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4 ruote primaverili

BMW I4

È la risposta della casa bavarese allo sfrontato successo della Tesla Model 3. Questa berlina coupé 5 porte da 4,78 m è declinata in versione lunga autonomia (590 km WLTP, batteria da 84 kWh) che sfida la rivale americana, mentre il modello di punta M50 a trazione integrale è centrata sulle prestazioni. La sua potenza cumulata di 544 CV la proietta da 0 a 100 km/h in 3,9 s nella funzione Sport Boost. L’abitacolo caloroso ricorre a elementi in materiali naturali e riciclati.

L’imbarazzo della scelta

Come tradizione, ad inizio anno fioriscono le novità. E l’elettrificazione ha più che mai il vento in poppa. Anche se i modelli classici riservano qualche bella sorpresa.

TESTO MARC-OLIVIER HERREN

MERCEDES-AMG SL

Mentre le cabriolet scompaiono dalle gamme automobilistiche, la settima generazione dell’inamovibile Mercedes SL si presenta in due declinazioni AMG V8 biturbo da 476 e 585 CV. Questo modello da 4,71 m che fa l’occhiolino alle roadster, si annuncia profondamente ludico. A maggior ragione essendo previsto in versione a trazione integrale con ruote posteriori sterzanti. I puristi saranno anche entusiasti per il ritorno della capote in tela, che si apre e si chiude in 15 s, fino a 60 km/h. Per il grande piacere dei passeggeri di questa cabriolet 2+2 posti, sulla breccia da oltre 70 anni. RENAULT E-TECH

Completamente diversa dalla versione termica, la Mégane E-TECH incarna la 3a generazione dei modelli elettrici Renault. Il design di questa compatta da 4,21 m vuole essere decisamente distintivo. I 60 kWh della batteria agli ioni di litio di nuova tecnologia assicurano un’autonomia WLTP di 470 km. Il tutto posto sotto il segno del dinamismo: il motore da 220 CV passa da 0 a 100 km/h in 7,4 s. Il prezzo iniziale è di 38 500 franchi. In autunno, Renault lancerà anche la SUV Austral, erede della Kadjar.

ALFA ROMEO TONALE

La grande SUV compatta di 4,53 m porta una boccata d’aria benvenuta alla marca italiana la cui gamma si riduceva ai due modelli Giulia e Stelvio non più recentissimi. Arriva alla fine di un’attesa tutto sommato lunga, dopo la presentazione della concept-car al Salone di Ginevra del 2019. Il design non cambia molto. Questo primo modello Alfa convertito alla digitalizzazione comporta delle versioni ibride 4×2 di 130 e 160 CV. In testa alla gamma, un’ibrida plug-in 4×4 di 275 CV totali e un’autonomia elettrica di 60 km.

SUV COUPÉ BREAK COMPATTE

Basate su una piattaforma identica, la Peugeot 308 SW e l’Opel Astra Sports Tourer condividono anche la stessa lunghezza di 4,64 m. La prima cresce di 6 cm, mentre la seconda si accorcia di altrettanto. Queste due station wagon compatte dispongono di un bagagliaio voluminoso che varia da 608 a 1634 litri. Come sulle versioni classiche, ritroviamo motorizzazioni a benzina, diesel e ibride plug-in con potenza massima di 225 CV. Apprezzato da aziende e famiglie, il segmento delle station wagon compatte rimane attrattivo.

Ad immagine della Skoda Enyaq iV, la moda delle SUV coupé si estende. Malgrado la loro linea più aerodinamica, questi veicoli di tendenza si rivelano poco penalizzati in fatto di spazio per la testa e vano per i bagagli. Fatto palese sulla Enyaq Coupé, la cui altezza sotto il tetto è identica a quella della station wagon Octavia e il cui bagagliaio contiene soli 15 l in meno. Questa SUV familiare esordirà in versione RS i cui 2 motori elettrici sviluppano 300 CV. La batteria di 82 kWh promette un’autonomia di 545 km. RANGE ROVER

E siamo a 5 per l’iniziatrice delle 4×4 di lusso! Lunga ben 5,25 m, questa nobile arrampicatrice è dotata di un abitacolo più raffinato che mai e accoglie fino a 7 passeggeri. La 5a generazione della «Range» emerge anche per l’ampio ventaglio di motorizzazioni, che vanno dal V6 diesel (ibridazione leggera) al modello interamente elettrico, senza rinunciare, beninteso, al V8 turbo da 530 CV. Cui fa ammenda onorevole l’ibrida plug-in, la cui batteria da 38 kWh permette di percorrere 113 km in modalità elettrica. TOYOTA BZ4X

Sostenitrice dell’automobile ibrida, Toyota ha finito per soccombere sotto i violenti colpi dell’elettrificazione integrale. Questa SUV familiare inaugura la sottomarca bZ (beyond Zero) del costruttore giapponese e dà avvio ad una grande offensiva elettrica. Oltre ad una versione 4×2, la bZ4X è disponibile in 4×4. La trazione integrale offre varie modalità off-road concepite in collaborazione con Subaru. La batteria da 71,4 kWh di questa SUV dalla potenza massima di 218 CV offre un’autonomia di circa 450 km.

Bene. Parliamo francamente. L’orologeria svizzera è un’industria meravigliosa, ma che fatica a reinventarsi. Eppure, il settore è in piena mutazione e quest’orologio a tourbillon BA111OD lo dimostra: è possibile oggi creare un orologio in Svizzera che incorpora tutti i crismi dell’orologeria di lusso, senza uscire dal segmento medio. Quest’orologio è dotato di un movimento unico ad alta complessità, tecnicamente ed esteticamente molto sofisticato – il movimento integra un tourbillon denominato «scheletrico» con tutti i componenti rielaborati, come metallizzazione, smussatura, incisione. Insomma, tanta conoscenza e sostanza dell’orologiera in un orologio da 4’782 franchi contraddice tutte le regole dell’industria. Ma soprattutto ciò dimostra la destrezza e l’eccellenza degli artigiani della regione del Giura.

Tourbillon, ma che cos’è?

Il tourbillon (situato tra le ore 6 e le ore 8) è un meccanismo eccezionale solitamente riservato agli orologi di altissima gamma, brevettato da Abraham Louis Breguet nel 1801, che cercava di contrastare gli e etti indesiderati della gravità per ottenere una maggiore precisione e a dabilità. Una costruzione complessa ma un principio semplice: invece di essere fisso, il meccanismo che regola il tempo dell’orologio è montato in una gabbia mobile che compie un giro completo ogni 60 secondi.

Veramente svizzero?

L’ordinanza federale sul made in Swiss richiede che il 60% del valore aggiunto dell’orologio provenga dalla Svizzera. Ma quest’orologio va ben oltre: 100% elvetico. «La vera sfida non è produrre in Svizzera, spiega Thomas Baillod, creatore di BA111OD, ma farlo senza che i prezzi salgano troppo.» Il suo metodo? Eliminare il marketing e la distribuzione superflui, che comunemente rappresentano quasi due terzi del prezzo finale.

Ci vuole un super orologiaio, no?

Il maestro costruttore si chiama Olivier Mory, orologiaio-costruttore a La Chaux-deFonds, e non ha aspettato troppi anni per esprimere il suo talento nella grande industria dell’alta orologeria, prima di diventare indipendente e sviluppare quest’orologio a tourbillon da zero.

Vantaggio per i membri

Troppo bello per essere vero?

Lo si potrebbe pensare, ma è tutto vero. Gli artigiani e il know-how locale sono al centro dell’intera impresa e il team BA111OD invita i membri del TCS a vedere di persona. Ogni orologio Capitolo 4.1 The Veblen Dilemma acquistato dà accesso a un’immersione su misura: visita guidata a La Chaux-de-Fonds, lezione privata con l’orologiaio Olivier Mory, e pasto conviviale nella fattoria della famiglia Baillod, un gioiello del 17° secolo.

BA111OD / CAPITOLO 4.1 THE VEBLEN DILEMMA

Alta complessità meccanica: tourbillon visibile sotto il ponte azzurrato tra le ore 6 e 8.

Genio dell’orologeria senza ordinanza

Titolo strano? Forse, ma giustificato: un orologio a tourbillon realizzato interamente nella regione del Giura per 4’782 franchi e un’immersione nel cuore dell’orologeria. Questo va ben oltre i requisiti dell’ordinanza federale sul made in Swiss.

Che cosa significa BA111OD?

È un altro modo di scrivere Baillod, il cognome di Thomas, un imprenditore che, con più di 15 anni di esperienza in orologeria in Svizzera e a livello internazionale, ha deciso di rispondere in modo pratico a tutto ciò che gli esperti del settore orologiero sostenevano fosse impossibile. Ha rivisto tutto dalla A alla Z, distribuzione, produzione, marketing, servizio post-vendita. Soprattutto il cliente è stato di nuovo posto al centro della strategia. E il risultato ha superato le aspettative: BA111OD era, all’inizio, solo un laboratorio di idee, ma oggi è un marchio completo, costruito per durare. / ba111od.com

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BA111OD Capitolo 4.1 The Veblen Dilemma valore 4’440 CHF (+IVA) Fino ad esaurimento scorte

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BA111OD / Rue des Moulins 51 / 2000 Neuchâtel

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