The most significant milestones in the development of Italian
italiani, raccontate e illustrate attraverso numerose immagini per lo più
bomber aircraft, told and illustrated through many images in the
inedite, un doveroso omaggio a Gianni Caproni, mirabile costruttore
main previously unpublished, a celebration of Gianni Caproni, the
di quelle prime ali divenute sinonimo di “bombardiere strategico”.
foresighted constructor of those early wings, synonymous with
Il testo e la struttura originali dell’opera, la cui prima edizione risale
“strategic bombing”.
al 1970, sono stati in parte rielaborati o modificati, con alcune
The text and the original structure of the work, published in 1970,
soluzioni nuove, come la traduzione in inglese, la sostituzione di
have been in part reworked or modified, with the addition of some
molte illustrazioni, l’aggiornamento delle didascalie e una sezione di
new sections, such as an English translation, the replacement of many
immagini a colori.
illustrations, updated captions, and a colour photographic appendix.
Costante e fondamentale l’apporto della Famiglia Caproni, che ha
Constant and fundamental support was provided by the Caproni Family,
messo a disposizione preziosi documenti e materiale fotografico.
who placed documents and photographic material at disposition.
I S B N 978-88-85335-94-3
e xx,00 IVA inclusa cod. xxxxxE
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788885 335943
Rosario Abate
Rosario Abate - Giorgio Apostolo
Giorgio Apostolo
Caproni nella prima guerra mondiale Caproni in the first world war
Caproni nella prima guerra mondiale Caproni in the first world war
Le tappe più significative nello sviluppo degli aerei da bombardamento
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SOMMARIO CONTENTS
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Prefazione Preface Presentazione Foreword Premessa Author’s note
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TAVOLE A COLORI COLOUR PLATES
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CAPRONI 300 HP L’idea del bombardamento strategico The concept of strategic bombing I primi Caproni entrano in azione The first Caproni enter into action 1916: incursioni in profondità 1916: deep bombing raids Terzo anno di guerra The third year of war
71 72 113 115 121 123 160
CAPRONI 450 HP Più potenza per i bombardieri More power for the bombers Caratteristiche tecniche del Caproni 450 HP Technical data of the Caproni 450 HP 1917: da Pola a Cattaro 1917: raids over Pola and Cattaro Obiettivo Vienna Target:Vienna I Caproni costruiti in Francia Caproni built in France Derivati del Ca.3 fino al 1926 Derivations from the Ca.3 until 1926
165 166 201
CAPRONI 600 HP Programmi di coproduzione internazionale Programmes of international co-production 1918: la vittoria 1918: the victory
211 212 214
GLI ALTRI UTILIZZATORI OTHER USERS I Caproni della Regia Marina The Caproni of the Regia Marina I Caproni sul fronte occidentale Caproni on the Western front line
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Il Northern Bombing Group americano The American Northern Bombing Group I piloti americani a Foggia American pilots at Foggia Trimotori alla riconquista della Libia Tri-motors in the re-conquest of Libya
233 234
I TRIPLANI THE TRIPLANES Un gigante dell’epoca A giant of the era
267 268
I MONOMOTORI THE SINGLE ENGINES Dal ricognitore monoplano al caccia triplano From monoplane reconnaissance aircraft to triplane fighter
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IN VOLO SUL TRIMOTORE FLYING THE TRI-MOTOR
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Bibliografia Bibliography Gli autori The authors
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PREFAZIONE PREFACE
Nel 1970 avevamo promosso con grande piacere la pubblicazione di Bombardieri nella Prima Guerra Mondiale perché ritenevamo che sarebbe stato un doveroso ricordo di nostro padre, scomparso 13 anni prima. Ed era anche la prima ponderosa opera espressamente dedicata a uno dei grandi esempi di produzione in serie di un plurimotore da bombardamento, divenuto famoso in tutto il mondo. Infatti è con Gianni Caproni che in Italia, per la prima volta al mondo, ebbe possibilità di cominciare ad affermarsi la teoria dell’italiano Giulio Douhet che vedeva nell’aeroplano il mezzo dominante in una guerra che puntava ancora sui mezzi di superficie ma stava sviluppando le possibilità determinanti di un’azione dall’aria per distruggere le capacità industriali e il potenziale bellico avversario. Nostro padre intuì prima, ed ebbe poi conferma attraverso l’amicizia che lo legò a Douhet, che una larga produzione di aeroplani avrebbe decisamente contribuito non solo a vincere un eventuale conflitto ma anche ad abbreviare le sofferenze derivanti dal lungo protrarsi dei combattimenti. Fu così che, dinamico e geniale costruttore d’ali, definita con intuito avveniristico la non facile fase di progettazione e assicurandosi il totale impegno delle maestranze, egli vinse la battaglia della produzione di questi velivoli nel momento in cui l’Italia si accingeva a concludere la grande epopea risorgimentale. Nel 1913 il sistema d’arma era già delineato, anche se per difficoltà finanziarie fu realizzato solo un anno dopo. Grazie ai Caproni, l’Intesa ebbe nella Prima guerra mondiale la superiorità tecnica del bombardamento. Il motto che
In 1970 it was our great pleasure to promote the publication of Bombardieri nella Prima Guerra Mondiale, as we considered that it would be a fitting memorial to our father, who had passed away some thirteen years previously. It was, moreover, the first detailed work expressly dedicated to one of the most significant examples of multi-engined bombers to enter production, and one which had become famous throughout the world. In fact, it was with Gianni Caproni that in Italy, for the first time in the world, the opportunity arose to initiate and confirm the theories of the Italian aeronautical tactician Giulio Douhet, who saw in the aircraft the means to dominate war, at the time still centred on the use of surface weapons, by developing the possibility of exploiting air assets to destroy the industrial capacity and military might of a potential hostile adversary. Our father quickly realised, and later received confirmation through the friendship with Douhet, that large scale production of aircraft would decidedly contribute not only to the winning of a potential conflict but could also shorten the suffering that inevitably followed protracted periods of combat. It came to pass that this dynamic and ingenious producer of airframes defined with ground breaking intuition the difficult design phase and, by focussing the total involvement of the workforce, won the battle to produce these aircraft at a time in which Italy was striving to conclude the first and major phase of its rebirth. In 1913 this weapon system had already been defined, although financial difficulties meant that it was only brought
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D’Annunzio scrisse su un foglietto dopo le tre missioni consecutive su Pola - Senza cozzar dirocco - esprimeva la potenzialità delle nuove macchine e sottolineava il carattere del progettista capace di raggiungere tutti gli obiettivi superando ogni ostacolo con soluzioni tecniche originali: diventerà questo il “logo” dei velivoli Caproni. La sintesi di questo sforzo, dalla sua progettazione, all’impiego operativo in Italia e all’estero, e anche i suoi sviluppi postbellici, sono presentati in quest’opera che viene riproposta quarant’anni dopo la prima edizione.
Giovanni, Maria Fede e Umberto Caproni di Taliedo
to fruition one year later. Thanks to the Caproni, the Triple Entente obtained, during the First World War, technical bombing superiority.The motto which D’Annunzio wrote on a slip of paper after three consecutive missions over Pola Senza Cozzar dirocco - expressed the potential of the new machines, and underlined the characteristics of the designer who was capable of achieving all his objectives and overcoming all obstacles with original technical solutions: this would become the “logo” worn by Caproni aircraft. The synthesis of this effort, from his design, to operational employment in Italy and abroad, and the subsequent post-war developments, are presented in this work, which is offered again some forty years after its first edition.
Giovanni, Maria Fede e Umberto Caproni di Taliedo
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PRESENTAZIONE FOREWORD
La Prima guerra mondiale, che vide l’Italia scendere in campo il 24 maggio 1915 a fianco delle forze dell’Intesa contro gli Imperi Centrali, dal punto di vista aeronautico richiama alle mente soprattutto due tipi di velivoli, lo S.V.A. e il Caproni. Il primo, come è noto, era un biplano ricognitore e da bombardamento leggero progettato dagli ingegneri Umberto Savoia e Rodolfo Verduzio, costruito dall’Ansaldo ed entrato in servizio nei reparti agli inizi del 1918. Il secondo, dalla caratteristica formula trimotore, è stato ideato e realizzato dall’ingegner Gianni Caproni ed è diventato sinonimo di bombardiere strategico, definizione che deve però tenere conto dei parametri dell’epoca dal punto vista tecnologico e dottrinario. Questo volume, scritto da Giorgio Apostolo e Rosario Abate, due documentati esperti del settore, descrive la storia completa del complesso velivolo tutto made in Italy, dalla fase di progettazione alla realizzazione del prototipo, dai risultati dei primi test di volo fino all’accettazione da parte dell’amministrazione militare, passando poi all’impegnativa fase della produzione industriale e infine all’impiego operativo delle varie versioni. Pubblicato per la prima volta nel 1970, viene riproposto a quarant’anni di distanza in una nuova edizione voluta dalla casa editrice Vaccari che, fra l’altro, è impegnata a valorizzare testi da tempo non più reperibili nelle librerie o presso le case editrici. Nei miei secondi quarant’anni di attività in campo editoriale continuo a chiedere agli autori selezionati l’applicazione di alcuni principi base che mi hanno sempre guidato nella professione e che si possono riassumere in: onestà
In Italian aviation circles, the First World War, which saw Italy enter the field on 24 May 1915 alongside the forces of the Triple Entente against the Central Empire, brings to mind above all two types of aircraft, the S.V.A. and the Caproni.The first, as will be recalled, was a reconnaissance and light bomber biplane designed by ingegneri Umberto Savoia and Rodolfo Verduzio and manufactured by Ansaldo, which entered service with operational units at the beginning of 1918. The second, with its characteristic tri-motor formula, was conceived and produced by ingegner Gianni Caproni, and became synonymous with strategic bombing, a definition which must, however, take account of the technological and doctrinaire parameters of the era. This volume, written by Giorgio Apostolo and Rosario Abate, two established experts in the sector, describes the history of this complex all-Italian aircraft from the design phase to the prototype, from the results of the first test flights until acceptance by the military administration, then the demanding phase of national production and the operational service of the various versions. Published for the first time in 1970, it is re-launched after some forty years in a new edition promoted by the Vaccari publishing house which, amongst other projects, is engaged in reissuing works which for some time have not been available from libraries or publishing companies. In my second forty years of activity in the editorial field I continue to demand of the authors the application of some basic principals which have always guided me through the profession, and which can be summed up as: intellectual
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intellettuale, conoscenza della materia, equilibrio di giudizio, civiltà nei rapporti umani. Va data per scontata la capacità di scrivere, e la speranza di farsi leggere. Aggiungo che in testi di carattere tecnico come questo non c’è spazio per interpretazioni ideologiche di vario colore; sono i dati numerici che assumono valore preponderante e su questi è consigliabile basarsi per fornire un quadro realistico della situazione. Sono caratteristiche importanti che contraddistinguono i libri firmati da Apostolo e Abate. Il volume esce nel periodo delle grandi celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, e quella del 1915-1918 è considerata da molti studiosi la quarta guerra d’indipendenza. Ma lavori di ricerca come questo vanno oltre gli anniversari e contribuiscono a ricordare le capacità progettuali e imprenditoriali di un uomo come Gianni Caproni, nato ad Arco, in Trentino, allora territorio dell’impero austro-ungarico, che scelse di essere italiano e di dare il suo contributo per la vittoria del Tricolore. C’è una lettera, riprodotta in originale in inglese nel libro, datata 11 febbraio 1919 e indirizzata all’Inginiere [sic] Caproni: “Egregio signore, a nome del Corpo di Spedizione americano desidero esprimerle il più vivo apprezzamento per tutto quanto lei ha fatto per l’aviazione degli Alleati durante la guerra. Il suo nome è naturalmente noto a tutti noi come quello di un inventore geniale, ma sarà particolarmente ricordato da tutti coloro che l’hanno avvicinata per la cordiale e comprensiva amicizia che lei ha sempre dimostrato nei confronti degli Stati Uniti. I suoi instancabili sforzi e il suo costante interessamento sono stati di grandissimo aiuto nello sviluppo delle nostre Forze Aeree. Sono sicuro di interpretare il sentimento di tutti assicurandole che lei potrà sempre trovare tra noi negli Stati Uniti la stessa calorosa accoglienza e la stessa amicizia dimostrate nei nostri confronti in terra d’Italia”.
Era firmata dal generale John Joseph Pershing, comandante in capo delle American Expeditionary Forces in Europa.
honesty, knowledge of the subject, balanced opinions, and civility in terms of humans relationships. Assumed are the ability to write, and the desire to be read. I should add that in works of a technical nature like this there is no space for ideological interpretations of any kind; it is the numerical data that assumes overwhelming value, and this must be the foundations for a realistic picture of the situation.These are important characteristics, which are distinguishing features of the books with the signatures of Apostolo and Abate. The volume appears in the period of the major celebrations of the 150 years of Italian Unity, and the 19151918 war is considered by many experts to be the fourth war of independence. However, research works like this stand apart from simple anniversaries, and contribute to the recording of the design and entrepreneurial capabilities of a man like Gianni Caproni, born at Arco, in the Trentino, territory then in the possession of the Austro-Hungarian Empire, and who elected to become Italian and make his contribution to the victory of the Tricolour. There is a letter, reproduced in its original English in the book, dated 11 February 1919, and addressed to Inginiere [sic] Caproni: "My Dear Sir, in the name of the American Expeditionary Forces, I desire to express to you our appreciation of all that you have accomplished in the realm of the Allied aviation during the war.Your name is of course well known to all of us as an inventor of marked genius, but will be especially remembered by those officers with whom you came in contact on account of the sympathetic understanding and friendship which you always displayed toward the United States. Your untiring efforts and unfailing interest were of the greatest help to us in the development of our Air Service. I am sure that I voice the sentiments of all when I say to you that among our officers and men you will ever find in the United States the same warm welcome and the same friendship which you have shown to us in your own land of Italy".
It was signed by General John Joseph Pershing, Commander in Chief of the American Expeditionary Forces in Europe.
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Il Ca.36M 25811 fotografato nel 1990 dopo il restauro a Dayton (Ohio) e ora esposto nell’U.S.Air Force Museum. The Ca.36M 25811 at Dayton (Ohio) in 1990 after the restoration works and now exhibited in the U.S.Air Force Museum.
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L’IDEA DEL BOMBARDAMENTO STRATEGICO THE CONCEPT OF STRATEGIC BOMBING
Il 1913 può essere considerato a tutti gli effetti l’anno di nascita del velivolo da bombardamento espressamente concepito e realizzato come tale, poiché nei tentativi effettuati durante la guerra di Libia (1911-12) e i conflitti balcanici (1912-13) erano stati utilizzati aerei leggeri inadatti alla nuova strategia militare. Il progettista di questo velivolo d’avanguardia, l’ingegnere trentino Gianni Caproni, svolgeva a quell’epoca un’intensa attività aeronautica nella brughiera gallaratese: fin dalla primavera del 1910, infatti, aveva costruito una serie di biplani e monoplani di notevole interesse. Contemporaneamente Caproni, convinto che - in caso di guerra - la disponibilità di una potente flotta di plurimotori da bombardamento avrebbe assunto una grande importanza militare sul piano sia tattico sia strategico, aveva dato inizio allo studio di un biplano bifusoliera con tre motori, che avrebbero consentito un maggior raggio d’azione e un considerevole carico utile, con un adeguato armamento difensivo reso possibile dall’aumento di potenza installata (240-300 HP con tre motori). Il progetto del trimotore, completato nella primavera del 1913, venne sottoposto all’attenzione delle autorità militari. Ma queste, ancora legate agli schemi operativi della guerra tradizionale, non seppero apprezzarne tempestivamente la potenziale utilità, col risultato che parecchi mesi preziosi furono perduti senza che si addivenisse ad alcuna decisione, mentre i disegni del velivolo continuavano a girare da un ufficio all’altro.
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The year 1913 could be considered in all effects to be the year of the birth of the bomber aircraft that had been specifically conceived and produced as such, as during the earlier attempts conducted during the wars in Libya (1911-12) and the Balkans (1912-13),light aircraft had been employed which were unsuitable for the new military strategy. The designer of this avant-garde aircraft, born in Arco (Trento) engineer Gianni Caproni, was pursuing at the time intense aeronautical activity on the Gallarate plain: since the spring of 1919, in fact, he had constructed a particularly interesting series of biplanes and monoplanes. Simultaneously Caproni, convinced that - in the event of war - the availability of a powerful fleet of multi-engine bombers would assume significant military importance in the both tactical and strategic planning, initiated the studies for a twin-nacelle biplane with three engines grouped in tandem on a central housing, which would have permitted an extended radius of action and a considerable payload. The aircraft would possess adequate defensive armament made possible by the increase in installed power (240-300 HP with three engines). The tri-motor project, completed in the spring of 1913, was the subject of attention from the military authorities. These, however, still closely linked to the operational practices of “traditional wars”, were unable to quickly appreciate its potential, with the result that several precious months were lost before any decisions were taken, while the drawings of the aircraft continued to rotate between one office and another.
CAPRONI 300 HP
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L’ingegner Gianni Caproni di Taliedo. Ingegner Gianni Caproni from Taliedo.
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Il primo Ca.3 con tre motori Fiat da 100 HP (designazione postbellica Ca.32). The first Ca.3 with three Fiat 100 HP engines (postwar designation Ca.32).
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Particolari costruttivi del Ca.3. Sketches of the Ca.3 construction details.
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Schieramento di bombardieri sull’aeroporto di Aviano dopo la costituzione della Regia Aeronautica (1923). Line-up of bombers at Aviano airfield after the Regia Aeronautica foundation (1923).
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In questa pagina e nelle successive (fino a pag. 138) le 9 tavole dal Catalogo Nomenclatore del bombardiere Caproni 600 HP. From this page on (up to page 138), the 9 drawings from Catalogo Nomenclatore of the Bomber Caproni 600 HP.
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Il primo trimotore Ca.5 in costruzione nello stabilimento della Standard Aircraft Co. La produzione dei Caproni negli Stati Uniti ebbe inizio con notevole ritardo sul programma. The first Ca.5 tri-motor assembled in Standard Aircraft workshop. Production of Caproni aircraft in the United States was launched well behind schedule.
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Un altro degli esemplari di triplani a carlinga ovoidale equipaggiato con tre motori Isotta Fraschini V.6 di potenza analoga ai Fiat. Another of the triplanes with an oval nacelle equipped with three Isotta Fraschini V.6 engines, with similar power to the Fiat ones.
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Operai Caproni e specialisti militari al lavoro a Taliedo su un triplano Ca.4. Caproni workers and military technicians at work at Taliedo on a Ca.4 triplane.