PRESENTAZIONE
Questa guida affianca l’insegnante in un percorso di approfondimento in merito ai temi trattati negli albi illustrati della collana di narrativa “Le tartarughe marine”, offrendo spunti di lavoro collegati con l’educazione emotivo-affettiva e con le aree disciplinari. Nei percorsi didattici proposti si utilizza il libro come strumento anche per affronta re argomenti non facili, rendendoli accessibili attraverso storie scritte a misura dei bambini e con l’aiuto di immagini particolarmente evocative.
Le tematiche della collana “Le tartarughe marine” hanno come sfondo il mondo che va dall'infanzia all’inizio della preadolescenza, lo scambio generazionale, lo svi luppo di capacità personali, l’espressione di contenuti emotivo-affettivi e tanto altro ancora.
L’adulto ha un compito importante nei confronti del bambino: sostenere la fiducia e l’autostima, favorire lo sviluppo dell’autonomia, incoraggiare lo spirito di iniziativa, promuovere la consapevolezza di sé e il rispetto delle differenze, contribuire alla formazione di individui capaci di esprimere bisogni, emozioni, capacità.
La lettura congiunta crea occasioni per portare avanti tutto questo, affrontando argomenti importanti con rispetto e delicatezza, senza incorrere in forzature e appesantimenti.
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) ha promosso varie iniziative per sostenere l’importanza della lettura in ogni ordine di scuola e per pro muovere l’educazione emotivo-affettiva degli alunni. La narrativa coinvolge ogni ambito: relazionale, psicologico, cognitivo, sociale e facilita la costruzione di percorsi di educazione affettiva, che hanno come finalità la promozione del benessere emotivo e relazionale dell’alunno nel rapporto con gli adulti, con i compagni, con il contesto.
Il risultato sarà un’esperienza arricchente sotto tutti i punti di vista, fondamentale per la crescita del bambino e importante anche per l’adulto e per quella “parte piccola” dentro di lui, che è ancora capace di dare vita a un’atmosfera magica, gio cando con le immagini e con le parole.
Note introduttive
Le storie che aiutano a crescere
Un anno di storie
Temi importanti attraverso gli albi illustrati
Le Competenze Chiave attraverso le storie
Obiettivi per le Competenze Chiave
Leggere il mondo
Il programma di lettura dialogica
Consigli pratici
Il rituale della lettura
La scuola come luogo sicuro
Accogliere i bambini, prevenire le difficoltà
Leggere insieme “Pronti per la scuola”
L’albo illustrato “Pronti per la scuola” e i Campi di Esperienza
I personaggi diventano contrassegni dei bambini
Giochi con i contrassegni “Dentro la storia”
Altri giochi di accoglienza
Filastrocche della scuola
Filastrocche degli animali Piccoli traduttori
Facciamo il punto: i traguardi raggiunti
Aiutami a fare da solo
L’arte dei piccoli passi
Leggere insieme “Un attimo!”
L’albo illustrato “Un attimo!” e i Campi di Esperienza
“Dentro la storia”
E se Saetta fosse a scuola?
Esploriamo gli ambienti della scuola
Riflettiamo sulle azioni Piccoli traduttori
Filastrocche per fare da soli
Facciamo il punto: i traguardi raggiunti
Uguali e diversi L’amicizia e il rispetto reciproco Creare il contesto
Leggere insieme “Dopo la pioggia”
L’albo illustrato “Dopo la pioggia” e i Campi di Esperienza “Dentro la storia”
Comunicare senza parole
Piccoli traduttori
Filastrocche per gli amici
Facciamo il punto: i traguardi raggiunti Pronto in tavola!
Educare all’alimentazione
Leggere insieme “Il piatto preferito di Camilla”
L’albo illustrato “Il piatto preferito di Camilla” e i Campi di Esperienza “Dentro la storia”
L’orto di Camilla Cuochi... senza fuochi! Filastrocche sul pane Mi piace... Non mi piace - Uscire, che bello!
Filastrocche sulla frutta Piccoli traduttori
Facciamo il punto: i traguardi raggiunti
Liberi di giocare
Il gioco che fa crescere
Leggere insieme “Si fa per finta”
L’albo illustrato “Si fa per finta” e i Campi di Esperienza
Il gioco simbolico e imitativo dai tre ai sei anni “Dentro la storia”
Osservare il gioco dei bambini
Piccoli traduttori
107 110 111 116 118 119 120 125 127 128 131 134 135 139 140 141 144 146 148 149 151 152 153 156 157 161 162 163 165 166 172
Carrellata di filastrocche
Facciamo il punto: i traguardi raggiunti
A caccia di emozioni
Lo sviluppo della competenze emotiva Leggere insieme “E poi è arrivata lei”
L’albo illustrato “E poi è arrivata lei” e i Campi di Esperienza “Dentro la storia”
Riconoscere le emozioni
Tante filastrocche emozionate
Filastrocche di famiglia Piccoli traduttori
Facciamo il punto: i traguardi raggiunti La rabbia e le sue sorelle
Riconoscere e gestire le emozioni
Leggere insieme “Sotto le coperte”
L’albo illustrato “Sotto le coperte” e i Campi di Esperienza
“Dentro la storia”
Piccoli traduttori Filastrocche arrabbiate Facciamo il punto: i traguardi raggiunti
In viaggio verso la Scuola Primaria
Una storia per salutare la Scuola dell’Infanzia La storia recitata: “Pronti per la scuola” È il momento di fare i bagagli!
Piccoli traduttori
Filastrocche per finire in bellezza
Facciamo il punto: i traguardi raggiunti Riferimenti bibliografici
UN ANNO DI STORIE
Tutte le proposte e le attività della guida si collocano all’interno di un percorso che ac compagna il bambino verso la conquista delle Competenze Chiave, raccomandate dal Parlamento Europeo e dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infan zia e del Primo Ciclo di Istruzione.
Le attività saranno strumenti per facilitare l’acquisizione di queste competenze, ma do vranno essere accompagnate da un clima relazionale favorevole, basato sul rispetto reci proco, sulla condivisione e sulla collaborazione, sulla curiosità e sulla crescita individuale e di gruppo.
LE TARTARUGHE MARINE: STORIE CHE ROMPONO IL GUSCIO
Questo è il titolo che abbiamo dato alla collana di albi illustrati che accompagna questa guida didattica. Perché chiamare così la serie? Vediamolo insieme.
Quando arriva il momento giusto, i cuccioli di tartaruga marina rompono il guscio e si fanno spazio nella sabbia, verso il mare. Queste storie sono come loro: escono ad esplorare il mondo e crescono con te.
Sappiamo bene che ci sono tante situazioni difficili che i bambini si trovano a dover affrontare nelle varie fasi della crescita e questa collana propone storie appassionanti che affrontano temi delicati, con semplicità e nel rispetto dell’età, grazie anche a illustrazioni coinvolgenti.
Il nucleo centrale è il cambiamento; del resto crescere significa anche cambiare, conquistare nuove capacità, fare i conti con le richieste dell’ambiente, adattarsi a nuove situazioni, affrontando anche gli imprevisti. I temi principali che le storie affrontano riguardano l’inserimento in un contesto nuovo, l’alimentazione, il gioco, l’autonomia, l’accoglienza delle differenze, le emozioni.
COME LUOGO S I C U RO LA SCUOLA
ACCOG LI E RE I BAMBINI, PREVE N I R E L E DI FFICOLTÀ
A scuola dopo la chiusura estiva. Tante emozioni si intrecciano: l’ansia per la separazione dai genitori, la curiosità verso un ambiente già conosciuto, accogliente, stimolante, il de siderio di stare di nuovo insieme ai compagni, la voglia di giocare e altro ancora. L’ingresso alla Scuola dell’Infanzia è per i bambini (ma anche per i genitori!) un momento di crescita e di svolta: cambiano i tempi quotidiani, le organizzazioni familiari, le responsabilità, i vissuti emotivi… Per i piccoli, soprattutto per coloro che non hanno frequentato il Nido, è un momento significativo, di grande cambiamento. Dal tepore e dalla sicurezza di casa, i bambini devono rapidamente lanciarsi nel gruppo dei pari e nelle relazioni con gli insegnanti, iniziando a cavarsela da soli. Dal clima familia re esclusivo, intimo e protettivo, si passa a quello scolastico, caratterizzato da alta socia lità e da una continua spinta all’autonomia.
Improvvisamente, ecco apparire davanti ai loro occhi spazi nuovi, ambienti tutti da esplorare, nuove regole, nuove figure adulte di riferimento. E se da una parte la curiosità e la voglia di sperimentare è tan ta, c’è sicuramente anche un po’ di paura. Alcuni bambini fanno poca fatica, si inseriscono con entusiasmo nel nuovo ambiente e non hanno difficoltà al distacco dai geni tori. Poi ci sono bambini per i quali invece il momento è più delicato e più faticoso da affrontare: ed ecco arrivare pianti, mal di pancia e difficoltà a staccare la manina da quella della mamma o del papà davanti al portone.
Prepararsi bene al momento del primo giorno di scuola è molto importante, ma la parola “accoglienza” deve essere nostra alleata e accompagnarci per tutta la durata dell’anno scolastico.
Una scuola accogliente è accogliente tutto l’anno e, per tutto il periodo di frequenza dei bambini, lavora per costruire un ambiente e un clima positivo, rilassato e piacevole, cre ando un’atmosfera che stimoli la sorpresa, la curiosità, la cooperazione, l’autonomia e la serenità.
I “compiti” dell’insegnante
• Condividere gli intenti educativi con i colleghi.
• Sostenere i bambini nel momento della separazione dalle figure genitoriali.
• Favorire l’esplorazione positiva dell’ambiente scolastico.
• Facilitare la costruzione di un senso di sicurezza nel nuovo ambiente.
• Facilitare la relazione affettiva insegnante-alunno.
• Favorire la costruzione del senso di appartenenza al gruppo.
• Facilitare la comprensione delle regole da rispettare.
• Stimolare i bambini a riconoscere i compagni e a memorizzarne i nomi.
• Aiutare i bambini ad accogliere e rispettare le differenze.
• Aiutare i bambini a “raccontare” di sé in modo semplice.
• Mediare i conflitti attraverso l’ascolto sia del verbale che del non verbale.
Consigli letterari per gli insegnanti
Davide Enia, Appunti per un naufragio, Sellerio “Un padre e un figlio guardano la storia svolgersi davanti a loro, nel mare di Lampedusa.”
Davide Enia ci porta di fronte alla fragilità della vita e ci fa capire quanto sia essenziale la via dell’accoglienza. Su tutte arriva la voce di Paola e Melo.
La
scuola come luogo sicuro
Uno sguardo dentro di noi
Ieri...
• Vi piaceva andare alla Scuola dell’Infanzia?
• Vi ricordate i giochi che facevate?
• Chi vi accompagnava?
• Vi hanno mai raccontato come era il vostro comportamento al mattino all’ora di andare a scuola?
• Chi erano i vostri amici alla Scuola dell’Infanzia?
• Sono ancora vostri amici?
• Come è cambiato il vostro modo di stare a scuola nel tempo?
• Che cosa vi preoccupava di più della scuola?
• Vi ricordate i vostri insegnanti?
• Vi ricordate com’erano fatti gli spazi della vostra scuola?
• Quali erano i luoghi che vi piacevano di più?
• Quali attività vi piaceva intraprendere?
• Com’era il cibo della mensa scolastica?
• Che effetto faceva tornare a casa dopo scuola?
...e oggi
• Cosa succede di solito il primo giorno di scuola?
• Quali difficoltà possono incon trare i bambini all’ingresso nella scuola?
• Cosa succede al rientro dalle vacanze estive?
• Come si comportano i genitori dei bambini all’ingresso a scuola?
• I bambini vi rendono partecipi delle loro preoccupazioni?
• Se sì, in che modo le accogliete?
Si creano legami e si collabora meglio
IN UNA SCUOLA ACCOGLIENTE
Tutti stanno bene e si divertono di più
I bambini sono sereni
Di fronte alle difficoltà gli adulti fanno squadra
I momenti difficili vengono gestiti con competenza
Gli insegnanti riconoscono le difficoltà
Gli insegnanti condividono gli intenti educativi
Si impara meglio
I genitori si affidano tranquillamente
Gli insegnanti lavorano con entusiasmo
Si raggiungono più facilmente gli obiettivi didattici
Si rispettano più volentieri le regole
La scuola come luogo sicuro
LEGGERE INSIEME “PRONTI PER LA SCUOLA”
Una storia per un buon inizio
Questa storia da sfogliare, leggere e osservare insieme ai bambini, si pone l’obiettivo di affrontare il tema del distacco dalla famiglia in modo piacevole e giocoso. I protagonisti sono una bambina e un bambino, ma lo sapremo solo alla fine. Una voce fuori campo dice:
“FORZA
CUCCIOLI,È
ORA DI ANDARE A SCUOLA! SIETE PRONTI?”.
Ogni cucciolo cerca di trovare una scusa per ritardare l’ingresso a scuola. Il gatto non riesce a districarsi dai fili del gomitolo ai quali è rimasto aggrovigliato, la tartaruga cammina lentamente ed è ancora indietro, il millepiedi deve finire di mettersi le scarpe ecc. Si scopre che i cuccioli, in realtà, sono i peluche dei due bambini, i quali fanno un po’ fatica a uscire dalla loro casa il primo giorno di scuola. Alla fine ci riescono, ma hanno bisogno di portare con sé tutti i loro pupazzi preferiti. La storia è ben illustrata e permette a tutti i bambini di esprimere le proprie emozioni rispetto all’in gresso e al rientro a scuola.
I cuccioli presentati sono tanti e potranno trasformarsi, se agli insegnanti piacerà, nei contrassegni degli alunni.
Questo albo illustrato, quindi, racconta una storia che affronta la tematica dell’inizio della scuola e del passaggio tra ambiente casalingo e scolastico. Adatto a tutti i bambini, consente di esprimere emozioni e possibili difficoltà sia a coloro che, per la prima volta, entrano nel nuovo ambiente sia a coloro che vi ritornano dopo la lunga pausa estiva.
Gli animali protagonisti non sono altro che i pupazzi di casa e rappresentano uno dei tipici oggetti transizionali, spesso necessari per facili tare il distacco dalle figure genitoriali.
L’ALBO ILLUSTRATO “PRONTI PER LA SCUOLA” E I CAMPI DI ESPERIENZA
Il sé e l’altro
Nei momenti di lettura dell’albo i bambini impareranno gradualmente a condividere le regole, a rispettare il silenzio e il momento dedicato all’ascolto.
I personaggi della storia diventano i contrassegni dei bambini, che memorizzeranno quali sono quelli dei compagni, insieme a tutti i nomi.
Il corpo e il movimento
I bambini scoprono l’angolo predisposto per la lettura, esplorandolo e memorizzandone la collocazione (imparando così il percorso per arrivarci, partendo anche da altri spazi della scuola).
Immagini, suoni, colori
Nell’angolo lettura i bambini impareranno a osservare le figure, denominando i colori predominanti, assegnando un verso a ciascun animale presente nella storia, indicando alcuni particolari su richiesta dell’insegnante e imparando a individuare all’interno del libro il proprio contrassegno.
I discorsi e le parole
Piano piano, leggendo e rileggendo, i bambini impareranno a nominare i protagonisti della storia, a descrivere le azioni e a memorizzare il proprio contrassegno, riconoscendo quando esso viene nominato durante la lettura della storia. Durante le attività correlate, saranno in grado di presentarsi brevemente, con una complessità che varia a seconda della fascia d’età. A tre anni ogni bambino dirà il proprio nome e si descriverà, a quattro potrà sperimentarsi nella narrazione della routine del mattino, a cinque anni sarà in grado di descrivere con semplicità anche i vissuti emotivi legati all’ingresso a scuola.
La conoscenza del mondo
I bambini imparano a stare nell’angolo lettura, con tutte le regole che comporta. Con l’aiuto dei contrassegni, potranno andare alla scoperta di altri angoli, lasciando il proprio simbolo negli spazi personali. Tanti giochi possono essere fatti con i contrassegni (collage, giochi di riconoscimento, puzzle…) e sarà bello costruire insieme una scatola dove poter riporre tutti i libri da leggere insieme nell’angolo lettura.
I PERSONAGGI DIVENTANO CONTRASSEGNI DEI BAMBINI
L’utilizzo di un contrassegno che indichi le proprietà e gli spazi personali dei bambini è molto importante per favorire l’orientamento, l’accessibilità e lo sviluppo dell’autonomia nella Scuola dell’Infanzia, ma anche per promuovere un senso di appartenenza all’ambiente scolastico.
Inoltre, questo metodo così utile può essere fonte di ispirazione per mettere in pratica tantissimi esercizi di linguaggio, di categorizzazione, descrizione ed elaborazione creativa.
Di solito il contrassegno viene attaccato sull’armadietto, sopra il gancio dell’asciugamano in bagno, all’attaccapanni e sulla scatola personale del bambino, che può contenere materiale didattico, quaderni e disegni. In allegato a questa guida sono fornite tutte le immagini degli animali da ritagliare, in duplice copia.
Le immagini si possono anche scaricare visitando questo link: www.letartarughemarine.it/contrassegni
Piccoli grandi obiettivi
Esplorare gli spazi
La scuola come luogo sicuro
Giocare insieme
Esprimere emozioni
Sviluppare l’autonomia
Sentirsi parte dell’ambiente
IL CONTRASSEGNO
Rispettare le regole
Orientarsi negli spazi
Rispettare i compagni
Qualche suggerimento
Come fare per effettuare una scelta che non scontenti nessuno?
1. Tiriamo a sorte: prepariamo insieme ai bambini un sacchetto di stoffa dove si possono inserire le immagini dei protagonisti della storia (fornite insieme a questa guida). Ognuno, a turno, pesca il suo animale, lo nomina, lo descrive, lo disegna.
2. Sceglie l’insegnante: dopo aver raccontato la storia, l’insegnante assegna a ogni bam bino l’immagine di un animale e lo invita a nominarlo, a descriverlo e a disegnarlo.
L’animale scelto o assegnato sarà il il contrassegno per tutto l’anno e potrà essere utiliz zato per identificare il proprio spazio e il proprio materiale nell’aula e nelle altre stanze della scuola.
GIOCHI CON I CONTRASSEGNI
• Il trenino degli esploratori
Una volta scelto il contrassegno e procurate le copie necessarie per ogni bambino, si può andare alla scoperta della scuola, attaccando i contrassegni nei luoghi giusti. Facciamo disporre i bambini a formare un trenino, con l’insegnante come locomotiva, e partiamo per il viaggio!
Sarà un modo divertente per esplorare i nuovi spazi e prendere confidenza con l’ambiente, ma anche per sperimentare i primi contatti fisici, la vicinanza tra compagni e il rispetto dell’altro.
I bambini potranno così ini ziare la scuola con tranquilli tà e curiosità, dopo un’accu rata esplorazione degli spazi e dopo aver predisposto le proprie scatole personali, che diventeranno custodi delle loro avventure più belle.
• Gli animali si presentano
Quando i contrassegni sono stati assegnati si procede con un gioco di presentazioni. Ogni bambino usa un microfono “finto” per presentarsi, come fosse in TV. Il microfono può essere un birillo, un bicchiere di carta e qualsiasi altro oggetto.
– Buongiorno io sono una Giraffa, ho il collo lungo lungo, la pelliccia a macchie e mi piace se mi dai un po’ di cibo con le tue mani.
– Salve! Sono la Tartaruga, porto con me la mia casa e mi piace camminare lentamente.
– Ciao! Io sono l’Uccellino. Adoro cantare e volare in alto nel cielo.
– Ecc.
FUORI DAL GUSCIO
ALTRE PROPOSTE...
• Imitare insieme i versi degli animali.
• Chiedere ai bambini di alzarsi in piedi quando viene nominato il proprio contrassegno.
• Prendersi tutti per mano alla fine della storia, facendo il girotondo dei pupazzi.
• Disegnare ognuno il proprio contrassegno.
• Fare il collage della classe, raccogliendo su un cartellone tutti i disegni dei contrassegni.
• Passare il libro di bambino in bambino: colui che lo tiene in mano dice il proprio nome e nomina il proprio contrassegno.
• Nominare alcuni degli animali in lingua inglese.
• Giocare con le tessere ritagliabili, chiedendo ai bambini di consegnare all’insegnante l’animale richiesto.
• Il Memory
Si ritagliano le coppie di immagini e si invitano i bambini a giocare a Memory. Natural mente si inizia con poche coppie (sei - otto), per aumentarne gradualmente la quantità in base alle abilità dei bambini che via via emergono. Oltre al classico Memory, utilizzando le immagini degli animali si possono “inventare” tanti giochi di memoria, che sono molto utili per sviluppare le capacità di apprendimento. Eccone alcuni esempi:
> Animali in... memoria Disporre tre-quattro immagini su un piano o sul pavimento, invitare il bambino ad osser varle per alcuni secondi, fargli chiudere gli occhi e denominare ciò che ha visto (anche in questo caso il numero delle immagini può aumentare gradualmente). Inizialmente il bambino può denominare gli elementi osservati nell’ordine che vuole, ma poi possiamo richiedere la rievocazione in sequenza da sinistra verso destra.
> L’animale non c’è più
Disporre una serie di immagini, invitare il bambino a osservarle attentamente, far chiudere gli occhi, togliere un’immagine e chiedere a bambino di indovinare ciò che manca.
> Chi c’è in più?
Stessa procedura precedente, ma, questa volta, anziché togliere, viene aggiunto un animale e il bambino dovrà individuare di quale si tratta. Possiamo dare spazio anche a giochi di memoria con le parole, utilizzando proprio i nomi degli animali della storia. L’adulto denomina una serie di animali, il bambino ascolta e ri pete. La serie inizialmente è poco numerosa e, gradualmente, i nomi aumentano.
> Ricordo e ripeto
> Allo zoo, Pippo ha incontrato...
Servono i cartellini con le immagini degli animali che Pippo incon tra allo zoo e un cartellone con disegnato il contorno dello zoo. L’insegnante invita i bambini a di sporsi in cerchio, mette al centro il cartellone e racconta:
La scuola come luogo sicuro
“Pippo ha deciso di andare allo zoo. Arriva al cancello, paga il biglietto, entra e inizia la sua visita. Ma Pippo è un po’ smemorato, non ricorda mai bene le cose che vede. Vogliamo aiutarlo?”.
L’insegnante dispone i cartellini con le immagini degli animali in modo che siano ben visibili e il gioco può cominciare. L’insegnante inizia dicendo, ad esempio: “Pippo è allo zoo e vede… una giraffa!”. Detto questo, mette sopra al cartellone dello zoo il cartellino con il primo animale, capovolgendolo. Un bambino a turno dovrà proseguire ripetendo il nome dell’animale scelto dall’insegnante e aggiungendo il proprio. Ad esempio dirà: “Pippo va allo zoo e vede una giraffa e... un coccodrillo!”. Quindi capovolge il proprio cartellino e si passa all’altro bambino.
Il gioco va avanti così e ogni giocatore deve ricordarsi gli animali capovolti e li deve ri petere in ordine, aggiungendo alla fine quello scelto da lui stesso. Alla fine, Pippo sarà contento di non aver dimenticato nessun animale.
Gli animali da ricordare sono davvero tanti e il gioco si può semplificare come e quanto vogliamo, ma è divertente anche sbagliare e ricominciare da capo.
“DENTRO LA STORIA”
In cerchio, ogni bambino ha il proprio libro tra le mani, un libro prezioso, ricco di imma gini ed è facile diventare protagonisti della storia. Siamo nel primo periodo scolastico e per tutti è un momento di cambiamento. Sfogliamo le pagine insieme.
L’insegnante guida i bambini verso una prima lettura.
I bambini sfogliano il loro libro seguendo il ritmo dell’in segnante, magari sono un po’ curiosi e procedono nelle pagine successive prima del tempo, ma non importa. Dopo una prima lettura si prosegue con una osservazione delle immagini, soffermando l’attenzione sui par ticolari e ponendo domande esplorative:
• Perché gli animali non sono pronti?
• Che cosa deve fare la giraffa?
• E il bruco? (ecc.)
• Sono animali veri o sono pupazzi?
• Di chi sono i pupazzi?
• Chi dice “Siete pronti?”
• A chi dice la mamma “Siete pronti?”
• Secondo voi, perché i due bambini ancora non sono pronti?
• Che cosa li preoccupa?
• Che cosa avrebbero voglia di fare?
• Chi portano con sé a scuola?
• Chi porta con sé il bambino?
• Chi porta con sé la bambina?
• Controlliamo bene: ci sono tutti i pupazzi? Ne manca qualcuno? Aguzzate la vista!
La scuola come luogo sicuro
FUORI DAL GUSCIO L’OGGETTO TRANSIZIONALE
Sappiamo quanto, per i bambini, può essere importante nel momento del distacco portare con sé un pupazzo, qualcosa che faciliti la sepa razione dalla propria casa, dai propri genitori, dalle proprie sicurezze. L’oggetto transizionale consente proprio di facilitare il passaggio, il cambiamento, permette il “transito” da un contesto a un altro, riduce le difficoltà e l’ansia da separazione. Par liamo con i bambini, aiutandoli a esprime re contenuti personali, a confrontarsi e a condividere.
• Qual è il vostro pupazzo preferito?
• Dove lo tenete?
• A volte lo portate con voi?
• Quando?
• Che cosa vi dicono la mamma e il papà del vostro pupazzo preferito?
• Come si chiama?
• Chi ve lo ha regalato?
• Quando?
• Vi piacerebbe portarlo a scuola per farlo vedere ai vostri amici?
Se i bambini portano a scuola il loro “oggetto” possiamo utilizzarlo per la conversazione. Facciamo disporre i bambini in cerchio, ciascuno con il proprio pupazzo vicino. Ognuno di loro lo può descrivere, raccontandone la storia emersa dalle domande dell’adulto.
• Un ritratto affettuoso
Chiediamo ai bambini di disegnare il loro “oggetto” preferito dentro a una bella cornice, come fosse un ritratto da appendere alla parete.
• La parete dei ritratti
Una volta che tutti hanno terminato il loro disegno possiamo incollare i ritratti su un grande cartellone da appendere alla parete. Sarà una bella testimonianza di un’esperienza importante, che sarà possibile rievocare ogni volta che vogliamo. Gli oggetti dei bambini, i loro pupazzi, diventeranno parte del gruppo, potranno essere in aula e rappresentare un riferimento affettivo che fa crescere con serenità.
ALTRI GIOCHI DI ACCOGLIENZA
• Gli abbracci
I bambini si muovono con una musica di sottofondo. Quando la musica si ferma ogni bambino ab braccia il compagno che si trova più vicino.
• Gli abbracci di gruppo
La stessa attività sopra descritta, ma, dopo che ogni coppia si è unita in un abbraccio, va in cerca della coppia vicina. L’abbrac cio diventa più grande: ora sono quattro i bambini, poi otto… poi tutti insieme.
• Gli
oggetti intorno a
noi
Serve per conoscere gli oggetti presenti nell’ambiente e la loro collocazione. L’insegnante, non visto dai bambini, predispone oggetti di colore diverso nell’aula. Invita poi i bambini a disporsi in cerchio per iniziare il gioco.
“Io chiamo un bambino (o il suo contrassegno). Attenzione: chi viene nominato si guarda intorno, va a prendere un oggetto del colore giusto e lo mette nel cerchio. È un gioco difficile. Facciamo una prova!”. Quando tutti i bambini sono stati chiamati, il centro del cerchio è pieno di oggetti. L’insegnante invita poi ciascuno di loro a riportare ogni oggetto al posto in cui lo ha trovato.
• Sul palcoscenico
L’insegnante invita un bam bino alla volta a mettersi su un “palcoscenico” per farsi osservare bene dai compa gni. Per rendere stimolante il gioco si possono aggiungere alcuni elementi: una sciarpa, un fiocco, un paio di occhiali, un mantello, ecc. Il palcoscenico può essere un tappeto, un cerchio in cui entrare, uno sgabello e altro ancora. Gli spettatori osservano “l’attore”, poi voltano le spalle e lo descrivono.
“Matteo ha i capelli ricci, una sciarpa rossa, le scarpe blu, un mantello verde…”. “Laura ha le codine, le calze rosse e un fiocco blu al colletto”. Ecc.
FILAST ROCCA DELLA SCUOLA
Vado a scuola, vedo amici, gioco, parlo, imparo, rido, più si è, più si è felici: degli amici io mi fido.
La maestra ha bei capelli, è un’amica un po’ più grande: lei ci insegna ritornelli, lei risponde alle domande. Vado a scuola, vedo cose, le disegno con colori, sento storie misteriose, e alla fine torno fuori.
(Roberto Piumini)La scuola come luogo sicuro
FILASTROCCA SETTEMBRINA
Filastrocca settembrina, già l’autunno si avvicina, già l’autunno per l’aria vola fin sulla porta della scuola. Sulla porta c’è il bidello, che fischietta un ritornello, poi con la faccia scura scura prova la chiave nella serratura, prova a suonare la campanella... Bambino, prepara la cartella!
(Gianni Rodari)FILAST ROCCHE DEGLI ANIMALI
IL DELFINO
Caro Delfino, come stai?
In mezzo alle onde nuoterai. Oggi sembri un po’ arrabbiato perché il mare è inquinato. La tua casa è la natura ma c’è troppa spazzatura. Ti vorrei tanto aiutare, so che c’è tanto da fare. Ma se tutti ci impegneremo, il tuo mare salveremo!
(Francesca Rifiuti)
LA TARTARUGA
C’era una volta Omero e la sua storia è un po’ un mistero. Era una grossa tartaruga che amava i giochi e la lattuga. Per gli oceani ha nuotato e una zampa si è spezzato. Ma su un’isola speciale lo portarono in ospedale. Gli curarono la ferita fino a che non fu guarita. Ora Omero nuota ancora e dall’acqua a volte affiora, perché sarà sempre grato all’isola che lo ha aiutato.
(Francesca Rifiuti)
La scuola come luogo sicuro
I CONIGLIETTI
Vieni, adesso chiudi gli occhietti che ti racconto dei coniglietti… Vedi, son tanti e di tanti colori da tutte le parti saltano fuori. Quello vecchio è seduto a contarli, una bimba s’incanta a guardarli. Corron veloci, vanno di fretta c’è qualcosa che li aspetta…
(Giusi Quarenghi)
LA SCIMMIETTA
La simpatica scimmietta, un pochino dispettosa, molto sveglia e un po’ furbetta è spassosa ed è curiosa!
A lei piace proprio un mondo stare insieme ai suoi amici, a nascondino e girotondo loro giocano felici!
(Da Math Tales – La Giungla)
L’ELEFANTE
Questo è un numero spettacolare un elefante che sa ballare.
Su quattro zampe e poi su tre con la proboscide beve il tè. Salta nel fuoco, suona il tamburo e su due zampe avanza sicuro. Incredibile, che abilità: su una zampa eccolo là! Ecco infine, molto elegante, sulla proboscide sta l’elefante. Anche il mio naso si è ora allungato, per lo spettacolo che vi ho raccontato. (François David)
Inventiamo altre filastrocche sugli animali della storia, con l’aiuto dei bambini. Lavorare sulle rime, oltre a essere molto divertente, è di grande importanza per lo sviluppo delle abilità metafonologiche.
GIRAFFE
CROCODILE PANDA ZEBRA
BEE RABBIT MONKEY SEAL
BEAR PENGUIN
QUALCHE IDEA IN PIÙ
I nomi sono tanti e per i bambini non è facile memorizzarli. Si può quindi procedere con consegne semplificate.
• Quali animali ti piacciono di più? Impariamo a dire il loro nome in Inglese.
• Quali nomi in Inglese sono più facili per te? Quali invece sono troppo difficili?
• Quali nomi vorresti imparare?
• Quali nomi somigliano di più a quelli in Italiano?
Inoltre: possiamo formare i gruppi, assegnando a ciascuno alcune immagini di animali. Ogni gruppo memorizza i nomi assegnati e li riferisce poi a tutti i compagni.
FACCIAMO IL PUNTO: I traguardi raggiunti
OBIETTIVI 3-4 ANNI
Sì No In parte
Supera con serenità il distacco dai genitori
Nomina e descrive alcuni personaggi della storia
Impara i nomi dei compagni
Racconta alcune sequenze della storia con l’aiuto delle immagini
Memorizza una breve filastrocca
Risponde alle domande indicando le immagini
Indica e nomina alcuni personaggi della storia in lingua inglese
Esplora con curiosità lo spazio della lettura e l’oggetto-libro
Raggruppa immagini in base a un criterio
Ascolta la storia, pone alcune domande e fa qualche semplice commento
Rispetta le regole dello spazio di lettura
Interagisce con serenità coi compagni
Mantiene l’attenzione fino alla fine della storia
Riproduce i versi di alcuni animali presenti nella storia
OBIETTIVI 4-5 ANNI
Sì No In parte
Partecipa con serenità alla vita scolastica
Nomina tutti i personaggi della storia e li descrive
Descrive le immagini con semplici frasi
Riproduce e comprende semplici frasi in Inglese riferite alla storia
Raggruppa immagini in base a uno o più criteri
Esegue percorsi grafici misti
Descrive le azioni degli animali della storia
Memorizza sequenze di nomi di animali
Chiede aiuto all’insegnante in caso di difficoltà
Realizza sequenze illustrate della storia
Ascolta la storia, pone domande, ricava informazioni e le riferisce su richiesta
Rispetta le regole dello spazio di lettura
Interagisce con serenità coi compagni e si inserisce nelle conversazioni
Ricompone un puzzle del corpo diviso in quattro pezzi
Segue il racconto mantenendo l’attenzione costante fino alla fine e commenta la storia
OBIETTIVI 5-6 ANNI
Sì No In parte
Partecipa con serenità alla vita scolastica
Nomina tutti i personaggi della storia e li descrive
Ascolta la lettura e sa riferire i passaggi più importanti con frasi strutturate
Riproduce e comprende semplici frasi in Inglese riferite alla storia
Nomina e descrive immagini con adeguata terminologia
Impara filastrocche e canzoncine
Distingue parole lunghe da parole brevi
Pronuncia parole dividendole in “pezzi” e abbinando a ognuno un battito di mani
Chiede aiuto all’insegnante in caso di difficoltà
Realizza sequenze illustrate della storia
Segue la storia con attenzione costante fino alla fine
Esegue seriazioni dal più piccolo al più grande con cinque elementi
Presta aiuto ai compagni in caso di difficoltà
Mostra fiducia nell’adulto
Esprime giudizi, formula proposte sulle attività e sulla storia
Rispetta la colorazione realistica nel disegno
Quando arriva il momento giusto, i cuccioli di tartaruga marina rompono il guscio e si fanno spazio nella sabbia, verso il mare.
Queste storie sono come loro: escono ad esplorare il mondo e crescono con te.
DAI 3 ANNI
Dopo la pioggia
Un incontro-scontro per scoprire che le differenze possono far nascere un’amicizia.
E poi è arrivata lei Se un giorno, all’improvviso, arriva una sorellina...
Il piatto preferito di Camilla
Una storia ricca di gusto e sapori, per riflettere su quello che mangiamo.
Pronti per la scuola
Il distacco da mamma e papà, con tutta la leggerezza e l’ironia dei bambini.
Si fa per finta
Per divertirsi non serve nulla, a parte l’immaginazione.
Sotto le coperte
Proviamo a sciogliere la rabbia con un pizzico di fantasia e tanta tenerezza.
Un attimo! Non si è mai abbastanza veloci per prepararsi a uscire di casa, ma il draghetto Saetta ha scoperto come fare...
www.letartarughemarine.it Le Tartarughe Marine
DAI 7 ANNI
alla scoperta di valle stretta Ma è possibile divertirsi senza corrente elettrica né disposivi elettronici? centoventisette centimetri Tra insicurezze e desiderio di crescere: a piccoli grandi passi verso il mondo degli adulti. come un'onda Ci sono eventi che ci travolgono in maniera inaspettata, come quando due persone che amiamo si separano. cora e il segreto della dismatematica Una bambina alle prese con le proprie difficoltà nel mondo della scuola. Dimmi che saremo felici Una storia delicata sul tema dell’adozione.
Due giorni di libertà Fratello e sorella a casa per due giorni senza mamma e papà: ne vedremo delle belle! finché siamo noi Il trasferimento in un’altra città può sconvolgere la vita, ma può gettare una nuova luce sulle cose veramente importanti. timbranato E I TRUCCHI DI MAGIA
Su una grande nave che solca gli oceani, un ragazzino trova il modo di difendersi dai bulli: ogni vera magia nasconde un trucco!