, tris di secondi piatti, contorni e dessert. Il pranzo solidale, tenutosi nel salone della Parrocchia di San Bortolo di Arzignano ha permesso di raccogliere 3.750 euro, consegnati personalmente nelle mani del fossolese Roberto Papotti, macellaio e artigiano che ha dato vita, subito dopo gli eventi sismici di maggio, al
progetto Insieme per ricostruire. Insieme a lui, anche altri colleghi facenti parte del gruppo Butchers for Children, che si distingue da anni per l’impegno sociale nei confronti dei più piccoli. “Dopo importanti obiettivi raggiunti nel corso di questi ultimi mesi - ha dichiarato la figlia Chiara Papotti siamo stati contattati da vari enti che hanno a cuore il bene dell’infanzia; attualmente stiamo valutando quale progetto è più urgente per la nostra comunità al fine di poter investire la somma raccolta ad Arzignano e le eventuali donazioni future”.
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Così ci lasciate morire Gli ultimi passi avanti del Governo sembrano voler chiudere, anche prima della discussione al Senato, ogni spiraglio di miglioramento per il decreto legge 174. Con un provvedimento lampo è stata estesa ai professionisti la possibilità di accedere al plafon dei finanziamenti bancari ma La possibilità che Monti decida di rinviare il pagamento di tasse e contributi arretrati è sempre più remota. più di 600 imprenditori della bassa hanno incontrato a modena i parlamentari modenesi e i rappresentanti della regione.
di Sara Gelli
Goretta Tassi – Novi di Modena
Dove andremo a finire?
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ggi a Novi di Modena la Palestra Bios Fitness i cui titolari sono Goretta Tassi e Marco Cattellani è un punto di riferimento per la gente del paese. Gli ambienti all’interno del capannone di via Buonarroti 10, uno dei pochi fabbricati risparmiati dalle scosse, sono ben organizzati e attrezzati, nonostante la soluzione provvisoria sia stata approntata a tempo di record. La scossa del 29 maggio ha reso completamente inagibili i locali della palestra che aveva sede sulla Provinciale per Modena: il responso del sopralluogo a fine giugno ha costretto i titolari della Bios Fitness a trovare soluzioni alternative e, grazie a una serie di circostanze fortunate, sono approdati in questo capannone vuoto che la proprietà, estremamente disponibile, ha concesso loro in affitto. I vicini hanno inizialmente fornito l’energia elettrica e in quarantotto giorni, durante il mese di agosto, è stato attrezzato l’ambiente, inaugurato poi il 22 settembre. La scelta, dice Goretta “ era andarsene dal territorio o
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Quarantenne, voglia di fare, idee da concretizzare , futuro da costruire, e come me tanti altri - commenta Riccardo Cavicchioli, imprenditore - ma così ci stanno soffocando”. Lo stabilimento di Nuova Imballaggi Cavicchioli non ha registrato danni diretti comprovati da perizie e quindi l’azienda forse non potrà accedere alle agevolazioni. “Coloro che, come noi, lavorano sul territorio hanno perso clienti e incassi, e siccome stanno adeguandosi alle nuove norme antisismiche per ottenere il nulla osta provvisorio, troveranno appesantita la loro liquidità per cui se i pagamenti dei contributi arretrati e no, non avranno una dilazione considerevole, le aziende finiranno per soccombere sotto un peso
Goretta Tassi e Marco Cattellani
restare con la paura di nuove scosse e l’incertezza del lavoro in un paese devastato dal sisma. Sono stati i nostri clienti a insistere e da loro è arrivata quella solidarietà che ci ha convinto a ripartire. Per contraccambiare il calore di tutti, io e Marco abbiamo deciso di rendere disponibile la palestra per le attività dei bambini e dei ragazzi delle Scuole di Novi. Lunedì 12 novembre insieme a tanti imprenditori della Bassa, Goretta, ha raggiunto la Camera di Commercio di Modena per incontrare i parlamentari modenesi e i rappresentanti della Regione e ha preso la parola per raccontare la sua vicenda. Ha spiegato loro di aver ricostruito la palestra coi risparmi di una vita, chiedendo anche un prestito in banca con tassi agevolati che dovrà restituire in un’unica soluzione tra 24 mesi. “Praticamente si lavora per riuscire ad accantonare i soldi per far fronte al finanziamento, in attesa dei rimborsi promessi. Come facciamo a pagare le tasse e i contributi richiesti entro
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Riccardo Cavicchioli di Carpi
Vi interessiamo oppure no? Riccardo Cavicchioli
“Avremmo voluto una soluzione energica e veloce ai nostri problemi, una no tax area, e invece i nostri parlamentari temporeggiano. Quando troveranno la quadra, le aziende saranno già in ginocchio”. che renderà evidente la posizione di svantaggio rispetto a qualsiasi altro competitor fuori
metà dicembre? Io ho cercato di spiegare ai politici ciò che abbiamo vissuto e stiamo vivendo, ma ne ho ricavato la consapevolezza che siano lontani dalla realtà”. In risposta si sono sentiti i soliti battibecchi e le solite frasi fatte, ormai insopportabili per chi è risorto dal sisma con le sole proprie forze. Non possono dirci che “ la coperta è corta “o che “i parlamentari emiliani sono pochi per influire sulle scelte” perché ciò non fa che aumentare la nostra rabbia”. Lo Stato italiano ha il dovere di aiutare concretamente le persone che da sempre, come noi, hanno pagato le imposte. Le stesse tasse di logica dovrebbero tornare ai cittadini per un miglioramento dello stato sociale e a maggior ragione nelle emergenze come quella attuale. Alla fine dell’incontro gli imprenditori della Bassa hanno manifestato la loro delusione, scoraggiati per la distanza che li separa da coloro che dovrebbero dare una mano. “Quale futuro per noi e per la nostra terra? Si chiedono, in un clima di grande incertezza, ma al tempo stesso pieni di “rabbia”, coraggio e voglia di ripartire.
“Si lavora per riuscire ad accantonare i soldi per far fronte al finanziamento, in attesa dei rimborsi promessi. Come facciamo a pagare le tasse e i contributi entro metà dicembre? Io ho cercato di spiegare ai politici ciò che abbiamo vissuto e stiamo vivendo, ma ne ho ricavato la consapevolezza che siano lontani dalla realtà. Quale futuro per noi e per la nostra terra?”.
dal cratere. Non mi pare giusto, sembra quasi che il terremoto sia colpa nostra”. Cavicchioli era presente tra i seicento imprenditori riuniti in Camera di Commercio a Modena quando sono stati fischiati i politici presenti e parla di un clima incandescente. “A Roma pensano che qui tutto sia a posto ma noi stiamo soffocando lentamente. Avremmo voluto una soluzione energica e veloce ai nostri problemi, una No Tax Area per esempio come proposto da Lapam, e invece i nostri parlamentari temporeggiano senza capire che, quando troveranno la quadra, le aziende saranno già in ginocchio. Nessuno credo possa permettere che diventiamo zona depressa come il Polesine dopo l’alluvione”. “Vogliamo -
continua Cavicchioli - avere un futuro . Noi non siamo gente che si ferma e sta con le mani in mano e se ci vorranno togliere la speranza noi non lo permetteremo. Reagiremo”. Il plurale è più che mai indicato perché le 14 associazioni imprenditoriali modenesi battono tutte pari. Il piano è “fortemente inclinato” perché gli imprenditori si rendono conto di essere di fronte a disparità di trattamento rispetto a ciò che è avvenuto all’Aquila: per l’Emilia tanti “pistolotti e tecnicismi, ma i soldi non ci sono. Eppure la disparità è evidente: il nostro è un sistema che, a differenza di quello abruzzese, genera risorse in termini di contribuzione e posti di lavoro. Vi interessiamo oppure no?” domanda Cavicchioli rivolto ai politici.
Maurizio Lusvardi – Presidente Lapam Carpi
Delusi? Di più!
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’ intervenuto in Camera di Commercio a Modena il presidente di Lapam Carpi Maurizio Lu-
“A causa del silenzio delle tv, la maggior parte degli italiani pensa che i problemi nel cratere siano stati affrontati e risolti ma in Emilia non è arrivato un euro”.
svardi. Ha preso la parola per sottolineare che il terremoto ha fatto notizia sui media nazionali finché la terra ha tremato, dopodiché “si sono dimenticati di noi relegando i nostri problemi nel silenzio più assoluto, rendendosi così complici di un Governo che si disinteressa delle conseguenze del sisma: a causa del silenzio delle tv, la maggior parte degli italiani pensa che i problemi nel cratere siano stati affrontati e risolti”. Evidente, per Lusvardi, la disparità di trattamento rispetto ai terremotati dell’Abruzzo: “in Emilia Romagna non è arrivato un euro. Siamo stanchi di sentirci dire dai parlamentari emiliani che si
stanno battendo per noi ma che non hanno la bacchetta magica: frasi fatte, qui lo Stato non c’è”. E’ durissimo l’intervento di Lusvardi che parla esprimendo le sensazioni dei piccoli e medi imprenditori che costituiscono il tessuto economico di questo territorio. La sua ditta Jolie Jolie non ha subito danni se non indiretti ma Lusvardi parla da presidente quando dice che “ci hanno usato come fiore all’occhiello negli ultimi quarant’anni per le eccellenze nei settori della maglieria, del biomedicale, della meccanica e nel momento della disgrazia ci scaricano”. I piccoli e medi imprenditori stanno chiedendo solo un
Maurizio Lusvardi
po’ di tempo, la proroga del pagamento di tasse e contributi, per riprendere le attività, “se ci riusciremo” aggiunge Lusvardi, perché la politica sembra proprio l’ostacolo principale: non c’è chiarezza su come si muoverà il Governo, il Presidente della Regione Errani non si è nemmeno presentato all’incontro in Camera di Commercio a causa di impegni istituzionali, l’assessore che l’ha sostituito, Muzzarelli, se n’è andato in anticipo sempre per lo stesso motivo, così come il Prefetto. “Delusi? Di più. Stanno scherzando con il fuoco e siamo pronti a manifestare a Bologna e a Roma per questa mancanza di rispetto. Siamo esasperati, ci devono ascoltare perché altrimenti qui muore tutto.
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sisma e ricostruzione
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re donne forti. Coraggiose e determinate. Sono Erika Michelini, Ormea Gemmi e Vilca Fantuzzi, della Gastronomia Fantuzzi di Carpi. Quel maledetto 29 maggio è ancora scolpito nella loro memoria, “se ci penso mi viene ancora il magone”, dice Ormea. “Il locale che avevamo in affitto in via Pezzana - ci spiega Erika apparentemente non aveva riportato danni e quindi i tecnici ci avevano tranquillizzate autorizzandoci a continuare la nostra attività. Domenica 17 giugno però, col negozio pieno di gente, tra l’altro ancora in preda al panico, la Protezione Civile ci ha comunicato che il solaio del condominio era gravemente lesionato e che, di conseguenza, avremmo dovuto evacuare al più presto anche il piano terra con la nostra attività”. “E’ stata una botta terribile - prosegue Ormea - per giorni, senza saperlo, abbiamo lavorato in condizioni di scarsa sicurezza. Fortunatamente non è accaduto nulla... In tre giorni abbiamo svuotato i locali anche grazie al prezioso contributo dei Vigili del Fuoco che ci hanno aiutato a sgomberare le attrezzature della cucina. Un’impresa epica”. Il sisma ha fatto crollare certezze e semi-
Tra coloro che hanno dovuto abbandonare i locali della propria attività, in seguito al sisma, vi sono anche Erika Michelini, Ormea Gemmi e Vilca Fantuzzi, della Gastronomia Fantuzzi di Carpi. “Nella drammaticità di quei momenti - spiegano - siamo state davvero fortunate perchè abbiamo incontrato persone che si sono spese al massimo per darci una mano”.
La forza delle donne
Da sinistra Erika Michelini, Lucia Cappuccio, Ormea Gemmi e Vilca Fantuzzi
nato dubbi: varrà la pena ricominciare tutto? “Io e mia figlia - continua Ormea Gemmi - eravamo subentrate nell’attività da appena sei mesi. Il terremoto d’un colpo ha rimescolato tutte le carte in tavola. All’inizio ero talmente scoraggiata da voler mollare, poi però ho
pensato a mia figlia e al suo futuro e insieme abbiamo deciso di tener duro e cercare un nuovo locale. Se non ci fosse stata Erika non so se avrei avuto la forza di affrontare questa sfida”. Dopo un mese e mezzo di ricerche, le tre donne hanno trovato un locale in via Carlo Lugli,
6: “nella drammaticità di quei momenti - ripetono Erika, Vilca e Ormea - siamo state davvero fortunate perchè abbiamo incontrato persone che si sono spese al massimo per darci una mano. Tecnici, architetti, muratori... tutti si sono prodigati affinché potessimo
riaprire nel più breve tempo possibile, molti di loro han persino lavorato la settimana di ferragosto e grazie al loro impegno e alla loro professionalità, il 15 settembre abbiamo finalmente potuto ricominciare a lavorare. Da sole non ce l’avremmo mai fatta”. Rialzare la serranda è
stata una gioia: “tanti clienti ci chiamavano per chiederci quando avremmo riaperto e dove. Alcuni, nei giorni dell’emergenza quando la maggior parte dei carpigiani dormiva in tenda nei parchi, ci han chiesto persino di cucinare da casa ma, purtroppo, avevamo le mani legate. Tutta la nostra attrezzatura era smontata e sistemata ben coperta nel nostro giardino... la situazione era davvero desolante. Le attestazioni di stima che ci sono pervenute sono state un forte incentivo a darci da fare e alla svelta”. Tre mesi di chiusura forzata però pesano, soprattutto quando l’attività è quella di famiglia: “accanto al mancato introito, abbiamo affrontato molte spese, dal trasloco all’allestimento del nuovo locale, ma non c’è stato tempo per pensare o abbattersi. Ci siamo arrangiate, con le nostre forze”. E ora? “Ora speriamo nei rimborsi dello Stato”, sorridono Erika e la madre. Ma di quei soldi, per il momento, non vi è alcuna traccia. Jessica Bianchi
presso la Biblioteca Il Falco Magico, l’autrice e illustratrice Antonella Battilani e l’autore Marco Galeotti hanno presentato i loro libri per l’infanzia dedicati al sisma
Il terremoto spiegato ai bambini S piegare ai bambini cosa succede quando c’è un terremoto, e cercare di esorcizzare la paura: sono queste le motivazioni principali all’origine dei due libri per l’infanzia: Cosa c’è sotto? Il terremoto a casa mia e La speranza di Alice. Prima o poi tornerò a dormire nel mio lettino edizioni Artestampa, che sono stati presentati ai genitori lo scorso 17 novembre presso la Biblioteca Il Falco Magico. Introdotta da Massimo Maini, pedagogista del Centro per le famiglie, l’autrice e illustratrice di Cosa c’è sotto?, la professoressa Antonella Battilani, che insegna Grafica all’Istituto d’Arte A.Venturi e con una lunga esperienza nella realizzazione di libri per l’infanzia, ha raccontato: “non è facile spiegare ai bambini cosa succede quando c’è un terremoto, non è facile riuscire a trasmettere loro la calma e la serenità necessarie ad affrontare e superare l’evento, e soprattutto non è facile rispondere alla domanda “perché”? Questo libro, nato in seguito agli eventi sismici che hanno colpito l’Emilia
Da sinistra Maini, Galeotti e Battilani
lo scorso maggio, prova a invertire le parti, immaginando una bambina che spiega – a se stessa prima di tutto – il fenomeno del terremoto e, a piccoli passi, con l’aiuto della scienza e della fantasia, impara a convivere con “lui”. Il filo conduttore del libro è ovviamente la fantasia, ma anche la condivisione, perchè nei giorni terribili del sisma ci siamo supportati a vicenda per superare insieme le difficoltà e la paura che abbiamo provato anche noi adulti. La storia è sorta spontaneamente dalla mia esperienza personale e da quella delle persone a me vicine. Ho raccolto episodi, stati d’animo ed
emozioni realmente vissuti da tutti noi. Scrivere questo libro, lasciando affiorare tutto quello che avevo dentro, mi ha aiutata ad allontanare la paura del terremoto, e spero che lo stesso positivo effetto possa generarlo in tutti coloro che lo vorranno leggere”. In seguito ha preso la parola lo scrittore finalese Marco Galeotti, rappresentante di libri scolastici e letture sussidiarie, autore di La speranza di Alice. “L’idea del volume - ha spiegato Galeotti - è nata dal dialogo con alcune maestre di scuola materna, e proprio una di esse, Giorgia Pedroni, ha realizzato le illustrazioni ad acquerello. La protagoni-
sta del racconto è mia figlia Alice che ha vissuto, come tanti altri bambini il dramma del terremoto, riuscendo progressivamente a superare ansie e timori. Noi abitiamo in pieno centro storico, in prossimità della storica Torre dell’Orologio che è crollata rovinosamente in seguito alle scosse del 20 maggio, divenendo per tutti il simbolo del terremoto in Emilia. Insieme a lei, vi è un altro personaggio principale: il signor Don, ovvero il volontario che quasi ogni giorno andava a mettere a posto l’orologio della Torre. Attraverso il racconto di Alice, il signor Don rivive la paura e la tristezza di quei
momenti, ma grazie al suo magico rapporto con la Torre, riuscirà a restituire ad Alice il sorriso. Alla fine del volume, i bimbi potranno ritagliare e ricostruire una miniatura della Torre di Finale Emilia in ricordo dei monumenti distrutti dal sisma”. Mentre i genitori ascoltavano la presentazione dei libri, nella stanza a fianco i loro bambini hanno potuto assistere a una lettura animata a cura dell’Associazione Culturale Aporie e del Teatro al Quadrato. L’intero ricavato delle vendite dei due libri sarà devoluto per la ricostruzione della scuola elementare D. Alighieri di Mirandola. Chiara Sorrentino
“Non è facile spiegare ai bambini cosa succede quando c’è un terremoto, non è facile riuscire a trasmettere loro la calma e la serenità necessarie a superare l’evento, e non è facile rispondere alla domanda perché?”.
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n primo risultato, questa battaglia tutta interna al Centrosinistra sembra, almeno a voler giudicare dalla presenza al dibattito sulle Primarie organizzato dai Giovani Democratici, lo scorso lunedì al Circolo Arci Kalika, averlo rag-
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Primarie del centrosinistra
Quando la politica appassiona i giovani di Marcello Marchesini
Benedetti: Laura Puppato per innovazione e sviluppo tecnologico
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atteo Benedetti è un 27enne di Verona, un master in information technology, nella vita si occupa di sicurezza sul lavoro, ha dieci anni di militanza all’interno del Pd e ha partecipato alla redazione del programma di Laura Puppato. Sceglie di presentarla come un politico che viene dal territorio, e ha avuto modo di
dare buona prova di sé come primo cittadino di Montebelluna, cittadina della quale è stata sindaco, dal 2002, per ben dieci anni, nel corso dei quali ha ottenuto quattro importanti riconoscimenti: premio come miglior politiche familiari, per i giovani, per l’ambiente e, infine, la nomina di primo sindaco cinque stelle d’Italia: “Il buon Beppe Grillo ha ritenuto che lei fosse il miglior
Salvaggio: Bersani ha l’esperienza per governare
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rancesca Salvaggio ha 31 anni. Laureata in legge, lavora presso un’associazione di consumatori modenese ed è impegnata nelle attività dei Giovani Democratici solo da qualche mese. Sostiene a racconta Pierluigi Bersani come il politico di lungo corso – presidente della Regione Emilia Romagna prima, ministro due volte per il Centrosinistra poi – in possesso dell’esperienza e della visione necessarie per governare il Paese. “Ricordiamoci che è il padre delle liberalizzazioni, il primo che le ha fatte davvero, anche a vantaggio del singolo consumatore. La lotta al precariato dev’essere il primo punto all’ordine del giorno nel nuovo Governo, così come il sostegno alle piccole e medie imprese che, pur essendo la colonna vertebrale dell’Italia, sono quelle che più stanno soffrendo”. La ricetta di Bersani è semplice e chiara, almeno dalla sintesi che ne fa Francesca: ingresso nel mondo del lavoro tramite apprendistato, lotta seria all’evasione, alleggerimento fiscale per le imprese,
risparmio ed efficienza energetica tramite la concorrenza tra gli operatori che porti di conseguenza a un abbassamento delle tariffe. “Personalmente ho poi deciso di dare il mio sostegno a Bersani perché nel suo programma si parla chiaramente di sostegno alle donne e di contrasto serio alla violenza di genere. Anche l’unione civile delle coppie omosessuali e il fatto che i figli di immigrati nati qui dovrebbero essere cittadini italiani sono punti importanti”.
amministratore d’Italia. Inoltre Montebelluna, mentre era primo cittadino, ha ottenuto il riconoscimento di essere il comune con il più alto PIL pro capite”. Questi premi rispecchiano, secondo Matteo, i punti forti della politica della Puppato. “Ha deciso di candidarsi perché stanca della contrapposizione molto personalistica tra Renzi e Bersani, mentre il suo desiderio è che si discuta sugli obiettivi precisi del programma. Per la
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Guaitoli: sostengo Nichi per una Sinistra vera
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abriele Guaitoli, talmente vendoliano da chiamare il suo beniamino con il nome di battesimo, coi suoi 19 anni è il più giovane dei quattro contendenti. Al primo anno della Facoltà di economia dell’Università di Modena e Reggio Emilia, è stato politicamente attivo al Liceo Fanti ed è iscritto a Sel. “La volontà di Nichi non è tanto quella di
salvare l’Italia, quanto di cambiarla. Voglio ricordare che è stato il primo gay dichiarato a incontrare un rappresentante dell’Urss e, nei due mandati in qualità di governatore della regione Puglia, è passato da una fiducia con 10mila voti di scarto al 49,8% dei voti. Occorre portare l’obbligo scolastico a 18 anni e, per poter concedere a tutti di studiare in grandi poli universitari d’eccellenza, si devono aumentare sensibilmente le residenze studentesche”. Come si può immaginare, quello di Vendola è il programma più a Sinistra tra tutti i candidati. “Abolire subito la nefasta Riforma Gelmini, togliere i finanziamenti alle scuole private, no all’ingresso delle imprese nell’Università, abbassare il costo delle rette e puntare al potenziamento di borse di studio meritocra-
binomio ricerca e innovazione. “Se la Green Economy è un buon concetto nato negli Anni ’90, ora occorre passare alla Blu Economy, basata su tecnologie avanzate. Se l’una prevede la riduzione della produzione di CO2, la Blu dice che è possibile ridurla a zero: se la Green parla di riduzione dell’impatto delle aziende, la Blu propone di rendere ogni parte e prodotto dell’azienda riutilizzabili per una nuova produzione. Questa è la vera scelta da fare per uscire dalla crisi”.
Puppato l’Università dev’essere centrale nel formare la classe dirigente della nazione e per questo non si può pensare che ogni studente abbia un ateneo sotto casa, perché questo disperderebbe le risorse abbassando il livello, occorre inoltre scardinare i baronati e, non meno importante, aprirsi al mondo del lavoro”. Il punto chiave del messaggio di Puppato si potrebbe riassumere, secondo il suo giovane sostentare, nel
Prandi: Renzi è il cambiamento dall’interno Stefano Prandi, 28enne consulente organizzativo, con all’attivo una lunga militanza scout e nessuna precedente esperienza di impegno politico diretto è spettato il compito di sostenere quello che, molto probabilmente, è il più comunicativo degli sfidanti alle Primarie del Centrosinistra. Talmente bravo a lanciare il suo messaggio da riuscire ad attirare tanti che, come Stefano, sino a ora, dalla politica attiva, erano distanti. “Inizialmente Matteo Renzi mi ha incuriosito per il suo modo di porsi. Nel momento in cui sono andato a studiare il suo programma, la paura era proprio quella di trovarmi davanti alla sconfortante realtà di un uomo bravissimo a comunicare che però non avesse nulla da dire. Il mio timore era quello che Renzi si rivelasse, come lo accusano certi suoi detrattori, un ‘Berlusconi di Sinistra’. Ebbene, non è stato affatto così: il suo programma è pieno di proposte concrete, basta andarselo a sfogliare”. Giovane, ambizioso, innovativo, capace di raccogliere intorno a sé l’entusiasmo di personalità del calibro di Alessandro Baricco, del sin-
tiche”. Anche sul lavoro, le idee del leader di Sel appaiono, agli occhi del suo sostenitore, nette. “Occorre una radicale riforma del lavoro, che sfati la convinzione che più flessibilità equivalga a meno disoccupazione, perché le opposte esperienze di Svezia e Norvegia hanno dimostrato che non è così. Se Vendola vincerà si passerà da 45 contratti precari a 4 tipologie contrattuali. Anche l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori va esteso, perché la precarietà in questi anni è stata usata come una forma di ricatto e sfruttamento. Un’altra proposta forse è il reddito minimo garantito di 600 euro per chiunque perda o non trovi lavoro. La sinistra deve tornare a essere promotrice di una società che guarda all’uomo e non alle cose”.
giunto: quello di avvicinare ed entusiasmare numerosi giovani alla politica. Resta da vedere se questo nuovo impegno, arrivato sull’onda della partecipazione, saprà trasformarsi e strutturarsi in militanza attiva o se si dimostrerà soltanto un fuoco di paglia.
daco di Reggio Emilia Graziano Delrio o dell’ex primo cittadino di Tornio Sergio Chiamparino, così Stefano presenta Matteo. “Per la scuola è necessario, così come in molte altre questioni, rimettere al centro l’Europa. Il progetto Erasmus, per esempio, è stato per anni uno strumento per scambi e percorsi di crescita fantastici, e va ripotenziato. Occorre inoltre introdurre nella mentalità del nostro Paese concetti come quelli di valutazione e merito e non soltanto per gli studenti. Tutti devono
poter essere valutati con criteri sensati e oggettivi: professori, funzionari, dirigenti. Il Paese si cambia combattendo il precariato ma senza demonizzare nessuno e accettando di dialogare con tutti. In ogni caso, fatti concreti: la metà dei parlamentari, abolizione del vitalizio e un tetto di dieci anni per i mandati. Basta con il finanziamento pubblico ai partiti e più trasparenza”. Insomma, se Beppe Grillo vuole cambiare la politica in modo ‘violento’, Matteo Renzi lo vuole fare dall’interno. Sicuramente è più difficile, ma io credo possa farcela”.
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n contratto di lavoro presso un’azienda di servizi per la taratura di strumenti meccanici che non è stato rinnovato nonostante l’impegno profuso, una crisi devastante che penalizza soprattutto i giovani, il desiderio di migliori prospettive occupazionali: sono alcune tra le motivazioni che hanno spinto il carpigiano classe 1989 Gianluca Fornetti a partire per Bristol lo scorso 5 ottobre. A tutto ciò si aggiunge ovviamente anche l’opportunità di migliorare la conoscenza della lingua inglese. “Dopo un anno di impegno e dedizione al lavoro - ha raccontato Gianluca, che ha conseguito il diploma presso l’Itis L. Da Vinci nel 2009 - sono stato lasciato a casa il 31 agosto, con mia grande delusione, soprattutto per la motivazione che mi hanno dato, che è all’incirca la stessa che danno a noi giovani di questi tempi: Gianluca, siamo molto dispiaciuti, ci sei stato incredibilmente d’aiuto, sei una persona di valore, ma purtroppo siamo vittime di una crisi troppo grande, e vorremmo lasciare a casa altra gente che è meno meritevole di te, ma putroppo loro sono a tempo indeterminato e con famiglia. Tu, invece, sei giovane e non avrai pro-
Il 23enne carpigiano Gianluca Fornetti è volato a Bristol in cerca di prospettive occupazionali migliori di quelle che offre attualmente il nostro territorio ai giovani
A Bristol per crearsi un futuro Gianluca Fornetti
blemi a trovare altri lavori. Dopo il mancato rinnovo del contratto ho cercato qualche altro impiego, ma mi sono reso conto che una buona dimestichezza con la
lingua inglese è una prerogativa importante per tante aziende, e così, mi sono iscritto a una prestigiosa scuola di lingua inglese a Bristol, chiedendo inoltre
l’accomodation, ovvero la possibilità di vivere presso una famiglia del posto. La mia giornata è occupata dalle lezioni a scuola. Inoltre, alcune sere alla settimana partecipo anche ai social programms organizzati dalla scuola per consentire agli allievi di avere ulteriori occasioni di socializzazione e dialogo in lingua inglese. Dal momento che proveniamo da diverse nazioni, durante questi momenti, si creano sempre piacevoli e formativi scambi culturali”. Sul fronte della situazione occupazionale e della crisi, Gianluca non ha dubbi: “qui a Bristol è semplice trovare lavoro e non c’è bisogno di inviare una miriade di curriculum vitae prima di trovare qualcuno che risponda. Essendo una città universitaria e turistica, è disseminata di ristoranti, caffè e negozi in cui poter lavorare finchè non si finiscono gli studi o non si trova l’impiego desiderato. Inoltre, parlando con i ragazzi della città, ho constatato che dopo essersi laureati con merito si viene assunti senza troppe diffi-
coltà in un ambito inerente il proprio percorso di studi e senza dover passare da uno stage non retribuito all’altro. A Bristol se hai delle capacità e ti impegni, non hai difficoltà a emergere e a ottenere, in un breve lasso di tempo, un contratto a tempo indeterminato. Da noi, invece, le qualità, purtroppo, passano sempre più in secondo piano, a favore di interessi economici e contrattuali dell’impresa, che del resto, considerata la grave recessione, non posso biasimare”. E anche per quanto riguarda il modo di vivere nella città inglese,
“A Bristol i laureati vengono assunti senza troppe difficoltà in un ambito inerente il loro percorso di studi e senza dover passare da uno stage non retribuito all’altro come in Italia”.
Gianluca si dichiara soddisfatto: “in generale, si vive bene qui: c’è più organizzazione, serietà e disciplina in ogni aspetto, ma il mio futuro lo vedo in Italia. Una volta terminata la scuola, e rientrato a Carpi per trascorrere le vacanze di Natale con la mia famiglia, dovrò decidere se restarvi e cercare subito un’occupazione, oppure ritornare a Bristol, o in qualche altra città britannica, per qualche mese ancora, al fine di perfezionare ulteriormente la mia conoscenze della lingua e cercare di costruirmi una valida preparazione, per affrontare al meglio la realtà lavorativa italiana che, purtroppo, credo sarà ancora difficile almeno fino alla metà del 2013. In fondo, non chiedo tanto, vorrei solo trovare un lavoro che sia gratificante a livello personale e di crescita professionale, e che mi garantisca un po’ di stabilità”. Un desiderio, quello di Gianluca, che fino a qualche anno fa pareva scontato, ma che oggi ha assunto le sembianze di un sogno dai contorni sempre più sbiaditi. Chiara Sorrentino
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E’ nato il progetto Italian Fashion Selection per aiutare le imprese del territorio ad avviare un processo di accesso e sviluppo verso il mercato indiano e statunitense
Moda: alla conquista del mercato globale I
l settore della moda è in continua evoluzione. La concorrenza estera sta diventando ogni giorno più efficace, con livelli di qualità sempre più elevati e costi evidentemente inarrivabili. Per arginare la crisi, e continuare a crescere, è necessario che le nostre imprese del settore tessile-abbigliamento si inseriscano da protagoniste in nuovi mercati, affermando il Made in Italy per il suo inconfondibile valore stilistico e di innovazione, e rinunciando definitivamente all’impari sfida dei prezzi. Valorizzare al meglio il potenziale delle nostre numerose aziende all’estero e presentarle in maniera vincente sul mercato internazionale è l’obiettivo del progetto Italian Fashion Selection, nato dall’alleanza tra le due aziende carpigiane Octagona e Jolty. La prima è una società di consulenza e servizi specializzata nei processi di internazionalizzazione d’ impresa, mentre la seconda è un’azienda di consulenza con esperienza soprattutto nel settore della moda. I punti di forza di Italian Fashion Selection, che si avvale del sostegno
della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e del Comune di Carpi, sono stati presentati lo scorso 16 novembre presso la sede di Carpiformazione nell’ambito del progetto Carpi Fashion System. A parlare dell’iniziativa sono intervenuti gli stessi amministratori delegati delle due aziende: Alessandro Fichera di Octagona e Paolo Galli di Jolty. “L’attuale scenario internazionale - ha spiegato Ficheira - è dominato dalla crescita dei cosiddetti mercati emergenti, ovvero Russia, Cina, India, Brasile e Sudafrica. E l’Italia, per poter competere in un mercato mondiale sempre più agguerrito e globalizzato non deve far altro che aprirsi ad essi mettendo a fuoco i suoi veri punti di forza.
L’internazionalizzazione è un’operazione indispensabile se vogliamo che le nostre imprese continuino a lottare generando riscontri positivi. Internazionalizzare non equivale a vendere una tantum in un paese straniero, bensì significa conquistare e mantenere vendite internazionali con costanza e profitto. Con le nostre sedi dirette in India, Vietnam e Brasile, e una serie di importanti collaborazioni su altre aree a forte sviluppo tra cui Stati Uniti, Turchia, Russia, Cina, Nord Africa e Medio Oriente siamo in grado di assistere imprese di piccole e grandi dimensioni desiderose di estendere la propria presenza all’estero, con servizi su misura a seconda delle specifiche esigenze”. Successivamente ha preso la
ne viene scrupolosamente Nuova Delhi all’interno dei analizzato, e successivamen- quali poter promuovere le te affidato ad agenti speciaproduzioni di eccellenza del lizzati per i diversi obiettivi settore tessile-abbigliamento desiderati. Oggi, la soludel distretto carpigiano. zione perfetta per l’azienda Tale attività, coadiuvata da di moda è rappresentata un direttore commerciale dalla capillarizzazione e dal appositamente selezionato presidio commerciale diretto proveniente da esperienze nei mercati che si vogliono di livello internazionale aggredire, come è stato nel settore, mira a creare Alessandro Fichera dimostrato dal succes- per ciascuna impresa una so di grandi marchi consolidata rete di vendita internazionali. Poter nei due Paesi”. Le imprese contare su personale che desiderassero partecidel luogo significa pare al progetto possono essere in grado di dare conferma entro il 29 interpretare il progetnovembre presso la sede di to nel modo giusto Carpiformazione al civico coerentemente con le 131 di via Marx, usufruendo caratteristiche locali, otteparola Paolo Galli: “le imdell’offerta messa a disposinendo il migliore risultato. prese, per arginare la crisi e zione dalla società in collaPer questo motivo abbiamo continuare a crescere devono borazione con la Fondazione trovare il modo di intrapren- scelto di collocare gli show- Cassa di Risparmio di Carpi room multibrand in aree dere progetti ben strutturati e il Comune di Carpi. prestigiose di New York e e credibili che le portino Chiara Sorrentino all’estero. E Italian Fashion Associazione nazionale tecnici professionisti Selection è nata proprio per Convegno d’autunno aiutare le imprese a essere ntia, associazione nazionale tecnici professionisti sistema presenti direttamente sui moda, organizza il 23 novembre, a Carpi, il Convegno mercati a maggiore potend’Autunno, durante il quale verrà affrontato il tema della ziale generando opportunità maglieria con la visita a alcune aziende produttrici con macchinari concrete di business. Alla di alto valore tecnologico. Tale visita vuol mettere in risalto il valore base della formula di IFS vi del Distretto della Maglieria di Carpi formato da aziende che nonostante la crisi e gli eventi naturali negativi che hanno messo a dura sono le due parole chiave: prova tutta la filiera manifatturiera, cercano di rimanere competitive selezione ed equilibrio. Per e reagiscono con energia e spirito imprenditoriale per il rilancio e il questo motivo ogni progetto mantenimento delle posizioni di tutto il comparto. Saranno visistate che ci viene inviato in visioAntress Industry spa e D’Avant Garde Tricot srl.
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Quest’anno Progetto Chernobyl di Carpi, Novi e Soliera ha finanziato il soggiorno di risanamento per 30 bambini provenienti da situazioni famigliari problematiche e da territori fortemente contaminati della Bielorussia
Chernobyl: dopo la strage, la speranza L a crisi economica che non molla, il terremoto che ha piagato il nostro territorio... sono in molti a voler archiviare al più presto questo difficile 2012. 97 bambini invece, lo ricorderanno come uno dei più belli della loro infanzia, grazie all’impegno dei Circoli Legambiente Solidarietà che, dal 2007, attraverso il Progetto Rugiada, malgrado le difficoltà, continuano a offrire soggiorni di risanamento a Nadiejda ai piccoli che vivono nelle province più contaminate della Bielorussia, in seguito all’esplosione della Centrale nucleare di Chernobyl, il 26 aprile 1986. Una strage che, purtroppo, continua a mietere vittime, come ci spiega il presidente del Progetto Chernobyl di Carpi, Novi e Soliera, Luciano Barbieri. “Su un territorio di circa 207mila chilometri quadrati, 43mila risultano ancora contaminati da cesio radioattivo e ciò comporta delle ricadute gravissime sull’intera catena alimentare e, di conseguenza,
Luciano Barbieri
sulla salute delle persone. All’inquinamento ambientale si sommano poi una evidente disgregazione sociale e un’assistenza sanitaria a dir poco lacunosa, soprattutto nei villaggi e nelle piccole città”. Dal 2007 a oggi sono stati 1.100 i piccoli ospitati nel Centro di risanamento Nadiejda con benefici sia per l’abbattimento dei radionuclidi accumulati attraverso l’acqua e il cibo sia in termini di benessere psicofisico. “Quest’anno il nostro gruppo - prosegue Luciano - è riuscito a finanziare il soggiorno di 30 bambini (il costo procapite è di 430 euro, per un totale di 12.900 euro) provenienti da situazioni
Tre cene per sostenere le scuole di Novi
3 x Novi = Scuola
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Il Progetto Chernobyl di Carpi, Novi e Soliera ha ricevuto tanto da questo territorio, per questo ha deciso di dare il proprio contributo a favore delle nostre città, in particolare per Novi, area tra le più colpite dal sisma”, spiega Luciano Barbieri. Dopo aver donato una struttura ludica per il campo giochi di Rovereto, fornito la progettazione tecnica relativa all’impianto di riscaldamento della Ludotenda di Novi di Modena, cui è seguito un primo finanziamento, il gruppo ha deciso di non fermarsi qui. “ Abbiamo deciso di devolvere metà degli introiti delle nostre
iniziative più note - Una primula per Chernobyl, la maratona di aerobica e il Carnevale - per sostenere le scuole di Novi e, più in generale, il tema dell’infanzia”. Il gruppo di Carpi, Novi e Soliera, unitamente all’Associazione With You e al Comitato Chernobyl e Circolo Legambiente di Vignola, ha inoltre organizzato 3 x Novi = Scuola, ovvero tre occasioni concrete per unire solidarietà e divertimento coniugando buona cucina e consapevolezza, allegria e impegno sociale. Si parte sabato 24 novembre, alle 20, presso il Circolo Arci Arcobaleno di Santa Croce (Costo: 20 euro - bam-
famigliari o sociali problematiche e da territori fortemente compromessi. Un risultato importante, reso possibile grazie al contributo di tutti coloro che ci sostengono e che permetterà a questi giovanissimi, con un’età generalmente compresa tra i 10 e i 15 anni, di avere gli stessi vantaggi di un soggiorno all’estero, sentendosi però maggiormente responsabilizzati e, allo stesso tempo, protagonisti attivi del loro percorso di risanamento”. I ragazzi sono rimasti a Nadiejda, centro virtuoso e posto su un’area dichiarata pulita dopo i monitoraggi effettuati dai tecnici dell’Arpa di Piacenza, per 24 giorni, dal 25 luglio al 17 agosto.
bini da 6 a 12 anni 10 euro). Si prosegue sabato 1° dicembre, alle 20, presso il Circolo Arci Ritrovo Sportivo di Sozzigalli e, infine, sabato 26 gennaio, alle 20, presso Sala di Frate Leone di Vignola. Per prenotazioni: Luciano 340.8100758 - Iler 340.7128651 - Francesca 338.1232189. Per contribuire: C/C postale NR.11849296 C/C bancario IBAN IT33K053723300000000 686083 C/O Banca Popolare dell’Emilia Romagna - Piazza Martiri a Carpi. Entrambi intestati a: Comitato Progetto Chernobyl di Carpi, Novi e Soliera, via Peruzzi, 22 a Carpi.
Toma di&Massimo Tomi Loschi di Loanna Giroldi
Il caglio vegetale
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l caglio vegetale si ottiene dalla pianta Cynara cardunculus (cardo selvatico) che cresce spontaneamente sulle nostre montagne. Anticamente per ragioni economiche i margari non potendo privarsi degli animali ancora in lattazione per ottenere il caglio, sperimentarono l’utilizzo del cardo selvatico nel processo di coaugulazione del latte. Oggi il caglio vegetale viene utilizzato nella produzione del formaggio da prestigiosi caseifici italiani in sostituzione del caglio animale di vitello o di capretto, ottenendo formaggi egualmente morbidi e di alta qualità, consumabili anche da coloro che seguono una dieta alimentare vegetariana. Toma & Tomi propone, il prossimo 12 dicembre, una interessante degustazione di formaggi a caglio vegetale delle Fattorie Fiandino, caseificio piemontese tra i primi a sperimentare l’utilizzo del cardo selvatico, brevettando il metodo Kinara, utilizzato nella produzione dei loro formaggi a latte crudo. Vi aspetto per provare la Toma, l’Ottavio alla birra scura e il Lou Blau, erborinato con sale integrale. Per prenotare telefonare a Toma&Tomi: 059.698087.
“Lì - sottolinea Barbieri - i ragazzi entrano in contatto con una realtà preziosa: vi sono pannelli solari, un impianto eolico e la raccolta differenziata dei rifiuti è una pratica consolidata. Nadiejda ha anche un orto biologico grazie al quale sulla tavola giungono solo prodotti sani e ricchi di vitamine. Elementi fondamentali per rafforzare le difese immunitarie di questi ragazzi”. Accanto a un program-
ma di educazione ambientale fondamentale per instillare nei più giovani un’attenzione che la Bierlorussia di certo non può vantare, si insiste anche sul tema delle relazioni. “I ragazzi fanno controlli, terapie, mangiano sano ma, allo stesso tempo, socializzano, fanno aggregazione, imparano a stringere relazioni significative tra loro e con gli adulti. Fondamentale per garantire tutto questo è l’apporto dell’Organizzazione Help che, in loco, si occupa dell’organizzazione degli ospiti”. A piccoli passi, in quei territori martoriati, sta spuntando di nuovo la speranza, anche grazie alle azioni di ciascuno di noi. Piccoli gesti che costano poco, come comprare una primula. Per Chernobyl naturalmente. Jessica Bianchi
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Nuovo Crematorio a Modena
A Carpi 1 su 3 sceglie di essere cremato
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n nuovo impianto per le cremazioni da oltre mille metri quadrati entrerà in funzione entro la fine del mese al cimitero San Cataldo di Modena. La sua realizzazione é stata promossa dai Comuni di Modena e Carpi, ma l’ara crematoria, che occupa parte di uno stabile storico restaurato, servirà i residenti di tutta la Provincia. L’investimento complessivo per la costruzione del forno è stato di 2 milioni e 152mila euro, completamente a carico del concessionario, un raggruppamento temporaneo di imprese - Consorzio Co&Ge di Imola, Officine Meccaniche Ciroldi di Ganaceto, Studio Ti di Rimini e Ser.Cim di Bologna - al quale è stata affidata la progettazione, la costruzione e la gestione per 15 anni. L’utilizzo della cremazione - precisa il Comune di Modena - è sempre più diffuso. Negli ultimi anni questa pratica è stata infatti scelta per 1 funerale ogni 4 a Modena, e per 1 su 3 a Carpi. Le tariffe per le cremazioni sono stabilite dalle Amministrazioni Comunali in base al tariffario nazionale e quelle applicate - circa 580 euro nel 2012, 587 nel 2013 - non prevedono distinzioni tra residenti e non residenti. La quota del ricavato a Modena andrà a coprire i costi di ammortamento dell’investimento, e ciò che rimarrà coprirà le spese per i controlli dell’attività e a regime sarà destinata agli interventi nei cimiteri. Il nuovo impianto è stato progettato per consentire la continuità del rito funebre con funerale, cremazione e destinazione delle ceneri. Con gli ultimi interventi nella sala é stato inserito anche un monitor per seguire le prime fasi della cremazione dei defunti.
E’ iniziato il nuovo ciclo dei Pomeriggi della Salute
Diabete e stili di vita
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ono ricominciati i Pomeriggi della Salute, ciclo di conferenze organizzato dall’Area Anziani del Distretto di Carpi, in collaborazione con le Organizzazioni sindacali dei pensionati, l’Università della Libera Età e i Comuni delle Terre d’Argine per informare la popolazione adulta e anziana su come osservare corretti stili di vita. Gli incontri, coordinati dal responsabile dell’Area anziani, dottor Giuseppe D’Arienzo, prevedono brevi lezioni da parte di esperti e momenti di partecipazione da parte degli intervenuti. I relatori saranno la dottoressa Anna Vittoria Ciardullo, responsabile della diabetologia Area Nord e la dottoressa Daniela Piani, diabetologa. Il prossimo incontro sarà il 28 novembre al Circolo anziani La Quercia di Campogalliano e al centro civico Polivalente di Limidi mercoledì 12 dicembre.
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L’Angolo di Cesare Pradella Le bici creative piacciono anche ai carpigiani
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nche a Carpi si iniziano a vedere per le strade e nelle vetrine dei negozi specializzati biciclette multicolori dalla foggia e dalle tinte originali. Pochi sanno però che queste due ruote provengono da un laboratorio di Modena unico nel suo genere in Italia. Qui si costruiscono bici nuove, ma vengono anche ristrutturate e riportate in vita quelle vecchie, dopo anni di onorato servizio. Una sorta di conversione della vecchia ciclo, altrimenti destinata alla rottamazione, riportata agli
splendori d’un tempo e arricchita di nuove tecniche e tinte multicolori a dir poco suggestive e insolite. Un restyling tecnico e cromatico insomma
Sull’ex direttore generale del Policlinico aveva puntato il dito il gruppo Movimento Cinque Stelle
che le trasforma in bici con la caratteristica di essere a scatto fisso. Il negozio-laboratorio è l’Iride di viale Tassoni dove si possono acquistare queste Stefano Cencetti
Camici sporchi, indagato Cencetti
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ato a Perugia e residente a Carpi, Stefano Cencetti, 60 anni, ex direttore generale del Policlinico di Modena, è indagato per omissione d’atti d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta Camici sporchi, che ha portato all’arresto di nove medici del reparto di Cardiologia compresa l’ex primaria, Maria Grazia Modena, finita ai domiciliari. A renderlo noto è stato lo stesso Cencetti: “sono indagato, in qualità di ex direttore, in merito a una sperimentazione clandestina di cui però non sapevo nulla. Ho ricevuto l’avviso di
garanzia, contestualmente agli arresti. Ho subito anche una perquisizione”. Sull’operazione dei Carabinieri del Nas, Cencetti non fa commenti: “mi attengo a quanto già espresso dall’assessore regionale alla Sanità, Carlo Lusenti”. Su Cencetti aveva puntato il dito il gruppo Movimento Cinque Stelle in Regione chiedendo di far luce su alcuni punti. “Lo scorso marzo - spiega Giovanni Favia, consigliere del M5S - il dottor Cencetti, dopo le dimissioni da direttore generale del Policlinico, ottenne una consulenza triennale da
bici personalizzate, una sorta di numeri unici, coi colori preferiti e dotati di copertoni bianchi o azzurri che conferiscono loro un’immagine e un look particolari, dal sapore retrò, suggestivo e accattivante. Guidano questa task-force artigianale in un laboratorio unico nel suo genere, Matteo Zazzera e Walter Carrubba, che lavorano insieme ad altri tre soci, Francesco Capitani e Luca e Rocco Bizzarri. Dopo il restyling la vostra vecchia bici torna in strada come nuova, riammoderna-
ta, con attrezzature tecnicamente avanzate, dalle linee sinuose e accattivanti, una sorta di opera d’arte su due ruote. Una bici che si lascia ammirare, nonostante l’età... grazie all’officina-miracolo di viale Tassoni, frutto della mente fervida e della fantasia di questi artigiani creatori di moda, la moda appunto delle due ruote. E che sta diventando un oggetto ‘cult’, la novità dell’anno, insomma, ammirata e desiderata dagli amanti delle due ruote, ma non solo.
Pendolari esasperati sulla Mantova-Modena
Coi nuovi orari, più disservizi
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546.000 euro da parte dell’Asl di Piacenza, cosa che crediamo andrebbe evitata in caso di dubbi e di conflitti di interesse”. Dal 1° gennaio 2013 Cencetti ha deciso che lascerà comunque il suo incarico: “vado in pensione - spiega - lascio l’incarico per motivi personali, l’avevo già deciso prima degli arresti”.
nuovi treni a trazione elettrica sono arrivati ma i vecchi disservizi restano. Sulla linea Mantova-Modena si registrano i disagi di sempre: ritardi sistematici, treni soppressi e rincari in vista per l’abbonamento dei biglietti integrati Ferrobus. Con il nuovo orario cadenzato introdotto nel mese di giugno non si sono avuti i miglioramenti sperati anzi, in un solo giorno, a fine settembre le soppressioni hanno raggiunto il record di 16 mentre nelle tre giornate campione dal 6 all’8 novembre si sono registrati ritardi su ogni treno, fino a 26 minuti. “Si sono anche allungati i tempi di percorrenza, in media quindici minuti in più” dice Angelo Frascarolo, presidente del Comitato utenti ferrovia Modena-Carpi-Mantova, che ha voluto stilare un bilancio a ridosso dell’entrata in vigore del nuovo orario (9 dicembre). Infine, sul fronte delle tariffe dal 1° gennaio scorso Trenitalia ha dissolto l’accordo con Seta e al 31 dicembre 2012 scade la possibilità di biglietti integrati treno-bus. “Se tale possibilità non verrà prorogata a tutto il 2013 ci sarà un aumento dei costi, a parità di servizio, del 70%”. Il Comitato, insieme a Federconsumatori, ha chiesto un incontro alla Regione il mese scorso senza ottenere risposta.
L’intervento di Giovanni Taurasi, presidente del Consiglio Comunale di Carpi
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o fatto un viaggio all’inferno. Mi ha invitato un’amica a farlo, semplicemente chiedendomi di riflettere ‘da uomo’ sul 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza alle donne. Ammetto che mi aveva un po’ sorpreso la sua richiesta finalizzata ad organizzare un’iniziativa in Consiglio comunale (“di queste cose si occupano meglio le donne - ho pensato - e l’assessorato alle Pari opportunità ha predisposto un ricco calendario di iniziative, alle quali non saprei cosa aggiungere’), ma poi, intraprendendo il viaggio, ho capito il senso del suo invito. Perché la violenza contro le donne è un problema degli uomini. Interpella noi uomini. Ci chiama in causa. Le donne sono le vittime, ma i carnefici sono gli uomini. Siamo noi. Ve lo racconto brevemente questo viaggio, perché è impressionante. Lo abbiamo percorso insieme a UDI e CIF in Consiglio comunale, presentando le iniziative promosse dall’Unione delle Terre d’Argine in occasione della Giornata internazionale contro la violenza alle donne. E’ un viaggio costellato da numeri che grondano sangue, perché dietro a essi ci sono donne, madri, figlie, sorelle, amanti vittime di violenza. Ogni tre giorni in Italia un uomo uccide una donna. Di solito si tratta di una donna che è o è stata vicina all’assassino: la partner, la ex, la sorella, la madre, la figlia. Picchiare la moglie, minacciare l’ex compagna o vessare la figlia per molti uomini
La violenza contro le donne è un problema degli uomini
rappresenta un fatto privato. Molti sanno, però tacciono. Ma, tacendo, sono in qualche modo complici di un fenomeno grave e diffuso. I dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sono drammatici: la prima causa di uccisione nel mondo delle donne tra i 16 e i 44 anni è l’omicidio da parte di persone conosciute. Per fare emergere questo fenomeno è stato coniato un neologismo, femminicidio, per indicare gli omicidi della donna “in quanto donna”. La categoria criminologica del femmicidio ha introdotto un approccio di genere per rendere visibile il fenomeno, spiegarlo, prevenirlo, punirlo, insomma, tentare di contrastarlo culturalmente, socio-
logicamente, politicamente e naturalmente dal punto di vista giudiziario. In questo viaggio all’inferno ho scoperto storie terribili, come quelle che riguardano Ciudad Juarez, città al confine tra Messico e Stati Uniti, dove dal 1992 più di 4500 giovani donne sono scomparse e più di 650 sono state stuprate, torturate e poi uccise, nel sostanziale disinteresse delle istituzioni e con la complicità e l’omertà di forze dell’ordine corrotte, criminalità organizzata, società locale. Ma il fenomeno è diffuso e in crescita e riguarda anche il nostro Paese. Se nel 2006 in Italia su 181 omicidi di donne si sono verificati 101 femminicidi, nel 2010 su 151
omicidi di donne sono stati ben 127 i femminicidi. Gran parte di questi sono preceduti da altre forme di violenza nelle relazioni di intimità. Secondo l’Osservatorio nazionale sullo stalking, il 10% circa degli omicidi avvenuti in Italia dal 2002 al 2008 ha avuto come prologo atti di stalking. In Italia una donna su tre tra i 16 e i 70 anni è stata vittima nella sua vita dell’aggressività di un uomo. Sei milioni 743 mila quelle che hanno subito violenza fisica e sessuale (dati Istat). E oltre ai casi di femminicidio, dobbiamo tenere in considerazioni il numero spesso sommerso di suicidi da parte di donne vittime di violenza domestica. Le donne uccise
da mariti, fidanzati, compagni, ex sono state 137 nel 2011 e già 107 dall’inizio di quest’anno. Vengono spacciati come “delitti passionali”, ma non è così. E poi cosa significa delitto passionale? E’ una definizione che non spiega nulla e sembra voler giustificare ciò che è ingiustificabile. Per questa ragione è stato necessario inventarsi la categoria di femminicidio. Non serviva alle donne, loro sanno bene di cosa si tratta, era necessaria soprattutto a noi uomini. Rileggendo le storie delle vittime emerge un dato ricorrente: ovvero una concezione della donna come oggetto da possedere e non come persona. E’ un’idea che pensavamo diffusa solo nelle società arcaiche o rurali, e nei paesi musulmani, ma che in realtà è ancora vivissima in Occidente, nella nostra società, tra noi: ce lo conferma la trasversalità dei casi di femminicidio (che riguarda tutte le fasce sociali), così come la loro diffusione. Troppo a lungo è stata considerata erroneamente una questione “da donne”. Mentre riguarda innanzitutto noi uomini. Il racconto del mio viaggio all’inferno si conclude qui. E’ durato qualche minuto farlo insieme. Un ultimo dato, prima di finire: dal punto di vista statistico, nei pochi minuti che avete impiegato a leggere questo commento è stato certamente commesso un atto di violenza contro una donna… speriamo che non sia stato letale e che quella donna non ne subisca più.
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i chiama La guerra è finita ed è il romanzo d’esordio del ventinovenne Marcello Bellodi, nativo di Concordia sulla Secchia. Agiugno di quest’anno ha aperto, insieme a una nota cantina mantovana, una rivendita di vini a Carpi, sulla tangenziale Bruno Losi. Purtroppo l’uscita del suo primo libro non è stata delle più tranquille, avendo avuto a che fare con un terremoto come non se ne vedevano in zona da più o meno 500 anni. “Ho ricevuto la notizia della pubblicazione il 30 maggio scorso – racconta – e, data la situazione, non sono riuscito a gioire più di tanto”. Nelle librerie, la sua fatica, ci è arrivata il 26 ottobre: “Non ho avuto modo di festeggiare. Far uscire il libro è stata più che altro una liberazione. Vivo con molto cinismo questo mio esordio. Purtroppo la nostra è una società nella quale tutti sono scrittori, poeti e artisti. E io mi arrabbio. Faccio poche cose nella mia vita e una è sicuramente scrivere. Mi piace e mi sento bene quando lo faccio”. Com’è maturata l’esigenza di scrivere? “La vena creativa c’è sempre stata, anche se
Si chiama La guerra è finita ed è il romanzo d’esordio del 29enne Marcello Bellodi, nativo di Concordia. a giugno ha aperto una rivendita di vini a Carpi, sulla tangenziale Losi
Esordio letterario
Marcello Bellodi
è iniziata da adolescente con la passione per la musica. Sono stato chitarrista e autore dei Julian, la mia band, però, al momento, è un progetto
purtroppo sospeso. Scrivere canzoni è stata una palestra creativa, perché raccontare una storia o un sentimento in poche righe è un esercizio utile”.
Accumulando idee, tutto ciò che non trovava la via della musica diventava racconto, tanto che sono molte le storie che Marcello conserva, scritte a mano o a macchina, in fondo a qualche cassetto. “Dopo vari tentativi di scrivere un romanzo, finalmente, durante le feste di Natale del 2008 mi venne l’ispirazione di una possibile storia. Ho elaborato un po’ le idee e ho iniziato a scrivere; poi, nel marzo del 2009, sono andato a Parigi per alcune ricerche necessarie a dare un senso alla trama, e durante l’estate ho terminato la stesura”. La guerra è finita è un romanzo di formazione e non manca una storia d’amore. Il protagonista, Francesco, è un pubblicitario. Guadagna bene, e sa come ottimizzare al meglio tempo e denaro. Il mondo in cui vive è fatto di mode, trend e compromessi, sesso e finta felicità. Enrica è una giovane alle prese con una crisi profonda, abbandonata dal ragazzo di cui era in-
namorata senza esserne ricambiata. Vive senza obiettivi, aspettando i post di uno sconosciuto, che si firma ‘Arkham’ e scrive di morte, cadute e buchi dell’anima. Senza conoscersi si perderanno per poi ritrovarsi, insieme. In una città lontana. Parigi a primavera. “Io sono un grafico pubblicitario e, per ovvi motivi, ho avuto a che fare con questo mondo che mi è parso a volte molto malato”. La trama prende spunto dalla tua biografia? “Credo che un buon romanziere debba raccontare ciò che conosce. E’ per questo che, in La guerra è finitavi è per forza qualcosa di me e di quello che mi sta intorno. Ciò che scrivo non è sempre mainstream, anzi. Non disdegno per nulla passare dal romanticismo alla volgarità, dalla filosofia al più totale trash. Perché in fondo, se ci si pensa bene, la vita è così, un flusso ininterrotto di situazioni, pensieri, emo-
zioni. La vita non è affatto politicamente corretta. Per questo, per aver usato linguaggi o situazioni molto esplicite, ho ricevuto anche qualche critica”. Nell’immaginario di Marcello è presente molta musica, tanto che il titolo del suo romanzo è tratto da quello di una canzone dei Baustelle: “Lo stesso Francesco Bianconi mi ha dato l’autorizzazione per l’utilizzo del titolo di questa loro canzone. I Baustelle sono l’unico gruppo italiano che mi piace. Altrimenti ascolto molta musica vecchia, Beatles, Stones, musica inglese e americana e negli ultimi anni mi sono appassionato al country/ folk americano”. Ogni scrittore che si rispetti ha maestri ai quali si ispira, quali sono i tuoi? “Leggo tanto e di tutto. Prediligo alcuni autori francesi, come Houellebecq, la beat generation e Hunter S. Thompson. Non amo molto gli scrittori italiani, ma devo ammettere che ho trovato Persecuzione di Alessandro Piperno davvero straordinario”. Trovare qualcuno che creda nel lavoro che fai non è certo un’impresa semplice: “pubblicare
non è stato facile, le case editrici devono confrontarsi con centinaia di migliaia di aspiranti scrittori e non si viene mai presi in considerazione. Personalmente ho avuto la fortuna di trovare una casa editrice - Zerounoundici Edizioni - che ha voluto credere in me. E’ una piccola realtà, ma mi permette di essere sul mercato e credo sia già un grande risultato”. Nel prossimo futuro di Marcello tanti progetti in cantiere, sino a immaginare una vita da scrittore ‘h24’. “Le idee sono tante, già il secondo romanzo è terminato e in cerca di una casa editrice per la pubblicazione. In questo secondo esperimento ho optato per una specie di noir fantascientifico, ambientato sulle rive del Lago di Garda. In questi mesi sto invece elaborando una finta autobiografia. Vedremo cosa riuscirò a farne”. D’altronde non dovrebbe essere troppo difficile raccogliere materiale da romanzo per chi ritiene che: “Anche solo vedere una perfetto sconosciuto che prende un caffè al bar, se lo osservi bene, ti dà un sacco di spunti per una storia”. Marcello Marchesini
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a crisi, i tagli agli enti pubblici e il terremoto non hanno fermato il desiderio dei nostri amministratori di regalare ai cittadini un Natale coi fiocchi. Festività che sarà accompagnata da un cartellone denso di appuntamenti pensati per tutta la famiglia realizzato grazie al contributo di tutte le espressioni della nostra città. Senza i privati infatti, il Comune non ce l’avrebbe fatta: altre le priorità e altri gli scenari a cui pensare, come sottolinea il sindaco Enrico Campedelli. “Nonostante il clima di sobrietà finanziaria, i carpigiani avranno il loro Natale grazie all’aiuto e al contributo di tanti soggetti che si sono adoperati per costruire insieme un programma variegato e ricco, comprendendo che il nostro impegno programmatico ed economico si concentra sul ripristino della città. E’ nostra volontà infatti, riportare Carpi e il suo centro storico, alla vitalità che potevano vantare prima del sisma”. La vera novità di questo cartellone, aggiunge l’assessore all’Economia, Simone Morelli, “è la modalità con cui è stato realizzato. Mondo del volontariato, associazioni di categoria, negozianti, ambulanti, istituzioni... tutti uniti per il bene della città. Ciascuno è stato mosso da un desiderio comune: far percepire e crescere il senso di comunità. Ogni appuntamento vuol essere occasione di aggregazione e allegria. Questo cartellone rappresenta un segnale di speranza e la voglia di reagire dopo il dramma del terremoto. Non dimentichiamo poi che, tra i comuni del cratere sismico, il centro di Carpi è uno dei pochi nuovamente agibile e quindi, la nostra ambizione è che anche i nostri vicini di casa possano godere di qualche momento di festa”. Tra i tanti appuntamenti messi a punto da Castello dei ragazzi, Biblioteca multimediale Loria, Musei, Teatro Comunale, Mac’è! e altri soggetti privati, l’evento più atteso, anche per il suo significato simbolico, è la riapertura della Loggia di primo ordine del
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Il cartellone del Natale a Carpi sarà sobrio ma ricco di appuntamenti. Un segnale di speranza e di voglia di reagire dopo il dramma del sisma
Un Natale nel segno della condivisione
Palazzo dei Pio, prevista sabato 15 dicembre con l’inaugurazione della importante mostra In palmo di mano di Franco Vaccari. Restando in tema di mo-
stre da non perdere quella allestita in sala ex Poste intitolata Calvino - Luzzati: le città invisibili. “La cultura - conclude l’assessore alle Politiche Cultu-
rali, Alessia Ferrari - è un punto di riferimento della città e, a Natale, fornisce un ulteriore segnale di ritorno alla normalità. In questo senso vanno, ad esempio,
le iniziative del Museo e del Castello dei ragazzi, che pone una particolare attenzione al benessere dei bambini e delle loro famiglie. Insomma, la cultura
c’è ed è a fianco dell’associazionismo carpigiano e delle attività commerciali per realizzare una rassegna natalizia di qualità”. J.B.
dizione, sabato 8 dicembre, con Natale in tradizione: cori gospel itineranti, giochi di luce e 100 chili di cotechino offerto... dentro a uno sfizioso panino! Sabato 15 dicembre maghi, illusionisti, burattinai, cantastorie e molto altro trasformeranno con un tocco di bacchetta il Natale in magico Natale. Replica il Mercato Straordinario domenica 16 dicembre, con una giornata ricca di musica, dolci e ani-
mazione per grandi e piccini. Jingle Bells Rock, Musica a tutto Natale chiuderà le iniziative di sabato il 22 dicembre con esibizioni musicali live itineranti e un suggestivo concerto, in una location mai vista in centro storico. Domenica 23 dicembre ultimo Mercato Straordinario del 2012 con fantastiche promozioni e regali per tutti. Infine lunedì 24 dicembre Cin cin a tutti con musica live e Brindisi di Buon Natale.
Sabato 24 novembre il centro storico si vestirà di luci
ConCarpi addobba il Natale
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umerose e tutte da scoprire le iniziative, promosse dal Consorzio ConCarpi che ha cambiato faccia e squadra. I nuovi coordinatori infatti, Simone Ramella, Alessia Messina e Francesco Gozzi, hanno portato una ventata di freschezza e certamente nuova linfa al consorzio, con un’offerta propositiva e decisamente “godereccia”. Il via sabato 24 novembre con Accendiamo il Natale
evento musicale che porterà alla tradizionale accensione delle luminarie con strepitosi e mai visti a Carpi Vertical DJ Set in tutto il centro. Si prosegue domenica 25 novembre con Aspettando il Natale iniziativa promossa da FORUM 1344 - I Mercati di Carpi e Consorzio Il Mercato. Un Mercato Straordinario a base di prodotti tipici da tutta Italia, luci, musica, animazioni e dolci per i bambini, Quiz LIVE con ricchi
premi in palio e una dolce promozione per tutti i clienti: con un acquisto minimo il Mercato ti regala un buono colazione spendibile nei bar del centro storico aderenti all’iniziativa. Sabato 1° dicembre ‘si darà del gas’ con l’iniziativa Babbo in bici - Natale a tutto gas: esposizione di Vespe e moto d’epoca e contemporanee, sfilata di Babbi Natale in bici, artisti di strada, giochi di luce e 100 kg di panettone offerto. Ritorno alla tra-
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tempi della famosa Little Italy sono ormai lontani e, la New York del giorno d’oggi, ha imparato ad amare e a ricercare un’Italia più vera, fatta di genuinità, tradizione e qualità. Della nostra situazione politica non sanno molto ma, se si parla di cibo, arte, made in Italy e tutte le ricchezze che la nostra penisola offre, non si trova americano che non ami lo Stivale. A ogni angolo della città, si cela, per i New Yorkers, un po’ di italianità. Numerose realtà ristorative sono state aperte dalle nuove generazioni di emigranti, quindi, da italiani a tutti gli effetti (alcuni davvero giovani, sotto la trentina d’anni), partiti con la speranza di trovare fortuna e, il più delle volte, ben ripagati. Tante, dunque, le storie di italiani con talento, idee e intraprendenza che, la città di New York, può regalare. Per esempio, nel quartiere dell’East Village, ci sono le tre storie raccontate dal carpigiano Gian Luca Giovanetti, quelle dei suoi tre locali: lo Gnocco, il Perbacco e il Cafè Pick me Up. Si tratta di realtà ormai consolidate, con un’ottima fama: difficile, infatti, incontrare qualcuno che non le conosca (è stato davvero divertente scoprire che qualche amico americano ne è cliente fisso). Noi italiani, però, non ci facciamo riconoscere solo in tema di cibo; è il caso della storia di Anna Amadei, altra
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Carpi, in via Fassi 11/e, ha aperto un negozio molto particolare. Grazie alla disponibilità della famiglia Malagoli la Lavanderia Europa è stata trasformata, e adesso ospita l’Angolo di Amo. Questa attività di shopping solidale, raccoglie contributi per progetti a favore dei malati oncologici, un progetto di grande rilevanza che, mediante l’offerta degli articoli donati dalle ditte e dai privati, finanzia una causa importante. Ma questo esercizio commerciale è molto di più. Chiunque entri al suo interno potrà percepire un ambiente accogliente, dove gentilezza e disponibilità sono le parole chiave di quello che è un vero e proprio punto di incontro
Lady Marty in the City Storie d’Italia
carpigiana, che ha saputo consolidare la sua carriera nel mondo della danza e dello spettacolo. Anna, ballerina di formazione, ha studiato sin da piccola alla Surya Dance e si è laureata in Comunicazione, ottenendo un Master in Performing Arts Management, che l’ha portata a lavorare, nel ruolo di tour manager, per importanti compagnie di fama mondiale (Martha Graham Dance Company
e Limon Dance Company), prima in Italia e poi nella City. Non finisce qui, infatti, insieme al compagno di vita Daniel Fetecua (ballerino colombiano della Limon Dance Company), si occupa del progetto Pajarillo Pinta’o (www.pajarillopintao.org). Pajarillo Pinta’o è una compagnia di danza che unisce il contemporaneo al folklore colombiano, fino al teatro danza, con numerosi spettacoli e workshop già
all’attivo. L’eccellenza italiana passa anche per il design e per il Made in Italy, qui tanto apprezzato grazie alla nostra storia artigianale, completamente assente, invece, nella città di NY. Chi si è fatto notare, in questo campo, è l’architetto Sergio Mannino (www.sergiomannino.com), che ha dato vita a uno studio a Dumbo (nuovo polo creativo della città), dove ha saputo coniugare la progettazione di negozi, collaborando con importanti firme come Prada, Miu Miu e Miss Sixty, sino ad arrivare al product design. Sergio, dopo essersi laureato sotto la direzione di Ettore Sottsass Jr, con cui pubblica
Libri
Apre a Carpi un negozio solidale per raccogliere fondi a favore dei malati oncologici
L’Angolo di Amo per chi avesse bisogno anche solo di fare due chiacchiere con un viso amico. Di estrema importanza è anche il ruolo dei pazienti, che partecipano attivamente al progetto realizzando buona parte dei prodotti nei laboratori creativo-terapeutici e lavorando all’interno del negozio in compagnia di diversi volontari dell’associazione Amo. “Questo negozio è un punto di riferimento per tante persone – ci spiega la psicologa Maria Grazia Russomanno – senza parlare dell’effetto di autoterapia ottenuto grazie al lavoro e alla socializzazione svolte in un’attività a stretto
contatto con le persone”. Angolo di Amo accetta volontari e donazioni di articoli che permettano di svolgere regolarmente l’attività lavorativa, sperando di trovare la stessa disponibilità ottenuta fino a oggi. E’ quindi un giorno importante per Carpi che ha la fortuna di ospitare un negozio diverso, dove non solo si possono trovare oggetti di qualità e prodotti artigianali, ma gente incredibilmente forte. Un luogo dove condividere le proprie esperienze o semplicemente un bel negozio dove fermarsi a fare un po’ di shopping. Francesco Palumbo
Pazienti/volontarie che lavorano in negozio insieme a Maria Grazia Russomanno e Aida Malagoli
il progetto 100 Storie, protagonista, tra l’altro, di una mostra personale alla galleria Memphis - Post Design a Milano, presenta al Salone del Mobile di Milano la lampada Luminitsa. L’ultimo nato, invece è il Non-Flying Carpet, una serie di tappeti
modulari fatti a mano in pura lana, fabbricati direttamente in Nepal. Rigorosamente made in Italy è anche il marchio di fabbrica dei giovanissimi We Arcdesign (www. facebook.com/WeArchdesign), architetti/designer che coniugano le due materie attraverso la produzione di oggetti in legno. Prime fra tutte le Wooden Letters, alfabeto ligneo che si arricchisce di diverse funzioni: libreria, lampada, persino tavolo… e che ognuno può sbizzarrirsi nel personalizzare (i prezzi sono davvero accessibili). A NY c’è chi se ne è gia innamorato e, le Wooden Letters, hanno già fatto capolino all’interno di alcune case della city. Non si sa mai che diventi presto una vera e propria moda (non ci resta che augurarglielo). New York è la meta dove tutti vanno per rincorrere i propri sogni ma, portarsi dietro la tradizione e gli insegnamenti delle vecchie generazioni non guasta e fa, di noi italiani, persone con una marcia in più. Martina Guandalini
da non perdere!
Incubi e deliri - Di Stephen King
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ecensire un libro di racconti di Stephen King è un’impresa due volte difficile: perché si tratta di racconti e per il fatto che l’autore è il ‘maestro del brivido’ americano. Numerosi lettori e critici considerano la narrazione breve una sorta di cugina povera del romanzo e pensano che la letteratura con la maiuscola si possa trovare soltanto nei tomi di non meno di ottocento pagine e che, tutto sommato, da una storia piuttosto contenuta non possano uscire che gradevoli esercizi di stile. Per confutare quest’idea basterebbe ricordare che, dal Decameron a Chaucer, da Checov a Carver, alcuni dei classici immortali della letteratura mondiale sono contenuti in qualche decina di pagine. Per quel che riguarda invece il prolifico autore del New England, il problema sta proprio nel suo successo: tra i lettori ‘forti’ è opinione diffusa che tra i best seller, ai primi posti delle classifiche, raramente alberghino testi degni di essere letti, da cui la domanda: ‘Ma con tutto quel che c’è di importante da leggere, perché dovrei sprecare il mio tempo con questa roba?’. Pregiudizio, a metà tra realtà e snobismo di maniera, che Stephen King ha l’inestimabile pregio di ridurre a brandelli. E allora l’invito a tuffarsi a testa bassa nella lettura di Incubi e deliri (Sperling & Kupfer, 835 pp.) è mosso senza esitazione: un compendio della migliore produzione di un autore che scrive con la stessa naturalezza con la quale un pesce nuota, un uomo respira e una fiamma brucia. Ci si possono trovare tutti gli strumenti del chirurgo: dai vampiri tecnologicamente avanzati de Il volatore notturno alla più classica magione infestata con Ti prende a poco a poco; dalla distopia scientifica sugli ultimi giorni dell’umanità in La fine del gran casino all’orrore surreale de La stagione delle piogge; passando per La gente delle dieci, che ribalta l’idea che le sigarette siano nocive, alla storia del pericolosissimo paio di Denti chiacchierini dell’omonimo racconto. E poi ancora rock band letteralmente ‘dell’altro mondo’, lunghissime dita che si intrufolano in casa dallo scarico del lavandino, scarpe che vanno in giro senza proprietario e quartieri dove il confine tra il nostro mondo e le dimensioni a esso sovrapposte si fa così sottile da consentire l’ingresso di alcuni ospiti indesiderati. Il tutto narrato attraverso una scrittura così magistrale nel saper montare la suspance, nei colpi di scena, nella caratterizzazione di personaggi scolpiti in un paio di righe con i loro tic, posture e modi di parlare, nella descrizione di alcuni ambienti che sono, essi stessi, personaggi fondamentali dei racconti. Insomma nulla di meglio, considerato l’approssimarsi delle vacanze natalizie, che concedersi il piacere di provare qualche brivido vicino al camino. La paura che King ci regala è preziosa in due sensi, opposti eppure inscindibilmente legati: ci rammenta la nostra infanzia quando, non conoscendo le minacce reali del mondo, potevamo godere il lusso di emozionarci per quelle immaginarie e ci riporta alla sopita consapevolezza di come, in fondo, l’orrore vero riposi in ciò che conosciamo meglio, in ciò pensavamo ci fosse più familiare... King ci fa tornare bambini e ci fa guardare il mondo con gli occhi di chi lo vede per la prima volta. A cosa può ambire di più uno scrittore? Marcello Marchesini
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Islam e dintorni... di Francesca Zanni Laureata in Storia, Culture e Civiltà Orientali, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna
Obama rieletto: quali conseguenze in Medio Oriente?
Continueremo a darvi voce!
di Clarissa Martinelli
clarissa.martinelli@radiobruno.it
PER APPROFONDIRE http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Dalla-mortedi-Bin-Laden-alla-crisi-i-primi-4-anni-alla-Casa-Bianca-diObama_313868756574.html
Cara Clarissa, è per me davvero importante sentire che Radio Bruno continui a porre l’accento sui problemi del post terremoto, troppi non sanno, anche vicino a noi. Sono rimasto sconvolto nell’ascoltare amici di Maranello e Formigine che mi dicevano la settimana scorsa: “Ma adesso è tutto a posto, no?”. No. Sto cercando di capire come pagare la tredicesima ai miei dipendenti dovendo già pagare in una botta sola tutte le tasse entro il 16 dicembre. Ho un bar in centro a Carpi, provate a immaginare quanti clienti entravano e si sedevano a bere il caffè o gustare un gelato mentre tutto era chiuso, transennato. La gente non entrava neanche, allungavo tutto fuori dalla porta, restavano sul marciapiede e questo anche in agosto, non solo i giorni dopo le scosse. Ho la fortuna del locale agibile, almeno non ho affrontato le spese di rimessa in sicurezza del locale. Credo che il prossimo anno tante attività in difficoltà semplicemente chiuderanno definitivamente col calo per la crisi e tutto quello che comporta ristrutturare e pagarsi tutto da soli oltre alle tasse, come se
Domenica 25 novembre, alle 20.30, presso il Cinema Ariston di San Marino, proiezione del film La guerra è dichiarata di Valérie Donzelli
Domenica 25 novembre, alle 15, presso il Cinema Ariston di San Marino, proiezione del film Maga Martina 2 - Viaggio in India, di Harald Sicheritz
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a notizia più commentata delle ultime settimane è sicuramente la rielezione di Barack Obama al suo secondo mandato come presidente degli Stati Uniti. Poco dopo la sua rielezione, strappata al contendente repubblicano Romney, e dopo la sua affermazione: “Il meglio deve ancora venire”, è inevitabile ripensare a quanto successo nel suo primo mandato. Il Presidente degli Stati Uniti è, come figura politica, una delle più importanti al mondo, e le sue decisioni sono per questo influenti praticamente in tutto il pianeta. Durante il suo primo mandato, si sono verificati diversi avvenimenti legati al mondo arabo-islamico: per esempio, Osama Bin Laden, il terrorista più ricercato di tutti i tempi, è stato ucciso; ed è anche stata posta fine alla guerra in Iraq, il 15 dicembre 2011. Le sorti del Medio Oriente sono, chiaramente, legate anche alla politica estera degli Stati Uniti. Dopo la rielezione del primo presidente afroamericano della storia degli Stati Uniti, il portavoce dei talebani afghani, Zabiullah Mujahid, ha affermato: ‘’Obama deve ammettere che ormai gli Usa hanno perso la guerra in Afghanistan. Cosi’, senza ulteriori ritardi, dovrebbero lasciare la nostra terra sacra e concentrarsi sul proprio Paese’’. Obama ha dichiarato di ritirare le truppe dall’Afghanistan alla fine del 2014, ma sono in molti a sperare che ciò avvenga prima. Non sono mancate anche le congratulazioni per la seconda vittoria di Obama provenienti dalla Lega Araba e dalla Presidenza Egiziana. GLOSSARIO Talebani: termine utilizzato in genere per definire i fondamentalisti islamici afghani e pakistani, la parola significa letteralmente “studenti di scuola coranica”. Il termine è quindi diventato comune con un significato diverso rispetto a quello che avrebbe in realtà.
Una bellissima storia d’amore
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omeo e Juliette si sono incontrati a una festa in un locale, si sono innamorati e hanno concepito un bel bambino, Adam, che a 18 mesi ha sviluppato un tumore al cervello, in una forma delle più aggressive. Si può pensare che Rome e Juliette non si chiamino così per caso e che quella a cui siamo invitati ad assistere sia una tragedia, ma non è così. Perché i due giovani genitori affrontano la dolorosa lotta contro il male e contro il destino con il sorriso sulle labbra, un’energia senza posa, una determinazione senza pari e un amore contagioso. Valérie Donzelli e Jérémie Elkaïm sono un duo invincibile, dentro e fuori lo schermo. Non è certo da tutti rimettersi nelle condizioni drammatiche che la vita ha riservato loro realmente, con il calvario della malattia del figlio Gabriel, per riportarlo sullo schermo in quella che per forza di cose diventa una finzione. C’è persino - inutile negarlo - qualcosa di inquietante in questo proposito. Ma la vitalità che si sprigiona da Dichiarazione di guerra è tale, e la sincerità delle dichiarazioni d’amore che lo attraversano (una per tutte la canzone) è così reale e fragrante, che l’impatto del film va ben oltre il suo oggetto narrativo e si configura in primo luogo come una bellissima storia d’amore.
non fosse successo niente. Grazie per darci voce. M. Brunomattina continuiamo a dar voce alle aree terremotate. Oggi soprattutto le piccole imprese, artigiani, commercianti continuano a segnalarci una situazione drammatica e sottovalutata, nella quale si sentono lasciati soli. Il paragone con l’Aquila (con la proroga dei pagamenti, la dilazione in 10 anni e lo sconto del 60%) è davvero impietoso. All’Aquila sono state erogate e sprecate cifre enormi, per l’Emilia non arriva nemmeno lo stretto indispensabile e la Ragioneria di Stato (una sorta di apparato a parte che sospende la
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1° dicembre, alle 21, presso l’Auditorium Loria
Pop economy? Non coi miei soldi!
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a Pop Economy è quella che stiamo vivendo oggi, frutto di una speculazione finanziaria che sta affossando l’economia reale e l’occupazione, che danneggia l’ambiente e spesso vìola i diritti umani. E’ necessaria una presa di coscienza dal basso per fare in modo che la crisi crei i presupposti per un futuro differente, in cui la finanza sia al servizio dell’economia reale, magari premiando le imprese pulite e socialmente responsabili. A tal fine il Gruppo d’Iniziativa Territoriale di Banca Popolare Etica invita tutti i cittadini, sabato 1° dicembre, alle 21, presso l’Auditorium della Biblioteca Loria, ad assistere allo spettacolo gratuito: Pop economy da dove allegramente vien la crisi e dove va. Conferenza teatrale con Alberto Pagliarino del Teatro popolare europeo Torino e Nadia Lambiase di Banca Popolare Etica. Seguirà una presentazione della Campagna Non Con I Miei Soldi, coordinata da Banca Popolare Etica e da Fondazione Culturale Responsabilità Etica.
C’era una volta in un paese lontano...
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democrazia con la frase “non c’è copertura”) non ha ancora inteso la radice del problema. Abbiamo 3 milioni e mezzo di dipendenti pubblici (tra cui annoveriamo 21 caporedattori pagati fino a 12mila euro al mese per gestire l’ufficio stampa alla Regione Sicilia, per fare un esempio) e servizi sociali indispensabili (scuole, ospedali, pensioni) che si basano sulla produttività del privato. Se il privato chiude i battenti, il baraccone cade a pezzi in un botto. Allora, davvero, non ci sarà copertura. Nemmeno per la pensione da 21.000 euro al mese del sottosegretario Gianfranco Polillo (in foto) però, quello che liquida i terremotati emiliani (una delle aree più fiscalmente fedeli d’Italia) come se pretendessero qualcosa di non dovuto.
el lontano regno di Mandolan, il Gran Visir Guliman e il suo fido mago Abrasch non riescono a liberare il trono reale dalla maledizione che lo ricopre e richiedono via lettera l’aiuto della super maga Martina. Giunta in quella terra esotica, in compagnia del draghetto Ettore, però, Martina capisce che di Guliman e Abrasch non c’è da fidarsi e s’insospettisce riguardo alla sorte del legittimo re Nandi. Grazie agli incantesimi che ha portato con sé e all’aiuto di un ragazzino locale di nome Musa, Martina si adopera per riportare la giustizia e fermare gli impostori. Virando nettamente verso il fiabesco, forte di un’ambientazione fatta di palazzi sfarzosi, costumi dorati e guardie armate, il film dimentica che il piacere del cinema è il sogno a occhi aperti e che è proprio il realismo delle azioni e la verosimiglianza delle reazioni che garantisce l’effetto, specialmente in ambito fantastico, dove occorre rendere credibile l’implausibile. Per quanto le strategie di marketing puntino a fare di prodotti come questo, classificati “per famiglie”, un genere di intrattenimento adatto a tutti, questa vacanza in India di Maga Martina è sinceramente consigliabile solo al pubblico dei più piccoli.
Mercoledì 28 novembre, alle 15, al Cinema Corso, proiezione del film Midnight in Paris, di Woody Allen. Commento al film di Roberto Chiesi e Federico Baracchi
Pomeriggio al cinema...
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il (sceneggiatore hollywoodiano con aspirazioni da scrittore) e la sua futura sposa Inez sono in vacanza a Parigi con gli invadenti genitori di lei. Gil è già stato nella Ville Lumiêre e ne è da sempre affascinato. Lo sarà ancor di più quando una sera, a mezzanotte, si troverà catapultato nella Parigi degli Anni Venti con tutto il suo fervore culturale. Farà in modo di prolungare il piacere degli incontri con Hemingway, Scott Fitzgerald, Picasso e tutto il milieu culturale del tempo cercando di fare in modo che il ‘miracolo’ si ripeta ogni notte. Suscitando così i dubbi del futuro suocero. Woody Allen ama Parigi sin dai tempi di Hello Pussycat e ce lo aveva ricordato anche con Tutti dicono I Love You. Nella sequenza di apertura fa alla città una dichiarazione d’amore visiva che ricorda l’ouverture di Manhattan senza parole. Ma anche qui c’è uno sceneggiatore/aspirante scrittore in agguato pronto a riempire lo schermo con il suo male di vivere ben celato dietro lo sguardo di Owen Wilson. Gil è affamato di quella cultura europea di cui da buon americano si sente privo. Ma ha lo sguardo costantemente rivolto all’indietro. Forse, sembra dirci Woody, ha ragione ma è comunque indispensabile uno sforzo costante per cercare nel presente le ragioni del vivere e del creare.
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18 L’aforisma della settimana...
“Ragione e passione sono timone e vela della nostra anima navigante”. Kahlil Gibran appuntamenti
Teatro CARPI
25 novembre – ore 17 Concerti aperitivo Merel Quartet L. Janáček – Quartetto per archi n. 1 Kreutzer Sonata B. Smetana - Quartetto per archi n. 1 Dalla mia vita F. Schubert – Quartetto per archi D 810 La morte e la fanciulla Sala dei Mori
CORREGGIO
4 e 5 dicembre - ore 21 Stagione Prosa Wordstar(S) Di Vitaliano Trevisan Regia di Giuseppe Marini Teatro Asioli
Mostre CARPI
Fino al 30 novembre L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Andrea Righi O&A Centro Affari Fino al 9 dicembre A silent dialogue Mostra di Amalia Mora e Daniela Tieni Curata da Francesca Pergreffi e Filippo Bergonzini Galleria Spazio Meme Fino al 6 gennaio Cose di donne Sala Cervi Fino al 13 gennaio Primo Levi - I giorni e le opere Mostra documentaria a 25 anni dalla scomparsa Sala dei Nomi Museo Monumento al Deportato
Eventi CARPI
Dal 23 novembre al 13 gennaio Pista di pattinaggio su ghiaccio sintetico Piazza Garibaldi
La nuova stagione del Cinema Teatro Italia di Soliera consiste in dodici spettacoli. In cartellone: Natalino Balasso, Antonio Rezza, Andrea Cosentino, Teatrino Giullare e tanto altro ancora
Arti Vive Habitat nel segno della risata C
onfortati da una costante crescita di pubblico per la programmazione cinematografica avviata a metà ottobre, la Fondazione Campori e il Comune di Soliera presentano il cartellone teatrale di Arti Vive Habitat, la nuova stagione 2012/13 del Cinema Teatro Italia di via Garibaldi, 80 a Soliera. Dodici spettacoli all’insegna della risata, quella più vera, liberatoria, purificatrice, apparentemente insensata, in realtà carica di senso. Si comincia venerdì 23 novembre, alle 21.15, con Disastri, lo spettacolo tratto dal libro di culto dell’umorista russo Daniil Charms, tradotto da Paolo Nori. La regia è di Alessandra Aricò, in scena sono Nicolò Belliti, Riccardo Goretti e i carpigiani Stefano Cenci ed Elisa Lolli. La voce fuori campo è di Antonio Rezza. Lo spettacolo, reduce da due settimane di repliche al Teatro della Contraddizione di Milano, è una produzione di ArtiVive, in collaborazione con il Teatro Metastasio / Stabile della Toscana. Venerdì 7 dicembre, alle 21.15, la Compagnia Teatrino Giullare porta di nuovo in scena il proprio lavoro più fortunato: una originalissima versione del Finale di partita di Samuel Beckett, nella traduzione di Carlo Fruttero. Lo spettacolo è stato premiato nel 2006 con un UBU speciale. Venerdì 21 dicembre, alle 21.15, sul palco del Cinema Teatro Italia sale Natalino Balasso per il suo Stand Up Balasso. Un comico, un microfono, una luce. Uno spettacolo da stand up comedian americano Anni ’70, senza fronzoli. Balasso raccoglie in questo spettacolo pezzi, monologhi e tirate comiche dei suoi ultimi dieci anni sui palcoscenici di tutt’Italia. Non c’è nessun filo
Presso gli spazi di O&A Centro Affari, in viale Ariosto 14/B, a Carpi, personale di Andrea Righi
L’Umorismo ai tuoi piedi
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l freddo inverno è alle porte ma le temperature non scoraggiano i professionisti del sorriso della rassegna L’Umorismo ai tuoi piedi: Andrea Righi sarà l’umorista in esposizione durante il mese di novembre presso O&A Centro Affari. Collaboratore per vari quotidiani, le sue opere saranno esposte fino al 30 novembre presso O&A Centro Affari. L’Umorismo ai tuoi piedi è una rassegna umoristica con ingresso libero, nata nel 2007 da un’idea di Oscar Sacchi: realizzata con la collaborazione dei Locali del Sorriso, ha luogo presso gli spazi di O&A Centro Affari, in viale Ariosto 14/B a Carpi. La mostra segue i seguenti orari: dal lunedì al venerdì 8.30/12.30 - 14.30/18.30.
conduttore, non c’è una storia, c’è tanta comicità, si tratta infatti di uno spettacolo “da ridere”. Giochi di parole e ragionamenti assurdi, tirate indignate contro il mondo e interpretazione dei difetti di tutti, insomma in questo spettacolo sono raccolti tutti gli espedienti dell’Arte della Commedia delegati alla parola pura. Il 2013 si apre il 10 gennaio con Qvinta del Teatrificio Esse, ancora uno spettacolo comico tutto da scoprire di e con Aldo Gentileschi, Riccardo Goretti, Armando Sanna e Pasquale Scalzi. L’attore di culto Antonio Rezza arriva il 20 gennaio con il suo spettacolo Pitecus, seguito dall’esilarante e sempreverde Amleto a pranzo e a cena di Oscar De Summa. Seguono la compagnia Dimensioni Parallele Teatro con due spettacoli: Absolutely Anything e Silly Walks, “Primi passi sulla luna” del comico-attore romano Andrea Cosentino (una novità per il territorio modenese, malgrado sia apprezzato in tutt’Italia da almeno 15 anni), La donna che guarda le stelle della Compagnia Vetrosi di e con Elisa Lolli, Paolo Sola,
appuntamenti
23 novembre - ore 22.30 Reverve + guest A seguire Il Salotto Buono Dj set Kalinka 23 novembre - ore 20.30 Cena di beneficenza per il Canile Raccolta fondi a favore del canile intercomunale Carpi-Novi E’ previsto un menù Tradizionale con la variante Vegetariana Parocchia di Quartirolo 23 novembre - ore 20.30 Cambiamenti climatici ed ecosistema, una questione davvero urgente Iniziativa pubblica per cittadini, studenti e docenti sul tema di Educazione allo Sviluppo Sostenibile Relatore: Vittorio Marletto del Servizio Idro Meteo Clima di Arpa Emilia-Romagna Conduce: Bianca Magnani, responsabile CEAS Casa del Volontariato
Nicola Trolli, Roberta Urselli e le musiche dal vivo di Silvia “Fiamma” Orlandi, Roberto Bartolucci, Martino Bresin, Alessandro De Nito e Marco Sirigu. A chiudere la stagione “La luna è tramontata”, lo spettacolo diretto dalla carpigiana Martina Raccanelli, coprodotto fra l’Associazione Appena Appena e la compagnia francese Lost in Tradition, e il nuovo toccante lavoro della compagnia AltrArte Teatro, realizzato insieme al Gruppo Genitori Figli con Handicap di Soliera. La biglietteria è aperta tutti i giorni di proiezione e di spettacolo dalle 20 presso il Cinema Teatro Italia, via Garibaldi 80 a Soliera. Per info e prenotazioni: 059.859665 – 347.3369820.
24 novembre - ore 15 Il cervello in ascolto PROGRAMMA Il cervello in ascolto Dottor Baratti e dottor Amidei, neurologi del Centro Parkinson dell’Ospedale Ramazzini di Carpi Il cervello che produce. L’uso della musicoterapia nel Parkinson e nell’Ictus Dottoressa Maccaferri, direttore Centro comunale di musicoterapia M.Uboldi di Novellara Il cervello che parla. La Logopedia Musicale Dottoressa Vitolo, logopedista Auditorium Loria Dal 24 novembre al 6 gennaio Natale in favola L’officina di Babbo Natale Programma Un sacco di cose da fare Ore 15-19 La torre dell’Uccelliera si trasforma per grandi e piccoli nel Laboratorio di Babbo Natale.
Venerdì 23 novembre, alle 20.30, alla Casa del Volontariato, si parla di cambiamenti climatici
Madre Terra: Alimentazione, Agricoltura ed Ecosistema
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risi energetica, surriscaldamento, scioglimento dei ghiacciai e innalzamento del livello degli oceani, scarsità di risorse, inquinamento, sovrappopolazione, specie a rischio: ogni anno che passa, i temi che un tempo erano patrimonio esclusivo di una ristretta cerchia di ecologisti sensibili – e lungimiranti – divengono sempre più argomento del dibattito collettivo. Anche perché, oggi, interrogarsi sul pianeta che lasceremo in eredità alle future generazioni non rappresenta più un sofisticato esercizio speculativo, quanto una esigenza
primaria. Ed è anche grazie a enti come il Centro di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità dell’Unione Terre d’Argine – CEAS – che questa sensibilità si è diffusa. La prossima iniziativa in cantiere per il centro gestito da Bianca Magnani – cronicamente a corto di risorse, tanto che si è visto costretto a chiedere un piccolo contributo alle famiglie – porta il patrocinio più prestigioso, quello dell’Unesco. Madre Terra: Alimentazione, Agricoltura ed Ecosistema è il titolo del ciclo di tre incontri che, da novembre a maggio 2013, sono stati organizza-
ti – insieme alle associazioni Università Libera Età Natalia Ginzburg, Panda Carpi, al Club Unesco di Carpi e in collaborazione con Fondazione Casa del Volontariato, Consulta Ambiente del Comune e Arpa Emilia Romagna – per sensibilizzare scuole e famiglie su questi temi. La prima lezione si terrà venerdì 23 novembre, alle 20.30, presso la Casa del Volontariato. Vittorio Marletto di Arpa svilupperà il tema relativo ai cambiamenti climatici in rapporto all’ecosistema. A sottolineare l’importanza del tema, oltre alle cronache sem-
pre più allarmate dei media e agli avvertimenti degli esperti, basterebbe il titolo della conferenza, che recita: Una questione davvero urgente. Nel mese di marzo è poi prevista, presso l’Auditorium della Biblioteca Loria, la proiezione di Terramacchina: il cibo della nostra pianura, in collaborazione con l’Università degli Studi di Parma. Per finire, a maggio, in occasione della giornata delle Oasi WWF – la cui data non è ancora stata definita – l’Oasi La Francesa di Fossoli ospiterà: A come Alimentazione, Z come Zero sprechi.
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appuntamenti
Troverai tanti materiali da utilizzare in modo autonomo per realizzare decorazioni, biglietti, lettere… per un Natale allegro e colorato in c ollaborazione con i Musei di Palazzo Pio non stop - per tutti L’officina di Babbo Natale Ludoteca - ore 17 Il mercoledì per bambini dai 7 anni Il giovedì per genitori, nonni, zii... e bambini dai 4 anni L’iscrizione obbligatoria 28 e 29 novembre Con la carta - biglietti, pacchetti, cartoline e tanto altro ancora 24 novembre 16ª Giornata Nazionale della Colletta Alimentare 2012 I volontari per la raccolta saranno presenti davanti ai supermercati cittadini A cura di Fondazione Banco Alimentare Onlus Supermercati cittadini 24 novembre - ore 21 Con i sold e sta ben anch’i puvret Compagnia teatro dialettale Il Buffone di Corte Centro Sociale Ricreativo Culturale Loris Guerzoni 25 novembre - ore 17.50 Concerto in Onore di Santa Cecilia Santa Messa in onore di Santa Cecilia alla presenza del vescovo Francesco Cavina Corali della Diocesi di Carpi riunite Banda Città di Carpi Pietro Rustichelli, direttore Gian Paolo Ferrari, organo A cura della Diocesi di Carpi Aula Liturgica Quartirolo 25 novembre - ore 21 Valentina Lugli Acoustic set Andrea Solieri, chitarra acustica Valentina M. Lugli, voce Special guest Max Po Pub L’Officina 25 novembre - ore 9/13 – 15/18 E’ falso ma ci credo! Lettura pubblica del porfolio con modalità Face to Face del workshop tenuto da Luca Panaro Conducono: Luca Panaro, docente presso l’Accademia Brera di Milano Silvano Bicocchi, direttore del Dipartimento Cultura della FIAF Auditorium Biblioteca Loria 25 novembre - ore 15.30 Odoardo Focherini: un Giusto fra le Nazioni Un incontro per riscoprire la figura di Odoardo Focherini (Carpi 1907 – Hersbruck 1944) proclamato nel 1969 Giusto fra le Nazioni per aver salvato decine di ebrei durante la guerra, pagando con la sua stessa vita Interviene Giorgio Vecchi
19 Il 25 novembre il Natale arriva in Piazza Martiri
Aspettando Natale
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omenica 25 novembre il Natale a Carpi arriva prima. Aspettando Natale è la festa che promette di animare il centro a un mese esatto dal Natale, a cominciare dal mercato straordinario organizzato da Forum 1344: il gruppo proporrà iniziative rivolte a tutta la famiglia, aprendo il periodo delle feste. A partire dalle 8 i visitatori del mercato potranno fare i loro acquisti, come sempre accolti dagli operatori e dalle loro proposte. Tra queste, la presenza di animatori che
distribuiranno dolci e faranno divertire i più piccoli mentre mamma e papà si dedicano alla spesa, e per tutta la mattina ci sarà un invito con la promozione Dolce Regalo: con un acquisto minimo di 20 euro presso uno dei banchi del mercato, si riceverà in omaggio un buono per la colazione da utilizzare nei bar del centro aderenti all’iniziativa. Tra un acquisto e l’altro, anche il pomeriggio offre tante opportunità di divertimento come la postazione per il Truccabimbi e uno speciale DJ Set dedicato ai bam-
bini. E una volta terminata la spesa, anche i grandi potranno divertirsi un po’ e lasciarsi coinvolgere nell’originale Quiz al mercato: un intervistatore si aggirerà tra i banchi, trasformando gli avventori in concorrenti di un gioco a premi. Durante la giornata spazio ai prodotti tipici con assaggi di bruschette e olio d’oliva e tante altre delizie. Alle 18, il gran finale: per la prima volta la torre del castello sarà illuminata per tutto il periodo delle feste, in uno spettacolo di luci, colori e musica offerto alla cittadinanza da Forum 1344, Città di Carpi e il Consorzio Il Mercato di Modena.
Torna a Modena, nel quartiere fieristico, 7.8.900 Antiques & Co
Vintage targato Anni ‘40 M
obili di design, arredi d’autore, pezzi da museo accanto a quelli più recenti di art deco, ma anche abiti e accessori direttamente dall’America degli Anni ’50. La XXII edizione di 7.8.900 Antiques & Co è in programma a ModenaFiere sabato 24 e domenica 25 novembre. A 7.8.900 Antiques & Co, realizzata da Studio Lobo, anche per chi non frequenta abitualmente le botteghe d’antiquariato non mancherà l’occasione per stupirsi di fronte a curiosità del passato: arredi, suppellettili, dipinti, tessuti, pezzi d’arte extraeuropea e antichità per esterni. La kermesse, infatti, è come sempre molto variegata: 20mila metri quadri di esposizione articolati su due padiglioni della fiera, ospitano 300 antiquari italiani e stranieri. Anche in questa edizione tornano gli Imperdibili: ovvero oltre 300 pezzi a un prezzo imbattibile che, di giorno in giorno, nel corso della manifestazione, vengono presentati al pubblico dagli espositori attraverso un apposito tabloid che viene distribuito all’ingresso di ModenaFiere. Così i visitatori sapranno subito quanto costa e dove trovare le antiche racchette da neve canadesi, un divanomacchina americano del ’56, una
cassaforte in ferro ottocentesca, un bambolotto degli Anni ’30, una culla in legno di fine ‘800, fino al manichino anatomico settecentesco con arti snodabili e la tabacchiera in argento regalata da Gabriele d’Annunzio alla figlia Renata, solo per citarne alcuni. Tutti a un costo rigorosamente “imperdibile”. Cuore pulsante della manifestazione è il Gran Mercato dell’Antico di 7.8.900 Antiques & Co, che da 22 edizioni richiama migliaia di curiosi e collezionisti a caccia di tesori d’altri tempi. Anche quest’anno, poi, 7.8.900 raddoppia la sua formula espositiva, proponendo due aree distinte ma complementari. Da una parte il padiglione A ospita un sistema di presentazione ed esposizione agile e snello, grazie alla formula “senza stand” che consente una visione d’insieme degli oggetti proposti: un intero padiglione si trasforma in una straordinaria wunderkammer, dove si può scovare, comprare e scambiare l’introvabile altrove. Dall’altra, gli eleganti stand del padiglione B che da sempre caratterizzano la kermesse, propongono una rassegna esclusiva di dipinti, gioielli, tappeti e tessuti
per immergersi in atmosfere d’altri tempi. La novità di quest’anno è un’intera area dedicata allo stile di vita americano degli Anni ’40 e ’50: American Vintage Fest permetterà ai visitatori di immergersi in una realtà ricostruita in perfetto stile Usa, ammirare un’esposizione di auto e moto americane rigorosamente sulle note del rock n’roll. Non mancherà un occhio di riguardo anche al vintage italiano e quello più tradizionale: a 7.8.900 Antiques & co. espositori da tutta Italia propongono abiti firmati, ma anche accessori e capi di abbigliamento sartoriali di pregio non griffati, tutti rigorosamente Vintage. 7.8.900 Antiques & Co è aperta al pubblico con orario continuato dalle 10 alle 20. Il prezzo del biglietto intero è di 10 euro, sul sito www.7-8novecento.it è possibile scaricare il coupon per usufruire di uno sconto di 2 euro.
Nove artisti espongono in ospedale per le scuole della Bassa. 59 opere d’arte per finanziare la ricostruzione del Polo scolastico di San Felice sul Panaro, uno dei comuni più colpiti dal sisma
Chiedimi se sono (di San) Felice
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ove artisti di fama nazionale e 59 opere, tra sculture, dipinti a olio, chine e fotografie. Un unico obiettivo: la ricostruzione del polo scolastico di San Felice sul Panaro, gravemente danneggiato dal sisma che il 20 e 29 maggio scorso ha devastato l’Emilia Romagna. HelpArt, Chiedimi se sono (di San) Felice, questo il titolo della mostra, organizzata dall’associazione VolontariArte, che fino al 15 gennaio 2013, sarà ospitata all’interno dell’Ospedale di Sassuolo. Un’iniziativa benefica, pensata per dare un contributo alla ricostruzione che sta interessando i territori terremotati, che vede l’arte protagonista per la solidarietà, in un luogo inconsueto come l’ospedale. Romana Rizzi, Lino Bianco, Gino Venturelli, Luigi Ottani, Marcello De Angelis, Andrea Chiesi, Pier Luigi Lanzillotta, Ernesto Ubertiello e Gian Franco Morini: questi i nove artisti che hanno deciso di partecipare donando alcune opere d’arte. La mostra sarà visitabile da tutti i cittadini e gli utenti dell’ospedale, gratuitamente, e chi vorrà potrà contribuire alla raccolta fondi acquistando una o più opere esposte. “Abbiamo deciso volutamente di organizzare questo piccolo appuntamento a distanza di sei mesi dai tragici eventi che hanno sconvolto la nostra terra – ha sottolineato il presi-
appuntamenti
autore della prima biografia dedicata a Focherini Parrocchia di S. Agata 25 novembre - ore 16.30 Teatro che passione! Direzione artistica Sandra Righi Piccolo Asmodeo Teatro d’attore e d’ombre 6-12 anni Tutti gli spettacoli sono offerti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi Nuovo Cinema Teatro Italia Soliera Fino al 30 novembre Nemmeno con un fiore Giornata internazionale contro la violenza sulle donne PROGRAMMA 25 e 26 novembre - ore 21 Cinema Teatro Italia - Soliera Proiezione del film Elles Di Malgoska Szumowska 25 novembre - ore 10 Negozio Young Style Campogalliano SalviamoLe - Installazione 25 novembre - ore 15/18 Polisportiva Campogalliano Seminario di difesa personale femminile 25 novembre - ore 16 Ludotenda - Novi di Modena noino.org - Uomini contro la violenza alle donne Presentazione della campagna di comunicazione rivolta sopratutto agli uomini Interventi di: Francesco Ori, assessore provinciale Formazione professionale e Mercato del Lavoro Luisa Turci, sindaco del Comune di Novi 27 novembre - ore 18 Auditorium Loria - Carpi Ragazzi e adulti uniti nella lotta contro la violenza alle donne Presentazione del progetto formativo sulla violenza di genere realizzato dall’Assessorato alle Pari Opportunità delle Terre d’Argine nelle scuole superiori, in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia Clinica Ausl Distretto di Carpi 25 novembre - ore 17 Contro la violenza sulle donne Proeizione del documentario Lavoravo a Strada Con la regista Alessandra Marolla Testimonianza di Francesca Notardonato Sala Peruzzi Fino al 28 novembre - ore 9.30/12.00 - 16.00/18.30 Mercatino Missionario Sala esposizioni Fondazione Cassa di Risparmio
dente dell’Ospedale di Sassuolo, Enrico Contini – perché siamo convinti che non si debba ‘abbassare la guardia’ e che, anzi, si debba continuare a lavorare tutti insieme per la ricostruzione”. “Le ferite lasciate dal sisma – ha commentato il sindaco di San Felice sul Pa-
naro, Alberto Silvestri – non potranno essere dimenticate ma è anche grazie a iniziative come queste che si riesce a tornare alla normalità. A nome di tutta la città ringrazio quanti vorranno sostenerci acquistando una delle bellissime opere esposte in ospedale”.
Fino al 23 dicembre - 15/19 La torre dell’Uccelliera Apertura straordianaria il sabato e la domenica Ingresso libero e gratuito Palazzo dei Pio
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Calcio – Il Carpi pareggia a Chiavari una partita meravigliosamente rock (1-1) e consolida il secondo posto
STARLIGHT
I biancorossi non riescono a vincere ma si scoprono più forti. L’Entella è un avversario importante, a Gennaio si correggerà. Domenica arriva il FeralpiSalò: comincia il mini-circuito che prepara il maxi-appuntamento.
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a gara di Chiavari è stata tra le più belle e intense degli ultimi 15 anni di storia biancorossa. Per spiegarla, non bastano le parole. Serve anche la musica dei Muse, il miglior rock psichedelico che esista oggi. Se vi va, dopo questa lettura ascoltate “Starlight”. Ne ricaverete buona rappresentazione di quanto è successo: un movimentatissimo tappeto di accelerazioni e pause, meravigliosamente in armonia tra battere e levare. Rigorosamente cosparso di benzina. Continuamente sul punto d’incendiarsi. Non è bastato il gol di Poli, l’ “Eclettico di Bordighera”, nato e cresciuto a una schioppettata da lì. Solo i numeri uno sanno rispondere a certe chiamate del destino. Lo scorso anno, su queste colonne ne pronosticammo l’evoluzione a grande difensore. Sbagliammo. Perché alla fine risultò il migliore. Stavolta abbiamo scommesso sulla sua riconferma, cioè la cosa più difficile. Perderemo di nuovo, perché sta diventando anche uno splendido capitano. Non ha vinto il Carpi, pur avendo spesso dominato con un’energia degli alti che all’Entella non appartiene. Ma è un pareggio che non deprime, anzi legittima il secondo posto dei biancorossi. Possono usarlo a buon diritto per
sentirsi più forti. Devono però tener conto di aver conosciuto un avversario importante, che potrebbero ritrovare ai playoff. Vale perciò la pena di descriverlo. TIFO LIGURE - Innanzitutto, in casa non perde e gioca in 12. Non ha un pubblico grosso, bensì grande. Stretto, quasi abbracciato dentro uno stadio piccolo (palesemente in deroga). Tifano tutti: grandi, piccini, le mamme e le nonne. Sono stati loro, non altro qualcosa, a spezzare l’imbattibilità di Sportiello. Spingendo in porta un flipper di rimpalli. Sono tribune pregne d’un’antichità mai invecchiata. Uno squarcio
regionali - Solierese d’orgoglio Eccellenza. La Correggese perde big-match (0-1) e primato. Il Rolo di Battilani si dimostra superiore. Dopo 12 giornate ha subito appena 8 gol, è la seconda forza del campionato, ancorché l’unica imbattuta. Non ha perso nemmeno in Coppa. Più che una sorpresa, è ormai una grande realtà. I ragazzi di Salmi vanno sotto subito e si ritrovano senza idee per risalire. Cedono sui nervi (espulso Fidone) prim’ancora che nel gioco. Il Piacenza scappa in testa, mentre il Lentigione torna a vincere in trasferta. Domenica al Borelli arriva il Monticelli, per un riscatto immediato e necessario. Promozione. La Solierese risale dal doppio svantaggio e firma un’altra impresa d’orgoglio che ne certifica la completa guarigione. All’ultimo minuto, uno straordinario Azzouzi (doppietta) riacciuffa il Casalgrande (2-2) e lo spodesta: al comando ora c’è il Calderara. Come quello di Eccellenza, è un campionato spaccato in testa (con 3 squadre oltre la media inglese) sopra un centroclassifica vastissimo. I gialloblu sono settimi e domenica vanno a S.Cesario. E.G.
intatto di cultura ligure. Subito dopo aver inventato il calcio, gli inglesi hanno scelto Genova per seminarlo in Italia. Era uno sbocco naturale, il porto più vasto per le navi piene di merci e anche di palloni. Si è rivelata una culla fertilissima. ENTELLA - La squadra è articolata, molto qualitativa. Però anche instabile. Attacca con uomini ben mescolati: Guerra, Marchi, Rosso, cioè peso e agilità. Che però assommano troppi compiti e alla lunga non sembrano in grado
Provinciali - Imprese di Carpine e United
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ornano in campo i campionati provinciali, dopo le grandi piogge e le sospensioni discusse. Tutte le gare rinviate, verranno recuperate al termine dell’andata. Seconda. Frena la Virtus, raggiunta a Ganaceto (1-1, Puccillo). Così, la Rosselli scappa, e il Ravarino sorpassa abbattendosi sulla Cabassi (0-4). Sempre peggio la Fossolese, giunta all’ottava goleada in nove gare (1-4, Pagliani). I blues hanno incassato 34 reti, cioè un quinto di tutte quelle segnate nell’intero campionato. Un’emorragia a cui sembra ormai impossibile porre rimedio. Perde male anche il S.Marino, piegato in casa dal fanalino di coda Santos (0-1). Terza. Il Limidi batte il Villadoro con un gol per tempo (Vullo e Pastorelli: 2-1) e si rimette in carreggiata. La Cortilese va in bianco a Rivara (0-0), rimandando ulteriormente l’appuntamento coi 3 punti: di 9 gare, ne ha vinta appena una. Gli squilli della giornata vengono dal girone reggiano: la Carpine guadagna posizioni aggiudicandosi nettamente il derby con Campogalliano (2-0); decisivo Francesco Lombardo, in grande forma. La United esce indenne dallo scontro con l’imbattuta capolista ViaEmilia (0-0), che in precedenza aveva lasciato solo un pareggio a tutte le altre avversarie. E.G.
prossimo avversario – Feralpisalò
Calcio a Cinque - Virtus
Sfasciacarrozze Virtus, Parma a pezzi
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’ una Virtus senza pietà a dare il benvenuto, al Vallauri, al malcapitato Cus di Parma, una Virtus che, direbbe il buon Virgilio, ha nascosto la spada nel ventre del nemico fino all’impugnatura, per estrarla poi, sanguinante, solo a fine contesa. In effetti già il preambolo gialloblù lascia presagire, per gli ospiti, un’oretta di quelle funeste per davvero: i sussulti di Nosari, Grazioli e Casceglia (in foto) chiudono immediatamente, a doppia mandata, il match, già nella prima frazione. L’Oreste virtussino, forte di uno strapotere da gigante, ormai non ha segreti per nessuno; s’aggira col porto d’armi bene in vista, ma se anche ti chiudi in una cassaforte stai sicuro che la fa saltare senza patemi: la tripletta dell’ariete di casa (due le sue segnature nella ripresa) è l’ennesima firma, a caratteri cubitali, su un campionato da mostro. A Grazioli invece piacciono le giocate da faccia da poker: il 14 gialloblù carezza la sfera di suola e la spedisce in rete, dopo tunnel (che per alcuni è dettaglio, per le facce da poker l’unica cosa che conta) al diretto avversario. La fiera del gol virtussino prosegue con il doppio colpo mancino del giovane De Luca, cui fanno seguito gli acuti di Stassi e Righi per il 10-1 finale. Se Sassi si diverte a funestare le corsie laterali, Bigarelli fa il colosso, e Montanari, da semplice difensore, diventa, un tenente della difesa, allora la Virtus piace. Questa Virtus infernale è stata chiara: guai a voi anime prave, chi entra al Valluari non isperi mai vedere lo cielo. Federico Campedelli
di sostenerli. Sui lati, spingono due terzini giovani di gamba profonda: De Col e l’infortunato Zampano, che è molto mancato. Nel mezzo è incompleta: non ci sono grandi podisti, né un vero mediano duro di personalità. L’unico che porta equilibrio è Staiti, un tuttocampista universale che i tifosi chiamano “Iena”. Ha finito a pezzi, distrutto. L’allenatore Prina (forse fin troppo elettrico, sicuramente acuto) ha messo una trappola sulla scacchiera. Cioffi dovrà ragionarci bene, perché i prossimi avversari la riproporranno certamente. In fase d’impostazione, ha chiesto ai due stopper (Bianchi e Cesar) di allargarsi, e al regista (Volpe) di abbassarsi sulla loro linea. L’intento è stato evidente: attrarre
L’impronta di Depardieu Remondina
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l Feralpisalò arriva al Cabassi dopo il recupero di Bolzano, disputato mercoledì. Ha storia giovane, essendo espressione del recentissimo matrimonio di due sodalizi gardesani: Feralpi Lonato e Salò, entrambi avversari biancorossi durante l’epoca Salami. Mai professionisti prima di fondersi nell’estate 2009, allorché la neonata società ottenne il ripescaggio in Seconda Divisione. Poi, è salita in Prima nel 2011 battendo la Pro Patria in finale playoff. L’allenatore è un maestro complesso. D’indubbio talento, non ancora dimostrato del tutto. Si chiama Gianmarco Remondina, somiglia clamorosamente a Gérard Depardieu, ed è l’idea primigenia da cui nacque l’attuale ciclo del Sassuolo. Fu lui a brevettarne il 4-3-3, a renderne automatici quei triangoli lato-centro che tuttora Eusebio Di Francesco utilizza, a promuoverlo dalla C2, e a consegnarlo a Massimiliano Allegri dopo aver sfiorato il secondo miracolo consecutivo. Non ha avuto fortuna in B (a Piacenza), ed è finito in C1 senza progetti che fossero abbastanza profondi da valorizzarlo (Verona e poi Spal). Poi, lo scorso anno è approdato in riva al Benaco, e ha raggiunto una salvezza che all’inizio pareva impossibile. La conferma è dunque strameritata. Da sempre, vuole calcio d’attacco manovrato, purché sia equilibrato. Le sue squadre hanno identità, non sempre continuità. Ma difficilmente rinunciano al gioco, sanno mettere un’impronta sulla partita anche in trasferta. Come questo Feralpisalò, che in effetti è tra le poche squadre ad aver raccolto più punti fuori che in casa (le altre sono Pavia, Como e Cuneo). Concede troppo, ha subito gol 9 volte su 10. Aspetta l’esplosione del centravanti baby Luca Miracoli (’92 dal Varese), ancora a secco. Va però a segno regolarmente da 5 turni con due esterni offensivi di grande temperamento (Andrea Bracaletti, ex Sassuolo; ed Emiliano Tarana, vecchia conoscenza del Modena) e centrocampisti di spiccata creatività (Carlo Ilari, dall’Ascoli; e Francesco Finocchio, scuola Parma). E.G.
classifica Lecce 26 Carpi 21 Trapani 18 Virtus Entella* 18 Pavia* 17 Portogruaro 16 San Marino 16 Sudtirol° 15 Como (-1) 15 Lumezzane 14 Cremonese (-1) 12 FeralpiSalò° 12 Reggiana 12 Cuneo* 12 Tritium 4 Albinoleffe (-10) 3 Treviso* (-1) 2 * una gara in più ° Sudtirol-Feralpisalò recuperata il 21/11
prossimo turno Domenica 25/11/2012, ore 14.30, 13a giornata. Carpi-Feralpisalò; Como-Cuneo; Lecce-Reggiana; Pavia-Trapani; Portogruaro-Albinoleffe; San Marino-Virtus Entella; Sudtirol-Cremonese; Tritium-Treviso.
Kabine, allontanarlo dai centrocampisti. Generare un buco nero in cui inghiottire l’uomo in più del Carpi, quello che assicura densità al pressing. Per un tempo il piano ha funzionato, perché ha liberato 40 metri più avanti l’altro playmaker dell’Entella: Ighli Vannucchi, un “maleducado del fútbal”, 35 anni portati in frac. Finché ha avuto forza, si è fatto trovare e ha messo in ritmo tutti i compagni al tocco. Poi però, è stato rimontato e travolto da Raffaele Bianco: “Don Raffaè”. “Sceltissimo immenso”. Un principe con la spada, razza Fabregas. Il migliore insieme a Cortesi, grande scoperta della settimana. Morale: il Carpi è più solido e compiuto; ha più cambi e decisamente più voce. L’Entella è più tecnica e debole: una timbrica più sofisticata e un pentagramma meno vasto. Però anche un presidente ricchissimo, che in Gennaio interverrà per correggere. PANORAMICA - Tutto questo è accaduto contemporaneamente al rilancio del Lumezzane, che si è definitivamente iscritto al campionato delle protagoniste facendo sembrare un po’ meno alieno il Lecce. Altrove: il Trapani cresce e sgonfia il Sudtirol con la propria massima differenza, Giuseppe Madonia; la Reggiana si risolleva, il San Marino avanza, il Como sfiorisce, il Pavia si conferma e affonda la Cremonese dentro una palude di equivoci. Spazio per risalire ne ha, tra playoff e playout ci sono meno di 5 lunghezze. Ma la cura Scienza non sta portando benefici: 8 punti in 7 gare, contro i 5 in 4 di Brevi. Il Carpi ora deve sfruttare un calendario semplice, che però non ammetterà cali di concentrazione. Domenica comincia il mini-circuito che prepara il maxiappuntamento. Il FeralpiSalò è la prima di tre curve pianeggianti (a seguire: Cuneo e Tritium) che anticipano la grande salita natalizia (Lecce e Como). Enrico Gualtieri
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la maledizione del PalaCasaModena continua: davanti alle telecamere di Rai Sport 1 l’Assicuratrice Milanese tiene a bada per tre set la capolista del campionato, poi non trova la zampata decisiva e perde 3 a 2 con Rebecchi Nordmeccanica Piacenza
Un altro ko per le tigri bianconere A ncora una bella prestazione, ma ancora un ko per l’Assicuratrice Milanese davanti al pubblico del PalaCasaModena. Le ragazze di coach Cuello hanno affrontato sabato scorso, davanti alle telecamere di Rai Sport 1, il big match della quinta giornata di campionato contro la capolista Rebecchi Nordmeccanica Piacenza. Il match ha rispettato le attese e si è rivelato un vero spot per la pallavolo con le due squadre che si sono fronteggiate senza esclusione di colpi mettendo in campo tanta intensità, ma anche giocate spettacolari e scambi ricchi di difese spettacolari. Le Tigri Bianconere hanno fatto la voce grossa nel primo parziale e nel terzo, mentre nel secondo sono state le
i problemi che l’hanno fortemente limitata in precampionato. Il rammarico, però, è senza dubbio forte quando si arriva a un passo da un risultato importante che avrebbe posto fine all’attesa di un primo successo stagionale per il pubblico del PalaCasaModena. Ora, però, bisogna voltare pagina e rimboccarsi le maniche. C’è subito una nuova chance per sconfiggere que-
ospiti a imporsi. Con la solita Tai Aguero, una strepitosa Jenny Barazza e una concreta Dora Horvath, l’Assicuratrice Milanese si è costruita la possibilità di portare a casa addirittura l’intera posta in palio prima di cedere il passo a un avversario che così come successo con Villa Cortese non ha sbagliato nulla di nulla nei momenti decisivi.
Si può essere ottimisti, comunque, considerando che la squadra sta giocando alla pari con le avversarie più quotate nonostante l’assen-
za di un pezzo da novanta come Christa Harmotto e quella di Anja Spasojevic alla ricerca di una buona forma fisica e atletica dopo
sta ‘maledizione’ ancora di sabato sera, precisamente il 24, quando a Modena arriveranno le marchigiane della Chateau D’Ax
Pallavolo Serie B2
Urbino. La formazione di coach Guidetti, sulla carta, è certamente di un livello inferiore agli squadroni già affrontati, ma rimane come tutti uno scoglio importante a maggior ragione ora che sta trovando una sua fisionomia e una sua quadratura dopo le grosse difficoltà di inizio stagione. L’opposta belga Van Hecke e la schiacciatrice Petrauskaite sono le punte di diamante di una formazione impegnata anche nella Champions League raggiunta grazie all’ottimo risultato della scorsa stagione. Dal canto loro le Tigri Bianconere di coach Cuello dovranno tirare fuori la concretezza ed il cinismo che fino ad oggi sono stati una lieta costante nelle gare in trasferta. Manca davvero poco per imporsi all’attenzione generale a suon di risultati, ma anche quest’ultimo passo va cercato e raggiunto prima di poter sfruttare, si spera il più presto possibile, tutta la potenza di fuoco offensiva di una squadra costruita per risultati importanti, ma che al tempo stesso sta facendo i conti fin dalle prime settimane di lavoro con la sfortuna che più volte si è palesata sotto forma di infortuni e piccoli acciacchi vari. Andrea Lolli Pallavolo Maschile
Bentornata Texcart!
Cec espugna Tuscania: 3 a 0
Texcart Città di Carpi – Anderlini Unikom Starker 3 - 0
L
a partita che avrebbe dovuto segnare la svolta nel campionato delle carpigiane comincia con una brutta tegola con il forfait all’ultimo momento di Bettini che ha lasciato suo malgrado le carpigiane in undici effettive. La brutta notizia ha però caricato ulteriormente le padrone di casa in cerca di un risultato positivo e ancor più decise a rifarsi anche contro la cattiva sorte. Amari schiera un sestetto quasi inedito con al centro Rosi e Gaiuffi, laterali Bonetti e Ruini, e la diagonale opposto palleggiatore con Lanza e Calanca. Il clima è caldissimo in una Gallesi colma all’inverosimile con le carpigiane che partono in quarta con un primo set perentorio vinto grazie ai servizi efficaci, ricezione sempre puntuale e attacco e difesa ai massimi livelli. Il secco 25 a 14 non lascia spazio a dubbi. Il
secondo set ha visto la reazione delle ospiti ma la Texcart rimane sempre avanti senza subire. Nel finale Maioli tenta il tutto per tutto ma le ospiti arrivano solo a un punto prima di cedere al sestetto carpigiano. Finisce 25 a 23. Nel terzo parziale le ospiti cercano in un paio di occasioni di scappare e ai due time out tecnici sono avanti. Texcart però non si lascia intimorire e mette in campo un gioco spumeggiante unitamente a una difesa insormontabile. Il sorpasso di Carpi avviene subito dopo il secondo time e Texcart si aggiudica il set per 25 a 21. Finisce tra gli applausi del pubblico soddisfatto dello spettacolo e questa volta anche del risultato. Una prestazione corale che ha visto prestazioni ottimali a tratti entusiasmanti fa parte di tutte le protagoniste. Nel prossimo incontro la Texcart sarà ospite del Valpala.
Tuscania: Vanini 1, Gribov 11, Mancini, Bagnolesi 10, Figliolia 17, Ottaviani 7, Sorgente (L); Antonucci, Guglielmana ne, Bellone ne, Mantovani 1, Straino, Cherubini ne. Allenatore: Bonaccorso Cec: Astolfi 6, Bigarelli 5, Lirutti 10, De Marco 8, Lancellotti 4, Rau 8, Trentin (L); Zaghi, Zanon ne, Di Primio ne, Raimondi 2. Allenatore: L.Molinari
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a Cec torna al successo scacciando in un sol colpo il tabù trasferta e le due sconfitte consecutive. A Tuscania non solo è arrivata quella vittoria da 3 punti
che il ds Michelini aveva auspicato alla vigilia, ma è arrivata grazie a un 3-0. Una bella iniezione di fiducia e punti che i biancoblu si sono conquistati con una prestazione di sostanza al servizio (6 ace con 9 errori) e sbagliando molto meno dei laziali (20 gli errori punto carpigiani contro i 32 dei padroni di casa). Al via Molinari conferma la sua Cec nel tradizionale 6+1 e il primo set scorre via sul filo dell’equilibrio: 8-7 e 16-14 in favore dei padroni di casa i giri di boa ai time-out tecnici. L’equilibrio si spezza sul 18-17, quando l’errore al servizio di Ottaviani e quelli in attacco di Gribov e Mancini portano
Carpi 18-20. La Cec allunga fino al 20-24 grazie ad altri tre errori dei padroni di casa, poi chiude 22-25 con De Marco. Si riparte nel secondo set con Tuscania avanti 4-1, ma Lirutti e Rau rispondono per le rime e Carpi è davanti 7-8 al primo stop. Un ace di Astolfi vale l’8-11, poi un muro di Lancellotti e un attacco di De Marco allungano fino al 10-16. Un set praticamente chiuso viene però riaperto dall’incredibile parziale che porta i laziali dal 13-20 al 2123 (10-1), quando la battuta in salto sbagliata da Gribov spezza l’incantesimo e con un altro servizio sbagliato da Figliolia Carpi chiude ancora
22-25. Ma che fatica. Tuscania accusa il colpo e nel terzo set Carpi riparte forte: 4-8 al primo stop che diventa subito 4-9. Ma qualcosa si rompe di nuovo nei meccanismi biancoblu e i laziali risalgono ancora impattando a quota 11. Molinari butta dentro Raimondi per De Marco e sul 14 pari la partita si spezza con un errore di Gribov e due ace di Astolfi, che portano la Cec 14-17. Lirutti e soci difendono il break fino al 20-23, quando il muro di casa porta però Tuscania a un passo dall’aggancio (23-24). Ci pensa però Rau a chiudere i conti col primo tempo che consegna a Carpi set (23-25) e partita.
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22 10 milioni di euro
A Carpi palestre prefabbricate in arrivo
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ove palestre prefabbricate e due tensostrutture a uso sportivo saranno realizzate nel modenese dalla Regione con i fondi per la ricostruzione, con un investimento di circa 10 milioni di euro. L’ordinanza sarà approvata nei prossimi giorni ma il piano tra Provincia, enti locali e Regione è già stato definito nei giorni scorsi (ma è tuttora in corso la verifica per un eventuale inserimento di nuovi progetti): previsti intanto 18 interventi nel modenese, in provincia di Ferrara, Bologna e Reggio Emilia. L’investimento complessivo supera i 18 milioni di euro. Le palestre prefabbricate, a servizio di scuole elementari e medie, saranno realizzate a Carpi, Solara di Bomporto, Manzolino di Castelfranco Emilia, Concordia, Massa Finalese, due a Mirandola, S.Possidonio e S.Felice. Intanto proseguono i lavori della Provincia per il ripristino delle palestre danneggiate negli istituti scolastici superiori. A Carpi gli interventi di messa in sicurezza che consentiranno la riapertura delle palestre del Da Vinci, Fanti e Meucci saranno completati all’inizio del 2013, la palestra del Vallauri invece è già stata ristrutturata.
S.G. La Patria 1879
E’ il momento dei maratoneti
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’ tempo di grandi maratone italiane e gli atleti della S.G. La Patria 1879 si fanno trovare pronti. Alberto Pratizzoli (in foto), allenato da Carlo Gabbi, ha concluso a Torino, la Turin Marathon col tempo di 3h13’38”, mentre Marco Medici ha concluso la Maratona di Ravenna col tempo di 3h13’49”. Due buoni risultati per questi due tenaci atleti che punteranno a migliorarsi ancora in questa difficile disciplina.
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omenica 18 novembre, presso il Circolo Rinascita di Budrione, durante un pranzo sociale e alla presenza di circa 200 astanti, lo SportMotoClub Uisp Carpi - in prima linea per cercare di dare sollievo al territorio colpito dal sisma - ha donato al Comune di Carpi un assegno da 23mila euro. Fondi raccolti dall’attivo motoclub carpigiano, tramite l’iniziativa L’Emilia Romagna si rimette in moto, e grazie alle donazioni ricevute da altri motoclub italiani e da numerosi amici che hanno voluto dare il proprio contributo in questo difficile momento. A ritirare l’assegno,
Sarà acquistata una tensostruttura permanente che coprirà il campo di basket della Scuola Media O. Focherini e servirà per ospitare attività sportive scolastiche e non
Handball Carpi - Ambra: 28 - 29
Pallamano
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Lo SportMotoClub Uisp Carpi dona al Comune 23mila euro l’assessore a Sport e Benessere del Comune, C. Alberto D’Addese poichè come ha spiegato il presidente del Motoclub, Gianfranco Tondelli, questi soldi dovranno servire “per rilanciare lo sport di base”, messo in ginocchio dal terremoto che ha reso inutilizzabili quasi tutte le palestre a disposizione delle società sportive. Grazie alla cifra messa
parità che rimane anche allo scadere del primo tempo. Secondo periodo punto a punto, che ha visto Carpi avanti con esigui vantaggi (16-14 al 9’), con gli ospiti però subito pronti a ribaltare la situazione (16-17 al 13’). Al 17’ sempre in parità 1919, Carpi con un parziale di 4-0 si è portato sul 23-19, sembra il break decisivo a favore dei ragazzi di coach Serafini, ma non è stato sufficiente per portare a casa una preziosa vittoria. Nulla è perduto, il campionato è ancora lungo, la classifica nelle prime posizione è breve e occorre non perdere la fiducia e continuare a crederci.
Nulla è perduto
na gara avvincente con punteggio in equilibrio per buona parte della gara, ma Carpi avanti nel finale di secondo tempo 23-19 (23’) non è riuscita a conservare il vantaggio. L’inizio di gara è stato di marca toscana (3-6 al 10’), con i ragazzi di coach Serafini sempre a inseguire; i biancorossi hanno raggiunto la parità sul punteggio 8-8 (19’), gli ospiti hanno riallungato nuovamente sull’ 8-10 (20’), ma E. Piccinini (4 reti in 10’) ha riportato Carpi in parità (10-10 al 24’),
Pallanuoto Cabassi
Under 15
Partenza col botto in vasca! Cabassi - Pol. Olimpia Vignola: 27 - 1 ome da pronostico gli Under 15 carpigiani ottengono una facile vittoria sugli amici di Vignola, squadra molto giovane e in fase di crescita. Nonostante il risultato fosse già acquisito fin dalle prime battute i ragazzi del Carpi hanno sempre dimostrato la loro superiorità. Bene si sono comportati i nati 1999, al loro primo anno in categoria Under 15. Da sottolineare che ben 10 giocatori su 15 sono andati a goal. Cambio di allenatore rispetto alla stagione precedente, in panchina siede una “vecchia gloria” della Cabassi l’allenatore Massimo Caprara.
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a disposizione del Motoclub verrà acquistata una tensostruttura permanente che coprirà il campo di basket della Scuola Media O. Focherini (del valore di circa 80mila euro) e servirà per ospitare attività sportive scolastiche e non solo.
Cabassi - Reggiana Nuoto: 14 - 9 li Under 17 della Cabassi, con 5 minuti di inizio partita giocati in maniera impeccabile prendono il vantaggio sulla squadra ospite e chiudono il primo parziale con un secco 4 a 0. Vantaggio che man-
cambio di allenatore rispetto alla stagione precedente, in panchina siede l’allenatore Francesco Iavarone. Filippo Gilioli
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Under 17
tengono fino alla fine della partita. Molto bene la prova del gruppo, che in attacco fa e bene. In difesa alcuni goal sono stati regalati per piccole distrazioni ma c’è tempo per migliorare. Da segnalare l’ottima prova a 360 gradi di Capitan Filippo Gilioli e la buona fase difensiva del marcatore del centro Nicolò Caiumi. Da segnalare il
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