Settimanale di
22 novembre 2013
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti ANNO XIV N. 42
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punto di rottura Giuliana Gualdi
carpi espugna il braglia battendo modena 3 a 2
Massimo Malavasi Ph Maurizio Malagoli
massimo malavasi: musical che passione!
Il tribunale dei Minori di Bologna affida una bimba di tre anni a una coppia gay e si scatena la buriana. A commentare il provvedimento è l’avvocato carpigiano Giuliana Gualdi.
il teatro della pozzanghera presenta il suo don giovanni
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Libri
da non perdere!
C’era una volta la crisi Di Leonardo Becchetti
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osa fare per uscire una volta per tutte dalla spirale di una crisi che prima di essere economica o finanziaria è morale e di pensiero, una deflagrazione che è costata tra i 10 mila e i 20 mila miliardi di dollari? “Se vogliamo risolvere la crisi c’è un’unica strada. Cambiare le regole di una finanza inutile, pletorica e dannosa che non fa che danneggiare continuamente l’organismo dell’economia reale con i suoi sussulti incontrollati”. E’ quanto scrive Leonardo Becchetti, tra i più noti economisti italiani, nel suo nuovo libro C’era una volta la crisi. Un paese in emergenza, le ragioni per sperare (Editrice Missionaria Italiana). Un libro dal doppio registro: un’analisi sferzante del perchè si sia giunti a una situazione di recessione, ma anche una disanima appassionata e mai retorica delle possibilità di riprendere la strada per un’economia dal volto umano. Tre sono i passaggi che Becchetti vaglia nel suo saggio: anzitutto la certezza granitica che l’assioma dell’economia “classica” (massimizzare i profitti, ridurre le perdite) sia profondamente sbagliato. “Gli individui puramente auto-interessati finiscono paradossalmente per generare meno benessere per sé e per gli altri nelle relazioni economiche”. Tale visione prospettica viene confermata da indagini sul campo: “Il ricercatore Christoph Engel ha raccolto le evidenze di 328 diversi esperimenti per un totale di 20.813 osservazioni da diversi paesi del mondo, dimostrando che solo il 36% degli individui si comporta da homo oeconomicus”, ovvero colui che vuole unicamente massimizzare i profitti. “La quota degli individui solamente auto-interessati scende sotto il 20% nel campione dei soggetti di mezza età”. Un esempio? “Il commercio equosolidale cresce nel mondo al ritmo del 27% all’anno e ha un giro d’affari di 6 miliardi di dollari. E un’indagine del MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Boston ha rivelato che il marchio Fair trade fa aumentare del 10% le vendite di un prodotto”. Secondo. Per Becchetti, docente di economia politica all’Università Tor Vergata di Roma, è necessario un pacchetto di riforme strutturali per cambiare le regole di una finanza ormai angusta e miope: “riduzione della leva bancaria delle banche troppo grandi per fallire, divieto per le banche di fare trading in proprio con i depositi dei clienti, tassa sulle transazioni finanziarie”. Infine, Becchetti individua nella formula “il volto con il portafoglio” il grande segreto nascosto per la società civile (“il mercato siamo noi” è uno degli slogan più convincenti dell’economista, presidente del Comitato etico di Banca Etica), appunto per cambiare e rendere più giusta l’economia: «Solo premiando con la nostra spesa le aziende all’avanguardia nel tutelare ambiente e lavoro mentre producono e creano valore possiamo costruire un’economia al servizio della persona”. Nel testo – curato da Emanuela Citterio, frutto dei vari articoli che Becchetti ha pubblicato sulle colonne di Avvenire negli ultimi tempi – si scorgono anche diversi segnali di speranza e di possibilità concreta di riuscita individuandoli nelle pieghe della società civile: oltre 7mila cooperative sociali solo in Italia, le esperienze di microcredito, il valore economico fenomenale del volontariato, il modello della finanza etica… sono tutti esempi di quel “capitale sociale” e luoghi concreti di “economia liberata” che fanno concludere a Becchetti: “dobbiamo far crescere quei pezzi di economia che stimolano le componenti solidali, relazionali di tutti noi. Producendo quel capitale sociale di cui la società e l’economia hanno bisogno per sopravvivere”.
Tra le righe...
Le nuove frontiere del Bilancio
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li oneri di urbanizzazione, si sa, non sono più così sostanziosi e, non potendo aumentare il livello di tassazione, già ai suoi massimi storici in Italia, i nostri Comuni rischiano di rimanere a secco di entrate. Per rimpinguare le casse, allora, il Consiglio delle Terre d’Argine ha dato il via libera a un nuovo articolo del Regolamento della Polizia Municipale votato all’unanimità da tutti i partiti. Il 34 bis stabilisce che i vigili urbani possano “effettuare servizi a richiesta di enti pubblici e privati mediante la stipula di accordi e convenzioni ad hoc, una volta verificata la compatibilità con le esigenze essenziali di servizio legate al territorio e agli enti aderenti all’Unione”. In pratica, si tratta di servizi di scorta oppure di regolamentazione del traffico a pagamento. “Le risorse entrate nelle casse dell’Unione per l’effettuazione di questi servizi andranno per metà ad aumentare il fondo per lo sviluppo delle risorse umane e per la produttività previsto dal Contratto nazionale di lavoro e per l’altra metà a finanziare altre attività o a costituire economie di bilancio. Naturalmente, “prima di autorizzare questi servizi a richiesta, verrà sempre data proprità ai servizi essenziali” ha ribadito l’assessore alla Polizia municipale dell’Unione, Luisa Turci. Cosa non ci si inventa per far cassa, quando le multe non bastano più...
Sara Gelli
Foto della settimana Illusioni ottiche - Borgo Panigale - Foto di un lettore di Tempo
Il graffio
La Iena
Sì al manganello alla Polizia Municipale: solo per difendersi naturalmente... Frase della settimana...
“Per lavoro e piacere sono spesso all’estero e mentre cammino per strada, esco da un bar o da un ristorante, capita che poliziotti a piedi mi chiedano i documenti per un normale controllo. Mi sembra non ci sia nulla di strano, anzi dovrebbero farlo anche qui, dal momento che ci sono sempre più pendolari dei furti che girano per studiare i movimenti in case, uffici, aziende e negozi”. Dichiarazione di Giulio tratta dal sito di Tempo, www.temponews.it
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Francesca Zanni, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.
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“Ora nel caseificio siamo tornati operativi come prima del terremoto, ma è stata dura”, parola di Germano Tosi, presidente del Caseificio Razionale di Novi di Modena
“Ci sono voluti volontà e coraggio, ma ce l’abbiamo fatta” “ Speriamo che quest’incubo non torni mai più. Ora nel caseificio siamo tornati operativi come prima del terremoto, ma è stata dura. Molto dura. C’è voluta tanta forza di volontà e anche molto coraggio. Devo ringraziare con tutto il cuore i dipendenti che non si sono mai fermati. Anzi, hanno voluto continuare a produrre. In questi giorni è tornato al lavoro anche Fausto Gobbini, l’operaio di San Benedetto Po che rimase ferito nel crollo del magazzino. Fortunatamente è riuscito a rimettersi in piedi, ma in quel terribile 29 maggio abbiamo davvero temuto il peggio”. E’ emozionato Germano Tosi, presidente del Caseificio Razionale di Novi di Modena, nel ricordare quei giorni, lo choc vissuto in quegli attimi, ormai indelebili nella sua mente. “Quando siamo arrivati, non riuscivamo nemmeno ad aprire le porte. Tutte le forme di parmigiano reggiano erano cadute e bloccavano l’ingresso. Il nostro pensiero è andato subito all’operaio rimasto bloccato all’interno. Nella concitazione, due colleghi hanno sfondato le porte di sicurezza per soccorrerlo e tirarlo fuori. Ma il problema, poi, è stato avvisare i mezzi di soccorso. Fausto era ferito praticamente su tutto il corpo e non potevamo far altro che aspettare l’ambulanza che è arrivata dopo due ore. Chi li dimenticherà mai quei giorni? E’
locali, portando via il formaggio distrutto. Il lavoro è stato svolto da una ditta multinazionale specializzata in interventi di questo tipo che ha impiegato un
alla struttura che abbiamo messo in sicurezza, applicando le norme antisismiche ai capannoni e alle nuove scalere”. Il caseificio, dopo il terre-
mese e mezzo. Le forme rotte sono state acquistate per un euro al chilo da una ditta olandese che le ha fuse per ricavarvi poi prodotti derivati. Purtroppo anche diverse forme che sembravano integre hanno riportato gravi danni. Speravamo di salvare almeno il 30% del prodotto ma, purtroppo, ci siamo dovuti accontentare di una percentuale più bassa. Non abbiamo voluto vendere formaggio della cui qualità non eravamo certi. Oltre al parmigiano abbiamo dovuto pensare
moto, ha accolto diversi rappresentanti istituzionali in visita, tra cui il presidente della Regione, Vasco Errani. “In quell’occasione Errani ci ha promesso che avrebbe fatto di tutto per aiutarci. I danni quantificati si aggiravano complessivamente intorno ai 18 milioni di euro. Devo dire che la Regione ha mantenuto fede alla parola data e, anche grazie al contributo del Consorzio del Parmigiano Reggiano, il quale ha raccolto fondi da altri caseifici, abbiamo ricevuto 11 milio-
Germano Tosi
stata una mazzata. Per diverso tempo non mi sentivo più io”. Ma dopo lo choc occorreva pensare a come andare
avanti, a come rialzarsi. Era necessario mantenere lucidità e anche preservare energie fisiche. “Dovevamo svuotare i
ni di euro. Alla fine dunque il danno subito è stato tutto sommato sopportabile e, nel giro di un anno, siamo tornati alla normalità”. Il presidente Tosi è la dimostrazione che l’emiliano non si perde d’animo e nelle situazioni più difficili, alle lacrime, preferisce rimboccarsi le maniche. La sua casa in via Ponte Tintore a Novi è inagibile e lui, insieme alla moglie Martina, vive ancora in un modulo nel cortile di casa. “Non mi lamento, all’interno del container si vive discretamente anche se lo spazio è esiguo”. Il simbolo del caseificio, realtà rappresentativa di Novi, è la Torre dell’Orologio, crollata con la scossa del 3 giugno, a sua volta simbolo del paese e della forza dei novesi che tengono botta, nonostante il terremoto abbia squarciato la terra e i nostri cuori. “Ho sentito dire che vogliono ricostruire la Torre: speriamo. Mi auguro davvero di cuore che tutto torni come prima del sisma e la ricostruzione sia il più veloce possibile. Sono tanti i cittadini che si lamentano e serpeggia anche una certa rabbia nei confronti dei nostri amministratori: penso che la colpa non sia del sindaco, bensì di una burocrazia farraginosa. Certo in una situazione di emergenza simile si poteva essere un po’ più elastici, per andare incontro ai tanti novesi che non si sono mai arresi”. Federica Boccaletti
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sisma e ricostruzione Prosegue il percorso per definire il Piano della Ricostruzione
Per una città più sicura
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rosegue il percorso avviato dall’Amministrazione Comunale di Carpi per arrivare a definire il Piano della Ricostruzione, strumento previsto dalla Regione e che sarà la traccia da seguire per ridare al territorio un volto nuovo dal punto di vista urbanistico dopo il terremoto del maggio 2012, modificando, se necessario, il Prg e il Regolamento edilizio. Già dall’inizio del mese di novembre la Commissione consiliare Ambiente e Territorio si sta incontrando: ha già ascoltato i rappresentanti di sindacati e associazioni di categoria e del commercio, presto toccherà a Ordini professionali e associazioni degli agricoltori. Un’assemblea pubblica nella quale delineare le idee che porteranno poi all’adozione del piano stesso entro Natale in Consiglio Comunale è stata già convocata per il 6 dicembre, alle 21, all’Auditorium della Biblioteca Loria. “Il Piano della Ricostruzione – spiega l’assessore all’Urbanistica Simone Tosi - ha l’obiettivo di mettere in campo alcune scelte condivise per dare nuove opportunità al nostro territorio. Non ci basterà tornare come eravamo prima del terremoto, dobbiamo avere l’ambizione nella fase di ricostruzione di migliorare la nostra città. Il Piano non dovrà essere solo un insieme di norme, tabelle e tavole. Bensì un nuovo patto di comunità. Dovremo mettere al centro la condivisione di grandi obiettivi, come il miglioramento sismico delle costruzioni, incentivando questa opera di manutenzione del territorio; dovremo scegliere di tenere al centro delle nostre strategie l’ambiente, scelta che significa avere a cuore il nostro futuro. Puntare sull’ambiente significa compiere scelte volte al risparmio energetico, ma anche non consumare altro territorio e trovare le forme e le modalità per sistemare e migliorare il nostro paesaggio agricolo”.
Novi nel Medioevo e in Età Moderna è il titolo della pubblicazione realizzata da Davide Ferretti. “Questo libro può favorire la consapevolezza che anche nel passato i novesi hanno dovuto affrontare difficoltà e sofferenze enormi come epidemie, carestie, guerre e invasioni straniere, ma sono sempre riusciti a risollevarsi”, spiega l’autore.
I novesi han la forza di rialzarsi U
n libro su Novi e la sua storia, che parte dalla prima citazione nei documenti, in una pergamena datata 923: Novi nel Medioevo e in Età Moderna scritto dal rolese Davide Ferretti, 62 anni, ex professore in pensione, è stato presentato lo scorso 15 novembre, alla presenza dell’autore e del sindaco, Luisa Turci, in una sala Arci gremita. Ferretti, come mai un libro sulla storia di Novi? “Novi è un luogo che frequento e amo, ma oltre ai legami affettivi con la comunità novese, un altro motivo mi ha indotto a tale studio: le locali vicende storiche del Medioevo erano state finora poco esplorate. Penso di aver dato, con questa pubblicazione, promossa dal Gruppo Storico Novese, del quale faccio parte, un contributo alla ricostruzione di questo lungo periodo storico”. Quali sono gli aspetti più interessanti emersi dalla sua ricerca storica? “Sicuramente fra gli aspetti interessanti rientrano le notizie relative al castello di Novi, la cui prima citazione risale al X secolo. Mentre per l’alto Medioevo non si può dire quasi nulla sul fortilizio novese, anche perché non disponiamo di dati archeologici, i documenti d’archivio del Duecento e del Trecento
forniscono alcune informazioni abbastanza precise sull’abitato e sul castello di Novi, che a quell’epoca si presentava come un villaggio fortificato. Nel 1373 i Pio di Carpi ricevettero Novi in feudo dalla Chiesa di Reggio e, nel corso del secolo successivo, potenziarono le difese del castello, trasformandolo in una fortezza ben munita e dotata di un palazzo signorile, dove vari esponenti della famiglia abitarono per periodi più o meno lunghi, soprattutto nei momenti in cui Carpi rischiava di cadere in mano ad avversari o truppe nemiche. Con discreta precisione si conosce la zona in cui sorgeva il castello presente a Novi nel basso Medioevo: nei pressi delle scuole rea-
lizzate dopo il terremoto dello scorso anno. Si tratta dell’area poi conosciuta col toponimo Montruzzi, “monticelli di rottami”, in riferimento alle macerie che rimasero dopo la distruzione del castello, avvenuta nell’inverno 1537-38, decisa dal duca Ercole II d’Este. Un altro aspetto sinora poco noto è che nella seconda metà del 500, Novi fu coinvolta in aspre lotte di schieramento. A quel tempo, per indicare le fazioni avverse si usavano ancora i termini guelfi e ghibellini, risalenti all’età comunale. Le lotte tra gruppi familiari della zona erano motivate, oltre che da interessi di schieramento politico (fautori degli Estensi contro fautori dei Gonzaga
di Mantova, filofrancesi contro filoimperiali), anche da faide familiari, rivalità campanilistiche, interessi economici e ragioni di prestigio”. Ma come si viveva a Novi nei secoli scorsi? “La popolazione era costituita per lo più da piccoli agricoltori e da povera gente che doveva fare i conti con frequenti carestie. Una delle calamità peggiori fu l’epidemia di peste del 1630. I novesi, che allora vennero isolati dalla vicina Carpi, furono letteralmente falcidiati dal terribile contagio”. Un libro che vuole dunque riscoprire, valorizzandole, le radici della comunità novese in un momento particolar-
mente delicato per il paese, alle prese con le gravi conseguenze del sisma dello scorso anno. Tra queste anche il crollo della Torre dell’Orologio, uno dei simboli di Novi. In che modo, secondo lei, il suo libro può essere prezioso in questo momento? “E’ chiaro che un libro, di fronte alla tragedia che si sta vivendo ora, appare davvero un contributo di scarso rilievo. La popolazione di Novi è stata duramente colpita da un terremoto che nessuno si aspettava. Forse questa pubblicazione può favorire la consapevolezza che anche nel passato i novesi hanno dovuto affrontare difficoltà e sofferenze enormi come epidemie, carestie, guerre e invasioni straniere, ma sono sempre riusciti a risollevarsi. La comunità novese ha più volte dimostrato una forza straordinaria, esattamente come ora. La tragedia del sisma ha contribuito anche a far riscoprire il senso di comunità, sempre forte a Novi, ma che forse negli ultimi anni si era un po’ affievolito”. Un sisma così violento a Novi e nella zona della Bassa modenese si registrò anche circa cinquecento anni fa. Lei ha trovato qualche testimonianza in merito? “Sembrerà strano, ma nei documenti da me esaminati non figura alcun riferimento a quel terremoto”. Federica Boccaletti
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gomberiamo imSgomberiamo immediatamente il campo da equivoci: Proposta per Carpi non è un mediatamente il movimento né una lista civica. Non ancora. “Siamo una sorta di workshop, un campo da equivoci: cantiere aperto”, spiega Michele Bonicelli, tra i membri del gruppo Proposta per Carpi non è un movimento né una lista civica. Non ancora. “Siamo una sorta di workshop, un cantiere aperto”, spiega Michele Bonicelli, tra i membri del gruppo. Una fucina di idee dove convergono le sensibilità e le diverse anime di una ventina di carpigiani impegnati nell’elaborazione di proposte per una Carpi più sostenibile, solidale e innnovativa. “Abbiamo organizzato un ciclo di incontri per approfondire temi di pubblico interesse e, a nostro avviso, prioritari. Durante il primo appuntamento, tenutosi lo scorso 18 novembre, presso la Casa del Volontariato, abbiamo discusso di piani urbanistici, mobilità sostenibile, speculazione edilizia e ricostruzione post sisma - prosegue Bonicelli - avvalendoci anche del contributo di Mario Poltronieri, presidente per rendere la nostra città creare fermento e vivacità della Consulta “Lo scopo deroga, si sia ha assicurato che “a Carpi più verde, sostenibile e l’edificazione è terminata culturale. Non abbiamo Ambiente e allontanata è quello di vivibile, guardando agli così come il consumo del una linea politica precisa, Territorio del dai dettami mettere esempi virtuosi di tante territorio”. I prossimi apal contrario: lo scopo è Comune di originari del sul tavolo i Carpi, che ha bisogni della nostra documento. puntamenti invece, saranno città del Nord Europa. “Tra mettere sul tavolo i bisogni noi - prosegue Bonicelli - vi della città e ragionare inpuntualmente Presente alla dedicati a servizi locali e città e ragionare sono persone appartenenti sieme, cercando di fare una spiegato il serata anche tutela dei Beni Comuni (il insieme, cercando a diverse correnti politiche, sintesi e di convergere poi, 2 dicembre) e alla produtpiano regolal’assessore di fare una sintesi e all’Urbani- tività sostenibile e innomolte delle quali figlie di verso soluzioni condivise. tore cittadino e di convergere poi, una Sinistra più o meno vativa (il 16 dicembre)”. Io sono un interventista come, l’urbastica, Simoradicale. Cittadini delusi Il gruppo di lavoro si pone scherza Bonicelli - e credo nizzazione che verso soluzioni ne Tosi, il condivise e l’obiettivo di costruire delle o scontenti che desiderache per andare lontano non ne è seguita, quale, dal partecipate”. no sollevare un dibattito, proposte fattive e concrete bastino soltanto belle idee e di deroga in canto suo,
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li ambientalisti carpigiani hanno reagito con fermezza di fronte al Piano industriale di Amtrade Italia (che ha acquistato la società pubblica voluta dal Comune di Correggio, EnCor) secondo cui nel correggese il numero degli impianti di produzione di energia a biomasse triplicherà. Il Comune di Correggio è infatti impegnato ad autorizzare Amtrade a costruire centrali a cogenerazione e a potenziare quelle già esistenti in via Pio La Torre. 11 gli impianti da creare ex novo secondo il Piano industriale della società; impianti che, pur non superando singolarmente i 999/Kw (per eludere le V.I.A.) saranno molto vicini tra loro: Mario Poltronieri
“Lavoriamo per il bene della nostra città”
tante parole. Mi auguro che Proposta per Carpi possa strutturarsi e diventare un’alternativa politica seria e ampia per la nostra città, trasformandosi in una lista civica, ma il dibattito interno su questo punto è ancora molto acceso. Alcuni infatti vorrebbero che questo restasse un laboratorio di idee e confronto. Vedremo: intanto continuiamo a riflettere e a lavorare”. A far parte di questo progetto, nato in punta di piedi, all’insegna della partecipazione e del rispetto per la cosa pubblica, vi è anche Lorenzo Paluan, uomo che ha ampiamente dimostrato, nella sua esperienza in Consiglio Comunale, di saper fare sintesi, con intelligenza, competenza e sensibilità. Pur avendo ammesso che non rinuncerà mai a “fare politica in modo attivo, perché ritengo importante la partecipazione”, Paluan ha anche aggiunto che, per ora, “le persone che animano Proposta per Carpi, nel loro insieme, non sono intenzionate a fare di questa iniziativa una lista civica”. Una cosa è certa: se il gruppo troverà la quadra e deciderà di scendere in campo in vista delle Amministrative 2014, qualcosa di nuovo potrebbe scorgersi all’orizzonte. E qualcuno potrebbe iniziare a mettere in conto qualche sorpresa... Jessica Bianchi
Gli ambientalisti carpigiani reagiscono di fronte al Piano industriale di Amtrade Italia che prevede di triplicare nel correggese il numero degli impianti di produzione di energia a biomasse
Nic scende in campo per dire no agli impianti perché nessuno parla della potenza complessiva e di quante emissioni inquinanti
“Molti residenti della zona sud, da Santa Croce a Gargallo, ci hanno contattati esprimendo le loro preoccupazioni circa la vicinanza degli impianti che dovrebbero essere eretti da Amtrade”.
produrranno? Quale sarà la portata delle emissioni in atmosfera? Cosa verrà bruciato? Da dove proverranno le biomasse necessarie? Il meccanismo degli incentivi statali ha portato a una evidente distorsione del mercato delle biomasse e del biogas rispetto agli obiettivi prefissati di riduzione del gas serra e sostenibilità delle fonti energetiche. E i cittadini che prezzo pagano? “Abbiamo intenzione di approfondire la vicenda, convocando a stretto giro una Consulta per discutere della paventata costruzione
“Abbiamo intenzione di approfondire la vicenda, convocando a stretto giro una Consulta per discutere della paventata costruzione di 11 impianti a biomasse nel correggese”.
Giulio Righi
di 11 impianti a biomasse nel correggese. Impianti che devono aiutare l’ambiente e non certo la speculazione: è palese infatti che il nostro territorio non ha le risorse necessarie per alimentarli e, di conseguenza, il tema della filiera corta è una bufala”, dichiara Mario Poltronieri, presidente della Consulta ambiente e territorio del Comune di Carpi. Anche il comitato Nic, No inceneritori Carpi,
“Siamo in contatto coi comitati reggiani e abbiamo offerto loro il nostro totale appoggio: a breve organizzeremo una raccolta firme per sensibilizzare la cittadinanza al problema”.
creato quando Garc avanzò l’ipotesi di erigere un impianto di cogenerazione a biomasse a Fossoli, è sceso in campo al fianco di Comitato Ronchi per l’Ambiente e Associazione Ambiente e Salute di Correggio e San Martino in Rio. “Non ce ne staremo certo con le mani in mano”, assicura uno dei militanti di Nic, Giulio Righi. “Siamo in contatto coi comitati reggiani e abbiamo offerto loro il nostro totale appoggio: a breve organizzeremo una raccolta firme a Carpi per sensibilizzare la cittadi-
nanza al problema”. Numerose le telefonate arrivate al Comitato: “molti residenti della zona sud, da Santa Croce a Gargallo, ci hanno contattati esprimendo le loro preoccupazioni circa la vicinanza degli impianti che dovrebbero essere realizzati da Amtrade”, prosegue Righi. Intanto Comitato Ronchi per l’Ambiente e Associazione Ambiente e Salute di Correggio e San Martino in Rio proseguono la loro battaglia: “comune, provincia, regione, Arpa, aziende... a ciascuno di questi enti verranno inviate decine di lettere di diffida dettagliate e puntuali, sottoscritte da diversi residenti del nostro territorio. Se non verremo ascoltati e la salute non sarà tutelata a dovere da coloro che ne detengono per legge la responsabilità, è giusto sappiano che subiranno le conseguenze legali delle loro eventuali omissioni”. Jessica Bianchi
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Sinora nell’impianto di compostaggio di Fossoli entravano rifiuti organici e usciva compost per fertilizzare i campi. Con la nuova sezione anaerobica si produce anche energia elettrica da quello stesso rifiuto per 5 milioni di kWh all’anno, come spiega Paolo Ganassi, dirigente Servizi Ambientali di Aimag
Ai rifiuti non si può chiedere di più… A
imag ha realizzato, grazie alla collaborazione con un partner straniero (la società olandese WWTT) e a un investimento di 8 milioni di euro, il digestore anaerobico. Sinora nell’impianto di compostaggio di Fossoli entravano rifiuti organici e usciva compost per fertilizzare i campi. Con la nuova sezione anaerobica si produce anche energia elettrica da quello stesso rifiuto per 5 milioni di kWh all’anno. A illustrare la nuova sezione anaerobica è Paolo Ganassi, dirigente Servizi Ambientali di Aimag. Come funziona il digestore? “Il digestore anaerobico è un pezzo della filiera che si va a innestare sull’impiantistica esistente. La digestione anaerobica della sostanza organica è un processo di degradazione che avviene attraverso microrganismi in condizioni di anaerobiosi, cioè senza ossigeno. E’ diversa dalla digestione aerobica che invece avviene in condizioni di ossigenazione. Nell’impianto di Fossoli, prima dei tunnel in cui avviene il trattamento in fase aerobica, Aimag ha costruito l’impianto di digestione anaerobica con l’obiettivo di valorizzare la sostanza organica e degradarla più rapidamente per poi farla passare nella fase aerobica”. Il rifiuto utilizzato è sem-
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Lungi dall’intenzione di fare dello spirito, il richiamo al capolavoro manzoniano è tutt’altro che fuori luogo, poiché proprio questo è accaduto ai clienti del mobilificio La Fabbrica”. Commenta così Vainer Rustichelli di Federconsumatori Carpi la chiusura improvvisa del mobilificio carpigiano e i conseguenti gravi disagi dei clienti rimasti a bocca asciutta: “non sono mancate, già a partire dalla fine del 2012, le promesse di consegna delle più svariate tipologie di mobilio; dalle cucine ai salotti, dalle camere da letto a mobili singoli adatti a particolari esigenze abitative. Le proposte di vendita e consegna di mobili si sono poi intensificate a partire dall’inizio 2013, protraendosi con grande successo nei mesi primaverili e continuando fino alle soglie dell’estate; probabilmente anche per i prezzi particolarmente convenienti praticati. Va rilevato - ammette Rustichelli - che
Digestore anaerobico
pre l’’umido’? “Sì, il Forsu è l’umido delSabato 23 novembre, ore 10,30
Taglio del nastro
S
abato 23 novembre, alle 10,30, inaugurazione della nuova sezione di digestione anaerobica a Fossoli, presso il Centro servizi del Parco Ecotecnologico Peter Mar, in via Remesina Esterna, 23. Al taglio del nastro parteciperanno Giancarlo Muzzarelli, assessore regionale alle Attività Produttive, Emilio Sabattini, presidente della Provincia di Modena, Enrico Campedelli, sindaco di Carpi, Mirco Arletti, presidente di Aimag, Antonio Dondi, direttore generale di Aimag e Paolo Ganassi, dirigente Servizi Ambientali di Aimag.
le cucine, delle mense, dei ristoranti: parte di questi rifiuti viene avviata alla linea di digestione anaerobica. L’impianto di compostaggio, complessivamente, ha una potenzialità di 75mila tonnellate all’anno, mentre la sezione di digestione anaerobica ha una potenzialità di 27.500 tonnellate all’anno: l’investimento può eventualmente essere raddoppiato in futuro. Inoltre, la qualità dell’organico che viene avviato alla sezione di digestione anaerobica deve essere ottima, con poche impurità, risultato di una raccolta differenziata porta a porta come facciamo a Carpi”. Quali sono i vantaggi? “C’è un vantaggio di tipo economico che deriva dalla produzione di energia elettrica e uno ambientale lega-
Paolo Ganassi
to a una miglior gestione del processo. La produzione di energia elettrica dal biogas che si ricava dal trattamento anaerobico dei rifiuti, considerata fonte rinnovabile è incentivata dallo Stato (0,28 euro al chilowattora): il vantaggio economico che ne deriva viene utilizzato a copertura dei costi che Aimag sostiene per la raccolta
e il recupero del rifiuto organico. Poi c’è un vantaggio di carattere operativo: la degradazione della sostanza organica in fase anaerobica asseconda la seconda fase, quella aerobica”. In pratica ci può spiegare cosa succede? “Nell’impianto a digestione anaerobica sono due i prodotti: il biogas che è un gas valorizzabile viene bruciato in un motore endotermico per ricavarne energia elettrica e acqua calda. Quest’ultima serve per sostenere il processo di digestione anaerobica che avviene in fase di cosiddetta mesofilia, tra i 35° e i 38°: l’acqua di raffreddamento del motore e dei fumi viene, quindi, utilizzata per scaldare le celle dove avviene il processo. Il digestato, infine, è un ulteriore prodotto della degradazione all’interno dell’impianto di digestione anaerobica e va lavorato successivamente all’interno dell’impianto aerobico, dove prosegue il trattamento per diventare compost di qualità. Riusciamo a lavorare meglio questo digestato rispetto a quanto non facciamo oggi con il prodotto che non passa per il digestore anaerobico”. Permetterà anche un’ulteriore riduzione degli odori? “C’è un contenimento perché, avviando il biogas ai motori di combustione, una quota degli odori viene convogliata ai
motori e combusta. Ma bisogna essere chiari: trattando 75mila tonnellate di rifiuti organici su un’area di quattro ettari non è possibile garantire emissioni odorigene pari a zero. Con l’avvio dei tunnel le lamentele si sono sensibilmente ridotte poi, ripeto, trattiamo rifiuti e ne trattiamo parecchi”. In che modo impatterà sull’ambiente? “Le emissioni sono quelle del motore endotermico dove noi mandiamo il biogas a bruciare. Poi ci sono le arie del processo: il rifiuto arriva, viene scaricato all’interno di una fossa di scarico in un capannone, viene miscelato con lo strutturante (legno) e collocato nelle celle che vengono chiuse fino a quando non si è consumato tutto l’ossigeno. Si passa poi alle fasi acida, acetica e metanigena per la formazione del metano. Le arie vengono avviate ai biofiltri per la depurazione. Infine c’è una produzione di percolato: emissioni acquose che servono per il processo: lavando il materiale organico portano in giro i microrganismi e quindi tengono alimentato il processo di anaerobiosi. Le acque nelle vasche a tenuta, due volte all’anno vengono sostituite: finito il loro ciclo vengono portate all’impianto di depurazione di San Marino”. Sara Gelli
Mobilificio La Fabbrica - Tramontata l’ipotesi della mediazione, Federconsumatori non esclude di procedere con un’azione legale collettiva
I promessi mobili mai arrivati
i moduli contrattuali redatti erano regolari e circostanziati, le caratteristiche dei beni acquistati descritte con cura, giusto risalto dato
ai frequenti sconti e particolare riguardo all’indicazione della prevista data di consegna e, infine, l’importo dell’acconto o della
caparra versati dal cliente all’atto della firma. Per chi aveva difficoltà economiche nessun problema: la concessione di un prestito
per l’acquisto era garantito da una finanziaria”. Non restava dunque che attendere la consegna di quanto pattuito, peccato che i mobili promessi non siano mai arrivati nelle case degli ignari clienti. Grossisti e produttori hanno infatti smesso di rifornire La Fabbrica e questa, dopo avere consegnato le giacenze di magazzino ai clienti più insistenti, ha cessato l’attività, pur continuando “a incassare acconti, caparre e gli importi dei finanziamenti versati per intero dalla finanziaria, sicché vi sono tutt’ora famiglie che continuano a pagare rate di mutuo per mobili che mai riceveranno”. Pur non conoscendo il numero preciso di persone rimaste vittima dell’azienda, sono più di 30 coloro che si sono rivolti a Federconsumatori in cerca
di consigli e informazioni: “per una parte di loro - prosegue Rusitichelli abbiamo iniziato un’azione legale a loro tutela”. Ricordiamo anche che Federconsumatori aveva contattato il titolare del mobilificio il quale, inizialmente, si era reso disponibile per un confronto. Dopo l’ennesimo due di picche dell’uomo però, l’associazione dei consumatori ha deciso di percorrere altre strade. Tramontata l’ipotesi della mediazione e del compromesso, aggiunge il presidente di Federconsumatori Modena, Renza Barani, “stiamo facendo una serie di verifiche per capire che tipo di iniziativa sviluppare. Non escludiamo un’azione legale collettiva, anche se avremmo voluto evitare di ricorrere alla giustizia ordinaria”. J.B.
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Il tribunale dei Minori di Bologna affida una bimba di tre anni a una coppia gay e si scatena la buriana. A commentare il provvedimento è l’avvocato carpigiano Giuliana Gualdi, esperta in diritto di famiglia
“Non sono convinta che questo provvedimento tuteli il minore” C
on un provvedimento più unico che raro per il nostro Paese, il Tribunale dei minori di Bologna, presieduto dal giudice Giuseppe Spadaro, ha deciso di affidare una bimba di tre anni a una coppia omosessuale. Affido al quale si era invece opposta la Procura del capoluogo emiliano, che aveva ritenuto i due uomini non all’altezza del compito, malgrado convivessero da tempo, lavorassero entrambi, godessero di un buon reddito e avessero un ottimo rapporto con la bambina, che li chiama zii. Una decisione, quella presa del tribunale bolognese, dopo il parere favorevole dei Servizi Sociali, destinata a scatenare numerose polemiche. Una vicenda delicata, complessa, che solleva numerosi interrogativi e ci obbliga a riflettere su una realtà sociale - e famigliare - profondamente
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recenti fatti di cronaca hanno portato alla ribalta il fenomeno del malessere delle nuove generazioni. La fascia più esposta al rischio di sofferenza e disagio pare investire sempre di più pre-adolescenti e adolescenti. L’obiettivo del convegno organizzato dall’Unione delle Terre d’Argine e dalla Delegazione Provinciale e Comunale Modena e Carpi dell’Anioc, associazione Nazionale Insigniti Onorificenze Cavalleresche, venerdì 22 e sabato 23 novembre, è quello di approfondire proprio questo tema: con l’analisi del fenomeno adolescenziale in relazione alle nuove espressioni di devianza, così come di resilienza e fronteggiamento che la nostra cultura e società vede prevalere oggi. Ragazzi al bivio: resilienza e devianza - Rapporto tra legalità e illegalità nei giovani, percorsi di prevenzione e di sostegno del territorio è il titolo di questa importante iniziativa che si terrà all’Auditorium della Biblioteca multimediale Loria di Carpi. La percezione di inadeguatezza che il soggetGianni Cuperlo
mutata. A commentare il provvedimento è l’avvocato carpigiano Giuliana Gualdi. “Premetto - dichiara l’avvocato Gualdi - che una casa è sempre meglio di una struttura pubblica, ma ammetto di essere rimasta perplessa di fronte a questa decisione. Alcuni particolari della vicenda meriterebbero di essere approfonditi per comprendere appieno le motivazioni del provvedimento. Ad esempio sarebbe opportuno sapere di che natura sia il rapporto che lega la coppia omosessuale alla piccola, come sia nato e da quanto tempo”. Credo comunque opportuno precisare che l’affido è, di per sé, uno strumento molto delicato in quanto comporta il rischio che il minore si affezioni grandemente alla famiglia affidataria per poi abbandonarla e rientrare in quella d’origine se risanata o in una famiglia adottiva.
Essendo centrale il benessere del minore e considerato che, qualora questa bambina diventasse adottabile, la coppia omosessuale che si è presa cura di lei non potrebbe adottarla, poiché la legge
affidatari gay? Come inciderà la decisione del tribunale sulla crescita della bambina? I suoi compagni la derideranno? Non è una questione di pregiudizio ma, onestamente, - prosegue l’avvocato Gualdi - non sono convinta che tale provvedimento tuteli al meglio la minore. Per
il bene dei bambini, credo che l’affido debba essere per coppie che, futuribilmente, possano essere anche adottive o per strutture come case famiglia che danno affetto, ma mantengono per gli affidati il senso del transitorio. In questo preciso momento storico e sociale, se fossi stata il magistrato non mi sarei sentita di adottare questo provvedimento”. Di certo in Italia la strada da fare - culturalmente e legalmente - è ancora tanta: “la legge sull’adozione nel nostro Paese presenta delle sostanziali problematiche di carattere tecnico e ciò rende il percorso di tante coppie che desiderano accogliere un bambino italiano, lungo e farraginoso. Ritengo sia necessario modificare la legge sull’adozione e instaurare percorsi di affido con i futuri possibili adottanti”. Jessica Bianchi
prevenzione e promozione dell’agio che si propongono l’obiettivo di attivare la resilienza e di rafforzare le competenze del singolo individuo e del nucleo familiare al fine di rendere significativa e costruttiva la fase evolutiva adolescenziale. Nella seconda parte dell’iniziativa (sabato 23 novembre, in mattinata) verrà invece approfondito il tema della legalità e illegalità adolescenziale e giovanile a partire da diverse prospettive: giudiziarie, psicologiche ed educative. In questa occasione infatti la riflessione verterà sui diversi aspetti legati alle nuove e vecchie fragilità degli adolescenti e sugli interventi capaci di permettere al giovane di rielaborare criticamente il proprio sistema relazionale, valoriale e dei propri modelli interiorizzati. Il convegno nasce dalla collaborazione tra Anioc e Servizi sociali dell’Unione delle Terre d’Argine che si sono trovati a condividere l’esigenza di proporre alla città un approfondimento sul rapporto tra legalità e illegalità nelle nuove generazioni.
L’assessore alle Politiche sociali dell’Unione, Stefania Zanni, sottolinea dal canto suo che “la prevenzione e il sostegno alla adolescenza sono obiettivi delle nostre amministrazioni e delle politiche socio-sanitarie del territorio. Questo convegno non vuol essere un momento celebrativo bensì un’occasione di approfondimento della tematica e di confronto sui progetti in essere per promuovere un sempre maggior coordinamento e integrazione tra i servizi del territorio”. “L’Anioc - spiega invece l’ufficiale Nunzio Massari della Delegazione di Modena - da tempo si muove nella direzione di promuovere e sostenere iniziative sulla tematica della legalità relative ai minori e agli adulti in concerto con gli enti locali. Con questo evento intende promuovere i valori della legalità, della democrazia e della solidarietà in una società dove la convivenza civile e il sostegno al più debole trova il fondamento della legalità stessa e principio ispiratore dei valori dei Cavalieri della Repubblica”.
“Essendo centrale il benessere del minore e considerato che, qualora questa bimba diventasse adottabile, la coppia gay che si è presa cura di lei non potrebbe adottarla, poiché la legge italiana non lo consente, è inevitabile che ciò costituirebbe un trauma per lei”.
Giuliana Gualdi
italiana non lo consente, è inevitabile che ciò costituirebbe un trauma drammatico per la piccola”. A tutto ciò si aggiungono alcune domande: “è pronto il nostro Paese a non giudicare due genitori
Venerdì 22 e sabato 23 novembre, presso l’Auditorium della Biblioteca Loria di Carpi, appuntamento con un convegno dedicato ai giovani e alle nuove espressioni di devianza, così come di resilienza e fronteggiamento che la nostra cultura e società vede prevalere oggi
Ragazzi al bivio
to vive in pre-adolescenza e adolescenza è strettamente connessa all’esigenza di distanziarsi dai modelli cognitivi e culturali che sino ad allora hanno costituito la condizione di sicurezza e protezione. In tale processo, il disagio è legato soprattutto a percezioni soggettive di malessere che possono sfociare, in circostanze di particolare fragilità relazionale, in comportamenti di disadattamento fino a fenomeni di devianza. Per tale motivo diventa particolarmente importante distinguere gli aspetti e le situazioni potenzialmente a rischio rispetto a quelle condizioni che agiscono come protezione e come sostegno alla fase di sviluppo identitario. Nella prima parte del convegno (venerdì 22 novembre, nel pomeriggio) verranno presentate le esperienze e i progetti del territorio in ambito di
Il Pd di Modena sceglie Cuperlo che nel capoluogo ha doppiato il sindaco di Firenze
Carpi controcorrente: il voto degli iscritti premia Renzi
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atteo Renzi supera Gianni Cuperlo nelle preferenze degli iscritti al Pd di Carpi. Quei pochi che sono andati a votare nei circoli hanno premiato, seppur di poco, il sindaco di Firenze che ha ottenuto 135 voti (38,9%). Ma è un vero e proprio testa a testa se si considera che l’avversario Cuperlo, a Carpi, ha raccolto le preferenze di 133 iscritti (38,3%), mentre gli altri due candidati sono
ben più distanziati: Giuseppe Civati, terzo classificato, ha ottenuto 73 voti (21%), Gianni Pittella con i suoi 6 voti (1,7%) è fuori dai giochi. Si è conclusa così la maratona per scegliere i tre candidati delle Primarie che si sfideranno per la segreteria nazionale del partito. Le Primarie vere e proprie si terranno invece l’8 dicembre, e saranno aperte a tutti, non solo agli iscritti al parti-
to. Il voto nei circoli è stato un passaggio preliminare, ha riguardato solo i tesserati del Pd, ed è servito per selezionare i tre candidati su quattro che erano in corsa. Complessivamente a Carpi, negli undici circoli Pd, hanno votato 350 iscritti al partito: sette circoli si sono schierati per Matteo Renzi (Carpi sud, San Marino, Carpi Centro, Cortile, Aldo Moro, Carpi Nord, Santa Croce), quattro per Cuperlo (Fossoli, Carpi
Ovest, Cibeno, Migliarina Budrione). Quello di Cuperlo è un risultato a sorpresa per chi pensava che il sindaco di Firenze fosse in vantaggio da subito. Tuttavia, Renzi all’interno del partito non ha mai avuto la maggioranza. La conferma viene da Modena dove il voto nei circoli premia Cuperlo che ha ottenuto 640 preferenze, pari al 54,1%, mentre Renzi si è fermato a 354, pari al 29,9%.
Matteo Renzi
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ell’inarrestabile flusso di notizie che da più di un mese si rincorrono tra conferme e smentite, è il direttore generale del Comune di Carpi Giordano Corradini a fare chiarezza sulla vicenda dei nomadi, distinguendo i diversi piani del problema che si sono mescolati, stabilendo alcuni punti fermi e inquadrando la questione, affinchè si possa più facilmente tracciare il percorso che porterà alla sua soluzione. L’ordinanza del sindaco: la bonifica L’ordinanza contingibile urgente “per procedere alla bonifica dell’area che ospita il campo di sosta per i nomadi e aree limitrofe di proprietà comunale a seguito di quanto emerso dal sopralluogo del dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Modena” è il primo punto fermo chiarito dal direttore generale. “Il sindaco parla in quanto autorità sanitaria chiamata a rimuovere un rischio per la salute pubblica e stabilisce la necessità di sgomberare l’area entro il 31 dicembre per effettuare la bonifica”. Non è contenuto nel testo dell’ordinanza nessun ulteriore elemento sul futuro del campo di sosta dopo le opere di bonifica né, pertanto, l’esplicito divieto per le 71 persone che oggi lì vivono, di farvi ritorno dopo eventuali ulteriori investimenti di ripristino delle infrastrutture necessarie. Ma la formula del campo, ne abbiamo avuto conferma in questi ventitre anni, non fun-
Il direttore generale del Comune di Carpi distingue le soluzioni da approntare per l’urgenza della bonifica da quelle per il superamento del campo nomadi e stabilisce i tre punti fermi di una questione che da sempre scalda la città
Nomadi: i punti fermi Il campo di via Nuova Ponente Nel tondo Giordano Corradini
ziona: la convivenza tra le sei famiglie che vi risiedono è diventata difficile ed è all’origine dei numerosi problemi di gestione degli spazi esterni del campo nomadi. Da qui, dopo le operazioni di bonifica, la volontà dell’Amministrazione Campedelli di non ripristinare le infrastrutture per ospitare il campo nell’area di via Nuova Ponente, ma intensificare il percorso politico avviato anni or sono per portare le famiglie nomadi alla completa autonomia abitativa. Il superamento: l’obiettivo è l’autonomia “C’è stato un tempo - ricorda Corradini - in cui l’area di via Nuova Ponente accoglieva 120 persone. Grazie alla collaborazione di alcune coop sociali e della banca etica Mag6 si sono costruite delle alternative che hanno consentito alle famiglie di
uscire e trovare soluzioni autonome in terreni acquistati o in microaree di altri comuni. C’è stato un periodo di tempo in cui si è arrivati al numero minimo di 59 persone residenti che a seguito di nuove unioni e nuovi nati sono poi cresciute alle 71 di oggi”. Il secondo punto fermo fissato dal Comune di Carpi si riassume in un secco no a qualsiasi soluzione pubblica: nessun campo su terreno comunale (oggi è così), ma nemmeno microaree future su terreni pubblici. L’indirizzo politico “approvato anche dal Consiglio Comunale” è quello di puntare a soluzioni autonome, da ogni punto di vista. Anche la famiglia oggi più numerosa del campo è riuscita nel 2008 ad acquistare un terreno in via Dei Fuochi “ma sono insorti problemi relativi alla destinazione
d’uso del terreno e poi c’è stato il terremoto che ha ritardato di almeno un anno l’iter amministrativo da intraprendere”. Altri nuclei familiari sarebbero in grado di intraprendere oggi questo cammino; altri due non sono invece nelle condizioni di farlo a causa delle difficoltà economiche in cui si trovano e per la presenza di disabili e anziani. Le soluzioni Le ipotesi individuate nell’ordinanza comunale, ipotizzate al solo scopo di rendere possibili le operazioni di bonifica, hanno dunque caratteristiche
diverse rispetto a quelle che si stanno ora valutando per sistemazioni finalizzate al completamento del percorso di piena autonomia abitativa dei nomadi carpigiani: quella di via Dei Fuochi si configura già come una soluzione anche di prospettiva definitiva, mentre quella dell’ex scuola di Cortile, pensata nell’urgenza della bonifica per ospitare i restanti componenti del campo (35 persone almeno) è in fase di revisione: con la sistemazione nell’ex scuola di solo 16 persone (due famiglie), mentre per altri due nuclei, anche in relazione alle situazioni di fragilità che presentano al loro interno, si stanno valutando altre sistemazioni presso la struttura d’accoglienza nell’Ex Carretti e in appartamenti destinati all’emergenza abitativa. Ma i nomadi destinati a queste ultime sistemazioni temporanee in muratura , soprattutto dopo il terremoto, fanno resistenza e preferiscono le loro mobilhome. Corradini ribadisce “le sistemazioni transitorie in fase di valutazione (o quelle alternative
che emergeranno), rimarranno tali fino alla definitiva sistemazione in autonomia delle famiglie: infatti, terminata la bonifica delle aree su cui risiede il campo, non si procederà con l’installazione delle infrastrutture e non saranno eseguiti i lavori necessari per ripristinarne l’agibilità; ci si concentrerà invece nelle azioni per rendere concrete le soluzioni di totale autonomia abitativa delle famiglie nomadi. L’area dove attualmente è collocato il campo in via Nuova Ponente sarà quindi liberata alla sua destinazione urbanistica originale di Verde Pubblico”. Condivisione e partecipazione “Le condizioni che ci hanno posto le famiglie di cortilesi residenti nei pressi dell’area di via Dei Fuochi sono legittime: proprio perché è un luogo remoto chiedono più illuminazione e chiedono ai sinti di contribuire alla gestione della strada quando le buche sono da sistemare o la neve da spalare, così come fanno loro”. Dunque, il terzo punto fermo individuato da Corradini è quello relativo alle modalità di gestione di quella che, all’unanimità, viene considerata una ‘brutta gatta da pelare’. “La linea della condivisione - conclude il direttore - è quella che l’Amministrazione ha scelto. Ci rendiamo disponibili ad ascoltare tutte le parti in causa per arrivare a un risultato che non è così lontano come sembra”. Sara Gelli
La 33enne modenese Elisa Fangareggi, fondatrice di Time4Life, racconta la sua sfida quotidiana: aiutare i profughi siriani. Oltre ai bombardamenti ora è un altro nemico a spaventare: il freddo. “Essere scalzi è una condanna a morte”.
“Il mio impegno per la Siria” L o scorso 8 novembre, presso la sala riunioni della Parrocchia Madonna della Neve di Carpi, la professoressa Biancani, dell’Università di Bologna, avrebbe dovuto tenere un seminario dal titolo: Il mondo arabo musulmano oltre lo specchio - L’evoluzione delle rivoluzioni del Mediterraneo. A causa di gravi problemi famigliari la relatrice non ha potuto partecipare ma Don Carlo Bellini ha invitato la 33enne modenese Elisa Fangareggi affinché raccontasse la sua storia. Elisa ha tre figlie, è avvocato e, fino a poco tempo fa, conduceva una vita “normale”. Poi, circa tre anni fa, un caro amico siriano ha iniziato a parlarle di quanto stava accedendo nel suo Paese, chiedendole aiuto. Era l’inizio della guerra civile. Elisa si reca in Siria per la prima volta e decide di fondare un’associazione per aiutare i profughi: Ti-
Elisa Fangareggi
me4Life (www.time4life.it) si dedica in particolar modo ai bambini. “Questa esperienza mi ha insegnato cosa significhi davvero la parola niente”, racconta la donna mentre descrive la situazione del campo profughi dove si reca ogni dieci giorni. Il suo impegno nell’associa-
zione è continuo: da mesi si divide tra Italia e Siria. Per seguire il progetto ha lasciato il lavoro e ora la sua vita (e quella dei volontari che insieme a lei militano in Time4Life) è ormai completamente dedicata ai bambini e ai profughi siriani. Il campo profughi in questione ospita
circa 16mila persone - il 60% delle quali è costituito da bambini - ed è vicino al confine con la Turchia, Paese nel quale atterra ogni volta, per poi passare la frontiera via terra. La Farnesina infatti ha vietato i viaggi in Siria e non sono disponibili voli aerei diretti dall’Italia. Time4Life è l’unica associazione umanitaria italiana che opera in Siria. Il problema dei profughi è notevole, a causa dei continui bombardamenti aerei infatti, molte persone hanno perduto la casa e tutti i propri averi. In migliaia chiedono ospitalità in questo tipo di strutture. “Il campo profughi dovrebbe essere una zona sicura, ma non è così: in tre anni non sono ancora riusciti a organizzare un territorio franco per gli aiuti umanitari”, prosegue Elisa Fangareggi. “Ci sono ancora bombardamenti e non sai mai se la mattina successiva ti sveglierai”, aggiunge. Oltre ai continui
pericoli legati alla guerra civile, i volontari sono preoccupati anche per un’altra minaccia incombente: il freddo. Il sopraggiungere dell’inverno è prossimo e i bambini scalzi e malvestiti sono ancora numerosi. “Essere scalzi è una condanna a morte”, in un luogo come un campo profughi, dove con l’avvento della stagione fredda il terreno diventa fangoso. Elisa e gli altri volontari stanno lavorando per fornire scarpe ai piccoli del campo, stanno inoltre continuando a portare cibo, coperte, medicine e materiale per la scuola ogni dieci giorni. L’associazione è riuscita a stipendiare un pediatra a tempo pieno nel campo e a organizzare un bunker sotterraneo dove far partorire le donne. Time4Life con i fondi raccolti e l’impegno dei volontari ha anche costruito sei scuole ad Aleppo, per 650 bambini, dando loro la possibilità di vivere momenti di norma-
lità. I problemi nel campo profughi però rimangono: dalla mancanza di cibo e medicine alla paura dei bombardamenti, ma Elisa non perde la speranza. Incanta il pubblico presente alla conferenza parlando della sua esperienza di volontaria e di madre concludendo così il suo toccante intervento: “ho impostato la mia vita così e sono felice. Nessuno ha voglia di morire: ma chi non è mai andato a dormire con la paura della morte? Abbiamo una vita sola e io volevo renderla straordinaria ai miei occhi. Se avessi continuato la mia carriera da avvocato mi sarei guardata indietro e mi sarei chiesta cosa avessi fatto. Spero, tra 15 anni, di guardarmi indietro e trovare qualcosa: una vita dedicata agli altri, per me, è la cosa più preziosa. Se anche dovessi perdere la vita non importa: ne sarebbe valsa la pena”. Francesca Zanni
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’ stato presentato Natale a Carpi, il programma di iniziative promosso da Comune e Consorzio ConCarpi, che proporrà appuntamenti per i bambini, iniziative di richiamo commerciale promosse dagli esercenti, incontri culturali e musicali, mostre a Palazzo Pio, il Palavolontariato in Piazzale Re Astolfo, senza dimenticare che il Teatro riaprirà il 29 e 30 novembre con un programma musicale di alto profilo, anteprima di una stagione di qualità. Natale a Carpi avrà come punto di riferimento il centro storico, cuore pulsante della città, le sue piazze e i suoi istituti culturali. Grazie a un finanziamento europeo le luminarie natalizie mai come quest’anno saranno presenti in tutto il centro, Palazzo dei Pio compreso nella sua interezza. Sabato 23 novembre verranno accese: non mancheranno artisti di strada e la magica voce di Matteo Macchioni dal balcone del Municipio. Grazie a ConCarpi tutti i sabati pomeriggio le vie e le piazze del centro proporranno qualcosa di interessante: concerti e dj set dai balconi il 30 novembre, la degustazione di un quintale di cotechino il 7 dicembre, Santa Lucia a cavallo che arriva in Piazza Martiri accompagnata da un corteo musicale e da un carico di caramelle per i bambini (14 dicembre) e, ancora, il mercato straordinario domenica 15, e il 21 dicembre cori
Cultura, spettacolo, solidarietà, eventi per grandi e piccini e shopping. Ecco il programma del cartellone di Natale a Carpi. Luminarie accese dal 23 novembre
Le mille luci del Natale gospel itineranti. Il mercato straordinario tornerà anche domenica 22 dicembre insieme all’arrivo della slitta di Babbo Natale mentre la Vigilia, sotto il Municipio, non mancheranno performance live musicali, l’intervento sul palco delle autorità politiche e religiose e un brindisi augurale con la cittadinanza accompagnato da un Can Can ironico e coinvolgente. Non mancheranno iniziative promozionali in collaborazione con gli esercenti del centro (ad esempio il concorso a premi Carpi-New York-No cost,
acquisti in centro e voli nella Grande mela gratis) e la possibilità da dicembre grazie ai social network (Twitter, Facebook, Instagram) di condividere un pensiero in diretta sul Torrione degli Spagnoli. Tantissimi gli appuntamenti organizzati dalle istituzioni culturali: Biblioteca e Videoteca proporranno all’Auditorium Loria un ciclo di incontri (Storie del reale) con gli autori più importanti del cinema documentario e un seminario l’8 dicembre. Da non dimenticare le letture, i laboratori e gli spettacoli e
le narrazioni per bambini e famiglie proposti, gratuitamente e da fine novembre, dal Castello dei ragazzi. La Fondazione ex Campo Fossoli allestirà alla Sala ex Poste di Palazzo dei Pio la mostra Charlotte Delbo. Una memoria, mille volti, costruita a partire dall’archivio personale della scrittrice francese e che sarà inaugurata il 14 dicembre alle 17, visitabile sabato e domenica (10-13 e 15-19). I Musei proporranno dal 14 dicembre e fino al 2 marzo una rassegna inscritta nel filone dedicato all’opera
di artisti che hanno fatto la storia della fotografia contemporanea, sempre a cura di Luca Panaro. Gli spazi del Palazzo apriranno quest’anno le porte a un altro artista di fama internazionale, noto per le sue fotografie in bilico fra realtà e finzione, Paolo Ventura. La mostra è promossa da Comune, Gruppo Fotografico Grandangolo BFI e Nuovagrafica. Da non dimenticare poi che l’8 dicembre il Ministro dei beni e delle attività culturali Massimo Bray parteciperà alla cerimonia di riapertura del Museo Monumento al Deportato di Palazzo dei Pio interessato da interventi di restauro. L’appuntamento è alle 10 presso la Sala Mori per i saluti, mentre alle 15, presso il Campo di Fossoli si inaugurerà la mostra Immagini dal silenzio. La prima mostra nazionale dei lager nazisti (1955-1960). Tassello fondamentale del Natale a Carpi
sarà la rinascita del Teatro Comunale. La tre giorni di eventi e appuntamenti intitolata Rialziamo il sipario inizierà il 29 novembre con Uto Ughi e prosegue con Vinicio Capossela, Rita Marcotulli ed Enrico Rava. Sabato 30 novembre, alle 17, il taglio ufficiale del nastro vedrà la presenza dei tanti, associazioni, compagnie, artisti, sponsor, privati, che hanno fatto donazioni, che si sono esibiti gratuitamente o con cachet di grande favore, o che si sono impegnati durante il periodo di chiusura del Teatro. Saranno presenti il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Graziano Delrio e il presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani. Domenica 1° dicembre in mattinata si potrà partecipare a visite guidate al Teatro su prenotazione: nel pomeriggio è prevista poi un’apertura del Comunale alla città e andranno in scena spettacoli no stop grazie al prezioso contributo dei gruppi e delle associazioni teatrali e musicali di Carpi. Subito dopo prenderà il via la stagione 2013-2014. Nel programma di Natale a Carpi non poteva mancare l’appuntamento con la solidarietà: anche quest’anno in Piazzale Re Astolfo il volontariato del territorio troverà - dal 6 dicembre al 6 gennaio - uno spazio per farsi conoscere. Filo conduttore delle tante attività che si svolgeranno sotto la tensostruttura del Palavolontariato sarà il Natale senza spreco. Sabato 7, 14 e 21 dicembre apriranno invece le consuete Bancarelle della Solidarietà, grazie alle quali le varie associazioni potranno mostrare le attività svolte e vendere prodotti per benefiche raccolte fondi. Il 24 dicembre si terrà infine il Pranzo di Natale, rivolto a volontari e persone che vivono sole, per far sì che queste ultime possano vivere le feste in modo sereno, e il 4 gennaio la Festa della Consulta per l’integrazione dei cittadini stranieri dell’Unione Terre d’Argine, nel corso della quale sarà conferita la cittadinanza onoraria ai bambini nati nel 2013.
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Dovrei essere più sfacciato ma non è nelle mie corde”. Un sorriso timido attraversa il volto del carpigiano Massimo Malavasi, classe 1972, mentre racconta la sua passione per la musica. Un amore profondo il suo, coltivato sin da giovanissimo. Pianista e compositore, Massimo vanta un curriculum straordinario, costellato di grandi successi. “Ho iniziato scrivendo musica sacra, poi sono passato alla magia del teatro, componendo dapprima opere liriche e ora musical. L’ultimo portato in scena è stato Il fantasma di Canterville, liberamente tratto da una novella di Oscar Wilde, a Brescia”. Un mondo di note variegato e poliedrico, quello di Massimo, che lo ha portato a intraprendere una bellissima avventura Oltreoceano, negli States. E’ successo tutto in un attimo, quasi per caso. “Ho mandato una mail a un editore newyorkese, lui mi ha messo immediatamente in contatto con l’autrice americana Katherine Brann Fredricks e mi sono ritrovato in Arizona”, ride. “Chissà se fossi stato meno prudente e ci avessi provato prima... L’idea di recarmi nella patria del musical
Il musicista carpigiano Massimo Malavasi è da poco tornato in Italia dall’Arizona, dopo il debutto del musical, di cui ha composto le musiche, Angel of Hell’s Kitchen, tratto dal romanzo storico di Walter Scott, Kenilworth
Note di estro
Masimo Malavasi e Laura Biolcati Rinaldi
inizialmente mi intimoriva, in realtà sono stato accolto a braccia aperte. Circondato da grandi professionisti”. Massimo è rientrato a
Novi di Modena, dove vive insieme alla moglie nonché cantante jazz Laura Biolcati Rinaldi, il 29 ottobre scorso, da Flagstaff
in Arizona, dopo il debutto del musical, di cui ha composto le musiche, Angel of Hell’s Kitchen, tratto dal romanzo storico di Walter
Scott, Kenilworth. “Una commedia fresca, leggera, ambientata in una scuola newyorkese moderna che verrà riproposta a prima-
vera a Los Angeles e nella Grande Mela”. Ed è forse proprio questa la differenza più grande tra States e
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Bel Paese: “in America si respira tra la gente un desiderio di scoperta. Un’apertura al nuovo che in Italia non c’è. Qui è difficile creare delle nuove produzioni: la gente che va a teatro ama i classici e, tendenzialmente, guarda con un certo sospetto gli spettacoli dal carattere più innovativo e originale”. Fondatore di Armonya Nova, gruppo che spazia dalla musica classica al musical, al jazz, Massimo non si sbilancia: “amo in egual misura sia suonare che comporre”. Ma come nasce una melodia tra le mani di un compositore? Quanto pesano estro e mestiere? “Una melodia arriva all’improvviso. Certo, se allo studio e alla concentrazione, si somma anche l’ispirazione, allora tutto diventa più semplice. Spontaneo”. Malgrado i continui tagli alla cultura e alle difficoltà contingenti legati a un periodo economico estremamente complesso, Massimo non molla, al contrario: “in cantiere ci sono già progetti interessanti. Nonostante tutto occorre continuare e crederci con energia ed entusiasmo”. Nella musica come nella vita. Jessica Bianchi
Massimo Malavasi Ph Maurizio Malagoli
11 Dal 30 novembre all’11 gennaio, presso la Biblioteca Loria di Carpi, è allestita la personale del fotografo Mirco Carletti
Traiettorie balcaniche
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raiettorie balcaniche: è questo il titolo della mostra degli scatti del fotografo Mirco Carletti che sarà inaugurata sabato 30 novembre presso la Sala Espositiva della Biblioteca Loria di Carpi. A organizzarla il Gruppo Fotografico Grandangolo BFI, in collaborazione con la Biblioteca e il patrocinio di Comune di Carpi, Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e Federazione Italiana Associazioni Fotografiche. Nei suoi 70 scatti, Mirco Carletti descrive la realtà dell’Orfanotrofio Vera Blagojevic, che si trova a Banja Kovjliaca, in Serbia: è qui che vivono una quarantina di bambini, dai 3 ai 18 anni. Il tentativo è quello di sviluppare un percorso di analisi di una situazione difficile, scaturita anche dalla tragica guerra
che ha dilaniato i Balcani. Dal reportage di Carletti è nato anche un libro, in parte dedicato all’incontro con un gruppo di ragazzi dell’associazione Un bambino per amico. La mostra, la cui inaugurazione avverrà sabato 30 novembre, alle 18, a cura di Gabriele Bartoli, rispetterà gli orari di apertura della Biblioteca. Martedì 7 gennaio, alle 21, presso l’Auditorium Loria, quanti avranno ammirato le sue foto, potranno incontrare Carletti durante l’incontro dal titolo: Notizie da un reportage. Dialogheranno con lui Giulia Bartoli, Matteo Carnevali, regista del progetto teatrale Teatrando s’impara e Paolo Gualtieri, presidente dell’associazione Un bambino per amico Onlus.Parallelamente alla mostra, prosegue Balkanica, il percorso di approfon-
dimento della realtà del più grande conflitto etnico- religioso europeo del secondo Novecento, quello nei Balcani. Sabato 23 novembre, alle 21, presso l’Auditorium Loria, il pubblico potrà assistere a Il segreto di Esma, il film attraverso il quale Jasmila Zbanic racconta le ferite che la guerra, nella sua marcia distruttrice, si è lasciata alle spalle, sia nel tessuto urbano che nell’intimo delle persone. A chiudere la rassegna promossa da Grandangolo e Università Mario Gasparini Casari, sarà invece, sabato 30 novembre, la proiezione del film Il sentiero, di Jasmila Zbanic: la storia di Luna, hostess, e del suo compagno Amar, controllore di volo, e del loro tentativo di avere un figlio, anche attraverso l’inseminazione artificiale.
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Don Giovanni è la nostra anima che pulsa verso l’infinito, che mai si appaga, che vuole assaporare la vita con tutta la sua forza giovanile, con insopprimile entusiasmo per la ricerca della bellezza, della libertà, con orrore per la morte, che è limite, costrizione. Nella sfida che oppone alle convenzioni sociali, alle ipocrisie consolidate del proprio tempo, come di ogni tempo, c’è qualcosa d’infantile ed egocentrico, l’incapacità di condividere questo sentimento con il resto dell’umanità, che pure egli ama e difende, quando gli si presenta l’occasione di farlo”. E’ stato il Don Giovanni di Molière, “assertore della libertà per antonomasia” a ispirare Alessandra Gasparini, regista del Teatro della Pozzanghera nella creazione dell’omonimo spettacolo che andrà in scena, ancora una volta, mercoledì 27 novembre, alle 21, al Teatro Eden di Carpi. Un’avventura che vede uniti in un originale sodalizio, attori e coristi: “sempre alla ricerca di nuove sfide - prosegue Alessandra - abbiamo deciso di coinvolgere la Corale Savani, diretta da Giampaolo Violi, eccellente coro del nostro
territorio, sempre aperta a nuove esperienze”. Don Giovanni è nato per essere rappresentato in carcere: “ci siamo a lungo interrogati su cosa portare dietro le sbarre e, grazie al suggerimento del giudice Gherardo Colombo abbiamo deciso di concentrarci sul tema a loro più caro, sul desiderio più agognato, la libertà perduta. Affascinati dall’ambiguità e dalle molteplici valenze del personaggio creato da Moliere, abbiamo cercato di interpretarlo e, riflettendo sulla sua vicenda umana, di sviluppare temi a noi cari: la libertà, la sua privazione, l’attesa di un cambiamento
o di una condivisione, le diverse interpretazioni della morale, i condizionamenti sociali, il senso del punire e dell’essere puniti, la capacità di perdonare e di salvare l’altro”. Il Don Giovanni interpretato magistralmente dal non vedente Strato Petrucci è un personaggio complesso, sfaccettato, ambiguo. Un uomo generoso col mondo ma incapace di amare una donna: “è innamorato della libertà, dell’esperienza di vivere il mondo - continua la regista - non riesce ad amare un essere individualmente, perché troppe sarebbero le cose e le persone da portare con sè. Donna Elvira e molte altre come lei rimangono vittime inconsapevoli di questo impulso del protagonista a non fermarsi mai, a rincorrere sempre un nuovo sogno, un’altra avventura”. Dice di lui il suo fedele servo
Il Teatro della Pozzanghera e la Corale Savani di Carpi raccontano andato in scena due volte presso il Carce mercoledì 27 novembre, all
Siamo tutt
Sganarello, portato in scena da un altro non vedente, Leonardo Di Clemente, “Egli è uno sposatore nato”... “Non si può fermare in un sol punto”. Don Giovanni, sul quale non viene espresso alcun giudizio morale, vuol essere sposo del mondo. Condannarlo o assolverlo? Giudicarlo o ascoltarlo? Ed
è proprio questa ambivalenza che ha conquistato i carcerati del Sant’Anna di Modena, dove lo spettacolo è già andato in scena due volte. “Non volevamo calarci tra i detenuti ricordando la loro colpa - aggiunge Alessandra Gasparini - al contrario, ci siamo soffermati sulla capacità umana
di perdonare, andando oltre i reati commessi. Oltre la condanna”. Donna Elvira, interpretata dalle due giovanissime attrici Nionela Cazacu e Margherita Gera, nel corso dello spettacolo subisce una straordinaria metamorfosi: è lei che incarna il perdono. Tradita, Continua a pagina 14
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13 la soglia dell’Hotel Mille Sbarre, come lo chiamano i carcerati, ha ribadito Leonardo, è straniante: “ogni cancello che si chiude alle tue spalle è un pezzo di libertà di cui si viene privati”. E mentre una coscienza vagante, interpretata da una poliedrica Francesca Battini, si muove sul palco, e circa 25 coristi sottoli-
il loro Don Giovanni, liberamente tratto da Molière. Lo spettacolo, ere Sant’Anna di Modena, sarà riproposto le 21, al Teatro Eden di Carpi
ti colpevoli
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illusa e abbandonata, questa donna riuscirà a liberarsi dell’odio per Don Giovanni, nel nome di un sentimento ben più grande: l’amore per l’uomo. Per l’umanità in generale. Generoso con tutti e impietoso con le donne, il Don Giovanni targato Teatro della Pozzan-
ghera e Corale Savani ha entusiasmato il Sant’Anna: “l’interazione dei detenuti durante lo spettacolo è stata attivissima e partecipata sin dal primo istante. Don Giovanni ha saputo dar voce alle loro emozioni, ai loro vissuti. Si è creata una magia, un’empatia, che in alcuni momenti mi ha
persino commosso”, rivela Nionela. “Sono quasi tutti giovani, alcuni giovanissimi - dice Guido Malagoli, esponente della Corale Savani - solo un paio di uomini hanno i capelli grigi. Sui loro visi abbiamo cercato inconsapevolmente i segni della loro innocenza o della loro colpevolezza come se
il bene e il male lasciassero tracce del loro passaggio. Sono esattamente uguali a noi, alle guardie, a te e a me, a tutta la gente di questa terra, perché sono persone in carne, sangue e sentimenti. E’ arrivata una lettera? dicono le attrici. C’è ansia e inquietudine nelle loro frasi spezzate dall’attesa. Il pubblico risponde, interagisce con le attrici, risponde al loro posto, terminando le frasi troncate dalla rassegnazione. Quante lettere avranno aspettato invano tra le quattro mura della loro cella, quante volte avranno invidiato il compagno fortunato che s’illumina mentre ghermisce la lettera per timore che svanisca come un miraggio, quante volte avranno toccato quei fogli benedetti e riguardato le parole e le fotografie? Quante volte…”.
Entrare in carcere ha rappresentato per attori e coristi un’esperienza fortissima, “carica di suggestioni e paure. Un momento unico e irripetibile, grazie al quale molti pregiudizi sono caduti”, spiega Strato. Varcare
neano con parole e canti i movimenti degli attori, una domanda sale spontanea: chi siamo noi per giudicare? Cos’è bene e cosa è male? Cosa significano innocenza e colpevolezza? Jessica Bianchi
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venerdì 15 novembre grande successo per la festa organizzata all’oltrecafè di soliera in occasione dell’inaugurazione della palestra extrafit di via eraclito, 2. ecco alcuni volti dei partecipanti
Debutto glam per Extrafit all’Oltre
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i fronte a tante aziende che alzano bandiera bianca e cessano l’attività dopo anni di lavoro e sacrifici, c’è anche chi, fortunatamente, vuole resistere, tentando di rilanciare la propria presenza magari rinnovando e rilanciando il proprio prodotto made in Carpi. Lo hanno detto nelle ultime settimane autorevoli rappresentanti del mondo produttivo, ma anche manager, stilisti e agenti di commercio. Secondo il presidente di Cmb, Carlo Zini, “occorre stringere i denti e rimanere sul mercato con le nostre capacità professionali, di lavoro
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L’Angolo di Cesare Pradella Crisi: la parola d’ordine è cambiare passo! che ridiano vitalità a tanti quartieri impoveriti dopo la chiusura di esercizi commerciali”. Di “sfida possibile” parla anche Gianguido Tarabini, amministratore di Blufin che, nel confermare la volontà di resistere per rimanere sul mercato con le produzioni di eccellenza della griffe Blumarine, lancia alcune provocazioni al potere politico, giudicando negativamente “l’aumento dell’Iva, l’alta tassazione, Irio Rinaldi
Gianguido Tarabini
Claudio Saraceni
e di esperienza, che non sono seconde a nessuno”. Claudio Saraceni, amministratore delegato di Garc, nonché riconfermato presidente di Cna Carpi, chiama a raccolta gli imprenditori di buona volontà “per ridare smalto e rilanciare le eccellenze cittadine nei diversi settori produttivi”, ma chiede anche “il rilancio del centro storico e del commercio, favorendo piccole attività artigianali di servizio
Paolo Galli
la politica di eccessiva austerità cha fa morire le aziende e l’elevato valore dell’euro, inadatto in una Europa in crisi”. Anche Irio Rinaldi, titolare di due importanti Conad cittadini, ha qualcosa da dire sul potere politico e amministrativo: “di fronte al calo dei consumi conseguenti alla minore capacità di spesa dei consumatori, la concorrenza può far bene – in riferimento alla continua apertura di nuovi
supermercati e discount – ma è necessario mantenere un equilibrio tra gli attori presenti sulla piazza. Equilibrio che a Carpi non esiste più negli ultimi anni”. Tra chi si sforza di dare un proprio originale contributo per combattere la crisi economica e favorire produzione e rete commerciale, c’è senz’altro Paolo Galli, giovane manager che ha lanciato Altoitaliano: una rete di produttori del made in Italy nel settore della moda. Un progetto che permette ai negozianti di lavorare sul piano delle vendite senza accollarsi il rischio delle giacenze e dell’invenduto mentre, alle imprese, consente di sviluppare un sistema simile a quello delle catene dei negozi diretti delle grandi griffe, senza la necessità di fare investimenti importanti per creare punti vendita propri”. Una scommessa, ma anche tanta volontà e intelligenza. Sulla necessità di un “cambio di passo”, per resistere ai morsi della recessione, insiste anche Patrizio Bianchi, economista e docente univer-
sitario: “siamo un Paese col fiato corto, incapace di immaginarsi quale portatore di cambiamenti come altri paesi europei. L’Italia ha bisogno di più innovazione. La valorizzazione dell’industria manifatturiera - una delle nostre risorse fondamentali ma, malauguratamente, non sostenuta a dovere del potere pubblico - è la nostra sola via di salvezza per fare crescere imprenditori, manager, tecnici”.
Carlo Zini
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Camillo A cura di Clarissa Martinelli in collaborazione con il Gattile di Carpi
C
i sono persone che liberano i micini in fossati, campagne, luoghi ameni e isolati o trafficati. Ci sono quelli che si preoccupano di consegnare gatti ritrovati o da abbandonare alle volontarie del Gattile, tutelando l’incolumità dell’animale. Poi ci sono quelli che lasciano i gatti non al Gattile, bensì davanti alla struttura. C’è un cancello, ovviamente sempre chiuso, ma basta suonare
il campanello: il sabato, in particolare, i volontari sono presenti anche per ricevere eventuali gatti e mostrare agli interessati quelli adottabili. Ma c’è chi molla i mici e
scappa via. Questo hanno in comune le due storie che vi raccontiamo. Un sabato mattina, una volontaria nota del movimento fuori dal cancello: apre e vede uno scatolone che contiene un’altra scatola di plastica con dei buchi: dentro, mamma gatta con 4 cuccioli. Chi ha abbandonato la famiglia se l’è data vigliaccamente a gambe. La gatta, per il trambusto, si è spaventata e le volontarie hanno faticato molto per recuperarla; in casi analoghi, a volte, non si è riusciti a prendere le gatte. Risultato: una randagia da andare a recuperare con ricerche per giorni e i suoi micini soli, spesso da svezzare. Chi vuole abbandonare mici (o li trova e li porta al Gattile) faccia la cortesia di consegnare gli animali in mani sicure. Fortunatamente gatta e cuccioli hanno trovato famiglie che se ne prendono cura.
L
’altra micia ha una storia particolare; arriva una donna in auto, scende con un trasportino e fa per aprirlo davanti al cancello del Gattile. Per caso una volontaria la vede e la ferma dicendole che in quel modo la gatta scappa e difficilmente si riuscirà a prenderla. La signora spiega che in realtà la gatta non è sua ma l’ha trovata a Rovereto nella fabbrica in cui lavora. A quel punto la consegna alla volontaria che prende i dati della signora che poi risulteranno falsi nel nome e nel numero di telefono, ma non nell’indirizzo che le volontarie hanno appurato essere quello giusto - la signora, non particolarmente brillante, ha mentito “a metà” facendosi scoprire facilmente - e naturalmente la gatta era di sua proprietà. Se la signora avesse portato la micia in tutta sicurezza alle volontarie dicen-
do di non poterla più tenere, si potevano trovare soluzioni diverse. Ora questa micia è sola, in gabbia; ha paura dei
rumori e dei movimenti repentini, quindi poco adatta ai bambini, ma quando si lascia andare è squisita.
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Il ritorno del crooner e showman della musica italiana
Sangue Blues
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’ disponibile nei negozi tradizionali, su iTunes e nei migliori digital store Sangue Blues (Planet Records) il nuovo disco di Paolo Belli, che, dopo tre anni di assenza dal mercato discografico, ritorna sulle scene con 11 brani da ballare che spaziano tutti intorno al mondo dello swing passando dal latin al reggae, dal lindyhop al boogaloo. Il sound moderno del carpigiano Paolo Belli e la sua big band crea un’atmosfera che cattura l’ascoltatore e lo circonda di un umore solare e gioioso: Sangue Blues è ritmo e ironia! Il ritmo delle sezioni di fiati in levare, dello swing di contrabbasso e delle percussioni latine e l’ironia dei testi dei brani inediti e delle cover da lui selezionate (Vengo anch’io, Un Mondo Perfetto, Un giorno speciale e Senti che rombombom). La big band di Paolo Belli è composta da: Mauro Parma (batteria), Enzo Proietti (piano e hammond), Gaetano Puzzutiello (contrabasso e basso), Peppe Stefanelli (percussioni), Paolo Varoli (chitarre e banjo), Pierluigi Bastioli (trombone e basso tuba), Nicola Bertoncin (tromba), Daniele Bocchini (trombone), Gabriele Costantini (sax contralto e tenore), Fabio Costanzo (tromba), Davide Ghidoni (tromba), Vittorio Gualdi (tromba), Matteo Pescarolo (sax tenore) e Marco Postacchini (flauto, sax Baritono e tenore).Il disco è stato prodotto, diretto, arrangiato e mixato da Roberto Ferrante, proprietario e fondatore della Planet Records, etichetta napoletana che negli ultimi anni si è affermata in Europa, negli Stati Uniti e in tutto il mondo vincendo 12 dischi di platino, 4 dischi d’oro, 2 d’argento e 2 nomination ai Latin Grammy Awards. Dall’uscita, alla fine degli Anni ’80, del suo primo album Ladri di Biciclette Paolo Belli ha eseguito centinaia di concerti, tre partecipazioni a Sanremo e due vittorie al Festivalbar, e ha collaborato collaborato con artisti prestigiosi. Negli ultimi anni, l’innata simpatia e la duttile personalità gli hanno permesso di affiancare nella duplice veste di musicista e showman televisivo e teatrale, noti personaggi della televisione italiana come Giorgio Panariello, Carlo Conti e Milly Carlucci, negli show più riusciti del varietà targato Rai1.
Al Cinema Ariston di San Marino, domenica 24 novembre, alle 20,30, proiezione del film L’amore inatteso di Anne Giafferi
Un incontro con Dio
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ntoine, quarantenne avvocato di successo, felicemente sposato con Claire e padre di due bei figli, non potrebbe chiedere di più alla vita; ha tutto quel che serve per essere felice. Tuttavia, l’inaspettato incontro con Dio, porterà scompiglio nella sua esistenza e in quella delle persone intorno a lui...Tratto dal bestseller francese Catholique anonyme, diretto con mano schietta dalla moglie dell’autore, che è anche coprotagonista del libro, L’amore inatteso somiglia un po’ al suo soggetto. Raccontato sembra poco credibile, ma sullo schermo tutto si tiene, Merito del protagonista, l’anonimo e sempre straordinario Eric Caravaca, che rende vere e toccanti tutte le inquietudini, le ritrosie, le sfuriate improvvise del suo personaggio. E di una storia raccontata un po’ come una specie di adulterio. Un po’ come una commedia, in cui alla scoperta della fede si accompagna l’incredulità sorridente di amici e parenti, stupiti della scelta di una chiesa così poco trendy. Un film che funziona, suo malgrado, più di qualsiasi predica.
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La storia locale è affare di tutti
di Clarissa Martinelli
clarissa.martinelli@radiobruno.it
Gentilissima Clarissa, faccio riferimento alla lettera apparsa su Tempo del 15 novembre 2013 dal titolo Riappropriamoci delle nostre radici. Ho letto con triste partecipazione quanto nella lettera viene esposto dall’autrice e la sua risposta. Quale studioso di storia locale, debbo mestamente ammettere che la stragrande maggioranza dei carpigiani ignora non solo l’ultra millenaria storia cittadina, ma anche gli usi e i costumi, l’architettura sacra e profana, la gestione amministrativa ed ecclesiastica e quant’altro possa riguardare i tempi passati, sia remoti che recenti. Avendo scritto molti articoli di storia locale e tenuto alcuni corsi presso le Università della Terza Età, Ginzburg e Gasparini Casari, mi sono reso conto dell’estrema ignoranza che impera sovrana. Quasi nessuno conosce il personaggio che dà il nome alla strada in cui abita, a meno che non sia di quelli famossissimi (Dante, Carducci, Pascoli...). Provi a chiedere in giro chi conosce Galasso Alghisi che dà nome alla via della Stazione ferroviaria, oppure via tre Febbraio, e si accorgerà dell’ignoranza
e del disinteresse generali. Eppure i mezzi ci sarebbero per informarsi, basterebbe un poco di voglia e un pizzico di curiosità. Basterebbe andare in Biblioteca o in Archivio Storico (ben pochi però sanno dov’è quest’ultimo e cosa contiene) e leggere uno delle decine di libri e opuscoli che vi si trovano. Anche i ragazzi delle scuole Medie ed Elementari (e i loro insegnanti) potrebbero essere invitati ad alcune conferenze sulla storia della nostra città, informandone poi i loro neghittosi genitori. La saluto cordialmente e rinnovo i mei omaggi e saluti. Gianfranco Guaitoli entile Gianfranco, ciò che attiene la storia locale viene considerato anche da persone istruite, materia per appassionati, ostica, impegnativa. In realtà un’infarinatura, anche piccola, può aiutare davvero chiunque, bambino o adulto, a “leggere” meglio ciò che lo circonda. Ma spesso si è pigri o distratti o indaffarati. Le conferenze vengono intese come qualcosa di noioso, occorrerebbe strutturare visite guidate interattive, un giro per la città magari una volta al mese, collocare in giro pannelli con richiami alla
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Al Cinema Ariston di San Marino, domenica 24 novembre, alle 15, proiezione del film di animazione Le avventure di Taddeo l’esploratore
Alla scoperta degli Inca
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causa di una fortuita coincidenza, Taddeo, un muratore con la testa tra le nuvole, verrà scambiato per un famoso archeologo e mandato in Perù per una spedizione di ricerca. Con l’aiuto di Jeff, il suo fedele cane, di un intrepido professore e di un pappagallo muto, Taddeo cercherà di salvare con i suoi compagni la città perduta degli Inca da una malvagia banda di cacciatori di tesori. Con l’aiuto di Sara, una coraggiosa archeologa, Belzoni, un pappagallo muto con un forte carattere, Freddy, un’insolita guida con una giacca “porta-tutto” piena di sorprese, e Jeff, il suo inseparabile amico a quattro zampe, Taddeo intraprenderà un’avventura irta di pericoli che porterà l’intero gruppo da un capo all’altro del paese nel tentativo di salvare la città perduta e proteggere il misterioso tesoro dalle grinfie dei loro nemici.
storia e all’arte. Certo è che con i restauri post sisma in corso non è questo il momento storico ideale, ma chissà che siano proprio i lavori di ripristino delle meraviglie locali a regalare rinnovata voglia di visitare chiese e palazzi. Lei cita gli insegnanti: occorre vedere anche quale sia il loro interesse per la storia locale. Sono convinta che anche tra i docenti delle scuole carpigiane ci sia chi non saprebbe rispondere alla domanda: chi era Galasso Alghisi? Per completezza, diciamo che Galasso Alghisi (noto anche come Galeazzo da Carpi) è stato un architetto e ingegnere militare vissuto intorno alla metà del 1.500. Ha lavorato a Roma, dove ha progettato Palazzo Farnese, ma anche a Loreto, Macerata, Ferrara. Il riferimento è doveroso anche all’altro quesito che pone. 3 febbraio 1945: la data dell’eccidio di Porta Brennone a Reggio Emilia. Quattro partigiani (due di Correggio, uno di Scandiano, uno di Palermo) vennero uccisi dalla rappresaglia nazifascista. Avere nozioni sulla storia locale non serve a nulla? Pensi che un tifoso del Carpi mi ha detto che, dopo aver letto proprio sul Tempo la scorsa settimana la leggenda del falcone di Re Astolfo, dopo la vittoria del Carpi sul Modena, ha potuto affermare fiero che il falcone si era mangiato il canarino! Mercoledì 27 novembre, alle 15, al Cinema Corso, proiezione del film di Giorgia Farina, Amiche da morire
Un’allegra commedia nera
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n un’isola del sud Italia vivono tre donne diverse per carattere, (com) portamento e costume. Gilda, intensa e verace ‘boccadirosa’, è arrivata dal continente a portare gioia ai pescatori di tonno, Olivia, ingenua e fedele consorte, è sposata col ragazzo più bello del paese e patisce per questo l’invidia delle comari, Crocetta, modesta e maldestra, è invisa agli uomini e sopporta una patente da iettatrice. Coinvolte da Olivia nell’omicidio a sangue freddo del marito, ladro e fedifrago, le donne provano solidali a coprire l’accaduto e a nascondere l’ingente refurtiva accumulata dall’uomo in numerose rapine. La loro curiosa frequentazione e la condivisione dello stesso tetto insospettiscono un bel commissario di polizia, nato sulla terraferma e insofferente ai marosi. Unite al di là della dieta alimentare e degli ideali da perseguire, Gilda, Olivia e Crocetta troveranno insieme la via per il continente e il futuro. Mix di indagine poliziesca, sitcom e commedia amicale, Amiche da morire è un prodotto singolare nel panorama del cinema italiano. Il film sarà proiettato al Cinema Corso, mercoledì 27 novembre, alle 15. Commento al film di Roberto Chiesi e Federico Baracchi.
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18 L’aforisma della settimana...
“Non a torto si dice dunque: ogni amore rende felice, persino quello infelice”. Lou Andreas Salomè, Riflessioni sul problema dell’amore appuntamenti
Mostre CARPI
23 novembre - 7 dicembre Il Paesaggio della Bonifica Esposizione fotografica per raccontare l’intreccio degli elementi che hanno concorso alla formazione del paesaggio della Pianura Padana: acque, suolo, coltivazioni, cascine, mulini, manufatti della bonifica e azione quotidiana dell’uomo L’iniziativa si inserisce nella Settimana Unesco di educazione allo sviluppo sostenibile dedicata ai temi del paesaggio, della bellezza e della creatività 23 novembre - ore 17 Inaugurazione Sala Cabassi Palazzo Pio Fino al 23 novembre La Bellezza Silenziosa Mostra fotografica di Antonella Monzoni Biblioteca A. Loria Fino al 30 novembre L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Giuseppe Festino O&A Centro Affari Fino al 1° dicembre XVI Biennale della Xilografia: Mimmo Paladino Xilografia 1983 - 2013... un elmo e 8 filosofi Musei di Palazzo Pio Fino al 5 dicembre Locus Solus Bi-personale di Marina Burani e Silvia Manazza Dark Room Silmar Gallery Fino al 6 gennaio Le stanze dell’Amore cieco Sale dei Trionfi e dell’Amore di Palazzo Pio
Eventi CARPI
22 novembre - ore 20.30 Canzone Napoletana: Mauro Nardi Circolo Rinascita Budrione 22 novembre - ore 21 Trekking dell’Etna Di Luisa ed Ernestina Sede Cai 22 novembre - ore 22 Unknown Mortal Orchestra (USA_NZ) + Brothers in Law (ITA) + Mozes and The Firstborn (NL) Mattatoio 22 novembre - ore 22 Saluti da Saturno Kalinka
Venerdì 22 novembre, alle 21, presso l’Auditorium della Biblioteca Loria di Carpi si terrà la presentazione del libro Due asili, due storie a cura di Annamaria Loschi e dell’Associazione Memoria Storica, centro di documentazione e archivio delle frazioni di Budrione e Migliarina
L’abc di ieri...
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enerdì 22 novembre, alle ore 21, presso l’Auditorium della Biblioteca Loria di Carpi si terrà la presentazione del libro Due asili, due storie a cura di Annamaria Loschi e dell’Associazione Memoria Storica, centro di documentazione e archivio delle frazioni di Budrione e Migliarina. Il libro edito da Nuovagrafica e corredato di fotografie è un vero e proprio lavoro di ricerca storica che tratta nello specifico la storia delle scuole d’infanzia delle frazioni di Carpi Budrione e Migliarina. La presentazione sarà introdotta infatti dalla storica Anna Maria Ori. “Le ricerche - spiega Stefano Barbieri dell’Associa-
zione Memoria Storica - sono state condotte presso l’Archivio Storico Comunale e l’Archivio Vescovile, l’emozione provata nell’aprire e leggere faldoni di documenti mai consultati prima, vi assicuro, è stata notevole. Inoltre sono state effettuate diverse interviste a cittadini, coinvolti nelle vicende oggetto del libro, e raccolte numerose fotografie del periodo, prestate generosamente dalle persone contattate. La storia locale, che rappresenta il fulcro della pubblicazione, s’intreccia sapientemente con la storia nazionale ed europea: la bufera della Seconda Guerra Mondiale, la ricostruzione del Paese in macerie e le ideologie che si contrappongono durante la
Guerra Fredda. Procedendo nella ricerca, l’aspetto che più ci ha sorpreso è stata la lungimiranza e la sensibilità dimostrate da persone comuni verso l’istruzione e la cura dell’infanzia, in un periodo storico nel quale non erano certo scontate, se pensiamo ai tanti bambini costretti a lavorare in luoghi malsani e inospitali anche nella realtà carpigiana di allora. Ringraziamo tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione del progetto - conclude Barbieri - donando un po’ del loro tempo e in particolare un super-ringraziamento va alla maestra Annamaria Loschi senza la quale non sarebbe stata possibile la creazione di questo bel libro”.
Le società sportive dell’Unione delle Terre D’Argine si mobilitano nelle giornate contro la violenza sulle donne
Lo sport è vicino alle donne
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n occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, promossa dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la Commissione Pari Opportunità dell’Unione Terre d’Argine, in collaborazione con gli Assessorati allo Sport dei Comuni di Campogalliano, Carpi, Novi di Modena e Soliera e alla Consulta Sport e Benessere del Comune di Carpi, promuovono una campagna di sensibilizzazione. Una serie di iniziative capaci di coinvolgere la cittadinanza e di diffondere la consapevolezza di un fenomeno che dev’essere conosciuto, analizzato e combattuto da parte di tutti i cittadini, donne e uomini, giovani e meno giovani: la violenza sulle donne. Tra il 23 e il 25 novembre a Carpi, Novi e Soliera e il 15 dicembre a Campogalliano, le società sportive Aikido Carpi, Albatros, Aneser Novi, Carpi Fc 1909, FB Pallavolo Soliera, Judo Club Carpi, Nazareno Basket, Nuoto UISP Cabassi e CSI Scuola nuoto, Polisportiva solierese calcio, Polisportiva Nazareno sezione Ginnastica, Soliera Volley 150, Sporting club Carpi e Universal Pallavolo Carpi Cec aderiranno alla campagna contro la violenza sulle donne promuovendo
azioni di sensibilizzazione tra i giovani, le famiglie, gli appassionati di sport e la popolazione in generale ed esponendo materiale informativo. Gli sportivi, in occasione delle manifestazioni previste in programma o organizzate ad hoc, indosseranno l’adesivo della campagna Nemmeno con un fiore, adottata dall’Unione Terre d’Argine, e dedicheranno alcune parole per attivare la consapevolezza del fenomeno e sottolineare la necessità di una nuova cultura del rispetto che possa, con l’impegno comune, contrastarlo. Programma Sabato 23 novembre Piazza Martiri Dimostrazioni di Tai Chi, sanza egiziana e Canto lirico di Aikido Carpi Ore 14,30 - Stadio Cabassi, Carpi – Siena Ore 15 - Campo di Sozzigalli Solierese - Junior Finale Ore 15.30 Palestra Loschi, Soliera Incontro di pallavolo Pomeriggio Piazza Martiri Dimostrazioni di Tai Chi, Danza egiziana e Canto lirico di Aikido Ore 16 - Carpi Incontro di basket, under 13 maschile, Nazareno - Piumazzo Ore 21 - Palestra di Novi di Modena
Filarmonica Novese, Concerto di Santa Cecilia Dimostrazione di Autodifesa del gruppo karate del M° Leoni Domenica 24 novembre Ore 10.30 Palestra Paiporta, Soliera Soliera Volley 150 – Anderlini Unikum Starker Ore 11 - Palestra Loschi, Soliera Incontro di pallavolo Under 17 Ore 11 - Carpi Incontro di basket, under 17 femminile, Nazareno - Bologna Pomeriggio Piazza Martiri Dimostrazioni di Tai Chi, Danza egiziana e Canto lirico di Aikido Carpi Ora 14.30 - Stadio Stefanini, Soliera Solierese - Fiorano Ore 16 - Carpi Incontro di basket, under 17 maschile, Nazareno - Formigine Ore 17.30 PalaFerrari Cec Carpi - ITAS Trentino, con coreografie del gruppo Flames Lunedì 25 novembre Piscina di Carpi Corsi giornalieri delle società Nuoto Uisp, S. Cabassi e Csi Scuola Nuoto Sporting Club, Carpi Esposizione di materiale informativo per i soci.
appuntamenti
22 e 23 novembre Ragazzi al bivio: resilienza e devianza Programma 22 novembre Ore 14 Presentazione del Convegno e Apertura dei Lavori Alberto Bellelli, assessore Politiche Sociali Comune di Carpi Esperienze e Progetti del Territorio per la prevenzione e la promozione dell’agio in età adolescenziale Coordina: Liana Balluga, coordinatrice Servizio Sociale Area Minori e Famiglie Unione delle Terre d’Argine Interventi: Prevenzione del rischio in adolescenza Servizi per adolescenti in Sanità Ausl Modena Distretto di Carpi Centro Educativo Ricreativo Hip Hop, Associazione Onlus Effatà Promozione dell’agio a scuola: interventi integrati Settore Servizi educativi e scolastici Unione delle Terre d’Argine L’ambito della formazione professionale Il CFP Nazareno di Carpi Centri Giovani, Educativa di strada e Free Entry Assessorato Politiche giovanili Comune di Carpi Ore 17 Discussione Ore18 Conclusioni: Linda Leoni, assessore Politiche Sociali Comune Campogalliano 23 novembre Ore 9 Saluti delle autorità Giuseppe Schena, presidente Unione delle Terre d’Argine Nunzio Massari, presidente Delegazione Provinciale Comunale Modena/Carpi dell’Associazione Nazionale Insigniti Onorificenze Cavalleresche Minorenni e Legalità Rapporto tra legalità e illegalità negli adolescenti Interventi: Ore 9.15 Giovanni Gargano, cavaliere e delegato Anioc Modena Ore 9.20 Oreste Capocasa, questore di Modena Ore 9.40 Massimo Maini, pedagogista del Servizio Sociale Area Minori e Fam. Unione delle Terre d’Argine Ore 10 Elena Buccoliero, giudice Onorario Tribunale per i Minorenni di Bologna Ore 10.30 Alfio Maggiolini, psicologo e psicoterapeuta
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appuntamenti
Ore 11 Padre Fabrizio Valletti, responsabile Centro Hurtado di Scampia Moderatore: Pierluigi Senatore, caporedattore di Radio Bruno Ore 12 Discussione e domande Chiusura dei lavori: Stefania Zanni, assessore Servizi Socio sanitari Unione delle Terre d’Argine Auditorium Loria
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Fino al 15 dicembre la scrittura è protagonista nei nuovi incontri modenesi del Forum Guido Monzani. A presentare le loro ultime pubblicazioni nomi noti del giornalismo, della cultura, dello sport: da Fabio Volo a Valerio Massimo Manfredi, a Silvia Avallone. Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito
Un autunno coi libri al Forum Monzani
appuntamenti
23 novembre - ore 20 Cena di solidarietà Tradizionale cena di autofinanziamento a favore di Avis Carpi, Aido Carpi, Croce Rossa Italiana, Alice Menù tradizionale La serata sarà allietata dall’Orchestra Ivana e Felice Circolo Rinascita
22 novembre - ore 21 Presentazione del libro Due asili, due storie A cura di Annamaria Loschi Introduce Anna Maria Ori Auditorium Biblioteca Loria
23 novembre - ore 17 La violenza maschile sulle donne Perché ci sono uomini che hanno comportamenti violenti con le donne che dicono di amare? Monica Dotti, coordinatrice del Centro Liberiamoci dalla violenza di Modena, Centro accompagnamento al cambiamento per uomini Giacomo Mambriani, Associazione Nazionale Maschile Plurale Saletta della Fondazione corso Cabassi
I martedì fino al 19 novembre ore 20 Cafè Philo Incontri per favorire la formazione di un pensiero filosofico libero e creativo Gli appuntamenti sono guidati dal dottor Luca Zanoli, studioso di pratiche filosofiche Bar 39 Garibaldi
24 novembre - ore 17 Reading teatrale I passi dell’orco Storie di a-normale quotidianità Rina Mareggini, voce recitante Silvano Morini, videoproiezione e regia Saletta della Fondazione corso Cabassi
22 dicembre - ore 17 Ora d’arte Sacre conversazioni Visita guidata con musica A cura di Elena Luppi Ingresso gratuito
23 novembre - ore 9.30/11.30 Baby Shiatsu Poter dare sollievo al bambino durante coliche intestinali o favorirne il sonno, anche fuori casa e sopra i vestitini è possibile con il Baby Shiatsu: utili tecniche di Shiatsu, facili da ricordare per brevi trattamenti da fare in qualsiasi momento della giornata Conduce Monica Lugli Cà delle Fate 23 novembre - ore 22.30 Pretentious, Moi? (UK) Unica data in Italia! Mattatoio 24 novembre - ore 16.30 Pomeriggi animati Cappuccetto Rosso Teatro d’attore e oggetti La Baracca. Testoni Ragazzi 3-7 anni Circolo Guerzoni 24 novembre - ore 18 Concerto in Onore di Santa Cecilia Santa Messa in onore di Santa Cecilia Corali riunite della Diocesi di Carpi Corpo Bandistico Città di Carpi Mauro Ribichini, direttore Aula Liturgica Parrocchia di Quartirolo 24 novembre - ore 15 Laboratori Mani in Pasta Impariamo fare la pasta all’uovo Parrocchia di Quartirolo
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aranno i libri e i loro autori i protagonisti nel nuovo calendario autunnale di Forum Eventi, che prosegue a Modena fino domenica 15 dicembre. Grandi scrittori, volti noti dello spettacolo e della cultura, prestigiose firme del giornalismo e imprenditori saranno protagonisti al Forum Guido Monzani di Modena. Dopo i primi appuntamenti ora è il turno di sei nuovi incontri. Paolo Mieli, Silvia Avallone, Fabio Volo, Valerio Massimo Manfredi sono alcuni dei nomi che si alterneranno sul palco del Monzani. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso rigorosamente gratuito. La rassegna - organizzata dalla Banca popolare dell’Emilia Romagna con il patrocinio del Comune di Modena - inaugurata da Mieli, prosegue giovedì 28 novembre, alle 21, con le atmosfere noir e poliziesche di Maurizio De Giovanni, che presenta Buio (Einaudi). Tornano infatti i bastardi di Pizzofalcone, i “peggiori” poliziotti di ogni distretto. Li hanno riuniti con la certezza che avreb-
bero fallito, invece hanno sorpreso tutti. Sono ancora più decisi, ancora più arrabbiati. Buio è il secondo episodio della nuova serie di Maurizio De Giovanni ambientato nella Napoli contemporanea. Nel commissariato più chiacchierato della città, i Bastardi si trovano a fronteggiare nuovi crimini da risolvere, mentre i rapporti di lavoro e quelli personali si approfondiscono e si complicano. Ospite femminile domenica 1° dicembre alle 17. La scrittrice Silvia Avallone arriva al Forum per presentare Marina Bellezza (Rizzoli). In questo atteso nuovo romanzo la storia di una generazione tagliata fuori da tutto, nata al posto sbagliato nel momento sbagliato, che decide di prendere a calci la sorte per ritirarsi sul confine, tornare indietro e disobbedire. Se con Acciaio, la Avallone aveva anticipato la fine di un benessere che credevamo inesauribile, con questo romanzo ci dice che il destino non è già segnato e che la vera rivoluzione sta nel rimanere, nel riappropriarci della nostra terra senza arretrare di un passo perché, anche se scalzi, furiosi e affamati, ce la faremo. Il nuovo best seller di Fabio Volo, La strada verso casa (Mondadori) sarà il penultimo appuntamento del Forum in programma sabato 7 dicembre alle 18.30. Il nuovo romanzo dello scrittore bresciano,
che è anche deejay e attore, racconta la storia di due fratelli che gli eventi costringono ad avvicinarsi, e a capirsi di nuovo. E di un inconfessabile segreto di famiglia che li segue come un fantasma. Racconta una grande e tormentata storia d’amore che attraversa gli anni, e come tutte le grandi storie d’amore ha a che fare con le cose splendide e con quelle terribili della vita. Racconta il dolore che piega in due e la felicità che fa cantare inventandosi le parole. A chiudere la rassegna autunnale lo scrittore e storico modenese Valerio Massimo Manfredi, che domenica 15 dicembre, alle 17, dà voce nuovamente a Odysseo nel romanzo, Il mio nome è Nessuno. Il ritorno (Mondadori). Il secondo volume su Odysseo, il grande nòstos. Da Circe alle Sirene, da Polifemo a Penelope, fino all’ultimo, misterioso viaggio dell’eroe che ha attraversato i secoli. Dopo aver cantato la formazione dell’eroe, Valerio Massimo Manfredi da voce nuova al viaggio più avventuroso e affascinante di tutti i tempi. E osa guardare verso l’orizzonte su cui i più grandi poeti si sono interrogati nei secoli: l’Ultimo Viaggio. E’ mai davvero morto il re di Itaca, figlio di Laerte, l’eroe vagabondo?
25 novembre - dalle 16 Scrittura Simultanea Flash writing mob Adesione all’iniziativa della Libera Università di Anghiari Invito alle donne a raccontare un episodio della vita, dove sono stati oltrepassati i confini dell’amore e condividere il testo in tempo reale, su una pagina messa a disposizione sul sito: www.lua.it/beyond Saletta della Fondazione 26 novembre - ore 20,30 Per non abbassare lo sguardo” Riflessioni sul femminicidio Saletta della Fondazione corso Cabassi 27 novembre - ore 18 Trasmettere la fede oggi Generazioni a confronto I nonni, le relazioni famigliari ed educative: unO sguardo sociologico Relatrice: Graziella Giovannini Sala Bianca di Palazzo Corso 28 novembre - ore 20.30 Cena di beneficenza a favore del Gattile di Carpi Costo: 25 euro a persona Prenotazione obbligatoria Istituto Nazareno 1° dicembre - ore 17 Ora d’arte Il Palazzo dei Pio. Sette secoli di architettura e arte Visita guidata Ingresso gratuito Palazzo Pio
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Calcio – Canarini sbranati: il derby è del Carpi!
PROSSIMO AVVERSARIO:
Nella leggenda
SIENA
Tanta qualità e il miglior attacco
I biancorossi disarticolano il Modena con una prestazione difficilmente ripetibile. Spettacolo in campo e sugli spalti: è stata la più grande partita di sempre.
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l derB è stata la più grande partita della Grande Storia del Carpi. Ne comincio l’apologia esattamente da dove avevo concluso la presentazione sul numero scorso. Cioè dagli spalti. Ovvero la vittoria più bella, lo spettacolo intorno allo spettacolo. Proprio quel trionfo della responsabilità che avevamo tutti auspicato. Il primo fotogramma è nel prepartita: l’applauso spontaneo alla sfilata dei bambini del Modena da parte dei tifosi del Carpi, involontari protagonisti di un copione tipo Schindler’s List di Spielberg, sui pullman della vergogna, adeguati all’ammasso pur di regalarsi un sogno. Il secondo è lo striscione “L’Emilia trema ma non si spezza. Forza Bassa” esposto dai tifosi del Modena mentre i loro beniamini venivano demoliti in campo. Queste due istantanee vanno spedite agli organi di sicurezza. Cosicché dopo averci riflettuto sopra, se le possano mettere in tasca. E’ molto bello scoprire, ogni tanto, che la gente sa essere migliore di chi la governa. Tanto premesso, il derby è stato di chi l’ha voluto di più. Con più coraggio, più orgoglio d’appartenenza, più logica e senza mai un dubbio di poter perdere. La grammatica del match è molto semplice. Il Carpi ha vinto per scomposizione. Disarticolando il
Modena, zona per zona di campo. Ne ha sfarinato la difesa, una macinata dopo l’altra. Ne ha banalizzato l’attacco, non isolando Babacar ma chi doveva portargli velocemente il pallone. E soprattutto ne ha azzerato il centrocampo, dove non c’è mai stata veramente contesa. Troppo evidente la superiorità. La sapienza di Porcari è stata la chiave. Quando non è stato attaccato, ha scaricato palla in orizzontale. Quando invece è riuscito ad attrarre a sé Bianchi o Signori ha battuto lungo in verticale, tagliando fuori Salifu dalla partita. Che quasi subito ha smarrito il righello, la misura delle distanze, e ha finito per abbandonare la difesa in balia degli interscambi ConcasSgrigna-Di Gaudio: eleganti ed efferati, di prima/massimo due tocchi, meravigliosamente controtempo. Sceneggiati e diretti da Jerry Mbakogu. E’ una sua idea il momento decisivo: aprendo le gambe
ha aperto irreversibilmente in due il Modena. Un’intuizione semplice ma non meno che significativa: nell’essenziale si trova quasi sempre la soluzione. E’ bastata una finta per riempire di domande chi fino a quel momento aveva avuto solo certezze. I canarini avevano già perso la guida spirituale (Novellino), da quella singola giocata in poi non hanno più avuto nemmeno coscienza di far parte di un match. Tutto il resto è stato un lunghissimo battito di ciglia biancorosso. Oltre il quale è stato impossibile trattenere la lacrimuccia. Più in alto di tutti è andato il cuore di Poli, gigantesco tra i giganti dietro. E in rima con lui, la muscolarità ubiqua di Lollo. Lungo quest’epoca, avevamo già visto diverse volte il Carpi correre con questa stessa ferocia, divorarsi ogni spazio. Mai però l’avevamo anche visto giocare il pallone per terra così bene. Ci sono partite che
valgono una storia di calcio. Questa è una di quelle. Valica le definizioni, probabilmente è irripetibile. Talmente esatta da far pensare che fosse già stata giocata, incisa sul marmo e dettata dal suggeritore. Il risultato è bugiardo, non dice tutta la verità nello scarto. Ma ha una sua logica profonda, perchè se davvero riferisce a un Disegno, anche gli errori ne fanno parte. Senza la papera di Nocchi non ci sarebbe potuta essere la rimonta, e dunque non parleremmo di impresa. E senza il rigore generoso di Letizia non avremmo avuto l’ultima sofferenza, e quindi non sarebbe stato altrettanto bello vincere. Invece, è tutto vero: Piazza Martiri si è sollevata in cielo e guarda finalmente la Ghirlandina dall’alto. Ora i carpigiani sanno qual è il seguito di quella vecchia leggenda di cui sono tutti figli. Già, proprio così. Il Falcone di Re Astolfo, dopo oltre mille anni, s’è svegliato con un po’ di fame. E all’ora di pranzo di una domenica speciale è sceso dal Carpine e s’è mangiato il Canarino! Enrico Gualtieri
La classifica
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abato il Carpi affronta la prima delle tre retrocesse dal piano di sopra. Ovvero una grande tradizione calcistica del vecchio Granducato. Fondato nel 1904 con denominazione A.C. Siena Robur (che non è mai cambiata), è nella top 15 dei club più antichi dello Stivale. Tra i partecipanti in B, solo il Palermo (1900) può raccontare una storia più lunga. Dall’introduzione del girone unico (1929-30) non è mai sceso sotto il quarto livello del pallone. L’apice lo ha toccato e mantenuto nel decennio che sta per terminare: tra il 2003 e il 2013 ben 9 partecipazioni in Serie A. Forse il meglio è passato. Inutile ribadire che questo piccolo declino coincide con la crisi del Monte dei Paschi, il motore finanziario della città. E’ in atto una silenziosa tempesta societaria che mina molti equilibri. Ciononostante, il presidente Mezzaroma ha intenzione di risalire subito. La rosa ha un profilo tecnico elevatissimo. La squadra è per canoni qualitativi la più bella del campionato. E’ irregolare, però ha numeri notevoli e grandi disponibilità di gioco. Suda poco ma fa correre la palla. Gioca a nasconderla in orizzontale per poi verticalizzare all’improvviso, solo quando si apre il corridoio giusto. E’ piena di formidabili tiratori e passatori che non hanno bisogno di presentazioni. Ci sono tante ottime mezzali: Vergassola, Valiani, Mannini oltre a Pulzetti e Giacomazzi che tuttavia mancheranno per squalifica; più due splendidi creativi che sanno ben convivere dividendosi i compiti (D’Agostino e Rosina). Al netto della penalizzazione e di alcuni evidenti torti arbitrali sarebbe agganciata al gruppo di testa. Va fortissimo in casa, fuori non ha ancora vinto. Ma complessivamente ha perso e a Novara e col Palermo, tra mille polemiche. Segna praticamente sempre (13 volte su 14, esclusivamente l’Empoli l’ha mandata in bianco) e più di chiunque: 26 reti con 7 giocatori. Capocannoniere è Niccolò Giannetti (7), la marcia in più, la differenza più evidente: classe ‘91, proprietà Juve, brevilineo agile con gamba incisiva, velenosissimo negli ultimi metri. L’allenatore è Mario Beretta che torna per la quinta volta al Cabassi, dove non ha mai vinto tra regular season e playoff di C1: un pareggio (sulla panchina del Lumezzane) e tre sconfitte (una col Como e due col Saronno). E.G.
I PRECEDENTI Quando Corrente diede la scossa...
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n campionato, il Siena ha vinto una sola volta al Cabassi: 3-1, nell’ultimo incrocio, datato 6 gennaio 1999. Anche il primo dei 6 precedenti tra le due squadre si giocò all’Epifania e terminò in parità (0-0): “era l’anno dei Mondiali quelli del ‘66 e la regina d’Inghilterra era Pelè” (cit. Venditti – ...anche se in realtà giocò poi solo una partita e mezza ndr). Due le vittorie del Carpi. L’ultima il 9 marzo 1997 (1-0, Masitto) esattamente un mese dopo il trionfo al Braglia (che adesso non è più l’unico sul campo...). La prima l’1/12/1991. Nelle radio girava il nuovo singolo di Micheal Jackson (Black or White), nei cinema passava Il Silenzio degli Innocenti (5 Oscar), nel mondo finiva la Guerra Fredda con la dissoluzione dell’Unione Sovietica. E mentre accadeva tutto questo, Vincenzo Corrente si sbloccava in biancorosso. “Diede la scossa”, accontentando tutta la curva che glielo chiedeva in coro. Fu la svolta di una stagione durissima, l’ultima di Ugo Tomeazzi in panchina, conclusa con la salvezza in rimonta. E.G.
PROSSIMO TURNO
Pavoletti spezza il digiuno
15ESIMA GIORNATA
9 RETI: Babacar (Modena) Pavoletti (Varese) 8 RETI: Tavano (Empoli) Hernandez (Palermo) Antenucci (Ternana) Mancosu (Trapani) 7 RETI: Giannetti (Siena) 6 RETI: Galabinov (Avellino) Caracciolo (Brescia) Maniero (Pescara)
Sabato 23/11/2013, ore 15 BARI – PADOVA BRESCIA – CESENA CARPI – SIENA CITTADELLA – REGGINA CROTONE – AVELLINO J. STABIA – TRAPANI SPEZIA – EMPOLI TERNANA – MODENA V.LANCIANO – VARESE ANTICIPO Venerdì 22/11/2013 Ore 20.30: NOVARA – PESCARA
*CARPI-PADOVA, interrotta al 27’, è sub-judice
I MARCATORI
Il Palermo riceve il Latina
POSTICIPO Domenica 24/11/2013 Ore 12.30: PALERMO – LATINA
2 RETI: Concas Memushaj e Sgrigna (Carpi) … 1 RETE: Cani Inglese Lollo Porcari e Romagnoli (Carpi)
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CALCIO – Carpi, settore giovanile: terzo tonfo consecutivo per la Primavera
Risorgono solo i Giovanissimi
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Pareggiano i Nazionali e tornano a vincere i Regionali. Allievi, invece, ancora ko.
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roseguono le difficoltà del settore giovanile biancorosso. La Primavera paga carissima una distrazione e incassa la terza sconfitta consecutiva sul campo amico. Perdono anche gli Allievi contro il super Parma fresco di scudetto. I Giovanissimi, invece, risorgono dalle ceneri del weekend precedente. PRIMAVERA – K.O. immeritato per la truppa di Maurizio Galantini e Gianluca Garzon, capace di tenere sotto scacco l’Empoli per 70’. Ma non oltre. Fatale la ribattuta corta del portierino Pellegrinelli, che rimette in gioco una palla maledetta su cui capitola a seguire. Vano il forcing finale guidato dal subentrante Martina, interessantissimo prodotto di proprietà. Con questo successo risicato (0-1), i toscani salgono al secondo posto dietro al Torino che si sbarazza agilmente del Siena e allunga sulla Juve (stecchita a Bologna). La novità più importante matura in coda: è la prima vittoria stagionale del Genoa, di misura sul Cesena (1-0), prossimo avversario biancorosso. ALLIEVI – Serviva un’im-
CALCIO - DILETTANTI a notizia della domenica viene dal piano terra: in Terza Categoria, lo United di Gino Perrotta e la San Marinese di “Topa” Rossi superano i test di maturità e braccano la capolista. A Correggese (D) e Solierese (Promozione) bastano i gol dei propri cannonieri per avere ragione di due avversari molto complicati e prolungare le rispettive strisce vincenti. In Seconda, la Virtus impatta nel big-match col Mandrio. Scenari davvero apertissimi: a due turni dal giro di boa, le prime 5 squadre stanno in appena 4 punti.
REGIONALI I soliti noti: Luppi e Azzouzi
presa, è stata solo sfiorata. Dunque, s’incrudisce la crisi degli Allievi Nazionali di Stefano Belloni, condannati dal Parma (campione d’Italia in carica) alla quarta sconfitta in fila dentro una striscia terribile di sette partite senza reti all’attivo. La porta di Seveso crolla a una decina di minuti dal triplice. GIOVANISSIMI – Buon pari interno (con qualche
rammarico) per i Nazionali di Ferdinando La Manna, che dividono la posta con il Cesena (1-1). Dura appena 4’ il vantaggio di Tamburrano. Ma è un gol comunque prezioso: sblocca la squadra e muove la classifica. L’unico successo della settimana è dei Regionali di Michele Borghi (1-0 al Santarcangelo), che finalmente interrompono il momentaccio e ripartono di slancio. Decisivo
l’assolo dello scatenato Moutassime. ESORDIENTI – Si conclude con uno scoppiettante 2-2 il bel derby tra i Regionali di Andrea Cavicchioli e i pari età della Reggiana. Apre la contesa Malavolti, la chiude Spaggiari rimediando alla provvisoria rimonta granata. Fermati dal maltempo i Provinciali di Riccardo Soragni. Enrico Gualtieri
IL PROGRAMMA DEL WEEKEND PRIMAVERA
GIOVANISSIMI REGIONALI
CESENA - CARPI Sabato 23/11/2013 Villa Silvia di Lizzano (FC) Campo “A.Rognoni” Via Settecrociari, 14 - Ore 14.30
FED. SAMMARINESE - CARPI Domenica 24/11/2013 Rep. di San Marino (RSM) Campo di Montecchio Strada di Montecchio - Ore 11
ESORDIENTI REGIONALI
ALLIEVI NAZIONALI
CARPI - GENOA Domenica 24/11/2013 Carpi - Campo “Sigonio” – Via Sigonio, 21 Ore 15
GIOVANISSIMI NAZIONALI
CARPI - PARMA Domenica 24/11/2013 Villalunga di Casalgrande (RE) - Campo Comunale di Villalunga – Via Smonto Secchia - Ore 11
FED. SAMMARINESE - CARPI Domenica 24/11/2013 Rep. di San Marino (RSM), località Fiorentino - Campo di Fiorentino – Via 21 Settembre Ore 11
ESORDIENTI PROVINCIALI
CARPI - SOLIERESE Giovedì 21/11/2013 Carpi - Campo “D.Pietri” Via Nuova Ponente, 24/C Ore 15.30
Serie D. Correggese 10 e lode. Anzi, 10 e Luppi. Gli uomini di Bagatti stendono l’Abano (1-0), e s’aggiudicano la partita di cartello della dodicesima. Vincono da prima della classe, con stoffa e carattere. Cominciano forte, passano a condurre praticamente per sfinimento altrui. E nel finale dimostrano anche di saper far blocco mano nella mano, ridotti in dieci (espulso Selvatico). E’ il decimo successo stagionale, per molti versi il più sofferto, certamente importantissimo: vale tre punti pesanti che raddoppiano il vantaggio su una diretta concorrente. Decide il solito cecchino (17esimo sigillo), stavolta preciso e implacabile dal dischetto. Che poi, nella ripresa, si fa male ed è costretto a uscire. L’unica nota stonata di un pomeriggio fondamentale. Altrove, colpi preziosi per le altre outsider Romagna Centro (3-1 al Camaiore) e Juve Fortis (di misura a Massa: 1-0), prossimo avversario di Zini e soci. Ma i distacchi cominciano ad essere significativi: sembra non esserci altro campionato di testa all’infuori della corsa a due tra Correggese e Lucchese. Ed è cominciato il countdown più atteso: lo scontro diretto andrà in scena tra un mese esatto (ultima di andata: 22/12). Promozione. La Solierese sbanca l’ostico di Rio Saliceto all’ultimo assalto (1-0) e prolunga il magic moment (9 risultati utili). Batte in volata una rivelazione tosta, ben allenata, piena di qualità: la Riese di mister Artoni e dei carpigiani De Jesu, Mussini e Biondi. I gialloblu sono ormai un manifesto di equilibrio e essenzialità. La porta di Neri rimane inviolata per la quarta gara e mezza. Il fiuto di Azzouzi è di nuovo decisivo: il gol-partita è suo, sul filo del fuorigioco.
PROVINCIALI United e S.Marino a un passo dalla vetta Nella partitissima di Seconda Categoria (girone H), la Virtus Cibeno manca il sorpasso, non riesce ad andare oltre il Mandrio dopo 90’ molto intensi e combattuti. Poche occasioni, tanto tatticismo, equilibrio estremo: ne esce il più classico degli 0-0 d’alta quota. Ne approfittano le altre, e la classifica si addensa: il Cavezzo appaia gli aquilotti a 21 punti. Appena più sotto si fanno luce Medolla e S.Prospero. In Terza categoria (girone C), S.Marino e United si dividono la copertina. Capitalizzano il turno di riposo del battistrada Villadoro, superano autentici esami da grande, e accorciano a -1 dalla vetta. I Rossi-boys espugnano Correggio con una rete di Viola. Gli uomini di Perrotta rispondono per le rime assicurandosi il derby-verità con la Cabassi (2-1). Sblocca Jocic, pareggia momentaneamente Barletta. Poi, in pieno recupero, Barbieri fa saltare il banco. Nell’altra combattutissima sfida fratricida, la Carpine ridimensiona la Cortilese (1-0). Risolve capitan Mattioli nella ripresa. Male il Limidi, impallinato in casa dal Gaggio (0-1). Malissimo la Fossolese, travolta dal modesto Cittanova (3-6). La crisi dei Blues pare davvero irreversibile. E.G.
CALCIO A 5
Virtus a due facce, Pro Patria graziato
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rasferta ostica per i ragazzi di Caleffi, impegnati in casa di un Pro Patria dalla classifica antipatica ma tradizionalmente poco incline a convenevoli quando l’ospite vien da Carpi. Il primo tempo virtussino è sottotono, e sono dunque i padroni di casa a passare: l’ex virtussino Marchi, a metà frazione, apre le danze con un mancino deviato e sporco a sufficienza per soprendere Tamelli. I gialloblù paiono incapaci di reazione e occorre il colpo di un solista per riagguantare immediatamente il match, quando Bigarelli infiamma un mancino da cineteca, destinato a spegnersi all’incrocio dei pali (1-1). I padroni di casa non sono una corazzata, ma la Virtus dei primi venti minuti è lenta e senza verve e lo spettro del vantaggio casalingo torna a concretizzarsi poco prima del rientro negli spogliatoi (2-1). La seconda frazione si apre con una Virtus di rinnovata vocazione corsara, capace di un arrembaggio ragionato e intelligente: la doppietta di Nosari cambia volto al match (2-3), e Thompson (di cui nel primo tempo giocava forse il gemello incapace) e Stassi giocano a pungolare i più lenti e macchinosi dirimpettai. E’ tuttavia una distrazione virtussina a impacchettare il pari ospite, quando l’avanti nemico Caleffi si trova recapitata sui piedi la facile palla del 3-3 definitivo. Il finale di match, con i direttori di gara impegnati a imprimere un discutibile marchio sulla contesa più che a trattarla con i guanti, è caldo e nervoso e si finisce con un X per il quale un tempo si sarebbe firmato, ma che a questa Virtus suona beffardo e amarognolo. D’altra parte, forse non tutto è da buttare, Virtus, ché il banco lo si può far saltare anche una picconata alla volta, senza bombaroli: le rivoluzioni troppo radicali, si sa, divorano i propri figli. Federico Campedelli
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oach Chiappafreddo parte schierando Vittoria Prandi a comporre la diagonale principale con Samanta Fabris, nel ruolo di opposto. In banda sono confermatissime capitan Piccinini ed Helene Rousseaux, mentre al centro c’è Laura Heyrman, dopo il positivo ingresso nel match d’andata, al fianco di Hristina Ruseva con Paola Cardullo libero. Per Forlì Pincerato in regia, Turlea opposta, Petrovikj e Guatelli in banda, Paggi e Lamprinidou al centro con Zardo libero. Spinge sin da subito, sulla battuta la formazione padrona di casa e non potrebbe essere diversamente considerata la situazione di svantaggio da cui inizia il confronto. La Liu•Jo risponde con buona
Pallavolo femminile Serie A - Quarto successo per le ragazze di coach Chiappafreddo che battono Forlì 3 a 2. Ora all’orizzonte si profila l’esordio in campionato al PalaPanini
Liu•Jo ai quarti di Coppa Italia
presenza, anche se troverà qualche volta di troppo il muro avversario. Piccolissimi strappi si succedono senza che nessuna delle due formazioni riesca ad allun-
gare il passo con decisione. Dalla metà del parziale, tuttavia, è Forlì a comandare le operazioni con una Guatelli ispirata e una Paggi attenta a convertire i palloni che
transitano dalle sue parti in punti. E’ così che le romagnole allungano nel finale sul 20-18, ma qui arriva la reazione modenese con un parziale di 4-0 che capovolge la situazione nonostante il tentativo di coach Marone di bloccare tutto con un time out chiamato sul 2020. Sarà appunto l’allungo decisivo, i due punti di vantaggio maturati basteranno alle bianconere per chiudere il set 23-25 e mettere ancora più pressione alle avversarie. Grande equilibrio nel primo parziale e medesimo copione anche nel secondo. Forlì, davanti al
Carpi ha battuto Corte dei Gonzaga 3 a 0
Magistrale Cec: è secondo posto!
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al servizio e poi 7-3 , ma la Cec non si lascia intimidire e con un muro di Insalata e un attacco di Bigarelli si presentano avanti al primo timeout tecnico 7-8. Il parziale prosegue con le due formazioni che si alternano al comando e sono due ace di Dall’Olio su Mattiuzzo e un muro di Bigarelli su Fusaro che creano lo strappo del 2319 e un attacco out di Bellini consegna il primo set 20-25 ai bianco-blu. E’ sempre il solito Dall’Olio che al servizio punzecchia i ricevitori avversari per lo 0-3 iniziale. La Cec gira molto bene e il divario si allunga per il 3-8 e il 4-11 con un bell’attacco di Porcellini. Fontana e com-
SG La Patria 1879 Ottimi risultati per la Sezione Pesistica
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n occasione del Gran Premio Prime Alzate esercizio di strappo, per i nati nel 2000, l’atleta in forze alla SG La Patria 1879 - Sezione Pesistica, Sharon Fiotta, categoria 43 chilogrammi, ha sollevato 27 chili, classificandosi al 1° posto nella fase regionale e guadagnando il primo posto della classifica in Italia. Nella Coppa Italia Juniores - Fase regionale invece, il carpigiano Lorenzo Rossetto, nella categoria +105 chilogrammi, ha sollevato 200 chili, classificandosi al 1° posto (4° in Italia). Nella Coppa Italia Senior - Fase regionale, il carpigiano Marco Franchini, nella categoria 77 chilogrammi, ha sollevato 210 chili, classificandosi al 1° posto (6° in Italia). Pe quanto riguarda la qualificazione ai Campionati Assoluti Fase Regionale, i tre atleti della Sezione pesistica della Patria si sono così piazzati: - Categoria 77 chili - Marco Franchini - totale 205 chili 1° classificato (19° in Italia su 86). - Categoria +105 chili - Fabio Ventriglia - totale 220 chili 2° classificato (12° in Italia su 24). - Categoria +105 chili - Lorenzo Rossetto - totale 180 chili 3° classificato (18° in Italia su 24).
Black Dragons a Brescia
Ancora medaglie per i dragoni!
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l 16 novembre, la società carpigiana Black Dragons ha partecipato al Campionato Nazionale ASC di Karate a Brescia. Si sono classificati al primo posto gli atelti Melody Fiotta e Michele Conte. Sul secondo gradino del podio è salito Matteo Trotta, mentre si sono guadagnati il terzo posto Davide Giagnorio, Lilian Porcireanu e Franco Daniele. Quarto posto invece per Marcello Barigazzi e Gabriel Negri.
scatto non sarà comunque decisivo perché le romagnole replicano prontamente e con un 5-0 si portano avanti di due lunghezze. Anche in questo parziale si prefigura quindi un arrivo in volata con la Liu Jo che torna a sorpassare arrivando al 22-23, ma poi non trova lo scatto decisivo e al quarto set point Forlì chiude rimettendo in parità l’incontro. Domenica 24 novembre, alle 18, presso il PalaPanini di Modena, quarta giornata di Master Group Sport Volley Cup Serie A1 fra Liu•Jo Modena e Igor Gorgonzola Novara.
Pallavolo Femminile Serie C - Texcart Città di
Pallavolo Maschile Serie B: Cec batte Silvolley, 3 a 0 agistrale prova della banda di coach Molinari che espugna il campo della seconda forza del campionato dando continuità alla propria striscia positiva con la quarta vittoria consecutiva. Carpi si presenta con Dall’Olio-Bigarelli, Porcellini-Fontana, Insalata-Quarta e Trentin libero mentre i padroni di casa si schierano con Bellini opposto al palleggiatore Salvatore, Fusaro e Mattiuzzo schiacciatori, Campagnaro e Scapin al centro e Bernuzzi libero. Partenza lanciata per i veneti che scattano subito sul 4-0 con il palleggiatore Salvatore
proprio pubblico, continua a giocarsela alla pari con le bianconere che non trovano la chiave per allungare con decisione come successo in più frangenti nelle prime due gare di questa mini serie. La chiave di volta sembra arrivare quando Piccinini e compagne, dopo la metà del set, trovano un piccolo break che regala tre lunghezze di vantaggio sul 13-16, un margine pericoloso per una formazione, quella delle padrone di casa, che non può più permettersi passi falsi se vuole mantenere ancora aperto il discorso qualificazione. Lo
Texcart ritrova la forma
R pagni ancora avanti 10-16 alla seconda sosta tecnica con un attacco di Bigarelli. Manifuori di Porcellini dopo una super difesa di Fontana per il 13-20 e primo tempo di Quarta per il 17-25. Trebaseleghe non è però seconda in classifica per caso, non molla e rimane attaccata alla gara conducendo dal primo punto il terzo set allungando fino al 10-7. I ragazzi di
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abato 16 novembre nell’ambito del Campionato Italiano di Serie A di bocce la MP Filtri Rinascita di Modena sui campi di Budrione ha conseguito una netta vittoria contro gli avversari del Colbordolo (Pesaro-Urbino) per 3-0. A disputare la gara individuale nel primo turno è stato Paolo Signorini che, contro Leonardo Porrozzi, ha rimediato prima una sconfitta 6-8 e poi una vittoria 8-0. Nella terna la Rinascita schierava Marco Luraghi - Diego Paleari Luca Viscusi contro Grilli - Giovanelli - Mauro (2 set Marini): gli atleti di casa hanno vinto entrambe le partite 8-3 aggiundicandosi
Molinari non sono da meno a livello di grinta e raggiungono il pareggio sul 13-13 e il primo sorpasso con un contrattacco di Bigarelli che concretizza una difesa di squadra per il 18-19. La Cec spinge sull’acceleratore e non concede più niente fino all’errore di Carraio per il 2025 che regala ai carpigiani il secondo posto che coincide con la zona playoff.
itorno alla vittoria per le ragazze della Texcart Città di Carpi. Contro una formazione che sinora aveva sempre portato al quinto set le proprie avversarie, Garuti e compagne sfoderano un’ottima prestazione. Finite le prime fasi di studio dove le due compagini si sono avvicendate al comando, sono le padrone di casa a imporre la propria legge: con battute efficaci fanno saltare la ricezione avversaria e dal 5 pari scappano. Il primo parziale finisce 25 a 17 per Texcart. Nel secondo set le carpigiane aumentano la qualità degli attacchi e tolgono sicurezza alla difesa, fondamentale che ha mantenuto a galla le ospiti. Punto dopo punto aumenta il divario ed è di nuovo 25 a 17. La musica non cambia nel 3° set dove trova spazio anche Corghi al posto di una Serrapica non al top. Texcart è sempre avanti e qualche errore di troppo in battuta da parte del Corte dei Gonzaga consente la fuga finale e la vittoria del set per 25 a 18 coronato da un ace di Garcia M. Anche le giovani chiamate a dare il loro contributo (Goldoni, Corghi) sono andate a segno. Ottima prova di Garcia M. efficace in battuta e in attacco. Migliorato il gioco, sino a oggi un po’ altalenante. Consueta citazione per Pini: autrice di una prestazione davvero sopra le righe.
Bocce - Raffa Bellissima vittoria della MP Filtri Rinascita Modena contro la squadra di Pesaro
La Rinascita stende Coldorbolo Diego Paleari
un punto e terminando così il primo turno in vantaggio. Nel secondo turno sono scese in campo le coppie: Paolo Luraghi e Luca Viscusi della Rinascita hanno vinto entrambe le partite 8-6 e 8-5 così come Paolo Signorini e Diego Paleari contro Paganelli - Porrozzi (8-7). In due set ha giocato Maione al posto di Signorini. Una menzione particolare per Paolo Signorini a cui va il merito di una spettacolare giocata di volo con tutto il pubblico in piedi ad applaudire. Risultato finale: MP Filtri Rinascita Modena 3 -
Trofeo Interregionale Memorial Giovagnotti
Colbordolo 0. L’avversario del prossimo turno il 7 dicembre sarà La Pinetina Roma, prima in classifica. Classifica finale: Ancona 2000, ASD La Pinetina 9 punti, Boville Marino e Montegranaro 6, MP Filtri Rinascita 4, Com. Colbordolo, Fashion Cattel e Montegridolfo 3, Montecatini Avis 1, L’Aquila 0. Da segnalare poi la bellissima vittoria domenica 17 novembre di Diego Paleari nella gara nazionale del circuito Fib Memorial Pedrinelli bocc. Malvestiti Legnano.
Soddisfazione in casa Judo Club Carpi
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omenica 17 novembre si è svolto a Bologna il Trofeo Interregionale Memorial Giovagnotti che, come ogni anno, ha visto una grande partecipazione di Dojo (palestre) provenienti da diverse regioni italiane. Il Judo Club Carpi si è presentato con due atleti: Federico Balestrazzi (90 chili) e Tamaz Zurabishvili (81 chili). Il primo a scendere in campo è stato Zurabishvili che ha battuto tutti gli avversari in 30/40 secondi, classificandosi al 1° posto e festeggiando nel migliore dei modi il suo 20esimo compleanno. Balestrazzi è stato accorpato in una categoria dove erano compresi i pesi massimi ma ha dimostrato tattica e maturità classificandosi al 2° posto.
22.11.2013 n°42
Taekwondo - Un atleta dell’Aikido Carpi ai Campionati Italiani Juniores e Seniores
Medaglia d’argento per Alberto Foroni Alberto Foroni con l’insegnante Quang Huynh Hong
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o scorso weekend si è svolto a Caserta il primo importante appuntamento della stagione per il Taekwondo, i Campionati Italiani Juniores e Seniores riservati alle Cinture Rosse. La gara si è sviluppata in due giornate, la prima dedicata ai Senior e la seconda agli Junior. Nella seconda giornata ha gareggiato Alberto Foroni, atleta del ’98 che si allena presso Aikido Carpi a.s.d. Dopo una stagione caratterizzata da alti e bassi, Foroni è riuscito nel
giorno più importante ad accompagnare al talento atletico e tecnico un’abile gestione di gara, che in passato spesso era mancata. A Caserta, si è mostrato lucido e tranquillo e ha conquistato una medaglia d’argento. E’ una prestazione da incorniciare, soprattutto considerando la giovane età dell’atleta. Il prossimo appuntamento è fissato a Bari, dove il 23 novembre i più forti atleti italiani si sfideranno nel Campionato Italiano Cinture Nere Senior.
Il campione Vincenzo Maenza alla palestra Budoshin Dojo di Carpi
Stage di lotta greco romana con un campione olimpico
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i è tenuto presso la palestra Budoshin Dojo di Carpi uno stage di lotta greco romana con Vincenzo Maenza. Il campione di questa disciplina ha vinto due medaglie d’oro alle Olimpiadi di Los Angeles del 1984 e Seul del 1988 e una d’argento a Barcellona nel 1992. Il pluricampione olimpionico, accompagnato da Alberto Verri organizzatore della manifestazione, ha incontrato l’assessore comunale a Sport e Benessere Carmelo Alberto D’Addese per un saluto.
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pattinaggio - Il 16 e 17 novembre si e’ svolta a Calderara di Reno la rassegna regionale Uisp Gruppi Folk alla quale hanno preso parte anche due quartetti della Dorando Pietri
Sempre più in alto I
l 16 e 17 novembre si è svolta a Calderara di Reno la Rassegna regionale Uisp, Gruppi Folk, alla quale hanno preso parte anche due quartetti della Dorando Pietri Sezione Pattinaggio. Per la quarta volta consecutiva il quartetto Enigma - formato da Federica Berni, Valentina Bulgarelli, Nicole Petino e Ilaria Tarabini - ha vinto nella Categoria Quartetti Uisp. Le atlete hanno riproposto il loro disco di gara Le femmine impertinenti su musiche di Rossini: l’ottima coreografia di Carol Buelloni, la crescente competenza dell’allenatrice Alessandra Berni e la tenacia delle ragazze hanno riportato Enigma sul primo gradino del podio. La formazione è imbattuta nei Regiona-
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ontinua senza interruzioni la striscia vincente di Terraquilia Carpi; i ragazzi di coach Serafini non hanno avuto problemi a battere la compagine toscana, troppa la differenza in campo. Con questo successo Terraquilia Carpi mantiene solitaria la testa della classifica, ora tre impegni casalinghi consecutivi attendono i biancorossi: il primo, sabato prossimo al Vallauri contro l’Ambra, ultima gara del girone d’andata,
Il quartetto Butterfly: Sara Gambacorta, Sara Veroni, Asia Franciosi e Alice Bottura
li dal 2010! Da sottolineare anche l’ottima prestazione di Butterfly, secondo quartetto della Dorando Pietri - formato da Alice Bottura, Asia Franciosi, Sara Gambacorta e Sara Veroni - che quest’anno gareggiava per la prima volta nella stessa
Inarrestabile Terraquilia che determinerà le posizioni per la griglia della Coppa Italia. Ambra e Teramo seguono a tre punti i biancorossi, toscani che, l’anno scorso, ai tiri di rigori diedero un dispiacere ai ragazzi di Serafini, poi sarà la volta degli abruzzesi a scendere al Vallauri; Terraquilia Carpi è certamente alla prima svolta della sua stagione. Inizio di gara equilibrato (4-5 al 9’) con Molina in
C’era una volta il calcio!
“
cio di strada, quello in cui i ragazzini si auto disciplinavano, dettando le regole e facendo le porte con gli zaini, è andato perduto. Wein tenta di recuperare quella semplicità. Nelle scuole calcio si deve insegnare a essere bambini e a far vivere ai piccoli il gioco come un maestro di vita”. Cuore del metodo di Wein, infatti, è quello di adattare il gioco ai ragazzi, non viceversa. Correre troppo avanti, forzare la mano e forzare la natura fisica e psicologica del bambino sono gli errori da evitare: l’allenamento si sviluppa attraverso giochi semplificati ed esercizi correttivi. Dai 10 anni in poi, ogni gioco semplificato è corredato da esercizi di brain kinetik, ovvero allenamenti semplificati della mente, legati al
Da sinistra Carol Buellloni, Nicole Petino, Ilaria Tarabini, Federica Berni, Valentina Bulgarelli e Alessandra Berni
Pallamano Serie A - Terraquilia Carpi batte Farmigea, 44 a 25
Da venerdì 22 a domenica 24 novembre, presso il Club Giardino di Carpi, una tre giorni con il grande allenatore Horst Wein
Il calcio inizia Da sinistra Bellei, Soragni e Leporati dalla testa e termina nei piedi”. Parola di Horst Wein, il professore tedesco che ha rivoluzionato la pedagogia nel calcio. Sarà proprio lui il protagonista, da venerdì 22 a domenica 24 novembre, del corso Come sviluppare calciatori più intelligenti: il zatore e responsabile del Csi metodo di Horst Wein a Car- calcio Riccardo Soragni – ha pi - promosso da Csi Carpi un obiettivo preciso: tornare e Club Giardino e destinato alle origini. Far riscoprire ai ad allenatori di giovanili di bambini la componente più calcio. Fulcro degli incontri, ludica del calcio. L’allenatodelle conferenze, delle ses- re più importante è il gioco sioni di valutazione e delle stesso, ripete continuamente tavole rotonde che si avvi- Wein. Il suo metodo rimette al cenderanno nel corso delle centro i bambini. Allenatori, tre giornate, nella cornice del istruttori... sono parole che apClub Giardino, sarà l’appren- partengono al secolo scorso. dimento del Funino, l’efficace I tecnici devono essere delle metodo che ha reso celebre, e guide, dei formatori. I nostri richiestissimo, Wein. “Il cor- bambini non sono degli adulti so, al quale hanno aderito oltre in miniatura, non devono gio200 tecnici – spiega l’organiz- care come dei grandi. Il cal-
categoria delle colleghe. Sulle note irlandesi di Leprechau, il quartetto si è cimentato in una buona coreografia firmata da Alessandra Berni e si è guadagnato un quinto posto. Entrambi i gruppi si esibiranno nuovamente dal 6 all’8 dicembre a Velletri (Roma) in occasione della Rassegna italiana dei Gruppi Folk. La società ringrazia le atlete e le allenatrici per l’ottimo lavoro svolto sinora.
movimento. Soddisfatto il presidente del Csi di Carpi, Guido Leporati: “avere Wein con noi è un onore e costituisce la prova di come il Csi carpigiano organizzi eventi di grande rilevanza e portata, puntando alla qualità e avendo, come linea guida, l’idea che lo sport debba essere, prima che competizione, strumento educativo”. Una tre giorni che inorgoglisce anche il direttore del Club Giardino, Davide Bellei: “abbiamo messo a disposizione le nostre strutture con grande entusiasmo. Il nostro è un club aperto a tutti, dagli 0 ai 90 anni. Investire nella formazione e nell’educazione dei bambini è essenziale per noi. Wein è tornato ai fondamentali, alla semplicità. Una filosofia sulla quale anche noi abbiamo voluto scommettere insieme agli amici del Csi con cui collaboriamo da tempo”. J.B.
evidenza, poi sale in cattedra Tojcic e Terraquilia Carpi opera il primo break (4-8 al 10’). I biancorossi continuano a mantenere alto il ritmo, Basic fa a spallate nell’area avversaria per creare opportunità per sè e per i compagni, i toscani non riescono a opporre resistenza e il divario nel punteggio aumenta (8-16 al 21’), fino al finale di tempo con un +14 che non
ammette repliche. Secondo parziale di pura accademia, Serafini ruota tutti gli effettivi a disposizione, si mettono così in evidenza Fontanesi e il giovane Beltrami; anche Di Matteo reduce dall’infortunio ha ripreso confidenza con il terreno di gioco, quindi si può ben dire che Terraquilia Carpi si avvicina al match clou di sabato prossimo in ottime condizioni.
Pallanuoto - Cabassi
I risultati
Modena Nuoto - Cabassi: 9 - 6 Prima partita di Campionato per la categoria Under 17. La Cabassi Carpi parte male e dopo una sola azione è sotto di una rete. Poi, però, i carpigiani cominciano a giocare la loro partita, grazie a una difesa attenta e rubando molti palloni agli avversari. Il secondo tempo si chiude con un punteggio di 4 a 3 per i padroni di casa che soffrono la difesa del Carpi e non riescono a ripartire in contropiede, la loro arma migliore. Nel terzo tempo gli ospiti incassano 3 goal in fila. Nell’ultimo quarto il Carpi rischia la rimonta, sbagliando per un soffio l’8 a 7. Partita molto buona per la Cabassi che fa soffrire un Modena ambizioso. Cabassi - CN Persiceto: 17 - 6
Ottima partenza degli Under 13 della Cabassi che non sbagliano la prima partita della stagione 2013-2014 vincendo per 17 a 6 contro il CN Persiceto. I carpigiani si presentano all’appuntamento senza la squadra al completo a causa di alcuni infortuni, ma riescono a compattarsi e a esprimere un buon gioco sia in attacco che in difesa. Proprio in questa fase l’attenta marcatura di Moretti e Balestra non consente agli ospiti di essere incisivi. In attacco invece ottima prova di Moretti (migliore in campo) che segna 6 reti e di Dondi (4 gol). “Sono molto soddisfatto. I ragazzi si sono comportati come una squadra, dandosi una mano a vicenda senza mollare mai. Molto bene anche i nuovi innesti provenienti dalla Categoria Acquagol che si sono distinti durante l’incontro”, ha commentato l’allenatore Nicola Colarusso.