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Concept
from TransHumus
Non si tratterà di valorizzare un monumento, o soltanto un territorio, ma un’identità, che comprende vari fattori.
Un concetto immateriale, in grado di abbracciare allo stesso tempo ambiente, storia, arte, cibo, gente: la Transumanza, patrimonio culturale immateriale riconosciuta dall’UNESCO.
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TransHumus è Transumanza, dal latino “trans” che vuol dire “al di là/attraverso”, e “humus” che vuol dire “suolo/terreno”. Potrebbe anche essere l’accostamento di “andare e tornare” e “popolo, gente”. Il progetto, quindi, non vuole focalizzarsi al solo concetto di migrazione stagionale, ma al senso opposto, vuol far estrarre quanta più espressione orale, linguaggio, arte, socialità, riti e feste concernenti alla Transumanza stessa.
L’intento non mira soltanto alla conoscenza della Transumanza sul piano turistico, sarebbe riduttivo. TransHumus vuole offrire la conoscenza di questo patrimonio, nell’essere e nel fare, partendo innanzitutto dalla consapevolezza da parte della popolazione che vive e lavora lungo questi territori battuti dal transumare, per innescare al contempo interesse, cooperatività anche da chi è esterno.
Il progetto prevede una riqualificazione dei percorsi antichi, battuti da secoli da mandrie e greggi, dando linfa vitale, in modo capillare, alle piccole realtà interne dei territori di Puglia, Molise e Abruzzo, comprendendo i cinque storici tratturi regi.
I tratturi affiancano aziende agricole, agriturismi, borghi antichi rimasti intatti, sia dal punto di vista architettonico che sociale.
