From Camaldoli to La Verna

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TUSCAN ROUTES | camaldoli & la verna TUSCAN ROUTES

chriSTiaN SpiriTual cENTrES iN TuScaNy / cENTri SpiriTuali criSTiaNi iN ToScaNa

FROM CAMALDOLI TO LA VERNA DA CAMALDOLI A LA VERNA TEXT: marghEriTa NiEri - phoToS aurElio NicchiarElli & moNica moNgElli

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n the heart of the National Park of the Casentinese Forests, among trails of stratiied rocks and woods populated by wolves, boar, and deer, there are two of the most well-known Itailan Christian spiritual centres: the Camaldoli Retreat and the Verna Sanctuary. They both have a peaceful sublime atomosphere that for generations has attracted thousands of visitors a year. In Camaldoli, the monk, San Romualdo, innaugurated the benedictine order, founding the irst Monastery and then the retreat. In the monas-

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el cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, tra paesaggi di rocce stratiicate e boschi selvaggi popolati da lupi, cinghiali, daini, cervi e muloni, sorgono due dei centri spirituali italiani più noti e affascinanti della cristianità: l’Eremo di Camaldoli e il Santuario della Verna, accomunati dalla stessa atmosfera di pace e sublime silenzio che da generazioni attraggono migliaia di visitatori ogni anno. A Camaldoli fu il monaco ravennate san Romualdo che instaurò il culto dell’Ordine benedettino, fondando prima un Monastero e poi l’omoni-

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tery, there is a grand room, a guest room and an old galley laboratory that can still be visited where the monks used to work with plants and spices for their medicinal value. Next door, there is a baroque style church that is home to many of Vasari’s works. The retreat is in the same place at 1,100 metres. Founded in the XIth century, monks moved there who wanted to live a cloistered life, surrounded by the forest. Here you take in the atmosphere that would have been similar to that experienced by San Romualdo, who became a monk at the young age of 20. His small cell, in the shape of a spiral, symbolizes the interior journey of the saint towards an understanding of himself. In one of the Camaldoli cells, San

mo Eremo. Nel Monastero si trovano la grande sala capitolare, la foresteria e un antico laboratorio galenico tuttora visibile, dove i monaci lavoravano spezie e piante medicamentose. Accanto, una chiesa in stile barocco ospita numerose opere del Vasari. Nello stesso luogo, a 1.100 metri di altezza, sorge l’Eremo, fondato nell’XI secolo, dove si trasferirono i monaci che vollero abbandonare la mondanità per una vita di clausura immersa nella foresta. Qui si respira l’atmosfera di quella che fu l’esistenza terrena di san Romualdo, divenuto monaco alla giovanissima età di vent’ anni: la sua piccola cella ha un andamento “a chiocciola”, che simboleggia il percorso interiore del Santo alla ricerca di se stesso. In una delle celle di Camaldoli, si

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Francesco d’Assisi is supposed to have lived for a certain period. Not far from here, on teh Monte della Verna, Assisi found the ideal place to bring his life in comunion with nature. In 1213, the Count of Chiusi in Casentino, Orlano Catani, wanted to offer him and his companions the ‘very devoted, solitary, and wild’ Verna Mount. The monastic complex, which is located over the Arno, and the Santa Maria degli Angeli Church date back to the XIIIth century, while the Maggiore Church, which holds an extraordinary collection of Andrea della Robbia’s terracottas, dates back to 1358. What has made the Sanctuary a special place is the fact that in 1224, San Francesco received the Sacre Stimmata. since then, the Verna has been an important place for pilgrims and visitors who are search of natural beauty and a sense of profound spirituality. As the writing above the door of the retreat says: “Non est in toto sanctior orbe mons” (there is no more sacred mount in the world).

dice che per un certo periodo dimorò anche san Francesco d’Assisi, che trovò poco distante da lì, sul Monte della Verna, il luogo ideale dove coltivare la sua vita in comunione con la natura. Fu nel 1213 che il Conte di Chiusi in Casentino, Orlando Catani, volle offrire in dono a lui e ai suoi compagni il Monte “devotissimo, solitario e selvatico” della Verna. Il complesso monastico a picco sull’Arno e la Chiesa di Santa Maria degli Angeli risalgono al XIII secolo, mentre è del 1348 la Chiesa Maggiore, che raccoglie una straordinaria collezione di terrecotte di Andrea della Robbia. Ciò che ha reso questo Santuario un luogo speciale è senz’altro il fatto che qui, nel 1224, san Francesco ricevette le sacre stimmate: da allora la Verna è meta irrinunciabile di pellegrini e visitatori, in cerca delle bellezze naturalistiche che la circondano, ma soprattutto del senso di profonda spiritualità che ancora oggi custodisce. Come riporta infatti la scritta sul portone dell’Eremo: “No est in toto sanctior orbe mons” (non vi è al mondo monte più sacro).

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