Tempo n° 45

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Settimanale di

13 dicembre 2013

attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti ANNO XIV N. 45

a soli € 0.50 in edicola

la favola di babbo natale Palmiro Beneventi vestito da Babbo Natale. Nel riquadro insieme alla moglie Antonella Dallari

lui è Palmiro Beneventi e a carpi ha gestito con Antonella Dallari il negozio l’idea di via paolo guaitoli. a Montebabbio, dove si sono rifugiati, i due hanno ricreato la Casa di Babbo Natale in un’atmosfera da favola.


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Libri

da non perdere!

Tra le righe...

Polveri sottili: non c’è motivo per cantar vittoria

Dalla stalla alla luna. Ricordi e sapori di una generazione Di Carlo Rossini

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opo L’Isquisitissima alla mensa dei grandi, il carpigiano Carlo Rossini ha dato alle stampe la sua seconda opera letteraria: Dalla stalla alla luna. Ricordi e sapori di una generazione. “Un libro di racconti in gran parte autobiografici, scritti grazie al contributo di importanti testimonianze di amici che aggiungono memorie e ricordi ai miei”, spiega l’autore. Il libro inizia dal “ricordo infantile della stalla di mio nonno e arriva sino alle immagini dei primi passi fatti dall’uomo sulla luna nel 1969. E, ancora, la Carpi degli Anni Sessanta, il boom economico, la cucina, la nascita di friggittorie e pizzerie”. Insomma una passeggiata tra aneddoti privati che però raccontano le tradizioni di un tempo e dell’intera collettività: dai cenoni della Vigilia di Natale a base di tortelli di zucca sino all’arrivo della televisione che soppiantò il filos nelle stalle. Un libro per non dimenticare come eravamo e, forse, per recuperare un pizzico di genuinità.

Il graffio

La Iena

Il segreto dell’invisibilità? Non morire bruciati in un rogo... Dopo Prato, infatti, tutti si sono accorti della presenza cinese... Frase della settimana...

“Sono anni che si tenta di fare una mappa delle aziende cinesi sul territorio, ma è davvero difficile. Aprono e chiudono o si trasformano con grande velocità. Vi sono imprese che risultano di un proprietario che abita in regioni distanti anche mille chilometri da Carpi”.

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Carpi, in base ai dati Arpa, emerge che nel 2013, fino al 30 novembre, i superamenti del limite giornaliero dei 50 microgrammi di polveri sottili nella centralina di via Remesina hanno raggiunto quota 31: anche se manca ancora tutto il mese di dicembre, in genere sfavorevole per i livelli di inquinamento, resta comunque un dato record rispetto ai 73 superamenti registrati nello stesso periodo del 2012. Un calo imputabile all’adozione di comportamenti e pratiche più eco sostenibili da parte dei nostri concittadini? Ovviamente no, la vittoria, infatti, è solo apparente e, soprattutto, momentanea. La diminuzione degli sforamenti è dovuta all’aumento delle giornate con vento o pioggia che favoriscono la dispersione delle polveri sottili ma la nebbia dicembrina che ha fatto capolino da giorni, come un’opprimente cappa, ribalterà la situazione mantenendo sospesi nell’aria ogni sorta di inquinanti. J.B.

Foto della settimana Ma chi è quel burlone che continua a spostare la fioriera?

Dichiarazione di Giulia Moretti, coordinatrice Cgil Carpi, tratta da La Gazzetta di Carpi del 5 dicembre.

attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Francesca Zanni, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.

IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini

PUBBLICITA’ Multiradio - 059698555

STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713

REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 24/A CARPI Tel. 059 645566 - Fax 059 642110 tempo@radiobruno.it COOPERATIVA RADIO BRUNO arl Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione l’11 dicembre 2013


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egalare e regalarsi emozioni. E’ quello che Palmiro Beneventi e Antonella Dallari amano fare. Da sempre. Anche a Montebabbio, un borgo abbarbicato a 340 metri d’altitudine nella prima collina reggiana, dove si sono rifugiati lui da una decina d’anni, lei dal maggio 2012, Palmiro e Antonella hanno ricreato un’atmosfera magica nella Casa di Babbo Natale. Entrando si rimane incantati e la sensazione è la stessa che si provava varcando la soglia del loro negozio, L’Idea, di via Paolo Guaitoli a Carpi. “Avevo diciassette anni - ricorda Antonella - e il lavoro a cui mi aveva portato la formazione di modellista mi stava stretto. Ispirata da negozi analoghi aperti in grandi città, ho convinto i miei genitori a sostenermi nell’apertura de L’Idea ed è stato l’inizio di una meravigliosa avventura”. Dal 1973 oggetti rari, originalissimi, a volte unici hanno affollato quello spazio da sogno che brillava di colori vivaci ispirato da un indiscutibile gusto estetico. Antonella si inabissava in quell’apparente confusione e riemergeva con l’oggetto dei tuoi desideri mentre Palmiro metteva a disposizione la sua competenza di arredatore. Oggi ripensano ancora con nostalgia al fervore creativo che animava la strada riprogettata dal grande fotografo Beppe Lopetrone e animata dalle orde di giovani che si ritrovavano da Tosi Dischi. Ogni cosa, però, ha il suo tempo e, nel ‘92, Antonella e Palmiro lasciano L’Idea per affrontare nuove avventure e poi ritrovarsi ancora una volta insieme professionalmente nel progetto della Casa di

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Regalare e regalarsi emozioni. E’ quello che i carpigiani Palmiro Beneventi e Antonella Dallari amano fare. Da sempre. Anche a Montebabbio, un borgo abbarbicato a 340 metri d’altitudine nella prima collina reggiana, dove si sono rifugiati da una decina d’anni, Palmiro e Antonella hanno ricreato un’atmosfera magica nella Casa di Babbo Natale.

Una favola di Natale...

Palmiro Beneventi e Antonella Dallari

Babbo Natale. E’ stato un ritorno alle origini per Palmiro che è cresciuto in questa località del Comune di Castellarano dove conservava la casa di famiglia. “Tutto è nato per una casuale coincidenza perché qui a Montebabbio risiedeva anche il signor Ferrari, proprietario di una decina di renne, il solo in Italia fino a poco tempo fa a possedere esemplari di questi animali. Una volta mi chiese di fare Babbo Natale ed essendo la mia interpretazione particolarmente realistica, ho avuto grande successo”. Col passare degli anni, Palmiro decide di diventare davvero Babbo Natale e ricrea la Casa di Babbo Natale a Montebabbio dove ogni giorno durante il periodo natalizio centinaia di persone si recano per rivivere la magia del Natale. Entrati all’interno del parco, sono innumerevoli i dettagli

che contribuiscono a creare l’atmosfera. “I bambini (ma anche i genitori che vogliono vivere questo momento coi loro figli) - spiega Antonella, insegnante di biodanza - possono partecipare alla Scuola dei Folletti: un’attività motoria di gioco e musica per imparare come si diventa folletti di Babbo Natale valorizzando l’amicizia, la collaborazione e l’affettività. In un’ambientazione da fiaba, c’è poi la Fata Raccontastorie che accoglie i bambini, li fa accomodare accanto al camino e narra loro una storia. Il momento più emozionante resta comunque l’incontro con Babbo Natale perché l’interpretazione di Palmiro è tale da lasciar credere ai più piccoli che qualcosa di straordinario ci sia davvero: Babbo Natale scriverà il nome di ogni bambino su un Prosegue a pagina 4


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Un fine settimana ricco di iniziative in centro storico: il corteo di Santa Lucia sabato 14 e il mercato ambulante straordinario domenica 15 dicembre

Arriva Santa Lucia!

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grande librone e gli offrirà un regalino mentre Mamma Natale preparerà il tè coi biscotti. Anche i più grandicelli alla fine della visita si rassegnano: “Babbo Natale esiste veramente. E adesso come faccio a convincere i miei amici che non ci credono?” ha sospirato a Palmiro un bambino di 9 anni. La casa di Babbo Natale è aperta tutti i sabati e le domeniche fino al 22 dicembre, dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 17.30. Inoltre anche il 23 dicembre tutto il giorno e il 24 solo la mattina. Speciale il 26 dicembre aperto tutto il giorno con la presenza delle renne! Nei giorni feriali invece la casa è aperta soltanto su prenotazione per gruppi scolastici o gruppi genitori/figli. Ma Antonella e Palmiro hanno in serbo un altro sogno, la cui realizzazione si fa ormai sempre più prossima. “Alcuni anni fa - racconta Antonella - abbiamo acquistato un’abitazione nel borgo

storico di epoca medievale a Montebabbio per recuperarla e restaurarla secondo i criteri della bioarchitettura”. Ci sono voluti mesi e mesi ma, da soli, sfruttando le competenze maturate negli anni, Antonella e Palmiro hanno realizzato un gioiellino in questi 70 metri quadri disposti su sette livelli collegati da una scala “ispirata a Maurits Cornelis Escher”. Antonella ha modellato l’intonaco in terra cruda plasmando interni da favola mentre Palmiro ha pazientemente intagliato il legno ricreando complementi unici. Il risultato è naturalmente finito sulla rivista nazionale BioArchitettura che ha dedicato un ampio servizio alla Casa delle fate di Montebabbio, l’ultimo progetto di Antonella e Palmiro che ricolmi di soddisfazione commentano: “non si può comprendere cosa si prova a fare una casa con le proprie mani. E’ un’emozione che non si può esprimere”. Sara Gelli

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opo il successo di pubblico, sabato scorso, in occasione di Ghiotto Natale, che ha visto la partecipazione di centinaia di persone per gustare il quintale di cotechino offerto e ammirare il ritorno delle Invasioni lunari, i surreali e talentuosi artisti di strada che hanno sfilato, destando la curiosità e lo stupore di tanti spettatori, da Piazza Martiri a Piazza Garibaldi, continuano le iniziative del calendario di Natale a Carpi, organizzate da Carpi C’è, ConCarpi e Comune di Carpi.

Iniziative che, per il prossimo fine settimana, raddoppiano: sabato 14 con Arriva Santa Lucia e, domenica 15, con Il Mercato di Natale. Sarà dedicato a tutti i bambini il pomeriggio di sabato 14 dicembre: a partire dalle 16.30, infatti, un magico corteo condotto niente meno che da Santa Lucia in sella al suo magnifico destriero, percorrerà le vie e le piazze del centro storico, cominciando da corso Roma per arrivare, alle 18, di fronte al Municipio, portando in dono un carro colmo di leccornie e prelibatezze. Una volta giunta

davanti a Palazzo Sacchetti, la Santa offrirà una gustosa merenda a tutti i bambini pre-

senti. Per tutta la giornata di domenica 15 dicembre, invece, arriverà a riempire Piazza Martiri, Il Mercato di Natale: gli ambulanti saranno nel cuore di Carpi per il primo dei due mercati straordinari (l’altro sarà domenica 22). Anche in questo caso i più piccoli non resteranno delusi: delle mascotte distribuiranno infatti dolci e bonbon!

La ricetta del Natale: tanti amici, decorazioni e luci montati a neve, baci sotto al vischio quanto basta, un pizzico di freddo pungente, una tazza di cioccolata per scaldarti, qualche regalino qua e là e una nevicata di auguri! Buon Natale e per i regali lo chef consiglia un giro al Villaggio di Natale Flover a Bussolengo

Il Natale più dolce che ci sia

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l mondo della fiaba del Natale ritorna come ogni anno a bussare ai nostri cuori e porta con sé la voglia di stare insieme ai propri cari, di rallentare i ritmi delle nostre vite frenetiche per qualche ora e iniziare a mescolare tutti gli ingredienti che servono. Le luci brillano nelle nostre città e ci regalano un’atmosfera unica e magica, le palline colorate e i biscotti di zenzero addobbano gli alberi e il presepe fa da padrone nelle case di grandi e piccini che aspettano il buon Babbo per aprire qualche regalino. Piccole case con i tetti di biscotto, neve di glassa, lecca lecca e tanti gnomi, aiutanti di Babbo Natale, felici e golosi sulla glassa di crema pasticcera del panettone. Il profumo di zucchero e cannella, i canti della

tradizione e gli addobbi ci accompagnano alla scoperta delle novità per qualche regalo speciale al famoso mercatino del Villaggio di Natale Flover di Bussolengo (Vr) a poche decine di chilometri da Carpi. Quest’anno con

un ingrediente segreto, da scoprire passo dopo passo, addentrandosi nel magico mondo del Natale. Un Natale sempre più dolce: al sapore di caramelle, cioccolato, zenzero, panettone e pandoro ricoperti di

zucchero a velo e cannella! Alla scoperta di quel piccolo ingrediente segreto che rende unico il Natale di ognuno di noi: assaporare i momenti più belli delle feste insieme alle persone più care, familiari e amici. Un momento semplice e intenso che rende unico il Natale di ogni famiglia. Aspettiamo tutto l’anno che arrivi, godiamoci dunque la sua magia accoccolati davanti a un caminetto acceso che schioppetta e scalda i cuori, oppure davanti a una tazza di cioccolata fumante golosa e invitante. E’ la più dolce delle feste, ogni anno, in ogni luogo con tutti i suoi colori, ritorna il rito che magicamente si ripete, prende vita e rinasce sempre più splendente: il Natale. Tanti auguri! Elisa Anderlini


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5 sisma e ricostruzione

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er loro l’emergenza terremoto non è finita e non sanno quando cesserà. Non lo sa nessuno perché i tempi della ricostruzione rischiano di essere lunghi, anzi lunghissimi. Sono gli abitanti dei MAP, i moduli abitativi provvisori, del Comune di Novi, i quali si apprestano a trascorrere il secondo Natale fuori casa, il primo nei container, dove sono entrati lo scorso gennaio. In via delle Imprese ve ne sono una quarantina e ospitano varie situazioni abitative e diverse etnie. “Tutto sommato qui non si sta male. Certo i problemi non mancano - commenta la signora Vilma, che nel modulo abita col marito ma, almeno, abbiamo un tetto sopra la testa. Però quando penso al mio appartamento mi sale la disperazione”. A Vilma trema la voce e al marito Giorgio vengono le lacrime agli occhi: “chissà quanto tempo ci vorrà ancora per riavere la nostra casa. Prima di quei terribili giorni abitavamo in via Enrico Fermi, in centro a Novi. Il progetto è pronto, ma è tutto bloccato. La burocrazia sta rallentando la ricostruzione. E poi dobbiamo anche leggere le dichiarazioni dell’assessore regionale, Gian Carlo Muzzarelli, che ha definito i terremotati dei container “furbetti” perché ci sarebbe, e uso il condizionale, chi vende i mobili o chi prende affitti sottobanco. Che faccia nomi e cognomi! E coloro che si son resi responsabili di simili azioni vengano puniti, allontanati. Ma non è giusto fare di tutta l’erba un fascio. Noi terremotati non ci meritiamo anche questo. Che venga Muzzarelli a vedere come si vive qui nei moduli. Nessuno, né lui, né il presidente della Regione, Vasco Errani, e nemmeno il sindaco, Luisa Turci, sono venuti a trovarci. Solo il parroco, Don Ivano, è venuto qui per benedire le nostre dimore provvisorie. Con questo non voglio dire che le istituzioni, Comune e Regione, non ci abbiano aiutato durante e dopo il sisma, anzi. Non smette-

Per loro l’emergenza terremoto non è finita: sono gli abitanti dei MAP, i moduli abitativi provvisori, del Comune di Novi

Un altro Natale fuori casa

Vilma e Giorgio

rò mai di ringraziare gli uomini della Protezione Civile e i Vigili del Fuoco. L’albero di Natale? Sì qualcosa faremo, ma rivorrei la mia casa, il nostro paese, la nostra Emilia. Il malessere è tanto”. “Per gli amici e i parenti che non hanno perso le loro case - racconta Rita - l’emergenza è Carmen

Rita

passata. Il sisma è stato per tutti un incubo ma per tanti è già un ricordo. Per loro è tornata la normalità. Per noi no. Per noi è il presente, la nostra quotidianità. La gente che non lo vive sulla propria pelle non può capire. Pensa che anche se siamo ancora in un modulo abitativo, ormai le difficoltà

siano passate”. Rita si trova nel container con la propria famiglia, il marito e due figlie, e mentre racconta cosa significhi vivere qui ormai da quasi un anno, non perde mai il sorriso, chiara espressione di tutta la forza di un’Emilia che, seppur ferita, continua a stringere i denti e non vuole arrendersi. “Male non si sta ma dev’essere una situazione temporanea. Non posso pensare di vivere qui ancora a lungo. Mi sono già data un tempo massimo, due anni e mezzo. Poi, se il nostro appartamento, che si trova in una palazzina di via Gramsci, non sarà ancora pronto, opteremo per soluzioni alternative. E’ la burocrazia a preoccuparmi, temo che i tempi saranno lunghissimi. Tra l’altro esiste un’ordinanza che penalizza i proprietari delle abitazioni ora inagibili perché se questi volessero uscire dal modulo e andare in affitto non riceverebbero più il CAS (contributo

autonoma sistemazione) che viene invece garantito a chi anche prima era in affitto. Una situazione che ha dell’assurdo, ma è così. In giornate fredde e secche come questa si sta bene ma, quando piove, si forma condensa ovunque ed essendo di lamiera, d’estate si muore dal caldo per cui devi utilizzare continuamente i condizionatori. E poi c’è il problema degli spazi e della privacy, che qui è sparita completamente. Queste pareti non tengono nulla. Da un modulo all’altro si sente tutto, anche quando la gente russa. E poi c’è chi tiene la musica alta, si sentono i bambini che giocano, insomma sembra di essere in un grande campeggio e ci vuole tolleranza. Io personalmente non ho alcun problema coi vicini, anzi. Una cosa che mi dà particolarmente fastidio è che benché abbiano consegnato i moduli in relazione al numero dei compenti della famiglia, (i MAP da 60 metri

andavano alle famiglie con 4 componenti), qui a Novi ci sono container di 60 metri con all’interno un’unica persona, e una famiglia con quattro persone a cui hanno assegnato 75 metri. Perché? Inoltre stiamo aspettando le bollette dell’Enel e sappiamo già che saranno salatissime. Il Natale? Qui, inutile negarlo, sarà un Natale un po’ a metà. Comprerò un alberello da mettere su un mobile. Ma il mio albero, il mio presepe e tutte le altre decorazioni rimangono in magazzino. Ho già acquistato degli adesivi coi quali decorerò le finestre del container”. “Noi addobberemo l’albero fuori, davanti al modulo, con le palline, ma ciò che conta – aggiunge Carmen – è che trascorreremo il Natale tutti insieme. La mia famiglia è unita ed è questa la cosa importante. Almeno sei anni, ci hanno detto così. Che dovremo rimanere fuori tutto questo tempo perché la nostra casa in Corso Marconi è da ricostruire”. Carmen, 22 anni, abita nel modulo insieme ai genitori e al fratello. “Non mi piace vivere qui, non è casa mia. Il container è piccolo, appena 60 metri per quattro adulti. Ognuno avrebbe bisogno dei suoi spazi. Inoltre siamo lontani dalla Piazza. Ora per andare in centro devi prendere la macchina o la bicicletta e, soprattutto, quando fa buio, la strada che porta al paese è molto pericolosa. Per non parlare delle bollette Enel. A noi sono già arrivate e sono salate. Ne ho parlato con mio padre, ma in affitto non possiamo andare, costerebbe il doppio. Lavora solo lui e non possiamo permetterci altro”. E’ dura, molto dura, vivere così, in una situazione abitativa precaria, senza sapere quando tutto questo finirà e quando si potrà ritornare nelle proprie abitazioni. Perché la casa non è solo un bene, bensì un nido. Il focolare in cui trovare rifugio e un’intimità familiare qui così difficili da ricreare. Federica Boccaletti


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sisma e ricostruzione

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fine novembre si è svolto il trasloco delle sezioni di scuola materna nella vecchia sede di via Santa Chiara, dopo un anno e mezzo vissuto nei moduli temporanei. Così, il 2 dicembre, anche i più piccoli sono rientrati nei ‘loro’ locali, abbandonati lo scorso 29 maggio, resi oggi ancora più sicuri dopo i lavori effettuati e più accoglienti grazie all’allestimento natalizio a opera di maestre e genitori. Il vescovo, monsignor Francesco Cavina, ha manifestato la sua soddisfazione per il ritorno alla normalità e ha ringraziato tutti coloro che, con generosità, dedizione, professionalità, si sono impegnati per favorire questo rientro: “ringrazio le istituzioni, su tutte la Regione e la Fondazione CrC per il grande sostegno economico e tutte le persone che, con impegno, si sono spese per questo rientro. Ci si deve sentire tutti orgogliosi: questo luogo è più sicuro, più bello e più accogliente di prima e così – conclude – facilita ancor di più l’apprendimento e la formazione dei nostri ragazzi”. Alle sue parole fanno eco quelle di Don Massimo Dotti, presidente Aceg: “ringrazio la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi per due motivi fondamentali. La tempestività innanzi tutto: già tra la prima e la seconda scossa eravamo stati rassicurati sulla certezza del suo sostegno. Per questo è stato possibile intervenire immediatamente ed evitare, con il proseguire delle scosse, danni più gravi a edifici e persone. In secondo luogo mi preme sottolineare la portata del contributo, che ci ha permesso un rilevante miglioramento sismico dell’intero complesso scolastico. Con questi interventi resi possibili grazie alla

I ragazzi sono rientrati negli edifici del Sacro Cuore ripristinati dopo il sisma

Tornan le voci nei corridoi

Faglioni, Bedocchi, Bussadori, Filippi, Cavina e don Dotti

Fondazione CrC possiamo così offrire alle famiglie una proposta educativa in massima sicurezza”. Grande la gioia del preside dell’istituto, Franco Bussadori, nel risentire nei

percorso, di poter rientrare negli ambienti storici dell’istituto. Questi rappresentano la nostra storia e ci aiutano a richiamare i valori fondanti del progetto educativo della scuola cattolica Sacro Cuore, condivisi con gli altri soggetti che popolano il grande complesso

Enerplan per averlo portato avanti con competenza; il Comune che, in accordo con la Regione, ci ha fatto pervenire tempestivamente i moduli provvisori. Tutti, sin dal primissimo istante, si sono spesi al massimo e sono dunque compartecipi della nostra gioia”. Fonda-

dell’oratorio cittadino. Sono i ‘vecchi’ ambienti ma sono anche ‘nuovi’ perché rinnovati e resi ancora più sicuri dal punto di vista sismico. Per questo ringrazio tutti – la Fondazione CrC per il suo impegno ad ampio raggio sul progetto;

mentale per il rientro degli studenti al Sacro Cuore, l’intervento della Fondazione, da sempre vicina al mondo della scuola e della formazione, come sottolinea, il presidente dell’ente, Gian Fedele Ferrari: “investire nella scuola e

corridoi le voci dei bambini “è evidente la gioia, mia e di tutto il corpo docente e non docente, ma anche delle famiglie dei nostri ragazzi che ci hanno accompagnato in questo lungo e difficile

Fossoli

Tutti al mercatino...

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omenica 15 dicembre, in via Mar Ionio, a Fossoli, l’associazione di promozione sociale FossoliLive and Friends organizza, dalle 7 alle 24, il Mercatino del Riuso. Dalle ore 15, esibizioni del Gruppo Antichi Mestieri e Teatro dei Burattini La Garisenda. Un appuntamento che coniuga gastronomia, intrattenimento e solidarietà, pensato per grandi e piccini. La manifestazione consentirà infatti di raccogliere ulteriori fondi da destinare alla frazione di Fossoli ancora segnata dal sisma del maggio 2012.

nelle strutture educative significa investire nel futuro delle nuove generazioni e in quello di tutti. La Fondazione, da tempo, ha intrapreso con convinzione questa posizione di intervento, volta a dotare il territorio di mezzi adeguati, sicuri e funzionali per istruire ed educare al meglio giovani e bambini. Il settore istruzione è l’ambito che vede, da qualche anno a questa parte, la maggior quota delle risorse che la Fondazione destina al territorio. Una quota importante che, nel 2014, ammonta a 1 milione e 550mila euro, la maggior parte dei quali, destinati alla messa in sicurezza e al miglioramento sismico di numerose scuole. Per consentire l’avvio urgente, a seguito del terremoto, della messa in sicurezza delle strutture che fanno parte dell’Istituto Sacro Cuore e il rapido ritorno di tutti i bambini e gli studenti nelle proprie classi, in uno stabile posto in totale sicurezza, la Fondazione è intervenuta con 770mila euro. Uno stanziamento molto ingente di cui oggi festeggiamo l’ottimo esito”. “I lavori - ha aggiunto l’ingegner Corrado Faglioni di Enerplan - hanno comportato complessivamente una spesa di circa 1.800.000 euro finanziati in parte dai Fondi per la ricostruzione delle scuole regionali e in parte da uno stanziamento della Fondazione che ha permesso in particolare di affrontare il miglioramento sismico oltre i livelli riconosciuti ammissibili dalla Regione, la riparazione di tutta la porzione oratoriale e il restauro delle facciate esterne e della Sala dei Seicento”.


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l 5 dicembre nella cornice di Palazzo Colonna a Roma, sede della redazione de Il Tempo, si è svolta la cerimonia di premiazione dei concorsi promossi dall’Osservatorio Permanente Giovani – Editori: a ritirare il primo premio del concorso Focus scuola: redazione di classe, c’erano sette studenti dell’Istituto Vallauri di Carpi delle classi III B e III C: Marina Vavassori, Luna Saensuk, Giuseppe Fosco, Manuel Tassaro, Jennifer Vezzani, Ludovica Roncadi, Sofia Chaouki, accompagnati dalle professoresse Roberta Righi ed Emanuela Croci. La cerimonia è stata aperta da Andrea Ceccherini, presidente dell’Osservatorio Permanente Giovani – Editori che, nel complimentarsi con gli studenti, ha rivolto loro parole appassionate, per esortarli a proseguire il cammino di formazione intrapreso: “siamo qui per festeggiare il talento di cui avete dato prova. Il talento è una cosa seria, qualcosa da coltivare nel tempo, grazie al quale andare più lontano nella vita, per potere esprimere voi stessi”. Ha poi sottolineato come tutti i concorsi legati al progetto Il quotidiano in classe vadano nella direzione di formare cittadini consapevoli, mediante lo sviluppo di quello spirito critico che rende l’uomo libero. Gianluca Comin, direttore delle Relazioni Esterne di Enel nell’assegnare il premio del concorso La libertà delle idee a confronto, ha sottolineato come

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A Roma la cerimonia di premiazione dei concorsi promossi dall’Osservatorio Permanente Giovani Editori

Primo premio per il Vallauri

l’andare a fondo in ogni singola questione, renda più liberi i singoli e la libertà, sinonimo di assunzione di responsabilità nell’accettare o rifiutare una proposta, rende la società più coesa. E’ stato poi il turno di Fabio Napoli, direttore marketing de La Gazzetta dello Sport, che ha assegnato il premio del concorso La cultura dello sport:imparare, pensare, vivere sportivaMente, ideato per trasmettere i valori sani legati allo sport. E’ poi seguita l’assegnazione del premio Economia: ti diamo noi

la lezione fa parte di Maurizio Beretta, direttore marketing di Unicredit. E’ poi giunto il momento della premiazione del concorso Focus: redazione di classe: la direttrice di Focus, Francesca Folda ha sottolineato come sia “proprio in questo momento di crisi che vengono fuori i migliori. Ora c’è più meritocrazia”. Le docenti e i ragazzi del Vallauri sono stati chiamati a salire sul palco, dove la giornalista Maria Grazia Mattei ha intervistato Marina Vavassori, portavoce degli

studenti e la professoressa Righi. La giovane ha illustrato come lo studio e il lavoro di squadra siano stati gli elementi alla base della riuscita dei progetti Ricicl’art, Il vettore elettrico e Ortovoltaico, oggetto dei servizi giornalistici del numero di Focus da loro realizzato, mentre la professoressa Righi ha sottolineato come il Vallauri punti a far sviluppare la creatività e l’abilità dei ragazzi, attraverso progetti in cui hanno la possibilità di realizzare oggetti applicando le conoscenze apprese in classe in

modo originale. E’ seguita quindi la consegna della targa e delle medaglie commemorative dell’evento effettuata proprio dalla direttrice di Focus che si è complimentata per l’originalità dei progetti che hanno significativamente contribuito a sviluppare e diffondere negli studenti una cultura scientifica e una coscienza ecologica. E’ stato quindi assegnato il premio del concorso Prova d’autore da parte di Marcella Boroli, figlia del fondatore della casa editrice De Agostini. E’ stato invece il procuratore capo Cataldo Motta ad assegnare il premio istituito per le regioni ad alto rischio criminalità organizzata: La legalità nel quotidiano, mentre Carlo di Cicco, vice direttore de L’Osservatore Romano, ha premiato i vincitori del concorso Valori in corso: stiamo lavorando per noi. Quest’anno, per la prima volta, è stato anche bandito un concorso anche per gli studenti universitari con l’iniziativa Il giornale in Ateneo: i vincitori sono stati premiati da Alfredo Pratolongo direttore della comunicazione e degli affari istituzionali di Heineken Italia. A Michela Colamussi, responsabile marketing corrieredellasera.it, il compito di premiato i vincitori della sezione ilquotidianoincloasse.it.

Nonostante la crisi persistente nel settore costruzioni, gli ultimi mesi del 2013 stanno riservando soddisfazioni a Cmb. I dati di preconsuntivo per il 2013 mostrano un buon miglioramento della redditività che passa da 3,4 a 5,7 milioni

Un dicembre di soddisfazioni per Cmb

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onostante la crisi persistente del settore costruzioni, gli ultimi mesi del 2013 stanno riservando numerose soddisfazioni alla cooperativa carpigiana Cmb. I dati di preconsuntivo per il 2013 mostrano, a fronte di una leggera contrazione del giro d’affari, un buon miglioramento della redditività che passa da 3,4 a 5,7 milioni a preconsuntivo, e un indebitamento che resta stabile confermando il valore del 2012. Dal punto di vista delle opere, negli ultimi mesi si sono conclusi alcuni importanti cantieri: a fine ottobre, alla presenza dell’amministratore delegato del gruppo Eni, Paolo Scaroni, e del ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato è stato inaugurato nelle campagne che circondano Pavia l’Eni Green Data Center, un innovativo centro di raccolta dati. La struttura, interamente realizzata sottoterra, ospita i sistemi informatici centrali di elaborazione Eni, sia di informatica gestionale, sia di elaborazione di simulazione sismica, ed è la prima al mondo per efficienza energetica con consumi ridottissimi in una concentrazione di potenza elettrica fino a 50 chilowatt al metro quadro. Alla cerimonia inaugurale Scaroni ha ricordato

come nei due anni di realizzazione dell’opera non vi siano stati incidenti in cantiere, a testimonianza dei livelli di sicurezza raggiunti anche grazie al presidio di Cmb. Inoltre, il Green Data Center, ha concluso, verrà messo a disposizione di università e centri di ricerca con una logica di open source, “una filosofia che prevede che esperienze di avanguardia vengano messe in rete a patrimonio comune”. Il 3 dicembre, alla presenza del presidente Gianni De Gennaro e dell’amministratore delegato Alessandro Pansa di Finmeccanica, oltre ai rappresentanti delle alte cariche istituzionali del Paese, è stata ufficializzata l’apertura del nuovo stabilimento Thales Alenia Space Italia, la più moderna struttura in Europa dedicata all’industria spaziale e realizzata a Campo di Pile, presso L’Aquila in soli 22 mesi da Cmb. Dopo i gravi danni registrati ai precedenti stabilimenti, che il sisma del 2009 aveva reso inagibili, Thales Alenia Space si è attivata per la riedificazione di un nuovo sito produttivo e per il consolidamento della

Nuovo stabilimento Thales Alenia Space Italia

propria presenza sul territorio abruzzese. A meno di due anni dalla posa della sua prima pietra, avvenuta il 14 dicembre 2011, il nuovo sito industriale è una realtà. Oggi, in particolare, è di grande importanza l’impatto sociale sull’area, dove 400 famiglie aquilane, che avevano un’aspettativa iniziale di veder delocalizzato il proprio lavoro, hanno invece la possibilità di guardare finalmente con ottimismo al futuro. Il 13 dicembre, poi, verranno inaugurate la Stazione Santa Lucia di Venezia, alla presenza del presidente di Grandi Stazioni e amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti,

e la nuova Tangenziale di Forlì, dove a tagliare il nastro saranno il presidente di Anas Pietro Ciucci e il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Maurizio Lupi. Il 30 novembre è stata anche inaugurata Coop Sigonio a Carpi: una struttura realizzata in tempi record tra il mese di gennaio e ottobre di quest’anno. L’intervento ha previsto la costruzione dell’edificio destinato a ospitare il supermarket oltre alle prime opere di urbanizzazione previste nell’area di insediamento: viabilità, parcheggi e verde pubblico oltre a un nuovo parco giochi. L’edificio è stato progettato con particolare

attenzione al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale con dotazione di tubi solari per l’illuminazione diurna, di impianti fotovoltaici e di reimpiego delle acque meteoriche. L’attenzione all’impatto ambientale e il carico innovativo posto nelle fasi di costruzione ha convinto il committente ad avviare il processo di certificazione internazionale LEED, per la prima volta applicata in Italia su un centro commerciale. Grandi realizzazioni avvenute a tempo di record e nella più assoluta sicurezza per i lavoratori grazie al progetto Sicuri per Mestiere sviluppato all’interno dei cantieri Cmb e premiato da Inail al concorso nazionale Le buone pratiche sulla sicurezza partecipata, dove la cooperativa si è posizionata come unica impresa di costruzione fra alcune delle più grandi realtà dell’industria italiana, quali Enel, Fiat e Marcegaglia. Lo scorso 30 ottobre, a Napoli, alla presenza dell’Alta Direzione di Inail, Cmb ha illustrato il proprio progetto, riscuotendo grande interesse. Oggi, Sicuri per Mestiere, sta diventando un’estensione del modo di fare sicurezza di Cmb e nei prossimi mesi il progetto verrà attivato sui principali cantieri in partenza.


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ulla di nuovo sotto il sole. Il vincitore designato questa volta ce l’ha fatta davvero. Matteo Renzi è il nuovo segretario del Pd. A promuoverlo a pieni voti è anche la nostra città che lo incorona con il 73,2% dei voti. Un’affluenza record quella alle urne di domenica 8 dicembre: ben 8.610 i carpigiani che hanno voluto dire la loro. Una cifra di poco inferiore a quella registrata nel 2012 quando però le Primarie erano di coalizione e organizzate per la scelta del candidato premier. Il sindaco di Firenze ha ottenuto il 73,2% dei consensi, Gianni Cuperlo il 14,4% e Pippo Civati il 12,3%. Le schede bianche sono state 11, quelle nulle 15, 0 le contestate. “Sono contentissimo della partecipazione alle Primarie. Ero tra coloro che non pensavano, alla vigilia del voto, che tre milioni di elettori del PD in Italia e 8.600 a Carpi

Le primarie del Pd si sono chiuse in città con una partecipazione oltre le previsioni: hanno votato, infatti, 8.610 persone. Il sindaco di Firenze Renzi ha ottenuto il 73,2% dei consensi

“Il meglio deve ancora venire” Matteo Renzi

avrebbero partecipato. E’ un segnale importantissimo che il popolo democratico

ha dato. Un segno di riscatto e non di rassegnazione verso la difficile situazione

in cui versano la politica e l’Italia. Un dato che, al contempo, rappresenta una responsabilità ancor più grande per chi fa parte del gruppo dirigente: oggi dobbiamo rispondere a questo patrimonio di fiducia, non scontato, che ci è stato consegnato”, ha sottolineato Davide Dalle Ave, segretario del Pd di Carpi. “Il meglio deve ancora venire”, ha annunciato Renzi commentando l’esito delle Primarie, pregustando già l’annuncio della sua nuova squadra alla segreteria del partito. I dodici sono: Luca Lotti, il modenese Stefano Bonac-

cini, Filippo Taddei, Davide Faraone, Francesco Nicodemo, Maria Elena Boschi, Marianna Madia, Federica Mogherini, Debora Serracchiani, Chiara Braga, Pina Picierno e Lorenzo Guerini. “Cinque uomini e sette donne, sulla base del noto principio per cui le pari opportunità non vanno bene: ce ne vuole una in più”, ha puntualizzato il neo segretario. Dal momento che sul carro del vincitore annunciato erano già saliti rottamati e rottamatori, come cambierà ora il volto del Centrosinistra italiano? “Gli elettori del PD - prosegue Dalle Ave - si aspettano, dal partito e dalle scelte che faremo nei prossimi mesi, cambiamento e innovazione. Ho sempre creduto e

La carpigiana Elisa Pompeo ha fatto una scelta controcorrente rispetto a tanti altri giovani: ha deciso di dedicare una parte considerevole del proprio tempo e delle proprie energie alla politica e al partito in cui si riconosce: il Pd

Politica che passione! L

a carpigiana Elisa Pompeo è una ragazza dai modi semplici, dagli occhi verdi e vivaci che brillano su un viso pulito. In tempi di grande sfiducia nei confronti della classe politica e dei partiti, Elisa ha fatto una scelta controcorrente rispetto a tanti altri giovani: ha deciso di dedicare una parte considerevole del proprio tempo e delle proprie energie alla politica e al partito in cui si riconosce: il Pd. A soli 24 anni, è stata una degli eletti della Provincia di Modena che hanno partecipato alla Convenzione nazionale per confermare i tre candidati alle Primarie dello scorso 8 dicembre: insieme a militanti di tutta Italia, è stata a Roma il 24 novembre in rappresentanza della mozione per Matteo Renzi. Inoltre Elisa è stata la portavoce dei Comitati per Renzi costituitisi a Carpi in vista delle Primarie. Abbiamo incontrato questa ragazza, che con grande umiltà e un po’ di timidezza ci ha raccontato qualcosa di sé. Che cosa fai nella vita? “Sono una studentessa al secondo anno della magistrale in Ingegneria per la sostenibilità ambientale. Mi mancano tre esami e la tesi, sono a buon punto e, finalmente, dopo la laurea, potrò iniziare a mettere in pratica quello che ho imparato in sei anni di università”. Che cosa ti piace fare nel

tempo libero? “Ultimamente mi sono imbarcata in questa storia della politica e mi sta occupando parecchio… (ride) Quindi nel tempo libero cerco soprattutto di mantenere i miei affetti, visto che ci sono state tantissime riunioni, incontri e iniziative varie in preparazione delle primarie. Sto insieme al mio ragazzo ed esco con le amiche, inoltre mi piace leggere e guardare film. Insomma, la vita normale di una ventiquattrenne”. Perché hai deciso di “lanciarti” in politica? “Mio padre è un consigliere comunale (Bruno Pompeo, ndr), quindi in casa si è sempre parlato di politica. Mi sono appassionata fin da quando, minorenne, ancora non potevo votare. Però non mi ero mai impegnata attivamente, non avevo mai

“Mio padre mi ha sempre detto che è inutile lamentarsi: se non ti va bene qualcosa, bisogna cercare di cambiarla. E così ho deciso di buttarmi. Proprio un anno fa, nel periodo delle Primarie, una sera ho deciso di partecipare al coordinamento dei Giovani Democratici: non me ne sono più andata”.

Elisa Pompeo

fatto parte della Sinistra giovanile, mi limitavo a tenermi informata; finché è arrivato Matteo Renzi, alle Primarie del 2012, e mi è venuta voglia di attivarmi. Mio padre mi ha sempre detto che è inutile lamentarsi: se non ti va bene qualcosa, bisogna cercare di cambiarla. Quindi, dato che non mi andavano bene molte cose, ho deciso di buttarmi. Proprio un anno

fa, nel periodo delle Primarie, una sera ho deciso di partecipare al coordinamento dei Giovani Democratici: da quel momento non me ne sono più andata. Ho trovato un clima che non mi aspettavo: al di là delle idee e del candidato che ognuno sosteneva, si collaborava tutti insieme, in modo molto positivo. Ho trovato davvero delle belle persone, anche dal punto di vista

umano: insomma, posso dire di aver trovato degli amici. Si è creato un bel gruppo, ormai siamo più di una ventina”. Perché, già dallo scorso anno, hai deciso di sostenere Matteo Renzi? “Penso sia proprio la persona di cui avevamo bisogno, perché è in grado di intercettare meglio di chiunque altro la voglia di cambiamento che c’è fra la gente. Certe modalità di vivere la politica non possono più andare avanti così come sono. Non si può più ragionare con gli schemi di venti o trenta anni fa, il mondo è cambiato completamente. Il Pd è nato dall’incontro di due anime, gli ex Ds e gli ex Margherita e popolari, e si continua ancora adesso a etichettare le persone che lo compongono a seconda della loro provenienza. Secondo me il Partito democratico non è mai nato seriamente. Con Renzi si potrebbe finalmente realizzare quell’unione all’interno del partito che non si è riusciti a compiere finora”. Che cosa pensi dello stile

mi sono impegnato per un Partito democratico aperto, che sappia investire su un gruppo dirigente giovane: oggi questa direzione va, se possibile, ancor più rafforzata. Nei prossimi mesi ci aspettano sfide importantissime, a cominciare dalle Amministrative e dalle elezioni europee: con la partecipazione e la fiducia data al PD, l’8 dicembre, sono ancor più fiducioso che potremo toglierci tante soddisfazioni”. Staremo a vedere se da grande comunicatore, quello straordinario fenomeno mediatico chiamato Renzi dimostrerà ora, coi fatti, d’esser anche un innovatore nel tristo e trito panorama politico del nostro Paese. Jessica Bianchi comunicativo di Matteo Renzi? Sotto molti aspetti, si è avvicinato più al marketing che alla politica. Ti riconosci anche in questo? “Non lo riconosco come un problema. E’ vero che Renzi ha fatto un’operazione di marketing, ma non mi infastidisce. Se abbiamo una persona che riesce a comunicare bene, perché stigmatizzarla? Se si è messo in gioco, significa che al di là del modo in cui comunica, ha anche delle idee e io mi riconosco in quelle”. Credi che Renzi, ora che è segretario, riuscirà a cambiare davvero le cose? Rinnoverà la classe dirigente del Pd? “Io me lo auguro. Intorno a lui si è creata un’aspettativa talmente alta, che dovrà realizzare almeno qualcosa di tutto quello che ha detto. Poi io sarò la prima ad arrabbiarmi se non porterà veramente avanti il cambiamento che serve”. Quali sono i tuoi progetti ora? “Innanzitutto devo laurearmi, quindi ora penserò principalmente a studiare”. E con la politica? Altri incarichi in vista? “Credo che prima di intraprendere qualsiasi tipo di carriera politica bisogna essere realizzati come persone; occorre avere un lavoro a cui tornare e quindi voglio prima laurearmi e cercare la mia strada. E’ anche importante avere delle cose da dire: io sono giovane, ho sempre studiato e vivo con i miei, quindi ancora non mi sento in grado di dare un contributo così importante alla comunità. Però non escludo nulla. In futuro, chissà…”. Laura Benatti


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L’associazione Butchers for Children ha consegnato alla Pediatria un assegno che rappresenta il ricavato dell’iniziativa del 1° settembre

30mila euro per la Pediatria

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rappresentanti dell’associazione Butchers for Children hanno consegnato il 6 dicembre scorso al Reparto di Pediatria dell’Ospedale Ramazzini di Carpi un assegno di 30mila euro, ricavato dell’iniziativa organizzata lo scorso 1° settembre che ha visto coinvolti più di 200 artigiani delle carni giunti da tutta Italia in Piazza Martiri. La donazione, che si aggiunge a una precedente di 10mila euro, sarà destinata all’acquisto di diverse apparecchiature: due sonde ecografiche di ultima generazione, un monitor portatile per misurare, attraverso cute e naso, e quindi in modo non

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seguito dell’approvazione del protocollo per la partecipazione e collaborazione tra famiglie e servizi comunali dei nidi e delle scuole dell’infanzia dell’Unione delle Terre d’Argine, i genitori della Scuola d’infanzia Pegaso di Carpi si sono attivati per rispondere a un bisogno espresso dalle insegnanti che, insieme a un atelierista e alle coordinatrici, hanno ipotizzato di caratterizzare l’edificio della scuola

invasivo, il livello dell’ossigeno e dell’anidride carbonica presenti nel sangue dei bambini affetti da malattie acute del sistema respiratorio e uno strumento per il supporto respiratorio artificiale (CPAP) di neonati e lattanti. “Grazie alla generosità e all’attenzione dell’associazione – spiega il direttore dell’Ospedale di Carpi, Teresa Pesi – la Pediatria può implementare la propria dotazione tecnologica, mettendo a disposizione dei piccoli pazienti alcune importanti novità che consentono di intervenire in modo ancor più tempestivo in situazioni di criticità legate all’insufficienza respiratoria”.

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Con un occhio chiuso e l’altro aperto: così si dorme al campo nomadi dopo l’incendio che, nella notte tra sabato e domenica, ha divorato tre camper parcheggiati alla pista d’atletica

Paura al Campo Nomadi C

on un occhio chiuso e l’altro aperto: così si dorme al campo nomadi dopo l’incendio che, nella notte tra sabato e domenica, ha divorato tre camper parcheggiati alla pista d’atletica. La paura non è passata e allora si dorme nelle roulottes più lontane dalla rete per evitare i rischi, ma prendere sonno è comunque difficile. In quello che oggi è un mucchio di lamiere incenerite vivevano i membri di alcune famiglie sinti: il freddo pungente le ha indotte ad alloggiare all’interno del campo in una roulotte col riscaldamento e, per un caso fortuito, non erano all’interno dei camper che sono stati dati alle fiamme. Sono intervenuti i Vigili del Fuoco e la Polizia ha rinvenuto una tanica di benzina nel campo vicino: pochi i dubbi sul fatto che il rogo sia doloso. “Questo episodio non mette assolutamente in discussione la scelta di trasferirci - chiariscono - ma chiediamo alle Forze dell’Ordine di fare più controlli in via Nuova Ponente così come in via Dei Fuochi dove c’è il terreno di nostra proprietà e dove vorremmo

I tre camper andati distrutti dal fuoco

stabilirci”. Resta il dolore per il valore economico dei mezzi andati perduti nell’incendio e per il valore affettivo delle cose che c’erano dentro e che oggi sono ridotte in cenere. Infine ci tengono a fare una precisazione rispetto ad alcune notizie che sono circolate all’indomani dell’incendio: “all’interno del campo - precisano i sinti - non ci sono esemplari di pittbull addestrati per gare clandestine e invitiamo i volontari del Canile a verificare venire a verificare di persona”. Intanto il tempo passa e la data del 31 dicembre fissata dall’ordinanza sindacale come

termine ultimo per procedere con lo sgombero si avvicina: il Comune di Carpi, però, mantiene il più stretto riserbo sulle soluzioni che si stanno Comitato per Cortile

“Ai Sinti va tutta la nostra solidarietà”

Siamo molto dispiaciuti e increduli per quanto accaduto”. Commentano così i componenti del Comitato per Cortile l’incendio che si è consumato ala Campo Nomad. “Un atto incivile che condanniamo fermamente. Il fuoco rievoca bui e nefasti periodi storici del secolo scorso e atti persecutori contro le minoranze, ragione per cui dopo quanto successo, ai Sinti va tutta la nostra solidarietà”. Sin dalla sua nascita il Comitato ha respinto fermamente tutti i tentativi di “associarci a qualsiasi forma di razzismo. Quindi - prosegue il presidente Stefano Facciolo - se a qualcuno venisse in mente di cercare responsabilità sulla situazione venutasi a creare se la dovrà andare a cercare altrove”.

con le grafiche dei bambini che la abitano. La disponibilità dei genitori, il loro desiderio di fare e rendere ‘migliore’ la scuola frequentata dai loro figli ha permesso di tinteggiare tutto l’edificio, per poi riportare sui muri i disegni dei bambini e delle bambine per rendere esplicito che quello è il loro luogo. I genitori hanno risposto con entusiasmo e competenza lavorando durante alcuni fine settimana in un clima

Scuola d’infanzia Pegaso di Carpi

I genitori tinteggiano la Pegaso

approntando per ospitare i 71 sinti che risiedono sul terreno di via Nuova Ponente da sottoporre a bonifica ambientale. Sara Gelli

La natura che cura

di festa, dando vita a una allegra comunità. Al gruppo di volenterosi genitori va il ringraziamento del Settore Istruzione dell’Unione delle Terre d’Argine e dell’Amministrazione Comunale di Carpi, che sottolineano come questa esperienza di partecipazione attiva abbia tradotto concretamente l’idea della scuola come ‘bene comune’ e patrimonio di una collettività che ha al centro i bambini e i loro diritti.

di Vitor Chiessi - Farmacista

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ono molti i periodi dell’anno in cui le difese immunitarie dell’organismo hanno bisogno di piante immunostimolanti per svolgere al meglio la loro attività. Queste piante officinali svolgono un’azione che si rivela fondamentale quando ci si prepara ad affrontare i rigori dell’inverno, i cambiamenti stagionali o si avvertono i primi sintomi delle malattie da raffreddamento. In inverno, infatti, l’aggressione delle sfavorevoli condizioni atmosferiche creano le condizioni ideali per l’attacco di virus e batteri che provocano le principali forme influenzali come raffreddore, tosse e febbre. Il sistema immunitario rappresenta un importante meccanismo di difesa per il nostro organismo, capace di riconoscere e distruggere i microrganismi invasori, come virus, batteri e funghi. Più in generale, questo apparato è

Arriva l’inverno, prepariamoci con le piante immunostimolanti

costituito da una complessa rete integrata di mediatori chimici e cellulari, sviluppatasi nel corso dell’evoluzione, per difendere il corpo da qualsiasi forma di danno chimico, traumatico o infettivo.

Le piante immunostimolanti sono rimedi vegetali capaci di intervenire sulla stimolazione delle ghiandole linfatiche nella produzione di anticorpi. Vediamo quali sono: - Astragalo: i polisaccaridi in

esso contenuti stimolano le cellule natural killer e la loro attività in caso questa sia ridotta a causa dall’assunzione di steroidi. Aumenta molte delle variabili immunologiche e protegge contro l’immuno-

soppressione, incrementando il numero e la funzionalità dei macrofagi e la loro attività fagocitaria. - Uncaria tomentosa: sembra avere come bersaglio elettivo le cellule ad azione citotossica sia specifiche sia aspecifiche, con un effetto simile a quello di alcuni interferoni umani, capaci di trasformare le cellule NK nelle più efficienti cellule LAK e di potenziare l’attività dei linfociti T citotossici. Pertanto l’uncaria svolge un’azione immunomodulante e antinfiammatoria. - Echinacea: stimola la produzione di leucociti, in particolare dei granulociti polimorfonucleati (o neutrofili) e dei monociti-macrofagi del sistema reticolo-endoteliale. Tali cellule sono adibite a fagocitare (mangiare) gli agenti estranei dannosi (batteri, funghi). L’azione immunostimolante è dovuta

sia alla frazione liposolubile: polline, alchilammidi e olio essenziale, che a quella idrosolubile: composti polifenolici derivati dell’acido caffeico e in particolare dall’acido cicorico. - Aloe vera: è utilizzata da sempre per ferite e ustioni in virtù della sua proprietà cicatrizzante dei tessuti. Negli ultimi 50 anni gli studi scientifici le attribuiscono anche una potente azione immunostimolante, data dalla presenza di mucopolisaccaridi. Questi principi attivi sono in grado di attivare i macrofagi, che agiscono contro infezioni di funghi, virus e batteri. Per il loro utilizzo, consultare il medico o il farmacista.


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10 Venerdì 13 dicembre, alle 18.15

A don Enea verrà dedicato lo slargo antistante il Cimitero

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enerdì 13 dicembre, alle 18.15, presso il piazzale antistante il Cimitero di Carpi, verrà scoperta la targa di intitolazione a don Enea Tamassia, alla presenza del sindaco Enrico Campedelli, di Massimo Zanni del Comitato dei Ragazzi di Don Enea (promotore di una petizione per dedicare un luogo al sacerdote) e di monsignor Rino Bottecchi. Il Consiglio comunale, la Commissione toponomastica e la Giunta nei mesi scorsi avevano espresso all’unanimità il sostegno alla petizione: venerdì 13, giorno della nascita di don Enea, il piazzale del Cimitero, della cui chiesa don Enea è stato anche parroco, verrà dunque dedicato al sacerdote. Nato nel 1920, molto vicino al movimento scout, parroco anche di S.Francesco, della Cappella dell’Ospedale, poi in Duomo, don Tamassia è scomparso nel 2003.

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’ stato presentato lunedì 9 dicembre presso il Teatro comunale, Gioco di sguardi la nuova opera editoriale della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. Dedicato alla fotografia e ai fotografi, professionisti e dilettanti, attivi a Carpi tra Otto e Novecento, il volume conduce una ricerca, estesa e capillare, in questo campo e nasce dalla volontà di condividere il materiale fotografico pervenuto durante la stesura delle ultime pubblicazioni della collana della Fondazione, un “variegato patrimonio di immagini fotografiche, un caleidoscopio di volti, luoghi e ambientazioni che, opportunamente identificati e studiati, documentano in presa diretta il passato della città e della sua gente”. Dopo il saggio introduttivo di Roberta Russo della Fondazione Fotografia Modena, che esamina la nascita e lo sviluppo della tecnica fotografica, il professor Alfonso Garuti sviluppa un’indagine sui primi fotografi attivi a

Presentata la nuova opera editoriale della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. Per riceverla è richiesta una donazione di 7 euro che la Fondazione devolverà al ripristino delle scuole del territorio colpite dal sisma

Gioco di sguardi

Da sinistra Pederzoli, Pelliciardi, Taraborrelli, Smargiassi e Ori

Carpi e sui disparati usi documentati fin dalle origini dell’immagine fotografica, con particolare attenzione alle cartoline d’epoca con vedute cittadine. Quindi la

professoressa Anna Maria Ori presenta una serie di ri-

tratti provenienti da album di famiglie carpigiane, accompagnati da brevi notizie biografiche dei personaggi identificati, e la ricostruzione di alcuni eventi della vita della città attraverso le immagini fotografiche. Molte fotografie sono inedite, soprattutto fra i ritratti, che restituiscono un quadro piuttosto sfaccettato della classe agiata di fine Ottocento. In alcuni casi, proprio la volontà di capire meglio il contesto in cui collocare le fotografie ha portato a riscoprire momenti usciti dalla memoria

collettiva, come i voli sul territorio carpigiano di Marcello Serrazanetti, Guido Corni e Giacomo Bassoli dall’aeroporto di Cortile del 1910. Dopo i saluti del vicepresidente della Fondazione, l’avvocato Riccardo Pelliciardi e del consigliere di Amministrazione Silvio Pederzoli, l’opera è stata presentata dal coordinatore editoriale della Fondazione, professor Elia Taraborrelli, dal giornalista de La Repubblica Michele Smargiassi e dal direttore editoriale, Anna Maria Ori,

che ha esaminato molte delle numerose immagini contenuti nel libro e i tanti dettagli che in esse si possono scoprire. Al termine della presentazione, il volume è stato consegnato in omaggio. La distribuzione continua ora in corso Cabassi 4, nella Saletta della Fondazione fino al 31 gennaio, ogni mercoledì giovedì e venerdì. Per poterlo ricevere è richiesta una donazione di 7 euro che la Fondazione devolverà interamente per il ripristino delle scuole del territorio colpite dal sisma.


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Creare un fondo per le emergenze, questo è stato uno dei primi desideri subito dopo il mio ingresso in Diocesi. Era il marzo del 2012, prima del terremoto. Il primo donatore è stato Papa Benedetto XVI con 100mila euro, dopo la visita pastorale nelle zone terremotate, poi via via la somma è aumentata grazie alla generosità di coloro che hanno fatto donazioni a me, in qualità di vescovo. Così oggi, con 300mila euro disponibili, possiamo avviare questo progetto indirizzato ai giovani ma non solo – precisa monsignor Francesco Cavina - possono usufruirne anche padri e madri di famiglia che hanno perso il lavoro”. “Siamo qui non solo per decidere di aprire un fido a chi si trova nel bisogno – sottolinea monsignor Carlo Malavasi, vicario generale della Diocesi e membro del Consiglio Etico di Fides et Labor - ma per dare un’indicazione per illuminare una via a chi, nella necessità, cerca un amico”.Carità e amore sono il motore di Fides et Labor: immessi in questo circuito virtuoso, i fondi potranno “moltiplicarsi” perché ogni volta che sarà restituito il prestito, il denaro verrà riportato in circolo per aiutare l’idea imprenditoriale di altri. Il progetto aggiunge Paolo Ranieri, fiduciario economico vescovile “è rivolto ad attività esercitabili nel territo-

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Fides et Labor è il progetto promosso dal vescovo per i giovani e non solo che hanno idee imprenditoriali ma mancano di fondi per iniziare un’attività. A disposizione 300mila euro

Nato sotto una buona stella...

qualcosa che va oltre il microcredito e oltre la carità tradizionale: si dà una mano a chi ne ha bisogno, ma solo per permettere a questi uomini e a queste donne di intraprendere una strada che, poi, potranno percorrere con le loro forze”. Non ci sono obiettivi senza che prima non ci sia stato un sogno ad alimentarli, ma prima di realizzare quelli di colodi vista amministrativo sarà ro che aderiranno al progetto, offerta dalla Banca popolare c’è un desiderio da esaudire. dell’Emilia Romagna. Trovo E’ quello del Vescovo. “VorFides et Labor un’idea stra- rei vedere il sorriso del nostro ordinaria e innovativa, sono primo neo-imprenditore entro orgoglioso di farne parte. E’ Natale”.

Da sinistra: Claudio Reggiani, Carlo Camocardi, Paolo Ranieri, Francesco Cavina, Carlo Malavasi, Giuseppe Torluccio, Irene Ghizzoni, Stefano Cestari e Stefano Battaglia

rio della Diocesi di Carpi che, a causa della crisi, risultano escluse dal sistema del credito bancario ma intendono diventare autosufficienti e interagire nel tessuto sociale ed economico attraverso l’esercizio di un’attività lavorativa autonoma nuova o già esistente.m Il prestito massimo previsto è di 10mila euro, la modalità di restituzione è personalizzata. Naturalmente non ci limitiamo all’erogazione della cifra richiesta, ma sarà nostra cura seguire il post ricevimento denaro. Seguiremo il percorso delle persone, non le perderemo di vista perché nessuno si senta solo e perché crediamo fermamente al valore della condivisione”. “Il Consiglio Etico - prosegue Giuseppe Torluccio, professore di Tecnica bancaria presso l’Università di

Bologna nonché presidente del consiglio etico - valuterà la capacità del progetto di potersi sviluppare. E’ rivolto ai giovani che hanno voglia di mettersi in gioco; bisogna aiutarli a osare, a essere tenaci, dobbiamo dire, tutti insieme, basta alla rassegnazione e all’apatia. Come adulti abbiamo grandi responsabilità, stiamo trasferendo loro l’idea di un mondo senza speranza; ebbene, noi siamo qui per infondere loro coraggio e voglia di fare, fare bene. Non possiamo bruciare la generazione che sta arrivando, se così fosse la società intera si priverebbe del domani”. Giuseppe Torluccio osserva che il finanziamento potrebbe essere per fasi: un modo per contenere il rischio ma anche per valutare se fosse necessario aggiungere altro denaro

per far decollare il progetto imprenditoriale. Va da sé che, dopo essere passato al vaglio del Consiglio Etico di Fides et Labor, dovrebbe risultare meno difficile trovare altre linee di credito, comprese quelle tradizionali. “Ho creduto subito a questo progetto a cui ho aderito con entusiasmo – dichiara il vicepresidente del Consiglio Etico Stefano Cestari - è qualcosa di concreto. Dare una mano ai ragazzi può diventare un formidabile volano per l’economia, e io farò di tutto per far sì che un’idea diventi realtà. Come Lapam mettiamo a disposizione i nostri locali per gli incontri con le persone che presenteranno le loro richieste, ma offriremo anche ricerche di mercato per capire meglio la fattibilità del progetto; la collaborazione tecnica dal punto

Vescovo di Carpi

Grande Ufficiale del Santo Sepolcro

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’alta onorificenza di Grande Ufficiale dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme è stata conferita domenica 1° dicembre al vescovo di Carpi monsignor Francesco Cavina nel corso di una solenne cerimonia svoltasi nella Chiesa di Quartirolo. E’ stato il luogotenente dell’Ordine, il cavalier Silverio Vecchio, a consegnare a monsignor Cavina il diploma e le insegne dell’antico Ordine che si rifà al Santo Sepolcro di Gerusalemme meta, da secoli, del pellegrinaggio di intere generazioni di cristiani cattolici. E monsignor Cavina ha ringraziato e si è detto onorato del titolo ricevuto proprio all’indomani del suo recente viaggio in Israele ricordando, tra l’altro, l’importanza degli aiuti che arrivano all’Ordine di Gerusalemme e alla Custodia francescana in Terrasanta da tutto il mondo per sostenere le attività religiose della popolazione di fede cattolica che vive in Israele, ma soprattutto di quanti vivono tra difficoltà e soprusi nei territori martoriati di Egitto, Libano, Siria e Giordania. Cavina va così ad aggiungersi agli altri quattro carpigiani già insigniti della onorificenza, che erano presenti a Quartirolo per festeggiare il nuovo entrato. Cesare Pradella


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l periodo più brillante e gioioso dell’anno è alle porte. Il profumo del Natale riscalda l’atmosfera insieme agli scintillii delle luci e delle decorazioni che colorano la città. E, con le festività natalizie, torna anche il tempo dei regali. L’Erboristeria e parafarmacia La Camomilla di via Cuneo, 17 vi aspetta per offrirvi tante idee originali, profumate e naturali. L’ideale per manifestare il vostro affetto a coloro che avete vicino. E allora fatevi avvolgere da morbidi effluvi e lasciatevi prendere per il naso... sì, avete capito bene, abbandonatevi alle fragranze della Nasoterapia e intraprendete insieme a noi questo affascinante viaggio nel mondo delle essenze. Una fragranza può raccontare tante cose, a chi ha naso per ascoltarla. Scenari naturali o riferimenti culturali, riti quotidiani o miti favolosi, emozioni seducenti o sensazioni familiari. Un alfabeto invisibile, indefinito e infinito. Come si può spiegarlo, usarlo, comunicarlo a parole? Facile: con Nasoterapia! Nasoterapia non è solo una collezione di fragranze per la casa, ma un progetto che cambia il modo di intendere, scegliere e utilizzare questi prodotti. Una gamma di concetti olfattivi, ognuno contraddistinto da una parola che funziona sia come guida alla scelta, sia come stimolo per creare un proprio personale linguaggio. Esprimere un desiderio, un pensiero, uno stile di vita. Suggerire

Tempo di regali: l’Erboristeria e parafarmacia La Camomilla di via Cuneo, 17 vi aspetta per offrirvi tante idee originali, profumate e naturali da regalare e regalarvi per Natale

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moscata, patchouli e ambra trasformano l’ambiente intorno a te in uno scenario inedito, stimolante e coinvolgente. Accanto ai bastoncini di bamboo vi sono poi i brucia essenze, capaci di diffonde le note profumate e le proprietà benefiche degli oli essenziali nell’ambiente. E se oltre a profumare la vostra casa volete combattere ed eliminare completamente i cattivi odori, allora le lampade catalitiche sono quel che fa per voi. La combustione delle lampade infatti permette di bruciare le particelle di fumo o di altre sostanze dall’odore sgradevole, diffondendo contemporaneamente nell’ambiente in modo rapido, omogeneo e per capillarità, una piacevole profumazione. Attraverso l’uso di uno speciale stoppino catalitico, queste lampade sono in grado di diffondere essenza nell’ambiente senza l’utilizzo di fiamma libera se non durante il momento dell’accensione. Grazie al principio della catalisi bruciano senza fiamma. Deodorano e profumano l’ambiente senza privarlo di ossigeno e senza emettere fumi.


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Il Comitato Via la Nebbia ha presentato un Esposto alla Procura della Corte dei Conti

En.Cor: un vizietto tutto italiano I

l Comune di Correggio sta navigando a vista, dopo aver perso il proprio capitano. Sul carro dei vincitori, come sempre accade dopo uno scandalo dell’entità di quello di En.Cor, sono saliti in molti ma, qualcuno, continua a vigilare e a esigere risposte. Perchè il bubbone appena esploso non è che l’inizio della fine. “Abbiamo assistito in questi giorni, tenendocene alla larga, a un convulso dibattito fra i partiti sulla vicenda En.Cor. Si è così arrivati - commentano gli esponenti del Comitato Correggio Via la Nebbia - con un’imprevista accelerazione, alla crisi della maggioranza, con dimissioni del sindaco Marzio Iotti e voto di sfiducia nei suoi riguardi di quasi tutti i Consiglieri comunali, compresi quelli del suo partito”. Risultato? Correggio è commissariata: “non siamo felici che si sia arrivati a tanto ma pensiamo fosse inevitabile considerata la gravità degli errori commessi da parte di chi ha amministrato la città in questi anni”. Ora che tutti ammettono il disastro, il Co-

mitato è lapidario: “ora si ripropone con ancor più urgenza la questione che avevamo posto fin dall’inizio della nostra campagna di informazione. Come è potuto succedere un disastro simile? Come si giustifica questa perdita di controllo? E’ una questione ineludibile se non si vuole correre il rischio di ritrovarsi in situazioni analoghe in futuro”. A rimanere inevaso è anche un altro interrogativo: quali sono le dimensioni reali della buriana scatenatasi? A quanto ammonta il danno? “Poniamo una semplice domanda, in particolare a chi ha governato e che adesso ammette le proprie responsabilità. Hanno consapevolezza del danno fatto? Economico? Politico? Etico? Quali ripercussioni negative questo fallimento ha e avrà per la nostra città? Neanche

i danni si economici riescono a stimare? Chiediamo un rendiconto scritto”. In attesa di risposte chiare, il Comitato ha presentato un esposto alla Procura della Corte dei Conti: “la Magistratura contabile valuterà se vi è stata correttezza e/o se sono stati commessi atti a danno del patrimonio erariale”. En.Cor è uno di quegli

scheletri nell’armadio che ci ricorda quel vizietto tutto italiano di edulcorare la verità. Di agire quatti quatti coi soldi degli altri - i nostri - nascondendo la polvere sotto il tappeto. Questo pasticciaccio riguarda tutti noi, non solo i correggesi: in fondo a tutti noi è interdetto l’accesso alle camere dei bottoni. “Abbiamo cercato di realizzare qualcosa di troppo grande, troppo innovativo, troppo ambizioso”, scriveva un mese fa il primo cittadino Iotti sul periodico del Comune. Evidentemente anche l’errore è stato troppo grande. E gli è costato la poltrona. Jessica Bianchi

Andrà dall’Istituto Meucci/Area fiere alla nuova Palestra della Solidarietà

In arrivo una nuova ciclabile

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breve verrà approntato a Carpi il progetto esecutivo di un nuovo percorso ciclo-pedonale di collegamento tra l’Istituto Meucci/Catteaneo e la Palestra della Solidarietà di piazzale Bob Marley. Il percorso si svilupperà per un tratto di 170 metri e una larghezza di 3 metri, avrà una finitura superficiale in masselli autobloccanti colorati e sarà interamente illuminato. La realizzazione della pista sarà interamente finanziata dalla Regione nell’ambito dei provvedimenti post-sisma. Il costo dell’opera è di 105.500 euro: sarà realizzata nella primavera 2014.

Uno Slotmob per sostenere due locali che hanno rinunciato alle slot e una tavola rotonda della campagna nazionale Mettiamoci in gioco

Un giornata per dire no al gioco d’azzardo

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aranno due gli importanti appuntamenti carpigiani dell’intensa giornata di mobilitazione contro il gioco d’azzardo promossa dalla rete di enti, associazioni e singoli cittadini del territorio Non giocarti il Futuro. Sabato 14 dicembre, alle 10.30, presso il Piazzale della Meridiana, si terrà la tappa carpigiana dell’iniziativa nazionale Slotmob, la mobilitazione per sostenere i locali che hanno deciso di essere slot-free. In questo caso si tratta di Postal Bar e Caffè De Amicis. Tutti i cittadini che ritengono la diffusione endemica del gioco d’azzardo lesiva del tessuto sociale della comunità e, soprattutto, delle sue fasce più deboli, sono invitate a partecipare per sostenere, con una consumazione, i due bar. Nel corso dell’evento, gli assessori alle Politiche sociali e all’Economia del Comune di Carpi, Alberto Bellelli e Simone Morelli, consegneranno una targa di benemerenza ai titolari dei due pubblici esercizi. Alcuni Gruppi Scout praticheranno una danza-gioco per congiungere simbolicamente i due esercizi in una rete di incoraggiamento.Nel pomeriggio, a partire dalle 16.30, presso il Palavolontariato di Piazzale Re Astolfo, si terrà una tavola rotonda sul tema del gioco d’azzardo, alla presenza del coordinatore nazionale della campagna Mettiamoci in gioco, don Armando Zappolini, che dialogherà con Rebecca Righi che, per Libera, illustrerà il risvolto del gioco illegale legato alla criminalità organizzata, e con la presidente di Federconsumatori provinciale, Renza Barani. Durante l’incontro Daniela Mammi, titolare del Caffè De Amicis, porterà la sua testimonianza. A coordinare il dibattito sarà l’onorevole carpigiano Edoardo Patriarca. Sia alla mattina che al pomeriggio saranno poi raccolte firme a sostegno della legge di iniziativa popolare a tutela della salute degli individui tramite il riordino delle normative vigenti in materia di giochi con vincite in denaro.


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Ligabue, in diretta sulle frequenze di Radio Bruno, si è raccontato e ha presentato il suo ultimo disco, Mondovisione

Ligabue, un amico di Radio Bruno L igabue di primo impatto mette soggezione. Non è colpa sua, in diretta ha definito questa sensazione “una sfiga”, ma pare glielo dicano tutti e quindi dev’essere proprio vero. A noi, nonostante non fosse la sua prima volta a Radio Bruno, ha fatto questo effetto. La parte migliore è che si è accomodato in diretta con un’espressione un po’ tesa e si è alzato un’ora dopo con un grande sorriso. In mezzo, una lunga chiacchierata alternata alle canzoni del nuovo album Mondovisione, nella quale si è parlato di musica, politica, terremoto, moglie e figli con grande naturalezza. I brani sono tutti potenziali singoli: un disco “sentimentale”, lo definisce il Liga, ma non nell’accezione di “romantico”. Coinvolge una vasta gamma di sentimenti. La rabbia (Il sale della terra e Il muro del suono), l’amore (Tu sei lei), la vicinanza, la paura (La terra trema amore mio), la malinconia (Per sempre), la consapevolezza (Siamo chi siamo), la speranza (Sono sempre i sogni a dare forma al mondo).

“Sono un po’ timido - spiega - ma nelle canzoni mi metto a nudo, accetto di condividere tutto e forse è anche un po’ liberatorio”. Ligabue è arrivato al successo a trent’anni, prima ha fatto molta gavetta, concertini alle Feste de l’Unità. Oggi riempie il Campovolo con 150mila persone. “E’ tutto diverso da allora - dice - in mezzo ci ho messo vent’anni di esperienza. Quello che non cambia è la sensazione di stare su un palco, guardare in faccia le persone che hai davanti. Ho colleghi che chiudono gli occhi, che guardano un punto fisso davanti a sé. A me piace guardarvi in faccia, leggere dalle Continua a pagina 15


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Continua da pagina 14

bocche le parole delle mie canzoni e, a volte, quando la memoria mi inganna, è proprio guardando le prime file cantare che mi tornano le parole”. Il 7 settembre si è sposato dopo 11 anni di convivenza con Barbara e una figlia di 9 anni, Linda (aveva giù avuto Lenny, 15 anni, dalla prima moglie). A lei è dedicata la canzone che stiamo ascoltando ora su Radio Bruno, Tu sei lei, un testo che ogni donna vorrebbe sentirsi dedicare: “Barbara in realtà non ha commentato questa canzone, non ha saputo cosa dire. Lei è come me. Ad esempio non sappiamo rispondere ai complimenti, non ci sembra mai di ringraziare abbastanza”. Gli scrittori in famiglia diventeranno presto due; anche lei sta scrivendo il suo primo libro ispirato al suo sito “somebliss.com”. “E’ una fisioterapista - spiega Luciano che di lei parla volentieri e con grande stima - da sempre lavora sul corpo e sulle tensioni, è una persona saggia e introspettiva, ha aiutato molto anche me”. Si è parlato poi di politica, della delusione che prova per l’attuale Pd nonostante non abbia mai fatto mistero di votare a Sinistra. Emozionante la canzone de-

Lo sapevate che...

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el 1998 Ligabue dirige il film capolavoro Radio Freccia; i vecchi mixer e i microfoni utilizzati dagli attori sono stati prestati da Radio Bruno. Nello stesso anno Ligabue conduce tre ore di diretta serale su Radio Bruno, scegliendo anche la programmazione musicale.

dicata ai terremoti emiliani, La terra trema amore mio; lui a Reggio Emilia, dove vive (pur mantenendo la residenza nella sua Correggio) ha sentito le scosse del 20 e del 29. “La forza di queste tragedie - dice - è che rimette in circolo la necessità di avvicinarsi agli altri. L’esigenza, il bisogno di sentirsi uniti, capaci di aiutarsi reciprocamente, l’esigenza di trovarsi accanto ai propri affetti, proteggerli”. A proposito di affetti: prima che iniziasse la diretta, Ligabue armeggiava col telefono. Stava cercando di contattare sua madre,

Rina: il giorno prima aveva dimenticato di avvisarla che sarebbe stato a Radio Bruno, l’unica radio che Rina ama ascoltare. Doveva aver lasciato il telefono da qualche parte quella mattina ed era sinceramente dispiaciuto di non trovarla. I figli famosi fanno le stesse cose di quelli non famosi. Nel pomeriggio sono arrivati due messaggi dal suo staff: il primo “Luciano è rimasto colpito; si è divertito molto”. Il secondo: “Abbiamo qui la madre di Luciano che si è persa l’intervista, come possiamo fare?”. Clarissa Martinelli


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Cafè racer è uno stile incofondibile. L’espressione dell’estro e della fantasia si chiama Special”. E’ quanto afferma il carpigiano Alessandro Arletti, classe 1974, esperto meccanico autoriparatore. I primi passi della sua formazione si sono mossi nel mondo delle autovetture ma, da alcuni anni, si è via via specializzato in quello delle motociclette e, in particolare, sulle special, partendo da modelli della casa tedesca Bmw. Le sue creazioni, infatti, spesso nascono dal famosissimo e glorioso bicilindrico Ba-

Debutta, domenica 15 dicembre, presso il Lounge Bar Kahlua, in via Aldrovandi a Carpi, la Bmw K100 RS del 1987 personalizzata dal carpigiano Alessandro Arletti

Impazza la Cafè Racer mania moto “vissute”, partendo da una base che si

i desideri di appassionati, collezionisti e motociclisti. Alessandro ha reagito con audacia al momento storico

è pane per i miei denti”. Stile, pulizia e un amore per i dettagli quasi maniacale: così potremmo descrivere il

del 1987, storico mezzo di trasporto, infaticabile e dal comfort unico. Passione e spirito di appartenenza

presti alla personalizzazione desiderata, il tutto arricchito da particolari di pregio di altre due ruote o scelte cromatiche audaci e di buon gusto. Alessandro si avvale di preziosi fornitori per la realizzazione delle sue special: dai ricambi alle verniciature, alle tappezzerie per tradurre in realtà, con la cura e la maestria di un artigiano,

di forte crisi che stiamo vivendo: “la mia professione - afferma - è necessaria. La manutenzione e la riparazione sono strategie per garantire ai propri mezzi un buon funzionamento e due mani esperte e oneste hanno sempre mercato in questo settore”. Il suo lavoro ha un ampio spettro d’azione: “tutto ciò che ha un pistone

lavoro di Alessandro Arletti. Per ammirare da vicino una delle sue creazioni, l’appuntamento è domenica 15 dicembre presso il Lounge Bar Kahlua, in via Aldrovandi a Carpi, a partire dalle 17, per un momento di gioviale intrattenimento. La motocicletta che debutterà ufficialmente per l’occasione è una Bmw K100 RS

alla Motors-Tribe saranno gli ingredienti di questo appuntamento domenicale, Alessandro “Alle” Arletti sarà poi presente al BikeExpò, evento di settore in programma presso Verona Fiere nel mese di gennaio, con alcune sue creazioni e i migliori prodotti dei suoi fornitori. Dario Po

varese 800c.c. prendendo letteralmente nuova vita a seconda dello stile imposto dai suoi clienti più esigenti. L’evoluzione sta proprio nel portare a nuovo splendore

Alessandro Arletti

I lettori ci scrivono

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aro assessore, oltre agli articoli già usciti nei mesi scorsi in merito al taglio di decine di alberi a Carpi, vorrei aggiungere questa mia letterina di Natale indirizzata a lei. Una lettera che vorrebbero scrivere anche molti altri cittadini, mi creda, che sono rimasti attoniti di fronte alla ‘mattanza’ di tanti, troppi, alberi che abbellivano Carpi. Ricordo il taglio dei 44 alti pioppi di viale Manzoni ove era previsto inizialmente l’abbattimento di soli 4 esemplari malati. In pratica lei, come un gladiatore, ha fatto abbattere tutti e 44 i pioppi del viale che ora è spoglio del suo verde e

Letterina di Natale all’assessore all’ambiente Simone Tosi

l’unica cosa che è rimasta ben visibile è l’antenna con i

ripetitori. Le uniche persone che hanno tratto un sospiro

di sollievo, nel vero senso della parola, sono gli asmatici residenti in zona. Leggendo qua e là mi pare che lei si fosse reso disponibile a un incontro preventivo coi residenti, che fu disatteso, ma la cittadinanza a volte è pigra o semplicemente troppo indaffarata tra casa, lavoro, figli, ma è anche vero che la cittadinanza confida nel buon senso di chi l’amministra e mi permetto di dirle che qui, il buon senso, non è stato messo in pratica. L’abbattimento del verde di un intero viale è molto sospetto e sono in pochi a credere che tutti gli alberi fossero

malati e quindi pericolanti. E oltre a viale Manzoni siamo stati spettatori impotenti di altri tagli non selettivi con la distruzione di verde secolare. E allora mi permetto di ricordarle che la funzione del suo Assessorato sta nella salvaguardia dell’ambiente e nella tutela del verde e che l’Amministrazione Pubblica è chiamata a rispondere con trasparenza ai cittadini. Lei mi dirà che, in alcuni casi, vi è stata ripiantumazione ma sia io che lei non saremo abbastanza vecchi per vedere i nuovi alberi della stessa possenza e magnificenza di quelli abbattuti perché ci

vorranno decenni prima che una pianta cresca rigogliosa e possa donarci ombra e bellezza. Le piante sono beni troppo preziosi per sbarazzarsene così in fretta per far posto a una ciclabile o a una strada, soprattutto in una terra come la nostra priva di boschi naturali. Prossimi alle festività, anziché scrivere una lettera a Babbo Natale, perché non più avvezza a farlo, scrivo a lei chiedendole di non far più abbattere alberi ma, viceversa, di curarli, di fornire loro la necessaria manutenzione e di fare ogni tentativo per salvarli. Le auguro Buone Feste. Adriana Zaniboni


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mportante donazione della Croce Blu di Carpi all’associazione cittadina dei Legionari del Bene, fondata da Sauro Mazzola, imprenditore noto per aver inventato la moda militare (Armata di Mare, La Guardia, Fucilieri di Marina, Forza Aerea) utilizzando la simbologia araldico-storica delle nostre Forze Armate. E’ stata messa a disposizione dell’associazione un’ambulanza in perfette condizioni, fotografata davanti alla carrozzeria Ariani, che partirà presto per il Burkina. I Legionari del Bene raccolgono ogni genere di oggetti che vengono poi inviati alla Diocesi di Tenkodogo, sede del vescovo Prosper Kontiebo. Come è nata questa iniziativa? “Alcuni anni fa - spiega Mazzola - venne a Cortile un sacerdote burkinabè, don David Koudougou, ospite dell’allora parroco don Benito Poltronieri durante la pausa estiva dei suoi studi di diritto canonico al Capranica di Roma, il famoso collegio diretto dal carpigiano don Gildo Manicardi. Mi raccontò della tragedia del suo popolo ed ebbe così inizio il mio desiderio di fare qualcosa. Ci mettemmo a raccogliere capi di abbigliamento e

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L’Angolo di Cesare Pradella Come manna dal cielo!

oggetti di diverso tipo, tra cui prodotti farmaceutici, e siamo riusciti a racimolare donazioni dell’Istituto Chimico Farmaceutico Militare di Firenze. Con altre donazioni di macchinari per dialisi realizzammo il primo container da 12 tonnellate che è partito nel maggio scorso. Oggi – prosegue Mazzola – le cose stanno andando bene per

monsignor Kontiebo perché i beni che mandiamo, debitamente verificati nella funzionalità, sono utilizzabili e arrivano a destinazione dal momento che il container lo va a ricevere direttamente il vescovo. Come potremmo fornire a quella popolazione farmaci, biciclette, motorini, strumenti da lavoro, derrate alimentari, indumenti, acqua e ogni altro bene

immediatamente fruibile se mandassimo solo soldi? E così abbiamo preferito raccogliere materiale che viene posto in un capannone messoci gratuitamente a disposizione in via Caboto, 38. Le nostre Diocesi locali contano mediamente una cinquantina di parrocchie, nel periplo di una trentina di chilometri: la Diocesi di Tenkodogo conta 1 milione

di abitanti, 28 sacerdoti e ben 500 villaggi da visitare periodicamente in un territorio di un centinaio di chilometri. L’ambulanza donata dalla Croce Blu, che potrà trasportare bambini, anziani, malati, è come la manna caduta dal cielo”. Quando avverrà la prossima spedizione? “Siamo in ritardo nella spedizione programmata a causa della scelta del vettore, più complicata di quanto si pensi quando si deve fare i conti con pochi mezzi. Mezzi che peraltro non sono mai mancati, grazie alla generosità delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Carpi e Mirandola. E l’ambulanza donataci dalla Croce Blu, ripeto, è come la ciliegina sulla torta perchè, in certi villaggi il trasporto dei malati avviene ancora su carretti trainati da asini. I contatti tra noi e l’Africa sono buoni, nonostante le distanze, perché il vescovo Kontiebo viene a Carpi ogni tre-quattro mesi ed è cominciato un flusso di scambi ravvicinati che, nel mese di luglio, ha visto la presenza a Carpi di don Jean Baptiste Gamene,

uno dei più diretti collaboratori di monsignor Kontiebo. E’ restato con noi per 40 giorni guadagnandosi l’affetto dei parrocchiani di Limidi dove, spesso, ha celebrato la Messa con tanto di omelia in francese. A fine gennaio anche noi dovremmo andare laggiù per presentare alle autorità locali un ambizioso progetto, quello di costruire la sede della nuova Diocesi, su un’area di 100mila mq, progetto realizzato dall’architetto carpigiano Maurizio Dodi, nostro sostenitore”. Presidente Mazzola, soddisfatto dunque? “Come diceva Enzo Ferrari, la vittoria più bella è quella che deve ancora venire. Noi siamo fiduciosi di potere continuare e, anzi, migliorare la collaborazione con questo paese africano, consapevoli che il nostro aiuto è una goccia nel mare della tragedia di gente che lotta ogni giorno per la sopravvivenza contro fame, sete e malattie. Per questo ci chiamiamo Legionari, combattenti di una formazione volontaria, col pensiero rivolto a Cristo”.


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Camillo A cura di Clarissa Martinelli in collaborazione con il Gattile di Carpi

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l Gattile di Carpi vivono circa 300 mici. Per loro ci sono ambienti riscaldati, illuminati, dove possono trascorrere l’inverno senza ammalarsi e questo implica ci siano bollette da pagare regolarmente; la scorsa estate è stato rifatto anche l’impianto elettrico e realizzata una nuova area coperta. Le spese si sommano a quelle per veterinari e il cibo. Per questo, come ogni anno, le volontarie del Gattile saranno con il loro banchetto sul rialzato di Piazza Martiri il giovedì mattina, il sabato e la domenica tutto il giorno e nei festivi e prefestivi. Sul banchetto, oltre ai calendari che hanno per protagonisti alcuni gatti adottati dal Gattile, si possono trovare numerosi oggetti prodotti dai volontari, perchè volontariato è anche questo: persone che met-

tono la propria creatività al servizio di una buona causa. Sono oggetti unici, originali, che possono rappresentare graditi regali per gli amanti degli animali e non solo. Sabato pomeriggio verrà aperta la tradizionale pesca con oggetti donati, sia nuovi che provenienti dal mercatino dell’usato. I calendari sono in quattro formati: tavolo piccolo a 5 euro, tavolo grande 6 euro, da appendere formato A4 a 5 euro, da appendere formato A3 a10 euro. Chi passa dal centro, dia un’occhiata e anche la più piccola offerta rappresenterà un Natale migliore per un micio. Miao!

Tempo Games!

di Giuseppe Attanzio incubomaker@live.it

La Next Gen a confronto: la verità sui lanci di Playstation 4 e XboxOne

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alve lettori, oggi, considerato il novembre appena terminato, disquisiremo circa l’arrivo delle console di “nuova generazione”, concentrandosi sui titoli al lancio, sul rapporto qualitativo-quantitativo e su qualche dettaglio tecnico, senza però tediare nessuno. Come saprete, l’ottava generazione di console ha visto la luce nel novembre scorso, con il lancio di WiiU da parte di Nintendo, per poi proseguire l’anno successivo con l’arrivo prima di XboxOne, ultima nata in casa Microsoft per finire in bellezza con il gioiellino dell’altra grande casata giapponese, ovvero Playstation 4 creata come sempre da Sony. Escludendo per un attimo Nintendo dai giochi, per minore potenza di calcolo (l’hardware è nettamente inferiore) ma sopratutto perché la casa di Kyoto non gareggia in questa corsa, portando avanti una gara con se stessa, come sempre, la sfida a due diventa quanto mai interessante. Potenti, veloci e capaci di lanciare più applicazioni in una volta grazie ai loro multicore e ai loro innumerevoli banchi di memoria, i due colossi differiscono però in alcune fondamentali credenziali: Sony, punta al “gaming” assoluto, concentrandosi esclusivamente sul gioco, pur avendo inserito delle ovvie funzioni social ormai presenti perfino negli smartphone, Microsoft invece, punta alla multifunzionalità, aggiungendo la possibilità di guardare la Tv, il

kinect 2.0 e molto altro, adatto forse, a tutta la famiglia. Partendo appunto da XboxOne, tralasciando le ovvie polemiche dovute al prezzo (499 euro) e la leggera differenza di potenza in termini di risoluzione nei confronti della rivale, la console mi è sembrata funzionale, veloce, rapida nel caricamento e, di certo, l’impatto con tutte quelle piccole funzioni (vedi kinect per avviare le applicazioni) è più che positivo. D’altro canto però, un giocatore che spende tutti quei soldi, vorrebbe concentrarsi sul “giocare”, appunto, e qui entra in scena Playstation 4: funzionale, con dei menù molto belli e ricca anch’essa di applicazioni,

lascia trasudare essenza di videogioco da tutti gli anfratti e una potenza mai vista sinora. Da considerare inoltre il prezzo inferiore rispetto alla controparte americana (399 euro, se pur con altri 50 euro da sborsare per l’online). Come accaduto però con WiiU l’anno precedente, e sottolineato ogni santissimo giorno dai più “simpatici”, quello che serve a una console per vendere, è il software, quindi passando ad analizzare le due lineup di lancio, si intravede una certa fretta nel rilascio delle macchine, poiché i titoli disponibili non sono assolutamente all’altezza di cotanta forza. XboxOne, escludendo i multipiattafor-

ma come Assassin’s Creed 4, Battlefield 4 e compagnia bella, poiché presenti su più console, si presenta con titoli del carico di Dead Rising 3 (ottimo titolo, di sicuro l’unico vero titolo di livello della sua lineup) con votazioni medie intorno all’ 8, Forza MotorSport 5 (altro titolo di livello) con dei voti sul 7.5, Crimson Dragon (gioco assolutamente non all’altezza) con media del 4, Locycle (idem per questo) media del 4 anche per lui, Fighter Within (continuiamo con i voti negativi), media del 5, Zoo Tycoon (indovinate?) media del 5, Ryse (un vero peccato, grafica pazzesca, ma privo di contenuti), media del 5, PowerStar Golf media del 5, per finire con Killer Istinct (ritorno di un gran brand del passato, stavolta molto molto positivo, seppur divenuto free to play) con una buona media del 8. Come potete vedere, il tempo è stato tiranno e ha contribuito nel rendere incompleti tutti questi titoli, sopratutto per quanto riguarda Ryse, che davvero mostra i muscoli di una console potente, ma con scarsi, scarsi, contenuti. Ma ne parleremo a suo tempo. Playstation è partita meglio? Analizziamo i titoli: tralasciando nuovamente tutti i multipiattaforma come Fifa 14, Injustice, Call of Duty Ghost e compagnia varia, Sony si presente povera la lancio, pur riuscendo a vendere un’ottima quantità di console (sulla fiducia e sulle ottime potenzialità future): Flower (interessante esperimento, che però non ha

colpito la maggior parte della critica) con una media voti del 5, KillZone ShadowFall (unico vero titolo degno di nota) con media del 8.5, Knack (vera delusione) con media del 4 e Resogun (bel shooter orizzontale d’altri tempi) con voti superiori a 8. Tutto qui. Ora, da amante dei videogames, ma da italiano che vive in una crisi perenne, non posso che sconsigliarvi tutte e due le console, almeno per ora. I giochi al lancio sono di scarsa caratura e di certo non vi faranno capire la vera potenza di queste due meraviglie della tecnologia. Inoltre, come accaduto per WiiU al lancio, la domanda da porre è: conviene acquistare una console al lancio, con soltanto un paio di titoli di livello? O conviene aspettare 5-6 mesi, magari quando sarà uscito qualcos’altro, magari con la possibilità di trovare qualche bella offerta che abbassi il prezzo della macchina? L’anno scorso la critica stroncò WiiU per i ritardi totalizzati con Rayman Legends, The Wonderfull 101, Pikmin 3 e Sonic Lost World, quattro titoli che di certo avrebbero impreziosito non poco la lineup della console, cambiandone di certo le sorti e adesso che sta accadendo lo stesso alle altre? Volete il mio parere? Se potete permettervi di acquistare una console al lancio senza titoli (che siate fan Sony o Microsoft), allora compratela, perché di certo

nella seconda metà del 2014 (seconda metà, sottolineo) e negli anni a venire verranno fuori titoli memorabili e di spessore, altrimenti aspettate, magari sperando di risparmiare pagandola meno l’anno prossimo. Nell’attesa? Beh, WiiU, come dicevo, partendo male e senza giochi, ha lanciato 10-12 titoli di grandissimo livello, mostrando una qualità che nessuno ancora riesce a emulare e con un prezzo così basso (si trova a 199 euro in certe catene, 249 con un grande titolo dentro), potrebbe essere un gran bel regalo di natale, in attesa di un 2014 con i fiocchi. Come se non bastasse, il titolo di questo Natale, acclamato dalla critica, è risultato essere Super Mario 3D World, disintegrando i titoli “next gen”. La retrocompatibilità poi è un fattore da non sottovalutare: infatti WiiU è l’unica delle tre a darvi la possibilità di giocare ai titoli delle console precedenti (in questo caso Wii ad esempio), funzione non disponibile per Ps4 e XboxOne. Cosa vuol dire in soldoni? Che né Ps4 tanto meno XboxOne vi permetteranno di giocare ai capolavori usciti per Ps3 o Xbox360... Pazientate gente, il 2014 sarà un grande anno, per tutti! A voi la scelta!


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Al dimè dialètt... Massimo Loschi di Massimo Loschi

Anche nel dialetto carpigiano, il Natale, non si discosta dal fascino di pace e di bontà che diffonde.

Nôt Santa

Notte Santa

«Pasinsia Maria, ecco la sitêe! Ecco Betlemme, al fin a ch’sòm rivêe! A gh’srà d’sicur ‘n’alôg chè su la via sól per dêrs’arsôr dôp tanta strêda a pée!» Luntan rintòcch bativèn adêši al sée.

«Pazienza Maria, ecco la città! Ecco Betlemme, alla fine ci siamo arrivati!Ci sarà certamente un alloggio qua sulla via solo per darci sollievo tanta strada a piedi!» Lontani rintocchi battevano lenti le sei.

Per tùtt, érèn i dè dal cènsìmêint e in tant érèn rivêe, a sêint e sêint spètêvèn anch l’ariv d’na gran côméta. Giuseppe, al sèrchêva, a n’š’dêva pêš. D’na campana i tòcch… sunêvèn al sêt.

Per tutti, erano i giorni del censimento in tanti erano arrivati, e a cento a cento attendevano anchel’arrivo di una grande cometa. Giuseppe, cercava, non si dava pace. Di una campana i tocchi… suonavano le 7.

«A v’prégh, un lêt? Guardêe al cundisiôun! Sól per durmir, al garantìss! Dabôun!» Mô la rispôsta ormai sèmbrêv’un coro: «A n’gh’è prôpria più pôst, a s’in dispiéš!» E ancòr bativn’a gl’i-ór, al nóv, al déš.

«Vi prego, un letto? Guardate le condizioni! Solo per dormire, lo garantisco! Davvero!» Ma la risposta oramai sembrava un coro: «Non c’è proprio più posto, siamo spiacenti!» E ancora battevano le ore, le nove, le dieci.

Puntuêli, scàndivèn in dl’aria i bôt e a lór gh’bastêv’un gnint, un quêl da pôch, un ripêr al frèdd ch’punšiva la pêla. Imprùviš, un lum ch’a spand ‘na luš šala, ed grasia un tègg, ‘na pìcòlà stala.

Puntuali, scandivano nell’aria i tocchi e a loro bastava un nulla, una cosa da poco un riparo al freddo che pungeva la pelle Improvviso, un lume che spande una luce gialla di grazia un tetto, una piccola stalla.

Un pô d’paja, un bó, un sumarêin: «A s’prèv stêr chêld tùtt dú s’a gh’stòm ašvêin e a rindòm grasiê, stè rìpêr al s’basta!» Sfàvìlà ‘na stèlà in n’alôun d’luš bianca e i rintòcch scàndìsèn… Mêšanôt Santa.

Un poco di paglia, un bove, un somarello: «Potremmo stare caldi ambedue se gli stiamo vicini e rendiamo grazie, questo riparo ci basta!» Sfavilla una stella in un alone di luce bianca e i rintocchi scandiscono… Mezzanotte Santa.

Curèn pastór, e Magi, e dònì in vél mêravigliêe da cla gran luš in ciél, da la pêš per i-òm d’bôuna vôlôntêe. Santa, su la paja… è la Crêatura nêda per tùtt… Alleluja Alleluja!

Corrono pastori, e Magi, e donne in velo meravigliati dall’immensa luce in cielo, dalla pace per gli uomini di buona volontà. Sulla paglia… Santa è la Creatura nata per tutti… Alleluja Alleluja!

Islam e dintorni... di Francesca Zanni, Laureata in Storia, Culture e Civiltà Orientali, e in Cooperazione internazionale, Sviluppo e Diritti Umani presso l’Università di Bologna

Rosa Parks, “the woman who didn’t stand up”

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osa Parks (1913-2005) è ricordata come “la donna che non si alzò”, appunto, “the woman who didn’t stand up”. Il 1° dicembre 1955 a bordo di un autobus a Montgomery, in Alabama, la donna infatti rifiutò di cedere il suo posto a sedere a un cittadino bianco. Rosa quel giorno, in un atto di disobbedienza civile non violenta, infranse le leggi di segregazione razziale americane che dividevano bianchi e neri. All’epoca infatti, gli afroamericani e i “bianchi”non potevano sedersi sugli stessi sedili di un mezzo pubblico, utilizzare gli stessi bagni pubblici e rispettivi lavandini, andare negli stessi ristoranti, eccetera. A seguito del suo gesto, Rosa fu arrestata per condotta impropria. Da quel momento, iniziò il boicottaggio dei mezzi pubblici da parte della popolazione nera che si espanse a macchia d’olio e, soprattutto, fu anche grazie a quel gesto che l’allora sconosciuto Martin Luther King iniziò la sua battaglia contro la segregazione razziale negli Stati Uniti. Il gesto di Rosa fu, anche secondo Martin Luter King, un grido di affermazione della propria dignità. A quasi 60 anni da quel fatidico giorno, ancor oggi ci sono paesi in cui ancora esiste la segregazione razziale in forma ufficiale (vedi Malaysia). GLOSSARIO Segregazione razziale: separazione delle razze, soprattutto come sistema applicato da governi razzisti in alcune nazioni a popolazione mista, per tenere separati i neri dai bianchi (nei quartieri d’abitazione, in luoghi di ritrovo, in esercizi e servizi pubblici), operando forti discriminazioni sul piano dei diritti politici e civili (accesso a professioni e cariche pubbliche, alla frequenza di scuole) la locuzione equivale all’afrikaans, apartheid.

Magiche luminarie in centro a Carpi

di Clarissa Martinelli

clarissa.martinelli@radiobruno.it

Cara Clarissa, contesto la scelta di spendere tutti quei soldi per le luminarie a Carpi. Ho letto 70mila euro. Con quei soldi si dà da mangiare a un bel po’ di famiglie, altro che luci che servono solo al consumismo. Riccarda rovo le luci di Natale bellissime quest’anno; in particolare il castello così illuminato sembra un po’ magico, fatato. Credo sia simbolicamente

T

importante valorizzare un centro storico unico che, un anno e mezzo fa, abbiamo rischiato di perdere per sempre. Spero che le persone, anche grazie a quelle luci, abbiano più voglia di godersi il centro della città, assaporarlo. Ammirarlo. E vorrei che questo portasse anche lavoro agli esercenti del centro: parteggio per il “consumismo”. Sono consapevole che ogni oggetto acquistato sia stato prodotto, trasportato, commercializzato e venduto da persone per le quali quell’oggetto rappresenta lavoro.

Al Cinema Ariston di San Marino, domenica 15 dicembre, alle 20,30, proiezione del film Una fragile armonia di Yaron Zilberman

Musica, raffinatezza e veleno

L

a nuova stagione operistica sta per iniziare e un famoso quartetto d’archi celebra il suo 25° anniversario. Tuttavia, il violoncellista Peter Mitchell riceve una drammatica notizia: è affetto dal morbo di Parkinson. Il musicista, consapevole che questa potrebbe essere la sua ultima prova, vuole comunque affrontare la stagione imminente. I suoi tre colleghi si trovano così di fronte a un bivio, e costretti ad affrontare rivalità personali e passioni incontrollabili. Invidie, gelosie, rancori, tradimenti. E per finire il veleno più insidioso di tutti. Quel miscuglio di convenienza pratica e spinta morale che ci rende capaci di convivere con tutto questo soffocandolo in fondo al nostro Ego, fingendo che i problemi non esistano. Fino a quando non esplodono. Vedere per credere questo film molto raffinato, tutto girato nella New York più intellettuale, un film impregnato di vita e cultura newyorkesi, esordio di un documentarista premio Oscar, Yaron Zilberman, che si apre citando T.S. Eliot e si chiude sulle note del quartetto opera 131 di Beethoven.

Se condanniamo ciò che implica la possibilità di lavorare e caldeggiamo poi ammortizzatori sociali e assistenzialismo per chi il lavoro lo perde, credo siamo completamente fuori strada. I conti non tornano. Se un giorno chiudessero negozi, bar e ristoranti avremmo solo il deserto in centro, nessuno avrebbe più nemmeno la possibilità di avere cura dei palazzi storici che ospitano botteghe e locali. Credo si debba fare tutto il necessario per preservare il cuore della città. Al Cinema Ariston di San Marino, domenica 15 dicembre, alle 15, proiezione del film Monsters University

A caccia di eroi

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alph Spaccatutto é il protagonista cattivo di un videogame, ma il suo desiderio é quello di essere amato dalle persone come il suo antagonista, l’eroe Fix-It Felix. Quando nella consolle arriva un nuovo gioco, Ralph vede l’occasione giusta per raggiungere il suo scopo, ma finirà soltanto per scatenare un pericoloso nemico per tutti gli altri giochi... L’unico modo per diventare un eroe, ora, é quello di riuscire a salvare tutti i giochi presenti nella consolle...


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20 L’aforisma della settimana...

“Se la musica è cibo dell’amore suonatene in eccesso, così che, ormai sazia, la mia fame si plachi e muoia”. William Shakespeare, La dodicesima notte appuntamenti

Teatro CARPI

14 dicembre - ore 21 Stagione Balletto Junior Balletto di Toscana Giselle Balletto in un atto liberamente ispirato all’omonimo balletto del repertorio Musica di Adolphe C. Adam Coreografia di Eugenio Scigliano Teatro Comunale

Gli spazi del palazzo carpigiano aprono le porte a un artista di fama internazionale, noto per le sue fotografie in bilico fra realtà e finzione: il milanese Paolo Ventura. L’esposizione a cura di Luca Panaro inaugura sabato 14 dicembre, alle 16

L’archivio ritrovato di V.P.

15 dicembre - ore 17 Concerti aperitivo Lilya Zilberstein, pianoforte Teatro Comunale 17 e 18 dicembre - ore 21 Stagione Prosa Il visitatore di Eric-Emmanuel Schmitt Con Alessandro Haber, Alessio Boni, Francesco Bonomo Regia di Valerio Binasco Goldenart Teatro Comunale 19 e 20 dicembre - ore 21 Stagione Prosa La scena Di Cristina Comencini Con Angela Finocchiaro, Maria Amelia Monti e Stefano Annoni Regia Cristina Comenicini Teatro Comunale

Mostre CARPI

14 dicembre - 2 marzo L’archivio ritrovato di V.P. Paolo Ventura A cura di Luca Panaro Palazzo Pio Fino al 31 dicembre Acque di Pianura Piante, animali, paesaggi della pianura padana Borgogioioso Fino al 31 dicembre L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Beppe Battaglia O&A Centro Affari Fino al 5 gennaio Passaggi Mostra delle opere di Veronica Azzinari Acura di Francesca Pergreffi Spazio Meme Fino al 6 gennaio Dalla Terra al Futuro Mostra artistica di pittura, scultura e ceramica Questo evento coinvolge un certo numero di Artisti “pittori, scultori, ceramisti” della nostra provincia, che con la vendita delle loro opere contribuiranno

appuntamenti

al sostentamento dell’Associazione tramite donazioni 8 dicembre alle ore 16 Inaugurazione mostra Alla presenza dei critici della Bottega degli Artisti: Mario Bizzoccoli e Paola Losi Espongono: Agostino Salsedo, Angelo Baldacchini, Fabrizio Bussotti, Gabriella Castelfranco, Loretta Magnani, Paolo Sighinolfi, Romana Rizzi, Sandra Degli Esposti Elisi, Walter Montorsi, Nello Medici A cura di Associazione Scientifica in Endocrinologia Andrologia e Metabolismo Ex Negozio Anceschi Fino al 6 gennaio Le stanze dell’Amore cieco Sale dei Trionfi e dell’Amore di Palazzo Pio Fino all’11 gennaio Traiettorie Balcaniche Sala espositiva Biblioteca Loria

Eventi

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al 14 dicembre Palazzo Pio torna a essere, per il quinto anno consecutivo, sede di un’importante rassegna dedicata all’opera di artisti che hanno fatto la storia della fotografia contemporanea, dopo le mostre Beppe Lopetrone: moda e celebrità, Olivo Barbieri: opere scelte 1978-2010, Mario Cresci: dentro le cose e Franco Vaccari: in palmo di mano, con la curatela di Luca Panaro. Gli spazi del palazzo carpigiano aprono quest’anno le porte a un altro artista di fama internazionale, noto per le sue fotografie in bilico fra realtà e finzione: il milanese Paolo Ventura. La mostra è promossa come ogni anno da Comune di Carpi, Gruppo Fotografico Grandangolo BFI e Nuovagrafica, che continuano nel lavoro di promozione dell’opera di grandi autori italiani. L’idea degli organizzatori si fonda sull’intento di elaborare progetti di ricerca fotografica che indaghino la contemporaneità, in grado di coniugarsi con

un’attenzione particolare per la valorizzazione del territorio e delle eccellenze storicoartistiche della città di Carpi. Ventura è stato invitato a elaborare una sua visione della città, nella convinzione che l’arte contemporanea contribuisca a instaurare un indispensabile dialogo con la storia e la cultura del passato, importante tassello per il raggiungimento di significati originali e per la risoluzione di problematiche che, normalmente, sono riservate alla sola scienza storiografica e alle tecniche museologiche che ne derivano. Il mondo che la macchina fotografica di questo abile artista cattura e reintepreta, è un mondo dai confini non perfettamente delineati che ci fornisce una serie di riflessioni sul sottile e impalpabile limite che divide il reale dall’immaginario. Ventura mette in scena il ritrovamento

di una camera segreta all’interno di Palazzo Pio, nella quale sono custoditi oggetti di varia natura, in prevalenza lastre fotografiche della seconda metà dell’Ottocento. Questo materiale viene esposto con rigore, ricostruendo la storia di una persona, forse lo stesso fotografo, di cui si conoscono le iniziali: V.P. Gli abiti, i libri, la macchina fotografica, le immagini sono stati accuratamente catalogati da autorevoli storici, divenendo tasselli e indizi che ci aiutano a ricostruire frammenti di vita di un personaggio la cui esistenza resta misteriosa. Certo è che i dagherrotipi ritrovati sembrano essere le più antiche immagini fotografiche di una Carpi sconosciuta. E il mistero di cui è avvolta la vita e la morte di quest’artista ante litteram coinvolge lo spettatore che dovrà interrogarsi sui confini, sempre più labili, tra storia e finzione, realtà e sogno: è davvero esistito V.P. o è solo finzione? E se così fosse, dove inizia il confine tra vero e falso storico? E, infine, davvero ci interessa, in ambito artistico, parlare di vero e falso? L’esposizione è accompagnata, come ogni anno, da un prestigioso libro bilingue edito da APM Edizioni, composto da un ricco repertorio d’immagini corredate dai saggi di Marco Antonetto e Luca Panaro.

CARPI

13 dicembre - ore 22 Krasì (la notte della pizzica) Kalinka Arci Club 7 e 22 dicembre - ore 17 Favole sotto l’albero Letture per bambini A cura dell’Anima del Teatro Comunale di Carpi Palavolontariato 13 dicembre - ore 17,30 Paesaggi invernali Un laboratorio per creare suggestivi paesaggi invernali utilizzando un cartoncino blu e una manciata di sale da 7 a 11 anni A cura di Coop Giravolta Torre dell’Uccelliera 18 e 19 dicembre - ore 17 Benvenuti a casa mia! La casa si veste per le feste, con ghirlande, decorazioni e tanto altro Laboratorio condotto da Stefania Vezzani Ludoteca 13 dicembre - ore 19 Cena con tigelle e prodotti nostrani Palavolontariato 13 dicembre - ore 21 Dicembre in Passarella Sfilata di Moda Capi Invernali Indossati da Over Presentano la serata Alice Rossi e Fabio Federici Con ospiti la ballerina Denise Panella


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appuntamenti

i cantanti Ilenia Negri, Alessandra Normanno, Mattia Catellani e molti altri... Palavolontariato 14 dicembre - ore 16.30 Arriva... Santa Lucia Accompagnata da un corteo musicale e da un carro colmo di prelibatezze arriverà, in sella al suo destriero, Santa Lucia, la santa più dolce che ci sia, per offrire una merenda gratuita a tutti i bambini Partenza corteo da Corso Roma e arrivo di fronte al Municipio Vie del centro storico 14 e 21 dicembre - ore 9/19 Bancarelle per la solidarietà Palavolontariato 14, 15, 21, 22, 24 dicembre Mercatino Natale in... Corso In esposizione e vendita di opere del proprio ingegno creativo e merci di artigiani di propria produzione Corso Fanti 14 dicembre - ore 22 Karbonio 14 Matteo Borghi Dj Kalinka Arci Club 14 dicembre - ore 16.30 Non giocarti il futuro! Slot Mob e presentazione della campagna nazionale di prevenzione del gioco d’azzardo Scommetti che smetti? Tavola rotonda con interventi di: Don Armando Zappolini, Associazione Libera, Cgil e Focolari Palavolontariato 14 dicembre - ore 16.30 Arriva il nuovo anno… E con lui il “nuovo tradizionale” calendario della Ludoteca, da personalizzare con la tua fotografia Dai 4 anni Sala espositiva Biblioteca il falco magico

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Acque di Pianura: piante, animali, paesaggi della pianura Padana è il titolo della mostra allestita da Panda Carpi al Borgogioioso

Salviamo l’oro blu

L

’acqua che scorre nei fiumi e nei canali è la stessa che pulsa nelle nostre vene e nelle nostre arterie, è la linfa primaria delle piante e di tutti gli esseri viventi. Nonostante il globo terrestre sia coperto per tre quarti da acqua, quella dolce che serve per dissetarci, spesso scarseggia ed è mal distribuita sul pianeta (rappresenta circa il 3%, il resto è salata). La penuria d’acqua, infatti, è tra le cause primarie di fame e carestie. Molto più preziosa dell’oro e del petrolio, l’acqua potabile è da tempo al centro di un aspro dibattito fra chi la ritiene un bene pubblico inalienabile e chi la vorrebbe privata e vendibile. Nella nostra pianura, l’acqua dolce è ancora abbondante, i fiumi e i canali sono, infatti, elementi tipici del nostro paesaggio ma, troppo spesso, questa risorsa va sprecata e inquinata in modo irreversibile. Un recente studio dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) ci dice che nel 2009 e nel 2010 nelle

acque del bacino fluviale del Po sono stati rilevati ben 166 pesticidi diversi (erano 118 nel biennio precedente), un incremento a dir poco spaventoso. Ma con acque di questa qualità come possono sopravvivere tutti gli esseri di natura animale e vegetale? La risposta è al tempo stesso scontata e desolante: i pesci autoctoni sono praticamente scomparsi, non si vedono più tinche, cobiti, lucci, storioni e altri ancora. Assistiamo a una progressiva e preoccupante diminuzione della biodiversità. Nelle acque di pianura resistono quasi esclusivamente pesci alloctoni (provenienti da lontano) come il famigerato siluro o altri animali, quali nutrie e gamberi rossi, che stanno provocando seri problemi alle forme autoctone, tipiche della pianura padana. Anche le piante non se la passano meglio, da molti decenni negli ambienti prefluviali della pianura, i botanici segnalano la scomparsa di decine delle specie nostrane più sensibili, con l’introduzione di piante aliene.

Sabato 14 dicembre, alle 21, a calcare le scene del Comunale di Carpi, sarà lo Junior Balletto di Toscana

Giselle: in punta di piedi

La scena

15 e 22 dicembre tutto il giorno Mercati straordinari natalizi Piazza Martiri 22 dicembre - dalle 18 ...arriva Babbo Natale! Spettacolare arrivo di Santa Claus con i suoi aiutanti a bordo della sua slitta con regali e divertimento per tutte le famiglie accorse in Centro Storico Presso il Municipio

16 dicembre, ore 21 Anija - La nave Di Roland Sejko Dialogano con il regista il documentarista Nico Guidetti e il critico cinematografico Dario D’Incerti Auditorium Biblioteca Loria 17 dicembre - ore 21 Note di Notte Serata Christmas for Africa Show Planner& Cantante Stefano Cattini Palavolontariato 18 dicembre - ore 15 I mercoledì delle donne Cinema Tre amici e una pecora Di Stephan Elliott Con Rebel Wilson, Xavier Samuel, Olivia Newton-John Circolo Guerzoni 19 dicembre - ore 16.30 Essere_VOCE Incontri per mamme e papà in attesa per scoprire la bellezza e l’utilità del racconto e della voce ancor prima della nascita del proprio bambino Biblioteca Il Falco Magico

Il 17 e 18 dicembre, alle 21, al Comunale spettacolo di Eric-Emmanuel Schmitt, con Alessandro Haber, Alessio Boni e Francesco Bonomo

Il visitatore

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15 dicembre - ore 17.30/18.30 Saggio di Ginnastica Artistica Cheerleading e Cheerdance Palazzetto dello Sport Ferrari 15 dicembre - ore 16 Pimeriggi animati Il figlio di Babbo Natale 4-8 anni Circolo La Fontana

15 e 29 dicembre - ore 21 Il Cabaret di Antonio Guidetti In: Alfio, Delfo e l’Alberta - Dùu campanòun e ‘na serta e Al rospet ca da al sospet Palavolontariato

Emblematico è l’esempio di una pianta palustre, la Ludwiga, bella ma infestante, che riproducendosi celermente ricopre di un manto compatto le acque stagnanti a scapito della restante vegetazione. E’ tempo che l’uomo dedichi alle acque dolci e alla loro fruizione e gestione, un’attenzione maggiore e un adeguato rispetto. Per conoscere da vicino piante e animali che vivono nelle acque della pianura, l’Associazione Panda Carpi, il Ceas Terre d’Argine, l’Università Libera età Natalia Ginzburg, il Circolo Unesco di Carpi, la Consulta per l’Ambiente, la Provincia di Modena, l’Ente per i parchi e la biodiversità dell’Emilia Centrale e il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale hanno ideato una mostra didattica dal titolo: Acque di Pianura - Piante, animali, paesaggi della pianura Padana. La mostra resterà allestita fino al 31 dicembre nella Galleria del centro commerciale Borgogioioso. E.M.

Il 19 e 20 dicembre, alle 21, al Teatro Comunale di Carpi, va in scena la prosa di Cristina Comencini, con Angela Finocchiaro, Maria Amelia Monti e Stefano Annoni

appuntamenti

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icondurre la vicenda di Giselle, tradizionalmente ambientata in luoghi boschivi e notturni, all’età vittoriana facendo interagire le fanciulle protagoniste all’interno di una scuola per ragazze di buona famiglia, è quantomeno coraggioso e singolare. E ancor più porta a riflettere sul significato universale dell’opera che vanta le splendide musiche di Adolphe C.Adam. Essa evidenzia infatti il contrasto tra purezza virginale e spirito ribelle che alberga in ogni donna: come le Willis erano creature create dalla letteratura romantica costrette a vagare inquiete nell’aldilà, selvagge, esangui, sfuggenti e seduttive, così le giovani donne rinchiuse in un collegio dalle rigide regole e dai noiosi rituali sentono rivivere nel loro cuore passioni e sentimenti contrastanti, e una volontà di ribellione di fronte alle convenzioni inutili e soffocanti che distruggono desideri e libertà di sentimenti. Eugenio Scigliano pone poi l’accento sull’innocenza dei ragazzi e sul loro modo di vivere privo di vincoli, di sovrastrutture; per contro il mondo adulto appare ambiguo, cinico e diffidente verso l’amore. Una produzione originale, dunque, di una compagnia capace di osare nel campo del classico, rivisitando la tradizione con grande eleganza.

’ domenica mattina. Due amiche mature leggono insieme una scena di teatro che una di loro deve recitare l’indomani. Immediatamente si avverte la distanza che le separa: Lucia, attrice di professione, percorsa da eterne tempeste dell’anima, ha sublimato il suo bisogno di amore con l’arte e si accontenta di vivere di riflesso le storie che legge e che studia dai copioni; per Maria, invece, dirigente di banca, gli “alti turbamenti” avvertiti dall’amica altro non sono che terrene occasioni di vita, da assaporare nel concreto della quotidianità, da sviscerare e vivere. Ma ecco che Lucia resta sola per un po’ e davanti ai suoi occhi di donna un po’ rigida, severa e moralista compare un giovane ragazzo in mutande, che l’amica ha portato a casa, ubriaca, la sera precedente. Lui la scambia per Maria e lei, d’istinto, un po’ per gioco, un po’ sperando di sbarazzarsi di lui, finge di essere ciò che non è. D’altronde lui non ricorda quasi nulla della donna con cui è stato, se non qualche particolare imbarazzante, piccante, addirittura buffo. Comincia così, quando Maria ritorna, un gioco a tre che, anche quando si svela, nel finale, costringe i protagonisti a riflettere su se stessi e sui rapporti interpersonali, su un mondo difficile, su rabbie, fragilità, delusioni e sulla comune costante ricerca dell’amore, sola forza e solo rimedio ai mali dell’essere umano.

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n sodalizio importante tra tre attori suggella l’incontro-scontro tra psicanalisi, potere, fede. Sigmund Freud, chiuso nel suo studio di Vienna, in Bergstrasse 19, aspetta preoccupatissimo di ricevere notizie sulla sorte della figlia Anna, che è stata portata via da un ufficiale della Gestapo. E’ l’aprile del 1938 e l’Austria, da poco annessa al Terzo Reich, è occupata dai nazisti. Il grande indagatore dell’inconscio ha origine ebree e, da sempre è stato attratto dalla cultura e dalle scritture ebraiche, pur professandosi ateo. Proprio mentre sta crogiolandosi nel dolore e nel timore per il destino dell’amata figlia, gli compare dinnanzi un misterioso visitatore in frac. Chi è? Cosa vuole? Non fa parte, senza dubbio, della schiera dei suoi pazienti, né lo si potrebbe credere un nuovo “cliente” in cerca di assistenza. E allora cosa sta cercando? E perché è spuntato così, all’improvviso, dalla finestra? FreudHaber è combattuto, agitato, incredulo, specie quando il singolare ospite gli svela la sua identità: si tratta di Dio. Dio in persona, venuto per intavolare con lui una conversazione sui massimi sistemi. Da queste premesse prende il via Il visitatore, commedia di Éric-Emmanuel Schmitt, rappresentata per la prima a volta a Parigi, nel 1993, densa di contenuti importanti, quesiti eterni e dubbi mai risolti.


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Calcio – Sgrigna affonda il Varese (1-0): il Carpi torna ad “espugnare” il Cabassi

Gli amici ritrovati

BARI

Problematico ed enigmatico

Un gol d’autore e una grande difesa esorcizzano Pavoletti e i tabù. Sabato la trasferta di Bari in emergenza.

I

l Carpi ritrova cinque amici fondamentali: il Cabassi, Alessandro Sgrigna, due grandi centrali e un portiere resiliente. Vince finalmente davanti al proprio pubblico, esorcizza due pericolose negatività: la mini-serie di sconfitte e il tabù di casa. SGRIGNA - Soprattutto impara a sbloccare la partita al primo tiro, una piuma uscita dal piede debole dell’uomo più forte. Non essendoci disponibilità di gol facili, bisogna aspettare da lui quelli difficili. Adesso però non chiediamogli anche di diventare il regolarista che non è mai stato. Accontentiamoci di averlo come giudice delle grandi decisioni. E’ fatto così, è la sua storia che ce lo dice: ci ha messo un anno per segnare gli ultimi 7 gol in carriera, ma sono valsi 21 punti alle sue squadre. Chi ha pazienza di attenderlo, insomma, alla fine viene accontentato e gode. DIFESA - E’ bastato dunque un gol d’autore, leggero e bellissimo, per risolvere una partita pesante. Resa via via durissima da un avversario malato e pallido. Troppo dipendente dall’eccezionalità di un singolo, naturalmente Pavoletti. Ci sono giocatori che sono migliori del contesto in cui giocano. Lui è uno di questi pochi. E’ impressionante il suo totalitarismo tecnico, quanto pesi sulla squadra. Il Varese è spoglio, non ha manovra, solo verticalità. E’ l’ultima squadra per passaggi completati e possesso efficace: tiene mediamente palla nella metà campo altrui appena 8 minuti su 90. Pochissimo. Eppure, per indice di pericolosità sta in media col resto della Serie B, e alberga stabilmente nei primi 10 posti della classifica generale. Significa che Pavoletti non solo regge l’attacco, ma innerva anche il resto: incide al punto di sostituire tutto il gioco. Polarizza ogni calcio lungo, pulisce quelli sporchi, determina il livello fisico a cui sottoporre le difese. Dà un compito a tutti i compagni semplicemente muovendosi e addomesticando i momenti selvaggi delle partite. Non a caso, se segna fa vincere. E’ un vero nueve che lavora da falso nueve. Ossia tradizione e modernità in un’unica soluzione: il migliore tra i compromessi esistenti al secondo livello del calcio italiano. Questa digressione è necessaria per comprendere fino in fondo la straordinarietà della prestazione di Pesoli e Romagnoli in combinato disposto. Coalizzandosi sono ri-

usciti a disinnescarlo. Impeto e logica: una sportellata dopo l’altra, senza dimenticarsi mai di darsi copertura. NOCCHI - Il senso pieno, la completezza del lavoro di reparto l’ha però garantita Nocchi, impeccabile in uscita alta. Probabilmente è stato il guaio occorso a Kovacsic durante la rifinitura a ridargli una chance. E adesso, siccome l’ha sfruttata, ne merita un’altra. Perchè l’oroscopo è dalla sua. E la tempra del ragazzo, almeno quella, c’è: sotto massima pressione ha dato il meglio. Credo che a questo punto il portiere vada confermato fino al termine dell’andata: un altro stravolgimento può solo complicare la situazione. Sono due giovani, molto vigore, pochi anticorpi. Nessuno si è mai sentito davvero titolare. A maggior ragione ora che stanno per essere oscurati dall’ombra di quel veterano che arriverà in

gennaio (Pomini). Cambiare ancora, insomma, non può più cambiare nulla. CAMPIONATO – Tutto questo è avvenuto nella giornata in cui ha vinto solo una delle prime 13. Le big non riescono a fare selezione pur avendone avuto la possibilità. Il Palermo si sta aggrappando a un ventenne con tutti i sintomi del fuoriclasse, da queste parti già apprezzato e patito con la maglia dell’Albinoleffe: Andrea Belotti. Ma il Lanciano è riuscito a resistergli, nonostante sia ormai abbastanza logorato dalla mancanza di un grande attaccante. Così, il Crotone all’Empoli, parso un filo stanco. Fanno molto rumore i tre gol del Pescara a Siena. Soprattutto tolgono un po’ di gravità al tonfo dell’Adriatico. La sfortuna, spesso, è questo: incontrare gli avversari sbagliati nel momento sbagliato. Le notizie più importanti vengono dalla

PROSSIMO AVVERSARIO:

coda, che si muove improvvisamente tutta insieme: il Novara inasprisce la depressione del Modena; la Ternana incenerisce l’imbattibilità record del Latina, il Padova quella interna del Cesena. Sta aumentando l’equilibrio, l’uniformità di gioco. Si avverte, insomma, a tutte le latitudini il bisogno di differenze. Ovvero l’imminente rivoluzione che porterà il mercato. L’effetto è sulla quota salvezza: sale perché crescono sensibilmente i pareggi, circa il 10% in più rispetto allo scorso anno. Il Carpi è in controtendenza avendone raccolti meno di chiunque (2): ne avrebbe bisogno, per acquisire continuità e stabilizzare la posizione di Vecchi. Che sabato, a Bari, dovrà inventare una difesa mutilata da infortuni (Poli e Kiakis), ritardi (Liviero, Sperotto, Letizia) e squalifiche (Pasciuti e Gagliolo). Enrico Gualtieri

LA CLASSIFICA

S

abato il Carpi torna in Puglia per mettere Bari nella geografia della propria Storia, per la prima volta. Ma nella Storia del Bari il Carpi ci è già entrato. Esiste un gemellaggio virtuale, un bond inalienabile. Le due società hanno molto in comune. Anzitutto i colori biancorossi. Poi diversi giocatori, tre dei quali storici: Narciso Benetti, il primo carpigiano campione d’Italia (col Bologna “che tremar il mondo fece”, nel ’41); “Tino” Bonaretti, il miglior numero 10 mai visto al Cabassi; e per ultimo Raffaele Bianco, il capitano che fece l’impresa. Già, perchè il legame si cementa proprio il 16 giugno 2013, il giorno più bello di sempre. Quello in cui il sogno della B è diventato realtà. E per il Lecce è rimasto un incubo. Quella notte, la stazione di Bari era piena di tifosi che ringraziavano e applaudivano i carpigiani sul treno di ritorno dal Salento. Il Bari soffre l’abbandono della famiglia Matarrese, che da parecchio tempo ha cominciato il disimpegno. E’ una grande tradizione decadente del calcio meridionale: ben 30 partecipazioni nella serie A girone unico. Solo il Napoli, tra le società del Sud, ne conta di più. Esce da un’estate difficilissima, in cui ha collezionato più guai che rinforzi: un budget esiguo, il rapporto controverso col Comune sulla gestione dello stadio, la maxi-squalifica del totem Francesco Caputo (3 anni e mezzo di stop per omessa denuncia di combine), la fuga di mister Gautieri, la penalizzazione di partenza (-3). La rosa non è affatto debole, ma senz’altro figlia di questo contesto problematico ed enigmatico. Come tutte le squadre giovani e brillanti, costruite subendo il mercato e non potendolo mai aggredire, è elettrica e intermittente. Manca di personalità in trasferta. Ma quando viene lasciata correre sa far male ed è capace di tutto. Soprattutto sorprendere le grandi (Palermo, Empoli, Pescara). In panchina, con il vice Nunzio Zavettieri, siede Roberto Alberti Mazzaferro. Che è un indimenticato ex: giocò due stagioni nel cuore del Carpi di De Biasi (‘93-‘95), quando era un mediano basso che sapeva fare anche il regista. In totale: 65 presenze in C1. Predilige calcio tecnico, veloce, d’assalto. Declina il sistema spagnolo (4-2-3-1), a volte emendandolo: sabato scorso a Castellammare ha stravolto l’assetto per proteggere la difesa (3-4-1-2). I pericoli principali sono due ragazzi estrosi, coi piedi squisiti: l’ala di punta Cristian Galano (classe ’91, prodotto della cantera) e il trequartista Stefano Beltrame (proprietà Juve, tra i ’93 italiani più osservati). Il leader del gruppo è Marino Defendi, esterno muscolare di temperamento, tre stagioni in A con l’Atalanta. Le graduatorie di rendimento premiano ben 5 giocatori: sono il portiere Guarna, i dioscuri della difesa Ceppitelli e Sabelli, e i centrocampisti De Falco (ex Sassuolo) e Fossati (scuola Inter). E.G.

I NUMERI Al S.Nicola è da playoff Bari-Carpi è sfida inedita: nessun precedente in competizioni ufficiali. I biancorossi debuttano dunque al S.Nicola: uno stadio Mondiale (vi si giocarono cinque gare dell’edizione ‘90, tra cui la finalina tra Italia e Inghilterra) con la patente internazionale “categoria 4 Elite” tuttora valida. Ospitò anche una finale di Coppa Campioni: Marsiglia-Stella Rossa, ‘91. E’ il quarto impianto italiano per capienza: 58270 posti a sedere. E’ però appena il 17esimo di serie B per popolosità: 3400 spettatori medi. La scorsa stagione ne contava il doppio. Nel 2010-11 (ultima in A) quasi 20mila. Una diaspora che senz’altro pesa sulla squadra. Il rendimento interno comunque è ottimo, praticamente da playoff: in casa il Bari ha raccolto 15 dei 24 punti disponibili, è caduto una sola volta (col Crotone, il 13 Ottobre scorso: 1-2) e ha segnato 7 volte su 8 (solo il Brescia lo ha mandato in bianco: 0-0 alla seconda giornata). Discreta è la difesa, settima assoluta (18). Normale l’attacco, 14esimo del campionato: 17 reti (ben 7 nelle ultime 5 partite) realizzate da 8 differenti marcatori (capocannoniere Galano: 6). Ma occhio alla continuità offensiva: è la seconda squadra per numero di tiri totali verso la porta (252). Solo il Carpi ne ha effettuati di più (253). E.G.

PROSSIMO TURNO

Mancosu aggancia Tavano

18ESIMA GIORNATA

11 RETI: Tavano (Empoli) Mancosu (Trapani) 10 RETI: Pavoletti (Varese) 9 RETI: Babacar (Modena) Hernandez (Palermo) Maniero (Pescara) Antenucci (Ternana) 8 RETI: Caracciolo (Brescia) 7 RETI: Maccarone (Empoli) Giannetti (Siena) Ebagua (Spezia) … 3 RETI: Concas e Sgrigna (Carpi) … 2 RETI: Memushaj (Carpi)

Sabato 14/12/2013, ore 15 BARI – CARPI EMPOLI – CESENA J. STABIA – NOVARA LATINA – CROTONE MODENA – BRESCIA PADOVA – TERNANA PALERMO – CITTADELLA TRAPANI – AVELLINO VARESE – SPEZIA ANTICIPO Venerdì 13/12/2013 Ore 20.30: REGGINA – SIENA

* Il giudice sportivo ha disposto il recupero di CARPI-PADOVA, a partire dal 26’30’’del primo tempo. Al momento di andare in stampa non è ancora stabilita la data.

I MARCATORI

Nel posticipo il derby d’Abruzzo

POSTICIPO Domenica 15/12/2013 Ore 12.30: V.LANCIANO – PESCARA


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CALCIO – Carpi, settore giovanile: Primavera seppellita dal Sassuolo (1-6)

Derby shock

Allievi ultimi al giro di boa. Bene gli Esordienti del baby-bomber Meloni.

C

ontinua a soffrire il vivaio biancorosso. La Primavera crolla senza appello dinanzi ai cugini neroverdi, gli Allievi incassano la settima sconfitta consecutiva. Il compito di alleggerire il bilancio del weekend tocca come al solito ai più piccoli. E gli Esordienti non tradiscono: vincono in Romagna e chiudono l’andata alla grande. PRIMAVERA – I ragazzi di Gianluca Garzon e Maurizio Galantini toccano il fondo. Di positivo c’è almeno il fatto che da qui si può solo risalire. Il derby col Sassuolo, disputato sul sintetico di Fiorano, si chiude dopo appena mezzora. Ed è uno shock. Il passivo finale assume proporzioni tennistiche: 1-6, peggior disfatta dell’anno. Si salva solo Martina, autore del gol della bandiera, peraltro stupendo. Ma è troppo poco: la squadra ha perso contatto, appare più che mai distante dai valori medi della categoria. Tanti i problemi, il più grave tra i pali (ironicamente in linea con quanto accade in prima squadra): l’infortunio del titolare Pellegrinelli pesa; neppure l’aggregato Seveso (arruolato dagli Allievi) è al meglio, gioca a mezzo servizio. Il prossimo avversario è il Novara, tra le rivelazioni del campionato. E’ reduce da due successi convincenti, ai danni di Spezia e Bologna. Davanti, il Torino stacca l’Empoli

CARPI - NOVARA Sabato 14/12/2013 Reggiolo (RE) Campo “Rinaldi” Via Rinaldi, 14 Ore 14.30

L

a notizia del weekend è senz’altro lo scivolone della Correggese, che perde partita e primato dopo 15 turni. Brutta sconfitta anche per la Virtus (Seconda). In Promozione, invece, la Solierese torna a sorridere grazie ai gol del pichichi Azzouzi. In Terza, si chiude l’andata: lo United di Perrotta strappa al fotofinish il titolo d’inverno alle big modenesi Madonnina e Villadoro.

SERIE D

Correggese battuta e sorpassata

S

e vola verso il titolo d’inverno. ALLIEVI – Sipario malinconico sull’andata. Gli Allievi di Stefano Belloni virano all’ultimo posto, col peggior attacco (4), la peggior differenza reti (-18) e il massimo numero di sconfitte (11). L’ultima matura al “Sigonio”, dove la Sampdoria passa nella ripresa (0-1). Prestazione

comunque in crescita. Appuntamento al 2014. GLI ALTRI – Due amichevoli per i Giovanissimi: i Regionali di Michele Borghi dividono lo 0-0 con i pari età di Reggio Calcio. I Nazionali di Ferdinando La Manna invece preparano al meglio l’ultimo appuntamento dell’anno solare (domenica, contro il Santarcangelo, sul campo

CALCIO A 5

Virtus coi denti, Olimpia domato

R

educe da due sconfitte consecutive in campionato, la Virtus di mister Caleffi cova spiriti di riscatto in casa dell’ostico Olimpia, che gli opinionisti estivi volevano pronto ad azzannare uno a uno gli avversari, in una bulimica marcia verso la B: qualche boccone di troppo è andato di traverso e i reggiani non decollano. Il match si annuncia tirato. L’incipit virtussino è quello di una squadra che sa quel che vuole e i padroni di casa rispondono con il veleno dei propri avanti, al solito a lungo sornioni ma letali. Ascari replica a dovere

alle prime sortite casalinghe e il tambureggiante crescendo virtussino si traduce nel capolavoro di Casceglia, che si coordina e rovescia in rete la segnatura del vantaggio ospite. Immediatamente il match si accende e l’espulsione del pivot di casa, mentre Sassi infila da fuori lo 0-2, sembra preludere a una seconda frazione di governo, non certo di lotta, per il quintetto ospite. Non è così, e alla ripresa dei giochi in cinque minuti i padroni di casa agguantano il pari: la retroguardia gialloblù si addormenta per due volte, e gli avanti reggiani

di casa) rifilando sette reti alla Virtus Mandrio. A segno: Rivi, Tamburrano, Campobasso, Serafini, Laino e Terranova (due volte). Concludono infine con il terzo hurrà consecutivo gli Esordienti Regionali di Andrea Cavicchioli, corsari a Rimini di misura (1-0). Ancora decisivo il baby-bomber Meloni. Enrico Gualtieri non si lasciano pregare. Il 2-2, in un catino di nuovo infuocato e a inerzia capovolta, suona funesto. L’elogio alla follia virtussina sembra d’altra parte concluso e gli ospiti riprendono a tessere una tela ragionata. A cinque minuti dal fischio finale Casceglia si libera del diretto avversario per scaraventare in rete il colpo del 2-3 e sigillare un successo pesantissimo. Assediati da tensioni, qualche malumore e assenze di rilievo, i gialloblù mostrano i muscoli e rovesciano l’inquietante inerzia del match: per dirla con un noto adagio, l’auspicio è che in casa dell’Olimpia la Virtus abbia cambiato verso. E che il meglio debba ancora venire. Federico Campedelli

IL PROGRAMMA DEL WEEKEND PRIMAVERA

CALCIO - DILETTANTI

GIOVANISSIMI NAZIONALI

CARPI – SANTARCANGELO Domenica 14/12/2013 Carpi - Campo “D.Pietri” Via Nuova Ponente, 24/C Ore 11

ESORDIENTI REGIONALI

CARPI - FABBRICO (amichevole) Sabato 14/12/2013 Carpi - Campo “Sigonio” Via Sigonio, 21 Ore 15.30

ESORDIENTI PROVINCIALI

VIGOR PIEVE - CARPI (amichevole) Sabato 14/12/2013 Pieve di Cento (BO) Stadio “Castello d’Argile” Ore 16

olo 2 punti in 3 gare, e ben 6 reti al passivo nelle ultime 2. E’ girato un po’ il vento, la fortuna ha senz’altro spedito le sue labbra a indirizzi nuovi. Certamente però stanno venendo meno anche concretezza e attenzione. Cioè le due prerogative fondamentali di chi ha la giusta pretesa di considerarsi corazzata. La temuta trasferta di Mezzolara si rivela un incubo per la Correggese, costretta a rincorrere fin dai primissimi minuti, e poi svilita in contropiede nella ripresa (2-3). Qualcosa dunque s’è inceppato nella macchina di mister Bagatti. Non certamente Luppi, che continua a giocare da leader e a segnare (un gol e mezzo). Ma dietro di lui, adesso, sembrano essersi perse le alternative. Le rivali ne approfittano e sorpassano: la Lucchese passa sul filo di lana e Romagna Centro si conferma in grandissima forma, maramaldeggiando a Castelfranco (3-1). Riaggalla anche l’Abano, di forza sul Formigine in piena crisi. A 2 turni dal giro di boa, la classifica è inaspettatamente ricompattata: le migliori 4 stanno in appena 3 punti. Il titolo d’inverno è tutto in discussione: domenica Zini e soci ospiteranno la Massese. Poi, una settimana più tardi, lo scontro diretto a Lucca: la più sincera tra tutte le possibili curve panoramiche sulla verità. E.G.

PROMOZIONE

Solierese tris e riscatto

S

i riprende in fretta la Solierese, sculacciando lo Zola Predosa davanti al proprio pubblico (3-0). I gialloblu riacquistano semplicità di gioco, sicurezze difensive, grande personalità. Ritrovano soprattutto il miglior Azzouzi, mattatore e facilitatore. Realizza un’altra doppietta, batte tutti per velocità e opportunismo, si solleva a quota 14 in cima alla classifica marcatori. E’ davvero la differenza più evidente di una squadra compiuta che ha semplicemente il torto di partecipare a un campionato anomalo, fuori scala. Arrotonda Farina, a coronamento di una brillantissima prestazione. Il vertice comunque rimane lontano, non rallenta mai. Il Castelvetro è inarrestabile: segna 5 gol a Crevalcore senza subirne, ne fa mediamente più di 3 a partita. Risponde bene il Fiorano, confermandosi miglior difesa. Si ferma invece la Casalgrandese, prossimo avversario dei Nannini-boys che dunque domenica avranno una ghiotta chance per scalare il terzo posto. E.G.

PROVINCIALI

United campione d’inverno

I

n Seconda Categoria (girone H), la Virtus cade nel finale sul campo di Young Boys (2-3), sciupando il vantaggio immediato di Ferrari. Partita melodrammatica, momento difficile, classifica rimescolata. Il Mandrio scappa: in questo momento è palesemente la squadra più solida del campionato. Giro di boa in Terza Categoria (girone C). Taglia l’intergiro davanti a tutti lo United, che vince un altro derby di nuovo grazie al suo uomo-guida: Jocic. Con una doppietta da incorniciare stende la Cortilese (2-1), che si sveglia troppo tardi. Chiude in strenuo affanno il S.Marino (secondo ko consecutivo), battuto dal Limidi (2-0: Trevisani, Pizzano). Male anche la Carpine, sorpresa da Cittanova (1-2, Carrabs). Meglio la Fossolese, finalmente indenne a Campogalliano (0-0). E’ un punto di speranza: un sussulto d’orgoglio che quantomeno spezza la striscia nerissima. E.G.


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Un carpigiano nell’albo d’oro del Campionato Italiano di Motocross

Pallavolo Femminile Serie A - Liu•Jo Modena torna al PalaPanini per la prima di due sfide consecutive tra le mura amiche e contro Urbino bissa il successo della scorsa settimana (3 a 1) sul campo di Conegliano. le ragazze di coach Chiappafreddo ora aspettano il Frosinone

Gallingani, La conferma c’è: 3-1 campione casalingo a Urbino d’Italia I

omenica 6 ottobre si è concluso il Campionato Italiano di Motocross d’epoca al crossodromo internazionale di Faenza. Gianluca Gallingani, del Motoclub Uisp Carpi, si è aggiudicato il titolo di campione d’Italia 2013. Da aprile a ottobre si sono disputate 6 gare nelle quali, con un Villa 360 del 1976, ha tagliato il traguardo cinque volte al primo posto e una volta al secondo. Questo successo è dovuto anche al lavoro e all’esperienza di Francesco Villa, fondatore e costruttore delle Moto Villa, che con i suoi 80 anni riesce ancora a seguire personalmente ogni gara, garantendo motori sempre rombanti e sistemati a puntino. Un altro aiuto prezioso è stato offerto dall’appassionato collezionista e proprietario della moto, Silvano Nora di Rubiera, che ha creduto in questa avventura fin dall’inizio, con grande disponibilità e amore per le corse. L’appuntamento perciò con tutti gli appassionati e non solo è per il prossimo anno!

D

n avvio di gara coach Chiappafreddo lancia in sestetto Rondon in cabina di regia, Fabris opposta, Rousseaux e capitan Piccinini in posto quattro, Heyrman e Ruseva al centro con Cardullo libero. Per Urbino c’è la croata Brcic al palleggio, Kostic opposta, Negrini e Santini in posto quattro, Leggs e Thibeault al centro con Carocci libero. Parte avanti la formazione ospite sfruttando un paio di errori offensivi della Liu•Jo, ma è un fuoco di paglia. Rondon inizia a cavalcare tutte le proprie attaccanti che rispondono presente e chiudono il gap di tre punti maturato sui primi palloni. Il primo break modenese arriva sul 9-7 con attacco e ace di Rousseaux. Da qui Modena allungherà sempre più, pallone dopo pallone, azione dopo azione. Fabris sale in cattedra con muro e pipe dell’ulteriore allungo, poi Rousseaux regala lo strappo decisivo a cavallo dei due time out discrezionali chiamati da Micoli. Chiude, per il 25-20 finale, capitan Piccinini con un pregevole mani fuori.

C

he Brescia fosse una squadra forte lo si sapeva ma la Cec aveva abituato tutti a continue imprese. Purtroppo questa volta Bigarelli e compagni non sono riusciti a ribaltare il pronostico dato non tanto dalla classifica ma dal valore della rosa degli ospiti. Formazioni annunciate in campo, quindi Cec con Dall’Olio-Bigarelli, Porcellini- Fontana, Insalata-Quarta e Trentin libero. Brescia schierata con Paoletti opposto all’alzatore Quartarone, Bellini e Rodella schiacciatori, Agnellini e Maestrelli al centro, Peli libero. I lombardi partono meglio e con un ace di Bellini si portano a +3 (3-6) ma, nonostante la macchina fatichi a ingranare, i ragazzi di coach Molinari non mollano e rimangono attaccati al set e, punto dopo punto,

Si riparte con i medesimi sestetti del primo set e si riparte con la bordata di Fabris che porta subito avanti Modena. Negrini e Thibeault rispondono a tono, ma a salire in cattedra per le bianconere è anche Rondon con un tocco di seconda che vale un punto e, successivamente, anche un muro punto. Sul 7-5 il tecnico di Urbino ferma il gioco, ma le due lunghezze di vantaggio per la Liu•Jo rimangono anche al time out tecnico sancito dalla diagonale di una Piccinini sempre più decisiva in attacco. Arriva, però, a questo punto la reazione delle ospiti che riescono a cambiare passo e chiudono 22-25. Sestetti di inizio gara riconfermati anche in questo parziale in cui la Liu•Jo riparte come aveva disputato il primo parziale e allunga subito su Urbino. La squadra ritrova le proprie certezze in attacco, ma sale in maniera importante di tono a muro prendendo le misure alle

attaccanti avversarie sia centrali che esterne. Proprio un muro, di Fabris, chiuderà il parziale con il punteggio di 25-9. Dopo un set a senso unico, in cui ha trovato posto tra le ospiti anche Casoli per Negrini, le squadre tornano in campo e sui primissimi scambi è Leggs a far tutto, nel bene e nel male. Un paio di attacchi vincenti, un paio di errori, ma il set scorre sul filo dell’equilibrio. Per Modena sale di tono Fabris, dall’altra parte torna concreta anche Kostic insieme alla solita Santini. La situazione di parità si modifica solo dopo la metà del parziale, quando Urbino trova un 4-0 che la porta dal

12-11 al 12-15. Chiappafreddo ferma il gioco e la sua squadra reagisce ristabilendo la parità e passando anche avanti con l’attacco del 16-15 di capitan Piccinini. E’ un testa a testa dove, però, Modena mette in campo tutto il proprio gruppo. Muro di Rondon e attacco di Rousseaux per il primo strappo, poi ancora Rondon a tarpare una possibile rimonta ospite. Set e partita si chiudono con il 25-20 finale per la gioia delle bianconere e del pubblico del PalaPanini. Prossimo appuntamento il 14 dicembre, alle 20,30, presso il PalaPanini, quando Liu•Jo Modena incontrerà IHF Volley Frosinone.

Pallavolo Maschile Serie B - Biancoblu battuti 3 a 0 dalla formazione bresciana

Interrotta la serie magica della Cec

grazie a un muro di Dall’Olio, per la prima volta passano a condurre 14-13. La svolta del set arriva però quando i biancoblu non riescono a gestire correttamente alcune free-ball e Brescia sfruttando

i contrattacchi potenti di Paoletti torna a +3, vantaggio che non cambia più fino all’errore di Bigarelli per il 2225. Secondo set che viaggia in sostanziale equilibrio fin quando due contrattacchi

del solito Paoletti portano gli ospiti in vantaggio al secondo timeout tecnico 1316. Una ricezione imprecisa e un attacco out di Insalata portano il punteggio sul 15-20 e Paoletti chiude il set sul 20-25. Stesso copione nel set successivo con Trentin e compagni avanti alla prima sosta tecnica e Brescia che ribalta il risultato presentandosi avanti di 4 al 16. I padroni di casa provano a rientrare ma due fischiate dubbie consecutive della coppia arbitrale ristabiliscono le distanze sul 18-22 ed è ancora Paoletti, migliore in campo con 20 punti, a chiudere set e partita. Si interrompe quindi la serie magica della Cec dopo sei vittorie piene.


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Grande apprezzamento per l’iniziativa che, da inizio autunno, sta vedendo impegnati il Csi Carpi e la Casa del volontariato sul fronte della consapevolezza alimentare, grazie alla guida delle sorelle Braglia dell’associazione Disanapianta

Mangiar bene: elisir di lunga vita G rande apprezzamento per l’iniziativa che, da inizio autunno, sta vedendo impegnati il Csi Carpi e la Casa del volontariato sul fronte della consapevolezza alimentare, grazie alla sapiente guida delle sorelle Lorella,Silvia e Francesca Braglia dell’associazione Disanapianta. A cavallo tra novembre e dicembre si

Reggiana - Cabassi: 4 - 7 Seconda partita di Campionato per la categoria Under 15. La Cabassi arriva a Reggio Emilia molto tesa, un errore difensivo dei biancorossi porta subito in vantaggio i padroni di casa. Poi i carpigiani si sbloccano e chiudono il primo parziale in vantaggio di un goal sul 3 a 2. Nel secondo tempo le due formazioni si studiano e realizzano un goal per parte. Nel terzo parziale la Cabassi allunga complice la rotazione di tutti i giocatori per Reggiana Nuoto, i biancorossi chiudono

sono svolti tre appuntamenti per sensibilizzare le persone circa l’importanza di alimentarsi in modo sano e corretto. Disanapianta ha spiegato alla platea composta da genitori e bambini - presenti varie associazione calcistiche e

lestra sicura dalla Regione, ha avviato un progetto con il Liceo Scientifico Fanti, sui temi relativi all’esercizio fisico e alla sana alimentazione, abbiamo organizzato una conferenza riservata ad alcune classi terze del Liceo, coordinate dalla professoressa Cristina Reggiani, aprendo di fatto una collaborazione che proseguirà nel 2014 con altri eventi pratici e teorici”, ha commentato Riccardo Soragni del Csi Carpi. Nel 2014 saranno previsti altri incontri rivolti a genitori e figli, società sportive e scuole. Chi volesse ricevere maggiori informazioni può contattare il Csi al numero 059.685402.

lizzati dai padroni di casa l’allungo, i carpigiani non riescono a sfruttare altrettante superiorità numeriche e subiscono il rientro del Parma. Il terzo tempo si chiude a reti inviolate per ambedue le formazioni. Mentre il quarto parziale vede il Parma farsi pericoloso: con una difesa non

proprio attenta dei biancorossi gli ospiti riescono ad andare a meno uno a 30 secondi dalla fine, ma poi non riescono a pareggiare l’incontro. I ragazzi della Cabassi chiudono al 2° posto nel girone vincendo tutti gli scontri e perdendo con onore col Modena.

pallavolistiche del territorio - alcune accortezze alimentari e le conseguenze che comportano determinate scelte di cibi per la salute del nostro organismo e quella del pianeta. Dai temi legati all’eco sostenibilità, salute ed etica alimentare, si è poi passati alla pratica culinaria: i partecipanti hanno assaggran bella formazione, i miei ragazzi erano nervosi ma, alla fine, sono riusciti a trovare la serenità per vincere la partita”, ha commentato l’allenatore.

Pallanuoto Cabassi

I risultati

il parziale per 3 a 0. L’ultimo quarto viene amministrato bene e i carpigiani si portano a casa tre punti importanti che consentono l’accesso au-

giato i piatti preparati dalle cuoche di Disanapianta e fatto merenda con gustosi centrifugati di frutta e verdura! “Grazie al Club Giardino che, il maggio scorso, dopo aver conseguito la certificazione di qualità Pa-

tomatico al girone Eccellenza. “Sono contento del risultato, la formazione reggiana sotto la guida tecnica del direttore sportivo Antonio Cicalese è una

Cabassi - Coop Parma: 6 - 5 Nella quarta partita di Campionato, l’Under 17 della Cabassi vince, ma soffre a causa del pressing del Parma.Nel primo tempo il Carpi si fa subito avanti con due rigori giustamente assegnati dall’arbitro Franceschini, mentre il Parma non è pericoloso. Il secondo tempo vede, nonostante i 3 goal rea-

Pattinaggio - La Dorando Pietri ha partecipato ai Campionati gruppi folk Uisp

Enigma conquista l’argento

In piedi da sinistra Alice Borgogni, Sara Gambacorta, Sara Veroni, Alice Bottura e Asia Franciosi. Sedute, da sinistra: Ilaria Tarabini, Federica Berni, Valentina Bulgarelli e Nicole Petino.

D

al 6 all’8 dicembre, a Velletri, si sono disputati i Campionati gruppi folk Uisp di pattinaggio. Durante il primo giorno di gara sono scese in pista due categorie, Quartetti Master e Quartetti Uisp, in quest’ultima si sono confrontate 33 squadre, tra loro anche l’Enigma e le Butterfly della Dorando Pietri - Sezione Pattinaggio di Carpi. Venerdì 6, intorno alle 19, sono scese in pista le Butterfly, formazione composta da Alice Bottura, Asia Franciosi, Sara Gam-

bacorta e Sara Veroni. Tensione e ansia hanno accompagnato le ragazze che hanno comunque dato vita a una buona esibizione che le porterà a concludere al 15° posto. Alle 20,40 è stata la volta delle Enigma, formazione composta da Federica Berni, Valentina Bulgarelli, Nicole Petino e Ilaria Tarabini, a scendere in pista. La tensione è alle stelle ma le atlete, sulle note de Le femmine impertinenti, disco che le ha accompagnate in queste due ultime stagioni agoni-

stiche, affrontano la gara con grinta sostenute dalle compagne guadagnandosi un secondo posto. Un podio tanto desiderato e ottenuto grazie a duro lavoro e a tanti sacrifici. La società ringrazia tutte le atlete e le allenatrici Carol Buelloni e Alessandra Berni per gli ottimi risultati conseguiti. Ora tutta la Dorando Pietri è al lavoro per la preparazione dell’esibizione che la società terrà alla Manifestazione Mariele Ventre che si svolgerà a Modena il 25 gennaio al Pala Modena.


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