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Speciale G8 L’Aquila

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Benvenuti! Welcome! Eventi Events L’Aquila - Pescara - Teramo - Chieti Abruzzo, cuore verde d’Europa Abruzzo, green heart of Europe Un mare di relax A sea of leisure and relaxation Vista lago Lake view Una regione bianca A white region Percorsi d’ arte The paths of art I luoghi dello spirito Holy places Le tradizioni che vivono Living traditions Sapori di una terra genuina Wholesome flavours from the generous countryside Abruzzo valley Sanofi-aventis Fameccanica Walter Tosto SpA Tecnomatic Mario Negri Sud Fondazione Università G. d’Annunzio The G. d’Annunzio University Foundation

supplemento a Vario n 69 Aut.Trib. di Pe n.12/87 del 25/11/87 Redazione Via Puccini, 85/2 Pescara Tel/Fax 085 27132 www.vario.it redazione@vario.it Stampa e Fotolito Litografia Botolini - Rocca S. Giovanni (Ch) Direttore responsabile Claudio Carella Grafica e testi Antonella Da Fermo, Mimmo Lusito, Fabrizio Gentile, Sergio D’Agostino, Andrea Carella Foto Archivio Vario, Roberto De Liberato Traduzioni Barbara E. Lewis


Martinsicuro

BOLOGNA ANCONA Giulianova

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Roseto degli Abruzzi

Teramo A14

Mare Adriatico Adriatic Sea

Pineto

ATRI16

Atri Silvi

A14 S.GABRIELE COLLEDARA

Parco nazionale Gran Sasso Laga

Colourful Abruzzo

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CITTÀ S.ANGELO

Montesilvano

Castelli

PESCARA Penne

Spoltore

151

Loreto Aprutino

ASSERGI

Francavilla al Mare

PESCARAVILLANOVA PESCARACHIETI

L‘AQUILA

Castel del Monte

CHIETI

CHIETI

Ortona

A25 602 A24

Manoppello

Stiffe

Lanciano

153

Parco regionale Sirente Velino A25

Carsoli

A25

Celano

ROMA

Caramanico Terme

Pratola Peligna

CELANO

Avezzano

ROMA

Guardiagrele E80

A25

Parco nazionale d’Abruzzo

Sulmona

Parco nazionale della Maiella

Roccaraso

NAPOLI

Vasto

FOGGIA BARI


Benvenuti! Abruzzo dà il benvenuto a tutti i partecipanti che prenderanno parte al G8. È con vero piacere che vi saluto, sapremo accogliervi secondo la migliore tradizione dell'ospitalità che caratterizza il popolo abruzzese. La nostra terra é stata duramente colpita dal terremoto del 6 aprile, il cui ricordo nessun tempo potrà mai cancellare. La nostra, è la storia di un popolo che ha subito l’insulto dei terremoti e l’arroganza delle invasioni, che ha conosciuto fame e povertà e che, da sempre è abituato a strappare il futuro da una terra che, di suo, non ti regala mai niente. In questa occasione, davanti al mondo, L’Aquila ha dimostrato come si debba reagire anche davanti alla più assurda delle tragedie. Un dolore rigido, intimo. Non è orgoglio, è abruzzesità, quel complesso di qualità e caratteristiche psico-culturali peculiari e distintive degli Abruzzesi. Il compito della Regione, delle Amministrazioni locali, dei partenariati sociali deve essere oggi quello di pensare al futuro prossimo costruendo un progetto strategico per L’Aquila, che permetta di affiancare alla sua centralità amministrativa una centralità progettuale ed economica. E’ necessario costruire una direttrice di sviluppo che a partire dalla tragica emergenza del terremoto, reimpiegando e ripensando creativamente tutte le risorse territoriali, economiche, sociali e culturali del territorio, progetti un nuovo futuro per il Capoluogo d’Abruzzo. Con la presenza del G8 L’Aquila sarà il fulcro rappresentativo dell’intero Abruzzo regione unica, dove i valori della tradizione convivono con il contemporaneo e sono proiettati verso il futuro. Una regione in perfetta simbiosi

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Welcome!

con la sua natura, rispettata come un dono, vissuta come una risorsa inimitabile, non riproducibile, custode di flora, fauna e unicità. Penso ai borghi, al sistema dei Parchi - fra i più antichi d'Italia - alle riserve naturali che proteggono oltre il trenta per cento del nostro territorio, al sistema Appennino che qui esprime le sue vette più alte, il Gran Sasso d'Italia e la Majella. L'enogastronomia, poi, con le sue innumerevoli proposte, i sapori e i profumi, definisce il territorio. Ma in Abruzzo sono concentrate anche realtà scientifiche e imprenditoriali di livello mondiale alle quali si affianca un tessuto di medie e piccole imprese che fanno dell'innovazione e della alta tecnologia un elemento qualificante e distintivo. L'Abruzzo è terra che si presenta nella sua interezza senza falsificazioni, nella naturale declinazione delle sue qualità, in un contesto ambientale, storico e culturale nel quale l'uomo vive conservando il passato, in sintonia con le tradizioni, difendendo e proteggendo il territorio, organizzando il futuro. Una destinazione turistica in grado di dare la risposta ai bisogni del viaggiatore moderno, che vuole riappropriarsi del tempo, in Abruzzo, scandito dall'orologio della natura. Il tutto con il valore aggiunto della sua collocazione geografica che la vede al centro dell'Adriatico, ad un’ora da Roma, con Aeroporto, sistema autostradale, ferroviario e portuale di primissimo livello. Benvenuti. Godetevi e vivete questa terra.

Gianni Chiodi Presidente della Regione Abruzzo

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t gives me great pleasure to welcome all those who are taking part in the G8. We trust that you will enjoy the traditional hospitality Abruzzo is famed for. Our land has been gravely stricken by April 6th’s earthquake, and it leaves a memory that not even time will erase. Our people have suffered many onslaughts over the centuries, they have known hunger and poverty and have had to try to seek out a future from an ungenerous land. L’Aquila has given a demonstration of how to react in the face of an absurd tragedy. A dignified, intimate grief. This is not pride, it is the character of Abruzzo’s people, that mixture of culture and personality peculiar to them. Our task today - that of Regional Government, local administrations and social partnerships - must be to think of the near future and construct a strategic plan for L’Aquila, allowing its centralised administration to think in economic and projectual terms. It is necessary to construct a line to develop starting from the tragic emergency of the earthquake, putting to good, creative use all the economic, social and cultural resources of the area, and achieving a new future for Abruzzo’s county town. Abruzzo is a unique region, where ancient values and traditions exist alongside the here and now, yet are projected into the future. Abruzzo is a region which is constantly growing, based on important historical and cultural foundations, a solid support for innovation. It is a region which lives in perfect harmony with the natural environment, which it respects as a gift, an inimitable resource, a guardian of flora, fauna and uniqueness. Abruzzo is the ideal region for a holiday lasting 365 days, where the seasons and local products define the “Abruzzo Brand”. I’m thinking in this case of the villages, the National

Parks, among the longest-standing in Italy, the nature reserves which give protection to over thirty percent of our territory, and the Apennine mountain range with its two towering peaks – the Gran Sasso d’Italia and the Maiella. Our wine and food, with their variety, flavours and aromas, define the region. Abruzzo is a land which has suffered no falsifications, where the inhabitants make tradition part of their everyday lives by protecting and defending their surroundings while looking to the future. A holiday resort with the power to fulfil the needs of the modern traveller, where a holiday is first and foremost an encounter with time synchronised with nature’s clock. All this is enhanced by Abruzzo’s geographical position – at a halfway point along the Adriatic coast – one hour from Rome, with an airport, highways, railways and a busy port, all of excellent quality. Have a good holiday, and make the most of this new, exciting destination.

Gianni Chiodi President of Abruzzo Region

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Appuntamenti dell’Estate

Summer events

MAGGIO Teramo Primo Maggio. Le Virtù. Cocullo (Aq) Primo giovedì di maggio. Processione dei serpari in onore di San Domenico Abate. Montesilvano (Pe) Primi giorni di maggio. Ecotur, fiera internazionale del turismo. Pretoro (Ch) Prima domenica di maggio. Il Lupo. Rapino (Ch) 8 maggio. Le Verginelle. Manoppello (Pe) Seconda domenica di maggio. Celebrazioni in onore del Volto Santo. Goriano Sicoli (Aq) 11,12 e 13 maggio. Santa Gemma. Bucchianico (Ch) Domenica precedente il 23 maggio. I Banderesi. Loreto Aprutino (Pe) Domenica e lunedì di Pentecoste. Festa di San Zopito. Fine maggio. Cantine Aperte. Una grande iniziativa che permette di visitare i luoghi dove nascono gli ormai celebratissimi vini abruzzesi. GIUGNO Rocca di Mezzo (Aq) Sagra del Narciso. Raiano (Aq) Sagra delle ciliegie. Pescara Premi Internazionali Flaiano di letteratura, teatro, cinematografia, televisione. LUGLIO San Vito Chietino (Ch) Calalenta. Tre giorni sui Trabocchi della costa chietina. Pescara Trofeo Matteotti. Gara Ciclistica Internazionale. Teramo Coppa Interamnia di Pallamano. Pescara Pescara Jazz. Festival Internazionale. Pescara Ultima domenica di luglio. Sant'Andrea Pescatore. Processione di barche che portano in mare la statua del Santo. Pescara Porto Turistico “Marina di Pescara”. L’antico nel porto, rassegna di antiquariato.

MAY Teramo 1st May. The “Virtù”. Cocullo (AQ) First Thursday of May. Procession of snakecatchers in honour of St. Dominic Abbot. Montesilvano (PE). First days of May. Ecotur, international tourism fair. Pretoro (CH) First Sunday of May. The Wolf. Rapino (CH) 8th May. The “Little Virgins”. Manoppello (PE) Second Sunday of May. Celebrations centring on the Holy Face. Goriano Sicoli (AQ) 11th ,12th,13th may. St. Gemma. Bucchianico (CH) The Sunday before the 23rd May. The “Banderesi”. Loreto Aprutino (PE) Whit Sunday and Monday. Festival of St. Zopito. End of May. Wine-cellars open. A great event which numerous regional wine-makers take part in. Visitors can see where the famous wines are produced. JUNE Rocca di Mezzo (AQ. Narcissus festival. Raiano (AQ) Cherry festival. Pescara Flaiano Award for literature, theatre, film and television. JULY S.Vito (Ch) Calalenta. Three days on the coast’s “Trabocchi” (ancient fishing machines). Pescara Matteotti Trophy. International Professional Cycling Competition. Pescara Pescara Marina. Antiquities in the Port. Teramo Interamnia Handball Cup. Pescara Pescara Jazz. International Jazz Festival. Pescara Last Sunday in July.St.Andrew the Fisherman.Boats in a procession carry the statue of the saint over the sea. Sulmona (AQ) Last Sunday in July. Jousting Event. Francavilla (CH) Michetti Contemporary Art Award.

Sulmona (Aq) Ultima domenica di luglio. La Giostra Cavalleresca. Francavilla al Mare (Ch) Premio Michetti d'Arte Contemporanea. Castelbasso (Te) Castelbasso/Castellalto. Musica, spettacoli, mostre di artisti internazionali AGOSTO Pescara Porto Turistico “Marina di Pescara”. Mediterranea. La fiera del mangiar sano: prodotti tipici locali, nazionali e internazionali. L'Oro d'Abruzzo. L'Artigianato d'Arte e di Tradizione abruzzese. Loreto Aprutino (Pe) Sagra & Profano. Enogastronomia ed artigianato nel borgo medievale. Tollo (Ch) Prima domenica di agosto. Festa della Madonna dei Turchi. Rievocazione storica del miracolo compiuto dalla Madonna che sconfisse i Turchi. Castel del Monte (Aq) 4/5/6 agosto. Rassegna degli ovini e del formaggio pecorino e festa di San Donato, patrono del paese. Giulianova (Te) 14 agosto. La Madonna del Porto Salvo Scanno (Aq) 14 agosto. Ju Catenacce. Cappelle sul Tavo (Pe) 15 agosto. Il Palio delle Pupe pirotecniche. Spoltore (Pe) Seconda metà di agosto. Spoltore Ensemble: prosa, musica, balletto. Navelli (Aq) Penultimo fine settimana di Agosto. Sagra dello zafferano e dei ceci. Vasto (Ch) 18-22 agosto. Vasto Film Festival. L'Aquila 28/29 agosto. La Perdonanza Celestiniana. Castelli (Te) Mese di agosto. Agosto a Castelli. Mostra mercato dell'artigianato ceramico castellano. Guardiagrele (Ch) Agosto. Mostra dell'Artigianato artistico e del ferro battuto. Popoli (Pe) Cronoscalata “Svolte di Popoli”.

Castelbasso (TE) Castelbasso/Castellalto. Music, shows, international art exhibitions. AUGUST Pescara Pescara Marina. Mediterranea. Healthy food fair: local, national and international produce. The Gold of Abruzzo Traditional Abruzzo Art and Handicrafts from the sea to the mountains. Loreto Aprutino (PE) Sagra e Profano (Festival/Sacred and Profane). Wine and food, and handicraft in the Mediaeval village. Tollo (CH) First Sunday of August. Festival of the Madonna of the Turks. Historical commemoration of the Madonna’s miracle in defeating the Turks. Castel del Monte (AQ) 4th/5th August. Sheep and Pecorino cheese festival. Castel del Monte (AQ) 6th/7th August. Festival in honour of St. Donato, the Patron Saint of the village. Giulianova (TE) 14th August. The Madonna of the Saved Port. Scanno (AQ) 14th August.“Ju Catenacce” centring on a wedding procession. Cappelle sul Tavo (PE). 15th August. The Palio of the Pupe (cardboard female figures) with fireworks. Spoltore (PE) Second half of August. Spoltore Ensemble: prose, music, dance. Navelli (AQ). Last-but-one weekend in August. Festival of chick-peas and saffron. Vasto (CH) 18th/22th August. Vasto Film festival. L’Aquila 28th/29th August.Celestinian Forgiveness festival. Castelli (TE) During August. August in Castelli. Market fair of Castelli ceramics handicrafts. Guardiagrele (CH) August. Art and wrought iron handicraft Exhibition. Popoli (PE) Car Race Event “Svolte di Popoli”.


L’AQUILA h 3.32 - 6 aprile 2009

ipartire. Come altre volte, nella storia e nello sport (che della vita è metafora) per andare in meta: un traguardo che questa volta ha il sapore della rinascita per una comunità intera. Ha davvero tutto il senso della fatica, del fango e del sudore del suo sport d’elezione, l’anglosassone rugby, quello che attende L’Aquila e i suoi cittadini. Quello che li attende dall’alba del 6 aprile scorso, quando la terra - impietosa - ha tremato; travolgendo le cose e le persone, i segni dell’uomo. Coprendo ogni cosa, tranne che l’anima. Rinascere. Come altre volte è accaduto, facendo leva sull’anima degli aquilani, sulla loro proverbiale tenacia di gente semplice, eppure delicata. E sulla solidarietà di una terra, l’Abruzzo, che mai nella sua esistenza si era sentito e percepito così tanto al singolare. Mai così lontano dalla metafora che raccontava degli “Abruzzi”, delle divisioni e dei campanili. Risollevarsi. Con quella forza della dignità che nel dolore è, come per i campioni dello sport, una “cifra tecnica”. Un senso comune. Uno stesso modo di concepire la vita. L’Aquila, si diceva. L’Aquila “città invisibile” che pure il mondo ha imparato a vedere e scrutare dentro gli sguardi della sua gente. L’Aquila degli splendidi, impagabili scorci che il terremoto ha ferito, ma che tutti sono certi torneranno a fare bella mostra di sé. L’Aquila che i Grandi della Terra toccheranno con mano. L’Aquila un cui frammento di realtà vivrà nelle strade di New York e Pechino, Londra e Parigi, Mosca e Roma.

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etting out anew. Like the other times, in history and in sport (which is a metaphor of life), to get to the finishing-line, this time for the rebirth of a whole community. And L’Aquila’s chosen sport, rugby, contains all those features – fatigue, mud and sweat – that the earthquake has demanded of its L’Aquila’s citizens. On April 6th, the earth erupted and swept away people, their possessions and the marks they had left on the land. Blocking out everything, except their souls. Rebirth. It has happened before, and every time it brings out those qualities Abruzzo’s people possess – tenacity, simplicity and compassion. Abruzzo has always been a land in which each village possessed its own character and singularity, yet in times like these, all divisions were broken down as everyone turned round to give a hand. Getting back on their feet. With the courage and dignity which accompanies suffering and which true champions possess. A mutual sensation. The same conception of life. L’Aquila has always been rather an “invisible” city, not really on the tourist track; now all the world has seen its wounds. L’Aquila with its breath-taking views, ruptured by the tremor, but which all hope to restore to their former splendour. L’Aquila whose image the leaders of the earth will take away with them, to New York, Beijing, London, Paris, Moscow and Rome.

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La Basilica di Collemaggio

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L’AQUILA ovantanove, un numero ricorrente nella storia aquilana: si narra che furono novantanove i “castelli”, ovvero i nuclei abitati che unendosi fecero nascere la città capoluogo d’Abruzzo, che contava in antichità anche novantanove chiese e altrettante piazze, successivamente ridotte nelle trasformazioni urbanistiche subite nel corso dei secoli. Di questa leggendaria origine resta testimonianza nella fontana delle 99 cannelle, che a L’Aquila è uno dei monumenti più celebri, tra i meno danneggiati dal sisma del 6 aprile scorso. Ma la storia di questa città è legata soprattutto alla figura di Pietro Angeleri, l’eremita che divenne Papa nel 1294 col nome di Celestino V: fu lui a far costruire la Basilica di S. Maria di Collemaggio, una delle chiese più belle d’Abruzzo e sicuramente la più grande. Sempre lui concesse, appena eletto al soglio pontificio, l’indulgenza plenaria a tutti i fedeli che avessero attraversato la Porta Santa della Basilica: questa è una tradizione che si rinnova ogni anno durante la festa detta, appunto, Perdonanza Celestiniana. Altra chiesa importante della città è quella dedicata a San Bernardino da Siena, a pochi passi dal corso principale: una magnifica basilica rinascimentale al cui interno sono custoditi i resti del Santo senese che visse a L’Aquila gli ultimi anni della sua vita. Alle spalle della chiesa di San Bernardino, a poca distanza dal centro della città, si trova infine il Castello, un forte spagnolo edificato nel XV secolo che ospita il Museo Nazionale d’Abruzzo.

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inety-nine – a number which recurs in the history of L’Aquila: there were said to be ninetynine “castles”, or clutches of houses which joined together to form this city - the county-town of Abruzzo. In the past, L’Aquila had ninetynine churches and ninety-nine squares which, however, over the centuries, with the growth of the town, have fallen in number.The original number can still be found however, in the fountain with ninety-nine spouts – one of the most famous monuments L’Aquila has to offer. But its history is linked principally to Pietro Angeleri, the hermit who became Pope in 1294 under the name of Celestine V; it was he who had the Basilica of Santa Maria di Collemaggio built – one of the most beautiful churches in Abruzzo and certainly the largest. It was he, again who, freshly elected, conceded plenary indulgences to all those who had crossed the threshold of the Holy Door of the Basilica; this is a tradition which is repeated every year during the festival of Celestinian Forgiveness. Another important church in the city is the one dedicated to San Bernardino da Siena, a few yards from the Main Street. It is a magnificent Renaissance Basilica which houses the relics of the Sienese saint who spent the last years of his life in L’Aquila. Behind this church, a short distance from the centre of the city is the castle, a Spanish fortress erected in the fifteenth century which houses the national Museum of Abruzzo.

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PESCARA

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escara ha la magia di farti sentire bene con il mondo, senza che ciò ti richieda sforzo alcuno, scriveva Tim Parks nel suo articolo “On the Beach, Italian Style” sul Daily Telegraph del 6 gennaio 2007. Un resoconto molto dettagliato della vita di una città sul mare, che dal mare trae la sua forza e che col mare convive con ritualità, alternando momenti di grande energia a momenti di assoluto relax. Pescara non dorme mai. I negozi, gli uffici, le strade che di giorno fervono dell’attività quotidiana, di notte lasciano il passo ai pub, ai ristoranti, ai club che con le loro luci rischiarano i vicoli del centro storico, cuore pulsante della vita notturna, e della riviera dove d’estate l’aria è fresca e il rumore del mare fa da sottofondo alla musica dei locali che si affacciano sulla spiaggia.La città che poco più di cento anni fa era un piccolo borgo di pescatori, raccolto intorno alla foce del fiume, oggi è un autentico monumento alla modernità, una città sempre disponibile al nuovo e che, anche grazie alla presenza di una università brillante e dinamica, sembra saldamente proiettata verso il futuro. Pescara è anche una città attraversata dai più diversi flussi culturali: letteratura, musica, arti visive, cinema e teatro sono parte della quotidianità per gli abitanti e costituiscono un’occasione di svago per tutti i turisti; premi e mostre sono ogni anno dedicati ai figli più illustri di Pescara, il poeta Gabriele d’Annunzio, Ennio Flaiano, sceneggiatore e scrittore, e gli artisti della famiglia Cascella. Grazie alla sua posizione, Pescara è il luogo migliore da cui partire, sia per l’interno della regione che per i paesi che si affacciano sull’altra sponda dell’Adriatico, con i quali l’amministrazione comunale ha stretto interessanti rapporti diplomatici, culturali e commerciali.

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escara has the power to make you feel at one with the world, without this requiring any effort, wrote Tim Parks in his article “On the Beach, Italian Style” in the Daily Telegraph of 6th January 2007 - a detailed account of the life of a city on the sea which takes its strength from the sea and lives with the sea, with the rituality this imposes, alternating moments of great energy with times of utter idleness and relaxation. Pescara never sleeps. Shops, offices and streets that are feverish with activity by day become even more alive at night with their pubs, restaurants and clubs ablaze with lights that illumine the alleys of the historical centre, the heart of Pescara’s night-life, and the Riviera where the air is cooler and the sound of the sea provides a background to the music emanating from the bars and clubs which back onto the beach. The town that a hundred years ago was merely a fishing-village situated at the mouth of the river is today an authentic monument to modernity – a town ever open to new ideas, one which, thanks to the presence of a brilliant, dynamic University, is projected into the future. Pescara is also a town crossed by the most diverse cultural currents – while literature, music, visual arts, cinema and theatre are part of everyday life for the inhabitants, they provide a leisure activity for tourists. Prizes are awarded and exhibitions are held every year bearing the names of the city’s most famous sons - the poet Gabriele d’Annunzio, Ennio Flaiano, script-writer and novelist, and the Cascella family. Thanks to its position Pescara is the most convenient place for a departure, both towards the hinterland and away across the sea to countries on the other side of the Adriatic with whom local government has started up interesting diplomatic, cultural and commercial relations.


TERAMO

antica Interamnia, la città tra i due fiumi Tordino e Vezzola, fu una grande città romana, come testimoniano i resti del Teatro e dell’Anfiteatro visibili in pieno centro cittadino, e che secondo gli studiosi costituiscono un caso unico al mondo per la breve distanza che li separa. Ma è col medioevo che Teramo diventa nobile e splendida: il principale monumento cittadino è infatti il Duomo, la Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Berardo, patrono della città. Iniziata nel 1158, al suo interno si trovano il prezioso “paliotto” d’argento di Nicola da Guardiagrele e il polittico del veneziano Jacobello da Fiore. Oltre al suo glorioso passato, Teramo ha un presente importante per la ricerca scientifica: vi ha sede infatti l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, uno dei dieci presenti in Italia, fondato nel 1941 e oggi principale referente per l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la Food and Agriculture Organization delle Nazioni Unite (FAO) e l’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (OIE) in specifici ambiti di attività.Teramo è anche sede di una giovane Università, nata attorno alla Facoltà di Giurisprudenza e oggi composta di ben cinque Facoltà, tra cui quella di Agraria e quella di Medicina veterinaria, che svolgono un’incessante attività di relazione col territorio. Dal punto di vista della gastronomia,Teramo offre una cucina molto caratteristica, semplice e saporita, di antichissima tradizione; imperdibili le scrippelle ‘mbusse, le saporite “mazzarelle” (una foglia di lattuga legata con un budellino che avvolge pezzetti di coratella d’agnello) e il piatto principe della cucina locale, i maccheroni alla chitarra al sugo con le “pallottine”, piccole polpettine di carne mista preparate a mano e fatte soffriggere: una vera delizia.

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eramo was originally called Interamnia – the city between the two rivers Tordino and Vezzola – and was a great Roman city, as the remains of the Theatre and Amphitheatre right in the middle of the town testify. Scholars consider they are unique in terms of the short distance which separates them. But it was in the Middle Ages that Teramo became noble and splendid: the main monument is the Cathedral, the Basilica Cathedral of Santa Maria Assunta and San Berardo,the patron saint of the town.Building began in 1158, and inside the visitor may admire the precious silver frontal by Nicola da Guardiagrele and the polyptych by the Venetian, Jacobello da Fiore. Besides its glorious past, Teramo has an important present for its scientific research. The town is home to the Experimental Zoo-profilactic Institute, one of ten in Italy, founded in 1941 and today the main reference point for OMS, FAO and OIE. Teramo is also the seat of a new University, which has grown up around the faculty of law and today boasts five faculties – including agrarian studies and veterinary sciences, which are closely linked to the local reality. From a gastronomical point of view, Teramo offers an exceptional cuisine, simple but tasty, of ancient tradition. Remember to try “scrippelle ‘mbusse” and the tasty “mazzarelle” (a lettuce leaf enclosing lamb’s entrails) and the masterpiece, macaroni with tomato sauce containing minute meatballs of various sorts of meat shaped by hand and fried before adding to the sauce. A real treat!

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CHIETI

lacidamente distesa su un colle che sormonta la val Pescara, Chieti è stata per secoli una delle più importanti città abruzzesi, soprattutto in virtù dei suoi legami con la Chiesa, che tra il Cinquecento e il Seicento vi eresse imponenti edifici come il palazzo del Seminario Diocesano. La Chiesa di San Giustino, dalle antichissime origini, che domina la città, è una splendida cattedrale il cui attuale aspetto risale al XIV secolo e a rimaneggiamenti del Settecento. Nel Museo Archeologico nazionale di Chieti è custodita una gran quantità di reperti di epoca romana, ma il pezzo forte è la statua detta del “Guerriero di Capestrano”, la più importante testimonianza di arte preromana abruzzese, rinvenuta casualmente nel 1934 da un contadino. Nel museo si trova anche la piccola e pregevole statuetta di Ercole Curino, rinvenuta sul monte Morrone presso Sulmona nell’area dell’omonimo santuario e risalente al III secolo a.C., ritenuta opera di Lisippo, successivamente portata dalla Grecia in Italia. L’arte e la cultura sono da sempre legate alla città: il Teatro Marrucino è uno dei più belli d’Abruzzo e propone una stagione lirica di altissimo livello; la Settimana Mozartiana, in programma a luglio, trasforma la città in una piccola Vienna, con concerti e spettacoli per i vicoli del centro storico; il modernissimo museo La Civitella, che sorge attorno all’Anfiteatro romano, raccoglie reperti dell’antica Teate; nella pinacoteca dedicata a Costantino Barbella si trova un’importante collezione di arte moderna. Recentemente Chieti si è affermata anche come una città capace di ospitare manifestazioni sportive di livello internazionale: nel 2007 vi si sono svolti, in collaborazione con l’Università d’Annunzio, i campionati Europei di Basket femminile, un evento che ha richiamato oltre trentamila spettatori da tutto il mondo.

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eacefully lying on a low hill above the valley of the Pescara river, Chieti has for centuries been one of the most important towns in Abruzzo, above all thanks to its links with the Church which, between the sixteenth and seventeenth centuries commissioned the construction of imposing buildings such as the Palazzo of the Diocesan Seminary.The Church of San Giustino, with its ancient origins, rises above the town,and is a splendid cathedral whose present appearance goes back to the fourteenth century and restorations of the eighteenth.The National Archaeological Museum of Chieti houses a large number of Roman remains, but the most interesting piece is the statue named the “Warrior of Capestrano”, the most important work of pre-Roman Abruzzo art, found by chance by a farmer in 1934. In the museum there is also a small but delightful statue of Ercole Curino, discovered on Mount Morrone near Sulmona in the area around the sanctuary of the same name and going back to the 3rd

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century BC; it is thought to be the work of Lisippo, and later brought from Greece to Italy. Art and culture have always been part of the town: the Marrucino Theatre is one of the most beautiful in Abruzzo and houses an opera season of the highest quality every year; there is also Mozart Week, in July, which transforms the town into a miniature Vienna, with concerts and shows taking place in the lanes and alleys of the old town.Then there is the brand-new La Civitella Museum,which is located around the Roman Amphitheatre where visitors can admire findings from the old town originally named Teate. In the art gallery dedicated to Costantino Barbella, there is an important collection of modern art. Recently Chieti has proved itself to be a town capable of hosting international sports events: in 2007, in collaboration with the University D’Annunzio, Chieti was venue to the Women’s European Basketball Championship, which was visited by thirty thousand spectators from all over the world.


Abruzzo, cuore verde d’Europa Abruzzo, green heart of Europe iardino d’Europa, terra dei Parchi, polmone verde del centro Italia: un paradiso protetto di spiagge, colline, boschi e montagne che aspetta solo di essere visitato. Con tre Parchi nazionali, un Parco Regionale e decine di oasi e riserve, l’Abruzzo vanta una quantità di superficie protetta che non ha eguali in nessun’altra regione europea. Il Ministero dell’Ambiente, conferisce all’Abruzzo un primato sulle altre regioni italiane quanto a territorio protetto (28,1%), il che ne fa praticamente il giardino del Vecchio Continente. Il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è il più antico d’Italia: fu istituito un anno prima di quello del Gran Paradiso, sotto la spinta di Benedetto Croce, che spronò e sostenne il cugino Erminio Sipari nell’istituzione di un Parco nazionale sul modello dello Yellowstone statunitense. Il territorio del Parco è disseminato di sentieri e percorsi turistici che lo rendono completamente visitabile in assoluta sicurezza: 50mila ettari di verde (più gli 80mila dell’area contigua), 18 Comuni, una fauna che comprende le maggiori specie animali appenniniche (l’Orso marsicano, il Camoscio e il Lupo, il Cervo e l’Aquila reale), boschi di faggio a perdita d’occhio e un fiore, su tutti, all’occhiello del Parco: l’orchidea chiamata

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he garden of Europe. A land of parks, the green lungs of central Italy. A protected paradise of beaches, hills, woods and mountains just waiting to be seen. With three national parks and dozens of nature reserves, Abruzzo boasts an area of protected territory that has no equal in the rest of Europe. The Ministry of the Environment has declared Abruzzo to be in the lead for what concerns its protected areas (28.1%), which makes it the garden of the Old Continent. The National Park of Abruzzo, Lazio and Molise is the oldest in Italy; it was instituted a year before the Gran Paradiso Park; Benedetto Croce was instrumental in its foundation, encouraging and backing his cousin Erminio Sipari who took Yellowstone Park in the U.S.A. as his model. The Park is crossed by numerous footpaths and tourist routes which allow the visitor to reach all parts of it in complete safety. There are 125,000 acres of land (plus 200,000 in the adjoining area), 18 municipalities, fauna which includes the major animal species native to the Apennines (Marsican bears, chamois, wolves, deer and golden eagles), beech-woods stretching as far as the eye can reach and a flower, the show-piece of the Park, an orchid named “Lady’s Slipper”, which is extremely rare

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“Scarpetta di Venere” molto rara e tipica dell’arco alpino. Il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, oltre ad essere uno dei più estesi parchi italiani (180mila ettari e ben 44 Comuni), è il paradiso degli escursionisti e dei rocciatori. Le vette più alte della regione (e dell’intero Appennino), il Corno grande (2914 m) e il Corno piccolo (2655 m) sono tra le più frequentate dagli appassionati di trekking e di alpinismo. Luoghi di partenza per le scalate sono i rifugi in quota (il Franchetti a 2433 m e il Garibaldi a 2231 m) o per il versante aquilano l’albergo di Campo Imperatore nei pressi di Assergi, dove fu tenuto prigioniero Benito Mussolini fino alla liberazione ad opera delle truppe tedesche nel 1943. Sul Gran Sasso si trova inoltre il ghiacciaio più meridionale d’Europa, il Calderone. All’interno del Parco si trovano numerosi borghi medievali tra cui Calascio, sormontato dalla poderosa Rocca, e Santo Stefano di Sessanio, paesino mediceo perfettamente conservato, dove si trovano le famose lenticchie rinomate in tutto il mondo. Il Parco nazionale della Maiella è l’ideale per gli amanti delle passeggiate: il paesaggio è più dolce di quello del Gran Sasso, con vaste praterie che in primavera si coprono di fiori. Grandi pianure, colline e valloni sono attraversati spesso da torrenti lungo i quali si snodano sentieri e percorsi ecoturistici di straordinaria bellezza. Una delle mete preferite dagli escursionisti sono gli Eremi celestiniani, tra cui quello di San Bartolomeo nei pressi di Roccamorice, di grande suggestione. La vetta del Monte Amaro (2793 metri) è la più alta e una tra le più divertenti da scalare di tutto l’Abruzzo. Oltre a orsi, camosci e lupi, lungo i corsi d’acqua come l’Orfento e l’Orta si può trovare anche la lontra (l’animale caratteristico di quest’area).Tra le località più famose

and typical of the Alps. The Gran Sasso and Monti della Laga National Park, besides being one of the largest in Italy, (450,000 acres and 44 municipalities), is a paradise for hikers and climbers. The highest peaks in the region (and of the whole Apennine range), the Corno Grande (2914m) and the Corno Piccolo (2655m), are the most popular with trekkers and climbers. The startingpoints for climbs are huts (the Franchetti hut at 2433m and the Garibaldi hut at 2231m, or the hotel on Campo Imperatore near Assergi where Benito Mussolini was imprisoned until the liberation by the German troops in 1943. On the Gran Sasso mountain, we find the southernmost glacier in Europe, the Calderone. Within the area of the Park, there are many mediaeval villages, including Calascio, nestling beneath its mighty castle, and Santo Stefano di Sessanio, a perfectly preserved village once owned by the Medici family,

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c’è Caramanico, sede di una grande stazione termale. Il Parco regionale del Sirente-Velino, interamente compreso nella Provincia dell’Aquila, conta almeno otto cime superiori ai duemila metri di altezza e numerose stazioni sciistiche. È un’area di particolare rilievo per la presenza di numerosi rapaci, tra cui una cinquantina di Grifoni. C’è poi, oltre a questi quattro Parchi “ufficiali”, un altro Parco, costituito come un gigantesco mosaico dalla grande quantità di oasi, riserve naturali e aree protette che si trovano dovunque in tutta la regione, anche a poca distanza dai maggiori centri abitati: a partire dalla costa (l’eccezionale Punta Aderci di Vasto) per passare alla collina (la spettacolare riserva dei Calanchi di Atri, quella del Lago di Serranella, del lago di Penne, delle Sorgenti del Pescara) fino alle zone più suggestive delle montagne, come le cascate del Verde in provincia di Chieti o quella di Zompo lo Schioppo nella Valle Roveto, in territorio aquilano: un territorio nascosto che aspetta solo di essere visitato.

and now also world-famous for its lentils. The Maiella National Park is ideal for walkers. The “softest” walk is the Gran Sasso hike across the meadows decked with flowers in spring. Vast plains, hills and valleys are crossed by mountain streams with paths flanking them which are ideal for “green” tourism. One of the hikers’ favourite destinations is the Celestine Hermitages, St. Bartholomew’s, for example, near Roccamorice, a charming village. The Monte Amaro peak (2793m) is the highest in this Park, and the most fun to climb. Besides bears, chamois and wolves, along the many streams and rivers such as the Orfento and the Orta, it is possible to meet otters (the characteristic animal of this area). Among the most famous small towns is Caramanico, an important spa town. The Sirente-Velino National Park, which lies wholly within the province of L’Aquila, has over eight peaks measuring more than 2000m and numerous skiing resorts. It is a particularly important area for large birds of prey, and there is a population of about 50 griffons. In addition to these “official” Parks, there is another Park, which is like a huge mosaic of nature reserves and protected areas which are to be found all over the region, even a short distance from the major towns: from the coast (the exceptional Punta Aderci near Vasto) to the hills (the stunning reserve of the Atri Calanchi – unusual rock formations – the reserve of the Serranella Lake, the Penne Lake, the source of the Pescara river), and to the most spectacular sights to be seen in the mountains – the Verde waterfalls in the province of Chieti and the waterfalls called Zompo lo Schioppo in the Roveto valley, near L’Aquila: a hidden treasure just waiting to be visited.

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Un mare di relax A sea of leisure and relaxation olete la sabbia, gli ombrelloni e le palme? Ci sono. Gli scogli e la spiaggia rocciosa? Ci sono. Ciottoli, dune, un po’ di verde, una costa selvaggia? Ci sono. L’inquinamento? Quello no, per fortuna è l’unica cosa che manca: ben tredici località abruzzesi hanno ricevuto, nel 2009, la “bandiera blu” assegnata ogni anno dalla Fee (Foundation for Environmental Education) alle migliori spiagge italiane. Su oltre 120 chilometri di litorale non c’è che l’imbarazzo della scelta: l’Abruzzo accontenta tutti. Su un articolo apparso a gennaio sul britannico Daily Telegraph si sottolinea come le spiagge abruzzesi siano ideali per le famiglie: sabbia sottile, pulita, attrezzature, personale qualificato per la sicurezza e servizi adeguati rendono una vacanza in Abruzzo estremamente piacevole. Se cercate spiagge sabbiose ma non troppo, popolate ma non troppo, attrezzate ma non troppo, dovete recarvi al nord: la costa tra Martinsicuro e Silvi è una lunga striscia di sabbia protetta da ombrose pinete, intervallate da radure in cui

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s it sand, beach-parasols and palm-trees that you want? We’ve got them.Cliffs and rocks? We’ve got those too. Pebbles, dunes, some greenery, a naturally wild coastline? There’s all that.Pollution? No, fortunately it’s the only thing missing: did you know that thirteen resorts along the Abruzzo coastline were given the “blue flag”, an award assigned each year by Fee (Foundation for Environmental Education) to the best Italian beaches? The tourist is spoilt for choice: 120 kms of coastline to suit all tastes.In an article published in January in the British newspaper Daily Telegraph, great emphasis is laid on the fact that the Abruzzo beaches are ideal for families, with their clean, fine sand, facilities for changing and recreation, lifeguards and refreshments always available.All these factors make a holiday in Abruzzo extremely pleasant.If you are looking for fewer crowds, a little less sand and areas where nature is a little more untamed, it is best to head for the beaches further to the north of Abruzzo: the coast between Martinsicuro and Silvi is a long strip of sand protected by

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la vegetazione è più selvatica; in corrispondenza delle cosiddette “sette sorelle”, le località balneari della costa teramana (Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova, Roseto, Pineto e Silvi) la spiaggia è attrezzata con stabilimenti e ombrelloni, e di sera la riviera si illumina delle luci dei ristoranti e dei locali. Gli amanti del divertimento, della mondanità, delle spiagge vivaci e colorate troveranno molto gradevole il tratto di costa compreso tra Montesilvano, Pescara e Francavilla al Mare: gli stabilimenti balneari, con le loro attrezzature sportive e turistiche, sono presenti praticamente su tutto il litorale. La riviera non dorme mai, e il divertimento è assicurato per tutti i gusti e tutte le fasce di età. Più a sud, da Ortona fino a Vasto e San Salvo, il paesaggio cambia: la costa si fa più frastagliata, e si caratterizza per la presenza di rocce, scogli e

shady pine-woods and areas of unspoilt land.The resorts along this part of the coast are known as the “seven sisters”(Martinsicuro, Alba Adriatica,Tortoreto, Giulianova, Roseto, Pineto and Silvi) and the beaches here all have beach-parasols, bars and facilities.At night the Riviera comes alive with the lights of the restaurants, clubs, icecream parlours and bars. Those who seek fun, lively beaches, entertainment and night-life will prefer the stretch of coastline between Montesilvano, Pescara and Francavilla al Mare.There are sports, leisure and recreational facilities on every stretch of beach.The Riviera never sleeps, and there is fun for all ages and tastes.Further south, from Ortona down to Vasto and San Salvo, the landscape changes: the coast becomes more rugged, with rocks, cliffs and pebbled beaches. Nature-lovers will find a true paradise here in this coastal area which has been named the “costa dei trabocchi”,(the

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spiagge di ciottoli. Chi ama la natura selvaggia troverà un vero paradiso lungo questa che è stata definita “costa dei trabocchi”, ovvero quei lunghi pontili di legno che di tanto in tanto si affacciano per decine di metri sul mare, terminando con una sorta di palafitta attrezzata per la pesca, descritti da D’Annunzio come “grande macchina pescatoria, simile allo scheletro colossale di un anfibio antidiluviano”. Oggi i trabocchi sono oggetto di un attento recupero da parte dei loro proprietari e degli enti preposti alla tutela dei beni ambientali, e diverse sono le manifestazioni culturali ed enogastronomiche che li vedono protagonisti (come ad esempio Cala Lenta, una “tre giorni” dedicata alla pesca e alla cucina che si svolge a luglio); alcuni di essi sono stati anche rinforzati nella struttura e sono in grado di ospitare piccoli gruppi di persone per cene a base di pesce in un’atmosfera romantica e indimenticabile.E se l’acqua salata non è il vostro ideale, la balneazione in Abruzzo non si limita al mare: il Lago di Scanno è un’apprezzata meta turistica, quello di Bomba è servito da numerose strutture sportive per gli sport acquatici, il lago di Barrea e quello di Campotosto sono un vero paradiso per gli amanti del windsurf e della vela in generale.

coastline of fishing-piers).All along the shore are situated wooden piers which stretch out into the sea.They are extremely picturesque and have a sort of hut at the end which serves as a shelter for the fishermen.Gabriele D’Annunzio described them as “great fishing machines, like colossal skeletons of antediluvian amphibians”.Today, these piers are being lovingly restored by their owners and agencies for environmental conservation, and they often feature in cultural and wine-and-food events, such as the Cala lenta, a three-day event featuring fishing and cuisine held in July; some of them have even been adapted to host small groups of diners for meals (fish, naturally!) in an unforgettably romantic atmosphere. But if salt water is not your scene, there are plenty of freshwater lakes in Abruzzo, with water-sports at Lake Bomba, windsurfing and sailing at Lakes Barrea and Campotosto. Lake Scanno is also extremely popular with tourists.

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Vista lago Lake view nche quest’anno la Fee (Foundation for Environmental Education) ha assegnato alla regione verde d’Europa ben 13 bandiere blu. Dodici sono andate alle località costiere, mentre una è stata conferita al Lago di Scanno, uno splendido lago dalla caratteristica forma a cuore, ben attrezzato e meta turistica apprezzata anche da chi cerca una fuga dall’afa estiva. Non c’è da stupirsi: in una regione montuosa per l’80% del suo territorio non potevano mancare i laghi, alcuni in verità piccolissimi (come i laghetti che si trovano sulla piana di campo Imperatore, a Calascio e a Santo Stefano di Sessanio, o come il Lago Sinizzo, nei pressi delle Grotte di Stiffe: il cosiddetto “mare degli aquilani”) e altri invece molto grandi e balneabili, come il già citato lago di Scanno, o come il lago di Bomba, bacino artificiale che si trova lungo la valle del Sangro, scelto come sede per ospitare le gare di canoa, kayak e canottaggio dei Giochi del Mediterraneo. A pochi chilometri di distanza, nel cuore del Parco nazionale d’Abruzzo, si trova il Lago di Barrea, lago artificiale ricavato nel 1951 dallo sbarramento del fiume Sangro. Artificiale è anche il più grande dei laghi abruzzesi, quello di Campotosto (sempre in provincia dell’Aquila), che d’inverno offre uno spettacolo maestoso a chi lo visita nel periodo in cui è completamente ghiacciato. Menzione anche per il Lago di Casoli (o Lago Sant’Angelo), in provincia di Chieti, circondato dal verde degli oliveti in piena collina. Infine vale la pena di citare due oasi protette, quella del lago di Penne (a pochi chilometri da Pescara), sulle cui sponde sostano molti uccelli migratori, e quella del lago di Serranella, alla confluenza tra i fiumi Sangro e Aventino nel territorio dei comuni di Casoli, Altino e Sant’Eusanio del Sangro: grande circa 300 ettari, è tra le oasi più importanti della regione. Oltre ai laghi, per chi non ama le affollate spiagge e l’acqua salata, ci sono le terme di Caramanico: aperte nel 1901, sono tra le più frequentate della regione, anche per la vicinanza alla Valle dell’Orfento, luogo di misteriosa e suggestiva bellezza. Altra importante località termale è Popoli, che ospita in uno scenario naturale privilegiato lo stabilimento che sfrutta le acque della sorgente DeContra.

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his year, like others, Fee (Foundation for Environmental Education) has awarded the “Green Region of Europe”13 blue flags.Twelve went to coastal areas, while one went again to Lake Scanno, a magnificent lake with its heart-shaped contours, and tourists arrive in great numbers to visit. Small wonder: in a region which boasts 80% of mountainous terrain, there have to be lakes; some are quite small, for example the lakes on the Campo Imperatore plateau, Calascio and Santo Stefano di Sessanio, or Lake Sinizzo, near the Stiffe caves – the so-called “seaside for the inhabitants of L’Aquila”. Others are large, like the above-mentioned Lake Scanno or Lake Bomba, in the Sangro Valley.This lake has been chosen as a venue for the canoe, kayak and rowing competitions in the Mediterranean Games. Facilities are good and bathing and boating is a good way to escape the summer heat. A few kilometres away lies Lake Barrea, in the heart of the Abruzzo National Park.This is a man-made lake, created in 1951 from the damming of the River Sangro. Lake Campotosto (in the province of L’Aquila) is also artificial and is also one of the largest in Abruzzo; it offers an unforgettable sight in winter when it freezes over completely. Lake Casoli, or Lake Sant’Angelo in the province of Chieti is also worth mentioning, nestling in olivegrove-lined hillsides.The region also offers two nature reserves – the lake near Penne, not far from Pescara, where many migratory birds nest – and that of Serenella, at the confluence of the rivers Sangro and Aventino in the area near Casoli Altino and Sant’Eusanio del Sangro. It covers 300 hectares and is one of the most important in the region. Besides the lakes, for those who are not keen on crowded beach and saltwater, there is the spa station of Caramanico.This complex was opened in 1901 and is extremely popular. It lies near the Orfento Valley, one of the most beautiful areas in Abruzzo. Another important spa is in nearby Popoli; the healing waters are those of the DeContra spring, and the ultra-modern facilities look out over the wooded gorge of Popoli.

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Una regione bianca A white region n Abruzzo si scia con vista mare, anche fuori stagione e in un paesaggio mutevole e affascinante che non teme confronti con quelli alpini. Cifre alla mano, l’Abruzzo è la terza regione d’Italia per numero di sciatori dopo Trentino e Valle d’Aosta e prima di Piemonte e Lombardia. Possiamo distinguere quattro grandi poli: Roccaraso-Aremogna, OvindoliCampofelice, il Gran Sasso, e infine la Maiella. A Roccaraso, sull’Altopiano delle Cinque miglia, ci sono tante piste adatte a ogni livello di preparazione: è possibile sciare tutta la giornata senza mai percorrere due volte la stessa pista. I più esperti hanno un ventaglio di rosse con pezzi di blu, giustamente alternati, con piccoli muri rossi; per quelli bravissimi ci sono le splendide nere di monte Pratello e dell’Aremogna (un muro eccezionale di 250 metri che guarda sul rifugio di Valleverde, dove si sono svolti i mondiali di libera femminile). Gli impianti di Pescocostanzo sono di grande importanza soprattutto dal punto di vista storico; la bomboniera del Bosco di Sant’Antonio, attraversata da un anello per lo sci di fondo, rende tutto il comprensorio il più completo della regione. Ovindoli e Campofelice sono due grandi stazioni, modernissime, con impianti all’avanguardia (come l’ovovia a otto posti di Ovindoli, la più moderna d’Italia) e una gran varietà di piste al sole e nel bosco, per espertissimi e per principianti. In mezzo si trova una grande risorsa naturale, i Piani di Pezza, cuore del Parco Sirente-Velino e una delle mete preferite dai fondisti.Ovindoli e Campofelice accolgono ogni domenica dai 10 ai 15mila sciatori ciascuna, contro i 30mila di Roccaraso. E tutto a meno di un’ora da Roma. A Campo Imperatore la funivia che parte da Assergi (una Agudio del 1988 con cabine Pininfarina a 100 posti che percorre una tratta unica lunga 3008 metri ed è una delle più lunghe d’Europa) porta gli sciatori alla base di due seggiovie: Le Fondari e La Scindarella. La zona è adatta per sciatori di una certa esperienza, che scelgono una via di mezzo tra sci, alpinismo, fondo. Sulla Maiella il pienone lo fa Passolanciano, con tre rosse: il “Pistone”, la “Tre”e la “Panoramica”, impegnative ma varie; una lunga pista blu gira intorno alla Tre e permette ai bambini di fare lezione. I grandi spazi del Mamma Rosa-Maielletta offrono lunghe piste rosse che partono dallo skilift superiore, e l’azzurra tutt’intorno. È uno dei luoghi preferiti per chi usa lo snowboard. Scanno è uno di quei posti dove si va “per stare in montagna”e quindi anche a sciare, ma offre tante opportunità anche per chi non ha voglia di passare tutto il giorno sulle piste. Prati di Tivo è dotata di una seggiovia bellissima, con le due spalle del Corno Piccolo, granitiche, che sovrastano le piste. Grandi spazi, di sicuro richiamo per sci-alpinisti e snowboarders, con un impianto e sette-otto piste di difficoltà media. Pescasseroli ha un bellissimo impianto e una pista nero-rossa bellissima, molto lunga ed emozionante, con vista sul paese.

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magine skiing while admiring a view over the sea! Abruzzo offers just this.The region comes third in Italy, after the Trentino area and Valle D’Aosta in terms of numbers of skiers, overtaking Piedmont and Lombardy.There are four main stations: Roccaraso-Aremogna, Ovindoli-Campofelice, the Gran Sasso and the Maiella. At Roccaraso, on the Cinque Miglia plateau, there are slopes for all abilities, and it’s even possible to ski all day without going on the same slope twice. Experts can choose from a variety of red slopes with alternating blue parts, and small red walls; for the most daring and expert there are the black slopes of Mount Pratello and Aremogna (an exceptional wall of 250 mts which looks onto the Valleverde lodge and has hosted the women’s freestyle championships). Pescocostanzo’s slopes and facilities are famous for their beauty and efficiency; the Bosco di Sant’Antonio is a wood containing a ring-shaped track for cross-country skiing, while Ovindoli and Campofelice are two ultra-modern stations with state-of-the-art facilities (eight-seater cable-cars, the most modern in Italy), and a great variety of sunny and shady slopes for all tastes and abilities. In the centre is the Piani di Pezza, at the heart of the Sirente-Velino Park and one of the favourite haunts of crosscountry skiers. Ovindoli and Campofelice are visited by 10 to 15 thousand skiers every Sunday, compared with the 30 thousand that go to Roccaraso. All this is less than an hour’s drive from Rome. At Campo Imperatore there is a 3008-metre cableway, one of the longest in Europe, which starts off from Assergi and conveys skiers to the foot of the chairlifts (the Fondari and Scindarella) in a 1988 Agudio with cars designed by Pininfarina holding up to100 people. The area is suitable for skiers with some experience choosing something half-way between downhill and cross-country skiing.The Maiella mountain attracts the largest crowds, however; Passolanciano has three red slopes – the “Pistone”, the “Tre”and the “Panoramica”, which are tough but varied; a long blue slope around the “Tre”is great for children at the learning stage.The great spaces of the Mamma-Rosa-Maielletta offer long red slopes which start from the upper ski-lift with the blue slope going round it. It is one of the favourites for snowboarders. Scanno is one of those places where you can ski or just admire the view. It offers plenty of entertainment for those who prefer to do something less energetic. Prati di Tivo has a beautiful chairlift backed by the two peaks of the granite Corno Piccolo which tower over the slopes. With wide open spaces, attracting skiers and snowboarders, and seven or eight slopes of medium difficulty, Pescasseroli has excellent facilities and a long and exciting black-red slope with a breath-taking view over the village.

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Percorsi d’arte on di solo divertimento vive il turista: chi cerca un po’ di pane per lo spirito e la mente in Abruzzo troverà senz’altro deliziosi banchetti dove saziare il suo appetito culturale.Tra chiese e musei, siti archeologici e mostre, paesi e castelli, ce n’è di che soddisfare qualunque appassionato di arte e di storia. A custodire la memoria dell’Abruzzo preromano sono il Museo archeologico nazionale di Chieti, nel quale si può ammirare la famosa statua del Guerriero di Capestrano, e quello di Campli, in cui sono allestiti quasi tutti i reperti rinvenuti nella necropoli di Campovalano. Reperti di epoca romana, provenienti soprattutto dagli scavi dell’antica Amiternum, si trovano nel Museo Nazionale d’Abruzzo, all’interno del bellissimo Castello cinquecentesco dell’Aquila, (i cui locali sono stati purtroppo danneggiati dal sisma e sono attualmente chiusi per i necessari lavori di restauro) insieme all’enorme scheletro (oltre quattro metri d’altezza per sei di lunghezza) del progenitore degli elefanti, quell’Archidiskodon Meridionalis Vestinus rinvenuto nel 1954 proprio nei pressi del capoluogo. Ma in Abruzzo i musei non sono solo quelli “al chiuso”: spesso le cose migliori vanno cercate altrove, all’aperto, nei paesi e nelle chiese, nei borghi e nei castelli. Amiternum, Juvanum, Alba Fucens, località i cui nomi evocano il tempo in cui i soldati romani calpestavano queste terre, sono bellissimi siti archeologici, facili da raggiungere, ben conservati e interamente visitabili in tutti i periodi dell’anno; e come

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dimenticare le splendide chiese di cui è ricco l’Abruzzo in tutto il suo territorio? Immerse nella natura come San Pietro ad Oratorium nei pressi di Capestrano (quella col famoso “quadrato del Sator”, simbolo esoterico tuttora al vaglio degli studiosi, riscontrabile anche in altre località della penisola), o arroccate sui monti come l’Oratorio di Santa Maria della Pietà a Calascio; Santa Maria di Bominaco, la Basilica Valvense di Corfinio nei pressi di Sulmona, splendidi esempi di architettura medievale, custodiscono affreschi, dipinti, mosaici, statue, come anche le chiese di Atri, Celano, Guardiagrele. Il borgo medievale più famoso d’Abruzzo è senza dubbio Santo Stefano di Sessanio, in provincia dell’Aquila: la sua fama, oltre che a ragioni storico-architettoniche, è dovuta anche alle lenticchie che ne portano il nome, molto gustose e saporite tanto da essere apprezzatissime dai gastronomi di tutto il mondo. Dal punto di vista culturale, il paese è un borgo deliziosamente e splendidamente conservato, sormontato da una torre che reca lo stemma dei Medici (antichi proprietari di queste terre), ed è oggetto di un attento lavoro di recupero da parte di una società privata che ne ha fatto, in pratica, un albergo dove fare un tuffo nel passato, senza perdere i comfort della vita moderna. A poca distanza la maestosa Rocca di Calascio, un’antica torre di avvistamento risalente al X secolo, si erge sulle valli circostanti, offrendo al visitatore un panorama mozzafiato. Sempre in provincia dell’Aquila non bisogna lasciarsi sfuggire l’occasione di visitare

The paths of art he tourist cannot live on leisure alone: those who hanker after food for the spirit and mind will find a feast where they can indulge their appetites for culture.With churches and museums, archaeological sites and exhibitions, villages and castles, there is enough to enthral any lover of art and history. PreRoman Abruzzo can be admired in the National Archaeological Museum of Chieti, which houses the famous statue of the Warrior of Capestrano, and in the Campli Museum which houses almost all the objects found in the necropolis in Campovalano. Remains from the Roman period, prevalently findings from excavations in ancient Amiternum, can be seen in the Abruzzo National Museum which is housed inside the beautiful sixteenth-century Castle in L’Aquila, (which was seriously damaged in the earthquake and are at present closed to the public while restoration work goes on) along with the enormous skeleton (over 4m high and 6m long) of the ancestor of the elephant; this Archidiskodon Meridionalis Vestinus was found in 1954 near L’Aquila. But in Abruzzo, museums are not all indoors. Often the best things are to be found elsewhere, in the open air, in villages and churches, hamlets and castles. Amiternum, Juvanum, Alba Fucens – places whose names bring to mind the times when Roman soldiers marched over this land – are magnificent archaeological sites, easy to reach, superbly preserved and may be visited throughout the year. And how could we forget the splendid

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churches spread all over the territory? Nestling deep in the countryside, such as San Pietro ad Oratorium near Capestrano (the one with the famous Sator palindromic square, that esoteric symbol still under study – also to be found in other places in Italy), or on the top of a mountain such as the Oratory of Santa Maria della Pietà near Calascio; Santa Maria in Bominaco, the Valvense Basilica in Corfinio near Sulmona, which are splendid examples of Mediaeval architecture and all house precious frescoes, paintings, mosaics, statues and pulpits, along with the churches of Atri, Celano, Guardiagrele and Teramo. The most famous Mediaeval village in Abruzzo is undoubtedly Santo Stefano di Sessanio, in the province of L’Aquila: its fame not only stems from historical and architectural factors, but also the lentils which bear its name. They are of the highest quality and flavour, and esteemed by gastronomes all over the world. From a cultural point of view, the village is delightfully and excellently preserved, with its tower bearing the stemma of the Medici family (who used to own these lands). Recently a private company has restored the tower and in practice made it into a hotel where the visitor can take a dip into the past without renouncing modern conveniences. A short distance away lies the majestic Rocca di Calascio, an ancient watch-tower going back to the tenth century. Towering over the surrounding valleys, it offers the visitor a breath-taking view. Still in the province of L’Aquila, it is

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Sulmona, patria del poeta latino Ovidio e terra di antiche tradizioni come quella dell’arte confettiera, oltre che paese ricco di testimonianze storiche di epoca romana e medievale. Sul versante teramano del Gran Sasso si trova Castelli, paese famoso nel mondo per le sue ceramiche, sede di una scuola che perpetua la tradizione artistica legata a questi luoghi. Le preziose opere realizzate in passato dai ceramisti castellani (Grue, Gentili, Cappelletti e altri) sono oggetto di culto per tutti i collezionisti e gli appassionati, e si trovano in molti musei regionali e nazionali; in particolare merita una visita Villa Urania a Pescara, sede della collezione Paparella Treccia – Devlet, con un cospicuo numero di esemplari a documentare la perizia dei maestri di Castelli. Scendendo verso la costa, quasi al confine con le Marche, troviamo Civitella del Tronto, un caratteristico paese medievale, sormontato dalla più grande fortezza abruzzese, la seconda per dimensioni in Europa, eretta dai Borboni e abbandonata dopo l’unificazione dell’Italia nel 1861. Più a sud il paese di Atri è noto per la sua cattedrale (monumento nazionale, dedicata a S. Maria Assunta, in cui si trova un pregevole ciclo di affreschi del pittore quattrocentesco Andrea De Litio) ed il ben conservato centro storico; nelle vicinanze del paese si può visitare la riserva naturale dei Calanchi, formazioni geologiche di straordinaria bellezza. In provincia di Pescara, alle porte del piccolo paese di Tocco da Casauria, famoso per i suoi liquori (tra cui la famosissima Centerba), si trova il complesso monumentale della splendida Abbazia di San Clemente, saccheggiata da Saraceni e Normanni e ricostruita dai benedettini nel 1105 (attualmente oggetto di un’attenta operazione di restauro); non molto distante, a Serramonacesca, un’altra magnifica chiesa immersa nel verde merita di essere visitata: San Liberatore a Maiella (ricostruita nel 1007 dopo un terremoto), grandiosa e immacolata, dalla quale si può facilmente raggiungere a piedi l’eremo di Sant’Onofrio. Sempre nel Pescarese, salendo di quota si trova il delizioso paese di San Valentino in Abruzzo Citeriore, dove accanto alle rovine di un antico castello, nel centro storico, si può ammirare la splendida chiesa settecentesca, dedicata ai Ss. Valentino e Damiano, disegnata da Luigi Vanvitelli, il celebre architetto della Reggia di Caserta. Ancora più su si incontra Caramanico, ridente paese di montagna in cui si trovano frequentatissime terme, ottima base di partenza per un’escursione lungo la Valle dell’Orfento. Il versante chietino della Maiella offre una notevole quantità di borghi medievali da visitare, tra i quali senz’altro va citato il paese di Guardiagrele, in cui nacque il celebre orafo Nicola (di cui la chiesa di Santa Maria Maggiore custodisce una splendida croce processionale), e Roccascalegna, dominata da un suggestivo castello letteralmente arroccato su uno sperone di roccia. Verso la costa è d’obbligo

important not to miss a visit to Sulmona, the native town of the Latin poet Ovid, and a place rich with ancient traditions such as the sugared almond industry, and Roman and Mediaeval remains. On the Teramo side of the Gran Sasso mountain lies Castelli, a world-famous town for its ceramics and the site of a school which perpetuates the artistic tradition linked to these places. The precious works created in past times by the Castelli ceramists (Grue,Gentili, Cappelletti and others) are cultobjects for all national collectors and enthusiasts, and can be found in the many regional and national museums. In particular, the visitor should not miss Villa Urania in Pescara which houses the Paparella Treccia – Devlet collection,many pieces of which are works of the Castelli masters. Moving towards the coast, near the border with the Marches region,we find Civitella del Tronto, a characteristic Mediaeval village, surmounted by the biggest fortress in Abruzzo, and second-largest in Europe, erected by the Bourbons and abandoned after the Unification of Italy in 1861. Further south is the village of Atri, famed for its Cathedral (a national monument, dedicated to S.Maria Assunta, housing a precious cycle of frescoes by the fifteenth-century painter Andrea De Litio) and perfectly preserved historical centre. In the surrounding area there is a nature reserve containing the famous “calanchi”, extraordinarily beautiful rock formations. In the province of Pescara, at the gates of the little village of Tocco da Casauria, famous for its liqueurs (the powerful Centerba for example) lies the splendid, monumental Abbey of San Clemente, sacked by the Saracens and Normans and reconstructed by Benedictine monks in 1105 (at present being restored). Not far away, in Serramonacesca, another church buried in the countryside deserves a visit: San Liberatore a Maiella (reconstructed in 1007 after an earthquake), grandiose and immaculate and a short walk from the hermitage of Sant’Onofrio. Still in the province of Pescara, climbing up into the hills, lies the delightful village of San Valentino in Abruzzo Citeriore where, beside the ruins of an ancient castle, in the historical centre, the visitor can admire the splendid eighteenth-century church dedicated to San Valentino and San Damiano, designed by Luigi Vanvitelli, the famous architect who designed the Palace of Caserta. A little further on up into the hills is Caramanico, a lively and busy spa town, and an excellent departure point for excursions along the Orfento valley. The Chieti side of the Maiella mountain offers a considerable number of Mediaeval villages to visit, the most noteworthy of which is Guardiagrele where the famous goldsmith Nicola da Guardiagrele was born (the Church of Santa Maria Maggiore houses a beautiful processional cross fashioned by this artist). Roccascalegna is also worth a visit, with its castle perching perilously on a rocky spur.

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una visita alla grande Abbazia di San Giovanni in Venere, che guarda il mare da una collina, la cui costruzione attuale è dovuta all’abate Oderisio II (1155-1204), sepolto nel sarcofago murato sulla facciata principale. Di grande interesse anche la città di Vasto, di origini romane (era l’antica Histonium) ma dove le influenze architettoniche sono diverse, essendo stata spesso distrutta e successivamente ricostruita nel corso dei secoli; di particolare rilievo il castello duecentesco, rifatto nel 1439 e trasformato nell’attuale edificio nel 1713. Se invece il vostro interesse è per l’arte moderna, non lasciatevi sfuggire una visita al MuMi, il Museo di arte contemporanea intitolato a Francesco Paolo Michetti a Francavilla al Mare, e la collezione permanente del Museo d’arte moderna “Vittoria Colonna” che da qualche anno

ha aperto i battenti a Pescara: l’edificio, a due passi dal mare, in pieno centro cittadino, ospita periodicamente mostre tematiche, collettive e personali che coinvolgono artisti di livello internazionale. Sempre a Pescara meritano una visita il Museo dedicato alla famiglia Cascella, che si trova in quella che fu la loro antica abitazione. Su tutto il territorio regionale si moltiplicano di anno in anno gli eventi culturali legati alle tante declinazioni della creatività. Fuori Uso, a Pescara, è una delle manifestazioni internazionali più longeve dedicate all’arte contemporanea; da qualche anno Castelbasso, un piccolo e delizioso borgo del Teramano, si popola di visitatori durante il mese di agosto, quando una nutrita serie di eventi –nel campo della letteratura, musica, architettura e arti visive– ne anima le strade.

Towards the coast the visitor should not miss the great Abbey of San Giovanni in Venere, which looks down onto the sea from a hilltop and whose construction goes back to the Abbot Odorisio II (1155-1204) who is buried in the walled sarcophagus on the main façade. The town of Vasto is also extremely interesting, and of Roman origin (ancient name – Histonium) although the architectural influences are many as the town has been frequently devastated and reconstructed over the centuries; the thirteenth- century castle, reconstructed in 1439 and transformed into the present building in 1713 is of particular note. Instead, if your interests lie in the direction of modern art, then don’t miss a visit to the MuMi, the museum of contemporary art dedicated to Francesco Paolo Michetti in Francavilla al Mare, and to

the permanent collection of the Vittoria Colonna Museum of Modern Art which has recently opened in Pescara. The building, very near the sea, frequently houses thematic, collective and personal exhibitions, with works by artists of international fame. Also in Pescara, the Museum dedicated to the Cascella family (set up in the Cascella family house) is definitely worth a visit. In every corner of the region there are cultural events for all forms of creativity, and each year sees more: Fuori Uso in Pescara is one of the longest-running international events devoted to contemporary art; for some years now, Castelbasso, a delightful village near Teramo, draws visitors from all over who come to see the literary, musical, architectural and artistic events which bring the streets to life in August.

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I luoghi dello spirito Holy places elestino V, ovvero Pietro Angeleri da Morrone, è sicuramente il personaggio più importante consegnato dall’Abruzzo alla storia della cristianità. È lui a legare due dei luoghi più sacri della regione: l’eremo di Santo Spirito a Maiella, nei pressi di Roccamorice e la Basilica di Santa Maria di Collemaggio a L’Aquila. Eremi e chiese sono le due principali tipologie di edifici religiosi del territorio e costituiscono la principale attrattiva del turismo religioso in Abruzzo. I primi sono diffusi perlopiù sul massiccio della Maiella, e vanno sotto il nome di “eremi celestiniani”in quanto legati alla vita di Celestino V. Il più importante, quello di Santo Spirito, fu edificato nel 1244 e si attesta come il primo insediamento stabile dell’eremita. A poca distanza sorge, piccolo e scavato nella viva roccia, l’eremo di San Bartolomeo in Legio, uno dei più spettacolari e più visitati. Affacciato sulla Valle Peligna, si trova l’eremo di Sant’Onofrio al Morrone, facilmente raggiungibile in mezz’ora di salita tramite una scala scavata nella pietra che parte dai resti del santuario pagano di Ercole Curino, nei pressi di Sulmona. Ma non ci sono solo quelli legati al nome di Celestino V: sulla Maiella si trovano altri eremi magari meno spettacolari ma altrettanto suggestivi, come quello di Sant’Onofrio a Serramonacesca, quello di San Giovanni all’Orfento e quello di San Michele nella Grotta Sant’Angelo a Palombaro. Sui Monti della Laga, nel Teramano, molte grotte vennero abitate da eremiti, come quella di Sant’Angelo di Ripe nei pressi di Civitella del Tronto. Attorno al Gran Sasso sorgono gli eremi di San Franco ad Assergi e di San Michele a Bominaco, mentre a Raiano, costruito come un ponte sull’Aterno, c’è il quattrocentesco eremo di San Venanzio. I turisti meno desiderosi di avventurarsi in luoghi affascinanti ma impervi possono invece recarsia L’Aquila, dove nella Basilica di Collemaggio ogni 28 di agosto si celebra la Perdonanza Celestiniana (l’indulgenza plenaria concessa da Celestino V) e si apre la Porta Santa, l’unica al di fuori di Roma. L’indulgenza plenaria può essere ottenuta anche, in certi giorni dell’anno, percorrendo in ginocchio i 28 gradini di legno della Scala Santa di Campli, nella piazza centrale del paese. A Isola del Gran Sasso, ai piedi del Gran Sasso teramano, si trova uno dei santuari più visitati d’Abruzzo, dedicato a San Gabriele dell’Addolorata. Altra meta fondamentale del turismo religioso è il santuario del Volto Santo di Manoppello, nel quale è conservato un fazzoletto recante impresso il volto di Cristo, così come la piccola chiesa lancianese di San Francesco nella quale si verificò, intorno all’anno 700, il cosiddetto “miracolo eucaristico”, (ossia la transustanziazione, trasformazione dell’ostia in carne e del vino in sangue), il più antico che il mondo cattolico ricordi. Ultima tappa, ma non meno importante, quella che ci conduce a Ortona, nella cui cattedrale sono custodite, dal 1258, le sacre spoglie dell’Apostolo Tommaso.

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elestine V, or Pietro Angeleri da Morrone, is certainly the most important figure Abruzzo has consigned to the history of Christianity. It is he who links two of the holiest places in the region: the Santo Spirito a Maiella Hermitage, near Roccamorice, and the Basilica of Santa Maria of Collemaggio in L’Aquila. Hermitages and churches are the two main types of religious buildings in the area, and form the main attractions of religious tourism to Abruzzo. The former are mainly to be found on the Maiella mountain face and go under the name of “Celestinian hermitages”, being linked, as they are, to the life of Celestine V.The most important is the Santo Spirito Hermitage, built in 1244; it was the hermit’s first stable dwelling. A short distance away is the smaller Hermitage of San Bartolomeo in Legio, dug out of the rock-face, a most spectacular site and much visited. Looking out over the Peligna Valley is the Hermitage of Sant’Onofrio al Morrone, half an hour’s climb up steps in the rock which lead up from the remains of the pagan sanctuary of Ercole Curino, near Sulmona. But there are not only places linked to Celestine V – on the Maiella there are other hermitages which may be less spectacular, but are certainly worth a visit, like the Sant’Onofrio a Serramonacesca Hermitage, that of San Giovanni all’Orfento and that of San Michele in the Sant’Angelo Grotto in Palombaro. On the Monti della Laga near Teramo, many caves were inhabited by hermits, like that of Sant’Angelo di Ripe near Civitella del Tronto. Located around the Gran Sasso mountain we find the Hermitage of San Franco ad Assergi and San Michele in Bominaco, while in Raiano, built as a bridge spanning the River Aterno, we have the fifteenth-century Hermitage of San Venanzio.Tourists less willing or able to visit these stupendous but hard to reach places may find it easier to go to L’Aquila, where every 28th August, the Celestinian “Perdonanza”is celebrated in the Basilica of Collemaggio.This is the plenary indulgence conceded by Celestine V, and the Holy Door is opened, the only one outside Rome.The plenary indulgence can also be obtained on certain days of the year by climbing the 28 wooden steps of the Campli Holy Steps in the central square of the village, on one’s knees. In Isola del Gran Sasso, at the foot of the Gran Sasso near Teramo, lies one of the most popular sanctuaries in Abruzzo, dedicated to San Gabriele dell’Addolorata. Another sanctuary not to be missed is that of the Holy Face in Manoppello, in which a veil with Christ’s face impressed on it is preserved; there is also the little church of San Francesco in Lanciano where a miracle took place around the year 700, the so-called “Eucharistic miracle”– that of transubstantiation, that is the turning of the host into flesh and the wine into blood, the most ancient the Catholic Church recalls. Last but not least, Ortona, where the cathedral has housed the holy remains of Thomas Apostle since 1258.

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Le tradizioni che vivono Living traditions este popolari, sagre enogastronomiche, tradizioni: dal mare alla montagna, gli appuntamenti con la cultura in Abruzzo sono numerosissimi, e con la bella stagione le occasioni per trascorrere una serata diversa dalle altre assumono l’inconfondibile gusto della vacanza. L’Abruzzo va assaporato anche attraverso le sue feste tradizionali, che esprimono tutta la gioia di vivere di un popolo in cui il recupero del passato va di pari passo col progresso tecnologico. Ecco, di seguito, un breve elenco delle principali e più interessanti possibilità che si prospettano a chi vuole vivere le magiche notti abruzzesi; lasciamo a voi il piacevole compito di scoprire tutto il resto. Gennaio è il mese dei presepi: il più famoso tra i presepi viventi è quello di Rivisondoli (AQ), ma se ne svolgono di suggestivi anche a Vasto (CH), Giulianova e Torricella Sicura (TE). Il 16 gennaio, giorno di Sant’Antonio, a Fara Filiorum Petri si accendono le Farchie, altissime colonne di canne intrecciate, mentre a Villavallelonga (AQ) il Santo si festeggia con un eccezionale banchetto: la Panarda. A febbraio è il turno di un altro Santo, S.Biagio, che a Taranta Peligna (CH) viene ricordato con dei dolci fatti a forma di mano benedicente. Con l’arrivo della Pasqua in molti paesi si svolgono processioni suggestive: quella più famosa è a Chieti, il venerdì santo, durante la quale un coro di soli uomini intona un commovente Miserere. A Sulmona (AQ) la Pasqua si festeggia in piazza con la tradizionale festa della “Madonna che scappa” : una statua della Vergine portata a spalla dai fedeli “corre” incontro alla statua del Cristo risorto, perdendo il nero velo del lutto tra voli di colombe. Il martedì successivo, a Orsogna (CH) si svolge la processione dei Talami (carri sui quali alcuni figuranti ripropongono scene bibliche), che si ripete ad agosto. Il primo maggio è il giorno che Teramo dedica al suo piatto più noto, le Virtù, un ricchissimo piatto unico in cui si coniugano magistralmente i sapori dell’inverno e quelli della primavera. E pochi giorni dopo, il primo giovedì del mese,

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olk festivals, village wine and food festivals… from the sea to the mountains Abruzzo’s cultural diary is full, and with summer round the corner, they provide a different way to spend an evening, bringing with them the unmistakeable flavour of holidays. Abruzzo should be savoured through its traditional festivals which express all the joie de vivre of the people of this region for whom recovery of the past goes hand in hand with technological progress. Here follows a brief resumé of the most interesting ones for the visitor who wishes to savour the magic of night-time Abruzzo.The reader will have the pleasant job of discovering the rest. January is the month of Nativity Scenes, the most famous being the “living” Nativity Scene in Rivisondoli (AQ), but there are others in Vasto (CH), Giulianova and Torricella Sicura (TE). On 16th January, St. Anthony’s Day, at Fara Filiorum Petri, there is the lighting of the “Farchie”, tall columns of woven reeds, while in Villavallelonga (AQ), the Patron saint is celebrated with an exceptional banquet: the “Panarda”. In February, another saint, Biagio, is remembered at Taranta Peligna (CH); during this festival cakes are made in the form of a hand performing a blessing. With the arrival of Easter, many villages and towns hold processions: the most famous takes place on Good Friday in Chieti; a male choir intones a moving Miserere. In Sulmona (AQ), there is a festival in the main square called the “Madonna che scappa” (The Running Madonna). A statue of the Virgin Mary is carried on the shoulders of a group of men who break into a run at the sight of Christ Arisen so that it seems that She is running; as she flees, her black mourning veil flies off amidst a flock of doves. On the following Tuesday, in Orsogna (CH), there is the procession of the Talami (floats on which people enact Biblical scenes); this event is repeated in August. May 1st is the day Teramo devotes to its most famous dish – the “Virtù” - a rich and delicious concoction of winter and

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si può assistere alla impressionante processione dei Serpari in onore di San Domenico a Cocullo (AQ). Sempre San Domenico è protagonista della festa che la prima domenica di maggio si svolge a Pretoro,“Il lupo”, e che si ripropone nel vicino paese di Palombaro appena un mese dopo. A Rapino (CH) l’8 maggio sono di scena le Verginelle, un rito propiziatorio in cui le bambine del paese vengono vestite a festa e coperte di gioielli per augurare buoni raccolti; a Goriano Sicoli (AQ), dall’11 al 13, sisvolge la festa in onore di Santa Gemma: la tradizione vuole che la notte le donne del paese si riuniscano per fare il pane, che viene poi benedetto e utilizzato durante una sacra rappresentazione. La seconda domenica del mese, a Manoppello (PE) si svolgono le celebrazioni in onore del Volto Santo, la preziosa reliquia custodita nell’omonimo santuario nei pressi del paese; una delle ultime domeniche è invece il giorno che Bucchianico dedica alla festa detta dei Banderesi, rievocazione coloratissima di un episodio storico. Una importante festa popolare si tiene a Loreto Aprutino nei giorni della Pentecoste: è la festa di San Zopito, in cui un bue addobbato a festa si inginocchia davanti alla statua del Santo. Col mese di giugno inizia veramente l’estate, e gli eventi si moltiplicano, specialmente lungo la costa. Se cercate il fresco in montagna, potete spingervi fino a Rocca Di Mezzo (AQ), dove si svolge, il 14, la sagra del narciso, con una suggestiva sfilata di carri ricolmi di fiori, o a Raiano (AQ) dove il 15 si può partecipare alla gustosa sagra delle ciliegie. Il mese di luglio si conclude con la tre giorni di celebrazioni religiose, musica e fuochi artificiali della festa di S.Andrea a Pescara, in onore del santo patrono dei pescatori. Ad agosto la suggestiva festa “Ju catenacce” è invece l’occasione per visitare Scanno, il paese splendidamente raccontato dalle fotografie di Henri Cartier-Bresson che rievoca un antico corteo nuziale. Il 15 a Cappelle sul Tavo

(PE) si svolge il tradizionale palio delle Pupe, ma l’evento regionale più importante del mese è senz’altro la Perdonanza Celestiniana (L’Aquila, 28 e 29 agosto) preceduta da una settimana di manifestazioni legate alla festività: si commemora il giorno della concessione, da parte del novello Pontefice Celestino V, dell’indulgenza plenaria a tutti coloro che avessero raggiunto la città e fossero passati per la Porta Santa della Basilica di S. Maria di Collemaggio. La prima domenica di settembre, a Lanciano si celebra la festa del “Mastrogiurato”, una rievocazione storica in costume durante la quale ad un celebre personaggio abruzzese viene conferita quest’antica carica amministrativa; nello stesso giorno a Pacentro (AQ) si tiene la Corsa degli zingari, in cui i giovani del luogo celebrano il passaggio all’età adulta con una corsa a piedi nudi. La festa che San Valentino in Abruzzo Citeriore (PE) dedica a San Martino, a novembre, è una delle più giocose e divertenti. A Lanciano (CH), la vigilia di Natale, la Squilla, una piccola campanella posta sulla torre civica, invita col suo suono a tornare a casa e riconciliarsi con i propri amici e parenti. Durante tutta l’estate le sagre enogastronomiche dedicate a questo o quel prodotto tipico la fanno comunque da padrone, e ce ne sono davvero per tutti i gusti: quella dei ceci e dello zafferano a Navelli (AQ), quella della “marrocca”, ovvero delle pannocchie, a Casalincontrada (CH), quella del vino a Tollo (CH), la suggestiva “Sagra & Profano” di Loreto Aprutino (PE), la sagra del Coatto (un piatto a base di carne di pecora) di Arsita (TE), quella del cinghiale a Pennapiedimonte (CH) e molte altre, tra le quali spiccano le sagre dedicate al pesce che si organizzano in quasi tutte le cittadine costiere. Insomma, non c’è che da lasciarsi tentare e assaggiare tutti i sapori di questo entusiasmante Abruzzo.

spring flavours. A few days later, on the first Thursday of the month, there is the impressive procession of the snake-catchers in honour of St. Dominic in Cocullo (AQ). St. Dominic is again the protagonist of another festival which takes place in Pretoro on the first Sunday of May “The Wolf” – and is repeated in the nearby village of Palombaro almost a month later. In Rapino (CH), there is the festival of the “little virgins”, a propitiatory rite during which the little girls who live in the village are dressed up in their best clothes and decked with jewellery to augur a good harvest. In Goriano Sicoli (AQ), from 11th to 13th May, there is the festival in honour of St. Gemma: tradition requires that during the night the women of the village gather to make bread which is then blessed and used during a holy representation. On the second Sunday of the month, in Manoppello (PE), there are the celebrations centring on the Holy Face, the precious veil housed in the sanctuary of the same name near the village; one of the last Sundays is the day which Bucchianico devotes to a festival named Banderesi, which is a colourful commemoration of a historical event. Another important folk festival is held in Loreto Aprutino during Whitsuntide: this is the festival of San Zopito, during which an ox is decked out and kneels in front of a statue of the saint. In June, summer really takes off, and events multiply, particularly along the coast. If you want to get out of the heat, then the best place to go is Rocca di Mezzo (AQ) where, on the 14th there is the narcissus festival, with an evocative procession of floats decked in narcissus flowers, or Raiano (AQ) where, on the 15th, the cherry festival is held.The month of July ends in Pescara with three days of religious ceremonies, music and fireworks in honour of St. Andrew, the Patron saint of fishermen. In August, the “Ju catenacce” festival is an excuse to visit Scanno, the village photographed by Henri CartierBresson during a traditional wedding procession.The

15th sees the traditional Palio of the Pupe (cardboard female figures), but the most important event of the month is undoubtedly the Celestinian Forgiveness Festival (L’Aquila, 28th and 29th August) preceded by a week of events linked to the festival. What is celebrated is the day on which the freshly-elected Pope Celestine V conceded plenary indulgences to those who reached the city and entered the Basilica of Santa Maria di Collemaggio through the Holy Door. On the first Sunday of September in Lanciano the festival of “Mastrogiurato” is held, a historical reconstruction in ancient costume during which a famous personality from Abruzzo is awarded this ancient administrative office. On the same day in Pacentro (AQ), there is the gypsy race, in which the young men of the village celebrate passing from boyhood to adulthood with a race in which all run barefoot. Probably the most playful and entertaining festival is the one held in San Valentino in Abruzzo Citeriore (PE) on St. Martin’s day, November 11th. In Lanciano (CH), on Christmas Eve, the Squilla – a little bell on the civic tower – invites everyone to return home and make peace with friends and family. All through the summer there are wine and food festivals devoted to this or that local product.There are events for all tastes – the one with chick-peas and saffron in Navelli (AQ), the “marrocca” (corn-on-the-cob) festival in Casalincontrada (CH), the wine festival in Tollo (CH), the evocative “Sagra e Profano” (Sacred and Profane) in Loreto Aprutino, the Coatto (a mutton dish) Festival in Arsita (TE), the one dedicated to the wild boar in Pennapiedimonte (CH), and many others, including festivals featuring fish all along the coast.The visitor should just let himself be tempted, and try all the flavours of our variegated Abruzo.

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Sapori di una terra genuina Wholesome flavours from the generous countryside Abruzzo è una terra di buoni prodotti e di buona cucina. Il vino e l’olio sono due alfieri del nome della nostra regione nel mondo, con tanti premi vinti dalle due Doc del vino (Montepulciano d’Abruzzo e Trebbiano, cui si aggiunge la neonata Doc Tullum) e dalle tre Dop olearie. Legumi, cereali e spezie trovano nelle aree montane il loro habitat ideale, dando luogo a produzioni di altissima qualità: lo Zafferano di Navelli, le Lenticchie di Santo Stefano di Sessanio, i fagioli dell’area Vestina e il Tartufo dell’Aquilano sono specialità che fanno impazzire i buongustai. Stesso discorso vale per alcuni gioielli della salumeria abruzzese, come la mortadellina di Campotosto (anche detta “coglioni di mulo” per la forma caratteristica) o come la squisita e piccantissima Ventricina di Guilmi. Il formaggio in Abruzzo ha un solo nome: pecorino. Canestrato di Castel del Monte, Pecorino di Atri, di Farindola, diversi per lavorazione o per stagionatura ma tutti indifferentemente eccellenti prodotti della terra forte e gentile. Dai buoni prodotti non può che derivare un’ottima cucina, sia essa “di mare” che “di terra”: sulla costa si segnala il brodetto di pesce, il tipico piatto della tradizione marinara, accompagnato dalla frittura mista e dal tradizionale arrosto misto. Quanto alla cucina “di terra”, la pasta regna sovrana: maccheroni alla chitarra, pasta “alla mugnaia” e “alla pecorara”, e poi i ravioli e il caratteristico “timballo”. Specialità teramane sono le “scrippelle ‘mbusse” (crépes arrotolate e affogate nel brodo di gallina) e “le virtù”, un piatto unico, così chiamato perché frutto della virtù della casalinga, capace di vuotare la madia dalle provviste invernali unendole alle primizie primaverili. La cucina di una regione dalla forte tradizione pastorale non può prescindere dalla carne: agnello alla brace, pecora “alla callara”, gli sfiziosi “arrosticini” (spiedini di carne di pecora arrostiti).

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bruzzo is a land of good produce and good cuisine. Wine and olive oil – two banners of the name of our region all over the world, gather prizes in all international competitions, with the two Doc Montepulciano d’Abruzzo and Trebbiano, and the newborn Tullum wines, and the three Dop oils. Pulses, cereals and spices of the highest quality come from the mountainous areas of Abruzzo: saffron from Navelli, lentils from Santo Stefano di Sessanio, beans from the Vestina district and truffles from L’Aquila are world-famous specialities which gourmets rave about. The same goes for the region’s preserved meats, such as mortadella from Campotosto (also called “mules’ balls” because of their characteristic shape), or the delicious piquant pâté from Guilmi. The name of the cheese in Abruzzo is “pecorino”- sheep’s cheese. There is “Canestrato di Castel del Monte” (cheese which has matured in a little basket), Pecorino from Atri and Farindola, which vary in their ageing processes, and many others – all excellent produce of the region traditionally described as “strong and hospitable”. From good products comes excellent cuisine, whether it is “land” or “sea” cuisine. Fish soup is a traditional dish combining hearty flavours, along with mixed fried fish and the traditional mixed roast fish.“Land” food features the queen of Italian cuisine – pasta. Don’t miss the macaroni cut into long strings on a cutter vaguely resembling a guitar,“miller’s” pasta and “shepherd’s” pasta, along with ravioli and the local version of lasagne. Other specialities are “scrippelle ‘mbusse” (rolled up pancakes in chicken broth) and “le virtù”, a main course from the “noble” cuisine of Teramo, so-called because it was a product of housewives’“virtue” – the ability to use up anything and everything they found in the larder at the end of the winter and combine it with spring vegetables to make a delicious soup. The cuisine of a region where sheep-farming is traditional must include lamb and mutton: char-grilled lamb, mutton “alla callara”, and the delightful “arrosticini” (char-grilled skewered pieces of mutton).

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ABRUZZO VALLEY

hi pensa all’Abruzzo come alla regione più verde d’Europa non sbaglia. Ci sono tre parchi nazionali, un parco regionale e decine di oasi e riserve naturali a testimoniarlo. Ma questo non è il solo primato: questa terra ha anche quello della maggior concentrazione di attività legate al progresso tecnologico e scientifico proprio grazie alla sua posizione, alle sue caratteristiche climatiche e geomorfologiche, che ne hanno fatto non solo una ambìta meta turistica ma anche una sede naturale per alcuni settori molto particolari della ricerca. Nelle viscere della terra, coperti da oltre 1400 metri cubi di roccia, nelle vicinanze di Assergi (AQ) si trovano i Laboratori dell’Istituto Nazionale di Fisica nucleare, anche noti come Laboratori del Gran Sasso. Protetti, grazie alla montagna, dai raggi cosmici e da altre interferenze, gli scienziati hanno potuto studiare particelle difficili da rivelare, come i neutrini, oggetto di recenti esperimenti o la materia oscura. Stesso discorso va fatto per la grande conca del Fucino, che per le sue caratteristiche (un lago prosciugato alla fine del XIX secolo) è stata il luogo ideale per la nascita della stazione operativa di Telespazio, leader mondiale nella gestione in orbita dei satelliti artificiali e nei servizi di osservazione del pianeta. L’Abruzzo è piaciuto anche agli scienziati dell’Istituto Mario Negri, il prestigioso centro di ricerche biomediche, che dal 1980 hanno costituito a Santa Maria Imbaro, vicino Lanciano (CH), la quarta sede dell’istituto, il Consorzio Mario Negri Sud: un vero gioiello nel campo della biologia cellulare, della farmacologia e della ricerca oncologica. E non va dimenticato quanto l’Istituto Zooprofilattico di Teramo (uno dei più qualificati in Italia) sta facendo nel campo della ricerca veterinaria e della sanità pubblica animale: dal 1941, anno della sua fondazione, oggi conta più di duecento dipendenti e ben cinque sedi distaccate oltre a quella centrale. A completare il quadro della vocazione scientifica regio-

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hose who think of Abruzzo in terms of the greenest region in Europe are not mistaken.There are three National parks, a regional Park and dozens of nature reserves to prove it.But this is not the only record Abruzzo holds: this region houses the greatest concentration of industries concerned with scientific and technological progress – thanks to its position,climate and terrain,which have made it not only a popular tourist destination but also a natural site for certain important research centres. In the bowels of the earth,beneath over 1400 cubic metres of rock,near Assergi (AQ), are situated the Laboratories of the National Institute of Nuclear Physics, also known as the Gran Sasso Laboratories. Protected, thanks to the mountain, from cosmic rays and other interference, scientists here have been able to focus on particles which are difficult to study, like neutrinos, the object of recent experiments, or dark matter. The same goes for the great basin of the Fucino which,thanks to its very nature (a lake drained at the end of the XIX century), was chosen as the site for the operating station of Telespazio,a world leader in orbiting artificial satellite management and services concerning observation of the planet. Abruzzo was also chosen by the scientists of the Mario Negri Institute, the prestigious biomedical research centre. In 1980,Santa Maria Imbaro, near Lanciano in the province of Chieti,became the fourth site for the Mario Negri Sud Consortium – a jewel in the field of cellular biology,pharmacology and cancer research.And it is also important to remember what the “Istituto Zooprofilattico”in Teramo (one of the most competent in Italy) is doing in the field of veterinary research and public animal health. Founded in 1941,it now counts a staff of over 200, and has five branches located in other parts of

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Abruzzo valley

nale ci sono le tre università abruzzesi (L’Aquila, ChietiPescara e la più giovane, Teramo) che con i loro centri d’eccellenza come il Cesi (che si occupa dello studio delle malattie legate all’invecchiamento), il Cetemps (il centro di meteorologia diretto dal professor Guido Visconti) e il Crab (dedicato allo studio e all’applicazione delle biotecnologie) si pongono ai vertici delle loro categorie. Il sistema industriale abruzzese rappresenta un modello, forse unico nel panorama economico italiano, nel quale si coniugano i “saperi locali” tradizionali delle lavorazioni artigianali con i metodi tecnologicamente più avanzati utilizzati nei settori hi tech. In tal senso nel corso degli ultimi anni si è affermato in Abruzzo un modello imprenditoriale fondato sulla combinazione di elementi competitivi fondamentali quali la conoscenza, la ricerca e l’innovazione sostenuti dall'Unione delle Camere di Commercio presiedute da Giustino Di Carlantonio. L’economia abruzzese nel suo insieme, ha conosciuto negli ultimi decenni un processo evolutivo intenso, che ha consentito il superamento delle barriere del sottosviluppo e l’avvicinamento ai livelli di ricchezza delle regioni più avanzate puntando al settore industriale e artigianale. La provincia di L’Aquila si distingue per la forte presenza della grande industria nei settori dell’elettronica, delle telecomunicazioni e della farmaceutica. In provincia di Chieti si rileva una rilevante specializzazione nel settore dei mezzi di trasporto - che ha determinato una articolata diffusione delle componentistica auto e moto – nel settore della metalmeccanica e nelle lavorazioni del vetro. Qualificata ed importante è la presenza di aziende leader nella produzione delle paste alimentari. La provincia di Pescara esprime una particolare specializzazione nei settori tradizionali (dall’abbigliamento alla meccanica); La provincia di Teramo presenta il più elevato indice di industrializzazione della regione in virtù di un sistema imprenditoriale capillarmente diffuso sul territorio composto da piccole e medie imprese operanti nel settore della moda (vestiario, maglieria, pelletteria), dell’arredamento e da una crescente specializzazione verso la metalmeccanica e la componentistica auto. Altre importanti attività si rilevano nel settore agro-alimentare e nelle tradizionali lavorazioni della ceramica artistica di Castelli.

Italy.But this is not all. To complete the picture of Abruzzo’s vocation for science, there are the three Universities (L’Aquila,Chieti-Pescara and the youngest, Teramo) which,with their centres of excellence like Cesi (which studies diseases linked to ageing),Cetemps (the centre for meteorological and disaster prevention studies led by Prof.Visconti),and Crab (dedicated to the study and application of biotechnologies) are at the very top of their categories. Abruzzo’s industrial system represents a model, perhaps unique in the Italian economic panorama, uniting traditional know-how of local crafts and the most advanced technological methods in the hi-tech sector. In recent years in Abruzzo, an entrepreneurial model has taken root, founded on a combination of fundamental and competitive elements such as knowledge, research and innovation, sustained by the Union of Chambers of Commerce, presided by Giustino Di Carlantonio. Abruzzo’s economy has followed an intense evolutionary process in recent decades, enabling the breaking-down of barriers of under-development, and achieving the levels of wealth generally associated with more advanced regions, by focussing on the industrial and handicrafts sectors. The province of L’Aquila is renowned for its electronics, telecommunications and pharmaceutical industries. In the Province of Chieti, there is a predominant specialisation in the transport sector – which is brought about a production of car and motorcycle components – in the metal-mechanical sector and in glass-production. There are also many companies producing fine pasta. The Province of Pescara is characterised by traditional productions – from clothing to mechanics. The Province of Teramo is the most industrialised of the four, with a capillary presence of SMEs in the fashion (clothing, woollen goods, leather articles), furniture and metal-mechanical and car component sectors. Other important productions are in the food sector and traditional crafts such as artistic pottery in Castelli.

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SANOFI-AVENTIS a Scoppito (AQ) un polo produttivo strategico, nel cuore dell’Abruzzo

anofi-aventis rappresenta uno dei gruppi farmaceutici più importanti a livello mondiale. In Europa e in Italia è la prima realtà industriale del settore. Grazie a una filosofia che pone al centro delle proprie attività l’interesse e i bisogni del paziente, il Gruppo è attivamente impegnato nel creare, sperimentare e innovare in tema di salute e diritto di accesso alle cure. Sette sono le aree terapeutiche di eccellenza: Trombosi, Cardiovascolare, Malattie del metabolismo, Oncologia, Sistema Nervoso Centrale, Medicina interna e Vaccini. In Italia sanofi-aventis occupa circa 3.200 collaboratori su tutto il territorio nazionale, con una sede centrale a Milano, 5 stabilimenti produttivi – ad Origgio (VA), Garessio (CN), Anagni (FR), Scoppito (AQ) e Brindisi– 3 Centri di ricerca e una rete capillare di informatori del farmaco. L’articolata attività di ricerca può contare su un Centro di Drug Discovery a Milano, che garantisce un’attiva e consolidata unità di ricerca clinica, su un centro multidisciplinare di biotecnologie a Brindisi e su un Technology Center di galenica con sede a Scoppito (AQ), per lo sviluppo industriale di nuove formulazioni chimiche. Nel 2008, sanofi-aventis Italia ha raggiunto una quota di mercato del 7% per tutto il portfolio prodotti e del 6,3% nell’automedicazione e generato un export di oltre 288,5 milioni di euro. Il fatturato complessivo ha toccato i 1.487 milioni di euro, mentre le vendite totali hanno raggiunto i 1.207,7 milioni di euro. Nel periodo 2009-2011 sanofi-aventis prevede di stanziare un piano di investimenti di circa 100 milioni di euro mirato allo sviluppo della presenza industriale in Italia. Questi dati fanno del mercato farmaceutico italiano il terzo in Europa, dopo Francia e Germania. In Abruzzo il ruolo dell’industria farmaceutica è di primaria rilevanza. Determina ben il 27% dell’export generato nella sola città di L’Aquila, tra le prime 15 province italiane per presenza di addetti nel settore - circa 1.000 (Fonte: Farmindustria, 2009). Proprio in provincia di L’Aquila, a Scoppito, sanofi-aventis è presente con un sito produttivo che occupa attualmente oltre 380 collaboratori e rappresenta uno dei poli produttivi più importanti all’interno del Gruppo.

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Fondato nel 1972, è oggi uno dei siti strategici su scala mondiale per la produzione e il confezionamento di compresse. Viene inoltre definito “Fully integrated factory”, per via degli alti livelli di automatizzazione, con sistemi di gestione globali e processi integrati a livello operativo. Nel 2008, lo stabilimento ha registrato un fatturato di oltre 72 milioni di euro e investimenti superiori ai 5 milioni. Oltre 103 milioni le confezioni prodotte, pari a un totale di 3,6 miliardi di compresse. In 69 Paesi nei 5 continenti vengono esportati i farmaci prodotti nel sito, come l’antipertensivo Ramipril, l’antibiotico Telitromicina e l’antidiabetico Glimepiride. Presso il sito, inoltre, sarà inaugurato nel 2010 il Technology Center di galenica, frutto di un investimento di 3,1 milioni di euro. All’interno della struttura, di oltre 900 mq, un team con elevate competenze tecnico-farmaceutiche si occuperà di tutte le attività legate allo sviluppo di nuovi prodotti farmaceutici, al potenziamento e all’ottimizzazione di quanto già disponibile. È questa solo l’ultima conferma di quanto sanofi-aventis riconosca al sito di Scoppito l’alto livello raggiunto negli anni, in termini di qualità, efficienza e professionalità. A seguito del terribile sisma dello scorso 6 aprile, infine, il Gruppo si è immediatamente attivato per prestare soccorso ai propri collaboratori e alle loro famiglie. Già due giorni dopo è stata allestita una tendopoli nel perimetro aziendale, in collaborazione con la Protezione Civile, capace di ospitare fino a 250 persone, garantire tre pasti quotidiani e un servizio di baby-sitting. È stato inoltre istituito un servizio di sostegno legale, sanitario e psicologico per i collaboratori. Lo Stabilimento, costruito con criteri antisismici, non ha riportato danni significativi e ha potuto riprendere completamente le proprie attività alla fine di maggio. Nel mese di giugno, grazie a un investimento di circa 6 milioni di euro e all’accordo con le Autorità locali, sanofi-aventis si è impegnata a realizzare 120 moduli abitativi destinati a oltre 500 persone, tra collaboratori e familiari. Il complesso sorgerà entro la fine dell’estate presso la frazione Casale del Comune di Scoppito, su un terreno di oltre 47.000 mq sicuro dal punto di vista idrogeologico.

Sanofi-Aventis

Scoppito (AQ) a strategic production hub, in the heart of Abruzzo

anofi-aventis is one of the most important pharmaceutical groups in the world. In Europe, and in Italy, it is the prime industrial reality of the sector. Thanks to a philosophy which places the patient’s interests and needs at the heart of its activity, the Group is actively committed to creation, experimentation and innovation in terms of health and access to medical care.There are seven therapeutic areas of excellence: thrombosis, cardiovascular, metabolic diseases, oncology, central nervous system, internal medicine and vaccines. In Italy, sanofi-aventis employs approximately 3,200 people, with headquarters in Milan, 5 production plants – at Origgio (VA), Garessio (CN), Anagni (FR), Scoppito (AQ) and Brindisi – 3 research centres and a network of pharmaceutical representatives. Research is carried out at a Centre of Drug Discovery in Milan, which provides an active and consolidated unit of clinical research, a multi-disciplinary centre of biotechnologies in Brindisi and a Technology Centre of Galenical Studies in Scoppito (AQ), for the industrial development of new chemical formulations. In 2008, Sanofi-aventis achieved a market quota of 7% for the entire range of products, 6.3% in self-medication products, and exports for over 288.5m Euros. The total turnover was 1,487m Euros, while total sales amounted to 1,207.7m Euros. In the period 2009-2011, sanofi-aventis is looking to make investments for approximately 100m Euros aimed at developing its industrial presence in Italy. This data makes the Italian pharmaceutical market third in Europe, after France and Germany. In Abruzzo, the role of the pharmaceutical industry is of prime importance. It represents 27% of exports generated in L’Aquila alone, one of the first 15 provinces of Italy, in terms of employees in the sector (approximately 1,000). In the province of L’Aquila, in Scoppito, sanofi-aventis is present with a production plant which employs over 380 collaborators, and represents one of the most important production hubs within the Group.

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Founded in 1972, today it is one of the strategic sites on a world basis for the production and packaging of tablets. It is also called a “Fully integrated factory”, because of its high levels of automation, with systems of global management and integrated processes on an operative plane. In 2008, the plant registered a turnover of over 72m Euros, and investments exceeding 5m. Over 103m packages were produced, a total of 3.6 billion tablets. The products produced in this plant are exported to 69 countries, and all five continents, and include the antihypertensive Ramipril, the antibiotic Telitromicina and the anti-diabetic drug Glimepiride. In 2010, the Technology Centre of Galenic Studies will be opened on the same site, the result of an investment of 3.1m Euros. Inside the 900 sqm structure, a team with advanced technical and pharmaceutical competence will take care of all those activities linked to the development of new pharmaceutical products, and improvement of existing products. All this is confirmation of the high level of quality, efficiency and professional skill achieved by the Scoppito plant over the years. Following the disastrous earthquake of April 6th last, the Group immediately took steps to aid company staff and their families. Two days later, a tent village had been set up in the area around the plant, in collaboration with Civil Defence rescue workers, capable of housing 250 people, guaranteeing three meals a day and a providing a child-minding service.There is also legal and psychological advice service, and medical care. The plant, built with anti-seismic criteria, did not suffer greatly, and all the activities were resumed at the end of May. In the month of June, thanks to an investment of approximately 6m Euros, and in agreement with the local authorities, Sanofi-aventis undertook to build 120 temporary pre-equipped tents for over 500 people – collaborators and their families. The complex will be ready by the end of the summer and will be located in the Casale area of Scoppito, on 47,000 sqm of land deemed safe from a hydro-geological point of view. VARIO SPECIALE G8

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FAMECCANICA non stop innovation

ecame, strive, innovate, develop. Cioè divenire, impegnarsi al massimo, innovare e sviluppare. Meglio ancora se nel campo della tecnologia. Storia di ordinaria filosofia per la Fameccanica, azienda nata a metà degli anni Settanta e capace di ritagliarsi un posto al sole nel panorama internazionale delle aziende di qualità, grazie alla sua capacità di sviluppare e fornire tecnologia avanzata e innovativa e di lavorare in partnership con clienti e fornitori. Un’offerta ampia e diversificata – quella di Fameccanica – oggi anche attenta ai valori della protezione dell’ambiente ed all’uso sostenibile delle risorse naturali. «Il nostro impegno – illustra Donato Carriero, Direttore Marketing e Business Development - si traduce non solo nella propensione ad anticipare le esigenze dei nostri clienti e i trend di mercato, ma anche nella capacità di realizzare macchine tecnologicamente avanzate e performanti che consentano e ai nostri clienti di operare con risultati eccellenti, nel rispetto del mondo in cui viviamo». Nata in seno al gruppo farmaceutico Angelini per produrre macchinari e impianti per la produzione di assorbenti igienici femminili, pannolini per bambini e pannoloni per adulti, la Fameccanica da alcuni anni è leader mondiale nel settore,“inseguita” da una decina di concorrenti in tutto il mondo, dall’Europa al Giappone agli Stati Uniti. «Elemento cardine del successo della Fameccanica – precisa Donato Carriero – è l’Innovazione che, attraverso il con-

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seguimento di risultati concreti e applicabili, porta ad un vantaggio competitivo per i nostri clienti e per l’azienda stessa. Fin dagli esordi abbiamo lavorato per sviluppare una cultura dell’Innovazione che non fosse limitata al solo ambito tecnologico ma che riguardasse ogni settore aziendale. Non solo, quindi, macchinari d’avanguardia, ma anche nuovi metodi di organizzazione del lavoro, dei processi e di gestione. » Sull’onda di un successo che dura da anni l’azienda si è via via trasformata – come spiega il General Manager Giampiero De Angelis, in una vera e propria organizzazione internazionale, con competenze differenziate e ramificata in tutte le regioni del mondo: «La nostra espansione non è frutto di un’ambizione fine a se stessa, ma di un preciso disegno organizzativo. Da una parte, infatti, siamo logisticamente vicini ai nostri clienti, dall’altra abbiamo integrato le competenze locali con i valori e l’expertise del nostro gruppo. Le consociate che si sono aggiunte in questi anni, Fameccanica Machinery Shanghai, Fameccanica do Brasil e Fameccanica North America, hanno un forte radicamento nel territorio e uno stretto legame con le aziende-clienti, pur mantenendo l’identità Fameccanica e facendo sempre riferimento al progetto iniziale». Oggi il gruppo Fameccanica può contare su più di 500 dipendenti nel modo e si appresta a superare la soglia dei 150 milioni di Euro di fatturato.

Fameccanica non stop innovation

ecame, strive, innovate, develop. Four key-words in Fameccanica’s philosophy. Fameccanica was set up back in the seventies and through the years managed its way to take a leading position in the international panorama of quality businesses, thanks to its ability to develop and supply advanced, innovative technology and work in partnership with clients and suppliers. Fameccanica offers a wide and diversified range of products which, today, are also conceived to help respect the environment and make a sustainable use of natural resources.“Our commitment”, says Donato Carriero, Director of Marketing and Business Development “is not only to anticipate market trends and customer needs, but also to manufacture machines technologically advanced enabling our clients to achieve excellent results while respecting the world we live in”. Created within the pharmaceutical group Angelini to manufacture machinery and plants for the production women’s sanitary towels, baby diapers and incontinence pads for adults, Fameccanica is now the world leader in the sector, followed by several other competitors all over the world, from Europe to Japan and the USA. “Fameccanica’s success factor”, says Donato Carriero,“is the innovation that gives results concrete and practical and

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provides a competitive advantage for our clients and the company itself. Ever since Fameccanica was set up, we have worked to create within the company an innovation culture which is not limited to technology but concerning every sphere of company activity. So not only state-ofthe-art machinery, but also new methods of organization and labour, processes and management”. Confident on its abilities and achievements, the company has changed - as General Manager Giampiero De Angelis explains - into a truly international organization, with differentiated competencies and ramifications world-wide. “Our expansion is not simply a question of ambition, but is part of a precise organizational design. On the one hand, we are logistically close to our clients, and on the other we have integrated local competence with the values and expertise of our group. Several sister companies have joined our ranks in recent years, Fameccanica Machinery Shanghai, Fameccanica do Brasil, and Fameccanica North America. They all have deep roots in the territory and a tight connection with customers but the identity is still ours though, as is the initial plan”. Today, Fameccanica Group can count on more than 500 employees world-wide and is well on its way to achieving a turnover over and above 150 million Euro.

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WALTER TOSTO Spa Acciaio per l’oro nero

i sono aziende che saranno anche nate piccoline, ma a furia di pensare in grande sono diventate grandi anche loro. Fino ad assumere l’orizzonte mondiale come area dei propri interessi. In Abruzzo, questo modello risponde all’identikit della Walter Tosto SpA, ex Walter Tosto serbatoi, oggi Wts. L’impresa, che ha sede nell’area industriale di Chieti Scalo, è divenuta in pochi anni leader nella produzione di serbatoi e contenitori speciali in acciaio, tanto da penetrare profondamente oltre al tradizionale comparto dell’heavy Industry e Bosco Heat Transfer (con clienti internazionali del settore della raffineria, dei depositi di carburante e dei grandi impianti chimici) anche in quelli dell’area alimentare (caseario, enologico, oleario) e chimico, farmaceutico e cosmetico. Proprio grazie a questa capacità di differenziare le produzioni, figlia di una scelta sagace operata alla fine degli anni Novanta, l’azienda non ha risentito - se non in misura limitata - della crisi che da mesi investe l’economia. Così, la zona del porto di Ortona, dove il gruppo ha aperto da alcuni anni un nuovo insediamento, all’interno di un’area adatta alla costruzione di grandi serbatoi, è diventata il laboratorio del grande salto tecnologico e qualitativo di cui l’azienda è capace. Qui nascono componenti talmente enormi (alcuni raggiungono

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i 90 metri per quasi 900 tonnellate di peso) da dover essere trasportati con navi speciali, le “heavy-lift”, di cui esistono non più di una ventina di esemplari nel mondo. Qui vengono sfornati pezzi talmente perfezionati, sotto il profilo produttivo, da aver convinto con la propria qualità i mercati di grandi Paesi come la Russia, la Germania, la Francia, gli Stati Uniti. Qui sono realizzati componenti che pesano anche mille tonnellate e raggiungono i 200 millimetri di spessore di parete, in grado di stimolato la curiosità di una corazzata dell’informazione scientifica, come il “National Geographic Discovery Channel” sbarcata in Abruzzo a filmare il trasporto di un componente costruito per la Shell. Proprio grazie a questa capacità di differenziare le produzioni, figlia di una scelta operata alla fine degli anni Novanta, l’azienda non ha risentito, se non in misura limitata, della crisi che investe l’economia in questi mesi. I successi del gruppo sono frutto del lavoro tenace e delle strategie di una dynasty imprenditoriale che porta il marchio della famiglia Tosto: il papà Walter, storico e carismatico fondatore, i figli Luca (amministratore delegato), le figlie Catia e Emanuela (la prima a curare la divisione “gas” del gruppo, l’altra a svolgere anche una funzione ”politica”, da presidente nazionale dell’Unione costruttori caldareria).

Walter Tosto Spa Steel for the oil industry

here are companies which are born small but think big, and so become big, growing so as to form the horizon world-wide for their particular area of business.This is the case of Walter Tosto SpA, formerly Walter Tosto tanks, or Wts.The company has its headquarters in Chieti Scalo, and has become a world leader over a space of very few years in the production of tanks and special steel containers. Luca Tosto, the managing director and son of the charismatic founder,Walter, illustrates their strategies and aims:“Our market is the world. Besides the traditional sectors of heavy industry and Bosco Heat Transfer (our clients are giants in the refining industry, fuel deposit and large chemical plants), we also work in the food (dairy, wine and oil), chemical, pharmaceutical and cosmetic industries.Thanks to our ability to differentiate productions, our company is rising high above the slump affecting the economy”. Such a result has been possible thanks to the tenacity worthy of producers of steel:“Until 1998, we were unable to compete on an international level.We had to make a great effort, but we finally came across an area near Ortona suitable for the production of large tanks.The ones we produce today are enormous – some are up to 90 metres high and weigh 900 tons; they are transported by special ships which are called heavy-lift, of

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which there are about twenty world-wide.The National Geographic Discovery Channel came to film a component built for Shell”. “Today”, continues Walter, the charismatic founder of the group,“we work with Russians, Germans, French and Americans.We build apparatus for refineries pieces so complex that we have no competitors in Italy.The only competition comes from Korea and China where manpower is cheap. But they don’t have our know-how”. Walter’s satisfaction also comes from seeing his three children take up important roles in the business. Besides Luca, Catia looks after the “gas” division and Emanuela has a “political” role, as national president of the Tank Constructors Union.The extreme complexity of the manufacturing process does not prevent them from building components that weigh up to one thousand tons and have 200 millimetre thick walls.These large numbers are the result of careful and constant attention to customer needs:“Our customers want their component to be built exactly as they require, otherwise they will go elsewhere. So it is that we have had to set up a an internal management system which takes in all areas of company life, making the client an integral part of the process, allowing him to make specific requests and complain when necessary”. A water-tight system, however you look at it.

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TECNOMATIC Tecnologia e brevetti per l’auto del futuro

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na passione per le macchine e i macchinari nel sangue. È il profilo di Giuseppe Ranalli, titolare di un’azienda, la Tecnomatic di Corropoli, che in soli dieci anni (dal ’98 ad oggi) è passata da un fatturato di 4 a 38 milioni di euro. Trentanove anni, pescarese, Ranalli è un autentico imprenditore “shumpeteriano”, che da una piccola realtà è riuscito a creare un gruppo industriale internazionale legato al mondo dell’automazione industriale. Tutto inizia dopo gli studi in Economia e quattro anni di esperienza come lavoratore dipendente, perché finalmente si prospetta l’occasione buona con l’acquisto della Proxima, piccola azienda di hardware e software e una opzione sulla stessa Tecnomatic, che ha già una grande storia, ma è messa a dura prova dai primi segni della globalizzazione. Un acquisto perfezionato nel 1999, corredato con la fusione tra le due imprese nel 2000, e l’incorporazione dell’Asatec di Pisa nel 2001. Da quel nocciolo duro prende corpo un massiccio investimento in ricerca, innovazione e capitale umano: tappe segnate dall’apertura di una sede commerciale a Chicago e la diffusione all’estero della holding “Tecnomatic Group” con 110 dipendenti in Italia, e stabilimenti in Brasile (50 dipendenti), Cina (84 dipendenti), e service diretto in India, Romania e Messico. Ad assicurare il successo è proprio la direttrice della ricerca, che trova la sua applicazione più proficua nella realizzazione di diverse innova-

zioni per l’automotive, con ben 22 brevetti registrati nello sviluppo di un processo innovativo per la produzione di motori elettrici di nuova generazione, per applicazioni ibride o total electric, utilizzando il filo quadrato di rame al posto del filo tradizionale. Grazie a questo rivoluzionario processo Tecnomatic oggi sviluppa applicazioni per i principali car makers del mondo quali Gm, Fiat, VolksWagen, Mercedes, Peugeot, BMW, Saic (Cina), Ford. Continua pure la tradizionale attività di progettazione e produzione di linee automatiche e macchine speciali di assemblaggio e test in diversi campi della componentistica auto: pompe olio e acqua, turbocompressori, depressori, motorini d’avviamento, alternatori, moduli porta, motori endotermici, serrature auto, frizioni, trasmissioni, cinghie dentate, air bag, cinture di sicurezza, tergicristallo, collettori d’aspirazione, tettucci apribili, sistemi frenanti. Un bouquet di proposte che ha aperto all’azienda perfino le porte della Ferrari, per la quale ha realizzato macchine speciali per l’assemblaggio dei pistoni e una linea automatica di assemblaggio e test delle teste motore 8 e 12 cilindri. Oggi però la sfida si concentra soprattutto sul mercato cinese: «Nel 2006 –dice Ranalli– abbiamo individuato un’aziendina che si è rapidamente affermata, un successo favorito dall’assenza di problemi d’integrazione: lì il lavoro è sicuro, perché “chi tocca l’occidentale, muore”. Shangai è la nuova New York».

Tecnomatic

Technology and patents for the car of the future

ith his passion for cars and machines, 39-year-old Giuseppe Ranalli, the proprietor of Tecnomatic in Corropoli, is a true “Schumpeter-style” entrepreneur. His company has increased its turnover from 4 to 38 million euros in the space of ten years (1998 to the present time), growing from a small business into an international industrial group in the field of industrial automation. After graduating in economics and spending four years as an employee, Ranalli bought up Proxima, a small hardware and software business, and an option on Tecnomatic which already had a great history but was having a rough time with the first signs of globalisation. The purchase was completed in 1999, accompanied by the fusion of the two companies in 2000, and the incorporation of Asatec of Pisa in 2001. Huge investments were made in research, innovation and human capital, with a commercial branch opening in Chicago and expansion abroad of the “Tecnomatic group” holding, including 110 employees in Italy, and plants in Brazil (50 workers), China (84 workers) and services directed in India, Rumania and Mexico. The company’s success stems from its dedication to research aimed at creating innovations for the automotive sector, with 22 registered patents in the development of a novel process for the production of new generation

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electric motors, for hybrid applications or total electric, using copper square wire in place of traditional wire. Thanks to this revolutionary process, Tecnomatic today is able to develop applications for the main car makers world-wide, such as Gm, Fiat; Volkswagen, Mercedes, Peugeot, BMW, Saic (China) and Ford. Alongside these exciting novelties, the traditional design and production of automatic lines, special assembly machines, and tests in different fields of vehicle components such as oil and water pumps, turbo-compressors, depressors, starting-motors, alternators, door modules, endothermic engines, locks, clutches, transmissions, toothed belts, air bags, seat-belts, windscreen-wipers, induction manifolds, sunroofs and braking systems continue. A bouquet of products which has even opened the doors of Ferrari for Tecnomatic, with orders for special machines for the assembly of pistons, an automated assembly line and tests for the 8- and 12-cylinder engines. Today however, the challenge comes from the Chinese market.“In 2006 – says Ranalli – we spotted a little company that rapidly grew, its success favoured by a total absence of problems of integration: it’s safe to work there, because it’s “death to anyone who touches Westerners”. Shanghai is the new New York”.

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CONSORZIO MARIO NEGRI SUD Ricerca senza confini Research without frontiers ostituito nel 1988 dall’Istituto Mario Negri di Milano e dalla Provincia di Chieti con l’obiettivo di “promuovere iniziative di ricerca per la salvaguardia della salute umana e dell’ambiente”, da più di 20 anni il Consorzio Mario Negri Sud (CMNS) di Santa Maria Imbaro contribuisce al progresso della cultura scientifica e alla formazione di giovani ricercatori ed è riconosciuto a livello internazionale per la qualità dei suoi programmi di ricerca e di alta formazione scientifica. Dal luglio 2002 anche la Regione Abruzzo è entrata formalmente a far parte del CMNS. Sono 180 i ricercatori attualmente impegnati nelle attività di ricerca, tra questi 24 studenti del programma internazionale PhD e 15 ricercatori stranieri. In totale nel CMNS lavorano 230 persone. L’età media è di 35 anni. L’obiettivo della ricerca di base al CMNS è la comprensione dell’attività dei geni e dei meccanismi molecolari coinvolti nell’insorgenza dei tumori e delle malattie genetiche, per individuare nuove possibilità terapeutiche e diagnostiche. Da Santa Maria Imbaro e dall’Abruzzo il passo è breve verso Australia, Canada, Stati Uniti, America Latina e Africa. Studi clinici e progetti di salute pubblica sono in corso con il National Cancer Institute (USA) nel campo dei tumori ematologici, con la McMaster University (Canada), il George Institute di Sidney e l’Università di Sidney (Australia) nel campo delle malattie renali. Studi sull’uso dei farmaci per la cura del diabete vengono condotti in collaborazione con l’American Diabetes Association. Progetti di ricerca di base oncologica sono in corso con l’Istituto Weizmann di Rehovot (Israele), la Mayo Clinic di Rochester (USA), l’Università di Nijmegen (Olanda). Recentemente l’Interamerican Heart Foundation ha attribuito il premio 2009 “Scienza per la Pace” al direttore del CMNS, Gianni Tognoni, che da più di venti anni collabora con diversi paesi latino-americani per lo sviluppo di progetti di ricerca nel campo della malattie cardiovascolari e della salute pubblica, un impegno esteso anche a molti paesi africani. Una rete internazionale di lavoro e di collaborazioni connotata però da un forte radicamento locale, perché la ricerca possa non solo produrre scienza, ma entrare a far parte della vita e della cultura di un territorio a partire da quello abruzzese:“Mario Negri Sud Officina”,“Regole e Legalità”, Laboratorio di Epidemiologia di Cittadinanza sono i nuovi progetti del CMNS sul territorio, progetti e “laboratori” nei quali non si indossano camici, né compaiono alambicchi o calcolatori: tuttavia non mancano gli esperimenti dei “ricercatori” che desiderano dialogare non solo di scienza, ma dei modi del conoscere. Uno spazio alla riflessione sulla conoscenza per rendere visibili le persone e le popolazioni nei loro corpi, nei diversi sottosistemi amministrativi-istituzionali, nei propri contesti socio-geografici e culturali.

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he CMNS was founded in 1988, by the Mario Negri Institute in Milan and the Province of Chieti, with the objective “to promote research initiatives for the benefit of human health and the environment”.The Abruzzo Region has formally joined the CMNS since July 2002. So, for 20 years now, the CMNS in Santa Maria Imbaro has contributed to the progress of scientific culture in the Region and the training of young researchers, while it has also become known at an international level for the quality of its research programmes and the high standard of its training.There are at present 180 researchers involved in the basic research, clinical epidemiology and environmental research activities among which 24 are students who are participating in the international PhD Programme, and 15 are foreign researchers. In total, there are 230 people.The mean age is 35 years.The aim of the basic research at the CMNS is to understand the functioning of genes, and of their molecular mechanisms involved in the onset of tumours and genetic diseases, and to find new diagnostic and therapeutic possibilities. From Santa Maria Imbaro and from Abruzzo, it is but a small step to the USA, to Australia, to Canada, to Latin America and to Africa. Clinical studies and public health projects are being carried out with the National Cancer Institute (USA) on haematological tumours, and with McMaster University (Canada) and the George Institute in Sydney and the University of Sydney (Australia) on renal diseases. Studies on the use of pharmaceuticals in the treatment of diabetes are being carried out in collaboration with the American Diabetes Association. Recently, the InterAmerican Heart Foundation presented its 2009 award to the Director of the CMNS, Gianni Tognoni, who for more than 20 years has collaborated with various Latin-American countries in the development of research projects in the fields of cardiovascular diseases and public health, a need that also extends to many African countries. An international network of studies and collaborations thus characterized by strong local connections, because research not only produces science, but it also becomes part of the life and culture of the territory and of the people.This starts in Abruzzo, with:“The Mario Negri Sud Officina”,“Regole e Legalità”, the “Laboratory for Epidemiology of the People”; these are new projects of the CMNS that relate to this territory, and for which there is no need of a lab coat, nor a chemical still, nor a calculator: nevertheless, this does not exclude experiments by “researchers” who want to talk not only of science, but of the manner of knowledge.These are the universal places for discussion, where space is provided for reflection on our knowledge, to provide greater visibility to the people and the population of their body, of the various administrative and institutional subsystems, and of their own socio-geographic and cultural context, so as to build large and coherent plans for change.

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FONDAZIONE UNIVERSITÀ G. D’ANNUNZIO The G. d’Annunzio University Foundation Ce.S.I.

Centro Scienze dell’invecchiamento Centre for Ageing Sciences

eSI vuol dire eccellenza. Quella della sua “definizione burocratica” (è stato dichiarato Centro di Eccellenza dal Miur nel 2003) e quella della ricerca che il suo qualificatissimo personale svolge al suo interno. Patrocinato dalla Fondazione Università “G. d’Annunzio”, il Centro di Scienze dell’Invecchiamento è il primo Centro di ricerca universitaria completamente dedicato a studi di ricerca di base e clinici nel campo biomedico. Il lavoro dei ricercatori del CeSI si sviluppa in tre grandi ambiti: malattie cardiovascolari, tumori (in questo campo la ricerca mira a individuare nuovi marker per la diagnosi precoce, e a verificare se alcune delle terapie non convenzionali siano in grado di favorire la prevenzione) e malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e la sindrome parkinsoniana. Il CeSI, nel suo complesso, è inoltre sede del “Center of Excellence on Aging”, uno dei 20 Centri di Eccellenza della ricerca biomedica selezionati e finanziati dal MIUR nel nostro Paese. IL CRC Nel 2007 è iniziata nel Ce.S.I.l’attività del Centro di Ricerca Clinica (Clinical Research Center - CRC),dedicato alla sperimentazione farmacologica. Nel CRC la sperimentazione avviene su pazienti affetti dalle più comuni malattie che si associano all’età avanzata e quindi con problemi cardiovascolari, neoplastici e neurodegenerativi. Il Crc si integra pienamente con le strutture del Policlinico e le tecnologie dell’ITAB (Istituto di Tecnologie Avanzate Biomediche).

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ITAB

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Istituto di Tecnologie Avanzate Biomediche Institute of Advanced Biomedica Technologies

Istituto di Tecnologie Avanzate Biomediche (ITAB) gestito dalla Fondazione Università G. d’Annunzio è un centro universitario all’avanguardia nell’ambito della diagnostica per immagini. In sostanza, possiede apparecchiature tecnologicamente avanzate per la risonanza magnetica e altre tecnologie diagnostiche, e le utilizza tanto per la ricerca di base che per quella clinica. In particolare sono operativi: 1) Un laboratorio di Risonanza Magnetica nel quale è disponibile una RM Siemens a 1,5 T la quale, oltre alla attività diagnostica di routine, consente vari tipi di ricerca, tra cui studi di Risonanza Magnetica funzionale e studi integrati con quelli di Biomagnetismo; 2) un Laboratorio di Biomagnetismo nel quale sono operativi due diversi sistemi multicanale sperimentali per la misura di segnali magnetici prodotti dall’attività spontanea di alcuni organi del corpo umano: un sistema a geometria planare adatto, ad esempio, per studi di tipo cardiologico o gastroenterologico, ed uno ad elmetto dedicato a studi cerebrali; 3) un Laboratorio di Teletermografia Digitale in cui vengono svolti studi di termoregolazione di alcuni distretti del corpo umano per la individuazione precoce di determinate patologie. Dal 2007 l’ITAB si è anche dotato di due nuovi tomografi, indispensabili per gli esami specialistici e per la ricerca clinica, e di un Artroscan (dislocato presso il Centro Universitario di Medicina dello Sport), un apparecchio di risonanza magnetica finalizzato allo studio delle patologie muscolari ed articolari.

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eSI is synonymous of excellence. This is its “bureaucratic definition” (it was declared Centre of Excellence by the Ministry of Education, University and Research in 2003). Sponsored by the “G.d’Annunzio” Foundation, the Centre for Ageing Sciences is the first university research centre completely dedicated to basic and clinical research in the biomedical field. The work of CeSI researchers is concentrated in three general areas: cardiovascular diseases, cancer (in this field research is aimed specifically in identifying new markers for early diagnosis and to verify if some of the nonconventional therapies work in favouring prevention) and neurodegenerative diseases such as Alzheimer’s and Parkinson’s. The CeSI, in its overall structure, also hosts the main office of the Centre for Ageing Sciences, one of the 20 national Centres of Excellence of biomedical research selected and financed by the Ministry. CRC The Clinical Research Centre (CRC) began operating within the CeSI in 2007. This Centre is dedicated to pharmacological experimentation. The experiments are carried out on patients affected by the most common diseases linked to ageing such as cardiovascular, neoplastic and neurodegenerative problems. The CRC is fully integrated with the facilities available in the hospital and the technologies of IABT (Institute of Advanced Biomedical Technologies)

he Institute of Advanced Biomedical Technologies (IABT), managed by the Foundation of the “G. d’Annunzio” University is an avant-garde university centre in the field of diagnostic imaging. It has highly sophisticated instruments for magnetic resonance and other diagnostic technologies used for basic as well as clinical research. Presently in operation there are: 1) one Magnetic Resonance Lab equipped with one MR Siemens 1,5 T which, in addition to routine diagnostic functions is also used to carry out various kinds of research such as functional studies of MR and integrated Bio magnetic studies; 2) a Bio magnetic Lab equipped with two different experimental multi-channel systems for the measurement of magnetic signals produced by the spontaneous activity of some human body organs: a plane geometry system used, for example, for cardiologic or gastroenterological studies and one helmet-shaped used for cerebral studies. 3) a Digital Telethermography Lab where studies in thermo regulation of some parts of the human body take place in order to identify precociously certain pathologies. Since 2007, IABT also disposes of two new tomographs necessary for specialized tests and clinical research and one Arthroscan (in the Sports Medicine Centre), a magnetic resonance instrument used for muscular and joint pathologies.

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