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Sommario ●Contents
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MARIA GABRIELLA DI SAVOIA, Presentazione ● Foreword
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PAOLO VACCARI, Premessa ● Introduction
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EMILIO SIMONAZZI, Il “Re di Maggio” ● The “King of May”
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Cenni biografici ● Biographical notes
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Cronologia storica ● Historical events
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Avvenimenti precorritori ● Precursory events
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Lo sbarco degli Alleati in Sicilia, 10 luglio 1943 The Allied landing in Sicily, 10 July 1943
31
L’armistizio con gli Alleati e il trasferimento a Brindisi, 8 settembre 1943 The armistice with the Allies and the move to Brindisi, 8 September 1943
34
Il Governo fascista del Nord, 15-23 settembre 1943 The Fascist Government in the North, 15-23 September 1943
36
Repubblica Sociale Italiana, 23 settembre 1943 - 25 aprile 1945 The Italian Social Republic, 23 September 1943 - 25 April 1945
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Gli Alleati a Roma, 4 giugno 1944 The Allies in Rome, 4 June 1944
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La Luogotenenza, 5 giugno 1944 The Regency, 5 June 1944
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Le potestà d’imperio Territorial Authorities
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Posta militare Military Post
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La posta dei ciclisti, servizio COR.AL.IT Cyclist Post, COR.AL.IT. service
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La Liberazione e la caduta del Fascismo, 25 aprile 1945 The Liberation and the fall of Fascism, 25 April 1945
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La posta tra due Re The Post between two Kings
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Regno di Umberto II, 9 maggio - 13 giugno 1946 ● Kingdom of Umberto II, 9 May - 13 June 1946
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Emissioni Issues
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Calendario postale Postal calendar 7
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Corrispondenze, documenti, immagini ● Mail, documents, images Corrispondenze Mail Propaganda Propaganda Austerity Austerity Pacchi-dono Food gift parcels Contenzioso territoriale Contentious territorial jurisdiction Nozze The wedding Esilio a Cascais Exile in Cascais Premio per la filatelia a Maria Gabriella di Savoia Prize for philately to Maria Gabriella of Savoy Bibliografia ● Bibliography Gli autori ● The authors
Cartolina con apertura centrale. Dal “cuore” dell’aquila esce la Famiglia reale. Postcard with an opening in the middle. From the “heart” of the eagle the Royal Family emerge. 8
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Presentazione ● Foreword Maria Gabriella di Savoia
La Storia vista attraverso francobolli, timbri e documenti postali ha una sua originalità anche sotto il profilo politico. L’idea di ripercorrere in tal modo il regno di mio padre nel 1946 mi ha entusiasmato da subito. Vorrei qui fornire un accenno anche al periodo precedente l’ascesa al trono. Il 5 giugno 1944, Re Vittorio Emanuele III “motu proprio” conferì al figlio Umberto, Principe di Piemonte, la carica di Luogotenente del Regno: “Egli provvederà in nome Nostro - recita l’atto - a tutti gli affari dell’amministrazione ed eserciterà tutte le prerogative regie, nessuna eccettuata”. Giova rammentarlo per comprendere come Umberto II svolse la funzione di sovrano anche nei venti mesi che precedettero l’abdicazione del padre. Malgrado la quasi totale ostilità della stampa interna ed estera e le notorie gravi difficoltà in cui versava il paese, il Luogotenente si meritò la stima di quanti ignoravano che, pur defilato dal potere (“I Savoia regnano uno alla volta” è antica regola della Casa millenaria), egli avesse sempre “studiato da Re”. Sin dalla prima giovinezza visitò incessantemente ogni più remoto angolo del paese, con occhio indagatore al fine di conoscere, comprendere e soprattutto aiutare. Da Re, Umberto capì immediatamente che per frenare le spinte separatiste nascenti in alcune regioni (dalla Valle d’Aosta, alla Sicilia, alla Sardegna…) occorreva varare subito statuti speciali. E si attivò in tal senso. Non solo. Abolì la pena di morte, promulgò la revoca delle fatidiche “leggi razziali” e fece assegnare alle donne il diritto di voto nell’ambito del franco riconoscimento di una completa sovranità nazionale. Non dimentichiamo poi una moltitudine di provvedimenti a sollievo di disoccupati, reduci dai campi di prigionia, vittime di guerra, inclusi beninteso orfani e vedove. Un gran daffare per un così breve periodo al potere! Re Umberto rimase quindi sconcertato quando, il 10 maggio del ’46, il Consiglio dei Ministri discusse per ore solo sul titolo di cui doveva fregiarsi il Sovrano, restringendolo infine alla sola formula di “Umberto II Re d’Italia” senza alcun accenno allo Statuto Albertino sempre vigente. La sua lealtà di Sovrano, preoccupato soprattutto della sorte degli Italiani, fu tuttavia ben compresa dalle moltitudini che, ovunque poté recarsi all’epoca della campagna referendaria sulla forma dello Stato, accorsero in massa a rendergli omaggio. A Roma, a Napoli, a Torino, a Genova…, ogni sua apparizione fu salutata da folle entusiaste, convinte che la monarchia potesse costituire garanzia di libertà, progresso ed indipendenza per tutti, come era accaduto dall’unificazione nazionale del 1861. Proprio alla vigilia del voto, mio Padre affermò con un proclama che se la corona avesse dovuto affermarsi con un margine esiguo, l’anno successivo il popolo sarebbe stato nuovamente chiamato alle urne. Né il 2 e 3 giugno, né il 13 quando lasciò l’Italia per il Portogallo, immaginò che l’Assemblea Costituente avrebbe dichiarato immodificabile la forma repubblicana dello Stato e meno ancora che il suo volontario e generoso allontanamento si sarebbe tramutato nell’esilio infinito. 9
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History seen through postage stamps, cancels and postal documents; it is quite original even from the standpoint of politics. I became immediately enthusiastic about the idea of following my father’s kingdom in 1946 in that peculiar way. I would like to supply some notes about the period before his accession to the throne too. On 5 June 1944, King Victor Emmanuel III “motu proprio” appointed his son Umberto, Prince of Piedmont, Lord-Lieutenant of the Kingdom: “He will see to the administration affairs in Our name the document says - and he will exercise any royal prerogatives, none excluded”. It is important to remember this fact to understand how Umberto II acted as a Sovereign even during the twenty months before his father’s abdication. Notwithstanding the opposition by the national and foreign press and the well-known heavy difficulties of the country, the Lord-Lieutenant deserved esteem of those who ignored that, even though in the background (“The Savoy rule one at a time” is the ancient rule of the millenarian Dynasty), he had always “studied as a King”. Since he was very young, he had been visiting every single corner of the country, with a searching look in order to get to know, understand and above all help. As a King, Umberto immediately understood that to stop the separatist movements arising in some regions (from Valle d’Aosta, to Sicily, to Sardinia…) it was necessary to pass special statutes at once. And he took steps in that direction. Furthermore, he abolished the death penalty, he promulgated the repeal of the fateful “racial laws” and gave women the right to vote in a true recognition of a full national sovereignty. It is then important to remember the several measures he took to relieve unemployed people, people returning from prisoner-of-war camps, war victims, including orphans and widows. So many actions for such a short period in power! King Umberto was, therefore, disconcerted when, on 10 May ’46, the Cabinet were discussing for hours only about the title to give him. At the end, they simply chose “Umberto II King of Italy” without any reference to the Statuto Albertino still in force. However, people understood his loyalty as a Sovereign whose main concern was about the Italians’ future; really many were those who went to pay him their respects anywhere he moved at the time of the referendum campaign to choose the form of government. In Rome, Naples, Turin, Genoa…, any time he appeared, people expressed their enthusiasm; they believed that the Monarchy could grant freedom, progress and independence for everybody, as it had been since the national unity in 1861. Just before the vote, in a proclamation, my father stated that in case the Crown was successful thanks only to a narrow majority, the following year people would have to vote again. Neither on 2 and 3 June, nor on 13 when he left Italy for Portugal, he could imagine that the Constituent Assembly would declare the Republican form of state unmodifiable, not even that his voluntary and generous leaving would become permanent exile. agosto 2005 ● August 2005
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Avvenimenti precorritori Precursory events
Cartolina raffigurante il principe Umberto negli anni ‘30. Postcard depicting Prince Umberto in the ‘30s.
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Lo sbarco degli Alleati in Sicilia The Allied landing in Sicily 10 LUGLIO 1943 ● 10 JULY 1943
Dopo lo sbarco in Sicilia degli Alleati il 10 luglio 1943, i territori occupati vennero amministrati dal Governo Militare alleato dei territori di occupazione A.M.G.O.T. (Allied Military Government of Occupation Territory). After the Allied landing in Sicily on 10 July 1943, the occupied territories started to be administered by the Allied Military Government of Occupation Territory A.M.G.O.T.
Francobolli emessi dalle forze d’occupazione alleata in Sicilia durante il Regno di Vittorio Emanuele III. Plico raccomandato da Palermo a Castell.re G. del 28 agosto 1944 con tariffa di L. 1,10. Postage stamps issued by the Allied occupation forces in Sicily during the Kingdom of Victor Emmanuel III. Registered package from Palermo to Castell.re G. of 28 August 1944, with rate of L. 1.10.
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Avvenimenti precorritori ● Precursory events
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Regno di Umberto II Kingdom of Umberto II 9 MAGGIO - 13 GIUGNO 1946 ● 9 MAY - 13 JUNE 1946
Lo stendardo azzurro della dinastia dei Savoia da cui derivano il colore azzurro e l’espressione “gli azzurri” che indicano, ancora oggi, le nazionali sportive italiane. The blue standard of the Savoy dynasty from which the colour blue and the expression “the blues” relevant to Italian national sport teams come.
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9 MAGGIO 1946 ● 9 MAY 1946 GIOVEDÌ
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THURSDAY
giorno - day
Primo giorno del Regno di Umberto II. Lettera tra Sindaci da Millesimo a Marzi del 9 maggio 1946. Tariffa ridotta L. 2. First day of the Kingdom of Umberto II. Letter between Mayors from Millesimo to Marzi of 9 May 1946. Reduced rate of L. 2.
Regno di Umberto II ● Kingdom of Umberto II
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giorno - day
2 GIUGNO 1946 ● 2 JUNE 1946 DOMENICA
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SUNDAY
Telegramma prefettizio diretto al Sindaco di Bormio il 2 giugno 1946, giorno del referendum istituzionale. Prefectorial telegram addressed to the Mayor of Bormio on 2 June 1946, day of the institutional referendum.
Fattura commerciale aperta da Brescia a Barbariga del 2 giugno 1946. Tariffa L. 3. Commercial invoice, open, from Brescia to Barbariga of 2 June 1946. Rate of L. 3. Regno di Umberto II ● Kingdom of Umberto II
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giorno - day
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13 GIUGNO 1946 ● 13 GIOVEDÌ
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JUNE
1946
THURSDAY
Calendario postale Postal calendar
Ultimo giorno del Regno di Umberto II. Lettera raccomandata nel Distretto di Arquata del Tronto del 13 giugno 1946, affrancata per L. 13. Last day of the Kingdom of Umberto II. Registered letter in the District of Arquata del Tronto of 13 June 1946, franked for L. 13.
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Regno di Umberto II ● Kingdom of Umberto II