Successi e sfide nel rafforzamento dello stato di diritto per promuovere lo sviluppo sostenibile Una prevenzione efficace del crimine e istituzioni giudiziarie ben funzionanti sono fondamentali per costruire la pace e consolidare i benefici dello sviluppo. In sintesi, lo stato di diritto è indispensabile per lo sviluppo sostenibile. Ampiamente riconosciuto è anche l’intimo legame tra stato di diritto e diritti umani, come dimostrano le riforme in materia di accesso alla giustizia, corruzione, libertà di stampa e indipendenza del sistema giudiziario. Nella sua relazione sullo stato di avanzamento dell’agenda di sviluppo delle Nazioni Unite dopo il 2015, il Segretario generale ha sottolineato che “pace e stabilità, diritti umani e governance efficace, basata sullo stato di diritto e istituzioni trasparenti, sono al contempo esiti finali ed elementi di attivazione dello sviluppo. Non vi può essere pace senza sviluppo, né sviluppo senza pace. Una pace duratura e uno sviluppo sostenibile non possono essere pienamente realizzati senza il rispetto per i diritti umani e lo stato di diritto”. Questi sentimenti hanno avuto risonanza negli incontri preparatori regionali per il 13° Congresso sulla prevenzione del crimine e sono stati ribaditi nelle discussioni in sede di Assemblea generale. La definizione di quadri giuridici, la garanzia dell’applicazione delle norme e delle procedure e la riduzione della corruzione hanno consentito di erogare efficacemente servizi sanitari, educativi e altri servizi sociali. La loro assenza, d’altro canto, è stata indicata come fattore determinante nei paesi che non sono riusciti a conseguire i target stabiliti dagli obiettivi di sviluppo del Millennio. Leggi appropriate e meccanismi di applicazione credibili hanno contribuito ad ampliare le opportunità, anche per le donne e i gruppi svantaggiati, di partecipare alla vita economica e politica. Il quadro giuridico Sia la Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale (UNTOC) sia la Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione (UNCAC) mettono
in luce l’impatto negativo delle attività criminali sullo sviluppo. L’UNCAC si sofferma anche sul recupero dei beni (ossia il recupero del patrimonio nazionale depredato) come principio fondamentale che ha effetti positivi sullo sviluppo. Il protocollo addizionale sulla tratta di esseri umani della Convenzione sulla criminalità organizzata transnazionale impone l’adozione di misure volte ad attenuare i fattori che rendono le persone vulnerabili alla tratta come, ad esempio, la povertà, il sottosviluppo e la mancanza di pari opportunità. Analogamente, il protocollo addizionale sul traffico di migranti attribuisce massima priorità a misure preventive rivolte ai potenziali migranti per combattere le cause socioeconomiche che sono alla radice del fenomeno. Il protocollo addizionale sul traffico di armi da fuoco si occupa anch’esso dello sviluppo economico e sociale e del diritto dei cittadini di vivere in pace. I Congressi delle Nazioni Unite sulla prevenzione del crimine si sono soprattutto concentrati, negli ultimi quindici anni, sui legami tra stato di diritto e sviluppo, e gli Stati membri hanno quindi riconosciuto la reciproca influenza positiva tra un sistema di giustizia penale funzionante, efficiente, efficace e umano e uno sviluppo economico e sociale sostenibile a lungo termine. Necessità della raccolta di dati La raccolta di dati e l’analisi dei sistemi di giustizia penale e dei crimini sono essenziali per sviluppare e attuare politiche e programmi di prevenzione del crimine a tutto spettro, attività che tuttavia possono risultare complesse, soprattutto per i paesi a medio e basso reddito. L’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC) sostiene gli Stati membri affinché rafforzino la raccolta di statistiche ufficiali e rende disponibili le informazioni pertinenti attraverso l’indagine sulle tendenze del crimine. I risultati delle indagini possono contribuire a formulare politiche efficaci di
prevenzione del crimine e ampliare le conoscenze sulle cause primarie che inducono ad assumere comportamenti illeciti. Superare le sfide per riformare La riforma dei sistemi di giustizia penale è un’impresa delicata e impegnativa. Intrinsecamente politica, poiché coinvolge risorse e interessi consolidati, spesso la riforma tocca ambiti sensibili come la corruzione. È inoltre probabile che i funzionari corrotti siano restii a modificare lo status quo. Sostenere i processi di riforma nei paesi in transizione o che emergono da un conflitto pone sfide specifiche. Nella Repubblica democratica del Congo, varie organizzazioni delle Nazioni Unite hanno sviluppato un programma congiunto di sostegno alla giustizia basato sulle priorità e le esigenze nazionali. In Somalia e Burundi sono state sviluppate strategie dell’ONU in materia di stato di diritto per evitare che l’impegno fosse frammentato e duplicato. Per contrastare efficacemente tutte le forme di crimine, tra cui la criminalità organizzata, la corruzione e il terrorismo, è necessario un approccio coordinato. Non basta potenziare un settore del sistema di giustizia penale. Ad esempio, rafforzare soltanto la polizia ha generalmente condotto a ulteriori ritardi nei
tribunali e ha aumentato il ricorso alla custodia cautelare, peggiorando così il sovraffollamento delle carceri. La polizia, le procure, i tribunali e gli istituti penitenziari operano più efficacemente quando interagiscono e integrano i propri sforzi con l’importante lavoro svolto da altri settori e dalla società civile. Nell’approccio basato sui diritti umani alla riforma della giustizia penale è possibile identificare chiaramente chi ha diritti e chi ha responsabilità ed è possibile affrontare le esigenze specifiche di donne, minori e persone emarginate o discriminate. Conclusione Il miglioramento della governance, il rafforzamento delle istituzioni e la riduzione della vulnerabilità alla corruzione sono sfide fondamentali dello sviluppo. Il Congresso sulla prevenzione del crimine prenderà in esame il ruolo cruciale dello stato di diritto come elemento di attivazione ed esito dello sviluppo e come parte integrante di una crescita equa e sostenibile, oltre a discutere l’importanza dell’inserimento dello stato di diritto, in particolare della prevenzione del crimine e del rafforzamento del sistema di giustizia penale, negli obiettivi dello sviluppo sostenibile.