Rapporto annuale 2010 UNICEF

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RAPPORTO ANNUALE 2010

uniti per i bambini


Foto di copertina: © UNICEF/NYHQ2010-1636/Ramoneda Nell’agosto 2010, i bambini cucinano sul fuoco all’aperto a Sukkur, una città nella provincia di Sindh, Pakistan. Alle loro spalle una tendopoli sovraffollata che non ha potuto ospitare le loro famiglie costrette a vivere ai margini dell’accampamento. Nota sulle fonti: i dati di questo rapporto sono tratti dalle più recenti statistiche disponibili dell’ UNICEF e di altre agenzie delle Nazioni Unite, dai rapporti annuali redatti dagli Uffici UNICEF sul campo e dalla Relazione Annuale del Direttore Esecutivo al Board dell’UNICEF del giugno 2011. Nota sulle risorse: tutti gli importi, se non diversamente specificati, sono espressi in dollari USA.


Introduzione © UNICEF/NYHQ2010-0908/Shryock Capitolo 1 © UNICEF/NYHQ2010-0205/Noorani © UNICEF China/2010/Cheng Capitolo 2 © UNICEF/INDA2010-00164/Crouch © UNICEF/UGDA2010-00664/Noorani © UNICEF Angola/2010/Blumenkrantz © UNICEF TFYR Macedonia/2011/Blazhev © UNICEF/BANA2010-01069/Khan Capitolo 3 © UNICEF/NYHQ2010-2742/Ramoneda © UNICEF Suriname/2009/ Schmeitz © UNICEF/NYHQ2010-1546/Asselin © UNICEF Viet Nam/2007/Chau

Capitolo 4 © UNICEF/NYHQ2008-0179/Davey © UNICEF Egypt/2006/Marooka Capitolo 5 © UNICEF/LAOA2010-00019 /Souvannavong © UNICEF South Africa/2010/Hearfi eld © UNICEF Brazil/2009/Ripper Capitolo 6 © UNICEF/NYHQ2010-0693/Zhao © UNICEF/NYHQ2010-2606/LeMoyne © UNICEF/NYHQ2010-0065/LeMoyne © UNICEF/NYHQ2010-1797/McBride Capitolo 7 © UNICEF/NYHQ2010-2446/Dormino

UNICEF BOARD (L’anno di riferimento va dal 1 ° gennaio al 31 dicembre.) L’UNICEF è gestito da un Board di 36 membri, un organismo intergovernativo che stabilisce le politiche, approva i programmi e decide la gestione amministrativa, i piani finanziari e i budget. I membri sono eletti dal Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite e rimangono in carica per un periodo di tre anni. FUNZIONARI PER IL 2010 Presidente: H. E. Dr. Abulkalam Abdul Momen (Bangladesh) Vice-Presidenti: H.E. Sanja Štiglic (Slovenia) H.E. Bonifacio G. Chidyausiku / H.E. Mr. Chitsaka Chipaziwa (Zimbabwe) 1 Álvarez / Ms. Lilian di Silveira (Uruguay) 2 Paul Klouman Bekken (Norvegia) MEMBRI DEL CONSIGLIO PER IL 2010 Antigua e Barbuda, Bangladesh, Bielorussia, Canada, Capo Verde, Cina, Congo, Cuba, Danimarca, El Salvador, Francia, Haiti, Islanda, Iran (Repubblica Islamica), Irlanda, Italia, Kazakistan, Liberia, Lussemburgo, Malawi, Nuova Zelanda, Norvegia, Pakistan, Qatar, Repubblica di Corea, Romania, Federazione Russa, Slovenia, Somalia, Sudan, Svizzera, Tunisia, Regno Unito, Stati Uniti, Uruguay, Zimbabwe

1 2

H.E. Chitsaka Chipaziwa (Zimbabwe) è succeduto a H.E. G. Chidyausiku Bonifacio (Zimbabwe) il 1 ° agosto 2010. Lilian Silveira (Uruguay) è succeduta a Gustavo Álvarez (Uruguay) il 1 ° marzo 2010.


UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010 Dal 1° gennaio 2010 al 31 dicembre 2010

SOMMARIO Introduzione

1 2

Sviluppo con equità

2

4

Le basi di una vita sana

10

Istruzione per tutti

18

4

Parità nella protezione dei bambini

24

5

Advocacy per l’azione

30

Raggiungere i più esposti alle crisi

36

Cosa c’è dietro i risultati conseguiti

42

3

6 7


INTRODUZIONE

Il 2010 è stato un anno cruciale per l’UNICEF, poiché abbiamo rafforzato la nostra azione per raggiungere i bambini più vulnerabili. Quest’ anno ha più volte evidenziato l’urgenza di tale rinnovata attenzione, in special modo ad Haiti e in Pakistan. Tutte le emergenze e le crisi hanno esposto maggiormente al rischio di sfruttamento e di abuso i bambini, soprattutto quelli svantaggiati. Abbiamo visto, inoltre, nuove allarmanti prove di divari in aumento tra bambini ricchi e poveri, anche in alcuni paesi che, nel complesso, mostrano dei progressi verso il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (OSM). Queste disuguaglianze crescenti hanno spinto l’UNICEF a contrastare l’opinione diffusa secondo cui raggiungere le comunità e i bambini più emarginati è troppo costoso. Ci siamo chiesti: se i più svantaggiati hanno i bisogni maggiori, e se esistono strategie e strumenti nuovi e più efficienti per raggiungerli, gli indubbi benefici del concentrarsi sui più vulnerabili non potrebbero superare i maggiori costi sostenuti? La risposta, basata su un’analisi rigorosa, è sì. Sia nei paesi più poveri sia in quelli a medio reddito, concentrarsi sui bambini più svantaggiati è economicamente efficiente e aiuta maggiormente a raggiungere gli OSM 4 e 5, quelli relativi alla riduzione della mortalità infantile e al miglioramento della salute materna, rispetto all’impostazione attuale. Questa è stata un’ottima notizia, soprattutto in tempi di continue limitazioni finanziarie. Le implicazioni sono di vasta portata, per l’UNICEF, per l’ONU e per lo sviluppo umano in ogni parte del mondo. L’approccio basato sull’equità è giusto sia in linea di principio sia in pratica. Molti programmi dell’UNICEF stanno facendo registrare dei progressi nella riduzione delle disuguaglianze, come dimostra questo rapporto annuale. Rinnovando e aumentando i nostri sforzi, stiamo costruendo forti competenze, impegno e risultati. Siamo anche determinati a fare molto di più, perché il nostro obbligo non è nei confronti di qualche bambino, ma di tutti i bambini. Raddoppiando i nostri sforzi, promuoveremo uno sviluppo equo tra tutti i partner che possono sostenere questo programma: governi, esperti di sviluppo, società civile e comunità delle Nazioni Unite. Metteremo al centro le nostre alleanze, perché raggiungere uno sviluppo più equo è possibile solo attraverso uno sforzo collettivo. Sosterremo azioni più coordinate da parte dell’ONU, perché quando le organizzazioni con ambizioni condivise mettono insieme i loro programmi, fanno di più per aiutare i governi a raggiungere obiettivi nazionali e a migliorare il benessere umano. Negli ultimi mesi del 2010, l’UNICEF ha cominciato a orientare, tutte le sue azioni verso, l’obiettivo dell’equità. Basandoci sul principio secondo cui, in ogni cosa che facciamo, vengono prima di tutto i risultati, stiamo applicando metodologie più accorte e giudiziose nei nostri programmi, nel reclutamento del personale, nelle nostre risorse e nelle nostre capacità di misurare attentamente i progressi. La nostra priorità sarà il rafforzamento delle capacità nei paesi più colpiti dalla privazione, indipendentemente dal fatto che siano a basso o a medio reddito, laddove la maggior parte della popolazione viene lasciata indietro.

2

UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010


Nel mio primo anno con l’UNICEF, ho visitato 22 paesi nei quali l’organizzazione opera. In ogni paese in cui ho viaggiato, in ogni comunità che ho visitato, ho visto come un approccio incentrato sull’equità possa fare la differenza nella vita dei bambini. Lavorando insieme, questo approccio può ottenere molto di più. I nostri bambini non meritano nulla di meno.

Anthony Lake Direttore Esecutivo UNICEF


Capitolo 1

Sviluppo con equità Il 2010 è stato un anno che ha evidenziato la fragilità uma-

2010, l’ONU ha convocato il Vertice sugli Obiettivi di

na, soprattutto per quanto riguarda i bambini, che sono

Sviluppo del Millennio (OSM), la comunità internazio-

i più vulnerabili di tutti. Sullo sfondo dell’instabilità eco-

nale ha potuto rivendicare i propri progressi per il rag-

nomica a livello globale, l’anno è cominciato con il devas-

giungimento di tali obiettivi, cinque anni prima della loro

tante terremoto di Haiti, che ha ridotto la capitale e il paese

scadenza.

in macerie. Dalla fine di luglio, le inondazioni in Pakistan hanno colpito quasi 20 milioni di persone e distrutto o

Come questo rapporto illustra, tra i contributi dell’UNICEF

danneggiato quasi 2 milioni di abitazioni. L’anno poi è ter-

al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio

minato con il costante aumento dei prezzi del cibo in tutto

nel 2010 ci sono stati l’assistenza a più di 150 paesi e ter-

il mondo, mentre le prime correnti di fermento sociale sono

ritori che hanno continuato a intensificare gli straordinari

cominciate in Africa settentrionale e in Medio Oriente.

passi in avanti compiuti negli anni precedenti.

È stato anche, però, un anno di possibilità, perché alcune

Prima del Vertice OSM, però, l’UNICEF ha anche posto

economie emergenti hanno contribuito a intensificare la

una domanda fondamentale: come possiamo fare di più

ripresa dalla crisi economica. Quando, nel settembre del

per i bambini? Il Vertice ha affermato che i progressi verso il raggiungimento degli Obiettivi sono stati discontinui sia tra i vari paesi sia all’interno di essi. I gruppi più poveri, quelli che non sono istruiti o vivono in zone remote, sono stati trascurati. Di conseguenza, senza una spinta concertata per raggiungere questi gruppi, è probabile che, nella maggior parte delle regioni, manchino molti dei traguardi OSM. La realtà delle enormi disparità, anche di fronte alla forte crescita economica, è stata messa in evidenza dalle nuove ricerche, da cui si è scoperto che tre quarti dei poveri attualmente vivono in paesi in via di sviluppo di medio reddito.

È il primo giorno di scuola nel remoto villaggio di Jacquot Merlin, ad Haiti, dove un insegnante tiene una lezione di aritmetica sotto una tenda.

4

UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010

Per conferire un maggiore sostegno al rilancio di provvedimenti per ridurre


le disuguaglianze, soprattutto nell’ultimo quinquennio che

disponibili, i fondi devono essere diretti in modo da rag-

ci separa dagli OSM, l’UNICEF ha intrapreso uno studio

giungere i bambini ovunque ne abbiano più bisogno.

rigoroso. Tale studio ha cercato di determinare empiricamente se potenziare i servizi sanitari a sostegno dei gruppi

In tutto il 2010, l’UNICEF ha lavorato per porre le

più emarginati sia la cosa giusta da fare in linea di prin-

questioni relative ai diritti dell’infanzia e all’equità in

cipio e in pratica.

una posizione di rilievo nei programmi nazionali e internazionali. La stretta collaborazione con la Presidenza

Ben presto sono arrivate le prove concrete, e il rendimento

della Repubblica di Corea ha contribuito a determinare

dell’investimento è stato chiaro: ogni milione di dollari in

l’inclusione di un’agenda sociale nell’approccio allo svi-

più speso per aiutare i bambini più svantaggiati nei paesi a

luppo del Gruppo dei 20, in occasione dell’incontro del

basso reddito e a elevata mortalità potrebbe evitare il 60%

Gruppo stesso nel novembre del 2010.

di decessi sotto i 5 anni in più rispetto alle strategie di sviluppo non dotate di un approccio altrettanto mirato. Si potrebbero compiere maggiori progressi verso il raggiungimento degli OSM colmando i divari nell’accesso ai servizi sanitari e alla nutrizione, perché la maggior parte dei decessi infantili si verifica nelle comunità più svantaggiate. Ci sarebbero anche dei benefici a lungo termine, perché l’eliminazione

Ogni milione di dollari in più speso per aiutare i bambini più svantaggiati potrebbe evitare un ulteriore 60% di decessi tra 0 e 5 anni.

delle peggiori sacche di privazione infantile consente a un maggior numero di bambini di conseguire le capacità fisiche

L’impegno con la Banca Mondiale si è concentrato su come

e intellettuali degli adulti pienamente produttivi.

estendere i programmi di protezione sociale e ha analizzato gli effetti delle politiche pubbliche sull’equità come

Pubblicati nel settembre del 2010, i risultati dello studio,

passo verso la riduzione dei divari che colpiscono i bam-

Narrowing the Gaps to Meet the Goals (Ridurre i divari

bini. L’UNICEF in accordo con i funzionari della Canadian

per raggiungere i traguardi) hanno attratto l’attenzione

International Development Agency (CIDA) si propone di

internazionale. L’UNICEF sta sviluppando delle strategie

progettare le nuove strategie di aiuto internazionale volte a

basate sull’equità per migliorare la fornitura e l’uso dei

ridurre le disparità in ambito sanitario e nutrizionale.

servizi, riducendo le barriere risultanti da fattori come la collocazione geografica, la povertà di reddito e la man-

In Asia, il governo cinese ha promosso uno scambio di

canza di consapevolezza.

esperienze a livello regionale con azioni per promuovere i diritti dell’infanzia. Rappresentanti di alto livello di 28

Lavorare nel contesto internazionale

paesi hanno concordato misure per ridurre le crescenti disparità sociali ed economiche in Asia e nel Pacifico, an-

Oltre ad accelerare il raggiungimento degli OSM e a fa-

che colmando i divari nei servizi essenziali. Il convegno ha

vorire il mandato dell’UNICEF a difesa dei diritti di tutti

fatto seguito a una serie di conferenze ministeriali assistite

i bambini in ogni parte del mondo, la promozione di uno

dall’UNICEF e tenutesi negli ultimi anni, che hanno gal-

sviluppo equo è parte integrante per un recupero eco-

vanizzato l’impegno politico in una regione con quasi 1,2

nomico e sociale sostenibile. Risponde altresì alla realtà

miliardi di bambini. Si è creata anche una partnership con

immediata dei bilanci governativi in via di riduzione, che

l’Asia Development Bank.

recentemente hanno colpito sia i fornitori di aiuti stranieri sia i paesi in via di sviluppo a basso e medio reddito, che

Per tutto il 2010, l’UNICEF ha offerto degli input che costi-

attraversano un periodo di maggiore rischio di riduzione

tuiscono parte integrante della risoluzione dell’Assemblea

delle spese pubbliche. Per sfruttare al massimo i bilanci

generale delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia, su

CAPITOLO 1: SVILUPPO EQUO

5


istruzione, acqua e impianti igienici. Un rapporto del

Promuovere impegni coordinati

Segretario generale dell’ONU e una risoluzione sullo status della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

Il cammino verso uno sviluppo sostenibile ed equo per i

si sono concentrati entrambi sull’applicazione della

bambini richiede che si lavori insieme. Le barriere all’equità

Convenzione nella prima infanzia, richiedendo politiche

possono essere alte e, per la maggior parte, non verranno

e servizi integrati per prestare particolare attenzione allo

infrante da interventi isolati o dall’azione di singoli indi-

sviluppo olistico dei bambini più piccoli. Una risoluzione

vidui. Per questo motivo, come parte dei progressi in corso

sull’emigrazione ha attinto alle conoscenze dell’UNICEF

negli sforzi più strettamente coordinati all’interno del siste-

per dar forma agli impegni volti ad affrontare i bisogni

ma delle Nazioni Unite, l’UNICEF ha continuato a inten-

dei giovani emigranti a rischio, e delle bambine in parti-

sificare la collaborazione con altre agenzie delle Nazioni

colare. L’UNICEF ha partecipato all’advocacy congiunta

Unite. L’impegno nella promozione dei diritti dell’infanzia

delle Nazioni Unite in merito a una nuova risoluzione del

si è rafforzato man mano che le varie competenze e capac-

Consiglio di Sicurezza che estenda i provvedimenti volti

ità del sistema dell’ONU si sono allineate a suo sostegno.

ad affrontare il terribile costo della violenza sessuale nelle situazioni di conflitto, anche attraverso un sistema di mon-

Nel 2010, un evento storico è stato rappresentato dalla

itoraggio e reportistica più sistematico sulle violazioni.

decisione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite di

L’UNICEF ha continuato a intensificare la collaborazione con altre agenzie dell’ONU.

creare la UN Women, che integra quattro organismi più piccoli dell’ONU in una nuova organizzazione. L’UNICEF ha sostenuto questa scelta, poiché offre grandi speranze di progressi più rapidi verso l’uguaglianza di genere, anche per le bambine. La fornitura del livello necessario di

In occasione del vertice OSM di settembre, l’UNICEF ha

risorse e capacità segna un significativo impegno da par-

organizzato dieci eventi collaterali che hanno impegnato

te della comunità internazionale. Una forte partnership

rappresentanti governativi di tutto il mondo in discussioni

con UN Women sosterrà l’attuale impegno dell’UNICEF

sull’equità e sugli OSM, anche per determinare in che modo

per inserire in tutti i suoi programmi il raggiungimento

le disparità nella fornitura dei servizi colpiscano i bambi-

dell’uguaglianza di genere.

ni. L’accordo conclusivo del vertice ha rivolto l’attenzione ai diritti dell’infanzia – cosa senza precedenti dai tempi

Per un coordinamento più serrato del lavoro dell’ONU in

dell’adozione della Dichiarazione mondiale sulla soprav-

generale, nel 2010 l’UNICEF ha partecipato alla verifica,

vivenza, la protezione e lo sviluppo dell’infanzia e del suo

da parte del Gruppo di sviluppo dell’ONU, delle priorità

Piano d’azione nel 1990 – con 37 riferimenti, tra l’altro,

comuni e dei meccanismi funzionali ai fini del raggiungi-

alla salute, all’istruzione e alla protezione dell’infanzia.

mento degli OSM, rispondendo alle crisi e operando in paesi a medio reddito. Tra le nuove risorse informative

Nel corso del vertice, il Segretario generale dell’ONU ha

figuravano una guida sulla coerenza delle Nazioni Unite,

annunciato uno sforzo globale da 40 miliardi di dollari per

Delivering Better Results for Children (Ottenere migliori

fornire maggiore accesso a un’assistenza sanitaria di base di

risultati per l’infanzia), e consigli su come promuovere le

qualità; si tratta di un provvedimento che salverebbe la vita

priorità dell’infanzia nelle Strategie della Banca Mondiale

a milioni di donne e bambini. Dal canto suo, il Gruppo deg-

per l’assistenza ai paesi.

li otto paesi ha impegnato altri 2 miliardi di dollari per raggiungere gli OSM relativi alla riduzione della povertà e al

Il numero di uffici locali coinvolti nei programmi congi-

miglioramento della salute materna. Organizzazioni come

unti delle Nazioni Unite è aumentato nel 2009. L’UNICEF

l’UNICEF sono già sul campo ad attuare provvedimenti

ha anche ampliato fortemente la propria partecipazione

concreti per rafforzare le politiche e migliorare la fornitura

al sistema del Coordinatore residente che gestisce la col-

di servizi soprattutto dove ce n’è maggiormente bisogno.

laborazione a livello nazionale di diverse agenzie delle

6

UNICEF rapporto annuale 2010


Nazioni Unite e guida i team nazionali dell’ONU. Il coordinatore residente ha un ruolo fondamentale nel promuovere il cambiamento organizzativo e, insieme al forte sostegno da parte dei governi nazionali e all’impegno costante dei donatori, costituisce uno degli ingredienti essenziali per accelerare la riforma dell’ONU. Sul campo, nel 2010, l’UNICEF ha notato livelli di cooperazione più elevati, migliori rapporti e partnership più strategiche con le altre agenzie delle Nazioni Unite. Spesso il lavoro di squadra è incentrato sulla struttura dell’ONU per l’assistenza allo sviluppo, sulla risposta all’emergenza e sulle iniziative di advocacy. Il numero di programmi congiunti è aumentato leggermente dal 2009 mentre, attraPartecipanti alla Riunione di esperti sulla Cooperazione per i diritti dell’infanzia nella regione Asia-Pacifico tenutasi a Pechino, in Cina.

verso questa modalità, più della metà degli uffici locali ha riportato una maggiore efficienza. Nel giugno del 2010, ad Hanoi, rappresentanti del siste-

dalle proprie esperienze e si sta muovendo positivamente

ma di sviluppo delle Nazioni Unite, di cui l’UNICEF fa

in merito a programmi, operazioni e finanziamenti con-

parte, si sono uniti alle controparti governative e ad al-

giunti. Il convegno di Hanoi ha concluso che questi paesi

tri partner per valutare le esperienze con le agenzie delle

pilota stanno rendendo l’ONU più efficiente facendo au-

Nazioni Unite che hanno attuato l’iniziativa “Delivering

mentare i suoi contributi allo sviluppo nazionale: i pro-

as One” (Agire uniti) in otto paesi: Albania, Capoverde,

grammi nazionali pilota sono più efficienti, meglio gestiti

Mozambico, Pakistan, Ruanda, Repubblica Unita di

e più in sintonia con gli obiettivi nazionali.

Tanzania, Uruguay e Vietnam. Ogni paese sta imparando

Spese totali per tipo di risorsa e genere di spesa, 2010 (in milioni di dollari USA) 2010

2009

Altre risorse

Risorse regolari

regolari

emergenza

Finanziamenti ai programmi

796

1.654

905

Sostegno ai programmi

174

174

201

Totale per i programmi

970

1.654

905

3.529

3.144

Gestione e amministrazione

102

102

120

1.072

1.654

905

3.631

3.264

2

1

3

15

Tipo di spesa

Spesa totale (esclusi storni e aggiustamenti contabili del periodo precedente) Storni e accantonamento per contributi esigibili non recuperabili* Costi di sostegno al bilancio / rimborsi** Spese totali

Totale

Totale

3.355

2.943

19

19

19

1.093

1.654

906

3.653

3.298

*Gli storni sono collegati soprattutto a crediti non recuperabili derivanti da vecchi impegni di contribuzione scaduti. ** Trasferimenti di sostegno al bilancio che rappresentano imposte sul reddito pagate dall’UNICEF per conto dei cittadini di un governo che contribuisce alle risorse regolari dell’UNICEF.

capitolo 1: sviluppo equo

7


Spendere in modo efficace

efficaci, sono necessari finanziamenti di base prevedibili. Nonostante l’aumento del reddito complessivo nel 2010,

Nel 2010, la fragile economia globale e i bilanci pubblici

la percentuale di risorse di base, regolari è diminuita per

in via di riduzione hanno prodotto una serie di deficit che

il terzo anno consecutivo rispetto alle risorse complessive.

hanno messo a repentaglio i bambini. La recrudescenza del

Se continuerà nel 2011, questa tendenza frenerà la capa-

morbillo cominciata nel 2009 – un rischio che era stato pre-

cità dell’UNICEF di ottenere risultati per l’infanzia.

visto alla luce delle carenze nelle vaccinazioni di routine, sia iniziali sia di richiamo – è continuata con un deficit di finan-

Si dovrebbero offrire finanziamenti per tutte le situazioni

ziamento stimato sui 24 milioni di dollari. L’eliminazione

che mettono in pericolo la vita dei bambini, ma è impera-

della poliomielite e del tetano materno e neonatale sembra

tivo anche fare di più con quel che si ha a disposizione.

vicina, ma attualmente mancano risorse pari a circa 810

Nel 2011, governi, organizzazioni internazionali e altri or-

milioni di dollari per condurre le necessarie campagne anti-

ganismi si riuniranno a Busan, nella Repubblica di Corea,

polio e a circa 110 milioni di dollari per i vaccini antitetani-

per il quarto Forum di alto livello sull’efficacia degli aiuti.

ci. Lo stabilizzarsi delle risorse per l’HIV/AIDS sottolinea quanto sia difficile sostenere una risposta quando il numero

In tutte le sue operazioni, l’UNICEF mantiene un focus

di nuove infezioni supera ancora il numero di persone a cui

rilevante sui principi concordati di efficacia degli aiuti. In

vengono somministrati farmaci antiretrovirali salvavita.

linea con i principi di ownership nazionale e di allineamento con i sistemi nazionali, tutti i “programmi paese”

Per procedere concentrandosi con forza sull’equità, e

di cooperazione aderiscono fortemente alle priorità di svi-

antenendo contemporaneamente operazioni efficienti ed

luppo nazionali; l’UNICEF fornisce assistenza ai governi

8

UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010


in merito alla catena di approvvigionamento e la fornitura

beneficato i paesi definiti “meno sviluppati”, e più del 60%

di scorte avviene attraverso fornitori a livello nazionale.

è stato rivolto ai paesi con tassi di mortalità infantile elevati

Quando sarà online all’inizio del 2012, il nuovo sistema di

o molto elevati. In termini di priorità di spesa, circa la metà

gestione delle risorse d’impresa dell’UNICEF monitorerà

delle spese di programma dell’UNICEF è per la soprav-

più sistematicamente in che modo tutti i programmi del

vivenza dei bambini piccoli e gli interventi di sviluppo, co-

Fondo contribuiscono agli obiettivi di sviluppo nazionale.

prendo ambiti fondamentali come la salute e la nutrizione.

Allo stesso modo l’UNICEF gestisce i propri programmi di

Tra gli uffici locali della rete dell’UNICEF, quelli dei paesi

spesa con attenzione e in linea con il suo impegno nei con-

con bisogni umanitari persistenti nel 2010 – come la mal-

fronti dell’equità per l’infanzia. Nel 2010, l’UNICEF ha

nutrizione o l’assenza di servizi sanitari ed educativi anche

speso di più in programmi e meno in operazioni rispetto

soltanto di base – hanno inciso per il 56% delle spese a

al 2009. Le spese di programma sono aumentate del 14%,

livello nazionale. I paesi con bisogni umanitari – tra cui

avvicinandosi a 3,4 miliardi di dollari, mentre le spese per

quelli colpiti da nuove emergenze, come Haiti e Pakistan

il sostegno al programma, l’amministrazione e la sicurezza

– hanno fatto salire la percentuale al 69%. I primi quattro

sono diminuite del 14%, fino a 276 milioni di dollari.

uffici locali in termini di spese – Repubblica Democratica del Congo, Haiti, Pakistan e Sudan – hanno sofferto tutti,

Più della metà dell’assistenza ai programmi è andata

nel corso dell’anno, crisi umanitarie nuove o permanenti.

all’Africa subsahariana e più di un quarto all’Asia, le due

Finanziamenti per il Pakistan hanno raggiunto quasi 204

regioni in cui vive la maggior parte dei bambini svantaggia-

milioni di dollari, mentre per Haiti sono state leggermente

ti. Della metà dei fondi di programma dell’UNICEF hanno

superiori a 168 milioni di dollari.

CAPITOLO 1: SVILUPPO EQUO

9


Capitolo 2

Le basi di una vita sana La salute, base della vita, ha costituito, nel 2010, il

progressi notevoli nella riduzione dei decessi infantili.

punto di partenza dell’UNICEF per concentrarsi mag-

Negli ultimi due decenni, il tasso globale di mortalità sotto

giormente sull’equità e per promuovere i diritti e il be-

i 5 anni si è ridotto di un terzo. Ma i bambini dell’Africa

nessere dell’infanzia. I modelli di disuguaglianza, come

subsahariana e dell’Asia meridionale – ossia le regioni con

l’esclusione e la discriminazione, fanno sì che milioni di

il maggior numero di decessi prima dei 5 anni di età, pari

bambini in tutto il mondo non possano ricevere neppure i

all’81% del totale mondiale – devono affrontare anche le

servizi sanitari più basilari e salvavita, semplicemente per-

maggiori sfide negli ambiti della sopravvivenza, dello svi-

ché sono nati in una famiglia povera o risiedono in luoghi

luppo e della protezione.

remoti. Malattia, malnutrizione e cattiva salute si concentrano tutte tra le popolazioni più povere. Si sono compiuti

Analogamente molti paesi, tra cui quelli a medio reddito, possono rivendicare un calo nelle medie nazionali di mortalità sotto i 5 anni. Tuttavia queste riduzioni a livello di medie nascondono la realtà di emarginazione sofferta da segmenti di popolazione. In tutti i paesi in via di sviluppo, i bambini delle famiglie più povere hanno il doppio di possibilità di morire prima dei 5 anni rispetto ai bambini delle famiglie più ricche. I bambini più poveri hanno probabilità all’incirca una volta e mezza inferiori di essere vaccinati contro il morbillo. Le donne più povere hanno probabilità due o tre volte inferiori di utilizzare i servizi per la maternità. Eppure, mettendo a confronto i sistemi sanitari e i livelli complessivi di sviluppo dei paesi in cui si verifica la maggior parte dei decessi di madri e bambini, i progressi risultano di varia

Madri e bambini piccoli fuori dal centro Anganwadi, in India, dove gli attivisti e i volontari locali offrono formazione e sostegno all’allattamento al seno.

entità: gradi diversi di disuguaglianza nell’accesso

all’assistenza

sanitaria


dimostrano che si possono compiere delle scelte deliber-

esse partecipano a un progetto di assistenza e attraverso il

ate per rettificare, o ignorare, gli squilibri. Un’assistenza

sostegno dell’UNICEF, le famiglie hanno ricevuto kit con

più equa è realizzabile. Perseguire l’equità è il giusto corso

generi di prima necessità, come lenzuola e coperte, utensili

d’azione da seguire, più efficace rispetto ai costi dell’investire

di cucina, zanzariere trattate con insetticida per prevenire

su coloro che vengono raggiunti più facilmente.

la malaria e cloro per disinfettare l’acqua.

Un approccio alla salute a tutto tondo

In India, l’UNICEF collabora con i governi centrali e statali per rilevare e analizzare le barriere all’accesso ai servizi sanitari e ad altri servizi sociali, compresi quelli per le va-

Per promuovere a livello globale un’assistenza sanitar-

rie caste e i lavoratori migranti. Si stanno formando dei

ia più equa, una priorità immediata è stabilire l’equità

nuovi collegamenti tra la vaccinazione e i programmi di

nei sistemi sanitari forti e nei servizi sanitari integrati

salute materna e infantile, in modo da potenziare a vicen-

che costituiscano le basi di una vita sana per i bambini.

da i vari servizi. Più di 300.000 lavoratori sono stati for-

Vaccini, nutrizione equilibrata, adeguata assistenza du-

mati in vista dell’attuazione, a livello nazionale, di un pro-

rante la gravidanza e il parto, accesso agli interventi di

gramma per integrare la gestione delle malattie neonatali e

prevenzione dell’HIV, acqua sicura, diffusione dei servizi

infantili, mentre la formazione per quasi mezzo milione di

igienici: sono solo alcuni degli elementi che riducono la

operatori sanitari ha migliorato le capacità di consulenza

vulnerabilità dei bambini alle malattie.

collegate alla nutrizione infantile, all’allattamento al seno e all’alimentazione materna.

L’UNICEF collabora strettamente con i governi per mettere i bambini e l’equità al centro di strategie sanitarie nazionali di vasta portata. Quando, nel 2010, l’Etiopia ha avviato il suo quarto piano di sviluppo del settore sanitar-

Attuare l’equità è giusto ed economicamente vantaggioso.

io, l’UNICEF l’ha aiutata con il lancio a livello nazionale di servizi sanitari comunitari capaci di gestire una serie di

La Mongolia ha un sistema sanitario relativamente ben

malattie infantili comuni. Un’assistenza sanitaria miglio-

sviluppato, che raggiunge la maggior parte della po-

rata ed estesa a livello locale – fondata su interventi a forte

polazione del paese. Ma le indagini hanno dimostrato

impatto per la salute delle madri, dei neonati e dei bambini

una bassa copertura vaccinale in zone remote e tra i

in tutti i 741 distretti – assicura gli elementi fondamentali

migranti non registrati insediati intorno alle perife-

del trattamento della polmonite, i vaccini, il sostegno nu-

rie urbane. L’UNICEF ha cooperato allo sviluppo di

trizionale e l’assistenza ostetrica e neonatale d’emergenza.

una strategia per raggiungere ogni distretto (Reach Every District) mappando zone scarsamente servite, e

Nel Malawi, l’UNICEF ha contribuito a potenziare la

ha preparato team sanitari distrettuali per fornire as-

gestione comunitaria delle malattie comuni nei villaggi

sistenza medica di base. Il Ministero della Sanità ha in

non sufficientemente serviti. Una rete di ambulatori lo-

programma di estendere la strategia al 2011 e ha con-

cali do-tate di personale specializzato nella sorveglianza

cordato che il sostegno dell’UNICEF, precedentemente

sanitaria ha permesso di curare, nel 2010, quasi 200.000

applicato in tutto il settore sanitario, dovrebbe concen-

bambini affetti principalmente da polmonite, dissenteria e

trarsi in maniera più specifica sulle comunità svantaggiate.

malaria. L’UNICEF ha anche sostenuto impegni particolari per raggiungere i nuclei sociali i cui capofamiglia sono

HIV e sistemi sanitari

bambini, che sono tra i gruppi più vulnerabili e trascurati del Malawi. Sono state innanzitutto censite le famiglie

L’UNICEF continua a rafforzare i sistemi sanitari in modo

costituite da bambini capofamiglia; attualmente 4.000 di

che affrontino i bisogni di tutti i bambini e gli adolescenti

CAPITOLO 2:LE BASI DI UNA VITA SANA

11


con HIV/AIDS. Nell’ultimo decennio si è assistito ad al-

che riceve dei trattamenti. Poiché molte donne non han-

cuni successi nella prevenzione dell’HIV: in 33 paesi, per

no accesso all’assistenza di cui possono aver bisogno,

esempio, l’incidenza è calata di più del 25% tra il 2001 e

l’UNICEF ha contribuito a rendere i servizi per la prevenzione della trasmissione da madre a figlio dell’HIV una parte di routine dell’assistenza prenatale nella Repubblica Democratica Federale del Nepal. Un programma su base comunitaria ha fatto aumentare l’accesso ai servizi di assistenza prenatale in 3 distretti del paese. Insieme a OMS, UNITAID, governi nazionali e altri partner, l’UNICEF ha realizzato un innovativo kit per madri e nascituri volto a rafforzare i programmi per prevenire la trasmissione dell’HIV da madre a figlio. Il kit contiene tutti i farmaci necessari durante la gravidanza e il parto per attuare le linee guida dell’OMS (opzione A) atte a prevenire nuove infezioni pediatriche e a ridurre i mancati controlli tra le donne più difficili da raggiungere. I bambini ai margini della società possono essere vulnerabili all’HIV perché hanno meno probabilità di ricevere sostegno o assistenza. In Africa, l’UNICEF ha potenziato gli

In Uganda, una madre che, durante la gravidanza, ha scoperto di essere sieropositiva ha partecipato a un programma che ha impedito la trasmissione dell’HIV a sua figlia.

sforzi per determinare in che modo i sistemi di protezione sociale possano meglio rispondere ai bisogni di ragazzi e ragazze a rischio HIV/AIDS.

il 2009, ed esistono prove indicanti dei cali tra i giovani in

Gli adolescenti sono tra i gruppi più costantemente trascu-

7 paesi dell’Africa. Ma si devono ancora affrontare ques-

rati negli interventi contro l’HIV/AIDS, anche se 5 milioni

tioni di qualità, copertura ed equità.

di giovani tra i 15 e i 24 anni sono attualmente sieropositivi. Il rapporto dell’UNICEF, Blame and Banishment

La prevenzione della trasmissione dell’HIV da madre a figlio

(Colpa e messa al bando) pubblicato in occasione della

è un ambito che richiede maggiore attenzione. Come parte

Conferenza Internazionale sull’AIDS, ha sottolineato il

del Programma congiunto delle Nazioni Unite sull’HIV/

problema, nonché i bisogni specifici degli adolescenti

AIDS (UNAIDS), l’UNICEF, l’Organizzazione Mondiale

dell’Europa orientale e dell’Asia centrale maggiormente a

della Sanità (OMS), Il Fondo delle Nazioni Unite per la

rischio di infezione da HIV, tra cui i bambini di strada, che

Popolazione (UNFPA), oltre al Fondo Globale per la lotta

si iniettano droghe o si prostituiscono.

all’AIDS, alla tubercolosi e alla malaria, hanno lanciato un appello globale per eliminare la trasmissione dell’HIV dalla

I giovani sono stati tra i più colpiti dalla rapida diffusione

madre al neonato. Al centro di questo appello c’è l’equità.

dell’HIV nell’Europa orientale e in Asia centrale, alimentata dall’uso di droghe iniettabili e dalla trasmissione per

Dopo un esame da parte dell’UNICEF dei dati relativi al

via sessuale. Molti giovani cominciano a iniettarsi droghe

monitoraggio dell’AIDS pediatrico in 4 paesi, il Ministero

su pressioni dei loro coetanei. In Albania, l’UNICEF ha

della Sanità dell’Uganda ha varato un pacchetto di inter-

stretto una partnership con le organizzazioni non gov-

venti, testato presso 21 strutture, che ha fatto aumentare

ernative (ONG) per raggiungere i tossicodipendenti più

dal 57% al 97% la percentuale di neonati sieropositivi

giovani attraverso servizi di assistenza o unità di strada

12

UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010


mobili; questi giovani possono convincerne altri a non ini-

Nel 2010 l’UNICEF ha affiancato la Repubblica Islamica

ettarsi droghe.

dell’Iran a stendere il suo terzo piano nazionale sull’HIV/ AIDS, che per la prima volta introduce la promozione del-

Nonostante i successi ottenuti, sono ancora molte le sfide

la salute sessuale. Diversi anni di advocacy, in stretta col-

da affrontare per risolvere il problema della particolare

laborazione con altre agenzie delle Nazioni Unite e Ong,

vulnerabilità delle ragazze. Le prove disponibili confer-

hanno convinto il servizio radiotelevisivo della Repubblica

mano nettamente che la violenza sessuale, il sesso forzato,

Islamica dell’Iran a mandare in onda una serie di annun-

lo stupro, la coercizione e lo sfruttamento sessuali costi-

ci di servizio pubblico sull’HIV/AIDS rivolti a i giovani.

tuiscono gravi fattori di rischio per l’HIV. In Zambia,

Secondo le stime, questi annunci sono stati visti da 20-30

l’UNICEF ha collaborato con il governo all’attuazione di

milioni di spettatori. È stato anche inserito un messaggio

una strategia nazionale per la prevenzione della violenza,

di 30 secondi sulla prevenzione dell’HIV in un programma

istituendo 10 Centri polivalenti e 300 Centri per i dirit-

di home video molto popolare tra i giovani.

ti dell’infanzia, oltre a fornire servizi – tra cui quelli di prevenzione dopo l’esposizione all’HIV – a più di 8.500 sopravvissuti.

Eliminare la poliomielite ricomparsa nelle comunità povere Gabriel Zonga ricorda il giorno pre-

il flagello della poliomielite. Ma anche

descenza della poliomielite è che

cedente il primo compleanno di sua

se manca poco, la poliomielite non è

la copertura vaccinale non è ancora

figlia come il momento dell’inizio della

stata ancora debellata. Il paese si è

totale, soprattutto nelle zone remote e

tragedia. La piccolissima Giorgina era

unito in uno sforzo triennale a livello

povere.

una bambina sana che aveva comincia-

globale in cui il raggiungimento di tutti i

La possibilità di essere protetta da

to a gattonare, ma all’improvviso ebbe

bambini con la vaccinazione rappresen-

un vaccino antipolio è arrivata troppo

la febbre alta e le sue gambine parvero

ta la chiave per vincere definitivamente

tardi per Georgina. Ma non per i 3 figli

irrigidirsi.

la lotta alla malattia. Nel 2010, ne sono

maschi di Emmanuelle Nsilulu, che

“Rimanemmo sbalorditi quando ci

stati riportati 975 casi in tutto il mondo.

vive nella Repubblica Democratica del

dissero che la nostra bambina era stata

Sempre nel 2010, nella vicina Repub-

Congo. Tutti quanti sono stati vaccinati

colpita dalla poliomielite”, racconta

blica Democratica del Congo, il nume-

durante la campagna del 2010.

tristemente Zonga. Oggi Georgina

ro di casi di poliomielite è aumentato a

“Sono felice di sapere che i miei bam-

sorride e accarezza il viso di suo padre,

101. Mentre nelle famiglie benestanti

bini saranno protetti da quest’orribile

ma non potrà mai camminare, ballare

la percentuale di bambini vaccinati ha

malattia”, ha detto Nsilulu. “Mandar

o andare in bicicletta. Avrà le gambe

superato l’80%, in quelle povere solo

giù un paio di gocce è così semplice

paralizzate per tutta la vita.

il 20% dei bambini risulta completa-

che i suoi effetti sembrano magici”.

Per la sua famiglia, è stata una perdita

mente immunizzato.

straziante, aggravata dai costi finanziari

Nell’ambito di un’iniziativa da parte di

imprevisti. “Tutti i nostri piani sono

15 paesi africani, nell’ottobre del 2010

andati in fumo, perché abbiamo dovuto

i governi di questi Stati – compresa la

spendere fino all’ultimo centesimo”,

Repubblica Democratica del Congo –

dice Zonga.

sostenuti dall’UNICEF, hanno dato il

Georgina, purtroppo, è stata uno dei

via a una campagna di vaccinazione di

33 casi di poliovirus selvaggio riportati

massa. In totale, 290.000 vaccinatori e

in Angola nel 2010. Come le persone

mobilitatori sociali hanno vaccinato 72

di molti altri paesi, anche gli Angolani

milioni di bambini sotto i 5 anni.

pensavano di essersi lasciati alle spalle

Uno dei motivi principali della recru-


Riformare le strategie nazionali per offrire assistenza sanitaria a tutti

14

Nei primi anni dopo la sua indipendenza, l’ex Repub-

degli orientamenti clinici sull’assistenza prenatale,

blica Jugoslava di Macedonia ha lottato per mantenere

dei nuovi standard per l’assistenza alle madri, nonché

e riformare i suoi sistemi sanitari, e in genere ci è riu-

un’indagine sull’alimentazione tra i bambini piccoli e le

scita. I tassi di vaccinazione sono scesi per un po’, ma

donne in età fertile che costituirà la base di un piano

poi hanno raggiunto il 90%, grazie anche alla regolare

nutritivo nazionale.

fornitura di vaccini da parte dell’UNICEF.

La strategia in questione mira a estendere l’assistenza

Ciononostante, alcuni gruppi demografici e certi prob-

sanitaria alle persone che non l’hanno ancora ricevuta.

lemi di assistenza sanitaria richiedono ancora mag-

Per esempio, per aumentare dal 50% al 90% la per-

giore attenzione. Attualmente l’UNICEF sta elaborando

centuale di donne sostenute dal sistema infermie-

insieme al governo strategie per colmare questi divari.

ristico della comunità bisognerà raggiungere altre

Uno dei problemi è rappresentato dall’assistenza sani-

9.200 gestanti, soprattutto nelle zone rurali e nelle co-

taria alle madri

munità rom. Un ampliamento della copertura vaccinale

e ai bambini.

nelle comunità povere proteggerà 12.500 bambini in

Anche se il paese

più ogni anno e porterà le percentuali al livello della

presenta delle

media nazionale ed oltre.

percentuali relati-

Un’iniziativa complementare è rappresentata dalla

vamente basse di

Strategia quinquennale di vaccinazione del paese,

mortalità ma-

adottata anch’essa con l’aiuto dell’UNICEF. Nel 2010,

terna e infantile,

è cominciata espandendo ulteriormente il ruolo delle

uno studio del

infermiere di comunità, e porterà all’introduzione di

2009, supportato

un registro elettronico per migliorare la pianificazione

dall’UNICEF, ha

e per monitorare le singole vaccinazioni. La strate-

rilevato delle

gia si basa su un’iniziativa congiunta del governo e

gravi disparità

dell’UNICEF per fornire vaccini ai centri comunitari e

nell’accesso

ad altri siti facilmente accessibili, invece di aspettare

all’assistenza

che i pazienti si rechino negli ospedali per farsi som-

sanitaria per le

ministrare le dosi.

madri e i bambini,

La città di Veles, a circa un’ora di macchina a Sud

soprattutto tra

della capitale, dimostra già quanto sia possibile fare

chi abita nelle

attraverso questo approccio. Le infermiere di comunità

campagne e le

vanno porta a porta a chiedere di eventuali neonati,

comunità rom.

soprattutto quelli non registrati alla nascita. Di conse-

La differenza nei

guenza, i tassi di vaccinazione hanno raggiunto il 95%

tassi di mortalità

e sono tra i più alti del paese. A Veles si vaccina, inol-

infantile è arrivata

tre, una percentuale maggiore di bambini con disabilità

fino al 30% tra re-

rispetto a qualunque altra parte della nazione.

gioni e gruppi etnici diversi. Per le donne rom in gravi-

Tra gli ostacoli alla vaccinazione figurano una carenza di

danza, l’accesso ai servizi è stato molto più basso: una

personale medico, una collaborazione discontinua tra

su 5 non è mai andata da un medico, e metà di loro ha

le cliniche e i gruppi non profit coinvolti nell’assistenza

fatto soltanto una visita.

sanitaria, e una mancanza di conoscenza dei benefici

Nel 2010, l’UNICEF ha collaborato con il Ministero

salvavita dei vaccini. Ma con l’attuazione di strategie

della Sanità per diffondere una Strategia nazionale

nazionali, ora il governo dispone degli strumenti per

per una maternità sana. Tra i primi risultati figurano

aiutare a superare questi limiti.

UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010


Servizi per le necessità immediate

le vaccinazioni siano efficaci, i bambini devono anche essere vaccinati a ogni ciclo di richiamo.

In ambiti in cui i sistemi sanitari sono deboli e le popolazioni hanno necessità immediate, l’UNICEF sostiene la

Nel Ciad, campagne di vaccinazione concertate contro la

fornitura di scorte e servizi sanitari fino a che non sia possi-

poliomielite, la meningite, il morbillo e il tetano hanno

bile sviluppare un’assistenza sanitaria più sostenibile. Una

raggiunto circa 2,5 milioni di bambini sotto i 5 anni, con-

strategia collaudata da tempo è la Giornata della salute

tribuendo a far diminuire il numero di casi di polio ripor-

dell’infanzia, che copre molteplici priorità sanitarie, spesso

tati da 64 nel 2009 a 26 nel 2010. La Nigeria ha raggi-

per grandi numeri di bambini in siti altrimenti difficili da

unto un calo del 95% nei casi di poliovirus selvaggio, che

raggiungere. Lavorando con i governi e altri partner, nel

sono diminuiti da 388 nel 2009 a 21 nel 2010, in seguito

2010 l’UNICEF ha supportato più di 50 di questi interventi.

all’attuazione di una strategia nazionale finalizzata a una copertura vaccinale antipolio, morbillo, difterite, pertosse

Nel 2010 le Giornate della salute materna e infantile si

e tetano pari almeno al 90%.

sono diffuse in modo da coprire altri 18 distretti con basse percentuali di vaccinazione contro il morbillo e incidenze

Pur essendo stato certificato come libero dalla poliomielite

elevate dell’HIV/AIDS, offrendo un pacchetto di servizi

nel 2002, il Tagikistan ha sofferto la più grande epidemia

a forte impatto, compresi quelli per prevenire la trasmis-

del mondo nel 2010, con 458 casi accertati. L’UNICEF ha

sione dell’HIV da madre a figlio. In Zambia, in occasione

rapidamente mobilitato dei finanziamenti per i vaccini e si

della Settimana della salute infantile, sono stati vaccina-

è unito all’OMS e al Ministero della sanità nazionale per

ti contro il morbillo quasi 2 milioni di bambini sotto i

condurre sette cicli di vaccinazione, raggiungendo quasi

5 anni, a fronte di un’epidemia improvvisa, e sono stati

ogni bambino sotto i 15 anni.

raggiunti, con le vaccinazioni contro la poliomielite, 30 distretti ad alto rischio. Durante le Settimane della salute

Fermare la malaria, il morbillo, la difterite e il tetano con-

della madre e del bambino, in Ruanda, sono stati vaccinati

tinua a essere una priorità per l’UNICEF, dato che tutte

più di 1,6 milioni di bambini, mentre 3 milioni di scolari

queste malattie costituiscono minacce significative per i

sono stati curati dai parassiti intestinali.

bambini. Nel 2010, l’UNICEF ha fornito circa 7,3 milioni di test diagnostici rapidi per combattere la malaria in 19

L’UNICEF continua a sostenere le campagne nazionali di

paesi e 41 milioni di trattamenti farmacologici antimalarici

vaccinazione, e nel 2010 l’organizzazione ha individuato

per 30 paesi. Nel 2010, l’OMS ha dichiarato il Myanmar,

12 paesi che hanno un particolare bisogno di vaccini. Nel

dove l’UNICEF ha sostenuto un programma speciale per

2010, le campagne di vaccinazione hanno portato alla im-

migliorare la copertura vaccinale in 55 municipalità difficili

munizzazione di quasi 170 milioni di bambini contro il

da raggiungere, paese libero dal tetano materno-neonatale.

morbillo, e di 1 miliardo contro la poliomielite. Tuttavia,

La vaccinazione contro il morbillo attraverso l’approccio

1 bambino su 5 non riceve ancora vaccinazioni essenziali.

Reach Every District ha integrato le campagne di vacci-

Raggiungere questo quinto bambino con tutti i vaccini at-

nazione su vasta scala, raggiungendo altri 206.000 bam-

tualmente disponibili preverrebbe ogni anno 2 milioni di

bini in distretti del Bangladesh dotati di scarsa copertura

decessi infantili.

e prevenendo, secondo le stime, 32.000 decessi infantili.

Le vaccinazioni antipolio continuano a essere una pri-

Tra il 2009 e il 2010, in Iraq sono stati vaccinati con-

orità, con il traguardo dell’eliminazione completa ormai

tro il morbillo circa 2,3 milioni di bambini tra i 6 e i 36

vicino ma ancora irraggiungibile. La malattia resta en-

mesi, riducendo l’incidenza della malattia fino a circa

demica in quattro paesi – Afghanistan, India, Nigeria e

1.000 casi, ossia un numero 30 volte inferiore rispetto a

Pakistan – dove i progressi sono stati inibiti da conflitti,

quello del 2009. Nel governatorato del Diyala, una cam-

calamità naturali e copertura sanitaria inadeguata. Perché

pagna mirata per individuare i bambini con vaccinazioni

CAPITOLO 2:LE BASI DI UNA VITA SANA

15


incomplete ha fatto vaccinare 16.500 bambini tra i 6 mesi

Il tasso di malnutrizione cronica del Guatemala – che è pari

e i 5 anni in un periodo di 10 giorni, senza che si verifi-

a circa il 50% ed è il più alto nella regione e tra i quattro

cassero, in seguito, grosse epidemie. L’UNICEF ha riunito

più alti del mondo – risulta particolarmente concentrato

le comunità locali perché partecipassero all’impegno per

nelle zone rurali indigene. Servendosi di un approccio glo-

la vaccinazione contro la poliomielite e il morbillo e ha

bale, l’UNICEF ha sostenuto una strategia di assistenza ali-

fornito le attrezzature necessarie a garantire che i vaccini

mentare integrata in 20 dei 38 ospedali nazionali e una più

fossero conservati in modo adeguato in 26 distretti, con-

stretta sorveglianza nutrizionale in 5.730 servizi sanitari,

siderati particolarmente a rischio, in conformità col Piano

rendendo obbligatorio il reporting quotidiano della malnu-

d’azione umanitario dell’Iraq.

trizione grave acuta.

In linea con la sua tradizione d’innovazione nell’ambito

Le lacune nutrizionali croniche si possono colmare for-

dell’assistenza sanitaria, nel 2010 l’UNICEF ha contribu-

nendo elementi nutritivi essenziali, o sotto forma di inte-

ito a introdurre il vaccino contro il meningococco A per

gratori o nella normale produzione alimentare. Nel 2010,

proteggere dalla meningite quasi 20 milioni di persone in

l’UNICEF ha fornito quasi 225 milioni di sacchetti di

Burkina Faso, Mali e Niger. Per allentare la “morsa della

micronutrienti in polvere; sparse sul cibo, queste polveri

meningite” si dovranno raggiungere con i vaccini, entro il

prevengono l’anemia e favoriscono lo sviluppo cerebrale,

2015, altri 300 milioni di persone: un traguardo realizza-

oltre ad avere altri effetti benefici. I governi sia del Perù

bile con le risorse adeguate.

sia dell’Uruguay le hanno diffuse con l’aiuto dell’UNICEF.

Nutrire l’infanzia

La malnutrizione acuta grave richiede interventi immediati, come la fornitura di alimenti terapeutici pronti

I sistemi e i servizi sanitari dovrebbero fornire a tutti i

all’uso. Nel 2010, l’UNICEF ha contribuito a migliorare

bambini la capacità di prevenire e combattere le malattie.

la gestione della malnutrizione grave acuta in 51 paesi,

Ma questo impegno risulta incompleto senza due sostegni

anche attraverso programmi su base comunitaria, e ha

essenziali: la corretta alimentazione riduce la vulnerabili-

più che raddoppiato la fornitura di cibi terapeutici pronti

tà alle malattie e consente ai bambini di crescere bene,

all’uso per curare circa 1 milione di bambini. In Senegal,

mentre un approvvigionamento idrico sicuro e un miglio-

l’UNICEF si è unito al Programma alimentare mondiale

ramento delle norme e degli impianti igienici limitano la

(PAM), all’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS),

diffusione delle malattie pericolose.

all’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite (FAO) e alla Banca Mondiale (BM) per con-

Il numero di bambini rachitici è diminuito costantemente,

tribuire ad aumentare la percentuale dei distretti attrezzati

eppure nel 2010 il fenomeno affliggeva ancora quasi 200

per la prevenzione e la gestione della malnutrizione grave

milioni di bambini. Nelle società perlopiù a medio reddito

acuta, da un quarto nel 2009 a quasi la metà l’anno seg-

ma pur sempre non eque dell’America latina e dei Caraibi,

uente. Nel 2010, questi servizi hanno curato 51.000 bam-

l’incidenza dell’arresto della crescita nei bambini sotto i 5

bini moderatamente malnutriti e 5.000 bambini colpiti da

anni può differire fino a 14 punti percentuale, a seconda se

malnutrizione grave acuta.

vivano in città o nelle campagne. Quando il governo del Madagascar ha avuto bisogno di fondi per le sue campagne per la salute dell’infanzia,

L’UNICEF contribuisce alla fornitura di scorte e servizi sanitari laddove le popolazioni ne hanno bisogno.

16

UNICEF rapporto annuale 2010

l’UNICEF ha lavorato per trovare una soluzione in grado di affrontare il problema e selezionare le priorità, al fine di procedere con le Settimane della salute delle madri e dei bambini, che si tengono due volte l’anno nel paese e che hanno permesso di fornire, ogni settimana, integratori di


ferro folato a quasi 33.000 donne, nonché integratori di vitamina A circa 3,3 milioni di bambini. Più di 7.000 bambini, invece, sono stati curati dalla malnutrizione grave acuta. L’accesso all’acqua e a impianti igienici adeguati, combinato con buone pratiche igieniche, è essenziale per la salute e l’alimentazione dei bambini, perché la mancanza di uno soltanto di questi elementi apre la porta a malattie come la diarrea, che per i bambini sotto i 15 anni rappresenta un fardello maggiore dell’AIDS, della malaria e della tubercolosi messi insieme. Attualmente il mondo è sulla buona strada verso il raggiungimento dell’OSM relativo all’acqua potabile sicura entro il 2015, ma è probabile che 1 miliardo di persone non raggiunga il traguardo relativo agli impianti igienici. Rimarranno indietro molti poveri delle campagne, solo il 45% dei quali dispone di impianti igienici funzionanti, in confronto al 76% di chi vive nelle zone urbane. Nel

2010,

l’UNICEF

ha

partecipato

attivamente

all’impegno per estendere gli impianti igienici attraverso i

In Bangladesh, in occasione della Giornata mondiale per la pulizia delle mani, ragazzi di una scuola mostrano di praticare sempre una buona igiene.

suoi approcci comunitari, attualmente adottati in 49 paesi.

Quello di aiutare le amministrazioni municipali a miglio-

Secondo tali approcci, le comunità assumono un ruolo

rare la gestione dei servizi idrici e igienici è stato lo scopo

guida nell’eliminazione della deiezione all’aperto, spesso

del sostegno dell’UNICEF in Bolivia (Stato plurinazionale

con pratiche innovative particolarmente adatte alle culture

della Bolivia) e in Honduras. Nel primo dei paesi citati,

locali. Questo modello è diventato uno standard nazionale

adesso 86 comunità contribuiscono direttamente a un ap-

in Etiopia, nel Niger e a Timor-Leste, e nell’Africa orientale

proccio decentralizzato che fornisce servizi a livello locale.

e meridionale 2,4 milioni di persone vivono attualmente in

In Honduras, invece, 12 municipalità hanno sviluppato

comunità che non effettuano deiezioni all’aperto. In Senegal

piani di servizio per la fornitura di acqua e impianti igie-

la fornitura di impianti igienici guidata dalla comunità ha

nici allo scopo di estendere i servizi, mentre 12 diparti-

introdotto servizi in 105 villaggi rurali e si è dimostrata ef-

menti hanno attuato un protocollo nazionale di sorvegli-

ficiente in termini economici. Infatti, il costo dell’iniziativa,

anza e di controllo della qualità dell’acqua che garantisce

pari a circa 5 dollari a persona, risulta basso in confronto a

acqua potabile a quasi 900.000 persone.

precedenti progetti di installazione di latrine. L’advocacy resta uno strumento importante nell’impegno Nella Repubblica Centrafricana, l’UNICEF ha offerto il

globale dell’UNICEF per cambiare le abitudini igieniche

proprio sostegno alla costruzione e al ripristino di im-

carenti che risultano particolarmente pericolose in assenza

pianti idrici e igienici. Adesso altre 40.000 persone, nella

di impianti adeguati.

Prefettura di Bossangoa, hanno ottenuto un accesso migliorato all’acqua potabile, mentre nella Prefettura di

I partner della Giornata mondiale del lavaggio delle mani,

Lobaye sono state istituite quattro nuove unità per il trat-

UNICEF compreso, hanno promosso la terza celebrazione di

tamento dell’acqua, in modo da fornire servizi a 18.000

tale giornata in tutto il mondo il 15 ottobre. Circa 75 paesi e

profughi. Lavorando col governo e con i partner della so-

200 milioni di bambini, genitori, insegnanti, celebrità e altri

cietà civile, l’UNICEF ha lanciato l’approccio comunitario

cittadini hanno diffuso il messaggio secondo cui un semplice

alla fornitura di impianti igienici in 11 villaggi.

accorgimento può far stare tutti meglio in salute.

capitolo 2:le basi di una vita sana

17


Capitolo 3

Istruzione per tutti Nel 2010, anche se l’istruzione primaria universale era

primaria, quella femminile alla scuola secondaria è andata

raggiunta da molti paesi, molti altri, e comunque non per

diminuendo. L’accesso all’istruzione pre-primaria, già bas-

tutti gli abitanti di paesi con risultati a livello nazionale al-

so in tutto il mondo ad appena il 44%, raggiunge soltanto

trimenti notevoli, erano ancora lontani da quel traguardo.

il 19% nella regione. L’esperienza dell’Africa dimostra

Dei 67 milioni di bambini che non frequentano la scuola

quanto si possa ottenere, quanto si debba ancora fare,

primaria, il 43% vive nell’Africa subsahariana, mentre un

e quanta vigilanza sia necessaria affinché sia garantito a

ulteriore 27% si trova in Asia meridionale e occidentale.

ogni bambino il diritto all’istruzione.

Le disparità di genere incidono profondamente. Solo 53 paesi dei 171 con dati disponibili possono rivendicare gli

L’UNICEF definisce questo diritto come qualcosa di più

stessi numeri di bambine e di bambini presenti sia nella

della semplice possibilità di andare a scuola, anche se

scuola primaria sia in quella secondaria.

l’accesso rappresenta ovviamente il primo passo. I bambini devono anche poter completare il ciclo scolastico e

Mentre l’Africa subsahariana sta compiendo i progressi

devono ricevere un’istruzione di qualità.

più rapidi in termini di aumento dell’iscrizione alla scuola Nel 2010, l’UNICEF ha aiutato i paesi a migliorare la qualità dell’istruzione e ad aumentare il numero di bambini che frequentano e finiscono la scuola. Ha anche sottolineato l’importanza della rimozione delle disuguaglianze che minano le opportunità di ricevere un’istruzione. Le disparità assumono molteplici forme, come quando un bambino povero deve andare a lavorare invece che a scuola, o quando una scuola in un distretto remoto non può fornire attrezzature fondamentali come il gesso, i libri e le sedie. Ogni opportunità mancata di ricevere un’istruzione rappresenta una perdita per il bambino, dato che l’istruzione accelera la valorizzazione dell’essere umano In Pakistan, alunne a lezione in una scuola danneggiata dalle inondazioni e poi ripristinata.

18

UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010

e trasforma la società.


La qualità conta

provvedimenti a misura di bambino, come un piano per garantire il pasto di mezzogiorno in 470.000 scuole.

Un’istruzione di base di qualità fornisce ai bambini gli strumenti necessari per prosperare e perseguire la crescita e

Attraverso il programma Eskola Foun (Scuola a misura

il benessere. Per qualità si intendono materiali validi per

di bambino) a Timor-Leste, l’UNICEF ha introdotto una

l’insegnamento e l’apprendimento, programmi scolastici ben

formazione pratica, incentrata sui bambini, per gli inseg-

studiati, strutture scolastiche sicure e pulite, nonché misure

nanti di 39 scuole. La formazione ha luogo sul posto di

per proteggere i bambini da eventuali danni morali o fisici.

lavoro. Gli insegnanti acquisiscono nuove capacità e le applicano immediatamente, mentre i servizi di orientamento

La qualità contribuisce al raggiungimento dell’OSM relati-

forniscono un sostegno continuo e il monitoraggio guida

vo all’istruzione primaria universale, perché incoraggia gli

i progressi. Nel 2010, hanno partecipato al programma

alunni ad andare a scuola e a restarci. In Indonesia, dopo

460 insegnanti, raggiungendo quasi 13.200 studenti. Si è

che l’UNICEF ha permesso a 7.500 educatori di acquisire

osservato che i bambini dimostravano maggiori capacità

nuove capacità in materia di pianificazione scolastica e di

analitiche e creative, mentre gli insegnanti si impegnavano

insegnamento, meno studenti hanno lasciato la scuola e

maggiormente ad aiutare i loro alunni.

un maggior numero ha compiuto il passaggio dalla primaria alla secondaria. In alcuni paesi dell’America latina

Nello Yemen, le scuole a misura di bambino hanno con-

e dei Caraibi, è diventato essenziale far passare più bam-

tribuito a spingere l’iscrizione delle bambine oltre la

bini dall’istruzione primaria alla secondaria. In 4 province

media nazionale di 73 femmine ogni 100 maschi, fino a

dell’Argentina, l’UNICEF ha offerto assistenza in merito

raggiungere il numero di 88. Questo successo deriva in

alla formazione di 1.300 insegnanti e all’istituzione di un

parte dall’impiego di 1.000 insegnanti donne nelle zone

programma speciale per aiutare circa 10.400 studenti a

rurali. Riconoscendo che le insegnanti donne fanno sentire

passare alla scuola media.

più a loro agio i genitori che mandano le figlie a scuola, l’UNICEF ha contribuito alla formazione di più di un ter-

Una strategia che l’UNICEF applica in tutto il mondo per

zo di loro. Una formazione speciale, inoltre, sensibilizza

promuovere l’istruzione di qualità è rappresentata dalle

gli insegnanti all’uguaglianza di genere, mentre strutture

scuole a misura di bambino, che mirano non solo a edu-

igieniche pulite e sicure sono disponibili in ugual misura

care gli alunni, ma a far sì che siano sani e ben nutriti, e

per bambine e bambini.

che abbiano accesso ad acqua sicura, impianti igienicosanitari funzionanti ed educazione all’igiene.

Un’istruzione di qualità protegge i bambini, perché quando i bambini che si sentono sicuri sono più liberi di

Attualmente le scuole a misura di bambino sostenute

imparare. Nel 2010, l’UNICEF ha sostenuto gli efficaci

dall’UNICEF raggiungono circa il 15% degli studenti di

impegni della Serbia per integrare nelle scuole corsi di pre-

scuola primaria nel Malawi, sottolineando l’importanza

venzione della violenza. Il governo nazionale sta portando

di strutture scolastiche adeguate, materiali didattici ag-

avanti un sistema per monitorare gli episodi di violenza e

giornati ed educatori ben formati. Nel 2010 l’India ha

contribuire a prevenirli. Per quasi un quinto, le scuole pri-

emanato la sua esemplare legge sul diritto dei bambini a

marie della Serbia stanno già completando i passi neces-

un’istruzione gratuita e obbligatoria (Right of Children to

sari per diventare “scuole senza violenza”.

Free and Compulsory Education Act). Questa legge garantisce un’istruzione gratuita e obbligatoria a tutti i bambini,

In Mozambico, l’UNICEF ha contribuito alla realizzazi-

nonché la rimozione degli ostacoli al completamento del

one di corsi di formazione alle competenze utili per la vita

ciclo primario. L’UNICEF si è unito ai governi statali nei

quotidiana, con un’attenzione particolare alla prevenzi-

primi tentativi di attuarla, contribuendo all’istituzione di

one dell’HIV per 1,3 milioni di bambini, e ha sostenuto

19


l’attuazione di linee guida nazionali sulla sessualità in

ha rilevato dei significativi miglioramenti nel livello di ca-

Nicaragua. La formazione alle competenze pratiche utili

pacità di apprendimento dei bambini, ma anche alcuni

alla vita quotidiana per i bambini dei campi per rifugiati

effetti sui livelli iniziali di alfabetizzazione. Nel 2010, 65

palestinesi in Libano si sofferma su temi come l’abuso di

paesi hanno attuato politiche per la preparazione alla

sostanze stupefacenti, la risolutezza, la leadership e i modi

scuola a livello nazionale, rispetto ai 45 di due anni prima.

di affrontare la violenza. Con il sostegno dell’UNICEF, 10 paesi e territori caraL’istruzione di qualità deve cominciare con degli interventi

ibici hanno istituito politiche, standard e piani per lo

nei primissimi anni di vita. L’educazione pre-scolastica o

sviluppo della prima infanzia. Nel 2010, per favorirne

altri servizi per lo sviluppo della prima infanzia possono

l’attuazione, l’UNICEF ha sostenuto i suoi partner a

preparare soprattutto i bambini che cominciano la vita con

Trinidad e Tobago per sviluppare seminari sulle capa-

degli svantaggi. Programmi specialistici possono coltivare

cità genitoriali per le comunità a rischio. Un passaporto

il livello di preparazione alla scuola primaria in un ambien-

sanitario del bambino costituisce un sistema facilmente

te stimolante e sicuro che li aiuti a crescere, nonché offrire

comprensibile per aiutare i genitori a controllare lo svi-

servizi integrati per sostenere la salute e l’alimentazione.

luppo complessivo dei loro figli. Nelle isole di Antigua e Barbuda, di Saint Vincent e Grenadine e di Turks e

Un esame del programma dell’UNICEF di accesso alla

Caicos, è stata ideata una campagna per promuovere il

scuola (Getting Ready for School), compiuto in sei paesi,

primo apprendimento.

Nel profondo della foresta pluviale, gli studenti diventano insegnanti Raipen viene da Alalaparoe, all’interno

né scrivere. Non sapevo quanto po-

Un unico corso di Istruzione a misura di

delle fitte foreste pluviali del Suriname.

tessi fare, ma volevo aiutarli co-

bambino e incentrata sugli alunni pre-

Il villaggio non ha elettricità, né acqua,

munque. Stiamo imparando strada

para insegnanti di comunità locali che

né scuole. A 5 anni Raipen, che oggi

facendo. Insegnamo loro quel che riu-

hanno acquisito le capacità di base.

ha 16 anni, riuscì a raggiungere e a fre-

sciamo a ricordare degli insegnamenti

Il corso adatta regole educative inter-

quentare una scuola. Dovette fare un

dei nostri maestri”.

nazionali a culture locali, fornendo ai

lungo viaggio, partendo dal suo villag-

Pur non avendo le capacità di un inse-

partecipanti gli strumenti per praticare

gio fino a Paramaribo. Quando compì

gnante di formazione classica, Raipen

e sostenere un’istruzione a misura di

11 anni, suo padre non aveva più i soldi

ha altri grossi vantaggi: conosce la

bambino. Alla fine del 2010, è stato

per pagare le tasse scolastiche. Fu la

cultura della sua tribù amerinda, ne

condotto in tutte le scuole primarie del

fine dell’istruzione di Raipen, almeno

parla la lingua e, soprattutto, ci vive. Di-

Suriname. All’interno del paese, il 95%

temporaneamente. Tornò a casa dopo

versamente, può essere quasi impos-

degli insegnanti ha completato il primo

aver finito la quinta elementare.

sibile attrarre insegnanti professionali

modulo e cominciato a sviluppare dei

qualificati in posti isolati come Alala-

piani didattici per stimolare i diversi

paroe. All’interno del Suriname, solo il

talenti dei bambini.

20% degli insegnanti risulta qualificato.

Raipen s’illumina in volto quando

Per aggirare ostacoli come la posizione

risponde correttamente a una doman-

geografica, che negano il diritto di

da durante il corso. È un insegnante,

Due anni dopo, però, gli fu chiesto di fare lui stesso il maestro di scuola elementare ad Alalaparoe. Sorride mestamente mentre dice: “Ho visto i bambini e mi è

ogni bambino a ricevere un’istruzione,

ma è anche disposto a imparare, per il

dispiaciuto per loro,

l’UNICEF ha lavorato con il Ministero

bene dei suoi 12 studenti.

perché non sape-

dell’Istruzione a una strategia innova-

vano né leggere

20

UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010

tiva per formare maestri come Raipen.


Interventi per l’equità Per orientare l’accesso all’istruzione di qualità verso l’equità, è necessario riconoscere i particolari ostacoli che gruppi diversi di bambini devono affrontare. Ciò può comportare una gamma di interventi, come l’istituzione di misure speciali per l’istruzione nei piani di protezione sociale o l’offerta di programmi su misura e di formazione per gli insegnanti. Nel 2010 l’UNICEF e l’UNESCO hanno lanciato in 25

Nella Repubblica Democratica del Congo, alunni leggono i libri di testo durante una lezione di educazione sanitaria.

paesi un’iniziativa globale per affrontare in modo più sistematico la sfida dei bambini che non vanno a scuola. Ora molti paesi stanno espandendo le misure volte ad abbassare le barriere che rendono più difficile ai bambini

dei bambini. Nel 2010, la prolungata attività di advocacy

accedere alla scuola e continuare a frequentarla, come le

dell’UNICEF nello Zimbabwe ha convinto il governo a

tasse scolastiche e l’alimentazione inadeguata.

impegnare almeno il 30% nel co-finanziamento ai programmi di protezione sociale come il Modulo di base di

A livello globale, a molte più bambine che bambini vie-

assistenza all’istruzione, che copre le tasse scolastiche per

ne negato il diritto all’istruzione, soltanto a causa del

gli orfani e i bambini a rischio.

loro genere. Nel 2010, per celebrare il decimo anniversario dell’Iniziativa delle Nazioni Unite per l’istruzione

Nelle zone rurali povere del Senegal, i servizi sanitari e

delle femmine, partner internazionali, attivisti per i diritti

alimentari integrati in 232 scuole hanno raggiunto più di

dell’infanzia, governanti e studiosi si sono incontrati a

36.000 studenti. Inoltre, degli speciali kit solari generano

Dakar e hanno concordato maggiori investimenti per

energia per i corsi serali di recupero in 20 scuole isolate.

istituire dei programmi scolastici di alta qualità che valo-

Tutti gli studenti di queste zone hanno assunto integratori

rizzino le bambine.

di ferro e vitamina A e hanno ricevuto razioni integrative di cibo grazie al Programma Alimentare Mondiale.

In Ciad, gli sforzi dell’UNICEF mirati in 4 dipartimenti con tassi d’iscrizione bassi tra le bambine hanno contribu-

L’estensione della fornitura di acqua potabile e di ser-

ito a portare in classe quasi 51.000 alunni, di cui pressap-

vizi igienici adeguati alle scuole delle comunità indigene

poco la metà di sesso femminile. Il Madagascar si è avvalso

povere del Nicaragua ribadisce il diritto alla salute e fa-

delle competenze dell’UNICEF per individuare le disparità

vorisce un ambiente migliore per l’apprendimento. Nel

di genere attraverso la “mappatura dell’esclusione”.

2010, l’UNICEF ha contribuito a fornire impianti igienici

Attualmente i piani d’azione per la scuola secondaria com-

a 3.000 bambini e un approvvigionamento idrico sicuro

prendono obiettivi per ridurre i divari di genere, campagne

a 6.000 bambini. Il Ministero della Sanità ha accettato di

di comunicazione promuovono modelli femminili e incen-

migliorare il monitoraggio della qualità dell’acqua nelle

tivi come le borse di studio incoraggiano le bambine a con-

scuole, e ha stretto una partnership con l’UNICEF nella

tinuare il ciclo fino alla scuola secondaria.

“Campagna famiglie, scuole e comunità sane” per promuovere l’igiene.

Poiché la povertà rappresenta un altro elemento fondamentale di disuguaglianza, i piani di protezione sociale

In Bosnia/Erzegovina, più di 200.000 bambini sono vittime

forniscono un’opportunità significativa a livello nazio-

della povertà e dell’esclusione. La maggior parte di loro

nale per ridurre l’impronta della povertà sull’istruzione

proviene da gruppi minoritari come i Rom. Il passaggio

CAPITOLO 3: ISTRUZIONE PER TUTTI

21


del paese a un sistema di governo decentralizzato, in cui

ma l’UNICEF sta aiutando i paesi di tutte le regioni a istitu-

i servizi vengono organizzati e forniti localmente, ha de-

ire strutture nazionali idonee a rendere l’istruzione miglio-

terminato divari nei servizi sociali. L’UNICEF ha offerto

re e più inclusiva. Nel 2010, la Repubblica Democratica

assistenza all’istituzione di un sistema di sviluppo della

del Congo ha attinto all’assistenza dell’UNICEF optando

prima infanzia. Cinque nuovi centri specializzati offrono

per una nuova politica volta a fornire un’istruzione pri-

assistenza integrata sanitaria e allo sviluppo della prima

maria gratuita ai bambini dalla prima alla terza classe.

infanzia.

L’eliminazione delle tasse scolastiche rimuove uno dei principali ostacoli per i bambini poveri.

Il programma di istruzione durante le emergenze e nel dopo-crisi dell’UNICEF – sia globalmente sia nei singoli

Il Bangladesh ha varato su un piano per istituire delle clas-

paesi – sta producendo dei miglioramenti a livello di co-

si pre-primarie in tutte le scuole governative entro il 2013,

ordinamento e di coesione. Nelle situazioni umanitarie,

raggiungendo più di 270.000 bambini.

l’istruzione protegge fisicamente e psicologicamente i bambini, e può anche avere un effetto stabilizzante nelle

Nuovi piani e politiche possono far luce sulle disugua-

comunità dopo una crisi.

glianze che probabilmente, in precedenza, sono passate inosservate. Con l’assistenza dell’UNICEF, l’Uganda ha

Tra i rifugiati afghani nella Repubblica Islamica dell’Iran,

definito la propria politica sull’istruzione di base per i

nel 2010 il sostegno dell’UNICEF ha fatto aumentare, per

bambini svantaggiati nel 2010, mentre la Thailandia

le famiglie, le opportunità di far seguire lezioni speciali

nell’ottica di una politica di valorizzazione della lingua

alle bambine, anche attraverso incentivi come il trasporto

nazionale che ha permesso l’uso della madre lingua dei

sicuro. In Somalia, strategie innovative stanno avvici-

bambini nella didattica delle scuole. In merito al nuovo

nando all’istruzione migliaia di bambini, come per esem-

piano nazionale strategico della Cambogia per l’istruzione

pio lezioni flessibili per i bambini nomadi e il sostegno al

inclusiva, l’UNICEF ha contribuito allo sviluppo di sei in-

pagamento delle tasse scolastiche per quelli poveri.

dicatori per monitorare attivamente i progressi in termini di rettifica delle disuguaglianze.

L’UNICEF ha lavorato a stretto contatto con il Ministero dell’Istruzione e con le autorità provinciali nelle ex zone

Ai sensi dell’iniziativa globale Fast Track, i paesi a basso

di conflitto dello Sri Lanka. Questo ha contribuito a ga-

reddito possono ricevere un sostegno extra per raggiun-

rantire che 80.000 bambini sfollati continuassero la loro

gere l’istruzione universale entro la scadenza dell’OSM nel

istruzione con sconvolgimenti minimi durante i trasferi-

2015. L’UNICEF nel 2010, ha aiutato la Guinea a ottene-

menti tra i centri di assistenza o ai loro luoghi d’origine. In

re, attraverso la Banca Mondiale, 24 milioni di dollari per

Siria, invece, l’assistenza si è rivolta alle comunità con alte

costruire più di 390 scuole. La Repubblica della Moldavia

concentrazioni di profughi iracheni. Il rinnovamento delle

ha acquisito finanziamenti per iscrivere il 75% dei suoi

infrastrutture e la fornitura di scorte scolastiche hanno

bambini in istituzioni pre-scolastiche. La Repubblica

migliorato le prospettive educative di più di 3.700 bam-

Democratica Popolare del Laos, invece, ha avuto accesso

bini iracheni. Per altri 2.000, le classi di recupero hanno

a 30 milioni di dollari per migliorare la qualità delle scuole

ridotto il rischio di abbandono scolastico.

in distretti caratterizzati da ampie disparità di genere.

Mantenere i progressi I sistemi educativi di qualità si fondano su risorse adeguate e su politiche e piani informati. I paesi a basso reddito, spendono una percentuale infe riore di reddito nazionale per l’istruzione rispetto ai paesi a medio e alto reddito,

22

UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010


L’insegnamento bilingue migliora il livello d’istruzione per le minoranze Il rapido sviluppo del Vietnam è stato accompagnato da

queste province i bambini, che cominciano in sette

notevoli progressi nel campo dell’istruzione. Ora la mag-

asili e continuano a studiare in otto scuole primarie,

gior parte dei bambini va alla scuola primaria e continua

stanno imparando nelle lingue etniche mong, jrai e

a frequentarla. Almeno per quanto riguarda i bambini del

khmer. Il progetto implica la formazione degli insegnanti

gruppo etnico maggioritario Kinh, l’86% dei quali porta a

in tecniche di istruzione bilingue – fornendo materiali

termine la scuola primaria entro cinque anni.

speciali di insegnamento e di apprendimento, svilup-

I bambini delle minoranze etniche, invece, sono rimasti

pati in collaborazione con le comunità locali – nonché

indietro, sia in base al numero di coloro che completano

il monitoraggio attento del programma alla ricerca di

la scuola primaria, sia secondo i tassi di alfabetismo o le

prove di miglioramenti nella qualità dell’istruzione. Le in-

capacità matematiche. Secondo gli ultimi dati risalenti

formazioni su ciò che funziona meglio verranno inserite

al 2006, poco più del 60% di questi bambini finisce

in una strategia educativa nazionale. Lo scopo è quello

puntualmente la scuola primaria, e la percentuale risulta

di rendere alla fine, con un chiaro sostegno giuridico, il

addirittura peggiore per le bambine, .

sistema educativo nazionale adatto a tutti i bambini.

Molti di questi bambini vivono in remote zone mon-

Nel 2010, alla fine del secondo anno del programma, i

tuose mal servite da scuole, ed è molto più probabile

primi risultati sono stati promettenti, a tal punto che un

che provengano da famiglie povere. Per i bambini delle minoranze etniche c’è carenza di materiali per l’insegnamento e l’apprendimento , così come ci sono meno insegnanti – e meno classi – in queste zone. Ad aggravarne l’isolamento c’è il fatto che molti di questi bambini non parlano il vietnamita, che è la lingua ufficiale usata in tutte le scuole. Le bambine, poi, devono affrontare anche le comuni barriere rappresentate dal loro ruolo di aiuto domestico alla famiglia, dal pregiudizio che l’istruzione non abbia alcun valore per loro e dall’infrastruttura scolastica inadeguata. Esiste un quadro normativo per ottenere livelli elevati di completamento dell’istruzione primaria, ma le norme a sostegno dell’insegnamento bilingue per gli studenti delle minoranze sono contraddittorie. Combinati tra loro, questi svantaggi potrebbero perpetuare nel futuro l’emarginazione dei bambini appartenenti alle minoranze etniche. Ma il governo vietnamita, lavorando

dipartimento provinciale dell’istruzione e della formazio-

con l’UNICEF, sta prendendo provvedimenti per ridurre

ne ha già scelto di usare i propri fondi per moltiplicare il

tali disparità. A livello internazionale, si è regolarmente

numero di classi che beneficiano dell’istruzione bilingue.

riconosciuto il valore dell’istruzione bilingue, che è stata

Nel complesso, i bambini stanno andando meglio nei

collegata a un migliore apprendimento e a una riduzione

test di capacità linguistica sia nelle loro lingue madri

delle percentuali di abbandono scolastico.

sia in vietnamita. Nella comprensione della lettura e in

Per testare come questo concetto possa funzio-

matematica, rendono addirittura di più degli studenti

nare meglio in Vietnam, il Ministero dell’istruzione e

che non partecipano al programma. Per loro, insomma,

della formazione si è unito all’UNICEF per collaudare

l’emarginazione ha cominciato a fermarsi davanti alla

l’approccio in tre province, prima di estenderlo, im-

porta della scuola.

pegnandosi a studiarne i risultati fino al 2015. Ora in

CAPITOLO 3: ISTRUZIONE PER TUTTI

23


Capitolo 4

Parità nella protezione dei bambini Ogni bambino gode di diritti, compresi quelli di avere

compiere progressi costanti e sostenibili nell’ambito degli

un nome e una nazionalità e di poter essere protetto da

8 OSM, e la protezione dell’infanzia è stata riconosciuta

ogni forma di violenza e di abuso. Ognuno deve avere

parte di questi progressi. A tale scopo, dovrebbero esistere

l’opportunità di crescere all’interno di una famiglia, anche

sistemi giuridici e sociali esplicitamente ideati per proteg-

se per garantire questa opportunità ci vuole il sostegno

gere i bambini. Un insieme di politiche, leggi e istituzioni

delle autorità, che contribuisce a tenere insieme le fami-

dovrebbero offrire garanzie fondamentali a tutti i bambini,

glie. Seppure tutti i bambini hanno gli stessi diritti, non

assicurare forme eque di protezione estendendo cure extra

tutti sono ugualmente protetti. I bambini possono essere a

ai più vulnerabili, nonché rispondere alle violazioni e pre-

rischio di ingiustizie e violazioni per molti motivi: perché

venirle.

sono poveri, perché hanno delle disabilità o convivono con l’HIV, o perché sono emigranti o di sesso femminile.

L’UNICEF si concentra su tutti questi obiettivi nei suoi programmi di protezione dell’infanzia, seguendo un ap-

Garantire i diritti di tutti i bambini è necessario per

proccio orientato ai sistemi attuati da alcuni dei partner dell’organizzazione,

come

l’Alto

Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e Save the Children. Puntare all’equità nella protezione dell’infanzia richiede un punto di vista ampio, che eviti di concentrarsi soltanto su singole questioni, come il traffico di bambini o il lavoro minorile, e comporta la creazione di capacità e una risposta specifica, sistematica alle cause fondamentali e che coinvolga una serie di soggetti. Nel 2010, l’UNICEF ha contribuito a rafforzare i sistemi di protezione dell’infanzia in 131 paesi.

Bambini presso la Società Atfaluna per bambini non-udenti, organizzazione che offre loro istruzione e formazione professionale nel Territorio Palestinese Occupato.

24

UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010


assistenza agli orfani. L’introduzione di una “smart card”

Sistemi nazionali di sostegno

ha consentito ai bambini di acquistare del cibo a loro scelta nel momento in cui lo desiderano. Questo ha ridotto le

La crisi economica globale ha sottolineato la necessità im-

stigmatizzazioni conseguenti a una vecchia pratica secondo

prescindibile di avere sistemi di protezione sociale che of-

la quale i bambini dovevano procurarsi il loro pasto con

frano una base minima garantita per lo sviluppo umano.

una carriola. Ora gli assistenti sociali hanno più tempo per

L’UNICEF chiede che questi sistemi siano incentrati so-

concentrarsi sul sostegno psicosociale, invece di dover of-

prattutto sui diritti e sulla protezione dell’infanzia, perché

frire cibo. In seguito a un esame dell’UNICEF che ne ha

i bambini sono più vulnerabili e meno preparati a soprav-

confermato il successo, il sistema della smart card si sta

vivere alle crisi.

espandendo.

In tutto il mondo, inserire la protezione dell’infanzia nelle

Nel 2010, tra le conquiste più significative dell’estensione dei

leggi e nelle politiche nazionali ha aperto la strada a ga-

servizi di registrazione delle nascite c’è stata l’integrazione

ranzie più solide per i diritti dei minori. Le leggi possono

della registrazione anagrafica nelle campagne di salute

definire chiaramente in che modo si debbano sostenere i

pubblica in Ghana e in Nigeria, supportata da una collab-

diritti. In Malawi, l’UNICEF e i suoi partner hanno eser-

orazione più stretta tra gli operatori sanitari e coloro che

citato pressioni a livello politico per cinque anni, nel 2010,

si dedicano alla protezione dell’infanzia. Le percentuali di

hanno finalmente ottenuto che il parlamento emanasse

registrazione hanno raggiunto il 100% in comunità mirate

la Legge sull’assistenza, sulla protezione e sulla giustizia

del Ghana. La Nigeria, invece, ha registrato quasi 318.000

all’infanzia. Tale legge istituisce, tra l’altro, il primo siste-

bambini sotto i 5 anni in 30 stati.

ma nazionale di registrazione delle nascite. In Croazia, una sostenuta attività di advocacy a livello politico da parte dell’UNICEF ha condotto a nuove leggi che privilegiano l’affidamento dei bambini sotto i 3 anni a

Nel 2010, l’UNICEF ha contribuito a rafforzare i sistemi di protezione dell’infanzia in 131 paesi.

famiglie idonee piuttosto che a istituti. Ad Haiti, l’UNICEF ha attinto alle linee guida internazionali per consentire un

Dato che gli istituti e i servizi per la protezione dell’infanzia

tempo sufficiente a rintracciare le famiglie separate dai

dipendono da risorse umane ben preparate, nel 2010 la

bambini dal tragico terremoto del 2010. E attualmente, in

Malesia si è avvalsa dell’assistenza dell’UNICEF per adot-

India, 30 stati e territori dell’unione hanno firmato degli

tare degli standard nazionali di competenza professionale

accordi per stendere un programma nazionale di protezio-

per assistenti sociali. In Zambia, 325 membri dei comitati

ne dell’infanzia.

distrettuali per la cura e la protezione dell’infanzia hanno acquisito nuove conoscenze in materia di counselling psi-

Presso i centri di transito della Guinea-Bissau, al fine di

cosociale e standard minimi di assistenza. Secondo il piano

reintegrare i bambini nelle loro comunità o famiglie,

della Serbia per trasformare gli istituti residenziali di as-

l’UNICEF ha lavorato con le ONG partner per stabilire e

sistenza, una formazione specialistica fa sì che il personale

mantenere degli standard minimi per la cura dei bambini e

si aggiorni per migliorare la qualità dei servizi e sostenere

per una loro riunificazione sicura con le famiglie di origine.

meglio nuove cure alternative basate sulla famiglia.

Per esercitare una maggiore sorveglianza e per fermare il traffico di minori, sono stati allestiti ben 5 postazioni di

In tutti i paesi, moderare le interazioni tra bambini e sistemi

polizia di frontiera. Nel Botswana, dove 118.000 bambini

giudiziari rappresenta un elemento di base della protezione

vivono orfani, molti a causa dell’HIV/AIDS, l’UNICEF ha

dell’infanzia. I diritti dei minori dovrebbero guidare tali in-

aiutato il governo a rafforzare il programma nazionale di

terazioni, sia che i bambini siano accusati di aver infranto

CAPITOLO 4: PARITÀ NELLA PROTEZIONE DEI BAMBINI

25


delle leggi o siano vittime o testimoni di crimini. Con il

sociali. La collaborazione tra sanità, istruzione e protezi-

sostegno dell’UNICEF, ora la Georgia mette a disposizione

one dell’infanzia mira ad affrontare la frammentazione e i

dei trasgressori minorenni delle speciali commissioni per

divari di capacità nei servizi sociali. Le iniziative intraprese

la revisione delle pene e delle alternative alla carcerazione.

in partnership con i ministeri del Lavoro, dell’Istruzione e

Lo Yemen ha organizzato due tribunali di famiglia e delle

dell’Amministrazione territoriale si sono concentrate sulla

reti di protezione dell’infanzia in 10 governatorati. Nella

protezione dei bambini affidati agli istituti, soprattutto

Repubblica Democratica Popolare del Laos, le accademie

quelli con disabilità. Questo lavoro iniziale ha portato alla

di polizia e i centri di formazione giuridica hanno integrato

creazione di un “Gruppo pubblico per il monitoraggio de-

nei loro programmi dei provvedimenti a misura di bam-

gli istituti assistenziali”, al quale l’UNICEF ha fornito as-

bino. Delle unità di mediazione a livello di villaggio, che

sistenza in termini di sviluppo delle capacità.

risolvono circa il 90% dei casi riguardanti bambini, stanno attualmente applicando delle linee guida che proteggono i

In Montenegro, l’UNICEF ha sostenuto una campagna,

minori entrati in contatto col sistema giudiziario.

intitolata “It’s About Ability”, per ridurre le percezioni negative dei bambini con disabilità che ne ostacolavano

Norme e valori sociali influenzano il modo in cui i bambini vengono protetti.

il trasferimento dagli istituti verso forme di assistenza orientate verso la famiglia. In tutto il paese, sui cartelloni e in tv, sono apparsi bambini e giovani con disabilità, sottolineando eloquentemente il valore dell’inclusione e della condivisione delle loro esperienze. Questi giovani hanno

I paesi che stanno emergendo dal conflitto possono utiliz-

partecipato a eventi sportivi e parlato ai parlamenti lo-

zare i processi di pace per far progredire la giustizia mi-

cali. Attraverso delle indagini condotte successivamente, si

norile, che in gran numero vengono coinvolti nei moderni

sono scoperti aumenti nel numero di genitori convinti che

conflitti sia come combattenti sia come vittime. Nel 2009,

i figli dovessero essere amici dei bambini con disabilità e

l’UNICEF si è unito agli sforzi dell’ONU nella Repubblica

andare a scuola con loro, e una diminuzione di chi soste-

Democratica Federale del Nepal per mediare un piano

neva che questi bambini dovessero frequentare in istituti

d’azione per il rilascio dei minori dall’esercito maoista. I

speciali.

congedi sono cominciati all’inizio del 2010, e attualmente l’UNICEF è impegnato da vicino nel sostegno agli sforzi

In Paraguay, una campagna mediatica basata su uno stu-

per la riabilitazione di circa 3.000 combattenti minorenni.

dio sugli abusi all’interno della famiglia ha determinato un aumento nella denunce dei casi di abuso. In Giordania,

Favorire un cambiamento sociale positivo

una campagna sulla violenza nelle scuole ha sviluppato le capacità degli insegnanti di gestione della classe. Dopo un anno, le indagini hanno dimostrato cali nei livelli e nella

In modo sottile o evidente, le norme e i valori sociali influ-

frequenza della violenza fisica e dell’abuso verbale nelle

enzano il modo in cui i bambini vengono protetti o meno,

scuole di 10 distretti. In Iraq, sono stati formati alla pre-

nonché quali bambini siano protetti o meno. Poiché le idee

venzione della violenza di genere più di 1.000 insegnanti e

possono essere profondamente radicate e talvolta difese

membri di comunità, come pure 400 peer educators (edu-

con fermezza, cambiare quelle dannose richiede, nel tem-

catori alla pari), 7.500 studenti che possono raggiungere

po, un attento processo di impegno e persuasione. Dibattiti

più efficacemente i giovani proponendo loro l’adozione di

pubblici, campagne e informazioni sono alcuni degli stru-

nuovi atteggiamenti.

menti utilizzati dall’UNICEF. In Egitto, l’UNICEF ha sostenuto nove dichiarazioni pubNel 2010, con il sostegno dell’UNICEF, il governo

bliche su vasta scala, con cui più di 5.000 uomini e donne

dell’Armenia ha lanciato la riforma integrata dei servizi

hanno dichiarato di non voler più praticare la mutilazione

26

UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010


genitale femminile/escissione. Alla fine del 2010, la rete

la comunità e i leader religiosi del Kenya a recarsi in Sudan,

egiziana di famiglie che hanno abbandonato questa pratica

dove hanno appreso dei riusciti tentativi di fermare la mu-

è aumentata di almeno 25.000 unità. Al tempo stesso, è

tilazione genitale femminile/escissione. I rappresentanti

stato redatto un manuale di formazione sul ruolo dei medi-

keniani hanno anche partecipato a una dichiarazione pub-

ci nel fermare la mutilazione genitale femminile, che è stato

blica durante la quale genitori, leader comunitari e fun-

integrato nel programma di pre-formazione per medici del

zionari governativi hanno celebrato l’impegno di 2.000

Ministero della Sanità.

abitanti di villaggio di sei comunità a interrompere questa pratica. Nel corso dell’evento, si sono esibite alcune delle

I leader comunitari e religiosi possono essere comuni-

200 ragazze già salvate dalla mutilazione.

catori influenti di messaggi di protezione dell’infanzia. Considerando che l’apprendimento sul posto può risultare

L’UNICEF promuove l’abbandono della mutilazione geni-

particolarmente efficace, nel 2010 l’UNICEF ha facilitato

tale femminile/escissione – attraverso l’uso di un approccio

Interrompere il ciclo dell’emarginazione La quindicenne Mahassen ha pa-

competenze professionali. Si è anche

nuova legge. Noto come Meccanismo

tito stenti e dolori prima di arrivare

unita al parlamento giovanile di

di protezione dei bambini a rischio,

al centro giovanile di Alessandria, in

Alessandria per rafforzare le proprie

questo strumento richiede ai 29 go-

Egitto. La sua numerosa famiglia vive

capacità di partecipazione. Adesso

vernatorati e agli altri 400 distretti del

in uno dei quartieri più poveri della

vende ancora contenitori usati, ma un

paese di formare comitati di protezione

città; entrambi i genitori sono malati e

nuovo senso di determinazione e di

infantile.

incapaci di offrire sostegno. Essendo la

speranza le dà la forza di destreggiarsi

Attraverso questo meccanismo,

figlia maggiore, Mahassen ha dovuto

tra molteplici compiti.

gli assistenti sociali delle ONG e i

abbandonare la scuola per lavorare e

“Partecipo alla vita della comunità e

membri del comitato per la protezio-

consentire ai familiari di sopravvivere.

studio duramente, in modo da potere,

ne dell’infanzia vengono incaricati di

Privata del suo diritto all’istruzione, è

un giorno, fare un lavoro migliore in

individuare sistematicamente i bambini

andata per le strade a vendere con-

una fabbrica”, dice. Un’assistente

a rischio, di esaminare i loro casi e di

tenitori usati per cucinare. Mahassen

sociale del centro giovanile è stata

lavorare con i bambini e con le famiglie

avrebbe potuto essere relegata a una

fondamentale nell’aiutare Mahassen a

perché possano accedere ai servizi di

vita di dolorosa povertà. E invece, ha

cambiare il corso della propria vita. Con

cui hanno bisogno per essere al sicuro,

trovato il centro giovanile del quartiere.

il sostegno dell’UNICEF, la città di Ales-

istruiti e sani. Finora, i comitati di Ales-

Ben presto è stata iscritta a classi di

sandria ha potuto collaudare uno stru-

sandria, Assiut, Il Cairo, Minya, Sohag

alfabetizzazione e ha imparato nuove

mento per la protezione dell’infanzia

e Qena hanno individuato e seguito più

che ha finanziato una rete di assistenti

di 25.000 bambini a rischio.

sociali dedita al raggiungimento di

Spesso i bambini di Alessandria che

bambini a rischio come Mahas-

ricevono degli aiuti s’impegnano ad

sen.

aiutare altri bambini nella stessa situa-

Il successo ad Alessandria è stato così notevole che il governo egiziano ha adottato un modello analogo nel 2008, come parte di una

zione. Come dice Mahassen: “Vendendo contenitori, vedo come vivono gli altri bambini. Voglio incoraggiarli a fare la stessa cosa che ho fatto io”.


Cinque passi per un’educazione giusta dei figli La punizione corporale è ancora un mezzo accettato

all’educazione dei bambini è il primo nell’America

per disciplinare i bambini in molte parti del mondo,

Latina e uno dei pochi nel resto del mondo.

nonostante sia una violazione dei diritti dell’infanzia.

Lo studio ha rivelato che genitori e tutori non sanno

In Costarica, l’UNICEF ha lavorato con i legislatori

favorire lo sviluppo dei bambini tutelandone i diritti;

e i sostenitori dell’infanzia per compiere un passo

spesso ricorrono alla punizione corporale perché è

d’importanza cruciale verso la fine di questa pratica:

un metodo di disciplina consueto e accettato. Pur

nel 2008, è stata adottata una legge per sostenere

riconoscendo l’inadeguatezza della pratica, quasi il

il diritto alla disciplina senza punizioni corporali né

65% degli intervistati la considera talvolta neces-

trattamenti umilianti.

saria. Il suo uso è legato anche a percezioni negaQuesta legge ha reso

tive, come il pensare che spesso il bambino abbia

il Costarica uno dei soli

comportamenti irritanti o chieda più attenzione del

quattro paesi dell’America

solito.

Latina che hanno adot-

Il Consiglio ha utilizzato lo studio come base per un

tato questo tipo di prov-

piano d’azione nazionale redatto nel 2010 e ideato

vedimento. Ora anche

per attuare la nuova legge. Una parte significativa

l’UNICEF contribuisce alla

del piano comporta la sensibilizzazione degli adulti

sua attuazione, perché

su violenza, punizione corporale e forme positive di

tutti i bambini costaricani

disciplina; viene messa in evidenza, in particolare,

possano beneficiare delle

la necessità di rendere i bambini e gli adolescenti

tutele che offre. La nuova

consapevoli dei loro diritti e dei meccanismi attra-

legge richiede politiche e

verso i quali possono tutelarsi. L’UNICEF ha attinto

iniziative che incoraggino i

dallo studio per ideare una strategia comunicativa

genitori a cambiare il loro

in grado di promuovere capacità genitoriali positive

modo di educare i figli e

tra i padri, le madri e i tutori dei bambini. Puntando

garantiscano la protezione

a cambiare le pratiche di educazione dei bambini, la

dei diritti dell’infanzia.

campagna s’incentra su cinque passi che promuovo-

Un importante primo

no il dialogo, l’ascolto dei bisogni, la conversazione,

passo è stato quello di

le spiegazioni e la capacità di raggiungere accordi.

tracciare una mappa delle

Nel 2011, la Rete nazionale per l’assistenza e lo svi-

pratiche educative dei figli e delle idee dell’opinione

luppo dell’infanzia integrerà le scoperte dello studio

pubblica. Queste informazioni costituiscono un

nei suoi programmi di formazione per chi si occupa

punto di partenza che aiuta a monitorare la confor-

dei bambini, mentre il Ministero dell’istruzione

mità alla legge e a puntare sulla comunicazione per

intende inserirlo nei programmi scolastici, affinché

incoraggiare gli adulti a modificare comportamenti

le generazioni future possano crescere ed educare i

dannosi.

loro figli nel pieno rispetto dei diritti dell’infanzia.

L’UNICEF ha messo insieme un gruppo di partner provenienti dal governo, dal settore privato e dalla società civile, impegnati a promuovere i diritti dei bambini. Con il sostegno della Fondazione Panamior, dell’Associazione di imprese per lo sviluppo e del Consiglio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, e con il finanziamento della Procter & Gamble, alla fine del 2009 è stato condotto uno studio sulle conoscenze, gli atteggiamenti e le pratiche collegate

28

UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010


olistico alla trasformazione di atteggiamenti e compor-

delegati governativi hanno discusso gli effetti della mi-

tamenti dannosi – nell’ambito della prevenzione del ma-

grazione sui bambini.

trimonio precoce. In India, dove questa pratica è illegale ma resta diffusa, gli sforzi di cambiamento sociale stanno

Sia a livello internazionale sia nei singoli paesi, l’UNICEF

estendendo il braccio della legge. Una campagna contro il

sostiene la raccolta di dati su conquiste e divari nell’ambito

matrimonio infantile in due stati indiani dove era molto

della protezione dell’infanzia, oltre al monitoraggio di

diffuso ha raggiunto più di 110.000 persone. Si sono for-

sistemi per sostenere il diritto dei bambini alla protezi-

mati circoli femminili per chiedere la fine del matrimonio

one. Attualmente i tentativi di monitorare la povertà in

precoce in diversi stati, e attualmente sono 5 gli stati che

Georgia si concentrano sull’accesso ai servizi pubblici per

hanno varato dei piani d’azione. L’UNICEF ha sostenuto

i gruppi svantaggiati, mentre in Europa Centrale e nella

una ricerca approfondita sul matrimonio precoce che ha

Confederazione di Stati Indipendenti l’UNICEF sta aiutan-

orientato i piani d’azione a livello statale e locale, pro-

do i governi a raccogliere dati su 17 indicatori essenziali

muovendo una strategia nazionale contro questa pratica.

di protezione dell’infanzia per orientare le scelte politiche.

Stabilire gli standard

Nel 2010 l’UNICEF ha partecipato all’istituzione di un Gruppo di riferimento per il monitoraggio e la valutazi-

L’UNICEF è riuscito a mettere e a mantenere la protezio-

one della protezione dell’infanzia che ha riunito organiz-

ne dell’infanzia in una posizione di primo piano nei pro-

zazioni dell’ONU, Ong e agenzie governative. Uno dei

grammi internazionali. I forum internazionali incoraggia-

primi compiti sarà quello di sviluppare delle linee guida

no le nazioni a stabilire standard ambiziosi e a mobilitare

per raccogliere dati sulla violenza sui bambini, compresi

la volontà politica necessaria al loro raggiungimento. Nel

quelli privi di cure familiari. In 13 paesi colpiti da conflitti,

2010, in occasione del decimo anniversario dell’adozione

l’UNICEF ha contribuito all’attuazione di un meccanismo

dei protocolli opzionali alla Convenzione sui diritti

di monitoraggio e di reporting delle violazioni gravi ai

dell’infanzia e dell’adolescenza, l’UNICEF ha lanciato una

danni dei bambini in situazioni di conflitto armato, in linea

campagna per la loro ratifica universale entro il 2012. Nel

con le responsabilità affidategli dal Consiglio di Sicurezza

corso dell’anno, altri 7 paesi hanno ratificato il protocollo

dell’ONU.

sulla vendita dei bambini, la prostituzione minorile e la pornografia rappresentante bambini, per un totale di 142.

In numerosi paesi, studi esaurienti sulle questioni dei dirit-

Altri 8, invece, hanno ratificato il protocollo sui bambini

ti dell’infanzia a livello nazionale hanno promosso varie

colpiti dai conflitti armati, per un totale di 139 ratifiche.

forme di tutela giuridica e istituzionale. In Kenya, una valutazione condotta nel 2010 con il sostegno dell’UNICEF ha

Anni di advocacy da parte dell’UNICEF e di altre organiz-

individuato, tra i divari a livello istituzionale, una grave

zazioni hanno finalmente determinato, nel 2010, l’entrata

carenza di professionisti della protezione dell’infanzia. Il

in vigore della Convenzione sulle bombe a grappolo, che

governo si sta servendo di queste informazioni per ideare

costituisce una dura presa di posizione internazionale con-

una strategia consona. In base a uno studio di fattibilità, il

tro una categoria di armi che ha ucciso e mutilato indi-

governo del Vietnam ha in programma di istituire un tribu-

scriminatamente bambini di tutto il mondo. Il Consiglio

nale minorile in linea con gli standard internazionali. Con

dell’ONU per i Diritti Umani ha adottato una risoluzione

il sostegno dell’UNICEF, la Siria ha condotto il suo primo

internazionale che, per la prima volta, definisce la violenza

studio sul lavoro minorile, servendosene poi per stendere

sessuale contro i bambini, mentre il ruolo del lavoro mi-

un piano d’azione triennale volto a bloccarne le forme

norile nel minare i progressi verso il raggiungimento degli

peggiori.

OSM è stato riconosciuto in occasione del Vertice globale sugli OSM a settembre. In occasione del Forum globale su migrazione e sviluppo, tenutosi in Messico, più di 150

CAPITOLO 4: PARITÀ NELLA PROTEZIONE DEI BAMBINI

29


Capitolo 5

Advocacy per l’azione Nei suoi programmi, l’UNICEF sostiene i diritti dell’infanzia

Nel sostenere i bambini, l’UNICEF fa leva sulla propria

in accordo con due criteri di riferimento a livello giu-

reputazione di organizzazione fidata e rispettata, e si serve

ridico e morale: la Convenzione sui diritti dell’infanzia

di un certo numero di strumenti collaudati. La raccolta di

e dell’adolescenza e la Convenzione sull’eliminazione di

prove mostra alla gente perché si debba agire, rivelando

ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne.

disparità altrimenti nascoste. La condivisione di conoscen-

Entrambi questi accordi internazionali sono stati ampia-

ze e lo sviluppo di capacità aiuta gli individui a comprende-

mente ratificati dai governi e coprono un ampio spettro di

re come agire nel modo più efficace. La partecipazione dei

diritti sociali, economici, culturali e politici per le donne e

bambini soddisfa un diritto fondamentale e fornisce nuove

i bambini.

prospettive su provvedimenti che i bambini stessi vogliono davvero e di cui hanno veramente bisogno.

Il sostegno da parte dell’UNICEF convince le persone di varia estrazione sociale a prendere provvedimenti per soddis-

Agire sulla base delle evidenze

fare questi diritti. Nei capitoli precedenti di questo rapporto sono stati evidenziati degli esempi, come l’approvazione

L’UNICEF svolge un ruolo fondamentale nel sostenere

di nuove leggi per proteggere i bambini dalla violenza e le

i paesi ad acquisire e utilizzare dati di alta qualità e fare

campagne per convincere i genitori a mandare a scuola le

ricerche sui bambini per valutare accuratamente pro-

proprie figlie. Questo tipo di sostegno, o advocacy, è essen-

gressi e mancanze. Così le politiche e i programmi per

ziale per i bambini emarginati ed esclusi.

l’infanzia possono essere più mirati, più efficienti e più equi nell’affrontare le disparità. Nel 2010, la quarta serie di indagini campione a indicatori multipli, introdotte dall’UNICEF, è proseguita con le rilevazioni sul campo condotte in 21 paesi e territori. Considerate fonte principale di informazioni statistiche per monitorare gli OSM, queste indagini producono dati comparabili a livello internazionale su una gamma di indicatori di base relativi al benessere dell’infanzia. Attraverso queste indagini e altre fonti, l’UNICEF ha ampliato l’uso di dati su genere, ricchezza e ubicazione per affinare la comprensione delle disugua-

Nella Repubblica Democratica Popolare del Laos, alunni e alunne di una scuola elementare beneficiano di un ambiente didattico a misura di bambino sostenuto da vari membri della comunità.

30

UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010

glianze. Dopo che, nel 2010, uno studio sul benessere e sulle disparità dell’infanzia compiuto nella Repubblica Democratica del Laos


ha concentrato l’attenzione dei governanti sulla povertà

In Namibia, nel 2010, l’UNICEF ha aiutato l’Agenzia cen-

infantile, il governo di quel paese ha messo in risalto la

trale di statistica a sviluppare la capacità di analizzare la

protezione sociale e dell’infanzia nel suo settimo Piano di

povertà infantile attraverso l’Indagine sul reddito e sulla

sviluppo socio-economico per il periodo 2011-2015.

spesa familiare. In un anno in cui il Gambia ha approvato il suo Women’s Act, un ordinamento atto a bloccare

L’UNICEF ha sostenuto il Messico nel lancio di un sistema DevInfo che lega dati essenziali sui bambini a ricerche pertinenti, analisi di politiche e programmi sociali, e a un elenco di organizzazioni governative e della società civile. Contemporaneamente, l’UNICEF ha contribuito alla

L’advocacy dell’UNICEF convince l’opinione pubblica ad agire per realizzare i diritti dell’infanzia.

prima analisi compiuta dal Messico sulla spesa sociale nazionale riguardo i diritti dell’infanzia. Tale analisi ha rile-

la violenza di genere e a rafforzare i diritti alla salute e

vato spese più alte per l’istruzione e la sanità, ma inferiori

all’istruzione, l’UNICEF ha lavorato con il Women’s Bureau

per la protezione. Dato che una parte significativa delle

per informare tutti i membri dell’Assemblea Nazionale, le

spese federali per l’infanzia viene stanziata a livello statale,

autorità locali, il National Women’s Council e altri organ-

l’UNICEF ha lavorato con le autorità statali e locali per

ismi sulle tecniche per integrare le considerazioni di genere

estendere alla pianificazione pubblica l’uso degli indicatori

nella definizione delle politiche pubbliche.

e dei dati relativi ai diritti dell’infanzia. L’UNICEF ha fornito assistenza alla Turchia in merito ai Una valutazione degli impianti idrici e igienici compiuta

sistemi di monitoraggio dei protocolli sanitari per i bam-

dall’UNICEF nelle scuole del Bhutan è risultata essenziale

bini e ha appoggiato la formazione finalizzata al lancio a

per la decisione, presa dal governo nel 2010, di cominciare

livello nazionale dei nuovi standard per la scuola primaria.

a canalizzare nuove risorse nel cofinanziamento di tali impi-

L’assistenza al comitato parlamentare per il monitoraggio

anti. In Armenia, i governanti hanno preso nota delle prove

dei diritti dell’infanzia ha aumentato la capacità nazionale

di come i bambini con disabilità traggano giovamento fre-

di lavorare per garantire tali diritti e ha rafforzato la co-

quentando le scuole normali, invece di essere relegati in istituti

municazione con politici influenti. Nel 2010, la Turchia ha

separati. Attualmente documenti politici, come gli Standard

emendato la sua costituzione in modo da includere i diritti

statali d’istruzione generale, riflettono le raccomandazioni

dell’infanzia, e in particolare il diritto alla protezione.

dell’UNICEF in merito all’integrazione di questi bambini. In Giordania, il personale ministeriale che, sulla base del L’UNICEF ha stretto una partnership con la Community

bilancio del 2011, ha partecipato a un esercizio di pia-

Radio Coalition della Nigeria per attività di advocacy che, nel

nificazione del bilancio a misura di bambino, sostenuto

2010, hanno determinato l’adozione, da parte del Presidente,

dall’UNICEF, ha convinto il ministro delle Finanze della

di linee guida per consentire alla stazioni radio di operare in

necessità di aumentare i fondi per l’infanzia. Il Ghana

tal senso. Attualmente l’UNICEF è impegnato con le univer-

grazie all’assistenza dell’UNICEF ha introdotto una po-

sità per raccogliere i dati sociali che guidano le decisioni a liv-

litica di bilancio su base programmatica che garantisce

ello di programmazione e di comunicazione; tali dati stanno

l’investimento di risorse nelle priorità per i bambini.

già orientando le attività volte a eliminare la poliomielite.

Nuove linee guida hanno agevolato il collaudo dei bilanci programmatici in due ministeri per l’anno fiscale 2011.

Sviluppare le capacità di agire Una fonte particolarmente ricca di competenza per promuoQuando acquisiscono nuove conoscenze e capacità tec-

vere i diritti dell’infanzia è rappresentata da paesi che hanno

niche, i paesi riescono a sostenere e accelerare la realizzazio-

avuto esperienze positive o coltivato nuove risorse, e che sono

ne dei diritti dell’infanzia.

disposti a condividerle. Attraverso l’UNICEF, i ministeri delle

CAPITOLO 5: ADVOCACY PER L’AZIONE

31


finanze in Argentina e in Ecuador hanno cominciato a collab-

Partnership che fanno la differenza

orare per delle migliori valutazioni degli investimenti sociali per la tutela dei minori. L’UNICEF ha facilitato un accordo

L’UNICEF lavora con una serie di partner – tra cui i gruppi

con il governo cubano per fornire medici ad Haiti, dove man-

della società civile, le grandi aziende, le istituzioni e le fon-

cano dei professionisti esperti. Quando, nel 2010, la letale

dazioni accademiche – per ottenere dei risultati di vasta por-

epidemia di colera si è abbattuta sul paese, l’Associazione dei

tata per i bambini. Nel 2010, ha fatto parte di 81 partnership

medici cubani si è trovata nella posizione di poter mobilitare

di programma a livello globale. Mettendo insieme organiz-

quasi 1.300 operatori sanitari. L’UNICEF, dal canto suo, ha

zazioni pubbliche e private, queste partnership perseguono

fatto arrivare scorte mediche essenziali per curare i pazienti e

obiettivi specifici per l’infanzia, come quello di metter fine alla

prevenire nuovi contagi.

violenza contro le bambine attraverso l’Iniziativa Together for Girls (Insieme per le bambine) e aumentando la copertura

L’UNICEF continua a servirsi di campagne di comunicazio-

vaccinale attraverso l’Alleanza GAVI. Le partnership con la

ne per educare la gente sui diritti dell’infanzia e per favorire

GAVI, il Fondo globale per la lotta all’AIDS, alla tubercolosi e

comportamenti in grado di farli rispettare. Per prevenire lo

alla malaria, l’UNITAID e altre organizzazioni stanno agevo-

sfruttamento sessuale di bambini e adolescenti, nel 2010

lando la raccolta di fondi significativi a sostegno della preven-

a Cartagena, in Colombia, una campagnarivolta agli op-

zione dell’HIV, nonché dell’assistenza, del trattamento e della

eratori turistici ha portato alla formazione della Rete di

protezione di chi viene colpito dal virus. L’UNICEF chiede che

protezione, che cerca di impedire ai predatori sessuali di

tutte queste potenti collaborazioni siano sempre più attente

ottenere l’accesso alle vittime presentando delle querele,

all’equità e alla sostenibilità.

alcune delle quali hanno già dato corso ad azioni legali. Dalla fornitura di servizio all’advocacy, svariate organizIn Ucraina, le percezioni negative riguardo alla vaccinazio-

zazioni della società civile hanno contribuito al lavoro

ne hanno determinato una campagna dell’UNICEF che si

dell’UNICEF sin dalla sua fondazione. In Mozambico,

è svolta attraverso cartelloni pubblicitari, apparizioni ra-

l’UNICEF ha contribuito a istituire un Forum della società

diofoniche e televisive e forme di mobilitazione sul web.

civile per la sorveglianza del bilancio, che si è unito alla

Grazie a indagini condotte a Kiev, con i suoi 5 milioni di

Commissione parlamentare per il bilancio e la pianificazio-

residenti, si è scoperto che, nel 2008, il 64% delle persone

ne nella revisione dei budget nazionali.

era contraria alle vaccinazioni, rispetto al 24% dopo la campagna, che ha insegnato agli operatori sanitari a co-

In Africa orientale e meridionale, l’UNICEF si è uni-

municare più efficacemente il valore della vaccinazione.

to

all’Unione

interparlamentare

per

condurre

una

COMITATI NAZIONALI PER L’UNICEF UNICEF Comitato nazionale Andorra per l’UNICEF Comitato Australiano per l’UNICEF Comitato Austriaco per l’UNICEF Comitato Belga per l’UNICEF

Comitato Norvegese per l’UNICEF

Comitato nazionale Islandese per l’UNICEF

Comitato Portoghese per l’UNICEF

Comitato Canadese per l’UNICEF

Comitato nazionale Irlandese per l’UNICEF

Comitato Ceco per l’UNICEF

Comitato Israeliano per l’UNICEF

Comitato Danese per l’UNICEF

Comitato Italiano per l’UNICEF

Comitato nazionale Estone per l’UNICEF

Comitato Giapponese per l’UNICEF

Comitato Finlandese per l’UNICEF

Comitato Coreano per l’UNICEF

Comitato Francese per l’UNICEF

Comitato nazionale Lituano per l’UNICEF

Comitato Tedesco per l’UNICEF

Comitato Lussemburghese per l’UNICEF

Comitato nazionale Ellenico per l’UNICEF (Grecia)

Comitato Olandese per l’UNICEF

Comitato di Hong Kong per l’UNICEF

32

Comitato nazionale Ungherese per l’UNICEF

UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010

Comitato Neozelandese per l’UNICEF

Comitato Polacco per l’UNICEF Comitato nazionale di San Marino per l’UNICEF Comitato Slovacco per l’UNICEF Comitato Soveno per l’UNICEF Comitato Spagnolo per l’UNICEF Comitato Svedese per l’UNICEF Comitato Svizzero per l’UNICEF Comitato nazionale Turco per l’UNICEF Comitato del Regno Unito per l’UNICEF Fondo Statunitense per l’UNICEF


consultazio-ne parlamentare regionale, con i membri di

di catena di fornitura e di logistica, e hanno fornito fon-

13 parlamenti che si sono impegnati a promuovere delle

di, spedizioni gratuite e assistenza al trasporto. Building

misure di protezione sociale specifiche per i bambini e

Young Futures, un’iniziativa congiunta con Barclays, ha

le famiglie vulnerabili. Nel quadro dell’iniziativa della

raggiunto più di mezzo milione di giovani, offrendo loro

Giornata di preghiera e azione per i bambini, 19 uffici loca-

capacità professionali o gestionali. La ING e la sua rete

li dell’UNICEF hanno mobilitato i leader religiosi per pro-

di impiegati stanno intensificando il loro impegno a lungo

muovere la sopravvivenza dell’infanzia e la salute materna.

termine per fornire a ogni bambino un’istruzione di base di buona qualità , mentre in Francia la Clairefontaine-Rhodia

Nel 2010, oltre 600 partner aziendali hanno sostenuto il

continua a finanziare l’istruzione.

lavoro dell’UNICEF, raccogliendo più di 175 milioni. Le società hanno sposato la causa dei diritti dell’infanzia per-

Una nuova partnership con l’International Zinc Association

seguendo innovazioni tecnologiche, mobilitando clienti e

contribuirà a combattere le carenze di micronutrienti nei

dipendenti, nonché offrendo le proprie conoscenze in ma-

bambini sotto i 5 anni. Tra i principali partner aziendali han-

teria di marketing e di comunicazione. La UPS e la UPS

no continuato a figurare Gucci, H&M, IKEA, il MAC AIDS

Foundation hanno condiviso le loro conoscenze in materia

Fund, Montblanc, la Pampers e la sua società controllante

Proteggere i bambini durante i mondiali di calcio Il mondo era in preda all’eccitazione per la sfida tra le nazionali di calcio in Sudafrica durante il mondiale del 2010. Ma un’affluenza di quasi 3 milioni di spettatori ha creato il rischio che i bambini, soprattutto quelli delle famiglie povere, venissero costretti a forme di sfruttamento sessuale o usati per profitto economico come mendicanti o venditori di strada. La chiusura delle scuole sudafricane per un periodo di quattro settimane non ha fatto che aggravare questo pericolo. Ancor prima che cominciassero le partite, l’UNICEF stava già preparando delle strategie per proteggere i bambini. Tra i primi provvedimenti c’era quello di sensibilizzare sull’entità del danno che i minori potevano subire, nonché di esortare le persone e i tifosi negli stadi in particolare a fare attenzione ai diritti e alla sicurezza dei bambini. Uno sforzo mirato di comunicazione si è servito di tv, radio, stampa e social media per raggiungere più di 20 milioni di persone. Usando un simpatico espediente – lo stesso cartellino rosso che, nel calcio, segnala l’espulsione di un giocatore – si è voluto trasmettere il messaggio secondo cui ci dev’essere tolleranza zero per gli abusi e lo sfruttamento. Il cartellino rosso e lo slogan

“Mostra il cartellino rosso allo sfruttamento dei bambini” sono apparsi su manifesti e volantini distribuiti nelle comunità vulnerabili di tutto il paese, alle frontiere, ai distributori di carburante e tra gli operatori turistici in tutto il Sudafrica. Gli annunci radiofonici di servizio pubblico sono stati trasmessi in inglese e in tre lingue indigene a 4 milioni di ascoltatori. La rete SuperSport ha inviato un annuncio televisivo in 48 paesi dell’Africa subsahariana. Tra gli altri canali di advocacy, ci sono state 21 celebrazioni sportive a livello comunitario sostenute dall’UNICEF durante i mondiali. Per proteggere i bambini durante le partite, l’UNICEF ha sancitocon la FIFA, la Federazione calcistica internazionale, un accordo per istituire spazi a misura di bambino in cui i bambini potessero guardare le partite o giocare senza rischi. Questi spazi, istituiti presso quattro siti ufficiali di Fan Fest in cui i bambini erano considerati particolarmente a rischio, hanno permesso a molte persone di radunarsi e di seguire le partite sui maxi schermi. Ne sono arrivate quasi 810.000. Inoltre, sono stati offerti servizi di

assistenza e di rintracciamento d’emergenza per i bambini separati dai propri genitori. Operatori specializzati si sono occupati dei bambini a rischio, rinviandoli, se necessario, alla polizia, agli assistenti sociali e ai servizi di assistenza medica. Questi siti sono stati apprezzati da tifosi e giornalisti e hanno offerto all’UNICEF un’opportunità di condividere informazioni sulla protezione dei bambini dallo sfruttamento. Dopo le partite, un portavoce ha espresso un ringraziamento a nome della FIFA: “Non c’è dubbio che la collaborazione tra l’UNICEF, la FIFA e le città che hanno ospitato le Fan Fest abbia avuto effetti positivi sulla vita dei bambini più vulnerabili”.

STATISTICAL DATA

33


Lavorare insieme per l’infanzia Negli ultimi anni, la forte economia del Brasile ha

hanno alimentato lo slancio alla base della Piatta-

spinto il paese sotto i riflettori del mondo, ma non ha

forma UNICEF per questa regione semi-arida, che

portato benefici a tutti i brasiliani. I bambini rimangono

presenta due ramificazioni complementari: un patto

prigionieri di sacche di esclusione in diverse area,

politico a sostegno degli impegni in favore dei diritti

emarginati dalla geografia, dalla povertà, dall’etnia, dal

dell’infanzia, firmato dal presidente brasiliano e dai

genere o da una combinazione di tutti questi fattori.

governatori di tutti e 11 gli stati della regione, e il

Uno dei ruoli più importanti dell’UNICEF consiste, per-

Municipal Seal of Approval (Sigillo municipale di ap-

tanto, nel difendere i bambini esclusi, che altrimenti

provazione) dell’UNICEF.

rimarrebbero fuori dalla portata delle politiche e dei

Più di 80 organizzazioni della società civile e internazio-

programmi pubblici potenzialmente atti a proteggerne

nali, oltre a grandi società private, offrono sostegno al patto. Il programma Seal rafforza le capacità di funzionari governativi, leader, bambini e donne di creare politiche più efficaci e inclusive, nonché di ottenere servizi migliori. Attualmente più dell’80% delle municipalità nella regione semi-arida – 1.266 in totale – partecipano all’iniziativa Seal of Approval, che impegna funzionari locali, difensori dei diritti dell’infanzia, nonché bambini e adolescenti, verso l’appicazione dei loro diritti. Le varie municipalità ricevono il sigillo dopo aver compiuto progressi in tre ambiti: la vita dei bambini – misurati da indicatori di salute, istruzione e protezione – la gestione delle politiche pubbliche che migliorano il tenore di vita dell’infanzia e la partecipazione dei cittadini. Le municipalità devono rendere come altre che

i diritti e a migliorarne la vita.

si trovano in circostanze socio-economiche analoghe.

Nel 2010, nella corsa alle elezioni presidenziali,

L’elevata percentuale di municipalità che si sforzano di

l’UNICEF ha sostenuto delle iniziative per ottenere

ottenere il sigillo dimostra il diffuso sostegno agli obi-

impegni ufficiali sui diritti dell’infanzia da parte di can-

ettivi dell’iniziativa. Il sigillo offre un riconoscimento a

didati presidenziali che hanno accettato di aumentare

livello nazionale e internazionale, e i risultati sul campo

gli investimenti nel campo dell’istruzione e di adot-

sono stati notevoli: il tasso di mortalità infantile tra le

tare un piano decennale per sostenere i diritti di tutti i

municipalità partecipanti è diminuito più rapidamente

bambini e gli adolescenti brasiliani.

che nel resto del Brasile.

Le attività di advocacy rivolte ai parlamentari hanno

Secondo una recente valutazione, cambiamenti a

portato all’approvazione di nuove leggi sui diritti

livello di investimenti da parte dei governi nazionali,

dell’infanzia per combattere lo sfruttamento sessuale,

statali e municipali stanno sostenendo i progressi nel

compresi i reati collegati a internet. Una campagna

lungo termine. Sono in atto delle nuove tecniche di

sui social network ha suscitato confronti e sensibiliz-

gestione basate sui risultati, mentre si sono formati

zato in merito al diritto dei bambini di vivere liberi dal

collegamenti più forti ai diversi livelli di governo che

razzismo, uno dei principali motori delle disuguaglian-

lavorano insieme per raggiungere ogni bambino.

ze socio-economiche in Brasile. Nella regione povera e semi-arida del paese, i politici si sono assunti degli impegni simili a quelli presi dai candidati presidenziali nel 2010. Questi impegni

34

UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010


Procter & Gamble, Starwood Hotels & Resorts, Unilever e

Martin, Tetsuko Kuroyanagi e Vanessa Redgrave hanno

il programma Change for Good, gestito da varie compagnie

diffuso la conoscenza degli OSM. Ishmael Beah è andato

aeree. Il Futbol Club Barcelona ha intensificato i propri sforzi

in Ciad per parlare di bambini e conflitti. Maria Guleghina

per aiutare i bambini vulnerabili affetti da HIV/AIDS. Il ci-

è andata in Bielorussia e Sir Roger Moore nel Kazakistan

nese HNA Group Co. Ltd. è stato tra i molti partner aziendali

per raccogliere fondi per i bambini con disabilità.

dell’UNICEF con base nei paesi in via di sviluppo. In Brasile, il Banco Itaù ha continuato a finanziare l’istruzione per i bam-

Il diritto dei bambini alla partecipazione.

bini e gli adolescenti a rischio. Oggigiorno si registra, a livello globale, una sempre magI 36 Comitati nazionali per l’UNICEF lavorano per rac-

giore attuazione del diritto dei bambini a esprimersi in

cogliere fondi e per promuovere i diritti dell’infanzia. Nel

merito a decisioni che li riguardano. In Etiopia, più di

2010, il Comitato nazionale del Giappone ha ricevuto do-

156.000 bambini e adolescenti a rischio hanno partecipato

nazioni mensili da parte di 238.000 donatori per le risorse

ad attività come l’apprendimento di capacità utili per la

dell’UNICEF, mentre negli Stati Uniti il Comitato nazio-

vita quotidiana e per la leadership, il dialogo giovanile, il

nale ha raccolto più di 70 milioni di dollari per i soccorsi

volontariato e l’istruzione tra pari, che li hanno respon-

ad Haiti. In Finlandia, una campagna di advocacy con-

sabilizzati all’interno delle loro comunità. Circa 23.770

dotta dal Comitato nazionale ha prodotto l’inserimento

giovani volontari si sono impegnati a sensibilizzare

di lezioni sulla Convenzione sui diritti dell’infanzia e

l’opinione pubblica sull’HIV/AIDS, gli impianti igienici e

dell’adolescenza nel programma scolastico nazionale.

la piantumazione di alberi.

L’UNICEF è orgoglioso di avere, in tutto il mondo, 31

Nella Repubblica Dominicana, quasi 600 giovani hanno

ambasciatori di buona volontà e sostenitori, insieme a 10

partecipato a consultazioni sulla Strategia nazionale di

ambasciatori regionali e più di 200 ambasciatori nazionali.

sviluppo. I membri delle dodici Municipalità di giovani

Sono tutti partner provenienti dai mondi delle arti, dello

e bambini hanno preso parte a una campagna nazionale

sport, degli affari e della politica. Le loro voci fanno molto

intitolata una “Voce per i bambini”, che ha richiesto prov-

per difendere i diritti dell’infanzia. Nel 2010 si sono ag-

vedimenti per proteggere i minori dalla violenza.

giunti anche il divo calcistico Leo Messi e la campionessa olimpica di pattinaggio Yuna Kim.

Nella Federazione Russa sedici città hanno sottoscritto l’iniziativa dell’UNICEF Città a misura di bambino, che

Molti ambasciatori hanno fatto sentire la loro voce attra-

mira ad aumentare la tutela dei diritti dell’infanzia a livello

verso social media e interviste, raccogliendo milioni di dol-

locale. Grazie a essa, si è già aperto uno spazio per consen-

lari per Haiti e Pakistan. Angélique Kidjo, David Beckham,

tire ai bambini di partecipare alla pianificazione urbana e

Harry Belafonte, Mia Farrow, Orlando Bloom, Ricky

di migliorare le politiche a tutela dei loro diritti.

AMBASCIATORI DI BUONA VOLONTÀ Lord Richard Attenborough (Regno Unito)

Whoopi Goldberg (Stati Uniti)

Nana Mouskouri (Grecia)

Amitabh Bachchan (India)

Maria Guleghina (Ucraina)

Youssou N’Dour (Senegal)

Angélique Kidjo (Benin)

Berliner Philharmoniker (Germania)

Yuna Kim (Repubblica di Corea)

Vanessa Redgrave (Regno Unito)

Tetsuko Kuroyanagi (Giappone)

Sebastião Salgado (Brasile)

Orlando Bloom (Regno Unito)

Femi Kuti (Nigeria)

Susan Sarandon (Stati Uniti)

Jackie Chan (Hong Kong, Cina)

Leon Lai (Hong Kong, Cina)

Maxim Vengerov (Federazione Russa)

Myung-Whun Chung (Repubblica di Corea)

Lang Lang (Cina)

David Beckham (Regno Unito) Harry Belafonte (Stati Uniti)

Judy Collins (Stati Uniti) Mia Farrow (Stati Uniti) Danny Glover (Stati Uniti)

Ricky Martin (Porto Rico, Stati Uniti) Shakira Mebarak (Colombia) Leo Messi (Argentina) Sir Roger Moore (Regno Unito)

CAPITOLO 5: ADVOCACY PER L’AZIONE

35


Capitolo 6

Raggiungere i più esposti alle crisi Il terremoto che ha devastato Haiti e le inondazioni che

legislazione internazionale sui diritti umani e del diritto

hanno fatto sfollare milioni di persone in Pakistan hanno

umanitario internazionale, così come sono enunciati

rappresentato le crisi umanitarie più complesse e più gravi

negli Impegni fondamentali per i bambini nell’intervento

del 2010 (vedi Focus a p. 40). Nel periodo immediata-

umanitario. Tali impegni, aggiornati nel 2010, riconosco-

mente successivo a questi disastri, l’UNICEF ha attinto a

no l’importanza di partnership collaborative, a livello sia

risorse interne ed esterne da tutto il mondo e ha collabo-

nazionale sia internazionale, per la realizzazione e la pro-

rato strettamente con i propri partner.

mozione della gamma completa dei diritti dell’infanzia. Le prove di questo vengono da esperienze come quella

Tuttavia, queste crisi non sono state le uniche. Per tutto

in Somalia, dove forti partnership dell’UNICEF con am-

l’anno, l’UNICEF ha risposto a 290 situazioni umanitarie

ministrazioni locali, più di 100 ONG e gruppi comuni-

in 98 paesi, pari a circa metà delle nazioni del mondo. Un

tari hanno permesso di continuare a fornire servizi di base

elemento è risultato comune a tutte quante: nei disastri

in tutto il paese, nonostante le condizioni di prolungata

naturali e nelle situazioni di conflitto, i bambini sono tra

instabilità. Anche la leadership di settore è stata essen-

i più esposti a subire danni o negazioni di diritti, tanto

ziale per la risposta inter-agenzie al terremoto ad Haiti,

nell’immediato quanto in termini di prospettive future.

all’inondazione in Pakistan e ad altre emergenze. Inoltre, l’UNICEF si è servito di riallocazioni interne, allocazioni

In tutti i suoi provvedimenti a beneficio dei bambini nelle

esterne e accordi con partner che mettono a disposizione

situazioni di crisi, l’UNICEF si attiene ai principi della

personale di riserva per rispondere a richieste pressanti. Altri impegni riflettono la maggiore attenzione dell’UNICEF alla riduzione delle iniquità attraverso il raggiungimento dei gruppi più vulnerabili ed enfatizzano ulteriormente una solida preparazione alle emergenze come strumento per salvare vite umane. Il fatto che ci si concentri maggiormente su questo tipo di preparazione riflette il dato di fatto che i disastri naturali sono in aumento, e in molti casi risultano collegati al cambiamento climatico. L’assistenza umanitaria che valuta dove si trovino le maggiori necessità può impedire che gli individui più vulnerabili scivolino

In Cina, un uomo e due dei suoi figli tratti in salvo dopo essere rimasti sepolti per ore sotto una casa crollata nella Provincia del Qinghai.

36

UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010

ulteriormente

nell’emarginazione.

Nelle zone di conflitto, dove ciò risulta particolarmente importante, l’UNICEF


sta intensificando i suoi attuali sforzi di rilevare i rischi a livello di sicurezza, di reputazione e politici per fare in modo che non interferiscano con i programmi volti a proteggere i diritti dell’infanzia e che non limitino l’accesso

Nel corso dell’anno, l’UNICEF ha risposto a 290 situazioni umanitarie in 98 paesi.

all’assistenza umanitaria. Dopo che un terremoto ha colpito la contea di Yushu in L’UNICEF è passato a misure per la preparazione al “fat-

Cina nordoccidentale, l’85% delle case nell’epicentro è

tore emergenza” e per la riduzione del rischio in tutti i pro-

crollato. I danni a circa l’80% delle scuole primarie e a

grammi. Nel 2010, anche il 77% degli uffici dell’UNICEF

metà delle scuole secondarie della contea hanno interrotto

ha ricevuto un aggiornamento in tal senso. I benefici si

gli studi di più di 22.700 alunni. Nonostante le difficoltà

sono potuti vedere in Indonesia, che durante l’anno ha

di accesso alla remota e montuosa regione, l’UNICEF ha

affrontato tre grossi disastri: inondazioni improvvise, un

contribuito a portare indumenti, stivali e coperte a 25.000

terremoto accompagnato da uno tsunami e un’eruzione

scolari e a far riprendere l’istruzione attraverso la fornitura

vulcanica. Capacità governativa e meccanismi di coordi-

di tende impermeabilizzate per le classi, di aule prefabbri-

namento forti, insieme a misure di preparazione essenziali,

cate e di materiali per il primo apprendimento e lo svago.

hanno fatto sì che le scorte di emergenza fossero pronte

Quattro nuovi spazi a misura di bambino, ideati in base

per essere inviate ai bambini delle zone colpite nel giro di

all’esperienza appresa dopo il terremoto del Sichuan nel

pochi giorni.

2008, hanno fornito sostegno psicosociale a 6.000 bambini.

Le disuguaglianze socio-economiche rendono alcuni grup-

L’imponente terremoto del Cile è stato seguito da uno tsuna-

pi – come i bambini e gli adulti in condizioni di povertà

mi. Nella sua risposta, l’UNICEF si è concentrato sugli am-

– molto più vulnerabili a una crisi, e molto meno capaci

biti dell’istruzione, della protezione dell’infanzia, dell’acqua

di riprendersi. Una questione che ha richiesto particolare

potabile, dei servizi igienici migliorati e dell’educazione

attenzione nel 2010 è stata l’uguaglianza di genere, ossia il

all’igiene. La distribuzione di 40.000 zaini con forniture

fatto di garantire che l’intervento umanitario contribuisca

scolastiche ha aiutato i bambini a tornare in classe, mentre

a risultati più efficaci per bambine, bambini, donne e uomi-

i corsi di formazione hanno permesso a più di 2.600 profes-

ni. A causa della discriminazione, spesso donne e bambine

sionisti che lavorano coi bambini di migliorare le loro capac-

subiscono le peggiori minacce e dispongono delle capacità

ità di riconoscere e gestire i casi di stress emozionale acuto.

più limitate per affrontarle. L’UNICEF ha inviato esperti di questioni di genere in paesi in emergenza umanitaria per

Sulle Filippine, verso la fine del 2010 si è abbattuto un

sottolineare queste preoccupazioni e rispondere in merito.

tifone. Laddove possibile l’UNICEF ha attinto da scorte d’emergenza predisposte in ambito sanitario, idrico e

Ridurre i danni provocati dai disastri naturali

igienico, dopo che i villaggi sono stati distrutti e migliaia di famiglie sono state costrette a sfollare. L’UNICEF ha anche aiutato i governi locali ad aggiornare i piani per

Nel 2010, la terra che ha tremato, i mari che si sono gon-

proteggere le loro municipalità.

fiati, le piogge torrenziali – o la mancanza di piogge – hanno minacciato la vita dei bambini e, in troppi casi, hanno

Nel 2009-2010, un inverno particolarmente nevoso noto

determinato violazioni dei loro diritti. L’UNICEF ha ris-

come dzud – il peggiore del suo genere in quasi mezzo

posto rapidamente per proteggere i diritti dell’infanzia e

secolo – ha determinato lunghi periodi di temperature

ripristinare i servizi di base di cui i bambini hanno bisog-

gelide e forti nevicate in più della metà delle province della

no per sopravvivere e crescere, dalla fornitura di scorte di

Mongolia. Lo dzud è seguito a una siccità estiva che ave-

acqua potabile e di vaccini alla garanzia della continuità

va danneggiato la produzione agricola, fonte di reddito

dell’istruzione.

per circa il 40% dei mongoli. Tra gli effetti del disastro ci

CAPITOLO 6: RAGGIUNGERE I PIÙ ESPOSTI ALLA CRISI

37


strategia ideata per impedire che le razioni di cibo per i bambini venissero consumate da altri membri della famiglia. L’UNICEF ha stretto anche una partnership con il World Food Programme per curare più di 320.000 bambini in 822 centri di riabilitazione nutrizionale. Nel Ciad, l’UNICEF ha aiutato 204 centri di riabilitazione nutrizionale, fornendo scorte e corsi di formazione che hanno reso possibile curare più di 55.000 bambini.

Garantire i diritti durante i conflitti Laddove, nel 2010, i conflitti sono continuati o hanno dato vita a nuove crisi, l’UNICEF ha proseguito la sua lunga tradizione di “ancora di salvezza” per i bambini. In Afghanistan, una campagna di massa di quattro giorni ha portato alla vaccinazione di 7,6 milioni di bambini, tra cui quasi 3 milioni in 38 distretti con le percentuali di copertura più basse. Nella Fedeli seguono la messa fuori dalla cattedrale Notre Dame de l’Assomption, parzialmente crollata, a Port-au-Prince, Haiti.

zona C del Territorio palestinese occupato, l’UNICEF ha fornito acqua potabile a 8.500 persone e assistenza a 28 delle 31 scuole bisognose, destreggiandosi in una biforcazione di

sono stati tassi più elevati di mortalità infantile e forse un

responsabilità tra autorità israeliane e palestinesi che spesso

peggioramento della malnutrizione. L’UNICEF ha rapi-

priva i bambini di accesso ai servizi pubblici.

damente mobilitato un sostegno di cui hanno beneficiato 300.000 bambini colpiti, attraverso la fornitura di polveri

Mentre il Sud del Sudan ha anticipato il referendum del

micronutrienti, farine arricchite e forniture sanitarie es-

gennaio 2011, l’UNICEF ha fornito acqua e servizi igienici

senziali. A più lungo termine, l’UNICEF ha sollecitato il

a 1 milione di sfollati e a 23.000 persone colpite dal con-

governo a introdurre pratiche sostenibili di gestione agri-

flitto in zone difficili da raggiungere del Jebel Marra orien-

cola per proteggere i terreni vulnerabili da cui dipendono

tale e del Jebel Moon a Nord. Uno stretto coordinamento

così tante persone.

con l’Esercito popolare di liberazione ha portato al rilascio e alla reintegrazione di 1.200 bambini reclutati da eserciti

Dopo 3 anni di piogge scarse e irregolari, delle violente pi-

e gruppi armati. L’esercito ha accettato di creare tra le sue

ogge si sono abbattute sul Ciad, mentre le scarse piogge in

fila cinque unità di protezione dell’infanzia e ha addestrato

Niger del 2009 hanno fatto seccare i raccolti e decimato le

quasi 5.700 soldati per prevenire il reclutamento di minori.

scorte di cibo nel 2010. Sempre nel Niger, una grave crisi alimentare e nutrizionale, in coincidenza col periodo del

La Somalia continua a trovarsi in un’instabile situazione

raccolto, ha lasciato circa 7 milioni di persone, ossia quasi

di crisi, in cui gli scontri armati che si verificano regolar-

metà della popolazione, a fare i conti con un’insicurezza

mente e l’insicurezza sociale privano le popolazioni di ser-

alimentare passata da moderata a grave. In Ciad, la pro-

vizi e le lasciano più vulnerabili ai disastri. Nella Zona

duzione di cereali è diminuita di più di un terzo. Zone di

centrale e meridionale, dove una carenza di assistenza sani-

entrambi i paesi hanno fatto registrare tassi di malnutriz-

taria e 5 anni di piogge scarse hanno esacerbato gli effetti

ione acuta superiori alla soglia di emergenza del 15%.

del conflitto, un bambino su sei è gravemente malnutrito. Nel 2010, l’UNICEF ha sostenuto la fornitura di alimen-

Nel Niger, col sostegno dell’UNICEF, sono stati offerti dei

tazione terapeutica e integrativa a quasi 150.000 bambini

buoni pasto a 34.500 famiglie con bambini piccoli, una

gravemente malnutriti in tutto il paese, raggiungendo più

38

UNICEF rapporto annuale 2010


del 40% di quelli bisognosi. Più di 213.000 altri sono stati

questo provvedimento ed ha contribuito all’attuazione del

raggiunti attraverso sforzi coordinati con altri partner del

Piano strategico nazionale per la nutrizione. Entro la fine

settore nutrizionale.

dell’anno, in tutti i 21 governatorati e 333 distretti sono risultati operanti centri di alimentazione terapeutica e cen-

Dato che l’infrastruttura somala risulta gravemente indebolita,

tri per i pazienti esterni.

l’UNICEF sostiene più dell’80% dei servizi di salute pubblica, idrici e di istruzione di base. L’organizzazione fornisce tutte

Una priorità particolare è stata quella di raggiungere i

le scorte, le attrezzature e i farmaci essenziali per l’assistenza

bambini nel governatorato settentrionale di Sa’ada, dove

sanitaria di base, anche attraverso i centri e i presidi materno-

anni di feroci combattimenti sono finalmente terminati nel

infantili di cui beneficiano 2,5 milioni di persone. Alla fine del

febbraio del 2010, dopo aver provocato, però, lo sfolla-

2010, un programma congiunto dell’UNICEF e dell’OMS per

mento di 342.000 yemeniti, per più di due terzi donne e

la sopravvivenza dei bambini piccoli ha fornito un pacchetto es-

bambini. Nonostante un cessate il fuoco, la costante situa-

senziale di vaccini, integratori di vitamina A, farmaci per il trat-

zione di instabilità ha reso impossibile raggiungere coloro

tamento dei parassiti intestinali, compresse per la disinfezione

che risiedono molto oltre un raggio di 7 km da Sa’ada

dell’acqua e monitoraggio nutrizionale al 90% dei bambini

City; di conseguenza, la crisi è peggiorata.

sotto i 5 anni e al 60% delle donne in età fertile. Nel 2010, dalla regione orientale della Repubblica Democratica del Congo sono emerse raccapriccianti rivelazioni sullo stupro usato come arma di guerra. A lu-

L’UNICEF ha contribuito al reinserimento di 28.000 bambini colpiti dai conflitti armati in 14 paesi.

glio e ad agosto, in uno di questi numerosi episodi, 290 donne, bambine e bambini sono stati stuprati nel giro di pochi giorni da gruppi di uomini armati. Un pacchetto

Verso la metà del 2010, quando è scoppiata una violenza le-

olistico di assistenza per i sopravvissuti alla violenza di

tale nelle città etnicamente variegate di Osh e Jala-Abad nel

genere ha raggiunto, nel corso dell’anno, quasi 9.800 per-

Kirghizistan, circa 300.000 persone hanno dovuto sfollare

sone, tra cui circa 6.000 bambini.

all’interno del paese. La pace è stata ristabilita con relativa rapidità, ma quando hanno cominciato a tornare, le famiglie han-

L’UNICEF gestisce 4 dei 9 settori umanitari responsabili del

no trovato case e aziende danneggiate o di-strutte. L’UNICEF

coordinamento degli aiuti internazionali nella Repubblica

ha coordinato gli interventi per fornire kit d’emergenza, per

Democratica del Congo e svolge, ai sensi del piano di rico-

garantire la qualità dell’acqua e per ripristinare gli impianti

struzione nazionale, un ruolo chiave nel far ripartire i servizi

igienici nelle scuole. Nel corso di 6 mesi, le sostanze chimi-

sociali di base in zone in cui gli sfollati stanno tornando a vi-

che per il trattamento dell’acqua fornite al Dipartimento delle

vere. Nel 2010 acqua potabile e impianti igienici funzionanti

scorte idriche per l’utilizzo a Osh hanno consentito a 200.000

hanno raggiunto più di 2,2 milioni di persone, contribuendo

persone di bere senza rischiare di prendere malattie.

ad arginare le epidemie di colera e altri rischi associati ai movimenti di popolazione. Un programma di aiuti d’emergenza ha

Per tutto l’anno, l’UNICEF ha contribuito alla rein-

fornito cure per il colera e vaccini essenziali a 500.000 persone

tegrazione di 28.000 bambini colpiti dal conflitto ar-

in 3 province, e ora il 95% di oltre 255.000 bambini sotto i 5

mato in 14 paesi tormentati da guerre in Africa, Medio

anni del Kivu meridionale è protetto dal morbillo.

Oriente, Asia e America latina. Da quando, nel maggio del 2010, è stata lanciata la campagna per la ratifica uni-

Nello Yemen, un risultato di rilievo è giunto nel 2010,

versale dei protocolli opzionali alla Convenzione sui diritti

quando il governo ha riconosciuto per la prima volta,

dell’infanzia e dell’adolescenza, altri sette paesi hanno rat-

come priorità nazionale assoluta, la necessità di porre fine

ificato il Protocollo opzionale sul coinvolgimento dei bam-

alla malnutrizione. L’UNICEF ha fortemente sostenuto

bini nei conflitti armati.

capitolo 6: raggiungere i più esposti alla crisi

39


FOCUS SPECIALE

Ad Haiti e poi in Pakistan,

l’UNICEF ha organizzato due delle più grandi e complesse operazioni umanitarie dai tempi dello tsunami del 2004 in Asia. Nel 2010, entrambi i paesi hanno richiesto una risposta immediata, e hanno ancora bisogno di un sostegno, prolungato. Servono azioni coordinate per interrompere la spirale discendente di povertà e bisogno. Il devastante terremoto ad Haiti, all’inizio dell’anno, ha

delle misure di protezione dell’infanzia dopo un’emergenza,

lasciato in rovina zone di un paese già impoverito, uccidendo

quando i bambini sono più vulnerabili a minacce sia preesi-

più di 220.000 persone, mettendo in pericolo la vita di altri

stenti sia nuove. L’UNICEF ha aumentato il proprio sostegno

3 milioni e colpendo direttamente 750.000 bambini. Nove

a leggi e sistemi di assistenza sociale forti per proteggere i

mesi dopo, è scoppiata un’epidemia di colera, che ha ster-

bambini nelle crisi e ha lavorato con le organizzazioni partner

minato più di 3.300 persone facendone ammalare quasi altre

all’istituzione di squadre di riserva per la risposta immediata,

150.000 entro la fine di dicembre. Oggi, quasi la metà delle

allo scopo di proteggere i bambini in caso di nuovi disastri.

famiglie haitiane e più povera di quanto non fosse prima del

Haiti: interventi coordinati

terremoto.

Ad Haiti, l’UNICEF ha svolto un ruolo chiave nel coordina-

Le inondazioni cominciate a fine luglio in Pakistan, in conse-

mento della risposta internazionale alle necessità del dopo-

guenza a quantità senza precedenti di precipitazioni mon-

terremoto in termini di istruzione, acqua, impianti sanitari

soniche, hanno distrutto abitazioni e mezzi di sussistenza

e igiene, nutrizione e protezione dell’infanzia, oltre a offrire

nel raggio di 160.000 km, un quinto della superficie terrestre

dei contributi essenziali alla salvaguardia della salute. I primi

del paese. In corrispondenza al picco dell’emergenza a metà

sforzi a livello sanitario si sono concentrati sui bambini nei

settembre, circa 20 milioni di persone sono state sfollate o

campi per gli sfollati, per poi estendersi a quelli delle comu-

altrimenti colpite, e sono andate perdute circa 2 milioni di

nità circostanti.

case. Il disastro è costato, secondo le stime, 10 miliardi di

Da quando il terremoto ha distrutto gran parte dell’infrastruttura

dollari, in un paese che riceve aiuti ufficiali per l’assistenza

di base di Haiti, già limitata in partenza, l’UNICEF ha agito

allo sviluppo pari a circa 1,5 miliardi di dollari, e in cui quasi

per fornire accesso all’approvvigionamento idrico sicuro e

un quarto della popolazione vive al di sotto della linea inter-

a servizi igienici funzionanti. Ogni giorno, nel momento di

nazionale di povertà, mentre conflitti persistenti aggravano

massima emergenza, camion cisterna hanno portato acqua

la crisi umanitaria in corso. La distruzione di raccolti e be-

pulita a circa 680.000 persone. Sono state costruite latrine

stiame e la perdita di una stagione di semina hanno colpito la

per 800.000 persone nei campi, e l’UNICEF ha contribuito

sicurezza alimentare e aggravato la povertà.

a installare latrine e strutture per il lavaggio delle mani nelle scuole, a beneficio di quasi 77.000 bambini. Per tutto il paese

Dopo aver agito immediatamente per salvare delle vite umane, quando è

40

si è diffusa una rete di quasi 5.200 operatori specializzati nella promozione di pratiche igieniche adeguate, raggiungendo più di 700.000 persone.

cominciata la ripresa

Da gennaio a ottobre, quasi due milioni di bambini sono

l’UNICEF si è orien-

stati vaccinati contro il morbillo, la difterite, il tetano e la

tato sui bisogni più a

pertosse, la rosolia e la poliomielite. Hanno ricevuto anche

lungo termine. Sia

un’integrazione di vitamina A per combattere una carenza

Haiti sia il Pakistan

nutritiva potenzialmente letale. I provvedimenti per prevenire

hanno attratto in

la trasmissione dell’HIV, che può raggiungere dei picchi dopo

tutto il mondo

un’emergenza, si sono rivolti a 7.000 adolescenti e giovani

un’attenzione

attraverso l’educazione tra pari e la solidarietà a livello comu-

senza precedenti

nitario.

su quanto sia

Grazie al coordinamento dell’UNICEF, entro la fine dell’anno

urgente istituire

più di 100.000 neonati e quasi 50.000 madri sono passati

UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010


attraverso una rete di [Spazi a misura di bambino]. Questi

individuato i divari e identificato i bambini più esposti alla

luoghi di ritrovo hanno fornito a madri e neonati luoghi sicuri

malnutrizione. Quasi mezzo milione di bambini e di donne

in grado di offrire sostegno, consigli nutrizionali e consulenza

sono stati sottoposti a controlli, mentre circa 115.000

sull’allattamento al seno. Sono stati anche distribuiti più

bambini e donne gravemente malnutriti sono stati iscritti a

di 4.650 kit per lo sviluppo della prima infanzia, affinché i

programmi di nutrizione. L’UNICEF ha anche sostenuto una

bambini piccoli potessero imparare e giocare in ambienti

rete di 44.000 operatrici sanitarie che è diventata la base

protettivi.

della fornitura sanitaria locale, soprattutto per donne e bam-

L’UNICEF ha lavorato in stretta partnership con Save the

bine che altrimenti avrebbero accesso limitato o inesistente

Children per coordinare gli sforzi di ricostruzione del sistema

all’assistenza sanitaria, a causa di motivi culturali che ne

scolastico di Haiti. Per migliorare la qualità dell’istruzione,

limitano le possibilità di movimento. Queste operatrici sono

insieme al Ministero, sono stati formati più di 11.300 inse-

state mobilitate per distribuire scorte mediche e trasmet-

gnanti ed educatori in base a un programma mirato a non far

tere messaggi di carattere sanitario nelle zone colpite da

ripetere anni scolastici ai bambini. Di questi inse-

inondazioni.

gnanti, 6.000 hanno appreso anche le capacità necessarie

I divari a livello di protezione dell’infanzia, già gravi prima del-

per aiutare gli alunni a superare gli effetti del disastro. Una

le inondazioni, si sono fatti ancor più minacciosi in seguito,

campagna nazionale All to School (Tutti a scuola) ha incorag-

quando i bambini hanno dovuto fare i conti con gravi stress,

giato i bambini a tornare a scuola nonostante il terremoto,

privazioni e rischi di violenza e di sfruttamento. Mentre le

e ha raggiunto quelli emarginati dei bassifondi e delle zone

famiglie lottavano per sfamarsi, le ragazze sono divenute più

rurali remote, in modo da far andare a scuola anche loro,

esposte al matrimonio precoce, un espediente che serve a

molti per la prima volta.

ridurre il numero di familiari a carico. Sei mesi dopo le inon-

Quando è scoppiata l’epidemia di colera, le scorte predis-

dazioni, quasi 1.000 spazi a misura di bambino permanenti

poste si sono rivelate essenziali per facilitare una risposta

e mobili, istituiti grazie al sostegno dell’UNICEF e delle sue

rapida. L’UNICEF ha fornito una rete di 72 centri e unità per il

ONG partner, hanno concentrato l’attenzione su tali minacce

trattamento del colera attraverso scorte di sapone, compres-

e offerto sostegno psicosociale e attività ricreative a quasi

se per la depurazione dell’acqua e informazioni sull’igiene si-

180.000 bambini.

cura. Quasi 900.000 saponette sono andate ai bambini della

Per portare avanti il recupero a lungo termine e lo sviluppo

scuola, e soprattutto a 30.000 dei bambini più vulnerabili che

in Pakistan, l’UNICEF ha sostenuto la necessità di attuare

vivono in centri di assistenza in 10 dipartimenti del paese.

nuove politiche e nuovi servizi. Con le condizioni sempre

Pakistan. Mirare al recupero a lungo termine

peggiori dell’acqua e il sempre minore accesso agli impianti

Dopo le letali inondazioni in Pakistan, l’UNICEF ha coordinato l’impegno umanitario in diversi ambiti, tra cui l’acqua e i servizi igienici, l’alimentazione, l’istruzione (con Save the Children) e la protezione dell’infanzia. Si è unito all’OMS e al PAM per una strategia volta a ottimizzare le risorse collegando tra loro diverse risposte salvavita d’emergenza. Tra le prime misure prese c’è stata la fornitura di acqua potabile a quasi 3,2 milioni di persone e di impianti igienici a circa un milione e mezzo, che ha contribuito a ridurre la diffusione delle malattie trasmesse attraverso l’acqua. Più di 9 milioni di bambini sono stati vaccinati contro la poliomielite, e più di 8 milioni contro il morbillo. Entro la fine del 2010, circa 2.790 centri temporanei di apprendimento hanno accolto 165.000 bambini, contribuendo a sostituire le altre 10.000 scuole danneggiate o distrutte dalle inondazioni. Sono stati forniti anche circa 6.500 kit per lo sviluppo della prima infanzia. Le indagini nutrizionali effettuate in quattro province hanno

igienici esistenti anche prima delle inondazioni, l’UNICEF ha lavorato con i governanti locali per formulare un Piano d’azione nazionale per le misure igieniche e per adottare degli Standard nazionali per l’acqua potabile. Ciononostante, il Pakistan deve fare ancora molta strada prima di potersi riprendere completamente. Quasi un bambino pakistano su 10 muore prima di compiere cinque anni. Ci potrà essere un futuro migliore solo intensificando ulteriormente gli sforzi per soddisfare tutti i bisogni dei bambini e tutelarne i diritti.


Capitolo 7

Cosa c’è dietro i risultati conseguiti Per ottenere risultati ottimali, l’UNICEF deve operare in

uffici che provvede all’attuazione dei programmi consente

modo attento ed efficiente. Questo imperativo, abbinato

all’organizzazione di sfruttare il più possibile le risorse per

agli impegni morali dell’UNICEF nei confronti dei diritti

migliorare la vita dei bambini.

dell’infanzia, ha orientato lo studio condotto nel 2010 sull’equità. In esso, la prova concreta dell’efficienza eco-

Investire nell’efficenza

nomica degli interventi rivolti ai bambini che ne hanno maggiormente bisogno rappresenta il punto di riferimento

Per tutto il 2010, l’UNICEF ha intensificato le proprie atti-

chiave per i programmi dell’UNICEF, oltre che per gli aspetti

vità per il lancio, nel 2012, di VISION, il sistema interno

pratici riguardanti l’amministrazione dell’organizzazione.

organizzativo di pianificazione delle risorse. Questa nuova procedura comprende un sistema informatizzato di gestione

L’UNICEF si impegna costantemente a migliorare i propri

del rendimento che si avvarrà di un monitoraggio in tempo

interventi. Cerca di applicare le migliori pratiche e gli stan-

reale delle finanze e dei risultati di programma per coordinare

dard internazionali per le tecnologie del settore, traendo

meglio gli uffici dell’UNICEF e ridurre i costi di transazione.

vantaggi a partire dai benefici della riforma dell’ONU.

Gli standard normativi sono stati sviluppati per misurare i

La massimizzazione del sostegno alla rete globale di

risultati, e si sono istituiti dei cruscotti per seguire gli indicatori di prestazione. Per facilitare il lancio del nuovo sistema, VISION comincerà a operare in tandem con l’adozione nel 2012, ordinata dall’ONU, dei principi contabili internazionali per il settore pubblico (IPSAS), che forniranno informazioni ulteriori, e migliori, sul modo in cui l’UNICEF gestisce le proprie risorse. Ora molti uffici locali dell’UNICEF si sono trasferiti in edifici condivisi o hanno istituito degli accordi di servizio in comune con altre agenzie dell’ONU che hanno continuato a ridurre i costi nel 2010. Nei 50 uffici dell’UNICEF che hanno applicato questi accordi, le spese amministrative sono calate di circa un terzo. Un numero crescente di uffici ha approfittato della costante crescita di fornitori di servizio internet più economici ma di alta qualità. L’uso allargato delle videoconferenze e di webinar,

Scorte mediche d’emergenza vengono trasportate nelle zone colpite dal colera dalla città portuale di Les Gonaïves, ad Haiti.

42

UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010

poi, ha permesso di tagliare le spese di viaggio.


Nel 2010, tra i miglioramenti in atto a livello di respon-

Il lavoro dell’UNICEF con i suoi partner in questo tipo

sabilità e di controllo figuravano il debutto del Sistema glo-

di approvvigionamento – volto a migliorare l’accesso e la

bale di supervisione dei rapporti di valutazione, secondo

qualità e ad abbassare i prezzi – ha influenzato positiva-

il quale una società indipendente esamina le valutazioni

mente i mercati globali in merito alle scorte essenziali. Si

dell’UNICEF. Le verifiche hanno riguardato 20 uffici lo-

sono ottenute anche delle diminuzioni di prezzo per i vac-

cali e 7 quartieri generali e aree tematiche. L’attuazione di

cini e per le zanzariere trattate con insetticida che deter-

una nuova politica di gestione del rischio è cominciata con

mineranno, per i programmi del 2011-2012, risparmi fino

un’azione generale di formazione per gli uffici dell’UNICEF.

a 113,3 milioni i dollari. Il numero di fornitori che offrono cibi terapeutici pronti all’uso è aumentato, e i prezzi dei

Per legare la responsabilità specificamente al proprio rio-

vaccini pentavalenti e antipolio è calato, rinunciando a una

rientamento sull’equità, nel 2010 l’UNICEF ha istituito

tendenza all’aumento che aveva prevalso per diversi anni.

l’Equity Tracker, uno strumento atto a monitorare i progressi compiuti dagli uffici locali e dall’organizzazione in generale. Entro i primi mesi del 2011, ogni ufficio locale dell’UNICEF

Un approccio strategico al reclutamento dello staff

ha avuto un profilo online aggiornato, che spiega in dettaglio come i suoi programmi stiano contribuendo a uno

Il personale dell’UNICEF porta avanti l’impegno appas-

sviluppo equo per l’infanzia.

sionato dell’organizzazione nei confronti dei bambini, ma garantisce anche le professionalità che promuovono i pro-

Orientando cibo, medicine e altri generi di prima necessità dove

grammi di successo. Nel 2010, l’UNICEF ha rafforzato la

c’è maggiormente bisogno, l’attività di fornitura dell’UNICEF

sua pianificazione strategica delle risorse umane per preve-

ha svolto un ruolo importante nel corso del 2010. Le forni-

dere e soddisfare più prontamente i requisiti di personale a

ture d’emergenza hanno totalizzato 195 mi-lioni di dollari, più

livello organizzativo, e ha ottimizzato i processi decision-

della metà delle quali sono andati ad Haiti Pakistan. L’80%

ali. Questi provvedimenti hanno fornito un sostegno es-

di quest’attività di approvvigionamento di scorte da parte

senziale allo spiegamento del personale d’emergenza, che

dell’UNICEF avviene in coordinamento con altre agenzie delle

nel 2010 si è quasi quadruplicato in confronto al 2009,

Nazioni Unite, in particolare PAM, UNHCR e OMS.

principalmente a causa delle crisi ad Haiti e in Pakistan.

CAPITOLO 7: COSA C’È DIETRO I RISULTATI CONSEGUITI

43


Il nuovo sistema di e-Recruitment dell’UNICEF ha tagliato

Una nuova politica di uguaglianza di genere è stata adottata

di quasi un quinto il tempo medio di reclutamento, mentre il

nel 2010 per accelerare gli sforzi dell’UNICEF. Finora la sua

suo sistema e-PAS ha gettato le basi per una migliore gestione

attuazione ha comportato la creazione di elenchi aggiornati

del rendimento individuale. Una nuova enfasi sul servizio cli-

di specialisti di questioni di genere, l’espansione della forma-

enti, inoltre, ha tolto la funzione risorse umane dall’ambito

zione sulle problematiche di genere, anche per i dirigenti,

puramente amministrativo e ne ha rafforzato il ruolo di so-

e l’inserimento delle competenze in materia di uguaglianza

stegno al raggiungimento di tutti gli obiettivi dell’UNICEF.

di genere nelle assunzioni e nelle valutazioni di rendimento.

Per guidare questo processo di riorientamento sono stati appositamente nominati degli alti dirigenti.

Risorse in diminuzione

Al fine di sostenere l’apprendimento e di facilitare la condi-

Come unica istituzione multilaterale cui è stato affidato

visione di conoscenze tra i dipendenti, ora le piattaforme

il compito esclusivo di promuovere i diritti dell’infanzia,

dell’UNICEF collegano tra loro migliaia di operatori di tutto

l’UNICEF svolge funzioni essenziali. Ciononostante nel

il mondo in molti programmi e ambiti operativi chiave. La

2010, in conseguenza della crisi economica globale, ha avuto

linea diretta ASK, uno strumento online, continua a fungere

difficoltà a raccogliere le risorse necessarie per il suo lavoro.

da preziosa risorsa per domande e discussioni sulla coesione

I donatori hanno imposto dei requisiti sempre più rigorosi

delle Nazioni Unite.

per l’utilizzo dei fondi, e un certo numero di loro ha ridotto il proprio contributo. Rispetto al 2009, le entrate totali au-

L’equilibro di genere tra i dipendenti dell’UNICEF continua a

mentato del 13%, avvicinandosi ai 3,7 miliardi di dollari, ma

essere una priorità fondamentale, in linea con i principi inte-

gran parte di questo aumento è derivato da contributi per

granti dei programmi dell’UNICEF. A tutti i livelli del perso-

rispondere alle crisi di Haiti e Pakistan.

nale, l’organizzazione si avvicina alla parità, con il 48% dei posti occupati da donne. Tuttavia, i progressi vanno un po’

Le risorse regolari, che l’organizzazione riceve senza restrizioni

a rilento riguardo alle principali cariche internazionali, visto

per investire nelle priorità dei paesi che partecipano ai pro-

che le donne ne occupano solo il 42%.

grammi sostenuti dall’UNICEF, si sono attestate sui 965 milioni di dollari, diminuendo del 9% rispetto all’anno precedente.

44

UNICEF rapporto annuale 2010


Contributi tematici, 2008–2010 (in millioni di dollari USA) 2008

2009

2010

18,8

22,1

32,6

121,6

128,5

132,3

Protezione dell’infanzia

36,0

51,2

53,1

HIV/AIDS e bambini

10,4

14,8

10,3

Politiche di promozione e alleanze per i diritti dell’infanzia

16,1

13,4

12,8

140.1

64.9

332.4

Sopravvivenza e sviluppo della prima infanzia Istruzione di base e uguaglianza di genere

Assistenza umanitaria

Questa categoria ha rappresentato solo il 26% delle entrate

anche il reddito proveniente da fondi comuni, fondi fiduciari

totali dell’UNICEF nel 2010, facendo registrare un calo ris-

multidonatori e accordi bilaterali. Questi accordi tra organiz-

petto al 33% nel 2009. Questi fondi rafforzano la capacità

zazioni forniscono nuovi canali per mobilitare le risorse.

dell’UNICEF di concentrarsi sull’equità e di stanziare le risorse in modo rapido e flessibile laddove ce ne sia maggiormente bi-

I fondi tematici consentono pianificazione a lungo termine,

sogno per rispondere a circostanze mutevoli. Le risorse regolari

sostenibilità e risparmi nei costi di transazione tanto per

consentono una costanza e una programmazione a lungo ter-

l’UNICEF quanto per i donatori. Il trattamento amministra-

mine maggiori, riducendo così gli oneri amministrativi.

tivo dei contributi tematici porta via meno tempo e permette di concentrarsi sulla programmazione e sul raggiungimento

L’UNICEF mantiene impegni stretti con i donatori tradizion-

dei risultati. Nel 2010, i fondi tematici complessivi hanno

ali di aiuti, anche attraverso il suo impegno costante per misu-

fatto registrare un lieve aumento (5% in più, fino a raggiun-

rare meglio il rendimento e per aumentare i riconoscimenti ai

gere i 241 milioni di dollari) per i 5 ambiti tematici del piano

donatori. Abbiamo contattato sempre di più anche i donatori

strategico a medio termine (MTSP), mentre sono aumentati

di economie emergenti, con il risultato che, nel 2010, il red-

nettamente per l’assistenza umanitaria.

dito proveniente da questi paesi è raddoppiato. È aumentato

capitolo 7: cosa c’è dietro i risultati conseguiti

45


Primi 20 donatori governativi e intergovernativi, 2010 (in migliaia di dollari USA)

Risorse regolari Stati Uniti

Altre risorse regolare

emergenza

Totale

132.250

127.538

80.883

340.671

Regno Unito

32.594

172.993

52.548

258.134

Norvegia

70.245

112.659

22.063

204.967

Giappone

15.184

98.322

61.540

175.046

Paesi Bassi

42.735

91.933

24.090

158.758

--

57.470

88.220

145.690

Canada

17.408

89.934

27.268

134.610

Spagna

29.225

68.930

29.316

127.471

Svezia

61.428

40.108

24.816

126.352

Australia

24.660

53.473

42.603

120.736

Danimarca

28.069

10.063

11.601

49.732

Finlandia

21.592

10.417

7.597

39.606

Belgio

25.128

865

9.192

35.185

Svizzera

20.661

3.385

508

24.554

Germania

8.242

6.986

758

15.986

Italia

4.202

441

11.052

15.695

Francia

9.447

399

4.883

14.729

Irlanda

9.864

3.228

1.428

14.521

Lussemburgo

3.711

4.609

1.160

9.480

Nuova Zelanda

4.320

3.387

1.428

9.135

Commissione Europea

Primi 20 Comitati nazionali donatori, 2010 (in migliaia di dollari USA)

Altre risorse

Risorse regolari

regolare

emergenza

Giappone

148.232

18.636

26.736

193.605

Stati Uniti

12.708

30.560

85.483

128.751

Germania

49.995

28.198

26.512

104.705

Paesi Bassi

41.553

16.837

24.740

83.130

Francia

37.705

13.648

20.023

71.375

Italia

21.570

36.271

12.100

69.940

2.627

26.988

27.047

56.662

Spagna

24.848

12.503

17.896

55.247

Svezia

19.685

19.929

5.467

45.080

Repubblica Coreana

24.873

5.898

5.009

35.780

Svizzera

12.180

18.677

3.865

34.723

6.843

7.793

13.928

28.565

10.247

4.786

7.560

22.593

9.515

4.596

7.649

21.759

Regno Unito

Belgio Hong Kong, Cina Danimarca Canada

Totale

965

3.988

16.079

21.033

Norvegia

6.382

7.810

4.750

18.942

Finlandia

11.587

3.681

2.646

17.914

Australia

3.671

4.709

7.570

15.949

Grecia

4.375

1.472

3.785

9.632

Irlanda

2.926

581

5.679

9.186

46

UNICEF rapporto annuale 2010



Le alleanze con aziende e fondazioni che, nel 2010, hanno donato oltre 100.000 dollari Alleanze globali

Finlandia

Nokia Oyj

Amway Europe Barclays Futbol Club Barcelona Gucci H&M, Hennes & Mauritz AB IKEA ING IZA MAC AIDS Fund Montblanc Procter & Gamble Unilever

Francia

Caisses d’Epargne Century 21 EDF

EnterCard Sverige AB

Mitsoboshi Belting Ltd.

Gina Tricot AB

La Banque Postale

Löfbergs Lila AB

Orange

Miyagi Consumers’ Co-Operative Society

Rythm

Nihon Kraft Foods Ltd.

Sanofi-aventis

Oji Nepia Co., Ltd.

SC Johnson

Osaka Izumi Co-Operative Society

Volvic Deutsche Post AG

Volvic

Dell Corporation

Ring Bell Co., Ltd.

Energizer

Sony Corporation

FTSE

Saitama Co-Operative Society

Kantar

SARAYA Co., Ltd.

Manchester United Football Club News International Orange

Commerzbank AG

Sumitomo Mitsui Card Co., Ltd.

Stiftung United Internet für UNICEF

The Bank of Tokyo-Mitsubishi UFJ, Ltd. Volvic Messico

Banco Santander Comercial Mexicana

Samsonite Tesco The Vodafone Foundation Twinings Fondo

Jefferies & Co.

Statunitense

Acqua di Gio/Giorgio Armani Parfums

per l’UNICEF

Amgen Foundation BD

Unique

Carnival Corporation & plc

Djoser BV

Chegg, Inc.

Tsakos Shipping & Trading S.A.

Dutch National Postcode Lottery

Colgate-Palmolive Company

Chow Tai Fook Jewellery Co., Ltd.

Wavin Group/Aqua for All

Dell

Cubus

Deutsche Bank

IKEA Norway

ExxonMobil Corporation

Japan Photo

First Data Corporation

EXIDE Industries Limited

Kiwi

GE Foundation

Prasar Bharati

Nordic Choice Hotels

Google, Inc.

Aer Lingus

NorgesGruppen ASA

Hess Corporation

Hallmark

Topaz

Norwegian

Hostelworld.com

Hewlett-Packard Company Foundation

Banco Itaú Companhia Energética do Ceará - COELCE

Fyffes

Hong Kong, Cina

The Hongkong and Shanghai Banking Corporation Limited

SunRice India

Belgacom GlaxoSmithKline Biologicals

Fundação Itaú Social

Irlanda

Italia

AGOS S.p.A.

Poste Italiane Giappone

AEON

RGE - Rio Grande Energia

AEON MALL Co., Ltd.

Samsung

Amuse, Inc.

Les Rôtisseries St-Hubert Ltée McCain Foods Limited PwC Teck Resources Limited Tim Horton Children’s Foundation

Norvegia

Circle K Sunkus Co., Ltd. Consumers’ Co-Operative Kobe Consumers’ Co-Operative Sapporo

Polonia

Major League Baseball

SC Johnson Repubblica Coreana

Federazione

Merck & Co., Inc.

Basic House Corp.

Microsoft Corp.

Daewoo Securities Kookmin Bank

National Basketball Association & the NBPA

Korean Council on Latin America & the Caribbean

Pfizer Inc. Pier 1 Imports, Inc.

Shinhan Bank

RockYou, Inc. The Baupost Group, L.L.C.

Tupperware LLC

The Clorox Company Foundation

Russa Sudafrica

Total South Africa

Spagna

Arbora & Ausonia

Webkinz Foundation

Consumers’ Co-Operative Tokyo

BBVA

GlaxoSmithKline Biological Shanghai Ltd.

CO-OPNET Business Association

Cajasol

Porsche (China) Motors Ltd.

FCO-OP Fuji Television Network, Inc.

Fundación Cajamurcia

HNA Group Co., Ltd. (Hainan Airlines)

Hakugen Co., Ltd.

Fundación La Caixa

Croazia

Hrvatski Telekom d.d.

Honda Motor Co., Ltd.

Grefusa

Danimarca

Brøndby IF

Isetan Co., Ltd.

Jané

Equador

Diners Club

Guinea

BG Group

The J.P. Morgan Chase Foundation The Prudential Foundation The Safeway Foundation

Banesto

The UPS Foundation Time Warner Inc.

Caja Madrid

Toys“R”Us Children’s Fund and Toys“R”Us, Inc.

Eroski

Turner Broadcasting System, Inc.

Fundación CAN

La Sexta NH Hoteles SA Orange Unicaja

UNICEF rapporto annuale 2010

Liberty Global, Inc.

Mint of Poland

Bancaja

Equatoriale

Kmart

ITAKA

Consumers’ Co-Operative Shizuoka

Tim Hortons

Johnson & Johnson

Telenor Group

B-R 31 Ice Cream Co., Ltd. Chiba Co-Operative Society

Covington & Burling LLP

Rica Hotels AS

Ferrarelle SpA

Petrobras

Cadbury

Paesi Bassi

Calendario della Polizia

Nidos - Organização de Eventos Ltda Rede Energia

Diners Club of Greece Finance Company S.A. Estée Lauder Hellas S.A. M.A.C. Cosmetics

Banelco

buy aid

48

Clarks

per l’UNICEF

Apple Corps Ltd.

Grecia

The Just Group

Cina

Barclays Bank

Regno Unito

Sumitomo Mitsui Banking Corporation

Siemens AG

Harold A. und Ingeborg L. Hartog-Stiftung (Private)

Svenska PostkodLotteriet Comitato del

Sugarlady Inc.

Payback

Stiftung Berliner Philharmoniker

M Magasin

Skylark Co., Ltd.

Mattel

Café Opera

Random House Mondadori

Corporate donor

OCA

Canada

Osaka Pal Co-Op

Svezia

Laboratorios Liomont

Farmacity

Brasile

Stammbach-Stiftung

Groupe SEB

Total

Carrefour

Belgio

Roche Employee Action & Charity Trust

Lion Corporation

Verbaudet

Australia

MSC Crociere SA

Groupama

(Starwood Hotels & Resorts: Europe, Africa, Middle East, Asia Pacific and Mainland China)

Argentina

MIG Bank SA

Energizer

Check Out For Children™

Commissione Nazionale/ uffici sul campo

Svizzera

Kanagawa Consumers’ Co-Operative Society

Level-5, Inc./Take Action Foundation

Société Générale

Germania

Itoham Foods Inc.

KYOKUTOU ASSOCIATES Co., Ltd.

Clairefontaine

Temps L

Change For Good® Aer Lingus (Ireland) Alitalia (Italy) All Nippon Airways – ANA (Japan) American Airlines (USA) Asiana (Republic of Korea) Cathay Pacific (Hong Kong, China) Finnair (Finland) Japan Airlines (Japan) Qantas (Australia)

Giappone (continuo)

United States Tennis Association Venezuela (Repubblica della Bolivia)

AB-10 Group Cinematografia Publicitaria Excelsior Gama


Programmi paesi finanziati con risorse regolari I programmi UNICEF a livello nazionale vengono approvati dal Board per periodi pluriennali e finanziati con le risorse regolari dell’UNICEF, nelle quantità di cooperazione mostrate in questa tabella. L’UNICEF amplia questi programmi, per esempio durante le crisi umanitarie, con fondi vincolati noti come “altre risorse”. (Tutte le cifre sono in dollari USA). Afganistan 2010–2013

$157.668.000

Albania*** 2006–2011

$4.125.000

Algeria 2007–2011

$5.410.000

Angola 2009–2013 Argentina 2010–2014 Armenia 2010–2015 Azerbaijan** 2011–2015 Bangladesh*** 2006–2011 Belorussia* 2011–2015 Belize*** 2007–2011 Benin 2009–2013 Bhutan 2008–2012

$34.500,500

$4.585.000

Isole Est Caraibico 2008–2011

$93.635.718

Equador 2010–2014

$3.750.000

Egitto* 2007–2011

$3.390.545

El Salvador* 2007–2011

$23.107.500 $4.830.000

$3.750.000

Cameroon* 2008–2012 Capo Verde*** 2006–2011 Repubblica Centrale Africana* 2007–2011 Chad*** 2006–2011 Cile*** 2005–2011 Cina 2011–2015

$4.620.000 $2.250.000 $75.745.000 $49.325.000 $32.530.000 $30.070.000 $4.050.000

$3.950.000

Guinea Equatoriale 2008–2012 Eritrea* 2007–2011

Comoros 2008–2012

$3.715.000

Congo 2009–2013

$5.634.000

Costa Rica 2008–2012

$3.000.000 $31.140.000

$14.718.000 $3.606.191 $3.680.000 $9.815.000

$3.480.000

Gambia* 2007–2011

$5.316.140

Georgia** 2011–2015

$3.750.000

Gana*** 2006–2011

$33.926.906

Guatemala 2010–2014 Guinea* 2007–2011 Guinea-Bissau* 2008–2012 Guyana*** 2006–2011

$4.230.000 $26.097.000 $10.464.000 $4.095.000

Haiti* 2009–2011

$9.072.000

Honduras 2007–2011

$4.495.000

$43.658.202

$4.450.000

$3.750.000

Gabon* 2007–2011

Indonesia** 2011–2015

$50.615.000

$12.800.000

$159.148,778

India 2008–2012

$3.449.408

$3.573.624

Etiopia* 2007–2011

$15.428.000

Colombia 2008–2012

Costa d’Avorio 2009–2013

$273.587.687

1

Botswana 2010–2014

Cambogia** 2011–2015

Repubblica Democratica del Congo­­­­* 2008–2012

$4.500.000

$3.750.000

Burundi** 2010–2014

$9.305.000

Repubblica Domenicana 2007–2011

Bosnia e Erzegovina 2010–2014

Burkina Faso** 2006–2015

Repubblica Democratica popolare di Corea** 2011–2015

$3.750.000

$6.470.000

Bulgaria 2010–2012

$3.160.000

Gibuti 2008–2012

Bolivia (Stato plurinazionale) 2008–2012

Brasile 2007–2011

Cuba 2008–2012

Iran (Repubblica Islamica )**** 2005–2011 Iraq** 2011–2014 Giamaica* 2007–2011 Giordania 2008–2012 Kazakhstan 2010–2015 Kenia 2009–2013 Kirgyzstan*** 2005–2011

Repubblica Democratica Popolare del Laos* 2007–2011

$9.825.000

Libano 2010–2014

$3.750.000

Lesoto 2008–2012

$5.170.000

Liberia* 2008–2012

$24.815.000

Madagascar* 2008–2011

$46.314.000

Malawi 2008–2011

$37.349.000

Malesia** 2011–2015

$3.750.000

Maldive** 2011–2015

$3.750.000

Mali 2008–2012

$59.840.000

Federazione Russa*** 2006–2011 Ruanda 2008–2012 Sao Tome e Principe* 2007–2011

$5.190,879 $39.375.000 $3.569.875

Senegal* 2007–2011

$21.171.000

Serbia** 2011–2015

$2.500.000

Sierra Leone**** 2008–2012

$36.759.000

Somalia** 2011–2015

$42.325.000

Sudafrica*** 2007–2011

$4.975.275

Sri Lanka 2008–2012

$4.000.000

Sudan 2009–2012

$41.177.000

Mauritania*** 2009–2011

$5.051.200

Messico 2008–2012

$3.140.000

Mongolia 2007–2011

$4.535.000

Montenegro 2010–2011

$1.500.000

Tagikistan 2010–2015

$12.012.000

Marocco 2007–2011

$6.700.000

Tailandia 2007–2011

$5.000.000

Ex Repubblica Iugoslava Repubblica della Macedonia 2010–2015

$4.500.000

Timor-Leste 2009–2013

$5.063.000

Togo 2008–2012

$16.050.000

Tunisia* 2007–2011

$3.514.000

Turchia** 2011–2015

$4.180.000

Turkmenistan 2010–2015

$5.058.000

Mozambico**** 2007–2011

$72.608.000

Myanmar** 2011–2015

$83.585.000

Namibia**** 2006–2012

$4.835.000

Nepal**** 2008–2012

$33.878.000

Nicaragua 2008–2012

$4.160.000

Niger 2009–2013

$84.672.000

Nigeria 2009–2012

$152.960.400

Swaziland** 2011–2015

$3.755.000

Repubblica Araba Siriana 2007–2011

$4.605.000

Uganda 2010–2014

$106.440.000

Ucraina* 2006–2011

$5.426.000

Territorio Palestinese occupato2*** 2011–2013

$12.000.000

Isole del Pacifico 2008–2012

$27.500.000

$27.700.000

Pakistan**** 2009–2012

$64.791.000

$10.910.014

Panama* 2007–2011

$2.750.000

Papua Nuova Guinea 2008–2012

$7.150.000

Paraguai 2007–2011

$3.730.000

Venezuela (Rupubblica della Bolivia) 2009–2011

Perù*** 2006–2011

$4.953.473

Vietnam*** 2006–2011

$22.815.428

$19.630.000

Yemen* 2007–2011

$31.188.000

Repubblica di Moldavia* 2007–2011

$3.652.000

Zambia** 2011–2015

$42.795.000

Romania 2010–2012

$2.250.000

Zimbabwe* 2007–2011

$14.907.257

$162.900.000

$7.936.000 $3.484.000 $3.335.000 $5.322.000 $41.269.500 $6.482.000

Nel 2010, l’UNICEF ha cooperato con 150 paesi, aree e territori: 44 in Africa subsahariana (ESARO e WCARO); 35 in America Latina e Caraibi (TACRO); 35 in Asia (EAPRO e ROSA), 16 in Medio Oriente e Nord Africa (MENARO), e 20 in Europa Centrale e Orientale e Confederazione di Stati Indipendenti (ECO/CSI). *Comprende ulteriori risorse regolari stanziate da quando il Board ha approvato per la prima volta i fondi. **Nuovo Programma paese cominciato nel gennaio del 2011 e approvato dall’Executive Board nel 2010. ***Estensione di un anno del Programma paese. ****Estensione di due anni del Programma paese.

3

Filippine**** 2005–2011

Repubblica Unita della Tanzania*** 2007–2011 Uruguai** 2010–2015 Uzbekistan** 2010–2015

$64.361.000

$3.750.000 $19.734.000

$2.700.000

1. Comprende le isole Antigua e Barbuda, Barbados, Isole Vergini britanniche, Dominica, Grenada, Montserrat, Saint Kitts e Nevis, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Suriname, Trinidad e Tobago e Turks e Caicos. 2. Per il periodo 2011-2013, l’UNICEF sta offrendo assistenza ai bambini e alle donne palestinesi nei seguenti territori: Territorio Palestinese Occupato ($6.300.000), Libano ($2.700.000), Giordania ($1.500.000) e Siria ($1.500.000). 3. Comprende isole Cook, Fiji, Kiribati, Marshall, gli Stati Federati di Micronesia, le isole Solomon, Nauru, Niue, Palau, Samoa, Tokelau, Tonga, Tuvalu e Vanuatu. 4. La Serbia comprende il Kosovo, attualmente amministrato dall’ONU.

capitolo 7: cosa c’è dietro i risultati conseguiti

49


Entrate totali dell’UNICEF per fon te di finanziamento, 2010 RISORSE REGOLARI Donatore

Settore pubblico Governo

Accordi con altre organizzazioni

Settore privato Comitati nazionali2

(in dollari USA) ALTRE RISORSE1

Altri contributi7

Settore pubblico Costo dei beni trasferiti e altre spese5

Governo

Accordi con altre organizzazioni

Settore privato Comitati nazionali2

Altri contributi7

Algeria

24.000

Andorra

24.388

233.075

127.065

1.510.432

Totale generale

24.000 1.894.960

Angola

1.761.096

953.682

Arabia Saudita

5.165.330

20.580

7.185.910

3.893

10.745.229

10.749.122

4.000

10.479

14.479

2.501.053

10.510.255

Argentina Armenia Austria Australia Barbados

2.000.000

2.029.069

3.086.978

2.893.155

24.660.098

3.670.559

96.075.800

2.714.778

12.278.698 136.685.155

4.000

190.213

194.213

12.500

12.500

Bangladesh

34.500

34.500

Bhutan

15.435

Bahamas

Belgio

25.127.953

6.843.498

Belize Benin Bolivia (Stato plurinazionale)

123.761

10.056.829

1.729

17.164

21.721.102

63.749.381

109.374

6.084

32.250

115.458 32.250

464.173

104.634

692.568

Bosnia-Erzegovina

67.289

67.289

Botswana

7.911

7.911

Brasile Bulgaria Burkina Faso

203.565

4.685.692

12.445.528

17.334.785

10.000

281.709

1.542.500

1.834.209

5.820

Camerun Canada

17.408.160

965.440

117.202.206

51.156

5.820 51.156

20.067.118 155.642.924

Cile

70.000

98.720

165.600

961.849

1.296.169

Cina

1.216.501

70.805

500.000

3.645.149

5.432.455

Cipro

616.800

Colombia

446.001

50.000

3.776.300

4.272.301

Comore

1.294.503

5.551

1.300.053

Congo

18.798

4.942

23.739

2.419.679

2.419.679

Congo, Repubblica Democratica Costa Rica

16.284

Costa d’Avorio

616.800

89.940

106.224

6.800.000

210.195

7.010.195 2.413.941

Croazia

25.000

412.499

1.976.442

Cuba

10.000

6.689

16.689

12.244.752

71.491.549

Danimarca

28.068.950

9.514.713

Equador Egitto

123.751

68.663

Emirati Arabi Uniti Estonia

100.000 51.999

21.663.134

175.733

28.302

1.000.000

864.615

7.463.889

1.759.450

9.499.072

61.774

242.038

99.963

3.000.000

Fiji Filippine

54.085

Finlandia Francia

1.047.730

236.255

Etiopia Federatione Russa

923.980

559.696

70.365

340.000

340.000

1.305.050

5.305.050

323

323

2.210.358

2.334.807

21.592.480

11.586.751

18.013.775

6.327.037

57.520.044

9.446.710

37.704.618

5.282.487

33.670.571

86.104.386

Gabon

100.000

387.847

487.847

Germania

8.241.961

49.994.919

7.743.564

54.709.978 120.690.422

Giappone

15.183.936

148.232.154

159.862.090

45.372.519 368.650.699

Giamaica Gibilterra

247

247

11.582

11.582

Giordania Grecia

275.000

4.374.847

Guinea

244.200

34.054

34.054

5.257.205

10.151.253

100.000

Guinea Equatoriale

100.000

1.106.435

1.106.435 158.516

Guyana

10.754

147.762

Honduras

26.043

5.000

31.043

12.345.965

22.593.022

Hong Kong, Cina India

10.247.057

1.642.085

3.654.026

6.110.862

Indonesia

814.720

230.207

4.218.781

4.448.987

Iran (Repubblica Islamica)

362.484

21.103

420.317

36.731

31

Irlanda

9.864.400

2.926.094

4.656.831

6.260.350

23.707.675

Islanda

340.000

1.206.170

750.000

826.536

3.122.706

Isole Marshall Israele

1.051 120.000

Italia

4.201.680

Kazakistan

21.569.573

Kuwait

50

477.029

48.370.575

85.635.315

50.000

Kenya

18.285

68.285

154.691

281.622

325.000

525.000

126.931

200.000

Laos, Repubblica Dem. Popolare

11.493.487

5.350

UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010

1.051

357.029

3.398

8.748


Entrate totali dell’UNICEF per fon te di finanziamento, 2010 RISORSE REGOLARI Donatore

Settore pubblico Governo

ALTRE RISORSE1

Settore privato

Accordi con altre organizzazioni

Comitati nazionali2

(in dollari USA)

Altri contributi7

Settore pubblico Costo dei beni trasferiti e altre spese5

Governo

Settore privato

Accordi con altre organizzazioni

Comitati nazionali2

Altri contributi7

Lesotho

1.500

Libano

5.000

Libia Liechtenstein

46.126

Lituania Lussemburgo Madagascar

3.711.484

1.073.074

1.500

513

5.513

73.400

73.400

298.728

8.899

3.000

Totale generale

344.854

252.814

261.713

1.286.716

11.840.204

150.818

153.818

5.768.930

Malawi

308

308

500.000

3.581.443

4.299.947

Mali

2.057

2.057

1.550.020

1.629.055

Malesia Marocco Mauritania

84.000

79.035

3.708

769

4.478

3.697.935

4.050.312

29.444

140.000

180.129

11.000

149.363

160.363

Messico

214.000

Monaco

10.685

Mongolia Myanmar

134.504

138.377

2.672

Nepal Nicaragua

Nuova Zelanda

257.427

70.245.000

6.382.270

134.721.906

4.319.640

1.086.528

4.815.148

Oman Paesi Bassi Pakistan Panama

42.735.000

41.552.595

101.173 26.750

Perù Polonia Portogallo Regno Unito

116.023.215

1.901.885

1.218.975

807.995

1.932.401

79.206

602.275

97.486

779.843

877.329

2.161.070

3.068.113

1.696.026

6.014.988

3.418.961

600.000

2.626.623

225.540.495

54.035.338 314.796.240 323.836

394.039

2.580.055

70.204 268.557

1.716.410

4.565.022

24.872.991

3.200.000

10.907.005

41.979.996

9.153

9.153

1.715.348

1.729.521

93.866

102.065

14.172

San Marino

12.123.200

41.577.096 241.887.907

Repubblica Unita di Tanzania Romania

219.860

450.000

300.000

3.000.000

6,000 433.586

1.023.233

46.319

32.593.785

Repubblica Ceca

176.159

12.560.171 223.909.348

999.115

907.043

Repubblica Dominicana Repubblica di Corea

2.672 55.146

6.000

Nigeria Norvegia

55.146

8.199

Senegal Serbia

45.050

137.737

186.473

Singapore

50.000

Slovacchia

14.430

66.533

567.198

648.162

156.292

1.890.521

1.215.224

3.262.037

Slovenia

Sudafrica Spagna Sri Lanka Stati Uniti

29.224.950

24.847.889

30.000

45.050 324.209

137.419 98.245.735

15.500 132.250.000

12.707.807

61.427.820

19.684.540

64.923.861

Svizzera

20.661.200

12.179.763

3.892.696

Tunisia Turchia

226.563

226.563

25.395.610 171.431.831 22.542.780

Territorio Palestinese Occupato

Trinidad e Tobago

15,500

208.421.364 116.042.833 469.422.004

Svezia

Togo

1.000.700

30.399.068 182.717.642

Sudan

Thailandia

863.281

80.000

236.848

59.276.439

250.000

250.000

9.621.198

9.858.046

2.000

2.000

15.000

15.000

29.630 150.000

55.643

338.197

49.595

134.868

1.753.371

2.241.568

Uganda

1.300

1.300

Ucraina

49.222

49.222

722.998

1.047.609

Ungheria Uruguay

124.312

200.299

21.400

6.741

1.222.148

1.250.290

Venezuela (Rep. bolivariana)

1.242.553

1.308.821

2.551.374

Vietnam

10.062

10.062

Yemen

620

620

85.649

85.649

Zambia

Varie5 Regolazione reddito ad esercizi precedenti6

796.620

241.919

527.585 (398.265)

(4.573.651)

(189.916)

527.585 (4.123.292)

Costo della merce consegnata e altre spese4 (139.821.990) (139.821.990) Sub totale

575.342.755

0

468.859.456

5.295.228 (139.821.990) 1.360.566.510

0

610.520.259

78.534.820 2.959.297.036

capitolo 7: cosa c’è dietro i risultati conseguiti

51


Entrate totali dell’UNICEF per fon te di finanziamento, 2010 RISORSE REGOLARI Donatore

Settore pubblico Governo

ALTRE RISORSE1

Settore privato

Accordi con altre organizzazioni

Comitati nazionali2

(in dollari USA)

Altri contributi7

Settore pubblico Costo dei beni trasferiti e altre spese5

Governo

Accordi con altre organizzazioni

Settore privato Comitati Nazionali2

Altri contributi7

Organizzazioni intergovernative Agfund 150.000 Banca Asiatica di Sviluppo 200.000

Gran totale

150.000 200,000

Consiglio d’Europa Banca di Sviluppo Commissione Europea

140.056 145.689.578

140.056 145.689.578

Fondo OPEC Segreteria della Comunità del Pacifico

1.000.000 362.984

1.000.000 362.984

Regolazione reddito anni precedenti6

362.597

(515.875)

Subtotale

362.597

147.026.743

(153.278) 147.389.340

Inter-accordi organizzativi Organizzazione Alimentazione e Agricoltura (FAO)

395.672

395.672

Programma congiungo delle NU sull’HIV/AIDS (UNAIDS)

20.974.268

20.974.268

Ufficio delle NU - Ginevra

184.373

184.373

Dipartimento operazioni di Peacekeeping delle NU (DPKO)

389.091

389.091

Fondo fiduciario delle NU per la sicurezza umana

2.980.929

2.980.929

Segretariato ONU

64.436

64.436

Gruppo di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDG)

7.897.490

7.897.490

Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP)

159.800.351

159.800.351

Popolazione delle Nazioni Unite Fondo (UNFPA)

6.810.198

6.810.198

Sviluppo delle Nazioni Unite Fondo per le donne (UNIFEM)

30.000

30.000

Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento di aiuti umanitari Affari (UNOCHA)

101.722.254

101.722.254

Ufficio delle Nazioni Unite per la Prevenzione del crimine (UNODCCP)

27.700

27.700

Programma congiunto delle NU

7.037.825

7.037.825

Organizzazione mondiale della Sanità (WHO)

2.843.576

2.843.576

Banca Mondiale

47.843.337

47.843.337

Programma Alimentare Mondiale (WFP)

552.327

552.327

Regolazione del reddito ad esercizi precedenti6

(3.312.507)

(3.312.507)

Subtotale

356.241.320

356.241.320

Organizzazioni non governative AIM - Associazione Intercooperation Madagascar

140.505

140.505

Istituto per lo sviluppo internazionale di Amsterdam

265.319

265.319

Atlantic Philanthropies

750.000

750.000

Bernard Van Leer Foundation

108.843

108.843

Bill & Melinda Gates Foundation

52.572.396

52.572.396

GAVI Alliance

10.348.625

10.348.625

Alleanza mondiale per una Nutrizione Migliore (GAIN)

280.982

280.982

Fondo Globale per la lotta all’AIDS, Tubercolosi e Malaria (GFATM)

35.827.372

35.827.372

Iniziativa Micronutrienti

14.705.670

14.705.670

Società Red Crescent

610.257

610.257

Rotary International

30.429.527

30.429.527

Tesuko Kuroyanagi, Giappone

237.200

948.800

1.186.000

Fondazine Nazioni Unite, Inc.

17.161.877

17.161.877

Varie7

78.676

155.035

233.711

Regolazione redditi ad esercizi precedenti6

7.779

(269.606)

(261.827)

Subtotale

323.655 164.035.603

Altri proventi REDDITO TOTALE

575.705.351

0

468.859.456

Note:

5.618.883 (139.821.990) 1.507.593.253

5 Le entrate diverse sono principalmente quelle provenienti dal settore privato per cui non vengono individuate le singole fonti.

2 Comprende le entrate della Raccolta fondi privati e partnership (PFP)

6 Comprende rimborsi e correzioni alle entrate riconosciuti negli anni precedenti.

3 Comprende le entrate provenienti dalla Divisione per la raccolta di fondi del settore privato dell’ufficio locale.

7 Le entrate diverse sono rappresentate principalmente dagli introiti provenienti dalle ONG.

52

UNICEF rapporto annuale 2010

54.603.788

356.241.320 610.520.259 242.570.422 3.681.890.741

1 Comprende sia le risorse “regolari” sia altre risorse “d’emergenza”.

4 Costo dei beni consegnati e altre spese operative sostenute dalla PFP, esclusa la commissione trattenuta dai partner commerciali e i costi di vendita da parte dell’ufficio locale.

164.359.257


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