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Arena FestivalOpera
Per celebrare la centesima Stagione d’Opera in Arena, la Fondazione Arena di Verona ha programmato un Festival straordinario rivolto al pubblico internazionale che comprende le otto opere che hanno avuto più successo e repliche nel corso del tempo. Oltre alle opere, completano il cartellone quattro serate di gala e un concerto straordinario di orchestra e coro del Teatro alla Scala. La prima delle cento edizioni, interrotte solo dalle due guerre mondiali e dalla più recente pandemia, risale al 1913 quando l’Arena di Verona diventa la casa della grande Opera all’aperto a partire dalla rappresentazione dell’Aida, epitome del gusto Art Noveau e ancora oggi spettacolo amatissimo dal pubblico. Ed è proprio con una nuova produzione di Aida di Verdi, firmata da Stefano Poda, che si aprirà la stagione il 16 giugno. La seconda nuova produzione del 2023 è quella di Rigoletto, dal 1 luglio, con la regia di Antonio Albanese al suo debutto in Arena. L’opera verdiana sarà un omaggio al grande cinema neorealista italiano degli anni ’50. Gli altri sei titoli sono Carmen di Bizet (regia di Franco Zeffirelli dal 23 giugno), Il Barbiere di Siviglia di Rossini (secondo Hugo de Ana dal 24 giugno), La Traviata di Verdi (nella produzione di Franco Zeffirelli dall’8 luglio), Nabucco di Verdi (secondo Gianfranco de Bosio dal 15 luglio), Tosca di Puccini (nell’allestimento di Hugo de Ana dal 29 luglio), Madama Butterfly di Puccini secondo Franco Zeffirelli dal 12 agosto. Otto titoli che rappresentano uno sforzo produttivo colossale e inedito per i complessi artistici, tecnici e amministrativi areniani. Accanto alla lirica, la Fondazione Arena di Verona ha disegnato quattro spettacoli per quattro stelle di prima grandezza. Accanto agli amici di sempre Plácido Domingo e Roberto Bolle, si aggiungono il ritorno di Jonas Kaufmann e il debutto di Juan Diego Flórez. L’appuntamento lirico-sinfonico vedrà infine protagonisti l’Orchestra e il Coro del Teatro alla Scala di Milano, che si esibiranno per la prima volta in Arena per un’unica data speciale che vede l’incontro tra due simboli della cultura musicale italiana nel mondo. Il Sovrintendente e Direttore Artistico Cecilia Gasdia, con queste parole ci mostra la propria commozione di fronte alla responsabilità di disegnare un anno così speciale: “La stagione numero 100 – ha dichiarato Gasdia – è un appuntamento fondamentale nella storia di un’istituzione musicale, e vogliamo sia una festa per tutti. Racconterà la nostra identità, fra storia e presente, ma soprattutto anticiperà il nostro futuro a partire dagli elementi imprescindibili: i migliori interpreti del mondo, la prima vocazione di questo grande Teatro; gli allestimenti, una festa per gli occhi su un palco eccezionale e sbalorditivo. Il pubblico sarà, come sempre, vero protagonista dei nostri progetti e destinatario finale di un’esperienza magica quale è l’opera in Arena”.