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Management sostenibile delle risorse f
La gestione sostenibile delle risorse è uno dei temi più interessanti del momento e va a coprire non solo aspetti legati ai prodotti in sé ma anche al packaging e, quindi, comunica l’impegno delle aziende nel mettere in campo le iniziative necessarie a ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività. Nel 2022 l’Osservatorio Immagino ha individuato 16.853 prodotti riconducibili ai 15 claim di quest’area (12,7% del totale rilevato), con un giro d’affari di oltre 9,4 miliardi di euro, pari al 21,9% del largo consumo confezionato monitorato. Rispetto al 2021, il fatturato è aumen- tato del +10,1% ma i volumi sono calati del -3,3%. Le due componenti di mercato sono state positive: +2,0% la domanda, +8,1% l’offerta.
Il fenomeno principale, per giro d’affari in supermercati e ipermercati, è l’impegno sul fronte della riciclabilità delle confezioni. Il claim “riciclabile” è presente su 5.127 prodotti che hanno fatturato 3,8 miliardi di euro, crescendo del +16,6% rispetto a 12 mesi prima. Anche a volume le vendite sono aumentate (+1,8%), in particolare in categorie quali detersivi per il bucato in lavatrice, bevande base thè, cola, patatine, bagnoschiuma e docciaschiuma, e ammorbidenti.
Nel corso del 2022 i 4.482 prodotti con l’indicazione generica di “sostenibilità” on pack hanno subìto un aumento dei prezzi che li ha portati ad accrescere del +9,0% il fatturato, arrivato a 3,5 miliardi di euro. Ma questo, parimenti, ha determinato un calo del -4,7% dei volumi venduti, in particolare in categorie quali vegetali naturali/frutta surgelati, verdura di quarta gamma, merendine, pannolini, biscotti integrali/multicereali, pesce panato surgelato e pesce naturale surgelato.
I CLAIM DELL’AREA TEMATICA MANAGEMENT SOSTENIBILE DELLE RISORSE
Andamento nettamente positivo per il claim “con materiale riciclato”, che chiude il 2022 con una crescita annua del +20,5% a valore e del +3,0% a volume, con 4.449 referenze per 2,6 miliardi di euro di sell-out.
Ad aver contribuito maggiormente a questo trend, oltre a un’espansione dell’offerta (+20,5%), sono state categorie come le bevande base thè, i bagnoschiuma e docciaschiuma, gli ammorbidenti, le patatine e i prodotti per il bucato.
Queste dinamiche si ritrovano anche tra i 2.080 prodotti che presentano in etichetta il claim “meno plastica”
Anche in questo caso il fatturato del 2022 è risultato in robusta crescita rispetto all’anno precedente (+15,7%) ma i volumi sono rimasti stabili (+0,0%), mostrando quindi che questo trend si deve esclusivamente all’aumento dei prezzi di vendita.
Determinante è stata anche l’espansione assortimentale (+14,4% la componente push). Affettati, surgelati vegetali, frutta surgelata e acqua non gassata hanno mostrato crescite a volume, mentre carta igienica e mozzarelle sono diminuite.
È stato un anno di contrazione delle vendite il 2022 per il logo Cleanright, che, rispetto al 2021, ha perso un -17,4% a volume e un -2,2% a valore, fermandosi a 1,1 miliardi di euro di sellout. Tra i 3.765 prodotti con questo logo in etichetta la flessione maggiore delle vendite è stata quella dei prodotti per il bucato e per la lavastoviglie. L’impegno delle aziende per la “riduzione dell’impatto ambientale” è stato dichiarato sulle confezioni di 859 prodotti, che nel 2022 hanno fatturato oltre 566 milioni di euro. Rispetto all’anno precedente, hanno aumentato il sell-out del +3,6% a fronte di un calo del -7,0% a volume, soprattutto in detersivi per stoviglie a mano, acqua non gassata, prodotti per il bucato in lavatrice, yogurt da bere e surgelati vegetali naturali/frutta.
Sono riusciti a tenere a volume (-0,3% rispetto al 2021) e a guadagnare un +12,3% a valore, i 621 prodotti sulle cui etichette le comunicano il loro impegno per la “riduzione delle emissioni di CO2”. Complessivamente hanno sfiorato i 500 milioni di euro di sell-out. Le categorie a maggior riduzione delle vendite sono state latte fresco, acqua non gassata, detersivi per stoviglie a mano e biscotti integrali/multicereali. sull’anno precedente. Indicatori tutti positivi anche per la certificazione Ok-Compost, che ha aumentato del +29,7% le vendite in valore e del +11,8% quelle in volume. I 717 prodotti dotati di questa certificazione in etichetta hanno superato i 215 milioni di sell-out, beneficiando di un’offerta a scaffale aumentata del +20,2% rispetto all’anno precedente e del trend positivo in categorie quali gelati in vaschetta e accessori da tavola usa e getta.
La certificazione Sustainable cleaning è quella che ha maggiormente sofferto nel corso dell’anno. Infatti, ha chiuso il 2022 perdendo il -30,0% di vendite a valore e il -34,7% a volume rispetto al 2021, penalizzata da una componente di offerta ridottasi del -22,0% e da una componente di domanda calata del -8,0%. Complessivamente, i 2.324 prodotti con questo claim in etichetta hanno fatturato 460 milioni di euro. Tra le categorie più in calo i prodotti per il bucato e per la lavastoviglie e gli ammorbidenti.
Il claim “compostabile” è stato rilevato sulle etichette di 937 referenze, che nel 2022 hanno fatturato 305 milioni di euro, in crescita del +11,5% sull’anno precedente. A volume, invece, il dato annuo è negativo del -2,5% ed è stato determinato soprattutto da gelati in vaschetta e verdura di quarta gamma.
Bilancio annuo positivo per i 1.226 prodotti accomunati dal claim “biodegradabile”: rispetto al 2021, hanno aumentato del +28,4% le vendite a valore, che ormai sfiorano i 300 milioni di euro. Ma hanno anche accresciuto del +3,7% quelle a volume, grazie soprattutto ad accessori da tavola usa e getta, fazzolettini in carta e prodotti per lavastoviglie. Determinante l’effetto della componente assortimentale, con un’offerta in crescita del +24,3%
La “riduzione degli sprechi” è dichiarata sulle etichette di 477 prodotti, che nel 2022 hanno realizzato quasi 190 milioni di euro di sell-out, crescendo del +10,5% sul 2021. A volume, invece, il dato è negativo per il -12,9%, soprattutto a causa di prodotti per il bucato, prodotti per lavastoviglie, verdura di quarta gamma e riso bianco. È un paniere ampio (1.409 referenze) quello dei prodotti del cura casa e del cura persona realizzati “senza fosfati” e/o con almeno un ingrediente “vegetale”. Nel 2022 hanno oltrepassato i 162 milioni di euro di fatturato, in crescita del +17,2% sull’anno precedente.
A volume, invece, hanno perso il -1,0% delle vendite. Importante il contributo della componente push (+13,0%) e, tra le categorie, di detersivi per lavastoviglie, detersivi per il bucato in lavatrice e dopo shampoo. Bene il 2022 per la certificazione Ecolabel che ha aumentato del +14,7% le vendite in valore, superiori a 88 milioni di euro, e del +1,8% quelle in volume. Tra i 296 prodotti, ad aver dato il principale contributo sono stati i tovaglioli di carta e gli asciugamani/rotoli di carta.
Infine, chiudono questo paniere i 195 prodotti che evidenziano l’uso di materiale in Mater-Bi. Nel 2022 hanno realizzato oltre 66 milioni di euro di sell-out (+15,8% annuo) e hanno registrato una lieve crescita anche nelle vendite in volume (+0,6%), grazie soprattutto a carta igienica, fazzolettini di carta e pasta di semola. Molto positivo il trend della componente pull (+15,2%), che di fatto sostiene la crescita a fronte di un’offerta stabile (+0,6%).
Nel 2022 l’insieme dei 9.688 prodotti che segnalano sull’etichetta il loro impegno sul fronte della responsabilità sociale ha migliorato il trend di crescita a valore rispetto ai 12 mesi precedenti ma non è sfuggito alla contrazione dei volumi acquistati dagli italiani in supermercati e ipermercati. A valore ha superato i 5,1 miliardi di euro di sell-out (+10,5% annuo) mentre a volume ha perso il -4,6%. Un trend individuato in tutte le cinque certificazioni rilevate e, nel caso di UTZ, accompagnato da un trend negativo anche a valore.
La gran parte del giro d’affari di questo paniere si deve a una sola certificazione: FSC (Forest Stewardship Council), che riunisce quasi il 6% della numerica e contribuisce per oltre il 9% al sell-out complessivo. Nel 2022 ha annoverato 7.728 referenze per oltre 3,9 miliardi di euro di vendite, il +11,0% rispetto all’anno precedente. A volume, invece, ha perso il -3,1% delle vendite, soprattutto a causa di coni gelato multipack, carta igienica, pasta fresca ripiena, Champagne e latte fresco. Crescita annua sotto media per la certificazione PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes), che ha messo a segno un +6,5% annuo a valore, avvicinandosi ai 682 milioni di euro di sell-out realizzati da 917 referenze. su base annua, superando i 382 milioni di euro, e ha mantenuto stabili le vendite in volume (+0,0%).
Tra i 615 prodotti certificati presenti a scaffale si sono segnalati i gelati multipack, il thè, i modificatori del latte a base cacao, i sostitutivi del pasto e i gelati in vaschetta.
A volume il calo annuo è stato del -12,9%, dettato in particolare dalla contrazione di specialità salate surgelate, pannolini, pesce surgelato panato, gelati in vaschetta e carta igienica. La performance migliore di questo paniere è quella della certificazione Rainforest Alliance, che ha aumentato il giro d’affari del +19,3%
I CLAIM DELL’AREA TEMATICA RESPONSABILITÀ SOCIALE
L’Osservatorio Immagino ha individuato 351 prodotti che riportano in etichetta il logo Fairtrade. Nel 2022 hanno superato gli 83 milioni di euro di sell-out (+9,0% rispetto al 2021) ma hanno visto ridursi del -5,4% le vendite in volume, soprattutto in alcune categorie, quali zucchero, uova di Pasqua, banane, cereali per la prima colazione, caffè macinato e succhi 100% frutta. Molto negativo il dato annuo della certificazione UTZ, con -30,2% a valore e -33,6% a volume rispetto al 2021. Una performance dettata dalla pesante contrazione dell’offerta e, per quanto riguarda i volumi delle vendite, anche dal calo di uova di Pasqua, praline e cioccolatini, caffè macinato, pasticceria e snack dolci. Complessivamente i 258 prodotti certificati hanno superato i 38 milioni di euro di sell-out in supermercati e ipermercati.