Vendere casa: un viaggio tra emozioni ed affari

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Vendere casa: un viaggio tra emozioni e affari


La casa: un palcoscenico di momenti indimenticabili e un rifugio di ricordi. Lì è incominciata la nostra famiglia, lì abbiamo assistito alle prime avventure dei nostri figli, lì abbiamo festeggiato compleanni e accolto amici e parenti. Ogni casa è un racconto di momenti indimenticabili e la decisione di venderla è un capitolo significativo della nostra narrazione.

La nostra casa è stata testimone di tante emozioni, ma, quando decidiamo di venderla, è importante bilanciare le emozioni con una prospettiva pratica, affinché le emozioni non gestite non diventino un ostacolo alla vendita. Non è compito facile e per questo è saggio scegliersi una guida esperta e affidabile: il consulente immobiliare.


Il primo passo per identificare l’agente giusto per noi è un incontro di persona che ci permetta di valutare la competenza, l'esperienza, ma soprattutto la sua dedizione ai nostri interessi. C’è una bella citazione di Theodore Roosvelt che racconta ciò che è bene considerare prioritario in una relazione professionale: “Nobody cares how much you know, until they know how much you care”.

Ciò di cui abbiamo bisogno non è dunque semplicemente un esperto che conosca il mercato, gli strumenti di marketing e offra consigli e suggerimenti affinché dalla vendita noi possiamo ottenere il prezzo massimo di mercato. Abbiamo bisogno di una persona che curi la relazione con noi prima che quella con la nostra casa, perché durante il percorso dovremo prendere decisioni basate sulla sua parola e vogliamo che quella parola sia fidata. In un mondo complesso nel quale è facile perdere la direzione per una sovrabbondanza di informazioni contraddittorie, la migliore definizione di “lusso” è proprio in quel mix di competenza, cura e dedizione ai nostri interessi di cui vogliamo che siano portatori tutti coloro eletti al ruolo di nostri consulenti.


Ecco una guida in cinque punti per chi ha deciso di vendere la sua casa:

1. Concentrarsi sugli aspetti economici Anche se abbiamo curato la nostra casa con amore, la sua vendita è principalmente un affare da cui cercare di ricavare il prezzo massimo di mercato. Fissiamo un prezzo realistico, focalizziamoci sugli aspetti finanziari e sui risultati della vendita. Mantenere un approccio oggettivo ci aiuterà a prendere decisioni informate per ottenere il miglior risultato possibile.

2. Fidiamoci del nostro esperto La nostra scelta è selezionare una persona esperta e fidata. Lasciamo dunque che la sua competenza guidi il processo di vendita. Un agente esperto conosce il mercato e ciò che vogliono gli acquirenti in termini di layout, arredamento, stile. Il nostro agente è qualificato per suggerirci come presentare la casa in modo ottimale affinché gli acquirenti si possano concentrare sugli spazi che acquisteranno senza essere distratti da tutto ciò che non è oggetto della vendita. Come dice l’adagio: “Non c’è mai una seconda occasione per fare una buona prima impressione.”


3. Ricordati: non è più “tua” Intraprendere il percorso della vendita è come passare il testimone a un nuovo custode. La nostra casa cesserà di essere "nostra" e diventerà il luogo dei sogni di altre persone. È difficile separarsi, ma comprendere questa transizione è fondamentale. È per questa ragione che ognuno di noi è un cattivo venditore della propria casa. Gli acquirenti vedono la nostra casa in modo diverso da noi e potrebbero fare commenti negativi che presi in modo personale genereranno impazienza, stress e negatività che si rifletterà sul prosieguo della trattativa. È per questo che ci siamo affidati al nostro agente immobiliare. Gli agenti si sentono coinvolti a livello professionale, non personale nelle case che gestiscono. Per questo sanno gestire le obiezioni senza perdere di lucidità. Lasciare andare le emozioni personali e abbracciare la prospettiva di chi sta cercando una nuova dimora può farci vedere la nostra casa da un'ottica diversa.


4. Depersonalizzazione: rendere la casa neutra La nostra casa è lo specchio della nostra vita. Contiene colori, decorazioni, arredi e oggetti personali intimamente connessi a noi. Eliminare alcune di queste connessioni ha dunque un doppio beneficio. Da un lato allenta i nostri legami emozionali con la casa aiutandoci ad avviare il processo di separazione. Sarà per noi più facile gestire le emozioni evitando che interferiscano nelle decisioni facendoti perdere opportunità preziose. Dall’altro crea uno spazio neutro per gli acquirenti che li aiuterà a immaginarsi la propria vita nella casa creando con essa le loro connessioni emozionali.


5. Cogliamo le occasioni quando si presentano Vendere la nostra casa è una corsa di sprint, non una maratona. Se lo diventasse (e certe volte accade), è solo perché lo sprint iniziale non ha avuto successo. In un processo di vendita il tempo passa sempre a sfavore del venditore. Ogni casa posta sul mercato si costruisce una storia di insuccesso un giorno dopo l’altro che rimane invenduta. La bontà di un’offerta dunque non dipende dal tempo che abbiamo impiegato a riceverla, anzi. Le prime persone che visiteranno la nostra casa sono state accuratamente selezionate dal nostro agente immobiliare come i più probabili interessati ad acquistarla al prezzo che abbiamo concordato. Per questo la prima offerta è spesso la migliore che riceveremo.


Conclusioni: trovare l’equilibrio giusto Vendere la nostra casa è un evento economicamente importante ed emozionalmente coinvolgente. Affrontiamo questo processo con una combinazione di empatia e ragionamento. Ammettiamo le tue emozioni, ma non lasciamo che influenzino le nostre decisioni. Con una guida esperta, un approccio finanziario e un'attenzione per i dettagli, possiamo massimizzare il valore della nostra casa senza farci sopraffare dalle emozioni.

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