Tempo n 43

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www.temponews.it tempo.carpi

Settimanale di

@Tempo_di_Carpi

a soli € 0,50 in edicola venerdì 25 novembre 2016 anno XVII - n. 43

attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa

Cristina Zanarini Cristina Zanarini con una sua sposa

cristina zanarini, di professione wedding planner, investe in centro Giulia Martinelli

Giulia Martinelli: “la mia moda è loca, estrosa e di qualità”.

La mia vita con la Sla

Luca Ghelfi

Claudio Lodi

il carpigiano Claudio Lodi, 64 ani, da cinque anni convive con la Sindrome Laterale Amiotrofica che blocca tutti i muscoli: la mente resta prigioniera in un corpo che diventa via via immobile. “Dalla vita ho avuto molto. Una bellissima famiglia, una moglie amatissima, due figli di cui vado orgoglioso, tre bellissimi nipoti, tanti amici e un lavoro interessante che mi ha portato a girare in tutto il mondo. Io ho paura di morire, ma mi sono preparato come meglio potevo”. novità librarie

il vernacolo dall’abc

con Massimo Loschi sanita’

societa’

condomini morosi in aumento

politica

pronto soccorso: Pazienti in corridoio e operatori al collasso

referendum

le ragioni del sì e del no

Luca ghelfi fonda l’accademia d’arte drammatica wedekind di carpi

La Ritmica Giardino vola sempre più in alto Ilaria Giovanelli


Stop alla violenza sulle donne Venerdì 25 novembre ricorre la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne. Ci riguarda da vicino perché sono state quasi 4mila le donne vittima di violenze che, nel periodo dal 2011 al 2015, hanno ricevuto le cure nella rete modenese dei Pronto soccorso. Solo nel corso del 2015 gli accessi sono stati 645 in base ai dati dell’Osservatorio della Provincia di Modena dedicato alla violenza sulle donne. Aumentano le violenze in famiglia: i dati relativi al 2015 evidenziano 327 accessi per aggressione da parte di persone al di fuori della cerchia familiare (erano 574 unità nel 2011) e 318 accessi per aggressione da parte di coniuge, convivente, familiare (erano 234 unità nel 2011). Quasi il 30 per cento degli accessi riguarda donne in età 35-44 anni; nel 73,5 per cento degli accessi si tratta di donne italiane. Tra i dati raccolti dall’Osservatorio sulla violenza di genere, presentato nel corso di un incontro in Provincia, figurano anche quelli relativi alla rete dei Consultori dell’Ausl e quelli sui casi di violenza sessuale gestiti dall’accettazione ostetricoginecologica del Policlinico di Modena dove, dal 1° febbraio 2015, è stato avviato il percorso dedicato all’accoglienza-diagnosi e trattamento delle donne vittime di violenza sessuale, condiviso fra ospedale e l’Ausl di Modena, che prevede la centralizzazione al Policlinico di tutti i casi di violenza sessuale gestititi dalle strutture sanitarie pubbliche della provincia. Nel periodo dal 1° febbraio al 31 dicembre 2015, 19 casi di violenza sessuale (nove relativi a donne con cittadinanza straniera); circa la metà (9 unità) delle vittime ha meno di 25 anni. A sostegno delle donne maltrattate è attiva in provincia di Modena una rete che coinvolge gli ospedali, le Forze dell’Ordine, l’Ausl, i servizi sociosanitari dei comuni, gli Sportelli Antiviolenza e i centri, l’Associazione Donne e Giustizia di Modena, cioè tutti i soggetti che a vario titolo possono sostenere le donne. La nota positiva è che, nel corso degli anni, è aumentata la consapevolezza grazie al lavoro di prevenzione ed educazione per far prevalere la cultura del rispetto e reciproco riconoscimento tra uomini e donne. E’ proprio dalle parole che anche le donne di Carpi vogliono ripartire per diffondere la cultura del rispetto: il Centro Antiviolenza Vivere Donna onlus e le associazioni femminili di Carpi, venerdì 25 novembre, presso l’Auditorium San Rocco (via S. Rocco 1), hanno promosso il convegno Te lo dico con le parole per ragionare e trovare metodi di contrasto alla trasmissione degli stereotipi maschili e femminili (www. viveredonna.org). Sara Gelli

Via Mazzali

Rettifica “Contrariamente a quanto riportato sullo scorso numero, il Mercato Porta Modena in piazzale Ramazzini è aperto. All’interno sono rimasti operativi il banco di frutta e verdura, quello della gastronomia e il banco dei formaggi”.

La Iena

Arrestata dopo mesi la banda dei ladri di trattori: è bastato un giorno per rimetterla in libertà! Concessionaria di pubblicità del settimanale

REFERENDUM 4 DICEMBRE 2016 MESSAGGI REFERENDARI AUTOGESTITI A PAGAMENTO

LISTINO ELETTORALE SETTIMANALE TEMPO PIEDE DI PAGINA: 150 € QUARTO DI PAGINA: 150 € MEZZA PAGINA: 250 € PAGINA INTERA: 450 € PAGAMENTO ANTICIPATO TOTALE Informiamo che presso la nostra sede: Via Nuova Ponente 28 - 41012 Carpi - tel. 059/698555 - fax 059/698113 è depositato un documento consultabile su richiesta di chiunque ne abbia interesse PEC: multiradiosrl@legalmail.it 2

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anno XVII - n. 43

attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Enrico Bonzanini, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.

IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini

PUBBLICITA’ Multiradio - 059.698555

STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713

REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 28 CARPI Tel. 059 642877 - Fax 059 642110 tempo@radiobruno.it RADIO BRUNO Soc. Coop.

Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 23 novembre 2016


Il carpigiano Claudio Lodi, classe ’52, di professione manager presso una multinazionale americana per la quale ha trascorso lunghi periodi all’estero come per esempio in Cina dove ha vissuto un anno e mezzo, ha formato una splendida famiglia con la moglie Luciana, scomparsa due anni fa a causa di un tumore e da cui ha avuto due figli ‘meravigliosi’ Gabriele ed Elisa, che gli hanno regalato tre nipotini Giacomo, Leonardo e Ludovica. Sei anni fa, ancora in piena attività lavorativa, mentre scrive al computer si accorge di invertire le lettere delle parole ma, inizialmente, non ci fa caso. Poi succede sempre più spesso e allora si preoccupa e cerca aiuto nel suo medico di base che prescrive una serie di indagini. Così inizia la sua storia, il 15 ottobre 2011, “con un pugno nello stomaco” perché così si è sentito quando i medici hanno confermato la diagnosi di SLA, Sclerosi Laterale Amiotrofica, malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce i motoneuroni, cioè le cellule nervose cerebrali e del midollo spinale che permettono i movimenti della muscolatura volontaria. Pur bloccando tutti i muscoli, la SLA non toglie la capacità di pensare e la volontà di rapportarsi agli altri: la mente resta vigile ma prigioniera in un corpo che diventa via via immobile. Le cause della malattia sono sconosciute e al momento non esiste una cura ma solo una terapia per rallentare la progressione della malattia. Parole come inguaribile, nessuna cura, seimila casi in Italia e aspettativa media di vita di due-tre anni “hanno iniziato a graffiarmi nel profondo, simili a tremende mazzate. Inutile chiedersi il perché…Perché proprio a me… Ma la domanda principale è stata: e adesso cosa faccio? Ci sono solo due risposte a questa domanda: o sprofondi nella malattia, ti arrendi e aspetti la morte…o reagisci non volendo darla vinta alla SLA”. Aveva 59 anni quando ha saputo di essere malato e oggi, a 64 anni, non ha smesso di darsi degli obiettivi da perseguire e dei progetti da realizzare e così è stato in udienza presso il Santo Padre a Roma, ha visitato l’Expo, ha assistito a Gualtieri al concerto di Ezio Bosso, malato di SLA da cinque anni come Claudio e sta organizzando una trasferta a Trento per la visita a una cantina locale, appuntamento pluriennale da non perdere. Frequenta assiduamente la casa di Roberta

il carpigiano Claudio Lodi, 64 ani, da cinque anni convive con la sclerosi Laterale Amiotrofica che blocca tutti i muscoli: la mente resta prigioniera in un corpo che diventa via via immobile. “Dalla vita ho avuto molto. Una bellissima famiglia, una moglie amatissima, due figli di cui vado orgoglioso, tre bellissimi nipoti, tanti amici e un lavoro interessante che mi ha portato a girare in tutto il mondo. Io ho paura di morire, ma mi sono preparato come meglio potevo”.

La mia vita con la Sla Claudio Lodi sul palco del Teatro Comunale di Novellara in occasione dell’evento “Io scelgo comunque la vita. Vivere con la SLA”

Lusetti a Novellara: intorno a lei, pure malata di SLA, si è costituito un gruppo del quale Roberta è il catalizzatore: sono giovani ventenni di Novellara che compongono il gruppo parrocchiale chiamato Sport e Ben - Essere e coordinato da Angela Tagliavini, che con Roberta e Claudio hanno costruito un percorso di formazione e crescita e hanno organizzato di recente, il 12 novembre scorso, nel Teatro Comunale di Novellara gremito all’inverosimile l’evento Io scelgo comunque la vita. Vivere con la SLA per permettere a tutti di conoscere l’impatto e i risvolti di una malattia poco nota attraverso la testimonianza di Roberta e Claudio, grandi protagonisti sul palcosce-

nico. “Col progredire della malattia il malato è spesso costretto a letto e qui sorge un grosso problema: come passare il tempo? Ogni malato si inventa qualcosa. Chi guarda la televisione, chi ascolta la musica, chi legge libri, chi si diverte a fare le parole crociate. C’è però anche chi non cerca neppure un passatempo, rimane a pensare, a riflettere, a morire lentamente…Il tempo come vedete assume una dimensione personale e siamo noi a decidere cosa farne, del poco che ci rimane. Io ho affrontato il problema quasi subito e ho deciso che non potevo stare a guardare le ante dell’armadio o la flebo che, goccia a goccia, fa scendere la pappa direttamente nel mio stomaco. Si

è intensificata la passione di leggere libri e ho utilizzato i social network come Facebook per rinfrescare vecchie amicizie e farne delle nuove. Ma i social non bastavano e allora mi sono dedicato alla borsa vendendo e comprando azioni. Poi mi sono iscritto all’Università e mi sono rimesso a studiare Economia per capire perché perdevo soldi in borsa…”. Claudio è autoironico e a tratti diventa irresistibile. Le sue giornate sono piene e non ha il tempo di annoiarsi. “Certo che i miei tempi e ritmi non sono paragonabili a quelli di voi umani”. Il suo cruccio maggiore è legato alla comunicazione progressivamente sempre più difficile perché “quando la funzione respiratoria è

Ci sono giorni in cui“il morale è sotto i tacchi ma non in tutti giorni può splendere il sole: la speranza di guarire, di non soffrire e di non morire, tutti gli ammalati hanno questa speranza nel cuore intrecciata a mille domande: riuscirà la ricerca a mettere a punto una cura per guarire? Sarà troppo tardi per me?”. Con l’arrivo della SLA Claudio ha lasciato la sua prima vita, ha fatto “un salto quantico”e ha iniziato a vivere la seconda vita vivendo nel presente con uno sguardo diretto al futuro“anche se ho ricordi bellissimi del passato che custodisco in un cassetto segreto del mio cuore. Da tempo ho fatto testamento anche quello biologico cioè le mie volontà sulle cure che accetto nel caso in cui la mia mente non fosse più in grado di decidere”.

compromessa e si interviene con la tracheotomia cioè l’apertura di un foro in gola e l’affiancamento di una macchina che aiuta a respirare, l’aria non passa più per le corde vocali e quindi si perde la capacità di parlare. Addio quindi alla bella lingua italiana con il suo ampio corredo di sfumature e sinonimi. Come si fa allora a rimanere in contatto col mondo? Per gli amici più lontani si usa la tecnologia e con famigliari e badanti si sviluppa un linguaggio dei segni, finchè le braccia riusciranno a muoversi. Oggi utilizzo computer, smartphone, Ipad. L’ultima spiaggia è il comunicatore oculare, che permette di comunicare con gli occhi ma che tristezza dover espri-

mere concetti complessi e le nostre emozioni con una o due parole. L’altra faccia della medaglia è che siamo buoni ascoltatori e si impara a dare valore al silenzio e alla riflessione che sembrano non appartenere più alla vita caotica del giorno d’oggi. Quello della non comunicazione è sicuramente l’aspetto della mia disabilità che mi pesa di più”. Più della mobilità, nonostante siano tanti gli ostacoli e le barriere architettoniche: edifici senza rampe di accesso, marciapiedi “alti una spanna” e assenza di ascensori adeguati. Ma tanto si sta facendo “per ampliare il nostro raggio d’azione grazie ai progressi della tecnologia”. La SLA non colpisce solo il paziente ma incide profondamente sul contesto nel quale vive: “non sottolineerò mai abbastanza il ruolo fondamentale che giocano la famiglia e gli amici per i quali la malattia agisce come un setaccio lasciando cadere le amicizie occasionali e interessate, mantenendo quelle vere e profonde come quella di Marco, Claudio ed Ernesto, amici da più di 50 anni, e alcuni miei ex colleghi di lavoro che tuttora frequento. Con un sorriso ti dicono “io ci sono, non sei solo, conta su di me. Avete mai pensato alla potenza di un sorriso? E’ contagioso e devastante nel senso buono del termine, è più efficace di mille parole. Usiamolo più spesso e non solo con i disabili”. Ci sono giorni in cui “il morale è sotto i tacchi ma non in tutti giorni può splendere il sole: la speranza di guarire, di non soffrire e di non morire, tutti gli ammalati hanno questa speranza nel cuore intrecciata a mille domande: riuscirà la ricerca a mettere a punto una cura per guarire? Sarà troppo tardi per me?”. Con l’arrivo della SLA Claudio ha lasciato la sua prima vita, ha fatto “un salto quantico” e ha iniziato la seconda vivendo nel presente con uno sguardo diretto al futuro “anche se ho ricordi bellissimi del passato che custodisco in un cassetto segreto del mio cuore. Dalla vita ho avuto molto. Una bellissima famiglia, una moglie amatissima, due figli di cui vado orgoglioso, tre bellissimi nipoti, tanti amici e un lavoro interessante che mi ha portato a girare in tutto il mondo. Io ho paura di morire…ma mi sono preparato come meglio potevo. Da tempo ho fatto testamento anche quello biologico cioè le mie volontà sulle cure che accetto che mi siano fatte nel caso in cui la mia mente non fosse più in grado di funzionare, di decidere”. Sara Gelli

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Una delle conseguenze più drammatiche legate alla crisi economica è la progressiva corrosione del reddito delle famiglie. Fenomeno, questo, che ha delle ripercussioni evidenti anche sul capitolo casa. Sono numerose anche nella nostra città le famiglie che, per malcostume o contingente difficoltà economica, non ottemperano al pagamento delle spese condominiali, mettendo così in seria difficoltà i propri vicini di casa virtuosi, i quali devono farsi carico del debito contratto onde evitare di vedersi staccare luce e riscaldamento. Ma quanti sono i condomini in rosso a Carpi? A rispondere è il geometra Dante De Simoni, amministratore di numerosi palazzi in città e nei comuni limitrofi. Negli ultimi anni si è andato diffondendo il problema della morosità dei condòmini: dal vostro osservatorio qual è al momento la situazione? “Il problema è stato creato dai finanziamenti erogati dalle banche tra il 2003 e il 2008, i famosi mutui sub-prime provenienti dagli Stati Uniti. In quegli anni le banche hanno erogato finanziamenti dal 120 al 150% del valore dell’immobile, soprattutto a cittadini

Sono numerose anche nella nostra città le famiglie che, per malcostume o contingente difficoltà economica, non ottemperano al pagamento delle spese condominiali. Ma che dimensioni ha il fenomeno morosità a Carpi? A rispondere è il geometra Dante De Simoni, amministratore di numerosi palazzi in città e nei comuni limitrofi

Condomini in rosso! Dante De Simoni

extracomunitari, il che inizialmente poteva essere una cosa positiva, per aprire un mercato. Solo che poi la situazione è cambiata. Le rate dei mutui sono aumentate, e l’importo da restituire si è rivelato essere troppo alto. Oggi il problema della morosità continua poiché stiamo ancora scontando i residui di quei mutui: le banche hanno iniziato solo da un paio di anni a fare i pignoramenti e fino a quando i tribunali non riusciranno a vendere gli immobili,

le morosità permarranno. Ricordo poi che dopo la vittoria dell’asta passano circa altri sei mesi prima che il giudice formalizzi ufficialmente l’assegnazione e solo da quella data si può ripartire daccapo recuperando però solamente il saldo dell’esercizio contabile in corso e quello precedente; la differenza rimane a carico degli altri condomini. Teniamo poi presente che, oggi, gli immobili all’asta sono talmente numerosi da riempire un elenco telefo-

nico e, allo stesso tempo, la situazione economica generale non è certo rosea”. Quali sono le situazioni più problematiche tra quelle che amministra? “Il dato più preoccupante non è tanto la quantità di casi bensì il fatto che in ogni fabbricato - a Carpi e non solo - troviamo almeno una o due situazioni debitorie legate al mancato pagamento delle utenze. Morosità indipendenti dal tema dei mutui: il problema sostanziale è che mancano i quattrini. Il patrimonio immobiliare cittadino è obsoleto e necessita di manutenzioni straordinarie ma occorrono denari per rimettere mano alla manutenzione e all’adeguamento normativo delle parti comuni e agli impianti: siamo in attesa di vedere cosa prevederà la Finanziaria del 2017 in termini di sgravi fiscali per le opere di manutenzione ed efficientamento, i presupposti sono positivi. C’è tanta carne al fuoco e pochi mezzi per poterla cuocere adeguata-

mente…”. Se qualcuno non ottempera alle spese condominiali è possibile tutelare gli altri proprietari? “L’unico strumento che abbiamo a disposizione è quello di istituire un fondo ad hoc per far fronte ai problemi di liquidità determinati dal mancato pagamento delle quote da parte dei condòmini morosi. Il cosiddetto Fondo morosi, pur costituendo una questione dibattuta e fonte di controversie tra i condòmini in regola con i pagamenti, costretti a esborsi ulteriori per sopperire alla situazione provocata dai mancati versamenti di altri, è l’unica tutela adottabile per non vedersi staccare le utenze, quali gas, luce e acqua. Naturalmente, laddove è possibile sono soltanto i morosi a essere penalizzati, ad esempio chiudendo i loro contatori dell’acqua fredda. In questo modo, infatti, la Polizia Municipale e l’Ausl possono dichiarare l’inagibilità dell’appar-

tamento, costringendo il proprietario ad andarsene. Una soluzione purtroppo soltanto parziale poiché, nonostante l’allontanamento del condòmino, il debito permane”. Ci hanno segnalato alcuni problemi nel palazzo di via Leopardi, al civico 38: spese non pagate ed errato conferimento dei rifiuti nei bidoni condominiali. Voi non avete l’autorità per segnalare irregolarità ai vigili e far scattare sanzioni? “Siamo subentrati come amministratori di questo condominio dopo l’esecuzione di un rilevante intervento alla fognatura, ad oggi non ancora totalmente ottemperato. In sede di assemblea abbiamo deliberato di costituire un Fondo Morosi (nel palazzo tre unità abitative sono state dichiarate inagibili e i relativi proprietari allontanati) e concordato un graduale piano di rientro con l’impresa di costruzione. Se i condòmini, una ventina circa, porteranno avanti quanto deciso, la situazione si risolverà certamente. Per quanto riguarda il capitolo rifiuti mi limito a dire che il condominio non può essere ritenuto responsabile per la scarsa educazione di pochi”. Jessica Bianchi

In 300mila a Bologna per il Salone delle macchine agricole. Risultati importanti, come sottolinea il presidente di Eima, il carpigiano Massimo Goldoni

“L’agricoltura italiana va sostenuta” Trecentomila visitatori in cinque giorni di apertura del Salone dell’Eima, la Fiera internazionale delle macchine agricole e da giardinaggio, che si è tenuta come di consueto a Bologna Fiere. 1.900 le aziende espositrici e 44mila gli operatori esteri provenienti da 80 diversi Paesi del mondo. Edizione record insomma e il presidente di Eima, il carpigiano Massimo Goldoni, della storica famiglia Goldoni Trattori di Migliarina, ne va giustamente fiero. “Sono cifre importanti quelle che abbiamo realizzato nel corso del salone bolognese con numeri superiori a quelli degli scorsi anni a conferma che la nostra è una fiera autore-

Massimo Goldoni

“Siamo determinati nel dare il nostro contributo per diminuire le disuguaglianze che colpiscono chi somma più fattori di discriminazione, come la razza e l’orientamento sessuale”. Dichiarazione di Licia Boccaletti, responsabile dei progetti europei di Anziani e non solo, relativamente all’approvazione di Epsilon, progetto finanziato dall’Unione Europea per sostenere lo sviluppo e la sperimentazione di intervento a supporto di migranti e richiedenti asilo LGBTI. 4

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vole e importante per il settore agricolo mondiale. Da noi espongono aziende che producono trattori, ma anche componentistica, macchine per il giardinaggio, irrigazione e altro. Ma la cosa non finisce qui perchè la prossima edizione di Eima godrà di spazi e strutture più ampie grazie al progetto di ristrutturazione generale di Bologna Fiere e così potremo aprire un nuovo ciclo con maggiori spazi espositivi per produttori e visitatori”. Ma qual è il panorama economico internazionale emerso dalla Fiera? “A livello mondiale il mercato delle macchine agricole incontra difficoltà a causa del calo della

“L’agricoltura italiana vive una fase di difficoltà a causa della scarsa redditività e delle incertezze delle politiche agricole e di quelle comunitarie, ma anche per le dimensioni ridotte delle nostre aziende. La dotazione di risorse al settore è ancora bassa mentre sono necessarie strategie di lungo periodo; anche le Regioni possono fare di più perché spetta a loro la gestione dei fondi europei per i Piani di sviluppo rurali che hanno una dotazione rilevante e devono essere utilizzati con maggiore efficienza e rapidità”.

redditività dell’agricoltura, ma la domanda di macchinario è ancora alta perché vi sono tanti Paesi emergenti che hanno necessità di dotarsi di un parco macchine adeguato. Oltre a India, Cina, BrasileRussia, vi sono paesi che hanno registrato tassi di crescita alti come Turchia, Sudafrica, Australia, Indonesia e hanno la necessità di dotarsi di un’attrezzatura meccanica di alto valore, tra cui appunto le macchine agricole”. E il mercato italiano invece? “L’agricoltura italiana vive una fase di difficoltà a cau-

sa della scarsa redditività e delle incertezze delle politiche agricole e di quelle comunitarie, ma anche per le dimensioni ridotte delle nostre aziende”. Il Governo cosa può fare per sostenere il settore? “La dotazione di risorse al settore è ancora bassa mentre sono necessarie strategie di lungo periodo; anche le Regioni possono fare di più perché spetta a loro la gestione dei fondi europei per i Piani di sviluppo rurali che hanno una dotazione rilevante e devono essere utilizzati con maggiore efficienza e rapidità”. Cesare Pradella


Comune di Carpi e associazioni di categoria convocate al tavolo del commercio hanno affrontato la questione del Mercato di piazzale Ramazzini

Un bando per il rilancio di Porta Modena

Il Mercato coperto di Porta Modena, con la sua storia di più di quarant’anni, va rilanciato: su questo concordano il Comune di Carpi, proprietario della struttura, le associazioni di categoria e il Consorzio Il Mercato. Nella struttura, concessa in affitto per 39mila euro all’anno e che ha la sua sede in Piazzale Ramazzini, da tempo sono rimasti in tre: il banco di frutta e verdura, quello della gastronomia e quello dei formaggi. Così come per il Caffè del Teatro, il rilancio di Porta Modena passerà attraverso un bando che l’Amministrazione Comunale metterà a punto nei prossimi quattro mesi. “Con questo bando si riparte da zero – precisa l’assessore alle Attività Produttive Simone Morelli – riscrivendo regole chiare e certe per consentire a chi è interessato di investire su Porta Modena superando i confini temporali dell’attuale convenzione in scadenza al 2020 e i limiti imposti come quello dei 250 metri quadrati per

“Gli spazi all’interno dell’area verranno resi autonomi in modo tale che ogni operatore sia responsabile del proprio”precisa Morelli . “La destinazione sarà a uso alimentare con la possibilità di insediare anche aziende della piccola e media distribuzione”.

le superfici di vendita”. In base alle prime indicazioni, è richiesta la presentazione di un progetto di restyling che riguarda i complessivi 800 metri che verranno concessi per una durata di sei anni rinnovabili per altrettanti sei. I tre operatori che sono attualmente rimasti devoUn solo soggetto ha presentato la propria candidatura

Caffè Bonini si aggiudica lo storico Caffè del Teatro Caffè Bonini srl, nata da una piccola torrefazione toscana a gestione familiare che del caffè ha fatto di un lavoro un’arte, è un’azienda con sede a Firenze e annovera tra i suoi titolari anche il carpigiano Luca Cocco. Caffè Bonini srl è stato il solo soggetto a presentare la propria candidatura per la gestione del Caffè del Teatro. Nonostante ciò è grande la soddisfazione dell’assessore al centro storico Simone Morelli: “un’operazione riuscita di cui siamo davvero orgogliosi. Il bando non è andato deserto - ha commentato a caldo l’assessore - l’offerta e i requisiti ci sono: ora speriamo si possa procedere velocemente con l’affidamento. Il progetto della cordata di imprenditori, rispetta tutti i crismi previsti dal bando. Caffè Bonini è una società seria, di qualità. Sono davvero felice del loro arrivo sulla piazza di Carpi”. J.B.

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no essere salvaguardati e, altro requisito fondamentale, Porta Modena dovrà mantenere le caratteristiche del commercio di vicinato. “Gli spazi all’interno dell’area verranno resi autonomi in modo tale che ogni operatore sia responsabile del proprio” precisa Morelli ribadendo pure che “la destinazione sarà a uso alimentare con la possibilità di insediare anche aziende della piccola e media distribuzione, sempre però del settore alimentare o dei pubblici esercizi (bar, ristorazione)”. “Nei mesi scorsi ho registrato manifestazioni d’interesse da parte di più soggetti, anche noti marchi di alimentari” conclude Morelli, intenzionato a dare una svolta a una situazione che si trascina da mesi. Sara Gelli

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In vista della consultazione referendaria sono stati proposti in queste ultime settimane anche a Carpi incontri di approfondimento e non sono mancate le occasioni di informarsi. Il referendum del 4 dicembre si avvicina: si voterà nella sola giornata di domenica dalle 7 alle 23 e a differenza dei referendum abrogativi, per quello costituzionale non è previsto il quorum: il risultato sarà valido qualunque sia la partecipazione al voto. Tempo ha rivolto alcune domande al fronte del sì e a quello del no. A cura di Sara Gelli Avvocato Alberto Della Fontana, referente della Rete Comitati civici per il Sì della provincia di Modena: Quali sono le principali novità che introdurrebbe il referendum? “La prima è certamente la modifica dell’assetto parlamentare della nostra Repubblica con il superamento del bicameralismo perfetto per cui oggi la Camera e il Senato fanno esattamente le stesse cose mentre con la riforma sarà la Camera l’aspetto centrale del Parlamento. Dopodiché una seconda importante modifica è un nuovo riequilibrio nel rapporto tra Stato e Regioni nel senso che determinate competenze legislative oggi assegnate alle Regioni passerebbero allo Stato per un’esigenza di uniformità sul territorio nazionale. Terzo punto importante: questa riforma tende a ridare vigore all’istituto del referendum popolare abrogativo che oggi per un problema di quorum sappiamo essere spesso destinato a non funzionare”. Il nuovo Senato come si caratterizzerà e come si differenzierà da quello attuale? “Il nuovo Senato non darà più la fiducia al Governo e avrà competenze legislative

limitate a determinate materie: le leggi costituzionali in primis e le leggi che incidono sulle autonomie dei territori. Diventerà un Senato delle Regioni, ovvero una Camera nella quale le Regioni potranno, attraverso i loro rappresentanti, portare gli interessi territoriali a Roma e questo riequilibra il fatto che determinate competenze legislative passano dalle Regioni allo Stato, ma dentro allo Stato la Regione potrà far sentire al meglio la propria voce”. Se vince il Sì dunque finisce il bicameralismo paritario? “Sì, finirà questo sistema per cui ogni legge per entrare in vigore dev’essere approvata nello stesso testo alla Camera e al Senato e si andrà a un sistema a mio parere più funzionale nel quale quasi tutte le leggi verranno approvate solo dalla Camera quindi in tempi più celeri da un lato e con una migliore qualità di contenuto”. Avvocato qual è il suo parere personale, per-

Sono due classi dell’Istituto Tecnico Industriale Leonardo Da Vinci a partecipare al progetto Shoah e Porajmos, passato e presente della catastrofe a Budapest organizzato dalla Fondazione Fossoli con il sostegno e il supporto dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna e la collaborazione della Fondazione per un’Accademia Europea Ungherese. Gli studenti, insieme agli operatori della Fondazione, resteranno a Budapest fino al 28 novembre:il progetto culturale ha l’obiettivo di far conoscere ai giovani quanto è accaduto nella capitale ungherese prima e durante la Seconda Guerra Mondiale. “Non è un semplice viaggio di istruzione – spiega Marzia Luppi, direttrice della Fondazione Fossoli – bensì un modo per gli studenti di confrontarsi coi propri coetanei ungheresi sui temi del razzismo, dell’accoglienza, dei profughi e dei rifugiati, temi attualissimi anche all’interno dell’Unione Europea. Abbiamo organizzato diversi incontri con associazioni e Fondazioni del territorio che, come noi, lavorano su queste tematiche in terra ungherese. Tra queste l’Associazione Haver e i Giovani Scout Ebrei con i quali celebreremo il tradizionale rito dell’inizio dello Sabbath e, infine, la Fondazione Uccu composta da giovani Rom che accompagneranno gli studenti italiani attraverso i luoghi e i monumenti del Porajmos ungherese”. Il viaggio prevede la costituzione di una redazione formata dai ragazzi che sui canali ufficiali della Fondazione (sito e pagina Facebook) documenteranno il viaggio, tra cui anche la visita al Parlamento, alla Grande Sinagoga e al Castello Reale. 6

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Il referendum costituzionale del 4 dicembre si avvicina. A confronto l’avvocato Alberto Della Fontana, referente della Rete Comitati civici per il Sì della provincia di Modena e l’avvocato Fausto Gianelli, responsabile provinciale dell’Associazione Giuristi Democratici

L’Italia al bivio: sì o no?

ché si dovrebbe votare Sì? “Io credo che noi dobbiamo da un lato completare un sistema che nel nostro Paese è rimasto incompiuto negli ultimi anni: sono state fatte importanti riforme istituzionali a partire dagli anni ’90 ma questo sistema della democrazia dell’alternanza è rimasto a metà: funziona per il Comuni e per le Regioni ma non per lo Stato nazionale. Quindi si tratta di creare i presupposti per una democrazia dell’alternanza anche a livello nazionale e questo è un punto. Dopodiché non c’è dubbio che questa riforma costituisca la premessa per l’avvio di una nuova stagione di riforme di cui il nostro Paese ha massimamente bisogno. Io credo che un Parlamento in grado di meglio funzionare, forte e non debole o ridotto a uno straccio, come ha detto l’ex presidente della Repubblica Napolitano, possa rappresentare l’avvio di una nuova stagione di riforme. Dobbiamo guardare al futuro”.

Avvocato Fausto Gianelli, responsabile provinciale dell’Associazione Giuristi Democratici: Perché votare contro le principali novità introdotte dal referendum? “Purtroppo le novità e i cambiamenti che questa riforma introduce, salvo alcuni su cui c’è grande consenso come l’abolizione del Cnel, sono secondo noi negativi. Ne dico una per partire dalla principale: l’Italia è una Repubblica che si basa sulla sovranità del popolo, il popolo esprime questa sua sovranità eleggendo i propri rappresentanti, cioè i parlamentari. Dopo la riforma noi voteremo solo mezzo Parlamento, cioè la Camera dei Deputati, ma i cittadini non eleggeranno più il Senato che sarà composto da persone nominate e scelte dai consiglieri regionali, tra di loro e tra alcuni sindaci, non eletti dal popolo. Ecco in un momento in cui il popolo e il cittadino vorrebbero contare di più, questa riforma li fa contare di meno accentrando il potere nelle mani dei partiti e delle

segreterie”. E’ questo che non convince della nuova configurazione del Senato? “Questa e molte altre cose. E’ stato detto che consiglieri regionali e senatori andrebbero a Roma una volta alla settimana ma non si capisce come possano svolgere un compito importante come quello del senatore perché, lo ribadisco, il Senato continuerà a esistere e a esaminare tutta una serie di leggi fondamentali: non solo le modifiche costituzionali ed elettorali ma tutte le norme di formazione e attuazione delle leggi europee. E oggi l’Europa si occupa di ogni aspetto della nostra vita. Se un Senato deve esistere allora è necessario che sia composto da persone che fanno questo mestiere a tempo pieno. Se si voleva risparmiare sui costi della politica, si potevano ridurre gli stipendi e le indennità di tutti i parlamentari, tant’è che sono le più alte in Europa, lasciando i senatori a lavorare seriamente”. Votando no permarrà il bicameralismo pari-

tario? “Sì in questo momento permarrebbe il bicameralismo paritario che non è un unicum italiano perché la Svizzera, che è la seconda democrazia più antica del mondo, funziona benissimo con un sistema che dal punto di vista della produzione delle leggi è bicamerale paritario. Che anche in Italia ci sia non è un problema nel senso che il nostro Paese produce moltissime leggi con questo sistema, anzi, aggiungo io, sin troppe. Il bicameralismo paritario non frena la produzione delle leggi”. Avvocato qual è il suo parere personale, perché si dovrebbe votare No? “Per un risparmio complessivo di 59 milioni di euro che, lo ricordo, è pari alla spesa giornaliera del nostro Paese per gli armamenti e corrisponde al costo di una delle schede progettuali del Ponte sullo Stretto di Messina, si introduce un sistema di produzione legislativa molto confuso perché l’articolo 70, che è illeggibile, stabilisce tante e varie combinazioni per cui ci saranno in continuazione conflitti per stabilire quando e come una legge dovrà essere approvata da Camera e Senato. E’ un sistema confuso e pasticciato che rende le cose più complesse e toglie democrazia ai cittadini e allontana le istituzioni dagli elettori. Io penso che le democrazia meriti qualcosa di più”.

Due classi dell’Istituto Tecnico Industriale Leonardo Da Vinci a Budapest con la Fondazione Fossoli

Budapest tra ieri e oggi


Mancano spazi e risorse umane: il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Carpi esige risposte da parte della politica

Pazienti in corridoio e operatori al collasso Correva l’anno 2014. All’ospedale di Carpi, come in ogni inaugurazione che si rispetti, non mancava nessuno, dal gotha della politica a quello della sanità. L’occasione era ghiotta: presentare il nuovo look del Pronto Soccorso cittadino. A stringersi mani e a scambiarsi pacche sulle spalle per le sedici nuove degenze, il triage e un’area accoglienza completamente rinnovati c’erano proprio tutti. “La sanità tiene. Malgrado la crisi economica e nonostante il sisma, il sistema sociale della nostra città ha resistito e il diritto alla salute è garantito. Il Ramazzini oggi rafforza il proprio ruolo di ospedale di riferimento dell’Area Nord della provincia”, aveva sentenziato l’ex sindaco di Carpi, Enrico Campedelli. Nel progetto originale, il nuovo Pronto Soccorso avrebbe dovuto ospitare “16 posti letto: 6 dedicati alla Nefrologia e 10 a Medicina d’Urgenza e Osservazione Breve e Intensiva”. Ce lo avevano presentato come una vera e propria rivoluzione. Uno strumento prezioso per tutelare la salute dei cittadini e, invece, ci troviamo di fronte all’ennesima occasione sprecata. Stiamo parlando dell’Obi - Osservazione Breve Intensiva: “una particolare articolazione organizzativa che consente una migliore valutazione dei

pazienti, esercitando una funzione di filtro per ridurre i ricoveri non appropriati e per dimettere in sicurezza i pazienti che vi accedono. In questa area alcuni pazienti con patologie predefinite (dolore toracico, trauma cranico minore, aritmie…) vengono tenuti in osservazione per un tempo compreso fra le 6 e 24 ore ed effettuano indagini diagnostiche multiple per stabilire la necessità di ricovero o la possibile dimissione”. Sulla carta tutto appare perfetto ma, in sanità, si sa, le cose non sono mai come appaiono. L’intervento (complessivamente gli investimenti per la realizzazione delle nuove degenze e la completa ristrutturazione del Pronto Soccorso ammontavano a 2.800.000 euro, di cui 900mila messi a disposizione dalla Fondazione CR Carpi) avrebbe dovuto “mettere a disposizione di pazienti e medici, spazi più moderni, attrezzature rinnovate e maggiore efficienza. Il nuovo assetto funzionale del Pronto Soccorso si articola infatti in aree organizzate per percorsi assistenziali specifici a seconda delle condizioni cliniche dei pazienti”. La realtà però è ben diversa e non fa certo rima con efficienza e comodità: all’Obi sono stati destinati 6 letti, alla Medicina d’urgenza e Nefrologia 4, mentre all’Oti

- Osservazione temporanea intensiva è stata destinata una stanza nella quale stanno al massimo quattro barelle. Riempiti quegli spazi, tutti i pazienti (ricordiamo che gli accessi al Pronto Soccorso di Carpi sono oltre 45mila l’anno e superano persino quelli dell’Ospedale di Baggiovara) che dopo una prima visita necessitano di accertamenti ulteriori e terapie vengono parcheggiati lungo il corridoio per mancanza di spazio, persino davanti alle uscite di emergenza e non è raro che chi attende gli esiti degli esami venga fatto accomodare in sala d’attesa per liberare i posti. Gli operatori sono costretti a muoversi in spazi estremamente ridotti e i malati lasciati alla mercè degli sguardi indiscreti di chi transita. Ma a mancare, in Pronto Soccorso, oltre agli spazi, talmente inappropriati da impedire uno smaltimento efficiente dei cittadini in sala attesa, sono le risorse umane: infermieri e Oss, operatori socio-sanitari. Una carenza cronica che rende i ritmi di

lavoro insostenibili. Operatori al collasso che, nelle scorse settimane, hanno lanciato un grido d’allarme alle istituzioni: “vogliamo lavorare in sicurezza per garantire sicurezza ai cittadini”. Come si possono curare le persone se gli stessi operatori non riescono a usufruire dei riposi stabiliti per legge tra un turno e l’altro? Come possono essere garantite qualità e tempestività dell’Emergenza - Urgenza se l’equipe che vi opera è stremata a causa di una distribuzione disomogenea dei turni di lavoro? Non sono i muri a fare una buona sanità, bensì uomini e donne preparati. Personale qualificato che ha a cuore la salute dei più fragili. Medici, infermieri e Oss (costretti persino a fare i barellieri) devono essere tutelati e sostenuti affinché possano dare il meglio di sé. Oggi non è così. E questo si ripercuote negativamente sulla loro salute e sulla nostra. In tutta la Provincia si registra un generalizzato aumento del numero di

accessi al Pronto Soccorso a cui non corrisponde un congruo incremento del personale ma un’organizzazione non efficiente comporta un allungamento dell’attesa per l’utenza e un abbassamento della qualità del servizio erogato. La centralità del 118 e dei Pronto Soccorso nel sistema sanitario provinciale deve prevedere un preciso impegno politico per un’adeguata disponibilità di risorse umane e tecnologiche (barelle e carrozzine sono talmente obsolete da cascare letteralmente a pezzi). “I numeri del Pronto Soccorso - sottolinea il sindaco Alberto Bellelli, nonché copresidente della Conferenza territoriale sociale e sanitaria della provincia di Modena (Ctss) - richiedono un’organizzazione consona e in grado di farvi fronte”. Il Partito democratico di Carpi ha depositato un’interrogazione comunale per conoscere la situazione di uomini, mezzi e tipologia di organizzazione del Pronto soccorso dell’Ospedale

di Carpi (il Pd ha chiesto di conoscere “quale sia l’organico del personale a disposizione e quali le condizioni delle ambulanze. Vorremmo capire se si ritiene che l’organico sia sufficiente e se sia sottoposto a carichi di lavoro compatibili con il livello di servizio ed efficienza richiesto dal settore, se i protocolli della emergenza/ urgenza territoriale rispondano al meglio alle esigenze del nostro territorio, e se sono previste nuove attività per la struttura”) alla quale l’Azienda è stata chiamata a rispondere nei prossimi giorni in Consiglio. “Pretendere che il nostro ospedale funzioni è al centro del nostro interesse: da un lato è fondamentale rafforzare le risorse umane in campo e, allo stesso tempo, è necessario tentare di deospedalizzare i codici bianchi che affollano il Pronto Soccorso attraverso l’istituzione della Casa della Salute”, conclude il sindaco. La sanità pubblica, anche nel nostro territorio, comincia a vacillare. L’ospedale di Carpi si sta depauperando sempre più, i professionisti che vi operano sono spremuti come limoni: chi può fugge mentre chi resta è schiacciato dagli inumani carichi di lavoro a cui è sottoposto quotidianamente. E’ ora che la politica li guardi negli occhi e offra loro risposte. Jessica Bianchi

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APRIRÀ neI PRIMI giorni DI DICEMBRE NELLA VIA DELLA CATENA L’AGENZIA KICHIEVENTI DELLA CORREGGESE CRISTINA ZANARINI, CHE PROMETTE DI REALIZZARE I SOGNI DEGLI SPOSI, E PORTARE UN TOCCO DI ROMANTICISMO NEL CARATTERISTICO ANGOLO DELLA PIAZZA

Romantici eventi nella via della Catena

Si chiama Kichieventi l’agenzia di pianificazione eventi che inaugurerà nei primi giorni di dicembre in via Paolo Guaitoli n°17, grazie all’idea e all’impegno della correggese Cristina Zanarini, che ha trasferito la sua esperienza nella nostra città. Le abbiamo chiesto di raccontarci in cosa consiste il suo lavoro di wedding planner. Come nasce la tua vocazione da wedding planner? “La mia passione è nata da ragazza quando, a seguito della mia attrazione per tutto ciò che riguardava matrimoni, abiti da sposa ed eventi, ho deciso di frequentare l’Istituto di Belle Arti. Successivamente ho frequentato un corso per modellista di abiti da cerimonia, aggiornandomi costantemente. Alla professione sono arrivata dopo un importante corso di Wedding Planner con rilascio di attestato, tenuto a Milano da docenti come Carla Gozzi, Marta Merlini, Giorgia Fantin Borghi, Silvia Dei Fiori, famosa floral design, e Giuliana Parabiago direttrice di Vogue Sposa”. Qual è la tua idea di matrimonio? “Sin da bambina avevo il desiderio di un matrimonio da sogno ed è quello che vogliono ancora oggi le spose. Per questo, il giorno delle nozze per me dev’essere un ricordo che attraversa il tempo e racconta una storia d’amore dal finale meraviglioso e duraturo”. Quali sono le peculiarità della tua agenzia? “Kichieventi ha come obiettivo principale quello di fornire ai clienti un servizio di consulenza e di progettazione dell’evento definito in ogni sua parte e che risponda alle esigenze dei clienti sotto tutti gli aspetti: da quello tematico e organizzativo a quello economico. L’affidabilità e la correttezza sono dei valori fondamentali, ma oltre alla competenza e qualità professionale, cerchiamo anche di entrare in empatia con i futuri sposi per interpretare al meglio tutte le loro richieste, aggiungendovi sempre il nostro tocco di creatività”. L’evento più particolare che hai realizzato? “Non c’è un evento in particolare, perché ciascuno ha la sua bellezza e unicità. Ogni dettaglio è studiato per far sì

che il matrimonio sia indimenticabile per gli sposi e per gli invitati”. Un consiglio o un trend da condividere con i futuri

“Sin da bambina avevo il desiderio di un matrimonio da sogno ed è quello che vogliono ancora oggi le spose. Per questo, il giorno delle nozze per me dev’essere un ricordo che attraversa il tempo e racconta una storia d’amore dal finale meraviglioso e duraturo”.

sposini? “Il tema dominante del 2017 sarà lo stile boho-chic all’insegna della filosofia eco-sostenibile e di una rappresentazione apparentemente semplice ma molto curata. L’abito della sposa boho-chic è lungo e romantico, dalle linee morbide e dai colori pastello che permettono di creare straordinari effetti di chiaro-scuro nelle foto. Il suo bouquet dev’essere di conseguenza morbido e naturale, con fiori di campo e preferibilmente a km 0, impreziosito da nastri decorativi in tessuti naturali e nelle tonalità pastello”. Chiara Sorrentino

Con l’autunno e l’arrivo e del freddo l’Oasi La Francesa chiude al pubblico fino alla prossima primavera, quando sarà pronta a dare il benvenuto alla natura che si risveglia

Arrivederci a marzo…

Con l’autunno e l’arrivo e del freddo l’Oasi La Francesa chiude al pubblico fino alla prossima primavera, quando sarà pronta a dare il benvenuto alla natura che si risveglia. Un anno, quello appena trascorso, “di grandi soddisfazioni”, sorride il presidente dell’Associazione Panda Carpi, che da anni si prende cura dell’area rinaturalizzata, Franco Losi. Nei due periodi di apertura si sono recati all’oasi “oltre 800 alunni delle scuole di ogni ordine e grado, a cui si sommano i circa 3mila visitatori che hanno potuto ammirare da vicino, insieme alle nostre guide, le meraviglie della natura e partecipare alle varie iniziative e conferenze promosse dalla nostra associazione”. Numerosi gli appuntamenti organizzati alla

Francesa e apprezzatissimi dal pubblico: da L’Albero un amico sconosciuto con Alfonso Paltrinieri a I poeti raccontano la Natura con Luciana Tosi, da L’Oasi La Francesa, tra storia e Natura con Anna Maria Ori e l’archeologo Antenore Manicardi a Come riconoscere le Erbe spontanee commestibili con la dottoressa Maria Rosa Macchiella. E, ancora, da I Mercoledì delle Stelle, osservazione della volta celeste insieme a Giovanni Casari a Come saper produrre in casa i vari tipi di cosmetici utilizzando le preziose risorse della natura con Edy Garagnani. E, infine, dalla conferenza di Sandro Santolin su Analogie tra cibo per l’uomo e le esigenze del pianeta a

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quella dell’Ornitologo Carlo Giannella sulle Migrazioni degli Uccelli e l’importanza delle zone umidi modenesi. Durante il periodo di chiusura estiva i volontari del Panda Carpi hanno effettuato diversi lavori di ripristino fra i quali il rifacimento del tetto del centro visite, il ripristino della zona umida e il miglioramento dell’area di ricevimento dei visitatori. Ora, approfittando del periodo invernale, i volontari continueranno il lavoro di monitoraggio dell’Avifauna e provvederanno a eseguire alcun riparazioni e migliorie. Per tutelare gli animali che, durante il lungo e freddo inverno, trovano rifugio e tranquillità all’Oasi, l’accesso da parte del pubblico è severamente vietato.

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Il nuovo polo aggregativo e culturale di Soliera ha aperto i battenti sabato 19 novembre, con il taglio del nastro alla presenza del sindaco Roberto Solomita, del presidente della Fondazione CR Carpi, Giuseppe Schena, del presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini e del presidente della Fondazione Campori, Francesco Ori. Habitat, questo il nome della struttura, scelto per richiamare l’idea di un microcosmo dove entità diverse coabitano e crescono l’una accanto all’altra, si estende su una superficie di 1.500 metri quadrati. Luogo versatile e funzionale vuole rispondere al bisogno di nuovi spazi per le iniziative socioculturali del territorio. Un unico luogo per esigenze diverse che, in tal modo, potrà contribuire a favorire lo scambio di relazioni, il coordinamento delle attività e l’ottimizzazione delle risorse. Il progetto stesso è il frutto di un percorso condiviso con le tante realtà associative. Il polo - messo a disposizione dalla Fondazione CR Carpi, con un investimento di 2,6 milioni di euro, progettato dallo

Inaugurato il nuovo polo aggregativo e culturale di Soliera

Habitat: dove cresce la cultura studio ZPZ Partners di Modena e realizzato dalla Cooperativa Muratori di Soliera - è dotato di un’area polifunzionale, una sala spettacoli e concerti, stanze musicali per prove e lezioni, aule per corsi e laboratori, uffici e zone ristoro. “Si concretizza il percorso immaginato dalla Fondazione una decina di anni fa, quando decise di sostenere le attività del territorio non soltanto attraverso aiuti economici, ma dotando le comunità di spazi adeguati per fare aggregazione e cultura, dando così stabilità alle iniziative. Un cammino iniziato con l’acquisizione e la riqualificazione dell’Auditorium San Rocco, passato per la costruzione del Polo Artistico Culturale di Novi e che con Habitat trova la sua conclusione. Tre importanti investimenti in strutture durature nei

Giuseppe Schena, Stefano Bonaccini, Roberto Solomita e Francesco Ori

Comuni di operatività della Fondazione. Tre centri per fare e fruire cultura, luoghi di crescita e aggregazione, nati dalla volontà di operare con uniformità sull’intero territorio, considerandolo come un’unica comunità culturale ed educativa”, ha commentato Schena. Habitat sarà gestito dalla Fondazione Campori, istituita nel 2009 da

Concerto di aiuto per le associazioni corali regionali di Marche, Umbria e Lazio colpite dal sisma

CoriAMO per le zone del sisma

I cori carpigiani Faith Gospel Choir, Gram Ensemble e la Corale Regina Nivis si esibiranno nell’ambito del World Coral Day 2016 a Modena presso il Forum Monzani insieme alle corali della Provincia di Modena. L’evento è stato organizzato dall’Associazione Cori dell’Emilia Romagna sabato 26 novembre a partire dalle 21.15. Sarà una serata all’insegna della solidarietà con ingresso a offerta libera: l’incasso sarà devoluto alle popolazioni del Centro Italia colpite dal sisma affinché le corali possano continuare la loro attività culturale e musicale pur nelle difficoltà della situazione.

Comune di Soliera per coordinare e promuovere i servizi culturali e per il tempo libero del territorio solierese, e vi troveranno sede varie realtà associative. Altre potranno utilizzarne gli spazi per le proprie attività, con particolare attenzione alla promozione dell’associazionismo giovanile. L’edificio, caratterizzato da particolarità architettonica, razionalizzazione delle risorse ed elevata sostenibilità, si sviluppa su un piano solo, intorno a una piazza centrale dalla quale si accede a tutti i locali che, indipendenti tra loro, gravitano sullo stesso spazio comune. “In questi anni - ha sottolineato il sindaco Sodomita - il tessuto dell’associazionismo culturale, in particolare quello giovanile, è cresciuto. Quella che era stata un’intuizione immaginata già qualche anno fa – di investire con energia sulle nuove generazioni – si consolida grazie ad Habitat. Ora dispone di uno strumento e di una ragione in più per essere accolta in quello spazio e sostenuta”.

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38 anni di energia ed entusiasmo. La carpigiana Giulia Martinelli è un concentrato di passione. Mente in perenne movimento, Giulia, solare e sbarazzina, è stata la prima in città a creare un negozio a dir poco speciale: un luogo pensato su misura per mamme e bambini, nel quale offrire una linea tutta sua. L’oca Loca, in via Cattani, 77 è tutto questo e molto altro. Una vera e propria coccola. Una ventata di giocosa freschezza. Qui i piccoli possono giocare, leggere o colorare sui morbidi tappeti stesi ad hoc sul pavimento, mentre le mamme si dedicano allo shopping. La linea griffata L’oca Loca è nata grazie all’estro di Giulia. In punta di piedi. “All’inizio - racconta - è stata una scommessa ma i risultati mi hanno dato ragione. Scegliere materiali di qualità, naturali, con cui vestire i bambini è stata una scelta apprezzata”. Pensati e disegnati da Giulia, i capi vengono poi realizzati grazie alla sapiente maestria di alcune sarte carpigiane: “le mie sartine - sorride con affetto Giulia - sono a dir poco eccezionali! Rendono ogni mio desiderio una realtà. Sono davvero orgogliosa di quanto stiamo

La carpigiana 38enne Giulia Martinelli, titolare del negozio per bamb che sarebbe stato davvero divertente vestire le mamme come i propri

Giulia Martinelli

La moda loca che fa rim

Dimenticate taglie e linee austere, i capi di Giulia sono pensati per avvolgere con dolcezza ogni curva, a partire da quelle ancora lievemente arrotondate dalla gravidanza e non solo. La morbidezza con cui i tessuti sfiorano il corpo, è in grado di sottolineare ed esaltare la femminilità di ogni donna: dalla più sottile alla più formosa. Una linea sbarazzina, dal tocco leggermente retrò. facendo insieme”. La linea L’Oca Loca è interamente creata in città: “il desiderio che mi anima è quello di fare bene e di non scendere mai a compromesso; ecco perché ho deciso di ricorrere solo a maestranze italiane per non

diventare complice di nessuna forma di sfruttamento. Il lavoro a basso costo cela sempre un preoccupante rovescio della medaglia”. Ogni collezione si compone di pochi pezzi: tessuti resistenti e naturali, per

Il 3 dicembre alla Tenda di Modena in anteprima live il nuovo album dei Klogr. Il carpigiano Gabriele Rustichelli, frontman della band, porterà sul palco i brani del nuovo disco, creato insieme al produttore David Bottrill

I Klogr alla chiave di volta

Keystone – chiave di volta – è il titolo del nuovo album, il terzo per i Klogr, la celebre band di alternative rock fondata da Gabriele ‘Rusty’ Rustichelli, chitarrista e frontman, insieme al bassista californiano Todd Allen. Ed è proprio l’uomo, con i suoi fatti e misfatti, la sua forza al contempo creativa e distruttiva, a rappresentare la chiave di volta che dà il titolo al disco, che può sorreggere oppure far crollare la complessa costruzione del suo rapporto col mondo. I nuovi brani verranno presentati in anteprima assoluta, sabato 3 dicembre, a partire dalle 21.30, presso la Tenda di 12

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Modena, nel corso di un concerto live molto atteso, anche perché Keystone è stato realizzato grazie al fondamentale apporto di David Bottrill, leggendario produttore canadese vincitore di tre Grammy Awards. “Aver condiviso questi giorni in studio con David Bottrill – commenta Gabriele ‘Rusty’ è stato straordinario. Una sensibilità musicale davvero speciale. Farsi guidare da un professionista di questo calibro durante le riprese del disco è stata un’esperienza grandiosa. Il suo apporto nella scrittura dei brani è stato importantissimo. Siamo entusiasti del nuovo album e non vediamo l’ora di vedere anno XVII - n. 43

che effetto farà al pubblico la nostra anteprima live modenese”. Dopo cinque anni di intensi tour per Europa e Stati Uniti, i Klogr presenteranno dunque i loro nuovi undici brani, frutto della collaborazione iniziata a maggio 2015 e durata quasi un anno con Bottrill, ospite per un mese a Carpi, presso lo Zeta Factory, lo spazio creativo concepito da Rustichelli in via Cadore. Filo rosso del disco, l’idea che l’uomo, arrivato a dominare e plasmare la natura e i suoi stessi simili, sia chiamato a una scelta, a prendere coscienza di come alcune decisioni non possano più essere rimandate, pena il definitivo sprofondare in una distopia, sia essa tecnologica o frutto di un collasso ecologico. A collaborare al concept dell’album due elementi d’eccezione, l’artista di fama internazionale Andrea Saltini e Chiara Silvestri, direttore creativo e Communication consultant di 4HANDS4, grazie alla cui direzione la band registrerà anche il primo video presso Corte dei Castiglioni, in provincia di Mantova. Alla serata d’anteprima sarà presente anche un punto informativo di Sea Shepherd, l’associazione internazionale no profit che lotta per la difesa degli oceani e che la band sostiene da anni.

Hanno preso il via i corsi di Lettura espressiva drammatizzata dell’Ac drammatica Wedekind di Carpi. Una realtà nata dall’entusiasmo di Lu e attore professionista, classe 1973

“Il teatro è disciplina de mente e del corpo” Luca Ghelfi, regista e attore professionista Ha conseguito un diploma in scenografia del melodramma e dell’opera lirica presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e in recitazione presso l’Accademia Antoniana d’Arte Drammatica di Bologna. Consegue poi il diploma in regia teatrale presso il laboratorio biennale di arte scenica dell’Accademia 96 – Teatro dei Dispersi di Bologna corso professionale per registi e attori. Si iscrive alla Scuola biennale di recitazione presso il Teatro del Navile a Bologna conseguendo il diploma in recitazione e al Master Universitario di I Livello in Regia e Drammaturgia Lirica condotto dal regista Daniele de Plano presso Libero Conservatorio di Musica Istituto Universitario di Alta Formazione Musicale di Pescara. E’ stato allievo dell’attrice Mirella Bordoni presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Collabora con l’Associazione teatrale Rimacheride di Bologna. E’ assistente alla regia di Alessandra Frabetti presso L’Arena del Sole (Bologna).

Leandro D

Luca Ghelfi


bini L’oca Loca, in via Cattani, 77 si è lanciata in una nuova avventura: “ho pensato i bimbi e così ho dato vita a una linea donna alquanto particolare”.

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ccademia d’arte uca Ghelfi, regista

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D. Manrique e Andrea Zamparo

Il risveglio dei sogni, la pubertà, la formazione, la gioia e il malessere di vivere che convivono nei più giovani, la scoperta, i riti di passaggio… sono questi i grandi temi al centro de Risveglio di primavera, tra le opere più controverse e dissacranti del drammaturgo

tedesco Frank Wedekind. Ed è proprio da quest’opera fondamentale nella storia del teatro contemporaneo che ha mosso i primi passi l’Accademia d’arte drammatica Wedekind, nata a Carpi nel 2013 e fondata da Luca Ghelfi, regista e attore professionista, classe 1973, e

garantire ai più piccini il massimo della comodità, senza però rinunciare a qualche piccolo vezzo. Una pennellata di colore, una spilla a forma di farfalla, una riga qua e là, un cravattino, una berretta con tanto di orecchie, una manciata di pois e... il gioco è fatto. Capi originali, stilosi e divertenti che portano l’impronta creativa di Giulia. Anche se la moda bimbo resta il suo primo amore, Giulia proprio non ce la fa a restare con le mani in mano e così si è lanciata nell’ennesima avventura: “ho pensato che sarebbe stato davvero divertente vestire le mamme come i propri bimbi e così ho dato vita a una linea donna alquanto particolare”, sorride Giulia. Dimenticate taglie e linee austere, i capi di Giulia sono pensati per avvolgere con

dolcezza ogni curva, a partire da quelle ancora lievemente arrotondate dalla gravidanza e non solo. La morbidezza con cui i tessuti sfiorano il corpo, è in grado di sottolineare ed esaltare con delicatezza la femminilità di ogni donna: dalla più sottile alla più formosa. Una linea sbarazzina, dal tocco leggermente retrò: “il punto di forza della collezione credo risieda nella ricerca dei tessuti. Per me è fondamentale trovare lane pregiate, caldissime e di qualità, oppure tessuti stampati e coloratissimi con motivi dal

tocco squisitamente Seventies” (da marzo le nuove collezioni primavera donna e bambino sbarcheranno anche sul web: www. localoca.bigcartel.com). Ed ecco prendere vita maxi cardigan, cappotti senza cerniere né bottoni, pantaloni over size, jumpsuit, turbanti per capelli, abiti… creazioni tutte da scoprire e provare. Da L’oca Loca naturalmente, in un’atmosfera piacevole e informale, dove grandi e piccini, coccolati da Giulia, non possono che sentirsi a casa. Jessica Bianchi

dagli insegnanti di danza Leandro D. Manrique e Andrea Zamparo. “Nel capolavoro di questo grande autore del tardo Ottocento c’è qualcosa che sfugge allo scorrere del tempo. Vi è la potenza della crescita. L’affacciarsi di un gruppo di adolescenti alla vita adulta, in tutta la complessità che questo comporta. Ne il Risveglio di primavera c’è qualcosa di benaugurale: è un dramma didattico, un esercizio di recitazione, una prova di palcoscenico per un giovane attore”. L’Accademia, spiega il direttore artistico Ghelfi, nonché insegnante di recitazione, metodo mimesico, coro mimico e recitazione poetica, “non è il classico laboratorio di teatro. Pur essendo aperta a giovani e adulti, ha un’impronta didattica molto forte. Il nostro obiettivo è quello di offrire una formazione a tutto tondo, semi professionale”. Per far questo Luca ha coinvolto attori e registi (come Luisa Vitali attrice, Emiliano Bulgaria regista, Eleonora Beltramollo logopedista e musicista, Teresa Fava attrice) che lo coadiuvano nella direzione dei corsi (dalla lettura espressiva drammatizzata alla dizione, dall’educazione vocale alle esercitazioni di palcoscenico...) capaci di “coniugare tradizione e sperimentazione”. Attraverso la nostra

voce possiamo esprimere sentimenti, pensieri... ma è anche uno strumento potente per far provare emozioni a chi ci ascolta. “Prendere coscienza della propria voce e delle sue peculiarità per poterla utilizzare in tutta la sua bellezza è fondamentale. Attraverso la lettura, gli allievi scopriranno come variare il tono, il volume, il ritmo, impareranno a parlare con una corretta pronuncia e articolazione, con lo scopo di dare alla voce una gamma espressiva più ricca e variopinta”. Il metodo adottato da Ghelfi è quello messo a punto dal regista Orazio Costa: “maestro di generazioni di attori all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Roma per oltre 40 anni”. Tale metodo, detti mimesico, si fonda sull’innata tendenza di ciascuno di noi a rispecchiare il mondo dei fenomeni che lo circonda fino a possederne la molteplice variabilita. “Tale approccio insegna a padroneggiare il naturale riflesso mimico per utilizzarlo nella creazione artistica e nell’interpretazione di un personaggio e di un testo drammatico. In tale processo è fondamentale un’analisi profonda del testo e dell’immagine, solo così il nostro corpo può diventare a sua volta quell’immagine, trasformandosi”, spiega Ghelfi. Ma per fare di un attore filo drammatico un ottimo attore,

a tecnica e talento, deve unirsi anche la capacità di stare sul palcoscenico, di prendere consapevolezza della propria corporeità. Dei propri gesti. Il 22enne Leandro D. Manrique e il 24enne Andrea Zamparo sono i due insegnanti di Teatro Danza dell’Accademia. Un ruolo fondamentale il loro, per accrescere nei futuri attori “la capacità di muoversi e di usare il corpo senza ricorrere alle parole. Ogni gesto, ogni movimento - spiega Leandro, docente di danza contemporanea a Modena e di electro dance presso il Circolo Guerzoni di Carpi - possono contribuire a rendere un attore espressivo. Efficace. Col nostro corpo possiamo veicolare emozioni straordinarie, il nostro ruolo è quindi quello di contribuire ad abbattere resistenze e rigidità, rendendo ogni movimento scenico credibile e, pertanto, naturale”. Il teatro è “disciplina. Della mente e del corpo. Ecco perché i nostri corsi (che si tengono presso i locali del Kalinka, in viale Tassoni, 6) si prefiggono l’obiettivo di formare gli attori a trecentosessanta gradi, offrendo un bagaglio culturale il più completo possibile. Non è alla quantità che puntiamo”, sorride Luca. Per informazioni consultate il sito www.associazionewedekind.it o la pagina Facebook, Accademia Wedekind. Jessica Bianchi

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Ce l’ha fatta. L’impresa titanica è stata compiuta. Il carpigiano Massimo Loschi, estimatore ed esperto del vernacolo di casa nostra, dopo anni di lavoro, ha dato alle stampe il corposo volume dal titolo Dèscòrèr Càrpsan - Parlare carpigiano. Un vero e proprio dizionario che Loschi “dedica alla sua Carpi, a tutti i carpigiani e a coloro che amano il proprio dialetto e in esso ritrovano le proprie radici. E’ stata una fatica enorme, ma piacevole”, racconta sorridendo. Il volume è uno straordinario inno d’amore alla carpigianità e al dialetto e offre a tutti la possibilità di scoprire la bellezza, il fascino e la ricchezza del vernacolo di casa nostra. Termini potenti, coloriti, efficaci che affondano le loro radici in un passato che esige d’essere salvaguardato. Parole che narrano la storia di ciò che siamo stati e, pertanto, non devono scivolare nell’oblio. Organizzato in rigoroso ordine alfabetico, come ogni dizionario che si rispetti, il vocabolario è semplice e divertente da utilizzare soprattutto per i neofiti a caccia - assolutamente casuale - dei tanti termini carpiti dai discorsi La lotta alla corruzione è una delle priorità del Paese, parola del Capo dello Stato Sergio Mattarella. “Una sfida dell’oggi con cui confrontarsi subito, perché domani sarà già tardi”. Sulla stessa linea anche Papa Francesco che non manca occasione per ricordare i mali della corruzione: “c’è il martirio del sangue per i cristiani ma anche quello di tutti i giorni, il martirio dell’onestà in questo mondo che si può chiamare paradiso delle tangenti”. Il papa condanna la corruzione definendo le tangenti “il

AMICI ONLUS Domenica 27 novembre dalle 9 presso la Casa Famiglia di Nazareth in via Formigina, 319 a Modena si terrà il tradizionale incontro tra medici e pazienti dell’associazione nazionale per le malattie infettive croniche dell’intestino. Nel corso della mattinata si farà il punto della situazione. Tra i relatori la dottoressa Angela Bertani. Per ulteriori informazioni 331.2428226. BELCANTO Mirella Freni e Raina Kabaivanska confermano il proprio impegno alla guida dei corsi di alta formazione per giovani cantanti lirici, alla Fondazione Teatro comunale di Modena la prima e all’Istituto superiore di studi musicali VecchiTonelli la seconda. 14

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Il carpigiano Massimo Loschi, estimatore ed esperto del dialetto di casa nostra, dopo anni di lavoro, ha dato alle stampe il corposo volume dal titolo Dèscòrèr Càrpsan - Parlare carpigiano

Il vernacolo dall’abc Massimo Loschi e la moglie Maria Iosè Tardini

di nonni, Umarel e ciarliere vicine di casa… Un patrimonio ricchissimo, da scoprire e salvaguardare affinché non vada perduto, come sottolinea il professor Brunetto Salvarani nell’introduzione al testo: “il lavoro di Loschi non può essere catalogato semplicemente sotto il comodo cliché dell’ope-

razione nostalgia. Eh sì, riandare alle nostre radici e guardare il mondo - sempre più piccolo e interdipendente - con i piedi ben saldi su un terreno condiviso da una minoranza resistente mi pare necessario, in vista di progetti condivisi per il futuro, quello in cui il rimescolamento delle culture e delle tradizioni sarà non un

optional ma un dato di fatto di ogni giorno. Un futuro che, peraltro, è già cominciato”. Fare memoria oggi, in questo tempo decadente e dalle fragili certezze, è quantomai necessario: “un vocabolario - conclude il professor Salvarani - possiede sempre l’ambizione di catalogare il nostro mondo così aggrovigliato tramite le parole; ma questo non può che averne almeno una in più, quella di risultare un testimone per i più giovani, nonché, auguriamocelo, per i carpigiani di domani”. E a ribadire la forza espressiva, spesso inaspettata, del dèscòrèr in càrpsan, è anche l’assessore alla Cultura del Comune di Carpi, Simone Morelli: “solo

Il 1° dicembre, alle 21, all’Auditorium Loria, si parlerà di corruzione insieme a Michele Corradino, commissario dell’Autorità nazionale anticorruzione

Il male del nostro tempo pane sporco che, attraverso di esse, i genitori fanno mangiare ai loro figli”. E di corruzione si parlerà la sera del 1° dicembre a Carpi, presso l’Auditorium Loria a partire dalle 21, con Michele Corradino, dal 2014 commissario dell’Autorità nazionale anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone. Corradino, magistrato del Consiglio di

Michele Corradino

una lingua locale, risultato delle stratificazioni culturali, della naturale selezione di significati, sempre vitale, pronta ad accogliere le evoluzioni e le diversità culturali e sociali, può vantare surplus di incisività espressiva”. Sfogliarlo è un’esperienza piacevole e divertente: impossibile non sorridere scorrendo con gli occhi parole come Pitòca, Sigheda, Sguràdeina, Umbrìghèl… Grazie Massimo

Stato, è autore del libro (edito da Chiarelettere) E’ normale… lo fanno tutti, dove a essere normale è la corruzione dilagante in un Paese dove l’illegalità pare diventata la regola. Un libro per conoscere il male endemico della corruzione che, a tutti i livelli, sta inquinando la nostra democrazia. Un “non manuale” contro la normalizzazione del malaffare perché l’illegalità si nasconde nella quotidianità ed è presente ovunque: in famiglia, nella burocrazia statale, nello sport e nel lavoro. La malattia è grave ma, come dimostra

“Il dialetto è la lingua del mio cuore, quella con la quale sono cresciuto. Vorrei poterne lasciare traccia ai più giovani”. per l’amore che serbi per questa nostra terra, per le tradizioni, i detti… Che la tua instancabile testimonianza possa essere raccolta e serbata con cura, aldilà, dei soliti cultori. “Il dialetto è la lingua del mio cuore, quella con la quale sono cresciuto. Vorrei poterne lasciare traccia ai più giovani”, conclude l’autore. Per questo motivo Massimo vorrebbe che questa faraonica opera (“un caloroso ringraziamento lo devo alla mia gentile e amatissima Signora, Maria Iosè Tardini che, con infinita pazienza, si è prodigata ad aiutarmi e condividere ogni momento di questo impegnativo progetto”) potesse diventare consultabile anche in formato multimediale, su Internet e Facebook, “per dare così a tutti la possibilità di condividere anche la pronuncia e le inflessioni che tanto caratterizzano la lingua locale”. Buona lettura a tutti! Jessica Bianchi Corradino nella parte finale del testo dedicata alle armi per prevenire la corruzione, le cure ci sono e dobbiamo trasmetterle ai giovani, ovvero la classe dirigente di domani. L’incontro con Michele Corradino rientra negli appuntamenti della rassegna Ne Vale La Pena promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune, Radio Bruno, Rock No War, la sezione modenese di Anioc Associazione Nazionale Insigniti Onorificenze Cavalleresche e Libreria Mondadori.

Uno sguardo oltre l ’argine

di Pierluigi Senatore

FESTIVAL DELLA FIABA Il Festival, che si svolge a Modena nella seconda metà di giugno, ha inaugurato una sede: si tratta del circolo culturale Filatoio: ha aperto i battenti in via De’ Bonomini 61/63, nella zona adiacente il Museo casa Enzo Ferrari.

dipinti, fotografie, abiti, gioielli, collages, litografie, disegni in cui primeggiano Frida Kahlo e Diego Rivera) la ‘Rinascita messicana’ (19201960) e la storia degli artisti che ne sono stati protagonisti. Parte del ricavato andrà a favore dei terremotati.

MESSICO Le opere della Collezione Gelman, tra le più importanti raccolte d’Arte Messicana del ventesimo secolo, saranno esposte fino al 26 marzo a Bologna a Palazzo Albergati. La mostra racconta (tra

RELIGIONI Nasce l’Accademia Europea delle Religioni che vedrà il primo appuntamento a Bologna (4-5 dicembre). L’iniziativa promossa dalla Fondazione per le Scienze Religiose Giovanni XXIII

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ha raccolto l’adesione di oltre 500 istituzioni, tra università, accademie, centri ricerca; circa 40 i Paesi coinvolti. Direttore della Fondazione, lo storico Alberto Melloni. POSTE Nessuna chiusura degli uffici postali nei Comuni con meno di 5mila abitanti e la disponibilità a prendere in considerazione, nel Piano di riorganizzazione 2017, i risultati degli incontri nei territori. Sono queste le rassicurazioni arrivate dai vertici di Poste Italiane durante

l’incontro con l’assessore regionale Emma Petitti. UNICEF L’Unicef in collaborazione con l’Ansa ha presentato il libro Una storia bellissima, percorso iconografico dedicato ai 70 anni del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia. Il libro racconta la storia dell’Unicef, dal 1946, quando venne fondata per aiutare i bimbi europei dopo il secondo conflitto mondiale. 70 anni dopo, l’Europa rivive l’esodo di bambini e adolescenti da Siria, Iraq, Niger, Gre-

cia e Macedonia. MACACHI I 16 macachi dell’Università di Modena sono salvi. Lo annuncia la Lav: “dopo una campagna di protesta di anni, l’Ateneo e il Comune, in attuazione del loro Protocollo d’Intesa che sanciva, nel 2015, la cessazione dei test sui primati non umani, hanno affidato gli animali alla Lav, ritenuta dalla Commissione tecnica e veterinaria l’associazione con la miglior proposta per assicurare ai macachi una vita serena”.


I furti con scasso nelle case e, a volte, con tanto di aggressione ai malcapitati residenti che si trovano nella loro abitazione al momento dell’irruzione dei ladri, non fanno più notizia. Un bollettino di guerra senza fine. Le stesse Forze dell’Ordine sembrano sopraffatte dall’escalation di raid nelle abitazioni, nei negozi e negli uffici, dovendo far fronte a questa emergenza criminalità con organici ridotti sia in termini di uomini che di mezzi. Pare che gli autori di questi quotidiani atti criminali siano cittadini dell’Est europeo e vedrebbero anche la presenza anche di donne. Tutte persone giovani, robuste e atletiche, dal momento che sono in grado di scalare grondaie per salire ai piani alti dei condomini, approfittando della presenza dei balconi. Insomma, malviventi acrobati che agiscono prevalentemente nelle ore pomeridiane quando sanno che i residenti sono al lavoro e al sabato o alla domenica, approfittando dell’assenza dei proprietari. Sono ormai note le richieste di Polizia e Carabinieri di vedersi assegnare più uomini e mezzi per irro-

L ’angolo

di Cesare

Pradella

Escalation di furti e rapine: dalla rabbia alla rassegnazione bustire la presenza dei corpi nel carpigiano, ma i tagli del Governo non hanno sinora consentito di accogliere tali istanze. E al senso di frustrazione e di impotenza di fronte al dilagare della malavita, i cittadini rispondono unendosi e costituendo gruppi di vicinato per vigilare sulle strade e sulle proprie case. Cittadini che reputano inaccettabili le dichiarazioni dei propri amministratori, i quali continuano a parlare semplicemente di ‘percezione di insicurezza’ anziché di una recrudescenza della criminalità. Affermazioni riduttive tese a tacitare il grido di protesta di cittadini sempre più impauriti e sfiduciati verso il sistema politicoamministrativo locale e nazionale: incapace di affrontare il problema con concretezza ed efficacia.

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Si tornerà, dopo anni, a festeggiare il Capodanno in Piazza: questa la principale novità del programma del Natale a Carpi, il calendario di iniziative promosse dal Comune in sinergia con soggetti pubblici e privati per animare la città a partire dal 26 novembre. Tre i momenti con i quali i carpigiani e non solo potranno festeggiare insieme l’arrivo del nuovo anno, tra le 21 di San Silvestro e le due del 1° gennaio. La serata si aprirà con lo spettacolo dell’ensemble musicale Oblivion in Teatro Comunale, seguito, alle 23 (con la diretta Speciale Capodanno in onda sulle frequenze di Trc e condotta da Andrea Barbi) dalle spettacolari scenografie della Compagnia dei Folli di Ascoli Piceno che condurranno il pubblico di Piazza Martiri al momento del conto alla rovescia all’arrivo del 2017, per poi lasciare il campo alle danze, da quindici minuti dopo mezzanotte, con un dj set d’eccezione, quello di Daddy G dei Massive Attack. Sarà sempre la Compagnia dei Folli, con lo spettacolo Fuochi, a inaugurare, sabato 26 novembre, il percorso che condurrà al Natale, introducendo la tradizionale accensione delle luminarie – pagate dal Comune - in centro storico e su Palazzo L’ultima collezione dei famosi peluche della Trudi porta la firma dell’artista carpigiano Daniel Bund. L’azienda friulana, tra i marchi più rinomati nella produzione di giocattoli e peluche, ha infatti affidato all’estro e alla stravaganza del trentenne Daniele Corrone, alias Daniel Bund, la rivisitazione dei personaggi icona delle tradizionali collezioni. E così l’orso Ettore si presenta con un ciuffo blu e un occhio socchiuso, lo stesso ha fatto il coniglio Virgilio che ha però scelto il colore arancio, mentre l’imbronciato Marcus si è tinto i capelli di verde. Ciascuno è accompagnato da una fidanzatina in versione rock e con colori sgargianti che rimandano a un animo pop senza rinunciare alla dolcezza dei cuoricini sotto le zampe. “I contatti con la Trudi sono iniziati lo scorso anno, l’azienda voleva modernizzare i prodotti provando a fare qualcosa di meno sdolcinato e con me hanno trovato ciò che cercavano” spiega Bund. I sei personaggi da poche settimane sono disponibili nei negozi di giocattoli e sul sito della Trudi. Oltre 16

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Ricco cartellone di eventi in occasione delle feste natalizie: “abbiamo puntato in alto - ha dichiarato il vicesindaco Morelli - ampliando l’offerta e realizzando iniziative per tanti tipi di pubblico”. Sabato 26 novembre appuntamento con la tradizionale accensione delle luminarie

Torna il Capodanno in Piazza Pio, alle 18. Sabato 10 dicembre sarà invece dedicato a buskers e giocoleria di strada, mentre quello successivo, il 17, a tenere banco saranno le esibizioni di alcune corali cittadine e, ancora, la Vigilia, verrà dato spazio a street band e buskers. Filo rosso di questo Natale sarà rappresentato dai presepi che verranno esposti in centro a partire dall’8 dicembre: nel

Cortile d’Onore spazio al presepio a grandezza reale di Emanuele Luzzati; sotto il voltone del Portico del Grano, saranno invece poste le Bolle di Natale contenenti altre figure del presepio di Luzzati, mentre all’interno della Torre dell’Uccelliera è prevista l’installazione tattile Tutti quella notte si misero in cammino… sotto la neve. Diocesi di Carpi, Ushac e Al di là del muro promuovono poi un percorso con decine di presepi artistici e artigianali visitabili in Sala Duomo, nella sala della Fondazione CR Carpi in corso Cabassi e negli oltre trenta esercizi commerciali aderenti all’iniziativa. Altra novità, il Parco delle Rimembranze si trasformerà in un vero villaggio natalizio, con la pista di pattinaggio su ghiaccio, aperta fino all’8 gennaio, così come la giostrina per bambini, già in funzione. In corso Fanti sarà invece ubicato il tradizionale mercatino di artigianato e hobbistica, mentre in Piazza Martiri si potranno visitare le Bancarelle della Solidarietà allestite dalle associazioni nell’ambito del Natale

L’ultima collezione dei famosi peluche della Trudi è stata affidata all’estro e alla stravaganza del trentenne carpigiano Daniele Corrone, alias Daniel Bund

Un carpigiano firma una nuova collezione della Trudi Daniele Corrone

alla versione rock delle icone Ettore, Virgilio e Marcus, la nuova collezione by Bund - la cui firma compare nella targhetta dei pelouche – presenta tre nuovi personaggi. Si tratta delle rispettive fidanzate dei protagonisti della Trudi: l’orsetta Olga, la coniglietta Rita e la gattina Pina. Ma altri nuovi animaletti (6 maschi e 6 femmine) sono in arrivo per la primavera del 2017, personaggi “bundizzati” destinati a

rivoluzionare il romantico stile di un marchio che ha scommesso sull’estro di Bund per firmare una svolta epocale nell’immaginario dei peluche Trudi. “Nel disegno che compare sulla scatola della nuova collezione – evidenzia Bund – e che ha caratterizzato il lancio della nuova linea, si notano i Trudi classici che, quasi intimoriti, guardano i nuovi amici che si divertono in maniera scalmanata, in un ambiente urbano

“I contatti con la Trudi sono iniziati lo scorso anno, l’azienda voleva modernizzare i prodotti provando a fare qualcosa di meno sdolcinato e con me hanno trovato ciò che cercavano” spiega Bund. I sei personaggi sono disponibili nei negozi di giocattoli e sul sito della Trudi. Oltre alla versione rock delle icone Ettore, Virgilio e Marcus, la nuova collezione by Bund - la cui firma compare nella targhetta dei pelouche – presenta tre nuovi personaggi. anno XVII - n. 43

del Volontariato promosso dalla Fondazione Casa del Volontariato. Sul rialzato della piazza sarà visitabile, dall’8 dicembre, un mercatino trentino: nelle giornate di giovedì 8, domenica 11 e 18 dicembre proporrà animazioni e intrattenimento con artisti di strada. Per i più piccoli, invece, Natale in favola - L’officina di Babbo Natale proporrà, al Castello dei Ragazzi dal 26 novembre al 30 dicembre, letture, musiche e laboratori per ragazzi e famiglie durante la settimana e il sabato pomeriggio, mentre verrà riproposta nelle settimane delle festività e fino a febbraio la rassegna Pomeriggi animati presso i centri sociali. “Abbiamo puntato in alto ha dichiarato il vicesindaco Simone Morelli - ampliando l’offerta e realizzando iniziative per tanti tipi di pubblico, dalla cultura al divertimento, fino alla promozione commerciale. L’idea è quella di promuovere Carpi come centro culturale sempre più attrattivo, ed è a questo proposito che il 2 dicembre, alle 19, si terrà l’inaugurazione del nuovo centro unico di promozione InCarpi, nella sala ex Poste di Palazzo Pio: sarà dedicato ai cittadini e ai turisti che vogliono conoscere il nostro territorio e le sue proposte”. Marcello Marchesini contraddistinto da murales e cassonetti della spazzatura. Questo spiega perfettamente il concetto della mia linea di personaggi, rock e stravaganti rispetto alla classica versione coccolona”. La collaborazione con la Trudi è l’ulteriore conferma del valore artistico di Daniel Bund e del tandem vincente con Alessandro Bonacorsi, il tatuatore Alle Tattoo, che ha contribuito alla realizzazione della collezione e ha incentivato la crescita del giovane artista carpigiano: “mi ha fatto capire che potevo diventare un artista vero” sottolinea Bund. Sono anni che i due collaborano a diversi progetti, come ad esempio la realizzazione a fini benefici di libri (da colorare) per i bambini a seguito del terremoto dell’Emilia. Bund ha inoltre disegnato due modelli di scarpe nella collezione che Alle Tattoo ha firmato per la O.X.S. presentate al Pitti Immagine nel gennaio 2015 a Firenze. Altra accoppiata vincente è quella con la designer Agatha Menegaz, per la quale Bund disegna cover per smartphone destinate ai personaggi dello spettacolo.


Al mè dialètt...

a cura di

Massimo Loschi

Al dieti, a m’pêr mia mò i fan sùfrir e se un vól stêr sutil al dêv anch patir…

Ômag al Tàjadêli (La lôta d’un in diéta) L’éra n’invid su cla têvla imbandida, in dal piat… la cólma achsè da fôla che a paràgôun tùtt al rêst al švàniva e tèntàsiôun grôsa l’éra… dla góla. I s’alvêvèn môrbid švùj ed vàpór in gir, un pròfùm ch’fêva calàmìtà, ch’tirêva l’ôç, la mêint vêrs cal calór vêrs cal cap-lavór ch’a gh’dêva vìtà. Un gùdiól sól da vèdèr, tùtt bêin dušêe: al sugh, tra l’ôr dla pasta, mìss bundant, i gràsóo… in mêš, i šghérn’achsè strèmnèe che sêinsa brànchêrn’un… l’éra rìmpiant. Su tùtt, damand néva, cun fantašia ed cal pàrmšan che gràtèe cun sàpìinsa dèsfèndès š’ gh’è spùšêva a mêravja per un savór sól, unìch, ch’l’éra scìinsa. Sêinsa al curag d’móvrès, d’rôumpèr l’incant a m’férèm sól n’atim… i ôç quêši srèe rèspìrênd a fònd, achsè, ogni tant e gustêr cun la mêint quel ch’vrèv al palèe. La s’è strìcà la man su la fursêina queši in lôta tra góla e pôêšia pò, in dal móvri un pô, apêina apêina al pròfùm s’fa achsè fôrt ch’a n’rêšist mia. Sé sfrùcià la fursêina… trionfant tra cal bêin dê Dio la mùcià a gl’i-êli, mumêint unich, cal vêl a n’so gnanch quant e al sè aréš… han vint al tajadêli.

Omaggio alle tagliatelle (la lotta di uno in dieta) Era un invito sopra quella tavola imbandita, nel piatto… la cima era da favola che a paragone tutto il resto svaniva e tentazione grande era… per la gola. Si alzavano morbidi rigiri di vapore intorno, un profumo che faceva calamita, che attirava l’occhio, la mente verso quel calore verso quel capolavoro che gli dava vita. Un godimento solo da vedere, tutto ben dosato: il sugo, tra l’oro della pasta, messo abbondante, i ciccioli… nel mezzo, si erano sparpagliati che senza afferrarne uno… era un rimpianto. Sopra, come neve, con fantasia di quel Parmigiano che grattugiato con sapienza sciogliendosi ci si sposava con meraviglia per un sapore solo, unico, che era scienza. Senza il coraggio di muoversi, di rompere l’incanto si ferma un attimo… con gli occhi quasi chiusi respirando a fondo, così, ogni tanto a gustare con la mente ciò che vorrebbe il palato. La mano stringe la forchetta quasi in lotta tra gola e poesia poi, nel muoverle un poco, appena appena il profumo si fa così forte che non resiste. Si infila la forchetta… trionfante tra quel ben di Dio sembra avere le ali, momento unico, che vale non so quanto e si è arreso… hanno vinto le tagliatelle.

Per la rassegna Prima all’Ariston, al Cinema di San Marino, domenica 27 e lunedì 28 novembre alle 20,30, proiezione del film Frantz di Francois Ozon

Una storia romantica di perdono e dolore Dopo la fine della guerra 14-18, in una piccola città tedesca, Anna si reca ogni giorno presso la tomba del suo fidanzato Frantz, morto al fronte in Francia. Un giorno, arriva in città il giovane francese Adrien, anche lui desideroso di rendere omaggio alla tomba dell’amico tedesco. La presenza di Adrien, vista la sconfitta dei tedeschi, provocherà una serie di reazioni molto forti e sentimenti estremi tra i cittadini. Con due attori formidabili Francois Ozon cuce una suspense magistrale sostenendo come la riconciliazione passi dalla fine della vendetta di guerra, se serve anche con la menzogna, che qui comporta un sacrificio d’amore. Una storia romantica di perdono e dolore, che Paula Beer nei panni della fidanzata di Frantz incarna come un’eroina proto-moderna, capace di scelte morali libere.

Un Teatro per la città, nella città, con la città: molte anime, un solo fine

Teatro che passione! Sono numerosi i corsi di teatro proposti nella nostra città. Per grandi e piccini. Fare teatro, nato nel 2004, comprende laboratori teatrali per ragazzi dagli 8 ai 20 anni (suddivisi in tre gruppi di lavoro) e sono diretti dall’attore e regista Gigi Tapella e Sara Gozzi, attrice e operatrice teatrale che segue queste esperienze sin dalla loro nascita. Attivo da novembre a maggio, il laboratorio - che oggi conta quasi 70 iscritti - termina con la messa in scena, sul palco del Comunale, di due diversi spettacoli. Fare teatro che collabora con gli istituti culturali di Carpi e numerose realtà del nostro territorio - affronta, accanto al training teatrale, anche momenti di scrittura creativa in cui i ragazzi partecipano alla stesura o rielaborazione dei copioni dei loro spettacoli. Il Laboratorio ha un costo complessivo di 80 euro annuali per il gruppo 8-14 anni) e di 100 per i gruppi dai 14 ai 20 anni. Cantiere Concentrico è invece un laboratorio teatrale per adulti finalizzato all’apprendimento della pratica attoriale e alla costruzione di uno spettacolo finale

da presentare a giugno durante l’edizione 2017 del Festival Concentrico. La docenza del laboratorio - che ha un costo complessivo a persona di 80 euro - e la regia dello spettacolo sono affidate all’attoreregista Saverio Bari, mentre il coordinamento organizzativo è Sara Gozzi in una curato da AppenAppe- foto di scena na, associazione un gruppo di attori professionisti, culturale nata dall’unione di persone provenienti dalla scuola del Teatro accomunate dalla passione per l’arte, Stabile di Genova – ai quali ha affidala musica e il teatro, con l’obiettivo di to i ruoli chiave nello spettacolo - e promuovere diverse forme artistiche una quarantina di persone di Carpi e lo sviluppo di nuove modalità di diverse per età ed esperienze teatrali aggregazione in diretto rapporto con che hanno accettato di mettersi in il territorio. gioco. Vista la risposta entusiasta In città ha fatto il suo debutto anche della città, da parte dell’Amministrail Workshop con Alex Sassatelli zione e del teatro c’è la volontà di (prima esperienza: settembre-nodare una continuità a questa collabovembre 2016 con allestimento dello razione, proponendo ogni anno un spettacolo Molto rumore per nulla momento di workshop nel periodo di W. Shakespeare): un laboratorio precedente e coincidente con l’inizio con cadenza settimanale e frequenza della stagione teatrale, coinvolgendo gratuita. Tenuto dall’attore-regista chiunque ne abbia voglia. Sassatelli, il laboratorio ha riunito

I libri da non perdere Baires Di Chiara Rapaccini “Una a una uscirono con i visi pallidi striati da pennellate cremisi, verde acido, arancio. I capelli a forma di cipresso le facevano sembrare altissime. Principesse tristi, bambole maligne, fattucchiere imbronciate, bimbette sadiche e un po’ cocotte si davano il cambio sul sentiero notturno”... “Baires è un romanzo autobiografico, un noir, un libro di avventura, e perché no, un mistery. Non ultimo, è una storia per bambini”. Così l’autrice Chiara Rapaccini descrive questo suo libro originalissimo e pieno d’atmosfera che

Al Cinema Ariston, domenica 27 novembre alle 15, proiezione del film di animazione Alla ricerca di Dory

Una favola sulla disabilità Dory, pesciolina chirurgo amnesica, nuota una vita tranquilla in compagnia di Marlin e Nemo, perduto e ritrovato un anno prima. Una circostanza casuale riemerge improvvisamente nella mente di Dory il ricordo di un’infanzia e una famiglia perdute. Determinata a ritrovarsi e a ritrovare il suo passato, Dory infila la corrente con Marlin e Nemo e si lancia alla ricerca dei suoi genitori. Inseparabili e solidali, i tre amici attraversano l’oceano e approdano in California. Ma all’arrivo le cose si complicano, Dory finisce in quarantena all’istituto oceanografico, dove incontra Hank, octopus mimetico che odia i bambini e cerca un passaggio per Cleveland, Marlin e Nemo precipitano in un secchiello ‘traslocato’ da Becky, gavia spennata che li adotta e ‘cova’ come fossero uccelli. A colpi di pinna e di corrente, i nostri raggiungeranno il loro obiettivo in compagnia di uno squalo balena miope e di un beluga persuaso della défaillance del suo ecolocalizzatore. Tutto il mondo si ricorda di Dory, personaggio irresistibile de Alla ricerca di Nemo. Tutti tranne Dory, amabile pesciolina blu che soffre di un disturbo della memoria breve. Sorgente inesauribile di gag nel Pixar oceanico del 2003, la sua amnesia diventa il centro di una favola sulla disabilità e la maniera di convivere coi limiti che impone.

narra la perdita di sé e le conseguenti disavventure di una donna ritratta in un momento di crisi. Sensuale, ipnotico, scritto con una lingua ironica e strabordante di immagini che richiamano atmosfere tipiche del realismo magico, il racconto si dipana tra Buenos Aires, la provincia argentina e Roma. La protagonista, alter ego della scrittrice, è Frida, una donna di mezza età, stilista e disegnatrice per bambini che, annientata dal lutto per la perdita del marito, fugge dalla sua città verso un territorio misterioso e contraddittorio: l’Argentina. Viaggiando, la donna si spoglia poco a poco di strati sovrapposti, convenzioni, certezze, narcisismi e sicurezze che, come bucce di cipolla, l’hanno avvolta per almeno metà della sua esistenza. Elegante, sicura di sé, ancora bella, a causa e grazie al dolore per la perdita del compagno, un geniale uomo di cinema che l’ha resa dipendente e insicura, recupera a poco a poco il nocciolo duro della propria anima prendendo dolorosamente coscienza di sé così come dell’inevitabile passare del tempo. Perdendosi nelle strade affollate e bollenti di Buenos Aires, attraversando lande desolate tra i fiumi Uruguay e Paranà, incontrando la magia grazie alle mani di una sciamanna, in un incontro a metà tra sogno e veglia, Frida finalmente ritroverà se stessa attingendo forza, tra le altre cose, dalla propria creatività artistica.

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“Il corpo di un atleta e l’anima di un saggio: ecco ciò che serve per essere felici”. Voltaire, Lettera a Helvétius

Per la gioia di tutti gli appassionati, ritorna com’è tradizione da oltre 25 anni, la Mostra Mercato del Fumetto di Reggio Emilia. Giunta alla sua 57a edizione, la kermesse fumettistica reggiana è come sempre organizzata dall’Anafi (Associazione Nazionale Amici del Fumetto e dell’Illustrazione) e dall’Arci di Reggio Emilia nei padiglioni delle Fiere di Reggio, nell’ambito della 28a edizione di Cambi & Scambi, fiera reggiana del collezionismo. La Mostra mercato del Fumetto di Reggio Emilia è comunemente riconosciuta come il paradiso per tutti coloro che collezionano e scambiano albi, giornalini, riviste, fascicoli di un tempo, il cosiddetto “fumetto antiquario”. E’ per questo motivo che a Reggio in occasioni come questa convergono collezionisti da tutta Italia, visto che si tratta di uno straordinario e - ormai nel nostro Paese – quasi unico momento di incontro di domanda e offerta di piccoli tesori, preziosi per ognuno in modo diverso, a seconda anche del significato e dei ricordi, delle emozioni che essi suscitano in tutti gli amanti di questo settore, di quella che Hugo Pratt chiamava “letteratura disegnata”. In questa mostra si possono trovare fumetti e serie complete ormai introvabili altrove, grazie alla presenza di circa 150 fra espositori e collezionisti privati, con numerose case editrici amatoriali che stampano, o ristampano, le avventure degli eroi popolari del periodo Ante e Dopoguerra, come Tex, Zagor, Capitan Miki, Blek Macigno, Alan Ford e altri ancora, ma anche naturalmente, gli eroi di carta meno “stagionati” ma molto gettonati,

Torna, sabato 3 e domenica 4 dicembre, la Mostra Mercato del Fumetto di Reggio Emilia

Il paradiso del fumetto

Hermann Huppen

come Dylan Dog o Nathan Never, o più recenti, come Orfani o The Walking Dead, i manga e i supereroi, gadget e miniature 3D. Non mancheranno inoltre altri “cugini” dei fumetti, come le figurine e i manifesti cinematografici, a ricordarci che, anche al tempo di Internet, del tablet e dello smartphone, i fumetti sono pur sempre fatti di carta e nessun collezionista potrebbe pensarla mai diversamente. Nell’ambito delle due giornate, grande protagonista della rassegna sarà Hermann (Hermann Huppen), uno dei grandi maestri

appuntamenti

Teatro CARPI

27 novembre - ore 16 La vita è sogno La Principessa Sissi Teatro Comunale 29, 30 novembre e 1° dicembre Stagione Prosa Il malato immaginario Teatro Comunale

Mostre CARPI

Fino al 27 novembre I miei occhi vedono Mostra fotografica collettiva 18

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del Gruppo CaRpI Photographers Saletta Fondazione Fino al 29 novembre Duplicating Beauty Personale di Katiuscia Dallaglio Sala d’attesa Poliambulatorio Villa Richeldi Fino al 30 novembre Novecento - Il fallimento di un secolo tra conflitti e antagonismi Di Antonello Fresu Sala Cervi di Palazzo dei Pio, Museo al Deportato ex Sinagoga e Campo Fossoli Fino al 30 novembre L’umorismo ai tuoi piedi

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del fumetto europeo e mondiale, ospite speciale che sbarca a Reggio dopo aver vinto nel gennaio scorso il Grand Prix d’Angoulême, ovvero l’Oscar europeo del fumetto. Il disegnatore belga (autore di noti personaggi della bédé franco-belga, come Bernard Prince, Comanche, Jeremiah, Red Dust, e di serie straordinarie come Le torri di Bois-Maury) sarà a disposizione dei fan nella mattina di sabato e di domenica per autografi, dediche e schizzi. Altri graditi ospiti del mondo dei comics: Alfredo Castelli (il “papà”

Personale di Enrico Sanna O&A Centro Affari Fine all’11 dicembre Helmut Newton A gun for hire, selection Musei di Palazzo Pio Fino al 15 dicembre Alle porte di Carpi 18 progetti di riqualificazione urbana per gli spazi di ingresso al centro storico Sala Khaled al Asaad Palazzo Pio

Eventi CARPI

Il Cai di Carpi presenta la rassegna

un’importante rappresentanza di piccole ma agguerrite case editrici che producono fumetti italiani e stranieri: come ReNoir e Nona Arte, 001 e Allagalla, Mencaroni e Fumo di China, Mercury e Grifo, per non parlare di significative associazioni come lo storico GAF di Firenze o Cronaca di Topolinia di Torino. Ognuna di queste realtà porta in dote alla Mostra reggiana un ricchissimo elenco di novità prodotte per l’occasione. Appuntamento dunque a tutti i collezionisti e gli appassionati di fumetti alla 57a Mostra mercato del Fumetto di Reggio Emilia, sabato 3 e domenica 4 dicembre, sabato dalle 9 alle 19 e domenica dalle 9 alle 18, alle Fiere di Reggio in via Filangieri 15, nell’ambito di Cambi & Scambi. Biglietto omaggio per i soci Anafi che mostreranno la tessera 2016 in biglietteria.

di Martin Mystère), Marco Verni (uno dei principali disegnatori di Zagor, dopo la scomparsa di Gallieno Ferri), che firmerà la sua copertina del nuovo volume Anafi, Thunder Jack, Giovanni Romanini, storico disegnatore di Kriminal e Satanik, coautore con Magnus della mitica Compagnia della Forca, che sarà ospite di Luca Mencaroni Editore e altri ancora. Oltre ai numerosi espositori collezionisti privati e ai negozi specializzati, anche la mostra di quest’anno si caratterizza per

I venerdì della fotografia 25 novembre - ore 21,15 Olivetta Daolio presenta La Bolivia che mi è rimasta nel cuore Proiezione fotografica del viaggio in Bolivia. 2 dicembre - ore 21,15 Monica Malagoli presenta: Distante come il cielo in Patagonia Foto-racconto di un viaggio Presso la Sala delle Stelle Alpine in via Cuneo, 51 25 novembre - ore 19/22 AperiMiao per il Gattile Centro sociale Graziosi 25 novembre Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne

Ore 9/12 Atelier Nel respiro delle donne attività con studenti degli Istituti Superiori di Carpi Ore 15/19 Convegno Te lo dico con le parole Intervengono: Nadia Somma, attivista femminista, blogger su: Media e codice etico Michele Poli, presidente Centro di Ascolto per Uomini Maltrattanti di Ferrara Come gli uomini apprendono a fare violenza sulle donne Elisabetta Musi, ricercatrice di Pedagogia Generale e Sociale presso l’Università Cattolica di Milano Differenze di genere: ostacolo


Soliera - Artisti e compagnie che arrivano in esclusiva, nove spettacoli per adulti, altri nove per bambini e famiglie, otto laboratori rivolti a professionisti e appassionati

Arti Vive Habitat: la stagione del decennale

La Fondazione Campori, con la collaborazione del Comune di Soliera, ha predisposto una stagione teatrale articolata e stimolante con nove spettacoli per adulti, altrettanti rivolti a famiglie e bambini e un cospicuo programma di laboratori intensivi, il tutto nel decennale della fortunata formula Arti Vive Habitat. In questi anni le proposte di Soliera, con il carpigiano Stefano Cenci alla direzione artistica, si sono contraddistinte per l’indipendenza e la specificità delle scelte. Sono numerosi gli artisti e le compagnie che al Nuovo Cinema Teatro Italia di via Garibaldi, 80 hanno trovato una possibilità di crescita espressiva e di incontro Il Museo Morandi - Istituzione Bologna Musei prosegue il percorso di valorizzazione della propria collezione attraverso una programmazione di mostre temporanee che accostano l’attività di Giorgio Morandi all’opera di altri importanti artisti: fino all’8 gennaio si assisterà a un inedito dialogo tra il maestro bologne­se ed Ennio Morlotti. In una delle sale espositive, infatti, sarà possibile ammirare un’ampia se­lezione di dipinti e di pastelli dell’artista lombardo, uno dei più amati dal collezionista Giusep­pe Merlini. L’esposizione, dal titolo Ennio Morlotti. Dalla collezione Merlini al Museo Morandi sarà accompagnata da un ricco catalogo con riproduzione di tutte le opere esposte e testi dei curatori: un saggio di Fabrizio D’Amico e uno studio esaustivo sulla tecnica esecutiva di Morlotti in rapporto a quella di Moran­di condotto da Mariella Gnani, conservatrice della collezione Merlini. Il voluo risorsa. Riflessioni e attenzioni educative Contributo La discriminazione di genere nell’ambito giuridico scritto dall’avvocata penalista Ilaria Li Vigni, presidente della CPO dell’Ordine degli avvocati di Milano Restituzione finale dell’atelier cittadino Nel Respiro delle Donne Condotto dall’arteterapeuta Chiara Beschin Portano i saluti: Paola Guerzoni, sindaco del Comune di Campogalliano e Assessore alle Pari Opportunità dell’Unione delle Terre d’Argine Stefania Gasparini, assessore Istruzione e Pari Opportunità

con il pubblico che li ha proiettati nella scena nazionale. A dicembre sono due gli spettacoli in cartellone: la Compagnia Pop.Opera proporrà Onora il padre e la madre, uno spettacolo creato dai fratelli Roberto e Antonella De Sarno, che indaga sulla proprie origini familiari per abbracciare radici comuni a tutti. Gli Omini torneranno invece per mettere in scena Più carati, una favola antica calata nella contemporaneità, performata nell’inconfondibile stile della compagnia toscana. Nel 2017 arriveranno I giganti della montagna atto III, il dramma pirandelliano rimasto incompiuto e rivisitato dalla compagnia pugliese Principio Attivo Teatro, per la

regia di Giuseppe Semeraro (2 febbraio), mentre la Piccola Compagnia Dammacco presenterà a sua volta Esilio, uno spettacolo che vede in scena Serena Balivo e Mariano Dammacco (16 febbraio). Il 2 marzo in scena andrà La giraffa, con la regia di Stefano Cenci e gli attori del laboratorio permanente di Arti Vive Atelier, e il 16 marzo la Compagnia della

Fortezza di Volterra approderà a Soliera con Mercuzio e altre utopie realizzate, messo in scena da Armando Punzo e Aniello Arena (il protagonista del film Reality di Matteo Garrone). La chiusura della stagione (30 marzo) offrirà uno spettacolo davvero atteso: La vita ferma. Sguardi sul dolore del ricordo con Riccardo Goretti, Alice Redini e Simona Senzac-

fino all’8 gennaio, al Museo Morandi di Bologna, spazio alla mostra Ennio Morlotti. Dalla collezioni Merlini al Museo Morandi

A lezione col Maestro

me comprende inol­tre le schede di tutti i lavori di Morlotti facenti parte della collezione stessa e un’antologia di saggi critici di autori che hanno scritto su entrambi gli artisti. Da un aneddoto riportato da Arturo Carlo Quindel Comune di Carpi Auditorium San Rocco 25 novembre - ore 21 Gelê Û Mirovayî Canzoni, storie e immagini dal Kurdistan Kalinka 26 novembre - ore 15 Malattia di Parkinson avanzata: opzioni terapeutiche in occasione della Giornata Nazionale della malattia di Parkinson Incontro col dottor Stefano Amidei, neurologo dottor Luciano Mazzoleni, fisiatra Dottoressa Sara Vitolo, logopedista

tavalle si intuisce quanto accomuni i due artisti, almeno in una precisa fase della produzione morlottiana: al critico e storico dell’arte Morlotti confessa come Roberto Longhi, sostando davanti alcune sue opere esposte al Milione tra il ‘39 e il ‘40, chiedesse al gallerista Gino Ghiringhelli: “chi è questo morandiano così interessante?”. L’episodio costituisce un autorevole riferimento alla devozione di Morlotti verso il maestro bolo­ gnese, che rende ancora più Moderatori: dottor Mario Baratti, dottor Giulio Cabri e dottor Mario Santangelo Sala Congressi 27 novembre - ore 21 La Compagnia delle Lucciole Tra un mese meno due giorni Di Federica Cucco Ccon Francesca Farioli, Mariangela Diana, martina Caliumi, Anita Diliberto, Natasha Errico, Chiara Venturelli Associazione Appena Appena Via Paolo Guaitoli, 36 27 novembre - ore 16.30 Floriterapia per l’ambiente Con Silvia Malagoli Auditorio Rustichelli

interessante il dialogo inedito proposto dall’esposizione al Museo Morandi. La mostra prende avvio da due importanti esemplari di quella stagione morlottiana, la citata Natura morta del’42 e Dossi del 1946. Attraverso le opere esposte si seguirà l’evoluzione di Morlotti, che rielabora e assorbe gradualmente la pittura di Morandi entro uno stile proprio e autonomo. Infatti, superato l’intenso confronto con Picasso che, dopo le giovanili prove morandiane, caratterizza la produzione del pittore degli Anni Quaranta, in perfetta contiguità di tempi con il generale orientamento neo-cubista dell’arte italiana intorno alla fine della seconda guerra, l’artista approda intorno alla metà degli Anni Cinquanta 29 novembre, ore 15 Pomeriggi della salute Come allenare la memoria Dottoressa Vanda Menon, medico geriatra e responsabile del Centro Disturbi Cognitivi di Carpi Sala Civica E. Ferraresi di Novi di Modena 30 novembre - ore 21 Generazione Resistente Storie di Partigiane e Partigiani nella Provincia di Modena ed. Arte Stampa Biblioteca Loria 1° dicembre - ore 21 Presentazione del libro: E’ normale... lo fanno

qua, diretti da Lucia Calamaro, anche autrice del testo. La critica teatrale ha parlato di “meraviglia, di incanto, di fronte alla qualità cristallina della scrittura e di certe soluzioni drammaturgiche e scenografiche”. La prenotazione dei biglietti è gratuita telefonando al numero 347.3369820, o scrivendo a cinemateatroitalia@fondazionecampori.it alle prime sue prove autenticamente originali, ove matura uno stile affatto peculiare, caratterizzato da un’immersione nel magma di una natura composita attraverso una grande intensità materica e ricchezza cromatica. Con esse Morlotti rielabora le potenti composizioni del maestro che, superato Morandi, più interessa il pittore, ovvero Paul Cézanne. Le tre straordinarie prove delle serie cruciali di quegli anni presenti in mostra – Nudi, Granoturco e Adda a Imbersago – documentano questo snodo fondamentale; così come la sequenza di dipinti di Rocce, che copre l’intero arco di lavoro dell’artista su quel motivo, dalla metà degli Anni Settanta ai tardi Anni Ottanta, mostra la centralità dell’idea di serialità mutuata da Monet, che non è mera variazione sul tema ma indagine insistita alla ricerca di un grado sempre più profondo di penetrazione della natura e del tempo del suo svelarsi. tutti - Storie dal vivo di affaristi, corrotti e corruttori Di Michele Corradino Dialoga con l’autore Pierluigi Senatore, giornalista di Radio Bruno Auditorium Biblioteca Loria 1° dicembre - ore 9.30 L’importante momento dell’inserimento al nido Pedagogiste del Coordinamento Pedagogico del Settore Istruzione Scubidù 2 dicembre - ore 22 Wrongoyou A seguire Max Po Dj Kalinka

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Il Carpi ha bisogno di una scossa, di cambiare qualcosa e, nella fattispecie, deve trovare un compromesso con il pallone da troppo tempo preso solamente a calci

CARPI FC 1909

C’è un confine sottilissimo fra oblio e gloria e il Carpi vi sta passeggiando in un equilibrio sempre più precario. Nemmeno la classifica è più alleata di una squadra che appare smarrita malgrado rimanga ferrea la volontà, da parte del suo condottiero, di perseguire un credo tattico non supportato dalla condizione nè, tantomeno, dalla fame agonistica di giocatori schiacciati dal confronto di quanto fatto due stagioni fa. Certamente insistere su scelte rivelatesi - sinora - fatali che stanno progressivamente facendo scivolare il Carpi verso la poco galvanizzante zona di metà classifica, non aiuta a riavvicinarsi al paradiso. Un attacco abulico e una difesa non più ermetica sono i tratti più riconoscibili di una compagine che mai, quando passata in svantaggio, è riuscita a reagire ribaltando il risultato. La sconfitta di Bari, partita nella quale non è stato sufficiente nemmeno il senso di rivalsa verso colui che aveva tentato di distruggere una logica di calcio consolidata a Carpi, ha mostrato una compagine dimessa, mai capace di tirare in porta e sgretolatasi dopo la rete del vantaggio

Il Carpi rischia tutto col Cittadella classifica generale

pugliese in apertura di ripresa. Non una reazione, non un segno di vita in quaranta lunghissimi minuti vissuti senza un sussulto. La squadra ha dato l’impressione di aver perso, non solo la fiducia, ma anche la confidenza con la costruzione ragionata di azioni da poter convertire, una volta

ritrovato il perduto cinismo, in reti. Non è possibile imputare nulla alla sfortuna, quando si decide di affidarsi solamente alla fase di non possesso palla rinunciando, quasi totalmente, alla rischiosa ma appagante costruzione del gioco, sostituita da imprecisi lanci lunghi in direzione di isolati

attaccanti che, dato il loro commovente (e poco invidiabile) stato di solitudine, diventano facili punti di riferimento per i difensori avversari. E’ certamente indice di coraggio rimanere coerenti con il proprio credo ma mai come in questo momento occorre riconoscere che il gruppo non è in

grado di reggere un tale dispendio energetico. Il Carpi ha bisogno di una scossa, di cambiare qualcosa e, nella fattispecie, deve trovare un compromesso con il pallone da troppo tempo preso solamente a calci. La rosa offre varie soluzioni: tra queste urge trovare quella più congenia-

SQUADRA

PUNTI

Hellas Verona

30

Frosinone

30

Cittadella

28

Benevento (*)

27

Spal

25

Perugia

24

Virtus Entella

23

Carpi

21

Spezia

21

Bari

20

Brescia

18

Salernitana

17

Novara

17

Latina

17

Pro Vercelli

16

Avellino

16

Ascoli

15

Pisa

15

Ternana

15

Vicenza

14

Cesena

13

Trapani

11

(*) Benevento -1 punto

le partendo dal pieno recupero fisico di tanti senatori apparsi in grave debito di condizione. Enrico Bonzanini

Gaetano Letizia non fa sconti: la crisi del Carpi deve trovare il proprio termine sabato nella sfida contro il Cittadella

“Non abbiamo alternative, dobbiamo vincere” Il veterano biancorosso Gaetano Letizia, senza giri di parole, ha specificato che la crisi del Carpi deve trovare necessariamente il proprio termine sabato nella sfida contro il Cittadella. Gaetano com’è spiegabile la crisi di risultati che ha colpito il Carpi in questo difficile inizio di stagione? “Francamente abbiamo qualche difficoltà anche noi a spiegarcelo. Corriamo tantissimo e ci impegniamo veramente molto non solo in settimana ma anche nei novanta minuti ma i risultati non ci stanno premiando minimamente. Siamo coesi e abbiamo veramente voglia di spezzare questa maledizione già in questo fine settimana”. Come vi siete spiegati quei sei minuti neri a Bari che hanno compromesso la gara e, soprattutto, perchè non c’è stata alcuna reazione? “Avevamo profuso uno sforzo notevole nella prima frazione di gioco, avendo la ghiotta possibilità di sbloccare la partita in apertura. Il gol a inizio ripresa ci ha tagliato le gambe e non siamo stati in grado di tradurre la nostra rabbia agonistica in gioco, ma soprattuto in quel gol che avrebbe riaperto la partita. Non cerco attenuanti, non possiamo permetterci prestazioni simili”. Perchè in questa stagione non siete mai riusciti a ribaltare nessuna partita nella quale siate passati in svantaggio? “Penso non ci sia una sola motivazione. Ogni partita ha una propria storia e certamente noi dobbiamo migliorare nella gestione delle forze nei novanta minuti non abbattendoci se capita l’inconveniente di passare in svantaggio”. Come avete accolto i rumors circa una possibile posizione precaria del tecnico Fabrizio Castori? “Siamo un gruppo unito e quando i risultati non arrivano sappiamo che possono crearsi situazioni spiacevoli nelle quali si formulano ipotesi che non hanno molto fondamento. Noi siamo col nostro mister e col nostro staff e sabato 20

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dimostreremo che abbiamo la forza di metterci alle spalle questo brutto periodo che si sta protraendo da troppo tempo”. Una ricerca del riscatto che passa per il match contro il Cittadella. Non trovi che sia l’avversario più difficile da affrontare in questo momento? “Certamente è una squadra in grandissima salute, reduce da una vittoria galvanizzante che l’ha posta in una posizione di vertice. Dal canto nostro la situazione non ci consente più di valutare l’avversario: potrebbero esserci Barcellona e Real Madrid sul nostro cammino ma sabato non possiamo considerare nessun altro risultato diverso dalla vittoria”. Vi attendevate forse un percorso più incisivo dal vostro ritorno al Cabassi? “Durante la prima partita al Cabassi col Latina siamo stati immersi in un’atmosfera straordinaria poi, contro Ascoli e Avellino le cose non sono andate altrettanto bene. Non penso che questo possa essere imputabile all’impiego di una o due punte... Sono sicuro che col nostro spirito e il nostro modo di intendere il calcio ci toglieremo tante altre soddisfazioni”. Enrico Bonzanini


Sconfitta per la Carpine in quel di Crevalcore dopo una partita combattuta fino alla fine. Gara in equilibrio per le prime due frazioni con entrambe le compagini a darsi battaglia sotto canestro fino al 27-27. Al rientro dagli spogliatoi Crevalcore prova un mini allungo grazie a una maggiore intensità difensiva e a una quantità minore di palle perse, arrivando a un vantaggio di 10 lunghezze. Il quarto si chiude sul 46-40, con la Carpine che riesce a limitare i danni. L’ultimo periodo però si rivela fatale alla squadra ospite poiché, arrivata sul

Pronto riscatto della Gsm Mondial Carpi che si impone 3-0 contro la giovane squadra del Neruda Bolzano. La formazione di Mister Davide Furgeri, non ha perso l’occasione per tornare subito alla vittoria. La formazione iniziale ha visto Viani in regia, Pini opposto, Natali e capitan Bulgarelli di banda, Faietti e Campana al centro, libero di difesa Fogliani, quello di ricezione Dallari. L’inizio gara è di quelli da grande squadra, con ritmo alto e tanta pressione sulle avversarie, infatti la squadra trentina La Terraquilia Handball Carpi non manca la prova del nove nel derby contro il Bologna e vola in vetta sempre più solitaria alla classifica del Girone B in attesa che il Romagna recuperi le sfide posticipate a causa degli impegni europei. Contro il Bologna coach Sasa Ilic arriva finalmente con la rosa al completo galvanizzata dalla prestigiosa vittoria interna di sette giorni prima contro il Romagna. L’avvio è a totale appannaggio dei biancorossi: immediatamente trascinati dalle reti di Tomislav Bosnjak e dalle parate di un sempre più leader Jan Jurina, volano sul 3-8 con la firma conclusiva di capitan Marco Beltrami. La Terraquilia continua il suo predominio territoriale e il punteggio si dilata sino al 6-12 con i padroni di casa inermi al cospetto della prepotenza tecnico-atletica carpigiana. Reazione felsinea negli ultimi dieci

Nulla di fatto per la Carpine

55-52, subisce un parziale di 10-0 in un minuto di grazia

cestista di Garuti che taglia le gambe ai carpigiani e

permette ai padroni di casa di strappare la vittoria.

Pallavolo Femminile Serie B2 - Gsm torna alla vittoria battendo il Bolzano 3 a 0

Pronto riscatto in casa Mondial Alice Gennari

non riesce a entrare in gara e il risultato del primo set la dice tutta 25-5. Furgeri a inizio secondo set inserisce Gennari (che risulterà decisiva), ma la gara cambia, ora è Gsm che deve inseguire, numerosi gli errori mentre la tensione cala, così bisogna aspettare, il 18 pari per rimettere la testa avanti e, dopo alcune giocate punto a punto, la squadra di casa, riesce a chiudere 25-23, tirando un sospiro di

sollievo. Passato il pericolo, la squadra nel set successivo gioca in scioltezza, Bellentani e Zini subentrate in partita, mettono a segno alcuni punti decisivi, così la gara scivola via, con la Gsm che riesce a mettere in cantiere anche il terzo set 25-17. Fra le singole 11 punti per Faietti, 10 Gennari, 7 Bulgarelli, 6 Natali, 5 Pini, 4 Bellentani e Zini, 3 Galli, 2 Campana. Tre punti fondamentali per la classi-

Texcart ferma il Bologna rossa 3 a 2

Vittoria col brivido Vittoria col brivido per la Texcart. Partenza brillante delle giovani carpigiane, reduci dalla bella prova della settimana scorsa, ma nel terzo set le giovanissime padrone di casa del Bologna Rossa cominciano a infilare qualche battuta in più che ha messo in difficoltà la ricezione delle ragazze di Mister Benaglia con qualche colpo a vuoto per la formazione carpigiana. Dopo un quarto set fotocopia del terzo, le squadre vanno al quinto, dove nel caos del Pala Margelli, Capasso e compagne agguantano comunque una preziosa vittoria.

fica, dopo la sconfitta dello scorso sabato. Prossima gara in trasferta, sabato a

Villa Bartolomea di Verona con inizio alle 20,30.

Pallamano Serie A - La Terraquilia Handball Carpi non manca la prova del nove nel derby contro il Bologna e vola in vetta sempre più solitaria alla classifica del Girone B

Terraquilia corsara a Bologna

minuti guidata da Mula: Bologna rientra sul 7-12 prima e sul 9-12 poi. Carpi riprende a marciare con un filo di gas e chiude la prima frazione di gioco sull’11-15 con Giannetta abile a mettere il sigillo finale.

Pallanuoto Cabassi

I risultati Cabassi Carpi C - Onda Blu Formigine: 22 - 1 Bene la prima di campionato per la Cabassi Under 13C, andata in scena domenica 20 novembre presso l’impianto Campedelli di Carpi. I piccoli Under 13C sono subito partiti forte ingranando la quinta e hanno concluso il primo parziale col risultato di 5-0.

Basket Promozione - Crevalcore batte Centro Lattonieri 72 a 54

Secondo e terzo tempo chiusi dai biancorossi coi parziali di 6-0 e 4-1. Anche l’ultimo parziale di gara ha confermato la superiorità del settebello carpigiano col risultato di 7-0. Punteggio finale: 22-1 per la Cabassi. Tutti i giocatori della sono andati in rete.

Nella ripresa prende confidenza con la rete anche Giulio Venturi che piazza due reti importanti e, unitamente ai centri di Bosnjak e Pikalek, guidano la Terraquilia al break di 2-4 che porta il punteggio

sul 13-19 dopo 6’. Bosnjak è devastante e le sue continue sassate dilatano il punteggio sino al 14-22. Il massimo vantaggio non placa la fame biancorossa con il coach Ilic che incita i suoi a non mollare la presa

sulla parta: alla festa del gol partecipa anche il neo acquisto Manfredini, al primo centro con la Terraquilia che consente di allungare sino al 19-27. A dieci minuti dalla fine il tecnico croato decide di dar

“Faccio i complimenti a tutti gli atleti della formazione che hanno saputo dimostrare gioco ed estro sotto rete. C’è da migliorare ancora, ma siamo sulla strada giusta” ha commentato Mister Cortelloni.

der 13R hanno ben giocato contro gli amici di Pol. Olimpia Vignola. A sbloccare il risultato ci ha pensato Luca Marchetto con un bel goal da 7 metri, poi gli ospiti hanno pareggiato sul finale del primo parziale. Nel secondo tempo la paura svanisce e i piccoli biancorossi macinano goal. Il terzo e quarto parziale proseguono tra gioia ed entusiasmo. Urlo finale liberatorio, per la meritata vittoria: 13 a 3. “Sono molto contento della prestazione

dei miei piccoli, 7 giocatori su 10 sono andati a rete, c’è chi ha aiutato molto in difesa, chi non si è lasciato intimorire dall’esordio, ma la soddisfazione più grande è sempre vedere il sorriso dei ragazzini a fine partita”, ha sottolineato il direttore sportivo.

Cabassi Carpi R - Olimpia Vignola: 13 - 3 In formazione ridotta, a causa delle molte assenze, e con l’ansia dell’esordio, (nessuno dei piccolini ha mai giocato un campionato FIN), gli Un-

spazio ai giovani componenti della panchina e Bologna ne approfitta per ridurre lo svantaggio sino al 25-29 che chiude la gara consegnando tre punti fondamentali a capitan Beltrami e compagni. Altre undici reti per Bosnjak che guida la classifica cannonieri del girone, con 68 reti (8.5 di media a partita). “La difesa è il fattore che ci rende diversi dalle altre squadre, ma stiamo crescendo velocemente anche sotto il profilo della gestione della fase di possesso palla”, ha commentato Bosnjak. Prossimo appuntamento, dopo il turno di riposo, sabato 3 dicembre, alle 18, in casa dell’ostica Città Sant’Angelo, con l’obiettivo di vendicare la sconfitta casalinga dell’esordio.

Pol. Parma - Cabassi: 6 - 4 Prima partita di campionato disputata fuori casa, presso l’impianto del Centro Negri di Parma, contro i padroni di casa di Pol. Coop Parma. venerdì 25 novembre 2016

Gara nella quale sono emerse alcune difficoltà per l’Under 17 della Cabassi. Sulla carta la formazione biancorossa partiva favorita ma, complice una giornata storta e un approccio timoroso, la prestazione è stata al di sotto delle possibilità. Il match è rimasto sempre in parità fino a pochi minuti dalla fine, con un Carpi che ha sempre dovuto rincorrere il risultato senza mai avere la forza necessaria per superare gli avversari. anno XVII - n. 43

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Bocce - La Rinascita pareggia in campionato contro Fashion Cattel e poi ben figura alla gara nazionale di Scanzorosciate (Bergamo)

Un grande Savoretti mette in difficoltà Treviso

Sabato 19 novembre presso il Bocciodromo di Budrione La Rinascita ha ospitato Fashion Cattel Treviso contro cui ha riportato un buon pareggio 2-2. L’incontro è stato bello e duro fino all’ultimo tiro. A mettere in difficoltà Treviso è stato un grandissimo Mirko Savoretti, ricoperto di applausi, perchè ha saputo tener testa insieme alla squadra a una delle formazioni ai vertici della classifica. Savoretti ha fatto suo l’individuale col punteggio di 8-5, 8-4 mentre Treviso ha conquistato il punto con la terna mettendo ko Paleari – Bartoli – Provenzano 0-8, 5-8. Dalle coppie è arrivata la parità con la vittoria di Paleari e Savoretti 8-2,8-7 ma la sconfitta dell’altra coppia formata da Bartoli e Provenzano 1-8,5-8. Classifica: Alto Verbano 15, Fashion Cattel e MP Filtri Caccialanza 13, Boville Marino 12, GS Rinascita 11, L’Aquila 10,

APER Capocavallo e Montegranaro 7, CVM Utensiltecnica 5, Enrico Millo 4, Montecatini AVIS e Ancona 2000 2. Nel prossimo turno, sabato 10 dicembre, la Rinascita è impegnata in trasferta ad Ascoli Piceno contro Montegranaro. Nella giornata di domenica 20 novembre La Rinascita ha conquistato il primo e secondo posto del podio al Trofeo Città del Moscato Scanzo a Scanzorosciate di Bergamo: sul gradino più alto il campione del mondo ed europeo Mirko Savoretti che in finale ha battuto il compagno di squadra Diego Paleari 12-5. Classifica: 1° Mirko Savoretti (GS Rinascita, Modena), 2° Diego Paleari (GS rinascita, Modena), 3° Gianpaolo Signorini (Alto Verbano, Varese), 4° Mirko Fasoli (Tritium Bocce, Bergamo), 5° Andrea Bagnoli (Villafranca, Verona).

Grandissimo orgoglio per la convocazione di Ilaria Giovanelli presso il Centro Tecnico Federale di Desio dove si è unita alla Nazionale Italiana di Ginnastica Ritmica. Cresce la società che oggi conta più di cento atlete tesserate

La Ritmica Giardino vola sempre più in alto Grandissimo orgoglio per la Sezione Ginnastica Ritmica del Club Giardino Asd per la convocazione di Ilaria Giovanelli presso l’Accademia Internazionale per il lavoro di squadra di Desio. In quello che un tempo si chiamava Centro Tecnico Federale, l’atleta che gareggia in Serie A in prestito alla Polisportiva Pontevecchio di Bologna, si è unita dal 16 al 22 novembre alla Nazionale Italiana di Ginnastica Ritmica, le Farfalle tricolori, più volte campionesse del mondo. L’esperienza dell’Accademia di Desio è il sogno di ogni ginnasta e rappresenta un essenziale momento di lavoro per l’individuazione e il monitoraggio delle ginnaste di alto livello e di interesse nazionale. Per la responsabile tecnica della Ginnastica Ritmica del Club Giardino Asd Federica Gariboldi, che a sua volta è stata medaglia d’argento ai Campionati mondiali di Bruxelles nel 1992, si tratta di una grande soddisfazione. Non certo l’unica. A distanza infatti di più di dieci anni da quando iniziò a insegnare a Carpi oggi può raccogliere i frutti del duro lavoro: la Ritmica Club Giardino è cresciuta e si misura a livello nazionale con le più importanti società. Federica Gariboldi cresciuta a Parabiago dove, dopo la carriera di atleta, ha iniziato quella di istruttrice, si è trasferita a Carpi per amore nel 2003 e qui si è messa a disposizione di quelle atlete che, animate da una fortissima passione per la ginnastica ritmica, in lei hanno trovato un punto di riferimento. Alessandra Luppi e Asia Terrando, dopo aver consumato le pedane, oggi affiancano Federica Gariboldi e, insieme ad altre ex atlete, compongono lo staff tecnico. Sono 106 le ginnaste associate e da quest’anno, oltre ai corsi base 22

venerdì 25 novembre 2016

Ilaria Giovanelli

attivati presso la palestra del Club Giardino a Carpi, sono stati attivati nuovi corsi a Correggio e a Novellara da cui si sono avuti gli ottimi e sperati riscontri. Oltre a Ilaria Giovanelli, anche Alexananno XVII - n. 43

dra Naclerio della Ritmica Club Giardino è in forza alla società bolognese Pontevecchio con la quale ha conquistato la 3^ tappa di Serie A2 mantenendo il primo posto in classifica generale parziale a pari

merito con Ginnastica Moderna Legnano. La ritmica carpigiana inoltre gareggia con una propria squadra al campionato di Serie B1: Asia Ognibene, Chiara Ferrari, Elena Fulgeri e Aurora Montanari avendo ben figurato nella fase interregionale del 6 novembre scorso, disputeranno la fase nazionale a partire dal prossimo 27 novembre a Forlì dove, nel medesimo fine settimana si svolgerà la tappa finale di Serie A. Nella Ritmica Club Giardino, oltre al gruppo delle Agoniste e Pre-agoniste, le squadre di Terza Fascia (scuole superiori), Seconda Fascia (scuole medie) e Prima Fascia (scuole elementari), atlete che hanno raggiunto ragguardevoli risultati a livello nazionale e regionale partendo dalla frequentazione di Corsi Base, aperti a tutte le bambine che, con due allenamenti settimanali di un’oretta ciascuno, vogliano provare a maneggiare la fune, la palla, il cerchio, le clavette e il nastro, attrezzi caratteristici della disciplina nonchè sviluppare la coordinazione motoria di base tramite divertenti percorsi ludici motori a corpo libero. A livello agonistico, la ritmica è uno sport che richiede sacrificio perché ci si allena più di quattro ore al giorno per cinque giorni alla settimana perché solo con costanza, determinazione e controllo, è possibile mirare alla perfezione del corpo e della tecnica. La passione è tutto e non è un caso se tante atlete che hanno cominciato da bambine oggi continuino a distanza di più di dieci anni ad allenarsi per entrare in pedana ed esibirsi come farfalle. Lo faranno anche in occasione del Saggio di Natale domenica 18 dicembre presso la palestra della scuola media Margherita Hack, a partire dalle 18,30 a ingresso libero. Sara Gelli


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anno XVII - n. 43

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UN OMAGGIO

COMPRESO ALLE PRIME CONSEGNE


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