da Dezan Shira & Associates
Collezione China Briefing 2012 . Tutte le dieci edizioni di China Briefing Italia
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Riguardo Asia Briefing Asia Briefing, una controllata di Dezan Shira & Associates, fornisce notizie di business e sulle regole finanziarie in Cina, India, Hong Kong e Vietnam. Fondata nel 1999, Asia Briefing Ltd. si propone di fornire le notizie economiche e normative costantemente aggiornate che interessano tutti coloro che operano in quest’area geografica.
Gennaio/Febbraio Revisione Contabile e Verifiche Annuali per Società e Persone Straniere in Cina Marzo Sistemi di Controllo Interno e Audit Aprile Il manuale per i manager in Cina Maggio Le società holding a Hong Kong e Singapore Giugno Spostare la sede legale ed espandere le proprie attività in Cina Luglio/Agosto La riforma dell’imposta sul valore aggiunto Settembre Le convenzioni contro la doppia imposizione fiscale Ottobre Oneri sociali e gestione libri paga Novembre Transazioni internazionali con parti correlate Dicembre La Guida fiscale per l’Asia
• Argomenti chiave per gli investitori stranieri includono costituzione aziendale, Fisco e Dichiarazioni, Risorse Umane e Contabilità • La nostra esperienza attinge ai professionisti nei settori legali, fiscali e contabili di Dezan Shira & Associates • Le pubblicazioni sono disponibili sulla libreria online di Asia Briefing al seguente link www.asiabriefing.com/store
Numero 121 • Gennaio e febbraio 2012
Da Dezan Shira & Associates
Revisione Contabile e verifiche annuali per società e persone straniere in Cina
In questo numero: • Procedure di verifica annuale di conformità fiscale • Spese detraibili e non detraibili • Dichiarazione dei redditi delle persone fisiche per gli introiti del 2011 Aggiornamenti quotidiani su: www.china-briefing.com/news/it
Disponibile in diverse lingue
Benvenuti al numero di gennaio e febbraio 2012 di China Briefing
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li appuntamenti di gennaio e febbraio sono solitamente, in Cina, i banchetti del capodanno lunare, i mezzi di trasporto in tilt e... le verifiche annuali di conformità fiscale.
Passeremo poi alle detrazioni fiscali concesse e al computo delle imposte sui redditi delle persone fisiche, ovvero l’IRPEF, con particolare riferimento agli espatriati.
Infatti, prima di poter distribuire e rimpatriare i dividendi, le società a partecipazione straniera (Foreign Invested Enterprises o FIE) devono completare il processo di verifica annuale di conformità fiscale, che prevede revisione contabile, dichiarazione dei redditi ed ispezione. Non soltanto queste procedure sono richieste per legge (e non completarle in modo appropriato può far incorrere in pesanti sanzioni), ma sono altresì una buona opportunità per effettuare un’accurata verifica dello “stato di salute finanziario” interno della società stessa.
Andremo a chiarire (nel secondo e nel terzo articolo di questo numero) ciò che è fiscalmente detraibile e, per quanto riguarda gli espatriati, i soggetti che devono presentare la dichiarazione dei redditi e per quali introiti.
In questa pubblicazione vi accompagneremo passo per passo, attraverso il processo di verifica per gli uffici di rappresentanza (Representative Office o RO), le joint-venture (JV), le società a totale partecipazione straniera (Wholly-Foreign Owned Enterprises o WFOE) e le società commerciali a partecipazione straniera (Foreign Invested Commercial Enterprises o FICE).
Vi auguriamo un buon anno del Dragone! Cordiali saluti,
Alberto Vettoretti, Managing Partner, Dezan Shira & Associates, Editore Asia Briefing China Briefing Contact: editor@china-briefing.com Tutto il materiale e i contenuti sono protetti da © 2012 Asia Briefing Ltd. Nessuna riproduzione, copia o traduzione di materiale è permessa senza il consenso dell'editore.
La copertina artistica di questo mese, My Fans, è opera dell’artista cinese Zhang Jianmin, originario di Shanghai e membro della Chinese Artists’ Association. Per gentile concessione della Wan Fung Art Gallery e di Zhang Jianmin, tutti i diritti riservati. Bibliotheca Zi-Ka-Wei, Wan Fung Art Gallery, 80 Cao Xi Rd. North, Shanghai, 9:30AM-5PM, +86 (21) 6487 4072*107, wanfungart@126.com, www.wanfung.com.
La verifica annuale di conformità fiscale Le società a partecipazione straniera (FIE), prima di poter distribuire e rimpatriare gli utili, devono completare il processo di verifica annuale di conformità fiscale.
Le fasi e punti critici della verifica annuale di conformità fiscale variano leggermente secondo il tipo di società a partecipazione straniera (FIE), che generalmente si dividono in due categorie:
Ta l e p r o c e s s o c o m p r e n d e r e v i s i o n e , dichiarazione dei redditi e ispezione fiscale. Queste procedure sono richieste per legge e non eseguirle in modo scrupoloso può far incorrere in pesanti sanzioni. Da notare, inoltre, che la verifica annuale di conformità fiscale rappresenta un’ottima opportunità per le società di effettuare un check-up finanziario della propria organizzazione in Cina.
Uffici di rappresentanza (RO) e Joint ventures (JV), società a totale partecipazione straniera (WFOE) e società commerciali a partecipazione straniera (FICE). Possono esserci differenze anche su base geografica: a Pechino, per esempio, troviamo due tipi di revisione. La revisione contabile annuale, (la cosiddetta revisione annuale), deve essere redatta da uno studio di revisione
[ A cura di Dezan Shira & Associates ] contabile autorizzato (Certified public accountant o CPA) ed è adatta a tutte le società a partecipazione straniera (esclusi gli uffici di rappresentanza), ai fini della riconciliazione fiscale annuale; la revisione fiscale annuale, invece, deve essere redatta da uno studio di revisione fiscale autorizzato (Certified tax agent o CTA) ed è adatta a tutti gli uffici di rappresentanza e ad alcune società a partecipazione estera con determinati requisiti. In base alla città o alla regione, i requisiti possono variare e l’investitore straniero deve opportunamente consultare l’ufficio tributario locale.
Uffici di rappresentanza (RO)
Fase 1 Revisione
Fase 2 Dichiarazione dei redditi Scadenza: 31 maggio*
Fase 3 Relazione annuale all’Administration of Industry and Commerce (AIC) Scadenza: 30 giugno*
*Le scadenze possono variare su base geografica e le società a partecipazione estera devono opportunamente riferirsi all’ufficio tributario locale di riferimento.
Fase 1: Revisione
Aree principali di revisione Conti bancari
Il saldo riportato nel vostro libretto bancario dovrebbe essere lo stesso indicato nell’estratto conto. Se cosi non fosse, dovrete preparare una riconciliazione bancaria per verificare le differenze.
Liquidità
Il saldo nei registri contabili deve coincidere con il fondo cassa fisicamente presente: infatti, i revisori procederanno al conteggio del fondo cassa durante l’ispezione.
Personale impiegato e imposta sul reddito individuale
Il personale impiegato deve essere registrato secondo la normativa pertinente: gli impiegati locali registrati presso l’agenzia interinale competente e gli espatriati devono avere regolari permessi di lavoro; deve inoltre essere calcolata in modo accurato l’imposta sul reddito individuale.
RO: check-list dei documenti (i requisiti possono variare a seconda della provincia) Licenza commerciale Certificato di registrazione fiscale Statuto societario Nulla osta per l’apertura di un conto corrente bancario in RMB Conti bancari del 2011 sia per la valuta estera che per quella locale Modulo per la scelta del metodo di dichiarazione dei redditi Contratto di locazione per gli uffici 2011 Relazione di verifica annuale del 2010 (ove disponibile) Versione elettronica dei registri generali del 2010, il libro giornale bancario e
Nota spese
Devono essere opportunamente predisposte con la relativa documentazione di supporto le parcelle per la revisione contabile, per l’agenzia interinale che si occupa del personale, le spese per salari, affitti, spese per servizi e tutte quelle rientranti nell’esercizio fiscale corrente. Deve essere inclusa nelle spese la retribuzione totale
di cassa, i sottoregistri e i documenti giustificativi Le notifiche di pagamento delle imposte del 2011 per la business tax e l’imposta sul reddito societario (Corporate income tax o CIT) Moduli dichiarazione dell’imposta sul reddito societario del 2011 Libri paga del 2011 e fogli di calcolo per l’imposta sui redditi individuali sia per il personale locale che espatriato (copie) Bilancio d’esercizio consolidato del 2011 Per i ricavi generati, copia dei relativi contratti o accordi Informazioni sul personale impiegato nel RO a tutto il 2011
del chief representative, sia che questa venga pagata localmente oppure offshore. Qualora agli impiegati siano riconosciuti dei piani di previdenza sociale esteri, questi pagamenti devono essere inseriti nella nota spese, così come eventuali costi sostenuti per conto della casa madre.
La verifica annuale di conformità fiscale Reddito imponibile
Lo State Administration of Taxation (SAT) ha deliberato la Guo Shui Fa [2010] No.18 (Circolare n. 18) il 20 febbraio 2010, che stabilisce come gli uffici di rappresentanza di società estere presenti nella Cina continentale debbano dichiarare e pagare le imposte localmente. In questa Circolare, è stabilito chiaramente che gli uffici di rappresentanza (RO) devono pagare l’imposta sul reddito societario (CIT) per il reddito imponibile, così come l’imposta sulle vendite e l’imposta sul valore aggiunto (IVA); dovranno inoltre stabilire i propri oneri tributari scegliendo tra il metodo dei ricavi presunti (deemed profit), o della tassazione forfettaria sui costi (cost-plus) o dei ricavi effettivi (actual revenue). Di questi tre metodi, il cost-plus è quello più comunemente utilizzato per calcolare il reddito imponibile presunto, poiché per gli altri due metodi è necessario predisporre di numerosi documenti giustificativi. Tutte le spese sostenute o relative al RO devono essere considerate per il calcolo del reddito imponibile presunto. Andranno inclusi nelle spese i canoni di locazione, spese di trasporto, conti telefonici, salari, spese per l’ufficio e per l’intrattenimento, sia che siano pagate dal RO oppure dalla casa madre. Deve essere incluso il totale del salario del chief representative, come menzionato in precedenza. La Circolare n.18 ha aumentato l’originale aliquota del 10% sul profitto presunto a un livello variabile ma non inferiore al 15%, aggravando dell’1,25% l’onere fiscale per i RO che utilizzano il metodo cost-plus (incremento
nominale del 5% sul profitto presunto x aliquota CIT pari a 25%= 1,25%). In seguito a questo cambiamento, l’investitore straniero dovrà rivalutare il reale onere fiscale per l’ufficio di rappresentanza e rivedere di conseguenza il proprio modello di business per la Cina. La Circolare n. 18 impone per la prima volta ai RO di seguire i criteri di consolidamento proporzionale e di rischio nel calcolo del reddito imponibile. Ciò potrebbe comportare che le transazioni tra RO e casa madre debbano soddisfare il principio di libera concorrenza (arm’s length principle), per cui redditi, costi e spese devono essere contabilizzati a prezzi di mercato. La regolamentazione cinese sul transfer pricing si impone quindi per la prima volta anche ai RO.
Fase 2: Dichiarazione dei redditi
La responsabilità della dichiarazione dei redditi in Cina ricade sul contribuente; l’ufficio imposte non consegna i formulari per la dichiarazione e il contribuente, quindi, deve procurarsi i modelli e compilarli secondo la normativa vigente. Le autorità fiscali pretendono che i libri contabili e i registri siano tenuti in modo accurato e con essi siano archiviati i dettagli del sistema contabile. Un RO deve, di norma, consegnare all’ufficio tributario competente l’Annual Taxation Consolidation Reporting Package, autorizzato da uno studio contabile certificato (CPA) riconosciuto in Cina, entro la fine di maggio di ogni anno. Qualora le imposte dovute non corrispondano a quelle versate, il RO dovrà discuterne la discrepanza con l’ufficio imposte stesso. Nel caso sospettiate tale evenienza,
consigliamo vivamente di discuterne con i vostri consulenti fiscali prima di consegnare la revisione in modo da appianare le differenze.
Fase 3: Relazione annuale all’AIC
Il 19 novembre 2010, è stata emanata dallo State Council una nuova regolamentazione amministrativa per la registrazione degli uffici di rappresentanza delle società estere (“Regulations on the Administration of Registration of Resident Representative Offices of Foreign Enterprises”), che è entrata in vigore il primo marzo 2011 ed ha sostituito le precedenti disposizioni in vigore dal 1983. Si può evincere, da questo nuovo pacchetto normativo, la particolare attenzione al tipo di attività svolta dall’ufficio di rappresentanza, così come alla validità delle rendicontazioni finanziarie dell’ufficio stesso. In base a queste regolamentazioni, l’ufficio di rappresentanza deve presentare la relazione annuale fiscale tra il primo marzo e il 30 giugno di ogni anno, fornendo i dettagli sullo stato giuridico e sulla posizione della società madre estera, sulle attività in corso del RO, nonché una nota spese certificata. Qualora le suddette informazioni non vengano fornite entro i tempi stabiliti, il RO potrà incorrere in sanzioni pecuniarie variabili da 10.000 a 30.000 RMB che, nel caso di dichiarazioni fallaci, potranno variare da 20.000 a 200.000 RMB. In caso di frode, inoltre, potrebbe anche essere revocata la licenza commerciale. Tutto ciò implica un reale giro di vite sull’uso degli uffici di rappresentanza per scopi, di fatto, commerciali e ben al di là della mera “rappresentanza”.
Società a partecipazione estera (JV/WFOE/FICE)
Fase 1 Revisione contabile
Fase 2 Dichiarazione dei redditi Scadenza: 31 maggio*
Fase 3 Ispezione Scadenza: 31 maggio*
*Le scadenze possono variare su base geografica e le società a partecipazione estera devono opportunamente riferirsi all’ufficio tributario locale di riferimento.
Fase 1: Revisione contabile
Il bilancio consolidato annuale e la relazione della società di revisione devono essere completati entro la fine di aprile per rispettare la scadenza del 31 maggio per la dichiarazione dei redditi. La procedura di revisione annuale per tutte le società a partecipazione straniera
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(FIE), ovvero joint venture (JV), società a totale partecipazione (WFOE) e società commerciali a partecipazione straniera (FICE), è molto più complicata rispetto a quella dei RO poichè, oltre a quanto già detto nei paragrafi precedenti, bisogna considerare i seguenti ulteriori aspetti.
Crediti inesigibili
Le società possono, in genere, dichiarare una ragionevole quota di crediti inesigibili in base al bilancio finale dei crediti verso i clienti. In ogni caso, le autorità fiscali hanno il diritto di variare l’allocazione di qualsiasi credito inesigibile non approvato e quindi renderlo di nuovo tassabile.
La verifica annuale di conformità fiscale Società a partecipazione estera (JV/WFOE/FICE): check-list dei documenti (i requisiti possono variare in base alla provincia) Bilancio consolidato e note integrative Tutti i libri contabili (compresi quelli per la valuta estera) Tutti i documenti giustificativi Conto economico Conti bancari e riconciliazione Proprietà immobili e certificati di proprietà di veicoli Stato patrimoniale Moduli dichiarazione dei redditi e versamenti Licenza commerciale Certificato per gli adempimenti fiscali Statuto societario Attestazione versamento imposte Atti costitutivi Relazione di verifica del capitale Relazione di revisione contabile degli anni precedenti Procedure di gestione contabile e finanziaria e procedure di controllo interno Organigramma Verbali dei consigli di amministrazione Locazioni
Fondi di riserva
Prima di procedere alla revisione annuale e al conseguente calcolo delle imposte con l’ufficio tributario preposto, si devono calcolare alcune voci da presentare obbligatoriamente come accantonamenti. Per legge, la quota per i fondi di riserva deve essere specificata nello statuto societario. Questa quota, inoltre, non può essere inferiore al 10% del profitto netto e deve essere versata fino al raggiungimento del limite stabilito (il 50% del capitale totale registrato della società). Una volta raggiunto questo tetto, non è più necessario accantonare tali fondi. Altre ripartizioni devono essere fatte secondo gli atti costitutivi e le delibere di consiglio della società stessa.
Particolare attenzione alle rimanenze
Le rimanenze comprendono le materie prime, i componenti e i prodotti finiti. Inoltre, molte società non effettuano un controllo adeguato sulle giacenze e gli scarti, con conseguenti problemi sulle discrepanze tra polizze di carico e scarico e beni ricevuti, materie prime non correttamente caricate e lo smaltimento illegittimo di materiali di scarto e contenitori.
Sia per le società di trading che di produzione, le rimanenze devono essere una parte importante del totale delle immobilizzazioni e i revisori porranno particolare attenzione alla loro valutazione. La verifica delle rimanenze è effettuata in base alle fatture di acquisto o ai fogli di calcolo dei costi, tuttavia i revisori accerteranno anche la loro esistenza fisica e le corrette procedure per l’inventario. A tal fine, è bene assicurasi di: Verificare che le giacenze siano conservate ordinatamente e che grosse partite siano accatastate ed etichettate. Controllare che i conteggi siano sistematici per assicurarsi che sia enumerato tutto e una sola volta. Fare particolare attenzione agli articoli di alto valore. Indagare su eventuali discrepanze tra il conteggio materiale e i registri di giacenza Prendere nota degli articoli danneggiati, difettati o di lento smaltimento. Le verifiche interne e le revisioni periodiche sono raccomandate per migliorare i processi aziendali e, specialmente in Cina, per attuare un sistema di controllo atto a ridurre il rischio di irregolarità. Tali verifiche e revisioni integrano i bilanci d’esercizio e spesso sollevano questioni cruciali di cui il management non è sempre consapevole, in quanto tende a concentrarsi più sulla mera rendicontazione finanziaria e sugli aspetti operativi.
Immobilizzazioni
Le immobilizzazioni includono edifici, fabbricati e costruzioni, macchinari, apparecchiature, mezzi di trasporto e locomozione, dispositivi e strumenti atti alla produzione e alle operazioni di business con un periodo di utilizzo uguale o maggiore a dodici mesi. L’acquisizione di immobilizzazioni deve essere iscritta nel conto delle immobilizzazioni e l’ammortamento annuale calcolato e ripartito nelle spese. Tutte le opere in corso devono essere trasferite nelle immobilizzazioni nel caso prevedano quote di interessi, e utili o perdite sulle cessioni devono essere registrati e approvati dalle autorità fiscali. Il valore residuo può essere determinato in base alla natura dell’immobilizzazione e al suo stato. È previsto un ammortamento pari a quattro anni per i mezzi di trasporto (esclusi aeromobili, treni e imbarcazioni) e a tre anni per l’attrezzatura elettronica. Se le immobilizzazioni necessitano di aggiornamenti frequenti, l’ammortamento
può essere anticipato (fino al 60% del periodo di ammortamento obbligatorio).
Imposta di bollo
Sebbene di entità limitata, non deve essere trascurato il costo per le imposte di bollo, che vanno pagate per tutti i registri, i libri contabili e i contratti ove applicabile. Le ammende per i mancati versamenti superano di gran lunga il valore dei bolli stessi.
Fase 2: Dichiarazione dei redditi
Come per i RO, tutte le FIE devono presentare l’Annual Taxation Consolidation Reporting Package, autorizzato da uno studio contabile legalmente riconosciuto (CPA) entro la fine di maggio di ogni anno. In questa relazione, il CPA deve verificare tutte le imposte dovute, ivi compresa Business Tax (BT), IVA, imposta sul consumo, imposta sui redditi societari (CIT), e altre imposte in base ai risultati della revisione. L’imposta sui redditi societari (CIT) è naturalmente la voce più importante della relazione. Tutti gli elementi tassabili, e in particolare quelli connessi alla CIT, quali reddito, costi e spese, devono essere specificati nel dettaglio, e lo studio di revisione dovrà attuare la riconciliazione tra i profitti finanziari e quelli imponibili secondo le norme vigenti in Cina. Qualora le imposte dovute non corrispondano a quelle versate, la FIE dovrà discuterne la discrepanza con l’erario. Per esempio, se la cifra dovuta fosse inferiore a quella corrisposta, la FIE richiederà un rimborso o una riduzione delle tasse per l’anno fiscale in questione. In modo analogo, se la cifra dovuta fosse superiore a quella corrisposta, la FIE dovrà saldare il dovuto al momento della dichiarazione.
Fase 3: Ispezione
L’ispezione annuale, anche detta “ispezione annuale congiunta”, ha lo scopo di assicurare che la società a partecipazione straniera conduca la propria attività secondo i requisiti legali previsti. Con il termine “’ispezione annuale congiunta” ci si riferisce propriamente a un’ispezione effettuata unitamente da tutti gli uffici governativi interessati, quali: L’ u ff i c i o l o c a l e d e l m i n i s t e r o d e l commercio; Il Finance Bureau; L’ A d m i n i s t r a t i o n o f I n d u s t r y a n d Commerce (AIC); Il Tax Bureau; La China Customs; La State Administration of Foreign
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La verifica annuale di conformità fiscale Exchange (SAFE) e Lo Statistic Bureau. Ogni società deve richiedere i documenti per l’ispezione annuale congiunta dallo stesso ufficio dell’Amministration of Industry and Commerce (AIC) che ha rilasciato l’originale della licenza commerciale. Tale documentazione può essere richiesta sia via internet sia in copia cartacea.
A seguito dell’ispezione, la FIE dovrà presentare all’ente amministrativo del governo una relazione di verifica annuale congiunta e le altre informazioni finanziarie richieste, ivi inclusi la relazione, il bilancio consolidato e altra documentazione, il tutto firmato e timbrato. Per quanto riguarda Pechino, dopo aver presentato per via telematica la relazione di verifica annuale congiunta, non è richiesta la
dichiarazione cartacea agli uffici governativi, a eccezione dell’AIC e della SAFE. Al termine dell’ispezione verrà apposto il relativo timbro sul duplicato della licenza commerciale della società. Per una consulenza professionale, informazioni e assistenza su questi adempimenti, vi preghiamo di contattare Dezan Shira & Associates a italiandesk@dezshira.com
Aggiornamento normativo: riforma IVA a Shanghai
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l governo cinese, per risolvere la questione della doppia tassazione su beni e servizi e per agevolare lo sviluppo di un moderno settore terziario, ha dato il via alla riforma dell’imposta sul valore aggiunto (IVA), che andrà a sostituire in modo graduale la Business Tax (BT) in Cina. Sarà avviato un progetto pilota, a Shanghai, nei trasporti e in alcuni altri settori che offrono servizi avanzati e sarà poi man mano allargato su scala nazionale. Lo State Administration of Taxation (SAT) e il Ministry of Finance (MoF) hanno emanato congiuntamente, il 16 novembre 2011, due circolari che descrivono nel dettaglio l’implementazione di questo progetto, chiamate rispettivamente “Circular on Printing and Issuing the Pilot Project Plan for Replacing Imposition of BT with VAT” (Cai shui [2011] No.110) e “Circular on Commencing the Pilot Project of Replacing Imposition of BT with VAT in Shanghai Municipality’s Transport Industry and Several Modern Service Sectors” (Cai shui [2011] No.111. A partire dal primo gennaio 2012, secondo quanto stabilito dalla seconda circolare, la Business Tax (BT) sarà sostituita, a Shanghai, con l’IVA nei suddetti settori di servizi avanzati e nei trasporti.
Aliquote IVA applicate ai servizi
Sono riassunti nella tabella riportata i servizi avanzati che saranno soggetti al pagamento dell’IVA, a partire dal primo gennaio 2012. Sarà applicata un’aliquota IVA del 3% ai piccoli contribuenti che non possono scalare l’IVA a credito da quella a debito.
Stato contributivo e trattamento fiscale
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Dovranno passare allo stato di contribuente ordinario quei soggetti che offrono servizi China Briefing
Servizio
Aliquota IVA applicabile
Servizi di leasing per beni mobili materiali (inclusi leasing finanziario e operativo)
17%
Servizi nei trasporti Servizi di trasporto terrestre; Servizi di trasporto per vie navigabili; Servizi di trasporto aereo; Servizi di trasporto via oleodotto;
11%
contribuente ordinario, indipendentemente dal valore delle loro vendite annuali. I contribuenti che non rientrano nel progetto pilota, ma svolgono attività nell’area del progetto pilota, debbono continuare a pagare la Business Tax. L’IVA a credito può essere scaricata in base alle fatture emesse, al momento dell’acquisto di servizi forniti dai contribuenti che rientrano nel progetto pilota.
Servizi avanzati (esclusi i servizi di leasing sui beni mobili materiali): Ricerca e sviluppo e servizi nel settore tecnologico (inclusi servizi di consulenza, di trasferimento di tecnologia ecc.) Servizi di IT, inclusi servizi di programmazione, progettazione e verifica di circuiti elettrici); Servizi nel settore culturale e ricreativo (inclusi servizi di progettazione, di diritto di proprietà intellettuale, di promozione, servizi per conferenze ed esposizioni); Servizi logistici di supporto (inclusi servizi portuali, servizi di agenzie per il trasporto merci ecc); Servizi di consulenza per l’autenticazione (inclusi servizi di certificazione, servizi fiscali e legali ecc.).
6%
Alcuni servizi soggetti a imposta così come deciso da SAT e MoF
0%
I contribuenti ordinari che forniscono servizi di trasporto pubblico possono calcolare gli oneri tributari dovuti utilizzando il metodo di calcolo IVA semplificato, con la conseguente impossibilità di scaricare l’IVA a credito. I contribuenti ordinari che forniscono servizi di trasporto via oleodotto, rientranti nel progetto pilota, potranno beneficiare del rimborso parziale dell’IVA eccedente il 3% del loro effettivo onere fiscale. In determinate circostanze, è possibile anche l’esenzione parziale o totale del pagamento IVA.
Regimi fiscali agevolati
passibili d’imposta, rientranti nel progetto pilota, il cui valore delle vendite annuali è equivalente o superiore ai 5 milioni di RMB. I contribuenti coinvolti nelle aree del progetto pilota, che effettuano trasporti cargo per via terrestre o per via navigabile interna, e che sono contribuenti che già emettono fattura, devono passare allo stato di
Tra i servizi esenti dal pagamento dell’IVA troviamo: Trasferimento dei diritti d’autore in forma privata; Servizi soggetti a IVA forniti da individui disabili; Cessioni, sviluppo, consulenza di tecnologia, servizi forniti da contribuenti che effettuano attività passibili di imposta nel progetto pilota; Servizi passibili d’imposta inclusi nei progetti d’appalto per la gestione energetica, forniti da società qualificate per il risparmio energetico; Servizi passibili d’imposta forniti da imprese registrate a Shanghai che effettuano attività di business outsorcing offshore (questa esenzione dell’IVA sarà effettiva dal 1 gennaio 2012 fino al 31 dicembre 2013).
Spese detraibili e spese non detraibili [ A cura di Dezan Shira & Associates ]
U
n tema importante per ogni società, alla chiusura dei bilanci annuali e alla riconciliazione fiscale, è la detraibilità fiscale. Faremo qui una breve panoramica delle spese detraibili e di quelle non detraibili.
Spese detraibili
Spese per promozione e pubblicità
Come norma generale, le spese di promozione e pubblicità sono deducibili fino al 15% dei proventi delle vendite annuali, se non diversamente specificato dal relativo ufficio fiscale e finanziario dello State Council. L’ammontare eccedente può essere dedotto nell’esercizio successivo.
Spese di intrattenimento
È possibile detrarre solamente il 60% delle spese relative all’intrattenimento a scopo di business, o comunque relative alla produzione e alle attività societarie, e l’ammontare massimo detraibile non può eccedere lo 0,5% dei proventi da vendite dell’esercizio corrente.
Donazioni
Le donazioni verso associazioni riconosciute o verso enti governativi di livello distrettuale o superiore sono deducibili fino al 12% del totale dei profitti annui.
Spese per assicurazioni commerciali
I premi per le polizze assicurative contratte dalle società, a favore di azionisti o dipendenti, non sono detraibili, ad eccezione dei premi per la messa in sicurezza del personale, in adempimento alla normativa vigente sulla sicurezza dei lavoratori in determinate mansioni. I premi pagati per altre polizze assicurative commerciali possono essere detraibili in base alle disposizioni impartite dagli uffici fiscali preposti dello State Council.
Massimali detraibili e base di calcolo per tipo di società Società Massimale Base di calcolo Società assicurative di beni immobili Società assicurative vita Altre società assicurative
15%
10%
5%
Totale premi meno valore di rimborso
Entrate previste dall'accordo sulle provvigioni
Provvigioni
L’eccedente di massimale detraibile non può essere dedotto né spalmato su altri esercizi. Non sono detraibili i pagamenti in contanti ad agenti diversi da persone fisiche o spese di commissione per l’emissione di titoli d’investimento. Devono essere consegnati all’ufficio fiscale competente un riassunto del calcolo delle commissioni e altra documentazione di supporto.
Perdite da partecipazioni detraibili in somma unica
È possibile detrarre in un’unica rata le perdite sulle partecipazioni nell’anno in cui tali perdite si sono verificate, se autorizzato dalle autorità fiscali.
Utili o perdite sui cambi
In base alla legge sull’imposta del reddito societario (CIT) e alle relative regolamentazioni, non vi è differenza tra utili/ perdite sui cambi realizzati e utili/perdite sui cambi non realizzati in Cina. Gli utili realizzati derivanti da cambi di valuta rappresentano un profitto tassabile e le perdite subite dai cambi di valuta sono fiscalmente detraibili.
Interessi sui debiti verso parti collegate
Non sono detraibili gli interessi sui prestiti di società non finanziarie contratti da società non finanziarie, cosi come l’eccedente la cifra calcolata in riferimento ai tassi di interesse di prestiti simili alle stesse condizioni previste dalle istituzioni finanziarie. Una società, al momento del primo pagamento degli interessi sulla base del contratto di finanziamento, deve fornire un adeguato prospetto sui tassi d’interesse applicati dalle società finanziarie sui prestiti dello stesso tipo e alle stesse condizioni, allo scopo di comprovare la ragionevolezza di tali spese sugli interessi. Gli interessi, effettivamente pagati da una società alla sua parte correlata, che eccedono un certo indice d’indebitamento, non sono detraibili al momento del calcolo del reddito
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Spese detraibili e spese non detraibili imponibile. L’indice per le società finanziarie è 5:1, per le altre società è 2:1. Per quanto riguarda la detrazione degli interessi sui prestiti dall’estero, una società deve dichiarare il suddetto prestito alla State Administration of Foreign Exchange in qualità di “passività verso l’estero”. In caso contrario, non sarà permesso il pagamento degli interessi e dei rimborsi sul prestito.
Contributi per i sindacati dei lavoratori
I contributi per i sindacati dei lavoratori sono detraibili fino al 2% dell’ammontare del salario totale lordo di tutti i dipendenti. Quote superiori destinate ai sindacati non sono spalmabili su esercizi futuri.
Ricerca e sviluppo (R&S)
Ai fini dell’imposta sul reddito societario (CIT), è possibile detrarre un ulteriore 50% per le spese di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie, prodotti e tecniche che non siano stati capitalizzati come immobilizzazioni immateriali. Qualora le spese siano già state capitalizzate come immobilizzazioni, il 150% dei costi delle immobilizzazioni stesse possono essere ammortizzati ai fini CIT.
Training del personale
Le spese di training per il personale, sostenute dalle società, possono essere detratte fino al 2,5% del totale degli stipendi e dei salari. L’ammontare eccedente può essere portato a nuovo per gli esercizi futuri.
Perdite
Le perdite sulle immobilizzazioni devono essere dichiarate all’autorità tributaria competente, in accordo con le procedure stipulate, prima che possano essere fiscalmente detraibili. Le perdite non dichiarate non potranno essere detraibili. Con il termine “perdite”, s’intende, in Cina: 1) Perdite risultanti da attività monetarie: perdite in fondo cassa, bancarie, di crediti, di pagamenti anticipati. 2) Perdite risultanti daattività non monetarie: perdite di magazzino, di immobilizzazioni, di immobilizzazioni materialie di opere in corso. 3) Perdite sugli investimenti: perdite su investimenti finanziari e partecipazioni. 4) Altri tipi di perdite. Vi sono due diversi modi per la determinazione delle perdite, rispettivamente la “redazione di un elenco congiunto” o la “specificazione singola”.
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Qualora la perdita ricada nel metodo di determinazione a elenco congiunto, la società può classificare e consolidare le perdite in base alle voci contabili e consegnare la lista globale all’autorità tributaria. Qualora la perdita ricada nel metodo di specificazione singola, la società deve presentare una relazione per ogni voce (o per ogni transazione), insieme alle informazioni contabili e alle altre informazioni fiscali relative. La detrazione delle seguenti perdite deve essere dichiarata all’autorità fiscale attraverso il metodo dell’elenco congiunto: 1) Perdite nelle vendite, nei trasferimenti, nella cessione di attività non monetarie ad un prezzo equo nel corso di normali operazioni e nella gestione operativa della società. 2) Normale deperimento rilevabile in tutti i tipi di rimanenze. 3) Smaltimento dei beni materiali al termine della loro vita utile. 4) Smaltimento delle risorse biologiche al termine della loro vita utile. 5) Perdite derivanti dalle operazioni nei mercati azionari di acquisto e vendita di obbligazioni, azioni, fondi e altri prodotti finanziari derivati. La detrazione delle perdite diverse da quelle sopra elencate deve essere dichiarata all’autorità tributaria utilizzando il metodo della specificazione singola.
Spese per la previdenza sociale
Le spese per la previdenza sociale sono detraibili fino a 14% del totale complessivo del salario lordo di tutti i dipendenti. L’ammontare eccedente non può essere riportato a nuovo su esercizi futuri.
Obblighi di ritenuta
Qualora una FIE contragga o maturi costi per pagamenti, quali affitti (inclusi quelli per gli uffici e gli alloggi per il personale espatriato), royalties, partecipazioni o tariffe per servizi svolti in Cina tramite individui o organizzazioni straniere, la relativa ritenuta d’imposta deve essere calcolata secondo il principio di competenza. Di conseguenza, sarà applicata una ritenuta d’acconto del 10% sui redditi societari (CIT) e un 5% sulla Business Tax (BT). Tali spese dovranno essere accompagnate da prove sostanziali, pena la non detraibilità. La società dovrà pagare le ritenute d’acconto e ottenere un certificato di regolarità fiscale prima di poter distribuire i profitti qualora le spese menzionate ammontino o superino i 30.000 dollari americani.
In caso tali spese siano inferiori a questa cifra, la società può distribuire profitti e, in seguito nello stesso mese, pagare le ritenute d’acconto.
Spese non detraibili Onorari per il management
Non sono detraibili gli onorari per il management, affitti e royalties pagate tra società collegate, e le partecipazioni pagate tra società collegate di società non finanziarie.
Accantonamenti
Non sono detraibili, generalmente, gli accantonamenti, inclusi quelli per le scorte, i crediti inesigibili e il deterioramento delle immobilizzazioni.
Sponsorizzazioni
Le spese per sponsorizzazioni non sono detraibili qualora non abbiano natura promozionale o non siano riconducibili alle operazioni di business.
Oneri per pagamenti ritardati
Gli oneri per i pagamenti ritardati non sono detraibili.
Ammende e multe
Non sono detraibili le ammende e le multe imposte da qualsivoglia ufficio amministrativo. Sono tuttavia detraibili le multe derivanti da violazioni di contratti commerciali.
Presentazione della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche per il 2011 [ A cura di Dezan Shira & Associates ]
S
ono soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche (di seguito IRPEF) tutti gli individui residenti in Cina. Anche gli espatriati, quindi, che lavorano presso una società a partecipazione straniera (FIE) sono soggetti a IRPEF dal primo giorno di arrivo nel territorio cinese. Normalmente, questa imposta è trattenuta dallo stipendio o dal salario direttamente dal datore di lavoro ed è corrisposta all’autorità fiscale su base mensile. La dichiarazione dei redditi deve essere presentata all’autorità tributaria entro tre mesi dalla fine del precedente anno civile: ad esempio, per l’anno 2011, deve essere presentata tra il primo gennaio e il 31 marzo 2012. In caso di ritardi nella presentazione, si può incorrere in sanzioni fino a cinque volte l’ammontare dovuto. La dichiarazione dei redditi annuale deve essere compilata dai contribuenti che ne sono soggetti in Cina e che si trovano in una delle seguenti cinque condizioni: 1) Il reddito annuale supera i 120.000 RMB 2) Il reddito è originato da due o più fonti interne alla Repubblica Popolare Cinese 3) Il reddito è originato da fonti esterne alla Repubblica Popolare Cinese 4) Il reddito imponibile ricevuto non è soggetto
a ritenute 5) Altre condizioni determinate dallo State Council
Che cosa si considera come reddito annuale?
Stipendi e salari Reddito da proprietà privata di industrie produttive e commerciali Reddito da subappalti o subaffitti Retribuzioni per prestazioni private Retribuzioni da diritti d’autore Redditi da royalties Redditi da partecipazioni, dividendi da azioni e bonus Redditi da contratti di locazione e cessioni di beni immobili Altre entrate occasionali
Calcolare l’IRPEF per i redditi del personale espatriato
Qualora l’individuo sia retribuito da un soggetto giuridico cinese, ogni suo reddito originato in Cina risulta tassabile. Per quanto riguarda, invece, i redditi non generati in Cina o percepiti dall’estero, le imposte dovute dagli stranieri si conteggiano, generalmente, sulla base del periodo di tempo trascorso in Cina e sulla fonte del reddito stesso.
Gli individui che trascorrono meno di 90 giorni (o 183 giorni per i residenti di quei paesi che hanno siglato un trattato contro la doppia imposizione con la Cina) in un anno civile nella Repubblica Popolare Cinese sono esentati dall’IRPEF, nel caso in cui la retribuzione sia pagata da un soggetto giuridico estero. Gli individui che soggiornano nel territorio per più di 90 giorni (o 183), ma meno di un anno civile, sono soggetti a IRPEF per i redditi derivanti da lavoro dipendente in Cina, indipendentemente dalla fonte della retribuzione. Risiedere in Cina per un anno civile significa che, durante l’anno civile, l’assenza temporanea dal territorio cinese è inferiore a 30 giorni consecutivi o a un periodo cumulativo di 90 giorni.
Variazioni IRPEF su base temporale
Gli individui che risiedono in Cina per più di un anno, ma meno di cinque, sono soggetti a IRPEF sia per i redditi originati in loco che per quelli derivanti dall’estero percepiti da un soggetto giuridico localizzato in Cina. Gli stranieri che risiedono in Cina per più di cinque anni sono soggetti alla tassazione su tutti i loro redditi ovunque originati (world-wide income).
Residenza in Cina e variazioni IRPEF su base temporale Meno di 90 (183) giorni
Reddito pagato dal datore di lavoro in Cina (Generato in Cina)
Da 90 (183) giorni fino a un anno
Reddito pagato dal datore di lavoro estero (Generato in Cina)
Da a un anno fino a cinque anni
Si
5 anni continuativi in Cina Reddito pagato dal datore di lavoro in Cina (Non generato in Cina)
Nel sesto anno Residenza di un ulteriore anno?
No
Da ora in poi IRPEF sui redditi ovunque generati Il periodo di cinque anni viene annullato e si applica di nuovo la regola dei 90 (183) giorni
China Briefing
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Presentazione della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche per il 2011 Dopo cinque anni di residenza continuativa in Cina, qualora il soggetto, durante il sesto anno, risieda nel paese per meno di un anno, il periodo dei cinque anni già trascorsi viene annullato e ritorna ad essere applicata la “regola dei 90 (183) giorni”.
50%
Aliquote IRPEF
35%
40% 30%
Questo è calcolato al netto di una detrazione mensile standard di 3.500 RMB per gli impiegati locali. Per gli stranieri che lavorano in Cina (inclusi i residenti a Hong Kong, Taiwan e Macao), la detrazione mensile standard è di 4.800 RMB.
15%
Base imponibile mensile = salario lordo 4.800 RMB IRPEF dovuta = base imponibile x aliquota applicabile - detrazione concessa
IRPEF e dirigenti La regola dei 90 (183) giorni non si applica ai dipendenti stranieri che ricoprono posizioni dirigenziali in Cina. Questi sono soggetti al pagamento dell’IRPEF, indipendentemente dal numero di giorni in cui hanno risieduto nel paese durante un anno civile. Si considerano, di norma, dirigenti:
Amministratori Direttori (CEO) General manager Vicepresidenti Direttori di uffici di rappresentanza (chief representative) Figure professionali in specifici settori, quali ad esempio direttori tecnici (chief engineer officer) o direttori finanziari (chief financial officer) Figure che non hanno titolo manageriale ma hanno responsabilità simili o hanno notevole influenza o potere decisionale sulle attività societarie. Sono soggetti a IRPEF gli onorari o i salari, corrisposti da soggetti locali, di dipendenti con posizioni dirigenziali, indipendentemente dalla loro fonte.
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Aliquota (%)
45%
I redditi derivanti da salari e stipendi sono tassabili secondo aliquote progressive che vanno dal 3 al 45% del reddito imponibile mensile.
Possono essere considerate, per le opportune detrazioni, anche le somme pagate a fondi previdenziali cinesi.
10
Aliquote IRPEF secondo il reddito imponibile annuo
25% 20% 10% 5% 0% $-
$50,000$100,000
$150,000
$200,000
$250,000
...
Reddito imponibile annuo (US$)
Calcolo IRPEF sul salario mensile
Al momento del calcolo IRPEF, è necessario distribuire il reddito imponibile totale dei soggetti espatriati in base alla fonte di tale reddito e al tempo trascorso in Cina. La tabella soprastante illustra in modo specifico il calcolo IRPEF.
Benefit da lavoro dipendente
Ai fini IRPEF, i redditi imponibili si riferiscono a “stipendi, salari, bonus, bonus di fine anno, utili sulle partecipazioni, indennità o sussidi o altre entrate relative alla prestazione o al lavoro dipendente”. Alcuni tipi di benefit per i dipendenti stranieri possono essere esentati dall’imposta, qualora rispondano a certi requisiti. Detti requisiti includono (accompagnati da fattura, ove possibile): Costi per l’alloggio Costi di entità ragionevole per due rientri annui in patria Costi di entità ragionevole per il trasloco Rimborsi di entità ragionevole per pasti, lavanderia, corsi di lingua e spese per la scuola dei figli a carico in Cina Tutti i rimborsi in contanti (cash allowance) per coprire le spese relative allo svolgimento del lavoro (come costi di viaggio o di intrattenimento) sono totalmente passibili d’imposta Possono essere detratte dall’IRPEF, invece che essere pagate come indennità, spese specifiche sostenute dal dipendente, ad esempio intrattenimento, spese mediche, quote per club, viaggi locali, riviste, giornali, spese telefoniche ecc.
Redditi da lavoro non dipendente
Questi tipi di redditi sono, di norma, tassati in base ad aliquote che variano dal 5 al 35%, a seconda della fonte del reddito stesso. Titolari di imprese e di operazioni contrattuali e leasing I redditi originati dai titolari di imprese industriali o commerciali, titolari di operazioni contrattuali o leasing per imprese o istituzioni sono soggette ad aliquote progressive che vanno dal 5 al 35%. L’aliquota del 35% si applica ai redditi imponibili annui (ovvero entrate lorde meno indennità, spese e perdite) che superano i 100.000 RMB. Remunerazioni da lavori d’autore A questi redditi si applica un’aliquota fissa del 20% sul 70% del valore lordo. Compensi per prestazioni private Si applica un’aliquota del 20% nel caso in cui la base imponibile (dopo le detrazioni concesse) per un singolo pagamento non superi i 20.000 RMB; per la fascia che va da 20.000 RMB a 50.000 RMB si applica un’aliquota del 30%; per le entrate superiori un’aliquota del 40%. Royalties, partecipazioni, dividendi, affitti o cessioni di immobili, altre entrate A questi redditi si applica un’aliquota fissa del 20%.
Detrazioni
Non sono previste detrazioni per i redditi da partecipazioni, dividendi, bonus e altre entrate. Sono concesse detrazioni per i redditi da fonti diverse, quali: Reddito da operazioni contrattuali o di
Presentazione della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche per il 2011 leasing di imprese e soggetti giuridici Sono detraibili le spese non derogabili. Compensi per prestazioni private, royalties o affitti di immobili Qualora l’entrata ricevuta da un singolo pagamento sia inferiore a 4.000 RMB, è concessa una detrazione di 800 RMB.
Qualora l’entrata ricevuta da un singolo pagamento sia superiore a 4.000 RMB, è concessa una detrazione pari al 20%.
Per una consulenza professionale, informazioni e assistenza sugli adempimenti fiscali annuali, vi preghiamo di contattare Dezan Shira & Associates a italiandesk@dezshira.com
Cessione di immobili Sono detraibili il prezzo di acquisto e le spese di entità ragionevole per la cessione di immobili.
Calcolo del salario mensile ai fini IRPEF DC = Detrazione concessa Totale giorni in Cina Formula < 183 giorni [( reddito totale – 4.800) x aliquota – DC] * (giorni in Cina/giorni totali) x (reddito in Cina/reddito totale) 183 giorni – 1 anno [( reddito totale – 4.800) x aliquota – DC] * (giorni in Cina/giorni totali) 1 anno – 5 anni [( reddito totale – 4.800) x aliquota – DC] * (giorni all'estero/giorni totali) x (reddito all'estero/reddito totale) > 5 anni ( reddito totale – 4.800) x aliquota – DC
Aliquote IRPEF e detrazioni Reddito imponibile Detrazione Aliquota mensile, RI (RMB) (RMB) 1,500 RMB o inferiore 3% 0 1.500 < RI < 4.500 10% 105 4.500 < RI < 9.000 20% 555 9.000 < RI < 35.000 25% 1.005 35.000 < RI < 55.000 30% 2.755 55.000 < RI > 80.000 35% 5.505 > 80.000 45% 13.505
Modulo per la dichiarazione dei redditi (per le persone fisiche con reddito annuale che supera i 120.000 RMB) Documento identificativo del contribuente____________________ Nome e firma/timbro del contribuente____________________
Reddito per l’anno____________________ Data di compilazione____________________ Monetary unit: RMB
Nome del contribuente Data di arrivo in Cina Indirizzo in Cina Voce
Documento n.
Nazionalità
Tipo di documento
Datore di lavoro
Professione
Residenza
Codice Postale Reddito annuale Originato da fonti localizzate in Cina
Originato da fonti esterne alla Cina
Totale
Telefono Imposta dovuta
Imposta pagata e trattenuta
Imposta a credito
Imposta pagata in eccesso o non dovuta
Stipendi e salari Reddito da proprietari di industrie di produzione o commerciali Reddito da operazioni contrattuali o di leasing Reddito da prestazioni private Reddito da remunerazione per lavori d'autore Reddito da royalties Reddito da partecipazioni, bonus, dividendi Reddito da affitti di immobili Reddito da cessione di immobili Reddito contingente Altre entrate Totale Dichiaro sotto la mia responsabilità e consapevole delle penalità per dichiarazioni del falso, che il presente modulo è stato compilato secondo le disposizioni di legge sul reddito delle persone fisiche della Repubblica Popolare Cinese, e dichiaro, in coscienza e in fede, che le informazioni riportate sono veritiere e complete. Firma del contribuente____________________ Ufficio locale delle imposte____________________ Firma del responsabile____________________
Timbro dell’ufficio locale delle imposte____________________ Tel.____________________
Responsabile dell’ufficio tributario____________________ data gg/mm/aa____________________ Responsabile dell’ufficio tributario____________________
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Numero 122 • Marzo 2012
Da Dezan Shira & Associates
Sistemi di Controllo Interno e Audit
IN QUESTO NUMERO: • Sistemi di Controllo Interno e Audit in Cina • Sistemi di Controllo Interno e Quadro Normativo dell’Internal Audit • Operational Audit: Lezioni per il Controllo Interno • Sistema di Controllo Interno per la Prevenzione delle Frodi: Checklist
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Disponibile in diverse lingue
Benvenuti al numero di marzo di China Briefing
M
entre la strategia di crescita futura di un numero sempre più elevato di aziende ruota attorno ad operazioni condotte in Cina o in Asia, sistemi di controllo interno non sufficientemente efficaci rischiano di compromettere il risultato economico d’esercizio nelle proprie controllate estere. Questo numero di China Briefing è dedicato alla comprensione di alcuni efficaci sistemi di controllo gestionale nel contesto cinese e al ruolo dell’internal audit al fine di individuare e prevenire eventuali frodi all’interno dell’azienda. In questo numero: • Sistemi di Controllo Interno e Audit in Cina • Sistemi di Controllo Interno e Quadro Normativo dell’Internal Audit
• Operational Audit: Lezioni per il Controllo Interno • Sistema di Controllo Interno per la Prevenzione delle Frodi: Checklist Cordiali saluti,
Alberto Vettoretti, Managing Partner, Dezan Shira & Associates, Editore Asia Briefing editor@china-briefing.com Tutto il materiale e i contenuti sono protetti da ©2012 Asia Briefing Ltd. Nessuna riproduzione, copia o traduzione di materiale è permessa senza il consenso dell'editore.
La copertina artistica di questo mese, “Train Door” (Acrilico su tela, 60*80 cm, 2010), è dell’artista Liu Weijian (nato nel 1981). ShanghART Gallery e Liu Weijian, tutti i diritti riservati. ShanghART Gallery, 50 Moganshan Rd., Bldg 16-18 Shanghai, Main Space (10-18), H-Space (13-18), +86 (21) 63593929. www.shanghartgallery.com
Sistemi di controllo interno e audit in Cina [ A cura di Samantha L. Jones, Dezan Shira & Associates ]
I
n tempi di crescente incertezza economica, la consapevolezza del rischio di frodi interne è aumentata anche in Cina. In un recente sondaggio globale condotto da Deloitte, la maggioranza dei senior manager ha riportato l’intenzione di rafforzare il proprio sistema di controllo interno dal 2012 in avanti. Gli specialisti avvertono che i sistemi di controllo e verifica interna non sono solo un “fardello dei giganti”, ma riguardano anche le piccole e medie imprese (PMI). Per esempio, la frode del “dipendente fantasma” nel libro paga (dipendente inesistente nel libro paga, il cui stipendio viene accreditato sul conto di un dipendente esistente o di un familiare di altri impiegati), avviene anche in aziende con solo pochi dipendenti. “La frode è spesso più facile in una piccola azienda, anche se i guadagni sono minori”, spiega Bob Youill, uno specialista di frodi e amministratore delegato di FTI Consulting. “Molte piccole imprese non dispongono di un efficace sistema di controllo interno e sottovalutano la capacità di un internal auditor di accorgersi che qualcosa non va.” I principi del controllo interno non variano geograficamente; sistemi di controllo interno efficaci in Cina sono molto simili a sistemi efficaci a New York o Milano. Tuttavia, quando le operazioni – protette da barriere linguistiche e ambienti di lavoro meno trasparenti – avvengono nella parte opposta del pianeta rispetto a dove si trova la casa madre, i sistemi di controllo interno non hanno più solo un ruolo di sussidio al rendimento aziendale ma divengono necessari per la sopravvivenza dell’impresa stessa. Attuare sistemi di controllo interno e internal auditing è particolarmente importante per le aziende che si devono conformare al codice di condotta della casa madre e/o ai regolamenti di altri Paesi, come ad esempio il “Foreign Corrupt Practices Act” (FCPA) negli Stati Uniti [per ulteriori informazioni in materia, fare riferimento al numero di maggio 2011 del China Briefing].
“
Un efficace sistema di controllo interno è monitorato sia regolarmente che occasionalmente.
”
Tuttavia anche le PMI a respiro internazionale devono porre in essere “internal checks” al fine di prevenire ammanchi di denaro e prodotti o semplicemente per assicurarsi che personale interno disonesto non possa approfittare della situazione.
Definizione di controllo interno e internal audit
Il sistema di controllo interno e l’internal auditing devono essere considerati congiuntamente - il primo è un processo e il secondo un controllo della qualità di tale processo. Il processo di controllo interno è progettato per garantire l’adempienza a tre obiettivi: 1. Efficacia ed efficienza delle operazioni 2. Affidabilità delle revisioni contabili 3. Conformità a leggi e regolamentazioni applicabili
Da includere negli obiettivi appena menzionati, vi è inoltre la tutela del patrimonio, essendo l’appropriazione indebita di beni tra i problemi più comuni derivanti da uno scarso controllo interno. Un efficace sistema di controllo interno è monitorato sia regolarmente che occasionalmente. Eseguire una due diligence prima dell’acquisizione di una società o l’assunzione di personale di alto livello è un controllo preventivo che avviene una volta sola. Un internal audit valuta l’efficacia dei processi di gestione, controllo e governance dei rischi, sistematicamente e seguendo un iter prestabilito. Un internal audit richiesto direttamente dalla sede centrale di un’azienda è, per diversi motivi, il modo migliore per individuare e prevenire eventuali frodi in una distaccata in Cina. Se l’internal audit è richiesto solamente
China Briefing
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Sistemi di controllo interno e audit in Cina
Il Processo di Controllo Interno Il controllo interno è un processo messo in atto dai dirigenti e dal consiglio di amministrazione di un’impresa progettato per garantire l’adempienza a tre obiettivi:
1. 2. 3.
Efficacia ed efficienza delle operazioni. Affidabilità della reportistica finanziaria. Conformità a leggi e regolamenti applicabili.
Da includere negli obiettivi appena menzionati, vi è inoltre la tutela del patrimonio, essendo l’appropriazione indebita di beni tra i problemi più comuni derivanti da uno scarso controllo interno.
Monitoraggio • Continuo • Valutazioni ad-hoc
• I soggetti comprendono il proprio ruolo nel sistema di controllo interno, e come esso si relaziona con gli altri
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• Un messaggio chiaro da parte del top management che la responsabilità di controllo sia da prendere sul serio
Attività di controllo
• Comunicazione delle informazioni rilevanti al management
• Politiche e procedure (in tutta l’organizzazione) che contribuiscono a garantire lo svolgimento delle direttive manageriali • Includono: approvazioni, autorizzazioni, ver ifiche, r iconciliazioni, rappor ti di performance operativa, sicurezza dei beni e segregazione delle funzioni
• Comunicazione efficace con soggetti esterni (clienti, fornitori, azionisti)
Valutazione del rischio • L’identificazione e l’analisi dei rischi relativi al raggiungimento degli obiettivi, in considerazione delle variazioni nelle condizioni dell’attività’
Ambiente di controllo • • • •
Integrità, valori etici e competenze del personale dell’azienda Filosofia gestionale e stile operativo Metodi di assegnazione delle autorità e responsabilità, organizzazione e sviluppo del personale Attenzione e direzione fornita dal consiglio di amministrazione Fonte: American Institute of CPAs
“
Il processo di controllo interno di ogni società dovrebbe essere in continua espansione per affrontare i rischi emergenti, come ad esempio la conformità alle normative che coinvolgono i nuovi mercati, i rischi reputazionali legati ai social media, o i crescenti rischi legati all’utilizzo di tecnologie dell’informazione in generale. Secondo un sondaggio di PwC-Hong Kong condotto a metà del 2011, gli internal audit in Cina si sono dimostrati meno efficaci nell’individuazione dei rischi emergenti rispetto ad audit in altre parti del globo (nonostante il personale sia consapevole dei rischi, questi non vengono riportati alla dirigenza).
4
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”
Sistemi di controllo interno e audit in Cina dalla sussidiaria cinese, ci potrebbe essere il pericolo che una frode scoperta a livello locale possa non essere segnalata alla casa madre e venire “insabbiata”, soprattutto in assenza di personale fidato. In un caso recente, spiega Ronin Lin, audit manager presso l’ufficio di Shanghai di Dezan Shira & Associates, una frode significativa in un ufficio vendite (compresa la presentazione di fatture fasulle) veniva consapevolmente trascurata a livello locale, poiché il dipartimento non riportava alcun problema. Visto che era stata la controllata locale a richiedere e svolgere l’internal audit, la situazione non venne segnalata al quartier generale estero e non venne scoperta fino a quando il controller della casa madre non si recò in Cina e trascorse molte settimane verificando numeri, fatture e visitando clienti. Un internal audit nella sede cinese, ordinato dalla capogruppo estera, ha l’ulteriore beneficio di conservare e accrescere il grado di fiducia tra il management cinese e il personale locale. Infatti, poiché non è la gestione locale a ordinare la verifica, il personale non ha motivo di diminuire o perdere fiducia nei propri manager. Nonostante sia la dirigenza a essere responsabile di stabilire e mantenere un sistema di controllo interno in un’impresa, l’assunzione di una società di servizi professionali esterna per condurre un internal audit (personalizzabile in base alle specifiche necessità informative dei decision maker) può essere utile a scoprire eventuali debolezze del sistema. I professionisti di internal auditing hanno una più ampia visione esterna di un’azienda e possono svolgere un ruolo
significativo nel rafforzare gradualmente il sistema di controllo interno. Oltre ai requisiti legislativi in materia, la verifica si presenta in molte forme.
“
Di solito, consigliamo ai nostri clienti uno di due tipi di controllo iniziale: un ‘house check’ o un ‘full scope’”, spiega Ronin Lin. “Nel primo, da una checklist generale di controllo interno cerchiamo di valutare se un’organizzazione è ‘a rischio’ ed eventualmente, in seguito, andremo a verificare le aree più soggette a frodi e i punti di controllo più deboli del sistema.
”
Questo tipo di approccio, che richiede una spesa ed energia minore rispetto a un processo “full scope”, è inoltre in grado di determinare se quest’ultimo processo sia necessario o meno.
Rischio di frode in Cina
Lo scorso anno i notiziari hanno riportato numerosi casi di frode avvenuti in aziende cinesi, e sempre più persone si sono soffermate a considerare come il rischio di frode in Cina possa essere diverso da quello in altre aree geografiche. Le possibilità di frodi in Cina sono semplicemente superiori rispetto a molti altri luoghi - le transazioni commerciali sono meno trasparenti e le barriere linguistiche uno scudo molto spesso. Nonostante chi affermi che la cultura cinese influisce sulla prevalenza
di frodi sarà immediatamente ricusato (la frode è un prodotto degli esseri umani che agiscono solo nel proprio interesse), alcune caratteristiche della cultura aziendale cinese possono avere un impatto enorme sulla prevenzione di comportamenti scorretti. È ampiamente riconosciuto, per esempio, che in Cina i contratti hanno un’importanza sostanzialmente inferiore che altrove, lasciando dunque maggiore spazio per eventuali frodi. Inoltre, il modo in cui le aziende cinesi trattano le frodi può differire da quello di altri Paesi. Le azioni punitive dopo che una frode è stata scoperta sono spesso leggere, incoraggiando comportamenti disonesti in primo luogo. Le frodi in Cina variano in modo significativo, da sottrazioni di piccola cassa a frodi molto sofisticate, profondamente radicate nell’operatività di un’impresa. Anche il controllo interno per proteggere la proprietà intellettuale (IP) è motivo di crescente preoccupazione, poiché molte aziende in Cina si stanno sviluppando da un modello manifatturiero a un modello in cui il valore fondamentale del proprio business risiede invece nella loro proprietà intellettuale. Il rischio di frode può anche variare in modo significativo a seconda della complessità della struttura di un’organizzazione. Secondo Ronin Lin, mentre una società commerciale (società commerciale a partecipazione straniera o FICE) richiede uno dei sistemi di controllo interno più semplici, le aziende che svolgono sostanziali attività di marketing e quelle che hanno a che fare con molti fornitori e processi strutturati di distribuzione, sono sottoposte a maggiori pericoli.
Frodi con Rischi Elevati in Aziende Basate in Cina Processo di Distribuzione (Supply Chain)
Libri Paga (Payroll)
Vendite (Sales)
• Acquisto di materie prime molto costose (a causa di una relazione/ accordo illecito tra il personale e il fornitore) • Smaltimento improprio degli scarti e rimanenze • Fatture IVA false • Scarso controllo del magazzino
• Discrepanza tra il salario come da contratto e la busta paga del dipendente • Utilizzo improprio e non autorizzato di oneri sociali • “Dipendenti fantasma” • Rimborsi non autorizzati/scorretti • Non-pagamento di tasse e assicurazione sociale
• Vendita di beni al costo o sottocosto (a causa di una relazione/accordo illecito tra il personale addetto alle vendite e il compratore) • Pagamento di commissioni sulle vendite non autor izzate verso dipendenti o amici • Assenza di un processo di asta competitivo sulle vendite
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Sistemi di controllo interno e audit in Cina In effetti, un internal audit può scovare comportamenti inappropriati profondamente radicati anche in imprese con strutture organizzative semplici. Un recente auditing ha svelato contratti che mostravano come un general manager (GM) dava in affitto i propri immobili alla joint venture costituita con un partner straniero (senza minimamente spiegare come ciò fosse legato a operazioni aziendali). Il problema risedeva nel fatto che il GM era uno dei maggiori azionisti della joint venture (e, naturalmente, anche l’unico a conoscenza dei contratti di locazione).
Prevenzione delle frodi in Cina
“Recentemente, è aumentata l’intolleranza per le frodi, sia in imprese straniere che locali”, spiega Bob Youill. “Abbiamo sentito che Pechino sta dicendo alle grandi imprese locali di mobilitarsi e sempre più aziende stanno iniziando a rivolgersi a società internazionali di consulenza per ricevere aiuto nell’individuare eventuali frodi interne. Al momento, questo è dovuto in gran parte agli investimenti in uscita o esteri, dove molte aziende cinesi sono state derubate in modo significativo. Inoltre, abbiamo visto un crescente interesse verso assicurazioni anti frode (per coprire i costi relativi sia alle indagini che alle eventuali perdite), in particolare da parte di imprese cinesi.” Per le imprese a partecipazione straniera in Cina, questo significa potenziare i sistemi di controllo interno per la prevenzione delle frodi. Bob Youill suggerisce di considerare la prevenzione delle frodi basandosi sul “triangolo della frode” - opportunità, motivazione e giustificazione. Il controllo interno è focalizzato a limitare le possibilità
di creazione di tale triangolo. Un esempio chiave è rafforzare la sicurezza fisica dei magazzini – non quello che viene riportato sui registri contabili, ma i sistemi in atto per monitorare attentamente ciò che entra ed esce da un impianto. In un recente controllo presso un’impresa cinese produttrice di abbigliamento che ordinava ingenti quantità di tessuti, abbiamo scoperto come un dipendente etichettava volutamente il materiale buono come scarto, per poi rivenderlo ad un prezzo più basso ad un’altra azienda (in cui aveva un interesse commerciale) per produrre materiale contraffatto. “Se sono in uso sistemi di sicurezza efficienti, è possibile impedire l’esecuzione di qualsiasi attività fraudolenta che cerchi di nascondere la circolazione non autorizzata delle merci dal magazzino di un’azienda”, spiega Youill. L’assunzione di personale è una di quelle attività che devono essere monitorate di continuo. La verifica a priori sul personale da assumere (pre-employment screening) deve essere eseguito per tutte le posizioni sensibili, cioè facenti parte della “fascia ad alto rischio di frodi”.
“
La ‘fascia ad alto rischio di frodi’ comprende posizioni di rilievo nei dipartimenti finanziari e di approvvigionamento, nonché di vendita, fornitura, stoccaggio, marketing e distribuzione.
”
L’indagine sul personale da assumere è un po’ difficile in Cina perché la legge sul lavoro è nettamente a favore dei dipendenti. Se un’azienda scopre un comportamento fraudolento da parte di un dipendente, potrà scegliere di difendersi da un potenziale processo legale firmando con il lavoratore stesso un accordo di mutua terminazione del rapporto lavorativo. Se durante un colloquio con un futuro datore di lavoro al dipendente verrà chiesto perché egli abbia lasciato la posizione precedente, questi, probabilmente, farà vagamente riferimento a una cessazione reciproca. Un’indagine discreta potrà invece svelare se la causa del licenziamento fosse in realtà un comportamento disonesto. La giustificazione nel “triangolo della frode” è l’aspetto più difficile da affrontare nel controllo interno. Da verificare il personale addetto all’approvvigionamento e ai rapporti con i fornitori, soprattutto quelli che operano con ridotti margini di profitto. Uno sguardo più attento potrà chiarire se il personale addetto al sourcing stia agendo negli interessi della società e se i fornitori stiano seguendo i loro obblighi contrattuali. Per ulteriori suggerimenti sulle misure per la prevenzione delle frodi, si prega di consultare la sezione “Controllo Interno per la Prevenzione delle Frodi: Checklist” nell’ultima pagina di questa pubblicazione.
Per ulteriori informazioni sul controllo interno e internal audit, vi preghiamo di contattare Dezan Shira & Associates via e-mail a italiandesk@dezshira.com o visitare il nostro sito www.dezshira.com/it.
Internal audit: i prossimi cinque anni Indagine globale IIA di Internal Audit, 2010
Minore Enfasi • Operational Audit • Audit di Conformità • Verifica dei rischi finanziari • Indagini di frodi • Valutazione dei controlli interni
Maggiore Enfasi • Corporate governance • Enterprise risk management • Revisioni Strategiche • Audits”etici” • Adempienza agli International Financial Reporting Standards
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China Briefing
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Secondo un sondaggio condotto da PwC-Hong Kong a metà del 2011, mentre a livello mondiale i revisori dei conti prevedono di concentrarsi nei prossimi tre anni sulla gestione dei rischi d’impresa e l’allineamento con la strategia aziendale, i revisori interni in Cina hanno, invece, ancora intenzione di aumentare la loro attenzione sulle aree normative e di conformità.on regulatory and compliance driven areas, according to a survey by PWC Hong Kong in mid-2011.
”
Sistemi di controllo interno e quadro normativo dell’internal audit [ A cura di Eunice Ku, Dezan Shira & Associates ]
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l controllo interno e l’internal audit in Cina sono spesso accusati di soddisfare solo i requisiti di conformità, apportando vantaggi scarsi o nulli alle imprese - la forma quindi prevale sulla sostanza. Ciò, tuttavia, non avviene perché in Cina manchi un relativo quadro normativo. Anche se relativamente giovane rispetto alle linee guida e alle organizzazioni riconosciute a livello internazionale nel Paese, è comunque presente un quadro normativo per il controllo interno e internal auditing in continua evoluzione.
Controllo interno
Le Norme Fondamentali
Nel 2008 è stato rilasciato il “China SOX”, la versione cinese del Sarbanes-Oxley Act del 2002 (la legge federale degli Stati Uniti che elenca i requisiti necessari per migliorare la gestione dei rischi e prevenire scandali finanziari come Enron e Worldcom), seguito da linee guida emanate nel 2010. Il “Basic Standard for Enterprises Internal Control” (Caikuai [2008] N. 7 “Basic Standard”), rispecchia il suo omologo americano in molti aspetti, poiché mira a incrementare la qualità della reportistica finanziaria da parte delle imprese quotate. Le linee guida complementari hanno iniziato a essere applicate alle imprese che sono contemporaneamente quotate nei mercati nazionali ed esteri dal 1° gennaio 2011 in poi, e alle società quotate alla Borsa di Shanghai e alla Borsa di Shenzhen dal 1° gennaio 2012 in poi. Le società quotate nel listino delle piccole e medie imprese e nell’“Enterprise Growth Market” saranno tenute ad adottare queste linee guida “quando opportuno”. Le grandi e medie imprese non quotate in borsa sono semplicemente invitate ad adottare le linee guida.
Linee Guida Complementari
Per implementare il “Basic Standard”, nell’aprile 2010, cinque dipartimenti governativi cinesi hanno emesso le “Linee Guida per il Controllo Interno delle Imprese”
(Caikuai[2010] N.11, “Linee guida di supporto”). Le linee guida complementari sono costituite da: Linee Guida di Applicazione Linee Guida di Valutazione Linee Guida di Revisione Le linee guida richiedono alle società quotate e alle grandi e medie imprese non quotate ma disciplinate dalle norme fondamentali e dagli orientamenti complementari, di pubblicare un rapporto annuale auto-valutativo dopo aver condotto una valutazione sull’efficacia del proprio sistema di controllo interno. Richiedono inoltre di coinvolgere società contabili per revisionare e rilasciare un rapporto sull’efficacia del controllo interno di reportistica finanziaria. Le Linee Guida di Applicazione comprendono diciotto aspetti per le imprese per concentrarsi nella creazione di sistemi di controllo interno, insieme a definizioni ed esempi (si veda la relativa tabella). Le Linee Guida di Valutazione forniscono uno schema per le imprese per eseguire valutazioni complete sulla progettazione e il funzionamento dei propri sistemi di controllo interno. Queste linee guida sono generalmente conformi alle rispettive internazionali. Infine, le Linee Guida di Revisione delineano i requisiti di base per l’esecuzione di internal audit per le imprese.
Una differenza fondamentale tra la struttura dell’internal audit in Cina e la sua controparte internazionale, è la definizione cinese di internal audit, più contenuta e focalizzata sulla revisione contabile rispetto a quella internazionale. L’IIA definisce l’internal audit come: “un’indipendente e oggettiva attività di consulenza e garanzia finalizzata a valorizzare e migliorare l’operatività di un’azienda... [che] aiuta una società nel conseguimento dei propri obiettivi attraverso un approccio sistematico e rigoroso per valutare e migliorare l’efficacia dei processi di gestione dei rischi, controllo e governance.” I “Regolamenti di Internal Audit” cinesi, d’altra parte, definiscono l’internal audit come: “Un’attività che consiste nel controllo e nella valutazione indipendente dell’autenticità, validità e benefici del reddito fiscale e finanziario, delle spese e delle attività economiche di un’impresa e delle sue aziende affiliate, al fine di migliorare e rafforzare la propria gestione economica e la realizzazione di obiettivi economici.” La definizione IIA di internal audit è chiaramente più ampia di quella prevista dai regolamenti della Cina, mentre la definizione internazionale si focalizza a migliorare i processi di gestione dei rischi, controllo e governance.
Internal Audit
Nel 1987 la Cina ha aderito all’“Institute of Internal Auditors” (IIA) e ha istituito il “Chinese Institute of Internal Auditors” lo stesso anno. Da allora, il Paese ha progressivamente definito il quadro di base di un sistema standard di controllo interno promulgando le linee guida per l’internal audit, i codici di condotta per i professionisti di internal audit e le regole e direttive specifiche per le pratiche di internal audit, comprese l’attuazione dei Regolamenti di Internal Audit nel 2003.
China Briefing
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Sistemi di controllo interno e quadro normativo dell’internal audit Struttura organizzativa
Strategia di sviluppo Risorse umane Responsabilità sociale
Cultura aziendale
Attività relative alla raccolta di fondi Attività di approvvigionamento Gestione degli assets Vendite
Ricerca e sviluppo (R&S)
Progetti di ingegneria
Garanzie
Outsourcing
Report finanziari
Pianificazione del bilancio
Gestione dei contratti
Comunicazione interna informale
Sistemi informativi
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China SOX – Aspetti di Controllo Interno (ed esempi) • Assicurarsi che il processo decisionale, l’esecuzione e la supervisione siano separati e formino adeguati “checks and balances” • Condurre una valutazione complessiva dell’efficienza e dell’efficacia della struttura e del funzionamento della sua organizzazione su base continua • Istituire un comitato strategico che sia responsabile della gestione e della formulazione di una strategia di sviluppo, che sarà realizzata dopo l'adozione su delibera del consiglio di amministrazione e approvazione dell'assemblea dei soci • Formulare piani annuali sulla necessità di risorse umane e valutare la relativa implementazione regolarmente a date prefissate • Stabilire rigorosi sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro, controlli di qualità dei prodotti e sistemi d’ispezione • Attuare diligentemente il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni • Stabilire un sistema scientifico di remunerazione dei dipendenti e un meccanismo motivazionale • Garantire al personale il diritto alle pause e a giorni di ferie • Sviluppare attivamente una cultura aziendale e un sistema di codificazione della cultura aziendale che valuti se gli amministratori, supervisori, manager e altro personale senior abbiano svolto i loro compiti in ambito di diffusione e rispetto della cultura societaria e se tutti i dipendenti siano in linea con i valori fondamentali dell’impresa, ecc. • Sulla base degli obiettivi e della pianificazione della raccolta fondi, stilarne i progetti alla luce del bilancio annuale complessivo e specificare finalità, modalità, quantità e strutture dei fondi da raccogliere, e stimarne i potenziali costi e rischi • Centralizzare la gestione delle operazioni di acquisto ed evitare l’approvvigionamento decentralizzato o da troppi fornitori • Adottare tecnologie avanzate di gestione inventario e standardizzare i processi di gestione delle risorse • Potenziare la ricerca di mercato e adattare le strategie di vendita ai cambiamenti del mercato • Rafforzare la gestione dei crediti inesigibili verso i clienti • Nei casi in cui i crediti verso i clienti non possano essere totalmente o parzialmente recuperati, l’azienda deve trovare il motivo, chiarire le responsabilità e gestire la situazione in stretta conformità con le procedure di controllo, approvazione e i principi contabili cinesi • Stabilire un sistema di ricerca e di protezione, rafforzare la gestione dei brevetti, tecnologie non brevettate, segreti commerciali, così come disegni, programmi e dati riservati ottenuti durante il processo di R&S • Stabilire un sistema di valutazione delle attività di R&S per migliorare la valutazione complessiva dell’avvio del progetto, della ricerca, e altri processi relativi • Designare un reparto speciale per centralizzare la gestione dei progetti di ingegneria • Selezionare gli appaltatori e gli enti di vigilanza basandosi sui meriti dei loro progetti di ingegneria attraverso gare aperte • Designare i rilevanti dipartimenti a essere responsabili per le operazioni di garanzia, per effettuare un’indagine di credito e valutazione dei rischi dei richiedenti, e per elaborare relazioni scritte sui risultati della valutazione • Stabilire un sistema di responsabilità della garanzia, e ritenere rigorosamente responsabili i dipartimenti e personale che dovessero commettere gravi errori decisionali, non riuscissero a eseguire i processi di esame collettivi e di approvazione, o non riuscissero a gestire le operazioni di garanzia come richiesto • Stabilire e migliorare i sistemi della gestione aziendale in outsourcing, specificando campo di applicazione, modalità, condizioni, procedure e attuazione delle attività di outsourcing; chiarire i compiti e le autorità di dipartimenti e ruoli rilevanti; rafforzare il controllo dell’intero processo di outsourcing • Organizzare regolarmente riunioni per l'analisi finanziaria, e usufruire appieno delle informazioni riportate nei rapporti finanziari per condurre un'analisi approfondita e migliorare costantemente il funzionamento, la gestione e gli attuali problemi dell'azienda • Istituire un comitato di gestione del bilancio per svolgere le funzioni di gestione della pianificazione completa del bilancio • Preparare un budget annuale complessivo aderendo alle strategie di sviluppo, produzione annua e piano operativo, prendendo dettagliatamente in considerazione politiche economiche, condizioni di mercato e altri fattori durante il periodo del bilancio • Centralizzare la gestione dei contratti, specificare le procedure e i requisiti di redazione, esame, approvazione (e altri aspetti) dei contratti, condurre ispezioni e valutazioni regolari • Stabilire un sistema di valutazione delle prestazioni dei contratti, analizzare e valutare la situazione complessiva delle prestazioni contrattuali e le situazioni specifiche delle prestazioni di importanti contratti almeno una volta alla fine di ogni anno • Formulare un rigoroso processo di reporting interno, fare pieno uso delle tecnologie dell’informazione, rafforzare l’integrazione e la condivisione delle informazioni di reporting interno, e includere i rapporti interni nella sua piattaforma d’informazione unificata • Utilizzare in modo efficace i rapporti interni per la valutazione dei rischi, identificare con precisione e analizzare sistematicamente i rischi sia interni che esterni • Centralizzare la gestione dei sistemi informativi • Rafforzare la gestione delle apparecchiature informatiche critiche, come, ad esempio, i server Fonte: The Basic Standard Supporting Guidelines, Articoli 4-18
Operational audit: lezioni per il controllo interno [ A cura di Zvi Shalgo, CEO, PTL Group ]
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ei tre decenni passati, il gap tecnologico tra beni e prodotti stranieri e locali ha fornito un sufficiente vantaggio competitivo alle FIE situate in Cina, anche se queste ultime mancavano di management operativo e infrastrutture adeguate. Oggigiorno non è più così. La Cina è in una fase di “rinnovamento operativo”, e l’eccellenza nel management operativo e nelle infrastrutture è diventata una priorità assoluta. Il mercato cinese è diventato il centro dell’attenzione sia per molti attori già presenti sul territorio, sia per nuovi entranti. Uno dei principali motivi per il bisogno di un controllo operativo interno in Cina è il fatto che la lingua e le barriere culturali rendono difficile per un general manager straniero in loco raccogliere e trasferire al quartier generale informazioni accurate e complete sull’operatività dell’azienda. Infatti, buona parte delle informazioni riportate non proviene da un adeguato mix di fonti differenti, ma è piuttosto la traduzione delle opinioni di un manager o di un partner locale. Inoltre, sviluppare un “ciclo di automiglioramento” interno richiede un’apertura alla critica costruttiva e un’attitudine multidisciplinare che risulta essere abbastanza rara tra i classici manager cinesi. L’audit operativo può concretamente aiutare a colmare il vuoto informativo e a superare le barriere culturali in Cina, a stabilire responsabilità e oneri e a rafforzare il controllo interno. I meri audit finanziari e legali non sono sufficienti per finalizzare il controllo interno, in quanto si basano solo sui dati forniti volontariamente dalla società sottoposta a revisione. L’audit operativo, invece, è la prima risorsa fondamentale a supporto dell’accuratezza di tali dati. L’audit operativo può mettere in luce una varietà di comportamenti, che possono influenzare anche considerevolmente una società e che, con ogni probabilità, non sarebbero scoperti altrimenti. Per esempio:
• Lavoratori che hanno firmato il contratto di lavoro ma che non adempiono le loro mansioni (o anche peggio, contratti stipulati con lavoratori che semplicemente non esistono). • Perdite operative ben ravvisabili in fabbrica ma non presentate in bilancio. • Mancato utilizzo di risorse della società registrate in bilancio. In aggiunta a ciò, miglioramenti nelle comunicazioni tra i diversi dipartimenti e divisioni e una maggiore fiducia nel management sono conseguenze naturali di un efficace audit operativo. In questo articolo spieghiamo cinque step importanti per creare un sistema efficace di controlli interni: 1. Assicurare un effettivo trasferimento delle conoscenze 2. Investire nella selezione del personale 3. Sistematizzare le procedure di controllo interno 4. Vigilare sui canali distributivi 5. Dare priorità alla prevenzione delle perdite
Assicurare un effettivo trasferimento delle conoscenze
Un fenomeno rilevante in quasi ogni audit operativo è la sorprendente mancanza nell’esecuzione di controlli tra una divisione operativa nella casa madre e una controllata in Cina. Quando si opera lontano da casa, si dovrebbe compiere uno sforzo maggiore per aumentare i controlli. Tuttavia, nella maggior parte dei business plan “pre-ingresso” (specialmente quelli delle imprese di medie dimensioni), viene pianificato un ammontare di risorse per il trasferimento di know-how, manageriale e per il controllo interno, troppo limitato. Molti quartieri generali seguono direttamente la progettazione di una controllata in Cina, tuttavia l’esecuzione materiale del progetto viene spesso affidata ad un solo manager e il coinvolgimento di altri “senior” va via via diminuendo, in quanto questi diventano osservatori passivi senza un coinvolgimento diretto nel progetto.
Una buona esecuzione del piano deve tenere in considerazione che un GM in Cina è esattamente come in altri Paesi e che sono i suoi collaboratori a possedere buona parte del know-how professionale. La creazione di un sistema di responsabilità e doveri lungo la catena di comando, in armonia con la realtà in Cina, dovrebbe essere implementata visitando professionisti stranieri con competenze specifiche. Inoltre, questi professionisti dovrebbero essere considerati responsabili per la qualità dei sistemi di controllo interno da loro progettati.
Investire nella selezione del personale
I manager aziendali impiegano spesso tempo e risorse per strutturare misurazioni di controllo interno. Tuttavia investono solo poche ore per selezionare un candidato deputato alla raccolta di questi dati e dei flussi d’informazioni che ne derivano. Per le piccole e medie imprese, la perdita di un manager durante i primi due o tre anni di inserimento nel nuovo mercato può essere un evento estremamente pericoloso. Dal momento che in Cina le vendite, specialmente durante la fase iniziale, sono basate sulle relazioni interpersonali piuttosto che sulla forza del brand, tutto dipende dalla performance del manager. Con queste regole di gioco, non si può sottovalutare l’importanza del processo di selezione di un manager idoneo.
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Operational audit: lezioni per il controllo interno Molti fallimenti manageriali nascono da una scarsa capacità del manager stesso di fronteggiare i cambiamenti relativi alla crescita operativa o alla portata del proprio ruolo, dall’incapacità di delegare e istruire i propri subordinati, dall’eccessiva concentrazione su azioni di breve periodo rispetto a quelle con un orizzonte più ampio, e da un estremo bisogno di indipendenza proveniente dal proprio ego, giusto per citare alcune cause. Queste tendenze e lacune sono difficili da identificare controllando il passato di un candidato, come opera la maggior parte dei recruiter, ma possono essere facilmente riconosciute dai professionisti specializzati in valutazioni del personale. Un nuovo strumento utilizzato in Cina è il test computerizzato di massa, che ben si presta alla valutazione di grandi quantità di impiegati mantenendo un costo relativamente basso. Questi test sono facili da utilizzare e includono un “test di credibilità”. I risultati di questi test forniranno un contributo di rilievo, e a basso costo, a un colloquio di lavoro, poiché evidenziano eventuali debolezze di un candidato e permettono all’intervistatore di massimizzare il poco tempo a disposizione. Questi test possono ridurre significativamente i tempi di ricerca e possono anche essere utili per assegnare delle priorità a un gruppo di candidati preselezionati.
Sistematizzare le procedure di controllo interno
Lo sforzo di sistematizzare le procedure di controllo interno avrà il proprio tornaconto nel lungo periodo, con maggiori dividendi, grazie alla riduzione dei rischi operativi. Il ritorno sugli investimenti in sistemi manageriali non riguarda solo numeri, ma piuttosto significa introdurre una cultura sistematizzata che incorpori un buon livello di controlli interni. Visto che in Cina la cultura locale implica di “aspettare le istruzioni prima di agire” piuttosto che prendere l’iniziativa, una società dovrebbe creare dei piani e delle procedure per essere sicura che ci sia un dettagliato schema di istruzioni adeguate per gli impiegati cui sono dirette. Un modo per fare ciò è usare sistemi di management computerizzati (per esempio ERP, WMS, CRM) per meglio strutturare i processi. Non mancano i dubbi, soprattutto nelle società più piccole, relativi al costo di un sistema simile, al problema della formazione del personale e a come implementare il nuovo metodo; tuttavia un progetto simile sarebbe in grado di ristrutturare gli schemi gestionali di una società in maniera estremamente dettagliata, attraverso la delega di alcune
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attività ai subordinati, la connessione di diversi flussi decisionali e la riduzione al minimo delle cosiddette “aree grigie” o quelle che si sovrappongono in varie divisioni.
e a ridurre le perdite. Grazie a un’attenta pianificazione, un dipartimento di sicurezza può facilmente trasformarsi in un centro di profitto piuttosto che in un centro di costo.
Vigilare sui canali distributivi
Considerazioni finali
Mentre le pressioni di mercato in Cina provengono tipicamente dai mercati del resto del mondo, il debole sistema legislativo e un’ormai affermata cultura degli affari, spesso conducono queste pressioni a svolgere un ruolo considerevole nella nascita di comportamenti e tendenze nel mondo del business privi di etica. Ciò è particolarmente vero con riferimento ai canali distributivi. Quando una società cresce, distributori esterni spesso stringono accordi con gli addetti alle vendite dell’azienda per evitare che collaborino con altri distributori. Abbiamo inoltre visto diversi casi in cui il sales manager semplicemente dichiarava che la nuova commessa o ordine di acquisto proveniva da un nuovo sub-distributore terzo e quindi girava il pagamento al nuovo “partner”, facendo diventare se stesso, di fatto, un imprenditore e ricevendo considerevoli margini per ogni vendita. L’abilità nell’eseguire tali truffe in Cina è sorprendentemente diffusa, prevalentemente perché la maggior parte dei manager stranieri ha rapporti limitati con i distributori e tende a delegare le comunicazioni con gli stessi agli addetti vendita cinesi. Molto difficilmente revisioni legali o finanziarie possono limitare il rischio che un sales manager lasci la società spostando una larga parte dei propri contatti in una “sua” società di distribuzione, tuttavia un audit operativo può aiutare i manager a identificare tali centralizzazioni dei canali distributivi e a concentrarsi sulla struttura delle vendite nel proprio segmento e sull’esecuzione di obiettivi non monetari (non-dollar objectives o NDOs).
Dare priorità alla prevenzione delle perdite
Dal momento che prevenire le perdite era tradizionalmente associato a comportamenti criminali piuttosto che a un management di migliore qualità e orientato alla prevenzione, in molti casi, ancora oggi, il diretto responsabile per questa importante funzione interna è il personale di sicurezza. Le società specializzate in servizi professionali di questo tipo possono analizzare e attribuire le perdite tra le diverse divisioni aziendali, utilizzando la loro esperienza e i loro strumenti nella prevenzione per aiutare una società ad aggiornare il proprio schema manageriale
Implementare un efficace sistema di controlli interni richiede un notevole esborso di risorse e di tempo, ma non c’è bisogno che un’impresa in Cina affronti una simile sfida da sola. Un’altra prospettiva del “revival operativo” in Cina è la crescente disponibilità di fornitori di servizi professionali in outsourcing. I fornitori di tali servizi possono aiutare le imprese in Cina a sfruttare al meglio le proprie risorse per introdurre concreti sistemi di management operativo e sviluppare infrastrutture trasversalmente alle diverse divisioni, inclusa la gestione di back-office, risorse umane, acquisti, formazione, logistica e produzione. Zvi Shalgo è CEO del gruppo PTL, che fornisce soluzioni di gestione, recupero di attività e servizi industriali per società internazionali, creando e sviluppando soluzioni e risolvendo problemi connessi alla gestione di vendite e produzione in Cina. www.PTL-Group.com
Zvi Shalgo è CEO del gruppo PTL, che fornisce soluzioni di gestione, recupero di attività e servizi industriali per società internazionali, creando e sviluppando soluzioni e risolvendo problemi connessi alla gestione di vendite e produzione in Cina. www.PTL-Group.com
Sistema di controllo interno per la prevenzione delle frodi: checklist Legale
Finanziario
Nomina delle cariche sociali
Dispositivi con chiave di sicurezza elettronica
Nella costituzione di una società con personalità giuridica in Cina, non bisogna sottovalutare il potere in capo al rappresentante legale, al direttore generale o al direttore esecutivo. Considerate attentamente chi selezionate per tali posizioni, quali relazioni abbiano con voi e tra di loro.
Nell’utilizzo di conti bancari, tenete sotto controllo il dispositivo di sicurezza con chiave elettronica, una piccola chiave che genera e mostra una password, che cambia costantemente, necessaria per completare numerose transazioni.
Mentre le aziende più piccole possono scegliere di investire una sola persona delle cariche di direttore generale e direttore esecutivo, il ruolo di rappresentante legale è particolarmente delicato e conferisce ampi poteri; nessuno dovrebbe ricoprire queste tre cariche contemporaneamente.
Conti Multipli Gestite attentamente i trasferimenti tra i diversi conti correnti della società – ad esempio, una volta che i soldi sono confluiti in un conto operativo, il loro controllo diminuisce notevolmente ed è di più difficile attuazione.
Licenza e timbri societari Poiché molte attività richiederanno la licenza in originale e il timbro societario, vi servirà una strategia per assicurarvi che queste siano facilmente accessibili e controllate. A seconda della finalità del business, una società possiederà un timbro principale, uno finanziario (per i pagamenti di elevato ammontare come salari o affitti), nonché altri timbri dedicati a contratti, dogana, fatture e a rappresentanza del responsabile legale. Mantenete il controllo dei soggetti preposti alla gestione dei suddetti timbri – il controllo dei quali non dovrebbe ricadere in capo ad un unica persona. Con il timbro principale in cattive mani, ad esempio, si possono assumere familiari di un impiegato di fatto legalmente, ai quali poi bisognerà obbligatoriamente pagare
lo stipendio.
Proprietà intellettuale
Tenuta e revisione della contabilità Affidatevi a un soggetto terzo preposto alla tenuta della contabilità, che controlli i vostri bilanci almeno su base trimestrale (o ogni mese, se l’entità delle somme è notevole) per assicurarvi che tutto sia in ordine. In questo modo, non solo spingerete i vostri dipendenti a essere più onesti, ma potrete avere una società esterna che può supervisionare anche gli aspetti fiscali e di compliance in generale, il che può risultare di grande aiuto al vostro business. La revisione può essere una basilare ed economica “house check”, o una più completa “full scope”. I controlli prescritti dalle case madri spesso sono i più efficaci, in quanto assicurano che ogni fatto/atto scoperto sia reso noto al management estero (in sedi diverse da quella operativa) e mantiene un buon grado di fiducia tra i manager locali e il loro personale.
Assicuratevi di possedere la documentazione necessaria (in cinese e inglese) per dimostrare che siete i possessori della proprietà intellettuale delle attività che avete registrato.
Fonte: Dezan Shira & Associates
Operativo Controllo dell’inventario Sebbene l’inventario in bilancio e quello nei magazzini non sia mai esattamente lo stesso, mantenete queste due voci il più vicino possibile con frequenti controlli tra scritture contabili e inventario reale. Assicuratevi che non ci siano collusioni tra dipendenti deputati alla tenuta dei bilanci e quelli che si occupano della gestione dei magazzini – questo genere di accordi può portare a nascondere frodi di elevato valore difficilmente identificabili.
Reclutamento e stipendi Per quanto riguarda i senior preposti alle “fasce ad alto potenziale di frodi” (nei dipartimenti finanziari, nel settore acquisti, ma anche vendite, fornitura, marketing, stoccaggio e distribuzione) assicuratevi che il motivo della rescissione di precedenti contratti di lavoro non siano stati dovuti a comportamenti disonesti. Successivamente all’assunzione, prestate attenzione a qualunque incongruenza nei libri paga, come ad esempio i “dipendenti fantasma” (il salario dei quali viene solitamente girato sul conto di altri dipendenti).
Acquisti, vendite e distribuzione Eseguite una due diligence su venditori e fornitori per assicurarvi che stiano seguendo le originali obbligazioni contrattuali e che l’ufficio acquisti stia operando nell’interesse della società. Servitevi di figure esterne per verificare che gli addetti alle vendite non stiano facendo sconti in cambio di tangenti o stiano collaborando con i distributori per centralizzare i canali distributivi a proprio vantaggio.
Numero 123 • aprile 2012
Da Dezan Shira & Associates
Il manuale per i manager in Cina
IN QUESTO NUMERO: • Responsabilità del rappresentante legale • Obblighi e responsabilità delle posizioni chiave nelle società a partecipazione straniera • Obblighi IRPEF per la dirigenza e personale “senior”
Disponibile in diverse linguevvb
Benvenuti al numero di aprile di China Briefing
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ecidere chi dovrà ricoprire i ruoli strategici in una società a partecipazione straniera (Foreign Invested Enterprise o FIE) in Cina è spesso fonte di grossi dubbi. Molti professionisti, naturalmente, desiderano sapere a che cosa si stanno esponendo prima di firmare un contratto di assunzione. Quali responsabilità e quali eventuali obblighi legali si stanno assumendo? È raccomandabile considerare attentamente questi aspetti, visti anche i casi recenti in cui alcuni espatriati sono finiti nella “black list” dell’Amministrazione per l’industria e il commercio (Administration for Industry and Commerce o AIC) e/o sono rimasti “intrappolati” in Cina a causa dei procedimenti legali a carico delle società. L’obiettivo di questo numero di China Briefing, Il manuale per i manager in
Cina, mira proprio a fare un po’ di chiarezza sull’argomento. Vi preghiamo di notare che questo numero di China Briefing ha solo uno scopo informativo e non sostituisce una consulenza legale. Cordiali saluti,
Alberto Vettoretti, Managing Partner, Dezan Shira & Associates, Editore Asia Briefing alberto@dezshira.com Tutto il materiale e i contenuti sono protetti da © 2012 Asia Briefing Ltd. Nessuna riproduzione, copia o traduzione di materiale è permessa senza il consenso dell'editore.
Responsabilità del rappresentante legale [A cura di Eunice Ku e Alberto Vettoretti, Dezan Shira & Associates]
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er ogni società costituita in Cina, sia straniera che locale, è n e c e s s a r io designare un rappresentante legale, ovvero il soggetto che esercita i poteri e si assume le responsabilità della stessa. Il rappresentante legale è, per la definizione del suo ruolo, una delle figure più influenti in una società. Tale potere comporta notevoli responsabilità e, se un singolo individuo in una società a partecipazione straniera in Cina deve essere ritenuto responsabile delle azioni intraprese da quest’ultima, tale individuo ne è con tutta probabilità il rappresentante legale. L’idoneità del soggetto a ricoprire l’incarico di rappresentante legale varia a seconda del tipo di società a partecipazione straniera (FIE). In una società a totale partecipazione straniera (Wholly Foreign Owned Enterprise o WFOE), il presidente del consiglio di amministrazione (o il direttore esecutivo in mancanza di un CDA) o il general manager agiscono da rappresentante legale della società. In una joint venture (JV), il rappresentante legale può essere il presidente del consiglio di amministrazione o il general manager. Nella pratica, tuttavia, le autorità locali potrebbero non accettare che il general manager sia allo stesso tempo il rappresentante legale, a causa di un conflitto tra le disposizioni del diritto societario e quelle delle regolamentazioni per le joint venture in Cina. Il nome del rappresentante legale é dichiarato nella licenza commerciale (business licence) e negli atti costitutivi della società. Dal momento che la firma del rappresentante
Candidati alla posizione di rappresentante legale WFOE Direttore esecutivo Presidente del consiglio di amministrazione General manager
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Se un singolo individuo in una società a partecipazione straniera deve essere ritenuto responsabile delle azioni intraprese da quest’ultima, tale individuo ne è con tutta probabilità il rappresentante legale.
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legale è autorizzata dalla società, questa deve essere registrata presso l’Amministrazione per l’Industria e il Commercio (AIC).
Alla luce delle notevoli responsabilità a carico del rappresentante legale in una FIE, si potrà notare che a questi non è richiesto di risiedere in Cina e nemmeno di recarvisi. Il rappresentante legale, piuttosto, può autorizzare altre persone in Cina (attraverso una procura autenticata) ad agire in sua vece e a utilizzare il timbro del rappresentante legale stesso. In normali circostanze, il rappresentante legale di una società non può essere il rappresentante legale di un’altra società. Qualora, in circostanze speciali, un soggetto abbia la necessità di ricoprire il ruolo
di rappresentante legale in due società contemporaneamente, queste ultime devono essere affiliate, associate, o avere investimenti comuni, e il soggetto deve ricevere l’approvazione del governo o del dipartimento responsabile della registrazione.
Obblighi
Il rappresentante legale assolve obblighi doppi: quelli relativi ad un’alta posizione dirigenziale e quelli propri del rappresentante legale stesso. I primi saranno discussi nell’articolo successivo, mentre discuteremo qui di seguito i secondi. Gli obblighi specifici del rappresentante legale derivano da una moltitudine di leggi e regolamentazioni. Tra i più importanti obblighi troviamo quelli dettati dal codice civile, dal diritto fallimentare delle imprese
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Responsabilità del rappresentante legale (Enterprise Bankruptcy Law) e dalle disposizioni dell’AIC.
Codice civile
Il rappresentante legale costituisce persona giuridica nei contenziosi. Questi può essere soggetto a multe, detenzione, sanzioni amministrative, responsabilità penale in base ai principi generali del diritto civile della Repubblica popolare cinese del 1986, qualora l’impresa: 1. Svolga attività commerciali al di fuori di quelle specificate nell’oggetto sociale approvato e registrato presso l’AIC o dal relativo ufficio locale; 2. Dissimuli la situazione reale all’AIC o al relativo ufficio locale o alle autorità tributarie; 3. Sia coinvolta in frodi; 4. Prelevi fondi od occulti beni per sottrarsi agli oneri dovuti; 5. Non effettui la registrazione e non comunichi immediatamente un cambiamento o la cessazione dell’attività, procurando ad una parte coinvolta una perdita sostanziale; o 6. Sia coinvolta in altre attività proibite per legge, procurando danni agli interessi dello Stato o della comunità. Secondo il codice civile, non è necessario che il rappresentante legale sia coinvolto in prima persona, o sia a conoscenza, delle suddette azioni. Ne consegue che questi possa trovarsi a essere sanzionato qualora la società intraprenda una delle suddette azioni, indipendentemente dal fatto che ne sia responsabile in prima persona. La corte del popolo cinese può anche ordinare la detenzione del rappresentante legale fino a un periodo massimo di quindici giorni. Questo tipo di detenzione è considerato, secondo il diritto cinese, una sanzione civile o amministrativa piuttosto che una sanzione penale.
Obblighi derivanti dal diritto fallimentare
In base al diritto fallimentare per le imprese (Enterprise Bankruptcy Law) del 2007, il rappresentante legale della società debitrice e il soggetto che ne è direttamente responsabile saranno tenuti a corrispondere il risarcimento, qualora l’impresa debitrice compia una delle seguenti azioni, intaccando in tal modo gli interessi dei propri creditori: 1. Ceda proprietà a titolo gratuito; 2. Svolga operazioni commerciali a prezzi chiaramente non congrui; 3. Offra garanzie immobiliari per debiti non
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garantiti; 4. Estingua debiti non ancora maturati; 5. Rinunci a dei crediti; 6. Paghi alcuni creditori nonostante l’insufficienza dei mezzi per far fronte ai propri debiti; 7. Occulti o ceda dei beni per evitare il pagamento dei debiti; oppure 8. Fabbrichi o riconosca passività inesistenti.
Obblighi verso l’Administration of Industry and Commerce (AIC)
Le disposizioni riguardanti la registrazione delle società con lo status di persona legale del 1988 (The Regulations of the PRC Concerning the Administration of the Registration of Enterprises with the Status of Legal Persons 1988, abbreviato in “Registration Regulations”) si rifanno in certa misura agli obblighi già espressi. In tal senso, una società può essere sanzionata dall’AIC con un avvertimento, con l’imposizione di una multa, con la confisca del reddito generato illegalmente, con l’ordine di sospendere l’attività fino alla rettifica o alla confisca dei beni, oppure con la revoca della licenza commerciale, qualora la società: 1. Dissimuli la realtà dei fatti o commetta frodi durante la registrazione dell’attività o intraprenda la stessa senza approvazione o previa registrazione; 2. Rettifichi qualsiasi voce principale di registrazione senza autorizzazione o intraprenda attività che sconfinino d all’ o g g etto s o ciale ap p r o v ato e registrato; 3. Non cancelli la registrazione secondo le disposizioni o non presenti la relazione di ispezione annuale ovvero non ne segua le procedure; 4. Falsifichi, alteri, affitti, presti, ceda, venda o duplichi senza autorizzazione la licenza commerciale (o la copia) di un’impresa con personalità giuridica; 5. Ceda, sposti o celi i propri beni al fine di evadere gli obblighi fiscali sugli stessi; 6. Sia coinvolta in attività commerciali illegali. Nell’evenienza che una delle suddette situazioni porti alla revoca della licenza commerciale della società, al rappresentante legale non sarà permesso svolgere questa sua funzione per tre anni dalla data di revoca della licenza stessa (ad eccezione dei casi in cui questi non sia stato in grado di svolgere normalmente le proprie funzioni e i propri poteri durante l’ispezione annuale).
Requisiti per la nomina a rappresentante legale Un soggetto non può agire da rappresentante legale nel caso in cui: 1. Non abbia capacità di una buona condotta civile o ne abbia una limitata capacità; 2. Stia subendo una condanna penale o gli sia imposto un provvedimento penale coercitivo; 3. Sia ricercato dalla pubblica sicurezza o dalle autorità per la sicurezza dello Stato; 4. Sia stato: a. Condannato penalmente per appropriazione indebita, corruzione o frode finanziaria, o per aver turbato l’ordine dell’economia socialista di mercato, e non siano trascorsi più di cinque anni dal termine dell’imposizione penale; o sia stato b. Condannato penalmente per altri crimini, e non siano trascorsi più di tre anni dal termine dell’imposizione penale; o sia stato b. Privato dei diritti politici per aver commesso un crimine, e non siano trascorsi più di cinque anni dal termine dell’imposizione penale; 5. S i a i l r a p p r e s e n t a n t e l e g a l e , l ’ a m m i n i s t r a t o re o i l m a n a g e r direttamente responsabile della liquidazione per bancarotta di un’impresa dovuta a cattiva gestione, e non siano trascorsi più di tre anni dal completamento della liquidazione per bancarotta; 6. Sia il rappresentante legale di una impresa la cui licenza commerciale è stata revocata per violazione della legge, e per la quale è responsabile in prima persona, e non siano trascorsi più di tre anni dalla data di revoca della licenza stessa; 7. A b b i a a c a r i c o u n a q u a n t i t à considerevole di debiti personali che non sono ancora stati pagati; oppure 8. Siano in essere altre circostanze prescritte dalla legge o dal consiglio di Stato.
La “black list” L’amministrazione statale per l’industria e il commercio (State Administration of Industry and Commerce o SAIC) è l’ente governativo, gestito direttamente dal consiglio di Stato, che coordina le amministrazioni locali per l’industria e il commercio (AIC). Tra le varie funzioni e responsabilità di SAIC e AIC, troviamo quelle relative agli investitori stranieri: (i) Controllo della registrazione e supervisione delle imprese, compreso il sanzionamento delle attività senza licenza; (ii) Gestione della registrazione della protezione dei diritti di proprietà intellettuale, comprese indagini, sanzioni e controversie ad esse relative; (iii) Implementazione delle leggi anti-trust, comprese indagini e sanzioni per competizione scorretta, corruzione commerciale, contrabbando e altre attività economiche illegali; (iv) Classificazione delle imprese secondo l’affidabilità creditizia e pubblicazione delle informazioni di registrazione di base; (v) Supervisione del commercio di prodotti alimentari; e (vi) Supervisione delle attività pubblicitarie commerciali. La “black list” dell’AIC fa parte del “sistema informativo di supervisione della credibilità” delle aziende, scambiato tra gli uffici dell’AIC e non disponibile al pubblico. Le imprese, nello specifico, sono classificate in quattro categorie (A, B, C, D) in base alla loro affidabilità creditizia. Qualora il nome di una persona in qualità di personale “senior” sia legato ad una società nelle categorie B, C, o D, questi potrebbe, in seguito, non poter ricoprire altre posizioni strategiche in nuove società a partecipazione straniera. Nonostante nei criteri dell’AIC non si stabiliscano le conseguenze per quegli individui che non agiscono da rappresentanti legali, vale la pena notare che, durante la costituzione di una società, i nomi delle persone nelle “key positions” sono registrati presso l’AIC. Molte persone sono ignare che i loro nomi si trovino nella cosiddetta “black list” fino al momento della richiesta di registrazione di una nuova FIE.
Categorizzazione della credibilità di un’impresa secondo l’AIC Categoria
Credibilità dell'impresa
Criteri di credibilità
Trattamento
A
Finanziariamente affidabile
• Tutto il capitale registrato versato; • Contratti rispettati al 100%; e • Nessuna violazione delle disposizioni e delle regolamentazioni amministrative dell’AIC nell’anno.
Diritto ad alcuni trattamenti preferenziali quali ad esempio l'esenzione dall'ispezione annuale in talune circostanze.
B
Rischio di perdita di affidabilità creditizia
• Contratti non rispettati al 100% ma nessuna attività fraudolenta; • Sanzioni inferiori a 30.000RMB imposte per violazione delle disposizioni e delle regolamentazioni amministrative dell’AIC; oppure • Altri criter
Un’ispezione dettagliata sarà intrapresa durante la verifica annuale e le violazioni riscontrate saranno rese pubbliche.
C
Non affidabile
• Condotta fraudolenta nell’esecuzione dei contratti; • Sanzioni superiori a 30.000RMB imposte per violazione delle disposizioni e delle regolamentazioni amministrative dell’AIC; oppure • Ordine di sospensione delle attività per rettifica in essere; oppure • Altri criteri
La normale ispezione sarà rafforzata, verranno condotte verifiche ad hoc e le violazioni riscontrate saranno rese pubbliche.
D
Perdita grave di affidabilità creditizia
• Grave violazione della legge e/o ordine di revoca delle licenze commerciali.
Il rappresentante legale, per tre anni a partire dalla data di revoca della licenza commerciale, non potrà agire da amministratore, supervisore o membro della dirigenza di una società.
Fonte: AIC Guidelines [2003] Number 131
Obblighi e responsabilità per le posizioni chiave nelle FIE [A cura di Eunice Ku e Alberto Vettoretti, Dezan Shira & Associates]
Posizioni chiave per tipo di Foreign Invested Entity Candidati alla rappresentanza legale
JV
WFOE Azionisti
Azionisti Sindaci1
Sindaci
Opzione 1
Opzione 2
Amministratore unico
Cda
Cda
Presidente
Presidente Vice- presidente
General Manager2
General Manager
1 Un sindaco non può essere membro del consiglio di amministrazione o senior manager. Società di grandi dimensioni richiedono un consiglio sindacale composto di rappresentanti degli azionisti e del personale 2 Il GM può anche essere consigliere di amministrazione o amministratore unico. Per le JV, oltre al GM, possono essere nominati diversali vice GM.
O
ltre ai requisiti comuni a tutti i rappresentanti legali (o ai chief representative per i RO), le key posistions in una società a partecipazione straniera (FIE) in Cina variano secondo la struttura e la dimensione dell’impresa. In una società a totale partecipazione straniera (WFOE) o in una joint venture (JV), la posizione di rappresentante legale é condivisa con un’altra key position. Abbiamo già discusso gli obblighi e le responsabilità del rappresentante legale nell’articolo precedente, andiamo qui a discutere le altre posizioni chiave di una FIE in Cina, con i loro obblighi e le loro potenziali responsabilità legali così come sono definite dalla normativa cinese. Il diritto societario cinese del 2006 presenta gli obblighi principali e le potenziali
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responsabilità legali delle key positions nelle società a responsabilità limitata in Cina (incluse WFOE e JV), quelle derivanti dal codice civile, dal diritto penale, dal diritto tributario, ecc. Per gli uffici di rappresentanza, le “RO Regulations”, entrate in vigore il primo marzo 2011, dettano doveri e potenziali responsabilità legali. In ogni caso, i ruoli e le responsabilità dei soggetti che detengono key positions non sono in alcun modo limitati da quanto definito dalla normativa cinese. Bisogna tenere a mente, infatti, che la società locale è la sussidiaria una società straniera e quindi è sottoposta sia alla normativa cinese sia alla normativa del Paese in cui la società madre è registrata. Per questo motivo, gli stranieri e le società estere operanti in Cina devono anche
essere consapevoli delle relative stipule su regolamentazioni internazionali, come ad esempio quelle sulla corruzione negli USA (cioè il U.S. Foreign Corrupt Practices Act).
Key positions in base al tipo di società a partecipazione straniera
In una società a totale partecipazione straniera (WFOE), gli azionisti, ovvero coloro che contribuiscono al capitale, detengono l’autorità maggiore. In una WFOE possiamo avere un direttore esecutivo o un consiglio di amministrazione. Il direttore esecutivo (o il consiglio di amministrazione) stabilisce il programma delle operazioni societarie in base alle decisioni degli azionisti. In una joint venture, il consiglio di amministrazione detiene l’autorità maggiore. Un consiglio di amministrazione dovrebbe avere non meno di tre consiglieri nominati dalle parti della joint venture, con una proporzione
Obblighi e responsabilità per le posizioni chiave nelle FIE tra consiglieri cinesi e stranieri stabilita dalle due parti. In Cina troviamo due tipi di joint venture: cooperative joint venture (CJV) ed equity joint venture (EJV). Nelle cooperative joint venture, presidente e vicepresidente del consiglio direttivo devono essere designati da parti diverse. Il diritto societario prevede inoltre che WFOE e joint venture abbiano almeno un supervisore che verifichi gli obblighi societari assolti dagli amministratori e dai membri della dirigenza. Amministratori e membri della dirigenza non possono agire contemporaneamente da supervisori, per evitare l’insorgere di conflitti d’interesse. Una piccola società con un limitato numero di azionisti può avere uno o due supervisori. Nelle società più grandi, il consiglio dei supervisori deve essere composto da non meno di tre membri. Il consiglio dei supervisori deve rappresentare gli azionisti e non meno di un terzo dei suoi membri deve rappresentare il personale e i lavoratori della società. La proporzione deve essere stabilita nel dettaglio dallo statuto societario. Il consiglio dei supervisori deve avere un presidente eletto da più della metà del consiglio. Sia le WFOE sia le joint venture, infine, devono avere di un general manager responsabile delle attività quotidiane della società. Il direttore esecutivo, o un membro del consiglio di amministrazione, può agire contemporaneamente da general manager. Per le joint venture, può essere nominato un numero di vice general managers, cui ci si riferisce con il termine collettivo “management office”. Un membro del consiglio di amministrazione può mantenere contemporaneamente la posizione di general manager, vice general manager, o qualsiasi altra posizione dirigenziale, che include anche quella di direttore finanziario (CFO) e qualsiasi altra posizione prevista dallo statuto societario.
Obblighi a seconda del ruolo
Andiamo a descrivere di seguito le competenze e gli obblighi delle key positions in una società a partecipazione straniera:
Azionisti Supervisori Amministratori Dirigenza
Azionisti
necessario, incaricare uno studio contabile o altre figure professionali a supporto di tale indagine, le cui spese saranno sostenute dalla società.
1. Decisioni sulla strategia operativa e sul piano d’investimenti della società; 2. E l e z i o n e o s o s t i t u z i o n e d e g l i amministratori e dei supervisori che non rappresentano il personale e i lavoratori, decisioni in materia di retribuzione degli amministratori e dei supervisori; 3. Verifica e approvazione di: a. R e l a z i o n i d e l c o n s i g l i o d i amministrazione; b. Relazioni del consiglio dei supervisori o dei supervisori; c. P i a n o f i n a n z i a r i o a n n u a l e e rendicontazione contabile della società; 4. Verifica e approvazione dei piani societari per la distribuzione dei profitti e ripianamento delle perdite; 5. Approvazione delle delibere su: a. Aumento o riduzione del capitale registrato della società; b. Emissione di obbligazioni societarie; c. Fusione, divisione, scioglimento, liquidazione o trasformazione della società; 6. Modifiche dello statuto societario; e 7. Altre funzioni e poteri stabiliti nello statuto societario.
Qualora l’assemblea degli azionisti richieda la presenza dei supervisori, degli amministratori o della dirigenza, i primi devono presenziare senza diritto di voto e rispondere alle interrogazioni degli azionisti.
L’assemblea degli azionisti, che è allargata a tutti gli azionisti, esercita le seguenti funzioni e poteri in base al diritto societario:
Le riunioni dell’assemblea degli azionisti si dividono in ordinarie (convocate sul calendario stabilito dallo statuto societario, anche chiamate “riunione generale annuale”) e riunioni occasionali (convocate su proposta degli azionisti che rappresentano un decimo o più degli aventi diritto al voto, da un terzo o più degli amministratori, dal consiglio dei supervisori, o dai supervisori della società sprovvista del consiglio dei supervisori).
Supervisori
La durata del mandato di un supervisore è di tre anni e questi può, se rieletto dopo il primo termine, rimanere in carica per più mandati. Il supervisore, come il rappresentante legale, non ha l’obbligo di risiedere in Cina e nemmeno di recarvisi. Un supervisore è autorizzato a presenziare le riunioni del consiglio di amministrazione senza diritto di voto, ad indagare o presentare le proposte concernenti questioni per cui il consiglio di amministrazione ha già adottato o dovrà adottare delle risoluzioni. Qualora il consiglio dei supervisori o il supervisore di una società riscontri anomalie nelle operazioni della società, può condurre un’indagine su dette operazioni; e, ove
Gli amministratori o i membri della dirigenza devono fornire in tutta onestà le informazioni e i dati al consiglio dei supervisori o ai supervisori, senza ostacolare l’esercizio delle funzioni e dei poteri dei supervisori o del consiglio dei supervisori.
Amministratori
Una piccola società, con un limitato numero di azionisti, può avere un direttore esecutivo al posto di un consiglio di amministrazione. Le funzioni e i poteri del direttore esecutivo devono essere stabiliti nello statuto societario. Per le società più grandi, è necessaria in Cina la costituzione di un consiglio di amministrazione, che deve rendere conto all’assemblea degli azionisti, composto da tre a tredici membri. Il consiglio di amministrazione deve avere un presidente e può avere un vice presidente, le cui modalità di nomina sono stabilite nello statuto societario.
Dirigenza
La dirigenza include le figure del general manager, vice general manager, direttore finanziario (CFO) e qualsiasi altra posizione prevista dallo statuto societario. La precedente tabella descrive gli obblighi del general manager in base al diritto societario. Qualora lo statuto societario stabilisca diversamente funzioni e poteri del general manager, prevarranno le disposizioni dello statuto societario. Obblighi e responsabilità del personale dirigente, diverso dal general manager, saranno determinati soltanto nello statuto societario, che sarà vincolante per la società, gli azionisti, gli amministratori, i supervisori e i dirigenti stessi.
Responsabilità
La maggior parte delle responsabilità di una società ricade sulle spalle del rappresentante legale (tema dell’articolo seguente). Tuttavia, anche le altre key positions sono responsabili per (e naturalmente verso) la società.
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Obblighi e responsabilità per le posizioni chiave nelle FIE
Compiti delle posizioni chiave In base alla legge societaria
Sindaci (Collegio sindacale)
Amministratore unico (Cda)
General Manager
1. Esaminano la situazione finanziaria della società. 2. Supervisionano gli atti degli amministratori e del senior management e controllano il rispetto dei compiti assegnati loro dalla società, e propongono mozioni di rimozione dei membri del Cda e del senior management che abbiamo violato la legge, le normative amministrative, gli articoli dell’atto costitutivo o le risoluzioni adottate dall’assemblea degli azionisti 3. Ordinano ai consiglieri di amministrazione e al senior management di correggere i loro atti quando questi risultino lesivi verso la società 4. Propongono riunioni dell’assemblea degli azionisti e riuniscono e presiedono la stessa qualora i membri del Cda vengano meno ai loro doveri 5. Pr o p o n g o n o r i s o l u z i o n i d a v a n t i assemblea degli azionisti 6. Conducono procedimenti legali verso consiglieri e senior manager 7. Esercitano altre funzioni e poteri determinati nell’atto costitutivo.
1. Riuniscono l’assemblea degli azionisti e riferiscono dell’operato del Cda 2. Eseguono le risoluzioni degli azionisti 3. D e c i d o n o i p i a n i o p e r a t i v i e d i investimento della società 4. Formulano piani per: a. Il bilancio annuale b. La distribuzione degli utili o la copertura delle perdite c. L’aumento o la diminuzione del Capitale sociale d. La fusione con altre società, la scissione, la liquidazione ed altre operazioni straordinarie 5. Determinano l’organigramma della società 6. D e c i d o n o d e l l a n o m i n a o d e l l a dismissione del GM, del vice GM e del CFO e della loro compensazione 7. Formulano il piano generale d gestione della società 8. Altri doveri e responsabilità determinati dall’atto costitutivo
Il GM deve presenziare alle riunione del Cda come non-votante, e dovrebbe esercitare le seguenti funzioni e poteri: 1. Si prendono carico della produzione, delle operation e della gestione della società e organizzano l’implementazione delle risoluzioni del Cda 2. Organizzano l’implementazione del piano operativo e di investimenti annuale 3. Definiscono piani per l’istituzione di organi amministrativi interni alla società 4. Determinano i sistemi di gestione interni della società 5. Formulano le specifiche regole di funzionamento della società 6. Suggeriscono la nomina o il licenziamento di vice GM e CFO 7. D e c i d o n o d e l l a n o m i n a o d e l licenziamento del management, a meno non sia deciso dal Cda 8. Esercitano le altre funzioni e poteri conferiti dal Cda.
Competenze per l’accettazione di una key position In base all’articolo 147 del diritto societario, un soggetto che entri in una sola delle seguenti casistiche non può essere nominato supervisore, amministratore, general manager o membro della dirigenza: 1. Non abbia capacità di buona condotta civile o ne abbia una limitata capacità; 2. Sia stato condannato per qualsiasi reato penale riguardante abuso d’ufficio, corruzione, peculato, appropriazione indebita o turbamento dell’economia di mercato socialista e non siano trascorsi cinque anni dall’estinzione della condanna, sia stato privato dei diritti politici a causa di un qualsiasi reato e non siano ancora trascorsi cinque anni dall’estinzione della condanna; 3. Sia stato l’amministratore, il direttore di stabilimento, o un dirigente di una società o di un’impresa che ha dichiarato bancarotta ed è stata liquidata in circostanze di cui egli era personalmente responsabile e non siano ancora trascorsi tre anni dalla dichiarazione di bancarotta e dalla liquidazione; 4. Sia stato il rappresentante legale di una società o di un’impresa cui è stata revocata la licenza commerciale e cui sia stata imposta la chiusura delle attività a causa di una qualsiasi violazione della normativa, in circostanze in cui tale rappresentante legale fosse personalmente responsabile della revoca della licenza commerciale e non siano ancora trascorsi tre anni dalla data di revoca; o 5. Abbia un’importante quantità di debiti insoluti. Qualsiasi elezione o nomina di un supervisore, un direttore, o altra figura dirigenziale, compiuta in violazione delle disposizioni dell’art. 147, sarà invalidata. Qualsiasi supervisore, o direttore, o altra figura dirigenziale, la cui nomina possa violare le precedenti disposizioni, sarà rimosso dall’incarico.
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Obblighi e responsabilità per le posizioni chiave nelle FIE Sono incluse: Responsabilità da reati penali Responsabilità per liquidazione Responsabilità verso la società
Responsabilità da reati penali
Qualora una violazione delle norme del diritto societario porti a un reato penale, le relative responsabilità possono ricadere sull’amministratore, sulla dirigenza e/o sul rappresentante legale. Le sanzioni possono essere imposte, nello specifico, ai dirigenti della società che ne erano “direttamente incaricati” e/o ne erano “direttamente responsabili” per la società al momento del fatto illecito.
“
Il diritto penale non chiarisce chi ha t i t o l o d i ‘d i r i g e n t e direttamente incaricato’ o ‘dirigente direttamente responsabile’, pertanto non è chiaro se l’azionista, l’amministratore, la dirigenza e/o il rappresentante legale siano soggetti a responsabilità penale.
”
I reati, ai sensi del diritto societario, includono corruzione, appropriamento indebito e sottrazione indebita di fondi. Qualsiasi amministratore, supervisore o impiegato di una società o di altro tipo d’impresa che tragga vantaggio della sua posizione per richiedere o accettare una somma di denaro di entità considerevole è colpevole del crimine di corruzione commerciale. Qualora la somma richiesta o accettata sia compresa tra 5.000 e 20.000 RMB o più, questa sarà considerata “modica”, mentre una somma pari o superiore a 100.000 RMB sarà considerata “cospicua”. Qualsiasi amministratore, supervisore o impiegato di una società o di altro tipo d’impresa che tragga vantaggio della sua posizione per dirottare un’entità considerevole di beni appartenenti alla società o ad altra impresa è colpevole del crimine di appropriamento indebito.
Per “appropriamento indebito” s’intende la presa di controllo illegale di beni appartenenti alla società o altro tipo di impresa, attraverso appropriazione indebita, furto, frode o metodi simili. L’appropriazione indebita di beni appartenenti a una società o altro tipo d’impresa sarà considerata “modica” se il valore di tali beni è compreso tra 5.000 e 20.000 RMB o più, “cospicua” se il valore di tali beni è pari o superiore a 100.000 RMB. Qualsiasi amministratore, supervisore, o impiegato di una società o di altro tipo d’impresa, che traggano vantaggio dalla loro posizione per appropriarsi illecitamente di fondi appartenenti alla società o ad altro tipo d’impresa per uso personale o per terzi sono, qualora l’ammontare dei fondi sia di entità considerevole e non sia restituito entro tre mesi, colpevoli del crimine di sottrazione e/o appropriazione illecita di fondi; sono colpevoli dello stesso crimine quando un’entità considerevole di tali fondi è restituita entro tre mesi, ma è stata utilizzata per attività lucrose o illegali. Secondo il diritto societario, il dirigente direttamente incaricato (vale a dire anche il rappresentante legale) è ugualmente responsabile qualora: La società dirami al pubblico relazioni finanziarie o contabili false o ingannevoli, in tal caso il dirigente direttamente incaricato, assieme alle altre figure direttamente responsabili, può essere soggetto a sanzioni variabili tra 30.000 a 300.000 RMB; o La società in liquidazione occulti beni, riporti informazioni false o distribuisca gli utili prima del pagamento dei debiti, in tal caso il dirigente direttamente incaricato, assieme alle altre figure direttamente responsabili, può essere soggetto a sanzioni variabili tra 10.000 a 100.000 RMB. In circostanze tali da richiamare la responsabilità penale, il rappresentante legale e/o il soggetto direttamente responsabile saranno di norma interrogati e posti sotto indagine dall’ufficio di polizia (Public Security Bureau o PSB).
Responsabilità da liquidazione (superamento dello schermo societario e della responsabilità limitata)
In circostanze normali, una società di capitali è considerata un soggetto giuridico separato e gli amministratori e gli azionisti non sono responsabili per i debiti della stessa.
Tuttavia, la normativa cinese individua alcune circostanze in cui le autorità giudiziarie possono superare lo schermo societario (pierce the corporate veil), ovvero possono ritenere gli investitori di una società a responsabilità limitata responsabili per la stessa oltre il capitale registrato sottoscritto, per proteggere i creditori contro la frode e le pratiche sleali. Una delle menzionate circostanze si presenta quando il ritardo nella liquidazione delle obbligazioni degli azionisti si traduce in una perdita significativa di beni, di libri contabili, di documenti sostanziali o altro e nell’impossibilità di attuare la relativa liquidazione, in tal caso gli amministratori e l’azionista di maggioranza (il soggetto che detiene più della metà delle azioni della società) saranno responsabili in solido per i debiti della società.
Responsabilità verso la società
Il diritto societario è particolarmente preciso sulle responsabilità del supervisore, dell’amministratore e della dirigenza verso la società. Il diritto societario prevede che supervisori, amministratori e dirigenza debbano assumersi l’obbligo di fedeltà e diligenza verso la società. Questi non possono avvantaggiarsi delle loro funzioni e poteri per accettare tangenti o percepire altri redditi illeciti, e non devono appropriarsi illegalmente del patrimonio della società. Qualora chi occupi una key position violi le leggi, le disposizioni amministrative o lo statuto societario, nell’espletare i propri obblighi verso la società, e causi così perdite alla stessa, sarà tenuto a corrispondere un risarcimento.
“
In base al diritto fallimentare per le imprese del 2007, il personale che venga m e n o a l l ’o b b l i g o d i fedeltà e diligenza verso la società causando il fallimento della stessa, dovrà assumersene la responsabilità civile secondo la legge.
”
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Obblighi e responsabilità per le posizioni chiave nelle FIE Inoltre, sarà loro proibito di agire da amministratori, supervisori o dirigenti di qualsiasi impresa, nei tre anni successivi alla data di conclusione del processo fallimentare. In base al diritto societario, si proibisce inoltre all’amministratore o alla dirigenza di compiere le seguenti azioni, per le quali saranno tenuti a risarcire la società, in caso di danni agli interessi della stessa: Concedere in prestito i fondi della società o impegnare il patrimonio della società per garantire i debiti di terzi senza l’approvazione degli azionisti o del consiglio di amministrazione; Stipulare contratti o intraprendere attività della società senza l’approvazione degli azionisti o del consiglio di amministrazione; Sottrarre opportunità commerciali alla società o dedicarsi allo stesso tipo di
attività della società a proprio vantaggio o per il vantaggio di altri, sfruttando la propria autorità senza l’approvazione del consiglio di amministrazione; Accettare commissioni da terzi per le loro transazioni con la società; Rivelare informazioni confidenziali della società senza autorizzazione; o Rompere il proprio vincolo fiduciario verso la società. Nel caso in cui l’amministratore o un dirigente violi una qualsiasi delle sopra menzionate prescrizioni, tutti i proventi illegittimi devono essere restituiti alla società. Qualsiasi azionista della società, inoltre, ha diritto di intraprendere, o di richiedere al supervisore o al consiglio di amministrazione della società di intraprendere, procedimenti legali in merito. Un’azionista può anche sporgere una querela di sua iniziativa, qualora:
Il supervisore (o il consiglio dei supervisori) rifiuti di prendere provvedimenti o non intenti una causa entro 30 giorni dalla querela; o La situazione sia così urgente da causare un danno irreversibile nel caso in cui non si agisca immediatamente. Ci sono alcuni pochi casi, in pratica, in cui gli azionisti o i supervisori invocano responsabilità civili o penali contro un amministratore o un membro della dirigenza.
Per maggiori informazioni su società a partecipazione estera in Cina, vi preghiamo di visitare il sito www.dezshira.com/it contattare Dezan Shira & Associates a alberto@dezshira.com.
Key positions negli uffici di rappresentanza Il chief representative può essere generalmente considerato l’equivalente del rappresentante legale nell’ufficio di rappresentanza (Representative Office o RO). Le norme per i RO
Chief Representative
(“RO Regulations”), entrate in vigore il primo marzo 2011, sono piuttosto generiche nella definizione del ruolo e della responsabilità del chief representative. Queste stabiliscono soltanto che un RO deve designare un chief representative per la firma dei documenti di registrazione e deve osservare le disposizioni di legge e i regolamenti amministrativi per entrata e uscita, residenza, assunzione, oneri tributari e registrazione
Altro/i rappresentante/i L’equivalente del rappresentante legale
della valuta estera. Un soggetto rientrante in una qualsiasi delle seguenti categorie non può agire da chief representative: 1. Un individuo cui sono state imposte sanzioni penali per danni alla sicurezza nazionale o agli interessi pubblici della Cina; 2. Un individuo che è stato chief representative o rappresentante di una organizzazione la cui registrazione permanente è stata cancellata o il cui certificato di registrazione è stato revocato in base alle disposizioni di legge, o a cui è stata imposta la chiusura degli uffici in base alle disposizioni di legge, a cause di attività illegali, compresi danni alla sicurezza nazionale o agli interessi pubblici della Cina, e non siano trascorsi più di cinque anni dalla data di tale cancellazione, revoca o ordine di chiusura; 3. Altre circostanze definite dall’AIC (Administration of Industry and Commerce). Oltre al chief representative, un ufficio di rappresentanza può nominare anche altri rappresentanti. È spesso più semplice per i rappresentanti, in genere, ottenere i permessi di lavoro rispetto agli altri dipendenti. Ogni ufficio di rappresentanza può assumere al massimo quattro dipendenti stranieri, inclusi il chief representative e gli altri rappresentanti. Tuttavia, ogni società può avere più di un ufficio di rappresentanza in Cina, con quattro dipendenti stranieri per ognuno di essi.
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Responsabilità IRPEF per i dirigenti
L
a responsabilità per l’imposta sui redditi delle persone fisiche (di seguito IRPEF), relativa ad amministratori o membri della dirigenza, inclusi general manager e vice manager, supervisori, soggetti in posizioni funzionali ed altri soggetti in posizioni di livello manageriale, collettivamente detti “dirigenza”, dipende, in Cina, da alcuni fattori, ovvero: Il luogo in cui il datore di lavoro corrisponde la retribuzione Il periodo trascorso dai membri dalla dirigenza in Cina; e Il luogo in cui è originato il reddito.
Obblighi fiscali in base alla fonte del reddito e al tempo trascorso in Cina Tempo trascorso in Cina
Income Paid by the Employer Overseas
Per i redditi corrisposti interamente dal datore di lavoro in Cina, indipendentemente dal fatto che tale reddito sia originato in Cina o all’estero e al periodo di tempo trascorso dal dipendente in Cina, il personale dirigenziale è soggetto al pagamento IRPEF per tutta la durata dell’incarico.
<90/183 giorni
Qualora il dirigente di una società abbia trascorso in Cina più di 90 giorni (o 183 giorni in caso di trattati contro la doppia imposizione) cumulativi o consecutivi in un anno, il suo reddito è esente dal pagamento IRPEF.
>90/183 giorni ma ≤5 anni
Qualora il dirigente di una società abbia trascorso in Cina non più di 90/183 giorni
Reddito originato fuori dalla Cina
corrisposto dal
corrisposto dal
datore di lavoro
datore di lavoro
in Cina
all'estero
in Cina
all'estero
<90/183 giorni >90/183 giorni ma ≤5 anni
Reddito corrisposto dal datore di lavoro in Cina
For income paid entirely by the employer in China, regardless of whether the income is derived in China or overseas and the period in which the senior personnel is in China, the senior personnel is liable for IIT for the entire duration of time that they hold a senior personnel position.
Reddito originato in Cina
> 5 anni cumulativi o consecutivi ma non più di cinque anni, il suo reddito originato in Cina e pagato dal datore di lavoro all’estero è soggetto a IRPEF.
> 5 anni
Qualora il dirigente di una società abbia trascorso in Cina più di cinque anni, e ne trascorre in Cina un altro intero nel sesto anno, il suo reddito ovunque originato (global salary) sarà soggetto a IRPEF.
Reddito corrisposto dal datore di lavoro in Cina e all’estero
Per il reddito pagato in parte dal datore di lavoro in Cina e in parte dal datore di lavoro all’estero, e nel caso in cui il dipendente trascorra un determinato numero di giorni lavorativi all’estero in un mese, la parte di reddito pagata dal datore di lavoro estero sarà esente dall’IRPEF per il numero di giorni in cui il dipendente ha lavorato all’estero (si prega di fare riferimento alla tabella sottostante per la formula di calcolo). Tuttavia, in alcuni Paesi che hanno clausole particolari nei loro trattati con la Cina contro
la doppia imposizione fiscale, le regole possono variare leggermente.
Obblighi tributari per i chief representative degli uffici di rappresentanza
I chief representative, in genere, si distinguono in chief representative a tempo pieno e part time. Un chief representative a tempo pieno deve calcolare le imposte del suo pacchetto retributivo su base mensile, senza ripartizione temporale. L’IRPEF di un chief rappresentative part time si calcola in base al salario totale ricevuto sia dal quartier generale che dall’organizzazione locale. L’imposta ha una ripartizione temporale, ovvero il reddito originato dal tempo trascorso all’estero è esentasse e il chief rappresentative deve pagare solamente l’IRPEF per il tempo trascorso in Cina. Per beneficiare dello status di chief rappresentative part time, il contratto di assunzione deve specificare che la posizione è part time.
Per il reddito pagato in parte dal datore di lavoro in Cina e in parte dal datore di lavoro all'estero, e nel caso in cui il dipendente trascorra un determinato numero di giorni lavorativi all'estero in un mese, la formula per calcolare l'imposta mensile dovuta è la seguente:
Imposta mensile dovuta = [(Salario III - 4800)* aliquota - QD)] * (1- Salario II / Salario III * Giorno II / Giorno III) Salario II = Reddito corrisposto dal datore di lavoro all'estero
Giorno II = numero di giorni lavorativi all’estero
Salario III = Reddito corrisposto dal datore di lavoro in Cina + reddito corrisposto dal datore di lavoro all’estero
Giorno III = numero di giorni nel mese QD = deduzione concessa
Numero 124 • maggio 2012
Da Dezan Shira & Associates
Le società holding a Hong Kong e Singapore
IN QUESTO NUMERO: • I vantaggi delle holding rispetto agli investimenti diretti esteri • Costituire e mantenere società ad Hong Kong e Singapore • Uno sguardo alle convenzioni contro le doppie imposizioni fiscali
Disponibile in diverse lingue
Benvenuti al numero di maggio di China Briefing
N
onostante l’abbondanza di luoghi esotici, per la costituzione di una società holding in termini di efficienza fiscale e amministrativa, buona parte delle piccole medie imprese sceglie Hong Kong per i propri investimenti in Cina.
Per quegli investitori che puntano non solo alla Cina, ma “oltre”, Singapore sta diventando sempre più invitante per la sede di una holding. In questo numero di China Briefing, andremo a guardare da vicino i benefici delle holding, sia a Hong Kong che a Singapore, vedremo come costituire e mantenere una società in queste giurisdizioni e le
relative convenzioni contro le doppie imposizioni fiscali. Cordiali saluti,
Alberto Vettoretti, Managing Partner, Dezan Shira & Associates, Editore Asia Briefing editor@china-briefing.com Tutto il materiale e i contenuti sono protetti da © 2012 Asia Briefing Ltd. Nessuna riproduzione, copia o traduzione di materiale è permessa senza il consenso dell'editore.
La copertina artistica di questo mese, As Usual (olio su tela, 122 x 102 cm) è opera dell’artista di Hong Kong Cheri Yeung Hiu Lam. Tutti i diritti riservati a Asia Fine Art Gallery e Cheri Yeung Hiu Lam. Asia Fine Art Gallery, 14 Sik On Street, 99 Queen’s Road East, Wan Chai, Hong Kong, aperta tutti i giorni dalle 10:30 alle 18.30. Email: art@asia-fineart.com, Tel. (852) 2522 0405, sito internet: www.asia-fineart.com.
I vantaggi delle holding per gli investimenti esteri [ A cura di Samantha L. Jones e Cory Lam, Asia Briefing/Dezan Shira & Associates ]
H
ong Kong e Singapore, storici centri di scambio commerciale, ancora oggi riflettono i lasciti del passato dominio britannico, e offrono un innegabile livello di “comodità” per le imprese occidentali, attirando negli anni, attirare investimenti stranieri in misura inversamente proporzionale alla loro grandezza.
Situazione economica
Oltre al già menzionato livello di “comodità”, queste due giurisdizioni presentano una serie di vantaggi concreti, che le mantengono capolista nel commercio e negli investimenti internazionali. Sia Hong Kong che Singapore sono considerati i poli internazionali finanziari e commerciali del futuro asiatico. Queste due giurisdizioni continuano ad occupare i primi due posti della classifica della Banca mondiale sulla facilità del fare impresa (Ease of Doing Business), entrambi con particolare capacità nel “proteggere gli investitori” e nel “commercio internazionale”. La trasparenza del contesto imprenditoriale a Hong Kong e a Singapore (che supera di gran lunga quello di altre giurisdizioni, come ad esempio la Cina continentale), consente, all’investitore straniero che si avventura nei mercati asiatici per la prima volta di avere una certa tranquillità e certezza del diritto. I porti di Hong Kong e Singapore, negli ultimi anni, hanno gareggiato con Shanghai per i primi tre posti nella classifica mondiale per flusso di container, solo per fare un esempio della loro enorme infrastruttura logistica e di trasporto. Inoltre, la forza lavoro qualificata e l’utilizzo di documentazione in lingua inglese nelle relazioni commerciali e con l’amministrazione pubblica, (in entrambe le giurisdizioni) permette un’efficacia comunicativa che supera di gran lunga quella della maggior parte degli altri Paesi asiatici. Non a caso, Hong Kong e Singapore, vengono scelte come sedi per i quartieri generali regionali, le filiali e holding da un numero sempre maggiore di società
internazionali. In questo numero, ci concentreremo sui benefici che queste due giurisdizioni offrono, soprattutto per la strutturazione di veicoli di investimento speciali al fine di investimenti in altri Paesi asiatici.
Vantaggi finanziari e fiscali
I vantaggi che una holding comporta per gli investimenti esteri supera, in genere, di gran lunga i suoi costi di gestione; una holding è molto veloce ed economica da costituire e da mantenere, può essere addirittura incorporata in modo virtuale, ovvero senza un ufficio materiale, soltanto con una sede legale. Tale struttura, innanzitutto, ponendo una distanza ulteriore tra l’affiliata cinese e la società controllante, può in un certo senso tutelare l’investimento, proteggendolo dai potenziali rischi e responsabilità in capo all’affiliata cinese. Nel caso in cui un investitore intenda vendere la propria attività in Cina, o introdurre un partner o un investitore terzo nella struttura, il cambio amministrativo può anche essere effettuato a livello della holding, piuttosto che a livello cinese, dove il contesto normativo è più rigido e le procedure più dispendiose in
termini di tempo. Dato che i sistemi bancari e legali, sia di Hong Kong che di Singapore, sono relativamente stabili ed evoluti, una holding può rappresentare una buona soluzione per le società estere che desiderano mantenere offshore i profitti generati in Cina. Con questo sistema, i profitti possono essere utilizzati per investire ulteriormente in Cina al momento del bisogno oppure per espandere le attività in Asia. Questo metodo, è spesso usato come meccanismo di riporto dell’imposta (tax deferral mechanism) per le società straniere che non vogliono rimpatriare subito i profitti generati in Cina. Inoltre, le holding con sede a Hong Kong e Singapore presentano una serie di vantaggi fiscali, tra i quali:
1. Aliquote di ritenuta d’acconto (witholding tax) ridotte sul rimpatrio dei profitti
In molti preferiscono che le holding abbiano sede in giurisdizioni che presentano convenzioni contro le doppie imposizioni fiscali, le quali limitano o eliminano il livello di ritenute d’acconto da versare sui dividendi che da un’affiliata estera vanno verso la China Briefing
3
I vantaggi delle holding per gli investimenti esteri
Graduatoria 2012 della facilità del fare impresa
“
Hong Kong
“Oltre alla “ c o m o d i t à ”, H o n g Kong e Singapore presentano una serie di vantaggi concreti che le mantengono capolista nel commercio e n e g l i i nve s t i m e nt i internazionali“.
Complessivo
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13
”
Singapore
Avvio Protezione dell’attività dell’investitore
Pagamento Commercio Esecuzione delle oltre imposte confine dei contratti
Vantaggi per le holding Hong Kong
Singapore
• Vicinanza alla Cina
• Accesso ai paesi ASEAN
• Accesso semplificato a
• Facilità
operazioni in RMB • Accordo di closer economic
• Esenzioni/incentivi in denaro per
del fare
le PMI, possibilità di esenzione
impresa
dalla revisione annuale
partnership agreement
• Un maggior numero di
CEPA) in essere che permette
convenzioni contro la doppia
l’accesso ad alcuni settori
imposizione fiscale
con restrizioni in Cina (antecedentemente ad investitori da altri Paesi)
Principali imposte societarie Hong Kong 0% Imposta sul reddito societario Imposta sul valore aggiunto 0% Aliquote standard sui dividendi 0% (Società non residenti)
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China Briefing
10%
20%
Singapore 30%
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7% 10%
20%
30%
I vantaggi delle holding per gli investimenti esteri società controllante. Sia Hong Kong che Singapore hanno, ad esempio, convenzioni contro la doppia imposizione con la Cina, che possono abbassare la ritenuta d’acconto al 5% (per molti altri Paesi, tra cui l’Italia, questa è al 10%). I sistemi fiscali di Hong Kong e di Singapore, inoltre, hanno un principio di territorialità: i profitti sono esenti dall’imposta sui redditi societari (chiamata Profit Tax a Hong Kong) qualora i relativi redditi derivino da operazioni non svolte nella giurisdizione stessa e quindi non saranno considerati come base imponibile. Quando tali somme saranno infine rimesse alla società controllante dalla holding di Hong Kong o di Singapore, non saranno imposte ulteriori ritenute d’acconto all’uscita da queste giurisdizioni, con il risultato di un livello d’imposta nel complesso inferiore.
2. Un limitato assoggettamento fiscale sulle plusvalenze (capital gains)
Le plusvalenze (ovvero i profitti derivanti dalla vendita di immobilizzazioni) sono passibili d’imposta in molti Paesi, ma non a Hong Kong e a Singapore, dove non sono previste imposte per la cessione di immobilizzazioni. Va comunque notato che la cessione indiretta di un’immobilizzazione cinese attraverso la vendita della sua holding è comunque passibile d’imposta sulla plusvalenza in Cina.
La questione dell’effettiva attività commerciale
Al momento della costituzione di una holding, è necessario accertarsi di essere in conformità con le disposizioni contro l’evasione fiscale provenienti sia dal Paese della società controllante che da quello dell’affiliata, dimostrando chiaramente che la holding ha un’effettiva attività commerciale, sufficiente a beneficiare dei regimi fiscali agevolati nelle convenzioni contro la doppia imposizione. La necessità di dimostrare questo requisito proviene dalle autorità fiscali di tutto il mondo, incluse quelle dei paesi delle affiliate (come ad esempio la Cina) e delle società controllanti. Una holding, che non riesca a provare giustificabili ragioni commerciali per la costituzione, potrebbe essere considerata in ultima analisi come una “società di comodo” a fini fiscali e non le saranno concessi i regimi fiscali agevolati. “Le imprese hanno intrinsecamente lo scopo del guadagno e, quindi, dimostrare un’effettiva attività commerciale si riduce alla dimostrazione di un guadagno”, spiega Richard Cant, responsabile del dipartimento di tassazione internazionale presso Dezan Shira & Associates. “Ciò può essere ottenuto in diversi modi, ad esempio con l’uso di contratti di licenza. Se si registra in un primo momento un diritto di
proprietà intellettuale a Hong Kong e poi se ne concede l’uso all’affiliata cinese, si crea per l’appunto un flusso monetario. Un altro esempio significativo può essere il servizio di gestione/amministrazione. Il personale impiegato a Hong Kong può infatti fornire servizi amministrativi , all’affiliata cinese”. Nel caso in cui i prodotti dell’affiliata cinese siano venduti direttamente ai clienti situati al di fuori del paese della società controllante, varrà la pena considerare anche se la fatturazione possa essere gestita dalla holding offshore piuttosto che dalla società controllante. A seconda delle circostanze, inoltre, è possibile fare in modo che i proventi delle vendite di questi prodotti siano generati nella giurisdizione della holding, la quale prevede aliquote fiscali molto minori rispetto alla Cina o (in molti casi) al paese della società controllante. Queste organizzazioni, generalmente, prevedono che l’affiliata cinese venda i prodotti alla propria holding ad un costo maggiorato e in seguito quest’ultima li venda al cliente finale. Da tenere ovviamente in considerazione possibili problematiche di trasfer pricing. In altre organizzazioni è anche possibile che l’affiliata cinese venda direttamente al cliente finale, con la holding che agisce in qualità di agente per conto dell’affiliata cinese, in modo da assicurare un’entrata commerciale alla holding.
Fonte degli investimenti diretti esteri per destinazione 70%
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India
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Fonte: China Ministry of Commerce and India Department of Industrial Policy and Promotion, dati per l’anno 2010 (anno civile o esercizio finanziario)
China Briefing
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I vantaggi delle holding per gli investimenti esteri
Fonte dell’imposta e regolamenti sulla residenza per giurisdizione Hong Kong
Singapore Fonte dell’imposta
Il sistema fiscale “su base territoriale” di Hong Kong prevede che soltanto i redditi generati a Hong Kong e relativi a operazioni intra-territoriali siano tassabili.
L’imposta è prevista sui redditi generati a Singapore, così come sui redditi generati all’estero incassati a Singapore, dove non si applichino specifiche esenzioni. Da menzionare la serie di incentivi fiscali disponibili.
Residenza Non c’è distinzione tra residenti e non residenti ai fini fiscali in Hong Kong, la normativa permette alle società di beneficiare dello status di offshore, il quale dà diritto alla totale esenzione dalle imposte sui profitti generati al di fuori della regione.
Il trattamento fiscale per le società residenti o non residenti è di norma lo stesso, con la differenza che le residenti possono godere di certi benefici che sono preclusi a quelle non residenti, come ad esempio la possibilità di esenzioni fiscali sui profitti generati all’estero, così come sugli utili delle filiali estere, qualora siano soddisfatte alcune condizioni. Si intende residente a Singapore ai fini fiscali una società il cui controllo e la cui gestione siano esercitati a Singapore. Pertanto, la filiale con sede a Singapore di una società estera non è generalmente considerata residente ai fini fiscali, poiché controllo e gestione sono esercitati dalla società controllante estera.
Investimenti diretti vs holding a Hong Kong Aliquote totali sui dividendi Investimenti diretti
Holding Hong Kong
Affiliata cinese 5%
Holding Hong Kong
10%
0%
10%
Entrambi, inoltre, non impongono r i t e n u t a d ’a c c o n t o s u i p ro f i t t i in uscita,verso investitori in Paesi terzi
”
Società controllante Total
“
Sia Hong Kong che Singapore hanno convenzioni contro la doppia imposizione fiscale con la Cina che abbassano la ritenuta d’acconto sui dividendi ricevuti al 5%.
5%
Investimenti diretti vs Holding a Singapore Aliquote totali sui dividendi Investimenti diretti Affiliata Cina
10%
Affiliata India
Holding in Singapore
Affiliata Vietnam
0%
0%
Affiliata Cina
5%
Affiliata India
Affiliata Vietnam
0%
0%
Holding in Singapore 0%
Società controllante Total
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10%
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Società controllante 0%
5%
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Costituzione di società ad Hong Kong e gestione annuale [ A cura di Eunice Ku, Dezan Shira & Associates ]
U
no dei vantaggi principali relativo alle holding con sede a Hong Kong è l’accordo di “closer economic p a r t n e s h i p ” r a ff o r z a t o (CEPA) con la Cina continentale.
guarantee (società a responsabilità limitata da garanzia) in caso di fallimento.
1. Scelta del nome
I requisiti per la costituzione di una società a responsabilità limitata a Hong Kong prevedono:
2. Costituzione societaria e registrazione dell’attività
Stipulato nel 2002, dopo l’entrata della Cina nell’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO), il CEPA è sostanzialmente un accordo di investimenti preferenziali e libero scambio. L’integrazione più recente dell’accordo (Supplemento VIII, CEPA VII), siglata a dicembre 2011 e implementata ad Aprile 2012, amplia le liberalizzazioni nei servizi. La lista dei beni che godono dell’esenzione tariffaria1 e dei servizi inclusi nell’accordo2 è reperibile nel sito internet del Trade and Industry Department di Hong Kong.
Almeno un amministratore ed un segretario aziendale (company secretary) • S e l a s o c i e t à h a s o l t a n t o u n amministratore, questi non può agire contemporaneamente da segretario • L’amministratore può anche non essere residente ad Hong Kong • Il segretario può essere una persona fisica o una persona giuridica. Nel caso di persona fisica, è obbligatoria la residenza a Hong Kong. In caso di persona giuridica, la sede legale o la sede delle attività deve trovarsi a Hong Kong. Almeno un azionista iscritto nel registro dei soci • Gli azionisti della società non hanno l’obbligo di essere residenti a Hong Kong. • L’ a z i o n i s t a u n i c o p u ò e s s e r e l’amministratore della società. In caso di società a responsabilità limitata per azioni, almeno un socio fondatore deve detenere una quota azionaria La sede legale deve trovarsi a Hong Kong
La struttura societaria più comunemente utilizzata dalle società straniere che conducono attività a Hong Kong è la società a responsabilità limitata (private limited company).
Requisiti per la costituzione
In base all’ordinanza sulle società (Companies Ordinance) di Hong Kong, una “società privata”, in base al suo statuto societario: (1) Limita il diritto dei soci di cessione delle azioni; (2) Limita il numero dei soci a 50 (esclusi gli impiegati e gli ex impiegati che diventano soci durante l’impiego nella società); e (3) P r o i b i s c e q u a l s i a s i i n v i t o d i sottoscrizione al pubblico per qualsiasi azione od obbligazione. L’atto costitutivo di una società “a responsabilità limitata” limita appunto la responsabilità dei suoi soci o all’importo non interamente versato delle azioni che detengono nella company limited by shares (società a responsabilità limitata per azioni), o all’importo che si impegnano a versare nel capitale sociale della company limited by
In base alla Companies Ordinance, non esiste normativa sul minimo di capitale versato sul capitale sociale autorizzato minimo. È opportuno notare che società con grandi fatturati possono avere un capitale sociale di pochi dollari, per cui è sempre importante sapere chi si ha di fronte, soprattutto in piazze offshore.
Costituzione
Sia le società straniere che quelle locali seguono lo stesso processo per la costituzione di una società a responsabilità limitata a Hong Kong. L’ufficio governativo competente che si occupa dell’approvazione è il Companies Registry (registro delle società).
1 http://www.tid.gov.hk/english/cepa/tradegoods/rules_origin.html 2 http://www.tid.gov.hk/english/cepa/tradeservices/trade_services_requirement.html 3 http://www.icris.cr.gov.hk/
3. Ottenimento dei certificati 1. Scelta del nome
Il primo passo del processo di costituzione di una società a responsabilità limitata è la scelta del nome per tale società. Di norma, il nome scelto sarà accettato per la registrazione fintantoché questo non appaia già nell’indice dei nomi societari registrati presso il Registrar of Companies. È possibile eseguire gratuitamente una ricerca per il nome societario presso il Cyber Search Centre del Registrar of Companies.3 Il nome della società può essere sia in lingua inglese sia in lingua cinese. Non è accettabile invece un nome societario che contenga sia lettere inglesi che caratteri cinesi. Il nome nella versione cinese deve utilizzare i caratteri tradizionali. Il nome nella versione inglese deve terminare con la parola “Limited”. Un nome societario che contenga parole o espressioni particolari, come ad esempio “Trust” o “Chamber of Commerce” ecc., deve ottenere un’autorizzazione preventiva dal menzionato registro delle imprese. Il registro delle imprese ha anche il potere di ordinare ad una società di cambiare il proprio nome qualora, per esempio, questo dia indicazioni fuorvianti sulla natura delle attività societarie in Hong Kong, tanto da recare un danno alla comunità, o sia esso, al momento della registrazione, troppo simile al nome di un’altra organizzazione costituita a Hong Kong in base a qualsiasi ordinanza. Un nome societario che violi i diritti di proprietà intellettuale di terzi può portare
China Briefing
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Costituzione di società ad Hong Kong e gestioneannuale a sanzioni civili o penali, sia a Hong Kong che altrove. Al fine di evitare tali situazioni, può essere condotta una ricerca presso il Trademark Register curato dal dipartimento sulla proprietà intellettuale.
2. Costituzione societaria e registrazione dell’attività
A partire dal 21 febbraio 2011, il registro delle imprese e il dipartimento delle entrate (Inland Revenue Department) hanno implementato congiuntamente uno sportello unico per il servizio di registrazione delle attività e delle società (“One-stop Company and Business Registration Service”). In questo modo, si considera che qualsiasi persona, che faccia domanda per la costituzione di una società in loco, faccia domanda simultaneamente anche per la registrazione dell’attività stessa. Il registro delle imprese, una volta approvata la richiesta di costituzione societaria, rilascerà sia il certificato di costituzione (Certificate of Incorporation) sia il certificato di registrazione dell’attività (Business Registration Certificate). Esistono due tipi di certificati di registrazione dell’attività, uno con validità annuale e uno con validità triennale. Qualora i dettagli dell’attività, così come specificati nel certificato di registrazione, subiscano una variazione, l’imprenditore ha l’obbligo di darne comunicazione al dipartimento delle entrate entro un mese dalla variazione. Necessitano di ulteriori licenze soltanto alcuni tipi di attività, come ad esempio ristoranti, banche e agenzie di viaggio. È possibile reperire ulteriori informazioni presso il sito Internet del Business License Information Service.5 I documenti da presentare per la costituzione societaria includono: a) Il modulo per l’incorporazione: Form NC1 per le società a responsabilità limitate da azioni (company limited by shares), Form NC1G per le società non limitate daazioni (company not limited by shares); b) Una copia dell’atto costitutivo e statuto societario; e c) U n a c o m u n i c a z i o n e a l b u s i n e s s registration office (modulo IRBR1).
Atto costitutivo e statuto societario
L’originale dell’atto costitutivo e statuto societario (Memorandum and Article of Association) deve essere firmato da ogni
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China Briefing
socio fondatore. La copia da consegnare al registro delle imprese per la registrazione, invece, non necessita della firma del/dei socio/i fondatore/i. L’atto costitutivo di una società a responsabilità limitata, da azioni o da garanzie, deve dichiarare che la responsabilità dei propri soci è limitata. Generalmente, le società non hanno l’obbligo di dichiarare gli obiettivi nell’atto costitutivo, ad eccezione di quelle società costituite a scopo di beneficenza e che sono state dispensate dall’obbligo di utilizzare la parola “limited” nel nome. Lo statuto societario è l’insieme dei regolamenti della società. Queste possono adottare tutti o parte dei regolamenti elencati nella tabella A primo allegato della Companies Ordinance, ovvero optare per articoli più dettagliati. Gli articoli devono essere stampati in lingua inglese o in lingua cinese, devono essere divisi in paragrafi, numerati in modo consecutivo, e firmati da ogni socio fondatore.
3. Ottenimento dei certificati
I certificati di registrazione sono emessi dal Registrar of Companies in forma stampata per le richieste fatte in copia cartacea ed in forma elettronica per le richieste fatte online (entrambi hanno lo stesso valore legale). Per le società a responsabilità limitata (limited by shares) che presentano richiesta in copia cartacea, i certificati sono normalmente rilasciati entro quattro giorni lavorativi e una comunicazione via email avvisa delle disponibilità dei certificati. I certificati elettronici, per quelle società a responsabilità limitata (limited by shares) che utilizzano l’atto costitutivo e statuto societario standard dell’e-Registry, vengono normalmente emessi entro ventiquattr’ore con una notifica via email. Per le richieste in copia cartacea, sarà emessa via fax una comunicazione di disponibilità al ritiro dei certificati, che dovrà essere eseguito di persona presso il registro delle imprese.
Verifica annuale di conformità
consiglio di amministrazione, • sono dichiarati gli utili (ove applicabile), • sono eletti gli amministratori che sostituiscono gli uscenti (ove applicabile) e sono nominati i revisori; inoltre Épresentato il risultato d’esercizio.
Assemblea generale annuale
Entro 18 mesi dalla costituzione deve essere convocata un’assemblea generale annuale, da tenersi almeno una volta durante ogni anno civile. Non possono trascorrere più di 15 mesi tra una assemblea ed un’altra, tranne il caso in cui sia stata ottenuta l’approvazione dal Companies Registrar. Durante l’assemblea generale annuale, gli amministratori di ogni società devono presentare il conto economico e lo stato patrimoniale per l’esercizio fiscale. La relazione degli amministratori deve essere allegata ad ogni conto economico presentato all’assemblea generale annuale. La Company Ordinance stabilisce il contenuto di tali relazioni, come variazioni significative nelle immobilizzazioni della società, informazioni sui contratti che la società ha in essere e che sono strategici per le attività della stessa e nei quali qualsiasi amministratore ha degli interessi sostanziali.
Dichiarazione annuale dei redditi
La dichiarazione annuale dei redditi deve essere presentata al Registrar of Companies una volta all’anno. Deve essere: Firmata dall’amministratore o dal segretario della società Compilata entro 42 giorni dal più recente anniversario di costituzione della società (entro 42 giorni dall’anniversario di costituzione) per le società private . Le altre società devono compilare la dichiarazione annuale dei redditi ogni anno entro 42 giorni dall’assemblea generale annuale della società.
Per la verifica annuale di conformità è necessario:
Per maggiori informazioni sulla costituzione e la manutenzione di società ad Hong Kong, inviateci una richiesta a hongkong@ dezshira.com o visitate il nostro sito Internet www.dezshira.com/it
Convocare una assemblea generale annuale durante la quale: • sono presentati il conto economico, il conto patrimoniale e la relazione del
4 http://ipsearch.ipd.gov.hk 5 https://www.success.tid.gov.hk/tid/eng/blics/ index.jsp
Costituzione di società a Singapore e gestione annuale
L
’appartenenza di Singapore all’ASEAN (Association of South East Asian Nations) esercita una notevole attrattiva per le società che desiderano avere una base da cui seguire tutto il continente asiatico (quindi sono solo la Cina!) Singapore intrattiene stretti rapporti commerciali con i paesi ASEAN (Indonesia, Malesia, Filippine, Tailandia, Brunei, Birmania, Cambogia, Laos e Vietnam) ed inoltre beneficia dei vantaggi dell’accordo di libero scambio tra paesi ASEAN. Nonostante la Cina (inclusa Hong Kong) abbia siglato un apposito e separato accordo di free trade con i paesi ASEAN, questo non presenta gli stessi vantaggi in ambito fiscale di cui invece godono i Paesi ASEAN. Singapore si trova in una posizione di vantaggio per il commercio anche con i paesi non appartenenti all’ASEAN. Ad esempio, è in essere un trattato fiscale tra paesi ASEAN ed India, mentre la Cina, con quest’ultima, ha al momento soltanto una convenzione contro le doppie imposizioni. Attraenti sono anche i programmi di incentivi fiscali offerti dal governo di Singapore, quali ad esempio il Global Trader Program e lo Headquarters Program, così come gli incentivi fiscali resi disponibili dal “Productivity and Innovation Credit”, che incoraggia le attività, in particolare le piccole e medie imprese, ad investire nella produttività e nell’innovazione. Da notare a questo proposito che le attività manifatturiere contano per più del 20% del PIL di Singapore (contro il 3% di quelle di Hong Kong) Le imprese, grazie a questo programma, possono ottenere dei versamenti contanti o deduzioni e agevolazioni pari al 400% delle spese, fino a 400,000 dollari di Singapore (SGD), in ognuna delle seguenti sei attività: 1. Acquisto o nolo di sistemi automatici stabiliti 2. Attività di formazione
[ A cura di Eunice Ku e Alberto Vettoretti, Dezan Shira & Associates ] 3. Acquisizione di proprietà intellettuale 4. Registrazione di proprietà intellettuale 5. Ricerca e sviluppo 6. Attività di progettazione Come a Hong Kong, la maggior parte delle società di Singapore vengono registrate come società private a responsabilità limitata.
Requisiti per la costituzione
È obbligatorio incaricare una società di servizi professionali per la registrazione societaria di soggetti privi di national registration idenitity card (NRIC) di Singapore, di permesso di lavoro e/o permesso di persona a carico in qualità di amministratori, segretari e/ o azionisti. Gli elementi essenziali per la formazione di una società a Singapore sono lo status di residente del company secretary, e di almeno un amministratore, e le autorizzazioni richieste in base al relativo codice di classificazione delle industrie (Singapore Industry Classification Code, SSIC Code) presso l’Accounting and Corporate Regulatory Authority (ACRA). Almeno un’azionista • Una società a responsabilità limitata a Singapore deve avere almeno un’azionista, ma non più di 50. • L’azionista può essere un individuo o altra entità giuridica e sono ammessi azionisti stranieri al 100% • Dopo l’incorporazione di una società a Singapore, possono essere esse nuove azioni o possono essere emesse quelle esistenti ad altri soggetti in ogni momento. Almeno un amministratore deve essere residente a Singapore • Si definiscono residenti i cittadini di Singapore, residenti permanenti di Singapore, i titolari di lettera di approvazione di impiego, o i soggetti cui è stato rilasciato un permesso di entrata, un permesso di lavoro, o un permesso di persona a carico.
• Non vi è limite sul numero degli ulteriori amministratori locali o stranieri che una società a responsabilità limitata di Singapore può nominare. La maggior parte delle società ha almeno due amministratori, poiché banche ed altri istituti finanziari necessitano di solito di almeno due firmatari autorizzati. • Azionista unico ed amministratore unico possono coincidere e possono essere nominati amministratori anche soggetti non azionisti. Il segretario della società deve essere residente a Singapore • Il segretario deve essere nominato entro sei mesi dalla data di incorporazione. • In presenza di amministratore o azionista unico, questi non può fungere anche da segretario. Capitale versato • il capitale minimo da versare, detto anche capitale sociale, per la registrazione di una società ammonta a un dollaro di Singapore. • il capitale versato può essere aumentato in qualsiasi momento dopo l’incorporazione della società. Sede legale • è necessario fornire un indirizzo locale fisico (residenziale o commerciale) come sede legale della società. • i l l o c a l e c o r r i s p o n d e n t e all’indirizzo deve essere approvato ad uso commerciale dall’Urban Redevelopment Authority (URA), mentre i locali e le proprietà residenziali possono essere utilizzate soltanto nell’ambito del Home Office Scheme. (Non possono essere utilizzate le caselle postali)
1. Approvazione del nome 2. Registrazione della società
China Briefing
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Costituzione di società a Singapore e gestioneannuale
Processo di costituzione
Una società a responsabilità limitata può essere di norma costituita in un paio di giorni. Il processo di registrazione è finalizzato online presso l’Accounting & Corporate Regulatory Authority (ACRA).
1. Approvazione del nome societario
È necessario fornire i seguenti documenti per la richiesta di registrazione del nome societario: Nome proposto per la società Attività principali (in base al SSIC Code)* Autorizzazioni degli altri uffici governativi (ove richieste) Dati degli amministratori/azionisti: • Nome • Numero del documento di identità • Nazionalità • Indirizzo di residenza • Numeri di contatto e indirizzo di posta elettronica • Posizione nella società *Il Singapore Industry Classification Code (“SSIC Code”) è la categorizzazione delle attività in base all’oggetto sociale. I relativi codici SSIC sono reperibili attraverso il motore di ricerca online dell’ACRA.6 I requisiti per il nome della società stabiliscono che: Il nome di una società non può essere identico a quello di un’altra entità presente nel registro. La disponibilità dei nomi può essere verificata con una ricerca nell’elenco delle imprese online dell’ACRA su BizFile.7
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2. Registrazione della società
Dopo aver ricevuto l’approvazione per il nome della società, è necessario fare richiesta per l’incorporazione della stessa. Il processo di incorporazione è simile per tutti i tipi di imprese. Dopo il pagamento della tassa di registrazione, l’incorporazione della società avviene in circa 15 minuti. Qualora l’applicazione dovesse essere sottoposta ad altri uffici per approvazione o revisione, saranno necessari dai 14 giorni ai due mesi per completare l’incorporazione. Si prega di fare riferimento alla Referral Authorities Table, per le attività che necessitano dell’approvazione da altri uffici.8 Al momento della presentazione della richiesta per l’incorporazione è necessario fornire le seguenti informazioni: Un SingPass (Singapore Personal Access password) Numero di richiesta per l’approvazione del nome societario o nome approvato Tipo di società Indirizzo della sede legale Dati degli ulteriori amministratori/ azionisti/ • Nome • Numero del documento di identità • Nazionalità • Indirizzo di residenza • Numeri di contatto e indirizzo di posta elettronica Informazioni sul capitale sociale • Capitale sociale • Ripartizione delle azioni • Dettagli sulle azioni di gruppo • Tipi di azioni Copia di Atto costitutivo e statuto societario
Il nome di una società a responsabilità limitata deve contenere la parola “Private” (o “Pte.”) oppure “Sendirian” (o “Sdn.), in malese, inserita subito prima della parola “Limited” (o “Ltd.”) oppure “Berhad” (o “Bhd.”), in malese.
Atto costitutivo e statuto societario
Alcune parole (come ad esempio bank, finance, law, media ecc.) sono soggette alla verifica all’approvazione dei competenti uffici governativi, comportando un ritardo nell’approvazione del nome.
Conclusa la registrazione positivamente, il registro delle imprese (Companies Registrar) invierà una comunicazione ufficiale via email, la quale varrà come certificato ufficiale di incorporazione.
Dopo l’approvazione, il nome sarà riservato per 60 giorni a partire dalla data di richiesta, con un’ulteriore possibile estensione di altri 60 giorni compilando l’apposito modulo prima della scadenza.
E’ possibile ottenere online un profilo contenente i particolari della società con il pagamento di una modesta tariffa. Questi due documenti sono sufficienti, a Singapore, per tutti i fini legali e contrattuali, inclusi l’apertura di un conto bancario societario,
China Briefing
Un esempio di formato standard di atto costitutivo e statuto societario è disponibile nel sito internet di ACRA.9
Certificato ufficiale di incorporazione
la firma di un contratto di locazione, la sottoscrizione di servizi telefonici/internet ecc. Una volta che la società è stata incorporata ed è stato emesso il relativo numero identificativo (Unique Entity Number, UEN), questa potrà iniziare le proprie operazioni. Alcuni tipi di attività (ad esempio le scuole private, le SPA e le società di telecomunicazioni) hanno bisogno di licenze e permessi, che possono essere ottenuti dopo l’incorporazione.
Verifica e gestione annuale Assemblea generale annuale
Ogni società di Singapore deve convocare la prima assemblea generale annuale entro 18 mesi dalla costituzione e non devono trascorrere più di 15 mesi tra due assemblee generali annuali consecutive ( a meno che non sia stata ottenuta approvazione dal registro delle imprese). Una società privata può essere dispensata dall’assemblea generale annuale in caso adotti una risoluzione votata da tutti i soci con diritto di voto durante un’assemblea generale della stessa. Durante l’assemblea generale annuale, gli amministratori devono presentare agli azionisti un prospetto corretto e fedele del conto profitti e perdite della società.
Dichiarazione annuale dei redditi
Le società di Singapore devono presentare una dichiarazione annuale dei redditi presso l’ACRA entro un mese dall’assemblea generale annuale. Devono essere inclusi nella dichiarazione annuale dei redditi i dettagli dei responsabili della società, della sede legale e dei revisori (ove applicabili). Una società può incaricare uno studio professionale o a un ufficio che fornisca tali servizi alla compilazione della dichiarazione annuale, per suo conto . Per maggiori informazioni sulla costituzione e la manutenzione di società a Singapore, i n v i a t e c i u n a r i c h i e s t a a s i n g a p o re @ dezshira.com o visitate il nostro sito Internet www.dezshira.com/it.. 6 http://www.acra.gov.sg/SSIC+Code+for+Busin ess+Activity+Search.htm 7 h t t p s : / / w w w. p s i . g o v. s g / N A S A p p / t m f / TMFServlet?app=MYBIZFILE-DIR-ENTITY 8 h t t p : / / w w w . a c r a . g o v . s g / Referral+Authorities+Table.htm 9 h t t p : / / w w w . a c r a . g o v . s g / N R / rdonlyres/5ABB7C9E-5182-4B1897D7-BBEB67665316/17619/ SAMPLEOFSTANDARDMAA.pdf
Le convenzioni contro le doppie imposizioni fiscali ad Hong Kong e a Singapore
[ A cura di Dezan Shira & Associates ]
A
nche se Hong Kong ha siglato molte convenzioni contro la doppia imposizione (Double taxation agreement o DTA) negli ultimi due anni, Singapore detiene il maggior numero di DTA in Asia, vantando 69 convenzioni globali, quasi il triplo di Hong Kong.
in queste convenzioni si ripeta in maniera identica, l’applicabilità e le disposizioni specifiche di ogni trattato possono variare in modo sostanziale.
Soltanto nel 2011, sono entrate in vigore le convenzioni contro la doppia imposizione fiscale tra Hong Kong e Austria, Irlanda, Ungheria, Liechtenstein, Giappone, Paesi Bassi, Nuova Zelanda e Francia, seguite nel 2012 da quelle con Repubblica Ceca, Indonesia e
• Reddito • Reddito e capitale (“globale”) • Trasporto (aereo, marittimo, o entrambi, anche detti “Limited Treaties”) e • Protocollo
“
” “ Spagna
Il 2 giugno 2012, la camera di commercio italiana ad Hong Kong ha partecipato ad un meeting organizzato dall’ Hong Kong Inland Revenue Department, dove erano presenti anche i rappresentanti delle camera di commercio di Svezia, Spagna, Singapore, i quali sono stati informati di un possibile imminente accordo di Hong Kong con l’ Italia per la sigla di un trattato contro la doppia imposizione.
”
Nello stesso anno, Singapore aveva implementato cinque DTA, inclusi quello con l’Irlanda e quello rivisto con la Svizzera. La 69ª convenzione globale firmata da Singapore (con la Spagna) è entrata in vigore nel febbraio 2012, nello stesso mese Singapore e il Regno Unito hanno siglato un secondo protocollo a variazione dell’esistente DTA, abbassando le aliquote sulle ritenute d’acconto. A tutt’oggi esistono circa tremila DTA in forza in tutto il mondo, e aumentano di circa un centinaio ogni anno. L’obiettivo di queste convenzioni è prevenire che lo stesso reddito sia tassato da due o più stati, incoraggiando quindi gli investimenti oltre confine. Alcuni studi suggeriscono che gli investimenti diretti esteri nei paesi in via di sviluppo, con i quali sussista una convenzione di “esenzione o riduzione fiscale”, siano da 1,4 volte a 2,4 volte superiori rispetto al livello cui si attesterebbero in assenza di convenzioni. Nonostante circa il 75% del testo contenuto
Comprehensive DTAs 69
La Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo divide i trattati fiscali in categorie, a seconda del loro scopo di applicabilità, principalmente per:
In molti casi, due paesi possono avere più di una convenzione contro la doppia imposizione fiscale che hanno scopi di applicabilità diversi e che sono siglate disgiuntamente. Oltre allo scopo della convenzione, è importante distinguere tra le convenzioni che sono state siglate e quelle che sono state ratificate. Singapore, ad esempio, ha siglato ma non ratificato convenzioni con Belgio, Canada, Svizzera, Italia, Turchia, Corea del sud e Regno Unito, per citarne alcune. Per maggiori informazioni sull’uso d i D TA à i n A s i a , v i p r e g h i a m o d i contattare Deazn Shira & Associates a italiandesk@dezshira.com o visitate il nostro sito www.dezshira.com/it.
Limited DTAs (trasporto aereo e/o marittimo) 26 Bangladesh Canada Corea Croazia Danimarca Etiopia Federazione Russa Finlandia Germania Giordania Islanda Israele Kenya Kuwait Macao SAR Mauritius Messico Norvegia Nuova Zelanda Paesi Bassi Regno Unito Singapore Sri Lanka Stati Uniti d’America Svezia Svizzera
Arabia Saudita Bahrein Cile Emirati Arabi Hong Kong Oman Stati Uniti d’America
Austria Belgio Brunei Cina (Continentale) Francia Giappone Indonesia Irlanda Liechtenstein Lussemburgo Nuova Zelanda Paesi Bassi Regno Unito Repubblica Ceca Spagna Thailandia Ungheria Vietnam
Hong Kong
Singapore
Hong Kong
18
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Albania Arabia Saudita Australia Austria Bahrein Bangladesh Belgio Brunei Bulgaria Canada Cina (Continentale e Hong Kong) Cipro Corea del Sud Danimarca Egitto Emirati Arabi Estonia Federazione Russa Figi Filippine Finlandia Francia Georgia Germania Giappone India Indonesia Irlanda Israele Italia Kazakistan Kuwait Lettonia Libia Lituania Lussemburgo Malesia Malta Mauritius Messico Mongolia Myanmar Norvegia Nuova Zelanda Nuova Guinea Oman Paesi Bassi Pakistan Panama Papua Nuova Guinea Polonia Portogallo Qatar Regno Unito Repubblica Ceca Repubblica Slovacca Romania Slovenia Spagna Sri Lanka Sud Africa Svezia Svizzera Taiwan Thailandia Turchia Ucraina Ungheria Uzbekistan Vietnam
Singapore
Numero 125 • giugno 2012
Da Dezan Shira & Associates
Spostare la sede legale ed espandere le proprie attività in Cina
IN QUESTO NUMERO: • Dislocare entro o tra distretti fiscali • Chiudere la società esistente e ricominciare “da zero” • Espansione: Filiali e “conversione” di uffici di rappresentanza in società a totale partecipazione straniera
Disponibile in diverse lingue
Benvenuti a questo numero di Asia Briefing!
N
onostante i concetti di dislocazione (spostamento della sede giuridica) ed espansione siano piuttosto semplici, i processi legali sottostanti queste operazioni possono risultare a volte molto complessi. In questo numero di China Briefing discuteremo le forme in cui questi processi possono svolgersi attraverso tre articoli:
Dislocare entro o tra distretti fiscali............................................................................................................................................................3 Chiudere la società esistente e ricominciare “da zero”...............................................................................................................................5 Espansione: Filiali e “conversione” di uffici di rappresentanza in società a totale partecipazione straniera.............................................9 Forniremo, in questo numero, una serie di diagrammi per facilitare la comprensione del processo, come ad esempio: Costituire una società a totale partecipazione straniera..............................................................................................................................5 Chiudere un ufficio di rappresentanza........................................................................................................................................................10 Ci auguriamo che questo numero possa aiutarvi a fare un po’ di luce sulle opportunità di dislocazione ed espansione della vostra società!
Cordiali saluti, Alberto Vettoretti, Managing Partner, Dezan Shira & Associates, Editore Asia Briefing editor@asiabriefingmedia.com
La copertina artistica di questo mese porta il titolo di Simcity No.0,2009 (olio su tela, 92x122cm), dell’artista di Hong Kong Sim Chan. Galleria espositiva: FQ Projects, No.76, Lane 927 Middle Huaihai Road, Shanghai, China. Aperta dal mercoledì alla domenica, dalle 11 alle 19. Email: fqprojects@gmail.com, Tel. 21-6466-2940, sito internet: www.fqprojects.com.
Dislocare entro o tra distretti fiscali [ A cura del Tax Team dell’ufficio di Shanghai, Dezan Shira & Associates ]
G
li investitori stranieri possono decidere di dislocare le proprie società in Cina per una serie di ragioni, ad esempio il cambiamento del modello di business precedente, l’esplorazione di nuovi mercati, il convergere di diversi investimenti, l’abbattimento dei costi operativi, oppure per uscire da aree che stanno “rinnovando la propria struttura economica” e non portano più sostanziali vantaggi all’investitore. Molti businessmen stranieri costituiscono le società in Cina frettolosamente, scegliendo la sede legale in modo superficiale o persino sbagliato, e a volte con in mente già futuri piani di dislocazione in un altro distretto o in un’altra città. A tal proposito consigliamo sempre la massima prudenza e accortezza poichè, quando possibile, è sempre meglio evitare lo spostamento della sede legale per questioni di tempo e di denaro. Quegli investitori stranieri, che invece stanno valutando la dislocazione per buoni motivi, devono essere consapevoli sin dall’inizio che questo processo sarà molto più impegnativo di quanto immaginino. Dislocare all’interno di un distretto con lo stesso regime fiscale è cosa semplice, tuttavia gli spostamenti tra diversi distretti fiscali (coordinando operazioni tra uffici governativi di diverse aree) sono di gran lunga più complicati, e richiedono diversi mesi per essere completati.
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Oltre ad un preciso percorso da seguire ed alla necessità di minimizzare costi e potenziali problemi amministrativi col personale, lo “spostamento” tra distretti amministrativi implica l’avere un’idea precisa degli aspetti chiave della chiusura e della riapertura societaria...
”
Le difficoltà nel dislocare sono in gran parte collegate a tre aspetti essenziali. In primo luogo, l’imposizione fiscale in Cina è molto decentralizzata e le imposte sono gestite direttamente dagli uffici tributari locali. Questi uffici non comunicano minimamente tra loro e si possono persino considerare in competizione: nessun ufficiale tributario, infatti, vuole perdere le entrate fiscali della vostra società lasciandovi trasferire facilmente in un’altra circoscrizione.
potere di quanto ci si possa aspettare. Dislocare in qualsiasi luogo al di fuori del vostro attuale distretto comporta la cancellazione della posizione dai registri fiscali: in pratica, ottenere il permesso di congedarsi da qualcuno che vorrebbe tenervi lì. Potete anche star certi che la revisione precedente la dislocazione consisterà in un dettagliato scrutinio della vostra conformità fiscale. Non avete pagato l’imposta di bollo in quella piccola operazione risalente a dieci anni fa? Se non lo avete fatto, potreste avere brutte sorprese perchè l’audit finale obbligatorio andrà sicuramente a spulciare tra la contabilità e fra tutte le voci di bilancio!
La seconda difficoltà insita nella dislocazione è che gli uffici tributari hanno molto più
Per tale motivo, la chiusura di una posizione fiscale può diventare un processo molto
lungo. Ciò è particolarmente vero per quelle imprese straniere che godono ancora di privilegi fiscali, quali i due anni di esenzione e tre anni di riduzione del 50% delle imposte sul reddito societario in base alla vecchia normativa. Le imprese che beneficiano di queste riduzioni fiscali e che operano da meno di 10 anni, inoltre, sono tecnicamente obbligate a versare il totale delle imposte esentate o ridotte qualora decidessero di lasciare il distretto fiscale di competenza. L’ultimo aspetto che rende la dislocazione in Cina piuttosto complicata è invece quello relativo all’iter burocratico per lo spostamento. L’investitore straniero che si trasferisce in un nuovo distretto fiscale, infatti, deve gestire attivamente gli uffici di entrambe le circoscrizioni, che ovviamente non sono coordinati fra loro.
China Briefing
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Dislocare entro o tra distretti fiscali Oltre alla cancellazione dei registri fiscali, il processo di trasferimento implica essenzialmente ripercorrere dall’inizio tutte le fasi per la costituzione di una società a totale partecipazione straniera (WFOE). Oltre ad un preciso percorso da seguire, la necessità di minimizzare costi e potenziali passività previdenziali durante il processo di dislocazione, così come l’interruzione delle operazioni (ad esempio la possibilità di emettere fatture), si traducono nella sincronizzazione degli aspetti chiave di chiusura e riapertura, inclusi la cancellazione/riemissione della licenza commerciale e la chiusura/apertura della posizione fiscale. Nel secondo articolo di questo numero, discuteremo la modalità di cambiamento di indirizzo all’interno di un distretto e il trasferimento a un nuovo distretto fiscale. Analizzeremo, inoltre, l’opzione
“standard” per la dislocazione: chiusura della società esistente e costituzione di una società completamente nuova, ovvero ricominciare “da zero”. Questa opzione puo’ essere interessante per quelle società che desiderino espandere il proprio ambito di attività e/o che non temano un periodo in cui non possono emettere fatture, ma comporta anche degli svantaggi, ad esempio i costi per la locazione degli uffici, per la riassunzione del personale e per la gestione contemporanea di due sistemi contabili.
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Per quegli investitori che sono interessati ad espandere la propria attività, l’apertura di una filiale nell’area di destinazione puo’ essere una possibilità attraente
”
Le filiali sono più semplici da gestire, ma sono limitate in molti aspetti, come l’impossibilità di espandersi oltre l’ambito di attività (oggetto sociale) della società madre. Discuteremo l’apertura di filiali e un’altra possibilità di espansione più comune, ovvero la “conversione” di un ufficio di rappresentanza (RO) in una società a totale partecipazione straniera (WFOE) nel terzo articolo di questo numero. A seguito della nuova normativa per i RO del 2010 che ha reso questi ultimi poco convenientied economici, in molti hanno deciso di cancellare il RO e di registrare una nuova WFOE. Hanno contribuito a questo numero anche Cory Lam, Victor Zheng, Dan Shu and Samantha L. Jones.
Spostamento entro lo stesso distretto fiscale Dislocare entro lo stesso distretto fiscale risulta abbastanza semplice e fattibile in una settimana circa, ammesso che non vi siano problemi con l’ufficio tributario in caso, ad esempio, di svolgimento delle attività in un luogo diverso dalla sede legale della società.
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Quando una società viene chiusa, l’ufficio tributario ispeziona la sede della società. Quindi, il primo passo nel processo di dislocazione è verificare l’indirizzo della sede legale della società.
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A molti investitori stranieri è erroneamente consigliato, come scorciatoia, avere una sede legale e una sede operativa, ad esempio la prima in periferia e la seconda in centro. Questo non è consentito dalla legge ed è un aspetto di cui molte società non si rendono conto e a cui dovrebbero rimediare prima di intraprendere altre azioni volte alla chiusura della società. Poiché si fa riferimento alla sede legale in ogni singola fase del processo di incorporazione di una società, ci vorranno almeno due o tre mesi per cambiarla in tutti documenti in possesso delle autorità, se tale cambiamento è necessario.
Cambiare indirizzo all’interno dello stesso distretto fiscale (come in tutte le altre situazioni qui descritte) potrebbe anche comportare difficoltà a livello previdenziale, in termini di trasferimento dei contratti di lavoro e della gestione dei dipendenti che non desiderano continuare a lavorare per la società in un luogo diverso. (Per ulteriori informazioni si veda l’apposito paragrafo “Gestire il personale nella transizione”)
Trasferimento verso un nuovo distretto fiscale Nessun funzionario fiscale vuole perdere le entrate dalla vostra società lasciandovi trasferire in un altro distretto, pertanto ci si aspetterà una certa resistenza nel processo di chiusura di una posizione fiscale. Tale resistenza si farà sentire durante la verifica fiscale, ovvero quando sarà esaminato ogni singolo aspetto di conformità fiscale della società. Oltre al ripianamento di qualsiasi privilegio fiscale goduto (“tax holidays”), l’investitore straniero deve aspettarsi una qualche “imposta d’uscita”, come per esempio una contestazione su una tassa di bollo o l’IRPEF per dipendenti espatriati non pagate (eventualità molto comuni che si
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China Briefing
riscontrano durante le revisioni fiscali). Il processo di trasferimento a una nuova città o una nuova provincia è simile a quello tra distretti fiscali, ma la resistenza dell’ufficio tributario è generalmente di gran lunga maggiore, con la regola generale che più in là ci si sposta più è difficile il processo. Trasferire la vostra società in un nuovo distretto fiscale comporta il coordinamento tra uffici governativi in due circoscrizioni. Il primo passo è ottenere l’autorizzazione dal MOFCOM locale di destinazione (che si consulterà con il MOFCOM locale della vostra circoscrizione attuale). Si passerà poi all’AIC di entrambe le circoscrizioni (che si interpelleranno reciprocamente),
ed in seguito agli uffici governativi per la cancellazione e la nuova registrazione della posizione fiscale.
“
Minimizzare i costi (evitare ad esempio affitti doppi) durante il trasferimento in un nuovo distretto significa sincronizzare gli aspetti chiave dei processi di chiusura e di riaper tura, inclusi la cancellazione e la riemissione della licenza commerciale e la chiusura e riapertura della posizione fiscale.
”
Chiudere la società esistente e ricominciare “da zero” [A cura del Tax Team dell’ufficio di Shanghai, Dezan Shira & Associates ]
P
er evitare i ritardi connessi al trasferimento di una società in un nuovo distretto fiscale (la verifica di liquidazione fiscale può durare da sei mesi fino a diversi anni!), l’opzione è la chiusura dellaWFOE esistente e la riaperturain una nuova sede.
Questa opzione presenta i seguenti vantaggi: 1. Può essere attuata anche quando l’autorizzazione al trasferimento verso un nuovo distretto è negata, e 2. Permette significativi cambiamenti nella società, inclusa l’espansione del precedente ambito di attività o la variazione del capitale registrato.
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Al fine di evitare ogni possibile scarto temporale, in questo processo, si costituisce di norma la nuova WFOE prima di chiudere quella esistente“
Costituzione di una WFOE Fase 1: Richiesta della licenza commerciale 1-2 mesi
”
Registrazione del nome della società Certificato di autorizzazione Licenza commerciale
La WFOE ufficialmente costituita
Fase 2: Registrazione presso gli uffici governativi e apertura dei conti bancari 2-3 mesi
Rilascio del timbro della società Registrazione del codice d’impresa
Registrazione presso il SAFE
Registrazione ai fini fiscali Apertura dei conti bancari per valuta locale e per valuta estera Conferimento del capitale Aggiornamento della licenza commerciale (Attestante il conferimento del capitale registrato)
Registrazione presso l’ufficio di statistica
Registrazione ai fini finanziari
Costituzione completata Tempo totale: 3-4 mesi China Briefing
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Chiudere la società esistente e ricominciare “da zero” Chiudere la società esistente e ricominciare da zero permette la continuità delle operazioni aziendali e facilita il trasferimento del nome della società in termini di tempo, che altrimenti non potrebbe essere usato per almeno sei mesi. Tuttavia,l’investitore che sta considerando questa strada dovrebbe tenere a mente i relativi svantaggi: La necessità di disporre di un capitale maggiore da investire È richiesto un capitale maggiore rispetto al trasferimento tra distretti fiscali a causa degli obblighi di registrazione di capitale nel periodo in cui si sovrappongono le attività delle due società e a causa di altri costi (come ad esempio gli affitti degli uffici).
una WFOE manifatturiera è richiesta una relazione d’impatto ambientale, mentre le società commerciali dovranno sottoporsi alla registrazione per l’ ispezione doganale e delle merci.
tributari locali per l’imposta sulle persone fisiche o l’addizionale a supporto del sistema scolastico, sia presso gli uffici tributari nazionali per IVA e imposta sul reddito societario.
Vi sono differenze anche per i requisiti del capitale minimo ai fini fiscali: WFOE per servizi >100.000 RMB, società commerciali a partecipazione straniera (FICE) >500.000 RMB (tuttavia si consiglia sempre la verifica con gli uffici di approvazione locali sul capitale minimo da versare).
L’ i n v e s t i t o r e s t r a n i e r o d e v e p o r r e particolare attenzione agli oneri fiscali durante la liquidazione, come descritto dettagliatamente di seguito.
Infine, il tempo di preparazione per una WFOE manifatturiera e per una FICE generalmente si allunga da uno a tre mesi rispetto ad una WFOE per servizi.
Il trasferimento delle immobilizzazioni può portare ad imposte addizionali Il trasferimento delle immobilizzazioni deve avvenire al valore contabile o ad un valore maggiore e ciò può comportare l’applicazione di imposte addizionali.
Uno dei punti chiave da tenere in considerazione, quando si costituisce una nuova WFOE, è il contratto di locazione. Ad esempio, un indirizzo può essere registrato soltanto per una società alla volta ed è possibile che l’indirizzo per la nuova società sia già stato registrato da un’altra società, sia straniera che locale.
La necessità di un nome temporaneo per la società La società deve operare sotto un nuovo nome per un certo periodo. Dopo la chiusura della precedente società, il suo nome può essere registrato nuovamente dopo sei mesi.
Lo stato di registrazione di un indirizzo, in molti casi, può essere controllato presso l’AIC, ma nell’eventualità che ciò non sia possibile, nel contratto di locazione deve essere dichiarato che la caparra sarà restituita interamente all’investitore qualora l’indirizzo non sia disponibile.
Costituzione di una nuova WFOE
Liquidazione dell’esistente WFOE
La costituzione di una società a totale partecipazione straniera (WFOE) prevede l’acquisizione di una licenza commerciale, la registrazione presso tutti gli uffici governativi e l’apertura dei conti bancari.
Il processo di chiusura di una WFOE, ovvero scioglimento e liquidazione, può richiedere diverso tempo ed essere meno prevedibile dell’allestimento di una nuova società.
La costituzione di una WFOE richiede generalmente da tre a sei mesi in base alla completezza e all’accuratezza dei moduli di richiesta, e anche alla tempestività con cui si è in grado di rispondere alle richieste di informazioni aggiuntive.
La completa liquidazione di una WFOE richiede normalmente una media di 10-14 mesi. Una buona preparazione e coordinazione, e la stretta cooperazione con le autorità coinvolte (in particolare le autorità fiscali), sono fondamentali.
Il processo di costituzione può presentare delle differenze minori rispetto al tipo di società a totale partecipazione straniera che si sta costituendo. Ad esempio, per
Questi processi possono variare leggermente, nella pratica, in base all’area geografica. A Pechino, per esempio, è necessario recarsi sia presso gli uffici
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Il diritto societario e la normativa di riferimento per le WFOE (“WFOE Implementing Rules”) forniscono ampie disposizioni sullo scioglimento e sulla liquidazione delle stesse.
Il processo di liquidazione prevede tre fasi:
1. Domanda di richiesta per la cessazione dell’attività 2. Espletamento delle obbligazioni di liquidazione • liquidazione del consiglio di amministrazione • registrazione e verifica dei crediti • distribuzione e vendita delle immobilizzazioni • relazione di revisione sulla liquidazione • relazione sulla liquidazione 3. Cancellazione delle licenze presso tutte le relative autorità 1. Domanda di richiesta per la cessazione dell’attività
Per iniziare il processo di liquidazione, la WFOE deve richiedere l’autorizzazione di cessazione dell’attività all’autorità di approvazione originale (di norma il ministero del commercio). Al momento del rilascio dell’autorizzazione, inizia il processo di liquidazione. (Per i settori o gli investimenti con restrizioni che richiedano autorizzazioni da altri uffici, le richieste devono essere inoltrate anche a questi).
2. Espletamento delle obbligazioni di liquidazione
Il consiglio di amministrazione dovrà nominare un comitato di liquidazione (con il compito di gestire il processo stesso entro 15 giorni dalla data di autorizzazione alla cessazione, e presentare la lista dei membri del comitato all’autorità competente).
Chiudere la società esistente e ricominciare “da zero” Il diritto societario dispone che il comitato per la liquidazione di una società a responsabilità limitata sia composto dai suoi azionisti, mentre per una società a responsabilità limitata da azioni deve essere composto dagli amministratori o dai soggetti indicati dall’assemblea generale degli azionisti. È disposto nelle “WFOE Implementing Rules” che il comitato per la liquidazione includa il r ap p r es entante legale, i rappresentanti dei creditori e i rappresentanti delle relative autorità competenti, così come dai revisori contabili autorizzati e dai legali. Il comitato per la liquidazione, in pratica, può includere chiunque sia stato indicato dagli azionisti. Entro 10 giorni dalla sua formazione, il comitato per la liquidazione deve inviare una comunicazione scritta relativa alla liquidazione a tutti i creditori conosciuti perché dichiarino i propri crediti. Il comitato, inoltre, deve annunciare, entro 60 giorni dalla sua costituzione, la liquidazione della società sia su un quotidiano nazionale sia su un appropriato quotidiano provinciale o municipale a beneficio dei creditori non conosciuti. Il comitato dovrà esercitare le seguenti funzioni e i seguenti poteri durante la liquidazione: Liquidare i beni della società, preparare lo stato patrimoniale e la lista dei beni e predisporre un piano di liquidazione Comunicare ai creditori della società la liquidazione tramite avviso o annuncio pubblico Completare ogni attività in essere della società Presentare la stima alla valutazione dei beni e il metodo di calcolo Versare tutte le imposte non pagate e saldare tutti i debiti Regolare tutti i debiti e i crediti della società Vendere i beni rimanenti dopo il saldo di tutti i debiti della società Rappresentare la società in ogni processo civile Presentare la relazione sulla liquidazione al consiglio di amministrazione e alle autorità per l’approvazione I creditori conosciuti devono registrare presso il comitato di liquidazione le loro richieste entro 30 giorni dal ricevimento del relativo avviso di liquidazione. Tutti
gli altri creditori devono registrare presso il comitato di liquidazione le loro richieste entro 45 giorni dall’annuncio pubblico di liquidazione. Il comitato deve riesaminare tutti i crediti registrati e determinarne la validità, deve inoltre comunicare per iscritto ai richiedenti la propria decisione rispetto alle loro richieste. Dopo aver verificato e valutato le proprietà della società, redatto lo stato patrimoniale e la lista delle proprietà, deve preparare un piano per la liquidazione e presentarlo all’assemblea degli azionisti per l’approvazione. Il comitato, con questa approvazione, può cominciare a liquidare i beni residui o a procedere con la vendita degli stessi nel seguente ordine: Spese per la liquidazione; Salari o pagamento degli oneri previdenziali dei dipendenti in sospeso; Debiti d’imposta sospesi; e Ogni altro debito sospeso della società Dopo aver saldato i suddetti debiti, il comitato deve distribuire ogni bene residuo agli azionisti della società in base alle loro quote. Ciò che rimane può essere convertito in qualsiasi altra valuta estera attraverso una specifica banca di cambio, e può essere liberamente rimesso o trasportato all’estero. Deve essere coinvolto uno studio contabile locale per condurre il controllo della liquidazione e preparare la relazione di verifica della stessa. Anche la verifica di regolarità fiscale deve essere eseguita dall’autorità tributaria competente. Questa procedura richiede parecchio tempo, di norma tra i 6 e i 12 mesi. La verifica di regolarità fiscale e la cancellazione della posizione costituiscono il maggior ostacolo durante il processo di liquidazione.
La completezza e la veridicità delle informazioni sui beni, inclusi: • correttezza nei calcoli dei crediti • autorizzazione della cancellazione dei crediti inesigibili • completezza dei resoconti bancari • reale proprietà dei beni materiali della società • corretta approvazione delle autorità su ripianamento/perdita dei beni immobili e corretta registrazione e distribuzione degli altri beni Le passività della società, inclusi: • calcolo corretto dei salari dovuti ai dipendenti • corretto versamento delle imposte • corretto ripianamento delle altre passività La relazione di verifica sulla liquidazione è emessa da uno studio certificato contabile e deve essere presentata all’assemblea degli azionisti della società per l’approvazione.
“
Una relazione di liquidazione generalmente include informazioni sui beni e sulle passività della società e la descrizione del modo in cui tali beni sono stati liquidati”
”
Il comitato per la liquidazione, con l’approvazione, deve presentare all’autorità che hanno emesso le autorizzazioni in origine (di norma il ministero del commercio) una relazione di liquidazione con la prova di cancellazione presso il SAFE e l’autorità doganale.
3. Cancellazione delle licenze presso tutte le relative autorità
A questo punto, la società straniera può procedere alla cancellazion presso tutti gli altri uffici, inclusi:
L’ufficio tributario, dopo che tutte le procedure di liquidazione sono state completate e le imposte versate, procederà alla cancellazione della posizione fiscale della società.
L’ Ufficio per l’Amministrazione dell’industria e del commercio (AIC); L’ Ufficio per l’Amministrazione della qualità e del controllo tecnico
Come in un normale audit di verifica, i revisori per la liquidazione si concentreranno sui seguenti aspetti:
Alcune società appartenenti a settori particolari devono far cancellare anche le autorizzazioni speciali in loro possesso.
Il conto economico e le transazioni della società negli ultimi tre anni prima della data della dichiarazione di liquidazione.
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Chiudere la società esistente e ricominciare “da zero”
Oneri fiscali durante il processo di liquidazione Le società a partecipazione straniera in Cina, in fase di liquidazione, devono far fronte sia agli oneri fiscali in sospeso sia ai nuovi oneri fiscali derivanti dalla liquidazione. Qualsiasi imposta non pagata in precedenza deve essere saldata durante la liquidazione. In questa sede, l’investitore straniero deve aspettarsi una qualche imposta d’uscita (“exit tax”) applicabile, ad esempio, sotto forma di una tassa di bollo non pagata o dell’ IRPEF non pagata per dipendenti espatriati.Queste sono eventualità molto comuni che si riscontrano durante le revisioni fiscali in fase di chiusura societaria. Alcune imprese straniere, inoltre, godono ancora di privilegi fiscali, quali due anni di esenzione e tre anni di riduzione del 50% delle imposte sul reddito societario in base alla vecchia normativa. Tali privilegi si applicano soltanto, di norma, a quelle società che svolgono l’attività per almeno 10 anni. Le imprese che godono di queste riduzioni fiscali e tuttavia svolgono l’attività per meno di 10 anni sono tecnicamente obbligate a versare il totale delle imposte esentate o ridotte. Durante il processo di liquidazione, la vendita di beni e il licenziamento di dipendenti, per citare alcuni esempi, genereranoo con ogni probabilità nuovi oneri fiscali. Poiché la cessione di beni durante la liquidazione ha come fine la distribuzione degli utili, l’onere d’imposta andrà considerato in modo diverso. Parte di tali oneri saranno considerati come spese di liquidazione e andranno versati preferibilmente prima delle altre spese.
Calcolo degli oneri fiscali Imposta sul reddito societario
Il periodo di liquidazione deve essere considerato come un periodo fiscale separato per il calcolo dell’imposta sul reddito societario. Le relative formule sono le seguenti: Profitti/perdite durante la liquidazione = (profitti/perdite da vendita rimanenze) + (profitti/perdite da vendita non di rimanenze) + (profitti/perdite da vendita beni) Net Assets/Retained Assets = (Profitti/perdite da liquidazione) - (salari/contributi obbligatori di previdenza sospesi) - (spese per liquidazione) - imposte dovute - altri oneri - perdite sui crediti inesigibili + ricavi da recupero crediti Ricavi da liquidazione = Attività nette/residui attivi conservati - perdite accumulate - valore attività nette su base imponibile +(-) altre rettifiche d’imposta
Iva sulle importazioni e dazi doganali
La dogana stabilisce il monitoraggio di vari prodotti importati per un periodo di diversi anni. Durante il periodo di monitoraggio, il valore dei beni va ammortizzato al valore effettivo se l’autorità doganale ne autorizza la vendita, il trasferimento o l’utilizzo ad altri fini.In questa situazione si applicano sia l’Iva all’importazione sia i dazi doganali. La relativa formula è la seguente: Prezzo dopo imposte = prezzo CIF x [1- numero mesi usati/(anni di utilizzo x 12) Inoltre, se la società a partecipazione straniera desidera trasferire i beni originariamente importati in regime di esenzione Iva, la dogana calcolerà l’imposta sulla base dell’anno di ammortamento.
Imposte sul fatturato
Le imposte sul fatturato, previste nei trasferimenti di beni durante la liquidazione, saranno in genere l’IVA, la Business Tax e l’imposta sulla rivalutazione dei terreni.
Imposte sul patrimonio
Queste imposte possono includere l’imposta sui beni immobili e l’imposta sui veicoli e imbarcazioni. Durante la fase di liquidazione, prima di trasferire detti veicoli , le società a partecipazione straniera dovranno affrontare anche queste imposte.
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China Briefing
Espansione: filiali e “conversione” di uffici di rappresentanza in società a totale partecipazione straniera
G
li investitori stranieri già presenti attraverso una società a totale partecipazione straniera (WFOE), che stiano progettando di stabilire una presenza in un’altra città, sia per espansione o dislocazione, potrebbero voler considerare la costituzione di una filiale. Una filiale è essenzialmente l’ufficio di una WFOE situato in luoghi diversi dalla sede principale della società madre. Le filiali sono più semplici da registrare e gestire, ma sono limitate in molti aspetti, come l’impossibilità di espandere l’ambito di attività della WFOE oltre a quello specificato sulla licenza. Molte società a utilizzano le filiali per espandere la loro presenza in termini geografici. Ad esempio, i principali negozi di vendita al dettaglio in Cina sono generalmente filiali di una società commerciale a partecipazione straniera (FICE). Inoltre, possono essere interessanti quando la società ha bisogno di assumere personale locale nella città di destinazione, e quindi presentare dichiarazioni IRPEF e pagamenti previdenziali direttamente nel luogo di residenza dei dipendenti. L’apertura di una filiale può quindi essere un’alternativa pratica ed economica alla dislocazione di una WFOE”.
“
[ A cura del Tax Team dell’ufficio di Shanghai, Dezan Shira & Associates ]
Le filiali hanno delle limitazioni, ma la loro facilità di registrazione e gestione le rende tuttavia un’alternativa interessante per stabilire la propria presenza in un’altra località”
”
Di seguito, andremo a discutere le limitazioni delle filiali e il processo di registrazione. Inoltre, menzioneremo un’altra possibilità di espansione delle proprie attività, ovvero la “conversione” di un ufficio di rappresentanza (RO) in una società a totale partecipazione straniera (WFOE). I RO rappresentano per l’investitore straniero un modo di testare il mercato cinese, in gran parte perché sono facili e veloci da costitutire e non richiedono un capitale registrato. Tuttavia, i RO hanno anche dei lati negativi, quali ad esempio un ambito di attività limitato, l’impossibilità di emettere fatture e una limitata capacità di assumere personale:i dipendenti locali, infatti, possono essere assunti soltanto attraverso apposite agenzie governative (ad esempio il FESCO) e non possono superare le quattro unità di personale straniero per ufficio. Le regolamentazioni del 2010 (2010 RO Regulations), inoltre,
hanno inasprito la tassazione in capo ai RO, rendendoli di fatto poco convenienti nel caso di un’espansione dell’attività in termini numerici e funzionali.. Molti investitori, per questa ragione, stanno valutando l’ipotesi di conversione dei propri RO in WFOE.
Le filiali
Il processo di costituzione di una filiale è essenzialmente simile a quello di registrazione di una WFOE. Costituire una filiale non necessita di autorizzazione dal ministero del commercio: piuttosto, questa può essere registrata direttamente presso l’Administration o f I n d u s t r y a n d C o m m e r c e ( A I C ) . Una filiale non deve necessariamente aprire un conto bancario (può utilizzare quello della società madre) e, mentre una nuova filiale deve essere registrata presso l’ufficio imposte locale, soltanto quelle filiali che vogliano emettere fatture (cioè le filiali operative) devono dichiarare su base mensile i propri redditi imponibili. Questo rende minima la manutenzione delle filiali non operative. Soltanto le filiali operative, inoltre, devono mantenere la loro propria contabilità e sottoporsi alla revisione annuale locale.
Caratteristiche delle filiali Ambito di attività limitato
• L’ambito di attività deve rientrare in quello della società madre • Importazione ed esportazione negate: la società madre deve assumersene l’incarico
Non costituiscono entità giuridica
• Non costituiscono entità giuridica e la responsabilità ricade sulla società madre.
Semplice costituzione
• Non è richiesta l’autorizzazione dal ministero del commercio, piuttosto, possono essere registrate direttamente presso l’Administration of Industry and Commerce (AIC). • Non è richiesto capitale registrato. • Non è necessaria l’apertura di un conto bancario (può essere utilizzato quello della società madre).
Facile gestione
• Devono essere registrate presso l’ufficio imposte locale, ma soltanto le filiali che vogliono emettere fatture (filiali operative) devono dichiarare su base mensile i propri redditi imponibili, come da loro fatture emesse localmente. • Soltanto le filiali operative, inoltre, devono mantenere la loro propria contabilità e sottoporsi alla revisione annuale locale.
Espansione: filiali e “conversione” di uffici di rappresentanza in società a totale partecipazione straniera Il processo di costtituzione di una filiale richiede da due a tre mesi come minimo. Per la filiale non è richiesto un capitale registrato, è piuttosto utilizzato quello della società madre a supporto. Quando si costituisce una filiale, quindi, è importante considerare se il capitale registrato e il CashFlow della WFOE siano sufficienti a supportare tale filiale. Per aumentare il capitale registrato è richiesta l’autorizzazione del ministero del commercio e quindi il rinnovo della licenza commerciale della WFOE, il che significa ritornare agli stessi uffici governativi utilizzati per la costituzione della WFOE stessa. Soltanto questo processo necessita di due o tre mesi, allungando quindi in modo significativo il tempo richiesto per costituire e far funzionare una filiale.
“Conversione” di un RO in una WFOE
La regolamentazione sui RO del 2010 ha aumentato il margine di profitto presunto dal 10% al 15% e ha ribadito che ad un ufficio di rappresentanza è proibito svolgere “attività a scopo di lucro”. Un RO può intraprendere soltanto le seguenti attività:
Analisi di mercato, esposizione di prodotti o servizi e attività promozionali collegate ai prodotti o ai servizi della propria sede centrale Attività di coordinamento per vendita di prodotti, fornitura di servizi, approvvigionamenti locali o investimenti locali per conto della sede centrale Nonostante queste disposizioni non siano state implementate ed applicate nel modo in cui molti si aspettavano hanno comunque spronato molti investitori stranieri a convertire i loro RO in WFOE. In realtà, il concetto di “conversione” di un RO in una WFOE di per sé non esiste, ma prevede invece due procedure separate che possono essere eseguite in qualsiasi ordine. Cancellare un RO e costituire una nuova WFOE sono due steps separati che possono essere eseguiti in qualsiasi ordine di preferenza (tuttavia, bisogna usare qualche accortezza se entrambe le strutture hanno lo stesso indirizzo legale). Poiché un RO non ha personalità giuridica, il termine “cancellazione” è utilizzato al posto di “liquidazione”, nonostante sia per molti aspetti una liquidazione.
“
La cancellazione di un RO può durare da sei mesi a più di due anni, a seconda del periodo di tempo richiesto per la cancellazione all’ufficio imposte. La nuova WFOE può essere costituita durante il processo di cancellazione del RO”
”
La cancellazione di un RO inizia all’ufficio imposte (revisione e saldo) e continua presso le altre autorità competenti, che possono variare su base geografica. Nonostante le fasi di cancellazione di un RO siano poche, la difficoltà di cancellare una posizione fiscale non deve essere sottovalutata. I RO che non abbiano adempiuto a tutti precedenti obblighi fiscali avranno delle particolari difficoltà a questo proposito. Il processo di costituzione di una WFOE è esposto a pag. 5 e descritto a pag. 6.
Cancellare un ufficio di rappresentanza Fase 1: Cancellazione presso l’ufficio imposte
Revisione contabile Saldo degli oneri fiscali Cancellazione della posizione fiscale
Fase 2: Cancellazione presso le altre autorità *
Cancellazione presso: • State Administration Foreign Exchange (SAFE) • L’autorità doganale • L’amministrazione dell’industria e del commercio (AIC); • L’ufficio qualità e supervisione tecnica • L’ufficio nazionale di statistica • Chiusura dei conti bancari
Ufficio di rappresentanza cancellato
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Tempo totale: Da sei mesi a più di due anni China Briefing
* Variabile su base geografica
Espansione: filiali e “conversione” di uffici di rappresentanza in società a totale partecipazione straniera
Come gestire il personale durante una fase di transizione? Potrebbe essere molto difficile gestire le questioni legate al personale durante una fase di transizione, sia questa una dislocazione verso un nuovo distretto fiscale o verso una nuova città, oppure la conversione di un ufficio di rappresentanza in una società a totale partecipazione estera per servizi. Il livello di difficoltà è naturalmente maggiore in base al numero degli impiegati da trasferire. Mentre un RO o una WFOE per servizi avranno probabilmente meno dipendenti, una WFOE manifatturiera ne avrà molti di più.
“
Per chiudere una società o un’entità giuridica è necessario presentare una data di scadenza fiscale entro la quale essa non deve più avere dipendenti a libro paga. Dovranno essere intraprese azioni specifiche per gestire sia i dipendenti che continueranno ad essere impiegati sia quelli che non lo saranno. Da tenere a mente che per legge, per non incorrere in sanzioni, i dipendenti devono essere avvisati della transizione con almeno un mese di anticipo ”
”
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I dipendenti hanno diritto di scegliere se rimanere impiegati o meno nella nuova entità, in caso di dislocazione verso un nuovo distretto fiscale o verso una nuova città, oppure nel caso della conversione di un RO in una WFOE per .
La situazione migliore è quella in cui i dipendenti che non lavoreranno più per la società dopo la transizione (inclusi quelli che non desiderano cambiare luogo di lavoro) si dimettano.
La società deve gestire, per i dipendenti in continuità d’impiego da spostare, il trasferimento nella nuova città della registrazione ai fini della previdenza sociale (incluso il fondo per l’abitazione).
Per i dipendenti che non si dimettono, né il diritto contrattuale né il diritto del lavoro e le relative modalità di applicazione contengono disposizioni specifiche sulla dislocazione del personale. In base al diritto del lavoro, datore di lavoro e dipendente possono terminare un contratto di impiego qualora, attraverso una consultazione, raggiungano un accordo sulla questione. Il contratto può essere terminato anche quando una condizione oggettiva sottostante la conclusione dello stesso subisca un cambiamento significativo, ad esempio quando il contratto non può più essere eseguito, e se dopo la consultazione tra le parti non viene raggiunto un accordo sulla modifica dei suoi contenuti.
Oltre al nuovo contratto di lavoro, i dipendenti che lavoreranno per la nuova entità dopo la transizione dovranno firmare un contratto per il trasferimento con la nuova società. Tuttavia la società, per essere parte di questo contratto, deve avere prima ottenuto la licenza commerciale.
In entrambe queste circostanze, il datore di lavoro deve risarcire il dipendente in base al numero degli anni in cui questi è stato impiegato (un mese di salario per ogni anno completo di lavoro).
Poiché coordinare la tempistica dell’emissione della nuova licenza commerciale e della chiusura della posizione fiscale della precedente entità è particolarmente difficile, per evitare che un dipendente venga impiegato illegalmente da una delle due, è possibile incaricare un’agenzia di risorse umane o di servizi professionali che assuma temporaneamente i dipendenti per conto della società durante la transizione. Alla costituzione della nuova società, l’agenzia può “trasferire” questi dipendenti alla nuova entità, evitando le potenziali responsabilità legali connesse a tempistiche non corrette.
China Briefing
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Numero 126 • Luglio/agosto 2012
Da Dezan Shira & Associates
La riforma dell’imposta sul valore aggiunto
In questo numero: • Riforma del sistema fiscale Iva • Contesto normativo del programma sperimentale di riforma Iva • Status di contribuente Iva ordinario: come e perché • Domande e risposte: quali problemi si trovano spesso ad affrontare le società straniere rispetto all’Iva in Cina?
Disponibile in diverse lingue
Nota dell’editore Come previsto dal programma di riforma fiscale in Cina, in base al XII Piano Quinquennale (2011 - 2015), l’imposta sul valore aggiunto sostituirà la business tax. Shanghai ha fatto da apripista nella riforma dell’imposta sul valore aggiunto (Iva) istituendo, a partire da gennaio, un programma sperimentale (Pilot Reform Program) nel settore dei trasporti e in sei settori di servizi avanzati. Si prevede per questa sperimentazione un’espansione geografica su larga scala, con nove altre città e province che, al momento attuale, hanno ufficialmente richiesto di parteciparvi.
Alberto Vettoretti, Managing Partner, Dezan Shira & Associates, Editore Asia Briefing editor@asiabriefingmedia.com
Per molti la riforma Iva rappresenta una fase di transizione con molti dubbi e un numero notevole di domande, come, ad esempio, capire esattamente quale tipo di Iva a credito (input VAT) sarà possibile dedurre. Per fare un po’ di chiarezza sull’argomento, e sull’IVA in generale, risponderemo, in questo numero di China Briefing, ad una serie di domande, come ad esempio: • Come funziona l’Iva nell’attuale sistema fiscale? • L’Iva aumenterà o diminuirà la pressione fiscale totale? • Qual è il contesto normativo del programma pilota di riforma dell’Iva? • Quali sono i problemi più comuni che si trovano ad affrontare le società straniere rispetto all’Iva? In questo numero, inoltre, andremo a creare una sinergia tra le molte risorse disponibili in Asia Briefing e, a tal scopo, utilizziamo una serie di icone (elencate di seguito) per indirizzarvi alle relative risorse: notizie, aggiornamenti normativi, pubblicazioni, discussioni LinkedIn, podcast e professionisti della società da contattare in caso di ulteriori domande. Cordiali saluti,
Domande? Entrate in contatto diretto con i professionisti specializzati sull’argomento.
Tutto il materiale e i contenuti sono protetti da © 2012 Asia Briefing Ltd. Letture consigliate Non è permessa nessuna riproduzione, copia Trovate le pubblicazioni relative all’argomento su o traduzione di materiale senza il consenso www.asiabriefing.com/bookstore. dell’editore.
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2 - CHINA BRIEFING
?
Notizie su China Briefing News Leggete le notizie e i commenti sull’argomento su www.china-briefing.com/news.
Prospettiva internazionale Informatevi su come l’argomento è trattato in altre giurisdizioni asiatiche, inclusi India e Vietnam.
Podcast Ascoltate gli interventi di un esperto in materia.
Numero 126 • Luglio/agosto 2012
Sommario Uno degli errori “comuni che riscontriamo nelle società straniere è la sottovalutazione delle fasi e del tempo necessari per poter emettere fatture o fapiao.
”
Jenny Zhang Manager, Corporate Accounting Services Dezan Shira & Associates, Shanghai Office
1. Circular 110 – National
Apr May Jun Jul Shanghai
p.4
2. Circular 111 – Shanghai
Beijing
Richiesta
3- 6 mesi di prova
• Modulo di domanda (30 giorni) • Colloquio; ispezione locale • Modulo di verifica di contribuente Iva ordinario • Autorizzazione all’acquisto di fatture o fapiao
p.7
p.9
Riforma del sistema d’imposta sul valore aggiunto in Cina
Contesto normativo del programma sperimentale di riforma Iva
Status di contribuente ordinario Iva: Come e perché
Nell’ottobre 2011, la Cina ha ufficialmente notificato il lancio del programma sperimentale di imposizione Iva (imposta sul valore aggiunto) a sostituzione della business tax, in base
A seguito della decisione del Consiglio di Stato, nell’ottobre 2011, di lanciare il programma sperimentale di riforma Iva a Shanghai, il Ministero delle Finanze (MoF) e lo State Administration of Taxation (SAT) hanno, nel novembre 2011...
Start
all’obiettivo di riforma del sistema fiscale...
Un altro fattore che le società devono considerare, nel calcolo dei costi totali concernenti la riforma Iva, riguarda l’opportunità o meno di passare dallo status di piccolo contribuente a quello di contribuente ordinario. Nonostante l’aliquota Iva per i piccoli contribuenti sia...
Notizie su China-Briefing.com 9 marzo
Sei punti chiave riguardanti la riforma fiscale in Cina nel 2012
26 aprile
Il SAT rilascia le Misure per richiedere l’IVA ad aliquota zero
4 giugno
Le imprese commerciali straniere possono ancora richiedere i certificati per il recupero dell’IVA a credito
14 giugno La Cina chiarisce l’utilizzo delle fatture soggette a Iva speciale per il rimborso IVA all’esportazione 20 giugno Le nuove aliquote Iva classificate per tipo di servizio
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CHINA BRIEFING - 3
Riforma del sistema di imposta sul valore aggiunto in Cina
N
ell’ottobre 2011, la Cina ha ufficialmente notificato il lancio del programma sperimentale di imposizione I v a ( i m p o s t a s u l v a l o re aggiunto) a sostituzione della business tax, in base all’obiettivo di riforma del sistema fiscale delineato nel XII Piano Quinquennale (2011-2015).
A partire dal primo gennaio 2012, è iniziata a Shanghai la sostituzione della business tax con l’IVA nel settore dei trasporti e in sei settori di servizi avanzati. La riforma che si sta testando a Shanghai sarà applicata in seguito a livello nazionale; nel contempo Pechino ha ottenuto l’autorizzazione al lancio del programma sperimentale a partire dal primo luglio di quest’anno.
casa è soggetta a business tax, in qualità di
lo sviluppo del settore dei servizi avanzati in Cina. La doppia tassazione che deriva dalla
proprietà immobiliare; il mobilio è invece
coesistenza di Iva e business tax è dovuta al
considerato come un bene venduto e quindi
fatto che la seconda, pagata sui servizi utilizzati,
soggetto ad Iva. Tuttavia, dal punto di vista di
non può essere detratta dai contribuenti Iva.
un ufficio tributario locale, sia casa sia mobilio sono soggette a business tax, visto che
La business tax è un’imposta sul fatturato
l’attività principale di una società immobiliare
“a cascata”, per la quale le imposte sono
è soggetta a business tax.
pagate sul costo totale dei prodotti e dei servizi ad ogni stadio della supply chain.
Infine, la domanda più pertinente è se,
Applicando un’imposta soltanto agli elementi
in seguito alle stesse, ci sarà o meno un
che compongono il “valore aggiunto” lungo la
incremento della pressione fiscale totale per
supply chain, invece di tassare l’intero fatturato
le società.
dell’attività, la riforma Iva può potenzialmente rimuovere i costi extra che sono al momento
In questo articolo, diamo risposta alle seguenti
soggetti appunto alla business tax.
tre domande chiave:
È difficile per le attività con vendite miste,
• Come funziona l’Iva nell’attuale sistema fiscale?
inoltre, determinare gli elementi di valore
La riforma dell’Iva ha lo scopo di risolvere il problema della doppia tassazione sui beni e sui servizi derivante dalla coesistenza di business tax e sistema Iva, e si prefigge di promuovere
• L’Iva aumenterà o diminuirà la pressione
aggiunto per business tax e Iva. Ad esempio,
fiscale totale?
quando si acquista una casa completa di
• In che modo la riforma Iva influenzerà le
mobilio, dal punto di vista dell’agenzia delle
attività nel breve periodo?
entrate statale (State Bureau of Taxation), la
Programma sperimentale di riforma Iva: Shanghai e Pechino. 2011 Oct
2012 Nov
Dec
Jan
Feb
Mar
Apr
May
Jun
Jul Shanghai
Annuncio
Inizio Beijing Annuncio
Espansione geografica Altre nove tra città e province
VAT
hanno ufficialmente richiesto, al momento attuale, di partecipare al programma sperimentale di riforma Iva, incluse Chonqing, Shenzhen, Tianjin, Xiamen, e le province dello Anhui, del Fujian, di Hainan, dello Hunan e del Jiangsu.
* Secondo le informazioni governative, febbraio 2012.
4 - CHINA BRIEFING
Inizio*
Programma sperimentale per il settore dei servizi avanzati • R&S e tecnologia • IT • Cultura • Logistica • Leasing di proprietà mobili • Consulenza
Riforma del sistema di imposta sul valore aggiunto in Cina
Come funziona l’Iva nell’attuale sistema fiscale? Al momento attuale, l’Iva è imposta sulle
deve calcolare separatamente il volume
ven dite, sull’importazione di beni tangibili,
delle vendite dei beni e dei servizi che sono
sui servizi di lavorazione, riparazione e
tassabili ad aliquote diverse, pena l’applicabilità
sostituzione di beni. L’aliquota Iva per la
dell’aliquota maggiore.
Contribuenti ordinari Per i contribuenti ordinari, l’Iva imponibile
vendita e l’importazione della maggior parte dei beni, per i servizi di lavorazione, riparazione
Calcolo Iva
La business tax, applicata alla fornitura di altri
si basa su due aspetti:
e sostituzione di beni, si attesta al 17%, mentre
servizi e al trasferimento dei beni intangibili
per alcuni beni particolari si attesta al 13%. Il
e proprietà immobiliari, è pari al 3% o al 5%
Iva a
Iva a
contribuente, che tratta beni o fornisce servizi
((l’aliquota massima pari al 20% si applica al
debito
credito
imponibili che prevedono aliquote diverse,
settore dell’intrattenimento).
Sistema Fiscale corrente Iva
Dovuta sui beni e sui
e sui beni venduti
servizi che una società
dalla società
acquista da un altro fornitore
Business tax
Attuale sistema fiscale Iva. Imposta sulle vendite e sull'importazione di beni, su servizi di lavorazione, riparazione e sostituzione di beni. Business tax.
Dovuta sui servizi
Applicata alla fornitura di altri servizi imponibili e al trasferimento dei beni intangibili e alla vendita di proprietà immobiliari.
17%
5-20%
L’Iva a credito è detratta dall’Iva a debito applicata sulla vendita dei beni. L’Iva dovuta si determina sottraendo l’Iva a credito dall’Iva a debito in un determinato periodo, ossia:
13%
Iva dovuta = 5% 3%
3%
Iva a debito
Industria Servizi finanziari vendita e importazione Piccoli contribuenti. Trasporti, vendita e e assicurativi, agenzie dell'intrattenimento* di beni specifici. infrastrutture, importazione di beni, per servizi, poste e telecomunicazioni, servizi di lavorazione, cessione di cultura e sport riparazione e intangibili, beni sostituzione di beni. vendita di proprietà immobiliari
Iva a
-
credito
Piccoli contribuenti Per i piccoli contribuenti l’aliquota Iva si attesta al 3% e non vi è Iva a credito detraibile. La formula è la seguente:
General Taxpayers*
* I contribuenti Iva si dividono in contribuenti ordinari e piccoli contribuenti. I contribuenti che superano il limite di vendite annuali dei piccoli contribuenti devono fare richiesta per lo status di contribuente ordinario. Il limite vendite per i piccoli contribuenti è 500.000RMB per le imprese impegnate nella produzione di beni o nella fornitura di servizi imponibili, mentre è di 800.000RMB per le imprese coinvolte nella vendita all'ingrosso o al dettaglio di beni.
Iva dovuta = valore delle vendite (senza Iva) x aliquota fiscale (3%) N.B. diversamente dall’Iva, non c’è un meccanismo di credito d’imposta nel sistema di business tax, quindi il debito d’imposta è pari al fatturato moltiplicato per l’aliquota fiscale.
L’Iva aumenterà o diminuirà la pressione fiscale totale? Vi è stata, in generale, una diminuzione del debito d’imposta per molte delle quasi 129.000 imprese coinvolte a Shanghai, da marzo 2012, nella riforma sperimentale dell’Iva. Alcune imprese in certi settori, come la logistica ad esempio, hanno tuttavia sperimentato un incremento della pressione fiscale e tutte le imprese hanno registrato un aumento di oneri amministrativi e di conformità nel breve periodo.
Generale diminuzione della pressione fiscale La maggioranza dei contribuenti ordinari ha goduto della diminuzione della pressione fiscale grazie all’aumento dell’Iva a credito detraibile. Nel complesso, secondo i dati del primo quadrimestre forniti dallo Shanghai Municipal Government, la pressione fiscale è diminuita di circa 2 miliardi di RMB, per le
imprese coinvolte nella sperimentazione e per i contribuenti ordinari Iva di Shanghai, se confrontata a quella del precedente sistema di business tax. Inoltre, la pressione fiscale totale, per gli 88.000 piccoli contribuenti del programma sperimentale, è stata diminuita del 40%, grazie alla nuova aliquota Iva del 3% (rispetto al precedente 5% di business tax).
CHINA BRIEFING - 5
Riforma del sistema di imposta sul valore aggiunto in Cina
del cambiamento del sistema business tax
Variazione delle aliquote Iva per settori.
Attuale regime per Business Tax vs Programma sperimentale riforma Iva. Attuale regime per Business Tax
all’interno del programma sperimentale. Nel mese di maggio, il governo di Shanghai ha fornito aiuti fiscali alle imprese che,
Programma sperimentale riforma Iva.
nella sperimentazione, hanno sofferto una
17%
pressione fiscale superiore a 30.000 RMB nel primo trimestre di quest’anno. Al momento, la città di Shanghai sta studiando l’impatto fiscale
11%
nel settore delle telecomunicazioni, nel settore 5%
5%
6%
3-5% 3%
3%
Leasing di beni mobili
finanziario e assicurativo e in altri settori nei
Trasporti
R&S, tecnologia, IT, Cultura e Arte, Logistica, Consulenza
Piccoli contribuenti Iva
quali i servizi sono forniti ai consumatori per le necessità quotidiane. In base ad un’indagine del SAT di Shanghai, la maggioranza delle attività di logistica lamenta un incremento della pressione fiscale. L’aliquota Iva nel settore dei trasporti si attesta all’11%, all’interno del programma sperimentale, molto più alta del 3% della
General Taxpayers
Aumento della pressione fiscale per alcuni settori Nonostante una generale diminuzione del debito d’imposta per molti, le imprese di alcuni settori hanno sperimentato un aumento della pressione fiscale. Questo perché, mentre le aliquote fiscali in alcuni settori sono sostanzialmente diminuite, la possibilità di detrarre l’Iva a credito rimane limitata a causa di un sistema di detrazione incompleto, poiché la riforma sperimentale si applica soltanto in certi settori a Shanghai. La logistica è uno di questi. Infatti, la quota relativa al trasporto era precedentemente soggetta ad una business tax del 3%; nello schema Iva sperimentale, l’aliquota Iva è pari all’11%. Le voci principali di Iva a credito detraibili nel settore dei trasporti sono i mezzi di trasporto, il carburante e le spese di riparazione. Il costo d’acquisto dei mezzi di trasporto, tuttavia, è elevato e la loro vita utile lunga (specialmente per le navi, questa supera i vent’anni). Ciò detto, è probabile che le imprese non investano ingenti somme per l’acquisto di mezzi di trasporto nei prossimi anni e, pertanto, la reale Iva a credito detraibile per queste immobilizzazioni è molto bassa. L’Iva a credito, per i costi come carburante e riparazioni, ammonta generalmente a meno del 40% del totale dei costi. Inoltre, i costi principali
6 - CHINA BRIEFING
business tax che le società pagavano prima. per il trasporto, come i costi di manodopera,
Questa indagine, comprendente 36 società
pedaggi, alloggi e spese di assicurazione, non
nel settore di trasporto e stoccaggio, rivela
rientrano nell’ambito delle possibili detrazioni.
che il 63,9% di queste aziende afferma che la
Anche se sarà possibile ottenere fatture
loro pressione fiscale è in crescita; di queste
soggette a Iva speciale per tutte le imposte
36 società, il 27,8% conferma che la pressione
a credito detraibili, si avrà in ogni caso un
fiscale è cresciuta più del 10%.
incremento significativo della pressione fiscale. Prendiamo ad esempio una società di trasporti a Shanghai soggetta ad una pressione fiscale maggiore,a causa dell’impossibilità di raccogliere un sufficiente numero di fatture soggette a Iva, per detrarre l’Iva a credito; ciò è dovuto al fatto che molte officine di riparazione non sono nelle condizioni di emettere fatture soggette a Iva. In egual misura, le imprese che hanno partner esterni a Shanghai, che non hanno iniziato ad applicare la riforma, sono impossibilitate a ricevere fatture soggette ad Iva. Molte di queste società di logistica non riescono a trasferire l’aumentata pressione fiscale alle imprese a valle, poiché i prezzi sono di norma stabiliti in contratti a lungo termine. In settori come il trasporto aereo, in aggiunta, ove vi è un’offerta eccessiva, trasferire i costi al soggetto finale significherebbe perdere clienti.
Aumentato l’obbligo di conformità nel breve periodo È aumentato in modo sostanziale nel breve termine l’obbligo di conformità fiscale e contabile per le imprese designate a Shanghai, e le autorità competenti stanno monitorando gli effetti del programma. Nella parte iniziale del processo di richiesta dello status di contribuente Iva, le imprese del programma sperimentale dovevano presentare un prospetto, in cui si confrontava la business tax imponibile totale del 2011 e l’ammontare Iva che avrebbero dovuto pagare, in base alle aliquote del programma sperimentale. A partire da gennaio 2012, le imprese coinvolte nella sperimentazione devono presentare tale prospetto su base mensile, per permettere alle autorità fiscali di monitorarne gli effetti.
Le a u to r i t à d i S h a n g h a i h a n n o d a to comunicazione della disponibilità di sussidi, per aiutare quelle imprese che risentono di una pressione fiscale aumentata a causa
?
Contesto normativo del programma sperimentale di riforma Iva
N
el novembre 2011, il Ministero delle Finanze (MoF) e lo State Administration of Taxation (SAT) hanno emesso delle circolari congiunte per spiegare il contesto di base del programma sperimentale di
riforma Iva. Da allora, le due autorità hanno rilasciato una serie di circolari e comunicati di supporto, per chiarire ulteriori aspetti dell’implementazione del programma stesso.
Tratteremo in questo numero: 1. la Circolare 110: Programma sperimentale di riforma nazionale Iva (National VAT Reform Pilot Program) 2. la Circolare 111: Programma sperimentale di riforma Iva a Shanghai (Shanghai VAT Reform Pilot Program) 3. le circolari e i comunicati di supporto
Eunice Ku Technical Editor, Asia Briefing editor@asiabriefingmedia.com
1. Circolare 110: programma sperimentale di riforma nazionale Iva
Punti fondamentali 1. Introduzione di due nuove aliquote Iva diminuite: 6% (per alcuni settori di servizi avanzati) e 11% (trasporti e costruzioni) 2. Possibilità di esenzione Iva per servizi resi all’estero 3. Permesso di detrarre l’Iva a credito per le fatture soggette a Iva speciale emesse da società rientranti nel programma sperimentale.
Metodi di calcolo Saranno, di norma, tassati utilizzando il metodo semplificato i servizi finanziari e assicurativi, così come i servizi forniti ai consumatori per le loro necessità giornaliere, mentre i settori degli
altri servizi saranno tassati utilizzando il metodo
reale che andrà a crearsi nel periodo della
ordinario. In base al metodo semplificato,
sperimentazione.
l’imposta viene calcolata moltiplicando le vendite per l’aliquota Iva imponibile (3%), considerando che l’Iva a credito non è recuperabile. In base al metodo ordinario, viene applicata l’aliquota Iva standard e l’Iva a credito è detraibile dall’Iva a debito.
Transizione dal sistema di business tax agevolata
Tassazione per operazioni tra aree diverse I contribuenti, rientranti nel programma sperimentale, devono pagare l’Iva nella circoscrizione della propria organizzazione. La business tax versata in altre aree può essere detratta dall’Iva dovuta.
I l sistema di business tax age volata,
Applicabilità
implementato nei settori soggetti alla
Alcuni principi della Circolare 110 (come la
sperimentazione, può essere esteso ad altri
modalità impositiva per servizi finanziari e
settori, ma non può essere utilizzato quando la
assicurativi) che non si applicano nella fase
riforma permette di risolvere il problema della
iniziale della sperimentazione a Shanghai,
doppia tassazione. Saranno adottate misure
possono essere implementati in una fase
di transizione appropriate alla situazione
successiva.
2. Circolare 111: Programma sperimentale di riforma Iva a Shanghai
Punti chiave 1. Espone l’applicazione dell’Iva e la conservazione degli incentivi attuali per la business tax 2. Stabilisce l’ambito dei servizi imponibili Iva, così come il limite per i contribuenti ordinari in base al programma sperimentale.
Fornitura e ricevimento di servizi Quando il fornitore di servizi, o il destinatario nei servizi, si trova in Cina, la fornitura di servizi imponibili si presume venga effettuata in Cina e, pertanto, è soggetta a Iva. Non è dovuta Iva nel caso in cui società estere, o individui stranieri, forniscono servizi o danno in locazione beni mobili e tangibili a società o individui cinesi e questi servizi/beni sono
usufruiti completamente al di fuori della Cina.
Chiarimento sul diritto di detrazione Iva a credito per gli attuali contribuenti ordinari • È detraibile l’Iva a credito (7% del totale fattura) versata per i servizi di trasporto forniti da piccoli contribuenti nel programma sperimentale.
CHINA BRIEFING - 7
Contesto normativo del programma sperimentale di riforma Iva
I seguenti servizi sono considerati esenti
La riscossione dell’IVA con restituzione
sperimentale possono recuperare l’Iva a
dall’IVA:
immediata:
credito versata per i servizi imponibili forniti
• Trasferimenti individuali di diritti d’autore;
• E’ prevista per i contribuenti che, in base
da soggetti esteri.
• Servizi imponibili forniti da individui disabili;
a determinati parametri, impiegano
• Trasferimenti di tecnologia e relativi sviluppi,
un determinato numero di portatori di
• Gli attuali contribuenti Iva della regione
• L’Iva a credito versata fino al 31 dicembre
handicap;
2011, relativa a transazioni iniziali soggette
consulenza connessa e servizi forniti dai
ad Iva, non può essere detratta dall’Iva a
contribuenti nel programma sperimentale;
• I contribuenti IVA ordinari (in base al
debito relativa ai nuovi servizi usufruiti dopo
• Servizi imponibili compresi nel contratto
programma sperimentale) che forniscono
relativo a progetti di gestione dell’energia,
servizi di pipeline transportation possono
il 1 gennaio 2012.
Conservazione degli incentivi di business tax La conservazione degli incentivi di BT può essere riassunta come segue.
forniti da società in grado di erogare servizi
richiedere il rimborso dell’IVA superiore al 3
di risparmio energetico;
per cento del loro effettivo onere fiscale IVA;
• Servizi imponibili forniti da imprese che
• Le società di leasing finanziario autorizzate
erogano attivita’ di outsourcing registrate a
e incluse nel programma sperimentale
Shanghai (l’esenzione IVA sarà effettiva tra il
possono richiedere il rimborso dell’IVA
1 gennaio 2012 e il 31 dicembre 2013).
superiore al 3 per cento del loro effettivo onere fiscale per la fornitura di servizi di
3. Circolari e comunicati di supporto Da dicembre 2011, sia il ministero del
500.000 RMB e 800.000 RMB. I contribuenti
commercio sia il SAT hanno rilasciato un certo
del programma sperimentale con vendite
numero di circolari di supporto, atte a chiarire
annuali inferiori a 5 milioni di RMB possono fare
ulteriori aspetti del programma sperimentale
richiesta dello stato di contribuente ordinario
di riforma Iva a Shanghai.
nel caso in cui:
leasing finanziario di beni mobili e materiali.
persone sia di merci) • servizi di ricerca e sviluppo forniti da soggetti esteri • servizi di progettazione forniti da soggetti esteri (esclusa la progettazione per proprietà immobili locali)
Questi documenti includono: a. Circolare 65 b. Circolare 131 c. Comunicato 13 (2012) del SAT
• abbiano una sede fissa per la produzione e l’attività; • abbiano un sistema di contabilità efficace ed accurato; e • siano in grado di fornire ricevute a norma
a. Circolare 65 La circolare 65 prevede che i contribuenti, con un valore annuo di vendite eccedente i 5
di legge ed altra documentazione fiscale richiesta.
I fornitori di servizi di trasporto internazionale devono possedere la relativa licenza al fine di usufruire dell’aliquota zero. Quei fornitori che non sono in possesso di tale licenza non potranno richiedere l’esenzione Iva.
c. Comunicato 13 del SAT
milioni di RMB, derivante da servizi imponibili
b. Circolare 131
in base al progetto sperimentale, debbano
La Circolare 131, andando oltre quanto esposto
SAT espone le procedure e i documenti
far richiesta dello status di contribuenti Iva
nelle Circolari 110 e 111, espone i servizi ad
necessari per richiedere esenzione, credito
ordinari.
aliquota zero o esenti Iva. La differenza tra i
d’imposta e rimborso Iva ad aliquota zero
servizi ad aliquota zero e i servizi esenti Iva sta
(Exemption, Credit and Refund o “ECR”) per
Il comunicato 13 (2012) rilasciato dal
nella possibilità di rimborso dell’Iva a credito.
i servizi imponibili rientranti nel programma
imponibili si riferisce al valore cumulativo
Per i servizi ad aliquota zero, non è dovuta
sperimentale di riforma Iva.
delle vendite, in un periodo consecutivo
alcuna Iva a debito, e il credito d’imposta
Il valore annuale delle vendite di servizi
L’Iva ad aliquota zero per i contribuenti
non eccedente i 12 mesi, derivante dalla
può essere rimborsato. Per i servizi esenti Iva,
fornitura di servizi nel settore dei trasporti e in
non è dovuta alcuna Iva a debito, e il credito
ordinari del programma sperimentale si attua
alcuni altri settori dei servizi avanzati. Questo
d’imposta può essere richiesto per le spese
attraverso il metodo ECR (esenzione, credito
include il valore delle vendite a cui si applica
relative a tali servizi, ma non può essere
e rimborso) e l’emissione di fatture con Iva
rimborsato.
speciale non è permessa. Prima di richiedere
un’esenzione o una riduzione dell’imposta.
tali rimborsi o crediti d’imposta, i fornitori di servizi devono richiedere lo “status ECR” presso
Il limite di 5 milioni di RMB per la registrazione
Sono soggetti ad aliquota zero i seguenti
obbligatoria di contribuente Iva ordinario si
servizi imponibili forniti da contribuenti nelle
l’autorità fiscale competente. Una volta che
applica soltanto ai contribuenti del programma
aree della sperimentazione:
tale status è stato approvato, i fornitori di servizi
sperimentale. Per gli altri soggetti, inclusi quelli
soggetti ad aliquota zero possono iniziare a
coinvolti nel commercio e nella produzione,
• servizi di trasporto internazionale (incluso
predisporre la documentazione per richiedere
il suddetto limite rimane rispettivamente a
quello transfrontaliero ed estero, sia di
l’esenzione, il credito d’imposta e il rimborso Iva ad aliquota zero (“ECR”).
8 - CHINA BRIEFING
Status di contribuente ordinario Iva: Come e perché
U
n altro fattore che le società
specifici), è comunque vantaggioso ottenere
devono considerare, nel calcolo
lo status di contribuente ordinario, per quelle
(fapiao). Andremo a rispondere, di seguito, a tre
dei costi totali concernenti
società che hanno un considerevole fatturato
domande sullo status di contribuente Iva
la riforma Iva, riguarda
annuale, poiché questo status permettere
ordinario, precisamente:
l’opportunità o meno di passare
loro alcune operazioni economicamente
dallo status di piccolo contribuente a quello di
vantaggiose:
1. Quali sono i requisiti per diventare
• Possibilità di detrarre l’Iva a credito dall’Iva a
2. Qual è la procedura per diventare
contribuente Iva ordinario?
contribuente ordinario. Nonostante l’aliquota Iva per i piccoli
contribuenti sia molto inferiore rispetto a quella
debito; e • Aumento della potenziale clientela, così
dei contribuenti ordinari, ovvero 3% al posto
come una maggiore credibilità, grazie alla
del 17% (o 13% per l’importazione di alcuni beni
possibilità di emettere ricevute con Iva
contribuente Iva ordinario? 3. Come riuscire a soddisfare i propri clienti durante il periodo di transizione?
1. Quali sono i requisiti per diventare contribuente Iva ordinario? Per aver titolo a diventare contribuente Iva ordinario, una società deve superare il limite relativo al fatturato annuo preventivato, deve inoltre possedere alcuni requisiti stabiliti e alcuni altri “non scritti”.
Superamento del limite relativo al fatturato annuo preventivato
Requisiti stabiliti
Requisiti “non scritti”
Per poter diventare contribuente Iva
Il documento stilato dallo State Administration
Oltre a questi requisiti formali, alcuni altri
ordinario, le società di produzione (ovvero
of Taxation, ovvero “ The Management
requisiti non scritti sembrano influenzare, in
i soggetti prevalentemente impegnati nella
Method of VAT General Taxpayer Qualification
genere, il giudizio dell’autorità locale fiscale
produzione di beni o nella fornitura di servizi
Verification” (SAT Decree 2), prescrive che tutti
sull’idoneità di un richiedente allo status di
imponibili) devono preventivare un fatturato
i richiedenti lo stato di contribuente ordinario
contribuente ordinario. Questi requisiti sono:
annuo superiore a 500.000 RMB.
devono soddisfare le seguenti condizioni prima di procedere con la loro richiesta:
• superficie degli uffici/numero degli
• possedere una sede fissa per produzione
• magazzino (e sede dello stesso)
impiegati
Gli altri tipi di impresa (con almeno il 50% di reddito derivante da vendita all’ingrosso o al
e attività
dettaglio di beni) devono preventivare un fatturato imponibile annuo superiore agli
• capitale registrato
• capacità di mantenere una contabilità generale come previsto dal SAT
800.000 RMB.
Limiti del fatturato imponibile annuo preventivato per i contribuenti Iva ordinari Altri tipi di imprese con almeno il 50% del reddito derivante da vendita all’ingrosso o al dettagli di beni.
Imprese di produzione.
800.000RMB
500.000RMB]
CHINA BRIEFING - 9
Status di contribuente ordinario Iva: Come e perché
2. Qual è la procedura per diventare contribuente ordinario Iva? È necessario compilare un formulario di richiesta per diventare contribuente Iva ordinario, si deve inoltre sostenere un colloquio e un’ispezione della sede; infine bisogna predisporre il modulo di verifica di contribuente ordinario e la licenza d’acquisto di fatture ufficiali o fapiao. A seconda dell’ufficio imposte e delle consuetudini locali, per l’ottenimento dello status di contribuente ordinario è previsto, in genere, un periodo di prova che va dai 2 ai 4 mesi e, in seguito, una verifica annuale di idoneità.
Richiesta
2-4 mesi di prova
ottenimento dello status di contribuente ordinario
verifica annuale
• Modulo di richiesta • Colloquio, ispezione in sede • Modulo di verifica di contribuente Iva ordinario • Licenza d’acquisto per fatture ufficiali o fapiao]
3.Come riuscire a soddisfare i propri clienti durante il periodo di transizione? La capacità di emettere fatture ufficiali (o
Struttura logistica in conto terzi (3PL) Intermediazione tramite agente
fapiao) è un requisito fondamentale per poter condurre transazioni con molti clienti e
Estero
fornitori cinesi. Tuttavia, una società deve aver ottenuto lo status di contribuente ordinario
Produttore cinese
per poter emetterne regolarmente. Durante il periodo di prova, la società richiedente può acquistare fapiao dell’autorità
produttore cinese
WFOE
cliente in Cina
WFOE
cliente cinese
intermediario
fiscale; tuttavia, detto acquisto è limitato nella quantità e richiede il pagamento dell’Iva all’atto stesso. Ne risulta che molte società si
Gli investitori esteri di una certa entità
Un altro modo di risolvere il problema delle
trovano nella necessità di fatturare ai propri
optano, a volte, per l’utilizzo di una struttura
fapiao insufficienti è l’intermediazione, una
clienti e fornitori in altra maniera.
logistica in conto terzi (“3LP”) per risolvere
procedura in cui un agente è coinvolto in
il problema. Questa soluzione prevede
modo temporaneo in qualità di intermediario,
l’esportazione di prodotti al di fuori del
a fronte di una commissione, tra il produttore
paese, o in una zona di libero scambio (“free
e il cliente.
La soluzione migliore per risolvere il problema iniziale è negoziare con i clienti l’emissione delle stesse in un periodo successivo. Se ciò non è possibile, sono possibili altre due opzioni descritte di seguito.
trade zone”), e il successivo loro rientro in Cina.
? 10 - CHINA BRIEFING
Risorse ulteriori Domande e risposte
Quali problemi si trovano spesso ad affrontare le società straniere rispetto all’Iva? Molte società estere approdano in Cina dopo aver già firmato un accordo (o una serie di accordi) ed hanno fretta di registrare la loro presenza e di emettere fapiao con Iva. Poiché la registrazione di contribuente Iva ordinario è trattata proprio nell’ultimo stadio del processo di costituzione di una società, ci troviamo spesso di fronte a soggetti che sottovalutano il numero di fasi e la quantità di tempo necessari prima di poter emettere fatture ufficiali. Quei soggetti che vogliono richiedere lo status di contribuente Iva ordinario, ovvero la maggior parte delle società coinvolte nel commercio, devono attendere dai due ai quattro mesi, prima che la questione sia completamente risolta. Questa procedura prevede un’ispezione, l’acquisto di stampante e fatture in bianco, nonché la partecipazione di un dipendente della società ad uno specifico corso di formazione presso l’ufficio tributario. Bisogna anche tenere a mente che, prima che la società ottenga lo status di contribuente Iva ordinario, si dovranno affrontare le problematiche della detrazione dell’Iva a credito. Anche dopo l’ottenimento di questo status, le detrazioni Iva devono essere presentate seguendo la relativa
Uno degli errori “comuni che riscontriamo nelle società straniere è la sottovalutazione delle fasi e del tempo necessari per poter rilasciare fapiao.
”
procedura. Ad esempio, una società ha tempo 180 giorni per verificare una fapiao, dopo detta verifica, deve fare richiesta per la detrazione entro un mese, pena la perdita di tale possibilità. Inoltre, i contribuenti della vecchia business tax, diventati contribuenti Iva, secondo il progetto di riforma, devono tenere a mente che non possono detrarre l’Iva a credito per le fapiao emesse prima dell’inizio del progetto. Le società straniere, infine, sottovalutano spesso il fatto che un contratto preveda costi al netto o al lordo Iva. Qualora l’Iva sia inclusa, deve essere considerata nei calcoli per le vendite e acquisti.
Jenny Zhang Manager, Corporate Accounting Services Dezan Shira & Associates, Shanghai Office
?
Domande sulle vostre attività in Cina? Scriveteci a italiandesk@dezshira.com. Le domande selezionate riceveranno risposta qui oppure su www.china-briefing.com.
CHINA BRIEFING - 11
Numero 127 • settembre 2012
Da Dezan Shira & Associates
Le convenzioni contro la doppia imposizione fiscale
ASIA B IN QUESTO NUMERO • Convenzioni contro la doppia imposizione fiscale per gli investimenti in Cina • Interpretazione delle convenzioni: Circolare 75 e convenzione Cina -Singapore • DOMANDE E RISPOSTE: In quale contesto operano le società straniere che desiderano trarre vantaggio dalle convenzioni contro la doppia imposizione fiscale in Cina?
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Nota dell’editore Appena iniziata la ricerca di materiale per questo numero di China Briefing, ci siamo subito trovati di fronte ad una serie di numeri: 601, 30, 698...È risultato subito evidente che le circolari emesse dal SAT, denominate con questi numeri, rappresentano le colonne portanti del contesto legale della doppia imposizione in Cina e che tale contesto è ancora piuttosto dinamico. La Circolare 30, in particolare, rilasciata soltanto lo scorso giugno, dimostra chiaramente la continua evoluzione di questo settore nel Paese.
Alberto Vettoretti, Managing Partner, Dezan Shira & Associates, Editore Asia Briefing italiandesk@dezshira.com Tutto il materiale e i contenuti sono protetti da © 2012 Asia Briefing Ltd. Non è permessa nessuna riproduzione, copia o traduzione di materiale senza il consenso dell’editore.
Il linguaggio tecnico, in particolare, che permea l’argomento, rende difficile ai non addetti ai lavori districarsi sul campo; si pensi ad esempio al principio della “prevalenza della sostanza sulla forma”, allo status di “beneficiario effettivo”, ai concetti di “stabile organizzazione” e “domicilio fiscale”. Capire la terminologia, tuttavia, con il relativo uso proprio nelle circolari, è la chiave d’accesso per poter trarre profitto dalle convenzioni contro la doppia imposizione fiscale. Nel primo articolo di questo numero, daremo uno sguardo all’evoluzione del contesto legale pertinente le convenzioni contro la doppia imposizione fiscale, toccando anche le nozioni di evasione, gli obblighi di registrazione delle transazioni con l’estero, l’ottenimento dello status di beneficiario effettivo e dei vantaggi dei trattati. Nell’articolo successivo, descriveremo l’interpretazione data nella Circolare 75, relativa alla convenzione Cina-Singapore, che ha segnato la prima apertura delle autorità fiscali cinesi sull’interpretazione di una convenzione. La rubrica Domande & Risposte di questo mese, infine, in collaborazione con la Dr.ssa Hannah Feng (Manager, servizi di contabilità societaria, Dezan Shira & Associates, ufficio di Pechino), fornirà ulteriori spunti alle società straniere che desiderano trarre vantaggi dalle convenzioni contro la doppia imposizione fiscale. Cordiali saluti,
Domande? Entrate in contatto diretto con professionisti specializzati sull’argomento.
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IEFING SIA BR
2 - CHINA BRIEFING
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?
Notizie su China Briefing Leggete le notizie e i commenti sull’argomento su www.china-briefing.com/news.
Prospettiva internazionale Informatevi su come l’argomento è trattato in altre giurisdizioni asiatiche, inclusi India e Vietnam.
Podcast Ascoltate gli interventi di un esperto.
Numero 127 • settembre 2012
Sommario
TAX 税 税 TAX TAX 税 税 X TA TAX 税税 税 TAX TAX TAX 税 税 税 税 X X X TA TA TA 税 税 TAX TAX TAX 税 税 税 AX 税 税 税 T X A X 税 TA T X A T 税 TAX TAX X 税 税 A TAX TAX 税 T 2009
C’è sempre il rischio che la richiesta di beneficiare delle convenzioni non sia approvata dalle autorità fiscali a livello locale, a causa delle differenze interpretative sulle stesse convenzioni.
”
Hannah Feng Manager, servizi di contabilità societaria Dezan Shira & Associates, ufficio di Pechino
Quando si crea una organizzazione stabile (Permanent Establishment o PE)?
Agosto 2009
Ottobre 2009
Dicembre 2009
Circolare 124
Circolare 601
Circolare 698
p.4
“
In base all’articolo 5 del DTA, una organizzazione stabile significa “un posto di lavoro fisso dal quale si svolge integralmente o parzialmente lavoro d’azienda”.
Richieste amministrative per i benefici del trattato in base al tipo di reddito Introiti passivi
Introiti attivi
Approvazionedomanda
Registrazionedocumenti
p.8
p.11
Convenzioni contro la doppia imposizione fiscale per gli investimenti in Cina
L’interpretazione delle convenzioni: Circolare 75 e convenzione Cina-Singapore
Domande e risposte:
La doppia imposizione è stata indicata come “l’ostacolo più evidente per gli investimenti oltre confine”, vista la presenza di più di tre mila convenzioni...
La Circolare 75, emessa dal SAT nel settembre 2010, fornisce un’interpretazione dettagliata d e l l a c o nve n z i o n e c o n t ro l a d o p p i a imposizione fiscale del 2007...
In quale contesto operano le società straniere che desiderano trarre vantaggio dalle convenzioni contro la doppia imposizione fiscale in Cina?
Notizie su China-Briefing.com 31 luglio 2012
Pagamenti dalla Cina: procedure e implicazioni fiscali
25 luglio 2012
Le holding del Nevada e del Delaware per le FIE cinesi
18 luglio 2012
La Cina fa luce sul riconoscimento dei beneficiari effettivi nelle convenzioni contro la doppia imposizione fiscale
29 maggio 2012 Calcoli IRPEF per i redditi originati in Cina dai residenti di Hong Kong e Macao 5 agosto 2011
Usate il vostro smartphone per leggere il codice QR e scaricare le applicazioni mobili di Asia Briefing.
La Cina fa luce sulle esenzioni fiscali per insegnanti e ricercatori CHINA BRIEFING - 3
Convenzioni contro la doppia imposizione fiscale per gli investimenti in Cina La doppia imposizione (DTA o DTAA) è stata indicata come “l’ostacolo più evidente per gli investimenti oltre confine”, con più di tre mila convenzioni siglate in tutto il mondo che hanno permesso di far risparmiare una notevole quantità di denaro agli investitori stranieri.
L
e convenzioni contro la doppia imposizione fiscale, i cosiddetti Double Taxation Agreements (DTA), si pongono vari obbiettivi tra cui il cercar di evitare che i redditi vengano tassati da due o più stati, la limitazione dell’evasione fiscale e l’incoraggiamento dello scambio commerciale oltre confine. La maggior parte dei DTA ha una natura bilaterale e, nonostante i paesi che li sottoscrivono non siano tutti membri dell’Organizzazione per la Cooperazione allo Sviluppo Economico (OCSE), essi sono generalmente sviluppati sui modelli dell’organizzazione stessa oppure, più raramente, su quelli delle Nazioni Unite.
Singapore, ad esempio, adottano il principio di tassazione della “ fonte territoriale”, secondo cui soltanto i profitti generati localmente sono tassabili. Altri paesi, invece, come la Cina e gli Stati Uniti, si basano sul sistema fiscale dei redditi ovunque generati (worldwide), cosicché le imprese devono pagare le imposte sul reddito generato sia all’interno che all’esterno del paese. Queste convenzioni non forniscono agli investitori soltanto una certezza sui potenziali oneri fiscali, ma sono anche uno strumento di ottimizzazione fiscale per gli investimenti transfrontalieri.
Nonostante circa il 75% delle effettive parole contenute in queste convenzioni si ripeta in maniera identica, l’applicabilità e le disposizioni specifiche di ogni accordo possono variare in modo sostanziale.
I DTA prevengono la doppia imposizione poiché le imposte in uno dei due paesi vengono bilanciate con quelle dell’altro paese, tramite esenzioni fiscali per determinati tipi di reddito, come ad esempio interessi, royalties e dividendi.
Dal punto di vista degli investitori, può nascere una certa confusione riguardo alla fiscalità internazionale, quando questi devono sottostare a due sistemi fiscali diversi e potenzialmente in conflitto. Hong Kong e
I DTA si applicano ai residenti (individui o società) dei paesi o delle giurisdizioni che sono parte delle convenzioni. Alcune sono onnicomprensive e riguardano tutti i tipi di reddito, altre invece sono più specifiche. La
Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo suddivide i trattati fiscali in base alla loro applicabilità su: • • • •
Reddito Reddito e capitale Protocollo; e Trasporto (aereo, fluviale o entrambi).
Il concetto chiave, nell’applicabilità di una convenzione, è la stabile organizzazione (Permanent Establishment, PE), ovvero il luogo fisso in cui le attività di un’impresa si svolgono. Laddove il residente di un paese svolga attività in un altro paese, e tra detti paesi vi sia una convenzione contro la doppia imposizione fiscale, i profitti derivati non saranno soggetti alle imposte nel secondo paese, salvo che l’attività non sia portata avanti attraverso una stabile organizzazione (PE). La stabile organizzazione può essere rappresentata dal luogo in cui si gestisce l’attività, da una filiale, un ufficio, uno stabilimento, alcuni tipi di attività, come ad esempio un cantiere, un progetto edile, oppure la resa di servizi di consulenza per un determinato periodo di tempo (specificato nella convenzione).
Le tappe fondamentali del quadro legislativo sulla doppia imposizione fiscale 2008
...
Gennaio 2008 Legge sul reddito societario Introduce le disposizioni antievasione
4 - CHINA BRIEFING
2009 Gennaio 2009 Implementazione delle misure sulle rettifiche fiscali speciali (Special Tax Adjustment) Descrive il principio della “prevalenza della sostanza sulla forma”
Agosto 2009 Circolare 124 Introduce le procedure per beneficiare dei trattati
Ottobre 2009 Circolare 601 Elenca i 7 fattori sfavorevoli per lo status di “beneficiario effettivo”
Dicembre 2009 Circolare 698 Determina gli obblighi informativi per le transazioni con l’estero
Convenzioni contro la doppia imposizione fiscale per gli investimenti in Cina
Una delle convenzioni più importanti, riviste recentemente, è quella tra la Cina e il Regno Unito, che nel giugno 2011 è stata aggiornata nella definizione di stabile organizzazione e nelle aliquote di ritenuta d’acconto sui dividendi e sulle royalties. La speranza è che, con questa operazione, il Regno Unito diventi una valida alternativa per gli investitori stranieri alle prese con la scelta della giurisdizione delle loro holding per gli investimenti in Cina. Quest’ultima, negli ultimi cinque anni, ha compiuto enormi sforzi nella regolamentazione della doppia imposizione, così come nell’implementazione dei controlli, visto lo sfruttamento da parte degli investitori stranieri delle convenzioni con la Cina, così come con Hong Kong e Singapore e altre giurisdizioni utili per gli investimenti nel territorio. A partire dalla normativa sul reddito societario nel 2008, in cui si pongono le basi contro l’evasione fiscale in Cina, il SAT ha emesso una lunga serie di circolari per esporre gli obblighi informativi delle transazioni estere, per determinare lo status di beneficiario effettivo e per imporre una procedura di richiesta di godimento dei vantaggi derivanti dai trattati. Le circolari più recenti hanno reso più difficile la possibilità di rientrare nelle convenzioni contro la doppia imposizione fiscale (chiamati sia DTA che DTAA). “Prima del 2010, la regolamentazione cinese sui DTA era alquanto elastica e la maggior parte delle società riusciva automaticamente a trarne vantaggio”, spiega Hannah Feng, responsabile dei servizi di contabilità societaria, Dezan Shira & Associates, ufficio di Pechino. “A partire dal 2010, è stata introdotta una normativa più specifica e più rigida, e le società hanno dovuto iniziare a fare richiesta per poter
del 2010, la regolamentazione cinese sui “DTAPrima era alquanto elastica e la maggior parte delle società riusciva automaticamente a trarne beneficio. A partire dal 2010, è stata introdotta una normativa più specifica e più rigida, e le società hanno dovuto iniziare a fare richiesta per poter godere dei benefici delle convenzioni.
”
godere dei benefici delle convenzioni. Ad esempio, per poter usufruire dei vantaggi di un DTA sulla ritenuta d’acconto di dividendi, interessi e royalties, il SAT deve valutare se la società residente nella giurisdizione dell’altro paese firmatario (ad esempio Hong Kong o Singapore) è effettivamente il “beneficiario effettivo” dell’affiliata cinese. È necessario, a questo scopo, soddisfare i sette requisiti che vanno a formare il concetto della “ prevalenza della sostanza sulla forma”, piuttosto che dimostrare semplicemente che la società abbia il domicilio fiscale nella giurisdizione dell’altro paese firmatario della convenzione. Molte società sono state aperte in Cina anni orsono, con relativa holding in Hong Kong, e non si è tenuto conto del concetto di beneficiario effettivo. Prima di fare richiesta per le agevolazioni di una convenzione, procediamo, di norma, a una valutazione preliminare della situazione della società, al fine di stimare la possibilità di approvazione della richiesta stessa da parte del SAT”.
avvalersi di una convenzione tra la Cina e altri paesi, è riuscire ad ottenere il certificato di domicilio fiscale della loro entità a Hong Kong, specialmente quando questa entità agisce soltanto in qualità di holding”, spiega Jennifer Lu, responsabile dei servizi di contabilità societaria dell’ufficio di Hong Kong. “Il certificato di domicilio fiscale è obbligatorio per poter ottenere l’approvazione da parte dell’autorità fiscale cinese alla richiesta delle agevolazioni di una convenzione. Una holding di Hong Kong, che ha soltanto tale funzione, senza una reale operatività, difficilmente sarà riconosciuta quale beneficiario effettivo dall’autorità fiscale cinese”. In questo articolo, seguiremo lo sviluppo delle convenzioni contro la doppia imposizione fiscale per gli investimenti in Cina, suddividendo il contesto in quattro categorie: a. Basi anti evasione b. Status di “beneficiario effettivo” (Beneficial Owner) c. Richiesta per le agevolazioni dei trattati d. Relazioni sulle transazioni con l’estero
“La maggiore difficoltà che incontrano i nostri clienti a Hong Kong, quando chiedono di
2010 Giugno 2010 Circolare 290 Chiarisce i requisiti per godere dei benefici dei trattati
... Settembre 2010 Circolare 75 Fornisce l’interpretazione della convenzione Cina-Singapore
2012
Giugno 2012 Circolare 30 Semplifica l’approvazione dello status di “beneficiario effettivo”
CHINA BRIEFING - 5
Convenzioni contro la doppia imposizione fiscale per gli investimenti in Cina
a. Basi antievasione Le disposizioni generali antievasione (GAAR) sono state introdotte per la prima volta in Cina con la normativa sui redditi societari (CIT Law) del 2008, nella quale si dispone che, laddove il reddito imponibile di un’impresa sia ridotto in base all’utilizzo di “organizzazioni che non hanno un obiettivo commerciale ragionevole”, l’autorità fiscale ha il diritto a rettificare tale base imponibile. Le disposizioni attuative sui redditi societari (CIT I mplementing Rules) chiariscono
ulteriormente che tali organizzazioni sono quelle il cui scopo principale è ridurre, evitare o posticipare il pagamento delle imposte. Qualora vi sia un abuso di trattamenti fiscali agevolati, trattati fiscali, strutture societarie, paradisi fiscali, o altre organizzazioni prive di un obiettivo commerciale ragionevole, le autorità fiscali possono dare il via a una verifica generale antievasione in base al principio della “prevalenza della sostanza sulla forma”.
Le imprese prive di ragione economica, specialmente quelle costituite nei paradisi fiscali che favoriscono l’evasione fiscale di parti collegate o non collegate, sono sottoposte ad un controllo sempre piu’ rigoroso dalle autorita’ preposte.
b. Status di “beneficiario effettivo” (Beneficial Owner) Nella Circolare 601 si afferma che il destinatario di dividendi, royalties e interessi, di un’ impresa domiciliata in Cina, ha diritto di godere dei vantaggi delle convenzioni qualora possa essere definito il “beneficiario effettivo” di tale reddito. Esistono sette indicatori detti “sfavorevoli” per l’acquisizione dello status di “beneficiario effettivo” (si veda il riquadro a lato). Nella Circolare 30, emessa a fine giugno 2012, viene semplificata, rispetto alla Circolare 601, la procedura per ottenere lo status di “beneficiario effettivo”. La circolare contiene una sorta di “paracadute”, grazie al quale le società quotate sono automaticamente considerate beneficiarie effettive dei redditi da dividendi. Inoltre, le autorità fiscali a livello locale ora non posso semplicemente rifiutare una richiesta di applicazione di una convenzione, ma debbono, piuttosto, ricevere prima l’approvazione delle autorità fiscali di livello provinciale e poi segnalare il caso al SAT per l’archiviazione.
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Le società che faticano ad ottenere l’applicazione di una convenzione possono anche richiedere la revisione del caso alle autorità fiscali di livello provinciale, le quali, generalmente, hanno più esperienza nelle valutazioni riguardanti i DTA
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I sette indicatori “sfavorevoli” allo status di “beneficiario effettivo” (1) Il richiedente è obbligato a pagare o distribuire tutto o la maggior parte (ovvero più del 60%) del suo reddito a una parte residente in un terzo paese (area) entro un limite di tempo determinato (ad esempio entro 12 mesi dalla data di generazione del reddito). (2) Oltre al possesso della proprietà o del diritto che ne genera il reddito, il richiedente non è coinvolto in nessun’altra attività commerciale, o lo è limitatamente. (3) Laddove il richiedente sia un’entità, ad esempio una società, di cui i beni, la dimensione e l’allocazione del personale siano relativamente contenuti (o minimi) e incoerenti con la quantità di reddito prodotto. (4) Il richiedente non detiene controllo o potere decisionale, o ne ha un diritto minimo, sul reddito o sulla proprietà o sul diritto da cui il reddito è generato, e assume rischi minimi o non ne assume affatto. (5) Il paese (area) che è la controparte del trattato esenta dal pagamento delle imposte sul reddito o non ne prevede, oppure impone su tale reddito aliquote fiscali estremamente basse. (6) Oltre ai prestiti per cui sono generati e pagati degli interessi, esistono altri prestiti o depositi tra il creditore e terzi in cui l’ammontare, il tasso d’interesse e i tempi di esecuzione sono simili. (7) Oltre ai contratti sulla cessione del diritto all’utilizzo di copyright, brevetti e tecnologia da cui derivano e sono pagati diritti di licenza, esistono altri contratti tra il richiedente e terzi sul trasferimento della proprietà o sul diritto all’utilizzo di copyright, brevetti e tecnologia.
Convenzioni contro la doppia imposizione fiscale per gli investimenti in Cina
c. Richiesta per agevolazioni dei trattati Nell’agosto del 2009, le autorità fiscali cinesi hanno introdotto dei requisiti amministrativi per i non residenti, affinché questi possano usufruire dei vantaggi delle convenzioni contro la doppia imposizione. Tali requisiti si differenziano in base al tipo di reddito: i vantaggi derivanti da reddito passivo devono ottenere un’approvazione (che richiede dai 20 ai 50 giorni ed è valida per tre anni), mentre i vantaggi derivanti dal reddito attivo devono essere presentati prima dell’insorgenza dell’onere fiscale o al momento della dichiarazione dei relativi obblighi tributari. Nelle Circolari 124 e 290 sono spiegati nel dettaglio tali requisiti ed è anche indicato che il sostituto d’imposta deve completare le procedure di registrazione indipendentemente dal fatto che il contribuente abbia o no fornito le relative informazioni alle autorità tributarie.
Requisiti amministrativi per godere dei vantaggi delle convenzioni a seconda del tipo di reddito Reddito passivo • • • •
Dividendi, Interessi, Royalties, e Plusvalenze
Richiesta-approvazione
Reddito attivo • Stabili organizzazioni e profitti commerciali, • Servizi professionali di soggetti indipendenti, e • Servizi professionale di soggetti dipendenti
Registrazione-presentazione
“
Per entrambe le procedure, richiesta-approvazione e registrazione-presentazione, è indispensabile che sia rilasciato un certificato di domicilio fiscale emesso dall’autorità tributaria della controparte del trattato dopo l’inizio dell’anno fiscale precedente.
”
d. Relazioni sulle transazioni con l’estero Qualora un investitore estero trasferisca capitale, in modo indiretto, in un’impresa domiciliata in Cina, e la reale pressione fiscale nella giurisdizione della holding estera sia inferiore al 12,5%, o il reddito generato all’estero sia esentasse in quel paese, le autorita’ cinesi preposte devo essere tempestivamente informate. Questo requisito, derivante dalla Circolare 698, impone inoltre che, laddove la cessione si basi sull’abuso della struttura organizzativa, che non ha uno scopo commerciale ragionevole (ad esempio le holding estere), o abbia come principale scopo l’evasione degli oneri fiscali sul reddito societario, le autorità tributarie possono ignorare la presenza della stessa holding estera. Per attuare tale principio, le autorità interrogano sui cambiamenti a livello dirigenziale di una società durante il processo di approvazione, al fine di evidenziare qualsiasi circostanza in cui deve essere dichiarata la cessione di capitale indiretto. In alcune circostanze, le autorità tributarie possono anche riferirsi alle notizie rilasciate dalla stampa estera riguardanti la proprietà della società.
Documentazione per la dichiarazione La dichiarazione deve, oltre agli altri documenti, includere: • La relazione tra l’investitore estero e la holding estera con riferimento al capitale, alle operazioni, all’acquisto e alla vendita, ecc. • I dati riguardanti la produzione e le attività, i dipendenti, i conti, le proprietà, ecc. della holding estera. • La relazione tra la holding estera e l’impresa domiciliata in Cina con riferimento al capitale, alle operazioni, all’acquisto e alla vendita. • L’obiettivo e necessita’ commerciale per stabilire una holding estera.
Nonostante la Circolare 698 sia stata rilasciata nel 2009, ha ricevuto l’attenzione dei media soltanto in seguito. Un caso esemplificativo si è avuto nella primavera del 2012, nella provincia dello Shanxi, dove l’ufficio tributario ha riscosso 403 milioni di RMB dalla cessione indiretta di azioni di un’impresa carbonifera cinese da parte di una società delle Isole Vergini britanniche. Al momento questa è stata l’imposizione fiscale più consistente in Cina per un caso di cessione indiretta offshore. CHINA BRIEFING - 7
L’interpretazione delle convenzioni: Circolare 75 e convenzione Cina-Singapore
N
ella Circolare 75, emessa dal SAT nel settembre 2010, è fornita una interpretazione dettagliata della convenzione del 2007 tra Cina e Singapore contro la doppia imposizione.
La pubblicazione di tale circolare fu la prima prova di apertura delle autorità fiscali cinesi nei riguardi delle varie disposizioni contenute nelle convenzioni. L’interpretazione della Circolare 75 si applica spesso alle disposizioni di molti altri trattati fiscali in Cina, e quindi gioca un ruolo fondamentale nell’ambito della tassazione internazionale in cui è coinvolta la Cina stessa.
Illustriamo, di seguito, le disposizioni fondamentali della convenzione Cina-Singapore, insieme ad alcune importanti interpretazioni della Circolare 75.
Quali sono le imposte rientranti nella convenzione? In base all’articolo 2 della convenzione, le tasse rientranti nell’accordo sono: • L’imposta sul reddito delle persone fisiche e l’imposta sul reddito societario in Cina; e • L’imposta sul reddito a Singapore. In base alla Circolare 75, queste imposte possono essere applicate direttamente dall’ente governativo o trattenute alla fonte.
Come si determina lo status di residente di un individuo che risiede in entrambi gli Stati firmatari della convenzione? In base all’articolo 4 della convenzione, si applicano le seguenti regole in ordine decrescente per la determinazione dello status di residente di un individuo che risiede in entrambi gli Stati firmatari della convenzione: • Luogo in cui si trova l’abitazione permanente. In base alla Circolare 75, un’abitazione permanente può essere affittata, ma allo scopo di risiedervi nel lungo periodo, piuttosto che per visite momentanee, come viaggi di piacere o di lavoro.
• Qualora vi sia un’abitazione permanente in entrambi gli Stati, si considerano le relazioni economiche e personali più immediate (il centro degli interessi vitali). Tale centro di interessi vitali é valutato in considerazione delle relazioni familiari e sociali dell’individuo, dell’occupazione, delle attività politiche, culturali e di altro genere, del luogo delle attività, dell’ubicazione della gestione dei beni. Tale centro di interessi vitali é di norma ubicato dove l’individuo vive e lavora e dove si trovano la famiglia ed i propri beni.
• Qualora non sia possibile determinare in quale Stato l’individuo abbia il proprio centro di interessi vitali, o qualora non abbia un’abitazione permanente in nessuno dei due Stati, si considera allora la dimora abituale. • Se la dimora abituale si trova in entrambi gli Stati o in nessuno di questi, si considera allora la sua cittadinanza. La dimora abituale é determinata in base al tempo totale trascorso in un dei paesi. • In tutti gli altri casi: per accordo reciproco.
Come si definisce una stabile organizzazione (PE)? In base all’articolo 5 della convenzione, una stabile organizzazione è “il luogo fisso in cui le attività stesse dell’impresa sono svolte totalmente o in parte”. Queste attività includono in particolar modo: • Una sede del management • Una filiale • Un ufficio
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• Una fabbrica • Un laboratorio • Una miniera, un pozzo di gas, una cava, o qualsiasi altro luogo di estrazione di risorse naturali
L’interpretazione delle convenzioni: Circolare 75 e convenzione Cina-Singapore
In base alla Circolare 75, in normali circostanze, una stabile organizzazione deve avere le seguenti caratteristiche: • Il luogo delle attività deve esistere materialmente. Non vi è limitazione in termini di dimensioni del luogo. Questo può essere di proprietà dell’impresa o in affitto. • Il luogo dell’attività è relativamente fisso e stabile, come ad esempio un ufficio di rappresentanza o una filiale, oppure una stanza affittata a lungo termine in un hotel.
Una stabile organizzazione é costituita inoltre da • Un cantiere edile, una costruzione, un progetto di assemblaggio o di impianto, oppure un’attività di supervisione a questi connessa, dove tale cantiere, progetto o attività si protrae per un periodo superiore ai 6 mesi.
In base alla Circolare 75, diversi “fattori indicano se le attività di una società madre all’interno della propria affiliata comportano la presenza di una stabile organizzazione dell’ head quarter nel paese dell’affiliata stessa.
”
Le date di inizio e di termine del periodo di sei mesi possono essere determinate in base alla data di inizio che è stipulata nel contratto (che include tutte le attività preparatorie) fino al completamento dei lavori (incluse le operazioni di collaudo). Qualora queste attività siano portate avanti per più di 6 mesi, si costituisce una stabile organizzazione (PE).
• La fornitura di servizi, inclusa la consulenza, che si protrae in uno degli Stati firmatari della convenzione per un periodo continuativo o cumulativo di più di 183 giorni all’interno di ogni periodo di 12 mesi. Qualora più personale sia inviato, nello stesso periodo, a lavorare nell’altro Stato, il numero di giorni che ogni soggetto trascorre in quello Stato non sarà calcolato in modo disgiunto. Ad esempio, quando un’impresa di Singapore invii 10 individui a lavorare in Cina per 3 giorni su un certo progetto, si considerera’ che i dipendenti abbiano lavorato lì per 3 giorni, e non per 30.
Un agente cosiddetto”indipendente” che opera in uno degli Stati firmatari per conto e per nome di un’impresa dell’altro Stato firmatario è considerato una stabile organizzazione? In base all’articolo 5 della convenzione, un agente cosiddetto “indipendente”, che agisce nel corso ordinario delle proprie attività, non è considerato come stabile organizzazione. La Circolare 75 prevede che le attività di un agente debbano soddisfare i seguenti due criteri al fine di poter essere considerato indipendente e quindi non essere identificato come stabile organizzazione: • L’agente è indipendente dall’impresa sia legalmente sia economicamente. Saranno considerati i seguenti indicatori nella determinazione della sua indipendenza: a. Il grado di libertà delle attività commerciali dell’agente b. Chi si fara’ carico del rischio in rapporto alle attività commerciali dell’agente; c. Il numero di imprese rappresentate dallo stesso agente: e d. Il grado in cui l’impresa dipende dall’agente. • Quando l’agente “indipendente” conduce attività in nome e per conto dell’impresa, questi non deve essere coinvolto in attività che hanno una ricaduta nelle attività economiche proprie dell’impresa stessa. Ad esempio, se un venditore vende beni in nome e per conto di un’impresa sotto il proprio nome, ma allo stesso tempo agisce come rappresentante autorizzato a concludere contratti in nome e per conto dell’impresa, questi sarà considerato un agente “non indipendente” e andrà a costituire una stabile organizzazione dell’impresa..
Le attività svolte da un’affiliata nello Stato firmatario comportano per la società madre nell’altro Stato firmatario la costituzione di una stabile organizzazione nello Stato dell’affiliata? In base all’articolo 5 della convenzione, il fatto che una società, residente in uno degli Stati firmatari, controlli o sia controllata da una società residente nell’altro Stato firmatario, o che conduca attività nell’altro Stato (attraverso una stabile organizzazione o in altro modo), non costituisce di per sé una stabile organizzazione dell’altra società. In base alla Circolare 75, diversi fattori concorrono all’eventualità che le attività della società madre nell’affiliata generino per la prima la costituzione di una stabile organizzazione nel paese dell’affiliata. Laddove la società madre invii personale, su richiesta dell’affiliata, a lavorare presso l’affiliata stessa, e tale personale sia sotto contratto dell’affiliata, e che questa abbia diritto di disporne e ne abbia responsabilità e rischio esclusivo, le attività di detto personale non costituiranno per la società madre una stabile organizzazione nel paese dell’affiliata.
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L’interpretazione delle convenzioni: Circolare 75 e convenzione Cina-Singapore
Il reddito di un residente in uno Stato firmatario generato da proprietà immobili situate nell’altro Stato firmatario saranno tassate in quest’ultimo? In base all’articolo 6 della convenzione, il reddito di un residente in uno Stato firmatario generato da proprietà immobili (incluso il reddito da agricoltura e silvicoltura) situate nell’altro Stato firmatario possono essere tassate in quest’ultimo. È incluso: • Reddito generato dall’uso diretto, dalla locazione, o da qualsiasi altro utilizzo delle proprietà immobili; • Reddito generato da proprietà immobili di un’impresa; e • Reddito generato da proprietà immobili utilizzate per l’esercizio di servizi da parte di personale indipendente. In base alla Circolare 75, “il reddito generato da proprietà immobili” si riferisce al reddito generato dall’utilizzo delle proprietà immobili. Come accade per il reddito generato dalla cessione di proprietà immobili, si applica l’articolo 13 (Plusvalenze) della convenzione. La percezione di alcuni redditi, inoltre, sebbene collegati alle proprietà immobili, non ricade nell’ambito dell’articolo sul “reddito generato da proprietà immobili”. Ad esempio, gli interessi sul mutuo per l’abitazione ricadono sotto l’articolo 11 (Interessi) della convenzione.
Quando i profitti di un’impresa, generati in uno Stato firmatario, sono passibili d’imposta nell’altro Stato firmatario? In base all’articolo 7 della convenzione, i profitti di un’impresa di uno Stato firmatario possono essere imponibili nell’altro Stato firmatari, quando l’impresa conduce affari in quest’ultimo attraverso una stabile organizzazione ivi situata. In questo caso, i profitti dell’impresa attribuiti a quella stabile organizzazione saranno passibili d’imposta nell’altro Stato. La Circolare 75 prevede che, quando un’impresa di Singapore abbia una stabile organizzazione in Cina, “il profitto attribuibile a tale stabile organizzazione” include non soltanto i profitti derivanti dalla stabile organizzazione in Cina, ma anche i redditi generati all’interno e al di fuori della Cina che abbiano un reale collegamento con la stabile organizzazione, inclusi i dividendi, gli interessi, gli affitti e le royalties. Dovra’ essere utilizzato un prezzo equo di mercato quale base di determinazione dei profitti attribuibili alla stabile organizzazione.
Come saranno tassati i dividendi della società residente in uno Stato firmatario pagati al residente dell’altro Stato firmatario? In base all’articolo 10 della convenzione, se il beneficiario effettivo dei dividendi é residente dell’altro Stato contraente, l’imposta non deve eccedere: • Il 5% dell’ammontare lordo dei dividendi, qualora il beneficiario effettivo sia una società (diversa da una partnership) che detiene direttamente almeno il 25% del capitale della società che paga i dividendi; In base alla Circolare 75, un residente di Singapore deve detenere almeno il 25% del capitale di una società domiciliata in Cina in qualsiasi momento entro 12 mesi consecutivi precedenti al ricevimento dei dividendi. La data di ricevimento dei dividendi é la data in cui deve essere pagata l’imposta o la ritenuta d’acconto sui dividendi come previsto dalla normativa cinese.
• 10% dell’ammontare lordo dei dividendi in tutti gli altri casi
Quando il trasferimento di azioni è passibile d’imposta? In base all’articolo 13 della convenzione, gli utili di un residente di uno Stato firmatario, ottenuti dalla cessione di azioni che generano più del 50% del loro valore direttamente o indirettamente da proprietà immobile/i situata nell’altro Stato firmatario, possono essere passibili d’imposta in quest’ultimo. Nella circolare 75 si chiarisce questo punto disponendo che, in qualsiasi momento all’interno di un determinato periodo (questo periodo non é definito nella convenzione ed é al momento considerato pari a 3 anni) precedente il trasferimento delle azioni della società, il valore della proprietà immobile in Cina detenuto direttamente o indirettamente dalla società, le cui azioni sono trasferite, deve rappresentare più del 50% del valore totale di tutte le proprietà della società. Ad esempio, laddove un residente di Singapore detenga azioni in una società cinese (o acquisti azioni di una società cinese quotata a Singapore): se il 50% del valore delle azioni della società cinese è generato direttamente o indirettamente da una proprietà immobile situata in Cina, allora, indipendentemente dalla proporzione delle azioni detenute dal residente di Singapore nella società cinese, la Cina avrà il diritto a riscuotere l’imposta sugli utili ottenuti dal residente di Singapore grazie al trasferimento delle azioni della società.
Inoltre, gli utili di un residente di uno Stato firmatario, generati dalla cessione di azioni, partecipazioni, o altri diritti sul capitale della società o altra persona giuridica residente nell’altro Stato firmatario, possono essere passibili d’imposta in detto Stato, se chi percepisce tali utili, in qualsiasi momento durante i 12 mesi precedenti la cessione, ha avuto una partecipazione, diretta o indiretta, di almeno il 25% del capitale di detta società. In base alla Circolare 75, si includono le seguenti fattispecie: • Un residente di Singapore detiene direttamente quote di capitale in una società domiciliata in Cina; • Un residente di Singapore detiene indirettamente quote di capitale in una società domiciliata in Cina attraverso una qualsiasi delle sue società in cui detiene delle azioni (oppure attraverso holding/s); e • Le affiliate di un residente di Singapore detengono direttamente quote di capitale nella società domiciliata in Cina.
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Risorse ulteriori Domande e risposte
In quale contesto operano le società straniere che desiderano trarre vantaggio dalle convenzioni contro la doppia imposizione fiscale in Cina? Nella Circolare 601 si afferma che il destinatario di dividendi, royalties e interessi, di un’impresa domiciliata in Cina, ha diritto a godere dei vantaggi delle convenzioni, qualora possa essere definito il “beneficiario effettivo” di tale reddito. Esistono sette indicatori detti “sfavorevoli” per l’acquisizione dello status di “beneficiario effettivo”. Per stabilire lo status di beneficiario effettivo è necessario produrre una certa quantità d’informazioni sull’attività, incluse quelle riguardanti il numero dei dipendenti, informazioni sulle entrate e via dicendo. Se, ad esempio, le autorità si rendono conto che, nella documentazione presentata, gli introiti di un particolare contratto sono particolarmente bassi, possono chiedere di visionare il contratto stesso. Per le società quotate è normale produrre certe informazioni sull’attività, ma molte società non quotate ritengono questo tipo di richiesta un po’ invasiva. Inoltre, c’è sempre la possibilità che la richiesta di una società di beneficiare di una convenzione contro la doppia imposizione non sia approvata dalle autorità fiscali a livello locale, a causa di differenze nell’interpretazione e nell’implementazione della Circolare 601. Nella Circolare 30, rilasciata a giugno 2012, si introduce una sorta di “paracadute”, grazie al quale le società quotate sono automaticamente considerate beneficiarie effettive dei redditi da dividendi. Inoltre, le autorità fiscali a livello locale ora non posso semplicemente rifiutare una richiesta di applicazione di una convenzione, ma debbono, piuttosto, ricevere prima l’approvazione delle autorità fiscali di livello provinciale e poi segnalare il caso al SAT per l’archiviazione. Le società che faticano a ottenere l’applicazione di una convenzione possono anche richiedere la revisione del caso alle autorità fiscali di livello provinciale, le quali, generalmente, hanno più esperienza nelle valutazioni riguardanti i DTA.”
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C’è sempre la possibilità che la richiesta di una società di beneficiare di una convenzione contro la doppia imposizione non sia approvata dalle autorità fiscali a livello locale, a causa di differenze nell’interpretazione e nell’implementazione della Circolare 601.
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Hannah Feng Manager, servizi di contabilità societaria Dezan Shira & Associates, ufficio di Pechino
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Domande sulle vostre attività in Cina? Scriveteci a italiandesk@dezshira.com. Le domande selezionate riceveranno risposta qui oppure su www.china-briefing.com.
Letture consigliate La città-stato di Singapore si è ritagliata un ruolo competitivo diventando una destinazione d’eccellenza per quartieri generali, filiali e holding per tutti quanti desiderano operare e fare business nella regione del Sud Est asiatico e non solo. Infatti, questa città-stato è gestita in maniera talmente efficiente e orientata al business
Altre curiosità sulle convenzioni contro le doppie imposizioni fiscali in Cina? Entrate nel gruppo di discussione LinkedIn di Dezan Shira & Associates “The Tax Q&A”. Oppure visitate la pagina “Sistema Fiscale e Finanziario” su www.china-briefing.com/it.
che si dice che sia essa stessa gestita come un società: una “Singapore Inc.”.
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Numero 128 • Ottobre 2012
Da Dezan Shira & Associates
Oneri sociali e gestione libri paga IN QUESTO NUMERO: • Indennità obbligatorie in Cina: obblighi del datore di lavoro • L’utilizzo di FESCO per la gestione di libri paga e l’assunzione di personale • Calcolare le indennità obbligatorie nelle retribuzioni
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Disponibile in diverse lingue
Nota dell’editore Questo mese festeggiamo il 20º anniversario di Dezan Shira & Associates, il piu’ grande studio internazionale a partecipazione italiana in Asia dedicato agli investimenti diretti esteri nel continente nonche’ l’anima tecnica e legale dietro la pubblicazione Asia Briefing. Gli ingranaggi interni del sistema previdenziale cinese sono diventati ancora più importanti per l’investitore straniero a partire dall’entrata in vigore, nello scorso ottobre, delle disposizioni provvisorie in materia di dipendenti stranieri in Cina (Interim Measures for Participation in the Social Insurance System by Foreigners Working within the Territory of China). Alberto Vettoretti,, Managing Partner, Dezan Shira & Associates, Editore Asia Briefing editor@asiabriefingmedia.com Tutto il materiale e i contenuti sono protetti da© 2012 Asia Briefing Ltd. Non è permessa nessuna riproduzione, copia o traduzione di materiale senza il consenso dell’editore.
Nonostante il sistema previdenziale si fondi su quelle linee guida emanate dal governo centrale, la loro implementazione varia su base geografica e un esempio fondamentale è proprio il trattamento degli stranieri all’interno di tale sistema. Come andremo a discutere, mentre a Dalian sono richiesti, al momento, soltanto i contributi di anzianità per il dipendente straniero, a Shenzhen sono previsti tre tipi diversi di contributi e a Pechino, Tianjin e Xiamen addirittura cinque. A Shanghai la contribuzione è su base volontaria (per il momento). Tali diversità e le frequenti variazioni sulle indennità obbligatorie rendono l’area contributiva insidiosa soprattutto per gli aspetti di compliance aziendale. Riprenderemo, dunque, in questo numero, le basi del sistema contributivo obbligatorio in Cina. Dove finisce esattamente quel 35-40% di maggiorazione del salario al dipendente? Quali sono le aliquote contributive previdenziali, le basi imponibili e le esenzioni fiscali? Cosa comporta l’insieme di queste cifre all’interno del processo retributivo? Considereremo poi le indennità obbligatorie come una parte del più vasto sistema retributivo, sottolineando due aspetti specifici per la Cina: FESCO e hukou, il “passaporto locale cinese”.
Cordiali saluti,
Domande? Entrate in contatto diretto con professionisti specializzati sull’argomento.
Letture consigliate La copertina artistica di questo mese Wang Qing (王青)Art Labor Gallery Time is Money (时间就是金钱) Acrilico/supporto misto su tela, 80 x 120 cm info@artlaborgallery.com www.artlaborgallery.com
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Numero 128 • Ottobre 2012
Sommario A Shanghai, le “verifiche governative sul pagamento dei contributi sociali sono casuali... una società può essere sottoposta a verifica una volta l’anno o ogni 2-3 anni.
”
Tina Wang Group HR Manager Dezan Shira & Associates, Shanghai Office
Contributi obbligatori per il datore di lavoro Fascia contributiva minim Disoccupazione
0.2 - 2%
Infortuni sul lavoro
0.5 - 2%
p.4
Maternità
Procedura di gestione mensile dei contributi obbligatori
FESCO Vantaggi
p.8
0.5 - 1%
INIZIO
...
9
10
11
Punto 10
Punti critici
p.10
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Contributi obbligatori in Cina: Obblighi del datore di lavoro
Il FESCO come strumento per la gestione di retribuzioni e assunzione di dipendenti
Calcolare i contributi obbligatori nelle retribuzioni
Assumere personale in Cina equivale generalmente ad una maggiorazione del 35-40% sullo stipendio netto dovuto a causa di un singolo fattore: i contributi obbligatori...
Molte società a partecipazione estera e uffici di rappresentanza in Cina hanno un contratto in essere con un tipo di societa’ locale chiamata FESCO (Foreign Enterprise Service Company)...
Per gli uffici di rappresentanza, i contributi obbligatori per i dipendenti cinesi sono di norma gestiti da una società di servizi alle imprese (FESCO)...
Notizie su China-Briefing.com 10 febbraio 2012
La Cina promette di aumentare i salari e migliorare l’occupazione
27 marzo 2012
Salari medi e limiti per la previdenza nelle città cinesi
11 giugno 2012
La Cina comunica le statistiche 2011 per le risorse umane e la previdenza
13 luglio 2012
Shenzhen pubblica la guida 2012 ai salari
9 agosto 2012
Pechino rilascia le linee guida 2012 per salari del settore industriale
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CHINA BRIEFING - 3
Contributi obbligatori in Cina: Obblighi per il datore di lavoro
A
ssumere personale in Cina equivale generalmente ad una maggiorazione del 35 40% sul salario netto dovuto a causa di un singolo fattore: i contributi obbligatori. I contributi sono i pagamenti che il datore di lavoro e il dipendente versano per i “cinque fondi di previdenza sociale” (maternità, malattia, disoccupazione, pensione e infortuni sul lavoro) e per il fondo casa. L’implementazione dei contributi obbligatori, secondo le disposizioni del governo centrale, varia in base alla posizione geografica (come illustrato a p.6) e allo stato di residenza del dipendente (ad esempio se la residenza e’ permanente nella città del datore di lavoro o no).
I datori di lavoro, nella retribuzione mensile, devono versare i contributi per l’insieme dei propri dipendenti, così come trattenere le contribuzioni individuali dei singoli dipendenti dai loro stipendi, per versarle all’ente di previdenza sociale, il Social Insurance Bureau. Discuteremo, in quest’articolo,
i diversi tipi di contributi obbligatori, le aliquote e l’influenza dello stato di residenza del dipendente.
Tipo di contributo obbligatorio Disoccupazione
Malattia In caso di malattia/infortunio, parte dei trattamenti medici del dipendente possono essere coperti da assicurazione medica. I versamenti maturano su un’apposita carta che può essere utilizzata per medicinali o trattamenti senza ricovero in ospedali e cliniche approvati (ad esclusione delle cliniche internazionali).
In caso di licenziamento (non di dimissioni volontarie), premesso che il dipendente abbia versato i contributi per l’indennità di disoccupazione per almeno un anno intero, questi può richiedere l’indennità di disoccupazione per un massimo di 24 mesi.
Maternità Il congedo di maternità è di norma di tre mesi, mentre quello di paternità non supera generalmente i quindici giorni. Durante questi congedi, nelle città in cui è prevista un’assicurazione di maternità, non è necessario versare lo stipendio, piuttosto i dipendenti ricevono una somma fissa dal fondo assicurativo.
Pensione
Fondo casa
Al momento del pensionamento, premesso che i contributi siano stati versati per almeno quindici anni, ogni individuo può ricevere una pensione di anzianità, secondo quanto accumulato nel proprio fondo personale.
Pensato per assicurare che gli operai risparmino a sufficienza per acquistare un’abitazione, la somma accumulata in questo fondo può essere utilizzata per pagarne l’anticipo o la caparra. In molti casi, una società stabilisce l’aliquota contributiva (all’interno di una fascia consentita) al momento dell’apertura di questo fondo.
Infortuni sul lavoro Il fondo per gli infortuni sul lavoro copre i costi dei trattamenti in caso d’infortuni riconducibili all’impiego. Il datore di lavoro deve pagare una quota dello stipendio durante il periodo di riabilitazione e un risarcimento, qualora il dipendente sia impossibilitato a riprendere il lavoro. = i ”cinque fondi di previdenza sociale”
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Contributi obbligatori in Cina: Obblighi per il datore di lavoro
Fasce contributive minime obbligatorie per i dipendenti Previdenza Disoccupazione
0 - 1%
Infortuni sul lavoro
0%
Maternità
0%
Malattia
0.5 - 2% 8%
Pensione di anzianità
5 - 20%
Fondo casa 0%
5%
10%
15%
20%
25%
Fasce contributive minime obbligatorie per i datori di lavoro Previdenza Disoccupazione
0.2 - 2%
Infortuni sul lavoro
0.5 - 2%
Maternità
0.5 - 1%
Malattia
5 - 12% 12 - 22%
Pensione di anzianità 5 - 20%
Fondo casa 0%
5%
10%
15%
20%
25%
*Le sanzioni per irregolarità nei versamenti possono essere da 1 a 3 volte l’importo dell’obbligo contributivo. L’interesse è calcolato allo 0,05% del contributo non versato su base giornaliera.
Aggiornamento: Gli stranieri e la previdenza sociale in Cina “Da quando il ministero per le risorse umane
i contributi di anzianità per conto del
i dipendenti stranieri impiegati nella città
e la previdenza ha emanato, nel settembre
dipendente straniero, mentre a Shenzhen sono
possono contribuire, su base volontaria, ai
2011, le disposizioni secondo cui i contributi
previsti quattro tipi diversi di contributi (gli
fondi per la pensione di anzianità, per la
previdenziali devono essere pagati per conto
individui stranieri versano soltanto i contributi
salute/malattia e per gli infortuni sul lavoro.
dei lavoratori stranieri in Cina, le norme locali
per la pensione di anzianità e per malattia) e a
Dall’annuncio di tale regolamentazione
che regolano l’implementazione di queste
Pechino, Tianjin e Xiamen tutti e cinque.
(ottobre 2009) all’aprile del 2011, tuttavia, meno di un centinaio di stranieri ha iniziato
misure sono cambiate in modo considerevole. Secondo quanto riportato dai media, alla
ad effettuare i versamenti. Difficile prevedere
In città come Dalian, Pechino, Suzhou, Tianjin e
fine del 2011, 7.800 stranieri hanno iniziato a
il momento in cui l’obbligatorietà possa essere
Xiamen sono stati introdotti regolamenti locali
partecipare ai vari fondi di previdenza sociale
introdotta a Shanghai e nelle altre città non
secondo cui i dipendenti stranieri devono
a Pechino e, a metà agosto 2012, circa 7.000
ancora coinvolte”.
iscriversi al sistema di previdenza e contribuire
stranieri hanno iniziato a versare i contributi
ad alcuni (se non a tutti i) fondi assicurativi,
nella provincia del Jiangsu.
Eunice Ku
mentre in altre città si deve ancora introdurre
Non tutte le maggiori città hanno introdotto
Technical Editor
l’obbligo contributivo.
le norme che richiedono la partecipazione ai
Dezan Shira & Associates, Shanghai Office
A Dalian sono richiesti, al momento, soltanto
fondi previdenziali. A Shanghai, per esempio,
CHINA BRIEFING - 5
Contributi obbligatori in alcune città (2012) C = Company I = Individual
1 Pechino A
2 Shanghai
I
A
3 Canton
I
A
I
Pensione di anzianità
20%
8%
22%
8%
20%
8%
Infortuni Maternità
0.5% 0.8%
0% 0%
0.5% 0.8%
0% 0%
0.25 - 0.75% 0.85%
0% 0% 1%
Disoccupazione
1%
0.2%
1.7%
1%
2%
Salute/malattia
10%
2% + 3RMB
12%
2%
8% + 12,45RMB
2%
Fondo casa
12%
12%
7%
7%
5% - 20%
5% - 20%
1
5
2 6
3 4
4 Shenzhen A
I
5 Dalian A
6 Hangzhou I
A
I
Pensione di anzianità
11%1
8%
20%
8%
14%
8%
Infortuni
0.4%
0%
0.6 - 2%
0%
0.4 - 1.6%
0%
Maternità
0.5%
0%
0.8%
0%
0.8%
0%
Disoccupazione
0.4%
0%
2%
1%
2%
1%
Salute/malattia Fondo casa
6.5%
2%
8%
2%
11.5%
2% + 4RMB
5 - 20%
5 - 20%
10, 12 or 25%
10, 12 or 15%
12%
12%
L’aliquota per per la pensione di anzianità delle aziende a Shenzhen, in favore di dipendenti che non possiedono un hukou (simile alla nostra carta di identita’) di Shenzhen, è del 10%, invece che dell’11%
1
Contributi obbligatori in Cina: Obblighi per il datore di lavoro
La preoccupazione maggiore di molti investitori “stranieri e l’enorme differenza normative dei contributi obbligatori nelle diverse città. Si trovano grosse differenze nelle aliquote contributive minime e nei regolamenti locali su aspetti come, ad esempio, la durata del congedo di maternità.
”
Helen Kong Manager, risorse umane e libri paga Dezan Shira & Associates, Dalian Office
L’hukou come influisce oggi sui contributi per la previdenza sociale?
U
n hukou (pronunciato hu-kou) è una sor ta
all’educazione dei figli, l’acquisto d’immobili, gli spostamenti oltre
di passaporto locale che tutti i cittadini cinesi
confine ecc. ecc. Una società può appoggiare la richiesta di un
possiedono. Nell’hukou viene riportata la città
dipendente per ottenere un hukou diverso nei casi in cui prevede
o il villaggio natale del dipendente, diventando
un rapporto a lungo termine oppure per dipendenti che svolgono
rispettivamente un “hukou di campagna” o un “hukou
o svolgeranno un ruolo importante all’interno dell’azienda stessa.
di città”, e soltanto a quest’ultimo si applica il sistema contributivo. “Abbiamo alcuni grossi clienti locali dai quali riceviamo mensilmente
In passato, un dipendente impiegato al di fuori della propria area
richieste di assistenza per l’ottenimento di un hukou di Shenzhen
di provenienza (area dell’hukou) non era di norma in grado di
per i propri dipendenti”, ci spiega Sisi Xu, Senior Manager, Dezan
contribuire ai fondi obbligatori nella zona in cui lavorava. Quando
Shira & Associates, sede di Shenzhen.
un datore di lavoro desiderava assumere personale esterno alla propria area, questi poteva versare i contributi obbligatori attraverso
“L’intero processo per il trasferimento di un hukou da un’area ad
una filiale o un’agenzia interinale (ad esempio un FESCO) nell’area
un’altra impiega circa sei mesi e coinvolge diversi enti, oltre a quello
di provenienza del dipendente.
di previdenza sociale. Tra questi si trova l’ente di sicurezza pubblica,
“Oggi la situazione è cambiata” ci spiega Helen Kong, responsabile
per il dipendente prima che l’ente di previdenza accetti la richiesta
Public Security Bureau, che deve rilasciare una nuova carta d’identità per i servizi contabili alle imprese, Dezan Shira & Associates, sede di
di quest’ultimo a versare i contributi previdenziali in qualità di
Dalian. “Da quando lo scorso anno il sistema previdenziale è stato
residente locale permanente.
aperto anche ai dipendenti stranieri, l’hukou è diventato pressoché irrilevante nel determinare quale ente di previdenza deve ricevere
Alcune difficoltà si possono rivelare nel trasferimento dei fondi
i pagamenti fatti per conto del dipendente. Una società paga i
contributivi precedentemente versati tra diverse città, a seconda
contributi obbligatori nella città in cui ha sede.
della fascia di appartenenza. Il caso più semplice è quello del trasferimento tra due città di prima fascia, mentre risulta molto più
In questo modo, un dipendente può accedere facilmente ai fondi
difficoltoso il trasferimento da o verso città di terza fascia.
di assicurazione sulla salute presso una struttura locale approvata. Inoltre, la società può assistere in maniera più agevole il dipendente
Non è possibile prevedere quale sarà la normativa sugli hukou da
nella risoluzione di difficoltà di accesso ai fondi, avendo più
qui a vent’anni, ma al momento la legge prevede che un individuo
familiarità con gli enti governativi locali.
può richiedere il rimborso o il trasferimento della quota individuale dei propri contributi al luogo di origine. Da notare che soltanto i
L’hukou ha ancora una modesta influenza sulle aliquote dei
versamenti effettuati dall’individuo possono essere trasferiti, quelli
contributi obbligatori, poiché i dipendenti sono distinti in base
versati dalla società devono rimanere nella città in cui sono stati
alla residenza locale permanente o ad altri tipi di residenza (ivi
versati”.
inclusi i cittadini cinesi con hukou di altre città e gli stranieri), e di conseguenza alcune aliquote contributive sono diverse. Alcuni tipi di hukou sono considerati particolarmente appetibili (soprattutto quelli di Pechino e Shanghai) per motivi legati
CHINA BRIEFING - 7
L’ u t i l i z z o d i F E S C O c o m e strumento per la gestione di libri paga e l’assunzione di personale
M
olte società a partecipazione
inviano dati personali e informazioni sui salari
rendimento, licenziamento, stipendi, contributi
estera
di
dei propri dipendenti) e dall’altra di altri clienti
previdenziali, formazione, protezione sul
rappresentanza in Cina
che richiedono la selezione di personale (per
lavoro ecc. ecc), FESCO può essere coinvolto
hanno un contratto in
i quali la conoscenza dei dati forniti dai primi
in negoziazioni, arbitrati e/o processi.1
essere con una societa’
ha un valore elevato).
e
uffici
Molte di queste società sono a partecipazione
chiamata FESCO (Foreign Enterprise Service Company) per l’assunzione di personale, la gestione di libri paga e altri tipi di servizi per il personale locale.
Ricerca e assunzione di personale e minor rischio nelle controversie
statale, alcune di queste hanno specialisti molto validi in campo legale (soprattutto per problemi con il personale) e hanno familiarità con i processi e gli arbitrati locali. In alcuni casi
Molti investitori stranieri ritengono il FESCO
“Il FESCO è una sorta di strumento”, ci
può essere d’aiuto coinvolgere un FESCO per
una singola organizzazione, ma nella realtà
spiega Victor Zheng, servizi di consulenza
giungere a una soluzione.
FESCO è un termine generico usato da decine
aziendale, Dezan Shira & Associates, sede Inoltre, FESCO può ritornare utile alla societa’
di società locali di risorse umane sparse per il
di Shanghai. “Gli uffici di rappresentanza
paese. Vi sono spesso diverse organizzazioni
devono assumere i propri dipendenti
estera nelle fasi di costituzione, durante
FESCO in competizione tra loro nella stessa
attraverso degli intermediari (molti dei quali
le quali è spesso necessaria l’assistenza di
città, collegate o affiliate in altre parti del paese,
utilizzano il termine FESCO nel nome della
impiegati locali nella preparazione della
alcune semi governativi, altre al 100% private.
loro stessa società), figure che possono
documentazione. Infatti, una societa’ straniera
rivelarsi talvolta utili anche in altre circostanze.
non può concludere nessun contratto (che sia di manodopera o di servizio) con un
Il termine FESCO è generico e indica soltanto il tipo di servizio offerto dall’organizzazione.
I FESCO hanno, generalmente, dei propri
individuo cinese, prima di aver ottenuto la
A causa del diffuso malinteso secondo cui
contratti standard, su cui è difficile negoziare.
licenza commerciale in loco. Alcuni FESCO
FESCO sia una società, il nome è diventato un
Questi contratti non sono sempre ben
(non tutti) sono disponibili ad assumere
potente mezzo di marketing ed è utilizzato
formulati e di norma si tratta di “prendere
temporaneamente impiegati locali e a “inviarli”
da molte società che forniscono servizi per le
o lasciare”; tuttavia, assumere personale
presso l’entità a partecipazione estera che
risorse umane.
attraverso FESCO può talvolta comportare
si trova ancora nella fase di costituzione, in
meno rischi dell’assunzione diretta.
genere a fronte di un deposito in contanti
Alcuni FESCO offrono servizi come la ricerca di
M e n t re F E S CO n o n a s s u m e n e s s u n a
pari a tre o quattro mesi di salario e contributi
personale altamente qualificato (headhunting)
responsabilità per i risarcimenti economici,
previdenziali.
per conto dei loro clienti, creando un
condizione alquanto chiara nell’accordo
potenziale conflitto d’interessi per la gestione,
i n i z i a l e, i n c a s o d i c o n t rove r s i e c o n
da una parte dei libri paga di alcuni clienti (che
il dipendente (su temi quali ad esempio
La legge sui contratti di lavoro prevede che i dipendenti inviati da un FESCO debbano essere assunti, in genere, a tempo determinato,
“
È fondamentale che l’investitore straniero si renda conto che FESCO non è un’unica organizzazione. Molti general manager credono, erroneamente, che la propria organizzazione (soprattutto nel caso di un ufficio di rappresentanza) non abbia potere contrattuale con tali FESCO e quindi accettano i prezzi ricevuti senza controbattere.
”
in posizione di temporanea sostituzione o di ausilio. Questo regolamento, in passato, è stato spesso ignorato e i FESCO sono stati utilizzati per assumere un’enorme varietà di lavoratori locali, secondo le esigenze del cliente. Un recente progetto di legge, tuttavia, riguardante l’obbligo dei datori di lavoro di assumere direttamente il personale principale, ha aumentato il rischio per le compagnie che assumono gran parte dei loro dipendenti
– Adam Livermore, Regional Manager, Dezan Shira & Associates, ufficio di Dalian
1
1In base all’articolo 10 de Interpretations of the Supreme People’s Court on Some Issues concerning the Application of Laws for the Trial of Labor Dispute Cases (II)
8 - CHINA BRIEFING
L’utilizzo di FESCO come strumento per la gestione di libri paga e l’assunzione di personale
attraverso intermediari, cosicché molte società,
di lavoro, possono offrire soltanto contratti a
alla luce di questa nuova norma, stanno
tempo determinato per almeno due anni. Un
ora riconsiderando la propria strategia nelle
datore di lavoro può comunque porre fine a un rapporto con il dipendente cinese, in base
assunzioni.
alle norme della legge sui contratti di lavoro e
Modifica della legge sui contratti di lavoro della Repubblica popolare cinese (proposta)
dell’accordo firmato con il FESCO stesso. Secondo la normativa disponibile a luglio 2012, non è chiaro se il dipendente che lavora con un contratto d’agenzia abbia la possibilità di ottenere un contratto a tempo indeterminato
L’articolo 66 è modificato come segue:
con la società che lo ha utilizzato al termine dei
“la fornitura di lavoro si applica soltanto
due anni. Ulteriori opzioni, oltre al contratto
a posizioni temporanee, ausiliari o
a tempo determinato, sono il contratto di
sostitutive... una posizione temporanea
servizio o il contratto part-time, che in base
offerta dal datore di lavoro è una posizione
alle relative leggi e regolamenti locali, possono
che sussiste per non più di sei mesi; una
essere interrotti più facilmente.
posizione ausiliaria offerta da un datore di lavoro è una posizione che è orientata alla fornitura di servizi alle posizioni primarie del
Libri paga “Lavoriamo spesso in collaborazione con i vari
datore di lavoro; una posizione sostitutiva
FESCO per servizi di gestione libri paga in città
è una posizione tenuta da un lavoratore
nelle quali non siamo presenti con nostri uffici
inviato in sostituzione, in un periodo di
propri o in talune circostanze per offrire servizi
tempo in cui il dipendente del datore di
che noi non proponiamo”, ci spiega Helen
lavoro che detiene la posizione originale
Kong, manager, servizi per le risorse umane di
non è in grado di mantenere tale posizione
gestione libri paga, Dezan Shira & Associates,
a causa di un corso di formazione a tempo
ufficio di Dalian.
pieno o per congedo”.
Una cosa da tenere a mente riguardo i FESCO è che questi, in base alla legge sui contratti
“
Il nostro valore aggiunto è lo scrupoloso monitoraggio dei
processi, per assicurarne l’accuratezza, poiché ogni errore può creare problemi in futuro, soprattutto durante possibili visite, verifiche e audits da parte delle autorita’ preposte. Molti FESCO, inoltre, offrono soltanto un rendiconto semplice e standard sui libri paga, mentre noi possiamo personalizzarli in modo completo, secondo le esigenze del cliente, così da aumentare notevolmente la trasparenza dei processi retributivi per l’investitore straniero
”
FESCO: vantaggi e punti critici Vantaggi
Punti critici
Rischio minore rispetto all’assunzione diretta
Conflitto d’interessi
In caso di controversie sul lavoro, FESCO può essere coinvolto in negoziazioni, arbitrati e/o processi. Molte di queste società sono a partecipazione statale, alcune di queste hanno specialisti molto validi in campo legale (specialmente per problemi con il personale) e hanno familiarità con i processi e “guanxi” con gli arbitrati locali.
Alcuni FESCO offrono servizi di ricerca personale, creando un potenziale conflitto d’interessi tra i clienti che richiedono servizi di gestione libri paga (inviando dati personali e informazioni sui salari dei propri dipendenti) e i clienti che vogliono servizi di ricerca personale (per i quali la conoscenza dei dati forniti dai primi ha un valore elevato).
Supporto per le assunzioni durante il processo di costituzione societaria
Poca trasparenza
Un’entità a partecipazione estera non può concludere nessun contratto con un individuo cinese prima di aver ottenuto la licenza commerciale in Cina. Alcuni FESCO assumono impiegati locali e li inviano presso l’entità a partecipazione estera, che si trova ancora nella fase di costituzione.
La comunicazione in inglese con alcuni FESCO può rivelarsi una sfida e molti offrono soltanto un rendiconto semplice e standard dei libri paga ai loro clienti. Nella gestione di organizzazioni all’estero, in genere, si desidera una maggiore trasparenza sulle retribuzioni.
Contributi obbligatori in altre città
Assunzione di personale in posizioni manageriali
Un FESCO può versare i contributi obbligatori per i dipendenti con hukou diversi dalla città in cui la società o una sua filiale ha sede.
Secondo la legge sui contratti di lavoro cinese, tutti i dipendenti “core” ovvero quelli che svolgeranno una mansione di primo piano in azienda devono essere assunti direttamente, non tramite intermediari. Non osservare questo regolamento potrebbe avere conseguenze negative per quelle società che utilizzano i vari FESCO per l’assunzione di tutto il proprio personale.
Calcolare i contributi obbligatori nelle retribuzioni
P
er gli uffici di rappresentanza, i contributi obbligatori per i dipendenti cinesi sono di
Discuteremo di seguito:
norma gestiti da una società di servizi alle imprese (FESCO) che li assume per loro conto. Per le societa’ a partecipazione estera i contributi obbligatori rientrano nelle retribuzioni mensili del dipendente. La gestione dei contributi mensili è preceduta dalla registrazione della società presso due diversi enti, il Social Insurance Bureau e
1. La registrazione presso il Social Insurance Bureau e l’Housing Bureau 2. La gestione mensile dei contributi 3. Le verifiche sulla previdenza sociale
l’Housing Bureau, ed è verificata periodicamente con ispezioni ad hoc.
1. La registrazione presso il Social Insurance Bureau e l’Housing Bureau La registrazione presso il Social Insurance
molte citta’ della cina, è possibile procedere
che devono trasferire i loro conti di previdenza
Bureau, per una società da poco costituita,
alla registrazione dei dipendenti locali online,
sociale dalle società per cui hanno lavorato in
consiste in due steps: dapprima la creazione
mentre la registrazione dei documenti per i
passato, poiché l’ente di previdenza sociale
di un conto societario, poi la creazione di un
dipendenti espatriati deve essere consegnata
di molte città richiede la cancellazione della
conto dipendenti.
materialmente all’ente di previdenza sociale.
registrazione dal datore di lavoro precedente
La creazione di un conto societario è alquanto
Il processo di registrazione, in alcuni casi,
prima di trasferire il conto previdenziale. semplice, poiché sono necessari soltanto
può variare leggermente. Ad esempio, per
Sisi Xu
documenti di cui si sara’ gia’ in possesso (licenza
i neolaureati è necessario aprire un conto
Senior Manager, servizi di contabilita per le
commerciale, timbro della società, modulo
completamente nuovo. Inoltre, si possono
imprese
di richiesta ecc.). Dopo questa prima fase, in
avere dei tempi più lunghi per certi dipendenti
Dezan Shira & Associates, sede di Shenzhen
2. Procedura di gestione dei contributi obbligatori mensili INIZIO
...
9
10
11
10th Registrazione dei nuovi assunti e cancellazione di quelli che hanno lasciato l’azienda
12
13
14
15
15th Termine ultimo per la registrazione e la cancellazione dei nuovi assunti
16
17
18
19
18th Download dei dati finali sui contributi dal sito internet dell’ente e consegna degli stessi all’ufficio paghe
20
21
22
23
20th Verifica che una corretta quantità di fondi sia spostata sul conto bancario designato per il pagamento dei contributi
24
25
26
27
...
25th Prelevamento del denaro dal conto societario da parte del Social Insurance Bureau
3. Le verifiche sulla previdenza sociale Le verifiche sulla previdenza sociale e le
A Shanghai, ad esempio, queste verifiche
una volta l’anno o ogni 2-3 anni; è difficile
sanzioni previste in caso d’irregolarità, sono
sono casuali.
prevederlo.
accuratezza nel versamento dei contributi
L’ente avvisa semplicemente la società qualche
Tina Wang
obbligatori ai propri dipendenti.
giorno prima della verifica, in modo che tutta
Group HR Manager
la documentazione possa essere preparata.
Dezan Shira & Associates, Shanghai Office
una ragione in più per assicurare un’estrema
Tali verifiche e pratiche di controllo variano da città a città.
10 - CHINA BRIEFING
Una società può essere sottoposta a verifica
Risorse ulteriori Domande e risposte
Quali sono i vantaggi della gestione esterna dei libri paga? 1. Maggiore trasparenza Le informazioni sono richieste in inglese e via posta elettronica, lasciando uno storico chiaro di tutti i dati e passaggi, così che qualsiasi problema possa essere immediatamente individuato. I rendiconti sulle buste paga possono essere personalizzati secondo le specifiche del cliente, aumentando notevolmente la trasparenza di gestione.
2. Aumentata efficienza e accuratezza gestionale Il sistema di gestione dei libri paga è automatico per molti aspetti, dal caricamento delle informazioni al calcolo e alla creazione dei rendiconti. Tutto questo dà modo di aumentare l’efficienza e l’accuratezza rispetto alla gestione interna tramite file Excel o altri software in genere usati.
3. Aumentata riservatezza La gestione dei libri paga è condotta a distanza e il contatto tra i gestori del processo e i dipendenti del cliente è limitato, accrescendo dunque la riservatezza.
4. Totale conformità alle leggi e ai regolamenti Molte compagnie, a causa di personale interno non sufficientemente addestrato, rischiano, senza assistenza, di non riuscire a conformarsi a tutte le leggi e ai regolamenti locali e nazionali, incappando in sanzioni.
5. Garanzia di continuità nella fornitura del servizio In caso di assenza o improvvise dimissioni del responsabile delle risorse umane, molte piccole società faticano a gestire in modo efficiente i libri paga. Dare in gestione esterna questo processo elimina tali difficoltà.
I rendiconti sulle “buste paga possono essere personalizzati secondo le specifiche del cliente, aumentando notevolmente la trasparenza di gestione.
”
Adam Livermore Regional Manager Dezan Shira & Associates, Dalian Office
?
6. Riduzione dei costi Le società possono ridurre il personale dedicato alle risorse umane, diminuire i requisiti (e quindi anche le basi salariali) per i responsabili delle risorse umane e limitare i costi associati con le assunzione (e i licenziamenti) all’interno di questo dipartimento. Domande sulle vostre attività in Cina? Scriveteci a italiandesk@dezshira.com. Le domande riceveranno risposta su www.china-briefing.com.
CHINA BRIEFING - 11
Numero 129 • Novembre 2012
Da Dezan Shira & Associates
Transazioni internazionali con parti correlate IN QUESTO NUMERO: • I service agreement tra quartier generale e affiliate • Panoramica sugli obblighi del transfer pricing in Cina • Programma sperimentale per transazioni commerciali internazionali in RMB • DOMANDE E RISPOSTE: Rimessa di royalties: come funziona?
Usate il vostro smartphone per leggere questo codice QR e accedere a
www.china-briefing.com/news
CHINA BRIEFING - 1 Disponibile in diverse lingue
Nota dell’editore Torniamo a discutere, in questa uscita di China Briefing, delle transazioni internazionali, con particolare riferimento a quelle tra le parti correlate. Nel numero dello scorso anno sull’argomento, abbiamo decisamente messo troppa carne al fuoco, spaziando dalla vendita di prodotti ai clienti in Cina al pagamento di servizi, royalties e dividendi, dalla gestione dei costi di avviamento alla preparazione della documentazione contestuale sul transfer pricing... il tutto in una decina di pagine.
Alberto Vettoretti,, Managing Partner, Dezan Shira & Associates, Editore Asia Briefing editor@asiabriefingmedia.com Tutto il materiale e i contenuti sono protetti da © 2012 Asia Briefing Ltd. Non è permessa nessuna riproduzione, copia o traduzione di materiale senza il consenso dell’editore.
In questo numero, invece, abbiamo deciso di concentrarci maggiormente su alcuni aspetti fondamentali delle transazioni internazionali con le parti correlate. Tratteremo essenzialmente, nel primo articolo, dei service agreement, cioè degli accordi per servizi specifici, tra quartier generale e affiliata cinese, guardandone l’organizzazione, le implicazioni fiscali, le procedure di pagamento dei servizi e considerando il momento in cui si crea invece una stabile organizzazione (PE) tramite l’invio di personale dalla casa madre all’affiliata cinese. Faremo poi, nel secondo articolo, una breve e concisa panoramica sugli obblighi del transfer pricing in Cina. Qual è la definizione di parte correlata? Quali sono gli obblighi fondamentali sul transfer pricing? Quali sono i requisiti della documentazione contestuale e degli accordi preventivi sui prezzi (c.d. advance pricing arrangements)? Infine, parleremo anche del programma per le transazioni commerciali internazionali in RMB, programma che rientra nella politica di internazionalizzazione della moneta cinese: uno degli obiettivi strategici principali del XII Piano Quinquennale (2011-2015) e oggi uno degli argomenti più scottanti in tema di pagamenti internazionali. Cordiali saluti,
Domande? Entrate in contatto diretto con professionisti specializzati sull’argomento.
Letture consigliate La copertina artistica di questo mese Yu Qiping (余启平)da The Gallery (阁蕊莉) Luna sulla montagna (月上高山) Inchiostro colore su carta, 31.5 x 35cm info.moganshan@thegallery.com.cn www.thegallery.com.cn
2 - CHINA BRIEFING
Trovate le pubblicazioni relative all’argomento su www.asiabriefingmedia.com/store..
Aggiornamenti normativi State al passo con i cambiamenti normativi grazie agli aggiornamenti su www.dezshira.com/it.
?
Notizie su China Briefing Leggete le notizie e i commenti sull’argomento su www.china-briefing.com/news.
Prospettiva internazionale Informatevi su come l’argomento è trattato in altre giurisdizioni asiatiche, inclusi India e Vietnam.
Podcast Ascoltate gli interventi di un esperto.
Numero 129 • Novembre 2012
Sommario parti correlate “sonoLe caratterizzate da proprietà/controllo, prestiti, nomina della dirigenza, concessione di licenze su brevetti, controllo o fornitura di materia prima o pezzi di ricambio, fornitura di servizi, controllo effettivo
”
Oneri fiscali sui servizi
IVA/BT, UCMT, ES, LES
Quartier generale Servizio
CIT
PE
Sì
Sì
Non-PE
Sì
n.d.
p.4
Pagamento
p.8
Affiliata cinese
p.10
Service agreement tra quartier generale e affiliate
Breve panoramica sugli obblighi del transfer pricing in Cina
Programma sperimentale per le transazioni commerciali internazionali in RMB
Le entità cinesi a partecipazione estera possono concludere diversi tipi di service agreement, ovvero accordi per servizi specifici con altre società straniere, ivi inclusa la propria società madre. Questi accordi, siglati tra il quartier generale e le proprie affiliate, in molti casi...
Il concetto di transfer pricing si riferisce al prezzo praticato tra imprese correlate, situate in giurisdizioni fiscali diverse, nelle loro transazioni intersocietarie. I prezzi considerati sono quelli per servizi, proprietà immateriali...
Per rafforzare ulteriormente la propria moneta, la Cina ha posto come obiettivo strategico fondamentale, all’interno del XII Piano Quinquennale (2011-2015), l’internazionalizzazione del RMB. Il Piano, nello specifico, incoraggia...
Notizie su China-Briefing.com 9 ottobre 2012, Riforma IVA nella provincia del Guangdong: transizione verso l’imposta sul valore aggiunto 2 ottobre 2012, Shanghai indaga sulla riforma sperimentale IVA, mirando ad espandere... 2 aprile 2012, Registrazione degli stranieri presso il SAFE e i piani di incentivazione 1 marzo 2012, La Cina usa il pugno di ferro contro l’evasione fiscale e mira alle multinazionali 3 gennaio 2012, A Shanghai il SAFE impone requisiti aggiuntivi per i pagamenti in valuta estera
Usate il vostro smartphone per leggere il codice QR e scaricare le applicazioni mobili di Asia Briefing.
CHINA BRIEFING - 3
I service agreement tra quartier generale e affiliate
L
e entità cinesi a partecipazione estera possono concludere diversi tipi di service agreement, ovvero accordi per servizi specifici, con altre società straniere, ivi inclusa la propria società madre. Questi accordi, siglati tra il quartier generale e le proprie affiliate hanno, in molti casi, scopi più che legittimi, laddove il primo fornisca servizi di gestione contabile, di proprietà intellettuale, o di consulenza alla propria affiliata, o quest’ultima fornisca servizi al quartier generale che rientrano nel proprio oggetto sociale. In altri casi, invece, questi accordi possono destare sospetti, se intesi come escamotage per lo scambio di denaro fra quartier generale e affiliata. Non bisogna inoltre dimenticare che l’autorità fiscale ha sempre il diritto di mettere in discussione la legittimità di un service agreement.
Discuteremo, in questo articolo, gli accordi per servizi specifici tra quartier generale e affiliata cinese, ivi inclusi: • • • •
Pianificazione dei service agreement Oneri fiscali Procedura di pagamento Stabile organizzazione per servizi
Pianificazione dei service agreement Le imprese che hanno un’attività principale diversa dalla fornitura di ser vizi, quali ad esempio una società commerciale a partecipazione estera (FICE) o una società a totale partecipazione estera dedita alla produzione (WFOE di produzione), hanno l’obbligo di ricavare il loro maggior profitto da tale attività principale, potendo comunque fornire dei servizi ad essa relativi. Qualora una società a partecipazione estera abbia necessità di stipulare un ser vice agreement (accordo per servizio specifico) per offrire un certo servizio in futuro, quest’ultimo deve essere incluso nel proprio oggetto sociale, così come mostrato negli esempi riportati a destra. I service agreement variano in base al tipo di servizio offerto: consulenza, rappresentanza a fronte di commissioni (laddove l’affiliata cerchi clienti/utenti/fornitori per il quartiere generale), servizi post-vendita o supporto tecnico ecc. Questo tipo di accordo, paragonato con i contratti di acquisto, è di norma relativamente semplice: prevede un servizio che deve essere fornito, le tariffe, i metodi di pagamento, gli obblighi, e altre clausole generali. È raccomandabile, prima della firma di tale accordo, verificarne la legittimità con l’autorità locale.
4 - CHINA BRIEFING
“
Includere determinati servizi nell’oggetto sociale Esempi per tipo di società a partecipazione estera
Per una FICE o una WFOE di produzione, la cui attività principale non è la fornitura di servizi, non è generalmente un problema includere dei servizi correlati nel proprio oggetto sociale. Naturalmente, vale anche il contrario: alcune società di servizi (per esempio società di servizi tecnici) possono condurre attività commerciali che siano in relazione al proprio oggetto sociale. = servizio
”
WFOE per servizi (servizi tecnici) Fornitura a XXX di servizi tecnici di consulenza per tecnologie XXX; trasferimento di tecnologia, consulenza tecnologica e sviluppo di tecnologia; e vendita all’ingrosso, importazione ed esportazione dei prodotti relativi alla fornitura di detti servizi di consulenza tecnica e rappresentanza a fronte di commissioni (escluse le vendite all’asta) ed altri servizi correlati.
FICE Vendita all’ingrosso, rappresentanza a fronte di commissioni (escluse le vendite all’asta), importazione ed esportazione di prodotti XXX; servizi post-vendita, trasferimento di tecnologia; consulenza tecnologica; sviluppo di tecnologia ed altri servizi di consulenza commerciale.
WFOE di produzione Progettazione, sviluppo e produzione di prodotti XXX e relative parti e componenti, vendita di prodotti semi-lavorati; vendita all’ingrosso, importazione ed esportazione di prodotti simili e rappresentanza a fronte di commissioni (escluse le vendite all’asta); fornitura di servizi postvendita ed altri servizi correlati; consulenza tecnica, sviluppo e trasferimento di tecnologia.
I service agreement tra quartier generale e affiliate
Oneri fiscali Quando sia destinatario sia fornitore del servizio si trovano in Cina, le imposte saranno applicate al reddito sul servizio, indipendentemente dal luogo in cui detto servizio è effettivamente reso. I compensi sui ser vizi sono soggetti a business tax (Business Tax), imposta sulla costruzione e manutenzione dei centri urbani (Urban Construction and Maintenance Tax), addizionale a supporto del sistema scolastico centrale (Education Surcharge) e locale (Local Education Surcharge). Nelle aree in cui è applicata la sperimentazione per l’imposta sul valore aggiunto (IVA), i compensi sui servizi sono soggetti a IVA, UCMT, ES e LES, con aliquote diverse in base al settore. All’affiliata cinese spetta l’obbligo di ritenere e versare le imposte prima di pagare l’onorario al quartier generale. Quest’ultimo deve versare anche un 25% di imposta sul reddito societario (CIT ), per reddito derivato da tale servizio, nel caso in cui abbia una stabile organizzazione (Permanent
Aliquote nell’area sperimentale dell’IVA divise per settore Settore
Aliquota
Leasing di beni mobili
17%
Servizi nei trasporti
11%
R&S e servizi per la tecnologia Servizi per l’IT Servizi ricreativi e culturali Servizi ausiliari per la logistica Servizi di consulenza e autenticazione Establishment) in Cina. Inoltre, gli oneri fiscali per una PE sono molto più pesanti rispetto a quelli di una non-PE. Il quartier generale deve dichiarare e versare l’imposta sul reddito societario prevista, compilare la relativa riconciliazione annuale e saldare tutti i debiti d’imposta al completamento dei contratti. L’affiliata cinese e il quartier generale devono, quindi, gestire attentamente i contratti e i relativi progetti in Cina per stabilire e limitare le passività a carico di una eventuale stabile organizzazione.
6%
Sulla base di quanto è previsto dalla maggior parte dei trattati contro la doppia imposizione fiscale siglati tra Cina ed altri paesi, la fornitura di servizi in territorio cinese da parte di un’organizzazione estera attraverso i propri dipendenti o altro personale incaricato dalla stessa organizzazione costituirà una stabile organizzazione (PE), qualora tali attività continuative (per lo stesso progetto o per altri progetti collegati) coprano un periodo o un insieme di periodi di tempo superiori a 183 giorni nell’arco di 12 mesi.
Quali sono gli oneri fiscali? Servizio (ad esempio gestione contabilità o consulenza)
Quartier generale
Quartier generale Pagamento
Pagamento Servizio (secondo l’oggetto sociale)
Affiliata cinese
Affiliata cinese
Oneri fiscali sui compensi per servizi Stabile organizzazione (PE) vs non-PE
Imposta sul valore aggiunto/business tax (BT), imposta sulla costruzione e manutenzione dei centri urbani (UCMT), addizionale a supporto del sistema scolastico centrale (ES) e locale (LES)
Imposta sul reddito societario
PE
S
S
Non-PE
S
n.d.
Per le stabili organizzazioni (PE), l’erario cinese utilizza il metodo del profitto presunto per stabilire il reddito tassabile. L’aliquota per il profitto presunto varia dal 15 al 50% del valore del contratto ed è determinata caso per caso.
CHINA BRIEFING - 5
I service agreement tra quartier generale e affiliate
Foreign Exchange in Cina La normativa per l’amministrazione della valuta estera in Cina (“Forex Regulation”), emanata dal Consiglio di Stato nel 1996 e modificata in seguito nel 1997 e nel 2008, distingue tra le transazioni di partite correnti e movimenti di capitale effettuati in Cina.
Partite correnti totalmente convertibili
Movimenti di capitale non totalmente convertibili
Le partite correnti sono totalmente convertibili, il che significa che non è necessaria alcuna approvazione per la maggior parte delle partite correnti in valuta estera, ma è sufficiente una documentazione, secondo quanto previsto dal sistema di monitoraggio dello State Administration of Foreign Exchange o SAFE.
Qualunque transazione il cui obiettivo è la creazione o il trasferimento di capitale è considerata come un movimento di capitale. I movimenti di capitale non sono totalmente convertibili, il che significa che è necessaria l’approvazione dalle autorità competenti, ivi incluse lo State Administration of Foreign Exchange (SAFE) e il Ministero del Commercio (MOFCOM).
Le partite correnti sono transazioni, eseguite nel corso ordinario delle attività, che includono operazioni ricorrenti nell’ambito dei pagamenti e di ricezione di pagamenti internazionali e che non hanno l’obiettivo di trasferire capitale. Esempi: vendita di beni, fornitura di servizi ed altre transazioni con il pagamento di interessi, royalties, affitti, dividendi ecc.
Esempi: investimenti diretti esteri (FDI), investimenti diretti verso l’estero (ODI), prestiti internazionali o in valuta estera, investimenti nei mercati finanziari, transazioni derivate, ripianamento dei debiti esteri, rimessa di capitale da parte delle società a partecipazione estera dopo la liquidazione.
Procedura di pagamento Tutte le transazioni in valuta estera all’interno e all’esterno della Cina sono severamente controllate dallo State Administration of Foreign Exchange (SAFE) e dalla People’s Bank of China (PBC). La People’s Bank of China è la Banca centrale cinese, ha il compito di controllare le politiche monetarie e governare gli istituti finanziari nella Cina continentale. Il SAFE opera come un ente della People’s Bank of China, redige norme e regolamenti sulle attività di scambio di valuta estera, controlla ed esamina dette transazioni, gestisce le riserve governative in valuta estera, definisce le politiche di cambio del RMB.
Pagamento dei compensi per servizi Tempistica Fasi
1. Conclusione del contratto Entro 30 giorni
2. Registrazione del contratto Un giorno
Uno-due giorni In caso di rimesse estere superiori ai 30.000 dollari americani, l’istituto di credito chiede, in genere, un certificato di regolarità fiscale per ottenere l’approvazione dell’operazione dal SAFE. In alcuni casi, le banche possono inoltre richiedere ulteriore documentazione di supporto anche per importi inferiori ai 30.000 dollari americani.
La società con sede in Cina deve registrare il contratto presso la filiale di competenza del Tax Bureau entro 30 giorni.
3. Versamento delle imposte La società con sede in Cina versa tutte le imposte applicabili.
4. Remissione dei fondi Un giorno
La società con sede in Cina può rimettere i fondi attraverso una banca designata a tale scopo. Se la cifra da rimettere è superiore ai 30.000 dollari americani, deve essere esibito un certificato di regolarità e adempimento fiscale (tax clearance certificate).
Se i compensi per servizi derivano da contratti d’importazione di tecnologia (ad esempio contratti di consulenza tecnologica, di cooperazione su design/ricerca/sviluppo/ produzione ecc.), l’affiliata cinese deve registrarsi presso il Ministero del Commercio prima della rimessa. 6 - CHINA BRIEFING
I service agreement tra quartier generale e affiliate
Stabile organizzazione per servizi Dalla metà del 2009, le autorità cinesi hanno rafforzato il controllo fiscale riguardante l’invio di personale dal quartier generale verso l’affiliata cinese. Alla casa madre estera può essere contestata la fornitura di servizi all’affiliata cinese, vedendosi così attribuire il titolo di stabile organizzazione sul territorio per servizi in Cina, con un conseguente inasprimento dei relativi obblighi fiscali. Tali obblighi a carico di una stabile organizzazione per servizi, prevedono che i compensi ricevuti dall’affiliata debbano essere calcolati in base al principio della libera concorrenza. Inoltre, i compensi saranno soggetti all’imposta sul reddito societario (CIT), secondo l’aliquota del profitto presunto determinata dall’autorità fiscale, così come alla business tax, all’IVA e ad altre addizionali locali. Secondo la Circolare n. 75, interpretazione del 2010 del trattato contro la doppia imposizione fiscale tra Cina e Singapore, che si applica anche ai trattati con altri paesi, la fornitura di servizi da parte di un’impresa, attraverso i suoi dipendenti o altro personale individuato dall’impresa stessa, costituisce una stabile organizzazione per servizi soltanto qualora tale attività (dello stesso progetto o per altri progetti collegati) copra un periodo o un insieme di periodi di tempo superiori a 183 giorni nell’arco di 12 mesi. La stessa regola dei 183 giorni si applica anche all’imposta sul reddito individuale, come mostrato nel diagramma riportato a fondo pagina. Saranno applicate le imposte sul reddito individuale ai redditi generati in Cina, qualora un dipendente trascorra 183 giorni nel paese, anche se il suo reddito è pagato da un datore di lavoro estero. Per i pagamenti di salari superiori ai 30.000 dollari americani provenienti dall’estero, la banca potrebbe richiedere un certificato di regolarità fiscale emesso dall’autorità competente. In questo caso, potrebbe essere necessario presentare i seguenti documenti per ottenere tale certificato: • • • • •
Contratto di progetto/contratto di distacco all’estero Contratto di lavoro Copia del passaporto del dipendente espatriato con timbri di entrata e uscita Ricevuta del pagamento delle imposte Altro
Creazione di un PE per servizi La Circolare fornisce i seguenti parametri per valutare se il dipendente distaccato presso la FIE cinese stia effettivamente lavorando per la casa madre estera e quindi costituisca una stabile organizzazione per servizi: • La società madre estera ha autorità sul lavoro dei dipendenti distaccati all ’estero e ne assume r ischi e responsabilità da esso derivanti; • Il numero dei dipendenti distaccati all’estero e le norme del loro impiego sono decisi dalla casa madre; • I salari e gli stipendi dei dipendenti distaccati all’estero sono pagati dalla casa madre; • La casa madre estera ricava degli utili dall’affiliata per l’invio di tali dipendenti. Qualora si riscontrino i suddetti parametri, s’intende creata una stabile organizzazione per servizi in Cina.
Se il dipendente del quartier Residenza in Cina e fonti di reddito Scadenze applicabili per l’imposta sul reddito individuale generale fornisce servizi (nello stesso progetto o per altri progetti collegati) per Da 183 giorni a Da un anno a Meno di 183 giorni Un anno Cinque anni un periodo o un insieme di periodi di tempo superiori Reddito pagato a 183 giorni nell’arco di dal datore di Reddito pagato lavoro in Cina 12 mesi, si costituisce una dal datore di (Generato stabile organizzazione per Reddito pagato lavoro estero in Cina) dal datore di (Generato in Cina) servizi. lavoro in Cina La stessa regola dei 183 (Non generato giorni si applica anche in Cina) all’imposta sul reddito individuale. CHINA BRIEFING - 7
Breve panoramica sugli obblighi del transfer pricing in Cina
I
l concetto di transfer pricing si riferisce al prezzo praticato tra imprese collegate, situate in giurisdizioni fiscali diverse, nelle loro transazioni intersocietarie. I prezzi di trasferimento considerati sono quelli per servizi, proprietà intangibili e attività finanziarie. Il regime di transfer pricing in Cina è, di norma, coerente con le linee guida dell’OCSE e si è sviluppato rapidamente nel corso degli ultimi anni. Recentemente, una serie di fattori ha portato la questione del transfer pricing all’attenzione dello State Administration of Taxation (SAT): tra questi, la tendenza delle società straniere in Cina a dichiarare perdite operative pluriennali, l’utilizzo mirato di trasferimenti di proprietà intellettuale e di servizi forniti da società correlate estere, nonchè l’introduzione di controlli più severi da parte dei partner commerciali della Cina sui prezzi di trasferimento. Gli inasprimenti in ambito fiscale del 2008 hanno, da un lato, incentivato l’utilizzo del transfer pricing nella determinazione dei margini operativi delle proprie società controllate in Cina e, dall’altro, fatto sì che nel 2009 il SAT abbia dovuto emanare nuove norme in materia (Transfer Pricing Regulations) al fine di fare chiarezza sull’argomento e regolamentare in maniera più serrata le pratiche scorrette più diffuse. È stato introdotto in Cina l’obbligo per il contribuente di preparare e conservare una dettagliata documentazione, a dimostrazione dell’applicazione del principio di libera concorrenza (arm’s length) nelle transazioni con le parti correlate. Le transazioni tra quartier generale e filiale cinese devono essere basate su questo principio, poiché, secondo la normativa fiscale cinese, head office e affiliata in Cina sono parti correlate. Operazioni infragruppo in ambito di transfer pricing possono creare notevoli difficoltà di gestione, poiché possono avere un effetto diretto sui profitti di entrambe le parti. Pianificare un sistema di transfer pricing all’inizio dell’attività aiuta a limitare e a gestire
8 - CHINA BRIEFING
Definizione: Parti correlate Nella normativa cinese sul transfer pricing, una “parte correlata” è caratterizzata da uno qualsiasi dei seguenti aspetti:
1) Proprietà o controllo Un’entità detiene direttamente o indirettamente il 25% o più del totale delle azioni di un’altra entità; un terzo possiede o controlla, direttamente o indirettamente, il 25% o più delle quote azionarie in entrambe le imprese - il calcolo del possesso azionario indiretto deve essere eseguito attraverso la moltiplicazione delle azioni ad ogni livello; in ogni caso, qualora un’entità detenga più del 50% delle azioni di un’altra entità del livello successivo, si considera che essa detenga il 100% a quel livello
2) Debiti I debiti di un’impresa verso un’altra impresa (che non sia un istituto finanziario indipendente) superano il 50% del capitale dell’impresa, oppure il 10% del totale dei debiti di una società è garantito da un’altra società (che non sia un istituto finanziario indipendente)
3) Nomina della dirigenza La nomina di più della metà della dirigenza di un’impresa (incluso il consiglio di amministrazione e il general manager), o di almeno un membro del consiglio di amministrazione, spetta ad un’altra impresa; oppure in due imprese, la nomina di più della metà della dirigenza o di più di un direttore esecutivo spetta ad una sola parte
4) Concessione di licenze su brevetti La normale produzione e le attività operative di un’impresa dipendono dai brevetti di un’altra impresa (inclusi diritti di proprietà industriale o tecnologie brevettate)
5) Controllo o fornitura di materie prime/ricambi L’acquisto di materie prime o parti di ricambio di un’impresa è sotto il controllo di, o deve avvenire tramite, un’altra impresa (incluso il controllo sui prezzi e sulle condizioni)
6) Decisione sulla fornitura o ricezione di servizi La fornitura o la ricezione di servizi da parte di un’entità è decisa da un’altra impresa
7) Controllo effettivo Un’impresa ha un reale controllo sulla produzione di un’altra impresa, sulla sua operatività e sul commercio, attraverso relazioni con il personale dell’altra società (incluse le relazioni di parentela)
Breve panoramica sugli obblighi del transfer pricing in Cina
l’esposizione ai relativi rischi, assicurando la massima efficienza fiscale in relazione al modello di business e agli obiettivi commerciali aziendali.
Uno sguardo agli Advance Pricing Arrangements
Obblighi basilari in ambito di transfer pricing
Una shelf company di Hong Kong avrà difficoltà nella negoziazione di un advance pricing arrangement con la Cina continentale, se la società stessa non è la beneficiaria dei profitti derivanti dalle transazioni con le parti correlate.
Al momento della dichiarazione dei redditi, tutte le imprese con transazioni tra parti correlate di beni materiali inferiori a 200 milioni di RMB e di beni immateriali inferiori a 40 milioni di RMB, devono compilare e consegnare nove formulari annuali per l’apposita dichiarazione su operazioni infragruppo. Questi formulari (in lingua cinese) prevedono la preparazione di una quantità d’informazioni sull’ammontare e sui tipi di transazioni con le parti correlate, il tipo di documentazione disponibile e il metodo utilizzato per verificare il principio di libera concorrenza e il livello di redditività di dette transazioni. Le imprese che superano i limiti menzionati nel paragrafo precendente devono, inoltre, curare la stesura della cosiddetta “contemporaneous transfer pricing documentation”.
Gli obblighi della contemporaneous transfer pricing documentation La documentazione contemporaneous transfer pricing è un insieme di informazioni dettagliate sul transfer pricing, a supporto del principio di libera concorrenza insito nelle transazioni con parti correlate. Detta documentazione deve essere preparata dalle parti che non soddisfano uno dei seguenti requisiti di esenzione: • L’ammontare annuale delle transazioni di beni materiali tra parti correlate è inferiore a 200 milioni di RMB e quello di beni intangibili è inferiore a 40 milioni di RMB • Le transazioni sono previste in un accordo preventivo sui prezzi (advance pricing arrangement) • L’investitore straniero detiene meno del 50% delle azioni e l’impresa conduce transazioni soltanto con parti correlate locali
“
”
– Rebecca Liu, Senior Manager, servizi di contabilità societaria, Dezan Shira & Associates, ufficio di Guangzhou
1) Che cos’è un advance pricing arrangement? Un advance pricing arrangement (accordo preventivo sui prezzi) è un accordo pluriennale, raggiunto con l’autorità fiscale, sui principi dei prezzi delle transazioni con parti correlate di un’impresa e i relativi metodi di calcolo.
2) Quali condizioni deve soddisfare un’impresa per richiedere un advance pricing arrangement? L’impresa deve, in genere, rispondere ai seguenti criteri: a. Avere il volume annuale delle transazioni con le parti superiore a 40 milioni di RMB; b. Aver provveduto alle dichiarazioni obbligatorie per legge sulle transazioni con le parti correlate; c. Avere preparato, conservato e presentato la documentazione contestuale (contemporaneous material) in base alla normativa vigente.
3) Quali benefici comporta un advance pricing arrangement? a. Offre una certezza in termini di operazioni e oneri fiscali per tutta la durata dell’accordo; b. Risolve il problema sul transfer pricing; c. Diminuisce il rischio di essere sottoposti a verifiche; e d. Evita la doppia imposizione fiscale.
4) Come fare richiesta per un advance pricing arrangement? Il tempo necessario alla firma di un accordo preventivo sui prezzi, unilaterale o bilaterale, può variare da uno a due anni e mezzo, e in alcuni rari casi di accordi bilaterali può raggiungere anche tre o più anni. Ci sono, di norma, sei fasi che devono essere completate nella negoziazione, esecuzione e implementazione di un accordo preventivo sui prezzi: si dovranno pertanto svolgere riunioni di preparazione, richieste ufficiali, verifiche e valutazioni formali, negoziazioni, firma degli accordi, supervisione e implementazioni finali.
5) Quali tipi di advance pricing arrangement sono disponibili in Cina? Sono disponibili accordi unilaterali, bilaterali o multilaterali. Tuttavia, fino ad ora, non sono ancora stati conclusi accordi multilaterali.
CHINA BRIEFING - 9
Programma sperimentale per le transazioni commerciali internazionali in RMB
P
er valorizzare ulteriormente la propria posizione economica a livello mondiale, la Cina si è posta come obiettivo strategico fondamentale, all’interno del XII Piano Quinquennale (2011 - 2015), l’internazionalizzazione della propria valuta. Il Piano, nello specifico, incoraggia l’utilizzo del RMB all’estero e la graduale realizzazione della convertibilità dei movimenti di capitale in RMB. Il Piano sostiene, inoltre, l’ulteriore sviluppo di Hong Kong come principale mercato/centro offshore per il RMB.
“Si è verificato un ingente accumulo di ricchezza in RMB, dentro e fuori dalla Cina; sia il mercato sia chi lo regola stanno cercando di gettare le basi per sfruttare al massimo questo potenziale”, ci spiega Chet Scheltema, Manager, Dezan Shira & Associates, ufficio di Pechino. Su questo sfondo, il governo della Repubblica Popolare Cinese ha lanciato nel luglio 2009 il programma sperimentale per le transazioni commerciali internazionali in RMB. 1 Tale programma inizialmente coinvolgeva solamente cinque città, per quanto riguarda le aree interne della Cina: Shanghai e altre quattro città nella provincia del Guangdong; mentre per quanto riguarda le aree oltre confine comprendeva le regioni amministrative speciali di Hong Kong e Macao, e i paesi membri dell’ASEAN (Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico). Nel giugno 2010 l’area geografica coperta dal programma ha subito un ampliamento sia a livello nazionale, vale a dire all’interno della Cina, coinvolgendo altre 20 province, sia a livello internazionale, coinvolgendo tutte le nazioni e le regioni. Nel 2011 infine tutta la Cina è entrata a fare parte del programma.2 1
2 3 4
Effettuare operazioni di export in RMB è più veloce ed economico rispetto all’utilizzo di valuta estera? Il processo per ottenere rimborsi IVA è diverso?
“
Abbiamo un certo numero di clienti che all’inizio di quest’anno hanno cominciato ad affettuare operazioni di export in RMB. Le procedure di rimborso IVA, così come tempi e costi, per operazioni di export in RMB, corrispondono all’incirca a procedure, tempi e costi per le stesse operazioni effettuate in valuta estera.
”
–- Alice Yang, Manager, Dezan Shira & Associates, ufficio di Shenzhen
Anche la tipologia di imprese cinesi che vi possono partecipare è stata ampliata all’inizio del 2012. A partire da febbraio di quest’anno, infatti, tutte le società di import-export con sede in Cina sono autorizzate a ricevere pagamenti su espor tazioni direttamente in RMB. 3 Il programma, recentemente così rinnovato, permetterà alle imprese cinesi di utilizzare la valuta nazionale in tutti gli scambi di beni e servizi con l’estero, così come nelle altre transazioni relative alle loro partite correnti, eliminando così le restrizioni precedentemente esistenti, secondo le quali gli esportatori locali dovevano ottenere l’approvazione dalla People’s Bank of China (PBC) prima di effettuare operazioni in RMB. Si prevede che in seguito alla diminuzione della rigidità delle politiche, il numero delle società con i requisiti necessari per effettuare transazioni commerciali in RMB, aumenterà notevolmente. Dette società potranno scegliere di utilizzare la valuta nazionale cinese per le operazioni commerciali con l’estero attraverso:
1) Una clearing bank che operi in RMB a Hong Kong o a Macao; oppure 2) Una banca commerciale locale in Cina che agisce da intermediario per alcune banche commerciali estere designate a tale scopo. Le imprese coinvolte nel programma sperimentale, al momento della richiesta dei rimborsi IVA all’erario, non hanno più bisogno di presentare i moduli per la verifica e la valutazione degli scambi in valuta estera. Devono, tuttavia, dichiarare queste transazioni all’autorità fiscale separatamente da quelle effettuate in valuta locale.4 Inoltre, tali imprese hanno l’obbligo di segnalare ogni pagamento ed ogni ricevuta di pagamento in RMB allo State Administration of Foreign Exchange (SAFE) attraverso un meccanismo informatico del sistema bancario. Le imprese rientranti nel programma e che ricevono RMB devono informare la propria banca designata entro cinque giorni lavorativi, mentre le imprese che effettuano pagamenti in RMB devono informare una banca competente al momento del pagamento verso l’impresa estera.
The “Administrative Measures for the Pilot Program for the RMB Settlement of Cross-border Trading Transactions (‘Administrative Measures’).” Le “Administrative Measures” sono integrate da Detailed Implementation Rules of the Pilot Administrative Measures on RMB Settlement in Cross-border Trade.” The “Circular on Related Issues Concerning Expanding the Trial Settlement of Cross-border Trading Transactions (‘Circular’)” The “Circular on Issues Concerning the Administration of Enterprises Settling Goods Export in RMB (yinfa [2012] No.23)” “Notice Concerning Relevant Issues on Tax Rebate (Exemption) on Exported Goods Settled in RMB in Cross-border Trade (‘Notice’)”.
10 - CHINA BRIEFING
Domande e risposte Q&A
Pagamento delle royalties: come funziona? Le royalties sono compensi pagati per l’utilizzo di proprietà intellettuale, come marchi registrati, brevetti, diritti e tecnologia di proprietà riservata. I pagamenti delle royalties sono soggetti a ritenuta d’acconto, IVA/business tax, imposta sulla costruzione e manutenzione dei centri urbani (Urban and Construction Maintenance Tax), addizionale a supporto del sistema scolastico centrale (Education Surcharge) e locale (Local Education Surcharge). L’imposta sul reddito societario (Corporate Income Tax) non è applicabile. Il quartier generale è inoltre soggetto al 10% di ritenuta d’acconto sui profitti delle royalties generati in Cina, che non siano distintamente riconducibili ad uno stabilimento separato o luogo di attività separato posseduti dallo stesso in Cina. Può essere applicata un’aliquota agevolata nel caso in cui il quartier generale abbia il domicilio fiscale in un paese che ha firmato un accordo fiscale contro la doppia imposizione con la Cina. Il soggetto giuridico cinese agisce da sostituto d’imposta nel trattenere alla fonte la tassa sulle royalties. La procedura di pagamento di fees sulle royalties differisce dal pagamento di compensi su servizi per alcuni punti chiave. La registrazione per l’importazione e l’esportazione di tecnologia presso il Ministero del Commercio (MOFCOM) è obbligatoria per poter ottenere in seguito una riduzione sull’aliquota nella ritenuta d’acconto in caso di accordi fiscali. Infine, per poter procedere al pagamento delle royalties, l’oggetto sociale della società a totale partecipazione estera, così come riportato nella licenza commerciale, deve contenere la dicitura “import and export trade”.
Quando si presenta l’obbligo di ritenuta d’acconto?
Se il pagamento è effettuato... Prima/ in L’obbligo si presenta quando il pagamento è effettuato.
Data di Pagamento Stipulata nel Contratto
“
La registrazione per l’importazione e l’esportazione di tecnologia presso il MOFCOM è obbligatoria per poter ottenere in seguito una riduzione sull’aliquota nella ritenuta d’acconto in caso di accordi fiscali.
”
Irene Zhong Servizi di contabilità aziendale Dezan Shira & Associates, ufficio di Pechino
?
Dopo Se il pagamento è posticipato, ma l’affiliata cinese ha dedotto dalla propria dichiarazione dei redditi annuale il costo relativo, l’obbligo si presenta il giorno in cui viene presentata la dichiarazione sull’imposta del reddito societario annuale (CIT) dell’ affiliata cinese stessa.
Domande sulle vostre attività in Cina? Scriveteci a italiandesk@dezshira.com. Le domande selezionate riceveranno risposta qui oppure su www.china-briefing.com.
CHINA BRIEFING - 11
Numero 130 • Dicembre 2012
Da Dezan Shira & Associates
La Guida fiscale per l’Asia
IN QUESTO NUMERO: • • • •
Uno sguardo alle imposte societarie in Cina, India e Vietnam Dove aprire una holding: Hong Kong e Singapore Comparazione sull’imposta sul reddito individuale e personale DOMANDE E RISPOSTE: Come confrontare l’aliquota fiscale totale (percentuale sul profitto) in questi paesi e regioni?
Usate il vostro smartphone per leggere questo codice QR e accedere a
www.china-briefing.com/news
Disponibile in diverse lingue
Nota dell’editore In un’Asia sempre più interconnessa, molti investitori stranieri stanno puntando oltre la Cina, facendo tesoro della loro esperienza nel regno di mezzo, per comprendere le possibilità di investimento in paesi come India e Vietnam. Ogni anno abbiamo dedicato a questo argomento il numero di Dicembre di China Briefing: “La Guida fiscale per l’Asia”. Il feedback che abbiamo ottenuto dai nostri lettori, su questo ed altri prodotti che offrono una chiave di lettura pratica e comparata su aspetti fondamentali degli investimenti esteri Alberto Vettoretti,, Managing Partner, Dezan Shira & Associates, Editore Asia Briefing editor@asiabriefingmedia.com Tutto il materiale e i contenuti sono protetti da © 2012 Asia Briefing Ltd. Non è permessa nessuna riproduzione, copia o traduzione di materiale senza il consenso dell’editore.
in Asia, è stato molto positivo. Di conseguenza, invece di utilizzare le pagine di China Briefing per alzare semplicemente lo sguardo oltre i confini della Cina, faremo un passo decisivo per rispondere a questa esigenza. Inoltre, nel 2013, Asia Briefing presenterà una nuova rivista: Asia Briefing. Costruita intorno ad alcuni nostri siti internet e periodici, quali China Briefing, India Briefing e Vietnam Briefing, la nuova rivista includerà anche nuovi contenuti sull’Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico (ASEAN). Continueremo, senza dubbio, a beneficiare dell’esperienza professionale sul territorio dei colleghi di Dezan Shira & Associates, il più grande studio ad investimento italiano in Asia con sedi in Cina, India, Vietnam, Hong Kong e Singapore. Ci auguriamo che questo quarto ed ultimo numero della “Guida fiscale per l’Asia” e naturalmente il futuro periodico Asia Briefing abbiano un ruolo fondamentale nell’indirizzare le vostre scelte sugli investimenti esteri per il nuovo anno. Cordiali saluti,
Domande? Entrate in contatto diretto con professionisti specializzati sull’argomento.
Letture consigliate
La copertina artistica di questo mese Trovate le pubblicazioni relative all’argomento su www.asiabriefingmedia.com/store.. [Sventolio di bandiere rosse] (赤旗招展) Olio su tela, 150 x 120cm Aggiornamenti normativi Xie Lantao (解澜涛) State al passo con i cambiamenti Wan Fung Art Gallery (云峰画院) normativi grazie agli aggiornamenti su wanfungart@126.com www.dezshira.com/it. http://www.wanfung.com.cn/eng/
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Notizie su China Briefing Leggete le notizie e i commenti sull’argomento su www.china-briefing.com/news.
Prospettiva internazionale Informatevi su come l’argomento è trattato in altre giurisdizioni asiatiche, inclusi India e Vietnam.
Podcast Ascoltate gli interventi di un esperto.
Numero 130 • Dicembre 2012
Sommario In un’Asia sempre più “interconnessa, molti CHINA INDIA
HONG KONG VIETNAM SINGAPORE
investitori stranieri stanno puntando oltre la Cina, facendo tesoro della loro esperienza nel regno di mezzo per comprendere le possibilità di investimento in paesi come India e Vietnam.
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Uno sguardo alle imposte societarie in Cina, India e Vietnam
Imposte su reddito individuale, reddito personale e salari
Domande e risposte:
In questo articolo discuteremo di come l’imposta sul reddito societario, l’imposta sul valore aggiunto, la business tax, l’imposta sui beni e servizi e la ritenuta d’acconto si applicano in ognuno di questi paesi.
Le aliquote fiscali su reddito individuale, reddito personale e salari variano in modo significativo nelle diverse giurisdizioni. Considereremo di seguito quelle per Cina,
Come confrontare l’aliquota fiscale totale (percentuale sul profitto) in questi paesi e regioni?
India, Vietnam, Singapore e Hong Kong.
Notizie su China-Briefing.com 15 Nov Guangzhou rilascia la circolare per la promozione dello sviluppo delle PMI 9 Nov La Cina entra nel RCEP, creando un’enorme area di libero scambio con ASEAN, India e Giappone 17 Ott La posizione di Hong Kong nel rallentamento economico globale 5 Ott L’assoggettamento fiscale per gli espatriati americani in Cina 1 Ott Lettere dall’America alla Cina (continuato)
Usate il vostro smartphone per leggere il codice QR e scaricare le applicazioni mobile di Asia Briefing.
CHINA BRIEFING - 3
Cina Imposte societarie 0%
5%
Scadenze fiscali fondamentali
10% 15% 20% 25% 30%
Gen Feb Mar
Apr
Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
25%
Imposta sul reddito societario
30 Mar
Imposta sul valore aggiunto 3% 6% 11% Aliquote standard sui dividendi (Società non residenti)
Dichiarazione IRPE
17%
10%
Imposta sul reddito societario Le imprese e le altre organizzazioni a scopo di lucro pagano l’imposta sul reddito societario, corporate income tax (CIT), in base al reddito originato dalla produzione, dalle operazioni commerciali e da altre fonti. L’aliquota standard in Cina è pari al 25%, sia per le imprese estere che per quelle locali. L’imposta è pagata su base annua, ma è spesso suddivisa in rate trimestrali, con rettifiche sia di rimborso sia di riporto nell’anno successivo; il calcolo finale è invece basato
31 Dic Chiusura dell’anno fiscale
30 Mag Dichiarazione redditi societari
Industrie dell’alta tecnologia (high tech industries) Il contribuente, qualificato come impresa di alta tecnologia, può beneficiare di un’aliquota sull’imposta societaria pari al 15%. I criteri per ottenere detta qualifica comprendono i seguenti requisiti: • L’impresa possiede i principali diritti di proprietà intellettuale in Cina;
sulla verifica di fine anno.
• I prodotti (o servizi) offerti dall’impresa rientrano nella categoria
Le imprese residenti devono pagare l’imposta sul reddito generato
• La proporzione del personale tecnico rispetto a quello totale
sia internamente che esternamente alla Repubblica Popolare Cinese, mentre le imprese non residenti, con sede principale o attività in Cina, devono pagare l’imposta sia sul reddito generato da dette sedi nel territorio cinese sia sul reddito generato all’estero, ma effettivamente correlato alle suddette sedi e attività. Gli incentivi fiscali in Cina oggi non sono neanche lontanamente paragonabili a quelli che sussistevano prima del 2008, tuttavia permangono incentivi per le imprese nelle regioni occidentali e per le industrie dell’alta tecnologia.
Imprese nelle regioni occidentali Dal primo gennaio 2011 al 31 dicembre 2020, le imprese che rispondono ai sottostanti criteri possono usufruire di un’aliquota sull’imposta societaria ridotta al 15%, previa approvazione da parte
alta tecnologia promossa dallo Stato; non è inferiore al 30%; la proporzione del personale di R&S non è inferiore al 10%; • La proporzione delle spese di R&S rispetto al reddito totale non è inferiore al 6%, se l’ultimo reddito annuale è inferiore a 50 milioni di RMB; al 4%, se l’ultimo reddito annuale si colloca tra 50 e 200 milioni di RMB; al 3%, se l’ultimo reddito annuale è superiore ai 200 milioni di RMB; e • La proporzione del reddito derivante dall’alta tecnologia rispetto al reddito totale non è inferiore al 60%. Inoltre, le società che investono in R&S possono richiedere una super deduzione del 50% sull’imposta sul reddito societario. La ritenuta d’acconto, pari al 10%, si applica sul reddito passivo percepito dalle imprese non residenti (ad esempio dividendi,
del competente ufficio fiscale:
partecipazioni, royalties, bonus, altri guadagni da investimenti,
• La sede si trova in una regione occidentale (incluse, ma non
dividendi, partecipazioni e royalties, tuttavia, può essere inferiore per
limitate a Chonqing e province dello Sichuan, Yunnan, Guizhou, Shanxi e Ningxia); • L’attività principale rientra nella lista delle Encouraged Industries in Western Regions; e • Il ricavo annuale dell’attività principale supera il 70% dei ricavi totali.
4 - CHINA BRIEFING
affitti, cessioni di proprietà). L’aliquota sulla ritenuta d’acconto per quei paesi che abbiano siglato una convenzione contro la doppia imposizione fiscale con la Cina.
Società Holding: Hong Kong Imposte societarie 0%
Principali paesi/regioni di origine degli IDE
5%
10% 15% 20% 25%
16.5%
Imposta sugli utili
IDE utilizzati (10 milioni US$, anno 2011)
0
1,000
7,000
8,000
Hong Kong Isole vergini Giappone
Imposta sul valore aggiunto
0%
Aliquote standard sui dividendi (Società non residenti)
0%
Considerando l’amministrazione speciale della regione,
Singapore
l’ottimizzazione fiscale e la prossimità geografica, molte PMI decidono di registrare una società holding ad Hong Kong per
Corea del sud
i propri investimenti in Cina ed in Asia.
Stati Uniti Fonte: China Statistical Yearbook 2012
Imposta sul valore aggiunto e business tax La coesistenza di imposta sul valore aggiunto (IVA) e business
Imposta sugli utili Per il biennio 2012-2013, l’imposta sugli utili per le società di capitali è pari al 16,5%, mentre per le società di persone e per gli imprenditori individuali è pari al 15%. La regione
tax (BT ) ha, di fatto, creato una doppia imposizione fiscale nel
amministrativa speciale adotta il principio della fonte territoriale
Paese generando un dibattito governativo su come fosse meglio
per determinare gli oneri fiscali dovuti, il che significa che
supportare un business environment con al centro il consumo, il
soltanto i profitti generati in loco sono tassabili ad Hong Kong.
valore aggiunto e la creazione di ricchezza interna (che saranno i
Il sistema di Hong Kong permette anche di beneficiare dello
cavalli di battaglia dell’economia del gigante asiatico nel XII Piano
status di società estera, il quale dà diritto alla totale esenzione
Quinquennale).
dalle imposte sui profitti generati al di fuori della regione.
La business tax è pari al 3% o al 5% per la fornitura di servizi, cessione
Imposta sul valore aggiunto
di beni intangibili e proprietà immobiliari (un’aliquota minima del
L’imposta sul valore aggiunto non è prevista ad Hong Kong.
20% si applica all’industria dell’intrattenimento). L’IVA si applica alle vendite e alle importazioni di beni tangibili, ai servizi di lavorazione,
Ritenuta d’acconto
riparazione e sostituzione di beni.
Non è prevista ritenuta d’acconto per il rimpatrio dei profitti alla società madre estera. Secondo la convenzione contro
I contribuenti sono distinti in piccoli contribuenti e contribuenti
la doppia imposizione fiscale siglata tra Hong Kong e Cina, i
ordinari. Nonostante l’aliquota IVA per i piccoli contribuenti sia
dividendi pagati dalla società cinese ai residenti di Hong Kong,
nettamente inferiore rispetto a quella dei contribuenti ordinari,
che detengono almeno il 25% del capitale della società cinese,
ovvero 3% al posto del 17% (o 13% per l’importazione di alcuni beni
sono soggetti ad un ritenuta d’acconto pari al 5%. Una società
specifici), è comunque vantaggioso ottenere lo status di contribuente
holding di Hong Kong, dunque, può diminuire la ritenuta
ordinario per quelle società che hanno un considerevole fatturato
d’acconto pagata dalla filiale cinese alla società investitrice
annuo, poiché questo status permette loro di effettuare alcune
estera (da tenere in considerazione il fatto che la società di
operazioni economicamente vantaggiose, tra le quali:
Hong Kong dovrà dimostrare la propria valida residenza fiscale nel territorio e che dovrà essere fatta domanda specifica per
• la possibilità di dedurre l’IVA a credito dall’IVA a debito; e
poter beneficiare dell’aliquota ridotta), dal 10% al 5%.
• l’aumento della potenziale clientela (nonche’ una maggiore
Aliquota totale sui dividendi
credibilità) grazie alla possibilità di emettere fatture con IVA.
Investimenti diretti
Holding in Hong Kong
Filiale cinese
A Shanghai, Pechino ed in altre grandi città si è iniziato, nel 2012, a sostituire la business tax con l’IVA, nel settore dei trasporti e nei sei
5%
settori dei servizi avanzati; nel 2013 è prevista l’applicazione della
10%
riforma a livello nazionale.
0%
http://www.asiabriefing.com/store/book/la-riformadell-imposta-sul-valore-aggiunto-366La riforma sull’imposta del valore aggiunto China Briefing, numero di luglio-agosto 2012
Holding in Hong Kong
Società madre Total
10%
5%
CHINA BRIEFING - 5
India Imposte societarie 0%
5%
10% 15% 20% 25% 30% 35% 40%
Imposta sul reddito societario Imposta sul valore aggiunto Aliquote standard sui dividendi (Società madre estera)
Scadenze fiscali fondamentali
30%
40%
12.5%
31 Mar
31 Lug
Chiusura dell’anno fiscale
Dichiarazione IRPEF 30 Set
15%
Imposta sul reddito societario L’imposta sul reddito societario per le società locali (incluse le limited liability partnerships) è pari al 30%, mentre per le società estere è pari al 40%. Le società estere con lavoro a contratto, in India, saranno soggette ad un’imposta sul reddito pari al 40% del reddito netto generato dal suddetto contratto. Un’entità registrata al di fuori dell’India è considerata società estera. Le società costituite in India, invece, si considerano locali, incluse le succursali di imprese aventi la società madre in paesi stranieri. Una società in genere è soggetta al pagamento dell’imposta sul reddito, calcolata secondo le disposizioni dell’Income Tax Act. Tuttavia, in passato molte società presentavano utili contabili secondo il proprio conto economico, ma non pagavano nessuna imposta, poiché il reddito calcolato in base alle disposizioni dell’Income Tax Act risultava nullo, negativo oppure irrilevante. In questi casi, nonostante vi fossero un utile contabile dichiarato e i dividendi da distribuire agli azionisti, non vi era nessuna imposta sul reddito da pagare. Queste società sono conosciute come società esentasse o “zero tax companies”. Per le suddette società è applicata un’imposta minima alternativa, minimum alternative tax (MAT), pari al 18,5% degli utili contabili rettificati. Ciò si applica soltanto nel caso in cui il debito d’imposta di dette società, calcolato sul reddito imponibile secondo le normali disposizioni dell’Income Tax Act, sia inferiore al 18,5% degli utili contabili rettificati.
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
Dichiarazione redditi societari
Imposta sul valore aggiunto e imposta su beni e servizi L’imposta sul valore aggiunto, ovvero l’IVA, in India si applica soltanto ai beni e non ai servizi. L’IVA si applica in ogni fase della vendita ed un sistema di credito registra l’imposta pagata. Tutte le aziende hanno l’obbligo di effettuare la registrazione ai fini IVA, tranne le attività con fatturato inferiore a 500.000 rupie indiane (INR), le quali ne sono esenti. Sono concessi rimborsi IVA sulle esportazioni per tutte le categorie di beni e servizi. L’IVA si applica in ogni fase della vendita ed un sistema di credito registra l’imposta pagata. Vi sono quattro aliquote IVA che coinvolgono 550 tipologie di beni: • 1% per i beni di prima necessità, metalli e pietre preziose; • 4% su prodotti industriali, beni d’investimento e prodotti di largo consumo, ivi inclusi medicinali, farmaci, prodotti industriali e agricoli, beni strumentali e merci speciali; e • 12,5% sulle altre tipologie di beni. Inoltre, i derivati del petrolio, tabacco, liquori ecc. hanno un’aliquota IVA maggiore che varia di stato in stato. L’IVA infatti è applicata a livello di stato. Non vi è dunque un sistema IVA comune a livello nazionale, ma ogni stato ha le proprie regolamentazioni, alcune delle quali sono state recentemente sottoposte a riforme. La dichiarazione dell’imposta è mensile o trimestrale, a seconda dello stato. Tutte le attività hanno l’obbligo di effettuare la registrazione ai fini IVA, tranne quelle con fatturato inferiore a 500.000 rupie indiane (INR). Tali attività sono esenti dal pagamento dell’IVA.
6 - CHINA BRIEFING
Società holding: Singapore Imposte societarie 0%
5%
10% 15% 20% 25%
Imposta sul reddito societario
IDE per Paesi di provenienza
17%
(in milioni US$, a/a 2011/12 Apr-Mar)
0
1,000
7,000
8,000
Imposta su beni e servizi
7%
Aliquote standard sui dividendi 0% (Società non residenti)
Hong Kong Isole vergini
Per quegli investitori che guardano oltre la Cina (e Hong
Giappone
Kong), anche Singapore sta diventando una meta appetibile
Singapore
per holding, società di trading o quartier generali in Asia. È
Corea del sud
sicuramente il caso dell’India, dove gli investimenti diretti
Stati Uniti
esteri (IDE) provenienti da Singapore sono secondi solamente Fonte: India Department of Industrial Policy and Promotion
a quelli provenienti dalle Mauritius. Inoltre, se si considerano i recenti problemi fiscali e di immagine subiti dalle holdings
I beni prodotti in India sono, al momento, soggetti anche ad
nelle Mauritius nel 2012, si prevede un ulteriore aumento degli
un’imposta di fabbricazione (IVA centralizzata) sul valore dei beni
investimenti da Singapore negli anni a seguire.
venduti o sul prezzo massimo di vendita al dettaglio degli stessi, a seconda del tipo di prodotto. L’aliquota standard è pari al 12%,
http://www.dezshira.com/updates/2012/04/
mentre le aliquote per gli altri beni variano in modo significativo.
indian-gaar-impacts-on-mauritius-tax-haven-use.
Il governo indiano sta al momento finalizzando gli accordi per una
Use.
riforma generale sull’imposta indiretta, che introdurrà la nuova tassa sui beni e sui servizi, goods and service tax (GST). Questa tassa, una volta entrata in vigore nell’aprile 2013, sostituirà l’attuale IVA.
html/Indian GAAR Impacts on Mauritius Tax Haven India Briefing news, Aprile 2012
Imposta sul reddito societario Al fine di attrarre investimenti dall’estero, l’imposta sul reddito
Il sistema dualistico della GST avrà due aliquote: una sarà applicata a
delle società a Singapore è stata ridotta negli ultimi anni fino a
livello statale in modo uniforme e l’altra a livello di governo centrale.
raggiungere l’attuale 17%.
Il disegno di legge non è ancora completato, ma è probabile che vi saranno inclusi tutti i beni e i servizi, con alcune minime esenzioni
La residenza della società ai fini fiscali dipende dal luogo in
relative ad alcol, tabacco e derivati del petrolio.
cui si svolgono controllo e gestione dell’attività. Si intende residente a Singapore ai fini fiscali una società il cui controllo
L’imposta sui servizi rimane comunque attiva fino all’introduzione
e la cui gestione siano esercitati a Singapore. Pertanto, la filiale
della nuova GST, e prevede un’aliquota del 10% con un’addizionale
con sede a Singapore di una società estera non è generalmente
del 3% sul valore totale a sostegno del sistema scolastico. Le imposte
considerata residente ai fini fiscali, poiché controllo e gestione
sui servizi tassabili, elencati nel Finance Act, sono per lo più versate
sono esercitati dalla società madre estera.
dai fornitori stessi, tuttavia in alcuni casi le imposte sono versate dal destinatario del servizio (un consulente è in grado di identificare i
Le società, con o senza residenza, ricevono tendenzialmente
casi in questione).
lo stesso trattamento fiscale, con la differenza che le residenti possono godere di certi benefici che sono invece preclusi a
Ritenuta d’acconto Quando una società indiana effettua il rimpatrio dei profitti alla propria società madre estera, essa sarà soggetta ad un’aliquota sui dividendi pari al 15%. Fanno eccezione i casi in cui è stato stabilito diversamente da una convenzione contro la doppia imposizione fiscale.
quelle non residenti, come ad esempio la possibilità di esenzioni fiscali sui redditi da servizi e da distribuzione dei profitti generati all’estero, così come sugli utili della filiale estera, qualora siano soddisfatte alcune condizioni. Incentivi fiscali In base al programma “Productivity and Innovation Credit”, sono
http://www.india-briefing.com//magazine/view?id=21 questo link è giusto?Compliance for Foreign-invested Entities India Briefing, novembre 2012
inoltre concessi degli incentivi fiscali, per incoraggiare le piccole e medie imprese ad investire in produzione e innovazione a Singapore. (Continua a pagina 9)
CHINA BRIEFING - 7
Vietnam Imposte societarie 0%
5%
Scadenze fiscali fondamentali
10% 15% 20% 25% 30%
Imposta sul reddito societario
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
25%
Mar
Chiusura dell’anno fiscale*
Imposta sul valore aggiunto 3%5% 10% Aliquote standard sui dividendi 0% (Società non residenti)
Imposta sul reddito societario L’aliquota standard per l’imposta sul reddito delle società è pari al 25%, sia per le società locali che per quelle a partecipazione straniera. Nel caso particolare di imprese con attività di perlustrazione, ricerca, di estrazione di petrolio, gas ed altre rare e preziose risorse naturali,
*Nota: Il normale anno fiscale corrisponde all’anno solare ma alcune imprese possono utilizzare un sistema diverso, previo consenso dell’ufficio imposte locale. La dichiarazione dei redditi deve essere presentata entro 90 giorni dalla fine dell’anno fiscale.
I regimi fiscali agevolati del 2012, ad esempio, prevedono un 30% di riduzione sull’imposta sul reddito societario per quelle imprese con i seguenti requisiti: •
finanziari, settori finanziari in genere (assicurativo e bancario),
all’attività svolta.
spese, qualora comprovate, pertinenti alla produzione e all’attività commerciale dell’impresa, qualora non risultino in modo specifico escluse dai casi di detraibilità. Le società hanno anche la possibilità di mettere da parte il 10% della base imponibile annuale per un fondo per la ricerca e lo sviluppo, con l’obbligo di impiegarlo entro cinque anni e all’interno del paese. Qualora la società utilizzi meno del 70% del fondo, o lo utilizzi in modo scorretto, o non lo utilizzi entro cinque anni, dovrà versare l’intero ammontare dell’esenzione, maggiorato degli interessi.
Piccole e medie imprese, escluse quelle che svolgono attività relative a giochi a premi, mercato immobiliare, strumenti
l’imposta varia dal 32 al 50%, in relazione al singolo progetto e
La normativa vietnamita in materia, prevede la detraibilità delle
31 Dic
produzione di beni o fornitura di servizi soggetti a imposta speciale sui consumi; •
Imprese “labor-intensive” che si occupano di produzione, lavorazione e trattamento di prodotti agricoli, forestali, ittici, filati e tessuti, pelle e calzature e componenti elettronici. http://www.vietnam-briefing.com/news/issue vietnam-briefing-100-foes-jvs-promotion-supportingindustries.html/100% FOES, JVs, and the Promotion of Supporting Industries, Vietnam Briefing Magazine, January 2012
Imposta sul valore aggiunto L’imposta sul valore aggiunto, ovvero l’IVA, è applicata, in Vietnam,
Incentivi fiscali
alla maggior parte dei beni e dei servizi derivanti dai processi di
Gli incentivi fiscali vanno a supporto dei progetti di investimento
produzione, scambio e consumo.
in settori specifici e aree in difficili condizioni socio economiche, così come a supporto delle zone destinate all’alta tecnologia e di
Sono previste tre aliquote IVA: 0%, 5% e la più comune del 10%.
quelle in aree più remote, con lo scopo di incoraggiare lo sviluppo
L’aliquota allo 0% si applica, in genere, a beni e servizi esportati,
dell’economia, della tecnologia e dell’educazione in queste regioni.
l’aliquota al 5% si applica a 15 categorie di beni e servizi di base, mentre quella del 10% si applica ai rimanenti beni e servizi. È prevista
Le aliquote preferenziali, per l’imposta sul reddito societario, sono
un’esenzione per 25 categorie di beni e servizi.
applicate a partire dal primo anno in cui l’impresa genera reddito. Gli ulteriori incentivi di esenzione o riduzione vengono applicati a partire dal primo anno in cui l’impresa presenta un reddito imponibile. Nel caso in cui l’impresa non abbia reddito imponibile
Ritenuta d’acconto (withholding tax) Il governo vietnamita ha abolito l’imposta sul rimpatrio dei profitti per gli investitori stranieri nel paese (dividend withholding tax).
nei primi tre anni, dopo che nel primo anno ha generato un reddito,
Questi, infatti, hanno la possibilità di rimettere i propri profitti su
esenzioni e riduzioni fiscali si applicheranno a partire dal quarto
base annua (alla fine dell’esercizio fiscale), senza ritenuta alla base.
anno.
8 - CHINA BRIEFING
(Continua da pagina 7) Le imprese, grazie a questo programma, possono ottenere fino al 60% di “cash pay out” fino a 100.000 dollari di Singapore (SGD), o deduzioni e agevolazioni pari al 400% delle spese,
Da dove provengono i maggiori investimenti (IDE)? Capitale registrato totale (milioni di USD, 2011)
0
1,000
2,000
3,000
4,000
fino a 400.000 SGD, se rientrano nelle seguenti sei attività: acquisto/nolo di attrezzature e macchinari automatici, spese per l’addestramento del personale, acquisizione e registrazione di proprietà intellettuale, R&S e attività di progettazione.
Hong Kong
Imposta su beni e servizi
Giappone
L’imposta su beni e servizi (Goods and Services Tax or GST)
Singapore
prevista a Singapore è, di fatto, una tassa sul consumo applicata alle importazioni di beni e alla fornitura di beni e servizi nel
Corea del Sud
paese. L’aliquota attuale è pari al 7%. Soltanto le società il cui
Cina
fatturato in 12 mesi consecutivi eccede il milione di dollari di
Taiwan
Singapore, devono registrarsi agli uffici competenti per versare Fonte: General Statistics Office of Vietnam
“
Gli incentivi fiscali in Vietnam sono fortemente collegati ai settori industriali e alla loro posizione geografica, come accadeva in Cina prima del 2008. Infatti, molte aree del Vietnam ricordano la provincia del Guangdong di 15 anni fa. Il territorio è ancora molto legato all’industria manifatturiera, con 9 persone su 10 impiegate appunto nelle fasi di approvvigionamento e
”
produzione.
questa imposta.
Ritenuta d’acconto (withholding tax) La ritenuta d’acconto è applicabile ad alcune tipologie di pagamento verso persone fisiche e società non residenti, il cui reddito è generato a Singapore per servizi forniti o lavori svolti a Singapore. La ritenuta d’acconto si applica ai seguenti pagamenti: partecipazioni, commissioni, spese connesse a prestiti o indebitamenti; royalties o altri pagamenti per l’utilizzo o per il diritto all’utilizzo di qualsiasi proprietà mobile, spese di gestione, servizi resi, affitti. L’aliquota sulla ritenuta d’acconto varia dal 10 al 20%,
- Rosario Di Maggio, Manager
Dezan Shira & Associates
vietnam@dezshira.com
con riduzioni previste dalle convenzioni contro la doppia imposizione fiscale. L’entrata di Vietnam e Singapore nell’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (ASEAN) ha attirato sui due paesi lo sguardo di molti investitori stranieri, interessati a stabilirvi centri di
IDE divisi per attività economica
(Capitale registrato totale, in milioni di USD, progetti effettivi alla fine del 2011)
100,000 90,000 80,000 70,000 60,000 50,000 40,000 30,000 20,000 10,000 0
produzione, quartieri generali, centri di distribuzione e holding delle proprie società. L’area di libero commercio dell’ASEAN (Asean Free Trade Area o AFTA) promuove l’applicazione comune di tariffe preferenziali (Common Effective Preferential Tariff o CEPT) con tre scopi: riduzione fiscale, abolizione delle barriere non tariffarie e armonizzazione delle procedure doganali.
Le società holding a Hong Kong e Singapore, maggio 2012 http://www.asiabriefing.com/store/book/leconvenzioni-contro-la-doppia-imposizioneProduzione
Settore immobiliare
Ospitalità e ristorazione
Edilizia
Fornitura di elettricità e gas
fiscale-371Le convenzioni contro la doppia imposizione fiscale China Briefing magazine, September 2012
CHINA BRIEFING - 9
Comparazione sull’imposta sul reddito individuale e personale L’aliquota fiscale sul reddito individuale (detta anche tassa sul
50%
reddito personale o imposta sui salari) varia in modo consistente
45%
nelle diverse giurisdizioni. Andremo qui a considerare le
40%
specificità di Cina, India, Vietnam, Singapore e Hong Kong.
35%
Cina
Aliquota fiscale (%)
30%
Un fattore chiave, nel determinare l’imposta sul reddito
25%
individuale, è la residenza. In Cina, gli individui che trascorrono
20%
meno di 90 giorni in un anno solare (o 183 giorni per i residenti dei
15%
paesi firmatari di una convenzione contro la doppia imposizione fiscale) sono esenti dall’imposta, nel caso in cui la retribuzione sia pagata da un soggetto giuridico estero e il reddito non
10% 5% 0% $-
$50,000
sia attribuibile ad una stabile organizzazione in Cina. Qualora l’individuo sia retribuito da un’entità cinese, ogni suo reddito originato in Cina risulta tassabile. Gli altri paesi e regioni hanno
$100,000
$150,000
$200,000
$250,000
...
Reddito imponibile annuo (US$)
In Cina, i redditi derivanti da salari e stipendi sono tassabili secondo sette aliquote progressive che vanno dal 3 al 45%.
le proprie regole a tale riguardo.
Hong Kong
50%
Aliquota fiscale (%)
Singapore
45% 40%
Aliquota fiscale progressiva (%)
40%
40%
Aliquota standard (%)
35%
35%
35%
30%
30%
30%
25%
25%
25%
20%
20%
20%
15%
15%
15%
10%
10%
10%
5%
5%
5%
0%
0%
0%
$$50,000 $100,000 ... Reddito annuale netto (US$)
$$50,000 $100,000 ... Reddito annuale netto tassabile (US$)
$-
India
Aliquota fiscale (%)
$100,000
$150,000
$200,000
$250,000
...
Reddito imponibile annuo (US$)
Ad Hong Kong, l’imposta sui salari è la minore risultante da due diversi metodi di calcolo: l’aliquota progressiva (2-17%) del reddito imponibile annuale netto (ossia meno detrazioni e indennità personali); l’aliquota standard (15%) sul reddito netto annuale (ossia meno le detrazioni concesse).
50%
$50,000
A Singapore è prevista un’aliquota progressiva che varia dallo 0 al 20%, applicabile ai redditi individuali dei residenti ai fini fiscali. Ai non residenti viene applicato o il metodo dell’aliquota progressiva o un’aliquota del 15% sul reddito da lavoro dipendente generato a Singapore, seguendo la scelta che porta ad un’imposta maggiore.
50%
45%
45%
40%
40%
35%
35%
30%
30%
25%
25%
20%
20%
15%
15%
10%
10%
5%
5%
0%
Aliquota fiscale (%)
Vietnam
0% $-
$50,000
$100,000
$150,000
$200,000
$250,000
...
$-
$50,000
$100,000
$150,000
$200,000
$250,000
...
Reddito imponibile annuo (US$)
Reddito imponibile annuo (US$)
In India sono previste diverse categorie di aliquote fiscali che variano dal 10 al 30%, a seconda della fascia di età di appartenenza, ognuna delle quali con esenzioni particolari.
In Vietnam, il reddito individuale è tassato secondo 7 fasce progressive che variano dal 5 al 35% per i residenti e un’aliquota fissa del 20% per i non residenti.
10 - CHINA BRIEFING
Risorse ulteriori Domande e risposte
Come confrontare la pressione fiscale in questi paesi o regioni? Aliquota fiscale totale (% sui profitti)
Facilità nel pagamento delle imposte
70 60
Hong Kong Singapore
50
(4) (5)
40 30 20 10 0 Cina
Hong Kong
India
Singapore
Vietnam
Cina
(122)
Vietnam India
(138) (152)
Fonte: World Bank, Ease of Doing Business 2013
Secondo lo studio della Banca mondiale nel 2013 Ease of Doing Business, l’aliquota fiscale totale (in percentuale sui profitti) è maggiore in Cina e in India (rispettivamente 63,7% e 61,8%), in Vietnam è stimata al 34,5%, mentre è di gran lunga inferiore a Hong Kong e Singapore (rispettivamente 23% e 27,6%). In termini di facilità di pagamento delle tasse, Hong Kong e Singapore si classificano come le aree più convenienti al mondo (4° e 5° posto), Cina, India e Vietnam si trovano invece parecchio più indietro (rispettivamente 122°, 152° e 138°). Questa classifica tiene in considerazione il numero dei pagamenti richiesti all’anno e il numero delle ore richieste per effettuare tali pagamenti. La bassa posizione di India e Vietnam è in parte dovuta al grande numero di pagamenti richiesti (rispettivamente 33 e 32 all’anno), mentre Hong Kong, Singapore e addirittura la Cina richiedono solamente dai 3 ai 7 pagamenti all’anno. Hong Kong e Singapore si posizionano nei primi 10 posti per la velocità dei versamenti (rispettivamente 78 ore e 82 ore). Il tempo richiesto per i pagamenti è invece considerevole in India e in Cina (243 ore e 338 ore) e davvero enorme in Vietnam: 872 ore. Domande relative a questioni fiscali o contabili in Cina? Scriveteci china@dezshira.com. Le domande selezionate riceveranno risposta qui oppure su www.china-briefing.com.
CHINA BRIEFING - 11
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