2 - Attacchi da telemark

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I TEST DI THE WHITE PLANET GLI ATTACCHI


L'attacco da telemark Come detto a livello d'importanza per la resa della sciata affrontiamo una parte dell'attrezzatura di minor valore rispetto gli scarponi e apparentemente l'argomento potrebbe sembrare più facile ma nella nostra impresa nulla è così alla fine. Indubbiamente l'attacco oltre che a sue proprie caratteristiche non deve uccidere o sciupare il buono dello sciatore e dello scarpone. Deve essere l'anello di collegamento tra sci e sciatore e là dove possibile aiutare sia l'uno che l'altro ad alzare la performance senza interferire con le sensazioni che lo sciatore ricerca. Facciamo subito un esempio. I cavi servono fondamentalmente per due ragioni: limitano l'alzata del tallone via via che ci si inginocchia facendo sentire allo sciatore che quel movimento essenziale alla realizzazio della cuva e del gesto sta avvicinandosi al suo termine e per secondo, richiamano lo sci arretrato molto rapidamente in avanti in fase di distensione o passaggio da una posizione telemark all'altra. Contribuiscono anche a mantenere in asse con lo sci il tallone dell scarpone ma questo fattore è abbastanza relativo. I primi due punti sono ottenuti grazie ai cavi e le molle. Chiaramente tendendo le molle si ottengono gli scopi prefissati ma in compenso si corre il rischio di “accartocciare” lo scarpone su sè stesso. La suola assume una forma a barchetta – in inglese questa forma è definita rocker – sgradevolissima in ogni senso. Già il movimento telemark stressa la suola dello scarpone ad ogni curva ad ogni passo in salita e camminando arrotondandola, se poi l'attacco accentua questa forma dopo poche settimane di sci il nostro scarpone, che dovrebbe avere una suola assolutamente piatta, inizia ad arcuarsi con notevoli problemi per lo sciatore, specie se leggero. Ogni volta che si è in stazione eretta a piedi piatti sugli sci e la suola è arrotondata si ha la sensazionche che i talloni si alzino. Siamo obbligati ad arretrare il peso per premerli verso il basso, i quadricipiti inziano ad infuocarsi. In ski lift è una tortura, in neve fresca si ha un problema in più: quello di dover contrastare lo sbilanciamneto in avanti che il rocker induce. Insomma anche gli attacchi, a volte, hanno dei difetti e analizzando gli attacchi 75 mm a cavo e molle a compressione sul mercato proveremo a individuare i loro pregi e difetti sempre in nome di definire un attacco ideale (da ora AIT) per il telemarker italiano. Attacco ideale da telemark Le caratteristiche che l'AIT deve avere sono le seguenti: (le caratteristiche in grassetto sono le più importanti per il buon funzionamento dell'attacco) 1. Progressività 2. Contenimento torsione scarpone 3. No rocker 4. Robustezza 5. Facilità di calzata 6. Semplicità costruttiva 7. Facilità adattamento alle diverse taglie scarponi 8. Sicurezza 9. Step in 10. Ski stopper


11. Leggerezza 12. Bellezza Spiegazione punti Punto 1 Questo è chiaramente il punto a cui tutti teniamo maggiormente. Se l'attacco è progressivo ciò faciliterà la progressività del nostro movimento. Se fosse troppo morbido, quasi inesistente all'inizio e poi troppo duro, sarebbe un grosso ostacolo alla realizzazione della rollata. Vogliamo un attacco che man mano ci si inginocchia faccia sentire da subito la presenza delle molle e che queste siano tali da contenere l'alzarsi del tallone, che siano morbide così da lasciarci flettere il soffietto senza sforzo e che diventino sempre più dure man mano che si affonda nella positzione telemark. Che non abbia punti morti iniziali, il difetto di molti attacchi. Questo punto morto iniziale è anche imputato al punto di fulcro dei cavi sulle ganasce. Quindi un attacco che abbia il passaggio dei cavi in un punto ideale Punto 2 L'attacco deve contribuire a far tenere lo sci quando di spigolo. Da tempo tutti gli attacchi hanno nella parte anteriore della ganascia un archetto sotto il quale si infila la papera dello scarpone quando lo si calza. Questo archetto aiuta a ridurre la torsione dello scarpone. Ma il nostro SIT ha alette laterali delle ganasce lunghe, quanto più lunghe si può, così da contenere il disassamento dello scarpone rispetto allo sci Punto 3 I punti 1 e 2 hanno anche come obbiettivo quello di ridurre il rocker dello scarpone. Il rocker è un naturale decadimento della qualità dello scarpone. Il semplice camminare lo induce ma vorremmo che il nostro scarpone rimanesse quanto più piatto possibile anche con il passare delle stagioni. Ricordo quando gli scarponi da sci erano di cuoio e ricordo anche che l'estate la passavano in forme di legno che li riportavano a una forma piatta. La forma era alla fine esattamente quella di un attacco dove le tensioni passavano sotto la suola così da compensare la rotondità assunta durante l'uso. Quindi un attacco che lavori per noi sia in curva sia nelle fasi di non utilizzo della rollata. Punto 4 Per fortuna gli attacchi che si rompono non sono tanti ma a volte ci è capitato di vedere ganasce che si rompono, cavi che si spezzano e parti in plastica che saltano. Il nostro AIT vorrebbe l'impossibile e cioè nessuna rottura Punto 5 Una maggior facilità di calzata sarebbe raggiunta se gli attacchi fossero step­in ma non è così se non in un caso per i modelli attualmente dispobibili. In ogni caso l'AIT non deve avere cavi che finiscono sotto la suola, molle che non hanno spazio sui fianchi degli scarponi e quindi si incastrano. Che ci facciano sentire meno vecchi perchè non riusciamo più a raggiungere i cavi dietro o a fianco dello scarpone. La facilità di calzata è in ogni caso anche un discorso di sicurezza. Più agili e facilitati siamo a calzare gli sci e a toglierli più al sicuro siamo in condizioni difficili quali un pedio ripido, facendo sci alpinismo e tante altre situazioni. Punto 6


Più semplice di un 3 pins non esiste ma la sua efficacia e presenza sul mercato o quantomeno nella memoria dei telemarker che hanno iniziato da tempo stabilisce un criterio di semplicità a cui amiamo riferirci. L'arrivo di cavi e altro ha spostato il livello della semplicità più in alto ma soluzioni che riguardino troppe parti così da complicare l'attacco non ci piacciono molto. Semplice è bello e forse questo è un handicap minore del recente NTN che ha alzato il livello di complicatezza ancor di più. Punto 7 Un attacco per tutte le taglie di scarponi. O che sia semplice nella regolazione: quante volte non abbiamo potuto provare gli sci dell'amico e addirittura a uno ski test perchè non c'era la nostra taglia di attacco!? Punto 8 Nel 2009 un meccanismo di sicurezza è un assioma. E' vero che molte delle forze che portano alla rottura di gambe nel telemark si disperdono nella caduta prima che diventino pericolose ma qualche gamba si rompe, qualche crociato pure e da ultimo non scordiamo che in valanga una buona parte di uscirne illesi a livello delle gambe è proprio delegata alla sicurezza degli attacchi. Punto 9 Tutto del telemark è bello ma di sicuro non quel faticoso, lento e laborioso accucciarsi per chiudere gli attacchi. Che sia step­in è il secondo assioma. Punto 10 Le regolamentazioni e leggi obbligano a non essere un pericolo per gli altri e che quindi i nostri sci non divengano delle pericolose lancie libere di scivolare a valle nel caso li perdessimo. Ski stopper per sicurezza degli altri e nostra quando dobbiamo togliere gli sci su un pedio ripido in salita con le pelli e rimanere in sicurezza, senza aobbligarci a chinarci per trattenerli con le mani. Stesso discorso per rimetterli ai piedi e riprendere la salita. Punto 11 Leggeri, leggeri altrimenti perderemo una delle qualità del telemark legata e zero talloniere, zero spessori, tutti pesi da portarsi in spalla e in salita. Anche perchè tutto il mondo dello sport in montagna è teso al discorso leggerezza, sempre per avere meno invasività da parte dell'attrezzatura. Noi lo vogliamo leggero e questa è una sua qualità. Punto 12 Bello. Non c'è niente di più bello di una forma semplice ma sappiamo che il bello è relativo e quindi ci limiteremo nel giudicare la bellezza o meno dei prodotti attuali.



Attacco NTN Anche l'NTN ideale, secondo noi deve rispettare i vari punti e le qualità dei singoli. Per alcuni versi le qualità dell'impostazione della nuova norma ha avvicinato l'attacco al nostro AIT ma per altri versi ha totalmente mancato l'obbiettivo. Analizzeremo anche l'NTN nella parte che segue.

Analisi attacchi presenti sul mercato alla luce del nostro AIT Spiegazioni: La carrellata è in ordine alfabetico per produttore La scehda tecnica iniziale è quella proposta dal produttore I voti finali sono per una scala da 0 a 10 7Tm – BD – G3 – Rottefella ­ Twentytwo Design 7Tm Modello: POWER “L'unico attacco di sicurezza da telemark e in più con la caratteristica di esere step in”

Il nostro giudizio Progressività: troppo molle Torsione scarpone: mediocre No rocker: buono Robusto: buono Facilità calzata: molto buono se fornito di leva autocalzante posteriore Semplicità: scarso Adattabilità diverse taglie: buono Sicurezza: ottimo Step­in: ottimo se fornito di leva posteriore autocalzante Ski­stopper: ottimo Leggerezza: scarso Bellezza: scarso La nostra valutazione:


Un attacco che ha molti pregi tecnici, soluzioni intelligenti ma che non ci soddisfa totalemente a livello di rollata forse questo è il motivo per cui in Italia non è così diffuso. Per una sciata italica non è il massimo per la scarsa presenza di tensione durante la rullata sull'avampiede. Se le ganasce fossero più lunghe migliorerebbe in qualità tosionali. Come detto però avendo la sicurezza, lo stp­in, lo ski stopper è molto valido da quei punti di vista se non unico. Voto totale: 7 Propensione Italica: buono BD Modello: O2 “Il nostro cavallo di battaglia, l'O2 trasmette potenza dagli scarponi rigidi asli sci larghi – è la scelta per la massima precisione per lo sciatore aggressivo di oggi giorno”

Il nostro giudizio Progressività: molto buono Torsione scarpone: discreto

No rocker: ottimo Robusto: buono Facilità calzata: scarso Semplicità: medio Adattabilità diverse taglie: discreto Sicurezza: assente Step­in: assente Ski­stopper: assente Leggerezza: scarso Bellezza: discerto

La nostra valutazione: Un buon attacco per le nostre esigenze in termini di rollata. I cavi che passano al di sotto dello scarpone riducono il rocker e si fanno sentire in fase di rollata. Purtroppo è nel filone degli attacchi 75 mm con tutte le loro carenze tecniche in termini di comodità, adattabilità, sicurezza etc... Da un punto di vista dell'utilizzo di tecnica italiana è buono per via dei cavi al di sotto della suola. Li si sente e si sentono le molle lavorare progressivamente. Voto totale: 7 Propensione Italica: molto buono


G3 Modello Targa “La vera innovazione, il Targa propone soluzioni non riscontrabili negli altri modelli sul mercato, per esempio la nuova leva posteriore Tour . L'utilizzo di componenti in acciaio estremamente resistenti il Targa è l'attacco più utilizzato e affidabile del mercato”

Il nostro giudizio Progressività: scarso Torsione scarpone: scarso No rocker: scarso Robusto: buono Facilità calzata: scarso Semplicità: buono Adattabilità diverse taglie: scarso Sicurezza: assente Step­in: assente Ski­stopper: assente Leggerezza: buono Bellezza: buono La nostra valutazione: L'attacco più diffuso e popolare sta perdendo terreno. La sua semplicità costruttiva e leggerezza sono gli ultimi pregi del G3. Le alette delle ganasce sono corte e non aiutano a tenere lo sci di spigolo, i punti di passaggio dei cavi sulle ganasce e come lavorano accentuano terribilmente il rocker. E' laborioso per la regolazione delle taglie quando non si riesce a regolare solo le molle. È il più bello esteticamente per la sua semplicità. Per un utilizzo italiano è scarso proprio per il rocker e una zona morta iniziale ancora una volta imputabile al punto di vincolo dei cavi sulle ganasce. Voto totale: 6 Propensione Italica: scarso


ROTTEFELLA Modello: COBRA R8 “Il Cobra R8 è concepito per massimizzare le performace di discesa con scarponi a norma 75 mm. Ottimo alloggiamento dello scarpone, una placca al disotto dello scarpone garantisce una straordinaria presa di spigolo e trasmissione della potenza in tutte le condizioni”

Il nostro giudizio Progressività: scarsa Torsione scarpone: discreta No rocker: scarso Robusto: discreto Facilità calzata: discreto Semplicità: buono Adattabilità diverse taglie: discreto Sicurezza: assente Step­in: assente Ski­stopper: assente Leggerezza: discreto Bellezza: scarso La nostra valutazione: Un modello che ha molti lati deboli quali rocker, mancanza di progressività e parte iniziale della rollata morta. Il suo leggero vantaggio è una leggera qualità torsionale in più dati i cavi laterali che in effetti sono dei tondini di ferro e non cavi. I tondini permettono allo scarpone di rimanere più in asse con lo sci e quindi tenere un po' di più di spigolo. Per di più viene proposto con spessori altissimi che non aiutano la nostra sciata di sensibilità in quanto allontano lo scarpone dal piano dello sci e della neve. In ottica di utilizzo con tecnica italiana non ci sembra molto aiutante, facilitante per medi sciatori e principianti. Voto totale: 6 Propensione Italica: scarso


TWENTYTWO DESIGN Modello HAMMERHEAD “L'ineguagliabili qualità dell'HammerHead sono dovute alla possibilità di regolare i punti di scorrimento dei cavi al di sotto dell'avampiede, alla larga ganascia anteriore e alle alette lunghe che si estendono fino alla fine della parte anteriore della punta dello scarpone oltre che alla incredibile escursione della molla. La posssibilità di modificare il punto di scorrimento dei cavi permette di adattare la tensione dell'attacco a seconda delle preferenze dello sciatore. In ogni caso sia in posizione neutra sia in quella attiva Hammerhead restituisce enegia in modo dolce e garantisce una sciata solida con qualsiasi sci. Per controllare gli sci di oggi, sempre piàù larghi e pesanti, ciò di cui avete bisogno è un paio di Hammerhead” The HammerHead is built to stand up to today’s hard skiing telemarkers. Ski it with confidence knowing that it won’t leave you stranded in the backcountry; no repair kit required.

Il nostro giudizio Progressività: molto buono Torsione scarpone: molto buona No rocker: buono Robusto: buono Facilità calzata: discreto Semplicità: scarso Adattabilità diverse taglie: buono Sicurezza: assente Step­in: assente Ski­stopper: assente Leggerezza: scarso Bellezza: scarso La nostra valutazione:


L'ultimo arrivato in Italia. È il nostro ideale per alcune sue peculiarità: progressività ineguagliabile per via che la molla lavora lontano dai cavi, passaggio cavi sotto la suola – quindi no rocker – alette laterali delle ganasce molto più lunghe della concorrenza e possibilità di variare il punto di fulcro dei cavi sui fianchi delle ganasce. Questi ultimi due pregi migliorano notevolmente la presa di spigolo e la qualità torsionale dell'attacco oltre che il corretto utilizzo dell'avampiede. I suoi difetti sono la complessità delle parti e il peso finale e forse anche la sua estetica. Per quanto ci interessa e cioè se è l'attacco in grado di aiutare a intraprendere la strada della tecnica italiana è il migliore in assoulto proprio per la sua progressività e assenza di punti morti iniziali nella rullata. Voto totale: 8 Propensione Italica: molto buono

Conclusione: l'attacco puzzle Sarà abbastnza chiaro che forse l'attacco ideale c'è già e se ci fossero dei dubbi i nostri gusti e opinioni ci fanno propendere per l'Hammerhead. In ogni caso per mantenere lo stesso format utilizzato per gli scarponi potremmo elencarlo come unione dei seguenti modelli: 1. Progressività: Hammerhead 2. Contenimento torsione scarpone: Hammerhead 3. No rocker: BD 4. Robustezza: Hammerhead 5. Facilità di calzata: 7Tm 6. Semplicità costruttiva: G3 7. Facilità adattamento alle diverse taglie scarponi: 7Tm 8. Sicurezza: 7Tm 9. Step in: 7Tm 10. Ski stopper: 7Tm 11. Leggerezza: G3 12. Bellezza: G3 Come si può vedere il modello della 7Tm racchiude molti pregi. In ogni caso non ci sembra il migliore perchè non soddisfa nei punti più importanti, i primi 3. Per cui non tragga in inganno il fatto che non sia indicato come l'ideale.

ATTACCHI NTN L'unico modello sul mercato è quello di Rottefella. I norvegesi furono i primo a lanciare la


sfida per l'ideazione di un nuovo attacco legato ad una nuova norma ma si riservarono l'esclusiva per un certo numero di anni e ad oggi si tengono l'esclusiva. Di conseguenza, mancando rivali a proporre nuove soluzioni, possiamo prenderlo in visione, analizzarlo e criticarlo (eventualmente) sempre dal nostro punto di vista in quanto attacco che aiuta ed esalta la tecnica italiana e il suo modo di sciare. In futuro speriamo di vedere modelli alternativi possibilmente migliorati rispetto all'NTN. ROTTEFELLA NTN “NTN è l'attacco per il telemarker freerider, grazie a lui il controllo della presa di spigolo è ineguagliabile oltre che numerosi altri benefici. Offre la semplicità e sicurezza di un attacco da sci alpino senza limitare la libertà del tallone libero. Lasciandosi la tradizionale punta a papera dello scarpone alle spalle l'NTN lascia il mondo 75 mm e ridefinisce la tecnologia della sciata a tallone libero. Più facile, progressivo e robusto la costruzione e le performaces dell'attacco non ha paragoni con tutto ciò che avete usato finora”

Il nostro giudizio Progressività: medio


Torsione : molto buona No rocker: buono Robusto: buono Facilità calzata: discreto Semplicità: scarso Adattabilità diverse taglie: buono Sicurezza: dubbia Step­in: scarso Ski­stopper: presente Leggerezza: scarsissimo Bellezza: scarso Voto totale: 7 Propensione Italica: medio La nostra valutazione Molto si è discusso su questo nuovo attacco e quindi tralasciamo ulteriori commenti ma nell'analizzarlo secondo i nostri canoni – se aiuti o meno lo sciatore italiano – possiamo dire che la sua mancanza maggiore è la non progressività al di sotto dell'avampiede. La costruzione, così com'è oggi, non consente una flessione rotonda dell'avampiede. Ahimè Rottefella non ascolta chi parla fuori dal coro scandinavo e americano e quindi le indicazioni giunte loro dal mercato italiano sono state sottovalutate. E' un peccato perchè l'attacco ha notevoli pregi: un'indiscussa presa di spigolo, zero rocker. Aiuta lo sciatore italico a rimanere alto e a non ricorrere ad inutilie stancanti posizioni basse ma non ci soddisfa fino in fondo. Oggi come oggi con un buon attacco 75 mm e scarponi modificati per sopperire alla minor presa di spigolo del 75 mm si possono ottenere gli stessi risultati dell'NTN. Se in futuro migliorerà e noi stessi sapremo adattarci a lui forse diverrà il vero futuro in grado di aiutare tutti i tipi di sciata.



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