Pubblicazione Internazionale di Turismo fondata nel 1996 Anno XII • No. 212 • Septembre 2012 • Edizione regolare • www.traveltradecaribbean.com • ISSN 1724 - 5370 Poste italiane Spa - Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 Conv. in L. 27/02/2004, no. 46 Art. 1 comma 1, DCB Milano - Prezzo per copia EURO 0,25
Un’isola francese nell’area dei Caraibi. Martinica e la Rotta del Rum IL TURISMO è la principale risorsa della Martinica con un fatturato di circa 250 milioni di euro e l’arrivo di quasi mezzo milione di turisti, soprattutto francesi (82%), il resto sono europei (9%) e nordamericani (7%, principalmente franco-canadesi). I francesi sono particolarmente sensibili all’aspetto franco-
Cuba a Top Resa 2012 ANCORA una volta, Cuba è presente alla IFTM Top Resa. Lo stand cubano di 45 m2, si trova nei Caraibi ed è decorato con le immagini della Campagna Pubblicitaria Autentica Cuba. 8
fono in uno spazio tropicale, un elemento essenziale per ridurre la sensazione di sentirsi estranei. Il settore turistico occupa il 10% della popolazione attiva, ripartita tra un centinaio di alberghi, decine di ristoranti, case vacanza e circa 200 alloggi. 8
Impronta francese nei Caraibi DIVERSI LUOGHI dei Caraibi dichiarati Patrimonio Culturale dell’Umanità dall’UNESCO sono permeati dalla discendenza francese. A Cuba se ne trovano tre: La Tumba Francesa (Capolavoro del Patrimonio Orale e Immateriale), il Paesaggio Archeologico delle Prime Piantagioni di Caffè nel Sud-Est di Cuba e il centro storico di Cienfuegos, città fondata dai francesi. Haiti salvaguarda il Parco Nazionale Storico: Ciudadela, Sans Souci, Ramiers, che comprende le rovine del Palazzo di Sans Souci –costruito per competere con Versailles–, la Fortezza Laferrière e gli edifici di Ramiers. 12
Conferenza sullo Stato dell’Industria Turistica nei Caraibi CONVOCATA dall’Organizzazione del Turismo dei Caraibi (CTO, sigla in inglese), avrà luogo a St. Kitts, l’11 e il 12 di Ottobre, la Conferenza sullo Stato dell’Industria (State of the Industry Conference, SOIC), che riunirà oltre 300 leader dell’industria turistica da oltre trenta paesi membri della CTO, così come i rappresentanti del settore privato regionale, studiosi del settore e la stampa.
Palazzo di Sans Souci.
I favolosi Caraibi che parlano francese
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Le Antilles Francesi: un paradiso terrestre
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Nuovi collegamenti aerei nei Caraibi
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Le sfide del cambiamento climatico per l’America Centrale e i Caraibi Nell’ambito delle azioni congiunte a favore della conservazione della vita sul pianeta e per garantire uno sviluppo sostenibile alle regioni del Centro America e dei Caraibi, realizzate dalle ambasciate dell’Avana e delle Repubbliche di Trinidad e Tobago e della Costa Rica, l’Ambasciatore della Costa Rica, il signor Hubert Méndez Acosta, ha tenuto un’interessante conferenza su «Le sfide del cambiamento climatico per l’America Centrale e i Caraibi», della quale abbiamo selezionato alcune riflessioni. 2
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Le sfide del cambiamento climatico per l’America Centrale e i Caraibi
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mento climatico in e isole dei CaraiAmerica Latina e nei bi «potrebbero piccoli Stati Insulari, subire molteplici sulla base del Quarconseguenze» quato Rapporto di Vali disastri naturali, lutazione del Grupscarsità di corallo, po Intergovernativo effetti negativi sulla di Esperti del Campesca e sul turismo, biamento Climatico con perdite comples(Panel Intergubersive stimate tra il 7% namental de Expere il 18% del Prodotto tos sobre Cambio Interno Lordo (PIL) Climático): nel 2080» . (BM, Augusto de la Torre) AMERICA LATINA Gli studi sulla ▶ L’aumento delvulnerabilità indila temperatura e la cano che l’aumento conseguente dimidi mezzo metro del nuzione dell’acqua livello del mare ponel sottosuolo potrebbe inondare oltrebbero portare altre il 50% delle spiagla graduale trasforge caraibiche entro i mazione della foresta prossimi 50-100 antropicale in savana ni. Questo effetto nella parte orientaprevedibile potrebbe le dell’Amazzonia. a sua volta causare Sig. Hubert Méndez Acosta e Dott.ssa Jennifer Jones-Kernahan, amLa vegetazione degli un forte impatto sul basciatori a Cuba della Costa Rica e di Trinidad e Tobago, rispettivaambienti semi-aridi turismo, le cui strutmente. Foto: TTC. sarà probabilmente ture principali sono sostituita da una vepresenti principalgetazione arida. mente nelle zone costiere e dei cayos delle isole dei ▶ Rischio di perdita significativa di biodiversità Caraibi. per l’estinzione delle specie nelle zone tropicali. L’aumento tra il 10% e il 20% delle precipitazioni nei Caraibi, e di solamente uno o due gradi di tem- ▶ Diminuzione della produttività delle colture agricole e dell’allevamento, con conseguenze peratura ridurrebbe la produzione di fagioli, mais negative per la sicurezza alimentare. Si stima e riso di circa il 10%. Allo stesso modo, in America che aumenterà la produzione della soia nelle zoCentrale si verificherebbero piogge in eccesso sulla ne temperate. In generale, si prevede che il nucosta caraibica, mentre sulla costa del Pacifico si mero di persone a rischio di soffrire la fame posavrebbe siccità. sa aumentare. L’America Centrale e i Caraibi sono particolarmente vulnerabili (a livello sociale, economico e ▶ Le variazioni nelle precipitazioni e la scomparsa dei ghiacciai influenzeranno significativamente ambientale) a questi cambiamenti climatici: la disponibilità di acqua per il consumo umano. ▶ Frequenza e intensità di eventi meteorologici estremi: uragani, precipitazioni intense, siccità. PICCOLI STATI INSULARI ▶ Perdita di biodiversità e dei servizi ambientali ▶ L’aumento del livello del mare aggraverà le inonconnessi. dazioni, la forza delle tempeste, l’erosione e al▶ Riduzione della disponibilità e qualità delle ritri pericoli costieri, minacciando così le infrasorse idriche. strutture vitali, gli insediamenti e le strutture ▶ Impatti sulle condizioni di salute: aumento delche consentono la sopravvivenza delle comunità le malattie gastrointestinali, respiratorie e trainsulari. smesse da vettori. ▶ A metà del secolo, si assisterà a una riduzione ▶ Conseguenze negative sulle attività generatrici delle risorse idriche in molte piccole isole, come di reddito (agricoltura, turismo) e sulle infraquelle dei Caraibi e del Pacifico, al punto da ristrutture dei servizi pubblici. sultare insufficienti per soddisfare la domanda durante i periodi di scarse precipitazioni. Méndez Acosta nella sua dissertazione ha pre- ▶ Invasione crescente di specie non native, a causa sentato uno schema che mette in relazione alcune delle temperature più elevate, in particolare neldelle ripercussioni previste per effetto del cambiale isole di latitudine media e alta. ■
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I favolosi Caraibi che parlano francese ■ Frank Martin
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e isole delle Antille Francesi sembrano una favola. C’era una volta un gruppo d’isole e isolotti con spiagge di sabbia bianca nel sud, con sabbia nera nel nord, con grotte ideali per le immersioni, il nuoto, la pesca, con scogli, sorgenti di acque termali, terreni montagnosi, gole, luoghi selvaggi, vulcani, bellissimi fiori come gigli, orchidee e frutti tropicali come noci di cocco, ananas o papaia. Nella favola i protagonisti sarebbero giganti naturali e guardiani come il vulcano Mont Pelée (Monte Calvo) di 1 463 m di altezza, che nel 1902 distrusse Saint-Pierre, una delle città principali di una delle isole dove, in questa catastrofe morirono circa 30 000 persone. Quest’isola una volta si chiamava Jouanacaëra-Matinino e i suoi abitanti originari erano i Caraibi, mortalmente feroci. Oggi si chiama Martinica e le acque verde smeraldo di un mare calmo, se non si avvicinano uragani, sono una calamita per gli amanti della natura. Martinique, questo il suo nome francese, ha un clima tropicale che gli intenditori descrivono come eccezionale, con una media di 25 gradi centigradi tutto l’anno. Ciò significa che le isole di origine vulcanica che formano la Martinica sono «aperte» tutto l’anno per godersi il mare tropicale e i divertimenti all’aria aperta. Fort-de-France possiede 100 080 abitanti ed è la sua capitale, la più popolosa e il principale porto della Martinica. Una città in stile francese con esempi del miglior stile parigino: moda, usanze, vetture Citroen e Renault, l’arte e la cultura della Francia.
Ognuna delle Antille Francesi sembra avere peculiarità straordinarie, o addirittura mitiche. Quest’arcipelago è formato oltre che dalla Martinica, dalla Guadalupa e da cinque isole minori dipendenti dalla Guadalupa. I nomi degli isolotti che non sono stati sfruttati massivamente dal turismo, sono suggestivi: Marie Galante, Iles des Saintes e Désirade. La Guadalupa è, all’interno della favola, forse la più favolosa. Si tratta di un arcipelago che costituisce un dipartimento d’oltremare della Francia e una regione ultra-periferica dell’Unione Europea. Nei tempi antichi gli indiani la chiamavano Karukera, che significa «isola dalle belle acque». Grande-Terre, così si chiama la sua capitale, è situata in una regione con spiagge di sabbia bianca e dolci colline. La città più grande dell’isola, Pointe-à-Pitre, è una città per fare shopping secondo lo stile europeo e offre prodotti «made in France». Basse-Terre è dominata dalla presenza di un vulcano, La Soufrière, addormentato, che rappresenta il punto più alto dell’oriente dei Caraibi con 1,46 km di altezza. Gli esperti del turismo consigliano di passeggiare per le vicine foreste tropicali del Parco Naturale di 74 100 ettari della Guadalupa, oppure di trascorrere una giornata a Grand Anse, una delle migliori spiagge dell’isola. Se il tempo e il denaro ve lo permettono, è d’obbligo visitare l’isolotto Marie Galante nel sud-est, con spiagge spettacolari e un rum che fa invidia ad altri produttori dei Caraibi. La Désirade è quasi vergine, forse da qui il suo nome (Desiderata). CARAIBI DIVERSI
Nei Caraibi francofoni Haiti spera in tempi migliori. La sua rivoluzione, la prima in America, è stata una catastrofe sociale che ha cambiato il suo volto e il suo destino. Haiti è parte delle isole francofone dei Caraibi, ma in realtà la maggior parte della popolazione parla dialetti di origine francese: Creoles e francese creolo. Il francese è la lingua ufficiale anche nei territori d’oltremare della Francia, nella Guyana francese, nella Guadalupa, nella Martinica, a St. Barthelemy, St. Martin e a St. Pierre e Miquelon. Haiti è diversa. Terremoti, uragani e una povertà terribile non le consentono ancora di decollare nel campo del turismo. Paesi come la Repubblica Dominicana, che condivide con questa nazione l’isola di Hispaniola, e il Messico, stanno attualmente provvedendo a sviluppare quest’industria. Il Ministro del Turismo dominicano Francisco Javier García ha detto nei primi mesi del 2012 che «La Repubblica Dominicana ha una grande esperienza nel settore ed è disposta a collaborare con Haiti in modo che possa riprendere la crescita che la caratterizzava negli anni precedenti». Da parte sua, sempre di recente, il Ministro Haitiano del Turismo Stephanie B. Villedrouin ha fatto conoscere in Messico che il suo paese sta lavorando per garantire l’attuazione delle strategie messicane del settore che possano essere considerate adatte per il paese caraibico. L’interesse per il modello del Messico si deve al fatto che Haiti sta attualmente cercando di attirare gli investimenti stranieri, e vede il turismo come uno degli assi centrali per lo sviluppo economico. Ma con il suo terreno agreste, fiumi brevi e rapidi e le coste di fronte allo stesso mare verde smeraldo delle altre isole dei Caraibi, anche Haiti è parte della favola. Una favola che non finisce mai. ■
Squadra francese parteciperà alla quinta Coppa Hemingway GIRARD APRILE, vincitore per la quarta volta del Torneo Internazionale di Pesca dell’Ago Ernest Hemingway (Torneo Internacional de la Pesca de la Aguja Ernest Hemingway), ha dichiarato, in un’intervista concessa a TTC, che «naturalmente penso di partecipare alla quinta Coppa il prossimo anno » la 63esima edizione del suddetto torneo, che si svolgerà dal 3 al 7 di giugno 2013. «Veniamo a Cuba da 20 anni e penso che continuerò a venire, salvo che per qualche problema di salute o di forza maggiore.
Finché avrò la possibilità di pescare, verrò a farlo. La pesca è eterna, e anche Hemingway lo è» ha affermato il pescatore francese. Per quanto riguarda le sue impressioni rispetto alla gara Aprile ha dichiarato: «Sono molto felice di aver ottenuto quattro volte il premio del Torneo Hemingway, è un avvenimento eccezionale; e anche di aver vinto la coppa a 59 anni. Siamo stati fortunati come francesi per aver mantenuto la coppa in questi anni e averla portata in Francia». «Abbiamo esibito la coppa in Francia, le abbiamo fatto percorrere il paese, a sud, a nord, a est e a ovest,
Girard Aprile. Foto: TTC.
e per questo possiamo dire che è un premio ben noto in Francia». Girard Aprile aveva già vinto il trofeo nel 2005, 2006 e 2009, fatto che l’ha reso uno dei grandi pescatori del pesce ago nel Mar dei Caraibi. La squadra francese, composta inoltre da Norbert F. Chassery, Bruno Leonardi, Catherine M. Sauvage, Gilles Plichon, Conrado Moreno e Jorge Luis Ferrá, ha gareggiato a bordo dello yacht X Marlin e ha ricevuto due premi, nelle categorie di “Pesca e Rilascio” e di “Prima Cattura”.
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Proiezioni del settore turistico a Cuba
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el corso del 2012 Cuba ha portato avanti progetti d’investimento nuovi e importanti. Sono in corso d’opera gli hotel Marina e El Patriarca a Varadero, il Planta Real La Estrella e il Laguna del Este I, II e III a Cayo Santa Maria, il Flamenco I, II, III e IV a Cayo Coco, l’Hotel Capri, il Bungalow Alborada e l’Hotel Cueto all’Avana, il Barcelona a Villa Clara, il Pansea a Trinidad e l’Ordoño a Holguín, ha annunciato il ministro del Turismo di Cuba Manuel Marrero Cruz, in occasione dell’apertura di FITCuba 2012. Entro la fine dell’anno si dovrebbero avviare i processi d’investimento per i nuovi alberghi Coloradas a Cayo Coco, Albatros a Guardalavaca e Palacio Iznaga a Trinidad. Cuba dispone ora di 58 626 camere, di cui il 63% in hotel a quattro e cinque stelle, il 71% sono dedicate al turismo di sole e spiaggia, il 23% al turismo urbano e il 2% al turismo naturalistico. Sono previsti investimenti alberghieri a Viñales, Santa Clara, Remedios, Cienfuegos, Ciego de Ávila, Camaguey, Bayamo, Gibara, Santiago di Cuba, Baracoa e a Trinidad si prevede la costruzione di cinque nuovi hotel di alto livello. Per la capitale si prevede la costruzione di nuovi hotel all’Avana Vecchia, nel Vedado e a Miramar, tutti a cinque stelle. Si sta lavorando anche
a una valutazione degli hotel esistenti per rinnovarli ed elevare la categoria di varie strutture in quanto è il modo più veloce ed economico di soddisfare la domanda di camere a quattro e cinque stelle. Gli investimenti esteri continuano a essere un fattore importante per lo sviluppo del turismo cubano. Esistono a Cuba 30 società miste che possiedono più di 6 mila camere e un numero simile in via di preparazione. Inoltre, sono in corso 62 contratti di amministrazione e di commercializzazione con 13 catene alberghiere internazionali, che amministrano il 47,4% delle camere nel paese. La portata dei progetti cui lavoriamo per costruire strutture residenziali legate ai campi da golf, ha richiesto di passare attraverso un lungo e profondo ma necessario processo di preparazione. Trovandoci nella fase finale dei negoziati relativi ai quattro progetti più avanzati prevediamo di costruire le società miste di quelli pronti entro la fine dell’anno. L’attività non statale nei servizi di alloggio, gastronomia e altri, continuerà a svilupparsi come offerta turistica complementare a quella statale. In questo momento stanno operando 1 618 ristoranti e 5 207 camere che offrono servizi di alloggio turistico, che per lo più sono prodotti competitivi di alta qualità. Settantatré compagnie aeree, 40 regolari e 33 charter, portano i turisti a Cuba da 19 paesi. Attualmente si stanno rinnovando e ampliando le capacità aeroportuali. L’ampliamento dell’aeroporto internazionale di Varadero ha permesso di aumentarne la capacità del 50%, e il Terminal 2 dell’Aeroporto Internazionale José Martí, dell’Avana, l’ha raddoppiata; inoltre sono state riabilitate le piste e le sale VIP degli aeroporti di Bayamo, Cayo Largo e Santiago di Cuba. Sarà infine ampliato l’aeroporto di Santa Clara per incrementare nuove operazioni con voli di grande capacità nella stagione invernale 2012-2013. ■
Cuba dispone ora di 58 626 camere, di cui il 63% in hotel a quattro e cinque stelle, il 71% sono dedicate al turismo di sole e spiaggia, il 23% al turismo urbano e il 2% al turismo naturalistico. Foto: Cortesia Meliá Cuba.
Marina Gaviota Varadero sarà un complesso turistico integrale
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ra gli investimenti fatti dalle autorità cubane con l’obiettivo di consolidare la posizione della destinazione turistica di Varadero, ne spicca uno di grandi dimensioni: l’ampliamento della Marina Gaviota, all’estremità della località di mare. L’intera opera, i cui lavori cominceranno nel 2013, aumenterà fino a 1 200 la capacità di attracco della marina internazionale, e comprenderà un hotel resort a cinque stelle di 423 camere –di cui 18 suite– costituito da una parte centrale, la più alta di sette piani, e quattro ali, con cinque ristoranti, grill sulla spiaggia, e bar sky, con piscina, oltre ad un centro congressi e un centro commerciale al piano terra. Vanno aggiunti al complesso tre condomini (aparthoteles) con 126 appartamenti (42 in ciascu-
Vista generale della Marina in costruzione e della Capitaneria. Foto: TTC.
no) –27 studios, 46 con una camera da letto e 53 con due- che possiedono una piscina privata. Il complesso comprende 738 m2 di spazi comuni: centro benessere, bowling, piscina, ranchón, bar, ristoranti, negozi, mini market, lavanderia, baby club, sala per le feste e un lungomare pedonale. L’agenzia immobiliare ALMEST è l’ente investitore, il pro-
getto è diEmpai di Matanzas, e la società di costruzioni è un’associazione economica internazionale al 50% tra la franceseBouygues Batiment International (presente a Cuba da 12 anni) e la cubana ARCOS, di Varadero, iscritta, come la Empai, al Ministero delle Costruzioni. Realizzata al 100% con finanziamenti cubani, la parte francese apporta il Know-How, gli ele-
menti organizzativi, il controllo della gestione e alcune tecniche di costruzione. La Fase I, in periodo di garanzia, ha esaminato la Capitaneria e l’infrastruttura tecnica per la riparazione e la manutenzione delle navi della Marina. Nella Fase II, al 60% del periodo di esecuzione, si sta lavorando all’hotel e ai condomini. L’investimento sta attraversando la sua terza fase di costruzione (al 6%), in cui saranno completatile unità abitative e i lavori della Marina. La qualità delle costruzioni a terra è assicurata da una compagnia di tripla certificazione di qualità, sicurezza e rispetto per l’ambiente, secondo gli standard internazionali, certificazione emessa da AFAK, Agenzia Francese di Controllo Qualità. ■
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Un’isola francese nell’area dei Caraibi. Martinica e la Rotta del Rum ■ Dr. José Luis Perelló
distante, a Fonds Saint-Jacques, un insediamento costruito nel 1658 dai padri Domenicani, mostra uno scenario fermo nel tempo, il Musée du Père Labat. Distillerie principali:
Dottore in Scienze Economiche. Professore presso la Facoltà di Turismo dell'Università dell'Avana. Consulente della Camera Nazionale del Turismo CANATUR, Honduras, e del Ministero del Turismo, MINTUR di Cuba
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Caraibi sono una zona geografica identificata con i viaggi turistici, dove si distinguono due strutture fisiche: il Mar dei Caraibi e le isole dei Caraibi. Il Mar dei Caraibi o Mar delle Antille è un braccio dell’Oceano Atlantico parzialmente chiuso a nord e a est dalle attuali Antille. Il nome deriva dal popolo Caribe, che abitava la zona quando arrivarono i conquistatori europei nel XV secolo. Il Mar dei Caraibi e le Antille sono un mosaico di nazionalità e culture diventato uno spazio per il turismo internazionale, che muove annualmente verso la sub-regione circa 20 milioni di viaggiatori in cerca di spiagge, divertimento e benessere. Isole che ricordano storie di pirati e galeoni, di tesori nascosti, di un popolo spensierato e con un liquore che le distingue, il rum come lo battezzarono gli inglesi o rhum, i francesi. Questa bevanda è stata menzionata per la prima volta nel 1650, in documenti provenienti dalle Barbados, poi in Giamaica e posteriormente nella Martinica Francese, dove fu creato l’unico rhumagricole ottenuto dalla distillazione del succo fermentato di canna da zucchero, e non dalla melassa. Da allora, bere rum non significa soltanto un gesto che trasforma e provoca un effetto di spensieratezza e di euforia sulle persone e sul loro comportamento, ma è diventato parte della cultura di tutti i popoli dei Caraibi, come un marchio storico, di razza ed eredità, della miscela di culture diverse e dell’intero
Distillerie Dillon Fort-de-France Distillerie Depaz Saint-Pierre Habitation Clement François Trois-Rivières Sainte-Luce La Mauny Rivière-Pilote Rhum Neisson Le Carbet St. James Rum Museum Sainte-Marie Bally (Habitation Lajus) Le Carbet Distillerie JM Macouba Distillerie St.Etienne Gros-Morne Distillerie La Favorite Lamentin
Philip Chevalier, direttore di Marina Bas-Du-Fort e vincitore, nel 2007, di La Ruta del Ron, con l’autore
processo di transculturazione di cui partecipano gli abitanti dei Caraibi. La Martinica, territorio francese dal 1635, con una superficie di 1 100 km 2 e 450 000 abitanti, è una delle più ricche isole nei Caraibi, dopo le Isole Cayman, le Bahamas e le Isole Vergini Americane. Questa condizione è dovuta principalmente alla presenza di una classe media locale vincolata alla Francia europea, una caratteristica rara nella regione. Come in altre isole dei Caraibi, le attività agricole sono quasi inattive. Solo il 7% della forza lavoro è impiegato in questo settore (dominato dalla produzione di banane, ananas e di canna da zucchero per il rum): le principali colture sono decadute e «l’Isola dello Zucchero» deve importare la barbabietola da zucchero per soddisfare il consumo locale. L’attività turistica di questa splendida isola è collegata alla storia del rum. A Sainte-Marie, a nord, nel Musée du Rhum nella piantagione di canna da zucchero St. James, il visitatore trova tutta la storia e, poco
In Martinica si trovano decine di distillerie e musei del rum dove si possono degustare i migliori rum delle Antille, che giustificano il titolo: La Capitale Mondiale del Rum. Alle attrazioni naturali della Martinica e della sua omologa Guadalupa, va aggiunta la marina nautica più grande delle Antille: la Marina Bas-du-Fort che ospita la regata transatlantica «Route du Rhum» (Rotta del Rum), questa rotta parte da Saint-Malo in Francia, dove si riuniscono in quest’occasione i velisti più esperti provenienti da diversi paesi. La Rotta del Rum ci porterà a Montego Bay in Giamaica, e a Santiago di Cuba, la culla dei rum leggeri, senza dimenticare Mount Gay Distillery nelle Barbados, la più antica distilleria tra quelle che continuano a produrre rum, che è attiva dal 1703. ■
ARRIVI TURISTICI NELLA MARTINICA 2004 470 891
2005 484 127
2006 502 053
2007 503 107
2008 479 933
2009 443 202
2010 476 492
Cuba a Top Resa 2012 CON LA PRESENZA di una nutrita rappresentanza, la delegazione cubana è guidata dal Ministero del Turismo dell’isola e dal suo Ufficio di Promozione e Informazioni Turistiche in Francia, e vede la partecipazione di Havanatur e Cubana de Aviación. Partecipano anche le agenzie ricettive Viajes Cubanacán, Cubatur, Gaviota Tours y San Cristóbal e gli enti alberghieri Gran Caribe, Cubanacán, Gaviota, Habaguanex, assieme alle catene associate Meliá, Iberostar, Occi-
dental, Blue Diamond, Hoteles C e Accor. IFTM Top Resa diventa quindi uno spazio ideale dove l’industria turistica cubana può promuovere la sua gamma di prodotti, legati al suo ricco patrimonio culturale e storico, senza dimenticare le potenzialità per il segmento degli eventi e dei viaggi incentivi e il prodotto dei Cayos per gli amanti di queste esclusive località naturali. Il dialogo con i principali collaboratori (tour operator, agenzie di viaggio e compagnie aeree), come bilancio dei risultati ottenuti nel primo semestre dell’anno e le allettanti prospettive per questo merca-
FOTO: CORTESIA MINISTERO DI TURISMO DI CUBA.
FONTE: ELABORATO IN BASE AI DATI DEL MARTINIQUE PROMOTION BUREAU.
to, che alla fine del mese di luglio aveva registrato oltre il 12% di crescita, completerà le giornate della delegazione delle Antille presente a questo appuntamento, durante il
quale il pubblico francese potrà godere dell’Autentica Cuba. Ministero del Turismo di Cuba Agosto 2012
Le Antille Francesi: un paradiso terrestre
Spiaggia Caravelle. Foto: Commissione del Turismo dell’Isola di Guadalupe
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a Francia dispone di un meraviglioso gruppo di isole e paradisi lontani, disseminati per il pianeta, tra cui si distinguono le famose Antille Francesi nei Caraibi, composte dalle isole Martinica e Guadalupa e dai loro isolotti, che si trovano ad ovest della regione. Ognuna offre un clima differente, mari spettacolari, paesaggi unici, culture e tradizioni autentiche, ma anche una natura prodigiosa e l’accoglienza ospitale della popolazione locale. Tutto questo rende i Dipartimenti Francesi d’Oltremare (dal 1946), luoghi di grande interesse turistico. Martinica, conosciuta come l’Isola dei Fiori, si trova a sud delle isole dell’arcipelago della Guadalupa. Con 80 km di lunghezza e 39 km di larghezza, offre circa 1000 km ² di beatitudine tropicale. Quest’isola, emersa dall’arco vulcanico, è piacevolmente rinfrescata dai venti alisei. Il nord è dominato dai 1397 metri del Monte Pelée (Monte Calvo), circondato da un bosco che promette magnifiche passeggiate, mentre il sud offre un susseguirsi di IN OCCASIONE dell’alta stagione 2012-2013 saranno aggiunti nuovi voli che partiranno dal Messico e dalla Francia verso l’aeroporto internazionale Abel Santamaria, di Santa Clara, facilitando così l’accesso di questi mercati alla destinazione Cayos di Villa Clara, il più giovane polo turistico cubano. Le informazioni sono state fornite da Frank P. Oltuski Rodríguez, vice presidente del settore marketing per il Gruppo di Turismo Gaviota S.A. durante FITCUBA 2012 alla presenza dei tour operator e della stampa. Parlando dell’aeroporto di Santa Clara, Oltuski ha affermato che «i collegamenti internazionali hanno continuato a crescere costantemente ed è stata un successo l’operazione dall’Argentina (...) il terminal aereo riceverà miglioramenti che amplieranno la sua capacità operativa».
ampie spiagge e baie tranquille. Nella capitale, Fort-de-France, è possibile scoprire i suoi mercati, senza dimenticare i musei come quello di Storia ed Etnografia e, non lontano, il celebre Giardino di Balata, con più di 3000 specie di piante. Si possono praticare sport acquatici, immersioni, windsurf, jet ski, kite-surf, itinerari in catamarano, surf e sci nautico, in formule combinate con le altre isole (Guadalupa, Dominica e Santa Lucia), escursioni e passeggiate a cavallo in un natura segreta e generosa. Inoltre quad, canoa-kayak, golf, gite in elicottero, canyoning, mountain bike, pesca di specie di grandi dimensioni e altre attrazioni. Guadalupa e i suoi cinque isolotti-Maria Galante (Marie-Galante), Isola dei Santi (Les Saintes), Desiderata (Désirade), San Bartolomeo (Saint-Barthélemy) e San Martin (SaintMartin) –godono delle stesse qualità. È il centro della cultura creola caraibica e si presenta come una fusione d’influenze francesi e africane. Noto per il suo zucchero e il rum, come per le sue spiagge, quest’arcipelago presenta
un mix seducente di moderne città, villaggi rurali, foreste tropicali e spiagge isolate. Interessante da visitare... Piazza de la Victorie, l’Aquario, il centro turistico di Gosier, il cimitero di Morne à l’Eau, il Museo e Parco Archeologico, il Forte Napoleone, Saint François, le cascate di Chutes du Carbet, il Parco Naturale della Guadalupa, la Maison de la Forêt, la spiaggia del Ponte di Pietra e il vulcano Soufriere. AEROPORTI Point-a-Pitre Le Raizet International Airport (Guadalupa), L’Esperance o Grand Case Airport (Saint-Martin), l’aeroporto Gustaf III di St. Barthelemy o di St. Jean (Saint Barthelemy), l’Aeroporto Internazionale della Martinica Aimé Césaire, Fort-de-France. COMPAGNIE AEREE Aérogare Pôle Caraïbes, Air Antilles Express, Air Canada, Air Caraïbes, Air France, Air Tropical, American Airlines, American Eagle, Avior, Corsair, Delta Airlines, Liat, Marie Galante Aviation, Oceair, US Airways, e Winair. ■
Villaggo La Estrella. Foto: TTC.
Maggiore accessibilità ai Cayos di Villa Clara «I voli giornalieri di Aerogaviota dall’Avana all’aeroporto di Cayo Las Brujas rappresentano un’ottima possibilità per i nostri mercati e operatori turistici al fine di offrire, oltre ai soggiorni convenzionali, anche pacchetti di viaggi combinati», ha detto il vicepresidente di Gaviota.
Citando Oltuski, «quando nel 1995 sono stati uniti alla terraferma, grazie al maestoso lavoro del terrapieno, i Cayos Las Brujas, Ensenachos e Santa María, cominciò un progetto di sviluppo turistico senza precedenti nel nostro paese».
La prima struttura turistica, Villa Las Brujas, è stata inaugurata nel 1999. Oggi, nei Cayos di Villa Clara esistono nove alberghi con una capacità di 5 682 camere, di cui il 94% a 5 stelle. «La peculiarità dello sviluppo del prodotto turistico nei Cayos di Villa Clara -ha aggiunto il vicepresidente- è che sono state combinate moderne strutture alberghiere con una serie di servizi che permettono di soddisfare pienamente le esigenze di svago e ricreazione dei nostri clienti». In sintesi, sono stati completati: la Marina Gaviota di Cayo Las Brujas, l’Acquario- Delfinario, la Clinica Internazionale e una nuova proposta, i Villaggi Las Dunas e La Estrella. Sono stati inoltre sviluppati servizi SPA, arrivando a cinque impianti di questo tipo. ■
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Cuba da oltre 15 anni, l’agenzia ricettiva francese Cuba Autrement muove una media annuale di 3 000 turisti verso Cuba,- l’80% sono francesi; il resto sono francofoni provenienti da Belgio, Svizzera e Canada, oltre che italiani. Rappresenta l’80% dei clienti del Turismo Naturalistico per il mercato francese. Il suo direttore, il signor Stéphane Ferrux, ha rilasciato un’intervista a TTC, che riassumiamo in quest’ articolo. «La motivazione principale dei francesi che vengono a Cuba-assicura Ferrux- è culturale, la gente sente che c’è affinità tra i francesi e i cubani». Con una permanenza media di 10 giorni, i clienti di Cuba Autrement ne dedicano solo tre alle spiagge, il resto alla cultura e alla natura. Rappresentata a Cuba a nome della società Destino World, e con un team di 15 persone, è la fornitrice di agenzie e tour operator, - rappresentano l’85% dei suoi clienti. Ha lavorato, sempre concentrata sul turismo specializzato, in linea con la tendenza della Francia e dell’Europa, con numerose agenzie ricettive cubane (Paradiso, Gaviota, San Cristóbal, Cubanacán e Cubatur) e, da un anno, con Destino World, è rappresentata da Ecotur. Dei suoi tre settori principali, il protagonista è il turismo naturalistico, che include il Turismo Sportivo, come il ciclismo da corsa, non le passeggiate in bicicletta. Ferrux chiarisce che «una passeggiata per un francese deve sempre avere un tocco di cultura». Un’altra
Cuba Autrement
Stéphane Ferrux.
modalità che promuove sono i viaggi incentivo perché «Cuba è una destinazione ben posizionata in questa modalità, perché ha molto da
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esprimere e mostrare, oltre ad offrire un rapporto qualità / prezzo favorevole». «La terza variante è la più difficile, il turismo individuale» - ha aggiunto-, dall’emissione molto stabile, ha aumentato la sua percentuale di partecipazione nel mercato francese. «Abbiamo progettato percorsi ‘on demand’, secondo un menù di offerte, e personalizzati, che è quando si crea il prodotto». Le destinazioni di Cuba scelte dipendono dal mercato. Per il Turismo Naturalistico, i tre massicci più importanti del paese: Viñales-Sierra del Rosario, in Occidente, Topes de Collantes, nel centro, e Baracoa nella regione orientale. La metà dei suoi clienti individuali compiono il percorso completo dell’isola, fino a Santiago de Cuba. I Gruppi Incentivo preferiscono l’Avana-Varadero e L’Avana-TrinidadCayo Santa Maria. Purtroppo, Trinidad possiede un’infrastruttura limitata per questo segmento. Ha spiegato che anche nel momento in cui Trinidad aumenti le sue capacità alberghiere, com’è previsto, sarebbe necessario garantire il volo aereo, imprescindibile per questa operazione. Non offrono un percorso che segua la Traccia Francese a Cuba, rispetto al quale Ferrux crede che « manca ancora molto a questo patrimonio per essere trasformato in un prodotto turistico». Cuba Autrement utilizza Air France-KLM che in inverno garantisce 14 voli settimanali verso e da Cuba. ■
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mpartita dal Dott. F. Javier Melgosa Arcos, professore presso l’Università di Salamanca, durante il 2° Convegno Internazionale di Studi Turistici, all’Avana, la conferenza “Il Diritto e il Turismo” è iniziata premettendo che, per conoscere i precetti del Diritto del Turismo, bisogna ricorrere ai principi e alle tecniche del Diritto Civile, Commerciale, Amministrativo, Tributario, senza dimenticare il Diritto del Lavoro. Dal punto di vista soggettivo, ha continuato il Dott. Melgosa, sono coinvolti l’amministrazione pubblica, gli operatori e gli imprenditori turistici e il cliente-turista; dal punto di vista oggettivo, la tutela dei patrimoni – costiero, patrimonio culturale e naturalistico e altri- e dei servizi turistici–, i trasporti, gli alloggi. Il ruolo dell’Amministrazione Pubblica consiste nel promuovere le destinazioni, nel tutelare l’utente turistico, nel garantire la sicurezza pubblica, l’informazione al turista e i trasporti. Le aziende e gli operatori: Esiste un regime giuridico (singoli imprenditori, società), possiedono mezzi e strumenti propri (pubblicità, marchi, contratti, travellers cheques) con le proprie singolarità fiscali e di contrattazione lavorativa. Ogni giorno sorgono nuovi modelli d’impresa.
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Il Diritto e il turismo
Dott. F. Javier Melgosa Arcos, professore presso l’Università di Salamanca. Foto: TTC.
Il turista, protagonista indiscusso, deve essere tutelato attraverso un adeguato statuto giuridico che si regge sul pilastro centrale del Diritto del Turismo. È essenziale regolare diritti, reclami e meccanismi arbitrari dei turisti e risolvere rapidamente ed efficacemente i conflitti tra i turisti e gli operatori, così come garantire la libertà di movimento, passaporti o visti.
Un’altra sezione tratta le Caratteristiche del Diritto del Turismo: 1. Il raggiungimento della qualità. Una risposta al turismo di massa, perché il viaggiatore si sposta per curiosità o avventura, mentre il turista lo fa per comodità e qualità del servizio. Oggi esiste una tendenza a eliminare le bar-
riere architettoniche, e sono applicate diverse norme regolatrici. 2. Fuga dall’amministrazione pubblica verso gli strumenti tipici del Diritto Privato che crea soggetti di diversa natura (agenzie, imprese pubbliche, fondazioni, ecc.). 3. La garanzia o tutela del turista e dei beni turistici (ambiente naturale e culturale). Essendo una disciplina trasversale, il turismo è inf luenzato da una molteplicità di normative settoriali: Urbanismo, Pianificazione Territoriale, Ambiente, Industria, Coste, Immigrazione, Sicurezza, Tutela dei Consumatori, Titolazione, Nazionalità, Valuta e Cambio Moneta, Infrastrutture, Trasporti, Comunicazioni, Legislazione del Patrimonio Storico, ecc. Tra le organizzazioni internazionali vanno messe in evidenza l’UNESCO, che dichiara i patrimoni universali, e l’Organizzazione Mondiale del Turismo che rilascia documenti di portata globale, come ad esempio il Codice del Turista e il Codice Etico Mondiale per il Turismo. Infine le norme dell’Unione Europea hanno migliorato la protezione del turista e i Fondi Europei sono stati utilizzati per lo sviluppo del turismo rurale. ■
Impronta francese nei Caraibi
S
corgere oggi l’indelebile impronta francese nelle isole dei Caraibi dimostra come questa presenza fosse un elemento di grande impatto sulla regione in ambito sociale, economico e culturale, patrimonio che è diventato oggi attributo turistico come parte dell’identità regionale, oltre a contribuire allo sviluppo di programmi e progetti legati al turismo culturale, in particolare a quello di lingua francese. La colonizzazione francese nei Caraibi cominciò nel XVII secolo con lo scopo di stabilire una rotta commerciale per le piantagioni di canna da zucchero, e coinvolse in origine le isole di Saint Kitts –la prima–, Guadalupa e Martinica, successivamente,, la parte occidentale di La Hispaniola fu ceduta alla Francia, dove ora ha sede la Repubblica di Haiti. Gli immigrati francesi che passarono per queste isole apportarono esperienza, mano
Centro Storico Urbano di Cienfuegos.
d’opera attraverso la schiavitù, capitali e macchinari per lavorare le colture, lasciando importanti tracce culturali. A parte delle Antille francesi, altre isole dei Caraibi hanno mantenuto viva l’impronta della Francia, e la mostrano nel turismo culturale. A Cuba la Fortaleza de La Cabaña e El Morro dell’Avana mostrano l’eredità dell’architettura militare, sopravvivono le rovine di piantagioni di caffè francesi e si mantiene intatta la farmacia francese più completa fuori dalla Francia, il dipinto esposto nel “Temple-
te” in cui è stato dipinto l’atto di fondazione dell’Avana, da Jean Baptiste Vermay, pittore di Napoleone I e maestro della figlia di Josephine Beauharnais. Sull’isola di Vieques (Puerto Rico), fondata dai francesi, alcuni quartieri conservano i nomi franchi e perdura una piccola comunità di francesi. Basseterre, capitale di Saint Kitts e Nevis, testimonia il passato coloniale d’influenza francese nella sua architettura. La Tumba Dominicana è uno dei tanti esempi di questa cultura nella musica caraibica. ■
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Museo Napoleonico dell’Avana
Maschera funebre di Napoleone confezionata in gesso dal suo medico personale, François Antommarchi. Foto: TTC.
■ Julio Antonio Gómez Díaz Professore della Casa de Altos Estudios Don Fernando Ortiz, Università dell'Avana
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l Museo Napoleonico dell’Avana conserva circa 8000 pezzi da museo di grande valore patrimoniale. Custodisce dal 1° dicembre 1961, una delle collezioni più complete al di fuori del territorio francese riguardanti l’epoca napoleonica. Le sue collezioni provengono fondamentalmente dal lavoro, durato anni, promosso dal magnate dello zucchero Julio Lobo, considerato uno degli uomini più ricchi al tempo del trionfo rivoluzionario del 1° gennaio 1959. Tra gli oggetti più importanti, si ricorda la maschera mortuaria di Napoleone Bonaparte, realizzata in gesso dal suo medico François Antonmarchi, che dopo la morte dell’imperatore nel 1821, si era recato a Cuba per stabilirsi nella parte orientale dell’isola, fino alla sua morte. Tra i pezzi di acquisizione più recente un orologio da tasca donato dal presidente cubano Raul Castro, che apparteneva al medico di Napoleone e che gli era stato consegnato direttamente da quest’ultimo sul letto di morte. Questi oggetti esemplificano, insieme a una moltitudine di testimonianze che compongono l’universo simbolico di un’epoca, compresa tra la Rivoluzione Francese e il Secondo Impero, una meravigliosa eredità del patrimonio culturale cubano e universale. Il Museo ha come sede un lussuoso palazzo
inaugurato nel 1928, dal romantico nome La Dolce Dimora, che fu la dimora originale di uno degli uomini dal più grande spirito dell’indipendentismo e liberalismo- il colonnello dell’esercito di liberazione cubana, di origine napoletana- Oreste Ferrara. Coerentemente con il suo proprietario, che passò nella sua carriera militare da essere un semplice soldato della fanteria a colonnello nei campi cubani, professore universitario, diplomatico e giornalista, il palazzo di stile rinascimentale fiorentino fu costruito dall’esclusiva ditta Govantes y Cavarrocas, la stessa che progetterà poi il Campidoglio dell’Avana e la Biblioteca Nazionale. ■
Orologio da tasca consegnato al Dott. Antommarchi da Napoleone in persona, sul suo letto di morte. Foto: TTC.
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Gli operatori turistici del mercato francese con destinazione Caraibi
Tulum, Caraibi messicani.
T
ra i tour operator che commercializzano in Francia la regione dei Caraibi, tre si distinguono per la varietà delle offerte, facendo riferimento alle informazioni dei loro siti web: Vacances Transat, Nouvelles Frontières e Frame. Con partenze da Lione, Marsiglia, Parigi, Bordeaux, Nantes e Tolosa, con voli Air France e arrivo all’aeroporto di Punta Cana, Vacances Transat organizza programmi a Bayahibe e a Punta Cana. Nei Caraibi Messicani ha come destinazioni Cancún, Campeche, Valladolid, Mérida e i principali siti archeologici maya Chichen Itza, Uxmal, Izamal, Cobá, Ek Balam, e Tulum; garantisce il flusso
di turisti attraverso le compagnie Air France e Iberia, con programmi che partono da Parigi, Lione, Nizza, Tolosa, Marsiglia, Bordeaux, Nantes, Mulhouse e Strasburgo, e arrivano agli aeroporti messicani di Città del Messico e Cancún. Le destinazioni di Cuba offerte da Vacances Transat sono: L’Avana, Varadero, Cienfuegos, Trinidad, Santiago di Cuba, Viñales, Sancti Spiritus, Santa Clara, Baracoa, Cayo Santa María e Camaguey; vengono utilizzati aerei di Air France, Iberia o di Cubana de Aviación con partenza dagli aeroporti francesi di Parigi, Bordeaux, Lione, Marsiglia, Nizza, Tolosa, Mulhouse, Nantes, Strasburgo,
Brest e Tolone, e arrivo agli aeroporti cubani dell’Avana e di Santiago de Cuba. Nouvelles Frontières ha progettato diverse offerte nelle Antille Francesi, alcune con la partecipazione di TUI. In Martinica, arriva a Fort de France, Le Carbet, Le Diamant Beach, Marouba, Anse à l’Ane, Trois Ilets, Sainte Luce, Schoelcher e Tartane; e nella Guadalupa, a Saint François, Le Manganao, Gosier, Grande Terre, Basse-Terre, Deshaies, Saint François, Sainte Anne, Sainte Rose e a Pointe à Pitre. Estendendo le sue operazioni ad altre destinazioni dei Caraibi, Nouvelles Frontières offre in Repubblica Dominicana le località turistiche di Bayahibe, La Romana, Boca Chica, e Punta Cana- le spiagge Bavaro e Cabeza de Toro-; a Cuba propone combinazioni L’Avana-Varadero e più di un dozzina di pacchetti a Varadero; e nei Caraibi messicani, offre, oltre ad una dozzina di offerte per Playa del Carmen, anche Akumal, Tulum, Puerto Morelos, Puerto Aventuras, Kantenah e Playa Paraíso. Frame, infine, offre circuiti che hanno come destinazione le Antille Francesi: in Martinica Sainte Luce, Les Trois-Ilets, La Pointe du Bout, Sainte Luce e Anse à l’Ane- e nella Guadalupa Gosier e Saint-François. In altri luoghi turistici dei Caraibi, possiede offerte di viaggio per Varadero, Cuba; Punta Cana, Bayahibe e La Romana nella Repubblica Dominicana; e la Riviera Maya in Messico. ■
NUOVI COLLEGAMENTI AEREI NEI CARAIBI
ITALIA, CUBA E NICARAGUA COLLEGATE DA BLUE PANORAMA La compagnia aerea italiana Blue Panorama ha annunciato le operazioni di un nuovo volo settimanale Roma-L’Avana-Managua-Roma, che unirà le destinazioni Italia, Cuba e Nicaragua. APRE ROTTA TRA PORTO RICO E LE ISOLE VERGINI BRITANNICHE Seaborne Airlines offrirà, dal 1° ottobre, due voli giornalieri tra l’aeroporto Internazionale Luis Muñoz Marín a San Juan, Porto Rico, e il Terrence B. Lettsome sull’isola di Tortola, Isole Vergini Britanniche.
NUOVO COLLEGAMENTO AEREO TRA IL MESSICO E CUBA Cubana de Aviación ha inaugurato la rotta tra Città del Messico e Santa Clara. Con frequenza settimanale, il servizio sarà operato su aeromobili TU 204 per 170 passeggeri. COPA LANCIA DUE ROTTE DA CITTÀ DI PANAMA Copa Airlines ha inaugurato una nuova rotta per collegare Città di Panama con la città peruviana di Iquitos, il cui itinerario sarà di due volte la settimana, il mercoledì e il sabato, con partenza da Panama a Iquitos alle 11:36 a.m. e ritorno alle 02:59 p.m. . Inoltre, Las Vegas è diventata la settima destinazione degli Sta-
ti Uniti con la quale Copa collega l’Aeroporto Internazionale di Tocumen di Città di Panama.
JETBLUE ANNUNCIA VOLI PER GRAN CAYMAN E CARTAGENA DE INDIAS Operati con una flotta di A320, dal 15 novembre, JetBlue Airways offrirà tre voli settimanali verso l’aeroporto Internazionale Owen Roberts di Gran Cayman dal New York-JFK (Giovedì e Sabato) e dal
Boston Logan International (il Sabato). La compagnia ha dichiarato che, a partire da novembre, prevede di incorporare anche Cartagena de Indias, offrendo la possibilità di volare da New York-JFK alla città porto dei Caraibi Colombiani, tre volte a settimana. INTERJET COLLEGA CITTÀ DEL MESSICO CON NEW YORK Interjet ha inaugurato un volo diretto giornaliero tra Città del Mexico e New York. Dal New York-JFK parte alle 07:25 a.m., dal Lunedi al Venerdì, e alle 10 p.m., il Sabato e la Domenica, mentre al ritorno lascia l’aeroporto di Città del Messico alle 4:40 p.m., arrivando al JFK alle 10:30 p.m.