Imperfect Manuale estetico

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INDICE

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MISSION

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EDUCARE AD UN NUOVO VALORE ESTETICO

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MAPPA CONCETTUALE INTERATTIVA

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LA FILIERA DEL DIFETTO

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KIT DI RIPARAZIONE

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PREPARAZIONE RESINA

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SBECCATURE

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CREPE / BUCHI

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GRAFFI

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WORK IN PROGRESS

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APPLICAZIONI

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ABACO

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MISSION

UNA COLLABORAZIONE INASPETTATA Abet laminati produce stratificati che simulano perfettamente ogni materiale, rendendo perfetto e sorprendentemente uniforme qualsiasi prodotto su cui vengono applicati. Siamo in un’epoca di cambiamento, in cui la personalità di cose e persone è sempre più alla ricerca di esprimere la propria unicità. All’interno di un contesto nella quale ottimizzare e rendere più accessibili le risorse diventa prioritario. É qui che nasce la nostra sfida: ritrovare un nuovo equilibrio estetico. Da questi presupposti nasce Imperfect, un progetto che vuole sensibilizzare sul “Valore dell’Imperfezione”, svelando le sfaccettature più interessanti di questa. L’obbiettivo è cercare soluzioni concrete che aiutino designer e consumatori a comprendere l’importanza dell’imperfezione come mezzo del cambiamento culturale. Imperfect si intreccia alla filiera dei laminati Abet per generare un processo in cui ogni difetto produttivo viene valorizzato e trasformato in una superficie unica. Il manuale estetico è il risultato di quest’unione, tanto insolita quanto interessante, che mette al centro di tutto l’imperfezione.

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SOSTENIBILITÀ La sostenibilità è una problematica centrale sia per Abet che per Imperfect, la prima praticava già la termovalorizzazione degli scarti al fine di trarre energia da questi, ma quello che questo progetto si pone come obbiettivo è: rendere gli scarti protagonisti. In una logica di riciclo verso l’alto scegliamo in modo consapevole un materiale con una “storia” alle spalle, dotato di caratteristiche espressivo-artistiche maggiori rispetto al nuovo.

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02 EDUCARE AD UN NUOVO VALORE ESTETICO Questo progetto ha come obbiettivo primo quello di riabilitare l’Imperfezione e di far affiorare i suoi significati più poetici e artistici. Qual è la necessità di trovare la bellezza nell’imperfezione? La necessità di un mondo abituato alla perfezione prodotta dalle macchine e dalla bellezza stereotipata, per questo vogliamo fondere arte e design ampliando i confini del “classico” concetto di bellezza attraverso una continua ricerca estetica.

ASPETTO ARTISTICO L’arte è da sempre affascinata dall’imperfezione, perché ciò che è imperfetto è unico e l’unicità è bellezza.

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WABI SABI Questa filosofia giapponese insegna ad esercitare il distacco dall’idea di perfezione assoluta, per riscoprire la bellezza di una creazione intuitiva e spontanea, forse incompleta ma sicuramente ricca di originalità.


OGGETTI A REAZIONE POETICA di Le Corbusier Essi erano: ossa, conchiglie, sassi e parti meccaniche, ricchi di potenziale estetico ed immaginativo. Le Corbusier collezionava questi reperti, li fotografava e li disegnava piĂš volte per svelarne la bellezza della forma, la precisione del lavoro fatto dalla natura e riprenderne la struttura nei suoi progetti architettonici.

ROSSO PLASTICA Per Alberto Burri la materia, specialmente quando racconta di una sua “sofferenza�, appare estremamente espressiva. Estetica degli oggetti poveri dei ruderi e dei frammenti.

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02 EDUCARE AD UN NUOVO VALORE ESTETICO

DESIGN Il design supporta il pensiero artistico con il suo aspetto più attuale: la sostenibilità, argomento ormai imprescindibile in questo campo.

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UPCYCLING Consiste nel convertire i materiali di scarto in nuovi prodotti di qualità, che non vengono solo riutilizzati ma nobilitati.


ALLUNGAMENTO CICLO DI VITA Permette così di ritardare l’obsolescenza del prodotto dandogli una “seconda possibilità”.

AUTOPRODUZIONE É un approccio creativo che fa di te l’artigiano-produttore permettendoti di realizzare pezzi unici.

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03 MAPPA CONCETTUALE INTERATTIVA

GAETANO PESCE

DESIGN

IMPERFEZIONE

BURRI

WABI SABI

ARTE

Lasciati ispirare

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degli strati CARTA DECORATIVA ingiallita, errori di stampa LA FILIERAmatrici), DEL DIFETTO (invecchiamento arricciata

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digitale: sfalsato rispetto alla texture manuale: non allineato 4. STOCCAGGIO pieghe angoli, grinze

MATERIE PRIME

PROCESSO PRODUTTIVO E RICONOSCIMENTO DEI DIFETTI

OVERLAY rigata, arricciata, piegata

1. IMPREGNATURA impregnatura non uniforme IMPREGNATURA 2.1.ASCIUGATURA impregnatura creazione di grinzenon uniforme ASCIUGATURA 3.2. TAGLIO digitale: sfalsato rispetto alla texture creazione di grinze manuale: non allineato 3. TAGLIO 4. STOCCAGGIO digitale: sfalsato rispetto alla pieghe angoli, grinze

OVERLAY rigata, arricciata, CARTA KRAFT piegata

errori di sovrapposizione degli strati

CARTA KRAFT

CARTA errori diDECORATIVA sovrapposizione ingiallita, errori di stampa degli strati (invecchiamento matrici), arricciata

CARTA DECORATIVA ingiallita, errori di stampa (invecchiamento matrici), arricciata

5. ASSEMBLAGGIO errore di conteggio strati con conseguente variazione di spessore

texture manuale: non allineato 4. STOCCAGGIO pieghe angoli, grinze

VENDITA

UTILIZZO E USURA

I prodotti vengono distrubuiti attraverso la rete vendita di Abet e arrivano ai consumatori.

USURA ACCIDENTALE danni più o meno consistenti sulla superficie USURA NEL TEMPO degrado della superficie In questo caso è fondamentale l’approccio dell’utente nei confronti di un oggetto danneggiato a cui vogliamo fornire diverse possibilità di ripristino e soluzioni artistiche.

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6. PRESSATURA bolle d’aria dovute all’immissione di gas, finiture superficiali non definite dovute dall’invecchiamento degli stampi

7. RUVIDATURA non abbiamo riscontrato difetti rilevanti

8. RIFINITURA, STOCCAGGIO E SPEDIZIONE sbeccatura, sfogliatura causate accidentalmente durante queste fasi

RICONOSCIMENTO DELLE POTENZIALITÀ

Angolo sbeccato Utilizzo di “protesi” in resina per ripristinare la forma iniziale.

Buchi Colare la resina nelle cavità creando “toppe” colorate.

Graffi Stendere un sottile strato di resina in modo da restituire integrità alla superficie.

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05 KIT DI RIPARAZIONE OCCORRENTE

Applicazioni dosaggio e bolla Resina Epossidica Addensante Guanti Mascherina Bilancia Siringa Sponde di supporto Strumenti per miscelare (palette, pennelli) Pigmenti o coloranti

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INDICAZIONI D’USO

Resina Epossidica Precauzioni Evitare il contatto con pelle, mucose, occhi ecc.. In caso di contatto accidentale lavarsi abbondantemente con acqua e sapone. É raccomandato l’uso di guanti e/o creme protettive. In ambienti chiusi provvedere ad una buona ventilazione ed evitare l’inalazione di vapori. Modalità applicative Limitazioni Il prodotto può essere applicato con temperature comprese tra +5°C / +50°C. Per una ottimale lavorabilità si consigliano temperature di circa +20°C. Preparazione del supporto Al fine di una perfetta riuscita dell’applicazione, il supporto deve essere asciutto, pulito e privo di parti friabili ed in distacco. Attrezzi Applicabile a pennello, spatola e rullo anche in spessore. Addensante Le finalità tecniche del prodotto in diverse applicazioni sono principalmente l’ottimizzazione della reologia e l’effetto tixotropico, addensante ed assorbente.


RESINA EPOSSIDICA

Caratteristiche principali I composti epossidici possono svolgere un’ottima funzione riparatrice su svariate tipologie di materiali come vetro, cemento, metalli e fibre organiche grazie alla sorprendente capacità adesiva e durabilità. Il livello di penetrazione di questa resina, ossia la capacità di saturare le microfessurazioni dei materiali, gli permette di legarsi fortemente e di reagire alle sollecitazioni in modo sinergico al resto della superficie. Un esempio delle straordinarie capacità, si riconosce nell’ambito della ristrutturazione edile. Elementi strutturali portanti, come travi di legno o colonne di marmo, possono essere ripristinate anziché essere sostituite. La resina inoltre è una delle più utilizzate matrici per materiali compositi, qualsiasi tipo di composto epossidico può essere infatti rinforzato con fibre (carbonio, vetro, ecc.).

Essendo un polimero termoindurente ha degli specifici tempi di catalizzazione, variano in base al tipo di resina e alla temperatura ambiente in fase di indurimento: solitamente ad una temperatura di 25° C la polimerizzazione totale si ottiene in circa 24h. Analisi critica Gli svantaggi di questo materiale sono relativi alla sua composizione a base di petrolio che non lo rendono biodegradabile. Riteniamo però che utilizzarla per allungare il ciclo vita di prodotti altrimenti destinati alla dismissione possa rappresentare comunque una soluzione sostenibile.

Composizione La resina epossidica è composta da due componenti che partecipano attivamente alla reazione di polimerizzazione. Per la corretta e completa polimerizzazione è quindi essenziale che il componente A e il componente B siano dosati nel corretto rapporto stechiometrico. Qualsiasi eccesso del componente A o B resta non polimerizzato e modifica (in negativo) le caratteristiche del polimero finale.

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06 PREPARAZIONE RESINA

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Preparazione strumenti / Calcolo quantità componenti

Decidere la quantità necessaria in base al difetto da correggere. Calcolare le quantità della resina in base alla proporzione 2:1 o per mezzo dell’applicazione Imperfect (dosaggio).

Resina componente A

Tarare la bilancia con il recipiente e versare il componente A.

Resina componente B

Aggiungere il componente B.

4 Addensante 5 6

Versare l’addensante fino ad ottenere la densità desiderata. N.B. dalla quantità di addensante dipendono anche i tempi di asciugatura.

Pigmenti / Glitter

Aggiungere il colore desiderato che può essere liquido, polvere o glitter.

Miscelazione

Per mezzo di una paletta miscelare il composto per eliminare eventuali bolle o grumi ottenendo un composto uniforme.

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07 SBECCATURE

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Preparazione guide di contenimento

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Fissaggio

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Misurare gli angoli del laminato da riparare e per mezzo di polistirolo costruire delle guide di contenimento. Fissare il laminato inserito nelle guide ad un piano, controllare che sia perfettamente in asse.

Colaggio resina

Colare la resina nel pezzo da riparare con l’aiuto di uno spatolino di legno in modo da distribuire omogeneamente la resina.

4 Pulitura 5 6 7

Pulire eventuali sbavature sul laminato con un panno.

Seconda colata resina

Attendere 3 ore a temperatura ambiente (preferibilmente superiore a 20° C) in modo che la prima colata abbia iniziato a solidificarsi e versare un secondo strato di resina.

Asciugatura / Rimozione guide

Lasciare asciugare per 24 ore e rimuovere con attenzione le guide contenitive.

Rifinitura superficiale

Rifinire i bordi per mezzo di cutter ed eventualmente smerigliare bordi in eccesso o sbavature.

8 Pezzo finito

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08 CREPE / BUCHI

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Preparazione guide

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Posizionamento guide

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Con nastro adesivo preparare le guide, da applicare intorno ai buchi o alle crepe, per delimitare l’area di intervento al fine di evitare di danneggiare il laminato. Posizionare le strisce di nastro intorno ai difetti in modo accurato.

Colatura resina

Colare la resina all’interno dei buchi con l’aiuto dello spatolino di legno.

4 Seconda colatura resina 5 6 7

Far asciugare per 3 ore a temperatura ambiente ed effettuare una seconda colata di resina.

Seconda colatura resina

Per essere più precisi la seconda colata di resina si può effettuare per mezzo di una siringa.

Rimozione guide

Rimuovere le strisce di nastro adesivo.

Smerigliatura

Carteggiare la resina in eccesso per livellarla al laminato ed eventualmente passare uno strato di lucido.

8 Pezzo finito

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09 GRAFFI

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Preparazione guide

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Posizionamento guide

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Preparare strisce di nastro adesivo di carta. Posizionare le guide seguendo i difetti (graffi) definendo una composizione geometrica.

Colatura resina

Colare la resina all’interno dell’area circoscritta dal nastro adesivo.

4 Stesura 5 6 7

Stendere la resina all’interno dell’area.

Piallatura

Con l’aiuto dello spatolino di legno livellare la resina con delicatezza.

Pulizia bordi

Pulire eventuali sbordature di resina sul laminato.

Rimozione guide

Rimuovere le guide quando la resina ancora non si è solidificata del tutto per evitare di far distaccare la resina.

8 Pezzo finito

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WORK IN PROGRESS


Imperfect è un progetto in continua evoluzione che non vuole dare delle soluzioni esclusive ma vuole lasciarvi la possibilità di esplorare, provare e scoprire. Per questo motivo abbiamo pensato che oltre a riparare con la resina si può fare molto di più, per esempio imprimere una texture: come fare? Una risposta esatta non esiste. Abbiamo effettuato un tentativo, realizzando dei controstampi in silicone dagli stampi usurati dei macchinari da pressatura; da questi è possibile ottenere dei timbri in resina che possono essere utilizzati per imprimere la texture in fase di asciugatura della superficie epossidica. Qui sorge il problema più grande: trovare il momento giusto per imprimere, con la giusta forza, la texture sul materiale. Lo strato superficiale deve essere parzialmente solidificato, in modo da limitare la generazione di bolle d’aria. Il risultato da noi ottenuto è perfezionabile, la questione della texture è molto complessa, ed ottenere la finitura desiderata è soggettivo. Quindi, la domanda è: tu cosa faresti? Come utilizzeresti questi timbri?

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APPLICAZIONI


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ABACO

ABET WOOD

METALLI

RAL 1012

RAL 6018

RAL 3031

RAL 3027

RAL 6002

RAL 6003

RAL 1027

RAL 1006

DECORI MINIMI

DROP

RAL 7047

RAL 9006

RAL 7035

RAL 7040

RAL 7005

RAL 9011

RAL 7001

RAL 7000

CRESP

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NEW YORK

RAL 1018

RAL 5002

RAL 1000

RAL 6019

RAL 5018

RAL 3018

RAL 6018

RAL 6017


NEWS 2013

DIAFOS

RAL 1017

RAL 1033

RAL 3015

RAL 4010

RAL 2008

RAL 2001

RAL 4006

RAL 4004

COLOURS

COLLECTION DIGITALIA

RAL 2008

RAL 3024

RAL 3015

RAL 4003

RAL 1002

RAL 1027

RAL 4006

RAL 6034

DIGITAL PRINT

ROCKS

RAL 6027

RAL 5018

RAL 7047

RAL 3015

RAL 5017

RAL 5020

RAL 3014

RAL 3005

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Sito Abet www.abet-laminati.it

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ANNOTAZIONI

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