URKA! Salento /// guida estiva 2010

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salento guida estiva /// 2010



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indice /// zone

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colazione siti balneari pranzo & cena cultura aperitivo bar & pub eventi & sagre musica

/// numeri utili

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premessa A chi ce lo ha chiesto abbiamo sempre risposto che questa non è la solita guida. Non è né un libretto di eventi, né un piccolo manuale di storia dei monumenti. È invece un insieme di brevi, brevissimi racconti, scritti da chi il Salento lo ha sempre vissuto con occhio critico. Abbiamo costruito tante storie che attraversano una giornatatipo, immaginando il modo migliore di viverla. Dalla colazione al

sole in spiaggia, dal panino preso al volo in un alimentari alla scoperta delle curiosità storiche della provincia, passando per l’aperitivo prima di ripartire carichi alla volta dei migliori locali notturni e feste o sagre che siano. L’itinerario lo scegliete voi, i punti di riferimento ce li abbiamo messi noi. Vi renderete anche conto che perdersi in Salento è facilissimo, ma almeno ne sarà valsa la pena. Buone vacanze!


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salento guida estiva 2010

presenta:

salento guida estiva /// 2010 edizione unica a cura di: Salvatore Papa /// direttore responsabile Daniele Guido /// grafica & impaginazione Sergio Vaglio /// amministrazione con la collaborazione di: Federico Vaglio /// account e distribuzione Erik Chilly /// illustrazioni Alessio D'Ellena & Silvia Agozzino /// progetto grafico Daniele De Matteis /// sito web le recensioni sono scritte da: Alice Sabato /// Annamaria Todaro /// Carlo Di Gaetano Chiara De Carlo /// Elda Grazioso /// Elisabetta Mattia Federica Rossi /// Federico Vaglio /// Giorgio Riccardi Giuseppe Muci /// Laura Gerardi /// Massimiliano De Rubertis Salvatore Papa /// Serena De Carlo /// Sergio Duma ringraziamenti speciali a: Angelo Felline /// Annamaria Todaro /// Elena Resera /// Giorgio Riccardi Laura Gerardi /// Massimiliano De Rubertis /// Sara Papa /// Sergio Duma stampa: Poligrafica srl - Modugno (BA) URKA! sas /// comunicazione e servizi low-cost via Don Mazzolari, 13 - 73044 Galatone (LE) +39 348 5957850 /// urka@urkaedizioni.com www.urkaedizioni.com Vincitore del concorso Principi Attivi - Giovani Idee per una Puglia Migliore



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zone /// salento guida estiva 2010

zona 1 2

Torre lapillo


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zona 3 4 5

Torre dell’Orso

Santa Maria di Leuca


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colazione /// salento guida estiva 2010


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colazione


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colazione /// salento guida estiva 2010

colazione zona 1 /// Bar Garden /// Garden Bar /// Il Canneto /// Miramare /// 'Ndillo... con dolcezza /// Pasticceria Ascalone /// Piccadilly

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zona 2 /// Caffè Alvino /// Cornetteria... di notte /// Dolce Lecce /// Icaro Libri&Caffè /// Le Delizie del Forno /// Pasticceria Cherì

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zona 3 /// Dentoni

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zona 4 /// Caffè delle Terme

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zona 5 /// Bar del Porto /// Ice Bar /// Inter Bar /// Kampure

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cornetterie notturne

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colazione /// salento guida estiva 2010

zona 1

Bar Garden

Gallipoli / via Kennedy /// La vera peculiarità del Garden è lo spazio unico che incorpora l’officina dove prendono forma le colazioni notturne. Come dire: noi non abbiamo niente da nascondere. Il consiglio però è di andare dritti ai cornetti. La sfoglia è industriale e si vede, ma la crema è prodotta artigianalmente e, sempre che la preferiate a nutella o marmellata, viene iniettata con un siringone da pasticceria, evitando in questo modo di ingerire ciò che è appena stato sfornato senza provocare gravi ustioni. Soddisfatti vi concederete un secondo giro. zona 1

Garden Bar

Galatone / via XX settembre, 193 /// In questo paese una delle pratiche più degne di plauso è senza ombra di dubbio la colazione al Garden. L’impasto della sfoglia perfetto, il sapore coinvolgente della crema unita al gusto classico e sicuro di un cioccolato da brividi donano ai cornetti la musicalità di un disco in grado di rivoltare gioiosamente le giornate iniziate male. E poi i pasticciotti – pieni fino ad esplodere – e la tradizione del cappuccino senza fronzoli accademici. Come Rocky invocherete il nome della proprietaria sospirando “Adriana!”. zona 1

Il Canneto

Gallipoli / piazza Canneto /// Tra le mura della splendida città vecchia di Gallipoli e il grattacielo che inaugura le brutture architettoniche della città nuova si incrociano scirocco e tramontana. Di notte entrambi i venti si portano appresso le fragranze dei resti di pesce morto, scambiandosi la mano a ridosso del porto e costringendo i passanti all’apnea intermittente. Un’ottima boccata d’aria ve la offre questo piccolo bar, ultima tappa dei nottambuli in zona, famoso per l’accostamento di paste calde e “gratta e vinci”. Dieci cornetti o un milionario? A voi la scelta.


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zona 1

Miramare

Porto Cesareo / piazza Nazario Sauro, 11 / tel 0833 569025 /// Che voglia di farsi coccolare dalle cose buone la mattina presto dopo le notti vagabonde per locali! E allora via di corsa prima di andare a dormire, al Miramare, proprio di fronte la costa jonica, a farsi accarezzare dal profumo di cornetti e pasticciotti appena sfornati e il rumore delle onde che muoiono dolci a riva. Sotto il tendone blu è un piacere rimanere seduti pigramente ai tavolini, osservando il sole che sorge sull’acqua sotto le occhiatacce dei pescatori che hanno appena tirato le reti. Bella la vita, eh? zona 1

'Ndillo... con dolcezza

Gallipoli / via di San Sebastiano, 13 (centro storico) /// C’è qualcuno che si preoccupa di soddisfare le vostre voglie negli orari più ameni. Se dopo una nottatona (o appena prima di iniziarla) volete dare una ripassatina alle vostre papille, avete solo da chiedere a ‘Ndillo in persona che col fare del buon padre di famiglia sfornerà per voi cornetti dai gusti a richiesta (potete ‘ndire la vostra al riguardo sulla sua bacheca di Facebook). Tutto fatto ovviamente… con dolcezza. zona 1

Pasticceria Ascalone

Galatina / via Vittorio Emanuele, 17 / tel 0836 566009 /// Andrea Ascalone, virile artigiano, come ama definirsi, è un artista del dolce. Nella sua bottega si racconta sia nato nel lontano 1745 il pasticciotto dalle mani del suo antenato Nicola. Lui continua a creare e vendere le sue opere raccomandandole ché non vadano bistrattate, ché non finiscano in bocche poco attente. I suoi masterpiece, sono quotidianamente in edizione limitata per spiriti realmente volenterosi. E prima di affondare la lingua nelle sue meraviglie, “L’Ascalone”, come lo chiamano, potrebbe raccontarvi una di quelle storie che rendono la sua bottega un teatrino immerso nella vera e sincera tradizione. Segnatevelo.


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colazione /// salento guida estiva 2010

zona 1

Piccadilly

Santa Maria al Bagno (Nardò) / piazza Nardò, 25 / tel 0833 573025 /// Meta della movida notturna è un’ottima pasticceria, ma anche gelateria, rosticceria e creperia. Santa Maria non è Londra, ma piazza Nardò ha anch’essa una sua importanza storica. Pare, infatti, che qui si rifugiarono alcuni ebrei durante le persecuzioni della seconda guerra mondiale. E questo spiega la presenza a poche centinaia di metri di un moderno museo della memoria. Per evitare i cali di zuccheri divorate un bel pasticciotto. zona 2

Caffè Alvino

Lecce / piazza Sant’Oronzo, 30 / tel 0832 246748 /// Fare colazione ancora in pigiama con la sigla di “Uno Mattina”, quello lo fanno tutti. Ma farla in un luogo storico come il Caffè Alvino, depositario della cultura dolciaria salentina e situato in una signora piazza come quella di Sant’Oronzo è ben altra storia. Azzannerete uno dei pasticciotti migliori della zona di fronte alla colonna su cui la statua del santo patrono benedice la città con l’anfiteatro romano alle spalle e il vociare assonnato dei passanti. Un piacere di cui ogni leccese vi parlerà con orgoglio. zona 2

Cornetteria... di notte

Lecce / via Vittorio Alfieri, 12 / tel 0832 346435 /// Questo non mi era mai successo. Un buttafuori all’ingresso di una cornetteria davvero non l’avevo mai visto. Non c’è da meravigliarsi poi tanto, in effetti. La calca all’entrata rende necessario lo smistamento e la fame chimica notturna rende tutti più nervosi. Se poi si sommano gli odori e l’aspetto di dolci e rosticceria già fra le mani di quelli arrivati prima, allora il quadro diventa più chiaro. Tutto è di misura xxl, lecita giustificazione ai prezzi leggermente superiori alla media.


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zona 2

Dolce Lecce

Lecce / via Matteotti, 42 / aperto dalle 20 in poi /// Se siete amanti delle crepes nel dopocena, risparmiatevi il dolce a casa e venite fin qui. Il posto è piccolino, ma il proprietario crea delle vere e proprie opere d’arte culinarie che vi si scioglieranno in bocca. I grassi si scioglieranno da un’altra parte, ma io non ci penserei. Leggenda vuole che se prendete un caffè vi verrà affiancata una crepe minuscola, giusto per gradire: vi scenderanno le lacrime per la commozione. Certe sere bisogna fare un po’ di fila, ma ne vale la pena. zona 2

Icaro Libri&Caffè

Lecce / via Liborio Romano, 25 / tel 0832 241559 /// Se la mattina non ce la fate a preparare il solito caffè, vuoi per l’orario o per la fretta, il numero 25 di via Liborio Romano vi aspetta per servirvi una colazione da re. Mentre curiosate tra i libri a disposizione, potrete scegliere, a seconda della temperatura giornaliera, tra una favolosa crema di caffè con cioccolato nero o un fresco centrifugato alla frutta accompagnati da morbidi brownies, da gustare magari nel piccolo “giardino segreto” a cui si accede dal numero 23. Dovunque dobbiate andare arriverete comunque tardi. zona 2

Le Delizie del Forno Lecce / via dell’Abate, 41

/// Come ogni forno degno di questo nome, mesciu Francesco dà il meglio di notte quando la bocca è rinsecchita dall’alcol e il reflusso gastro-esofageo ha già preso quota. Le farmacie sono chiuse, ma i cornetti migliori della città, palliativo naturale, potrete trovarli qui, come anche pan cioc e tante altre sfizierie zuccherate. Pizzette e rosticceria sono affogati in litri di sugo e probabilmente non sono all’altezza del resto, ma si sa che i forni non sono luoghi di nouvelle cusine. Per trovarlo oltre al tom tom usate l’olfatto e una volta in zona seguite l’inconfodibile odore di pane caldo.


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colazione /// salento guida estiva 2010

zona 2

Pasticceria Cherì

Campi Salentina / via San Francesco, 3 /// Un papa nero magari non lo avremo mai, ma in questo piccolo paese il segno dei tempi è arrivato con una specialità salentina molto particolare: il pasticciotto nero. L’hanno chiamato “Pasticciotto Obama”, scorza e ripieno al cioccolato. Dopo aver ricevuto con apposito proclama la cittadinanza dal comune di Campi Salentina, la creazione di mesciu Angelo è sbarcata anche negli States fra gli onori di tutta la stampa italiana. Prossima tappa la Casa Bianca. Già mi immagino: “Mr. President, l’abbiamo creato a sua immagine e somiglianza”. zona 3

Dentoni

Torre dell’Orso (Marina di Melendugno) Piazza D’Acquisto 8 / tel 0832 841306 /// Il classico dei classici. A Torre dell’Orso la tappa a Dentoni che sia mattina, pomeriggio o sera tardi è d’obbligo. Amatissima per gli ottimi gelati, ma soprattutto per le torte e le crepes, la colazione da Dentoni è conosciuta non solo da chi vive da sempre in zona, ma anche e soprattutto dai turisti. Da provare assolutamente il cornetto alla nutella per la forma differente e il contenuto extra rispetto a tutti gli altri suoi simili. Peccato che sia chiuso nelle ore centrali notturne per gran parte dell’estate. Organizziamo una protesta. zona 4

Caffè delle Terme

Santa Cesarea Terme / viale Terme, 1 / tel 0836 949781 /// Dovete tentare: se ci andate di giorno fiondatevi verso il balcone in fondo, provate a conquistare l’unico tavolo che affaccia sulla scogliera. Se è già occupato poco male, potete comunque accomodarvi nell’ampia e fresca terrazza. Alzate lo sguardo: volte a stella ed uno scorcio fenomenale di architettura moresca. Rilassatevi: siete qui sicuramente per godervi uno dei famosi cornetti alla crema (badate bene, produzione propria), sfornati sia di giorno sia di notte, per gli irriducibili della movida.


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zona 5

Bar del Porto

Santa Maria di Leuca / via Doppia Croce, 65 / tel 0833 758581 /// La punta di Leuca è un condensato di miti e di storia che qui non si possono elencare. La cosa migliore è andarci di prima mattina, macinare 300 gradini di scalinata monumentale in direzione Africa, farsi una colazione al Bar del Porto e mettersi in esplorazione. Da lì, fatta una ricarica di calorie, ripartire alla volta delle ville ottocentesche o delle grotte millenarie, mentre di fronte a voi lo Ionio e l’Adriatico si toccano e si strusciano in continuazione. Fatto il giro, nuova ricarica con aperitivo al Bar del Porto e pronti per la grande risalita della scalinata, in direzione Italia stavolta. zona 5

Ice Bar

San Gregorio (Marina di Patù) / nei pressi dei parcheggi /// Durante le vacanze, si sa, succede raramente di svegliarsi presto. Ma se questo dovesse accadere perché già dalla sera prima prefiguravate una ricca e dolce colazione, sappiate che l’Ice Bar apre quasi a ora di pranzo, anche se non chiude prima delle cinque del giorno seguente. Quindi approfittatene per fare qualcos’altro, lasciate a casa i fioretti dietetici e correte ad ordinare l’enorme cornetto, speciale se lo fate riempire con nutella e cioccolato bianco.


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colazione /// salento guida estiva 2010

zona 5

Inter Bar

Tricase / via Umberto I /// Toto ha fatto del suo male la sua ricchezza. Lui soffre d’insonnia, dunque ne approfitta per aprire la notte. D’estate e d’inverno, con la pioggia e con le stelle, lui è sempre lì, costante come la gravitazione universale. Come un astro è impossibile sapere quanti anni abbia realmente, si dice che sia antecedente all’anagrafe. Nell’attesa dei risultati al carbonio 14 è possibile consolare appetiti languidi, con pasticciotto e cappuccino, o deliri chimici, con rustico e Dreher. A ognuno il suo. zona 5

Kampure

Torre Suda (Racale) / lungomare Corso Vittoria / tel 389 9737401 /// Torre Suda vive un po’ all’ombra del vicino gigante gallipolino. L’estate è un tranquillissimo posto di villeggiatura, forse un po’ troppo tranquillo. Così il Kampure è una risorsa per i giovani villeggianti. Posto sobrio e minimale, attivo tutto il giorno, buono per colazione, aperitivo e cena. Fa delle ottime pizze e dei bei panozzi. Ospita anche musica live, non sempre raccomandabile a dircela tutta, a meno che non riusciate a tollerare le tribute band. Il suo più grande valore risiede però nei cornetti della notte, una vera salvezza per vincere la fame di chi rientra dai bagordi gallipolini.


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cornetterie notturne /// zona 1

zona 2

Bar Garden

Dolce Lecce

vedi pag. 10

vedi pag. 13

zona 1

zona 2

Gallipoli / viale Kennedy

Il Canneto

Gallipoli / piazza Canneto vedi pag.10 zona 1

Miramare

Porto Cesareo pizza Nazario Sauro, 11 tel 0833 569025 vedi pag. 11 zona 1

Ndillo... con dolcezza

Gallipoli / via di San Sebastiano, 13 (centro storico) vedi pag. 11 zona 1

Piccadilly

Santa Maria al Bagno piazza Nardò, 25 / tel 0833 573025 vedi pag. 12 zona 2

Cornetteria... di notte

Lecce / via Vittorio Alfieri, 12 tel 0832 346435 vedi pag. 12

Lecce / via Matteotti, 42

Le Delizie del Forno

Lecce / via dell’Abate, 41 vedi pag. 13 zona 4

Caffè delle Terme

Santa Cesarea Terme viale Terme, 1 / tel 0836 949781 vedi pag. 14 zona 5

Ice Bar

Marina di Patù (San Gregorio) nei pressi dei parcheggi vedi pag. 15 zona 5

Kampure

Torre Suda (Racale) lungomare Corso Vittoria tel 389 9737401 vedi pag. 16


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siti balneari /// salento guida estiva 2010


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siti balneari


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siti balneari /// salento guida estiva 2010

siti balneari zona 1 /// Lido degli Angeli /// Lido dei Pirati /// Lu Chiapparu /// Mar Y Sol /// Orange Sun /// Parco di Porto Selvaggio /// Punta della Suina /// Torre Uluzzo /// Zen

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zona 3 /// Baia dei Turchi /// Balnearea Beach /// Lido San Basilio - Mamanera /// Porto Badisco /// Spiaggia dei Laghi Alimini /// Torre Sant’Andrea

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zona 4 /// AcquaViva /// Lido Caicco /// Porto Miggiano

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zona 5 /// Felloniche /// FunnuVoiere /// Insenatura di San Gregorio /// Kaibo /// Lavaturu /// Pescoluse /// Ponte Ciolo /// Santa Maria di Leuca

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surf spot

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siti balneari /// salento guida estiva 2010

zona 1

Lido degli Angeli

Torre Lapillo (Porto Cesareo) / litoranea Porto Cesareo /// Una capatina in un posto così ci starebbe solo per il nome: Li-do de-gli An-geli, sentite quant’è musicale. Peccato che la prima capatina seria ce la fecero negli anni ’70 e tutt’intorno costruirono casette e casettine abusive che resero Porto Cesareo la regina dell’illegalità edilizia in Italia. Questi geni pochi anni fa erano addirittura riusciti a far dichiarare zona edificabile il mare! Brutture retrostanti escluse, però, oltre le dune, la spiaggia merita per la sua sabbia finissima e il suo mare limpido soprattutto nei giorni di tramontana. Con lo scirocco invece le onde tendono ad essere minacciose, anche perché dopo pochi metri dal bagnasciuga l’acqua diventa abbastanza profonda. Perciò, se avete la statura dell’italiano medio e non sapete nuotare, meglio rimanere sul bagnasciuga. zona 1

Lido dei Pirati

Porto Cesareo / via dei Bacini / tel 333 3599548 /// Ok ok, non sarà il lido più rinomato di Porto Cesareo. Ma volete mettere? Un tratto di Ionio sempre cristallino. Una filetta di ombrelloni e lettini supereconomici. Una struttura in legno e canne che ripara dal sole un tot di tavolini. E un chioschetto che offre a richiesta qualsiasi cosa. Già, perché se glielo saprete chiedere, Fernando potrebbe cucinare personalmente impepate di cozze fumanti e anelli di calamari dorati. A prezzo di costo. E non pensate di lasciar nulla nei piatti: si offenderà. zona 1

Lu Chiapparu

Santa Caterina (Nardò) / via Cesare Cantù /// Il nome è il corrispettivo salentino di “cappero”. Questo perché questo prezioso ornamento culinario qui cresce selvaggio. A parte ciò però, “lu Chiapparu” è famoso soprattutto per i tuffi da un punto alto circa 4 metri, talmente di tendenza che a volte bisogna mettersi in fila. Nonostante ci siano solo scogli è possibile stendersi comodamente come se foste in spiaggia grazie allo spiazzale naturale in terra battuta che precede la roccia più ispida e impervia. E se il sole non vi gusta, c’è anche una striscia di pini a fare da ombra. Insomma, tutto-ma-proprio-tutto.


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zona 1

Mar Y Sol

Gallipoli / Lido Canne /// L’intera litoranea di Lido Canne potrebbe sembrare una delle tante che costeggiano lo Ionio. Spiagge attrezzate, ombrelloni dappertutto, chioschi, musica a palla e zolle libere prese d’assalto. Ma trovandosi, seppur di passaggio, bisognerà scegliere dove fermarsi e il Mar Y Sol è sicuramente un’ottima alternativa. All’ombra della pineta potrete far finta di giocare a beach volley e dopo prender posto in una delle zolle sopra citate, anche se nel weekend sarà comunque difficile riuscire a stendere completamente le gambe. Sempre che fusti e fustini in passerella non vi infastidiscano troppo. zona 1

Orange Sun

Porto Cesareo / località Lido Canne / via Torre Lapillo, 81 /// Scegliere Orange Sun può significare due cose: o si ha una passione sfrenata per un mare incantevole e per il loro famoso yogurt con pezzi di frutta fresca oppure si vuole correre il rischio o il piacere di imbattersi in calciatori, vips e soprattutto tronisti impettiti pronti a sfoggiare un nuovo tatoo. Tutti con seguito di fidanzate dai costumi ridotti (e mai di facili costumi). Se uno è davvero fortunato, però, può chiedere ai gestori di spegnere lo stereo con i brani più commerciali dell’estate per ascoltare dal vivo le note di “Ricominciamo”. Meglio mettere la testa sott’acqua. zona 1

Parco di Porto Selvaggio Nardò / località Porto Selvaggio

/// La chiamano spiaggia, ma qui di sabbioso non c’è quasi niente. L’unica cosa che richiama vagamente il concetto è una piccola striscia di pietre ammucchiate, indegne della meravigliosa scogliera e tutto ciò che le circonda. Dopo aver rischiato di rotolare giù per la discesa del parco naturale che vi separa dal mare vi troverete davanti a uno dei posti più incontaminati della penisola. Nonostante la marea di gente e pasta al forno ammassata nella pineta, il bagno in quest’acqua cristallina è un piacere che rimane inattaccabile. Quando, poi, al ritorno dopo la lunga risalita raggiungerete stremati la vostra auto posta ai lati della strada nonostante il divieto di fermata, sappiate che imprecare non servirà ad annullare la multa. Occhio, quindi, perché poco più in là c’è sia un parcheggio libero che uno a pagamento. Meglio essere vigili che subire.


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siti balneari /// salento guida estiva 2010

zona 1

Punta della Suina

Mancaversa / località Pizzo / litoranea Gallipoli /// Se cercavate una spiaggia gay friendly eccovi serviti. Negli anni il lido si è caratterizzato come luogo aperto e libero dai pregiudizi dove ognuno può sentirsi libero di fare ciò che vuole. Intendiamoci, non siamo a Woodstock, ma in questa zona è un lusso, soprattutto se si considera la location a cinque stelle fornita direttamente da madre natura. In pieno stile caraibico, mare compreso, potrete assistere ad un tramonto da urlo e nei weekend continuare ad indossare il pareo fino a notte fonda accompagnati dalle selezioni lounge e chill-out dei dj. L’affollamento potrebbe dar noia, ma oltrepassando il baretto e gli scogli sulla sinistra si apre una lingua di sabbia lunga circa un chilometro. Al naturale. zona 1

Torre Uluzzo

Santa Caterina (Nardò) / S.P. 286 /// Ri-Badisco. Nel senso che questa è la Porto Badisco dello Ionio. Anche qui grotte e Picasso ante-litteram. Ma se a Badisco il paesaggio è dolce e l’orizzonte lungo, a Torre Uluzzo, proprio accanto all’oasi protetta di Porto Selvaggio, sarà un’insenatura profondissima a mozzarvi il fiato. Come nell’inferno di Dante bisogna scendere. Ad aspettarvi, però, non sarà Lucifero, ma i colori di un mare da cartolina e un gruppo di tedesche, di quelle che trovano il decoltè volgare perché nasconde una parte del seno. Una delle meraviglie del Salento. zona 1

Zen

Gallipoli / lungomare Galilei /// “Elegante” è l’aggettivo più usato per descrivere lo Zen, lido balneare sul quel nastro trasportatore di automobili e altro bendidio del lungomare Galilei. Se ritenete l’eleganza un concetto relativo, non potrete però negare l’assoluta bellezza della spiaggia gallipolina e del suo orizzonte da brividi caldi. E se a questo aggiungete pure tutti i comfort delle moderne spiagge attrezzate, i vostri bagni saranno molto vicini all’idea del paradiso che ci fu promesso al catechismo. Se invece non vi importa un fico della classe e dell’eleganza, freaks brutti e sporchi, vi spediamo a Frassanito!


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zona 3

Baia dei Turchi

Otranto / località Alimini / S.P. 366 /// Dove ora serenamente prendono il sole centinaia di bagnanti sei secoli fa sbarcarono circa 18 mila turchi male intenzionati. Il loro scopo era impossessarsi della città di Otranto e convertire la popolazione all’islamismo con le cattive. La cosa non andò a genio agli idruntini e in una delle battaglie più sanguinose della storia furono 800 a morire per protesta. Oltre all’interesse storico però, la baia possiede un grande valore naturalistico. È per questo che una battaglia altrettanto accesa, ma per fortuna senza armi né defunti, va avanti da qualche anno fra ambientalisti e alcuni spietati imprenditori da stabilimento balneare bloccati all’inizio della messa in opera. La spiaggia è ancora libera, l’onore è salvo. zona 3

Balnearea Beach

Otranto / località Alimini / tel 0836 801077 / www.balnearea.it /// Non è un lido, è un formicaio affollato come pochi. Se cercate relax avete sbagliato posto: qui non ci si ferma davvero mai, ogni momento è buono per scatenarsi. Di giorno fate quattro salti sui lettini e lasciatevi prendere dal divertimento puro con l’animazione dei vocalist e l’happy hour. Continuate a ballare sotto i gazebo al calar della sera, alle feste modaiole sotto le stelle. L’aperitivo invece si beve sulla terrazza in legno sul mare, decisamente trendy. Sfiziatevi anche con pesce fresco e champagne. zona 3

Lido San Basilio - Mamanera San Foca (Melendugno) / S.S. 611 Km 12300

/// Poco prima del caos inaccettabile di San Foca si trova questo lido caratteristico per i colori del mare cristallino, ma soprattutto per la differenza fra il giorno e la notte. Tranquillo nelle ore mattutine e pomeridiane, quasi ogni sera d’agosto si trasforma in un luogo d’incontro per gli amanti delle famosissime dance hall salentine. Ed ecco a voi il Mamanera. Deejay della scena reggae internazionale sono stati e saranno protagonisti indiscussi delle vostre calde notti estive.


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siti balneari /// salento guida estiva 2010

zona 3

Porto Badisco

Porto Badisco (Otranto) /// Leggenda, storia, natura. Non ci potrebbe essere posto più ad adatto nel Salento per un depliant da agenzia turistica di Porto Badisco. Virgilio fa sbarcare il nostro propro-zio Enea qui, nel suo viaggio da esule verso il Lazio. Poi la storia, con i graffiti neolitici della Grotta dei Cervi, così unici e così pop che la rappresentazione stilizzata dell’uomo diventa l’adesivo che trovi appiccicato sul retro di ogni macchina targata LE. E infine la natura, con le conche di sabbia e scogli che da La Fraula in poi vi offrono davvero un gran bel blu per fare splash. zona 3

Spiaggia dei Laghi Alimini Otranto

/// La spiaggia prende il nome dai due laghi retrostanti (Alimini Grande e Alimini Piccolo) dove non è consigliato fare il bagno, tranne nel caso in cui siate fra i protagonisti della serie tv Jackass. Sei chilometri di sabbia finissima attraversata da una lunga catena di alte dune che separano da una fitta pineta, luogo ideale per infrascarsi. Una delle caratteristiche è il fondale che rimane ad altezza di stinco per diversi metri. Se non amate gli ombrelloni, troppi ombrelloni, alle due estremità la situazione è meno commercializzata. Arrivarci in macchina è ormai vietato, ma se volete rivivere l’ebbrezza della città dal parcheggio potete prendere una bella navetta affollata. Altrimenti asciugamano in spalle e in dieci minuti siete lì. zona 3

Torre Sant’Andrea

Torre Sant’Andrea (Melendugno) /// Immaginate una roccia talmente friabile da permettere ai pescatori di lavorarla e modificare la costa, creando insenature e ricoveri sia per le barche che per se stessi. Roba che oggi sarebbe assolutamente da galera. Ma quell’illegalità ingenua e spontanea ha contribuito a creare uno dei posti più caratteristici della provincia. Nota soprattutto per i faraglioni che si ergono dall’acqua cristallina, più volte bandiera blu, Torre Sant’Andrea ha conservato il clima familiare del vecchio villaggio di pescatori. C’è anche una spiaggetta incastonata in una piccola baia, ma nulla a che vedere con gli scogli.


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zona 4

AcquaViva

Marina di Marittima (Diso) / S.P. 358 /// L’ingresso, celato dagli alberi, compare a sorpresa sulla litoranea tra Andrano e Castro. Ampie terrazze vi accompagnano prima al parcheggio e poi al mare. AcquaViva è un posto meraviglioso, un porticciolo protetto da dolci pendii rocciosi a mo’ di fiordo con un fondale sabbioso che esalta l’azzurro cristallino del mare. È probabilmente una tra le località più ritratte dai realisti pugliesi e non. Deve il nome alle numerose sorgenti di acqua dolce e gelida che ripuliscono il mare e i pensieri. Evitare bagni a stomaco pieno e nei giorni di scirocco. zona 4

Lido Caicco

Santa Cesarea Terme / via Roma, 18 / tel 0836.944215 /// Soffrite di vertigini? Non è il posto per voi. È talmente a picco sul mare, che vi farebbe girare la testa. Proprio qui a Santa Cesarea, dove l’Adriatico inizia a lasciar posto allo Ionio, sorge il Caicco. Lido costruito su più terrazze incastonate nella scogliera, con un viavai di scalini ed un faraglione che crea una vera e propria piscina naturale. Un tempo esclusiva discoteca della costa del sud, oggi è un posto molto in, dove prendere il sole e sorseggiare un drink in ozio totale. zona 4

Porto Miggiano

Santa Cesarea Terme / strada litoranea Otranto /// Capita che le brutture nascondano luoghi paradisiaci. Il cantiere edile mai terminato che qui precede il mare è proprio una di quelle brutture. Oltrepassandolo però si arriva ad un’insenatura incastonata fra gli scogli e bagnata da colori inspiegabili. La spiaggia non è segnalata: per arrivarci, dopo aver imboccato la strada che da Santa Cesarea Terme porta a Castro, appena incontrate un nuovo villaggio turistico sulla destra, trovate sulla sinistra la torre di Porto Miggiano. È lì. Spesso è troppo affollato, ma si può trovare posto sugli scogli. Per colpa di alcune barche indisciplinate che ormeggiano troppo vicine, con lo scirocco l’olio dei motori prende il sopravvento. Maledetti!


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siti balneari /// salento guida estiva 2010

zona 5

Felloniche

Marina di Patù (Castrignano del Capo) / S.P. 214 /// Se delusi da S. Gregorio tirate verso Leuca approfittate per sostare a Felloniche. È una baia meravigliosa dove un’insenatura rocciosa custodisce un lembo di spiaggia libera ed un mare cristallino. Eviterei di passarci in quella settimana d’agosto in cui il blu del mare presenta le venature verdastre degli scarichi delle barche turistiche. Sulla via del ritorno si consiglia la gita culturale a Patù. Il comune ospita i resti dell’antica città messapica di Vereto, e le Centopietre, monumento megalitico che viene benissimo in diapositiva. zona 5

FunnuVoiere

Corsano / km 38 della S.P. 358 /// Noi salentini diciamo che la spiaggia è per i turistacci, solo lo scoglio esalta l’eleganza degli indigeni stesi come lucertole al sole. Qui però nessun Gps vi indicherà dove svoltare sulla litoranea tra La Serra e Novaglie. Nessun 4x4 vi salverà dall’insidia del canalone nel parcheggio a bordo strada. Nessuna ambulanza verrà a riprendervi se cadendo vi infrangerete sugli scogli. Ma ciò che vi aspetta, superate le prove, è uno spettacolo da togliere il fiato. Sarete voi, il mare e basta. zona 5

Insenatura di San Gregorio Marina di San Gregorio (Patù)

/// L’insenatura anticamente era uno scalo per le barche dei pescatori. Circondata dagli scogli vi sarà difficile rimanere stesi come braciole di maiale al sole, perché il mare è talmente bello e pulito che non si può fare a meno di tuffarsi. Lì dove regna una villa residenziale, in passato sorgeva una torre cinquecentesca impunemente rimpiazzata. Potrete comunque raggiungere la vetta grazie alla scalinata, godendo il panorama sotto gli alberi di fichi ancora integri. Sempre che nel frattempo qualcuno non ci abbia messo delle palme di plastica.


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zona 5

Kaibo

Torre Vado (Salve) / litoranea di Torre Vado /// Molti vengono in Salento per visitare le “Maldive”, uno stabilimento balneare che dell’arcipelago indiano ha solo il nome e il marketing. Proseguendo poco oltre invece c’è il meno noto Kaibo. Qui l’istanza paradisiaca è resa meglio. Ampio parcheggio, baretti capienti e ben forniti, un gradevole prato che ci accompagna fino alla spiaggia. Di giorno ci pascolano famiglie allettate da servizi e giochi per bambini. Di notte ci rotolano fighette, bottiglie di rum e vecchi dischi di Lu Colombo. zona 5

Lavaturu

Marina Serra (Tricase) /// Del liceo tra i ricordi più belli c’è Religione alla prima ora. Don Eugenio arrivava sempre mezz’ora in ritardo con bici in spalla e i capelli bagnati. Durante una delle decine di ‘nargiate scoprimmo il suo segreto. L’ossimorico prelato si svegliava presto per andare a farsi una “busta de Rizzi”. La sua terra di caccia era “lu lavaturu” (la bacinella): una larga insenatura a Marina Serra dove amori e ricci di mare proliferano al riparo da sguardi indiscreti. Scogli ripidi e grotte sottomarine danno un tocco d’avventura in più. zona 5

Pescoluse

Torre Pali (Salve) /// Fino a poco tempo fa Pescoluse era una delle zone più incontaminate sia dal punto di vista commerciale che naturalistico. Su sei chilometri di costa gli unici ombrelloni issati erano quelli delle famiglie con figli e nonni a carico e i parchimetri erano ancora considerati un aggeggio futuristico. L’acqua celestina, la schiera di dune fiorite, la consistenza finissima e il colore dorato della sabbia le sono poi valse l’accostamento alle Maldive. Così i furbacchioni ne hanno approfittato, accaparrandosi permessi e installando lidi, sebbene fra i meno invadenti d’Italia. Il cartello “spiaggia libera attrezzata” non vi tragga in inganno, però. Potete sì posare l’asciugamano e fare il bagno dove vi pare, ma tutto il resto sarà come il mare che avrete di fronte: salato.


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siti balneari /// salento guida estiva 2010

zona 5

Ponte Ciolo

Gagliano del Capo / litoranea Adriatica /// Gettarsi da un cavalcavia alto circa 30 metri di fronte ad una folla incuriosita che incorona ogni giorno nuovi idoli è certamente una ghiotta occasione per gli spiriti più egocentrici e coraggiosi. Certo, è l’unico sport estremo che si può fare gratis e, soprattutto, godendo di una vista mozzafiato. Il Ciolo è una sorta di canyon nel quale è possibile scendere attraverso tutta una serie di scalette ricavate dalla roccia. La scogliera possiede, inoltre, una grotta che è possibile attraversare a nuoto, raggiungendo il cuore della montagna sovrastane. La fotocamera è d’obbligo. zona 5

Santa Maria di Leuca Castrignano del Capo

/// Leuca divide i mari. In compenso il mare unisce i Paesi che separa geograficamente. Leggenda vuole che Ulisse vi abbia fatto scalo confondendo la punta del tacco con la sua amata Itaca per via di tutti quei Proci. Infatti, qui è approdo di gran ricconi attirati dalle micro spiaggette griffate e dai baretti decisamente in. Per godere delle chiare, fresche et dolci acque si consiglia un tour in barca per le grotte. Da quella del diavolo alle “tre porte” ogni grotta è trincea, che siate naviganti, soldati o vagabondi.



siti balneari /// salento guida estiva 2010

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surf spot /// fonte: www.spotguide.surfreport.it zona 3

zona 1

zona 2

onda

A-Frame (Destra e Sinistra)

Destra

Destra

spot

Su roccia

Su roccia

Banco di sabbia

fondale

Sabbia e roccia

Sabbia e roccia

Sabbia e roccia

livello minimo richiesto

Esperto

Esperto

Principiante

direzione vento ottimale

NordOvest Ovest SudEst

SudOvest SudEst

NordOvest Nord NordEst Est SudEst

come arrivare allo spot

Seguire le indicazioni per il camping Frassanito.

Lo spot si trova accanto al ristorante “Lo Scoglio”, di fronte alla torre del paese.

Lo spot è proprio sul lungomare.

dove

Frassanito

Porto Cesareo Lo Scoglio

San Cataldo


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zona 5

zona 5

Torre San Giovanni Astor Beach

Torre Lapillo Stella Maris

A-Frame (Destra e Sinistra)

Destra e Sinistra (Variabile)

Destra e Sinistra (Variabile)

Banco di sabbia

Banco di sabbia

Beach break

Sabbia

Sabbia

Sabbia

Principiante

Principiante

Principiante

NordOvest Ovest SudOvest

NordOvest Ovest SudOvest Sud SudEst

SudOvest Sud SudEst

È la prima spiaggia di Torre San Giovanni, di fronte al porto che da verso sud. Si prende la strada per le spiagge e si imbocca la prima traversa.

S.S. Lecce-S.M. di Leuca, uscita Alliste-Felline, si segue per Torre San Giovanni, riferimento Hotel Astor.

Da Porto Cesareo seguire la litoranea in direzione 'Torre Lapillo'. Lo spot è appena dopo il lido 'Bacino Grande'; superato questo svoltare a sinistra in prossimità del cartello 'Stella Maris'.

Torre San Giovanni Stabilimento Onda Marina

zona 1


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pranzo & cena /// salento guida estiva 2010


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pranzo & cena


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pranzo & cena /// salento guida estiva 2010

pranzo & cena da asporto

pizzerie

zona 1 /// Gusto e Sapori /// Panineria Ferruccio /// Pizzamania /// Punto Snack /// Rosticceria Moscara /// Sor’Alba

zona 1 38 38 38 39 39 39

zona 2 /// La Puccia Paccia

/// Il Maestro

43

zona 3 40 40

/// Il Vagabondo /// La Papperia da Davide /// Vesuvio 3

41 41

zona 5

zona 5 /// Minimarket /// Paninaro Fanciullo

41 42 42 42 43 43

zona 2 40

zona 3 /// Delizie Salentine /// Mercato Comunale

/// Le Tre Sorelle /// Pizzeria Minerba /// Pizzeria Napoli da Ciro /// Ristorante Franco /// Robiria /// Terra di Bacco

/// L’Isola del Gabbiano /// Lohengrin

44 44 44

45 45


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ristoranti zona 1 /// Agriturismo “La Lucia” /// Araknos /// Capitan Nemo /// I Vitelloni /// La Maruzzella /// Lu Cannizzu /// Mare Fritto /// Ostello /// Scapricciatiello /// Trattoria da Adriana

zona 3 45 46 46 46 47 47 47 48 48 48

zona 2 /// Baccanera /// Elliniko /// La Remesa /// L’Osteria della Divina Provvidenza /// Pescheria Friggitoria F.lli Lubelli /// Trattoria Nonno Pici /// Zio Angiulinu

49 49 49 50 50 50 51

/// Fanny /// Il Contadino /// La Casereccia (da Zonzi) /// La Puteca /// Lo Zenzero /// Lu Puzzu

51 51 52 52 52 83

zona 4 /// Da Amedeo /// Puteca de Mieru

53 53

per celiaci

54

piccolo dizionario culinario

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pranzo & cena /// da asporto /// salento guida estiva 2010

da asporto zona 1

Gusto e Sapori

Nardò / piazza delle Erbe, 2 /// L’irresistibile signora Maria Antonietta sa come irretire i sensi del passante. Non si può attraversare piazza delle Erbe senza fare tappa al Gusto e Sapori. Nata come gastronomia da asporto, se proprio non riuscite a resistere potrete consumare sul posto i sapori antichi della tradizione salentina. Pitte, salsicce, pignate e pezzetti vari hanno il vero odore delle cose genuine. Un po’ per merito della cottura del forno a legna, ma soprattutto della maestria di Maria Antonietta, non vorrete più mangiare altro. zona 1

Panineria Ferruccio Gallipoli / lungomare Galilei

/// Non di solo pane vive l’uomo, ma a giudicare dagli affari di Ferruccio si potrebbe certamente dire il contrario. La sua paninoteca vanta ogni sera centinaia di visitatori famelici felici di sbizzarrirsi e scegliere fra una vastissima gamma di combinazioni succulente. Sentirete i clienti storici lamentarsi dei rincari annuali, anche se lo faranno con la bocca piena e con la maionese che gli cola sulla giacca. In una catena di montaggio la vostra ordinazione prenderà forma in stop motion e finirà nelle vostre mani che mai prima di quel momento vi saranno apparse così piccole. zona 1

Pizzamania

Galatina / piazza Dante Alighieri, 65 /// Marinare la scuola è di certo una delle esperienze più importanti della giovinezza. In ogni paese che si rispetti, il parco comunale, “la villa” in salentino, è il quartier generale di chi chiamato all’appello non risponde. Questa paninoteca/rosticceria all’avanguardia (l’hot dog fino agli anni ‘90 qui non era proprio diffuso) grazie alla posizione frontale rispetto alle più curate aiuole cittadine, di giorno soddisfa i marinaretti senza merenda, di sera sfama egregiamente i loro genitori ignari. Gli affari sono affari!


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zona 1

Punto Snack

Porto Cesareo / via Garibaldi, 70 /// Alle 6 e mezza del pomeriggio, quando il sole cala e il mare comincia a mettere fame, non fai in tempo ad arrivare sotto l’insegna che l’odore di crepes salate, arancini, lasagne e pizzette varie ti lascia secco. Ci sono già le famigliole sedute ai tavoli in sala e i ragazzetti con le birre agli sgabelli americani di fronte al bancone. Non resta che aspettare il turno, guardando i nuovi pesci che popolano quest’anno l’acquario, in coda alla cassa. zona 1

Rosticceria Moscara

Galatina / via Roma, 140 / tel 0836 565093 /// È difficile spiegare ai turisti settentrionali che cosa sia la rosticceria salentina. Se poi, con spocchia tutta altoitaliana, vi chiederanno dove siano i polli arrosto e le lasagne, cercate di essere tempestivi e tappategli subito la bocca con un bel rustico. La pianteranno di colpo. Il rustico, si sa, è il nostro pezzo forte. Fra i migliori ci sono proprio quelli della Rosticceria Moscara (chiedete di Pico Pasi), a Galatina. Una mia amica australiana passata da queste parti qualche anno fa si ritrovò a saltellare cangurescamente da un pasticciotto a un rustico per tre giorni. zona 1

Sor’Alba - La Casa der Tramezzino Galatina / via Lombardia, 4

/// Sto gran fio de na bburina! E ce fa li sordi questo, coi tramezzini e le burelle e nun so che antro! Ma a questo nun ja mai detto gnente nessuno che viene qua e ce ruba il lavoro? Ar paese nostro, poi, dove fanno li migliori rustici della provincia. La verità è che Simone, quel marcantonio che troverete in questa casa der tramezzino, pur essendo cresciuto a Galatina (suo padre ha cominciato l’attività negli anni Ottanta), non ha mai smesso di sentirsi romano, pur essendo perfettamente integrato nel contesto cittadino. E la sua tavola calda lo rende orgoglioso, esattamente come quella di un maghrebino in una delle tante poco accoglienti città europee.


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pranzo & cena /// da asporto /// salento guida estiva 2010

zona 2

La Puccia Paccia Lecce / viale Japigia, 7

/// E non solo la puccia. Dopo aver girovagato a lungo per un parcheggio la prima impressione è quella di trovarsi tra ubriachi: fra camerieri impazziti e superattivi, altri svampiti e addirittura qualcuno che dimentica di portare il conto, anche i clienti diventano un po’ “pacci”. Peccato che l’interno sia un po’ piccolo, ma la pizza è ottima e gli abituè simpatici e “caratteristici”. Sicuramente più adatto a quelli che amano i posti rustici e genuini e soprattutto non già visti come lo storico “La Puccia”, facile da confondere. zona 3

Delizie Salentine

Otranto / via Antonio Primaldo, 7 /// Il caffè con ghiaccio soffiato è una delle tante varianti del semplice espresso di cui i salentini vanno fieri. Il procedimento lo conoscono tutti, tranne la simpatica signora che gestisce questo posto. Lei è riuscita ad inventare la sub-variante bollente della tanto osannata specialità a prova di squaraus. A parte questo, però, tutto il resto è grandioso. Dai primi ai secondi ai lunghi calzoni fritti ai cornetti ciccioni pieni zeppi di crema casereccia. Se ci andate a pranzo, meglio fermarsi al dolce. E siccome anche i prezzi fanno gola, fino alle 2 di notte potrete bere e mangiare senza dolori allo stomaco. zona 3

Mercato Comunale Otranto / Piazzetta Idro

/// Pareti bianche, archietettura pre-industriale e spazzatura nascosta. I mercati coperti hanno un fascino che resiste ai tempi. Come anche i prezzi che li caratterizzano, quasi immuni all’inflazione e al contesto che li circonda. Cibo da asporto e specialità salentine, panini farciti, focacce, frutta e verdura e i tavoli di marmo disposti al centro della struttura dove poter consumare il proprio pranzo ancora sporchi di sabbia e con pochi spiccioli nelle tasche. E i sorrisi dei commercianti a saziarvi definitivamente.


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zona 5

Minimarket

Torre Vado (Salve) / Corso Venezia, 17 /// Ore 14. Quaranta gradi all’ombra, sabbia dappertutto, sudore salato, vista offuscata. Non ho banconote, solo qualche spicciolo. Da lontano ondeggiante nell’aria afosa scorgo qualcosa: “Mi-ni-ma-r-ket”, “pani-ni IMBOTTITI”. Il caldo aumenta improvvisamente. Ma una volta vicino noto all’interno un banco frigo zeppo di birre e bevande gelate e un listino prezzi ad immagine e somiglianza delle mie monete. “Un panino con provola piccante e mortadella e una birra, per favore”. Un’allucinazione non riempie lo stomaco. Sono salvo. zona 5

Paninaro Fanciullo Fast food

Ovunque ci sia mare e puzza di fritto lungomare di Leuca, Lido Marini, Otranto e Gallipoli /// Fanciullo solo di nome, perché fanciullo non lo è mai stato. È nato direttamente lì tra la griglia e i panini ed in quarant’anni si è fritto la faccia. Quando fanciullo ero io seguivo la sua flotta di camion per rubargli una I e una L dalla fiancata. Per quanto lurido il suo panino più ricercato è con salsiccia, ketchup e sacrificio. Il sacrificio è quello che asciuga dalla fronte con la stessa mano che vi porge il panino. Annusare per credere.

pizzerie zona 1

Le Tre Sorelle

Gallipoli / via Antonietta De Pace, 40 / tel 0833 262693 / chiuso lunedì /// C’è una certa sintonia tra Gallipoli e Napoli. Lo dimostrano le recenti orde di campani che invadono la perla dello Ionio, lo dimostra una certa estetica comune, diciamo “neomelodica”. L’ambasciata del gusto partenopeo a Gallipoli è il ristorante/pizzeria Le Tre Sorelle, che è napoletano in tutto, dal menu al servizio, dal personale ai menestrelli che animano le serate con la chitarra. La pizza qui ha una certa reputazione e si parla di vera pizza napoletana, che è già il miglior complimento.


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pranzo & cena /// pizzerie /// salento guida estiva 2010

zona 1

Pizzeria Minerba Aradeo / via Pablo Neruda

/// Si dice che verso la fine degli anni Settanta una gigantesca piovra si sia arenata su una spiaggia di Gallipoli. Contemporaneamente nasceva ad Aradeo la premiata Pizzeria Minerba, dove oltre alla pizza, va fortissima l’insalata di mare. Ora non vorrei giocare troppo con le coincidenze, ma da quando ho memoria (sono dell’80) il sapore dell’insalata di mare è sempre lo stesso. Come del resto gli arredi del locale. E a dirla tutta anche i prezzi sono grossomodo quelli. Non aggiungo altro, credo di avervi già dato tre buoni motivi per farci un salto. zona 1

Pizzeria Napoli Da Ciro

Nardò / via XXV Luglio, 22 / tel 0833 571140 /// Fra i napoletani Ciro probabilmente è il nome più comune. Ma il Ciro che conosco io di comune ha ben poco. Primo, perché è uno dei pochi casi di meridionali che sono emigrati verso sud; secondo per le sue qualità di pizzaiolo. Ora, non sono mai stato a Napoli e non ho mai avuto il piacere di mangiare lì la loro fantomatica pizza. Quello che posso affermare con certezza, però, è che Ciro fa la pizza più napoletana che io abbia mai mangiato. E con questo voglio dire “una delle pizze migliori” della zona. Fidatevi. zona 1

Ristorante Franco

Galatone / via del Mare, 2 / tel 0833 865086 /// Chiedete ad un galatonese qual è la pizza migliore del mondo e vi risponderà “quella di Franco”. Gli basterà immaginarla e due minuti dopo sarà lì davanti, come ogni sera, nonostante i buoni propositi, ad attendere impaziente il proprio turno. Attesa che nel fine settimana può durare anche più di un’ora per il takeaway, un po’ meno ai tavoli. Ma Franco non vuole sentire ragioni, non gli serve un aiuto pizzaiolo. È testardo e si narra addirittura che il suo segreto culinario non l’abbia trasferito neanche al figlio, che gli fa da cameriere tra l’altro. Come non augurargli di campare altri mille anni!


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zona 1

Robiria

Galatone / via XX Settembre, 162 /// Il premio “Pizzeria Primo Prezzo” se lo aggiudica Robiria. Fuori dal caos delle località di mare, in un’atmosfera kitsch-ma-non-troppo, questo museo degli scontrini da cartolina si concilia perfettamente con le serate di fine vacanza, quando il bancomat è ormai diventato una sottiletta usurata. Il consiglio è abbuffarsi con gli ottimi antipasti e, se troppo sazi, dividere la pizza, che è comunque enorme. E non fatevi scappare il gelato. Se sarete gentili c’è la possibilità che vi offrano persino un limoncello. Ma che bello! zona 1

Terra di Bacco

Galatina / via Pistoia, 26 tel 0836 528120 - cell 347 1786043 / chiuso lunedì /// Non sempre si ha voglia di scatenarsi. Certe sere si preferisce cenare in un’atmosfera rilassata, raccolta e tranquilla. In questo caso Terra di Bacco è la pizzeria che fa per voi e non solo per la qualità delle pizze (una pasta più morbida e digeribile credo sia difficile da trovare altrove), ma anche per il luogo che è un perfetto mix di rustico e moderno, una via di mezzo tra una pizzeria tradizionale con tanto di forno a legna e un pub. Ottima e vasta anche la scelta dei vini, il nome la dice lunga. zona 2

Il Maestro

Lecce / via Pietro Palumbo, 5 / tel 0832 242562 /// Saranno sessant’anni che Benito, il nostro “Maestro”, stende e inforna pizze. E se lo chiamano in quel modo un motivo di certo ci sarà. Lui è lì, chino sulle sue creazioni, sicuro come un automobilista che percorre la stessa strada ogni giorno. Il segreto non è solo negli ingredienti, ma anche in quelle mani levigate dal tempo. Provate la caprese, che scoppia di mozzarella, ma anche una semplice margherita non vi deluderà.


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pranzo & cena /// pizzerie /// salento guida estiva 2010

zona 3

Il Vagabondo

San Foca (Melendugno) / via Garibaldi, 4 / tel 327 6641853 /// Un covo per affamati. Questo è ciò che pensano in molti della pizzeria Il Vagabondo. San Foca, solitamente popolata da adolescenti e famiglie, grazie a questa pizzeria dai prezzi ridotti e dalle abbondantissime porzioni è il posto ideale per giovani turisti e non, pronti a mangiare molto e a spendere poco. Qui viene fatta la pizza più grande di tutta la costa adriatica salentina ed è apprezzabile l’onestà dei camerieri nel consigliare di non ordinare altro prima di aver visto le sue dimensioni. zona 3

La Papperia da Davide

Corigliano d’Otranto / via Garibaldi, 14 / tel 0836 1955154 /// Gestita da Davide, un napoletano trapiantato in Salento, La Papperia si segnala per la bontà delle pizze e l’atmosfera semplice e accogliente. Ovviamente non è solo pizzeria, ma anche ristorante e, per gli amanti delle pietanze salentine, può vantare una valida cucina tipica. Ottima anche la scelta dei vini. In certe sere della settimana, poi, l’atmosfera raccolta diventa più allegra con il karaoke ed è uno spasso gustare una napoletana con magari in sottofondo qualche fanciulla salentina che gorgheggia stonata vecchie canzoni della Bertè. zona 3

Vesuvio 3

Torre dell’Orso (Melendugno) / Villaggio Torre Saracena tel 0832 841149 /// A Torre Saracena c’è la pizzeria a metro più famosa del Salento. Enorme e viva grazie ai 20? 30? camerieri che sfrecciano fra i tavoli come se avessero le rotelle ai piedi, la pizzeria Vesuvio vede la sua fortuna nell’ottima pubblicità che è riuscita a farsi negli anni. Aperta anche d’inverno riesce ad essere posto ambitissimo per tutti, nonostante le ore d’attesa a cui potreste essere costretti. Però mica sono tutti scemi, quindi significa che ne vale la pena.


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zona 5

L’Isola del Gabbiano

Marina di San Gregorio (Patù) / via Kennedy, 2 / tel 0833 767843 /// È un posto privo di ogni pretesa, ma almeno per mangiare una buona pizza le vostre tasche non cercheranno la fuga dai vostri pantaloni. Qui non vi sarà chiesta nessuna formalità e potrete tranquillamente andarci anche in ciabatte e mutande da mare. Mentre aspettate con lo stomaco che brontola, vi consigliamo di assaggiare due frittini, che non faranno certo male. Vi si aprirà una voragine pronta ad accogliere la vostra margherita in un sol boccone. zona 5

Lohengrin

Tricase / via Varisco, 15 / tel 0833 772163 /// Una volta arrivato a Tricase al giovane Lello hanno chiesto: “Napoletano? Emigrante?”. Lui con la sfacciataggine di un surfista a Courmayeur ha sbottato: “Perché? Nu’ Napoletanu u turista nullu pote fare?”. A dimostrazione di questa sua teoria apre un’attività dopo l’altra. Da allora le idee non sembrano essersi schiarite: nel suo locale serve birra irlandese e pizza napoletana. Il suo irish pub si chiama Lohengrin ma tutti lo chiamano Bavaria. Ottima la selezione di carni e birre artigianali.

ristoranti zona 1

Agriturismo “La Lucia”

Nardò / località Villaggio Resta S.P. 112 Nardò-Avetrana / tel 338 7309940 /// Il breve tratto di strada sterrata che dovrete affrontare per raggiungere la masseria La Lucia sarà ampiamente ripagato con un’abbuffata epocale e per di più anche abbastanza economica. In un ambiente rustico e casereccio immerso nella terra rossa del Salento potrete mettere a dura prova la tenuta dei vostri pantaloni, rimpinzandovi con piatti tipici provenienti direttamente dalle stalle e dai campi della stessa masseria: grigliate, cicorie “creste” (selvatiche), “purpette” (polpette), pasta fatta in casa con la ricotta ‘scante, munaceddhre e ovviamente fiumi di vino.


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pranzo & cena /// ristoranti /// salento guida estiva 2010

zona 1

Araknos

Aradeo / via Bosco, 74 / tel 0836 552 965 / chiuso lunedì /// Già in passato frequentato da musicisti di pizzica come, per esempio, il Pino Zimba immortalato sul grande schermo dal regista salentino Edoardo Winspeare, l’Araknos potrebbe sembrare tutto tamburelli e taranta, ma non è così. Se durante l’inverno il locale è più che accogliente, con le pareti rustiche, l’ambiente raccolto e “caldo”, per di più abbellito dalle caratteristiche decorazioni a forma di ragnatela, con tanto di tarantole finte per il piacere dei ‘dark’, durante l’estate ci si può sistemare sulla comoda e ampia terrazza tra degustazioni di vini e piatti locali. Non mancano gli eventi (letture di poesie e presentazioni di libri) e la musica live. zona 1

Capitan Nemo

Gallipoli / piazza della Repubblica /// Nel cuore del centro storico c’è un posto dove si può mangiare tanto pesce a un prezzo onesto. C’è solo da scegliere: pesce take-away o pesce take-it-easy su informali tavolini in plastica. Una giovanissima coppia di indigeni, Salvatore e Daniela, preparerà per voi i migliori semplici piatti della gastronomia marinara gallipolina: alici marinate, insalate di mare e di polpo, pepate di cozze e vongole, pesce spada, spiedini di calamari, sgombri e via dicendo. Per chi è per il niente fumo, tutto arrosto (ma solo di pesce). zona 1

I Vitelloni

Galatina / via Santa Caterina Novella / tel 340 4756078 /// Amanti degli insaccati di qualità, voi che apprezzate il formaggio con le pere, qui c’è salame per i vostri denti! I Vitelloni è uno dei pochi posti in Salento dove potete trovare salumi, prosciutti e formaggi da norcia, col marchio IGP, si intende. Qualche esempio: il classico salame di norcia, il salame corallina, il prosciutto di norcia - che pare faccia le scarpe al San Daniele - o il coion de mulo, che non vogliamo neanche chiederci come sia fatto. E poi la gamma delle caciotte norcine. Si assaggia accompagnando con marmellate e confetture. Ma non fatelo sapere al contadino!


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zona 1

La Maruzzella

Lido Conchiglie (Sannicola) / lungomare / tel 0833 208900 /// Bisogna portare rispetto per posti del genere, che hanno fatto la storia della ristorazione locale. La Maruzzella scoppia di abbondanza, oggi forse anche sullo scontrino, ma perché tutto qui è proporzionato sull’oversized, a cominciare dal personale. Tutto quello che sta sott’acqua è degno di finire in olio bollente, o in padella o arrosto: sardine marinate, polpette di polpo, pescetti, insalata di mare, ricci, seppie ecc ecc. Metà sul vostro piatto, metà in bocca ai cuochi, per essere tutti contenti. zona 1

Lu Cannizzu

Porto Cesareo / piazza Nazario Sauro, 11 / tel 0833 560335 /// Altamente improbabile che resistiate agli odori che si sprigionano dal canneto che cinge gli spartani tavolini dell’area esterna. Folla, folla, folla, è vero. Ma la cucina leggendaria e genuina di Cosimino val bene un po’ di fila, fidatevi. Tradizione casalinga dal 1949, mica chiacchiere. Tipicità e genuinità nel cuore del porticciolo di Porto Cesareo. Il palato avrà solo l’imbarazzo della scelta: linguine ai ricci o cozze gratinate? Zuppa di pesce o gamberoni grigliati? Inutile: ordinerete tutto. zona 1

Mare Fritto

Porto Cesareo / via Torre Lapillo, 285 / tel 338 1483804 /// Lo troverete subito: è appollaiato proprio ai piedi della torre, direttamente sugli scogli. Intendiamoci, stiamo parlando di un prefabbricato con tavoli, tovaglie e stoviglie di plastica. Spartano è dire poco. Ma il pesce è indiscutibilmente fresco, il menu è essenziale e di tutto rispetto. Avrete dal risotto alla frittura, dalle cozze alle polpette di polpo. E avrete il vostro pesce arrosto nella stagnola. Il tutto da annaffiare rigorosamente con vino bianco sfuso. Prezzi decisamente onesti.


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pranzo & cena /// ristoranti /// salento guida estiva 2010

zona 1

Ostello

Seclì / largo Garibaldi / tel 333 4879850 /// Seclì è un paesino vituperato, additato, per esempio, come “l’unico paese dove il centro coincide con la periferia”. Un paese che non ha tantissimo da offrire, ma che si sta distinguendo per un’incredibile passione, quella per la carne di cavallo. L’altra diceria è, infatti, che chi va a Seclì a cavallo torna sempre a piedi a casa. Anche all’Ostello il cavallo resta il piatto forte. Il problema è arrivarci: riuscirete a passare al secondo livello dopo una valanga di pomodorini secchi, friggitelli, polpettine fritte, salamino piccante e dio sa cos’altro. E poi qui non si respira aria di periferia, anzi. Sapori antichi in un angolo di ottocento, proprio dietro le mura del castello. Andateci in auto per sicurezza. zona 1

Scapricciatello

Lido Conchiglie (Sannicola) / lungomare / tel  0833 208601 /// Non proprio una boutique di moda, Scapricciatello è però un ristorante mitico, scolpito nell’immaginario degli anni ottanta del Napoli di Maradona. Oggi come allora non c’è spazio per l’etichetta e le buone maniere ipocrite, perciò i figli di papà buttino via i completini griffati o si vadano a fare un giro. La fila degli ingordi ad agosto è ormai proverbiale come il traffico a Palermo, ma non se ne parla di istituire l’ingresso su prenotazione, sarebbe volgare. Il locale si è guadagnato una fama con un rapporto qualità (e quantità)- prezzo enorme. Ma si sa, quando dei vizi si fanno virtù dare un’occhiata al portafogli non fa male. zona 1

Trattoria da Adriana

Tuglie / Corso Cesare Vergine, 30 / tel 0833 1938575 /// Questa trattoria fa una buona combinazione di cucina salentina e romana. Ciò che però la caratterizza veramente sono gli spettacoli leggermente promiscui e osé con ospiti come Max, che colorano questa locanda apparentemente normale. I personaggi non mancano, a partire dalla signora Adriana, proprietaria e cuoca. Ma l’augurio più grande è di beccare la serata con il leggendario Piero di Radio Egam che fa da cronista con le sue battute sconce alla “scarcioppula” e al “piticuscio”. Prezzi bellissimi. Come dice la loro pagina facebook: “se beve, se magna con gusto e se paga er giusto”!


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zona 2

Baccanera

Campi Salentina / largo Cuore di Maria, 9 / tel 329 0048311 /// Uno posticino tra i più invitanti di Campi Salentina e del circondario. È un po’ di tutto: enoteca, ristorante e pizzeria. Ma la sua cifra sta nella cura che ci hanno messo per renderlo speciale. L’arredamento, decorato con l’ossessione dell’oggetto bottiglia, che sia piena, rotta o disegnata; la scelta del personale, tutte squinziette simpatiche; la selezione dei piatti e dei vini. Il menu, infatti, pesca tra le opzioni più ricercate della cucina mediterranea, con un occhio particolare alle cose di casa e ai prodotti di qualità di Cisternino (Brindisi), un po’ una fissa per il cuoco. zona 2

Elliniko

Lecce / viale dell’Università, 87/B / tel 320 3176201 /// Se vi piacciono i sapori forti e i dolci al miele, l’Elliniko è fatto apposta per voi. Tra un arrosto di carne, come solo i greci sanno preparare, e una Mithos ghiacciata le serate scorrono allegre specie poi se le accompagna la musica “bouzouki”. Magari, dopo aver bevuto un po’ di Ouzo, riuscirete a parlare la lingua di Omero, strizzando l’occhio all’incantevole proprietaria: “To logaraismò, para kalò” (“Il conto, per favore”). zona 2

La Remesa

Cavallino / via Trieste, 17 / tel 0832 611994/ chiuso martedì /// Una vecchia rimessa rigirata in un apprezzatissimo ristorantino dove gustare tante salentinerie. Quindi “ciceri e trie”, per forza, le “sagne ‘ncannulate cu la ricotta scante”, i “maritati al pomodoro”e via di seguito. Carni di ogni come, pesce fritto e non e, per cominciare, antipasto da esplosione degli organi interni. Pur nella genuinità, è tutto curato. Altro che “remesa”! C’è pure il giardino, un agrumeto con tanto di porticato con colonne in leccese, una meraviglia per le cene d’estate, una tregua alla canicola che farà un gran favore alla vostra digestione. Prezzi con il sorriso.


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pranzo & cena /// ristoranti /// salento guida estiva 2010

zona 2

L’Osteria della Divina Provvidenza

Lecce / via Rubichi, 4/C / tel 0832 1792078 / chiuso mercoledì /// Accoglienza, informalità e sperimentazione sono le parole giuste per definire questo piccolo ristorante che ha chiamato “barocco” uno dei suoi tanti piatti. Il nome, invece, si deve alle continue vecchie sfide che i cuochi affrontavano, battezzando “religiosamente” ogni portata, con dedica a quel prete o a quel santo. Insomma, gente venuta su a suon di bestemmie. Un posto questo che per la sua storia rischierebbe la scomunica, se non fosse per le sue portate così divine. zona 2

Pescheria Friggitoria Fratelli Lubelli Frigole / piazza Frigole, 7 / tel 368 984399

/// È ovvio che se parlo di piatti di plastica l’associazione mentale più semplice è con i prezzi bassi. Quindi, evito l’indovinello e vi dico che è proprio come avevate immaginato. Frittura mista, insalata di mare, polpo alla pignata, polpette di polpo e tante altre squisitezze, vengono servite in quello che potrebbe essere il giardino di una casa qualsiasi, con i tavoli e le sedie in plastica e le tovaglie usa e getta. La novità del 2009 sono state le patatine fritte. Come dire: non vi sognate piatti strani. E magari prenotate perché è aperto solo dalle 20 a mezzanotte. zona 2

Trattoria Nonno Pici

Acaya (Vernole) / via del Fossato, 4 / tel 0832 861007 /// Ad Acaya c’è un borghetto fortificato dove tutto sembra essere rimasto intatto da secoli. Così come la cucina casereccia, con i suoi odori e sapori incredibili, di questa piccola trattoria a conduzione familiare. Non perdetevi gli ‘nsurti (pittule, polpettine e crocchette preparati e fritti al momento), i pezzetti a pignatu (carne di cavallo al sugo cotta nel coccio) e i muersi (verdure e legumi stufati, accompagnati da crostini di pane fritto). Denso e pastoso il vino della casa.


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zona 2

Zio Angiulinu

Lecce / via Principe di Savoia, 24 / tel  0832 245146 / chiuso domenica /// È come mangiare a casa della nonna, davanti a stampe di Padre Pio e mentre il radiogiornale ci informa delle ultime news. Ti siedi, non sai cosa metterai in bocca, ma sai che sarà sicuramente qualcosa di buono e genuino in un piatto abbondante e immerso in un’atmosfera casalinga. Pietanze tipiche della tradizione salentina: ciceri e tria, polpette e pasta fatta a casa col sugo, crocchette di patate, parmigiana e costate di cavallo. E se rimarrete soddisfatti anche davanti al conto, non sarà solo per aver vuotato quattro bicchieri in più di buon vino della casa. zona 3

Fanny

Corigliano d’Otranto / Contrada Palazzo S.P. per Corigliano d’Otranto / tel 0836 543710 - 339 3079795 /// Difficilmente si può trovare un locale che, in un colpo solo, racchiude in sé tre tipologie. La prima è rappresentata dal classico ristorante familiare, dove gustare pizze e ottime specialità locali, con tanto di canali Sky al chiuso oppure all’aperto, in un giardino sontuoso con piante ben curate, alberi maestosi e fontane lussureggianti. La seconda riguarda i bambini, dal momento che c’è un parco giochi che ogni piccola peste non potrà non apprezzare. La terza infine è appannaggio dei giovani che, in un’apposita pista da ballo, possono scatenarsi al ritmo della techno con una birra in mano. Il ‘Fanny’ vale un tentativo, sia che siate mocciosi da asilo, giovani discotecari o maritati non pentiti. zona 3

Il Contadino

Otranto / via Frassanito, 20 tel 0836 803065 - 0836 803214 / chiuso domenica /// Buone, buone, buone le pietanze tipiche servite in quest’agriturismo, vera oasi di pace nella macchia mediterranea, ad un tiro di schioppo dalla più movimentata Otranto. Tutto preparato con prodotti coltivati in proprio. Tra i saporiti piatti casarecci, la pasta fatta in casa è davvero squisita. Cantina per tutti i gusti e tutte le tasche. Servizio veloce, attento e quasi cordiale. Evitate il weekend e gustatevi questo posticino prenotando in settimana.


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pranzo & cena /// ristoranti /// salento guida estiva 2010

zona 3

La Casereccia (da Zonzi)

Soleto / via Umberto I, 36 / tel 0836 663477 / chiuso Lunedì /// Si dice che l’olfatto sia il senso che stimola maggiormente i ricordi, quindi preparatevi a pensare alla vostra serata da Zonzi per settimane. Appena entrati l’odore di frittura vi salterà addosso e non vi abbandonerà prima di una lavatrice. Ma c’è anche il cibo, tanto cibo, e panzerotti lunghi come salsicce (la specialità) e salsicce grosse come panzerotti. Infine il conto, basso come le quotazioni di Lehman Brothers poco prima del crollo della borsa americana. E magari ci hanno fatto anche la cresta. zona 3

La Puteca

Corigliano d’Otranto / via Dante Alighieri / tel 0836 329955 /// Non c’è che dire: questi della Grecìa sono proprio bravi in tutto. Non si accontentano di avere uno degli esempi più importanti di fortezza medievale salentina né di celebrare un funerale ancora in lingua grika e neanche di far parte di uno dei marchi doc del Salento. No, devono strafare. Questi sanno pure cucinare, mangiare e digerire tra una chiesa e un castello. Dove? Alla Puteca (bottega) che Urka! consiglia vivamente dandovi solo i primi 3 motivi: caserecci - e potreste fermarvi qui -, chitarre ai ricci – per gli amanti della musica – e lumache alla genovese – altro che escargot. Equo costo e buon appetito a tutti. zona 3

Lo Zenzero

Otranto / località Frassanito / tel 0836 411604 /// Ciò che colpisce di più quando si mette piede in questo ristorante è la varietà umana: fra signore in vestito da sera, figli dei fiori e qualche punkabbestia, lo Zenzero si presenta un luogo simpatico e giovanile. Anche se alcuni prezzi sono indicati sul menu solo al peso, non temete: non rimarrete “di sale” quando vi porteranno il conto. E se siete simpatici a Tiziano, il brillante titolare, lui non dimenticherà di offrirvi a fine cena un buon liquore alla liquirizia.


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zona 3

Lu Puzzu

Sternatia / via Piave, 39 / tel  0836 666677 / chiuso Lunedì /// Nel cuore della Grecìa salentina c’è un punto di ritrovo per i “morsicati dalla taranta” che si preparano alle performance musicali ed etiliche della più grande notte di Melpignano. I martedì potete portare con voi tamburelli e fisarmonica e improvvisare tra una portata e l’altra uno stornello di pizzica, alla pari di star locali come Uccio Aloisi, Cavallo, lu Biaggiu e Cumpare Enzu. Per le fanciulle giovani e piacenti, invece, c’è anche la possibilità di essere invitate a danzare dagli attempati e spesso alticci cavalieri del posto. Ma mai scordarsi di lasciare vuoto il loro bicchiere di mieru. zona 4

Da Amedeo

Castro / via Sant'Antonio, 46 / tel 0836 947040 /// Siete a Castro, nei pressi del castello che domina una delle baie più belle del Salento. La signora Maria, custode dei preziosi segreti della cucina del padre Amedeo, vi accoglie nel suo aranceto per consigliarvi le specialità del giorno. La sua cucina fonde sapientemente mare e terra e spazia dai serissimi tubettini allo scorfano agli spaghetti con cozze, vongole, pomodorini e un pizzico di peperoncino, per concludere con il “delirio” al cioccolato. Per chi non si accontenta dei soliti sapori. zona 4

Puteca de Mieru

Minervino / via Vittorio Emanuele, 47 / tel 0836 889023 /// La Puteca de Mieru è un grazioso locale tipicamente salentino (muri di pietra leccese, panche di legno, atmosfera accogliente, oggetti a mo’ di arredo che richiamano gli utensili utilizzati nei frantoi). Date le non enormi dimensioni vi si accede per prenotazione. Verrete accolti da una sola persona che assomma in sé tre figure: proprietario, cameriere e, last but not least, cuoco. Sovente La Puteca è frequentata da musicisti con tanto di ballerine pronte a scatenarsi al ritmo di pizzica. Grazie al vino e agli spazi angusti vi ritroverete in un casino pazzesco.


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pranzo & cena /// salento guida estiva 2010

per celiaci /// pizzerie zona 1

Il Covo della Taranta

Galatina corso Garibaldi, 13 tel 329 9842820 chiuso lunedì zona 3

Pizza Flash

Maglie / via Palma, 33

tel 347 7020612 chiuso lunedì zona 3

Pizza del Sol Calimera via Roma, 77

tel 320 0527895 chiuso mercoledì zona 5

Antico Borgo

Presicce piazza del Popolo, 32 tel 0833 722124 chiuso martedì zona 5

Il Carpaccio

Gagliano del Capo piazza Falcone e Borsellino tel 0833 547174 chiuso martedì

zona 5

zona 2

L'Approdo

Fiori di Zucca

tel 0833 931872 chiuso martedì

tel 0832 230313 chiuso domenica

Torre San Giovanni Corso Annibale, 68

Lecce via Forlanini, 26

zona 5

zona 3

Taviano via Castelforte, 118

Cursi / via E. Montale

Pizzeria S. Lucia Rist. 2002 tel 0833 911388 chiuso martedì

ristoranti zona 1

Bakayokò

Parabita / via Isonzo, 2 tel 0833 1828283 chiuso martedì zona 1

La Campina de Don Paulu Galatina via Carlo Alberto dalla Chiesa tel 380 5065970 chiuso lunedì zona 1

Lo Sturno

Parabita piazza Umberto I tel 0833 593477 chiuso lunedì

Locanda Riccomaggio tel 0836 332800 chiuso lunedì zona 3

Panoramico

Castro Marina via Panoramica, 100 tel 0836 943007 zona 4

Mezzaluna

Supersano via Vittorio Veneto, 27 tel 0833 631687 chiuso lunedì martedì mercoledì zona 3

Sciarabbà

Palmariggi via Roma, 45

tel 0836 354497 chiuso lunedì


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piccolo dizionario culinario /// bocche di dama

Dolcetto con pasta savoiardo e crema pasticcera, glassato con zucchero fondente bianco.

caffè in ghiaccio

Non è una banalità e non è nemmeno il caffè freddo. Provatelo col latte di mandorla.

ciceri e tria

Pasta secca di semola condita con ceci (ciceri) e pezzettini di “tria” fritta.

cozze municeddhre

Sono le lumache caratterizzate da un opercolo bianco, solitamente arrostiste o fritte con foglie d’alloro.

cupeta

Simile alla copeta senese si differenzia per avere le mandorle tostate al posto delle noci.

fave bianche

Fave secche senza l’involucro esterno cotte in acqua fino ad assumere la consistenza di una purea.

friseddha (o frisa)

Ciambella di grano duro senza il buco immerse un po’ nell’acqua e condite con pomodorini, olio, sale e origano.

friseddha ‘ncapunata

pampasciuni (lampascioni)

Bulbo selvatico dal sapore dolceamarognolo, il re dei sottoli salentini.

pasticciotto

Un involucro di pastafrolla di forma ovale racchiude la crema pasticcera.

pezzetti di cavallo

Teneri “pezzetti” di carne di cavallo cotti nel sugo di pomodoro.

pitta di patate

Focaccia cotta in forno con due strati a base di patate, formaggio, pan grattato e uova ripiena con cipolla soffritta, sugo di pomodoro, olive nere, origano  e capperi.

pittule

Frittelle dall’impasto morbido fatte con sale, acqua, farina e lievito di birra.

pizzi o pucce o scéblasti

Pani conditi con olive nere e altri tipi di intingoli.

purpu alla pignata

Polpo cucinato in umido che prende il nome dal contenitore in terracotta usato per cucinarlo, la "pignata" (pignatta).

rustico

Frise arricchite con altri condimenti come rucola, peperoni, cipolle, ecc.

Pasta sfoglia ripiena di besciamella, mozzarella, polpa di pomodoro e un po’ di pepe nero.

Meloni che assomigliano ai cetrioli ma non sono cetrioli. Ottimi nelle insalate.

Pesce fritto marinato e intinto nello zafferano.

meloncelle

minchiareddhi

Maccheroncini cavati a mano con un bastoncino di ferro.

muersi a cecamariti

Minestra con piselli secchi e pezzi di pane fritto, servita con peperoni fritti.

mustazzoli

Biscotti di cacao ricoperti di glassa di zucchero fondente al cacao. Da leccarsi i baffi.

scapece

spumone

Gelato con forma a tronco farciti con savoiardi o pan di Spagna, liquore o zabaione al marsala.

taieddha

Variante della “tiella” barese senza il riso con strati di patate, cozze e zucchine affettate.

turcinieddhri

Frattaglie arrostite d’agnello o capretto avvolte nel peritoneo.




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cultura /// salento guida estiva 2010


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cultura


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cultura /// salento guida estiva 2010

cultura zona 1 /// Basilica di Santa Caterina d’Alessandria /// Castello di Copertino /// Centro storico di Gallipoli /// Cimitero Monumentale /// Isola di Sant’Andrea /// Mercato del Pesce /// Museo Civico Comunale /// Palude del Capitano /// Santa Maria della Grottella – Cappella di Santa Barbara /// Santuario del Crocifisso

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zona 2 /// Basilica di Santa Croce /// Borgo Fortificato di Acaya /// Santuario della Pazienza /// Vincent City

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zona 3 /// Cattedrale SS. Annunziata /// Cava di Bauxite /// Il Giardino Megalitico d’Italia /// Roca Vecchia / Grotte della Poesia /// Stazione Marittima

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zona 4 /// Grotta della Zinzulusa /// Quercia delle Cento Pecore

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luoghi esoterici

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cultura /// salento guida estiva 2010

zona 1

Basilica di Santa Caterina d’Alessandria Galatina / piazza Orsini

/// Costruita nel 1391, fu voluta per dare un luogo di culto alla popolazione latina che, non comprendendo la lingua greca, si fece erigere una meraviglia come questa sostituendo al culto greco il proprio. Lo stile architettonico è un misto di gotico e romanico insieme. Particolarmente interessante è il ciclo pittorico apocalittico e quello sulla vita della santa. Questa è una di quelle chiesette che viene menzionata dai grandi critici quando parlano di arte pugliese e dintorni. Se non ora, quando? zona 1

Castello di Copertino

Copertino / piazza Castello/ tel 0832 931612 /// Indossate l’armatura più luccicante che avete nel guardaroba e in sella al vostro fido ronzino superate il profondo fossato e varcate il maestoso portale d’ingresso di questa imponente fortezza del XVI secolo. Una volta dentro potrete affacciarvi dalle feritoie che si aprono nelle maestose torri angolari, perdervi nelle numerose stanze un tempo abitate da cavalieri e principesse o, perché no, imbracciare gli zaini protonici e andare a caccia di fantasmi nelle lunghe gallerie del maniero. zona 1

Centro Storico di Gallipoli Gallipoli

/// È caratterizzato da viuzze strette e tortuose di ispirazione islamica, impianto che risale alla prima metà del 900 d.C., quando Gallipoli fu dominata dai Saraceni. Una strada principale, via Antonietta De Pace, la divide in due zone lungo la direzione est – ovest (scirocco e tramontana) secondo una pianificazione classica delle città greche. L’intera isola fu bastionata proprio in virtù di quello che precedentemente era successo ad Otranto con l’assalto dei Turchi nel 1480. Gente sveglia i gallipolini!


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zona 1

Cimitero Monumentale Parabita / via Po

/// Si tratta di un agglomerato di forme geometriche e angoli nascosti densi di mistero e carichi di significati simbolici. La prima impressione all’entrata è quella di essere non in un cimitero, bensì in un teatro. Le quinte sono sostituite da serpentine di loculi fiorati e in alto, al centro esatto del vostro orizzonte, un tempietto vi aprirà alla sezione superiore: un labirinto concentrico che dall’alto richiama il capitello classico e dal basso una necropoli egiziana. I materiali sono perfettamente integrati con quelli del vecchio cimitero accanto, destinati all’assalto dei licheni. Questo consente di dire che è un’opera postmoderna per gli anni in cui è stato costruito (’72 - ’82), antica (conoscenza) per gli studiosi di tutto il mondo che l’hanno esaminato e moderna - quasi un sito archeologico di Gardaland - per i ventenni che iniziano ad appassionarsi all’arte. zona 1

Isola di Sant’Andrea Gallipoli

/// Volete visitare un posto dove non c’è niente da vedere? Volete interrompere le vostre visioni di spiagge bianche con le suggestioni lunari di un’isola dove la vegetazione è scarsa e il sole ha bruciato anche quei pochi cespuglietti che emergevano radi riflettendosi sulle bianche pareti del faro? Volete andare a caccia di conigli, perché nonostante i vostri occhi ne siano certi voi continuate a mentire al vostro cuore e chiamate conigli quelle pantegane che si muovono nei fossati? Visitate l’isola di Sant’Andrea al largo della costa gallipolina. Io lo farei e stavolta non sono ironico. Anche il nulla ha il suo fascino. zona 1

Mercato del Pesce Gallipoli / Porto

/// L’intenso e penetrante odore di pesce e le abili capacità mercantili di pescatori – pescivendoli dalla pelle bruciata dal sole – compongono una baraonda nella quale vi ritroverete confusi e spaesati, con le buste cariche dei migliori esemplari appena pescati di ittiofauna locale. E poi che importa se non ne conoscete i nomi? Sappiamo già che non resisterete al richiamo di ricci e cozze aperte al lampo, da assaggiare sedutastante, e al fascino esotico di conchiglie e spugne dalle varie forme e tonalità che risolveranno il problema souvenirs per il rientro.


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cultura /// salento guida estiva 2010

zona 1

Museo Civico Comunale

Gallipoli / via De Pace Antonietta, 108 / tel 0833 264224 /// Per chi apprezza il gusto macabro un po’ kitsch alla Dario Argento, una visita in questo posto è d’obbligo, tanto più per il modico prezzo di 1 euro. In un grande e antico palazzo del centro storico vi troverete circondati da collezioni di animali imbalsamati, armi risalenti al 1500 e resti di sarcofaghi e corredi funerari messapici, per non parlare dello scheletro di una balenottera lunga 20 metri. E non è tutto. Chiedete al custode di introdurvi nel raccapricciante mondo dei feti in formalina. Ma ricordatevi di passarci presto, la chiusura è prevista per le 16. zona 1

Palude del Capitano

Porto Cesareo / strada litoranea Nardò-Sant'Isidoro (S.P. 286) /// La leggenda narra di un vecchio lupo di mare che, in cerca di un posto in cui riposare dopo una vita di vagabondaggi tra un porto e l’altro, alla fine scelse questo tratto di costa per costruirvi la propria dimora. I ruderi della Casa del Capitano vegliano ancora sulla laguna e osservandoli non è difficile capire i motivi che spinsero il marinaio a fermarsi qui. In uno scenario surreale, popolato da pesci, uccelli e rare specie vegetali, si aprono limpidi specchi d’acqua salmastra, le cosiddette “spunnulate”, cavità generate dal crollo della volta di grotte sotterranee. Il silenzio e la tranquillità regnano in questo suggestivo lembo di macchia incontaminata. zona 1

Santa Maria della Grottella Cappella di Santa Barbara Copertino / via Padre Giovanni Donato Caputo /// Oltre ad essere la città dei Negramaro e di Adriano Pappalardo, Copertino è famosa per essere stata la culla di San Giuseppe, il santo che volava. Ora non immaginate giri turistici dall’alto o voli fantascientifici verso lo spazio. San Giuseppe durante le sue estasi si librava da terra di qualche centimetro. Ma non ebbe vita facile: fu accusato di messianismo e deferito al tribunale dell’Inquisizione. Grazie a Dio fu riconosciuto innocente e nel 1767 diventò santo. Copertino conserva le tracce della sua vita: dalla stalletta dove nacque alla casa paterna, dal Santuario di Santa Maria della Grottella fulcro della sua vocazione alla cappella di Santa Barbara dove prendevano forma le sue penitenze anche sotto forma di flagellazioni.


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zona 1

Santuario del Crocifisso Galatone / piazza del Crocifisso

/// Il Crocifisso, così lo chiamano, è la dimostrazione che anche il Salento ha avuto i suoi procacciatori d’oro di successo. Anni di lavoro che hanno reso l’interno della chiesa un’oreficeria religiosa, tipico esempio di sfarzo seicentesco assurto ad opera d’arte. Si racconta che durante l’opera di costruzione non siano state rispettate le norme di sicurezza e un operaio abbia fatto un tuffo dall’impalcatura precipitando con la testa sul marmo appena fissato. Un miracolo ha evitato l’ennesima morte bianca e al centro della chiesa ora c’è un buco coperto da una croce in ricordo di ciò che fu. La stupenda facciata in pietra leccese potrebbe accontentare le fotocamere dei più pigri, ma oltre la soglia c’è anche di più. Un lusso che tutti si possono permettere. zona 2

Basilica di Santa Croce Lecce / via Umberto I

/// Trionfo della fantasia decorativa leccese e dell’estro dei maestri salentini è la Basilica di Santa Croce (1353-1614... e oltre!). Una vera e propria gara tra artisti: Gabriele Riccardi, Giuseppe Zimbalo e Cesare Penna. C’è un gioco che consiste nel rintracciare, nell’arzigogolo barocco, il vezzo di uno degli artisti, che per lasciare la sua firma si auto-ritrasse confondendosi tra le teste dei leoni ed i serafici angeli. Accanto, non meno importante, è il Palazzo dei Celestini che fa da corpo unico con la Basilica e che ovviamente ha ospitato per 300 anni l’Ordine dei Celestini.


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cultura /// salento guida estiva 2010

zona 2

Borgo Fortificato di Acaya Acaya (Vernole)

/// Dopo aver trascorso un’intera giornata spalmati sulla spiaggia in stato semicomatoso, datevi un tono intellettualoide e saziate la vostra fame di cultura facendo una capatina nel borgo fortificato di Acaya. In questo piccolissimo villaggio incastonato tra distese di ulivi secolari e muretti a secco il tempo sembra essersi fermato secoli e secoli fa, e nelle stradine che si incrociano all’ombra delle mura e del castello, o in una trattoria tipica, il caos della città si trasformerà in un lontanissimo ricordo. zona 2

Santuario della Pazienza

San Cesario di Lecce Via Cerundolo, 26 / tel 349 3626430 – 0832 200120 /// Non lasciatevi ingannare dal nome. Questa non è una chiesa e non ci sono preti né campane. Il termine “santuario” indica un luogo di culto terreno, la casa del pittore e scultore Ezechiele Leandro che ha popolato il suo giardino di opere folli e surreali ormai note in tutto il mondo. Le sue sculture (circa duemila) sono dei mosaici tridimensionali in stile näif fatti di cocci, costruiti “pietra su pietra”, come amava dire lui. Pupi e “mostri” che causarono una vera e propria rivolta fra la cittadinanza superstiziosa di San Cesario che si accanì contro la sua dimora fino ad arrivare a una petizione che ne chiedeva la rimozione. “Una ne distruggono e dieci ne faccio”, diceva lui, “non mi possono abbattere ormai”. Raccattando ferri vecchi e materiale usato dalla strada, riutilizzava il tutto anche nei suoi quadri, frutto di una mente libera fuori da ogni schema accademico. Il Tachelist di Berlino è niente al confronto. zona 2

Vincent City

Guagnano / Contrada Scalera /// A volte le opere d’arte assumono sembianze umane. O meglio, a volte sono gli artisti stessi che grazie alle loro vite e alle loro creature si trasformano in opere a sé stanti. Vincent Maria Brunetti incarna questo stereotipo. Dopo una carriera nella grigia Milano e in seguito ad una crisi mistica si trasferisce a Guagnano per realizzare una casa-museo stravagante. Traendo ispirazione da Hundertwasser


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e Gaudì, la Vincent City è un tripudio di colori e gusto kitsch, interamente decorata da ceramiche e circondata da statue di santi e non, presenti in ogni angolo. Gli interventi artistici più classici sono all’interno dove spiccano diversi mosaici dell’artista salentino Orodè. La casa è aperta a tutti a tutte le ore e durante la giornata pompa continuamente musica dance, udibile anche dalla strada. Vincent è lì, che vi aspetta sul suo sgabello, mentre dipinge i suoi deliri. Uno spasso che compare anche nel film “Italian Sud Est” del collettivo Fluid Video Crew. zona 3

Cattedrale SS. Annunziata Otranto / piazza Basilica

/// Eretta nel 1088, la Cattedrale di Otranto è la più grande tra tutte le chiese di Puglia. La storia racconta che resistette all’invasione turca del 1480. Infatti, nella navata destra, racchiusa nell’abside, si conservano le ossa dei Martiri di Otranto in sette grandi armadi. Si tratta dei resti di ottocento cittadini sgozzati dai Turchi sul Colle di Minerva per non aver voluto rinnegare la fede cristiana. Dopo questa full immersion di drammatici episodi vi consigliamo una passeggiata sul lungomare per immaginare quello che fu l’attacco degli ottomani. Occhi aperti, però: non si sa mai! zona 3

Cava di Bauxite

Otranto / Bosco de “I Reali” /// È molto probabile che Marte abbia un aspetto simile. Dismessa nel 1976 la cava in questione è oggi uno dei luoghi più incredibili e naturalmente folli, anzi spaziali, in cui potete incappare. Il colore rosso acceso della terra arsa dal minerale ferroso in contrasto col verde circostante e il mare a pochi passi è uno di quei motivi per cui ringraziare Iddio, se non siete daltonici. Sul fondo della cava, in una sorta di cratere, a causa della presenza di una sottile falda freatica si è creato un piccolo laghetto di circa 100 metri di diametro e pochi metri di profondità. La presenza della bauxite conferisce un caratteristico colore, creando un’atmosfera fuori dal comune. E fuori dal comune, se non volete perdervi, vi toccherà chiedere informazioni prima che sia notte e arrivino gli alieni. Si raggiunge attraverso stretti sentieri che conducono verso la Torre del Serpe.


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cultura /// salento guida estiva 2010

zona 3

Il Giardino Megalitico d’Italia Giurdignano

/// Che i menhir siano l’architettura fallica più antica non c’è dubbio. Le teorie più accreditate però parlano di osservatori astronomici, aste delle meridiane necessarie per registrare movimenti, tempi e fasi astrali per verificare cicli propizi per le varie iniziative degli uomini. Per i dolmen, che forse furono realizzati in epoca successiva, si ritiene invece che avessero due possibili funzioni: o di uso funerario o di altare sacrificale. Nella piccola Giurdignano, fra muretti a secco e ulivi secolari, potrete calarvi in un viaggio nel tempo carico di fascino preistorico. Il percorso più comune parte dalle scuole comunali, in periferia.Qui si incontra subito il menhir di San Paolo che si erge sull’omonima cripta, una nicchia che conserva degli affreschi dei santi Pietro e Paolo. Percorrendo poi la strada asfaltata, dopo una decina di metri si incontrano prima il “menhir di Vicinanze I” e dopo poco il “menhir di Vicinanze II”, nelle cui vicinanze – appunto - si trova anche una cripta bizantina. Attraversando gli uliveti sulla strada GiurdignanoGiuggianiello si arriva al dolmen Stabile, uno dei meglio conservati della zona, risalente all’inizio del secondo millennio avanti Cristo. Fra tante piccole tracce di epoca ancestrale (oltre 25 megaliti) si giunge, infine, in direzione di Minervino, al “Masso della Vecchia”, un dolmen la cui leggenda lega il nome ad una strega che avrebbe utilizzato quel disco di copertura come l’arcolaio del fuso per i suoi incantesimi. Secondo un’altra teoria, i dolmen e i menhir avevano una funzione propiziatoria della fertilità. Altro che Viagra! zona 3

Roca Vecchia / Grotte della Poesia Roca Vechia (Melendugno) / S.S. San Cataldo-Otranto

/// Fate un bagno tra le calette di questo angolo di Salento o tuffatevi a capofitto dalla scogliera nell’Adriatico, e poi già che ci siete immergetevi nella storia dei popoli che hanno abitato queste terre: a due passi dal mare il parco archeologico di Roca Vecchia racconta le vicissitudini dei fieri Messapi, mentre tra i resti delle fortificazioni medievali e vicino ai ruderi del castello a picco sul mare può capitare di sentire ancora l’urlo di terrore “Mamma li Turchi!”. Imperdibile un salto di oltre cinque metri nelle acque cristalline della Grotta della Poesia, ma occhio alle “panzate”!


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zona 3

Stazione Marittima Otranto / via del Porto

/// Mentre pensate di essere nel pieno di un viaggio nel XVI sec. sarete catapultati su un’elegantissima e lineare nave traghetto frutto del distaccamento rocambolesco dei bastioni del poderoso Castello. La nave è la stazione marittima di Otranto, inserita - in pochi lo sanno - nell’antologia del World Atlas of Contemporary Architecture. L’edificio, segnalato come l’unica opera contemporanea degli ultimi 10 anni in tutto il sud d’Italia, disegnata dallo studio MCA (Mario Cucinella Architects) richiama la forma di una nave protesa verso l’Oriente. La superficie, interamente rivestita in pietra leccese e segata a mano è la dimostrazione di come forme e volumi degni della più contemporanea metropoli occidentale si attengano con rigoroso rispetto all’artigianato locale. E scusate se è poco! zona 4

Grotta della Zinzulusa Castro Marina / via Zinzulusa

/// È una delle più belle manifestazioni carsiche del Salento. Con meno di 5 euro potrete ammirare stalattiti e stalagmiti che al suo interno dominano da millenni e danno rifugio a centinaia di simpatici pipistrelli (niente paura, sono tranquilli). “Zinzuli” in dialetto significa “stracci” ed è questo l’aspetto che hanno le concrezioni presenti, che poi hanno dato il nome alla grotta. Dopo l’ingresso, vi aspetta una galleria carsica lunga un centinaio di metri che arriva alla zona chiamata “Duomo”. Infine il “Cocito”, la parte sommersa della grotta. In alta stagione è quasi impossibile trovare parcheggio nel piazzale antistante. Vi conviene una bella passeggiata a piedi o in bici. zona 4

Quercia delle Cento Pecore Scorrano / nei pressi della Masseria Nacrilli

/// C’era una volta nei pressi di un paese chiamato Scorrano una bellissima quercia, le cui fronde davano ristoro alle greggi durante le calde giornate estive… Sembra l’inizio di una favola, ma non lo è, o meglio la quercia c’è ancora ed è lì da circa 700 anni, pronta ad accogliere tutti coloro che vorranno stendersi sotto la sua folta chioma e ascoltare i suoi infiniti racconti. Tempo fa il forte vento la sradicò, ma l’affetto della gente la riportò in piedi. Ora si merita un forte abbraccio.


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cultura /// salento guida estiva 2010

luoghi esoterici /// zona 3

Chiesa di Maria Santissima Assunta Soleto / piazza Cattedrale, 1

L’alchimista Matteo Tafuri assoldò un manipolo di streghe che invocarono una schiera di diavoli alati per costruire in una sola notte la Guglia Orsini (il campanile). Ma al canto del gallo quattro di quei diavoli rimasero pietrificati agli angoli del campanile e ancora oggi si possono vedere sulla balaustra merlettata del terzo piano. zona 5

Chiesa del Diavolo Tricase / via SS. Medici

Pressato dalle richieste dei contadini che volevano una chiesa, il principe di Tricase si rivolse al demonio. Se avesse portato a termine la costruzione della chiesa in una sola notte, in cambio il principe avrebbe dovuto offrire l’ostia consacrata a un caprone, animale caro a lucifero. Il maligno mantenne la promessa, ma il principe non avendo il coraggio di sfidare Dio, venne meno al patto. Iracondo il diavolo scatenò un terribile tifone che trasportò le campane sino al Canale del Rio, dove nelle notti di tempesta ancora oggi se ne ode il suono. zona 5

Isola della Fanciulla

Salve / a ovest della Torre dei Pali, a circa cento metri dalla spiaggia Il corpo di una fanciulla uccisa dai corsari fu ritrovato da alcuni pescatori sull’isoletta, ricoperto da un velo di sabbia. La leggenda dice che, in alcune notti in cui il mare è particolarmente mosso, sia possibile sentire il pianto sommesso della fanciulla provenire da quel luogo.  zona 5

Vore di Barbarano

Barbarano del Capo (Morciano di Leuca) S.P. Barbarano del Capo-Morciano di Leuca Leggenda narra che in questa zona vi albergasse Lucifero. Un uomo andò a fargli la barba e siccome questa continuava a ricrescere, il tizio urlò qualcosa del tipo “mio dio questa barba!”. Lucifero, che non sopportava la maleducazione, s’incazzò e cominciò a scagliargli contro fuoco e fiamme. Dall’impatto del fuoco a terra nacquero le Vore di Barbarano (grosse buche nel terreno di forma circolare molto profonde).


fluid interactions

12-20 SALENTO agosto

festival internazionale di cultura eco digitale e sperimentazioni audio_visive

www.streamfest.org - info@streamfest.org www.myspace.com/streamfest - facebook | streamfest


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aperitivo /// salento guida estiva 2010


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aperitivo


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aperitivo /// salento guida estiva 2010

aperitivo zona 1 /// Barrueco /// Cotriero /// Fico d’India /// Gaf /// Goa /// Pane, Olio e Fantasia /// Samsara

76 76 76 77 77 77 78

zona 2 /// All’Ombra del Barocco /// Astoria Bar /// Bamboo /// Bar Martinica /// Caffè Personé /// Martinucci /// Shui Bar

78 78 79 79 79 80 80


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zona 3 /// Era Ora /// Giro di Boa /// L’Ora di Mezzo

80 81 81

zona 5 /// Bar del Moro /// Bar Tropical /// Lido Playa Blanca /// Solatio /// Vesoma Cafè

81 82 82 82 83


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aperitivo /// salento guida estiva 2010

zona 1

Barrueco

Santa Caterina (Nardò) / lungomare C. Cantù /// Dal Barrueco fino alla “piazzetta” di Santa Caterina la strada è tutta una passerella su cui sfilare: nel salotto buono della costa ionica si va soprattutto per farsi ammirare. Ma si sa, quello della moda è un mondo stressante. E allora di tanto in tanto si rende necessaria una pausa rigenerante con un mojito da bere rigorosamente sul muretto del lungomare. Da non perdere anche la specialità del Barrueco, la “pizza fritta”, una vera e propria bomba ipercalorica. Attenti però a non esagerare, l’ennesima passerella vi attende! zona 1

Cotriero

Mancaversa (Gallipoli) / Lido Pizzo / tel 340 6662833 /// Il Cotriero oltre ad essere uno dei music club all’aperto più interessanti della stagione estiva è sicuramente uno dei pochi lidi attrezzati che ha senso di esistere 24 ore al giorno. Al tramonto, l’atmosfera non la fanno né le sedie chic in vimini, né i super cocktail che si perdono nei pettorali dei culturisti di turno, ma il gioco di luci che si diffondono dal mare, le selezioni accurate di dj dal gusto sopraffino e quei pazzi che si divertono a fare deltaplano a motore. Pare che ogni tanto qualcuno sbagli la traiettoria atterrando bruscamente sul bancone. Guardatevi le spalle. zona 1

Fico d’India

Nardò / Torre Uluzzo /// Dopo aver risalito lo splendido quanto massacrante sentiero in mezzo al parco di pini di Porto Selvaggio (riserva del WWF) riprendetevi con un buon aperitivo al fico d’india. Il bar si riassume in tre tremendi assiomi, che in vacanza è avventato ignorare: “cool people, cool sound, cool atmpsphere”. I party house minimal sono di qualità (sopratutto i pre-party alle serate del vicino Casablanca, come quelli del Bugged out). Splendidi esemplari di femmina si aggirano fra i tavoli, mentre i palestratissimi baristi mostrano quanto un deltoide può gonfiarsi mentre si rovescia del Bacardi in un bicchiere.


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zona 1

Gaf

Gallipoli / via Giudecca, 2 (angolo Piazza Canneto) / tel 348 3716296 /// Siete in giro per Gallipoli e venite colti da una sete implacabile? No problem: i cocktail a base di frutta fresca del GAF sono il toccasana per ritemprare la vostra gola secca. Se poi volete accompagnare il drink con qualcosa di più sostanzioso, ottime sono le piadine e le bruschette da assaporare in un ambiente glamour con vista sul castello, sulle barche e sulle nasse dei pescatori gallipolini, che qui rimettono in sesto le reti sfoderando il loro repertorio di imprecazioni se la giornata in mare è stata poco fruttuosa. zona 1

Goa

Porto Cesareo / località Belvedere / via Manzoni /// È davvero un posto fighetto. Basti guardare gli ombrelloni e le sedie sdraio rigorosamente rivestiti di tessuto bianco per capire quant’è chic. Qui è facile incontrare baldi giovani intenti a discutere di addominali e amminoacidi o briose donzelle che analizzano attentamente le caratteristiche alimentari del proprio pacco di creckers. Dipende dai dj, però, la musica a volte non dispiace, specie se alla console capita l’intenditore di bossa-nova. Se ordinate le frise date prima uno sguardo ai prezzi: con quello che spendete in un pomeriggio potreste comprarne a decine e campare una stagione. zona 1

Pane, Olio e Fantasia

Gallipoli / piazza della Repubblica / tel 0833 261779 /// Con la scusa dell’olio, da loro prodotto e gustato su semplici fettine di pane, i fratelli Adamo vi cattureranno, culinariamente parlando, con la varietà di verdurine, sottaceti e piatti preparati con l’ingrediente essenziale, alla faccia del vostro (sobrio) aperitivo estivo. Niente paura, sono previsti nel prezzo anche quattro salti di buona musica rock, live se vi trovate il mercoledì e il sabato. Tutto compreso.


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aperitivo /// salento guida estiva 2010

zona 1

Samsara

Gallipoli / località Baia Verde / via litoranea Sud / tel 328 1154455 /// Fashion, trendy e glam. Questa la definizione che troverete in giro del Samsara. Nonostante ciò, è un posto affatto banale. È il simbolo del Salento che si avvicina alla riviera romagnola. A parte i muscoli sparsi e i perizoma senza ritegno qui potrete gustare l’estate al passo coi tempi. E l’arredo non tradisce: tende, tendine, sedie di vimini, gazebo e strutture in legno e addirittura un angolo benessere con tanto di vasca idromassaggio. Quando al tramonto poi, parte l’aperitivo e incalzano i ritmi tribali, l’ammasso di gente dal mare si riversa sul lido. Tsunami! zona 2

All’Ombra del Barocco

Lecce / Corte dei Cicala / tel 0832 242626 /// Via Giuseppe Libertini sta subendo un processo di parmigianizzazione. Non nel senso che la pietra leccese sta assumendo sembianze “formaggiose”, bensì per la valorizzazione quasi maniacale del centro associata al culto per il vino, le degustazioni e la cultura. Il culmine di parmigianità è All’Ombra del Barocco, il caffè della più importante libreria di Lecce, la Liberrima. Un posto dalle volte a botte recuperato rispettando i sacri crismi del più sobrio restauro architettonico, dove leggere un libro al fresco e sorseggiare un buon Salice Salentino stuzzicando prodotti tipici. Anche se non si capisce perché manchi nel menu proprio la parmigiana di melanzane. zona 2

Astoria Bar

Lecce / Porta San Biagio /// Se tra un negozio e l’altro iniziate ad avere una certa fame e per caso vi trovate a passare da Porta San Biagio fermatevi in questo piccolo bar, ordinate un aperitivo e chiamate a casa per disdire la cena. Vi porteranno tutto quello di cui avete bisogno per saziarvi: olive, rustici, mozzarelline, piccoli panini, pezzi di focaccia e tutto sempre freschissimo. E visto che costa solo 5 euro potrete fare un figurone e invitare un amico.


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zona 2

Bamboo

Lecce / via Schipa /// Entrando al Bamboo ci si chiede subito se i proprietari non abbiano anche una laurea in architettura. Pur essendo un luogo di dimensioni ristrette, con grande abilità i simpatici gestori riescono a far accomodare chiunque si presenti all’ingresso. E allora che importa se ci si stringe un po’ di più quando una volta dentro si possono gustare le famose piadine e la salsina rosa che crea dipendenza? Via ai festeggiamenti, quindi: compleanni, lauree e… piadine per tutti! zona 2

Bar Martinica

Lecce / via Vittorio Emanuele II, 23 / tel 0832 300977 /// Uno degli artisti più incompresi della Puglia è stato Edoardo De Candia. Pittore sregolato e dedito all’alcool, turista per un bel periodo in manicomio, negli ultimi anni della sua vita vagava per le strade di Lecce, disegnando soprattutto corpi di donne e rivendendoli a poche lire per pagarsi da bere. Il suo tratto inconfondibile gli è valso recentemente il soprannome di “novello Matisse”. De Candia era solito frequentare questo baretto d’epoca settantina scambiando le sue opere per poco vino. Gran parte del suo lavoro è ora qui esposto e potrete ammirarlo durante un aperitivo in questa sorta di galleria d’arte non convenzionale. zona 2

Caffè Personé

Lecce / via Umberto I, 5 / tel 0832 246302 /// Personè è il nome del virtuoso musicista salentino del XVII secolo che vi ha dimorato per un po’. Pare che un tempo fosse anche una sinagoga. Una storia blasonata insomma e un’ubicazione ancor più aristocratica: questo caffè si trova nel mezzo del barocco leccese, di fronte a Santa Croce. Si affaccia su uno di quei porticati fuori dal tempo della Lecce vecchia. C’è anche il ristorante, ma la vera chicca è il wine bar, a detta di qualcuno il migliore di Lecce. Prendi il tè, l’aperitivo alla frutta o se preferisci, vino e stuzzicherie, e intanto ti godi la storia.


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aperitivo /// salento guida estiva 2010

zona 2

Martinucci

Lecce / via Giacomo Arditi, 11 / tel 0832 091258 /// Aperitivo, gelato, pasticciotto, rustico: qui c’è quello che ognuno di noi almeno una volta al giorno vorrebbe mangiare. Fra coni enormi oppure piccolissimi (dipende sempre dalla gelataia che te lo serve) spunta il lato chic: un aperitivo elaborato e anche un po’ confusionario (frittini, patate, tartine, ecc.) accompagnato da uno scenografico cocktail alla frutta. Chi lo amerà lo seguirà nelle diverse succursali sparse nel Salento, tutte uguali. Per gli affezionatissimi. zona 2

Shui Bar

Lecce / via Umberto, 21 / tel 388 7957019 /// Un angolo di modernità nipponica incastonato nel barocco leccese. Kitsch? Forse, per qualcuno. Ma l’aperitivo spacca e piace un sacco alla gioventù locale che affolla la piazza. Anche perché quelli dello Shui ci sanno fare con la movida e sono sempre in piena nell’organizzare e intrattenere. Così mentre tu ti fai il tuo bravo cocktail, da una parte ti becchi i virtuosismi del barman acrobatico, dall’altra quelli dei jazzman locali e non ci capisci più niente. Poi esci e cerchi di decifrare il groviglio delle decorazioni scolpite sulla facciata di Santa Croce e c’è veramente da perdersi. zona 3

Era ora

Torre dell'Orso (Melendugno) ang. circonvall. via Camping Sentinella / tel 328 8926722 /// È una fresca serata estiva, sorseggi un cocktail, sei steso su un’amaca e i tuoi piedi sfiorano l’erba. Tra i bianchi gazebo nel verde solo luci fioche e un cielo di stelle. La musica, gli amici. Non è un posto surreale. “Era ora”, l’esclamazione che naturalmente proferirai, ma anche il nome di un cocktail bar a Torre dell’Orso. E se non vuoi rilassarti troppo puoi anche usufruire dei campi da calcio e da tennis o prendere in fitto un Risciò per una divertente, o romantica, passeggiata sul mare. Divertimento e relax, tutto concentrato in un unico posto.


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zona 3

Giro di Boa

Otranto / località Frassanito / a ridosso del campeggio /// Se il Salento è la Giamaica d’Italia, il Giro di Boa è la Giamaica del Salento. Una sorta di zona franca per trafficanti di treccine e portatori sani-ma-non-troppo di spirito libero. Qui anche i cani hanno i rasta e una volta andati via, anche se non fumate, sarete dipendenti dall’odore di marjuana. “In Giamaica però sono più puliti”, accusava un mio amico guardando i sacchi di immondizia ammassati all’ingresso della spiaggia. Peccato, però, perché è tutto molto suggestivo con le onde al tramonto e i colori delle vele dei surfisti in lontananza. Musica reggae di sottofondo e prezzi abbordabili lo rendono un’attrazione imperdibile. zona 3

L’Ora di Mezzo

Otranto / piazza del Popolo / tel 340 8045480 /// Sapete cos’è Otranto d’estate: un fottìo di turisti. Ecco, una parte di quelli passa di qui per il pre-serata o per l’ “ape”. Tutto si svolge all’esterno, su una piazzetta che di per sé è già un salottino incastonato in un tipico scorcio di bianchissima architettura mediterranea con annessa luminosità accecante. Sarebbe aperto dalla mattina, ma forse il momento di maggiore godimento sta al calar del sole. Fuori i tavolini e le sedie in legno vi daranno quella piacevolissima sensazione di vecchietti al bar del paese. zona 5

Bar del Moro

Marina di Patù (San Gregorio) / piazzetta via del Mare /// Un corpo immerso in un liquido galleggia, mentre un corpo immerso nel cemento probabilmente sapeva troppo. A San Gregorio dovevano capirne proprio tanto quando hanno deciso di munire questa leggendaria insenatura di una pratica spiaggetta in materiale edile dove adagiare le terga. Grazie a Dio il tramonto non sfigura se dal Bar del Moro il corpo immerso in un martini è un oliva. Gli aperitivi alla sera sono corposi e danzerecci. Approfittate per conoscere gente, ché un corpo immerso in un altro corpo si diverte di più.


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aperitivo /// salento guida estiva 2010

zona 5

Bar Tropical

Tricase / via Mascagni, 1 /// Se entrando proferite un “buongiorno”, Antonio vi manderà platealmente a quel paese. Lui non conosce mezzi termini come neanche le mezze porzioni. Per questo gli aperitivi del Bar Tropical sono sfacciati e monumentali. Una clientela variegata come una gita di detenuti nell’atelier di Dolce e Gabbana fa da cornice al palco dove si esibisce il maestro importatore dell’aperitivo rinforzato. Dunque, mi raccomando, “poche parole e stomaco vuoto”. Chi non conosce le mezze misure non ama nemmeno i piatti lasciati a metà. zona 5

Lido Playa Blanca

Lido Marini (Ugento) / lungomare Nazario Sauro / tel 320 3515195 /// Lido Marini è un altro piccolo gioiello della litoranea jonica, a metà strada tra le sorelle maggiori Gallipoli e Leuca. È un pezzo di barriera corallina: spiaggia immacolata, sabbia bianca e finissima e mare cristallino, con un fondale così basso che quei furbi dei romani ci rimanevano arenati con le navi. Qui, per il vostro comodo bagno l’alternativa migliore è il Lido Playa Blanca, attrezzato e attivo tutto il giorno. Consigliato l’aperitivo, a cui i gestori hanno dato il taglio dei sapori tipici piuttosto che del solito lounge bar: friselle, crocchette e bruschette. Cose che vicino al mare si insaporiscono meglio. zona 5

Solatio

Torre Suda (Racale) / lungomare /// Siamo onesti, a Torre Suda non è che ci sia molto da fare. Ma alla fine poco importa se c’è un mare così. E poi, in ogni caso, una certezza ormai c’è pure lì e si chiama Solatio, carinissimo, vicino a quella torre che fu baluardo per le razzie turche, su quella scogliera a raso sul livello del mare. Da lì lo Ionio è un incanto che potrebbe essere l’oceano se non ci fosse la Calabria a rovinarci i sogni esotici. Bar tutto il giorno, ma andateci per l’aperitivo per due buone ragioni: mohito very good e un tramonto da cartolina del mio cuore. Magari beccate pure un po’ di musica live che, in genere, non guasta.


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zona 5

Vesoma Cafè

Santa Maria di Leuca / piazza Savoia / tel 346 3103249 /// Là dove c’era una piazza ora c’è un irish pub. In realtà la piazza c’è ancora con la pavimentazione in cemento e gli alberi di pino marittimo, solo che tutto intorno mura di vetro ci separano dalle zanzare e le intemperie. Posto in un angoletto isolato davanti al mercato comunale il Vesoma è un posto discreto ed elegante dove sgranocchiare due friselle col pomodoro sorseggiando una buona bionda. O dove sgranocchiarsi una bionda prima di bere le friselle che hanno aspettato troppo nell’olio.


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bar & pub /// salento guida estiva 2010


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bar & pub


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bar & pub /// salento guida estiva 2010

bar & pub zona 1 /// Baghdad Cafè /// Bar Minerba (Cola) /// Buena Vista /// Caffè Bellini /// Cantine Strusi /// Est Cafè 2 /// Gatto Nero /// Kilometro Zero /// Vite Vinotecherie Musicali

88 88 88 89 89 89 90 90 90

zona 2 /// Bar Carletto /// Bar Las Vegas /// Caffè Letterario /// Joyce Pub /// Momà /// Nando /// Paolone /// Paranà /// Prophet /// Tazo /// Trumpet /// Urban Cafè /// Zei

91 91 91 92 92 92 93 93 93 94 94 94 95


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zona 3 /// Babilonia /// People

95 95

zona 4 /// Avamposto /// La Roccia Hotel

96 96


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bar & pub /// salento guida estiva 2010

zona 1

Baghdad Cafè

Aradeo / via D’Annunzio, 2 / nei pressi di piazza San Nicola /// Perché dovrebbe interessare a un turista un baretto di paese come questo? Perché si beve a poco? Perché ci trova il tamarro, il metallaro, il fricchettone e il fighetto e nessuno si sente fuori posto? Forse per provare il brivido di sentirsi ossequiare poco ed avere a che fare con un barman che non è un burattino e che quando è stanco è stanco e allora è inutile che gli vai a chiedere un mojito a quest’ora che non sei una fica e lui non sprecherebbe mai la menta con te e vattene a casa, perché ce la devi pur avere una casa, no? Forse perché lì ci trovate quei gran cazzoni che hanno scritto questa guida e allora forse possiamo farci una bevuta insieme. zona 1

Bar Minerba (Cola)

Aradeo / via Martiri della Libertà, 65 / tel 0832 332390 /// A fianco alla Pizzeria Minerba c’è il bar enoteca. Ora voi sapete che cos’è un ossimoro? Per i meno intellettuali, l’ossimoro è quella figura retorica in cui vengono accostate parole che si contraddicono. Volete degli esempi? Gioventù antica, raffinata cafoneria, costoso risparmio. È quello che noterete nel bar enoteca Minerba, dove il barman serve le birre più scadenti a uomini consumati dalla vita mentre il proprietario si intrattiene con distinti borghesi conversando amabilmente di questa o quella cantina o di questa o quella annata di Negramaro. Tra i luoghi preferiti dal nostro staff. zona 1

Buena Vista

Gallipoli / Riviera Nazario Sauro, 127 / tel 347 7283710 /// Un pezzo di Havana su uno dei tanti bastioni che circondano le mura gallipoline della città vecchia. Se ci passate all’ora del tramonto per un aperitivo, rimarrete senza fiato davanti allo spettacolo di un cielo infuocato che incornicia all’orizzonte l’isola di Sant’Andrea. Ma non è solo tutta poesia: tende bianche che avvolgono sedie e tavolini in vimini e una buona selezione musicale (con dj da tutto il mondo) vi faranno sentire come Tony Montana in Scarface. Solo che al posto della piscina vi dovrete accontentare di una distesa di mare infinito.


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zona 1

Caffè Bellini

Gallipoli / corso Roma, 9 / tel 0833 263622 /// Gay-friendly da giugno a settembre. Il cocktail-bar più modaiolo di Gallipoli, una vera e propria vetrina per chi vuole sfoggiare l’ultima collezione primavera/ estate di paillettes. Si dice che anche Moira Orfei ogni tanto faccia incursione tra i tavolini, ma senza i leoni, per ispirarsi alla creazione delle sue mise. È qui che si decidono le sorti di serate discotecare ed è qui che troverete riduzioni e omaggidonna per entrare nei locali più svestiti del Salento. Non potete sbagliare, si trova lì dove parte ogni sera l’ingorgo di macchine sul corso principale del paese. zona 1

Cantine Strusi

Gallipoli / viale Bovio, 28 / tel 0833 263273 /// Nasce come cantina e piccola enoteca, vive come wine e cocktail bar e finisce con i suoi clienti storti a prova di palloncino, costretti a prendere un trenino delle sud-est al ritorno nella stazione di fronte al locale. Se ci passate per il pre-serata, fate attenzione perché rischiate di fare notte chiacchierando come vecchi amici col proprietario Giovanni Strusi, tra frise, bruschette, taglieri di formaggi e salumi, inondati da fiumi, ma dico fiumi, di vino. Live music sul piazzale per la maggior parte delle serate. zona 1

Est Café 2

Copertino / via Re Galantuomo, 1 / tel 333 3563201 /// Un giro intorno al castello per godere della prima arietta della sera e si finisce inevitabilmente catturati dall’insieme brulicante dell’Est Café 2. Happy hour, eventi a tema e musica live vi sazieranno. Per le gole prosciugate dal caldo è stato pensato il “Progetto Bièrethèque”, un vasto assortimento di birre estere divise per gusto e grado di fermentazione. La punta di diamante è l’impianto che spilla una Heineken alla spina a zero gradi centigradi.


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bar & pub /// salento guida estiva 2010

zona 1

Gatto Nero

Torre Lapillo (Porto Cesareo) / via Zanella /// Il grande gatto nero dell’insegna raccoglie taciturno i ritmi del cuore del paese. Da un lato le urla del mercatino il giovedì mattina, dall’altro il chiacchiericcio dei ragazzi che passeggiano la sera sul corso. Sedetevi nella verandina che si affaccia sulla piazza dove qualche vecchietto sulla panchina si fa vento col giornale. Uno spritz ghiacciato al riparo dal solleone e l’estate sarà a pochi metri, fra l’andirivieni di morbidi vestitini e piedi ricoperti di sabbia. zona 1

Kilometro Zero

Galatina / corte di Santo Stefano, 4 /// La spesa a “kilometro zero” è quella delle produzioni locali, che non subiscono le vessazioni dei viaggi chilometrici e che non vengono da chissà dove. Questa ex-cantina, ora wine bar, in una corte del centro storico di Galatina, si ispira a questa filosofia e si è voluta battezzare con quel nome. Un posticino per ubriacarsi in allegria stuzzicando taglieri, tarallini e improbabili tarallonzi dalla forma di cacca di cane (ottimi!). A kilometro zero anche la birra, la B94, una buona artigianale salentina. Dentro il locale trovate mostre di artisti locali e intrattenimento musicale. zona 1

Vite Vinotecherie Musicali

Nardò / via De Pandi, 19 / tel 0833 564896 /// Nardò è il secondo paese più popoloso della provincia dopo Lecce. Nardò, fino a poco tempo fa, era anche un caso unico e incomprensibile di desertificazione notturna, che lasciava a chi di passaggio lo status di sonnambulo. Ma Nardò pare rinata. Uno dei simboli di questa belle époque è proprio quest’enoteca situata in uno dei centri storici più caratteristici del territorio. La programmazione musicale è stata affidata a Raffaele Casarano, direttore del Locomotive Jazz Festival. Chiudere la strada al traffico sarebbe addirittura perfetto, ma si sa che i sonnambuli vanno trattati con cautela.


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zona 2

Bar Carletto

Lecce / piazza Partigiani 44 / tel 0832 397130 /// Qualcuno lo definisce “un pezzo di storia del romanzo di formazione di ogni giovane leccese” e detta così suona alta per un bar qualunque. Ma Carletto ha la specialità proprio nel suo qualunquismo, perché è un ottimo prototipo del bar di paese. Qui tutti conoscono tutti ed è un continuo tamburellare di pacche sulle spalle, un fulminare di sguardi indiscreti, tra battutacce e sorrisi falsi e cortesi. Uno di quei posti dove la vita si affronta grosso modo in due modi: comprando i biglietti “per il campo” oppure il win-for-life. zona 2

Bar Las Vegas

Campi Salentina / via Piazza Libertà, 47 / tel 0832 791840 /// Qui ogni paese ha il suo, ma in pochi ce l’hanno come il Las Vegas. Molto più di un bar, è il ritrovo della Campi più alternativa e deviata. C’è tutto il giro transgenerazionale dei musicisti ex- punk, rasta, ska, b-boy, gli amanti della canzone italiana, i ravers, i letterati immolati al verbo di Carmelo Bene, video maker audaci e spregiudicati, skaters, facce rovinate da esistenze sregolate e forse c’è ancora Tapino, il primo cane passato alle cronache per essere stato “arrestato” e mandato al canicomio! Aveva morso un passante irrispettoso. Ma tutto il Las Vegas era dalla sua. zona 2

Caffè Letterario

Lecce / via Guglielmo Paladini, 46 / tel 0832 242351 /// Non c’è città che non abbia il suo. E non c’è Caffè Letterario che non sia frequentato da animi sensibili a quest’aggettivo dai nobili intenti. Allo stesso modo una fetta di popolazione se ne tiene ben alla larga, ma questo non dispiace. “Noi la cultura la mettiamo sotto i piedi”, diceva qualcuno, gli altri se ne stanno seduti qui a bere sui divanetti disposti per strada in uno dei punti più vivi del centro storico. Se tira la tramontana si può stare al chiuso e se siete fortunati potreste anche beccare i migliori artisti della scena salentina stravaccati sulle poltrone.


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bar & pub /// salento guida estiva 2010

zona 2

Joyce Pub

Lecce / via Matteo da Lecce, 5 / tel 0832 279443 /// Tra Sant’Oronzo e Santa Croce, un irish fatto come si deve, ispirato alla migliore cultura irlandese senza scivolare nel kitsch. E infatti non è che si chiami banalmente, chessò, “William Wallace” (senza offesa) ma Joyce, sì come il grande scrittore. La sua politica della qualità ha pagato e ora il Joyce si è fatto la fama di “pub storico” che è un gran complimento per un locale. Non c’è giorno d’estate che non sia stipato da rampolli delle famiglie “bene” di Lecce e provincia che si trovano a ingollare Guinness. Entrarci, infatti, è diventato un po’ un’impresa e non è bastato mettere le barriere all’ingresso (quelle che trovi passando dalla cassa). zona 2

Momà

Lecce / piazza Vittorio Emanuele /// Aprite bene gli occhi: cinque cocktail dieci euro. Non è una balla. Certo non vi aspettate boccali da un litro e marchi di lusso, ma il rapporto prezzo-qualità è sicuramente quanto di migliore potete trovare nei dintorni. È ovvio che vi ci vorrà un bel po’ prima di impugnare il vostro calice di plastica soprattutto in tarda ora, quando chi è in fila è già cotto a puntino. Di conseguenza c’è il rischio di rimanere stipati anche nella piazzetta adiacente sempre ricca di bella gioventù. E poi siete in centro, nel cuore della città, quindi non vi lamentate. zona 2

Nando

Lecce / via Benedetto Cairoli, 19 /// Nel tour dei bar che parte da via Cairoli la prima tappa è da Nando. Qui si comincia con una Peroni, passando per una pizzetta e ritornando alla Peroni che diventa un vino, poi un amaro, poi un cocktail, poi urla e schiamazzi e sorrisi a tutto volto. Un tour, quindi, che per la maggior parte dei leccesi termina dove voleva soltanto iniziare e di quello che c’è dietro l’angolo alla fine non importa più a nessuno. Perché chi non beve in compagnia o è ladro o una spia e qui di compagnia ci si ubriaca.


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zona 2

Paolone

Lecce / nei pressi di piazza Vittorio Emanuele /// Il concept è il solito, ma è reso veramente bene: bar aperto fino a tarda ora, arredato senza fronzoli per non permettere la permanenza all’interno, con prezzi che battono ogni concorrenza e quindi adatti a studenti squattrinati e disoccupati in ferma lunga. Una tappa obbligata per chi sosta a Lecce prima di ripartire per altri lidi. Quei pochi erasmus che sono in città li trovate qui che raccolgono le ultime monetine per un altro shottino. E se proprio ne avete bisogno, c’è anche della rosticceria. zona 2

Paranà

Lecce / via Giuseppe Candido 1 /// Sergio conosce bene le regole del mercato. E Sergio, l’alto e robusto proprietario, non fa sconti, anzi semmai agisce al contrario. Qui di giorno pagate in un modo, di sera in un altro. Nel paniere dei prezzi che misurano l’inflazione Sergio scombina tutto. Ma questo è il mercato e nonostante tutto Sergio sa che i suoi sono comunque ottimi prezzi perché tutti continuano a bere da lui nonostante l’inflazione e nonostante gli interni anti-atmosfera del suo baretto. Ma non si può mica avere sempre tutto. zona 2

Prophet

Lecce / via Maggiulli, 4 / tel 0832 246143 /// Una straordinaria varietà di birre alla spina rende perfettamente il motto di questo pub dall’atmosfera insolita: è vero che i tavoli sembrano proprio quelli degli scrittori amanuensi ma, dopo aver fantasticato sul “confessionale”, sotto lo sguardo calmo di sibille e profeti, allungherete gli occhi sul soffitto stracolmo di sottobicchieri invocando a voce alta un’altra pinta. Tra un rutto e un altro concedetevi un tagliere di formaggi e salumi. Salute!


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bar & pub /// salento guida estiva 2010

zona 2

Tazo

Lecce / via dei Perroni, 2 / tel 0832 332390 /// Lo sapevate che Porta San Biagio è dedicata al santo vescovo della città di Sebaste in Armenia nonché protettore della gola? No?! Parte il chissenefrega. Per i “movidaioli” di Lecce è solo la porta che dà l’accesso alla famigerata “via dei pub”, che ha preso questa denominazione anche perché via dei Perroni era cacofonico. Ad aprire le danze è il Tazo, che è un american bar di buon gusto, discreto e con buona propensione all’arte moderna, che organizza minilive e dj set, ma soprattutto fa le crepes buone. Attenti però a non peccare troppo di gola: potrebbe scendere San Biagio con due candele accese e appiccare il fuoco. zona 2

Trumpet

Lecce / via Principe di Savoia, 1 / tel 0832 240704 /// L’aria che tira d’estate tra via Principe di Savoia e via Umberto I, nel cuore del barocco leccese, ha la brillantezza magica dei racconti esotici: è gonfia d’umidità, profumo, umori e ormoni. Sudare d’agosto coi 40 gradi, in quel crocicchio, è una pura esperienza estatica, che può diventare edenica se ti scoli una birra fredda, magari seduto a mirare i ghirigori dei palazzi o la passerella di turisti e turiste in odore di Mediterraneo. Il gazebo che il Trumpet tira fuori per la stagione è proprio lì, al posto perfetto. Magari dentro ti becchi pure una mostra fotografica d’essai, ma lo spettacolo resta fuori. zona 2

Urban Cafè

Lecce / piazza Vittorio Emanuele, 11/a / tel 0832 288388 /// Concepito come una sorta di cokctail-disco-bar, l’Urban vanta l’ottima posizione centrale in una piazzetta sempre stracolma di gente. Circondato da altri suoi simili e concorrenti, nel weekend vi sarà facile riconoscerlo grazie alla voce anni novanta dello speaker che accompagna le selezioni house dei dj di turno. Le serate iniziano nell’atmosfera rilassata di un aperitivo a buffet dai prezzi modici per finire gradatamente nei volumi sempre più alti di musica e chiacchiere ormai cariche di alcool. E chi programma il pre-serata spesso finisce per restarci tutta la notte.


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zona 2

Zei

Lecce / Corte dei Chiaromonte, 2 (incrocio via degli Antonietta) /// È il classico posto frequentato dallo studente sinistroide di lettere e filosofia. A parte qualche cane di troppo e una marea di barbe incolte quello che consola è che c’è sempre gente, sia dentro che fuori e spesso anche di altre facoltà (intellettuali e universitarie). Pur essendo un circolo Arci i prezzi non sono proprio allineati alle aspettative, ma i concertini e gli eventini sono sempre gratuiti, quindi tutto sommato è ok. Ritornandoci più volte non vi stupite di trovarci sempre le stesse facce. zona 3

Babilonia

Torre Sant’Andrea (Melendugno) / largo Porticciolo / tel 0832 841099 /// Il Babilonia è sempre stato uno dei posti storici della scena meno fighetta del panorama notturno estivo salentino. Ad oggi la sua grande popolarità gli si è un po’ ritorta contro. Al Babilonia ormai ci vanno proprio tutti, non più solo chi ama la musica reggae o chi approfitta dello scenario suggestivo e buio per appartarsi un po’ sugli scogli. È un luogo a tratti magico, ma fino ad ora vani sono stati i tentativi di concerti o dance hall per riconsegnargli la palma di luogo preferito dai turisti della costa Adriatica. zona 3

People

Soleto / largo Osanna / tel 0836 663810 /// Da quando il People ha introdotto l’“ora felice”, nessuno in Italia dovrebbe più azzardarsi a chiamarla Happy Hour. E vi assicuro che nessun forestierismo regge il confronto con i tagli al listino di questo mezzo bar-mezzo pub provvisto di sala giochi e jukebox. Probabilmente la qualità delle bevande non è delle migliori e qualcuno avanza il dubbio che le etichette di prestigio a volte camuffino il contenuto tarocco delle bottiglie. Ma davvero non ci si può lamentare. E scoccata l’ora, niente paura: l’incantesimo non svanirà.


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bar & pub /// salento guida estiva 2010

zona 4

Avamposto

Santa Cesarea Terme / Porto Miggiano /// È il posto ideale per chi ama la calca. Musica ogni sera e gente di tutti i tipi ed età. Essendo al mare, ci troverete abitini scollati e chic, ma seduti a piedi nudi sul divanetto potrete anche gustare un aperitivo a base di friselline e una birra per lubrificare la vostra faringe a prova di grano duro. Un consiglio: non lasciate le scarpe lontane da voi perché se vi va bene sarete costretti a recuperarle dalla parte opposta del locale. Nel caso peggiore tornare a casa scalzi fa comunque molto nature. zona 4

La Roccia Hotel

Castro / via litoranea per Tricase / tel 0836 979013 /// Bianco e blu. La paletta di un pittore di passaggio da queste parti non avrebbe bisogno di altri colori. Se chiudete gli occhi vi rimarranno impressi sulle palpebre dando vita ad un quadro astratto che trasmette immediatamente sensazioni di benessere, lusso, calma, voluttà. Se invece preferite la figurazione in questo quadro potrete riconoscere l’insegna dell’Hotel-Ristorante-Bar La Roccia, del colore della neve e il blu di un mare incontaminato. Poi, dopo aver strizzato gli occhi, noterete le forme rotondeggianti di splendide bagnanti che mai vorreste vedere deformate alla maniera di Picasso.



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eventi & sagre


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eventi & sagre /// salento guida estiva 2010

eventi & sagre luglio

agosto

zona 1 /// Festa di Santa Cristina /// Mollone in Festa

zona 1 102 102

zona 2 /// Pork Day /// Sound Res

102 ???

/// Birra & Sound 104 /// Hey Hey Odelay! 104 /// Locomotive Jazz Festival 104 /// Sagra te la Carne te Cavaddhru 105 /// Salento Summer Festival 105 /// Streamfest 106

zona 3

zona 2

/// Sagra dell’Insalata Grika e della Salsiccia 103

/// Gusto Dopa al Sole 106 /// Jam Jam Reggae Festival 106 /// Sant'Oronzo 107

zona 5 /// Cinema del Reale /// Sagra delle Dieci P

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zona 3 /// Festa te lu Contadinu 107 /// Il Mercatino del Gusto 108 /// La Notte della Taranta 108 /// Sagra della Municeddha 108


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zona 4 /// Festa della Fica

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zona 5 /// Festa della Madonna /// Festa di San Rocco Danza delle Spade /// Sagra delle Quattro Pignate

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settembre zona 1 /// Cristo di Tabelle

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zona 3 /// Festa te lu Mieru (Sagra delle Sagre)

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Alcune di queste manifestazioni al momento della pubblicazione della guida sono in fase di programmazione. Consigliamo di verificare comunque date e luoghi e ci scusiamo per le eventuali inesattezze.


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luglio zona 1

Festa di Santa Cristina Gallipoli / 23-25 luglio

/// Ho sempre avuto un grande timore per Santa Cristina. Di certo è colpa di quella storiaccia secondo la quale in questi giorni la divinità porta via dal mare un uomo e una donna. Immaginate le scottature che da piccolo sono stato costretto a prendere sulla spiaggia per colpa della scaramanzia di mia madre. La festa però è una gran festa. Tre giorni di luminarie, mercatini, fuochi d’artificio e ottima “scapece” (pesce fritto con pan grattato, aceto e zafferano). Da non perdere: 1) la processione pomeridiana sul mare con i barconi affollati di gente 2) l’arcaico rito della cuccagna 3) il concerto bandieristico, climax di tutta la manifestazione. zona 1

Mollone in Festa

Copertino (masseria Mollone) / luglio /// La strada di campagna che conduce all’antica masseria ci trasporta indietro di un secolo. Tutto è una festa alla tradizione contadina dei nostri nonni, “pizzica”, “pettule” e “mieru” fanno il resto. Fra anziani nostalgici e signori di mezz’età cultori della tradizione, è curioso notare i tanti giovani forestieri che snobbano lo stand della birra e quello del panino col wurstel per assaggiare il più ruspante piatto di “cicore reste”. E a mezzanotte, dopo i fuochi d’artificio, sotto il grande palco si aprono le danze sfrenate con i complessi di pizzica salentina. zona 2

Pork Day

Carmiano / luglio /// Hanno il barbaro coraggio di chiamarla anche festa del maiale. L’unico a non voler festeggiare in realtà è proprio lui, il povero porco. Gli Amici del Pork Day - nemici giurati dei vegani - amano talmente quel sapore di fibre grasse che ne hanno fatto prima una festa, poi un’associazione culturale. Nel menu quanto di più maialone si possa immaginare. Ma è chiaro che si tratta solo di un pretesto per aprire a un mondo di piatti tipici. La colonna sonora va dal finto tipico (pizzica) al tipico (reggae) al nuovo tipico (balcanico). Si balla e si suda, per scongiurare ogni possibile influenza... suina!


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zona 2

Sound Res

Monteroni di Lecce (piazza Falconieri) www.soundres.org / tel 329 3385280 / 6-13 luglio /// I centri di ricerca esistono anche in Salento. Sound Res è il programma/festival di residenza finalizzato alla produzione di opere inedite, che ha ospitato in passato numi musicali come Terry Riley e Philip Glass. Quest’anno il nome di punta è il canadese Patrick Watson (il 13 luglio in piazza Falconieri a Monteroni), coinvolto in un lavoro con David Sheppard, ambito compositore/sound designer di Londra, e il trombettista salentino Cesare Dell’Anna. In più laboratori per bambini e workoshop con i protagonisti. Avanti così! zona 3

Sagra dell’Insalata Grika e della Salsiccia Martignano / luglio

/// Non sembra una cosa particolarmente tipica e, infatti, non lo è. Una volta tanto! È piuttosto una festa dei sapori genuini che si avvicina pian piano all’ideologia del biologico. La qualità è perciò assicurata: solo produzioni locali - a “filiera corta” - e coltivazione biologica. Non si può dire che quest’insalata grika non sia ricca, anzi, è una bombetta, anche se molto digeribile: pomodori per insalate, “minunceddhe” (cetrioli), peperoni, cipolla bianca, peperoncino piccante, rucola selvatica, olive nere alla capasa, capperi, origano, cacioricotta e olio d’oliva salentino extravergine. Viva la leggerezza! zona 5

Cinema del Reale

Specchia / www.cinemadelreale.it / 21-24 luglio /// Il Cinema del Reale rappresenta un’eccellenza nella programmazione artistica della provincia. Riporta sullo schermo film sperimentali, diari personali, film di famiglia, grandi reportage, inchieste storiche e documentari di autori riconosciuti o meno noti, espressione di un cinema che, nonostante le scarse risorse economiche, riesce a comunicare ed emozionare. Il reale è nei personaggi che vengono raccontati, diventando attori e protagonisti spontanei, nell’evolversi di pellicole che a volte hanno bisogno di anni per essere terminate, proprio perché riportano gli eventi e le trasformazioni nel tempo. Musica dal vivo e aperitivi, infine, scandiscono le serate per una festa all’aperto di portata internazionale.


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eventi & sagre /// salento guida estiva 2010

zona 5

Sagra delle Dieci P

Barbarano del Capo / 26 luglio /// Per fare un salto nel passato, tra antichi sapori e piatti veramente genuini (le pittule magari non sono proprio light, ma sono dettagli), non vi servirà la macchina del tempo. Arrivati arraffate tutto quello che potete perché per ogni piatto c’è da leccarsi i baffi: dalla carne al pesce ai panini con la salsiccia. I più golosi non potranno fare a meno di buttarsi sullo stand dei dolci fatti veramente in casa qualche ora prima con le mani delle dolci e care massaie. Ovvio che ci vorrà un bel da fare per riuscire a riempire un piatto, ma la stazza delle cuoche è il primo monito alla calma. Quindi, meglio armarsi di pazienza o di un mattarello per difendersi.

agosto zona 1

Birra & Sound

Leverano (area mercatale) / agosto /// Un azzardato accostamento di dance, reggae e Raffaella Carrà bastona le orecchie dei passanti. Niente paura, superato il cerchio delle giostre si entra nella vera anima dell’evento. Birra a fiumi e piattoni di arrosto misto che migrano dagli stand verso le panche al centro e poi giù fra il frastuono di pizzica e corpi sudati. A notte fonda sarete ancora lì a ridere con gruppetti dall’accento improbabile o forse in giro ad accaparrarvi gli ultimi boccali vuoti che qualcuno troppo frastornato ha dimenticato di portar via. zona 1

Hey Hey Odelay!

www.odelay.eu / tel 339 1503608 / agosto /// “Quest’estate farà caldo”. “St’inverno farà freddo”. “Non ci sono più le mezze stagioni”. “Un euro sono quasi duemila lire”. “Ad agosto c’è Odelay”. Da circa cinque anni l’Associazione culturale Odelay si è posta come l’alternativa più valida alle notti popolari salentine. Puntando soprattutto sulla musica indie, propone ogni estate rassegne musicali, fra dj-set, feste a tema e concerti che culminano in questo mini-festival dedicato ai nuovi talenti del sottobosco artistico nazionale. Gentlemen’s Agreement, Girl With The Gun, Fitness Forever, Disco


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Drive, Violetta Beauregarde sono solo alcuni degli ospiti delle passate edizioni. Se credete che il Salento sia solo pizzica, vi sbagliate di grosso. zona 1

Locomotive Jazz Festival

Sogliano Cavour / www.locomotivejazzfestival.it / agosto /// Questa due giorni di eventi gratuiti dedicati al jazz è il segno evidente che oltre la pizzica in Salento c’è di più. C’è un rifugio dall’abuso dei tamburelli orientato a ciò che alcuni amministratori pigri e ignoranti considerano rozzamente musica per élite. Ma per fortuna c’è anche un pubblico che ha sale in zucca. Difficile, tra l’altro, restare indifferenti davanti a nomi quali Paolo Fresu, Franco Califano, Cuong Vu e il pluripremiato sassofonista Soweto Kinch. Tutti accompagnati da fiori di musicisti e orchestre. E a seguire, i dj-set in piazzetta in un clima rilassato, senza tarantate, per poi salutare l’alba dalla collina di San Mauro, come nel 2009 con la tromba di Fresu. Ode a Sogliano, ode all’arte! zona 1

Sagra te la Carne te Cavaddhru Seclì / agosto

/// Leggevo che in questa sagra si consuma un intero cavallo. Ora i vegetariani staranno già facendo harakiri, gli animalisti staranno per lanciare una petizione, l’italiano medio sarà mediamente disgustato perché quest’animale così leggiadro non è mica cosa bella mangiarlo (fossi cavallo pregherei che non esistesse la reincarnazione, sia per motivi “intrinseci”, sia perché il rischio di incarnarmi nell’italiano medio mi farebbe soffrire anche di più). Qui a Seclì invece il cavallo è la specialità, se ne fanno bistecche e salsicce, se ne mangiano le interiora e il muscolo, con i famosi “pezzetti”. Con buona pace di tutti.


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zona 1

Salento Summer Festival

Gallipoli (Parco Gondar) / www.salentosummerfestival.it / agosto /// Innanzitutto il reggae. Di nomi ne sono passati, a cominciare da “quello Lee”, Scratch Perry ovvio – quello che ha reinventato Bob Marley – passando per Anthony B, Buju Banton, Capleton e Beenie Man e tutta la meglio gioventù reggae nostrana, “Sud” in primis. Dopo il reggae il suo parente prossimo, lo ska, con tutte le contaminazioni che sono ormai la nuova tipicità locale, la patchanka salentina. Ma anche il rock alternativo italiano (Afterhours et similia) e persino il metallo (tipo i Soulfly). Insomma, un grande contenitore per pezzi da novanta del “mainstream underground”. Se volete capire cosa è successo negli ultimi anni nel tacco d’Italia, è da feste del genere che dovete passare. zona 1

Streamfest

Festival itinerante. Evento conclusivo Gallipoli (Parco Gondar) www.streamfest.org / 12-20 agosto /// Festival internazionale di cultura eco-digitale. Così si definisce lo Streamfest, l’evento che ha fatto scoprire la musica elettronica al Salento. Eco-cool sarebbe l’aggettivo giusto: impianti audio, schermi e illuminazione alimentati col fotovoltaico e tante altre sacrosante sciccherie ambientaliste gli sono valse la benevolenza di tutti. L’edizione del 2009 fu caratterizzata per il pacco memorabile di Cassius (si dice abbia perso l’aereo). A parte ciò i nomi in cartellone sono stati sempre da paura: Leroy Thornill, Ellen Allien, Thomas Brinkmann, Congorock, ecc. E una sfilza di installazioni, convegni, workshop, mostre ed eventi legati al teatro e alla danza. Proprio avanti. zona 2

Gusto Dopa al Sole

San Cataldo / www.gustodopalsole.com / 11-14 agosto /// È l’evento simbolo del Salento giamacainizzato. Raccoglitore del popolo dei massicci (espressione utilizzata dai Sud Sound System per identificare i raggaettoni tutti) e di un po’ di luoghi comuni sulla zona confermati alla grande, “Gusto Dopa” è la forma istituzionalizzata delle sporadiche e isolate dance hall che un tempo qui fiorivano spontaneamente. Un ammasso di dreadlocks e treccine prende d’assalto l’area, molleggiando per quattro giorni seguiti accanto a


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un pubblico in buona parte formato da pitbull e trovatelli. Una strana foschia avvolge la strada del ritorno: respiratene a pieni polmoni. zona 2

Jam Jam Reggae Festival

San Donato di Lecce / www.myspace.com/jamjamfestival / 6-8 agosto /// Tra i festival di reggae da queste parti, il Jam Jam finora è stato probabilmente quello più “commerciale”. Insomma, se l’anno scorso il nome di punta era Shaggy si può comprendere la diversa portata rispetto, ad esempio, al Gusto Dopa al Sole. Anche le locandine hanno un aspetto patinato, quasi da discoteca, segno che il pubblico di riferimento è quello degli indecisi. Quest’anno speriamo nella svolta. zona 2

Sant’Oronzo

Lecce / 24-26 agosto /// “Le farò da padre” è una preziosa pellicola del grande Alberto Lattuada datata 1974. In piena era di speculazione edilizia un giovane avvocato romano (Gigi Proietti) vorrebbe realizzare un villaggio turistico proprio in Salento, avvalendosi di una ricca contessa di Lecce (Irene Papas). La città appare in una bellezza unica e a metà film spiccano le immagini della processione per Sant’Oronzo, la più paesana delle feste popolari della provincia. Luminarie e cantilene a go-go, per inaugurare una tre-giorni che segna il ritorno dei leccesi in città dopo le vacanze. Fiore all’occhiello sono le giostre, un po’ distanti, nella zona dello stadio. Il funfair più grande e completo dell’anno (paninari compresi). zona 3

Festa te lu Contadinu

Serrano (Carpignano Salentino) / seconda metà di agosto /// Applausi alla proloco di Serrano: stands ben organizzati (poche file) e piatti tipici a base dei prodotti del contadino. Oltre al classico panino con la “servola” (salsiccia) o coi pezzetti di cavallo e alle fumanti “pittule” (frittelle salate) alla pizzaiola, assaggiate i “pimbitori schiattarisciati cu la cucuzza e li pipirussi siccati” (pomodori soffritti con zucchine e peperoni secchi), o i “minchiareddhi cu li coppuli” (pasta casereccia con pomodoro e ricotta forte). Di scena sul palco la musica popolare, suonata dal vivo dal gruppo di turno.


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eventi & sagre /// salento guida estiva 2010

zona 3

Il Mercatino del Gusto Maglie / agosto

/// L’evento giusto dove portare gli amici turistacci ed evitare di fare brutta figura. L’evento è organizzato con classe e dedizione. Le strade del paese vengono intitolate al gusto e ce n’è per tutti: carne, vino, birra, formaggi e salumi. L’assortimento è enciclopedico per varietà e monumentale per disposizione. Con pochi euro si accede a un’area separata per la degustazione di vini messi a disposizione da aziende prestigiose. Dopo “mortazza e champagne” l’evoluzione del radical chic è il radical deluxe. zona 3

La Notte della Taranta

Melpignano (piazzale Ex Convento degli Agostiniani) / 22 agosto /// Mia nonna mi raccontava sempre di quelle “tarantate” che vivevano giù per la strada. Me le descriveva come diavoli con le tette e io mi cacavo addosso. Mio padre le ha viste negli anni ‘60 in piazza saltare e sbattersi mentre i tamburellisti cercavano di esorcizzarle a ritmo di pizzica. Poi, si sa, la tradizione si è trasformata in folklore e da lì in commercio. Dai tamburellisti si è passati all’orchestra e quelle “tarantate” sono oggi le radical chic che passano la vacanza in Salento con una fascia tra i capelli, le gonne lunghe e gli orecchini equo e solidali. Se è la prima volta, però, una capatina è d’obbligo. E vi conviene prendere il treno, se non volete seguirla interamente in diretta radio imbottigliati nel traffico. zona 3

Sagra della Municeddha Cannole / 10-14 agosto

/// Le “municeddhe” (monachelle) sono lumache caratterizzate dalla produzione di una sorta di “panna” che forma un guscio bombato e liscio. I salentini sono grandi mangiatori di questo piccolo mollusco, pratica, a mio parere, non molto lontana da esotismi alimentari a base di scarafaggi o insetti, ma non per questo meno gustosa. A Cannole, in particolare, godono dell’appellativo di “cuzzari”, data la loro rinomata passione per la raccolta di munaceddhe. Da qui l’idea di creare un mega-evento di quattro giorni per la specialità della zona servita in tutti i modi: soffritta, arrostita e al sugo. Si dice che la ghiandola dell’albumina presente in queste lumache, le renda efficaci contro le indigestioni. “Più se ne mangiano e meglio si digeriscono”, dicono gli anziani. Ma è meglio non prenderli in parola.


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zona 4

Festa della Fica

Marina di Marittima (Diso) / 16 agosto /// Non ridere. La Festa della fica non è quello che pensi, è molto di più. Lo sapevi che esistono addirittura le “Journées mediterranèes de la figue” (giornate mediterranee della fica) e che Marittima, questa piccola frazione è gemellata a tal scopo con la cittadina francese di Vèzenobrès? È vero e smettila di ridere. Ci sono ben 60 varietà di fica nel territorio salentino e questa è l’occasione per provarle tutte. Non ridere, ho detto. La festa si svolge attorno ad un fico nella zona 167. Bhè, che c’è? Sei geloso ora?! zona 5

Festa della Madonna Santa Maria di Leuca / 15 agosto

/// Tutto ha inizio il 14 agosto con la classica processione che accompagna la statua della Madonna per le vie del paese. Il giorno successivo ci si sposta in mare con le barche decorate a festa dai vecchi pescatori che seguono il peschereccio che conduce la divinità. E alla fine, birra fredda alla mano, dal porto di Leuca è possibile ammirare il tripudio di colori dello spettacolo pirotecnico conclusivo. Leggenda vuole che in questi due giorni la Madonna prenda dal mare le anime di tre persone. Quello che c’è di vero in questa storia è che non sono pochi i geni che, dopo aver ingerito tonnellate di polpette decidono di tuffarsi. Errata corrige, quindi: la Madonna si porta via tre fessi. zona 5

Festa di San Rocco - Danza delle Spade Torrepaduli (Ruffano) / 15-16 agosto

/// Se nel vostro girovagare per masserie e sagre nel Salento siete rimasti vittime del morso della taranta, allora non potrete assolutamente perdervi la celebre “Danza delle Spade” o “pizzica scherma” di Torrepaduli. A partire dalla sera del 15 agosto e fino all’alba successiva nel piccolo paese, in occasione dei festeggiamenti di San Rocco, i danzatori a due a due mimano un duello immaginario con i coltelli, tra passi di danza, affondi, finte e colpi proibiti, mentre tutto intorno il suono ipnotico dei tamburelli fa vibrare l’aria per tutta la notte e gli anziani inventano rime ispirati dal vino.


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zona 5

Sagra delle Quattro Pignate Tiggiano / agosto

/// Il paese viene diviso in quattro parti e ad ogni zona viene assegnato un set di piatti tipici per mettere alla prova dei fornelli ogni mamma e nonna degne di questo titolo. Il risultato è da competizione gastronomica, da revisione sulla legge del lavoro e probabilmente da riordino del concetto di standard igienici. Ma, come dice il detto, “con la panza piena non si fanno rivoluzioni”. Narcotizzati dai sughi e dai profumi tutti mangiano e nessuno pone domande.

settembre zona 1

Cristo di Tabelle

Galatone (località Tabelle) / settembre /// Persa nelle campagne aspre e antichissime tra Galatone e Galatina la minuscola chiesetta di Cristo di Tabelle è stata per anni lo sfondo di una festa assurda, tra lo zingaresco e l’animalesco, qualcosa che poteva ricordare le medievali “feste dei folli”. Il palo della cuccagna è tra i più cruenti e blasfemi di sempre. Peccato che la pialla della normalizzazione abbia neutralizzato tutta quella ferocia e reso la festa una semplice sagra come le altre, come se ne avessimo ancora bisogno. Resta comunque un’atmosfera settembrina che mette voglia di caldarroste e un posto molto gradevole pur se molto meno suggestivo di un tempo, di quando per una scamorza si era disposti a mettere i piedi in testa anche agli amici. zona 3

Festa te lu Mieru (Sagra delle Sagre)

Carpignano Salentino / primo fine settimana di settembre /// Sono più di trent’anni che in questo paesino di circa quattromila anime altrettante persone brindano alla stagione della vendemmia, ballando a ritmo nazionalpopolare, spesso concludendo la serata a colpi di sedano con una sfrenata battaglia nota come “lanciu te lu lacciu”. Se poi si prende per vera l’espressione “in vino veritas”, l’ignaro passante forte delle precedenti considerazioni potrebbe concludere che i salentini in realtà sono degli ubriaconi primitivi. Ma l’ignaro dovrebbe saperlo: “Osce nisciunu ave pinsare alli guai, lassamuli stare, li vitimu crai!” (oggi nessuno deve pensare ai guai, lasciamoli stare, li vedremo domani).



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musica /// salento guida estiva 2010


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musica /// salento guida estiva 2010

musica disco zona 1 /// Bassa Marea Lido Club /// Bahia del sol /// New Casablanca /// Picador /// Praja Disco /// Quartiere Latino /// Rio Bo

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zona 3 /// Babilonia /// Bahia /// Chicalinda /// Mediterraneo

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zona 4 /// Blu Bay /// Guendalina

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zona 5 /// Gibò /// Lido Azzurro

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music club zona 1 /// Cotriero /// Parco Gondar

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zona 2 /// Coffee and Cigarettes /// La Svolta /// Livello 11/8 /// Magnolia /// Manifatture Knos /// Shade

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zona 3 /// Al Relitto /// Buenaventura /// KalĂŹ /// Soul Food

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perdersi in Salento

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musica /// disco /// salento guida estiva 2010

disco zona 1

Bassa Marea Lido Club

Torre Lapillo (Porto Cesareo) / via 2 / tel 0833 856030 /// Versione night & day. Se di giorno il lido è preda degli scooter degli under 18 sin da giugno, di notte il raffinato locale si mostra in tutto il suo splendore. L’ingresso illuminato dalle candele porta ad un tendone finemente arredato che si affaccia sulla spiaggia. Ci troverete tutta la gioventù del posto a contagiarvi con la voglia di ballare tutta la notte. Ma attenzione alla sete: per una bottiglia d’acqua potreste fare debiti. E non provate a fare i furbi, la security sorveglia ogni tentativo originale di evasione. zona 1

Bahia del Sol

Torre Lapillo (Porto Cesareo) S.P. Porto Cesareo-Torre Lapillo, 97-99 / tel 0833 565222 /// Se non fosse per il solito Uccio col carretto dei gelati, penseresti di stare alle Maldive: mare cristallino, sabbia finissima e ombrelloni in paglia. Il venerdì la pista in legno si anima con i dj di Radio CiccioRiccio. A rinfrescarvi mentre ballate sotto il solleone ci penseranno sensualissimi getti d’acqua che cadono leggeri sui corpi roventi. Giovedì e sabato notte poi, il lido mette la sua veste fashion per trasformarsi in discoteca. Per i più chic, i privè in canapa, paglia e legno sono irresistibili oasi di relax. zona 1

New Casablanca

Porto Selvaggio (Nardò) / tel 330 339194 /// Divisa fra abituè perlopiù radical-fighetto della zona e hipster in vacanza attratti dal tunz tunz raffinato, il Casablanca è sicuramente la discoteca più cool della litoranea Nardò-Gallipoli. L’anno scorso la programmazione fu da paura: Erol Alkan e Boyz Noize basterebbero a dare un’idea. Ricavata all’interno di un vecchio uliveto, se non fosse per le luci, il bancone e i divanetti in pelle nascosti dalle tende di seta potrebbe sembrare la casa di campagna di un vostro amico salentino. E questo non può che rendere la situazione molto più accogliente.


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zona 1

Picador

Lido Pizzo (Mancaversa) litoranea Gallipoli-Mancaversa / tel 320 4729292

/// Anche se in realtà si riferisce a una figura della corrida spagnola, Picador è un nome che suscita una certa malizia in chi conosce l’idioma salentino e sa che questo posto è gay-friendly (“pica” qui significa pene). In pochi anni di vita ha raggiunto una certa fama, dovuta anche alle serate trash-glamour sempre un po’ pepate. Ubicazione molto suggestiva: si trova nel mezzo di Punta Pizzo, un pezzo di macchia che è un paesaggio gauguiniano, da poco diventato area protetta dopo un braccio di ferro ventennale tra Legambiente e i colossi del cemento. Battaglia vinta per la gioia di escursionisti, ecologisti e nudisti che vi capiterà di incontrare qua e là. A proposito, occhio al Picador! zona 1

Praja Disco

Baia Verde (Gallipoli) / S.P. per Leuca, km 2 / tel 0833 277384 /// Elogio alla dance music e sound strepitoso: il Praja, mecca delle notti estive salentine, vi stupirà tutte le sere con un evento diverso. Pienone fisso (gente una punta stravagante, a dire il vero) e deejays stagionati che alternano deep house, tecno, electro e jungle nelle tante feste a tema. Acciaio, pelle bianca e banano: il design ricercato degli arredi, incastonato nella natura selvaggia dei giardini, fa da cornice ad uno dei templi della musica più vibrante dell’intero litorale ionico. zona 1

Quartiere Latino

Pineta del Lido Conchiglie (Gallipoli) / tel 0833 209427 /// L’iniziazione alla disco i teenager delle località limitrofe l’hanno avuta qui. Insomma, il primo “mamma stasera vado a ballare, faccio tardi” aveva come complemento di luogo proprio il Quartiere Latino. Sia chiaro, i ragazzini sono una minoranza sparuta soprattutto dopo l’una. Ma se tutti ci passano ci sarà un motivo. Vuoi per la location (fra i pini su una collina) , vuoi per la struttura (una serie di terrazze che affacciano sul mare da altezze differenti), vuoi per la musica (commerciale e house) e le recenti selezioni del Grande Fratello da giugno ad agosto il pienone è assicurato.


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musica /// disco /// salento guida estiva 2010

zona 1

Rio Bo

Gallipoli / S.P. Lido Conchiglie-Sannicola / tel 0833 275080 /// In principio fu una masseria. Ora si fa chiamare fashion club. Significa che se ci andate in sandali o scarpe da ginnastica non vi fanno entrare? Probabile, ma solo se vi puzzano i piedi e fanno bene, brutti puzzoni! Fra palme altissime, piante e divani di banano, colonne greche, tende nascondiglio, cuscini, luci soffuse, una piscina, due aree dance e zone privè, ballare sarà l’ultimo dei vostri pensieri. Perché potete star certi: questo è il miglior posto per cuccare. zona 3

Babilonia

Torre Sant’Andrea (Melendugno) Largo Porticciolo Torre Sant’Andrea / tel 0832 841099 /// Sarebbe un romanticissimo scorcio pittorico quell’insenatura di Sant’Andrea se solo non fosse infestata dai bollenti spiriti notturni dell’estate babilonese, roccaforte storica del divertimento salentino. Una sorta di bettola in legno o, come campeggia sul loro sito, “un impasto di legno, farina, lievito, cuori e pomodori”, dove furoreggiano house minimal e reggae con tutto quello che questi generi degeneri comportano. E dove si è esibita tutta l’Italia alternativa del dopo-posse. Ma niente paura amministratori, sono solo due mesi di sana Babylon estiva, poi la spiaggia riprende il lungo e placido letargo invernale, sommersa dalla posidonia. zona 3

Bahia

Laghi Alimini (Otranto) / tel 338 4862297 /// Classico tempio del divertimento all’interno del Lido dei Pini, vicino Otranto. Non proprio consigliato ai poveracci senza quattrini. Tuttavia, se per caso vi montasse la fantasia di sperperare per qualche notte, di buttarvi nella mischia del “divertignorantismo” settanta-ottanta-voglia-disco-party e se voleste affogare per un po’ nella lussuria delle belle cosce e dei tacchi a spillo modello “tallone da killer”, ecco, qui si può. A contenere gli eccessi sta una struttura molto ben fatta, tropical-esotica al punto giusto. Come dire, per i cafoni di classe.


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zona 3

Chicalinda

San Foca (Melendugno) / litoranea San Cataldo-San Foca /// Di giorno sembra un baretto di una qualche sperduta spiaggia caraibica. Una baracca in legno scuro circondata da lettini, sdraio e divani in cui ragazzi, ma anche famiglie consumano limonata stonandosi con i raggi UV. Di notte arrivano i dj, si piazzano sotto al bar e frotte di ragazzi ustionati iniziano a ballare a piedi scalzi sulla sabbia. La programmazione dei dj house è di tutto rispetto e anche le serate commerciali non dispiacciono. Quando la musica finisce spostatevi in paese e prendete d’assalto i ristoratori ambulanti per un bel panino con carne di “cavaddhru” (cavallo). zona 3

Mediterraneo

San Foca (Melendugno) / litoranea San Cataldo-San Foca /// Atmosfere esotiche a prezzi accessibili: potrebbe essere lo slogan di San Foca. La litoranea è un susseguirsi di locali sulla spiaggia, piccolo graziosi e gratis, in cui ballare in riva al mare fin quando il sole o la polizia non vi dirà che è ora della nanna. Il mediterraneo è in assoluto quello dall’atmosfera più freak, soundsystem e serate techno si alternano durante il week-end, ideale per chi ama divertirsi lontano da ingressi, liste e camicie. Quando la terrazza si svuota, restate a finire il vostro drink e godetevi l’alba. zona 4

Blu Bay

Castro / via Sant'Antonio / tel 338 4862297 /// Disco ultravip sull’adriatico che fa rima con Ciak e Bahia (altri due templi salentini). È così vip che rischi di scontrarti con un amico di Maria De Filippi o – non lo auguriamo a nessuno – un tronista o un corteggiatore. Quando l’ha benedetta pure Lele Mora, abbiamo capito tutto. Una piscina tanto grande da tenerci una minipista-isolotto all’interno e un altro floor più in là, nella main room. Si balla house, non certo freakbeat. Dalla deep alla minimal alla garage, quando i djs non sono in odore di divertentismo. Architettura nu mediterranean molto molto chic.


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musica /// disco /// salento guida estiva 2010

zona 4

Guendalina

Santa Cesarea Terme / via litoranea per Castro / tel 347 5359923 /// Quando giungi in cima, ti chiedi cosa il Guendalina abbia da invidiare ai club di Ibiza e Mikonos. In realtà ben poco. Il top club del Salento, oltre ad offrire dj set di primo livello, è situato in una location che pochi altri club possono vantare: la cima di un promontorio dal quale si scorge la magnificenza di una buona parte del tacco della penisola. Al sorgere del sole è meraviglioso perdersi tra i giardini del locale, vedere ragazzi distrutti dalla fatica riposarsi all’ombra di una pianta di eucalipto e assistere all’albeggio. Mentre l’elegante sala interna si svuota, i primi raggi di sole entrano nell’anfiteatro, la sala principale, illuminando la folla. Portatevi gli occhiali scuri perché anche col sole alto sarete ancora in pista. zona 5

Gibò

Gagliano del Capo / S.P. 358 – Ponte Ciolo / tel 0833 548979 /// Negli anni novanta l’adesivo che spopolava sulle auto dell’intera provincia era proprio quello del Gibò. Non per la grafica particolare, che anzi, diciamolo, era inguardabile. Ma ce l’avevano tutti, segno della forza d’immagine di cui continua a godere. La clientela non è proprio teen, ma non manca la “jeux de vivre” e la voglia di divertirsi. Le serate iniziano spesso con musica dal vivo e finiscono con tanta house più sul lounge che sul “tunz”. Se non volete entrarci vale almeno la pena raggiungerlo sul cucuzzolo della scogliera: la vista all’alba mozza il fiato. zona 5

Lido Azzurro

Castrignano del Capo / lungomare Cristoforo Colombo / tel 333 5006098 /// Pare che la tradizione delle feste a tema del Lido Azzurro risalga alla notte dei tempi. I leggendari approdi a Leuca di Enea e, più tardi, di San Pietro – spiegano le ultime ricerche dell’Università del Salento – pare fossero dovuti all’usanza di chiamare degli special guest per feste a tema come “Revival uomo di Neanderthal” o “Sono Porci Questi Romani”. Ora i vip sono un po’ meno nobili (Elena Barolo, Enzo Iacchetti, Maddalena Corvaglia, ecc.), ma pare che l’autografo lo lascino più facilmente e senza fare tanti miracoli o inutili prediche. E poi oggi anche i PR hanno una vita molto più facile: immaginate cosa dovevano essere i flyers ai tempi di Mosè.


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music club zona 1

Cotriero

Lido Pizzo (Mancaversa) / tel 340 6662833 /// È il posto più suggestivo dove poter godere della musica dal vivo. Anche se in passato spesso la programmazione aveva privilegiato i ritmi raeggae e ska, l’anno scorso i nomi in cartellone spaziavano, passando anche dall’indie, il rock e il punk. Oltre ad aver ospitato due dei festival più “in” della zona, Arriva Odelay! e Bikini Kill Festival, il Cotriero si contraddistingue anche per le sue variegate selezioni musicali e dj-set che si protraggono fino a notte fonda e spesso inducono i danzanti in preda all’esaltazione a tuffarsi in quella sorta di piscina naturale che è il suo mare. L’accostamento di sabbia e scogli, le luci soffuse al punto giusto e l’ambientazione tropicale fanno il resto. Tappa fissa. zona 1

Parco Gondar

Gallipoli / litoranea lungomare Galileo Galilei /// Era un vecchio parco giochi a un passo dal mare, oggi è diventato uno dei locali più famosi del Salento, sede di concerti e festival e dj set, tra cui l’ormai celebre Streamfest. Di giorno è ancora un centro polifunzionale dello svago, fra campi di basket e di calcetto, mercatini, aree espositive e birrette gelate, il tutto immerso in una splendida pineta mediterranea. Di notte, invece, i grandi eventi musicali (dagli Afterhours a Cassius) monopolizzano la scena. Uscirne non sarà affatto facile. zona 2

Coffee and Cigarettes

Lecce / via Paladini, 23 / tel 0832 244877 /// La bella passeggiata di via Paladini si allunga di una tappa con il nuovo Coffee and Cigarettes. Meno intellettualoide del vicino Caffè Letterario, si presenta come un american bar superstiloso con tanto di bancone laccato di rosso a destra e un palchetto a mezzaluna a sinistra, dove si stipano i musicisti-equilibristi. Pubblico assortito, ma senza particolari coloriture. Diciamo che non passano inosservate le “strie” (ragazze) leccesi che lo popolano, anche molto giovani. Quindi i turisti sono avvertiti, e anche le turiste prendano i loro provvedimenti.


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musica /// music club /// salento guida estiva 2010

zona 2

La Svolta

Lecce / via XX Settembre, 5/A / tel 329 8455974 /// Non a torto affermava Bix Beiderbecke: “Quello che amo del jazz è che non sai mai cosa sta per accadere dopo”. In questo ristorante, nato come jazz bar, ci sono serate dedicate ai cartoon o ai telefilm di una volta. Se poi ci metti il sushi servito il giovedì e le spaghettate di mezzanotte, capisci anche la voglia di ritornarci ogni sera solo per scoprire cosa si inventeranno di nuovo. zona 2

Livello 11/8

Trepuzzi / S.S. 7 ter / tel 0832 305693 /// Grazie all’iniziativa di Laboratori Urbani abbiamo anche in Salento un hangar per i grandi concerti al chiuso. E non si tratta né di un palasport né di un exqualcosa diroccato per farci i rave illegali. No, parliamo di un vecchio mercato dei fiori che è stato ristrutturato con tanto di progetto acustico, con sale prove, sale di registrazione e tanti altri spazi da destinare alle associazioni che si occupano di musica. Oltre ai concerti: grandi eventi, corsi, stage e laboratori artistici. A gestirlo sono quei pazzi esagitati che ruotano attorno all’omonima casa discografica locale, la 11/8, e, per come li conosciamo, siamo sicuri che se ne vedranno delle belle. Visto l’ampio spazio che storicamente hanno dato alla musica gitana e alle contaminazioni mediterranee, questo posto potrebbe diventare veramente l’ombelico musicale del mare nostrum. zona 2

Magnolia

Lecce / via Santa Maria del Paradiso (angolo Porta Rudiae) /// ‘’We can speak english” scritto su tanto di cartellone. Tengono a specificarlo e fanno bene, date le malsane consuetudini anglo-maccheroniche dell’80% dei loro colleghi. Varcata Porta Rudiae incapperete così in uno strascico di gente che, vuoi perché non c’è posto, vuoi per spirito di bivacco, preferisce il marciapiede ai tavolini con candela ben ordinati all’esterno del locale. L’ottima selezione musicale potrebbe distrarvi rispetto ai prezzi poco modici. L’effetto svanirà comunque intorno alla mezzanotte: giù il volume causa vicini intolleranti.


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zona 2

Manifatture Knos

Lecce / via Vecchia Frigole, 34 / tel 0832 394873 /// È la vera big thing della cultura di casa e le aspettative sono altissime. Si tratta di un laboratorio urbano, cioè una di quelle genialate dei Bollenti Spiriti pugliesi, nella fattispecie delle ex manifatture, che ora producono cultura. Ora è il quartier generale di una dozzina delle più attive associazioni del territorio. In un’unica casa sono gomito a gomito teatro, cinema, musica, giornalismo, radio e arti visive. E poi c’è il gioiello del cineporto di Apulia Film Commission, un corridoio kubrickiano da Odissea Nello Spazio, attrezzato per la preparazione dei set cinematografici. Fuori un ampio spazio per i concerti. I vostri occhi non crederanno a questo prodigio della civilizzazione leccese. zona 2

Shade

Lecce / via Oronzo Quarta, 18 / tel 0832 523839 /// Delicate decorazioni floreali e arredamento minimal bastano a valorizzare quest’ambiente che, anche se non troppo grande, ha il bel pregio di un giardinetto annesso. Pausa sigaretta, quindi, prima di un concertino indie con la band salentina del momento, a dispetto di pizzica e tradizionalismi. Con i tavoli che tremano e la birra che scorre capirete che l’eleganza è la faccia nascosta del rock.

zona 3

Al Relitto

Laghi Alimini (Otranto) / litoranea Otranto-Torre dell’Orso /// La menta coltivata in inverno nell’orticello del proprietario, diventa la protagonista dell’estate negli ottimi mojito preparati dalla banda scatenata di amici dietro il bancone. Il Relitto è l’oasi in quel deserto “quasi” incontaminato che è la litoranea adriatica fra Torre dell’Orso e Otranto. Allontana dalla mondanità dei centri turistici e regala serate tra vecchie sedioline colorate e musica giusta. Unica pecca è la fila al bancone. Buon per loro.


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musica /// music club /// salento guida estiva 2010

zona 3

Buenaventura

Torre dell’Orso (Melendugno) / litoranea San Foca-Torre dell’Orso /// Non c’è scampo. Il Buenaventura è tappa obbligata per chi alla tradizione pizzicata contrappone le notti musicali “alternative”. Per i nativi anti-conformisti è diventato un impegno quasi religioso e almeno una volta all’anno si è tutti lì ad aspettare le prime luci del mattino. Nessuno può esimersi dalle mitiche serate indie-rock del “Sabatone” con Dj Tobia a far da padrone. Lido di giorno, sotto le stelle si trasforma perciò in un balla-balla generale, con sagome in movimento sparse per la spiaggia e una calca appiccicaticcia sulla pista. I concerti sporadici e l’entrata e il parcheggio gratis sono solo un’ulteriore dimostrazione del carattere mistico del luogo. zona 3

Kalì

Melpignano / via Verdi, 33 / tel 0836 33003 /// Posto nel centro di quella Melpignano ormai geneticamente modificata dalla taranta, il Kalì porta avanti il suo discorso musicale alla ricerca di suoni e sapori maturi, svincolandosi dal totalitarismo della tradizione locale. Ristorante, pizzeria e lounge bar fanno da sfondo ai live d’autore. Ottima è la selezione dei vini, ma anche il resto del menu ricco di finezze come l’orzo perlato alla pescatora e l’entrecote di angus argentino. Altri surplus sono il supergiardino e la suggestiva scenografia naturale, quella della Chiesa di San Giorgio che gli offre la spalla. zona 3

Soul Food

Torre dell’Orso (Melendugno) / lungomare /// È lecito chiedersi a prima vista come mai il Soul Food è così popolare in Salento, così tanto da finire in una guida. Il suo ingrediente segreto è la musica. È qui che molti hanno conosciuto Don Pasta o il Genio prima che diventasse un protegé di Simona Ventura. Sì, naturalmente la fortuna gliel’ha fatta pure l’ubicazione, quella spiaggia di Torre dell’Orso è una delle più belle del Salento. Ma il quid in più sta nei piccoli live, nei dj set, nell’aria vagamente mod e in quell’odore di vinile misto a quello di bruschetta e frittura di pesce che è un po’ difficile trovare sulle coste salentine. Purtoppo.


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perdersi in Salento /// Con quelli del nostro giro siamo soliti nei sabati d’agosto andare al Buenaventura, Torre dell’Orso. Partiamo quasi sempre da Aradeo e se tutto va liscio siamo lì in 50 minuti. Tanti eh? Sì, lo so, eppure siamo sempre in Salento. Da Torino in 50 minuti arriveremmo in Francia. Giusto per capirci, quei 50 minuti non sono reali. Cioè, lo sono eccome, ma chi è così scemo che per andare in bagno esce prima di casa, fa il giro dell’isolato, ritorna passando per il balcone e finalmente arriva a destinazione? Forse qualcuno a cui scappa talmente tanto che trovando occupato è costretto a muoversi come un rinco. Insomma, noi la facciamo sempre prima di partire e se ci scappa ci fermiamo per strada. Il punto è questo: quel percorso l’abbiamo studiato per anni e 50 minuti sono il traguardo di una vita. Prima era tutto un girare intorno ed è capitato di passare dal balcone almeno 10 volte prima di essere sotto cassa al Buenaventura. Ma i salentini non sono mica scemi e c’è una spiegazione a tutto. Anni fa avemmo la brillante idea di provare un percorso alternativo, ma appena arrivati sulla tangenziale a Lecce sbagliammo direzione e fummo costretti a svoltare alla prima uscita per non rischiare di ritrovarci in Australia (forse c’è, ma non ho mai visto un cartello “inversione di marcia” su quella dannata tangenziale). Ci ritrovammo in un’altra dimensione. A illuminare il nostro cammino era solo la luna e la flebile luce degli abbaglianti

della mia vecchia Panda. Tutt’intorno uliveti e muretti a secco. Il rumore del silenzio quasi sovrastava quello della mia marmitta rotta. Sopra i nostri occhi un cielo stellato incantevole. La tensione iniziò a salire. Era tutto troppo buio e strano, ed era chiaro: ci eravamo persi. Nessuna stella cometa ad indicarci il cammino, nessun navigatore che potesse competere con l’ignoto. Ma all’improvviso un cartello: Capoccia. Capoccia?! Ma che cazzo è Capoccia? Ma dove siamo?! Eravamo a Capoccia. Nessuno di noi aveva mai sentito nominare quel posto, ma era già qualcosa, un barlume di civiltà. Senza accorgermene imboccai una via sterrata, sui cui lati giacevano ammassati segnali stradali arrugginiti. “Ecco dove vanno a finire!”, pensai. Capoccia era il cimitero dei segnali stradali. Sensi unici accoppiati a divieti, stop, inversioni di marcia e solo da far pena un generico San FocaTorre dell’Orso, il nostro segnale. Angosciati rimanemmo zitti, quando all’improvviso un bagliore fortissimo quasi ci accecò. È un segno del cielo, pensai, ma era solo il trattore di un contadino stanco. Gigi si chiamava. Gigi ci porto fuori di lì, ci offrì del vino e ci indicò la strada da seguire. Eravamo partiti a mezzanotte, alle 4 finalmente arrivammo al Buenaventura, senza guardare neanche un segnale. Questo perché a noi salentini non piacciono le indicazioni metalliche, a noi piace parlare, aiutare gli estranei e se un ammasso di ferro ce lo impedisce troviamo la nostra Capoccia e ce lo seppelliamo. Trovatevi il vostro Gigi e in 50 minuti raggiungerete il mondo.


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salento guida estiva 2010

numeri utili /// /// numeri di pronto intervento

/// numeri di pronto soccorso

Carabinieri 112

“Vito Fazzi” Lecce 0832 661403 - 0832 661111

Polizia 113 Vigili del Fuoco 115 Servizio Antincendio 1515 Guardia di Finanza 117 Emergenza Sanitaria 118

“Ferrari” Casarano 0833 505204 - 0833 508111 “San Giuseppe” Copertino 0832 930405 - 0833 936111

Soccorso in Mare 1530

“Santa Caterina Novella” Galatina 0836 529203 - 0836 529111

Soccorso Stradale / Custodia Giudiziaria 335 257142 - 0833 867621 (notturno)

“Sacro Cuore di Gesù” Gallipoli 0833 273787 - 0833 270111

Telefono Azzurro Bambini 19696 / Adulti 199151515

“Michela Tamborrino” Maglie 0836 485000 - 0836 420111

Acquedotto Pugliese 0832 224211 - 800 735735

“San Giuseppe Sambiasi” Nardò 0833 568303 - 0833 568111

Pronto ENEL 800 900800

“I. Veris Delli Ponti” Scorrano 0836 465151 - 0836 420111

/// noleggio auto

“Card. G. Panico” Tricase 0833 545201 – 0833 544104

Sixt 0832 303517 Maggiore 0832 428483 Rollo 0832 300184 AVIS 0832 228585 Automat 0832 312109 AVIS Brindisi Airport 0831 418826 Hertz Brindisi Airport 0831 413060 Maggiore Brindisi Airport 0831 418155 Sixt Brindisi Airport 0831 411253 Europcar Brindisi Airport 0831 412061

/// altri uffici Camera di Commercio Lecce viale Gallipoli - 0832 684111 Dogana - Uffici Lecce via del Mare, 93 - 0832 458303 Prefettura Lecce via XXV Luglio, 1 - 0832 6931 Procura della Repubblica - Minorenni Lecce - 0832 311727

Thrifty Brindisi Airport 0831 413711

Questura di Lecce viale Otranto, 1 - 0832 6931

/// servizio taxi Lecce

SIAE Lecce via Tasselli, 16 - 0832 315977

piazza Mazzini 0832 246150 Stazione F. S. 0832 247978 piazza Sant’Oronzo 0832 306045





in collaborazione con:

urkaedizioni.com


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