2#
the number two
2# credits: Founders: Gloria Giangrande, Susanna Luna Bellandi Editors: Susanna Luna Bellandi,Gloria Giangrande Photos: Dario Garofalo,Don Brodie, Filippo Brandini, Gabriele Galimberti, Giancarlo Barzagli, Juan Zevallos, Manuela Costa Lima,Martina Giammaria, Massimo Faccini, Miss Kaplan,Rachel m. Wolf,Rebecca Smith, Riccardo Bernardi,Silvia Serina, Vincent Gillian. Illustrations and paintings:Claudio Parentela,Mad Kime, Lorenzo Pacini. Words: Gloria Giangrande, Susanna Luna Bellandi Cover by: Vincent Gillian. Where:Trust Me magazine,Firenze,Italia For Info or submission: info@trustmemagazine.com /www.trustmemagazine.com Advertising/ for all advertising inquires contact: info@trustmemagazine.com
The Number Per la seconda uscita, Trust me raddoppia con il numero, “2” . 2 come doppio, duale, opposto, parallelo. Raddoppiate la pagina, collaborate con un vostro amico, cercate il vostro sosia, riallacciate i rapporti con il vostro gemello, unite i colori complementari. Catturate la vostra ombra, date ascolto al vostro alter-ego, potrebbe nascondere una metà oscura, ma interessante. Elevate al quadrato, e mettete sotto radice, ricercate le radici, saltate una generazione. Traete ispirazione dalle cose intorno a voi, non imitate, copiate per migliorare. Impegnatevi il doppio. Riflettete sulle cose che non vanno come dovrebbero, sui consumi che raddoppiano,sulle risorse che diventano la metà, sul doppio come sinonimo di lusso e di eccessoe su come gli opposti convivono: eccesso/equilibrio, ricchezza/povertà, caldo/freddo, ignoranza/conoscenza, connettività/isolamento. Siate critici, manichei, dualisti, ma non pensiate che sia tutto o bianco o nero. Cercate simmetrie, scovate anche le incongruenze. Perdetevi nelle antinomie della ragione, cercate paradossi da risolvere,parlate per ossimori, non siate troppo razionali. Riflettete, e non solo guardandovi allo specchio. Cercate le differenze, fate la differenza. Chiedete il bis, pretendete di più, senza esagerare, Ci piacciono i numeri primi, ma i multipli sono meglio.
2
In This and in the next page: ph.Vincent Gillian
Ph.Rebecca Smith
The 5 pics on the right:ph.Miss Kaplan
bra/ TER ET BANTINE/ skirt/ TER ET ANTINE/ jacket/ GIULIANO FUJIWARA
“ Le foto sono state scattate con una Mamiya 7 II, in luce naturale,circa un mese fa nella mia vecchia casa, dove vivevo con altre due persone. E sono un autoritratto di me insieme alla mia (ormai ex) coinquilina e amica Marta. Tutti ci hanno sempre scambiato, pur assomigliandoci poco. Abbiamo frequentato per un po’ gli stessi ambienti, scuole di fotografia, locali, giri di amici e nessuno ha mai imparato sul serio chi si chiamasse Marta e chi Martina. Dopo un anno che ci conoscevamo abbiamo scoperto di essere nate lo stesso giorno, il 4 ottobre. Quando vivevamo insieme, sua madre telefonava a casa e mi scambiava per lei.. quando la fotografavo di spalle o senza viso tutti pensavano che fosse un autoritratto. Queste foto sono una specie di regalo alla nostra amicizia e, forse, qualcosa che ci impedisce di perderci, ora che non viviamo più insieme.” Martina Giammaria
Rebecca Smith, 2009
shirt / HAUTE/ pants / LES HOMMES / belt / TER ET BANTINE
On The Left: body / TER ET BANTINE / jacket / TER ET BANTINE / shoes / HAUTE On The Right; bra / TER ET BANTINE / shirt / LES HOMMES /skirt / HAUTE
Aposelene “The images are from an artist book I made of a year-long project I did with my little sister, who lives quite far away from me. There’s a duality both the tension between a closely-collaborating subject and photographer, and also how the two images interact with each other.”
t shirt/CARLO PIGNATELLI /pants / LES HOMMES/ belt / TER ET BANTINE
t-shirt / CIVIDINI / jacket / LES HOMMES
ph.Martina Giammaria
on the left & right:ph.Silvia Serina
Manuela Costa Lima
Nei tuoi occhi il mare nei miei occhi tu
This pic and 3 above:ph.Manu Costa Lima
Bogotà
The pics i’ve sent are the latest i’ve shot and were taken during a trip to bogota, in colombia. i was there to study the system of public transports they’ve created there - the transmilenio. it was a very simple solution of articulated buses combined with the incentive for biking and the creation of many parks. the whole story about bogota interested me a lot and so went i on my summer holidays. the city is really amazing and i just felt more than ever to look at it throgh calvino lenses. so every day i would just pick up an alleatory page of the book and search for that city in one shot. that was really nice and i’ll do it another time here in my city, sao paulo.
PHOTOGRAPHER: Riccardo Bernardi (riccardobernardi.com) STYLIST: Dafne Kim MODEL: Mara Mezvevere @ Future Models Milano ( www.futuremodels.it )
Alessandro Calabrese
Lorenzo Pacini
above & Below
Bi-det
Double
Right:dress/ TER ET BANTINE/
他们与你同在 Tian Zuquingh
Ph. Riccardo Bernardi
Ph.Massimo Faccini
“Ernst Thälmann a Berlino e un supereroe simile a Capitan America a Santa Cruz, Tenerife.”
This pic and 2 below: Double Ill. Mad Kime
1st, 3rd, 6th photos 6th, 7th, 8th Photo (Both models, tara with peeling face) Tara: Top: Lilli Piache/Leather Cuffs: Lucia Odescalchi/ Skirt: Free People/ Shannon: Top: Loris Diran/Blazer: Zara/Necklace: Vintage/Bracelet: Forever 21/Skirt: Lilli Piache/Shoes: Vintage
Gallo
2nd photo (both models by lightboard) Tara: Dress: Lilli Piache/Earrings: Lucia Odescalchi/ Bracelet: Express /Gloves: Vintage/ Shoes: Eidia Lush Shannon:Dress: Lilli Piachez/ Necklace: Carrie Weidner (I made it)/Bracelet: Forever 21/Shoes: Eidia Lush
merengue del villaggio Valtour sul mar rosso last minute. La solitudine è una malattia contagiosa, secondo gli ultimi studi si attacca come la suina, e di contagio in contagio la società si disintegra, nel senso letterale del temine: dis-integra. Due è il minimo comune denominatore dell’essere umano, sotto il quale ci si riduce come dei sessantacinquenni a 25 a brontolare contro i tuoi coetanei che schiamazzano e festeggiano.
La vita sedentaria ingrassa, l’ufficio ingobbisce, la palestra che usi come palliativo sottrae ore di luce alla tua metereopatia, la scalata sociale che dicevi avresti fatto e con la quale rimorchiavi le sceme da adolescente, offrendo come uno strozzino interessi altissimi che sarebbero maturati insieme con te, è rallentata spaventosamente insieme al tuo metabolismo quando hai firmato il tuo primo contratto di stage. Essere da soli è triste, lo si può leggere in tutti i forum di disperati sotto xanax in crisi depressiva, negli occhi cavi di tutti i tripponi calvi dall’alito mefitico di ogni ufficio postale o sportello di banca di questo mondo, nelle unghie finte brillantinate di tutte le operaie divorziate che ti sorrideranno al corso di
Perciò non perdere tempo a leggere le mie stronzate e guardare tutte le cose fiche di questa rivista; questa gente è in giro che fotografa, disegna, vive, fa, mentre tu ti abbruttisci come un nerd davanti a facebook e i 450 amici che in realtà per strada ti vergogni a salutare. Esci, ferquenta, partecipa. Il mondo, vedrai, sarà sempre una cloaca merdosa ma almeno non sarai solo ad affrontarla. Sarete in due. Per quanto mi costi ammetterlo, e in lina di principio odio sviluppare un concetto con uno spot di un gelato, davvero: “Two is megl che one ”. “Dici?” “Dico quello che vuoi, purchè ti levi dalle palle, voglio farmi una sega, esci”.
4th photo (Yellow dress) Earrings: Ralph by Ralph Lauren/Necklaces: Vintage/Dress: Loris Diran/ Shoes: Miu Miu 5th photo(both models by lightboard) Tara: Dress: Lilli Piache/Earrings: Lucia Odescalchi/ Bracelet: Express/Gloves: Vintage/ Shoes: Eidia Lush Shannon: Dress: Lilli Piache/ Necklace: Carrie Weidner (I made it)/Bracelet: Forever 21/Shoes: Eidia Lush 7th photo (Shannon by lightboard) Shirt: Club Monaco /Dress: Sheila Frank/Shoes: Vintage
Testo di: Dario Cappelli
from left to right: Hybridyzation: Tuttugu,Svan Ph.Kroppslotion
Ph. Alexander Kostinskyi on the right and above
Ph.Filippo Brandini
Ph.Juan Zevallos
below: When Love Begins
illustr.Claudio Parentela
“Essere uno, essere individui soli, completi, occupanti un posto soddisfacente nella propria autostima è un progetto utopico. La solitudine è dolorosa, impegnativa, ti costringe a riflettere e rifletterti nello specchio interrogandolo sul numero di capelli che diminuiscono in modo inversamente proporzionale alle rughe che appaiono su quella che una volta era una superficie liscia e imberbe e che ora ha una proliferazione di peli dieci volte superiore alla crescita dei sieropositivi dei paesi del terzo mondo. La solitudine è il tuo peggior collega invidioso che evidenzia tutti centri che non hai messo a segno nella tua vita.
on the right:Double
Ph.Giancarlo Barzagli
Mitroviza
Ph.Ylenia Arca
by Don Brodie
above: untitled
on the right and up:ph.Silvia Serina
Models: Tara Wallace (Independent Management) Shannon Rusbuldt (unsigned/ switching agencies)
ODD DOLLS STORY
from left to right: double, Aerial Initial, strats, separationa ph.Rachel M. Wolfe
Mitroviza Kosovo, in due differenti momenti della giornata, in due diverse parte della città,una a nord, serba ed una a sud albanese.
Photo grapher: Don Brodie Wardrobe: Carrie Weidner Make-up: Natalie Thomas Hair: Candice Crawford
ph.Vincent Gillian
Twins
Dario Garofalo
Report con foto di :
Gabriele Galimberti, Dario Garofalo
“ soggetti delle foto- che abbiamo inserito in questa doppia pagina -sono due gemelli, che ho trovato in sicilia, mentre facevo un reportage su un vulcano spento su cui hanno impiantato pale eoliche.� Dario Garofalo
Candido Godoi, la città dei gemelli Gabriele Galimberti
Candido Godoi Terras des Gemeos
Dall’alto in senso orario: Giovane e Gean Theisen, 16 anni/ Maira e Maiara Kotowsky, 12 anni/ Marçio e Marçelo Royer, 26 anni/ Fernanda Joung, 4 anni/ Editte Kotz,54 anni/ Elisabeth/ Irineu Thofsetz, 57 anni. Nella pagina a fianco: Taiana Lermen, 28 anni,/ Elisiane e Eliane Nunes, 23 anni.
Ivan Cazzola
Kroppslotion
Filippo Brandini
Dario Garofalo
Don Brodie
Rebecca Smith
Miss Kaplan
Tian Zhuquing
Vincent Gillian
Riccardo Bernardi
Mad kime
Giancarlo Barzagli
ivancazzola.co.uk/ Ivan é un fotografo bravissimo. E già questo basterebbe. Riesce ad arrivare sempre un po’ più vicino alle cose, di quanto tu non potresti mai fare. Scatta foto sfrontate, insolenti, ironiche divertenti e divertite alle persone che ha incontrato da 5 minuti, (che tu non riusciresti probabilmente a fare neanche a tua sorella o al gatto che dorme). Ci ricorda un po’ Weegee, per il tono scanzonato con cui ritrae, modelle, artisti, musicisti, ma anche gipsy, prostitute, trans e femmes fatale. Fa fotografie di moda per brand e riviste
kroppslotion.altervista.org/ é il nome di una economica crema dell’Ikea. Giovanni é un ragazzo sardo che alcuni anni fa decise di acquistare a 1, 94 sterline questa crema, attratto dai colori dalla boccetta. Ma la qualità del prodotto si manifestò in una serie infinita di macchiette rosse sul proprio corpo. Dopo aver scoperto di esserne allergico, Giovanni decise di trasformarla nel proprio alter-ego. Laureato in lingue, ha sempre amato la fotografia,le polaroid in particolare. Il suo progetto principale é hybridization. Teste mischiate a corpi, con nomi incomprensibili, sempre IKEA ispired.
filippobrandini.com/ Nato a Firenze 25 anni fa, Filippo ha iniziato a fotografare quasi per caso. Dopo aver vinto il Viami Persona Contest ad Helsinki, ha collaborato con la rivista finlandese Jade e con diversi studi italiani, dedicandosi ai suoi maggiori interessi: la fotografia d’architettura e le “esplorazioni urbane”. In questo momento lavora nel team nello studio di Ivo Von Renner ad Amburgo, Germania.
dariogarofalo.com fotografo di Prato, laureato in sociologia.E’ stato l’interesse verso il racconto sociale a spingerlo verso la fotografia e l’analisi di aree periferiche, pur non abbandonando mai un tono ironico e curioso verso i soggetti che ritrae. La fotografia di reportage, realizzata soprattutto sul proprio territorio, si unisce alla fotografia commerciale e l’organizzazione di eventi e workshop. Come il progetto Relived , di due anni fa, dove una vecchia fabbrica abbandonata è diventata spazio per eventi visivi e video istallazioni.
donbrodie.com/ Partendo come studente di film e media production, spostandosi poi sulle arti visive, Don ha mantenuto sempre vivo il suo profondo interesse per la fotografia. Il cinema é rimasto sempre uno dei suoi riferimenti principali, anche quando usava amici e parenti come soggetti. Il desiderio di seguire le orme dei suoi fotografi preferiti Irvin Penn, Helmut Newton, and Guy Bourdin, tra i mostri sacri, ma anche Steven Meisel, Nick Knight, and Alix Malka, lo ha spinto a lasciare Wahington per New York. Adesso collabora con la Parson School ed é appena all’inizio..
rebecca-smith.net/ vive e lavora a Brisbane Australia, ed é per ora l’artista più lontana con la quale abbiamo mai collaborato. E il fatto di aver conquistato un pezzettino di Oceania ci emoziona non poco. Tornando a Rebecca si é laureata in fotografia due anni fa al Queensland College of Art e al momento sta facendo la specializzazione .Ha partecipato a diverse mostre collettive e pubblicato alcuni libri fotografici, tra i quali “Aposelene” dal quale sono tratte le immagini che pubblichiamo su Trust Me.
flickr.com/photos/ miss_kaplan Natalie “Miss” Kaplan é una giovane fotografa Israeliana che rimane affascinata da qualunque cosa sia intorno a lei.Le sue foto non sono mai banali perché non riesci ad un primo sguardo a capire cosa abbiamo di speciale, e solo guardandole attentamente scopri l’ironia, il senso di meraviglia che si nasconde in quelli scatti. Come ad esempio negli scatti che abbiamo pubblicato, vi sfidiamo a trovare cose vi sia di doppio. Noi ci siamo riuscite. Su flickr ha una raccolta sterminata di immagini e progetti fotografici. Non abbiamo ancora avuto modo di vederle tutte.
tian.zhuquing@isiadesign.fi.it é una una giovane illustratrice cinese, che dopo essersi laureata nel suo paese é venuta a Firenze a studiare nella stessa scuola che abbiamo fatto noi. Ci piacerebbe sapere di più su di lei, magari una volta ci prendiamo un caffè con lei e poi aggiorniamo il suo profilo,promesso!
flickr.com/photos/vinnygillan/ Su Vincent, Vinny, Gillian non sappiamo assolutamente nulla.. Vi basti sapere che lo abbiamo trovato sufficientemente intrigante da dedicargli la 1°e la 4°copertina. E alla fine le foto sono l’unica cosa che dovrebbe interessarci.
riccardobernardi.com/ E’ un fotografo di moda ed un mago nel catturare la luce, che anche in un bianco e nero riesce a dare espressività ed intensità ai suoi ritratti. Le sue foto di moda sono così naturali da sembrare scatti rubati in un backstage, riesce a cogliere sempre l’elemento di equilibrio tra bianchi e neri, pieni e vuoti. Guardare gli scatti che abbiamo pubblicato, per credere.
myspace.com/madkime nasce 25 anni fa nella bellissima maremma. Lo si riconosce dall’inconfondibile camminata grafico writer e bo! Madkime è alla ricerca di un proprio stile d’illustrazione e comunicazione, adattandolo a diverse tecniche supporti e occasioni... i suoi lavori partono sempre con uno sketch per svilupparsi nei più diversi percorsi...
40thousand.net/ nato 29 anni fa, vive in un piccolo paese tra le montagne vicino a Firenze, realizzando nel frattempo reportages in giro per il mondo. Ha seguito le ultime presidenziali negli Usa che hanno portato alla vittoria di Obama e negli ultimi anni è stato diverse volte in kossovo, per documentare il delicato passaggio verso l’indipendenza. Con altri due fotogionalisti ha creato un collettivo: 40thousand, per cercare sempre nuove storie da raccontare.
Juan Zevallos
Rachel Wolfe
Massimo Faccini
Martina Giammaria
Manuela Costa lima
Lorenzo Pacini
Ana Kras
Sylvain Emmanuel P.
Ylenia Arca
Dario Cappelli
Alexander Kostinskyi
Gabriele Galimberti
whiskii.com.ar/ é un fotografo argentino, che vive e lavora a Buenos Aires, collabora con diverse riviste, tra le quali l’interessante Yo no me immagino nada. Non si limita a scattare foto, ma le reinterpreta, le mixa fino a creare delle opere composite, dei collage pop. Dalle sue foto sembra anche che si diverta parecchio.
rachelwolfe.com/ 26 anni, laureata in arte, fotografa e poetessa, Vive intorno a Chicago. Riflette soprattutto sugli spazi, sui paesaggi, su i fiumi e sulla luce. My photographic and poetic work explore polarities, dualities and juxtapositions. Dice Rachel. E a noi sembrava perfetta per il tema di questo issue.
flickr.com/photos/faccini_photography/ Studente d’architettura, ma principalmente fotografo. Vive a Parma, realizza ritratti a ragazze timide, mentre vanno in bicicletta o camminano per i campi. Capelli lunghi, ricci, corti, vestite country, rock, retrò o semplicemente nude. Qualunque sia il contesto, Massimo riesce a restituire ad ognuna la propria naturale sponteneità.
martinagiammaria.com/ Nata 34 anni, vive a Roma e fa si descrive così. “chaser and victim of dazzles, i live ad interim and on the wrong road. until a flash blinds me permanently.”Ha collaborato con diverse riviste di fotografia on e offline. Ha realizzato servizi di moda, ma é soprattutto l’intimità che le interessa imprimere sulla pellicola. Per il nostro magazine ha realizzato dei ritratti/autoritratti, tributo ad una lunga amicizia.
flickr.com/photos/cidades_invisiveis/ Studentessa d’architettura, al momento vive a San Paulo, In questo numero presenta un reportage fotografico su Bogotà. Lo spazio urbano é il suo oggetto d’analisi, le sue fonti d’aspirazione sono : le città invisibili di calvino, il fotografo Takashi Homma e il suo rapporto con Tokio, il fotografo Mark Borthwick. Manuela ha creato un blog: around the day in eighty words, 80worlds.tumblr.com/, una “compilation” dei fotografi che ama, conosciuti su flickr.
lorenzopacini.net/ pittore iperrealista, con una spiccata vena dissacrante, più che dipingere, immagina oggetti, statue, persone, raffigurandole tutte con la medesima forza plastica. Il dipinto che presentiamo viene dalla serie, Mia casa, tua casa. “Le tracce degli esseri umani riaffiorano qua e la, mentre i disegni innocenti di un bambino, attaccati al frigo ci ricordano che in mezzo ai nostri oggetti viviamo noi. O viceversa.”
anakras.com/ nata a Belgrado 26 anni fa, Ana é una di quelle persone che riescono sempre nelle cose che fanno. Ana, nata come illustratrice (ha collaborato con la Kawasaki e con Vice Magazine), è in realtà anche una designer ed una fotografa. Ana ha uno stile delicato e riconoscibile, ma riesce sempre a mettere qualcosa in più nei suoi progetti,un significato nascosto che li rende speciali.
tryitillyoumakeit. com/ Provaci finche non ci riesci, recita il blog di Sylvain. e Silvayn nei suoi numerosi progetti fotografico editoriali ha unito e sperimentato questi due mezzi fino ad ottenere dei prodotti ibridi ed affascinanti Nato 34 anni fa, parigino, laureato di architettura, ha deciso di coniugare nel lavoro suo le sue due passioni più grandi: lo spazio e la fotografia.
flickr.com/photos/ylenia/ fotografa veneziana ed instancabile viaggiatrice. I paesaggi, l’ architettura e i colori pastosi sono i suoi soggetti preferiti. Oltre ad un bel reportage su Tenerife, Ylenia realizza ritratti di moda dai toni sfocati ed intimi.
myspace.com/victorleopardo Dario disegna. Disegna abiti ed accessori, per lavoro. Disegna fumetti acidi e sarcastici per proprio piacere e per quello dei suoi amici.Victor scrive. Scrive racconti che non risparmiano nessuno, neanche lui stesso, e frammenti di vita vissuta(?) esilaranti.Dario e Victor sono la stessa persona, che uniti fanno il nostro cinico preferito, che però sappiamo che in fondo ci vuole bene.
flickr.com/photos/ alex_kostinsky/ 4470465380/ Giovanissimo fotografo da Kiev, Ucraina. Non abbandona mai la sua reflex analogica. Pop, grottesco, a volte ha la leggerezza di un giovane ryan mc ginley (d’altra parte ha solo 22 anni) a volte la crudezza di un fotografo di reportage. Bellezza e decadenza si fondono in ogni sua foto a volte con ironia altre volte in maniera inquietante ed abbastanza indecifrabile.
gabrielegalimberti.it/ Nato ad Arezzo 33 anni fa, ha studiato fotografia alla Fondazione studio marangoni di Firenze. Ha iniziato lavorando per diversi brand di moda e riviste del settore ma il suo interesse si é spostato sempre di più verso la fotografia di viaggio e reportage. Ha relizzato due libri uno sulTexas e uno su pechino ed le sue foto sono state pubblicate su diverse riviste internazionali tra cui: Le Monde, Geo, Vanity Fair, Io Donna.
Silvia Serina
flickr.com/ photos/36057542@N06/ é una studentessa 24enne di graphic design, fahionistas, fotografa per passione, realizza autoritratti e shooting visionari e surreali. Lavora studia blogga a Firenze.
Claudio Parentela
claudioparentela.com Artista underground, illustratore, fotografo, collagista e molte altro. Mixa stili,media,colori in maniera assolutamente libera facendo sostanzialmente quello che gli pare. Ha un sito che sembra venga direttamente dagli anni ‘80 o da un futuro molto lontano, nel quale tutti i nostri riferimenti estetici non varranno nulla.
Alessandro calabrese
flickr.com/photos/ztona aka Mr.Ztona, nato a Trento al momento vive e studia a Venezia. Realizza ritratti molto intensi, a ragazze che non abbassano mai lo sguardo.Dice di sè:live badly photograph worse. Ma a noi non sembra proprio il caso di buttarsi giù!
Candido Godoi Terras des Gemeos
“Benvenuti a Candido Godoi, la città dei gemelli, un paese dove tutto é doppio e dove pesa la pesante eredità di Joseph Mengele, il dottor morte del nazismo.Gabriele Galimberti, fotografo e il giornalista Paolo Manzo vi hanno vissuto una settimana per cercare di scoprire di più sul mistero che gravità su questo paese di 6000 persone.” Non é facile raggiungere Candido Godoi, nel profondo sud del Brasile: 18 ore di autobus da San Paulo, poi un taxi, perché non ci sono linee di comunicazione diretta. Candido Godoi é una perla, è un’isola felice, che non pare neanche appartenere al Brasile. A Candido Godoi sono tutti biondi con gli occhi azzurri, e sono tutti, o quasi, gemelli. Sicuramente la percentuale, rispetto alla media nazionale é abbastanza sorprendente e si aggira intorno al 1000%, ovvero due gemelli ogni cinque parti su un totale di seimila abitanti. A Candido Godoi, città dei gemelli la duplicità si ritrova ad ogni angolo di strada. Doppio é il simbolo del paese: due volti di profilo, duplice é anche la lingua. Al portoghese si affianca nella vita quotidiana l’Hunsrückisch, un dialetto parlato dai primi immigrati tedeschi giunti in questa zona alla fine del 19esimo secolo e rimasto da allora sostanzialmente immutato. Fin dal suo ingresso la città si presenta nella sua doppia natura di « comunità contadina e terra di gemelli», ed al centro del paese si trova anche un museo che celebra questo legame: la casa dei gemelli. Le motivazioni di questa peculiarità locale sono state cercate nella scienza, nelle condizioni ambientali, fino ad affondare nei capitoli più bui della storia del secolo scorso. Ed é qui che iniziano i problemi, o meglio si rivelano gli aspetti controversi di questa twin town, che si trova nel centro del Brasile, ma assomiglia ad un paesino bavarese.Jorge Camarasa,storico argentino specializzato nella seconda guerra mondiale ha voluto capirne di più. Le sue ricerche per stabilire l’itinerario della fuga in Sud America del medico del terzo reich,effettuate in larga parte attraverso analisi sul campo ed interviste con la popolazione, sono state raccolte in un libro:«Mengele, l’angelo della morte in Sudamerica» Ed é così che all’allegria da guinness dei primati si sono sostituite prospettive storiche inquietanti. «Penso che probabilmente Candido Godoi sia stato il nuovo laboratorio a cielo aperto di Joseph Mengele, dove realizzare il sogno di una razza dominatrice con occhi blu e capelli biondi” dice Camarasa.Una leggenda grottesca e terribile, tramandata attraverso poche foto sbiadite, é quella della signora Schmitt, doppia anch’essa, ma perché aveva due teste nello stesso corpo. La signora Schmitt era nata con due teste. “Con una parlava, con l’altra ascoltava”con una era triste con l’altra felice”.Deformità che tuttavia non le ha impedito di condurre una vita perfettamente normale lavorando come sarta e trasferendosi nella grande città di Curitiba. Mengele,giunto in argentina nel 45 sotto falso nome, Camarasa racconta, avrebbe trovato lavoro come allevatore. Tuttavia la cattura di Adolf Eichmann, spietato gerarca nazista, da parte di agenti israeliani, lo avrebbe spinto a scappare ed a rifugiarsi nell’enclave tedesca in Paraguay di Colonias Unidas. Da li avrebbe iniziato a visitare le comunità tedesche al di là dei confini brasiliani nel primo quinquennio degli anni ’60 per poi far perdere le sue
Ph.1_La residenza di Mengele durante il periodo trascorso a Candido Godoi, 2_ la camera da letto, 3_ i bambini della scuola di san Pedro
Per saperne di più:
tracce alcuni anni dopo fino alla sua morte avvenuta nel 79 a Bertioga, Brasile. Una volta arrivato in Brasile, secondo lo storico argentino, avrebbe iniziato ad effettuare esperimenti genetici sui bovini riscuotendo un discreto successo tra cittadini di Candido Godoi in quanto era riuscito ad incrementare rapidamente il numero di animali presenti negli allevamenti locali. Da li agli esperimenti sugli esseri umani il passo sarebbe stato breve. I gemelli d’altro canto erano sempre state una delle ossessioni del dottore sin dagli anni dell’università durante i quali era diventato fermo sostenitore delle teorie del suo professore Otmar von Verschuer che sosteneva che la chiave per la creazione della razza ariana andasse cercata nel sistema biologico dei gemelli. E la relazione tra esperimenti genetici ed il Brasile aveva già avuto un precedente al libro di Camarasa, nel 1978 su-
scitò infatti clamore il film “I ragazzi venuti dal Brasile”, di Franklin J. Schaffner e tratto dal romanzo omonimo di Ira Levin che parlava proprio della fuga di Josef Mengele (Gregory Peck) e del suo inseguimento da parte del protagonista Ezra (Lawrence Olivier). Secondo la storia Mengele, avrebbe continuato le proprie ricerche sulla razza ariana, interotte in Germania proprio dal paese sudamericano, giungendovi con un lembo di pelle e alcuni campioni di sangue di Adolf Hitler, da cui partire per clonare tanti ragazzini identici al fuhrer.Un film terribile che ha un suo corrispondente reale e drammatico negli esperimenti che Mengele aveva condotto fino al ’45. A Candido Godoi nessuno parla volentieri di Mengele, i gemelli,molti di essi dizigoti e non-identici, rifiutano la loro connessione col nazismo e le spiegazioni, anzi le non spiegazioni date dalla scienza appaiono estremamente più
_I gemelli di Mengele di Paolo Manzo, foto di Gabriele Galimberti blog.panorama.it/mondo/tag/candido-godoi/ 3 Febbraio 2010 _Nazi angel of death Josef Mengele ‘created twin town in Brazil’ di Nick Evans Telegraph_21 Jan 2009 _“Nazi Twins” a Myth: Mengele Not Behind Brazil Boom? di Brian Handwerk National Geographic News November 25, 2009
plausibili. E’ stato proprio il paese desideroso di liberarsi di questa connotazione scomoda a chiedere al governo di effettuare delle ricerche sull’argomento.La ricerca é stata condotta dalla genetista Lavinia Schuler-Faccini della Universidade Federal do Rio Grande do Sul. La ricerca ha affondato nel passato della comunità cercando di costruire un database genetico tramite l’analisi dei certificati di battesimo a partire dal 1927, fonte che in un paese cattolico come Candido Godoi permettono di monitorare oltre il 75% delle nascite.La forte incidenza di gemelli appare un dato trasversale alla presenza di Mengele,la gemellarità era presente fin dai primi decenni del secolo anni e non presenta picchi di crescita durante la permanenza dell’angelo della morte. E secondo Faccini neppure adesso si nota una sensibile tendenza alla diminuzione (dato tuttavia confutato da alcuni scienziati che evidenziano una progressiva diminuzione delle nascite gemellari), cosa che invece sarebbe inevitabile, sostiene Gary Steinmann, esperto di parti gememllari al Long Island Jewish Medical Center:“Anche se Mengele avesse avuto un farmaco che induceva l’ovulazione, avrebbe avuto effetto solo per una generazione” e tra l’altro “non è ancora noto di qualcuno che in quel periodo storico fosse a conoscenza del codice genetico, né che
avesse le capacità di alterare i geni per poter rendere ereditari alcuni caratteri genetici, come quello della “gemellarità”. Le cause potrebbero altrimenti essere ricercate in fattori ambientali: la presenza di acido folico nelle sorgenti d’acqua della zona, l’individuazione di particolari minerali nel terreno o la dieta degli abitanti, nella quale é frequente il consumo di latte e latticini. Un’altra causa potrebbe essere semplicemente insita nella chiusura all’esterno della comunità del villaggio, o il cosiddetto “Founder effect” come lo definisce Bruno Reversade, esperto di gemellarità all’università di Singapore, che ha studiato casi analoghi, ma non così famosi, in Nigeria e Romania. A conferma di questa teoria vi é la maggiore concentrazione di parti doppi registrata nel distretto di Linha São Pedro a circa 10
km dal centro da Candido Godoi, dove nelle 80 abitazioni del paese, abitano 44 coppie di gemelli. La predisposizione ai parti gemellare dei primi abitanti della zona unita al totale isolamento nel quale questi abitanti hanno vissuto, unendosi per lo più tra consanguinei, ha fatto si che il fattore gemellare non andasse a scomparire. Le ipotesi sono svariate, ma per ora rimangono tutte ipotesi e, come assicura Anencir Flores da Silva, ex sindaco e medico della città “anche questa volta non arriveranno a nulla”. Il primo ad analizzare a fondo la questione, prima ancora di Camarasa é proprio Da Silva. Scavando nella memoria dei concittadini l’ex sindaco si è imbattuto più volte in quel medico itinerante ricordato come il gentile e rispettato dottor Weiss. “Nella memoria di tante donne – racconta De Silva a Camarasa - era un medico condotto che girava di casa in casa, curava le vene varicose e distribuiva bottiglie di pozioni e pastiglie... a volte faceva anche il dentista e quasi sempre prelevava sangue ai pazienti”. Alcuni dicono che si sia presentato anonimamente, altri che avesse al suo seguito un’equipe medica. Si dice girasse per i paesi della zona alla ricerca di famiglie ariane, come quella di Jair, padre di Kitana e Tahuana,gemelle di 5 anni originari della Saar,regione al confine tra Francia e Germania. Le voci su questo personaggio sono tante quanti sono gli abitanti del paese, ognuno, specie quelli più anziani, hanno la propria storia da raccontare. “Ci chiedeva che malattie avessero le nostre bestie e ci diceva di non preoccuparci perché lui poteva curarle tutte, ci sembrava rispettabile e molto colto”, ricorda l’anziano Aloisi Finkler.Leonard Boufler, un altro allevatore solo oggi si stupisce al ricordo delle promesse di Weiss. “Diceva di garantire l’inseminazione artificiale per uomini e animali e noi l’ascoltavamo. Solo oggi mi rendo conto che era l’unico a quell’epoca a sostenere di saperlo fare”. Questa e molte altre voci confermano l’originaria identità di veterinario con sui Mengeleera solito presentarsi. E resta tuttora un mistero se l’eccezionale numero di parti gemellari delle vacche nella regione sia da collegare al medesimo fenomeno tra gli esseri umani.“Joseph Mengele qui passò più di una notte”, racconta Wilson Schwerner, sempre sotto lo pseudonimo di Rudolph Weiss. Altri nei paesi vicini raccontano di lui come un signore strano, sempre chiuso in una sorta di casa-laboratorio. Differenti nomi, ma un volto inequivocabile. In ogni sua intervista, mostrato il ritratto di mengele, ha ottenuto una risposta univoca: é lui. Altri parlano di un curandero, figura tra scienza e superstizione, che faceva bere thé misterioso alle popolazioni locali, donne comprese, assieme ad una cura per le ferite da taglio. Altre testimonianze dicono di un venditore ambulante di vestiti, altri ancora un dentista che girava la regione con tanto di pulmino, facendo prelievi di sangue e trasfusioni. Si dice che questo medico abbia insegnato alle popolazioni locali la tecnica dell’autotrasfusione, ancora praticata in questa zona. Insomma lo spettro di Mengele continua ad aggirarsi tra le vie e le fattorie di questo piccolo paese ed è una presenza difficile sia da gestire che da tramandare. Il presente appare estremamente più accattivante per i giovani di Candido Godoi che preferiscono pensare al loro futuro, alla squadra locale, a diventare chimici o modelle, a trasferirsi in una grande città,rispetto a confrontarsi con un passato lontano nel tempo e nello spazio, ma che riaffiora continuamente nei lineamenti del viso, nella lingua nelle tradizioni della comunità. Il tasso di parti gemellari e diminuito dicono le statistiche, così come si sta affievolendo la memoria e l’interesse per la propria storia e le proprie origini.
Didascalie alle foto: 001_Taiana Lermen
002- Elisiane e Eliane Nunes
003_Giovane e Gean Theisen
004_Maira e Maiara Kotowsky
005_Marçio e Marçelo Royer
006_Fernanda Joung
007_Editte Kotz
008-Elisabeth
009_Irineu Thofsetz
28 anni, fotografata con in braccio le figlie Kiara e Yasmine, nate la vigilia di Natale del 2008. La madre è con le figlie nella cucina della sua piccola casa a San Pedro, piccolissima frazione di Candido Godoi nel Rio Grande do Sul in Brasile.
23 anni, soprannominate rispettivamente Nane e Preta. Elisiane lavora come donna delle pulizie mentre Eliane è casalinga. Entrambe sono sposate ed hanno 2 figli.
16 anni, fotografati a Campinas in sella alla loro moto. Sono figli di un musicista e di un’insegnante. Giovane studia farmacia e Gean invece studia informatica.
12 anni, di origine polacca, fotgrafate con l’automobile del padre Adair, coltivatore di soia e allevatore di vacche da latte. Maira da grande vuole fare la modella, Maiara l’informatica.
26 anni, tifosi entrambi dell’Intarnational di Porto Alegre e fotografati nel campo di granoturco dietro casa. Marçelo è agricoltore insieme al padre, mentre Marçio lavora nell’unica azienda del paese, la KF Filhos.
4 anni, fotografata dietro casa con in mano la foto dei due fratellini Karl e Otto nati da poche settimane.
54 anni, fotografata nella strada davanti a casa sua con in mano le foto delle figlie Renata e Regiani. Le figlie studiano amministrazione e farmacia a Santo Angelo, una città ad 80km da Candido Godoi.
71 anni. Lei è la nonna di ben 7 coppie di gemelli. La sua è una delle famiglie con il più alto numero di parti gemellari di tutta la città.
57 anni, da sempre agricoltore ed allevatore di vacche. Nelle sue stalle le vacche partoriscono spesso coppie di vitellini. Di Mengele non conosce molto, ma si ricorda che il padre gli parlava spesso di un bravo veterinario tedesco.
Cazzola retrospettiva
Una selezione di scatti dal portfolio di Ivan Cazzola, su coppie, simmetrie, doppie identitĂ .
4 Marzo 2010
4 Marzo 2010
14 Febbraio 2010
9 Febbraio 2010
27 Novembre 2009
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15 Novembre 2009
15 Novembre 2009
20 Gennaio 2010
19 Gennaio 2010
Ana Kras é un’artista, illustratrice, designer…Sylvain Emmanuel P. é un fotografo. Ana viene da Belgrado, Serbia. Sylvain vive a Parigi. PING PONG é un gioco di scambi fotografici tra loro.
ping pong balls by Trust Me
pingpongggg.tumblr.com