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Analisi delle dinamiche paesistiche e individuazione delle componenti del patrimonio culturale e ambientale della Riserva Naturale Statale e Area Marina Protetta di Torre Guaceto (Prov. Brindisi) Martino Miali*§1, Teodoro Semeraro*, Alessandro Ciccolella§, Donatella Valente*, Giovanni Zurlini* *Laboratorio di Ecologia del Paesaggio, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali, Università del Salento, Ecotekne, Prov.le Lecce-Monteroni, 73100 Lecce §Riserva Naturale Statale e Area Marina Protetta di Torre Guaceto, Via Sant’Anna 6, 72012 Carovigno (BR)

Riassunto La Riserva Naturale Statale e Area Marina Protetta di Torre Guaceto (Brindisi, Regione Puglia) costituisce un patrimonio naturalistico di inestimabile valore ecologico e paesistico, contraddistinto da una varietà di ecosistemi che vanno dalle dune alla palude, dal promontorio roccioso alla caletta e ai fondali marini, dalla macchia al bosco sempreverdi, dal paesaggio degli uliveti secolari a quello agricolo delle aziende avviate a seguito della Riforma Fondiaria. A causa delle attività antropiche il paesaggio è in continua evoluzione, con frammentazione di habitat a elevata naturalità e perdita di valori e servizi ecosistemici. Per lo studio e valutazione dei paesaggi, l’Ente Gestore di Torre Guaceto, nell’ambito della procedura di registrazione EMAS II, si avvale di uno studio mirato alla individuazione, catalogazione e descrizione delle peculiarità naturalistiche, culturali e archeologiche e della realizzazione di un Sistema Informativo Territoriale (SIT) per poter stabilire una politica di gestione consapevole e sostenibile. Al fine di implementare il SIT della Riserva di Torre Guaceto sono state realizzate una base cartografica georeferita e una mappa di uso del suolo per ciascuna delle riprese aeree storiche risalenti al 1943 e 1974, sulla base di 21 classi scelte quali strumenti di identificazione e di valutazione delle dinamiche in atto tra gli elementi essenziali presenti sul territorio. Il raffronto fra le carte di uso del suolo del 1943 e 1974 e quelle presenti nel SIT, realizzate per il 1954, 1987, 1997, ha consentito di studiare le dinamiche e le trasformazioni che hanno caratterizzato il territorio della Riserva, determinandone la struttura attuale. Una pianificazione volta alla tutela e valorizzazione dell’area dovrà necessariamente comprendere la riscoperta della cultura e delle tradizioni locali che, affermatesi nel corso del tempo, meglio si adattano ad un utilizzo sostenibile delle risorse.

Key-words: paesaggio; varietà di ecosistemi; Registrazione EMAS; sistema informativo geografico; geodatabase; analisi del cambiamento; gestione sostenibile.

1. Introduzione A far data dalla sua costituzione (Dicembre 2000), il Consorzio di Gestione della Riserva di Torre Guaceto ——— 1

ha sempre più affermato il proprio impegno per la tutela e la conservazione dell’Area Marina Protetta e della Riserva Naturale, congiuntamente a quello per la promozione e la fruizione dell’area. Tutto questo è

Per la corrispondenza: Dr. Martino Miali; Tel.: +39-080-5651394; e-mail: martinomiali@katamail.com.


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stato anche sancito nell’ambito della procedura di richiesta di registrazione EMAS II / Reg. CE 761/2001 con l’elaborazione della propria Politica Ambientale. Gli studi di settore del Piano quinquennale di gestione hanno permesso di individuare le azioni prioritarie di intervento che hanno visto una prima attuazione con le risorse finanziarie disponibili. A seguito della procedura di registrazione EMAS l’Ente Gestore ha riesaminato la sua struttura organizzativa, le attività di pianificazione e di sviluppo economico, al fine di mantenere attiva la sua politica ambientale. Fondamentale è risultato il coinvolgimento e il dialogo con l’opinione pubblica e con i portatori di interessi ai fini della redazione/revisione del regolamento della Riserva e per la corretta pianificazione dei programmi pluriennali di interventi. L’impiego del SIT permette un approccio di tipo interdisciplinare che riconduce a sistema le diverse componenti attraverso la definizione di un modello concettuale comune. Tale approccio permette di conseguire determinati obiettivi quali la continua ricognizione sullo stato dell’ambiente, l’individuazione delle pressioni e i cambiamenti indotti sulla qualità dell’ambiente. Il Sistema Informativo Territoriale (SIT) di Torre Guaceto rappresenta un sistema di conoscenze per una gestione adattativa e sostenibile. La sua realizzazione ha comportato l’implementazione di un geodatabase all’interno del software ArcGis 9.2 che ha permesso: - di realizzare la base di dati geografica del SIT fornendo un unico contenitore di dati in grado di organizzare ed archiviare l’informazione geografica in formato vettoriale o raster ed i dati alfanumerici in tabelle e relazioni; - di creare delle regole che permettono di garantire la qualità delle proprietà topologiche e geografiche della componente geometrica del dato; - di creare delle regole che permettono di garantire la qualità delle informazioni alfanumeriche nella fase di immissione; - di generare e gestire delle relazioni semplici e composte tra i dati del sistema che permettono la creazione di query complesse. Il Geodatabase realizzato (Figura 1) è costituito da tre componenti:

- componente ―Mare‖, in cui sono raccolti tutti i dati in possesso dell’Ente Gestore riguardanti la AMP di Torre Guaceto; - componente ―Terra‖, in cui si trovano tutti i dati in possesso dell’Ente Gestore riguardanti la Riserva Statale di Torre Guaceto; - componente ―Foto Aeree‖, in cui sono raccolte le immagini aeree di Torre Guaceto e del suo contesto territoriale nei differenti anni (1954, 1987, 1997, 2006).

Figura 1: Schermata del Geodatabase della Riserva di Torre Guaceto

Il presente lavoro si propone di svolgere un’indagine sulle dinamiche paesistiche della RNS di Torre Guaceto nell’intervallo temporale 1943-1997 che permetta di conoscere le trasformazioni subite dalla componente naturale e dalla componente sociale, al fine di fornire utili indicazioni e suggerimenti da integrare nel piano di gestione della Riserva per poter stabilire una politica di gestione consapevole e sostenibile.

2. Materiali e Metodi La Riserva Naturale Statale di Torre Guaceto, istituita con Decreto del Ministero dell’Ambiente 4 Febbraio 2000 ―Istituzione della riserva naturale statale denominata ―Torre Guaceto‖‖, si estende per circa 1.114 Ha dei quali 716 Ha ricadenti nel Comune di Carovigno e 398 Ha nel Comune di Brindisi (Regione Puglia) (Figura 2).


XVIII Congresso Nazionale SItE, Parma 1-3 settembre 2008

Figura 2: Area di studio

L’area, di forma irregolare, ha una profondità media di 3.000 metri, ed è attraversata e divisa dalla strada statale 379 che collega le città di Bari e Brindisi. I sistemi che si sviluppano a monte e a valle della strada statale sono profondamente diversi. A monte, infatti, permane un sistema agricolo tipico della zona di Ostuni – Carovigno, posto in grande continuità con la copertura vegetale esterna alla Riserva. Sono presenti, su terreni rossi, grandi oliveti secolari a sesto irregolare, tra i più antichi dell’intero Salento, delimitati da stradine e muretti a secco. Nell’area posta a valle della superstrada sono riconoscibili due tratti principali: 1) in primo luogo, nella parte prossima al mare e per circa metà della lunghezza della costa protetta della Riserva, vi è un apparato dunale imponente, concluso verso terra da una fitta macchia mediterranea. Una significativa varietà di ambiti diversificati si succedono in questo tratto costiero per alcune centinaia di metri verso l’entroterra. Al suo interno vi sono piccole zone umide che si formano durante e dopo le piogge e che scompaiono nei periodi più caldi, ed alcune risorgive di acqua dolce anche esse stagionali. La successione spaziale spiaggia, duna, macchia mediterranea si conclude con aree agricole (prevalentemente orticole) ed alcuni rimboschimenti di non grande qualità; 2) il secondo tratto costiero, che si sviluppa verso sud, non presenta né dune né spiaggia. Si caratterizza come

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una costa bassa e rocciosa, con piccole spiaggette ed una vegetazione che si spinge fin sulla linea di costa. Per un quadro più completo delle dinamiche paesistiche che hanno interessato il paesaggio prima dell’istituzione della Riserva, si è provveduto ad analizzare il sistema socio-ecologico dell’area in esame attraverso quattro finestre temporali di indagine (1943-1954; 1954-1974; 1974-1987; 19871997) mediante: 1) la realizzazione della base fotografica per il 1943 e il 1974, avvenuta tramite l’acquisizione in formato digitale delle riprese aeree, la geocodifica delle porzioni di fotografia acquisite in digitale, la mosaicatura e il bilanciamento cromatico dell’immagine rettificata e georeferita; 2) la creazione di carte dell’uso del suolo rappresentative della tipologia di copertura del territorio nei cinque anni esaminati; 3) la creazione di carte del cambiamento che hanno permesso di visualizzare la componente spaziale delle trasformazioni che si sono verificate nel corso del tempo; 4) la creazione di matrici di transizione che hanno consentito di stimare intensità e direzione dei cambiamenti. 3. Risultati La carta dell’uso del suolo relativa all’anno 1943 della Riserva Naturale Statale di Torre Guaceto (Figura 3) mostra come l’area in esame sia dominata dalla presenza delle classi ―fragmiteto‖, ―incolto‖, ―macchia‖, ―oliveto secolare‖ e ―seminativo‖. Sono assenti la classe ―oliveto secolare e seminativo‖ e la classe ―superstrada 379‖.

Figura 3: Carta dell’uso del suolo del 1943 della RNS di Torre Guaceto


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Available online at

La carta dell’uso del suolo relativa all’anno 1954 (Figura 4) (Semeraro, 2003) mostra come l’area indagata sia dominata dalla presenza delle classi ―seminativo‖, ―oliveto secolare‖, ―incolto‖, ―fragmiteto‖, ―macchia‖, ―oliveto secolare e seminativo‖.

Figura 5: Carta del cambiamento relativa all’intervallo di tempo 1943-1954.

Figura 4: Carta dell’uso del suolo del 1954 della RNS di Torre Guaceto

La carta del cambiamento (Figura 5) e la matrice di transizione (Tabella 1) relative agli anni 1943-1954 mostrano come nel periodo in esame i cambiamenti più significativi si riscontrano nel passaggio di un’ampia area di ―incolto‖ in ―seminativo‖, ―macchia‖, ―costruzioni generiche‖ e ―fragmiteto‖ e di un’ampia area di ―macchia‖ in ―incolto‖ e ―seminativo‖. La classe ―oliveto secolare‖ subisce una notevole riduzione di superficie, imputabile alla conversione della classe in ―oliveto secolare e seminativo‖, mentre la classe ―fragmiteto‖ si trasforma in ―seminativo‖. Questi cambiamenti interessano principalmente la zona agricola della Riserva.


0 4,524 875,058 10,649

Riserva a causa della parziale copertura fotografica dell’area, mostra come la RNS di Torre Guaceto sia dominata dalla presenza della classe ―seminativo‖, alla quale si aggiungono le classi ―fragmiteto‖ e ―macchia‖, mentre risultano poco rappresentative (aventi un’estensione complessiva minore o uguale a 10 ha) le classi ―artificiale‖, ―costruzioni generiche‖, ―scogliera‖ e ―superstrada 379‖.

7,535

510,116 0,606

5

0 0,362

8,302 53,804 215,468 30,759

0 2,927

130,711 3,265 32,697 0,012 114,758 0

6,414

Figura 6: Carta dell’uso del suolo del 1974 della RNS di Torre Guaceto

0,67 9,576 0,608

0,105

0,94

0,67

0 4,502 0

Classe art cas est f fr el ma os oss sab sc se sie as Totale

art

0,608

cas

4,029

est

0

f

6,414 137,215 147,455

8,234 0,152

215,142 30,759 0

0 0,221

0 2,236 51,206

0,105

fr

0,148

el

1943 - 1954

Uso del suolo nel 1954 ma os oss

Matrice di transizione

sab

0,068

sc

7,535

0

se

1,135

5,74 329,826 27,371 0,264

sie

0,117

2,59 7,942

0,888 1,111 0,68 0

0,049

as

1,796

Totale 0,608 5,466 0 6,414 137,407 373,975 194,027 246,27 0 9,056 7,535 518,731 8,548 0 1508,037

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Uso del suolo nel 1943

Tabella 1: Matrice di transizione per il confronto fra la carta dell’uso del suolo realizzata per l’area di Torre Guaceto nel 1943 (righe) e quella realizzata nel 1954 (colonne). Le classi sono state codificate come: art, artificiale; cas, costruzioni generiche; est, esterno; f, ferrovia; fr, fragmiteto; el, incolto; ma, macchia; os, oliveto secolare; oss, oliveto secolare e seminativo; sab, sabbia; sc, scogliera; se, seminativo; sie, siepe generica; as, superstrada 379 (est non è una classe facente parte del sistema di classificazione, ma indica il bordo della carta necessario per valutare le variazioni che si sono verificate lungo la linea di costa).

La carta dell’uso del suolo relativa all’anno 1974 (Figura 6), realizzata solo per la parte naturale della

La carta del cambiamento (Figura 7) e la matrice di transizione (Tabella 2) relative agli anni 1954-1974 mostrano un incremento della superficie relativa alla classe ―costruzioni generiche‖, imputabile alla conversione parziale del ―seminativo‖, mentre la classe ―fragmiteto‖ subisce una riduzione della propria superficie totale, per la conversione della classe in ―incolto‖, ―macchia‖, ―sabbia‖, ―seminativo‖ e ―superstrada 379‖. La classe ―incolto‖ subisce una riduzione della propria estensione, principalmente imputabile alla conversione della classe in ―macchia‖, mentre la classe ―siepe generica‖ aumenta la propria superficie, principalmente a causa della conversione del ―seminativo‖. Le sopracitate variazioni non sono però significativamente rilevanti.


4,524

8,471 1,214 7,73 167,03 11,973 114,2 15,733 43,715 0,806

4,982 0,736 3,741 1,312

1,825

0,505

1,592

3,39

151,76

0,056 7,522 3,889 0,012 0,442 0,597

0,012 0,001 0,054 0,738

2,721 0 0,001 0,111

0,241

0,608

Classe art cas est fr el ma p sab sc se sie as ta Totale

art

0,127

0 est cas

0,087

0,058 0,368

0 0 0,592 0,455 107,45 1,261 1,312 0,011 0,851 14,215 2,87 0,202 1,419 0,19 33,362

0,07 0

1,9 1,156 0,414 4,16

0,178

0,001 0

0,095 0,057

0,042 11,698 0,003 3,344

sie se Uso del suolo nel 1974 ma p sab sc fr

el

Matrice di transizione 1954 - 1974

Figura 7: Carta del cambiamento relativa all’intervallo di tempo 1954-1974.

1,213 0

as

1,075 0,057 0,264

2,551

ta

0,047

0,369

0 0,416

Totale 0,608 0,087 2,534 124,651 18,574 43,611 0 8,302 7,535 167,67 0 4,524 0 378,096

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Uso del suolo nel 1954

6

Tabella 2: Matrice di transizione per il confronto fra la carta dell’uso del suolo realizzata per l’area di Torre Guaceto nel 1954 (righe) e quella realizzata nel 1974 (colonne). Le classi sono state codificate come: art, artificiale; cas, costruzioni generiche; est, esterno; fr, fragmiteto; el, incolto; ma, macchia; p, rimboschimento pino; sab, sabbia; sc, scogliera; se, seminativo; sie, siepe generica; as, superstrada 379; ta, tamerici (est non è una classe facente parte del sistema di classificazione, ma indica il bordo della carta necessario per valutare le variazioni che si sono verificate lungo la linea di costa).

La carta dell’uso del suolo relativa all’anno 1987 (Figura 8) mostra la prevalenza della classe ―fragmiteto‖, alla quale si aggiungono le classi ―macchia‖ e ―seminativo‖, mentre risultano poco rappresentative (aventi un’estensione complessiva minore o uguale a 10 ha) le classi ―artificiale‖, ―costruzioni generiche‖, ―rimboschimento pino‖,


7

8,472

0,581 1,214

0

7,73 8,29

0,188

0,907 69,104 11,064 98,295

3,773 0 0

0,014

0,907

0

4,56

11,631

7,73 0,147 0

0,805

10,214

0

0 1,214 153,49

1,175

0,262 0

0

0,341 0,711 0 0,218 3,755 17,359 6,319 41,639 0 1,65 9,414 0 89,817 0

154,97

0 0,581

as sp sie 0,043 se sc Uso del suolo nel 1987 oni p sab ma el

2,312 2,195 1,591

1,557

0,074 0,345 0

0,681 0

Classi art cas est fr el ma oni p sab sc se sie sp as ta Totale

art cas est 1,591 1,782 0 0,068

0 0

fr

La carta del cambiamento (Figura 9) e la matrice di transizione (Tabella 3) relative agli anni 1974-1987 mostrano come i cambiamenti più significativi si riscontrano nella conversione della classe ―sabbia‖ in ―esterno‖, del ―fragmiteto‖ in ―incolto‖, ―macchia‖ e ―rimboschimento pino‖ e nella trasformazione dell’‖incolto‖ e del ―seminativo‖ in ―macchia‖, mentre le classi ―artificiale‖, ―scogliera‖, ―siepe generica‖, ―superstrada 379‖ e ―tamerici‖ non subiscono alcuna variazione.

Matrice di transizione 1974 - 1987

Figura 8: Carta dell’uso del suolo del 1987 della RNS di Torre Guaceto

8,472

0

0

ta

0

―scogliera‖, ―siepe generica‖ e ―superstrada 379‖ (Semeraro, 2003; Valente, 2005).

0,416 0,416

Totale 1,591 1,825 0,341 114,203 15,733 43,713 0 0,805 11,973 7,73 167,028 1,214 0 8,472 0,416 375,044

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Uso del suolo nel 1974

Figura 9: Carta del cambiamento relativa all’intervallo di tempo 1974-1987.

Tabella 3: Matrice di transizione per il confronto fra la carta dell’uso del suolo realizzata per l’area di Torre Guaceto nel 1974 (righe) e quella realizzata nel 1987 (colonne). Le classi sono state codificate come: art, artificiale; cas, costruzioni generiche; est, esterno; fr, fragmiteto; el, incolto; ma, macchia; oni, oliveto nuovi impianti; p, rimboschimento pino; sab,


8

Available online at

sabbia; sc, scogliera; se, seminativo; sie, siepe generica; sp, specchi d’acqua; as, superstrada 379; ta, tamerici (est non è una classe facente parte del sistema di classificazione, ma indica il bordo della carta necessario per valutare le variazioni che si sono verificate lungo la linea di costa).

La carta dell’uso del suolo relativa all’anno 1997 (Figura 10) evidenzia la prevalenza delle classi ―seminativo‖, ―oliveto secolare‖, ―fragmiteto‖ e ―macchia‖.

Figura 11: Carta del cambiamento relativa all’intervallo di tempo 1987-1997.

4. Discussione e conclusioni

Figura 10: Carta dell’uso del suolo del 1997 della RNS di Torre Guaceto

La carta del cambiamento realizzata per il decennio 1987-1997 (Figura 11) mostra come la trasformazione maggiore interessa la zona agricola, in cui una parte cospicua dell’―oliveto secolare‖ viene sostituita dalla classe ―oliveto nuovi impianti‖, con l’aggiunta di numerose patch di ―seminativo‖; nella sua periferia il potenziamento della ―superstrada 379‖ comporta delle trasformazioni lineari poco estese, ma che definiscono un confine nei flussi fra le due aree della Riserva. La tendenza generale per le varie classi è quella di un parziale cambiamento della loro estensione senza l’introduzione di nuove tipologie di uso del suolo. La zona umida resta pressoché intatta fatto salvo per una certa dinamica della linea di costa causata da un arretramento della stessa come conseguenza di un processo di erosione, per la presenza di specchi d’acqua e le variazioni localizzate dovute a conversioni di alcune classi in seminativo (Valente, 2005).

La realizzazione delle carte dell’uso del suolo della Riserva Naturale Statale di Torre Guaceto per gli anni 1943 e 1974 ha consentito di completare il quadro delle trasformazioni che hanno interessato il paesaggio in esame prima dell’istituzione della Riserva2. Il territorio analizzato risulta dominato, sia nella parte naturale che nella zona agricola, da classi a profonda naturalità, come il ―fragmiteto‖ e la ―macchia‖, e da classi, come il ―seminativo‖, l’‖oliveto nuovi impianti‖ e l’‖oliveto secolare e seminativo‖, che testimoniano una profonda influenza antropica sull’area, per l’esercizio dell’attività agricola. Anche l’introduzione, in un periodo compreso fra il 1943 e il 1954, della statale 379, che collega le città di Bari e Brindisi, e il relativo potenziamento, avvenuto nell’intervallo 1987-1997, tende a influenzare in maniera negativa il sistema socio-ecologico dell’area, in quanto può provocare effetti dannosi alla vegetazione circostante. Il Piano di gestione quinquennale, elaborato dal Consorzio di Gestione della RNS, tende a valorizzare le colture agricole a minor impatto ambientale (es. pomodoro da serbo, carciofo locale e altre ortive autunno-primaverili) che richiedono un minor impiego di fertilizzanti e acqua e il raggiungimento, per tali prodotti, di un marchio di origine (DOP, IGP, IGT), rappresentando, in tal modo, il vero valore aggiunto delle produzioni agricole della Riserva. ——— 2 La presente ricerca è stata finanziata dalla Regione Puglia nell’ambito del P.O.R. Puglia 2000-2006, Mis. 3.12.


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Lo sviluppo ed il consolidamento di siepi insieme al mantenimento dei muretti a secco non solo favoriscono la conservazione di elementi culturali e tracce della storia contadina che esprimono il possesso umano del territorio, ma permettono, altresì, una maggiore conservazione e difesa della diversità biologica. La recente creazione, a ridosso della superstrada, di uno specchio d’acqua dolce si inserisce in questo tentativo di rivalutazione del carattere storico e territoriale della Riserva, in quanto tende a favorire il ripopolamento dell’area da parte degli uccelli migratori. 5. Bibliografia - AA.VV. 2003 - Applicazioni pilota dei Sistemi di Gestione Ambientale nelle aree naturali protette. Disponibile in rete presso il sito www.qualitypark.casaccia.enea.it. - Consorzio di Gestione di Torre Guaceto. Piano di Gestione quinquennale della Riserva Naturale Statale di Torre Guaceto e del SIC ―Torre Guaceto e Macchia San Giovanni (IT9140005)‖. - Decreto Ministero dell’Ambiente 4 Febbraio 2000, Istituzione della riserva naturale statale denominata ―Torre Guaceto‖. - Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio 2003 - Il regolamento EMAS. Disponibile in rete presso il sito www.miniambiente.it. - Petrosillo I., Grato E., Ciccolella A., Zaccarelli N., Zurlini G., 2005 - I Sistemi di Gestione Ambientale applicati alle Aree Marine Protette: il caso di Torre Guaceto. XV Congresso della Società Italiana di Ecologia, Torino. Disponibile sul sito www.riservaditorreguaceto.it. - Regolamento (CE) n. 761/2001 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 Marzo 2001 sull’adesione volontaria delle organizzazioni ad un sistema comunitario di ecogestione e AUDIT (EMAS). - Semeraro T., 2003, Change Detection e cartografia tematica dell’uso del suolo nella Riserva Statale di Torre Guaceto (Prov. di Brindisi), Tesi di laurea Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali – Corso di Laurea Triennale in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente, Università del Salento, A.A. 2002-2003. - Valente D., 2005, Dinamica del mosaico paesistico della Riserva Naturale Statale di Torre

Guaceto (Prov. di Brindisi), Tesi di laurea Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali – Corso di Laurea in Scienze Ambientali, Università del Salento, A.A. 2004-2005. - Zurlini G., 1993, ―I Sistemi Informativi per l’Ambiente‖, pp. 653 - 686, in: Provini A., Galassi S. e Marchetti R. (Editori), ―Ecologia applicata, Nuova Edizione‖, pp. XXIV + 1190, CittàStudiEdizioni, Torino - Italia.

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