L'identità è social

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Siete davanti a un breve manuale che vuole spiegare quanto fondamentale sia diventata la presenza di aziende e brand su Instagram: sei rapidi capitoli per capire come entrare nel mondo del social network del momento, per promuovere la vostra attività e aumentare la vostra visibilità online, coinvolgendo clienti e generando contatti utili.

Quando parliamo di identità aziendale cerchiamo di concentrarci su tutti gli aspetti che rappresentano l’azienda: dal naming al logo, dalla tag line alle scelte cromatiche. La brand identity è tutto ciò che l’impresa vuole che i consumatori percepiscano utilizzando i propri prodotti. Con più di 400 milioni di user ogni mese in tutto il mondo, di cui 9 milioni in Italia, e con una community che condivide più di 80 milioni di foto e video ogni giorno, Instragram è diventato il social network in cui tutti vogliono essere presenti. Ed è, quindi, la vetrina ideale per il vostro business aziendale.

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La potenza di un’immagine (coerente) Il 90% delle informazioni trasmesse al cervello sono visuali: con un processo di memorizzazione 60 mila volte più veloce rispetto a quello testuale, le immagini sono il vero biglietto da visita della vostra realtà aziendale. La comunicazione visuale è un ottimo canale persuasivo, ma deve rispettare con coerenza il vostro programma di comunicazione. Un uso intelligente di immagini di grande forza comunicativa tramite Instagram consolida – e in alcuni casi definisce – lo stile visivo di un programma identitario globale che coinvolge, anche se in forma differente, la vostra comunicazione online e offline. Gli smartphone e i social media hanno aperto alla brand identity nuove strade che non devono essere trascurate. Oggi è indispensabile pubblicare contenuti di qualità su Instagram tanto quanto curare il packaging di un nuovo prodotto in fase di lancio.

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Visual storytelling Attraverso la mobile photography raccontate storie: le vostre storie, le storie della vostra azienda, le storie dei vostri prodotti, le storie dei vostri collaboratori o, perché no?, dei vostri clienti (una delle maggiori soddisfazioni per un follower è quella di finire nella gallery attraverso un repost, non sottovalutatelo!). Le immagini devono riuscire a far respirare i profumi, a trasportare i sapori, a rappresentare i colori del vostro brand. Il 63% dei consumatori, infatti, dichiara di preferire immagini di brand che usano persone e situazioni reali. Del resto, se un’immagine è in grado di catturare un momento autentico, un istante reale di vita vissuta, chi la guarda vi si potrà più facilmente identificare. Le vostre storie, quindi, devono essere vere e trasparenti.

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“Stile Instagram” Seguire i trend fotografici del momento è sicuramente una scelta opportuna per portare like e follower nella propria gallery. Attenzione però! Un brand non deve limitarsi a copiare quello che la moda propone, ma deve essere in grado di personalizzare i post, con creatività e carattere, attraverso foto e caption in grado di rafforzare la brand awareness. Non è sufficiente essere convincenti: è necessario evocare percezioni, dimostrare un modo di essere autonomo e irripetibile che può evolversi nel tempo rimanendo, tuttavia, sempre lo stesso nella sua identità più profonda.

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Hashtag e follow Se si parla di social, si parla anche di hashtag: quali scegliere nelle proprie foto e come crearne di personalizzati? La scelta degli hashtag, come quella dei follow, è una dinamica complessa. Ci sono 30 hashtag a disposizione ed è importante cercare di sfruttare al meglio questo numero, utilizzandoli in abbinamento a tag influenti che possano dare visibilità al vostro brand e che siano in linea con la vostra tipologia di foto. Sarà molto stimolante creare un hashtag tutto vostro che vi permetterà di veicolare un messaggio o un prodotto nella giungla del web: rafforzerà la vostra social identity. E i follow? Cercate di capire con chi volete interagire. Selezionateli in base alla reale coerenza che essi mostrano nell’uso di questo strumento.

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Follower Il discorso dei follower si muove tra quantità e qualità. La chiave per aumentare i follower, come sostengono i più grandi Instagramers, è interagire e farsi conoscere. Acquistarli è facilissimo, ma quanto di più sbagliato si possa fare. Non puntate mai alla quantità, ma alla qualità di un’audience profilata che vi ha scelto perché crede nel vostro brand, perché acquista il vostro prodotto, perché adora la vostra gallery. Create, quindi, un piano editoriale e rispettatelo. Pubblicate post d’impatto, emozionali e coerenti al messaggio che volete dare della vostra azienda. Quest’operazione, se condotta con lungimiranza e costanza, porterà a un sicuro ritorno in termini di visibilità. La community va alimentata e coccolata attraverso l’interazione: cercate di avere un tone of voice costante, gentile e amichevole; create opportunità di incontro (fisico o virtuale), instawalk o challenge che portino i vostri follower a sentirsi parte di una famiglia, a sentirsi “viziati” dal brand. L’hashtag #communityfirst è la dimostrazione di quanto la comunità sia inserita al centro del processo social di Instagram.

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Instagram marketing Uno degli elementi che spesso ha smosso business, budget e follower dei brand è l’utilizzo degli influencer, vale a dire utenti con una grande visibilità. Di solito, sono i famosi utenti con il K (cioè con più di 10 mila seguaci), che potreste reclutare in base al numero di follower, alla percentuale di engagement o alla quantità di post pubblicati. Una volta individuati i più idonei e inerenti alla vostra linea aziendale, è a loro che in sostanza affiderete campagne pubblicitarie indirette. Li inviterete a produrre e usare scatti e immagini emozionali, rendendoli “protagonisti” di un progetto o di un’idea, interessandoli a un prodotto o invogliandoli a compiere specifiche azioni. Innescherete, così, un processo in cui, a loro volta, essi coinvolgeranno i propri follower, facendo crescere in modo esponenziale i vostri. Un’ottima strategia per fare lead generation con Instagram è l’inserimento di un link nella bio che possa generare contatti, fidelizzare un cliente o vendere un prodotto nel caso degli ecommerce.

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A settembre 2015 c’è stata una svolta storica nel mondo di Instagram: post promossi a pagamento. Vale a dire, la possibilità per le aziende di scavalcare il sistema di visualizzazione cronologico e poter accedere a milioni di persone che ogni giorno pubblicano e vedono foto di amici e brand e che, quindi, trovano nel proprio feed contenuti sponsorizzati. Le campagne su Instagram si attivano e gestiscono attraverso gli strumenti di advertising di Facebook. Basta avere una pagina su questo social e, naturalmente, un account Instagram. Non è prevista una spesa minima e questo dà la possibilità di accedere alla sponsorizzazione non solo alle grandi aziende, ma anche alle medie e piccole. Queste ultime, però, non avendo a disposizione grandi budget, dovranno puntare molto su creatività e qualità. Le aziende dovrebbero usare questo strumento con estrema attenzione, creando contenuti che rispecchino la natura insta del social e cercando di rendere il più omogeneo possibile il messaggio sponsorizzato nel feed. L’utilizzo di Instagram Ad è uno dei pochi modi per poter misurare un reale Roi della campagna marketing sul social.

Tuttavia, non possiamo sottovalutare l’importanza di like, commenti e follower di un profilo: questi, insieme a un piano di comunicazione coerente e crossmediale, potranno accrescere la percezione di un’azienda, di un prodotto o di una specifica attività che il pubblico acquisisce. Per un’efficace strategia di comunicazione, infatti, le aziende non dovrebbero scegliere Instagram come unico social di riferimento, ma integrarlo ad altri, e a ulteriori azioni, in una dinamica coordinata. Lo scopo di questo manuale è far scoprire e prendere visione alle aziende dell’immenso potenziale che Instagram offre e di come una programmazione capillare possa portare risultati importanti nella visibilità e nella percezione del brand.


Questa guida è stata realizzata da Luca Pagliara Graphic e Web Designer Studioso e divulgatore di Instagram marketing e brand identity Founder The Brand Identity

Co-Founder MaPa

Project Manager Half and Half Project

© Copyright 2016 The Brand Identity di Luca Pagliara Le informazioni contenute in questo prodotto sono da considerarsi come semplici opinioni personali. L’autore declina ogni responsabilità riguardo ad azioni compiute seguendo ciò che è scritto in queste pagine. Usando questo prodotto l’utente accetta in pieno di essere il solo responsabile delle sue azioni. Data la diversità degli utenti non è garantito il raggiungimento dei risultati.

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