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Introduzione

Una tradizione pastorale antica, ancestrale. La Transumanza è lo spostamento periodico delle greggi e del bestiame dai pascoli primaverili ed estivi, presenti in alta quota, verso le pianure più miti nei periodi autunnali e invernali. Questo trasferimento di uomini e animali garantisce al bestiame un buon pascolo e un clima ottimale, per tutto l’arco dell’anno.

La cultura della Transumanza si è estesa in tutta Europa, dalla Spagna alla Francia, dalla Germania ai Balcani. In Italia, questa tradizione è praticata maggiormente nelle regioni dell’Abruzzo, del Molise e della Puglia, lungo antichi percorsi denominati “Tratturi Regi”.

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La Transumanza, da sempre, non ha smosso soltanto animali ma economie, culture, una vera civiltà legata da oggetti, parole, storie. Si potrebbe intendere come una primordiale forma di globalizzazione, dove è conservata, in maniera autentica, tutta la grande vastità dell’identità di ogni popolo. A oggi questo fenomeno si è circoscritto a poche situazioni, in particolar modo a carattere rappresentativo. Le piane del Tavoliere non accolgono più questi momenti, ritenuti per quell’epoca come una festa.

Dal 2019 la Transumanza è entrata a far parte del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO. Questo raggiungimento non solo ha messo in comune varie regioni d’Italia sotto un’unica stella, ma anche nazioni. A essere presenti, in Europa, anche l’Austria e la Grecia.

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