La storia del Castello di Trautenfels

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La storia del Castello di Trautenfels 1574

1904

1984–1989

1261

2007–2010

1951 1460

1664

1493–1594

1945

1998 1982

1878

1282

1983 1941

1594/1600–1652

1992

1959 1950

Traduzione: Y’plus / Cristiana Gherpelli

1994 1990–1992

2015 2006–2007


1261 prima testimonianza documentale con il nome Burg Neuhaus (Castrum novum [= Neuburg = letteralmente, “nuova fortezza”] nella valle Ennstal)

Thomas Ender, Trautenfels con massiccio di Grimming, 
 acquerello su carta, 1830 (ca.) Foto: Ernst Reichenfelser


1282 Il Burg Neuhaus fu ceduto, tramite uno scambio con il Burg Strechau, all’arcivescovo di Salisburgo. Durante i conflitti armati con il principe regnante della Stiria, la fortezza viene riconquistata alla fine del XIII secolo, distrutta e in seguito ricostruita.


1460 Wolfgang Praun, un membro della famiglia Hallinger (famiglia che all’epoca si occupava dell’estrazione del sale) diventa custode della fortezza e viene citato nei documenti come il Signore del Neuhaus.

Stemma della famiglia Praun. Testa di cavallo rossa, su sfondo oro. Foto: Archivio della Regione Stiria


1493–1594 La fortezza è nelle mani della famiglia Hoffmann, una delle famiglie nobili piĂš potenti e benestanti della Stiria e grande sostenitrice del protestantesimo. Neuhaus diventa centro pulsante della riforma nella valle Ennstal. La fortezza viene ampliata.

Stemma della famiglia Hoffmann. Quadrilatero con scudo, al suo interno su sfondo blu, un leone dorato, 1 e 4 uno stambecco nero su sfondo oro, 2 e 3 su sfondo rosso un covone dorato. Foto: Archivio della Regione Stiria


1574 La famiglia Hoffmann fa costruire una chiesa evangelica, poi rasa al suolo nel 1599 per decisione della commissione istituita da Ferdinando II contro la diffusione del credo evangelico. Raggiungibili a piedi, camminando circa 20 minuti in direzione Grimming, si trovano le fondamenta della chiesa, scoperte nel 1992, in ricordo di quei tempi turbolenti.

Rovine della chiesa evangelista a Neuhaus. Le fondamenta della chiesa distrutta dalla commissione di Ferdinando II, risalenti al 1599, furono scoperte durante scavi archeologici nel 1992. I resti vennero integrati e conservati. Oggi il monumento, simile a un parco, è un luogo che invita alla riflessione e alla meditazione secondo il motto: “Non scordiamo ma perdoniamoâ€?. Foto: Wolfgang Otte


1594/1600–1652 La famiglia protestante Praunfalk, in qualità di creditore, diventa custode e successivamente proprietaria di Neuhaus. Per motivi religiosi però la famiglia è costretta all’esilio a Norimberga.

Stemma della famiglia Praunfalk. Quadrilatero, 1 e 4 su sfondo argento un braccio vestito in blu e armato con in mano tre foglie di trifoglio strappate e di color oro; 2 e 3 su sfondo blu, tre foglie di trifoglio verdi piantate su un monte con tre cime verdi. Foto: Archivio della Regione Stiria


1594/1600–1652 La famiglia protestante Praunfalk, in qualità di creditore, diventa custode e successivamente proprietaria di Neuhaus. Per motivi religiosi però la famiglia è costretta all’esilio a Norimberga.

Matthäus Merian, Neuhaus in Ennstal, stampa calcografica, 1649 Foto: Archivio del Castello di Trautenfels


1664 Il conte Siegmund Friedrich von Trauttmansdorff acquista il castello, lo fa ristrutturare, ammobiliare e gli conferisce il nome Trautenfels. I meravigliosi affreschi al primo piano e nella cappella del castello sono opera di Carpoforo Tencalla, 1670. Le decorazioni sono invece state realizzate da Alessandro Sereni. Il castello, fino al 1815, è in possesso della famiglia Trauttmansdorff.

Lo stemma di Siegmund Friedrich von Trauttmansdorff nella sala di marmo (Marmorsaal). Quadrilatero con scudo, quest’ultimo diviso in due parti, una rossa e una argento. Lo scudo contiene una rosa con sei petali, divisi per colore. 1 tre bande argentate su fondo rosso, 2 e 3 tre triangoli rossi in posizione adiacente su sfondo argento, 4 composizione in rosso, argento e oro. Foto: Ernst Reichenfelser


1664 Il conte Siegmund Friedrich von Trauttmansdorff acquista il castello, lo fa ristrutturare, ammobiliare e gli conferisce il nome Trautenfels. I meravigliosi affreschi al primo piano e nella cappella del castello sono opera di Carpoforo Tencalla, 1670. Le decorazioni sono invece state realizzate da Alessandro Sereni. Il castello, fino al 1815, è in possesso della famiglia Trauttmansdorff.

Sala di marmo (Marmorsaal). Soffitto e area dei fregi con affreschi ad opera di Carpoforo Tencalla Foto: Ernst Reichenfelser


1664 Il conte Siegmund Friedrich von Trauttmansdorff acquista il castello, lo fa ristrutturare, ammobiliare e gli conferisce il nome Trautenfels. I meravigliosi affreschi al primo piano e nella cappella del castello sono opera di Carpoforo Tencalla, 1670. Le decorazioni sono invece state realizzate da Alessandro Sereni. Il castello, fino al 1815, è in possesso della famiglia Trauttmansdorff.

Georg Matthäus Vischer, Trautenfels, stampa calcografica, 1681 Foto: Archivio del Castello di Trautenfels


1664 Il conte Siegmund Friedrich von Trauttmansdorff acquista il castello, lo fa ristrutturare, ammobiliare e gli conferisce il nome Trautenfels. I meravigliosi affreschi al primo piano e nella cappella del castello sono opera di Carpoforo Tencalla, 1670. Le decorazioni sono invece state realizzate da Alessandro Sereni. Il castello, fino al 1815, è in possesso della famiglia Trauttmansdorff.

Matthäus Loder, Trautenfels con massiccio di Grimming – 
 Arciduca Giovanni con la sua consorte
 Acquerello su carta, datazione sconosciuta Foto: Proprietà privata, Collezione privata dell’arciduca Johann


1878 Dopo numerosi cambi di proprietà, l’immobile viene acquistato dal conte Josef Lamberg. La dote della consorte Anna, figlia del produttore di armi stiriano Josef Werndl, insieme al proprio patrimonio, rendono possibile il restauro dell’immobile, allora molto trascurato, e la sistemazione degli interni per renderlo abitabile.

Stemma della famiglia Lamberg. Quadrilatero con scudo, all’interno, su sfondo rosso, una scala e due cani; 1 e 4 diviso in due, su un lato bande argento e blu alternate; 2 e 3 su sfondo dorato, un cane da caccia nero con collare in oro. Foto: Archivio della Regione Stiria


1878 Dopo numerosi cambi di proprietà, l’immobile viene acquistato dal conte Josef Lamberg. La dote della consorte Anna, figlia del produttore di armi stiriano Josef Werndl, insieme al proprio patrimonio, rendono possibile il restauro dell’immobile, allora molto trascurato, e la sistemazione degli interni per renderlo abitabile.

Castello di Trautenfels con il massiccio di Grimming, 1872 (ca.)
 Fotografia più antica ritrovata del Castello di Trautenfels, risalente al periodo della costruzione della rete ferroviaria che attraversa la valle Ennstal (1872-1875). In primo piano un deposito per le traverse ferroviarie. Foto: Archivio del Castello di Trautenfels


1878 Dopo numerosi cambi di proprietà, l’immobile viene acquistato dal conte Josef Lamberg. La dote della consorte Anna, figlia del produttore di armi stiriano Josef Werndl, insieme al proprio patrimonio, rendono possibile il restauro dell’immobile, allora molto trascurato, e la sistemazione degli interni per renderlo abitabile.

Foto di un matrimonio. 
 Josef Graf Lamberg con 
 la sua consorte Anna Werndl
 Steyr. 1880 Foto: Archivio del 
 Castello di Trautenfels


1878 Dopo numerosi cambi di proprietà , l’immobile viene acquistato dal conte Josef Lamberg. La dote della consorte Anna, figlia del produttore di armi stiriano Josef Werndl, insieme al proprio patrimonio, rendono possibile il restauro dell’immobile, allora molto trascurato, e la sistemazione degli interni per renderlo abitabile.

Castello di Trautenfels, sala di marmo (Marmorsaal), 1901 Foto: Archivio del Castello di Trautenfels


1878 Dopo numerosi cambi di proprietà, l’immobile viene acquistato dal conte Josef Lamberg. La dote della consorte Anna, figlia del produttore di armi stiriano Josef Werndl, insieme al proprio patrimonio, rendono possibile il restauro dell’immobile, allora molto trascurato, e la sistemazione degli interni per renderlo abitabile.

Castello di Trautenfels, grosso cortile a lucernario, 
 allestito secondo il tema “caccia”, 1901 Foto: Archivio del Castello di Trautefels


1878 Dopo numerosi cambi di proprietà, l’immobile viene acquistato dal conte Josef Lamberg. La dote della consorte Anna, figlia del produttore di armi stiriano Josef Werndl, insieme al proprio patrimonio, rendono possibile il restauro dell’immobile, allora molto trascurato, e la sistemazione degli interni per renderlo abitabile.

La stanza delle corna (Geweihzimmer) al secondo piano, 
 Castello di Trautenfels, 1908. Foto: Archivio del Castello di Trautenfels


1904 Dopo la morte del Conte, la contessa Anna LambergWerndl amministra la tenuta. Nel periodo interbellico si accumulano problemi di natura economica e mantenere l’edificio diventa sempre piÚ difficile.

Castello di Trautenfels, 1920 (ca.) Foto: Archivio del Castello di Trautenfels


1941 La contessa Anna Lamberg-Werndl vende il castello, con l’aiuto dei suoi quattro figli, ormai adulti, alla Reichspost tedesca. A causa dello scoppio della guerra, il progetto per la realizzazione di un centro di formazione per la classe dirigente, composto da un centro internazionale per ingegneria delle telecomunicazioni e un’associazione delle Poste europea, non viene piÚ messo in atto.


1945 Dopo il crollo del nazionalsocialismo, il castello, di proprietà tedesca, viene amministrato dagli inglesi. Nei primi anni dopo la fine della guerra le stanze del castello hanno ospitato temporaneamente piÚ di 300 profughi. Successivamente la Repubblica d’Austria diventa proprietaria del castello.


1950 L’ostello della gioventù stiriano si trasferisce nel castello, più precisamente nelle stanze al piano terra, al piano ammezzato e al secondo piano.

Ospiti dell’ostello della gioventù nel cortile anteriore del castello, 1970 Foto: Karl Haiding


1951 Il Bundesland della Stiria prende in affitto le sale situate al primo piano dell’edificio e incarica Karl Haiding della costruzione di un museo per il distretto di Liezen. In vista di mostre future sono stati collezionati oggetti e documenti originali sul tema dell’apicoltura e sull’antica arte pasticciera, sul bosco, sul legno e sull’alpicoltura.

Karl Haiding recupera 
 oggetti per il museo 
 Pichl Kainisch, 1957 Foto: Archivio del 
 Castello di Trautenfels


Haiding, Karl (1906-1985), di professione demologo, ricopriva durante il nazionalsocialismo un’alta carica all’interno dell’Amt Rosenberg. Cfr. Mindler Ursula, “… nonostante non abbia fatto nessuna confessione e la mia visione pangermanica sia ampiamente nota ai miei colleghi…”. Annotazioni su Karl Haiding (1906-1985). In: Österreichische Zeitschrift für Volkskunde, NS Band LXIV, Heft 2 (2010), pg. 179-202. (disponibile allo shop)

Karl Haiding recupera 
 oggetti per il museo 
 Pichl Kainisch, 1957 Foto: Archivio del 
 Castello di Trautenfels

Il Museo di Trautenfels deve la gran parte delle sue collezioni folcloristiche all’impegno profuso di Karl Haiding. A partire dal 1955 egli contribuì a dare forma al museo. Del suo operato prima del 1945 e del suo coinvolgimento nel nazionalsocialismo non se ne parlò per molto tempo. Ciò condusse a un dibattito nei media, all’inizio del XXI secolo, al quale fece seguito un’analisi scientifica delle opere postume di Haiding e di Haiding stesso come persona.


1959

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La Repubblica d’Austria vende il Castello di Trautenfels insieme all’area circostante come premio di riconoscimento e “regala” 750.000 scellini austriaci all’ostello della gioventù stiriano per la ristrutturazione della torre difensiva, già molto danneggiata. I lavori di ristrutturazione furono eseguiti dal 1960 al 1962.

Giovanni d’Asburgo-Lorena, arciduca d’Austria (1782-1859)
 olio su metallo (Leopold Kupelwieser [1796-1862]) Foto: Nicolas Lackner


1959

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il 9 agosto viene inaugurato il museo di storia e cultura locale (Heimatmuseum); museo per il distretto di Liezen e dipartimento del Joanneum (fondato dall’arciduca d’Austria nel 1811). Nel 1971 il nome del castello viene cambiato in “Landschaftsmuseum Schloss Trautenfels”, dal 2011 il dipartimento del museo viene chiamato Schloss Trautenfels. La mostra permanente ha ancora il nome di “Landschaftsmuseum”.

Giovanni d’Asburgo-Lorena, arciduca d’Austria (1782-1859)
 olio su metallo (Leopold Kupelwieser [1796-1862]) Foto: Nicolas Lackner


1959

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il 9 agosto viene inaugurato il museo di storia e cultura locale (Heimatmuseum); museo per il distretto di Liezen e dipartimento del Joanneum (fondato dall’arciduca d’Austria nel 1811). Nel 1971 il nome del castello viene cambiato in “Landschaftsmuseum Schloss Trautenfels”, dal 2011 il dipartimento del museo viene chiamato Schloss Trautenfels. La mostra permanente ha ancora il nome di “Landschaftsmuseum”.

Inaugurazione del museo. Univ.-Prof. Dr. Hanns Koren inaugura l’Heimatmuseum il 9 agosto 1959. Foto: Albert Rastl


1959

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il 9 agosto viene inaugurato il museo di storia e cultura locale (Heimatmuseum); museo per il distretto di Liezen e dipartimento del Joanneum (fondato dall’arciduca d’Austria nel 1811). Nel 1971 il nome del castello viene cambiato in “Landschaftsmuseum Schloss Trautenfels”, dal 2011 il dipartimento del museo viene chiamato Schloss Trautenfels. La mostra permanente ha ancora il nome di “Landschaftsmuseum”.

Salone della mostra nell’Heimatmuseum. Presentazione di oggetti per la pesca e oggetti di una collezione di badili, 1962. Foto: Karl Haiding


1959

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il 9 agosto viene inaugurato il museo di storia e cultura locale (Heimatmuseum); museo per il distretto di Liezen e dipartimento del Joanneum (fondato dall’arciduca d’Austria nel 1811). Nel 1971 il nome del castello viene cambiato in “Landschaftsmuseum Schloss Trautenfels”, dal 2011 il dipartimento del museo viene chiamato Schloss Trautenfels. La mostra permanente ha ancora il nome di “Landschaftsmuseum”.

Inaugurazione della mostra speciale dal titolo “Steirisches Salz”, 1975. 
 Ing. Franz Stadler (a destra) e Dr. Volker Hänsel (il terzo da destra) accompagnano gli ospiti tra gli oggetti della mostra. Foto: Albert Rastl


1982

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Nonostante l’attività a pieno ritmo dell’ostello della gioventù (fino a 30.000 pernottamenti annuali) le difficoltà finanziarie aumentano e opere di risanamento del tetto, della facciata e dell’arredamento sono sempre più urgenti. L’ostello viene chiuso. Il collegio per l’agricoltura e la selvicoltura, situato dal 1969 in alcune stanze del castello, viene trasferito a Gröbming.

Cortile anteriore del castello, 1983. Le diverse entrate del castello vengono protette dalla caduta di materiali. Foto: Archivio del 
 Castello di Trautenfels


1982

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Nonostante l’attività a pieno ritmo dell’ostello della gioventù (fino a 30.000 pernottamenti annuali) le difficoltà finanziarie aumentano e opere di risanamento del tetto, della facciata e dell’arredamento sono sempre più urgenti. L’ostello viene chiuso. Il collegio per l’agricoltura e la selvicoltura, situato dal 1969 in alcune stanze del castello, viene trasferito a Gröbming.

Castello di Trautenfels,
 lato nord, 1983 Foto: Archivio del 
 Castello di Trautenfels


1982

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Su iniziativa di Volker Hänsel, ex direttore del museo, nasce il “Consiglio di amministrazione per la conservazione del Castello di Trautenfels”. Nel dicembre 1983 viene costituita l “Associazione Castello di Trautenfels”. Per volere dei rappresentanti politici della Stiria il Castello di Trautenfels rimane un “centro di cultura nazionale e internazionale con annesso un museo per il distretto di Liezen”.


1983 Il comune di Pßrgg-Trautenfels, con l’aiuto del Bundesland della Stiria, acquisisce il castello, pagandolo una cifra simbolica pari a uno scellino austriaco. Il comune affitta il castello all’Associazione Castello di Trautenfels, la quale ha come obiettivo quello di occuparsi del risanamento e mantenimento del castello e promuovere il Landschaftsmuseum del Joanneum.


1984–1989 per salvare il castello, ormai ridotto in rovina, vengono eseguiti lavori di risanamento al tetto, alla facciata e alle finestre. Il tutto fu possibile grazie a finanziamenti e donazioni.

Lavori di ristrutturazione nel piano ammezzato, 1991 Foto: Archivio del Castello di Trautenfels


1984–1989 per salvare il castello, ormai ridotto in rovina, vengono eseguiti lavori di risanamento al tetto, alla facciata e alle finestre. Il tutto fu possibile grazie a finanziamenti e donazioni.

Castello di Trautenfels, facciata sud, ottobre 1984. Una parte del tetto di scandole è già stata rinnovata. Foto: Archivio del Castello di Trautenfels


1984–1989 per salvare il castello, ormai ridotto in rovina, vengono eseguiti lavori di risanamento al tetto, alla facciata e alle finestre. Il tutto fu possibile grazie a finanziamenti e donazioni.

Castello di Trautenfels,
 intorno al 1988 Foto: UMJ, Ernst Haar


1990–1992

Il grande cortile con luminari. La seconda scalinata realizzata appositamente per agevolare il flusso di visitatori diventa, con i suoi piccoli gradini, 
 un delicato trait d’union 
 tra l’ascensore in vetro e 
 il cortile. Foto: Ernst Reichenfelser

Il Castello di Trautenfels si aggiudica l’incarico per l’organizzazione dell’esposizione regionale della Stiria, intitolata Lust und Leid. Barocke Kunst, barocker Alltag (Gioia e dolore. Arte barocca, quotidianità barocca). Viene approvato il budget destinato alla ristrutturazione completa dell’edificio e alla realizzazione di infrastrutture al passo con i tempi per il museo e il centro culturale. Le opere di ristrutturazione, nello stile del XX secolo, sono state progettate ed eseguite dall’architetto Manfred Wolff-Plottegg in collaborazione con il Bundesdenkmalamt (agenzia austriaca federale per i monumenti) e i relativi committenti.


1990–1992

Scala nella torre. La scala 
 in cemento armato è situata nella torre al centro dell’edificio e si collega 
 con la piattaforma panoramica. Con la sua particolare ringhiera creata con corde di pianoforte crea un’atmosfera del tutto musicale. Foto: Ernst Reichenfelser

Il Castello di Trautenfels si aggiudica l’incarico per l’organizzazione dell’esposizione regionale della Stiria, intitolata Lust und Leid. Barocke Kunst, barocker Alltag (Gioia e dolore. Arte barocca, quotidianità barocca). Viene approvato il budget destinato alla ristrutturazione completa dell’edificio e alla realizzazione di infrastrutture al passo con i tempi per il museo e il centro culturale. Le opere di ristrutturazione, nello stile del XX secolo, sono state progettate ed eseguite dall’architetto Manfred Wolff-Plottegg in collaborazione con il Bundesdenkmalamt (agenzia austriaca federale per i monumenti) e i relativi committenti.


1990–1992 Il Castello di Trautenfels si aggiudica l’incarico per l’organizzazione dell’esposizione regionale della Stiria, intitolata Lust und Leid. Barocke Kunst, barocker Alltag (Gioia e dolore. Arte barocca, quotidianità barocca). Viene approvato il budget destinato alla ristrutturazione completa dell’edificio e alla realizzazione di infrastrutture al passo con i tempi per il museo e il centro culturale. Le opere di ristrutturazione, nello stile del XX secolo, sono state progettate ed eseguite dall’architetto Manfred Wolff-Plottegg in collaborazione con il Bundesdenkmalamt (agenzia austriaca federale per i monumenti) e i relativi committenti. Scalinata nel grosso cortile a lucernario Foto: Ernst Reichenfelser


Il grande cortile con luminari. La seconda scalinata realizzata appositamente per agevolare il flusso di visitatori diventa, con i suoi piccoli gradini, 
 un delicato trait d’union 
 tra l’ascensore in vetro e 
 il cortile. Foto: Ernst Reichenfelser

La pianificazione fu elaborata tenendo in considerazione 1) le opere di risanamento necessarie all’edificio, 2) ciò che era necessario per poterlo riutilizzare nuovamente e 3) i tratti architettonici riguardanti la “costruzione su edificio già esistente” che erano già stati sviluppati nella bozza. L’intero edificio fu aperto ai visitatori aggiungendo un ingresso in galleria, la seconda scala con l’ascensore, la scala nella torre panoramica e infine una stanza che porta alla nuova uscita nella terrazza situata nell’ala orientale del castello. Ulteriori migliorie furono la cassa all’entrata, i nuovi bagni, la copertura dei cortili con luminari e la nuova area per i seminari, separata dal resto dell’edificio. L’intero edificio è dotato di un sistema di riscaldamento a pannelli radianti, gli impianti sanitari ed elettrici sono stati completamente rinnovati. All’estero sono state costruite officine coperte da un tetto verde, grazie al quale poter godersi un giro completo intorno 
 al castello.


1992 Durante le opere di ristrutturazione al piano ammezzato vengono alla luce diversi strati di colore. Dal 1997 al 1999 sono visibili affreschi risalenti al XVI secolo. Viene aperta al pubblico la cosiddetta “Sala degli affreschi”.

Sala degli affreschi. Scorcio sulla sala degli affreschi 
 con due opere della seconda metà del XVI secolo. Foto: Ernst Reichenfelser


1994 Il comune di Pürgg-Trautenfels affitta le sale del Castello Trautenfels al Bundesland della Stiria – Landesmuseum Joanneum.

August Ploček (* 1928 a Stainach, † 2013 a Graz)
 Castello di Trautenfels con iris, 1989
 Acquerello 
 Castello di Trautenfels, UMJ


1998 Inaugurazione del nuovo Landschaftsmuseum. Nelle 
 sue 13 sale a tema, caratterizzate da una disposizione caleidoscopica, viene dato spazio alla cultura e alla natura che caratterizzano la valle Ennstal e l’Ausseerland.

Veduta stanza espositiva „Von den Behausungen“ („delle dimore")
 "Foto: UMJ, Ernst Reichenfelser


2006–2007 Il disboscamento della collina adiacente al castello rende visibile l’intero complesso ovvero la torre difensiva e la struttura muraria del castello. E’ così che viene ricreata una situazione storica di particolare importanza.

Castello di Trautenfels, 2007
 La collina del castello dopo la potatura. 
 "Foto: UMJ, Nicolas Lackner


2007–2010 A causa di un crollo della parte sud-occidentale del bastione viene eseguita un’analisi statica di tutte le mura e, per ragioni di sicurezza, viene chiusa la strada d’accesso al castello e aperta una via d’accesso secondaria provvisoria. Il budget viene approvato dal governo stiriano e nel 2009 vengono eseguite opere di risanamento e di consolidamento statico tramite un apposito sistema di inchiodatura autoportante, mantenendo la costruzione originale. Grazie all’illuminazione esterna anche di notte questo simbolico edifico non passa inosservato.

Crollo della parte sud-occidentale del bastione, primavera 2009 Foto:Katharina Krenn


2007–2010 A causa di un crollo della parte sud-occidentale del bastione viene eseguita un’analisi statica di tutte le mura e, per ragioni di sicurezza, viene chiusa la strada d’accesso al castello e aperta una via d’accesso secondaria provvisoria. Il budget viene approvato dal governo stiriano e nel 2009 vengono eseguite opere di risanamento e di consolidamento statico tramite un apposito sistema di inchiodatura autoportante, mantenendo la costruzione originale. Grazie all’illuminazione esterna anche di notte questo simbolico edifico non passa inosservato.

Lavori di risanamento della parte sud-occidentale del bastione, estate 2009 Foto: Katharina Krenn


2007–2010 A causa di un crollo della parte sud-occidentale del bastione viene eseguita un’analisi statica di tutte le mura e, per ragioni di sicurezza, viene chiusa la strada d’accesso al castello e aperta una via d’accesso secondaria provvisoria. Il budget viene approvato dal governo stiriano e nel 2009 vengono eseguite opere di risanamento e di consolidamento statico tramite un apposito sistema di inchiodatura autoportante, mantenendo la costruzione originale. Grazie all’illuminazione esterna anche di notte questo simbolico edifico non passa inosservato.

Scavi nel cortile anteriore del castello, autunno 2009 Foto: Katharina Krenn


2007–2010 A causa di un crollo della parte sud-occidentale del bastione viene eseguita un’analisi statica di tutte le mura e, per ragioni di sicurezza, viene chiusa la strada d’accesso al castello e aperta una via d’accesso secondaria provvisoria. Il budget viene approvato dal governo stiriano e nel 2009 vengono eseguite opere di risanamento e di consolidamento statico tramite un apposito sistema di inchiodatura autoportante, mantenendo la costruzione originale. Grazie all’illuminazione esterna anche di notte questo simbolico edifico non passa inosservato.

Lavori di pavimentazione nel cortile anteriore del castello, 2010 Foto: Katharina Krenn


2007–2010 A causa di un crollo della parte sud-occidentale del bastione viene eseguita un’analisi statica di tutte le mura e, per ragioni di sicurezza, viene chiusa la strada d’accesso al castello e aperta una via d’accesso secondaria provvisoria. Il budget viene approvato dal governo stiriano e nel 2009 vengono eseguite opere di risanamento e di consolidamento statico tramite un apposito sistema di inchiodatura autoportante, mantenendo la costruzione originale. Grazie all’illuminazione esterna anche di notte questo simbolico edifico non passa inosservato. Lato sud. Muri del bastione con edificio annesso dopo la ristrutturazione, 2010 Foto: Katharina Krenn


2007–2010 A causa di un crollo della parte sud-occidentale del bastione viene eseguita un’analisi statica di tutte le mura e, per ragioni di sicurezza, viene chiusa la strada d’accesso al castello e aperta una via d’accesso secondaria provvisoria. Il budget viene approvato dal governo stiriano e nel 2009 vengono eseguite opere di risanamento e di consolidamento statico tramite un apposito sistema di inchiodatura autoportante, mantenendo la costruzione originale. Grazie all’illuminazione esterna anche di notte questo simbolico edifico non passa inosservato.

Parte sud-ovest del bastione dopo la ristrutturazione, 2010. Foto: Katharina Krenn


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A causa di un grave pericolo di crollo di una parte del bastione del castello di Trautenfels lunga circa 30 metri, la via d’accesso adiacente al bastione dovette essere chiusa a Natale 2007. Dai dati raccolti emerse che il bastione versava in condizioni disastrose; per questo fu poi sviluppato un intero piano di ristrutturazione. Nel luglio 2009, dopo l’approvazione del budget da parte del governo stiriano, poterono iniziare i lavori che furono poi completati all’inizio dell’estate del 2010.

Crollo della parte sud-occidentale del bastione, primavera 2009 Foto:Katharina Krenn


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Brevetto europeo, EP2141287: Tramite il rilevamento della distanza dietro al muro portante, con dischi in betone per la distribuzione del carico e inchiodatura di terra autoportante viene costruito un nuovo sistema portante. Questo permette di lasciare intatte le mura giĂ esistenti e far sĂŹ che si sostengano in modo autonomo.

Lavori di risanamento della parte sud-occidentale del bastione, estate 2009 Foto: Katharina Krenn


2015 In seguito alla riforma dei comuni, i comuni di PürggTrautenfels e Stainach sono stati uniti al comune di Stainach-Pürgg, attuale proprietario del Castello di Trautenfels. Il comune di Stainach-Pürgg infatti affitta l’edificio all’Universalmuseum Joanneum. Il Joanneum è quindi responsabile per la manutenzione e l’amministrazione della fortezza. L’intero castello viene utilizzato come museo e per eventi culturali. Non solo l’intero edificio ma anche la torre panoramica sono aperti al pubblico.

Castello di Trautenfels, fotografia aerea, giugno 2018 Foto: Christoph Huber


2015

STEMMA DEL MARKTGEMEINDE DI STAINACH-PÜRGG „Scudo: di grigio a otto rose rosse si innalza una pantera di nero da una montagna di rosso, all’interno di quest’ultima vi è una piramide a gradini composta da tre pietre di grigio.“ Lo stemma contiene elementi del 1979 e del 1985 conferiti agli stemmi dei comuni di Pürgg-Trautenfels e Stainach. La pantera nera simboleggia l’ex palazzo margravio sul Pürgg, le rose rosse dello stemma di Trauttmansdorff simboleggiano il Castello di Trautenfels. Alla base dello scudo si trova, su sfondo rosso, una piramide a gradini, composta da tre pietre grigie squadrate, che riprende il sigillo della famiglia Steinach risalente al 1293. (Delibera sullo stemma comunale, approvata il 25 febbraio 2016 dal Governo federale della Stiria, in vigore dal 5 marzo 2016).

In seguito alla riforma dei comuni, i comuni di PürggTrautenfels e Stainach sono stati uniti al comune di Stainach-Pürgg, attuale proprietario del Castello di Trautenfels. Il comune di Stainach-Pürgg infatti affitta l’edificio all’Universalmuseum Joanneum. Il Joanneum è quindi responsabile per la manutenzione e l’amministrazione della fortezza. L’intero castello viene utilizzato come museo e per eventi culturali. Non solo l’intero edificio ma anche la torre panoramica sono aperti al pubblico.


Il Castello di Trautenfels, un dipartimento dell’Universalmuseum Joanneum, rappresenta un luogo ricco di arte e cultura incentrato in particolare sulla storia, la cultura e gli elementi naturali del distretto di Liezen. La sua collezione comprende piÚ di 40.000 oggetti. Si ha quindi la possibilità di confrontarsi con argomenti dal carattere tipicamente regionale per poi ricondurli a contesti nazionali e internazionali.

Castello di Trautenfels con il massiccio di Grimming Foto: Christoph Huber


Sezioni espositive dell’
 Universalmuseum Joanneum in 13 siti: Armeria Landeszeughaus • Kunsthaus Graz • Castello Eggenberg: sale sontuose e giardini, un’antica galleria d’arte, la sala numismatica e il museo archeologico • Museo Romano di Flavia Solva • Museo per la storia • Museo del Folclore • Quartiere Joanneum: Museo di Scienze Naturali, Center of Science Activities (COSA), Neue Galerie Graz e BRUSEUM • Institut für Kunst im öffentlichen Raum (Instituto d’arte all’aria aperta) • Parco delle Sculture Austriaco • Rosegger-Geburtshaus Alpl (Casa natale di Rosegger ad Alpl) • RoseggerMuseum Krieglach (Museo Rosegger a Krieglach) • Museo folcloristico all’aperto Stübing • Castello di Trautenfels • Castello di Stainz (Museo della caccia e dell’agricoltura)


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