la città industriale

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LA CITE’ INDUSTRIELLE La citè industrielle di Tony Garnier è pensata per una popolazione di 35000 persone, riservando metà del suolo a verde pubblico. La articola in diverse zone, immagina una pianta a scacchiera, pone come ossatura della città il tram elettrico. Egli progetta la sua città dal primo all’ultimo edificio. Presenta due considerevoli innovazioni: adotta per tutti gli edifici il cemento armato e li adorna con uno stile spoglio


Nella zona pianeggiante della città è stata situata la zona industriale, nelle vicinanze di un lago. Questa zona prevede una parte composta da fabbriche che sfruttano il vicino lago ed un’altra parte composta da fabbriche che sfruttano la linea ferroviaria per lo scalo merci etc.


I quartieri residenziali sono costituiti da villette allineate in un reticolo uniforme di strade. Il terreno è diviso in isolati di 150x30m, che sono a loro volta suddivisi in lotti di 15x15m. La parte costruita deve essere sempre inferiore alla metà della superficie totale, il resto è destinato a giardino


Isolato Barcellona di Cedrà

La città si articola in parti: Un’aggregazione di 25 blocchi forma un quartiere servito da una scuola, chiesa e una caserma, 4 quartieri fanno un distretto a cui corrisponde un mercato, 400 isolati formano un settore con due grandi parchi, un ospedale edifici amministrativi e attività produttive

Isolato citè industrielle

La città si articola in isolati formati dalla viabilità delle diverse strade. I quartieri formati hanno aree di 150x30 metri e sono a loro volta suddivisi in lotti minimi edificabili di 15x15m tutti con affaccio su strada. La densità edilizia è bassa, la superficie edificata è sempre inferiore alla metà del lotto

Isolato Garden city

La città è disposta su una superficie di 6000 acri di cui 5000 destinati alla fascia agricola con 2000 abitanti e 1000 acri al nucleo urbano. Il cuore centrale è costituito da un parco circondato da principali attrezzature pubbliche. Il modello spaziale è basato su 3 anelli concetrici (servizi, residenza, lavoro) la cui gerarchia è attenuata dai 6 settori dei quartieri definiti dalle strade radiali.


CONFRONTO VIABILITA’ TRA LE CITE’ INDUSTRIELLE E CHANDIGARTH

Il sistema dei tracciati è ortogonale e si articola in 4 tipologie stradali. L’arteria principale con orientamento est-ovest è larga 40 metri e presenta una sezione piuttosto complessa composta da due sensi di marcia ciascuno suddiviso in 3 corsie: veicoli lenti, per i veicoli e per la ferrovia.

Il sistema dei tracciati utilizzato per Chandigarth da LeCorbousier nel 1951 è stato organizzato secondo la regola delle 7v, 7 tipi di strade a seconda delle funzioni: v1, v2 e v3 sono le strade a scorrimento veloce; le v4, v5 e v6 sono strade riservate al traffico lento e pedonale; le v7 sono percorsi pedonali


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