3 minute read

Tutto_Misure n. 2 - 2020 - Editoriale

Editoriale

Cari Lettori, Penso di non dire nulla di originale se osservo che i mesi trascorsi hanno dato una scossa al nostro modo, forse un po’ troppo abitudinario, di vivere. È troppo presto per capire se tutto questo comporterà cambiamenti duraturi o se, passata l’emergenza, le abitudini (buone o cattive es - se siano) riprenderanno il sopravvento. Abbiamo sentito troppi proclami ed esortazioni al cambiamento: sarà la storia a dirci se erano parole al vento e inutile esercizio di retorica, o se qualcosa resterà. Su un punto, però, un effetto c’è stato e difficilmente si tornerà indietro. Avevamo a disposizione una tecnologia, quella digitale, che permette di eseguire una serie di operazioni in modo molto più efficiente di come eravamo abituati a operare, se necessario an - che a distanza quasi come se fossimo in presenza, e la sfruttavamo solo per una frazione molto piccola delle sue potenzialità. L’emergenza sanitaria, con l’esigenza di ridurre fin quasi ad azzerare le attività in compresenza, è stata in un certo senso l’evento di trigger che ha fatto comprendere le vere potenzialità delle nuove tecnologie, e anche la necessità, imprescindibile per un paese che vuole essere all’avanguardia, di sviluppare e potenziare le infrastrutture su cui questa tecnologia si regge. Non fraintendetemi: ci sono attività in cui l’interazione personale è essenziale e spero non verranno mai sostituite da un’asettica interazione “virtuale”. Ho dovuto fare lezione ed esami a distanza e non vedo l’ora di poter tornare in aula, guardare di nuovo i miei studenti negli occhi e capire dalle loro reazioni quanto chiaro sia stato e quanto interesse abbia saputo suscitare per adattare l’esposizione alle loro esigenze. La lezione telematica non avrà mai, secondo me, la stessa efficacia di una lezione in aula; per non parlare di un’esercitazione di laboratorio. Ma utilizzare le tecnologie di streaming live per rendere disponibili le lezioni che si stanno svolgendo in aula anche a chi, per i più disparati e validi motivi, non può essere presente è certamente una delle ricadute positive che l’emergenza ci ha lasciato. Un altro cambiamento, nel piccolo della nostra rivista, è avere finalmente trasformato la pubblicazione da cartacea in digitale, rendendo potenzialmente disponibili tutti gli strumenti multimediali tipici di questa forma di pubblicazione. Questo è il secondo numero

che esce in modalità totalmente telematica. Dopo anni di sperimentazione, ero personalmente convinto che i tempi fossero maturi, ma non era così scontato che l’innovazione venisse favorevolmente accolta da tutti i lettori e gli inserzionisti. L’emergenza sanitaria, con le pesanti implicazioni operative che abbiamo dovuto affrontare, ha agito da trigger anche in questo caso e abbiamo convertito il n. 1 di quest’anno, in corso d’opera, in pubblicazione puramente telematica. Oggi posso dire con grande soddisfazione che l’esperimento è riuscito. I nostri inserzionisti “storici” hanno accolto la nuova veste con entusiasmo e speranza, accordando piena fiducia al progetto di rinnovamento. Gli autori hanno subito arricchito i loro testi (per quanto possibile con un minimo margine di preavviso) di rinvii a contenuti multimediali, facendomi pensare che i testi si andranno sempre più a trasformare sfruttando tutti gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione. I lettori ci hanno seguito con immutato interesse. Le potenzialità, che invito tutti a esplorare, sono davvero limitate quasi solo dalla fantasia. Penso che una rivista dedicata alle misure, quindi all’attività sperimentale per eccellenza, che offra agli autori la possibilità di far vedere come viene condotto un esperimento, senza limitarsi solo alla presentazione dei risultati, e ai lettori di assistervi si ponga sulla frontiera dell’innovazione e possa offrire ad autori e lettori un grande servizio. Similmente, offrire ai propri inserzionisti la possibilità di mostrare una demo dei propri prodotti significa, a mio parere, cambiare significativamente il modo di far conoscere i prodotti, dando un reale riscontro allo slogan commerciale accattivante e alle caratteristiche tecniche. Oramai il dado è tratto. Sta a tutti noi avvantaggiarcene al meglio. Mi rende fiducioso il positivo ritorno avuto da molti di voi e, soprattutto, il desiderio, espresso o a me personalmente o alla redazione, di poter partecipare più attivamente alla vita della rivista, sia con nuovi testi, sia con commenti e spunti di riflessione. Non posso che esserne estremamente contento. Spero di potervi annunciare presto la disponibilità di una piattaforma informatica – ci stiamo lavorando e siamo a buon punto – dove raccogliere tutti questi spunti e che possa anche essere un forum di discussione tra lettori, autori, inserzionisti e redazione. Per ora, scrivete a me o alla Redazione, o inviate i vostri commenti cliccando sul banner che troverete nelle pagine di questa rivista. Il vostro contributo è prezioso. Buona lettura!

di Alessandro Ferrero

This article is from: