Anno I numero 4 Novembre-Dicembre 2014
COPIA GRATUITA
La rivista che parla di sport, natura e stili di vita sani
Testatata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze n 5947 -11 Marzo 2014 - Direttore Responsabile Franco Mariani
IL TEMPO IMBIANCATO ANTICHI SECCATOI E CARBONAIE PANETTONI ARTIGIANALE
LA ROSA CANINA MULIERIS VOCES PALLINE DI NATALE FAI DA TE
SOMMARIO .
3 4
EDITORIALE I LENTI RITMI DEL BOSCO: I SECCATOI E LE CARBONAIE DI MOSCHETA
registrato al Tribunale di Firenze n. 5947-11 Marzo 2014
6
ALLA PASTICCERIA LA DOLCE ARTE IL PANETTONE GIUSTO PER LE TUE FESTE
Editore: Artemisia Associazione Polisportiva Dilettantistica
7
I CORSI DI ACCOMPAGNAMENTO AL PARTO DEL CENTRO MYCARE DI SCARPERIA
Via Villani 44 - 50033 - Firenzuola
8 9
BOCCA E DENTI SANI FIN DA BAMBINI
email: centroartemisia@tiscali.it
IL MUGELLO CHE SOSTIENE E OPERA NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO: IL TAM TAM MUGELLO RISUONA DA ANNI IN AFRICA
10 L’ARTE DEL MASSAGGIO 11 LE OCCASIONI DI FIQUADRO 12 CAMMINARE IN AUTUNNO: DALLA PIEVE DI CAMAGGIORE ALLA PIEVE DI BORDIGNANO
14 IL TEMPO IMBIANCATO
15 MULIERIS VOCES, VOCI DI DONNA 16 IL CACO: SOLE ANCHE D’AUTUNNO 17 LA ROSA CANINA REGINA D’AUTUNNO 18 DECORA IL NATALE CON FANTASIA 20 L’ ANGOLO DELLE RICETTE: LA TORTA DI ROSE 22 RIFLETTERE SUL PASSATO 23 EVENTI E SAGRE
Bimestrale di sport, natura, salute naturale e cultura
tel. 055-819383 www.centroartemisia.net Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica riservati Anno I numero 4 Novembre-Dicembre 2014 Direttore responsabile: Franco Mariani Direttore editoriale: Pierangelo Soldati Redazione: Silvia Carri Grafica e impaginazione: encosianima Marketing: Sonia Malavolti Commerciale:
TARIFFE PUBBLICITARIE Spazio piccolo 36,00 Euro IVA inclusa Spazio medio 60,00 Euro IVA inclusa Spazio medio + redazionale 97,00 Euro IVA inclusa
Chiara Vannucci Hanno collaborato a questo numero: Tiziana Tattini, Francesca Nieri, Monica Malvezzi, Lucia Malvezzi, Marta Franceschini, Margherita Santini, Elena Sozzi, Monia Lazzerini Diffusione: gratuita nel territorio di Firenzuola e alto Mugello presso negozi, associazioni, palestre, erboristerie, biblioteche, ristoranti, agriturismi.... Stampa: 4GRAPH S.R.L. - Via Ugo La Malfa, 19 04020 Spigno Saturnia (LT) P.I. 02565620602
Dati personali: L’editore, titolare dei dati personali, garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dai clienti, soci ecc.. ed informa che ai sensi dell’Art. 7 del D.L. 196/2003, è possibile richiederne in qualunque momento la rettifica, l’aggiornamento o la cancellazione scrivendo a centroartemisia@tiscali.it
2
E’ TEMPO DI PREPARARSI AL NATALE Franco Mariani* E anche quest’anno è arrivato il tempo di prepararsi al Natale: tra poche settimane saranno le vetrine dei negozi a ricordarci che stiamo per entrare nel periodo natalizio, poi, crisi permettendo, speriamo ancora di vedere nelle strade dei nostri paesi le luminarie, spesso offerte dalle collette dei commercianti della zona, e, dopo qualche giorno, tante luci alle finestre e balconi delle case, come sugli alberi di giardini e corti delle abitazioni. E’ importante celebrare il Natale perché, come scriveva lo scrittore Elio Vettorini, “crediamo nel Natale come in ogni cosa in cui credono gli uomini, come crediamo nell’estate e nell’inverno, nel mattino, nel pomeriggio e nella sera. Milioni di uomini celebrano il Natale, e noi dovremmo restare in disparte da una cosa di milioni di uomini?. Il Natale è l’unico giorno che gli uomini di buona volontà hanno in comune con gli uomini di cattiva volontà. E avere pace e comunione, per un giorno, anche con le più nere carogne della società umana significa credere in un tempo in cui vi sarà comunione senza che più vi siano carogne”. Il Natale porta un messaggio, per tutti, credenti e non, un messaggio di Pace e di Speranza che vogliamo augurare a tutti coloro che ci leggono.
Il Natale nell’ultimo secolo è diventato sempre più consumistico: basti pensare che solo negli Stati Uniti è stato stimato che circa un quarto di tutta la spesa personale venga effettuata nel periodo natalizio. Eppure il Natale è una festa per tutti, accompagnata da diverse tradizioni, sociali e religiose, spesso variabili da paese a paese. Ecco allora che ci permettiamo di invitarvi, nonostante i vari problemi che ci/vi attanagliano, a tirare fuori ancora una volta dalle vostre cantine o soffitte, le decorazioni natalizie e le statuine del presepe, spesso passate di generazione in generazione, perché il Natale è la festa di tutta la famiglia che si riunisce - spesso solo in questa occasione - con tutti gli altri parenti, assicurando, almeno in questo giorno, anche a coloro che la famiglia, o la casa, simbolo per eccellenza della famiglia, non ce l’hanno più, un “solenne” pasto, accogliendoli con calore in chiese, oratori, strutture varie, e anche in singole abitazioni. Perché il natale è questo: la Famiglia che fa festa, fa “comunione” assieme agli altri. E allora che la festa inizi… *Direttore Responsabile di Mugello Benessere Tel. 328-8785360 – mariani@alice.it
3
I LENTI RITMI DEL BOSCO: I SECCATOI E LE CARBONAIE DI MOSCHETA Francesca Nieri
Ci sono luoghi che raccontano la vita che fu, luoghi che parlano degli antichi mestieri e del ritmo frenetico, ma al contempo lento e ricco di attesa, del bosco e dei suoi abitanti. Basta saperli ascoltare. Questo può accadere se ti trovi a camminare nei secolari castagneti intorno al Complesso della Badia di Moscheta, piccola eccellenza nel territorio di Firenzuola. Qui è infatti molto facile incontrare delle suggestive costruzioni in pietra con le pareti annerite dal fumo. Sono gli antichi “seccatoi” che venivano utilizzati dalla gente di montagna per la lenta essiccazione delle castagne, per avere a disposizione durante tutto l’anno questo magnifico frutto. Era così che l’albero del pane, come non a caso il castagno veniva chiamato dalla gente del posto, riusciva a sfamare nei lunghi periodi invernali gli abitanti delle zone montane. Con l’essiccazione le castagne ed i marroni potevano essere infatti conservati o trasformati in farina. Tra l’ampia scelta di percorsi naturalistici e tematici nei dintorni di Moscheta esiste anche un sentiero completamente dedicato ai seccatoi dove è possibile vedere da vicino come erano composte queste antiche strutture in pietra. L’interno del seccatoio era di solito diviso in due stanze separate tra loro da una specie di soppalco: nella parte alta venivano collocati i frutti, al piano inferiore veniva fatto un fuoco
4
tenuto a fiamma molto bassa, ma costante, per permettere ai marroni e alle castagne di essiccare lentamente. Una volta seccati venivano poi conservati interi, oppure sbucciati e macinati per ottenere la farina. Sempre all’interno del percorso è possibile imbattersi in dei piccoli spazi pianeggianti privi di alberi che ancora oggi mostrano la superficie annerita e tracce di cenere. Questi spiazzi venivano utilizzati nel passato come aie carbonili per la produzione del carbone, allora unica fonte energetica indispensabile nelle case e combustibile utilizzato per forgiare molti strumenti di lavoro.
Anche questa produzione richiedeva una lavorazione molto lunga: all’interno dell’area venivano disposti i legni di latifoglie a capannello dandogli una forma tronco-conica e lasciando un camino centrale per permettere al fumo di sfiatare, dunque venivano ricoperti di terra e zolle. La cottura era molto delicata e lenta e durava circa dodici giorni, al termine dei quali, spento il fuoco, il carbone era pronto per essere prelevato o imballato e portato a vendere a dorso di mulo. Proprio quest’anno sono stati ultimati, grazie all’intervento del Comune di Firenzuola e della Comunità Montana, i lavori di recupero e restauro che hanno coinvolto 3 antichi seccatoi nell’area di Moscheta, confermando ancora una volta l’attenzione per la natura e le antiche tradizioni sempre dimostrata nel territorio mugellano.
5
ALLA PASTICCERIA LA DOLCE ARTE IL PANETTONE GIUSTO PER LE TUE FESTE
6
Per Natale e per tutte le feste propone inoltre tante deliziose opere d’arte pasticciera, come i tronchetti di cioccolato, le splendide torte mimosa e tutti i dolci della nostra tradizione. La Dolce Arte è anche Bar per le tue colazioni e per i tuoi break pomeridiani. Al banco puoi trovare sempre prelibate creazioni pasticcere, sia dolci che salate. Pasticceria fresca e secca per ogni evento, vendita indiretta e all’ingrosso. informazione pubblicitaria
Per le feste sempre più persone si orientano giustamente su prodotti semplici e di qualità scegliendo ad esempio panettoni artigianali anziché industriali. Il panettone artigianale si trova solo nelle migliori pasticcerie ed è frutto di una particolare lavorazione e creatività artigiana unita all’utilizzo di ingredienti freschi, come le uova, e a particolari accorgimenti, come più lunghi tempi di lievitazione e cottura. Il risultato non può non soddisfare anche i migliori palati per fragranza, morbidezza e alta digeribilità, che niente hanno a che vedere con i comuni panettoni commerciali. Pasticceria La Dolce Arte, una giovane realtà nata nel 2012 a Firenzuola, a gestione completamente familiare sotto la guida di Maria e Lavinia Dutu, è lieta di invitarvi a provare i suoi panettoni realizzati interamente in maniera artigianale, con ingredienti freschi e senza conservanti e aromi di sintesi. E’ possibile trovare il panettone classico, con canditi o senza, e nelle varianti al cioccolato, pistacchi con cioccolato bianco, e frutti di bosco.
I CORSI DI ACCOMPAGNAMENTO AL PARTO DEL CENTRO MYCARE DI SCARPERIA Il corso rappresenta lo strumento migliore per imparare ad essere di vero aiuto alla propria dolce metà e a sé stessi, evitando equivoci, fraintendimenti e tensioni che altrimenti in questa fase rischiano spesso di esplodere. Ecco alcuni degli argomenti affrontati nei nostri corsi: • • • • • • • • • •
cambiamenti per ogni mese della gravidanza per mamma, bambino e babbo; travaglio e parto (comprese le varie posizioni per il parto); gestione del dolore; alimentazione; baby blues e depressione post-parto; respirazione e visualizzazioni; allattamento; il pianto del bambino; ruolo del partner; i primi giorni a casa.
informazione pubblicitaria
Partecipare ad un corso pre-parto significa prendersi cura del proprio benessere psico-fisico, e di quello del proprio bambino, nel momento più unico e straordinario della propria vita. I nove mesi di gestazione comportano una serie di importanti modificazioni anatomiche, ormonali e emozionali a carico della gestante, del suo corpo e della sua mente. Modificazioni positive e funzionali a una buona gravidanza, ma tali da comportare momenti anche delicati di rottura e ricostruzione, ridefinizione di sé, della propria immagine, dei propri bisogni e delle proprie aspettative. La figura dello psicologo si rivela spesso essenziale nel post-parto, una fase troppo spesso ignorata o sottovalutata in cui molte donne si trovano invece in profonda difficoltà; obbligate a fare da sole i conti con i propri inevitabili sbilanciamenti ormonali, con le nuove esigenze del neonato, con l’inadeguata preparazione di molti compagni e con le pressioni crescenti della società. Ne seguono pertanto non pochi casi di depressione post-parto. Spesso si pensa e si agisce come se con la nascita del bambino tutto fosse “risolto”, al contrario la fase successiva è altrettanto impegnativa e delicata, a cominciare dall’allattamento. La presenza e la partecipazione attiva del babbo a questi corsi è di enorme importanza. Per gli uomini questa è spesso l’unica opportunità di raccogliere informazioni corrette e necessarie sulla gravidanza, sull’affettività, sulla sessualità, sulla prevenzione, talvolta persino sulla propria compagna e sul proprio rapporto di coppia.
Questo e molto altro verrà affrontato durante il corso che durerà fino al primo mese di vita del bambino, con la possibilità di proseguire anche fino al compimento del primo anno.
7
BOCCA E DENTI SANI FIN DA BAMBINI L’attenzione alla salute del cavo orale e dei denti è una pratica da coltivare fin da bambini, come ci spiega il dott. Lorenzo Barzagli, giovane medico odontoiatra, iscritto all’ordine di Firenze, che si occupa di pedodonzia o odontoiatria pediatrica presso lo Studio Dentistico Dott. Barzagli e presso studi privati a Firenze. Cos’è la pedodonzia?
Quali sono le patologie pediatriche che possiamo individuare precocemente? “Innanzitutto partirei col dire che è fondamentale coltivare nel bambino e nella famiglia l’importanza di una corretta igiene orale, anche se sembra superfluo e scontato da dire. Anche i denti decidui infatti necessitano di cure appropriate in quanto lesioni cariose dei denti da latte possono danneggiare i denti definitivi sottostanti, una loro estrazione prematura o una prematura caduta possono compromettere il corretto allineamento dei denti e causare problemi di malaocclusione. Oltre alla diagnosi e alla cura delle carie che, se non curate in tempo possono dar luogo a pulpiti, è possibile individuare precocemente la cosiddetta “sindrome del biberon” ovvero una grave carie dei denti decidui favorita da un allattamento artificiale prolungato e dall’uso continuato di biberon contenenti sostanze zuccherine”. Cosa possiamo fare per prevenire disturbi o patologie più serie di denti e cavo orale nel bambino? “La prevenzione in età pediatrica si avvale di una serie di tecniche conservative come le sigillature,
8
ovvero speciali protezioni del solco dei denti molari per evitare carie, da eseguire solitamente tra i 4 e i 6 anni; applicazioni topiche di fluoro o eventuali integrazioni alimentari e consigli su una corretta alimentazione volta a modificare il ph salivale spesso causa di cariogenesi. Anche molti disturbi come il bruxismo possono instaurarsi già in età pediatrica e possono essere risolti sia con un approccio psicologico teso a capire i motivi di tensione del bambino, sia con bite specificamente studiati. Da non dimenticare infine che lo Studio Dentistico Barzagli si avvale di tecniche innovative come la radiografia digitale che presenta una potenza di raggi ridotta del 90% con conseguente riduzione dei rischi da esposizione, molto importante nell’applicazione in età evolutiva. Molti interventi infine possono essere eseguiti efficacemente avvalendosi della tecnica laser che assicura un trattamento meno invasivo, meno doloroso, più preciso e rapido nei risultati e con positivi risvolti anche sul piano psicologico”.
informazione pubblicitaria
“La pedodonzia o odontoiatria pediatrica è un settore dell’odontoiatria in grande crescita che punta in particolare sulla prevenzione e sull’individuazione precoce di alcune problematiche del cavo orale del bambino. Chi si occupa di odontoiatria pediatrica - continua il dott. Lorenzo Barzagli - ha il compito di creare attorno al bambino e alla sua famiglia un contesto tranquillo e rilassato che possa favorire un approccio positivo e collaborativo all’interno della pratica odontoiatrica. Oltre a ricevere utili consigli sarà possibile prevenire e individuare precocemente eventuali patologie pediatriche che nel corso degli anni potrebbero richiedere cure più invasive, lunghe e costose”.
Studio Dentistico Luca Barzagli: Igiene dentale - Implantologia Rigenerazione ossea - Ortodonzia Chirurgia orale - Radiografia computerizzata Via della Chiesina 3 - Firenzuola Per Appuntamenti tel. 349-4437821
IL MUGELLO CHE SOSTIENE E OPERA NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO: IL TAM TAM MUGELLO RISUONA DA ANNI IN AFRICA Monica Mordini TamTamMugelloOnlusèun’associazione di volontariato nata a Firenzuola nel Gennaio del 2008 grazie a un gruppo di 10 persone. La storia del Tam Tam era già iniziata però nel corso degli anni ’90 quando un gruppo di ragazzi iniziò a lavorare per realizzare progetti umanitari in paesi in via di sviluppo. Successivamente l’attenzione del gruppo si è spostata principalmente in Africa con varie missioni presenti in loco. Nel corso degli anni sono stati realizzati progetti in vari ambiti, da quello sanitario a quello educativo. In Camerun sono state costruite due scuole, una per l’infanzia e l’altra per i bambini delle elementari; Nella Repubblica Centro Africana, invece, sono state realizzate due ingenti campagne di vaccinazione contro la meningite, una nel gennaio del 2007,altra nell’ottobre del 2011.Ormai da più di un anno la Repubblica Centro Africana è soggetta a dure ribellioni,sia da parte dei centroafricani che lottano contro il Governo,sia da parte di soldati provenienti da stati vicini. Vista la situazione critica all’Associazione è stato chiesto di finanziare scuole e maestri in questo Stato,per sopperire,per quanto possibile, a un bisogno primario, in quanto la scuola e l’istruzione possono realmente cambiare le sorti di un paese. Saltuariamente i volontari hanno lavorato anche per altri paesi, come il Brasile e l’India, dove l’Associazione ha finanziato la costruzione di un pozzo. Ogni progetto è sempre stato seguito direttamente dai volontari e dagli “amici” del Tam Tam,infatti periodicamente qualche volontario si reca nei luoghi dove si realizzano i progetti.
Gli ultimi due volontari sono partiti nel Gennaio di quest’anno e hanno potuto vedere completata una scuola nella Repubblica Centro Africana. I fondi per la realizzazione dei progetti provengono dalle iniziative che l’Associazione organizza durante l’anno a Firenzuola e dalle donazioni. Ormai ci sono degli “appuntamenti” fissi con la popolazione e con altre Associazioni. Basti pensare all’aiuto che gli instancabili Alpini forniscono nell’organizzazione dell’annuale cena presso la loro sede o al lavoro prezioso dei volontari della Società Sportiva e del Circolo Rosso Blu di Firenzuola che ogni qualvolta l’Associazione ha bisogno di un aiuto concreto, sia per la cena annuale che altre iniziative, sono sempre disponibili. Tam Tam Mugello inoltre collabora con la Parrocchia, la Misericordia e la Biblioteca Comunale, che fornisconosemprevalideoccasionidilavoroedisostegno. “Crediamo – dicono i volontari . che la collaborazione tra associazioni ed enti all’interno di un paese sia fondamentale, in quanto permette la costruzione di una solida rete sociale che porta alla realizzazione di iniziative e attività di qualità”. Tam Tam onlus organizza anche laboratori, compleanni per bambini di tutte le età e raccolte di viveri per la popolazione in difficoltà di Firenzuola.Dal 2009 inoltre è impegnata in una Scuola di Pace a cui partecipano attualmente circa 65 bambini e ragazzi,dai 6 ai 14 anni.
9
L’ARTE DEL MASSAGGIO Sonia Malavolti Il massaggio è una delle forme più antiche e semplici di trattamento indirizzato alla salute e al benessere psicofisico, ed è anche uno dei gesti più naturali che compiamo quotidianamente quando avvertiamo dolore o indolenzimento ad una parte del nostro corpo.Il ricorso al massaggio per eliminare la fatica, alleviare il dolore, rilassare e consentire una più facile applicazione di oli ed unguenti sulla pelle, si perde nella notte dei tempi. I primi riferimenti si trovano nei manoscritti cinesi risalenti al 2700 a. C., poi all’epoca degli antichi egizi che amavano farsi massaggiare dai propri schiavi immersi in vasche d’acqua profumata. Successivamente anche i Greci e i Romani ne fecero largo uso. Le virtù del massaggio sono innumerevoli: si inizia dal rilassamento che già di per sé consente al nostro organismo di rigenerarsi, riequilibrando il sistema nervoso ed ormonale. Altri importanti benefici sono: attenuazione dei segnali di tensione presenti sotto forma di crampi, contratture e spasmi muscolari, potenziamento del sistema immunitario dovuto a una migliore circolazione del liquido linfatico che elimina le tossine; miglioramento della circolazione, dal momento che i movimenti compiuti durante il massaggio consentono di spingere il sangue in direzione del cuore; eliminazione delle cellule morte ed assorbimento di elementi che nutrono la pelle aiutandola a respirare e rendendola vellutata; sensazione di benessere dovuto al fatto di sentirsi accarezzati. Nel tempo sono nate numerose tecniche di massaggio aventi finalità diverse, troviamo massaggi rilassanti, sportivi e decontratturanti, estetici, curativi ed energetici.
10
Equilibrium
29– 30 Novembre
Artemisia Polisportiva—Via Villani 44 Firenzuola (FI)
Massaggi
Benessere
Incontri
Dibattiti
Ingresso libero
Appuntamento da non perdere Sabato 29 e Domenica 30 Novembre dalle ore 10 alle ore 20 presso Artemisia Polisportiva in Via Villani 44 a Firenzuola Due Open Day per conoscere e apprezzare il mondo del benessere naturale. Tante pratiche olistiche da sperimentare gratuitamente per due giorni in compagnia di professionisti esperti e qualificati. Massaggi rilassanti, Shiatsu, Tuinà, Riflessologia plantare, trattamenti Reiki, massaggi cervicali, massaggio metamorfico, massaggio a spugnature rilassante, trattamenti decontratturanti, flower massage, trattamenti drenanti, ayurvedici. E ancora: consulti osteopatici e dietistici, counselling, test intolleranze alimentari, test fiori di bach. Possibilità di praticare speciali tecniche di rilassamento, meditazione guidata tradizionale e meditazione dinamica di Osho, sedute pratiche di feldenkrais e integrazione funzionale. Non mancheranno infine interessanti momenti di dibattito e confronto su tematiche di benessere e salute naturale con interventi di professionisti del Centro MyCare di Scarperia e dell’Associazione Artemisia per parlare di osteoporosi, cancro e alimentazione, fitoterapia e salute, infanzia e omeopatia.Partecipazione straordinaria del Dott. Mauro Batisti che parlerà di medicina ambientale con un focus sull’importante equilibrio tra salute psicofisica umana e ambientale. Il tutto sarà allietato da gustose tisane da sorseggiare insieme. Vi aspettiamo. L’ingresso è libero in entrambe le giornate!
LE OCCASIONI DI FIQUADRO
informazione pubblicitaria
1) FIRENZUOLA, posizione centrale, in palazzina bifamiliare graziosissimo appartamento ristrutturato, ottime finiture. Grande soggiorno, cucinotto, 2 camere, bagno, balcone; riscaldamento autonomo a metano. € 125.000 Rif. T 34
3) FIRENZUOLA, in immobile storico, con vista sui tetti, accogliente appartamento ristrutturato, 2° ed ultimo piano oltre ampio sottotetto. Ingresso su soggiorno con camino, cucinotto, tinello, 2 camere, bagno. Ideale anche come investimento. 73.000. Rif. Q 49 €
2) FIRENZUOLA, posizione centrale, in piccolo condominio, 2° ed ultimo piano, grande appartamento in buone condizioni, 106 mq, composto da: ingresso, soggiorno, sala da pranzo, cucinotto, 3 camere, bagno, 2 ripostigli, terrazza abitabile. Utenze autonome. € 120.000 Rif. VA 50
4) FIRENZUOLA, vicinanze centro, ottima occasione, al 1° piano di piccolo condominio, grande appartamento 5 vani, oltre bagno, ripostiglio, terrazza abitabile, garage doppio, giardino/orto, utenze autonome, buone condizioni € 78.000 Rif. VA 51
11
Itinerari
CAMMINARE IN AUTUNNO: DALLA PIEVE DI CAMAGGIORE ALLA PIEVE DI BORDIGNANO Tiziana Tattini
Nel Comune di Firenzuola esistono tre pievi: Pieve di Cornacchiaia, Pieve di Camaggiore e Pieve di Bordignano. Tutte provengono dalla famiglia feudale degli Ubaldini che dominarono questi territori. Una quarta pieve, sempre costruita nello stesso periodo, si trova nel Comune di Palazzuolo sul Senio, a Badia di Susinana. Sono tutte dedicate a San Giovanni Battista, in quanto i Medici, dopo aver preso possesso dell’intero territorio, vollero rimarcare il loro potere su queste valli, consacrandole con il loro santo patrono di Firenze. Nei tempi antichi i cosiddetti Pivieri risultavano essere, oltre che luogo di culto, anche posto di giurisdizione e registrazione della popolazione e avevano sotto di sé varie chiese e cappelle. Il collegamento stradale fra di loro risultava molto importante per lo scambio che si instaurava. Percorriamo allora l’antica strada che dalla Pieve di Camaggiore va a quella di Bordignano. Si parte dalla Pieve di Camaggiore, posta vicino al fiume Santerno, ingrandita all’inizio del 1900, la cui entrata fu spostata, non più verso il monte, ma orientata sul Santerno. Il suo castello era alle Piagnole. Alla nostra sinistra, con le spalle alla pieve, troveremo un sentiero CAI che sale sulla costa; un lastricato, ancora abbastanza integro, ben fatto. Se lasciamo andare la mente, possiamo ancora “udire” i rumori dei carri, dei muli, che transitavano su questa durissima via. Ogni pietra porta il segno, il logoramento, la fatica, e questa emozione ci accompagna ancora.
12
Alla fine del sentiero, ad un incrocio, prendiamo la strada a sinistra, lasciando il lastricato che prosegue in salita. A questo punto costeggiamo la riserva di Brenzone, delimitata da una alta rete. La vista è sulla bella vallata del Diaterna. Proseguendo ancora un poco si arriva alle Campore. E’ stato vietato, con alcune recinzioni, l’accesso all’incantevole borgo, tuttavia il sentiero prosegue diritto.
Il Comune di Firenzuola ha posto un cartello che indica Bordignano. Così si sale ancora, fino a che non si incontra sulla sinistra un segno rosso e bianco che mostra la strada da percorrere. Questo stupendo sentiero attraversa boschi di vecchi castagni e cedui, che si aprono in galestri a piombo, e che costituiscono la parte più bella della nostra gita, che alla fine vale la fatica di questa camminata. Dopo pochi chilometri si giunge in vetta e, sempre seguendo i segnali, si giunge in località La Torta. Qui la vista della Pieve di Bordignano ci rassicura. La pieve era ed è la terza delle Alpi Fiorentine. Essa domina una seducente vallata. Il quasi silenzio ci accompagna, il calpestio dei nostri passi risuona in questo territorio oramai abbandonato dalle genti, ma che fu uno dei luoghi più abitati e ricco di storia del Comune di Firenzuola. Tempo di percorrenza: circa 2 ore Dislivello in salita: 480 mt MUGELLO BENESSERE ricerca urgentemente ambosessi dinamici, motivati e con buone capacità di relazione e comunicazione per semplice lavoro di promozione editoriale in tutta l’area del Mugello. Richiesta auto propria. Invio c.v. a mugellobenessere@gmail.com
13
Il libro di Dicembre IL TEMPO IMBIANCATO Marta Franceschini “Il tempo imbiancato” di Fiorenza Giovannini, edizioni MEMORANDA è, prima di tutto, un romanzo appenninico. Il territorio riempie le pagine della storia col passo fermo e sicuro di una Madre Natura che si mostra assoluta anche dove cade lo sguardo di chi, da quelle colline, non si è mai allontanato. C’è un’intimità d’amore che lega i personaggi alla terra che abitano, un’identità condivisa che mescola cuori e paesaggi, poderi e desideri, tramonti e dolori. Con scrittura agile e poetica, l’autrice ci conduce attraverso un Appennino così felicemente interiorizzato da farsi filo conduttore, sorgente stessa della narrazione e, forse, vero protagonista del romanzo. Ma non è mai uno sguardo fine a se stesso quello rivolto da Fiorenza Giovannini sull’amato paesaggio. Al contrario, sulle sue pendici si rincorrono i ricordi di due anziane signore, che il caso ha reso vicine di letto nella stanza di un ospizio. Ecco allora intrecciarsi ai castagneti centenari, ai viottoli sterrati e alle aie polverose, il tema della vecchiaia, lo scorrere del tempo e i suoi misteri, inscrutabili quanto la cima dei monti, perennemente avvolta nella nebbia. Instancabile, la memoria sale e scende i dislivelli dell’esistenza, con la scusa della noia, col pretesto del racconto, ma in realtà alla ricerca di un senso, di una sistemazione degli eventi che cancelli i loro dolorosi perché, e sciolga una volta per tutte i nodi angosciosi che li legano. Pagina dopo pagina, il susseguirsi delle parole svela infine un risvolto inaspettato nella vicenda che
14
ne ribalta profondamente le premesse. Infatti, proprio mentre il tempo vitale sembra giungere al termine, proprio dove non sembra più esserci altra scadenza che quella della fine, ecco che la vicinanza casuale di due donne al tramonto si trasforma inaspettatamente in amicizia. La relazione diventa allora il senso non solo della storia, ma delle loro esistenze scarnificate dagli anni, della ricerca di una soluzione impossibile, delle ferite inguaribili, e perfino della morte. Indifferente sarà infatti la sequenza dell’ultimo atto, a tal punto che l’autrice ci lascia scegliere tra due finali diversi e simmetrici. Non importa più chi delle due morirà per prima, perché la morte, quella vera, ci coglie solo quando rinunciamo alla relazione, quando non siamo più capaci di metterci in gioco, di rischiare di aprirci, di accogliere. Si muore quando non si riesce ad accettare la diversità dell’altro, quando ci si chiude a difendere se stessi, quando ci si rassegna alla solitudine. Invece, l’intimità di due cuori che si parlano, nonostante le lontananze che li separano, e nonostante la fatica che fanno per mantenersi in bilico sulla dignità, assomiglia proprio alla bellezza della “sera, nell’aia che pare aver catturato il sole, e sbriciolato i suoi raggi, per i filamenti di paglia che qua e là, dopo la battitura delle lunghe spighe di grano, la pavimentano...”.
MULIERIS VOCES, VOCI DI DONNA Marta Franceschini Le Mulieris Voces hanno cominciato a cantare nel 1994, frequentando un corso di solfeggio guidato dal Maestro Edoardo Materassi, presso la Scuola di Musica Dario Vettori Liutaio, a Firenzuola. Il corso era aperto a tutti, ma inizialmente si iscrisse solo un gruppo di ragazzine. E’ nato così, un po’ per fato e un po’ per caso, il coro delle Mulieris Voces, uno dei fiori all’occhiello di Firenzuola. Da allora sono successe tante cose: le ragazzine sono cresciute, alcune hanno abbandonato il coro, altre interpreti sono subentrate, il gruppo si è trasformato in Associazione, ma soprattutto il talento canoro delle Mulieris ha cominciato a mietere successi. Nel 2003, 2007 e 2008 hanno interpretato il coro di donne della tragedia greca “I Persiani” di Eschilo, rappresentata dalla compagnia Archivio Zeta: prima nello stupefacente scenario naturale del Cimitero Militare Germanico al Passo della Futa, poi nel teatro greco di Segesta, e a Sant’Anna di Stazzema. Le musiche originali per la tragedia sono state composte dal Maestro Materassi. Successivamente hanno tenuto concerti in alcune delle più belle e famose chiese del territorio provinciale: S. Spirito, S. Filippo Neri e Basilica di S. Lorenzo a Firenze, Duomo di Fiesole, Pieve di Cornacchiaia, oltre naturalmente alla chiesa della SS. Annunziata di Firenzuola. Oggi, il calendario dei loro impegni professionali è fit-
tissimo, sia in Italia sia all’estero: recentemente sono state in Svezia, prossimamente andranno in America a New York. Il coro delle Mulieris ha un repertorio decisamente originale. La ricerca del Maestro Materassi infatti spazia dai classici liturgici a musiche tradizionali, etniche e popolari di diversa provenienza geografica: si va dall’Africa ai Paesi Baltici, passando per la Spagna, l’Irlanda, gli Stati Uniti, senza tralasciare le musiche Rom. Il nostro è un gruppo molto coeso - racconta Edoardo Materassi - in tanti anni non ho mai avuto nessun problema di gestione. Lo definirei un esperimento davvero felice: è come se l’armonia musicale si riflettesse su quella umana. Le dieci coriste definiscono la loro passione canora come “un’isola, una parte irrinunciabile di sé, uno spazio di pace interiore. Cantare è un piacere”, hanno detto, “e incontrarsi nella musica è bellissimo”. Infine, non bisogna dimenticare i benefici che il coro ha sul fisico, oltre che sull’anima, come spiega il Maestro Materassi: “Respirazione, postura e concentrazione, sono tre aspetti fondamentali del canto che si ritrovano in tutte le discipline che mirano al benessere psico-fisico. E’ quasi una forma di meditazione. Non a caso, durante le esecuzioni, i battiti cardiaci dei coristi si sincronizzano, come per magia...”. Una magia che le Mulieris Voces trasmettono al pubblico ogni volta che schiudono le loro labbra al canto.
15
Salute Naturale IL CACO: SOLE ANCHE D’AUTUNNO Nella stagione della tristezza, quando le giornate si accorciano e aumentano freddo e umidità, ci viene in aiuto un frutto speciale, l’unico a crescere su alberi ormai privi di foglie. E’ il caco, conosciuto anche come loto o diospero anticamente chiamato anche pane degli Dei, che racchiude in sé tutta l’energia dell’ultimo sole autunnale, e non è un caso che questo gli conferisca un’elevata qualità energetica. Il colore arancione di questo alimento, al pari di zucca gialla, arance e mandarini è capace di allontanare la tristezza e donarci speranza e calore interiore. Secondo i cinesi il loro consumo quotidiano consente infatti di portare dentro di noi un po’ della luce dell’ultimo sole. Come se non bastasse questa pianta ha la caratteristica di essere difficilmente aggredita da parassiti e tarli; per questa sua proprietà è molto indicata per rafforzare tutto il sistema immu-
16
nitario. Del caco non si butta via nulla, con le sue foglie infatti si può preparare una tisana: basta tritare 5 foglie di cachi e farle bollire per 3-4 minuti, poi si lascia raffreddare e si filtra. Bere questa tisana a fine pasto per una decina di giorni proteggerà dai malanni per tutto l’inverno. Si ricorda a tutti i lettori che gli annunci di vendita, offerta, ricerca e scambio sono completamente GRATUITI: potete inviare i vostri annunci a mugellobenessere@gmail.com o telefonando in redazione al 055-819383
LA ROSA CANINA REGINA D’AUTUNNO Margherita Santini Con l’arrivo dell’autunno i fiori delle piante muoiono, le foglie degli alberi cadono, la natura appare triste e spoglia all’interno dei suoi favolosi colori autunnali: scende una nota di tristezza unita alla speranza della futura primavera quando tutto rinascerà. Solo la regina resta in vita. Stiamo parlando della regina dell’autunno, meglio conosciuta anche come rosa canina. Appartenente alla famiglia delle rosacee non ha niente di meno di una comune rosa, eccezion fatta per le sue proprietà curative. La rosa canina produce infatti delle bacche, chiamate cinorrodi, che contengono vitamina C in quantità di gran lunga superiore a quella contenuta negli agrumi. Infatti la concentrazione di vitamina C all’interno di una singola bacca supera di 50-100 volte la quantità che si può trovare in una singola arancia. Oltre a rafforzare le difese immunitarie e a combattere efficacemente infezioni, raffreddori e tutti i problemi tipici di stagione, questo frutto è molto indicato anche in caso di diarrea e problemi intestinali. Marmellata di rosa canina La rosa canina resta in vita tutto l’inverno, anche se si consiglia di raccoglierla dopo le prime brinate. In cucina viene utilizzata per la preparazione di marmellate e composte di non facierealizzazione: le bacche infatti devono essere aperte una per volta in modo da separarle dagli achenei e dalla peluria estremamente ir-
irritante tanto da essere comunemente chiamata grattacul. Dopo questa lunga procedura di separazione si mettono i cinorrodi a bollire in una pentola con acqua fredda per circa 45 minuti, poi si scolano. Dopo essere stati setacciati, vengono nuovamente rimessi a bollire per altri 15 minuti. Intanto si tagliano 2 mele a piccoli pezzi, si scola nuovamente i cinorrodi e si setacciano assieme alle mele. Si aggiunge a questo punto lo zucchero ( 600 g per ogni chilo di cinorrodi) e la scorza di un limone e si mette tutto nuovamente sul fuoco per 30 minuti. Al termine si invasa la marmellata, avendo cura di sterilizzare i vasetti come di consueto in una pentola d’acqua bollente per 20 minuti.
17
DECORA IL NATALE CON FANTASIA Elena Sozzi
Con il Natale arriva anche la voglia di abbellire tutta la casa. Ecco alcune semplici idee per decorare in maniera semplice il tuo albero di Natale. Palline in plexiglass Occorrente: sfere in plexiglass apribili, immagini ritagliate a piacere, colla vinilica leggermente diluita con acqua,colori acrilici, carta di riso polveri colorate e nastrini. Esecuzione: - incollate all’interno della sfera l’immagine scelta avendo cura di stenderla senza lasciare pieghe, lasciate asciugare. - incollate dei pezzetti di carta di riso leggermente sovrapposti su tutto il resto della sfera e lasciate asciugare. In alternativa potete anche tamponare tutta la sfera con del colore acrilico o stendere la colla e versarci delle polveri colorate o brillantini. Lasciate asciugare. - chiudete la sfera e coprite l’incastro incollandoci sopra dei nastrini. Per rendere il tutto più natalizio e creare un “effetto neve” potreste anche stendere dello stucco (da muratura) attorno alle immagini, all’esterno della sfera e cospargerlo di brillantini.
18
Noci e ghiande country Occorrente: noci, ghiande con o senza cappuccio, viti con occhiello e nastrini colorati Esecuzione: - inserite la vite nella ghianda o nella noce - fate un bel fiocco sulla vite con il nastrino scelto e... la decorazione country e’ pronta! Potete colorare le vostre noci d’oro o d’argento e per un effetto più luminoso vi consiglio di dare alle noci della vernice trasparente, in questo modo rifletteranno le lucine dell’albero. Palline in plexiglass Occorrente: sfere in plexiglass apribili, immagini ritagliate a piacere, colla vinilica leggermente diluita con acqua,colori acrilici, carta di riso polveri colorate e nastrini.
Esecuzione: - incollate all’interno della sfera l’immagine scelta avendo cura di stenderla senza lasciare pieghe, lasciate asciugare. - incollate dei pezzetti di carta di riso leggermente sovrapposti su tutto il resto della sfera e lasciate asciugare. In alternativa potete anche tamponare tutta la sfera con del colore acrilico o stendere la colla e versarci delle polveri colorate o brillantini. Lasciate asciugare. - chiudete la sfera e coprite l’incastro incollandoci sopra dei nastrini. Per rendere il tutto più natalizio e creare un “effetto neve” potreste anche stendere dello stucco (da muratura) attorno alle immagini, all’esterno della sfera e cospargerlo di brillantini.
treste anche utilizzare del filo colorato senza così doverlo colorare dopo. Fate lavorare la fantasia e sbizzarritevi! Buon Natale e buon lavoro a tutti!
Palline di spago Occorrente: Palloncini, spago, colla vinilica, colori acrilici o bombolette spay Esecuzione: - gonfiate un palloncino della dimensione di una pallina di natale. - ricopritelo con la colla e avvolgete lo spago in modo da coprire un po’ tutta la superficie, passate nuovamente la colla avendo cura di ricoprire tutto il filo man mano che lo stendete. - lasciate asciugare, scoppiate il palloncino dopodiché colorate a piacere! In alternativa po-
19
L’ANGOLO DELLE RICETTE LA TORTA DI ROSE Monia Lazzerini
Ingredienti per una torta di diametro 24 cm Per il lievitino: un cubetto di lievito di birra fresco da 25 g; 150 g di latte tiepido; 200 g di farina di Manitoba Per l’impasto: 400 g di farina forte o Manitoba; 2 uova intere; 100 g di zucchero semolato; 1 cucchiaio da minestra abbondante di miele; 80 g di burro; la scorza grattugiata di un’arancia; il succo di mezza arancia; una bacca di vaniglia; un pizzico di sale. Per la farcitura: 100 g di zucchero; 100 g di burro Per spennellare la superficie: 1 tuorlo d’uovo, 30 g di latte Primo passaggio: il lievitino Questa torta è un po’ impegnativa dal punto di vista della lavorazione e della lievitazione che deve essere obbligatoriamente fatta in tre passaggi per ottenere un risultato ottimale. Prima cosa da fare è preparare il lievitino. In una ciotola si stempera il cubetto di lievito di birra sbriciolato con il latte tiepido e i 200 g di farina. Si lavora bene fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo, e si lascia riposare per circa 40 minuti (o finché non raddoppia di volume).
20
Quando il lievitino è pronto si può procedere a preparare l’altro impasto. Secondo passaggio: l’impasto Questo passaggio andrebbe eseguito con l’ausilio di un’impastatrice mettendo tutti gli ingredienti nel cestello con il gancio. Comunque si può riuscire anche senza con un po’ più di tempo e pazienza. Si procede amalgamando i 400 g di farina Manitoba con le due uova, il burro, un pizzico di sale, la scorza e il succo dell’arancia, la bacca di vaniglia (da cui si tolgono i semi interni), lo zucchero e il miele. Bisogna ottenere un impasto abbastanza molle: quando gli ingredienti si sono ben omogeneizzati tra di loro si può cominciare ad incorporare poco alla volta il lievitino, anche porzionandolo con le mani. Ed è proprio in questo passaggio che l’impastatrice ci dà un valido aiuto, altrimenti bisogna lavorare di mani il più possibile, fino ad ottenere un impasto ben liscio. Se occorre si può aggiungere anche altra farina durante la lavorazione, anche per non trovarsi l’impasto troppo appiccicoso incollato alle mani, rendendo impossibile il proseguimento dell’operazione. Non ha importanza se si è già consumata tutta
della dose, è possibile infatti che l’umidità dell’aria, e altri fattori che vanno a condizionare la consistenza dell’impasto, richiedano un ulteriore aggiunta
Si pensi alla classica vanillina o all’essenza di vaniglia in fialetta. Ha un costo più elevato, essendo il prodotto vergine e originale, quindi questo ci porta a usare al massimo tutta la sua resa. Una volta utilizzati i semini al suo interno non buttiamola via, possiamo essiccarla e poi tritarla e tenerla da parte in un contenitore chiuso ermeticamente in un luogo asciutto e utilizzarla per i prossimi dolci. Eventualmente, prima di essiccarla e tritarla, si può tenerla nel contenitore dello zucchero per qualche giorno per aromatizzarlo e renderlo più goloso. La farina di Manitoba o farina forte è un ottima base in pasticceria per tutti quei tipi di dolci a lunga lievitazione e ricchi di grassi (burro, uova, olio); questo perché ha un’alta concentrazione di glutine che favorisce il processo di lievitazione rendendo gli impasti leggeri: le classiche farine più deboli di consueto utilizzo (oltre a possedere una minor concentrazione di glutine) infatti, avrebbero lo spiacevole inconveniente di subire l’effetto indebolente dei grassi sulla maglia glutinica elastica, danneggiando la lievitazione e in alcuni casi compromettendola completamente. Per questo è molto importante utilizzare il giusto tipo di farina per ottenere un risultato ottimale in questo tipo di preparazione.
Terzo passaggio: la formazione delle rose Una volta terminato questo tempo dobbiamo procedere a stendere l’impasto, ricavando un grosso rettangolo di circa un centimetro di spessore, cospargendolo con la farcia fatta con il burro e lo zucchero ben montanti tra di loro. A questo punto si avvolge il rettangolo dal lato più lungo ottenendo un salame cicciotto, che andrà tagliato in mini salamini di circa 3 / 4 cm l’uno . Ora le nostre rose andranno disposte nella tortiera foderata di carta forno. Bisogna posizionare una rosa in piedi, si devono vedere le righe della farcia di burro, al centro della tortiera e si procede a raggiera con il resto delle rose fino a riempire tutta la tortiera. Una volta composta la torta si copre di nuovo con il canovaccio umido e si lascia riposare per altri 40/50 minuti. Ultimo passaggio: la cottura Trascorso il tempo di quest’ultima lievitazione si cosparge la superficie delle rose, aiutandosi con un pennello, con una bagna preparata di tuorlo di uovo e latte. Questo serve per rendere l’effetto finale della torta bello brunito e lucido Puoi trovare questa e molte altre ricette sul mio blog . A questo punto si può infornare a 180° per circa http://vecchiericettenuovisapori.blogspot.it 45 minuti nella parte di mezzo del forno. Bisogna stare attenti a non fare cuocere troppo la torta perché altrimenti si perde quel giusto grado di umidità interna che gli regala quella caratteristica fragranza, che è la sua peculiarità. La torta una volta sfornata va fatta riposare fino a che non si intiepidisce, Attenzione a non tagliarla mai da calda, perché si rischia di compromettere irrimediabilmente tutto il lavoro fatto finora. CURIOSITA’: La bacca di vaniglia è il frutto di un orchidea tropicale dalla quale si estraggono tutte le essenze alla vaniglia che si utilizzano in pasticceria.
21
RIFLETTERE SUL PASSATO
In occasione della festa Dal Bosco e dalla Pietra che si è tenuta a metà ottobre a Firenzuola, gli alunni delle classi V della Scuola Primaria, con la guida delle loro insegnanti Tiziana Raspanti e Emanuela Ulivi, hanno allestito un'interessante mostra sulla scuola del passato. L'evento si è concluso il 26 ottobre con un interessante Convegno presso il Museo della pietra serena di Firenzuola. L'obiettivo è stato quello di ripercorrere la storia della scuola del territorio nel periodo
22
compreso dal 1920 a oggi, un modo per documentare le profonde differenze tra presente e passato. Nel corso dell'anno gli allievi hanno raccolto in un cd interviste di persone che hanno frequentato in passato le scuole del comune, dvd che sarà a disposizione di tutte le persone che lo richiederanno. Riflettere sul passato aiuta a vivere meglio il presente e aiuta soprattutto a progettare un futuro migliore.
EVENTI e SAGRE La redazione non è responsabile di eventuali variazioni degli eventi
NOVEMBRE
Associazioni e privati sono invitati a segnalare i loro eventi alla redazione di mugellobenessere@gmail.com
7 e 21 COLLEZIONISTI IN PIAZZA – Scarperia
15 e 16 MOSTRA MERCATO DEL TARTUFO Da 8/12 al 6 Gennaio EMOZIONI DI NATALE – BIANCO E NERO DEL MUGELLO – Borgo San Rufina Lorenzo 14 RUNNING IN THE WINTER – Trail del Sen16 MUGELLO MOTORFEST – CAR EDITION – io – Palazzuolo sul Senio Scarperia 14 MERCANZIE IN PIAZZA – San Piero a Sieve 16 MERCATINO PICCOLO ANTIQUARIATO E OPERE DELL’INGEGNO – Dicomano 21 MERCATINO PICCOLO ANTIQUARIATO, OPERE DEL PROPRIO INGEGNO - Dicomano DICEMBRE 6 MERCANZIE DI NATALE – Rievocazione e Folklore a San Piero a Sieve 4 e 14 MERCATINO DI NATALE, SAGRE ED EVENTI GASTRONOMICI – Marradi 7, 8, 14, 21 MERCATINO DI NATALE – Palazzuolo sul Senio
VUOI DIVENTARE DISTRIBUTORE DI MUGELLO BENESSERE? Hai un’attività commerciale e vuoi far trovare a tutti i tuoi clienti le copie della rivista? Contattaci e noi ti invieremo le copie in omaggio. Tel. 055-819383 mugellobenessere@gmail.com
7 e 8 MERCATINO - Firenzuola
23
i
Poggio del Farro S.r.l. Via Pietramala-Mazzetta, 670/A 50033 FIRENZUOLA (FI) Italy Tel. +39.055.818186 Fax +39.055.8189943 contatti info@poggiodelfarro.com per vendita on line: info@poggiodelfarro-shop.com servizio consumatori per conoscere il punto vendita pi첫 vicino a te contatta: consumatori@poggiodelfarro.com