SALDI
CRISI ECONOMICA
ECONOMIA
Commercio: saldi al via il 3 gennaio anche in Sardegna
48 milioni di italiani a casa: situazione in Sardegna
2050 un miliardo di turisti: benestanti e pensionati
ANNO I | NUMERO 1 | 22 DICEMBRE 2014
RIFIUTI ZERO PER 2 ANNI
Trasporti:
Morandi e Deiana denunciano tasse portuali troppo elevate a Civitavecchia ESCLUSIVO 10 motivi per bere acqua e limone.
BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO
TURISMO NEWS AND MORE – 22 DICEMBRE 2014
Sommario Trasporti: Morandi e Deiana denunciano tasse portuali troppo elevate a Civitavecchia ............ 3 Commercio: saldi al via il 3 gennaio anche in Sardegna ............................................................... 5 Crisi economica: 48 milioni di italiani a casa ................................................................................ 6 Mezzo milione di euro di sanzioni a Tripadvisor - Antitrust: pratiche sleali e ingannevoli .......... 9 Il primo cin cin conservato a 28 metri. ....................................................................................... 11 Sardegna, la Commissione Europea approva il programma FSE. Subito spendibili 444 milioni 13 Si tratta di una rete con 46 mila posti letto, agenzie viaggi, servizi e trasporti. ........................ 15 Balneari sardi: + 8% nel 2014 Concessioni, appello al Governo ................................................. 16 Rimborsi obbligatori se manca finalità turistica, pressing consumatori sui TO ......................... 17 Expo, mare, tecnologia e personalizzazione per le vacanze 2015 .............................................. 18 Vacanze di Natale low cost: si dorme in hotel 2/3 stelle o B&B ................................................. 19 Booking si impegna a modificare la clausola Mfn ...................................................................... 20 Nasce polo alberghiero di lusso: si punta a 60 mln ricavi in 3 anni ............................................ 21 La nuova regolamentazione approvata dal Consiglio dei ministri.............................................. 22 "Nel 2050 un miliardo di turisti, le categorie dei benestanti e dei pensionati" ......................... 23 Scia per le imprese: ridotto il potere di autotutela della PA ...................................................... 25 La lattina d’alluminio diventa una cassa fai da te ....................................................................... 26 Rifiuti zero per due anni: la ricetta di Laurent Singer ................................................................. 27 Landcare Med, i rifiuti diventano una risorsa ............................................................................. 28 MyFoody, la start up che coinvolge grossisti e ristoranti per contrastare lo spreco di cibo...... 29 Il mitico Panettone: storia e origini del simbolo gastronomico del Natale ................................ 31 Italia: patria della buona cucina .................................................................................................. 32 I supermercati sono diventati obsoleti? In Inghilterra il tema è attuale .................................... 33 Dormire in un igloo di vetro in Lapponia .................................................................................... 34 10 motivi per bere acqua e limone ............................................................................................. 35
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Trasporti: Morandi e Deiana denunciano tasse portuali troppo elevate a Civitavecchia L'Autorità portuale di Civitavecchia ha comunicato le nuove disposizioni sulle tasse portuali che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2015. "La politica rapace dei porti rischia di annullare gli sforzi che amministrazioni pubbliche e compagnie di navigazione stanno compiendo per abbattere i costi dei biglietti, come quello preannunciato ieri dalla Tirrenia CIN - dichiara l'assessore dei Trasporti Deiana. CAGLIARI, 19 DICEMBRE 2014 - Aumenti compresi tra il 58 e il 200% rispetto al 2014: l'Autorità portuale di Civitavecchia ha comunicato le nuove disposizioni sulle tasse portuali che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2015. Nove euro e mezzo di balzello sul passeggero (rispetto ai 6 di quest'anno), 8 euro per i mezzi privati, auto, moto e camper (rispetto ai 5 del 2014) e ben 15 euro sui bus (invece che 5). Costi aggiuntivi, equiparabili a una tassa di sbarco, che non hanno confronti con gli altri porti italiani, sardi compresi, o con quelli corsi. E che possono incidere notevolmente su chi deve scegliere la Sardegna come destinazione di vacanza. "Dal "caro traghetti" al "caro porti" - afferma l'assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Francesco Morandi - mentre noi lavoriamo per promuovere la Sardegna, valorizzare gli eventi, diffondere i nostri banner, comunicare nuove motivazioni di viaggio, aumentare i "repeaters" e migliorare i servizi, qualche porto della Penisola rischia di vanificare i nostri sforzi aumentando le tasse di propria competenza. I nostri scali - aggiunge - mostrano molta più sensibilità e stanno cercando il modo di abbassarle, credo che un po' di trasparenza possa essere utile e aiutare l'opinione pubblica a interpretare meglio lo stato delle cose".
"La politica rapace dei porti rischia di annullare gli sforzi che amministrazioni pubbliche e compagnie di navigazione stanno compiendo per abbattere i costi dei biglietti, come quello preannunciato ieri dalla Tirrenia CIN - dichiara l'assessore dei Trasporti Massimo Deiana - l’esempio di Civitavecchia è più che mai emblematico sia perché riguarda le rotte sarde soggette a continuità territoriale e inficia le riduzioni previste per i residenti, sia perché, a fronte di tariffe esorbitanti, si registrano servizi carenti se non
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inesistenti. È doveroso - conclude l’assessore Deiana - denunciare pubblicamente questo stato di cose".
TARIFFE IN SARDEGNA. Per chiarezza si propone un confronto innanzitutto con i porti sardi. A Cagliari è applicata una "tassa portuale" di 3,15 euro per il passeggero (1,68 di tariffa più 1,45 di diritti di security), di 1,94 + 1,21 euro per le auto, un euro e 60 centesimi per le moto (0,77+ 0,83) e di 3,08 euro per gli altri mezzi (2,58 + 0,50). Si tratta di costi da tre a cinque volte inferiori rispetto a quelli di Civitavecchia. Ancora più basse le tariffe di Porto Torres nel 2014 (e non dovrebbero variare l’anno prossimo): 2,40 euro per passeggero (1 euro di tariffa più 1,40 di security), auto 0,7 euro + 1,70, camper e bus 0,40 + 2 euro, ‘soltanto’ un euro e 10 centesimi (0,30 + 0,80) per le moto. A Olbia nel 2015, in caso di solo imbarco, la tassa sarà esattamente la metà (4,25 euro) di Civitavecchia per il passeggero, poco più della metà per moto e auto (4,25 e 4,15 euro), meno della metà (3,15 euro) per i camper, neppure paragonabile la tassa per i bus (2,25 euro). Mentre, in caso di imbarco e sbarco (tratte di andata e ritorno da e per Olbia), le tariffe si riducono dal 40% al 60%: passeggeri 2,65 euro, auto e moto 2,25 euro, camper 1,25, bus 1,45. E l'Autorità portuale sta concretamente valutando come ridurle ulteriormente. Ultimo esempio isolano: a Santa Teresa di Gallura (per raggiungere la Corsica) i passeggeri pagano una tassa di 2,70 euro, le auto di 3,50, i camper di 5, le moto di 5,80 e i bus 1,70. TARIFFE NELLA PENISOLA. Per quanto riguarda la Penisola, molti dei porti sul Tirreno collegati con la Sardegna vantano tariffe di gran lunga inferiori allo scalo laziale. A Genova le tariffe sono ridotte di quasi il triplo, sia in ‘bassa stagione’ (passeggero 3,21 euro, auto, camper e moto 3,96, bus 0,67) sia in estate (passeggero 3,92 euro, auto, camper e moto 5,09, bus 1,05). La tassa imposta dalle stazioni marittime toscane è ancora più ridotta: il passeggero paga 2,25 a Livorno, 2 euro a Piombino, la tassa sull’auto è 3,27 euro a Livorno, 3,10 a Piombino, quella su moto e camper, 4,51 a Livorno, 3,10 a Piombino, i bus pagano poco meno di due euro a Livorno e 8 euro a Piombino. TARIFFE IN CORSICA. Dando uno sguardo ai porti della Corsica anche qui si notano cifre nettamente inferiori a Civitavecchia: sui passeggeri la tassa è di 1,82 euro a Bastia e 2 euro a Bonifacio, sull’auto 4,35 a Bastia e 2,13 a Bonifacio, sui camper 4,96 euro a Bastia e 3,84 a Bonifacio, sulle moto 8,25 euro (unica tariffa simile a Civitavecchia) e 4,41 a Bonifacio, sui bus 1,93 euro a Bastia e 1,70 a Bonifacio. In Corsica è prevista anche una tassa regionale ‘di sbarco’, di 4,57 euro a Bastia e di 1,52 a Bonifacio.
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Commercio: saldi al via il 3 gennaio anche in Sardegna
"Abbiamo anticipato quanto più possibile la data - ha detto Morandi - per far fronte alle difficoltà del comparto, che chiede misure concrete per fronteggiare le difficoltà del momento. Si tratta di un ulteriore segnale dell’attenzione con cui guardiamo alle esigenze degli operatori del commercio". CAGLIARI, 18 DICEMBRE 2014 - Sarà anticipato a sabato 3 gennaio anche nell'Isola il via ai saldi invernali negli esercizi commerciali. Lo stabilisce il decreto odierno dell'assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Francesco Morandi che accoglie le richieste delle Associazioni di categoria e recepisce l'indirizzo unitario appena formulato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. La disciplina generale prevede che l'inizio dei saldi invernali, della durata di due mesi esatti, debba coincidere con il primo giorno feriale utile antecedente l'Epifania. Pertanto, dato che nel 2015 la data di avvio sarebbe stata lunedì 5 gennaio, l'assessore Morandi ha ufficializzato l'anticipazione al primo sabato dell'anno "al fine di - ha spiegato - assecondare le esigenze dei commercianti e soddisfare le aspettative dei consumatori". "Abbiamo anticipato quanto più possibile la data - ha concluso l'esponente della Giunta Pigliaru - per far fronte alle difficoltà del comparto, che chiede misure concrete per fronteggiare le difficoltà del momento. Si tratta di un ulteriore segnale dell’attenzione con cui guardiamo alle esigenze degli operatori del commercio".
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Crisi economica: 48 milioni di italiani a casa Indagine di Federalberghi - Situazione difficile in Sardegna
“La flessione di italiani in vacanza che verrà registrata durante le imminenti feste di Natale e Capodanno è paragonabile ad un fuoco che cova sotto la cenere”. È il laconico commento del Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, alla lettura dei risultati di un’indagine previsionale sulle vacanze di Natale e Capodanno degli italiani, realizzata con il supporto tecnico dell’istituto ACS Marketing Solutions. “Complessivamente 11,8 milioni di italiani effettueranno una vacanza tra Natale e Capodanno, -prosegue Bocca- pari ad una flessione dell’1,6% che però, assommato al calo del 3% registrato l’anno scorso, evidenzia come il settore si trovi a patire la grave situazione economica nella quale si dibattono ancora le famiglie italiane ed ormai sempre più le imprese ricettive. “Ciò vuol dire che 48 milioni di italiani non si sposteranno affatto di casa durante le festività e di essi addirittura 30 milioni non lo faranno per motivi economici. “Occorrono dunque misure urgenti -sottolinea il Presidente degli albergatori italiani- per ridare liquidità alle famiglie o si rischia un ulteriore crollo dei consumi turistici, che potrebbe tirarsi dietro un ulteriore calo del PIL nazionale. “Mentre la domanda interna langue -conclude Bocca- ci vediamo negare anche gli strumenti necessari per intercettare la clientela internazionale. I costi di gestione, il peso della burocrazia e la pressione fiscale salgono. A pochi mesi dall'Expo, le delegazioni estere dell'Enit sono state decapitate, la riforma dell'istituto langue, i provvedimenti attuativi del decreto turismo non sono stati ancora emanati e la legge di stabilità ha di fatto ignorato il settore. È ora di capire se questo Paese vuole investire seriamente sul turismo o se invece è un tema buono solo
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per le chiacchiere da salotto". Per quanto riguarda il periodo natalizio in Sardegna, Giorgio Macciocu ricorda che gli operatori del comparto turistico isolano stanno vivendo un momento di particolare difficoltà. " La cirisi economica ma soprattutto la pressione fiscale insopportabile - afferma l'albergatore - stanno condizionando in maniera pesante le prospettive dei nostri impianti. In Sardegna si sta sempre di più consolidando un inquietante fenomeno che è quello della cessazione dall'attività di imprenditori con decine di anni di esperienze, investimenti e impegno sul campo. Cessazioni ma anche cessioni di aziende. Un dato che deve far riflettere le istituzioni, locali e regionali ". L’indagine, realizzata dalla Federalberghi con il supporto tecnico dell’Istituto ACS Marketing Solutions, è stata effettuata dall’11 al 17 dicembre. Sono state ascoltate, con il sistema C.A.T.I. (interviste telefoniche) ben 3.000 persone maggiorenni, per un campione rappresentativo di circa 50 milioni di individui maggiorenni. Il campione è stato costruito in modo da rispettare le quote della popolazione italiana maggiorenne e minorenne (circa 60 milioni) in termini di sesso, età, grandi ripartizioni geografiche ed ampiezza dei centri abitati. I numeri salienti delle festività di fine anno 2014 evidenziano come tra Natale e Capodanno si muoveranno complessivamente 11,8 milioni di italiani (-1,6%) dormendo almeno 1 notte fuori casa. A Natale l’88% resterà in Italia (rispetto al 91% del 2013) ed il 12% andrà all’estero (rispetto al 9% del 2013). A Capodanno il 69% resterà in Italia (rispetto al 76% del 2013) ed il 31% andrà all’estero (rispetto al 24% del 2013). Il giro d’affari determinato da questo movimento turistico assommerà a circa 7,8 miliardi di Euro (+12% rispetto al 2013, completamente frutto dell’impennata di italiani che si recheranno all’estero, sulla scia sia della riapertura del mercato del Mar Rosso sia attratti dalle grandi Capitali europee). Tra coloro che non faranno alcuna vacanza, pari a 48 milioni di italiani (l’80% della popolazione), mediamente quasi 30 milioni dichiarano di non potersi muovere per motivi economici. Per Natale saranno poco più di 6,2 milioni (rispetto ai 6,1 milioni del 2013) gli italiani che si muoveranno dalla propria città, dormendo almeno una notte fuori casa, per un incremento di appena il 3%. Di conseguenza a Natale quasi 54 milioni di italiani rimarranno a casa.Tra chi potrà permettersi una vacanza l’88% (rispetto al 91% del 2013) resterà in Italia, mentre il 12% (rispetto al 9% del 2013) andrà all’estero. La vacanza preferita sarà in montagna (40%), seguita da una città diversa da quella di residenza (24%), dalle città d’arte maggiori e minori (16%) e dal mare (14%). Per chi andrà all’estero le grandi Capitali europee saranno preferite dal 70%.Per chi resterà in Italia l’alloggio preferito sarà la casa di parenti o amici (41%), seguito dall’albergo (28%), dalla casa di proprietà (10%), dai rifugi alpini (7,2%) e dai B&B (4,5%). A Natale gli italiani in vacanza dormiranno in media 4,6 notti fuori casa (rispetto alle 4,5 notti del 2013) per una spesa media pro-capite (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo, divertimenti) di 657 Euro (rispetto ai 585 Euro del 2013) composti in Italia da 548 Euro ed all’estero di 1.441 Euro, per un giro d’affari di 4,1 miliardi di Euro rispetto ai 3,55 miliardi del 2013 (+15,6%). Pe Capodanno saranno circa 5,6 milioni gli italiani (rispetto ai circa 6 milioni del 2013) che si muoveranno dalla propria città, dormendo almeno una notte fuori casa, per un -6,2% rispetto al 2013. Ad essi si aggiungeranno quasi 900 mila italiani che faranno vacanze lunghe da Natale. Da ciò deriva che oltre 53 milioni di italiani trascorreranno a casa il Capodanno. Tra chi potrà permettersi una vacanza il 69% (rispetto al 76% del 2013) resterà in Italia, mentre il 31%
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(rispetto al 24% del 2013) andrà all’estero. Per chi andrà all’estero le grandi Capitali europee assorbiranno l’83%. Per chi resterà in Italia la vacanza preferita sarà ancora in montagna (37%), seguita da una città diversa da quella di residenza (30%), dalle città d’arte maggiori e minori (17%), dal mare (10%) e dalle località termali e del benessere (3%). L’alloggio preferito sarà l’albergo (36%), seguito dalla casa di parenti o amici (30%), dai B&B (11%) e dai rifugi alpini (9,5%). A Capodanno gli italiani in vacanza dormiranno in media 3,7 notti fuori casa rispetto alle 3,5 notti del 2013, per una spesa media pro-capite (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo, divertimenti) di 660 Euro rispetto ai 569 Euro del 2013 suddivisi in Italia da 436 Euro ed all’estero di 1.075 Euro, pari ad un giro d’affari di 3,7 miliardi di Euro rispetto ai 3,4 miliardi di Euro del 2013 (+8,8%). I motivi principali per i quali il resto della popolazione italiana dichiara che non effettuerà nemmeno un pernottamento fuori casa a Natale e/o Capodanno sono legati essenzialmente a motivi economici, che si attestano al 61% (circa 30 milioni), andando ulteriormente a gonfiare il numero di italiani giunti ormai ad una vera e propria soglia di ‘povertà turistica’.Tra gli altri motivi si evidenziano quelli per motivi di salute nel 16% dei casi, i motivi familiari nel 14% dei casi, impegni di lavoro nel 7% dei casi e chi dichiara che farà vacanze in un altro periodo nel 7% dei casi. 20 dic 2014 15:00 Foto: Bernabò Bocca, Giorgio Macciocu
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Mezzo milione di euro di sanzioni a Tripadvisor Antitrust: pratiche sleali e ingannevoli
A conclusione dell’istruttoria avviata a maggio nei confronti di Tripadvisor, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato il portale di recensioni, accertando infrazioni (pratiche commerciali scorrette) e irrogando sanzioni pecuniarie amministrative per 500.000 euro. Il pronunciamento è stato adottato in seguito alle numerose segnalazioni pervenute da parte di consumatori e di proprietari di strutture turistiche nonché dall’Unione Nazionale Consumatori e da Federalberghi che avevano evidenziato il dilagare di recensioni farlocche o diffamatorie che il portale Tripadvisor pubblica senza adeguati controlli. “Netto apprezzamento per la decisione dell’Antitrust, che si muove nella direzione giusta, volta ad offrire maggiore tutela ai consumatori ed alle imprese”. È quanto afferma Alessandro Nucara, Direttore Generale della Federalberghi. “Una persona che desidera informarsi, -prosegue Nucara- quando consulta un sito che afferma di pubblicare le opinioni di altre persone, abbia il diritto di conoscere le vere opinioni di vere persone che raccontano una vera esperienza. Allo stesso modo -secondo Nucara - il soggetto al quale si riferisce un determinato commento pubblicato in rete ha diritto ad essere tutelato contro ogni forma di diffamazione, di concorrenza sleale e di pressione indebita. “Non è la prima volta che Tripadvisor viene richiamato all’ordine dalle autorità che sorvegliano il funzionamento del mercato. -evidenzia Nucara- Nel febbraio 2012, l'Autorità britannica per la pubblicità (Advertising Standards Authority) ha imposto a TA di eliminare dalla descrizione del proprio servizio le espressioni volte a far ritenere che tutte le recensioni pubblicate sul sito sono rilasciate da veri viaggiatori, sono oneste, reali ed attendibili. A ottobre 2011, il Tribunale di Parigi aveva condannato Expedia, TripAdvisor ed Hotels.com a pagare una multa da 430mila Euro per aver messo in atto pratiche sleali e ingannevoli. “L’azione di Federalberghi conclude Nucara - proseguirà, in Italia ed a Bruxelles, con l’obiettivo di porre ulteriori argini alle recensioni
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fasulle e di modificare la normativa che consente ai furbetti dell’anonimato di ledere i diritti altrui godendo di una sostanziale impunità”. 22 dic 2014 18:12 Foto: Alessandro Nucara
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Il primo cin cin conservato a 28 metri. Si è concluso l'esperimento di Akenta: mercoledì la Cantina presenta i risultati
Una straordinaria esperienza, caratterizzata anche sul fronte dell'innovazione del tutto naturale, si sta vivendo nella borgata della Nurra, antica area della Riforma Agraria dove si è scritta una pagina importante della storia dell'agricoltura in Sardegna. Ed è una delle espressioni più autentiche, la Cantina di Santa Maria La Palma, che oggi presenta i risultati della sua personalissima "cantina" subacquea rappresentato dal vino conservato in fondo al mare. Sette mesi a 28 metri di profondità, le condizioni ideali per l’affinamento: temperatura costante, pressione, luce non diretta, assenza di vibrazioni. Per le settecento bottiglie di Akènta immerse da Maggio a Novembre nell’incubatrice naturale dell’Area Marina Protetta di Capo Caccia è l’ora delle presentazioni e a Santa Maria si respira aria di grande soddisfazione. Oggi la coop che annovera 300 soci conferitori, è al centro dell'attenzione. Ne guadagnerà indubbiamente anche il marketing commerciale. L’idea della Cantina di Santa Maria La Palma in collaborazione con il Parco di Porto Conte, l’Area Marina Protetta Capo Caccia – Isola Piana e il Diving Center Blue Service è tra le più significative in Italia per via delle condizioni totalmente green di conservazione delle spumante. L’esperienza della sperimentazione in profondità ha già prodotto un primato: l’Akènta è il primo vino ad aver ottenuto la certificazione di qualità del Parco di Porto Conte. Ma non solo. Lo spumante adagiato nei fondali della riserva marina di Capo Caccia è stato visitato per l’intera estate da centinaia di sub
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accompagnati da tutti i diving center della Riviera del Corallo. L’iniziativa ha destato forte interesse ed è destinata ad avere un seguito nel 2015 con una nuova stagione della Cantina Subacquea. Le procedure della conservazione sono state seguite e supervisionate dalla Enosis, il Centro Ricerche sul vino applicato allo sviluppo enologico diretto da Donato Lanati, autorevole esperto come pochi in Europa. Lanati presenterà i risultati della sperimentazione nel convegno in programma Mercoledì prossimo, 17 Dicembre, alle ore 18,00, nella Biblioteca del Mediterraneo nell’ex Chiesa di Santa Chiara, nel complesso del Vecchio Ospedale. Insieme a Lanati, il Direttore del AMP e del Parco di Porto Conte, Vittorio Gazale, illustrerà gli aspetti che questa sperimentazione ha prodotto dal punto di vista delle politiche ambientali legate allo sviluppo economico dell’area della Nurra. Aspetti che non possono prescindere da forti legami sinergici tra Ente e comunità produttiva del territorio. I due enti sono infatti gli attori principali, insieme alla Cantina, di questa prima sperimentazione che, senza il loro fattivo contributo non si sarebbe potuta realizzare. Parteciperanno all’incontro di presentazione Giuseppe Carrus, curatore della Guida Vini del Gambero Rosso, il Presidente della Cantina di Santa Maria La Palma Mario Peretto, il Sindaco di Alghero Mario Bruno. L’evento vede inoltre la partecipazione delle Poste Italiane che hanno creato un annullo speciale per una cartolina dedicata alla Cantina Subacquea. L’occasione per i collezionisti sarà riproposta sabato 20 Dicembre, presso l’Enoteca della Cantina a Santa Maria La Palma.
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Sardegna, la Commissione Europea approva il programma FSE. Subito spendibili 444 milioni (foto: Ufficio stampa Regione Sardegna) Cagliari, 19 dicembre 2014 – La Sardegna è una regione virtuosa nella programmazione del Fondo Sociale Europeo. La Commissione Europea, infatti, ha approvato in via definitiva il Programma operativo FSE 20142020. Si tratta di un risultato importante che consente alla Regione di utilizzare, per i prossimi sette anni, risorse pari a 444 milioni e 800 mila euro, immediatamente spendibili dal 2015. La Sardegna si attesta tra le prime Regioni in Italia ed è la prima regione del centro-sud a ottenere l’approvazione. La decisione della Commissione certifica la capacità di negoziazione dell’assessorato del Lavoro e dell’Autorità di gestione del PO FSE con le istituzioni comunitarie, nel rispetto dei tempi fissati. “Siamo soddisfatti – ha commentato l’assessore del Lavoro, Virginia Mura, in una conferenza stampa svoltasi a Cagliari – è un risultato che arriva grazie all’azione svolta dall’assessorato e dall’Autorità di gestione dal momento dell’insediamento della giunta regionale. In tempi di tagli e risparmi, le risorse finanziarie previste dal programma sono una vera boccata d’ossigeno. Il raggiungimento degli obiettivi del Programma 2007-2013, con una percentuale di spesa superiore alla media nazionale, mette la Regione al riparo da qualsiasi disimpegno”. Gli strumenti attivabili nei prossimi sette anni riguardano cinque assi: occupazione, inclusione sociale, istruzione e formazione, capacità istituzionale, assistenza tecnica. L’asse più importante, come hanno spiegato il direttore generale dell’assessorato, Eugenio Annichiarico, e il responsabile del servizio di supporto all’Autorità di gestione POR FSE, Luca Galassi, è quello dell’occupazione (oltre 170 milioni di euro) suddiviso in sei priorità. Particolare riguardo sarà dato all’accesso al lavoro per le persone in cerca di lavoro e inattive, compresi i disoccupati di lunga durata e le persone ai margini del mercato del lavoro, anche attraverso iniziative locali e il sostegno alla mobilità professionale. Non meno importanti, sempre a valere sul primo asse, sono gli interventi per l’adattamento dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori al
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cambiamento. Il secondo asse prende in esame l’inclusione sociale (quasi 89 milioni di euro). Il terzo asse (oltre 155 milioni di euro) riguarda l’istruzione e la formazione, con l’obiettivo, tra l’altro, di ridurre l’abbandono scolastico precoce, promuovere la parità di accesso all’istruzione e migliorare la qualità e l’efficienza dell’istruzione superiore. Una novità, invece, sono i 15 milioni e mezzo di euro destinati all’asse della capacità istituzionale, e da investire nell’efficienza delle pubbliche amministrazioni e dei servizi pubblici. L’ultimo asse, infine, è quello dell’assistenza tecnica (13 milioni e 344 mila euro). Un elemento di novità, è stato ricordato nel corso dell’incontro con i giornalisti, è la scelta di ridurre il numero di obiettivi all’interno delle priorità, per concentrare gli sforzi e rendere più immediata la verifica dei risultati.
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Si tratta di una rete con 46 mila posti letto, agenzie viaggi, servizi e trasporti. Venerdì la presentazione nella sede della Confcommercio a Oristano Piattaforma e-commerce Consorzi Turistici: presentazione a Oristano
ORISTANO - La Rete Regionale dei Consorzi Turistici Destination Sardinia Network presenta la piattaforma tecnologica per la commercializzazione di prodotti turistici regionali denominata Destination Management System (DMS). L'illustrazione alla stampa e al pubblico è fissata per venerdì 19 dicembre alla Confcommercio di Oristano (sede sociale della Rete, in via Sebastiano Mele 7/g a Oristano alle 10). Saranno presenti il presidente di Destination Sardinia Network, Pino Porcedda, il vice presidente Massimiliano Troncia e i presidenti dei singoli consorzi. Al momento alla Rete Regionale dei Consorzi Turistici, nata nel maggio 2013, aderiscono 10 consorzi turistici distribuiti in tutta la Sardegna che comprendono circa 46mila posti letto, agenzie di viaggi, servizi turistici e trasporti.
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Balneari sardi: + 8% nel 2014 Concessioni, appello al Governo Buone notizie sui dati della stagione appena conclusa ma il timore dei balneari riguarda il futuro sulle concessioni
OLBIA - Turismo in Sardegna da maggio a ottobre con il segno più. Con un incremento del 5-8%. Sono i dati diffusi nei giorni scorsi dal presidente regionale del Sindacato italiano Balneari (Sib), Alberto Bertolotti, a margine dell'assemblea a Cagliari nella sede di Confcommercio. «Un dato - ha spiegato il numero uno del Sib - condizionato da un luglio disastroso numericamente sintetizzato in un -15/20%». «Ma settembre e ottobre - ha spiegato Bertolotti - sono andati benissimo». Per il Sib l'incremento nel periodo agosto-ottobre è arrivato sino al 10-12%. Bertolotti ha chiesto, fra l'altro, di incoraggiare la presenza straniera nell'isola anche per un allungamento della stagione: «per tanti turisti anche con 19-20 gradi si può tranquillamente continuare ad andare al mare». Ma non sono tutte rose e fiori per la categoria che sulle concessioni ha paura del futuro: la proroga al 2020 non esiste, bocciata dall'Ue: il diritto a occupare un pezzo di spiaggia sul mare scade il 31 dicembre 2015. Poi, salvo proroghe, via alle gare, con la paura di perder tutto: anni di lavoro in uno stabilimento che affitta sdraio o ombrelloni. È quanto emerso nell'assemblea dei "balneari" a Cagliari. Il sottosegretario dei Beni Culturali Barracciu ha detto che «la proroga al 2020 ora non c'è. Stiamo lavorando d'intesa col Turismo».
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Rimborsi obbligatori se manca finalità turistica, pressing consumatori sui TO
Dopo i provvedimenti dell’Antitrust che per la vicenda Egitto ha multato sei tour operator, il Movimento Consumatori diffida tutti i tour operator a restituire gli acconti quando viene meno la “finalità turistica”. “D’ora in poi, tutti i tour operator, compresi quelli che finora non si sono impegnati e contro cui valuteremo azioni collettive - afferma Marco Gagliardi dell’ufficio legale MC - dovranno sempre provvedere a restituire acconti o somme trattenute a diverso titolo, tutte le volte che sarà vanificata la ‘finalità turistica’, ad esempio in caso di epidemie nel Paese di destinazione, fenomeni naturali, rischi di terrorismo o guerre”. All’esito del procedimento dell’Autorità, sei operatori (Alpitour, Veratour, Swantour, Going/Bluvacanze, Settemari e Amico Tour Resort Travel) si sono impegnati a rimborsare ai consumatori importi pagati a vario titolo (costi di gestione pratica, quote di iscrizione, assicurazioni e acconti) per viaggi in Egitto. Il Movimento Consumatori invita dunque tutti i tour operator – anche quelli che ad oggi non hanno assunto gli impegni presso l’Agcm – a provvedere senza indugio ai rimborsi e a farsi sempre promotori di un’adeguata informazione in caso di rischi nei Paesi di destinazione dei pacchetti turistici.
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Expo, mare, tecnologia e personalizzazione per le vacanze 2015 Il 2014 non è ancora finito che Expedia traccia già i trend per l’anno prossimo: dal ritorno del mare come meta preferita, alla tecnologia come immancabile compagna di viaggio, al boom della massima personalizzazione dei viaggi e l'aiuto delle recensioni online "verificate". In particolare sono Indonesia, Turchia, Egitto, Belgio e Canada le mete più ricercate dagli italiani per il 2015. Ma il Nord Europa che nell'anno appena trascorso ha visto una sorprendente crescita di visitatori dall'Italia, non frenerà la crescita: gli italiani continueranno a scegliere la Scandinavia, seguita da Belgio e Olanda. Per quanto riguarda le modalità di prenotazione, i viaggi all inclusive sono tornati ad essere una soluzione molto apprezzata e continueranno a esserlo anche nel nuovo anno. In termini di prenotazioni si possono rilevare due principali tipologie di vacanza: al mare sulle spiagge di Spagna, Grecia e Italia, ma anche di Phuket, in Thailandia oppure nelle grandi città come Istanbul, Dubai e l'immancabile Parigi, che attirano sempre maggiore interesse. Un discorso a parte merita l'Expo: se nel 2014 il Brasile ha catalizzato l'attenzione degli appassionati di calcio grazie ai Mondiali, il 2015 sarà la volta di Milano. I viaggiatori europei stanno già mostrando un crescente interesse per l'Italia: secondo i dati di Expedia relativi agli ultimi tre mesi è cresciuta nelle ricerche delle mete di viaggio di austriaci (+119%), irlandesi (91%), norvegesi (+64%), svedesi (+51%), olandesi (+55%) e spagnoli (+47%).
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Vacanze di Natale low cost: si dorme in hotel 2/3 stelle o B&B
Meno ricerche on line per le vacanze natalizie (-3% rispetto al 2013 e -7% rispetto al 2012) ma c'è una maggiore attenzione alle prenotazioni low cost, alle offerte e alle tariffe più vantaggiose. E' quanto rileva ProntoHotel secondo cu è cambiato anche il budget del viaggiatore. Come conferma Paolo Mazzara, ceo di ProntoHotel, “si è assistito ad un fenomeno significativo per quanto concerne la capacità di spesa del turista italiano, sempre più attento al confronto dei prezzi degli hotel e all’uso dei filtri dei prezzi nella ricerca sul portale (oltre che alla personalizzazione del viaggio). Gli utenti scelgono massimali più bassi nel filtro prezzo della camera che passa da un massimo di 145 euro (2013) a 125 euro (2014). Questa tendenza - afferma Mazzara - ha portato ad una selezione di hotel sempre più orientata verso i 2-3 stelle, oltre che b&b e appartamenti. Il budget più contenuto ha, naturalmente, influito anche sul numero delle notti.” Le capitali europee si confermano le destinazioni più attrattive con Parigi in testa (+5% rispetto al 2013) dove i prezzi degli hotel si attestano per dicembre su una media di 194 euro a notte secondo il PHPI (Pronto Hotel Price index: indice prezzo medio a camera doppia). Seguono Londra (+2%), la più cara d’Europa, dove si spende 241 euro a notte, Barcellona (+1%) con prezzi sui 114 euro, Madrid (102 euro) e Berlino (96 euro). Oltreoceano al top si trova New York, salda al 1° posto come la città più cara (media di 377 euro). L’Italia si conferma meta molto attrattiva dove trascorrere le festività di Natale. Quest’anno si sta registrando una crescita delle ricerche verso le città d’arte Venezia, Roma, Firenze ed un interesse consistente, in particolare, verso Napoli e Lecce. Città di interesse storico artistico che si unisce ad una crescita di affluenza verso le destinazioni del Lago di Garda. www.prontohotel.it
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Booking si impegna a modificare la clausola Mfn
Booking si impegna sul fronte dei prezzi e della competizione sul web. Dopo che a maggio scorso l’Antitrust aveva aperto un procedimento nei confronti di Expedia e Booking, il portale di prenotazioni ha annunciato l’impegno sul fronte della cosiddetta clausola Most favoured nation (Mfn), quella attraverso cui i player si garantivano i prezzi migliori sul mercato, impedendo alle strutture di offrire tariffe più vantaggiose con qualsiasi altro canale di vendita, online o offline. In pratica, Booking si impegna a modificare la clausola Mfn, in modo che sia applicabile esclusivamente ai prezzi e alle altre condizioni pubblicamente offerte dagli hotel attraverso i propri canali di vendita diretta, sia online che offline, e non più sui prezzi proposti su altre olta. Le due società consentiranno inoltre a tutti gli hotel partner di applicare sconti sulle tariffe offerte sulla propria piattaforma a clienti che appartengono a gruppi chiusi di utenti. Gli impegni stanno per essere pubblicati sul Bollettino settimanale dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato: eventuali osservazioni dovranno pervenire per iscritto entro il 31 gennaio 2015 e il procedimento di valutazione si concluderà entro il 1 aprile.
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Nasce polo alberghiero di lusso: si punta a 60 mln ricavi in 3 anni Riunisce solo il meglio degli hotel di lusso il nuovo il polo alberghiero italiano dell'eccellenza made in Italy. Italian Hospitality Collection (IHC) aggrega infatti il prestigioso Chia Laguna Resort in Sardegna e le rinomate strutture termali della Toscana, Fonteverde, Bagni di Pisa e Grotta Giusti. L'operazione muove dalla volontà di Castello Sgr, la società che gestisce il fondo proprietario degli immobili confluiti in IHC, di investire nel settore turistico-alberghiero con l’obiettivo di dare vita a un polo alberghiero basato sul lusso e sull'Italian lifestyle nel turismo. “La nuova società IHC si presenta sul mercato - spiega Giampiero Schiavo, amministratore delegato di Castello Sgr - con 40 milioni di euro di fatturato, un ebitda del 10% circa e oltre 500 dipendenti. Il target di piano dei prossimi tre anni è circa 60 milioni di euro di fatturato con un ebitda al 15%. Un piano ambizioso”.
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La nuova regolamentazione approvata dal Consiglio dei ministri Acquisti on-line, credito di imposta del 30% per chi innova con l'Ict La misura all'interno del decreto legge per la Tutela del patrimonio culturale e rilancio del turismo
Investire nell'informatica e nel digitale avrà i suoi vantaggi grazie alle agevolazioni previste nel nuovo decreto legge per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo approvato oggi, su proposta del ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, dal Consiglio dei ministri. Che riguardi un acquisto di un portale web, programmi informatici, servizi di comunicazione su Internet, acquisto di app, acquisto di pubblicità sui siti web e spese per promozione digitale si avrà un credito di imposta del 30%. La finalità della misura è rivolta principalmente al turismo per rendere all digital il settore agevolando chi sosterrà spese per attuare il cambiamento dal 2014 al 2018. Il credito d’imposta riguarderà innanzitutto l’acquisto di siti e portali web, inclusa l’ottimizzazione per i sistemi di comunicazione mobile. È poi previsto per l’acquisto di programmi informatici integrabili all’interno di siti web e dei social media, in modo da automatizzare il processo di prenotazione e vendita diretta on-line di servizi e pernottamenti e per potenziarne la distribuzione sui canali digitali favorendo l’integrazione fra servizi ricettivi ed extra ricettivi. Questo stesso vantaggio fiscale è inoltre previsto per l’acquisto di servizi di comunicazione e marketing e app, con lo scopo di generare visibilità e opportunità commerciali sul web, sui social media e nelle comunità virtuali. Un'attenzione particolare è rivolta anche all’utilizzo del crowdfunding, ovvero della raccolta fondi online, e la totale trasparenza sulle donazioni, da pubblicarsi anche sui siti web. In questo caso i provvedimenti relativi al crowfunding tendono a incentivare il sistema con nuove apposite strutture per dare slancio alle donazioni la cui organizzazione sia in capo al Ministero dei Beni culturali e sia a costo zero.
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"Nel 2050 un miliardo di turisti, le categorie dei benestanti e dei pensionati" Mauro Menichetti, direttore del Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università di Salerno Il professore universitario: "Basta con il turismo naif, servono formazione e competenza"
Il professore Menichetti Tra quattro, al massimo cinque anni, saranno pronte anche le navicelle spaziali per i turisti. Il professore Mauro Menichetti, direttore del Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università di Salerno, avverte: “Ormai il turismo sta cambiando, non abbiamo più un solo tipo di turista. Avremo vari turismi e di questo, ovviamente, occorre tenerne conto”. L’intervento di Menichetti trova ampi consensi nell’ampia platea del convegno organizzato dall’Unpli Campania, in collaborazione con la Regione ed il Comune di Avella, dal titolo: “La nuova legge quadro sul turismo. Prospettive e opportunità”. Il professore Menichetti snocciola anche dati interessanti: “Nel 2050, sulla base di uno studio dell’Unione Europea, avremo un miliardo di turisti. Ma il mercato europeo dovrebbe calare dal 44% al 17%, perché la maggior parte dei flussi andrà verso l’Asia, altre destinazioni. Il
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settore, inoltre, sarà caratterizzato da turisti benestanti e dagli anziani in pensione. Questo significa che occorre riorganizzarci, ripensare il modo di fare turismo. In poche parole, dunque, il turismo non può essere più qualcosa di naif, ma servono formazione e competenza, altrimenti è meglio fare altro”. “E’ necessario – prosegue il direttore del Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale – costruire anche un paesaggio culturale adeguato. Ma non funzionale soltanto al momento. E’ naturale che benessere e qualità siano alla base della vita quotidiana di una comunità. Inoltre, pubblico e privato devono collaborare. Questo lo si trova nella legge ed è importante. Finalmente la Campania ha un punto fermo, da cui ripartire. Ed è molto importante quanto stanno facendo le Pro Loco. Così come è importante comprendere che non tutti i territori possono avere tutti i tipi di turismo. Personalmente, cercherei di dare maggiore spazio ai giovani ed alla loro creatività. La loro formazione nel settore è un altro punto fondamentale”. Sui giovani punta molto anche la professoressa Angelina Aldorasi. Parla dell’importanza dell’alternanza scuola-lavoro, anche per i Licei. Prima erano intervenuti il sindaco di Avella, Domenico Biancardi (un Comune che si sta dando molto da fare sotto l’aspetto della promozione turistica) e il commissario straordinario dell’Ept di Avellino, il professore Luigi Napolitano. Alpi
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Scia per le imprese: ridotto il potere di autotutela della PA L’articolo 25 della Legge n. 164/2014, meglio noto come “Sblocca Italia”, ha apportato una rilevante modifica in tema di Segnalazione certificata di inizio attività in materia d’impresa, nei casi in cui l’attività imprenditoriale oggetto della segnalazione sia regolamentata da leggi speciali, come può capitare soprattutto nei settori dei servizi e del commercio. Gli enti chiamati a controllare la Scia conservano la possibilità di effettuare la verifica della segnalazione presentata e della relativa documentazione entro 60 giorni dal ricevimento della stessa ma è stata limitata la possibilità di bloccare l’attività economica della segnalante successivamente alla scadenza di tale termine. Fino alla riforma in oggetto, infatti, l’ente che effettuava il controllo sulla Scia, anche a distanza di mesi o anni dal ricevimento della stessa, poteva bloccare l’attività dell’impresa con gli strumenti della autotutela previsti dagli articoli 21-quinquies (revoca) e 21-nonies (annullamento), che consentono all’ente una ampia discrezionalità. Resta fermo che se il segnalante ha rilasciato una autocertificazione falsa, l’ente può vietare in qualsiasi momento la prosecuzione dell’impresa e il segnalante rischia una condanna penale, senza contare le sanzioni amministrative. Ebbene, l’articolo 25 della legge 164/14 stabilisce che l’ente che non ha controllato entro i 60 giorni, qualora successivamente accerti la carenza dei requisiti, può bloccare l’impresa solo se la Scia riguarda una attività che comporta «pericolo di un danno per il patrimonio artistico e culturale, per l’ambiente, per la salute, per la sicurezza pubblica o la difesa nazionale». La maggior parte delle attività economiche non coinvolgono questi interessi sensibili e quindi si deve ritenere che gli imprenditori, una decorso il termine di 60 giorni dall’invio della Scia, in linea di massima possono continuare a lavorare senza correre il rischio di un provvedimento di un ufficio pubblico che ne blocchi l’attività, ovviamente se l’autocertificazione non è falsa. Questa, almeno, sembra l’interpretazione più attendibile della disposizione in commento. È stato quindi pressoché neutralizzato il timore dell’autotutela anche se occorre pur sempre fare molta attenzione nell’ interpretazione della materia di settore, spesso di non agevole lettura.
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La lattina d’alluminio diventa una cassa fai da te Posted on dicembre 9, 2014 by ferrariled Basta davvero poco a trasformare una semplice lattina per bevande in un altoparlante che amplifica il suono di lettori mp3, smartphone o tablet. Siete ad una festa e manca la musica ad alto volume perché le casse si sono rotte e non sapete come amplificare l’mp3, lo smartphone o il tablet? La soluzione è a portata di mano: basta usare delle semplici lattine d’alluminio come altoparlanti. Il procedimento è davvero facile e dura pochi minuti. Bisogna solo aspettare che gli invitati facciano fuori le prime bibite per avere una lattina vuota a disposizione. Dopo di che occorre procurarsi un chiodo, un martello e del mastro adesivo. Primo passo: fate dei buchi sul fondo della lattina, usando chiodo e martello. Cercate di fare attenzione, perché i buchi devono essere centrali. Secondo passo: nel foro per bere inserite gli auricolari e con il nastro adesivo fissateli bene. Questo vi permetterà di non compromettere il funzionamento dell’altoparlante se vi muovete o andate in giro da un ambiente all’altro. Terzo passo: accendete il lettore MP3 o fate partire la musica dal vostro cellulare alzando il volume e prestando attenzione ai toni, così farete in modo che il suono esca nitido. La creatività fa bene sia al portafoglio che all’ambiente. Cosa aspettate? Provateci! fonte: ecodallecitta.it
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Rifiuti zero per due anni: la ricetta di Laurent Singer Posted on dicembre 14, 2014 by ferrariled Lauren Singer è una ragazza che abita a New York e che in due anni non ha prodotto rifiuti. Scopriamo come ha fatto. Lauren Singer ha 23 anni e vive a New York. Ha una laurea in Scienze ambientali e mette in pratica il suo rispetto per l’ambiente evitando di produrre rifiuti. Zero waste, dunque non è una filosofia ma una vera e propria pratica che consente a tutti di agire in prima persona scegliendo di non produrre rifiuti. Ma come si fa? E poi a New York patria del consumismo spinto? Lauren nel suo sito Trash is for tossers spiega dettagliatamente come sia riuscita nei primi 4 mesi a generare i rifiuti che vedete nel vasetto accanto, ma che poi saprà pure come riciclare, anche se non vi svelo la sorpresa.
Per eliminare ogni sorta di spazzatura ha iniziato a usare oggetti durevoli in casa eliminando la plastica che ha sostituito con il vetro ma intervenendo anche con i detersivi e passando all’auto produzione. Per magia sono sparti i rifiuti dalla sua casa. Una soluzione molto interessante l’ha trovata per gli spazzolini da denti: ne ha scelti in bambù e setole riciclabili e dunque destinati alla compostiera. Molto utile la pagina in cui mostra le alternative scelte per evitare di produrre rifiuti: noterete che non si è privata, ad esempio, dei dischetti per pulire la pelle, scegliendo i prodotti riciclati e riciclabili; oppure non ha rinunciato agli anticoncezionali scegliendo per sé e il partner condom in lattice naturale certificati vegan. Quando fa a fare la spesa, è vegetariana e compra solo prodotti locali e bio, porta con sè dei contenitori di vetro che riempie dei prodotti sfusi che le occorrono come il muesli, ad esempio e dunque così elimina l’acquisto del packaging da gettare poi via; per gli ordini al ristorante take away telefona prima chiedendo se accettano che il cliente gli fornisca i propri contenitori; anche per il make up a cui non rinuncia sceglie prodotti di aziende che producono con materie prime certificate biologiche e packaging riciclabile. Questo stile di vita non le impedisce nulla: riesce, organizzandosi a partecipare a cene con le amiche, a ricevere in casa o a andare al cinema e al ristorante. Anzi Lauren da questa esperienza ha ricavato anche un progetto che sta mettendo in piedi grazie all’aiuto dei suoi fans: ovvero raccogliere 10 mila dollari per iniziare a produrre un detersivo naturale per lavatrice da distribuire a New York.
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Foto | Trash is for tossers Fonte: ecoblog.it
Landcare Med, i rifiuti diventano una risorsa Il progetto ideato da ricercatori dell’Università di Cagliari coinvolge Sardegna, Tunisia e Libano. Landcare Med è il progetto ideato dall’Università di Cagliari e presentato negli scorsi giorni a Beirut, capitale del Libano, paese che, insieme alla Tunisia e alla Regione Sardegna, farà parte di un network finalizzato alla trasformazione dei rifiuti rurali e urbani in una risorsa per i terreni agricoli. Al centro del progetto, della durata di due anni e del costo di due milioni di euro (finanziato al 90% dall’Unione Europea tramite il programma EnpiCbc Bacino del Mediterraneo), ci sono quattro comuni del Mediterraneo: Decimoputzu in provincia di Cagliari, Medjez el Babin Tunisia, Haret Saida e Zebdin nel sud del Libano. L’idea è nata in seguito a un confronto tra l’Università di Cagliari e il comune di Decimoputzu, tra i più dinamici nello smaltimento dei rifiuti. Da un’indagine dei bisogni sul territorio, è emerso che gli agricoltori dell’area hanno bisogno di un sostegno per gestire gli scarti rurali, spiega Maria Laura Foddis, la coordinatrice del progetto che spiega come le esigenze dei coltivatori sardi abbiano creato un link con quelle dei residenti nei comuni del Sud del Libano, Zebdin e Haret Saida che producono notevoli quantità di rifiuti urbani. Nel quadro di una rete transfrontaliera di gestione dei rifiuti in Sardegna, nelle due cittadine libanesi e nella tunisina Medjez el Bab verranno realizzati quattro centri di raccolta e trattamento dei rifiuti dotati anche di impianti pirolitici, in grado di trasformare i rifiuti in fertilizzanti per l’agricoltura. Accanto agli aspetti più pratici e a breve termine, il progetto si impegnerà anche nella sensibilizzazione di cittadini, studenti, agricoltori e operatori che si occupando direttamente dello smaltimento dei rifiuti. La libanese South Services & Contracting, società privata di smaltimento, realizzerà incontri e seminari in una decina di istituti scolastici del sud del Libano; iniziative analoghe verranno realizzate in Sardegna e Tunisi nelle università locali.
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MyFoody, la start up che coinvolge grossisti e ristoranti per contrastare lo spreco di cibo Posted on dicembre 21, 2014 by ferrariled MyFoody è una start up italiana ideata nel novembre 2012 che ha l’obiettivo di coinvolgere grossisti, imprese di ristorazione e piccole e grandi distribuzioni per far sì che il cibo “a richio”, (quello che non verrebbe immesso sul mercato o in eccedenza perché prossimo alla scadenza), venga venduto ad un prezzo più basso e accessibile a tutti
Contro lo spreco di cibo l’Italia continua ad essere un territorio ricco di idee innovative. Sorti negli ultimi anni, sono ormai numerosi i progetti che ambiscono a trovare soluzioni ad uno dei problemi più evidenti della società del consumismo: lo spreco, quello di cibo in particolare. Con lo scopo di contrastare il fenomeno è sorta poco meno di un anno fa una start up con base a Milano, dopo un periodo di incubazione a Firenze, dal nome MyFoody. Si tratta di una piattaforma e-commerce che dà la possibilità di comprare prodotti alimentari che altrimenti sarebbero sprecati ad un prezzo scontato. Il progetto è molto semplice e,
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a “popolare” concretamente la piattaforma, ci sono i prodotti in eccedenza, in scadenza o con difetti estetici di confezionamento che, come ormai è noto, sono una discriminante fondamentale per la vendita. Tutti questi prodotti alimentari, proprio grazie alla piattaforma, vengono “salvati” evitando che diventino rifiuto. “MyFoody è un progetto che rientra nella Blue Economy o Economia Circolare – si legge sul sito www.myfoody.it-. Il principio fondamentale è quello secondo cui gli sprechi di un’attività diventano risorse di un’altra attività. Con MyFoody, infatti, gli attuali sprechi alimentari diventano risorse per l’intera comunità”. Già, perché grossisti, imprese di ristorazione o grande e piccola distribuzione, veri protagonisti del sistema, hanno la possibilità di cedere, grazie alla piattaforma, il cibo in eccedenza, dando la possibilità ad altri, privati ma anche organizzazioni non profit, di acquistare il cibo ad un prezzo scontato. “Perché pagare il prezzo pieno per un prodotto in scadenza? Perché buttare prodotti perfettamente commestibili ma vicini alla scadenza? E i prodotti con difetti di packaging, perché sprecarli?” Sono queste le domande che hanno ispirato nel novembre 2012 l’ideazione di questo progetto contro lo spreco alimentare. Nel concreto la piattaforma funziona mediante un servizio di geolocalizzazione: gli utenti, in base al luogo in cui vogliono ricevere la spesa, vengono geolocalizzati e possono acquistare i prodotti della propria zona di riferimento. La geolocalizzazione è un elemento fondamentale del progetto, perché l’obiettivo degli ideatori è quello di offrire un servizio di consegna a domicilio che sia anche ad impatto zero, usando per il trasporto, dunque, mezzi non inquinanti. Il progetto, che vanta di essere stato selezionato tra le migliori star up europee vincitrice del Chest Project, ha ricevuto anche il patrocinio di Expo2015 e vinto il concorso per idee di impresa Alimenta2talent, che premia le migliori idee per innovare il modo di fare agricoltura riducendo gli sprechi. Fonte: ecodallecitta.it
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Il mitico Panettone: storia e origini del simbolo gastronomico del Natale
Sebbene i piatti tipici del Natale siano diversi da regione a regione, su una cosa tutte le tavole italiane si trovano d’accordo: la presenza del mitico panettone, il dolce simbolo della gastronomia natalizia in Italia. Di origine lombarda, più precisamente milanese, il panettone è composto da un impasto di lievito, uova, acqua, farina, zucchero e burro, a cui si uniscono uvetta e frutta candita. Ormai ben cristallizzato nella tradizione dolciaria del Natale, il panettone affonda le sue radici intorno alla fine del quindicesimo secolo d.C. Sono due le versioni più diffuse riguardo la sua storia. La prima vede come protagonista messer Ughetto degli Atellani, falconiere milanese innamorato della giovane Adalgisa, il quale si fece assumere come garzone da Toni, panettiere e padre della giovane. Un giorno, mentre si trovava di servizio da Toni, preparò un impasto con acqua, farina e lievito naturale, uova, burro, miele e uva sultanina: il dolce ideato da messer Ughetto riscosse grande successo e venne chiamato, in onore al padre della sua amata, “pan del Ton”, da cui derivò Panettone. Un’altra versione rimanda invece a Toni, sguattero alla corte di Ludovico il Moro. Secondo questa leggenda, il duca organizzò un lauto cenone natalizio riservato a tutti i nobili della zona. Nel corso del ricevimento, però, ci fu un imprevisto: il cuoco dimenticò il dolce in forno e lo bruciò. Fu allora che intervenne il garzone Toni, che improvvisò una ricetta con gli ingredienti rimasti in cucina: farina, uvetta, burro, uova. Nacque così il “pan del Toni”, che divenne poi Panettone e si mantenne come dolce simbolo del Natale. Quale delle due versioni sarà quella vera? Chi lo sa! Noi sappiamo che, sulla nostra tavola, un bel panettone non mancherà di certo.
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Italia: patria della buona cucina
Fra i punti di forza della nostra nazione non si può non annoverare la buona cucina. D’altronde, chiunque si sia trovato a visitare l’Italia non ha potuto fare a meno di gustare uno dei piatti tipici che la caratterizza. E sebbene all’estero l’immagine culinaria dell’Italia viene facilmente associata a spaghetti al pomodoro e pizza, è bene evidenziare come le bontà gastronomiche del nostro Paese sono invece moltissime, e variano in ogni angolo del nostro Paese, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia. I turisti delle Regioni settentrionali possono ad esempio imbattersi in una fumante fonduta di fontina, in un risotto allo zafferano o magari in uno sfizioso strudel di mele, mentre quelli delle Regioni centrali potranno godersi un bel piatto di pasta alla carbonara o all’amatriciana (di quest’ultima prelibatezza ci parla il blog della Community di Italian Tourism Expo: “I Tesori del Lazio”), per poi finire al Sud, per gustare un piatto di maccheroni o un primo di pesce. Il tutto accompagnato da un buon calice di vino, altra eccellenza del Belpaese. Se volete presentare le delizie gastronomiche della vostra città, sulla Community di Italian Tourism Expo ci sono tanti appassionati di buona cucina che aspettano le vostre segnalazioni!
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I supermercati sono diventati obsoleti? In Inghilterra il tema è attuale La vendita al dettaglio di generi alimentari nel Regno Unito sta subendo un “cambiamento fondamentale” per cui molti supermercati tradizionali sono ormai fermi a 20 anni fa. Questo è il messaggio comunicato da un executive di un importante supermercato, Mark Price di Waitrose, in una intervista a un giornale. Ha spiegato che i cambiamenti nelle abitudini degli acquirenti britannici sono “molto più fondamentali” della concorrenza dei discount.” A seguito di tali cambiamenti, ha spiegato che i supermercati fuori città e la spesa settimanale sono ormai una “cosa del passato”. Crede che il mutato atteggiamento sia caratterizzato da consumatori con poco tempo a disposizione che quindi acquistano alimentari ovunque si trovino e solo per la sera stessa. “Le persone acquistano gli alimentari solo per il consumo immediato”, continua. “L’idea di riempire il carrello per la spesa settimanale è ormai un retaggio del passato. Questa condizione sta fondamentalmente cambiando il mercato.” L’executive di Waitrose ha spiegato che i supermercati vengono ancora costruiti per il “vecchio mondo”, aggiungendo “Questo è un cambiamento che si verifica una volta ogni 50 o 60 anni. L’ultimo grande cambiamento fu il supermercato stesso (negli anni 50). Penso che ciò che si vede oggi sia ugualmente fondamentale.”
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Dormire in un igloo di vetro in Lapponia Un’idea suggestiva per una vacanza emozionante in Lapponia: scegliere come sistemazione un igloo di vetro al nord della Finlandia Gli igloo di vetro di Kakslauttanen, una struttura meravigliosa dove addormentarsi alla pallida luce del nord è un’esperienza decisamente romantica. Soggiornare in un igloo di vetro permette di ammirare l'aurora boreale e il luccichio del cielo stellato, cosa che diventa ancora più emozionante se si trascorre la serata con la persona amata, all’interno della stanza dal colore confortevole. All'interno dell’igloo si trova un piccolo bagno privato, un letto matrimoniale e un letto addizionale. Inoltre, sauna e doccia sono disponibili in un edificio separato con servizi distinti per uomini e donne. È possibile pernottare in un igloo di vetro a partire dalla terza settimana di agosto fino alla fine di aprile, nel periodo perfetto per le aurore boreali. Infine, solo per la stagione invernale 2014 2015, Kakslauttanen mette a disposizione anche degli igloo da quattro persone, con doccia privata. KAKSLAUTTANEN FI-99830 SAARISELKÄ, - FINLAND - TEL. +358 166 671 00 FAX. +358 166 671 68 Fonte | www.kakslauttanen.fi
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10 motivi per bere acqua e limone Scopri i segreti di bellezza di chi beve acqua e limone, una bevanda semplicissima ma un vero toccasana a 360°. Calda o fredda ha tante proprietà positive. Acqua e limone, una bevanda estremamente semplice ma efficace e con moltissime azioni diverse; è una grande alleata di benessere per tutto il nostro corpo. Da bere tiepida o fresca ma anche fredda nella stagione estiva ha delle proprietà sia puramente estetiche ma anche di aiuto a curare vari fastidi che possono accadere. 1. Digestiva E' anche un rimedio delle nostre nonne, la scorza di limone bollita con l'aggiunta di qualche goccia di succo o semplicemente acqua calda e succo di limone, è un vero toccasana per la digestione. Se avete esagerato o se è un periodo dove lo stomaco fa i capricci, meglio caldo o tiepido, è una vera manna. 2. Immunostimolatrice Inutile elencare tutti i benefici della vitamina C, di cui il limone ne è ricco, da bere immediatamente subito dopo la spremitura per non perderne gli agenti attivi. Difende perfettamente dagli attacchi dei malanni della stagione invernale. 3. Anti muco e catarro Se purtroppo ci siamo raffreddati, l'uso di acqua e limone aiuta a sciogliere il catarro e a smaltirlo più velocemente, anche in questo caso è meglio con l'acqua calda o tiepida. 4. Anti invecchiamento Grazie al contenuto di antiossidanti di questo agrume, acqua e limone è un ottimo sistema per contrastare i radicali liberi, principali responsabili dell'invecchiamento della pelle e del nostro corpo. 5. Anti infiammatorio Grazie al suo contenuto di acido citrico, può aiutare a controllare e a ridurre i livelli di acidi urici che
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possono portare allo sviluppo di varie infiammazioni. Aggiungete all'acqua, anche durante i pasti, del succo di limone, è perfetta. 6. Stimola il metabolismo Non è un dimagrante, ma bere mezzo bicchiere di acqua e limone tutte le mattine aiuta a risvegliare il metabolismo. 7. Idratante e depurante In sinergia con l'acqua che assumiamo, il limone amplifica l'effetto depurante ed idratante dell'acqua. Un corpo ben idratato è più sano, anche la pelle ne trae grandi benefici perchè si smaltiscono correttamente tutte le scorie in eccesso. 8. Rinfrescante dell'alito Avete mangiato pesante? Bere un poco di acqua con del limone aiuta a disinfettare immediatamente la bocca e ad eliminare i cattivi odori di cibi che possono causare alitosi. 9. Aiuta il sistema nervoso Il contenuto di potassio del limone è un ottimo aiuto per conservare sano il sistema nervoso e aiutare a preservarlo per l'attività fisica ma anche quella cerebrale. 10. Sostituisce l'effetto della caffeina provate a sostituire il caffè della mattina con una limonata. Avrete lo stesso effetto di “sveglia” e di energia per iniziare al meglio la giornata. Fonte fotografica | Pinterest
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