RAPPORTO ANNUALE 2010
uniti per i bambini
Foto di copertina: © UNICEF/NYHQ2010-1636/Ramoneda Nell’agosto 2010, i bambini cucinano sul fuoco all’aperto a Sukkur, una città nella provincia di Sindh, Pakistan. Alle loro spalle una tendopoli sovraffollata che non ha potuto ospitare le loro famiglie costrette a vivere ai margini dell’accampamento. Nota sulle fonti: i dati di questo rapporto sono tratti dalle più recenti statistiche disponibili dell’ UNICEF e di altre agenzie delle Nazioni Unite, dai rapporti annuali redatti dagli Uffici UNICEF sul campo e dalla Relazione Annuale del Direttore Esecutivo al Board dell’UNICEF del giugno 2011. Nota sulle risorse: tutti gli importi, se non diversamente specificati, sono espressi in dollari USA.
Introduzione © UNICEF/NYHQ2010-0908/Shryock Capitolo 1 © UNICEF/NYHQ2010-0205/Noorani © UNICEF China/2010/Cheng Capitolo 2 © UNICEF/INDA2010-00164/Crouch © UNICEF/UGDA2010-00664/Noorani © UNICEF Angola/2010/Blumenkrantz © UNICEF TFYR Macedonia/2011/Blazhev © UNICEF/BANA2010-01069/Khan Capitolo 3 © UNICEF/NYHQ2010-2742/Ramoneda © UNICEF Suriname/2009/ Schmeitz © UNICEF/NYHQ2010-1546/Asselin © UNICEF Viet Nam/2007/Chau
Capitolo 4 © UNICEF/NYHQ2008-0179/Davey © UNICEF Egypt/2006/Marooka Capitolo 5 © UNICEF/LAOA2010-00019 /Souvannavong © UNICEF South Africa/2010/Hearfi eld © UNICEF Brazil/2009/Ripper Capitolo 6 © UNICEF/NYHQ2010-0693/Zhao © UNICEF/NYHQ2010-2606/LeMoyne © UNICEF/NYHQ2010-0065/LeMoyne © UNICEF/NYHQ2010-1797/McBride Capitolo 7 © UNICEF/NYHQ2010-2446/Dormino
UNICEF BOARD (L’anno di riferimento va dal 1 ° gennaio al 31 dicembre.) L’UNICEF è gestito da un Board di 36 membri, un organismo intergovernativo che stabilisce le politiche, approva i programmi e decide la gestione amministrativa, i piani finanziari e i budget. I membri sono eletti dal Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite e rimangono in carica per un periodo di tre anni. FUNZIONARI PER IL 2010 Presidente: H. E. Dr. Abulkalam Abdul Momen (Bangladesh) Vice-Presidenti: H.E. Sanja Štiglic (Slovenia) H.E. Bonifacio G. Chidyausiku / H.E. Mr. Chitsaka Chipaziwa (Zimbabwe) 1 Álvarez / Ms. Lilian di Silveira (Uruguay) 2 Paul Klouman Bekken (Norvegia) MEMBRI DEL CONSIGLIO PER IL 2010 Antigua e Barbuda, Bangladesh, Bielorussia, Canada, Capo Verde, Cina, Congo, Cuba, Danimarca, El Salvador, Francia, Haiti, Islanda, Iran (Repubblica Islamica), Irlanda, Italia, Kazakistan, Liberia, Lussemburgo, Malawi, Nuova Zelanda, Norvegia, Pakistan, Qatar, Repubblica di Corea, Romania, Federazione Russa, Slovenia, Somalia, Sudan, Svizzera, Tunisia, Regno Unito, Stati Uniti, Uruguay, Zimbabwe
1 2
H.E. Chitsaka Chipaziwa (Zimbabwe) è succeduto a H.E. G. Chidyausiku Bonifacio (Zimbabwe) il 1 ° agosto 2010. Lilian Silveira (Uruguay) è succeduta a Gustavo Álvarez (Uruguay) il 1 ° marzo 2010.
UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010 Dal 1° gennaio 2010 al 31 dicembre 2010
SOMMARIO Introduzione
1 2
Sviluppo con equità
2
4
Le basi di una vita sana
10
Istruzione per tutti
18
4
Parità nella protezione dei bambini
24
5
Advocacy per l’azione
30
Raggiungere i più esposti alle crisi
36
Cosa c’è dietro i risultati conseguiti
42
3
6 7
INTRODUZIONE
Il 2010 è stato un anno cruciale per l’UNICEF, poiché abbiamo rafforzato la nostra azione per raggiungere i bambini più vulnerabili. Quest’ anno ha più volte evidenziato l’urgenza di tale rinnovata attenzione, in special modo ad Haiti e in Pakistan. Tutte le emergenze e le crisi hanno esposto maggiormente al rischio di sfruttamento e di abuso i bambini, soprattutto quelli svantaggiati. Abbiamo visto, inoltre, nuove allarmanti prove di divari in aumento tra bambini ricchi e poveri, anche in alcuni paesi che, nel complesso, mostrano dei progressi verso il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (OSM). Queste disuguaglianze crescenti hanno spinto l’UNICEF a contrastare l’opinione diffusa secondo cui raggiungere le comunità e i bambini più emarginati è troppo costoso. Ci siamo chiesti: se i più svantaggiati hanno i bisogni maggiori, e se esistono strategie e strumenti nuovi e più efficienti per raggiungerli, gli indubbi benefici del concentrarsi sui più vulnerabili non potrebbero superare i maggiori costi sostenuti? La risposta, basata su un’analisi rigorosa, è sì. Sia nei paesi più poveri sia in quelli a medio reddito, concentrarsi sui bambini più svantaggiati è economicamente efficiente e aiuta maggiormente a raggiungere gli OSM 4 e 5, quelli relativi alla riduzione della mortalità infantile e al miglioramento della salute materna, rispetto all’impostazione attuale. Questa è stata un’ottima notizia, soprattutto in tempi di continue limitazioni finanziarie. Le implicazioni sono di vasta portata, per l’UNICEF, per l’ONU e per lo sviluppo umano in ogni parte del mondo. L’approccio basato sull’equità è giusto sia in linea di principio sia in pratica. Molti programmi dell’UNICEF stanno facendo registrare dei progressi nella riduzione delle disuguaglianze, come dimostra questo rapporto annuale. Rinnovando e aumentando i nostri sforzi, stiamo costruendo forti competenze, impegno e risultati. Siamo anche determinati a fare molto di più, perché il nostro obbligo non è nei confronti di qualche bambino, ma di tutti i bambini. Raddoppiando i nostri sforzi, promuoveremo uno sviluppo equo tra tutti i partner che possono sostenere questo programma: governi, esperti di sviluppo, società civile e comunità delle Nazioni Unite. Metteremo al centro le nostre alleanze, perché raggiungere uno sviluppo più equo è possibile solo attraverso uno sforzo collettivo. Sosterremo azioni più coordinate da parte dell’ONU, perché quando le organizzazioni con ambizioni condivise mettono insieme i loro programmi, fanno di più per aiutare i governi a raggiungere obiettivi nazionali e a migliorare il benessere umano. Negli ultimi mesi del 2010, l’UNICEF ha cominciato a orientare, tutte le sue azioni verso, l’obiettivo dell’equità. Basandoci sul principio secondo cui, in ogni cosa che facciamo, vengono prima di tutto i risultati, stiamo applicando metodologie più accorte e giudiziose nei nostri programmi, nel reclutamento del personale, nelle nostre risorse e nelle nostre capacità di misurare attentamente i progressi. La nostra priorità sarà il rafforzamento delle capacità nei paesi più colpiti dalla privazione, indipendentemente dal fatto che siano a basso o a medio reddito, laddove la maggior parte della popolazione viene lasciata indietro.
2
UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010
Nel mio primo anno con l’UNICEF, ho visitato 22 paesi nei quali l’organizzazione opera. In ogni paese in cui ho viaggiato, in ogni comunità che ho visitato, ho visto come un approccio incentrato sull’equità possa fare la differenza nella vita dei bambini. Lavorando insieme, questo approccio può ottenere molto di più. I nostri bambini non meritano nulla di meno.
Anthony Lake Direttore Esecutivo UNICEF
Capitolo 1
Sviluppo con equità Il 2010 è stato un anno che ha evidenziato la fragilità uma-
2010, l’ONU ha convocato il Vertice sugli Obiettivi di
na, soprattutto per quanto riguarda i bambini, che sono
Sviluppo del Millennio (OSM), la comunità internazio-
i più vulnerabili di tutti. Sullo sfondo dell’instabilità eco-
nale ha potuto rivendicare i propri progressi per il rag-
nomica a livello globale, l’anno è cominciato con il devas-
giungimento di tali obiettivi, cinque anni prima della loro
tante terremoto di Haiti, che ha ridotto la capitale e il paese
scadenza.
in macerie. Dalla fine di luglio, le inondazioni in Pakistan hanno colpito quasi 20 milioni di persone e distrutto o
Come questo rapporto illustra, tra i contributi dell’UNICEF
danneggiato quasi 2 milioni di abitazioni. L’anno poi è ter-
al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio
minato con il costante aumento dei prezzi del cibo in tutto
nel 2010 ci sono stati l’assistenza a più di 150 paesi e ter-
il mondo, mentre le prime correnti di fermento sociale sono
ritori che hanno continuato a intensificare gli straordinari
cominciate in Africa settentrionale e in Medio Oriente.
passi in avanti compiuti negli anni precedenti.
È stato anche, però, un anno di possibilità, perché alcune
Prima del Vertice OSM, però, l’UNICEF ha anche posto
economie emergenti hanno contribuito a intensificare la
una domanda fondamentale: come possiamo fare di più
ripresa dalla crisi economica. Quando, nel settembre del
per i bambini? Il Vertice ha affermato che i progressi verso il raggiungimento degli Obiettivi sono stati discontinui sia tra i vari paesi sia all’interno di essi. I gruppi più poveri, quelli che non sono istruiti o vivono in zone remote, sono stati trascurati. Di conseguenza, senza una spinta concertata per raggiungere questi gruppi, è probabile che, nella maggior parte delle regioni, manchino molti dei traguardi OSM. La realtà delle enormi disparità, anche di fronte alla forte crescita economica, è stata messa in evidenza dalle nuove ricerche, da cui si è scoperto che tre quarti dei poveri attualmente vivono in paesi in via di sviluppo di medio reddito.
È il primo giorno di scuola nel remoto villaggio di Jacquot Merlin, ad Haiti, dove un insegnante tiene una lezione di aritmetica sotto una tenda.
4
UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010
Per conferire un maggiore sostegno al rilancio di provvedimenti per ridurre
le disuguaglianze, soprattutto nell’ultimo quinquennio che
disponibili, i fondi devono essere diretti in modo da rag-
ci separa dagli OSM, l’UNICEF ha intrapreso uno studio
giungere i bambini ovunque ne abbiano più bisogno.
rigoroso. Tale studio ha cercato di determinare empiricamente se potenziare i servizi sanitari a sostegno dei gruppi
In tutto il 2010, l’UNICEF ha lavorato per porre le
più emarginati sia la cosa giusta da fare in linea di prin-
questioni relative ai diritti dell’infanzia e all’equità in
cipio e in pratica.
una posizione di rilievo nei programmi nazionali e internazionali. La stretta collaborazione con la Presidenza
Ben presto sono arrivate le prove concrete, e il rendimento
della Repubblica di Corea ha contribuito a determinare
dell’investimento è stato chiaro: ogni milione di dollari in
l’inclusione di un’agenda sociale nell’approccio allo svi-
più speso per aiutare i bambini più svantaggiati nei paesi a
luppo del Gruppo dei 20, in occasione dell’incontro del
basso reddito e a elevata mortalità potrebbe evitare il 60%
Gruppo stesso nel novembre del 2010.
di decessi sotto i 5 anni in più rispetto alle strategie di sviluppo non dotate di un approccio altrettanto mirato. Si potrebbero compiere maggiori progressi verso il raggiungimento degli OSM colmando i divari nell’accesso ai servizi sanitari e alla nutrizione, perché la maggior parte dei decessi infantili si verifica nelle comunità più svantaggiate. Ci sarebbero anche dei benefici a lungo termine, perché l’eliminazione
Ogni milione di dollari in più speso per aiutare i bambini più svantaggiati potrebbe evitare un ulteriore 60% di decessi tra 0 e 5 anni.
delle peggiori sacche di privazione infantile consente a un maggior numero di bambini di conseguire le capacità fisiche
L’impegno con la Banca Mondiale si è concentrato su come
e intellettuali degli adulti pienamente produttivi.
estendere i programmi di protezione sociale e ha analizzato gli effetti delle politiche pubbliche sull’equità come
Pubblicati nel settembre del 2010, i risultati dello studio,
passo verso la riduzione dei divari che colpiscono i bam-
Narrowing the Gaps to Meet the Goals (Ridurre i divari
bini. L’UNICEF in accordo con i funzionari della Canadian
per raggiungere i traguardi) hanno attratto l’attenzione
International Development Agency (CIDA) si propone di
internazionale. L’UNICEF sta sviluppando delle strategie
progettare le nuove strategie di aiuto internazionale volte a
basate sull’equità per migliorare la fornitura e l’uso dei
ridurre le disparità in ambito sanitario e nutrizionale.
servizi, riducendo le barriere risultanti da fattori come la collocazione geografica, la povertà di reddito e la man-
In Asia, il governo cinese ha promosso uno scambio di
canza di consapevolezza.
esperienze a livello regionale con azioni per promuovere i diritti dell’infanzia. Rappresentanti di alto livello di 28
Lavorare nel contesto internazionale
paesi hanno concordato misure per ridurre le crescenti disparità sociali ed economiche in Asia e nel Pacifico, an-
Oltre ad accelerare il raggiungimento degli OSM e a fa-
che colmando i divari nei servizi essenziali. Il convegno ha
vorire il mandato dell’UNICEF a difesa dei diritti di tutti
fatto seguito a una serie di conferenze ministeriali assistite
i bambini in ogni parte del mondo, la promozione di uno
dall’UNICEF e tenutesi negli ultimi anni, che hanno gal-
sviluppo equo è parte integrante per un recupero eco-
vanizzato l’impegno politico in una regione con quasi 1,2
nomico e sociale sostenibile. Risponde altresì alla realtà
miliardi di bambini. Si è creata anche una partnership con
immediata dei bilanci governativi in via di riduzione, che
l’Asia Development Bank.
recentemente hanno colpito sia i fornitori di aiuti stranieri sia i paesi in via di sviluppo a basso e medio reddito, che
Per tutto il 2010, l’UNICEF ha offerto degli input che costi-
attraversano un periodo di maggiore rischio di riduzione
tuiscono parte integrante della risoluzione dell’Assemblea
delle spese pubbliche. Per sfruttare al massimo i bilanci
generale delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia, su
CAPITOLO 1: SVILUPPO EQUO
5
istruzione, acqua e impianti igienici. Un rapporto del
Promuovere impegni coordinati
Segretario generale dell’ONU e una risoluzione sullo status della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza
Il cammino verso uno sviluppo sostenibile ed equo per i
si sono concentrati entrambi sull’applicazione della
bambini richiede che si lavori insieme. Le barriere all’equità
Convenzione nella prima infanzia, richiedendo politiche
possono essere alte e, per la maggior parte, non verranno
e servizi integrati per prestare particolare attenzione allo
infrante da interventi isolati o dall’azione di singoli indi-
sviluppo olistico dei bambini più piccoli. Una risoluzione
vidui. Per questo motivo, come parte dei progressi in corso
sull’emigrazione ha attinto alle conoscenze dell’UNICEF
negli sforzi più strettamente coordinati all’interno del siste-
per dar forma agli impegni volti ad affrontare i bisogni
ma delle Nazioni Unite, l’UNICEF ha continuato a inten-
dei giovani emigranti a rischio, e delle bambine in parti-
sificare la collaborazione con altre agenzie delle Nazioni
colare. L’UNICEF ha partecipato all’advocacy congiunta
Unite. L’impegno nella promozione dei diritti dell’infanzia
delle Nazioni Unite in merito a una nuova risoluzione del
si è rafforzato man mano che le varie competenze e capac-
Consiglio di Sicurezza che estenda i provvedimenti volti
ità del sistema dell’ONU si sono allineate a suo sostegno.
ad affrontare il terribile costo della violenza sessuale nelle situazioni di conflitto, anche attraverso un sistema di mon-
Nel 2010, un evento storico è stato rappresentato dalla
itoraggio e reportistica più sistematico sulle violazioni.
decisione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite di
L’UNICEF ha continuato a intensificare la collaborazione con altre agenzie dell’ONU.
creare la UN Women, che integra quattro organismi più piccoli dell’ONU in una nuova organizzazione. L’UNICEF ha sostenuto questa scelta, poiché offre grandi speranze di progressi più rapidi verso l’uguaglianza di genere, anche per le bambine. La fornitura del livello necessario di
In occasione del vertice OSM di settembre, l’UNICEF ha
risorse e capacità segna un significativo impegno da par-
organizzato dieci eventi collaterali che hanno impegnato
te della comunità internazionale. Una forte partnership
rappresentanti governativi di tutto il mondo in discussioni
con UN Women sosterrà l’attuale impegno dell’UNICEF
sull’equità e sugli OSM, anche per determinare in che modo
per inserire in tutti i suoi programmi il raggiungimento
le disparità nella fornitura dei servizi colpiscano i bambi-
dell’uguaglianza di genere.
ni. L’accordo conclusivo del vertice ha rivolto l’attenzione ai diritti dell’infanzia – cosa senza precedenti dai tempi
Per un coordinamento più serrato del lavoro dell’ONU in
dell’adozione della Dichiarazione mondiale sulla soprav-
generale, nel 2010 l’UNICEF ha partecipato alla verifica,
vivenza, la protezione e lo sviluppo dell’infanzia e del suo
da parte del Gruppo di sviluppo dell’ONU, delle priorità
Piano d’azione nel 1990 – con 37 riferimenti, tra l’altro,
comuni e dei meccanismi funzionali ai fini del raggiungi-
alla salute, all’istruzione e alla protezione dell’infanzia.
mento degli OSM, rispondendo alle crisi e operando in paesi a medio reddito. Tra le nuove risorse informative
Nel corso del vertice, il Segretario generale dell’ONU ha
figuravano una guida sulla coerenza delle Nazioni Unite,
annunciato uno sforzo globale da 40 miliardi di dollari per
Delivering Better Results for Children (Ottenere migliori
fornire maggiore accesso a un’assistenza sanitaria di base di
risultati per l’infanzia), e consigli su come promuovere le
qualità; si tratta di un provvedimento che salverebbe la vita
priorità dell’infanzia nelle Strategie della Banca Mondiale
a milioni di donne e bambini. Dal canto suo, il Gruppo deg-
per l’assistenza ai paesi.
li otto paesi ha impegnato altri 2 miliardi di dollari per raggiungere gli OSM relativi alla riduzione della povertà e al
Il numero di uffici locali coinvolti nei programmi congi-
miglioramento della salute materna. Organizzazioni come
unti delle Nazioni Unite è aumentato nel 2009. L’UNICEF
l’UNICEF sono già sul campo ad attuare provvedimenti
ha anche ampliato fortemente la propria partecipazione
concreti per rafforzare le politiche e migliorare la fornitura
al sistema del Coordinatore residente che gestisce la col-
di servizi soprattutto dove ce n’è maggiormente bisogno.
laborazione a livello nazionale di diverse agenzie delle
6
UNICEF rapporto annuale 2010
Nazioni Unite e guida i team nazionali dell’ONU. Il coordinatore residente ha un ruolo fondamentale nel promuovere il cambiamento organizzativo e, insieme al forte sostegno da parte dei governi nazionali e all’impegno costante dei donatori, costituisce uno degli ingredienti essenziali per accelerare la riforma dell’ONU. Sul campo, nel 2010, l’UNICEF ha notato livelli di cooperazione più elevati, migliori rapporti e partnership più strategiche con le altre agenzie delle Nazioni Unite. Spesso il lavoro di squadra è incentrato sulla struttura dell’ONU per l’assistenza allo sviluppo, sulla risposta all’emergenza e sulle iniziative di advocacy. Il numero di programmi congiunti è aumentato leggermente dal 2009 mentre, attraPartecipanti alla Riunione di esperti sulla Cooperazione per i diritti dell’infanzia nella regione Asia-Pacifico tenutasi a Pechino, in Cina.
verso questa modalità, più della metà degli uffici locali ha riportato una maggiore efficienza. Nel giugno del 2010, ad Hanoi, rappresentanti del siste-
dalle proprie esperienze e si sta muovendo positivamente
ma di sviluppo delle Nazioni Unite, di cui l’UNICEF fa
in merito a programmi, operazioni e finanziamenti con-
parte, si sono uniti alle controparti governative e ad al-
giunti. Il convegno di Hanoi ha concluso che questi paesi
tri partner per valutare le esperienze con le agenzie delle
pilota stanno rendendo l’ONU più efficiente facendo au-
Nazioni Unite che hanno attuato l’iniziativa “Delivering
mentare i suoi contributi allo sviluppo nazionale: i pro-
as One” (Agire uniti) in otto paesi: Albania, Capoverde,
grammi nazionali pilota sono più efficienti, meglio gestiti
Mozambico, Pakistan, Ruanda, Repubblica Unita di
e più in sintonia con gli obiettivi nazionali.
Tanzania, Uruguay e Vietnam. Ogni paese sta imparando
Spese totali per tipo di risorsa e genere di spesa, 2010 (in milioni di dollari USA) 2010
2009
Altre risorse
Risorse regolari
regolari
emergenza
Finanziamenti ai programmi
796
1.654
905
Sostegno ai programmi
174
–
–
174
201
Totale per i programmi
970
1.654
905
3.529
3.144
Gestione e amministrazione
102
–
–
102
120
1.072
1.654
905
3.631
3.264
2
–
1
3
15
Tipo di spesa
Spesa totale (esclusi storni e aggiustamenti contabili del periodo precedente) Storni e accantonamento per contributi esigibili non recuperabili* Costi di sostegno al bilancio / rimborsi** Spese totali
Totale
Totale
3.355
2.943
19
–
–
19
19
1.093
1.654
906
3.653
3.298
*Gli storni sono collegati soprattutto a crediti non recuperabili derivanti da vecchi impegni di contribuzione scaduti. ** Trasferimenti di sostegno al bilancio che rappresentano imposte sul reddito pagate dall’UNICEF per conto dei cittadini di un governo che contribuisce alle risorse regolari dell’UNICEF.
capitolo 1: sviluppo equo
7
Spendere in modo efficace
efficaci, sono necessari finanziamenti di base prevedibili. Nonostante l’aumento del reddito complessivo nel 2010,
Nel 2010, la fragile economia globale e i bilanci pubblici
la percentuale di risorse di base, regolari è diminuita per
in via di riduzione hanno prodotto una serie di deficit che
il terzo anno consecutivo rispetto alle risorse complessive.
hanno messo a repentaglio i bambini. La recrudescenza del
Se continuerà nel 2011, questa tendenza frenerà la capa-
morbillo cominciata nel 2009 – un rischio che era stato pre-
cità dell’UNICEF di ottenere risultati per l’infanzia.
visto alla luce delle carenze nelle vaccinazioni di routine, sia iniziali sia di richiamo – è continuata con un deficit di finan-
Si dovrebbero offrire finanziamenti per tutte le situazioni
ziamento stimato sui 24 milioni di dollari. L’eliminazione
che mettono in pericolo la vita dei bambini, ma è impera-
della poliomielite e del tetano materno e neonatale sembra
tivo anche fare di più con quel che si ha a disposizione.
vicina, ma attualmente mancano risorse pari a circa 810
Nel 2011, governi, organizzazioni internazionali e altri or-
milioni di dollari per condurre le necessarie campagne anti-
ganismi si riuniranno a Busan, nella Repubblica di Corea,
polio e a circa 110 milioni di dollari per i vaccini antitetani-
per il quarto Forum di alto livello sull’efficacia degli aiuti.
ci. Lo stabilizzarsi delle risorse per l’HIV/AIDS sottolinea quanto sia difficile sostenere una risposta quando il numero
In tutte le sue operazioni, l’UNICEF mantiene un focus
di nuove infezioni supera ancora il numero di persone a cui
rilevante sui principi concordati di efficacia degli aiuti. In
vengono somministrati farmaci antiretrovirali salvavita.
linea con i principi di ownership nazionale e di allineamento con i sistemi nazionali, tutti i “programmi paese”
Per procedere concentrandosi con forza sull’equità, e
di cooperazione aderiscono fortemente alle priorità di svi-
antenendo contemporaneamente operazioni efficienti ed
luppo nazionali; l’UNICEF fornisce assistenza ai governi
8
UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010
in merito alla catena di approvvigionamento e la fornitura
beneficato i paesi definiti “meno sviluppati”, e più del 60%
di scorte avviene attraverso fornitori a livello nazionale.
è stato rivolto ai paesi con tassi di mortalità infantile elevati
Quando sarà online all’inizio del 2012, il nuovo sistema di
o molto elevati. In termini di priorità di spesa, circa la metà
gestione delle risorse d’impresa dell’UNICEF monitorerà
delle spese di programma dell’UNICEF è per la soprav-
più sistematicamente in che modo tutti i programmi del
vivenza dei bambini piccoli e gli interventi di sviluppo, co-
Fondo contribuiscono agli obiettivi di sviluppo nazionale.
prendo ambiti fondamentali come la salute e la nutrizione.
Allo stesso modo l’UNICEF gestisce i propri programmi di
Tra gli uffici locali della rete dell’UNICEF, quelli dei paesi
spesa con attenzione e in linea con il suo impegno nei con-
con bisogni umanitari persistenti nel 2010 – come la mal-
fronti dell’equità per l’infanzia. Nel 2010, l’UNICEF ha
nutrizione o l’assenza di servizi sanitari ed educativi anche
speso di più in programmi e meno in operazioni rispetto
soltanto di base – hanno inciso per il 56% delle spese a
al 2009. Le spese di programma sono aumentate del 14%,
livello nazionale. I paesi con bisogni umanitari – tra cui
avvicinandosi a 3,4 miliardi di dollari, mentre le spese per
quelli colpiti da nuove emergenze, come Haiti e Pakistan
il sostegno al programma, l’amministrazione e la sicurezza
– hanno fatto salire la percentuale al 69%. I primi quattro
sono diminuite del 14%, fino a 276 milioni di dollari.
uffici locali in termini di spese – Repubblica Democratica del Congo, Haiti, Pakistan e Sudan – hanno sofferto tutti,
Più della metà dell’assistenza ai programmi è andata
nel corso dell’anno, crisi umanitarie nuove o permanenti.
all’Africa subsahariana e più di un quarto all’Asia, le due
Finanziamenti per il Pakistan hanno raggiunto quasi 204
regioni in cui vive la maggior parte dei bambini svantaggia-
milioni di dollari, mentre per Haiti sono state leggermente
ti. Della metà dei fondi di programma dell’UNICEF hanno
superiori a 168 milioni di dollari.
CAPITOLO 1: SVILUPPO EQUO
9
Capitolo 2
Le basi di una vita sana La salute, base della vita, ha costituito, nel 2010, il
progressi notevoli nella riduzione dei decessi infantili.
punto di partenza dell’UNICEF per concentrarsi mag-
Negli ultimi due decenni, il tasso globale di mortalità sotto
giormente sull’equità e per promuovere i diritti e il be-
i 5 anni si è ridotto di un terzo. Ma i bambini dell’Africa
nessere dell’infanzia. I modelli di disuguaglianza, come
subsahariana e dell’Asia meridionale – ossia le regioni con
l’esclusione e la discriminazione, fanno sì che milioni di
il maggior numero di decessi prima dei 5 anni di età, pari
bambini in tutto il mondo non possano ricevere neppure i
all’81% del totale mondiale – devono affrontare anche le
servizi sanitari più basilari e salvavita, semplicemente per-
maggiori sfide negli ambiti della sopravvivenza, dello svi-
ché sono nati in una famiglia povera o risiedono in luoghi
luppo e della protezione.
remoti. Malattia, malnutrizione e cattiva salute si concentrano tutte tra le popolazioni più povere. Si sono compiuti
Analogamente molti paesi, tra cui quelli a medio reddito, possono rivendicare un calo nelle medie nazionali di mortalità sotto i 5 anni. Tuttavia queste riduzioni a livello di medie nascondono la realtà di emarginazione sofferta da segmenti di popolazione. In tutti i paesi in via di sviluppo, i bambini delle famiglie più povere hanno il doppio di possibilità di morire prima dei 5 anni rispetto ai bambini delle famiglie più ricche. I bambini più poveri hanno probabilità all’incirca una volta e mezza inferiori di essere vaccinati contro il morbillo. Le donne più povere hanno probabilità due o tre volte inferiori di utilizzare i servizi per la maternità. Eppure, mettendo a confronto i sistemi sanitari e i livelli complessivi di sviluppo dei paesi in cui si verifica la maggior parte dei decessi di madri e bambini, i progressi risultano di varia
Madri e bambini piccoli fuori dal centro Anganwadi, in India, dove gli attivisti e i volontari locali offrono formazione e sostegno all’allattamento al seno.
entità: gradi diversi di disuguaglianza nell’accesso
all’assistenza
sanitaria
dimostrano che si possono compiere delle scelte deliber-
esse partecipano a un progetto di assistenza e attraverso il
ate per rettificare, o ignorare, gli squilibri. Un’assistenza
sostegno dell’UNICEF, le famiglie hanno ricevuto kit con
più equa è realizzabile. Perseguire l’equità è il giusto corso
generi di prima necessità, come lenzuola e coperte, utensili
d’azione da seguire, più efficace rispetto ai costi dell’investire
di cucina, zanzariere trattate con insetticida per prevenire
su coloro che vengono raggiunti più facilmente.
la malaria e cloro per disinfettare l’acqua.
Un approccio alla salute a tutto tondo
In India, l’UNICEF collabora con i governi centrali e statali per rilevare e analizzare le barriere all’accesso ai servizi sanitari e ad altri servizi sociali, compresi quelli per le va-
Per promuovere a livello globale un’assistenza sanitar-
rie caste e i lavoratori migranti. Si stanno formando dei
ia più equa, una priorità immediata è stabilire l’equità
nuovi collegamenti tra la vaccinazione e i programmi di
nei sistemi sanitari forti e nei servizi sanitari integrati
salute materna e infantile, in modo da potenziare a vicen-
che costituiscano le basi di una vita sana per i bambini.
da i vari servizi. Più di 300.000 lavoratori sono stati for-
Vaccini, nutrizione equilibrata, adeguata assistenza du-
mati in vista dell’attuazione, a livello nazionale, di un pro-
rante la gravidanza e il parto, accesso agli interventi di
gramma per integrare la gestione delle malattie neonatali e
prevenzione dell’HIV, acqua sicura, diffusione dei servizi
infantili, mentre la formazione per quasi mezzo milione di
igienici: sono solo alcuni degli elementi che riducono la
operatori sanitari ha migliorato le capacità di consulenza
vulnerabilità dei bambini alle malattie.
collegate alla nutrizione infantile, all’allattamento al seno e all’alimentazione materna.
L’UNICEF collabora strettamente con i governi per mettere i bambini e l’equità al centro di strategie sanitarie nazionali di vasta portata. Quando, nel 2010, l’Etiopia ha avviato il suo quarto piano di sviluppo del settore sanitar-
Attuare l’equità è giusto ed economicamente vantaggioso.
io, l’UNICEF l’ha aiutata con il lancio a livello nazionale di servizi sanitari comunitari capaci di gestire una serie di
La Mongolia ha un sistema sanitario relativamente ben
malattie infantili comuni. Un’assistenza sanitaria miglio-
sviluppato, che raggiunge la maggior parte della po-
rata ed estesa a livello locale – fondata su interventi a forte
polazione del paese. Ma le indagini hanno dimostrato
impatto per la salute delle madri, dei neonati e dei bambini
una bassa copertura vaccinale in zone remote e tra i
in tutti i 741 distretti – assicura gli elementi fondamentali
migranti non registrati insediati intorno alle perife-
del trattamento della polmonite, i vaccini, il sostegno nu-
rie urbane. L’UNICEF ha cooperato allo sviluppo di
trizionale e l’assistenza ostetrica e neonatale d’emergenza.
una strategia per raggiungere ogni distretto (Reach Every District) mappando zone scarsamente servite, e
Nel Malawi, l’UNICEF ha contribuito a potenziare la
ha preparato team sanitari distrettuali per fornire as-
gestione comunitaria delle malattie comuni nei villaggi
sistenza medica di base. Il Ministero della Sanità ha in
non sufficientemente serviti. Una rete di ambulatori lo-
programma di estendere la strategia al 2011 e ha con-
cali do-tate di personale specializzato nella sorveglianza
cordato che il sostegno dell’UNICEF, precedentemente
sanitaria ha permesso di curare, nel 2010, quasi 200.000
applicato in tutto il settore sanitario, dovrebbe concen-
bambini affetti principalmente da polmonite, dissenteria e
trarsi in maniera più specifica sulle comunità svantaggiate.
malaria. L’UNICEF ha anche sostenuto impegni particolari per raggiungere i nuclei sociali i cui capofamiglia sono
HIV e sistemi sanitari
bambini, che sono tra i gruppi più vulnerabili e trascurati del Malawi. Sono state innanzitutto censite le famiglie
L’UNICEF continua a rafforzare i sistemi sanitari in modo
costituite da bambini capofamiglia; attualmente 4.000 di
che affrontino i bisogni di tutti i bambini e gli adolescenti
CAPITOLO 2:LE BASI DI UNA VITA SANA
11
con HIV/AIDS. Nell’ultimo decennio si è assistito ad al-
che riceve dei trattamenti. Poiché molte donne non han-
cuni successi nella prevenzione dell’HIV: in 33 paesi, per
no accesso all’assistenza di cui possono aver bisogno,
esempio, l’incidenza è calata di più del 25% tra il 2001 e
l’UNICEF ha contribuito a rendere i servizi per la prevenzione della trasmissione da madre a figlio dell’HIV una parte di routine dell’assistenza prenatale nella Repubblica Democratica Federale del Nepal. Un programma su base comunitaria ha fatto aumentare l’accesso ai servizi di assistenza prenatale in 3 distretti del paese. Insieme a OMS, UNITAID, governi nazionali e altri partner, l’UNICEF ha realizzato un innovativo kit per madri e nascituri volto a rafforzare i programmi per prevenire la trasmissione dell’HIV da madre a figlio. Il kit contiene tutti i farmaci necessari durante la gravidanza e il parto per attuare le linee guida dell’OMS (opzione A) atte a prevenire nuove infezioni pediatriche e a ridurre i mancati controlli tra le donne più difficili da raggiungere. I bambini ai margini della società possono essere vulnerabili all’HIV perché hanno meno probabilità di ricevere sostegno o assistenza. In Africa, l’UNICEF ha potenziato gli
In Uganda, una madre che, durante la gravidanza, ha scoperto di essere sieropositiva ha partecipato a un programma che ha impedito la trasmissione dell’HIV a sua figlia.
sforzi per determinare in che modo i sistemi di protezione sociale possano meglio rispondere ai bisogni di ragazzi e ragazze a rischio HIV/AIDS.
il 2009, ed esistono prove indicanti dei cali tra i giovani in
Gli adolescenti sono tra i gruppi più costantemente trascu-
7 paesi dell’Africa. Ma si devono ancora affrontare ques-
rati negli interventi contro l’HIV/AIDS, anche se 5 milioni
tioni di qualità, copertura ed equità.
di giovani tra i 15 e i 24 anni sono attualmente sieropositivi. Il rapporto dell’UNICEF, Blame and Banishment
La prevenzione della trasmissione dell’HIV da madre a figlio
(Colpa e messa al bando) pubblicato in occasione della
è un ambito che richiede maggiore attenzione. Come parte
Conferenza Internazionale sull’AIDS, ha sottolineato il
del Programma congiunto delle Nazioni Unite sull’HIV/
problema, nonché i bisogni specifici degli adolescenti
AIDS (UNAIDS), l’UNICEF, l’Organizzazione Mondiale
dell’Europa orientale e dell’Asia centrale maggiormente a
della Sanità (OMS), Il Fondo delle Nazioni Unite per la
rischio di infezione da HIV, tra cui i bambini di strada, che
Popolazione (UNFPA), oltre al Fondo Globale per la lotta
si iniettano droghe o si prostituiscono.
all’AIDS, alla tubercolosi e alla malaria, hanno lanciato un appello globale per eliminare la trasmissione dell’HIV dalla
I giovani sono stati tra i più colpiti dalla rapida diffusione
madre al neonato. Al centro di questo appello c’è l’equità.
dell’HIV nell’Europa orientale e in Asia centrale, alimentata dall’uso di droghe iniettabili e dalla trasmissione per
Dopo un esame da parte dell’UNICEF dei dati relativi al
via sessuale. Molti giovani cominciano a iniettarsi droghe
monitoraggio dell’AIDS pediatrico in 4 paesi, il Ministero
su pressioni dei loro coetanei. In Albania, l’UNICEF ha
della Sanità dell’Uganda ha varato un pacchetto di inter-
stretto una partnership con le organizzazioni non gov-
venti, testato presso 21 strutture, che ha fatto aumentare
ernative (ONG) per raggiungere i tossicodipendenti più
dal 57% al 97% la percentuale di neonati sieropositivi
giovani attraverso servizi di assistenza o unità di strada
12
UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010
mobili; questi giovani possono convincerne altri a non ini-
Nel 2010 l’UNICEF ha affiancato la Repubblica Islamica
ettarsi droghe.
dell’Iran a stendere il suo terzo piano nazionale sull’HIV/ AIDS, che per la prima volta introduce la promozione del-
Nonostante i successi ottenuti, sono ancora molte le sfide
la salute sessuale. Diversi anni di advocacy, in stretta col-
da affrontare per risolvere il problema della particolare
laborazione con altre agenzie delle Nazioni Unite e Ong,
vulnerabilità delle ragazze. Le prove disponibili confer-
hanno convinto il servizio radiotelevisivo della Repubblica
mano nettamente che la violenza sessuale, il sesso forzato,
Islamica dell’Iran a mandare in onda una serie di annun-
lo stupro, la coercizione e lo sfruttamento sessuali costi-
ci di servizio pubblico sull’HIV/AIDS rivolti a i giovani.
tuiscono gravi fattori di rischio per l’HIV. In Zambia,
Secondo le stime, questi annunci sono stati visti da 20-30
l’UNICEF ha collaborato con il governo all’attuazione di
milioni di spettatori. È stato anche inserito un messaggio
una strategia nazionale per la prevenzione della violenza,
di 30 secondi sulla prevenzione dell’HIV in un programma
istituendo 10 Centri polivalenti e 300 Centri per i dirit-
di home video molto popolare tra i giovani.
ti dell’infanzia, oltre a fornire servizi – tra cui quelli di prevenzione dopo l’esposizione all’HIV – a più di 8.500 sopravvissuti.
Eliminare la poliomielite ricomparsa nelle comunità povere Gabriel Zonga ricorda il giorno pre-
il flagello della poliomielite. Ma anche
descenza della poliomielite è che
cedente il primo compleanno di sua
se manca poco, la poliomielite non è
la copertura vaccinale non è ancora
figlia come il momento dell’inizio della
stata ancora debellata. Il paese si è
totale, soprattutto nelle zone remote e
tragedia. La piccolissima Giorgina era
unito in uno sforzo triennale a livello
povere.
una bambina sana che aveva comincia-
globale in cui il raggiungimento di tutti i
La possibilità di essere protetta da
to a gattonare, ma all’improvviso ebbe
bambini con la vaccinazione rappresen-
un vaccino antipolio è arrivata troppo
la febbre alta e le sue gambine parvero
ta la chiave per vincere definitivamente
tardi per Georgina. Ma non per i 3 figli
irrigidirsi.
la lotta alla malattia. Nel 2010, ne sono
maschi di Emmanuelle Nsilulu, che
“Rimanemmo sbalorditi quando ci
stati riportati 975 casi in tutto il mondo.
vive nella Repubblica Democratica del
dissero che la nostra bambina era stata
Sempre nel 2010, nella vicina Repub-
Congo. Tutti quanti sono stati vaccinati
colpita dalla poliomielite”, racconta
blica Democratica del Congo, il nume-
durante la campagna del 2010.
tristemente Zonga. Oggi Georgina
ro di casi di poliomielite è aumentato a
“Sono felice di sapere che i miei bam-
sorride e accarezza il viso di suo padre,
101. Mentre nelle famiglie benestanti
bini saranno protetti da quest’orribile
ma non potrà mai camminare, ballare
la percentuale di bambini vaccinati ha
malattia”, ha detto Nsilulu. “Mandar
o andare in bicicletta. Avrà le gambe
superato l’80%, in quelle povere solo
giù un paio di gocce è così semplice
paralizzate per tutta la vita.
il 20% dei bambini risulta completa-
che i suoi effetti sembrano magici”.
Per la sua famiglia, è stata una perdita
mente immunizzato.
straziante, aggravata dai costi finanziari
Nell’ambito di un’iniziativa da parte di
imprevisti. “Tutti i nostri piani sono
15 paesi africani, nell’ottobre del 2010
andati in fumo, perché abbiamo dovuto
i governi di questi Stati – compresa la
spendere fino all’ultimo centesimo”,
Repubblica Democratica del Congo –
dice Zonga.
sostenuti dall’UNICEF, hanno dato il
Georgina, purtroppo, è stata uno dei
via a una campagna di vaccinazione di
33 casi di poliovirus selvaggio riportati
massa. In totale, 290.000 vaccinatori e
in Angola nel 2010. Come le persone
mobilitatori sociali hanno vaccinato 72
di molti altri paesi, anche gli Angolani
milioni di bambini sotto i 5 anni.
pensavano di essersi lasciati alle spalle
Uno dei motivi principali della recru-
Riformare le strategie nazionali per offrire assistenza sanitaria a tutti
14
Nei primi anni dopo la sua indipendenza, l’ex Repub-
degli orientamenti clinici sull’assistenza prenatale,
blica Jugoslava di Macedonia ha lottato per mantenere
dei nuovi standard per l’assistenza alle madri, nonché
e riformare i suoi sistemi sanitari, e in genere ci è riu-
un’indagine sull’alimentazione tra i bambini piccoli e le
scita. I tassi di vaccinazione sono scesi per un po’, ma
donne in età fertile che costituirà la base di un piano
poi hanno raggiunto il 90%, grazie anche alla regolare
nutritivo nazionale.
fornitura di vaccini da parte dell’UNICEF.
La strategia in questione mira a estendere l’assistenza
Ciononostante, alcuni gruppi demografici e certi prob-
sanitaria alle persone che non l’hanno ancora ricevuta.
lemi di assistenza sanitaria richiedono ancora mag-
Per esempio, per aumentare dal 50% al 90% la per-
giore attenzione. Attualmente l’UNICEF sta elaborando
centuale di donne sostenute dal sistema infermie-
insieme al governo strategie per colmare questi divari.
ristico della comunità bisognerà raggiungere altre
Uno dei problemi è rappresentato dall’assistenza sani-
9.200 gestanti, soprattutto nelle zone rurali e nelle co-
taria alle madri
munità rom. Un ampliamento della copertura vaccinale
e ai bambini.
nelle comunità povere proteggerà 12.500 bambini in
Anche se il paese
più ogni anno e porterà le percentuali al livello della
presenta delle
media nazionale ed oltre.
percentuali relati-
Un’iniziativa complementare è rappresentata dalla
vamente basse di
Strategia quinquennale di vaccinazione del paese,
mortalità ma-
adottata anch’essa con l’aiuto dell’UNICEF. Nel 2010,
terna e infantile,
è cominciata espandendo ulteriormente il ruolo delle
uno studio del
infermiere di comunità, e porterà all’introduzione di
2009, supportato
un registro elettronico per migliorare la pianificazione
dall’UNICEF, ha
e per monitorare le singole vaccinazioni. La strate-
rilevato delle
gia si basa su un’iniziativa congiunta del governo e
gravi disparità
dell’UNICEF per fornire vaccini ai centri comunitari e
nell’accesso
ad altri siti facilmente accessibili, invece di aspettare
all’assistenza
che i pazienti si rechino negli ospedali per farsi som-
sanitaria per le
ministrare le dosi.
madri e i bambini,
La città di Veles, a circa un’ora di macchina a Sud
soprattutto tra
della capitale, dimostra già quanto sia possibile fare
chi abita nelle
attraverso questo approccio. Le infermiere di comunità
campagne e le
vanno porta a porta a chiedere di eventuali neonati,
comunità rom.
soprattutto quelli non registrati alla nascita. Di conse-
La differenza nei
guenza, i tassi di vaccinazione hanno raggiunto il 95%
tassi di mortalità
e sono tra i più alti del paese. A Veles si vaccina, inol-
infantile è arrivata
tre, una percentuale maggiore di bambini con disabilità
fino al 30% tra re-
rispetto a qualunque altra parte della nazione.
gioni e gruppi etnici diversi. Per le donne rom in gravi-
Tra gli ostacoli alla vaccinazione figurano una carenza di
danza, l’accesso ai servizi è stato molto più basso: una
personale medico, una collaborazione discontinua tra
su 5 non è mai andata da un medico, e metà di loro ha
le cliniche e i gruppi non profit coinvolti nell’assistenza
fatto soltanto una visita.
sanitaria, e una mancanza di conoscenza dei benefici
Nel 2010, l’UNICEF ha collaborato con il Ministero
salvavita dei vaccini. Ma con l’attuazione di strategie
della Sanità per diffondere una Strategia nazionale
nazionali, ora il governo dispone degli strumenti per
per una maternità sana. Tra i primi risultati figurano
aiutare a superare questi limiti.
UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010
Servizi per le necessità immediate
le vaccinazioni siano efficaci, i bambini devono anche essere vaccinati a ogni ciclo di richiamo.
In ambiti in cui i sistemi sanitari sono deboli e le popolazioni hanno necessità immediate, l’UNICEF sostiene la
Nel Ciad, campagne di vaccinazione concertate contro la
fornitura di scorte e servizi sanitari fino a che non sia possi-
poliomielite, la meningite, il morbillo e il tetano hanno
bile sviluppare un’assistenza sanitaria più sostenibile. Una
raggiunto circa 2,5 milioni di bambini sotto i 5 anni, con-
strategia collaudata da tempo è la Giornata della salute
tribuendo a far diminuire il numero di casi di polio ripor-
dell’infanzia, che copre molteplici priorità sanitarie, spesso
tati da 64 nel 2009 a 26 nel 2010. La Nigeria ha raggi-
per grandi numeri di bambini in siti altrimenti difficili da
unto un calo del 95% nei casi di poliovirus selvaggio, che
raggiungere. Lavorando con i governi e altri partner, nel
sono diminuiti da 388 nel 2009 a 21 nel 2010, in seguito
2010 l’UNICEF ha supportato più di 50 di questi interventi.
all’attuazione di una strategia nazionale finalizzata a una copertura vaccinale antipolio, morbillo, difterite, pertosse
Nel 2010 le Giornate della salute materna e infantile si
e tetano pari almeno al 90%.
sono diffuse in modo da coprire altri 18 distretti con basse percentuali di vaccinazione contro il morbillo e incidenze
Pur essendo stato certificato come libero dalla poliomielite
elevate dell’HIV/AIDS, offrendo un pacchetto di servizi
nel 2002, il Tagikistan ha sofferto la più grande epidemia
a forte impatto, compresi quelli per prevenire la trasmis-
del mondo nel 2010, con 458 casi accertati. L’UNICEF ha
sione dell’HIV da madre a figlio. In Zambia, in occasione
rapidamente mobilitato dei finanziamenti per i vaccini e si
della Settimana della salute infantile, sono stati vaccina-
è unito all’OMS e al Ministero della sanità nazionale per
ti contro il morbillo quasi 2 milioni di bambini sotto i
condurre sette cicli di vaccinazione, raggiungendo quasi
5 anni, a fronte di un’epidemia improvvisa, e sono stati
ogni bambino sotto i 15 anni.
raggiunti, con le vaccinazioni contro la poliomielite, 30 distretti ad alto rischio. Durante le Settimane della salute
Fermare la malaria, il morbillo, la difterite e il tetano con-
della madre e del bambino, in Ruanda, sono stati vaccinati
tinua a essere una priorità per l’UNICEF, dato che tutte
più di 1,6 milioni di bambini, mentre 3 milioni di scolari
queste malattie costituiscono minacce significative per i
sono stati curati dai parassiti intestinali.
bambini. Nel 2010, l’UNICEF ha fornito circa 7,3 milioni di test diagnostici rapidi per combattere la malaria in 19
L’UNICEF continua a sostenere le campagne nazionali di
paesi e 41 milioni di trattamenti farmacologici antimalarici
vaccinazione, e nel 2010 l’organizzazione ha individuato
per 30 paesi. Nel 2010, l’OMS ha dichiarato il Myanmar,
12 paesi che hanno un particolare bisogno di vaccini. Nel
dove l’UNICEF ha sostenuto un programma speciale per
2010, le campagne di vaccinazione hanno portato alla im-
migliorare la copertura vaccinale in 55 municipalità difficili
munizzazione di quasi 170 milioni di bambini contro il
da raggiungere, paese libero dal tetano materno-neonatale.
morbillo, e di 1 miliardo contro la poliomielite. Tuttavia,
La vaccinazione contro il morbillo attraverso l’approccio
1 bambino su 5 non riceve ancora vaccinazioni essenziali.
Reach Every District ha integrato le campagne di vacci-
Raggiungere questo quinto bambino con tutti i vaccini at-
nazione su vasta scala, raggiungendo altri 206.000 bam-
tualmente disponibili preverrebbe ogni anno 2 milioni di
bini in distretti del Bangladesh dotati di scarsa copertura
decessi infantili.
e prevenendo, secondo le stime, 32.000 decessi infantili.
Le vaccinazioni antipolio continuano a essere una pri-
Tra il 2009 e il 2010, in Iraq sono stati vaccinati con-
orità, con il traguardo dell’eliminazione completa ormai
tro il morbillo circa 2,3 milioni di bambini tra i 6 e i 36
vicino ma ancora irraggiungibile. La malattia resta en-
mesi, riducendo l’incidenza della malattia fino a circa
demica in quattro paesi – Afghanistan, India, Nigeria e
1.000 casi, ossia un numero 30 volte inferiore rispetto a
Pakistan – dove i progressi sono stati inibiti da conflitti,
quello del 2009. Nel governatorato del Diyala, una cam-
calamità naturali e copertura sanitaria inadeguata. Perché
pagna mirata per individuare i bambini con vaccinazioni
CAPITOLO 2:LE BASI DI UNA VITA SANA
15
incomplete ha fatto vaccinare 16.500 bambini tra i 6 mesi
Il tasso di malnutrizione cronica del Guatemala – che è pari
e i 5 anni in un periodo di 10 giorni, senza che si verifi-
a circa il 50% ed è il più alto nella regione e tra i quattro
cassero, in seguito, grosse epidemie. L’UNICEF ha riunito
più alti del mondo – risulta particolarmente concentrato
le comunità locali perché partecipassero all’impegno per
nelle zone rurali indigene. Servendosi di un approccio glo-
la vaccinazione contro la poliomielite e il morbillo e ha
bale, l’UNICEF ha sostenuto una strategia di assistenza ali-
fornito le attrezzature necessarie a garantire che i vaccini
mentare integrata in 20 dei 38 ospedali nazionali e una più
fossero conservati in modo adeguato in 26 distretti, con-
stretta sorveglianza nutrizionale in 5.730 servizi sanitari,
siderati particolarmente a rischio, in conformità col Piano
rendendo obbligatorio il reporting quotidiano della malnu-
d’azione umanitario dell’Iraq.
trizione grave acuta.
In linea con la sua tradizione d’innovazione nell’ambito
Le lacune nutrizionali croniche si possono colmare for-
dell’assistenza sanitaria, nel 2010 l’UNICEF ha contribu-
nendo elementi nutritivi essenziali, o sotto forma di inte-
ito a introdurre il vaccino contro il meningococco A per
gratori o nella normale produzione alimentare. Nel 2010,
proteggere dalla meningite quasi 20 milioni di persone in
l’UNICEF ha fornito quasi 225 milioni di sacchetti di
Burkina Faso, Mali e Niger. Per allentare la “morsa della
micronutrienti in polvere; sparse sul cibo, queste polveri
meningite” si dovranno raggiungere con i vaccini, entro il
prevengono l’anemia e favoriscono lo sviluppo cerebrale,
2015, altri 300 milioni di persone: un traguardo realizza-
oltre ad avere altri effetti benefici. I governi sia del Perù
bile con le risorse adeguate.
sia dell’Uruguay le hanno diffuse con l’aiuto dell’UNICEF.
Nutrire l’infanzia
La malnutrizione acuta grave richiede interventi immediati, come la fornitura di alimenti terapeutici pronti
I sistemi e i servizi sanitari dovrebbero fornire a tutti i
all’uso. Nel 2010, l’UNICEF ha contribuito a migliorare
bambini la capacità di prevenire e combattere le malattie.
la gestione della malnutrizione grave acuta in 51 paesi,
Ma questo impegno risulta incompleto senza due sostegni
anche attraverso programmi su base comunitaria, e ha
essenziali: la corretta alimentazione riduce la vulnerabili-
più che raddoppiato la fornitura di cibi terapeutici pronti
tà alle malattie e consente ai bambini di crescere bene,
all’uso per curare circa 1 milione di bambini. In Senegal,
mentre un approvvigionamento idrico sicuro e un miglio-
l’UNICEF si è unito al Programma alimentare mondiale
ramento delle norme e degli impianti igienici limitano la
(PAM), all’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS),
diffusione delle malattie pericolose.
all’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite (FAO) e alla Banca Mondiale (BM) per con-
Il numero di bambini rachitici è diminuito costantemente,
tribuire ad aumentare la percentuale dei distretti attrezzati
eppure nel 2010 il fenomeno affliggeva ancora quasi 200
per la prevenzione e la gestione della malnutrizione grave
milioni di bambini. Nelle società perlopiù a medio reddito
acuta, da un quarto nel 2009 a quasi la metà l’anno seg-
ma pur sempre non eque dell’America latina e dei Caraibi,
uente. Nel 2010, questi servizi hanno curato 51.000 bam-
l’incidenza dell’arresto della crescita nei bambini sotto i 5
bini moderatamente malnutriti e 5.000 bambini colpiti da
anni può differire fino a 14 punti percentuale, a seconda se
malnutrizione grave acuta.
vivano in città o nelle campagne. Quando il governo del Madagascar ha avuto bisogno di fondi per le sue campagne per la salute dell’infanzia,
L’UNICEF contribuisce alla fornitura di scorte e servizi sanitari laddove le popolazioni ne hanno bisogno.
16
UNICEF rapporto annuale 2010
l’UNICEF ha lavorato per trovare una soluzione in grado di affrontare il problema e selezionare le priorità, al fine di procedere con le Settimane della salute delle madri e dei bambini, che si tengono due volte l’anno nel paese e che hanno permesso di fornire, ogni settimana, integratori di
ferro folato a quasi 33.000 donne, nonché integratori di vitamina A circa 3,3 milioni di bambini. Più di 7.000 bambini, invece, sono stati curati dalla malnutrizione grave acuta. L’accesso all’acqua e a impianti igienici adeguati, combinato con buone pratiche igieniche, è essenziale per la salute e l’alimentazione dei bambini, perché la mancanza di uno soltanto di questi elementi apre la porta a malattie come la diarrea, che per i bambini sotto i 15 anni rappresenta un fardello maggiore dell’AIDS, della malaria e della tubercolosi messi insieme. Attualmente il mondo è sulla buona strada verso il raggiungimento dell’OSM relativo all’acqua potabile sicura entro il 2015, ma è probabile che 1 miliardo di persone non raggiunga il traguardo relativo agli impianti igienici. Rimarranno indietro molti poveri delle campagne, solo il 45% dei quali dispone di impianti igienici funzionanti, in confronto al 76% di chi vive nelle zone urbane. Nel
2010,
l’UNICEF
ha
partecipato
attivamente
all’impegno per estendere gli impianti igienici attraverso i
In Bangladesh, in occasione della Giornata mondiale per la pulizia delle mani, ragazzi di una scuola mostrano di praticare sempre una buona igiene.
suoi approcci comunitari, attualmente adottati in 49 paesi.
Quello di aiutare le amministrazioni municipali a miglio-
Secondo tali approcci, le comunità assumono un ruolo
rare la gestione dei servizi idrici e igienici è stato lo scopo
guida nell’eliminazione della deiezione all’aperto, spesso
del sostegno dell’UNICEF in Bolivia (Stato plurinazionale
con pratiche innovative particolarmente adatte alle culture
della Bolivia) e in Honduras. Nel primo dei paesi citati,
locali. Questo modello è diventato uno standard nazionale
adesso 86 comunità contribuiscono direttamente a un ap-
in Etiopia, nel Niger e a Timor-Leste, e nell’Africa orientale
proccio decentralizzato che fornisce servizi a livello locale.
e meridionale 2,4 milioni di persone vivono attualmente in
In Honduras, invece, 12 municipalità hanno sviluppato
comunità che non effettuano deiezioni all’aperto. In Senegal
piani di servizio per la fornitura di acqua e impianti igie-
la fornitura di impianti igienici guidata dalla comunità ha
nici allo scopo di estendere i servizi, mentre 12 diparti-
introdotto servizi in 105 villaggi rurali e si è dimostrata ef-
menti hanno attuato un protocollo nazionale di sorvegli-
ficiente in termini economici. Infatti, il costo dell’iniziativa,
anza e di controllo della qualità dell’acqua che garantisce
pari a circa 5 dollari a persona, risulta basso in confronto a
acqua potabile a quasi 900.000 persone.
precedenti progetti di installazione di latrine. L’advocacy resta uno strumento importante nell’impegno Nella Repubblica Centrafricana, l’UNICEF ha offerto il
globale dell’UNICEF per cambiare le abitudini igieniche
proprio sostegno alla costruzione e al ripristino di im-
carenti che risultano particolarmente pericolose in assenza
pianti idrici e igienici. Adesso altre 40.000 persone, nella
di impianti adeguati.
Prefettura di Bossangoa, hanno ottenuto un accesso migliorato all’acqua potabile, mentre nella Prefettura di
I partner della Giornata mondiale del lavaggio delle mani,
Lobaye sono state istituite quattro nuove unità per il trat-
UNICEF compreso, hanno promosso la terza celebrazione di
tamento dell’acqua, in modo da fornire servizi a 18.000
tale giornata in tutto il mondo il 15 ottobre. Circa 75 paesi e
profughi. Lavorando col governo e con i partner della so-
200 milioni di bambini, genitori, insegnanti, celebrità e altri
cietà civile, l’UNICEF ha lanciato l’approccio comunitario
cittadini hanno diffuso il messaggio secondo cui un semplice
alla fornitura di impianti igienici in 11 villaggi.
accorgimento può far stare tutti meglio in salute.
capitolo 2:le basi di una vita sana
17
Capitolo 3
Istruzione per tutti Nel 2010, anche se l’istruzione primaria universale era
primaria, quella femminile alla scuola secondaria è andata
raggiunta da molti paesi, molti altri, e comunque non per
diminuendo. L’accesso all’istruzione pre-primaria, già bas-
tutti gli abitanti di paesi con risultati a livello nazionale al-
so in tutto il mondo ad appena il 44%, raggiunge soltanto
trimenti notevoli, erano ancora lontani da quel traguardo.
il 19% nella regione. L’esperienza dell’Africa dimostra
Dei 67 milioni di bambini che non frequentano la scuola
quanto si possa ottenere, quanto si debba ancora fare,
primaria, il 43% vive nell’Africa subsahariana, mentre un
e quanta vigilanza sia necessaria affinché sia garantito a
ulteriore 27% si trova in Asia meridionale e occidentale.
ogni bambino il diritto all’istruzione.
Le disparità di genere incidono profondamente. Solo 53 paesi dei 171 con dati disponibili possono rivendicare gli
L’UNICEF definisce questo diritto come qualcosa di più
stessi numeri di bambine e di bambini presenti sia nella
della semplice possibilità di andare a scuola, anche se
scuola primaria sia in quella secondaria.
l’accesso rappresenta ovviamente il primo passo. I bambini devono anche poter completare il ciclo scolastico e
Mentre l’Africa subsahariana sta compiendo i progressi
devono ricevere un’istruzione di qualità.
più rapidi in termini di aumento dell’iscrizione alla scuola Nel 2010, l’UNICEF ha aiutato i paesi a migliorare la qualità dell’istruzione e ad aumentare il numero di bambini che frequentano e finiscono la scuola. Ha anche sottolineato l’importanza della rimozione delle disuguaglianze che minano le opportunità di ricevere un’istruzione. Le disparità assumono molteplici forme, come quando un bambino povero deve andare a lavorare invece che a scuola, o quando una scuola in un distretto remoto non può fornire attrezzature fondamentali come il gesso, i libri e le sedie. Ogni opportunità mancata di ricevere un’istruzione rappresenta una perdita per il bambino, dato che l’istruzione accelera la valorizzazione dell’essere umano In Pakistan, alunne a lezione in una scuola danneggiata dalle inondazioni e poi ripristinata.
18
UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010
e trasforma la società.
La qualità conta
provvedimenti a misura di bambino, come un piano per garantire il pasto di mezzogiorno in 470.000 scuole.
Un’istruzione di base di qualità fornisce ai bambini gli strumenti necessari per prosperare e perseguire la crescita e
Attraverso il programma Eskola Foun (Scuola a misura
il benessere. Per qualità si intendono materiali validi per
di bambino) a Timor-Leste, l’UNICEF ha introdotto una
l’insegnamento e l’apprendimento, programmi scolastici ben
formazione pratica, incentrata sui bambini, per gli inseg-
studiati, strutture scolastiche sicure e pulite, nonché misure
nanti di 39 scuole. La formazione ha luogo sul posto di
per proteggere i bambini da eventuali danni morali o fisici.
lavoro. Gli insegnanti acquisiscono nuove capacità e le applicano immediatamente, mentre i servizi di orientamento
La qualità contribuisce al raggiungimento dell’OSM relati-
forniscono un sostegno continuo e il monitoraggio guida
vo all’istruzione primaria universale, perché incoraggia gli
i progressi. Nel 2010, hanno partecipato al programma
alunni ad andare a scuola e a restarci. In Indonesia, dopo
460 insegnanti, raggiungendo quasi 13.200 studenti. Si è
che l’UNICEF ha permesso a 7.500 educatori di acquisire
osservato che i bambini dimostravano maggiori capacità
nuove capacità in materia di pianificazione scolastica e di
analitiche e creative, mentre gli insegnanti si impegnavano
insegnamento, meno studenti hanno lasciato la scuola e
maggiormente ad aiutare i loro alunni.
un maggior numero ha compiuto il passaggio dalla primaria alla secondaria. In alcuni paesi dell’America latina
Nello Yemen, le scuole a misura di bambino hanno con-
e dei Caraibi, è diventato essenziale far passare più bam-
tribuito a spingere l’iscrizione delle bambine oltre la
bini dall’istruzione primaria alla secondaria. In 4 province
media nazionale di 73 femmine ogni 100 maschi, fino a
dell’Argentina, l’UNICEF ha offerto assistenza in merito
raggiungere il numero di 88. Questo successo deriva in
alla formazione di 1.300 insegnanti e all’istituzione di un
parte dall’impiego di 1.000 insegnanti donne nelle zone
programma speciale per aiutare circa 10.400 studenti a
rurali. Riconoscendo che le insegnanti donne fanno sentire
passare alla scuola media.
più a loro agio i genitori che mandano le figlie a scuola, l’UNICEF ha contribuito alla formazione di più di un ter-
Una strategia che l’UNICEF applica in tutto il mondo per
zo di loro. Una formazione speciale, inoltre, sensibilizza
promuovere l’istruzione di qualità è rappresentata dalle
gli insegnanti all’uguaglianza di genere, mentre strutture
scuole a misura di bambino, che mirano non solo a edu-
igieniche pulite e sicure sono disponibili in ugual misura
care gli alunni, ma a far sì che siano sani e ben nutriti, e
per bambine e bambini.
che abbiano accesso ad acqua sicura, impianti igienicosanitari funzionanti ed educazione all’igiene.
Un’istruzione di qualità protegge i bambini, perché quando i bambini che si sentono sicuri sono più liberi di
Attualmente le scuole a misura di bambino sostenute
imparare. Nel 2010, l’UNICEF ha sostenuto gli efficaci
dall’UNICEF raggiungono circa il 15% degli studenti di
impegni della Serbia per integrare nelle scuole corsi di pre-
scuola primaria nel Malawi, sottolineando l’importanza
venzione della violenza. Il governo nazionale sta portando
di strutture scolastiche adeguate, materiali didattici ag-
avanti un sistema per monitorare gli episodi di violenza e
giornati ed educatori ben formati. Nel 2010 l’India ha
contribuire a prevenirli. Per quasi un quinto, le scuole pri-
emanato la sua esemplare legge sul diritto dei bambini a
marie della Serbia stanno già completando i passi neces-
un’istruzione gratuita e obbligatoria (Right of Children to
sari per diventare “scuole senza violenza”.
Free and Compulsory Education Act). Questa legge garantisce un’istruzione gratuita e obbligatoria a tutti i bambini,
In Mozambico, l’UNICEF ha contribuito alla realizzazi-
nonché la rimozione degli ostacoli al completamento del
one di corsi di formazione alle competenze utili per la vita
ciclo primario. L’UNICEF si è unito ai governi statali nei
quotidiana, con un’attenzione particolare alla prevenzi-
primi tentativi di attuarla, contribuendo all’istituzione di
one dell’HIV per 1,3 milioni di bambini, e ha sostenuto
19
l’attuazione di linee guida nazionali sulla sessualità in
ha rilevato dei significativi miglioramenti nel livello di ca-
Nicaragua. La formazione alle competenze pratiche utili
pacità di apprendimento dei bambini, ma anche alcuni
alla vita quotidiana per i bambini dei campi per rifugiati
effetti sui livelli iniziali di alfabetizzazione. Nel 2010, 65
palestinesi in Libano si sofferma su temi come l’abuso di
paesi hanno attuato politiche per la preparazione alla
sostanze stupefacenti, la risolutezza, la leadership e i modi
scuola a livello nazionale, rispetto ai 45 di due anni prima.
di affrontare la violenza. Con il sostegno dell’UNICEF, 10 paesi e territori caraL’istruzione di qualità deve cominciare con degli interventi
ibici hanno istituito politiche, standard e piani per lo
nei primissimi anni di vita. L’educazione pre-scolastica o
sviluppo della prima infanzia. Nel 2010, per favorirne
altri servizi per lo sviluppo della prima infanzia possono
l’attuazione, l’UNICEF ha sostenuto i suoi partner a
preparare soprattutto i bambini che cominciano la vita con
Trinidad e Tobago per sviluppare seminari sulle capa-
degli svantaggi. Programmi specialistici possono coltivare
cità genitoriali per le comunità a rischio. Un passaporto
il livello di preparazione alla scuola primaria in un ambien-
sanitario del bambino costituisce un sistema facilmente
te stimolante e sicuro che li aiuti a crescere, nonché offrire
comprensibile per aiutare i genitori a controllare lo svi-
servizi integrati per sostenere la salute e l’alimentazione.
luppo complessivo dei loro figli. Nelle isole di Antigua e Barbuda, di Saint Vincent e Grenadine e di Turks e
Un esame del programma dell’UNICEF di accesso alla
Caicos, è stata ideata una campagna per promuovere il
scuola (Getting Ready for School), compiuto in sei paesi,
primo apprendimento.
Nel profondo della foresta pluviale, gli studenti diventano insegnanti Raipen viene da Alalaparoe, all’interno
né scrivere. Non sapevo quanto po-
Un unico corso di Istruzione a misura di
delle fitte foreste pluviali del Suriname.
tessi fare, ma volevo aiutarli co-
bambino e incentrata sugli alunni pre-
Il villaggio non ha elettricità, né acqua,
munque. Stiamo imparando strada
para insegnanti di comunità locali che
né scuole. A 5 anni Raipen, che oggi
facendo. Insegnamo loro quel che riu-
hanno acquisito le capacità di base.
ha 16 anni, riuscì a raggiungere e a fre-
sciamo a ricordare degli insegnamenti
Il corso adatta regole educative inter-
quentare una scuola. Dovette fare un
dei nostri maestri”.
nazionali a culture locali, fornendo ai
lungo viaggio, partendo dal suo villag-
Pur non avendo le capacità di un inse-
partecipanti gli strumenti per praticare
gio fino a Paramaribo. Quando compì
gnante di formazione classica, Raipen
e sostenere un’istruzione a misura di
11 anni, suo padre non aveva più i soldi
ha altri grossi vantaggi: conosce la
bambino. Alla fine del 2010, è stato
per pagare le tasse scolastiche. Fu la
cultura della sua tribù amerinda, ne
condotto in tutte le scuole primarie del
fine dell’istruzione di Raipen, almeno
parla la lingua e, soprattutto, ci vive. Di-
Suriname. All’interno del paese, il 95%
temporaneamente. Tornò a casa dopo
versamente, può essere quasi impos-
degli insegnanti ha completato il primo
aver finito la quinta elementare.
sibile attrarre insegnanti professionali
modulo e cominciato a sviluppare dei
qualificati in posti isolati come Alala-
piani didattici per stimolare i diversi
paroe. All’interno del Suriname, solo il
talenti dei bambini.
20% degli insegnanti risulta qualificato.
Raipen s’illumina in volto quando
Per aggirare ostacoli come la posizione
risponde correttamente a una doman-
geografica, che negano il diritto di
da durante il corso. È un insegnante,
Due anni dopo, però, gli fu chiesto di fare lui stesso il maestro di scuola elementare ad Alalaparoe. Sorride mestamente mentre dice: “Ho visto i bambini e mi è
ogni bambino a ricevere un’istruzione,
ma è anche disposto a imparare, per il
dispiaciuto per loro,
l’UNICEF ha lavorato con il Ministero
bene dei suoi 12 studenti.
perché non sape-
dell’Istruzione a una strategia innova-
vano né leggere
20
UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010
tiva per formare maestri come Raipen.
Interventi per l’equità Per orientare l’accesso all’istruzione di qualità verso l’equità, è necessario riconoscere i particolari ostacoli che gruppi diversi di bambini devono affrontare. Ciò può comportare una gamma di interventi, come l’istituzione di misure speciali per l’istruzione nei piani di protezione sociale o l’offerta di programmi su misura e di formazione per gli insegnanti. Nel 2010 l’UNICEF e l’UNESCO hanno lanciato in 25
Nella Repubblica Democratica del Congo, alunni leggono i libri di testo durante una lezione di educazione sanitaria.
paesi un’iniziativa globale per affrontare in modo più sistematico la sfida dei bambini che non vanno a scuola. Ora molti paesi stanno espandendo le misure volte ad abbassare le barriere che rendono più difficile ai bambini
dei bambini. Nel 2010, la prolungata attività di advocacy
accedere alla scuola e continuare a frequentarla, come le
dell’UNICEF nello Zimbabwe ha convinto il governo a
tasse scolastiche e l’alimentazione inadeguata.
impegnare almeno il 30% nel co-finanziamento ai programmi di protezione sociale come il Modulo di base di
A livello globale, a molte più bambine che bambini vie-
assistenza all’istruzione, che copre le tasse scolastiche per
ne negato il diritto all’istruzione, soltanto a causa del
gli orfani e i bambini a rischio.
loro genere. Nel 2010, per celebrare il decimo anniversario dell’Iniziativa delle Nazioni Unite per l’istruzione
Nelle zone rurali povere del Senegal, i servizi sanitari e
delle femmine, partner internazionali, attivisti per i diritti
alimentari integrati in 232 scuole hanno raggiunto più di
dell’infanzia, governanti e studiosi si sono incontrati a
36.000 studenti. Inoltre, degli speciali kit solari generano
Dakar e hanno concordato maggiori investimenti per
energia per i corsi serali di recupero in 20 scuole isolate.
istituire dei programmi scolastici di alta qualità che valo-
Tutti gli studenti di queste zone hanno assunto integratori
rizzino le bambine.
di ferro e vitamina A e hanno ricevuto razioni integrative di cibo grazie al Programma Alimentare Mondiale.
In Ciad, gli sforzi dell’UNICEF mirati in 4 dipartimenti con tassi d’iscrizione bassi tra le bambine hanno contribu-
L’estensione della fornitura di acqua potabile e di ser-
ito a portare in classe quasi 51.000 alunni, di cui pressap-
vizi igienici adeguati alle scuole delle comunità indigene
poco la metà di sesso femminile. Il Madagascar si è avvalso
povere del Nicaragua ribadisce il diritto alla salute e fa-
delle competenze dell’UNICEF per individuare le disparità
vorisce un ambiente migliore per l’apprendimento. Nel
di genere attraverso la “mappatura dell’esclusione”.
2010, l’UNICEF ha contribuito a fornire impianti igienici
Attualmente i piani d’azione per la scuola secondaria com-
a 3.000 bambini e un approvvigionamento idrico sicuro
prendono obiettivi per ridurre i divari di genere, campagne
a 6.000 bambini. Il Ministero della Sanità ha accettato di
di comunicazione promuovono modelli femminili e incen-
migliorare il monitoraggio della qualità dell’acqua nelle
tivi come le borse di studio incoraggiano le bambine a con-
scuole, e ha stretto una partnership con l’UNICEF nella
tinuare il ciclo fino alla scuola secondaria.
“Campagna famiglie, scuole e comunità sane” per promuovere l’igiene.
Poiché la povertà rappresenta un altro elemento fondamentale di disuguaglianza, i piani di protezione sociale
In Bosnia/Erzegovina, più di 200.000 bambini sono vittime
forniscono un’opportunità significativa a livello nazio-
della povertà e dell’esclusione. La maggior parte di loro
nale per ridurre l’impronta della povertà sull’istruzione
proviene da gruppi minoritari come i Rom. Il passaggio
CAPITOLO 3: ISTRUZIONE PER TUTTI
21
del paese a un sistema di governo decentralizzato, in cui
ma l’UNICEF sta aiutando i paesi di tutte le regioni a istitu-
i servizi vengono organizzati e forniti localmente, ha de-
ire strutture nazionali idonee a rendere l’istruzione miglio-
terminato divari nei servizi sociali. L’UNICEF ha offerto
re e più inclusiva. Nel 2010, la Repubblica Democratica
assistenza all’istituzione di un sistema di sviluppo della
del Congo ha attinto all’assistenza dell’UNICEF optando
prima infanzia. Cinque nuovi centri specializzati offrono
per una nuova politica volta a fornire un’istruzione pri-
assistenza integrata sanitaria e allo sviluppo della prima
maria gratuita ai bambini dalla prima alla terza classe.
infanzia.
L’eliminazione delle tasse scolastiche rimuove uno dei principali ostacoli per i bambini poveri.
Il programma di istruzione durante le emergenze e nel dopo-crisi dell’UNICEF – sia globalmente sia nei singoli
Il Bangladesh ha varato su un piano per istituire delle clas-
paesi – sta producendo dei miglioramenti a livello di co-
si pre-primarie in tutte le scuole governative entro il 2013,
ordinamento e di coesione. Nelle situazioni umanitarie,
raggiungendo più di 270.000 bambini.
l’istruzione protegge fisicamente e psicologicamente i bambini, e può anche avere un effetto stabilizzante nelle
Nuovi piani e politiche possono far luce sulle disugua-
comunità dopo una crisi.
glianze che probabilmente, in precedenza, sono passate inosservate. Con l’assistenza dell’UNICEF, l’Uganda ha
Tra i rifugiati afghani nella Repubblica Islamica dell’Iran,
definito la propria politica sull’istruzione di base per i
nel 2010 il sostegno dell’UNICEF ha fatto aumentare, per
bambini svantaggiati nel 2010, mentre la Thailandia
le famiglie, le opportunità di far seguire lezioni speciali
nell’ottica di una politica di valorizzazione della lingua
alle bambine, anche attraverso incentivi come il trasporto
nazionale che ha permesso l’uso della madre lingua dei
sicuro. In Somalia, strategie innovative stanno avvici-
bambini nella didattica delle scuole. In merito al nuovo
nando all’istruzione migliaia di bambini, come per esem-
piano nazionale strategico della Cambogia per l’istruzione
pio lezioni flessibili per i bambini nomadi e il sostegno al
inclusiva, l’UNICEF ha contribuito allo sviluppo di sei in-
pagamento delle tasse scolastiche per quelli poveri.
dicatori per monitorare attivamente i progressi in termini di rettifica delle disuguaglianze.
L’UNICEF ha lavorato a stretto contatto con il Ministero dell’Istruzione e con le autorità provinciali nelle ex zone
Ai sensi dell’iniziativa globale Fast Track, i paesi a basso
di conflitto dello Sri Lanka. Questo ha contribuito a ga-
reddito possono ricevere un sostegno extra per raggiun-
rantire che 80.000 bambini sfollati continuassero la loro
gere l’istruzione universale entro la scadenza dell’OSM nel
istruzione con sconvolgimenti minimi durante i trasferi-
2015. L’UNICEF nel 2010, ha aiutato la Guinea a ottene-
menti tra i centri di assistenza o ai loro luoghi d’origine. In
re, attraverso la Banca Mondiale, 24 milioni di dollari per
Siria, invece, l’assistenza si è rivolta alle comunità con alte
costruire più di 390 scuole. La Repubblica della Moldavia
concentrazioni di profughi iracheni. Il rinnovamento delle
ha acquisito finanziamenti per iscrivere il 75% dei suoi
infrastrutture e la fornitura di scorte scolastiche hanno
bambini in istituzioni pre-scolastiche. La Repubblica
migliorato le prospettive educative di più di 3.700 bam-
Democratica Popolare del Laos, invece, ha avuto accesso
bini iracheni. Per altri 2.000, le classi di recupero hanno
a 30 milioni di dollari per migliorare la qualità delle scuole
ridotto il rischio di abbandono scolastico.
in distretti caratterizzati da ampie disparità di genere.
Mantenere i progressi I sistemi educativi di qualità si fondano su risorse adeguate e su politiche e piani informati. I paesi a basso reddito, spendono una percentuale infe riore di reddito nazionale per l’istruzione rispetto ai paesi a medio e alto reddito,
22
UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010
L’insegnamento bilingue migliora il livello d’istruzione per le minoranze Il rapido sviluppo del Vietnam è stato accompagnato da
queste province i bambini, che cominciano in sette
notevoli progressi nel campo dell’istruzione. Ora la mag-
asili e continuano a studiare in otto scuole primarie,
gior parte dei bambini va alla scuola primaria e continua
stanno imparando nelle lingue etniche mong, jrai e
a frequentarla. Almeno per quanto riguarda i bambini del
khmer. Il progetto implica la formazione degli insegnanti
gruppo etnico maggioritario Kinh, l’86% dei quali porta a
in tecniche di istruzione bilingue – fornendo materiali
termine la scuola primaria entro cinque anni.
speciali di insegnamento e di apprendimento, svilup-
I bambini delle minoranze etniche, invece, sono rimasti
pati in collaborazione con le comunità locali – nonché
indietro, sia in base al numero di coloro che completano
il monitoraggio attento del programma alla ricerca di
la scuola primaria, sia secondo i tassi di alfabetismo o le
prove di miglioramenti nella qualità dell’istruzione. Le in-
capacità matematiche. Secondo gli ultimi dati risalenti
formazioni su ciò che funziona meglio verranno inserite
al 2006, poco più del 60% di questi bambini finisce
in una strategia educativa nazionale. Lo scopo è quello
puntualmente la scuola primaria, e la percentuale risulta
di rendere alla fine, con un chiaro sostegno giuridico, il
addirittura peggiore per le bambine, .
sistema educativo nazionale adatto a tutti i bambini.
Molti di questi bambini vivono in remote zone mon-
Nel 2010, alla fine del secondo anno del programma, i
tuose mal servite da scuole, ed è molto più probabile
primi risultati sono stati promettenti, a tal punto che un
che provengano da famiglie povere. Per i bambini delle minoranze etniche c’è carenza di materiali per l’insegnamento e l’apprendimento , così come ci sono meno insegnanti – e meno classi – in queste zone. Ad aggravarne l’isolamento c’è il fatto che molti di questi bambini non parlano il vietnamita, che è la lingua ufficiale usata in tutte le scuole. Le bambine, poi, devono affrontare anche le comuni barriere rappresentate dal loro ruolo di aiuto domestico alla famiglia, dal pregiudizio che l’istruzione non abbia alcun valore per loro e dall’infrastruttura scolastica inadeguata. Esiste un quadro normativo per ottenere livelli elevati di completamento dell’istruzione primaria, ma le norme a sostegno dell’insegnamento bilingue per gli studenti delle minoranze sono contraddittorie. Combinati tra loro, questi svantaggi potrebbero perpetuare nel futuro l’emarginazione dei bambini appartenenti alle minoranze etniche. Ma il governo vietnamita, lavorando
dipartimento provinciale dell’istruzione e della formazio-
con l’UNICEF, sta prendendo provvedimenti per ridurre
ne ha già scelto di usare i propri fondi per moltiplicare il
tali disparità. A livello internazionale, si è regolarmente
numero di classi che beneficiano dell’istruzione bilingue.
riconosciuto il valore dell’istruzione bilingue, che è stata
Nel complesso, i bambini stanno andando meglio nei
collegata a un migliore apprendimento e a una riduzione
test di capacità linguistica sia nelle loro lingue madri
delle percentuali di abbandono scolastico.
sia in vietnamita. Nella comprensione della lettura e in
Per testare come questo concetto possa funzio-
matematica, rendono addirittura di più degli studenti
nare meglio in Vietnam, il Ministero dell’istruzione e
che non partecipano al programma. Per loro, insomma,
della formazione si è unito all’UNICEF per collaudare
l’emarginazione ha cominciato a fermarsi davanti alla
l’approccio in tre province, prima di estenderlo, im-
porta della scuola.
pegnandosi a studiarne i risultati fino al 2015. Ora in
CAPITOLO 3: ISTRUZIONE PER TUTTI
23
Capitolo 4
Parità nella protezione dei bambini Ogni bambino gode di diritti, compresi quelli di avere
compiere progressi costanti e sostenibili nell’ambito degli
un nome e una nazionalità e di poter essere protetto da
8 OSM, e la protezione dell’infanzia è stata riconosciuta
ogni forma di violenza e di abuso. Ognuno deve avere
parte di questi progressi. A tale scopo, dovrebbero esistere
l’opportunità di crescere all’interno di una famiglia, anche
sistemi giuridici e sociali esplicitamente ideati per proteg-
se per garantire questa opportunità ci vuole il sostegno
gere i bambini. Un insieme di politiche, leggi e istituzioni
delle autorità, che contribuisce a tenere insieme le fami-
dovrebbero offrire garanzie fondamentali a tutti i bambini,
glie. Seppure tutti i bambini hanno gli stessi diritti, non
assicurare forme eque di protezione estendendo cure extra
tutti sono ugualmente protetti. I bambini possono essere a
ai più vulnerabili, nonché rispondere alle violazioni e pre-
rischio di ingiustizie e violazioni per molti motivi: perché
venirle.
sono poveri, perché hanno delle disabilità o convivono con l’HIV, o perché sono emigranti o di sesso femminile.
L’UNICEF si concentra su tutti questi obiettivi nei suoi programmi di protezione dell’infanzia, seguendo un ap-
Garantire i diritti di tutti i bambini è necessario per
proccio orientato ai sistemi attuati da alcuni dei partner dell’organizzazione,
come
l’Alto
Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e Save the Children. Puntare all’equità nella protezione dell’infanzia richiede un punto di vista ampio, che eviti di concentrarsi soltanto su singole questioni, come il traffico di bambini o il lavoro minorile, e comporta la creazione di capacità e una risposta specifica, sistematica alle cause fondamentali e che coinvolga una serie di soggetti. Nel 2010, l’UNICEF ha contribuito a rafforzare i sistemi di protezione dell’infanzia in 131 paesi.
Bambini presso la Società Atfaluna per bambini non-udenti, organizzazione che offre loro istruzione e formazione professionale nel Territorio Palestinese Occupato.
24
UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010
assistenza agli orfani. L’introduzione di una “smart card”
Sistemi nazionali di sostegno
ha consentito ai bambini di acquistare del cibo a loro scelta nel momento in cui lo desiderano. Questo ha ridotto le
La crisi economica globale ha sottolineato la necessità im-
stigmatizzazioni conseguenti a una vecchia pratica secondo
prescindibile di avere sistemi di protezione sociale che of-
la quale i bambini dovevano procurarsi il loro pasto con
frano una base minima garantita per lo sviluppo umano.
una carriola. Ora gli assistenti sociali hanno più tempo per
L’UNICEF chiede che questi sistemi siano incentrati so-
concentrarsi sul sostegno psicosociale, invece di dover of-
prattutto sui diritti e sulla protezione dell’infanzia, perché
frire cibo. In seguito a un esame dell’UNICEF che ne ha
i bambini sono più vulnerabili e meno preparati a soprav-
confermato il successo, il sistema della smart card si sta
vivere alle crisi.
espandendo.
In tutto il mondo, inserire la protezione dell’infanzia nelle
Nel 2010, tra le conquiste più significative dell’estensione dei
leggi e nelle politiche nazionali ha aperto la strada a ga-
servizi di registrazione delle nascite c’è stata l’integrazione
ranzie più solide per i diritti dei minori. Le leggi possono
della registrazione anagrafica nelle campagne di salute
definire chiaramente in che modo si debbano sostenere i
pubblica in Ghana e in Nigeria, supportata da una collab-
diritti. In Malawi, l’UNICEF e i suoi partner hanno eser-
orazione più stretta tra gli operatori sanitari e coloro che
citato pressioni a livello politico per cinque anni, nel 2010,
si dedicano alla protezione dell’infanzia. Le percentuali di
hanno finalmente ottenuto che il parlamento emanasse
registrazione hanno raggiunto il 100% in comunità mirate
la Legge sull’assistenza, sulla protezione e sulla giustizia
del Ghana. La Nigeria, invece, ha registrato quasi 318.000
all’infanzia. Tale legge istituisce, tra l’altro, il primo siste-
bambini sotto i 5 anni in 30 stati.
ma nazionale di registrazione delle nascite. In Croazia, una sostenuta attività di advocacy a livello politico da parte dell’UNICEF ha condotto a nuove leggi che privilegiano l’affidamento dei bambini sotto i 3 anni a
Nel 2010, l’UNICEF ha contribuito a rafforzare i sistemi di protezione dell’infanzia in 131 paesi.
famiglie idonee piuttosto che a istituti. Ad Haiti, l’UNICEF ha attinto alle linee guida internazionali per consentire un
Dato che gli istituti e i servizi per la protezione dell’infanzia
tempo sufficiente a rintracciare le famiglie separate dai
dipendono da risorse umane ben preparate, nel 2010 la
bambini dal tragico terremoto del 2010. E attualmente, in
Malesia si è avvalsa dell’assistenza dell’UNICEF per adot-
India, 30 stati e territori dell’unione hanno firmato degli
tare degli standard nazionali di competenza professionale
accordi per stendere un programma nazionale di protezio-
per assistenti sociali. In Zambia, 325 membri dei comitati
ne dell’infanzia.
distrettuali per la cura e la protezione dell’infanzia hanno acquisito nuove conoscenze in materia di counselling psi-
Presso i centri di transito della Guinea-Bissau, al fine di
cosociale e standard minimi di assistenza. Secondo il piano
reintegrare i bambini nelle loro comunità o famiglie,
della Serbia per trasformare gli istituti residenziali di as-
l’UNICEF ha lavorato con le ONG partner per stabilire e
sistenza, una formazione specialistica fa sì che il personale
mantenere degli standard minimi per la cura dei bambini e
si aggiorni per migliorare la qualità dei servizi e sostenere
per una loro riunificazione sicura con le famiglie di origine.
meglio nuove cure alternative basate sulla famiglia.
Per esercitare una maggiore sorveglianza e per fermare il traffico di minori, sono stati allestiti ben 5 postazioni di
In tutti i paesi, moderare le interazioni tra bambini e sistemi
polizia di frontiera. Nel Botswana, dove 118.000 bambini
giudiziari rappresenta un elemento di base della protezione
vivono orfani, molti a causa dell’HIV/AIDS, l’UNICEF ha
dell’infanzia. I diritti dei minori dovrebbero guidare tali in-
aiutato il governo a rafforzare il programma nazionale di
terazioni, sia che i bambini siano accusati di aver infranto
CAPITOLO 4: PARITÀ NELLA PROTEZIONE DEI BAMBINI
25
delle leggi o siano vittime o testimoni di crimini. Con il
sociali. La collaborazione tra sanità, istruzione e protezi-
sostegno dell’UNICEF, ora la Georgia mette a disposizione
one dell’infanzia mira ad affrontare la frammentazione e i
dei trasgressori minorenni delle speciali commissioni per
divari di capacità nei servizi sociali. Le iniziative intraprese
la revisione delle pene e delle alternative alla carcerazione.
in partnership con i ministeri del Lavoro, dell’Istruzione e
Lo Yemen ha organizzato due tribunali di famiglia e delle
dell’Amministrazione territoriale si sono concentrate sulla
reti di protezione dell’infanzia in 10 governatorati. Nella
protezione dei bambini affidati agli istituti, soprattutto
Repubblica Democratica Popolare del Laos, le accademie
quelli con disabilità. Questo lavoro iniziale ha portato alla
di polizia e i centri di formazione giuridica hanno integrato
creazione di un “Gruppo pubblico per il monitoraggio de-
nei loro programmi dei provvedimenti a misura di bam-
gli istituti assistenziali”, al quale l’UNICEF ha fornito as-
bino. Delle unità di mediazione a livello di villaggio, che
sistenza in termini di sviluppo delle capacità.
risolvono circa il 90% dei casi riguardanti bambini, stanno attualmente applicando delle linee guida che proteggono i
In Montenegro, l’UNICEF ha sostenuto una campagna,
minori entrati in contatto col sistema giudiziario.
intitolata “It’s About Ability”, per ridurre le percezioni negative dei bambini con disabilità che ne ostacolavano
Norme e valori sociali influenzano il modo in cui i bambini vengono protetti.
il trasferimento dagli istituti verso forme di assistenza orientate verso la famiglia. In tutto il paese, sui cartelloni e in tv, sono apparsi bambini e giovani con disabilità, sottolineando eloquentemente il valore dell’inclusione e della condivisione delle loro esperienze. Questi giovani hanno
I paesi che stanno emergendo dal conflitto possono utiliz-
partecipato a eventi sportivi e parlato ai parlamenti lo-
zare i processi di pace per far progredire la giustizia mi-
cali. Attraverso delle indagini condotte successivamente, si
norile, che in gran numero vengono coinvolti nei moderni
sono scoperti aumenti nel numero di genitori convinti che
conflitti sia come combattenti sia come vittime. Nel 2009,
i figli dovessero essere amici dei bambini con disabilità e
l’UNICEF si è unito agli sforzi dell’ONU nella Repubblica
andare a scuola con loro, e una diminuzione di chi soste-
Democratica Federale del Nepal per mediare un piano
neva che questi bambini dovessero frequentare in istituti
d’azione per il rilascio dei minori dall’esercito maoista. I
speciali.
congedi sono cominciati all’inizio del 2010, e attualmente l’UNICEF è impegnato da vicino nel sostegno agli sforzi
In Paraguay, una campagna mediatica basata su uno stu-
per la riabilitazione di circa 3.000 combattenti minorenni.
dio sugli abusi all’interno della famiglia ha determinato un aumento nella denunce dei casi di abuso. In Giordania,
Favorire un cambiamento sociale positivo
una campagna sulla violenza nelle scuole ha sviluppato le capacità degli insegnanti di gestione della classe. Dopo un anno, le indagini hanno dimostrato cali nei livelli e nella
In modo sottile o evidente, le norme e i valori sociali influ-
frequenza della violenza fisica e dell’abuso verbale nelle
enzano il modo in cui i bambini vengono protetti o meno,
scuole di 10 distretti. In Iraq, sono stati formati alla pre-
nonché quali bambini siano protetti o meno. Poiché le idee
venzione della violenza di genere più di 1.000 insegnanti e
possono essere profondamente radicate e talvolta difese
membri di comunità, come pure 400 peer educators (edu-
con fermezza, cambiare quelle dannose richiede, nel tem-
catori alla pari), 7.500 studenti che possono raggiungere
po, un attento processo di impegno e persuasione. Dibattiti
più efficacemente i giovani proponendo loro l’adozione di
pubblici, campagne e informazioni sono alcuni degli stru-
nuovi atteggiamenti.
menti utilizzati dall’UNICEF. In Egitto, l’UNICEF ha sostenuto nove dichiarazioni pubNel 2010, con il sostegno dell’UNICEF, il governo
bliche su vasta scala, con cui più di 5.000 uomini e donne
dell’Armenia ha lanciato la riforma integrata dei servizi
hanno dichiarato di non voler più praticare la mutilazione
26
UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010
genitale femminile/escissione. Alla fine del 2010, la rete
la comunità e i leader religiosi del Kenya a recarsi in Sudan,
egiziana di famiglie che hanno abbandonato questa pratica
dove hanno appreso dei riusciti tentativi di fermare la mu-
è aumentata di almeno 25.000 unità. Al tempo stesso, è
tilazione genitale femminile/escissione. I rappresentanti
stato redatto un manuale di formazione sul ruolo dei medi-
keniani hanno anche partecipato a una dichiarazione pub-
ci nel fermare la mutilazione genitale femminile, che è stato
blica durante la quale genitori, leader comunitari e fun-
integrato nel programma di pre-formazione per medici del
zionari governativi hanno celebrato l’impegno di 2.000
Ministero della Sanità.
abitanti di villaggio di sei comunità a interrompere questa pratica. Nel corso dell’evento, si sono esibite alcune delle
I leader comunitari e religiosi possono essere comuni-
200 ragazze già salvate dalla mutilazione.
catori influenti di messaggi di protezione dell’infanzia. Considerando che l’apprendimento sul posto può risultare
L’UNICEF promuove l’abbandono della mutilazione geni-
particolarmente efficace, nel 2010 l’UNICEF ha facilitato
tale femminile/escissione – attraverso l’uso di un approccio
Interrompere il ciclo dell’emarginazione La quindicenne Mahassen ha pa-
competenze professionali. Si è anche
nuova legge. Noto come Meccanismo
tito stenti e dolori prima di arrivare
unita al parlamento giovanile di
di protezione dei bambini a rischio,
al centro giovanile di Alessandria, in
Alessandria per rafforzare le proprie
questo strumento richiede ai 29 go-
Egitto. La sua numerosa famiglia vive
capacità di partecipazione. Adesso
vernatorati e agli altri 400 distretti del
in uno dei quartieri più poveri della
vende ancora contenitori usati, ma un
paese di formare comitati di protezione
città; entrambi i genitori sono malati e
nuovo senso di determinazione e di
infantile.
incapaci di offrire sostegno. Essendo la
speranza le dà la forza di destreggiarsi
Attraverso questo meccanismo,
figlia maggiore, Mahassen ha dovuto
tra molteplici compiti.
gli assistenti sociali delle ONG e i
abbandonare la scuola per lavorare e
“Partecipo alla vita della comunità e
membri del comitato per la protezio-
consentire ai familiari di sopravvivere.
studio duramente, in modo da potere,
ne dell’infanzia vengono incaricati di
Privata del suo diritto all’istruzione, è
un giorno, fare un lavoro migliore in
individuare sistematicamente i bambini
andata per le strade a vendere con-
una fabbrica”, dice. Un’assistente
a rischio, di esaminare i loro casi e di
tenitori usati per cucinare. Mahassen
sociale del centro giovanile è stata
lavorare con i bambini e con le famiglie
avrebbe potuto essere relegata a una
fondamentale nell’aiutare Mahassen a
perché possano accedere ai servizi di
vita di dolorosa povertà. E invece, ha
cambiare il corso della propria vita. Con
cui hanno bisogno per essere al sicuro,
trovato il centro giovanile del quartiere.
il sostegno dell’UNICEF, la città di Ales-
istruiti e sani. Finora, i comitati di Ales-
Ben presto è stata iscritta a classi di
sandria ha potuto collaudare uno stru-
sandria, Assiut, Il Cairo, Minya, Sohag
alfabetizzazione e ha imparato nuove
mento per la protezione dell’infanzia
e Qena hanno individuato e seguito più
che ha finanziato una rete di assistenti
di 25.000 bambini a rischio.
sociali dedita al raggiungimento di
Spesso i bambini di Alessandria che
bambini a rischio come Mahas-
ricevono degli aiuti s’impegnano ad
sen.
aiutare altri bambini nella stessa situa-
Il successo ad Alessandria è stato così notevole che il governo egiziano ha adottato un modello analogo nel 2008, come parte di una
zione. Come dice Mahassen: “Vendendo contenitori, vedo come vivono gli altri bambini. Voglio incoraggiarli a fare la stessa cosa che ho fatto io”.
Cinque passi per un’educazione giusta dei figli La punizione corporale è ancora un mezzo accettato
all’educazione dei bambini è il primo nell’America
per disciplinare i bambini in molte parti del mondo,
Latina e uno dei pochi nel resto del mondo.
nonostante sia una violazione dei diritti dell’infanzia.
Lo studio ha rivelato che genitori e tutori non sanno
In Costarica, l’UNICEF ha lavorato con i legislatori
favorire lo sviluppo dei bambini tutelandone i diritti;
e i sostenitori dell’infanzia per compiere un passo
spesso ricorrono alla punizione corporale perché è
d’importanza cruciale verso la fine di questa pratica:
un metodo di disciplina consueto e accettato. Pur
nel 2008, è stata adottata una legge per sostenere
riconoscendo l’inadeguatezza della pratica, quasi il
il diritto alla disciplina senza punizioni corporali né
65% degli intervistati la considera talvolta neces-
trattamenti umilianti.
saria. Il suo uso è legato anche a percezioni negaQuesta legge ha reso
tive, come il pensare che spesso il bambino abbia
il Costarica uno dei soli
comportamenti irritanti o chieda più attenzione del
quattro paesi dell’America
solito.
Latina che hanno adot-
Il Consiglio ha utilizzato lo studio come base per un
tato questo tipo di prov-
piano d’azione nazionale redatto nel 2010 e ideato
vedimento. Ora anche
per attuare la nuova legge. Una parte significativa
l’UNICEF contribuisce alla
del piano comporta la sensibilizzazione degli adulti
sua attuazione, perché
su violenza, punizione corporale e forme positive di
tutti i bambini costaricani
disciplina; viene messa in evidenza, in particolare,
possano beneficiare delle
la necessità di rendere i bambini e gli adolescenti
tutele che offre. La nuova
consapevoli dei loro diritti e dei meccanismi attra-
legge richiede politiche e
verso i quali possono tutelarsi. L’UNICEF ha attinto
iniziative che incoraggino i
dallo studio per ideare una strategia comunicativa
genitori a cambiare il loro
in grado di promuovere capacità genitoriali positive
modo di educare i figli e
tra i padri, le madri e i tutori dei bambini. Puntando
garantiscano la protezione
a cambiare le pratiche di educazione dei bambini, la
dei diritti dell’infanzia.
campagna s’incentra su cinque passi che promuovo-
Un importante primo
no il dialogo, l’ascolto dei bisogni, la conversazione,
passo è stato quello di
le spiegazioni e la capacità di raggiungere accordi.
tracciare una mappa delle
Nel 2011, la Rete nazionale per l’assistenza e lo svi-
pratiche educative dei figli e delle idee dell’opinione
luppo dell’infanzia integrerà le scoperte dello studio
pubblica. Queste informazioni costituiscono un
nei suoi programmi di formazione per chi si occupa
punto di partenza che aiuta a monitorare la confor-
dei bambini, mentre il Ministero dell’istruzione
mità alla legge e a puntare sulla comunicazione per
intende inserirlo nei programmi scolastici, affinché
incoraggiare gli adulti a modificare comportamenti
le generazioni future possano crescere ed educare i
dannosi.
loro figli nel pieno rispetto dei diritti dell’infanzia.
L’UNICEF ha messo insieme un gruppo di partner provenienti dal governo, dal settore privato e dalla società civile, impegnati a promuovere i diritti dei bambini. Con il sostegno della Fondazione Panamior, dell’Associazione di imprese per lo sviluppo e del Consiglio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, e con il finanziamento della Procter & Gamble, alla fine del 2009 è stato condotto uno studio sulle conoscenze, gli atteggiamenti e le pratiche collegate
28
UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010
olistico alla trasformazione di atteggiamenti e compor-
delegati governativi hanno discusso gli effetti della mi-
tamenti dannosi – nell’ambito della prevenzione del ma-
grazione sui bambini.
trimonio precoce. In India, dove questa pratica è illegale ma resta diffusa, gli sforzi di cambiamento sociale stanno
Sia a livello internazionale sia nei singoli paesi, l’UNICEF
estendendo il braccio della legge. Una campagna contro il
sostiene la raccolta di dati su conquiste e divari nell’ambito
matrimonio infantile in due stati indiani dove era molto
della protezione dell’infanzia, oltre al monitoraggio di
diffuso ha raggiunto più di 110.000 persone. Si sono for-
sistemi per sostenere il diritto dei bambini alla protezi-
mati circoli femminili per chiedere la fine del matrimonio
one. Attualmente i tentativi di monitorare la povertà in
precoce in diversi stati, e attualmente sono 5 gli stati che
Georgia si concentrano sull’accesso ai servizi pubblici per
hanno varato dei piani d’azione. L’UNICEF ha sostenuto
i gruppi svantaggiati, mentre in Europa Centrale e nella
una ricerca approfondita sul matrimonio precoce che ha
Confederazione di Stati Indipendenti l’UNICEF sta aiutan-
orientato i piani d’azione a livello statale e locale, pro-
do i governi a raccogliere dati su 17 indicatori essenziali
muovendo una strategia nazionale contro questa pratica.
di protezione dell’infanzia per orientare le scelte politiche.
Stabilire gli standard
Nel 2010 l’UNICEF ha partecipato all’istituzione di un Gruppo di riferimento per il monitoraggio e la valutazi-
L’UNICEF è riuscito a mettere e a mantenere la protezio-
one della protezione dell’infanzia che ha riunito organiz-
ne dell’infanzia in una posizione di primo piano nei pro-
zazioni dell’ONU, Ong e agenzie governative. Uno dei
grammi internazionali. I forum internazionali incoraggia-
primi compiti sarà quello di sviluppare delle linee guida
no le nazioni a stabilire standard ambiziosi e a mobilitare
per raccogliere dati sulla violenza sui bambini, compresi
la volontà politica necessaria al loro raggiungimento. Nel
quelli privi di cure familiari. In 13 paesi colpiti da conflitti,
2010, in occasione del decimo anniversario dell’adozione
l’UNICEF ha contribuito all’attuazione di un meccanismo
dei protocolli opzionali alla Convenzione sui diritti
di monitoraggio e di reporting delle violazioni gravi ai
dell’infanzia e dell’adolescenza, l’UNICEF ha lanciato una
danni dei bambini in situazioni di conflitto armato, in linea
campagna per la loro ratifica universale entro il 2012. Nel
con le responsabilità affidategli dal Consiglio di Sicurezza
corso dell’anno, altri 7 paesi hanno ratificato il protocollo
dell’ONU.
sulla vendita dei bambini, la prostituzione minorile e la pornografia rappresentante bambini, per un totale di 142.
In numerosi paesi, studi esaurienti sulle questioni dei dirit-
Altri 8, invece, hanno ratificato il protocollo sui bambini
ti dell’infanzia a livello nazionale hanno promosso varie
colpiti dai conflitti armati, per un totale di 139 ratifiche.
forme di tutela giuridica e istituzionale. In Kenya, una valutazione condotta nel 2010 con il sostegno dell’UNICEF ha
Anni di advocacy da parte dell’UNICEF e di altre organiz-
individuato, tra i divari a livello istituzionale, una grave
zazioni hanno finalmente determinato, nel 2010, l’entrata
carenza di professionisti della protezione dell’infanzia. Il
in vigore della Convenzione sulle bombe a grappolo, che
governo si sta servendo di queste informazioni per ideare
costituisce una dura presa di posizione internazionale con-
una strategia consona. In base a uno studio di fattibilità, il
tro una categoria di armi che ha ucciso e mutilato indi-
governo del Vietnam ha in programma di istituire un tribu-
scriminatamente bambini di tutto il mondo. Il Consiglio
nale minorile in linea con gli standard internazionali. Con
dell’ONU per i Diritti Umani ha adottato una risoluzione
il sostegno dell’UNICEF, la Siria ha condotto il suo primo
internazionale che, per la prima volta, definisce la violenza
studio sul lavoro minorile, servendosene poi per stendere
sessuale contro i bambini, mentre il ruolo del lavoro mi-
un piano d’azione triennale volto a bloccarne le forme
norile nel minare i progressi verso il raggiungimento degli
peggiori.
OSM è stato riconosciuto in occasione del Vertice globale sugli OSM a settembre. In occasione del Forum globale su migrazione e sviluppo, tenutosi in Messico, più di 150
CAPITOLO 4: PARITÀ NELLA PROTEZIONE DEI BAMBINI
29
Capitolo 5
Advocacy per l’azione Nei suoi programmi, l’UNICEF sostiene i diritti dell’infanzia
Nel sostenere i bambini, l’UNICEF fa leva sulla propria
in accordo con due criteri di riferimento a livello giu-
reputazione di organizzazione fidata e rispettata, e si serve
ridico e morale: la Convenzione sui diritti dell’infanzia
di un certo numero di strumenti collaudati. La raccolta di
e dell’adolescenza e la Convenzione sull’eliminazione di
prove mostra alla gente perché si debba agire, rivelando
ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne.
disparità altrimenti nascoste. La condivisione di conoscen-
Entrambi questi accordi internazionali sono stati ampia-
ze e lo sviluppo di capacità aiuta gli individui a comprende-
mente ratificati dai governi e coprono un ampio spettro di
re come agire nel modo più efficace. La partecipazione dei
diritti sociali, economici, culturali e politici per le donne e
bambini soddisfa un diritto fondamentale e fornisce nuove
i bambini.
prospettive su provvedimenti che i bambini stessi vogliono davvero e di cui hanno veramente bisogno.
Il sostegno da parte dell’UNICEF convince le persone di varia estrazione sociale a prendere provvedimenti per soddis-
Agire sulla base delle evidenze
fare questi diritti. Nei capitoli precedenti di questo rapporto sono stati evidenziati degli esempi, come l’approvazione
L’UNICEF svolge un ruolo fondamentale nel sostenere
di nuove leggi per proteggere i bambini dalla violenza e le
i paesi ad acquisire e utilizzare dati di alta qualità e fare
campagne per convincere i genitori a mandare a scuola le
ricerche sui bambini per valutare accuratamente pro-
proprie figlie. Questo tipo di sostegno, o advocacy, è essen-
gressi e mancanze. Così le politiche e i programmi per
ziale per i bambini emarginati ed esclusi.
l’infanzia possono essere più mirati, più efficienti e più equi nell’affrontare le disparità. Nel 2010, la quarta serie di indagini campione a indicatori multipli, introdotte dall’UNICEF, è proseguita con le rilevazioni sul campo condotte in 21 paesi e territori. Considerate fonte principale di informazioni statistiche per monitorare gli OSM, queste indagini producono dati comparabili a livello internazionale su una gamma di indicatori di base relativi al benessere dell’infanzia. Attraverso queste indagini e altre fonti, l’UNICEF ha ampliato l’uso di dati su genere, ricchezza e ubicazione per affinare la comprensione delle disugua-
Nella Repubblica Democratica Popolare del Laos, alunni e alunne di una scuola elementare beneficiano di un ambiente didattico a misura di bambino sostenuto da vari membri della comunità.
30
UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010
glianze. Dopo che, nel 2010, uno studio sul benessere e sulle disparità dell’infanzia compiuto nella Repubblica Democratica del Laos
ha concentrato l’attenzione dei governanti sulla povertà
In Namibia, nel 2010, l’UNICEF ha aiutato l’Agenzia cen-
infantile, il governo di quel paese ha messo in risalto la
trale di statistica a sviluppare la capacità di analizzare la
protezione sociale e dell’infanzia nel suo settimo Piano di
povertà infantile attraverso l’Indagine sul reddito e sulla
sviluppo socio-economico per il periodo 2011-2015.
spesa familiare. In un anno in cui il Gambia ha approvato il suo Women’s Act, un ordinamento atto a bloccare
L’UNICEF ha sostenuto il Messico nel lancio di un sistema DevInfo che lega dati essenziali sui bambini a ricerche pertinenti, analisi di politiche e programmi sociali, e a un elenco di organizzazioni governative e della società civile. Contemporaneamente, l’UNICEF ha contribuito alla
L’advocacy dell’UNICEF convince l’opinione pubblica ad agire per realizzare i diritti dell’infanzia.
prima analisi compiuta dal Messico sulla spesa sociale nazionale riguardo i diritti dell’infanzia. Tale analisi ha rile-
la violenza di genere e a rafforzare i diritti alla salute e
vato spese più alte per l’istruzione e la sanità, ma inferiori
all’istruzione, l’UNICEF ha lavorato con il Women’s Bureau
per la protezione. Dato che una parte significativa delle
per informare tutti i membri dell’Assemblea Nazionale, le
spese federali per l’infanzia viene stanziata a livello statale,
autorità locali, il National Women’s Council e altri organ-
l’UNICEF ha lavorato con le autorità statali e locali per
ismi sulle tecniche per integrare le considerazioni di genere
estendere alla pianificazione pubblica l’uso degli indicatori
nella definizione delle politiche pubbliche.
e dei dati relativi ai diritti dell’infanzia. L’UNICEF ha fornito assistenza alla Turchia in merito ai Una valutazione degli impianti idrici e igienici compiuta
sistemi di monitoraggio dei protocolli sanitari per i bam-
dall’UNICEF nelle scuole del Bhutan è risultata essenziale
bini e ha appoggiato la formazione finalizzata al lancio a
per la decisione, presa dal governo nel 2010, di cominciare
livello nazionale dei nuovi standard per la scuola primaria.
a canalizzare nuove risorse nel cofinanziamento di tali impi-
L’assistenza al comitato parlamentare per il monitoraggio
anti. In Armenia, i governanti hanno preso nota delle prove
dei diritti dell’infanzia ha aumentato la capacità nazionale
di come i bambini con disabilità traggano giovamento fre-
di lavorare per garantire tali diritti e ha rafforzato la co-
quentando le scuole normali, invece di essere relegati in istituti
municazione con politici influenti. Nel 2010, la Turchia ha
separati. Attualmente documenti politici, come gli Standard
emendato la sua costituzione in modo da includere i diritti
statali d’istruzione generale, riflettono le raccomandazioni
dell’infanzia, e in particolare il diritto alla protezione.
dell’UNICEF in merito all’integrazione di questi bambini. In Giordania, il personale ministeriale che, sulla base del L’UNICEF ha stretto una partnership con la Community
bilancio del 2011, ha partecipato a un esercizio di pia-
Radio Coalition della Nigeria per attività di advocacy che, nel
nificazione del bilancio a misura di bambino, sostenuto
2010, hanno determinato l’adozione, da parte del Presidente,
dall’UNICEF, ha convinto il ministro delle Finanze della
di linee guida per consentire alla stazioni radio di operare in
necessità di aumentare i fondi per l’infanzia. Il Ghana
tal senso. Attualmente l’UNICEF è impegnato con le univer-
grazie all’assistenza dell’UNICEF ha introdotto una po-
sità per raccogliere i dati sociali che guidano le decisioni a liv-
litica di bilancio su base programmatica che garantisce
ello di programmazione e di comunicazione; tali dati stanno
l’investimento di risorse nelle priorità per i bambini.
già orientando le attività volte a eliminare la poliomielite.
Nuove linee guida hanno agevolato il collaudo dei bilanci programmatici in due ministeri per l’anno fiscale 2011.
Sviluppare le capacità di agire Una fonte particolarmente ricca di competenza per promuoQuando acquisiscono nuove conoscenze e capacità tec-
vere i diritti dell’infanzia è rappresentata da paesi che hanno
niche, i paesi riescono a sostenere e accelerare la realizzazio-
avuto esperienze positive o coltivato nuove risorse, e che sono
ne dei diritti dell’infanzia.
disposti a condividerle. Attraverso l’UNICEF, i ministeri delle
CAPITOLO 5: ADVOCACY PER L’AZIONE
31
finanze in Argentina e in Ecuador hanno cominciato a collab-
Partnership che fanno la differenza
orare per delle migliori valutazioni degli investimenti sociali per la tutela dei minori. L’UNICEF ha facilitato un accordo
L’UNICEF lavora con una serie di partner – tra cui i gruppi
con il governo cubano per fornire medici ad Haiti, dove man-
della società civile, le grandi aziende, le istituzioni e le fon-
cano dei professionisti esperti. Quando, nel 2010, la letale
dazioni accademiche – per ottenere dei risultati di vasta por-
epidemia di colera si è abbattuta sul paese, l’Associazione dei
tata per i bambini. Nel 2010, ha fatto parte di 81 partnership
medici cubani si è trovata nella posizione di poter mobilitare
di programma a livello globale. Mettendo insieme organiz-
quasi 1.300 operatori sanitari. L’UNICEF, dal canto suo, ha
zazioni pubbliche e private, queste partnership perseguono
fatto arrivare scorte mediche essenziali per curare i pazienti e
obiettivi specifici per l’infanzia, come quello di metter fine alla
prevenire nuovi contagi.
violenza contro le bambine attraverso l’Iniziativa Together for Girls (Insieme per le bambine) e aumentando la copertura
L’UNICEF continua a servirsi di campagne di comunicazio-
vaccinale attraverso l’Alleanza GAVI. Le partnership con la
ne per educare la gente sui diritti dell’infanzia e per favorire
GAVI, il Fondo globale per la lotta all’AIDS, alla tubercolosi e
comportamenti in grado di farli rispettare. Per prevenire lo
alla malaria, l’UNITAID e altre organizzazioni stanno agevo-
sfruttamento sessuale di bambini e adolescenti, nel 2010
lando la raccolta di fondi significativi a sostegno della preven-
a Cartagena, in Colombia, una campagnarivolta agli op-
zione dell’HIV, nonché dell’assistenza, del trattamento e della
eratori turistici ha portato alla formazione della Rete di
protezione di chi viene colpito dal virus. L’UNICEF chiede che
protezione, che cerca di impedire ai predatori sessuali di
tutte queste potenti collaborazioni siano sempre più attente
ottenere l’accesso alle vittime presentando delle querele,
all’equità e alla sostenibilità.
alcune delle quali hanno già dato corso ad azioni legali. Dalla fornitura di servizio all’advocacy, svariate organizIn Ucraina, le percezioni negative riguardo alla vaccinazio-
zazioni della società civile hanno contribuito al lavoro
ne hanno determinato una campagna dell’UNICEF che si
dell’UNICEF sin dalla sua fondazione. In Mozambico,
è svolta attraverso cartelloni pubblicitari, apparizioni ra-
l’UNICEF ha contribuito a istituire un Forum della società
diofoniche e televisive e forme di mobilitazione sul web.
civile per la sorveglianza del bilancio, che si è unito alla
Grazie a indagini condotte a Kiev, con i suoi 5 milioni di
Commissione parlamentare per il bilancio e la pianificazio-
residenti, si è scoperto che, nel 2008, il 64% delle persone
ne nella revisione dei budget nazionali.
era contraria alle vaccinazioni, rispetto al 24% dopo la campagna, che ha insegnato agli operatori sanitari a co-
In Africa orientale e meridionale, l’UNICEF si è uni-
municare più efficacemente il valore della vaccinazione.
to
all’Unione
interparlamentare
per
condurre
una
COMITATI NAZIONALI PER L’UNICEF UNICEF Comitato nazionale Andorra per l’UNICEF Comitato Australiano per l’UNICEF Comitato Austriaco per l’UNICEF Comitato Belga per l’UNICEF
Comitato Norvegese per l’UNICEF
Comitato nazionale Islandese per l’UNICEF
Comitato Portoghese per l’UNICEF
Comitato Canadese per l’UNICEF
Comitato nazionale Irlandese per l’UNICEF
Comitato Ceco per l’UNICEF
Comitato Israeliano per l’UNICEF
Comitato Danese per l’UNICEF
Comitato Italiano per l’UNICEF
Comitato nazionale Estone per l’UNICEF
Comitato Giapponese per l’UNICEF
Comitato Finlandese per l’UNICEF
Comitato Coreano per l’UNICEF
Comitato Francese per l’UNICEF
Comitato nazionale Lituano per l’UNICEF
Comitato Tedesco per l’UNICEF
Comitato Lussemburghese per l’UNICEF
Comitato nazionale Ellenico per l’UNICEF (Grecia)
Comitato Olandese per l’UNICEF
Comitato di Hong Kong per l’UNICEF
32
Comitato nazionale Ungherese per l’UNICEF
UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010
Comitato Neozelandese per l’UNICEF
Comitato Polacco per l’UNICEF Comitato nazionale di San Marino per l’UNICEF Comitato Slovacco per l’UNICEF Comitato Soveno per l’UNICEF Comitato Spagnolo per l’UNICEF Comitato Svedese per l’UNICEF Comitato Svizzero per l’UNICEF Comitato nazionale Turco per l’UNICEF Comitato del Regno Unito per l’UNICEF Fondo Statunitense per l’UNICEF
consultazio-ne parlamentare regionale, con i membri di
di catena di fornitura e di logistica, e hanno fornito fon-
13 parlamenti che si sono impegnati a promuovere delle
di, spedizioni gratuite e assistenza al trasporto. Building
misure di protezione sociale specifiche per i bambini e
Young Futures, un’iniziativa congiunta con Barclays, ha
le famiglie vulnerabili. Nel quadro dell’iniziativa della
raggiunto più di mezzo milione di giovani, offrendo loro
Giornata di preghiera e azione per i bambini, 19 uffici loca-
capacità professionali o gestionali. La ING e la sua rete
li dell’UNICEF hanno mobilitato i leader religiosi per pro-
di impiegati stanno intensificando il loro impegno a lungo
muovere la sopravvivenza dell’infanzia e la salute materna.
termine per fornire a ogni bambino un’istruzione di base di buona qualità , mentre in Francia la Clairefontaine-Rhodia
Nel 2010, oltre 600 partner aziendali hanno sostenuto il
continua a finanziare l’istruzione.
lavoro dell’UNICEF, raccogliendo più di 175 milioni. Le società hanno sposato la causa dei diritti dell’infanzia per-
Una nuova partnership con l’International Zinc Association
seguendo innovazioni tecnologiche, mobilitando clienti e
contribuirà a combattere le carenze di micronutrienti nei
dipendenti, nonché offrendo le proprie conoscenze in ma-
bambini sotto i 5 anni. Tra i principali partner aziendali han-
teria di marketing e di comunicazione. La UPS e la UPS
no continuato a figurare Gucci, H&M, IKEA, il MAC AIDS
Foundation hanno condiviso le loro conoscenze in materia
Fund, Montblanc, la Pampers e la sua società controllante
Proteggere i bambini durante i mondiali di calcio Il mondo era in preda all’eccitazione per la sfida tra le nazionali di calcio in Sudafrica durante il mondiale del 2010. Ma un’affluenza di quasi 3 milioni di spettatori ha creato il rischio che i bambini, soprattutto quelli delle famiglie povere, venissero costretti a forme di sfruttamento sessuale o usati per profitto economico come mendicanti o venditori di strada. La chiusura delle scuole sudafricane per un periodo di quattro settimane non ha fatto che aggravare questo pericolo. Ancor prima che cominciassero le partite, l’UNICEF stava già preparando delle strategie per proteggere i bambini. Tra i primi provvedimenti c’era quello di sensibilizzare sull’entità del danno che i minori potevano subire, nonché di esortare le persone e i tifosi negli stadi in particolare a fare attenzione ai diritti e alla sicurezza dei bambini. Uno sforzo mirato di comunicazione si è servito di tv, radio, stampa e social media per raggiungere più di 20 milioni di persone. Usando un simpatico espediente – lo stesso cartellino rosso che, nel calcio, segnala l’espulsione di un giocatore – si è voluto trasmettere il messaggio secondo cui ci dev’essere tolleranza zero per gli abusi e lo sfruttamento. Il cartellino rosso e lo slogan
“Mostra il cartellino rosso allo sfruttamento dei bambini” sono apparsi su manifesti e volantini distribuiti nelle comunità vulnerabili di tutto il paese, alle frontiere, ai distributori di carburante e tra gli operatori turistici in tutto il Sudafrica. Gli annunci radiofonici di servizio pubblico sono stati trasmessi in inglese e in tre lingue indigene a 4 milioni di ascoltatori. La rete SuperSport ha inviato un annuncio televisivo in 48 paesi dell’Africa subsahariana. Tra gli altri canali di advocacy, ci sono state 21 celebrazioni sportive a livello comunitario sostenute dall’UNICEF durante i mondiali. Per proteggere i bambini durante le partite, l’UNICEF ha sancitocon la FIFA, la Federazione calcistica internazionale, un accordo per istituire spazi a misura di bambino in cui i bambini potessero guardare le partite o giocare senza rischi. Questi spazi, istituiti presso quattro siti ufficiali di Fan Fest in cui i bambini erano considerati particolarmente a rischio, hanno permesso a molte persone di radunarsi e di seguire le partite sui maxi schermi. Ne sono arrivate quasi 810.000. Inoltre, sono stati offerti servizi di
assistenza e di rintracciamento d’emergenza per i bambini separati dai propri genitori. Operatori specializzati si sono occupati dei bambini a rischio, rinviandoli, se necessario, alla polizia, agli assistenti sociali e ai servizi di assistenza medica. Questi siti sono stati apprezzati da tifosi e giornalisti e hanno offerto all’UNICEF un’opportunità di condividere informazioni sulla protezione dei bambini dallo sfruttamento. Dopo le partite, un portavoce ha espresso un ringraziamento a nome della FIFA: “Non c’è dubbio che la collaborazione tra l’UNICEF, la FIFA e le città che hanno ospitato le Fan Fest abbia avuto effetti positivi sulla vita dei bambini più vulnerabili”.
STATISTICAL DATA
33
Lavorare insieme per l’infanzia Negli ultimi anni, la forte economia del Brasile ha
hanno alimentato lo slancio alla base della Piatta-
spinto il paese sotto i riflettori del mondo, ma non ha
forma UNICEF per questa regione semi-arida, che
portato benefici a tutti i brasiliani. I bambini rimangono
presenta due ramificazioni complementari: un patto
prigionieri di sacche di esclusione in diverse area,
politico a sostegno degli impegni in favore dei diritti
emarginati dalla geografia, dalla povertà, dall’etnia, dal
dell’infanzia, firmato dal presidente brasiliano e dai
genere o da una combinazione di tutti questi fattori.
governatori di tutti e 11 gli stati della regione, e il
Uno dei ruoli più importanti dell’UNICEF consiste, per-
Municipal Seal of Approval (Sigillo municipale di ap-
tanto, nel difendere i bambini esclusi, che altrimenti
provazione) dell’UNICEF.
rimarrebbero fuori dalla portata delle politiche e dei
Più di 80 organizzazioni della società civile e internazio-
programmi pubblici potenzialmente atti a proteggerne
nali, oltre a grandi società private, offrono sostegno al patto. Il programma Seal rafforza le capacità di funzionari governativi, leader, bambini e donne di creare politiche più efficaci e inclusive, nonché di ottenere servizi migliori. Attualmente più dell’80% delle municipalità nella regione semi-arida – 1.266 in totale – partecipano all’iniziativa Seal of Approval, che impegna funzionari locali, difensori dei diritti dell’infanzia, nonché bambini e adolescenti, verso l’appicazione dei loro diritti. Le varie municipalità ricevono il sigillo dopo aver compiuto progressi in tre ambiti: la vita dei bambini – misurati da indicatori di salute, istruzione e protezione – la gestione delle politiche pubbliche che migliorano il tenore di vita dell’infanzia e la partecipazione dei cittadini. Le municipalità devono rendere come altre che
i diritti e a migliorarne la vita.
si trovano in circostanze socio-economiche analoghe.
Nel 2010, nella corsa alle elezioni presidenziali,
L’elevata percentuale di municipalità che si sforzano di
l’UNICEF ha sostenuto delle iniziative per ottenere
ottenere il sigillo dimostra il diffuso sostegno agli obi-
impegni ufficiali sui diritti dell’infanzia da parte di can-
ettivi dell’iniziativa. Il sigillo offre un riconoscimento a
didati presidenziali che hanno accettato di aumentare
livello nazionale e internazionale, e i risultati sul campo
gli investimenti nel campo dell’istruzione e di adot-
sono stati notevoli: il tasso di mortalità infantile tra le
tare un piano decennale per sostenere i diritti di tutti i
municipalità partecipanti è diminuito più rapidamente
bambini e gli adolescenti brasiliani.
che nel resto del Brasile.
Le attività di advocacy rivolte ai parlamentari hanno
Secondo una recente valutazione, cambiamenti a
portato all’approvazione di nuove leggi sui diritti
livello di investimenti da parte dei governi nazionali,
dell’infanzia per combattere lo sfruttamento sessuale,
statali e municipali stanno sostenendo i progressi nel
compresi i reati collegati a internet. Una campagna
lungo termine. Sono in atto delle nuove tecniche di
sui social network ha suscitato confronti e sensibiliz-
gestione basate sui risultati, mentre si sono formati
zato in merito al diritto dei bambini di vivere liberi dal
collegamenti più forti ai diversi livelli di governo che
razzismo, uno dei principali motori delle disuguaglian-
lavorano insieme per raggiungere ogni bambino.
ze socio-economiche in Brasile. Nella regione povera e semi-arida del paese, i politici si sono assunti degli impegni simili a quelli presi dai candidati presidenziali nel 2010. Questi impegni
34
UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010
Procter & Gamble, Starwood Hotels & Resorts, Unilever e
Martin, Tetsuko Kuroyanagi e Vanessa Redgrave hanno
il programma Change for Good, gestito da varie compagnie
diffuso la conoscenza degli OSM. Ishmael Beah è andato
aeree. Il Futbol Club Barcelona ha intensificato i propri sforzi
in Ciad per parlare di bambini e conflitti. Maria Guleghina
per aiutare i bambini vulnerabili affetti da HIV/AIDS. Il ci-
è andata in Bielorussia e Sir Roger Moore nel Kazakistan
nese HNA Group Co. Ltd. è stato tra i molti partner aziendali
per raccogliere fondi per i bambini con disabilità.
dell’UNICEF con base nei paesi in via di sviluppo. In Brasile, il Banco Itaù ha continuato a finanziare l’istruzione per i bam-
Il diritto dei bambini alla partecipazione.
bini e gli adolescenti a rischio. Oggigiorno si registra, a livello globale, una sempre magI 36 Comitati nazionali per l’UNICEF lavorano per rac-
giore attuazione del diritto dei bambini a esprimersi in
cogliere fondi e per promuovere i diritti dell’infanzia. Nel
merito a decisioni che li riguardano. In Etiopia, più di
2010, il Comitato nazionale del Giappone ha ricevuto do-
156.000 bambini e adolescenti a rischio hanno partecipato
nazioni mensili da parte di 238.000 donatori per le risorse
ad attività come l’apprendimento di capacità utili per la
dell’UNICEF, mentre negli Stati Uniti il Comitato nazio-
vita quotidiana e per la leadership, il dialogo giovanile, il
nale ha raccolto più di 70 milioni di dollari per i soccorsi
volontariato e l’istruzione tra pari, che li hanno respon-
ad Haiti. In Finlandia, una campagna di advocacy con-
sabilizzati all’interno delle loro comunità. Circa 23.770
dotta dal Comitato nazionale ha prodotto l’inserimento
giovani volontari si sono impegnati a sensibilizzare
di lezioni sulla Convenzione sui diritti dell’infanzia e
l’opinione pubblica sull’HIV/AIDS, gli impianti igienici e
dell’adolescenza nel programma scolastico nazionale.
la piantumazione di alberi.
L’UNICEF è orgoglioso di avere, in tutto il mondo, 31
Nella Repubblica Dominicana, quasi 600 giovani hanno
ambasciatori di buona volontà e sostenitori, insieme a 10
partecipato a consultazioni sulla Strategia nazionale di
ambasciatori regionali e più di 200 ambasciatori nazionali.
sviluppo. I membri delle dodici Municipalità di giovani
Sono tutti partner provenienti dai mondi delle arti, dello
e bambini hanno preso parte a una campagna nazionale
sport, degli affari e della politica. Le loro voci fanno molto
intitolata una “Voce per i bambini”, che ha richiesto prov-
per difendere i diritti dell’infanzia. Nel 2010 si sono ag-
vedimenti per proteggere i minori dalla violenza.
giunti anche il divo calcistico Leo Messi e la campionessa olimpica di pattinaggio Yuna Kim.
Nella Federazione Russa sedici città hanno sottoscritto l’iniziativa dell’UNICEF Città a misura di bambino, che
Molti ambasciatori hanno fatto sentire la loro voce attra-
mira ad aumentare la tutela dei diritti dell’infanzia a livello
verso social media e interviste, raccogliendo milioni di dol-
locale. Grazie a essa, si è già aperto uno spazio per consen-
lari per Haiti e Pakistan. Angélique Kidjo, David Beckham,
tire ai bambini di partecipare alla pianificazione urbana e
Harry Belafonte, Mia Farrow, Orlando Bloom, Ricky
di migliorare le politiche a tutela dei loro diritti.
AMBASCIATORI DI BUONA VOLONTÀ Lord Richard Attenborough (Regno Unito)
Whoopi Goldberg (Stati Uniti)
Nana Mouskouri (Grecia)
Amitabh Bachchan (India)
Maria Guleghina (Ucraina)
Youssou N’Dour (Senegal)
Angélique Kidjo (Benin)
Berliner Philharmoniker (Germania)
Yuna Kim (Repubblica di Corea)
Vanessa Redgrave (Regno Unito)
Tetsuko Kuroyanagi (Giappone)
Sebastião Salgado (Brasile)
Orlando Bloom (Regno Unito)
Femi Kuti (Nigeria)
Susan Sarandon (Stati Uniti)
Jackie Chan (Hong Kong, Cina)
Leon Lai (Hong Kong, Cina)
Maxim Vengerov (Federazione Russa)
Myung-Whun Chung (Repubblica di Corea)
Lang Lang (Cina)
David Beckham (Regno Unito) Harry Belafonte (Stati Uniti)
Judy Collins (Stati Uniti) Mia Farrow (Stati Uniti) Danny Glover (Stati Uniti)
Ricky Martin (Porto Rico, Stati Uniti) Shakira Mebarak (Colombia) Leo Messi (Argentina) Sir Roger Moore (Regno Unito)
CAPITOLO 5: ADVOCACY PER L’AZIONE
35
Capitolo 6
Raggiungere i più esposti alle crisi Il terremoto che ha devastato Haiti e le inondazioni che
legislazione internazionale sui diritti umani e del diritto
hanno fatto sfollare milioni di persone in Pakistan hanno
umanitario internazionale, così come sono enunciati
rappresentato le crisi umanitarie più complesse e più gravi
negli Impegni fondamentali per i bambini nell’intervento
del 2010 (vedi Focus a p. 40). Nel periodo immediata-
umanitario. Tali impegni, aggiornati nel 2010, riconosco-
mente successivo a questi disastri, l’UNICEF ha attinto a
no l’importanza di partnership collaborative, a livello sia
risorse interne ed esterne da tutto il mondo e ha collabo-
nazionale sia internazionale, per la realizzazione e la pro-
rato strettamente con i propri partner.
mozione della gamma completa dei diritti dell’infanzia. Le prove di questo vengono da esperienze come quella
Tuttavia, queste crisi non sono state le uniche. Per tutto
in Somalia, dove forti partnership dell’UNICEF con am-
l’anno, l’UNICEF ha risposto a 290 situazioni umanitarie
ministrazioni locali, più di 100 ONG e gruppi comuni-
in 98 paesi, pari a circa metà delle nazioni del mondo. Un
tari hanno permesso di continuare a fornire servizi di base
elemento è risultato comune a tutte quante: nei disastri
in tutto il paese, nonostante le condizioni di prolungata
naturali e nelle situazioni di conflitto, i bambini sono tra
instabilità. Anche la leadership di settore è stata essen-
i più esposti a subire danni o negazioni di diritti, tanto
ziale per la risposta inter-agenzie al terremoto ad Haiti,
nell’immediato quanto in termini di prospettive future.
all’inondazione in Pakistan e ad altre emergenze. Inoltre, l’UNICEF si è servito di riallocazioni interne, allocazioni
In tutti i suoi provvedimenti a beneficio dei bambini nelle
esterne e accordi con partner che mettono a disposizione
situazioni di crisi, l’UNICEF si attiene ai principi della
personale di riserva per rispondere a richieste pressanti. Altri impegni riflettono la maggiore attenzione dell’UNICEF alla riduzione delle iniquità attraverso il raggiungimento dei gruppi più vulnerabili ed enfatizzano ulteriormente una solida preparazione alle emergenze come strumento per salvare vite umane. Il fatto che ci si concentri maggiormente su questo tipo di preparazione riflette il dato di fatto che i disastri naturali sono in aumento, e in molti casi risultano collegati al cambiamento climatico. L’assistenza umanitaria che valuta dove si trovino le maggiori necessità può impedire che gli individui più vulnerabili scivolino
In Cina, un uomo e due dei suoi figli tratti in salvo dopo essere rimasti sepolti per ore sotto una casa crollata nella Provincia del Qinghai.
36
UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010
ulteriormente
nell’emarginazione.
Nelle zone di conflitto, dove ciò risulta particolarmente importante, l’UNICEF
sta intensificando i suoi attuali sforzi di rilevare i rischi a livello di sicurezza, di reputazione e politici per fare in modo che non interferiscano con i programmi volti a proteggere i diritti dell’infanzia e che non limitino l’accesso
Nel corso dell’anno, l’UNICEF ha risposto a 290 situazioni umanitarie in 98 paesi.
all’assistenza umanitaria. Dopo che un terremoto ha colpito la contea di Yushu in L’UNICEF è passato a misure per la preparazione al “fat-
Cina nordoccidentale, l’85% delle case nell’epicentro è
tore emergenza” e per la riduzione del rischio in tutti i pro-
crollato. I danni a circa l’80% delle scuole primarie e a
grammi. Nel 2010, anche il 77% degli uffici dell’UNICEF
metà delle scuole secondarie della contea hanno interrotto
ha ricevuto un aggiornamento in tal senso. I benefici si
gli studi di più di 22.700 alunni. Nonostante le difficoltà
sono potuti vedere in Indonesia, che durante l’anno ha
di accesso alla remota e montuosa regione, l’UNICEF ha
affrontato tre grossi disastri: inondazioni improvvise, un
contribuito a portare indumenti, stivali e coperte a 25.000
terremoto accompagnato da uno tsunami e un’eruzione
scolari e a far riprendere l’istruzione attraverso la fornitura
vulcanica. Capacità governativa e meccanismi di coordi-
di tende impermeabilizzate per le classi, di aule prefabbri-
namento forti, insieme a misure di preparazione essenziali,
cate e di materiali per il primo apprendimento e lo svago.
hanno fatto sì che le scorte di emergenza fossero pronte
Quattro nuovi spazi a misura di bambino, ideati in base
per essere inviate ai bambini delle zone colpite nel giro di
all’esperienza appresa dopo il terremoto del Sichuan nel
pochi giorni.
2008, hanno fornito sostegno psicosociale a 6.000 bambini.
Le disuguaglianze socio-economiche rendono alcuni grup-
L’imponente terremoto del Cile è stato seguito da uno tsuna-
pi – come i bambini e gli adulti in condizioni di povertà
mi. Nella sua risposta, l’UNICEF si è concentrato sugli am-
– molto più vulnerabili a una crisi, e molto meno capaci
biti dell’istruzione, della protezione dell’infanzia, dell’acqua
di riprendersi. Una questione che ha richiesto particolare
potabile, dei servizi igienici migliorati e dell’educazione
attenzione nel 2010 è stata l’uguaglianza di genere, ossia il
all’igiene. La distribuzione di 40.000 zaini con forniture
fatto di garantire che l’intervento umanitario contribuisca
scolastiche ha aiutato i bambini a tornare in classe, mentre
a risultati più efficaci per bambine, bambini, donne e uomi-
i corsi di formazione hanno permesso a più di 2.600 profes-
ni. A causa della discriminazione, spesso donne e bambine
sionisti che lavorano coi bambini di migliorare le loro capac-
subiscono le peggiori minacce e dispongono delle capacità
ità di riconoscere e gestire i casi di stress emozionale acuto.
più limitate per affrontarle. L’UNICEF ha inviato esperti di questioni di genere in paesi in emergenza umanitaria per
Sulle Filippine, verso la fine del 2010 si è abbattuto un
sottolineare queste preoccupazioni e rispondere in merito.
tifone. Laddove possibile l’UNICEF ha attinto da scorte d’emergenza predisposte in ambito sanitario, idrico e
Ridurre i danni provocati dai disastri naturali
igienico, dopo che i villaggi sono stati distrutti e migliaia di famiglie sono state costrette a sfollare. L’UNICEF ha anche aiutato i governi locali ad aggiornare i piani per
Nel 2010, la terra che ha tremato, i mari che si sono gon-
proteggere le loro municipalità.
fiati, le piogge torrenziali – o la mancanza di piogge – hanno minacciato la vita dei bambini e, in troppi casi, hanno
Nel 2009-2010, un inverno particolarmente nevoso noto
determinato violazioni dei loro diritti. L’UNICEF ha ris-
come dzud – il peggiore del suo genere in quasi mezzo
posto rapidamente per proteggere i diritti dell’infanzia e
secolo – ha determinato lunghi periodi di temperature
ripristinare i servizi di base di cui i bambini hanno bisog-
gelide e forti nevicate in più della metà delle province della
no per sopravvivere e crescere, dalla fornitura di scorte di
Mongolia. Lo dzud è seguito a una siccità estiva che ave-
acqua potabile e di vaccini alla garanzia della continuità
va danneggiato la produzione agricola, fonte di reddito
dell’istruzione.
per circa il 40% dei mongoli. Tra gli effetti del disastro ci
CAPITOLO 6: RAGGIUNGERE I PIÙ ESPOSTI ALLA CRISI
37
strategia ideata per impedire che le razioni di cibo per i bambini venissero consumate da altri membri della famiglia. L’UNICEF ha stretto anche una partnership con il World Food Programme per curare più di 320.000 bambini in 822 centri di riabilitazione nutrizionale. Nel Ciad, l’UNICEF ha aiutato 204 centri di riabilitazione nutrizionale, fornendo scorte e corsi di formazione che hanno reso possibile curare più di 55.000 bambini.
Garantire i diritti durante i conflitti Laddove, nel 2010, i conflitti sono continuati o hanno dato vita a nuove crisi, l’UNICEF ha proseguito la sua lunga tradizione di “ancora di salvezza” per i bambini. In Afghanistan, una campagna di massa di quattro giorni ha portato alla vaccinazione di 7,6 milioni di bambini, tra cui quasi 3 milioni in 38 distretti con le percentuali di copertura più basse. Nella Fedeli seguono la messa fuori dalla cattedrale Notre Dame de l’Assomption, parzialmente crollata, a Port-au-Prince, Haiti.
zona C del Territorio palestinese occupato, l’UNICEF ha fornito acqua potabile a 8.500 persone e assistenza a 28 delle 31 scuole bisognose, destreggiandosi in una biforcazione di
sono stati tassi più elevati di mortalità infantile e forse un
responsabilità tra autorità israeliane e palestinesi che spesso
peggioramento della malnutrizione. L’UNICEF ha rapi-
priva i bambini di accesso ai servizi pubblici.
damente mobilitato un sostegno di cui hanno beneficiato 300.000 bambini colpiti, attraverso la fornitura di polveri
Mentre il Sud del Sudan ha anticipato il referendum del
micronutrienti, farine arricchite e forniture sanitarie es-
gennaio 2011, l’UNICEF ha fornito acqua e servizi igienici
senziali. A più lungo termine, l’UNICEF ha sollecitato il
a 1 milione di sfollati e a 23.000 persone colpite dal con-
governo a introdurre pratiche sostenibili di gestione agri-
flitto in zone difficili da raggiungere del Jebel Marra orien-
cola per proteggere i terreni vulnerabili da cui dipendono
tale e del Jebel Moon a Nord. Uno stretto coordinamento
così tante persone.
con l’Esercito popolare di liberazione ha portato al rilascio e alla reintegrazione di 1.200 bambini reclutati da eserciti
Dopo 3 anni di piogge scarse e irregolari, delle violente pi-
e gruppi armati. L’esercito ha accettato di creare tra le sue
ogge si sono abbattute sul Ciad, mentre le scarse piogge in
fila cinque unità di protezione dell’infanzia e ha addestrato
Niger del 2009 hanno fatto seccare i raccolti e decimato le
quasi 5.700 soldati per prevenire il reclutamento di minori.
scorte di cibo nel 2010. Sempre nel Niger, una grave crisi alimentare e nutrizionale, in coincidenza col periodo del
La Somalia continua a trovarsi in un’instabile situazione
raccolto, ha lasciato circa 7 milioni di persone, ossia quasi
di crisi, in cui gli scontri armati che si verificano regolar-
metà della popolazione, a fare i conti con un’insicurezza
mente e l’insicurezza sociale privano le popolazioni di ser-
alimentare passata da moderata a grave. In Ciad, la pro-
vizi e le lasciano più vulnerabili ai disastri. Nella Zona
duzione di cereali è diminuita di più di un terzo. Zone di
centrale e meridionale, dove una carenza di assistenza sani-
entrambi i paesi hanno fatto registrare tassi di malnutriz-
taria e 5 anni di piogge scarse hanno esacerbato gli effetti
ione acuta superiori alla soglia di emergenza del 15%.
del conflitto, un bambino su sei è gravemente malnutrito. Nel 2010, l’UNICEF ha sostenuto la fornitura di alimen-
Nel Niger, col sostegno dell’UNICEF, sono stati offerti dei
tazione terapeutica e integrativa a quasi 150.000 bambini
buoni pasto a 34.500 famiglie con bambini piccoli, una
gravemente malnutriti in tutto il paese, raggiungendo più
38
UNICEF rapporto annuale 2010
del 40% di quelli bisognosi. Più di 213.000 altri sono stati
questo provvedimento ed ha contribuito all’attuazione del
raggiunti attraverso sforzi coordinati con altri partner del
Piano strategico nazionale per la nutrizione. Entro la fine
settore nutrizionale.
dell’anno, in tutti i 21 governatorati e 333 distretti sono risultati operanti centri di alimentazione terapeutica e cen-
Dato che l’infrastruttura somala risulta gravemente indebolita,
tri per i pazienti esterni.
l’UNICEF sostiene più dell’80% dei servizi di salute pubblica, idrici e di istruzione di base. L’organizzazione fornisce tutte
Una priorità particolare è stata quella di raggiungere i
le scorte, le attrezzature e i farmaci essenziali per l’assistenza
bambini nel governatorato settentrionale di Sa’ada, dove
sanitaria di base, anche attraverso i centri e i presidi materno-
anni di feroci combattimenti sono finalmente terminati nel
infantili di cui beneficiano 2,5 milioni di persone. Alla fine del
febbraio del 2010, dopo aver provocato, però, lo sfolla-
2010, un programma congiunto dell’UNICEF e dell’OMS per
mento di 342.000 yemeniti, per più di due terzi donne e
la sopravvivenza dei bambini piccoli ha fornito un pacchetto es-
bambini. Nonostante un cessate il fuoco, la costante situa-
senziale di vaccini, integratori di vitamina A, farmaci per il trat-
zione di instabilità ha reso impossibile raggiungere coloro
tamento dei parassiti intestinali, compresse per la disinfezione
che risiedono molto oltre un raggio di 7 km da Sa’ada
dell’acqua e monitoraggio nutrizionale al 90% dei bambini
City; di conseguenza, la crisi è peggiorata.
sotto i 5 anni e al 60% delle donne in età fertile. Nel 2010, dalla regione orientale della Repubblica Democratica del Congo sono emerse raccapriccianti rivelazioni sullo stupro usato come arma di guerra. A lu-
L’UNICEF ha contribuito al reinserimento di 28.000 bambini colpiti dai conflitti armati in 14 paesi.
glio e ad agosto, in uno di questi numerosi episodi, 290 donne, bambine e bambini sono stati stuprati nel giro di pochi giorni da gruppi di uomini armati. Un pacchetto
Verso la metà del 2010, quando è scoppiata una violenza le-
olistico di assistenza per i sopravvissuti alla violenza di
tale nelle città etnicamente variegate di Osh e Jala-Abad nel
genere ha raggiunto, nel corso dell’anno, quasi 9.800 per-
Kirghizistan, circa 300.000 persone hanno dovuto sfollare
sone, tra cui circa 6.000 bambini.
all’interno del paese. La pace è stata ristabilita con relativa rapidità, ma quando hanno cominciato a tornare, le famiglie han-
L’UNICEF gestisce 4 dei 9 settori umanitari responsabili del
no trovato case e aziende danneggiate o di-strutte. L’UNICEF
coordinamento degli aiuti internazionali nella Repubblica
ha coordinato gli interventi per fornire kit d’emergenza, per
Democratica del Congo e svolge, ai sensi del piano di rico-
garantire la qualità dell’acqua e per ripristinare gli impianti
struzione nazionale, un ruolo chiave nel far ripartire i servizi
igienici nelle scuole. Nel corso di 6 mesi, le sostanze chimi-
sociali di base in zone in cui gli sfollati stanno tornando a vi-
che per il trattamento dell’acqua fornite al Dipartimento delle
vere. Nel 2010 acqua potabile e impianti igienici funzionanti
scorte idriche per l’utilizzo a Osh hanno consentito a 200.000
hanno raggiunto più di 2,2 milioni di persone, contribuendo
persone di bere senza rischiare di prendere malattie.
ad arginare le epidemie di colera e altri rischi associati ai movimenti di popolazione. Un programma di aiuti d’emergenza ha
Per tutto l’anno, l’UNICEF ha contribuito alla rein-
fornito cure per il colera e vaccini essenziali a 500.000 persone
tegrazione di 28.000 bambini colpiti dal conflitto ar-
in 3 province, e ora il 95% di oltre 255.000 bambini sotto i 5
mato in 14 paesi tormentati da guerre in Africa, Medio
anni del Kivu meridionale è protetto dal morbillo.
Oriente, Asia e America latina. Da quando, nel maggio del 2010, è stata lanciata la campagna per la ratifica uni-
Nello Yemen, un risultato di rilievo è giunto nel 2010,
versale dei protocolli opzionali alla Convenzione sui diritti
quando il governo ha riconosciuto per la prima volta,
dell’infanzia e dell’adolescenza, altri sette paesi hanno rat-
come priorità nazionale assoluta, la necessità di porre fine
ificato il Protocollo opzionale sul coinvolgimento dei bam-
alla malnutrizione. L’UNICEF ha fortemente sostenuto
bini nei conflitti armati.
capitolo 6: raggiungere i più esposti alla crisi
39
FOCUS SPECIALE
Ad Haiti e poi in Pakistan,
l’UNICEF ha organizzato due delle più grandi e complesse operazioni umanitarie dai tempi dello tsunami del 2004 in Asia. Nel 2010, entrambi i paesi hanno richiesto una risposta immediata, e hanno ancora bisogno di un sostegno, prolungato. Servono azioni coordinate per interrompere la spirale discendente di povertà e bisogno. Il devastante terremoto ad Haiti, all’inizio dell’anno, ha
delle misure di protezione dell’infanzia dopo un’emergenza,
lasciato in rovina zone di un paese già impoverito, uccidendo
quando i bambini sono più vulnerabili a minacce sia preesi-
più di 220.000 persone, mettendo in pericolo la vita di altri
stenti sia nuove. L’UNICEF ha aumentato il proprio sostegno
3 milioni e colpendo direttamente 750.000 bambini. Nove
a leggi e sistemi di assistenza sociale forti per proteggere i
mesi dopo, è scoppiata un’epidemia di colera, che ha ster-
bambini nelle crisi e ha lavorato con le organizzazioni partner
minato più di 3.300 persone facendone ammalare quasi altre
all’istituzione di squadre di riserva per la risposta immediata,
150.000 entro la fine di dicembre. Oggi, quasi la metà delle
allo scopo di proteggere i bambini in caso di nuovi disastri.
famiglie haitiane e più povera di quanto non fosse prima del
Haiti: interventi coordinati
terremoto.
Ad Haiti, l’UNICEF ha svolto un ruolo chiave nel coordina-
Le inondazioni cominciate a fine luglio in Pakistan, in conse-
mento della risposta internazionale alle necessità del dopo-
guenza a quantità senza precedenti di precipitazioni mon-
terremoto in termini di istruzione, acqua, impianti sanitari
soniche, hanno distrutto abitazioni e mezzi di sussistenza
e igiene, nutrizione e protezione dell’infanzia, oltre a offrire
nel raggio di 160.000 km, un quinto della superficie terrestre
dei contributi essenziali alla salvaguardia della salute. I primi
del paese. In corrispondenza al picco dell’emergenza a metà
sforzi a livello sanitario si sono concentrati sui bambini nei
settembre, circa 20 milioni di persone sono state sfollate o
campi per gli sfollati, per poi estendersi a quelli delle comu-
altrimenti colpite, e sono andate perdute circa 2 milioni di
nità circostanti.
case. Il disastro è costato, secondo le stime, 10 miliardi di
Da quando il terremoto ha distrutto gran parte dell’infrastruttura
dollari, in un paese che riceve aiuti ufficiali per l’assistenza
di base di Haiti, già limitata in partenza, l’UNICEF ha agito
allo sviluppo pari a circa 1,5 miliardi di dollari, e in cui quasi
per fornire accesso all’approvvigionamento idrico sicuro e
un quarto della popolazione vive al di sotto della linea inter-
a servizi igienici funzionanti. Ogni giorno, nel momento di
nazionale di povertà, mentre conflitti persistenti aggravano
massima emergenza, camion cisterna hanno portato acqua
la crisi umanitaria in corso. La distruzione di raccolti e be-
pulita a circa 680.000 persone. Sono state costruite latrine
stiame e la perdita di una stagione di semina hanno colpito la
per 800.000 persone nei campi, e l’UNICEF ha contribuito
sicurezza alimentare e aggravato la povertà.
a installare latrine e strutture per il lavaggio delle mani nelle scuole, a beneficio di quasi 77.000 bambini. Per tutto il paese
Dopo aver agito immediatamente per salvare delle vite umane, quando è
40
si è diffusa una rete di quasi 5.200 operatori specializzati nella promozione di pratiche igieniche adeguate, raggiungendo più di 700.000 persone.
cominciata la ripresa
Da gennaio a ottobre, quasi due milioni di bambini sono
l’UNICEF si è orien-
stati vaccinati contro il morbillo, la difterite, il tetano e la
tato sui bisogni più a
pertosse, la rosolia e la poliomielite. Hanno ricevuto anche
lungo termine. Sia
un’integrazione di vitamina A per combattere una carenza
Haiti sia il Pakistan
nutritiva potenzialmente letale. I provvedimenti per prevenire
hanno attratto in
la trasmissione dell’HIV, che può raggiungere dei picchi dopo
tutto il mondo
un’emergenza, si sono rivolti a 7.000 adolescenti e giovani
un’attenzione
attraverso l’educazione tra pari e la solidarietà a livello comu-
senza precedenti
nitario.
su quanto sia
Grazie al coordinamento dell’UNICEF, entro la fine dell’anno
urgente istituire
più di 100.000 neonati e quasi 50.000 madri sono passati
UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010
attraverso una rete di [Spazi a misura di bambino]. Questi
individuato i divari e identificato i bambini più esposti alla
luoghi di ritrovo hanno fornito a madri e neonati luoghi sicuri
malnutrizione. Quasi mezzo milione di bambini e di donne
in grado di offrire sostegno, consigli nutrizionali e consulenza
sono stati sottoposti a controlli, mentre circa 115.000
sull’allattamento al seno. Sono stati anche distribuiti più
bambini e donne gravemente malnutriti sono stati iscritti a
di 4.650 kit per lo sviluppo della prima infanzia, affinché i
programmi di nutrizione. L’UNICEF ha anche sostenuto una
bambini piccoli potessero imparare e giocare in ambienti
rete di 44.000 operatrici sanitarie che è diventata la base
protettivi.
della fornitura sanitaria locale, soprattutto per donne e bam-
L’UNICEF ha lavorato in stretta partnership con Save the
bine che altrimenti avrebbero accesso limitato o inesistente
Children per coordinare gli sforzi di ricostruzione del sistema
all’assistenza sanitaria, a causa di motivi culturali che ne
scolastico di Haiti. Per migliorare la qualità dell’istruzione,
limitano le possibilità di movimento. Queste operatrici sono
insieme al Ministero, sono stati formati più di 11.300 inse-
state mobilitate per distribuire scorte mediche e trasmet-
gnanti ed educatori in base a un programma mirato a non far
tere messaggi di carattere sanitario nelle zone colpite da
ripetere anni scolastici ai bambini. Di questi inse-
inondazioni.
gnanti, 6.000 hanno appreso anche le capacità necessarie
I divari a livello di protezione dell’infanzia, già gravi prima del-
per aiutare gli alunni a superare gli effetti del disastro. Una
le inondazioni, si sono fatti ancor più minacciosi in seguito,
campagna nazionale All to School (Tutti a scuola) ha incorag-
quando i bambini hanno dovuto fare i conti con gravi stress,
giato i bambini a tornare a scuola nonostante il terremoto,
privazioni e rischi di violenza e di sfruttamento. Mentre le
e ha raggiunto quelli emarginati dei bassifondi e delle zone
famiglie lottavano per sfamarsi, le ragazze sono divenute più
rurali remote, in modo da far andare a scuola anche loro,
esposte al matrimonio precoce, un espediente che serve a
molti per la prima volta.
ridurre il numero di familiari a carico. Sei mesi dopo le inon-
Quando è scoppiata l’epidemia di colera, le scorte predis-
dazioni, quasi 1.000 spazi a misura di bambino permanenti
poste si sono rivelate essenziali per facilitare una risposta
e mobili, istituiti grazie al sostegno dell’UNICEF e delle sue
rapida. L’UNICEF ha fornito una rete di 72 centri e unità per il
ONG partner, hanno concentrato l’attenzione su tali minacce
trattamento del colera attraverso scorte di sapone, compres-
e offerto sostegno psicosociale e attività ricreative a quasi
se per la depurazione dell’acqua e informazioni sull’igiene si-
180.000 bambini.
cura. Quasi 900.000 saponette sono andate ai bambini della
Per portare avanti il recupero a lungo termine e lo sviluppo
scuola, e soprattutto a 30.000 dei bambini più vulnerabili che
in Pakistan, l’UNICEF ha sostenuto la necessità di attuare
vivono in centri di assistenza in 10 dipartimenti del paese.
nuove politiche e nuovi servizi. Con le condizioni sempre
Pakistan. Mirare al recupero a lungo termine
peggiori dell’acqua e il sempre minore accesso agli impianti
Dopo le letali inondazioni in Pakistan, l’UNICEF ha coordinato l’impegno umanitario in diversi ambiti, tra cui l’acqua e i servizi igienici, l’alimentazione, l’istruzione (con Save the Children) e la protezione dell’infanzia. Si è unito all’OMS e al PAM per una strategia volta a ottimizzare le risorse collegando tra loro diverse risposte salvavita d’emergenza. Tra le prime misure prese c’è stata la fornitura di acqua potabile a quasi 3,2 milioni di persone e di impianti igienici a circa un milione e mezzo, che ha contribuito a ridurre la diffusione delle malattie trasmesse attraverso l’acqua. Più di 9 milioni di bambini sono stati vaccinati contro la poliomielite, e più di 8 milioni contro il morbillo. Entro la fine del 2010, circa 2.790 centri temporanei di apprendimento hanno accolto 165.000 bambini, contribuendo a sostituire le altre 10.000 scuole danneggiate o distrutte dalle inondazioni. Sono stati forniti anche circa 6.500 kit per lo sviluppo della prima infanzia. Le indagini nutrizionali effettuate in quattro province hanno
igienici esistenti anche prima delle inondazioni, l’UNICEF ha lavorato con i governanti locali per formulare un Piano d’azione nazionale per le misure igieniche e per adottare degli Standard nazionali per l’acqua potabile. Ciononostante, il Pakistan deve fare ancora molta strada prima di potersi riprendere completamente. Quasi un bambino pakistano su 10 muore prima di compiere cinque anni. Ci potrà essere un futuro migliore solo intensificando ulteriormente gli sforzi per soddisfare tutti i bisogni dei bambini e tutelarne i diritti.
Capitolo 7
Cosa c’è dietro i risultati conseguiti Per ottenere risultati ottimali, l’UNICEF deve operare in
uffici che provvede all’attuazione dei programmi consente
modo attento ed efficiente. Questo imperativo, abbinato
all’organizzazione di sfruttare il più possibile le risorse per
agli impegni morali dell’UNICEF nei confronti dei diritti
migliorare la vita dei bambini.
dell’infanzia, ha orientato lo studio condotto nel 2010 sull’equità. In esso, la prova concreta dell’efficienza eco-
Investire nell’efficenza
nomica degli interventi rivolti ai bambini che ne hanno maggiormente bisogno rappresenta il punto di riferimento
Per tutto il 2010, l’UNICEF ha intensificato le proprie atti-
chiave per i programmi dell’UNICEF, oltre che per gli aspetti
vità per il lancio, nel 2012, di VISION, il sistema interno
pratici riguardanti l’amministrazione dell’organizzazione.
organizzativo di pianificazione delle risorse. Questa nuova procedura comprende un sistema informatizzato di gestione
L’UNICEF si impegna costantemente a migliorare i propri
del rendimento che si avvarrà di un monitoraggio in tempo
interventi. Cerca di applicare le migliori pratiche e gli stan-
reale delle finanze e dei risultati di programma per coordinare
dard internazionali per le tecnologie del settore, traendo
meglio gli uffici dell’UNICEF e ridurre i costi di transazione.
vantaggi a partire dai benefici della riforma dell’ONU.
Gli standard normativi sono stati sviluppati per misurare i
La massimizzazione del sostegno alla rete globale di
risultati, e si sono istituiti dei cruscotti per seguire gli indicatori di prestazione. Per facilitare il lancio del nuovo sistema, VISION comincerà a operare in tandem con l’adozione nel 2012, ordinata dall’ONU, dei principi contabili internazionali per il settore pubblico (IPSAS), che forniranno informazioni ulteriori, e migliori, sul modo in cui l’UNICEF gestisce le proprie risorse. Ora molti uffici locali dell’UNICEF si sono trasferiti in edifici condivisi o hanno istituito degli accordi di servizio in comune con altre agenzie dell’ONU che hanno continuato a ridurre i costi nel 2010. Nei 50 uffici dell’UNICEF che hanno applicato questi accordi, le spese amministrative sono calate di circa un terzo. Un numero crescente di uffici ha approfittato della costante crescita di fornitori di servizio internet più economici ma di alta qualità. L’uso allargato delle videoconferenze e di webinar,
Scorte mediche d’emergenza vengono trasportate nelle zone colpite dal colera dalla città portuale di Les Gonaïves, ad Haiti.
42
UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010
poi, ha permesso di tagliare le spese di viaggio.
Nel 2010, tra i miglioramenti in atto a livello di respon-
Il lavoro dell’UNICEF con i suoi partner in questo tipo
sabilità e di controllo figuravano il debutto del Sistema glo-
di approvvigionamento – volto a migliorare l’accesso e la
bale di supervisione dei rapporti di valutazione, secondo
qualità e ad abbassare i prezzi – ha influenzato positiva-
il quale una società indipendente esamina le valutazioni
mente i mercati globali in merito alle scorte essenziali. Si
dell’UNICEF. Le verifiche hanno riguardato 20 uffici lo-
sono ottenute anche delle diminuzioni di prezzo per i vac-
cali e 7 quartieri generali e aree tematiche. L’attuazione di
cini e per le zanzariere trattate con insetticida che deter-
una nuova politica di gestione del rischio è cominciata con
mineranno, per i programmi del 2011-2012, risparmi fino
un’azione generale di formazione per gli uffici dell’UNICEF.
a 113,3 milioni i dollari. Il numero di fornitori che offrono cibi terapeutici pronti all’uso è aumentato, e i prezzi dei
Per legare la responsabilità specificamente al proprio rio-
vaccini pentavalenti e antipolio è calato, rinunciando a una
rientamento sull’equità, nel 2010 l’UNICEF ha istituito
tendenza all’aumento che aveva prevalso per diversi anni.
l’Equity Tracker, uno strumento atto a monitorare i progressi compiuti dagli uffici locali e dall’organizzazione in generale. Entro i primi mesi del 2011, ogni ufficio locale dell’UNICEF
Un approccio strategico al reclutamento dello staff
ha avuto un profilo online aggiornato, che spiega in dettaglio come i suoi programmi stiano contribuendo a uno
Il personale dell’UNICEF porta avanti l’impegno appas-
sviluppo equo per l’infanzia.
sionato dell’organizzazione nei confronti dei bambini, ma garantisce anche le professionalità che promuovono i pro-
Orientando cibo, medicine e altri generi di prima necessità dove
grammi di successo. Nel 2010, l’UNICEF ha rafforzato la
c’è maggiormente bisogno, l’attività di fornitura dell’UNICEF
sua pianificazione strategica delle risorse umane per preve-
ha svolto un ruolo importante nel corso del 2010. Le forni-
dere e soddisfare più prontamente i requisiti di personale a
ture d’emergenza hanno totalizzato 195 mi-lioni di dollari, più
livello organizzativo, e ha ottimizzato i processi decision-
della metà delle quali sono andati ad Haiti Pakistan. L’80%
ali. Questi provvedimenti hanno fornito un sostegno es-
di quest’attività di approvvigionamento di scorte da parte
senziale allo spiegamento del personale d’emergenza, che
dell’UNICEF avviene in coordinamento con altre agenzie delle
nel 2010 si è quasi quadruplicato in confronto al 2009,
Nazioni Unite, in particolare PAM, UNHCR e OMS.
principalmente a causa delle crisi ad Haiti e in Pakistan.
CAPITOLO 7: COSA C’È DIETRO I RISULTATI CONSEGUITI
43
Il nuovo sistema di e-Recruitment dell’UNICEF ha tagliato
Una nuova politica di uguaglianza di genere è stata adottata
di quasi un quinto il tempo medio di reclutamento, mentre il
nel 2010 per accelerare gli sforzi dell’UNICEF. Finora la sua
suo sistema e-PAS ha gettato le basi per una migliore gestione
attuazione ha comportato la creazione di elenchi aggiornati
del rendimento individuale. Una nuova enfasi sul servizio cli-
di specialisti di questioni di genere, l’espansione della forma-
enti, inoltre, ha tolto la funzione risorse umane dall’ambito
zione sulle problematiche di genere, anche per i dirigenti,
puramente amministrativo e ne ha rafforzato il ruolo di so-
e l’inserimento delle competenze in materia di uguaglianza
stegno al raggiungimento di tutti gli obiettivi dell’UNICEF.
di genere nelle assunzioni e nelle valutazioni di rendimento.
Per guidare questo processo di riorientamento sono stati appositamente nominati degli alti dirigenti.
Risorse in diminuzione
Al fine di sostenere l’apprendimento e di facilitare la condi-
Come unica istituzione multilaterale cui è stato affidato
visione di conoscenze tra i dipendenti, ora le piattaforme
il compito esclusivo di promuovere i diritti dell’infanzia,
dell’UNICEF collegano tra loro migliaia di operatori di tutto
l’UNICEF svolge funzioni essenziali. Ciononostante nel
il mondo in molti programmi e ambiti operativi chiave. La
2010, in conseguenza della crisi economica globale, ha avuto
linea diretta ASK, uno strumento online, continua a fungere
difficoltà a raccogliere le risorse necessarie per il suo lavoro.
da preziosa risorsa per domande e discussioni sulla coesione
I donatori hanno imposto dei requisiti sempre più rigorosi
delle Nazioni Unite.
per l’utilizzo dei fondi, e un certo numero di loro ha ridotto il proprio contributo. Rispetto al 2009, le entrate totali au-
L’equilibro di genere tra i dipendenti dell’UNICEF continua a
mentato del 13%, avvicinandosi ai 3,7 miliardi di dollari, ma
essere una priorità fondamentale, in linea con i principi inte-
gran parte di questo aumento è derivato da contributi per
granti dei programmi dell’UNICEF. A tutti i livelli del perso-
rispondere alle crisi di Haiti e Pakistan.
nale, l’organizzazione si avvicina alla parità, con il 48% dei posti occupati da donne. Tuttavia, i progressi vanno un po’
Le risorse regolari, che l’organizzazione riceve senza restrizioni
a rilento riguardo alle principali cariche internazionali, visto
per investire nelle priorità dei paesi che partecipano ai pro-
che le donne ne occupano solo il 42%.
grammi sostenuti dall’UNICEF, si sono attestate sui 965 milioni di dollari, diminuendo del 9% rispetto all’anno precedente.
44
UNICEF rapporto annuale 2010
Contributi tematici, 2008–2010 (in millioni di dollari USA) 2008
2009
2010
18,8
22,1
32,6
121,6
128,5
132,3
Protezione dell’infanzia
36,0
51,2
53,1
HIV/AIDS e bambini
10,4
14,8
10,3
Politiche di promozione e alleanze per i diritti dell’infanzia
16,1
13,4
12,8
140.1
64.9
332.4
Sopravvivenza e sviluppo della prima infanzia Istruzione di base e uguaglianza di genere
Assistenza umanitaria
Questa categoria ha rappresentato solo il 26% delle entrate
anche il reddito proveniente da fondi comuni, fondi fiduciari
totali dell’UNICEF nel 2010, facendo registrare un calo ris-
multidonatori e accordi bilaterali. Questi accordi tra organiz-
petto al 33% nel 2009. Questi fondi rafforzano la capacità
zazioni forniscono nuovi canali per mobilitare le risorse.
dell’UNICEF di concentrarsi sull’equità e di stanziare le risorse in modo rapido e flessibile laddove ce ne sia maggiormente bi-
I fondi tematici consentono pianificazione a lungo termine,
sogno per rispondere a circostanze mutevoli. Le risorse regolari
sostenibilità e risparmi nei costi di transazione tanto per
consentono una costanza e una programmazione a lungo ter-
l’UNICEF quanto per i donatori. Il trattamento amministra-
mine maggiori, riducendo così gli oneri amministrativi.
tivo dei contributi tematici porta via meno tempo e permette di concentrarsi sulla programmazione e sul raggiungimento
L’UNICEF mantiene impegni stretti con i donatori tradizion-
dei risultati. Nel 2010, i fondi tematici complessivi hanno
ali di aiuti, anche attraverso il suo impegno costante per misu-
fatto registrare un lieve aumento (5% in più, fino a raggiun-
rare meglio il rendimento e per aumentare i riconoscimenti ai
gere i 241 milioni di dollari) per i 5 ambiti tematici del piano
donatori. Abbiamo contattato sempre di più anche i donatori
strategico a medio termine (MTSP), mentre sono aumentati
di economie emergenti, con il risultato che, nel 2010, il red-
nettamente per l’assistenza umanitaria.
dito proveniente da questi paesi è raddoppiato. È aumentato
capitolo 7: cosa c’è dietro i risultati conseguiti
45
Primi 20 donatori governativi e intergovernativi, 2010 (in migliaia di dollari USA)
Risorse regolari Stati Uniti
Altre risorse regolare
emergenza
Totale
132.250
127.538
80.883
340.671
Regno Unito
32.594
172.993
52.548
258.134
Norvegia
70.245
112.659
22.063
204.967
Giappone
15.184
98.322
61.540
175.046
Paesi Bassi
42.735
91.933
24.090
158.758
--
57.470
88.220
145.690
Canada
17.408
89.934
27.268
134.610
Spagna
29.225
68.930
29.316
127.471
Svezia
61.428
40.108
24.816
126.352
Australia
24.660
53.473
42.603
120.736
Danimarca
28.069
10.063
11.601
49.732
Finlandia
21.592
10.417
7.597
39.606
Belgio
25.128
865
9.192
35.185
Svizzera
20.661
3.385
508
24.554
Germania
8.242
6.986
758
15.986
Italia
4.202
441
11.052
15.695
Francia
9.447
399
4.883
14.729
Irlanda
9.864
3.228
1.428
14.521
Lussemburgo
3.711
4.609
1.160
9.480
Nuova Zelanda
4.320
3.387
1.428
9.135
Commissione Europea
Primi 20 Comitati nazionali donatori, 2010 (in migliaia di dollari USA)
Altre risorse
Risorse regolari
regolare
emergenza
Giappone
148.232
18.636
26.736
193.605
Stati Uniti
12.708
30.560
85.483
128.751
Germania
49.995
28.198
26.512
104.705
Paesi Bassi
41.553
16.837
24.740
83.130
Francia
37.705
13.648
20.023
71.375
Italia
21.570
36.271
12.100
69.940
2.627
26.988
27.047
56.662
Spagna
24.848
12.503
17.896
55.247
Svezia
19.685
19.929
5.467
45.080
Repubblica Coreana
24.873
5.898
5.009
35.780
Svizzera
12.180
18.677
3.865
34.723
6.843
7.793
13.928
28.565
10.247
4.786
7.560
22.593
9.515
4.596
7.649
21.759
Regno Unito
Belgio Hong Kong, Cina Danimarca Canada
Totale
965
3.988
16.079
21.033
Norvegia
6.382
7.810
4.750
18.942
Finlandia
11.587
3.681
2.646
17.914
Australia
3.671
4.709
7.570
15.949
Grecia
4.375
1.472
3.785
9.632
Irlanda
2.926
581
5.679
9.186
46
UNICEF rapporto annuale 2010
Le alleanze con aziende e fondazioni che, nel 2010, hanno donato oltre 100.000 dollari Alleanze globali
Finlandia
Nokia Oyj
Amway Europe Barclays Futbol Club Barcelona Gucci H&M, Hennes & Mauritz AB IKEA ING IZA MAC AIDS Fund Montblanc Procter & Gamble Unilever
Francia
Caisses d’Epargne Century 21 EDF
EnterCard Sverige AB
Mitsoboshi Belting Ltd.
Gina Tricot AB
La Banque Postale
Löfbergs Lila AB
Orange
Miyagi Consumers’ Co-Operative Society
Rythm
Nihon Kraft Foods Ltd.
Sanofi-aventis
Oji Nepia Co., Ltd.
SC Johnson
Osaka Izumi Co-Operative Society
Volvic Deutsche Post AG
Volvic
Dell Corporation
Ring Bell Co., Ltd.
Energizer
Sony Corporation
FTSE
Saitama Co-Operative Society
Kantar
SARAYA Co., Ltd.
Manchester United Football Club News International Orange
Commerzbank AG
Sumitomo Mitsui Card Co., Ltd.
Stiftung United Internet für UNICEF
The Bank of Tokyo-Mitsubishi UFJ, Ltd. Volvic Messico
Banco Santander Comercial Mexicana
Samsonite Tesco The Vodafone Foundation Twinings Fondo
Jefferies & Co.
Statunitense
Acqua di Gio/Giorgio Armani Parfums
per l’UNICEF
Amgen Foundation BD
Unique
Carnival Corporation & plc
Djoser BV
Chegg, Inc.
Tsakos Shipping & Trading S.A.
Dutch National Postcode Lottery
Colgate-Palmolive Company
Chow Tai Fook Jewellery Co., Ltd.
Wavin Group/Aqua for All
Dell
Cubus
Deutsche Bank
IKEA Norway
ExxonMobil Corporation
Japan Photo
First Data Corporation
EXIDE Industries Limited
Kiwi
GE Foundation
Prasar Bharati
Nordic Choice Hotels
Google, Inc.
Aer Lingus
NorgesGruppen ASA
Hess Corporation
Hallmark
Topaz
Norwegian
Hostelworld.com
Hewlett-Packard Company Foundation
Banco Itaú Companhia Energética do Ceará - COELCE
Fyffes
Hong Kong, Cina
The Hongkong and Shanghai Banking Corporation Limited
SunRice India
Belgacom GlaxoSmithKline Biologicals
Fundação Itaú Social
Irlanda
Italia
AGOS S.p.A.
Poste Italiane Giappone
AEON
RGE - Rio Grande Energia
AEON MALL Co., Ltd.
Samsung
Amuse, Inc.
Les Rôtisseries St-Hubert Ltée McCain Foods Limited PwC Teck Resources Limited Tim Horton Children’s Foundation
Norvegia
Circle K Sunkus Co., Ltd. Consumers’ Co-Operative Kobe Consumers’ Co-Operative Sapporo
Polonia
Major League Baseball
SC Johnson Repubblica Coreana
Federazione
Merck & Co., Inc.
Basic House Corp.
Microsoft Corp.
Daewoo Securities Kookmin Bank
National Basketball Association & the NBPA
Korean Council on Latin America & the Caribbean
Pfizer Inc. Pier 1 Imports, Inc.
Shinhan Bank
RockYou, Inc. The Baupost Group, L.L.C.
Tupperware LLC
The Clorox Company Foundation
Russa Sudafrica
Total South Africa
Spagna
Arbora & Ausonia
Webkinz Foundation
Consumers’ Co-Operative Tokyo
BBVA
GlaxoSmithKline Biological Shanghai Ltd.
CO-OPNET Business Association
Cajasol
Porsche (China) Motors Ltd.
FCO-OP Fuji Television Network, Inc.
Fundación Cajamurcia
HNA Group Co., Ltd. (Hainan Airlines)
Hakugen Co., Ltd.
Fundación La Caixa
Croazia
Hrvatski Telekom d.d.
Honda Motor Co., Ltd.
Grefusa
Danimarca
Brøndby IF
Isetan Co., Ltd.
Jané
Equador
Diners Club
Guinea
BG Group
The J.P. Morgan Chase Foundation The Prudential Foundation The Safeway Foundation
Banesto
The UPS Foundation Time Warner Inc.
Caja Madrid
Toys“R”Us Children’s Fund and Toys“R”Us, Inc.
Eroski
Turner Broadcasting System, Inc.
Fundación CAN
La Sexta NH Hoteles SA Orange Unicaja
UNICEF rapporto annuale 2010
Liberty Global, Inc.
Mint of Poland
Bancaja
Equatoriale
Kmart
ITAKA
Consumers’ Co-Operative Shizuoka
Tim Hortons
Johnson & Johnson
Telenor Group
B-R 31 Ice Cream Co., Ltd. Chiba Co-Operative Society
Covington & Burling LLP
Rica Hotels AS
Ferrarelle SpA
Petrobras
Cadbury
Paesi Bassi
Calendario della Polizia
Nidos - Organização de Eventos Ltda Rede Energia
Diners Club of Greece Finance Company S.A. Estée Lauder Hellas S.A. M.A.C. Cosmetics
Banelco
buy aid
48
Clarks
per l’UNICEF
Apple Corps Ltd.
Grecia
The Just Group
Cina
Barclays Bank
Regno Unito
Sumitomo Mitsui Banking Corporation
Siemens AG
Harold A. und Ingeborg L. Hartog-Stiftung (Private)
Svenska PostkodLotteriet Comitato del
Sugarlady Inc.
Payback
Stiftung Berliner Philharmoniker
M Magasin
Skylark Co., Ltd.
Mattel
Café Opera
Random House Mondadori
Corporate donor
OCA
Canada
Osaka Pal Co-Op
Svezia
Laboratorios Liomont
Farmacity
Brasile
Stammbach-Stiftung
Groupe SEB
Total
Carrefour
Belgio
Roche Employee Action & Charity Trust
Lion Corporation
Verbaudet
Australia
MSC Crociere SA
Groupama
(Starwood Hotels & Resorts: Europe, Africa, Middle East, Asia Pacific and Mainland China)
Argentina
MIG Bank SA
Energizer
Check Out For Children™
Commissione Nazionale/ uffici sul campo
Svizzera
Kanagawa Consumers’ Co-Operative Society
Level-5, Inc./Take Action Foundation
Société Générale
Germania
Itoham Foods Inc.
KYOKUTOU ASSOCIATES Co., Ltd.
Clairefontaine
Temps L
Change For Good® Aer Lingus (Ireland) Alitalia (Italy) All Nippon Airways – ANA (Japan) American Airlines (USA) Asiana (Republic of Korea) Cathay Pacific (Hong Kong, China) Finnair (Finland) Japan Airlines (Japan) Qantas (Australia)
Giappone (continuo)
United States Tennis Association Venezuela (Repubblica della Bolivia)
AB-10 Group Cinematografia Publicitaria Excelsior Gama
Programmi paesi finanziati con risorse regolari I programmi UNICEF a livello nazionale vengono approvati dal Board per periodi pluriennali e finanziati con le risorse regolari dell’UNICEF, nelle quantità di cooperazione mostrate in questa tabella. L’UNICEF amplia questi programmi, per esempio durante le crisi umanitarie, con fondi vincolati noti come “altre risorse”. (Tutte le cifre sono in dollari USA). Afganistan 2010–2013
$157.668.000
Albania*** 2006–2011
$4.125.000
Algeria 2007–2011
$5.410.000
Angola 2009–2013 Argentina 2010–2014 Armenia 2010–2015 Azerbaijan** 2011–2015 Bangladesh*** 2006–2011 Belorussia* 2011–2015 Belize*** 2007–2011 Benin 2009–2013 Bhutan 2008–2012
$34.500,500
$4.585.000
Isole Est Caraibico 2008–2011
$93.635.718
Equador 2010–2014
$3.750.000
Egitto* 2007–2011
$3.390.545
El Salvador* 2007–2011
$23.107.500 $4.830.000
$3.750.000
Cameroon* 2008–2012 Capo Verde*** 2006–2011 Repubblica Centrale Africana* 2007–2011 Chad*** 2006–2011 Cile*** 2005–2011 Cina 2011–2015
$4.620.000 $2.250.000 $75.745.000 $49.325.000 $32.530.000 $30.070.000 $4.050.000
$3.950.000
Guinea Equatoriale 2008–2012 Eritrea* 2007–2011
Comoros 2008–2012
$3.715.000
Congo 2009–2013
$5.634.000
Costa Rica 2008–2012
$3.000.000 $31.140.000
$14.718.000 $3.606.191 $3.680.000 $9.815.000
$3.480.000
Gambia* 2007–2011
$5.316.140
Georgia** 2011–2015
$3.750.000
Gana*** 2006–2011
$33.926.906
Guatemala 2010–2014 Guinea* 2007–2011 Guinea-Bissau* 2008–2012 Guyana*** 2006–2011
$4.230.000 $26.097.000 $10.464.000 $4.095.000
Haiti* 2009–2011
$9.072.000
Honduras 2007–2011
$4.495.000
$43.658.202
$4.450.000
$3.750.000
Gabon* 2007–2011
Indonesia** 2011–2015
$50.615.000
$12.800.000
$159.148,778
India 2008–2012
$3.449.408
$3.573.624
Etiopia* 2007–2011
$15.428.000
Colombia 2008–2012
Costa d’Avorio 2009–2013
$273.587.687
1
Botswana 2010–2014
Cambogia** 2011–2015
Repubblica Democratica del Congo* 2008–2012
$4.500.000
$3.750.000
Burundi** 2010–2014
$9.305.000
Repubblica Domenicana 2007–2011
Bosnia e Erzegovina 2010–2014
Burkina Faso** 2006–2015
Repubblica Democratica popolare di Corea** 2011–2015
$3.750.000
$6.470.000
Bulgaria 2010–2012
$3.160.000
Gibuti 2008–2012
Bolivia (Stato plurinazionale) 2008–2012
Brasile 2007–2011
Cuba 2008–2012
Iran (Repubblica Islamica )**** 2005–2011 Iraq** 2011–2014 Giamaica* 2007–2011 Giordania 2008–2012 Kazakhstan 2010–2015 Kenia 2009–2013 Kirgyzstan*** 2005–2011
Repubblica Democratica Popolare del Laos* 2007–2011
$9.825.000
Libano 2010–2014
$3.750.000
Lesoto 2008–2012
$5.170.000
Liberia* 2008–2012
$24.815.000
Madagascar* 2008–2011
$46.314.000
Malawi 2008–2011
$37.349.000
Malesia** 2011–2015
$3.750.000
Maldive** 2011–2015
$3.750.000
Mali 2008–2012
$59.840.000
Federazione Russa*** 2006–2011 Ruanda 2008–2012 Sao Tome e Principe* 2007–2011
$5.190,879 $39.375.000 $3.569.875
Senegal* 2007–2011
$21.171.000
Serbia** 2011–2015
$2.500.000
Sierra Leone**** 2008–2012
$36.759.000
Somalia** 2011–2015
$42.325.000
Sudafrica*** 2007–2011
$4.975.275
Sri Lanka 2008–2012
$4.000.000
Sudan 2009–2012
$41.177.000
Mauritania*** 2009–2011
$5.051.200
Messico 2008–2012
$3.140.000
Mongolia 2007–2011
$4.535.000
Montenegro 2010–2011
$1.500.000
Tagikistan 2010–2015
$12.012.000
Marocco 2007–2011
$6.700.000
Tailandia 2007–2011
$5.000.000
Ex Repubblica Iugoslava Repubblica della Macedonia 2010–2015
$4.500.000
Timor-Leste 2009–2013
$5.063.000
Togo 2008–2012
$16.050.000
Tunisia* 2007–2011
$3.514.000
Turchia** 2011–2015
$4.180.000
Turkmenistan 2010–2015
$5.058.000
Mozambico**** 2007–2011
$72.608.000
Myanmar** 2011–2015
$83.585.000
Namibia**** 2006–2012
$4.835.000
Nepal**** 2008–2012
$33.878.000
Nicaragua 2008–2012
$4.160.000
Niger 2009–2013
$84.672.000
Nigeria 2009–2012
$152.960.400
Swaziland** 2011–2015
$3.755.000
Repubblica Araba Siriana 2007–2011
$4.605.000
Uganda 2010–2014
$106.440.000
Ucraina* 2006–2011
$5.426.000
Territorio Palestinese occupato2*** 2011–2013
$12.000.000
Isole del Pacifico 2008–2012
$27.500.000
$27.700.000
Pakistan**** 2009–2012
$64.791.000
$10.910.014
Panama* 2007–2011
$2.750.000
Papua Nuova Guinea 2008–2012
$7.150.000
Paraguai 2007–2011
$3.730.000
Venezuela (Rupubblica della Bolivia) 2009–2011
Perù*** 2006–2011
$4.953.473
Vietnam*** 2006–2011
$22.815.428
$19.630.000
Yemen* 2007–2011
$31.188.000
Repubblica di Moldavia* 2007–2011
$3.652.000
Zambia** 2011–2015
$42.795.000
Romania 2010–2012
$2.250.000
Zimbabwe* 2007–2011
$14.907.257
$162.900.000
$7.936.000 $3.484.000 $3.335.000 $5.322.000 $41.269.500 $6.482.000
Nel 2010, l’UNICEF ha cooperato con 150 paesi, aree e territori: 44 in Africa subsahariana (ESARO e WCARO); 35 in America Latina e Caraibi (TACRO); 35 in Asia (EAPRO e ROSA), 16 in Medio Oriente e Nord Africa (MENARO), e 20 in Europa Centrale e Orientale e Confederazione di Stati Indipendenti (ECO/CSI). *Comprende ulteriori risorse regolari stanziate da quando il Board ha approvato per la prima volta i fondi. **Nuovo Programma paese cominciato nel gennaio del 2011 e approvato dall’Executive Board nel 2010. ***Estensione di un anno del Programma paese. ****Estensione di due anni del Programma paese.
3
Filippine**** 2005–2011
Repubblica Unita della Tanzania*** 2007–2011 Uruguai** 2010–2015 Uzbekistan** 2010–2015
$64.361.000
$3.750.000 $19.734.000
$2.700.000
1. Comprende le isole Antigua e Barbuda, Barbados, Isole Vergini britanniche, Dominica, Grenada, Montserrat, Saint Kitts e Nevis, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Suriname, Trinidad e Tobago e Turks e Caicos. 2. Per il periodo 2011-2013, l’UNICEF sta offrendo assistenza ai bambini e alle donne palestinesi nei seguenti territori: Territorio Palestinese Occupato ($6.300.000), Libano ($2.700.000), Giordania ($1.500.000) e Siria ($1.500.000). 3. Comprende isole Cook, Fiji, Kiribati, Marshall, gli Stati Federati di Micronesia, le isole Solomon, Nauru, Niue, Palau, Samoa, Tokelau, Tonga, Tuvalu e Vanuatu. 4. La Serbia comprende il Kosovo, attualmente amministrato dall’ONU.
capitolo 7: cosa c’è dietro i risultati conseguiti
49
Entrate totali dell’UNICEF per fon te di finanziamento, 2010 RISORSE REGOLARI Donatore
Settore pubblico Governo
Accordi con altre organizzazioni
Settore privato Comitati nazionali2
(in dollari USA) ALTRE RISORSE1
Altri contributi7
Settore pubblico Costo dei beni trasferiti e altre spese5
Governo
Accordi con altre organizzazioni
Settore privato Comitati nazionali2
Altri contributi7
Algeria
24.000
Andorra
24.388
233.075
127.065
1.510.432
Totale generale
24.000 1.894.960
Angola
1.761.096
953.682
Arabia Saudita
5.165.330
20.580
7.185.910
3.893
10.745.229
10.749.122
4.000
10.479
14.479
2.501.053
10.510.255
Argentina Armenia Austria Australia Barbados
2.000.000
2.029.069
3.086.978
2.893.155
24.660.098
3.670.559
96.075.800
2.714.778
12.278.698 136.685.155
4.000
190.213
194.213
12.500
12.500
Bangladesh
34.500
34.500
Bhutan
15.435
Bahamas
Belgio
25.127.953
6.843.498
Belize Benin Bolivia (Stato plurinazionale)
123.761
10.056.829
1.729
17.164
21.721.102
63.749.381
109.374
6.084
32.250
115.458 32.250
464.173
104.634
692.568
Bosnia-Erzegovina
67.289
67.289
Botswana
7.911
7.911
Brasile Bulgaria Burkina Faso
203.565
4.685.692
12.445.528
17.334.785
10.000
281.709
1.542.500
1.834.209
5.820
Camerun Canada
17.408.160
965.440
117.202.206
51.156
5.820 51.156
20.067.118 155.642.924
Cile
70.000
98.720
165.600
961.849
1.296.169
Cina
1.216.501
70.805
500.000
3.645.149
5.432.455
Cipro
616.800
Colombia
446.001
50.000
3.776.300
4.272.301
Comore
1.294.503
5.551
1.300.053
Congo
18.798
4.942
23.739
2.419.679
2.419.679
Congo, Repubblica Democratica Costa Rica
16.284
Costa d’Avorio
616.800
89.940
106.224
6.800.000
210.195
7.010.195 2.413.941
Croazia
25.000
412.499
1.976.442
Cuba
10.000
6.689
16.689
12.244.752
71.491.549
Danimarca
28.068.950
9.514.713
Equador Egitto
123.751
68.663
Emirati Arabi Uniti Estonia
100.000 51.999
21.663.134
175.733
28.302
1.000.000
864.615
7.463.889
1.759.450
9.499.072
61.774
242.038
99.963
3.000.000
Fiji Filippine
54.085
Finlandia Francia
1.047.730
236.255
Etiopia Federatione Russa
923.980
559.696
70.365
340.000
340.000
1.305.050
5.305.050
323
323
2.210.358
2.334.807
21.592.480
11.586.751
18.013.775
6.327.037
57.520.044
9.446.710
37.704.618
5.282.487
33.670.571
86.104.386
Gabon
100.000
387.847
487.847
Germania
8.241.961
49.994.919
7.743.564
54.709.978 120.690.422
Giappone
15.183.936
148.232.154
159.862.090
45.372.519 368.650.699
Giamaica Gibilterra
247
247
11.582
11.582
Giordania Grecia
275.000
4.374.847
Guinea
244.200
34.054
34.054
5.257.205
10.151.253
100.000
Guinea Equatoriale
100.000
1.106.435
1.106.435 158.516
Guyana
10.754
147.762
Honduras
26.043
5.000
31.043
12.345.965
22.593.022
Hong Kong, Cina India
10.247.057
1.642.085
3.654.026
6.110.862
Indonesia
814.720
230.207
4.218.781
4.448.987
Iran (Repubblica Islamica)
362.484
21.103
420.317
36.731
31
Irlanda
9.864.400
2.926.094
4.656.831
6.260.350
23.707.675
Islanda
340.000
1.206.170
750.000
826.536
3.122.706
Isole Marshall Israele
1.051 120.000
Italia
4.201.680
Kazakistan
21.569.573
Kuwait
50
477.029
48.370.575
85.635.315
50.000
Kenya
18.285
68.285
154.691
281.622
325.000
525.000
126.931
200.000
Laos, Repubblica Dem. Popolare
11.493.487
5.350
UNICEF RAPPORTO ANNUALE 2010
1.051
357.029
3.398
8.748
Entrate totali dell’UNICEF per fon te di finanziamento, 2010 RISORSE REGOLARI Donatore
Settore pubblico Governo
ALTRE RISORSE1
Settore privato
Accordi con altre organizzazioni
Comitati nazionali2
(in dollari USA)
Altri contributi7
Settore pubblico Costo dei beni trasferiti e altre spese5
Governo
Settore privato
Accordi con altre organizzazioni
Comitati nazionali2
Altri contributi7
Lesotho
1.500
Libano
5.000
Libia Liechtenstein
46.126
Lituania Lussemburgo Madagascar
3.711.484
1.073.074
1.500
513
5.513
73.400
73.400
298.728
8.899
3.000
Totale generale
344.854
252.814
261.713
1.286.716
11.840.204
150.818
153.818
5.768.930
Malawi
308
308
500.000
3.581.443
4.299.947
Mali
2.057
2.057
1.550.020
1.629.055
Malesia Marocco Mauritania
84.000
79.035
3.708
769
4.478
3.697.935
4.050.312
29.444
140.000
180.129
11.000
149.363
160.363
Messico
214.000
Monaco
10.685
Mongolia Myanmar
134.504
138.377
2.672
Nepal Nicaragua
Nuova Zelanda
257.427
70.245.000
6.382.270
134.721.906
4.319.640
1.086.528
4.815.148
Oman Paesi Bassi Pakistan Panama
42.735.000
41.552.595
101.173 26.750
Perù Polonia Portogallo Regno Unito
116.023.215
1.901.885
1.218.975
807.995
1.932.401
79.206
602.275
97.486
779.843
877.329
2.161.070
3.068.113
1.696.026
6.014.988
3.418.961
600.000
2.626.623
225.540.495
54.035.338 314.796.240 323.836
394.039
2.580.055
70.204 268.557
1.716.410
4.565.022
24.872.991
3.200.000
10.907.005
41.979.996
9.153
9.153
1.715.348
1.729.521
93.866
102.065
14.172
San Marino
12.123.200
41.577.096 241.887.907
Repubblica Unita di Tanzania Romania
219.860
450.000
300.000
3.000.000
6,000 433.586
1.023.233
46.319
32.593.785
Repubblica Ceca
176.159
12.560.171 223.909.348
999.115
907.043
Repubblica Dominicana Repubblica di Corea
2.672 55.146
6.000
Nigeria Norvegia
55.146
8.199
Senegal Serbia
45.050
137.737
186.473
Singapore
50.000
Slovacchia
14.430
66.533
567.198
648.162
156.292
1.890.521
1.215.224
3.262.037
Slovenia
Sudafrica Spagna Sri Lanka Stati Uniti
29.224.950
24.847.889
30.000
45.050 324.209
137.419 98.245.735
15.500 132.250.000
12.707.807
61.427.820
19.684.540
64.923.861
Svizzera
20.661.200
12.179.763
3.892.696
Tunisia Turchia
226.563
226.563
25.395.610 171.431.831 22.542.780
Territorio Palestinese Occupato
Trinidad e Tobago
15,500
208.421.364 116.042.833 469.422.004
Svezia
Togo
1.000.700
30.399.068 182.717.642
Sudan
Thailandia
863.281
80.000
236.848
59.276.439
250.000
250.000
9.621.198
9.858.046
2.000
2.000
15.000
15.000
29.630 150.000
55.643
338.197
49.595
134.868
1.753.371
2.241.568
Uganda
1.300
1.300
Ucraina
49.222
49.222
722.998
1.047.609
Ungheria Uruguay
124.312
200.299
21.400
6.741
1.222.148
1.250.290
Venezuela (Rep. bolivariana)
1.242.553
1.308.821
2.551.374
Vietnam
10.062
10.062
Yemen
620
620
85.649
85.649
Zambia
Varie5 Regolazione reddito ad esercizi precedenti6
796.620
241.919
527.585 (398.265)
(4.573.651)
(189.916)
527.585 (4.123.292)
Costo della merce consegnata e altre spese4 (139.821.990) (139.821.990) Sub totale
575.342.755
0
468.859.456
5.295.228 (139.821.990) 1.360.566.510
0
610.520.259
78.534.820 2.959.297.036
capitolo 7: cosa c’è dietro i risultati conseguiti
51
Entrate totali dell’UNICEF per fon te di finanziamento, 2010 RISORSE REGOLARI Donatore
Settore pubblico Governo
ALTRE RISORSE1
Settore privato
Accordi con altre organizzazioni
Comitati nazionali2
(in dollari USA)
Altri contributi7
Settore pubblico Costo dei beni trasferiti e altre spese5
Governo
Accordi con altre organizzazioni
Settore privato Comitati Nazionali2
Altri contributi7
Organizzazioni intergovernative Agfund 150.000 Banca Asiatica di Sviluppo 200.000
Gran totale
150.000 200,000
Consiglio d’Europa Banca di Sviluppo Commissione Europea
140.056 145.689.578
140.056 145.689.578
Fondo OPEC Segreteria della Comunità del Pacifico
1.000.000 362.984
1.000.000 362.984
Regolazione reddito anni precedenti6
362.597
(515.875)
Subtotale
362.597
147.026.743
(153.278) 147.389.340
Inter-accordi organizzativi Organizzazione Alimentazione e Agricoltura (FAO)
395.672
395.672
Programma congiungo delle NU sull’HIV/AIDS (UNAIDS)
20.974.268
20.974.268
Ufficio delle NU - Ginevra
184.373
184.373
Dipartimento operazioni di Peacekeeping delle NU (DPKO)
389.091
389.091
Fondo fiduciario delle NU per la sicurezza umana
2.980.929
2.980.929
Segretariato ONU
64.436
64.436
Gruppo di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDG)
7.897.490
7.897.490
Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP)
159.800.351
159.800.351
Popolazione delle Nazioni Unite Fondo (UNFPA)
6.810.198
6.810.198
Sviluppo delle Nazioni Unite Fondo per le donne (UNIFEM)
30.000
30.000
Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento di aiuti umanitari Affari (UNOCHA)
101.722.254
101.722.254
Ufficio delle Nazioni Unite per la Prevenzione del crimine (UNODCCP)
27.700
27.700
Programma congiunto delle NU
7.037.825
7.037.825
Organizzazione mondiale della Sanità (WHO)
2.843.576
2.843.576
Banca Mondiale
47.843.337
47.843.337
Programma Alimentare Mondiale (WFP)
552.327
552.327
Regolazione del reddito ad esercizi precedenti6
(3.312.507)
(3.312.507)
Subtotale
356.241.320
356.241.320
Organizzazioni non governative AIM - Associazione Intercooperation Madagascar
140.505
140.505
Istituto per lo sviluppo internazionale di Amsterdam
265.319
265.319
Atlantic Philanthropies
750.000
750.000
Bernard Van Leer Foundation
108.843
108.843
Bill & Melinda Gates Foundation
52.572.396
52.572.396
GAVI Alliance
10.348.625
10.348.625
Alleanza mondiale per una Nutrizione Migliore (GAIN)
280.982
280.982
Fondo Globale per la lotta all’AIDS, Tubercolosi e Malaria (GFATM)
35.827.372
35.827.372
Iniziativa Micronutrienti
14.705.670
14.705.670
Società Red Crescent
610.257
610.257
Rotary International
30.429.527
30.429.527
Tesuko Kuroyanagi, Giappone
237.200
948.800
1.186.000
Fondazine Nazioni Unite, Inc.
17.161.877
17.161.877
Varie7
78.676
155.035
233.711
Regolazione redditi ad esercizi precedenti6
7.779
(269.606)
(261.827)
Subtotale
323.655 164.035.603
Altri proventi REDDITO TOTALE
575.705.351
0
468.859.456
Note:
5.618.883 (139.821.990) 1.507.593.253
5 Le entrate diverse sono principalmente quelle provenienti dal settore privato per cui non vengono individuate le singole fonti.
2 Comprende le entrate della Raccolta fondi privati e partnership (PFP)
6 Comprende rimborsi e correzioni alle entrate riconosciuti negli anni precedenti.
3 Comprende le entrate provenienti dalla Divisione per la raccolta di fondi del settore privato dell’ufficio locale.
7 Le entrate diverse sono rappresentate principalmente dagli introiti provenienti dalle ONG.
52
UNICEF rapporto annuale 2010
54.603.788
356.241.320 610.520.259 242.570.422 3.681.890.741
1 Comprende sia le risorse “regolari” sia altre risorse “d’emergenza”.
4 Costo dei beni consegnati e altre spese operative sostenute dalla PFP, esclusa la commissione trattenuta dai partner commerciali e i costi di vendita da parte dell’ufficio locale.
164.359.257