BAMBINI IN ATELIER - vol. 2

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Lavorare con i lapbook .............. pagg. 4 - 125 Il mio primo lapbook: l’acqua .............. pagg. 16 - 90 Un altro esempio di lapbook: le emozioni .............. pagg. 91 - 125 “Il forziere delle emozioni” .............. pagg. 126 - 137 Il mondo dei dinosauri .............. pagg. 138 - 209 Progetto “Il coding... con i dinosauri” .............. pagg. 210 - 216
SOMMARIO

Lavorare con i lapbook

L’acqua

Dalle mappe concettuali... ai lapbook nella Scuola dell’Infanzia

Il lapbook: un nuovo modello didattico

Il mio primo lapbook: l’ACQUA

Strutturazione del lapbook: una sintesi del percorso

1. A che cosa serve l’acqua?

Esperienza didattica: L’ACQUA SERVE A LAVARSI

SCHEDA N. 1

Esperienza didattica: L’ACQUA SERVE A LAVARE SCHEDA N. 2

Esperienza didattica: L’ACQUA SERVE A DISSETARSI SCHEDA N. 3

Esperienza didattica: L’ACQUA SERVE A CUCINARE SCHEDA N. 4

Esperienza didattica: L’ACQUA SERVE A FAR CRESCERE LE PIANTE SCHEDA N. 5

Esperienza didattica: L’ACQUA SERVE PER GIOCARE SCHEDA N. 6

2. A chi serve l’acqua?

Esperienza didattica: L’ACQUA SERVE ALLE PERSONE SCHEDA N. 7

Esperienza didattica: L’ACQUA SERVE ALLE PIANTE E AI FIORI SCHEDA N. 8

Esperienza didattica: L’ACQUA SERVE AGLI ANIMALI SCHEDA N. 9

3. Com’è l’acqua?

Esperienza didattica: L’ACQUA NON HA SAPORE SCHEDA N. 10

Esperienza didattica: L’ACQUA NON HA ODORE SCHEDA N. 11

Esperienza didattica: L’ACQUA NON HA COLORE SCHEDA N. 12

4. Come si presenta l’acqua?

Esperienza didattica: LO STATO LIQUIDO SCHEDA N. 13

Esperienza didattica: LO STATO SOLIDO SCHEDA N. 14

Esperienza didattica: LO STATO GASSOSO SCHEDA N. 15

2
4 12 16 24 27 30 31 32 33 34 35 36 39 40 41 42 43 44 46 47 48 49 50 51 52 54 55 56 57 58 59 60 64 65 66 67 68 69

5. Dove si trova l’acqua?

L’acqua si trova...

Esperienza didattica: AL MARE, AL FIUME, AL LAGO

SCHEDA N. 16 SCHEDA N. 17 SCHEDA N. 18

Esperienza didattica: NELLE NUVOLE SCHEDA N. 19

Esperienza didattica: NEL CORPO SCHEDA N. 20

Esperienza didattica: NELLE FONTI SCHEDA N. 21

Percorso sensoriale e mappa concettuale Conclusioni e riflessioni

Le emozioni

Un altro esempio di lapbook: le EMOZIONI

Strutturazione del lapbook - una sintesi del percorso Le emozioni nei libri - Provo emozioni quando...

Esperienza didattica: CHE RABBIA! SCHEDA N. 1 SCHEDA N. 2

Esperienza didattica: CHE GIOIA! SCHEDA N. 3

Esperienza didattica: CHE PAURA! SCHEDA N. 4

Esperienza didattica: CHE TRISTEZZA! SCHEDA N. 5

La tasca porta specchio

Esperienza didattica: EMOZIONI ALLO SPECCHIO! SCHEDA N. 6 Oggi mi sento...

Esperienza didattica: L’OROLOGIO DELLE EMOJI SCHEDA N. 7

Le emozioni sul viso

Esperienza didattica: GUARDARSI IN FACCIA! SCHEDA N. 8

Valutazione finale

IL FORZIERE DELLE EMOZIONI

PIRATI COME BENDANERA

ESPLORIAMO LE EMOZIONI INSIEME A BENDANERA COSTRUIAMO INSIEME COME SI FA? GIOCHIAMO CON LE EMOZIONI SCOPRIAMO IL TESORO!

Canzone: I pirati viaggiatori

70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 82 83 86 91 98 100 102 104 105 106 107 108 109 110 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 126 128 130 133 134 135 136

3

Dalle mappe concettuali... ...ai lapbook nella Scuola dell’Infanzia

RIFERIMENTI TEORICI

Importanti rivoluzioni e cambiamenti di vedute hanno modificato la società contemporanea innestando un processo di mutamento che ha investito l’uomo e le modalità di rapportarsi con il mondo dei saperi e ha coinvolto l’istituzione scolastica in un rapporto di reciprocità formativa con l’ambiente circostante. Da sempre, la Scuola dell’Infanzia si presenta come ambiente privilegiato per iniziative didattiche anche sperimentali, essendo un luogo educativo intenzional mente e professionalmente strutturato per mantenere una visione unitaria del bambino, dell’ambiente che lo circonda e delle relazioni che si instaurano.

La scuola è uno spazio di cultura e di libertà, è un luogo che riesce ad edu care attraverso l’agire, il ricercare, il narrare e il riflettere sull’esperire. Quando si progetta e si sperimenta un nuovo modello didattico entrano in gioco una complessità di fenome ni che richiedono contributi da diversi ambiti disciplinari, di provenienza pedagogica, didattica, psicologica e filosofica.

Lavorare con i lapbook
4
Introduzione
(di Katia Cruziani e Sabrina Sampaolesi, scuola dell’infanzia “Aldo Moro”, Recanati)

Partendo dalla constatazione che, in una società come quella odierna, il ruolo e le funzio ni della scuola si stanno modificando, il progetto, di seguito esposto, ha principalmente adottato come fondamento teorico il modello costruttivista della conoscenza, ulteriormente ampliato e completato da una prospettiva interazionista che prevede la negoziazione come strumento indispensabile per la costruzione di un comune mondo di significati. Dalla riflessione pedagogica contemporanea, si è ricavata l’istanza della comunicazione e del lavoro di gruppo come potenziale educativo primario.

Il riferimento teorico principalmente preso in considerazione è stato quello riguardante le mappe concettuali di J.D. Novak e D.B. Gowin in “Imparando a imparare”, SEI, Torino 1989. La specificità del curriculo della Scuola dell’Infanzia sta tutta nell’esigenza di coniugare apprendimenti e relazioni, cognitività e socialità, integrandoli in un’originale prospettiva edu cativa che favorisca l’autonomia dei bambini, che li renda protagonisti del loro sviluppo personale, diventando consapevoli delle proprie risorse.

Il costruttivismo pone in rilievo l’esperienza del soggetto e i processi mediante i quali l’in dividuo costruisce la propria esperienza e il proprio apprendimento.

Piaget, nel 1936, pubblicò “La construction du réel chez l’enfant” (“La costru zione della realtà nel bambino”), oggi considerata una pietra angolare del costruttivismo, e basò tutto il suo studio sulla convinzione che l’azione è il punto di partenza e la condizione di ogni conoscenza.

Lavorare con i lapbook 5
Introduzione

Il mio primo lapbook: l’ACQUA

PERCHÉ IL TEMA DELL’ACQUA?

L’acqua è vita ed è elemento indispensabile per la nostra sopravvivenza. Lo stesso corpo umano è composto per il 70% di acqua. È un bene comune che appartiene alla comunità, alla cultura, alla storia e all’identità dell’uomo. L’acqua, soprattutto per i bambini, è un parti colare elemento di gioco e di divertimento ed offre la possibilità di vivere sensazioni piace voli, di conoscere, di esplorare e di condividere emozioni e ricordi.

Il progetto didattico nasce dalla consapevolez za che saranno i bambini di oggi a prendere le decisioni di domani. Per questo motivo ci si è occupati di piccoli fatti, quotidiani e vicini, di minimi gesti che poi influenzeranno quei gran di processi che coinvolgono il mondo intero. Trattare il tema dell’acqua in modo isolato, fine a se stesso, non consegue gli obiettivi prefissati. In relazione con la cura di un orto biologico a scuola, l’assunzione di cibi sani, l’utilizzo consapevole dell’acqua, la limitazione e la riduzione degli sprechi e dunque la responsabilità verso tutto l’ambiente e verso il prossimo, porteranno i bambini ad effettuare dei passi importanti verso una corretta Educazione alla salute e verso l’acquisizione delle competenze sociali e civiche. Ci piace pensare che stimoli educativi di questo tipo possano lasciare un segno tangibile non solo nei bambini, ma anche nella comunità a cui essi appartengono perché il fine comune da raggiungere è l’acquisizione di una maggiore maturità sociale verso il risparmio idrico, un bene collettivo la cui salvaguardia per le ge nerazioni future è affidata all’attenzione consapevole e informata di ogni cittadino.

16 Lavorare con i lapbook 16 Un lapbook sull’ACQUA

PREMESSA

Per trattare il tema dell’acqua ci si è serviti di ciò che nell’immaginario collettivo dei bam bini risulta affascinante e stimolante: il mondo dei pirati. Il galeone con tutta la sua ciurma è impegna to in un viaggio su diverse isole, scoprendo di volta in volta qualcosa di nuovo. Sulla nave pirata si è tutti parte del medesi mo equipaggio e dello stesso gruppo, con gli stessi diritti e doveri, ognuno con spe cifici compiti, ma tutti accomunati da un identico spirito di avventura. Ogni galeone è un microcosmo, regolato da proprie norme, da patti condivisi che definiscono un codice d’onore e di comportamento a cui tutti devono at tenersi. Il legame che unisce l’equipaggio è molto forte e aiuta a superare “le tempeste”, a collabo rare fianco a fianco, a spingersi alla ricerca di nuove avventure.

I pirati cercano sempre un tesoro nascosto che spesso è rappresen tato dalla vita stessa, dall’insieme di relazio ni tra le persone che si rispettano per quel che sono, che si con frontano, che dialogano tra loro in modo che ognuno si senta valorizzato e accolto.

Lavorare con i lapbook 17
Un lapbook sull’ACQUA

lapbook sull’ACQUA Un lapbook sull’ACQUA

Strutturazione del lapbook: una sintesi del percorso

NODI TEMATICI TRATTATI

I nodi sviluppati nel seguente lapbook sono:

1 - A che cosa serve l’acqua?

2 - A chi serve l’acqua?

3 - Come è l’acqua? (le caratteristiche)

3 - Dove si trova l’acqua?

4 - Come si presenta l’acqua (gli stati dell’acqua)

5 - Dove si trova l’acqua?

Le tematiche sviluppate non hanno un ordine prestabilito e possono essere affrontate in base alle circostanze che si creano con il gruppo classe.

Ogni attività prevede una situazione esperien ziale e una successiva rielaborazione dell’espe rienza con delle schede strutturate dall’inse gnante per i bambini di 3 anni, mentre per le fasce di 4 e 5 anni si suggerisce di far disegnare autonomamente il bambino.

L’acqua è vita. Sembra un bene scontato, ma fermati a pensare a quante cose serve!

È importante per tutti gli uomini, e per questo ci unisce!

24 Lavorare con i lapbook 24
Un

Cosa ti serve?

La metà di un cartoncino bristol di 70 x 100 cm (tagliato nella parte più lunga)

Fogli A4 bianchi e colorati

Forbici

Colla

Faccia A

LECARATTERISTICHE DELL’ACQUA

1

Suddividere e piegare la fascia di cartoncino di 35 x 100 cm in quat tro parti uguali.

MAPPA CONCETTUALE

ACHECOSA SERVE L’ACQUA?

ACHISERVE L’ACQUA? COMESIPRESENTA L’ACQUA?

Faccia B

L’ACQUAÈVITA... (CITAZIONE)

INDICELAPBOOK DOVESITROVA L’ACQUA?

Ogni parte sarà dedicata ai nodi tematici trattati e avrà dei template differenti scelti dall’insegnante e dal gruppo classe. I bambini lavoreranno su schede già strutturate dal formato A4 o più piccole, che saranno poi assemblate e impaginate nella parte predisposta all’interno del lapbook.

Lavorare con i lapbook 25 Lavorare con i lapbook 33 SCHEDA N. LAVARE ATTIVITÀ Incollare pezzetti di stoffa all’interno del cestello della lavatrice. Terminata l’esperienza pratica, agli alunni viene consegnata la scheda strutturata n. 2 da completare. 30 90 60 40 80 Tra le risposte date dai bambini emerge che l’acqua serve a lavare tutto ciò che è sporco e gli abiti indossati. Alcuni riferi scono che a casa loro la mamma utilizza la lavatrice. Le insegnanti fanno notare che anche tavoli della sezione devono essere puliti con dei panni da spolvero e doman dano come questi vengano lavati. Un lapbook sull’ACQUA
PROCEDIMENTO COSA FARE PER COSTRUIRE IL LAPBOOK?
Colori
Lavorare con lapbook 31 SCHEDA N. 1 - LAVARSI ATTIVITÀ Timbrare con tappi di sughero le bolle di sapone, pitturare bambino e incollare pezzettini di filo di lana sui capelli. risposta data dagli alunni è che serve per lavarsi. Dialogando infatti che bambini, al rientro
il bagnetto, che il
il
si fa la doccia e anche usa
per
Lavorare con lapbook 35 SCHEDA N. 3 ATTIVITÀ Colorare con pastelli. Lavorare con lapbook 39 SCHEDA N. 4 ATTIVITÀ Incollare pezzettini di carta d’alluminio sulla pentola e della pastina al suo interno.
2
giochi, fanno
dopo
lavoro
l’acqua
lavarsi.

Terminata la trattazione dell’intero argomento, il lapbook verrà richiuso su se stesso partendo dai lembi esterni in modo da creare una cartelletta di 25 x 35 cm. Nella parte esterna si consiglia di scri vere il tema del lapbook e il relativo indice dei nodi trattati.

Nelle illustrazioni esplicative che si riferiscono al procedimento (come in quelle di questa pagina) è necessario seguire i seguenti accorgimenti:

• piegare lungo le linee tratteggiate; • incollare le parti che sono in grigio.

Siamo stati bravi!

26 Lavorare con i lapbook 26
Un lapbook sull’ACQUA
3

1. A che cosa serve l’acqua?

Questa prima tematica vie ne sviluppata attraverso fo gli A4 singoli, inseriti in una tasca incollata in una sezione del lapbook.

PREMESSA

I bambini trovano nell’angolo dell’ascolto il teatrino che l’insegnante aveva prece dentemente predisposto per avviare l’attività di conoscenza del personaggio guida.

La voce narrante racconta ai bambini che il galeone dei pirati ha fatto rotta verso l’isola Bagnomaria dove il Pirata Spugna è sceso alla scoperta di un tesoro.

Lavorare con i lapbook 27
Un lapbook sull’ACQUA

1. A che cosa serve l’acqua?

Si apre il sipario e la marionetta del Pirata Spugna si presenta e racconta che cosa gli sta succedendo.

Rimasto solo in un’isola deserta inizia a cercare il tesoro, ma non trova nessun baule con monete d’oro. Si guarda intorno attentamente e nota che è circondato solamen te da tanta acqua; comincia a riflettere e a porsi tante domande, chiedendo aiuto ai bambini per trovare risposte ai suoi tanti perché.

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28
Lavorare con i lapbook

1. A che cosa serve l’acqua?

Nel frattempo l’insegnante an nota in un cartellone tutte le ri sposte fornite, per costruire la prima parte della mappa con cettuale. Per facilitare l’approc cio e la lettura della mappa, nel cartellone viene disegnata un’isola con il Pirata Spugna e a lato viene posizionata l’im magine mobile di un galeone che di volta in volta approderà in nuove terre.

Il primo “domandone” che il Pirata Spugna si pone è quello di scoprire a che cosa serve l’acqua, se anche i bambini la utilizzano e per fare cosa.

Lavorare con i lapbook

Esperienza didattica: L’ACQUA SERVE A LAVARSI

Cosa ti serve?

• Bacinelle piene d’acqua • Sapone • Bambolotti • Scheda strutturata n. 1, pag. 31 • Tempere • Pennelli • Tappi di sughero • Fili di lana • Colla • Colori

Dove puoi farla? • Aula

Per simulare l’esperienza del bagnetto, l’insegnante invita i bambini a formare delle coppie che si predispongono intorno ai tavolini sui quali sono state posizionate delle bacinelle piene d’acqua, con accan to un bambolotto e del sapone. I bambini iniziano a lavare i bambolotti.

La prima risposta data dagli alunni è che l’acqua serve per lavarsi. Dialogando emerge infatti che i bambini, al rientro dal parco giochi, fanno il bagnetto, che il papà dopo il lavoro si fa la doccia e anche la mamma usa l’acqua per lavarsi.

Terminata l’esperienza pratica, agli alunni viene consegnata la scheda strutturata n. 1 da completare.

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30
Lavorare con i lapbook
1. A che cosa serve l’acqua?

ATTIVITÀ: Timbrare con i tappi di sughero le bolle di sapone, pitturare il bambino e incollare pezzettini di filo di lana sui capelli.

Lavorare con i lapbook 31 SCHEDA N. 1 - LAVARSI

1. A che cosa serve l’acqua?

Esperienza didattica: L’ACQUA SERVE A LAVARE

Cosa ti serve?

• Panni da spolvero

• Stoffe

• Scheda strutturata n. 2, pag. 33

• Pennelli

• Colla

Dove puoi farla?

• Aula

• Stanza del collaboratore scolastico (per la presenza della lavatrice)

Tra le risposte date dai bambini emerge che l’acqua serve a lavare tutto ciò che è sporco e gli abiti indossati. Alcuni riferi scono che a casa loro la mamma utilizza la lavatrice. Le insegnanti fanno notare che anche i tavoli della sezione devono essere puliti con dei panni da spolvero e doman dano come questi vengano lavati.

I bambini suggeriscono di chiedere al colla boratore scolastico, perché è colui che si oc cupa di mantenere pulita e in ordine la no stra scuola. Chiamato in sezione, spiega il suo lavoro e invita i bambini a seguirlo nella sua stanza, dove vedono una lavatrice. Il collabo ratore mostra i panni da spolvero sporchi, li inserisce nella lavatrice e l’avvia.

I bambini per un po’ rimangono ad osserva re il ciclo di lavaggio e poi rientrano nell’aula per completare l’attività con una scheda strutturata.

Terminata l’esperienza pratica, agli alunni viene consegnata la scheda strutturata n. 2 da completare.

32 Lavorare con i lapbook 32

30 50 70

90 60

40 80

ATTIVITÀ: Incollare pezzetti di stoffa all’interno del cestello della lavatrice.

Lavorare con i lapbook 33 SCHEDA N. 2 - LAVARE

Esperienza didattica: L’ACQUA SERVE A DISSETARSI

Le insegnanti colgono l’occasione per far ri flettere gli alunni sulla richiesta fatta. I bam bini comprendono, sperimentandolo in prima persona, che l’acqua ha l’importante funzione di dissetare.

Dopo aver bevuto, i bambini completano la scheda n. 3.

34 Lavorare
34
con i lapbook
1. A che cosa serve l’acqua?
Dopo aver svolto un’attività psicomoto ria in salone, i bambini spontaneamente chiedono dell’acqua da bere. Cosa ti serve? • Bicchieri di plastica
Bottiglia d’acqua • Scheda strutturata n. 3, pag. 35
Pastelli
Colla Dove puoi farla? • Aula • Salone per psicomotricità

ATTIVITÀ: Colorare con i pastelli.

Lavorare con i lapbook 35 SCHEDA N. 3 - DISSETARSI
36 Lavorare con i lapbook 36
A che cosa serve l’acqua? Le indicazioni fornite sono eseguite dall’insegnante e tutti
questo
Esperienza didattica: L’ACQUA SERVE A
L’insegnante propone un’esperienza culi naria: cuocere una “deliziosa” minestra
ai
prepararla. Gli
preparare
è
cessario accendere il
una pentola con della
Cosa ti serve? • Pentola • Minestra • Acqua • Bicchieri e cucchiai di plastica • Mestolo • Fornelletto • Scheda strutturata n. 4, pag. 39 • Carta d’alluminio • Colla Dove puoi farla? • Aula • Stanza del collaboratore scolastico (per la presenza del fornello)
1.
possono constatare che, in
modo, la minestra si brucia.
CUCINARE
e chiede
bambini cosa bisogna fare per
alunni rispondono pron tamente: “Per
la minestra
ne
fornello, mettervi
pastina”.

A questo punto gli alunni si rendo no conto che manca qualcosa e una bambina fa notare che nella pentola non c’è acqua e per questo la mi nestra non si può mangiare.

Lavorare con i lapbook 37
L’esperienza, pertanto, viene ripetuta con l’aggiunta di acqua. 1. A che cosa serve l’acqua?

1. A che cosa serve l’acqua?

I bambini finalmente possono assaggiare la minestra e comprendere che l’acqua serve anche per cucina re.

Terminata l’esperienza pratica, agli alunni viene consegnata la scheda struttu rata n. 4 da completare.

38 Lavorare con i lapbook 38

ATTIVITÀ: Incollare pezzettini di carta d’alluminio sul coperchio e sulla pentola, e della pastina all’interno di essa.

Lavorare con i lapbook 39 SCHEDA N. 4 - CUCINARE

Esperienza

didattica:

Cosa ti serve?

• Ciotoline di plastica

• Cotone idrofilo

• Lenticchia

• Scheda strutturata n. 5, pag. 41

• Pastelli

Dove puoi farla?

• Aula

1. A che cosa serve l’acqua?

L’ACQUA SERVE A FAR CRESCERE LE PIANTE

La scuola è dotata di un orto biologico e i bambini sono abituati, fin dal loro inserimento scolastico, a collaborare per il suo man tenimento e la sua cura.

L’esperienza dell’innaffia re è prassi quotidiana e, nel momento in cui l’in segnante fa trovare in se zione ciotoline di plastica, cotone idrofilo e semini di lenticchia, per i bambini è semplice e spontaneo chiedere dell’acqua per farli germinare.

Gli alunni inseriscono del cotone all’interno della ciotola e vi adagiano sopra la lenticchia. Per verificare se l’elemento acqua è fon damentale per la crescita delle piante, l’insegnante propone di innaffiare solo una metà delle ciotoline e di osservare cosa succede nei giorni successivi. Trascorsa una settimana, i bambini hanno consta tato che nelle ciotole innaffiate sono spuntate delle piantine mentre, in quelle senza acqua, i semi sono rimasti come erano stati lasciati.

Terminata l’esperienza pratica, agli alunni viene consegnata la scheda struttura ta n. 5 da completare.

40 Lavorare con i lapbook 40

ATTIVITÀ: Colorare l’immagine raffigurata con i pastelli.

Lavorare con i lapbook 41 SCHEDA N. 5 - INNAFFIARE

1. A che cosa serve l’acqua?

Esperienza didattica: L’ACQUA SERVE PER GIOCARE

Cosa ti serve?

• Piccole piscine gonfiabili piene d’acqua

• Barchette di carta

• Scheda strutturata n. 6, pag. 43

• Colla

• Tempere

• Pennelli

• Pastelli

Dove puoi farla?

• Aula

L’insegnante riprende in mano tutte le schede già re alizzate e fa notare che le risposte fornite fin qui dagli alunni sono tutte di necessaria importanza per la vita.

A questo punto, l’insegnante chiede che cosa ai bam bini piace fare con l’acqua. La risposta è immediata: giocare.

Alcuni intervengono ricordando gli schizzi con l’acqua del mare, il tuffar si e il nuotare in piscina, mentre altri raccontano che durante il bagnetto giocano con le barchette e le pape relle. L’insegnante allora propone ai bambini di giocare con le barchette di carta, precedentemente prepa rate, nelle piscine gonfiabili piene d’acqua posizionate sui tavoli.

Dopo aver giocato e risistemato l’aula, l’insegnante termina l’attività con la scheda strutturata n. 6 da completare.

42 Lavorare con i lapbook 42

ATTIVITÀ: Colorare l’esterno della piscina con i pastelli, pitturare l’acqua all’interno con le tem pere e incollare una barchetta di carta realizzata dall’insegnante con la tecnica degli origami.

Lavorare con i lapbook 43 SCHEDA N. 6 - GIOCARE

2. A chi serve l’acqua?

Il secondo nodo tematico trattato viene realizzato attraverso una fisarmonica vertica le di fogli 25 x 21 cm, da incollare successivamente in una sezione del lapbook.

Si incolla 1 cm del lato più corto sul foglio successivo in modo da crea re una fisarmonica.

44 Lavorare con i lapbook 44
Un lapbook sull’ACQUA
ALLE PIANTE E AI FIORI

2. A chi serve l’acqua?

PREMESSA

Per introdurre le nuove attività, l’insegnante fa arrivare in sezione una lettera del Pirata Spugna che si congratula con i bambini per aver fornito le risposte al suo primo “domandone”. Ora, il Pirata si sente più prepara to, ma ha ancora qualche dubbio, quindi, vista la bravura e la disponibilità nell’aiutarlo, chiede ai bambini a chi serve l’acqua.

Ciao bambini, sapete dirmi a chi serve l’acqua?

L’insegnante, mostrando agli alunni il lavoro svolto fin qui, li fa riflettere sulle risposte date al primo quesito “A che cosa serve l’acqua?” e, in base a ciò che è stato speri mentato, domanda: “A chi serve l’acqua?”.

i lapbook 45
Lavorare con

Esperienza didattica: L’ACQUA SERVE

2. A chi serve l’acqua?

ALLE PERSONE

Cosa ti serve?

• Scheda strutturata n. 7, pag. 47

• Pastelli

Dove puoi farla?

• Aula

La prima risposta degli alunni è che l’acqua serve a tutte le persone. Dialogando emerge infatti che i bambini e gli adulti usano l’acqua per diversi motivi.

Per approfondire l’esperienza, l’insegnante invita gli alunni a fare un’intervista ai com pagni delle altre sezioni e agli adulti presenti a scuola per verificare se realmente anche gli altri utilizzano l’acqua.

Terminata l’esperienza pratica, viene conse gnata la scheda strutturata n. 7 da completare.

46 Lavorare
46
con i lapbook

ATTIVITÀ: Colorare con i pastelli gli adulti e i bambini.

Lavorare con i lapbook 47 SCHEDA N. 7 - ALLE PERSONE
48 Lavorare con i lapbook 48 2. A chi serve l’acqua? Rientrati in sezione, l’insegnante propone agli alunni la scheda strutturata n. 8 da completare. Esperienza didattica: L’ACQUA SERVE ALLE PIANTE E AI FIORI Con una delle attività didattiche precedenti (pag. 40) abbiamo verificato che per far crescere le piante è necessario l’uso di acqua. Per rinforzare l’esperienza i bambini vanno nell’orto per controllare se il terreno sia bagnato non solo dove crescono le piante ortico le, ma anche ai piedi dei grandi alberi. Cosa ti serve? • Scheda strutturata n. 8, pag. 49 • Colla • Carta velina • Pastelli Dove puoi farla? • Aula • Orto biologico • Giardino

ATTIVITÀ: Incollare foglioline di carta velina verde sulla chioma dell’albero e colorare con i pa stelli il tronco. Creare palline di carta velina e applicarle sui petali del fiore.

Lavorare con i lapbook 49 SCHEDA N. 8 - ALLE PIANTE

A chi serve l’acqua?

Esperienza didattica: L’ACQUA SERVE AGLI ANIMALI

Cosa ti serve?

• Acquario

• Pesce rosso

• Scheda strutturata n. 9,

pag. 51

• Carta velina

• Pastelli

• Cotone idrofilo

• Colla

• Pesciolino di panno spugna

Dove puoi farla?

• Aula

Durante la conversazione di avvio attività, il collabora tore scolastico bussa alla porta e consegna ai bambi ni un dono da parte del Pirata Spugna: un pesciolino rosso.

Con grande stupore e tanta emozione, i bambi ni hanno subito trovato un nome al nuovo amico e decidono di prendersi cura di lui. Balù entra a far parte del gruppo! Gli alunni osservano con attenzione il pesciolino e constatano che vive completamente immerso nell’acqua.

Alcuni intervengono dicendo che a casa hanno una ciotolina d’acqua per i loro cani, perché an che loro bevono come noi. Da ciò evincono che l’acqua serve a tutti, anche agli animali; al pesce per nuotare e agli altri per dissetarsi.

Una volta deciso dove collocare la vaschetta di Balù, gli alunni vanno a completare la scheda strutturata n. 9.

50 Lavorare con i lapbook 50
2.

ATTIVITÀ: Colorare con i pastelli gli animali, la vaschetta d’acqua e il muso della pecora. Incollare il pesce di panno spugna nell’acquario. Attaccare cotone idrofilo sul corpo della pecora.

Lavorare con i lapbook 51 Un lapbook sull’ACQUA SCHEDA N. 9 - AGLI ANIMALI

IL FORZIERE DELLE EMOZIONI

(a cura di Silvia Amaolo)

“Il forziere delle emozioni” è l’allegato della collana di quaderni operativi per il bambino “Viaggio verso le competenze”. Il protagonista è il pirata Bendanera che, sull’isola Ventosa, va alla ricerca del tesoro nascosto. Un libro divertente e operativo che permette al bambi no di approfondire le quattro EMOZIONI fondamentali affrontate nel progetto lapbook: gioia, paura, rabbia e tristezza, associate ognuna a un colore.

IL SIGNIFICATO DELLA STORIA

Durante l’esplorazione dell’isola, il pirata è felice, perché trova del cibo e quindi sa di poter mangiare e sopravvivere, mentre, quando scende la notte, il buio e le ombre lo terrorizzano. Bendanera ben presto scopre che nell’isola Ventosa non c’è nessun forziere del tesoro, per questo si arrabbia molto e se ne torna triste dai suoi compagni che lo aspettano a riva, nel galeone. Insieme a loro si sente subito bene e com prende che l’amicizia che li lega è una grande fortuna: sono davvero una bella ciurma! Per questo motivo Ben danera capisce che il vero tesoro non è tanto l’oro, ma STARE INSIEME.

IL REGALO DEI PIRATI

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IL RUOLO DEL BAMBINO

L’alunno, durante l’ascolto delle parole del pirata, osserva e associa la situazione all’e mozione, poi esprime con il colore quel sentimento. In seguito completa le schede operative che si calano nella realtà quotidiana, dove le emozioni sono a misura di bimbo. Grazie al parallelismo con il volto del personaggio, il bambino conosce e analizza per ogni emozione le differenti espressioni facciali. Nella parte finale del libro, l’alunno potrà divertirsi con varie attività, come la costruzione della marionetta per drammatizzare la storia, oppure del piccolo forziere dove custodire i gettoni del le emozioni, per poi terminare il lavoro con la scoperta del vero tesoro: “l’essenziale è invisibile agli occhi”.

I COLORI E LE EMOZIONI

Secondo il pensiero di V. Kandinskij il colore è un mez zo per stimolare l’anima in modo diretto. Egli sosteneva che l’armonia dei colori è fondata su un solo principio: l’efficace contatto con la nostra anima1 .

I colori sono in grado di evocare differenti emozioni e sentimenti positivi e negativi. Generalmente i toni caldi come il rosso, l’arancione e il giallo, sono associati all’energia, alla passionalità, alla forza e alla sicurezza; i toni freddi come il verde, il blu e il viola sono invece asso ciati alla calma, alla tranquillità, ma anche alla tristezza. Lo psicoterapeuta, sociologo e filosofo svizzero Max Lüscher ha steso, nel 1949, un interessante “test dei co lori” (1949), che trovò rapida diffusione negli anni ’60 in tutta Europa e negli Stati Uniti. Secondo lo studioso, una particolare attrazione o repulsione nei confronti di un determinato colore sono riconducibili a particolari stati psicofisici ed emozionali che ogni colore e ogni combinazione cromatica generano nell’osservatore (postulato che è alla base della cromoterapia). Inoltre, la preferenza mostrata verso ciascun colore e le reazioni che provoca nel soggetto cambiano a seconda degli individui e dei vari momenti nello stesso individuo2.

1 cfr. G. K. Turci, “Di che colore sono le tue emozioni?”, in www.gruppomacro.com

2 cfr. www.psiconline.it

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“Il colore è un potere che influenza direttamente l’anima”.

PIRATI COME BENDANERA

Iniziamo con la breve lettura di p. 3 e invitiamo i bambini ad ascoltare e a osservare l’immagine del pirata approdato sull’isola.

Questa è la storia del Pirata Bendanera. A bordo del galeone e insieme alla sua ciurma ha viaggiato per diverse isole e ha superato forti tempeste.

Giunti all’Isola Ventosa, conosciuta per i repentini cambiamenti del vento, i pirati decidono che sarà Bendanera a scendere per trovare il tesoro nascosto.

Già, perché Bendanera assomiglia molto a quest’isola. Il suo umore, infatti, cambia spesso come il vento: esploriamo insieme a Bendanera l’Isola Ventosa!

Conosciamo meglio il personaggio! Possiamo far divertire i bambini a travestirsi da Bendanera e a inventare delle scenette.

Mostriamo agli alunni il galeo ne dei pirati, una grande nave con la quale i corsari viaggia no nei mari per esplorare nuo ve terre, alla ricerca del tesoro.

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QUESTA È LA STORIA DEL PIRATA BENDANERA. A BORDO DEL GALEONE E INSIEME ALLA SUA CIURMA HA VIAGGIATO PER DIVERSE ISOLE E HA SUPE RATO FORTI TEMPESTE. GIUNTI ALL’ISOLA VENTOSA, CONOSCIUTA PER REPENTINI CAMBIAMENTI DEL VENTO, PIRATI DECIDONO CHE SARÀ BENDANERA A SCENDERE PER TROVARE IL TESORO NA SCOSTO. GIÀ, PERCHÉ BENDANERA ASSOMIGLIA MOLTO A QUEST’ISOLA. IL SUO UMORE, INFATTI, CAMBIA SPESSO COME IL VENTO! ESPLORIAMO INSIEME A LUI L’ISOLA VENTOSA! ALLA RICERCA DEL TESORO! 3

Invitiamoli a disegnare Bendanera e poniamo loro delle domande stimolo sulla figura del pirata: “I pirati, secondo voi, sono simpatici? Sono cattivi? Sono coraggiosi?”.

Facciamo osservare bene la mappa del pirata a pag. 3 e spieghiamo che nell’isola soffiano diversi venti, che possono far provare differenti emozioni.

Realizziamo una mappa di un’isola immaginaria simile a quella che tiene in mano Bendanera, oppure del giardi no della scuola, che conosciamo meglio, e utilizziamola per giocare fuori ai pirati.

Invitiamo i bambini a costruire con il cartone una bar ca e, se il tempo lo consente, usciamo in giardino per drammatizzare “l’esplorazione dell’isola” con la fantasia.

Una volta rientrati, chiediamo loro di raccontare l’esperienza, e se hanno trovato un tesoro “nell’isola”.

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INSIEME A BENDANERA

Verde come la

GIOIA

Il viaggio di Bendanera si apre a p. 4 con la prima grande emozione: la gioia. Leggiamo ai bambini che cosa dice il pi rata e spieghiamo:

“Bendanera ha trovato qualcosa da mangiare e prova qualcosa di forte, ha le ‘farfalle nella pancia’, si sente eccitato: sembra proprio una sensazione... di GIOIA!”.

Facciamo completare la scheda di p. 5 e osserviamo a p. 6 il pirata per focalizzare l’attenzione sull’espressione nel viso di chi prova gioia: descriviamo, indicando ai bambini, gli occhi, le sopracciglia e la bocca; saranno poi loro a verbalizzare da soli le successive emozioni.

Infine chiediamo agli alunni quale colore, oltre al verde, associano alla gioia.

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4 CHE ! CHE GIOIA! QUALCOSA DA MANGIARE! anni Ascolta dall’insegnante cosa dice Bendanera. Completa con il verde, il colore che il pirata ha scelto per la gioia. 3 4 5 4 5 anni Perché Bendanera è contento? Cosa ha trovato sull’isola? Ripassa tratteggi e colora. 5 anni Ripassa la scritta e ripetila ad alta voce.
ESPLORIAMO
EMOZIONI
CHE
PROVO GIOIA QUANDO… anni Osserva le scene raffigurate e disegna nel riquadro cosa ti fa provare gioia. Colora. 3 4 5 anni Descrivi le scene raffigurate. Ripassa tratteggi e colora. 4 5 6 LA GIOIA SUL MIO VISO anni Osserva Bendanera: quale emozione sta provando? Colora il viso. 3 4 5 anni - Ricordi perché Bendanera è felice? Ripassa tratteggi e colora. 4 5
LE
!

Blu come la PAURA

Leggiamo ai bambini che cosa dice il pirata a p. 7, poi spieghiamo:

“Bendanera si trova al buio, da solo, in un’isola. Vede strane ombre e sente rumori terrificanti. Ha i brividi e spalanca gli occhi per cercare di vedere, ma niente, è tutto oscuro: sembra proprio che stia provando …una forte PAURA!”

Svolgiamo le attività indicate nelle sche de e conversiamo con i bambini sul co lore blu: quali sensazioni trasmette loro? Invitiamo gli alunni a raccontare se si sono mai sentiti così impauriti come Bendanera.

Rosso come la RABBIA

Leggiamo ai bambini che cosa dice il pirata a p. 10. Spieghiamo:

“Bendanera ha trascorso diversi giorni a cercare il tesoro, ma proprio non si trova! Sarà stato ingannato? Dalla sua pancia parte un forte calore che arriva fino alla testa e lo fa sbuffare come il fumo della locomotiva di un treno!”

Chiediamo ai bambini di imitare i gesti come: sbattere i piedi a terra, tenere i pugni chiusi, fare GRR con la voce digrignando i denti. Come ci si sente? ARRABBIATI. Come quando qualcuno ci vieta qualcosa e facciamo i capricci.

131 8
anni Osserva la scena raffigurata e disegna nel riquadro cosa ti fa paura. Colora. 3 4 5 anni Descrivi la scena raffigurata. Racconta di quella volta che hai avuto paura… 4 5
HO PAURA QUANDO…
9
LA PAURA SUL MIO VISO anni Osserva Bendanera: quale emozione sta provando? Colora il viso. 3 4 5 anni Ricordi perché Bendanera ha paura? Ripassa tratteggi colora. 4 5 CHE ! GRRR! IN QUEST’ISOLA NON C’È NESSUN TESORO! anni Ascolta dall’insegnante cosa dice Bendanera. Completa con il rosso, il colore che pirata ha scelto per la rabbia. 3 4 5 4 5 anni Perché Bendanera è arrabbiato? È riuscito a trovare ciò che cercava sull’isola? Ripassa tratteggi e colora. 5 anni Ripassa la scritta e ripetila ad alta voce. 10 CHE ! anni Ascolta dall’insegnante cosa dice Bendanera. Completa con il blu, il colore che il pirata ha scelto per la paura. 3 4 5 4 5 anni Perché Bendanera ha paura? Nell’isola è giorno o notte? Ripassa i tratteggi e colora. 5 anni Ripassa la scritta e ripetila ad alta voce. È TUTTO BUIO! CHE PAURA! 7
HO PAURA QUANDO…

Invitiamo i bambini a completare le sche de delle pp. 11 e 12, e a raccontare se si sono mai sentiti così arrabbiati come Ben danera. Descriviamo l’espressione del viso raffigurata e proviamo tutti insieme a mimarla.

Grigio come la TRISTEZZA

Leggiamo ai bambini che cosa dice il pirata a p. 13. Spieghiamo:

MIO VISO anni - Ascolta dall’insegnante cosa dice Bendanera. Completa con il grigio, il colore che il pirata ha scelto per la tristezza.

3 4 5 4 5 anni Perché Bendanera è triste? Può rimanere sull’isola? Ripassa tratteggi colora. 5 anni Ripassa la scritta e ripetila ad alta voce. 14

IO SONO TRISTE QUANDO…

anni - Osserva le scene raffigurate e disegna nel riquadro cosa ti fa sentire triste. Colora. 3 4 5 anni Descrivi le scene raffigurate. Racconta di quella volta che ti sei sentito triste… 4 5 15

anni Osserva Bendanera: quale emozione sta provando? Colora il viso. 3 4 5 anni Ricordi perché Bendanera è triste? Ripassa tratteggi e colora. 4 5

Verifichiamo! CHE ! 13

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12 LA RABBIA SUL
Per verificare la comprensione delle emozioni e dei colori ad esse associati, facciamo completare la scheda di p. 16. anni Osserva Bendanera: quale emozione sta provando? Colora il viso. 3 4 5 anni Ricordi perché Bendanera si arrabbiato? Ripassa tratteggi colora. 4 5 È ORA DI ANDARE VIA DA QUESTA SPLENDIDA ISOLA. CHE TRISTEZZA!
LA TRISTEZZA SUL MIO VISO
Conversiamo sul colore che secondo loro rappresenta questo sentimento e svolgia mo le attività con il colore grigio. Chiediamo ai bambini come si sentono, ad esempio quando giocano con gli amici e poi arriva il momento di tornare a casa. Facciamo completare le schede delle pp. 14 e 15.
16 QUALE ? anni Osserva e descrivi le scene raffigurate. Nomina l’emozione rappresentata in ciascuna di esse. 3 4 5 anni In ogni scena completa il pallino con il colore che il pirata Bendanera ha scelto per ciascuna emozione. anni Ripassa la scritta. 4 5 5 11 CHE ! IO MI ARRABBIO QUANDO… anni Osserva le scene raffigurate e disegna nel riquadro cosa ti fa arrabbiare. 3 4 5 anni Descrivi le scene raffigurate. Racconta di quella volta che ti sei arrabbiato… 4 5
“Bendanera non ha trovato il tesoro e deve pure andarsene dall’isola! Non gliene è andata bene una! Che sfortuna, povero pirata! Guarda a terra, ha l’umore basso, vorrebbe solo scappare via e non vedere nessuno. Sembra proprio che stia provando…TRISTEZZA!”.

COSTRUIAMO INSIEME COME SI FA?

LA MARIONETTA (pp. 17-18)

1. Coloriamo poi ritagliamo le parti, che possiamo rinforzare incollandole su un altro cartoncino.

2. Con i fermacampioni fissiamo il disco in corrispondenza della bocca e delle so pracciglia come indicato dai numeri, in modo da poter muovere questi elementi in base all’espressione.

3. Fissiamo un bastoncino sulla marionet ta e... Ora siamo pronti per drammatizzare le avventure del pirata e le sue emozioni.

IL FORZIERE E I GETTONI DELLE EMOZIONI (pp. 19-22)

1. Coloriamo e ritagliamo il forziere e i gettoni.

2. Pieghiamo e incolliamo le singole parti del forziere fino a ottenere una scatolina apribile in cui possiamo inserire i gettoni e utilizzarla per i giochi descritti alla pagina successiva.

(Sotto i gettoni c’è una scritta ritagliabile che riguarda l’ultima scheda di p. 24, per cui diciamo ai bambini che ce ne occuperemo successivamente).

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17 Attacca la sagoma un bastoncino per poter drammatizzare le emozioni del pirata. (Guida didattica “Bambini in atelier”, vol. 2, pag. 133) QUALE ? Colora, ritaglia pezzi e incollali su un cartoncino per rinforzarli. Fissa con fermacampioni le sopracciglia al viso e disco delle espressioni dietro la sagoma del pirata. 1 2 3 3 Ritaglia prima lungo questo tratteggio per staccare la pagina 19 Colora, ritaglia e costruisci forziere del tesoro. Pratica dei tagli in corrispondenza delle linee celesti: serviranno per chiudere il coperchio. Applica della colla sulle linguette celesti per chiudere forziere. Piega Piega Piega Ritaglia prima lungo questo tratteggio per staccare la pagina 21 Ritaglia prima lungo questo tratteggio per staccare la pagina Colora e ritaglia “Gettoni delle emozioni” e conservali nel forziere del tesoro. Utilizzali per giocare insieme ai tuoi amici, come descritto nella Guida didattica “Bambini in atelier”, vol. 2, pag. 133. Ritaglia e incolla le parole a p. 24 facendo attenzione a posizionarle in base ai colori del retro di ciascun cartellino.

GIOCHIAMO CON LE EMOZIONI

UN’EMOZIONE AL GIORNO

Ogni giorno tiriamo fuori dal forziere l’emozio ne che ci rappresenta maggiormente, poi ap puntiamo su un foglio un pallino colorato per ogni giorno e scopriamo se siamo più felici, tri sti oppure arrabbiati e così via. Per ampliare la scelta delle emozioni, realizzia mo altri gettoni colorati con le faccine da inse rire nel forziere.

TRASFORMIAMO LE EMOZIONI

Peschiamo dal forziere un’emozione: se esce la gioia abbiamo vinto, se esce la tristezza riceviamo il solletico dall’avversario, se esce la paura riceviamo un abbraccio, se esce la rabbia dobbiamo ripescare. Se al ripescaggio esce la gio ia abbiamo vinto, se esce un’altra emo zione abbiamo perso. Trasformiamo in gioia le emozioni negative!

IL GIOCO DEI COLORI

Mettiamo i gettoni nel forziere e a turno estraiamone uno. Chiediamo ai bambini di pronunciare il nome dell’emozione e invitiamoli a rispondere alle domande. Ad esempio, gettone VERDE: Cosa ti rende felice? Gettone ROS SO: Cosa ti fa arrabbiare? Gettone GRIGIO: Cosa ti rende triste? Gettone BLU: Di cosa hai paura?

EMOZIONI DA MIMARE

Peschiamo un gettone e, in base al colore, mimiamo con il viso l’espressione corri spondente.

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SCOPRIAMO IL TESORO !

Le ultime due schede riguardano il messaggio principale dell’allegato: l’importanza di stare bene insieme. In vitiamo i bambini a svolgere le attività di p. 23. Spieghiamo che:

“Bendanera se n’è andato tanto triste dall’isola! Ma come ha rivisto i suoi amici è tornato felice! Infatti le brutte emozioni, per fortuna, si possono TRASFORMARE. E sapete come ci è riuscito il pirata? Scoprendo quanto sono importanti i suoi amici, perché insieme a loro si sente meglio e affronta ogni avventura con più coraggio rispetto a quando è solo. Per cui, bambini, allontanate la tristezza e la solitudine cercando di stare bene insieme senza litigare, perché non esiste un tesoro più prezioso!”.

Terminiamo con l’ultima scheda di p. 24, il cui titolo nasconde un messaggio segreto!

Facciamo ripassare ai bambini di 5 anni la scritta di p. 21, poi insieme a quelli di 4 anni ritagliano e incollano le parole al po sto giusto, in base al colore. L’insegnante dirà ad alta voce che cosa c’è scritto e i bambini ripeteranno insieme. Infine, coloreranno la scena.

Terminata questa avventura gli alunni saranno liberi di fare festa tutti insieme, ad esempio organizzando una merenda a scuola in maschera e cantando la canzone della pagina seguente.

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24 anni Osserva e colora la scena. bambini sono tristi o felici? Ascolta dall’insegnante quale importante tesoro hanno trovato. 3 4 5 anni Incolla negli spazi colorati le parole corrispondenti, che trovi a pag. 21. Tu quale emozione provi quando sei insieme ai tuoi amici? 4 5 IL
È 23
anni Osserva e colora la scena. Indica Bendanera: è triste o felice? Perchè? 3 4 5 anni Ripassa la scritta e ripetila ad alta voce. anni Ricordi nomi degli altri pirati amici di Bendanera? Indicali e nominali. 4 5 5
TESORO
SIAMO

CANZONE

Traccia n. 9

I PIRATI VIAGGIATORI

Testo e musica del M° Francesco Panebianco

RITORNELLO

Noi siamo i pirati viaggiatori insieme in giro per i mari navighiam, andiamo alla ricerca di tesori, ognuno di noi qualcosa ti può insegnar.

Noi siamo i pirati viaggiatori, cerchiamo sempre nuove terre da esplorar, ma il più prezioso dei tesori è la nostra amicizia che forza sempre ci dà (eh!).

Mi presento, sono il pirata Spugna, io sono l’esperto che ricerca l’acqua, non ci puoi giocare e non la puoi buttare via, l’acqua è il più importante tesoro che ci sia!

RIT.

Il mio nome è pirata Archimede, passo tutto il tempo a leggere e contare, le mie conoscenze sono preziose come l’oro leggere e contare proviamo a farlo in coro!

RIT.

Salve a tutti! Sono il pirata Gioia e ogni occasione mi piace festeggiar, ricorrenze, compleanni non dimenticar, perché in ogni festa un tesoro si può trovar!

RIT.

Io mi chiamo pirata Bendanera vado alla ricerca di tutte le emozioni: gioia, rabbia, timidezza e curiosità, ma il più bel tesoro è la felicità!

RIT.

PERSONAGGI: Spugna, Archimede, Gio ia, Bendanera e altri pirati.

Spugna tiene un remo di cartone e mima di remare; Archimede ha la mappa e mima di leggere; Gioia balla e fa piroette; Ben danera ha un telescopio e mima di guar dare.

I quattro pirati protagonisti stanno davanti in riga e ognuno mima la propria azione. Il coro dei pirati è posizionato dietro e canta.

Per ogni strofa si fa avanti il pirata che si presenta al pubblico con un inchino. Spugna, quando canta, indica con l’indice di non sprecare l’acqua.

Archimede mostra la mappa; Gioia saluta e infine fa una piroetta; Bendanera mima la felicità indicando il suo sorriso.

136 136
COREOGRAFIA

RITORNELLO

Noi siamo i pirati viaggiatori Insieme in giro per i mari navighiam Andiamo alla ricerca di tesori Ognuno di noi qualcosa ti può insegnar! Noi siamo i pirati viaggiatori Cerchiamo sempre nuove terre da esplorar Ma il più prezioso dei tesori E' l'amicizia, che forza sempre ci dà...eh!

STROFA 1 Mi presento, sono il pirata Spugna. Io sono l'esperto che ricerca l'acqua, Non ci puoi giocare e non la puoi buttare via! L'acqua è il più importante tesoro che ci sia

-l'esper

ricer

qua

I PIRATI VIAGGIATORI Testo e musica del M° Francesco Panebianco   Testo e musica: Francesco Panebianco I PIRATI VIAGGIATORI   Noi RITORNELLO RITORNELLO sia sia C    mo _ i mo _ i  pi pi ra ra    ti ti viag viag    gia gia to to G       ri ri    in cer sie chia F     me _ in mo   gi sem C/E  -ro pre per nuo    i v ema ter Dm    ri re na da _ es    vi plo ghiam rar G      an ma   6 1.  dia il C  mo _ a l- la più    -ri pre ce zio    rca so di dei    te te so so G       ri, ri,   o gnu F     -no  -dinoi C/E      qual     9  2.  co Dm sa-tipuò _ in G     se-gnar! C      Noi E' F     l'a  mi-ci C/E    -zia  chefor Dm   za-sempre G     -cidà C    
  12  Mi STROFA STROFA STROFA STROFA  presen C   
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C/E

Il mondo dei dinosauri

NODI TEMATICI TRATTATI

1. Chi erano i dinosauri?

La vita sulla Terra... ...e la comparsa dei dinosauri Io e i dinosauri

Com’erano i dinosauri?

SCHEDA N. 1

SCHEDA N. 2

Chi è Dino?

I dinosauri... e il loro habitat

SCHEDA N. 3

SCHEDA N. 4

Un dinosauro in palestra

Misuriamo: quant’era alto Dino?

Dino, con le forme...

Come nascevano i dinosauri?

Canzone: La danza del dinosauro

SCHEDA N. 5

LE SCHEDE DELL’ALLEGATO

Il cibo dei dinosauri! E noi cosa mangiamo?

SCHEDA N. 6

SCHEDA N. 7

Prima ero... adesso sono!

Dino ha una famiglia... e tanti amici

2. Tante specie di dinosauri

Identikit dei dinosauri

Cosa si sa sul T-REX?

Cosa si sa sul DIPLODOCO?

Cosa si sa sul TRICERATOPO?

Cosa si sa sullo STEGOSAURO?

Cosa si sa sul VELOCIRAPTOR?

Cosa si sa sullo SPINOSAURO?

Cosa si sa sullo PTEROSAURO?

Cosa si sa sul BRONTOSAURO?

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SCHEDA N. 8

Giochiamo... con le carte dei dinosauri!

SCHEDA N. 9

LE SCHEDE DELL’ALLEGATO Creazioni di dinosauri

3. Le tracce del passato Quando in Italia c’erano i dinosauri Riproduciamo le impronte Visita al museo paleontologico Come piccoli paleontologi: la caccia al tesoro Al parco con i dinosauri! Riproduciamo i fossili

SCHEDA N. 10 SCHEDA N. 11

LE SCHEDE DELL’ALLEGATO

4. Come si sono estinti i dinosauri?

A partire dal plastico... ...alcune ipotesi sull’estinzione Il vulcano

Piccolo atelier Piccolo atelier

SCHEDA N. 12

LE SCHEDE DELL’ALLEGATO

5. Lo spettacolo dei dinosauri Il coding... con i dinosauri Dino non trova più la straDa

A partire dal racconto... ...facciamo coding Il codice binario

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Il mondo dei dinosauri

NODI TEMATICI TRATTATI

1 - Chi erano i dinosauri?

(Con la collaborazione delle insegnanti Rita Menchi, Giovanna Faraci, Ceccarelli Valentina, Rosaria Montalbini, Elsa Acampora, scuola dell’infanzia “Falconara Alta”)

(Il mondo dei dinosauri: chi erano, com’erano fatti, dove vivevano? Ecc.)

2 - Tante specie di dinosauri (Conoscenza delle varie tipologie di dinosauri)

3 - Le tracce del passato (Conoscenza dei fossili e altre tracce del passato...)

4 - Come si sono estitnti i dinosauri? (L’estinzione dei dinosauri: le cause dell’estinzione)

5 - Lo spettacolo dei dinosauri (Mettiamo in scena i dinosauri)

Questa unità di apprendimento sui dinosauri può essere ve rificata attraverso le schede grafico-operative presenti nel libro “Il mondo dei dinosauri”, allegato alla collana “Amici di nosauri”.

Inoltre, nel primo volume della Guida, sono presenti dei rac conti sonori, segnalati con la seguente icona, in cui è proprio il dinosauro Dino a parlare ai bambini e a narrare aspetti della propria vita.

RACCONTO

SONORO

RACCONTI SONORI

Guida didattica, volume 1, pagine: 41, 80, 121, 221, 262, 534, 610. Traccia n.

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1. Chi erano i dinosauri?

Nel volume 1 di questa Guida didattica, i bambini hanno conosciuto Dino, il sim patico dinosauro che dà loro il benvenuto a scuola e li accompagna nel percorso didattico. Questo progetto, pertanto, si pone come un approfondimento per andare incontro alle curiosità dei piccoli sul mondo dei dinosauri. Leggiamo ai bambini al cune informazioni relati ve al mondo dei dinosauri (pagg. 142-143).

Per introdurre l’argomen to, possiamo proporre la visione del film d’animazio ne “Alla ricerca della valle incantata”.

“I bambini, suddivisi per fasce d’età, hanno deciso di essere il gruppo dei di nosauri (ciascun gruppo si è identificato con una spe cie in particolare) e fare “un viaggio nella storia. Riflettendo su quello che siamo stati, siamo e saremo, impariamo a crescere nella nostra identità. Attraverso giochi motori, l’interazione di vari linguaggi e la costruzione di mappe concettuali collettive, i bambini hanno potuto apprendere numerose informazioni, ad esempio com’erano fatti i dinosauri, in quali ambienti vivevano e cosa mangiava no.

Per stimolare la curiosità dei bambini sulla Preistoria e, in particolare, sui dinosauri, abbiamo fatto trovare a scuola libri sonori, pupazzi, immagini, giornalini riguardanti questi enormi animali”.

1.
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Alla scoperta dei dinosauri
Chi erano i dinosauri?

La vita sulla Terra...

Il nostro Pianeta, la Terra, ebbe origine tantissimi anni fa, da una potentissima esplosione, il Big Bang, dalla quale si formarono delle piccole particelle che, espandendosi, crearono l’Universo, con le stelle, il Sole e i pianeti. Tra questi, appunto, c’era la Terra. All’inizio era disabitata, senza piante e animali. La vita iniziò nei mari, dove com parvero dapprima degli esseri viventi pic colissimi e poi sempre più grandi, come le spugne, i crostacei, i molluschi, e le pri me piante: le alghe. Quest’ultime, trasportate dalle onde, raggiunsero la terraferma e misero le prime radici. Pian piano crebbero piante e alberi, i mari si popolarono di pesci e sulla terra iniziarono a vivere altri animali, come gli insetti e gli anfibi.

LE PAROLE DELLA SCIENZA
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...e la comparsa dei dinosauri

Circa 300 milioni di anni fa, iniziò a fare sempre più caldo, quindi comparvero i coc codrilli e gli altri rettili. Per sopravvivere sulla terraferma, svilupparono zampe robu ste e alcuni di essi divennero enormi, per questo vennero chiamati dinosauri, che significa, appunto, “lucertole terribili”. Questi giganteschi rettili nascevano dalle uova, che impararono ben presto a depor re sulla terraferma. I dinosauri dominarono la Terra per tantissimi anni. Non avevano tutti le stesse carat teristiche: alcuni erano alti come un palazzo e lunghi come un camion; altri, invece, erano molto più piccoli. Alcuni camminavano su due zampe, altri su quattro e si muo vevano con agilità. Altri ancora sapevano nuotare, oppure volare come degli uccelli. Essendo dei rettili, anche i dinosauri avevano il corpo coperto di squame o placche ossee, ma altri avevano addirittura le piume o le penne!

Siete pronti, bambini, a scoprire altre curiosità sui dinosauri? Allora iniziamo insieme questa nuova avventura!

LE PAROLE DELLA SCIENZA
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IL CODING... CON I DINOSAURI

(a cura di Federica Goffi e Silvia Amaolo)

CODING: indica l’uso di strumenti e metodi di programma zione visuale a blocchi per favorire lo sviluppo del pensiero computazionale.

l’ora del codice!

IL PENSIERO COMPUTAZIONALE: è la capacità d’individua re un procedimento costruttivo, fatto di semplici passi, che ci porta alla soluzione di un problema complesso. Il pensiero computazionale è l’abilità minima di ragionamen to algoritmico che chiunque dovrebbe poter sviluppare... Come previsto anche nel PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale) “un’appropriata educazione al ‘pensiero computazionale’, che vada al di là dell’iniziale alfabetizzazio ne digitale, è infatti essenziale affinché le nuove generazioni siano in grado di affron tare la società del futuro non da consumatrici passive di tecnologie e servizi, ma da soggetti consapevoli di tutti gli aspetti tecnico-scientifici del calcolo algoritmico per la soluzione dei problemi”. Il progetto “Il coding... con i dinosauri” ha preso spunto dal personaggio mediatore che compare nel primo volume della Guida didattica e dal progetto che approfon disce la storia dei dinosauri, nel secondo volume della Guida. I bambini, che hanno ormai familiarità con Dino e il suo mondo, saranno entusiasti di aiutarlo a ritrovare la strada per raggiungere la caverna, così come descritto nel racconto della pagina accanto. Dovranno quindi attivarsi per dare al dinosauro le giuste istruzioni così da sviluppare il pensiero compu tazionale, inteso come capacità di ela borare, in modo creativo, procedimenti costruttivi per risolvere problemi via via più complessi.

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coding... con i dinosari

DINO NON TROVA PIÙ LA STRADA

Dino, il nostro amico dinosauro, sta crescendo in fretta!

Vive con la sua mamma e il suo papà all’inter no di una grotta. Quando era piccolino non usciva quasi mai, ma adesso i suoi genitori lo portano spesso fuori, in giro per la “valle in cantata” alla ricerca di cibo e... compagnia! Gli piace tanto incontrare i suoi amici dinosau ri... alcuni gli assomigliano... ma altri proprio no! La mamma lo ha messo in guardia, dicendogli che non tutti i dinosauri sono amici: al cuni sono prede e altri predatori. Anche Dino, ben presto, sarà temuto dagli altri branchi, perché, anche se ancora cucciolo, è un Tirannosauro Rex: il re dei dinosauri, il feroce carnivoro temuto da tutti! Un giorno, però, Dino, che si sente già grande, decide di uscire da solo dalla sua caverna, e inizia a vagare per la foresta. Incontra il suo amico Flick, un enorme Diplodoco, poi Spuk, lo Stegosau ro dalla coda a lancia, Trick, il Triceratopo, e infine Petry, il dinosauro volante. Si diverte così tan to con i suoi amici, che non si accorge del tempo che passa. Si fa buio e improvvisamente capisce di aver perso la strada di casa. Come farà a ritornare alla caverna, dove la sua mamma, di sicuro, lo starà aspettando preoccupata? Vi va di aiutarlo, bambini? Ricordatevi, però, di dare a Dino le giuste istruzioni e di far gli evitare i pericoli: non dovrà passare mai vici no ai vulcani, potrebbero svegliarsi da un momento all’altro!

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A partire dal racconto...

Dopo l’ascolto del racconto, che descrive la situazione problematica e il contesto da cui partire, si propongono ai bambini alcune attività esperienziali che favoriscono lo sviluppo del pensiero divergente e l’acquisizione di alcuni meccanismi che regolano i movimenti robotici.

La connotazione prettamente laboratoriale delle attività permette, inoltre, di attiva re dinamiche relazionali e collaborative, che promuovono lo sviluppo di competen ze sociali. Al fine di verificare le competenze acquisite dal bambino, rimandiamo alle schede grafico-operative, presenti nel libro “Precalcolo, prescrittura, prelettura” (pagg. 74-89).

FASE N. 1

Ascolto del racconto (pag. 221) e completamento della scheda operativa correlata (vedi “Precalcolo, prescrittura, prelettura” alla pag. 74).

FASE N. 2

I bambini dovranno preparare il materiale necessario per “giocare”, ovvero ritagliare le frecce direzionali (pag. 75, “Precalcolo, prescrittura, prelettura”). Ad ogni freccia, e, quindi, ad ogni direzione possiamo associare un colore:

- verde: andare avanti; - rosso: andare indietro; - celeste: andare a destra; - giallo: andare a sinistra.

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74 DOPO AVER ASCOLTATO IL RACCONTO (GUIDA, P. 211 VOL. 3), TRACCIA IL PERCOR SO CHE PORTA DINO ALLA CAVERNA CERCANDO DI EVITARE VULCANI. Alleno il pensiero con il CODING
CODING

CODING CODING

Dovranno poi ritagliare i personaggi di Dino e dei suoi amici (si potranno prendere le carte, presenti nella sche da di pag. 176 di questo volume). Infine, rimane da ritagliare l’immagine di un vulcano (si potrà utilizzare il modello fotocopiabiale di pag. 204 di questo volume).

...facciamo coding

Per allenarsi con le quattro direzioni, proponiamo il comple tamento delle pagg. 77-78 del “Precalcolo, prescrittura, pre lettura”. Nel linguaggio computazionale le direzioni posso no essere chiamate “comandi” (vai a destra, vai a sinistra, vai avanti, vai indietro): sono le istruzioni che vengono impartite a chi deve ese guire una determitata azione (nel nostro caso la colorazione secon do ritmi).

FASE N. 3

I bambini inizialmente potranno giocare nella scacchiera “naturale”, ovvero, dove possibile, nelle piastrelle del pavi mento, oppure costruire il reticolo con un grande foglio di cartoncino. Inizieranno a familiarizzare con lo spazio qua drettato, camminando a piedi scalzi sul reticolo, seguendo le direzioni delle frecce. • Questi primi spostamenti verranno effettuati singolarmen te, utilizzando un simbolo o un oggetto posizionato su di un quadrettone, da raggiungere seguendo le frecce direziona li che avremo già messo sul reticolo per segnare il percorso.

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Il coding... con i dinosari
75
COLORA LE FRECCE: VERDE PER ANDARE AVANTI ROSSO PER TORNARE INDIETRO GIALLO PER ANDARE A SINISTRA CELESTE PER ANDARE A DESTRA 1 2 RITAGLIA LE FRECCE E UTILIZZALE PER LAVORARE CON IL RETICOLO, COME DESCRITTO NELLA GUIDA A P. 212, VOL.3 3 SULLA BASE DI QUESTI MODELLI REALIZZA ALTRE FRECCE DEGLI STESSI COLORI. CODING 77 DIP E PETRY VOGLIONO MOSTRARE LE DIREZIONI A DINO. RIPASSA TRATTEGGI E COMPLETA RITMI SECONDO IL VERSO INDICATO DALLE FRECCE. COMANDI E RITMI CODING 78 TRICK E SPUCK VOGLIONO MOSTRARE LE DIREZIONI A DINO. RIPASSA TRATTEGGI E COMPLETA RITMI SECONDO IL VERSO INDICATO DALLE FRECCE.
CODING
ANCORA COMANDI E RITMI

Il coding... con i dinosari

• Successivamente, sarà il bambino stesso che troverà il percorso giusto e, mentre lo percorrerà, distribuirà a terra le frecce direzionali corrispondenti ai movimenti da lui stesso effettuati.

Ogni alunno, pertanto, dovrà:

- Ragionare sul percorso da effettuare, utilizzando le frecce direzionali per raggiungere l’oggetto.

- Verbalizzare le direzioni.

- Contare i quadretti durante il percorso mentre i compagni controlleranno la corret tezza delle azioni svolte e, eventualmente, interverranno per aiutarlo.

• Ulteriore variante: il bambino compierà il per corso che gli viene dettato da un compagno, il quale, a mano a mano che nominerà le direzioni da compiere, prenderà la freccia corrispondente, mostrandola agli altri suoi compagni.

L’IDEA IN PIÙ!

Al bambino che dovrà fare l’esperienza sul reticolo, possiamo dare anche una sorta di “telecomando” di cartoncino, dove incolleremo tutte le frecce corrispondenti al percorso che dovrà compiere.

Il bambino, dunque, non dovrà far altro che “leggere” le frecce e muoversi in base ad esse.

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FASE N. 4

Il percorso di lavoro illustrato alle pagg. 213-214 può essere poi applicato al retico lo allestito con i simboli dei personaggi e degli elementi della storia che abbiamo preparato precedentemente, nella fase 2 (vedi pag. 212). Il bambino che interpreta il dinosauro potrà indossare anche una mascherina da viso, per la quale si può utilizzare il modello fotocopiabile suggerito.

• L’importante sarà proporre ai bambini dei percorsi graduali: - prima un semplice percorso del dinosauro che deve raggiungere la caverna;

- poi quello del dinosauro che deve raggiungere la caverna, incontrando i suoi amici (passando, quindi, nelle caselle con le carte dei dinosauri);

- poi il percorso con gli ostacoli: arrivare alla caverna, incontrare gli amici ed evitare gli ostacoli (rappresen tati dai vulcani, ecc.).

• Tutti i percorsi, sempre rispettando la gradualità, potranno dapprima essere svolti seguendo le indi cazioni date dai compagni o dalle frecce, poi essere svolti in completa auto nomia... a partire dall’allestimento del percorso.

PAG. 725 (vol. 1)

215 Il coding... con i dinosari
VAI AL MODELLO FOTOCOPIABILE

All’interno del “Precalcolo, prelettura, prescrittura” è possibile esercitarsi con attivi tà parallele sui reticoli alle pagg. 79-83. Per verificare le competenze, a pag. 84 viene proposta una prova in cui l’alunno dovrà inventare un percorso posizionando osta coli e altri elementi a piacere nel reticolo. Infine potrà autovalutare il proprio lavoro colorando la faccina felice del dinosauro se, secondo lui, l’esercizio è stato facile, viceversa quella triste se è stato difficile.

Il codice binario

All’interno del “Precalcolo, prescrittura, prelettura” è possibile trovare, alle pagg. 8589, le schede dedicate al linguaggio binario, partendo prima dai concetti di “pieno” e “vuoto”, per arrivare alla funzione dei numeri 1 e 0. Anche in questo caso gli esercizi proposti sono di difficolà graduale: - associazioni “pallino pieno - quadrato pieno” per ogni serie; - completamento di reticoli colorati; - associazioni “pieno = 1” e “vuoto = 0”; - verifica finale dove il bambino colora i quadrati di un reticolo in base alla regola: 1 = pieno di colore e 0 = vuoto.

216 Il coding... con i dinosari PROVA A POSIZIONARE IN MODO CORRETTO GLI OSTACOLI E GLI AMICI NEL RETICOLO POI TRACCIA IL PERCORSO CHE PORTA DINO ALLA CAVERNA. VERIFICO LE COMPETENZE: FAC LE DIFFICILE PIENO INVENTO UN PERCORSO! CODING 83 TRACCIA CON UNA LINEA IL PERCORSO CHE PORTA DINO ALLA CAVERNA, CONTANDO FIORI, IN BASE AL COLORE E ALLA DIREZIONE, COME INDICATO DAI COMANDI. DINO SEGUE I FIORI CODING 3 2 1 3 2 BARRA CON UNA X VULCANI CHE IMPEDISCONO A DINO DI RAGGIUNGERE LA CAVERNA. DINO PUÒ PASSARE NELLE CASELLE DOVE CI SONO SUOI AMICI. TRACCIA IL PERCORSO GIUSTO DISEGNANDO LE FRECCE. CHI INCONTRA? DINO SEGUE I FIORI PIÙ DIFFICILE CODING 81 OSSERVA IL RETICOLO: DINO DEVE EVITARE VULCANI. TRACCIA IL PERCORSO CON GLI OSTACOLI CODING 80 OSSERVA IL RETICOLO: GLI AMICI AIUTANO DINO A TROVARE LA STRADA. SEGUI LE INDICAZIONI DEI NUMERI E DELLE FRECCE E TRACCIA IL PERCORSO CHE LO PORTA ALLA CAVERNA. CHI INCONTRA? CON GLI OSTACOLI CON GLI AMICI 2 1 2 1 79 RIPASSA E COMPLETA TRACCIANDO IL PERCORSO CHE PORTA DINO ALLA CAVERNA COME INDICATO DALLE FRECCE. SEGUO LE FRECCE E RITMI CODING 89 RIEMPI DI COLORE VERDE QUADRATI CHE CONTENGONO IL NUMERO UNO E LASCIA VUOTI QUELLI CHE CONTENGONO LO ZERO. CHE COSA APPARE? DINOSAURO PIXEL CON I NUMERI CODING 1 1 1 0 1 0 1 0 1 0 0 0 1 1 0 0 0 1 1 1 0 0 1 0 0 VERIFICO LE COMPETENZE: FAC E DI FICILE 88 PER OGNI SERIE, RIEMPI DI COLORE QUADRATI IN CORRISPONDENZA DEL NUMERO UNO E LASCIA VUOTI QUELLI IN CORRISPONDENZA DELLO ZERO. DINOSAURO PIXEL CON I NUMERI CODING 1 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 1 0 0 1 1 1 0 87 OSSERVA LA POSIZIONE DEI PALLINI COLORATI PER OGNI SERIE E COMPLETA QUADRATI CORRISPONDENTI. RETICOLO DIFFICILE RETICOLI COLORATI CODING 86 COMPLETA LE SERIE DI OGNI RETICOLO COLORANDO PALLINI E QUADRATI CORRISPONDENTI. RETICOLO DIFFICILE RETICOLI COLORATI CODING 85 OSSERVA L’ESEMPIO: AD OGNI PALLINO COLORATO (PIENO) CORRISPONDE UN QUADRATO COLORATO (PIENO). COMPLETA OGNI SERIE IN BASE A CIÒ CHE MANCA, FACENDO ATTENZIONE ALLE POSIZIONI. PIENO O VUOTO? UN PERCORSO! CODING

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