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A NEW ERA OF ELEGANCE

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EROS C’EST MOI

EROS C’EST MOI

A new era

of elegance

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Anna Casotti

In scena a New York la visione e il sogno di Monsieur Dior

Il couturier francese che ha rivoluzionato il concetto di eleganza si racconta nell’incantevole esposizione “Christian Dior. Designer of Dreams” allestita al Brooklyn Museum, tra installazioni immersive, video d’epoca, bozzetti originali, scatti fotografici, abiti, accessori e vintage parfumerie. Esplorando la magnificienza di oltre settant’anni di storia della Maison

Un sofisticato giardino incantato avvolto da suoni e costellato da eleganti cascate floreali - emblema ispirazionale di Monsieur Dior che considerava i fiori come il dono più bello di Dio, dopo la donna - trasforma la magnifica Beaux-Arts Court del Brooklyn Museum in un palcoscenico d’eccezione per una delle esposizioni più incantevoli e complete dedicate alla Maison. L’uomo che in soli 10 anni, dal 1947 al 1957, è riuscito a rivoluzionare i codici dell’eleganza femminile con l’idea di far riscoprire alle donne la joie de vivre si svela nella squisita narrazione Christian Dior: Designer of Dreams, esposizione curata da Florence Müller in collaborazione con Matthew Yokobosky. Un autentico viaggio immersivo nell’essenza creativa di Dior e nella visione pionieristica del couturier che alla fine degli anni Quaranta partì dal suo atelier di Parigi - un Hôtel Particulier al 30 di avenue Montaigne - per inaugurare a New York la sua destinazione americana. Riscrivendo la storia della moda con straordinarie silhouettes modellate e scolpite sul corpo femminile. «Nel 1947, con la sua celebre collezione New Look - racconta Florence Müller, Curator of Textile Art and Fashion, Avenir Foundation al Denver Art Museum - Christian Dior trasformò il suo improvviso successo nell’espansione internazionale della sua Maison, diventando un precursore della moda globalizzata contemporanea. L’apertura della prima filiale di New York, nel 1948, prelude a questa fama mondiale. Dopo la presentazione di Christian Dior: Designer of Dreams a Parigi e a Londra, l’esposizione al Brooklyn Museum vuole essere così un tributo a questa avventura storica e unica nel mondo del fashion iniziata tra Parigi e New York». Una mise en scène allestita su due anelli del museo: uno esterno, in cui sono descritte in modo dettagliato la storia, le ispirazioni e il legame imprescindibile con il mondo dell’arte, e un Enchanted Garden, scrigno esperenziale in cui i look sembrano fluttuare nella magia del paesaggio, tra proiezioni di nuvole, uccelli, stelle e fiori. Capolavori di haute couture in dialogo con le opere d’arte scelte dall’ampia collezione del Brooklyn Museum tra cui spiccano un raro Folding Screen Wall di Charles e Ray Eames e i lavori di Judy Chicago. Spiccano, tra gli oltre duecento abiti esposti, i celebri capi indossati dalle star come Grace Kelly, la principessa A sophisticated enchanted garden surrounded by sounds and dotted with elegant floral waterfalls transforms the magnificent Beaux-Arts Court of the Brooklyn Museum into an exceptional stage for one of the most enchanting and complete exhibitions dedicated to Christian Dior. The man who in just 10 years, from 1947 to 1957, managed to revolutionize the codes of feminine elegance with the idea of making women rediscover the joie de vivre is revealed in the exquisite narrative Christian Dior: Designer of Dreams, exhibition curated by Florence Müller in collaboration with Matthew Yokobosky. An authentic immersive journey into the creative essence of Dior and his pioneering vision. A mise en scène on two rings of the museum: an exterior, in which are described the history, the inspirations and the essential link with the world of art, and an Enchanted Garden, in which the looks seem to float in the magic of the landscape, between projections of clouds,

petit mains e maitres artisans plasmano s u b l i m i collezioni e intricati r i c a m i

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Nelle pagine precedenti nel collage di foto

1. William Helburn. Dovima Under the El, NY, 1956. © William Helburn/Corbis via Getty Images 2. Marlene Dietrich in Alfred Hitchcock’s Stage Fright, 1950, wearing the Acacia suit. Haute Couture Spring–Summer 1949. © Donaldson Collection/ Michael Ochs Archives/Getty Images 3. Diorama, eau de toilette in houndstooth box. Launched in the United States in November 1949. Christian Dior Parfums collection, Paris. © Katerina Jebb 4.Paul-César Helleu (French, 1859–1927). Woman Seated, circa 1895. Drypoint on wove paper, 20 3/4 × 12 3/4 in. (52.7 × 32.4 cm). Brooklyn Museum; Gift of Rodman A. Heeren, 60.203.5. (Photo: Brooklyn Museum) 5. Gordon Parks. Sylvie Hirsch in Dior Skirt, Paris, France, 1949. Courtesy of and © The Gordon Parks Foundation 6. Fitting in a Christian Dior–New York salon with (left to right) Christian Dior, Raymonde Zehnacker, Marguerite Carré, Mrs. Knoll, and Mizza Bricard, 1948. Brooklyn Museum Libraries and Archives. BMA artist files

Christian Dior: Designer of Dreams

Fino al 20 febbraio 2022 Brooklyn Museum - New York Mostra a cura di: Florence Müller in collaborazione con Matthew Yokobosky Catalogo: Rizzoli www.brooklynmuseum.org

Diana, Jennifer Lawrence, Rihanna, gli accessori, i profumi vintage avvolti da scenografie high-end, i bozzetti originali, i video d’epoca e gli oggetti provenienti dall’ampio archivio Dior. Un percorso di esplorazione e di scoperta in cui le collezioni dialogano con le celebri immagini scattate dai più importanti fotografi di moda: una lista lunghissima di protagonisti tra cui Annie Leibovitz, William Klein, David LaChapelle, Irving Penn, Frances McLaughlin-Gill, Lillian Bassman, Henry Clarke, William Helburn e una speciale installazione di una delle fotografie più iconiche di Richard Avedon, Dovima with Elephants, ritratta a Parigi nel 1955. Ripercorrendo la leggenda e la sua grandeur, il fil rouge dell’intera esposizione si snoda tra gli elementi ispirazionali come il mondo floreale, l’arte classica e le opere contemporanee che hanno influenzato i diversi direttori artistici, interpreti di quel sogno inaugurato da Monsieur. Art director come Yves Saint Laurent ispirato dai “beatnik” e dal film del 1953 The Wild One; Marc Bohan che ha guidato la Maison per quasi 30 anni, iniziando nei rivoluzionari anni ‘60 e ‘70 e terminando negli ‘80 con le influenze di Jackson Pollock; Gianfranco Ferré e la precisione dei tagli nelle sue collezioni degli anni ‘90; John Galliano e la reinvenzione delle silhouettes, evocazioni della scultura egiziana e dei dipinti di Giovanni Boldini; Raf Simons con la sua interpretazione minimalista e infine Maria Grazia Chiuri, prima donna a guidare la Maison, che debuttò nel 2016 con le T-shirt manifesto dal claim “We Should All Be Feminists” della scrittrice Chimamanda Ngozi Adichie. «Il Brooklyn Museum ha una lunga esperienza nel riconoscere importanti contributi nella storia del fashion design - spiega Matthew Yokobosky, Senior Curator of Fashion and Material Culture, Brooklyn Museum - da The Story of Silk (1934) all’innovativo Of Men Only (1976) al recente Pierre Cardin: Future Fashion (2019)... E ora Christian Dior: Designer of Dreams. Ognuno esemplifica il potere della moda di influenzare e cambiare la cultura visiva. Oggi, il lavoro di Maria Grazia Chiuri ha rimodellato il sogno di Dior con una percezione del mondo che porta con sé, come concetti filosofici chiave, rispetto e inclusività». E in un’affascinante celebrazione dell’alto heritage, un’intera sala del museo rievoca les Ateliers in cui l’eccellenza delle petit mains e la maestria dei maitres artisans plasmano sublimi collezioni e intricati ricami. Il segno inconfondibile del savoir-faire Dior. birds, stars and flowers. Among the over two hundred dresses on display are the famous garments worn by stars such as Grace Kelly, Lady Diana, Jennifer Lawrence, Rihanna, accessories, vintage perfumes wrapped in high-end scenography, original sketches, vintage videos and objects from the large Dior archive. A journey of exploration and discovery in which the collections dialogue with the famous images taken by the most important fashion photographers, including Annie Leibovitz, William Klein, David LaChapelle, Irving Penn, Frances McLaughlin-Gill, Lillian Bassman, Henry Clarke, William Helburn, and a special installation of one of Richard Avedon’s most iconic photographs, Dovima with Elephants, portrayed in Paris in 1955. Retracing the legend and its grandeur, the fil rouge of the entire exhibition unfolds between inspirational elements such as the floral world, classical art and contemporary works that have influenced the different artistic directors, interpreters of that dream inaugurated by Monsieur.ww

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