Stephan Peterhans davanti al municipio di Zurigo. (Foto: rl)
«I riscaldamenti a combustibili fossili hanno una data di scadenza» Le pompe di calore figurano tra gli apparecchi termici di prima scelta per raggiungere gli obiettivi climatici 2050. Nella seguente intervista, il direttore Stephan Peterhans ci svela come l’Associazione professionale svizzera delle pompe di calore (APP) può sostenere in modo proattivo il settore.
domotecnica.ch: Ci troviamo davanti al municipio di Zurigo, che ospita la pompa di calore più vecchia della Svizzera. Può fornirci maggiori dettagli su questo storico impianto e spiegarci perché la Svizzera è di fatto un pioniere nel campo delle pompe di calore? Stephan Peterhans: L’installazione della prima pompa di calore nel municipio di Zurigo da parte della ditta Escher Wyss, avvenuta nel 1938, è stata una pietra miliare a livello mondiale. L’impianto ha una potenza termica di 100 chilo watt. Sorprende il fatto che già a quei tempi si era ricono sciuto che le pompe di calore potevano essere utilizzate anche per il raffrescamento. Prima e durante la seconda guerra mondiale, in Svizzera il carbone scarseggiava. Si so no perciò cercate soluzioni tecniche per ridurre la dipen denza da questo combustibile. Sono dell’opinione che gli istituti di ricerca e di formazione di prim’ordine come il Po litecnico federale di Zurigo (ETHZ) sono sempre in grado di sviluppare delle soluzioni ai problemi sociali del momento. Il municipio di Zurigo rappresenta anche la politica volta a sostenere il clima e dunque gli impianti di riscalda mento ecosostenibili. Lo scorso mese di maggio, il Con Barbara Guder setzt sich siglio di Stato zurighese ha presentato una revisione im Bereich Energiedi legge che intende vietare i combustibili fossili per und Gasversorgung für il Normen ein. (Bild: riscaldamento degli edifici. Cosa significa per leizvg) e la sua associazione?
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