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Da Prato una risposta alla doppia crisi, locale ed epocale: puntare sull’innovazione e sulle competenze a cura di francesca fani vice Presidente dell’Unione Industriali Pratese
Prato responds to the double crisis; local and epochal, targeting Innovation and Skills When it comes to innovation and expertise we have the feeling that the Italian production world is not exactly cutting edge, but behind the appearance there is one certainty: what is lacking is not the desire to innovate but the conditions. Companies respond to opportunities in an efficient and concrete way, intervening at all levels of the business, from technology to internal organization to marketing efficiency. If it were not so, Italy would not be the second largest manufacturing country in Europe. Italy’s respect for the Small Business Act is scarce also regarding innovation. However there are many factors that contribute to hinder positive prac-
Quando si parla di innovazione e di competenze abbiamo la sensazione che il mondo produttivo italiano (tutto, imprese piccole e grandi; per tacere della pubblica amministrazione) non sia proprio all’avanguardia, ma dietro l’apparenza c’è una certezza: ciò che manca non è la disponibilità e la voglia di fare innovazione ma le condizioni per realizzarla. La dimostrazione più chiara è data dal fatto che quando si apre uno spiraglio in questa direzione, quando si profila un’opportunità, le imprese rispondono. E lo fanno in maniera efficiente e concreta, intervenendo su tutti i piani dell’attività aziendale, dalla tecnologia all’organizzazione interna, dalla commercializzazione all’efficienza energetica. Se non fosse così, l’Italia non rimarrebbe, nonostante le molte difficoltà che stiamo vivendo, il secondo paese manifatturiero d’Europa; non avremmo attraversato questi anni di affermazione della globalizzazione mantenendo, pur con perdite dolorose di imprese e posti di lavoro, un rilievo significativo come potenza industriale; insomma, saremmo già stati letteralmente spazzati via. Il rispetto dell’Italia per i percorsi indicati nello Small Business Act è scarso anche per il capitolo innovazione, ma non siamo all’anno zero. L’innovazione e le competenze necessarie per realizzarla non sono terre sconosciute per le imprese, nemmeno per quelle di dimensioni ridotte. Tuttavia sono tanti i fattori che contribuiscono ad ostacolare pratiche virtuose in questo
ambito. Il primo, che non dobbiamo mai dimenticare, è la penuria di risorse da destinare agli investimenti aziendali. Quando il sistema Confindustria denuncia la pressione fiscale abnorme sulle imprese o voci di costo come l’energia dipendenti da fattori esterni alle scelte aziendali, si evidenzia in primo luogo la compromissione della marginalità e quindi della possibilità di destinare risorse finanziarie anche all’innovazione. Un altro fattore è l’inadeguatezza delle politiche pubbliche di sostegno all’innovazione, che si segnalano per il loro carattere non strutturale, pesante sul piano burocratico ed inefficiente sul versante delle tempistiche. Ma ci sono anche difficoltà e limiti interni alle imprese stesse: questo è il piano su cui come associazioni di categoria abbiamo le maggiori opportunità di intervenire. Come? In molti modi, a livello nazionale e locale. è di quest’anno, ad esempio, l’accordo fra Confindustria e CNR che vuole rendere più facile il ricorso alle competenze di quest’ultimo anche alle Pmi. Il CNR del resto non è nuovo a questo genere di esperienze, contando già almeno 2.500 casi di collaborazione con piccole e medie imprese. Iniziative di questo genere ma anche seminari informativi, testimonianze, occasioni di incontro con soggetti operanti nella ricerca, costituzione di reti con questi ultimi e fra imprese, accordi con scuole e università, orientamento scolastico e naturalmente tanta formazione: è su questi fronti che lavoriamo assiduamente. Come Unione Industriale Pratese abbiamo varato quest’anno lo Sportello Innovazione, che si propone come facilitatore e ‘hub’ fra le imprese da un lato e soggetti qualificati che producono innovazione dall’altro. Collaborano con noi CsaVRI, il Centro di Servizi di Ateneo per la Valorizzazione della Ricerca e la gestione dell’Incubatore dell’università di Firenze; Next Technology Tecnotessile, da anni un solido riferimento per l’innovazione a Prato; il Pin - Polo Universitario Città di Prato, la presenza universitaria più forte a Prato; il Polo Tecnologico di Navacchio, che ci consente un rapporto indiretto anche con l’università di Pisa. Nella fase conoscitiva iniziale le imprese non hanno né costi né vincoli; se il progetto ipotizzato va avanti la stessa Unione insieme ai partner assiste gratuitamente le imprese anche per la ricerca di possibili agevolazioni. Insomma, cerchiamo di fare il possibile per far crescere le imprese sul piano dell’innovazione, questo deve essere un obiettivo centrale per le politiche economiche nazionali e locali, per le strategie delle imprese stesse e per chi come le associazioni di categoria le affianca nella loro attività: un obiettivo che si può raggiungere solo a patto che vi sia una convergenza coerente ed univoca da parte di tutti gli attori in gioco.
tices in this area ... The first is the shortage of investments in business. When Confindustria denounces the tax burden on businesses or abnormal cost on items dependent on factors outside the company’s choices such as energy, margins are compromised and therefore the possibility of allocating financial resources to innovation. Another factor is the inadequacy of public policies in support of innovation, notable for their non-structural, bureaucratic and inefficient timing. But there are also difficulties and limits to the companies themselves: this is the level on which such associations have the greatest opportunity to intervene. How? This year, for example, an agreement between Confindustria and CNR want to make it easier for SMEs to access the expertise of the latter. Initiatives of this kind but also informative seminars, opportunities to meet with research, agreements with colleges and universities, school guidance and of course a lot of training is what we work with assiduously. At Prato Industrial Union this year we launched the Innovation help desk, which is proposed as a hub between firms and qualified persons who produce innovation. We are assisted by CsaVRI, the Center for University Services for the Enhancement of Research and the incubation management at the University of Florence; Next Technology Tecnotessile, a solid reference for innovation in Prato, Pin - Polo University City of Prato, the Polo Tecnologico di Navacchio, which allows an indirect relationship with the University of Pisa. In the initial stage companies do not have costs or constraints, if the planned project goes ahead the Union itself assists companies. In short, we try to do everything possible to grow innovation businesses.