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Musical Tutti parlano di Jamie
In scena nei teatri italiani il musical ispirato alla serie BBC che ha conquistato il pubblico di tutto il mondo. In scena la storia di un adolescente che lotta contro i pregiudizi, pur di realizzare un sogno e uscire
dall’oscurità. di Sigfrido Menghini
Tutti parlano di Jamie è uno dei musical più interessanti degli ultimi anni. Nato da una storia vera e da un documentario della BBC, lo spettacolo debutta all’Apollo Theatre nel West End londinese, nel 2017. Da quel momento il musical ha registrato un continuo successo di pubblico con oltre 1000 recite e più di 700.000 spettatori con produzioni a Londra, Tokyo, Seul, Los Angeles, Sydney, per poi diventare anche un film. Lo spettacolo racconta la storia di un adolescente che lotta contro i pregiudizi, pur di realizzare un sogno e uscire dall’oscurità. Quella di Jamie è una storia di formazione contemporanea che si rivolge a una generazione alla ricerca di un’identità al di là del genere, dell’orientamento sessuale e delle convenzioni sociali. Jamie (interpretato da Giancarlo Commare) è stato abbandonato dal padre e vive a Sheffield dove frequenta la scuola. A differenza dei suoi coetanei, il ragazzo ha il sogno di esprimere sé stesso anche attraverso abiti femminili e di diventare una Drag Queen. Il ragazzo, nella propria diversità, è alla ricerca di una normalità e della possibilità di esprimersi liberamente anche indossando abiti femminili. In questo percorso Jamie è supportato dalla madre Margaret (Barbara Cola), dalla sua migliore amica Pritti (Benedetta Boschi), da una “zia” particolare (Ludovica Di Donato) e da un mentore eccentrico, Hugo alias la drag queen Loco Chanelle (Franco Mannella). Il ragazzo dovrà fare i conti anche con il bullo della scuola che affronterà comunque con il sorriso. Jamie porta con sé un messaggio: ogni persona è unica e irripetibile… è il “glitter sopra il grigio di città”. Jamie è quindi un concetto, un seme, un’idea che vuole installarsi nella mente di tutte le persone. Le musiche dello spettacolo sono state composte da Dan Gillespie Sells leader della band inglese The feeling attiva dalla seconda metà degli anni ‘90. Le sonorità richiamano atmosfere di puro pop britannico con riferimento agli anni ’80 e di band come Frankie Goes to Hollywood, più volte censurata per le tematiche omosessuali trattate nei video clip. Le coreografie realizzate da Laccio sono ispirate da una parte dal vogueging e waacking degli anni ’60/’70 con movenze glamour e femminili, dall’altra dalla street dance dai tratti più mascolini. Un mix pronto a travolgere il pubblico con il un messaggio di inclusività e libertà.Alessandro Longobardi per Viola Produzioni ha curato un’edizione del musical completamente nuova dalle scene ai costumi, dalle coreografie alla regia, senza però intaccare l’integrità di musica e testo. Il cast creativo che comprende Alessandro Chiti (scene) Francesca Grossi (costumi) e il Maestro Dino Scuderi (direzione musicale), conferma il Centro di Produzione romano tra i più attivi e proficui in Italia.
dal 14 al 19 febbraio Roma, Teatro Brancaccio dal 15 al 26 marzo Milano, Teatro Nazionale Che Banca! dal 5 al 7 maggio Firenze, Teatro Verdi
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biglietti: da 21 a 49 euro & date
Tutti parlano di Jamie
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