domotecnica.ch 11/2008

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La rivista del Gruppo Tobler con tobler dossier

L’energia solare ha un futuro! Intervista con David Stickelberger, direttore Swissolar

In visita a Palazzo federale Tobler come fornitore del nostro edificio parlamentare

One Team – one Spirit Il Gruppo Tobler introduce SAP

N. 3, novembre 2008


Editoriale

Sommario 3

News Novità e aggiornamenti riguardanti Tobler

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L’intervista David Stickelberger: l’energia solare ha un futuro

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Esempi dalla pratica Comfort climatico nell’albergo 5 stelle

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Risanamento Palazzo federale Anche il nostro Parlamento richiede buoni prodotti isolanti

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Il Gruppo Tobler introduce SAP One Team – one Spirit!

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Valsir 10 anni di proficua collaborazione

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Esempi dalla pratica Sistema pressfitting VSH in acciaio inossidabile per la Kunststoff Schwanden AG

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Friosol Con slancio verso il futuro

Energia solare: i tempi sono maturi. Oggi l’energia solare ha il vento in poppa. Non solo in seguito alla discussione sul CO2, ma anche in seguito all’attuale evoluzione dei prezzi dell’energia. Con i nostri nuovi impianti solari Sixmadun intendiamo semplificare agli installatori svizzeri l’accesso a questo mercato di grande futuro. Ai nostri clienti abbiamo presentato i nuovi prodotti in un recente mailing separato. L’intervista con il direttore di Swissolar, David Stickelberger, fornisce un’ampia panoramica delle opportunità di mercato dell’energia solare termica in Svizzera. Altrettanto appassionanti sono i nostri

tobler dossier

reportage dalla pratica sull’utilizzo degli apparecchi Orion AT4 nell’albergo 5 stelle Park Hyatt di

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Pompa di calore SATAG Nuova generazione e-Natura per acqua glicolata e acqua

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Sixmadun SK Con nuovo regolatore Conform 6.0

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Convettori a incasso Asco Swiss I tuttofare invisibili

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Radiatore Versus di runtal Elegante scaldasalviette e divisorio

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FixLock di Meibes Montaggio di tubi ondulati senza utensili

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Hydromat DP di Oventrop Regolatore differenziale semplice ed economico

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Ventilazione dinamica BonAir Comfort abitativo con effetto risparmio

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CALPEX-Clip® «Clippare» invece di avvitare con l’innovativo sistema per tubazioni

Zurigo, sul sistema pressfitting VSH nei capannoni industriali della Kunststoff Schwanden AG e sul lavoro di Isoteam durante il risanamento del palazzo del nostro Parlamento. In merito all’introduzione di SAP nel Gruppo Tobler, domotecnica.ch ha svolto un colloquio informale con gli interessati. E, come sempre, nella seconda parte tecnica vi presentiamo una serie di novità del nostro assortimento di prodotti. Vi auguriamo un’interessante lettura!

Heinz Wiedmer CEO Gruppo Tobler

Impressum «domotecnica.ch» è una pubblicazione della Tobler Domotecnica SA. Riproduzione solo con il consenso dell’editore. Layout/Testi: TBS Identity, Zurigo Stampa: DieStar AG, San Gallo Traduzione: Assofide SA, Locarno Tiratura complessiva: 20 000 copie


News Sixmadun serie SK Le più recenti caldaie a gasolio a condensazione totale sono dotate dell’attualissimo regolatore Conform 6.0 che permette la comunicazione con i moduli aggiuntivi e dunque il collegamento semplice di altri circuiti riscaldamento miscelati. I modelli SK 20/30 sono ideali per l’impiego in case unifamiliari e bifamiliari e dispongono di una regolazione solare integrata per consentire l’integrazione di un sistema energetico alternativo. Le aperture laterali semplificano i lavori di pulizia dello spazzacamino. Nei modelli SK 50/70/100, la regolazione del regime sviluppata in modo specifico garantisce condizioni di temperatura costante nella caldaia. Queste caldaie presentano raccordi di mandata e ritorno più grandi, risultano più compatte rispetto ai modelli precedenti e sono state ottimizzate anche sotto il profilo estetico. Sono ideali per case plurifamiliari e impianti di grandi dimensioni. Chi desidera soltanto il nuovo regolatore intel-

ligente senza sostituire la caldaia può optare per i kit di trasformazione Sixmadun. Trovate maggiori informazioni sul regolatore a pagina 25.

Prospetto riassuntivo – sostituzione valvole corpi riscaldanti

Accumulatore solare combinato

È disponibile la nuova documentazione tecnica per la sostituzione delle valvole di corpi riscaldanti. Può essere ordinata inviando un e-mail a info@toblerag.ch oppure utilizzando l’apposita cartolina nel rivolto di copertina.

Spazio fiere Tobler sarà presente con un proprio stand alle seguenti manifestazioni: Edilespo Lugano, Centro Esposizioni 25.11–29.11.2008 Habitat-Jardin Losanna, Centre de Congrès et Expositions Beaulieu 28.02–08.03.2009

Stefan Zahm è il nuovo direttore vendita produzione calore Il 1° settembre 2008, Stefan Zahm ha assunto la direzione del settore vendita produzione calore. Prima di approdare alla Tobler Domotecnica SA ha diretto il settore vendita modernizzazione presso la Siemens Building Technologies Svizzera centrale ed è stato anche responsabile dell’assistenza ai clienti VIP e ai grandi clienti. Stefan Zahm, padre di due figli, ha una formazione di agente tecnico-commerciale e di direttore vendite.

Tobler ha introdotto nell’assortimento i nuovi accumulatori solari combinati HTS e HT. In abbinamento con una caldaia convenzionale, sono ideali da integrare nell’impianto solare per la produzione dell’acqua calda e il supporto al riscaldamento di una casa unifamiliare di medie dimensioni. Nei nuovi accumulatori solari combinati è integrato uno scambiatore di calore. Sono disponibili con un conveniente e igienico scaldacqua istantaneo oppure con uno scaldacqua e hanno capienze comprese tra 1200 e 2000 litri.

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René B. Oppliger, nuovo direttore Friosol Dal 1° agosto 2008, René B. Oppliger è il nuovo direttore della Friosol AG. Il Gruppo Tobler ha così trovato uno straordinario esperto nella tecnica del freddo e della climatizzazione con un’attestata esperienza dirigenziale e di marketing quale successore di Urs Schmid. René Oppliger è stato da ultimo direttore marketing e membro di direzione della Regio Energie Solothurn e in precedenza Key Account Manager dell’azienda elettrica della città di Berna. La sua carriera professionale è iniziata in veste di montatore elettricista presso la Arn + Hess AG. Diamo a René Oppliger un cordiale benvenuto con i migliori auguri di successo.


L’intervista

L’energia solare ha un grande futuro Il caro petrolio e la discussione sul CO2 danno attualmente un forte slancio all’energia solare. Per ottenere un quadro generale completo e informazioni di prima mano, domotecnica.ch si è rivolta a Swissolar e al direttore David Stickelberger. Al colloquio ha partecipato anche Markus Stern, direttore del settore produzione calore della Tobler Domotecnica SA che di recente ha lanciato i nuovi impianti solari Sixmadun.

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Signor Stickelberger, signor Stern, in questa sede vorremmo concentrarci sugli impianti solari termici (dunque produzione di acqua calda e supporto al riscaldamento mediante collettori), escludendo per una volta i non meno importanti impianti fotovoltaici (produzione di energia elettrica mediante celle solari). Quanti impianti solari termici ci sono oggi in Svizzera? David Stickelberger: Non esistono cifre precise sul numero di impianti, ma in base alle nostre registrazioni annue sappiamo che in Svizzera sono installati circa 460 000 m2 di collettori piani vetrati. A questi si aggiungono alcune migliaia di metri quadrati di col-

lettori non vetrati, ad esempio per le piscine. Da questi dati si possono stimare circa 50 000 impianti.

renza vi sono tre motivi. Primo: la lunga politica di sostegno vincolante adottata dai singoli stati federati. Secondo: il prezzo dell’olio combustibile, che in Austria è più alto «Entro il 2020 dovrà essere indi un 40 % circa. Pochi sanno stallato un m 2 di collettore infatti che i prezzi del gasolio solare per abitante. In Svizzera in Svizzera sono i più bassi a ciò equivarrebbe a un increlivello europeo! E questo non mento di ben 16 volte rispetto a è cambiato nemmeno con l’introduzione della tassa sul CO2. oggi, ma con l’attuale tasso di Il terzo motivo è psicologico: crescita risulterebbe comunque l’Austria ha superato la cosidfattibile.» detta massa critica, per cui gli impianti solari si autopromuovono: il vicino di casa ne ha uno che funziona Dunque una cifra ragguardevole! bene, allora lo voglio anch’io. Nel paDavid Stickelberger: Sì e no. L’Aunorama urbano si formano così vere e stria ad esempio ci supera di ben 5 proprie «oasi» solari. Noi riteniamo volte. Per questa considerevole diffeche presto ci sarà un effetto analogo


tempo limitato alla produzione di acqua calda. In Austria, il 40 % degli impianti fornisce anche un supporto al riscaldamento. Un obiettivo realistico, formulato dall’associazione europea dell’industria del solare termico ESTIF e da noi condiviso, è il seguente: entro il 2020 dovrà essere installato un metro quadrato di collettore solare per abitante. In Svizzera ciò equivarrebbe a un incremento di ben

L’energia solare è un’opzione economica tanto nelle nuove costruzioni, quanto nei risana menti di case unifamiliari o di complessi residenziali.» anche in Svizzera, con un conseguente aumento esponenziale del volume di mercato. Già oggi rileviamo un tasso di crescita annuo compreso tra il 25 e il 30 per cento. Nelle nuove costruzioni, una

David Stickelberger: Oggi il solare termico è considerato un’opzione soprattutto nelle case unifamiliari. Va detto tuttavia che l’energia solare è applicabile anche nelle case plurifamiliari, dove anzi sarebbe addirittura più sensata. Nei grandi edifici plurifamiliari le richieste di acqua calda si susseguono infatti con molta regolarità e questo rende l’energia solare particolarmente efficiente. Ecco perché l’energia solare interessa oggi anche le cooperative edilizie e i grandi investi-

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casa unifamiliare su cinque è dotata di impianto solare. Qual è secondo lei il futuro potenziale di mercato per gli impianti a collettori solari in Svizzera? Esistono cifre al riguardo? David Stickelberger: Il potenziale è notevole. Prendiamo di nuovo l’esempio dell’Austria: il 15 % di tutte le case unifamiliari è dotato di un impianto solare termico. In Svizzera siamo solo al 3 %. Tenuto conto che i due Paesi hanno una struttura degli insediamenti paragonabile, è possibile intuire il potenziale a breve termine in Svizzera. E l’aspetto positivo è che lo sfruttamento dell’energia solare non è ormai da

16 volte rispetto a oggi, ma con l’attuale tasso di crescita risulterebbe comunque fattibile. Un metro quadrato copre sull’arco dell’anno il 70 % del fabbisogno di acqua calda di una persona. Markus Stern: Gli esperti prevedono persino che, sul lungo termine, in Svizzera sarà possibile coprire con impianti solari metà del fabbisogno energetico destinato alla produzione di acqua calda e al riscaldamento. Ciò dimostra che nell’attuale paniere energetico l’energia solare è un vettore che va preso sul serio e in futuro la sua importanza non farà che aumentare! In quale settore è più sensato produrre acqua calda sanitaria mediante collettori solari?

tori immobiliari. Sono finiti i tempi in cui l’energia solare suscitava l’entusiasmo di pochi pionieri. Questa tecnologia è ormai diventata un fattore convincente anche nelle valutazioni di tipo economico. Oggi è persino possibile realizzare impianti di grandi dimensioni allacciati a reti di teleriscaldamento. Si può dunque affermare che l’energia solare è un’opzione sensata tanto nelle nuove costruzioni, quanto nei risanamenti di case unifamiliari o di complessi residenziali. Per quanto riguarda il risanamento di edifici plurifamiliari vi sono casi in cui il solare non è raccomandato a causa di problemi di distribuzione. È importante sapere che l’involucro di un edificio non incide sulla produzione solare di acqua calda, mentre diventa un aspetto


L’intervista cruciale in caso di impianti solari che forniscono un supporto al riscaldamento.

David Stickelberger: Sul piano giuridico, la situazione è migliorata sensibilmente. L’articolo 18a della riveduta legge federale sulla pianificazione del territorio recita: «Nelle zone edificabili e nelle zone agricole è accordata l’autorizzazione per l’installazione di impianti solari accuratamente integrati nei tetti e nelle facciate, sempre che non ne risultino pregiudicati monumenti culturali o naturali d’importanza

soprattutto legati a un ideale. Anche con gli incentivi, spesso l’investimento non si ammortizzava attraverso i risparmi ottenuti sui costi energetici. Qual è oggi la situazione dell’economicità visti i prezzi dell’energia al rialzo?

cantonale o nazionale». Sulla base di questo articolo, singoli Cantoni hanno abolito del tutto l’obbligo dell’autorizzazione o richiedono soltanto la procedura di notifica semplificata. Sull’altro fronte constatiamo «Nelle case plurifamiliari che con la diffusione degli imotteniamo, investimento compianti solari aumentano anpreso, prezzi dell’energia che i conflitti di vicinato. Tutcompresi tra 10 e 16 centesimi tavia, questi conflitti possono essere in linea di massima rial chilowattora.» solti sul piano comunicativo o calda sconsigliamo in genere un imcon semplici misure costruttive, ad pianto solare. Ma nell’insieme, i casi in esempio eliminando i fastidiosi riflessi cui l’energia solare non costituisce efdi un telaio metallico con una vernice fettivamente una buona opzione sono opaca. rari. Markus Stern: Al riguardo va detto Per anni i promotori dell’energia che in Svizzera l’integrazione dei colsolare si sono spesso lamentati lettori solari negli edifici ha raggiunto del mancato rilascio di permessi un livello molto alto. di costruzione per impianti solari da parte delle autorità preposte. Fino a poco tempo fa i motivi a Questo problema esiste ancora? favore dell’energia solare erano

pianto solare medio per la produzione di acqua calda si ammortizza solo dopo circa 15 anni. Tenuto conto che l’impianto ha una durata di esercizio di 20–25 anni, è possibile dire che l’investimento perlomeno si ripaghi.

Markus Stern: Una valutazione realistica sul senso di un impianto solare nel caso specifico è fondamentale. Non si può promettere l’impossibile alla gente. La responsabilità compete quindi anche a noi in veste di fornitori di sistemi. Ecco perché ogni impianto

David Stickelberger: Dobbiamo restare con i piedi per terra: in una casa unifamiliare, l’investimento per un im-

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ordinato è soggetto a un chiarimento da parte nostra. Nelle grandi case unifamiliari con soltanto una o due persone e un esiguo consumo di acqua

Markus Stern: Dai nostri calcoli sui costi emergono valori analoghi. A seconda dell’ammontare degli incentivi cantonali, un impianto solare può ammortizzarsi anche in tempi più brevi. E se consideriamo le previsioni sui futuri prezzi dell’energia e le crescenti tasse di incentivazione sui vettori energetici fossili, la cosa diventa davvero interessante. David Stickelberger: L’aspetto dell’economicità è particolarmente interessante negli edifici plurifamiliari. Qui otteniamo, investimento compreso, prezzi dell’energia compresi tra 10 e 16 centesimi al chilowattora. Dunque,


l’energia solare è di fatto pienamente concorrenziale anche sotto il profilo economico. Finora il raffronto è stato fatto con il gasolio e il gas. Prendiamo ora in considerazione una pompa di calore. La combinazione collettori solari e pompa di calore è economicamente sensata?

energia elettrica viene utilizzata in Svizzera per produrre acqua calda sanitaria? E quanta di questa energia potrebbe essere prodotta senza problemi con impianti solari? David Stickelberger: Il potenziale è enorme. Il 4,5 % del consumo di corrente in Svizzera va ascritto agli scaldacqua elettrici. Ciò equivale al con-

In base a quali criteri uno specialista d’impiantistica può valutare la qualità di un collettore solare? David Stickelberger: È possibile affermare tranquillamente che qualsiasi prodotto conforme alle condizioni per l’ottenimento degli incentivi da parte dei Cantoni e dei Comuni è tecnicamente evoluto. Infatti, i corrispondenti requisiti sono omologati a livello euro-

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David Stickelberger: Se la pompa di calore riscalda anche l’acqua sanitaria, un impianto solare non ha molto senso in termini economici. Tuttavia, la situazione cambia in caso di sensibile aumento del costo dell’elettricità. Molte delle pompe di calore in funzione oggi servono soltanto per il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria viene prodotta con scaldacqua elettrici. Qui un impianto solare è sensato.

sumo dell’intera rete ferroviaria svizzera. Tenuto conto del previsto deficit elettrico sussiste quindi una necessità di intervento: se ogni anno uno scaldacqua sostituito su due venisse rimpiazzato da un impianto solare, in dieci anni si risparmierebbe una quantità di energia pari alla metà della produzione annua della centrale nucleare di Mühleberg! È interessante notare che nemmeno l’economia elettrica si oppone alla sostituzione di questi scaldacqua. Ovvia«I fornitori di sistemi come Tobler mente, questo consumo di possono contribuire molto elettricità a tariffa notturna alla diffusione dell’energia solare.» equivale oggi a una perdita. Al riguardo è chiamata in causa Il fotovoltaico, come detto all’inianche l’industria, che dovrebbe svilupzio, non è argomento di discuspare buone soluzioni tecniche per i sione. Ma anche il solare termico casi in cui la sostituzione degli scaldacè legato alla questione del «defiqua è ancora resa difficile da restricit elettrico». Spesso infatti i colzioni. lettori solari si sostituiscono agli scaldacqua elettrici. Quanta

peo ed esistono norme europee al riguardo (EN 12975-1, EN 12975-2 e Solar Keymark). L’Ufficio federale dell’energia tiene un elenco di tutti i prodotti che soddisfano tali norme. Quali sono le sue esperienze con gli installatori? Compiono sforzi sufficienti presso i committenti per promuovere la diffusione dell’energia solare? David Stickelberger: A questa domanda non posso rispondere né con un sì, né con un no. Chi ha già fatto esperienze con il solare affronta spesso con decisione l’argomento. Chi invece non ha esperienze dirette oppone una certa resistenza all’argomento che a volte può persino portare alla perdita di un affare già avviato nel colloquio con il cliente. Ritengo che tutto il settore e in particolare i fornitori di sistemi come Tobler abbiano una grande responsabi-


L’intervista lità al riguardo. Devono promuovere la qualità attraverso prestazioni di servizio, una formazione e un’informazione adeguate e ottenere l’adesione degli installatori. Determinate resistenze da parte dell’installatore sono d’altronde comprensibili. Per questo tipo di attività è necessario infatti andare sul tetto, e non è cosa da tutti. Diventa quindi indispensabile una formazione specifica sulle prescrizioni e sui sistemi di protezione durante il lavoro.

La rivista domotecnica.ch è distribuita a installatori, progettisti e architetti. Ciò significa che le sue parole vengono lette dal settore svizzero dell’impiantistica. A questo pubblico desidera rivolgere un messaggio particolare?

David Stickelberger: L’energia solare è l’energia chiave del futuro. La tecnica sia per la produzione solare di acqua calda, sia per il supporto al riscaldamento è ormai evoluta e offre soluzioni straordina«L’energia solare è l’energia rie. È il momento giusto per chiave del futuro. È il momento iniziare un’attività nel solare. giusto per iniziare un’attività Chi perde questo treno, innel solare.» fatti, farà molta fatica a recuperare il terreno perso. l’accesso a questa attività ai nostri Ai progettisti di impianti tecnici riclienti. Come noto, abbiamo di recente volgo il seguente messaggio: affrontate introdotto in assortimento una gamma l’argomento delle case plurifamiliari, completa di prodotti e provveduto alla dei complessi residenziali e degli ogformazione intensiva dei nostri collagetti di grandi dimensioni. Un piccolo boratori tecnici, del servizio assistenza impianto richiede solo limitatamente e del servizio esterno. Siamo così in un progettista. Gli impianti più grandi, grado di sostenere al meglio i clienti particolarmente efficienti ma purnel loro ingresso sul mercato del sotroppo ancora assenti in Svizzera, sono lare. A tale scopo abbiamo creato ormai pronti per essere portati al tadiversi pacchetti solari, ognuno dei volo delle decisioni, come sappiamo quali si presta per un’applicazione spedalla realtà austriaca. Per il progettista cifica in un contesto ben definito. Gli si profila qui un’attività molto interesinstallatori senza esperienza nel solare sante. Agli architetti dico invece che sono spesso convinti che un impianto oggi gli impianti solari possono essere solare richieda una progettazione perfettamente integrati anche sotto il molto complessa. Nel settore delle case profilo estetico nella facciata o nel unifamiliari questo è vero solo in parte. tetto. Ed è proprio qui che abbiamo molto da offrire. Signori, vi ringraziamo per questo colloquio! Cosa consiglia a un installatore non ancora attivo nel settore solare che vorrebbe estendere la sua attività in questo interessante e promettente mercato? Markus Stern: Concordo con la responsabilità da parte dei fornitori di sistemi. Noi cerchiamo di facilitare

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sionista del solare» e viene inserito nella lista di indirizzi sul nostro sito che conta molti visitatori.

David Stickelberger: Oggi esistono ottime e convenienti opportunità di formazione e perfezionamento. Swissolar organizza i cosiddetti corsi Penta con il modulo energia solare termica che è appena stato aggiornato. Le date e i luoghi dei corsi possono essere consultati sul nostro sito web swissolar.ch. Un corso di due giorni costa 650 franchi, materiale incluso. I membri Swissolar beneficiano di sconti. Chi ha frequentato una simile formazione ed è in grado di presentare due impianti di riferimento ottiene la menzione «Profes-

Swissolar L’Associazione svizzera dei professionisti dell’energia solare rappresenta gli interessi del settore solare e conta oggi circa 160 membri. Offre a tutti gli interessati un ampio servizio di informazione sull’energia solare, organizza corsi, si impegna a favore della garanzia di qualità e promuove le campagne mantello per il settore. Inoltre, Swissolar è portavoce delle richieste riguardanti l’energia solare sul piano politico. L’adesione è aperta a imprese specializzate, associazioni, fornitori di energia, scuole, istituti di ricerca e privati che sostengono i propositi dell’associazione. www.swissolar.ch

David Stickelberger David Stickelberger è direttore di Swissolar dal 1998. Nato a San Gallo nel 1961, ha studiato geografia all’Università di Zurigo. Parallelamente alla sua attività presso una società di consulenza ambientale svolge il corso postuniversitario in scienze ambientali. In seguito è stato responsabile del settore clima ed energia di Greenpeace Svizzera e fino al 2007 condirettore dell’Agenzia per le energie rinnovabili e l’efficienza energetica AEE.


Esempi dalla pratica

Comfort climatico nell’albergo 5 stelle Nell’albergo Park Hyatt di Zurigo, venti apparecchi di ventilazione tipo Orion AT 4 garantiscono il benessere degli ospiti anche in termini di clima. «domotecnica.ch» è andata a vedere sul posto, facendosi spiegare l’impianto da Thomas Markovic, Director of Engineering.

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hi entra nell’albergo Park Hyatt di Zurigo, situato in un attivo quartiere commerciale e finanziario, si ritrova in un mondo completamente diverso, in cui regna un’elegante tranquillità. I generosi ambienti sono caratterizzati da un comfort superiore di stampo internazionale. Questo risultato è stato ottenuto grazie non soltanto alla premiata architettura di Meili + Peter, che offre molta trasparenza e superfici verdi tanto all’interno quanto all’esterno, ma anche alla collaborazione degli architetti d’interni della Hirsch Bedner Associates e di Andreas Ramseier. Poi ci sono i cosiddetti fattori nascosti, che in un albergo 5 stelle richiedono una progettazione particolarmente accorta, perché devono essere percettibili ovunque senza essere tuttavia né visti, né uditi: stiamo parlando degli impianti tecnici e in particolare del sistema di ventilazione, responsabile del clima interno gradevole. Comfort climatico Nella lobby, la redazione di domotecnica.ch incontra André Leder, direttore

della Tobler Sistema SA che ha fornito l’impianto di ventilazione, e Arnold Schmocker, direttore vendite Zurigo e responsabile del prestigioso oggetto presso la Tobler Sistema SA. Veniamo accolti da Thomas Markovic, Director of Engineering e in quanto tale responsabile dell’impiantistica e della sicurezza. Nel Café Z, il ristorante per il personale accessibile anche al pubblico, Thomas Markovic ci fornisce i dati essenziali dell’impianto che andremo a visitare: «In un albergo 5 stelle come il nostro – il Park Hyatt di Zurigo dispone complessivamente di 142 camere e occupa 240 collaboratori a tempo pieno – la ventilazione è molto sofisticata. Nel nostro edificio – sul tetto, al secondo piano e nel primo seminterrato – sono installati 11 impianti di ventilazione con un totale di 20 apparecchi di climatizzazione della Orion AL-KO.» E Arnold Schmocker riassume così il termine sofisticato: «L’apporto di aria fresca deve avvenire in modo perfettamente silenzioso e privo di correnti. Questo richiede un alto grado di esperienza. Inoltre, l’aria fresca non deve immettere alcun tipo di odore.

Ciò è possibile soltanto con una rigorosa separazione tra i sistemi dell’aria di alimentazione e dell’aria di scarico. Per il recupero di calore vengono dunque utilizzati esclusivamente scambiatori a piastre che raggiungono un rendimento annuo fino al 70 %. I cosiddetti recuperatori rotativi, che vantano invero un rendimento leggermente superiore, non sono stati presi in considerazione per motivi legati alla qualità

Hanno visitato gli impianti: André Leder, direttore Tobler Sistema SA; Thomas Markovic, Director of Engineering Park Hyatt Zurigo; Arnold Schmocker, direttore vendite Tobler Sistema SA.

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Esempi dalla pratica dell’aria.» E André Leder aggiunge: «In un albergo 5 stelle i requisiti posti ai diffusori di mandata e di ripresa dell’aria sono molto alti anche in termini di estetica.» Alziamo lo sguardo al soffitto e riusciamo a individuare i diffusori solo dopo un’attenta osservazione: operazione riuscita!

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Costruzione su due livelli Responsabile dell’integrazione degli apparecchi di ventilazione era la ATEL Impianti Tecnologici SA. Il capo progetto ventilazione, Heinz Schmucki, raggiunto telefonicamente perché trattenuto all’aeroporto di Zurigo, dichiara quanto segue in merito all’impianto: «Il Park Hyatt è stato costruito al posto dell’autosilo fuori terra Escherwiese. Il progetto aveva esigenze molto particolari. Con un tempo totale di costruzione di soli 18 mesi è stata adottata una tecnica molto singolare: dopo aver realizzato una platea di calcestruzzo, la costruzione si è svolta contemporaneamente in due direzioni: verso il basso sono stati creati tre piani sotterranei, mentre verso l’alto si è proceduto di pari passo ai getti di calcestruzzo per i singoli piani fuori terra. Per noi questa è stata una grande sfida sotto il profilo logistico. Avevamo sempre sul posto 32 montatori. Già soltanto la tempestiva messa a disposizione del materiale era complessa. Ogni giorno arrivavano autoarticolati pieni di canali di ventilazione, serrande tagliafuoco e componenti d’impianto. Durante i lavori di installazione in cantina, il termometro segnava temperature sotto zero, dall’alto gocciolava acqua e tutto era ghiacciato. L’imponente altezza della lobby ha richiesto, per la posa dei canali e dei diffusori, montatori assolutamente immuni alle vertigini. Naturalmente, ogni tanto qualcosa andava

Uno dei 20 apparecchi di ventilazione/climatizzazione Orion, sottoposti a una perfetta manutenzione dal team di Thomas Markovic.

Tutto lustro anche all’interno del monoblocco Orion AL-KO.

storto. Il contrattempo più impressionante si è verificato alla messa in servizio dell’impianto per l’evacuazione del fumo in caso d’incendio nel garage sotterraneo. L’enorme ventilatore aveva appena raggiunto la massima potenza di 63 000 m3/h quando una parete in mattoni nel terzo livello è crollata su una lunghezza di 30 metri. Non era ovviamente in grado di sopportare la pressione di 2200 Pascal. Dopo un ancoraggio supplementare di tutti i pozzi interessati, il test ha funzionato perfettamente. Sui cantieri non è possibile escludere del tutto simili inconvenienti.» Aria ionizzata in entrata Iniziamo finalmente la visita degli impianti tecnici sotto la guida di Thomas Markovic. Prima tappa, la cucina, che

come in tutti gli alberghi 5 stelle rimane aperta 24 ore su 24. I preparativi dei menu di mezzogiorno sono in pieno svolgimento. Markovic spiega: «La cucina dispone di impianti di ventilazione propri, per evitare possibili immissioni di odori. Anche la zona bar e il ristorante sono molto sensibili al riguardo. In questi settori l’aria in entrata passa in un impianto di ionizzazione, in grado di neutralizzare le particelle di odore con ioni di ossigeno attivo. Dall’apertura dell’albergo non abbiamo mai avuto lamentele riguardanti gli odori: in tutti i diversi settori dell’albergo, la qualità dell’aria è sempre conforme alle esigenze degli ospiti. E questo è tutt’altro che ovvio: nel corso dei miei 12 anni di carriera nel ramo alberghiero, in altre strutture ho vissuto esperienze ben diverse…»

Sala da ballo, zona wellness, lobby, cucina o camera d’albergo: al Park Hyatt gli impianti di ventilazione e climatizzazione devono soddisfare esigenze diverse.


Sul tetto, 2 impianti con in totale 4 apparecchi di ventilazione/climatizzazione garantiscono un clima perfetto e regolabile dagli ospiti in ognuna delle 142 camere.

Tetto con vista sul lago La tappa successiva ci porta sul tetto, da dove si gode di una splendida vista sul lago. La nostra attenzione è tuttavia rivolta ai due possenti impianti di ventilazione e climatizzazione a cui sono collegate tutte le camere. Dal tetto scendono numerosi pozzi che raggiungono due camere su ogni piano. Schmucki commenta: «I pozzi erano alquanto stretti e abbiamo dovuto mandarvi i montatori più magri!» In ogni camera, l’ospite può regolare non soltanto il flusso volumetrico dell’aria, ma anche la temperatura ambiente desiderata. A tale scopo, l’impianto dispone di speciali moduli per il riscaldamento e il raffrescamento. In merito ai moduli, Markovic spiega: «Il raffreddamento prevede l’utilizzo dell’acqua del lago e consente un regime di fun-

zionamento free cooling (senza l’intervento di macchine frigorifere). Abbiamo un contratto per la fornitura di acqua di lago con la EWZ e siamo allacciati a una condotta di alimentazione insieme al Kongresshaus e all’edificio «zur Palme». L’acqua viene captata a una profondità di 12 metri.» Lustro ed efficienza Siccome gli spazi per il servizio fotografico degli impianti sul tetto sono ristretti, scendiamo al secondo piano, dove si trovano gli impianti di ventilazione per la cucina, la lobby, le sale di convegno, la sala da ballo e la zona wellness. Quello che balza all’occhio in un simile locale tecnico è la perfetta pulizia. Sorprende anche l’assenza di rumore, soprattutto se si considera la notevole potenza erogata sotto l’isolamento dei corpi dei ventilatori. Quando Thomas Markovic apre uno di questi corpi, André Leder si lascia prendere dall’entusiasmo: anche all’interno dell’apparecchio tutto è lustro. Markovic spiega che gli interventi di pulitura sono in questo caso relativamente frequenti e sottolinea che l’impianto è esemplare anche sotto un altro punto di vista: «Per quanto riguarda l’efficienza energetica ci prefiggiamo sempre degli obiettivi molto ambiziosi. Grazie a una minuziosa regolazione siamo riusciti a ridurre i consumi dell’impianto a parità di prestazioni. Abbiamo scoperto, ad esempio, che se utilizziamo filtri a cassetta le perdite di carico sono sensibilmente inferiori e il

conseguente risparmio energetico va ben oltre il costo leggermente superiore dei filtri. Di ritorno nella lobby ci immergiamo nuovamente del fascino di questo lussuoso ambiente. Ora che abbiamo visto le affidabili macchine che garantiscono con grande discrezione il comfort climatico, apprezziamo ancora di più la calma e la tranquillità onnipresenti nell’albergo. E in effetti l’albergo Park Hyatt di Zurigo è un luogo in cui gli ospiti provenienti da tutto il mondo possono sentirsi perfettamente a loro agio.

Dati dell’impianto • Utilizzazione: 142 camere, sala da ballo (300 persone), sale conferenze, ristorante/bar, autorimessa (267 posti auto) • La climatizzazione avviene tramite 11 impianti comandati in funzione del fabbisogno con in totale 22 apparecchi. Regolazione del flusso e funzione riscaldamento/raffrescamento in tutte le camere. • Flusso volumetrico totale: circa 131 000 m3/h • Progettazione: Amstein + Walthert AG • Installazione: ATEL Gebäudetechnik, Zurigo • Fornitura apparecchi: Tobler Sistema SA • Prodotto: Orion AL-KO monoblocco (AT4)

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Prodotti in PIR di Kisodur e in lana di vetro di Isover

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Anche il nostro Parlamento richiede buoni prodotti isolanti A Palazzo federale non è stata soltanto dorata di fresco una cupola. L’intero edificio è stato sottoposto a un risanamento totale, che comprendeva anche l’intera impiantistica. Il nostro partner Isoteam ha ricevuto l’incarico di isolare le condotte del riscaldamento e le condotte sanitarie. «domotecnica.ch» si è recata sul cantiere.


Un capolavoro di lattoneria e isolamento: riscaldamento e acqua calda.

Isolamento delle condotte di ventilazione di Palazzo federale

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l nostro arrivo sulla piazza davanti a Palazzo federale veniamo accolti calorosamente da Marco Penta, Isoteam, e da Silvano Loreggia, direttore lavori RC. Andiamo in direzione dell’edificio. Solo una gru e una tenda in teloni rivelano che i lavori di rinnovamento non sono ancora terminati. «Tra due settimane inizia la sessione invernale e fino a tale data la maggior parte dei lavori deve essere conclusa», ci informa Silvano Loreggia, «ma noi dell’impiantistica abbiamo tempo fino a novembre.» Dopo questo

breve riassunto sulla tempistica, ci facciamo consegnare il tesserino nell’ufficio improvvisato alla sinistra dell’ingresso principale e iniziamo la visita del cantiere. Lattoneria e isolamenti magistrali Scendiamo nel sottosuolo dell’edificio parlamentare, nei due nuovi piani in cui si trovano le centrali di riscaldamento, ventilazione e climatizzazione. Il pavimento è ricoperto di polvere di cantiere e di cataste di rotoli di tubi arancione e blu; lungo le pareti intona-

cate di fresco si stagliano le innumerevoli condotte color argento degli impianti RVC. Queste si insinuano in minuscole aperture e serpeggiano attorno agli angoli più angusti in una miriade di brillanti tortuosità. «Riuscire a portare fin qui l’intero sistema di condotte è stata una delle sfide più grandi della progettazione. La volta della cantina è molto stretta e spigolosa e la sostanza edilizia non può essere in alcun modo modificata», commenta Silvano Loreggia notando i nostri sguardi meravigliati rivolti verso una parte parti-


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colarmente complessa. Per l’isolamento questo ha comportato un numero ben superiore alla media di interventi da lattoniere a livello di copertura delle condotte. Isoteam è riuscita a risolvere in modo magistrale anche questo compito complesso. «Come in tutti i risanamenti bisogna lavorare con quello che si ha a disposizione», aggiunge con grande modestia Marco Penta. «Un’altra sfida particolare era costituita dall’interruzione a due riprese dei lavori a causa delle sessioni che ci ha obbligato a impacchettare e spacchettare tutto il materiale.» Silvano Loreggia ci mostra un pozzo largo circa un metro, attraverso il quale sono state issate tutte le condotte per le installazioni; in tutto 40 metri fino al piano superiore, dove si trova un’altra centrale impiantistica. «Abbiamo dovuto ingaggiare degli alpinisti industriali professionisti. Su queste scale con minuscoli pioli hanno installato anche le condotte per gli impianti tecnici, incluso il sistema di recupero del calore (RDC).» I nostri sguardi si spingono fino a quelle vertiginose altezze. Teleriscaldamento con rifiuti domestici di Berna Lungo il passaggio che porta alla centrale di riscaldamento arriviamo alle sottostazioni ad acqua surriscaldata, con una potenza di 4 volte 750 kW. Sono dotate di scambiatori a spirale, perché quelli a piastre non sono idonei. Leggiamo un valore della temperatura di 140° C. Siamo a fine estate e non occorre ancora molta energia per il riscaldamento. In inverno, a pieno regime, i valori salgono fino a 170-180 °C. L’acqua surriscaldata proviene dal sistema di teleriscaldamento che fa capo

all’impianto di incenerimento rifiuti dell’azienda bernese ewb e viene distribuita attraverso un sistema di condotte isolate fino al cliente per scopi di riscaldamento e produzione di acqua calda. Sono molte le strutture che approfittano di questo sfruttamento termico ecologicamente sensato dei rifiuti domestici: Inselspital, Università di Berna, stazione centrale, Markthalle, gran parte della città vecchia superiore e ora anche Palazzo federale. Isolamento in PIR e lana di vetro Per la coibentazione dei sistemi di riscaldamento, Isoteam ha utilizzato i gusci isolanti in lana di vetro della Isover. La lana di vetro è ideale per isolare le condotte di riscaldamento, in cui circola acqua fino a 250 °C. La coibentazione dei sistemi di raffreddamento è

Risanamento totale di Palazzo federale I lavori di rinnovamento della sede del Parlamento, costruita 106 anni fa, sono iniziati nell’aprile 2006 e si sono protratti fino al novembre 2008, per un costo complessivo di 96 milioni di franchi, gran parte dei quali per l’impiantistica. L’obiettivo dell’intervento era quello di dotare Palazzo federale di una tecnica moderna e ripristinare per quanto possibile il lustro originale a livello architettonico ed estetico. L’ultimo credito aggiuntivo è stato approvato dal Parlamento l’anno scorso. Nel 2003, l’Assemblea federale stanzia il primo credito per il progetto «nuova occupazione», che prevede la creazione di posti di lavoro supplementari per i deputati e le frazioni. Gli spazi

stata invece realizzata con gusci isolanti rigidi in PIR della Kisodur, un prodotto eccellente per una fascia di temperatura compresa tra -100 e +130 °C. Mantenuti due accumulatori esistenti Nella centrale di raffreddamento, anche a carico parziale le macchine produrranno acqua fredda in modo efficiente sotto il profilo energetico grazie ai compressori Turbocor. Due anni dopo il primo credito, stanziato nel 2003, è stato approvato un credito aggiuntivo, tra l’altro per la sostituzione di tutti gli impianti tecnici. «A livello di riscaldamento, ventilazione, climatizzazione, freddo e sanitari, in passato gli interventi si sono limitati al minimo indispensabile. Abbiamo dovuto sostituire tutto, a parte questi, che rimarranno

dei media sono quindi trasferiti in un nuovo centro alla Bundesgasse. Il secondo credito, risalente al 2005, è stato utilizzato tra l’altro per il rifacimento di tetti, cupole e facciate, l’installazione di nuovi ascensori e nuove scale, nonché per la sostituzione dell’impiantistica obsoleta. Nel 2004, il team progettista generale Aebi & Vincent di Berna, ha ottenuto il via libera per il risanamento totale. All’interno di questo team, l’incarico per il settore riscaldamento, ventilazione, climatizzazione, freddo e sanitari è andato all’impresa di progettazione PGMM Schweiz AG. Isoteam si è aggiudicata l’appalto per l’isolamento di tutti i sistemi di riscaldamento e sanitari.


al loro posto», racconta Silvano Loreggia battendo la mano su due accumulatori per il recupero del calore risalenti al 1995. Sono relativamente giovani e ancora perfettamente funzionanti, contrariamente ad esempio alle tre caldaie d’emergenza del 1902. Nuovo lustro Saliamo con l’ascensore fino al terzo piano per ammirare dall’alto le sacre sale. I lavori non sono ancora del tutto terminati. Si levigano con cura le parti in legno, si mordenzano i seggi della sala del Consiglio nazionale e si installano collegamenti a Internet, ma già sin d’ora si vede che il nostro Palazzo federale risplenderà di nuova luce. L’infrastruttura sarà ultramoderna; negli uffici e nelle sale riunioni i parlamentari non avranno mai più i piedi freddi: nei pavimenti è stato infatti posato il sistema Stramax R25 di Tobler.

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Due piani pieni di monoblocchi Luca Ariu di Isoteam monta una calotta nel seminterrato Ovest. Stretta di mano davanti a Palazzo federale per siglare una partnership: Marco Penta di Isoteam e René von Büren, capo del settore isolamenti di Tobler.


Il Gruppo Tobler introduce SAP

One Team – one Spirit! Un grande progetto è appena stato realizzato sorprendentemente senza intoppi: con l’introduzione di SAP il Gruppo Tobler ha compiuto un balzo nel futuro. Alcuni protagonisti di rilievo del progetto parlano in una tavola rotonda degli ostacoli, dell’impegno spinto al limite e del grande spirito sportivo. domotecnica.ch: Ai tavoli dei bar SAP è spesso protagonista di veri e propri racconti dell’orrore. È successo qualcosa del genere anche alla Tobler?

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Heinz Wiedmer: Quando il 6 agosto 2007 abbiamo dato avvio al progetto c’era effettivamente grande rispetto per il compito che ci aspettava. Anche noi conoscevamo le peggiori storie di ditte che per settimane non riuscivano più a emettere fatture e iniziavano a barcollare in seguito all’introduzione non sufficientemente preparata di SAP. Dal 1° settembre 2008 lavoriamo in base al sistema SAP. Non abbiamo storie dell’orrore da raccontare, tutti i sistemi sono stabili e il risultato è soddisfacente. Il percorso per raggiungere la meta è stato tuttavia estremamente impegnativo e ha messo a dura prova tutti i collaboratori per un anno intero. Thomas Schläfli: In questa prima fase ci sono stati ovviamente anche per noi ostacoli da superare e problemi da risolvere. È impossibile testare a priori tutti i dettagli e certi errori si manifestano soltanto nella pratica. Nelle prime ore, ad esempio, le nostre stampanti non volevano proprio saperne di funzionare correttamente. E in effetti c’era un problema interno di SAP che non si era mai verificato in precedenza.

Come è stato instradato il progetto? Thomas Schläfli: I collaboratori sono stati informati il 13 luglio 2007. Il 6 agosto 2007 c’è stato il kickoff del progetto che internamente abbiamo denominato SAPHIR. All’inizio, il team di progetto contava circa 20 persone provenienti da tutti i settori dell’azienda. Daniel Rudin: E qui va fatto un grande complimento. Avete preso a bordo le persone giuste! Lo si è visto al più tardi quando tutti erano spinti al limite e comunque la motivazione non è mai venuta meno. Thomas Schläfli: In primo luogo sono stati esaminati tutti i processi aziendali, valutando nel dettaglio la possibilità di trasporli in SAP nella forma esistente. Qui sono emerse lacune che in genere riguardavano propriamente il mercato svizzero, ad esempio la ripresa della struttura CCC nell’allestimento delle offerte, cosa non prevista dagli standard SAP. Dovevamo inoltre tenere conto di tutti i parametri e di tutte le direttive del gruppo Wolseley, ciò che ha reso l’intero progetto estremamente complesso e dispendioso. Terminata l’analisi e il lavoro di sviluppo, nell’aprile 2008 è stata avviata una seconda fase importante: 37 key

Cosa significa SAP? • SAP (Sistemi, Applicazioni e Prodotti nell’elaborazione dati) è la designazione del software standard dell’omonimo produttore di programmi informatici in grado di supportare tutti i processi aziendali. • Sotto il nome SAP FIS/wws® l’azienda tedesca FIS Systeme und Consulting GmbH offre una versione evoluta dello standard SAP, che soddisfa in modo specifico le esigenze di un’impresa di commercio all’ingrosso come Tobler.

user sono stati integrati nel progetto, formati in SAP e introdotti nelle soluzioni per il Gruppo Tobler. A quel punto, tutti lavoravano a pieno regime in un unico enorme cantiere. I key user verificavano nel quotidiano lavorativo la fattibilità delle soluzioni sviluppate e avevano nel contempo il compito di mettere a punto un piano di formazione per tutti i collaboratori. Un compito gigantesco. Da aprile erano coinvolte nel progetto oltre 100 persone, tra collaboratori interni e consulenti e programmatori esterni. Gran parte dei collaboratori interni era dunque as-

13.07.2007 06.08.2007

10.08.2007 14.–16.08.2007

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Cronologia del progetto SAPHIR

01.02.2008

05.02.2008


I partecipanti al colloquio informale (da sinistra a destra): Heinz Wiedmer, CEO Gruppo Tobler; Thomas Schläfli, responsabile IT e capo progetto SAPHIR; Manfred Stamm, responsabile servizio interno CR Winterthur; Ivan Widmer, direttore Marketing Services; Dani Rudin, servizio esterno regione Basilea; Doris Moor, reparto finanze; Thomas Morger, reparto IT, responsabile Call Center; Chris Gotter, direttore Supply Chain Management

mente piacevole da un lato, ma che premette una piena fiducia nel sistema dall’altro. Si tratta ora di regolare passo passo gli innumerevoli parametri gestiti dagli automatismi.

Il progetto è stato dunque ben accolto dai collaboratori?

Chris Gotter: È come se fosse una macchina tessile che inizia a funzionare bene soltanto dopo tutta una serie di piccoli aggiustamenti. Ora ci troviamo nell’ultima e decisiva fase del progetto: nel mese di ottobre tutti i sistemi verranno continuamente verificati e all’occorrenza modificati. Se in questo processo i nostri collaboratori fanno buone esperienze e forniscono il loro contributo per ottimizzare il funzionamento, allora è davvero possibile dire che il lavoro e la fiducia nel sistema sono cose fatte.

01.03.2008

02.04.2008 14.04–09.05.2008

12.05.2008 21.05.2008

01.06.2008

18.06/24.06.2008

20.06–11.07.2008

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Thomas Schläfli: Assolutamente sì. All’inizio erano invero molti gli scettici nei confronti del progetto SAPHIR, ma questo è anche giusto e assolutamente normale. In passato, i nostri collaboratori hanno dovuto prendere autonomamente molte decisioni complesse per elaborare delle procedure ottimali. Molte di queste decisioni sono ora automatizzate nell’ambito della soluzione software implementata, cosa estrema-

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Ivan Widmer: Per me è stata proprio questa situazione a confermarmi che la Tobler è sempre ancora una famiglia molto unita. Meglio ancora, una squadra di calcio che lavora e cresce insieme per centrare un grande obiettivo. È stato fantastico vedere con quale spirito sportivo sono stati affrontati il maggiore lavoro, il blocco delle ferie e tutte le altre spiacevoli circostanze concomitanti o come le persone, dopo aver lavorato fino a notte fonda, si ripresentavano il mattino dopo con rinnovata motivazione. A questo ha senz’altro contribuito anche la nostra informazione chiara e intensa sin dal

primo giorno, la creazione di un sito web SAPHIR interno e la pubblicazione periodica della «Newsletter SAPHIR», un dettagliato bollettino informativo prodotto in tre lingue.

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sente dal fronte operativo, con un maggiore carico di lavoro per il resto della squadra.

04.07.2008

15.07/17.07.2008


Quali sono stati i motivi che hanno spinto al cambiamento?

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18.08.2008

18.08–26.08.2008

Dopo 6 settimane – oltre 100 000 ordini – oltre 450 000 posizioni di ordine – oltre 18 500 ordinazioni di acquisto – oltre 10 000 ordinazioni e-shop – oltre 80 000 fatture – 300 chiamate al Call Center

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Thomas Schläfli: Da circa 20 anni lavoravamo con un sistema gestionale ERP basato su AS400. Oggi questa applicazione è ormai obsoleta. Le aziende

Fase di preparazione – 3 settimane di analisi FIT/GAP – 8 mesi di realizzazione – 2 mesi di test e formazione – in parte oltre 120 collaboratori impegnati nel progetto – circa 70 000 ore di lavoro interno – oltre 200 giorni di formazione

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Ivan Widmer: In realtà per i clienti non è cambiato granché, fatta eccezione forse per i nuovi moduli. E così era anche previsto: la nostra clientela doveva essere toccata il meno possibile dall’intera operazione. Un cambiamento positivo è senz’altro il nuovo eshop. Le informazioni sulla disponibilità degli articoli, la ricerca molto più agevole dei prodotti, la rintracciabilità dei documenti e la visualizzazione dei prezzi netti individuali sono alcune delle funzionalità che fanno la differenza.

26.08.2008

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Cifre impressionanti sull’introduzione di SAP

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Manfred Stamm: Nei centri regionali, i collaboratori del frontoffice e backoffice sono contenti dell’introduzione del nuovo sistema. Per un lungo periodo abbiamo dovuto lavorare con due diversi sistemi: con quello vecchio durante gli orari di lavoro e con quello nuovo durante le formazioni. In effetti è stato sfiancante. Ma ora siamo ben lieti di poter abbandonare il vecchio sistema e affrontare con grande motivazione la dirittura finale in cui si tratta di stabilire e applicare nella pratica i desideri dei collaboratori e dei clienti.

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Daniel Rudin: Da parte dei miei clienti – e per sentito dire anche in tutte le altre regioni – il passaggio si è svolto con un numero sorprendentemente basso di reclami. E laddove ci sono reclami, spesso non è nemmeno chiaro se sono dovuti al sistema SAP o semplicemente al nostro periodo di alta stagione: a partire da settembre, infatti, il settore delle installazioni gira a pieno regime e la nostra logistica è comunque messa a dura prova, anche senza il passaggio a SAP.

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Ci sono già reazioni da parte dei clienti?

Heinz Wiedmer: Sin dall’inizio ero in stretto contatto con il team di progetto SAPHIR e i colloqui sull’introduzione di SAP si svolgevano quotidianamente. Sono rimasto impressionato dalla grande tranquillità e professionalità con cui il team ha lavorato anche quando era sotto pressione. E il modo in cui tutto il personale Tobler ha sopportato le spiacevoli circostanze concomitanti senza mai perdere di vista l’obiettivo finale mi riempie oggi di orgoglio. Colgo l’occasione per ringraziare di cuore tutti quanti. La famiglia Tobler rende davvero onore a un proverbiale detto in ambito sportivo: One Team, one Spirit!

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Thomas Morger: È stato svolto un ottimo lavoro e lo conferma anche il nostro Call Center. Nelle prime ore e giorni dopo l’introduzione del sistema SAP avevamo previsto una grande ondata di richieste. E invece non è accaduto nulla del genere: persino nei periodi di punta le nostre capacità erano sufficienti per gestire la situazione. Devo fare un complimento a tutti i responsabili delle formazioni interne.

In retrospettiva qual è stata l’esperienza più importante del progetto SAPHIR?

28.08.2008 29.08–31.08.2008

01.09.2008

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Heinz Wiedmer: L’obiettivo dichiarato era anche quello di ottimizzare la capacità di fornitura e snellire tutte le procedure amministrative. In un mercato che negli ultimi anni si è inasprito e che probabilmente si inasprirà ulteriormente in futuro, la nostra azienda deve mantenersi in forma su tutti i fronti. E quello dell’IT è un fronte decisamente importante.

L’ottimizzazione dello shop era per noi un aspetto importante, tenuto conto che già oggi il 22% delle ordinazioni viene effettuato on line, un valore davvero sensazionale per il nostro settore.

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in grado di fornire ancora un supporto diventano sempre più rare. Attualmente, SAP è considerato lo standard della tecnica. Per noi è stato un passo obbligatorio, perché solo così creiamo una base per far fronte ai futuri sviluppi del Gruppo Tobler.

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Doris Moor: Il passaggio a SAP costituisce una grande sfida anche nel nostro reparto finanze. Dobbiamo ad esempio abituarci a un piano dei costi completamente rielaborato. Cose che sapevamo e svolgevamo a memoria da anni devono ora essere di nuovo imparate. La maggior parte di noi ha affrontato il cambiamento con spirito aperto. A breve termine c’è un maggiore carico di lavoro, ma sul lungo termine potremo raccogliere i frutti. Aspettiamo con ansia la fine del mese: la prima chiusura mensile sarà per noi il test decisivo.

31.10.2008


10 anni di proficua collaborazione con Valsir La partnership tra lo specialista italiano di prodotti per sanitari Valsir e il Gruppo Tobler è particolarmente costruttiva e proficua. Entrambi i partner hanno ottenuto ottimi risultati di esercizio. Tobler è riuscita a introdurre con successo il marchio Valsir nel mercato svizzero.

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a ditta Valsir, insieme alle aziende Raffmetal e Marvon, fa parte del Gruppo Fondital di affermata tradizione, la cui società madre, la Fondital, opera con successo da quasi quattro decenni nel settore dei riscaldamenti. Nel 2006, le aziende del Gruppo Fondital hanno raggiunto un fatturato totale di circa 900 milioni di euro, occupando circa 2300 collaboratori. Marchio di qualità molto ambito Da 1987 in Valsir si producono articoli per ogni esigenza impiantistica nel campo dello scarico e della conduzione idrica. Grazie alla qualità e all’affidabilità dei prodotti, l’azienda è una delle prime al mondo nel suo settore. Nel marzo 2001 ha ottenuto la certificazione UNI EN ISO 9001 dall’Ente di certificazione DNV e oggi vanta oltre 135 marchi di qualità internazionali. Per l’assistenza dopo vendita è a disposizione un gruppo di tecnici professionisti che, ovunque nel mondo, garanti-

scono un valido aiuto sulle applicazioni degli oltre 7000 prodotti in assortimento. Valsir conta sette magazzini dislocati in Svezia, Austria e Francia e dispone di una fitta rete commerciale e di distribuzione che copre, oltre all’Europa, anche il Centro America, il Sud Africa, il Medio Oriente, l’Oceania e l’Estremo Oriente. Oggi, le unità produttive di Vestone, Casto, Carpeneda e Vobarno occupano una superficie totale di oltre 160 000 m2, di cui 60 000 m2 coperti. Appassionata attività di sponsorizzazione Valsir è particolarmente attenta alla propria immagine e aderisce a molte iniziative sportive del calcio, dello sci e dell’atletica. È stata sponsor nel campionato mondiale di motociclismo con due team riconosciuti a livello mondiale: Honda Gresini per la moto GP e Valsir Seedorf Racing per la classe 125. Nel 2008 Valsir ha riconfermato l’attività di sponsorizzazione del Ducati Xe-

rox Team nel campionato mondiale di Superbike. Valsir e Ducati, due aziende famose nel mondo per il «Made in Italy», hanno così siglato una partnership vincente. In ogni gara del campionato Superbike, Valsir permette ai propri ospiti di vivere l’emozione delle moto e della velocità. Anche i clienti Tobler di Crissier hanno partecipato all’evento di Misano Adriatico, dove sono stati ospiti di Valsir per l’intero fine settimana. Grazie alla partnership con Tobler, numerosi installatori svizzeri di impianti sanitari hanno avuto la possibilità di visitare le aziende Valsir. Questi incontri hanno permesso loro di vedere e toccare con mano la produzione e l’applicazione dei diversi prodotti. Il Gruppo Tobler si congratula con Valsir per la riuscita introduzione sul mercato svizzero dei sanitari e confida in un’ulteriore collaborazione improntata al successo.

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Esempi dalla pratica: sistema pressfitting VSH

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«La parte più difficile è stata la pianificazione» La Kunststoff Schwanden AG, il maggiore datore di lavoro del Cantone di Glarona, espande la sua produzione e necessita di capannoni supplementari. Per le nuove condotte dell’acqua e dell’aria compressa viene utilizzato il sistema pressfitting VSH in acciaio inossidabile con il nuovo tubo in acciaio 1.4521 esente da nichel. Siamo andati a vedere sul posto!

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ridosso di Näfels e Glarona, tra le alpi glaronesi, si staglia sulla sinistra un monolito marrone; è l’edificio aziendale della Kunststoff Schwanden AG, affiancato da enormi capannoni e uffici amministrativi. Il fiume Linth mormora e gli autocarri rombano lungo la Netstal. Siamo davanti alla ricezione. «Restate dove siete, altrimenti non vi troviamo più», ci suggerisce Marino Begali, il simpatico capomontatore, quando con una telefonata gli annunciamo il nostro arrivo. Costruzione semplice, pianificazione complessa Effettivamente il sedime è enorme e i cantieri sono molti. Mantenendoci a ri-

spettosa distanza dai solerti nastri trasportatori e dai sibilanti robot che producono ogni sorta di elementi stampati a iniezione, impieghiamo alcuni minuti per attraversare in totale tre capannoni, finché raggiungiamo il futuro nuovo capannone denominato E. Ammiriamo la posa lineare delle condotte e le dimensioni della costruzione. I pittori sulle impalcature stanno tinteggiando i travetti del soffitto. «Questo sarà il nuovo padiglione di produzione», dichiara Begali della ditta Wiederkehr. «Sulle pareti verranno in seguito collegati innumerevoli apparecchi di automazione. Noi posiamo le condotte di alimentazione VSH per l’aria compressa e la mandata dell’acqua di raffreddamento e installiamo il

blocco di raffreddamento. Le condotte circolari passano sopra le travi in acciaio montate lungo tutte le pareti, mentre le colonne di servizio scendono fino all’apparecchio. «Una costruzione semplice», commenta Begali. «La posa delle condotte VSH non è stata la sfida maggiore. Ben più impegnativi sono risultati invece il coordinamento e la pianificazione. Il montaggio avviene in un’azienda esistente e non possiamo quindi chiudere l’acqua o interrompere l’aria compressa. Dobbiamo discutere ogni singolo passo con la direzione e lavoriamo anche di sera o durante il fine settimana, quando la produzione si ferma.» L’enorme estensione dei capannoni comporta la messa in opera di piattaforme di sollevamento e di gru; i


Sistema VSH press di tubazioni in acciaio 1.4521 per mandata raffreddamento e aria compressa

L’edificio aziendale della Kunststoff Schwanden AG in fase di espansione. Silko Keiner e Ademaj Drejton con il capomontatore per sanitari Marino Begali.

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percorsi di montaggio risultano più lunghi. Ma anche questo non è stato un problema per i progettisti di sanitari della Wiederkehr AG, una ditta che l’anno prossimo festeggerà il suo 40° anniversario e vanta una lunga esperienza nel settore. Sistemi per tubazioni in acciaio inossidabile Le condotte in alluminio per il granulato e l’impianto sprinkler rosso non vengono montati dalla Wiederkehr. «Noi posiamo soltanto ciò che è nero o brilla», osserva il capomontatore quando il nostro sguardo cade sull’imponente stazione del granulato, passando poi a descrivere la tubazione di scarico che dovrà essere portata all’esterno all’altro capo del padiglione. «Al momento stiamo ultimando il sistema di drenaggio. Prima di finire le condotte circolari dobbiamo attendere la posa delle strutture e delle colonne di sistema.» Il capannone E ha richiesto 220 metri di condotte per l’aria compressa e altrettanti per l’acqua di raffreddamento. Quantità analoghe sono

previste per il secondo padiglione, che accoglierà la spedizione e altre macchine produttive. Il progettista ha richiesto per entrambi i nuovi capannoni sistemi in acciaio inossidabile, non da ultimo per motivi estetici. «Il sistema pressfittig VSH con il nuovo tubo in acciaio 1.4521 esente da nichel è omologato SSIGA e si presta perfettamente.» A parte i fissaggi, l’intero sistema per tubazioni è stato acquistato da Tobler. «Per motivi legati al prezzo e alla logistica lavoriamo se possibile con un solo fornitore», conclude Begali. «E funziona sempre bene».

Kunststoff Schwanden AG Nei suoi oltre 100 anni di esistenza, la Kunststoff Schwanden AG si è trasformata da fornitore per l’industria tessile in un’innovativa azienda hightech. Più di 300 collaboratori sviluppano, producono e montano elementi stampati a iniezione per una clientela internazionale proveniente da svariati rami dell’industria. Wiederkehr AG, Zurigo Incaricata della posa dei sistemi per sanitari, la Wiederkehr AG fa parte insieme ad altre otto aziende specializzate della id-group.org, una delle maggiori imprese svizzere di montaggio per il settore riscaldamenti, ventilazione, climatizzazione, freddo e sanitari. Sistemi pressfitting VSH La ditta VSH produce sistemi pressfitting di alta qualità, ideali ad esempio per riscaldamento, raffreddamento, acqua potabile, gas, aria compressa, ecc.


Friosol

Con slancio verso il futuro Poco più di due anni fa, Friosol è entrata a far parte del Gruppo Tobler. Domotecnica.ch getta uno sguardo nell’azienda e presenta il team, con cui il nuovo direttore René B. Oppliger intende svolgere un ruolo di spicco nel commercio all’ingrosso svizzero del freddo.

Friosol in breve Attività: commercio di componenti per la costruzione di impianti nel settore del freddo e della climatizzazione; costruzione di impianti misti complessi; distribuzione di refrigeranti. Anno di fondazione: 1948 Forma giuridica: società anonima, dal 1.1.2006 di proprietà della Tobler Domotecnica SA. Direzione aziendale: René B. Oppliger Sede principale: Industriestrasse 16 4622 Egerkingen.

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al trasferimento nella nuova sede di Egerkingen, avvenuto nel 2002, Friosol dispone di un’infrastruttura efficiente e moderna su una superficie di 7500 m2. Il centro logistico e di distribuzione, dotato di ultramoderni sistemi di processo e di magazzinaggio, è in grado di realizzare al meglio la strategia di mercato di Friosol e offre spazi sufficienti per il previsto ampliamento dell’assortimento. Friosol intende infatti consolidare ulteriormente la vendita di sistemi completi per il raffreddamento e mantenere, oltre al commercio di singoli componenti, anche la sua attuale posizione di forza nella costruzione di impianti misti. Efficienza energetica e sostenibilità Il percorso per diventare fornitore di sistemi è iniziata negli anni Ottanta, quando Friosol ha dovuto reagire alle crescenti esigenze in materia di efficienza energetica e sostenibilità. Friosol ha affrontato il problema dell’ozono con un cruciale cambio di assortimento che prevedeva l’introduzione di prodotti meno dannosi per l’atmosfera terrestre. Con la trasformazione del settore do-

vuta ai nuovi prodotti, Friosol ha colto anche l’occasione per iniziare a offrire a progettisti e installatori soluzioni complete accompagnate da una vasta gamma di servizi. Impiantistica integrata Friosol era così in grado di affrontare al meglio il suo nuovo orientamento all’interno del settore dell’impiantistica. Ma l’offerta di componenti per il freddo non doveva limitarsi a marchi di terzi. Da allora, Friosol sviluppa con successo in proprio impianti misti completi per i suoi clienti. Particolarmente apprezzati sono gli impianti che utilizzano refrigeranti naturali, le cui ottime cifre di vendita sono legate alla crescente richiesta di pompe di calore. Nonostante questi capovolgimenti, Friosol continua a puntare sul commercio all’ingrosso, nonché su una logistica e uno stoccaggio efficienti, in sinergia con il Gruppo Tobler. I Tobler marché rafforzano la rete di vendita e di distribuzione di Friosol e questa nuova partnership può dedicarsi interamente all’obiettivo di un’«impiantistica integrata», vale a dire la progettazione di un’impiantistica da un unico fornitore.

Profondo conoscitore del settore René B. Oppliger, nuovo direttore, guarda al futuro con ottimismo e sa di poter raggiungere i suoi obiettivi, non da ultimo grazie al Gruppo Tobler e al suo fantastico team. «Friosol deve diventare leader nel mercato del freddo e della climatizzazione e svolgere un ruolo fondamentale nella costruzione di impianti. Al riguardo, può essere necessario abbandonare le strade battute e percorrere nuove vie. Con una chiara presenza sul mercato possiamo diventare ancora più dinamici.»


Team logistica e imbottigliamento refrigeranti: Hans Bohner (capogruppo), Faizal Koosanny, Tonco Ladan, Slavoljub Andjelkovic, Alem Kahrimanovic

Team officina costruzione impianti: Urs Achermann, Peter Misteli (capogruppo) (Kaspar Frutiger assente)

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Team acquisti: Yvonne Fiechter, Peter Kohler (capogruppo)

Team servizio vendita interno: Nicole Walter, Andrea Mendes (Kathrin Hofer assente)

Shop PanGas: Claudio Sabattini (responsabile)

Servizio esterno: Jürg Bucher (CH occidentale), Markus Kast (CH orientale) (Jakob Eichholzer assente) Settore finanze e amministrazione: Urs Gisler (assente)


Pompe di calore Molto zelanti: le pompe e-Natura BWC, BWC-e, WW-e e WWC-e di SATAG Il nuovo sistema RCD integrato sorveglia e gestisce talmente bene le due più recenti pompe di calore SATAG da raggiungere, in combinazione con la valvola di espansione elettronica, un fenomenale coefficiente di lavoro annuo. La riduzione delle spese di consumo è notevole.

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Comoda gestione a menu

La pompa di calore acqua glicolata-acqua BW-e per installazione esterna e il modello corrispondente acqua-acqua WW-e non solo vantano una grandiosa efficienza energetica, bensì dispongono anche di un nuovo compressore Scroll Compliant che consente di raggiungere temperature di mandata fino a 60 °C. L’elevato comfort acqua calda è garantito. Efficienza energetica e semplicità d’uso Un ulteriore vantaggio è l’esercizio monovalente per riscaldamento e produzione ACS. Si distinguono inoltre per l’alta sicurezza di funzionamento e la straordinaria silenziosità, grazie al compressore perfettamente ermetico con doppio isolamento antivibrazioni.

Le nuove pompe di calore brillano anche per l’elevato comfort d’uso: il regolatore WPR 300 di ultima generazione è gestito tramite un display a menu e permette il monitoraggio e il comando a distanza tramite Vitocom 100. Per applicazioni con grande fabbisogno di potenza si possono inserire in cascata fino a 4 pompe di calore. Il contatore di calore per l’ottenimento degli incentivi è integrato in entrambi i modelli. I due apparecchi sono disponibili in versione compatta BWC-e e WWC-e con pompa di circolazione, valvola deviatrice e valvola di sicurezza integrate.

Dati tecnici Modelli Potenza termica Potenza frigorifera Potenza elettrica assorbita Valore COP secondo EN 14551 con acqua glicolata 0°, acqua 35 °C e differenziale 5 K Refrigerante Dimensioni

BW-e/BWC-e 106–117 da 6,2 a 17,6 kW da 4,9 a 13,8 kW da 1,38 a 3,99 kW

WW-e/WWC-e 106–117 da 8,0 a 21,6 kW da 6,7 a 17,9 kW da 1,4 a 4,3 kW

fino a 4.7* fino a 5.7* R407C, riempimento da 1,45 a 2,44 kg 720x600x1065 mm

*COP secondo EN 255 con 0/35 °C e differenziale 10 K, superiore di circa il 5–6 % rispetto alla nuova norma EN 14511.


Caldaie a gasolio Comunicativo: il nuovo regolatore Conform 6.0 della Sixmadun SK L’attualissimo regolatore Conform 6.0, in dotazione alle ultime caldaie a gasolio a condensazione Sixmadun SK, comunica con tutti gli apparecchi supplementari. Questo permette di collegare in modo semplice ulteriori circuiti riscaldamento miscelati, unità ambiente o altre caldaie in cascata. Il regolatore Comfort 6.0 dispone di una gestione a menu intuitiva che lo rende molto semplice da usare e «parla» le tre lingue nazionali. È a comando climatico, gestisce i gruppi riscaldamento e la produzione di acqua calda ed esegue automaticamente la commutazione estate-inverno. All’apparecchio base possono essere collegati due circuiti riscaldamento. Tramite regolatori supplementari è possibile gestire fino a 14 circuiti riscaldamento che, grazie all’intelligente modulo aggiuntivo, comunicano con l’apparecchio base e sono gestibili singolarmente con le unità ambiente.

Regolatore solare integrato, impianti in cascata semplici Nei modelli SK 20/30 è integrato un regolatore solare che consente di collegare senza apparecchi supplementari un sistema di produzione solare di acqua calda. Nei modelli SK 50/70/100 la chicca è la possibilità di realizzare in modo semplice l’inserimento in cascata di più caldaie. Con questo raffinato regolatore è possibile integrare le caldaie anche in gruppi termici esistenti senza installazioni complesse. È dunque ideale in caso di risanamento di impianti di riscaldamento.

Dati tecnici Potenza termica nominale (kW) Temperatura gas combusti (°C) Peso (kg) Mandata/Ritorno riscaldamento (DN) Sistema aria-gas combusti (LAS), Ø interno (mm) Larghezza (L)/Altezza (A)/ Profondità (P) (mm)

SK 20 15–21 circa 45 220

SK 30 22–30 circa 45 250

SK 50 29–49 circa 45 300

SK 70 50–69 circa 45 310

SK 100 70–100 circa 45 310

25/25

25/25

32/32

50/50

50/50

125/80

125/80

125/80

160/110

160/110

544/1178/1123

580/1178/1269 645/1370/1860

850/1540/2010 850/1540/2010

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Convettori a incasso I tuttofare invisibili: convettori a incasso a pavimento Asco Swiss, un prodotto di Arbonia

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I convettori a incasso Asco Swiss provvedono al riscaldamento e alla ventilazione. Efficienti sotto il profilo energetico, convincono come riscaldamento sia primario, sia supplementare e sono ideali per la fascia di bassa temperatura in combinazione con pompe di calore e sistemi a pavimento. Altri vantaggi dei convettori a incasso a pavimento Asco Swiss sono l’altezza d’ingombro minima, le prestazioni elevate, il tubo spiralato di alta qualità e la libera scelta del tipo di convezione. Nel caso della convezione naturale, l’aria fredda in entrata si riscalda e sale verso l’alto. Nel caso della convezione forzata, invece, l’aria fredda viene convogliata attraverso il convettore mediante un ventilatore a regime variabile con regolazione termostatica. Si ottiene così un ricircolo e un riscaldamento accelerato dell’aria ambiente. Quando il ventilatore è spento, il funzionamento è a convezione naturale. Grande libertà creativa I convettori a incasso sono utilizzati per evitare le fastidiose correnti di aria fredda in prossimità di ampie finestre e porte vetrate, quale complemento al riscaldamento a pavimento durante i picchi di fabbisogno di calore o per riscaldare velocemente un locale. In caso di finestre a tutt’altezza e porte vetrate, i convettori a incasso consentono di rinunciare ai corpi riscaldanti visibili. I convettori a incasso hanno un ingombro minimo,

sono praticamente invisibili e, se richiesto, vengono fabbricati su misura. Per architetti, progettisti e committenti si aprono così nuove prospettive creative. Vasche, mensole e coperture sono in alluminio, mentre il tubo di 15 mm percorso da acqua è in rame con serpentino in filo di rame brasato.

I vantaggi del tubo spiralato in breve – – – –

Tempi di reazione ridottissimi Eccellente trasmissione del caldo e del freddo Nessuna carica elettrostatica Nessun rischio di ferimento durante l’installazione e la pulitura – Varianti curve possibili


Corpi riscaldanti Pratico scaldasalviette e divisorio per ambienti: il radiatore Versus è un vero multitalento Il radiatore per stanze da bagno Versus seduce per l’esclusivo design e la semplicità con cui permette di appendere la biancheria in spugna in tutta la sua lunghezza. Può essere collegato al riscaldamento centrale ed è disponibile anche per il funzionamento misto o solo elettrico.

I modelli della serie Versus sono fornibili in tre altezze e lunghezze diverse, con verniciatura in uno o due strati (diversi colori) o cromatura in uno strato. I radiatori sono tutti costituiti da due collettori verticali decentrati e diversi tubi tondi orizzontali. I supporti sono regolabili in profondità e bloccabili. Speciali fissaggi consentono di realizzare accattivanti soluzioni a divisorio o a bandiera con minimo ingombro. È disponibile un set di mensole per divisione degli ambienti. Due versioni in un’unica esecuzione Il raccordo è possibile dall’alto con un tubo d’inserimento nel ritorno e con un kit di montaggio runtal, inclusa la funzione bypass

Dati tecnici Pressione di prova Pressione di esercizio Temperatura di esercizio Tubi tondi orizzontali Tubi collettori verticali

19,0 bar max. 12,0 bar max. 120 °C 20 mm 30 mm

sulla condotta circolare monotubo. Grazie all’originale costruzione, nei modelli ad acqua calda basta una rotazione orizzontale di 180° per trasformare una versione aperta verso destra in una versione aperta verso sinistra. Questo evita una tenuta multipla a magazzino. Per i modelli solo elettrici è necessario stabilire a priori l’apertura verso sinistra o destra a causa della cartuccia elettrica. Il radiatore scaldasalviette Versus non presenta spigoli o angoli vivi ed entusiasma architetti e progettisti per l’esigua profondità. Anche per funzionamento solo elettrico o misto.

Modello

Dimensioni (A x L x P)

VS VS VS VS VS VS VS

0872 x 478 x 47 (62) mm 1304 x 378 x 47 (62) mm 1304 x 478 x 47 (62) mm 1304 x 578 x 47 (62) mm 1736 x 378 x 47 (62) mm 1736 x 478 x 47 (62) mm 1736 x 578 x 47 (62) mm

090-50 130-40 130-50 130-60 170-40 170-50 170-60

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Raccordo a vite per tubi ondulati Montaggio di tubi ondulati senza utensili grazie a Meibes FixLock Meibes ha sviluppato FixLock, l’innovativo sistema a vite che consente il montaggio rapido e semplice di tubi ondulati in acciaio inossidabile senza l’ausilio di utensili. 28

Il sensazionale e nuovo raccordo a vite per tubi ondulati semplifica il lavoro dell’installatore e riduce il tempo di montaggio. Finora i raccordi a tenuta piana dei tubi ondulati dovevano essere realizzati mediante flange con l’ausilio di utensili. Oggi non è più necessario: FixLock è un collegamento a vite con guarnizione conica in teflon da applicare direttamente sull’ondulazione del tubo con il controdado per ottenere una perfetta tenuta. FixLock è ideale per applicazioni nei settori RVC e sanitari, nonché per il solare fino a 200 °C. Il raccordo a vite è omologato SSIGA. Il certificato n. 0705-5219 è disponibile per le dimensioni ½" und ¾". Le dimensioni 1" e 5 ⁄4" sono attualmente in esame presso la SSIGA. Meibes FixLock è coordinato al tubo in acciaio inossidabile Meibes inoflex, anch’esso disponibile da Tobler.

Funzionamento di FixLock

Tagliare a misura il tubo ondulato Applicare la guarnizione sul tubo Serrare. Ecco fatto!


Regolazione differenziale Economico e facile da usare: regolatore differenziale Hydromat DP di Oventrop I regolatori differenziali Oventrop sono di tipo proporzionale e funzionano senza energia ausiliaria. Vengono utilizzati in edifici esistenti o nuovi per la regolazione, decentralizzata o centralizzata, della pressione differenziale di impianti di riscaldamento o condizionamento.

I regolatori mantengono costante la differenza di pressione della singola colonna nell’ambito della banda proporzionale richiesta. La molla del valore nominale può essere regolata con il variatore esterno; il valore nominale è a regolazione continua e bloccabile. La camera esterna della membrana va collegata alla condotta d’impulso e questa è da collegare alla mandata. Quando la pressione differenziale nell’impianto aumenta, il cono della valvola si chiude. Se invece la pressione diminuisce, il cono della valvola si apre. La differenza di pressione eccedente viene compensata dal regolatore. Nella colonna da regolare viene così mantenuta costante solo la pressione differenziale. Aspetto pratico: le valvole di bilanciamento esistenti possono essere trasformate e tutti

gli elementi funzionali si trovano sul lato del volantino. La testa della valvola è in bronzo, il cono e lo stelo sono in ottone resistente alla dezincatura, la guarnizione del cono è in EPDM.

I vantaggi in breve – – – – – –

Ampio campo di portata Valore nominale bloccabile e leggibile dall’esterno Inserimento nel ritorno (DN 15-65) Inserimento nella mandata o nel ritorno (DN 65-100) Valvola di chiusura, riempimento e scarico Cono della valvola con decompressione

Dati tecnici Diametri nominali Corpo valvola Montaggio Regolazione continua

DN 15-50 DN 65-100 bronzo ghisa grigia (EN-GJL-250 DIN EN 1561) esclusivamente nel ritorno nella mandata e nel ritorno* da 50 mbar a 300 mbar da 200 mbar a 1000 mbar da 250 mbar a 700 mbar da 400 mbar a 1800 mbar Raccordi attacco filettato EN su entrambi i lati flange su entrambi i lati secondo DIN EN1092-2 filetto esterno su entrambi i lati e PN 16 (corrisponde a ISO 7005-2, PN 16) dadi per raccordi Sigillatura dello stelo con doppio anello toroidale in EPDM esente da manutenzione. PN 16 da –10 °C a 120 °C. * Stato alla consegna: per inserimento nel ritorno

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Ventilazione dinamica Comfort abitativo con effetto risparmio: ventilazione dinamica BonAir

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Per arieggiare la casa in inverno occorre di regola aprire le finestre. Risultato: una notevole dispersione di calore ed elevati costi di riscaldamento. Ora c’è un’alternativa. Il sistema BonAir fa affluire aria fresca in ogni locale, senza creare correnti d’aria. Inoltre, recupera il calore contenuto nell’aria viziata, per cui gli ambienti rimangono gradevolmente caldi e con un rinnovo continuo dell’aria. Negli edifici risanati in termini energetici, le facciate e le finestre sono isolate talmente bene da rendere necessarie misure per l’apporto di aria fresca. Per soddisfare lo standard Minergie la ventilazione dinamica è oggi persino una premessa necessaria. BonAir è la scelta migliore. Questo vantaggioso sistema per l’edilizia residenziale si è infatti da anni affermato sul mercato e noi lo offriamo come pacchetto completo. Risparmiare energia – godersi aria fresca! Con BonAir, l’energia termica rimane laddove serve: all’interno della casa. Ma non è tutto: l’aria fresca in entrata passa attraverso uno scambiatore geotermico. In inverno, l’aria viene così preriscaldata con il calore ambiente mentre in estate è portata a una gradevole «temperatura cantina». L’aria fluisce in modo lento e controllato in ogni singolo locale, senza creare né turbolenze, né rumori fastidiosi.

Aria ambiente priva di pollini Grazie a BonAir, l’aria viene completamente rinnovata ogni 2–3 ore. Si crea così un clima salubre, anche per la sostanza edilizia. Con BonAir le zone umide appartengono al passato, persino quando la biancheria viene stesa ad asciugare in casa. Il sistema può inoltre essere dotato di filtri antipolline. Un vero toccasana per chi soffre di allergie. Più sicurezza in tutta la casa Durante la notte, le finestre possono rimanere chiuse anche nella camera da letto, perché l’apporto di aria fresca è garantito, a beneficio di una maggiore protezione contro i rumori e le eventuali intrusioni. Manutenzione semplice BonAir viene sempre installato in modo che lo si possa pulire facilmente attraverso le aperture di ispezione centrali. Questo evita spiacevoli spese conseguenti.


Aria esterna Aria di smaltimento Scambiatore geotermico (aumenta la temperatura dell’aria fresca in inverno e la abbassa in estate) Apparecchio di ventilazione con scambiatore termico per il recupero del calore residuo (vedi dettaglio) Diffusore (aria di alimentazione) Uscita (aria viziata) Distributore principale BonAir

Dettaglio apparecchio di ventilazione/scambiatore di calore Aria di alimentazione fredda dall’esterno Aria viziata calda dai locali Aria di alimentazione calda ai locali Aria viziata fredda verso l’esterno Scambiatore di calore

Ventilazione dinamica significa: aria fresca senza perdite di energia Lo schema di cui sopra visualizza il principio: un sistema di distribuzione integrato nell’edificio immette aria fresca in ogni singolo locale. Il flusso di aria è regolato da un apparecchio di ventilazione. Lo scambiatore recupera l’energia termica contenuta nell’aria viziata per riscaldare l’aria fresca in entrata.

BonAir: il sistema completo BonAir è ideale per le nuove costruzioni e per i risanamenti estesi. Noi offriamo tutti i componenti di sistema e l’intera gamma di servizi che ci si può aspettare da un fornitore di sistema. Forniamo un supporto ad architetti, progettisti di impianti tecnici e agli installatori incaricati dell’esecuzione e mettiamo loro a disposizione il nostro vasto know how e la nostra pluriennale esperienza di sistema. In particolare offriamo: – elaborazione di soluzioni sommarie; – allestimento di piani di dettaglio e di distinte dei materiali; – fornitura completa sul cantiere; – messa in servizio, regolazione e istruzione.

BonAir: i motivi convincenti – Risparmio di energia termica fino al 70 % – un fattore economico non trascurabile visti gli attuali prezzi dell’energia. – Aumento dell’attrattiva e del valore dell’oggetto abitativo. – Afflusso di aria fresca continuo e privo di correnti per un clima interno gradevole. – Garanzia di un’elevata qualità dell’aria, se necessario con filtro antipolvere e antipolline.

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Dall’apparecchio di ventilazione al diffusore: perfetta qualità su tutta la linea Offriamo la ventilazione dinamica BonAir come soluzione completa. Il sistema, ideale nel settore delle nuove costruzioni di case unifamiliari e plurifamiliari, si compone di numerosi elementi perfettamente integrati tra loro: una gamma di apparecchi di ventilazione, svariati elementi di distribuzione e diffusione per l’integrazione diretta nel calcestruzzo, nonché tubi in materiale sintetico in diverse dimensioni.

Apparecchio di ventilazione WS 150 L’apparecchio compatto con portata massima di 160 m3/h è previsto per oggetti di piccole dimensioni (appartamenti, uffici, sale di attesa, ecc.). Con regolazione automatica dei flussi volumetrici per una quantità costante dell’aria, sistema di filtraggio integrato con filtro grossolano (G4) grado di messa a disposizione del calore fino al 90 %.

Distributore centrale e diramazione secondaria Gli elementi in lamiera di acciaio zincata garantiscono una distribuzione omogenea dell’aria di alimentazione e dell’aria viziata in tutti i locali dell’oggetto. L’aria viene convogliata in tubi flessibili in materiale sintetico nelle dimensioni 75 mm o 90 mm.

Apparecchio di ventilazione WS 250 Modello comfort compatto per case unifamiliari o grandi appartamenti con portata massima di 260 m3/h, bypass integrato per funzionamento estivo, riscaldamento/sbrinatore, due categorie di filtro con filtro grossolano (G4), filtro antipolline o a carbone attivo (F7) e monitoraggio elettronico dei filtri (avviso di sostituzione filtri sull’elemento di comando), grado di messa a disposizione del calore fino al 92 %.

Diffusori da pavimento, parete e soffitto Gli elementi di diffusione consentono numerose opzioni per l’afflusso di aria.

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Griglie di diffusione Per i nostri diffusori da pavimento, parete e soffitto sono disponibili diverse griglie che consentono soluzioni discrete ed eleganti.

Apparecchio di ventilazione BonAir 350 Apparecchio di ventilazione comfort per incasso (dimensioni scaldacqua) con elevato isolamento acustico e portate fino a 325 m3/h. Silenziatori integrati per aria di smaltimento e aria di alimentazione. Due categorie di filtro (G4 per aria esterna, F7 a valle dello scambiatore). Filtro per aria di smaltimento (G4). Con orologio programmatore o commutatore a 3 stadi.

BonAir prevede di regola un collettore tubolare interrato. L’aria fresca viene convogliata dall’esterno attraverso tre tubi, ognuno lungo 16 metri, posati nel terreno. In estate l’aria viene così raffreddata a una temperatura «da cantina», mentre in inverno viene portata quasi alla temperatura del terreno. In questo modo si previene anche il congelamento dello scambiatore.


Dalla progettazione sommaria alla messa in servizio: perfetta consulenza su tutta la linea BonAir è un sistema completo. Un sistema che comprende anche prestazioni di consulenza. Forniamo supporto ad architetti, progettisti di impianti tecnici e agli installatori incaricati dell’esecuzione e mettiamo loro a disposizione il nostro vasto know how e la nostra pluriennale esperienza di sistema. Colloquio preliminare Sulla base dei primi piani sommari consigliamo con competenza l’architetto e/o il progettista di impianti tecnici e abbozziamo possibili soluzioni.

Pianificazione di dettaglio Una volta presa la decisione a favore di BonAir possiamo fornire indicazioni per i piani di dettaglio (premessa: scala minima del piano 1:50) e allestire le distinte dei materiali. Offriamo un supporto per tutte le questioni tecniche e aiutiamo a determinare i parametri tecnici fondamentali, come il flusso volumetrico nominale o la velocità nominale dell’aria di alimentazione e dell’aria viziata. 33 Consegna diretta sul cantiere La merce viene consegnata completa e nel rispetto dei termini sul cantiere. La dispendiosa ricerca di singoli componenti di sistema appartiene dunque al passato.

Messa in servizio e prima regolazione La messa in servizio dell’impianto può essere eseguita su richiesta dai nostri specialisti della ventilazione altamente qualificati, che provvedono alla prima regolazione dell’impianto. I risultati delle misurazioni vengono riportati per iscritto in un verbale. Nel contempo si procede a un controllo dell’installazione.

Istruzione L’impianto viene consegnato al custode o al proprietario dell’appartamento insieme ai documenti necessari e alle istruzioni per l’uso e la manutenzione. L’istruzione è in linea di massima effettuata dall’installatore incaricato che può contare sul nostro supporto in caso di primi impianti e, se richiesto, sulla nostra presenza.


Tubazioni a distanza «Clippare» invece di avvitare: l’innovativo sistema CALPEX-Clip® è semplicissimo da montare La nuova famiglia CALPEX-Clip della Brugg Sistema Tubazione SA è ideale per l’isolamento di derivazioni di tubazioni, congiunzioni e curve e riduce sensibilmente i tempi di montaggio. I gusci isolanti vengono fissati con delle clip e non avvitati.

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Posizionamento e incollaggio rapido

Chiusura semplice e sicura a clip

Isolamento in schiuma espansa per una tenuta durevole

I raccordi e le diramazioni sono il tallone di Achille dei sistemi di tubazioni flessibili interrate. È dunque essenziale sigillare perfettamente i giunti e isolare bene le diramazioni. Per prevenire la formazione di condensa o l’infiltrazione di acqua di falda, nei sistemi a bassa temperatura si procede a un isolamento integrativo. Perfettamente ermetico e resistente alla corrosione Con il nuovo sistema di isolamento i tubi non sono avvitati, bensì bloccati con un raffinato dispositivo a clip che richiede solo pochi gesti. Le clip vengono agganciate al guscio in posizione definitiva e chiuse con lo stesso principio applicato ai moderni scarponi da sci. Questo riduce notevolmente i tempi di montaggio dei gusci isolanti e di riflesso anche le spese di montaggio.

La nuova famiglia CALPEX-Clip soddisfa nel contempo le esigenze dell’installatore e del progettista. Il sistema è perfettamente ermetico, leggero, robusto e resistente alla corrosione, Da gennaio 2009 sono disponibili anche i gomiti a 90° e i manicotti per il raccordo rapido di due sistemi di tubazioni CALPEX.


Stampe separate dei prospetti: per convincere i vostri clienti! Le principali novità presentate nella parte tecnica sono disponibili anche sotto forma di stampe separate. Queste documentazioni vi saranno di grande aiuto nelle attività di informazione alla clientela, soprattutto nel caso di argomenti di interesse per l’utente finale. Con la cartolina allegata potete ordinare gratuitamente la stampa separata del prospetto di questa edizione.

FixLock di Meibes: l’innovativo sistema a vite per tubi ondulati in acciaio inossidabile

Il nuovo raccordo a vite semplifica il lavoro degli installatori. Da applicare direttamente sull’ondulazione del tubo, per una perfetta tenuta.

Sistema a vite FixLock di Meibes, 2 pagine

Documentazione tecnica È disponibile la nuova documentazione tecnica per la sostituzione delle valvole di corpi riscaldanti, che può essere ordinata gratuitamente.

Documentazione tecnica per la sostituzione delle valvole di corpi riscaldanti, 63 pagine (disponibile per il momento solo in tedesco).


Energia solare Tobler Domotecnica SA 8902 Urdorf Steinackerstrasse 10 Telefon 044 735 50 00 Telefax 044 735 50 10

I tempi sono maturi!

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L’aumento dei prezzi dell’olio combustibile, le limitate risorse di petrolio e gas e il crescente carico di CO2 accelerano la tendenza verso i sistemi energetici sostenibili. I nostri nuovi impianti solari Sixmadun sempliďŹ cano l’integrazione dell’energia solare in qualsiasi sistema energetico domestico grazie a prodotti di alta gamma, un servizio di prim’ordine e un prezzo allettante.

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energia del sole è inesauribile, gratuita ed ecocompatibile. Inoltre, con il nostro nuovo sistema solare, può essere integrata in modo semplice, rapido ed economico in ogni sistema energetico domestico. Gli impianti solari Sixmadun sono soluzioni complete per la produzione di acqua calda e il supporto al riscaldamento in una casa unifamiliare o plurifamiliare. Si adattano a qualsiasi situazione costruttiva e comprendono tutti i componenti necessari per la combinazione con una caldaia a gasolio, un accumulatore esistente o un impianto di riscaldamento a legna. Per sempliďŹ care la progettazione abbiamo creato dei pacchetti solari per le applicazioni piĂš ricorrenti con tutti gli elementi dimensionati correttamente, compresi i documenti necessari per l’ottenimento degli incentivi cantonali. Inoltre, forniamo consulenza e assistenza ai clienti durante la progettazione e la realizzazione e un supporto in occasione della prima posa in opera. La messa in servizio e l’istruzione

del proprietario dell’impianto vengono effettuate secondo le direttive di SvizzeraEnergia dai tecnici di servizio qualiďŹ cati ed esperti di Sixmadun. Con la cartolina-risposta allegata potete ordinare le seguenti documentazioni sugli impianti solari Sixmadun: Impianti solari Sixmadun Una visione d’insieme dei componenti di sistema e delle prestazioni di servizio Sixmadun Pacchetti solari Sixmadun per acqua calda e supporto al riscaldamento Le allettanti offerte lorde per le applicazioni piĂš ricorrenti nelle case unifamiliari e plurifamiliari Energia solare oggi - Informazioni utili sul vettore energetico del futuro Argomentario per l’utente ďŹ nale sull’economicitĂ e il funzionamento di impianti solari

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