Tempo n° 43

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Settimanale di

30 novembre 2012

attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti ANNO XIII N. 43

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Sessantallora: primi in Italia

Luca Pagliani

la fabbrica del lino conquista la tv Francesca Malossi, Erika Flammia e Ilaria Galletti

air top italia: quando i cervelli tornano a casa

Sessantallora, L’avventura imprenditoriale del carpigiano Fabio Gilioli, continua a crescere con l’ingresso dei due soci Davide pregnolato e Stefano Martelli e si afferma come un’esperienza unica nel panorama italiano. Una realtà giovane e trendy nella quale trovare competenza e servizi qualificati, per imparare ad amare sempre più tutti i colori e le sfumature del mondo a due ruote.

Foto di Max Pecoraro

studenti e docenti pitturano l’itis da vinci


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2 Tra le righe...

Per smantellare le province non bastano i mezzi corazzati

Il graffio

La Iena

Non uccidermi, implora uno dei tanti alberi condannati a morte di via Focherini... ah no, scusate, di viale Fassi. Il solito déjà vu carpigiano... Foto della settimana Via Leopardi

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isquisire del nome è stato un divertissement di breve durata: il Governo come un caterpillar, ha messo mano al riordino delle province fondendo territori e competenze e attuando tagli funzionali, come quelli precedenti, al risanamento del deficit. Ha provato a far decadere i presidenti e poi i consigli provinciali, ma non è riuscito nell’intento perché è anticostituzionale far dimettere organi elettivi. Per questo se l’è presa con gli assessori provinciali, non eletti ma nominati dal presidente, licenziati in tronco e tutti a casa dal gennaio 2013. “Un’uscita di scena umiliante” secondo il consigliere provinciale Luca Gozzoli (Pd) mentre il collega Bruno Rinaldi (Pdl) accusa il Governo “di praticare l’eutanasia a un’istituzione eletta dai cittadini”. A Destra e a Sinistra si assiste a una levata di scudi contro le scelte del Governo mentre “nessuno protesta né si preoccupa di come e da chi verrà svolto il ruolo delle Province” ha sostenuto Ennio Cottafavi (Pd). Ebbene sì, la gente ha altro a cui pensare in questo momento e, con ogni probabilità concorda, col Governo Monti, sulla necessità di metter mano alle Province: se fosse stato per la politica, questo riordino non si sarebbe fatto mai. Ha ragione Davide Baruffi (Pd): “se oggi sta avvenendo male - ha detto in Consiglio provinciale - è perché la politica non è stata in grado, prima, di fare il proprio mestiere”. Così è toccato al Governo Monti, più preoccupato della forma che della sostanza perché se fosse stato per il ministro Patroni Griffi oggi le province non ci sarebbero nemmeno più: quando, però, ha saputo che col passaggio dei dipendenti provinciali alle regioni, questi sarebbero venuti a costare un trenta per cento in più, ha cambiato idea mantenendo e accorpando le province. Con l’azzeramento degli assessori ci sarà certo un risparmio ma il rischio è quello del collasso perché il presidente non potrà da solo farsi carico di tutto: l’intera attività della provincia rischia la paralisi. Facile immaginare lo stato d’animo dei dipendenti che vivono, come tanti altri lavoratori, in un clima di grandi incertezze sul loro futuro. Detto questo, siamo in Italia e il decreto sul riordino delle province che deve diventare legge entro il 7 gennaio giace in Senato insabbiato da quegli stessi che, dopo aver istituito la provincia della Valdossola, ora chiedono la deroga per le città che hanno torri pendenti.

Sara Gelli

Frase della settimana...

“Sarà Cmb a ricostruire la cattedrale” Il Vescovo Cavina durante la visita ai volontari del Centro Missionario presso il centro commerciale Borgogioioso

attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Federico Campedelli, Francesco Palumbo, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.

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Numerosi i genitori degli alunni della Scuola M. Fanti e della Succursale delle Pio presenti all’incontro sulla situazione dell’edificio storico e sulle prospettive future

Si torna a scuola a Castelvecchio! C

’è chi propone di rimanere nei container pur di non tornare nella sede di Castelvecchio. I genitori degli alunni della Scuola primaria M. Fanti e della Succursale delle Medie A. Pio hanno partecipato numerosi all’incontro per capire quali lavori di ripristino e miglioramento antisismico dell’edificio sono stati eseguiti dall’Amministrazione Comunale per garantire la sicurezza dei loro figli. Era presente lo staff tecnico del Comune di Carpi (architetto Giovanni Gnoli, ingegner Gherado Trombetti e geometra Maurizio Benetti)

insieme alla dottoressa Angela Reverberi, responsabile per la Sicurezza, alla dirigente del Comprensivo Rossana Rinaldini e all’assessore Maria Cleofe Filippi. Con l’inizio del nuovo anno, gli alunni delle Fanti, oggi ospitati nei container a due piani nel cortile delle scuole Pascoli di via Berengario, e gli studenti della Succursale delle Pio, oggi nei container del piazzale dell’autostazione, dovrebbero rientrare nel palazzo quattrocentesco che si affaccia su Piazzale Re Astolfo e su viale Carducci. Lo staff tecnico del Comune ha rassicurato i presenti all’Audi-

torium Loria gremito, in occasione della riunione di giovedì 22 novembre, sottolineando che i lavori di consolidamento eseguiti in occasione del terremoto del 1996 hanno consentito all’edificio storico di reggere alle recenti scosse. Nonostante si siano staccati calcinacci e parti di intonaco non sono stati infatti registrati danni strutturali. “Se fosse stata un’abitazione privata - hanno commentato i tecnici - non sarebbe nemmeno stata dichiarata inagibile”.

In Castelvecchio sono comunque in corso ulteriori lavori per un importo di 318mila euro per garantire la massima sicurezza agli alunni che rientreranno a scuola. Per alcuni genitori non è sufficiente. “Per un edificio con quelle caratteristiche si può fare poco - commenta Lorena, una mamma - perché, essendo del ‘400, ha caratteristiche poco compatibili con quelle che dovrebbe avere un edificio scolastico”. “I container sono e resteranno una soluzione provvisoria -

afferma l’assessore Filippi - e, dovendo fermare l’attività didattica, il periodo migliore per il trasloco resta quello delle vacanze natalizie. Col nuovo anno gli studenti dovrebbero rientrare senza problemi nella loro sede scolastica”. I genitori hanno chiesto di poter valutare altre alternative ma pare che la nuova Scuola Media di Cibeno da settembre 2013 ospiti solo due dei corsi della Succursale Pio, che sopravviverà dunque, fino a quando l’aumento demografico lo richiederà. Sara Rovatti, portavoce del Comitato di genitori, ha ribadito che “pur non avendo alcun dubbio sulla

sicurezza, è sul piano di evacuazione e sulle vie di fuga che si concentrano le maggiori preoccupazioni. La sollecitazione del peso di cento ragazzi su quelle scale in occasione di una scossa che conseguenze avrebbe?” chiede la Rovatti, che propone di prorogare a fine giugno il trasferimento dai container. Tra i genitori c’è chi è favorevole a rientrare in Castelvecchio e chi è maggiormente restio: troppi però i condizionali usati nel corso dell’incontro al punto che, chi è entrato senza particolari dubbi, è uscito con qualche certezza in meno. Sara Gelli

La scarsità di fondi a disposizione, unitamente ai danni causati dal sisma, ha fatto sì che alunni, docenti e genitori si siano uniti per ritinteggiare le aule dell’Itis Leonardo da Vinci di Carpi

Al da Vinci con stucco e pennello ricerca dei fondi. I docenti hanno attivato i loro contatti, e hanno trovato finanziamenti da parte di CT9 di Novellara e di Moto Club Carpi, che hanno interamente coperto le spese di colore, smalto e attrezzi. E le quantità sono piut-

Foto di Max Pecoraro

fatti, alcune nostre insegnanti hanno provveduto a rifocillare le squadre al lavoro! Infine, mi preme sottolineare che diversi docenti che hanno lavorato dentro la scuola nel weekend di Stucco e pennello hanno aderito allo sciope-

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ennello, colore e forza di volontà. Con questi strumenti i ragazzi dell’Itis L. Da Vinci, nel pomeriggio di sabato e nell’intera giornata di domenica, hanno dato colore alla aule e ai corridoi della loro scuola insieme a insegnanti e genitori. “L’iniziativa Stucco e pennello era nell’aria da un po’. Da alcuni anni - ha raccontato la professoressa Simona Montorsi, docente di Italiano e Storia presso l’Istituto, nonché una delle due vicepresidi della scuola - il gruppo di docenti che si occupa di orientamento (Covezzi, Bulgarelli, Vidoni, Bussei, M. Ferrari) aveva in mente di dare una ripulita all’istituto, rendendolo più allegro e colorato. Il problema dei fondi a disposizione ha sempre rappresentato un ostacolo rilevante che, ovviamente, si è ulteriormente aggravato con le necessità urgenti create dal terremoto. Infatti, la nostra scuola ha subito danni in diversi ambienti, anche molto ampi. Una parte degli interventi è stata fatta dalla Provincia (al piano superiore e nella palestra); purtroppo però sono ancora inagibili i laboratori di Fisica e Chimica, nonché quelli di Disegno e di Meccanica, che dovrebbero essere pronti per

Natale, stando agli accordi con gli ingegneri della Provincia. Quest’ultima, per quanto possibile, si è impegnata per consentirci di avviare con regolarità le lezioni a settembre, seppur con numerosi disagi. Alla mancanza di laboratori abbiamo provato a ovviare, creandone di provvisori negli spazi agibili, oppure concentrando le attività teoriche nella prima parte dell’anno scolastico e spostando nella seconda parte le attività in laboratorio, o ancora chiedendo la collaborazione di altre scuole o delle aziende meccaniche, nostre partner da anni, per poter fare esperienze pratiche presso di loro. Gli spazi ristrutturati dopo il terremoto e, quindi, imbiancati di fresco, hanno evidenziato maggiormente la necessità di intervenire per dare una sistemata anche al resto delle zone agibili. E così è nato il progetto Stucco e pennello organizzato

dagli insegnanti del gruppoorientamento. Questi docenti hanno coinvolto gli studenti con entusiasmo, facendo capire loro l’importanza, da un lato di curare i luoghi scolastici in cui passano molte ore della giornata e, dall’altro, di partecipare attivamente alla vita della comunità di cui fanno parte. Dagli studenti il messaggio è arrivato alle famiglie, che hanno aderito in misura significativa, come testimoniano i numeri: ci siamo ritrovati in 200, tra studenti, genitori e docenti volontari. L’organizzazione non è stata semplice, perché ha richiesto un piano meticoloso di divisione dei compiti e delle zone da sistemare: per ogni zona è stato previsto un docente responsabile che, a sua volta, ha coordinato un gruppo di ragazzi e adulti. L’altro fronte che ha visto impegnato il gruppo-orientamento è stato quello della

tosto significative: 50 bidoni da 15 litri di colore bianco, più 60 litri di smalto colorato per ognuno dei quattro colori scelti per le diverse zone della scuola. La cifra complessiva ammonta a circa 5.600 euro, che la scuola, considerate le drammatiche ristrettezze cui è costretta dai ben noti tagli, non avrebbe potuto permettersi, se non sacrificando altre attività. A questo si è aggiunto il lavoro volontario di imbianchini professionisti, che hanno istruito ragazzi e docenti e li hanno seguiti nei giorni di lavoro. Senza il prezioso lavoro di questi professionisti non ce l’avremmo fatta. Naturalmente c’è stato anche il momento dei rifornimenti di viveri e, in-

ro di sabato 24 novembre, scegliendo quindi una forma alternativa di protesta che si affianca a quella messa in atto dai numerosi colleghi che da Carpi si sono recati a Roma per far sentire la loro e la nostra voce, ovvero la voce di chi è profondamente legato al proprio lavoro, alla propria professione e al proprio istituto. Il periodo è davvero difficile, le prospettive di tagli del personale supplente e dei bilanci delle istituzioni scolastiche sono concrete e stanno mettendo a rischio la qualità della scuola italiana. Una situazione davvero difficile da sopportare. Nel corso degli anni, noi docenti del Leonardo da Vinci abbiamo cercato di

dare la migliore preparazione ai nostri studenti, apprezzata dall’ambiente esterno e, in particolare, dalle aziende. Abbiamo dimostrato di saper seguire con attenzione i percorsi formativi dei nostri ragazzi, ma tutto ciò costa e richiede energie: ore di lavoro a casa e a scuola, ore di preparazione, di aggiornamento, di confronto al nostro interno e con la realtà del mondo del lavoro e della formazione superiore, acquisti di materiali e attrezzature senza i quali un istituto tecnico industriale non può funzionare. Pertanto, non possiamo accettare che il Ministero tagli indiscriminatamente”. E gli studenti, i principali attori del progetto hanno così commentato: “è stata non solo un’esperienza costruttiva, ma anche una buona occasione per socializzare. Molti di noi prima di questa esperienza si conoscevano solo di vista. Lavorando insieme ci siamo conosciuti meglio e, soprattutto, abbiamo dato il nostro contributo al presente e al futuro della scuola, sperimentando un lavoro manuale che, in molti casi, ci potrà essere utile per l’avvenire”. Chiara Sorrentino


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sisma e ricostruzione

l panorama è desolante. Lo scenario futuro pure. Il sisma di maggio ha ulteriormente piegato un territorio già fortemente stretto nella morsa della crisi economica. Malgrado ciò, ha assicurato Gian Fedele Ferrari, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, “la Fondazione c’è e continuerà a esserci”, erogando, nel 2013 “oltre 6,5 milioni di euro”, per tentare di lenire le numerose ferite che il terremoto ha lasciato nei comuni di competenza dell’ente, ovvero Carpi, Novi e Soliera. “Il sisma - ha aggiunto il segretario generale Enrico Bonasi - ci ha costretti a rivedere completamente priorità, linee di intervento e, conseguentemente, i contenuti del documento programmatico del 2013”. Le priorità individuate per il prossimo anno sono state individuate, continua Bonasi, “nel sostegno alla ricostruzione e alla ripresa delle attività, in particolar modo dell’Ospedale Ramazzini di Carpi e del sistema scolastico, prevedendo pur in una fase di crisi perdurante e di grande volatilità dei mercati finanziari (dove l’ente attinge le proprie risorse), un incremento di 500mila euro rispetto a quanto previsto precedentemente”. Uno

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La Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi a seguito del sisma di maggio ha rivisto le proprie linee di intervento per l’anno 2013 ed erogherà a favore del territorio 6,5 milioni di euro

La Fondazione c’è e continuerà a esserci

Gian Fedele Ferrari, Monsignor Cavina, Giuseppe Schena, Simone Morelli ed Enrico Bonasi

Sociale

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l settore Sociale, ha spiegato il consigliere Lella Rizzi, “vede il potenziamento del Fondo Anticrisi destinato ai cittadini di Carpi, Novi e Soliera colpiti dalla crisi con lo stanziamento di 750mila euro per un intervento complessivo che raggiunge i 2 milioni e 150mila euro. A questi si aggiungono i 300mila per il progetto Casa nella rete per rispondere al bisogno abitativo attraverso la conciliazione delle esigenze di inquilini e proprietari con reciproci vantaggi, come la riduzione del canone di affitto a fronte di una garanzia sull’effettivo pagamento e, infine, i 300mila euro destinati al Protocollo Antisfratto per aiutare le famiglie in situazione di morosità”.

sforzo erogativo tutt’altro che trascurabile, segno della volontà dell’ente di essere vicino alle esigenze delle istituzioni e ai bisogni crescenti di cittadini sempre più impoveriti: “i rendimenti non sono più elevati come negli anni d’oro pre-crisi, ora occorre attingere alle risorse accantonate saggiamente nel corso degli anni”, prosegue il segretario generale. Accanto ai 6,5 milioni della Fondazione, il nostro territorio potrà inoltre contare su altri 800/900mila euro messi a disposizione dalle Fondazioni Bancarie Italiane per contribuire alla ricostruzione delle strutture

Salute

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ul fronte Salute, la Fondazione stanzia 900mila euro per la ristrutturazione del Pronto Soccorso di Carpi, 400mila per l’attivazione di 4 nuove sale operatorie e 214mila per il potenziamento con tecnologie d’avanguardia di quattro reparti dell’Ospedale. “Quest’ultimo stanziamento ha spiegato il consigliere Elia Taraborrelli - è il primo risultato degli incontri che io e Tonino Zanoli abbiamo fatto insieme ai primari del Ramazzini, al fine di comprendere le loro esigenze principali e rendere più celere ed efficace il nostro intervento”. Per il 2013 sono già in corso di valutazione una decina di richieste per un importo di oltre 600mila euro.

scolastiche lesionate dal sisma, portando l’importo a circa 7 milioni e 300mila euro. Sul fronte istruzione, ha infine concluso Bonasi, “l’ente si impegnerà per realizzare interventi strutturali per la messa in sicurezza e il miglioramento delle scuole pubbliche e private, in una logica di non sovrapposizione nè, tantomeno, di sostituzione, dei finanziamenti statali. Confrontandoci con le amministrazioni, cercheremo di porre rimedio a situazioni critiche laddove l’intervento pubblico non arriva”. Cinque i settori di intervento principali: scuola (2 milioni di euro), salute

Scuola

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ul settore Istruzione la Fondazione si impegnerà su edilizia, dotazioni e attività formative. Il primo fronte vede oltre 1.500.000 euro per interventi sulle lesioni provocate dal sisma. Di questi, 150mila sono già stati stanziati per consentire la messa in sicurezza dell’Eden e della Scuola Sacro Cuore. In corso anche gli stanziamenti per la costruzione di un nuovo polo a Cibeno (2 milioni in 4 anni) che ospiterà 450 studenti e per la palestra scolastica di Novi (1 milione 150mila euro in 4 anni).

pubblica (1 milione di euro), arte e cultura (1 milione di euro), volontariato (650mila euro) e sviluppo locale (450mila euro), per un totale di 5 milioni e 100mila euro. A questi si sommeranno ulteriori 1 milione e 300mila euro per sostenere ricerca scientifica (300mila euro), famiglia (800mila euro) e formazione giovanile (200mila euro). A non essere trascurate non saranno nemmeno le famiglie e i singoli messi in ginocchio dalla crisi: riconfermato infatti, per il quarto anno, il Bando Anticrisi, attraverso lo stanziamento di 750mila euro. Jessica Bianchi

I Club Lions di Carpi, Mirandola e Finale Emilia hanno ospitato il direttore generale dell’Ausl di Modena e i responsabili delle strutture sanitarie di Carpi e Mirandola per fare il punto sui due ospedali dell’Area Nord

“E’ impossibile ipotizzare la realizzazione di un nuovo ospedale per la Zona Nord”

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Club Lions Carpi Host e Alberto Pio di Carpi, unitamente a quelli di Mirandola e Finale Emilia hanno organizzato un intermeeting dedicato al futuro delle strutture sanitarie del nostro territorio dopo gli eventi sismici dello scorso maggio. Presso il Ristorante Le Cardinal di Bastiglia, il direttore generale dell’Ausl di Modena, Mariella Martini e i direttori delle strutture sanitarie di Carpi e Mirandola, rispettivamente Teresa Pesi e Andrea Donati, hanno descritto quanto è stato fatto sinora per ripristinare i due ospedali di riferimento dell’Area Nord e quanto è ancora da fare. “Oggi abbiamo recuperato il 60 per cento dell’operatività a Carpi – ha spiegato Mariella Martini – e il 30 per cento a Mirandola, ma confidiamo di terminare i lavori entro i primi mesi del nuovo anno. Aver avuto la possibilità di lavorare in strutture chiuse al pubblico, ci ha inoltre permes-

Mario Meschieri, Claudio Vagnini, Isa Tirabassi, Luigi Lamma, Mariella Martini, Luigi Zanti, Teresa Pesi, Paolo Tomicich, Angela Facchini e Andrea Donati

so di effettuare in modo molto rapido opere che, altrimenti, avremmo potuto fare con tempistiche molto più lunghe e tra tante difficoltà”. Sembra un paradosso, ma la necessità di recuperare le strutture ospedaliere dai danni creati dal sisma sta rendendo possibile un rilancio che, in passato, scelte politiche sanitarie avverse avevano del tutto inficiato. “Con la ristrutturazione in corso - ha dichiarato Teresa Pesi - potremo disporre di 10 sale operatorie. Prima del sisma ne avevamo 6, di cui solo 3 pienamente funzionanti. Si tratta,

quindi, di un notevole balzo in avanti nell’efficacia del servizio che potremo offrire alla popolazione e, grazie al nuovo plesso operatorio, potranno essere ancora più efficaci le attività dei vari reparti. Anche il Pronto Soccorso, la cui riqualificazione sarà finanziata con il contributo della Fondazione CRC (900mila euro) sarà un volano importante per dare rinnovata centralità al nostro ospedale”. I lavori sulla struttura ospedaliera di Mirandola saranno un po’ più lunghi e la ristrutturazione potrà dirsi completata solo nel corso del 2013 ma secondo

Donati “a gennaio potremo festeggiare il primo nato nel nuovo Reparto di Ostetricia”. I direttori dei distretti sanitari di Carpi e Mirandola, Claudio Vagnini e Mario Meschieri, hanno poi descritto a soci Lions, ospiti, operatori sanitari e amministratori pubblici presenti alla serata, com’è stata gestita l’emergenza sanitaria nei giorni successivi ai terremoti del 20 e 29 maggio: “Abbiamo cercato di assicurare una presenza medica e psicologica in ogni comune colpito – ha spiegato Meschieri – non importava se in tenda o in un container, ciò

Mariella Martini e Luigi Zanti

che era necessario era dare assistenza immediata alla popolazione. Oggi i presidi medici

sono assicurati in modo stabile”. “Ci stiamo attrezzando – ha aggiunto Vagnini – per allestire un presidio medico avanzato stabile a Novi; sarà un segnale importante per dare sostegno a uno dei luoghi più colpiti dagli eventi sismici. Un plauso va – ha concluso il dirigente Ausl – ai medici, agli operatori sanitari e ai volontari che hanno gestito l’emergenza con professionalità, efficacia e tanta umanità”. La dottoressa Martini, nel chiudere la serata, ha affermato che le riqualificazioni in corso delle nostre strutture sanitarie rappresentano una sfida importante che si sta vincendo nonostante l’entità delle risorse finanziarie a disposizione della sanità sia in calo. “Motivo per il quale – ha concluso con lucida franchezza la dg – non è assolutamente possibile ipotizzare a oggi la realizzazione di un nuovo grande ospedale per la Zona Nord della nostra Provincia”.


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ra una platea davvero folta quella che ha accolto, venerdì scorso, Pierluigi Bersani al Caseificio Razionale Novese: tanti cittadini, ma anche i vertici del potere politico della Regione e l’establishment del partito che sostiene la candidatura dell’attuale segretario alla guida della coalizione di Centrosinsitra. “Spero che quel che dico si senta, perché per i tanti impegni di questa splendida campagna per le Primarie la voce comincia a cedere, ma qui c’è Don Ivo che fa dei miracoli e, se mi fa un gesto, son sicuro che mi torna”. Ha esordito con una battuta il segretario del PD, in visita a uno dei simboli del tessuto produttivo della zona. “Ho voluto che questa avventura mi portasse anche qui, dove i problemi dell’economia reale possono aiutarmi a tenere i piedi per terra rispetto a quello che sta avvenendo in Italia”. A introdurlo, oltre al segretario provinciale Davide Baruffi, il presidente della

Il candidato alle Primarie del Centrosinistra, Pierluigi Bersani, è stato in visita a Novi di modena. davanti a imprenditori e cittadini ha dichiarato che farà pressioni sul Governo per superare il disinteresse della politica

“Così non va bene”

Cooperativa che gestisce il caseificio, il quale ha esposto le difficoltà degli imprenditori che chiedono a gran voce l’arrivo dei fondi stanziati e la proroga del pagamento delle imposte. “Le rappresentanze delle imprese – ha proseguito Bersani - ci hanno segnalato questi problemi. Gli imprenditori non stanno chiedendo sconti sulle tasse, bensì una dilazione dei termini, perché con il sisma le imprese che hanno subìto danni diretti e quelle che hanno sofferto del calo degli ordini non sono attualmente in condizioni di liquidità tali da poter adempiere alle scadenze fiscali”. Il segretario del Pd ha promesso che si farà carico del problema, facendo pressioni su Ma-

Angelo Scaroni, Luca Ferri e Paola Menozzi

rio Monti. “Posso capire che il Governo sia stato cauto, preoccupato com’è di rispettare le norme europee. Ma il fatto che non abbia ancora prestato orecchio alle vostre esigenze, secondo me, francamente, non va bene. Nei prossimi giorni insisteremo per portare avanti questa sacrosanta esigenza”. Poco meno di tre minuti spesi per parlare del terremoto, prima di tornare alle questioni nazionali, alle Primarie, alle politiche e alla sua ricetta per cambiare l’Italia. Forse troppo pochi, per chi, come i tanti terremotati tra il pubblico, ritiene che anche quella

del sisma sia una questione di interesse nazionale. Tra i cittadini venuti a ascoltarlo, sono in molti a vedere in lui l’uomo dell’Emilia terremotata a Roma. “Siamo indignati – commenta Velleda Vaccari - sono anni che ci spacchiamo la schiena, l’Emilia Romagna è una delle locomotive italiane e non capisco come mai questo non venga riconosciuto. Anche il fatto di non procrastinare i pagamenti è ignobile. Spero che Bersani vinca le Primarie e mi aspetto da lui, come futuro capo del Governo, che rinegozi gli accordi che si stanno prendendo

ora”. Anche Luca Ferri spera che Bersani possa avere una maggiore sensibilità per i disagi delle zone terremotate. “Certo, le parole sono belle, ma servono fatti: assegni in bianco non ne firmeremo più, e il nostro voto pesa, e peserà. Sono un veterinario e, lavorando in zona, conosco la realtà degli allevatori. Tutti lamentano la lentezza burocratica e i vincoli assurdi per il ripristino delle case di campagna. Vorrei aggiungere che sono nettamente contrario alla realizzazione della Cispadana – che, stando al Velleda Vaccari

progetto, dovrebbe transitare a pochi metri dal caseificio – perché si tratta di una spesa inutile, che distruggerà altro terreno agricolo, non porterà sviluppo ma soltanto traffico, inquinamento e costruzioni. Errani dovrebbe ridestinare i soldi per quella cattedrale nel deserto alla ricostruzione”. Insomma, in generale il popolo del Pd è pronto a credere ancora una volta in Bersani, ma a occhi ben aperti, antenne alzate e molto realismo, come Paola Menozzi. “Un poco in Bersani ci credo ancora, anche se, ultimamente, mi pareva si fosse un po’ perso. Spero che uno sforzo in più per aiutarci possa farlo. Certo, se non ci sono i fondi, i miracoli non li può fare nessuno”. Maggior fiducia la esprime Angelo Scaroni, allevatore e socio del caseificio: “Rispetto agli altri, Bersani è il meglio, e potrà essere il nostro uomo a Roma”. M.M.

Fuoco e fiamme al primo Consiglio Comunale aperto alla cittadinanza dopo il sisma a Novi. Cresce la rabbia dei cittadini che si sentono terremotati di Serie B

Sale da Novi il grido d’aiuto dell’Emilia “ Qui a Novi capiamo che sinora ci si è mossi sulla scia dell’emergenza e che c’erano da prendere decisioni rapide e difficili.D’ora in poi però non intendiamo più subire scelte imposte dall’alto. Non siamo sudditi, ma cittadini, e delle scelte che decideranno come sarà in futuro il nostro paese (che, non illudiamoci, non sarà mai più come prima) vogliamo essere i protagonisti”. In queste parole, pronunciate lo scorso 22 ottobre da Mara Manicardi, nel corso del primo Consiglio Comunale aperto alla cittadinanza dopo il sisma, è espressa una delle richieste avanzate dai novesi: essere interpellati di più e con maggiore frequenza, dall’Amministrazione che hanno eletto. Consci che saranno le scelte prese oggi a determinare le possibilità di domani. All’assemblea ha partecipato anche Paola Marani, consigliere della Regione Emilia Romagna e relatrice del progetto di legge sulla ricostruzione delle zone terremotate. La sua esposizione relativa alle norme pensate per rendere più snelle le procedure per l’accesso ai fondi e la ricostruzione o ristrutturazione di abitazioni e imprese non è bastata a placare gli animi.

“Servono un sacco di soldi per presentare tutte le carte che volete voi e quello di cui non ho sentito parlare stasera sono proprio i soldi – si è sfogato con rabbia Iorio Grulli, l’imprenditore che per protesta è salito sul tetto pericolante della sua azienda di Roverero – e sono quelli che servono per ricostruire. Ora, non tra sei mesi, perché tra sei mesi saremo già

“Non basta sentirsi dire che noi emiliani siamo bravi per poi ricevere un trattamento diverso e peggiore degli altri. E’una cosa ignobile”.

L’intervento di Iorio Grulli

morti! Nella mia azienda ho cento macchinari sepolti dalle macerie di due capannoni, e sono a terra. Ogni minuto che passa accorcia la vita delle aziende, gli operai vanno a casa. Voi i soldi li prendete tutti i mesi, ma io sono sei mesi che non lavoro. Occorre che vi diate una mossa! Io ho solo la quinta elementare e di quel che lei ha detto non ci ho capito niente – ha concluso Grulli commentando l’intervento della consigliera regiona-

le – ma la mia azienda la so mandare avanti. Siete voi che non sapete mandare avanti il Paese”. Se questo è stato il più veemente degli interventi – Grulli è poi uscito dalla stanza senza attendere la replica – anche quelli di molti altri cittadini hanno contribuito a delineare una situazione dalla quale emerge come per i novesi ci sia ben poco da stare allegri. “Perché questa è l’unica calamità naturale italiana che sarà risarcita soltanto

sino all’80%? - ha domandato Aureliano Mascioli – Siamo forse terremotati di serie B? E che mi dite di coloro che non possiedono i soldi per iniziare i lavori? Come faranno, visto che i protocolli tra le banche e la Regione per concedere prestiti non sono ancora stati ultimati?”. Il contributo sulla ricostruzione che non copre il 100% dei danni è forse il dato vissuto con maggior indignazione da parte dei cittadini. “Non sono nata in Emilia, ma vivo qui da tanti anni e sono disgustata dal fatto che questi territori, che si sono sempre rimboccati le maniche e tanto hanno fatto per aiutare gli altri in caso di bisogno, ora vengano ricompensati con un trattamento diverso e peggiore, degli altri”. Non si sono sprecati neppure gli esempi concreti, come quello esposto da Manuela Lugli. “Tre giorni fa il signor Errani ha dichiarato sui giornali che il risarcimento dell’80% è sufficiente. Bene, allora prendiamo il mio caso, che è quello di tanti: con una pensione di 1000 euro io arrivo a ricostruire sino al secondo piano, faccio mezzo metro poi il restante e il tetto li lascio stare. Da chi li vado a prendere questi soldi a 70 anni? Da mia figlia che deve aggiustare casa

sua? O da mio figlio, che ha una famiglia da mantenere? Il problema è che fate i conti in tasca alle persone come se percepissero stipendi come i vostri”. A sintetizzare molte delle posizioni espresse è Silvano Tagliavini, del Circolo Naturalistico Novese. “Le perplessità sono generate dal fatto che, a fronte di tante promesse, i cittadini si devono misurare con le criticità di oggi. E’ vero che il bilancio si farà alla fine, ma i problemi, e tanti, li abbiamo ora”. Lapidario l’ex sindaco di Novi, Elvio Vezzani. “La politica nazionale è il grande assente. La Regione ha fatto e sta facendo tante cose, ma quel che bisogna evitare è lo scollamento tra istituzioni e cittadini, cosa che, purtroppo, sta avvenendo. Non basta dire ‘abbiamo fatto, facciamo e faremo’ ma si deve dire ‘vorremmo fare questo e vorremo farlo insieme a voi’. Non basta sentirsi dire che noi emiliani siamo bravi per poi ricevere un trattamento diverso dagli altri, questa è una cosa ignobile. Certo però che non basta la rabbia, bisogna avere anche la razionalità necessaria per formulare richieste che possano trovare accoglimento”. Marcello Marchesini


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sisma e ricostruzione

il Governo Monti ci ha dimenticati e così la Regione. i solenni proclami di Errani sulla diversità dell’emilia rispetto alle altre non hanno avuto seguito, così come le tante promesse. questo il leit motiv delle proteste

“Siamo stati dimenticati” L

o affermano gli stessi sindaci del Pd dei Comuni terremotati, lo conferma l’assessore regionale Muzzarelli messo alle strette quando si reca alle assemblee nel modenese a fare da ‘scudo’ al presidente Errani, lo ripetono i dirigenti delle associazioni di categoria, anche quelle di Sinistra. Ne sono convinti anche i 40mila sfollati ancora senza casa dopo sei mesi dalle prime scosse. E il leit motiv di tutte le proteste è: “il Governo Monti ci ha dimenticati e così la Regione. E i solenni proclami di Vasco Errani sulla diversità della nostra Regione rispetto alle altre non hanno avuto alcun seguito, così come le tante promesse”. “Siamo stati lasciati soli” hanno detto in coro gli imprenditori delle zone terremotate riunitisi nella sede di Confindu-

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ltre un migliaio di persone ha preso parte sabato 24 novembre alla manifestazione di protesta, in Piazza Costituente a Mirandola, contro le misure prese dal Governo per le popolazioni dell’Emilia terremotata. Provvedimenti giudicati insufficienti, come sottolinea Sandro Romagnoli, portavoce del Comitato Sisma 12 che ha organizzato il corteo insieme al Comitato Popolare Mirandolese per la Ricostruzione. “Chiediamo semplicemente l’indennizzo al 100% per i danni dovuti al sisma - ha detto - e non fino all’80% come é stato stabilito. Questo deve valere anche per chi ha abitazioni danneggiate lievemente e quindi in Classe A. In base alle nostre valutazioni, poi, non si arriverà che al 4550% al massimo dei rimborsi necessari per una totale ricostruzione. Lo Stato, nonostante gli stanziamenti, deve ancora sborsare un euro e l’unica eccezione è rappresentata dai contributi di autonoma sistemazione, fermi peraltro ad agosto”. I comitati organizzatori si definiscono trasversali. Alla manifestazione erano presenti tra gli altri Rifondazione Comunista, Pdl, Cgil, Movimento 5 Stelle e i comitati contro il maxideposito di Gas di Rivara e contro la realizzazione della Cispadana. L’altro tema al centro della protesta odierna è stato quello della tassazione per chi è stato colpito dal sisma. “E’ necessaria l’esenzione per almeno dodici mesi -

stria Modena. “I sostegni promessi dal Governo e dalla Regione tardano ad arrivare e le banche danno risposte negative. Le aziende sono allo stremo. Non ce la fanno da sole e risibili e demagogiche sono le affermazioni secondo cui noi emiliani siamo bravi e ce la faremo da soli. Affermazioni che non servono a nulla e che, anzi, sono negative e controproducenti. Se vuole essere utile Errani vada da Monti a dirgli che qui le imprese non ce la fanno più perché c’è stato un calo di ordini e di fatturato del 30 per cento e sono ormai 3.400 la aziende che, da giugno, hanno chiesto la cassa integrazione per i loro 33mila dipendenti”. Poi c’è la delicata questione della mancata proroga della scadenza del pagamento delle tasse fissata per il 16 dicembre per la

quale Confesercenti afferma che “è inaccettabile che di fronte a un drastico rallentamento delle produzioni e del fatturato, le imprese siano sottoposte a salassi e poste di fronte a una burocrazia statale e locale sorda e menefreghista”. Ma si è assistito anche a una plateale contestazione dei parlamentari del Pd all’Assemblea alla Camera di Commercio organizzata dalle associazioni degli artigiani e dei commercianti, con Muzzarelli sul banco degli accusati, venuto a rappresentare il presidente Errani, che aveva preferito andare da un’altra parte, a testimonianza dello scollamento esistente tra base e vertici del Pd. Quel Pd che a Roma continua a sostenere il Governo Monti osteggiato invece in provincia dalle associazioni di Sinistra, soprattutto per quanto

riguarda il tasto dolente della mancata proroga delle tasse da pagare allo Stato. E in questo caso è stato significativo lo sfogo del sindaco di Carpi Enrico Campedelli: “il Governo fa finta di non sapere che l’Emilia produce il 2 per cento del Pil nazionale e attende un ‘ritorno’ economico ora che ne ha bisogno”. Ma anche gli altri sindaci dei Comuni interessati si sono riuniti a Camposanto e, rompendo gli indugi e superando quella sorta di sudditanza psicologica che li aveva sinora frenati, hanno chiaramente detto che “il Governo Monti sbaglia” e chiedono “lo slittamento del pagamento delle tasse al 30 giugno per tutte le imprese che hanno subito danno diretti e indiretti, col pagamento dilazionato in più anni”. Intanto due manifestazioni politiche si

sono svolte a San Possidonio, con una fiaccolata di protesta e a Mirandola con la raccolta di firme da parte del Pdl inviate al presidente Monti. Durissimo anche il presidente della Lapam carpigiana Maurizio Lusvardi secondo cui “a furia di dire che noi emiliani siamo più bravi degli altri e che ce la faremo da soli, il resto dell’Italia pensa che i problemi qui siano già risolti, quando invece non è arrivato un euro a distanza di sei mesi dalla prima scossa”. Abbiamo lasciato per ultimo il commento del Comitato Sisma 12 che sabato 24 ha tenuto a Mirandola un’affollata assemblea di arrabbiati e delusi e che si è presentato con uno slogan inequivocabile: “Ma il Governo Monti dov’è? Qui cittadini e

un migliaio di persone ha protestato a Mirandola contro le misure del Governo

Rimborsi insufficienti

aziende non sono ancora in grado di accedere ai fondi destinati alla ricostruzione, confuse sono le norme di erogazione dei contributi, mentre è certo che i rimborsi, quando arriveranno, saranno al di sotto dell’80 per cento del danno subito che per molti vorrà dire non riuscire a ricostruire nè azienda nè abitazione, a differenza di quello che avvenne all’Aquila dove gli indennizzi furono del cento per cento”. Una posizione questa che ha messo in grave imbarazzo i dirigenti del Pd che, per ottemperare alle direttive nazionali del ‘partitone’, hanno sinora tenuto un atteggiamento soft, senza protestare e inscenare manifestazioni di aperto dissenso come avrebbero fatto se ci fosse stato il Governo Berlusconi. Cesare Pradella L’odg di Rostovi (Pdl) sulla proroga delle tasse al 30 giugno votato all’unanimità in Consiglio Comunale

Se ci affossate ora chi pagherà le tasse dopo?

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Foto di Riccardo Zanini

prosegue il Comitato Sisma 12 - come è stato fatto in casi simili, in modo da far ripartire le aziende e dare respiro ai cittadini. Chiediamo a Comuni e Regione di reperire le case sfitte e azioni incisive per contenere gli affitti in queste aree”. Sospensione della tassazione, fiscalità di vantaggio e indennizzi al 100% sono anche le richieste del Pdl di Mirandola scritte su una cartolina indirizzata al presidente del Consiglio Monti e distribuita ai manifestanti.

“Chiediamo l’indennizzo al 100% per i danni dovuti al sisma e non fino all’80%. Questo deve valere anche per chi ha abitazioni danneggiate lievemente. In base alle nostre valutazioni non si arriverà che al 45-50% al massimo dei rimborsi necessari per una totale ricostruzione. Lo Stato, nonostante gli stanziamenti, deve ancora sborsare un euro”.

l Consiglio comunale di Carpi del 15 novembre ha approvato un ordine del giorno firmato dal consigliere del PdL Cristian Rostovi che chiedeva il differimento del pagamento delle tasse al 30 giugno prossimo per i cittadini e le imprese colpiti dal sisma, “ritenendo assolutamente insufficiente la proroga decisa dal Consiglio dei ministri fino al 16 dicembre”. Il documento domandava poi al Consiglio Comunale “di impegnarsi a a chiedere la proroga al 30 giugno dei pagamenti e a sostenere il presidente della Regione e i parlamentari eletti a Modena in vista della discussione del decreto”. Il sindaco Enrico Campedelli ha ricordato, aprendo il dibattito sull’OdG, che non si chiedeva al Governo di non pagare le tasse bensì di avere più tempo per farlo, mentre la consigliera Daniela Depietri (Pd) ha rammentato come il Governo rifiuti la mediazione su questi temi e tenti di non andare incontro alle giuste esigenze dei nostri territori. E se il consigliere Bruno Pompeo (Pd) ha rammentato come questo territorio versi 1 miliardo al mese di tasse allo Stato centrale il capogruppo democratico Davide Dalle Ave ha spiegato come, dopo il sisma, la nostra zona non possa contribuire come prima alla leva fiscale” e quindi è giusta la battaglia di chi domanda una proroga dei pagamenti a giugno”. L’odg è stato sottoscritto dai gruppi Pd, PdL, Fli, IdV, Lega nord e votato all’unanimità dal Consiglio.


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7 sisma e ricostruzione

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l sisma ha ridisegnato il volto del centro storico carpigiano e, per far fronte alla carenza di spazi disponibili, in vista delle festività natalizie, la Fondazione Casa del Volontariato ha dato vita al Palavontariato: una tensostruttura riscaldata, in grado di ospitare fino a 300 posti a sedere, in Piazzale Re Astolfo. Un contenitore polivalente che, fino al 5 gennaio, darà rifugio alle Bancarelle per la solidarietà tradizionalmente allestite sotto i portici dei Corsi Fanti - Cabassi (oggi in parte inagibili) dal tessuto associativo carpigiano e, ancora, concerti, spettacoli e presentazioni di libri. Nato per dare un tetto ai volontari infatti, il Palavontariato ha riscosso l’interesse di una più ampia cerchia di soggetti operanti in città - Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, San Rocco Arte & Cultura, Consulta C del Volontariato del Comune di Carpi, Centro Servizi per il Volontariato, Consorzio ConCarpi, Comitato Amici del Parco, col patrocinio del Comune di Carpi - che hanno chiesto di poter essere ospitati a loro volta per svolgere iniziative proprie, richiesta che è stata accolta di buon grado dalla FCV, in pieno spirito di collaborazione e sinergia con il contesto in cui opera. “Per ospitare tutte le attività che solitamente si facevano in centro all’aperto - ha dichiarato Lamberto Menozzi, presidente della FCV - abbiamo creato un altro condominio tempo-

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ono trascorsi sei mesi dagli eventi sismici del 20 e del 29 maggio che hanno violentemente ferito l’Emilia Romagna. Le angosce, le paure e le insicurezze che il terremoto ha portato con sé, insieme alla sua onda distruttiva, sono ancora vive nella memoria dei carpigiani e sono state raccolte nel terzo volume di FaceGlass dall’ideatrice del progetto Graziella Spinelli, titolare dell’edicola Athena al civico 11 di Piazza Garibaldi. “Questo primo anno di FaceGlass - ha raccontato Graziella - è stato denso di eventi, compreso quello drammatico del terremoto. Sulla bacheca di FaceGlass affissa alla vetrina del mio negozio dall’11 ottobre del 2011, sono stati lasciati tanti commenti nei giorni successivi alle scosse di maggio. Dopo quella del 29 maggio avevo lanciato lo spunto di riflessione

Il terremoto non ha fermato la voglia di solidarietà dell’associazionismo del territorio. Grazie alla tensostruttura installata in Piazzale Re Astolfo dalla Casa del Volontariato, il Natale cittadino avrà una nuova casa

Dopo il sisma, il Natale sarà al Palavontariato

Marco Gasparini, Lamberto Menozzi, Simone Morelli, Irena Jacello, Simone Ramella, Elena Po, Giuseppe Ferrario, Andrea Candeli, Nadia Bonamici e Carlo Alberto Fontanesi

raneo. Se le associazioni sono una risorsa per Carpi, anche la struttura che per il mese di dicembre sarà montata in Piazzale Re Astolfo ambisce a essere non solo un punto nevralgico del Terzo Settore carpigiano, bensì dell’intera città. Associazioni, spettacoli, convegni, funzioni religiose, stand gastronomici: questa varietà, che rispecchia il desiderio di molteplici attori di agire in rete, fa della tenda un simbolo di un’opera di confronto e progettualità che non inizia oggi e non finirà domani”. Un progetto encomiabile, ha ribadito, Carlo Alberto Fontanesi, presidente della Consulta C , “che, ogni sabato e domenica di dicembre, ospiterà le bancarelle di 23 associazioni le quali potranno promuoversi e autofinanziarsi attraverso

la vendita di vari manufatti. Se il terremoto ha resto parzialmente inagibili i corsi, le scosse non hanno arrestato la voglia di solidarietà che questa città ha sempre dimostrato e continuerà a testimoniare con l’impegno concreto di tanti volontari. La rete che si è creata intorno al Palavontariato e vede schierati insieme istituzioni, fondazioni e associazionismo, deve continuare a operare unita per realizzare progetti ben più grandi”. Il sisma infatti è riuscito laddove molti avevano fallito: ovvero riuscire a unire tutti i protagonisti del centro storico, come sottolinea, l’assessore all’Economia, Simone Morelli: “questo sarà un Natale particolare dopo il terribile terremoto che ha colpito i nostri territori. Sono però convinto che queste festività ritro-

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enerdì 30 appuntamento con la moda inverno, con la sfilata a cura del Comitato Amici del Parco alle 21. Sabato 1° dicembre, così come domenica 2, dalle 9 alle 19, le associazioni di volontariato del territorio esporranno le loro Bancarelle. Giovedì 6 dicembre alle 21 si terrà Aspettando il Natale, il concerto nel quale il Quartetto K proporrà, accompagnato dalla voce di Nicoletta Fabbri, una serata all’insegna della tradizione, rivisitata in chiave jazz. Questo sarà anche il primo dei tre appuntamenti proposti nel Palavontariato da San Rocco Arte & Cultura, a ingresso gratuito e curati dal Maestro Andrea Candeli. Gli altri due eventi si terranno giovedì 20, alle 21, quando la voce di David Riondino e la chitarra di Candeli immergeranno il pubblico in quel capolavoro della letteratura mondiale che è il Don Chisciotte di Cervantes mentre, sabato 29 dicembre, l’Ensemble Allegro ma non troppo rievocherà le atmosfere della corte viennese e dei salotti parigini

vano la comunità rinsaldata: i diversi attori del progetto sono infatti uniti negli intenti, primo fra tutti quello di fare squadra e condividere competenze, esperienze, punti di vista e capacità organizzative. Un Natale del volontariato che lancerà un messaggio di speranza e di rinascita per il futuro. Perchè in tutti noi il desiderio più grande è quello di reagire e non arrenderci”. J.B.

Un cartellone denso di eventi per un concerto-spettacolo – in collaborazione con Università Mario Gasparini Casari - all’insegna del divertimento e dell’evasione. Giovedì 13 dicembre alle 21 si svolgerà anche il terzo degli eventi previsti nella rassegna Una serata in San Rocco, ovvero il concerto dell’Orchestra Maniscalchi e del tenore Gianluca De Martini. Ma i momenti musicali non si esauriscono qui: venerdì 21 dicembre le Corali Le nuvole del Gruppo Parkinson e Arcobaleno di Ushac intoneranno i più classici canti natalizi a partire dalle 21, mentre sabato 22, alle 21.30, si terrà il concerto dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Vecchi-Tonelli, a cura di Musei di Palazzo dei Pio e in collaborazione con la Diocesi di Carpi. Venerdì 7 dicembre, alle 20.30, si potrà passare qualche ora in compagnia di chi fa dell’aiutare un precetto di vita, grazie ai 200 posti disponibili per La cena della solidarietà (prenotazionei allo 059.684310); mercoledì 12

si parlerà di un progetto che, nato a partire dall’interessamento della Casa del Volontariato, ha coinvolto sinora una decina di associazioni e sta riscuotendo molto interesse, ovvero Volontari di Pubblica Utilità: dalle 18 diversi esperti – l’avvocato Massimiliano Mariani, Associazione Club Alcologici Territoriali e il Comandante della PM dell’Unione Susi Tinti – presenteranno il progetto per la sostituzione della sanzione penale per i reati connessi alla guida in stato di ebbrezza con ore a servizio della comunità, il tutto seguito da un aperitivo, naturalmente analcolico.La serata di lunedì 17 sarà dedicata a un momento di convivialità nel corso del quale tutti gli sportivi del Csi si ritroveranno per celebrare le imminenti festività. Venerdì 21, dalle 18 alle 20, i volontari della città si ritroveranno per la Festa degli Auguri. Il cartellone si concluderà sabato 5 gennaio con la Festa della Consulta per l’Integrazione dei Cittadini Stranieri.

I PENSIERI DEI CARPIGIANI NEI GIORNI IMMEDIATAMENTE SUCCESSIVI ALLE SCOSSE DEL 20 E DEL 29 MAGGIO SONO STATI RACCOLTI DA GRAZIANA SPINELLI NEL SUO TERZO VOLUME DI FACEGLASS

Terremoto ti scrivo su FaceGlass

“cosa ti è cambiato dopo il terremoto” e le risposte sono state varie. C’è chi ha scritto “bisogna sempre essere preparati a tutto”, chi, ancora, ha espresso il desiderio di una maggiore sicurezza abitativa per tutti, altri che hanno raccontato le loro nuove paure e insicurezze, ma ci sono stati anche commenti positivi come: “ho dato ospitalità”, “ho conosciuto i miei vicini”, “sto apprezzando le piccole cose della quotidianità” a dimostrazione che la tragedia ha fatto emergere anche sentimenti di fratellanza e condivisione. Ci siamo sentiti tutti più vicini nei giorni del sisma, e anche il sindaco e gli altri rappresentanti del Comune ci hanno fatto sentire la

Graziella Spinelli

loro vicinanza aiutandoci con solerzia ed efficienza”. Oltre alla pubblicazione del terzo libretto di FaceGlass, (in cui sono raccolti i pensieri dei carpigiani fino al 12 ottobre) Graziella Spinelli, un vero vulcano di idee, ha già concretizzato un altro progetto. “Ho dato la possibilità ai carpigiani di scrivere i loro pensieri anche sulla vetrina del negozio. Alcuni ragazzi hanno realizzato dei bellissimi disegni e proprio per questo motivo sto pensando di bandire un concorso artistico il cui vincitore sarà premiato con un buo-

no sconto spendibile sugli articoli di cartolibreria. Sempre per i ragazzi, che stanno partecipando con entusiasmo a FaceGlass, ho in mente un’altra iniziativa che vorrei realizzare prossimamente, ovvero un giornalino in cui poter scrivere liberamente pensieri, poesie, riflessioni e, perchè no, anche critiche e suggerimenti. Desidero creare uno spazio speciale per i giovani in cui possano far sentire la propria voce ed esprimere la loro creatività. Loro sono una risorsa straordinaria, il nostro futuro e hanno bisogno che noi tutti li ascoltiamo e li sosteniamo, soprattutto in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo”. Chiara Sorrentino


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l pensiero che le 8.814 persone accorse ai seggi a Carpi siano poca cosa rispetto a una popolazione che sfiora le 70mila unità viene immediatamente scacciato dall’euforia collettiva per quella che è stata definita una ‘giornata meravigliosa’ e una ‘prova straordinaria di democrazia’. Le primarie per la scelta del candidato premier del Centrosinistra hanno comunque entusiasmato, soprattutto gli ‘over’, i più numerosi in coda domenica 25 novembre nelle sedi del voto dove erano stati accorpati più seggi. Carpi si conferma città “bersaniana” ma il rottamatore Renzi ha ben figurato qui, come nel resto della provincia modenese (Bersani 46.9, Renzi 42.09) dove il fiorentino si prende 27 comuni su 47 mentre a Modena città si afferma Bersani (49.3 contro il 37.3 di Renzi). Numeri lontani da quel distacco del 19 per cento conquistato nella “rossa” Bologna, a dimostrazione del fatto che l’elettorato si lascia sempre meno condizionare dalla macchina organizzativa del Partito Democratico, schierata, anche sul nostro territorio, in larghissima parte a favore di Pier Luigi Bersani. Mettendo a fuoco i risultati elettorali di Carpi si scopre che 8 seggi su 13 sono andati a favore di Bersani, nei restanti 5 si è registrato il successo di Renzi. Il record di voto spetta in questa tornata di primarie al

Il segretario del Partito democratico bene nella zona ovest (sede Pd, via Pascoli) e nella frazione di Gargallo-Cantone; Renzi lo supera in centro storico e nelle frazioni di Cortile, Budrione e Migliarina

Città divisa tra Bersani e Renzi I risultati dei singoli seggi

Carpi nord: nel seggio allestito in via D. D. Albertario si sono recate 1.790 persone.

50.6%

39.1%

6.9%

2.7%

0.5%

Carpi ovest per Bersani, Carpi centro per Renzi Anche in occasione di queste primarie, Carpi ovest (sede Pd, via Pascoli) e Carpi sud (la zona di p.le Gorizia) si sono dimostrati

Il comitato di Bersani

Il comitato di Renzi

Il segretario cittadino Dalle Ave: “Il Pd è più forte” Ieri è stata una grandissima giornata di festa per la democrazia in Italia. In un momento difficile come quello che sta attraversando la politica nel nostro Paese - ha commentato Davide Dalle Ave, segretario cittadino del Pd di Carpi - il Centrosinistra ha dimostrato che si può recuperare forze ed entusiasmo dando ai propri elettori la possibilità di scelta. Spero che queste primarie siano di stimolo e di aiuto per l’intero panorama politico italiano. Si è chiamato a raccolta il popolo dei democratici e progressisti, e anche a Carpi quasi 9000 persone hanno risposto all’appello. Domenica prossima questi potranno esprimersi di nuovo per il ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto più consenso. Credo che da oggi sia sotto gli occhi di tutti che il Pd, insieme alle altre forze che hanno sottoscritto la carta degli intenti “Italia Bene comune”, sia più forte e più credibile, e più attrezzato come forza di governo che dovrà assumersi la responsabilità di affrontare i numerosi problemi che l’Italia in questo momento attraversa”.

Il Consigliere Arletti: “La parola rottamazione non fa paura” Un grande ringraziamento - ha commentato Roberto Arletti, Consigliere Comunale del Pd - ai quasi 9.000 carpigiani che sono venuti a votare alle primarie del Partito Democratico: indipendentemente dal risultato del voto, questa massiccia partecipazione rappresenta la vitalità riconquistata dal Pd anche a livello locale. Primarie accettate a denti stretti e con “il freno a mano” tirato in quanto vietate ai giovani 16enni e vincolate alla registrazione nell’albo degli elettori del Centrosinistra. Chi sosteneva che, in caso di successo di Renzi, il Pd si sarebbe spaccato si deve ricredere perché, dal momento in cui sono state indette le Primarie, il Pd è passato dal 24 al 32% e quasi 4.000.000 di italiani si sono recati ai seggi. Si era detto che Renzi avrebbe vinto con i voti del Centrodestra, invece si è vinto nella stragrande maggioranza delle regioni rosse. La gente non ha avuto paura della parola “rottamazione” ma ha condiviso il fatto che una classe politica che da 20 anni è in sella, ora deve andare a casa. Grazie ai 3.400 carpigiani che con il loro voto hanno condiviso le idee di cambiamento di Matteo Renzi”.

i quartieri più “fedeli” alla linea seguita dalla maggioranza del gruppo dirigente e degli amministratori locali del Pd: fosse stato per loro Bersani avrebbe vinto al primo turno. Nel seggio di via Pascoli, infatti, Bersani ha raggiunto il 56 per cento dei consensi (la percentuale più alta in città), mentre a Carpi sud è arrivato al 54. Il record in termini percentuali spetta però alla frazione di Gargallo-Cantone dove Bersani ha toccato il 58 per cento dei consensi perché, quei pochi che hanno votato (in tutto 158 persone) hanno a stragrande maggioranza scelto il segretario. Bersani supera il 50 per cento dei voti anche nel seggio della zona est (52 per cento al Kalinka di via Tassoni); nella zona nord (51 per cento nella sede Arci di via D. D. Albertario); a Fossoli (52 per cento); a San Marino (51%); a Cibeno (50%). Matteo Renzi va forte nel più borghese dei seggi, il Centro storico, dove conquista 516 voti (45 per cento) contro i 483 di Bersani (42 per cento) e nelle frazioni di Santa Croce, Cortile, Migliarina e Budrione. Nichi Vendola incassa il suo risultato migliore a Cibeno (9 per cento). Sara Gelli

Tra inchieste, abbandoni illustri e contestazioni interne, il partito fondato da Antonio Di Pietro sta attraversando acque agitate. E a Carpi, cosa sta succedendo? Lo abbiamo chiesto al rappresentante dell’Idv locale, Fabio Esposito

Mal di pancia nell’Idv di Carpi? C

he si tratti di scandali, errori o semplici ingenuità, è indubbio che l’Italia dei Valori, il partito fondato da Antonio Di Pietro stia attraversando, negli ultimi tempi, acque decisamente agitate. Tra abbandoni illustri e contestazioni interne, inchieste scomode e cambi di casacca, anche tra i simpatizzanti carpigiani del partito, nato sotto l’insegna della legalità, si avverte più di qualche mal di pancia. Ventiquattrenne che vi milita dai diciotto, e da tre anni rappresentante dell’IDV per Carpi, Fabio Esposito èuno dei tanti giovani che, entusiasti e desiderosi di cambiare un Paese nel quale vedono troppe storture, si trovano a scontrarsi, loro malgrado, con una realtà fatta di diverse ombre. “Il partito è nato con Di Pietro che, essendone padre fondatore e leader carismatico, merita un posto centrale. Non deve però essere – spiega Esposito - l’unica

Fabio Esposito

figura rilevante. Il problema non è tanto lui, quanto il fatto che altre figure, divenute, negli anni, importanti, siano state allontanate. Potrei fare l’esempio di

Sonia Alfano - ma alla lista si potrebbero aggiungere l’attuale sindaco di Napoli Luigi De Magistris e quello di Palermo, Leoluca Orlando e, ultimi ad aver

abbandonato la nave o a essere in procinto di farlo, il dimissionario capogruppo alla Camera, Massimo Donadi e Pancho Pardi. “Non solo tutto ciò è profondamente sbagliato – continua Fabio - ma penso abbia fatto perdere qualità al partito. Con loro ancora presenti, forse oggi non saremmo in questa situazione”. L’unico movente per l’impegno politico di Esposito, glielo si legge in faccia, è la passione per l’ideale. Per questo, le performance tenute negli anni da alcuni membri del partito – memorabili i voltagabbana dei vari Razzi, Scilipoti, De Gregorio... che, come schegge impazzite, subirono repentine crisi di coscienza, tanto improbabili quanto stravolgenti, tanto da ritrovarsi a sostenere i governi dell’uomo politico per contrastare il quale la stessa IDV era nata - lo portano ad affermare che, “la vera colpa di Di Pietro è la metodologia di selezione della classe

dirigente. Troppo spesso l’operato di noi volontari sul territorio, lavoro di mesi se non di anni, viene rovinato in un giorno da un alto dirigente che si trova lì non si sa bene per quale

“L’Idv è nato con Di Pietro e lui merita un posto centrale. Non deve però essere l’unica figura rilevante. Il problema è che molte figure divenute importanti, siano state allontanate. Ciò ha fatto perdere qualità al partito. Con loro ancora presenti, forse oggi non saremmo in questa situazione”.

motivo. Manca una vera meritocrazia e una selezione della classe dirigente con metodi trasparenti che tengano conto dell’impegno e del cuore che le persone mettono in questo partito”. A metà dicembre è previsto un congresso straordinario, durante il quale i tanti attivisti di base, come Esposito, sperano che le parole di maggior collegialità e meritocrazia pronunciate dal leader si trasformino in fatti. “Dall’esito di questo appuntamento decideremo cosa fare, nel frattempo continueremo a raccogliere le firme per i referendum sul lavoro e sulla casta, convinti che siano iniziative positive e a favore degli onesti cittadini. Personalmente auspico un forte segnale di cambiamento, sia a livello dirigenziale che nelle regole stesse del partito”. Come a dire: attento Antonio, chi di legalità e trasparenza ferisce, di trasparenza e legalità può anche perire! Marcello Marchesini


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siste un luogo più tranquillo – e più noioso – di una qualunque zona industriale della pianeggiante Emilia? A prima vista no: la monotonia delle strade tutte uguali, interrotte soltanto da qualche rotonda sembrano non aver nulla da nascondere. Eppure è proprio qui, in questi spazi silenziosi che si combatte una delle guerre più feroci che Europa e Italia abbiano mai affrontato da decenni. La zona industriale di Soliera è, come tante sue ‘sorelle’ in contesti analoghi, la trincea di un conflitto silenzioso che si combatte da anni. Una lotta che non uccide le persone ma il loro lavoro, che non distrugge palazzi ma lascia capannoni deserti, che non spegne vite ma ammazza speranza e futuro. Pier Battista Zambelli è il comandante in capo di questo avamposto sul ‘fronte orientale’. Stretta di mano vigorosa e sguardo diretto, si presenta con una voce tonante di basso e modi che intuisci ruvidi a nascondere una certa timida riservatezza, molto ‘lumbard’. Zambelli, infatti, viene da quelle parti, ma è da parecchio che vive a Soliera. Sicuramente dal 1990, anno in cui ha fondato – ‘Partendo dal nulla, dal marciapiede’ dice lui con quella specie di mezza risata che nasconde un orgoglio molto concreto – Air Top Italia srl, azienda impegnata nel campo della

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Pier Battista Zambelli è il titolare di Air Top Italia srl, azienda impegnata nel campo della filtrazione aria che, con i suoi 40 dipendenti, sta cercando di non arrendersi alla crisi

Aziende che tengono botta Da sinistra Francesca Malossi, Erika Flammia e Ilaria Galletti

filtrazione aria che, con i suoi 40 dipendenti, i suoi 15mila metri quadri di superficie – 9mila dei quali coperti – e le sue continue sfide è uno dei motivi per i quali, a una signora Merkel qualsiasi, si dovrebbe rispondere che no, questa sporca, guerra mondiale contro la crisi economica, non abbiamo affatto intenzione di perderla. Ma cosa combina questo ‘lumbard’ nel cuore della provincia di Modena? Fa impresa, tanto per cominciare, e bene: tra i 40 dipendenti molti sono giovani, dai 22 ai 39 anni. Come Francesca Malossi, tornata dopo aver passato quattro anni in Spagna e da poco assunta

Pier Battista Zambelli

qui. “A Madrid svolgevo la mansione di commerciale per una rivista di moda e lusso. Poi è arrivata la crisi, tirava una brutta aria e i licenziamenti erano all’ordine del giorno. Così ho deciso di ritornare

in Italia”. Se Air Top Italia ha un altro merito, è quello di aver assunto un ‘cervello di ritorno’. Ancora: qui pare credano nell’innovazione e nelle scommesse. Con il suo core business nella filtrazione d’aria per abitacoli di veicoli circolanti in strada, nel 2009,

tica” spiega Ilaria Galletti, una delle veterane dell’azienda. Insomma qui si investe, si sperimenta, si scommette: strategia insieme coraggiosa e rischiosa, che sinora ha però permesso alla creazione di Zambelli non soltanto di sopravvivere, ma di espandersi,

a crisi già iniziata, quando molte altre aziende si chiudevano su se stesse, Zambelli decide di ampliare l’offerta, acquisendo un’azienda del pavese specializzata in filtri per macchinari agricoli e movimento terra. “E’ importante dire che produciamo tutto in Italia e, negli anni, abbiamo acquisito varie certificazioni del sistema di qualità, così come quella necessaria per facilitare le esportazioni nei paesi dell’ex Unione Sovie-

assumere nuovo personale e raggiungere buoni risultati. Se servisse un ulteriore esempio di come, restando competitivi, esistano altre opzioni rispetto a quella di chiudere la fabbrica per poi delocalizzarla in Cina o Romania, nel periodo più virulento della crisi, quando molte realtà produttive erano messe ko, Air Top Italia lanciava sul mercato Etrasan, il suo ultimo nato. “Si tratta di un filtro universale per stampanti laser – spiega

Erika Flammia – in grado di filtrare il 99.9% delle polveri sottili e di toner che risultano dal processo di stampa, sostituibile e con una durata di circa un anno”. Nichel, cherosene, nerofumo: sostanze dannose che, se inalate nel corso di anni e anni di lavoro, possono portare – come dimostrano vari studi scientifici - al manifestarsi di patologie anche gravi. “Come la legge ha proibito il fumo negli uffici per tutelare la salute dei dipendenti, analogamente penso che questi filtri dovrebbero essere resi obbligatori” chiosa Francesca. L’uscita del nuovo prodotto è stata facilitata dalla fortuita messa in onda di una serie di inchieste sul tema, portate avanti da alcuni telegiornali nazionali e trasmissioni di punta come Le iene, anche se la maggior parte dell’ opinione pubblica continua a ignorare anche soltanto l’esistenza di questo tipo di problema. In ogni caso, i giovani della Air Top Italia continuano a darsi da fare per conquistare, insieme a mercati sempre nuovi, anche il futuro di un Paese che alla crisi non vuole arrendersi. Marcello Marchesini


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’è chi non si accontenta. Chi ama osare e, malgrado la crisi, investire in qualcosa di grande. Lui è il carpigiano Fabio Gilioli, 33 anni d’energia ed entusiasmo. La sua passione più grande? Il ciclismo. Un amore nato sin da piccolo, grazie a una Maurizio blu sempre tirata a lucido… da allora Fabio ne ha fatta di strada e, dopo anni passati in sella a una bicicletta come corridore professionista, ha deciso di intraprendere una nuova “salita”, mettendo la propria esperienza di sportivo al servizio di chi, come lui, ama il mondo della due ruote. E’ nato così Sessantallora, un “atelier” della bicicletta che ben presto si è trasformato in uno slogan. Un marchio di successo. Uno stile di vita. Ma lo showroom di Sessantallora, nella sua nuova sede in via dell’Industria, 91 a Carpi, aperto insieme ai due soci Davide Pregnolato e Stefano Martelli, è molto di più. Una realtà unica nel suo genere in Italia che, spiega Fabio Gilioli, è nata dal desiderio di “creare qualcosa che non esisteva”. L’idea assolutamente innovativa per il nostro Paese è quella di mettere a disposizione di tutti uno spazio, glamour e professionale, nel quale testare le biciclette prima di passare poi a un eventuale acquisto. “La clientela ha apprezzato talmente tanto la possibilità di ammirare e provare, tramite le test bike, la gamma di bici proposte, che

il progetto è andato ben oltre le nostre aspettative. In poco tempo infatti abbiamo svuotato il magazzino e questo ci ha obbligati ad allargare notevolmente i nostri orizzonti”.

L’avventura imprenditoriale del 33enne carpigiano Fabio Gilioli, Sessantallora, continua a crescere con l’ingresso dei due soci Davide pregnolato e Stefano Martelli e si afferma come un’esperienza unica nel panorama italiano. Una realtà giovane e trendy nella quale trovare competenza e servizi qualificati e imparare ad amare sempre più tutti i colori e le sfumature del mondo a due ruote

Sessantallora: una realtà unica in Italia

alimentari. Proprio per questo l’azienda Enervit leader mondiale di integratori alimentari ha scelto Sessantallora come partner per i prossimi anni, comprendendo l’avanguardia di questa realtà supportando l’azienda con i loro nutrizionisti. Sessantallora, oltre a produrre abbigliamento tecnico e sportswear, è dotato

Vintage protagonista a Sessantallora

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essantallora Fatto da Noi è il marchio che griffa la linea d’abbigliamento vintage di Sessantallora, mentre Biciclette Assemblate Sessantallora è il progetto realizzato in collaborazione col designer Matteo Pelliciari. Bici definite Vintage d’Avanguardia poichè si rifanno a quelle che correvano nei velodromi negli Anni ‘40 e ‘50 ma ripensate e assemblate in chiave moderma. Rigorosamente made in Italy questi gioielli, con le opportune trasformazioni e adattati al mondo street, sono diventati un mood sempre più apprezzato e tutto da scoprire. Per collezionisti, nostalgici e... ciclisti alla moda!

altri non danno. Diversificare e garantire la massima qualità sono i punti cardine per conquistare la propria nicchia di mercato. Questa attività è nata perchè abbiamo creduto e investito, facendo tantissimi sacrifici e oggi abbiamo clienti che vengono da ogni parte d’Italia, qualcuno persino dall’estero”. Da Sessantallora, esempio di imprenditoria giovanile in continua crescita malgrado la congiuntura economica negativa, il neofita che si avvicina per la prima volta all’affascinante mondo Risultato? Sessantallora, da dicembre, sarà rivenditore e punto di riferimento italiano per tre aziende leader nel mondo delle bike: Focus, Cervélo e Torpado. Fabio aggiunge:

“La crisi c’è: è innegabile. Per questo è necessario inventare sempre qualcosa di originale e innovativo. Offrire servizi che

del ciclismo o l’appassionato di lungo corso, sono seguiti e “coccolati” in tutto e per tutto. “Sessantallora offre servizi di consulenza biomeccanica per migliorare l’efficienza dell’interazione fra ciclista e bicicletta attraverso l’eliminazione degli sprechi di potenza e delle tensioni fisiche nella pedalata. Stila piani di allenamento personalizzati o di gruppo, organizza la partecipazione della propria squadra (130 persone dai 20 ai 60 anni) a gare, manifestazioni ciclistiche in varie parti d’Italia e pianifica uscite di gruppo in sella alla due ruote nel weekend e nelle pause pranzo, garantendo assistenza mediante il supporto di un’ammiraglia che segue i ciclisti con i rifornimenti idrici e

di un’ampia gamma di bici (da strada, crono, mountain bike, da Triathlon...) che possono essere testate prima dell’acquisto. Da dicembre - conclude Fabio Gilioli - ci amplieremo ulteriormente, allestendo anche un centro di assistenza meccanico per riparazioni e manutenzioni”. A Carpi, il mondo del ciclismo è racchiuso tutto qui. Tra le mura dello showroom di Sessantallora, esperienza unica e originale su tutto il panorama italiano. Una realtà giovane, trendy e affascinante, nella quale tutti potranno trovare competenza e servizi qualificati, imparando ad amare sempre più tutti i colori e le sfumature del mondo a due ruote. Jessica Bianchi


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L’azienda tessile La Fabbrica del Lino di Carpi conquista la televisione, vestendo le tavole de I Menù di Benedetta. A raccontarci quest’avventura all’insegna del 100% naturale ed ecocompatibile è il titolare Luca Pagliani

Secondo natura

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’è chi, per inseguire un sogno, decide di dare una svolta alla propria vita. Di reinventarsi, ascoltando il proprio cuore e assecondando la propria creatività. E così, in punta di piedi, passo dopo passo, riesce a realizzare qualcosa di speciale. Di unico. La storia del carpigiano Luca Pagliani, classe 1967, è una di quelle che lascia in bocca il sapore delle cose buone. Socio di un’affermata azienda di maglieria, nel 2005, Luca decide che è arrivato il momento di sperimentare qualcosa di nuovo e, insieme alla moglie Monica Bergianti, specializzata nella produzione di private label, crea il marchio La Fabbrica del Lino Home. “Volevo dedicarmi a qualcosa che mi piacesse spiega Luca - e mi riempisse di soddisfazione, giorno dopo giorno”. E c’è riuscito, facendo della maestria squisitamente artigianale il proprio punto di forza. “Il nostro prodotto - prosegue - è come un abito su misura. Personalizzato e dalla fattura artigianale”. Scegliere la più antica delle fibre, il lino, e svelarne l’anima più contemporanea e raffinata, per vestire la casa in modo pratico, glam e naturale è l’intuizione che ha dato vita a La Fabbrica del Lino, la prima azienda tessile

italiana che, dal 2006, tinge in capo biancheria da casa in lino naturale. La collezione creata da Luca Pagliani è 100% naturale ed ecocompatibile: “la linea Home coniuga il rispetto per l’ambiente a raffinatezza, creatività e versatilità, per offrire un prodotto naturale unico, alla moda e facile da utilizzare”. Un’impresa artigianale snella e dinamica, con 14 dipendenti, che fa della produzione su misura, rigorosamente made in Italy, il proprio must. Una passione per il lavoro ben fatto, curato nel minimo dettaglio, che ha conquista-

Da sinistra Monica Bergianti, Stefano De Martino e Luca Pagliani

to immediatamente il pubblico: “le nostre proposte per la casa sono essenziali, lineari o arricchite da ricami, pizzi e decori preziosi. I nostri clienti non hanno minimi d’ordine bensì possono richiederci pezzi unici, sapendo che ogni loro desiderio potrà prendere forma”. Il lino stropicciato è capace di vestire un’infinità di fogge, dimensioni e sfumature di colore. La sua versatilità infatti è capace di donare un tocco vintage a un’atmosfera retrò o regalare eleganza ed essenzialità a una casa più contemporanea. La bellezza e l’originalità della collezione di biancheria per la casa non passa di certo inosservata e così, spiega Luca Pagliani, “è nata la collaborazione con 18 studi di architettura attraverso la quale realizziamo forniture per alberghi, ristoranti e nautica”. Tra le ultime conquiste de La fabbrica del Lino, ve ne è una davvero speciale: la collaborazione con la regina dei fornelli, Benedetta Parodi. “Il direttore artistico de I Menù di Benedetta e la stessa Parodi sono nostri clienti abituali e conoscendo il prodotto ci hanno contattati per vestire le tavole che compaiono durante la trasmissione. Un’attestazione di stima che ci riempie di soddisfazione oltre a fornirci una vetrina straordinaria”, commenta Pagliani. A oggi, l’impresa

made in Carpi serve 513 negozi distribuiti in 13 Paesi del mondo e possiede tre negozi monomarca nelle cornici più esclusive d’Italia: Capri, Montalcino e Riccione. Accanto alla collezione Home però, Luca e Monica hanno deciso di affiancare, su richiesta della clientela stessa, una linea di abbigliamento: dalla pigiameria alla moda mare, alla maglieria. “Le due divisioni, biancheria per la casa e moda mare per lei - e ora anche per lui - ci sono letteralmente esplose tra le mani. Le persone apprezzano la naturalità delle fibre e del processo produttivo e hanno colto appieno la filosofia che perseguiamo. Pochi capi ma d’eccellenza. Ogni prodotto infatti deve essere perfetto”. L’azienda carpigiana ha debuttato a settembre sulle passerelle della Settimana della Moda a Milano con un testimonial d’eccezione, il ballerino Stefano De Martino, distintosi per il suo talento nella trasmissione Amici di Maria De Filippi e protagonista dei tabloid rosa per la sua liaison con la bellissima Belen Rodriguez. Chi volesse ammirare da vicino i capi “griffati” La Fabbrica del Lino, può recarsi presso Ecc Emporio Corredo Carpi per la linea Home e da Cipria per quanto riguarda l’abbigliamento. Jessica Bianchi

Benedetta Parodi durante la trasmissione I Menù di Benedetta con una tavola griffata La fabbrica del Lino

Luca Pagliani


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Luciano e Gian Luca Pergreffi hanno inaugurato la Dark Room SilmarArtGallery

Carpi al centro dell’arte e del glamour O

ri, Odori, Colori: è questo il titolo della personale del pittore, scultore e incisore Adriano Pompa, mostra con la quale, il 23 novembre scorso, è stata inaugurata la Dark Room SilmarArtGallery. L’artista romano, figlio d’arte, con le sue tele riverberanti ori e colori, colme di draghi ed eroi, tese in uno sforzo caratterizzato dal tentativo di tras-portare nel qui e ora i miti del passato, ha attirato l’attenzione di critici d’arte del calibro di Raffaele De Grada, Vittorio Sgarbi e Fabrizio Dentice. Con le sue ipnotiche creature – più che creazioni – con le sue sculture e i suoi dipinti fuori dal tempo - o, per meglio dire, inseriti nell’apparentemente folle ricerca di un’epica del contemporaneo - Pompa ha riempito i nuovi spazi che Luciano e Gian Luca, i due vulcanici fratelli Pergreffi, hanno realizzato in viale Carducci. “In città mancava questo tipo di spazio – spiega Gian Luca - e questo ci pare particolarmente interessante proprio perché distante dalle classiche gallerie d’arte”. E anche grazie all’intima conoscenza con Maria Benassati, fotografa e storica collaboratrice di Vittorio Sgarbi, Carpi potrà ospitare le

Da sinistra Luciano Pergreffi, Maria Benassati, Gian Luca Pergreffi e Adriano Pompa

opere di alcuni dei più interessanti protagonisti della scena artistica, insieme ad alcuni veri e propri esperti del settore. “L’obiettivo fondamentale di tutta l’operazione – aggiunge Luciano - è proprio quello di dare maggiore visibilità alla nostra città e, se possibile, di mettere in contatto i mondi dell’arte e dell’abbigliamento. Cercheremo sponsor che possa-

no essere sensibili al nostro progetto, perché con i contatti e le conoscenze che abbiamo, vorremmo dare a

Jungo e dintorni...

E

’ tempo di riappropriarci del nostro territorio! Mi sto accorgendo che la globalizzazione, di cui abbiamo parlato nell’ultima rubrica, ci sta facendo perdere il contatto con la nostra terra. Nel vero senso della parola. Non sappiamo più come far crescere una zucchina. A volte, non siamo nemmeno consci che, oltre alle zucchine, esistono anche innumerevoli ortaggi fondamentali per la nostra alimentazione. Non sappiamo neanche quanto spazio ci vuole. Quanto una pianta debba stare lontano da un’altra, quale vegetale si raccoglie a giugno piuttosto che a gennaio. Questo è un problema di una gravità spaventosa. L’anno scorso partecipai a una conferenza organizzata dal gruppo di Carpi in Transizione - parleremo anche di questo progetto straordinario prossimamente - durante la quale un ragazzo di Monteveglio ci ha mostrato come Carpi sia assolutamente non autosufficiente per quanto riguarda la produzione di alimenti. Non è che sia in deficit perché non ci sono agricoltori, bensì perché mancano gli ettari di terreno pro capite necessari per raggiungere l’autosufficienza alimentare. Tutto questo è aggravato dal tipo di cibi che generalmente consumiamo. Partiamo da un calcolo. Una perso-

by Luca “Locco” Severi

Scatta l’ora dell’orto urbano!

na onnivora, per nutrirsi, necessita di 3.500 metri quadri di terreno adibito ad agricoltura. “Ma io mangio carne…” potrebbe obiettare qualcuno. Il salame tanto amato dagli emiliani è stato prima di tutto un animale che, per crescere, ha avuto bisogno di spazio sottratto all’alimentazione umana. Come se non bastasse, ogni trasformazione genera delle perdite: una caloria sotto forma di salame, necessita di più calorie in termini di agricoltura. Viene da sé che se non produci un salame, puoi mangiare il doppio in ortaggi, giusto per fare un esempio. Ci vuole meno suolo. E’ questo il ragionamento che dovrà accompagnarci. Un vegetariano, e ancor di più un vegano,

Carpi la botta di visibilità di cui riteniamo abbia bisogno, anche e soprattutto per il periodo di crisi che sta attraversando da qualche anno”. Ad

Adriano Pompa si avvicenderanno poi i fotografi Gianni Pezzani e Vittorio Pescatori, quest’ultimo attualmente in mostra a Milano a Palazzo Reale. Insomma, Carpi al centro dell’arte e del glamour: una mossa coraggiosa per due fratelli che hanno dimostrato di credere davvero nella cultura come strumento di rilancio, oltre che sociale e comunitario, anche economico. “E’ anche una reazione voluta al sisma perché vogliamo dimostrare che, malgrado i problemi e la psicosi creatisi, ci si può impegnare nell’immaginare progetti nuovi. E questa scommessa vogliamo vincerla, sperando anche nell’aiuto dei carpigiani, delle istituzioni e del territorio. Vorremmo essere artefici di una rinascita culturale e sociale”. Insomma, c’è chi crede nella forza e nella bellezza della provincia. “Una persona venuta all’inaugurazione da fuori – chiosa Luciano - mi ha detto ‘Ma che spazio favoloso, peccato sia a Carpi’. Per noi, invece, si è trattato di una specie di complimento, perché è esattamente questo il messaggio che intendiamo lanciare con la nostra nuova galleria: guardate di cosa è capace Carpi”. Marcello Marchesini

necessitano di meno territorio. Una persona che magia solo derivati animali necessita di 1.400 metri quadri. Un vegan - chi non mangia alcun tipo di derivato animale – necessita di 700 metri quadri. Quindi cinque vegani necessitano della stessa quantità di territorio di un onnivoro per cibarsi. Siamo settantamila. Fatevi i conti. Non ho voglia di annoiarvi. E’ per questo che oggi volevo parlavi di orto urbano. Cos’è? E’ un orto in città. E’ la nuova rivoluzione. Rimettere le mani nella terra. Spendere il proprio tempo per non far la spesa, ma per piantare e raccogliere gli ortaggi che produciamo nel giardino davanti a casa, sul terrazzo, sul tetto. In ogni spa-

zio ritagliabile è possibile fare un orto. Basta un bel vaso. Piantateci l’insalata. Per iniziare è fenomenale. Io ce l’ho. E’ da mesi che non compro insalata. Quando ne ho voglia esco anche alle 3 del mattino - stacco qualche foglia e me la preparo. E’ facile. Raccogliendo le foglie più grandi, le altre ricrescono dal centro e ti ritrovi con il banco verdure del supermercato davanti a casa. Zero fatica, zero macchina, niente fila alla cassa. L’insalata per iniziare. Anche le bietole, il prezzemolo, la salvia, il basilico, i peperoncini sono facili da far crescere. Poi presa la mano si può provare anche con altro. Cipolle, carote, patate, porri, finocchi, pomodori. Ogni stagione ha la sua tipicità. Mangiare i pomodori d’inverno non è normale. Non crescono. Sono ortaggi fasulli. Adesso si raccolgono i porri, il cavolo, il radicchio, le cipolle, le patate. Se la natura ci offre cose diverse in periodi differenti ci sarà un motivo. Inoltre vo-

levo darvi un consiglio. Sono convinto che non è più possibile fare i lavori “come una volta”. Ma occorre prenderne il buono e riprogettarli, con le conoscenze di oggi. Per questo, prima di cimentarvi con un orto, leggetevi bene cos’è la Permacultura. E’ un concetto rivoluzionario. Con questa tecnica si può fare un orto che si auto alimenta, che non è da zappare e tiene lontani i parassiti da solo. Ovvio, non è così immediato. Misurarsi con i cicli naturali crea una pace indescrivibile. Ve la lascio provare personalmente. Guardate su Internet. C’è già una marea di persone che ama condividere le proprie esperienze. Fatele vostre. Vi ricordate la GloCalizzazione? Questa ne è l’attuazione sociale. Idee globali, produzioni locali. Provate.


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iete svegli o addormentati? è il singolare titolo del libro che sta per essere dato alle stampe dalla Parrocchia di Quartirolo in memoria di don Claudio Pontiroli, l’indimenticato parroco della Madonna della Neve, che l’ha guidata ininterrottamente dal 1998 al 2011 e che verrà distribuito in occasione del primo anniversario della sua scomparsa, il prossimo 11 marzo. Nel titolo riecheggia la mitica frase con la quale don Claudio era solito iniziare l’omelia della messa domenicale dedicata ai bambini della Parrocchia. Si tratta di un volume di

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abato 1° dicembre, alle 17, nella Sala ex Poste di Palazzo dei Pio verrà inaugurata la mostra Calvino/ Luzzati fiabe e città, promossa in occasione del 40esimo anniversario dell’uscita de Le città invisibili. Propone una cinquantina di disegni originali del grande illustratore genovese e sarà visitabile il sabato, la domenica e i giorni festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 fino al 27 gennaio. Sono previste anche numerose iniziative collaterali, che coinvolgeranno le scuole e le altre istituzioni culturali. Che cos’è oggi la città per noi? Penso d’aver scritto qualcosa come un ultimo poema d’amore alle città, nel momento in cui diventa sempre più difficile viverle come città. Così Italo Calvino in una conferenza del 1983 ha

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L’Angolo di Cesare Pradella Un libro in memoria di Don Claudio Pontiroli 194 pagine, corredato da 150 foto in bianco e nero e a colori, con decine di stralci di suoi scritti e le preziose testimonianze di chi lo ha conosciuto, amato e apprezzato. Il libro verrà messo in vendita alla cifra di 10 euro che saranno devoluti alla casse della Parrocchia “per finire di pagare – come affermano il nuovo parroco don Fabio Barbieri, unitamente al Consiglio pastorale – i lavori di costruzione della

Il compianto don Claudio

nuova chiesa”. Il volume conterrà prefazioni dell’attuale parroco don Fabio Barbieri, del vescovo monsignor Elio Tinti, che ha condiviso e seguito negli anni l’iter dell’edificazione della nuova chiesa e del nuovo vescovo monsignor Francesco Cavina entrato nella Diocesi carpigiana poco prima della scomparsa di don Claudio. Ma anche affettuosi ricordi personali di molti laici e sacerdoti,

Sabato 1° dicembre, alle 17, nella Sala ex Poste verrà inaugurata la mostra Calvino/Luzzati fiabe e città, promossa in occasione del 40esimo anniversario dell’uscita de Le città invisibili

Calvino e Luzzati si incontrano a Palazzo Pio spiegato il senso del suo libro di qualche anno prima: una serie di racconti ancora molto attuali, che propongono la messa in discussione del concetto di città così come lo ritroviamo oggi nella sua dialettica con la vita contemporanea, così frenetica e ‘dissociante’ ma anche capace di trovare continui legami con la fantasia. E proprio partendo dal legame realtà/fantasia nasce questa mostra, nella quale sono i disegni di Emanuele Luzzati, che non sono illustrazioni delle Città invisibili, a rappresentare lo spirito dell’opera letteraria di Calvino. Si tratta di illustrazioni che il maestro realizzò per alcune fiabe di Calvino, ma anche disegni di città reali che, rap-

presentando ben oltre l’aspetto materiale delle costruzioni, sono volti alla ricerca di un significato, che potremmo definire assoluto pur in una dimensione umana, non solo delle città, ma soprattutto dei suoi abitanti. La riflessione sul tema “città” in un contesto come quello attuale finisce anche per assumere dopo il terremoto un nuovo significato, che mette in evidenza il rapporto cittadinocittà - in termini fisici e metafisici - e ha modificato l’idea stessa e l’immagine dei nostri centri. La mostra rappresenta il fulcro di un progetto più complesso, coordinato da Biblioteca Loria, Castello dei ragazzi, Musei di Palazzo dei Pio in collaborazio-

tra cui quelli di don Ivo Silingardi e don Roberto Bianchini particolarmente vicini al prete scomparso. Un libro insomma che costituirà un interessante ‘spaccato’ di vita religiosa carpigiana degli ultimi trent’anni le cui spese di stampa il Consiglio pastorale si augura vengano interamente coperte dal ricavato della vendita e dai contributi dei fedeli legati alla memoria di don Claudio. ne col Museo Luzzati di Genova e le librerie della città. Alla sala ex Poste si potranno vedere i disegni di Luzzati e un video; al Castello dei ragazzi, per il quale Luzzati ha progettato il teatrino e la Casa sull’albero, è prevista l’esposizione bibliografica delle fiabe di Calvino illustrate dai disegni di Luzzati, a disposizione per la consultazione e il prestito. In collaborazione tra Biblioteca Loria e Teatro poi si svilupperanno percorsi di lettura teatrale dell’opera di Calvino rivolti alle scuole; non mancheranno una performance teatrale il 2 dicembre (ore 17, Sala dei Mori) e un laboratorio narrativo e creativo per studenti (My Town) che prevede anche un appuntamento per ragazzi dai 6 ai 12 anni di età il 16 dicembre prossimo alle 16 nella sede della mostra (su prenotazione).


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iscina e cinema hanno qualcosa in comune: il costume. Lo sa bene il nostro Lorenzo Benatti, che compirà 27 anni il 31 gennaio prossimo e già pensa a cosa fare da grande, dopo le infinite soddisfazioni che si è preso in gara, contro i superman del nuoto nazionale e internazionale. Continua ad allenarsi duro a Roma, nelle piscine federali del Circolo Canottieri Aniene. E nel frattempo, prova a mettersi in gioco nel cinema e studia da trainermanager. Le telecamere sono un’attrazione forte, lo stimolano da tempo. Non a caso, nella sua pagina Facebook sorride in foto mentre abbraccia Bud Spencer. Che nella vita precedente a quella di attore, era noto col suo nome di battesimo (Carlo Pedersoli) e nuotava per i colori azzurri alle Olimpiadi di Helsinki (1952), Melbourne (1956) e Roma (1960). Un passaggio di consegne? Chissà… Da Sky è arrivata una

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Cinema e nuoto hi-tech nel futuro del nostro Benatti

I progetti di Lorenzo “Sono Diabolik nel trailer di SKY”. “E per gli atleti master ho in mente nuove idee”.

Lorenzo Benatti

chiamata importante. Sul bouquet satellitare andrà prossimamente in onda la

fiction tratta dal celebre fumetto delle sorelle Giussani: Diabolik, il Re del

Terrore. Gira già il trailer. E nella muta nera del ladro mascherato, c’è proprio Lorenzo. “E’ stata una cosa nuova nella mia vita, bellissima, appassionante. Una buona direzione futura per quanto mi riguarda” – ci racconta – “Da molti anni mi piacerebbe recitare. Nel trailer non erano previsti dialoghi, solo scene mute. Ma ho potuto lavorare su un set vero, nel ruolo principale. E la cosa mi ha motivato moltissimo”.

Non è un debutto assoluto: “Avevo fatto la controfigura nella miniserie Come un delfino”, ideata, prodotta e interpretata da Raoul Bova, trasmessa su Canale 5 nel marzo 2011, e ispirata alla storia di Domenico Fioravanti, bi-campione ai Giochi di Sydney (100 e 200 rana), poi costretto a ritirarsi per ipertrofia cardiaca. “Fu un primo assaggio, utile ma non esaltante. Più che altro ho imparato quanto siano noiosi i tempi di attesa per una comparsa”. I panni di Diabolik, invece, sono stati ben più gratificanti. “Il ruolo da protagonista è decisamente un’altra cosa. Sono tutti lì per te, sei quasi sempre in scena, ti diverti, scherzi. Ho chiesto esplicitamente di fare tutte le azioni, anche le più complicate come il salto dalla finestra e

ll’insegna dell’ironia e della goliardia, il carpigiano Ilario Gualdi ha festeggiato i suoi primi novant’anni, lo scorso 23 novembre, al Centro Orti, circondato dagli amici di una vita. Quelli intimi. Unica donna ammessa, come ci ricorda, il compagno d’avventure del festeggiato, Ermanno Savani, la moglie di Ilario, “Teresa che pure festeggiava il suo compleanno e il 55° anniversario di matrimonio”. Insomma un’occasione a dir poco speciale. “A cena eravamo una quarantina di ragazzi, carpigiani doc, dalla classe 1922 alla classe 1940. Tutti conosciutissimi in città, quelli della Carpi di una volta, ex imprenditori, ex dirigenti,

Ilario Gualdi e i suoi primi novant’anni

Teresa

operai, artigiani, commercianti, ciclisti e chi più ne ha più ne metta, nonché frequentatori quotidiani della Piazza e dell’ex Bar Dorando”. La serata è stata un suc-

qualche anno in un campo di concentramento nazista), altre colme di fortuna grazie al boom economico e, ancora, storie avventurose, passionali... Vicende che abbiamo ricordato con una certa dose di rimpianto, pur non cedendo mai alla nostal-

i è tenuta mercoledì 21 novembre una seduta particolare del Consiglio dei Ragazzi di Carpi, a cui hanno partecipato i consiglieri uscenti (che a maggio avevano bruscamente interrotto il loro lavoro a causa degli eventi sismici), e i bambini e ragazzi che ne faranno parte nel corso dell’anno scolastico 2012-2013. Alla presenza del presidente del Consiglio Comunale Giovanni Taurasi e dell’assessore alla Politiche Scolastiche Maria Cleofe Filippi i consiglieri a fine mandato hanno presentato due video riassuntivi del percorso svolto lo scorso anno sul tema dell’incontro e integrazione tra le generazioni; a seguire il

Seduta di insediamento del nuovo Consiglio dei Ragazzi di Carpi In occasione dell’anniversario della Convenzione dei diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza

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Noi i ragazzi di Piazza Martiri...

cesso di allegria, con tanto di scorpacciata finale di dolci, scambi di regali, musica, cori e una gara a briscola molto combattuta e dai “risultati controversi”, ride Ermanno.

“In sala - prosegue - c’erano oltre 3.000 anni di vita e storie di Carpi. Storie spesso piene di stenti (abbiamo tutti vissuto la guerra e il festeggiato ha addirittura trascorso

Bambini protagonisti

“passaggio di testimone” ai nuovi membri del Consiglio è avvenuto con un simbolico scambio di posti all’interno della sala consiliare. L’insediamento ufficiale del Consiglio dei Ragazzi si tiene ogni anno alla fine di novembre per ricordare l’anniversario della Conven-

zione dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza promulgata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989. Il Comune di Carpi è da tempo impegnato a difendere i diritti dei bambini anche attraverso il progetto Città, amica delle bambine e dei bambini, nella con-

vinzione che bisogna avere il coraggio di dare ai bimbi la consapevolezza di avere dei diritti e di dare loro strumenti per rivendicarli. E’ su questi presupposti che si inserisce l’esperienza del Consiglio dei Ragazzi come luogo di crescita della partecipazione attiva e dell’esercizio di rap-

presentanza. I ragazzi sono impegnati in prima persona a difendere ed esercitare i propri diritti, a usare forme di protesta e a rappresentare i loro coetanei ponendo vere e proprie istanze politiche per rendere la città più vivibile. Questo produce un aumento del senso di cittadinanza, di

le contorsioni al museo, tra i laser”. Interpretazione piena e autentica. Eccezion fatta per un dettaglio: “lo sguardo finale pare abbia funzionato. Mi chiedono tutti se l’espressione sia mia, e rispondo assolutamente di sì. A parte gli occhi azzurri: quelli me li hanno ritoccati al Pc”. L’altro progetto di Lorenzo lo riporta in piscina, insieme a due amici nuotatori che ne condividono l’idea. “Con Paolo Bossini e Michele Cosentino stiamo creando un’associazione sportiva dilettantistica per nuotatori master. Vogliamo garantirgli il meglio della tecnologia, supportarli attraverso riprese video e consulenze bio-meccaniche. Garantirgli cioè l’opportunità di scoprire e apprendere i segreti per acquisire la miglior tecnica ed efficacia nello stile. In virata, in partenza, nello slancio e all’arrivo. In questo sport sono i piccoli dettagli che fanno la differenza”. Enrico Gualtieri gia”. Al termine dei festeggiamenti i “ragazzi” hanno brindato alla memoria degli amici che li hanno lasciati e si sono dati appuntamento tra cinque anni, quando il mitico Ilario spegnerà 95 candeline! Salute!

Ilario Gualdi

responsabilità e di appartenenza alla comunità. Ai consiglieri uscenti sono andati i ringraziamenti dell’Amministrazione comunale mentre al nuovo Consiglio appena insediato gli auguri di buon lavoro sono stati espressi dal Sindaco Enrico Campedelli che, con il presidente Taurasi e l’assessore Filippi, ha anche voluto donare a tutti i bambini e ragazzi presenti una copia della Costituzione italiana e della Convenzione dei diritti dell’infanzia. I componenti del Consiglio dei Ragazzi di Carpi per il 2012-13 saranno 27, in rappresentanza delle classi quarta e quinta delle scuole primarie e delle classi prime delle scuole secondarie di primo grado della città.


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abato 24 novembre nel Piazzale delle Piscine di Carpi ha avuto luogo uno degli appuntamenti di Ready2go, che nasce da un’iniziativa dell’Aci provinciale in seguito di una convenzione con il Tribunale di Modena. Questo progetto ha il compito fondamentale di insegnare ai giovani come affrontare le situazioni di pericolo più frequenti sulla strada. Capita spesso che, finito il corso di scuola guida, i ragazzi abbiano molte conoscenze teoriche e di guida base, ma non sappiano realmente destreggiarsi in mezzo al traffico o su superfici non ideali. A Ready2go il compito di simulare queste condizioni, in un ambiente controllato e al fianco di esperti naturalmente, in modo da

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’associazione VivereDonna onlus di Carpi, all’indomani della Giornata contro la violenza sulle donne celebrata il 25 novembre, presenta la campagna S-Vestiamo la violenza, proponendo dal 1° al 9 dicembre iniziative che hanno lo scopo di denunciare, sensibilizzare, informare e coinvolgere tutte le persone che desiderano approfondire le tematiche che ruotano attorno alla violenza di genere. Le iniziative si terran-

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Torna Ready2go, il progetto di guida sicura dell’Aci in collaborazione con il Tribunale di Modena

Sicurezza al centro

integrare le conoscenze dei neo patentati attraverso un’esperienza diretta. “Ringraziamo il Comune di Carpi (e l’assessore a Traffico e Viabilità, C. Alberto

D’Addese) – ha sottolineato Antonio Tempesta, esperto in educazione e sicurezza stradale - che è stato il primo a livello nazionale a capire la bontà del progetto e a

Al via la campagna ‘S-Vestiamo la violenza’

Corsi di gruppo e individuali

Smetti di fumare: puoi!

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nizia lunedì 14 gennaio (scadenza iscrizioni il 7 dicembre) il prossimo corso intensivo di gruppo per imparare un metodo per smettere di fumare, organizzato dal Centro antifumo di Carpi presso la sala riunioni del Distretto di Carpi, ingresso da via Molinari, 2. Il corso, gratuito e proposto con continuità durante l’anno, ha la finalità di attivare sul territorio interventi di contrasto al fumo di tabacco, considerato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità la prima causa evitabile di malattia e morte. Smettere di fumare è un traguardo raggiungibile da tutti i fumatori e l’abbandono dell’abitudine al fumo permette di ridurre i rischi di contrarre malattie gravi e invalidanti e di migliorare il proprio stato di salute. Il corso è strutturato in 12 incontri di gruppo, il lunedì e il giovedì dalle 12 alle 14, rivolto a fumatori motivati a smettere e disposti a seguire programmi terapeutici. L’équipe che lo conduce è composta da figure sanitarie esperte e da medici che partecipano sia al lavoro di gruppo, sia ai trattamenti farmacologici di supporto, per i quali non è previsto il pagamento del ticket. E’ stato attivato inoltre l’ambulatorio individuale il giovedì pomeriggio: una opportunità innovativa che prevede anche l’utilizzo di nuovi farmaci. Le iscrizioni si possono effettuare ogni mattina, telefonando al Servizio Dipendenze Patologiche di Carpi Tel.059-659921 dalle 8.30 alle 13.

17 Auditorium Rustichelli Le donne hanno sempre la peggio nel melodramma e non solo - Concerto Lirico 4 dicembre - 18.30 – 20.30 Saletta Fondazione CRC Difesa personale: consapevolezza e prevenzione Istruttore Sergio Rosi Info: 333/6982609 Contributo 5 euro. 5 dicembre - Ore 20.30 Saletta Fondazione CRC C’eravamo tanto amati Presentazione dell’Associazione InDifesa

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ai mai considerato perché pensare abbia un impatto così grande sulle nostre vite? Quando pensiamo viene stabilita una relazione reciproca tra il pensiero e l’evento a esso associato. Ciascuno influenza l’altro, ed è proprio questo processo che rende utile il pensare. Immagina questo scenario: “Supponi che tutte le finestre e le porte della stanza in cui ti trovi siano chiuse a chiave. Come fai a uscire?”. Ora osserva cosa fa la tua mente: mentre stai valutando ogni opzione possibile, stai mettendo in relazione i pensieri come se manipolassi gli og-

Amici da salvare

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i sono anche gli animali selvatici salvati dalle macerie del sisma, come una volpe e alcune civette, nel calendario 2013 del Centro fauna selvatica Il Pettirosso di Modena, in vendita al costo di 5 euro in alcune edicole di Modena e a Carpi presso la libreria Mondadori di Piazza Martiri. Il calendario finanzia l’attività dell’associazione per il salvataggio e la cura degli animali selvatici in difficoltà. Il calendario propone anche alcuni consigli utili sui comportamenti quotidiani e le piccole attenzioni che possono salvare la vita di un animale: dalla cura del proprio giardino, rispettando la fauna selvatica, ai comportamenti da tenere quando si avvista un animale ferito. Tutti i 12 animali fotografati (tra cui un ghiro, cincia, riccio, donnola, lepre, istrice, tasso e pettirosso) sono stati salvati nei mesi scorsi dai volontari, guidati da Piero Milani, sono in tutto 70 tra operatori e veterinari.

La forza del pensiero getti reali a cui si riferiscono. Questo fenomeno è molto utile, infatti nella realtà non dobbiamo provare sul campo le diverse opzioni per fuggire, ma possiamo provarle con l’immaginazione. Quando pensiamo a come scappare dalla stanza, è poco probabile che questo sia un processo dannoso; i problemi arrivano invece quando questo viene portato agli estremi e applicato a tutti i pensieri. Quando trattiamo le nostre idee come se fossero realmente ciò che pretendono di essere (cioè eventi reali), ci troviamo in

Maltrattamenti in famiglia Avvocato Laica Montanari Provvedimenti di allontanamento avvocato Gabriella Rubbiani e avvocato Paola Sacchi Sindrome da alienazione genitoriale AvvocatoSabrina Soprani Mediazione familiare Avvocato Barbara Manferdini Modera la serata l’avvocato Cristina Luppi 8 dicembre 10.00 – 12.00 Saletta Pubblica Fondazione

In vendita anche a Carpi il calendario del Centro Fauna Il Pettirosso

La psicologa risponde... uno stato di fusione con i nostri processi mentali che può essere molto dannoso. Ad esempio, rifletti su tutte le affermazioni relative al dolore che iniziano con le parole “io sono”: “io sono depresso”, “io sono ansioso”, “io sono così stanco di sentirmi male”. Questo linguaggio ti mette nella condizione di identificare te stesso con il tuo dolore e fa sì che tu prenda queste affermazioni come verità letterali, finendo così per credere che tu sei, nella realtà, il tuo dolore. Allo stesso modo, dal momento che buona par-

nessun tipo, pur trovandosi con un tasso alcolemico superiore al consentito. I vantaggi consistono in un dimezzamento del tempo di sospensione della patente, il ritiro del sequestro del mezzo e la riduzione della maxi multa, scontata con le ore di lavoro. Ready2go si rivela quindi un progetto doppiamente prezioso: da una parte insegna la guida sicura e dall’altra consente a chi ha sbagliato una volta, di rimediare ai propri errori. Francesco Palumbo

Difesa personale: assertività e uso della voce Istruttore Sergio Rosi Prenotazioni: 333/6982609 Contributo di partecipazione 5 euro . 8 dicembre - ore 17 Saletta CRC Incontro con Lilia Beggi, autrice de Il pezzo mancante 9 dicembre - ore 17 Saletta Fondazione Il tè delle cinque Conversazioni con le volontarie di VD e avvocato dell’Associazione InDifesa I segnali della violenza Presentazione della Guida per riconoscere la violenza di genere nelle relazioni di

intimità. Gli orari e l’accoglienza del Centro d’Ascolto, per l’occasione, si trasferiscono, dalla sede di via Don Sturzo, nella Saletta della Fondazione in corso Cabassi, 4. All’interno sarà esposta la mostra fotografica Home sweet Home in memoria di Barbara Cuppini. Saranno disponibili materiali informativi multimediali e testi letterari. L’accoglienza sarà a cura delle preziose volontarie dell’associazione: 3 dicembre dalle 16 alle 18;5 dicembre dalle 10 alle 12; 6 dicembre dalle 15 alle 17; 7 dicembre dalle 10 alle 12.

firmare una collaborazione con Aci Italia grazie a una convenzione stipulata con il Tribunale di Modena per i lavori di pubblica utilità. Durante il corso di guida

Vivere Donna

no presso la saletta della Fondazione CRC in Corso Cabassi 4. 1° dicembre - Ore 17 Oltre la soglia - Reading sulla violenza di genere a cura di Alessandra Tomassini e Beatrice Schiros Ore 19- Inaugurazione dell’Installazione SALviamolE a cura della Compagnia Offende 2 dicembre - Ore

sicura il cambio gomme e il montaggio catene è stato effettuato, dopo essere stato istruito dal nostro personale, un lavoratore socialmente utile”. Infatti in Provincia di Modena è stato stipulato un accordo che permette di scontare parte della pena attraverso lavori socialmente utili con le strutture convenzionate, come Aci appunto. Questa soluzione può essere sfruttata solo da chi ha ricevuto una condanna per la prima volta e non ha provocato incidenti di

Scegli i biglietti dell’Associazione Amici del Perù

Natale nel segno della solidarietà

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’Associazione Amici del Perù da sei anni sostiene la missionaria Madre Agnese della Congregazione Figlie Della Nostra Signora della Pietà con progetti di sviluppo e adozione a distanza a favore della comunità di Monterey – Huaraz in Perù, fornendo aiuti umanitari e ispirandosi a valori di solidarietà e cooperazione internazionale. In occasione del Natale l’associazione propone: adozioni a distanza delle bambine dell’orfanotro-

fio Casa Hogar Maria Teresa Camera Los Pinos Huaraz e la vendita di biglietti augurali. Sono disponibili bigliettini per accompagnare i regali (10 biglietti a 5 euro) e biglietti grandi a 5 euro l’uno come idea regalo - donazione. Per prenotazioni e acquisto e per tutte le informazioni relative alle adozioni, potete contattare Lorena Merzi al 340.1038852 o tramite mail, amicidelperu@ virgilio.it

di Serena Guerzoni serena.guerzoni@gmail.com te dei contenuti del pensiero è valutativa, essere fuso con i tuoi pensieri significa anche che le valutazioni o i giudizi possono attaccarsi agli eventi come se fossero effettivamente presenti. Ora immagina di avere il pensiero di dover evitare alcune esperienze private (come un’emozione, un ricordo o una sensazione fisica) perché “troppo difficili da sopportare”. La tua mente, che nei millenni si è evoluta per preservarti dalle ferite e dai danni, probabilmente ti dirà che, se qualcosa è troppo duro da tollerare potrebbe causare ferite o danni.

In genere qualunque reazione emotiva a un evento avverso è valutata negativamente, ad esempio, ciò che noi chiamiamo “ansia” compare in seguito a un evento spiacevole: noi notiamo le reazioni emotive ed etichettiamo sia gli eventi che i risultati emotivi come cattivi. E quando le risposte emotive diventano l’obiettivo del nostro cambiamento diretto, emozioni quali tristezza, ansia, rabbia, noia, dolore e così

via saranno evitate o fuggite solo perché sono etichettate come “cattive”. E questa è una delle ragioni per cui la semplice idea che “l’ansia sia cattiva” è correlata con molti problemi psicologici.


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l Thanksgiving, ricorrenza prediletta dei New Yorkers, ha aperto ufficialmente l’atmosfera festiva della City, dando il benvenuto a luci, decorazioni ed alberi natalizi. Il giorno del ringraziamento è effettivamente una celebrazione che gli americani amano particolarmente, perché non fa distinzioni religiose, consentendo a tutti di condividere questo giorno, non solo con i parenti ma anche con gli amici. Come tutti gli anni, tale festività coincide con il tanto atteso weekend del Black Friday, giornata dedicata allo shopping sfrenato, grazie all’inizio degli sconti, in previsione delle vendite natalizie. L’espressione Black Friday, Venerdì Nero, sembrerebbe denotare qualche nefasta situazione, invece, tale terminologia trae ispirazione dal gergo economico e si riferisce all’inizio dei guadagni. Le tasche dei negozianti americani iniziano a riempirsi, passando da conti “in rosso” a quelli “in nero”. Quali sono dunque le mete preferite dagli abitanti della Big Apple? Meta culto per lo

Lady Marty in the City Il Black Friday dà il via allo shopping di Natale

shopping è la zona di Soho, dove lungo la Broadway si possono trovare le grandi catene di negozi internazionali. Durante il venerdì nero le vie sono state prese d’assalto, rendendo del tutto proibitivo l’attraversamento del quartiere. Meglio allora privilegiare le vie alternative di Soho, dove le piccole boutique, decisamente più interessanti, hanno aderito

con sconti fino al 40 %. Una strada fra tutte è l’imperdibile Prince Street. Qui, per recuperare le energie perdute con lo shopping, si può fare una sosta alla “Little Cupcake Bake Shop”, dove è possibile gustare ogni sapore e colore di queste cupcake, i famosi dolcetti americani. I shopper alcoholic (ossia i matti per lo shopping) più

alternativi possono trovare pane per i loro denti all’interno dei numerosi mercatini delle pulci, i così detti “Flea Market”, mete preferite dai newyorkesi più giovani. I mercatini vintage e “second hand” sono veri e propri appuntamenti fissi del weekend, il più delle volte anticipati da squisiti e lunghi brunch, nei quartieri di Chelsea e Williansburg. Nel primo troviamo il Chelsea Market, con sede all’interno di un grande palazzo antico ai piedi della famosissima High Line, parco lineare che si estende, sopraelevato, per diversi chilometri e divenuto il nuo-

vo landmark di New York. Qui non si trovano solo oggetti vintage ma anche ristoranti, negozi e supermercati (famosi per avere molti prodotti italiani). Se si preferisce, però, avventurarsi nel vero e proprio mercato delle pulci, dove la parola d’ordine è “spulcia-

re”, si può proseguire fino alla 25th street, dove, con enorme facilità, si possono trovare scarpe vintage di marchi famosi, a soli dieci dollari. Spostandosi verso Williamsburg, a Brooklyn, nuovo polo culturale e di diffusione delle mode, la situazione è simile. I negozi dell’usato sono innumerevoli, in alcuni non si può solo comprare, bensì vendere i propri vestiti. Il Flea Market di Brooklyn ha diverse sedi ma le mete più interessanti si trovano a Williamsburg. Qui troviamo oggetti mai visti prima; si tratta di artigianato locale, dalla gioielleria al design. Si potranno trovare orologi costruiti riutilizzando libri antichi, gioielli fabbricati con occhi di bambole, accessori per capelli costruiti con pezzi di lego, camicie custom fatte su misura, ritirabili entro dieci giorni… insomma, la fantasia di questi artisti non ha limite. Spesso questi designer vendono i loro prodotti via internet, attraverso diversi e-commerce, uno fra tutti Etsy. Le vendite on-line sono state protagoniste del Black Friday 2012, con un aumento del 32% in più rispetto all’anno precedente. E’ proprio vero che le mode cambiano ma lo shopping rimane. Martina Guandalini


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Un’occasione sprecata

Al dimè dialètt... Massimo Loschi di Massimo Loschi

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ausando non pochi danni, il progredire della cementificazione nelle nostre periferie distrugge, dalle nostre vite, ricordi legati all’infanzia di tutti noi.

di Clarissa Martinelli

clarissa.martinelli@radiobruno.it

AL PRÔGRÊS IN PÊRIFÊRIA

IL PROGRESSO IN PERIFERIA

Un murètt vêç, šgrùstlèe, rêšist’ancòr testimoni, tra un mêr d’cèmêint, d’un pìcòl mònd antigh d’pêrifêria; tra mùrr e asfêlt... ‘na marghêrìtà timida, cun quatêr fil d’êrba strìminsida l’arnóva, a un vcètt un nuvalôun d’ricôrd. Tórnèn i pinsér a prìmà dal prògrês, a prìmà dal fabrichi spùslêinti, prìmà di griš cašèrmôun in fila; lè, ó da lè pôch luntan... prêe vérd ed šógh, d’córsi mati, d’scàvarióli; lè, ó da lè pôch luntan ólm’antigh sè spçêvn’in dagli-aqui cêri di canée. Lungh i êršèn... rughlètt ed ragasóo curivn’in un vušêr aléghêr ch’l’andêva a cunfòndrès cun vêci filastrôchi ed cuntadêin cantêdi per imbrujêr dla sapa la fadiga. A l’imprùviš un scùnquas… grôsi ruspi schêvèn, spianèn la strêda al prôgrês e mêintêr d’un cólp sól… spàrìss al murètt švélt, ed stràfuš… cal vcètt squasènd la têsta al sè šluntana; ‘na gòsà più tratgnuda bagna lughèe in man un pùgn ed têra, du fil d’êrba striminsida e srêda sù quêši fùss sira... cla marghêrìtà cun i ricôrd più bée ed la sò vìtà.

Un vecchio muricciolo scrostato, resiste ancora testimone, tra un mare di cemento, di un piccolo mondo antico di periferia; tra muro e asfalto… una margherita timida, con quattro esili fili d’erba rinnova, a un vecchietto un miriade di ricordi. Ritornano i pensieri a prima del progresso, a prima del cemento invadente, di grigi fabbricati in fila tutti uguali; lì, o da lì poco distante… prati verdi di giochi, di pazze corse, di capriole; lì, o da lì poco distanti olmi antichi si specchiavano nelle acque chiare dei canali. Lungo gli argini… gruppetti di ragazzi correvano in un vocio allegro che andava a confondersi con vecchie filastrocche di contadini cantate per ingannare della zappa la fatica. All’improvviso un scempio… grosse ruspe scavano, spianano la strada al progresso e mentre d’un colpo solo… scompare il muretto veloce, di soppiatto… quel vecchietto scuotendo la testa si allontana; una lacrima non trattenuta bagna nascosto in una mano un pugno di terra, due fili d’erba gracili e racchiusa quasi fosse sera… quella margherita con i ricordi più belli della sua vita.

Cara Clarissa, sono andata a manifestare a Mirandola contro il Governo perchè sono in difficoltà a causa terremoto, ma sono rimasta delusa e me ne sono andata subito. Bandiere rosse, simboli del Partito Comunista, slogan. E’ stata sprecata un’importante occasione per sentirci vicini e uniti contro ingiustizie inaccettabili ai nostri danni, ingiustizie che non trovano voce tra le istituzioni. Ci hanno sempre detto che all’Aquila il post terremoto era stato gestito malissimo, mentre a ben guardare per noi emiliani quello che hanno avuto loro oggi è un sogno. Se qualche disonesto all’Aquila ha potuto sprecare soldi è perché là sono arrivati: qui non arriva niente, neanche l’indispensabile, il dannato minimo sindacale che dovrebbe spettare alle persone oneste che vivono in questo Paese che merita di fallire. Morena ara Morena, tutti i giorni in radio o sui social network qualcuno auspica la rivoluzione, c’è una sfiducia generalizzata, un’amarezza palpabile. Chi ha subito danni diretti e indiretti dal terremoto sta iniziando a capire, documentandosi, che anche la propaganda dei rimborsi fino all’80% nasconde un’altra verità

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(quanti sanno che si recupereranno gli aiuti solo col credito d’imposta?). Le imprese e gli artigiani ora stanno cercando di reperire liquidità per pagare tutte le tasse, incluse quelle arretrate, più le tredicesime ai dipendenti; molti chiamano in lacrime le associazioni di categoria chiedendo tutele che nessuno è in grado di dare. Le banche non concedono prestiti nemmeno per le tasse se l’azienda naviga in cattive acque. Anche per questo credo che in una situazione del genere, in cui tutti dovrebbero essere uniti contro palesi ingiustizie, non ci dovrebbero essere bandiere politiche o manifesti di partito. Il Governo tecnico di Monti, voluto dal presidente della Repubblica Napolitano, è appoggiato con ampi consensi

dal più grande partito di Centrosinistra e dal più grosso partito di Centrodestra e nessuno ha preso a cuore seriamente la faccenda “terremoto in Emilia”: sono tutti troppo presi da questioni interne mentre il lavoro sporco lo fanno i ragionieri chiamati a commissariare il Parlamento. Le appartenenze politiche sono superate dagli eventi. Alla manifestazione di Mirandola era presente il Guernica di Modena e concordo che in quell’occasione avrebbe dovuto rinunciare a esporre i propri totem ideologici. Ma auspico ci sia la volontà di continuare a far sentire la propria voce, stavolta magari con i sindaci accanto: sono stati eletti per rappresentare la propria cittadinanza, non i ragionieri di Stato.

Domenica 2 dicembre, alle 20.30, al Cinema Ariston di San Marino, proiezione del film Il richiamo di Stefano Pasetto

Domenica 2 dicembre, alle 15, al Cinema Ariston di San Marino, proiezione del film di animazione Madagascar 3 - Ricercati in Europa

Mercoledì 5 dicembre, alle 15, al Cinema Corso, proiezione del film The Help, di Tate Taylor. Commento al film di Chiesi e Federico Baracchi

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Finalmente donne...

ucia è una hostess con la passione per il pianoforte, un marito medico e un’ombra sul cuore. Afflitta da un dolore impalpabile e tormentata da una malattia ancora da diagnosticare, Lucia scopre il tradimento del marito e l’amicizia di Lea, una giovane donna che sogna di lasciare Buenos Aires per la Patagonia, un lavoro alienante per un incarico più nobile. Legata sentimentalmente a Marco, Lea è ossessionata da un padre assente che da sempre rimanda di incontrarla e di amarla. Le lezioni di piano favoriscono l’amicizia e conducono le due donne lontano dalla città, verso se stesse. Nello sconfinato sud del mondo, dove riparano i fuggiaschi dal mondo, troveranno lo spazio e poseranno l’irrequietezza. Opera seconda di Stefano Pasetto, Il richiamo racconta del disagio e di fughe possibili. Abitato finalmente da donne e scritto da una donna, il dramma minimalista e dolente di Pasetto gravita attorno a due nodi narrativi: il caso e l’occasione. Il caso offre alle protagoniste, ‘acrobate’ in bilico sui cornicioni di crisi diffuse e contagiose, l’occasione di dare una svolta alla propria vita e di farne esperienza. Assediate da una paura che non nasce da quello che vedono ma da quello che percepiscono a occhi chiusi, Lucia fissa sulla carta i fantasmi annidati nella memoria, Lea li rievoca attraverso una collezione di ‘oggetti magici’, una chiave, uno specchio, una fotografia, una barca. Scritto a quattro mani con Veronica Cascelli, Il richiamo è diviso in due, un nord metropolitano finito e un sud selvaggio e smisurato, che scandisce la svolta narrativa e diventa teatro naturale della costituzione identitaria delle protagoniste. Se le donne cercano la ricomposizione attraverso la fuga, gli uomini sono ‘comparse’ che scivolano come ombre nel loro mondo affettivo. Cortocircuitando femminilità e natura, Pasetto libera i corpi femminili, troppo spesso imbrigliati dal e nel cinema italiano, ‘isolandoli’ in un paesaggio di accecante bellezza e poi reintegrandoli dentro un epilogo indebolito da sogni didascalici, intenzioni ribadite e scioglimenti rinviati.

Il cinema dei piccoli

lex il leone, Marty la zebra, Melman la giraffa e Gloria l’ippopotamo, fuggiti dallo zoo di New York City e sbarcati prima in Madagascar e poi nell’Africa centrale, hanno nostalgia della Grande Mela e per questo nuotano fino a Monte Carlo, alla ricerca dell’aeroplano dei pinguini. Sul suolo francese, però, una poliziotta pronta a tutto li elegge a nemico numero uno. Scappare con il treno di un circo è la loro unica speranza: un impresario americano a Londra potrebbe comprare lo show e riportarli tutti a casa. L’esibizione, però, è tutta da inventare. Che quello del circo sia un tremendo cliché lo verbalizza il film stesso, ad un certo punto, ma le invenzioni sono tali e tante che presto lo scrupolo viene messo da parte e ci si gode lo spettacolo nello spettacolo. Aumentano le incursioni nella comicità surreale, non più solo grazie alla squadra dei pinguini ma anche all’arcinemico di turno, la poliziotta DuBois, mossa non certo da una missione per conto della legge ma solo dal desiderio sfrenato di appendere la testa di un leone alla propria parete. Sopra tutti, come sempre, sebbene il terzo capitolo gli riservi molte meno “pose”, è il re dei lemuri Julien: personaggio straordinario, la cui partecipazione al gruppo è ingiustificata come tutto quel che fa e che dice, e la cui imprevedibilità, che è la chiave della sua bellezza, questa volta lo porta ad innamorarsi romanticamente di un orso in bicicletta col tutù. Il film chiude il cerchio rientrando alla base, anche se ciò non basterà a impedire che i nostri vengano spediti al Polo o su Marte, se la convenienza economica lo richiederà, ma non è per questo un capitolo minore.

Pomeriggio al cinema...

ackson, Mississippi. Inizio degli Anni ‘60. Skeeter si è appena laureata e il primo impiego che ottiene è presso un giornale locale in cui deve rispondere alla posta delle casalinghe. Le viene però un’idea migliore. Circondata com’è da un razzismo tanto ipocrita quanto esibito e consapevole del fatto che l’educazione dei piccoli, come lo è stata la sua, è nelle mani delle domestiche di colore, decide di raccontare la vita dei bianchi osservata dal punto di vista delle collaboratrici familiari ‘negre’ (come allora venivano dispregiativamente chiamate). Inizialmente trova delle ovvie resistenze ma, in concomitanza con la campagna che una delle ‘ladies’ lancia affinché nelle abitazioni dei bianchi ci sia un gabinetto riservato alle cameriere, qualche bocca inizia ad aprirsi. La prima a parlare è Aibileen seguita poi da Minny. Il libro di Skeeter comincia a prendere forma e, al contempo, a non essere più ‘suo’ ma delle donne che le confidano le umiliazioni patite. Film corale al femminile (gli uomini hanno ruoli del tutto secondari) ispirato al romanzo omonimo di Kathryn Stockett (grande successo negli Stati Uniti) The Help ha il pregio di costituire un’efficace ossimoro. E’ tanto attuale quanto old style. Perché vedendolo la memoria va a film come La lunga strada verso casa, 1990, che vedeva Sissy Spacek (presente anche qui) al fianco di Woopi Goldberg. Il film riproponendoci un passato apparentemente così lontano ci fa ‘sentire’ (potremmo dire quasi ‘fisicamente’) che la sottile, insidiosa linea rossa che separa l’integrazione razziale dal rifiuto non ha interrotto il suo percorso. Mentre osserviamo le vicende di ieri ci viene da chiederci se quei problemi siano stati risolti una volta per tutte e non solo negli States. La risposta è purtroppo negativa. Una sensazione di rabbia impotente promana dallo schermo quando si assiste a soprusi mascherati dal bon ton così come all’emarginazione di chi, dalla parte di chi ha la pelle meno scura, osa ‘disturbare’ un quieto vivere che per conservarsi tale ‘deve’ ignorare i diritti di persone dal cui lavoro dipende il proprio benessere.


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18 L’aforisma della settimana...

“Non farti più amici di quanti non possa tenerne il cuore”. Julien De Valckenaere appuntamenti

Teatro CARPI

3 dicembre - ore 21 Se nn ricordo male + Episodio 7 Di NNChalance/TIR Danza NNChalance riunisce due brillanti danzatrici emiliane impegnate a creare un nuovo linguaggio coreografo. Il lavoro riunisce in un unicum coreografico un monologo recitato da una doppia voce, dove le parole restano invisibili ed è il corpo a parlare, e una ricerca grammaticale sul movimento doppio che origina una narrazione inusuale: qualcosa è già accaduto e qualcosa sta per accadere Ingresso 5 euro Cinema Teatro Eden

Torna a Modena, dal 6 al 9 dicembre, la terza edizione di Curiosa: largo alle idee regalo, alla creatività e all’eno-gastronomia. La mostra-mercato organizzata da ModenaFiere ritorna ancora più ricca, tra le novità un’iniziativa per realizzare palline di Natale creative

Un Natale... curioso!

Mostre CARPI

Fino al 30 novembre L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Andrea Righi O&A Centro Affari 1° dicembre - 27 gennaio Calvino - Luzzati, le Città invisibili Mostra in occasione del quarantennale della pubblicazione de Le città invisibili Sala ex Poste Fino al 9 dicembre A silent dialogue Mostra di Amalia Mora e Daniela Tieni Curata da Francesca Pergreffi e Filippo Bergonzini Galleria Spazio Meme Fino al 6 gennaio Cose di donne Sala Cervi

Fino al 13 gennaio Primo Levi I giorni e le opere Mostra documentaria a 25 anni dalla scomparsa Sala dei Nomi Museo Monumento al Deportato Fino al 20 gennaio Ori, Odori, Colori Mostra delle opere di Adriano Pompa Dark Room Silmar Fino al 31 gennaio Laboratorio dei cortocircuiti Di Adolfo Lugli Galleria Alberto Pio

Eventi CARPI

CORREGGIO

4 e 5 dicembre - ore 21 Stagione Prosa Wordstar(S) Di Vitaliano Trevisan Con Ugo Pagliai, Paola Gassman, Paola di Meglio e Alessandro Albertin Regia Giuseppe Marini WordStar, il più diffuso programma di scrittura prima dell’avvento di Word. Niente più stelle, solo parole. Così, come un programma di scrittura obsoleto, si spegne un vecchio scrittore, Samuel – ispirato alla figura di Beckett – incalzato dal ricordo della moglie e dell’amante, entrambe morte prima di lui, e tormentato dalla presenza del direttore di una rivista di studi che cerca di carpirgli un’ultima “illuminante” dichiarazione. Teatro Asioli

appuntamenti

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urioso, termine che deriva dal latino curiosus, che significa ‘che si cura di qualcosa’, e che ha come sinonimi gli aggettivi ‘interessato’ e ‘attento’. Perfetti per identificare il visitatore-tipo di Curiosa, la mostramercato dedicata alle festività natalizie organizzata da ModenaFiere che ritorna presso il quartiere fieristico di viale Virgilio per la terza edizione. Quest’anno accanto a diverse conferme Curiosa propone anche alcune significative novità per la gioia di chi già la conosce e per tutti quelli che la devono ancora scoprire. L’appuntamento è da giovedì 6 a domenica 9 dicembre, per immergersi nella magica atmosfera delle sue tre sezioni: Idee Regalo, Io Creo ed Eno-gastronomia. Un luogo ideale per trovare tutte le novità e le cose più sfiziose da regalare e da regalarsi per il prossimo Natale, dove il visitatore è anche e soprattutto protagonista di una manifestazione sempre più interattiva e coinvolgente. Idee Regalo Indecisi sul regalo da fare alla famiglia e agli amici? Poco tempo a disposizione per recarsi nei negozi? Timore di arrivare all’ultimo momento senza un’idea, col rischio di scegliere le solite cose? Nessun problema: la sezione Idee Regalo di Curiosa è pensata apposta per risolvere queste esigenze! Il visitatore potrà trovare soluzioni nuove e originali, che spaziano dall’abbigliamento ed accessori agli articoli per la casa e il tempo libero, passando per quadri e cornici, complementi d’arredo e tovagliato fino al benessere e cura della persona, senza dimenticare le imminenti festività. E allora ecco addobbi e decorazioni per l’albero di Natale e il presepe, e poi carte, nastri, confezioni e decorazioni per tutti i regali di

Natale, e molto altro ancora. Io creo Avete voglia di mettervi alla prova, e creare con le vostre mani un oggetto unico e originale? Siete degli appassionati del fai-da-te, esperti o anche solo alle prime armi, e cercate un luogo dove scambiare e condividere informazioni sulle nuove tecniche, e soprattutto divertirvi insieme? Io Creo, la sezione della Creatività all’interno di Curiosa, ritorna per questa terza edizione riproponendosi come un appuntamento particolarmente ghiotto per pubblico e aziende del settore. Tantissimi i corsi creativi, forza trascinante della sezione, che saranno realizzati da specialisti del settore in un ambiente accogliente, allietato da un clima di festa e da un allestimento accattivante. Differenti le tipologie di prodotti, scelti tra i migliori e con un occhio alle novità, tra cui bigiotteria, aerografia, belle arti, bricolage, dècoupage, fai da te, hobby e decorazione, maglia, miniature, stencil, twist art, vetro, editoria specializzata. Eno-gastronomia Siete alla ricerca di prodotti enogastronomici dell’Emilia e delle altre regioni d’Italia da regalare o da regalarvi per le imminenti festività? Vi piacerebbe assaggiare olive, salumi e formaggi, pasta

di mandorle, cioccolata, vini e liquori e altri prodotti tipici prima dell’acquisto? Qui a Curiosa ci sono profumi e sapori che fanno per voi! L’allestimento della sezione sarà particolarmente curato, con zone di verde dove gustare con tranquillità e in un’atmosfera coinvolgente le ghiotte prelibatezze. Eventi collaterali Una manifestazione che vuole rendere il visitatore non soltanto semplice spettatore ma protagonista attivo: questa l’idea che sta alla base di Curiosa, a cui gli organizzatori vogliono tenere fede anche per la terza edizione, con la realizzazione di eventi collaterali, molti dei quali ancora in via di definizione. In cantiere iniziative relative al Cake Design, moda culinaria esplosa negli ultimi anni grazie anche a programmi televisivi di grande successo. Già certa la presenza dei maestri intagliatori di frutta e verdura che sveleranno a tutti i propri segreti per realizzare sculture vegetali originali e a effetto. Attenzione come sempre ai più piccoli, con uno spazio pensato appositamente per loro dove trovare la Bottega di Mastro Gufo e tanti laboratori per farli divertire. Continua a pagina 19

30 novembre - ore 22.30 DiMartino A seguire Dj Piro Kalinka 30 novembre - ore 20 Aperitivo con presentazione del libro L’ultimo tatuaggio di Marco Lugli Lugli dialoga con Siro Mantovani Libreria Mondadori 30 novembre - ore 21 Sfilata di Moda Invernale Con Mary Mode, Il Barattolo, Kappa di Sposi e Kappa di Pelle Ospiti della serata le cantanti Ilenia Negri e Diana Drusiani Esibizione delle palestre Pantheon Club e Aicha e le rose del deserto Presenta Simona Barchetti A cura del Comitato Amici del Parco Palavolontariato Piazzale Re Astolfo 1 dicembre - ore 21 Pop Economy: Da dove allegramente vien la crisi e dove va Conferenza teatrale di: Alberto Pagliarino e Nadia Lambiase, Banca Popolare Etica A seguire presentazione della campagna Non con i miei soldi Auditorium Biblioteca Loria 1° dicembre - tutto il giorno Bancarelle della Solidarietà Palavolontariato 1° dicembre - tutto il giorno Babbo in bici, Natale a tutto gas Babbi Natale a 2 ruote Esposizione di Moto e Vespe, Babbi Natale in Bici, Artisti di Strada, Giochi di Luce e 100 kg di Ppanettone offerto. A cura di ConCarpi Centro Storico


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appuntamenti

1° dicembre - ore 15-19 Un sacco di cose da fare Laboratorio di Babbo Natale per grandi e piccoli a cura del Castello dei Ragazzi e Musei di Palazzo dei Pio Torre dell’Uccelliera 1° dicembre - ore 16.30 Natale in favola Zia Natalina racconta Letture di Monica Morini, Teatro dell’Orsa Falco Magico 2 dicembre - tutto il giorno Bancarelle della Solidarietà Palavolontariato 2 dicembre - ore 15-19 Un sacco di cose da fare Laboratorio di Babbo Natale per grandi e piccoli a cura del Castello dei Ragazzi e Musei di Palazzo dei Pio Torre dell’Uccelliera 2 dicembre - ore 15-19 Musei per Natale Il Guerriero del Palazzo Visita all’affresco a cura di Musei di Palazzo dei Pio Palazzo dei Pio 2 dicembre - ore 16 Cinema che passione Proiezione del film Piccolo grande eroe 6-10 anni A cura del Castello dei Ragazzi Circolo Graziosi 2 dicembre - ore 16,30 Teatro che passione Attenti al lupo Teatro d’attore, teatro comico, interazione con il pubblico 3-10 anni A cura del Castello dei Ragazzi Circolo Gorizia 2 dicembre - ore 17 Calvino - Luzzati, Le città invisibili Reading di musica e parole con Irene Guadagnini A cura della Biblioteca A. Loria Sala dei Mori 2 dicembre - ore 18 Teiera@Meme Vieni a conoscere Teiera Un’etichetta italiana di autoproduzioni creata da Cristina Spanò e Giulia Sagramola Spazio Meme 5 dicembre - ore 17 L’Officina di Babbo Natale Con il legno, buffi personaggi con mollette, stecchini e bastoncini il mercoledì per bambini dai 7 anni il giovedì per genitori, nonni, zii… e bambini dai 4 anni a iscrizione Castello dei ragazzi 5 dicembre - ore 17,30 All’origine della scrittura di Primo Levi Alberto Cavaglion, curatore dell’opera di Primo Levi A cura della Fondazione ex

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Venerdì 30 novembre, presso la Sala Vellani della Società del Casino a Reggio Emilia, il Touring Club Italiano presenta il Club di Territorio Emilia Centro

Uniti per tutelare i gioielli del territorio I

l Touring Club Italiano presenta, venerdì 30 novembre, alle 18, presso la Sala Vellani della Società del Casino, in via Gabbi 16, a Reggio Emilia, il Club di Territorio Emilia Centro. Durante l’incontro, aperto a soci e cittadini verrà presentato il progetto Club di Territorio, un’iniziativa che si alimenta della partecipazione attiva di tutti i cittadini (non solo i Soci TCI) che desiderano impegnarsi per valorizzare e tutelare la propria città e il territorio circostante. Il Club di Territorio, già attivo in 17 città italiane, offre la possibilità di vivere attivamente l’Associazione ma anche, e soprattutto, il territorio nel quale si risiede, partecipando a un gruppo coordinato da volontari esperti. Grazie al Club di Territorio i cittadini possono contribuire a valorizzare il patrimonio storico, artistico, ambientale e a migliorare i servizi e l’offerta turistica e culturale della propria città. Il Club, coordinato dal Console del Touring, raccoglie le richieste dei cittadini e dei soci ed elabora, insieme alla sede centrale, un piano operativo sui principali temi locali. I Club di Territorio sono l’emblema di una presenza Continua da pagina 18

Ricchi come sempre gli appuntamenti della sezione Creatività, con la presenza delle esperte del portale www.creareinsieme.it e di note associazioni nazionali del fai-da-te, come Quilt Italia. Una decorazione per l’Emilia, iniziativa di solidarietà Si chiama Una decorazione per l’Emilia, è un’iniziativa di solidarietà per raccogliere fondi per la ricostruzione delle aree terremotate firmata da Radio Bruno e dal portale della creatività CreareInsieme.it. E’ rivolta a tutti gli intrepidi creativi col pallino della pallina, che potranno sbizzarrirsi nella creazione e/o decorazione della loro originale pallina per l’Albero di Natale, prima registrandosi nell’apposita sezione del contest su www.creareinsieme.it e poi spedendo la loro opera alla redazione del sito. L’iniziativa, partita qualche settimana fa, è stata subito accolta con entusiasmo dalle creative del web, che hanno dato sfogo alla loro fantasia realizzando opere davvero originali: pubblicate nella galleria fotografica dedicata sul sito, dimostrano come può essere ancora più ricca di fantasia la creatività se stimolata per una buona causa come la solidarietà. I manufatti più votati dal pubblico saranno

Immagini della Sala Vellani della Società del Casino di Reggio Emilia

in ambito locale più visibile, più funzionale e più disponibile, al fine di instaurare e coltivare un rapporto diretto e immediato con i Soci, la cittadinanza, la loro realtà quotidiana e i turismi presenti sul territorio. Il Club di Territorio Emilia Centro coprirà un territorio vasto, che partendo da Reggio Emilia e Modena valorizzerà anche Carpi e l’area verso il grande fiume e permetterà di scoprire le eccellenze dell’Appennino. Il nuovo Club prende a modello l’esperienza del Club di Territorio della Romagna anch’esso a carattere

sovra territoriale e che ha permesso in breve tempo di coinvolgere nelle proprie manifestazioni centinaia di persone tra Rimini, Ravenna, Forlì e Cesena. Alla presentazione del Club di territorio interverranno Pierluigi Bazzocchi, Console Regionale e Stefano Maccarini Foscolo Console per Reggio nell’Emilia. Terminato l’incontro - intorno alle 20 - sarà possibile partecipare alla cena Sapori e tradizioni dell’Emilia presso il ristorante della Società del Casino, una prima occasione per riscoprire la cultura (enogastronomica) del territorio. Per informazioni e prenotazione – della cena - rivolgersi al Punto Touring di Reggio Emilia Via Guido da Castello, 9/B. Tel 0522/435046. La cena è a menù fisso di 25 euro.

protagonisti a Curiosa, dove andranno ad addobbare l’Albero di Natale dell’iniziativa di Radio Bruno Teniamo Botta!. EmiliAmo Village Una manifestazione come Curiosa, profondamente radicata sul territorio, non poteva certo dimenticare il terribile sisma che sei mesi fa ha sconvolto l’Emilia. Così alla mostra-mercato quest’anno sarà presente il team di EmiliAmo, nato da un gruppo di persone, al 90% donne, interamente residente nella provincia di Modena, per concretizzare lo spirito di emilianità e solidarietà verso le concittadine più colpite. EmiliAmo Village, il mercatino dei prodotti terremotati EmiliAmo, consente di continuare l’attività lavorativa indispensabile per la ripresa economica e morale del cratere. Si potranno trovare negli stand tanti articoli interessanti e curiosi, bellissime idee regalo, tra cui prodotti di erboristeria, cosmetici, borse, bijoux, articoli per la casa, accessori da cucina e molte altre idee, aiutando in modo diretto attività fortemen-

te colpite. Lo stand EmiliAmo proporrà anche tutti i prodotti del gruppo, e offrirà il servizio “pacchetto regalo”, per rendere ancora più bello qualunque regalo di Natale effettuando una piccola donazione al gruppo. Presidio Slow Food, musica e balli Country, collettiva di pittura e scultura Tra i tanti altri eventi collaterali, da segnalare il presidio Slow Food Frignano, che sarà presente con uno stand di prodotti tipici che si potranno assaggiare anche nel ristorante annesso con specialità tosco emiliane. E poi il Country Music Event America’s Fun on Tour, che nelle giornate di sabato 8 e domenica 9 offrirà a tutti i visitatori balli country, musica e dj set dal vivo. Spazio all’arte e alla cultura con la mostra di pittura e scultura organizzata all’interno

appuntamenti

Campo Fossoli Auditorium Biblioteca A. Loria 5 dicembre - ore 21 Magnitudo 5.9 Di Luca Valerio Borghi Un coro di attori racconta il dramma del terremoto, tra realtà, mito e speranza. Arianna Agnoletto, Davia Bulgarelli, Deborah Muscaritolo, Domenico Riva, Emanuela Giovanardi, Riccardo Camellini, Rosaria Romeo, Sandra de Pietri, Tiziano Meschieri, Vanni Fregni Musiche di Stefano Muscaritolo e Kamalia Ali-Zadeh Ingresso a offerta libera devoluta all’Istituto G. Luosi di Mirandola. Auditorium Biblioteca A. Loria 6 dicembre - ore 17 L’Officina di Babbo Natale Castello dei ragazzi 6 dicembre - ore 21 Un Natale da sfogliare Incontri con scrittori e proposte di lettura Il grande fiume Po con la presenza dello scrittore Guido Conti Conduce Davide Bregola Interviene Sandra Furlan (Mondadori) A cura della libreria La Fenice in collaborazione con Biblioteca A. Loria Auditorium Loria 6 dicembre - ore 21 Aspettando il Natale Il Quartetto K, al fianco della bellissima voce di Nicoletta Fabbri, propone un concerto all’insegna della tradizione, rivisitata da uno stile caratterizzato da suadenti atmosfere del jazz Ingresso gratuito A cura di S. Rocco Arte e Cultura Palavolontariato Fino al 23 dicembre - 15/19 La torre dell’Uccelliera Apertura straordinaria il sabato e la domenica Ingresso libero e gratuito Palazzo dei Pio Fino al 13 gennaio Pista di pattinaggio su ghiaccio sintetico Piazza Garibaldi

MODENA

6 - 9 dicembre Curiosa Quartiere fieristico

di Curiosa dal Club delle Arti Reggiane, in collaborazione con Angolo Arte di Correggio e La Bottega dell’Arte di Carpi. orari Giovedì 6, venerdì 7 e sabato 8 dicembre dalle 10 alle 23, domenica 9 dicembre dalle 10 alle 20. Ingresso a pagamento: biglietto intero 8 euro, ridotti 6 e 4 euro.


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Calcio – Carpi-show: i “nuovi” gemelli del gol spazzano via il FeralpiSalò (3-0)

La grande alleanza

Lecce 29 Carpi 24 Sudtirol 21 Trapani 19 Virtus Entella* 19 Pavia* 18 Lumezzane 17 San Marino 17 Portogruaro 16 Como (-1) 15 Cuneo* 15 Cremonese (-1) 12 FeralpiSalò 12 Reggiana 12 Tritium 7 Albinoleffe (-10) 6 Treviso* (-1) 2

Arma e Ferretti segnano finalmente insieme. Due capolavori da cineteca. Ora Cuneo e Tritium: due trasferte per capire quanto disti il Lecce.

I

l Carpi schianta il FeralpiSalò aggiungendo altra sostanza a sé stesso. Fino a un mese e mezzo fa era solo equilibrio, non prepotenza: una buona squadra lineare, senza picchi, omologata sulla frontiera di quei limiti che si dava come mezzo per capirsi. Partita dopo partita li ha superati, acquisendo la consapevolezza di poter battere qualsiasi avversario. Adesso dà l’impressione di non aver alcun dubbio su come dominarlo. SQUALO - La costante di crescita, la progressione geometrica di gioco, autostima e qualità è sempre Ferretti, lo Squalo Bianco. Un assist e altre 2 reti, 5 nelle ultime 5 partite. L’ultima delle quali di rara bellezza balistica. Talmente bella, e anche talmente regolare da non sorprendere nessuno. Il Cabassi la aspettava, ormai è assuefatto: ha imparato da lui a sentire la prodezza un attimo prima che arrivi. Gli ha dedicato un applauso che aveva già pronto. Un giocatore speciale. Tiratore efferato ed elegante, ma anche passatore illuminato. Serve veloce gli scattisti, ammorbidisce ai ragionatori, tocca in controtempo per gli incursori che ne seguono le traiettorie. Sempre pulito, senza effetti scomodi da addomesticare. Sa cioè semplificare il complesso

* una gara in più

prossimo turno Domenica 2/12/2012 ore 14.30 14a giornata Cuneo-Carpi; Albinoleffe-Pavia; Cremonese-Tritium; FeralpiSalòLecce; Lumezzane-Como; ReggianaPortogruaro; Trapani-San Marino; Virtus Entella-Sudtirol.

con bravura innata e mai ingombrante: non impone sacrifici, non costringe i compagni a mettersi al suo livello. Distribuisci indizi su come fare. Semplicemente li invita al piacere di scoprire che valgono più di quanto sono disposti ad accreditarsi. Sta qui la straordinarietà, nel suo totalitarismo minimalista. Praticamente un

regionali - Riscatto Correggese Eccellenza. La Correggese vince in tranquillità, e si riscatta nella domenica in cui il Rolo conosce la prima sconfitta a Piacenza, sul campo della capolista. I ragazzi di patron Lazzaretti tornano al secondo posto, capitalizzando il turno interno e il rientro di Napoli, che riparte da dove aveva smesso: suo il gol decisivo, per il 2-1 al Monticelli. Nel finale di primo tempo, tuttavia, il bomber accusa un risentimento muscolare ed è costretto al cambio. Scatta il campanello d’allarme: nel prossimo derby con la Folgore Bagno, mister Salmi dovrà fare a meno di lui. Promozione. Prosegue il magic moment della Solierese: 11 punti nelle ultime 5 gare. Un ritmo da primato, la crisi è davvero alle spalle. I gialloblu dominano a S.Cesario: 4-0. Nannini manda a segno un gran numero di uomini, segnale di riacquisita varietà di gioco. Stavolta timbrano il cartellino: Pattacini, Reggiani e due volte l’ex biancorosso Nicola Malpighi, in notevole condizione. Domenica allo Stefanini arriva il Polinago.

assurdo politico. Normalmente i capi non vogliono ombre, pretendono anzi luce e sudditi. Ferretti no, è autarchia democratica. Un dittatore che non pesa a nessuno, cattura il consenso e moltiplica il benessere di tutto il Paese.

Virtus senza esagerare ma Suzzara s’arrende no dei dieci comandamenti della C2 dice di non sottovalutare le compagini mantovane e che se capita quella che sa coniugare tecnica e agonismo, un pomeriggio indigesto non te lo leva nessuno. Al Vallauri va quasi in questo modo: gli ospiti vengono da Suzzara ma la Virtus non è andata a catechismo, fa finta di niente. Casceglia col mancino apre immediatamente (1-0) un match che, i più si aspettano, presto verrà svuotato di sostanza e accartocciato come al solito. L’acuto del pivot gialloblù è difatti subito replicato da Nosari, che quasi tira giù la porta, e inchioda il match sui binari giusti (2-0); gli ospiti però non han voglia di esser presi a pallate, e iniziano a caricare a testa basta: sempre nella prima frazione, un’amnesia di Ascari favorisce il 2-1, quindi, alla ripresa dei giochi, il colpo del pari restituisce un equilibrio ora più che mai rischioso per i colori gialloblù (2-2). Il gioco si fa duro, la tensione sale e qualche nervosismo inizia ad agitare le maglie gialloblù; la carta giusta le pesca Stassi (in foto) che decide che, in una squadra di giganti, la differenza la può fare anche chi non fa vedere i muscoli ma gioca di tavolozza. Il capitano virtussino, che non ha la poliomielite, non ha le gambe a “ics” e non sa la lingua dei passeri, sembra comunque il Garrincha tanto caro alle penne romantiche; per tutta la partita, il dribbling è secco, semplice, senza fronzoli: sai quello che farà, ma lui ti salta lo stesso. La giocata giusta arriva sul finire del match: da applausi il dialogo con Casceglia che arma il mancino del 3 gialloblù, abile a infilare, da due passi, i tre punti in rete (3-2). La partita non regala emozioni, ma l’insegnamento è chiaro: quando la tensione, il nervosismo, iniziano venir fuori, vince sempre chi ha il coraggio di divertirsi. Chi ha i piedi buoni e sa giocare con la testa di un ragazzino, è raro che sbagli. Federico Campedelli

ALLEANZA - Le grandi novità della domenica sono due. La prima è che ha segnato anche Arma, dopo 6 partite. Pure lui con un ciak da cineteca, al sette. E’ arrivato spontaneamente, non ha dovuto cercarlo troppo. Oltre a spezzarne

Provinciali - Colpo Cabassi. Conferme Limidi e United

Conferme Limidi e United Seconda. 90’ abbastanza avari di emozioni, ancorché bloccati dal tatticismo: finisce senza vincitori né gol il big-match tra Rosselli e Virtus. Gli aquilotti mancano l’aggancio in vetta. Il Ravarino invece ne approfitta condannando la Fossolese alla nona sconfitta stagionale (2-4). Colpo grosso della Cabassi, che supera in extremis il Ganaceto con un gol di Sebastiano (1-0) e sale al quintultimo posto. Muove la classifica anche il San Marino, inchiodando sullo 0-0 il Daino S.Croce. Terza. Il Limidi trasmette sensazioni di ritrovata fiducia, e risale nei quartieri nobilissimi della classifica sbancando Rivara grazie alla stoccata di Vullo (1-0). Rimane invece piuttosto mediocre il cammino della Cortilese, battuta nettamente dalla Madonnina (1-3). A 90’ dal giro di boa, i ragazzi del neo-allenatore Magagnoli hanno raccolto appena un successo. Troppo poco. Nell’altro girone, la Carpine crolla in casa sotto i colpi della capolista ViaEmilia (0-4), ben avviata verso un trionfo annunciato. Si conferma in ottima forma lo United, corsaro a Reggio sul campo del Primavera (2-1). A rete De Rosa e Laico. E.G.

Calcio a Cinque - Virtus

U

classifica

prossimo avversario – Cuneo

Matricola entusiasta e spregiudicata

I

nsieme a quella successiva di Monza (Tritium), Cuneo è la curva che misurerà la reale distanza che separa il Carpi dal Lecce. Sono i due impegni esterni che apparecchiano il big-match del 16 dicembre. Apparentemente poco proibitivi, con squadre in recupero ma ancora parecchio friabili. Ma la storia di questa categoria dice che il doppio successo in trasferta è evento statisticamente infrequente. In genere, riesce solo a chi poi vince anche il campionato... Il Cuneo è matricola entusiasta di storia ultrasecolare. Nacque nel 1905. Ebbe un’unica lunga finestra di gloria a cavallo della Seconda Guerra Mondiale (8 partecipazioni in C, una in B). Poi solo dilettantismo, fino ai giorni nostri. Il ciclo attuale è figlio dell’intraprendenza del patron Marco Rosso. Vende detergenti e prodotti per l’igiene, e ha grande voglia di calcio. Sulla sua spinta, la squadra ha scalato la Prima Divisione in due anni. Nel 2011, ha conquistato il Girone A della Serie D con numeri record (82 punti totali, +43 differenza reti), e in seguito pure lo Scudetto Nazionale Dilettanti battendo in finale il Perugia. Nel 2012, si è aggiudicata i playoff di C2 superando la Virtus Entella all’ultimo atto. In panchina, resiste l’artefice del salto: Ezio Rossi, trincea Toro, poi allenatore di Treviso (A e B) Grosseto e Gallipoli (B). Schiera un 4-3-1-2 propositivo e spregiudicato, che rende più in trasferta (10 punti) che in casa (5). Davanti, si alternano tre attaccanti diversi e complementari: il più giovane e veloce è Carlo Emanuele Ferrario, classe ’86, scuola Milan; il più tecnico e leggero è Marco Martini, eversore biancorosso con la Pro Vercelli, fino alla finale del Braglia; il più corazzato ed esperto è il 36enne Enrico Fantini, vecchia conoscenza dei tifosi del Modena. In trequarti, scorazza il totem istituzionale Marco Garavelli, da 7 stagioni fedele alla causa. Guidano il centrocampo l’altra bandiera Matteo Longhi (oltre 100 presenze) e l’ultimo acquisto Ciro Danucci, playmaker di notevole qualità. In difesa, un mancato ex: Davide Sentinelli. Due stagioni fa, fece tutto il ritiro estivo con Sottili. Poi, quando Giuntoli raggiunse l’accordo con Cioffi, preferì liberarlo. E.G.

il digiuno certifica l’alleanza con il partner, raggiunta attraverso avvicinamenti graduali. Piccoli compromessi tattici che rinforzano la coscienza del collettivo. Quando una squadra vince con i gol di tutti i suoi attaccanti significa che non ha più equivoci. Bensì molta forza automatica. NUOVA ENCICLOPEDIA L’altra conquista è il miglior Perini targato C1, la “Nuova Enciclopedia”. Come tutti i giocatori di grande cultura del gioco, ha trovato il modo di aggiornarsi. Pressatore inesauribile, stabilizzatore del baricentro, distributore impeccabile al punto da non sprecare una palla. La coalizione con Bianco torna a farne di lui un reparto di governo. GIUNTOLI E IL FUTURO Siamo all’apogeo di quest’epoca. Il pericolo è che sia anche l’inizio della discesa. La certezza è che non è un momento di equilibrio stabile. Manca una rotta. Il quarto Carpi di Giuntoli è il migliore, il più ricco e compiuto. E’ secondo con 24 punti. Mai così tanti nella storia del club in campionati del terzo livello italiano dopo 12 partite. Lo scorso anno ne raccolse 19. Idem De Canio ‘96-‘97, solito inevitabile riferimento. Contemporaneamente, il vivaio produce fiori e frutti rigogliosi. Tutte le rappresentative Regionali e Nazionali stazionano ai vertici. La “Berretti” addirittura segna tre gol a partita e conduce il campionato a punteggio pieno: 9 vittorie su 9. Sabato scorso, a Milano, ha battuto l’Inter. Sono risultati eccezionali, tracciano il profilo di una grande realtà del calcio di periferia. Va preservata, salvaguardata. Perciò ha bisogno di conoscere il proprio futuro adesso, in modo da scongiurare il rischio di bruciarlo. Non c’è in ballo questa stagione sportiva, bensì tutte le prossime. Giuntoli ha buttato qualche sasso sui giornali per smuovere acque relativamente ferme. Pretende chiarezza in largo anticipo in modo da programmare come si deve. Ne ha tutto il diritto. Enrico Gualtieri


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d è arrivata la tanto attesa prima vittoria casalinga per le Tigri dell’Assicuratrice Milanese Volley Modena nel match di sabato 24 novembre contro la Chateau D’Ax Urbino valevole per la sesta giornata del campionato di A1. Le ragazze di coach Cuello si sono imposte per 3-0 con grande autorità su una formazione certamente non irresistibile e con qualche problema, ma che risultava in buona crescita rispetto alle primissime uscite stagionali e con qualche vittoria importante alle spalle. Non c’è stata partita al PalaCasaModena se non nella primissima parte di gara quando le ospiti si sono portate al primo time-out tecnico in vantaggio di una lunghezza sull’8-7. E’ stato, però, un vantaggio illusorio perché le modenesi hanno subito fatto pesare i valori in campo dopo i primissimi minuti di ambientamento sul campo. Ottime notizie, inoltre, arrivano dal rientro in campo di Anja Spasojevic. Dopo i problemi d’inizio stagione che l’avevano tenuta fuori durante quasi tutti gli allenamenti congiunti e anche in queste primissime

Le Tigri dell’Assicuratrice Milanese Volley Modena hanno battuto Chateau D’Ax Urbino 3 a 0

Tigri vincenti in casa Bergamo, le Tigri affronteranno la storica formazione della Foppapedretti Bergamo, vera e propria sorpresa di questo inizio di stagione. Le lombarde, dopo un’estate travagliata che ha visto la

giornate di campionato, la schiacciatrice serba è rientrata dall’inizio e lo ha fatto con una grande prestazione che le è valsa la palma di migliore in campo. 18 punti frutto di un 15 su 30 in attacco con, a corredo, due muri e un ace sono stati il biglietto da visita di una giocatrice comunque ancora lontana dalla miglior condizione e giustamente

Pallavolo Serie B2

Continua il mal di trasferta per la Texcart

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ontinua il mal di trasferta per la Texcart Città di Carpi che, sul parquet di Paladina (BG), è stata battuta 3 a 0. Troppo arrendevole l’atteggiamento in campo, per pensare di impensierire le Valbrembane. La partita inizia subito con la notizia che il libero, Sonia Dallari, non sta bene, infatti resiste per i primi due set, per poi abdicare lasciando il ruolo a Maddalena Ruini. Entrambe le giocatrici fanno comunque il loro dovere ma manca tutto il resto: squadra molle e tante imprecisioni, fanno sì che la ragazze di casa vincano facilmente per 25-13 25-13 25-15. Nota positiva l’esordio in campionato per Vittoria Goldoni, giovane del vivaio che ha condito la sua presenza con il primo punto in B2. Ora si torna in palestra e occorre cambiar rotta, dal momento che la prossima partita è un derby al cardiopalma contro il Gramsci Pool volley.

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partenza di punti fermi come Piccinini, Arrighetti e altre sostituite da un manipolo di giovani grintose, sono la vera e propria sorpresa di questo scorcio di campionato che le vede in vetta alla

arrivata in estate in mezzo a grandi attese. La sua crescita e il rientro di un altro pezzo da novanta come Christa Harmotto potranno essere le armi dell’Assicuratrice Milanese per lanciare la sfida alle primissime della classe. Intanto, però, alle porte c’è già un nuovo importante esame. Domenica 2 dicembre, al PalaNorda di

na Cec bella e pratica batte Bibione infilando la seconda vittoria consecutiva per 3-0. Una prestazione di sostanza ma che non ha lesinato spettacolo, con un Luca Bigarelli miglior giocatore in campo con i suoi 19 punti e il 50% in attacco. Numeri che associati a quelli dei compagni valgono 3 punti importanti, grazie ai quali i biancoblu approfittano del 3-2 tra Ravenna e Motta superando i romagnoli e agganciando al secondo posto i trevigiani. Al via nessuna sorpresa, con Molinari che conferma la sua Cec nel consueto 6+1. E la partita è equilibrata, seppur solo nel primo set. Salvo un paio di frangenti, è però la Cec a guidare il gioco, stando davanti sia al primo tempo tecnico (8-6) che al secondo (16-14). Bibione però non si stacca dalla targa di Lirutti e compagni che, nel finale, si fanno raggiungere da 24-22 a 24 pari. La Cec però non

Pallavolo Maschile: Cec batte 3 a 0 Bibione Arrex

La Cec sale al terzo posto

classifica a pari merito con le campionesse in carica di Busto Arsizio. Che la Foppapedretti potesse essere una formazione impegnativa da affrontare si era già capito durante l’esibizione del PalAnderlini di metà ottobre ma, con l’inizio delle gare ufficiali, ne è arrivata ulteriore conferma e, quindi, il test del PalaNorda sarà un ulteriore banco di prova per valutare la crescita del gruppo di coach Cuello in vista dellla prima europea in programma pochi giorni dopo. Challenge Cup – Tutto pronto anche per lo storico esordio europeo in casa modenese. Mercoledì 5 dicembre, con inizio alle 20,30, arriverà al PalaCasaModena il Nova KBM Branik Maribor per il match d’andata dei sedicesimi di finale della competizione europea. Il ritorno è stato fissato, invece, sette giorni più tardi, il 12 dicembre alle 18, presso la Sportna Dvorana Ljudski Vrt di Maribor. Andrea Lolli

perde la calma e con Bigarelli e Lancellotti chiude il parziale in proprio favore. Bibione molla un po’ l’osso e, grazie a un De Marco in grande spolvero, Carpi parte subito forte (8-6). Si scatena anche Astolfi che, con un attacco di seconda intenzione, dà il la a un break lungo 5 punti in cui la Cec oppone il muro a tutti i tentativi di attacco veneti (3 i block-points consecutivi di Rau e Astolfi due volte). Al secondo stop è allora 16-8, vantaggio che la Cec si deve limitare di amministrare per portarsi sul 2-0 (25-18). La musica non cambia nel terzo set, che i biancoblu iniziano con l’occhio della tigre. Bigarelli mette a terra qualsiasi cosa gli passi per le mani e al primo stop è 8-4. Il +4 regge anche al secondo time-out tecnico (1612) e al 24-22: il mini-tentativo di rientro nel finale di Bibione vale solo per le statistiche perchè è Lancellotti a mettere a terra il pallone del 25-22 e del 3-0.


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Maratoneti a Firenze Dino Muzzioli

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opo le ottime prestazioni alle maratone di Ravenna e Torino gli atleti della SG La Patria sono stati protagonisti in una delle più belle maratone italiane: Firenze. In terra toscana, infatti, Dino Muzzioli, Lino Caggiati e Sabino Mizzi hanno concluso la 29° edizione della Firenze Marathon. I tre atleti hanno concluso la loro prova rispettivamente in 3h40min. con una condotta di gare regolarissima, 4h07min. e 4h25min. Quest’anno il settore del Fondo della S.G. La Patria ha ottenuto buoni risultati senz’altro migliorabili nella prossima stagione agonistica. Altri buoni risultati, sempre a proposito di gare su strada, sono arrivati anche da Cittanova dove, nella gara competitiva di Km 13,1, i mezzofondisti de La Patria si sono piazzati, in ordine, Andrea Longagnani all’85° posto (tempo 52’00”), Cristian Luppi 89° (52’06”) e Valerio Luppi 149° (56’41”) su oltre 300 partenti.

A correre la Firenze Marathon, domenica 24 novembre, anche il carpigiano Massimo Fontanarosa

42 chilometri e 195 metri tra arte e bellezza E ’ il fascino avvolgente di secoli di arte, storia e cultura che ti accompagna, passo dopo passo, lungo i 42 chilometri e 195 metri della Firenze Marathon. Un’emozione unica che solo chi ha corso a Firenze può raccontare e che ha trasformato la classica della città del giglio in un appuntamento irrinunciabile per migliaia di sportivi e appassionati provenienti da tutto il mondo, puntuale ogni anno, l’ultima domenica di novembre. Una manifestazione che non è solo un evento sportivo, bensì un fatto di costume e di cultura davanti a cui non si può che restare incantati. E’ questa la sensazione che ha accomunato migliaia di podisti, domenica 24 novembre. Tra loro anche il carpigiano Massimo Fontanarosa che, negli ultimi due anni, ha corso ben 15 mezze maratone competitive internazionali col miglior tempo di 1h e 28 minuti alla Stramilano e 5 maratone (Berlino, Roma, CarpiPraga e Firenze). “Dopo

Massimo Fontanarosa

la debacle di New York a causa dell’uragano Sandy - ci racconta di ritorno dalla sua avventura in terra toscana - a Firenze mi sono tolto qualche soddisfazione”. La Firenze Marathon è il principale evento di corsa su strada che si svolge in Toscana e, insieme a Roma, è ormai di diritto la maratona internazionale più importante d’Italia e tra le prime 20 al mondo per numero di partecipanti e per

qualità. Il percorso fiorentino si muove attraverso scorci paesaggistici e monumenti di una bellezza unica, che hanno reso famosa la città nel mondo. Un nuovo tracciato che tocca i luoghi più affascinanti di Firenze, come piazza del Duomo, piazza della Signoria, Ponte Vecchio e tante altre strade e piazze ricche di storia e di cultura, prima di concludersi nella solenne maestosità di piazza Santa Croce.

Nonostante il percorso sia senza dislivelli e sempre su strade asfaltate, Mas-

simo ammette che la gara “è stata dura dura. Fino al 20 chilometro ho corso insieme a Linus poi lui si è ritirato al 25°. Alla partenza c’era anche il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, che ha dato il via alla gara e ha corso la Mezza Maratona”. Massimo Fontanarosa ha concluso il percorso di 42 chilometri e 195 metri in “3 ore e 32 minuti, dieci minuti in più rispetto alla maratona di Praga, chiusa in 3h 22. La mia miglior performance quest’anno”, sorride Massimo che, almeno per il 2012 appende le scarpette al chiodo in attesa, “calamità naturali permettendo”, della maratona di New York 2013.


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Pallanuoto Cabassi

Risultati in vasca Cabassi Carpi - Modena Nuoto: 13 - 5

A

tteso Big Match tra le due squadre, sulla carta, le più forti del girone emiliano con in palio il primo posto in classifica. Dopo un primo tempo equilibrato l’Under 15 del Carpi ha cominciato a far valere la propria superiorità fisica e tattica, con una buona difesa recuperando molti palloni sul centro boa avversario, per poi proiettarsi velocemente in fase di attacco con numerose controfughe e tante azioni. Concentrazione e grinta per tutta la durata dell’incontro da parte di tutti e molto bene i più piccoli al primo anno di categoria.

Inizio di stagione con risultati importanti per il Rugby Carpi

Falchetti inarrestabili U

Modena Nuoto - Cabassi Carpi: 5 - 3

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rutta partita per l’Under 17 del Carpi quella giocata sul campo di Modena delle Dogali. Caratterizzata da un attacco scialbo e senza idee per i biancorossi, che hanno subito molto, trovandosi spesso in difficoltà fisicamente. Il nuoto non ha aiutato la squadra carpigiana che, disattenta, ha chiuso sempre in ritardo le controfughe avversarie che producono il risultato del goal su contropiede e sull’uomo in più. Il risultato è una meritata sconfitta. Il Carpi non ha saputo sfruttare le occasioni presentatesi, andando in attacco con tiri non appropriati o troppo distanti dalla porta. La sconfitta non compromette nulla per il prosieguo del campionato, ma sicuramente è molto dolorosa per il morale dal momento che questi ragazzi non perdevano in campionato da ben due anni.

na partenza davvero importante dal punto di vista delle attività e dei risultati sportivi quella del Rugby Carpi. I giovani del Minirugby (dai 5 ai 12 anni) hanno già calcato i campi di Modena, Pieve di Cento, Ferrara e Castel San Pietro ottenendo risultati di tutto rispetto contro diverse formazioni di tutta la Regione, in particolare vanno sottolineate le prove del gruppo dell’Under 10 vittoriosa nelle tappe di Modena e Ferrara. A Ferrara in particolare si sono eviden-

ziate crescite importanti di tutti i ragazzi e una grande determinazione messa in campo dal collettivo. Anche Under 8 e Under 12 si stanno togliendo grandi soddisfazioni tenendo testa ai pari età in tutte le sfide sin qui disputate. Cresce il rugby carpigiano e nel frattempo cresce anche l’esperienza della dozzina di ragazzi provenienti dalla società biancorossa che, attualmente, milita nelle fila del Modena Junior Rugby Club per il Campionato Regionale Under 14: un’unio-

ne che porta come primi frutti esperienze tecniche completamente nuove e la costruzione di forti rapporti di amicizia dentro e fuori dal campo. Anche il gruppo degli adulti Over 18 cresce

vertiginosamente nei numeri e nella voglia di fare. Tra pochi giorni (il 3 dicembre) sarà protagonista di una prima sfida amichevole di stagione, a Spilamberto contro i Gorilla.



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