TANTI GIORNI PER IMPARARE - vol. 2

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PRESENTAZIONE

Il volume 2 della Guida Didattica “Tanti giorni per imparare” è interamente dedicato ai cinque campi di esperienza, che, in base alle “Indicazioni nazionali per il curricolo”, si possono definire come “un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri”. I campi di esperienza, quindi, sono un utile strumento per organizzare l’apprendimento del bambino nella Scuola dell’Infanzia, in tutti gli ambiti in cui egli si trova ad interagire e operare (da quello dell’identità a quello dei linguaggi, dal corpo alla “conoscenza del mondo”, ecc.). Al fine di agevolare il lavoro degli insegnanti, questo volume della Guida è suddiviso in cinque sezio ni, in base al campo di esperienza prevalente, a cui si riferiscono le attività proposte. Anche se queste ultime comportano l’interazione e la compresenza di più campi d’esperienza, la suddivisione in se zioni è utile per far capire all’insegnante quali sono i traguardi per lo sviluppo delle competenze che si intendono raggiungere. La finalità più importante, infatti, è proprio quella di far sì che gli obiettivi conseguiti nei cinque campi d’esperienza permettano al bambino di sviluppare le competenze.

Il percorso didattico di questo volume è ricco di racconti inediti, poesie e filastrocche, da cui molto spesso si sviluppano “gli itinerari operativi”. Sono presenti, inoltre, schede grafico-operative correlate alle attività didattiche, laboratori creativi e canzoncine inedite, contenute nel CD allegato, che contri buiscono a rendere l’apprendimento un’esperienza piacevole e divertente.

Infine, con le pagine dedicate ai “Compiti di realtà” ( ) il bambino potrà mettersi alla prova e verifi care le competenze acquisite.

L’insegnante potrà consultare il volume 1 di questa Guida Didattica, quello dedicato all’agenda, con tenente la programmazione didattica, per avere uno spunto su come distribuire, nel corso dell’anno scolastico, le attività proposte. Sempre all’interno del volume agenda, inoltre, in un’apposita sezione sono suggerite alcune proposte (comprese delle schede grafico-operative) per diagnosticare preco cemente i BES

L’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA -

Gli spazi Cosa si fa alla Scuola dell’Infanzia?

I nostri obiettivi Le sezioni dei bambini Un mondo di giochi I nostri laboratori Quali consigli da dare ai genitori?

La nostra giornata tipo L’osservazione come metodo educativo Questionario (intervista rivolta ai genitori dei bambini di 3 anni)

INDICE GENERALE L’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA IL SÉ E L’ALTRO

IL SÉ E L’ALTRO Indice

IO INSIEME AGLI ALTRI

Una “buona” accoglienza! Benvenuto amico mio (canzone) La nascita di Cipì (racconto) Pachi va a scuola (racconto) Itinerario operativo Giochi Filastrocche e poesie Gli animali sono amici tuoi (canzone) Filastrocche e poesie Schede grafico-operative Tecniche creative Giochi Filastrocche e poesie Lavoretti

Esperienze didattiche per l’inserimento dei nuovi iscritti Filastrocche e poesie Giochi La festa dell’accoglienza

66 68 70 73 74 76 78 79 82 83 84 88 90 92 93 94 96 97 98 98 100 101 102 105 106 108 110 111 112 113

Lavoretti Filastrocche e poesie Avviare alla consapevolezza di avere diritti e doveri Un corso di formazione antincendio nella Scuola dell’Infanzia Una scuola sicura dei bambini si cura! Schede grafico-operative Il diritto alla vita e alla salute Itinerario operativo Il menu della settimana (compito di realtà) Filastrocche e poesie Schede grafico-operative Zio Lupo (racconto-fiaba popolare romagnola) Itinerario operativo Gioco Scheda grafico-operativa Il rispetto ambientale (diritto ad un am biente sano e vivibile) Albero Alberto (racconto) Itinerario operativo La mostra del riciclo creativo (compito di realtà) Tecniche creative L’avventura di Albero Alberto (racconto) Filastrocche e poesie Schede grafico-operative Il diritto ad essere amato: l’educazione ai diritti umani Il bambino piagnucolone (racconto) Itinerario operativo Un bambino ha bisogno di... (compito di realtà) Filastrocche e poesie Canalizzare l’aggressività Giochi

9 12 13 14 16 17 19 20 22 23 25 26 27 28 30 32 33 35 37 39 40 42 43 50 53 53 54 58 59 60 64

IL CORPO E IL MOVIMENTO

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IL CORPO E IL MOVIMENTO Indice

MUOVERSI, MUOVERSI!

A partire dal corpo... Gioco

Filastrocche e poesie Gioco

Schede grafico-operative Acquisire autonomia nella gestione della propria persona: l’igiene personale Filastrocche e poesie Itinerario operativo Scheda grafico-operativa Acquisire autonomia nelle attività di vita pratica Scheda grafico-operativa La conoscenza della propria individualità corporea

Filastrocche e poesie Giochi

Il coniglio Parruccone (racconto) Il puzzle di Marco (racconto) La conoscenza del corpo Giochi La storia della margherita (racconto) Gioco

Scheda grafico-operativa A proposito del gioco... Lo sviluppo psicomotorio Giochi

Schede grafico-operative Lucia non sta mai ferma! (racconto) Itinerario operativo Lavoretto Gioco

Verifiche per la percezione di sé Filastrocche e poesie Giochi

La mostra di sculture “viventi” (compito di realtà)

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Giochi

Filastrocche e poesie

I piedi litigoni (racconto) Itinerario operativo Vi presento la simmetria! Scheda grafico-operativa Gioco

La coordinazione oculo-manuale Esercizi per la coordinazione oculo-manuale L’organizzazione senso-percettiva Filastrocche e poesie I cassetti di Elena (racconto) L’educazione sensoriale: l’udito Giochi L’educazione sensoriale: la vista Giochi L’educazione sensoriale: il tatto Giochi Il libro sensoriale (compito di realtà) Filastrocche e poesie Sara e i profumi (racconto) Itinerario operativo Attività logico-grafica Scheda grafico-operativa Gioco Cinque sensi per scoprire (canzone) L’educazione emotivo-affettiva Itinerario operativo Schede grafico-operative Espressione corporea e creatività Giochi

Filastrocche e poesie Il vento e le balene (racconto) Itinerario operativo L’organizzazione spazio-temporale Giochi I musicanti di Brema (racconto) Itinerario operativo Scheda grafico-operativa Giochi Espressione corporea e comunicazione

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Giochi

Filastrocche e poesie

La corporeità e la motricità con i BES Ipotesi operative Gioco

Abilità e flessibilità

La velocità Giochi Ipotesi operativa con handicap gravi Una bella amicizia (racconto) Filastrocche e poesie La consapevolezza della propria crescita psicofisica

IMMAGINI, SUONI, COLORI

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IMMAGINI, SUONI, COLORI

Indice

ESPRIMERSI CON CREATIVITÀ

Conoscere e usare i colori Itinerario operativo I colori dell’arcobaleno (canzone) Filastrocche e poesie La balena Marilù (racconto) Giochi Itinerario operativo Giochi Schede grafico-operative Filastrocche e poesie I pulcini sono gialli (racconto)

Itinerario operativo Giochi

Filastrocche e poesie Schede grafico-operative Filastrocche e poesie

La mostra di ritratti (compito di realtà) La conoscenza del colore rosso Una storia per il rosso (racconto) Itinerario operativo Scheda grafico-operativa Lavoretto

296 299 300 303 304 306 307 308 310 312 314 319 320 321 325 327 328 330 331 333 335 337 340 342 343 344 347 348 349 350 351 353 354 356 359 360

Giochi

Itinerario operativo Schede grafico-operative Gioco Schede grafico-operative Gioco

Filastrocche e poesie Attività sulla percezione dei colori La farfalla pittrice (racconto) Itinerario operativo Scheda grafico-operativa Gioco Scheda grafico-operativa Giochi Schede grafico-operative Filastrocche e poesie Gioco

La magia dei colori (racconto) Mescoliamo i colori!

Le trasformazioni Trasformiamo i colori... con i più piccoli Tuffati nel colore! Schede grafico-operative Gioco

Il ritmo dei colori Simmetria e colori Scheda grafico-operativa Approfondiamo la simmetria Scheda grafico-operativa Gioco

Filastrocche e poesie Giocando con le colorazioni Tonio il pittore (racconto) Itinerario operativo Filastrocche e poesie Itinerario operativo

I DISCORSI E LE PAROLE

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I DISCORSI E LE PAROLE Indice

PAROLE ED EMOZIONI

Educare a esprimere le proprie emozioni e i propri sentimenti Esprimersi con... i giochi di finzione Itinerario operativo Gioco

Il linguaggio musicale ci aiuta ad emozionarci Gioco

Itinerario operativo Il nostro diario (compito di realtà) Il gioco drammatico... con le fiabe Scheda grafico-operativa Itinerario operativo Il disegno della famiglia Tutti alla ricerca di emozioni (canzone) Completare una storia (finalizzata alle emozioni) Un draghetto rosso (racconto) Filastrocche e poesie Itinerario operativo Gioco

Schede grafico-operative L’orco Vocione (racconto) Itinerario operativo Lavoretto Invenzione di storie a sfondo emotivo Il fantasma del castello (racconto) Itinerario operativo Filastrocche e poesie Itinerario operativo Il nuovo Cappuccetto Rosso (racconto) Itinerario operativo Gioco Lavoretti L’attività metalinguistica Giochi

Schede grafico-operative Le rime

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Scheda grafico-operativa Giochi Lavoretto Giochi Brif, bruf, braf (racconto) Itinerario operativo

LA CONOSCENZA DEL MONDO

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LA CONOSCENZA DEL MONDO Indice

IL MONDO INTORNO A ME! Il bambino e la matematica Gli obiettivi della protomatematica La formazione dei concetti spazio-tempo rali

Itinerario operativo I bambini scioperano... per una scuola “aperta”! (racconto) Itinerario operativo Gioco Schede grafico-operative Giochi Filastrocche e poesie Gioco Filastrocche e poesie Giochi Filastrocche e poesie Gioco

La costruzione di un plastico Schede grafico-operative Filastrocche e poesie Itinerario operativo Gioco

Il plastico del giardino La casa di Hänsel e Gretel Filastrocche e poesie Introduzione ai concetti di forma e superficie Gianni gioca sul pavimento (racconto) Itinerario operativo Filastrocche e poesie

467 469 470 472 476 479 481 482 486 487 489 491 492 493 494 495 496 498 499 505 506 507 508 510 513 515 516 518 523 524 526 527 528 529 530 532 535 536 537 538

Introduzione alle forme Gioco

Il pianeta delle forme (racconto)

Le forme geometriche Schede grafico-operative Giochi

Scheda grafico-operativa Giochi Scheda grafico-operativa Giochi Filastrocche e poesie Giochiamo con le regioni e i confini Una storia interrotta (racconto) Itinerario operativo Filastrocche e poesie Giochi

Il tappeto volante e colorato (racconto) Itinerario operativo Giochi

Figure di carta Gli origami Le “forme” del paesaggio (compito di realtà) Giochi Gli gnomi crescono (racconto) Itinerario operativo Filastrocche e poesie Alla scoperta dei numeri! Itinerario operativo Intuire il concetto di numero Giochi Filastrocche e poesie Classi di oggetti Lavoretto

Filastrocche e poesie Giochi

Schede grafico-operative Tutto in ordine! (compito di realtà) Filastrocche e poesie

La registrazione della quantità Schede grafico-operative

540 541 544 548 552 557 559 563 564 565 567 569 570 571 572 573 574 576 578 579 584 585 587 590 591 592 593 595 596 597

Gioco Gallo Cristallo (racconto) Itinerario operativo Schede grafico-operative Giochi Filastrocche e poesie Schede grafico-operative Avvio alla logica Gioco

Schede grafico-operative Giochi Indovinelli Giochi Scheda grafico-operativa Giochi Il concetto di tempo Lavoretti I giorni della settimana (racconto) Filastrocche e poesie Itinerario operativo Avviare alla probabilità Giochi Combinazioni di cappelli (racconto) Itinerario operativo Scheda grafico-operativa Gioco

Schede grafico-operative Il gioco che educa! I giochi di strategia Giochi

I NOSTRI LABORATORI

Con “laboratorio” intendiamo “ogni spazio specifico attrezzato per attività predisposte a integrazione e completamento delle attività della sezione, come potrebbe essere il laboratorio pittorico/plastico, quello musicale, teatrale, motorio, scientifico, del legno, multimediale.

Nel laboratorio i bambini fanno esperienza diretta con le cose, trovano risposte alle proprie curiosità e motivazioni, accedono alle conoscenze attraverso l’azione e l’esplo razione, la ricerca di soluzioni, l’elaborazione di metodi personali, il confronto con gli altri, la condivisione. Il laboratorio favorisce le capacità inventive e creative dei bambini, mentre il ruolo dell’insegnante è di tipo indiretto: predispone, osserva, stimola, orienta, rispetta la personalità e il processo educativo degli allievi”.

(G. Ravelli, “Pratiche di educazione alla corporeità nella Scuola dell’Infanzia”, EDUcatt)

S PAZIO AI LABORATORI!

LABORATORIO ES PRESSIVO (grafco-pittorico- manipolativo)

LABORATORIODELLAPSICOMOTRICITÀ

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I laboratori
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DI LE TTURAE… …LOGICO-MATEM
ILLABORATORIO DI INGLESE LABORATORIO TEATRALE… …M U SICALE… ERLACONTINU I TÀ VERTICALE I laboratori
LABORATORIO
ATICO

E L’ALTRO IL SÉ

Il campo di esperienza “Il sé e l’altro” è quello più vicino allo svi luppo dell’identità del bambino, che si realizza in una dimensione relazio nale (la famiglia, gli affetti, le tradizioni culturali, ecc.) valorizzata anche nel contesto della Scuola dell’Infanzia. Soprattutto con i bambini della fascia d’età dai 3 ai 6 anni, infatti, è importante svolgere attività inerenti alla sfera dell’affettività, all’incontro con le diversità, agli aspetti culturali del proprio Paese, rafforzando il senso dell’appartenenza ad una trama di relazioni sociali senza le quali la personalità del piccolo non potrebbe essere pienamente delineata. Per que sto è importante sollecitare i bambini al dialogo, al confronto, alla riflessione sulla propria storia e sulle proprie esperienze così da trasmettere loro un forte senso dell’identità personale.

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INDICE

Indice

IO INSIEME AGLI ALTRI

Una “buona” accoglienza!

Benvenuto amico mio (canzone)

La nascita di Cipì (racconto) Pachi va a scuola (racconto)

Itinerario operativo Giochi Filastrocche e poesie

Gli animali sono amici tuoi (canzone)

Filastrocche e poesie Schede grafico-operative Tecniche creative Giochi Filastrocche e poesie Lavoretti

Esperienze didattiche per l’inserimento dei nuovi iscritti Filastrocche e poesie Giochi

La festa dell’accoglienza Lavoretti Filastrocche e poesie Avviare alla consapevolezza di avere diritti e doveri Un corso di formazione antincendio nella Scuola dell’Infanzia

Una scuola sicura dei bambini si cura! Schede grafico-operative

Il diritto alla vita e alla salute Itinerario operativo

Il menu della settimana (compito di realtà)

Filastrocche e poesie

Schede grafico-operative Zio Lupo (racconto-fiaba popolare romagnola)

Itinerario operativo Gioco Scheda grafico-operativa

Il rispetto ambientale (diritto ad un am biente sano e vivibile)

96 97 98 98 100 101 102 105 106 108 110 111 112 113

Albero Alberto (racconto)

Itinerario operativo La mostra del riciclo creativo (compito di realtà)

Tecniche creative L’avventura di Albero Alberto (racconto) Filastrocche e poesie Schede grafico-operative Il diritto ad essere amato: l’educazione ai diritti umani Il bambino piagnucolone (racconto)

Itinerario operativo

Un bambino ha bisogno di... (compito di realtà)

Filastrocche e poesie Canalizzare l’aggressività Giochi

IL SÉ
E L’ALTRO
25 26 27 28 30
32 33 35 37 39 40 42 43 50 53 53 54 58 59 60 64 66 68 70 73 74 76 78 79 82 83 84 88 90 92 93 94

io insieme agli altri

IL SÉ E L’ALTRO

“Una prova della correttezza della procedura educativa è la felicità del bambino”.

(M. Montessori)

OBIETTIVI

• Vivere con serenità l’esperienza del primo impatto con la scuola: l’accoglienza

• Acquisire familiarità con le strutture e i servizi del nuovo ambiente di vita e gestire con autonomia spazi, strumen ti e materiali

• Approntare le prime relazioni sociali

• Appropriarsi del proprio nome e di quello dei compagni

• Conoscere i principali diritti dei bambini

• Conoscere e rispettare le regole di vita comunitaria

• Riconoscere i bisogni e i diritti degli altri

• Superare le frustrazioni e il senso di sfiducia verso se stessi

ATTIVITÀ

COMPETENZE

• Racconti

• Schede grafico-operative

• Giochi

• Poesie e filastrocche

• Canzoni

• Giochi e piantine per orientarsi nello spazio scuola

• Giochi per conoscere i nomi

• La festa dell’accoglienza

• Lavoretti creativi

• Competenze sociali e civiche

• Spirito di iniziativa e imprenditorialità (Accetta con fiducia e serenità la presenza di adulti e compagni)

• Consapevolezza ed espressione culturale

• Comunicazione nella madrelingua

• Imparare a imparare (Usa materiali e strumenti per co municare. Gestisce autonomamente alcune attività)

• Competenze sociali e civiche

• Comunicazione nella madrelingua

• Imparare a imparare (Stabilisce rapporti positivi con gli altri. Conosce il nome dei compagni)

• Competenze sociali e civiche

• Racconti

• Poesie e filastrocche

• Attività varie • Schede grafico-operative

• Giochi per canalizzare l’aggressività

• Consapevolezza ed espressione culturale

• Imparare a imparare (Dà valore alla collaborazione. Ha in teriorizzato le norme di convivenza sociale.Comprende i bisogni altrui)

• Competenze sociali e civiche

• Consapevolezza ed espressione culturale (Impara a controllare il proprio comportamento)

27 I l
s é e l ’ a l t r o

UNA “BUONA” ACCOGLIENZA!

Nella Scuola dell’Infanzia per accoglienza si intendono sia le prime esperienze che i bambini di 3 anni iniziano a fare in un ambiente diverso dalla famiglia, sia le strategie che gli insegnanti mettono in atto per accogliere e far apprezzare la scuola ai nuovi iscritti. In molte scuole viene realizzato un vero e proprio progetto, dove è prevista una prima accoglienza solo per i bambini di 3 anni alcuni giorni prima (due giorni) dell’inizio della scuola, con la presenza dei genitori. In questi giorni i bambini hanno un primo approccio con l’ambiente e iniziano a conoscere gli insegnanti. La presenza dei genitori è rassicurante, ma an che soltanto vedere che essi parlano tranquillamente con gli insegnanti trasmette loro serenità e li aiuterà ad inserirsi più facilmente. Oltre ad accogliere i nuovi iscritti bisogna pre parare una buona accoglienza anche per gli altri bambini, che noi insegnanti chiamiamo simpaticamente “vecchi”. Il cambiamento per questi ultimi, specialmente per i bambini di 4 anni, è grande; solo dopo tre mesi di vacanza si accorgono di non essere più i piccoli della scuola e di non avere più certi privilegi, ma, d’altra parte, non sono neanche i grandi. E allo ra cosa sono? Sono il gruppo dei medi, né grandi né piccoli, che nell’anno successivo, dovranno prendere una grande decisione: diventare grandi!

L’insegnante conosce questo di sorientamento, sa che iniziare un nuovo anno scolastico può essere difficile per tutti (anche per i cosid detti “ vecchi ”), per questo le attivi tà da proporre saranno legate all’a spetto affettivo, con storie e giochi che lentamente aiutano i bambini a riprendere la routine della scuola.

I l s é e l ’ a l t r o
28 L’accoglienza

L’esperienza del bambino che a 3 anni incomincia a frequentare la scuola potrebbe essere traumatizzan te e in alcuni casi accompagnata da un angosciante senso di abbandono. È importante, quindi, nella fase d’inserimento, aiutare il piccolo a rendersi conto che nella scuola ci sono persone che con sollecitudine si occupano delle sue esigenze. Questo lo porterà a percepire il nuovo ambiente come un posto dove star bene anche senza la mamma e il papà. Condizione indispensabile è una gratificante visione di sé e degli altri nel nuovo contesto scolastico. Que sto si potrà realizzare se da parte degli insegnanti, e soprattutto dei genitori, c’è il rispetto dei suoi tempi d’inserimento. Le attività che si svolgeranno nel primo periodo do vranno aiutare il bambino ad avere stima di sé: deve nascere in lui la percezione di quanto la sua presenza sia importante per la vita scolastica.

Per facilitare l’inserimento dei bambini possiamo far loro ascoltare la canzoncina “Ben venuto amico mio” (traccia n°1 del nostro CD, riportata a pagina seguente) e una storia conosciuta come “La nascita di Cipì” (pag. 32), adattata dal libro “Cipì” di Mario Lodi, oppure un racconto inedito intitolato “Pachi va a scuola” (pag. 33).

29 I l s é e l ’ a l t r o
L’accoglienza

BENVENUTO AMICO MIO

(Testo e musica del Mo Francesco Panebianco)

C’è un posto speciale, pieno di colori, dove si respira l’allegria!

Ci son tanti giochi e ci son tanti bambini, usa tutta la tua fantasia!

RITORNELLO

Benvenuto a scuola amico mio, insieme ci divertiremo! Tante cose nuove imparerai, potrai giocare insieme a noi!

Benvenuto a scuola amico mio, il mondo intero scopriremo! Tienimi per mano e vedrai, insieme a me tu crescerai!

Ti sembrerà strano ma qui non sentirai, la mancanza di casa tua! Con tutti i tuoi amici ti divertirai, piano piano il mondo scoprirai!

RIT.

C’è un posto speciale, pieno di emozioni, dove tutto il giorno giocherai!

Ci son le maestre che ci vogliono bene, nuovi giochi imparerai!

RIT.

Tantigiorni per imparare

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30 I l s é e l ’ a l t r o
L’accoglienza

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STROFA 1 C'è un posto speciale, pieno di colori dove si respira l'allegria! Ci son tanti giochi e ci son tanti bambini usa tutta la tua fantasia!

RITORNELLO Benvenuto a scuola, amico mio insieme ci divertiremo! Tante cose nuove imparerai, potrai giocare insieme a noi!

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Ti sembrera strano, ma qui non sentirai la mancanza di casa tua! Con tutti i tuoi amici ti divertirai, piano piano il mondo scoprirai!

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31 I l s é e l ’ a l t r o
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BENVENUTO
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L’accoglienza
Testo e musica: M° Francesco Panebianco
AMICO MIO
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Benvenuto a scuola, amico mio il mondo intero scopriremo!
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C'è un posto speciale, pieno di emozioni dove tutto il giorno giocherai! Ci son le maestre che ci vogliono bene, nuovi giochi imparerai!     
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C©me _ a -metucre

insegnante racconta..

tutti i bambini

La nascita di Cipì

Nascosta sotto una tegola, una passera covava tre uova piccine, senza abbandonarle mai. Il babbo passero pensava a procurarle il cibo cercando per lei i chicchi più teneri, grossi e saporiti e quando glieli portava le diceva: “Porta pazienza! Ancora un po’ e sarai mamma!”. Un bel mattino di primavera la passera sentì: cric, cric…, allora alzò le ali e vide che erano nati tutti e tre i passerotti. “Come sono felice!” esclamò, e, insieme con il babbo passero, spiccò il volo verso il cielo az zurro. Passando gridò alle nuvole, al sole, alle rondini, al nastro d’argento, ai fiorellini, ai fili d’erba: “Sono nati, sono tre! Sono mamma!”. Tornata al nido, li osservò attentamente: come erano belli i suoi figlioli! Uno, il più piccolino, era il più birichino; sbatteva le alucce e si girava di qua e di là come se il nido fosse troppo stretto per lui. Gridava: “Cipì, cipì!” e non la smetteva mai. “Ecco, lo chiameremo Cipì!” disse la mamma. A sentire quel verso strano il babbo e la mamma gli domandavano: “Perché piangi?”. “Cipì… cipì, voglio uscire di qui!” gridava lui. Gli altri uccellini si addormentavano subito, invece lui si lamentava: “Cipì… cipì, voglio uscire di qui!” E ci voleva del bello e del buono e tutta la pazienza della mamma per convincerlo a dormire come i suoi fratelli.

(Adatt. da M. Lodi)

I l s é e l ’ a l t r o L ’
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. Una storia per... ...accogliere

Una storia per... Pachi va a scuola

L’insegnante racconta

Nella savana un piccolo elefante, di nome Pa chi, viveva spensierato con la mamma e il babbo. Pachi faceva lunghe passeggiate con tutto il branco in cerca di buon cibo; la cosa che più gli piaceva era andare a bere nel fiume e spruzzare l’acqua con la sua lunga proboscide. L’elefantino era molto felice e pensava che la sua vita era proprio bella, trotterellava vicino a quei grandi elefanti sentendosi protetto e sicuro da ogni pericolo. Una mattina la mamma lo svegliò dicendogli: “Pachi alzati, oggi è il primo giorno di scuola”. L’elefantino si alzò veloce, curioso di sapere cosa fosse la scuola.

La mamma lo condusse verso una specie di capanna fatta con i rami di grossi alberi, i quali, piegandosi un po’, si toccavano forman do un tetto di foglie. La mamma elefante presentò a Pachi la sua insegnante, la signora giraffa. L’elefantino guardò la maestra… gli sembrò un po’ strana con quel collo lungo, ma… simpatica! Comunque, per prudenza, restò vicino alla sua mamma. La signora giraffa chinò il suo lungo collo verso di lui e, sorridendo, gli disse: “Vuoi conoscere i tuoi compagni?”. La maestra lo portò verso un gruppo di animali che giocavano a rincorrersi: c’erano un leoncino, una zebra, una giraffina e an che una scimmietta. Il piccolo elefante si guardò intorno, poi chiese: “Le altre mamme dove sono?”. “Questa è una scuola per cuccioli” rispose la mamma.

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tutti i bambini
I l s é
l ’ a l t r o
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Una storia per... ...accogliere tutti i bambini

insegnante racconta..

“Le mamme e i papà fanno giocare per un po’ i loro piccoli con la maestra e gli altri animaletti, poi tornano per riportarli a casa”.

“Io non ti voglio lasciare!” urlò Pachi. Fu proprio un urlo tremendo... da elefante, tanto che gli altri animali smisero di giocare. La mamma lo abbracciò e gli disse: “Facciamo un patto: tu giochi un pochino con la tua maestra e gli altri ani maletti, io ti aspetterò fuori, ti guarderò da lontano, poi, fra pochissimo, tornerò a prenderti”.

L’elefantino cominciò a piangere, ma la mamma lo baciò e si allontanò un po’. Pachi infatti poteva vederla.

La maestra lo prese con sé e gli parlò dolcemente per rassicurarlo; proprio in quel momento, il leoncino gridò: “Maestra, giochiamo a palla?”. L’insegnante diede la palla a Pachi per fare il primo tiro, l’elefantino, usando la sua proboscide, fece un lungo lancio, il leoncino la prese e la rilanciò gridando: “Dai elefantino, ritira la palla, sei for te!”.

Pachi iniziò a giocare e si divertì un mondo, capì che i suoi nuovi compagni avevano bisogno di lui per giocare e che la maestra gli voleva bene e si sarebbe occupata di lui come faceva con gli altri piccoli. Per un po’ non ebbe nostalgia della mamma. Quando quest’ultima arrivò, Pachi era così felice che chiese subito: “Mamma, domani posso ritornare a scuola?”e incominciò a raccontare di quanto era stato bravo a giocare a palla e di come erano divertenti i suoi compagni. La mamma lo ascoltava e anche lei era felice.

L ’
I l s é e l ’ a l t r o
.

Invitiamo i bambini a ri unirsi in cerchio per l’a scolto e la comprensio ne dei racconti dedicati all’accoglienza e faccia mo riferimento anche a esperienze personali dei nostri alunni nei pri mi giorni di scuola; pos siamo far confrontare l’ambiente scolastico a loro familiare con quello della storia (domandia mo, ad esempio, come e con chi i bambini vanno a scuola). Cogliamo, inoltre, l’occasione per trovare eventuali vocaboli nuovi non conosciuti dai bambini.

Proponiamo di rielaborare i racconti attraverso il disegno libero o sottoponendo loro le schede in bianco e nero relative alle storie ascoltate e specifiche per ciascuna fascia d’età (vedi le pagg. 43-49).

Organizziamo un gioco dove i bam bini dovranno mimare i versi e le andature dei vari personaggi della storia ascoltata, ad esempio:

• il verso piagnucolante di Cipì;

• il modo di camminare di Pachi;

• il verso degli elefanti; ecc.

35 I l s é e l ’ a l t r o
L’accoglienza

Approfondiamo con i bambini l’am biente in cui si muovono i personag gi delle storie raccontate; scopria mo come e dove vivono gli uccellini (facendo riferimento alla storia di Cipì), che cos’è la savana (per il rac conto di Pachi) e quali animali vi abitano, utilizzando foto e immagini reali.

Realizziamo dei cartelloni per rappresentare aspetti delle storie (es. la scuola, nel caso di Pachi, il nido di Cipì, ecc.) con pitture e col lage.

Invitiamo i bambini a svolgere dei giochi collegati ai racconti, come ad esempio quelli riportati nella pagina seguente, poi proponiamo alcune canzoncine, filastroc che e poesie, come quelle di pag. 39. Possiamo inoltre valorizzare gli animali can tando la canzoncina “Gli animali sono amici tuoi”, traccia n°2 del CD, riportata a pag. 40.

36 I l s é e l ’ a l t r o
L’accoglienza

GIOCA CON CIPÌ!

Ecco una breve filastrocca per iniziare il gioco:

“Vola Cipì, vola da me che sono piccino come te”.

Svolgimento del gioco:

I bambini sono seduti in cerchio. Un bambi no bendato va al centro, gli altri recitano la filastrocca finché il giocatore non tocca un compagno a caso, lo riconosce, e lo chia ma per nome. I due giocatori si scambiano, quindi, i ruoli.

Questo gioco si può fare anche in pale stra trasformandolo in una “mosca cieca”: i bambini si muovono liberamente recitan do la filastrocca finché il compagno benda to non “acchiappa” o tocca un giocatore, lo riconosce e lo chiama per nome.

L’ELEFANTE SULLA RAGNATELA

“L’elefante sulla ragnatela” è una filastrocca che piace a tutti i bambini, ma aiuta an che il bimbo che deve conoscere i suoi nuovi compagni a vivere un’esperienza con il gruppo. È quindi un gioco socializzante, oltre ad avere delle valenze “matematiche” (verrà infatti ripreso nel paragrafo dedicato ai numeri, all’interno della sezione “La co noscenza del mondo” alle pagg. 519-520).

I l
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37
L’accoglienza

Svolgimento del gioco:

Un giocatore va al centro del cerchio di bam bini e si muove come farebbe un elefante, mentre tutti insieme si canta la filastrocca:

Un elefante si dondolava sopra un filo di una ragnatela, trovando la cosa molto interessante va a chiamare un altro elefante.

ll giocatore sceglie un bambino che si mette in fila dietro di lui e la filastrocca si ripete (contando e chiamando fino a dieci bambini).

Infine la ragnatela si rompe e i bambini ca dono in terra. Stanno un momento sdraiati in silenzio, poi l’insegnante canterà la can zone della “sveglia”:

Svegliatevi, alzatevi che il gallo ha già cantato. Alzatevi, svegliatevi, che il gallo ha fatto: “Chicchirichì!”. (i bambini si alzano e cantano come il gallo, urlando forte).

38 I l s é e l ’ a l t r o
L’accoglienza

La filastrocca di Pachi

L’elefantino Pachi a scuola non vuole andare, perché la mamma non vuole lasciare. Piange e strilla poverino con la maestra non ci vuol stare! Ma ecco il leoncino il pallone gli ha lanciato, “Ritira elefantino” gli ha gridato. La sua proboscide è perfetta e Pachi rilancia il pallone in tutta fretta. Ora gioca spensierato, con gli amici e la maestra. Quando torna la sua mamma è felice di vedere il suo bambino, nel ruolo di portiere.

Com’è buffo l’elefante!

Che buffe bestie gli elefanti! Una lunga proboscide davanti ed un codino dietro che non arriva al metro. (H. Belloc)

39 I l s é e l ’ a l t r o
L’accoglienza

Gli animali

GLI ANIMALI SONO AMICI TUOI

(Testo e musica del Mo Francesco Panebianco)

RITORNELLO

Tutti gli animali sono nostri amici, a loro piace stare insieme a noi! Pappagalli, cani, gatti e pesciolini, gli animali sono amici tuoi!

Senti come abbaia il cagnolino, si diverte quando gioca insieme a noi! Salta corre e rotola in giardino, gioca tutto il giorno e non si stanca mai.

RIT.

Piano piano un gatto nero spunta, a lui piace farsi far le coccole. Coda lunga, baffi e orecchie a punta, fa le fusa e miagola se sta con te.

RIT.

Tante tante piume colorate, ogni pappagallo porta l’allegria. Si fa sempre tante chiacchierate, se ti senti solo ti fa compagnia!

RIT.

Nell’acquario tanti pesciolini, tutto il giorno si divertono a nuotar! Se sei triste e non sai cosa fare guardali e ritrova la felicità!

RIT. (2 VOLTE)

Tantigiorni per imparare

Trac c ia n . 2

40 I l s é e l ’ a l t r o

A

ta-cor

re _ e -ro

no

  

B-

no _ e -non

sistan

A

D

stare insieme a noi! Pappagalli, cani, gatti e pesciolini gli animali sono amici tuoi!

STROFA 1

STROFA 4

Nell'acquario tanti pesciolini tutto il giorno si divertono a nuotar! Se sei triste e non sai cosa fare, guardali e ritrova la felicità!

-mai!

ca

41 I l s é e l ’ a l t r o Gli animali   Testo e
M° Francesco Panebianco GLI ANIMALI SONO AMICI TUOI   Tut RITORNELLO RITORNELLO D   ti   gli_ a  ni-ma    -li-so A    no-nos    tri _ a -mi    -ci    A G   lo  ro-pia D    ce-sta    re _ in -sie E    -me _ a  -noi! A       5   Pap D   pa   gal  -li,-ca    ni,-gat A    ti _ e -pe    scio-li    -ni    Gli _ a G  ni  -ma D  -li-so    no _ a -mi E   -ci A  -tuoi! D       9   Sen D STROFA STROFA STROFA STROFA  ti-co    me ab -ba    -iail-ca    gno-li A      no       Si E diver    -te-quan A    do-gio    ca in -sie B    -me a A  -noi! D       13   Sal STROFA 3 Tante tante piume colorate. Ogni pappagallo porta l'allegria! Si fa sempre tante chiaccherate, se ti senti solo ti fa compagnia!
Tutti gli animali sono nostri amici a loro piace
musica:
RITORNELLO
  
  
  
Senti come abbaia il cagnolino. Si diverte quando gioca insieme a noi! Salta, corre e rotola in giardino. Gioca tutto il giorno e non si stanca mai RIT...     
D    
to-la _ in
-giardi
 
STROFA 2
  
  
Piano piano un gatto nero spunta. A lui piace farsi far le coccole. Coda lunga, baffi e orecchie a punta. Fa le fusa e miagola se sta con te. RIT... 
Gio  
E-
ca-tut 
to _ il-gior
A      

A come Animali e... come Amici

Gli animali sono amici dei bambini quando non tirano i baffi ai gattini o la coda ai cagnolini. Gli animali sono amici dei nonnini, fanno loro compagnia se son soli e senza nipotini. Gli animali sono amici dei ragazzi, delle loro coccole e passeggiate non sono mai sazi. Gli animali sono amici della bimba assai gentile che per amore lo toglie dal canile.

Indovina... indovinello!

Qual è quell’animale grande e grosso, imponente, con il naso che sembra un serpente, due orecchi che sembrano ventagli su, bambini, indovinate... è...

La moda nella giungla

Nella giungla misteriosa gli animali stan facendo una sfilata: la giraffa colorata presenta una sciarpa abbinata, intorno al lungo collo l’ha legata! Il leone è il più elegante, si è messo in testa un cappello rosso fiammante!

La zebra sempre originale ha un vestito un po’ bucato è di moda… da un giornale l’ha copiato!

L’elefante è un po’ ciccione per cappello ha messo un ombrellone!

La scimmietta saltellante ha un completo stravagante, a stelle, a strisce e a canottiera che assomiglia a una bandiera! La sfilata è terminata tra le risa delle iene, farne un’altra non conviene!

42 I l s é e l ’ a l t r o
L’accoglienza

ATTIVITÀ: OBIETTIVO:

Alunno: Data:

CIPÌ

colora l’uccellino con la digitopittura. Ricordi qual è il suo nome? riconoscere il personaggio di una storia ascoltata.

43 I l s é e l ’ a l t r o scheda n. 1

ATTIVITÀ: OBIETTIVO:

CIPÌ NEL NIDO

osserva gli uccellini nel nido: qual è Cipì? Coloralo. Completa il nido con il collage. riconoscere il personaggio di una storia ascoltata.

44 I l s é e l ’ a l t r o Alunno:
Data:
scheda n. 2

ATTIVITÀ:

OBIETTIVO:

Alunno: Data:

LA STORIA DI CIPÌ

colora e ritaglia le scene del racconto. Incollale su un cartoncino nel giusto ordine. riordinare sequenze cronologiche di una storia.

45 I l s é e l ’ a l t r o
scheda n. 3

a

PACHI

ATTIVITÀ:

o completa il disegno e aggiungi il sole e l’erba, poi colora con le tempere. Ricordi il nome dell’elefantino raffigurato? riconoscere il protagonista di un racconto ascoltato.

OBIETTIVO:

46
I l s é e l ’
l t r
scheda n. 4
Alunno:
Data:

Alunno: Data:

PACHI VA A SCUOLA

ATTIVITÀ:

OBIETTIVO:

colora la scena e completa le macchie della giraffa. Dove si trova Pachi? riconoscere la scena di un racconto ascoltato.

47 I l s é e l ’ a l t r o
scheda n. 5

ATTIVITÀ:

OBIETTIVO:

PACHI VA A SCUOLA

osserva e colora. Chi andava in una scuola costruita con i rami di un albero? Disegnalo insieme ai suoi compagni. riconoscere aspetti e personaggi di un racconto ascoltato.

48 I l s é e l ’ a l t r o
scheda n. 6
Alunno:
Data:

IO VADO A SCUOLA

ATTIVITÀ:

OBIETTIVO:

tu vai a scuola? Disegna te stesso vicino alla maestra e a un tuo compagno. rappresentare se stesso nell’ambiente scolastico.

49 I l s é e l ’ a l t r o
scheda n. 7
Alunno: Data:

Gli animali protagonisti delle storie narrate ci danno l’occasione di presentare alcune tecniche creative, con cui poterli realizzare.

STRAPPARE

Materiale: carta velina, cartoncini, fogli di giornale (di quotidiani), sacchetti di carta o buste di plastica, pennarelli, colla e forbici.

I bambini strappano i fogli di carta velina o di giornale (e altri tipi di carta facile da rompere) e poi li appallot tolano. L’insegnante propone di mettere la carta den tro sacchetti o buste di plastica colorate, che, una volta chiuse, possono essere trasformate in animali. Aggiungendo particolari del corpo: orecchie, occhi, ecc., i bambini potranno esporre questi animali tridi mensionali all’ammirazione di tutti. I piccoli possono usare le striscioline di carta per fare il collage libero, ma anche per riempire dise gni e sagome dei personaggi della storia preparati dall’insegnante.

Realizzazione: Linda Tesler

50 I l s é e l ’ a l t r o
L’accoglienza

Materiale: carta velina, giornali, colla, pennarello nero.

I bambini possono strappare cercando di dare una forma alla carta che poi verrà incol lata su un cartellone, come lavoro di grup po, o su un foglio come lavoro individuale; si possono realizzare forme di animali o di cose fantastiche. Con i personaggi costruiti si potrebbero inventare anche brevi storie.

“C’era una volta una farfallina colorata che...”

Idea creativa di Linda Tesler (vedi pag. xx di questa Guida)

MANIPOLARE

Materiale: pasta di sale.

Manipolare è forse la prima attività da pro porre ai piccoli, in quanto li aiuta a liberare la mano e a utilizzare le dita singolarmente. Giocare con la pasta di sale, perciò, è utile e di poca spesa. Insieme all’insegnante, i bambini potranno trasformare la pasta in tante cose: un lungo naso, un paio di baffi con cui mascherarsi, dei grandi anelli, bracciali, orologi da portare al polso, oppure animali, come serpenti o chioccioline (vedi i lavoretti delle pagg. 56-57). I bambini si divertiranno anche perché giocheranno con un adulto che cer cherà di tener vivo il loro interesse animando le forme ottenute.

51 I l s é e l ’ a l t r o
L’accoglienza

LA PITTURA

Materiale: colori a dita, cartoncini, tempere e pennello.

Pochi bambini hanno già fatto espe rienze con la pittura, perciò è bene presentare questa tecnica sin dai pri mi giorni di scuola. Prima dipingeran no con le dita liberamente, su fogli grandi, usando un solo colore, poi cominceranno a usare il pennello. Inizialmente sarà solo il piacere di vedere il colore sul foglio bianco, poi la pittura potrà essere utilizzata per esprimere la loro fantasia.

MATERIALI DI RICICLO

Materiale: bottiglie di plastica, forbici, cartoncino, pennarelli.

Invitiamo i bambini a rea lizzare delle creazioni rici clando delle bottigliette di plastica. Ritagliandole e de corandole con elementi di cartoncino possiamo trasformare la bottiglia in ciò che desideriamo. Ad esempio, aggiungendo una probosci de e due grandi orecchie, ecco Pachi, che diventa un “burattino” da utilizzare per raccontare altre avventure! (vedi i lavoretti proposti alle pagg. 54-55).

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L’accoglienza

GIOCO MATTO

Materiale: foto e disegni di animali, cartoncini, colla, forbici.

I bambini possono sbizzarrirsi ad “inventare” nuovi animali: attac cando la testa di un elefante a un gorilla, o il collo della giraffa a un leone, quale “strano” animale ver rà fuori?

Accompagniamo questa bizzarra attività con la filastrocca riportata in questa pagina.

Un gioco matto

Se il gorilla ha il naso buffo che gli dà un’aria poco elegante niente paura: gli tolgo la testa, gli metto quella dell’elefante. Ora è più bello, ha un bel naso abbondante. Diamogli un nome: il “Gorillante”. (H. Belloc)

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53 L’accoglienza

ANIMALETTI CON LA...

Ecco come realizzare l’elefantino Pachi con una bottiglietta di plastica.

Occorrente

• bottiglia di plastica

• cartoncino grigio e bianco

• tempera nera e bianca

• pennarello nero

• carta crespa argentata

• pennarello nero

• pennelli

• scotch o colla

• forbici o taglierino

Realizzato da: Linda Tesler

Lavoretto finito!

Realizzazione:

Prendiamo una bottiglia di plastica e con un taglierino, o un paio di forbici, taglia mola a metà. Utilizziamo la parte inferio re, quella con il fondo: coloriamola con la tempera grigia e lasciamo che si asciughi.

Intanto ritagliamo le orecchie dal carton cino grigio, gli occhi da quello bianco, (che decoreremo con il pennarello nero) e arrotoliamo una striscia di carta crespa argentata per dar forma alla proboscide.

Assembliamo il tutto per realizzare l’elefantino Pachi come raffigurato nell’imma gine.

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L’accoglienza

L’accoglienza

...PLASTICA

Una bottiglia dal collo lungo può facilmente trasformarsi in una simpatica giraffa. Ecco come fare!

Realizzazione:

Occorrente

• bottiglia di plastica • carta assorbente bianca • cartoncino giallo

• carta crespa marrone

• tempera gialla e marrone

• pennarello nero • pennelli

• colla vinilica • nastro biadesivo • forbici • spugna

Prendiamo una bottiglia di plastica e ricopriamola con con la carta assorbente bianca, passandoci sopra la colla vinilica. Aspettiamo quindi che si asciughi.

Dipingiamo di giallo la bottiglia e intingiamo una spugnetta nella tempera marrone, così da realizzare le macchie del corpo della giraffa.

Nel frattempo ritagliamo dal cartoncino giallo due sagome della testa della giraffa e decoriamole. Ap plichiamo il nastro biadesivo (come nella foto) e com pletiamo il lavoro attaccando la testa sulla bottiglia.

Idea creativa di Linda Tesler

Lavoretto finito!

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CON LA PASTA DI SALE

Ecco come preparare la pasta di sale e utilizzarla per realizzare oggetti e animaletti vari.

Occorrente

• farina

• acqua

• sale

• piatto di plastica

• tempere

• pennelli

• bastoncino per gelato

• spago

Realizzazione:

Mescoliamo farina, acqua e sale per creare una pasta modellabile e formare dei panetti pronti all’uso.

Iniziamo a manipolare la pasta dando ad essa la forma dell’og getto, o dell’animaletto, che desideriamo ottenere.

Lasciamo asciugare per alcuni giorni. Se vogliamo velocizzare il procedimento possiamo ap poggiarle sopra un termosifone.

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L’accoglienza
Realizzato da: Linda Tesler

L’accoglienza

Una volta asciutte, coloriamole usando le tempere e i pennel li, poi aspettiamo di nuovo che si asciughino, e completiamole con gli elementi necessari.

Lavoretti finiti!

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ESPERIENZE DIDATTICHE PER L’INSERIMENTO DEI NUOVI ISCRITTI

GIOCHI PER LA CONOSCENZA DEI NOMI

I bambini di 3 anni verranno accolti con semplici attività, il cui scopo sarà quello di far conoscere loro i nuovi compagni e i rispettivi nomi, l’ambiente scolastico, negli spazi interni ed esterni, nonché gli oggetti di cui essi sono dotati. Come già è stato esposto, si ribadisce l’importanza, per la conquista dell’autonomia e quindi della maturazione dell’identità personale, che i bambini si muovano e si orientino con sicurezza nel con testo scolastico. Questa conoscenza di persone, spazi e oggetti ha anche un valore simbolico positivo, una piacevole relazione di scambio con i docenti e con i compagni.

Gran parte di questi giochi, nel periodo dell’accoglienza, possono essere svolti in ogni momento libero (dopo la colazione, prima del pranzo, aspettando i ge nitori) cioè quando i bambini in cerchio parlano con l’insegnante; quelli per orientarsi negli spazi scolastici, invece, possono rientrare tra le attività curriculari.

“Caterina alzati” è una filastrocca per imparare e ricordare i nomi dei compagni. Seduti in cerchio, i bambini iniziano a recitare la filastrocca; mimando i movimenti, si alzano, si siedo no, muovono le mani a destra e a sinistra per il ritornello (ullallà, ullallà).

Caterina alzati, Caterina siediti, Caterina ullallà, Caterina ullallà!

Chi si chiama... (si dice il nome di un bambino) si alzi, si alzi!

Chi si chiama... si alzi in pie’!

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L’accoglienza
FILASTROCCHE CANTATE E MIMATE CON I NOMI DEI BAMBINI

L’accoglienza

La filastrocca “Beato te galletto” si canta e si usa per giocare in cerchio. Un bambino va al centro e mima l’animale che viene nominato nella filastrocca:

Beato te galletto che non vai a lavorar, ti svegli la mattina “Chicchirichì” cominci a far. “Chicchirichì, chicchirichì, è spuntato un nuovo dì, chicchirichì, chicchirichì, è spuntato un nuovo dì”. Beata te gallina che non vai a lavorar, ti svegli la mattina “Coccodè” cominci a far. “Coccodè, coccodè, voglio un uovo sol per me,

coccodè, coccodè, voglio un uovo sol per me”. Beato te pulcino che non vai a lavorar, ti svegli la mattina “Pio, pio” cominci a far. “Pio, pio, pio pio, voglio un uovo tutto mio. Pio pio, pio pio, voglio un uovo tutto mio”. (Rid. e adatt. da www.filastrocche.it)

Questa filastrocca può essere trasformata mettendo al posto degli animaletti il nome dei bambini, che andran no in mezzo al cerchio quando verranno nominati e mi meranno le azioni che dice la filastrocca.

Esempio:

Beata te... Maria che a scuola puoi andar, arrivi la mattina e “Lallalà lallalà” cominci a far. “Lallalà lallalà, lallalà lallalà, a scuola è bello andar, lallalà, lallalà, lallalà lallalà, a scuola è bello andar!”.

Beato te... Francesco che a scuola puoi andar, arrivi la mattina e “Gnam gnam” cominci a far. “Gnam gnam, gnam gnam, a scuola è bello andar, gnam gnam, gnam gnam, a scuola è bello andar!”. Ecc.

Si può continuare la filastrocca inventando altre azioni che il bambino può fare: saltare (oplà oplà), bere (glu glu), parlare (bla bla).

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GIOCO PER CONOSCERE MEGLIO I COMPAGNI

I bambini sono in piedi, in cerchio, l’insegnante chie de: “Chi ha un nonno faccia un passo avanti!” (o in dietro) stando in piedi o in ginocchio oppure su un piede, ecc. L’insegnante pronuncia altre richieste: “Chi ha un cane? Chi gioca con il babbo?”; prima di ogni nuovo quesito i bambini ritornano al proprio posto. Si può stabilire una posizione da prendere per ogni richie sta. Es.: “Chi ha un cane si metta a quattro zampe”, op pure, “Chi ha una sorella faccia un salto”. Diventa così un gioco di abilità ancor più divertente. Si potrebbe, infine, registrare i dati in un grafico per ricavarne un documento informativo sulla sfera familiare dei bambini.

GIOCO DEL BAR

Un bambino funge da cameriere, gli altri, seduti intorno ai tavolini, interpretano i clienti. Il bambino cameriere si avvicina ai tavoli e prende le ordinazioni (delle bibite). Finge poi di andare a rifornirsi al banco (il tavolo dell’insegnante su cui sono disposti vassoi, bicchieri e tazzine), chiede le bibi te dicendo il nome del bambino che ha fatto l’ordinazione e, al momento di consegnare la be vanda, dovrà chiamare il cliente per nome: “Ecco il caffè, signor Marco; ecco la sua aranciata, si gnora Silvia”, ecc.

60 I l s é e l ’ a l t r o
L’accoglienza

L’accoglienza

GIOCHI PER IDENTIFICARE LA VOCE DEI COMPAGNI

Sono giochi molto apprezzati dai bambini e si possono sempre proporre nei momenti liberi dalle attività didattiche.

La maestra divide i bambini in due gruppi, se parandoli con un telo o un muro di cartone, dà a ciascun gruppo un telefonino finto, inizia quindi una piccola drammatizzazione:

Bambino A: (sente suonare il telefono e solle va il ricevitore) Pronto, pronto chi sei? Bambino B: Indovina chi sono dalla mia voce! Bambino A: (se non riconosce la voce) Allora cantami una canzone. Il bambino B canta una canzone o risponde ad altre domande; il bambino A lo interrompe non appena lo riconosce.

GIOCHI PER ORIENTARSI NELLO SPAZIO SCUOLA

L’insegnante accompagna gli alunni in una passeggiata alla scoperta dei locali del plesso scolastico (ad esempio: la cucina, la palestra, le altre sezioni) e delle varie per sone che vi “vivono”.

Per rendere più simpatica questa attività si possono preparare dei giochi da fare con gli alunni delle altre sezioni (i più grandi aiuteranno i più piccoli); oppure, ascoltare insieme una storia o cantare una canzone e infine scambiarsi una piccola sorpresa, ad esempio una caramella, o degli oggettini costruiti con la carta dai bambini più grandi (gli insegnanti dovranno prima accordarsi tra loro).

61 I l s é e l ’ a l t r o

Ecco alcune proposte operative per il ri entro in sezione:

• conversazione sulla “passeggiata”; l’in segnante chiederà al bambino le sensa zioni che ha provato mentre camminava da solo per la scuola;

• disegno individuale sull’attività svolta;

• costruzione di cartelli, con simboli che identificano e differenziano le varie stan ze, che verranno poi appesi dai bambini stessi in corrispondenza delle porte.

FACCIAMO GLI ESPLORATORI! (GIOCO A COPPIE)

Anche per questo gioco è indispensabile accordarsi con gli altri colleghi e il personale ausiliario. L’insegnante darà a ogni coppia di bambini (un alunno di cinque anni e uno più picco lo) il comando di portare un biglietto ad un insegnante che si trova in una particolare stanza. Ai bambini verranno date delle indicazioni per aiutarli a ri conoscere l’aula, senza però nomi narla, come ad esempio: che tipo di mobili ci sono, quali attività ci si fanno. I bambini partono alla ri cerca. Dovranno ritornare con una risposta o un oggetto secondo la richiesta scritta nel biglietto. Il loro percorso deve essere reso sicuro e discretamente sorvegliato.

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L’accoglienza

LA PIANTINA DELLA SCUOLA

63 I l s é e l ’ a l t r o L’accoglienza

LA FESTA DELL’ACCOGLIENZA

Questo primo periodo, che aiuta gli alunni ad inserirsi in un ambiente completamente nuovo, può durare dai venti ai trenta giorni, al termine dei quali ci auguriamo che tutti i bambini siano ben inseriti e felici di stare a scuola. È arrivato il momento di festeggiare e divertirsi insieme con la “FESTA DELL’AC COGLIENZA o di BENVENUTO” per i nuo vi iscritti. Sarà organizzata soprattutto dai bambini della terza fascia di età insieme agli insegnanti.

Questa festa rappresenta il vero inizio delle attività didattiche programmate e prevede anche la presentazione dei gruppi di lavoro con il loro nome; pertanto si potrebbero costruire dei cartellini, delle spille con il simbolo del gruppo d’appartenenza da indos sare alla festa.

Prepariamo tutto l’occorrente per l’organizzazione dell’evento: festo ni di carta e palloncini per addob bare gli spazi; dolci, come cioccolata o marmel lata che i bambini spalmeranno su pane, o fette bi scottate, da di sporre su vassoi e servire; infine musica per bal lare.

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Formiamo dei girotondi con tutti i bambini (o giro tondi per fasce di età), dei trenini che rappresentano ciascuno un gruppo di appartenenza. Si può proporre ai bambini di ballare liberamente tutti insieme, poi, ad un segnale dell’insegnante, riformeran no i trenini o potranno disporsi in fila indiana seguendo il docente che avrà il simbolo del gruppo (è anche un modo per verifi care se i bambi ni riconoscono il nome del loro gruppo di ap partenenza).

Dopo aver fatto festa... si mangia!

Per concludere, gli alunni più grandi daranno ai più piccoli un regalino, realizzato con l’aiu to dell’insegnante, come gesto di benvenuto a scuola. I bambini porteranno a casa questo piccolo dono e potranno avere un ricordo del loro primo anno di scuola.

Ecco dei regali che si possono realizzare:

• cappellini realizzati con cartoncini colorati;

• medaglie di cartoncino appese ad un filo di nastro satin;

• scatoline di carta “trasformate” in macchinine o in pulmini gialli (vedi pag. 66);

• collane composte da pezzi di cannucce di plastica colora te (vedi pag. 67);

• fasce di carta crespa da mettere in testa, con attaccati dei disegnini di carta o cartoncino;

• semplici biglietti disegnati dai “grandi”con raffigurato un regalo e con la scritta: “ti regalo un (si nomina ciò che il bambino ha disegnato)... perché...” e la firma del bambino che lo dona.

65 I l s é e l ’ a l t r o L’accoglienza

L’accoglienza MACCHININE E...

Ecco un simpatico dono da realizzare per la festa dell’accoglienza, al fine di favorire la conoscenza e l’affetto reciproco tra i bambini.

Occorrente • scatolina di cartone

colla vinilica

pennello

tempere

carta assorbente

cartoncini

bottoni

Realizzazione:

Prendiamo una scatolina di cartone e rivestiamola con carta assorbente e colla vinilica. Coloriamola, poi, con le tempere e aspettiamo che si asciughi.

Decoriamola così da conferirle l’aspetto di una macchinina: ad esempio potremmo incollare dei bottoni per fare le ruote e creare i finestrini con del cartoncino azzurro. Rifiniamo altri dettagli con i pennarelli.

I l s é e l ’ a l t r o
• pennarelli •
1 2 Lavoretto finito!
Realizzate da: Linda Tesler

L’accoglienza

...COLLANINE COLORATE

Con questo grazioso lavoretto, invece, faremo contente le bambine che potranno scam biarsi delle eleganti collanine colorate. Occorrente

Realizzazione:

Tagliamo le cannucce in piccoli pezzi e ritagliamo, dai cartoncini colorati, dei fiorellini che andremo a bucare al centro, facendo attenzione.

Infiliamo i pezzi, a nostro piacimento, nei fili di lana, realizzando collanine diverse: o di soli fiori, o di sole can nucce, oppure di entrambi. Saranno dei graziosi e colorati “gio ielli” da indossare.

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• cartoncini • pennarelli • forbici • cannucce • fili di
lana
1 2
Realizzate da: Linda Tesler Lavoretto finito!

insegnante racconta.. . Una storia per... ...il rispetto ambientale

Albero Alberto (prima parte)

Albero Alberto se ne stava in pace al margine del bosco, in compagnia di Pino Luigi, Silvia Robinia, Luca Faggio, e tanti altri ancora. Un giorno arrivò un uomo con un furgoncino, brum brum brum, si fermò, scese, si guardò intorno, scaricò una cassa di robaccia proprio ai piedi di Albero Alberto, risalì sul furgone e, brum brum brum, se ne andò. Ma cos’era quella robaccia? Albero Alberto non lo sapeva, però cominciava a sentirsi poco bene: una specie di nausea alle radici. Allora si mise a frusciare, ad agitarsi e a raccontare agli altri alberi quello che gli stava capitando. Tutti lo ascolta rono, poi insieme canta rono con le radici questa strofa: Un albero è un amico, se soffre e muore dopo non c’è più. Allora penso e dico: un po’ l’aiuto io un po’ l’aiuti tu. Così tutte le formiche del bosco, migliaia di migliaia, sentirono quella strofa, si radunarono sotto Albero Alberto, e ciascuna prese un pezzettino di quella robaccia e lo portò via: lentamente il mucchio sparì e Alberto smise di stare male.

(Adatt. da R. Piumini)
L ’

Dopo la lettura della storia, intratteniamo una conversazione per la com prensione del racconto ascoltato.

Proponiamo il gioco delle formichine (da fare in palestra): l’insegnante prepara dei contenitori contrassegnati con i simboli della raccolta differenziata, chiedendo ai “bambi ni-formichine” di ripulire la stanza mettendo la “robaccia” nei contenitori giusti.

Drammatizziamo la storia: si formano due gruppi; i bambini di un gruppo faranno gli autisti del furgoncino, e quindi spor cheranno l’ambiente, gli altri faranno le formichine che lo ripuliscono dai rifiuti.

Un bambino sarà l’Albero Alberto e dovrà chiedere aiuto ripetendo la filastrocca del racconto, ovvero:

Un albero è un amico, se soffre e muore dopo non c’è più. Allora penso e dico: un po’ l’aiuto io un po’ l’aiuti tu.

Proponiamo di fare una gara, dando a un grup po il simbolo della carta e ad un altro quello del la plastica. Al via i bambini corrono a scegliere nel mucchio di oggetti (che l’insegnante avrà preparato) quelli che rappresentano il suo grup po e li metterà nel contenitore giusto; vince il gruppo che finisce per primo senza sbagliare.

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Il rispetto ambientale

LA MOSTRA DEL RICICLO CREATIVO

Prodotto finale: un manufatto utile, realizzato con materiale di riciclo.

Finalità: conoscere l’importanza del riuso e sviluppare la creatività. Materiale: forbici, colla, colori, cartoncini, materiale vario di riciclo.

Consegna: lavorate individualmente e scegliete, tra il materiale di riciclo messo a vostra disposizione, cosa utilizzare per produrre un manufatto, di cui ne spieghe rete a voce la funzione. Infine, collaborate per allestire una mostra con i prodotti da voi realizzati.

Suggerimenti per l’insegnante: predisponiamo sopra un tavolo del materiale di riciclo vario, specialmente di plastica. Mostriamo ai bambini come ottenere una cosa utile da un prodotto di “rifiuto”. Ad esempio, unendo insieme due vasetti di yogurt, dopo averli lavati, asciugati e riempiti con riso, lenticchie o altro materiale “sonante”, si può creare un semplice strumento musicale, come le maracas. Una volta che avremo mostrato un esempio di “riciclo” creativo ai bambini, facciamo sì che lavorino da soli, chiedendo loro di produrre qualcosa individualmente. In vitiamoli, infine, a descrivere verbalmente il prodotto realizzato e ad allestire una piccola mostra del “Riciclo creativo”.

Competenze chiave: consapevolezza ed espressione culturale; competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; comunicazione nella madrelingua; spirito di iniziativa e imprenditorialità; imparare a imparare.

Compito
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di realtà

Il rispetto ambientale

LA CARTA A SCUOLA

Materiale: tanta carta di giornale, foglie, fiori, una bacinella capiente, acqua calda, alcuni pan ni spugna, un setaccio, una tavoletta liscia della grandezza della retina del setaccio, un frullatore.

Si inzia strappando i giornali in pezzettini piccoli da mettere nell’acqua calda a macerare (insieme alla carta, si pos sono mettere fo glie e fiori freschi colorati). Dovran no diventare una poltiglia: per sciogliere più in fretta la carta, si può adoperare il frullatore.

Quando il contenuto della bacinella sembrerà una fanghiglia grigia, sarà pronto per essere posto, un po’ alla volta, sulla retina del setaccio (che dovrà es sere ricoperta completamente, formando un foglio non troppo spesso). Si procede facendo pressione con la tavoletta, per togliere l’acqua.

Si rovescerà il setaccio con molta attenzione e con una spugna si tamponerà l’acqua in eccesso, facendo in modo che il nuovo fo glio di carta si stacchi dalla retina e rimanga su un panno assorbente, dove il foglio ot tenuto verrà fatto asciugare. Il nuovo foglio di carta potrà essere adoperato per fare bi glietti o per disegnare. Questa è un’attività che dovrà essere svolta con piccoli gruppi, ma è adatta a tutte le età.

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insegnante racconta..

Una storia per... ...il rispetto ambientale

L’avventura di Albero Alberto (seconda parte)

L ’albero Alberto, dopo che le formiche avevano ripulito dall’im mondizia lasciata dal furgonci no, se ne stava in pace al margine del bosco con i suoi amici alberi, Pino luigi, Piero Larice, Silvia Robinia e tanti altri. Ormai si era guarito dall’intossicazione dei rifiuti lasciati dal furgon cino vicino al suo tronco e ora era di nuovo felice e tranquillo. Ma qualche giorno dopo arrivò un uomo in moto, brum brum brum, accese una sigaretta, buttò il fiammifero e, brum brum brum, ripartì. Il fiammifero incendiò l’erba e l’erba cominciò a bruciare la corteccia di Alberto, che si agitò e frusciò. Gli alberi allora cantarono con i rami: Chissà come, la canzone fu sentita dai bambini che corsero tutti, centinaia di centinaia, e fecero pipì. Così la fiamma si spense e Albero Alberto si salvò.

Un albero è un amico, se soffre e muore dopo non c’è più. Allora penso e dico: un po’ l’aiuto io e un po’ l’aiuti tu (Adatt. da R. Piumini)

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Tante foreste

Tante foreste strappate alla terra massacrate e distrutte. Tante foreste sacrificate per la pasta da carta ai miliardi di giornali che attirano annualmente l’attenzione dei lettori sui pericoli del disboscamento delle selve e delle foreste.

(Adatt da J. Prévert)

Questa poesia, forse, non è di facile comprensione, è un input per l’insegnante per sol lecitare i bambini a pensare a questo grave problema ecologico. Si raccomanda una lettura recitata, quasi come se fossero gli alberi che si lamentano del comportamento dell’uomo.

Con la mediazione dell’adulto, dopo la lettura si possono sviluppare le seguenti attività:

Invitiamo i bambini alla comprensione del testo e utilizziamolo per arricchire il voca bolario personale con nuovi termini.

Con il gruppo dei bambini di 5-6 anni, apriamo una discussione su cosa può causare il disboscamento, ascoltando le loro idee ed esperienze. L’insegnante stabilirà se pre sentare questo argomento anche ai bambini più piccoli.

Proviamo a descrivere, usando il linguaggio grafico-pittorico e verbale, come sarebbe un mondo senza alberi.

Parliamo delle regole da rispettare anche a scuola per proteggere la natura.

101 I l s é e l ’ a l t r o
Il rispetto
ambientale

ATTIVITÀ:

OBIETTIVO:

MI COMPORTO BENE?

colora solo le scene in cui i bambini si comportano bene. conoscere comportamenti che rispettano l’ambiente e le risorse naturali.

102 I l s é e l ’ a l t r o
scheda n. 15
Alunno:
Data:

ATTIVITÀ:

OBIETTIVO:

TANTI RIFIUTI

disegna te stesso nel riquadro e colora. Con il pennarello rosso traccia il percorso che fai per raccogliere la plastica e gettarla nel giusto cassonetto; usa il pennarello blu per la carta. conoscere la raccolta differenziata. Effettuare associazioni logiche e tracciare percorsi.

103 I l s é e l ’ a l t r o scheda n. 16 Alunno:

DIFFERENZIAMO!

ATTIVITÀ:

OBIETTIVO:

disegna te stesso e alcuni rifiuti di carta e di plastica. Collegali, poi, con una linea, al giusto cassonetto. Colora. conoscere la raccolta differenziata. Effettuare associazioni logiche.

104 I l s é e l ’ a l t r o
scheda n. 17 Alunno: Data:

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