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La rivista del Gruppo Tobler con tobler dossier N. 2 luglio 2012

Ventilazione dinamica Lo specialista Heinrich Huber parla senza peli sulla lingua e fornisce consigli pratici

Arena Ambiente Impiantistica firmata Tobler nella nuova e avveniristica costruzione di Spreitenbach

Concentrati di potenza Due pompe di calore nel nuovo centro Landi di Klingnau: efficienti, ecocompatibili, economiche

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Sommario 3 4 6 11

Editoriale Ventilazione dinamica alla sbarra: quanto c’è di vero nelle critiche? News Novità e informazioni brevi riguardanti Tobler Intervista con Heinrich Huber Occhi puntati sulla ventilazione dinamica: gioie o dolori? Ampliamento dei servizi con Swissnet Strategia nella direzione giusta

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Arena Ambiente di Spreitenbach

Nell’avveniristica costruzione c’è molta impiantistica firmata Tobler

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Pompe di calore performanti a Klingnau

Un duo di grande potenza per la cooperativa Landi

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Energia dal biogas Sfruttare in modo efficiente ed ecologico i rifiuti

Impressum «domotecnica.ch» è una pubblicazione della Tobler Domotecnica SA. Riproduzione solo con il consenso dell’editore. Layout/Testi: TBS Identity, Zurigo Stampa: Vollkomm, Seon Traduzione: Assofide SA, Locarno Tiratura complessiva: 20 000 copie

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Esempi dalla pratica Riempimento cisterne JET-FROST, un servizio di grande potenziale Riscaldamento in funzione delle necessità con caldaie a pellet Soluzione ottimale grazie a un buon lavoro di squadra Casa Scheffel a Seon al termine dei lavori Eccellente potenza termica per casa patriziale e nuova costruzione Articolo tecnico Rischio di formazione di ghiaccio nello ­scambiatore degli impianti VCA in inverno

Nuova pompa di calore aria-acqua ­Sixmadun SMLI-XP-TES La nuova generazione è ancora più efficiente e silenziosa Zoccolo di installazione per Cerapur Caldaie a gas a condensazione con i piedi per terra Valvole di regolazione «Cocon Q» di Oventrop Maggiore dinamica nell’idraulica Le nuove pompe Grundfos Pronte per il futuro Pressatrice elettroidraulica ROMAX 3000 di ROTHENBERGER Potenza in formato compatto Sixmadun SMLA-XP-6TU / Centrale di ­ventilazione comfort Jet C350 L’essenziale in breve

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Attuatori elettrotermici ABN di Danfoss Salvaguardano il portafoglio e l’ambiente

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Ultima Anniversario Tobler!


Editoriale

Ventilazione dinamica alla sbarra: quanto c’è di vero nelle critiche? Cari lettori Laddove si costruisce secondo lo standard Minergie, la ventilazione controllata delle abitazioni (VCA) è ormai di casa, ma non mancano le voci critiche. Puntano il dito sulle correnti d’aria o persino sulla formazione di muffa e mettono in discussione gli involucri ermetici ed energeticamente efficienti degli edifici. Quanto c’è di vero in tali affermazioni? E come si possono prevenire eventuali svantaggi della ventilazione dinamica? Lo abbiamo chiesto a un professionista: Heinrich Huber, docente di tecnica impiantistica e vicedirettore dell’Agenzia costruzioni Minergie, prende posizione nell’intervista da pagina 6 e fornisce consigli pratici. Inoltre, nell’articolo tecnico a pagina 26, il nostro specialista Stefano Zonzini spiega come evitare la formazione di ghiaccio nello scambiatore degli impianti VCA. Le innovazioni nel settore abitare e costruire sono l’argomento principale nell’Arena Ambiente che aprirà i battenti in agosto. Nell’ambito di questo avveniristico progetto, Tobler ha fornito componenti per l’impiantistica e sarà presente come espositore. Leggete i dettagli da pagina 12. Lo sfruttamento del biogas, un combustibile a bilancio neutro di CO2 ricavato da rifiuti organici, emerge sempre più nel dibattito energetico. A pagina 19 potete scoprire perché il passaggio dal gas naturale al biogas a scopo di riscaldamento non richiede alcun investimento. Vi auguro un’avvincente lettura!

Heinz Wiedmer, CEO Gruppo Tobler

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News Aperitivo progettisti: discussioni tecniche e leccornie Era una prima e si è rivelata un successo. Il 15 marzo Tobler ha svolto il primo aperitivo per i progettisti. L’evento nel centro regionale Oberentfelden era all’insegna della ventilazione dinamica. Il professor Heinrich Huber, docente di tecnica impiantistica, è intervenuto con una relazione su questo argomento di attualità. «La ventilazione controllata delle abitazioni si è ormai affermata in Svizzera. Ma ampie parti del settore si trovano ancora nella fase pionieristica e di apprendimento», dichiara Huber, che è anche vicedirettore dell’Agenzia costruzioni Minergie. Le questioni affrontate riguardavano la situazione attuale, le soluzioni tecniche e i sistemi orientati al futuro. All’aperitivo hanno partecipato circa 45 progettisti, ingegneri e architetti, per uno scambio di informazioni con lo specialista Huber e i consulenti per l’impiantistica di Tobler. Il tutto in un’atmosfera informale, accompagnata da un programma culinario. A questo evento ne seguiranno presto altri. Tobler prevede di organizzare tre aperitivi all’anno con i progettisti in ognuno dei centri regionali, per offrire loro una piattaforma di incontro, informazioni tecniche e non da ultimo deliziosi stuzzichini.

Personale Bruno Schüpbach, marketing fiere, Urdorf

Quando Tobler monta o smonta uno stand a una fiera in un qualsiasi luogo della Svizzera, Bruno Schüpbach è sempre presente in prima linea. Ciò succede circa 120 volte l’anno se si calcolano tutte le fiere, dalle mag­ giori, quali Swissbau, Olma o Bea, alle più piccole quali Bauen+Wohnen a Wettingen o un anniversario di un cliente. Nonostante l’enorme mole di la­ voro, Bruno Schüpbach si entusia­ sma quando parla della sua attività professionale: «Ogni fiera ha il suo carattere. Trovo ciò appassionante anche se la mia attenzione non è ­rivolta principalmente alla fiera in sé, ma al montaggio e allo smontaggio dello stand.» Ed è altrettanto felice quando in una fiera tutto funziona al meglio. «Si tratta pur sempre di una conferma di avere un team eccezio­

nale alle spalle.» Il suo carattere posi­ tivo viene apprezzato anche all’interno dell’azienda. Nonostante sia spesso fuori ufficio, Bruno Schüpbach è inte­ grato al meglio tra i colleghi. «Qui mi conoscono tutti con il mio sopran­ nome «Nöggi», afferma compiaciuto il professionista delle fiere. Dopo la sua entrata in servizio alla Tobler nel 2007, Bruno Schüpbach si è occupato in particolare dell’invio di prospetti. Già allora era fondamentale disporre di una buona organizzazione per tenere sotto controllo l’intera ca­ tena logistica (dall’ordinazione alla ge­ stione del magazzino, fino alla con­ segna). Naturalmente ancora oggi ca­ pita spesso di vedere Bruno Schüp­ bach in ufficio. «In quelle occasioni le giornate sono un po’ più brevi: in­ vece delle 6:00 esco di casa tra le 7:30 e le 8:00.» Tuttavia anche nei giorni trascorsi dietro la scrivania non può fare a meno dell’aria aperta: non appena alla sera Bruno Schüpach lascia ­l’autorimessa di Tobler, impegni per­ mettendo, si reca al campeggio. Sia durante una leggera pioggerella pri­ maverile o una tiepida sera d’estate o ancora dopo un temporale autun­ nale. Lì in mezzo alla natura si ferma volentieri, perché lì ha scoperto la sua passione per il campeggio e al tempo stesso la sua seconda casa.

Udite, udite! Prospettive degli studi di progettazione svizzeri: da soddisfacenti a buone Un’inchiesta pubblicata di recente dal KOF, il Centro di ricerche congiunturali del Politecnico federale di Zurigo, indica come gli studi di progettazione svizzeri valutano la propria situazione degli affari. Qui di seguito riassumiamo i risultati del sondaggio, svolto su incarico della Società svizzera degli ingegneri e degli architetti (SIA). La maggior parte dei 739 studi di architettura e di ingegneria prevede una forte stagnazione nei prossimi mesi.

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Solo gli ingegneri impiantisti si esprimono in termini meno ottimistici. Quattro studi di progettazione interpellati su cinque ritengono che nei prossimi mesi la situazione degli affari non cambierà in modo significativo. Questa stima si basa sulle esperienze acquisite in passato: negli ultimi tre mesi la richiesta di prestazioni di progettazione si è mantenuta alta e stabile e il numero delle persone occupate è persino aumentato,

anche se solo in parte. Mentre si registra una flessione presso gli ingegneri impiantisti, il volume delle ordinazioni è tutto sommato positivo: soprattutto presso gli studi di architettura, le unità di personale sono indicate al rialzo. Speriamo vivamente che il secondo semestre possa portare un miglioramento generale per tutto il settore!


Noi assumiamo responsabilità (sociali) ­anche in tempi difficili

Come ogni azienda, anche noi miriamo costantemente a trovare prodotti innovativi, conquistare nuove quote di mercato e realizzare un buon fatturato. Altri obiettivi, come ad esempio quelli sociali, possono facilmente passare in secondo piano. Questo noi non lo vogliamo. Tobler si impegna perciò nella collaborazione a lungo termine con istituzioni sociali. Una di queste è la fondazione Solvita per persone disabili. Fa parte delle più importanti istituzioni sociali in Svizzera e offre posti di lavoro e alloggi a oltre 600 persone con handicap. Si occupa del collocamento di forza lavoro in vari settori, ad esempio negli uffici, nella gastronomia e nell’industria ed è anche responsabile dell’accompagnamento professionale dei lavoratori che soffrono di disturbi fisici, psichici o mentali. La fondazione ha una filiale a Urdorf, proprio nelle immediate vicinanze della sede principale di Tobler. A detta di Ivan Widmer, capo marketing di Tobler e responsabile del progetto con Solvita, le circa 150 persone sono come dei vicini di casa. «Da 15 anni ci avvaliamo della forza lavoro di Solvita, a piena soddisfazione di entrambe le parti», afferma Widmer. «Queste persone svolgono mansioni per le quali non disponiamo di risorse interne, ad esempio l’aggiornamento della nostra documentazione tecnica per la produzione di calore, un lavoro di precisione molto dispendioso in termini di tempo. Non possiamo permetterci errori, perché i documenti vengono distribuiti ai nostri clienti. Ini-

zialmente ero perciò un po’ scettico, ma i miei dubbi si sono subito rivelati infondati. Sono persone estremamente motivate che mostrano un grande impegno. Non vogliono semplicemente lavorare, bensì svolgere il loro compito alla perfezione.» Tobler fa capo ai servizi di Solvita circa quattro volte l’anno. «Le persone con handicap producono anche piccoli oggetti, come ad esempio portaprospetti, oppure si occupano dei mailing», spiega Widmer. «Se dovessimo reclutare questo personale sul mercato del lavoro ordinario non sarebbe né più caro, né meno caro. Con l’outsourcing a Solvita sosteniamo una fantastica organizzazione e un prezioso progetto sociale.»

Riorganizzazione nel settore «Marketing Services» Per delimitare in modo chiaro i lavori interni ed esterni ed evitare doppioni, Tobler ha deciso di procedere a una nuova ripartizione dei compiti nel marketing. Cosa significa in concreto? Mentre la Direzione del Gruppo Tobler definisce la strategia di marketing (segmenti di mercato e linee di prodotti), la Direzione «vendita e marketing» stabilisce la tattica di marketing, fissa cioè le priorità all’interno della strategia prestabilita. Il lancio di prodotti e i piani di commercializzazione sono ripresi dalla direzione SSC (Sourcing & Supply Chain). L’organizzazione e il coordinamento della tattica di marketing prestabilita spetta invece al reparto «Marketing-Services». Questa riorganizzazione avvenuta nel quadro della strategia Swissnet punta su gerarchie piatte: 3-4 coordinatori marketing fungeranno in futuro da capiprogetto e avranno tutti accesso a un pool. Questo team beneficerà del supporto di partner esterni in funzione delle necessità, ad esempio per allestimenti, traduzioni o presenze in fiera. Al fine di semplificare gli accordi con i manager di settore e i centri regionali ci saranno un catalogo del servizio, una procedura standardizzata per i compiti ripetitivi e una comunicazione più snella.

Spazio fiere Tobler sarà presente con un proprio stand alle seguenti manifestazioni: Bauen & Modernisieren Messe Zürich Gio 30.8 – Do 2.9.2012 Padiglione 5, stand F08 www.fachmessen.ch

OLMA Fiera Olma, San Gallo Gio 11.10 – Do 21.10.2012 Padiglione 1.1, stand 1.1.42 www.olma-messen.ch

Bauen & Wohnen Allmend Lucerna Gio 4.10 – Do 7.10.2012 Padiglione 2, stand B34 www.fachmessen.ch

Hausbau & Energie Expo Berna Gio 8.11 – Do 11.11.2012 Padiglione 3.2, stand 3.2-F05 www.hausbaumesse.ch

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Tema settoriale

Occhi puntati sulla ventilazione dinamica: gioie o dolori? Nelle discussioni al bar, i commenti sulla ventilazione controllata delle abitazioni (VCA), anche detta ventilazione dinamica o ventilazione comfort, sono talora positivi e talora negativi. A che punto si trova questa tecnologia? Porta davvero un maggiore comfort abitativo? domotecnica.ch ne ha parlato con Heinrich Huber, rinomato ­specialista e ­docente.

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na breve citazione dalla seduta del Gran Consiglio del Cantone di Basilea Città del 3.3.2011 sintetizza al meglio i pregiudizi esistenti sullo standard Minergie e sulla ventilazione controllata. Durante il dibattito sui requisiti minimi in materia energetica, il deputato UDC Roland Lindner esclamava a gran voce: «Se avessimo definito vincolante lo standard Minergie-P come da proposta, avremmo preso una decisione sbagliata. Studi recentissimi dimostrano infatti che Minergie-P comporta enormi problemi di salute.» Lindner, scettico dichiarato nei confronti di Minergie, si riferisce esplicitamente alla formazione di muffa in un edificio Minergie-P con ventilazione dinamica. Non soltanto i politici, ma anche gli architetti hanno pregiudizi radicati nei confronti della ventilazione controllata. Spesso si sente parlare di clima interno insalubre, di sgradevoli correnti d’aria, di umidità e muffa o invece di

Il nostro interlocutore Heinrich Huber è docente di tecnica impiantistica presso la Fachhochschule Nord­west­ schweiz e vicedirettore dell’Agenzia costruzioni Minergie. In Svizzera è considerato uno dei maggiori spe­ cialisti di ventilazione dinamica.

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eccessiva secchezza. Luogo comune o verità? Il nostro colloquio con Heinrich Huber vuole far luce su questa complessa questione. Signor Huber, può spiegare bre­ vemente ai nostri lettori la re­ lazione esistente tra lo standard Minergie e la ventilazione con­ trollata delle abitazioni? Lo standard Minergie non intende solo risparmiare energia, ma anche contribuire a un maggior comfort abitativo. La buona qualità dell’aria è quindi uno dei fattori primari che concorrono al comfort. La sola aerazione attraverso le finestre non permette di ottenere una buona e costante qualità dell’aria. La ventilazione dinamica garantisce invece un ricambio continuo dell’aria viziata con aria fresca, anche tenendo le finestre chiuse. Si tratta al tempo stesso di un’efficace protezione acustica. L’aerazione attraverso le finestre comporta sempre una maggiore rumorosità nell’appartamento, mentre con la ventilazione dinamica entra l’aria fresca, ma il rumore rimane fuori... Quindi la ventilazione dinamica non ha alcuna relazione con ­l’efficienza energetica? Invece sì, perché la ventilazione dinamica recupera il calore contenuto nell’aria viziata. In inverno si ottengono così risparmi energetici considerevoli. Lo standard Minergie fissa invero obiettivi molto severi per quanto riguarda l’efficienza energetica, ma l’indice energetico richiesto può essere raggiunto anche senza ventilazione dinamica, sebbene quest’ultima porti un gradito contributo. Soprattutto nel risanamento di vecchi edifici, dove a volte sussistono limiti costruttivi alla realizzazione di un impianto di ventilazione dinamica, è comunque possibile far capo ad altri sistemi di ventilazione

automatizzata, senza per questo disattendere i requisiti di efficienza energetica. Il fatto che sia richiesta una ventilazione ha a che vedere solo indirettamente con lo standard energetico: la norma SIA 180 esige innanzitutto un involucro dell’edificio ermetico all’aria per motivi di fisica della costruzione. Le risultanti minori infiltrazioni sono vantaggiose dal punto di vista energetico, ma impongono come da norma l’allestimento di un piano di aerazione. Lo standard Minergie è più severo della norma SIA 180 solo in un punto: la ventilazione deve funzionare automaticamente; non basta un’aerazione manuale tramite apertura delle finestre, come invece previsto dalla norma SIA 180. In questo caso la ventilazione dinamica è una delle possibili opzioni. Nelle nuove costruzioni si è imposta come standard. Nell’edificio Minergie non è più possibile aprire le finestre? Naturalmente si possono ancora aprire le finestre. Non riusciamo a ricostruire l’origine di questo tenace pregiudizio. Dalla creazione dello standard Minergie, non esiste documento in cui si possa trovare un qualsiasi riferimento al riguardo. In realtà ci sono alcuni edifici Minergie di prima generazione, nei quali non era possibile aprire le finestre. Ciò è però riconducibile a un’interpretazione errata da parte degli architetti, per i quali lo standard era ancora nuovo. In tempi più recenti, non mi è noto alcun esempio di questo genere. Gli abitanti devono poter aprire le finestre ogni qual volta lo desiderano, ma non devono farlo per ottenere una buona qualità dell’aria ambiente. In estate, se non è stato installato un sistema di raffrescamento (ad esempio mediante sonda geotermica o riscalda-


mento a pavimento), aprire una finestra durante la notte è persino essenziale per avere una temperatura interna più gradevole. Nelle discussioni al bar, ma anche in ambito politico, persistono forti pregiudizi nei confronti della ventilazione controllata delle ­abitazioni. Uno di questi riguarda le correnti d’aria sgradevoli o persino nocive nelle case e negli appartamenti Minergie. Si ha la sensazione di essere su un aereo con la bocchetta dell’aria aperta al massimo. Cosa controbatte? In questo caso, in buona coscienza, posso tranquillizzare tutti. I movimenti d’aria, necessari per il ricambio richiesto, sono sensibilmente inferiori a quelli causati dai radiatori, dai riscaldamenti a pavimento o dal soleggiamento. Il flusso di aria generato dalla ventilazione dinamica può tuttavia essere percepito soltanto nelle immediate vicinanze del diffusore. Se un progettista decide di posizionare un diffusore proprio sopra il divano o sotto il tavolo da pranzo, è possibile che questo dia fastidio alle persone sensibili. Se i diffusori vengono invece montati con ac-

cortezza, il problema non si pone assolutamente. In effetti i reclami a questo proposito sono molto rari, nonostante si stimi che in Svizzera circa 120’000 appartamenti dispongano di una ventilazione controllata. È difficile capire perché questo pregiudizio sia così duro a morire. Probabilmente entrano ancora in gioco le brutte esperienze fatte con la climatizzazione che vengono poi confuse con la ventilazione dinamica. Un impianto di climatizzazione deve effettivamente muovere grandi volumi d’aria e le lamentele sono in questo caso giustificate. Ma non è il caso per la ventilazione dinamica. Ciò nonostante, tutti i reclami e i problemi devono essere trattati con la dovuta serietà, perché non tutti gli impianti di ventilazione controllata delle abitazioni sono progettati e gestiti in modo ottimale. Un altro pregiudizio: la ventilazione controllata favorisce la forma­ zione di muffa. Se fosse vero, sa­ rebbe preoccupante dal punto di vista della salute. In effetti, la muffa nei locali di soggiorno non è accettabile. Di regola è il risultato di un pessimo standard edili-

zio e si manifesta nelle zone fredde con umidità relativa superiore all’80 %; in queste condizioni la muffa si sviluppa alla grande. Nei «colabrodi» energetici degli anni Sessanta e Settanta tale problematica si presenta spesso. Quando si risana un edificio del genere, il problema può rimanere: l’involucro della casa diventa ermetico e l’aerazione continua non è più garantita. In questo caso l’umidità dell’aria può aumentare notevolmente. Il ricambio d’aria controllato, garantito dalla ventilazione comfort o da altre opzioni di ventilazione automatizzata, risulta particolarmente utile. Il pregiudizio secondo cui la ventilazione dinamica contribuisca alla formazione della muffa è quindi un paradosso. È vero proprio il contrario. Devo ammettere tuttavia di aver già visto edifici dotati di ventilazione dinamica che presentavano problemi di muffa. Si tratta sempre di un segno che indica una pessima funzionalità dell’impianto e un ricambio d’aria insufficiente. Non è dunque un problema della ventilazione dinamica, bensì il risultato di un lavoro eseguito malamente. Per fortuna oggi chi opera nel settore ha seguito una buona formazione e si riscontrano raramente impianti problematici.

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Spesso invece si sente l’esatto contrario: negli appartamenti con ventilazione controllata pare che l’aria sia sgradevolmente secca. Una ventilazione dinamica progettata e dimensionata correttamente garantisce il giusto ricambio d’aria e assicura un’umidità dell’aria tra il 30 e il 60 % per circa il 90 % del tempo di utilizzo. Nei locali di soggiorno questi valori sono considerati ottimali. Valori inferiori o superiori per brevi periodi non sono però critici dal punto di vista della salute e non si possono evitare nemmeno con un’aerazione ideale tramite le finestre. L’aria secca negli impianti di ventilazione controllata, soprattutto in inverno, è oggi oggetto di discussione. Ciò è molto irritante visto che la soluzione al problema è alquanto semplice. L’aria troppo secca indica infatti un eccessivo ricambio d’aria, vale a dire un sovradimensionamento dell’impianto. Non di rado, i progettisti tendono ad andare sul sicuro con un ricambio d’aria leggermente superiore al necessario. In particolare, nei soggiorni vengono immesse grandi quantità di aria, nonostante il fatto che in questi ambienti aperti non sia nemmeno richie-

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sto un diffusore. Anche se il know how è pubblicato nella letteratura specialistica e nelle norme, sul piano pratico si avanza a rilento. Minergie intende comunque moltiplicare i propri sforzi. In parte si è instaurata la falsa certezza secondo cui il recupero dell’umidità possa compensare l’effetto di un eccessivo flusso volumetrico dell’aria. Purtroppo non è così. Per dirlo in modo semplice: laddove non c’è umidità, non c’è nulla da recuperare. Il beneficio di un recupero dell’umidità è percettibile solo se i flussi volumetrici sono progettati correttamente e l’impianto è gestito in modo ottimale. Un secondo motivo del ricambio d’aria troppo elevato è riconducibile al modo d’uso: agli occupanti si deve spiegare che con basse temperature esterne e durante i periodi di assenza vanno impostati bassi regimi di esercizio. Inoltre, anche nelle case plurifamiliari, i flussi volumetrici dell’aria dovrebbero essere regolabili individualmente in ogni singolo appartamento. Sono dell’opinione che in futuro questo requisito debba figurare nello standard Minergie e nelle norme. In effetti una corretta umidità dell’aria giova alla salute: gli ambienti

troppo umidi fanno soffrire chi è allergico alla polvere e l’aria troppo secca non fa bene agli asmatici. Per motivi di igiene sconsiglio vivamente di ricorrere a un’umidificazione attiva dell’aria ambiente. Senza entrare in dettagli tecnici, quali regole di base bisogna as­ solutamente osservare nella pro­ gettazione di un impianto di ven­ tilazione controllata delle abita­ zioni? Innanzitutto vanno osservati in modo coerente i requisiti d’igiene. La corretta collocazione della presa d’aria esterna è in questo caso fondamentale. Occorre evitare di sistemarla in un pozzo luce o in prossimità del terreno. Inoltre, bisogna scegliere un filtro antipolvere adatto. In questo caso lo standard è un filtro F7 (o superiore). E naturalmente va garantita la sostituzione periodica dei filtri. Per la pulitura è importante che i canali dell’aria in entrata e in uscita siano ben accessibili. Oltre ai requisiti d’igiene vanno garantiti flussi volumetrici conformi. Tanto il sottodimensionamento, quanto il sovradimensionamento produce ef-


Piccolo glossario Ventilazione comfort Con questo termine l’associazione Minergie definisce un impianto di ventila­ zione semplice e di alta qualità provvisto di recupero del calore dell’aria. Una ventilazione comfort è energeticamente efficiente e soddisfa le massime esi­ genze in termini di benessere abitativo (rumore, correnti d’aria, temperatura). Ventilazione controllata delle abitazioni (VCA) Denominazione equivalente al termine definito sopra (ventilazione comfort). Ricambio d’aria controllabile Lo standard Minergie premette un ricambio d’aria controllabile. A tale scopo si prestano diversi sistemi: ventilazione comfort (vedi sopra), impianto con aria di scarico e ingressi per l’aria esterna, ventilazione comfort di ambiente singolo o ventilazione automatica da finestra. Nelle nuove costruzioni la ventilazione comfort è oggi uno standard riconosciuto.

Consigli di Heinrich Huber per i progettisti VCA Cinque tematiche e una dozzina di punti essenziali sono sufficienti per proget­ tare una ventilazione dinamica ineccepibile. 1. Igiene Nelle case unifamiliari, la presa dell’aria esterna deve situarsi ad almeno 0,7 m al di sopra del suolo, mentre nelle case plurifamiliari da 1,5 a 3 m. Le prese dell’aria esterna collocate in pozzi luce costituiscono un difetto. L’aria in entrata deve passare attraverso un filtro antipolvere classe F7. Tutti i componenti dell’impianto devono essere accessibili per l’ispezione e la pulitura. Non sono più ammesse cassette di distribuzione senza aperture di ispezione. fetti negativi. L’aria viziata viene prelevata nei locali ad uso servizi e in cucina, mentre l’aria esterna viene immessa nei locali soggiorno e nelle camere da letto. Avrei un importante suggerimento per i progettisti: le zone soggiorno e pranzo aperte non necessitano diffusori (consigli dettagliati: vedi riquadro). Grazie a norme ben documentate e riconosciute, oggi è possibile garantire una corretta progettazione degli impianti. Esistono vari documenti che trattano in dettaglio questi punti. Oltre alla scheda tecnica SIA 2023 e alla letteratura specialistica, va segnalata in particolare la Garanzia di prestazione Aerazione controllata (www.garanziadi-prestazione.ch). Questo strumento di lavoro è disponibile gratuitamente. Installatori e progettisti possono anche approfondire le loro conoscenze frequentando dei corsi. Le date attuali sono consultabili sul sito Internet di Minergie. Partecipando ai corsi è possibile ottenere il titolo di partner specializzato Minergie e diventare un interlocutore competente per committenti e architetti.

2. Volumi d’aria adeguati Non sovradimensionare. Nelle zone soggiorno e pranzo aperte non sono ­richieste bocchette dell’aria. I sistemi di comando in funzione dei bisogni ­devono essere utilizzati anche nelle case plurifamiliari. 3. Rumore Nei piccoli impianti è difficile effettuare un calcolo. In questi casi si deve fare affidamento sui dati e sulle specifiche dei fornitori di sistemi, vale a dire, ad esempio, utilizzare i silenziatori consigliati dal fornitore dell’apparecchio. 4. Energia Gli apparecchi moderni sono di regola buoni sotto il profilo energetico. La ve­ locità dell’aria nei canali di immissione e di estrazione dei singoli locali deve essere al massimo di 2,5 m/s. Ciò comporta un basso consumo di elettricità e risulta vantaggioso anche in campo acustico. 5. Messa in servizio e funzionamento Prima della messa in servizio l’impianto deve essere controllato in termini di pulizia. Se necessario, va effettuata una pulitura. Purtroppo ancora troppo spesso gli impianti non vengono sottoposti a una prima regolazione, come ri­ chiesto esplicitamente dalle norme. La prima regolazione deve essere anche verbalizzata. Utenti e gestori devono essere istruiti per capire il funzionamento dell’impianto e provvedere alla sua corretta ma­nutenzione.

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La sostituzione periodica dei filtri è importante per un funzionamento ineccepibile.

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In termini obiettivi è dunque pos­ sibile ribattere alle critiche affer­ mando che la ventilazione control­ lata delle abitazioni, se proget­ tata correttamente, ha effetti po­ sitivi sulla salute? Naturalmente! La ventilazione dinamica è deputata a questo compito. È scientificamente provato che un apporto continuo di aria fresca favorisce la capacità di concentrazione durante il giorno e un sonno più profondo durante la notte. I filtri antipolvere trattengono quasi il 100 % dei pollini, un toccasana per chi soffre di allergie (circa il 20 % della popolazione). Ma anche chi è allergico agli acari della polvere ne trae beneficio, visto che l’umidità dell’aria non supera più il valore critico che ne favorisce la proliferazione. Inoltre la classe di filtri F7 trattiene circa il 30-50 % delle polveri fini. Per chi vive in aree molto trafficate, questo è un importante fattore di salute. E infine, anche il rumore diminuisce sensibilmente se di notte le finestre rimangono chiuse. Come noto, la tranquillità è anche una premessa essenziale per restare in buona salute.

deve avvenire da una a due volte l’anno. Si raccomanda inoltre un controllo visivo annuale, che può essere effettuato da uno specialista, un portinaio debitamente istruito o un proprietario interessato. In ogni caso, ogni cinque anni l’impianto deve essere ispezionato da uno specialista, che decide se è necessario procedere a una pulitura. Di solito, è soltanto il lato dell’aria viziata a essere sporco. Dopo un’eventuale pulitura si effettua sempre una misurazione dei flussi d’aria. Ogni dieci anni, i flussi d’aria devono essere in ogni caso misurati. Un apparecchio di ventilazione va sostituito dopo 12-25 anni (più o meno lo stesso intervallo con cui si deve cambiare un frigorifero). Normalmente, i canali di distribuzione hanno una durata di 80 anni e oltre. Per le manutenzioni periodiche, spetta al proprietario decidere se richiedere di volta in volta l’intervento di una ditta specializzata oppure sottoscrivere un contratto di servizio specifico, grazie al quale i controlli e i lavori necessari vengono effettuati automaticamente alle scadenze indicate.

Quali sono i requisiti richiesti da un impianto per la ventilazione controllata delle abitazioni in ter­ mini di manutenzione? La sostituzione periodica dei filtri è molto importante. A seconda del prodotto e dell’esposizione del luogo, ciò

Si prospettano innovazioni tecni­ che nella ventilazione controllata delle abitazioni e come sarà il fu­ turo di questa tecnologia? In realtà si potrebbe pensare che questa tecnologia abbia raggiunto il suo apice. E invece si registrano sviluppi

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interessanti nel settore del risanamento di vecchi edifici. Integrare un sistema di distribuzione dell’aria in un edificio esistente non è cosa facile. Ma se rendiamo ermetici all’aria l’involucro esterno e le finestre, come opportuno sotto il profilo energetico, la ventilazione deve essere in un modo o nell’altro garantita. E qui si delineano soluzioni interessanti, ad esempio con le cosiddette griglie di transito attive: il sistema funziona con meno o addirittura senza canali di distribuzione dell’aria all’interno dell’abitazione. Il diffusore di mandata si trova nel corridoio, mentre quello di ripresa in cucina e in bagno. Il ricambio di aria nelle camere è garantito dalle griglie di transito integrate nelle porte. Qui registriamo i primi impianti pilota di successo. Interessanti risultano anche gli sviluppi che riguardano gli apparecchi per singoli locali: un concorso indetto dall’Ufficio federale dell’energia ha portato a un aumento della qualità sotto il profilo acustico ed energetico. Credo che i sistemi di comando in funzione dei bisogni acquisteranno importanza, in particolare i comandi per singoli appartamenti negli impianti centralizzati di case plurifamiliari e le soluzioni individuali per unità abitative. Oltre allo sviluppo tecnico di prodotti, si compiranno sforzi anche per migliorare la qualità. Minergie punterà proprio su questo nei prossimi due anni, ma l’impegno continuerà anche in seguito. In concreto significa più controlli qualitativi delle ventilazioni dinamiche negli edifici Minergie, più formazioni per gli specialisti e una maggiore promozione delle soluzioni di sistema. Per concludere, vorrei spezzare una lancia in favore del settore svizzero della ventilazione dinamica. Fino a circa dieci anni fa eravamo ancora a livello di Paese in via di sviluppo che imparava soprattutto dai Paesi nordici. Nel frattempo il settore, di cui fanno parte fornitori di sistemi, progettisti e installatori qualificati, nonché le scuole universitarie professionali, ha segnato una notevole progressione. Penso che oggi siamo tra i Paesi leader in Europa per quanto riguarda qualità, quantità e innovazioni. Signor Huber, la ringraziamo per questo colloquio!


Ampliamento delle prestazioni di servizio con Swissnet

Strategia nella direzione giusta! Con il progetto Swissnet, Tobler ha rafforzato in modo mirato le sue prestazioni di servi­ zio offerte a installatori, progettisti e architetti, precisato le interfacce con la propria ­organizzazione di servizio Sixmadun e ampliato anche le prestazioni nel settore dell’assi­ stenza tecnica. Ora che il progetto è stato realizzato è tempo di una carrellata finale.

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on un ampliamento personale mirato e miglioramenti dal punto di vista organizzativo, si è fatto tutto il possibile per offrire un servizio ottimale ai clienti installatori, ai partner della pianificazione e al settore dell’assistenza tecnica. Il coraggio è stato premiato, il progetto viene concluso e la nuova quotidianità porta esattamente i risultati sperati. I clienti sono entusiasti dell’ampliamento delle competenze e del maggiore supporto. A questo proposito Thomas Greutert, direttore Vendita & Marketing e Sixmadun, afferma: «Le nostre novità funzionano proprio perché abbiamo organizzato l’ampliamento delle competenze partendo dalle singole regioni. La disponibilità a offrire prestazioni di servizio e la vicinanza ai clienti sono infatti due facce della stessa medaglia!» Urs Stäger, responsabile divisioni di vendita centralizzate, ci spiega nuovamente, in poche parole, i principi fondamentali del progetto Swissnet: «I progettisti di impianti tecnici e gli architetti sono sempre stati partner importanti, in quanto sia nel settore delle nuove costruzioni che in quello dei risanamenti hanno voce in capitolo quando si tratta di decidere quali sistemi utilizzare. Fino a poco tempo fa questi attori venivano assistiti dal nostro servizio esterno, che si occupa anche degli installatori. Visto che i sistemi di impiantistica diventano sempre più complessi e richiedono una certa specializzazione, abbiamo deciso di creare dei team all’interno delle regioni con un’ele­vata competenza di sistema, a disposizione completa dei progettisti e degli architetti. In questo modo ne approfitta anche l’installatore perché ha a disposizione il servizio esterno esistente e specialisti esperti nelle attività di sistema.» Sin dall’inizio, anche Sixmadun ha partecipato all’ottimizzazione delle

strutture di assistenza. Thomas Mohler, direttore di Sixmadun: «I nostri disponenti sono stati alleggeriti di tutte le altre attività amministrative e ora si occupano esclusivamente del perfetto svolgimento dei piani d’intervento tanto per il servizio regolare, quanto per le emergenze. A soddisfazione di tutti i partner, abbiamo inoltre precisato le interfacce esistenti con l’installatore: la messa in servizio è di responsabilità di un tecnico Sixmadun. In seguito, Sixmadun è completamente responsabile per il servizio dopo vendita nei confronti del proprietario dell’im-

pianto. La messa in servizio è documentata mediante verbale che viene messo a disposizione dell’installatore insieme alle informazioni necessarie. Un altro passo avanti è stato compiuto nella formazione dei tecnici di servizio (già in precedenza di elevato livello), che è stata ulteriormente intensificata. Inoltre, vengono allestiti piani di formazione individuali sulla base dell’attuale livello di formazione e di esperienza.» Ora anche l’organizzazione di vendita e il servizio clienti Sixmadun di Tobler sono assolutamente di prima classe.

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Esempi dalla pratica

Impiantistica firmata Tobler nella «Umwelt Arena» di Spreitenbach La «Umwelt Arena» di Spreitenbach è una delle costruzioni più innovative in Svizzera. La nuova piattaforma per esposizioni ed eventi orientati a uno stile di vita moderno e con­ sapevole è un’idea dell’imprenditore edile Walter Schmid, che da 30 anni si occupa di temi rilevanti per l’ambiente. Nell’Arena Ambiente, Tobler Domotecnica SA svolge un duplice ruolo: quello di fornitore di importanti componenti per l’impiantistica da un lato e quello di espositore dall’altro.

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otivare ad agire: è questo l’obiettivo di Walter Schmid, promotore dell’Arena Ambiente, che aprirà i battenti il prossimo 24 agosto. L’innovativa costruzione di Spreitenbach accoglierà sotto il suo

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spettacolare involucro, che è anche il più grande impianto fotovoltaico in Svizzera integrato nell’architettura della costruzione, 25 esposizioni sui temi costruzione, finanziamento, impiantistica, mobilità, energia, econo-

mia domestica, alimentazione e riciclaggio. Esposizioni fisse e temporanee presenteranno i sistemi, gli apparecchi e le tecnologie più efficienti esistenti sul mercato. Il centro di informazione e competenza per questioni energetiche


e ambientali non sarà solo uno spazio espositivo. L’Arena Ambiente stessa è stata realizzata secondo principi di massima efficienza energetica ed ha ottenuto la certificazione Minergie-P. L’esercizio dell’intero edificio con oltre 11 000 m2 di superficie utile sarà a bilancio neutro di CO2. Tobler presente sin dall’inizio Tobler è uno dei 20 partner specializzati che hanno fornito una parte dei prodotti per la domotecnica. «Nella fase di progettazione abbiamo definito chiaramente le specifiche dei singoli prodotti e compilato tutta una serie di requisiti», dichiara Paul Rüedi, responsabile sviluppo del progetto e coordinamento per conto del committente. André Leder, che alla Tobler acquisisce e gestisce i grandi progetti, era della partita già durante la progettazione, av-

viata verso la metà del 2009. «Innanzi tutto si è trattato principalmente della fornitura degli otto ventilatori di evacuazione fumi BVD F400 di TLT, di cui Tobler ha la distribuzione esclusiva in Svizzera», racconta André Leder. E Jörg Lewin, direttore impianti tecnici presso la Walter Schmid AG e in questa funzione anche responsabile della pianificazione globale dell’impiantistica nell’Arena Ambiente, aggiunge: «Con gli apparecchi TLT ho già avuto buone esperienze nell’ambito di altri progetti e per questo abbiamo concordato una cooperazione con Tobler.» L’ampio assortimento ha fatto la differenza I responsabili sul fronte dei committenti e degli installatori si sono ben presto resi conto che Tobler era in grado di fornire non soltanto prodotti

Walter Schmid, promotore dell’Arena Ambiente Forza trainante del progetto Arena Ambiente è Walter Schmid, titolare tra l’altro dell’omonima impresa ­generale di costruzioni. L’inventore del procedimento Kompogas per la produzione di energia a bilancio neutro di CO2 con rifiuti biodegra­ dabili si occupa da oltre 30 anni di temi rilevanti per l’ambiente ed ha anche realizzato la prima casa plu­ rifamiliare certificata Minergie in Svizzera.

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Per una maggiore sicurezza in caso di incendio: otto ventilatori di evacuazione fumi TLT di Tobler.

antincendio di prim’ordine e ad alta efficienza. Tobler offre infatti un ventaglio estremamente ampio di prodotti, a cui si aggiunge l’intero pacchetto di prestazioni di servizio: dalla consulenza in fase iniziale, alla consegna rapida dei prodotti fino alla messa in servizio e alla manutenzione. E così Tobler ha potuto dotare l’Arena Ambiente di tutta una serie di prodotti, installati dalla cantina al tetto: prodotti sanitari per installazione sotto muro e davanti alla parete nei servizi igienici e nei camerini degli artisti, rubinetterie, valvole e regolatori di portata volumetrica, sistemi a pressare VSH in acciaio al carbonio e non da ultimo otto venti-

Per René Klemenz, capo progetto della Cofely AG, l’Arena Ambiente non è la prima opera in stretta collaborazione con Tobler.

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latori di estrazione fumi. Per completare il quadro è in funzione anche una pompa di calore che, oltre a funzionare a pieno regime, funge nel contempo da oggetto di esposizione. «Noi gestiamo diversi generatori di calore come un impianto multivalente e i singoli apparecchi possono essere regolati in funzione del fabbisogno», sottolinea Jörg Lewin. L’idea di fondo dell’Arena Ambiente è illustrare ai visitatori le opzioni che hanno un riferimento pratico diretto e che possono essere toccate, provate e vissute in prima persona. Il pubblico, specializzato o profano, ha così l’occasione di capire le diverse soluzioni, confrontarle e scoprirne i benefici concreti per il quotidiano. Naturalmente gli apparecchi e i sistemi esposti corrispondono all’attuale stato dell’arte. Oltre alla pompa di calore, è esposto anche un altro prodotto Tobler, sperimentato da anni, ma tuttora di assoluta attualità: nell’edificio modello «risanamento» è stato integrato un riscaldamento Stramax R25 con cui si risana nel contempo il pavimento. Questo riscaldamento a superficie è diventato un classico nell’ambito dei risanamenti e soddisfa sempre ancora i massimi requisiti di efficienza e tecnologia.

Logistica rapida «Tutto da un unico fornitore.» Jörg Lewin sa che, nel caso di Tobler, questa frase spesso udita non è una vana promessa. «In questo progetto, Tobler non è solo fornitore, ma anche consulente. Gli specialisti di Tobler ci hanno illustrato il funzionamento degli apparecchi e delle installazioni e sono a disposizione anche per la messa in servizio e la manutenzione.» Secondo René Klemenz della Cofely AG, responsabile di tutte le installazioni dei prodotti di Tobler, la collaborazione con il partner di lunga data ha un ulteriore vantaggio decisivo: «Sui grandi cantieri le scadenze sono spesso molto strette. Per questo motivo diamo la massima priorità a una fornitura puntuale e affidabile. Non vogliamo creare grandi depositi di materiale: ciò che viene ordinato, è messo immediatamente in opera.» Nel lavoro quotidiano in cantiere, René Klemenz apprezza molto la rapida logistica di Tobler secondo il principio «ordinato oggi, consegnato domani». «Tanto più che Tobler ha tutto quello che ci serve.» Cofely effettua le ordinazioni prevalentemente in forma elettronica tramite e-shop o SAP. In questo modo risparmia tempo e semplifica la procedura. Jörg Lewin aggiunge: «Sui cantieri non tutto va sem-


Arena Ambiente

Gli elementi sanitari sotto muro sono già installati nei servizi igienici e saranno fra breve completati con i nuovi apparecchi sanitari dell’assortimento Tobler.

L’Arena Ambiente è la piattaforma cen­ trale per fornitori e acquirenti respon­ sabili di prodotti, sistemi e servizi orien­ tati alla tutela dell’ambiente e alla so­ stenibilità. Sotto un unico tetto, i visita­ tori trovano tutte le informazioni e tutti i prodotti che riguardano uno stile di vita ecoconsapevole. L’offerta si estende a tutti gli ambiti del quotidiano: alimenta­ zione, economia domestica, vacanze e tempo libero, tessili e moda, mobilità, edilizia, efficienza energetica ed econo­ mia.

Fatti e cifre

«Tutto da un unico fornitore»: Jörg Lewin (a sinistra) e Paul Rüedi (a destra) apprezzano il fatto di avere un unico interlocutore. Al centro: André Leder.

pre per il verso giusto, per cui avere un unico interlocutore semplifica il tutto. Ed è proprio in questi casi che è fondamentale poter ordinare del materiale anche a breve termine.» André Leder è ben consapevole della mole di lavoro che un grande progetto crea all’interno di Tobler: «Noi consultiamo i rispettivi specialisti in funzione della necessità. I requisiti sono molto alti, la realizzazione deve spesso avvenire in tempi brevi e questo richiede un coordinamento non indifferente.» Finora il cantiere dell’Arena Ambiente procede nei tempi previsti. L’innovativo e avveniristico progetto di Walter Schmid è di importanza nazionale. Il 23 agosto sarà dunque la consigliera federale Doris Leuthard a pronunciare il discorso di apertura. La partecipazione di Tobler alla costruzione dell’Arena Ambiente dimostra che il maggiore fornitore di impiantistica in Svizzera merita ampiamente la sua posizione al vertice.

oltre 11 000 m2 di superficie utile, di cui: – 5 000 m2 per esposizioni permanenti su tre piani – 5 300 m2 per esposizioni temporanee ed eventi per 1500 persone – 400 m2 di sale conferenze e sale di convegno – 350 m2 per gastronomia L’Arena Ambiente aprirà i battenti al pubblico il 24 agosto 2012. www.umweltarena.ch

Tobler e grandi progetti I committenti sono in stretto con­ tatto con l’architetto, l’installatore o il progettista. Per questi ultimi, ­Tobler Domotecnica SA diventa il primo interlocutore quando si tratta di soluzioni per l’intera im­ piantistica. Il settore specifico «grandi progetti» del Gruppo Tobler segue le opere dalla prima fase di progettazione e fornisce servizi di consulenza e di manutenzione dopo la messa in servizio. L’elenco delle referenze è di tutto rispetto: Rolex Learning Center, Politecnico di ­Losanna; Dock B, aeroporto di Zu­ rigo; Stade de Suisse, Berna; Hotel Park Hyatt, Zurigo. Tobler e Arena Ambiente Tobler Domotecnica SA è rappre­ sentata nell’Arena Ambiente non soltanto con prodotti installati, ma anche con un proprio stand nell’e­ sposizione permanente incentrato sulla tecnica di sistema: Tobler si presenta come partner affidabile con una gamma completa di pro­ dotti per l’impiantistica.

Cofely AG, Zurigo Cofely sviluppa e realizza soluzioni effi­ cienti ed ecocompatibili per l’intero ­ciclo economico di edifici e impianti. In veste di azienda di lunga tradizione in Svizzera, Cofely ottimizza l’insieme dei processi di supporto e crea un valore aggiunto decisivo per i propri clienti. Fornisce così un contributo alla salva­ guardia dell’ambiente e a una migliore qualità di vita delle generazioni future. La Cofely AG, di cui fa parte la ditta Caliqua AG, occupa in Svizzera 1415 collaboratori, di cui 90 sono apprendisti. Cofely è integrata nel settore Energy Services di GDF SUEZ, uno dei mag­ giori player mondiali nel settore dell’ener­ gia. In 20 Paesi in tutto il mondo, Cofely realizza soluzioni che consentono a ­imprese private e a istituzioni pubbliche di ottimizzare il proprio fabbisogno energetico e nel contempo di ridurre i rispettivi impatti ambientali. www.cofely.ch

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Esempi dalla pratica

Un duo di grande potenza per la cooperativa Landi a Klingnau La pompa di calore aria-acqua SMLA-XP-60TU è considerata attualmente la più perfor­ mante sul mercato svizzero. Da inizio anno, nella nuova cooperativa agricola Landi di Klingnau, ben due di questi apparecchi garantiscono temperature ambiente su misura negli ampi spazi adibiti alla vendita e al magazzino. Un investimento pagante non solo in termini di spese di riscaldamento.

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osteggiando il fiume dopo la pittoresca cittadina di Klingnau è impossibile mancare il nuovo centro Landi. Non c’è da stupirsi visto che la costruzione è lunga ben 72 metri, larga 30 e alta 8. Viste le imponenti dimensioni, i committenti hanno dato prova di lungimiranza puntando su una soluzione per il riscaldamento non solo ecologica ed efficiente, ma anche economica. Sul posto però il gas non era disponibile e il gasolio non rappresentava per diversi motivi un’opzione. Poi-

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ché una sonda geotermica avrebbe superato il budget preventivato, si sono cercate altre possibilità. «Dopo un’approfondita analisi ci hanno consigliato due pompe di calore aria-acqua particolarmente performanti del tipo SMLAXP-60TU di Tobler», spiega Wilhelm Enz, direttore Landi, venuto ad accoglierci al parcheggio. Le due pompe di calore, in funzione da inizio gennaio di quest’anno, soddisfano tutti: «L’impianto è in grado di far fronte a tutte le specifiche necessità di riscaldamento

del nostro grande magazzino. L’aspetto particolarmente positivo è che le spese di investimento sono state moderate, mentre le spese di esercizio si attestano a livelli costantemente bassi», riassume Wilhelm Enz. Inserimento in cascata per una produzione di calore su misura Le pompe di calore installate sul retro dell’edificio appaiono sorprendentemente piccole. Come è mai possibile che questi due apparecchi, alti quanto


Le due pompe di calore aria-acqua SMLA-XP-60TU con inserimento in cascata.

un uomo, siano in grado di riscaldare i giganteschi padiglioni di Landi? Secondo Roman Huber, consulente di sistema di Tobler, entrano in gioco più componenti: «L’impianto raggiunge l’elevata potenza termica, fino a 60 kW per macchina, da un lato grazie all’evaporatore ad alte prestazioni integrato e, dall’altro, mediante la valvola di espansione elettronica. In questo caso, inoltre, le due pompe di calore sono collegate in serie, e ognuna presenta un funzionamento a due stadi.» Questo cosiddetto inserimento in cascata permette di riscaldare su misura, a seconda del fabbisogno termico specifico. Come spiega Roman Huber, l’impianto funziona secondo il principio master/ slave. Per un determinato periodo la prima pompa assume il ruolo di comando, mentre la seconda gestisce il

carico aggiuntivo. In seguito, i ruoli vengono invertiti automaticamente. Ciò garantisce un esercizio più equilibrato e quindi parsimonioso delle moderne pompe di calore di elevate prestazioni. Sebbene l’impianto master/ slave eroghi una notevole potenza, non genera in pratica alcun rumore. Il funzionamento silenzioso è garantito da due ventilatori EC a rotazione lenta e da una piastra di base del compressore a oscillazione libera per il disaccoppiamento insonorizzante (previene le vibrazioni). «Anche se sul retro dell’edificio il rumore non rappresenterebbe alcun problema, apprezziamo questo ulteriore comfort», aggiunge Wilhelm Enz.

Kocher Heizungen La ditta Kocher Heizungen di Brugg è stata fondata nel 1992. Offre un’ampia gamma di servizi nel set­ tore della tecnica di riscaldamento, fra cui la pianificazione e proget­ tazione di oggetti con specifiche di­ verse riguardanti lo sfruttamento termico e la produzione di calore, nonché l’installazione dell’impianto. La produzione di calore ecologica costituisce un punto centrale di ogni progetto. A seconda della ne­ cessità, si ricorre a riscaldamenti a gas o a gasolio, pompe di calore, teleriscaldamento, impianti solari o a legna. www.kocher-heizungen.ch

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Nel locale tecnico si trova, tra l’altro, l’accumulatore tampone. Funge da zona neutra fra il circuito fisso delle pompe di calore e il circuito estremamente variabile del sistema di riscaldamento.

Periodo freddo superato con ­successo Non appena entriamo nel padiglione adibito a magazzino, capiamo perché si è optato per un impianto installato all’esterno: qui ogni metro quadrato viene utilizzato intensamente, anche se la superficie è enorme. Terriccio confezionato, casse di mosto e vino, nonché sacchi di carbonella impilati uno sull’altro non lasciano praticamente spazio per passare con il carrello elevatore. Passando poi nel padiglione di vendita, sensibilmente più riscaldato, il capo progetto René Senn ci mostra gli aerotermi sul soffitto: «Mentre nel magazzino è sufficiente un solo aerotermo industriale, qui sono installati sei apparecchi di riscaldamento e una barriera a lama d’aria.» Soltanto l’ufficio, che si trova sopra al padiglione di vendita, dispone di corpi riscaldanti. «È un’eccellente prestazione il fatto che i due padiglioni siano riscaldati con solo due pompe di calore. Perfino durante l’ondata di freddo dello scorso febbraio, quando le temperature si sono attestate per più settimane a meno 10 gradi centigradi, l’impianto ha dimostrato di essere perfettamente funzionante. Sinceramente non ci aspettavamo nulla di diverso», osserva con orgoglio René Senn. Soprattutto nel padiglione adi-

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bito a magazzino, dove la temperatura viene mantenuta costante a 5 gradi, anche solo una minima differenza verso il basso avrebbe avuto conseguenze a dir poco catastrofiche: in caso di guasto al riscaldamento, molto buon vino sarebbe stato vittima del freddo pungente. Consulenza impiantistica come da strategia Swissnet Per concludere visitiamo il locale tecnico, sorprendentemente piccolo, che si trova a ridosso della parete divisoria

tra i due padiglioni principali. A parte l’enorme accumulatore tampone affiancato da un vaso di espansione di dimensioni ben più contenute, non c’è molto altro da vedere: un paio di tubi isolati e tre piccole scatolette bianche. Qui, nell’interfaccia tra il circuito delle pompe di calore e il circuito del sistema di riscaldamento, si trova il regolatore in cascata, come ci indica Rolf Joachim, consulente di sistema di Tobler. Le sonde termiche informano il regolatore su dove è richiesto calore e quanto. La potenza delle pompe di calore viene adeguata di conseguenza. Il monitoraggio permanente di tutti i dati fa sì che l’impianto presenti sempre il minor consumo di elettricità possibile e garantisca una gestione efficiente dell’accumulatore. Parlando di dettagli prettamente tecnici risulta evidente che Rolf Joachim e Roman Huber di Tobler nonché René Senn della Kocher Heizungen di Brugg formano un team molto affiatato. Roman Huber afferma a questo proposito: «In veste di consulente di sistema per l’impiantistica, devo dire che la stretta collaborazione instauratasi qui a Klingnau è un ottimo esempio di applicazione pratica della strategia Swissnet di Tobler. Oltre alla trasmissione del nostro sapere sui prodotti, è stato infatti determinante aver analizzato le esigenze del cliente sul posto ed essere rimasti in contatto con René Senn, professionista di riscaldamenti attivo nella regione, che conoscevamo già da progetti precedenti.» Ed è proprio questa strategia ad aver posto le basi per una soluzione che fungerà da apripista per altri progetti di queste dimensioni.

Un team affiatato: René Senn della Kocher Heizungen di Brugg (al centro) con Rolf Joachim, consulente di sistema Tobler (a destra), e Roman Huber, consulente di impiantistica Tobler (a sinistra).


Energia dal biogas – Sfruttare in modo efficiente ed ecologico i rifiuti Il biogas è un’energia di grande potenziale, che si addice a diversi usi: dal riscaldamento all’autotrazione, fino alla produzione di elettricità. Chi lo vuole utilizzare a scopo di ­riscaldamento non deve apportare alcuna modifica all’impianto esistente. Gli apparecchi a gas Junkers dell’assortimento Tobler sono già predisposti per il biogas. Altri vantaggi: il biogas ha un bilancio pressoché neutro di CO2 e promuove l’indipendenza dai Paesi produttori di gas naturale.

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a produzione di biogas è di tendenza: lo dimostra il progetto portato avanti con determinazione dalla Città di Zurigo. Finora a Zurigo i rifiuti di cucina venivano smaltiti insieme agli altri rifiuti in due inceneritori. Dal 2013 tali rifiuti non finiranno più nel sacco della spazzatura, ma saranno raccolti insieme agli scarti vegetali di giardino e sottoposti a fermentazione. Infine, saranno trattati fino a diventare biogas ecocompatibile, che verrà poi immesso nella rete di distribuzione. Il biogas può essere utilizzato per riscaldare, cucinare, andare in automobile e produrre elettricità.

Energia rinnovabile da rifiuti ­biogeni Il biogas offre numerosi vantaggi. A differenza del compostaggio, la fermentazione presenta un bilancio energetico positivo: da una tonnellata di rifiuti organici è possibile ottenere da 100 m3 a 160 m3 di biogas, che corrispondono a circa 65-100 litri di benzina. Mediante

impianti di cogenerazione si possono ottenere approssimativamente 170 kWh di elettricità e 340 kWh di calore sotto forma di acqua calda a una temperatura attorno ai 70 °C. Solo circa il 10-20 % dell’energia da biogas viene utilizzata per il fabbisogno energetico di processo dell’impianto. La maggior parte dell’elettricità viene immessa nella rete. Carburante a bilancio pressoché neutro di CO2 Il biogas ha un bilancio pressoché neutro di CO2 e non sottostà alla tassa sul CO2. Le materie prime vegetali utilizzate per ottenere il biogas sfruttano in modo molto efficiente l’energia del sole e l’anidride carbonica (CO2) dell’atmosfera per produrre biomassa e ossigeno. In questo modo si chiude un ciclo naturale. Del resto il biogas possiede gli stessi vantaggi del gas naturale: un elevato comfort di utilizzo, un funzionamento che richiede poca manutenzione e una combustione senza residui. Inoltre, non è richiesto un ulteriore locale

di stoccaggio. A lungo termine il biogas rafforza l’indipendenza dai Paesi produttori di gas naturale e fornisce un contributo importante alla riduzione delle emissioni di CO2. Nessun investimento negli ­impianti di riscaldamento Chi passa dal comune gas naturale al biogas a scopo di riscaldamento non deve effettuare alcun investimento nell’impianto. Gli apparecchi Junkers dell’assortimento Tobler sono infatti predisposti per il biogas. Gli utenti del gas naturale possono acquistare e utilizzare da subito il biogas in tutta la Svizzera. Il fornitore di gas è responsabile per il rispetto delle rispettive norme. La Biogas Zürich AG garantisce che la quantità acquistata di biogas venga effettivamente immessa nella rete di distribuzione del gas naturale. Per la produzione di biogas, l’azienda fondata nel 2011 non fa capo ad alcuna materia prima rinnovabile in concorrenza con la produzione di derrate alimentari e foraggi, come il mais.

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Esempi dalla pratica

Riempimento cisterne JET-FROST, un servizio di grande potenziale Visita del Datacenter EBM a Münchenstein nei pressi di Basilea. Un’autocisterna sta ­riempiendo con il refrigerante JET-FROST due serbatoi di accumulo dell’impianto di ­raffreddamento interno dei server informatici. La miscela di glicole fornita su incarico di Tobler garantirà in futuro temperature ottimali nella sala server e quindi una mag­ giore sicurezza per i dati cliente archiviati. Il nuovo servizio di fornitura tramite autoci­ sterna offre numerosi vantaggi ai clienti Tobler.

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n’autocisterna si trova davanti a un edificio a più piani nel mezzo della zona industriale di Münchenstein. Si sente il rumore di un compressore e, per terra, tubi grossi quanto un braccio si snodano dalla cisterna fino al locale principale, dove due serbatoi di accumulo alti diversi metri si ergono lungo la parete raggiungendo il soffitto. «Nelle ultime due ore abbiamo riempito questi due serbatoi con JET-FROST-N, una miscela di acqua e glicole, sviluppata specificamente per impianti di raffreddamento», spiega Stefan Affolter, proprietario della omonima ditta di Kerzers che ora,

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su incarico di Tobler, fornisce il refrigerante ai clienti Tobler anche tramite autocisterna. Il riempimento tramite autoci­ sterna soddisfa i clienti Negli ultimi anni la domanda di miscele pronte di glicole di Tobler è cresciuta notevolmente. Non c’è da stupirsi visto che in sempre più impianti di riscaldamento e di raffreddamento (impianti solari, sonde geotermiche, pompe di calore o sistemi di raffreddamento per sale server come nel Datacenter EBM) si necessita di fluidi termovettori e di refrigeranti di alta qualità resistenti al

gelo, perfettamente adattati alle esigenze specifiche dell’impianto. Sulla base di questa domanda, Tobler offre la fornitura tramite autocisterna come nuovo servizio. Per gli impianti con una capienza a partire da 6 000 litri, questa modalità di fornitura rappresenta il sistema più semplice, più veloce e più economico di riempire contenitori con la miscela di glicole confezionata ad hoc. Felix Bernet, product manager presso il Datacenter EBM, osserva sul posto la procedura di riempimento con visibile eccitazione. «Il servizio di Tobler è davvero unico nel suo genere: grazie al riempimento


professionale non soltanto risparmiamo tempo, ma evitiamo anche lo smaltimento delle taniche vuote. Visto che il refrigerante è già miscelato, beneficiamo anche di una garanzia sul prodotto», spiega con soddisfazione Felix Bernet. JET-FROST: fluido vitale per ­l’impianto server di EBM Felix Bernet sa perché vale la pena puntare sulla massima qualità nella scelta del refrigerante. I dati clienti archiviati nelle sale server di EBM, che si possono affittare, richiedono un sistema di raffreddamento assolutamente sicuro; un guasto risulterebbe fatale. La parte principale dell’impianto è perciò costituita da una complessa ed estesa rete di tubi, in cui circolerà il refrigerante JET-FROST-N che garantisce un funzionamento affidabile anche con temperature sotto zero. Affinché la soluzione acqua-glicole che circola nei tubi fornisca prestazioni ottimali, una pompa di circolazione nei serbatoi di accumulo provvede a un continuo rimescolamento del fluido. Un’attenzione particolare spetta al monitoraggio delle temperature. Mediante sonde termiche vengono costantemente sincronizzati i dati nei serbatoi al piano interrato, nella centrale e nelle sale server al 1° e al 2° piano, nonché nel sistema di raffreddamento sul tetto. Ogni qual volta nella sala server c’è bisogno di maggior freddo, il compres-

sore inizia a raffreddare il liquido presente nei serbatoi. Grazie a unità di raffreddamento concatenate, l’aria raffreddata viene fatta entrare nel cosiddetto corridoio freddo nel locale server. EBM punta sull’efficienza ­energetica Tutti i componenti essenziali ai fini della sicurezza sono doppi (ridondanza): dall’alimentazione elettrica alle compartimentazioni di accesso, allo stoccaggio del freddo fino all’intera comunicazione di rete. Oltre alla sicurezza dei dati clienti, per EBM anche l’ottimizzazione dell’efficienza energetica rappresenta un tema centrale. Il raffreddamento attivo produce sempre calore residuo, come avviene sul lato esterno di un frigorifero. Questo calore viene trasportato in condotte ed evacuato sul tetto. I compressori si inseriscono tuttavia soltanto con temperature esterne pari o superiori a 17 °C: gran parte del freddo richiesto viene garantito dall’aria esterna. In questo modo, il consumo di elettricità per il raffreddamento dell’impianto risulta elevato solo nei periodi caldi. Servizio Tobler richiesto anche in futuro Sebbene i clienti di EBM non si accorgano della complessa integrazione di prodotti, tecnica e know how necessa-

ria per far funzionare l’impianto di raffreddamento, Ivan Widmer di Tobler è felice che il Datacenter EBM possa garantire alla sua clientela una sicurezza dei dati ad altissimo livello. E questo non da ultimo grazie al servizio di prim’ordine di Tobler. Dopo una visita dell’intero impianto di raffreddamento, Felix Bernet di EBM trae una prima conclusione: «Il nuovo servizio Tobler comporta tutta una serie di vantaggi. Primo fra tutti il risparmio di tempo e denaro: non soltanto ora al momento del riempimento, ma anche a lungo termine, visto che il refrigerante è perfettamente adattato all’impianto, a beneficio di una maggiore sicurezza del sistema.» Felix Bernet ci indica attraverso la finestra un grande edificio a forma di torre e spiega: «In quel complesso industriale, attualmente vuoto, prevediamo di realizzare altre sale server nei prossimi anni. Posso quindi ben immaginare che anche in quel caso faremo capo al servizio di Tobler.»

AFFOLTER La ditta AFFOLTER, con sede prin­ cipale a Kerzers, si è specializzata nei settori della «lubrificazione» e «trasmissione del calore». Fondata nel 1996, l’azienda dispone di un ampio assortimento di prodotti spe­ ciali per l’industria del freddo, delle costruzioni e della lavorazione di metalli. Oltre agli oli per compressori frigoriferi e a quelli per la lavorazione dei metalli, AFFOLTER offre prodotti antigelo e fluidi termovettori per tutte le applicazioni. Tutti i glicoli eti­ lenici e propilenici sono disponibili come concentrati o miscele pronte nelle confezioni più disparate o per la fornitura tramite autocisterna. www.affolterchem.ch

EBM

All’interno dei serbatoi di accumulo, una pompa di circolazione garantisce il continuo rimescolamento del fluido.

Nel locale tecnico il refrigerante viene distribuito alle singole utenze.

La ditta EBM è attiva nel ramo energetico dal 1897. Attualmente i settori commerciali comprendono: «elettricità e reti», «calore», «teleco­ municazioni e IT» ed «energie rin­ novabili e installazioni elettriche». Oltre alla sua attività primaria legata all’elettricità, EBM è leader sul mer­ cato in Svizzera nonché nella Ger­ mania settentrionale e nella regione dell’Alsazia per l’approvvigiona­ mento elettrico decentralizzato. www.ebm.ch

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Esempi dalla pratica

Soluzione ottimale grazie a un buon lavoro di squadra Tra il bosco e l’aerodromo di Emmen sono in costruzione due case plurifamiliari con 40 appartamenti. Saranno riscaldate da due caldaie a pellet P4 di Fröling, che adattano la loro potenza in funzione del fabbisogno. Questa soluzione efficiente ha ­richiesto una stretta collaborazione tra l’installatore e Tobler.

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ttualmente in Kolbenstrasse a Emmen stanno sorgendo due case plurifamiliari con 40 appartamenti in affitto. Il complesso edilizio prenderà veramente vita a luglio e agosto con l’arrivo dei primi inquilini. Sebbene gli appartamenti siano ancora vuoti, il riscaldamento in cantina è già operativo. L’impianto con due caldaie a pellet da 100 kW ciascuna inserite in cascata è la prima centrale termica fornita da Tobler in questa fascia di potenza. Originariamente era invero prevista una caldaia a cippato da 200 kW, che avrebbe dovuto essere modificata per l’utilizzo del pellet. Ma né l’installatore Markus Peter della ditta di riscaldamenti e sanitari Vinzenz Peter AG di

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Inwil, né l’ingegnere RVC Josef Moser, proprietario dell’omonima ditta di Cham, erano particolarmente entusiasti di questa specifica del committente. Si sono dunque messi alla ricerca di una soluzione migliore e, in collaborazione con Tobler, si sono imbattuti nella caldaia a pellet P4 di Fröling, ditta austriaca leader del settore. Grazie a un intenso lavoro con il tecnico Tobler, è stato elaborato un sistema di riscaldamento che, rispetto all’impianto a caldaia singola, vanta diversi vantaggi. L’impianto a due caldaie di Fröling offre innanzi tutto una maggiore sicurezza di funzionamento, in quanto il sistema ridondante può rimanere operativo anche durante le revisioni o in caso di guasto a una caldaia.

Anche per la produzione di acqua calda, molto importante in una casa plurifamiliare, può bastare una sola caldaia; in tal modo si riducono sensibilmente le perdite in standby. Naturalmente anche nelle mezze stagioni, primavera e autunno, l’impianto può essere ottimizzato sotto il profilo delle prestazioni e del risparmio energetico. Il funzionamento a modulazione porta efficienza «L’impianto con le due P4 presenta alcuni vantaggi in relazione all’efficienza energetica», spiega Markus Peter, che gestisce la ditta fondata dal padre nel 1968. «L’impiego di due caldaie ci permette di modulare meglio la potenza. Se sono necessari soltanto 90 kW, non


Vinzenz Peter AG La Vinzenz Peter AG è stata fondata nel 1968 da Vinzenz Peter, attuale presidente del consiglio di ammini­ strazione. Oggi l’azienda è gestita da Markus Peter, il secondo dei tre figli. Della direzione fanno parte ­anche Fabian Peter e Rita Peter.

L’impianto a 2 caldaie consente di riscaldare in modo più efficiente e sicuro.

è necessario mantenere in temperatura una caldaia da 200 kW.» Gli apparecchi possono essere infatti regolati da 24 kW fino al loro massimo di 200 kW in funzione delle necessità. Per questo motivo e tenuto conto delle prevedibili minori emissioni dovute ai cicli di inserimento-disinserimento meno frequenti, nel complesso si otterranno migliori valori di combustione. Scaldacqua comunicanti «L’intero impianto è confezionato su misura», spiega Roman Huber, consulente di sistema Tobler. Ciò si è reso necessario visto che il locale riscaldamento era alquanto ristretto. Grazie al sistema di alimentazione dei pellet mediante coclea di aspirazione, la collocazione delle caldaie risulta molto flessibile. L’accumulatore tampone di 3000 litri per l’acqua di riscaldamento ha dovuto essere consegnato prima del getto della soletta, visto che non passava dalla porta. In ogni casa plurifamiliare

è stato integrato uno scaldacqua di 2000 litri. Questi sono collegati con una tubazione a distanza e interconnessi in modo da poter comunicare tra loro e limitare così la richiesta di potenza allo stretto necessario, a beneficio di una produzione di acqua calda all’insegna dell’efficienza. L’impianto di Emmen non è soltanto un perfetto esempio di tecnica di riscaldamento efficiente. Anche la collaborazione tra Vinzenz Peter AG e Tobler si è svolta, come sempre, al meglio. Grazie a uno scambio arricchente tra Markus Peter, Roman Huber, consulenti di sistema produzione di calore Tobler, e Urs Leuenberger, consulente di sistema RVCS, che da 16 anni gestisce la regione di Lucerna e del Freiamt per Tobler, è stato possibile convincere la committenza della soluzione realizzata. Tutte le persone coinvolte sono convinte di aver imboccato, con questo impianto, una strada orientata al futuro.

Competenze – Tutte le installazioni nel settore sanitari/riscaldamento/ventila­ zione – Consulenza sull’impiego razionale di energia in edifici abitativi, stabili del terziario e industriali – Consulenza, pianificazione ed esecuzione di ristrutturazioni nel settore sanitari/riscaldamento/ ventilazione – Servizio, manutenzione e ripara­ zione La Vinzenz Peter AG è sinonimo di elevata qualità, consulenza com­ petente ed esecuzione nel rispetto dei termini con un ottimo rapporto costi-benefici La Vinzenz Peter AG forma appren­ disti ed è membro delle seguenti associazioni professionali: – SBV (Schweizerischer Brun­ nenmeister Verband) – Suissetec (Associazione svizzera della tecnica della costruzione) – Collaboratori: 14, di cui 3 appren­ disti

Un buon lavoro di squadra ha portato alla soluzione migliore: Markus Peter, direttore della Vinzenz Peter AG (al centro), Roman Huber (a sinistra) e Urs Leuenberger (a destra).

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Esempi dalla pratica

Eccellente potenza termica per casa patriziale e nuova costruzione Lo scorso autunno avevamo fornito un primo resoconto sull’installazione di una pompa di calore acqua glicolata-acqua nella veneranda casa Scheffel a Seon. Oggi la nuova costruzione annessa è ultimata e collegata alla pompa di calore geotermica che si trova nella cantina dello storico edificio. domotecnica.ch si è nuovamente recata sul posto per documentare gli ultimi sviluppi.

L

a nostra seconda visita alla casa Scheffel a Seon nel Cantone di Argovia inizia con una sorpresa estremamente piacevole: la casa unifamiliare di nuova costruzione è inserita talmente bene nel contesto naturale ed architettonico esistente che i suoi contorni non risultano in alcun modo di disturbo. La committente Bea Sager ci accoglie sull’ampia scala di sasso davanti alla porta, dove Roman Huber, consulente di sistema di Tobler, parla delle sonde geotermiche posate in giardino con l’installatore responsabile André Häusermann. Anche i progetti con una pompa di calore iniziano nella mente Durante il giro di visita di casa Scheffel, André Häusermann riassume il motivo per cui oggi in cantina è in funzione una pompa di calore, dopo che per decenni c’è stato un riscaldamento

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elettrico ad accumulazione. «Da tempo ormai era chiaro che il vecchio riscaldamento risalente agli anni Sessanta non era più né ecologico, né economico e alcuni anni fa si è deciso di sostituirlo con uno nuovo. Questo primo passo è stato fondamentale, perché la fase più importante di ogni progetto legato a una pompa di calore è costituita dall’elaborazione mentale.» Inizialmente, la famiglia Sager era aperta a quasi tutte le opzioni, eccetto il gasolio. Dopo un’approfondita consulenza si è optato per una pompa di calore acqua glicolata-acqua del tipo Sixmadun SMS-XP-30ZE. Per una pompa di calore acqua-acqua, infatti, la capacità della propria falda acquifera era insufficiente, mentre il modello scelto ha fatto la differenza grazie all’enorme potenza termica ottenibile con il funzionamento a due stadi; in fondo già si sapeva che il nuovo impianto avrebbe

dovuto provvedere al riscaldamento e alla produzione di acqua calda non solo per l’imponente casa patriziale a tre piani, ma anche per la nuova casa unifamiliare che sarebbe sorta lì accanto. Ottimi voti per l’esercizio dell’im­ pianto nel vecchio edificio Percorrendo in gruppo i generosi interni dell’edificio storico, chiediamo alla proprietaria Bea Sager un resoconto delle esperienze fatte con la nuova pompa di calore da quando è stata messa in servizio a fine settembre 2011. Come si è comportato l’impianto durante l’ondata di freddo dello scorso febbraio? Si sono verificati dei guasti o è stato necessario procedere a degli adattamenti? Quanto è facile da gestire un impianto così complesso? Bea Sager risponde nell’ordine alle nostre domande, senza mai perdere il sorriso sulle labbra: «Il sistema ha funzionato


La stufa di maiolica ha un posto fisso anche nel nuovo piano di riscaldamento di casa Scheffel

perfettamente persino durante il lungo periodo con temperature ampiamente sotto zero e anche per il resto, grazie alla centralina, l’impianto si è adattato automaticamente e senza problemi a tutte le variazioni di temperatura. Per quanto mi riguarda, oggi disponiamo di un sistema di riscaldamento che non genera costi elevati e a cui non bisogna pensare né durante il giorno, né durante il fine settimana. Proprio quello che cercavamo!» Come riscaldamento complementare, la famiglia utilizza a volte ancora le due stufe di maiolica alimentate a legna che si trovano al primo piano. Ma per fortuna i tempi in cui fra queste mura le temperature scendevano davvero in picchiata appartengono definitivamente al passato. Riscaldamento ottimale della nuova casa con regolazione da manuale Il contrasto tra il vecchio edificio e la nuova costruzione ha un che di affascinante. Da una parte stufe di maiolica di altri tempi, dall’altra un moderno impianto a pavimento. Tenuto conto che tra la costruzione del primo e del secondo edificio sono trascorsi 150 anni, non sorprende che la potenza richiesta nella nuova casa sia di poco inferiore a un quinto di quella necessaria per la vecchia casa. Nella cantina di quest’ultima si trovano la pompa di calore e l’accumulatore di energia, mentre nella nuova costruzione, dal novembre 2011, ci sono soltanto uno scaldacqua, un

piccolo scambiatore e una seconda centralina che comunica con l’impianto della casa patriziale. Terminata la visita nell’elegante nuova costruzione, Roman Huber stila un bilancio del progetto sotto il profilo tecnico: «La rigorosa analisi del quadro generale svolta in collaborazione con André Häusermann è stata decisiva per il successo di questo progetto. La sfida per il riscaldamento aggiuntivo della nuova costruzione non consisteva tanto nel disporre di un impianto di adeguata potenza, quanto piuttosto nell’ottenere l’optimum in termini di efficienza energetica. Personalmente, ritengo che ci siamo riusciti molto bene.» Nel calcolo complessivo, stando a Roman Huber, la maggiore incognita era proprio la veneranda casa Scheffel. I vecchi muri, la grande cubatura, i pavimenti in legno e via di seguito sono tutti fattori imponderabili che non fanno parte di un moderno standard abitativo. Dopo esserci congedati dalla committente, Roman Huber conclude con una nota personale: «Sono particolarmente contento che il progetto si sia concluso a piena soddisfazione di tutti i partecipanti, tanto più che i committenti hanno dovuto sostenere un investimento iniziale superiore a quello richiesto da una normale casa unifamiliare.»

Lo scambiatore compatto garantisce la massima ­efficienza energetica anche nella nuova casa.

Dati dell’impianto Riscaldamento e acqua calda per Casa Scheffel e nuova costruzione – 1 pompa di calore acqua glico­ lata-acqua Sixmadun SMS-XP30ZE – 3 sonde geotermiche a 180 m – 1 accumulatore di energia PU 8-8T, 850 litri nella vecchia casa – 2 accumulatori a basamento B500 ELT (1 casa, 1 nuova ­costruzione) – Unità di gestione WPM 2007 nella casa e comando a distanza nella nuova costruzione

André Häusermann, ­riscaldamenti-sanitari, Seon La ditta di Seon conta 2 collabora­ tori e si occupa di progettazione ed esecuzione di impianti di riscalda­ mento e impianti sanitari. Il titolare e direttore André Häusermann è ingegnere RVC HTL e montatore di riscaldamenti qualificato. È partner specializzato di Minergie ed effettua certificazioni. www.die-heizungsinstallateure.ch

Per informazioni su casa Scheffel e sull’offerta Bed & Breakfast consultate il sito www.seetaltourismus.ch

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Articolo tecnico

Rischio di formazione di ghiaccio nello ­scambiatore degli impianti VCA in inverno Con temperature sotto zero gli scambiatori possono ghiacciarsi. Gli scambiatori ­geotermici e gli sbrinatori elettrici escludono in ampia misura la formazione di ghiaccio e aumentano nel contempo il comfort abitativo. Stefano Zonzini * Perché sussiste il rischio di forma­ zione di ghiaccio nello scambiatore? L’aria esterna aspirata in inverno, la cui tem­ peratura può anche essere di – 10 °C e ol­ tre, deve essere preri­ scaldata. In caso con­ trario lo scambiatore si ghiaccia sul lato dell’a­ ria viziata. Essendo più calda e umida dell’aria esterna (fredda e secca), l’aria viziata può con­ densarsi sulle superfici fredde dello scambiatore e gelare. L’automatismo di sbrinamento monitorizza le temperature nell’apparecchio VCA e, in presenza di ghiaccio, sovraco­ manda la serranda di bypass automatica e il ventilatore. Il flusso volumetrico dell’aria esterna viene ridotto o interrotto completamente, finché il ghiaccio si è sciolto. Questo stato operativo può manifestarsi durante i mesi invernali e compor­ tare una pressione negativa nei locali di soggiorno durante la funzione di sbrinamento. Informazione: la funzione di sbrinamento dipende dal tipo di apparecchio

1. Scambiatore geotermico ad aria – Scambiatore geotermico di tipo : Interrato nell’area perimetrale – Scambiatore geotermico di tipo : Posato nello scavo di fondazione dell’edificio – Scambiatore di tipo  (se  +  non sono possibili): posato sotto la platea di fondazione dell’edificio

Esempio di posa

4 2   3 1

2

1

Qui di seguito si illustrano tre possibilità per evitare in ampia misura il congelamento dello scambiatore e migliorare nel contempo il comfort abitativo.

4 5

1  Pendenza dei tubi collettori 2 – 3 ° 2 Raccordo aria esterna (AE) 3  Scarico condensa

Scambiatori geotermici/Collettori tubolari interrati Gli scambiatori geotermici si distinguono in scambiatori ad aria e ad acqua glicolata. Entrambi consentono di preriscal­ dare l’aria esterna in inverno e prevenire così ampiamente la formazione di ghiaccio nell’elemento di recupero del calore. In estate, l’aria esterna calda viene leggermente raffrescata. L’effetto raffrescante non deve tuttavia essere sopravvalutato, visto che le quantità di aria a disposizione non ammettono grandi prestazioni.

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4 Prelievo aria esterna 5  Condotta di drenaggio

Informazione: si raccomanda la posa a una profondità di 150–200 cm. Guadagni termici (caldo/freddo) ragionevoli si ottengono solo a partire da circa 150 cm di profondità. ­L’interasse tra i tubi interrati è pari a cinque volte il diametro (800 mm con tubi DN 160).


2. Scambiatore geotermico ad acqua glicolata Lo scambiatore geotermico ad acqua glicolata può essere uti­ lizzato per preriscaldare l’aria esterna e prevenire la forma­ zione di ghiaccio negli impianti VCA. Il collettore tubolare serve anche per raffrescare l’aria esterna in caso di tempera­ ture esterne elevate. A tale scopo deve essere integrato nella condotta dell’aria in entrata.

Esempio di posa

Lo scambiatore ad acqua glicolata è costituito da una rete di tubi interrati a una profondità di circa 1,5 – 2,0 metri. Una pompa fa circolare l’acqua glicolata all’interno del circuito chiuso. L’energia termica viene prelevata dal terreno o ceduta ad esso dalla miscela di acqua e glicole e giunge allo scam­ biatore, dove riscalda/raffresca l’aria esterna prima che venga distribuita dall’apparecchio di ventilazione controllata. Informazione: se l’aria esterna è fredda si forma della condensa che deve essere evacuata all’altezza dello scambiatore ad acqua glicolata.

3. Sbrinatore elettrico/Preriscaldatore Lo sbrinatore elettrico è un componente aggiuntivo per tutti gli apparecchi di ventilazione e scambiatori che può essere inte­ grato nella condotta dell’aria esterna. Serve a impedire il conge­ lamento della condensa che si forma sul lato dell’aria viziata dello scambiatore. A tale scopo, la temperatura dell’aria viziata e di smaltimento che transita nello scambiatore di calore non deve scendere al di sotto del punto di congelamento. Tenuto conto delle mutevoli condizioni dell’aria esterna ZUL AA e dell’aria di smaltimento, la temperatura viene co­ FOL AS stantemente monitorata. Se ad esempio la temperatura dell’aria di smaltimento scende al di sotto di 1 °C WT SC (pericolo di gelo), l’aria esterna viene riscaldata fin­ ché la temperatura dell’aria ABL AV di smaltimento non si ri­ AE AUL porta oltre il valore critico. A seconda del regolatore Defroster (optional) Sbrinatore (opzionale) è anche possibile monito­ rare soltanto la tempera­ tura dell’aria esterna per comandare di conseguenza lo sbri­ natore. Insieme al regolatore specifico, lo sbrinatore forma un’unità dotata di componenti di sicurezza adeguati. Esempio d’integrazione

Informazione: per le costruzioni di standard Minergie i valori limite di consumo energetico devono essere osservati e rispettati. Al riguardo, il progettista/l’architetto allestisce un bilancio energetico individuale.

Il prossimo articolo tecnico sarà dedicato al riempi­ mento e al rabbocco dell’acqua di riscaldamento. * Stefano Zonzini è da luglio 2011 incaricato del Product Management e responsabile del settore VCA presso Tobler Domotecnica SA. In precedenza è stato capoprogetto per le ventilazioni controllate delle abitazioni, sempre alla Tobler Domotecnica SA.

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Sixmadun SMLI-XP-TES: la nuova generazione di pompe di calore aria-acqua Maggiore efficienza energetica e funzionamento silenzioso non sono gli unici vantaggi della nuova generazione di pompe di calore aria-acqua Sixmadun TES. L’ampliamento della gamma comporta anche altri benefici che vi presentiamo in breve. Tobler ha completato l’assortimento di pompe di calore Sixmadun con la serie TES. Le nuove pompe di calore ariaacqua sono ancora più efficienti e più silenziose e offrono un comfort ottimale. Il regolatore WPM 2007 per impianti di riscaldamento a pompa di calore è ideale per installazioni in locali non sog­ getti a gelo. L’ampio display LCD, retroilluminato e stacca­ bile, consente l’incremento e il decremento temporizzato della curva caratteristica e dispone di funzioni orarie per la produzione di acqua calda con la pompa di calore in

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f­unzione del fabbisogno. La modalità di esercizio «bivalente rigenerativo» serve all’integrazione di altre fonti di energia ­rinnovabile come caldaie a legna o impianti solari. Un pro­ gram­ma automatico permette l’essiccazione controllata dei massetti. I nuovi apparecchi vantano elevati coefficienti di rendimento grazie a un evaporatore ottimizzato per il riscal­ damento e allo sbrinamento a basso consumo energetico con inversione di ciclo. Il comando e il monitoraggio remoto sono possibili tra­ mite moduli Modbus, LAN e KNX/EIB.


Pompa di calore aria-acqua compatta SMLIK-XP-8TES per installazione interna Il vantaggio pratico della pompa di calore aria-acqua SMLIK-XP8TES per installazione interna è identico a quello del precedente modello SMLIK-XP-8E/EL, vale a dire la costruzione compatta che consente un’installazione semplice, rapida e sicura. Anche le misure d’ingombro sono rima­ ste uguali. La deflezione a 90° dell’aria consente la collocazione ad angolo senza canali supplementari. Il sistema di convogliamento interno dell’aria rende l’installazione ancora più flessibile. Bastano infatti pochi gesti per spostare in loco il lato di espulsione dell’aria da destra a sinistra. Il livello sonoro è ottimizzato grazie al ventilatore assiale a bassa rumorosità e al compres­ sore desolidarizzato antivibrazioni. La nuova pompa di calore aria-acqua SMLIK-XP8TES utilizza il refrigerante R 410A che permette di rag­ giungere temperature di mandata di 60 °C. Con una temperatura esterna di – 10 °C si ottengono ancora tem­ perature di mandata fino a 53 °C. Inoltre, il flusso volumetrico minimo è monitorato da un flussostato per garantire il funzionamento sicuro nel tempo della pompa di calore. Il grande valore aggiunto di questo apparecchio è dato dalla sua efficienza energe­ tica: una pompa di circolazione interna a regolazione elet­ tronica assicura un risparmio ancora superiore di risorse. Integrata di serie, la pompa di classe energetica A soddi­ sfa tutti i criteri e i requisiti della Direttiva Ecodesign che entrerà in vigore a livello europeo nel 2013. La Direttiva EuP mira a una maggiore efficienza energetica e in generale una maggiore ecocompatibilità dei prodotti che consumano energia. Rispetto al modello precedente SMLIK-XP-8E/ EL il valore COP è stato ulteriormente migliorato. I vantaggi in breve – Temperature max. di mandata di 60 °C fino a una tem­ peratura esterna di 0 °C –C ollocazione ad angolo anche senza canali (guarnizioni a labbro in dotazione alla pompa di calore) –P ompa di circolazione interna a regolazione elettronica (classe di efficienza energetica A) –F unzionamento silenzioso grazie al ventilatore assiale e al compressore desolidarizzato antivibrazioni. –F lussostato e filtro integrati di serie per una maggiore sicurezza di funzionamento – I nversione del flusso di aria realizzabile con pochi gesti in loco –S tesse misure d’ingombro del modello precedente SMLIK-XP-8E –C omponenti di riscaldamento integrate (accumulatore tampone con resistenza elettrica, vaso di espansione, ecc.) per il raccordo diretto al sistema di riscaldamento –P otenza termica / Rendimento secondo EN 14511 A2/W35: 6,6 kW / 3,5 (COP)

Pompe di calore aria-acqua SMLI-XP-9TES, 11TES e 16TES per installazione interna Per ridurre il fabbisogno di spa­ zio in cantina, le pompe di ca­ lore SMLI-XP-9TES – 16TES possono essere semplicemente collocate sull’accumulatore ­sottostante coordinato. Le mi­ sure d’ingombro sono identiche a quelle dei modelli ­precedenti. La deflezione a 90° dell’aria consente la collocazione ad angolo del modello SMLI-XP-9TS senza canali sup­ plementari. Il sistema di convogliamento interno dell’aria rende l’installazione ancora più flessibile. Bastano infatti pochi gesti per spostare in loco il lato di espulsione dell’aria da destra a sinistra. Il livello sonoro è ottimizzato grazie al ventilatore assiale a bassa rumorosità e al compressore desolidarizzato antivibrazioni. Le nuove pompe di calore aria-acqua SMLI-XP-9TES16TES utilizzano il refrigerante R 410A che permette di raggiungere temperature di mandata di 60 °C. Con una temperatura esterna di – 10 °C si ottengono ancora ­temperature di mandata fino a 53 °C. Queste pompe di calore sono dotate di serie di una resistenza elettrica per il supporto al riscaldamento. Inoltre, il flusso volume­ trico minimo è monitorato da un flussostato per garan­ tire il funzionamento sicuro nel tempo della pompa di ca­ lore. Rispetto ai modelli precedenti SMLI-XP-9E/EL, SMLI-XP-11E/EL e SMLI-XP-16E/EL i rispettivi valori COP sono stati ulteriormente migliorati. I vantaggi in breve – Temperature max. di mandata di 60 °C fino a una ­temperatura esterna di 0 °C – Collocazione ad angolo anche senza canali solo per SMLI-XP-9TES (guarnizioni a labbro in dotazione alla pompa di calore) – Livello sonoro ottimizzato grazie all’impiego di ­ventilatori assiali a bassa rumorosità e compressori ­desolidarizzati antivibrazioni – Flussostato e filtro integrati di serie per una maggiore sicurezza di funzionamento – Tubo riscaldante integrato utilizzabile come riserva per il regime riscaldamento – Inversione del flusso di aria realizzabile con pochi gesti in loco – Stesse misure d’ingombro dei modelli precedenti SMLI-XP-9E, SMLI-XP-11E, SMLI-XP-16E – Potenza termica / Rendimento secondo EN 14511 SMLI-XP-9TES: A2/W35 6,6 kW / 3,5 (COP) SMLI-XP-11TES: A2/W35 8,3 kW / 3,6 (COP) SMLI-XP-16TES: A2/W35 12,6 kW / >3,2 (COP)

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Ventilatore EC: aerodinamica innovativa ispirata alla natura e abbinata alla classica tecnica aeronautica Il nuovo ventilatore delle pompe di calore Sixmadun SMLA-XP-TU per installazione esterna offre un basso impatto acustico, una migliore efficienza delle pale e un minore assorbimento di corrente. Già durante la fase di sviluppo delle pompe di calore ariaacqua i fabbricanti hanno puntato su ventilatori ottimiz­ zati che generano rumori aerodinamici possibilmente na­ turali. Nella serie Sixmadun SMLA-XP-TU, ad esempio, le pale del rotore sono ispirate alle ali della civetta per ri­ sultare particolarmente silenziose e caratterizzate da una sonorità naturale. In queste pompe di calore ad alta effi­ cienza, grazie al generoso dimensionamento degli scam­ biatori, il regime del ventilatore può essere ridotto del 30 % circa, a beneficio di un’ulteriore abbattimento delle emissioni acustiche.

I livelli di pressione sonora dei nostri apparecchi in breve Pompa di calore SMLA-XP-6TU SMLA-XP-9TU SMLA-XP-12TU SMLA-XP-17TU SMLA-XP-25TU SMLA-XP-40TU SMLA-XP-60TU

Livello di pressione sonora, distanza 10 m 29 dB (A) 30 dB (A) 32 dB (A) 37 dB (A) 40 dB (A) 43 dB (A) 50 dB (A)

1  W inglet 2  Bionica 3  Bordo dentellato 4  Pala a falce

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3 1 2 Struttura e funzionamento Come nell’ala della civetta, il bordo di uscita dentellato delle pale del ventilatore migliora le caratteristiche di flusso dell’aria. I vortici in uscita sono meno pronunciati e l’irradiazione del suono si riduce. Vantaggi – Flussi d’aria ottimali su un’ampia fascia di esercizio – Impatto acustico ottimizzato – Minore assorbimento di corrente – Migliori prestazioni delle pale

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Winglet Con questo termine si definisce la parte angolata che si trova all’estremità di un’ala. In aeronautica, queste alette vengono utilizzate già da anni sulle superfici portanti. Il winglet migliora le caratteristiche di flusso dell’aria.


Zoccolo di installazione, altezza 500 mm, con spazio per integrare una pompa per condensa o un box di neutralizzazione

Nuovo zoccolo di installazione: gli apparecchi a gas a ­condensazione Cerapur con i piedi per terra Due nuovi accessori trasformano l’intera serie Cerapur in caldaie a basamento. Gli ­apparecchi a gas a condensazione, finora destinati esclusivamente al montaggio a parete, possono ora essere installati anche sul pavimento. Per le caldaie murali a gas a condensazione Cerapur sono disponibili da subito due nuovi accessori. La fascia di po­ tenza da 3 a 42 kW si arricchisce così di tutta una serie di varianti a basamento. Ciò comporta un’offerta ancora più ­diversificata e la massima flessibilità nella progettazione e nell’installazione. Con lo sviluppo di una base di appoggio, gli apparecchi Cerapur non sono più prettamente murali. L’installazione a parete non è infatti sempre possibile e in caso di ammoderna­ mento capita spesso di dover integrare una nuova caldaia a basamento in un sistema esistente. Tutti i vantaggi in breve – Lo zoccolo consente di installare a pavimento tutte le ­caldaie murali Cerapur con larghezza 440 mm – Il design si sposa perfettamente con la gamma di prodotti esistenti – La soluzione con lo zoccolo richiede circa il 44 % di ­superficie di appoggio in meno rispetto a una caldaia a gas a basamento Junkers – Due possibilità di installazione: zoccolo con altezza ­d’ingombro 500 mm o 87 mm

–E ccellenti possibilità di combinazione con impianti solari Junkers grazie alla nuova generazione di centraline con Solar-Inside-ControlUnit – Per la prima volta, anche gli apparecchi combinati (ZWB) possono essere integrati come caldaie a basamento Spaccato: caldaia a gas a condensazione Cerapur con zoccolo di installazione alto 500 mm Di facile manutenzione grazie alla buona accessibilità frontale a tutti i componenti a un’altezza confortevole Possibilità di integrare ad es. la pompa per condensa KP1, la pompa per condensa KP 600 con box di neutralizzazione inte­ grato o il box di neutralizzazione NB 100 Di facile montaggio grazie al raccordo senza incroci di tutte le tubazioni. L’allac­ ciamento dell’apparecchio può avvenire sul lato destro, sinistro, superiore o posteriore Piedini regolabili

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Maggiore dinamica nell’idraulica: valvole di regolazione «Cocon Q» di Oventrop La valvole di controllo e regolazione «Cocon Q» offrono numerosi vantaggi. Sono ­disponibili in diverse misure e combinabili con diverse funzionalità. Convincono inoltre per i materiali di prima qualità. Le valvole della serie «Concon Q» sono di tipo combinato per il controllo e la regolazione automatica della portata indipen­ dentemente dalla pressione differenziale. Sono costituite da un regolatore di portata (il cui valore nominale è impostabile a mano tramite una manopola liberamente accessibile) e una valvola di regolazione. Le valvole possono essere equipag­ giate con attuatori, regolatori di temperatura o una testa ma­ nuale in funzione della loro dimensione. Vantaggi – Elevata e costante autorità della valvola – Funzionamento indipendente dalla pressione differenziale – Combinazione di diverse funzionalità – Bilanciamento idraulico dinamico che richiede unicamente l’impostazione della portata richiesta

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–D imensioni ridotte – Eccellente visibilità del valore nominale impostato anche con attuatore applicato e nelle diverse posizioni di montaggio – Preregolazioni protette contro le modifiche accidentali e bloccabili mediante piombatura supplementare – Ampliamenti e modifiche dell’impianto non richiedono una reimpostazione delle valvole già installate – Possibilità di premontaggio in officina di parti dell’impianto con impostazione della portata richiesta per le valvole già integrate – Materiali conformi ai massimi requisiti di qualità


Le preregolazioni possono essere piombate e protette contro modifiche accidentali.­

I valori nominali richiesti possono essere impostati manualmente anche con l’attuatore applicato.

I valori nominali di impostazione sono stampati sulla manopola.

I valori nominali sono rilevabili direttamente senza dover procedere a ­conversioni e leggibili in pressoché qualsiasi posizione di montaggio.

L’ampio assortimento comprende varie dimensioni (DN15 – DN150), diversi campi di regolazione (30 l/h – 150 m3/h) e molteplici esecuzioni (raccordi filettati o a flangia) per il bilan­ ciamento idraulico dinamico. Queste valvole offrono inoltre la possibilità di regolare la temperatura delle utenze o di parti di impianti di riscaldamento, raffreddamento e climatizzazione.

Cocon QFC (valvole filettate DN 15 – DN 32) Corpo in ottone resistente alla dezincatura, guarnizioni in EPDM o PTFE, stelo della valvola in acciaio inossidabile. Le valvole della serie «Concon Q» presentano una curva caratteristica di tipo lineare, molto vantaggiosa quando si utilizzano attuatori che hanno anch’essi una corsa lineare gestita tramite tensioni di comando o sistemi bus. L’impianto può essere ottimizzato con grande efficienza misurando e impostando la pressione di regolazione sulla valvola nel tratto più sfavorevole. A tale scopo tutte le valvole sono dotate delle corrispondenti prese di pressione. Per la misurazione si utilizza il noto misuratore Oventrop «OVDMC2» o un altro specifico misuratore della pressione diffe­ renziale.

Cocon QFC (valvole flangiate DN40 – DN150) Corpo in ghisa grigia, guarnizioni in EPDM o PTFE, parti in­ terne in ottone resistente alla dezincatura, sigillatura dello stelo con doppio anello toroidale esente da manutenzione. Cocon QTR (valvole filettate DN 40 – DN50) Corpo in bronzo, guarnizioni in EPDM o PTFE, parti interne in ottone resistente alla dezincatura, sigillatura dello stelo con doppio anello toroidale esente da manutenzione.

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Le nuove pompe Grundfos: approfittate già oggi del domani I divoratori di energia hanno i giorni contati: a partire dal 1° gennaio 2013 i fabbricanti di pompe potranno commercializzare soltanto pompe ad alta efficienza dotate di ­rego­lazione elettronica. È quanto prescrive la Direttiva ErP (vedi riquadro). Perché non ­puntare dunque sulle pompe Grundfos a basso consumo, in cui il futuro è già integrato? A beneficio di tutti Se intendete procurare un vantaggio ai vostri clienti, non in­ dugiate oltre e optate per le pompe di circolazione ad alta efficienza Grundfos. Con esse si possono infatti cogliere mol­ teplici opportunità: mentre la concorrenza guarda ancora inerte al 2013, voi siete già in affari grazie alle pompe di alta qualità che offrono vantaggi decisivi. I vostri clienti rispar­ miano denaro contante, perché rispetto alle pompe conven­ zionali le pompe Grundfos ad alta efficienza dispongono di una regolazione elettronica che riduce fino all’80 % il con­ sumo di energia elettrica. L’investimento si ammortizza nel giro di 2-3 anni. A conti fatti, tutti ne traggono beneficio: voi, i vostri clienti e non da ultimo l’ambiente.

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In anticipo sui tempi Con l’installazione di una pompa di circolazione Grundfos an­ date sul sicuro e fate anche un passo avanti. Le pompe della serie ALPHA2, per case unifamiliari e bifamiliari, e della serie MAGNA, per edifici di grandi dimensioni, non solo rispettano i valori indicativi per il 2013, ma si situano anche e ampia­ mente al di sotto dei limiti fissati per il 2015! Il nuovo circola­ tore MAGNA3, lanciato ultimamente sul mercato, rappre­ senta il top della sua categoria in termini di massima efficienza energetica, massima affidabilità e massima semplicità d’in­ stallazione.


Grundfos soddisfa già oggi i severi requisiti del 2015

1° gennaio 2013

Le pompe ad alta efficienza Grundfos non richiedono alcuna penosa regolazione manuale. Grazie a funzioni intelligenti, come AUTOADAPT o FLOWADAPT, nella maggior parte dei casi le pompe si adattano automaticamente alle condizioni specifiche dell’impianto. Un mercato enorme Esperti stimano che circa la metà di tutte le pompe installate oggi negli impianti di riscaldamento è ormai obsoleta. Un ­potenziale enorme e una grande opportunità per voi. Agite tempestivamente e passate subito alle pompe ad alta effi­ cienza Grundfos! Trovate ulteriori informazioni sull’impatto della Direttiva EuP e una panoramica delle innumerevoli possibilità di sostituzione delle pompe non regolate con le pompe a basso consumo Grundfos orientate al futuro nell’opuscolo allegato alla presente domotecnica.ch..

1° agosto 2015

Direttiva EuP e Direttiva ErP La Direttiva EuP, nota anche come Direttiva Ecodesign, è stata adottata dall’Unione europea nel 2005. Costituisce un’importante strumento di protezione ambientale e stabili­ sce chiare specifiche per la progettazione dei prodotti che consumano energia. Nel 2009, la Direttiva EuP (Energy using Products) è stata rivista e il suo ambito di applica­ zione esteso a tutti i «prodotti connessi all’energia» (Energy related Products), motivo per cui oggi si parla di Direttiva ErP. La Svizzera ha recepito la regolamentazione europea nel quadro dell’ordinanza sull’energia. Dal 1° luglio 2011 le pompe di circolazione con motore ventilato per riscalda­ mento e climatizzazione devono essere conformi alla classe di efficienza IE2. A partire dal 2013 potranno essere venduti e installati soltanto circolatori con un indice di effi­ cienza energetica inferiore a 0.27. E a partire dal 2015 l’in­ dice non dovrà essere superiore allo 0.23.

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Potenza in formato compatto: la nuova pressatrice ­elettroidraulica ROMAX 3000 di ROTHENBERGER La pressatrice ROMAX 3000 è maneggevole, economica e versatile. Presentata ­ufficialmente alla fiera MCE Expocomfort di Milano, è perfetta in ogni cantiere. La pressatrice standard per funzionamento a batteria o a rete di ROTHENBERGER è utilizzabile nelle più disparate si­ tuazioni di cantiere: per estese tubazioni di distribuzione in cantina, installazioni davanti alla parete di difficile accesso o montaggi in vani tecnici angusti. Con ROMAX 3000 non è più necessario cambiare pressatrice. Di costruzione compat­ta e con un peso di soli 3,66 chilogrammi, dispone di nume­ rose combinazioni standard che facilitano il lavoro dell’instal­ latore in cantiere. Maggiore potenza, maggiore comfort ROMAX 3000 consente di effettuare pressature su rame, ac­ ciaio inossidabile e materiale sintetico di vari diametri in poco meno di 5 secondi. La sperimentata tecnologia Con­ stant Force assicura una forza assiale costante e l’accu­ mulatore Li-Ion garantisce un’elevata produttività. L’accumu­

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latore ha un’autonomia di circa 160 pressature (acciaio inossidabile 28 mm) o 90 pressature (acciaio inossidabile 54 mm). Il ciclo automatico fa sì che il ritorno del pistone av­ venga soltanto una volta raggiunta la forza di pressatura ­necessaria. ROMAX 3000 non teme nemmeno le condizioni ambientali avverse: fornisce prestazioni ineccepibili con ­temperature da – 10 °C a + 60 °C. Un vantaggio essenziale è dato dai 20 000 cicli di pressatura che intercorrono tra un servizio di manutenzione e l’altro. Il profilo della pressatrice è completato da diverse funzionalità e caratteristiche: la mor­ bida impugnatura ergonomica garantisce una presa sicura e antiscivolo, due LED migliorano la visibilità nei punti con scarsa illuminazione e un interruttore di emergenza ottimizza la sicurezza. Per i lavori in luoghi di difficile accesso è dispo­ nibile un set supplementare di ganasce per tubi in metallo fino a 35 mm di diametro.


Pompa di calore SMLA-XP-6TU: il pratico apparecchio esterno per edifici a consumo energetico minimo La pompa di calore aria-acqua della nuova serie TU si distingue per il rendimento parti­ colarmente elevato anche con basse potenze di riscaldamento. Grazie al program­ matore EconPlus è possibile stabilire con precisione il coefficiente di lavoro annuo di questo apparecchio a basso consumo. Con la sua elevata efficienza la pompa di calore SMLA-XP6TU è ideale per l’utilizzo in edifici a consumo energetico ­minimo. Gli alti coefficienti di prestazione e i bassi costi di esercizio sono garantiti tra l’altro dalla valvola di espansione elettronica e dal ventilatore EC a rotazione lenta con pale ispirate alle ali della civetta. Inoltre, la speciale costruzione del corpo consente la posa in prossimità di una facciata per ­risparmiare spazio in giardino. Trovate indicazioni dettagliate sulla SMLA-XP-6TU nell’edizione 1/2012 di domotecnica.ch. I vantaggi in breve – Bassa rumorosità grazie al ventilatore EC per un flusso d’aria naturale e silenzioso (livello di pressione sonora a 10 metri: 29 dBA) – Valvola di espansione elettronica per elevati coefficienti di lavoro annuo e spese di esercizio contenute – Programmatore EconPlus con calorimetro integrato e ­flussostato per un’alta sicurezza di funzionamento

Centrale di ventilazione comfort Jet C350: efficiente, facile da usare e di poco ingombro Un sistema performante con un grado di recupero del calore del 90 %, un comando digi­ tale di facile utilizzo ed elementi a incasso funzionali: sono queste le caratteristiche che hanno consentito all’efficiente e innovativa centrale di ventilazione Jet C350 di Tobler di affermarsi sul mercato. Il moderno apparecchio a colonna di Tobler seduce in primo luogo per la sua concezione: il calore contenuto nell’aria ­viziata viene recuperato tramite uno scambiatore a flusso in­ crociato in controcorrente, per cui non vi sono in pratica di­ spersioni di energia termica. Con temperature estive, invece, il comando digitale disattiva questa trattenuta di calore fa­ cendo convogliare direttamente l’aria esterna più fresca. Altri vantaggi sono i ventilatori molto silenziosi, un’elevata fun­ zionalità e moduli opzionali, ad es. contro la formazione di ghiaccio e pressioni negative dell’aria. Jet C350 di Tobler è a giusta ragione sinonimo di ventilazione dinamica effi­ ciente e di poco ingombro. Trovate indicazioni dettagliate sul sistema di ventilazione Jet C350 nell’edizione 1/2012 di ­domotecnica.ch.

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La nuova generazione di attuatori termici Danfoss salvaguarda il portafoglio e l’ambiente. Ai pregi degli attuatori elettrotermici ABN si aggiunge un ulteriore vantaggio: rispetto ai modelli esistenti, i nuovi prodotti consumano solo la metà dell’energia.

Danfoss rimane fedele al proprio motto anche con la quinta generazione di attuatori: sviluppare prodotti puntando su so­ luzioni innovative nel settore clima ed energia. Questo vale anche per i nuovi attuatori termici ABN per riscaldamenti a pavimento che verranno lanciati sul mercato in luglio. Gli ­ingegneri hanno posto l’accento sull’efficienza elettrica e svi­ luppato un prodotto con un consumo di elettricità inferiore del 50 % circa rispetto a quello del suo predecessore. Ciò equivale approssimativamente a un terzo del consumo m ­ edio di energia degli attuatori termici in Europa e comporta un ­risparmio di circa 2 franchi all’anno per ogni attuatore. Tenuto conto che in Svizzera si installano annualmente 300 000 ­attuatori termici di questo genere negli impianti di riscal­da­

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mento e climatizzazione, la riduzione del consumo di elettri­ cità si eleva nei prossimi 10 anni di esercizio a 24 milioni di chilowattora: tanto quanto consuma ogni anno una piccola città di 20 000 abitanti. Il sensibile risparmio di energia non va soltanto a benefi­ cio dell’ambiente, ma anche dell’investitore, come mostra il costo complessivo (Life Cycle Cost) degli attuatori termici riportato nel grafico alla pagina successiva. Un altro vantaggio dei nuovi attuatori termici ABN è dato dalla loro altezza d’ingombro che risulta ridotta di 3,5 mm. Questo torna molto utile in particolare nelle ristrette condizioni di spazio di una cassetta di distribuzione per il riscaldamento a pavimento. Il comprovato adattatore di sistema viene man­


Attuatore termico Danfoss ABN con cavo fisso (FBH)

Attuatore termico Danfoss ABN con cavo a innesto (RAD)

Comprovato adattatore di sistema

Posizione di montaggio a 360° grazie al sistema di tenuta brevettato

tenuto e nella versione grigia consente di utilizzare questi at­ tuatori su pressoché tutti i collettori di distribuzione e tutte le valvole normalmente in commercio, anche per l’inserimento a 360° e in posizione capovolta, con una perfetta tenuta. L’attuatore termico per la cassetta di distribuzione del riscal­ damento a pavimento è dotato di un cavo fisso. Per l’utilizzo sui radiatori, il modello in bianco è invece equipaggiato di un cavo a innesto. Lo stesso valore per tutti gli attuatori nelle varianti 0-10 V, con corsa di 5 mm, intervento proporzionale o a modulazione di impulsi e alimentazione a corrente alter­ nata o corrente continua. Alla Tobler, i nuovi attuatori subentrano alla precedente generazione di attuatori termici di maggiore successo in Svizzera.

Costo complessivo (Life Cycle Cost) di un attuatore termico CHF 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 Attuatore termico convenzionale   Consumo di energia in 10 anni

Attuatore termico Danfoss ABN

Spese di montaggio

Prezzo di acquisto

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Ultima

Diamo inizio ai festeggiamenti!

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inalmente ci siamo: nel quadro dei festeggiamenti per il 55° anniversario dell’azienda svizzera leader nel settore impiantistico, a partire dal mese di luglio 2012 gli invitati di Tobler potranno godersi un’esclusiva serata di gala al teatro «Das Zelt». Il programma prevede uno spettacolo culturale e culinario di alta caratura. In

Tobler Domotecnica SA 8902 Urdorf Steinackerstrasse 10 Telefon 044 735 50 00 Telefax 044 735 50 10 Regionalcenter 3053 Münchenbuchsee Moosrainweg 15 Telefon 031 868 56 00 Telefax 031 868 56 10 Regionalcenter 5036 Oberentfelden Industriestrasse 23 Telefon 062 737 60 60 Telefax 062 737 60 61

nove diverse località della Svizzera, rinomati comici, musicisti ed entertainer presenteranno un fantastico show allestito su misura per Tobler. Gli amanti del mondano apprezzeranno anche la speciale accoglienza VIP con drink di benvenuto e la rilassante fine di serata nella Lounge. Si è potuto organizzare questa grande manifestazione, che si

Regionalcenter 7000 Chur Schönbühlstrasse 8 Telefon 081 720 41 41 Telefax 081 720 41 68 Regionalcenter 8404 Winterthur Harzach-Strasse 1 Telefon 052 235 88 70 Telefax 052 235 88 89 Centre Régional 1023 Crissier Ch. de la Gottrause Téléphone 021 637 30 30 Téléfax 021 637 30 31 Centro regionale 6814 Lamone Ostarietta - via Serta 8 Telefono 091 935 42 42 Telefax 091 935 42 43

svolgerà sull’arco di otto mesi, grazie al supporto fattivo di complessivi 61 fornitori Tobler. Trovate le rispettive schede descrittive nella rivista di anniversario Tobler fresca di pubblicazione. Grazie mille!

Centro logistico 4658 Däniken Hauptstrasse 1 Tobler marché: Aarburg, Bachen­bülach, Basilea, Berna, Berna-Liebefeld, Biberist, Birmenstorf, Brügg, Carouge, Castione, Coira, Crissier, Dübendorf, Givisiez, Hinwil, Kriens, Lamone, Lausanna, Lucerna, Marin-Epagnier, Martigny, Niederurnen, Ober­e nt­felden, Oensingen, Pratteln, Rüschlikon, San Gallo, Samedan, Sciaffusa, Sion, St. Margrethen, Sursee, Thun, Trübbach, Urdorf, Villeneuve, Visp, Wil, Winterthur, Zugo, Zurigo City

Il servizio riscaldamento del Gruppo Tobler con 20 centri di assistenza e 150 ubicazioni di servizio. Sixmadun AG 4450 Sissach Bahnhofstrasse 25 Telefon 061 975 57 11 Telefax 061 971 54 88 Service-Hotline: 0842 840 840 www.domotecnica.ch www.sixmadun.ch


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