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Giornate dell’architettura Genius Loci 17-19 maggio 2019
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PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE
Abteilung Natur, Landschaft und Raumentwicklung
Ripartizione Natura, paesaggio e sviluppo del territorio
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Genius Loci Editore: Fondazione Architettura Alto Adige in collaborazione con IDM Alto Adige Traduzione e correzioni dei testi: Cooperativa Ex Libris Concept e progetto grafico: IDM Alto Adige, Stampa: Longo.Media, Bolzano. Per favorire la leggibilità dei testi è stata utilizzata la forma maschile dei sostantivi riferiti a persone. Tali espressioni sono da considerarsi valide per entrambi i sessi.
ecosostenibile natureOffice.com | IT-213-290740
Produzione di stampa
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Giornate dell’architettura 2019 Genius Loci Nessun luogo è senza un genio. O meglio un luogo è veramente un luogo, cioè non una semplice porzione di spazio, un puro dato topografico, solo se riusciamo a riconoscerne il genio, il demon, il nume tutelare che lo abita. Anche l’architettura aspira ad abitare i luoghi, per farlo però è costretta a trasformarli, ad adattarli alle esigenze degli uomini, e deve perciò scender a patti, se non vuole essere rigettata, con il genio che già li abita, con lo spirito che ne ha definito il carattere.
Per un architetto tuttavia ascoltare il genio è una operazione non facile. Non equivale infatti a ricavare deterministicamente da un luogo delle regole da applicare in modo meccanico. Le domande, le richieste che poniamo a un luogo sono infatti quasi sempre del tutto nuove rispetto a quelle di coloro che ci hanno preceduto. Come sia possibile lavorare in consonanza con lo spirito del luogo, rinnovarne l’essenza senza tradirla è ciò che andremo a cercare nei tour di quest’anno.
Il “Genius Loci” è una potente metafora che ci invita a considerare il territorio su cui agiamo come un corpo vivo, con una sua fisionomia e una sua anima. Le Alpi sono una parte d’Europa in cui ancora dimorano questi spiriti. Sono una riserva di luoghi singolari e non generici, con una propria sacralità che noi e i molti che ogni anno, in fuga da non luoghi ed atopie, salgono a visitarli, riusciamo ancora a riconoscere.
Carlo Calderan, Presidente della Fondazione Architettura Alto Adige 3
Giornate dell’architettura 2019 Genius Loci
Innsbruck
Landeck
• Vipiteno
1 Val Passiria
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• Bressanone
Parcines
• Silandro
Valle Isarco
• Merano 9
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Val Sarentino
5 Val Venosta
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Val di Funes
Castelrotto
Renon Bolzano
•
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Verona
Le visite guidate in breve Venerdì 17 maggio 2019 Intervenire nel contesto del paese Val Passiria ore 9.15-13.00
Sabato 18 maggio 2019
1 p. 8
Insediamenti residenziali 2 contemporanei a Bressanone ore 14.00-17.00 p. 14 Nuovi edifici sul Renon ore 13.30-19.00
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3 p. 20
Dal regno del silenzio a un concerto in piazza, passando accanto a un drago addormentato Val Pusteria ore 10.00-18.00 Architetture tradizionali e contemporanee in Val Venosta ore 10.00-12.00 ore 12.00-14.00 ore 14.30-17.30
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p. 26
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p. 36
Il tempo nell’architettura Castelrotto ore 14.00-17.30
p. 42
Mairhof – Maso ristrutturato Parcines ore 15.00-17.00
p. 70
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Genius Loci L’Alto Adige è caratterizzato da tipologie e stili architettonici tra loro molto differenti, plasmati dalla storia e dalla cultura locale. A maggior ragione, pertanto, per chi si occupa di architettura e urbanistica vale la pena osservare i fattori geografici e geologici, confrontarsi con i luoghi e con il contesto cercando esplicitamente un dialogo. Il Genius Loci, il carattere del luogo, gioca un ruolo fondamentale nell’architettura nel momento in cui si rende necessario cogliere gli spunti offerti da un contesto per proiettarli poi nel futuro.
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• BrunicoVal Pusteria
Lienz
Domenica 19 maggio 2019 Edifici che caratterizzano la valle Val di Funes ore 9.30-18.00 Genius Loci a Bolzano: tra pianificazione urbanistica e riempimento dei vuoti urbani ore 9.00-13.30
7 p. 48
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p. 56
Continuare a costruire e inserire in modo sensibile nuove forme nel paesaggio Val Sarentino ore 14.30-18.00
p. 64
Feirum – Maso ristrutturato Auna di Sotto, Renon ore 10.00-12.00
p. 72
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In che modo il luogo influisce sugli edifici? Quali sono le esigenze di un luogo a cui i progetti di architettura dovrebbero fare riferimento? Le Giornate dell’Architettura Alto Adige cercano di rispondere a queste domande proponendo dieci differenti tour distribuiti in tre giornate: architetti, committenti e artigiani presentano edifici di abitazione moderni, masi risanati, spazi pubblici e privati nel loro contesto culturale e geografico. È un invito a vivere in modo nuovo l’architettura rurale e urbana dell’Alto Adige.
Le Giornate dell’Architettura sono un’iniziativa della Fondazione Architettura Alto Adige in collaborazione con IDM Alto Adige, lvh.apa e HGV. 5
Prezzi delle visite guidate Tour 1 | Tour 2 | Tour 3 | Tour 6 | Tour 8 | Tour 9 20 euro Tour 5 30 euro (con degustazione formaggi) Tour 4 | Tour 7 50 euro Tour 10a | 15 euro (con piccolo rinfresco) Tour 10b | 15 euro (con piccolo rinfresco) I prezzi si intendono per persona e per visita. Al termine di molte visite è previsto un rinfresco, incluso nel prezzo. Non sono inclusi nel prezzo i pranzi collettivi, a partecipazione facoltativa, per i quali è richiesta la prenotazione.
Programma collaterale Festa di inaugurazione: Parkhotel Holzner, Soprabolzano Venerdì 10 maggio, ore 11.00
Info È necessario prenotare in anticipo le visite guidate poiché il numero di partecipanti è limitato. Le visite guidate si svolgono una sola volta. Una seconda visita è prevista solo in casi eccezionali.
Prenotazioni dall’8 aprile 2019 Fondazione Architettura Alto Adige Via Cassa di Risparmio 15 39100 Bolzano +39 0471 301 751 fondazione@arch.bz.it www.giornatedellarchitettura.it Orari di apertura Lunedì-venerdì, ore 9-12
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e Onlin g n i k boo
Alberghi consigliati Di seguito elenchiamo alcuni alberghi dove è possibile alloggiare durante le Giornate dell’architettura.
Hotel Elephant, Bressanone +39 0472 832 750 info@hotelelephant.com www.hotelelephant.com
Hotel Greif, Bolzano +39 0471 318 000 monika.hellrigl@greif.it www.greif.it
Hotel Goldener Adler, Bressanone +39 0472 200 621 info@goldener-adler.com www.goldener-adler.com
Suite & Breakfast Ottmanngut, Merano +39 0473 449 656 info@ottmanngut.it www.ottmanngut.it
Hotel Weisses Kreuz, Burgusio +39 0473 831 307 info@weisseskreuz.it www.weisseskreuz.it
Hotel Hohenwart, Scena +39 0473 944 400 info@hohenwart.com www.hohenwart.com
Hotel Grüner Baum, Glorenza +39 0473 831 206 info@gasthofgruenerbaum.it www.gasthofgruenerbaum.it
Josephus Alpine Lodge & Apartments, Senales +39 338 424 17 10 info@josephus.it www.josephus.it
Seehotel Ambach, Caldaro +39 0471 960 098 info@seehotel-ambach.com www.seehotel-ambach.com Hotel Camping Gamp, Chiusa +39 0472 847 425 info@camping-gamp.com www.camping-gamp.com
Sonnenhotel Adler, Villandro +39 0472 866 101 info@sonnenhotel-adler.com www.sonnenhotel-adler.com Hotel Lamm, Castelrotto +39 0471 706 343 info@lamm-hotel.it www.lamm-hotel.it
Boutique & Design Hotel Imperial-Art, Merano +39 0473 237 172 info@imperialart.it www.imperialart.it
Paula Wiesinger Apartments & Suites, Siusi allo Sciliar +39 0471 188 02 55 info@lapaula.info www.lapaula.info
Parkhotel Holzner, Soprabolzano +39 0471 345 231 info@parkhotel-holzner.com www.parkhotel-holzner.com
Boutique-Hotel Grauer Bär, San Candido +39 0474 913 115 info@orsohotel.it www.orsohotel.it
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Intervenire nel contesto del paese
Sede dell’Associazione turistica
Passeiertal
Data e ora: Punto di ritrovo: Prezzo: Itinerario: Guide:
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Scuola materna
In seguito alla deviazione del traffico di attraversamento sulla circonvallazione, i centri di San Leonardo e San Martino hanno riacquistato finalmente la loro tranquillità. La combinazione di nuove architetture, progettazione urbana e pianificazione del traffico ha permesso di riorganizzare la circonvallazione all’interno dei confini comunali e di ottenere una densificazione spaziale ed edilizia dei rispettivi centri storici. venerdì 17.05.2019 > ore 9.00-13.00 San Leonardo in Passiria presso la sede dell’Associazione turistica / autostazione in via Passiria 40 20 euro con automobile privata o autobus di linea da Merano Arch. Angelika Margesin e Arch. Magdalene Schmidt
Val Passiria
Biblioteca San Martino
Casa KOGU
Tappe Foto01_Hubert Gögele, Foto02_Rendering Peter Plattner, Foto03_Paolo Riolzi, Foto04_Oliver Jaist
> ore 9.15 San Leonardo: Visita della sede dell’Associazione turistica Arch. Renate Marchetti > ore 10.00 Visita della nuova scuola materna Arch. Peter Plattner e Arch. Elena Mezzanotte > ore 11.15 San Martino: Riqualificazione della circonvallazione con le fermate dell’autobus “Außerdorf”, San Martino architetti Katrin Lahner, Manfred Rauch e Thomas Tschöll (pubblicato in Turris Babel 03/2018) Centro del paese con visita della biblioteca Architetti CeZ Calderan Zanovello > ore 12.30 Casa KOGU Arch. Alfred Gufler
Pranzo > ore 13.00 Gasthaus Lamm, via del Villaggio 36, San Martino È richiesta la prenotazione, pranzo non compreso nel prezzo. 9
Associazione turistica Dietro una foresta di acciaio
Principi progettuali
Realizzazione Architetto
La nuova costruzione si richiama alle tradizioni del luogo nella scelta dei materiali, mentre la forma è contemporanea. L’edificio multifunzionale ospita gli sportelli informativi e gli uffici dell’Associazione turistica e la stazione degli autobus con i relativi servizi igienici. Per evitare di creare spazi stretti e involuti si è puntato su un grande ambiente centrale ad altezza doppia. Una scala interna con gradini in legno a sbalzo collega il front office del piano terra al livello superiore, in cui trovano posto gli uffici separati da pareti vetrate e collegati da una balconata. Dall’atrio si dipartono numerosi assi visuali attentamente calibrati che conferiscono a questo ambiente di pochi metri quadrati una sensazione di ampiezza e spaziosità. 2018 Arch. Renate Marchetti
Esecuzione, dettagli tecnici
Per ragioni statiche la scelta è caduta su un sistema costruttivo a secco con elementi monolitici in legno, che soddisfa anche i requisiti di sostenibilità richiesti: le pareti e i solai in legno massiccio sono ricavati unicamente da legname di boschi locali e creano un microclima confortevole. Le pareti interne sono in parte rivestite di pannelli di argilla e in parte lasciate a vista. La facciata esterna è rivestita di lastre di acciaio Cor-Ten che richiede poca manutenzione. Le lastre di acciaio rosso bruno della facciata appesa ripropongono in forme stilizzate un elemento essenziale del paesaggio circostante, ossia i tronchi d’albero delle foreste.
Principali imprese, artigiani
Carpentiere: Holka Società Cooperativa, Moso in Passiria Falegnameria: Hofer Heinrich Sas di Hofer Karl & C., San Leonardo in Passiria (BZ)
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Scuola materna a San Leonardo in Passiria Guscio duro – cuore morbido
Principi progettuali
Realizzazione Architetti Esecuzione, dettagli tecnici
Principali imprese, artigiani
L’edificio è consapevolmente e accuratamente inserito nel contesto esistente e completa, con delle misure ragionevoli, lo spazio delimitato dalla strada retrostante in modo da formare una struttura di margine del paese. La forma compatta e semplice reagisce in maniera sensibile all’eterogeneo ambiente urbano. Il nuovo edificio, allo stesso livello della strada, collega gli spazi multifunzione della zona di ingresso alle zone aperte, che sono delimitate verso la strada comunale da un muretto protettivo. L’edificio reagisce con finestre consapevolmente posizionate a movimenti, sequenze spaziali e viste sulle montagne circostanti e la natura. La trasparenza e l’apertura della zona di ingresso fondono esterno e interno, garantendo così la necessaria generosità e permeabilità degli spazi semipubblici congiunti. Questa struttura spaziale così aperta offre nello stesso momento distanza, collegamento e ritrovo. 2018-2019 Architetti Peter Plattner e Elena Mezzanotte Per reagire in modo ottimale alle difficili condizione esterne come il rumore stradale della circonvallazione, abbiamo scelto di realizzare il nuovo edificio dell’asilo come struttura mista. La facciata esterna funge da corazza in calcestruzzo colorato e sabbiato, mentre il cuore interno in legno caldo e morbido, tagliato a sega, trasmette intimità e calore. Le superfici delle pareti e dei soffitti acustici interni in listelli di legno seguono uno scambio armonico tra superfici in legno continue e soffitti acustici in listelli di legno. Nei corridoi, che sono al contempo area gioco e vie di fuga, le superfici di legno sono ridotte e si intervallano a pareti e soffitti in cartongesso. Gran parte delle superfici di legno non sono trattate e lasciate naturali per trasmette ai bambini la materialità e sincerità dei materiali naturali. Opere edili: Gufler Roland Finestre e opere e finiture interne: Arcfactory Falegnameria: Hofer Heinrich
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Nuovo edificio polifunzionale con biblioteca e laboratorio protetto a San Martino in Passiria
Principi progettuali
Realizzazione Architetti Esecuzione, dettagli tecnici
Principali imprese, artigiani
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La nuova costruzione riprende le forme elementari di una casa tradizionale. Si integra, senza interromperli, nella sequenza e ritmo delle case a timpano disposte lungo la via del paese. Non si è però rinunciato a segnalare all’esterno la particolarità delle funzioni che ospiterà e la loro importanza nella vita del paese. Ciò che di primo acchito appare come tradizionale e conosciuto si rivela, a uno sguardo più attento, un edificio ambivalente in cui alcune “costanti” compositive dell’architettura tradizionale del paese vengono messe in dubbio. Il principio compositivo e costruttivo delle case del paese, ossia una solida, compatta massa muraria intonacata bianca relativamente chiusa, in basso, alla quale si contrappone in alto la scura filigrana dei tetti lignei, nel nuovo edificio viene capovolta. 2017 CeZ Calderan Zanovello architetti La bipartizione formale del corpo edilizio in facciata corrisponde alla suddivisione interna delle funzioni e a due diverse concezioni spaziali interne. Un velario semitrasparente di slanciate lamelle in legno si dipana lungo tre lati del piano di appoggio della costruzione avvolgendo una sala a doppia altezza. La massa superiore sembra così essere sospesa su tre lati perché la logica statica della costruzione rimane nascosta dietro il velario. Un intonaco chiaro riveste i muri in cemento coibentati all’esterno del corpo superiore. Grattando parte della superficie intonacata la pelle acquista spessore, più o meno marcato a seconda dell’angolo di incidenza della luce rispetto alla facciata. Impresa principale: MAK costruzioni, Lavis Lavori di falegnameria: Tischlerei FINE LINE Snc Termeno Carpenteria in legno: Raffeiner Sas, Appiano Serramenti: ASKEEN Srl, Bressanone Intonaci: PESCOLLER werkstätten, Brunico Arredo su misura: HOFER HEINRICH SAS di Hofer Karl & Co, San Leonardo in Passiria
Casa KOGU
Principi progettuali
La forma trapezoidale del lotto e gli appena 200 m² di superficie hanno spinto il progettista a rinunciare alla pianta rettangolare tradizionale. Il tracciato stradale adiacente al fronte nord definisce l’allineamento dell’edificio e dà origine a una prima “piegatura”, secondo un principio che si ripete in parallelo sul fronte opposto. L’obbligo di mantenere una distanza minima di 3 metri rispetto ai lotti confinanti definisce la forma del resto della pianta. Sul fronte ovest la costruzione invece è contigua al perimetro del lotto. La casa unifamiliare si presenta come un volume relativamente compatto, con i sei fronti rivestiti di un involucro di doghe in larice locale verniciate di marrone e perfettamente complanari. Il tetto a falde leggermente irregolari è privo di aggetti, una scelta che sottolinea la forte plasticità dell’edificio.
Realizzazione Architetto
2013-2015 Arch. Alfred Gufler
Esecuzione, dettagli tecnici
La facciata presenta un contrasto tra chiaro e scuro. Le doghe in legno posate in verticale formano l’involucro esterno della casa. Le tavole, in larice locale, sono rivestite di tre strati di vernice di colore marrone scuro contenente oli e pigmenti a base acqua e creano un’interessante alternanza cromatica con le altre superfici esterne dipinte di bianco
Principali imprese, artigiani
Impresa di costruzione: Oswald Haller, San Martino in Passiria Opere in vetro e metallo: Ehrenreich Leitner, Vandoies Carpenteria: Raimund Marth, San Leonardo in Passiria Falegnameria: Horst Karlegger, San Leonardo in Passiria
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Insediamenti residenziali contemporanei a Bressanone
Casa Veranda
Stufles
La convivenza è sempre una sfida: offre vantaggi, come la presenza di vicini gradevoli, e svantaggi, come la possibilità di limitazioni o di fonti di disturbo. Bressanone
Gli esempi scelti mostrano approcci molto diversi, con soluzioni progettuali interessanti sia per gli spazi di risulta che per quelli pubblici. Le relazioni risultanti tra i singoli edifici e gli spazi aperti creano atmosfere del tutto particolari.
Data e ora: Punto di ritrovo: Prezzo: Itinerario: Guide:
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venerdĂŹ 17.05.2019 > ore 14.00-17.00 stazione di Bressanone 20 euro a piedi Arch. Thomas Mahlknecht
Klingerhof
Tappe > ore 14.00 Casa Veranda, edificio residenziale Architetti Senoner e Tammerle
Foto01_Paul Senoner, Foto02_Ivan Poletti, Foto03_Foto aerea di Oliver Jaist
> ore 15.00 Stufles, edificio residenziale Architetti Thรถni e Thaler
> ore 16.00 Klingerhof, edificio residenziale architetti Stuflesser e Mahlknecht
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Casa Veranda Insediamenti residenziali contemporanei a Bressanone
Principi progettuali
I due edifici residenziali sono immersi nell’area urbana ricca di verde tra viale Mozart e via Goethe. Il progetto prevede come tipologia costruttiva quella della veranda, con un chiaro riferimento alle ville tipiche di Bressanone nello Jugendstil. La veranda come passaggio protetto tra interno ed esterno, e allo stesso tempo come spazio abitativo aggiuntivo all’aperto diventa un concetto di allestimento, anteposto agli alloggi come una seconda pelle. L’accesso agli ingressi delle abitazioni passa per uno spiazzo antistante, la corte delle piante, che grazie alla sua atmosfera diventa uno spazio caratteristico per il piccolo complesso residenziale. Le abitazioni sono appartamenti di varie dimensioni. Tutti i locali, i bagni e le camere da letto sono dotati di porte scorrevoli o girevoli ad altezza vano e di un accesso diretto alle verande.
Realizzazione Architetti Esecuzione, dettagli tecnici
2005-2007 Senoner Tammerle Architetti Gli edifici residenziali sono stati progettati secondo lo standard di Casa Clima A, allacciati al teleriscaldamento della città . Il piano energetico viene completato con pannelli solari per l’acqua calda, e tutti gli alloggi dispongono di riscaldamento a pavimento con regolazione singola per ogni stanza e di un impianto autonomo di ventilazione controllata. La costruzione degli edifici consiste in una struttura portante in cemento armato. I muri esterni sono in laterizio, spessore 25 cm, con isolamento termico e un rivestimento in pannelli compatti impiallacciati. Tutte le pareti divisorie interne sono in muro di mattone intonacato.
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Abitare a “Stufles” Insediamenti residenziali contemporanei a Bressanone
Principi progettuali
Il quartiere residenziale “Stufles” si estende su un’area di ca. 4.000 m² e comprende 34 unità abitative e un garage pubblico. La nuova costruzione si trova nelle immediate vicinanze del centro storico di Bressanone e di Stufles, il rione più antico di Bressanone. La sfida principale è stata quella di creare un insediamento che trovasse un equilibrio fra la densità del rione Stufles e i volumi isolati delle case prevalentemente unifamiliari che sorgono sul pendio che sale verso la frazione di Elvas. Proprio la presenza del pendio collinare ha reso possibile articolare i volumi sulle diverse quote. Fra gli edifici si articolano diversi spazi con caratteri differenti, ossia una “piazza” pubblica con grande scalinata “vistacittà”, cortili semiprivati, giardini e ampie terrazze private, un giardino fiorito comune e un parco.
Realizzazione Architetto Esecuzione, dettagli tecnici Principali imprese, artigiani
2010 Arch. Jr. Thöni Alexander Collaboratori: Arch. Manzoni Alex e Arch. Thaler Johannes costruzione in calcestruzzo e mattoni tetti verdi Casa Clima A Impresa di costruzioni: Oberegger, Varna
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Klingerhof Insediamenti residenziali contemporanei a Bressanone
Principi progettuali
La cubatura edificabile è suddivisa in otto volumi compatti e minimalisti. Invece di posizionare le case in file lineari o in sistemi molteplici, le costruzioni sono distribuite secondo le caratteristiche paesaggistiche. Considerando la scelta di lavorare con volumi di ridotte dimensioni, materiali locali e tali forme dei tetti, gli edifici si inseriscono nel pendio in modo economico e rispettoso creando un rapporto equilibrato tra aree coperte da edifici e aree libere. Per via dell’orientamento est-ovest delle file di case, il paesaggio penetra nell’insediamento a pettine. La progettazione del quartiere ha dedicato molta attenzione agli spazi verdi. La zona ai suoi margini è stata progettata per permettere l’integrazione del verde con la trama edificata.
Realizzazione Architetti Esecuzione, dettagli tecnici Principali imprese, artigiani
2016-2017 Arch. Hannes Mahlknecht e Arch. David Stuflesser L’intero condominio è stato progettato secondo lo standard CasaClima A-Nature. Impresa edile: KRAPFBAU, Villandro Falegname: Zimmerei SILGONER HUBERT, Rodengo Impianti sanitari: PEZZEI Srl, Varna Impianti elettirci: ELEKTRO OBERRAUCH, Klausen Finestre: FINSTRAL Spa, Auna di Sotto/Renon Porte: RUBNER TÜREN, Chienes Pavimenti caldi: SAXL Bodenbeläge, Saxl Manfred & Co.KG, Freienfeld Piastrelle e lastre di ceramica: Bauexpert, Brunico Lattoniere: Lattoneria STAMPFL, Rodengo Pittore: Giovanni Gasparini, Bressanone Fabbro: B. METAL SRL, Scorzè (VE) Fabbro: HANNES HUBER Srl, Varna Portoni: ÜBEREGGER Srl, Campo di Trens
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Nuovi edifici sul Renon
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Parkhotel Holzner
Chiesa di San Giuseppe nel Bosco
Sull’altipiano del Renon si attraverseranno epoche, temi architettonici e contesti differenti lungo un arco temporale che partendo dai tempi passati arriva al mondo contemporaneo. Si osserveranno architetture che creano un dialogo tra interno ed esterno, tra ambiente naturale ed edificato.
Renon
Data e ora: Punto di ritrovo: Prezzo:
venerdĂŹ 17.05.2019 > ore 13.30-19.00 Parkhotel Holzner, Soprabolzano 20 euro + costo dei mezzi pubblici a carico dei partecipanti
Itinerario: Guide:
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arrivo in autonomia e proseguimento con il Trenino del Renon e a piedi. Messner Architects
Centro della Protezione Civile
Tappe > ore 13.30 ampliamento del Parkhotel Holzner, 2018, Soprabolzano, Renon architetti bergmeisterwolf
Foto01_Gustav Willeit, Foto02-03_Davide Perbellini, Foto04_Roland Baldi
> ore 15.15 Chiesa di San Giuseppe nel Bosco, 2017, Stella di Renon Messner Architects
> ore 17.30 Centro della Protezione Civile di Renon, in costruzione, 2019, Collalbo Roland Baldi architects
> Rinfresco ore 18.15 Bar della stazione Collalbo
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Parkhotel Holzner Nuovi edifici sul Renon
Principi progettuali
Realizzazione Architetti Principali imprese, artigiani
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Le suite si inseriscono armoniosamente nella morfologia esistente per ampliare lo storico hotel in stile liberty del 1908. Il nuovo edificio raccoglie undici nuove suite che si affacciano sia sul parco che sul paesaggio e diventano parte di esso. Le ampie vetrate delle suite permettono la vista delle montagne e del parco e riflettono le cime circostanti delle Dolomiti, patrimonio naturale dell’umanità dell’Unesco. Al piano interrato la nuova e spaziosa spa è dotata di due sale relax, una sauna panoramica, palestra, sale trattamenti e dell’hammam, il fulcro del nuovo centro benessere. Un ampio patio illumina il seminterrato e allo stesso tempo porta la natura all’interno della spa. Un tunnel collega tutte queste aree e porta anche al garage sotterraneo. Gli alberi storici, altro fattore determinante nel progetto, ne hanno dettato la direzione e il posizionamento. 2018 bergmeisterwolf Schweigkofler Srl, Barbiano/Colma Elektro Rottensteiner, Soprabolzano Askeen Srl, Bressanone Malermeister Heidegger & Holzmann Snc, Varna Devine Wellness- Anlagenbau Srl, Radfeld Metall Renon Srl, Collalbo Erlacher Srl, Barbiano Leitner Elektro, Brunico Lobis Böden, Bolzano Eisath & Lintner, Renon Tischlerei Moser Josef Sas, Lasa iNTERIOR DESIGN, Bolzano Manfred Alois Mayr
Chiesa di San Giuseppe nel Bosco Nuovi edifici sul Renon
Principi progettuali
Realizzazione Architetti Esecuzione, dettagli tecnici
Principali imprese, artigiani
La chiesa di Stella, immersa nei boschi alpini a 1.300 m di altitudine, è un luogo spirituale conosciuto e apprezzato. La ristrutturazione consiste nella riconfigurazione di chiesa e sagrestia al pianoterra e nella riqualificazione del sottotetto come spazio meditativo. L’allestimento dell’area sacrale è stato realizzato secondo il progetto dell’artista Franz Messner (1952-2017). Una vetrata generosa fa penetrare la luce nella chiesa. La contemplazione della natura messa in cornice è condizionata dal continuo cambio del paesaggio con il variare delle stagioni. La muratura del pignone è stata sfondata e sostituita con una vetrata. Simile a un nido, la sala nella sua parte inferiore è avvolta da una pavimentazione morbida mentre nella parte superiore è conclusa con pannelli di legno. I due interventi principali sono l’apertura degli spazi sacri al paesaggio e l’apertura del pignone verso la piazza, entrambe punto di partenza di un dialogo tra interno e esterno, costruito e contesto. 2017 Messner Architects Nel corso della ristrutturazione il pavimento della chiesa è stato demolito e rifatto con drenaggio, riscaldamento e pavimentazione. Nel sottotetto la costruzione di supporto a traliccio è stata eliminata e sostituita da un arco a tre cerniere così da raggiungere uno spazio a campata libera a forma di tenda. Per migliorare le qualità termiche il tetto è stato coperto di scandole di larice, ventilato e isolato. Carpenteria Unterhofer Snc, Collalbo Lobisbau Srl, Collalbo Haustechnik Snc, Collalbo Elektro Rottensteiner Srl, Soprabolzano ASKEEN Srl, Bressanone südtirol.stein, Terlano Heiss Finestre Srl, Val Sarentino MOLING Srl., San Martino de Tor/Lobis pavimenti, Bolzano Falegnameria Konrad Messner, Collalbo Plank Srl, Ora
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Centro della Protezione Civile Nuovi edifici sul Renon
Principi progettuali
Realizzazione Architetti Esecuzione, dettagli tecnici
Principali imprese, artigiani
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Oltre a una soluzione piacevole architettonicamente e funzionalmente convincente l’obiettivo dell’idea progettuale era anche l’inserimento migliore possibile del Centro della Protezione Civile e del parcheggio nel contesto esistente. L’immediato contesto dell’area di progetto è caratterizzato dall’imponente scenario paesaggistico dell’altopiano del Renon e da un linguaggio architettonico tipicamente rurale. Per questo motivo sotto l’aspetto estetico e formale è stato deciso di inserire il nuovo Centro della Protezione Civile come un volume semplice e sobrio con un linguaggio formale contemporaneo nel contesto costruito e naturale esistente. Tramite la materialità e la superficie si produce una connessione con il contesto paesaggistico. Il volume nuovo viene integrato il più possibile nel dislivello naturale del terreno. 2018-2019 Roland Baldi architects L’involucro esterno dell’edificio viene realizzato in calcestruzzo costipato a mano. Il disegno della facciata avviene tramite il gioco fra la materialità e la struttura dell’involucro e i ritagli trasparenti delle finestre. L’utilizzo del calcestruzzo costipato a mano regala alla geometria chiara del fabbricato una superficie movimentata e complessa e si relazione al contesto paesaggistico (calcestruzzo costipato a mano, terra battuta, argilla, piramidi di terra). Ploner, Collalbo Metall Ritten, Collalbo
MAIR KG
T +39 0474 74 51 46
I-39039 Niederdorf (BZ) Handwerkerzone 10 info@mairgert.com www.mairgert.com
seit/da
1963
DEKORATIVE BÖDEN UND WÄNDE BESCHICHTUNGEN KUNSTHARZBESCHICHTUNGEN BODENSANIERUNGEN INDUSTRIEBÖDEN REPARATUREN VON BÖDEN Spezielle Bodenbeläge für denkmalgeschützte und biologische Bauten!
D I E I D E A L E LÖ S U N G F Ü R MECHANISCHE, HYGIENISCHE UND DEKORATIVE BEREICHE
VERTRAGSHÄNDLER
www.ipmitalia.it
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Dal regno del silenzio a un concerto in piazza, passando accanto a un drago addormentato
Casa H
Val Pusteria
Data e ora: Punto di ritrovo: Prezzo: Itinerario: Guide:
Dobbiaco
Stazione di Versciaco
Durante il tour in Val Pusteria si visiteranno luoghi immersi nel silenzio, luoghi di riunione e di meditazione, luoghi di rifugio privati e oasi multisensoriali, nodi di traffico e luoghi sacri. E ancora, luoghi che fanno incontrare le persone per ridistribuirle in varie direzioni e luoghi densi di storia che alla fine porteranno a immergersi in contesti sonori inebrianti. sabato 18.05.2019 > ore 10.00-18.00 stazione di Dobbiaco, ore 10.00 50 euro in bus Arch. Stefan Taschler ed Arch. Ulla Hell
Tappe > ore 10.15 Dobbiaco/Santa Maria: ampliamento del cimitero dell’architetto Klaus Hellweger, edificio residenziale dell’architetta Ulla Hell, visita dell’esterno
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Val Pusteria
Foto01_Holger Kehne, Foto02-03_Daniela Brugger, Foto04_Gustav Willeit, Foto05_Harald Wisthaler, Foto06_Hertha Hurnaus
Caserma dei vigili del fuoco & ponte di Versciaco
Zona pedonale di San Candido
> ore 11.00-11.30 Birgit Patisserie, di bauart architekten – Astrid Steinwandter e Wilhelm Kosta > ore 12.00 camminata fino alla Cappella di San Giuseppe a Lehrschach > ore 13.00 luogo e non luogo: chiesa a Versciaco, stazione di Versciaco dell’architetto Klaus Hellweger con il ponte di totronic architetti, Andreas Trojer e Ingrid Tosoni e la caserma dei vigili del fuoco di Versciaco di Pedevilla Architects Dibattito sui concetti di luogo e non luogo > ore 14.30 passeggiata sulla zona pedonale di San Candido di AllesWirdGut Architektur ZT > ore 15.00 spuntino al Grauer Bär > ore 16.15 riqualificazione di piazza del Magistrato di Stadt:Labor – Architetti > ore 17.00 concerto jazz nel nuovo padiglione – Südtirol Jazzfestival Alto Adige 27
Casa H Val Pusteria
Principi progettuali
L’idea di progetto si è sviluppata a partire dalle restrizioni imposte dalla normativa come la ridotta superficie edificabile e l’obbligo dell’adozione del tetto a falde in direzione parallela al pendio. Il volume finale nasce da un gioco di sottrazioni che definisce il concetto dell’intero progetto. Partendo dal massimo volume derivato dai limiti di altezza e superficie, la composizione si è sviluppata attraverso un processo di sottrazione. Si sono estratte parti di volume a creare dei vuoti per far spazio a diverse funzioni come lo spazio coperto per i posti macchina, i balconi protetti dalle intemperie, o ancora le terrazze a livello del sottotetto che permettono di portare la luce all’interno. Tale processo ha permesso di raggiungere la massima cubatura consentita dalla normativa. Il risultato è una struttura compatta e allo stesso tempo differenziata.
Realizzazione Architetti Esecuzione, dettagli tecnici
Principali imprese, artigiani
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2016 Plasma studio Italy, Ulrike Hell La scelta dei materiali segue la filosofia del ridurre, propria dell’intero edificio. Un unico materiale costituisce il rivestimento di pareti e tetto, le tegole di cedro bianco, il cui grande pregio è un’ottima resistenza agli agenti atmosferici. Inizialmente di color perla, col passare del tempo e gli influssi meteorologici si copre di una patina uniforme di colore grigio chiaro. Gli unici altri due materiali sono il vetro a tutta altezza delle aperture e le lamiere in acciaio inox. Mair Bau, Rasun di Sotto Carpenteria Laner-Oberkofler, Campo Tures
Ampliamento cimitero Santa Maria Dobbiaco, Val Pusteria
Principi progettuali
Realizzazione Architetto Esecuzione, dettagli tecnici
Principali imprese, artigiani
L’ampliamento come integrazione e non come annesso: la continuazione del bianco muro di recinta del cimitero, la chiesa in posizione centrale del luogo sacro. 2017-2018 Arch. Klaus Hellweger L’ampliamento inizia nel punto in cui si trovava un muro del secolo scorso. Le vecchie pietre tombali rimangono dunque nella posizione originale, così come è stata rispettata anche la topografia. Il cimitero originale del XV-XVIII secolo rimane invariato. Plaicknerbau Srl, Rasun-Anterselva HOKU Srl carpenteria, Dobbiaco Raffin Markus, elettricista/idraulico, Villa Ottone, Gais
Pasticceria Birgit Dobbicao, Val Pusteria
Principi progettuali
Realizzazione Architetti Esecuzione, dettagli tecnici
2016 bauart Architetti – Astrid Steinwandter, Wilhelm Kosta Il cemento colorato, l’acciaio rivestito a polvere, la porcellana, le tazze e i piatti sono stati tutti disegnati su misura e realizzati a mano, mentre i tessili, in lino, sono confezionati a mano. Decor, La Valle Herman Kühebacher, Villa Bassa Falegnameria Weissteiner, Maranza Zingerle Günther, Valles Baur & Steinwandter, Dobbiaco Fischnaller Hubert, Bressanone Pius Untersteiner, Maranza
Foto01-02 Pilotto Beatrice
Principali imprese, artigiani
Inaugurata nel 2016, la pasticceria è ospitata nel vecchio municipio di Dobbiaco sulla piazza principale del paese. Per il locale destinato alla vendita si è provveduto a un allestimento su misura che attribuisce grande importanza alla funzionalità, ai materiali e al lavoro artigianale, con una particolare attenzione a quest’ultimo. La filosofia della pasticceria si rispecchia perfettamente nello spazio destinato alla vendita, occupato da un bancone in cemento gettato in opera il cui colore richiama quello del soffice impasto con cui si fanno i biscotti. Tutte le pareti del negozio sono attrezzate con un sistema di mensole in acciaio rivestito a polvere, che si integra bene nell’ambiente adattandosi al variare continuo delle esigenze durante l’anno. Questa soluzione permette di presentare in modo scenografico i prodotti della pasticceria.
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Stazione ferroviaria Versciaco San Candido, Val Pusteria
Principi progettuali Realizzazione Architetto
Adeguatezza come elemento centrale della progettazione: dimensione dell’edificato, scelta del materiale, costi 2013-2014 Arch. Klaus Hellweger
Esecuzione, dettagli tecnici
Nel 1871 Wilhelm Flattich costruĂŹ questa linea ferroviaria con tutte le sue opere architettoniche in poco piĂš di due anni, da Villach a Fortezza, 211,3 km. La nuova fermata si inserisce nella serie di fabbricati, distinti in classi secondo la loro importanza e dimensione.
Principali imprese, artigiani
Strutture statiche: Baukanzlei Sulzenbacher & Partner, Brunico Impianti elettrici: Studio GM, San Vigilio, Marebbe Impianti tecnologici: Studio Thermoplan, Bolzano Illuminazione: conceptlicht.at, Mils (A)
Ponte pedonale di Versciaco Val Pusteria
Principi progettuali
Realizzazione Architetti Esecuzione, dettagli tecnici
Il ponte, costruito per unire due punti diversi nel paesaggio assume una valenza diversa creando, col collegamento di fiume, rive e terra, un paesaggio nuovo e diventando un simbolo, elemento distintivo e indispensabile per identificarlo. In questo senso il nuovo ponte pedonale di Versciaco ha creato un tale luogo. Il ponte collega la fermata dei treni con il paese di Versciaco e l’area sciistica confinante. Il concetto strutturale si appoggia alle costruzioni funzionali locali che hanno lo scopo di trasportare le merci ai masi di alta quota. Queste costruzioni autonome reggono sulla traversa sovrastante la corda ascensore. Si distinguono tramite la loro semplicità arcaica e le loro regole costruttive ben leggibili. Attraversare il ponte è come passare attraverso il paesaggio culturale naturale e costruito. 2015-2016 totronic architetti, Andreas Trojer e Ingrid Tosoni I quattro pilastri raggruppati, che si trovano ai due lati del fiume e nell’area dell’edificio di servizio, formano il sostegno della trave principale in acciaio. Nel quarto punto di appoggio invece oltrepassa la facciata della fermata dei treni. Alla trave è appesa la passerella, avvolta da barre in larice che indicano il sistema di costruzione. Il volume del ponte rimane aperto. Una rete anellare in acciaio inox sui due lati protegge l’interno dalla neve e dalla pioggia. La rete ricorda con le sue caratteristiche una trama tessile come un telo, che cambia l’atmosfera all’interno secondo l’incidenza della luce. Il ponte sottostante – un ponte sollevabile che attraversa il fiume Drava – trova il suo posto in mezzo ai due pilastri raggruppati. Risultano così due ponti su due livelli soprapposti.
Principali imprese, artigiani
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Carpenteria metallica: Lanz Metall, Dobbiaco Impianti elettrici: Markus Wisthaler, San Candido Falegnameria: Rubner Holzbau Idraulico: Bonifaz Zingerle, Anterselva Impresa edile: Klapfer Bau, Terento
La rosa di Versciaco Val Pusteria
Principi progettuali
Realizzazione Architetti Esecuzione, dettagli tecnici
Principali imprese, artigiani
La nuova caserma dei vigili del fuoco si trova nell’Alta Pusteria orientale, a 1.130 metri di quota. L’edificio a due piani di forma allungata segue l’andamento della strada principale, dando origine a due grandi ambienti: uno di riunione al piano superiore e uno adibito alle esercitazioni al piano inferiore, da cui si accede alla rimessa degli autoveicoli. La scala esterna svolge la funzione di collegamento tra i due livelli. Il colore rosso del nuovo edificio sottolinea la sua particolarità. Tutte le superfici sono in cemento pigmentato, il che rafforza il carattere monolitico della costruzione. Le vetrate sono brunite e hanno anche la funzione di proteggere dall’intensità dei raggi solari. In contrasto con il calcestruzzo massiccio la sala, che è utilizzata anche come luogo di incontro degli abitanti di Versciaco, è rivestita in legno di cirmolo e loden locale. 2011-2016 Pedevilla Architects Una particolarità del progetto è l’alto grado di finitura del rustico, con irregolarità e venature che mettono in evidenza il fascino del materiale. Le superfici esterne sono state sottoposte a trattamento idrofobico e successivamente levigate. L’involucro esterno è in calcestruzzo leggero strutturale, un materiale che con l’aggiunta di argilla espansa come aggregato leggero raggiunge un grado elevato di isolamento termico, rendendo superflua l’applicazione di ulteriori misure di coibentazione. General contractor: Bettiol Srl Legal head office: Bolzano
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Zona pedonale di San Candido Val Pusteria
Principi progettuali
Realizzazione Architetti Esecuzione, dettagli tecnici
Principali imprese, artigiani
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La trasformazione dei centri storici in centri commerciali per turisti viene effettuata spesso sulla base di schemi ripetitivi. Alla crescita del fatturato dei negozi si contrappone spesso una forzatura in senso commerciale delle strutture antiche e una sorta di gentrificazione che se ravviva il patrimonio storico, lo riduce però a semplice scenografia. Durante la stagione turistica, San Candido subisce dei veri e propri picchi di affollamento, mentre nel resto dell’anno il centro appare come svuotato. Il nuovo allestimento degli spazi pubblici centrali tiene conto proprio di queste oscillazioni stagionali, creando zone che possono essere facilmente convertite. Per esempio i grigliati in legno sulle nuove piattaforme per eventi possono essere rimossi e sostituiti con vasche di terra che ospitano aiuole fiorite, mentre alcuni settori della piazza durante la bassa stagione possono essere riempiti d’acqua riorganizzando in modo intelligente spazi pubblici di per sé troppo ampi. 1° lotto 07/2002, 2° lotto 07/2003 AllesWirdGut Arch.ur ZT Srl Poiché interveniva su un patrimonio storico-architettonico di grande pregio, la riqualificazione ha richiesto una particolare sensibilità. Utilizzando materiali locali e tenendo in considerazione i riferimenti storici, si è riusciti a inserire armoniosamente il nuovo intervento nel paesaggio naturale che fa da sfondo. Il serpentino verde scuro proveniente da una cava distante 50 km trova una corrispondenza nel bosco di conifere, mentre il pietrisco locale utilizzato per le superfici cementate porta nel paese i colori delle montagne circostanti e fa rivivere con un linguaggio contemporaneo le sue storiche strade sterrate. Direzione lavori: Baubüro, Brunico
Ristrutturazione Pflegplatz Val Pusteria
Principi progettuali
Il progetto si concentra sugli elementi essenziali che caratterizzano San Candido e nello specifico il luogo di cura come centro del paese: la pietra, l’acqua e la storia. La pietra conferisce la solidità e la persistenza che danno a questo luogo la sua forma. L’acqua è l’elemento che separa e modella la piazza. Il vecchio Wiere è ripreso come elemento di design. In passato, questo torrente non solo forniva energia idrica agli artigiani di San Candido, ma segnava anche la separazione tra potere laico e spirituale, tra l’area del mercato e il “quartiere della cattedrale”. Scolpito in pietra, modellato dall’acqua, un massiccio monolite con una superficie ruvida si trova all’incrocio delle due nuove piazze. A nord, il padiglione si apre sulla piazza con un palcoscenico che può essere utilizzato come spazio per eventi.
Realizzazione Architetti Esecuzione, dettagli tecnici
2019 Stadt:Labor – Architetti Costruzione massiccia in aggregato di cemento armato a vista con spazio sonoro in legno Pavimentazione della piazza in gneis di Luserna Illuminazione della corte
Principali imprese, artigiani
Unionbau Srl, Campo Tures Ploner Srl Elektro Oberlechner & Messner Patzleiner Snc
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Architetture tradizionali e contemporanee
Scuola materna di Sluderno
Val Venosta
Data e ora:
Caseificio “Englhorn”
I centri storici della Val Venosta sono plasmati da presenze antiche e architetture contemporanee. Dalla storica cittadina di Glorenza al paese di Sluderno, dominato da Castel Coira, fino a Clusio, si apprezzerà questa interessante miscela di tradizione e modernità, non solo dal lato architettonico ma anche da quello gastronomico.
sabato 18.05.2019
> ore 10.00-12.00 incontri d’architettura > ore 12.00-14.00 > ore 14.30-17.30
Punto di ritrovo:
mattina: Studio J. Wallnöfer, Glorenza, via Argentieri 11 pomeriggio: scuola materna di Sluderno,
Prezzo:
30 euro con piccolo assaggio di formaggi
Itinerario: Guide:
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con automobile privata Arch. Julia Pircher e Arch. Sylvia Dell’Agnolo
in Val Venosta
Ristorante Flurin
Tappe > ore 10.00-12.00 porte aperte allo studio di architettura Jürgen Wallnöfer, Glorenza, via Argentieri 11
Foto01_Roland Baldi, Foto02_René Riller, Foto03_Julia Pircher
> ore 12.00-14.00 Incontri d’architettura nel ristorante Flurin, Glorenza con Arch. Werner Pircher Pranzo (facoltativo)
> ore 14.30 Scuola primaria di Sluderno con Arch. Roland Baldi
> ore 16.00 Caseificio Englhorn di Alexander Agethle a Clusio, architetto Jürgen Wallnöfer con piccola degustazione di formaggi
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Ristorante Flurin Glorenza, Val Venosta
Principi progettuali
L’edificio risale al XIII secolo e dal 1499 venne utilizzato come tribunale e dal 1824 al 1931 come carcere. Negli anni successivi al piano terra venne insediata una falegnameria. Nel 2017 la costruzione è stata acquistata dalla famiglia Ortler Fred e il piano terra trasformato nel ristorante “Flurin”. Ai piani superiori, dove una volta si trovava il carcere, sono in via di allestimento varie camere e piccoli appartamenti. Il locale all’ultimo piano della torre, caratterizzato da splendide capriate in legno, è utilizzato per eventi di vario genere.
Realizzazione Architetto Principali imprese, artigiani
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2017-2019 Arch. Werner Pircher Geom. Roberto Waink Impresa di costruzioni: Baldauf Christian, Glorenza Carpenteria in legno: Fliri Erich, Glorenza Tavernini Srl, Vezzano/Silandro Elektro Gander Erich, Glorenza Pescoller Werkstätten, Brunico Falegnameria Winkler Urban, Malles Pittore Ortler Daniel, Malles
Scuola materna Sluderno Val Venosta
Principi progettuali
La nuova scuola si colloca fra gli edifici esistenti in modo da completare il tessuto urbano del piccolo centro cittadino. Già dalle prime fasi di progettazione si è cercato di realizzare un edificio che avesse semplici elementi riconoscibili, forme pulite e che si potesse integrare con armonia nell’architettura del luogo. Un’architettura che fosse allo stesso tempo lontana dall’immagine di edificio neutro, un po’ freddo e di grosse dimensioni che spesso accompagna gli edifici pubblici, specialmente quelli scolastici. Questo processo decisionale ha portato alla realizzazione di un edificio con tetto a falde, facciata intonacata e finestre di differenti dimensioni, leggermente sfalsate fra loro e maggiorate nelle dimensioni – un po’ come se fosse il disegno di un bambino.
Realizzazione Architetti Esecuzione, dettagli tecnici
Principali imprese, artigiani
2017-2018 Roland Baldi architects Dal punto di vista tecnico l’intera scuola è stata costruita con pannelli strutturali in legno. L’uso di questo materiale ritorna nei tagli che individuano gli ingressi e nei generosi imbotti delle finestre che caratterizzano in modo espressivo le facciate mentre il resto delle superfici sono intonacate. All’interno continua l’alternanza tra legno e superfici intonacate, con la predominanza del legno per le finiture, le porte, i soffitti e gli arredi che si completano con l’uso di colori diversi per differenziare le sezioni della scuola. STP Srl, Fraz. Taio Predaia Askeen Srl, Bressanone
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Caseificio “Englhorn” Frazione Clusio a Malles
Principi progettuali
Nei locali del caseificio Englhorn era già insediata in precedenza, fino alla cessazione della sua attività, la latteria del paese di Clusio. Poco prima che il conduttore del maso Englhorn Alexander Agethle decidesse di acquistare l’edificio, che sorge proprio accanto al maso, l’amministrazione della frazione aveva stabilito di abbatterlo per realizzarvi un parcheggio: una sorte che poteva essere evitata solo tramite un passaggio di proprietà. Dato che il caseificio all’interno del maso era diventato troppo piccolo, l’edificio da recuperare è stato riconvertito in un nuovo caseificio. Naturalmente dal punto di vista tecnico sarebbe stato più semplice demolire la costruzione e riedificarla ma il committente e il progettista hanno deciso diversamente, salvaguardando così un pezzo dell’identità architettonica di Clusio. In considerazione del fatto che il caseificio Englhorn produce pregiati formaggi biologici utilizzando il latte crudo delle sue undici mucche, nel progetto è stata dedicata una particolare attenzione alle delicate fasi di lavorazione del latte. Una delle sfide dal punto di vista architettonico è stata quella di trasferire il latte senza utilizzare pompe. Il piano interrato dell’edificio ospita la cantina per i formaggi e la rivendita, al piano terreno sono situati i locali per la lavorazione e al piano superiore e nel sottotetto un appartamento per le vacanze che viene affittato a coppie di turisti per soggiorni lunghi.
Realizzazione Architetto Esecuzione, dettagli tecnici
Principali imprese, artigiani
2014-2016 Arch. Jürgen Wallnöfer Restauro di un edificio in pietra massiccia dei primi del Novecento. Sottomurazione integrale del piano interrato, che in pratica prima non c’era. Conservazione di tutti gli elementi costruttivi rimasti intatti, comprese le capriate del tetto. Costo netto di costruzione, 250.000 euro circa. Impresa di costruzioni: Gunsch Norbert, Malles Carpentiere: Folie Alfred, Malles
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Il tempo nell’architettura
Piazza centrale di Castelrotto Bildunterschrift
Bildunterschrift
Il contesto architettonico in cui viviamo è soggetto a continue ristrutturazioni e accrescimenti. Vengono creati spazi ed edifici per essere utilizzati, vissuti, modificati… Castelrotto
Quali sono le decisioni fortuite o consapevoli che resistono nel tempo creando qualità e durabilità? Una scritta su una casa storica a Castelrotto suggerisce: “Questa casa è mia e non mia. Chi c’era prima pensava anche che fosse sua; lui uscì ed io entrai. Dopo la mia morte di nuovo sarà così.”
Data e ora: Punto di ritrovo: Prezzo: Itinerario: Guide: 42
sabato 18.05.2019 > ore 14.00-17.30 piazza centrale di Castelrotto 20 euro a piedi Arch. Lukas Tammerle
Castelrotto
Palazzo Laechler Hotel Lamm Bildunterschrift
Bildunterschrift
Tappe > Piazza centrale di Castelrotto > Campanile di Castelrotto > Palazzo Laechler Castelrotto
Foto01-02-03_Lukas Schaller, Foto04_Florian Andergassen
> Hotel Lamm Castelrotto
Aperitivo > ore 17.00 Hotel Lamm
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Piazza centrale di Castelrotto Il tempo nell’architettura
Principi progettuali
“Una città con le sue strade e piazze è la casa della comunità, i corridoi della casa sono le strade e le stanze sono le piazze.” (Leon Battista Alberti, scrittore, 1402-1472) È il luogo in cui si congiungono il ruolo sociale e quello funzionale del paese, sia per i residenti che per i visitatori. La qualità di tale spazio ne determina la compagine, le funzioni che vi risiedono e gli utilizzi – permanenti o temporanei – dello spazio stesso. Castelrotto era un paese di contadini con influenze nobili. La voglia di costruire della famiglia di nobili Kraus von Sala, poi estintasi nel 1847, caratterizzano il paese, e in particolare il suo centro. Lo spazio pubblico nel centro del paese evidenzia le qualità di una piccola città. Le opere edificate in centro paese si concentrano su un dosso. Vicoli stretti conducono a stella alla piazza centrale, con i suoi edifici religiosi e comunali. Soprattutto l’imponente chiesa parrocchiale, inaugurata nel 1849, e il campanile indipendente, costruito dal 1756 al 1758, conferiscono alla piazza il suo carattere.
Realizzazione Esecuzione, dettagli tecnici
Storico La pianta della piazza di Castelrotto misura circa 45 x 38 m; leggermente discostato, nell’area sud-est della piazza, si trova il campanile indipendente di Castelrotto. Un’importante caratteristica degli spazi del paese è la pavimentazione uniforme di porfido. Il traffico di veicoli resta escluso dal centro del paese, confinanti esclusi. A causa delle costruzioni fitte non è possibile scorgere il paesaggio circostante. Si accede al centro del paese da sei punti stretti, come fossero delle soglie, per trovarsi poi in uno spazio stretto confinato. La piazza del paese rappresenta l’unico slargo significativo.
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Campanile di Castelrotto Il tempo nell’architettura
Principi progettuali
Il campanile indipendente – il potente emblema di Castelrotto – fu costruito nel 1756-58 secondo i piani del capomastro di Bressanone Simon Rieder in stile neoclassico, dopo che l’incendio del 1753, che coinvolse l’intero paese, ebbe gravemente danneggiato il vecchio campanile gotico. Il campanile ha dimensioni insolite per un comune di montagna. La sua pianta misura 11 x 11 m, ed è alto 82 m. “La forma e lo stile del campanile evidenziano la posizione al confine tra due aree artistiche, tra Germania e Italia. La grande chiarezza dell’armonia nel suo insieme e in particolare della parte muraria quadrata, la severa semplicità […] lo indicano come un prodotto del neoclassicismo […] che si impose con forza in Italia nel XVIII secolo.” Dott. Leo Santifaller, storico locale (1890-1974).
Realizzazione
1756-1758 costruzione del campanile, capomastro Simon Rieder, Bressanone 1780 costruzione della cupola, Georg Singer, Bressanone
Esecuzione, dettagli tecnici
Il corpo del campanile, dalla struttura molto chiara, si rastrema verso l’alto, in un’elegante cupola a bulbo allungata, per terminare quindi in una laterna e una seconda punta a bulbo, più stretta, sulla quale è apposta una sfera con croce. Le cupole a bulbo vennero costruite nel 1780 secondo i piani di Georg Singer di Bressanone. Il portale d’ingresso della cappella fu salvato dalla precedente chiesa di Nostra Signora, in stile gotico, e integrato nel nuovo campanile. Nella cella campanaria pendono nove campane. La più piccola, quella “da morto”, risale ancora al 1763, mentre le altre furono vittime della prima guerra mondiale, e poi sostituite nel 1922 con otto campane nuove.
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Palazzo Laechler Il tempo nell’architettura, Castelrotto
Principi progettuali
Realizzazione Architetti Esecuzione, dettagli tecnici
Principali imprese, artigiani
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Lo studio e i lavori per il Palazzo Laechler con le sue merlature possono essere definiti come la ricerca di un equilibrio tra restauro, ricostruzione e sviluppo. Gli interventi realizzati in occasione dell’ultima ristrutturazione dell’edificio risalente al XIII secolo consistevano soprattutto nella pulizia dai restauri effettuati negli ultimi decenni. I due nuovi interventi visibili dall’esterno sono il ripristino dell’accesso storico dalla piazza del paese, con una scala esterna a due rampe e l’innalzamento parziale del colmo. All’interno si è dato peso soprattutto a percorsi ben studiati. Si trattava di rendere accessibile l’edificio di giorno a quattro utilizzi diversi, su quattro livelli, e di eliminare le barriere architettoniche. L’edificio ospita al piano rialzato l’Associazione turistica, nel seminterrato spazi per esposizioni, al piano superiore un museo di costumi folkloristici e nel sottotetto una sala polivalente. Ultima ristrutturazione 2017-2018 Senoner Tammerle Architetti I pochi elementi storici rimasti dell’edificio sono stati liberati da recenti impianti tecnologici e ristrutturati secondo le indicazioni dei Beni culturali. Laddove risultava opportuno, i locali sono stati riportati alla loro forma originaria, ripristinando i muri portanti. I nuovi soffitti sono stati rivestiti con tavole e le nuove pareti sono in calcestruzzo ricoperto di legno. Per ottenere un’altezza adeguata per la sala, il colmo è stato parzialmente alzato. Grazie alla gronda uniforme e continua e alle superfici del tetto sfalsate l’innalzamento non è visibile dal paese. Sul lato ovest il muro del pignone è stato sostituito completamente da una vetrata, poi coperta da un ventaglio di lamelle in legno dipinto di bianco. Questo ventaglio completa nuovamente, in modo astratto, il profilo della casa, che risulta in muratura fin sotto al tetto. Unionbau, Campo Tures, Mair Gert Pavimenti, Villabassa Metall Pichler, Nova Ponente Fedes Porte Finestre, Chiusa Barth Innenausbau, Bressanone
Hotel Lamm ****s Il tempo nell’architettura, Castelrotto
Principi progettuali
Realizzazione Architetti Esecuzione, dettagli tecnici
Principali imprese, artigiani
L’hotel esiste dal 1670. Al contrario degli altri edifici che si affacciano sulla piazza del paese, con il passare dei secoli la struttura non ha assunto un particolare valore architettonico, anche per continue aggiunte. Attorno all’anno 1900 l’albergo era già costituito da tre edifici, che negli anni settanta sono stati sostituiti da tre fabbricati nuovi. In seguito all’ingrandimento nel 2000 il suo aspetto è cambiato radicalmente. Il centro del paese ne ha risentito sensibilmente. Con il nuovo intervento, oltre all’eliminazione di difetti funzionali, si vuole rimediare al danno causato all’immagine del paese. Ogni riflessione sulla forma ci ha riportato involontariamente alle vecchie vedute di Castelrotto. Per questo si è deciso di dare nuovamente all’hotel un tetto a due falde al posto di quello a uno spiovente, e la terrazza in cima all’edificio in legno di via Dolomiti è stata coperta da un tetto a una falda. La scomparsa dei fienili dal centro del paese, avvenuta durante lo sviluppo edilizio, ne ha modificato l’immagine; per questo motivo è stato deciso di reintegrare delle facciate in legno. Ultima ristrutturazione 2017-2018 Senoner Tammerle Architetti Con l’attuale ristrutturazione sono state superate le debolezze funzionali della struttura. Gli edifici verso la piazza degli anni settanta, staticamente inadeguati, hanno lasciato spazio a un nuovo fabbricato, anche per consentire la costruzione di vani accessori sotterranei necessari. Gli altri due edifici non sono stati demoliti, ma profondamente ristrutturati. L’ingresso dell’hotel è stato spostato in via Dolomiti e l’edificio costruito nel 2000 è stato completamente rialzato per creare l’ingresso con l’area di arrivo. L’intervento sull’edificio di via Dolomiti ha permesso di creare un bar e un ristorante nell’edificio sulla piazza e di ricavare uno spazio tranquillo sotto il tiglio vicino alla fontana del paese. Le saune e la piscina sono state collocate sotto il tetto. Goller Bögl, Bressanone, Schweigkofler Costruzioni edili, Barbiano, Moling, San Martino in Badia, Ludwig Rabanser carpentiere, Siusi allo Sciliar, Frener & Reifer facciate, Bressanone, Hofer Group Piscine-Sauna, Santa Christina Val Gardena, Seebacher Pittore, Siusi allo Sciliar, Südtirolstein, Terlano, Falegnameria Rier, Siusi allo Sciliar, Fischnaller tappezziere, Bressanone 47
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Edifici che caratterizzano la valle
Pitzock
Felthunerhof
Scuola elementare di San Pietro
Il tour conduce in Val di Funes, caratterizzata da un’armoniosa coesistenza di paesaggio rurale tradizionale e natura incontaminata. Val di Funes
Data e ora: Punto di ritrovo: Prezzo: Itinerario: Guide:
Il tour comprende una visita un maso del XIV secolo, edifici pubblici e architetture per il turismo, passando da un gruppo di edifici sotto tutela monumentale a interventi architettonici piĂš recenti.
domenica 19.05.2019 > ore 9.30-18.00 stazione ferroviaria di Chiusa 50 euro in bus Arch. Marlies Gasser e Arch. Klaus Vontavon
Tappe > ore 9.30 ritrovo alla stazione di Chiusa viaggio in bus con presentazione della valle > ore 10.00 ristorante Pitzock, San Pietro/Pitzack architetti Christian Schwienbacher e Gerd Bergmeister 48
Val di Funes
Foto01,04_Jürgen Eheim, Foto02_Christian Mahlknecht, Foto03_Studio Pedrotti Bolzano, Foto05_Lukas Schaller
Hotel Kabis
Hotel Tyrol
Centro Visite del Parco Naturale
> ore 10.45 Felthunerhof, Coll Arch. Christian Mahlknecht - breve sosta con veduta panoramica della valle > ore 11.15 scuola elementare, San Pietro architetti Klaus Kompatscher e Carlo Azzolini > ore 12.00 Hotel Kabis, San Pietro Arch. Christian Schwienbacher > ore 14.15 complesso residenziale Zellen, Pitzock, architetti A Saggio, Armin Sader e Gian Marco Giovanoli > ore 14.45 complesso residenziale dell’Istituto per l’edilizia sociale, Santa Maddalena architetto Uwe Bacher > ore 15.00 Hotel Tyrol, Santa Maddalena Arch. Thomas Fischnaller > ore 16.30 centro visite e scuola elementare, Santa Maddalena, architetti Burger Rudacs > Caffè al Pitzock e Hotel Tyrol > ore 12.45: pranzo all’Hotel Kabis (facoltativo) 49
Pitzock Val di Funes
Principi progettuali
Realizzazione Architetti Esecuzione, dettagli tecnici
Principali imprese, artigiani
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Il vecchio bar “zum Franz” nella frazione Pitzack di Funes, che disponeva solamente di 3-4 tavoli, doveva essere trasformato in un piccolo ristorante conservando una zona bar con alcuni tavolini e un lungo bancone. Il locale originario era costituito da un unico ambiente rettangolare affacciato su strada, profondo circa 4 metri e largo quanto l’intero edificio. Il nuovo esercizio sfrutta invece l’intero piano terreno della costruzione. La zona anteriore con il bar si affaccia sulla strada, mentre la sala posteriore si apre su una grande terrazza rivolta a sud-ovest. Le due sale sono separate da un parallelepipedo di vetro nero, fiancheggiato da un lato dal bancone e dall’altro dalla cucina. Nella parte posteriore del locale si trova anche una stube raggiungibile salendo alcuni gradini. 2004 Arch. Christian Schwienbacher e Arch. Gerd Bergmeister Nella sala anteriore prevalgono materiali scuri come il legno di quercia verniciato con mordente e il vetro nero, mentre la sala posteriore è più luminosa grazie al vetro arancione che delimita la cucina e alla stube interamente rivestita in larice. Arredi: Barth, Bressanone Sedute: Rizzoli, Montagna Impianti termosanitari: Weger Srl, Naz-Sciaves Halotech Lichtfabrik, Innsbruck Trojer Gastrodesign, Bolzano Bodenservice, Bolzano
Maso Felthunerhof Coll, Val di Funes
Principi progettuali
Il maso è costituito da due edifici. Si tratta di un complesso di pregio con la cappella della Santissima Trinità, l’edificio abitativo e il fabbricato rurale vero e proprio. Poiché l’edificio è sotto tutela monumentale, il progetto ha previsto il risanamento e la trasformazione del piano di abitazione senza modificare le facciate storiche. Le pietre d’angolo delle facciate e gli affreschi sono stati restaurati successivamente all’intervento di risanamento. La torre di abitazione romanica è chiaramente leggibile in facciata nonostante la stratificazione delle fasi costruttive, che non hanno coinvolto i due piani inferiori e hanno comportato solo la sopraelevazione dell’ultimo piano. Di questo spazio sopraelevato, in parte aperto e in parte delimitato dai corpi di fabbrica contigui, era richiesta la conservazione senza modifiche.
Realizzazione Architetto Esecuzione, dettagli tecnici
1998 Arch. Andreas Christian Mahlknecht Ing. Hansjörg Letzner L’edificio di abitazione versava in condizioni strutturali precarie. Risanamento conservativo delle strutture; messa in sicurezza delle murature portanti in pietra per mezzo di iniezioni di consolidamento e tiranti. Conservazione e consolidamento dei solai a travi per mezzo di pannelli compositi in legno/cemento. Risanamento e adeguamento del piano di abitazione esistente senza ampliamenti.
Principali imprese, artigiani
Impresa di costruzioni: Gläserer Srl, Villandro Carpenteria solai in legno: Rungger Erich, Chiusa Pavimenti e serramenti: Augschöll Sas, Funes Impianti elettrici: E-Werk Villnöss, Funes Risacaldamento-sanitari: Gasser Johann, Latzfons, Chiusa Restauratore: Mayr Hubert & C. Sas, Perca
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Scuola elementare San Pietro di Funes Val di Funes
Realizzazione Architetti Esecuzione, dettagli tecnici
Principali imprese, artigiani
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In posizione dominante nell’abitato di San Pietro, la collina Schleier è stata scelta come la più idonea alla costruzione della nuova scuola. La forma dell’edificio compone semplici volumi ordinati intorno alla rotondità topografica della collina. Gli architetti hanno utilizzato una complessa struttura tradizionale, sulla quale hanno appoggiato un sistema differenziato di coperture. Tra le murature bianche e le tegole scure, ampie finestrature in legno segnano il passaggio tra le pareti e il tetto. Anche le aperture più piccole, ritagliate nell’intonaco, esprimono una loro individualità e si presentano nel complesso come un elemento di serena tranquillità. Il confronto tra questa scuola e l’edificazione spontanea realizzata appena sopra il paese, evidenzia la qualità del progetto, dove i corpi edilizi non sono la semplice copia di un modello, ma si inseriscono con attenzione nel contesto di un paesaggio ricco e sedimentato nel tempo. 1980-1982 Arch. Klaus Kompatscher e Arch. Carlo Azzolini Il gioco delle aperture – finestre, porte, sopraluci, timpani vetrati – mostra una notevole flessibilità, del progetto, dialoga continuamente con la disciplina dei chiari e semplici corpi edilizi e la pacata disposizione delle forme spezzate dei tetti. Anche la riproposizione dell’arco non è una diversa visione del mondo, ma una piacevole variante nel gioco con i quadrati. La forma rotondeggiante della collina restituisce al paese anche un notevole cortile interno sul quale si affacciano le varie aperture del pianoterra. Impresa di costruzioni: Runggatscher, Funes Falegnameria: Fink, Tiso Carpenteria: Ferdigg, Funes
Foto 01 e 03_Studio Pedrotti Bolzano, Foto02_Klaus Kompatscher
Principi progettuali
Hotel Kabis Val di Funes
Principi progettuali
Realizzazione Architetto Esecuzione, dettagli tecnici
Principali imprese, artigiani
La locanda tradizionale Kabis è da generazioni un punto di riferimento per il turismo in Val di Funes. È costituita da tre corpi di fabbrica separati parzialmente da una strada. Obiettivo del progetto era risanare l’edificio principale, che ospita i servizi principali come la reception, il bar, la cucina, la sala da pranzo, ecc., e rinnovare le camere, che disponevano solo di bagni al piano. L’attenzione è stata posta principalmente sul trattamento rispettoso degli elementi (scale) e dei materiali (pavimenti in legno, porte, arredi) che meritavano di essere conservati, oltre che sulla riorganizzazione funzionale del complesso. L’albergo è stato così dotato di un nuovo ingresso al primo piano, di una nuova cucina e di un nuovo bar, inserendo inoltre un ponte di collegamento tra l’edificio principale e la vicina dependance. Una piccola area wellness era stata allestita già nel 2012. 2016-2017 Arch. Christian Schwienbacher Il restauro ha rappresentato una grande sfida in senso tecnico. È stato necessario risanare e consolidare con un getto di calcestruzzo gli esistenti solai in legno e ripristinare e coibentare il tetto, oltre che adeguare l’edificio alle normative antincendio in vigore. Sono state installate alcune nuove finestre ed è stato messo in opera un nuovo ponte di collegamento a due livelli tra l’edificio principale e la dependance. In alcuni casi non si è potuto evitare di demolire e ricostruire parti dell’edificio. Impresa di costruzioni: Obexer, Santa Maddalena, Impianti elettrici: Prader Srl, Laion Elektro Oberrauch, Chiusa Falegnameria: Gruber, Brunico
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Hotel Tyrol Val di Funes
Principi progettuali
Blocco principale originario degli anni ’70, l’edificio di cinque piani è stato rinnovato nel 2017 e ampliato. Un ampio frontone a sud, ampie pensiline sporgenti e numerosi piccoli annessi a est che si affacciavano sull’edificio principale caratterizzarono l’esistenza. Estensione: un tetto a due falde simmetrico sostituisce il tetto della casa principale. I volumi delle estensioni nell’ala est sono stati aumentati in altezza e uniti sotto lo stesso tetto della casa principale. L’estensione a est si vede come controparte nell’ala ovest opposta dell’edificio. Proporzioni e principi di massima corrispondono a quelli dell’edificio principale. Ci sono due case compatte che sembrano fiduciose come una coppia forte e unificata nella valle e sulle montagne. Insieme, i nuovi volumi formano un complesso armonioso. Le proiezioni sottili nei singoli piani enfatizzano uno sviluppo dinamico dell’altezza della casa e ne sottolineano l’orientamento.
Realizzazione Architetto Esecuzione, dettagli tecnici
Arch. Thomas Fischnaller, Berlino La nuova estensione a est e l’attico furono progettati come strutture in legno massiccio. La costruzione consiste in un nucleo solido, che è stato isolato all’esterno con un isolamento in fibra di legno. Una carta del vento protegge la costruzione dal raffreddamento e dalle possibili entrate di umidità. Controflasse e stecche formano una griglia su cui è stata montata la pannellatura. La cassaforma verticale è costituita da tavole continue, con una lunghezza fino a 10 m. Le larghezze della cassaforma variano tra 10 e 15 cm. Impresa di costruzioni: Unionbau, Campo Tures Impresa di costruzioni: Obexer, Funes Falegnameria: Amort, Rodengo Foto Lukas Schaller
Principali imprese, artigiani
2017
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Centro Visite del Parco Naturale Puez-Odle
Principi progettuali
Realizzazione Architetti Esecuzione, dettagli tecnici
Principali imprese, artigiani
Nell’inverno del 2005 Santa Maddalena venne coperta da uno strato di neve così spesso da cancellare quasi ogni forma. Come se non esistesse nient’altro, si vedevano solo le montagne dal profilo frastagliato, con le cime scoscese avvolte nella nebbia. Cercando di dialogare con un contesto naturale che sembra prevalere su ogni altra cosa, queste due costruzioni in calcestruzzo dall’aspetto essenziale si confrontano con la ricchezza di forme e di dettagli delle montagne. 2006-2009 Arch. Stefan Burger e Arch. Birgit Rudacs Quasi a evocare le distese di detriti rocciosi che le circondano, le pareti esterne degli edifici sono in calcestruzzo faccia a vista, con le superfici lavorate fino ad acquisire una tessitura ruvida e gli aggregati esposti alla vista una volta eliminato il latte di cemento. Il grigio del calcestruzzo è mitigato dall’aggiunta di una piccola quantità di pigmenti: sulle superfici così ottenute la luce gioca continuamente creando tonalità di beige differenti a seconda dell’ora e delle condizioni atmosferiche. La durezza minerale degli esterni scompare invece negli interni, interamente rivestiti di tavole di larice. Questa pelle interna forma una sorta di orlo, un risvolto intorno alle grandi finestre, rendendola percepibile anche dall’esterno. Negli spazi di circolazione, che si adeguano alla forma a bulbo della pianta con le scale al centro, le superfici levigate delle pareti in calcestruzzo a vista, dei pavimenti e dei solai rievocano nuovamente la compattezza della pietra. Opere edili: Ditta ZH, Campo Tures Arredamenti interni: Ditta Gottfried Krapf, Tiso Opere in acciaio e vetro: Fischnaller, Tiso Opere a secco e di pittore: Messner Hansjörg, Funes
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Genius Loci a Bolzano:
Markas
A Bolzano la pianificazione urbanistica è la conseguenza di determinanti decisioni politiche imposte dall’esterno, come l’arrivo della ferrovia nel 1859, l’insediamento delle industrie durante il fascismo, con tutti i vari quartieri oltre il Talvera. Lo sviluppo delle zone rimanenti della città è dovuto in gran parte al riempimento casuale dei vuoti urbani. Questo ha determinato la presenza di edifici molto diversi tra loro, che spesso non hanno molto a che fare con il contesto. Ma troviamo anche dei buoni esempi.
Bolzano
Data e ora: Punto di ritrovo: Prezzo: Itinerario: Guide:
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Edificio residenziale in piazzetta Delago
domenica 19.05.2019 > ore 9.00-13.30 piazza Verdi, davanti all’ingresso del garage Bolzano Centro 20 euro in bicicletta Arch. Margot Wittig e Arch. Kurt Wiedenhofer
tra pianificazione urbanistica e riempimenti di vuoti urbani
Foto01_Francesco Ippolito, Foto02_Gustav Willeit, Foto03_Pardeller Putzer Scherer Architetti, Foto04_Ivo CorrĂ
Grieserhof
Cantina Bolzano
Tappe > ore 9.00 headquarter di Markas, ATP architects engineers > ore 9.45 Casa Pan in via dei Conciapelli, Roland Baldi architects > ore 10.00 edifici residenziali in via Grappoli, architetti Zemolo Dallabona e Schnabl & Abram > ore 10.15 piazza Walther, Palais Campofranco > ore 10.45 edificio residenziale in piazzetta Delago, architetti Andreas Lengfeld e Pavol Mikolajcak > ore 11.30 edificio per uffici e negozi in via Cassa di Risparmio > ore 11.45 Grieserhof/KITA, PardellerPutzerScherer Architetti > ore 12.30 Cantina Bolzano Ing. Egon Kelderer, Arch. Sylvia Dell’Agnolo > ore 13.30 termine visita con aperitivo 57
Markas Tower Bolzano
Principi progettuali
La nuova sede della ditta Markas ai Piani di Bolzano può essere vista come un collegamento della zona con il centro storico a ovest. Per essere un riferimento aveva bisogno di un linguaggio urbano e estetico, che doveva conferire anche la giusta importanza alla sede di un’impresa internazionale. Il piano di attuazione della zona prevedeva un edificio di 40 m di altezza, che si sarebbe sviluppato come un pilastro, per la scarsa cubatura a disposizione. Il progetto ha collegato questi tre elementi in una costruzione che è urbanisticamente ben strutturata e che si evolve dall’alto verso il basso. Così è stato sviluppato un immobile d’ufficio molto flessibile, senza pilastri interni, che offre subito tutti i vantaggi di un grattacielo e che in futuro potrà espandersi verso il basamento.
Realizzazione Architetti Esecuzione, dettagli tecnici
Principali imprese, artigiani
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01/2017-03/2019 ATP Innsbruck Planungs Srl, Innsbruck, Austria La rete esterna a rombi assieme ai vani centrali di collegamento verticale costituisce la struttura statica in cemento armato dell’immobile. Nella parte superiore sono locati gli uffici, mensa e caffetteria. La facciata in vetro ha la forma di un cubo immerso nella struttura esterna. L’area libera nella parte inferiore è allestita con tanto verde e superfici d’acqua. Il piano della mensa e della caffetteria è collegato tramite una scala a chiocciola esterna con il giardino pensile, che viene utilizzato dai dipendenti nelle pause. Unionbau Srl., Campo Tures Stahlbau Pichler Srl, Bolzano Elpo Srl, Brunico Schmidhammer Srl, Brunico Heidegger Siegfried & Holzmann Klaus Snc, Varna Raffeiner Sas, Appiano MBM Metallbau Mörtl Srl, Grafenstein (A) FKontract Srl, Bolzano Dyco Srl, Appiano Neon Alpi Srl, Appiano Platter Sas, Appiano
Casa Pan Bolzano
Principi progettuali
Il lotto d’intervento era costituito da un corpo edilizio di quattro piani verso la strada, da uno di due piani verso il cortile e da uno spazio vuoto a nord. Per ottenere un razionale utilizzo dell’esistente, sono stati demoliti i tetti a falde e lasciate solo le pareti esterne della parte sud dell’edificio principale. Allo stesso tempo è stato costruito sulla parte nord dello spazio libero un edificio a tre piani. Il corpo esistente orientato sul cortile è stato alzato di due piani. Oggi tutti e tre i corpi edilizi sono uniti al pianoterra in modo da formare una grande galleria per esposizioni. Al primo e secondo piano sono collocati una parte dell’atelier e due appartamenti. Sopra, al 2° e al 3° piano, si trova l’appartamento organizzato su due piani.
Realizzazione Architetti Esecuzione, dettagli tecnici
2003 Roland Baldi architects con Robert Pan I materiali utilizzati sono scelti volontariamente essenziali, in modo da non sminuire la chiarezza degli spazi e per enfatizzarla ulteriormente. Un altro importante elemento caratteristico è il tetto a falde in vetro, che serve come illuminazione degli spazi espositivi a sud-est.
Principali imprese, artigiani
Plattner Spa, Laives Vitralux Srl, Brunico
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Edificio sulla piazzetta Delago Bolzano
Principi progettuali
Realizzazione Architetti
Sulla piazzetta Delago si ergeva dal dopoguerra, un edificio “provvisorio” a due piani. La torre delle scale esistente doveva essere presa in considerazione ed è stata piantata verticalmente. Ora forma la bizzarra controparte del nuovo edificio non soggetto al tempo, le cui facciate sono fatte di calcestruzzo bocciardato e sono perforate da alte finestre con ringhiere e persiane scorrevoli in legno. Danno alla casa, insieme al tetto a falde leggermente inclinato, un tocco mediterraneo. L’edificio multifunzionale arricchisce il luogo con ristorante, negozio e parrucchiere. Sopra il piano d’ufficio ci sono sei appartamenti attraenti, ciascuno con balcone, loggia d’angolo o terrazza. La sfida più grande è stata trovare il giusto equilibrio tra elementi nuovi, contemporanei e vecchi in architettura. Completamento 2015 Arch. Andreas Lengfeld e Arch. Pavol Mikolajcak
Esecuzione, dettagli tecnici
La sua facciata è realizzata in calcestruzzo a vista di alta qualità con una superficie bocciardata, che si armonizza molto bene con le altre case nella piazza. Le finestre sono francesi in legno di larice tinto scuro, le cui proporzioni corrispondono a quelle del Palais Schrofenstein. Le persiane scorrevoli per l’ombreggiatura scompaiono lateralmente nel muro. Inoltre sono realizzate in legno di larice tinto e possono essere spostate manualmente grazie a un piccolo foro per le dita. Tutte le porte e i pavimenti sono fatti di quercia. Le vetrate al pianoterra sono progettate come vetrate “alu-zero”.
Principali imprese, artigiani
Impresa di costruzioni: Bernard Bau Srl, Montagna Facciate: Miedl GbR, Neukirchen v. Wald Serramenti: Holz – Walter Meinrad Sas, Cortina sulla strada del vino / Alu EG - MetallRitten Srl, Collalbo Porte: Prader Sas, Barbiano Pavimenti: Egger Böden, Genesio / Naturstein – Nikolaus Bagnara Spa, Appiano Pittore: Molertoler, Caldaro Fabbro: Metall Pichler Sas, Nova Ponente Tetto: Mittelberger Spenglerei, Verano Elettricista: Elektro MM Srl, Nova Ponente Idraulico: Frei & Runggaldier Srl, Kaltern / KKR Srl, Bolzano / Climet Sas, Frangarto
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Grieserhof – vivere la terza età Punto di ritrovo delle generazioni
Principi progettuali
Realizzazione Architetti Esecuzione, dettagli tecnici
Principali imprese, artigiani
Grazie alla sua posizione riparata e al suo clima mite, Gries era una nota stazione climatica, rinomata a livello internazionale, soprattutto nel periodo antecedente la prima guerra mondiale. La “Villa Aufschnaiter” di 1840, segna l’inizio dello sviluppo di Gries come luogo di cura. La nuova struttura vuole rispondere alla crescente domanda di offerte per anziani, che sia al passo con i tempi, orientata al bisogno e che corrisponda allo sviluppo demografico e sociale, tenendo conto delle diverse fasce d’età e delle svariate situazioni di vita. Il punto d’incontro per anziani con il cafè, la capella, gli ambulatori per i medici di base, l’asilo e il parrucchiere sono ambienti aperti al pubblico. L’area a sud è conformata come parco spazioso, il quale funzionerà da zona di ricreazione per visitatori e il vicinato. 2017-2018 PardellerPutzerScherer.architetti Arch. Roberto Busselli Le stanze nonché gli alloggi per anziani sono ubicati con vista sulla corte centrale. I ballatoi aperti fungono da spazi per l’incontro e la comunicazione. L’asse esistente da sud è riservata al traffico pedonale come accesso pubblico al parco. Tutti gli ambienti comuni (cappella, cafè, punto d’incontro per anziani, ambulatori medici, area giochi) sono situati intorno alla piazza in vicinanza dell’ingresso principale. Struttura portante: scheletro con solai massicci, muratura in laterizio intonacata, balconi prefabbricati in calcestruzzo. Tende da sole chiare e persiane in legno rendono l’idea di un atmosfera serena e mediterranea. Subappaltante: Carron Bau Srl, Varna Arredamento: Kofler Srl, San Felice in Alta Val di Non
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Cantina Bolzano
Principi progettuali
Il concetto del progetto urbano per la nuova sede della Cantina Bolzano è basato sui seguenti principi progettuali: - Esigenze di tutela del paesaggio e del tessuto edilizio circostante (limitazione dei volumi fuori terra, sistemazione a corte della parte anteriore). - Requisiti tecnici ed energetici della produzione vinicola: il metodo utilizzato è quello a caduta libera senza ausilio di pompe, che implica la disposizione in verticale delle differenti fasi produttive. I grandi volumi interrati a temperatura costante delle cantine, inoltre, consentono di ridurre considerevolmente il consumo di energia per la vinificazione. - Richiesta di donare visibilità alla cantina a beneficio dei visitatori. I requisiti tecnico-produttivi della vinificazione richiedono alti volumi edilizi che sono stati completamente inseriti nel pendio per ragioni legate all’isolamento acustico e alla tutela del paesaggio. Nel punto più elevato del complesso è disposta la zona di consegna del mosto. Le grandi rampe di accesso laterali concorrono a dare alla corte una forma classica e simmetrica che ricorda le grandi magioni agricole del passato.
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Realizzazione Architetti Esecuzione, dettagli tecnici
Principali imprese, artigiani
2016-2018 Ing. Egon Kelderer Arch. Sylvia Dell’Agnolo La testata dell’edificio che affaccia sulla corte è rivestita da una pelle composta da grandi foglie di vite stilizzate in lamiera di alluminio forata color bronzo. La luce penetra all’interno dopo essere stata filtrata dalla pelle esterna (in lamiera di alluminio forata) e dalla seconda pelle (in vetro). Durante il giorno l’involucro esterno funge anche da protezione solare, mentre di notte l’edificio irradia la sua luce verso l’esterno attraverso la lamiera forata. Le murature di contenimento della corte sono in calcestruzzo a vista bocciardato e colorato nella stessa tonalità del porfido. Impresa di costruzioni: Volcan, Ora Impianti tecnici: Atzwanger Spa, Bolzano Impianti elettrici: Obrist Srl, Velturno Facciate: Metall Ritten, Renon Arredamenti: Kofler Building, San Felice, Alta Val di Non Decor, Pederoa/La Valle
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Continuare a costruire e inserire in modo sensibile nuove forme nel paesaggio
Hotel Bad Schörgau
Il tour in Val Sarentino mostra come si possa intervenire con nuovi edifici nel patrimonio esistente senza pregiudicarne il valore (Bad Schörgau). Val Sarentino
Mostra altresì come sia possibile inserire nel paesaggio con accortezza e discrezione nuove forme rispettando le proporzioni esistenti (Casa all’Hofmannanger, San Martino). Infine indica come sia possibile riqualificare il contesto edificato senza sprecare spazio (The Panoramic Lodge).
Data e ora: Punto di ritrovo: Prezzo: Itinerario: Guide:
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domenica 19.05.2019 > ore 14.30-18.00 Hotel Schörgau 20 euro con automobile privata architetti Armin Kienzl e Carlo Calderan
Val Sarentino
Casa all’Hofmannanger
Panoramic Lodge
Tappe > ore 14.30 Schörgau, Pedevilla Architects
Foto01_Gustav Willleit, Foto02_René Riller,Foto03_Carmen Moser
> ore 15.45 Casa all’Hofmannanger a San Martino, Arch. Heinrich Mutschlechner
> ore 16.30 Panoramic Lodge, San Martino, Studio Kienzl
> Rinfresco Panoramic Lodge
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Hotel Bad Schörgau Val Sarentino
Principi progettuali
Il progetto mostra come i materiali locali e l’uso di tecniche costruttive e decorative ispirate agli edifici tradizionali e storici possano essere reinterpretati e ispirare l’architettura contemporanea. La materialità e gli ornamenti che arricchiscono il semplice volume e la lineare planimetria creano un’atmosfera calda che è rara negli edifici moderni. Inoltre, i due elementi più suggestivi dell’edificio, ossia il blocco di cottura monolitico in pietra e il soffitto in legno della sala, si riferiscono a elementi arcaici dell’architettura alpina, portando con sé alcuni elementi del “fantastico” che normalmente si trovano solo in castelli e antichi palazzi. Il soffitto in legno della scuola di cucina non è solo un elemento decorativo, ma anche un importante elemento tecnologico dell’edificio.
Realizzazione Architetti Esecuzione, dettagli tecnici
2016-2017 Pedevilla Architects Il soffitto della sala è un controsoffitto che cela il sistema di ventilazione e in cui sono installati le apparecchiature da incasso. Questo, inoltre, grazie alle buone proprietà fonoassorbenti dei suoi materiali, migliora notevolmente il comfort acustico degli interni. L’uso di tecniche artigianali non solo conferisce all’edificio una particolare ricchezza, ma permette anche di preservare questa preziosa conoscenza. Questo mix di forme chiare e sobrie decorazioni crea un edificio semplice ma molto generoso, moderno ma capace di evocare l’aspetto più affascinante della tradizionale architettura alpina.
Principali imprese, artigiani
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Impresa Edile: Oberhöller Carpenteria: Aster Holzbau Finestre: Heiss Fenster Mobili: Sarner Möbel Falegnameria: Gasser pietra: Steinobjekte, zona artigianale, val Sarentino
Casa Am Hofmannanger San Martino in Sarentino
Principi progettuali
Realizzazione Architetti Esecuzione, dettagli tecnici
Principali imprese, artigiani
La casa Am Hofmannanger è una nuova costruzione che insiste sul terreno senza alterarne la natura. Il progetto rispetta la topografia esistente e viene modellato dal paesaggio circostante: non ci sono muri di sostegno – un elemento ormai quasi tipico di San Martino – parcheggi scoperti, terrazze o giardini artificiali a interferire con il profilo del terreno. Soltanto una strada sterrata conduce a questo edificio rurale compatto, che si erge nel paesaggio come se fosse lì da sempre, come un fienile immerso nei prati. Il progetto si confronta con un ambiente rurale di grande delicatezza e la tipologia edilizia scelta si avvicina a quella degli edifici circostanti senza tuttavia imitarli: il nuovo edificio è il segno di un rapporto equilibrato tra tradizione e innovazione. 2015-2017 Arch. Heinrich Mutschlechner_Arch.urkollektiv nu//17 Il legno contrasta con il calcestruzzo a vista, gettato in casseforme in legno grezzo segato. Seguendo il principio di dare la priorità ai materiali di origine locale, tutto il legno impiegato per la costruzione, cirmolo segato grezzo, proviene da boschi di proprietà del committente. Gli alberi sono stati abbattuti durante la fase lunare più idonea per essere successivamente tagliati in base alle esigenze. Dopo la lavorazione in falegnamerie vicine alla zona di crescita sono stati reinstallati, non trattati, per realizzare la casa e i suoi interni. Impresa di costruzioni: Impresa edile Thaler Gebr. Srl, Sarentino Carpenteria: Carpenteria Thaler Paul, Sarentino Finestre: Heiss Fensterbau Srl, Sarentino Porte: Falegnameria Haidacher, Perca Arredamento: Falegnameria Haidacher, Perca Pavimenti: Moling Srl, San Martino in Badia Riscaldamento, ventilazione e impianti sanitari: Ruedl Hans Snc, Caldaro Impianti elettrici: Elektro T&P, Sarentino
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The Panoramic Lodge San Martino, Val Sarentino
Principi progettuali
L’Hotel Panorama, inaugurato nel 1978 e in stato di abbandono da circa vent’anni, doveva essere demolito e ricostruito per venire adeguato alle esigenze attuali. Se si eccettua lo spazio a disposizione limitato, l’operazione nasceva sotto buoni auspici. Tutti volevano sbarazzarsi dell’Hotel Panorama e della sua aria desolata per sostituirlo con una nuova struttura: i proprietari perché la costruzione iniziava a degradarsi e rappresentava un pericolo, l’amministrazione comunale per poter sostituire l’edificio in rovina con un manufatto esteticamente migliore e i gestori dei vicini impianti di risalita per poter offrire nuovi posti letto ai propri utenti. Il nuovo edificio è dotato di un involucro che alterna zone trasparenti e opache, regalando agli ospiti non solo piacevoli vedute ma anche la giusta riservatezza. L’ingresso è ben riconoscibile ed è posizionato sotto gli ambienti comuni dell’hotel, completamente trasparenti.
Realizzazione Architetti Esecuzione, dettagli tecnici
2017 Studio di Architettura Kienzl Arch. Armin Kienzl e Arch Thomas Kienzl L’albergo preesistente è stato completamente demolito e ricostruito. La nuova struttura sorge in una zona residenziale su un lotto relativamente circoscritto.
Foto Carmen Moser
Il volume interrato è in calcestruzzo gettato in opera, mentre la parte fuori terra è costituita da solette massicce sorrette da setti murari e da pilastri di acciaio. Questi ultimi sono rivestiti di elementi in legno. La superficie di facciata è scandita in gran parte da vetrate fisse e pannelli in legno.
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Principali imprese, artigiani
Opere edili: Trienbacher Bau, San Martino, Sarentino Carpenteria: Thaler Paul, San Martino, Sarentino Carpenteria: Trienbacher, Sarentino Chiusure esterne: Vitralux, Brunico Heiss Fenster, Sarentino Riscaldamento, ventilazione, impianti sanitari: Trojer Energiesysteme, Sarentino Impianti elettrici: Elektro Mair, Sarentino Attrezzature sanitarie:Termocenter, Bolzano Impianto di ventilazione: Weger Walter, Chienes Opere lattoniere: Stuefer Franz, Sarentino Opere fabbro: Schmiede Gasser, Sarentino Costruzioni a secco: Drago Edilstudio, Carasco Opere pittore: Anton Messner, Sarentino Interior design: Stofner Innenausbau, San Martino, Sarentino Falegnameria Lenz Design Eschgfeller Richard, Sarentino Porte interne: Rubner Porte, Bolzano Locher, Sarentino Pavimenti: Lobis Bรถden, Bolzano
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Mairhof Parcines Masi ristrutturati
Accomodatevi nella stube buona! Le porte dei masi sono aperte per voi. Architetti e committenti mostrano e spiegano le particolarità di questi edifici sotto tutela monumentale.
10a Mairhof Parcines 10a
10a Parcines
Data e ora: sabato 18.05.2019 ore 15.00-17.00 Punto di ritrovo: al maso: via Max von Isser 1, Parcines Prezzo: 15 euro (piccolo rinfresco incluso) Itinerario: auto privata Guide: Arch. Manuel Benedikter
Principi progettuali
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Il Moar era il più grande maso del paese. È l’unico edificio merlato di Parcines. Il nucleo di prima edificazione del Mairhof risale al periodo romanico. Dall’esame dendrocronologico dei soffitti risulta l’anno 1227 come possibile data di installazione delle travi in legno di larice. La “Stube” possiede ancora l’originale soffitto rinascimentale a cassettoni. La facciata è stata liberata da superfetazioni, la struttura del tetto sanata staticamente e coibentata. Le merlature sono state rinnovate. I soffitti storici con travature in legno erano in buone condizioni: sono state rese nuovamente visibili e ripulite. Mediante
Foto Alexa Rainer
Il risanamento del maso Mair dimostra ancora una volta che è possibile adattare edifici storici alle esigenze attuali e che con una buona progettazione, un trattamento competente e sensibile della sostanza edilizia esistente e un uso giusto dei materiali è possibile realizzare ambienti abitativi di alta qualità.
l’utilizzo di una struttura collaborante in calcestruzzo con le travi in legno i solai sono stati rinforzati staticamente e acusticamente. Dove possibile, gli intonaci originali sono stati liberati da strati più recenti e restaurati. Sulla facciata principale sono venuti alla luce degli affreschi: un frammento dell’aquila araldica tirolese e gli emblemi imperiali del periodo di Massimiliano I d’Asburgo. Realizzazione Architetto Esecuzione, dettagli tecnici
Principali imprese, artigiani
2017-2018 Arch. Manuel Benedikter Tutti i solai verso ambienti non riscaldati sono stati isolati in modo invisibile nella struttura del pavimento. Le nuove finestre in accordo con la sovraintendenza sono state realizzate in larice. Il nuovo impianto di riscaldamento è costituito da diversi componenti: una caldaia a legna, dei pannelli solari termici e dei sistemi di ventilazione meccanica controllata. Tutti gli spazi adesso sono dotati di riscaldamento a pavimento. Dove possibile sono stati recuperati, restaurati e ricostruiti i vecchi pavimenti in pietra e in legno, dove non esistevano più, sono stati utilizzati nuovi listoni in rovere o dei pavimenti industriali. Il soffitto rinascimentale a cassettoni è stato restaurato. Storico delle costruzioni: Martin Mittermair, Falzes Imprese edili: Albrecht Ebensperger, Glorenza e Pföstl Ludwig, Parcines Carpentiere: Roland Weithaler, Naturno Soffitto in legno e ristrutturazione stube: Fausto Stablum, Sinigo Fabbro: Schlosserei Bernhart, Parcines Finestre: Wolf-Fenster, Naz-Sciaves Idraulico: Josef Mairösl, Silandro Pavimenti in pietra: S.A.P. Snc di Maier Karl & C., Laives Restauratore: restauro@mayrhubert.com Pittore & lavori di cartongesso: Thaler Johann Snc, Parcines
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Feirumhof Renon Masi ristrutturati
10b Feirumhof Renon Data e ora: domenica 19.05.2019 ore 10.00-12.00 Punto di ritrovo: al maso: via principale 83, Auna di Sotto, Renon Prezzo: 15 euro (piccolo rinfresco incluso) 10b
10b Renon
Itinerario: auto privata Guide: Arch. Stefan Gamper Un esempio interessante di come possa venire unito con una intelligente progettazione “vecchio” e “nuovo”: armonioso nel preesistente, modesto nel nuovo. La giovane coppia gestisce un’azienda di agricoltura tradizionale con grande convinzione e si identifica con questo edificio abitativo storico.
Foto Tanja Prader
Strada da percorrere: sopra il paese di Auna di Sotto, dopo le aziende Finstral e Loacker, dopo una curva a sinistra si prende la prima stradina a sinistra.
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Principi progettuali
Realizzazione Architetto Esecuzione, dettagli tecnici
Principali imprese, artigiani
L’intervento di risanamento ha comportato la messa in sicurezza statica, la sottomurazione e la deumidificazione delle esistenti murature in pietra, la riorganizzazione in forme contemporanee dell’appartamento dei genitori del committente al piano terreno e la realizzazione di un ampio appartamento per la famiglia del committente al piano superiore, che si estende nel nuovo edificio e dà accesso al piano sottotetto. Al piano interrato sono stati ricavati inoltre alcuni locali la cui funzione è ancora da stabilire. Tutti i soggetti coinvolti nei lavori hanno attribuito grande importanza alla sostenibilità e alla necessità di contenere il più possibile ogni nuovo intervento nel contesto naturale. Questi principi si traducono nella scelta e nell’impiego di materiali di origine locale, oltre che nell’amorevole cura dedicata all’autocostruzione. La giovane coppia di committenti pratica l’agricoltura tradizionale per convinzione e si identifica fortemente con questo edificio storico. 2017-2018 Architetto ingegnere Stefan Gamper Il restauro delle facciate, della volta a crociera, della stube, delle porte interne e dei portoncini di ingresso è stato eseguito da artigiani professionisti. Il risanamento a regola d’arte della muratura in pietra, dei solai e dei pavimenti in legno, il riutilizzo degli esistenti elementi costruttivi, il restauro della stube e l’impiego sia per le strutture che per gli arredi di legname proveniente da un bosco di proprietà sono la chiave di un intervento che ha saputo coniugare perfettamente un linguaggio contemporaneo con un edificio storico di pregio. Il bilancio energetico del maso è considerevolmente migliorato con la sostituzione delle finestre, l’applicazione di un intonaco isolante sul lato interno delle murature e la coibentazione del tetto. Il fabbisogno di cippato per il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria è interamente soddisfatto dal bosco di proprietà dei committenti. Impresa di costruzioni: Lobisbau Collalbo Carpentiere: Zimmerei Lintner Snc, Collalbo Finestre: Südtirolfenster, Gais Restauratore: Langgartner Alois, Verdignes
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