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TIRO A SEGNO NAZIONALE RAVENNA
1862 - 2012
Breve storia del Tiro a Segno a Ravenna. Centocinquantanni e non li dimostra.
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La costituzione Il 28 Aprile 1862, per lodevole iniziativa dei cittadini: Conte Giovanni Ghirardini Conte Francesco Corradini Ing. Luigi Guaccimanni Francesco Cagnoni si costituì in Ravenna la “Società pel tiro a bersaglio”. Il 18 febbraio 1866 si approvò dai soci, in assemblea generale, lo statuto della Società che, per un decennio, obbligava a mantenere il funzionamento del poligono da costituirsi nella pinarella (pineto). Il 2 luglio 1882 il Parlamento approvava la legge n. 883 che istituiva il Tiro a Segno Nazionale, con la finalità di “curare l’istruzione nell’impiego delle armi e di coltivare l’esercizio del tiro”, ne definiva gli scopi e fissava tutte le norme e modalità del funzionamento”... Per effetto di questa legge anche a Ravenna fu costituita la Società Mandamentale di Tiro a Segno e il 23 marzo 1890, con l’inaugurazione solenne del poligono di tiro militare della pinarella, si ebbe il riconoscimento ufficiale della Società. Fu solo cinque anni dopo, nel 1895, che la Società poté avere un campo di tiro proprio di ben 21.000 mq, posto lungo la via che conduce a Porto Corsini, alla distanza di appena due chilometri dalla città, in via d’Alaggio al n. 93 Nel 1896 iniziò il suo ciclo vitale ascendente e già nel periodo precedente la Prima Guerra Mondiale la nostra società otteneva il 13° posto fra le allora seicento società italiane.
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Le prime, prestigiose affermazioni La più grande affermazione per un atleta è la medaglia Olimpica, e la sezione Tiro a Segno di Ravenna può annoverare fra i suoi palmares anche questa. Renzo Morigi (1895-1962), convocato per le Olimpiadi di Los Angeles del 1932 quale recluta della squadra, vinse a sorpresa la Medaglia d’oro Olimpica nella specialità di tiro celere con la pistola, colpendo le sei sagome automatiche girevoli nell’incredibile tempo di 1’’3/5. Gli
americani gli attribuirono il soprannome di “mitragliatrice umana”. La finale fu raggiunta dopo aver superato le impegnative eliminatorie, che prevedevano in successione una serie di 18 tiri in 3 turni con tempi di 8, 6 e 4 secondi. La bandiera italiana salì sul pennone più alto e la prima medaglia d’oro olimpica nella storia del Tiro a Segno Nazionale fu conquistata proprio da un atleta della Sezione di Ravenna.
Nella stessa competizione un altro tiratore italiano, Domenico Matteucci (1895-1976), anch’egli della Sezione di Ravenna, saliva sul podio aggiudicandosi la medaglia di bronzo e fu così che un secondo tricolore sventolò sul podio in terra americana.
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Nel 1936 la UITS e anche il Tiro a Segno di Ravenna passarono alla gestione della milizia volontaria per la sicurezza nazionale, organo del partito fascista. L’accesso ai poligoni divenne più contingentato e asservito in qualche modo al regime che comunque non ostacolò più di tanto l’attività La Seconda Guerra Mondiale provocò morte e distruzione e anche il Tiro a Segno di Ravenna riportò danni, ancora oggi visibili. Infatti se ci portiamo in via d’Alaggio al numero 93 e osserviamo l’aquila che sovrasta lo stabile centrale, la casa gemella di quella che posta sul lato sinistro e che sorgeva a destra, non c’è più, distrutta dai bombardamenti subiti dalla città. In seguito, con un decreto legge dell’8 luglio 1944, fu disposto lo scioglimento dell’UITS e delle sezioni del Tiro a Segno Nazionale. I due enti vennero quindi abrogati e commissariati dal Ministero della Difesa.
L’ingresso di Via D’Alaggio ai giorni nostri
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Belgio Mazzavillani fermazione vincendo il Trofeo Nazionale Renzo Morigi con la pistola automatica. L’anno successivo partecipava alle Preolimpiche dei Giochi di Berlino senza però riuscire a qualificarsi. Quindi nel ’37 si classificò quinto nella gara di pistola a squadre ai campionati del mondo di Helsinki. L’anno dopo ai Mondiali di Lucerna conquistava l’argento nella prova individuale di pistola automatica (quinto a squadre). L’oro arrivò nel ’47 ai Mondiali di Stoccolma, sempre nella prova a squadre.
L’attività sportiva comunque continuò e nel 1947 a Stoccolma vennero disputati i primi campionati mondiali del dopoguerra, che videro la partecipazione di un altro esponente della Sezione di Ravenna, sempre nella specialità di pistola automatica, Belgio Mazzavillani, classe 1915. La rappresentativa italiana di pistola celere riuscì ancora una volta a vincere con appunto Mazzavillani, Francesco Linari, sempre di Ravenna, Guido Bertoni e Fernando Bernini (FI). Nel 1935 Belgio otteneva la prima af-
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Squadra di Pistola automatica, vincitrice a Roma del titolo nazionale del 1958. Da sx: Belgio Mazzavillani, Silvagni, Francesconi, Vittorio Rivalta, Egisto Francia. La Pistola Automatica, ovvero l’arte di colpire il centro di un bersaglio in apertura per soli 8-6-4 secondi, deve essere insediata nel DNA della nostra Sezione. Infatti, non più tardi di due anni dopo la vittoria del Titolo a squadre, alla ribalta della cronaca si affaccia un giovane tiratore, Giorgio Venieri, di appena 16 anni, che sbaraglia la concorrenza ai Campionati Italiani del 1960.
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La nuova sede
Per merito delle innumerevoli affermazioni in campo nazionale si sentì l’esigenza di predisporre una nuova struttura che potesse ospitare anche una foresteria da dedicare ad alloggi per i componenti della nazionale. La sezione di Ravenna era stata designata dall’allora consiglio direttivo UITS come uno dei centri di addestramento al tiro. Agli inizi degli anni ’60 iniziarono i lavori per costruire una nuova struttura nella zona di proprietà del demanio (dalla parte opposta della collinetta parapalle che si affacciava su via Trieste).
Nella foto sopra, la posa della pergamena benedetta sulle prime pietre della costruzione di via Trieste; di spalle si riconosce Belgio Mazzavillani. Per accelerare i tempi di realizzazione della struttura, di alto interesse per gli organi UITS, si iniziò a costruire senza le previste e preventive autorizzazioni e concessioni edilizie, in quanto la UITS si sarebbe fatta successivamente carico delle pratiche burocratiche e amministrative con gli enti locali. Dopo due anni la struttura risultava completata nel suo scheletro.
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In questa foto del novembre 1964, la visita del Generale Gatta, di ritorno dalle Olimpiadi di Tokio, il quale si complimenta con Belgio Mazzavillani per la rapidità con cui era stata realizzata la struttura, mentre dà le indicazioni da seguire per la realizzazione della tettoia di tiro secondo le nuove direttive tecniche. Sono presenti il delegato del CONI di Roma, Geom. Borghi e il Consigliere del TSN di Ravenna Darchini. Ne seguì una lettera dello stesso Gatta, dove si elogiava la Sezione per i lavori e le migliorie intraprese. Nel 1965 giunse però a carico del Consiglio Direttivo in carica una denuncia
di abuso edilizio e i lavori vennero bloccati. In data 17 aprile 1972 il Demanio Militare, proprietario dell’area sulla quale insisteva il poligono, stipulò una convenzione con il Comune di Ravenna, che propose di incaricarsi di terminare le opere incompiute e dotare la città di una nuova, moderna e funzionale struttura per il tiro a segno, questo anche per i meriti sportivi che la sezione nel frattempo continuava a raccogliere, sia in campo nazionale che internazionale, con il tiratore ravennate Piero Errani. I lavori pertanto poterono ricominciare e durarono circa sette anni.
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Corso 1974
Corso 1973
Anche in questo periodo, sotto la spinta e l’incessante lavoro degli allenatori Mario Veneri, Cortegiani, Remigio Minguzzi, Luigi Morigi, la Sezione continuò a organizzare corsi di tiro, notevolmente affollati di giovani tiratori. Infatti da sempre lo spirito della Sezione è stato quello di investire sui giovani e alcuni di loro ancora oggi, certamente più “maturi”, frequentano le strutture del TSN Ravenna e partecipano all’attività sociale della sezione. Da ricordare il grande successo del corso “Giovani Grilletti”, tenuto da Piero Errani nel 1979.
Nella foto si riconoscono, da sx: Fausto Vicari, la giovane promessa Paolo Errani, Liliana Dell’infante, Piero Errani, e un giovanissimo Massimo Valeriani.
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Nel 1979 il Comune, dopo avere completato i lavori di costruzione della nuova sede, affidò in gestione le strutture alla locale sezione di Tiro a Segno di Ravenna, con il definitivo abbandono della struttura di via d’Alaggio. L’attività sportiva degli anni ’80 conobbe un decennio di vera esplosione. Dietro gli allenatori sezionali nacque un gruppo forte e consolidato di atleti (alcuni di loro ancora in attività) e quasi tutti chiamati a vestire i colori azzurri.
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Nella foto il gruppo dei tiratori di Ravenna che nel periodo vestiva i colori azzurri della Nazionale Italiana. In piedi, da sinistra: Piero Errani, Andrea Paniero, Alessandro Spada, Donatella Fariselli, Fausto Vicari (presidente), Angelo Ranieri, Elio Bagnara, Maurizio Fuschini. Accosciati, da sinistra: Antonio Talenti, Rita Bagnara, Patrizia Tribulini, Caterina Verlicchi. Altri personaggi hanno nello stesso periodo fatto parte della vita del Tiro a Segno. Come non ricordare il vignettista Zolati, Terzo Giunchi, primo custode delle strutture di via Trieste, Romano Fonsati, Pirelli detto Pirò, Flamini, il Maresciallo Coffa.
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Sempre nel 1979 la sezione venne insignita della medaglia d’oro per meriti sportivi. Nella foto della premiazione si riconosce, con alle spalle il gonfalone sezionale, il Presidente della Sezione di Ravenna Fausto Vicari mentre a Roma riceve la benemerenza dalle mani del Presidente del CONI Carraro (presente Mario Pescante, attuale presidente CONI).
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Piero Errani
Il gruppo di tiratori si consolidò sempre di più, anche dietro la spinta e l’emulazione del tiratore Piero Errani, che in quel periodo non conosceva avversari in campo nazionale, vero
Monaco ‘72 - Olimpiadi. Il secondo da sx è Piero Errani
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stimolo ed esempio per tutti gli atleti. Piero Errani, in attività fino al 1999, vanta la partecipazione a due olimpiadi (Monaco ‘72 e Montreal ‘76, dove giunse 6° nella specialità di carabina libera in ginocchio). Vincitore dei giochi del Mediterraneo, Nazioni Latine e con innumerevoli partecipazioni ai Campionati Mondiali, in campo nazionale fu detentore di ben 24 titoli in tutte le specialità di carabina. È detentore del record Mondiale di Carabina Aria Compressa e, per la specialità CL3P 120 colpi, del record nazionale per oltre un ventennio, punteggio mai superato.
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Il poligono continua a crescere
Ottenuto in gestione dal Comune nel 1979, come già detto, il poligono appena terminato, già nel 1984 si diede inizio alla costruzione del secondo stand di pistola grosso calibro (PGC). A seguire venne sviluppato il progetto della galleria di tiro, una fra le prime omologate in Italia, che vide l’inaugurazione il 22 settembre 1990 alla presenza delle autorità locali e Nazionali. Fausto Vicari ha ricoperto il ruolo di presidente per oltre un ventennio fino al 1999 e tutte le strutture odierne sono frutto del suo incessante lavoro, come anche i prestigiosi risultati sportivi conseguiti negli anni della sua presidenza, che hanno portato il Tiro a Segno ravennate al raggiungimento del secondo posto nella classifica italiana per sezioni nel 1985, dietro quella di Milano.
Nella foto sopra da sx: Russo, Presidente Regionale Emilia-Romagna, Antonio Orati, Presidente Nazionale UITS, Mauro Dragoni, Sindaco di Ravenna, Fausto Vicari, Presidente del TSN Ravenna.
Sopra: il presidente Orati intervistato da un giornalista della RAI davanti all’ingresso della galleria di tiro.
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Mirco Pichetti
Che la pistola automatica fosse nel DNA delle Sezione si sapeva da tempo e la storia si ripetè nel 2005. Infatti dietro la sapiente gestione agonistica di Fausto Vicari, il giovane Mirco Pichetti vinse il titolo Nazionale Juniores con il punteggio di 575/600 di qualificazione e 188/200 di finale, ottenendo il RECORD Italiano Omologato, attualmente imbattuto.
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Da segnalare che nella stessa competizione Pichetti vinse anche la medaglia di bronzo nella specialità PSp e che il punteggio ottenuto nella specialità PA gli sarebbe valso il titolo di Campione Italiano Assoluto anche nella categoria superiore.
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Massimo Valeriani Ultimo titolo ottenuto dai tiratori della sezione di Ravenna in ordine di tempo ma non di importanza, è quello di Massimo Valeriani, che nel 2009 si laurea Campione Italiano nella specialità CLT categoria Uomini fascia B, con un risultato di 593/600, di tutto rispetto in campo nazionale.
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Consigli direttivi e Presidenti della Sezione di Ravenna 1964-1969 Mazzavillani B. (presidente) Resta C. Varoli A. Cicognani E. Errani P.
1995-1999 Vicari F. (presidente) Dalla Valle B. Mambelli F. Miccoli M. Tagliaferri S.
1969-1975 Commissariamento
1999-2003 Dalla Valle B. (presidente) Zattoni GP. Miccoli M. Tagliaferri S. Balbi F. Greco G. Vicari F.à Tartagni P.
1975-1979 Magris à Vicari F. (presidente) Bargossi Cortegiani Ranieri A. Venturini à Giunchi T. 1979-1983 Vicari F. (presidente) Fornaciari G. Pasini Tartagni P. Zolati 1983-1987 Vicari F. (presidente) Morigi -à Fuschini P. Flamini F. Gardella C. Fonsati R. 1987-1991 Vicari F. (presidente) Cortini D. Errani P. Tartagni P. Zannoni A.à Mambelli F. 1991-1995 Vicari F. (presidente) Carazzolo GC. Dalla Valle B. Mambelli F. Miccoli M.
2003-2007 Zattoni Gp. (presidente) Balbi F. Bagnara M. Fussi G. Fariselli D. Miccoli M. Sternini R. 2007-2011 Angelini I. (presidente) Fariselli D. Fussi G. Ranieri A. Nanetti M. Geminiani G. Romanini P. 2011-2015 Angelini I. (presidente) Filipponi D. Fariselli D.àGelli V. Fussi G. Nanetti M. Romanini P. Sangiorgi A.